Stessa_Strada_VI_12 - Unità Pastorale Giudecca

Anno VI, n. 12
Venezia, 21 marzo 2015
V Domenica
di Quaresima
Ger 31,31-34
Sal 50
Eb 5,7-9
Gv 12,20-33
Intenzioni delle S. Messe
A
SS. Redentore
Martedì 24: def. Fausto
Mercoledì 25: deff. Alessandro e Caterina
Venerdì 27: deff. Orazio, Luciano, Elda,
Mariapia e Francesco
S. Eufemia
Domenica 22: def. Maria
Martedi 24: def. Gabriele
Giovedì 26: def. Gianni
S. Gerardo Sagredo
Lunedì 23: deff. Aldo (6 mesi) e Lina
Giovedì 26: deff. Maria, Silvio, Pino, Luciano
Venerdì 27: def. Giuseppe
AVVISI PARROCCHIALI
SS. Redentore
Mercoledì 25, ore 20.50: “lectio divina”, Sala 201.
Domenica 29, ore 9.45, Campo S. Giacomo, benedizione delle Palme e processione fino alla chiesa del SS. Redentore;
segue la S. Messa. Al termine i ragazzi della catechesi porteranno l’ulivo benedetto
alle famiglie della parrocchia.
S. Eufemia
Domenica 29 la S. Messa inizierà alle
ore 10.00 in patronato Don Bosco con la
benedizione dell’Ulivo, poi in processione si
raggiungerà la chiesa di S. Eufemia per
continuare la celebrazione.
Al termine della Messa i bambini accompagnati dai catechisti, capi scout e genitori,
consegneranno alle famiglie della parrocchia l’ulivo benedetto per augurare a tutti
“Pace e Bene”.
S. Gerardo Sagredo
Martedì 24, ore 21: prove di canto in
chiesa in preparazione alla Pasqua.
Mercoledì 25, ore 17: confessioni per i
bambini di catechismo.
Domenica delle Palme, 29 marzo,
ore 10 (davanti al patronato): benedizione
dei rami d'ulivo, processione e Santa Messa della Passione del Signore.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Se uno mi vuole servire,
mi segua, dice il Signore,
e dove sono io,
là sarà anche il mio servitore.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
PROGETTO DI VITA
“Vogliamo vedere Gesù”. Solo gente
curiosa, che cerca l’autografo del personaggio famoso? Se fosse così, dell’episodio non sarebbe rimasta traccia nel Vangelo. “Vedere”, per l’evangelista Giovanni,
va oltre le apparenze, tende a raggiungere
le profondità del mistero: chi è veramente
Gesù? Ecco perché il Maestro rivela ai discepoli Filippo e Andrea l’esito finale della
sua missione: donare la vita per amore.
“Se il chicco di grano, caduto in terra, non
muore, rimane solo; se invece muore,
produce molto frutto”. È la logica di una
morte che apre alla vita, per la forza
dell’amore.
Gesù parla di “gloria” perché la risposta
Gesù parla
del di
Padre
“gloria”
all’obbedienza
perché la risposta
del Figlio è la resurrezione, la vita eterna. “Venne una voce dal cielo: l’ho glorificato e lo glorificherò ancora!”. Questa voce, dice Gesù, è per i discepoli, per
noi: diventa proposta di un nuovo “progetto di vita”. L’uomo riuscito non è
chi ha successo a tutti i costi, ma chi, come Gesù, fa della propria vita un
dono. Così la conserva per sempre: “Se uno mi vuol servire, mi segua, e dove
sarà il Maestro, lì sarà anche il suo discepolo”. Dove si trova, si “vede” Gesù?
Lì, sulla croce, da dove egli non fugge, pur sentendone umanamente tutta la
paura. Rimane lì, perché così rivela il vero volto di Dio, che è amore che salva.
A volte anche noi ci sorprendiamo a chiederci: “Dove sei, o Dio?”. Sembra assente o impotente, ma non è così, perché sulla croce il Figlio di Dio
semina il germe della vita divina, garanzia, fin da ora, della preziosità e fecondità di ogni nostro gesto d’amore. Ancora una volta siamo posti di fronte
alla scelta: quale progetto per la nostra vita? Quello del mondo o quello di
Gesù e del suo Vangelo?
