Programma 7 - Regione Molise

EDIZIONE STRAORDINARIA
NUMERO 18
ANNO XLV
REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTINO UFFICIALE
DELLA REGIONE MOLISE
Campobasso, 10 giugno 2014
PARTE I e II
Si pubblica normalmente il 1 ed il 16 di ogni mese
DIREZIONE,REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE –VIA GENOVA 11-86100 CAMPOBASSO TEL. 0874/4291
AVVERTENZE: il Bollettino Ufficiale della Regione Molise si pubblica a Campobasso e contiene: nella PARTE PRIMA lo
Statuto regionale, le sue modificazioni e le relative leggi di approvazione; le leggi ed i regolamenti regionali; le richieste di referendum
e la proclamazione dei relativi risultati; i decreti e le ordinanze del Presidente della Giunta regionale; i decreti degli Assessori
regionali; le deliberazioni della Giunta regionale limitatamente all'oggetto, alla data ed al numero, salvo richiesta di pubblicazione
integrale e/o per estratto; le deliberazioni del Consiglio regionale; le deliberazioni dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale
limitatamente all'oggetto, alla data ed al numero, salvo richiesta di pubblicazione integrale e/o per estratto; le determinazioni
dirigenziali aventi rilevanza esterna limitatamente all'oggetto, alla data ed al numero, salvo richiesta di pubblicazione integrale e/o
per estratto; le circolari del Presidente della Giunta e degli Assessori in merito all'applicazione degli atti amministrativi, delle
leggi e dei regolamenti regionali – nella PARTE SECONDA le leggi dello Stato per le quali si renda necessaria la pubblicazione; i
dispositivi delle sentenze e delle ordinanze della Corte Costituzionale relativi a leggi della Regione Molise o a leggi statali o a
conflitti di attribuzione coinvolgenti la Regione Molise, nonché le ordinanze di organi giurisdizionali che sollevino questioni di
legittimità delle leggi regionali; gli atti di organi statali o di altri enti pubblici che rivestono particolare interesse per la Regione; i
provvedimenti del Presidente della Giunta regionale in veste di Commissario delegato alla Protezione civile; gli avvisi, i
comunicati ed ogni altra informazione sull'attività degli organi regionali e del Difensore civico regionale, la cui pubblicazione è
prevista espressamente da norme regionali o disposta dal Presidente della Giunta regionale – nella PARTE TERZA avvisi o bandi di
concorso a impieghi regionali o in altri enti pubblici o amministrazioni la cui pubblicazione è dagli stessi richiesta; bandi, avvisi
di gara, aste pubbliche e appalti pubblici; esiti di gara; annunzi legali; accordi di programma; conferenze di servizio;
comunicazioni di avvio del procedimento; statuti di enti locali.
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SOMMARIO
PARTE I
DECRETI E ORDINANZE DEL PRESIDENTE DELLA
GIUNTA REGIONALE
REGIONE MOLISE: DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
12 maggio 2014, n. 55
Trasformazione della “Fondazione Teatro Savoia” attraverso la fusione
incorporazione nella “Fondazione Molise Cultura”.
PAG. 9433
per
PARTE II
PRESIDENTE DELLA REGIONE MOLISE COMMISSARIO AD ACTA PER L’ ATTUAZIONE
DEL PIANO DI RIENTRO DAI DISAVANZI DEL SETTORE SANITARIO
DECRETO DEL 03 giugno 2014, n.20
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Molise – quota fondo sanitario
anno 2014.
PAG. 9436
DECRETO DEL 04 giugno 2014, n.21
Adozione Programmi Operativi 2013-2015 (ex art. 15, comma 20, del D.L. 6 luglio 2012
n.95, convertito con modificazioni in Legge 7 agosto 2012, n. 135).
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Regione Molise
Programmi Operativi 2013 – 2015
ALLEGATO 1 –ANALISI DI CONTESTO
Lo stato di salute del Molise
Versione 1.0
Integrazione rispetto alla versione inviata il 03.07.2013 (Prot. SIVEAS 163_A/2013) a
seguito delle osservazioni contenute nei verbali del Tavolo di Verifica del 16.07.2013 e del
21.11.2013
1
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Indice
Analisi di contesto
3
Lo stato di salute del Molise
Il contesto territoriale del Molise
Indicatori demografici
Analisi della Mortalità in Molise
Mortalità evitabile
3
3
6
10
18
2
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Analisi di contesto
Lo stato di salute del Molise
Il contesto territoriale del Molise
L’ASReM, coincide con il territorio della regione Molise, una delle regioni dell'Italia Centrale esistente dal 1963
come distaccamento dalla regione Abruzzo.
Il territorio è montuoso per il 55,3% e collinare per la restante parte ad eccezione di una piccolissima zona
costiera.
Il Molise con una superficie di 4.425 Kmq è la seconda regione più piccola d'Italia e anche la meno abitata
(dopo la Valle d'Aosta).
Confina ad est con il Mare Adriatico e la provincia di Foggia, a ovest con la provincia di Frosinone, a nord con le
provincie di Chieti e L’Aquila e a sud con le provincie di Benevento e Caserta.
Figura 1 – Distretti Sanitari regionali
L’ASReM ha una popolazione (ISTAT 1/1/2012) di 313.145 abitanti, pari allo 0,5 per cento della popolazione
italiana, suddivisa per l’assistenza sanitaria in 7 Distretti Sanitari, per complessivi 136 comuni.
Contesto territoriale
Distretto
Maschi
Femmine
Totale
AGNONE
6.049
6.341
12.390
ISERNIA
22.366
23.617
45.983
VENAFRO
14.067
14.549
28.616
CAMPOBASSO
39.675
42.716
82.391
3
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
BOJANO
20.612
21.524
42.136
TERMOLI
35.362
36.614
71.976
LARINO
14.416
15.237
29.653
TOTALE
152.547
160.598
313.145
Tabella 1 - Bacini di utenza dei Distretti Sanitari regionali
Il distretto di Campobasso - Bojano, con una superficie di 1.498 Kmq, 51 comuni e una popolazione (al 1
gennaio 2012 fonte dati ISTAT) di 124.527 abitanti, è il Distretto socio sanitario più grande della ASReM.
Seguono il distretto di Termoli – Larino con 101.629 ab. , Isernia – Venafro 74.529 ab. e infine quello di Agnone
12.390 ab.
Nel 2011 migliorano le condizioni di sopravvivenza della popolazione e si registra un ulteriore aumento della
speranza di vita alla nascita. In Italia gli uomini raggiungono 79,4 anni (+0,3 rispetto al 2010), le donne 84,5
anni (+0,2). Se consideriamo la speranza di vita a 65 anni è stimata in 18,4 per gli uomini e 21,9 per le donne.
Bacini di utenza dei Distretti Sanitari regionali
Stima di vita alla nascita per il Molise e per area geografica. Anno 2006-2010
2006
2007
2008
2009
2010
REGIONI
M
F
M
F
M
F
M
F
M
F
Molise*
78,5
84,4
78,8
84,5
78,7
84,5
79,0
84,6
79,2
84,9
ITALIA
78,4
84,0
78,7
84,0
78,8
84,1
79,0
84,1
79,4
84,5
Nord
78,6
84,3
78,9
84,4
79,0
84,3
79,3
84,5
79,7
84,7
Centro
78,8
84,2
79,1
84,4
79,2
84,3
79,4
84,4
79,6
84,8
*Il valore della speranza di vita è relativo all'insieme di Abruzzo e Molise
Fonte dati Istat
Tabella 2– Stima di vita alla nascita per il Molise e per area geografica
La popolazione molisana si caratterizza per una elevata speranza di vita alla nascita (79,2 anni per gli uomini e
84,9 anni per le donne, al primo posto c’è la prov. di Bolzano (figura 4). Mentre se consideriamo la speranza di
vita a 65 anni è stimata in 18,4 per gli uomini e 22,2 per le donne, anno 2011 stima;
4
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Figura 2– Speranza di vita alla nascita per sesso e regione
La popolazione Molisana sta progressivamente invecchiando con conseguente aumento del carico sociale e
sanitario connesso alla disabilità ed alla non autosufficienza.
Maschi
Femmine
80+
75-79
70-74
65-69
60-64
55-59
50-54
45-49
40-44
35-39
30-34
25-29
20-24
15-19
10-14
5-9
0-4
-15000
-5000
0
5000
10000
15000
20000
Figura 3 – Piramide dell’età popolazione Molisana al 1/01/2012 (fonte dati ISTAT)
La piramide dell’età, mette in relazione la numerosità con gli anni di età per sesso e mostra il tipico aspetto di
una popolazione che tende al progressivo invecchiamento, con una base stretta ed un segmento mediamo
allargato. Nella parte superiore della piramide si evidenzia come il fenomeno dell’invecchiamento sia più
marcato per la popolazione femminile rispetto a quella maschile.
