Agenda settimanale 5ª DEL TEMPO ORDINARIO Gb 7,1-4.6-7; Sal 146 (147); 1Cor 9,16-19.22-23; Mc 1,29-39. Guarì molti che erano affetti da varie malattie. Gn 1,1-19; Sal 103 (104); Mc 6,53-56 Quanti lo toccavano venivano salvati. S. Scolastica (m) Gn 1,20–2,4a; Sal 8; Mc 7,1-13 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini. 8 DOM LO 1a 9 LUN LO 1a 10 MAR LO 1a Alle 11.00 Oratorio Alle 17.00 Adorazione e Rosario Alle 19.00 Corso allievi COR S. Messe: ore 8.00 -10.0010.00-12.0012.00-18.00 Alle 8.00 Uff. delle Letture e preghiera del mattino Alle 17.00 Scuola calcio (Torre Spaccata Five) Alle 17.00 e 18.30 Catechismo Alle 17.00 Adorazione e Rosario Alle 17.00 Comp. Teatrale San Bonaventura -prove Alle 19.00 Incontro gruppo Caritas Alle 21.00 Laboratorio teatrale “Lorenzo” Alle 8.00 Uff. delle Letture e preghiera del mattino Alle 9.15 Preghiera per la Riparazione Eucaristica Alle 17.00 Scuola calcio (Torre Spaccata Five) Alle 17.00 Catechismo Alle 17.00 Adorazione e Rosario Alle 18.30 Riunione catechiste Alle 20.00 Scuola calcio (Torre Spaccata Five) Alle 20.30 Incontro di preparazione al matrimonio Alle 21.00 Comp. Teatrale “Malacoda” - prove Di mattina - visita ai malati Alle 8.00 Uff. delle Letture e preghiera del mattino Alle 17.00 Scuola calcio (Torre Spaccata Five) Alle 17.00 e 18.30 Catechismo Alle 17.00 Adorazione e Rosario Alle 17.00 Comp. Teatrale San Bonaventura -prove Alle 18.30 Corso biblico - Michele S Alle 20.30 Consiglio Oratorio Alle 21.00 Liturgia della Parola (Neocatec.) B. V. Maria di Lourdes (mf) Gn 2,4b-9.15-17; Sal 103 (104); Mc 7,14-23 Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Giornata Mondiale del malato 11 Gn 2,18-25; Sal 127 (128); Mc 7,24-30 I cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli. 12 Gn 3,1-8; Sal 31 (32); Mc 7,31-37. Fa udire i sordi e fa parlare i muti. 13 Ss. Cirillo e Metodio (f) At 13,46-49; Sal 116 (117); Lc 10,1-9 La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai. 14 6ª DEL TEMPO ORDINARIO Lv 13,1-2.45-46; Sal 31 (32); 1 Cor 10,31−11,1; Mc 1,40-45 La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. Alle 9.00 Incontro di preparazione al matrimonio Alle 11.00 Inc. genitori dei ragazzi catech. DOM Alle 14.45 Carnevale Oratorio LO Alle 17.00 Adorazione e Rosario Alle 19.00 Corso allievi COR 2a MER LO 1a GIO LO 1a VEN 1a SAB LP Alle 8.00 Uff. delle Letture e preghiera del mattino Alle 17.00 Scuola calcio (Torre Spaccata Five) Alle 17.00 Adorazione e Rosario Alle 19.00 Laboratorio teatrale romanesco Alle 20.30 Incontro di preparazione al matrimonio Alle 8.00 Uff. delle Letture e preghiera del mattino Alle 17.00 Scuola calcio (Torre Spaccata Five) Alle 17.00 Adorazione e Rosario Alle 17.00 Scuola di ballo Alle 8.00 Uff. delle Letture e preghiera del mattino Alle 17.00 Incontro di preparazione al matrimonio Alle 17.00 Oratorio Alle 17.00 Adorazione e Rosario Alle 19.00 Incontro gruppi Post-cresima 15 S. Messe: ore 8.00 -10.0010.00-12.0012.00-18.00 Parrocchia San Bonaventura da Bagnoregio Via Marco Calidio, 22 - 00169 Roma tel. 062315898 - fax: 062315899 e-mail: [email protected] www.parrocchiasanbonaventura.it L'amore non s'impone Sovente nella sua vita Gesù si è preso cura di tutti e ha cercato di rendere felici tutti con la sua misericordia. Per questo ha fatto dei miracoli. Ma a chi voleva essere guarito ha sempre chiesto di credere in Lui. Questa fede, però, non l'ha mai forzata. Non l'ha mai imposta. Per