progetto grafico per HB

Cabine di verniciatura
Come fa una cabina a
costare 5.000 euro?
Sempre più spesso i lettori ci segnalano l’esistenza di cabine
di verniciatura, disponibili anche per l’acquisto via internet,
proposte a poche migliaia di euro: è possibile pensare a un
futuro in cui questi impianti saranno comprati su Amazon?
A cura della Redazione
Anno XXI - n.121 - Gennaio 2015 - Professione Verniciatore del Legno 11
Cabine di verniciatura
PREMESSA
La crisi economica e il conseguente calo dei prezzi ha provocato
negli ultimi anni un generale abbassamento qualitativo dei prodotti di consumo, ma soprattutto
delle attrezzature e degli impianti.
Il fenomeno non ha risparmiato le
cabine di verniciatura, che già in
passato erano vendute a prezzo di
saldo, eludendo le più elementari
norme di sicurezza, come hanno
dimostrato le verifiche realizzate
sul campo dai funzionari delle ASL,
tutte le volte che sono stati effettuati controlli presso le aziende
utilizzatrici.
I prezzi che attualmente circolano
sul mercato delle cabine di verniciatura sono incompatibili con gli
standard di sicurezza minimi previsti dalle norme, che spesso non
vengono applicate e qualche volta
non sono neanche note ai costruttori.
Per dimostrare quali competenze
siano necessarie per la progettazione e la realizzazione di una
buona cabina di verniciatura e
quali risorse umane e finanziarie
siano necessarie per svolgere con
competenza il lavoro di costruttore, è sufficiente eseguire un’analisi
di conformità alle norme tecniche
vigenti.
Il caso che presentiamo è solo uno
dei tanti in cui a un consulente è
stato conferito l’incarico di verificare se una cabina di verniciatura
utilizzata da un’azienda fosse o
meno conforme alle norme vigenti
in materia, con particolare riferimento alla velocità di captazione
12 Professione Verniciatore del Legno Legno Anno XXI - n.121 - Gennaio 2015
dell’overspray prodotto durante
la fase di spruzzatura. LA verifica
si è resa necessaria a causa della scarsa aspirazione della cabina,
per valutare i rimedi da apportare
per metterla in condizione di soddisfare non solo le norme vigenti,
ma anche le necessità produttive
dell’utilizzatore.
Il sopralluogo svolto ha evidenziato tante e tali difformità alla norma EN 12215, da ritenere che la
ditta costruttrice non fosse nemmeno a conoscenza della sua esistenza. Inoltre alcune scelte progettuali fanno capire che i tecnici
non hanno realizzato alcun fascicolo tecnico relativo all’analisi dei
rischi e alla progettazione della cabina. Vediamo nel dettaglio tutte
Cabine di verniciatura
SECONDA NON CONFORMITÀ:
I VENTILATORI
La norma prescrive che i ventilatori
devono essere costruiti e installati
secondo i criteri di buona tecnica
(vedere UNI 7179 P, UNI 7972 e UNI
9219). Inoltre il collegamento del
ventilatore con le condotte d’aria
deve essere effettuato con giunti
flessibili, per limitare la trasmissione di vibrazioni.
I ventilatori sono invece collegati
senza alcun giunto antivibrante,
né in aspirazione nè in mandata.
le non conformità e le profonde
lacune progettuali.
PRIMA NON CONFORMITÀ:
I MATERIALI
Secondo la norma, le cabine di verniciatura devono essere progettate e costruite impiegando materiali resistenti alle sollecitazioni dei
prodotti e delle apparecchiature
in esse impiegati e alle condizioni ambientaIi. In particolare per le
strutture devono essere utilizzati
rnateriali:
• non combustibili (di classe 0
per le strutture portanti e di
classe 1 per le strutture divisorie e le pareti);
• non taglienti o pungenti e con
superfici che ne agevolino la
pulizia.
La cabina è costituita da pannelli di
lamiera pressopiegata a “C”. I bordi
dei vari pannelli, risultato di taglio
della lamiera madre con taglierina
a ghigliottina, risultano essere taglienti e non sono protetti da alcun
profilo di gomma, nemmeno nelle
zone in cui l’operatore può venirne
a contatto.
