L`alba di Darkover

Rassegna Stampa di
sab. 15, dom. 16 e lun. 17 marzo 2014
SNALS / CONFSAL
La Voce di Mantova
Corriere delle Alpi
L'Ora della Calabria - Ed. Reggio
Calabria e Provincia
la Nazione - Cronaca di Firenze
17/03/2014
La Nuova del Sud
16/03/2014
L'Ora della Calabria - Ed. Reggio
Calabria e Provincia
Roma
Virgilio.it
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Corriere dell'Umbria
il Centro
Il Giorno - Ed. Lodi-Crema-Pavia
Il Messaggero - Ed.
Abruzzo/Pescara/Chieti/Aquila
Informazione.it
Testate on line
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15/03/2014
14/03/2014
17/03/2014
LE DOMANDE DI MOBILITA' DEI DOCENTI
FONDI DI ISTITUTO TAGLIATI DEL 50 PER CENTO
PROTESTANO I MARITTIMI LO STRETTO SI "BLOCCA"
BRAND FIRENZE E DECADENZA DI RENZI IL DOMANI
CONSIGLIO COMUNALE "CALDO"
ANCHE LA CONFSAL ASPETTA CHE RENZI MANTENGA LE
PROMESSE SULLA SCUOLA
CONTRATTI PER NUOVI ASSUNTI E CONVENZIONE
"FANTASMA"
TERME, POCHE SPERANZE DI SALVEZZA
CASTELLAMMARE - TERME, "ABBIATE CORAGGIO! NON VI
NASCONDETE DIETRO FALSE VERITA'"
PANETTO&PETRELLI, SI PUNTA ALLA CASSA INTEGRAZIONE
INCENDIO IN UNA CASA SOCCORSI IN 40 MINUTI
SANTA CHIARA AVEVAMO RAGIONE NOI
IN BREVE - PENNE CUCINA A FUOCO SALVI IN DUE
NUOVI CODICI TRIBUTO AGENZIA DELLE ENTRATE
ARTICOLI PRESI DAL WEB
Scuola, Formazione, Università, Ricerca
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
Corriere della Sera
17/03/2014
la Stampa
17/03/2014
la Stampa
il Giornale
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Avvenire
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L'Unita'
L'Unita'
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
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Corriere della Sera
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15/03/2014
17/03/2014
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17/03/2014
17/03/2014
16/03/2014
SCUOLE, QUATTRO ANNI PER CHIUDERE I CANTIERI
"CAMBIERO' IL PATTO DI STABILITA' INTERNO"
QUELLA CIRCOLARE A TUTELA DELLA SCUOLA MA
DOCENTI E FAMIGLIA DEVONO ALLEARSI
SULLE PENSIONI DEGLI INSEGNANTI PRIMO ESAME PER IL
GOVERNO
LE BIDELLE TORNANO A PROTESTARE
LA SCUOLA ITALIANA HA BISOGNO SOLO DI BRAVI
INSEGNANTI
"SCUOLA PARITARIA, CIOE' PUBBLICA"
IDEOLOGIA A SCUOLA, DOVERE DI REAGIRE
MENO ISTRUZIONE MENO PIL: E' CRISI CAPITALE UMANO
"CARO RENZI, ECCO LA SCUOLA CHE NON VA"
L'ABILITAZIONE CHE PIACE AI "GIOVANI"
ECCO I PASSI DA FARE E QUELLI DA EVITARE
FUORI SEDE SI', FUORI BUDGET MAI
DALLA FINLANDIA AGLI USA: EXPLOIT DEI CORSI SU
INTERNET
COMMISSARIO POLITICO ALL'UNIVERSITA'
PER SUPERARE L'ABILITAZIONE UNIVERSITARIA VIETATO
il Mattino
17/03/2014
Giorno/Resto/Nazione
15/03/2014
il Mattino
15/03/2014
Corriere della Sera
15/03/2014
CorrierEconomia (Corriere del
Mezzogiorno)
Corriere dell'Umbria
17/03/2014
15/03/2014
STUDIARE GLI AUTORI DI DESTRA
SPENDING REVIEW, UN MILIARDO DI RISPARMI DALLE
SOCIETA' PARTECIPATE
"ATENEI, CROLLO DI ISCRITTI AI TEST" STUDENTI FURIOSI: NO
ALLE PROVE IN APRILE
VETERINARIA, PASSIONE E FRUSTAZIONE DEI GIOVANI
RICERCATORI
DROGHE, TORNA LA DIFFERENZA TRA LEGGERE E PESANTI
RIPRISTINATI GLI ELENCHI
CON IL TAGLIO DEI FONDI ANCHE GLI ATENEI NON
POTRANNO PIU' TRATTENERE GLI STUDENTI
MANGIAR BENE FA DIMINUIRE IL RISCHIO DI UN TUMORE
Economia, Lavoro, Previdenza
il Sole 24 Ore
17/03/2014
il Sole 24 Ore
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il Sole 24 Ore
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15/03/2014
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15/03/2014
15/03/2014
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15/03/2014
16/03/2014
DOVE SI E' PERSO IL LAVORO: AL NORD E TRA GLI "OVER
44"
ADDIO IN OTTO TAPPE AL SISTEMA-FORNERO
IL "TRAINING" PUNTA SU SICUREZZA E INNOVAZIONE
DA DOMANI L'OBBLIGO DI USARE FORMATORI
PROFESSIONISTI
NELLE SOCIETA' ESUBERI "FLESSIBILI"
CONTRATTI, PROROGHE SENZA INTERVALLI
CONTRATTI, FINO A OTTO RINNOVI SENZA CAUSALE
CONTRATTO A CHIAMATA PER GLI EVENTI
LAVORO FLESSIBILE E APPRENDISTATO, SINDACATI DIVISI
CAMUSSO: CONTRATTI A TERMINE, ABOLIRE IL DECRETO
Int. a M.Landini: "QUELLE NORME DEVONO CAMBIARE MA
VA ACCETTATA LA SFIDA DI RENZI"
I CENTRI PER L'IMPIEGO VANNO IN RETE ANCHE SE LO
STATO HA RIDOTTO LA SPESA
SUL WEB LE IMPRESE CERCANO RAGAZZI MA E'
INDISPENSABILE AVERE IL DIPLOMA O LA LAUREA
SENZA FORMAZIONE CERTIFICATA L'ITALIA RISCHIA UNA
SANZIONE UE COME E' SUCCESSO NEL 2011
LAVORO, CAMUSSO ALL'ATTACCO MA PURE LA SINISTRA
LA SCARICA
Int. a R.Bonanni: "CONTRATTI A TERMINE, VA BEBE COSI'
ALTRE LE PRECARIETA' DA COMBATTERE"
RENZI: NON SIAMO SOMARI, GUIDEREMO LA UE
MA SENZA LA RIFORMA IL DECRETO E' A RISCHIO
RENDITE FINANZIARIE, TASSA DAL 20 AL 26% A PARTIRE DA
LUGLIO
PARTONO LE SANZIONI UE MA I 28 RESTANO DIVISI
ROMACERCA IL DIALOGO
INTERNET, LA SVOLTA DI OBAMA
RENZI SALE AL COLLE: SIAMO DETERMINATI
BERLUSCONI: SI', SARO' CANDIDATO ALLE EUROPEE
MATTEO HA DECISO: NON CI SARA' DEFICIT PER IL CUNEO
FISCALE
Voce di !1.antova
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Il
Foglio
17-03-2014
11
1
LE DOMANDE DI MOBILITÀ DEI DOCENTI
Il sindacato scuola
di Mantova ricorda che il termine
ultimo per la presentazione delle domande di mobilità del
personale docente I e II grado per 1'anno scolastico 2014-15 il
termine ultimo è fissato al 29 marzo 2014. Le domande
dovranno obbligatoriamente essere prodotte via web, utilizzando 1'apposita applicazione Miur "istanze online", secondo la procedura Polis, secondo la procedura Polis richiamata
nella nota Miur Dgsssi n° 511 del 18 febbraio 2014.
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la
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Quotidiano
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SNALS
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Data
Pagina
Il
Foglio
15-03-2014
22
1
Fondi di istituto tagliati del 50 per cento
D'Agostino (Gilda): «Le scuole fanno a meno delle attività formative». Ma alle Ricci i docenti vanno avanti gratuitamente
t BELLUNO
Calano vorticosamente i fondi
di istituto, che servono a finanziare i progetti formativi delle
scuole. Secondo la denuncia
che arriva dalla Gilda di Belluno e dal suo segretario, Uvio
D'Agostino, queste risorse,
che vengono erogate direttamente dal ministero, hanno
subito un taglio del 50%
quest'anno, contro il 30%
dell'anno precedente. «La decurtazione così massiccia è stata dettata», spiega il sindacalista, «dalla necessità di pagare
gli scatti di anzianità ai docenti secondo l'accordo sottoscritto qualche tempo fa. Siamo
riusciti a recuperare gli scatti
fino al 2012, mentre resta sospeso il 2013».
Intanto però soffrono gli istituti. «Le scuole stanno taglian-
do le attività e i progetti», dice
D'Agostino, «e stanno tenendo in piedi quello che possono, cercando di mandare avanti i progetti essenziali». Una situazione difficile. «Abbiamo
dovuto ridurre di molto le nostre iniziative formative adeguandoci ai tagli impostici dal
ministero», precisa il dirigente
del terzo istituto comprensivo
di Belluno, Fulvio De Bon.
Qualche riduzione è avvenuta
anche al Comprensivo uno,
anche se i docenti hanno cercato di mantenere ugualmente le attività rilevanti, preferendo rinunciare ai compensi aggiuntivi pur di mantel!ere alto
il livello della scuola. E il caso
dell'indirizzo musicale delle
medie Ricci.
«Purtroppo una quota parte
delnostro fondo», precisa la dirigente Concetta Spadaro, «è
andata
all' organizz,a zione
dell'istituto comprensivo e
quindi ne hanno fatto le spese
i progetti. Con gli avanzi abbiamo cercato di coprire le esigenze di quest'anno. Si figuri che
non abbiamo nemmeno i soldi per sostenere le spese per i
docenti che vanno in gita. TI
consiglio di istituto aveva proposto di caricare queste somme sui ragazzi, ma i docenti
hanno preferito non gravare
ancora di più sulle famiglie e
garantiranno le uscite superiori alle otto ore gratuitamente».
Ma non è tutto. Per quanto
riguarda l'indirizzo musicale
«abbiamo voluto mantenerlo
anche se questo comporterà
una riduzione notevole dei
compensi agli insegnanti. TI
nostro indirizzo ha una valenzainterregionale oltre che pro-
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vinciale. I progetti musicali
non possono essere finanziati
in toto, ma questo i docenti lo
sanno e hanno voluto continuare ugualmente», conclude
la preside. ,<A noi piace fare
questo lavoro», parla a nome
anche dei colleghi, la professoressa Gisella Galatà. «Ci hanno
decurtato i fondi, ma noi andiamo avanti lo stesso, se lo
Stato pensa in questo modo di
fiaccare la nostra volontà si
sbaglia. Noi teniamo duro perché le soddisfazioni che arrivano dai ragazzi di questo corso
sono davvero tante. TI 4 aprile
avremo un Master class, poi
saremo a Castel Ritaldi vicino
a Spoleto per partecipare ad
un concorso internazionale.
Insomma gli appuntamenti sono tanti e anche se non abbiamo una ricompensa economica adeguata, a noi piace il no(p. d. a)
stro lavoro».
ventinove nuovi
assunti tra gli Ata
venti nove posti in ruolo per il
personale Ata (amministrativo e
tecnico) pe l'anno scolastico
2013-2014 in provincia di Belluno.
Come comunica lo snals locale. Il
Ministero dell'istruzione ha
emanato la nota che prevede
3.730 assunzioni a tempo
indeterminato a livello nazionale
di cui 323 a livello veneto. La
nomina avrà decorrenza giuridica
dali' anno scolastico in corso e
decorrenza economica dal 1
settembre 2014. Dei 29 che
saranno assunti nel Bellunese, 12
sono assistenti amministrativi, 13
assistenti tecnici, 4 collaboratori
scolastici.
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Studenti In ricreazione alle scuole medie Ricci
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14-03-2014
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sabato 15 marzo 2014 ­ 02:12 Nuovi codici tributo Agenzia delle Entrate 17 Voti Segui Fai Informazione su VOTA! 14/03/2014 Sottoscritte le convenzione tra l’Inps e l’Ente Paritetico C.I.F.A. – CONFSAL e tra Inps e Sanilog per il servizio di riscossione, tramite il modello F24, dei contributi per il finanziamento di detti enti. L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 30E del 13 marzo 2014, istituisce la causale contributo per la riscossione, tramite modello F24, dei contributi da destinare al finanziamento dell’Ente Paritetico C.I.F.A. ­ CONFSAL in breve “EPAR”. Per il versamento dei contributi a favore dell’Epar mediante modello F24, la specifica causale contributo è “EPAR”. Con la risoluzione 31/E del 13 marzo 2014, inoltre, è stata istituita la causale da indicare nel modello F24 per versare [ ... ] []-
inserita da future11 ­ Sezione: Economia ­ fonte: http://www.studiocassone.it Segnala se offensiva Tweet Altri articoli di possibile interesse: Crediti verso le PA: i codici tributo ­ L&#8217;Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 16/E del 4 febbraio, ha istituito il codice tributo per le compensazioni dei crediti delle PA in F24. Il codice &#232; "PPAA" E va riportato nel nuovo modello &#8220;F24 Crediti PP.AA.&#8221;, appr...Copyright @ | SCR ­ Affari sul web, affiliazioni, estrazioni e news online ­ SCR è un blog informativo con articoli sulle news del giorno, estrazioni win for life, affiliazioni e guadagno web e gli affari e offerte del web. E' possibile ripubblicare il feed solo se ne viene citata la fonte. Continua a leggere Crediti verso le PA: i codici tributo (vincenzino80) L’imposta sulle transazioni finanziarie entra in F24 ­ Istituiti i codici tributo per il versamento L&rsquo;imposta sulle transazioni finanziarie entra in F24. Con la risoluzione n.62/E diffusa, le Entrate istituiscono i codici tributo per pagare in tempo utile il tributo. I contribuenti dovranno pagare l&rsquo;imposta utilizzando il modello F2 L&rsquo;imposta sulle transazioni finanziarie entra in F24. Con la risoluzione n.62/E diffusa oggi, le Entrate istituiscono i codici tributo per pagare in tempo utile il tributo. I contribuenti dovranno pagare l&rsquo;imposta utilizzando il modello F24. Il documento di prassi istituisce tre codici per consentire il pagamento del tributo, più altri sei per il versamento delle eventuali sanzioni e interessi a seguito di ravvedimento operoso. In particolare, i tre principali codici tributo sono: &ldquo;4058&rdquo;, denominato &ldquo;Imposta sulle transazioni di azioni e di altri strumenti partecipativi&rdquo;; &ldquo;4059&rdquo;, denominato &ldquo;Imposta sulle transazioni relative a derivati su...
(lerio83) Nasce TuttoF23.it il sito di Riferimento per il Modello F23 ­ Da oggi TuttoF23.it è il nuovo portale web di riferimento per tutti coloro che cercano informazioni sul Modello F23 realizzato dall'Agenzia delle Entrate per tutti i Contribuenti.Sul portale si potranno trovare tantissime informazioni come la guida alla Compilazione, tutti i Codici Tributo per effettuare i versamenti, tutte le info su dove e come pagare il Modello F23 e tanto altro ancora....(culttimefoggia) Superbollo, i codici tributo per il versamento a seguito di accertamento ­ Istituiti i codici tributo per il versamento dell'addizionale erariale alla tassa automobilistica, della relativa sanzione e degli interessi, dovuti a seguito di atto di accertamento(fiscoetasse) Istituti deflativi, codici tributo per sanzioni e interessi in caso di ravvedimento ­ Istituiti i codici tributo per il versamento della sanzione e degli interessi dovuti, in caso di ravvedimento, sugli importi rateizzati a seguito di definizione dell’accertamento, dell’accertamento con adesione, della conciliazione giudiziale e della mediazione(fiscoetasse) Commenti (0) Chi ha votato l.
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Favara, conferenza organizzativa quadri sindacali Snals
Oggi, giovedì 13 marzo, a Favara, presso il Liceo statale King, in via Pietro Nenni
136, alle ore 16.30, è in programma una conferenza organizzativa dei quadri
sindacali Snals. L’incontro sarà moderato dal professor Giuseppe Crapanzano e
interverranno Salvatore Pirrera, dirigente scolastico del Liceo King, Alberto
Cutaia, docente di diritto e legale del sindacato, ed Angelo Amato, segretario
provinciale Snals Conf.Saal. Oltre ad un excursus sull’attuale situazione politico sindacale, sugli aspetti quotidiani delle problematiche scolastiche (dal punto di
vista dirigenziale, legale e dei diritti dei lavoratori della scuola) , durante l’incontro
saranno fornite istruzioni operative sui servizi Conf. Sal (come la Carta di credito
ricaricabile gratuita per gli iscritti) e su come registrarsi sul nuovo portale Snals,
per accedere alle informazioni e alle notizie riservate agli iscritti. A tutti i
partecipanti saranno consegnati gli opuscoletti elaborati dalla Segreteria
provinciale dal titolo: Diritti e doveri del personale docente, Diritti e doveri del
personale Ata. (13.03.2014)
Favara, conferenza organizzativa quadri
sindacali Snals
Scritto da redazione Agrigento Favara, On top giovedì, marzo 13th, 2014
Oggi, giovedì 13 marzo, a Favara, presso il Liceo statale King, in via Pietro Nenni 136,
alle ore 16.30, è in programma una conferenza organizzativa dei quadri sindacali Snals.
L’incontro sarà moderato dal professor Giuseppe Crapanzano e interverranno Salvatore
Pirrera, dirigente scolastico del Liceo King, Alberto Cutaia, docente di diritto e legale
del sindacato, ed Angelo Amato, segretario provinciale Snals Conf.Saal. Oltre ad un
excursus sull’attuale situazione politico – sindacale, sugli aspetti quotidiani delle
problematiche scolastiche (dal punto di vista dirigenziale, legale e dei diritti dei
lavoratori della scuola) , durante l’incontro saranno fornite istruzioni operative sui
servizi Conf. Sal (come la Carta di credito ricaricabile gratuita per gli iscritti) e su come
registrarsi sul nuovo portale Snals, per accedere alle informazioni e alle notizie riservate
agli iscritti. A tutti i partecipanti saranno consegnati gli opuscoletti elaborati dalla
Segreteria provinciale dal titolo: Diritti e doveri del personale docente, Diritti e doveri
del personale Ata.
15-03-2014
Concorso scuola 2014, TFA ordinario e speciale, ATA e il merito: le
proposte dello SNALS
Tutte le proposte dello SNALS su concorso scuola 2014, TFA ordinario e speciale, ATA e il merito.
Come abbiamo sottolineato più di una volta, la situazione della scuola se non è drammatica, è
comunque assolutamente bloccata. Ecco che allora su materie complesse e articolate, come quelle
di una regolamentazione dell'arruolamento dei docenti tra concorso scuola 2014 e bando di TFA
ordinario e TFA speciale (PAS scuola), quelle dell'esternalizzazione ATA e l'annosa questione della
valorizzazione del "merito", interviene il sindacato SNALS con una proposta inviata direttamente al
silenzioso Ministro dell'Istruzione, la Giannini.
Concorso scuola 2014, TFA ordinario e speciale, ATA e il merito: gli organici
Uno dei punti che lo SNALS ritiene decisivo per un approccio moderno alle questioni della scuola,
sarebbe quella di mettere fine alla distinzione tra il cosiddetto "organico di diritto" e il cosiddetto
"organico di fatto". La proposta sarebbe quella di organizzare una sorta di organico pluriennale di
istituto sia per quanto riguarda il personale docente sia per quanto riguarda il personale ATA in
maniera tale da poter determinare su base triennale il numero reale di posti da mettere a
disposizione per eventuali nuovi corsi abilitanti (TFA ordinario e TFA speciale) o concorsi scuola.
Concorso scuola 2014 e TFA ordinario e speciale: il problema del "merito"
Un altro punto, questa volta per così dire "teorico", toccato dallo SNALS riguarda la questione del
"merito". L'invito del sindacato sembra andare in direzione di una maggiore valorizzazione della
professionalità dei docenti in maniera tale da rendere sempre più efficiente ed efficace l'intervento
didattico. Questo tipo di invito sembra andare in una direzione volta a valorizzare maggiormente i
percorsi abilitanti (come il TFA ordinario e in misura minore il TFA speciale) di contro alla
possibilità del bando di un nuovo concorso scuola per il 2014. La professionalità docente può essere
sviluppata, a nostro avviso, soltanto attraverso corsi abilitanti e molto meno attraverso il concorso
scuola di tipo classico.
Concorso scuola 2014, TFA ordinario e speciale, ATA e il merito: un serio "piano assunzioni"
Lo SNALS interviene anche e soprattutto sulla questione di un "piano assunzioni" sia per quanto
riguarda il personale docente sia per quanto riguarda il personale ATA. In primo luogo il sindacato
sostiene che dovrebbe essere messa fine alla pratica dell'esternalizzazione del personale ATA,
sempre se si voglia dare stabilità e continuità, e si voglia realmente combattere il precariato.
Le proposte dello SNALS per le assunzioni e il reclutamento sono di vario genere:
1) piano pluriennale di assunzioni con particolare attenzione per le Graduatorie ad esaurimento;
2) chiarire le questioni riguardanti i corsi abilitanti come il TFA ordinario e il TFA speciale
soprattutto nella connessione con il mondo del lavoro e il reclutamento;
3) mettersi a discutere seriamente sulla possibilità di un nuovo concorso scuola per il 2014 per
permettere anche ai giovani laureati di inserirsi in un contesto lavorativo.
Concorso scuola 2014, TFA ordinario e speciale, ATA e il merito: le proposte dello SNALS
Come valutare le proposte dello SNALS su concorso scuola 2014, TFA ordinario e TFA speciale e
personale ATA? Secondo alcuni commentatori si tratta di proposte sicuramente concrete ma anche
contraddittorie. Il problema che solleviamo noi è questo: se la finalità è la professionalità docente,
perché continuare a bandire concorsi scuola che valutano soltanto le conoscenze e non rivoluzionare
il tutto dando maggiore peso ai corsi abilitanti e professionalizzanti come il TFA ordinario?
Sembra insomma che si tratti ancora una volta di una soluzione di compromesso.
Sabato 15 Marzo 2014
Cefop, licenziati e "mazziati"
Ora l'Inps vuole i soldi
Sono 195 i lavoratori che hanno fatto ricorso, vincendolo, contro il licenziamento. Il tribunale ha
disporto il ritorno al lavoro e il riconoscimento degli arretrati. Ma nessuno di loro ha visto un soldo.
Per l'Inps, però, formalmente sono stati riassunti: così l'ente previdenziale ha chiesto indietro le
somme erogate come sussidio per la disoccupazione.
PALERMO - Licenziati e mazziati. Sono quasi duecento, dietro la porta di un ente che non c'è più.
Quasi duecento lavoratori, licenziati alla fine del 2012 e mai effettivamente tornati al lavoro,
nonostante i tribunali avessero dato loro ragione. “Devono essere riassunti”, dicono quelle decine di
sentenze. Ma al momento sono solo sospesi. Senza uno stipendio da un anno. E con la beffa, fresca
fresca: l'Inps ha chiesto loro i soldi erogati come sussidio alla disoccupazione: “Siete stati riassunti,
ridate indietro i soldi”, il tenore di una lettera che getta la vicenda direttamente nel capitolo
“assurdità siciliane”.
Sono quasi duecento. E facevano parte del Cefop, uno dei più grossi enti di Formazione siciliani.
Malgestito, ha finito per perdere prima l'accreditamento, per rischiare il fallimento, fino al
passaggio, deciso dal Tribunale e dal Ministero dello Sviluppo economico, nelle mani dei
commissari giudiziali. I tre commissari hanno scelto la strada di un “piano industriale” che avrebbe
dovuto salvare le sorti dell'ente in grave difficoltà. Un Piano che è passato necessariamente
attraverso una riduzione dell'organico dai circa mille ai 620 dipendenti.
In quattrocento, insomma, sono andati a casa. Col sussidio di disoccupazione. Che si rivelerà una
beffa. Senza entrare nel merito della gestione commissariale, ecco che il Cefop viene rimesso in
qualche modo in piedi e sul mercato. Viene ceduto quindi al Consorzio Cerf, composto da altri enti
di Formazione. Una vendita con qualche aspetto da chiarire. E che Livesicilia ha raccontato nei
giorni scorsi, nei dettagli.
Ma che ha portato subito a una conseguenza: dei 620 dipendenti del Cefop, il Cerf ne terrà in
servizio solo 480. Ma intanto, come detto, in 195 hanno già vinto, almeno sulla carta la prima
“battaglia legale”. Sulla carta, appunto. “Sono stato licenziato per la prima volta – racconta uno dei
lavoratori, Roberto Contorno – il 31 dicembre del 2012. E ho iniziato a ricevere il sussidio per la
disoccupazione. A quel punto, ovviamente – aggiunge – mi sono opposto al licenziamento. E nel
settembre del 2013 il tribunale mi ha dato ragione. Così, sono stato reintegrato ufficialmente il 30
dicembre”.
Ma a quel punto, nella pratica, è cambiato poco. “Dal giorno della reintegra – racconta sempre il
lavoratore – non sono mai tornato a lavoro. Risulto in organico ma non ricevo lo stipendio e mi
risulta che non siano nemmeno stati pagati i contributi”. Ma all'assurdità di questa situzione, come
detto, se ne è aggiunta un'altra. La beffa. L'Inps ha inviato al lavoratore una lettera con la quale
l'ente previdenziale ha richiesto la restituzione di quasi 10 mila euro.
Il motivo? Poiché la sentenza che aveva dato ragione al lavoratore disponeva, oltre al reintegro,
l'annullamento del licenziamento, per l'Inps quel dipendente ha recuperato formalmente il diritto
agli stipendi pregressi per tutto il 2013. Stipendi che però i lavoratori non hanno mai visto.
Insomma, il colmo. Che riguarda, come detto, 195 lavoratori.
Alcuni di questi sono difesi dall'avvocato Angela Maria Fasano. “Queste sentenze - spiega il legale
- stanno producendo debiti per il Cefop, maturati a seguito dei giudizi di impugnazione dei
licenziamenti collettivi innanzi al Giudice del Lavoro che ha dichiarato l'illegittimità di questi
provvedimenti con conseguente annullamento totale, disponendo - aggiunge - la reintegrazione dei
predetti lavoratori nel proprio posto di lavoro e condannando l'ente al pagamento in loro favore di
un'indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto dal giorno del
licenziamento sino alla reintegrazione, oltre al versamento dei contributi previdenziali ed
assistenziali ed alle spese legali, come da prospetto che si allega”.
Debiti mai versati, secondo il legale dei lavoratori. E che ammontano, oggi, complessivamente, ad
almeno 4-5 milioni di euro (circa un anno di indennità complessiva, oltre alle spese legali). “Se non
fosse per molti di loro una tragedia, - affonda allora il sindacato Snals Confsal - sarebbe una farsa. E
se le notizie apparse qualche settimana fa sul vostro giornale trovassero conferma sarebbe una
farsa/tragedia anche per il cittadino contribuente dato che da quanto emerso dall’articolo i
commissari straordinari del Cefop avrebbero speso più di trecentomila euro di soldi pubblici per
pagare le parcelle degli avvocati da loro designati nelle cause, perse, contro i lavoratori".
Ma secondo il sindacato, il peggio potrebbe ancora arrivare: “I lavoratori - spiega lo Snals - a
seguito della vendita del complesso “ aziendale” Cefop in amministrazione straordinaria al
consorzio Cerf in deroga all’articolo 2112 del codice civile, rischiano molto concretamente di non
poter esigere le loro spettanze poichè il compratore, cioè il consorzio Cerf, non risponde dei debiti
posti in essere dalla commissione straordinaria del Cefop in amministrazione straordinaria”. Per
farla breve: licenziati ingiustamente, senza stipendio da un anno, e costretti a restituire all'Inps
somme legate a stipendi che non hanno mai ricevuto. E che rischiano di non ricevere mai. Licenziati
e mazziati.
Graduatoria interna docenti: i beneficiari dell’art. 21 della legge
104/92. Chiarimenti per la scuola
Scuola – Un docente che chiede l’esclusione dalla graduatoria interna per legge 104 art. 21,
residente in comune diverso dalla sede di servizio, e’ obbligato a presentare domanda di mobilità
per il comune di residenza?
L’art. 7.2 del CCNI prevede che I docenti ed il personale A.T.A., beneficiari delle precedenze
previste ai punti I), III), V) e VII) di cui al comma 1 del presente articolo e riconosciute alle
condizioni ivi indicate, non sono inseriti nella graduatoria d’istituto per l’identificazione dei
perdenti posto da trasferire d’ufficio, a meno che la contrazione di organico non sia tale da rendere
strettamente necessario il loro coinvolgimento (es. soppressione della scuola, ecc.). A tal proposito
si precisa che:
• L’esclusione dalla graduatoria interna per i beneficiari della precedenza di cui al punto V
(ASSISTENZA AL CONIUGE, ED AL FIGLIO CON DISABILITA’; ASSISTENZA DA PARTE
DEL FIGLIO REFERENTE UNICO AL GENITORE CON DISABILITA’; ASSISTENZA DA
PARTE DI CHI ESERCITA LA TUTELA LEGALE) si applica solo se si è titolari in scuola
ubicata nella stessa provincia del domicilio dell’assistito.
Qualora la scuola di titolarità sia in comune diverso o distretto sub comunale diverso da quello
dell’assistito, l’esclusione dalla graduatoria interna per l’individuazione del perdente posto si
applica solo a condizione che sia stata presentata, per l’anno scolastico 2014/2015, domanda
volontaria di trasferimento per l’intero comune o distretto sub comunale del domicilio dell’assistito
o, in assenza di posti richiedibili, per il comune o il distretto sub comunale viciniore a quello del
domicilio dell’assistito con posti richiedibili”
L’art. 21 legge 104/92 rientra nel punto III) (PERSONALE CON DISABILITA’ E PERSONALE
CHE HA BISOGNO DI PARTICOLARI CURE CONTINUATIVE) per cui non è previsto quanto
stabilito per il punto V.
Pensione: le novità dell’art. 11 bis del D.L. 102/2013
Docente – sono insegnante a tempo indeterminato in servizio dal 01-10-1976,nata il 20-08-1953.
Avendo nell’anno 2011 usufruito dei permessi ai sensi dell’art,33 comma 3 della l.104 del
1992,desidererei sapere se rientro tra i destinatari di cui all’oggetto. Non avendo ricevuto risposta
ad un mio messaggio precedente,nell’incertezza ho presentato istanza alla Direzione Territoriale del
Lavoro. Gradirei venire a conoscenza della vostra autorevole risposta in proposito e se essa fosse
negativa conoscere la data del mio pensionamento da non salvaguardata. Ringrazio e porgo distinti
saluti.
In merito alla domanda formulata entro il 26/02, si chiarisce quanto segue:
l’art. 11 bis del D.L. 102/2013 ha introdotto una novità importante ed ha ampliato la possibilità di
“uscita” del personale della scuola secondo i requisiti previgenti la riforma pensionistica cosiddetta
Fornero.