evitare che gli uomini fossero costretti a credere in Lui, proibiva persino ai demoni di dire chi lui fosse realmente: il Figlio di Dio. Questo, perché Dio si avvicina a noi nella semplicità di una proposta d'amore. E l'amore non s'impone, ma si propone. La guerra è distruzione e morte. Eppure qualcuno nelle retrovie lavora per la vita e si consuma rischiando. Così quando gli italiani subirono la sconfitta a Caporetto suor Pasqua, infermiera di sala operatoria, si trovò sola perché i medici erano fuggiti. Non potè fare altro che amputare a un soldato la gamba intaccata dalla cancrena. Quella operazione chirurgica avrebbe dato la guarigione al poveretto. Quando gli austriaci arrivarono, non credettero ai loro occhi. Eppure suor Pasqua è meglio di un medico. La lasciarono continuare... a fare miracoli. Questo è amore. E come Gesù si era preso cura di tutti e poi si era ritirato sul monte, solo, a pregare il Padre suo, così suor Pasqua quando, anni dopo, le vogliono dare una medaglia, se ne sta in chiesa a ringraziare Gesù per ciò che aveva potuto fare lasciandosi guidare da lui. Mettiamoci anche noi sulla scia di Gesù, con semplicità, senza la pretesa di emergere o essere famosi, ma solamente con l’intenzione e lo scopo di servire e rendere felici le persone che incontriamo. Oggi. 11 febbraio 2015 - memoria della B.V. Maria di Lourdes XXIII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO Sapienza cordis. “Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo” (Gb 29,15) Rosario Ricordiamo l’orario delle S. Messe - giorni feriali: 8.30; 18.00 - domenica: 8.00; 10.00; 12.00; 18.00 ogni giorno DALLA PARROCCHIA Ogni mattina alle ore 8.00 nella cappella feriale preghiamo insieme con i frati recitando l’Ufficio delle Letture Esposizione del Santissimo Sacramento OGNI GIORNO ore 17.00 Mercoledì 11 febbraio 2015 Durante le Messe alle 8.30 e 18.00 affidiamo i nostri malati a Maria, invochiamo su di loro una benedizione speciale e conferiamo l’unzione degli infermi. Alle 17.00 Adorazione e Rosario per i malati. Alle 18.00 Rinnoviamo il mandato ai Ministri straordinari della Comunione. INCONTRO PER I GENITORI DEI RAGAZZI DEL CATECHISMO DOMENICA 15 FEB. ORE 11.00 ore 18.00 Invitiamo tutti alla preghiera per la Riparazione Eucaristica ogni martedì dalle 9.15 nella cappella feriale Incontro gruppo Caritas Lunedì 9 febbraio ore 19.00 Riunione delle catechiste in preparazione alla Quaresima Martedì 10 febbraio alle 18.30 Questa settimana concludiamo gli incontri di preparazione al matrimonio Sono rimasti 4 incontri: Presso l’Autoemoteca AVIS martedì 10/02; giovedì 12/02; sabato 14/02; nel cortile domenica 15/02. Orari: 10-12/02 – incontri serali - dalle 20.30 alle 22.00; 22.00 14/02 – DONA ultimo sabato (con la cena condivisa) dalle 17.00; 15/02 – IL SANGUE ultima domenica (con la celebrazione della santa Domenica 15 febbraio 2015 Messa, alle 10.00) - dalle 8.30 alle 13.00 7.30 - 11.00 Domenica 15 febbraio 2015 Carnevale per i bambini di Torrespaccata Partiamo alle 14.45 verso par. Regina Mundi Tutti in maschera! Non mancate... Attenzione, visita il sito dedicato alla vita e al culto di san Bonaventura! sites.google.com/site/ doctorseraphicus1 www.parrocchiasanbonaventura.it DALLA PREFETTURA CORSO FORMAZIONE BASE CATECHISTI Incontri si tengono a SAN GIUSTINO Ogni martedì dalle 18.30 alle 20.00 EDUCARE ALLA PREGHIERA (3 incontri teologici + 2 metodologica-laboratori) Mar 10 feb Metodologia: Come