2015-02-08 - Parrocchia di San Bonaventura

Agenda settimanale
5ª DEL TEMPO ORDINARIO
Gb 7,1-4.6-7; Sal 146 (147);
1Cor 9,16-19.22-23;
Mc 1,29-39. Guarì molti che
erano affetti da varie malattie.
Gn 1,1-19; Sal 103 (104);
Mc 6,53-56
Quanti lo toccavano venivano
salvati.
S. Scolastica (m)
Gn 1,20–2,4a; Sal 8;
Mc 7,1-13
Trascurando il comandamento
di Dio, voi osservate la
tradizione degli uomini.
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DOM
LO
1a
9
LUN
LO
1a
10
MAR
LO
1a
Alle 11.00 Oratorio
Alle 17.00 Adorazione e Rosario
Alle 19.00 Corso allievi COR
S. Messe: ore 8.00 -10.0010.00-12.0012.00-18.00
Alle 8.00 Uff. delle Letture e preghiera del mattino
Alle 17.00 Scuola calcio (Torre Spaccata Five)
Alle 17.00 e 18.30 Catechismo
Alle 17.00 Adorazione e Rosario
Alle 17.00 Comp. Teatrale San Bonaventura -prove
Alle 19.00 Incontro gruppo Caritas
Alle 21.00 Laboratorio teatrale “Lorenzo”
Alle 8.00 Uff. delle Letture e preghiera del mattino
Alle 9.15 Preghiera per la Riparazione Eucaristica
Alle 17.00 Scuola calcio (Torre Spaccata Five)
Alle 17.00 Catechismo
Alle 17.00 Adorazione e Rosario
Alle 18.30 Riunione catechiste
Alle 20.00 Scuola calcio (Torre Spaccata Five)
Alle 20.30 Incontro di preparazione al matrimonio
Alle 21.00 Comp. Teatrale “Malacoda” - prove
Di mattina - visita ai malati
Alle 8.00 Uff. delle Letture e preghiera del mattino
Alle 17.00 Scuola calcio (Torre Spaccata Five)
Alle 17.00 e 18.30 Catechismo
Alle 17.00 Adorazione e Rosario
Alle 17.00 Comp. Teatrale San Bonaventura -prove
Alle 18.30 Corso biblico - Michele S
Alle 20.30 Consiglio Oratorio
Alle 21.00 Liturgia della Parola (Neocatec.)
B. V. Maria di Lourdes (mf)
Gn 2,4b-9.15-17; Sal 103
(104); Mc 7,14-23
Ciò che esce dall’uomo è quello
che rende impuro l’uomo.
Giornata Mondiale del malato
11
Gn 2,18-25; Sal 127 (128);
Mc 7,24-30
I cagnolini sotto la tavola
mangiano le briciole dei figli.
12
Gn 3,1-8; Sal 31 (32);
Mc 7,31-37. Fa udire i sordi e
fa parlare i muti.
13
Ss. Cirillo e Metodio (f)
At 13,46-49; Sal 116 (117);
Lc 10,1-9
La messe è abbondante, ma
sono pochi gli operai.
14
6ª DEL TEMPO ORDINARIO
Lv 13,1-2.45-46; Sal 31 (32);
1 Cor 10,31−11,1; Mc 1,40-45
La lebbra scomparve da lui ed
egli fu purificato.
Alle 9.00 Incontro di preparazione al matrimonio
Alle 11.00 Inc. genitori dei ragazzi catech.
