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Provincia 31
L'ARENA
Giovedì 23 Gennaio 2014
BASSO VERONESE
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GAZZO. Il sacerdote,collaboratore nelle parrocchiedi Correzzoe Maccacari,lamenta pesantidisagi ormaida un mese
Ilportaletterenon passapiù
DonPrevidi guidala protesta
Ilpretealpariditanticompaesani
èesasperatodalmancatorecapito
dibollette,giornaliealtraposta
Lasocietà:«Èquestionedigiorni»
Riccardo Mirandola
Il postino suona sempre due
volte recita il titolo del celebre film diretto da Bob Rafelson nel 1981. A Gazzo, invece,
il postino non suona mai. Anzi, non si fa più vedere dallo
scorso 20 dicembre nemmeno a casa di don Emanuele
Previdi. A tal punto da scatenare, tra le varie proteste, anche quella del sacerdote residente in paese e collaboratore nelle parrocchie di Correzzo e Maccacari. Il prete è esasperato dal fatto che bollette,
giornali e altra corrispondenza importante non arrivano
più nella sua cassetta delle lettere.
«Più volte», riferisce indignato don Previdi, «sono andato
all’ufficio postale di Nogara
per ritirare personalmente le
lettere che non mi venivano
recapitate. Mi sono rivolto
tante volte all’ufficio sala lettere di Nogara e a quello di Le-
gnago ma non mi è mai stata
data una risposta. Addirittura, a Legnago, il direttore si fa
sempre negare. A Nogara mi
hanno detto che manca il portalettere e che non c’è un suo
sostituto». «Mi chiedo», alza
il tiro il sacerdote, «dove stiamo andando e dove sta la serietà di Poste Italiane. Le bollette che non arrivano chi me
le paga? Ha ancora un senso
usufruire di un servizio che in
realtà è un disservizio? Sono
veramente allibito da una simile incuranza del bene dei
cittadini e della loro presa in
giro e mancanza di rispetto».
Parole dure quelle di don Previdi dettate dall’esasperazione nel vedere ogni giorno la
cassetta della posta desolatamente vuota.
Una situazione, quella denunciata dal parroco, che rispecchia il forte disagio che sta
vivendo la popolazione di
buona parte dei territori di
Gazzo e di Nogara. La quale,
quando vede passare lo scoo-
ter di un portalettere, spera
sempre che si fermi a consegnare tutta la posta attesa da
oltre un mese e che giace tra i
quintali di corrispondenza
ferma nell’ufficio postale di
Nogara, in via San Francesco.
«Sto leggendo Famiglia Cristiana dei primi di dicembre», aggiunge furioso Don
Emanuele, «ma la cosa che
più mi preoccupa, al pari di
tanti altri residenti, è che ho
bollette scadute ormai da molti giorni che non mi sono state consegnate. Mi sembra di
essere in un paese del terzo
mondo». Dopo le proteste
avanzate 15 giorni fa dal sindaco di Nogara Luciano Mirandola e da molti cittadini, la ditta Vam, che da 10 anni ha in
gestione la consegna della corrispondenza per conto di Poste Italiane, aveva rassicurato
che nel giro di pochissimi
giorni la situazione sarebbe ritornata normale poiché i disagi erano dovuti all’assenza
per malattia e per ferie del
personale in servizio.
Una promessa che è stata
mantenuta solamente in parte poiché se alcune zone periferiche di Nogara sono state
effettivamente servite di nuovo dai portalettere, in altri
quartieri e a Gazzo dei postini
non si vede ancora nemmeno
DonPrevididavanti allabucadelle letterevuotada giorni DIENNEFOTO
l’ombra. E c’è chi rischia di vedersi staccare la corrente per
le bollette non recapitate e
non pagate. «Dal 23 dicembre», fanno sapere da Poste
Italiane, «il portalettere di
Gazzo si è assentato dal lavoro e ha ripreso servizio solo
da qualche giorno. Nel frattempo, dal 3 gennaio è attivo
ULSS21. È statagiàsperimentatain 15 casi nell’Ortopedia diLegnago
Nuovatecnicaminiinvasiva
pergliinterventiall’anca
Ivantaggi?Ripresarapidaeridotteperditedisangue
Elisabetta Papa
Unanuova tecnica mini invasiva per operazioni di protesi
d’anca, all’avanguardia e decisamente vantaggiosa per il paziente visto che consente un
minordanneggiamento di muscoli, ridotte perdite di sangue
ed una ripresa funzionale moltopiù rapida. A metterla apunto, dopo una lunga serie di
esperienze in ospedali italiani
edesteri, edulteriorisperimentazioni in centri di anatomia e
dissezione anatomica in Austria e Germania, sono stati
Marco Cassini, direttore dell'
unità operativa di Ortopedia e
Traumatologia dell’ospedale
«Mater Salutis» e l’ortopedico
Michele Trevisan. Grazie a loro, il reparto ha già potuto verificare in una quindicina di casi
il successo, e soprattutto i vantaggi, di questo nuovissimo approccio chirurgico.