spiegare il Padre Nostro ai ragazzi elem-medie La nostra XVI Prefettura promuove un piccolo corso di formazione per i lettori “di fatto”, al fine di curare la preparazione dei lettori stessi e così offrire un servizio più qualificato. Sede: Parrocchia san Giustino. Giorni: 26/01/2015; 2-916/02/2015. Orario: 20.00-21.30 O R A T O R I O Invitiamo i bambini Ogni sabato, ore 17.00-18.30 ogni domenica, ore 10.00-12.30 La Caritas della Parrocchia cerca persone disponibili per la raccolta banco alimentare che avrà luogo presso il supermercato ex-GS (incrocio via Casilina viale Alessandrino), sabato 28 febbraio 2015. Le adesioni si possono lasciare in sagrestia, in ufficio parrocchiale o presso responsabili Caritas. DALLA CHIESA CELEBRAZIONI CON IL SANTO PADRE FRANCESCO - Domenica 8 febbraio, ore 16.00 - visita alla parrocchia romana San Michele Arcangelo a Pietralata - Sabato 14 febbraio, ore 11, Basilica Vaticana - Concistoro Ordinario Pubblico per la Creazione di nuovi Cardinali e per alcune Cause di Canonizzazione - Domenica 15 febbraio, ore 10, Basilica Vaticana - Santa Messa con i nuovi Cardinali e il Collegio Cardinalizio Conferenza Episcopale Italiana - Consiglio Permanente - Roma, 26 - 28 gennaio 2015 DALLA PROLUSIONE DEL CARDINALE PRESIDENTE […] Oltre l’Italia Dobbiamo ora allargare brevemente lo sguardo oltre l’Italia, poiché quanto accade sul fronte del terrorismo e dell’intolleranza ci interpella tutti con grande serietà e con qualche preoccupazione. Non è una preoccupazione cupa e senza speranza, né, tanto meno, di carattere personale, ma è la doverosa presa d’atto di quanto sta accadendo lontano o vicino a noi, e va a toccare in modo barbaro persone e Nazioni, con l’evidente intento di seminare insicurezza, terrore e soggezione psicologica e culturale. Parliamo del fondamentalismo islamico, nelle forme di sempre e nelle recenti raccapriccianti aberrazioni. C’è, infatti, un elemento inedito di tale barbarie: è la violenza esibita, la crudeltà sfacciata, il parossismo angosciato. Sì angosciato, perché tali raffinate manifestazioni di crudeltà, se da una parte vogliono ostentare spregio e sicurezza per spargere terrore, dall’altra esprimono paura e angoscia. È il panico che nasce dalla consapevolezza di essere perdenti di fronte all’incalzare della storia. Non dico che il cammino della storia porti sempre acqua limpida alla sete dell’umanità, ma esso non si può fermare. Mi permetto di riprendere una considerazione espressa tempo fa: di fronte al fenomeno dell’autoproclamato Stato Islamico e al numero di coloro che lasciano l’Europa per sposare il fanatismo omicida, l’Occidente dovrebbe fare un serio esame di coscienza e chiedersi il perché di questo arruolamento violento e suicida. Perché? Una ragione è che un certo islamismo fondamentalista riempie il vuoto nichilista dell’Occidente. L’anima di un uomo, come di un popolo e di uno Stato, non si può riempiere di dubbi e di cose materiali: queste sono necessarie, ma non danno senso alla vita. Il senso si trova su un piano diverso, qualitativo. Il mondo occidentale ha svuotato la coscienza collettiva di valori spirituali e morali soffocandola di cose, ma non di bene, di verità e di bellezza. È triste pensare che il bagaglio turpe e brutale del fondamentalismo possa incendiare non pochi animi, possa scuoterli dal torpore e dalla noia di una società sempre più liquida, fino a uccidere e a perdere la propria umanità. Nessuno di noi pensa che