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ALESSANDRIA
TORTONA
NOVI LIGURE
SERRAVALLE
SCRIVIA
Su p p le m e n t o al Gior nale di Tor t ona n. 1 - Gennaio 2015 - D ire t t o re : Gi anf ranco Acci o
D i re zi on e , Re d a z io n e e U f f ic io pubblicità - via Valle d’Aost a 15 - Vo g he ra - Te l . 0 3 8 3 / 19 3 0 6 9 6 - Fax 0 3 8 3 / 3 61217
M
www. i per press. co m• E -mai l : redazi o ne @ i p e r p re s s . c o m
ancano pochi giorni all’elezione del nuovo Presidente della
Repubblica. Renzi è impegnato in un rilevante tour de force
per costruire un castello di adesioni utili per il consenso su
un nome condiviso. L’ex sindaco di Firenze ama le pubblche relazioni.
Pochi giorni fa è stato autorevole Cicerone alla Galleria degli Uffizi di
Firenze. Sua attenta interlocutrice la cancelliera Merkel con la quale, a
differenza di Berlusconi che non la degnava neppure di uno sguardo,
ha scambiato affettuosità ravvicinate con baci e abbracci. Ecco, Renzi è il nuovo Berlusconi ma ben più votato alle dinamiche personali
ed alle suggestioni stilistiche raffnate. Il nostro Matteo mai si sarebbe
permesso di dare del Kapò a Schulz, mai si sarebbe permesso di fare
le gogliardiche corna in una foto del G7, mai avrebbe fatto aspettare la
Merkel perchè doveva terminare una telefonata (?) con il premier turco,
mai avrebbe telefonato da Parigi perchè gli stava a cuore la “nipote di
Mubarak”. Insomma un Renzi che cura molto l’immagine, che ama i
solenni proclami, che sussurra con grande enfasi: “stai sereno” a chi
non gli garba e che afferma apertamente di avere una certa avversione alle critiche democratiche della sua minoranza interna. Questo in
sintesi l’identikit di Matteo Renzi da cui gli italiani si aspettano mosse miracolistiche. A proposito di miracoli ecco spuntare il “Guru” dei
greci AlexisTsipras eletto quasi a furor di popolo per salvare la terra
ellenica dalla bancarotta. Renzi e Tsipras, due quarantenni al centro
della politica, non solo europea. Due mondi antitetici, due personaggi emergenti che proveranno a dare una scossa a questa Europa cloroformizzata dal potere economico tedesco. Renzi con i guanti bianchi,
Tsipras con il bastone e la carota. Per entrambi la strada si presenta in
salita. Renzi dal futuro incerto per la difficile gestione dell’elezione del
capo dello Stato, Tsipras costretto ad allearsi con la destra per avere i
numeri di Governo. Due strategie obbligate, l’alleanza con la destra.
Quella destra che, bisogna prenderne atto, consente loro di governare.
GIANFRANCO ACCIO
Rete Ospedaliera
Saitta: Integra
la delibera
regionale
Servizio a pag. 15
INTERNAZIONALI
Con Syriza la fine dell’austerità ma non c’è
l’intenzione di abbandonare la moneta unica
3
Gennaio 2015
Dato per morto dai dissidenti, Castro prima scrive una lettera al
pibe de oro, poi interviene sul disgelo Cuba-Usa, non entusiasta
ma favorevole alle politiche di apertura del fratello Raoul.
La Grecia alla
Fidel non si fida di Obama
sinistra di Tsipras I
A
lexis Tsipras – si pronuncia ccipras – è il nuovo
primo ministro della
Grecia. Tsipras è leader del partito greco Syriza, che nel 2004
era nato come unione di vari movimenti e partiti indipendenti di
sinistra, e che ha ottenuto i suoi
primi successi a partire dal 2008:
da quando Tsipras venne eletto
presidente. Domenica 25 gennaio Syriza è diventato il primo
partito della Grecia vincendo le
elezioni per il rinnovo del Parlamento, non ottenendo la maggioranza assoluta per due soli seggi;
per avere la maggioranza assoluta dei seggi Tsipras si è alleato col
partito di destra dei “Greci Indipendenti“.
Chi è Alexis Tsipras
Tsipras è nato ad Atene il 28
luglio del 1974, quattro giorni
dopo la caduta della dittatura dei
Colonnelli: ha una compagna,
due figli, vive in periferia e si è
laureato nel 2000 in ingegneria
all’Università di Atene (il padre
era un imprenditore edile vicino
al Pasok). Tsipras ha iniziato a
fare politica alla fine degli anni
Ottanta con il movimento dei
Giovani comunisti greci, durante
l’università era diventato membro del sindacato degli studenti
(riuscendo a vincere contro il
governo la battaglia per il ritiro di
una controversa riforma scolastica) e, dopo essersi allontanato dal
partito comunista, nel 1999 era
stato eletto segretario dell’area
giovanile del partito della sinistra
radicale, Synaspismós.
Come segretario creò il Social
Forum Greco e partecipò alle
proteste e ai cortei internazionali contro la globalizzazione e
il neoliberismo. Tentò di arrivare a Genova per il G8 del 2001
con molti altri giovani greci, ma
il suo gruppo venne respinto ed
espulso ad Ancona. Nel febbraio
del 2008 venne eletto segretario
generale del suo partito: aveva
33 anni e divenne il più giovane
leader politico della storia della
Grecia.
Nel frattempo, nel 2004, era stata
formata la coalizione della sinistra radicale “Syriza”, acronimo
di Synaspismós Rizospastikís
Aristerás (Coalizione della sinistra radicale) come unione di vari
movimenti e partiti indipendenti
di sinistra che andavano dai marxisti agli ecologisti: la lista più
grande era proprio Synaspismós.
Syriza partecipò alle sue prime
elezioni legislative nel 2004 ottenendo il 3,26 per cento; poi nel
2009 ottenne il 5,04 per cento dei
voti (le elezioni del 2009 furono
vinte dal Pasok con circa il 43
per cento dei voti). In quell’occasione Tsipras – che nel 2006
si era anche candidato a sindaco
di Atene arrivando terzo, ma ottenendo circa l’11 per cento dei
voti mentre il partito era al 5 – fu
eletto in Parlamento.
Dopo l’aggravarsi della crisi economica e le dolorose riforme di
austerità attuate in cambio dei
prestiti garantiti dalla cosiddetta
Troika – BCE, UE e FMI – per
evitare la bancarotta, alle nuove elezioni per il rinnovo del
parlamento greco del 2012 il
movimento politico di Tsipras
ottenne il 16,78 per cento dei
voti, aumentando moltissimo i
suoi consensi a danno soprattutto
del partito socialista, il Pasok. Il
risultato portò a uno stallo politico: diversi leader ricevettero dal
capo di stato Papoulias l’incarico
di formare un governo senza riuscirci, Tsipras compreso.
Si tornò così a votare dopo un
mese e alle nuove elezioni del
17 giugno 2012 Tsipras con il
suo partito arrivò secondo con il
26,89 per cento dei voti, aumentando di nuovo i suoi consensi e
diventando il principale leader
dell’opposizione. Le elezioni
furono vinte dal maggior partito
di centrodestra Nea Demokratia
guidato da Antonis Samaras, che
formò poi un governo di grande coalizione con il Pasok. Alle
elezioni europee dello scorso
maggio Syriza ottenne il 26,7 per
cento.
Cosa pensa Tsipras
In questi anni piuttosto complicati per la Grecia, Tsipras è
diventato il rappresentante delle
critiche più severe alle politiche
di austerità dell’Unione Europea,
del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale
Europea, mostrandosi allo stesso
tempo radicalmente diverso rispetto ad Alba Dorata e agli altri
movimenti anti-europei populisti
e di destra. Durante la campagna
elettorale Tsipras ha usato due
parole principali: speranza e dignità.
Il programma economico di
Tsipras è stato approvato alla Fiera internazionale di Salonicco il
15 settembre 2014: non fa alcun
riferimento alla possibile uscita
della Grecia dall’euro ma afferma che il nuovo governo avrà un
«mandato di negoziazione» che
permetterà di aprire una trattativa
con le istituzioni europee.
Il cosiddetto “memorandum”
sottoscritto con la Troika sarà
sostituito da un Piano di ricostruzione nazionale che ha quattro
punti principali. Syriza ha promesso di affrontare innanzitutto
«la crisi umanitaria» dei greci:
si prevede di migliorare la sanità
pubblica e assumere più medici
e infermieri (negli ultimi anni
solo ad Atene hanno chiuso otto
ospe­dali; la spesa pubblica per la
sanità in Grecia è stata ridotta del
25 per cento tra il 2008 e il 2012);
di concedere l’elettricità e il trasporto pubblico gratuitamente
per una parte della popolazione; di fornire sussidi per il cibo
e le case. Tsipras ha poi parlato
di «far ripartire l’economia e di
promuovere la giustizia sociale»
attraverso l’introduzione di una
patrimoniale sulle grandi proprietà e di un salario minimo di
751 euro, di creare nuovi posti di
lavoro e di rafforzare la democrazia, tagliando anche i costi della
politica.
l leader cubano, che si
è ritirato da tempo dalla scena politica, torna
a parlare affermando di non
aver scambiato “una parola
con loro”, riferendosi alla
distensione avviata con gli
Usa. In una
lettera è Fidel
Castro
sottolinea
però
come
ciò non implichi
“un
rifiuto
ad
una soluzione pacifica
dei conflitti”.
Per il leader
suo fratello,
il presidente Raul, “ha
fatto
passi
pertinenti”
sulla
base
delle sue “prerogative e
facoltà”. Lo scritto è stato pubblicato sul quotidiano del partito e letto in tv.
L’ex “lider maximo”, 88
anni, ha colto l’occasione
del 70° anniversario del
suo ingresso nella Federazione studentesca universitaria per rendere nota una
lettera nella quale precisa
alcuni punti dopo la svolta nei rapporti Usa-Cuba
annunciata il 17 dicembre
da Barack Obama e Raul
Castro e a seguito dei colloqui bilaterali all’Avana della scorsa settimana.
“Difenderemo sempre la co-
operazione e l’amicizia con
tutti i popoli del mondo, tra
questi i nostri avversari politici”, afferma, ricordando
inoltre che “ogni soluzione
pacifica e negoziata tra gli
Usa e i popoli dell’America Latina che
non
implichi la forza,
o l’impiego
della forza,
deve essere
affrontato
con i principi e le normative internazionali”.
Nella
lettera,
l’ex
presidente
si
rivolge
agli studenti con un
“Cari compagni”. Poi ricorda che
“fin dal 2006, per ragioni
di salute incompatibili con
il tempo e gli sforzi necessari per il dovere ho rinunciato ai miei incarichi”.
4
Gennaio 2015
TEMPERATURE
POLARI DA GIOVEDI
29 GENNAIO
L’inverno con la I maiuscola arriverà con
decisione a partire da giovedì 29 gennaio con
precipitazioni nevose anche a bassa quota.
M
entre negli U.S.A si
stanno
attendendo
venti forti fino a 80
chilometri orari circa e più di
mezzo metro di neve e New
dal Polo Nord - una porzione del
vortice polare, alimentato da aria
artica in quota. L’ingresso nel
Mediterraneo del vortice polare
inneschera’ l’aumento dei venti
York vive il coprifuoco nell’attesa del verificarsi delle previsioni, in Italia da giovedi’ 29 gennaio lo scenario meteorologico
subira’ un deciso cambiamento.
Un inverno fatto di continui e
altalenanti sbalzi di temperatura, talora primaverili, talora
decisamente invernali lascerà il
posto ad una certa stabilità generale fatta di precipitazioni anche nevose e freddo pungente.
Lo rivela Meteo.it il quale afferma che “fino al 29 gennaio precipitazioni e neve a bassa quota
interesseranno principalmente
le coste adriatiche, quelle settentrionali della Sicilia, la Calabria
e localmente la Sardegna . Da
giovedi’, invece, la neve scendera’ minacciosa - direttamente
occidentali, che inizieranno a
soffiare molto forte e porteranno
con se’ nubi e precipitazioni, che
si abbatteranno soprattutto sulla
Sardegna, Lazio e Campania.
Giovedi’ anche il nord vedra’
l’aumento della nuvolosita’ con
qualche pioggia o anche possibili fiocchi di neve fino in pianura”.
Nei giorni successivi fara’
gradualmente sempre piu’
freddo sulla nostra Penisola e le regioni piu’ colpite
dalle precipitazioni saranno
quelle centrali e meridionali.
Il nord, almeno inizialmente, sarebbe protetto dall’arco alpino,
ma il termometro ormai è decisamente orientato all’ inverno”.
La primavera quindi è ancora
molto lontana.
NAZIONALI
Se il giudice accoglierà il patteggiamento
a un anno e dieci mesi, Vannoni otterrà la
sospensione della pena e la non menzione.
Davide Vannoni patteggia
L
a Procura di Torino
ha dato il suo assenso
alla richiesta di Davide Vannoni, imputato per
il caso Stamina, a patteggiare un anno e dieci mesi.
Il pm Raffaele Guariniello
nel corso dell’udienza preliminare ha dato parere positivo a un documento in cui
si fa presente che il ritiro
del ricorso al Tar del Lazio
contro il provvedimento del
Comitato scientifico che
boccia la terapia toglie ogni
dubbio sul rischio di una
“reiterazione del reato”.
Vannoni quindi, se il giudice accoglierà il patteggiamento, otterrà la sospensione condizionale e la
non menzione della pena.
L’udienza
preliminare si chiuderà il 18 marzo;
13
gli
imputati.
Di questi, sei (tra cui
Vannoni)
hanno
chiesto di patteggiare pene
comprese fra un anno e
4 e un anno e 10 mesi.
Un settimo, secondo quanto si è appreso, potrebbe
seguire la stessa strada. In
due invece si faranno giudicare con il rito abbreviato. Gli altri quattro, tutti
appartenenti al cosiddetto
“gruppo bresciano”, continueranno con la procedura
ordinaria, puntando evidentemente a un proscioglimento immediato.
Addio
Renato
ono sinceramente addolorato per la scomparsa di
Renato. Abbiamo iniziato
insieme il percorso professionale alla fine degli anni 70. Prima
a Teleradiostudio 7 un’emittente radiofonica vogherese,,
successivamente a Top 43 televisione dell’Oltrepo pavese ed
ancora ad Antenna Padana. Poi
prendemmo strade diverse. Lui
nonostante le difficoltà, Renato risultava l’ottimista principe
di una redazione dalle risorse
umane sorprendenti. Il mezzo
televisivo e le radio erano lo
strumento per forgiare i simboli di un giornalismo proiettato
nel futuro. Renato Vassalo ci
riuscì con grande spirito di abnegazione. L’approdo al Giorno
è stata la giusta sublimazione
di un percorso professionale
di grande spessore qualitativo.
diventando una firma di primo
piano del “Giorno” mentre io ho
continuato il mio percorso professionale come radiocronista
della Juventus. Qualche anno
fa mi dedicò una pagina intera
sulle mie esperienze come inviato al seguito dei bianconeri.