5
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Indicatori demografici
Si riportano di seguito i principali indicatori demografici, calcolati per le due provincie della Regione Molise
per gli anni 2009-2010-2011.
Indicatori dem ografici. Regione Molise, anni 2009-2011
Indicatore
2009
2010
2011
tasso di natalità (per mille abitanti)
7,4
7,8
7,6
tasso di mortalità (per mille abitanti)
10,8
10,8
11
saldo migratorio totale (per mille abitanti)
1,7
1,6
3,6
crescita naturale (per mille abitanti)
-3,4
-3
-3,4
tasso di crescita totale (per mille abitanti)
-1,7
-1,4
0,2
indice di dipendenza strutturale (%) - al 1° gennaio
53
53
52
indice di dipendenza degli anziani (%) - al 1° gennaio
33
33
33
172
174
176
indice di vecchiaia (%) - al 1° gennaio
Fonte dati Istat anno 2011: dato stimato
Tabella 3 – Indicatori demografici
I dati che descrivono la struttura per età della popolazione hanno forti analogie con il dato nazionale, seppure
con una tendenza ad un maggiore invecchiamento:
Struttura per età della popolazione al 1° gennaio 2012 - Anni 2009-2012 (%)
REGIONI
2010
0-14 anni 15-64 anni
2011
65 anni e
oltre
Molise
12,6
65,5
21,9
ITALIA
14,1
65,7
Nord
13,6
65
Centro
13,4
Sud
15,2
0-14 anni 15-64 anni
2012*
65 anni e
oltre
0-14 anni 15-64 anni
12,3
65,6
65 anni e
oltre
12,5
65,7
21,9
22,1
20,2
14
65,7
20,3
14
65,3
20,6
21,3
13,7
65
21,3
13,8
64,6
21,7
65,2
21,5
13,4
65,1
21,5
13,5
64,8
21,8
67
17,8
15,1
67
18
14,9
66,7
18,4
Tabella 4 – Indicatori di struttura della popolazione al 1° gennaio - Anni 2010-2012
Si rileva infatti il 22.1% di anziani, contro il 20.6% nazionale e con una popolazione con più di 75 anni pari 12%.
Particolare attenzione va data all’indice di vecchiaia che per l’ASReM nel periodo 2000/2012 è passato dal 140
al 179 contro i 125 e 147 nazionale e un indice di dipendenza strutturale con un valore medio nel periodo pari
al 53, a testimonianza di un maggiore peso della popolazione in età non produttiva, e con un peso in crescendo
soprattutto della popolazione anziana di età superiore o uguale a 65 anni (Indice di dipendenza degli anziani
34).
6
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Indicatori di struttura della popolazione al 1° gennaio - Anni 2010-2012
R E G IO N I
2 0 10
Indic e di
Indic e di
Indic e di
dipe nde nza dipe nde nza
v e c c hia ia
s t rut t ura le
a nzia ni
2 0 11
Indic e di
Indic e di
Indic e di
E t à m e dia dipe nde nza dipe nde nza
v e c c hia ia
s t rut t ura le
a nzia ni
2 0 12 *
Indic e di
Indic e di
Indic e di
E t à m e dia dipe nde nza dipe nde nza
v e c c hia ia
s t rut t ura le
a nzia ni
E t à m e dia
M o lise
53
33
174
44
52
33
176
45
53
34
179
45
IT A LIA
52
31
14 4
43
52
31
14 5
43
53
32
14 7
44
No rd
54
33
157
44
54
33
156
44
55
34
157
45
Centro
53
33
161
44
54
33
160
44
54
34
162
45
Sud
49
27
117
41
49
27
119
42
50
28
123
42
Tabella 5 – Struttura per età della popolazione al 1° gennaio 2012 - Anni 2009-2012 (%)
Nei grafici che seguono sono rappresentati alcuni degli indici strutturali relativi alla popolazione anziana :
■ Indice di dipendenza strutturale
■ Indice di dipendenza anziani
■ Indice di vecchiaia della Regione Molise e delle due province (Campobasso e Isernia)
Figura 4 – Trend degli indicatori strutturali della popolazione Molisana
Analizzando i dati separatamente per i sette Distretti, nel dato puntale del 2012, i valori più sfavorevoli si
osservano nel distretto di Agnone, seguito a distanza dal distretto di Bojano e Larino, Isernia e Campobasso
che sostanzialmente presentano valori sovrapponibili, mentre il distretto di Termoli presenta i valori più
favorevoli.
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Indicatori strutturali della popolazione distrettuale. Anno 2012
300,0
250,0
200,0
150,0
100,0
50,0
indice di vecchiaia
LA
RI
NO
M
OL
I
TE
R
BO
JA
NO
BA
SS
O
PO
CA
M
VE
NA
FR
O
IS
ER
NI
A
AG
NO
NE
0,0
indice di dipendenza strutturale
indice di dipendenza degli anziani
Figura 5 – Indicatori strutturali della popolazione distrettuale
Ancora più interessante è l’analisi della popolazione a livello di circoscrizione comunale, in quanto con essa è
possibile mettere in evidenza la disomogeneità nella distribuzione dei valori e le aree particolarmente
svantaggiate.
L’analisi dei tre principali indicatori strutturali (Vecchiaia, dipendenza strutturale e dipendenza anziani) a livello
di circoscrizione comunale, mette infatti in evidenza nei sette distretti ben definite aree con indicatori
sfavorevoli rispetto alle altre.
Indice di Vecchiaia
Distretti
Valori %
77.5 - 168.5
168.5 - 250
250 - 362.3
362.3 - 551.7
551.7 - 827.3
827.3 - 1355.6
N
W
E
S
Figura 6 – Indice di vecchiaia
8
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REGIONE MOLISE
Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Carico Sociale
Distretti
Valori %
36.9 - 48.3
48.3 - 55.5
55.5 - 63.9
63.9 - 72.7
72.7 - 89.5
89.5 - 116.6
N
W
E
S
Figura 7 – Carico Sociale
Carico sociale degli anziani
Distretti
Valori %
18.8 - 28.6
28.6 - 37.5
37.5 - 46.2
46.2 - 57.8
57.8 - 73.2
73.2 - 104.9
N
W
E
S
Figura 8 – Carico Sociale degli anziani
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REGIONE MOLISE
Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Analisi della Mortalità in Molise
La mortalità pur rappresentando un indicatore parziale dello stato di salute di una popolazione ha comunque
un ruolo preponderante nell’analisi delle condizioni di salute di una comunità.
Il tasso specifico di mortalità esprime il numero di decessi ogni 100.000 residenti. Il tasso standardizzato
esprime il tasso di mortalità calcolato mediante la standardizzazione (tecnica statistica) che annulla l’effetto
della diversa composizione (per età e sesso) della popolazione rendendo così confrontabili i dati relativi ai
diversi contesti territoriali. In questo caso si è scelto di utilizzare la popolazione regionale come riferimento per
la standardizzazione.
La tabella che segue riporta, per ogni azienda sanitaria di residenza della persona al momento del decesso, il
valore osservato che rappresenta il numero di decessi effettivamente avvenuti nell’anno e il valore
percentuale di decessi riferibili a quel determinato gruppo rispetto alla mortalità generale regionalePassando all’analisi delle cause di morte si ritiene opportuno precisare che molte malattie di grande diffusione
ed impatto sociale (artrosi, diabete, ipertensione, ecc ), presentano bassi o addirittura trascurabili livelli di
mortalità. Ad ogni modo dalle basi dati utilizzate emerge che le principali cause di morte sono le malattie del
sistema cardiocircolatorio e i tumori. Negli anni presi in esame complessivamente oltre il 70% dei decessi è
riconducibile a queste due tipologie.
La regione Molise per quanto riguarda le cause di morte più frequenti che interessano la popolazione
residente rispecchia fedelmente quanto accade nel resto d’Italia, le malattie cardiovascolari, i tumori e le
patologie dell’apparato respiratorio, rappresentano le tre categorie che raccolgono il maggior numero di
decessi.
Il progressivo aumento della loro prevalenza è legato, essenzialmente, all’aumento della sopravvivenza e
quindi all’invecchiamento della popolazione.
La popolazione molisana anziana è pari al 22% della popolazione residente con un indice di vecchiaia pari a 176
(anno 2011), indici superiori alla media nazionale.