TERZA NON CONFORMITÀ:
I CRITERI DI PROGETTAZIONE
Per quanto riguarda i criteri di progetto, la norma prescrive velocità
dell’aria tali da evitare l’intossicazione degli operatori e contemporaneamente concentrazioni di vapori infiammabili in cabina molto
minori di un quarto del limite inferiore di infiammabilità dei solventi
normalmente impiegati, prescritto
dalla CEI 64-2.
I valori medi ricavati dalla letteratura tecnica, indicano per la verniciatura a spruzzo una pressione
massima di 400 kPa (4 bar), con
consumi di vernice inferiori a 0.4 l/
min. Valori diversi possono essere adottati su base sperimentale
Anno XXI - n.121 - Gennaio 2015 - Professione Verniciatore del Legno 13
Cabine di verniciatura
nelle condizioni precisate nel manuale operativo; tali valori devono
essere riportati sulla targa e sui
documenti di corredo all’impianto,
con la data dell’eventuale aggiornamento.
Il manuale d’istruzioni della cabina
di verniciatura deve segnalare agli
utilizzatori l’esigenza di consultare
il costruttore quando si superano
i limiti di pressione e di consumo
indicati sulla targa.
Le portate massime devono essere stabilite con coefficienti di
sicurezza superiori al 10% dei valori, individuati con anemometro
e candelotto fumogeno in prove
sperimentali orientative.
La cabina avrebbe quindi dovuto
essere dimensionata in questo
modo: m 3,9 (larghezza) x m 3,84
(altezza) x: 0,4 m/sec (velocità minima) x 1,1 (coefficiente di sicurezza) x 3.600 sec = 23.722 Nm3/h,
cioè circa 24.000 Nm3/h.
Le perdite di carico minime da
prendere in considerazione, esaminando le schede tecniche allegate al manuale d’uso e manutenzione, prevedono che solo i tre
stadi filtranti perdano un totale
di 440 Pa, a cui vanno aggiunte le
perdite di carico accidentali per la
prima curva in mandata, pari ad almeno 100 Pa, una seconda curva
che raccoglie gli effluenti dei due
ventilatori, pari ad altri 100 Pa minimo, un tratto rettilineo di alcuni
metri, che perde almeno 60 Pa,
una successiva curva a 90°, che
porta da orizzontale a verticale il
flusso degli effluenti, che fa perdere ulteriori 60 Pa, ed infine l’uscita,
dove si perde tutta la pressione dinamica per un minimo di 100 Pa.
Abbiamo quindi un totale minimo
di 860 Pa, che si arrotondano a circa 90 mm H20 (la misura ufficiale
è il pascal Pa, anche se a volte
viene usato il millimetro di colonna d’acqua; 1 mm c.d.a. = circa
10 Pa).
Quindi, usando i due ventilatori installati, con potenza di 3Kw,
la quantità d’aria aspirata totale
è: 140 m3/min (valore di portata
per una perdita di carico di 90 mm
c.d.a.) x 2 ventilatori x 60 min/h =
16.800 Nm3/h. Si tratta di un valore notevolmente sotto il criterio di
14 Professione Verniciatore del Legno Legno Anno XXI - n.121 - Gennaio 2015
progetto stabilito dalla norma, che
rivela non solo il fatto di non averla
mai letta, ma di avere anche poca
dimestichezza con i calcoli aeraulici. Tale valore di portata infatti dice
che la velocità d’aria in cabina sarà
non superiore a: 16.800 Nm3/h /
3600 sec / 3,9 m / 3,84 m = 0,31
m/sec.
Come vedremo più avanti, la velocità media dell’aria di aspirazione
in cabina é di 0,25 m/sec.
Si sarebbero dovuti installare in
una cabina come questa due ventilatori almeno di una taglia superiore (potenza 4 Kw a 4 poli), o anche due (girante 630 mm 5,5 Kw
a 4 poli), meglio ancora due ventilatori con girante da 800 mm, 5,5
kw a 6 poli.