Ricordo con grande suggestione
gli anni in cui, lavorando fianco a fianco, facevamo di tutto
pur di dare vita a qualcosa di
giornalisticamente credibile. Si
lavorava in condizioni spesso
improvvisate e con l’ausilio di
una tecnologia televisiva privata ancora agli albori. Eppure,
Avevo saputo della malattia
qualche mese fa da Giuseppe
Lo Giudice suo fraterno amico.
Avevamo sperato che il destino
gli consentisse di superare un
momento così drammatico. La
speranza è stata mortificata dalla
devastante realtà. Una realtà ingiusta che annulla ogni chimera.
In questi frangenti si può cadere
nella retorica più stucchevole.
Tuttavia non posso esimermi
dall’affermare che è venuta a
mancare una “luce” che ha dato
un senso agli albori della mia
carriera giornalistica. Lo dico
senza enfasi e con tanta tristezza.
S
di Gianfranco Accio
ECONOMIA
5
Gennaio 2015
Statement e QE della BCE
Bazooka di Draghi, 60 miliardi al mese fino a settembre 2016
Dati Macroeconomici
Eccoci con il primo dato
macroeconomico
della
giornata, ovvero i tassi di
interesse nella zona euro.
Come era prevedibile, questo dato nel mercato (azionario e valutario) non ha
suscitato tanto scalpore,
infatti è rimasto fermo allo
0,05% (tasso che è stato cambiato nel settembre
dello scorso anno, passando da 0,15 a quello attuale).
Quantitative Easing (QE)
Finalmente è stato annunciato questo piano di
Quantitative Easing che
molti aspettavano. Con ben
7 minuti di ritardo (dovuti
all’ascensore), Mario Draghi ha annunciato il piano
di acquisti bond per una cifra di 60 miliardi e non più
50 da come si pronosticava. Questo piano di acquisti durerà fino a settembre
2016 o fino a quando l’inflazione non tornerà ai livelli prestabiliti della BCE
ovvero il 2%.
COME AVVERRANNO
GLI ACQUISTI?
Draghi presidente della
BCE, risponde alla domanda con questa risposta:
Gli acquisti avverranno in
base alle quote di capitale
e i debiti saranno soggetti
alla condivisione delle perdite.
Statement BCE
In questo statement andremo a spiegare anche nel
dettaglio il piano del QE da
parte della Banca Centrale
Europea.
Ed ecco che partiamo subito con il QE
Come sempre andiamo ad
elencare tutto per punti,
per rendere chiara la situazione:
Nell’ambito di questo programma ampliato, gli acquisti mensili combinati
di titoli pubblici e privati
ammonteranno a € 60 miliardi. Essi sono destinati
ad essere effettuate fino
alla fine di settembre 2016
e saranno in ogni caso effettuati fino a quando non
vedremo un aggiustamento
costante nel percorso di inflazione, che è in linea con
il nostro obiettivo di rag-
giungere il 2% nel medio
termine.
Nel marzo 2015 l’Eurosistema inizierà ad acquistare titoli investment grade denominati in euro ed
emessi dai governi dell’area euro.
ACQUISTI DI ASSET
COMPLEMENTARI
Ecco cosa ci viene detto
dalla BCE:
Per quanto riguarda gli acquisti di asset complementari, il Consiglio direttivo
mantiene il controllo su
tutte le caratteristiche di
progettazione del programma e la BCE coordinerà gli
acquisti, salvaguardando
così l’unicità della politica
monetaria dell’Eurosistema.
Per quanto riguarda la
condivisione delle perdite ipotetiche, il Consiglio
direttivo ha deciso che gli
acquisti di titoli di istituzioni europee (che saranno il 12% degli acquisti di
asset complementari, e che
saranno acquistati dalle
BCN) e saranno oggetto di
condivisione di perdita.
Il resto di acquisti di asset
complementari alla BCN
‘, non saranno oggetto di
condivisione perdita. La
BCE terrà l’8% degli acquisti di asset complementari. Ciò implica che il 20%
degli acquisti di asset complementari sarà soggetto ad
un regime di condivisione
del rischio.
I PROBLEMI
DELL’EUROZONA
Ecco i problemi che han-
no portato all’acquisto di
ABS:
In primo luogo, la dinamica dell’inflazione è continuata ad essere più debole del previsto. Mentre il
forte calo del prezzo del
petrolio negli ultimi mesi
rimane il fattore dominante
di guida dell’inflazione attuale. L’impatto sui salari
e dei prezzi è aumentato e
potrebbe influenzare negativamente l’andamento dei
prezzi a medio termine.
In secondo luogo, mentre
la misura di politica monetaria adottate tra giugno
e settembre dello scorso
anno ha determinato un miglioramento materiale in
termini di prezzi di mercato finanziario, questo non
era il caso per i risultati
quantitativi. Così, oggi l’adozione di ulteriori misure
di bilancio è diventato garantito per raggiungere il
nostro obiettivo di stabilità
dei prezzi, dato che i tassi
di riferimento della BCE
hanno raggiunto il loro limite inferiore.
ANALISI ECONOMICA
Ecco l’analisi economica
da parte della BCE:
Il PIL in termini reali
dell’area dell’euro è aumentato dello 0,2%, rispetto al trimestre precedente.
Guardando al futuro, i recenti cali del prezzo del
petrolio hanno rafforzato
le basi per la ripresa economica. Prezzi del petrolio
più bassi dovrebbero sostenere il reddito reale disponibile delle famiglie e la
redditività delle imprese.
La domanda interna dovrebbe essere ulteriormente sostenuta dalle nostre
misure di politica monetaria, i miglioramenti
continui delle condizioni
finanziarie e dei progressi compiuti nel consolidamento fiscale e nelle riforme strutturali. Inoltre, la
domanda per le esportazioni dovrebbero beneficiare
della ripresa globale. Tuttavia, la ripresa nell’area
dell’euro è probabile che
continui a essere frenata da
una disoccupazione elevata, notevole capacità inutilizzata, e gli adeguamenti
di bilancio nei settori pubblico e privato.
INFLAZIONE
Ecco le proiezioni sull’inflazione:
Secondo Eurostat, l’inflazione nell’area euro, misurata sullo IAPC è stata
-0,2% a dicembre 2014,
dopo lo 0,3% di novembre.
Questo calo riflette principalmente un forte calo
dell’inflazione dei prezzi
di energia e, in misura minore, un calo del tasso di
variazione dei prezzi dei
prodotti alimentari. Sulla base delle informazioni
attuali e prevalenti i prezzi
dei futures di petrolio, l’inflazione dovrebbe rimanere
molto bassa o negativa nei
prossimi mesi.
Supportato da nostre misure di politica monetaria,
la ripresa della domanda
e l’assunzione di un graduale aumento dei prezzi
del petrolio nel prossimo
periodo, i tassi di inflazione dovrebbero aumentare
gradualmente più tardi nel
2015 e nel 2016.
PRESTITI NELLA
ZONA EURO
Ecco l’evoluzione dei prestiti nella zona euro:
- Il tasso di variazione dei
prestiti alle società non finanziarie (corretti per cessioni e cartolarizzazioni) è
rimasta debole a -1,3% nel
mese di novembre 2014,
rispetto al -1,6% nel mese
di ottobre, mentre continua la sua graduale ripresa da una depressione di
-3,2% nel mese di febbraio
2014. In media negli ultimi
mesi, i riscatti netti hanno
moderato dai livelli storicamente elevati registrato
un anno fa e flussi netti di
credito girato lievemente
positivo in novembre.
- Il tasso di crescita dei
prestiti alle famiglie (corretti per cessioni e cartolarizzazioni) è stato dello
0,7% a novembre, dopo lo
0,6% di ottobre. Le nostre
misure di politica monetaria dovrebbero sostenere
un ulteriore miglioramento dei flussi di credito.
Conclusioni Finali da parte
della BCE
La politica monetaria è focalizzata sul mantenimento
della stabilità dei prezzi
nel medio periodo e la sua
posizione
accomodante
contribuisce a sostenere
l’attività economica. Tuttavia, al fine di aumentare
l’attività di investimento,
promuovere la creazione di
posti di lavoro e aumentare
la crescita della produttività, altri settori politici devono contribuire in modo
decisivo.
In particolare, la decisa
attuazione delle riforme
del mercato del lavoro e
dei prodotti, nonché azioni
volte a migliorare il contesto imprenditoriale per le
imprese ha bisogno di guadagnare slancio in diversi
paesi. E’ fondamentale che
le riforme strutturali siano
attuate rapidamente, in maniera credibile ed efficace
perchè non solo aumenterà il futuro di una crescita sostenibile della zona
euro, ma anche aumenterà
le aspettative di redditi più
elevati e di incoraggiare le
imprese ad aumentare gli
investimenti di oggi e anticipare la ripresa economica.
forextradingpratico.com/
6
Gennaio 2015
VOGHERA E OLTREPO
Presentata nella nuova sede di via Emilia la candidata sindaco dei grillini
Caterina Grimaldi, una donna per i “5 Stelle”
di Christian Draghi
S
i chiama Caterina Grimaldi, ha 57 anni ed è
un’imprenditrice agricola. L’aspirante sindaco del
Movimento 5 Stelle di Voghera, che correrà per la poltrona numero uno di Palazzo
Gounela il maggio prossimo
(election day il giorno 17 o il
24) è stato presentato ufficialmente nella nuova sede di via
Emilia, di fronte al Gulliver a
pochi passi da piazza S.Bovo.
Riunito per l’occasione tutto
lo stato maggiore dei “grillini” vogheresi. Dopo l’uscita
dal movimento di Francesco
Rubiconto due anni or sono,
Antonio Marfi è rimasto l’unico consigliere comunale in
forza ai 5 stelle. E’ lui a prendere la parola per primo per
introdurre la candidatura di
quello che sarebbe il primo
sindaco donna nella storia
della città:”Dopo l’abbandono di Rubiconto temevamo
che senza di lui potessimo
trovarci in difficoltà, invece
abbiamo capito di avere un
gruppo forte, con una solida
base giovanile, che ci ha permesso di continuare la nostra
azione. Questa amministrazione comunale si è accontentata di fare il compitino,
senza idee, in questi 5 anni.
Mentre assistiamo a stucchevoli liti per le candidature tra
i soliti noti (si riferisce alla
diatriba interna al centrode-
stra fra Torriani Barbieri e
Rocca) tra i quali un sindaco
che non ha ancora risolto i
suoi guai giudiziari, noi guardiamo al futuro presentando
un candidato competente,
onesto e molto determinato”.
Così entra in scena Caterina
Grimaldi, che si presenta per
la prima volta al nocciolo
duro del suo elettorato:”Sono
nata a Milano dove sono diventata un architetto urbanista. Mi sono trasferita in Oltrepò Pavese nel 1989, dove
ho condotto un’azienda vitivinicola che opera nel settore
biologico a Santa Giuletta, insieme a mio marito”. Un marito che rispondeva al nome
di Gian Roberto Sarolli, stimato professore e vogherese
doc scomparso nel 2012. “E’
stato lui – ricorda la Grimaldi – a insegnarmi l’amore per
questo territorio e a iniziarmi alla vogheresità”. La sfida elettorale non sarà facile:
il Movimento parte dal 10%
sfiorato alle comunali 2010,
un risultato di prestigio di cui
i grillini certo non si accontentano. Anzi. “Il Movimento
ha maturato l’esperienza sufficiente per governare la città
e portare finalmente un nuovo
modo di amministrare la cosa
pubblica” dice la Grimaldi.
“Serve un governo pulito e
trasparente, in cui la partecipazione dei cittadini sia
davvero importante. Il mio
interesse principale è l’innovazione tecnologica e il marketing territoriale. Il principio a cui mi ispiro – prosegue
l’aspirante sindaco pentastellato – è quello della bellezza,
intesa come cura della città.
Basta colate di cemento inutili, bisogna ridisegnare i luoghi di Voghera per renderli
più armoniosi e recuperare il
patrimonio culturale. La città
deve essere a misura d’uomo
e deve offrire la possibilità ai
cittadini di viverci felici”. La
sfida è lanciata. Il Movimento
a 5 Stelle, come di consueto,
non farà alleanze e correrà da
solo.
Fibrillazione in maggioranza dopo la ricandidatura del primo cittadino uscente: Torriani prepara lo strappo
Barbieri bis, il centrodestra si divide
di Christian Draghi
I
l candidato sindaco del
centrodestra vogherese
alle prossime elezioni
sarà (con ogni probabilità) ancora Carlo Barbieri,
che correrà per il secondo
mandato. Lasciamo ancora
uno spiraglio al dubbio solo
perché le partite in politica
finiscono spesso ai tempi
supplementari, ma la decisione è stata ufficializzata dal segretario cittadino
di Forza Italia Giampiero
Rocca durante una riunione
interna al partito nella sede
di via Viscontina giorni fa.
Nelle ultime settimane diverse componenti del centrodestra si erano dette contrarie alla ricandidatura del
primo cittadino uscente: l’ex
sindaco Aurelio Torriani si
era apertamente proposto
come alternativa, convinto
di poter fare da collante tra
le varie parti della maggioranza. Tra gli “scontenti” del
Barbieri bis volti noti della
politica cittadina: su tutti
gli ex assessori Vincenzo
Giugliano (ex AN, oggi in
Fratelli d’Italia) e William
Tura (ex Forza Italia ), “silurati” proprio da Barbieri nel
2012. Insieme a loro anche
Giancarlo Gabba e Luigino Bassanese, che si erano
già schierati pubblicamente
contro l’ipotesi del secondo
mandato all’attuale primo
cittadino. La decisione di
Rocca sembrerebbe quindi
dividere il partito azzurro
e la coalizione. “Abbiamo
seguito le regole di sempre che in Forza Italia sono
chiare” contrattacca Rocca.
“Il sindaco uscente, salvo
casi clamorosi, viene sempre ricandidato, e Torriani
lo sa bene questo. Inoltre ,se
anche avessi scelto Torriani, non credo che Barbieri e
la sua componente politica
avrebbero accettato di buon
grado, per cui la spaccatura
si rischiava comunque”. Non
sembra averla presa molto
bene però proprio l’ex sindaco vogherese, che potrebbe fare a questo punto una
lista propria. “Non capisco
il perché di questa scelta –
commenta proprio Torriani
– che ritengo negativa per
il partito e per la coalizione. Non ho nulla di personale contro Barbieri, semplicemente non ritengo che
in città goda del consenso
sufficiente per potersi rivelare un candidato vincente”.
