Wide Dynamic Range - Axis Communications

Documento tecnico
Wide Dynamic Range
Sfide e soluzioni
Indice
1.
Introduzione 3
2.
Contesto 4
3.
Sfide 5
3.1 Luci, pixel e intervallo dinamico
5
3.2
Profondità di bit 5
3.3
Rumore 6
4. Estendere l’intervallo dinamico fino a WDR
6
5.
Artefatti 6
5.1
Movimento 6
5.2
Illuminazione artificiale 6
5.3
Visualizzazione 6
5.4
Acquisizione dell’immagine 7
5.5
Effetto scia 7
6. Applicazioni e necessità
7
7. Misurazione del intervallo dinamico
8
8. Soluzioni Axis per Wide Dynamic Range
9
8.1 WDR – Acquisizione dinamica
9
8.2 WDR – Acquisizione forense
9
9.
Conclusioni
10
10.
Link utili
10
1. Introduzione
Spesso ci troviamo ad installare soluzioni di sorveglianza in ambienti con difficili condizioni di luminosità.
Una situazione particolarmente difficile è quella che presenta contemporaneamente differenti livelli di
luce in un’unica scena. In questo caso la tecnologia Wide DynamicRange (WDR) ci viene in aiuto.
Situazioni tipiche comprendono:
>> La sorveglianza delle porte di ingresso con la luce solare fuori e l’oscurità dell’ambiente interno.
Situazione molto comune nelle applicazioni per negozi e uffici.
>>
Veicoli che entrano in un parcheggio coperto o in un tunnel, sempre con luce solare esterna e
bassi livelli di luce all’interno.
>>
Sorveglianza cittadina, trasporti, sorveglianza perimetrale e in altre applicazioni esterne, dove
parti della scena sono alla luce diretta del sole e altre parti sono completamente all’ombra.
>>
Veicoli con fari molto forti che guidano direttamente verso la telecamera.
>>
Ambienti con luce riflessa,per esempio centri uffici con molte finestre o centri commerciali.
Una delle ovvie richieste dell’utilizzatore è quella di poter identificare con sicurezza persone, oggetti,
veicoli e attività anche in situazioni di luminosità complesse. Di qui la necessità di telecamere di sicurezza che siano in grado di percepire i particolari sia in aree molto scure che in aree estremamente
illuminate.
Il Wide Dynamic Range (WDR) è una tecnologia utilizzata per produrre immagini che ricreino con completezza il contenuto delle scene anche in condizioni di luce molto complesse che non potrebbero essere
riprese efficacemente con telecamere standard in una singola immagine.
Questo white paper spiega perché le telecamere standard presentano queste difficoltà e come raggiungere buone prestazioni utilizzando al meglio la tecnologia WDR nella videosorveglianza professionale.
Figura 1: Esempi di telecamera WDR, AXIS Q1604, AXIS Q1604-E e AXIS P3384-VE.
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2. Contesto
Le telecamere di sorveglianza standard (senza WDR) incontrano difficoltà in scene con grande variazione
di luce. Qui in basso potete vedere l’esempio di una scena ripresa con esposizioni diverse utilizzando una
telecamera standard. Ogni scena è presa in modo da rendere visibile, o la parte scura, immagine a destra,
o la parte illuminata, perdendo però i dettagli della parte scura come mostrato a sinistra.
Figura 2 e 3: Parcheggio coperto, interno. A sinistra l’immagine è sottoesposta. A destra è sovraesposta.
È chiaro che in entrambe le immagini mancano informazioni della scena completa. Le immagini di seguito mostrano il risultato aggiungendo alcune porzioni dell’immagine prese da quella con un’esposizione
diversa. Una buona telecamera di sorveglianza con funzionalità WDR può – in una sola immagine – riprendere questi due estremi, cioè mostrare chiaramente i dettagli sia dell’ingresso ben illuminato sia
della zona scura all’interno del garage. In altre parole, la tecnologia WDR facilita l’abilità di assimilare
informazioni con tutti i livelli di illuminazione della scena contemporaneamente.