QUARTA NON CONFORMITÀ:
LA VENTILAZIONE
Nelle cabine di verniciatura manuali, la ventilazione orizzontale o
obliqua deve essere progettata in
modo che nelle condizioni di verifica previste si abbia:
• una velocità media dell’aria
pari a 0,5 m/s;
• i singoli valori di velocità dell’aria rilevati siano almeno pari a
0,4 m/s.
Nelle cabine aperte di verniciatura con manufatti aventi una
lunghezza massima di 6 m, la
velocità media e i singoli valori di
velocità dell’aria rilevati devono
rispettivamente risultare almeno
pari a 0,4 m/s e 0.3 m/s.
La misurazione, effettuata secondo i criteri previsti dalla norma,
con umidità relativa del 61%, e una
temperatura di 18,1 °C, ha evidenziato che la velocità media dell’aria è di 0.225 (i nove punti previsti hanno dato i seguenti valori:
A=0.22; B= 0.27; c= 0.33; D= 0.06;
E= 0.33; F= 0,33; g= 0.26; H= 0,26;
I= 0,24).
In nessun punto si è quindi raggiunto il valore di 0,4 m/sec e in
ben 6 punti su 9 non si arriva al
valore minimo.
Cabine di verniciatura
Prima di effettuare la misura si è
proceduto, come indicato dal manuale d’uso e manutenzione della
cabina, a un controllo dello stato di
efficienza dei filtri, trovando i filtri
visivamente non intasati.
La norma prescrive che le cabine
devono essere dotate di idonei
dispositivi e di misure atte a prevenire potenziali rischi per il personale, connessi a condizioni di
funzionamento anomalo e conseguente alterazione dei parametri
critici, in coerenza con le vigenti norme di sicurezza e di igiene.
Sono inoltre necessari dispositivi
di controllo della velocità dell’aria ed il rilievo della temperatura
dell’aria immessa in cabina.
Nella realtà in cabina non é presente alcun dispositivo che possa
informare l’operatore sul grado
di intasamento dei filtri (sarebbe
bastato un semplice manometro
differenziale, il cui costo è di poche
decine di euro che, con due semplici frecce, una verde (filtro pulito)
ed una rossa (filtro da sostituire),
avrebbe informato l’operatore sul
grado di intasamento del filtro e
su quando si deve sostituirlo.
Attualmente l’operatore non sa
se sta lavorando in condizioni di
sicurezza o se è a rischio di intossicazione, in quanto non riesce a
valutare alcuna variazione dei parametri critici.
La norma prescrive che i quadri
e i pulpiti di comando e manovra
installati all’esterno delle cabine
di verniciatura provviste di finestratura, devono essere posti ed
orientati in modo da consentire la
visione della zona comandata, se
pericolosa.
Le cabine chiuse e le aree di spruzzatura devono disporre all’interno
di arresti d’emergenza disposti lungo le pareti, in prossimità dalle linee
operative e dei posti di lavoro.
Nessun fungo di emergenza è presente, nemmeno sul quadro elettrico. Nel quadro infatti vi sono
solo due magnetotermici a co-
mando manuale “start” - “stop”.
QUINTA NON CONFORMITÀ:
GLI IMPIANTI ELETTRICI
Per gli impianti elettrici di distribuzione, comando e manovra, la norma impone l’obbligo di conformità
alle norme CEI 17-13, CEI 44-5, CEI
64-2 (con particolare riferimento
all’appendice D), CEI 64-8 e CEI 701).
Il manuale d’uso e manutenzione
della cabina riporta uno schema
elettrico non corrispondente a
quanto realizzato effettivamente
nel quadro, ma soprattutto non fa
riferimento alla normativa CEI.
Inoltre la dichiarazione di conformità CE non fa alcun cenno di
conformità alla norma 92/31 CEE
(inerente la parte elettrica), che
ha abrogato la norma 89/336 CEE
(norma che invece viene riportata
nella dichiarazione di conformità
firmata dall’amministratore dell’azienda fornitrice).
Sempre per quanto riguarda la
dichiarazione CE di conformità,
alcune norme riportate e precisamente la 89/392 CEE, 93/44 CEE,
91/368 CEE (quest’ultima solo
parzialmente) sono state abrogate
dalla norma 98/37 CEE, che doveva quindi essere riportata unitamente alla 92/31 CEE (non citata).
