Provincia 31 L'ARENA Giovedì 23 Gennaio 2014 BASSO VERONESE Via Alessandro Benedetti, 4 - Legnago | Telefono 0442.20600 Fax 0442.27609 [email protected] GAZZO. Il sacerdote,collaboratore nelle parrocchiedi Correzzoe Maccacari,lamenta pesantidisagi ormaida un mese Ilportaletterenon passapiù DonPrevidi guidala protesta Ilpretealpariditanticompaesani èesasperatodalmancatorecapito dibollette,giornaliealtraposta Lasocietà:«Èquestionedigiorni» Riccardo Mirandola Il postino suona sempre due volte recita il titolo del celebre film diretto da Bob Rafelson nel 1981. A Gazzo, invece, il postino non suona mai. Anzi, non si fa più vedere dallo scorso 20 dicembre nemmeno a casa di don Emanuele Previdi. A tal punto da scatenare, tra le varie proteste, anche quella del sacerdote residente in paese e collaboratore nelle parrocchie di Correzzo e Maccacari. Il prete è esasperato dal fatto che bollette, giornali e altra corrispondenza importante non arrivano più nella sua cassetta delle lettere. «Più volte», riferisce indignato don Previdi, «sono andato all’ufficio postale di Nogara per ritirare personalmente le lettere che non mi venivano recapitate. Mi sono rivolto tante volte all’ufficio sala lettere di Nogara e a quello di Le- gnago ma non mi è mai stata data una risposta. Addirittura, a Legnago, il direttore si fa sempre negare. A Nogara mi hanno detto che manca il portalettere e che non c’è un suo sostituto». «Mi chiedo», alza il tiro il sacerdote, «dove stiamo andando e dove sta la serietà di Poste Italiane. Le bollette che non arrivano chi me le paga? Ha ancora un senso usufruire di un servizio che in realtà è un disservizio? Sono veramente allibito da una simile incuranza del bene dei cittadini e della loro presa in giro e mancanza di rispetto». Parole dure quelle di don Previdi dettate dall’esasperazione nel vedere ogni giorno la cassetta della posta desolatamente vuota. Una situazione, quella denunciata dal parroco, che rispecchia il forte disagio che sta vivendo la popolazione di buona parte dei territori di Gazzo e di Nogara. La quale, quando vede passare lo scoo- ter di un portalettere, spera sempre che si fermi a consegnare tutta la posta attesa da oltre un mese e che giace tra i quintali di corrispondenza ferma nell’ufficio postale di Nogara, in via San Francesco. «Sto leggendo Famiglia Cristiana dei primi di dicembre», aggiunge furioso Don Emanuele, «ma la cosa che più mi preoccupa, al pari di tanti altri residenti, è che ho bollette scadute ormai da molti giorni che non mi sono state consegnate. Mi sembra di essere in un paese del terzo mondo». Dopo le proteste avanzate 15 giorni fa dal sindaco di Nogara Luciano Mirandola e da molti cittadini, la ditta Vam, che da 10 anni ha in gestione la consegna della corrispondenza per conto di Poste Italiane, aveva rassicurato che nel giro di pochissimi giorni la situazione sarebbe ritornata normale poiché i disagi erano dovuti all’assenza per malattia e per ferie del personale in servizio. Una promessa che è stata mantenuta solamente in parte poiché se alcune zone periferiche di Nogara sono state effettivamente servite di nuovo dai portalettere, in altri quartieri e a Gazzo dei postini non si vede ancora nemmeno DonPrevididavanti allabucadelle letterevuotada giorni DIENNEFOTO l’ombra. E c’è chi rischia di vedersi staccare la corrente per le bollette non recapitate e non pagate. «Dal 23 dicembre», fanno sapere da Poste Italiane, «il portalettere di Gazzo si è assentato dal lavoro e ha ripreso servizio solo da qualche giorno. Nel frattempo, dal 3 gennaio è attivo ULSS21. È statagiàsperimentatain 15 casi nell’Ortopedia diLegnago Nuovatecnicaminiinvasiva pergliinterventiall’anca Ivantaggi?Ripresarapidaeridotteperditedisangue Elisabetta Papa Unanuova tecnica mini invasiva per operazioni di protesi d’anca, all’avanguardia e decisamente vantaggiosa per il paziente visto che consente un minordanneggiamento di muscoli, ridotte perdite di sangue ed una ripresa funzionale moltopiù rapida. A metterla apunto, dopo una lunga serie di esperienze in ospedali italiani edesteri, edulteriorisperimentazioni in centri di anatomia e dissezione anatomica in Austria e Germania, sono stati Marco Cassini, direttore dell' unità operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale «Mater Salutis» e l’ortopedico Michele Trevisan. Grazie a loro, il reparto ha già potuto verificare in una quindicina di casi il successo, e soprattutto i vantaggi, di questo nuovissimo approccio chirurgico. «Si tratta di