Figure 4 e 5: Parcheggio coperto, interno. L’immagine sulla sinistra mostra i dettagli che vengono persi
nella zona scura. L’immagine sulla destra mostra i dettagli che vengono persi nella zona illuminata.
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Figura 6: Dettaglio della scena del parcheggio
coperto, porzione dell’immagine più scura.
Figura 7: lo stesso dettaglio preso da
un’immagine più luminosa o da una telecamera
con tecnologia WDR.
Teoricamente è possibile rilevare informazioni dalla zona scura (fig. 6), ma notiamo chiaramente i limiti
del modesto intervallo dinamico di una telecamera standard se comparata con i dettagli forniti utilizzando immagini più luminose o una telecamera con funzionalità WDR (Fig. 7).
3. Sfide
3.1 Luci, pixel, e intervallo dinamico
La luce è fatta di fasci separati di energia chiamati fotoni. Più intensa è la luce, più alto è il numero di
fotoni per secondo che illumina la scena. Un dispositivo può percepire i fotoni riflessi da una scena, ma
non può percepire tutti i fotoni disponibili. Un fattore limitante è che il dispositivo può sopportare solo
un numero limitato di fotoni per ogni intervallo d’esposizione. Quindi, l’immagine prodotta dalla telecamera è soltanto una stima della scena.
I dispositivi di solito accumulano fotoni per un tempo limitato, chiamato tempo di esposizione. La
lunghezza massima del tempo di esposizione è limitata dalla frequenza dei fotogrammi – se il dispositivo
è una telecamera. Questa esposizione massima può risultare troppo lunga o troppo breve simultaneamente
per la stessa immagine, dato che sia zone scure che zone illuminate possono essere presenti in una
stessa immagine. Il corretto tempo di esposizione per un pixel è quello che massimizza il rapporto
segnale/rumore (SNR) e quindi, è più breve per i pixel situati nelle parti più luminose dell’immagine che
per quelli nelle zone più scure.
La dimensione del pixel in un dispositivo digitale influisce sull’intervallo dinamico della stessa. L’intervallo
dinamico è definito a livello di pixel come il massimo segnale diviso il rumore di fondo. Il rumore di
fondo è una combinazione di molte fonti di rumore nel sensore. Il convertitore da analogico a digitale è
un’altra componente che può limitare l’intervallo dinamico.
3.2 Profondità di bit
La profondità di bit descrive il numero di bit usati per “catturare” le informazioni in un pixel. Solitamente
i dispositivi di sicurezza hanno una profondità di 10 bit. Una più alta profondità di bit, per esempio 12
invece di 10, teoricamente incrementerebbe il numero di livelli che può essere rilevato, ma nella realtà
migliora la qualità dell’immagine solo se ilsensore è di buona qualità. Se il sensore è rumoroso, non si
guadagna molto dall’aumento del numero di bit. L’aumento significativo di bit sopra i 12 bit è generalmente un esercizio molto costoso sia dal punto di vista della spesa sia per la sua complessità, cioè
l’introduzione di più circuiti e componenti e funzioni avanzate.
È importante anche ricordare che il display di fronte all’operatore di sicurezza di solito ha una profondità
di bit di un canale di 8 bit/colore per mostrare le immagini del video. Ciò significa che l’algoritmo per tradurre i 10 bit del sensore in 8 bit del display è decisivo per il raggiungimento di buone prestazioni in WDR.
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3.3 Rumore
Nella progettazione di telecamere con tecnologia WDR – o in generale per qualsiasi telecamera – il rumore è una sfida importante. Le immagini digitali sono soggette a una grande varietà di tipi di rumore e
il rumore risulta in valori di pixel che non riflettono le vere intensità della scena reale. Ci sono diversi tipi
di rumore che possono essere presenti in un’immagine, a seconda di come l’immagine viene creata.