«Si tratta di una tipologia
d’intervento», spiegano Cassini e Trevisan, «più rispettosa
dell’anatomia dell’articolazione. La nuova procedura permette infatti di risparmiare i
muscoli e i tessuti con un danno minimo degli stessi. In questo modo si hanno un sanguinamento minore, una cicatrice ridotta a circa 8-9 centimetri di lunghezza, meno dolore
post-operatorio ed una mag-
Ilprimario Marco Cassini
L’ortopedico MicheleTrevisan
giore ripresa da parte del paziente». «La tecnica», proseguono gli specialisti, «è stata
utilizzata anche nelle fratture
del collo del femore, con gli
stessi vantaggi ottenuti nella
chirurgiadegenerativa». L’unica limitazione, per così dire, di
questo tipo di intervento è data dal fatto che non è adatta a
tutti i pazienti come, ad esempio, gli obesi o le persone con
alterazioni morfologiche importanti del femore e del bacino.
La nuova tecnica mini invasiva non è comunque la sola tra
quelle di ultima generazione
che vengono applicate dall’Ortopedialegnaghese. Tra le novità, sempre laddove sia possibile,figurano infattianche procedure come l’artroscopia dell’anca,usataper ritardare l’evoluzione verso forme di artrosi
conclamata. «Se un tempo le
indicazioni chirurgiche per
l’articolazione coxo-femorale
erano prevalentemente di tipo
protesico», precisa il direttore
Cassini,«ora invecevanno considerati sempre di più gli interventi conservativi, capaci di rispettarel’articolazione e diprevenire o ritardare procedure
chirurgiche maggiormente invasive». A tutto ciò si aggiunge
anche l’introduzione di nuove
tipologiediprotesi,che consentono una minore invasività.
«Sempre nell’ambito di questa
chirurgia», interviene Trevisan, «un’altra novità riguarda
gli interventi sul ginocchio. AttraversounostudioTac, èpossibile ricostruire le articolazioni
danneggiatein modo dainserire non più protesi standard,
ma adattate in base alle misure esatte del paziente». •
anche un altro postino che comunque deve avere il tempo
per organizzarsi sul lavoro.
La situazione quindi sta per ritornare alla normalità ed entro qualche giorno tutta la posta in giacenza sarà consegnata sia dal postino titolare che
da quello nuovo». •
© RIPRODUZIONERISERVATA
CEREA
Sgominato
traffico
Nientemora didroga
perlebollette Duearresti
AcqueVeronesi
ritardatarie
Lebollette delservizio idrico
integratoemesse da Acque
Veronesi stannoarrivandonel
Cologneseben oltre la
scadenzaprevistaper il
pagamento.Inmolticasi,
infatti,si trattadifattureche
andavano regolateentrolo
scorso10 gennaioma chesono
arrivate agliutenti solo questa
settimana.Ossiadopooltre 10
giornidal termineultimo di
pagamentocheesse stesse
riportanoinbella evidenza.Una
situazionecheè stata oggetto
dilamentelee richieste di
spiegazioni.Eche lasocietà
consortilespiegaessere
imputabile allesocietàalle
qualiha datol'incarico di
distribuirele comunicazioni
relative al consumo diacqua e
alcostodidepurazione e
fognatura.Per ovviareai
problemirelativi agliinteressi
dimora,chedovrebbero
scattaredopo10 giornidalla
scadenza,Acque Veronesi ha
prorogatoi terminiper saldare
lefatture. Sino avenerdì31
gennaiosarà quindi possibile
pagarele fatturesenza che
vengano addebitati interessi
peril pagamento ritardato.
L'aziendaè comunque a
disposizione deiclientiper ogni
chiarimento,sia alnumero
verde 800735300 cheallo
sportellodi Porto. LU.FI.
LEGNAGO. Il legaleèmorto all’etàdi 77anni
Riconoscimenti
PremioFiaso
perprogetti
innovativi
Graziea dueimportanti
progetti,l’Ulss 21 è stata
inseritanel«Librobianco della
buonasanità» realizzato
dall’OsservatorioFiaso
(Federazionedelle aziende
sanitarielocali e degli
ospedali).La selezionedelle 75
esperienzeriportatenel
volume è stata effettuata da
uncomitatoscientifico,
costituitoda espertidel mondo
accademico,delle istituzionie
da alcuni semplicicittadini. A
far entrare nella prestigiosa
listal’aziendasanitaria
legnaghese- risultatoper il
qualeil direttoregenerale
MassimoPiccolisi è
congratulato«conmedici,
infermieried operatori
socio-sanitari»- sono statiil
progettosulla«Riabilitazione
disabilitàacquisita» icui
obiettivisono il recuperodelle
funzionicompromesse,la
reintegrazionesocialeed,
eventualmente, unfuturo
inserimentolavorativo.E quello
conil quale sipuntaad
«umanizzare» lecure mettendo
apunto unamiglior
comunicazionecon i pazienti. Il
percorso«Riabilitazione
disabilitàacquisita» è stato
voluto dall’Ulss 21come primo
progettoriabilitativo
socio-sanitarioutile a tuttiquei
pazienticostretti ad affrontare
unadisabilitàcausatada un
dannocerebrale. E.P.