una tipologia d’intervento», spiegano Cassini e Trevisan, «più rispettosa dell’anatomia dell’articolazione. La nuova procedura permette infatti di risparmiare i muscoli e i tessuti con un danno minimo degli stessi. In questo modo si hanno un sanguinamento minore, una cicatrice ridotta a circa 8-9 centimetri di lunghezza, meno dolore post-operatorio ed una mag- Ilprimario Marco Cassini L’ortopedico MicheleTrevisan giore ripresa da parte del paziente». «La tecnica», proseguono gli specialisti, «è stata utilizzata anche nelle fratture del collo del femore, con gli stessi vantaggi ottenuti nella chirurgiadegenerativa». L’unica limitazione, per così dire, di questo tipo di intervento è data dal fatto che non è adatta a tutti i pazienti come, ad esempio, gli obesi o le persone con alterazioni morfologiche importanti del femore e del bacino. La nuova tecnica mini invasiva non è comunque la sola tra quelle di ultima generazione che vengono applicate dall’Ortopedialegnaghese. Tra le novità, sempre laddove sia possibile,figurano infattianche procedure come l’artroscopia dell’anca,usataper ritardare l’evoluzione verso forme di artrosi conclamata. «Se un tempo le indicazioni chirurgiche per l’articolazione coxo-femorale erano prevalentemente di tipo protesico», precisa il direttore Cassini,«ora invecevanno considerati sempre di più gli interventi conservativi, capaci di rispettarel’articolazione e diprevenire o ritardare procedure chirurgiche maggiormente invasive». A tutto ciò si aggiunge anche l’introduzione di nuove tipologiediprotesi,che consentono una minore invasività. «Sempre nell’ambito di questa chirurgia», interviene Trevisan, «un’altra novità riguarda gli interventi sul ginocchio. AttraversounostudioTac, èpossibile ricostruire le articolazioni danneggiatein modo dainserire non più protesi standard, ma adattate in base alle misure esatte del paziente». • anche un altro postino che comunque deve avere il tempo per organizzarsi sul lavoro. La situazione quindi sta per ritornare alla normalità ed entro qualche giorno tutta la posta in giacenza sarà consegnata sia dal postino titolare che da quello nuovo». • © RIPRODUZIONERISERVATA CEREA Sgominato traffico Nientemora didroga perlebollette Duearresti AcqueVeronesi ritardatarie Lebollette delservizio idrico integratoemesse da Acque Veronesi stannoarrivandonel Cologneseben oltre la scadenzaprevistaper il pagamento.Inmolticasi, infatti,si trattadifattureche andavano regolateentrolo scorso10 gennaioma chesono arrivate agliutenti solo questa settimana.Ossiadopooltre 10 giornidal termineultimo di pagamentocheesse stesse riportanoinbella evidenza.Una situazionecheè stata oggetto dilamentelee richieste di spiegazioni.Eche lasocietà consortilespiegaessere imputabile allesocietàalle qualiha datol'incarico di distribuirele comunicazioni relative al consumo diacqua e alcostodidepurazione e fognatura.Per ovviareai problemirelativi agliinteressi dimora,chedovrebbero scattaredopo10 giornidalla scadenza,Acque Veronesi ha prorogatoi terminiper saldare lefatture. Sino avenerdì31 gennaiosarà quindi possibile pagarele fatturesenza che vengano addebitati interessi peril pagamento ritardato. L'aziendaè comunque a disposizione deiclientiper ogni chiarimento,sia alnumero verde 800735300 cheallo sportellodi Porto. LU.FI. LEGNAGO. Il legaleèmorto all’etàdi 77anni Riconoscimenti PremioFiaso perprogetti innovativi Graziea dueimportanti progetti,l’Ulss 21 è stata inseritanel«Librobianco della buonasanità» realizzato dall’OsservatorioFiaso (Federazionedelle aziende sanitarielocali e degli ospedali).La selezionedelle 75 esperienzeriportatenel volume è stata effettuata da uncomitatoscientifico, costituitoda espertidel mondo accademico,delle istituzionie da alcuni semplicicittadini. A far entrare nella prestigiosa listal’aziendasanitaria legnaghese- risultatoper il qualeil direttoregenerale MassimoPiccolisi è congratulato«conmedici, infermieried operatori socio-sanitari»- sono statiil progettosulla«Riabilitazione disabilitàacquisita» icui obiettivisono il recuperodelle funzionicompromesse,la reintegrazionesocialeed, eventualmente, unfuturo inserimentolavorativo.E quello conil quale sipuntaad «umanizzare» lecure mettendo apunto unamiglior comunicazionecon i pazienti. Il percorso«Riabilitazione disabilitàacquisita» è stato voluto dall’Ulss 21come primo progettoriabilitativo socio-sanitarioutile a tuttiquei pazienticostretti ad affrontare unadisabilitàcausatada un dannocerebrale. E.P. Lacittàpiange AntonioSalvatore