Mortalità generale per grandi cause di m orte-Molise- 2006-2007
Patologia
Anno 2006
Decessi
Malattie del sistema circolatorio
Anno 2007
%
Decessi
%
1.472
45,0%
1.473
45,6%
Tumori totali
838
25,6%
810
25,1%
Malattie del sistema respiratorio
203
6,2%
218
6,8%
Malattie dell’apparato digerente
181
5,5%
183
5,7%
Cause esterne – Traumatismi
179
5,5%
121
3,7%
Diabete mellito
154
4,7%
147
4,6%
Malattie del sistema nervoso e organi di senso
126
3,8%
127
3,9%
Malattie dell’apparato genitourinario
48
1,5%
69
2,1%
Disturbi psichici e comportamentali
41
1,3%
38
1,2%
Malattie infettive e parassitarie
26
0,8%
35
1,1%
5
0,2%
8
Malformazioni congenite
Totale
3.273
100,0%
3.229
0,2%
100,0%
Tabella 6 – Mortalità generale per grandi cause di morte - Molise 2006/2007
10
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REGIONE MOLISE
Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Cause esterne –
Traumatismi
4%
Malattie del sistema
nervoso e organi di
senso
5%
Malattie
Disturbi psichici e
dell’apparato
comportamentali
genitourinario
1%
1%
Malattie infettive e
parassitarie
1%
Malformazioni
congenite
0%
Diabete mellito
5%
Malattie
dell’apparato
digerente
6%
Malattie del sistema
circolatorio
45%
Malattie del sistema
respiratorio
6%
Tumori totali
26%
Figura 9 – Mortalità generale per grandi cause di morte in Molise -Anno 2006
Cause esterne –
Traumatismi
4%
Malattie del sistema
nervoso e organi di
senso
4%
Diabete mellito
4%
Malattie
Disturbi psichici e
dell’apparato comportamentali
genitourinario
1%
2%
Malattie infettive e
parassitarie
1%
Malformazioni
congenite
0%
Malattie
dell’apparato
digerente
6%
Malattie del sistema
respiratorio
7%
Malattie del sistema
circolatorio
46%
Tumori totali
25%
FONTE: http://www.iss.it/site )
Figura 10 – Mortalità generale per grandi cause di morte in Molise - Anno 2007
11
10.06.2014
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9453
REGIONE MOLISE
Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
L’assenza di un Registro di mortalità per causa della Regione Molise non ha permesso di fornire dati
estremamente recenti per cui si è fatto ricorso alla banca dati Ufficio di Statistica dell'ISS, in collaborazione
con il Settore Informatico del SIDBAE dell'ISS. Essa fornisce una descrizione della mortalità osservata in Italia
nel periodo 2006-2007 (ICD-10). Vengono presentati, in totale e separatamente per uomini e donne, sia il
numero assoluto di decessi che la popolazione cui essi si riferiscono ed i corrispondenti tassi di mortalità
specifici.
I dati sui decessi sono ottenuti dalla rilevazione ISTAT sulle cause di morte che raccoglie, controlla e codifica le
schede di certificazione di morte. I dati relativi alla popolazione derivano da stime effettuate in collaborazione
tra l’Ufficio di statistica dell’ISS e l’ISTAT.
■ Le tabelle riportano separatamente per uomini, donne e totale, e per ciascuna combinazione selezionata
delle altre variabili (età, anno, causa e regione) le seguenti informazioni:
■ numero di decessi osservato;
■ Popolazione media annua;
■ tasso di mortalità, calcolato come rapporto tra decessi e popolazione, per 100.000.
Nel 2007 i decessi registrati fra i residenti in Molise sono 3.229 (pop. media annua 320.456) (uomini 156.052,
donne 164.404)
Su 3.220 decessi complessivi registrati nel 2007 in Molise, fra le cause naturali il 45,6% è attribuito a malattie
del sistema circolatorio (n.: 1.473), (cardiopatie ischemiche: 33%, malattie cerebrovascolari: 26%), il 25,1% a
tumori (n.: 810) il 6,8% a malattie del sistema respiratorio (n.: 218) ed il 5.7% a malattie dell’apparato
digerente; un ulteriore 8,5% è attribuito a: malattie del sistema nervoso (3,9%), malattie dell’apparato
genitourinario (2,1%), disturbi psichici e comportamentali (1,2%), malattie infettive (1,1%), malformazioni
congenite (0,2%). Le cause di morte esterne / traumatismi rappresentano il 3,7% del totale (n.: 121). La
proporzione di eventi è simile nel 2006 (3.273). In maniera analoga al livello nazionale, le cause di morte più
frequenti sono i tumori, le cardiopatie ischemiche e le patologie cerebrovascolari.
Mortalità per cause e genere in Molise. N. decessi e tassi specifico Per 100.000 abitanti. Anni 2006
CAUSA
Mortalità generale
n. decessi
Uom ini
Tasso
Molise
Tasso
n. decessi
Italia
Donne
Tasso
Molise
Tasso
Italia
1742
1115,6
957,7
1680
1022,3
927,3
Tumori totali
489
313,2
335,8
349
212,4
237,5
Malattie del sistema circolatorio
657
420,7
334,4
815
495,9
406,6
58
37,1
27,8
96
58,4
37,3
Malattie del sistema respiratorio
133
85,2
71,1
70
42,6
50,4
Malattie dell’apparato digerente
116
74,3
40,5
65
39,6
37,6
2
1,3
2,4
3
1,8
2,1
Malattie infettive e parassitarie
13
8,3
13,4
13
7,9
11,4
Malattie dell’apparato genitourinario
25
16
15,2
23
14
15,6
Malattie del sistema nervoso e organi di senso
62
39,7
28,9
64
38,9
36,1
20
103
12,8
66
10,7
48,9
21
76
12,8
46,2
19,1
31
Diabete mellito
Malformazioni congenite
Disturbi psichici e comportamentali
Cause esterne – Traumatismi
Fonte dati: http://w w w .iss.it/site
Tabella 7– Mortalità per cause e genere in Molise. N. decessi e tassi specifico Per 100.000 abitanti. Anni 2006
12
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Mortalità per cause e genere in Molise. N. decessi e tassi specifico. Per 100.000 abitanti. Anni 2007
CAUSA
n. decessi
Mortalità generale
Uom ini
Tasso
Molise
Donne
Tasso
Molise
Tasso
n. decessi
Italia
Tasso
Italia
1696
1086,814
965,877
1665
1012,752
952,468
Tumori totali
495
317,201
336,622
315
191,602
242,397
Malattie del sistema circolatorio
661
423,575
335,058
812
493,907
414,355
59
37,808
28,664
88
53,527
37,942
Malattie del sistema respiratorio
131
83,946
73,93
87
52,919
53,642
Malattie dell’apparato digerente
99
63,44
39,571
84
51,094
38,103
5
3,204
2,296
3
1,825
2,01
Malattie infettive e parassitarie
20
12,816
14,355
15
9,124
12,092
Malattie dell’apparato genitourinario
35
22,428
16,269
34
20,681
16,709
Malattie del sistema nervoso e organi di senso
57
36,526
30,034
70
42,578
39,236
Disturbi psichici e comportamentali
15
9,612
10,848
23
13,99
20,101
Cause esterne – Traumatismi
56
35,885
48,533
65
39,537
31,269
Diabete mellito
Malformazioni congenite
Fonte dati: http://w w w .iss.it/site
Tabella 8 – Mortalità per cause e genere in Molise. N. decessi e tassi specifico Per 100.000 abitanti. Anni 2007
Tasso di mortalita' spec. MOLISE-ITALIA Anno 2006
(100.000 abitanti)
Malformazioni congenite
Malattie infettive e parassitarie
Disturbi psichici e comportamentali
Malattie dell’apparato genitourinario
Diabete mellito
Malattie del sistema nervoso e organi di senso
Cause esterne – Traumatismi
Malattie dell’apparato digerente
Malattie del sistema respiratorio
Tumori totali
Malattie del sistema circolatorio
0,0
100,0
F-Italia
M-Italia
200,0
F-Molise
300,0
400,0
500,0
600,0
M-Molise
Figura 11 – Tasso di mortalità spec. MOLISE-ITALIA Anno 2006
13
10.06.2014
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Tasso di mortalita' spec. MOLISE-ITALIA Anno 2007
(100.000 abitanti)
Malformazioni congenite
Malattie infettive e parassitarie
Disturbi psichici e comportamentali
Malattie dell’apparato genitourinario
Diabete mellito
Malattie del sistema nervoso e organi di senso
Cause esterne – Traumatismi
Malattie dell’apparato digerente
Malattie del sistema respiratorio
Tumori totali
Malattie del sistema circolatorio
0
100
F-Italia
M-Italia
200
F-Molise
300
400
500
600
M-Molise
Figura 12 – Tasso di mortalità spec. MOLISE-ITALIA Anno 2007
A confronto con il tasso nazionale, nel 2007 il tasso std. di mortalità generale in Molise è maggiore del 4% per
gli uomini (2006: 1%) e de7% nelle donne (2006 1,4%) in linea con la media nazionale (2007: 6°/4° rango; 2006:
10°/11°).