Rocca da canto suo spera
però ancora di riuscire a ricompattare il centrodestra
“per vincere al primo turno”.
Allo stato attuale delle cose
però, una corsa a tre Barbieri-Torriani-Ghezzi (candidato del Pd) sembrerebbe arridere di più al centrosinistra,
che ai ballottaggi, si sa, di
solito va forte. Gli outsider,
Movimento 5 stelle in testa,
restano alla finestra per avvantaggiarsi della contesa
altrui.
VOGHERA E OLTREPO
INTERVISTA ALL’EX SINDACO
DI VOGHERA DOTT. TORRIANI
COMMERCIO, SICUREZZA, CULTURA E SPORT SONO LE ESIGENZE
di Claudio Croce
C
on l’avvicinarsi della
prossima scadenza elettorale vogherese, abbiamo posto alcune domande
all’ex Sindaco, Dott. Aurelio
Torriani, che alcune voci indicano quale ennesimo candidato
alla poltrona di Palazzo Gounela,
ma che l’interessato smentisce.
La sicurezza a Voghera, visto
che il Comune si era offerto
di sostenere le spese di quella struttura lì (la Caserma),
che era della Provincia, pur di
non farsi togliere il Presidio.
Cosa mi dice della chiusura
del
Tribunale?
- Mi sembra che tagliare in
trentasei città medio piccole,
il Tribunale, sia togliere una
parte di certezza nella giustizia
ai cittadini. Quindi vuol dire
togliere servizi ai cittadini. Ma
anche loro alle spese di ristrutturazione, poi mi sembra che
in questi cinque anni abbiano mollato e hanno preferito
vendere gli ultimi palchi al
Comune. Adesso dovrebbe essere tutto del Comune, credo.
Si diceva di una mancanza
di progettazione, può essere?
- Il progetto era già pronto, l’avevo fatto fare io. Era esistente..
Mancano i soldi. Mancavano
prima, mancano ancor di più
7
Gennaio 2015
Il mio più grande progetto che
ho fatto gli altri anni si chiamava “asse culturale attrezzata”,
quindi sicuramente il Teatro fa
parte di questo vecchio progetto.
Il Castello, via Cavour, piazza
del Duomo, Duomo e Teatro.
Quello era il mio progetto sul
quale ho impostato tutte le attività. Quindi, sicuramente quelli.
Cosa si può fare per evitare il degrado urbano, intendo i muri imbrattati ed altro?
- Mi sembra che il Comune abbia
fatto un progetto di ripulitura.
Ce ne sono ancora molti sporchi.
Vedi via Borroni e vie limitrofe.
- Bisogna farne un altro. E’
chiaro che bisogna spendere
dei soldi. Tutte le volte che li
sporcano bisogna mettersi lì e
fare un progetto di ripulitura.
Come vede proiettata la città nei prossimi anni, indipendentemente da chi vince?
- Bisogna cercare di rivalutare
Voghera come commercio, non
lasciarlo morire. Mi sembra
che il Governo stia ammazzan-
do tutti i commercianti, tutti gli
imprenditori di tutte le attività
economiche con tasse spropositate. Se fossi io a guidare il
Comune, mi piacerebbe cercare
il modo di incentivare i commercianti e far rivivere la città.
Case popolari e graduatorie, cosa ne pensa in merito?
- Non penso ci siano delle novità. Le case popolari hanno
delle regole ben precise. Bisogna avere il reddito giusto e le
conformazioni di famiglie giuste, si entra nelle graduatorie e
se l’appartamento è stato messo
a norma, viene assegnato. E’
sempre stato così. Io farei altro, però le regole sono queste.
A livello nazionale vengono privilegiati gli extracomunitari. Anche a Voghera?
- Penso proprio di si. Penso
che siamo allo stesso livello.
D’altronde, se noi li accogliamo, li facciamo lavorare, poi
gli diamo un reddito di partecipazione, le esenzioni, poi gli
facciamo fare l’Ise, è chiaro
che partecipano alla graduatoria. Mi sembra che ci siano
cinque anni di residenza per
partecipare al bando per le case
popolari. Bisognerebbe cambiare gli articoli, cioè allungare
queste regole di partecipazione.
Dott. Torriani, ha qualche proposta o idea nuova nel cassetto?
- Idee nuove no. Bisogna lavorare, sentire le periferie, i
quartieri. Io penso che l’attività politico amministrativa
dell’Amministrazione soddisfa i
cittadini se va incontro alle loro
esigenze. Quindi, prima bisogna
sentire quali sono le esigenze. Io
credo che, come dicevo prima,
salvaguardare e salvare quello
che rimane del commercio e
dell’artigianato sia fondamentale. L’Amministrazione deve
assolutamente pensare a questo. Ribadisco la sicurezza, la
cultura e lo sport. Queste sono
le cose che una Amministrazione che vuole essere considerata
dai suoi cittadini, a Voghera,
credo debba pensare a questo.
33 alloggi pronti per essere consegnati ai cittadini
bisognosi. Ma le persone in graduatoria sono più di 300
Nuove case
popolari in arrivo
di Christian Draghi
L
il proliferarsi di furti in appartamento, come la vede?
- La sicurezza non c’è da nessuna parte. Tutto sommato non è
che a Voghera succedono delle
cose straordinarie. La sicurezza è uno dei punti dolenti di
tutte le città. Più sono grandi,
più il punto è dolente. Questo
si. Certamente la sicurezza in
Voghera probabilmente è più
importante che a Rivanazzano o Salice, però entrano nelle
ville sia a Rivanazzano, sia a
Salice che a Voghera. E’ un
punto molto sentito dalla gente.
Per contro vogliono togliere la Caserma dei Carabinieri. La sua idea?
- Non ne so molto perchè
non sono in Amministrazione. Mi sembra di aver capito
non ho capito quale sia il risparmio, sinceramente. E’ uno
dei provvedimenti più balordi
che potesse fare un Governo.
Qui a Voghera ci sono solo disagi, perchè i treni non passano
più o ne passano molto meno,
i Carabinieri forse se ne andranno, il Tribunale forse non
c’è più, insomma, voglio dire,
mancano i servizi più essenziali.
Il Teatro Sociale. Anche la sua
precedente
Amministrazione non è riuscita ad aprirlo.
- Ma lì si riesce benissimo. La
situazione era praticamente legata alla volontà o meno
dei privati di partecipare, non
partecipare, o cedere i palchi.
Inizialmente, col mio mandato
io avevo raggiunto un accordo
dei privati che partecipavano
oggi con la crisi economica. Il
discorso secondo me dei cittadini è questo: vogliamo lo sport
o vogliamo la cultura? Ma
dobbiamo sapere che lo sport
e la cultura sono due cose costose, producono divertimento
e aggregazione ai cittadini, vai
a teatro, vai alla partita, ma
costano. Bisogna essere convinti di ciò. Ci sono un sacco
di polemiche sul Palazzetto,
ma se non c’è, non puoi vedere
le partite di Serie A. Cosa vogliamo? O una cosa o l’altra.
Se lei diventasse nuovamente Sindaco di Voghera, quali i suoi punti principali?
- Certamente la sicurezza, il
commercio come tentativo di rivalutarlo e farlo ripartire, sicuramente la cultura con il Teatro.
a lista per ottenere un alloggio popolare a Voghera
è piuttosto lunga. Sono oltre 300 le persone in graduatoria
e le abitazioni disponibili sono
al momento un decimo circa. Il
patrimonio di edilizia residenziale pubblica della
città comprende 916
alloggi: 358 appartengono al Comune,
il resto all’Aler, ma
molti non sono agibili. Nei mesi scorsi
l’Amministrazione
ha finanziato lavori
di ristrutturazione
per una cifra pari a
180mila euro, che
ha permesso di ricavare 33 nuove unità
abitative che saranno
presto (si parla già di
questo mese) messe
a disposizione dei
cittadini bisognosi.
Gli alloggi già pronti
per l’assegnazione
sono 16 di proprietà
comunale: 2 in via
Pasotti1 in via Grieco, 3 via Bassi,
1 via Uberti,1 via Cavour, 4 in via
XXVII marzo, 2 in via Gallini, 2
in via Morandi. Ad essi se ne aggiungeranno in questi primi mesi
dell’anno altri 17 (questa volta di
proprietà di Aler), al momento ancora interessati dagli ultimi interventi. Ad annunciarlo, l’assessore
alle politiche sociali Moreno Baggini, il presidente di Aler Pavia
Franco Bettoni, il direttore generale di Aler Pavia Alfonso Mercuri e il sindaco Carlo Barbieri. “Il
tema della casa è molto importante – ha detto Bettoni – soprattutto
in questi periodi. Durante l’ultimo
anno Aler Pavia ha fatto appalti
che hanno portato all’assegnazione di più di 250 appartamenti. A
Voghera la sinergia con il Comu-
ne ha consentito anche di aver dei
risparmi utilizzati per consegnare
3 alloggi all’Amministrazione per
lo svolgimento di attività sociali”.
“Nello specifico è stata realizzata
la messa a norma degli impianti
(elettrico e di adduzione gas) in
tutti gli alloggi – ha detto Mercuri
-. In alcuni alloggi si è provveduto alla sostituzione dei serramenti
esterni (persiane) e in alcuni parti-
colari casi anche di quelli interni
(finestre). Nella maggior parte degli alloggi è stato completamente
rifatto il bagno ed ove non è stato
possibile sono comunque stati
sostituiti tutti i sanitari. In alcuni
alloggi si è inoltre provveduto alla
sostituzione dei pavimenti, alla
rimozione della carta da parati
ed alla successiva tinteggiatura”.
Moreno Baggini per
parte sua ha annunciato che non si tratta
dell’unica novità in
fatto di assegnazioni: “L’Aler metterà
a disposizione del
Comune 3 ulteriori
alloggi, per adesso
inagibili, in via Furini che noi metteremo a disposizione,
attraverso una convenzione con Agape
Cooperativa sociale
Onlus (braccio della
Caritas ndr) e Associazione C.h.i.a.r.a.
Onlus (associazione
che si occupa di donne abusate ndr) di
donne svantaggiate.
Dal primo gennaio
inoltre – ha spiegato l’assessore - saremo in grado di mettere
a disposizione di altre donne in
difficoltà economiche due nuovi appartamenti in via Beltrami
di proprietà dei padri Barnabiti,
che dopo averli ristrutturati ci
hanno contattato per metterli a
disposizione dei bisognosi. Ad
usufruirne saranno una ragazza madre e una donna anziana”.
8
Gennaio 2015
SANREMO PREMIA
LUCIANO NORELLI
VINCITORE FRA I PIANISTI AL “SANREMO
INTERNATIONAL ARTISTIC AWARD”
V
di Claudio Croce
enerdì 19 dicembre
2014, nella Sala degli
Specchi del Comune di
Sanremo, sono stati consegnati
i “Sanremo International Artistic
Award”, Premi che vengono attribuiti ai musicisti che presentano una composizione inedita.
Erano presenti l’Assessore alla
Cultura Daniela Cassini e l’ex
vicesindaco Gianni Berrino. Un
particolare riconoscimento offerto dalla Presidente della Camera Laura Boldrini, è andato a
Freddy Colt, per la sua attività
di recupero dello swing italiano.
Si è distinto anche Carlo Cori,
cantante conosciuto nell’Est
europeo, in procinto di incidere
un disco con Tiziana Rivale, già
vincitrice del Festival di Sanremo 1983, e l’avvocato-poetamusicista Enzo Vingiani di Castellamare di Stabia (vincitore
di due Festival della canzone di
Napoli), autore di poesie tradotte in inglese da Stefania Ricci.
Molto bene anche Herodes e il
suo “Uomo selvaggio”, tratto da
un cd uscito recentemente. Al secondo posto della classifica, primo fra la categoria pianisti, con
il brano “Biibu”, si è classificato
il musicista vogherese Luciano
Norelli. L’artista, insegnante di
pianoforte, è uno degli interpreti
più noti ed apprezzati delle musiche di Pino Calvi, altro illustre
compositore vogherese, nonché
direttore d’orchestra di fama internazionale. Vincitore assoluto
della precedente Edizione, questo nuovo riconoscimento con-
PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO ALLA CITTA’
IRIENSE. AL COMUNE DI VOGHERA IL PREMIO
“GEMELLAGGI” CONSEGNATO NELLE MANI
DELL’ASSESSORE DANIELE SALERNO
N
ferma l’indiscusso talento artistico di Norelli, che prosegue la sua
attività nei più prestigiosi locali di
intrattenimento. Altri premi sono
stati assegnati a Guido Saverio
Buscaglia, Simon Cilio, Giogiò
Borghesi, Franco Giordano, Sante Parolini, Giuseppe Venturelli,
Chevaliers de Provençe, Giorgio
Barale, Italo Giubergia, Famija
Sanremasca, Umberto Riccio,
Andrea Arnaldi, Luciano Bisio,
A. F. Massone, Maurizio Moro,
Gianromano Ravazzano, Francesca Drioli e Massimo Slonzo.
La manifestazione, giunta alla
terza Edizione, è stata organizzata dall’Associazione ‘Sanremo
Nouvelles Chansons et Musique’, presieduta da una Giuria
prestigiosa e competente. Sono
stati inoltre assegnati riconoscimenti a chi si è distinto in vari
settori, dalla cultura all’imprenditoria, passando per lo spettacolo e
varie professioni.
VOGHERA E OLTREPO
di Claudio Croce
ella suggestiva Sala
della
Promoteca
in Campidoglio a
Roma, giovedì 8 gennaio, al Comune di Voghera
è stato assegnato il Premio
per i Gemellaggi, intitolato all’intellettuale europeista Gianfranco Martini,
recentemente
scomparso,
che sottolinea i risultati di
eccellenza nell’ambito delle attività di gemellaggio
e della cittadinanza europea. L’ambito riconoscimento è stato decretato
dall’Associazione italiana,
dal Consiglio dei Comuni
e dalle Regioni d’Europa.
Alla prestigiosa Cerimonia
hanno presenziato numerosi rappresentanti e Amministratori locali dei Paesi
dell’Unione Europea. Per il
Comune di Voghera ha ritirato il Premio l’Assessore
al Bilancio e Gemellaggi,
Daniele Salerno. La motivazione è legata al grande
impegno profuso in modo
particolare nel settore degli
scambi giovanili dell’ultimo triennio. Lo stesso
Salerno ha espresso la sua
grande soddisfazione: ”In
tre anni Voghera ha compiuto ben 25 azioni comunitarie permetteando, tra l’altro,
a centinaia di studenti di essere accolti nelle nostre città gemellate di Manosque,
in Francia, e Leinfelden
Echterdingen, in Germania.