Anche con una telecamera perfetta, ci sarà sempre un po’ di rumore. Questo perché il rumore nella
percezione dei fotoni è dovuto alla natura stessa della luce. Il dispositivo può compensare il rumore
nell’immagine, ma ciò può avere come risultato diversi artefatti (come si vedrà in seguito).
4. Estendere l’intervallo dinamico per ottenere WDR
Ci sono vari modi per migliorare l’intervallo dinamico di una telecamera senza correggere la profondità
di bit o i pixel, il costoso procedimento descritto in precedenza. Ma questo significa sacrificare
qualcos’altro.
Un modo per raggiungere il WDR è quello di usare tempi di esposizione diversi per pixel diversi. Ciò può
essere effettuato in vari modi. Uno è quello di combinare semplicemente due o più immagini full frame
ottenute con tempi di esposizione diversi. Cioè combinare il segnale in ombra di un’immagine con un
segnale della zona sovra illuminata di un’altra.
Tempi multipli di esposizione, come spesso vengono realizzati, tuttavia influiranno sul movimento degli
oggetti poiché l’effetto mosso e la posizione degli oggetti può essere diversa con luminosità diverse. Un
pallone bianco e nero in movimento, per esempio, sarà più sfocato nelle parti scure che in quelle luminose e apparirà in due diverse posizioni. Ecco un esempio di artefatto in un’immagine. Vedere la sezione
successiva per più informazione sugli artefatti.
In qualsiasi modo venga esteso l’intervallo dinamico, ci sarà sempre un prezzo da pagare, sia in termini
di denaro poiché il sensore e i processori hanno costi proibitivi, sia in termini di qualità d’immagine, dato
che verranno introdotti diversi artefatti.
5. Artefatti
Quando si usano informazioni da immagini ottenute con tecnologia WDR, il minimo cambiamento nella
scena può generare artefatti, cosa che limita fortemente le potenzialità di questa soluzione. Un certo
numero di artefatti può apparire in una immagine con WDR e alcuni sono più comuni di altri.
5.1 Movimento
L’effetto mosso può avvenire quando l’immagine catturata cambia durante la registrazione di un singolo
fotogramma, sia a causa di un rapido movimento sia quando il tempo di esposizione è troppo lungo
rispetto al movimento della scena.
5.2 Illuminazione artificiale
Un artefatto deriva da alcune particolari fonti luminose modulate come le luci a fluorescenza. Questo
tipo di luci rappresentano una sfida per tutti i dispositivi poiché essi presumono normalmente una illuminazione constante. A seconda del tipo di telecamera, possono essere presenti artefatti come strisce o
pulsazioni visibili. Nelle telecamere con WDR, questi artefatti possono apparire in qualche modo diversi
a seconda della tecnica di acquisizione adottata.
5.3 Visualizzazione
Un altro artefatto visibile che può ricorrere è il rumore in posizioni inaspettate. Un esempio tipico è una
superficie liscia come un muro con leggere differenze di illuminazione che presenta, invece, zone con
rumore visibile. Ciò può essere esteticamente spiacevole, ma di solito è un piccolo prezzo da pagare in
cambio di un più esteso intervallo dinamico.
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5.4 Acquisizionedell’immagine
Un’immagine in WDR può sembrare diversa a causa della ricchezza con cui vengono riprodotti i toni
rendendone così più difficile la visualizzazione su uno schermo standard. Lo scopo è quello di mostrare
il maggior numero di dettagli sia nelle zone buie che nelle zone più illuminate, imitando quello che il
sistema visivo umano fa quando l’attenzione si sposta da un oggetto ad un altro. Qualche volta questo
viene indicato come “Effetto cartone animato”.
5.5 Effetto scia “effetto fantasma”
Tempi di esposizioni multipli influiscono sulla ripresa di obiettivi in movimento poiché l’effetto mosso
sarà diverso per oggetti con luminosità diversa. Con un oggetto in movimento, per esempio, questo effetto sarà più marcato nelle sue parti scure che nelle zone luminose generando l’effetto scia “effetto
fantasma”.