Rispetto al dato nazionale nel 2007 in Molise la mortalità per tumori totali è inferiore del 15% fra gli uomini e
del 28% fra le donne (ranghi 3°/1°) (nel 2006 il dato è sovrapponibile per gli uomini mentre per le donne la
percentuale e del 15%); fra i gruppi specifici, per i tumori del polmone negli uomini si sono registrati tassi
inferiori del 24% e del 28% rispetto al dato nazionale (ranghi 3°/1°), mentre per il tumore alla mammella si
rileva un 23% e 38% in meno (ranghi 4°/1°). Per il tumore alla stomaco si è registrato un incremento dei tassi
dal 2006 al 2007 negli uomini del 35% ( -18% -17 a-a ranghi 7°/17°) e nella donna se pur con valori superiori al
dato nazionale si registra una riduzione del 10% (23% e 13% a-a ranghi 19°/15°). Rispetto al valore nazionale, i
tassi per tumori ematologici sono inferiori del 9,8% e del 19,7 % nel 2007 negli uomini nelle donne invece è
maggiore del 16% nell’anno 2006 mentre nel 2007 del 4,5% (uomini ranghi 5°/2°) (donne ranghi 21°/7°) nel
2006 il tasso di mortalità per leucemie negli uomini è minore del 16% mentre nelle donne è maggiore del 25%
nel 2007 invece negli uomini è maggiore del 9%, nelle donne è sovrapponibile al dato nazionale (uomini ranghi
3°/14°) (donne ranghi 21°/10°).
Nel 2006 e 2007 la mortalità per malattie del sistema circolatorio è maggiore rispetto al dato nazionale sia per
gli uomini che per le donne (Uomini 2% e 3,5%, donne del 9% e 4%) (uomini ranghi 15°/17°) (donne ranghi
17°/16°); fra le cause specifiche, i tassi per le cardiopatie ischemiche oscillano per gli uomini fra 2% e 7%,
maggiori rispetto al dato nazionale per le donne invece tra il 9% e il 3% (uomini ranghi 12°/17°) (donne ranghi
16°/9°). I tassi di mortalità per diabete mellito mostrano valori fra il livello di rischio medio ed elevato (uomini:
16° rango; donne 17°).
La mortalità per malattie del sistema respiratorio in Molise è in linea con il dato nazionale per gli uomini
(ranghi 5° e 6°) mentre è inferiore per le donne (ranghi 1° e 2°).
La mortalità per malattie dell’apparato digerente mostra sia negli uomini che nelle donne un dato superiore al
valore nazionale, per gli uomini rispettivamente del 62% e del 44% per le donne del 7% e del 29% (uomini
ranghi 21°/21°) (donne ranghi 9°/21°).
La mortalità per malattie dell’apparato genitourinario registrano in entrambi i sessi un incremento dal 2006 al
2007 del 20% negli uomini e del 23% nelle donne ( -11%/+10%, -17%/+6%) (uomini ranghi 9°/17°) (donne
ranghi 5°/15°).
14
10.06.2014
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9456
REGIONE MOLISE
Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Tassi di mortalità tendenzialmente più elevati della media nazionale si registrano in entrambi i sessi per le
malattie dell’apparato genitourinario (16°-14° rango), per le malattie del sistema nervoso (19°-14° / 17°-20°) e
per i disturbi psichici e comportamentali (14°-15° / 16°-13°).
Per le malattie infettive si registrano valori tendenzialmente più elevati nel 2007 (il dato va letto
congiuntamente ad influenza e polmoniti, classificate nel respiratorio).
Relativamente alle cause di morte esterne (traumatismi), nel 2006 la mortalità in Molise è del 24% più elevata
della media nazionale negli uomini (103 decessi) e del 25% nelle donne (76 decessi), ranghi: 19° e 17° ; la
situazione migliora nel 2007 in entrambi i sessi con un decremento più marcato per gli uomini (+34%/-32%) (56
decessi) rispetto alle donne (+25%/+8%) (65 decessi) (uomini ranghi 19°/1°) (donne ranghi 17°/14°).
Mortalità per cause e genere in Molise. N. decessi e tassi stand. Per 100.000 abitanti. Anni 2006
Uom ini
CAUSA
Mortalità generale
n. decessi Tasso std.
rango
Donne
Tasso
n. decessi Tasso std.
Italia
rango
Tasso
Italia
1742
1116,5
10
1125,6
1680
673,5
11
683,2
Tumori totali
489
313,9
2
375,7
349
165,6
4
195,8
Tumori maligni trachea, bronchi, polmone
115
73,6
3
96,9
16
6,7
1
20,2
49
24,9
3
32,3
Tumori maligni della mammella, donne
Tumori maligni del colon-retto
59
37,3
7
38,3
47
22,9
14
22
Tumori maligni dello stomaco
30
20
7
24,4
29
14
19
11,4
13
6,4
5
7,6
Tumore maligno della prostata
43
28,7
3
31,6
Tumore maligno della vescica
22
15,2
5
16,8
5
1,8
2
2,9
Tumori m. del t. linfatico ed ematopoietico
39
25
5
27,7
41
20,1
21
17,4
Tumore maligno dell’utero
Leucemie
15
10,2
3
12,2
18
8,4
21
6,7
Malattie del sistema circolatorio
657
419,6
15
410,6
815
305,6
17
281,3
Cardiopatie ischemiche
251
159,9
12
156,6
246
91,7
16
84,3
Malattie cerebrovascolari
169
106,4
13
105,4
227
86
15
83,7
58
37,8
16
32,5
96
38,4
17
27,5
133
84,3
5
88,9
70
26,1
1
35
Influenza
0
0
--
0,5
3
1,1
20
0,4
Polmonite
13
8
5
14,2
12
4,9
5
7,8
3
1,8
19
0,9
2
1,1
19
0,7
Diabete mellito
Malattie del sistema respiratorio
Asma
Malattie dell’apparato digerente
Malattie epatiche croniche
Malformazioni congenite
Malattie infettive e parassitarie
116
75
21
46,1
65
26,6
9
28,5
47
29,9
20
19
16
7,8
7
9,6
2
1,2
2
2,4
3
1,5
3
2,1
13
7,8
1
14,6
13
6,2
2
8,9
0,5
Tubercolosi
1
0,6
6
0,9
0
0
2
AIDS
1
0,5
4
2,4
0
0
1
0,7
25
16,9
9
19,1
23
9,2
5
11,1
26,8
Malattie dell’apparato genitourinario
Malattie del sistema nervoso e organi di senso
62
38,8
20
34,2
64
26,1
12
Disturbi psichici e comportamentali
20
13,2
11
13,3
21
7
2
12,7
103
66,9
19
53,9
76
29,6
17
23,6
Cause esterne – Traumatismi
Accidenti da trasporto
32
21
21
16,4
4
2,3
2
3,9
Autolesione intenzionale (suicidi)
16
9,8
8
10,1
6
3,2
14
2,7
Tabella 9 – Mortalità per cause e genere in Molise. N. decessi e tassi stand. Per 100.000 abitanti. Anni 2006
15
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9457
REGIONE MOLISE
Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Mortalità per cause e genere in Molise. N. decessi e tassi stand. Per 100.000 abitanti. Anni 2007
Uom ini
CAU
Mortalità generale
n. decessi Tasso std.
rango
Donne
Tasso
n. decessi Tasso std.