L’importante riconoscimento è il frutto di una continua
collaborazione con le scuole cittadine, in particolare
Galilei, Maserati, Baratta
e Pascoli, con il sostegno
dell’Associazione
voghe-
rese per le città Gemellate.
Un’Europa unita si crea con
il coinvolgimento dei popoli e delle loro comunità. Per
questo i gemellaggi hanno
un ruolo fondamentale per
il rilancio di una identità
europea, base del processo
politico di integrazione e di
pace tra i popoli. Un’Europa non burocratica, ma che
riduca le differenze tra gli
Stati partendo proprio dalle
unioni tra le città”.
PREMIATI IL COMM. ANDREONI, DON TONINO MORONI, CARABINIERI, ESERCITO
Intervista al Prefetto di Pavia, Peg Strano Materia
di Claudio Croce
I
l Sindaco di Pietra De’ Giorgi, Gianmaria Testori, nella
mattinata di sabato 17 gennaio, interprete dei desideri e dei
sentimenti della cittadinanza,
ha consegnato un pubblico Riconoscimento ad alcune Personalità che hanno contribuito ad
aumentare il prestigio del paese.
Allo scopo di premiare persone,
Enti o Associazioni, che si sono
resi particolarmente meritevoli, il
Comune di Pietra De’ Giorgi ha
istituito le Civiche Benemerenze,
che sono state conferite in occasione della Festa di S. Antonio
Abate, Patrono del Comune. A
ricevere le medaglie e i diplomi, direttamente dalle mani del
Sindaco e del Prefetto di Pavia,
Dottoressa Peg Strano Materia,
il Comm. Giorgio Andreoni, Presidente della Sezione vogherese
dell’Associazione Nazionale del
Fante (già Cittadini Onorari di
Pietra de’ Giorgi); l’insegnante
Angela Ferrari (alla memoria);
il Parroco di Cigognola Don Tonino Moroni; il Luogotenente
Gabriele Favaro cui va la Cittadinanza Onoraria alla Stazione
Carabinieri di Santa Giuletta; il
Capitano Vincenzo Scabotti della
Caserma Carabinieri di Stradella;
il Generale Antonio Pennino, del
Comando Militare Esercito Lombardia. Per la prima volta a Pietra
De’ Giorgi, il Prefetto ha rivolto
un caloroso saluto alla cittadinanza, prestandosi gentilmente a
rispondere alle nostre domande.
+ Sig Prefetto, un’impressione a caldo sulla consegna di queste Benemerenze.
- Solamente positiva, perchè
quando si vede un’Ammini-
strazione che vuole mantenere fermi i legami col territorio
riconoscendo l’opera per lui,
non si può avere che gioia.
+ Nel suo discorso ha parlato di unità d’Italia. Ora ci sarà
l’elezione del Presidente della
Repubblica. Come vede proiettato il nostro Paese, soprattutto
in questo periodo dove abbiamo il terrorismo alle porte?
- I problemi del terrorismo
si possono vincere e si vinceranno con l’unità. Si vinceranno credendo tutti nello
stesso ideale, si vinceranno
non dividendo, ma unendo.
+ Sulla polemica del riscatto per
il rilascio delle due cooperanti,
non crede che l’eventuale pagamento possa servire ai terroristi
per incrementare il loro arsenale?
- Io rappresento solo il Governo.
Non sono al Governo. Non mi
sostituisco a quello che è stato fatto, ne posso sapere quello
che è stato fatto. Sono convinta che il Governo abbia agito
nella migliore delle maniere.
+ In Provincia e in Oltrepo, cosa
c’è ancora da fare? Cosa manca?
- Manca la voglia di rendersi
conto che siamo in un unico
territorio, che quello che può
dare l’Oltrepo Pavese deve contribuire al miglioramento della
Lomellina, e quello che può dare
il Pavese deve contribuire al miglioramento della Lomellina e
dell’Oltrepo, vicendevolmente.
Cioè, bisogna ritrovare anche
in Provincia di Pavia e credo
che lo si stia facendo, la volontà
di andare avanti tutti insieme,
perchè sono tre bellissime zone,
complementari l’una all’altra.
+ Si parla tanto di sicurezza,
ma a Voghera si vuole chiudere la Caserma dei Carabinieri, così come alcuni tribunali. Secondo lei, è il sistema
giusto per avere più sicurezza?
- Il problema della chiusura
dei tribunali non penso sinceramente possa influire sulla
sicurezza. Anzi, potrebbe essere un vantaggio per i cittadini,
perchè avere un’unità di indirizzo nella Procura non può
che migliorare il servizio. Dal
punto di vista della chiusura dei
Presidi territoriali, aspettiamo.
+ Un augurio per questo
2015, non solo per i pavesi, ma anche per l’Italia?
- Ritrovare la serenità, la volontà di combattere tutti insieme, di
stare uniti, perchè io ho sempre
creduto che uniti ce la si può fare.
PAVIA E OLTREPO
9
Gennaio 2015
PENDOL ARI FURIBONDI
Dal primo febbraio via libera all’aumento del 4%
sul costo del biglietto ferroviario e delle linee bus
extraurbane della Provincia di Pavia.
U
di Federica Accio
n inizio per così dire
“salato” per le migliaia di pendolari costretti a viaggiare in treni obsoleti,
sempre in ritardo e sporchi.
Dal primo febbraio i loro
portafogli verranno alleggeriti di parecchi euro a causa
dell’aumento vertiginoso del
costo dei biglietti sulle tratte
ferroviarie e sulle linee dei
bus extraurbani nella Provincia di Pavia. Precisamente
l’aumento sarà del 4% per
i biglietti dei treni regionali della Provincia pavese
per spostarsi all’interno di
quest’area e verso Milano.
«Sono aumenti imposti dal
Pirellone, non c’entriamo
nulla noi. Ci siamo adeguati
ad una decisione della Regione Lombardia ed applicato
gli aumenti che ci hanno im-
posto» spiega Trenord ( Servizio di trasporto ferroviario
regionale della Lombardia)
TRENORD : ADEGUAMENTO
TARIFFARIO: 1 Febbraio 2015
A seguito della Delibera n.
X/3007 del 09/01/2015 di
Regione Lombardia, a partire da domenica 1 febbraio 2015, sarà introdotto un
adeguamento tariffario dei
seguenti titoli di viaggio:
- Biglietti a tariffa ordinaria e ridotta (esclusi i biglietti Malpensa Express);
- Biglietti plurigiornalieri ‘’Io Viaggio Ovunque in
Lombardia’’ (IVOL giornalieri e plurigiornalieri);
Abbonamenti
settimanali,
mensili,
trimestrali,
annuali
(compresi i Malpensa Express);
- Carnet multicorsa (esclusi
i carnet Malpensa Express);
Abbonamenti
‘’Io
Viaggio
Ovunque
in
Lombardia’’
(IVOL);
Abbonamenti ‘’Io Viaggio Ovunque in Provincia’’ (IVOP)
Facciamo
gli
esempi
Un set
cinematografico
in primavera
na produzione cinese per un film che vedra’ protagonisti: Maria Grazia Cucinotta e Arnold
Schwarzenegger ed avrà come
location anche la città di Pavia.
Per la prossima primavera, Pavia attende un evento cinemato-
dopo l’Esposizione milanese.
Il Sindaco Depaoli apprezza e
condivide questa opportunità per
Pavia di mostrarsi al mondo intero
e svelare le sue bellezze artisticoculturali, e afferma : “Abbiamo
iniziato a parlarne da ottobre e abbiamo da subito accolto con favore l’interesse del presidente Zhu e
la sua volontà di promuovere la
grafico di respiro internazionale.
Si darà infatti “il via” alle riprese del film di produzione
cinese che avrà come location,
per alcune sue scene, i monumenti più rappresentativi della
città: Ponte Coperto, L’università, il Castello Visconteo.
La pellicola sarà sovvenzionata
economicamente anche dal Pavia
Calcio il cui Presidente, Xiadong
Zhu,fa da tramite fra la produzione orientale del film e la città scelta come set, con l’intento di attrarre turisti cinesi a Pavia, soprattutto
città. L’obiettivo è quello di far conoscere di più Pavia in Cina e da
questa pellicola aspettiamo il cosiddetto turismo di ritorno, che da
sempre caratterizza i luoghi scelti per l’ambientazione di film».
La trama del film nello specifico non è ancora ben chiara.
Si sa soltanto che due protagonisti ( Maria Grazia Cucinotta
e Schwarzenegger ) si incontreranno all’Expo di Shangai
e si ritroveranno all’Expo di
Milano, il tutto magistralmente condito da scene d’azione.
U
di Federica Accio
deconcreti:
4 euro in più al mese per
un
abbonamento
mensile per i pendolari che
da Stradella e Voghera
viaggiano verso Milano.
2 euro in più al mese
per il pendolare di Garlasco
diretto
a
Pavia
3 euro in più al mese per
chi da Palestro e Robbio
si dirige verso Vercelli.
Iscrizione alle scuole primarie e secondarie
di primo grado - anno scolastico 2015/2016
L
’Assessorato all’Istruzione informa che che dal
15 gennaio al 15 febbraio 2015 sono aperte le iscrizioni
alle Scuole Primarie e alle Scuole Secondarie di Primo grado.
Come previsto dalla Circolare Ministeriale n. 51 – prot. N.
00008124 - del 18/12/2014, le
iscrizioni al primo anno della
scuola primaria e al primo anno
della scuola secondaria di primo
grado, vanno fatte ESCLUSIVAMENTE ON LINE, attraverso il
servizio attivato sul sito internet
del Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
(M.I.U.R) a questo indirizzo:
http://www.iscrizioni.istruzione.it
A partire dal 12 gennaio 2015 le famiglie potranno avviare la fase di
registrazione al portale delle iscrizioni sul sito del M.I.U.R. indicato.
Per qualunque difficoltà o informazione, le famiglie potranno rivolgersi direttamen-
te alla segreteria della scuola
cui si presenta l’iscrizione.
Si comunica inoltre che:
le iscrizioni alle classi successive alla prima, nella stessa
sede scolastica, saranno effettuate d’ufficio sulla base delle
risultanze dei registri di classe;
per garantire l’assolvimento
dell’obbligo di istruzione, le famiglie, che intendono avvalersi
dell’istruzione parentale (cioè in
proprio, come di seguito specificato), devono presentare specifica
dichiarazione direttamente alla
scuola primaria statale più vicina
alla propria residenza, dimostrando di possedere le competenze
tecniche e i mezzi materiali per
poter provvedere, in proprio o
mediante frequenza di una istituzione non statale non paritaria,
all’istruzione del proprio figlio.
Sulla base di tale dichiarazione, il
dirigente dell’istituzione scolastica, prende atto che l’assolvimento
dell’obbligo di istruzione viene
assicurato mediante l’istruzione
parentale, comunicando altresì
alla famiglia, che entro il termine
dell’anno scolastico, l’alunno dovrà sostenere il prescritto esame
di idoneità alla classe successiva. Analogamente, per quel che
concerne l’accesso alle classi
successive alla prima, si ricorda
che gli alunni, soggetti all’istruzione parentale, devono sostenere l’esame di idoneità prima
dell’inizio dell’anno scolastico.
“La situazione di disagio che
viviamo da anni è insopportabile, non siamo rispettati
e paghiamo un servizio che
non ci soddisfa”, queste le
parole di un lavoratore pavese che viaggia ogni mattina verso il capoluogo lombardo. “ Sarebbe bene salire
senza prendere il biglietto in
segno di protesta” dice M.T
, un altro pendolare insoddisfatto del servizio ferroviario.
10
Gennaio 2015
VOGHERA
NOTIZIE IN BREVE
fds
Comunità islamica in piazza “Per la pace”
Lavori socialmente utili per i condannati
D
L
opo l’attentato di Parigi contro la redazione di Charlie
Hebdo, anche a Voghera la comunità islamica ha voluto dare un segnale forte per die che “L’Islam è religione di
pace e non di violenza”. Nel pomeriggio di sabato 24 gennaio in piazza Duomo la manifestazione ha visto quasi duecento persone riunirsi nella piazzetta nei pressi all’ingresso
di via Cavour. Tanti i cartelli esposti dai partecipanti, che
recitavano frasi come queste: “L’Islam non è guerra né terrorismo né violenza. L’islam è religione di pace”; “La vita è
sacra nell’Islam”; “Sì all’unione no alla divisione”; “L’Islam
è pace sicurezza serenità e vita”. E poi “No alle provocazioni”; “Il terrorismo non ha religione” e “Rispetto”. E ancora
“L’Islam è per l’integrazione e la convivenza”; “Sono musulmano” e “Je suis Muslim”. La manifestazione è durata
dalle 16 alle 17 ed è stata presidiata dalla polizia e dai vigili.
Gratta e diventa…”Turista per sempre”
C
ompra un gratta e vinci da 5 euro e scopre di essere
diventato…un “turista per sempre”. Un fortunato
cliente del punto Snai di via Piacenza a Voghera ha trovato poche settimane fa il tagliando vincente del noto
concorso a premi. La vincita consiste in un importo immediato di 200.000 euro, un vitalizio di sei mila euro al
mese per venti anni, e una liquidazione di 100.000 euro
alla fine. I gestori del punto Snai non hanno avuto la notizia direttamente dal vincitore, ma grazie a una lettera
spedita dalla società Lottomatica. La cifra, in base alla
procedura, deve essere incassata a Roma.
’Assessorato ai Servizi Sociali del comune di Voghera e
l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna del Ministero della
Giustizia hanno approvato una convenzione al fine di promuovere azioni concordi di sensibilizzazione nei confronti della comunità locale rispetto al sostegno e al reinserimento di persone
in esecuzione penale (o che svolgono lavoro di pubblica utilità),
promuovere la conoscenza e lo sviluppo di attività riparative a
favore della collettività, favorire la costituzione di una rete di
associazioni che accolgano gli affidati che hanno aderito ad un
progetto riparativo o persone tenute a svolgere lavoro di pubblica
utilità. “Il recupero e il reinserimento sociale di persone coinvolte in attività criminose passa anche attraverso la partecipazione di
istituzioni ed associazioni, al fine di sostenere la costituzione di legami sociali improntati alla solidarietà - ha dichiarato l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Voghera, Moreno Baggini
- lo svolgimento di attività non retribuita costituisce una forma di
riparazione che il condannato pone in essere verso la collettività.”
Acatullo sfiora il titolo dei superleggeri
P
er il titolo italiano dei superleggeri, vittoria ai punti di
Andrea Scarpa su Francesco Acatullo al termine di una
battaglia molto serrata. Scarpa si è mostrato superiore sia dal
punto di vista tecnico che da quello della pesantezza dei colpi,
confermandosi elemento interessante, probabilmente degno di
una chance che vada oltre il tricolore. Un bravo comunque a
Francesco Acatullo, campano trapiantato a Voghera noto alle
cronache per la sua professione di parrucchiere e mostratosi
all’altezza della situazione nel suo primo tentativo per il titolo.