Nella fattispecie per poter usufruire della suddetta possibilità bisogna:
1) aver usufruito, nel 2011, di permessi ai sensi dell’art. 42 del D.Lgs. 151/2001 o ai sensi dell’art.
33 comma 3 della L. 104/1992, per dedicarsi all’assistenza di figli o altri familiari con handicap
gravi;
2) maturare entro 3 anni dall’entrata in vigore della L. 214/2011, i requisiti anagrafici/contributivi
utili al pensionamento secondo la normativa pensionistica pre-Fornero.
Si precisa che tale beneficio è concesso nel limite massimo di 2500 soggetti e fino un tetto massimo
di spesa stabilito dalla normativa per gli anni 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018.
L’ istanza, come ha già provveduto, andava presentata alla competente Direzione Territoriale del
Lavoro entro il 26 febbraio 2014.
A conferma di quanto appena detto si segnalano le indicazioni fornite nella nota del MIUR n. 481
del 21/01/2014.
Pertanto, considerata la sua situazione anagrafica e l’ anzianità contributiva, nel caso non rientrasse
nei pensionamenti di cui sopra, la sua prima data utile di “uscita” è rappresentata dal
raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata nel 2018, con un’anzianità contributiva al
31/08/2018 di 41 anni e 11 mesi.
Nel 2018 il requisito prescritto dalla normativa per la pensione anticipata, per le donne è di 41 anni
e 10 mesi.
La misura della pensione non subirà alcun processo di penalizzazione, visti i 65 anni di età all’atto
del pensionamento.
17-03-2014
2
1
Data
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Foglio
Il
Programmi di recupero. I nodj critici per i 3.5 miliardi di lavori previsti dal Governo
Scuole, quattro anni
per chiudere i cantieri
Vale ria Uva
Aguardarcai risultati raggiunt i fi nora semb ra una missione impossibile. Apri re e
chiudere i cantieri di unascuola nei soli tre mesi est ivi delle
vacanze, come vor rebbe fare
con il piano da 3,5 miliardi annu nciato in Consiglio dei ministri il premier Maueo Re nzi
se mbra un obie tti vo irr aggiungibile. Già perché finora
il tempo medio necessario
per sistemare una scuola non
è sta to di tre mesi, bensì di 4
anni. Servono oltre 1.500 gio rni pe r passare dall'approvazionedel programma di interve nti fino al taglio dci nastro.
Qy.esto è il da to, certificato.
Lo ha messo nero s u bianco il
ministero delle Infrastrutture, che ha condo ttO una indabrine a campione su 2.69 interve nti inseriti nei piani stralcio ti i edilizia.sco1i!stica fW;lftziali dal Cipe e già conclusi.
Una fotografia piuttosto impietosa che evidenzia i punti
critici, gli scogli su cui si arenano con più facili tà i programmi
e sui quali dunque anche la fu-
turatask force che Renzi ha appe na detto di voler istitui re li
PalazzoChigi dovrà intervenire. A sorpresa, il peso maggiore in questi quattro anni non è
quello del cantiere, ma di tutto
ciò che viene prima. La fase più
lunga, infatti, è quella della programmazio ne (si veda anche il
LA PROGRAMMAZIONE
Due anni se ne vanno
tra selezjone dei candjdati,
progettazione,
approvazione dei lavori
e finanziamento
grafico in basso): 245 giorni (il
16% ) se ne vanno, in media. per
selezionare la scuola su c ui investire (dalla raccolta delle ric hieste finoall'ok del Cipe c alla pubblk;l7.io/1c della deliher<l
sulla «Gazzetta}}; ben 456, ovvero oltre 15 mesi, servono poi
all'ente loca le (Comune o Provincia) per preparare il progetto e per approvarlo, anche con
l'assenso di tutti gli altri t'nti in-
mente t'azione di Comuni c
Province che hanno i soldi in
cassa, c che il presidente dci
Consiglio RCllzi ba già detto di
www.ecostampa.it
Quotidiano
voler rimuov eTe per il nuovo
piano scuole. DaIl'indagine è
emersa anche un'al tra criti ci tà,
c ronica per gli enti locali: la
scarsa qualità de i progetti. 1 ritardi registrati nella fase di «visto» della Regione sarebbero
dovuti proprio « 3 carente o as'
sente progettazione de lle ope--
tcr\!ssati, In totale fanno 701
giorni, due anni spesi tra cane
e planimetrie, senza tirar su neanche un mattone. Al confronto appare relativamente breve
("solo" B4 giorni) il tempo impiegato per mettere materialmente a dispos izione dcll'amministrazione i soldi. Ma attenzione: in rea ltà i program mi
stralcio (datati, rispettivamente, 2004 e 2006 per un totale di
488 milioni) prevedono l'attivazione di un mutuo presso la
Gassa depositi e prestiti, operazione che - conteggia il Ministero - pur accavalandosi con le altre· ha richiesto 566 giorni dalla data del documento di attuazione a quella della ftrma dci finanziamento veroe proprio.
A pesare in questo delicato
passagl,rio sarebbe secondo il
dossier depos itatodalMinislero alla Carnera durante l'indaginp. su1J'erlil izjp .~cn !;lsrka ~
prattutto (<la difficoltà di attuare l'operazione di indebitamcnIO all'interno dei vincoli imposti dal patto di stabilità».
Un ostacolo, quello del patto
di s tabilità, elle rallenta forte-
re prob'Tummate».
Un altro anno (300 giorni), poi.
se ne è andato per 1e g.1rc di appalto. E al trettanto per i lavori:
anche se nd casu delle scuole
in cui si procedere per piccoli
suaJcì è normale che i cantieri
vengano rallentati durante il
pcdododiapcrtura.
Per selezionare le priorità, il
Governo Rcnzi dispone anche
di un'altra "fotQb'Tafia", in qucsto caso sullo stato di salute dcgli edifici: una mappa compieta falta di 43mila schede, tanti
quanti sono stati i sopralluoghi
tecnici condotti su altrettante
scuole, co nse~,'l1ata 311 c singole
Regioni. Èun po' datata- si [cr·
ma .11uno-ma è la più completa. In attesa di quell'anagrafe
un ica deJI'ctlilizi.1
$COh~fka,
prevista, per la prima volta, di~
ciotto anni fa, con la legge
2yl996 c riavviata con un accordo Stato-Regioni solo il mese scorso.
------------------------Le tappe dal progetto alla realizzazione fi nale
-----Durata media dalla pianificazione al collaudo degli interventi scolastici. Per ogni fase è indicato anche l'ente responsabile
1 F,o\SE
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Scuola: testate nazionali
Pag. 16
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-
1.511
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Foglio
n premier a Parigi
CONTI PUBBLICI ESVILUPPO
Le risorse hbcrare
Inrcrvento in favore dei Comuni da 5 miliardi:
I circa 3 per le scuole,l per la difesa delsuolo
16-03-2014
2
1/2
Virtù italian.'l
«Negli ultimi 20 anni abbiamo sempre fimo
il surplus primario, tranne quakhe anno*
«Cambierò il patto di stabilità interno»
www.ecostampa.it
Quotidiano
Il premier rassicura Ve e Merkel sul deficit ma insiste sulla volontà di avvicinarsi al 3%
rà nessunosforamento deJ tetto
del 3'1b». Ma aggiungendo subi. . Ierièstatasolounatappadi to dopo che si potrebbe «evenavvicinamento in vista dell'ap- tualmente» utilizzare quel marpuntamento clou con la cancel- gine tra ill,6 e il 3'11>, che vale tra
liera Angela Merkel in program- i due ei sei miliardi. l compiti a
ma domani. Matteo Renzi ga- casa li abbiamo fatti e continuerantisce che non ha aJcuoa in- remo a farli, dice in sostanza il
tenzione di sfor3IC i vincoli eu- premicr; rivendicando anche il
ropei di bilancio ma allo s tesso m~nrenimento da parte dell'Itatempo ribadisce di voler rivede- lia dell'avanzo primario, perre i vincoli dcI patto di stabilità ché «per cambiare abbiamo biinterno, per liberare risorse li fa- sOg9O di rispettare le regole,
vore d eUe scuole e della salva- che non vengono da un nemico
guardia del terntorio. Nulla di ma da noi stessi» e contemporanuovo rispetto a quanto soste- neamente avverte che non «l'atnuto di recente. Ma l'averlo ripe- tenzione alla crescita e ai protuto all'Eliseo, accanto a Franço- blemidi chi sta male èuna prioisHoUande, che non èsolo ilCa- ritM.Insomma basta con la polipa dello Stato francese ma il tica della sola austerity. E tra coprincipale esponente di quella loro cbe stanno male per il presinistra europea con IaquaJe il mier ci sono oon solo i lavoratoPd renziano ha deciso ufficial- ri della fascia medio-bassa a cui
mente di schierarsi,assume una verrahnoaumentatele buste paga di circa mille euro l'anno ma
vaJenza assai diversa
anche
le scuole, i territori disaReDzi mette su] tavolo del nestrati
dalle
alluvioni e da altre
goziato COD l'Europa l'impegno
effetti sempre
calamità
dagli
a «rispettare» gli impegni aspiù
catastrofici.
a causa della
sunti da Mario Monti prima ed
mancanza
di
investimenti
per
da Enrico Lena poi. Ma crnede
suolo.
Ecco
perché
la
difesa
del
ai partner europei di farsi cariproprio per le scuole e i teaitori
co Don più soloa parole del problema deUa crescita. Ecco alIo- il governo è pronto a rivedere il
raRenziripetereche «non ci sa- patto di stabilità interno. Anche
Blrbiri flammeri
ROM ....
questo Renzi ha ripetuto accanto ad Hollaode: «(hiando parlo
di patto di stabilità, parlo di
queUointerno».
Significa poter mettere in moto fra i tre e i cinque miliardi di
investimenti. Renzi vorrebbe
utilizzare lo 0,2-04% di scostamento dallimilc del 3% in pr.imis per finanziare la riduzione
del cuneo fiscale. Ma se da BruxeUes dovesse arrivare l'altolà,
il governo conta di servirsene
per gli investimenti per scuole e
difesa del suolo. potendo utilizzarea questo scopoanche.i fon·
di europei, in aggiunta al finanziamento nazionale che peraltronondovrebbegravaresuldeficit. L'obiettivo del governo è
di destinare tre miliardi all'edilizia scolastica e due miliardi alla
difesa del suolo.
nne~oziato non è certo indiscesa. Ma Renzi non ci arriva disarmato. La Direzione del Pd,
cheafmefcbbraioavevaufficia·
lizzato l'adesione al partito s0cialista europeo e il successivo
congressodellostessoPsea Roma, per conclamare la candidatw"a del tedesco Martin SchU]z
aUa guida della nuova CommissioneUe, sono state due casellc
che potrebbero rivelarsi deter-
minanti per la riuscita della strategia renziana, che può contare
oggi su alleati pes;rnti a Bruxelles e a Strasburgo. Soprattutto
ora che le elezioni europee soDO alle porte. L'avanzata dei partiti populisti anti-euro rischia
di essere pagata soprattutto dalla sinistra: in questo scenario il
Pd è l'unico grande partito di
quella famiglia a essere dato dai
sondaggi in crescita di consensi. Seggi che, dopo il 25 maggio,
potrebbero rivelarsi decisivi
per i futuri assetti a Bruxelles.
Ecco perché Renzi ha puntato
tutto sui prossimi due mesi. la
sua stessa sopravvivenza politica, auspicando di trovare orecchie attente anche da parte di
Angela Merkel. L'incontro di
domani sarà però solo un primo assaggio. Nel frattempo il
premi,e r dovrà anche fare) conti con il magma che si muove a
Roma Renzi non pub permettersi di veder minata la stabilità
del governo. Soprattutto in que-
stafase.E inquestosenso va letta probabilmente la disponibilità a dare priorità alla discussione della riforma del Senato rispetto a quella sull1talicum. Come chiede una parte del suo
stesso partito e dalle altre forze
della maggioranza
lA TRATTATIVACONIAUE
II premier proverà a utiliuare
lo 0,2-0,4% di scosta mento
dal3% per finanziare il cuneo
fiscale. In alternativa lo
068391
dirotterebbe su lle scuole
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Scuola: testate nazionali
Pag. 17
Quotidiano
Data
Pagina
Foglio
www.ecostampa.it
Il
16-03-2014
2
2/2
Obiettivo revisione della spesa pubblica
I NUMERI
Cifre in miliardi di euro
La previsione realistlu Ira mig(ÌO t dicembre
I·
2014
PI...
-j
I
G L'obiellivominimo e t'ob lemvo manlmo
2015
eoltar.m
La previsione realistlta su base annua
Nelle migliori dl'lIe Ipotesi
"'I
32-34
2016
Su base annua
2014
Obtettfvo
2015
RIftrl
2014
2015
2016
10,49
~
~
~
I (o) Da legge di stabilità e provwdimenlo su rientro capitali dall'estero
IL CONFRONTO
-
0rIu0ll1,
Australia
2008-2010
Canada
10U-201 2
OptlonllU risparmio
Annuale
383,4 mln di S australiani
Annuale
5,2 mld di $ canadesi
Francia
-
20081'2010
nel quadriennio
(drca il2 % della spesa federale)
15 mld di € entro il 2013
(3,4 % della spesa del 2011)
Irlanda
2008 e 2011
Italia 2013
Paesi Bassi 2010
Regno Unito
2010
-
ortzzoate
Opnont eH rUpI,..lo
Annuale
7,8mlddi€
....
2014-2016
Quadriennio
Biennio
32mld
36 mld di €
81 miliardi
diEinun
quadriennio
I Fonte. elabcJfallOnl del Sole 24 Ore slIl doss1f!f del Sonato
*
LAPAROLA
CHIAVE
Avanzo primario
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• Per avanzo primario di intende
quella situazione che si registra
quando il totale delle entrate
della macchina pubblica risulta
superiore al totale delle spese al
netto degli interessi sul debito
pubblico. L'avanzo primario
dell'Italia nei prossimi tre anni
potrebbe raggiungere iI4-5% del
Pii. dopo essere stato
sostanzialmente azzerato nel
periodo 2001-2005_ Ogni anno
t'Italia deve impegnare il 5% del
Pii per far fronte alla spesa per
interessi passivi
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Scuola: testate nazionali
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Data
COBBIEBE DELLA SEBA
Pagina
Il
Foglio
16-03-2014
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1
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Quotidiano
QUEllA CIRcOLARE A TurELA DELLA SCUOLA
MA D OCENTI E FAMlGLIA DEVONO AlLEARSI
-.A. In un passato noo troppo lontano
~
la scuola e la famiglia costituivano un fronte educativo wiitario. La fun zione del padre era simbolicamente rappresentata a scuola dalla figura del preside, il quaJe, in C'clsi estremi, convocava I
genitori per celebrare la somministrazione di una punizione all'alunno. Non era
necessario alcun accordo preventivo, le
basi etiche erano note e l'intento educativo condiviso. Poteva anche accadere che
l'insegnante tirasse uno schiaffo e che,
proprio per questo, il bambino, tornato a
casa, subisse lo stesso discutibile gesto da
parte del genitore. Per molti fondati motivile cose non stanno più cosI. La crisi dell'autorità patema e lo sviluppo di una famiglia affettiva e relazlonale banno pro-
._-_.....
068391
mosso, insieme a molte altre trasformazioni culturali e sociali, importanti
cambiamenti. Uno dei più evidenti riguarda la rottura del patto tra scuola e famiglia. Le due più importanti agenzie educative faticano enonnemente ad individuare
nuove coordinate per la costruzione di
un'alleanza educativa moderna, che tenga
conto della complessilà del funzionamento di entrambe le istituzioni. ln alcuni ca-
Si, l'angoscia suscitata dagli avvenimenti
spinge a reazioni scomposte, dovele accuse rec.ìprochesfociano in denunce,~-pesso
non necessarie, quasi sempre testimonianza di una resa educativa adulta. Non
sappiamo con precisione le ragioni che
hanno spinto la dirigente dell'istituto scolastico di Lizzanello (Lecce) ad emettere
una circolare che vieta qualsiasi contatto
fisico tra allievi e personale della scuola.
È però noto come sempre più spesso I
dirigenti scolastici sentano messa in discussione la legittimità della propria istituzione e individuino strumenti a tutela
dci comportdDlenti del proprio personale, passibili di fraintendimenti e denunce.
È importante che il patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia, introdotto da
pochi anni, non resti solo una firma in
fondo ad un documento, ma costituisca
l'avvio di un'autentica alleanza tra genitori
e insegnanti, sulla base di iniziative culturali comuni e frequenti occasioni di incontro.
Matteo Lanclni
Psicoterapeuta Istituto Minorauro
Docente Psicologia Milano-Bicocca
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Scuola: testate nazionali
Pag. 19
Quotidiano
LA STAMPA
CARLO
B EJ(I'!: ' l
Sulle pensioni
deg1i inSegnanti
primo esame
per il governo
e~troJ la commissIOne Bilancio
crocevia di tutte l~
leggi in materÌa econo~ca che impegneranno
Il governo di qui ai prossimi mesi. Atto primo: domani mattina andrà in
scena la prima prova del
Dove sui cosiddetti "quota 96" della scuola, con il
voto sulla proposta di
legge GhizzoDÌ-Damiano
che ha come relatrice
Barbara Sa1~artini, vicepresidente della commissione e portavoce di
Ncd. Nell'ultima seduta
tutta la commissione si è
espressa all'unanimità a
favore, per eoprire un errore materiale della leg-'
ge Fornero, che aveva
c~colato IMdata in penslo~e ~egli insegnanti
nati nel 52, anziché a settembre, a gennaiQ: questo meccanismo, anche
correlato agli arini successivi, aveva costretto
un certo numero di per, sone, (all'inizio una platea stimata di novemila
poi ridotta a quattromi~
la) a non poter'andare in
pensione, pur avendone
il diritto anche con la legge Fornero. Tutti costoro, u-scendo prima,
avrebbero fatto posto ai
giovani insegnanti in graduatoria da anni.
Una vicenda che va
avanti da un anno e mezzo e che ha provocato la
nascita di comitati, dibattiti e sit-in. Non solo la
prima, ma anche la se~on.da proposta di legge
mdlca coperture che il
Ministero dell'Economia
non sostiene, ma la relatrice non è disposta ad
arretrare ed ha prean-
T
Il
Foglio
17-03-2014
7
1
nunciato che si pronunceràa favore del provvedimento; caJdeggia:to da
tutte le forze politiche,
dai 5 Stelle a SeI passando per il Pd. Qmndi è probabile che martedl
quando ci sarà il redd~
rationem, la vicenda diventerà una piccola gl'llna per il governo: che dovrà decidere se dire no
provocando una prim~
tensione nel rapporto
con la commissionè e la
sua maggioranza. A
quanto ammonta l'onere? Inizialmente in 400
milIoni di euro, ma poi
dopo un esame della
commissione, si sono limitate le coperture solo
al~'andata in pensione,
slittando il pagamento
del tfr negli anni,a seguire. Quindi si tratta di circa 150 milioni di euro. E il
presidente della Co~­
missione,
Francesco
Boccia, grande amico di
Letta, è pronto a dare il
suo parere positivo,
«Dobbiamo essere veloci
e risolvere i problemi della gente. Diremo che questa copertura va trovata,
chiederemo al governo di
dare il via libera e in quel
caso la commissione indicherà altre poste».
www.ecostampa.it
con vista
Pagina
068391
Camere
Data
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Scuola: testate nazionali
Pag. 20
Quotidiano
il Giornale
dI Paolo Granzotto
L'angolo
di Granzollo
t~;t '
La scuola italiana
ha bisogno solo
di bravi insegnanti
Che senso ha, per uno che
vuoi ribaltare l'I tali a, cominciare a chiedere voti nelle
scuole? Con tutto iLri s petto
per la scuola eper lesituazioni difficili di qualche edificio scolastico, mi pare che
serva a poco partire dalle
scuole quando, poi, lo Stato
deve ricorrere al sostegno
economico delle famiglie
chenonvannoav"duti.Chelavoro è questo? Quale ripresa si vuole agganciare? Ma,
soprattutto, chi ci darà da
mangiare dopo aver pagato
le tasse? Renzi non ha la minima idea di quello che fa e
IDra sulla nostra pelle!
Patrizio Pesce
Pagina
Il
Foglio
17-03-2014
30
1
placabiIe, chiamiamola pure
riqualificazione, della professiònalità, capacità didattica e
bagaglio culturale dei docentiechiècarentetomaastudiare o va a casa - accrescere illoro compenso, ora miserrimo.
Quandò fa bene il propriò lavoro, tirandosulenuovegenerazioni il corpo insegnante
getta infatti solide fondamenta di quell'Italia migliore che
noi tutti auspichiamo. Allora
sì che i 3,5 miliardi che Renzi
destina alla scuola sarebbero
ben spesi. Che poi gl'insegnanti facciano lezione da
una cattedra squintemata e
manchi l'attaccapanni, pazienza: quando ci saranno i
soldi si provvederà.
www.ecostampa.it
~
Data
UvorrLo
068391
Non ibutti COsì giù, caro Pesce: non credo che Renzi ci
porterà tu tti alla fame. quella
vera, 1l0nqueUaroetaforica. E
poi, prostrati dall'inedia, chi
avre bbe laforza per giungere
al seggio e votarlo? Però ha
pienamente ragione 5uJla
scuola. Mettere l'edilizia scolasticafrale priorità delgmrerno è, com direbbe l'interessato, una bischerata. Sì. d'accordo/ sono cro llati, on conseguenze drammatiche, un
paio di tetti (sciagu re che con
una manutenzione più diligente si sarebbero evitate).
ma delle circa 9 mila scuole
statali non se ne segnalano di
pericolanti. Se poi iI ptOblemaè-comeparrebbeessere lamancanzailipalestre,igabinetti alla turca, le pareti che
hanno bi ogno di una ri.nfrescata, le lavagne sbreccate o
gli usci che cigolano, beh, saranno anche beghe, ma non
certo di quelle che ti fanno perdereiJsonno.Prioritario, semmai è - dopo una verifica imRitaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Scuola: testate nazionali
Pag. 22
Quotidiano
Aenire
Data
Pagina
Foglio
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Il
16-03-2014
10+1
1
A Milano
Trentamila in marcia
con Scola
per la scuola libera
lENZI A PAGINA 1o E IN C RONACA
«Scuola paritaria, cioè pubblica»
Il cardinale Scola: gli istituti cattolici sono una risorsa per tutti
ENRICO LENZI
MilANO
ihertà». Ecco laparolachiave con Cltiaffrontarequesto
m om emo di cri i che vivono la farrriglia e la scuola «Uben di edtl are» sileggeva suuno delle deci ne.
distriscioni elle ieri mattina ha11no co10rato piazza del Duomo a Milano per
la32a edizionedellamarcia «Andemm
al Domm») (/(Andiamo al Duomo)))
promossa dalle scuole cattoliche dell'arcidiocesi amb rosian a. l,È vew - ha
sottolineato il cardinale Angelo Scola
leggendo lo striscion -, ma dobbiamo completare quella frase con l'irnpegno a educar alla libertà». Parlava
a trentamila p ersone, tra sruden ti, gen itori e docenti cbeper un'oraemezza brumo pacificamente colorato alClUle vie del centro d ella città «È evidente che la famiglia e la scuola ono
due grandi IÌsofse per ogni epoca spiega!' arcivescovo di Milano - e lo sono forse di più in questo m om en to di
passaggio 11el teTw millennio. Ma la
con dizione per poter dawero i.n ide-
CC
re nella so ietà e in questo momen to
di crisi si chiama proprio li beltàll. Una
libertà, aggiunge subito il cardinale,
«per ridare alle famiglie, ai genitori, la
responsabilità dell' educazione deifigli
almeno fino alla loro maggiore età».
Insomma un «pluralismo nella proposta scolastica, che sia garaotita e velificata ai vru'i livelli dalle Istituzioni, ma
quest'ultime governino la scuola, ma
non pretendano di gestirla. LascirlO la
libera scelta alle famiglie e al popolo.
Non ci deve spaventare l'impegno per
avere una pluralità di insegnamenti
che le istituzioni garantiscrulO e verifichino».
Per il cardinale di Milano questo è l'obiettivo verso il quale camminare. Una strada ancora llmga e carica di sacrifici, ma Scola ricorda anche quanto
crunmino, anch' esso complesso e difficile, è già stato fatto. <tAbbiamo impiegato anni perché fosse riconosciuto il concetto di scuola pubblica paritaJia - ricorda l'arcivescovo -. Ci abbiruno messo tanto a spiegare che le
scuoleparitarie sono pubbliche, semplicemente perché il sociale è pubblico». Forse proprio questa fatica, fasot tolineare al cardinale che «la parola
"paritarie" sia ancora troppo POCO».
Probabilmente dovrebbe bastare la parola «scuola pubblica» per designare
anche gli istituti cattolici.
Il cardinale non dirnentica la scuola
pubblica statale. «Testimoniamo, con
la bellezza delle vostre esperienze - dice rivolgendosi alle scuole cattoliche, che non vogliruno togliere nulla alla
scuola di Stato. Anzi abbiamo bisogno
che queste fimzionino bene, meglio,
arrivino a livelli elevati di educazione.
Ciò che chiediamo è solo una libeltà
vera. Per offrire, a chi vuole 1m criterio
per educare, lillipotesi di vita educativa che le faJniglie sentano in continnità con la propria». NeSSlilla contrapposizione, dunque, perché «non
perdere la sperrulza che questo avvenga non significa drumeggiare nessuno, ma fa crescere la società) . Quasi una risposta indiretta alla quindicina di giovru1Ì della Rete degli studenti
che armati di fumogeni, lillO striscione con la scritta «senza oneri per lo Stato» e un megafono durante alcuni interventi aveva cercato di contromanifestare, a dire il vero senza successo. E
una parola il cardinale l'ha voluta rivolgere anche agli studenti presenti. «TI
modo migliore per aiutare la nostra società a superare questa fase difficile in
cui si trova - ha detto - , è andare a sCuola contenti. E uscire da scuola ancora
più contenti. Perché la scuola è un' occasione bellissima di educazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ieri a Milano la 32esima edizione
della marcia «Andemm al Domm»
con trentamila studenti delle realtà
educative lombarde
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LA FESTA. Il cardinale Scola saluta ragazzi e genitori in piazza Duomo
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Quotidiano
IDEOLOGIA A SCUOLA, DOVERE DI REAGIRE
di Giuseppe Anzani
C
he cosa ci fa Vladimiro Guadagno, in arIe Vladi Lwnllia. in me:t..zo a un'a.'jSem-
blea studentesca d'un liceo statale italiano? Ì!:
stato deputalO per wm legislalum, ma non pare che debba illustrare agii ruUlmi la rifanna del
Titolo Quilllo. Ha scritto libri, recitato in cinema e teatro, parlato in mdioeapparsoin Lv, ma
non pru-e che Wl' assemblea studentesca debba farsi palcoscenico. le assemblee si fanno
grammando insieme con i ~,'e nilori gli argomenti, i relatori. e la gestione del dibmtito. istruire ed educare sono esattamente le d ue
parole che la CostitUi'Jone (art. 30) definisce e
assegna non ai "consigli di jstit Ulo~, ma ai geo
nitori, persino prima come dovere che come
diritto. La scuola integra, selVe, amanca, supplisce: non scavalca i genilOri con l'arroganza
di una burocmzia che neppure li interpella.
Questi ragazzi sono i nostri figli. Non sono u-
na plalea anonima esposta alle propagande,
U1'late o sussurrate che siano, seduttive o revulsive. la pedagogia essenziale è lo sviluppo
dellacono~en7..a,
]'alnnamemodel sensocritico che filtra il ventaglio delle ragionate opinioni, la ricerca della verità come traguardo. Il
vero, e il bello, e il giUSlO: genitori, nonlascia-
moci zitlire.
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per ~ approrond i re; problemi della scuola e
dellasodetà in funrjoneuella foml<lZione (:tllturaJee dvile degli studen ti. lèscritto proprio
così, nella legge). Sono un momen to educativo forte, se prese sul serio. r.mlmcn tano a
tuui che la crescita umana non è solo questione d i iSlruzione m a di "educazione", eehe
ol u l! II! materie scolastiche c'è ua apprendere la lellura del grande libro della vita.
Ma qual è il capitolo aperto e offerto a1l'ap·
prendimento, con la partecipazione del pre·
siden te locale del circolo Arcigay, e qual è la
chiave d i leUura deUasessualità e della vita, se
la voce narral1le è quella non dico di un tran·
sgender ma di un u-ansgender attivista, che ha
nella Slli"1 biografia Forgoglio operoso della cultura omosessuale? La scuola non può ospitareuna possibile pubblicitàlgbt Tra i molti problemi che incombono. si può certOparlare anche di questo. si può parlare di tllllO: ma pro-
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Quotidiano
NELL'ULTIMO DECENNIO I DIPLOMATI SONO CALATI
DEL 6% E IL PIL È FERMO SOTTO IL 3%. UN CASO?
CARLO BUTTARONI
PRESIDENTE TECNÈ
Meno istl·uzione
meno Pil: è crisi
capitale umano
I
del dollaro. Una decisione che ha azzerato gli accordi di Bretton Woods del 1944 che Iìmitavano la
circolazione dei capitali. Da quel momento, enormi quantità di ricchezza sono uscite dai radar dei
governi nazionali e hanno iniziato a muoversi a
livello globale. Oggi, per esempio, le grandi centrali finanziarie mondiali possono scegliere se sostenere il debito pubblico di un Paese e questa decisione, al netto delle speculazioni, dipende dalla capacità di trasformare il debito in crescita. Una scelta
che avviene tenendo in considerazione, come variabile fondamentale, il potenziale produttivo di
un Paese e la sua capacità di generare valore aggiunto. I grandi fondi di private equity mondiali,
che raccolgono risorse in tutto il mondo e hanno
portafogli d'investimento di centinaia di miliardi
di dollari, finanziano imprese che operano nel
campo della meccanica di precisione, del chimico,
del farmaceutico, dell'high-tech, in base a parametri dove il «capitale umano» non conta meno del
costo del lavoro.
Un elevato livello di capitale umano, alimentato
da una costante crescita delle conoscenze e delle
competenze, rappresenta, infatti, il presupposto
di miglioramenti continui degli standard produttivi e nella capacità di creare valore. Oltretutto, attraverso il movimento internazionale dei capitali,
è possibile incrementare il trasferimento di nuove
conoscenze e tecnologie ottenendo un progressivo avanzamento della frontiera della produzione. Investire in conoscenza, quindi,
conviene all'intera economia di una nazione. A livello globale, gli investimenti in
conoscenza vedono in prima
fila le economie emergenti,
che stanno scalando le classifiche mondiali non solo in termini di
PiI ma anche di livelli d'istruzione e
qualità delle università.
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n Italia, negli ultimi cinquant'anni, la crescita dei liv.elli di scolari~za~ion~ e l'andamen~
to del PII sono andati di pan passo. Negli
anni Sessanta, i diplomati nelle scuole secondarie superiori sono cresciuti del 105%
al decennio precedente, con un crerispetto
.
scita del Pii del 56%. Negli anni Settanta, il numero di diplomati è cresciuto del 91% e il Pii del 45%.