SESTA NON CONFORMITÀ:
IL RUMORE
La norma prescrive che la cabina
di verniciatura deve essere progettata, costruita e installata in
modo che il rumore emesso dagli
impianti fissi installati (aspirazioni, condizionamento ecc) non sia
maggiore di 70 dB (A). Il rumore
presente sui posti di lavoro deve
rispettare, nelle normali condizioni di funzionamento dell’impianto, quanto stabilito dalla Direttiva
86/188/CEE.
Le istruzioni per l’uso devono fornire le indicazioni sul rumore aereo
prodotto dalla cabina, precisando il
valore reale o il valore stabilito in
base alla misurazione eseguita su
una cabina identica e in particolare
il livello di pressione acustica continuo equivalente ponderato A nei
posti di lavoro (se supera 70 dB A);
se tale livello è inferiore o pari a 70
dB A, deve essere indicato il valore
massimo della pressione acustica
istantanea ponderata C nei posti
di lavoro se supera 63 Pa (130 dB
rispetto a 20 mPa), mentre deve
essere indicato il livello di potenza
acustica emesso dalla cabina se il
livello di pressione acustica continuo equivalente ponderato A nei
posti di lavoro supera 85 dB (A).
Se non sono applicate le norme
armonizzate, i dati acustici devono
essere misurati utilizzando il codice di misurazione più appropriato
adeguato alla cabina.
Il fabbricante deve indicare le condizioni di funzionamento della
cabina durante la misurazione e i
metodi di misurazione seguiti.
Se i posti di lavoro non sono o non
possono essere definiti, la misurazione del livello di pressione
acustica deve essere eseguita a 1
m dalla superficie della cabina e
a 1,60 m di altezza dal suolo. Devono essere indicati la posizione
e il valore della pressione acustica
massima.
Nel manuale d’uso e manutenzione, non viene riportato quasi nes-
Anno XXI - n.121 - Gennaio 2015 - Professione Verniciatore del Legno 15
Cabine di verniciatura
suno di questi dati.
SETTIMA NON CONFORMITÀ:
LA TARGA
Sulla cabina deve essere applicata una targa di identificazione,
permanentemente leggibile e facilmente riconoscibile, riportante
almeno le seguenti informazioni:
• nome e indirizzo del fabbricante (o del suo mandatario);
• modello o tipo di impianto;
• numero di matricola o di serie;
• anno di costruzione e anno
in cui sono state effettuate
eventuali modifiche sostanziali;
• valore della massa, espresso
in chilogrammi (per le cabine
che possono essere trasportate);
• potenza installata, in kilowatt;
• dimensioni massime del pezzo da verniciare.
Altre indicazioni possano essere
riportare sulla targa, per iniziativa
del costruttore, o dopo accordi tra
costruttore e utilizzatore.
Le indicazionl riportate sulla targa
devono essere scritte in modo indelebile nella lingua dell’utilizzatore e devono risultare chiaramente
visibili (per esempio: altezza dei
caratteri non minore di 6 mm per i
titoli, non minore di 4 mm per il testo), quando la cabina è installata.
La targa e il sistema di applicazione (non smontabile) devono resistere alle condizioni ambientali.
Nella cabina analizzata la targa
non riporta il valore della massa,
né la potenza installata, né le dimensioni massime del pezzo da
verniciare (che non sono riportate neanche nel manuale d’uso
e manutenzione e sono un dato
importante per il corretto uso della cabina). Inoltre i caratteri utilizzati sono di dimensioni più piccole
rispetto a quanto stabilito dalla
norma.