Maxi pattuglione della Polizia in città
C
inque pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Milano,
insieme a tre del Commissariato di Voghera, di cui due in
borghese, hanno perlustrato la città e l’hinterland. Durate l’operazione sono state controllate 48 persone e 39 veicoli. Nel corso del
servizio è stata rintracciata una persona - C.M. romeno di Voghera di 40 anni – che aveva l’obbligo di revisione della patente di
guida. Detto obbligo era scaturito dal fatto che l’uomo era stato
sorpreso alla guida in stato di ebbrezza. Effettuati gli opportuni accertamenti la polizia ha verificato inoltre che lo stesso non aveva
seguito tutte le prescrizioni stabilite dalla condanna penale in tema
di visite mediche. Per questo motivo gli agenti hanno proceduto al
ritiro della patente e al deferimento all’Autorità Giudiziaria. Oltre
a questo, le pattuglie hanno individuato 2 auto condotte da persone con precedenti per furto. Gli automobilisti sono stati accompagnati in Commissariato, identificati ed allontanati dal territorio.
Nuovi cantieri pronti ad aprire
I
l 2015 si avvia con una serie di importanti lavori pubblici. Si
parte con i portici di piazza Duomo, per i quali sono stati stanziati 170 mila euro per il rifacimento delle facciate nonché per
il nuovo impianto di illuminazione (inizio lavori a Febbraio). Si
passa poi al cavo Lagozzo, dove con 96mila euro sarà sostituto
un ponticello. Altro intervento sarà sulla sicurezza delle strade,
con il quale, grazie ad un finanziamento regionale (per un totale
di 369 mila euro), saranno fatte: una rotatoria in via Montebelloincrocio Esselunga ed una un via Don Minzoni, vicino al liceo
classico Grattoni; un’ isola salvapedoni in via Carlo Emanuele
all’intersezione con via Aspromonte; e un attraversamento pedonale rialzato in via Kennedy angolo Marsala. Infine saranno asfaltate delle strade, eccole: rotonda Pipilet, via Kennedy, viale Martiri (Auser), via Matteotti, rotonda Matteotti-autoporto, via Don
Minzoni (civico 35), viale Montebello (incrocio Balladore), viale
Repubblica, corso XXVII Marzo (civici 28 e 52), corso Rosselli.
Umidità di risalita che cos’è?
L’umidità di risalita è quell’umidità che nelle abitazioni che hanno più di 20 anni affiora nei nostri muri creando
spiacevoli problemi estetici (scrostamenti), spreco di calore e continui lavori fastidiosi di risanamento temporaneo.
Spesso passando nel nostro centro storico vediamo svariate evidenze dell’azione distruttiva di questa umidità, rovinando altresì opere di pregio quali Chiese e immobili storici; per non parlare delle innumerevoli opere artistiche
rovinate da tale umidità.
Storicamente si è cercato di risolvere questo grosso problema con opere altamente invasive quali il taglio meccanico che consiste nel tagliare fisicamente l’immobile inserendo orizzontalmente una guaina o lamiera che impedisca all’umidità di salire nuovamente. Questo sistema porta ad una destabilizzazione dell’immobile e la fuori uscita
continua per anni di sali al di sopra del taglio meccanico, questo a causa dell’evaporazione dell’umidità (in caso di
mattone pieno stiamo parlando di 200/250 lt al metro cubo di materiale).
Successivamente si è passati al taglio chimico che rimane sempre un sistema invasivo, non definitivo, dove vengono inserite nei muri tramite iniezioni una resina particolare che dovrebbe separare chimicamente in orizzontale
l’umidità dal muro. Tale resina come da schede tecniche ha una durata di una decina d’anni.
Infine grazie ai sistemi sopra citati negli anni ‘80 si è arrivati alla soluzione definitiva dove finalmente si è riusciti a
eliminare tale umidità e per la prima volta anche il sale contenuto in esso. Questo ha permesso di ottenere finalmente un muro risanato definitivamente che non si scrosterà più preservando l’immobile nel migliore modo possibile.
La soluzione permette di rimandare l’umidità ed il sale disciolto esattamente da dove è venuto attraverso un unico
dispositivo che verrà montato nel nostro immobile e ridurrà praticamente a zero le opere edili se non il solo rifacimento dell’intonaco ammalorato dopo 12/18 mesi dall’istallazione del dispositivo stesso.
I vantaggi di tale soluzione sono molteplici:
–
–
–
–
soluzione economica rispetto alle altre soluzioni sopra citate.
assenza totale d’invasività all’atto dell’installazione
soluzione definitiva
detraibile fiscalmente come opera di manutenzione straordinaria
14
Gennaio 2015
“Un cimitero per gli animali”
Raccolta firme del movimento civico L’Italia del Rispetto. Il leader Fabio Aquilini è candidato sindaco
di Christian Draghi
“
Anche il migliore amico
dell’uomo merita un cimitero”. Seguendo questa filosofia il leader del movimento
civico L’Italia del Rispetto Fabio Aquilini ha iniziato poche
settimane fa una raccolta firme
in tutta Voghera per promuovere la realizzazione di un luogo di
sepoltura “ufficiale” da dedicare
agli animali domestici. Un’iniziativa che ha da subito trovato
simpatia e riscontro. Curiosamente, è di pochi giorni fa la notizia che una signora vogherese,
molto legata alla sua cavalla, ha
ottenuto il permesso di poterne
seppellire la salma in giardino,
a testimonianza di quanto forte
possa essere l’amore per i nostri
amici animali. “In pochi giorni abbiamo raccolto più di 200
firme di persone che ci hanno
incoraggiato a proseguire su
questa strada” spiega Aquilini.
“Il tema degli animali domestici
è molto sentito. Personalmente
ho voluto rifarmi alle parole di
Papa Francesco sul fatto che an-
che gli animali hanno un soffio
divino e meritano pertanto un
posto in cielo e uno in terra. Ci
sono moltissimi cittadini vogheresi soli ma anche famiglie che
vengono accompagnati per una
parte della loro vita da animali
domestici e chiedono la possibilità di avere un luogo per eternare questo amore”. La petizione,
oltre che ai banchetti in piazza,
può essere sottoscritta anche
in altri luoghi fissi della città:
la tabaccheria Dionisio di via
Emilia, la Cartaria Vogherese
di via Papa Giovanni, il centro
Tim di Corso Rosselli e il bar
Esperidi di via Matteotti. “Nel
mese di marzo - annuncia il leader del movimento - depositerò
le firme e chiederò un incontro
personale con il sindaco”. Aquilini è anche candidato alla carica di primo cittadino. Sfiderà
in solitaria (la sua lista non farà
alleanze) i “Golìa” della politica vogherese con l’intento di
proporre una nuova mentalità
ispirata ai valori filosofici legati
alla lunga esperienza maturata
durante lo studio delle discipline orientali durato un venten-
nio. Si autodefinisce “politico
spirituale” e ha iniziato la campagna elettorale con lo slogan
“per il rispetto dei diritti e dei
doveri”. “Intendiamo rivolgerci
ai cittadini ripartendo proprio
dai diritti fondamentali e dai doveri che ne conseguono, come
del resto illustra anche la nostra
Costituzione” spiega Aquilini.
“Come l’esperienza storica ci
ha più volte dimostrato, il buon
funzionamento di una società
dipende dal corretto equilibrio
che si determina tra i diritti e
doveri di ogni individuo e alla
base di questo equilibrio ci devono essere le istituzioni politiche. Dal momento che i cittadini hanno il dovere di rispettare i
diritti dei propri simili, anche le
istituzioni politiche sono tenute
a fare altrettanto. Noi pensiamo
che le forze politiche che governano uno Stato o una città siano
lo specchio della società stessa.
Per questo motivo chi intende fare politica non puo’ fare a
meno di essere prima di tutto un
buon cittadino, e questa è principalmente una questione culturale e di educazione civile”.
ALESSANDRIA
15
Gennaio 2015
Saitta: “entro giugno anche il piano di continuità assistenziale”
La Regione integra la delibera
sulla revisione della rete ospedaliera
Definiti
C
i
tempi
di
attuazione
e
potenziate
alcune
discipline
i sono stati incontri tecnici di affiancamento con il
Ministero della Salute e
con Agenas, insieme a due mesi
di confronto con i territori attraverso le assemblee dei sindaci
e consultazioni con le aziende
sanitarie alla base della delibera
- approvata questa mattina dalla
Giunta regionale - che contiene
importanti integrazioni al provvedimento del novembre scorso
sulla revisione della rete ospedaliera.
mica dell’ospedale S. Andrea di
Vercelli resta operativa e verrà
messa sotto osservazione fino
31.12.2016;restano confermate
le strutture complesse di pneumologia e di malattie infettive
che rimarranno presso il presidio
S. Andrea secondo una logica
di quadrante, in coerenza con
le relative strutture complesse
dell’Aso di Novara; in tutti quei
casi in cui verrà meno la struttura
complessa (per esempio il centro
trasfusionale), restano sempre
e comunque garantiti i servizi;i
servizi di natura territoriale come
diabetologia, medicina legale,
psichiatria, neuropsichiatria infantile, etc che la delibera non
prende in considerazione in
quanto non relativi all’Emergenza/Urgenza, saranno trattati
negli atti aziendali; il punto nascite dell’ospedale di Borgosesia
resterà operativo e messo sotto
osservazione.
“La definizione completa delle
unità operative complesse, semplici e dipartimentali, l’individuazione delle discipline assegnate genericamente ai presidi
delle ASL - spiega l’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta
- potrà essere effettuata solo con
la definizione degli atti aziendali al termine di un percorso che
prevede la determinazione della
rete territoriale, la definizione
delle linee guida dei nuovi atti
aziendali, la nomina dei nuovi
direttori generali delle aziende
entro fine aprile, l’approvazione
dei nuovi atti aziendali”.
Nel testo sono state inserite integrazioni a garanzia dell’intero
sistema di emergenza che hanno
portato, con riferimento alle discipline a scavalco tra hub e spoke (cioè con un bacino di utenza
tra i 400mila e gli 800mila abitanti) come ad esempio chirurgia
vascolare, pneumologia e gastroenterologia, al potenziamento in
alcuni Spoke: “Abbiamo voluto
garantire una maggior efficace
copertura territoriale tenendo
conto in particolare dei tempi
di percorrenza sul territorio piemontese” aggiunge Saitta che
prima della seduta di Giunta si
era lungamente confrontato con i
consiglieri regionali nella seduta
di IV Commissione.
Vediamo qualche dettaglio
TORINO
Rispetto alla delibera di novembre al San Luigi di Orbassano
vengono reinserite una medicina-chirurgia d’urgenza (mcau)
ed una medicina ad indirizzo
ematologico; a Città della Salute
una ematologia in più in attesa
di una soluzione logistica per la
sua collocazione al San Giovanni Bosco mentre al S.Anna si
reinserisce una terapia intensiva
neonatale.
Per quanto riguarda il ruolo nella
rete emergenza-urgenza dei pre-
ospedaliere
BIELLA
Il tema della geriatria sarà risolto,
individuando le modalità migliori, durante l’approvazione degli
atti aziendali
sidi Gradenigo e Ospedale Martini si evidenzia che afferiscano
a due aree omogenee distinte
(Torino Nord e Torino ovest) e
che la scelta programmatoria di
mantenere Martini come DEA
di I livello sotto osservazione e
Gradenigo come pronto soccorso collegato funzionalmente col
Giovanni Bosco (Hub dell’area)
discende da un numero di passaggi in Pronto Soccorso complessivamente alto e un bacino di
utenza aderente alla propria Area
di riferimento: nel primo caso
70.000 accessi (fonte EMUR
2013) e un numero di ricoveri
da pronto soccorso che per 3/4
di provenienza dalla propria area
omogenea; nel secondo caso
45.000 accessi (fonte EMUR
2013) con un numero di ricoveri
da pronto soccorso che per i 2/3
di provenienza dalla propria area
omogenea.
IVREA
Si assegna rispetto alla delibera
di novembre la struttura di radioterapia
SUSA
L’ospedale di Susa resta aperto,
attivo e funzionante classificato
come ospedale di area disagiata
con un polo di ortopedia e traumatologia necessario per il comprensorio sciistico, un pronto
soccorso h24 (con il sostegno dei
reparti di medicina e ortopedia),
e con una chirurgia (week surgery).
Il punto nascite non può essere
mantenuto per l’insufficiente parametro di attività che non garantisce la sicurezza alle mamme e
ai nascituri. (il Patto per la salute
stabilisce che i Punti nascite possono essere mantenuti solo nei
Dea di I e II livello e l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha
fissato in 1.000 parti la soglia dei
Punti nascite). Si ribadisce che
nel contesto della Valle di Susa
il riordino della rete ospedaliera avverrà contestualmente alla
riorganizzazione dell’assistenza
territoriale: verrà valorizzata
l’esperienza del Cap di Avigliana
per offrire concrete risposte ai bisogni di salute della popolazione
e rilanciata come modello in tutto il Piemonte.
ALESSANDRIA
All’Asl di Alessandriaria relativamente all’impianto della rete
ospedaliera dell’Emergenza-Urgenza (DEA di II livello, DEA di
I e Ospedale di Base con Pronto
Soccorso), si conferma quanto
definito dalla delibera del novembre scorso. Tuttavia, in relazione all’area della post-acuzie si
è ritenuto opportuno prevedere
una struttura complessa di RRF/
Fisiatria aggiuntiva rispetto al
testo di novembre nel territorio
dell’Asl, mantenendo anche una
struttura complessa di lungodegenza ad oggi prevista in delibera. Di fatto, viene assegnata una
struttura complessa aggiuntiva di
riabilitazione funzionale la cui
collocazione (ad esempio a Tortona) sarà decisa con l’approvazione degli atti aziendali
Per quanto riguarda la riconversione delle cardiologie non più
previste come strutture complesse al di fuori dei Dea, si
prevede la loro riconfigurazione da complesse a semplici con
letti di appoggio per l’attività di
chirurgia interna, mantenendo
i servizi in relazione al fabbisogno del territorio ed in coerenza
con gli Ospedali Dea di riferimento. Analogamente i servizi
di emergenza-urgenza potenziati
da una maggiore diffusione della
disponibilità delle elisuperfici ad
utilizzo notturno garantiranno un
adeguato funzionamento della
rete specialistica cardiologica
indirizzando i pazienti presso la
struttura più idonea in rapporto
alla complessità della patologia.