Tendenza positiva proseguita fino al 2000, anno
in cui è iniziata un'inversione di tendenza che ha
visto, nella decade 2000-2010, un calo del numero
dei diplomati del 6% rispetto al decennio precedente e il Pii fermo sotto il 3%. Un caso? Non proprio.
L'istruzione, nelle economie avanzate, è il più importante fattore di crescita. Proprio come per gli
investimenti in «capitale fisico», un Paese investe
in istruzione e formazione per migliorare il proprio «capitale umano» sostenendo dei costi che in
futuro si trasformano in maggiori guadagni.
Se si analizza la capacità di creare valore aggiunto, cioè l'incremento di valore che si verifica nell'
ambito dei processi produttivi a partire dalle risorse iniziali, ci si rende conto che l'elemento della
«competenza» è fondamentale, perché si traduce
in migliore qualità dei beni e servizi, insieme da
performance produttive più alte.
I differenziali di conoscenza incidono sulla competitività più dei costi di produzione che, seppur
rilevanti, hanno una valenza che si misura soprattutto nel breve termine, mentre il miglioramento
degli standard produttivi, ottenuti attraverso l'aumento delle conoscenze e delle competenze, migliora la competitività nel lungo periodo.
li livello di capitale umano, dunque, è un fattore
decisivo per la crescita economica di qualunque
Paese. Ed è anche un fattore attrattivo degli investimenti esteri, diventati, in questi ultimi anni, la
principale leva di finanziamento dello sviluppo.
Agli inizi degli anni '70, i paradigmi della finanza sono cambiati radicalmente con la scelta del governo USA di sospendere la convertibilità in oro
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L'Italia, invece, sta perdendo questa sfida sul
futuro, non solo a livello mondiale ma anche all'interno dell'Europa. I dati sul livello del capitale
umano delle persone occupate nel nostro Paese
misurato ad esempio attraverso il livello d'istruzione degli occupati non sono confortanti, soprattutto se confrontati con quelli della media europea. E
ancor più sconfortanti sono quegli indicatori che
la Ue utilizza come obiettivo strategico per il
2020.
Nell'Europa dei 27 l'Italia è terza per quanto riguardala quota dei NEET, i giovani che non lavorano, non studiano e non sono impegnati in percorsi
formativi. Un primato negativo che ci vede preceduti solo da Grecia e Bulgaria. Un paese, il nostro,
a fondo scala per quanto riguarda la classifica su.ll'
istruzione universitaria, nel gruppo di testa per
l'abbandono scolastico e a116° posto in merito alle
competenze matematiche dei nostri studenti. La
Strategia di Lisbona aveva posto, tra i cinque obiettivi da raggiungere entro il 2010, la riduzione allO
per cento della quota di giovani che lasciano la
scuola senza un adeguato titolo di studio, e il piano
«Europa 2020» ha posto il tetto di almeno il 40 per
cento di giovani che ottiene un titolo di studio universitario. L'Italia ha fallito il primo obiettivo ed è
assai lontana dal raggiungere il secondo. Una condizione che non stupisce, perché \'Italia è nella parte bassa della classifica anche per quanto riguarda
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la spesa pl,lbblica per l'istruzione e la formazione,
ben al di sotto la media europea. E gli esempi non
mancano: la Danimarca, per èitarne uno, investe
una quota pari al 7,8% del PIL, contro il 4,2%
dell'Italia. Un'impostazione, la nostra, che
nel medio/lungo periodo porterÌ! a un
minore tasso di sviluppo dell'Italia
anche rispetto ai propri partner
europei, con un conseguente
deterioramento dei processi
produttivi.
L'Italia, quindi, se non
cambia strada, si andrà ad attestare su livelli di competitività più àrretrati rispetto
agli altri Paesi dell'Unione
Europea, con conseguenze
inevitabilmente negative sui
tassi di crescita economici. Nelsan Mandela ricordava spesso
che «L'istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzareper cambiare il mondo» e, sicuramente,
sono l'unico strumento per non scivolare verso un
futuro assai meno glorioso del nostro passato. Senza istruzione manca la conoscenza di base necessaria per il progresso tecnico e scientifico, ma anche
per quello umano, senza il quale ogni forma di progresso rischia di rimanere sterile e priva di fruttì.
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I GIOVANI "NEET"
Popolazione di 15-29 anni che non stanno ricevendo un·ist~u.zione ? una !~rmazioneJ
non hanno un impiego, né sono impegnati In attiVità assimilabili
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Fonte: Eurostat. Labour farce survey - anno 2012
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«Caro Remi, ecco la scuola che non va»
• Famiglie e docenti da Bologna, Modena
e Ferrara raccolgono l'invito a segnalare le criticità
• In cima ai problemi la mancanza di fondi:
progetti e corsi di recupero pagati dai genitori
ADRIANA COMASCHI
BOLOGNA
Caro Renzi, ecco cosa non va nelle nostre scuole. Famiglie e docenti di Bologna, Modena e Ferrara raccolgono l'invito lanciato dal presidente del Consiglio
alla sua prima visita in un aula a Treviso,
«segnalate a [email protected] quello
che non va». E in attesa di vederio magari in Emilia, mettono nero su bianco le
difficoltà di ogni giorno. Perché la messa in sicurezza degli istituti «non adeguati, talvolta nemmeno dignitosi» è uno
dei punti sottoposti al premier. Ma le
emergenze hanno anche altri nomi: fondi per le scuole azzerati, mancanza di insegnanti di sostegno e per l'alfabetizzazione degli alunni stranieri, classi sovraffollate.
I presidenti dei Consigli di Istituto e
di Circolo della provincia di Bologna, comitati genitori, coordinamento insegnanti delle medie e associazioni di Modena, famiglie di alcuni centri in provincia di Ferrara mandano dunque un segnale, per ricordare al Miur del ministro
Stefania Giannini che i problemi non si
esauriscono con il grande piano di edilizia scolastica, che dovrebbe contare come ribadito ieri dal sottosegretario
all'Istruzione Roberto Reggi su 10 mila
interventi di riquaIificazione (<<2.500 in
una graduatoria del Miur del 2013 per
cui sono già stati stanziati 150 milioni.
Altri 8mila poi, uno per ogni comune,
possono partire subito. Oggi scade il termine per i sindaci per presentare la pro-
pria rkhiesta di intervento»). In cima alla lista dei problemi il mondo della scuola emiliano mette il nodo fondi pu bblici,
i «lO miliardi sottratti alla scuola negli
ultimi armi» e le «risorse per il Miglioramento dell'Offerta Formativa, tagliate
d.el 30% quest'anno rispetto al precedente».
In concreto, significa che le scuole
vanno avanti solo grazie ai contributi
delle famiglie, «ai materiali (carta, sapone) da anni forniti dai genitori si aggiungono somme in denaro: in provincia di
Bologna pressoché tutti gli istituti sono
costretti a chiederli, per le superiori addirittura rappresentano la fonte di finanziamento principale», con in media di
un centinaio di euro l'anno. E allora addio ai progetti, «praticamente azzerati»:
le uscite didattiche sopravvivono se gratuite, scomparsi i laboratori che un tempo facevano la qualità della didattica,
viaggi d'istruzione, sport, teatro resistono se sono le famiglie a pagare. Mancano le risorse perfino per le ore di recupero di chi ha debìti formativi, anche queste coperte con i contributi 'volontari'
delle famiglie.
IL DANNO E LA BEFFA
Oltre al danno la beffa: perché tutte le
scuole vantano creditì da decine se non
centìnaia di migliaia di euro dallo Stato,
soldi anticipati soprattutto per supplenze brevi. Cifre che i genitori hanno
sott'occhio negli organi collegiali, e che
vorrebbero vedere restìtuite. «II liceo
dei miei figli è in credito di 45 mila euro-
www.ecostampa.it
Quotidiano
racconta ad esempio Luisa Carpani, presidente dei Consigli di Istituto di Bologna -, ma ci sono istituti superiori a cui
sono dovuti anche 135 mila euro,>. In
queste condizioni, «si fa fatica - notano
ancora gli autori della lettera - perfino a
garantire il normale funzionamento della scuole». Se a questo si aggiunge la riduzione dei fondi per le pulizie, «del
40% solo quest'anno, associata al taglio
del personale Ata» si arriva a situazioni
come quella «di elementari della provincia dove verranno fatte solo due volte la
settimana - racconta ancora Carpani -,
di togliere la polvere neanche a parlarne» . Altro nodo dolentissimo la carenza
,di docenti, «in Emilia-Romagna a settembre 2013 c'erano 8-9 mila studenti
in più, l' 1,7% in più mentre gli insegnanti crescono solo dello 0,9%, questo si traduce in classi pollaio con anche 32 alunni, pure in presenza di ragazzi disabili».
Un tema rilanciato da Domenico Altamura, già coordinatore dei presidi di Bolgna e ora dirigente dell'istituto comprensivo 5 con classi dalla materna alle medie. «Servono più risorse umane e più
formazione. Siamo del tutto privi di una
seria politica di integrazione degli stranieri, che comincia a scuola ma per cui
mancano docenti - riassume Altamura-:
occorre formare gli insegnantì in servizio e implementare gli organici, per l'afabetizzazione ma anche per sostegno, dislessia e Bisogni educativi speciali. Nel
mio le ho 36 bambini certificati: lo Stato
mi dà solo 22 docenti di sostegno per
18/24 ore la settimana, il Comune 24
educatori per 36 ore: senza questi ultimi
sarei morto, e già così facciamo fatica».
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In alcuni istituti pulizie
solo due volte a settimana
Mancano docenti, anche
per stranieri e sostegno
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Quotidiano
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Il
che piace
ai «giovani»
di Gianni Trovati
abilitazione scientifica
nazionale «si è svolta con
modalità di traordinarìa
trasparenza», soprattutto se
«confrontate con quelle delpassatm>.
Chi è avventurato in questo
appassionato elogio del nuovo sistema
di selezione degli aspiranti professori
unjve rsitari", nato èOn la rifo m) a del ZOlO
nel tentativo di archiviare le tante storie
di "famiglie accademiche" fiorite nelle
vecchie «concorsop oli» locali? Chi
cercasse il dife nsore dell'abilitazione
all' Anvu r. l'agenzia n azionale che
gestisce l'abilitazione, o in un ufficio del
ministero dell'U niversità, sarebbe fuori
strada. Il giudizio è scritto in u na
petizione del Coordinamento giovani
accademici della Sapienza di Roma, che
è stato fondato da «persone nelle prime
fasi o nelle fasi intermedie della loro
carriera» e che in calce a questo appello
ha raccolto in poche settirnane 2.227
firme (si può aderire a questo link:
http://cga.di.uniromçu .it/index.php/petizioni). La ncruesta è semplice:
completare in fretta «questa prima
tornata di abi li tazioni» e avviare «(con
eventuali correttivi ma senza blocchi) le
previste tornate successive».
A leggerele polemiche di queste
settimane, eJa loroticca aneddotica su
pubblicnioui valutate in pochi secondi
ed esclusioni di talenti "soprassati" da
t:andidati con curricula esili e zoppican ti.
la riclùesta dei «giovani accademici»
par:rebbe quantomeno originale, e
insensato l'ampio seguito ottenuto subito
nelle università. Superare questa prima
impressione, però, non è difficile: bast~
primadi tutto, ricordare che cos'è, e che
cosa non è, l'abilitazione nazionale.
L'abilitazione Don è un concorso, n el
senso che non assegna posti ma seleziona
chi può aspirare li una cattedra: per
questa ragione, è a numero «apertm), e
raccoglie tutti gli studiosi che vogliono
candidarsi. Saranno p oi le singole
università a mettere li disposizione i posti
e reclutare gli abilitati. [numeri, appunto,
non sono un fattore secondario: la prima
tornata di abilitazione (dati ufficial i:
http;!/www.istruzionej t/allegati!Abilitazioncscientifiell_nazionalc_L
www.ecostampa.it
numeri.pdD ha esaminato 59.193
candidature, impegnando 998 "giudici"
divisi in 184 commissioni per 14 settori
disciplinari. Ipotizzando con uno slancio
di ottimismo un tasso di errori quasi
inumano, per esempio 1'1% , si
otterrebbero 592 casi controversi: più che
sufficienti per alimentare la polemica
basata su aneddoti, e per far
legittimamente arrabbiare parecchie
persone coinvolte, ma troppo pochi per
bocciare senza appello il sistema. Anche
il lavoro dei Tar, che da sempre tiene per
mano l'università italiana in ogni suo
passo, sembra per ora confermare questa
impressione: i ricorsi sono nell' ordine di
qualche centinaio, e le prime pronunce
hanno riconosciuto la sospensiva per casi
individuali, cruedendo talvolta anche di
formare una nuova commissione, ma
senza intaccare i pilastri del sistema e i
parametri di valutazione.
Il dato è importante, perché la novità
fondamentale dell'abilitazione nazionale
sta proprio nell'aver introdotto un
insieme di criteri, a volte discutibili nel
merito ma il più possibile oggettivi, su cui
poggiare le valutazioni. Da qui nascono
anche molti degli attacchi, alimentati
anche dal retropensiero non troppo
nascosto secondo cui la conoscenza
accademica e la ricerca scientifica non
possono essere imprigionate in una
"gabbia" di parametri troppo rigidi per
coglierne la complessità. Certo, i limiti
non mancano, i confIni delle
pubblicazioni da analizzare scientifIche e
le «mediane» da superare nel tasso di
produzione scientifIca hanno mostrato
più di un inciampo (a volte corretto in
corsa), ma anche da questo punto di vista
la richiesta dei 2.227 fIrmatari è di buon
senso: portare a termine il reclutamento,
darne un giudizio a consuntivo e
introdurre i correttivi che servono, senza
ridiscutere tutto da capo. Anche perché
su tutta l'università italiana pesa un
macigno ben più grave: da cinque anni i
tagli di spesa e le lentezze di attuazione
nella riforma hanno bloccato l'accesso
alle cattedre, bruciando le aspirazioni
universitarie di una generazione.
Ripartire da zero signifìcherebbe
sacrifIcarne una seconda, e arrivare a
un'altra vecchia conoscenza
dell'università italiana: l' ope legis, che
imbarca tutti, con buona pace delle
valutazioni oggettive e non.
gianni.trovati@i/so/e24ore.cam
Ci RIPRODUl ION[RISERVAT A
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L'abilitazione
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COMB MUOVERSJ
Ecco i passi da fare
e quelli da evitare
convenzioni con enri ed esercizi privati per
COSAFARE
• Cercareboç;edistudioe/oaUoggiconven- aUeggerireU rostodella viradichisl èttaSferizionati. L'Edisu (Ente reglonaJe per il diritto to. Da] caffè a metà prezw a sfOltlidate del
aUo srudio) mette in palio per ogni .regione .J.5-zoji; sui testi d'esame, I bonuspossono Inborse induslve di posto letto neUe residenze dudereservizi perlamobilitàe losvago: paledi sua proprietà e assegni a copertura delle S(fe a prezzi coryvenzionao, corsi di lingua.
spese. I requisiti per l'accesso e il manteni~
mento dei benefid sono, rispettivamente, la
condizioneeconomicadipanenzaeilrlspetto di detenninati obblighi (come il conseguJ-
squadre sportive...
mentodi un certo numerodi crediti formati-
• Scegliere subaffitti e. alloggi con contratti irregolari. Il "nero" è una pratica che
può sembrare più vantaggiosa per i prezzi
e l'inesistenza di vincoli fissi, soprattutto
nel caso degli studenti alla p rima esperienza fuori casa. Ma ,di fatto, esdude la matocola e la sua famigUada sgravi importanti
(fi no a 506 euro l'anno) e tutele in caso di
malfunzionamentl o sfratti arbitrari. In
ques to senso, conviene avviare la ri cerca
con l'aiuto di persone di flduda o enti riconsciutl dall'Università di riferimento.
• Partire senza un calcolo (almeno approssimativo) d elle spese. Il Sole 24 Ore
oUre un servizio che permette stime reallstiche dell'esborso comportato da u n anno di studi universitari de i propri figli (http :j j e ph eso.l40reborsaon line.llso-
vi a semestre e unamedia ponderata non inferiorea U./30). Se i1currk:u1um èd'ecceIlen7A\, si può ten tare la strada dei collegi: istiruziorrl come il Sant'Annadi PisaoffronoalloggIo, vittoeserviziaggiWltMaglistudentl$clezionatineIl'esamediarnmissione.
• Occhioalledeoaz.ioni Se(e5010se) lostu-
dente firma Wl contratto d'affino regolare, la
famiglia può applicare una detrazione del
19% fino 3. un tetto di spesa di 2.633 euro. d
rispannio mass.imo è di 506 eu.ro. senza vincolidi "rumulabilltà":seunacQp(!ladevesobbarcarsilaspesadidue figli fuorisede. losgravia scatta in entrambi i casi.
• Cercare collaborazioni e oppommità di
lavoro con l'wIiversità. Gli srudenti con una
buona media di vari edetenninate condizioni economiche possono fare richleste per le
''attività di collaborazione a tempo parziale".
Alias, le cosiddette 150 ore: servizi retribuiti
per l'unlversltà, con monte lavoro inferiore
alle 200 oree retribuzione (esenrnsse) fino ai
3-500 euro.
• Cercare convenzioni per ristOrnzione,libriottasportl, sport: anche se non rientrate
nelle fasce adatte per una borsa di srudio,
l'Edisu e i singoli poli unlversitari attivano
COSA NON FARE
Je:~4on·.com/Sc h oo I Plan ni ngjSc h ool.
asp). Anche in città da sem pre ;'stude nts
friendly" come Bologna o Padova. solo il
costo di affitto e tasse universitarie può valere agli stud enti di fascia media esborsi
s uperiori ai 3.600 euro l'anno.
- A1b.Mag.
-_
risparmioejomigliil@i/sole240re.cam
... .
,, ~ . ""'.
I NUMERI
DA CONOSCERE
870€
19%
CAPn"U;
LA on.UIONI.
Costo medio di un bilocale affittato da
uno o più fuorisede. Roma è la più cara
Si applica sugli affittì degli studenti fuori
sede fino a un max di 2.633 euro annui
-,--""!!,",, ...-,-
...
'"u"r' ~""""i. 'mor' budw.1 ""'.
t~
:dY-ofZ
COSll DD COlI" DI LAU.EA
COlLDOflAZIONI
Spread tra le facoltà scientifiche e
quelle umanisliche
Tanto possono fruttare le attività a
tempo parziale con le università
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5,25-6,25% 3.500 €
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I nostri figli
Fuori sede sÌ, fuori budget mai
Nel nostro Paese più di 8somila universitari
hanno scelto di vivere e di studiare
in un comune diverso da quello di origine
Tutte le agevolazioni per contenere i costi
di Alberto MagnanJ
• Fuori sede sì. FUori budget, mai. In Italia
mazlone, vitto e serviz i aggiuntivi alle ma-
sono più di SSomila gli universitari che vivo- tricole scremate da un test di ammissiOne.
no e studiano in un comune diversoda quello Pe r aspi rant i studenti d i scienze sociali (codi origine. Da Lecce al Politecnico di Milano, me economia o giu risprudenza) e tecnlcoda Bolzano all'Alma Mater di Bologna, dalla scientifiche (agraria o ingegneria) l'ingresCalabria alla Sapienza Roma ... Le mete resta~ so In un polo d'ecceUenza come Il Sant'Anno quelle, ma le spese si gonfiano: tra affitto, nadi Pisa equivale a un pacchetto d i benefi r
taSSe,alimentarletrasportiunannodamaOi- impensabili altrove: accordi internazionacola può costare alle famiglie fino a picchi di li,corsi interni, ufficiplacement che spiana8.s00 euro neUe dtt3 di nprd e centro Halla e
oltre 7fIlila in quelle del Mezzogiorno. Ecco
alcuni consigli per ammortizzare i costi, dagli sgravi sull'affitto agli "extra jobs" che garantiscono l'autonomia a una fetta in crescita
diundens·
AfFJTTO 1: COLUGII IlUIOEHZf
SUpponiamo che uno studente delle Marche decida di iscriversi a una laurea trienna-
• Le novità
Contanti in pensione, cedola alleggerita.
112014 ha previsto alcune novità decisive
per gli affìtti dei fuori sede, La prima
riguarda) metodi di pagamen to: dal
primo ge nnaio èscaltato Il divieto di
ve rsare in "cash" la sOfTlma prevista per
I·affitto. Saranno consentiti solo assegni,
bonifici o sistemi traccrabHi.ln secondo
luogo, il Plano Casa annunciato da
Malteo Renzi prevede un'ulteriore
sforblciata alla cedolare secca: aliquota
giù da115% al 10%, dopo il taglio dal
20% a115% già attuato dalt'allora
gove rno Letta nel cosiddetto Decreto del
Fare. Lo sconto riguarda, non a caso, solo
gli aUoggi a canone concordato e quelll
affiUal! dagli studenti universitari. n
doppio obbiettivo è allargare l'offerta di
sistemazioni a canone rjdotto e stanare i
contratti i nero, con recuperi del
sommerso stimati fino al 5%,
AffmO, 2 : DUIlAZIOHI FINO A
l'ANNO
S06 EURO
La maggioranza dei fuori sede, comunque,
preferisce gli alloggi privati. Caro affit ti permettendo: perfino in una storica sed e unive rsitaria come Bologna, i prezzi oscillano
da minimi di 250-300 euro per le "dqppie"
in zo ne periferiche a500 euro e oltre per le
singole più spaziose. Se la reside nza fiscale
deUa matricola dista almeno 100 ch ilometri daUa sede dell'ateneo, il contratto di locazione per studenti universitari prevede
una detraz ione del 19% suUe spese fi no a un
tetto di 2.663 euro annui. Lo sgravio, pati a
un massimo di 506 euro, si ap plica a ciascun contribuen te: ad esempio, se una cop~
pia d eve mantenere un figlio a Milano e
uno a Padova, la s forbkiata scatta su tuni e
due con un r isparmio netto fi no a 1.012 euro l'anno. Lo sconto, va da sé, scatta solo sul
contratti in regola: su baHitti e soggiorni
"In nero" non possono essere scaricati In
nessuna ma niera. Per anentarsi, io cons i·
gliabile rivo lgersi a enti universitari el o as~
sodazioni stud entesche: gli a nnu nci che
tappezzano facoltà e aule studio sono più
visibili e più pratici, ma spianano (quasi)
sempre la strada a contratti irregolari.
LE (n50 ORE», FINO A ].500 EURO PER Gli
STUD<NTI
Sulla carta, si definiscono ~atti "ità a tempo
parziale". Allosportello e nella vita del fuorisede restano le 150 ore: collaborazio ni (re.
tri buite!) con l'unlversltà, dai tu rni in biblioteca allq sorveglianza delle aule comp uter.
Possono fare domanda gli.studenti con buona media e determinale condi zio ni di red di·
IO. DisdpUnate dall'articolo 11 d el decreto
legislativo68/zou, le p restazioni vengo no
erogate su graduatoria In base a merito e
fascia di reddito: a parità di offerta formati va, la precedenza va comunq ue ai candidati "in condizio ni maggiormente disagiate".
II monte orario richiesto non può superare
le 200 ore (in ge nere ISO, appunto), per u n
corrispettivo esentasse fino a un massi mo
di3.500 euro.
risparmÒOEfllmlg'ill@', jlsokZ4ore.cOOl
068391
le in Eco no mia a Bologna, Milano o Torino.
11 primo e il più ovvio dei problemi no o può
che essere l'affitto: quanto mi costa vivere
fuori? Residenze unive rsitarie e "collegi di
merito" rappresentano, d a sempre, un
buon compromesso tra prezzi e qualità dei
servizi. Le prime corrispondono soprattu ttoag1i alloggi convenziona ti con gli Enti Reg ionali per il diritto allo Stud io (Bdisu):
ogni regione mette a disposizio ne un cerro
numero di borse di s lUdio, assegnate in base a dete nninate condizioni economiche.
I.D Piemonte, ad esempio, possono concorrereal bando gli studenti con Isee infe riore
a 19.5~ euro. Il vincolo pe rii mantenimenti dei benefit e u na media ponderata dei voti pari alla val utazione "C" nel sistema Internazionale Ects(trau, e 27/30 italiani). I collegi d i merito, da pane loro, offrono s iste--
AFFini E PAGAMENTO,
COSA CAMBlA NEL 2014
no lastrad a per il futuro lavorativo ...
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Quotidiano
Lezioni a distanza
Dalla Finlandia
agli Usa: exploit
dei corsi su Internet
Eleonora Detl~ Ri tta
Studi;}fe,a~';omarsi,appro­
rondire attra.verso il wcb Cscmprcpiù facile. ma seguire un intero percorso di srudi, in particolare universitario, solo in modalila
telematica non è.in Italia una modalità sufficientemente diffusa.
(l nostro Paese i! ancora indietro. in particolare rispl!lto al
nord Europa. sul fronte dei Moocs (Massivc Dnline open eoul'-
se), un acronimo t'he indica i corsi di formaz ione a distanza, ai
quali si accede attraverso int(!I"net. [J loro punto di forza è la racilità con cui tutt~ stude nt i ma anchclavoratori,possonoaccedcrvi. scn:l;l doversi recare fisicamente in aula, potendo usufruire dJ lezioni tc1cmaticheo materiali a tutte le ore dci giorno c utilizzando spesso l'inglese. I Mo-
ocs sono una strad3
g~'glleria.
Ma l'offerta formativa
dci Moocs non si limita ai l'or!>i
univcrsit:lri: solo per far e un
esempio. si contano 66 Mba di
buon li vello. elencati nell'annua·
le classifica dci Financial Times,
dci quali oltre la metà in Europa
(in particolare Regno Uhito.Spa~
gna, Pae!>i Bassi e Svizzera). Non
mancano pCI"Òombre in un sistema formativo che vede un tasso
di abb:J.ndolloa!tissimo, intorno
al9Q%, e sul quale pesa il digita!
device (ne sono esclusi per
esempio tutti coloro che non
hanno la possibilità di un accessoonlinc)_
parti(:olar~
me nte efficace per la formazione continua: i corsi tenuti da professionisti c sviluppati per per~
corsi aziendali hanno un'indiscussa utilità sia perché lo stud ente/lavoratorc ha un interesse Corte, sia perché il guad;JgJ1u
in wl1TlÌJlj di tempo ccosti &particolarmente prezioso.
Oggi nel mondo s i contano
700 Moocs (eranO solo 100 nel
zou), per un totale di 1.200 corsi
proposti da 345univcrsit~. 1 n Eu~
ropa il progetto coinvolge soprJ ttuttO la Finlandia. dove il sistema progettato per essere utilizzato anche da mobile, Rl.'gnu
U nilo, Germ ania, Irlanda c Francia, ollrealJa pitltlaforma sovra~
nazionalcOpcnupEd, U;Jta con il
sostc{"'l10 dell'Unione europea.
Un fenmneno in rapida CSp311sioneche ha visto crescere in J?Oco rncno di u n anno gli srudenti
"a distanza" da 1,5 milioni a z,8mi!ioni (dati a marzo ZOI3): secondo la Babson Survey Research
Croup le iscrizìoni ai corsi on.line sono aumentati delz9% tra il
2010 eil 2013 p erarnvare a unto-
Il masterdel Politecnico
Anche in lIalia non mancano
proposte di master pensati
esdusivamenteper la
formazione adislanza. Neè un
esempio il Flex [ mba del Mip
(www.mip.polimi.iltnexemba),
la Business Schooldel
Politecnico di Milano: un corso
executive Mba, che permette di
ottenere il diploma come i
masler tradizionali, che si
svolge unicamente attraverso il
webeche si può plasmare sulle
esigenze di ogni singolo
studente.
Acomindare dagli orari delle
lezioni : grazie alle tecnologie
digitali èstato creato un
formato che permette da dove e
quando seguire i corsi (con una
sorta di sistema on demand)e
come usufruire dei contenuti
digitali messi a disposizione
dal Mip.
068391
c
tale di oltre 6,7 milioni Un dato
significativo, soprattutto a fron te dci calo di iscritti nelle università tradizionali. La maggior par-tedei corsisono nell'arca uman i~
stica. seguiti da informatica e io-
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Particelle elementari
Commissario politico
all'università
coSi, COOle ha scritto Dino Messina sul Corri~re riprendendo una rtvelazione di Libero, la studiosa Si-
E
monetta Bartollni, autrice di eccellenti studi stilla
cultura e la letteratura italiana del N~ento e in particolare di Giovanni Guareschi, non ha passato l'abili-
tazione nazionale perché secondo un commissario (politico?)
Mario Sechi, la cui fama scientifica ha raggiunto gli angoli più
remoti del mondo,da candidata presenta un profilo marcatamente militante»_ «Militante» è solo un velo di ipocrisia. D
romm.lssarto (politico) intendeva «di destra». Fosse stato militante del fronte opposto, i parametri (compiacenti) sarebbero
stati ben diversi.
Peccato che l1Jnlversità funzioni ancora cosi, come la sacca
conservatrice di una cultura arroccata nelle trincee del passato. Peccato che il potere dei commissari per l'abilitazione su
base nazionale sia aumentato a dismisura con una riforma,
quella Gelmini, concepita per stroncare le cornate baronali,
ma attuata come strumento di pressione politica fortissima.
P&'cato che una studiosa come la BartoUni, di cui si conoscono
e 51apprezzano I lavori su Atdengo Soffici e Giovannino Guarescru , tra gli altri, non venga giudicata per le sue credenziali
scientifiche, per la sua statura accademlca, ma sulla base di un
pregiudlzio politico, come se l'Università dovesse essere culturalmente monocolore, mooocoroe, conforme, uniforme, grigia, senza ombra di diversità e di pluralismo. Peccato, pefChé a
parti rovesciate si sarebbe gridato, giustamente, al maccartismo. Mentre invece l'odioso
matcartismo applicato ai nemici
culturali della destra viene conmaccartismo siderato
oonnale e non censuraalla rovescia
bile. Peccato che la liquidazione
di un'eccellente studiosa venga
colpisce
affidata non a un empireo di spiuna studiosa
riti magro di cui è unanimemente riconosciuta l'autom'Olezz.a e
di destra
l'erudizione, ma a una mediocre
commissione formata da doceoti che onestamente non possono vantare un curriculum di
pubblicazioni così superiore a quello di un candidato bocciato. Peccato, questo sprofondare nel gorghi del passato in un
luogo che dovrebbe essere brillante negli studi e nella ricerca.
Non resta che.rammaricarsi perché invece l'Università italiana, un'istituzione pubblica, un «bene comune» di cui la collettività dovrebbe andare fiera, 51 rivela un'istituzione vischiosa
in cui le guerre ideologiche del passato banno la meglio sulla
valutazione scientifica dei lavori fatti. C'è qualcosa di male se
uo'«abilllatb abbia un suo impegno «ID.ililante» e di impegno civile in uno schieramento di\1~rso da quello prediletto dai
comm1ssad (politici?) chiamati a esprimere un parere culturale e non politico? C'è qualcosa di indecente nel fatto che Simonetta Bartolini ditiga e collabori a riviste «tnillianti». Fortemente connotate a destra? E che si direbbe se a una studiosa
mlllltante» di sinistra 51 dovesse interdire la carriera ~rsl­
taria per il pregiudizio ideologico di una commissione? Nell1talla del2Ol4: sembrava impossibile .
n
_-
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.