DOM Alle 14.45 Carnevale Oratorio
LO Alle 17.00 Adorazione e Rosario
Alle 19.00 Corso allievi COR
2a
MER
LO
1a
GIO
LO
1a
VEN
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SAB
LP
Alle 8.00 Uff. delle Letture e preghiera del mattino
Alle 17.00 Scuola calcio (Torre Spaccata Five)
Alle 17.00 Adorazione e Rosario
Alle 19.00 Laboratorio teatrale romanesco
Alle 20.30 Incontro di preparazione al matrimonio
Alle 8.00 Uff. delle Letture e preghiera del mattino
Alle 17.00 Scuola calcio (Torre Spaccata Five)
Alle 17.00 Adorazione e Rosario
Alle 17.00 Scuola di ballo
Alle 8.00 Uff. delle Letture e preghiera del mattino
Alle 17.00 Incontro di preparazione al matrimonio
Alle 17.00 Oratorio
Alle 17.00 Adorazione e Rosario
Alle 19.00 Incontro gruppi Post-cresima
15
S. Messe: ore 8.00 -10.0010.00-12.0012.00-18.00
Parrocchia San Bonaventura da Bagnoregio
Via Marco Calidio, 22 - 00169 Roma
tel. 062315898 - fax: 062315899
e-mail: [email protected]
www.parrocchiasanbonaventura.it
L'amore non s'impone
Sovente nella sua vita Gesù si è preso cura di tutti e ha
cercato di rendere felici tutti con la sua misericordia.
Per questo ha fatto dei miracoli. Ma a chi voleva essere
guarito ha sempre chiesto di credere in Lui. Questa
fede, però, non l'ha mai forzata. Non l'ha mai imposta.
Per evitare che gli uomini fossero costretti a credere
in Lui, proibiva persino ai demoni di dire chi lui fosse
realmente: il Figlio di Dio. Questo, perché Dio si
avvicina a noi nella semplicità di una proposta d'amore. E l'amore non s'impone, ma si
propone.
La guerra è distruzione e morte. Eppure qualcuno nelle retrovie lavora per la vita e si
consuma rischiando. Così quando gli italiani subirono la sconfitta a Caporetto suor Pasqua,
infermiera di sala operatoria, si trovò sola perché i medici erano fuggiti. Non potè fare altro
che amputare a un soldato la gamba intaccata dalla cancrena. Quella operazione chirurgica
avrebbe dato la guarigione al poveretto. Quando gli austriaci arrivarono, non credettero ai
loro occhi. Eppure suor Pasqua è meglio di un medico. La lasciarono continuare... a fare
miracoli. Questo è amore. E come Gesù si era preso cura di tutti e poi si era ritirato sul
monte, solo, a pregare il Padre suo, così suor Pasqua quando, anni dopo, le vogliono dare una
medaglia, se ne sta in chiesa a ringraziare Gesù per ciò che aveva potuto fare lasciandosi
guidare da lui.
Mettiamoci anche noi sulla scia di Gesù, con semplicità, senza la pretesa di emergere
o essere famosi, ma solamente con l’intenzione e lo scopo di servire e rendere felici
le persone che incontriamo. Oggi.
11 febbraio 2015 - memoria della B.V. Maria di Lourdes
XXIII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
Sapienza cordis.
“Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo” (Gb 29,15)
Rosario
Ricordiamo l’orario delle S. Messe
- giorni feriali: 8.30; 18.00
- domenica: 8.00; 10.00; 12.00; 18.00
ogni giorno
DALLA PARROCCHIA
Ogni mattina alle ore 8.00 nella cappella feriale
preghiamo insieme con i frati recitando l’Ufficio delle Letture
Esposizione
del Santissimo
Sacramento
OGNI GIORNO
ore 17.00
Mercoledì 11 febbraio 2015
Durante le Messe alle 8.30 e 18.00
affidiamo i nostri malati a Maria,
invochiamo su di loro una
benedizione speciale e conferiamo
l’unzione degli infermi.
Alle 17.00 Adorazione e Rosario
per i malati.
Alle 18.00 Rinnoviamo il mandato ai
Ministri straordinari della Comunione.
INCONTRO PER I GENITORI
DEI RAGAZZI DEL CATECHISMO
DOMENICA 15 FEB. ORE 11.00
ore
18.00
Invitiamo tutti
alla preghiera
per la Riparazione
Eucaristica
ogni martedì
dalle 9.15
nella cappella feriale
Incontro
gruppo Caritas
Lunedì 9 febbraio
ore 19.00
Riunione delle catechiste
in preparazione alla
Quaresima
Martedì 10 febbraio
alle 18.30
Questa settimana concludiamo
gli incontri di preparazione
al matrimonio
Sono
rimasti
4
incontri:
Presso l’Autoemoteca AVIS
martedì 10/02; giovedì 12/02; sabato 14/02;
nel cortile
domenica 15/02. Orari: 10-12/02 – incontri
serali - dalle 20.30 alle 22.00;
22.00 14/02 –
DONA
ultimo sabato (con la cena condivisa) dalle 17.00; 15/02 –
IL SANGUE
ultima domenica (con la
celebrazione della santa
Domenica 15 febbraio 2015 Messa, alle 10.00) - dalle
8.30 alle 13.00
7.30 - 11.00
Domenica
15 febbraio 2015
Carnevale per i bambini
di Torrespaccata
Partiamo alle 14.45
verso par. Regina Mundi
Tutti in maschera!
