BIOMASSA A MINIMO IMPATTO AMBIENTALE

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CASEHISTORY-SIRAM S.p.A.
BIOMASSA
A MINIMO IMPATTO AMBIENTALE
I protagonisti
Siram spa è leader nella gestione dei servizi energetici e tecnologici per il mercato pubblico - sanità, pubblica
amministrazione centrale e locale, istituti d’istruzione – e privato - residenziale, terziario, industria - e nelle
reti di telecomunicazione. Opera sia su strutture complesse esistenti, sia su grandi progetti ex-novo,
garantendo sempre i massimi risparmi possibili, anche attraverso una divisione dedicata alle energie
rinnovabili.
Eta italia srl è importatore esclusivo delle caldaie ETA heiztechnik GmbH, Le caldaie a cippato e pellet ETA si
distinguono nel panorama internazionale per piccole e medie potenze in relazione all’altissima qualità, alla
completa automazione, alle bassissime emissioni già all’uscita dalla fabbrica.
Tecnosida srl è un’azienda italiana che da oltre 35 anni progetta, costruisce, installa ed esegue manutenzione
su impianti per la protezione dell’ambiente e, in specifico, per il trattamento delle emissioni in atmosfera.
Tecnosida, negli ultimi anni, ha introdotto tecnologie specifiche per il trattamento di emissioni da
combustione e gassificazione di biomassa
www.tecnosida.com
Il problema:
Il committente è un comune del nord Italia, molto attento ed impegnato relativamente ai profili di sostenibilità,
economicità e salubrità nella gestione dell’energia e del calore, che si trova a dover gestire il rinnovamento
dell’impiantistica di un polo scolastico composto da 3 edifici separati, alimentati con 3 caldaie differenti con
combustibili tradizionali.
Al fine di ottenere risparmi energetici e
ridurre l’impatto ambientale , il
committente incarica Siram spa, di
dimensionare, progettare ed eseguire
l’installazione di un impianto ad energia
rinnovabile alimentato a cippato di legna
vergine pezzatura P25 , umidità <35%,
proveniente dalla gestione dei boschi
presenti nelle vicine valli.
Con l’obiettivo di avere un sistema
flessibile ed all’avanguardia in fatto di
automazione, efficienza ed emissioni
Siram seleziona 2 generatori ETA HACK da
133 Kw, inoltre, al fine di migliorarne
ulteriormente i profili emissivi , portandoli
3
ad un livello di emissione polveri <10 mg/mN opta per l’installazione di un filtro.
La soluzione proposta:
Un aspetto da segnalare relativamente alla
progettazione del filtro è rappresentato dalla
complessità dovuta alla necessità di trattare un
flusso generato da due caldaie modulanti, con
carichi quindi molto variabili, in relazione alla
richiesta di calore dell’utenza.
Tecnosida propone l’adozione di un filtro con
tecnologia PWS®, un depuratore ad acqua ad alta
efficienza, già installato con successo su
numerose caldaie alimentate a legna e cippato di
legna con applicazione di uno stabilizzatore
aeraulico per evitare di influire sul
comportamento delle caldaie che interagiscono a
diversi livelli di carico con il filtro.
Gli impianti di combustione a biomassa ETA, presentano accorgimenti e tecniche costruttive che consentono loro
performance ambientali (emissioni) eccellenti, attestandosi ai vertici del mercato.
L’adozione di un abbattitore a tecnologia PWS®, in questi casi, consente di ridurre ulteriormente il contenuto di
polveri, e, soprattutto, di intervenire nei confronti degli odori e degli altri inquinanti1 presenti nelle emissioni.
1
Tra i principali inquinanti presenti nelle emissioni da biomassa legnosa solida vergine, con la precisazione che fondamentale ai fini
della quantificazione dei fattori d'emissione risulta la qualità della combustione e quindi della caldaia, possiamo citare: polveri, gas
acidi (NO, NO2, SO2, SO3, ...) CO, carbonio, metalli, VOC , TAR, molecole odorose. La concentrazione di tali inquinanti dipende, oltre
a quanto sopra indicato, anche da shock esterni sul regime di combustione come riduzione/aumento della richiesta di potenza,
spegnimento, accensione, umidità imprevista del combustibile, ...