Italia
rango
Tasso
Italia
1696
1073,6
6
1116,6
1665
640,8
4
687,8
Tumori totali
495
314,5
3
371,1
315
142,2
1
197,2
Tumori maligni trachea, bronchi, polmone
106
67,8
1
94,8
16
8
1
20,7
39
20,3
1
33
Tumori maligni della mammella, donne
Tumori maligni del colon-retto
57
34,6
5
37,3
36
15,5
1
22,4
Tumori maligni dello stomaco
42
27,4
17
23,3
30
12,9
15
11,4
9
4,3
1
7,7
Tumore maligno dell’utero
Tumore maligno della prostata
37
23,4
1
30,8
Tumore maligno della vescica
30
18,9
15
17,3
2
1,1
1
2,7
Tumori m. del t. linfatico ed ematopoietico
35
22,5
2
28,1
36
16,3
7
17,1
Leucemie
20
13,2
14
12,1
16
6,8
10
6,8
Malattie del sistema circolatorio
661
417,5
17
403,3
812
290,2
16
280,1
Cardiopatie ischemiche
261
163,4
17
152,2
226
80,7
9
83,4
Malattie cerebrovascolari
168
107,3
16
102
226
82
13
82,8
Diabete mellito
59
36,6
16
33
88
32,7
16
27,3
131
82
6
90,4
87
28,6
2
36,3
Influenza
2
1
19
0,6
2
0,6
11
0,6
Polmonite
18
10,5
6
14,4
23
7,6
10
7,9
0
0
--
0,8
1
0,4
3
0,8
Malattie dell’apparato digerente
99
64,2
21
44,5
84
36,7
21
28,3
Malattie epatiche croniche
44
28,6
20
18
27
13,5
19
9,3
5
3,5
20
2,3
3
2,2
15
2
20
13,1
7
15,6
15
6,8
4
9,4
0,4
Malattie del sistema respiratorio
Asma
Malformazioni congenite
Malattie infettive e parassitarie
Tubercolosi
1
0,6
4
0,9
0
0
--
AIDS
2
1,3
6
2,5
0
0
--
0,6
Malattie dell’apparato genitourinario
35
22,1
17
20
34
12,3
15
11,6
Malattie del sistema nervoso e organi di senso
57
35,1
13
34,9
70
28
10
28,5
Disturbi psichici e comportamentali
15
9,2
4
13,4
23
8,9
4
13,1
Cause esterne – Traumatismi
56
35,9
1
53,2
65
25,1
14
23,2
Accidenti da trasporto
17
11,1
4
15,5
5
2,7
6
3,4
6
4,1
1
10,1
4
2,1
5
2,6
Autolesione intenzionale (suicidi)
Tabella 10 – Mortalità per cause e genere in Molise. N. decessi e tassi stand. Per 100.000 abitanti. Anni 2007
16
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9458
REGIONE MOLISE
Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Ranghi Molise fra le Regioni d’Italia - Tassi standardizzati di m ortalità tendenzialm ente bassi
(posizioni 1-7), m edi (8-14) e alti (15-21) - Anni 2006-2007
CAUSA
Mortalità generale
Uom ini
2006
Donne
2007
2006
2007
10
6
11
4
Tumori totali
2
3
4
1
Tumori maligni trachea, bronchi, polmone
3
1
1
1
3
1
Tumori maligni della mammella, donne
Tumori maligni del colon-retto
7
5
14
1
Tumori maligni dello stomaco
7
17
19
15
5
1
Tumore maligno della prostata
3
1
Tumore maligno della vescica
5
15
2
1
Tumori m. del t. linfatico ed ematopoietico
5
2
21
7
Leucemie
3
14
21
10
Malattie del sistema circolatorio
15
17
17
16
Cardiopatie ischemiche
12
17
16
9
Malattie cerebrovascolari
13
16
15
13
Diabete mellito
16
Tumore maligno dell’utero
16
16
17
Malattie del sistema respiratorio
5
6
1
2
Influenza
2
19
20
11
10
Polmonite
5
6
5
Asma
19
--
19
3
Malattie dell’apparato digerente
21
21
9
21
Malattie epatiche croniche
20
20
7
19
Malformazioni congenite
2
20
3
15
Malattie infettive e parassitarie
1
7
2
4
Tubercolosi
6
4
2
--
AIDS
4
6
1
--
Malattie dell’apparato genitourinario
9
17
5
15
Malattie del sistema nervoso e organi di senso
20
13
12
10
Disturbi psichici e comportamentali
11
4
2
4
Cause esterne – Traumatismi
19
1
17
14
Accidenti da trasporto
21
4
2
6
8
1
14
5
Autolesione intenzionale (suicidi)
Fonte dati: Rapporti ISTISAN 10/26-10/27 (2010) – Dati ISTAT Anni 2006-2007
Tabella 11 – Ranghi Molise fra le Regioni d’Italia - Tassi standardizzati di mortalità tendenzialmente bassi (posizioni 1-7), medi (8-14) e alti
(15-21) - Anni 2006-2007
17
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REGIONE MOLISE
Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
Mortalità per cause e genere in Molise. Popolazione 0-74 anni N. decessi e tassi standardizzati - Anni 2006-2007
Uom ini
Donne
CAUSA
n. decessi n. decessi
Rango
Rango n. decessi n. decessi
Rango
2006
2007
2006
2007
2006
2007
2006
Rango
2007
Mortalità generale
624
552
16
6
316
300
8
4
Tumori totali
225
234
3
5
148
128
4
1
Malattie del sistema circolatorio
170
156
16
16
77
75
14
15
62
31
18
1
12
11
4
2
Cause esterne – Traumatismi
Tabella 12 – Mortalità per cause e genere in Molise. Popolazione 0-74 anni N. decessi e tassi standardizzati - Anni 2006-2007
Mortalità evitabile
L’analisi rappresentata nel presente documento è stata condotta valutando dati di mortalità dedotti dalle
informazioni fornite dai responsabili di registri RENCAM attivi presso l’ambito di Campobasso e Termoli. Per la
provincia di Isernia non è stato possibile ottenere informazioni per l’assenza di un archivio informatizzato,
quindi lo studio si limiterà a tracciare una mappa del fenomeno limitatamente alla provincia di Campobasso.
Il progressivo invecchiamento della popolazione molisana condiziona la dinamica di molte patologie,
soprattutto quelle cronico-degenerative, che sono generalmente correlate all’età. Di seguito è stato analizzato
la mortalità nella provincia di Campobasso.
Per superare i principali limiti delle più usuali statistiche sulla mortalità, in cui risulta preponderante l’effetto
demografico (numerosità dei casi fortemente influenzata dai decessi che avvengono in età avanzata) che
nasconde all’analisi il processo assistenziale da correlare all’evento mortalità, si è posta l’attenzione su alcune
cause in particolare nella fasci d'età 5-69 anni, più strettamente correlate con le abitudini di vita, con lo stato
dell’ambiente di vita e di lavoro e con l’efficacia del servizio sanitario (particolarmente con le politiche di
prevenzione e le scelte diagnostiche e di cura), calcolando per ciascuna di esse gli Anni di Vita Persi e
raggruppate, per favorire la lettura in:
■ “Prevenzione Primaria” : il primo gruppo comprende cause di morte che potrebbero essere evitate o
ridotte in seguito all’adozione di normative, comportamenti, stili di vita atti a prevenire le malattie.
1°gruppo - Prevenzione Prim aria
(cause di m orte prevenibili m ediante prevenzione prim aria)
Cause di m orte
Tumori maligni prime vie aero-digestive
Tumori maligni del fegato
Tumori maligni del polmone
Tumori maligni della vescica
Disturbi circolatori dell’encefalo
Cirrosi epatica
Tabella 13 – Cause di morte prevenibili mediante prevenzione primaria
■ “Igiene e assistenza Sanitaria”: il secondo gruppo rappresenta le morti evitabili con misure di igiene, stili di
vita adeguati e con una buona organizzazione sanitaria, quali diagnosi tempestiva, efficienza della rete
dell’emergenza, adeguatezza del tempo di ricovero e dell’intervento clinico, ecc.
18
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REGIONE MOLISE
Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
2°gruppo - Servizi ospedalieri e territoriali
(cause di m orte prevenibili m ediante interventi di igiene e assistenza sanitaria)
Cause di m orte
Tumori maligni della pelle
Tumori maligni della mammella
Tumore del collo del’utero
Tumore del corpo dell’utero e senza indicazione
Tumore del testicolo
Malattia di Hodgkin
Tabella 14 – Cause di morte prevenibili mediante interventi di igiene e assistenza sanitaria
■ “Diagnosi precoce e terapia”: il terzo gruppo, comprende malattie che potrebbero essere evitate con una
diagnosi precoce e tempestiva terapia. Trattasi sostanzialmente di tumori che colpiscono le donne
(mammella e collo dell’utero) e di patologie che colpiscono entrambi i generi quali i tumori del colon-retto,
dell’esofago e dello stomaco o solo gli uomini, quali la malattia di Hodgkin, la cui mortalità può essere
fortemente ridotta con una terapia precoce adeguata.
3°gruppo - Diagnosi precoce e Terapia
(cause di m orte prevenibili m ediante diagnosi precoce e terapia)
Cause di m orte
Leucemie
Cardiopatia Reumatica Cronica
Ipertensione
Malattie ischemiche del cuore
Polmoniti,bronchiti,malattie respiratorie acute
Ulcera peptica
Tabella 15 – Cause di morte prevenibili mediante diagnosi precoce e terapia
1°gruppo - Prevenzione Primaria - cause di morte prevenibili mediante prevenzione primaria
1°gruppo - Prevenzione Primaria
(cause di morte prevenibili mediante prevenzione primaria)
Patologia
N°
A.V.P
Tumori Maligni prime vie aero-digestive
27
330
Tumori Maligni del Fegato
22
141
Tumori Maligni del polmone
76
584
Tumori Maligni della vescica
10
72
Disturbi circolatori dell'encefalo
41
514
Cirrosi epatica
5
L’analisi delle cause del primo gruppo, vede al primo posto la Cirrosi epatica con 624 anni di vita persi, seguita
dai tumori del polmone (584) e disturbi circolatori dell’encefalo (514) seguono a distanza le altre cause, e fra
queste i tumori maligni delle prime vie aero-digestive che insieme alla cirrosi epatica e al tumore del fegato
confermano al primo posto in termini di anni di vita persi le patologie dell'apparato splancno.