Non mancate...
Attenzione, visita il sito
dedicato alla vita e al culto
di san Bonaventura!
sites.google.com/site/
doctorseraphicus1
www.parrocchiasanbonaventura.it
DALLA PREFETTURA
CORSO FORMAZIONE BASE CATECHISTI
Incontri si tengono a SAN GIUSTINO
Ogni martedì dalle 18.30 alle 20.00
EDUCARE ALLA PREGHIERA (3 incontri teologici
+ 2 metodologica-laboratori)
Mar 10 feb Metodologia: Come spiegare il Padre
Nostro ai ragazzi elem-medie
La nostra XVI Prefettura promuove un
piccolo corso di formazione per i lettori
“di fatto”, al fine di curare la preparazione
dei lettori stessi e così offrire un servizio
più qualificato. Sede: Parrocchia san
Giustino. Giorni: 26/01/2015; 2-916/02/2015. Orario: 20.00-21.30
O
R
A
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Invitiamo i bambini
Ogni sabato, ore 17.00-18.30
ogni domenica,
ore 10.00-12.30
La Caritas
della
Parrocchia
cerca
persone
disponibili per la raccolta
banco alimentare che avrà
luogo presso il supermercato
ex-GS (incrocio via Casilina viale Alessandrino), sabato
28 febbraio 2015.
Le adesioni si possono
lasciare in sagrestia, in ufficio
parrocchiale o presso
responsabili Caritas.
DALLA CHIESA
CELEBRAZIONI
CON IL SANTO PADRE FRANCESCO
- Domenica 8 febbraio, ore 16.00 - visita alla
parrocchia romana San Michele Arcangelo a
Pietralata
- Sabato 14 febbraio, ore 11, Basilica
Vaticana - Concistoro Ordinario Pubblico per
la Creazione di nuovi Cardinali e per alcune
Cause di Canonizzazione
- Domenica 15 febbraio, ore 10, Basilica
Vaticana - Santa Messa con i nuovi Cardinali
e il Collegio Cardinalizio
Conferenza Episcopale Italiana - Consiglio Permanente - Roma, 26 - 28 gennaio 2015
DALLA PROLUSIONE DEL CARDINALE PRESIDENTE
[…] Oltre l’Italia
Dobbiamo ora allargare brevemente lo sguardo oltre l’Italia, poiché quanto accade sul fronte
del terrorismo e dell’intolleranza ci interpella tutti con grande serietà e con qualche preoccupazione. Non
è una preoccupazione cupa e senza speranza, né, tanto meno, di carattere personale, ma è la doverosa
presa d’atto di quanto sta accadendo lontano o vicino a noi, e va a toccare in modo barbaro persone e
Nazioni, con l’evidente intento di seminare insicurezza, terrore e soggezione psicologica e culturale.
Parliamo del fondamentalismo islamico, nelle forme di sempre e nelle recenti raccapriccianti aberrazioni.