l’Occidente sia esente da colpe vecchie e nuove, ma neppure si può negare che la cultura dei diritti fondamentali – sempre integrata a quella dei doveri – sia una conquista dell’umanità. Il Cristianesimo non può essere identificato con l’Occidente: il Vangelo è storico e metastorico, si incarna nelle culture, ma non coincide con nessuna cultura. Però è innegabile – anche se l’Europa l’ha negato per ideologia – che il lievito del Vangelo sta alla radice dell’umanesimo plenario, che ha alla base la dignità sacra di ogni uomo fatto ad immagine di Dio, Amore e Comunione. Per questa ragione non si può mai uccidere in nome di Dio: è una bestemmia contro l’uomo e contro il Creatore. Quanto è accaduto recentemente a Parigi ha suscitato giustamente l’indignazione del mondo: abbiamo pregato per le vittime e per la Francia. Abbiamo visto con compiacimento la grande marcia di protesta e di affermazione del diritto di espressione. Abbiamo visto uniti in prima fila molti capi di Stato e personalità significative. Ed abbiamo gioito. Però non abbiamo potuto non pensare anche alle migliaia di fratelli e sorelle perseguitati, straziati e uccisi perché cristiani o per motivi etnici. Abbiamo pensato che la libertà religiosa non è garantita nel 60% del pianeta e che, nelle minoranze, sono i cristiani quelli maggiormente perseguitati: “Ne muore uno ogni cinque minuti” (Rapporto 2014 sulla libertà religiosa di “Aiuto alla Chiesa che soffre”, Fondazione di diritto pontificio). Avremmo voluto allora che anche la protesta per questo continuo genocidio, anche l’affermazione del diritto inalienabile alla libertà religiosa, fossero stati pubblicamente proclamati dal mondo lì rappresentato, specialmente dall’Occidente che si fa paladino dei diritti umani. Anche a questo proposito, il Santo Padre ci ha offerto una importantissima chiave di lettura: “Abbiamo l’obbligo di dire apertamente (…) ma senza offendere. (…) non si può reagire violentemente”, ma “non si può provocare, non si può insultare la fede degli altri, non si può prendere in giro la fede (…). Ogni religione ha dignità, ogni religione che rispetti la vita umana, la persona umana. E io non posso prenderla in giro. E questo è un limite. (…) nella libertà di espressione ci sono limiti” (Papa Francesco, Conferenza stampa in volo verso Manila, 15.1.2015). In sostanza, sì alla libertà di espressione, no alla libertà di offendere: è un passo avanti per superare la dittatura del pensiero unico! La colonizzazione ideologica. Nel suo viaggio apostolico il Santo Padre ha spiegato in modo incisivo la sua denuncia della “colonizzazione ideologica”. Questa si ha quando gli imperi colonizzatori impongono delle condizioni cercando di far perdere ai popoli la loro identità (cfr Papa Francesco, Conferenza stampa in volo dalle Filippine,19.1.2015). Ogni colonizzazione ideologica si serve dei bisogni di un popolo per imporre, uniformare e sfruttare. Il Papa fa anche un esempio concreto, di grande interesse pure per noi oggi. Racconta che nel 1995, nella sua Diocesi, è stato concesso un prestito per costruire delle scuole per i poveri, ma a una condizione: “che nelle scuole ci fosse un libro per i bambini di un certo grado di scuola. Era un libro di scuola, preparato bene didatticamente, dove si insegnava la teoria del gender. (…) Questa è la colonizzazione ideologica – spiega il Santo Padre –: entrano in un popolo con un’idea che non ha niente a che fare col popolo; con