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PER SUPERARE L'ABIIlTAZIONE UNIVERSITARIA
VIETATO STUDIARE GU AlJroRi DI DESTRA
- A . Quanto ('onta il fattore ideologi~
co nella valutazione del curriculwn di un professore universitario? La
risposta dOVTebbe essere «zero», altrimenti si ritornerebbe all'incubo degli anni Settanta, quando in alcuni alenei e in
alcune materie difficilmente riuscivi ad
andare in cattedra se non professavi la fede nel
~etodo
ffiamsta». npregiudlzio
ideologico nei concorsi universitari in realtà oon è scomparso né è valsa ad eliminarlo la rilorma Gelmini che ha istituito
liste nazionali di abilitazioni.
Le cronache dei concorsi recenti parlano di candidali bocciati insoddisfatti, r0-
Dino Messina
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sa del tutto normale. Ma anche di scandalotrJ icoUeghi a leggere certe motivazioni
negative. A Simonetta Bartolini, biografa
di Ardengo Soffic~ come rilevava lerì Renato Besana su «.Libero». è capitato di essere bocciata al concorso di abilitazione a
professore associato perché, come si legge nella valutazione di uno dei commissari, Mario Sechi, omonimo del giornalista,
«'presenta un profilO marc:'dtamente militante», essendosi occupata di «autori rivendicati dalla destra politica come fondativi di una tradizione alternativa a quella '\incente" ed egemonicamente cano-
nizzata: da Soffici a Bama Occhini, di cui
ha pubblicato il carteggio, a Papini e Guareschi ...». Insomma, va bene tutto, ma
guai a occuparsi di autori di destra.
Un po' lo stesso criterio con cui è stata
negata l'abilitazione a professore ordina·
rio a uno studioso più noto, come A1esIl'aDdro camp~ autore di saggi su Niccolò
Machiavelll e Cari Schm.itt, Giovanni Gentile e Gianfranco Miglio. Commentando i
diciotto titoli presentati per ottenere l'abilitazione da ordinario in stona delle dottrine politiche, l'esaminatore Angelo
d'Orsi ha commentato: «Buona parte di
tali lavori affronta il fascismo e i movimenti politici reazionari. SUscita perplessltà il carattere fortemente ideologico di
tanta parte della sua produzione...». Un
giudizio duro per uno storico affermato,
non condiviso dalla comunità accademica. Tanto che un'autorità della sinistra come Il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky ha invitij{o campi nel comitato scientifico di Biennale democrazia che si svolge a Torino. I casi d j valutazione
ideologica sono diversi e sembra gjano già
partiti molti ricorsi.
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IL~MA.TTINO
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Foglio
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Spending review, un miliardo di rispanni dalle società partecipate
La sforbiciata
Sono 7.340: tra ministeri, enti
locali, università e previdenza
producono 2 2 miliardi di perdite
j
Michele Di Branco
ROMA. Quella definita da Carlo Cottarelli una ({situazione anomala nel
GOntesto internazionale)" il governo
promette di l1OJ:malizzarla e ntro fine
primavera. I fari d i mister spending
review sono stati puntati sulle 7.340
società di cui risultano azionisti a vario titolo ministeri, enti locali, enti
p u bblici di previdenza e università.
Un labirintodì30 mila l egami a partecip~one diretta e indiretta che Cùsta allo Stato una perdita d'esercizio
di 2,2 miliardi. Al premier Matteo
Henzil'uomo incaricato di realizzare
una ricognizione sulla pesa pubblica italiana h,asuggerito di intervenire
energicamente con tagli, accorpamenti e soppressioni. Ma anche con
un aumento delle tariffe da parte delle utilities che funzionano. il dossier
e a Palazzo Chigi e il tero po delle scelte è prossimo. Bisognerà decidere dove e come intervenire e sarà la politica a doverlo fare: i tecnici h anno ormaigiàindìcato la strada. Prefigurando, per il 2014, risparmi compresi tra
800 milioni e l miliardo eli euro. È
questa la cifra della quale sì parla al
ministero del Teso ro dove la dieta cui
verrà sottoposta la galassia delle so-
cietà partecipate dallo Stato è consideratailsecondocapitolo, per importanza, dell'operazione spending review. Al primo ci sono i risparmi per
l'acquisto di beni e servizi (partita afIìdata alla Consip) e tra le altre voci di
maggior spicco ci sono i 500 milioni
che dovrebbero derivare dai tagli alle
retribuzioni dei dirigenti della Pa.
In VIa XX Settembre indicano in 4
miliardi la dote complessiva dei risparmi raggiungibili per quest'anno.
Sotto questa cifra, si fa notare, le coperture per i tagli alle tasse promessi
da Renzi sarebbero a rischio. Dunque bisogna fare presto. La road map
prevede che gli interventi verranno
indicati nel Def che sarà presentato
al Parlamento a inizio aprile. Ed entro giugno l'operazione entrerà nel vivo con i decreti attuativi. Nel mirino
finiranno soprattutto le aziende in
perdita, quelle giudicate inutili e le società le cui funzioni si sovrappongono a quelle di altre. C'è solo l'imbarazzo della scelta. I dati mostrano che oltre la metà degli organismi non sembra svolgere attività di interesse generale, pur assorbendo il50% degli oneri sostenuti per le partecipate: circa
Il miliardi di euro. «In generale - osserva Confindustria in una recente indagine - considerando anche gli organismi che producono servizi di interesse generale, oltre un terzo delle
partecipate ha registrato perdite nel
20l2j e ciò h a comportato per la Pa
un onere stimabile in circa 4 miliardi.
n 7% degli organismi partecipati ha
registrato perdite consecutive negli
ultimi tre anni».
N el concreto, si parla di mettere a
dieta l'Aci, che ha partecipazioni in
16 società. E infatti l'azienda ha già
annunciato di volersi disfare di tre
quote. E attirano attenzione i casi di
So gin, Sose, Enave Invitalia. Tuttavia
i veri risparmi, si fa notare dal ministero del Tesoro, si potranno realizzare
solo bonificando le società a partecipazione locale già censurate dalla
Corte dei conti. Secondo i magistrati
contabili, infatti, «la costituzione in
società da parte degli enti locali è
spesso utilizzata quale strumento
per forzare le regole della concorrenza e per eludere i vincoli di finanza
pubblica». Sotto accusa, da parte dei
togati, i 24 mila membri dei Cda delle
aziende municipalizzate. Per pagarli
vengono sborsati in media 62 mila euro l'anno a testa. «Le partecipate sono il vero cancro degli enti locali questo il duro affondo della Corte dei
conti - e si tratta di un passato di cui
non ci si riesce a liberare, con incarichi e consulenze dai compensi fuori
mercato che non hanno prodotto
niente». Unadurarequisitoria. Comprensibile alla luce del fatto che solo
il 50% delle aziende, sulla base dei bilanci del20l2, ha chiuso in attivo distribuendo utili. Ancora Confindustria indica in Lazio (9,5 miliardi di
euro), Lombardia (5,5) e Veneto (l,l)
le regioni dove gli oneri pesano di più
sulle spalle dei contribuenti. Mentre
è quello dei trasporti il settore delle
perdite record. Ma bisogna considerare che la sola Atac pesa per il 28,6
per cento del totale del passivo nazionale.
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I risparmi
Secondo
Cottarelli
nel 2014
bisognerà
recuperare
almeno
1 miliardo
iiiAilii!
Il supercommissario Garlo
Cotlarelli al lavoro suitagli alla spesa
I
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068391
La dieta
Toccherà
l'Aci, che ha
già deciso
di disfarsi
di tre quote
Enav, Sogin
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nReSfOd<!ICarlino LA NAZIONE
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Foglio
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1/2
«Atenei, crollo di iscritti ai test»
Studenti furiosi: no alle prove in aprile
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QN
IL GIORNO
Gli universitari: candidati giù del 20%. Ricorso contro il decreto
Donatella Barbetta
_ ROMA
ANTICIPARE i test d'ingresso per
le facoltà a numero chiuso da settembre ad aprue potrebbe essere
stata un'idea-flop. Almeno coslla
-pensano gli studenti che ~fodera­
no i numeri dei candidati che si
sono iscritti alle prove di Medicina: 15mila.in menù rispetto all'anno precedente, Gli studenti sono
scesi da 84mila a 69mila per 9mi-
BOCCI TO a: ANTICIPO
«Impossibile preparsj bene
quando c'è anche !a Maturità
Il ministero bara sui dati»
a peggiorarlo ulteriormente anticipando i test ad aprile e, quindi,
compromettendo ill'ercorso formativo di migliaia di studenti medi».
E ANCORA: «Se lo scopo del ministero, era ridurre la domanda per
i corsi a numero chiuso ci è riuscito danneggiando, ancora una,volta, migliaia di studenti che, trovandosi all'ultimo anno di scuole
superiori, sono costretti a sceglie~
re se preparare il test,o concen~­
si sulla conclusione del propno
percorso». C'è poi polemica sui dati. Per Scuccimarr;l «è assurdo
che il ministero nella sua nota provi a nascondere il dato reale: gli
unici numeri citati sullo scorso
anno sono relativi agli studenti
che hanno provato realmente i
teSt di medicina (69.073) e non
quelli iscritti (~4.l65), gli unie!
comparabili con il dato degli
iscritti 2014;>. Udu e Rete annunciano ricorso contro il decreto,
chiedendone la sospensione anche al tribunale amministrativo.
068391
la posti a disposizione. Carrellata
sulle altre facoltà: per Architettura 13mila iscritti éontro i 19mila
dello scorso anno e per Veterina,ria 8mila contro lOmila. I ragazzi
ritengono che prepararsi ai test e
conteInporaneamente per la ~a-
tunta sia un Impegno ecCesSIVO.
Gli esami sono in programma tra
1'8 e ilIO aprile e le facoltà interessate sono Medicina, Odontoiatria~ Veterinaria, .Architettura e
Professioni sanitarie triennali tra cui infermieristka, ostetricia e
fisioterapia -,:-anche se per queste
ultime le prove continueranno a
svolgersi a settembre. ,
«SONO finalmente sotto gli occhi
di tutti - sostiene Gianluca Scuccimarra, còordinatore dell!.U nione degli universitari - i primi.effetticoncreti 'della scelta dell'ex
ministro Carrozza di anticipare i
test ad aprile. Una diminuzione
in un solo anno di oltre il 200!o è
l'effetto diretto di aver imposto
agli studenti di fatto una scelta tra
il percorso universitario nei corsi
a numero chiuso e la conclusione
dell'ultimo e fondamentale anno
di scuola».
Incalza Daniele Lanni, portavoce
della Rete degli studenti: «Anziché ridiscutere e superare il sistema, si è. riusciti anche queSt'anno
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Universita'
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IL GIORNO
Data
Pagina
RAesfoò.a Carlino LA NAZIONE
Il
Foglio
15-03-2014
15
2/2
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Quotidiano
QN
I NUMERI
2{1()()(}
PERSONE
La foRa, tra candidati,
genitòri e fidanzati, che
ferl ha invaso i padiglioni
detla fiera di Roma
per i test di Medicina
• Odontoiatria delta
cattolica. Posti: 295
•
31
MARZO
' Data della prova scritta
di am~i55ione al primo
,anno di Medicina e
OIirurgia deU'università
campus bio-medico di
Roma. I posti disponibili
sono 120
IMPEGNO
Gli studenti che
nei glomi scorsi
hanno
affrontato i test '
di Medicina
al San Raffaele
di Milano
068391
(Nowp=)
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Pag. 40
Data
IL~MA.TTINO
Pagina
Il
Foglio
15-03-2014
42
1
Veterinaria, passione e frustrazione dei giovani ricercatori
n dipartimento
Nell'ex convento del Seicento
fra sale operatori per animali
la lotta quotidiana per studiare
Gennaro Di Biase
Passione. Di questa pasta è fatta
1'aria che sirespiranellafacoltadi Veterinaria/ geograficamente IDca trata nel panorama tra Capodimonte e
via Foua. L' ex convento dei francescani osservanti del 1581. Ma alla
passione va aggiunta l'aria, più malincoruca e più malinconicamen te
italiana, dei finanziamenti scarsi e
della necessità di fare i bagagli e andarsene all'estero, se si vuole fare
dawero carriera. Eva aggiwltal'aria
di un sud bistrattato, «dato che molti prodotti alimentari di origine animalè di Bre.sciasonoinquinati e nesuno si lamenta, mentre attorno alla
moz.zarella succede sempre caos>),
dice Luigi Zicarelli, il preside di veterinaria. Per la serie: in Italia non c' è
solo la Terra dei Fuochi.
Cominciamo dai fondirisicatissi-
rrù: «A NewYork, dove lavora unnostra ricercatore - dice Giuseppe 10vane, professore di malattie infettive ed esperto di brucellosi - dispongono di 50 rrùlioni di finanziamento
per studiare l'influenza. Qui dobbiamo sudare per ottenere 50mila euro
per poter lavorare». Il ricercatore in
questione, che sta di fianco e ascolta
la conversazione, si chiama Geppy
Pisanelli. Racconta che anche sua
moglie, ricercatrice pure lei, è andata negli Usa. «Li prepariamo bene riprende Iovane sconfortato - abbiama ricevuto il prestigioso Certificate
of approvaI dell'European association for veterinary education, che
non tutti ottengono. Però, purtroppo, se i nostri allievi vogliono andare
avanti nella ricerca li perdiamo. Succede spesso cosÌ». Siamo, purtroppo, alle solite.
Eppure, il venticello di passione
è tangibile, se si fa un giro tra i portici
della facoltà, con i suoi 250 iscritti
all' anno (divisi tra Veterinaria e Zootecnia). Laboratori con ricercatori
indaffarati. Ambulatori per gatti e cani. In attesa per la visita, assieme alla sua padrona, c'è il cane «Batman». Napoli va salvata come
Gotham.
N ella sala operatoria stanno operando un cavallo. La stalla, poco più
in là, ospita Dea, una cavalla operata al dito mignolo della zampa posteriore sirùstra (già, i cavalli non n ascono con lo zoccolo). La fiammella di
Diana D'Alessio, studentessa con camice blu, non è affatto spenta. «Servono passione e impegno. C' è anche lavoro sul campo, qui. Faccio
un internato in chirurgia e posso seguire visite e anestesie con l'aiuto di
professori». Sorride. Fa durare il sogno.
n tour della facoltà, iniziato dalle
«cancellate installate per proteggere la struttura dai vandali che andavano a rubare rame dalla vicina casa
dello studente devastata», si conelude nello studio di Iovane.
Il preside, Luigi Zicarelli, ci spiega la storia di Napoli ricondotta sotto la lente della sua facoltà. I noti tira
e molla da un regnante all'altro. «I
prirrù corsi partirono nel 1797 per veterinari militari».
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Quotidiano
© RIPR ODUZ ION E RI SERVATA
Bistrattati
Lo sfogo
del docente:
«Li formiano
molto bene
e loro devono
scappare
all'estero»
11. ,.....-0,,"_ _
~=
068391
Operato Un cavallo curato nell'ex
convento-facottà (Newfotosud)
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Universita'
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COBBIEBE DELLA SEBA
Pagina
Il
Foglio
15-03-2014
29
1
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Quotidiano
Il decreto Dopo la bocciatura della Consulta
Droghe, tomaIa differenza
traleggere epesanti
Ripristinati gli elenchi
ROMA - La sentenza della
Corte costituzionale, il12 febbraio, aveva cancellato l'intero
pacchetto sulle droghe stabilito
dalla legge F'ini-Giovanardi del
200,5. Via l'equi~onetra pesanti e leggere. Via anche tutta: la
parte che riguardava azioni am·
particolare era urgentissimo
reintrodurre le tabeUe che vengono aggiornate periodicaroente. Dal 2005 ad oggi sono state
inserite circa 400 nuove droghe
sintetiche. Lorenzin insiste:
«Sulla parte penale ci sarà un
approfondimento a livello inministrative, ad esempio le mo- tenninisteriale e parlamentare
dalità di vendita da
per quel che riguarparte dei farmacisti La vicenda
dalaconfigurarione
di modina per uso
dei reati. Questo Don
terapeutico e della
si può fare sull'onda
prescrizione medidell'emergenza».
ca. Saltate le due ta·
Smentito seccamenbelle con l'elenco
te un presunto scontro all'interno del
degli stupefacenti,
Consiglio dei minicirca 500 sostanze.
stri, in particolare
Ha ripristinato la Corte
costituzionale ha
queste norme il decol responsabile delcreto approvato ieri bocdatcill12
la Giustizia, Andrea
febbraio la legge
dal governo su proOrlando. Per il titoFlnl-Giovanardi
posta del ministro
lare del11struzione,
stefania Giannini «i1
della Salute, Beatrice sulle drogl)e
Lorenzin che però Lec.rearitorno delle tabelle
Con lo stop circa
ha chiarito subito:
è molto importan«Resta intatta la di· .500 nuove droghe,
te». Però il timore
cadendo la tabella
che si volessero ristinzione tra droghe
minìsterlale. erano
pesanti e leggere.
chiamare i pìincipi
Siamo intervenuti diventate «legali»
della Fini-Giovanarsugli aspetti amm.idi (spacciatori di
<.......
Il Consiglio dei
cannabis equiparati
nistrativi e non peministri ha deciso di
nali sui quali ci sarà
a quelli di coca e eroripristinare le
un'ulteriore rin"esina) ha rinfocolato le
polemiche. «Serve
sion€!». La decisione tabelle (on un atto
un intervento legidella Consulta aveva d'urgenza
creato un vuoto leslativo che distingua
gislativo: in teoria,
in modo netto leggeda febbraio a quando il decreto re e pesanti», insiste Patrizio
verrà pubblicato in G~tta Uf- Gonnella, presidente dell'assofidale, chi avesse spacciato una ciazione Antigone. La comunità
pasticca non avrebbe commesso di San patrignano giudica «irrereato. «Una situazione molto sponsabile ridurre consideregrave e potenzialmente perico- volmente le pene per gli spaclosa», commentano i tecnici ciatori di cannabis, seria minacdella Salute che hanno lavorato cia per igiovani».
tutta la notte per preparare il teMargherita De Bac
sto del ripristino, 30 pagine. In
u-
068391
._............
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Maria Chiara Carrozza
Pag. 42
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Pagina
COSSIESE DEL lUZZOtllOBNO
Il
Foglio
17-03-2014
2/3
1
lo studio della Basilicata In sette anni le Università del Sud riceveranno 100 milioni annui di finanziamento in meno che corrisponderebben
) alle risorse necessarie per garantire il diritto allo studio di circa 30 mila ragazzi
Con il taglio dei fondi anche gli
non potranno più trattenere gli studenti
di Almalaurea sul l.l<iS() di disol'l'llptl~.iI'I1I' degli Ilnh l'l'silari. La ril'cl'm ha
pl' so in t'Onsicterazilllle \'l'nli "tend t:
quelli dci Sud (Sn l('J'I)o, 'al,ulia, Bari.
. 'upoli (' Rl'ggio l'a l(Juria ) r-:i Il'm rmll
luui iII J'()ndo.()JJ~I, clw",'11Jìca. ' "Ilimo jJu
slll per R(lggLO l altlhm\ ('(m tU1 laSSI)
di disotl'upnzio.11t1p~ll'i al 21:1,111']' n'nlo.
prl'C ·dtlta da :'\apolt Il ('on Il :W.'l· IWI'
cenlo, da 1100]'i l'1m illK,!l p 'l' l'l'nto, da
l'alaniac(ln il L',II)I'I' n'nt Ol' da Salt'l'D!) clln il 1 ',5 per n'nill. Dispal'il;) :111thl' 1~('Lr('I'~'I!·ilW'l.ioni ('OI1UI1,1dil'!'t'J'(.'u ,J~ di lJlI"~1 200 ('tllY SUlLjl husta paga
eh 1I~ hllll'~fll(! del :'\lIl'd n. ')Wllo ;\ lino
del Sud . lI! SI,'( ('l1Ia 'Iw sl'mhl'a :l.n(\;l
n sclie lumi Il' Lnivcrsilà dl'l Sud
rict\ eranno HlO mili()ni aJllmi di Iìnall7,iamen lo in III 'no dw t:or,ri sj)on!lC'..I't'hbt'1'O ai fondi I1N'('ss;u'i pet·
gal'aJl(jl'(1il dil'illo allo sludio di :~() mila ra y;az:d. I~: il quadro traccia lo
dfùl'l-ni\'l'r~ità della Basilicata l'hl' ha
C,ùc(,lato Q1l1U1to k' rllu'l.ioni dl'i fimU1 zianwnl i !-ltalali lnnuiranno sull'andal11ento t!('!!:1i slessì ,\t!'lIci. Secondo il
mppol'lo, il !i()J)c!I} di filllllll.iatncnio
dl'lle t'Jtiy(II'sil à stal ali si sLa lit!u('ent!o
rUlilO doplI ~lIlno, pass,U1t!I) (la i :-.2 miliarcli di l'Uro dl'l 200H ai (i,;) miliardi di
(IUI's l'; UlnO, In t'(lmptllso d: I" l'll/iid t'c ti dlll' y~'I()('i l ;) ma rl1l' , ,s('rllllll o
d '11,1 <' quola pl'l'miak»: lIna per 'l'n - quanlo prcclsa to da .\nrllt'(\l am 1l11' IIl,
tualc di soldi in più eh l' vil'nt' assegna- l'hl: Il: ( ' I~iv~'rNilù .ml'ric~ionali siano o~'
la agli aLcnci consi(\erali più virluosi. m,Il I olnl'lll\o elJ un 111'1) al hl'l'~a.!!;ho
la c!1(' rena li'l.Z~ pi.'SéU1ICJl1enll' il Ì\,ll'~, - P;1:IW~'~,I~~Ya l.~) l' t'~I~II\(l: ~lI1a H~)I'I:I ~h ~:!
'106ri Ol'no, come t' lilalo fallo nolat'(' dai P,IO l~pl,dl.(}J J(I, I,JlI.,lllll: I J1l~h d.llid ( ~\
l'l'llori (Id Sud. P('r('h(' qtlella quola !il. 11 liSI hlo ~tl.() t l(UlII1.dl u~". 1ll0i t.L
l'il'lle calcolala in l n,~ 'aJll' rapa('ilù de- Imln l~l'r ~lshss la clL'Ul' L~D1\ L'l'SIt a tnCI'l
~li nleItl'Ì <li It'lll'l'(' i conii in l't'goln l' di dlOllah. ))1 qlll~l (' flllhbhtlll', PL'J' I~) Illl'
("ontent'n'll' spese. Senza l)l'rÌl l'onsidl' - no», :'v!al/llill e_la l'()n1'('gll(,~1Z~ eh ql,ll'
l"lfe le sitll'lzÌon i in CIIi sì 11'O VtUlo ',rli SUI /'IUllinll:J. rul!l/lr)Il( ' 111'1 fIllHll'l,I:\ ,
." ~ '
,
~ , iondalore dI Almalélllat e~1,t'~ (!~'~ S,ud d ,O\' (' le tassI'. s()~( ~ (1m rea, «non rivela che gli
bH~!;( . Ill'p Il o ,~J ;"cml. ~tl(~u!:llld(J Atenei del Sud siano i
qllll1th Il' ~'nl ralt·.. " /'~IIIIf(' cl aZIO!le sul peggiori ma è il sistema
~l' ~'pe,~e n~I~II ~, (b<;,Cru~ll1l~1J l~: nd, M~'l. imp~'eJ1(ÙIOri(ùe del Mez~,~)gl(JJ.nn IIS))( Il,0 ,ti ,'ir Um IH!~(: . l lld zogiotno che non fllnziosltllaZl~lIle ch,c' (' s~al~ ~1l'lllll.'(,I'l~a , :I.n na e falica ad assorbire i
l'h.C' <fUI 1'1'I)tlll: ]1U~hCS,I:.lI~ '~Ill DI S(,I~l- lameati». Al .\"ord il 3
S ' l~) d~'1 I Oh~('~'I~I CCl t.h. Han , _\nloJ)I(~ per cenlo dei laureaI i si
l 1'I~t1uo, e~l'!J L I~" ~'rsl t ~l .\lclo tl l<,II'~) cll sposla all'estero, il 18 per
Ban, i\laul'llIo RICCI cicli AlcJll'o III l'og- _, I di' Il' d -l S d '
gia e Vi!W('IlZ0 Zara clell'L'IlÌl'(lrsilà del cen (l q~le I e ,u lllSalenlo. ({J\. Foggia
haspi 'galo Rit- O!\'ecelelf~llgra ~l Nlotrd.
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lIes "a llg'a I)UO me ere
l'I - La lUedta I t:r Il' la:-;sl' è eli , m-ll't1 .' ,,' , _,
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ro e il H'dcl_ ilo medio 1)I'OcaJJile è elì H la) IIScJ1l0'll~1 dlclllllMla delle
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IlIVerSl a c
ezzod '
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mila eum, IO J,Ol1lbél)'cl!a la mulw ddJc.
lasst' c di 1..1,54. euro con un l'cclclilo glOrno, e ~ propr~o per
l'eUon
procapil(' di a- mlla euro. 1>('r qut'slo queslo che I.
. slan.c
•
a!cwli alcllci cl 'I ~ord non s[orano con no facendo Il. pOSSIbIle per. cJ?ledere al
It. f,V se cii assunzione: hanno un Liq:l- governo un II?Cremento cLi ns~).rse. !n
lo eli tassazione (' quindi di l'nlnl.la questo scenano ~~l1I10 gIOco pm facIle
maggiorl' ». l ['eli ori (] (I I Sud hanno anche le lI~Verslta pn~al e, dalla Lwss
chil'SUI tm illl'lln lrO nlla num"a mini a~la BOCCOlU, che pro!?no Ul qu.esLo pe~
siri! Slefania Giallnini pl'oprÌ() per po- nodo stanno organizzando Ulcont~'1
Il.t l'hi('<:!('I'l' un,t l'l'd, ionl' delle proC(" per presentare la .loro offerta format~­
duk di assl'gnu7.illl1e dl'i fondi. Sulla va. La.scorsasettlmané~ a Ban (segwqUl'sl ione l' intervenula anche l'a:-;sl's l'anno Ul~ontn anche a Salerno e Caser-.
"
la) la Lmss ha promosso tU1 momento
sora l'q~IOoak .\Jba Sasso. «S('mhl'<l li nf t
-I f "I"
l li
, ") ' r ' l' " l' ' . , '(CO ron u con e -éUmg le ne
l'CO
m r~ll. 1.,,1, ug.! t~~h sluc t:nl ~ ., :-;I.' IIlU - scienlifico Fermi eli Bari. «L'obieltivo
I1ll',n ~'.e ll ~ .~I,\:~ rsll a d,l~lltl. B~II;~h,télla (~() _ spiega Roberto CostéUltini, dirigen,,('s~( l0. C!>.~ ~ l l.' confcJnhl(l, I .~(! Illlln le Orienlamento c Bl'llnd A tral'eness
studt'ntl d'l f; ud d(n l'anno em l ~rarè della Luiss - è facilitar(l il diéùogo c lo
~~PPlU:I O ~ :'\()r,~l. ~'(~n, ~m ~-OI~NL'~l'I~I.t sl.'ambio tra docen li c gl'l1il ori, cercan~\ ~~\l1 ~lJ~l.'n~ (,)(~(; l (hp~II~~1l nll U,I~\ et~l _ do di fare capire ,Ille famiglie quanlo
lall: { Il al~1 ~ (\'II(I.P:~I~~t,l:pa~1It ~ q~d sia imporl.éU1te per i loro figli scegliere
Ili I;omull)('dlo nd)" l cu:n ll mtIngme in giusLo percorso cii studi, seguendo
I
le personali aspirazioni inclinazioni ».
:'\ell'ultimo anno in Italia uno studenLe
su 5 ha abbandona to gli st udi o ha
cambialo facoltà: «L'infelicità da s.ludio dovula a scelle falle senza tenere
COnto dei talenti soggettivi si traduce
in un Iasso di abb,mdono degli sludi
universiLéU'i che in Italia è il più allo in
Emopa - conclude CostéUllini - noi
vogliamo meLteTe a disposizione di studenli, genitOli, insegnanli le competenze di esperLi che forniscono le basi Leor.iche e pratiche per un supporto incisivo nelle varie fasi del percorso di scelLa» .
I calcoli
dell'Università lucanll
l'Università della
Basilicata ha calcolato
quanto le riduzioni dei
finanziamenti statali
influiranno
sull'andamento degli
stessi Atenei, Secondo
il rapporto, il Fondo di
finanziamento delle
Università statali si sta
riducendo anno dopo
anno, passando dai 7,2
miliardi di euro del
2008 aì 6,5 miliardi di
quest'anno. In sette
anni le Università del
Sud riceveranno 100
milioni annui di
finanziamento in meno,
068391
DI SAMANTHA DELL'EDERA
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Settimanale
Pag. 43
Data
Pagina
CORRIEREfpMBRIA
Il
Foglio
15-03-2014
4
1
Scienza e medicina sono concordi' più di un terzo non si svilupperebbero se si ricorresse ad una sana alimentazione
Mangiar bene fa diminuire il rischio di un tmnore
~ ROMA
Da domani, 16marlo al 23 marzo
i teo'ù la 13.1na edizione della Settimana Nazionale per la Prevenzione
Oncologica, uno dei ptiocipali appuntamenti della Lega Ita~ana per
la Lotta contro j Twnori. Istitluto
con decreto del Presidente del Consiglio. 1 vento ha come obiettivo infonnare correttalnente, seJJ ibilizzare e rendere tutti COllMpevoli che la
Prevenzione rappresenta oggi lo
,trumento più efficace per i vince.re j
tLUnori, Focus p rticolare di qLLesta
edizione e il ruolo dell'obesità e de]
sovrappeso infantile ed adolescenziale come fattore tavorellte lo SYiluppo di tumori.
Scienza e medicina sono concordi
neJl'aftennul'e che più di un terzo
dei tumOli non sì svilupperebbe se
accompagna imo ad 1.l'l1çl sana alimentazione, pochee semptici regole
che aiutino a ridurre il rischio di sviluppare la malattia: praticare
un'attività fisica regolare, non fumare, Iidurre il consumo di alcol, alimentarsi con più frutta fresca e verdura. Se tutti adottassimo questi
cOlTetti stili di vita, si raggiungerebbe in tempi brevi una guaribilità
complessiva dal cancro di oltre 1'80
per cento. La lilt promuove dunque
in questa occasione le virtù della
«dieta meditenanea», celebre per le
sue proplietà salutaI;, ed il consumo
soprattutto dell'olio extravergine di
oliva, testimoniaI storico della campagna, noto per le sue qualità protettive nei confronti di vari tipi di tumore. Dal 16 al 23 marzo i volont81i
della Lilt si mobiliteranno per essere
presenti nelle maggiori piazze italiane e offrire la bottiglia di olio extravergine di oliva - in cambio di un
modesto contributo a sostegno del-
www.ecostampa.it
Quotidiano
le attività promosse dalla Lilt (dalla
prevenzione alla J'iabilJtazione da Ila
diagnosi'precoce a1J' a i 'tenza ) - aocompagnata ad un utile opuscolo
ricco di intbnna7.ioni sui COll'etti 01i
di vita, con consigli e appropriate ricette di importanti chef nazionali.