Descrizione e funzionamento
Il funzionamento dell’abbattitore PWS® può essere,
schematicamente, riassunto come segue:
attivando la pompa di ricircolo posta alla base dell’abbattitore,
il fluido lavante presente nella vasca di raccolta e separazione
(2), viene spinto all’interno dell’abbattitore (1). Esso è il vero
cuore del sistema, qui il fluido lavante, veicolato in modo
peculiare e forzato dalle geometrie costruttive ad entrare in
contatto con le emissioni provenienti dalla caldaia (3), realizza il
lavaggio con assorbimento degli inquinanti.
Il processo di abbattimento brevettato, sfrutta le proprietà
fisico-meccaniche di fluidi e gas e, massimizzando la superficie
di contatto fluido/inquinante, grazie ad un’ottimizzazione
estrema dei tempi di contatto, delle velocità e dei livelli di pressione, consente la riduzione delle concentrazioni
di polveri e di altre molecole nocive2 presenti nelle emissioni da trattare.
La vasca di ricircolo è dotata di un sistema di separazione delle polveri raccolte
dal fluido, manuale o automatico a seconda dei modelli di riferimento, in modo
che l’utente possa raccoglierle ed utilizzarle in base alla normativa vigente 3.
Tale accorgimento consente di mantenere il fluido in uno stato di qualità
adeguato alle finalità di lavaggio. Sulla base del combustibile utilizzato e/o delle
concentrazioni dei vari inquinanti nelle emissioni, Tecnosida srl concorderà con
il cliente la strategia da adottare in merito al tempo massimo di riutilizzo delle
acque ed alle modalità per il loro scarico e/o smaltimento.
La progettazione di Tecnosida:
Tecnosida, al fine di supportare completamente il committente, effettua:
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il dimensionamento dell’impianto di abbattimento e la progettazione
la redazione dei disegni tecnici preliminari, finalizzati all’identificazione della zona di piazzamento
la realizzazione dell’impianto
l’installazione e l’assistenza all’avviamento in cantiere
l’appoggio ed il coordinamento delle operazioni con il proprio riferimento di zona
l’erogazione del servizio after-sales per il “fine-tuning” del funzionamento del depuratore
Analisi certificate hanno rilevato riduzioni di concentrazioni anche elevate relative a SOx , NOx , fenoli, ammoniaca, carbonio
organico, COV, si stimano, sulla base di dati teorici accreditati, impatti anche su metalli pesanti, gas acidi di altra natura, idrocarburi
3
La gestione delle ceneri da biomassa è disciplinata in Italia dalla parte IV del d.lgs. 152/2006 (norme in materia ambientale) che le
classifica come “rifiuti speciali non pericolosi”, nella categoria rifiuti inorganici provenienti da processi termici. In quanto tali, il
conferimento in discarica è solamente l’ultima scelta attuabile per il loro smaltimento; esistono infatti procedure semplificate che
consentono il recupero delle ceneri. Infatti, limitatamente, alle ceneri derivanti dalla combustione di legno vergine, ai sensi del D.M
186/2006 esiste la possibilità del recupero del sottoprodotto. Inoltre, recependo il regolamento CEE 2092/91, lo stato italiano accorda
l’utilizzo di questo scarto, o meglio, sottoprodotto, quale concime ed ammendante per l’agricoltura biologica ( D.Lgs. 220/95).
I dati dell’impianto
Anno
Portata
Temperatura fumi
Potenza caldaie
Alimentazione
Combustibile
3
[mN /h]
[°C]
[kW]
2013
1.200
<150
(2X) 38,0 – 133,0
Automatica
Cippato di legna