Ricordiamo: “Tutta la vita di Gesù, il suo modo di trattare i poveri, i suoi
gesti, la sua coerenza, la sua generosità quotidiana e semplice, e infine la sua
dedizione totale, tutto è prezioso e parla alla nostra vita personale. Ogni volta che si torna a scoprirlo, ci si convince che proprio questo è ciò di cui gli
altri hanno bisogno, anche se non lo riconoscono” (Evangelii Gaudium, 265).
Fra Luciano
Festa di tutti
“No xè mai piovesto per ea festa
de metà Quaresima” decretò una
delle storiche organizzatrici. E così
fu.
Graziati dunque dal tempo e accompagnati dal desiderio di rinnovare una tradizione pluridecennale, in
questa domenica si sono susseguite
varie attività: per i più giovani tornei
e giochi a tema anni ‘80; per i più
grandi la visita guidata ai dipinti
Quaresimali del Redentore visti, ma
non sempre osservati e capiti fino in
fondo.
Per tutti il pranzo, la sfida all’ultima torta e dulcis in fundo la Vecia
che tradizionalmente viene bruciata.
“Ma perché?” si è chiesto un ragazzo. La risposta arriva da p. Luciano il quale, ricordando l’origine di
questa tradizione in Giudecca, che
risale ai tempi di p. Flaviano, chiarisce il significato simbolico, richiamato già durante la Messa e che ha a
che fare con l’impegno di bruciare
tutto ciò che c’è stato di male nella
nostra vita.
Infine, i ringraziamenti a chi è intervenuto e a chi di volta in volta si
ritrova, programma, elabora, fa e
pulisce, affinché tutto sia dono per
gli altri.
Buona domenica!
Visita guidata alle opere
interne alla basilica
del Redentore
Domenica pomeriggio, in occasione della festa di metà quaresima,
si è svolta una interessante visita
guidata alle opere d’arte contenute
nella chiesa del Redentore. Una
trentina di persone hanno seguito la
minuziosa e appassionata spiegazione di una giovane guida che, illustrando le pale di soggetto cristologico ospitate nelle cappelle laterali, è
riuscita a comunicare a chi prestava
ascolto emozioni non di poco conto.
Abbiamo potuto ammirare la Natività di F. Bassano, il Battesimo di
Gesù, la Flagellazione del Tintoretto, la Deposizione di Palma il Giovane, la Resurrezione di F. Bassano
e ancora l’Ascensione del Tintoretto, il tutto in un gioco di chiaroscuro, in cui dal buio spiccavano
luminosi i tratti che gli artisti volevano mettere in evidenza, come la
gamba sinistra del Cristo nel suo incedere sicuro dopo aver ricevuto il
Battesimo, come a dire che era deciso di intraprendere una strada difficile sinonimo di salvezza per l’umanità. Toccante l’esanime sofferenza
della Vergine Maria durante la deposizione, completamente affinata al
patire di Gesù la quale, tenendosi
una mano sul ventre, partorisce
simbolicamente la Chiesa, mentre
viene affidata a S. Giovanni.
Ma in tutte queste pale mancava
l’epilogo più triste: la crocifissione.
Dove si trovava? Eccola, innalzarsi
maestosa sull’altare maggiore contornata dai santi, ai quali si chiede la
protezione dalla peste, affinché non
si ripeta più!
Tempo speso bene
Dalle 21.00 di venerdì 13 alle
18.00 di sabato 14 marzo, nella
chiesa di S. Eufemia, c’è sempre
stato qualcuno in preghiera davanti al SS. Sacramento. Nelle
prime due ore, poi, ci siamo sentiti vera comunità orante, con il
cuore aperto alle necessità del
mondo intero.
La forza e la bellezza della preghiera e dell’adorazione sanno ancora attrarre ed entusiasmare.
Questo dà speranza in mezzo alle
tante nubi che si addensano
all’orizzonte del nostro mondo.
Grazie di cuore a tutti!
Ciclo di
Lectio Quaresimali
Visita meravigliosa, speriamo di
riviverla in altra occasione!
L’INCONTRO SI TERRÀ
PRESSO LA SALA SAN GIACOMO
civico 201