Moltissimi i punti Prevenzione (ambulatoli) Lilt che resterauno aperti
u tutto il territorio nazionale, con
medici, operatori sanitari, specialiti, volontari che saranno a d1sposi~
ziooe di tutti per offrire quei servizi
che, da oltre 90 anni, caratterizzano
la LiLt o Ila lotta ai tlU110li Lacnrnpagna è stata lancil:lta da una conferenza tampa presso PalaZ7..o Chigj
che si è tenuta pres ieduta dal minitro del la Salute, Beattice Loreozin
econ Graziano Dehio, sotto. egretano alla Presidenza del C.onsigli . , St~
fania Gial1llini, ministro dell'Istruzione e Maruizio Martina. tninjstro
delle Politiche Agricole.
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Pag. 44
Data
Pagina
Il
LE 'llSl RJ\ DI: " (;O\'j:I{'I;{)
Emergenza occupazione
Foglio
Il tlop
Nel conlTunto tra ingressi c cessazioni
sonoquasi 200mila i contratti .,pcrsi»
17-03-2014
6
1/2
I
I settori
Solo l'agricolrura registra un saldo
positivo rra cnmlte e uscite
Dove si è perso il lavoro:
al Nord e tra gli «over 44»
www.ecostampa.it
Quotidiano
2013 anno nero delle assunzioni, cresce solo il tempo determinato
PAGINA A( URAO[
Francesca Barbieri
Un'Italia che va ind ietro
nd tempu, dove resiste solo
['agricoltura rncn[te gli altri settori subiscono un flop occupazionale senza precedenti e ad
essere penalizzati non !>Ono 50[o i giovani ma anche gli over 40
con anni di esperienza alle spalle. La sfida del Govcrnodi rilanciare il lavoro si trova di fronle
GlO~ÀNI
Cresce la platea
dei ragazzi fino a 2S anni
che non riesce nemmeno
ad entrare
nel mondo del lavoro
quasi 2,2 milioni del 2009 a meno di 1,8 milioni nel 2012 per
scendere sotto quota 1,6 milioni nel zo13 (- USM> sull'anno precedente), mentre l'unica formula cberimane in crescita è qud la relativa al tempo determinato. Complessivamente, su 100
rapporti di lavoro attivati nel
2013 il 68% è stato a tennine. il
P
come...
Polizza assicurativa
Domant Il cHrionIrio
Dalla Adi «amministratore»
alla Zdi ICzoniuazione
acustica», voce pervoce
lutto quello che c'è da sapere
sul condominio
In vendita
a0,50
euro oltre
alpreuo
del
quotidiano
16% a tempo indeterminato, il
7% in collaborazione e solam ente il 3% di appre ndistato.
«Le misureconte nutencl decreto legge ap pena varato dal
Governo (si veda l'articolo nella pagina a fianco, ndr) - osserva Marco Leonardi, docente di
Economia del lavoro alla Statale di Milano - dovrebbero allargare l'utilizzo del contratto il
tempo determinato e rilaneiare
l'apprendistato, mentre. una
maggiore spinta al tempo illdeterminato potrebbe arrivare
più avanti con l'esercizio della
delega sulla semplificazione
dei contr-.J.tti e l'introduzione di
quelloa tutele crescenti».
Restringendo l'obiettivo sui
~l't1ori, a soffrire di più è l'industria. con un saldo di -ISsmila, c
anche i servizi passano in terreno negativo, lasciando la differenza positiva tra attivazioni e
cessazioni del 2012 pari a ~38mi­
la per l'attuale -'22mila.l n positivo solo l'agricoltura. con duemila nuovi posti di lavoro attivati
«11 quadro chene risulta è quellodi un paese che ritorna al passato - conclude Maurizio Dci
Conte, docente di Diritto dci lavoroalla Bocconi -dove l'industria subisce un colpo pcsallle.
Invertire questa tendenza con
una politica di rila ndo industriale è la sfida cruciale dalla
quale dipende)a pOssibilità di
agganciare la ripresa del ciclo
economico».
[email protected]
068391
un "avversario agguerrito", con
una sfilza d i numeri negativi
che arrivano dal sistema delle
comunicazioni obbligatorie.
Gli ultimi dati lstat avevano
già battezzato il20l3 come un·
nus horribiliS3 causa dci numero diJavoratori sceso a 1l,4 mi lioni (480mila in meno rispetto al 2012 e quasi un miliom' in
meno rispetto al pre-crisi) e i
disoccupati ampiamente oltre
il tetto dci 3 milioni (+-370mila
sul 2012). Tutte cpnseguenze
dci fatto che lo scorso anno si è
registr310 il valore pio basso di
nuovi contratti dal 2009: circa
9,6 milioni, a fronte di 9,8 milioni di ccssaziolÙ, con una perdita Detta di oecupazione scm-
pre più ampia. Si è passati da
un saldo negativo di 1I4mila
rapporti d i lavoro del 2012 a
-176mila ncl2OL3.
Sul territorio, in base al report realizzato dal centro studi
Datalavoro pc.r <di Sole 24
Ore)). emerge che il "contributo" pio ampio al di'faulr nazjonale lo dà il Nord ltalia, con una
perdita di &vnila posti che supera il-64mila dci lOll.
Mentre dalla carta d'identità
dci lavoratori balza all'occhio
la perdita di 24zrnila contratti
pe.r gli over 44, solo in minima
parte legata al raggiungirnento
della pensione. IIC'è una sorta
di staffetta - commenta Luigi
Campiglio, ordinario di Politica economica all'università C,Iltolica - tra i senior e i giovani,
con i primi che fatitano di più a
ritrovare un impiego» . In un periodo in cui si continua a parlare di esplosione della disoccupazione giovanile il dato per gli
under2srisulta, un po' a sorpresa, in territorio positivo. Sono
infatti di più i giovani che hanno avviato u n rapporto di lavo-ro rispetto a quelli che l'hanno
visto cessare, «anche se - precisano i ricercatori di Oatalavoro
- vi cun'a mpia platea, in crescita, di ragazzi che non riescono
;n assoluto ad accedere a un'occupazionc, e dunquenemm cno
aperderla)).
A livello contrattuale, poi,
colpisce la fless ione di attivazioni di rappo rti di lavoro a tempo indeterminato. passati dai
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Lavoro e previdenza
Pag. 45
Quotidiano
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Foglio
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Il
17-03-2014
6
2/2
La fotografia di Datalavoro
--
IL TRENO
LA CAUSA DEllE CESSAZIONI
Attivazioni, cessazioni e saldo di rapporti di lavoro dal 2009 al 2013.
Anno 2013. In migliaia
In migliaia
-
ATTIVAZIONI
2009
-
• CESSAZIONE RICHIESTA
CESSAZIONI
-i
2010
DAL LAVORATORE
2011
2012
Dimissioni
2013
~
Pensionamento
CESSAZIONE Al TERMINE
6.348- - ~
10.100
• CESSAZIONE PROMOSSA
DAL DATORE or LAVORO
9.800
-1-600
"'--H
____
- --1-
1.135
Licenziamen to
104 923-
Altro
108 ~
Cessazione attività
ALTRE CAUSE
-
-
------------------
-
Il CONFRONTO
Attivazioni dei contratti e differenza con le cessazioni. Dati 2013 in migliaia
\ Per dasse d'età
Per ripartizione geografica
i
i Under 25
Nord
&llIl -8.
@
1.374 -
EIIIlI
SUd '
•
-36
@
Da 25 a 34 anni
2730 •
•••
-57
@
o
n -129
Il
Agricoltura
i Tempo indeterminato
1.392 ···_···,,-- '''_._.... _... _-- .".......... , +2 j 1.579
•
l
Tempo determinalo
6.542 .. --- .
Industria in senso stretto
Apprendistato
718 ·· ......·..·.. -.... ,,, ..·__ ......·.. ,, ..··..···_·· , -90 , 242 -
.................."............. +59
@
Costrulioni
557·····..··
Contralti di collaboralione
.. ·65
@
5ervili
6.946 ···......·····.. ····..·.. ···
•
674 ..
....··· -49
@
Altro
·........·..· -22
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577
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-,
068391
Fonte, ela-oc",,=,,=,.=.=,~,.="~I.=_
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@
Industria
-62
Femminile
- 4.849 \ Over 44
. : 2.876 - -
..... "...... _._...., .......... ·446
1.275 ··--·,..,- .......... _--... ,._......,...- --- -155
l oa35a44anni
_ ---'=-___ \ 2633 --~.
Per genere
Maschile
4..765
~
,i Per lipologia contrattuale
+119
Centro
imi
- -,
Per settore di attività
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Lavoro e previdenza
Pag. 46
nSole9j{l mmrn
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Il
Foglio
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1/3
Un mix di interventi con tempi differenziati per rivedere la .legge Fornero
Lavoro, riforma in otto punti
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Quotidiano
Misure immediate solo per apprendisti e contratti a termine
Attuazione in due tempi per le riforme
del lavoro varate la scorsa settimana. Cambiamenti immediati per apprendistato e assunzioni a termine, tempi Itrnghi per sussidi
e nuovi contratti. Mapersuperare UsistemaFornero i Dodi da sciogliere non mancano, a
partire dalle risorse: secondo le prime bozze del Odil'attuazione delle deleghe Mn deve comportare nUllve spese per lo Statll.
Barbieri e Melis • pagina 1
Addio in otto tappe al sistema-Fomero
Cambiamenti immediati per apprendistato e assunzioni a telmÌne, tempi lunghi per sussidi e nuovi contratti
Francesca Barbieri
Valenlina Melis
Si preannunda un lento addio al sistema-Fornero, guardando alle direttrici che si possono ricavare dalle anticipazioni dei
due provvedimenti esaminati
dal Consiglio dei ministri la settimana scorsa. Un pacchetto di Tegole che incidono sul mondo del
lavoro e cambieranno il sistema
tracciato daJ la legge 92/2012 (la riforma «Fomcro»), già ritoccata,
l'estate scorsa, dal DI 76/2013 (il
decreto «GiovanninÌ»)).
ltcmpi di attuazione delle nuove di posizioni, però, sono diversi. Cambiamenti immediat i per
apprendistato e assunzioni a termine, con le novità contenute in
un deCreto legge. Tempi lunghl,
invece, per sussidi universali e
nuovi contratti, che dovranno
aspettare Jlesercizio deUe cinque
deleghe da parte del Governo,
previste da un disegno di legge.
L'Esecutivo è chiamato anche a
riformare il sistema dei servizi
per il lavoro e le politiche attive,
a razionalizzare gli incentivi atie
assunzioru, ad aggiornare le misure di tutela della maternità.
Uo.doppio binario su cui camminerà il Jobs aet di Matteo Renzi, con nodi da sciogliere su entrambi ifrontL
T ra le misure immediate, con
l'entrata in vigore del decreto leg-
ge, le imprese potranno sempre
siglare contratti a tempo determinato senza indicare la causale (i
motivi dell'assunzione «a tempo» ),nellimite di 36 mesi, che è il
tetto massimo di durata dei rapporti a termine. Finora la possibilità di non inserire la causale era
ammessa solo per il primo rapporto di lavoro a termine, della
durata di 12 mesi, compresa una
(sola) eventuale proroga. In base
alle anticipazioni sul decreto legge diffuse dal ministero del Lavoro nei giorni scorsi, la proroga di
un contratto a termine diventerà
possibile fino a un massimo di otto volte nell'ambito dei 36 mesi.
Sull'apprendistato, invece, arrivano nuove misure di semplificazione: il ricorso alla forma scritta vale solo per il contratto e per
il patto di prova e non quindi, come attualmente previsto, anche
per il piano formativo individuale. Si elimina, poi, il vincolo introdotto dalla riforma Fornero, per
cui l'assunzione di nuovi apprendisti è legata a doppio fIlo alla
conferma in servizio , alla fme del
periodo formativo, di almenO' il
30% di quelli già impiegati. Per il
datore di lavoro, inoltre, è eliminato l'obbligo di integrare la for-
Una novità, quest'ultima, che
potrebbe create problemi con
l'Unione europea, che potrebbe
"escludere" dagli aiuti di Stato i
cospicui sgravi contributivi di
cui gode l'apprendistato.
Quello che doveva essere il
piatto forte del Jobs act, invece,
[misce nel Ddl delega. Il contratto di inserimento a tutele crescenti potrà essere introdotto
dal Governo nell'ambito del riordino delle attuali forme contrattuali (una trentina circa).
Sempre nel disegno di legge
delega, c'è il progetto di introdurre un sistema di ammortizzatori universali, che prevede, in
caso di disoccupazione involontaria, tutele uniformi e legate alla storia contributiva dei lavoratori, includendo anche i collaboratori. Questo sistema andrà a inserirsi sulla riforma degli ammortizzatori sociali introdotta
dal Governo Monti (legge
92/2012), peraltro non ancora
completata. Per quest'anno, infatti, resta aperto l"'affaire" Cig
in deroga. Il budget per il 2014 è
di 1,7 miliardi, quasi un miliardo
in meno rispetto alla spesa
dell'anno scorso. Le Regioni
chiedono uno stanziamento più
elevato per coprire le richieste
mazione di tipo professionaliz- dell'intero anno e lo stesso minizante e di mestiere con l'Offerta stro del Lavoro, Giuliano Poletformativa pubblica, che diventa ti, ha sottolineato la necessità di
un elemento discrezionale.
recuperare un miliardo di fondi.
Peraltro, lo schema di Ddl circolato nei giorni scorsi, prevede
che l'attuazione delle deleghe
non comporti nuove spese per
le casse dello Stato: si dovrà agire, cioè, con una «diversa allocazione» delle risorse economiche oggi esistenti.
Per sostenere la genitorialità, il Ddl prevede l'estens ione
alle lavoratrici parasubordinate della indennità di materni tà,
anche in caso di mancato versamento dei contributi da parte
del datore di lavoro, e un credito d'imposta per le lavoratrici,
anche autonome, con figli minorenni, che si trovino al di sotto di una certa soglia di reddito. Per finanziare quest'ultima
misura, lo schema di Ddl prevede l'abolizione della detrazione per il coniuge a carico.
Su alcuni capitoli, le riforme
annunciate dal Governo segnano una vera inversione di marcia,
rispetto a disposizioni appena entrate in vigore. Si prevede dirivedere il regime della sanzioni «valorizzando gli istituti di tipo premiale» e favorendo «la immediata eliminazione degli effetti della
condotta illecita». Dal 22 febbraio, però, è scattato l'aumento del
30% della maxi-sanzione per il lavoro nero, introdotta dal Governo Letta, ed è stata esclusa la rnisura premiale della diffida (per
mettersi in regola).
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Cl RIPRODUZIONE RISHiVATA
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Lavoro e previdenza
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Il
LE :'\IISllU: DEI. GOVER"\O
Giovani
Emergenza occupazione
Formazione semplificata
pcrchi apprende un mestiere
Foglio
17-03-2014
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Il nodo riSOI"St'
Le rifonne in arrivo non devono
comportare costi aggiuntivi
La mappa degli interventi annunciati dal Governo
COME È
COME DIVENTERÀ
formazione pubblica obbtigatvria
Meno vincoli
Nell'apprendistato di mestiere il
training aziendale va integrato con
laforrnazione pubblica. Ilpiano
formativo individuale deve essere
scritto e ['assunzione di nuovi
apprendisti richiede il rispetto di
percentuali di conferma
l a formazione pubblica dtventa
facoltativaesonoaboliti i vincoli
di stabilizza zio ne. Nonèpiù
obbligatoria lafoma scritta per il
piano formativo individuale. la
retribuzione, perla parte riferita
alleorediformazioneè pari a13S%
Causale necessaria
l'uso del contratto a termine
richiede una «causale», a
eccezione del primo rapporto a
tempo determinato, di durala fino
a 12 mesi, proroghe comprese. I
contratti collettivi possono
individuare ipotesi diverse
Causale abolita
Ilcontratto può essere senza
«causale» finoa 36 mesi. Le
proroghe sono ammesse finoa 8
volte (nei 36 mesi), se riferite alla
stessa attività. I contratti a
termine non devono superare il
10%dell'organico
Procedura complesu
i VersoilDurcvirtuale
Ildocumento unico di regolarità
la regolarità contributiva nei
contributiva è richiesto all'lnps, i confrontidell'Inps,detl'Inaile
j deUeCasseedilisaràverificata
all'lnail e alle Casse edili dalle
i daglien!l interessati solo con
aziende che ne hanno bisogno
(per appalti pubblici o allro) ed è ! modalità telematiche. l 'esito
consegnato in forma cartacea agli ! dell'interrogazione avrà valore
sportelli o spedito per posta
: per120giornidaU'acQuisizione
!
; Sistema universale
Emergenza fondi per la Cig
Per i settori non coperti da
! l 'obiettivoèassicurare un
ammortiualori sociali c'è la Cig in j sistema di garanzia universale
deroga, che per quest'anno ha
i per tutti i lavoratori: tra le misure
bisogno di almeno un miliardo di ! ipotiuale la revisione dicriterie
nuove coperture. l a legge 92/2012 ! oneri contributivi ordinari, la
ha introdotto ifondi bilaterali di
i rimodulazionedeU'Aspielasua
solidarietà, mai decollati
i estensione ai collaboratori
i Agenzia unica nazionale
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Quotidiano
DA QUANDO
j Partenza immecfiata
! l e nuove regole
l sull'apprendistato saranno
: operative a partire
j dall'entrala in vigore del
l decreto legge
1 varato mercoledì scorso dal
j Consiglio dei ministri
i Partenza immediata
r l a semplificazione dovrebbe
~ diventare immediatamente
: operativa con l'entrata in vigore
i deldecreto-legge sul lavoro
: varato mercoledì scorso dal
i Consiglio dei ministri. Non
i richiede misure attuative
! Partenza rinviata
i Se~eundecretodiattuazione
! delministerodel Lavoro, da
! emanareentro60 giorni
! dall'entrata invigoredelot
: lavoro, ~vran noesserestabilile
~ anche ipotesi di esclusione dalta
~ nuova procedura
t Partenza rinviata
) UGovernoè delegatoad
i adottare, entro sei mesi, uno o
: più decreti legislativi perii
! riordinodeUe regole sugli
f ammortiuatorisocialiin
~ costanzadirapporto dilavoroein
ì caso di disoccupazione
: Sipulltaarazim1aliuaregli
! incentivi all'assunzione equeUi
l perl'autoimpiego.
Dovrebbe arrivare un'agenzia
; nazionaleperl'impiegoperla
[ gestione integrata delle politiche
: attiveepassive
Partenza rinviata
Il Governo dovrà adottare,
entro sei mesi da ll'entrata in
vigore della legge delega, unoo
più decreti legislativi per
riordinare la normativa sui
servizi per iI lavoro e sulle
politiche attive
Un sislema comple55o
Èstata appena aumentata del
30% la maxi·sallzione peril
lavoro nero (passata dal 22
febbraio da un minimodi l .950
euroa un massimo di 15.600
euro). Ancora molle procedure
sono legate a documenti cartacei
Sanzioni da rivedete
UGovernopunla a rivedere il
regime sanziollalorio, valorizzando
gli istituti premiati, e a promuovere
te comullicazioni telematiche,
anche pergti adempimenti legati
alla costituzioRe, gestione e
cessaziolle del rapporto
Partenza rinviata
la semplificazione delle
procedure e degli adempimenti
sarà.affidata a unoopiù decreti
legislativi da adottare entro sei
mesi dall'entrata in vigore della
legge delega sul lavoro proposta
dal Governo
068391
Quadro frammentato
Gli inte~enti di politica attiva sono
offerti dai centri per l'impiego
provinciali e dalle agenzie private.
Molti e frammentati gli incentivi
all'assunzione: se ne contano ulla
trentina, alcuni dei quali senza
provvedimellti attuativi
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Lavoro e previdenza
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Tante formuledt ingresso
Sonoalmeno271etipologiedi
contratti di lavoro esistenti, tra
rapporti subordinati,
parasubordinati,di lavoro
aUlonomoespeciali{come
associazione in partecipazione o
tirocini)
Contratto a tutele cmcentl
Obiettivo è stilare un testo
organico di disciplina dei
contratti esistenti, con
t'introduzione, anche in via
sperimentale, di nuovefotmule
con tutele crescenti peri
lavoratori coinvolti
Partenza rinviata
Il Governo è delegato ad
adottare, entro sei mesi, unoo
più decreti legislativi perii
riordino e la semplificazione dei
contratti, tenendo conto anche
degli obiettivi fissati dall'Unione
europea
Doppio binario
l 'indennità di maternità spetta alle
lavoratrici dipendenti, stagionali,
agricole. addette ai servizi
domestici. Per le iscritte aUa
gestione separata Inps. il diritto è
subordinato al versamento dei
contributi dal datore di lavoro
L'estensione
Tempi lunghi
le misure a sostegno della
genitoriali!à saranno inserite in
uno o più decreti legislativi da
adottare entro sei mesi dall'entral:a
in vigore della legge delega sul
lavoro proposta dal Consiglio del
ministri
Il Governovorrebbeestendere
['indennità di maternità a tutte le
lavoratrici le parasubordinate ne
avranno diritto anche in caso di
mancato versamento dei contributi
da parte del datore di lavoro. Aiuti
fiscali allelavotatrici madri
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Quotidiano
CA~mRE APERTO
Nuovo restyling
alla legge 92 del 2012
dopo le modifiche introdotte
dal decreto «Giovanninh>
068391
dell'estate scorsa
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Quotidiano
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Foglio
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Formazione continua. In un anno adesioni in aumento del 13%
Il «training»
punta su sicurezza
•
•
e Innovazione
Fondi interprofessionali per 800mila aziende
fortuni e mal~ttie professionali
e di accrescere l'efficienza energetica. Ma la parte più consistente dei finanziamenti che le imprese hanno a disposizione è costituita dal «conto formazione»,
a cui ogni azienda può attingere
nel corso dell'anno, senza scadenze. Nelz0l3, con questo canale sono stati investiti in formazione, elirettamente da parte delle imprese, 221 milioni eli euro. Finanziamenti per altri 33 milioni
di euro, già stanziati, saranno disponibili dopo l'adozione del
nuovo regolamento De che elisciplina gli aiuti compatibili con il
mercato interno (compresi quelb alla formazione), e deelicatialle tematiche strategiche per la ripresa competitiva delle imprese, quali innovazione tecnologica di processo e di prodotto, digitalizzazione dei processi aziendali, e-cornrnerce, internazionalizzazione, reti d'impresa.
Per il training dei manager il
principale player è Fondirigenti
che ha recentemente "invitato"
a presentare piani formativi condivisi diretti a supportare la crescita competitiva e manageriale
delle Pmi e a favorire l'occupazione dei dirigenti involontariamente disoccupati. Per i lavoratori delle cooperative è attivo
Fon.Coop che ha aperto due canali di finanziamento a favore
delle imprese associate. Il conto
formativo dedicato alle grandi
imprese, che utilizzano le risorse versate con modalità semplificata e senza vincoli di scadenza,
a cui possono accedere anche le
Pmi in aggregazione tra loro. E
una serie di avvisi a sportello: attualmente aperto quello dedicato alla riqualificazione delle
competenze dei lavoratori in ammortizzatori sociali. L'avviso ha
una dote di 4 milioni: le risorse
sono in esaurimento ma è stato
deliberato il rifinanziamento.
Per i elipendenti di banche e assicurazioni, invece, il fondo Fba
fmanzia attualmente i piani per
la riqualificazione di lavoratori
over 55, per quella degli assunti
con apprendistato professionalizzante, per corsi professionalizzanti e master.
Nonostante tutte queste iniziative, la partecipazione degli
italiani alla formazione continua resta bassa rispetto al resto
d'Europa. Secondo l'Isfol gli
adulti che ne12o12 hanno partecipato a iniziative di formazione
elo istruzione nelle 4 settimane
precedenti la rilevazione sono
pari al 6,6%, con i valori più bassi al Sud (5,7%). L'lsfol sottolinea poi come le imprese maggiormente capaci di reagire alla
crisi economica sono quelle che
si sono mostrate in grado di legare innovazione e investimenti in
formazione, ma sono poche le
aziende con più di lO addetti (il
5,3%) ad essere molto impegnate sia sul piano dell'innovazione
sia su quello della formazione.
o
R I PRaDU Z[O N ~BJS ERVA rA
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Francesca Bilrbieri
Sicurezza, innovazione, ag~
giMDamen to de.lle competenze. Sono questi i tre filoni prin~
cipali su cui si sviluppano i bandi attualmente aperti dai principal i fondi interprofessionali
per la formazione continua. Organismi che raccolgono l'adesione di dr ca 800mila imprese
(per un totale di 9 milioni eli làvorafoIi). che iscrjvendosi bnnno deciso di dirottare alle casse
del fondo prescelto una parte
del contributo obbligatorio
contro la elisoccupazione involontaria (0,30% della massa salariale lorda).
Da Fondimpresa - il f(mdo interprofessionale di Confindustria, Cgil Cisl e ViI. che raccoglie J66mi1a aziende per 4.5 rniboni di lavoratori - attiva un avviso che stanzia 28 milioni per
f< rm:ue i dipendenti su salute e
sicurezza sul lavoro e tematiche
ambientali, con l'obiettivo di dare slancio alla prevenzione di in-
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Lavoro e previdenza
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Foglio
17-03-2014
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l 'offerta
Le risorse2014 messe a disposizione dai principali fondi
interprofessionali per la formazione continua
Aperti avvisi per riqualificare over 55 (lO mitioni), per
apprendisti (12 milioni), corsi e master (3 milioni). Di prossima
pubblicazione un avviso per favorire occupabililà e adaltibilità
delle competenze (3S mlliont)
FONARCOM
Budget da 2 milioni con la prima scadenza al31 marzo. Finanziati
piani su sicurezza e prevenzione. adeguamento delle
competenze in tema di innovazione. allineamento delle
competenze su internazionaliuazione
FON.COOP
Il contoformativo ha stanziato 17,7 milioni di euro. l 'avviso
dedicalo alla formazione dei lavoratori in ammortiuatori sociali
ha invece una dote di 4 milioni di euro. Entro aprile sarà attivalo
,'AvvisD setloriale per 2,5 milioni di euro
FONOIMPRESA
Avvisoche mette a disposizione 28 miHonl per formare i lavoratori su
salute,sicureua e ambiente. con l'obiettivo di incrementare la
prevenzionedi infortuni e malattie professionali.
la parte più consistente dei finanziamenti passa dal contoformazione
FONDIR
Ne12014, il Fondo impegnerà15 mi60ni per finanziare piani di
formazione continua semplificando ulteriormente le modalità di
presentazione, gestione e rendicontazione dei piani. Ad aprile
saranno pubblicate le «Modalità di accesso al finanziamentOIl
FONDlRIGENTl
Inviti a presentare piani formativi condivisi fi naliuati a
supportare la crescita competitiva e manageriale delle Pmi, e a
favorire l'occupazione dei manager.
l e risorse ammontano a 28 nn'Horri di euro
FORMAZIENDA
068391
Avviso a sportello aperto fino al30 giugno che rappresenta il
canale ideale per le mitro e piccole aziende. lll · lugliosarà
aperto un nuovo avviso a sportello. 1\ fondo vincola ad avviare i
piani entro 30 giorni dalla graduatoria
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Lavoro e previdenza
Pag. 51
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Foglio
17-03-2014
30
1
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la qualiffcazione. Cambiano i requisiti
Da domani l'obbligo
di usare formatori
professionisti
Temposcadutopcriforma-
tori non professionisti in mareriadi sicurezza sul lavoro. Entra
in vigore domani, 18 marzo, il decreto interministeriale del 6
marzo 2013 che detta i criteri di
qualificazione della figura dci
formatore per la salute e sicurez-
za sul lavoro O'avviso dcU<I pubblicazione del dec reto è comparso sulla «Gazzetta ufficiah.'»
6sde1 18marzo 2013).
In pratica, chi intenderà
svolgere docenze in questo
campo, per assicurarel'adempimento degli obblighi previstidagli anicou36 C37dc! Dlgs
81./2008 e in lincacongli accordi della Confe renza Stalo-Regioni delzl dicembre 2011 sulla
formazione. dovrà necessariamente avere i requisiti indicati
nel decreto inrcrminisleriale
del 6 marzo 2013.
temporanea prescnza dì tre elementi fondamentali per un docente formatore in matcria di sieurczza e cioè: conoscenza,
esperienza e capacità didattica.
Si tratta in sostanza della
combinazione di clementi di
scolarità uniti a un numero minimo di ore di formazione già
erogate nel triennio precedente. Nel decreto sono riportate
con chiarezza le possibili combinazioni cile consentono di
ritenere un docente qualificato per l'insegnamento nel campo della salute e sicurezza sui
luoghi di lavoro.
1 criteri previsti nel decreto
non riguardano invece la qualificazione del fOllllatore-docente
sui corsi specifici per coordinatori per la sicurezza, -per
Rspp/ Aspp e altre specifiche figuree nemmeno l'attività di addestramento, che rimane svincolata dal possesso dci requisiti
e continua a poter essere erogata genericamente da un lavoratore esperto.
Èimportante, dunque, che da
domani ciascunaa:zienda che incarica docenti (interni o esterni) per la formazionc dt!i propri
lavoratori, si accerti che il formatore abbia la qualifica prevista dal decrclodel6marzo 2013,
sia per evitare il rischio di vedcrsi invalidata la formazione erogata, !>ia per le conseguenze su
eventuali imputazioni in seguitoa infortuni, nelle quali sia contestata la carente fo rmazione
dei lavoratori.
L'unica eccezione è prevista
per i corsi che erano già calendarizzati e organizzati aUa dala di
pubhlicaz.ione dci decreto del6
mano 2013 (18 marzo 2013).
068391
Il datore di lavoro che sirivolge a un formatore non qualificato, può vedersi sostanzialmente
invalidata l'attività formativa,
perché non erogata da un soggetto abilitato,
Il decreto del 6 marzo 2Oi.3 è
estremamente complesso, eprevede in primo luogo la sudetivisione delle specializzazioni di
formazione in tre aree tematiche: area normativa-{Jrganizzativa, area rischi tecnico-igienico-sanitari e infine area relazioni e comunicaz.ionc. Il formatore potrà esercitare l'attività di
docenza solo nelle aree per le
quali dimostra di avere i requisiti previsti dal decreto.
rdocenti, per essere qualificati, devono avere il pre requisito
minimo del diploma di scuola
secondaria di secondo grado
(pre-requisito non richiesto per
i datori di lavoro che effettuano
formaziont' ai propri dipendenti) e almeno uno dci successivi o lPPROFOIIDIMlItTOOttUNl
seirequisiti fondamentali. strutturati in modo tale che sia garan- Il decreto del6 marzo 2013
tita per ciascun criterio la con- fII'WlII .IIt.,(~J"I'fl' mm flmmt>/l/fInlf"" nlJ
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Lavoro e previdenza
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mmrn
Data
Pagina
Il
Foglio
17-03-2014
32
1
Società. Obbligatoria la rilevazione degli organici prevista dalla legge di stabilità quando la richiesta arriva da ll'ente controllante
N elle società esuberi «flessibili»
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nSole9j{l
Quotidiano
È possibile escludere la presenza di eccedenze anche con elevata spesa di personale
Stefano Pouoli
La legge di stabjlità 2014cerca di dare impulso all'efficienzadelle societàdelleamministrazioni pubbliche locali: In questo quadrO, anche
se con l'intento d i evitare
eventualI licenziamenti, si inseriscono i commi 563 e seguenti sull<\ «mobilità».