avvocatogentiluomo Eraspecializzatoininfortunistica Ifuneralidomaniinduomo È scomparso, dopo una breve malattia, l’avvocato Antonio Salvatore, apprezzato professionista ed esponente della famiglia di avvocati e notai molto nota in città e nel resto della provincia. Il legale aveva da poco compiuto 77 anni. Figlio di Luigi, attivo come notaio a Legnago dagli anni Trenta fino al 1955, il giovane Antonio, dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita a Parma, mosse i primi passi da avvocato nello studio legale del fratello Enrico. Negli anni Ottanta divenne indipendente aprendo un ufficio tutto suo in piazza San Martino, a fianco del Tribunale, dove tuttora lavorava assieme alla figlia Luisa, esperta in diritto di famiglia, e all’avvocato Stefano Giuseppe Gomiero, suo socio dal 2002, ma accanto a lui fin dal 1995. Salvatore si specializzò presto in infortunistica stradale diventando un vero punto di riferimento per tutto il Basso veronese. «Era un uomo molto semplice, mite, schivo, di solidi principi», ricorda commosso l’avvocato Gomiero, «ma anche di enorme bontà. Ho imparato parecchio da lui, sia sul piano umano che professionale. Tanto che l’ho sem- L’avvocatoAntonio Salvatore pre considerato come un secondo padre». «Antonio», prosegue l’avvocato, «è vissuto per il suo lavoro e, con grande forza, è riuscito a seguire con regolarità tutte le sue pratiche fino a poche settimane fa». «Ho dei ricordi bellissimi», sottolinea il fratello Francesco "France", anche lui avvocato in città, «era un uomo vero, uno che viveva di cose semplici e concrete: il lavoro, la famiglia, la passione per la Juventus e per il famoso ciclista Gino Bartali». I funerali dell’avvocato Salvatore che, oltre alla figlia Luisa, lascia la moglie Marisa e i fratelli Francesco, Pio, Orsola ed Almerinda, si svolgeranno domani alle 15 in duomo. • E.P. I carabinieri della compagnia di Legnago hanno scoperto e sgominato un vasto traffico di droga destinata, con tutta probabilità, a rifornire gli spacciatori del nord Italia. L’operazione, messa a segno dagli uomini del capitano Francesco Provvidenza al termine di una complessa indagine durata alcuni mesi, è scattata ieri mattina nella prima periferia di Cerea. Intorno alle 8.30, i militari hanno fatto irruzione nell’appartamento di due cittadini stranieri, che da tempo avevano attirato l’attenzione degli investigatori impegnati sul territorio in servizi mirati a prevenire e contrastare lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti. I sospetti dei carabinieri sono diventati realtà non appena hanno ispezionato l’alloggio dei due trafficanti. Durante la perquisizione sono stati infatti rinvenuti diversi chili di droga e materiale utilizzato abitualmente per il confezionamento delle dosi. Tanto è bastato a far scattere le manette ai polsi dei due stranieri. Gli arrestati, su disposizione del pm Giuseppe Pighi, sono stati trasferiti nel carcere di Montorio in attesa dell’udienza di convalida che si terrà nei prossimi giorni. I particolari dell’operazione saranno illustrati in una conferenza stampa. • STE.NI. LEGNAGO Aggredisce icarabinieri In manette un28enne Ha finito male la sua nottata senza briglie il legnaghese A.R., 28 anni, arrestato l’altra notte dai carabinieri in pieno centro dopo un intervento movimentato avvenuto su segnalazione di alcuni residenti. Erano circa le tre quando un' autoradio è intervenuta in Largo Venezia, dove l'uomo, che peraltro non è nuovo a performance del genere, stava colpendo a calci vetrine dei negozi, porte di abitazioni ed automobili in sosta. I militari hanno da subito cercato di calmarlo ma per tutta risposta il 28enne ha risposto con la violenza. Il giovane, infatti, ha replicato ai loro inviti ad acquietarsi non solo offendendoli ma anche reagendo fisicamente. Tanto da colpire l'auto dei militari e da sferrare persino un calcio a chi la stava guidando. Solo dopo vari tentativi, i militari sono riusciti ad immobilizzarlo e a condurlo al Pronto soccorso del «Mater salutis», dove i medici sono finalmente riusciti a placarlo. L'uomo è stato quindi trasferito in caserma, dove ha passato la notte in attesa del processo per direttissima che si è svolto ieri a Verona. Il giudice Livia Magri ha convalidato l'arresto per violenza, minacce, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, rinviando il processo al 25 marzo. Nel frattempo A.R. dovrà rispettare l'obbligo di firma in caserma. • LU.FI.
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