C’è, infatti, un elemento inedito di tale barbarie: è la violenza esibita, la crudeltà sfacciata, il parossismo
angosciato. Sì angosciato, perché tali raffinate manifestazioni di crudeltà, se da una parte vogliono
ostentare spregio e sicurezza per spargere terrore, dall’altra esprimono paura e angoscia. È il panico
che nasce dalla consapevolezza di essere perdenti di fronte all’incalzare della storia. Non dico che il
cammino della storia porti sempre acqua limpida alla sete dell’umanità, ma esso non si può fermare. Mi
permetto di riprendere una considerazione espressa tempo fa: di fronte al fenomeno dell’autoproclamato
Stato Islamico e al numero di coloro che lasciano l’Europa per sposare il fanatismo omicida, l’Occidente
dovrebbe fare un serio esame di coscienza e chiedersi il perché di questo arruolamento violento e
suicida. Perché? Una ragione è che un certo islamismo fondamentalista riempie il vuoto nichilista
dell’Occidente. L’anima di un uomo, come di un popolo e di uno Stato, non si può riempiere di dubbi e di
cose materiali: queste sono necessarie, ma non danno senso alla vita. Il senso si trova su un piano
diverso, qualitativo. Il mondo occidentale ha svuotato la coscienza collettiva di valori spirituali e morali
soffocandola di cose, ma non di bene, di verità e di bellezza. È triste pensare che il bagaglio turpe e
brutale del fondamentalismo possa incendiare non pochi animi, possa scuoterli dal torpore e dalla noia
di una società sempre più liquida, fino a uccidere e a perdere la propria umanità.
Nessuno di noi pensa che l’Occidente sia esente da colpe vecchie e nuove, ma neppure si
può negare che la cultura dei diritti fondamentali – sempre integrata a quella dei doveri – sia una
conquista dell’umanità. Il Cristianesimo non può essere identificato con l’Occidente: il Vangelo è storico
e metastorico, si incarna nelle culture, ma non coincide con nessuna cultura. Però è innegabile – anche
se l’Europa l’ha negato per ideologia – che il lievito del Vangelo sta alla radice dell’umanesimo plenario,
che ha alla base la dignità sacra di ogni uomo fatto ad immagine di Dio, Amore e Comunione. Per
questa ragione non si può mai uccidere in nome di Dio: è una bestemmia contro l’uomo e contro il
Creatore. Quanto è accaduto recentemente a Parigi ha suscitato giustamente l’indignazione del mondo:
abbiamo pregato per le vittime e per la Francia. Abbiamo visto con compiacimento la grande marcia di
protesta e di affermazione del diritto di espressione. Abbiamo visto uniti in prima fila molti capi di Stato e
personalità significative. Ed abbiamo gioito. Però non abbiamo potuto non pensare anche alle migliaia di
fratelli e sorelle perseguitati, straziati e uccisi perché cristiani o per motivi etnici. Abbiamo pensato che la
libertà religiosa non è garantita nel 60% del pianeta e che, nelle minoranze, sono i cristiani quelli
maggiormente perseguitati: “Ne muore uno ogni cinque minuti” (Rapporto 2014 sulla libertà religiosa di
“Aiuto alla Chiesa che soffre”, Fondazione di diritto pontificio). Avremmo voluto allora che anche la
protesta per questo continuo genocidio, anche l’affermazione del diritto inalienabile alla libertà religiosa,
fossero stati pubblicamente proclamati dal mondo lì rappresentato, specialmente dall’Occidente che si fa
paladino dei diritti umani.
Anche a questo proposito, il Santo Padre ci ha offerto una importantissima chiave di lettura:
“Abbiamo l’obbligo di dire apertamente (…) ma senza offendere. (…) non si può reagire violentemente”,
ma “non si può provocare, non si può insultare la fede degli altri, non si può prendere in giro la fede (…).
Ogni religione ha dignità, ogni religione che rispetti la vita umana, la persona umana. E io non posso
prenderla in giro. E questo è un limite. (…) nella libertà di espressione ci sono limiti” (Papa Francesco,
Conferenza stampa in volo verso Manila, 15.1.2015). In sostanza, sì alla libertà di espressione, no alla
libertà di offendere: è un passo avanti per superare la dittatura del pensiero unico!
La colonizzazione ideologica.