6. Applicazioni e necessità
Non tutte le applicazioni richiedono il WDR. Quando si usa un dispositivo con basso intervallo dinamico
configurato per evitare di escludere le zone più illuminate, gli esempi successivi mostrano cosa succede
quando una persona viene posta in zone d’ombra sempre più scure. Quale immagine risulta ancora
accettabile?
Figura 8:
soggetto ripreso da una
telecamera standard senza
cambiare le impostazioni. Il
soggetto è posto in zone
d’ombra sempre più scure, con
il risultato di un rumore
crescente.
Tipo di scena
Esempio
A: sole/ombra
Il tipico esempio è una stazione illuminata
dal sole con alcune parti del binario riparate
dal sole
B: interno con luce dalle finestre
Un atrio con grandi vetrate
C: interno scuro con apertura
Tipica scena di magazzino con porte o
aperture che danno sulla luce esterna
Rapporto
illuminazione
1:20
1:200
1: 2000
Tabella 1: tipo di scena e rapporto di illuminazione corrispondente.
Se la vostra scena si avvicina di più al tipo A della tabella e avete risposto con l’immagine 6 o superiore
alla domanda, allora una telecamera standard sarà in grado di soddisfare i vostri bisogni. Se la vostra
scena è più vicina al tipo B e avete risposto 9 o superiore allora potete ancora usare una camera standard. Se la vostra scena si avvicina al caso C, molto difficile, dovete essere in grado di accettare
l’immagine 12 o superiore per utilizzare una telecamera standard. Ciò vi dà una indicazione su quando
una tecnologia WDR deve essere utilizzata. Tutto questo è solo indicativo poiché le telecamere standard
possono, ovviamente, avere qualità diverse.
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7. Misurare un intervallo dinamico
In molti casi, la capacità dell’intervallo dinamico di una telecamera è presentata in unità dB. Questo è
un modo per descrivere quanto un dispositivo sia performante con scene difficili contenenti
contemporaneamente oggetti molto illuminati e molto scuri. L’unità dB misura un rapporto, precisamente
il rapporto della radianza tra l’oggetto più luminoso e quello più scuro che la telecamera riesce ad
acquisire. Va notato che non si tratta della stessa cosa misurata dal rapporto di illuminazione utilizzato
sopra (Tabella 1). Se il rapporto è 1000:1, il valore dB è 60. Il valore è calcolato come il logaritmo del
rapporto (in questo caso 3) moltiplicato 20.
Il livello più scuro percepibile può essere definito come il rumore di fondo di un pixel del sensore, poiché
ogni segnale al di sotto di questo livello è coperto dal rumore. Con tale definizione, un buon sensore
d’immagine può raggiungere un intervallo dinamico di circa 70 dB. Alcuni sensori speciali possono arrivare a leggere sopra i 100 dB poiché possono incrementare il limite superiore di percezione utilizzando
tecniche come le esposizioni multi-frame. Ciò estenderà l’intervallo dinamico del sensore, ma questa
non sempre sarà la soluzione migliore per raggiungere le prestazioni del WDR.
Alcune moderne telecamere di sorveglianza usano sensori con un esteso intervallo dinamico, che
permette di gestire meglio scene difficili. Il numero di dB non può, tuttavia, pienamente descrivere la
capacità del WDR. Per apprezzare a pieno le nuove funzionalità delle telecamere la cosa migliore è
testarle.
Quando si confrontano le schede tecniche delle telecamere di diversi produttori, è importante sapere
che l’unità decibel è soltanto un’approssimazione delle capacità dinamiche di un dispositivo. Axis è di
solito modesta nel rapporto poiché un’immagine WDR di alta qualità dipende anche dal livello di artefatti e dalla qualità di elaborazione. Quindi, non sorprendetevi se una telecamera Axis surclassa una
telecamera di un competitor anche se il rapporto dato è leggermente più basso.