Infine per quanto concerne le
attività cliniche, con particolare
riferimento alle attività di supporto alle chirurgie, verrà garantito il supporto anestesiologico
rianimatorio anche attraverso il
mantenimento di letti di terapia
intensiva e/o di sub intensiva
coerenti con il bisogno generato
dalle attività assegnate.
CASALE MONFERRATO
Si inserisce rispetto alla delibera di novembre l’assegnazione all’ospedale di Casale della
radioterapia-oncologia e della
pneumologia.
ASTI
All’Asl di Asti restano confermate le specialità di radioterapia,
chirurgia vascolare, gastroenterologia, centro trasfusionale e
geriatria.
Malattie infettive verrà messa
sotto osservazione per i prossimi
due anni che è l’arco temporale
di attuazione della delibera. In
tutti i casi in cui verrà meno la
Struttura complessa, ma resteranno garantite le attività in coerenza con l’Aso e gli altri presidi
dell’Asl di Alessandria.
I servizi di natura territoriale
come diabetologia, medicina
legale, psichiatria, neuropsichiatria infantile, etc che la delibera
non prende in considerazione in
quanto non relativi all’Emergenza/Urgenza, saranno trattati negli
atti aziendali. Per quanto riguarda il presidio sanitario della Valle Belbo si conferma l’impegno
della Regione a reperire le risorse
per completare la struttura.
VERCELLI
All’Asl di Vercelli, l’emodina-
NOVARA
Si inserisce rispetto alla delibera
di novembre l’assegnazione della chirurgia pediatrica e dell’ortopedia pediatrica
BORGOMANERO
Si inserisce rispetto alla delibera
di novembre l’assegnazione della oncologia, medicina-chirurgia
d’urgenza e anatomia patologica
CEVA
Si inserisce rispetto alla delibera
di novembre l’assegnazione della struttura di recupero e rieducazione funzionale
MONDOVI
Si inserisce rispetto alla delibera
di novembre l’assegnazione della medicina-chirurgia d’urgenza
In conclusione l’assessore Saitta e il direttore Moirano hanno
ribadito che entro giugno sarà
presentato al Ministero anche il
piano per la continuità assistenziale “indispensabile – precisa
al’assessore – perché la sua attuazione dovrà procedere di pari
passo con la revisione della rete
ospedaliera. Non si taglia nessun
posto letto, non si chiude nessun
reparto ma si definisce il percorso virtuoso che passa da una
minore ospedalizzazione ad una
maggiore assistenza domiciliare
in tutto il Piemonte”
16
Gennaio 2015
TORTONA
Il Capo delegazione Fai di Tortona, Marica Zanotti Ferrari Cuniolo
presenta il programma dei vari appuntamenti culturali sia della città che
a livello nazionale per valorizzare il territorio e la bellezza del nostro Paese
PROGRAMMA EVENTI
DEL FAI DI TORTONA
FEBBRAIO
Domenica 8
“Il FAI per le famiglie al Museo”
La Delegazione, in collaborazione con “Il Divisionismo”
Pinacoteca Fondazione C.R.
Tortona, propone un’attività
speciale in museo rivolta a tutti: bambini, ragazzi, genitori,
nonni e zii di tutte le età. Un
momento per conoscere, scoprire, esplorare e stare insieme
divertendosi… E perché no?
Anche per dipingere, proprio
come facevano i divisionisti,
con il materiale messo a disposizione dalla Fondazione C.R.
Tortona.
Le attività saranno coordinate
dalla dott.ssa Anna Vecchi.
Tortona, “Il Divisionismo”
Pinacoteca Fondazione C.R.
Tortona, c.so Leoniero, 6, ore
16.00.
Dott. Piero Sinz, proseguiremo poi con una passeggiata
per le vie del centro.
La domenica sarà interamente
dedicata alla visita delle eccellenze culturali della città:
Palazzo Schifanoia, con gli
straordinari affreschi del Ciclo dei Mesi, eseguiti nella seconda metà del Quattrocento
da Francesco del Cossa e Ercole de’ Roberti; e il Castello
Estense che ospita la mostra di
Giovanni Boldini e Filippo De
Pisis.
Avremo come guida un’esperta della città.
Ritrovo a Tortona
“Sestri Levante: due gioielli
nella Baia del Silenzio”
Viaggio alla scoperta di un
luogo incantevole della Riviera di Levante, in cui visiteremo la Galleria Rizzi, scrigno
di pittori liguri con uno splendido affaccio sulla Baia del Silenzio e l’oratorio di San Pietro, interessante testimonianza
architettonica del Seicento.
Ci sposteremo a Lavagna per
visitare Casa Carbone, una dimora ottocentesca, oggi bene
del FAI.
Sarà con noi e ci farà da guida
l’amico della Delegazione FAI
di Tortona Prof. Francesco
Rappini.
Ore 10.00: visita a Castelseprio
Ore 12.30: pranzo a Torba
presso il monastero
Ritrovo a Tortona
Ore 16.00: visita alla Collegiata
Ore 8.00: Tortona, partenza
dalla Stazione Autolinee
Ore 17.30: partenza per il ritorno.
Ore 10.00: Sestri Levante, visita alla Galleria Rizzi e all’oratorio di San Pietro
GIUGNO
Ore 17.00 circa: arrivo a Ferrara e sistemazione in Hotel 4
Stelle: seguirà visita di Palazzo Santini Sinz e tour a piedi
del centro storico
Ore 12.30: Sestri Levante,
pranzo
Ore 20.30: cena “estense” in
albergo
Ore 17.00: partenza per il rientro.
Secondo Giorno:
MAGGIO
Domenica 24
MARZO
Ore 9.00: Ferrara, appuntamento con la guida in albergo
che ci accompagnerà alla visita della città.
Sabato 14 e domenica 15
Ore 13.00: pranzo in albergo
“Ferrara, gioiello del Rinascimento”
Ore 15.30: partenza per il ritorno.
Un viaggio di due giorni alla
scoperta di una città che non
vi lascerà senza sorpresa per la
ricchezza della sua offerta culturale e per il fascino dei suoi
edifici, testimonianza della
raffinata dinastia estense.
Prenotazione con l’acconto
del 30% e saldo un mese prima
della gita, entro il 14 Febbraio,
presso il Punto FAI: Agenzia
Viaggi Maxerre, Corso Montebello 5, Tortona (AL).Sabato
21 e domenica 22
Prima di arrivare in città, faremo tappa a Pomposa, sul delta
del Po, per visitare la millenaria Abbazia benedettina, prezioso e antico scrigno di arte
e di fede.
Arriveremo a Ferrara dopo il
pranzo e avremo un primo assaggio della città visitando lo
storico palazzo Santini-Sinz,
sede della Delegazione FAI di
Ferrara, accolti dal Capo Delegazione
“Giornate FAI di Primavera”
Tortona, ore 10:00/12:00 –
15:00/18:00.
Atmosfere di guerra e di pace,
vite di popoli conquistatori e
di uomini di fede sono quelle
che si mescolano in questi luoghi: Castelseprio e il suo parco
archeologico conservano testimonianze di epoca longobarda
tra il castrum medievale, l’antica chiesa di S. Maria Foris
Portas e il monastero di
Torba, il primo bene entrato a
far parte del patrimonio FAI.
Dopo il pranzo a Torba, un’altra scoperta: Castiglione Olona, l’isola di Toscana in Lombardia.
Visiteremo la Collegiata, affrescata da Masolino da Panicale, il più importante monumento che sorge sul colle del
Borgo.
“La storica tenuta di San Guglielmo: un esempio di illuminata imprenditoria agricola
dell’800”
La passione e la cura di recuperare un bene da parte degli
attuali proprietari ci consente
di fare un viaggio in un tempo non troppo lontano eppure
così diverso e pieno di memorie e di fascino.
Al termine della visita, ci sarà
una gustosa merenda.
Tortona, Strada Provinciale
Pozzolo Formigaro c/o Cascina San Guglielmo, ore 16:30.
APRILE
Ritrovo a Tortona
La segreteria della Delegazione C/O Circolo di Lettura
Tortona – Corso Leoniero, 8
Domenica 12
Ore 8.00: Tortona, partenza
dalla Stazione Autolinee
[email protected]
Domenica 22
“I tortonesi e la Grande Guerra”
Visita guidata alla mostra che
il Comune di Tortona in collaborazione con la Società
Storica Pro Iulia Dertona ha
organizzato in occasione del
centenario della Prima Guerra
Mondiale.
Tortona, Palazzo Guidobono,
Piazza Arzano, ore 16:00.
Primo giorno:
Ore 7.00: Tortona, partenza da
Piazza Allende
Ore 11.30: Pomposa, visita
guidata all’Abbazia
Ore 13.00: Pomposa, pranzo
Sarà aperto, con visita guidata,
un bene di interesse storico di
Tortona.
Ore 15.30: Lavagna, visita a
Casa Carbone
“Castelseprio e Torba: le terre
del Seprio”
Domenica 14
Snai Tortona
diventa set
di Christian Draghi
AGOSTO
Sabato 22
“Gara di golf”
Gara valida per il FAI Golf
Cup 2015
I fondi FAI Golf Club raccolti
nel 2015 contribuiranno al restauro di un bene del FAI.
Golf Club Villa Carolina, Capriata d’Orba (AL).Cresce il
numero dei nostri iscritti !!
FAI DELEGAZIONE
TORTONA (AL)
Girata nell’agenzia di corso Alessandria la
puntata pilota di una fiction tv
DI
L
a Snai di Tortona
diventa set cinematografico.
Durante
le feste natalizie l’agenzia
scommesse di corso Alessandria è stata protagonista delle riprese di quella
che potrebbe diventare una
fiction televisiva o un film
ad episodi. Si chiamerà
“Cinquantenni” ed è opera
di Giuseppe Bozzano, coproduttore, sceneggiatore
e attore che così ci racconta la sua creatura:“Il protagonista si chiama Nick
ed è un 50enne in cerca
di donne molto giovani ed
emozioni facili. Ha un po’
di soldi da spendere, è sposato ma tradisce la moglie
e racconta un sacco di bugie. Insomma, è un bell’esemplare dei giorni nostri”.
Parte della puntata pilota è
stata girata alla Snai, parte sarà ambientata a Genova, tra luoghi pubblici
e privati. “Poi valuteremo
le offerte – spiega Bozzano - e vedremo se farne una
fiction per la televisione
oppure un film ad episodi, magari sul modello de
‘I mostri’ di Dino Risi”.
CULTURA
Presentato a Castana
“UN BEL LIBRO SENZA MOSTRI”
Mino Milani commenta “ La torcia” di Paolo Rovati.
di Antonella Ferrari
A
Castana, ad un pubblico di 120 persone, stipate anche in
piedi, Mino Milani ha presentato il libro di Paolo
Rovati “ La torcia”. “ Una
festa, hanno sottolineato
il sindaco Maria Pia Bardoneschi nella sua introduzione e lo scrittore pavese all’apertura della sua
relazione: “ Siamo qui per
festeggiare il dott. Paolo
Rovati ed il suo Romanzo
Familiare. E’ un libro che
ho letto volentieri e in
fretta, perchè è un bel libro.” E’ la storia di una famiglia, quella dell’autore,
ripercorsa attraverso vari
flash back innescati dal ritrovamento, ad opera dei
due figli ragazzini dello
scrittore, di una torcia
americana risalente alla
seconda guerra mondiale.
Attraverso il racconto dei
nonni si riscoprono la storia della Rambotta, la vita
in Oltrepo durante il conflitto, l’occupazione nazista, il passaggio dei mongoli,..., ma anche episodi
della prima guerra e della
seconda a Stalingrado e
sul Don... Composto di ricordi e di figure familiari ,
si sviluppa così un romanzo pegevole, in cui l’autore
disegna un mondo
scomparso, con i suoi lavori e gli scarsi agi, i suoi
progetti e la grande fede,
le paure , le fatiche, con
principi imprescindibili e
solidità affettive. “ E’ un
libro strano, ha proseguito
il professor Milani, che
parla di Castana. Non della
Castana di oggi, della Castana di ieri o dell’altro
ieri. Ma non solo: parla di
una infinità di cose” Insiste Milani sia sull’aggettivo sia sul sostantivo, offrendo
una
preziosa
lezione di scrittura “ Dicevo che è un romanzo strano. Anche se c’è scritto
romanzo familiare , non è
proprio un romanzo. Un
romanzo è sempre un’invenzione. Uno racconta un
romanzo e può fare quello
che vuole: far morire un
personaggio, far innamorare una ragazza di un
uomo brutto o viceversa,
Può fare quel che vuole
con un personaggio. Ma
quando c’è di mezzo una
storia, la storia va rispettata. Un uomo può morire in
guerra, ed in questo libro ,
pieno di coincidenze stranissime, ci sono molti uomini, anche giovani , che
muoiono in guerra.”A questo punto il relatore ha fatto una digressione per introdurre uno degli aspetti
singolari del libro, quello
delle coincidenze:” Prima
di parlare del libro mi permetta , sig. Sindaco , di
parlare di un fatto accadutomi una dozzina d’anni
fa. Ero stato invitato a visitare la biblioteca di Mirandola, cittadina emiliana
come Stradella. Mi hanno
mostrato
la bellissima
struttura. Nel magazzino
c’era una cassa di un metro
per un metro e mezzo, piena di cartoline. Dico:che
cos’è? Mi rispondono che
due gemelli , zitelli , di
85-86 anni , per tutta la
vita hanno raccolto cartoline,
ricevute,trovate,
comperate , dell’Italia degli ultimi 50 anni. Non
sappiamo quante siano ,
ma sono molte decine di
migliaia.Allora io prendo
una cartolina e la guardo.
Cos’era? Castana. Un bel
colpo. Quando leggerete
questo libro vi accorgerete
che qui ci sono dei colpi
ancora più impressionanti.
“ Quindi , per dimostrare
come nel libro ci sia “
un’infinità di cose” , con l’
abilità didascalica e l’immediatezza del linguaggio
che gli sono proprie, ha
spiegato”Adesso vi leggo
l’indice: la torcia, Oltrepò
pavese novembre 44, tempi duri. Altopiano della
Bainsizza, tempi ancora
più duri. Stalingrado 1943,
grande tragedia. Fiume
Don dicembre 1942, la tragedia dei soldati italiani in
Russia.