U legislatore, riproponendo l'articolo 3 del Dl101i2013
stralciato tra le polemiche, introduce importanti eccezioni
allcnorme pubblicistiche sulle assunzioni, prime tra tutte
quelle dell 'articolo 18 del DI
112/2008. In sostanza si deroga sia all'o bbligo di reclutamento nel rispetto dei principi propri del concorso pubblico, sia ai vinco li previsti
dall'articolo 76, comma 7 sui
tetti assunzionali che oggi si
applicano in via diretta alle società strumentali e, in via mediata, alle società di servizi
pubblici locali.
Turnando alla mobilità, il
comma 563 dice che le società
controllate «possono, stllLa
base di un accordo tra di esse,
realizzare, senza necessità
del consenso del lavoratore,
processi di mobilità di personale anche in servizio alla data di entrata in vigore della
presente legge, in relazione al
proprio fabbisogno e per le finalità dei commi 564 e 565».
Possono, e non devono.
La procedura, però, dovrà
essere comunque attivata nel
caso in cui sia l'ente a promuoveda, con proprio atto di indirizzo e solo a condizione che
l'obiettivo sia quello di unariduzione della spesa attraverso un processo di riorganizzazione, il che, ragionevolmente, lascia intendere che si verifichino degli esuberi.
li comma 564, in proposito,
prevede che siano gli enti controllanti ad adottare atti di indirizzo quando appunto vi sia
la necessità di prevedere piani industriali di revisione dei
servizi esternalizzati. In questo caso l'ente può privilegiare l'acquisizione di personale
mediante la mobilità rispetto
alle nuove procedure di reclutamento di risorse umane.
Secondo la nuova normati-
l
pzr
va, pertanto, la società può
procedere a un licenziamento collettivo solo nel silenzio
dell'ente controllante, che
può chiedere invec,e di ricorrere alla mobilità.
Nella previsione del comma 5640 comunque, l'avvio della procedura avViene su iniziativa dell'ente che dovrà promuovere un piano di riassetto. Per la norma, si noti, attivarsi non è una mera facoltà.
È chiaro che vi sarà la necessità di una riorganizzazione
quando vi siano aziende che
si trovino in perdita per più
esercizi.
A seguito della richiesta
dell'ente controllante, le' società sono costrette a effettuare una ruevazione delle eccedenze. Questo deve comunque essere fatto «nell'ipotesi
in cui l'incidenza delle spese
di personale sia pari o superiore al 50% delle spese correntù>. Una volta prodotto
l'elenco degli esuberi, gli amministratori della società devono inviarne ai sindacati
un'informativa preventiva in
cui sono individuati numero,
collocazione aziendale e profili professionali del personale in esubero.
li legislatore, in questi casi,
giudica necessaria la rilevazione, ma le eccedenze sono
eventuali e potrebbe quindi
risultare che non vi sia personale in esubero. In particolare, per il legislatore il fatto
che il personale pesi per oltre
il50% dei costi è un buon motivo per procedere a un controllo, ma non impone una riduzione del personale né vieta, nei servizi pubblici locali,
che si possa procedere a nuove assunzioni.
'P er contro, "eccedenza"
non corrisponde a un'eleva-'
ta incidenza delle spese del
personale. Può verificarsi il
caso che si abbia personale
in eccesso per «profIlo professionale», ovvero che vi siano troppi amministrativi e
pochi aut isti. Il comma 563
non esclude un'eventualità
del genere ma prevede solo
che «le posizioni dichiarate
eccedentarie non possono essere ripristinate».
Cl RIPR ODUZIONE I:I ISI:RVAT A
N
Si possono individuare
dipendenti «in eccesso»
in singoli profili professionali
a prescindere dall'entità
complessiva delle uscite
'011
e...
Sconti fiscali
Dom nlUd ion
'0
Dalla Adi ccamministratore»
alla Zdi «zonizzazione
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quello che c'è da sapere sul
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Pag. 53
Data
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Il
Le misure del governo
Il lAVORO
Apprendistato
Subito loscolltosullcore di training
.
e salmla forma scrina del piano formativo
I
I
Foglio
16-03-2014
5
1/2
La legge delega
Tempi più lunghi per contratto unico
e riforma degli ammortizzatori socirui
Contratti, proroghe senza intervalli
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Obbligo di intenuzione solo in caso di nuova assunzione -Decreto attuativo per il Durc online
o.vlde Colombo
Claudio Tucd
vista la scelta che è stata fatta
perun regime unificato.
ROMA.
Sempre guardando allemisu_ Niente intervalli nel caso di re immediatamente operative
proroghe del contratto a termi- (l'ipotesi è che il decreto arrivi
ne ~acau saJe". V<!le a dire. gli in Gazzetta Ufficiale tra lunedl e
"stop and go" di lO e 20 giorni martedì), c'è poi la nuova regulavarranno, come già ora, solo per tionsemplificatoria sull'apprenle successioni dei contratti a ter- distato. Non sarà più obbligatomine, non quindi per il nuovo re· ria la forma scritta del progetto
gime di proroghe ~libere", al formativo e non ci saranno più
massimo otto volte nei 36 mesi, le percenturui vincolati di assunche arriverà con l'entrata in vi- zione di apprendisti al termine
gore del dl Poletli. li ministero del contratto per effettuarne di
del Lavoro chiarisce così un al- nuovi. Per le imprese ci saranno
tro dubbio operativo che poteva inoltre costi più contenuti visto
sorgere all'indomani dell'entra- che la retribuzionedeU'apprenta in vigore del provvedimento, dista, per la parte ruetita alle
p rima tappa subito operativa ore di formazione, potrà essere
del Jobs Act su cui il governo ha
scommesso per far ripartire l'oc-
RISCHIO EMENDAMENTI
Sacconi (Ncd):decreto
da confermare, pena la
tenuta della maggioranza.
Damiano (Pd): non esiste
il prendere o lasciare
pari al 35% deUa retribuzione
del livello contrattualedi inquadramento. Un incentivo importante per far decollare il programma
spe rime ntale,
2014-2016, di apprendistato pre.visto dal decreto Carrozza. Per
essere operativo serve l'emanazione del decreto interministeriale (Miur-Lavoro-MeO. Ad attenderlo c'è già EneJ che nei giorni scorsi ha sottoscritto un ac"
co~do con i sindacati per assumere 150 studenti-apprendisti
in tutt'Italia. Infine il Dure: scatta la possibilità di verifica di regolari tà
contrib utiva di
un 'azienda nei confronti di Inps
e lnail e Casse edili ooline. Anchese lanorrna rimandaaun decreto ministeriale (éntro 60
068391
cupazionc.
In pratica, i datori di lavoro,
nei tre anni di durata massima
del contratto a termine, potranno sempre prorogare il nlpporlo «in corso di svolgimento» fino a un massimo di otto volte. La
pro roga scatterà subito, senza
che ci sia bisogno di rispettare
gli intervalli di tempo. I 10 o 20
giorni di "attesa" (rispettivamentese il contratto dura fino a
sei mesi o oltre) continueranno
invece a dover essere rispettati
mcaso di successione di rapporti a tempo (rispettando così la direttiva Ue Il. 70 del 1999 che, per
prevenire abusi, chiede di specificare i casi incui i contratti a terrnine sono da considerru;si ft successivi"). Nel nuovo regime della prorogabilid "libera ft resta
quindi una sola condizione per
il rinnovo: il fatto che la proroga
&i riferisca alla stessa attiVità lavorativa (cioè le stesse mansioni) per il quale il cop.t ratto è stato inizialmente stipulato. L'acausalità varrà invece anche per i
contratti di somministrazione,
giorni dalla pubblicazione del
decreto legge) che definisca le
modalità di interrogazione e le
ipotesidi esdusione.
Fin qui le misure immediate
che, tra qualche giorno, saranno
tuttavia esposte al rischio di
emendamenti parlamentari. Dopo le critiche della CgiI e le approvazioni della Cisl, le reazioni
politiche di ieri sono parse piuttosto polarizzate anche all'interno della maggioranza. Se il presidente della commissione lavoro
del Senato Maurizio Sacconi
(Ncd) ha detto che <d'esame parlamentare, al di là degli aggiustamenti al margine dovrà confermare ques ta impostazione pena
la tenuta della maggioranza», il
suo collega della Camera, CesareDamiano (Pd), giudicato invece ~(esageratQ).. un contratto a
termine senza causale per tre anni: «Si corre il rischio di un eccesso di flessibilità». Per Damiano, insomma, modifiche sono
possibili e «la filosofia del prendere o lasciare non sta scritta da
nessuna parte ~.
Per il resto del Jobs Act e i
suoi contenuti più ambizioni i
t'empi sono più dilatati, visto
che il governo ha scelto la strada del ddt'delega (ci vollero circa tre anni per attuare la legge
BiagO. In quel secondo testo,
che dovrebbe essere trasmesso
alle camere insieme con il decreto legge,c'è l'ipotesi di introduzione del contratto unico a tutele crescentL la riforma degli
ammortizzatori sociali e la sperimentazione del compenso
orarlo minimo da ap plicare a
tutti i rapporti di lavoro subordinati previa consultazione con le
parti sociali. Temi complessi e
che in passato sono sempre stati divisivi.
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Lavoro e previdenza
Pag. 54
Quotidiano
Data
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Foglio
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Il
16-03-2014
5
2/2
La sequenza del Jobs aet
Novità subito operative
Ea
g
\D~
CONTRATTI ATERMINE
APPRENDISTATO
DURC
Oa 'subito i contratti a termine
finoa un massimodi36 mesi
potranno essere stipulati
Nei nuovi contratti di
apprendistato non è più
previsto l'obbligo dt scrittura
del progetto fonnatlvo.le ore
di formazione verranno Inoltre
pagate solo peril35% della
retriburione prevista dal
la verifica di regolarlti
contributiva di un'azienda nei
confronti di lnps e Inali e Casse
edili potrà essere fatta online.
Eall'esito dell'interrogazione
il Durt avrà validità 120giornL
Per la piena operatiVità
bisognerà però as~re un
decreto ministerlale (entto 60
giorni dalla pubblicazione del
decreto legge) che definisca le
modalità di verifica e le ipotesi
di esclusione
senza causale e prorogati, fino
a otto volte, senza intervalli
(che restano incasodi rinnovo
o successionedi contratti).
li limite ai contratti a tempo è
fissato al2O% dell'organico.
Con la pubblicazione in
Gauetta delDl nessuna
causale,nche peri contratti di
SQmministrazione lavoro.
liveUocontrattua\e di
inquadran:tento. Salta poi
['obbligo, prima previsto. che
perassunmeren~
apprendhti si debbano
confermare i precedenti.
Le misure che seguiranno
@)J
~
(;.;)
SEMPLIFICAZIONI
CONTRATTO INSERIMENTO
AGENZIA OCCUPAZIONE
Tra le cinquedeleghe previste
Il famoso contratto unico a tutele
crescenti, che era stato indicato
in una prima fasecome
l'architrave delJobsAct. verrà
affrontato con la delep al
governo in materia di riordino
delleformecontrattuali.ln
questocaso ,'obiettivo è arrivare
a un testo organi~ che disciplini
e razionalizzi levarie tipologie
contrattuali. ID questa delega si
parta anche dIsperimentazione
di compenso minimo Of'lIrio
PrevIsta nel ddl delega
quest'agenzia nazfonal.e,
responsabile delle politiche
attive, partecipata da Stato e
Regioni e vigilata dal
ministero deltavoro,
. dovrebbe nascere entro sei
mesi dal varo della legge. Oltre
alla gestione del servizi per
l'Impiego sarà anche
responsabile dell'ASpi. le sue
linee di indirizzo saranno
definite con leparti sociali
c'èanchequelta In materia di
sempltflcazlonedelle procedure
amministrative per la
068391
costituzione egestfooe dei
rapporti di lavoro (obiettivo un
dimeuarneoto desii atti oggi
previsti). Entro sei mesi i primi
decreti legislativi: si punta sulla
dematerializzaziooe dei
documenti eauna
.
semplificazione delle norme che
generano maggior contenzioso
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Lavoro e previdenza
Pag. 55
mmrn
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Foglio
15-03-2014
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1/2
Il
Il Lavoro chiarisce i dubbi sul tempo determinato: deve rimanere inva riata l'attività
Per i contratti a tennine
8 proroghe senza causale
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nSole9j{l
Quotidiano
Rinnovi fino a 36 mesi e tetto del 20% dell'organico
Le imprese potranno stipulare contratti a tempo detenninato senza causale per 36 mesi,
durante i quali sarà possibile
prorogarli fmo a 8 volte a condi-
zione che le proroghe «siriferiscano alla stessa attività per la
quale il contratto è stato stipulato». Dal ministero del Lavoro
arrivano i chiarimenti ai dubbi
sul decreto approvato dal Consiglio dei ministri che modifica
la legge Fornero: il nuovo limite del 20% di contratti a tennine rispetto all'organico potrà
essere modificato con la con-
trattazione collettiva, e tiene
conto di sostituzioni e stagionalità. Potrarmo infine stipulare
un contratto a termine anche le
imprese fmo a 5 dipendenti.
Tucci, Colombo, De Cesari ~ pagina 3
Contratti, fino a otto rinnovi senza causale
Davide Colombo
Claudio Tucci
ROMA
Cambieranno le disposizioni contenute nella bozza di decreto legge che semplifica la normativa su contratti a termine e
apprendistato, Quando entrerà
in vigore il provvedimento, spiega un comunicato del ministero
del Lavoro, il datore di lavoro
<<potrà sempre instaurare rapporti a termine senza causale,
nel limite di durata massima di
36 mesi». Non solo. Si potrà anche prorogare il contratto a tempo in corso di svolgimento ~(.fi­
no a un massimo di otto volte»,
purché sempre nei limiti de~ tre
anni. Come unica condizione
per le prQrogbe rimarrà il fatto
che i rinnovi 'si dovranno riferire «alla stessa attività lavorativa
per il quale il contratto è stato
inizialmente stipulato».
In concreto ciò significa il Su peramento della disciplina attualmente vigente (frutto delle
rigidità introdotte dalla legge
Fornero e del primo intervento
correttivo del decreto Giovannioj) che limita l'acausalità, cioè
l'esone ~o per il datore di specificare i motivi per cui appone un
termine al rapporto, al solo primo contratto di lavoro a tempo
determinato della durata di ;t2
mesi. Ora il ten;nme si ~a a
36 mesi, e si consentono fmo a un
massimo di otto proroghe senza
indicare la causale (resta solo il
riferimento per il rinnovo «alla
stessa attività lavorativa» - da intendersi le stesse mansioni, che
fa certamente più chiarezza).
Si conferma invece l'introduzione, ex lege, di un tetto del 20
per cento di contratti a termine
che.ciascun datore di lavoro potrà stipulare rispetto al proprio
organico complessivo. Ma il decreto, aggiunge il ministero, fa
comunque salvo quanto disposto dall'articolo lO, comma 7, del
dlgs 368 del 2001, che da un lato
lascia alla contrattazione collettiva la possibilità di modificare
tale limite quantitativo, e dall'altro tiene conto delle esigenze
connesse alle sostituzioni e alla
stagionalità. E per le realtà imprenditoriali più piccole (e questa è un'altra precisazione importante) è previsto che chi occupa fmo a cinque dipendenti
«può comunque stipulare un
contratto a termine».
I chiarimenti di Giuliano Poletti arrivano dopo le contraddittorietà contenute nella bozza di
dI esaminata mercoledì dal consiglio dei ministri, evidenziate ieri da questo giornale. Con le modifiche armunciate dal governo
sivaverso una decisa semplificazione dei contratti a termine, sulla scorta fii quanto già chiesto
dalle parti sociali al precedente distato il dI confermerebbe l'inministro delLavoro, Enrico Gio- tervento sul piano formativo.
vannini, da sperimentare,p er un per il quale non è più richiesta la
periodo limitato, in vista di forma scritta (che res.t a invece
«Expo 2015» (operazione poi ci- per il solo cOntratto e patto di
mastasulla carta). Ma che ora Po- prova). Si abrogano poi i commi
Ietti, con coraggio, generalizza e 3-bis e 3-ter del dlgs 11>7 del 20u
mette nero su bianco Inundecre- (il T u Sacconj;), mtrodotti dalla
to-legge. Sele aperture del mini" legge Fomero, e quindi si cancelsterodelLavorosiconfermeran- lano le attuali previsioni secon00 nel testo ufficiale del dI, che do cui l'assunzione di ouovi ap~
ora deve essere firmato al Quiri- prendisti è necessariamente
nale prima della pubblicazione condizionata alla conferma in
in Gazzetta Uffici,ale, si tratte- servizio di precedenti app.re o direbbe di un netto segnale di at- sti al termine del percorso fortenzione per le çsigenze delle mativo (30% fino al <JOlj, poi
aziende, visto che il contratto a 50%). Ora queste percentuali
termine rappresenta il 60% del- non ci saranno più.
Si interviene anche sull'ap-·
le nuove attivazioni Una liberalizzazione che dovrebbe essere prendistato di primo' livello
inlineaancheconladirettiva Ue (quella per il diploma o la qualifin. 70 del 1999 (da noi recepita ca), in vista dell'imminente avnelzoOl in modo eccessivamen- vio del programma sperimentate stringente, e in più nel 2012 le, 2013-2015, di apprendistato a
peggiorata dalla legge 92).
scuola contenuto nel cl] Carrozli comunicato del ministero za. In particolare, si viene incondel Lavoro non fa cenno, Invece, tro alleimprese, prevedendoche
agli intervalli tra un contratto a la retribuzione delrapprendista,
termine e Usuccessivo. che il de- per la parte riferita alle ore diforcreto 76 ha riportato a lO o 20 mazione, sia pari al 35% deUaregiorni (a seconda della durata tribuzionedellivellocontrattuadel rapporto, se cioè inferiore o le di inquadramento. Per il datosuperiore ai sei mesi), dopo che re di lavoro, infine, viene eliminalal eggeFornero li aveva allunga- tol'obbligo di integrare la forma~
ti oltremodo (rispettivamente azione di tipo professionalizzante
60 O 9 0 giorni). Così quindi il re- e di mestiere con l'offerta formagime degli "stop and go" rimar- tiva pubblica,cbediventa un ele-rebbe quello oggi previsto.
mento discrezionale.
Per quantoriguardal'apprenORl" OOllZlO" "'II'..r.
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Lavoro e previdenza
Pag. 56
068391
Il ministero: tetto del 20% derogabile e via libera alle assunzioni a tempo anche nelle aziende con 5 addetti
Data
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Il
Le misure del governo
IL PACCHETTO LAVORO
Foglio
15-03-2014
3+1
2/2
L'equiparazione
Apprendistato
Allungata l'acausalità da U a 36 mesi come
la durata massima dei rapjXlrti a termine
Per le qualifìchc professionali o la scuola
retribuzione della parte formativa al 35%
Il peso dei contratti a termine
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Quotidiano
Treann; di assunzioni per tipologia di contratti
• Tempo Indeterminato
IV Trim.
2010
fI
tvTrim.
2012
• Apprendistato
• Contratti di collaborazione
70,219
TOTALE
437,875
1.514,893
221.987
409,905
1.500.974
80.212
402,883
1.522.598
58.198
. 187.527
,
, IV Trim.
2011
• Tempo determinato
f
f
222.199
.~...
2.418.484
2.408.098
2.285455
,
N'dm.
2013
f
384,972
1.539.435
54.073
187,438
2.288.804
I Fonte: mirrislero del lavoro, Sistema delle comunicuioni obbligatolW, marzo 2014
LAVORATORI TEMPORANEI PERSmORE
Quota di lavoratori temporanei sul totale degli occ upati alle dipendenze. per settore. Valori percentuali; 2010
O
Agricoltura
Industria in senso stretto
3,_
Costruzioni
4.0
Commercio e riparazioni
3,9
Alberghi e risto razioni
9,2
Altri servizi non vendibili
5.1
GUiNTERYAW
Confermati gli intervalli tra
contratti che il decreto
Giovannini ha riportato a10
o 20 giorni a seconda della
durata del rapporto di lavoro
\-~::,,,.z:'!;;­
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Pag. 57
I
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Il
Foglio
15-03-2014
20
1
Spettacoli. Consentito per gli addetti all'installazione se opera no anche durante la manifestazione
Contratto a chiamata per gli eventi
Luigi Caiazza
È possibile stipulare contratti di lavoro intermittente
con gli operai addetti all 'installazione o smontaggio del
pa lço per sp ettacoli o strutture per e venti.
Le condiziolÙ sono stabilite
dal ministero del Lavoro con la
lettera circolare 5286 del 13 marzo che modifica in parte il parere. espresso sullo stesso arg,o mento coo l'interpello 7 del 30
gennaio scorso. Infatti, in occasione dell'interpello, il ministero aveva ritenuto che per poter
aderire alla legittima costituzione di contratti di lavoro intermittente per tali categorie ruaddetti occorreva verificare se le
attività cui questi erano preposti potessero essere ricondotte
nell'ambito dei numeti 43 e 46
della tabella allegata al regiO deçreto 2657/1923. recante l'elenco delle attività a carattere discontimlo con riferimento alle
quali è consentita la stipulazione di contratti di lavoro intermittente. Mentre il numero 43
contempla le atti vita espletate
da «operai addetti agli spettacoli teatrali, cinematografici e televisivi». il numero 46 si riferisce
alle figure degli «operai addobbatori o apparitori per cerimonie civili e religiose», Da qui
l'iniziale parere ministeriale di
escludere la possibilità di instaurare contratti di lavoro intermittente cOn gli addetti all'installazione/smontaggio/allestimento di palchi, stand strutture di ingegneria civile in occasione di concerti spettacoli. fiere. congressi e manifestazioni
sportive. in quanto attività pre-
°
paratorie o successive - seppure funzionalmente connesse alI'evento,e allo spettacolo.
Con la lettera circolare del 13
marzo il ministero è ritornato
su tale decisione precisando
che l'esclusione opera solo nella misura.in cui i suddetti lavoratori risultino incaricati «unicamente»
all'installazione/ smontaggiol allestimento
dei palchi, ovvero a espletare attività di natura logistica precedente o successiva rispetto
all'evento e allo spettacolo.
Invece nella diversa ipotesi
in cui tali lavoratori siano impiegati dalle imprese dello spetta.colo in attività «non esclusivamente» di preparazione o successive all'evento, ma pienamente integrate nell'evento
stesso o nello spettacolo, quali,
per esempio, nel contr:ollo luci,
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casse acustiche, microfolÙ, appare possibile l'utilizzo del contratto di lavoro intermittente,
mediante rinvio alle categorie
professionali contemplate nei
richiamati punti 43 e 46 del regio decreto 2657/1923.
Ovviamente, i pareri espressi non modificano le causali,
che inlinea generale legittima:no il ricorso al lavoro intermittente, siano esse quelle di carattere soggettivo previste dall'articolo 34 del decreto legislativo 276/2003 (soggetti in' stato
di disoccupazione con meno di
25 anni ovvero con più di 45 anni che siano stati espulsi dal ciclo produttivo o siano iscritti
nelle liste di mobilità e di collocamento), che quelle oggettive
di cui al successivo articolo 40,
se previste dalla contrattazion e collettiva nazionale.
Cl RIPRODUZIONE RISERVATA
068391
AGGIORNAMENTO
Con una lettera
circolare il ministero
ha modificato il parere
reso il30 gennaio
tra mite interpello
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Pag. 58
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COBBIEBE DELLA SEBA
Il
Foglio
16-03-2014
6
1
Lavoro flessibile e apprendistato, sindacati divisi
Crunusso: via il decreto,in cambio disclltiamo di contratto UIÙCO. Alfano: no ai diktat Cgil
ROMA - Si svolgerà in luglio arretra, come aveva chiesto ve- pato della collega per la pro-
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Ma non c'è solo il sindacato.
il prossimo vernce tra i leader nerdìIa leader della Cgil, Susan - spettiva di congelamento della Sulle misure sui contratti a ter-
na Camusso, dicendosi clisponi bile in cambio «a discutere» di
un contratto unito. <<lI governo
non torna indietro. Non possiamo accettare i diktat della Cgib>,
ha scritto su Twitter il ministro
dell'Interno Angelino Alfano
(Ncd). Camusso non si arrende:
<<lI decreto andrà in parlamento
e proveremo a cambiarlo come
si fa nella normale attività sindacale e nella dialettica trà le
parti» ha detto, aggiungendo
che i primi provvedimenti del
governo Renzi sulla materia
«sembrano contraddittori ri spetto agli annunci che erano
stati fatti, che parlavano di tutela del lavoro e di fiducia per i
giovani: si sta determinando,
invece, un cumulo di sitUazioni
precarie». A Camusso ribatte,
torn~do a differenziare il percorso dopo mesi di cammino
unitario,illeaderdellaCisl,Raffaele BonannL Meno preoccu -
europei sulla disoccupazione
giovanile. Dopo Berlino e Parigi
toccherà a Roma ospitare il confronto già previsto nell'agenda
del precedente governo Letta.
<<Noi siamo messi peggio sul
fronte della disoccupazione
giovanile», ha affermato ieri il
presidente del Consiglio Matteo
Renzi, al termine dell'incontro
nella capitale francese con il
presideI;lte François Hollande.
<<lI pacchetto di riforme dovrà
vedere un passo significativo»,
ha aggiunto con uno sguardo a
Roma, dove il primo dei provvedimenti sul lavoro, quello che
ridisegna le regole sui contratti
a termine e sull'apprendistato,
sta però suscitando tensioni nel
sindacato e in parlamento dove
si preannuncia aria di bufera.
il decreto arriverà domani al
Quirinale per la firma del presidente della Repubblica. Sul
provvedimento per ora non si
concertazione (<<Ce ne faremo
una ragione» dice), Bonanni
critica «il furore ideologico»
della Cgil Le misure del governo, ha insistito ieri, «assicurano
ai contratti a termine gli stessi
salari, le stesse tutele previden- ,
ziali, gli stessi diritti sindacali
dei contratti a tempo indeterminato. Meglio un contratto a
termine pagato di più e tutelato
che la disoccupazione e l'inedia
per migliaia di giovanÌ». Senza
contare che «moltissimi contratti a termine statisticamente
si trasformano a tempo indeterminato, con gli accordi sindacali e perché le aziende non vogliono perdere le professionalità acquisite dai lavoratori». Se
battaglia ci deve essere, preferiamo farla, ha aggiunto, sulle
<<vere forme-pirata di lavoro: le
false partite Iva, i co.co.pro. e gli
associati in partecipazione che
non danno alcuna tutela».
mine, che prevedono la possibilità di applicarli senza causale
con Un massimo di otto proroghe in tre anni fino al 20% del
personale dipendente,~ieri si sono cominciate a delineare le
contrapposizioni sul fronte politico. E se l'ex ministro Maurizio Sacconi, presidente dei senatori di Ncd, ha giudicato il decreto «un elemento decisivo in
sé e per la nuova prospettiva
che apre» e ha avvertito che
«l'esame parlamentare, al di là
degli aggiustamenti al margine,
dovrà confermare questa impostazione, pena la tenuta della
maggioranza» , Cesare Damiano,presidente della commissione Lavoro della Camera, ha invece insistito, come Camusso,
sulla possibilità di modificare il
decreto in parlamento: <<La filosofia del prendere o lasciare non
sta scritta da nessuna parte».
Stefania Tamburello
e RIPRODUZIONE RISERVATA
DIfferenze
Bonanni crit ica la Cgil:
«Meglio un contratto a
termine ben pagato
che la disoccupazione»
Il pacchetto
lavoro arriverà
domani
al Colle
I numeri del piano Renzi
~ Sblocco del pagamento
'~
Taglio dell'Ira p
alle aziende
(dal I maggio)
dei debiti della Pa
~ Garanzia Giovani
. . 1,7 miliardi
per corsi di formazione
e caccia al primo
impiego per gli under
29 (dal l· maggio)
22 miliardi
già pagati
68 miliardi ~
entro luglio
2014
R
Wl
3,5mlllardi
Piano per le scuole
r:] 1,5
miliardi
Tutela del territorio
(dalI aprile)
L
Revisione
dell'Aspi
~
Sempllfteazlone
apprendistato
e contratti
a termine
più facili
Rendite finanziarie:
rimodulazione
della tassa
.........•
26"" •
A.
dal 20%
al
in
credito d·imposta per
i ricercatori in tre anni
_(:....
da_l _l m_a--=88l:::.·....:
o).L-_ ---'-L- ..................................................... .
Costo dell'energia
per le imprese
(dal l maggio)
IRPEF
•
Dm
1.000 euro
netti all'anno a chi ne
guadagna meno di
1.500 (dall' maggio)
a
,
6 mesi
nuovo codice
del lavoro e assegno
universale di disoccupazione
SOOmmonl
di euro, iI fondo
per le imprese sociali
(dall' giugno)
3 miliardi
Sblocco dai fondi
europei. dai fondi
di coesione
e dalla Pac (politica
agricola comune)
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Lavoro e previdenza
Pag. 59
068391
AlQWrtnaIe
Data
COBBIEBE DELLA SEBA
Pagina
Il
Foglio
15-03-2014
8
1
Camusso: contratti atermine; abolire il decreto
Consentite 8 proroghe in tre anni. Squinzi: Renzi èda Formula 1ma ora cose concrete
ROMA - «Bisogna abolire il
decreto legge sui contratti a
termine. Aumenta la precarietà. Faremo di tutto, per cancellarlo». Due giorni dopo il via libera in Consiglio dei ministri, e
ancora in attesa della pubblicazione del testo in Gazzetta ufficiale' il segretario della Cgil Susanna Camusso dichiara guerra
ad uno dei pochi provvedimenti discussi in quella seduta che
entrerà subito in vigore. I suoi
primi commenti erano stati di
tutt'altro tono: <<Se non ci cono ,
sulta ma fa le cose che gli chiediamo, Renzi è sulla buona
strada», «pare che abbia letto il
piano della Cgil». Oggi il netto
cambio di rotta Cosa è successo?
Di base c'era un certo faìr
play della Cgil nei confronti del
governo, che aveva appena annunciato il taglio del cuneo fiscale dalla parte dei lavoratori e
non delle imprese. n fatto decisivo, però, è che il contenuto
del decreto lavoro è diverso da
quello che la Cgil si aspettava n
sindacato sapeva che la durata
massima del contatto senza
causale, riservato a chi è al primo impiego, sarebbe salita da
uno a tre anni. Temeva che lo
stesso schema sarebbe stato
esteso ai còntratti successivi al primo. Ma
soprattutto
ignorava che
in quel periodo di tre anni
le proroghe si
sarebbero
moltiplicate.
Se oggi ne è
possibile una
sola, in base al
testo uscito da
Palazzo Chigi
sarebbero stati
possibili 36
contratti da un mese.
