LABORATORIO TESI DI LAUREA E ORIENTAMENTO AL LAVORO La scelta del tema. Ideazione, valutazione di rilevanza, fattibilità a cura di Valentina Martino Un’«idea» di tesi “Si può usare l’occasione della tesi (anche se il resto del periodo universitario è stato deludente o frustrante) per recuperare il senso positivo e progressivo dello studio, non inteso come raccolta di nozioni ma come elaborazione critica di una esperienza, come acquisizione di una capacità (buona per la vita futura) a individuare i problemi, ad affrontarli con metodo, ad esporli secondo certe tecniche di comunicazione”. Umberto Eco, Come si fa una tesi di laurea, Bompiani, Milano, 2003 (1977), pp. 8-9. Pagina 2 Gli attori Il laureando Il relatore Il tutor Il correlatore La Facoltà-istituzione La comunità scientifica Pagina 3 I regolamenti didattici Pagina 4 Per orientarsi: linee guida Nuove linee guida (ordinamento 270): - Prova finale triennale <www.coris.uniroma1.it/news/files/linee_guidaprov afinale.pdf> - Lauree magistrali <http://www.coris.uniroma1.it/news/files/LINEE_G UIDA_TESI_MAGISTRALE.pdf> Pagina 5 Il formato della tesi magistrale elaborato in italiano o inglese, spagnolo, francese; formato classico del saggio – che preferibilmente include una ricerca empirica o una sua parte – dalle dimensioni orientative di 100-150 cartelle (x2.000 battute circa), per 6-10 mesi effettivi di lavoro; progetti/piani/prodotti di comunicazione (siti e portali, audiovisivi, progetti, piani di comunicazione e marketing, prodotti editoriali, campagne pubblicitarie, format etc.); deve essere accompagnata, in ogni caso, da una relazione scritta che ne illustri l’impianto bibliografico e metodologico e renda conto ordinato e rigoroso del dibattito scientifico nell’ambito disciplinare di pertinenza. Pagina 6 I percorsi metodologici IMPIANTO LOGICOMETODOLOGICO tesi TIPO OBIETTIVI compilative ricognizione dei contributi esistenti in letteratura su un determinato oggetto di studio teoriche ricognizione del materiale esistente in letteratura come punto di partenza per un lavoro creativo di rielaborazione critica tesi empiriche /sperimentali produzione di nuova conoscenza sulla base di una ricerca originale, condotta tramite procedure empiriche caratterizzanti lo specifico settore disciplinare tesi applicativo-progettuali (“multimediali”) progettazione di interventi originali, tramite l’applicazione di tecniche caratterizzanti lo specifico settore disciplinare N.B: Quali che siano la specifica collocazione ordinamentale e la prospettiva di lavoro prescelta, la tesi resta sempre e comunque una ricerca scientifica! Pagina 7 Il percorso metodologico: i modelli possibili Trasversalmente alle precedenti categorie e in base alle specifiche finalità, gli elaborati sono di volta in volta declinabili come: Compilativi o teorici; Bibliografici; Traduttivi; Empirici-sperimentali; Studi di caso (case history); Progettuali (piani, progetti, prodotti); “Collaborativi”; “Sequenziali” (rispetto alla prova finale del triennio); Intercattedra, all’estero etc. Pagina 8 L’assegnazione della tesi di laurea Presentazione del progetto di tesi al docente; Procedura di assegnazione on line sul sito di Dipartimento (previa iscrizione sulla piattaforma MySdC) e, quindi, utilizzo della nuova modulistica di Ateneo www.uniroma1.it/modulisticastudenti. E’ l’inizio di una dinamica relazionale, di un gioco collaborativo e “a due” fra studente e relatore. Pagina 9 Punteggi di laurea La Commissione di Laurea può aggiungere fino a 6 punti alla media degli esami, secondo i seguenti criteri: completezza, correttezza e fondatezza dell'elaborato; originalità, metodologia e capacità di ricerca; qualità della presentazione e della discussione. La Commissione può inoltre aggiungere a tale punteggio un punto per ogni 4 lodi ottenute. Pagina 10 L’ideazione della tesi Pagina 11 Il “ciclo di vita” della tesi 1. Ideazione 2. Progettazione 3. Scrittura/realizzazione 4. Discussione/verifica 5. “Post produzione” Pagina 12 Il “realismo” del sapere “La realtà non è leggibile in modo certo. Inoltre, le teorie non riflettono, bensì traducono la realtà in modo spesso insufficiente o erroneo. La nostra realtà non è altro che la nostra idea della realtà. Pertanto è importante non essere realisti in senso banale (adattarsi all’immediato), né irrealisti in senso banale (sottrarsi ai vincoli della realtà); è importante essere realisti nel senso complesso del termine: comprendere l’incertezza del reale, sapere che il reale comprende una possibilità ancora invisibile”. Edgar Morin, I sette saperi necessari all’educazione del futuro, Raffaello Cortina, Milano, 2001 (1999), p. 88. Pagina 13 La scelta del tema: come nasce un’idea Proposte di tesi da parte delle Cattedre; Laboratori e attività didattiche di ricerca; Eventi culturali e scientifici (seminari, convegni, congressi, workshop etc.); Periodici e pubblicazioni specializzate; Stage, tirocini ed esperienze professionali. Pagina 14 La validità del tema: alcune domande preliminari Il tema è originale? Il tema è rilevante sul piano scientifico? Il tema è sufficientemente circoscritto? Esistono fonti di riferimento (letteratura, dati, testimonianze dirette etc.)? Il tema è gestibile sul piano metodologico? Il tema è spendibile sul mercato del lavoro (o in vista di ulteriori percorsi formativi)? … e, infine, vi è un autentico interesse personale per il tema? Pagina 15 La validità del tema: principali prerequisiti Originalità Rilevanza scientifica Chiara delimitazione dell’oggetto di analisi Fattibilità metodologica Consonanza con gli interessi e le esperienze dello studente/studioso Pagina 16 Esercitazione n. 1 La proposta di tesi: la validità del tema Redigere un testo sintetico (max 1.500 battute) che enunci gli elementi di originalità/rilevanza/fattibilità relativi al: - tema della tesi magistrale; - [in caso di tesi magistrale non ancora prescelta e/o assegnata] tema sviluppato nell’elaborato («prova finale») triennale. Consegna alla cattedra, con nome e cognome. Un’autorevole conclusione, per cominciare… “Vorrei concludere con due osservazioni: fare una tesi significa divertirsi e la tesi è come il maiale, non se ne butta via niente.” Umberto Eco, Come si fa una tesi di laurea, Bompiani, Milano, 2003 (1977), p. 247. Pagina 18
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