8_6.pdf

Macchine matematiche: dalla storia alla scuola
8 Didattica nel laboratorio della macchine matematiche: prospettografi e macchine mentali
8.6 Uso didattico delle animazioni fotorealistiche
Facciamo qui riferimento all’esperimento svolto in quinta elementare e già
presentato nel Capitolo 8 paragrafo 1. Nel laboratorio di informatica della
scuola sono state proposte animazioni fotorealistiche (ad alta risoluzione e
senza personaggi) di vari strumenti simili al prospettografo già utilizzato in
classe, ma funzionanti in modo un po’ diverso. Le animazioni sono state
mostrare due volte, senza commenti, consentendo agli allievi di interagire
fermando e riavviando le immagini. Ciascun allievo ha poi dovuto scegliere
un’animazione che gli era piaciuta in modo particolare. Una volta tornati in
classe, a ciascun allievo è stato consegnato un foglio con la riproduzione a
colori di un fotogramma dell’animazione scelta e la seguente consegna:
“ Descrivi la macchina rappresentata in questa immagine e il suo funzionamento. Ti puoi aiutare con disegni significativi. „
La familiarità con un prospettografo, se pure diverso da quello proposto, ha
indubbiamente aiutato gli allievi nell’interpretazione, che si è spinta, in alcuni casi, fino alla discussione del modello della piramide visiva.
Riportiamo qui di seguito due protocolli (Anna e Giacinto) che scelto
hanno entrambi scelto il prospettografo dell’abate di Lerino, chiamato in
classe “sportello di Danti” (Fig. 1).
Figura 1: fotogramma dell’animazione proposta
Protocollo di Anna
Anna. “ Questa macchina che ha
costruito Danti è sostenuta da una
base di legno rettangolare con le
linee rette e con i piedi sempre di
legno
Sul lato di fronte alla base ci sono
tre stecche di legno mobili
nell’ultima stecca di legno c’è un
8 Didattica nel laboratorio della macchine matematiche: prospettografi e macchine mentali
2
buco che è l’oculare. I bastoni sono
uniti da chiodi flessibili con linee
rette.
Nel lato di dietro ci sono altre due
stecche fatte a croce di legno o con
le linee rette.
Poi c’è una specie di sportello che
si alza e si abbassa con sopra un
foglio stabile. Questo sportello è
dietro alle stecche incrociate. Questo sportello è di legno.
In fine c’è un altro sostenitore però
di marmo con sopra una piramide
rossa.
Il funzionamento di questa macchina è di mettere un oggetto sul marmo e serve per disegnare.
Questa macchina funziona così: Dall’oculare ci sono delle linee immaginarie che sarebbe dove noi guardiamo e indica ogni vertice, poi le stecche incrociate si stringono e arrivano fino al filo immaginario e poi si alza lo
sportello dove c’è il foglio e con una matita segni dove ci sono le stecche
poi quando hai fatto così in tutti i vertici poi li unisci. Tu sopra al marmo ci
puoi mettere tutto quello che vuoi basta che siano cose piccole. „
Figura 2: disegni di Anna
8.6 Uso didattico delle animazioni fotorealistiche
3
Protocollo di Giacinto
Figura 3: disegno di Giacinto
“ Lo sportello di Danti serve per disegnare in prospettiva figure geometriche piane e solide.
La macchina che ho scelto è formata da questi materiali: oculare mobile,
base, oggetto da copiare, piano rialzato con foglio, aste incrociate mobili.
Il funzionamento della macchina di Danti è:
tu devi mettere l’occhio nell’oculare, poi devi vedere il vertice che deve
corrispondere all’incrocio delle aste, dopo alza il piano rialzato, poi fai un
punto all’incrocio delle aste e così lo fai con tutti i vertici che puoi disegnare, infine unisci i punti e ti viene la figura che hai voluto disegnare. Secondo me il foglio è l’intersecazione. „
Questi protocolli mostrano che proprio attraverso l’attività già svolta di
manipolazione diretta agli allievi ricostruiscono il senso di questa esperienza virtuale.