Team Freedom Bike

Team Freedom Bike
25 gennaio 2015
di Angelo Summonti
Sesta uscita della rubrica e siamo di nuovo in strada con i prof. Dagli inviati in Australia e Argentina i brevi
reportage di come sono andate le cose nelle due corse a tappe che si sono disputate in questa settimana.
Iniziamo dalla più importante, perché prima prova del circuito mondiale, il Santos tour Down Under. Dopo
sei frazioni ricche di colpi di scena è terminata con il sorprendente successo del corridore della Bmc Racing,
Rohan Dennis, che ha preceduto in graduatoria di un niente il ritrovato Richie Porte team Sky che si è però
preso il lusso di sfrecciare davanti a tutti sul traguardo più insidioso, il quinto, mentre al terzo posto della
generale si è piazzato Cadel Evans all'ultima sinfonia della sua lunga e straordinaria carriera. Le basi per
questa affermazione inaspettata, il 24nne ex pistard australiano le ha gettate timbrando il cartellino nella
terza tappa e resistendo poi strenuamente agli assalti ricevuti dagli avversari nelle altre. Per i colori azzurri la
trasferta australiana ha portato in dote solo le discrete prestazioni del lucano Domenico Pozzovivo della
AG2R la Mondial, di Moreno Moser, Garmin Cannondale e negli sprint di Niccolo Bonifazio, Lampre
Merida. Per tutti gli altri solo comparsate.
Passiamo allora all'Argentina: al San Luis abbiamo assistito ad un vero e proprio festival degli sconosciuti o
forse è meglio dire “saranno famosi in futuro”. Nel tour argentino due nomi si sono proposti all'attenzione
del grande pubblico, il primo è quello del 20enne velocista colombiano Fernando Gaviria che si è tolto la
soddisfazione di battere due volte in volata sua maestà Mark Cavendisch. Il secondo nome è quello del
dominatore assoluto del giro, il campione di casa Daniel Ricardo Diaz della formazione brasiliana Funvic
Brasil Invest che ha letteralmente spianato le salite conseguendo pure 2 vittorie parziali. Alla fine a fargli
compagnia sul podio i colombiani Rodolfo Andreas Torres e Nairo Quintana che ha deluso dopo il trionfo
dell'anno passato. Unico squillo italiano è stato quello di Adriano Malori, team Movistar, nella crono per il
resto della truppa tanti km messi nelle gambe che serviranno in seguito. Considerazioni finali sulle gare
appena raccontate: nonostante ci fossero pochi big al via, e quei pochi con la testa altrove, non ci siamo
davvero annoiati, anzi lo spettacolo è stato molto apprezzabile.
Alcune pillole finali: in Venezuela si è conclusa la Vuelta Tachira, ultima tappa a Yonathan Monsalve, team
Southeast Ciclyng e classifica assoluta a Jose Rujano. Anche al Giro dell'Egitto si è scritta la parola fine, con
sigillo definitivo dello spagnolo Fransisco Mancebo, team Sky Dive Doubai, che ha vinto anche 2 prove.
Ciclo mercato: è di queste ore il prolungamento del contratto di un anno per Samuel Sanchez con la Bmc
dove aveva corso l'ultima annata. Per l'atleta iberico si chiude un periodo difficile, le sue prime parole sono
di entusiasmo: “Darò tutto me stesso per ripagare le persone che mi hanno concesso fiducia”.
Ultimissima: la prima corsa del calendario nostrano sarà il trofeo Laigueglia che andrà in scena domenica 8
febbraio. Prima dei saluti una notizia dal ciclismo rosa, in Australia si è corso anche il Down Under
femminile, dove ha trionfato la nostra Valentina Scandolara.
Un saluto dal Mannaro.