Nel suo viaggio apostolico il Santo Padre ha spiegato in modo incisivo la sua denuncia della
“colonizzazione ideologica”. Questa si ha quando gli imperi colonizzatori impongono delle condizioni cercando
di far perdere ai popoli la loro identità (cfr Papa Francesco, Conferenza stampa in volo dalle
Filippine,19.1.2015). Ogni colonizzazione ideologica si serve dei bisogni di un popolo per imporre, uniformare
e sfruttare. Il Papa fa anche un esempio concreto, di grande interesse pure per noi oggi. Racconta che nel
1995, nella sua Diocesi, è stato concesso un prestito per costruire delle scuole per i poveri, ma a una
condizione: “che nelle scuole ci fosse un libro per i bambini di un certo grado di scuola. Era un libro di scuola,
preparato bene didatticamente, dove si insegnava la teoria del gender. (…) Questa è la colonizzazione
ideologica – spiega il Santo Padre –: entrano in un popolo con un’idea che non ha niente a che fare col
popolo; con gruppi del popolo sì, ma non col popolo, e colonizzano il popolo con un’idea che cambia o vuole
cambiare una mentalità o una struttura. (…) Prendono il bisogno di un popolo o l’opportunità di entrare e
rafforzarsi per mezzo dei bambini” (id). Non è quanto, in un certo modo, sta accadendo anche da noi?
I libri dell’Istituto A.T. Beck, dal titolo accattivante “Educare alla diversità a scuola” e ispirati alla
teoria del gender, sono veramente scomparsi dalle scuole italiane? Educare al rispetto di tutti è doveroso, e la
scuola lo ha sempre fatto grazie al buon senso e alla retta coscienza dei docenti, ma qui siamo di fronte a
un’altra cosa: si vuole colonizzare le menti dei bambini e dei ragazzi con una visione antropologica distorta e
senza aver prima chiesto e ottenuto l’esplicita autorizzazione dei genitori. Non è inutile ricordare che – anche
se la maggior parte dei genitori fosse d’accordo – chi non lo è ha il diritto di astenere i propri figli da quelle
“lezioni” senza incorrere in nessuna forma, né esplicita né subdola, di ritorsione, come sta invece accadendo
in qualche Stato vicino a noi. L’educazione della gioventù è talmente delicata e preziosa che non ammette
ricatti o baratti di nessun tipo e in nessuna sede. Noi Vescovi su questo saremo sempre in prima linea a
qualunque costo, così come sul fronte della giustizia, dei poveri e dello stato sociale, che portiamo avanti
grazie anche all’otto per mille. Così come sul fronte della famiglia e della vita umana, che il Papa ha
riaffermato nel grandioso incontro delle famiglie a Manila: “Siate santuari della vita, proclamando la sacralità di
ogni vita umana dal concepimento fino alla morte naturale” (Manila, 16.1.2015).
[...] Conclusione
Cari Confratelli, in chiusura desidero tornare all’Europa: se essa non è più il centro del mondo,
tuttavia continua ad avere una missione universale. E questa consapevolezza dovrebbe renderla più
fiduciosa e impegnata. Lo ha confermato il Santo Padre a Strasburgo: “È giunta l’ora di costruire insieme
l’Europa che ruota non intorno all’economia, ma intorno alla sacralità della persona umana, dei valori
inalienabili (…) È giunto il momento di abbandonare l’idea di un’Europa impaurita e piegata su se stessa per
suscitare e promuovere l’Europa protagonista di scienza, di arte, di musica, di valori umani e anche di fede.
L’Europa che contempla il cielo e persegue degli ideali; l’Europa che guarda e difende e tutela l’uomo;
l’Europa che cammina sulla terra sicura e salda, prezioso punto di riferimento per tutta l’umanità” (Papa
Francesco, Discorso al Parlamento europeo, 25.11.2014).
Così pure vogliamo rivolgere il pensiero ancora a tanti fratelli e sorelle che soffrono e muoiono
perché sono cristiani: sono di tutte le condizioni ed età. Anche giovanissimi! Sembra, a volte, che la ragione si
sia spenta! Siamo al loro fianco con la nostra preghiera, sia personale che nelle nostre diocesi, ma anche
salendo evangelicamente sui tetti per testimoniare la gioia del Vangelo. Lasciamo che il sangue dei martiri
arrivi fino a noi, da qualunque regione del pianeta parta; lasciamo che ci bagni, che irrori i nostri cuori, che
riscaldi le nostre anime d’amore per Gesù e la Chiesa. Lasciamoci santamente umiliare da questo sangue
che continua a parlare di Cristo. Esso sale dalla terra al cielo: dal cielo scenda su di noi, ci purifichi e ci rafforzi
nella missione ricevuta.