La novità sulle proroghe,
confermata dopo il consiglio di
ministri da più fonti di governo, non ha avuto grande risalto
nel dibattito di questi giorni. E
il caso non è esploso. Solo ieti
mattina, dopo che l'economista Tito Boeri ha parlato addirittura di 365 contratti da un
giorno possibili in un anno, Ca-
musso ha deciso di partire all'attacco, prima su Twitter poi
in tv. Ai primi segnali il governo ha provato a disinnescare la
grana'n testo del decreto legge,
ancora non definitivo, è stato
corretto. Poi il ministero del Lavoro ha preparato un comunicato precisando che nell'arco
dei tre anni «sono ammesse fino ad un massimo di otto proroghe». Non più 36 contratti da
un mese ma nove contratti da
quattro mesi, dunque. Un limite nuovo che non appariva nel
testo uscito dalla riunione di
Palazzo Chigi, e nemmeno ,nelle schede del ministero che ne
spiegavano i contenuti. Ma non
è bastato. Oramai lo scontro c'è
tutto e arriverà in Parlamento
dove, dice conciliant~ il ministero del Lavoro, «si potranno
fornire spunti e proposte per
un eventuale miglioramento».
Dalla sinistra Pd Stefano Fassina suona la carica e parla di
«deqeto da riscrivere». La stessa Camusso apre sul contratto
unico a tutele progressive, che
però il governo ha dirottato su
un disegno di legge delega, dai
tempi lunghi e dal destino incerto. «Un segnale che apprezzo», dice ironico ilviceministro
dell'Economia Enrico Morando, che ha sempre sostenuto
quell'ipotesi scontrandosi proprio con la Cgil <<Vorrà dire aggiunge - che potremo accelerare su questa strada»
Se- il sorprendente idillio con
la Cgil si è già rotto, la CisI invece si limita a qualche suggerimento: «Ancbe dopo queste
modifiche - dice il segretatio
Raffaele Bonanni - i contratti
a termine offrono più garanzie
delle altre forme di precarietà.
Piuttosto bisogna rendere impraticabili il ricorso alle false
partite lva, i co.co.pro. e gli associati in partecipazione». Ma
dall'altra parte della barricata
anche Confindustria mette
pressione sul presidente del
consiglio: <<Per ora abbiamo visto dei titoli - dice il presidente Giorgio Squinzi - noi ci
aspettiaxno cose concrete. Renzi è un motore da Formula 1
che adesso deve scaricare lapotenza per teITa».
Lorenzo SaMa
@lorenlosalvia
La corsa della disoccupazione
42,40/0
Tasso di disoccupazione in %
Il tasso di disoccupazione
dei 15-24enni a gennaio.
In aumento di 0.7 punti
percentuali rispetto
al mese precedente
1 2 ----------------------------------------~
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Quotidiano
8;9%
11,2%
068391
Il tasso di disoccupazione
al quarto trimestre 2013
PresIdente Giorgio Squinzi di Confindustria
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Lavoro e previdenza
Pag. 60
la Repubblica
Data
Il
Pagina
Foglio
15-03-2014
7
1
"Quelle nonne devono cambiare
ma va accettata la sfida diRenzi"
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Quotidiano
Landini:fa bene adaffossarei vecchi riti, sindacato ondivago
PAOLO GHlSER•.
TORINO - Matteo Renzi «è una
novità che va presa sul serio. Questo significa che va criticato e, se
necessario, attaccato, per il merito dei prowedimenti che propone
e non perché convoca o non convoca questo o quel sindacalistID>.
Altrimenti? <<Altrimenti si finisce
per essere omUvaghi e subalterni». Il leader della Fiom, Maurizio
Landini, critica alcuni prowedimenti del piano Renzi ma attacca
anche la Cgil e Confindustria. ,
Landini, qual è il suo voto al
piano Renzi?
<<lrmanzitutto va colta positivamente Iavelocitàconcui si muove
li premiere il fatto che quellemosse siano orientate a un'idea generale di cambiamento. Questa è
una novità cOn la quale è utile che
tutti facciamo i conili>.
Che cosa la convince e che cosa al contrario la lascia perplesso?
«Miconvinceladecisionediabbassare l'Irpef sul lavoro dipendente. Mi convince la scelta di trasferire una parte del carico fiscale
alla rendita finanziaria alleggerendo le imprese industriali. Que-
ste sono le scelte che vanno nella
direzione giustID>.
Ma. ..
«Rimangono alcune ' contraddizioni e punti di profondo dissenso. B' una contraddizione da
superare al più presto quella di
escludere dall' alleggerimento
dell'Irpef i pensionati e i precari.
C'èprofondo dissenso sul decreto
sul mercato del lavoro perché allungando a tre anni i contratti a
termine si aumenta l'incertezza
del futuro. Un giovane con un
contratto a termine non potràmai
ottenere il mutuo da una banca.
Così come senza un vero controllo sulla formazione, l'apprendistato non è un' occasione per imparare un mestiere. In questo modo si peggiorala qualità del lavoro
in ItaliID>
Come mai lei è il sindacalista
della Cgil che ad oggi ha avuto più
contatti con il premier?
«Noi avevamo delle proposte e
abbiamo scritto una lettera aperta per renderle pubbliche. La
Fiom prende sul serio il premier e
per questo accetta di discutere direttamente sul merito».
Chi non fa questo?
«Il rirmovamento che propone
Renzi riguarda tutti, anche i sin-
dacati. Ci impone una verifica
continua della nostra rappresentanza non solo nei luoghi di lavoro ma nella società, interroga la
nostra capacità di cR!TIbiare passo».
I vertici delle Confederazioni
non fanno questo?
<Norreiunsindacato che si con- .
frontasulmeritoenonsuiriti. Due
mesi fa i vertici della Cgil sostenevano pubblicamente che lo sciopero è ormai uno strumento che
hapersomordente.Poihannominacciato lo sciopero contro Renzi
perché non era stato organizzato
un incontro tra governo e Cgil. Poi
ancora, l'altro ieri, hanno festeggiato la riduzione dell'Irpef. Infine, ieri, hanno attaccato il governo perché le sue misure non intervengono sulla precarietà».
Come lo definirebbe questo atteggiamento?
«Direi ondivago e 's ubalterno.
Ondivago perché si cambia opinione in modo repentino. Subalterno perché si dà la sensazione
che quell' opinione si modifichi
non in funzione del merito delle
proposte ma del fatto che sia stato
organizzato o no un incontro».
Da quando non incontra Susanna Camusso?
«Dal Comitato centrale della
Fiom, all'iillzio di marzo».
Punta a candidarsi alla segreteriagenerale? ,
«Nonneholarninimaintenzione. Non mi interessa che cambi il
segretario generale., Mi interessa
che cambi la Cgil. Che diventi un
sindacato più democratico e più
in grado di rappreseIitareilavoratori italiani».
Cbe cosa chiedete invece al go. ?
verno.
«Manca ancora un piano di rilancio dell' economia e dell' occupazione che parta dalle iniziative
pubbliche di cura del territorio,
dai fiumi, alle spiagge, alle scuole.
Che esca dalla logica, dimostratasi fallimentare, suggerita in questi
anni ~a Confindustria. La logica
per cui senza regole il lavoro aumenta. Hanno cambiato l'articolo l 8,hanno consentito le deroghe
ai contratti e il lavoro non c'è lo
stesso».
Ha sentito in questi giorni
Matteo Renzi?
«No».
Sa chela moglie del premier si
chiamaLandini?
«Lo so. E' ovviamente un caso.
Di sicuro Renzi sa che i Landini
hanno delle qualità».
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Manca un piano di
rilancio dell' economia
cheparta dalla cura del
temtorio, dai fiumi
alle spiagge, alle scuole
I tagli all 'hpef
e iltrasferimento del
carico fiscale sulle
rendite finanziarie
mi convincono
068391
Mauriziq Landini
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Pag. 61
LA STAMPA
Data
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Il
Foglio
17-03-2014
30
1
I Centri per l'impiego varmo in rete
anche se lo Stato ha ridotto la ~pesa
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Quotidiano
Sorpresa: il costo per inserimento lavorativo in Italia è'il più basso d'Europa
vocati nel Jobs ad dalla
nascita di un'agenzia
p~ l'occ'upazione, i servizi pubblici per l'impie....___ go italiani (Spi) sono
considerati la Cenerentola d'Europa e non suscitano consensi. Eppure, come. sostengono i due )'{cercatori dell'Isfol, Manuel Marocco e
Francesca Bel'gamante, la rete dei
servizi audrebbe rafforzata e «il
nostro paese avrebbe piuttosto biogno di uno sforzo consistente
nella diJ:ezione di potenziare ìl sistema, affinché i servizi offerti corrispondano alle promesse della recente normativa sui livelli essenz.iali dei servizi per l'impiego».
il conb'ibuto dei due ricercatori al dibattito sulla necessità della
creazione di una solidarete. di secvizi al lavoro, pubblici e privati,
parte da due constatazioni: la crisi, anziché aumentare, ha di fatto
ridotto la spesa a disposizione degli uffici pubblici, noilostlillte l'aumento dei disoccupati; mentre le
agenzie private non dimostrano
una maggiore efficacia dei servizi
pubblici, essendo entrambi vittime di un mercato imperretto~ che
privilegia, da parte di candjdati e
imprese, l utilizzo di canali inCorma]j rispetto Il quelli professionali. L'indagine dei due ricercatori
parte dalla spesa. «1 dati sull'Mdamento della spesa per Spi, tra il
2008 e il 2011 - affermano i ricercatori - vale a dire prima e durante la crisi, mostl'ano che, tranne
alcune eccezioni (Irlanda, Italia e
Grecia), in genere i paesi banno
incl'ementato la spesa dedicata ai
servizi per i11.11VOI·O».
L'Italia spende lo 0,03% del Pil,
cioè 500 milioni, la Spagna il doppio, la Germania quasi 9 miliardi,
la Francia cinque. Elle nostre polir
tiche del lavoro sono più passive
che attive, Francia e Germania
hanno anche incrementato il numel'O di operatori degli Spi ri!!pettivamente di 22 mila e di 18 mila
unità; il Regno Unito di oltre 11 mila operatori. Finlandia e Italia si
distinguono invece per una ridu-
zione: circa 1.500 unità in melJo
per entrambe. In Italia gli Spi si
avvalgono di 8.575 oper.ltol'i, mentre in Germania arl'Ìvano a
115mila, in Francia a 50mila.ln Italia solo il 33,7% dei disoccupati
contatta uno Spi Il fronte del 19,6%
che si reca presso un'Api; è noto
che nel nostro paese gran parte
dei disoccupati mostra una maggiore fiducia nella capacità di intermediazione delle reti informali,
utiljzzate da circa 1'80%, insieme
alla richiesta di lavoro direttamente rivolta alle imprese (66,6%). «In
Finlandia, In prima della classe afferm!l1lo i ricercatori - dove il ca-
naIe pubblico intermedia il 15,4%,
quello privato si attesta a11'1,2%. il
confronto col dato italiano è impietoso (rispettivamente 3,1% e 0,6%)
e certifica una complessiva debolezza, sotto questo aspetto, della
rete mista pubblico-privato, senzà
che possa essere attribuito un ruolo salvifico agli operatori privati».
Infine, una sorpresa: l'Itulla ha
il costo per singolo intermediato
tra i più bassi d'Europa. Nel 2011 il
costo del singolo inserimento lavorativo è stato pari a 8.673 euro,
contro gli 01tre 50mila dei Paesi
Bassi, i 21rnila della Francia e i
16mila della Germania. «Questi
dati - concludono i ricercatori'- relatlvi all'Italia smeptiscono ampiamente recenti analisi, rimbalzate sui giornali, che hanno lamentato lo spreco delle risorse
pubbliche destinate agli Spi».
TI riferimento è a Confartigianato che ha affermato che l'intermediaziODe pubblica ha un costo molto elevato pari a 13,391 euro per ciascun inserimento lavorativo. (W. P,I
Cenerentola diventerà principessa?
2008
• 201 1
Spesa per I Servizi all'impiego (Spi), numero di oper.itori, lavoratori dipendenti intermediati e 5pesd media per lavoratore dipendente intermediato dagli Spi
Spe<a pe< gli $p!
• (% ",) Pll)
0,16
Numero di operatori
degli Spi
4.630,0
5.413,0
0,20
lavorato~ dipendenti Spesa media por la"",atOl'
inte<medlad dagrl Spl dlpondontelnlermedlato
(I!(. .uI totale degli
dagli Spi (euro)
ocOJpati dipendenti)
10,5
9.8
13,9
9.8
Spesa por gli $pl
(I!(. sul Pll)
Nume<o di ope;atO!1
degli Spl
lavoratori dipendenti Speoa media per lavorator.
Imermediatl dagli Spi dipendente Intermedialo
(I!(. ",I total. degli
dagli Sp; (euro)
occupati djpendenti)
0,23
0,11
0,21
.-
-: = Greda"·
---
0,29
0,01
"'OC"""
di municipallmuÌOlle d~ """ili pe< l'impiego
• I dati stlgli "".,atDri SPI del 2008 sono relativi ,12001
, •• Il dato sugli Intermediatl del 20 Il è ~ativo al 2012
Foote: elaboralÌOlli lsfoI su dati Pes Monitoo; Audl~one alla Camera dei Deputati di ltalla l.woro 2013,lsfol·Mooitoragglo Spl 2006.2010, D8-Eurootat
•• I dati ",gli operatori SPI dell008 SOJ1O relativi al 1006:
<.enTimeJri · LA STAMPA
068391
• $l ricmla cbe Il dalo "Ialivo allo stati da ..... ri...,te ciel
inol11O pe< Il Portogallo il dato "'gli intermediati. del 101 O
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Lavoro e previdenza
Pag. 62
Quotidiano
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Il
17-03-2014
33
1
Intervista
Sul web le imprese cercano ragazzi
Ma è indispensabile avere il diploma o la laurea
1155% delle
domande
di lavoro
sulwebèrivolto a laureati i1 45 a
cm ba un diploma. È questa una delle più interessanti «scoperte») fatte
da una poderosa ricerca coordinata dal professor Mario
Mezz.anzanica, d.ella Bicocca
di Milano. Come direttore
del Crisp di quell'Università
ha diretto un lavoro teso a
scoplire che cosa il web offre
e come può aiutare l'incontro
tra domanda e offerta
Sono stati analizzati per
13 mesi 12 portali web specializzati e scaricate 600
mila domande di cui 72 mila
in Piemo nte.
professore, quali sono i benefici delle domande di lavoro
sulweb?
«Molti. Ad esempio: le persone in cerca di occupazione
possono conoscere quali tipi
di skill sono ricmesti per i lavori di loro interesse. Le
aziende possono migliorare
l'efficienza nella richiesta del
candidato ideale».
Ci sono altri effetti positivi?
«Gli enti e gli istituti di formazione possono affinare i percorsi e i processi formativi. Il
web poi costituisce un prezioso supporto conoscitivo per i
decisori delle politiche per il
mercato del lavoro».
Quali lavori si cercano sul
. web?
«Il 55% delle domande in Pieminte, ad esempio, è per laureati, il 45 per diplomati. inoltre il 35% del personale richiesto con laurea e 'il 39 di
quello con diploma è per il.
settore industriale».
Sul web, quindi, si cercano lavoratori con medio-alta for-
Torino e nella sua provincia,
mazione?
«Sì. O si cercano con media-al- il 17 a Cuneo, ilIO a Alessanta formazione oppure si cerca- dria e tra il2 'e il 5% nella alno, anche nell'in.dustria, figure tre realtà».
Ma perchè una domanda sul
particolarmente difficili da reweb è migliore di un'altra?
perire».
«Perchè le domande sono forQuali sono?
«Faccio solo qualche esempio: mulate in un linguaggio natuimpiegati tecnici, addetti al ral.e e le aziende riescono a demarketing, disegnatori tecni- finire meglio quello che cercaci, baristi, pasticcieri, operato- no».
Ma corrispondono al resto
rio socio-sanitari, addetti alle
delle domande?
presse».
Il web offre lavori stabili o a «Facendo un confronto con le
assunzioni comunicate ai Centempo?
«Prevalentemente, come del tri per l'Impiego si nota una
resto in tutto il mercato della- corrispondenza».
Mà una ricerca come la vostra
voro, a tempq. Nell'industria,
può durare nel tempo?
ad esempio, per il 62% sono offerte temporanee. Lo sono al «Sì perchè è uno è strumento
60 nelle costruzioni, al 67 nel- che fornisce in tempo reale i
l'agricoltura, al 46 nel com- bisogni del mercato e può
servire ai decisori pubblici
mercio e a148 nei servizi».
In Piemonte il web è utilizza- nell'assumere le proprie
to per I~offerta di occupazio- scelte. Inoltre è un contributo fondamentale alla riduzione?
«Sì e la metà si concentra a ne del mismatch tra domanda e offerta».
[M.CAS.]
La rete
068391
Le domande
di lavoro
nei siti
specializzati
hanno
tra il resto
il vantaggio
di poter
definire
inrnodo
più chiaro
quali sono le
necessità
di chi cerca
un lavoratore
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Lavoro e previdenza
Pag. 63
Quotidiano
LA STAMPA
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15-03-2014
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1
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Il nuovo apprendistato
Senza formazione certificata
l'Italia rischia una sanzione Ue
Come è successo nel 2011
llt."!f MARCO SODANO
,<
TORINO
Sénza formazio~e l'apprendistato non è apprendistato: nel
senso che non si apprende un
bel niente. Di conseguenza,
per l'Europa, gli sgravi fiscali
concessi sugli apprendisti diventano aiuti di Stato illegittimi per le aziende che li ricevono. E 'le aziende, presto o tardi, li devono restituire. «È già
successo con il vecchio èontratto di formazione lavoro - spiega
Michele Tiraboschi, giuslavorista e direttore del centro fi!tudi
Marco Biagi -, per questo quel
contratto fu cancellato nel 2003
dal!a legge Biagi».
E passato così tanto tempo
che nel frattempo l'Italia è già
stata sanzionata a più riprese:
l'Unione europea aveva appurato che il lavoro c'era, ma del
programma di formazione non
s'era visto nulla. Così per prima cosa ha intimato all'Italia
di pretendere la restituzione
dell'equivalente degli sconti fiscali, poi - con sentenza _della
Corte di Giustizia europea del
17 novembre 2011 - l'ha condannata a pagare una multa di
30 milioni (più ulteriori sanzioni per i semestri di ritardo accumulati) per «non aver recuperato presso i datori di lavoro
gli aiuti per l'assunzione dei lavoratori mediante i contratti
di formazione». Motivo: senza
una formazione organizzata
come si deve, gli incentivi fiscali si sono trasformati in aiuti di Stato. Distorsivi della concorrenza con le aziende degli
altri paesi europei.
La sensazione è che il provvedimento annunciato dal governo semplifichi un po'\troppo.
Sul fronte delhi formazione con
la decisione di eliminare'del tutto la formazione pubblica delegandola alle aziende: nei fatti,
saranno i datori di lavoro a decidere come e in che misura formare il personale assunto come
apprendista, senza tra l'altro
un meccanismo che attesti la
formazione fatta.
Sul fronte dei vincoli, suscita
dubbi l'abolizione dell'obbligo di
assumere una quota degli apprendisti che già lavorano in
azienda prima di assumerne di
nuovi. «Ci sono troppi spazi
aperti per le distorsioni - osserva Tiraboschi -. Oggi le aziende
fanno un uso smodato degli stage, che non comportano i costi
gestionali di un'assunzione. Domani questo potrebbe accadere
con l'uso indiscriminato di contratti a termineriiberalizzati o
dell'apprendistato così com'è
concepito». Manca, secondo il
giuslavorista, una visuale d'in. sieme: forse rivedere le norme
che bloccano la possibilità di licenziare - insomma, toccare
l'articolo 18 - avrebbe avuto effetti più duraturi nel tempo.
Andamento degli Apprendisti e confronto con alc~ne tipofogie. contrattuali
(numeri indice base 2002 = 100 e tra parentesi il numero di occupati)
Apprendisti
_
Totale dipendenti
Dipendenti a tempo determinato
150 .. _.-.
A fine 2003 entra in
vigore il D. Lgs 276
140 ---attuativo della L.
130 ~._. 30f2003 ('Legge Biagi "),
che, tra le altre cose,
riforma l'Apprendistato
120
- --- - -
- - -.- -
-- -
-
Totali occupati
- - - - - - - - -- - - .---- . -. -.----.-----..
110
100 -
90~--20-0-2--~~~~r-~--2-0-~--~---2-0-0-5---r---20-0-6---r---2-00-7--~---2-00-8---'---2-0-0-9--'--Elaborazioni ~1u';'..eDAJIDHUME -La Stampa su.dati Istat.lnps e Isfol
2010
®
Da gennaio 2013
l'Apprendistato è stato
modificato dalla
' Riforma Fornero'
2012
® _'
~eJTi
068391
A fi ne 2011 entra in
vigore il nuovo Testo
Unico sull'Apprendistato
- LA STAMPA
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Quotidiano
rUnità
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Foglio
16-03-2014
5+1
1/2
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Bonanni: dico sì
sui contratti,
alt al precariato
VENTIMIGLIA A PAG. 5
L'INTERVISTA
Raffaele Bonanni
«Non condivido le critiche
al decreto. Alla egli dico
di contrastare insieme
il mondo delle false partite
Iva, dei co.co.pro e dei
lavoratori senza tutele»
MARCO VENTIMIGLIA
IV1ILANO
«È vero, in altri Paesi le regole che governano il mondo de1lavoro durano assai più deUe oostre, cbe cambiano in
continuazione. Ma questo è fr utto
dell'impazzimento che ha colto la politic!! italiana negli ultimi anni. Man mano che ha perso autorevolezza, la politica ha pensato di recuperare terreno aodando ad occuparsi di argomenti che
avrebbe fatto bene a lasciare alle parti
sociali. Il tutto in base ad una tesi che
non sta né in cielo né in terra, ovvero
che con le leggi si crea occupazione.
lavoro arriva cm un sistema economico
che funziona , non ce.rto da continui
cambi delle normattve. Ciò detto, per
fortuna questo esecutivo ci sta evitando ulteriori "Fornerate", e di ciò va anche merito ad una per ona a.weduta
qlLuJe il ministro del Lavoro, Giuliano
Poletti». Lo dke seJ12a una sosta, Raffaele Bonannr, come spe' o gU capita
quando il tema lo coinvolge. Per il segretario deUa Cisl, così come per gli altri respoosabili del sindacato, sono
giorni particoJari, alle pre e con il dinamismo del governo Remi ma senza il
coinvolgimento diretto delle preceden ti occasioni.
Palazzo Chigl decide e comunica, voi
leggete i provvedimenti e li giudicate. Si
può and.a re avanti cosl a lungo?
"Non credo che Questa situazione rappresenti un mjo pr blema, semma' a
preoccuparsi deve essere il presidente
del Consiglio, che poi è anche il segretario di un grande partito che si Qualifica
n
come riformatore. Renzi non vuole discutere? Ce ne facciamo una ragione,
anche perché il rapporto che un sindacato, e chi lo rappresenta, deve tenere
sempre aperto è quello con ìI mondo
del lavoro e con la gente».
Insomma, addio alla concertazione?
«Di certo non mi interessa la concertazione per come dimostra di intenderla
il premier, owero un teatrino dove si
fa a gara a chi sfoggia il più bel sorriso.
Se invece ci si siede intorno ad un tavolo dove ognuno si fa carico di un peso
per arrivare ad un accordo, allora sì,
quella è una concertazione che mi interessa e che continua ad avere un grande valore. Quando Renzi deciderà eli
procedere in tal senso, la Cisl e le altre
grandi forze sociali saranno sempre
presenti».
Intanto, il vostro giudizio sui primi provvedimenti dell'esecutivo appare comunque positivo. Anche sulle controverse
misure che riguardano icontratti a termine.
«Per prima cosa è opportuno fare un
passo indietro nel tempo è ricordare
che all'inizio Renzi aveva parlato della
volontà di introdurre un cohtratto unicoa "tuteleptogressive". Una cosa non
molto chiara, con il forte rischio di un
ennesimo complicarsi della materia,
quel che definisco, appunto, una Fornerata. Per quanto mi riguarda, ho detto
chiaro e tondo al ministro Paletti che si
andava verso una direzione sbagliata,
tanto più che il governo aveva già a disposizione lo strumento che gli serviva
in tema di flessibilità del lavoro».
Vale a dire?
«Parlo proprio del contratto a termine.
Non c'è alcun altro strumento in grado
di fornire al lavoratore le stesse garanzie che derivano da un'assunzione a
tempo indeterminato. Mi riferisco alla
tutela previdenziale, al sistema retributivo, alla sicurezza, ed agli altri aspetti
fondanti di un rapporto di lavoro».
La Cgilla pensa diversamente, con forti
critiche al meccanismo, nella bozza di
decreto legge dell'esecutivo, che prevede ben otto rinnovi senza causale del
contratto a termine. In questo modo per
SusannaCamussosiintroduconoulteriori elementi di precarietà.
«Ed è una presa di posizione che non
condivido. Intanto stiamo parlando di
rinnovi che non potranno comunque
eccedere la durata complessiva di 36
mesi, il tutto alfinterno di uno strumento comeil contratto a termine che,
lo ripeto, fornisce il massimo delle garanzie possibili ad un lavoratore. Cosa
sarebbe potuto succedere introducendo invece un meccanismo del tutto nuovo come quello che aveva in mente il
premier in prima battuta? Aggiungo
poi un ulteriore elemento .che reputo
molto significativo, owero il tetto del
20% di contratti ,a termine rispetto
all'organico complessivo di un'azienda».
C'è il rischio di un nuovo inasprirsi delle
relazioni intersindacali dopo un periodo
abbastanza sereno e costruttivo?
Mi auguro e ritengo di no. Però per perseguire l'unità d'intenti non è che posso spegnere il mio cervello ... Piuttosto
invito Susanna Camusso a concentrare
le nostre forze su quella che ritengo la
vera emergenza in tema di occupazione precaria».
A che cosa si riferisce?
«A tutto il vasto mondo, parlo di milioni di persone, popolato da false partite
Iva, co.co.pro, associati in partecipazione, nonché i co.co.co della Pubblica
Amministrazione. Si tratta diIavoratori, quelli sì, distanti anni luce dalle garanzie di un rapporto a tempo indeterminato, sulle cui condizioni esiste
un'incredibile omertà diffusa a tutti i
livelli. È' questa la principale battaglia
contro il precariato che attende il sindacato».
Torniamo indietro di qualche giorno:
l'annunciato taglio delle tasse sulle buste paga dei lavoratori con gli stipendi
più bassi rilancerà dawero iconsumi delle famiglie?
«Sì, e per una ragione drammatica: qw
non stiamo parlando di spese voluttuarie, perché quei circa 80 euro in più al
mese verranno utilizzati da famiglie
che purtroppo non hanno ormai da
tempo le sufficienti risorse per prowedere a tutti i loro consumi essenziaIi».
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Lavoro e previdenza
Pag. 67
068391
«Contratti a tennine, va bene così
Altre le precarietà da combattere»
Data
IL~MA.TTINO
Pagina
Il
Foglio
17-03-2014
7
1/2
La missione
Renzi: non siamo somari, guideremo la Ue
www.ecostampa.it
Quotidiano
Oggi l'incontro a Berlino con la MerkeL «Mi interessano i giovani, non i sindacati»
Diodato Pirone
ROMA. Molto orgoglio nazionale: «Se
facciamo i compiti possiamo giudare
l'Europa per i prossimi venti anni».
Molto populismo sano con un attacco
alla politica (<<Dai tagli alla politica più
soldi nelle tasche dei cittadini») e uno
ai sindacati: «Va garantita la libertà di
assumere, mi interessano i ragazzi
non gli addetti ai lavori che siano sindacati oassociazioni dei datori di lavoro». La conferma che compreremo
meno cacciabombardieri.
Alle otto di sera, coni fuochi d'artificio di una vivace intervista al Tg5,
Renzi scuote una sonnacchiosa domenica italiana di fine inverno.
li presidente del Consiglio, reduce
dalla Messa e prima di recarsi a vedere la partita della Fiorentina, non perde tempo ed entra subito nell'argomento principe, l'Europa, sul quale
oggi si confronterà con la cancelliera
Angela Merkel a Berlino. «Se abbiamo sbagliato in passato siamo pronti
a rimediare - dice Renzi - Ma siamo
l'Italia, non siamo gli alunni da mettere dietro una lavagna». Un attimo di
respiro e poi il premier riprende ad incalzare: «Illustrerò alla Merkel il programma di riforme che l'Italia ha in
mente di fare. Non lo ha fatto nessuno
in Europa in questo tempo. Se noifacciamo bene il nostro dovere, possiamo essere alla guida dell'Europa, non
l'ultimo vagone tra i ritardatari. Non è
questione di guidare il prossimo semestre europeo. Noi possiamo guidare l'Europa per i prossimi venti anni».
Dalle parole ai fatti. 0, almeno, al
programma. Secondo Renzi la decisione di abolire il Senato e le Province
e il progetto di sforbiciare di brutto le
buste paga dei consiglieri regionali
possono portare grandi vantaggi. «I tagli alla politica si traducono in più soldi nelle tasche dei cittadini», scandisce Renzi con un tono che lascia quasi
intravedere il tagliaerba lanciato tra i
piedi dell' odiato Beppe Grillo.
Ma subito dopo il premier rincara
la dose e mette nel mirino sindacati e
Confmdustria. Alla domanda sulla
semplificazione delle regole sui contrati a termini varata mercoledì scorso
dal governo Renzi risponde cosÌ:
«Mentre a Roma dibattevano di regole la disoccupazione giovanile è salita
al 42 per cento. Ma a me interessano i
ragazzi non gli addetti ai lavori». Secondo il presidente del consiglio chi
vuole assumere deve essere libero di
farlo. «Anche i contratti di apprendistato erano un incubo burocratico»,
attacca Renzi. Che sottolinea: «Il posto fisso non c'è più da anni. li problema oggi è dare la possibilità di assumere a chi vuole assumere».
Il premier ha ribadito che da fine
maggio gli italiani che guadagnano
meno di 1500 euro netti al mese troverarmo più soldi in busta paga e ha rilanciato la revisione della spesa parlando di un taglio alle spese militari di
circa tre miliardi nei prossimi tre anni.
E cosÌ si chiude questo abile sla10m fra istanze di destra, di sinistra e
grilline tutte convogliate nello sbocco
di un ritrovato «orgoglio italiano» che
dovrebbe trovare un primo suggello
oggi a Berlino nel confronto con la
donna più potente d'Europa, Angela
Merkel. Renzi porterà con sé in Germania ben sei ministri da Pier Carlo
Padoan (Economia) a Federica Mogherini (Esteri) per discutere di Europa, ripresa, Ucraina e marò. Non sarà
come rispondere alle domande di
un' intervista.