19
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
BOJANO
1°gruppo - Prevenzione Primaria
(cause di morte prevenibili mediante prevenzione primaria)
Patologia
N°
A.V.P
Tumori Maligni prime vie aero-digestive
8
102
Tumori Maligni del Fegato
3
27
Tumori Maligni del polmone
22
209
Tumori Maligni della vescica
2
15
Disturbi circolatori dell'encefalo
14
184
Cirrosi epatica
17
197
CAMPOBASSO
1°gruppo - Prevenzione Primaria
(cause di morte prevenibili mediante prevenzione primaria)
Patologia
N°
A.V.P
Tumori Maligni prime vie aero-digestive
10
128
Tumori Maligni del Fegato
6
44
Tumori Maligni del polmone
29
215
Tumori Maligni della vescica
5
39
Disturbi circolatori dell'encefalo
23
314
Cirrosi epatica
17
206
LARINO
1°gruppo - Prevenzione Primaria
(cause di morte prevenibili mediante prevenzione primaria)
Patologia
N°
A.V.P
Tumori Maligni prime vie aero-digestive
1
0
Tumori Maligni del Fegato
4
15
Tumori Maligni del polmone
12
73
Tumori Maligni della vescica
1
0
Disturbi circolatori dell'encefalo
2
7
Cirrosi epatica
6
70
20
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
TERMOLI
1°gruppo - Prevenzione Primaria
(cause di morte prevenibili mediante prevenzione primaria)
Patologia
N°
A.V.P
Tumori Maligni prime vie aero-digestive
8
90
Tumori Maligni del Fegato
9
55
Tumori Maligni del polmone
13
87
Tumori Maligni della vescica
2
18
Disturbi circolatori dell'encefalo
2
9
Cirrosi epatica
11
151
2° gruppo - Servizi ospedalieri e territoriali - cause di morte prevenibili mediante interventi di igiene e
assistenza sanitaria
2° gruppo - Servizi ospedalieri e territoriali
(cause di morte prevenibili mediante interventi di igiene e assistenza sanitaria)
Patologia
N°
A.V.P
Tumori maligni della pelle
4
68
Tumori maligni della mammella
51
723
Tumori del collo dell'utero
5
37
Tumori maligni del corpo dell'utero e senza indicazione
11
128
Tumori del testicolo
3
69
Tra le cause di morte appartenenti al secondo gruppo, particolare preoccupazione, suscita il tumore maligno
della mammella, che diversamente dalle altre cause mostra uno spiccato trend in aumento, e ciò, nonostante
nella nostra regione, nel periodo in esame, era attivo un progetto di screening mirato appunto alla diagnosi
precoce di questa forma tumorale.
BOJANO
2° gruppo - Servizi ospedalieri e territoriali
(cause di morte prevenibili mediante interventi di igiene e assistenza sanitaria)
Patologia
N°
A.V.P
Tumori maligni della pelle
0
Tumori maligni della mammella
2
Tumori del collo dell'utero
0
Tumori maligni del corpo dell'utero e senza indicazione
2
22
Tumori del testicolo
1
39
38
21
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
CAMPOBASSO
2° gruppo - Servizi ospedalieri e territoriali
(cause di morte prevenibili mediante interventi di igiene e assistenza sanitaria)
Patologia
N°
A.V.P
Tumori maligni della pelle
1
8
Tumori maligni della mammella
22
283
Tumori del collo dell'utero
1
0
Tumori maligni del corpo dell'utero e senza indicazione
4
28
Tumori del testicolo
1
4
LARINO
2° gruppo - Servizi ospedalieri e territoriali
(cause di morte prevenibili mediante interventi di igiene e assistenza sanitaria)
Patologia
N°
A.V.P
Tumori maligni della pelle
1
20
Tumori maligni della mammella
5
59
Tumori del collo dell'utero
2
24
Tumori maligni del corpo dell'utero e senza indicazione
3
69
Tumori del testicolo
0
TERMOLI
2° gruppo - Servizi ospedalieri e territoriali
(cause di morte prevenibili mediante interventi di igiene e assistenza sanitaria)
Patologia
N°
A.V.P
Tumori maligni della pelle
2
40
Tumori maligni della mammella
22
343
Tumori del collo dell'utero
2
13
Tumori maligni del corpo dell'utero e senza indicazione
2
9
Tumori del testicolo
1
26
22
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
3° gruppo - Diagnosi precoce e Terapia - cause di morte prevenibili mediante diagnosi precoce e terapia
3° gruppo - Diagnosi precoce e Terapia
(cause di morte prevenibili mediante diagnosi precoce e terapia)
Patologia
N°
A.V.P
Leucemie
11
163
Cardiopatia Reumatica
5
54
Ipertensione arteriosa
17
130
Malattie ischemiche del cuore
87
901
Polmoniti Bronchiti e malattie respiratorie acute
5
82
Ulcera
1
29
Diabete
34
294
Tra le malattie del terzo gruppo, il primato spetta alle malattie ischemiche del cuore con 910 anni di vita persi,
seguite a distanza dall’ipertensione arteriosa (130). Particolare preoccupazione suscitano i 21 casi di Diabete
nei distretti di Larino e Termoli con 219 anni di vita persi. Da rilevare il trend in aumento della mortalità per
polmoniti e malattie acute respiratorie.
BOJANO
3° gruppo - Diagnosi precoce e Terapia
(cause di morte prevenibili mediante diagnosi precoce e terapia)
Patologia
N°
A.V.P
Leucemie
2
17
Cardiopatia Reumatica
2
44
Ipertensione arteriosa
5
47
Malattie ischemiche del cuore
14
163
Polmoniti Bronchiti e malattie respiratorie acute
0
Ulcera
0
Diabete
7
38
23
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
CAMPOBASSO
3° gruppo - Diagnosi precoce e Terapia
(cause di morte prevenibili mediante diagnosi precoce e terapia)
Patologia
N°
A.V.P
Leucemie
3
32
Cardiopatia Reumatica
2
6
Ipertensione arteriosa
11
79
Malattie ischemiche del cuore
34
342
Polmoniti Bronchiti e malattie respiratorie acute
5
82
Ulcera
0
Diabete
6
37
LARINO
3° gruppo - Diagnosi precoce e Terapia
(cause di morte prevenibili mediante diagnosi precoce e terapia)
Patologia
N°
A.V.P
Leucemie
1
5
Cardiopatia Reumatica
0
Ipertensione arteriosa
0
Malattie ischemiche del cuore
16
Polmoniti Bronchiti e malattie respiratorie acute
0
Ulcera
0
Diabete
7
125
75
TERMOLI
3° gruppo - Diagnosi precoce e Terapia
(cause di morte prevenibili mediante diagnosi precoce e terapia)
Patologia
N°
A.V.P
Leucemie
5
109
Cardiopatia Reumatica
1
4
Ipertensione arteriosa
1
4
Malattie ischemiche del cuore
23
271
Polmoniti Bronchiti e malattie respiratorie acute
0
Ulcera
1
29
Diabete
14
144
24
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Allegato 1
Programmi Operativi 2013 – 2015
I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) parlano chiaro: dei 58 milioni totali di decessi registrati
nel 2005, circa 35 (pari al 60%) sono attribuibili a malattie croniche, principale causa di morte fra gli adulti in
quasi tutti i Paesi. Si prevede che nei prossimi dieci anni questa cifra aumenterà del 17%. Dall’analisi dei dati
oggi a nostra disposizione, riferiti alla provincia di Campobasso, viene confermato questo trend, infatti
l’incidenza di malattie cronico-degenerative, quali tumori, patologie cardiovascolari e metaboliche è in lento,
ma costante aumento.
Le cosiddette “patologie della modernità”, sono legate sia al mutamento della struttura demografica della
popolazione conseguente al suo forte invecchiamento, sia al peggioramento dell’habitat ambientale e sociale,
con forti effetti di stress sugli individui.
Ciò detto appare evidente che l’analisi delle patologie cronico – degenerative non si può limitare al dato
epidemiologico in senso stretto, ma deve riguardare anche gli aspetti ambientali, sociali (come gli stili di vita)
quelli relativi alla prevenzione del rischio di insorgenza e, ovviamente, alla clinica.
I dati epidemiologici su morbosità e mortalità evitabile impongono una rivalutazione complessiva della sanità
pubblica; la diagnosi precoce, l’efficienza della rete dell’assistenza, l’adeguatezza e la tempestività del ricovero
e del conseguente intervento clinico, sono essenziali nel trattamento della patologia cronico-degenerative.