Sicilia
luglio
1943.” Poi, con un’altra
digressione,” I nostri ragazzi non lo sanno , perchè
a scuola insegnano quel
che possono, ma sappiamo
che gli americani e gli inglesi sbarcano in Sicilia,
cade il fascismo, Mussolini viene arrestato, la storia
d’Italia gira completamente ed inizia quella che noi
vogliamo sempre nascondere, la sconfitta per l’Italia. ” Per ritornare subito
all’Oltrepo “ Tanto per restare a Castana e parlare
del mio amico Mario Calvi
che quegli anni li ha vissuti (e mi diceva di avere
fatto cose assurde in quegli anni...) uomo povero,
bell’uomo , che ha sempre
lavorato per sé e per gli altri... un giorno è venuto a
trovarmi a Ca’ di Barbé; ci
siamo messi a mangiare
pane e salame e bevuto il
vino bianco che ha portato
lui, sotto l’ombra di una
pianta e mi diceva “Dutur,
bèla la vita, adès!” Con-
17
Gennaio 2015
fronti. Utili alla memoria,
indispensabili per la storia. “ La narrazione ci porta a Vienna nel 2006 e a
Salvador de Bahia nell’agosto sempre del 2006.”
Un conoscitore attento dei
moti dell’animo umano
non poteva tralasciare l’aspetto intimista: “Quello
che è un po’ commovente è
trovare i nomi dei nostri
posti in un libro che non
sia di storia e questa mi
sembra la prima volta per
Castana” Poi l’aspetto della storia nelle contrade di
provincia, fra il popolo
minuto, dove gli umili non
cedono e riescono a farsi
portatori di memoria e
continuità: “ Da qui comincia la descrizione di
una Castana che non c’è
più, non c’è più nel suo essere paese e forse non c’è
più neanche nei suoi abitanti, anche se , per fortuna, per fortuna dell’Italia,
non solo per Castana, nei
paesi rimane più che nelle
città il nostro essere uomini e donne, essere fedeli a
noi stessi, il nostro ricordarci dei padri, il nostro
capire cos’è e cos’è stato il
lavoro dei padri.” Non
manca lo stupore per quanto sia bello l’ Oltrepo: “
Quando me ne vado in
giro dalle parti di Ca’ di
Barbé , verso lo Scuropasso e vedo questo meraviglioso spettacolo delle vigne , mi chiedo : pensa
quanti anni di lavoro ci
sono voluti per trasformare queste colline da zerbo
che erano in vigne e conservarle bene. Perchè il
panorama delle vigne è
bello ed è un panorama artificiale. L’oltrepò è un panorama artificiale nella
gran parte, però è stato fatto benissimo. Non c’è stata
la distruzione del patrimonio italiano dal punto di
vista del territorio. Parliamo della collina . La pianura..... se andiamo in
Brianza vengono i brividi,
anche a Pavia , seppure un
po’ meno. Qui no. Salendo
in macchina dalla strada
che viene da Broni si è vista questa splendida sera
piena di luci....questo sì ,
questo è l’Italia, questo è
il paese dove è bello vivere....” Dalla pace di oggi ,
gli stessi luoghi nell’apprensione di allora: “ Sì,
era bello fino a quando
non sono arrivati i Tedeschi alla Rambotta, fino a
quando non sono arrivati i
Partigiani, fino a quando
non è arrivata la torcia,
fino a quando non arrivò la
guerra. Dobbiamo immaginare. Se uno non ha immaginazione non si rende
conto di certa cose.” Indispensabile la memoria sui
diversi piani temporali: “ I
più giovani di noi sono
convinti che l’Oltrepo sia
sempre stato così. Eh no!
Per immaginare che cos’era Castana nel ‘42,’43,
‘44, dobbiamo con la mente cancellare tutte le case
che hanno più di 60-70
anni. Non c’erano , non
esistevano Ma gli abitanti
erano così pochi? Sì, ma
stavano in tanti in una piccola casa. E dovete tirar
via l’asfalto dalle strade,
dovete immaginare le strade sterrate. Diceva un mio
amico, il dott. Ferrari , che
abitava a casa Barbieri,
che la strada che attraversava il paese e scendeva a
Broni sembrava un greto
di un torrente: soltanto
sassi. D’altro canto , in
questo libro si trovano dei
ragazzi che da Broni vengono a nascondersi a Castana. Oggi sono pochi minuti in macchina, mezz’ora
a piedi, ma allora la strada
era brutta, pericolosa : un
ragazzo, Italo Calvi, cui è
dedicata una delle nostre
strade, venne a nascondersi e fu ucciso lungo la strada. Ma era convinto che
sarebbe stato al riparo.
Ecco , immaginiamoci
questo Oltrepo, e immaginiamoci che ci si combatta, che arrivino i Tedeschi,
che arrivino addirittura i
Mongoli, che poi ci sia
quella guerra , crudele
come tutte le guerre civili ,
in cui ci si uccide. Rovati
racconta queste cose con
molta sapienza; diresti che
non ha fatto il medico , ma
lo scrittore. Racconta personaggi, ricordi che ha ricevuto dalla famiglia, persone morte quand’ era
ragazzino , ma di cui sa
tutto, perchè la famiglia ha
conservato il ricordo. Queste cose accadono più facilmente in centri come il
nostro che nelle grandi città. Da noi si tiene ancora
la piccola fotografia del
nonno quand’era sul Carso: ora si tengono le fotografie di Valentino Rossi,
campione , ma di moto.”
La storia, del resto, soprattutto quella personale, corregge
talvolta
le
certezze:”Ci sono i Tedeschi che hanno una parte
curiosa in questo libro;
non è il tedesco della propaganda, sempre cattivo, il
tedesco sempre severo,
sempre crudele. No, è il
Tedesco in guerra, e il tedesco in guerra sarà quel
che sarà, ma è anche lui un
uomo, ha le sue sofferenze
, che nasconde più o meno
secondo la disciplina che
gli è stata inculcata . Non
si tratta di mostri. In questo libro non ci sono mostri.” Ed ecco la definizio-
ne del genere letterario: “
E’ un libro a trama, che si
potrebbe anche chiamare
Romanzo Familiare per la
linea rossa che tiene il filo
di una famiglia, ma non
c’è l’orrore per l’orrore.
C’è orrore di ogni guerra
. E’ un libro intelligente,
morale; lasciate che usi
questa parola , di cui si fa
un gran parlare , ma che
sfugge. Un libro rispettoso
dell’uomo, delle cose in
cui l’uomo crede, della
fede. Nel mio lavoro uno
dei rischi che si corre facilmente è quello di dimenticare la moralità , che
non è affatto una cosa
vecchia. La riscopro parlando, addirittura guardando negli occhi le persone.
C’è, nonostante tutto ,
l’ansia di vivere da uomini, la voglia di amare le
cose piccole, il ricordo dei
nostri vecchi, l’esempio
che ci hanno dato, l’amore
per i nostri figli , i nostri
nipoti. E in questo libro ci
sono personaggi che ritornano. C’è qualcuno che si
ritrova a Castana e poi si
rivede ,si risente a Vienna
o altrove. Se non c’è lui
c’è il parente, se non c’è
lui c’è l’amico. E’ una storia che, se non fosse vera,
sarebbe ben inventata; ma
è vera. Fino ad un punto
veramente incredibile ,
dove l’Oltrepo torna addirittura nella giungla brasiliana, in questi nostri anni:
un missionario italiano
presenta uno dei suoi volontari che dice “Ma voi
siete italiani. Mio padre ha
fatto la guerra in Italia” In
Italia hanno fatto la guerra
americani ,inglesi, francesi ,marocchini, indiani, australiani e anche un piccolo corpo brasiliano. “Mio
padre ha combattuto ed è
stato alloggiato in una villa che si chiama Canneto
pavese, anzi Colombarone.
Tira fuori una foto e dice.
“Questo è mio padre:un
giovane italiano assieme
ad un soldato brasiliano.
Ma questa è la cameriera
della mia famiglia. Al Colombarone c’eravamo anche noi.” Trovare il Colombarone nella giungla
brasiliana, trovare i propri
parenti nella fotografia di
un soldato brasiliano, è
una cosa da romanzo, ma il
bello è che è un romanzo
vero. Un romanzo è sempre una verità non al 100%.
C’è sempre un momento di
fantasia; guai se non ci
fosse sempre un momento
in cui le cose si aggiustano, ma se una fotografia
scattata nel ‘45 viene rivista nel 2006, il Colombarone nella foresta brasiliana, bhe, fantasia o non
fantasia è un bel fatto.”
18
Gennaio 2015
Le iniziative per
il Giorno della
Memoria
P
er commemorare il
Giorno della Memoria e ricordare
lo sterminio del popolo
ebraico durante l’ultimo conflitto mondiale,
il Comune di Novi Ligure ha organizzato una
serie di eventi culturali.
Dal 24 gennaio al 14 febbraio, presso la Biblioteca Civica di via Marconi
66, è possibile visitare
la rassegna bibliografica
“Dalla Memoria al Ricordo”, realizzata in collaborazione con l’ISRAL.
La mostra è aperta al
pubblico nel consueto
orario della Biblioteca.
Lunedì 26 gennaio, alle
ore 10, presso il Museo
dei Campionissimi si terrà un incontro aperto al
pubblico e dedicato agli
studenti delle scuole di
medie di secondo grado
dal titolo “L’esercizio
della Memoria. Antifascisti, partigiani, ebrei:
settant’anni dopo. Il dovere di ricordare”. L’iniziativa è a cura di Cesare Manganelli, storico
e
ricercatore
ISRAL.
Il
programma
prosegue sempre al Museo dei
Campionissimi, venerdì
30 gennaio alle ore 21,
con l’Operina musicale per bambini “Brundibar”, di Hans Krasa.
Lo spettacolo, inserito
nell’ambito della rassegna MusicaNovi, vedrà la
partecipazione del Coro
di voci bianche dell’As-
NOVI LIGURE
Andrea Chaves sfiora
la vittoria al Festival
Dantesco Internazionale
Presto a Novi con un ciclo di
letture dantesche in biblioteca
N
sociazione ‘’Alfredo Casella ‘’ di Novi Ligure
(M° del Coro Raffaella
Tassistro) e dei Cameristi dell’Orchestra Classica di Alessandria (Direttore Giuseppe Canone).
Ingresso a pagamento.
Infine, sabato 31 gennaio
alle ore 17,45, in via Girardengo si terrà l’iniziativa
“Le luci della Memoria”,
che prevede l’accensione di lumi e la lettura dei
nominativi in memoria
dei deportati del novese.
ella Roma dantesca il Sommo Poeta e Andrea Chaves
per la cultura e per i giovani
Festival Dantesco Internazionale: da premio per interpreti
della
Commedia
di Dante a occasione per
diffondere la voce del Sommo
Poeta in Piemonte. È quello che
è accaduto Sabato 17 Gennaio a
Roma, in occasione della V edizione del Festival
Dantesco e dell’anniversario dei 750 anni dalla
nascita di Dante. Il “fatal viaggio” di Andrea Chaves, giovane
interprete novese delle terzine
dantesche, chiamato nella “città
eterna” a disputare la finale del
Festival nazionale ritorna col 2
posto ma da vincitore secondo
l’opinione del pubblico, soprattutto per la passione che lo
accompagna negli studi e nella
diffusione del testo dantesco.
Il teatro gremito di spettatori
provenienti da tutta Italia e di rappresentanti illustri della cultura mondiale, tra cui il Presidente
onorario dell’Accademia della Crusca, prof. Francesco
Sabatini, ha udito e si è commosso alleparole del discorso di Andrea che ha chiuso
questa V edizione romana
dopo la straordinaria recita
del canto XXVI dell’Inferno. Parole di profondo
amore per la poesia e colme di energia e volontà di
diffondere tra i giovani la
stessa passione per la cultura che, secondo le pa-
role di Andrea: “permette
ancora una volte nella Storia dell’umanità di tornare a riveder le stelle.” Tra
gli applausi e le lodi del
pubblico c’è stato uno
straordinario
momen-
to di speranza con la semplicità delle parole che
parla dritta al cuore degli uomini. Andrea da diversi anni collabora con le
istituzioni comunali della
provincia e di Raven-
to di comunione culturale tra Andrea, le autorità e i
giovani. Il direttore del
Festival
dantesco,
Paolo
Pasquini, promotore della cultura dantesca tra i
giovani di tutta la nostra
penisola, ha incaricato Andrea Chaves quale rappresentante del Festival in
Piemonte e nelle zone limitrofe. Un impegno non
semplice
da
concretizzare, ma entrambi sono
consapevoli dell’importanza
che la poesia riveste nella nostra
società, soprattutto tra le nuove
generazioni capaci di dare
al nostro mondo un vol-
na per adempire al compito che si è prefissato,
e ora, divenendo parte e
promotore attivo di questa società dantesca, continua: “potrò dare prova
e continuo ad un viaggio
verso il paradiso cominciato secoli fa da un uomo
chiamato Dante con tutti
coloro
che
credono
nell’importanza della cultura tra i giovani e per i
giovani.
Presto
Andrea
sarà a Novi con un ciclo di
letture dantesche in biblioteca
e tornerà a Roma per narrare
ancora del suo Dante invitato
da Radio Vaticana.
CULTURA
19
Gennaio 2015
Alla Venaria Reale
MAO Torino
SULLE ORME
DI MARCO
Tre mondi guerreschi a confronto.
POLO
CAVALIERI,
MAMELUCCHI E SAMURAI
di Edoardo Castellazzi
N
ella Reggia di Venaria Reale di Torino
è visibile la mostra
intitolata “ Cavalieri, mamelucchi e samurai. Armature di guerrieri d’Oriente e
d’Occidente”, ubicata nella
Sala delle Arti della Reggia
, inaugurata il 25 ottobre
scorso e visibile sino all’8
febbraio 2015. Giunti dal
Museo Stibbert di Firenze ,
una delle più grandi collezioni di armi e armature del
mondo, sono esposti 115
magnifici oggetti : armature , elmi, corsaletti, spade, mazze, sciabole, pugnali e altre armi provenienti
dall’Europa , in particolare
da Italia e Germania, dal
mondo islamico, da quello indiano, e dal Giappone dei Samurai. Il periodo
contemplato è compreso
tra il cinquecento e l’ottocento. La mostra ha come
filo conduttore ed obiettivo il mettere a confronto
tre mondi , quello europeo dei cavalieri, il medio
oriente dei mamelucchi, il
lontano oriente giapponese , che vengono percorsi
evidenziando le differenze
, spiegano gli organizzatori , “ tra il guerriero europeo, rigido nella sua armatura modellata in modo
statuario, il combattente
mediorientale , rivestito di
maglie metalliche rinforzate con piastre d’acciaio nei
soli punti vitali per meglio
muoversi in combattimento e il samurai giapponese, che privilegia, nel suo
armamento difensivo , una
figurazione fantastica dai
profili geometrici. Tutto il
percorso espositivo rivela
come le armi e le armature
abbiano sempre rappresentato forza e potere: perciò
la loro realizzazione è stata nel tempo accompagnata
da una costante ricerca sia
sui materiali da impiegare nella fabbricazione, sia
sulle decorazioni che le
abbellivano, in particolare
quelle indossate da re e da
grandi condottieri. Fra queste spicca ai nostri occhi,
abituati tanto alle armature rinascimentali quanto a
quelle nipponiche, quella
indiana con una maschera
facciale enigmatica, che
doveva essere particolar-
di Edoardo Castellazzi
S
mente inquietante sul campo di battaglia. “Per secoli,
continuano i curatori, le
armerie reali sono state al
centro degli interessi dei
sovrani europei e, come
nel caso dell’armeria reale
di Torino, venivano esibite
con grande vanto, al pari
delle altre raccolte artistiche. Alla Reggia viene
proposto proprio l’aspetto artistico delle armature
e ricreato il fascino delle
principesche armerie europee, dove, accanto
a
quelle da parata, potevano
convivere , in scenografici allestimenti, armature
provenienti da popolazioni lontane quale testimonianza di culture diverse.