La sensazione è che il confronto
più tecnico sulle cifre e sulle differenti
situazioni economiche sarà lasciato a
due pezzi da novanta come Padoan e
Wolfang Schaeuble. L'incontro tra
Renzi e la Merkel sarà più squisitamente politiéù perché sul tavolo ci sono le elezioni europee con i venti populisti che soffiano sempre più forte e
una cancelliera che sa bene di non attrarre su di sé un grande consenso popolare epùtrebbe apprezzare la capacità dell' ex sindaco di "svecchiare" le
istituzioni. Cura della quale l'Europa,
sempre più lontana dai cittadini,
avrebbe più che maibisogno. Per questo la cancelliera potrebbe essere la
prima ad apprezzare la forte ambizione del premier in vista della guida italiana del semestre europeo, cogliendo anche i forti pericoli interni alPaese, come la proposta di Grillo di UÌ1 referendum perilritomo alla lira. Èchiaro che per quanto Frau Angela possa
apprezzare l' enfant prodige della politica italiana, alla donna alla guida della locomotiva d'Europa che proprio ieri l'altro ha annunciato la possibilità
di raggiungere il pareggio di bilancio
nel 2015 l' ipotesi di utilizzare come copertura i 2-6 miliardi riéavati dall'aumento del deficit, pur restando sotto
la soglia del 3%, non può piacere fino
in fondo. Ma chi è vicino al premier
assicura che Renzi non intende andare a Berlino per chiedere il via libera
alle sue prossime mosse. E del resto
negli ultimi giorni ha più volte ripetuto come un mantra che l'Italia rispetteràgliimpegni presi. Certo, su un punto 1'ex sindaéÙ deve trovare il modo di
rassicurare la cancelliera, che negli ultimi tre a.n ni ha avuto bilaterali con 4
premier italiani: la stabilità. Senza la
quale non sono possibili nep ure le
riforme.
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Il piano
I disoccupati
junior al 42%:
dobbiamo
garantire
la possibilità
di assumere
a chi vuole farlo
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Lavoro e previdenza
Pag. 69
Quotidiano
Data
IL SECOLO XIX
Pagina
Il
MA SENZA LA RIFORMA
IL DECRETO ÈARISCmO
CARLO STAGNARC;L _•. _ .._ .._ ......•.........•....•......
SÌ e no. Il decreto va
valutato come una
tessera di un puzzle
che va componendosi: mancano elementi
sul completamento
dellarifonnadellavoro,laristrutturazione
del welfare, la rivisitazione del fisco.
Per ora, il decreto
dà ossigeno alle imprese meUendole nella
condizione di assumere più facilmente,
senza i vincoli della riforma Fornero.
SE CHI DECIDE divide, non si può negare
che - almeno in relazione alla rifonna del lavoro - Matteo Renzi abbia inaugurato il suo
mandato con una svolta decisionista. Ma
davvero Giuliano Paletti sta imprimendo
una svolta decisiva al SEGUE » 2
mercato del lavoro?
rie di fattispecie finora mascheIL COMMENTO
rate dietro altre tipologie (come
le false partite Iva). Queste ultime erano proprio una risposta
alle rigidità lavoristiche. Atendere, il decreto dovrebbe coordinarsi col "codice semplificato
del lavoro", oggetto di una legge
dalla poma pagina
delega. Una prospettiva realistiLa riforma ruota attorno alla
ca deve tenere conto delle diffimaggiore versatilità dei contratcoltà di questo ulteriore passagti a tennine (sarà possibile ringio.
novarli fino a otto 'volte nell'arco
Come ha scritto Pietro Ichidi 36 mesi), mettendo però un
no, «le resistenze di sinistra Pd e
argine al loro utilizzo indiscriCgil a una flessibilizzazione del
minato (non potranno eccedere
contratto a tempo indeterminail 20% dell'organico complessito fanno sÌ che queste misure siVQ) con un occhio di riguardo alano probabilmente destinate a
le piccole imprese (quelle con
prodUl1"e una ulteriore contrameno di 5 dipendenti potranno
zione della quota, già molto riavere comunque un dipendente
dotta (una su sei), di assunzioni
atempo determinato).
a tempo indeterminato». In
Chi vede il bicclùere mezzo
questo senso, l'opposizione di
pieno - come il nwnero uno delSusanna Camusso rischia di esla Cisl, Raffaele Bonanni - spera
sere una profezia che si auto-avGbe questo aiuterà a ricondun8
vera: se riuscirà a far fallire la rinell'alveo "normale" delrapporforma del lavoro, del decreto si
to di lavoro djpendente una seosserveranno soprattutto le
conseguenze meno gradevoli.
Tutti gli attori, infatti, sono
razionali. La Cgil, al di là della
venatura politica e ideologica
delle sue posizioni, difende gli
interessi di una base associativa
in costante diminuzione e tendenzialmente iper-tutelata, di
cui i precari rappresentano solo
una piccola fetta.
Le imprese, a regole date, fanno i propri interessi e talvolta è
proprio la curvatura delle norme a spingerle verso equilibri
socialmente insoddisfacenti.
Il primo passo di Renzi va
nella direzione giusta, ma ci
porta anche in mezzo al guado: a
questo punto il Paese non può
più restare fermo. Ofa un altro
passo avanti, cambiando completamente l'impostazione della
legislazione sul lavoro, oppure
ne fa uno indietro, segnando
una sconfitta forse ilTecuperabile per il nuovo premier.
CARLO STAGNARO
Twitter@CarloStagnaro
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LAVORO, BENE
MA ORA SERVE
LA RIFORMA
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IL COMMENTO
Foglio
16-03-2014
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1
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Lavoro e previdenza
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nSole9j{l
Quotidiano
mmrn
Data
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Il
Foglio
15-03-2014
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Tasse e risparmio. Così cambia il prelievo
Aumento dalI luglio
o
TASSAZIONE
ATTUALE
TASSAZIONE
PREVISTA
PRELIEVO
TITOLI DI STATO
20%' 26% 12,5%
li livello attuale di
tassazione degli
altri investimenw
fi nanziari
II prelievo sulle
renditefinanziarie
sale di 6 punti per
coprire il taglio Irap
INCASSO PER
OGNI PUNTO
INCASSO
COMPLESSIVO
DECORRENZA
MODIFICHE
II gettito atteso
per ogni punto
di aumento
dell'aliquota
L'incasso totale
previsto dalla
manovra sulle
rendjte finanziari~
La nuova aliquota
sulle rendite
dovrebbe scattare
dall 'luglio
Il prelievo fisc~l~
sul titoli di Stato
iIOn verrà
modificato
Marco Mobili con un'analisi di Marco Piazza » pagina 6
Rendite finanziarie,
tassa dal 20 al 26%
a partire da luglio
Marco Mobili
ROMA
Aumento da120 alz6% della
tassazione sulle rendite finanziarie nonprima di luglio. È una delle ipotesi che si sta facendo strada per consentire agli operatori
e agli intermediari finanziari di
adeguare le procedure e affrontare senza errori il periodo transitorio con il passaggio della tassazione dalzo alz6% di plusvalen-·
ze, interessi e dividendi. Una gestione articolata dovele differenti tipologie di redditi e di strumenti finanziari soggetti alla
nuova stretta fiscale ricmede
ben più dei prossimi 50 giorni fino a 1 omaggio.
Tre mesi dall'emanazione
delle norme vengono invece
considerati dagli operatori sufficienti per riscrivere le procedure e gestire i rapporti con i
clienti. Che vanno dall'invio delle informazioni ai risparmiatori
all'inevitabile e legittimaricmesta di maggiori informazioni da
parte dei clienti. Ci sono poii decreti e le regole di attuazione.
Nelzoll, quando l'allora Governo Berlusconi in piena crisi da
spread con il decreto di agosto
n, 138 introdusse l'aumento del-
la tassazione delle rendite fmanziarie dal u,s% alZO% (lasciando i titoli pubblici al U,5% e facendo scendere il prelievo sui
correntisti dalz7 alzO%), la decorrenza fu fissata alI ogennaio
zou. Furono concessi dunque 5
mesi di tempo sia agli operatori
per rispondere alla clientela e
perfezionare i meccanismi del
prelievo, sia all'Economia per
scrivere le regole attuative e superare i non pochi problemi
che il cambiamento di tassazione avrebbe prodotto.
Problemi analoghi che si ripeteranno ora con il nuovo aumen-
to dalzo alz6% calendarizzato
ilI omaggio come ha annunciato
il premier Matteo Renzi per assicurare le risorse necessarie alla copertura del taglio del 10%
dell'Irap pagata dalle imprese.
Tra i nodi da sciogliere subito,
ad esempio, occorre delineare
nel dettaglio come tassare gli interessi, ovvero se tassare solo i
titoli di nuova emissione o tutti
quelli in circolazione. Va cmarita la tassazione delle plusvalenze latenti che emergono dalla
differenza trai valori dei prodotti in portafoglio quando scatta
l'aumento dell'aliquota e il co-
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Primo piano Italia
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Governo e operatori in cerca di un'intesa
sui tempI di decorrenza del nuovo regime
mmrn
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Il
sto di acquisto degli tessi prodotti Sui dividendi. poi, si dovrebbe scegliere il regime di tassazione che, nelle esperienze
precedenti. segue la cassa Mentre per leminusvalenz,e occorre
risolvere, come nel 20 12, il problema dicome vanno considerate se prima deU'entrata in vigore della nuova tassazione non
sono ancora state compensate
con altre plusvalenze.
Sul fronte interessi vanno evitati possibili vantaggi non spettanti ai possessori di vecchi tito-
li che si troverebbero a beneficiare di una tassazione agevolata al 20%, mentre i titoli di nuova
emissione sconterebbero una
tassazione di 6 punti percentuali in più. Nel tassare tutti i titoli la
scelta dovrebbe poi cadere, come accade nel 2012, sui redditi
maturati da una determinata data e non dall'incassato. Sulle plusvalenze, invece, sarà necessario evitare trattamenti differenziati e sperequativi tra i differenti investitori. Con la possibilità
di consentire agli investitorisog-
getti a tassazione sul realizzo di
utilizzare la vecchia aliquota sulle plusvalenze latenti al momento del passaggio al nuovo prelievo. Come è accaduto nel 2012 e
in tutte le operazioni di revisione della tassazione sui redditi di
capitale si potrebbe consentire
una cessione virtuale alla data di
entrata in vigore del nuovo regime, tassando il capital gain con
la vecchia aliquota. In questo
modo, quando si cederà realmente il titolo, si tasseranno con
la nuova aliquota del 26% soltan-
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15-03-2014
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to i plusvalorimaturatisuccessivamente all' entrata in vigore del
nuovo regime.
L'esperienza del 2012, con
l'emanazione in 5 mesi di tre decreti e una cìrcolare per lacorretta gestione di operazioni di affrancamento dei redditi di capitali e delle plusvalenze latenti,
l'esercizio di opzioni, nonché il
trattamento delle minusvalenze
e delle obbligazioni, consentirà
di tagliare i tempi e attuare la
"#svoltabuona" sulle rendite, ma
comunque in non meno dei tre
mesi ipotizzati dagli operatori.
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Quotidiano
Cl RIPRODUZIONE'USERVATA
Le misure del governo
LA STRETTA FISCALE
L'incremcmo
La valutazione
Renzi ha annunciato l'awnento da maggio
I ma prende corpo l'ipotesi di Wl rinvio
L'atlante della tassazione
Per aggjomare il prelievo su tuttigii S01ll11enti
I servono ahneno tre mesi dalJe nuove norme
.
lNGHIl TERRA
SPAGNA
FRANCIA
I
GERMANIA
AZIONI WITAl GAlN
Abbattimento della plusvalenza in
funzione del periodo di
detenzione (fino a165%dopo otto
anni). Su questo importo si paga ìl
15,5% per oneri sociali. Quel che
resta viene inserito in
dichiarazione dei redditi e
soggetto ad aliquota da Oa 45%
!
Tassa a121% per plusvalenzefino
Esenti le plusvalenze fino a
a 6 mila euro. 25% tra 6 e 24 mila l 10.090 sterline. Dopodiché si
euro, 27% oltre 24 mila euro. Per : applica la tassa flat del 18%che
plusvalenze realizzate nei 12 mesi j arriva a128% per chi ha redditi
si applica l'aliquota del reddito
j superiori a 35mila sterline
~
;
!
la ritenuta è al 26,375%
(comprensiva della tassa di
solidarietà). Le rendite fina nziarie
sulle quali è stata applicata la
ritenuta nonvanno incluse nella
dichiarazione dei redditi. Chi paga
una "Irpeftedesca" inferiore al
25% può chiedere la differenza
j
0-45%
21-27% 118-28%
i
26,375%
~
AZIONI DMDENDI
Prelievo al 21% per dividendi o
Si abbatte il dividendo del 40%.
Sul restante si calcola prelievo alla interessi fino a 6mila euro, 25%
fonte del 21% cui aggiungere il
tra 6 e 24 mila euro, 27% oltre i
15,5% a titolo di oneri sociali. Quel 24milaeuro
che resta viene inserito nella
dichiarazione dei redditi e
soggetto alle aliquote (da O, per
redditi fino a 6mila, a 45% oltre
151mila euro)
21-27%
20%
26,375%
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0-45%
Va a reddito, segue aliquota l'Irpef Sonoesentì i primi 800 euro.
inglese (la banca può fare
Ritenuta del 26,375%.
trattenuta alla fonte del 20%) se è comprensiva della tassa di
solidarietà più eventuale "tassa per
maggiore si paga la differenza
chi è registrato ufficialmente come
appartenente a una chiesa"
(8-9%). le rendite fi nanziarie sulle
quali è stata applicata la ritenuta
non vanno incluse nella
dichiarazione dei redditi
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IIIl'ERES51mOU DISTATO
Prelievo al 15,5% il titolo di diritti
sociali. Quel che resta è sottoposto
il imposta sul reddito con acconto
sul prelievodeI24%; non c'è
abbattimento, ma un'esenzione
totale per redditi fino a 25niita
euro l'anno (SOmila se famiglia)
dopo eventuali detrazioni fiscali
Rilenutaal21% per dividendi o
interessi fino a 6mila euro,25%
tra 6e24mila euro, 27% ollrei
0-45%
21-27%
24milaeuro
Vannoilcompore il reddito e
seguono l'aliquota Irpefinglese
(la banca può fa re tratteflUta aUa
fontedeI20%): seatla fineil
prelievo deVI! essere maggiore si
paga la differenza
20%
Esenzione sui primi 800 euro.
Ritenuta del 26,375%,
comprensiva della tassa di
solidarietà più eventuale ntassa
perchi è registrato ufficialmente
come appartenentea una chiesa"
(S·9%). l e renditefìnanziarie
sulle quali èstataapplicata la
ritenuta non vanno induse nella
dichiarazione dei redditi
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Quotidiano
26,375%
IL PRECEDENTE
Nel2011I'aumento
068391
del prelievo fu deciso
ad agosto ma ['applicazione
scattò il primo gennaio
dell'anno successivo
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la Repubblica
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16-03-2014
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Èuna svolta sul controllo dei siti
nel 2015nasceràente internazionale
Indirizzi Internet
cade il potere assoluto
degli Stati Uniti
Le riveJazicmi cIeDo
sc:ancIaIo Datagate
baDnopesato tndJa
decisione cIeDa
Casa Bianca
FEDERICO RAMPINI
A PAGINA 24
Internet, la svolta di Obama
il controllosugli indirizzi
non sarà più solo americano
Dal 2015 Icann sostituito da un ente internazionale
FEDERICO RAMPINI
NEW YORK - Internet non sarà
più un monopolio americano.
Almeno per qu<mto riguarda la
creazione e il controllo del "cyber- indirizzario~ o registro globa1e. La svolta è storica, chiude
una fase durata un quarto di secoLo. L'addio al monopolio Usa è
strettamente legato agli scandali
del Datagate.
E' una concessione di Barack
Obama per venire incontro alle
preoccupazioni di diversi paesi
stranieri, dalla Germania a1 Brasile, sull'inaffidabilità di una Rete troppo esposta allo spionaggio
Usa. L'annuncio è venuto dallo
U.S. Commerce Department, il
mìn.istero da cui dipende l'agenzia federa1e disettore, laNational
Telecommunications and Infor'
mation Adrninistration. A parte
gli addetti. ai lavori e gU esperti,
pochi tra la massa sterminata dì
utenti di Internetlosanno, malin
dalla sua nascita tutto il sistema
di creazione di siti e indirizzi ha
una supervisione americana
L'assegnazione degli indirizzi e i
criteriper fado, èun servizio che
può sembrareprosaico e bana1e,
ma è una sorta di infrastruttura
elementarecheconsentediordi-
nare e convogliare il traffico online. La responsabilità - e il potere
- di assegnare i numeri o "protocolli" che identificano gliindirizzi, coi vari suffissi ".com" ".gov"
" .org" è rimasta in capo agli Stati
Uniti, per la semplice ragione
che lo sviluppo originario della
Rete ebbe qui il suo epicentro
prima di diventare un fenomeno
veramente globale. Un controllo
attraverso un registro centra1e è
stato necessario fin dalle origini
per impedire duplicazioni di indirizzi che avrebbero generato
un caos nel traffico. L'Anuninistrazione federale Usa a sua volta diede in appalto questo mestiere ad un'istituzione non profit, la Internet COJ1>oration for
Assigned Narnes and Numbers,
nota con l'acronimo lcann. Un
organismo indipendente, teoricamente immune da influenze
politiche, ma pur sempre americano: con sede a Playa Vista, Los
Angeles. lcann si finanzia con
una minuscola tassa (20 centesimi di dollaro) ogni volta che viene creato un nuovo indirizzo con
uno dei suffissi autorizzati. Fin
dal 1998 gli europei si preoccuparonocheInternetnonfosseun
monopolio Usa, e crearono il
Council of European National
Top Level Domain Registries
(Centr), anch'esso un'organizzazione non profit, per la gestione degli indirizzari nazionali che
finiscono con i vari suffissi ".it"
per l'Italia, ".de" per la Germa·nia, ".uk" per il Regno unito e così via. Tuttavia il coordinamento
globale dei registri rimane nelle
mani di lcann e quindi negli Stati Uniti. Da anni si discute dell' opportunità che questo compito venga trasferito a un ente sovranazionale, che sarebbe più
consono alle dimensioni universali della Rete. Ma fino alla deflagrazione del Datagate il resto del
mondo, compresi i rivali strategici come la Cina e la Russia, avevano accettato il ruolo dell'lcann
in nome dell'efficienza di un sistema che ha funzionato bene
nell'interesse di tutti. DI recente
lcann per "de-arneri.èanizzarsi"
h a aperto delle succursali-hub a
Singapore e Istanbul, ha diversificato i suffissi per includervì indirizzi nazionali in caratteri arabi, cirillici, cinese-mandarino.
(L'unica sfida seria al monopolio
lcann fu tentata da una società
privata anch' essa arnericana,
VeriSign) .
Le rivelazioni di Edward
Snowdenhanno cambiato le cose. Lo shock mondiale dopo la
scoperta dell'ampiezza dello
spionaggio americano in Rete,
ha scatenato reazioni particolarmente accese in alcuni paesi dove gli stessi capi di governo sono
stati spiati: la Germania di Angela Merkel, il Brasile di Dilma
Rousseff. Per la prima volta anche in paesi alleatisi è ventilata la
possibilità di creare delle Reti a
dimensione naziona1e, "protette" contro lo spionaggio Usa. Di
qui la decisione simbolica di
Obama: nel20 15 allo scadere del
contratto con lcann, quell'incarico non sarà rinnovato. Ma per
sostituirlo con che cosa? Gliarnericani pongono una condizione:
che subentri un altro ente privato, sia pure sotto vigilanza internazionale, non un'istituzione in tergovernativa. Obarna e i repubblicani su questo sono d'accordo: guai se · Internet finisse
sotto la governance di un'istituzione tipo Onu. Ne riprodurrebbe tutti i difetti, come i poteri di
veto dettati da logiche politiche,
la lentézza nelle decisioni. L'incubo peggiore, confida la Casa
Bianca, è che dietro l'alibi di una
"internazionalizzazione" della
Rete i governi di Mosca e Pechino possano esportare i metodi di
censura già applicati dentro i 10ropaesi.
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GOVERNO
VERSO IL TOUR"EUROPEO
Renzi sale al Colle: .siamo determinati
Incontro con Napolitano alla vigilia del viaggio in Europa. TI premier: coperture doppie rispetto allé esigenze
CARLO BERTINI
ROMA
Certo gli ha fatto piacere incassare il primo, Se pur prt:l~
dentissimo, viatico dalla Germania sul progetto di riforme
giudicato «ambizioso» dal
portavoce deIJa Merkel, coSÌ
come registrare di buon mattino l'impennata negli indi.ci
di popolarità nei sondaggi
trasmessi ad Agorà, che lo
vedono schizzare al 59% dopo la sua sventagliata di riforme annunciate. Ma non
meno gra!lita al premier è
stata la benedizione al suo
pjano ricevuta dal presidente
Napolitano, che non ha sollevato obiezioni sulla strategia
complessiva delineata alla vigilia di una missione delioata,
che comincerà oggi a Parigi
CDl) Hollande, pDi lunedì a
Berlino e giovedl a Bruxelles.
«StiamD affrontando questo passaggio con grande determinazione. Sulle misure
che abbiamo presentato siamo tranquilli: abbiamo coperture doppie rispetto alle
esigenze. Soprattutto, abbiamo la cDns;lpevolezza che
questa può essere qaVVerD la
VDlta buona», è la consideraziDne consegnata ai suoi dal
premier in serata, prima di recarsi a Pontassieve, ,da cui domattina partirà insieme alla
mDglie in veste di first lady.
Al .Quirinale Renzi è salìto
per un pranzo con cinque ministri, Padoan, Poletti, MDgherini, Guidi, Galletti e CDn i due
sottosegretari.' DeiriD e Gozi.
Per fare il punto s1.jl prDssimo
consiglio europeD, che ha fornito un'occasione per parlare
delle misure economiche e della crisi Ucraina, che terrà banco nei vertici di questi giorni
molto più dei problemi dell'Italia. Tanto che il Capo dello Stato, nella sua ijltroquzione, prima di dare la parola al premier
ai ministri, ha invitato a dividere in due parti la discussio-'
ne, priorità economiche e
Ucraina.
Renzi -ha illustrato nel dettaglio la sua strategia di riforme, Parloan ha fornito il suo
puntello sulla tenu~a dei cònti,
confortato dal buon andamento delle ultime aste dei titoli
italiani che hanno fatto il pieno. E stando ai report filtrati,
col Presidente c'è stata piena
convergenia sull'opportunità
di confermare il rigore promuovendo però misure per la
crescita; e sulle grandi priorità
'di politica europea in vista del
vertice: l'analisi condivisa è
che è giusto spingere, non per
ottenere deroghe per l'Italia,
ma per una nuova strategia europea, con la speranza che il
prossimo vertice sia l'inizio di
un processo di cambiamentD;
sul versante di una nuova politica industriale, di nuovi strumenti di sostegno alle piccole e
medie imprese, di nuovi obiet~
tivi al servizio della crescita
sostenibile.
Insomma, per un'Europa
che nori guardi solo ai sacrosantI impegni finanziari che
l'Italia intende rispettare. Il
punto non è tanto se poter salire fino al 2,8 D al 3%, ma di spiegare bene in Europa che l'Italia sta facendo sul seriD e l'miportanza di stratégie di medioten:nine con riforme strutturali sostenibili. Nei suoi contatti
di questi giorni, il titolare delle
politiche comunitarie Sandro
Gozi registra «un atteggiamentò di curiosità e speranza
.in Europa nèi confrònti di questo governo e c'è un interesse
comune franco-tedesco ad un
succes'so dell'Italia»,
Si capisce meglio dunque il
perché del viatico della Merkel,.che fa sperare in un atteg-giamento aperto verso un progettò 'di medio-lungo termine
cne può produrre effetti strutturali nel Belpaese; ma senza
facili ottimismi, poiché le diffidenze nei confronti dell'Italia
sonD ben note. E Renzi sa bene
che do'vrà mettercela tutta per
cDnvincere i partner a concedere margini di flessibilità sul
punto nodale di un lieve sforamento del deficit, pur restando
nel tetto del 3%. Il suo esordio
nel parterre europeo è quindi
una prima prova del fuoco, che
può sbloccare un percDrso che
va ancora trasferito in precisi
articolati di legge. Nella cornice di quel Documentq di economia e Finanza.che deve vedere la luce entro metà aprile.
E che dovrà' segnare nero su
bianco le modalità per varare
nel concreto le misure: prima
tra tutte quella sul cunèo fiscale da coprire con dieci miliardi
di euro e sulla quale si gioca
una corsa contro il tempo.
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Convergenza con,
il Quirinale sulla volontà
di spingereversouna
nuova strategia Ue
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Ilr trosc na
Matteo ha deciso:
non ci sarà deficit
per il cuneo fiscale
Alberto Gentili
Parigi ho trovato una
spond~ con Hollande ci capiamo». Appena sbarcato nena
sua Firenze, di rientro,dalla
visita all'Eliseo, Matteo Reozi racconta l'incontro.
Continua a pago 7
CC
A
Ora il premier tende la mano a Merkel:
più deficit solo per interventi strutturali
. Si allontana l'idea di usare i 6,4 miliardi per tagliare ~ «A Parigi ho trovato una sponda, con Francois
l'Irpef. Domani la "correzione" all'esame di Berlino ci capiamo. Sembrava volesse rubarmi le idee...»
segue dalla primapaginll
"Sono rimasto sorpreso», ha rii'erito ancora Renzi, ,<il presidente
francese era in formatissi mo sul
nostro piano di riforme, come se
reco della m ia conferenza stampa fosseamvata fino a Parigi. Anzi, dico di più: Holla.pde ha mostrato u na conoscenza capillare
e mi ha chiesto ulteriori dettagli.
Sembrava che mi volesse rubare
qualche idea...)'.
LE DOMANDE DEL PRESIDENTE
Raccontano che neUa mezz'ora
di faceta a faccia - tutto in francese e senza l'ajuto dell'interprete poi durante il pranzo e sorseg"
giando un caffé nei giardùli dell'Eliseo, il Hollande ha voluto sapere «nel taglio)' del cuneo fiscale, come procederà la riforma
elettorale e que1la istituzionale.
Sgranocchiando gli spiedinì di
gamberi ha chiesto del jobs act e
dei piani d'intervento per la scuoIae la casa. Affrontando l'arrosto
con verdure ha fatto scattare
un'altra grandinata di domande:
«Quali resistenze trovi? Quanto
pensi di risparmiare? E la riforma della pubblica amministrazione? La digitalizzazione?». Infine, al dolce, Hollande «si è mostrato profondo conoscitore del-
la politIca italiana:, aa À1fano alla
Lista Tsipras. Devo ammetterlo,
a ,quel punto di mi è Gaduta la
mandibola», ha raccontato divertito iI premier italiano. Nessuna
domanda sui numeri: la grandeur francese per una volta è stata messa da parte, tanto più che i
dati di Parigi (4,2% deficit-PiI)
questa volta sono peggiori di
quelli di Roma (2,6%).
Consiglieri e collaboratori parlando di empatia e feeling. Di un
leader socialista che «guarda con
estremo interesse e curiosità» al
gic>vane leader della sinistra italiana. «Un senior esperto che decide di prendere sotto la sua ala il
giovane leadef» . Anche perché il
destino e la scommessa sono simili: «Noi abbiamo la Le Pen, tu
hai Grillo. Se non diamo una svolta all'Europa, come li arrestiamo
questi populisti?», ha detto a un
certo punto Hollande. Insomma,
l'asse è nelle cose. Due leader socialisti alla vigilia delle elezioni
che decidono di provare a cambiare verso l'Europa, per evitare
di prendere una batosta. Ma non
è un asse contro Berlino, «perché
contro Berlino in Europa non si
fa strada».
Però domani Remi andrà a
bussare proprio alla porta di Angela Merkel, cui regalerà la maglia del centravanti tedesco della
Fiorentina Mario Gomez. E la
strategia studiata da Hollande e
Renzi è meno ardita di quanto si
pensasse alla vigilia. E' quella di
chiedere di utilizzare parte del
deficit per investimenti strutturali in favore di occupazione e istruzione. Un po' \'idea cara a Mario
Monti e a Enrico Letta, sull'uso
della golden rule.
In particolare Renzi - allertato
da Hollande·sulle difficoltà della
partita che giocherà a Berlino sembra aver abdicato al progetto
di utilizzare iI margine tra iI 2,6%
e il 3% del rapporto deficit-Pii, pari a 6,4 miliardi, per finanziare il
taglio del cuneo fiscale. «Per
quello bastano i proventi della
spending review, la riduzione Qei
tassi d'interesse e l'accordo fiscale sui capitali in Svizzera», sostiene il premier. «Tanto più che partendo da maggio, per quest'anno
bastano 6,6 miliardi e non dieci».
.Attenzione: non sarà certo Frau
Merkel a dover dare il via libera
all'utilizzo del deficit per gli interventi strutturali. Ma Renzi a Berlino comincerà a istruire il dossier che poi, una volta che in autunno si sarà insediato iI nuovo
governo europeo, verrà discusso
a Bruxelles e dai leader europei.
Renzi, accompagnato nella trasferta parigina dalla moglie
Agnese e dal consigliere diplomatico Armando Varricchio, con
Hollande ha di fatto lanciato 1'«
asse della flessibilità e della ragionevolezza». «Se non avremo
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IL RETROSCENA
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Le prossiIne tapp
porre la violazione sistematica
dei parametri.
La prova è arrivata in conferenza stampa, quando il premier
italiano ha scandito: «Non ci sarà
ne-ssu-no sforamento del 3%».
Il governo tedesco
Domani l'incontro
con la Cancelliera
Domani i1 presidente
del Consiglio, Matteo
Renzi, si recherà a
Berlino per
incontrare la
cancelliera Angela Merkel il
cui portavoce nei giorni passati
ha espresso l'interesse della
Germania peri piani del
governo Renzi, definendoli
"ambiziosi".
Giovedì l'esordio
al Consiglio Ve
n 20 e il 21 marzo
Remi sarà a Bruxelles
per quello che, dopo il
rapidissimo vertice
straordinario
sulJ'Ucraina di qualche giorno
fa, sarà i1 suo debutto europeo.
Il marzo, alle 12, il presidente
del Consiglio Matteo Renzi
illustrerà alla Camera la sua
agenda europea.
L'idea è quella di ottenere l'agognata flessibilità, in cambio di
«importanti piani di riforme
strutturali» .
Alberto Gentili
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un'Europa meno arcigna e più attenta alle questioni sociali», è la
tesi concordata, «non avremo
più l'Europa perché verrà spazzata via dai populisti». Ma né Renzi, né Hollande si sognano di pro-
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IL PRESIDENTE: ~cSIAMO
ENTRAMBI SOCIALISTI,
INSIEME DOBBIAMO
FRENARE I POPULlSTI»
ECHIEDE I DETIAGLI
DEL PIANO DI RIFORME
«Pareggio di bilancio
ne12015? Possiamo»
Angela Merkel fissa l'obiettivo di
raggiungere il pareggio di
bilancio nel 2015 in Germania:
"Possiamo farcela. Sarebbe un
successo enorme». Una sorta di
avviso a Renzi che l'àndrà a
trovare domani a Berlino. Altro
avviso: «Puntiamo a far scendere
il debito a160%entro 02024».
A fine mese la visita
di Obama a Roma
Perii 27 marzo è
prevista la visi ta a
Roma del presidente
degli Usa Barack
Obama cbe incontrer:à
il Papa. E' previsto un colloquio
con il presidente del Consiglio
cheverterà sui maggiori temi
dell'attualità mternazionale e
sui prograDlmidel nuovo
esecutivo italiano.
On , Il pl~ l1l1lr Illldt.'
1.\ 111,1110 ,1
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