Oggi la progressiva riduzione delle risorse disponibili impedisce l’attuazione di adeguati programmi di
prevenzione, diagnosi e cura trasformando funzioni proprie della Sanità pubblica in attività marginali rispetto
ad un sistema impegnato, pressoché esclusivamente alla soddisfazione del bisogno quotidiano costretto a
trascurare, quindi, interventi di qualità basati sull’ Evidence Based Prevention.
25
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Allegato 2
Programmi Operativi 2013 – 2015
Regione Molise
Programmi Operativi 2013 – 2015
ALLEGATO 2 – ANALISI SUL PERSONALE ASReM
Trend di assunzioni e cessazioni e focus su Istituto di risoluzione consensuale
Versione 1.0
Integrazione rispetto alla versione inviata il 03.07.2013 (Prot. SIVEAS 163_A/2013) a
seguito delle osservazioni contenute nei verbali del Tavolo di Verifica del 16.07.2013 e del
21.11.2013
1
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Allegato 2
Programmi Operativi 2013 – 2015
Indice
Movimentazioni del personale ASReM
3
Trend assunzioni e cessazioni dal 2008 al 30.09.2013
Assunzioni
Cessazioni:
Composizione del personale ASReM dipendente a tempo indeterminato (Rilevazione al 30/05/2013)
Istituto della risoluzione consensuale
Relazione tecnica
2
3
3
4
6
8
8
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Allegato 2
Programmi Operativi 2013 – 2015
Movimentazioni del personale ASReM
Trend assunzioni e cessazioni dal 2008 al 30.09.2013
Assunzioni
Dal 2008 al 30.09.2013 si è proceduto alle assunzioni di personale a tempo indeterminato, per un totale di n.
27 nuovi assunti, ( vedi Tabella 1) solo in limitate ipotesi e, comunque, nel rispetto dei vincoli predisposti dalla
Regione Molise dal blocco del turn-over.
Nella maggior parte dei casi le suddette assunzioni si sono verificate a seguito di mobilità per compensazione
tra dipendenti appartenenti alla medesima posizione funzionale senza, quindi, variazioni di spesa (n. 12
dipendenti).
Le ulteriori assunzioni sono state effettuate a seguito di:
■ Per n. 3 dipendenti appartenenti alle categorie protette si è proceduto ad assunzione obbligatoria ai sensi
della legge n. 68/99.
■ Per n. 2 dipendenti (centralinisti non vedenti) si è proceduto ad assunzione obbligatoria ai sensi dell’art. 4,
comma3, della legge n. 113/85) previa formale diffida della Direzione Provinciale del Lavoro di Isernia, a
seguito di accertamenti effettuati da tale soggetto giuridico, dai quali è risultata l’inosservanza del numero
minimo di centralinisti non vedenti previsto dalla normativa di settore.
■ Per n. 2 dipendenti (dirigenti medici) l’assunzione è avvenuta a seguito di concorso pubblico previa
acquisizione della prevista autorizzazione regionale.
■ Per n. 1 dirigente medico si è proceduto alla riammissione in servizio ai sensi dell’ art. 22 della legge n.
183/2010.
■ Per n. 2 dipendenti si è proceduto all’assunzione a seguito di controversie definite mediante conciliazione
presso l’ Ufficio del Lavoro ovvero a seguito di ottemperanza di Sentenza del Tribunale.
■ Per n. 5 dipendenti provenienti da Istituti Penitenziari; l’assunzione è avvenuta in applicazione e per effetto
del D.P.C.M. 1° aprile 2008 che ha previsto il trasferimento al SSN delle funzioni e delle risorse in materia di
Sanità Penitenziaria.
3
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Allegato 2
Programmi Operativi 2013 – 2015
Riepilogo assunzioni dal 2008 al 30.09.2013
Anno
Causale
Concorso pubblico
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Assunzioni
1
Da penitenziario ai sensi del DPCM 1° Aprile 2008 *
Scorrimento graduatoria di concorso pubblico previa autorizzazione DGR
Molise N. 170/2008
Legge 68/99 (Categoria Protetta)
5
Totale
10
Mobilità per compensazione
3
Totale
3
Causa di lavoro definita con conciliazione presso l'ufficio del lavoro
1
Ottemperanza sentenza del Tribunale di Larino
1
Mobilità per compensazione
1
Totale
3
Mobilità per compensazione
1
Riammissione in servizio ai sensi dell'Art. 22 L. 183/2010
4
Totale
5
Mobilità per compensazione
3
Art. 3, C. 4, Legge 113/1985
2
Totale
5
Mobilità per compensazione
1
Totale
1
3
1
Totale com plessivo
27
* Trasferimento al SSN delle funzioni e delle risorse in materia di Sanità Penitenziaria
Tabella 1 – Dettaglio causali assunzioni dal 2008 al 30.09.2013
Cessazioni:
Si allegano tabelle sintetiche riportanti il numero dei dipendenti a tempo indeterminato cessati dal 2008 al
30.09.2013 con indicazione della qualifica (Tabella 2). Si specifica che per le cessazioni avvenute dal 2011 al
2013 è stata evidenziata anche la stima annua dei risparmi (Tabella 3) e che tali risparmi sono comprensivi
delle economie derivanti dall’applicazione dell’istituto della risoluzione consensuale
Riepilogo cessazioni dal 2008 al 30.09.2013
Anno
Causale
2008
Prepensionamento e altre causali
2009
Prepensionamento e altre causali
2010
Prepensionamento e altre causali
Adesione a istituto della risoluzione consensuale
2011
Prepensionamento e altre causali
Adesione a istituto della risoluzione consensuale
2012
Totale
Prepensionamento e altre causali
Adesione a istituto della risoluzione consensuale
2013
Totale
Prepensionamento e altre causali
Totale
Totale com plessivo
Cessazioni
99
99
104
104
117
6
123
128
59
187
103
9
112
61
61
686
Tabella 2 – Dettaglio causali cessazioni dal 2008 al 30.09.2013
Si evidenzia, inoltre, che il numero delle cessazioni riportato nella tabella riportata (Tabella 2) si discosta da
quello risultante dalle tabelle del Conto Annuale in considerazione delle diverse modalità utilizzate per il
conteggio delle cessazioni. Infatti, per quanto concerne la documentazione utilizzata nella citata stima si
rappresenta che la stessa è acquisita agli archivi della U.O.C. Gestione Risorse Umane ASReM.
4
10.06.2014
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REGIONE MOLISE
Allegato 2
Programmi Operativi 2013 – 2015
Dettaglio cessazioni e im patto econom ico dal 2011 al 30.09.2013 - Focus istituto della risoluzione consensuale
L'impatto eco no mico è co mprensivo degli o neri
Valorizzazione
Causale cessazione
Prepensionamento e altre causali
2011
Adesione a istituto di risoluzione
consensuale
Prepensionamento e altre causali
2012
Adesione a istituto di risoluzione
consensuale
Prepensionamento e altre causali
2013
Adesione a istituto di risoluzione
consensuale
Qualifica
Comparto
Dir. Sanitaria
Dir. NON Sanitaria
Unità
99
27
2
€
€
€
Im patto 2011
1.800.926,5
1.090.427,5
104.523,3
€
€
€
Im patto 2012
1.121.520,6
1.298.584,8
114.802,6
Totale
Dir. Sanitaria
Dir. NON Sanitaria
128
46
13
€
€
€
2.995.877,3
2.029.131,7
658.789,2
€
€
€
2.534.908,0
863.086,4
70.340,3
€
Totale
Totale 2011
Comparto
Dir. Sanitaria
Dir. NON Sanitaria
59
187
91
12
0
€
€
2.687.920,9
5.683.798,2
€
€
€
€
933.426,7
3.468.334,7
1.283.880,5
223.513,6
€
€
€
€
1.223.748,4
434.302,2
Totale
Dir. Sanitaria
Dir. NON Sanitaria
103
7
2
€
-
€
€
€
1.507.394,1
143.488,3
26.897,1
€
€
€
1.658.050,6
21.174,8
52.783,8
Totale
9
112
46
15
€
€
-
€
€
170.385,5
1.677.779,6
€
€
€
€
73.958,6
1.732.009,2
873.362,4
547.634,4
61
€
-
€
-
€
1.420.996,8
61
€
-
€
-
€
1.420.996,8
Comparto
Dir. Sanitaria
Dir. NON Sanitaria
236
54
2
€
€
€
1.800.926,5
1.090.427,5
104.523,3
€
€
€
2.405.401,1
1.522.098,4
114.802,6
€
€
€
2.097.110,8
981.936,6
-
Totale
Dir. Sanitaria
Dir. NON Sanitaria
292
53
15
€
€
€
2.995.877,3
2.029.131,7
658.789,2
€
€
€
4.042.302,1
1.006.574,7
97.237,4
€
€
€
3.079.047,4
21.174,8
52.783,8
Totale
Totale com plessivo
68
360
€
€
2.687.920,9
5.683.798,2
€
€
1.103.812,1
5.146.114,2
€
€
73.958,6
3.153.006,0
Totale 2012
Comparto
Dir. Sanitaria
Dir. NON Sanitaria
Totale
Dir. Sanitaria
Dir. NON Sanitaria
TOTALE
Adesione a istituto di risoluzione
consensuale
-
Totale
Totale 2013
Prepensionamento e altre causali
Im patto 2013
Tabella 3 – Dettaglio cessazioni e relativo impatto economico dal 2011 al 30.09.2013
Riepilogo cessazioni e im patto econom ico dal 2011 al 30.09.2013
L'impatto eco no mico è co mprensivo degli o neri
Causale cessazione
Prepensionamento e altre causali
Adesione a istituto di risoluzione consensuale
Qualifica
Comparto
Dir. Sanitaria
Dir. NON Sanitaria
Unità
236
54
2
Totale
Dir. Sanitaria
Dir. NON Sanitaria
292
53
15
€
€
€
10.117.226,8
3.056.881,2
808.810,5
Totale
68
360
€
€
3.865.691,7
13.982.918,5
Totale
Im patto com plessivo
€
6.303.438,4
€
3.594.462,5
€
219.325,9
Tabella 4 – Riepilogo cessazioni e relativo impatto economico dal 2011 al 30.09.2013 (Tabella 2)
Si evidenzia, infine, che la spesa annua per il personale dipendente, comprensiva anche di quella per il
personale a tempo determinato, non ha superato per gli anni 2011 e 2012 il limite stabilito con Decreto del
Commissario ad Acta n. 4/2010 in € 201.000.000,00; dall’art.1 comma 565 Legge n° 296/2006 e dalla Legge
n°191/2009 art. 2 comma 71, come è possibile desumere dalle Tabelle 2 relative al IV trimestre 2011 e IV
trimestre 2012.