Sotto ci sono altri due esempi di immagini acquisite grazie alla tecnologia Wide Dynamic Range. La
prima immagine è acquisita con una telecamera con alto valore dB, e la seconda con una telecamera dal
basso valore dB.
Quale delle due è la migliore dal punto di vista della sorveglianza?
Figura 9: immagine da
telecamera con alto dB
Figura 10: immagine da
telecamera con basse dB.
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8. Soluzione Axis per Wide Dynamic Range
8.1 WDR – Dynamic Capture
Axis WDR – Dynamic Capture funziona attraverso l’acquisizione di immagini in sequenza con un diverso
tempo di esposizione per ogni immagine. Queste immagini vengono combinate in una unica composizione,
dove sia le parti più luminose che quelle più scure vengono mantenute, il risultato è un’immagine di
eccezionale chiarezza e nitidezza.
Sotto viene mostrata l’immagine di una scena all’interno di un parcheggio coperto ripresa con una
telecamera Axis che incorpora la tecnologia WDR – Dynamic Capture.
Figura 11: interno, garage parcheggio. L’immagine è ripresa con telecamera Axis che incorpora la
tecnologia WDR – Dynamic Capture.
8.2 WDR – Forensic Capture
Il WDR Axis – Forensic Capture ottimizza il video per scopi giuridici permettendo un livello molto alto di
dettagli visibili sia nelle zone chiare che in quelle scure della scena. Questo è il risultato di anni di
sviluppo presso Axis, combinato con i migliori componenti di imaging sul mercato. Una telecamera Axis
con WDR – Forensic Capture applica avanzati algoritmi per ottimizzare la qualità d’immagine e include
la funzionalità di transizione invisibile tra WDR e modalità “low-light”. Nel complesso, questa tecnologia
WDR facilita l’identificazione e la percezione di importanti dettagli nella scena.
Qui sotto viene mostrato un confronto tra telecamere di sicurezza con WDR convenzionali e una
telecamera Axis con WDR – Forensic Capture.
Figura 12: spiaggia, esterno, sera. Confronto tra telecamera di sicurezza di alta gamma con WDR convenzionale (a sinistra) e una telecamera Axis con WDR – Forensic Capture (a destra).
L’immagine risultante da una telecamera con WDR sarà diversa a seconda di aspetti come la complessità
della scena e la quantità di movimento. Come per ogni video di sorveglianza, la domanda più importante
è: che cosa voglio vedere? E, come voglio presentare l’immagine ottenuta?
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9. Conclusione
Ci sono molte situazioni di sorveglianza che presentano una grande variazione nei livelli di luce all’interno
della scena. Questo rappresenta una sfida tecnica per le telecamere di sicurezza, inoltre è difficile raggiungere una buona prestazione WDR senza l’introduzione di artefatti.
Misurare con quanta efficacia una telecamera gestisca gli intervalli dinamici in una scena è difficile, e le
unità utilizzate di solito sulle schede tecniche (come i dB) non sono indicazioni affidabili sulle reali
prestazioni.
Come sempre, Axis raccomanda di testare le telecamere nell’ambiente reale prima di decidere.
10. Link utili
Per maggiori informazioni, si vedano i seguenti link:
Axis Communications – ‘In the best of light – The challenges of minimum illumination’
www.axis.com/files/whitepaper/wp_light_sensitivity_41137_en_1011_lo.pdf
Axis Communications – ‘CCD and CMOS sensor technology’
www.axis.com/files/whitepaper/wp_ccd_cmos_40722_en_1010_lo.pdf
Axis Communications – ‘Lighting for network video – Lighting design guide’
www.axis.com/files/whitepaper/wp_lighting_for_netvid_41222_en_1012_lo.pdf
10
59508/IT/R2/1409
Informazioni su Axis Communications
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