OTTAVA NON CONFORMITÀ:
LE INFORMAZIONI
Qualunque sia il tipo di cabina,
devono essere riportate su una
scheda informativa di accompagnamento della cabina le seguenti
indicazioni:
• dimensione massima del pezzo da verniciare;
• pressione massima di spruzzatura;
• portata erogazione massima
delle pistole di spruzzatura
eventualmente fornite;
16 Professione Verniciatore del Legno Legno Anno XXI - n.121 - Gennaio 2015
• velocità dell’aria, in m/s;
• velocità media dell’aria, in
m/s;
• temperatura massima all’interno della cabina;
• livello di rumorosità all’interno
della cabina, nelle condizioni normali di funzionamento, in dB(A) Leq e comunque
ogni ulteriore dato conforme
alle richieste della Direttiva
89/392/CEE;
• sistema di depurazione dell’aria adottato (per esempio: lavaggio dell’aria, filtri a secco);
• rendimento globale del sistema di depuraziono, in percentuale;
• apporto di aria nuova in fase di
applicazione, in m3/h.
Altre indicazioni possono essere
riportate sulla scheda, per iniziativa del costruttore o dopo accordi
tra costruttore ad utilizzatore.
La scheda informativa deve fare
parte integrante delle istruzioni
d’uso e manutenzione dei costruttore.
Nella cabina analizzata la scheda
informativa manca del tutto e la
non conformità non é solo formale.
Ciò significa ad esempio che non è
stato fatto un verbale di collaudo,
che non sono stati definiti i parametri operativi che hanno portato
all’adozione di quella specifica cabina e non di un altro modello.
NONA NON CONFORMITÀ:
LA SEGNALETICA
La segnaletica di sicurezza applicata sulla cabina e sulle sue apparecchiature deve essere:
• fissata in moda stabile;
• collocata in luogo ben visibile;
• conforme alle norme.
Nella cabina analizzata l’unico
cartello affisso (tra l’altro in posizione assolutamente non visibile
dall’operatore, nella zona in altro a
sinistra delle cabina, a circa 4 metri d’altezza), è il divieto di usare
fiamme libere.
Cabine di verniciatura
DECIMA NON CONFORMITÀ:
LA DOCUMENTAZIONE
La cabina di verniciatura deve essere corredata con la prevista documentazione tecnica. Essa deve
tenere conto di tutte le fasi di vita
dell’impianto (trasporto, installazione, regolazione, messa a punto,
uso, pulizia, manutenzione, riparazione) e di tutti gli altri eventuali
aspetti conoscitivi necessari all’utilizzatore per il corretto e sicuro
uso della cabina.
La documentazione deve almeno
comprendere:
• il riferimento alle norme applicate nella progettazione e
costruzione della cabina;
• i dati di identificazione del fabbricante o del suo mandatario;
• l’indice degli argomenti, disegni, schemi e tabelle previsti;
• i dati tecnici d’uso della cabina;
• la descrizione della cabina,
delle sue apparecchiature e
delle protezioni adottate ai
fini della sicurezza personale
e dell’impianto;
le istruzioni per il trasporto
e l’installazione della cabina,
con messa in evidenza, mediante disegni, degli organi a
della modalità di presa, aggancio e fissaggio;
• i disegni degli ingombri e della
disposizione topografica della
cabina e delle sue apparecchiature;
• le indicazioni sulle condizioni
d’uso della cabina;
• lo schema dei collegamenti
con le fonti di energia esterne
(elettrica, pneumatica);
• gli schemi dei circuiti elettrici,
elettronici e dei fluidi;
• le tabelle esplicative su simboli, segnali e colori distintivi
adottati;
• le certificazioni rilasciate da
organismi riconosciuti su apparecchiature e componenti
(per esempio apparecchiature
elettriche e sicurezza);
• le istruzioni per l’uso e la
•
•
•
•
•
messa fuori servizio della cabina (queste istruzioni devono comprendere varie indicazioni: a) sull’esigenza di porre
segnali di “Vietato fumare” su
ogni porta di ingresso della
cabina, all’interno ed all’esterno; b) sulle posizioni del posto
di lavoro dell’operatore, situato nel flusso d’aria non inquinato, in particolare nel caso di
cabine a ventilazione verticale
od obliqua);
la descrizione delle anomalie che potrebbero verificarsi
durante l’uso della cabina e le
informazioni sui modi per prevenirle o porvi rimedio;
l’elenco degli organi più soggetti od usura e quindi a ricambio (elettrici, elettronici e
fluidi);
le specifiche relative ai ricambi;
il programma degli interventi
periodici di pulizia, verifica e
manutenzione della cabina,
delle sue apparecchiature e
Anno XXI - n.121 - Gennaio 2015 - Professione Verniciatore del Legno 17
Cabine di verniciatura
dei dispositivi di sicurezza e
di segnalazione adottati (tale
programma deve comprendere le indicazioni sul controllo
dell’intasamento dei vari sistemi di filtrazione dell’aria);
• istruzioni sulle cautele e misure antincendio da adottare, soprattutto nei lavori che
comportano l’uso di apparecchiature a fiamma libera o che
possono dar luogo a scintille
pericolose.