gruppi del popolo sì, ma non col popolo, e colonizzano il popolo con un’idea che cambia o vuole cambiare una mentalità o una struttura. (…) Prendono il bisogno di un popolo o l’opportunità di entrare e rafforzarsi per mezzo dei bambini” (id). Non è quanto, in un certo modo, sta accadendo anche da noi? I libri dell’Istituto A.T. Beck, dal titolo accattivante “Educare alla diversità a scuola” e ispirati alla teoria del gender, sono veramente scomparsi dalle scuole italiane? Educare al rispetto di tutti è doveroso, e la scuola lo ha sempre fatto grazie al buon senso e alla retta coscienza dei docenti, ma qui siamo di fronte a un’altra cosa: si vuole colonizzare le menti dei bambini e dei ragazzi con una visione antropologica distorta e senza aver prima chiesto e ottenuto l’esplicita autorizzazione dei genitori. Non è inutile ricordare che – anche se la maggior parte dei genitori fosse d’accordo – chi non lo è ha il diritto di astenere i propri figli da quelle “lezioni” senza incorrere in nessuna forma, né esplicita né subdola, di ritorsione, come sta invece accadendo in qualche Stato vicino a noi. L’educazione della gioventù è talmente delicata e preziosa che non ammette ricatti o baratti di nessun tipo e in nessuna sede. Noi Vescovi su questo saremo sempre in prima linea a qualunque costo, così come sul fronte della giustizia, dei poveri e dello stato sociale, che portiamo avanti grazie anche all’otto per mille. Così come sul fronte della famiglia e della vita umana, che il Papa ha riaffermato nel grandioso incontro delle famiglie a Manila: “Siate santuari della vita, proclamando la sacralità di ogni vita umana dal concepimento fino alla morte naturale” (Manila, 16.1.2015). [...] Conclusione Cari Confratelli, in chiusura desidero tornare all’Europa: se essa non è più il centro del mondo, tuttavia continua ad avere una missione universale. E questa consapevolezza dovrebbe renderla più fiduciosa e impegnata. Lo ha confermato il Santo Padre a Strasburgo: “È giunta l’ora di costruire insieme l’Europa che ruota non intorno all’economia, ma intorno alla sacralità della persona umana, dei valori inalienabili (…) È giunto il momento di abbandonare l’idea di un’Europa impaurita e piegata su se stessa per suscitare e promuovere l’Europa protagonista di scienza, di arte, di musica, di valori umani e anche di fede. L’Europa che contempla il cielo e persegue degli ideali; l’Europa che guarda e difende e tutela l’uomo; l’Europa che cammina sulla terra sicura e salda, prezioso punto di riferimento per tutta l’umanità” (Papa Francesco, Discorso al Parlamento europeo, 25.11.2014). Così pure vogliamo rivolgere il pensiero ancora a tanti fratelli e sorelle che soffrono e muoiono perché sono cristiani: sono di tutte le condizioni ed età. Anche giovanissimi! Sembra, a volte, che la ragione si sia spenta! Siamo al loro fianco con la nostra preghiera, sia personale che nelle nostre diocesi, ma anche salendo evangelicamente sui tetti per testimoniare la gioia del Vangelo. Lasciamo che il sangue dei martiri arrivi fino a noi, da qualunque regione del pianeta parta; lasciamo che ci bagni, che irrori i nostri cuori, che riscaldi le nostre anime d’amore per Gesù e la Chiesa. Lasciamoci santamente umiliare da questo sangue che continua a parlare di Cristo. Esso sale dalla terra al cielo: dal cielo scenda su di noi, ci purifichi e ci rafforzi nella missione ricevuta.
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