Le armi, come gli abiti, in
quest’ottica interpretativa,
diventano , così , una manifestazione di ricchezza e di
prestigio , in quanto nei secoli passati ci si abbigliava
e ci si armava per apparire.” Dunque “ storia di costume , civile e guerresco,
che offre un’occasione per
osservare il passato di popoli così distanti geograficamente tra loro, attraverso
una prospettiva inusuale e
allo stesso tempo spettacolare. “ La mostra è stata allestita dal Consorzio
La Venaria Reale di Torino e dal Museo Stibbert
di Firenze in collaborazione con l’Armeria Reale
di Torino ed è stata curata
dal sovrintendente del Museo Stibbert Enrico Colle.
iamo nel 1271: Marco
Polo parte da Venezia con il padre e lo
zio per uno dei viaggi che
questi erano soliti compiere a scopo commerciale.
Destinazione l’Oriente, la
immaginifica via della seta
che grazie al racconto di
Marco diverrà patrimonio
narrativo e di conoscenza
per tutte le popolazioni del
mondo. La Terra Santa, la
Turchia, l’Afghanistan, il
deserto dei Gobi, quindi il
Catai, nella Cina settentrionale, e la corte del Gran
Khan dei Mongoli. Un viaggio per terra e per mare, in
carovane che trasportavano
merci ma anche diverse culture. Un susseguirsi di città
e paesi: Acri, Trebisonda,
Costantinopoli , Bagdad,
Pechino, Tabriz, ecc. Viaggio che ha affascinato a tal
punto il fotografo americano di origine giapponese
Omero per ritrovare Troia e
il tesoro di Priamo . Dalla
sua arte e dalla sua straordinaria esperienza è scaturito
un reportage che spazia dalla storia alla natura , dalle
religioni ai costumi, e che
è ora oggetto di una originale iniziativa .Ha preso
infatti il via a Torino il 19
dicembre scorso una interessantissima esposizione
fotografica dal titolo “ Mar-
Michael Yamashita da spingerlo a rifarlo, seguendo il
Milione così come Heinrich
Schliemann seguì i versi di
co Polo . La via della seta
nelle fotografie di Michael
Yamashita”. Inserite nel
programma di iniziative del
nuovo spazio espositivo del
MAO, Museo d’Arte Orientale Torino, le 76 immagini
presentate sono state elaborate , come tiene a precisare l’autore, nell’arco
di quattro anni, realizzate
per mezzo di quattro macchine fotografiche , con
una dozzina di obiettivi e
un migliaio di rullini utilizzati da Michael Yamashita
per ripercorrere la via della seta avendo come guida
una traduzione commentata
del Milione , “ alla ricerca
del suo Marco Polo”. Ad
accompagnare l’artista in
quasi tutto il suo viaggio
Mark Edwards, giornalista
del National Geographic;
infatti la mostra di Torino si
avvale della collaborazione
del National Geographic
Italia. Tre i percorsi in cui
si snoda l’esposizione,
uno per ciascuno dei temi
presi in considerazione:
il viaggio da Venezia alla
Cina, il periodo trascorso
in Oriente, il rientro in patria per mare, lungo le coste
dell’Indonesia e dell’ India
. A supportare le fotografie
ci sono poi dei documentari
realizzati dal National Geographic Channel ( inseriti
fra i venti migliori del NGC
negli ultimi 10 anni ) , relativi non solo all’esperienza
di Yamashita, ma anche ad
altre occasioni presentatesi in un lungo periodo di
attenzione a quei luoghi e
alle vicende ad essi legate. L’esposizione rimarrà aperta fino al 12 aprile
presso il MAO, in via San
Domenico 11 a Torino ,
dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18
20
Gennaio 2015
VARIE
Ad Alba
“Pensiero Assorto”
Antologica di Casorati alla Fondazione Ferrero.
di Edoardo Castellazzi
M
ancano
poche
settimane
alla
chiusura
della
mostra antologica di Felice Casorati ad Alba; precisamente, l’iniziativa si
concluderà il primo febbraio prossimo. Vale dunque la pena , per chi se lo
può permettere, di affrettarsi a visitarla. L’esposizione è stata organizzata
dalla Fondazione Ferrero e dalla Gam ( Galleria
Civica d’Arte Moderna e
Contemporanea di Torino
) , in collaborazione con
la Sovrintendenza per i
Beni storici, artistici ed
etnoantropologici del Piemonte e col sostegno della
Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, e curata da Giorgina Bertolino,
coautrice, con Francesco
Poli , del catalogo generale dei dipinti dell’artista.
L’occasione è stata offerta
dal cinquantenario della
morte del grande maestro
del novecento. Casorati,
nato a Novara nel 1883 e
morto a Torino nel 1963,
discendente da una famiglia di scienziati, soprattutto matematici, coltivò
musica e pittura, studiò
giurisprudenza, scelse infine la via dell’arte. La
mostra ne ripercorre le
tappe, partendo dal “ Ritratto di signora”, ossia
della sorella Elvira, con
cui fu ammesso alla biennale di Venezia del 1907,
per proseguire , attraverso 65 tele, sino a tutti gli
anni cinquanta del ‘900.
Le opere provengono per
una quarantina da Musei
nazionali ed internaziona-
li, europei ed americani.
Lo stesso Casorati, del resto, sottolineò l’interesse
ultranazionale per i suoi
quadri .Così si espresse,
ad esempio, nel 1943 durante una conferenza presso l’Aula Magna dell’Università di Pisa; “ La mia
pittura, accolta con tanta
severità in patria , trovò
all’estero consensi cordiali, talvolta entusiasti (…)
Le gallerie d’Europa e d’
America ospitarono fin
troppo volentieri i miei
quadri “ Tale interesse è
ben motivato dal rinnovamento che Casorati attuò
nel linguaggio artistico,
nel campo della pittura,
dell’architettura di interni, nella costumistica e
nella scenografia. Nella
mostra di Alba tutto ciò è
messo in risalto , soprattutto per il tramite della
sua presenza a tre biennali , con “ Le ereditiere”, “
Ritratto di Maria Anna de
Lisi”, “ Tiro al bersaglio”,
“ Le uova sul cassettone”,
nonché attraverso l’ ampia ritrattistica con svariati soggetti, dalla moglie
Daphne Maugam al mecenate Riccardo Gualino,
dal maestro Alfredo Casella alla danzatrice russa
Raja Markmam, dall’amica Hena Rigotti al pittore
Riccardo Chicco. Ma sono
esposte anche altre sue
opere straordinarie come
“ Concerto”, “ Madre”, “
Ospedale”, “ Venere bionda”, cui si aggiungono
interessantissimi disegni,
schizzi, studi di tele. Da
vedere. Di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì
dalle 15 alle 19, di sabato,
domenica e festivi dalle
10 alle 19.
Prorogata la Mostra di Luigi Toccacieli
La mostra dal titolo ‘Trame di luce architetture di ombra’ dell’artista Luigi
Toccacieli, artista marchigiano, è stata prorogata fino al 22 febbraio 2015
L
a Mostra è stata inaugurata
sabato
18
ottobre 2014 al Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne di Palazzo
Cuttica dal titolo ‘Trame di
luce architetture di ombra’
dell’artista Luigi Toccacieli.
Le opere dell’’artista marchigiano si potranno ammirare gratuitamente fino
a sabato 22 febbraio 2015
tutti i sabato e le domeniche dalle 16 alle 19.
Si tratta di venticinque opere
calcografiche della sua ultima produzione che copre un
periodo che va dal 2007 al
2014. Questi fogli rappresentano al meglio l’attuale stato
della sua ricerca sul segno
e sulle strutture che da esso
nascono e si caratterizzano
per la straordinaria complessità di elaborazione.La storia incisoria di Toccacieli è
più che quarantennale, ma è
soprattutto dal momento del
suo abbandono dei temi della figurazione e con il conseguente approdo alle poetiche
dell’astrazione che decollano le sue migliori prove.
I titoli di queste opere sono
indicativi del riuscito connubio fra struttura astratta
dell’immagine ed evocazione lirica di situazioni
atmosferico-naturali (Mattino, Incontenibile alba,
Pomeriggio
silenzioso,
Svolgere della notte) e ci
testimoniano la costante attenzione dell’artista per le
problematiche della luce.
Nelle opere dell’artista la
luce controbatte gli spazi di ombra e proprio questa constante ricerca ha
suggerito, per la mostra,
il titolo di ‘Trame di luce
- Architetture di ombra’.
BIOGRAFIA
DELL’ARTISTA: Luigi Toccacieli,
fermignanese
d’adozione,
è nato nel 1945 a Urbino,
dove ha compiuto gli studi presso l’Istituto di Belle Arti. Ha conseguito nel
1966 l’abilitazione all’insegnamento della calcografia.
Nel 1968 accetta l’incarico
presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Dal 1970
al 1988 è titolare di cattedra
al Liceo Artistico della stessa città. Del 1988 al 1996
è insegnante di Discipline
Pittoriche, presso l’Istituto
Statale d’Arte “F. Mengaroni” di Pesaro, quindi all’ISA
“Adolfo Apolloni” di Fano.
In questi hanni ha partecipato attivamente come incisore a rassegne nazionali
conseguendo consensi e premi. Ha collaborato inoltre
con acqueforti a riviste tra
cui “L’Incisore” edita ad
Ancona da B.Bucciarelli,
e alla rivista d’arte “Nuovo Sud” di Caltanissetta,
ora quella di C. Albicocco
“Prova d’Artista” di Udine.
22
Gennaio 2015
SALUTE
I SETTE CIBI DAL
Stop Allo Stress
CON “LA FIT BOXE” POTERE DIMAGRANTE
La nostra dieta mediterranea offre cibi in grado di velocizzare il metabolismo, e dare senso
di sazietà senza esagerare con le calorie.
1) Carni bianche
Carni bianche come il pollo e il tacchino, contengono un buon apporto proteico con pochissimi grassi.
Grazie anche al loro basso apporto calorico, sono tra le carni da preferire nelle diete ipocaloriche, e sono un concentrato naturale di grassi polinsaturi che il nostro organismo non
produce, ma che sono essenziali.
La Fitboxe è oggi tra le attività più diffuse e praticate in tutte le palestre italiane,
nonostante la sua invenzione sia abbastanza recente. La caratteristica distintiva di
questa disciplina, che ne ha determinato l’immediato successo, è quella di fondere
tra loro tecniche tipiche delle arti marziali ed attività aerobica.
Le tecniche di autodifesa
Durante una lezione di fitboxe le tecniche di autodifesa vengono applicate sferrando
calci, pugni e ginocchiate contro l’apposito sacco a tempo di musica, creando alle
volte delle vere e proprie coreografie. I colpi della fit boxe infatti possono essere schematizzati in 4 macrocategorie:
Pugni,
Gomitate,
Calci,
Parate.
All’interno di ognuna di queste categorie rientrano colpi che vengono sferrati da
angolazioni diverse, ad esempio frontale, laterale etc.. Il cuore della lezione consiste
quindi nel ripetere, a ritmi abbastanza sostenuti, delle sequenze di colpi facendo
cosi lavorare praticamente tutte le fasce muscolari. Questo tipo di attività fa si che il
soggetto svolga contemporaneamente attività aerobico e lavoro per la tonicità muscolare.
Allenamento aerobico:
favorisce il dimagrimento contribuendo a bruciare i grassi,
stimola il sistema cardiocircolatorio,
aumenta la resistenza.
TONO MUSCOLARE :
la potenza dei colpi infatti aiuta a sviluppare la potenza dei muscoli.
Benefici per la salute:
Miglioramento del sistema cardiocircolatorio e respiratorio.
Dimagrimento.
Sfogo delle tensioni e dello stress con conseguente miglioramento dell’umore.
-Equipaggiamento necessario: guantoni da boxe-sacco o paracolpi-corda per saltare
per variare l’allenamento.
CALORIE CONSUMATE: dalle 250 in su’ per 60 min.
Prof.ssa Federica Accio
www.informaconfede.com
2. Frutti ricchi di vitamina C
Come gli agrumi, limoni, arance, mandarini pompelmo, papaia e pomodori sono ricchi di
vitamina C e fibre e hanno proprietà brucia grassi, tanto da essere chiamati “alimenti brucia di grassi” o “grasso combattenti” in quanto, la vitamina C tende ad eliminare il grasso
dal corpo grazie alla produzione di carnitina.
3. Ananas
Contiene un enzima, la bromelina, che favorisce la digestione delle proteine e combatte la
ritenzione idrica responsabile della cellulite e degli aumenti di peso localizzati.
Essendo ricca di acqua, poi, l’ananas collabora con i reni nella depurazione e stimola l’
intestino. Inoltre risulta gustosa e consistente, quindi sazia in fretta apportando pochissime
calorie.
4. Le mele
In particolar modo, stimolano la produzione di pectina che aiuta a liberare i depositi di
grasso dal corpo e favorisce l’assorbimento di acqua dal cibo che aiuta a liberare i depositi
di grasso.
Gli antiossidanti delle mele prevengono l’eccesso di grasso nella pancia. Mentre gli snack a
base di frutta, soddisfano il bisogno di zuccheri, sono poco calorici e pieni di fibre.
5. Cavolo
Crudo o cotto inibisce la conversione di zucchero e altri carboidrati in grassi, il che rende
bene per la riduzione del peso.
6.Cipolla
Ricca di vitamine A, C, E e del gruppo B, ma anche di potassio, calcio e sodio, è fondamentale nella dieta per il suo elevato contenuto di fitoestrogeni e sostanze cinarinosimili,
in grado di favorire la diuresi e quindi l’eliminazione dei ristagni di liquidi, responsabili tra
l’altro della cellulite.
In più, aiuta a mantenere costanti i livelli di zucchero nel sangue.
7. I fagioli
Sono ricchi di proteine ​​che aiutano il corpo a costruire la muscolatura ed a renderla più
tonica.
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