Nella documentazione della cabina analizzata non vi è traccia di:
1. riferimento alla norma UNI
9941 e EN 12215 (un costruttore di cabine di verniciatura
che non conosce que-
2.
3.
4.
5.
ste norme è evidentemente impreparato);
indice degli argomenti;
dati tecnici d’uso della cabina;
istruzioni per l’uso della cabina, con particolare riferimento
alle posizioni dell’operatore;
il programma degli interventi
periodici di pulizia e manutenzione;
6. indicazioni
sul
controllo
dell’intasamento dei vari sistemi di filtrazione;
7. indicazioni sulle cautele e
sulle misure antincendio da
adottare nel caso di lavori con
l’uso di fiamma libera.
UNDICESIMA NON CONFORMITÀ:
LE ISTRUZIONI
Le norme prescrivono che le informazioni, le istruzioni e le prescrizioni devono contenere avvertimenti finalizzati alla sicurezza
del personale interessato. Devono essere redatte con carattere
corpo 10, elvetica chiara e nella
lingua
dell’utilizzatore.
Devono essere riportati
almeno i seguenti avvertimenti:
• non spruzzare in vicinanza di
fosse e cavedi non ventilati;
• non fumare e non usare fiamme libere, oggetti incandescenti e apparecchiature che
diano luogo a scintille pericolose (pericolo d’incendio);
• non immagazzinare prodotti
infiammabili e relativi reci-
18 Professione Verniciatore del Legno Legno Anno XXI - n.121 - Gennaio 2015
pienti all’interno della cabina,
nelle sue immediate vicinanze
e davanti alle porte di accesso
(pericolo di blocco delle uscite
per incendio);
• richiamare sul manuale di
istruzioni e su una specifica
targa applicata alla cabina: a)
il valore, in kg/m2, della portata della copertura, se di tipo
praticabile; b) il divieto di accesso alle coperture della cabina senza l’apprestamento di
opere provvisionali, se di tipo
non praticabile;
• usare attrezzature di posizionamento pezzi, per mantenere il verniciatore in un flusso
d’aria non inquinato (pericolo
di intossicazione);
• usare correttamente la pistola
di verniciatura (non spruzzare
sulle pareti della cabina);
• ventilare la cabina al termine
del lavoro e prima di riprendere il lavoro dopo un intervento
manutentivo (pericolo di intossicazione e di incendio);
• impiegare personale competente ed autorizzato negli
interventi di taratura, regolazione e riparazione previsti dal
costruttore (pericolo di danneggiamento ed incendio);
• non manomettere i dispositivi
di regolazione e sicurezza (pericolo d’incendio);
• consultare il costruttore per
usi particolari e/o valori di
spruzzatura diversi da quelli
indicati nella scheda informativa e riportati nel manuale;
• il corretto esercizio dalla cabina nei limiti indicati nel manuale d’istruzione è essenziale per la sicurezza.
Nessuna di queste avvertenze è
riportata, nè in cabina e neanche
nel manuale d’uso e manutenzione, salvo che nel manuale è richiamato il fatto di avvalersi di personale formato per gli interventi di
taratura e manutentivi.