Lacittàpiange
AntonioSalvatore
avvocatogentiluomo
Eraspecializzatoininfortunistica
Ifuneralidomaniinduomo
È scomparso, dopo una breve
malattia, l’avvocato Antonio
Salvatore, apprezzato professionista ed esponente della famiglia di avvocati e notai molto nota in città e nel resto della
provincia. Il legale aveva da poco compiuto 77 anni. Figlio di
Luigi, attivo come notaio a Legnago dagli anni Trenta fino
al 1955, il giovane Antonio, dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita a Parma, mosse
i primi passi da avvocato nello
studio legale del fratello Enrico. Negli anni Ottanta divenne indipendente aprendo un
ufficio tutto suo in piazza San
Martino, a fianco del Tribunale, dove tuttora lavorava assieme alla figlia Luisa, esperta in
diritto di famiglia, e all’avvocato Stefano Giuseppe Gomiero,
suo socio dal 2002, ma accanto a lui fin dal 1995.
Salvatore si specializzò presto in infortunistica stradale
diventando un vero punto di
riferimento per tutto il Basso
veronese. «Era un uomo molto semplice, mite, schivo, di solidi principi», ricorda commosso l’avvocato Gomiero,
«ma anche di enorme bontà.
Ho imparato parecchio da lui,
sia sul piano umano che professionale. Tanto che l’ho sem-
L’avvocatoAntonio Salvatore
pre considerato come un secondo padre». «Antonio»,
prosegue l’avvocato, «è vissuto per il suo lavoro e, con grande forza, è riuscito a seguire
con regolarità tutte le sue pratiche fino a poche settimane
fa». «Ho dei ricordi bellissimi», sottolinea il fratello Francesco "France", anche lui avvocato in città, «era un uomo vero, uno che viveva di cose semplici e concrete: il lavoro, la famiglia, la passione per la Juventus e per il famoso ciclista
Gino Bartali». I funerali dell’avvocato Salvatore che, oltre
alla figlia Luisa, lascia la moglie Marisa e i fratelli Francesco, Pio, Orsola ed Almerinda,
si svolgeranno domani alle 15
in duomo. • E.P.
I carabinieri della compagnia
di Legnago hanno scoperto e
sgominato un vasto traffico di
droga destinata, con tutta probabilità, a rifornire gli spacciatori del nord Italia. L’operazione, messa a segno dagli uomini del capitano Francesco
Provvidenza al termine di una
complessa indagine durata alcuni mesi, è scattata ieri mattina nella prima periferia di Cerea. Intorno alle 8.30, i militari hanno fatto irruzione nell’appartamento di due cittadini stranieri, che da tempo avevano attirato l’attenzione degli investigatori impegnati sul
territorio in servizi mirati a
prevenire e contrastare lo
spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti.
I sospetti dei carabinieri sono diventati realtà non appena hanno ispezionato l’alloggio dei due trafficanti. Durante la perquisizione sono stati
infatti rinvenuti diversi chili
di droga e materiale utilizzato
abitualmente per il confezionamento delle dosi. Tanto è bastato a far scattere le manette
ai polsi dei due stranieri. Gli arrestati, su disposizione del pm
Giuseppe Pighi, sono stati trasferiti nel carcere di Montorio
in attesa dell’udienza di convalida che si terrà nei prossimi
giorni. I particolari dell’operazione saranno illustrati in una
conferenza stampa. • STE.NI.
LEGNAGO
Aggredisce
icarabinieri
In manette
un28enne
Ha finito male la sua nottata
senza briglie il legnaghese
A.R., 28 anni, arrestato l’altra
notte dai carabinieri in pieno
centro dopo un intervento movimentato avvenuto su segnalazione di alcuni residenti.
Erano circa le tre quando un'
autoradio è intervenuta in Largo Venezia, dove l'uomo, che
peraltro non è nuovo a performance del genere, stava colpendo a calci vetrine dei negozi, porte di abitazioni ed automobili in sosta. I militari hanno da subito cercato di calmarlo ma per tutta risposta il 28enne ha risposto con la violenza.
Il giovane, infatti, ha replicato
ai loro inviti ad acquietarsi
non solo offendendoli ma anche reagendo fisicamente.
Tanto da colpire l'auto dei militari e da sferrare persino un
calcio a chi la stava guidando.
Solo dopo vari tentativi, i militari sono riusciti ad immobilizzarlo e a condurlo al Pronto
soccorso del «Mater salutis»,
dove i medici sono finalmente
riusciti a placarlo. L'uomo è
stato quindi trasferito in caserma, dove ha passato la notte in
attesa del processo per direttissima che si è svolto ieri a Verona. Il giudice Livia Magri ha
convalidato l'arresto per violenza, minacce, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale,
rinviando il processo al 25
marzo. Nel frattempo A.R. dovrà rispettare l'obbligo di firma in caserma. • LU.FI.