Cabine di verniciatura
ERRORI PROGETTUALI
Oltre all’errato dimensionamento
dei ventilatori segnalato in precedenza, vi è un altro clamoroso
errore di progettazione. La cabina
dovrebbe avere una portata d’aria d’aspirazione di circa 24.000
Nm3/h. Secondo il progetto, l’aria dovrebbe passare attraverso
tre sistemi filtranti. Nella cabina
sono installati due setti filtranti,
con una superficie di circa 6 m2
per tipo. Questi due stradi filtranti
sono correttamente dimensionati,
anche se non sono quelli più adatti per l’overspray di verniciatura. Il
terzo stadio filtrante è costituito
da celle filtranti, la cui scheda tecnica indica una velocità consigliata
per l’aria di attraversamento di 1,5
m/sec, con una conseguente portata consigliata di 5.400 Nm3/h.
Tali valori sono quelli di velocità
massima e infatti, nelle prove per
la classificazione di tale filtro, i cui
dati sono riportati nella parte finale della scheda tecnica, si legge che
le prove sono state effettuate ad
una velocità di attraversamento di
0,25 m/sec, ed è a tale valore che i
dati sono riferiti (l’efficienza, come
le perdite di carico, variano notevolmente al variare delle velocità).
Nella cabina le celle filtranti sono
installate lungo tutti i 4 metri della larghezza della cabina. Tali celle sono poste in opera attraverso
uno sportello posto nella parte in
alto della cabina e hanno una larghezza di 400 mm, che si riduce
a 280 mm di larghezza utile, per
effetto dell’eccessiva profondità
delle guide installate.
In totale quindi la superficie filtrante è pari a 4 m x 0,4 m = 1.6
m2. Con una simile superficie a disposizione si sarebbero al massimo potuti trattare 8.640 Nm3/h. In
realtà il calcolo esatto sarebbe: 4
m x 0,28 m x 5.400 Nm3/h = 6.048
Nm3/h.
Il costruttore ha scelto di far trattare un volume d’aria che è almeno 3 (se non 4 volte) superiore a1
massimo che le celle filtranti possono sopportare.
Si tratta di un errore grossolano,
indice di scarsa dimestichezza con
la materia.
Le perdite di carico sono proporzionali al quadrato della velocità di
attraversamento dell’aria, e quindi
la perdita di pressione data dalle
celle diventa almeno 9 volte superiore a quella indicata.
La velocità di attraversamento di
tali celle è superiore a 4 m/s, un
valore incompatibile con le normali celle filtranti ondulate. Tale
valore di velocità è compatibile
solo con filtri a tasche di elevate
prestazioni.
CONCLUSIONI
I malfunzionamenti lamentati
dall’utilizzatore (scarsa captazione della cabina, con tutte le conseguenze in termini di polverosità
nell’ambiente di lavoro), sono dovuti alla scarsa perizia in materia
dimostrata dalla ditta fornitrice, la
quale non solo ha commesso numerose non conformità alle norme
tecniche vigenti, che stabiliscono i
requisiti minimi delle cabine di
verniciatura, ma ha anche impiegato componenti filtranti assolutamente al di fuori del loro normale range di utilizzo, che per altro è
chiaramente scritto nelle schede
tecniche
del
produttore. Questo dimostra che
tali schede non sono state neanche lette, oppure non se ne compresi i concetti.
Il costruttore ha dimostrato non
solo l’assoluta ignoranza sull’esistenza delle norme che riguardano
le cabine di verniciatura (UNI 9941
ed EN12215), ma anche su alcune
norme generali, riportando la conformità a norme abrogate e non riportando l’obbligatoria conformità
ad altra norme.
Inoltre gli errori progettuali commessi lasciano intuire, al di là
dell’incompetenza professionale
del progettista, la mancanza del
fascicolo tecnico, che deve sempre accompagnare ogni cabina, nel
quale devono essere inseriti, oltre
all’analisi del rischio da effettuare
qualora manchi una norma specifica in materia, anche i calcoli progettuali ed i motivi di scelta di una
soluzione piuttosto che un’altra.
La mancanza di tale fascicolo non
può essere imputata al singolo
progettista, che potrebbe anche
commettere un errore materiale di
calcolo. La responsabilità va attribuita alla direzione aziendale, che
ha organizzato un ufficio tecnico
non adeguato ad operare nel rispetto delle procedure che stanno
alla base delle leggi sulla sicurezza
del lavoro
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