5
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9472
REGIONE MOLISE
Allegato 2
Programmi Operativi 2013 – 2015
Composizione del personale ASReM dipendente a tempo indeterminato (Rilevazione al
30/05/2013)
Di seguito si riporta la composizione del personale dipendente a tempo indeterminato:
TOTALE PERSONALE
(A+B+C)
Totale Personale dipendente a tem po indeterm inato
TOTALE
AREA
Comparto
2.556
Dirigenza medico veterinaria
623
Dirigenza sanitaria non medica
60
Dirigenza PTA
30
TOTALE
3.269
Personale dipendente
(A)
Personale dipendente
AREA
PO CB
PO Isernia
PO
Term oli
Stab.
Venafro
Stab.
Agnone
Stab.
Larino
Comparto
646
324
366
147
116
146
Dirigenza medico veterinaria
164
83
96
30
21
25
14
6
10
2
2
2
1
1
1
825
414
473
Dirigenza sanitaria non medica
Dirigenza PTA
TOTALE
Dip.Reg.
Prevenz.
DEA
-
-
-
179
139
173
89
TOTALE
103
1.937
120
539
-
1
37
-
1
4
225
2.517
*
89
Personale 118 - in
convenzione
(B)
Personale m edico e del com parto assegnato alla centrale operativa 118 (conteggiato nel PO Cam pobasso)*
AREA
DSB
Isernia
DSB CB
Comparto
DSB
Term oli
DSB
Venafro
DSB
Agnone
DSB
DSB Larino Bojano
TOTALE
Riccia
31
44
47
419
107
71
93
26
22
14
21
9
Dirigenza sanitaria non medica
6
4
7
1
Dirigenza PTA
2
3
2
2
1
2
137
92
123
38
35
55
Dirigenza medico veterinaria
TOTALE
3
-
7
2
78
2
1
21
50
530
-
12
Personale Area Centrale
Personale Area
Centrale
(C)
AREA
Area Centrale *
Comparto
Dirigenza medico veterinaria
Dirigenza sanitaria non medica
Dirigenza PTA
TOTALE
200
6
2
14
222
*Comprende le Unità Operative di supporto amministrativo (bilancio – gestione risorse umane – patrimonio ecc.)
Tabella 5 – Composizione personale ASReM – Stato As IS 2012
6
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9473
REGIONE MOLISE
Allegato 2
Programmi Operativi 2013 – 2015
L’età anagrafica del personale dipendente è rappresentata dalla seguente tabella:
Età anagrafica del personale dipendente
tra 25 e 29
tra 30 e 39
Dirigente medico
-
Dirigente veterinario
-
Dirigente odontoiatra
-
Dirigente farmacista
-
Dirigente biologo
tra 40 e 49
tra 50 e 59
5
72
-
oltre 60
196
556
51
13
64
1
TOTALE
283
1
1
-
-
1
3
-
-
-
2
9
Dirigente chimico
-
-
-
1
dirigente psicologo
-
-
-
16
Dirigente amministrativo
-
-
Dirigente ingegnere
-
-
-
1
Dirigente sociologo
-
-
-
6
3
4
16
27
12
28
5
19
6
4
10
-
8
1
-
1
Comparto ruolo sanitario
-
100
606
944
127
1.777
Comparto ruolo tecnico
-
14
120
316
90
540
Comparto ruolo amministrativo
-
7
47
133
51
238
Comparto ruolo prof.le (pers. religioso)
-
-
TOTALE
-
127
514
3.269
1
-
856
1.772
-
1
Tabella 6 – Età personale ASReM – Stato As IS 2012
Relativamente al personale dipendente si registrano i seguenti fenomeni:
■ 62 dipendenti in regime di part-time - pari al 1.89 % del personale dipendente;
■ 25 dipendenti con assegnazione impropria - pari al 0.75 % del personale dipendente;
■ 341 dipendenti beneficiari della Legge 104 (di cui 38 con limitazioni lavorative) - pari al 10.42 % del
personale dipendente;
■ 302 dipendenti affetti da limitazioni lavorative - pari al 9.23 % del personale dipendente.
I dati relativi ai benefici della Legge 104 e alle limitazioni lavorative risultano ripartite tra il personale
dipendente come da tabella:
Personale Legge 104 con lim itazioni
AREA
Comparto
Dirigenza medico veterinaria
lim itazioni
TOTALE
lavorative
287
262
549
Legge 104
48
39
1
Dirigenza PTA
5
1
6
341
302
643
TOTALE
-
87
Dirigenza sanitaria non medica
1
Tabella 7 – Personale ASReM soggetto a limitazioni lavorative e alla Legge 104 – Stato As IS 2012
L’Azienda è strutturata in numero 112 Unità Operative Complesse. In conseguenza del blocco del turn-over
risultano vacanti numero 32 Unità Operative pari al 31.2% di quelle attive. Talune delle strutture vacanti
risultano tuttavia da disattivare a seguito della riorganizzazione aziendale. In particolare quelle afferenti al
Dipartimento di Prevenzione che è configurato ancora con unità operative mediche e veterinarie correlate alle
ex 4 aziende sanitarie.
Relativamente al descritto quadro delle risorse umane si prospettano i seguenti interventi:
■ ricognizione delle assegnazioni improprie e rassegnazione del personale anche – ove opportuno – tramite
passaggi orizzontali a mansioni diverse ex art.17 CCNL 1998/1999 comparto;
■ riallocazione del personale a seguito dei processi di riorganizzazione delle strutture sanitarie in modo da
garantire la dotazione minima necessaria al funzionamento delle unità operative, tramite l’applicazione
dell’istituto contrattuale della mobilità in conformità a regolamenti di mobilità adottati dall’azienda
7
10.06.2014
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REGIONE MOLISE
Allegato 2
Programmi Operativi 2013 – 2015
sanitaria regionale con provvedimento D.G. n.44/2011 area comparto – 45/2011 area SPTA – 46/2011 area
medico-veterinaria.
Istituto della risoluzione consensuale
Relazione tecnica
La risoluzione consensuale del rapporto di lavoro è prevista dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
dell’Area della Dirigenza Medico-Veterinaria, Sanitaria non medica, Professionale, Tecnica ed Amministrativa
stipulato in data 8 giugno 2000 che, all’art. 22, prevede che tale istituto è praticabile prioritariamente in
presenza di processi di ristrutturazione o di riorganizzazione, cui è correlata una diminuzione degli oneri di
bilancio derivante, a parità di funzioni e fatti salvi gli incrementi contrattuali, dalla riduzione stabile di posti di
organico della qualifica dirigenziale, con la conseguente ridefinizione delle relative competenze. In
applicazione dell’ istituto della risoluzione consensuale l’Azienda può erogare un’indennità che può variare fino
ad un massimo di ventiquattro mensilità.
Il processo di risoluzione consensuale risulta essere stato attivato in coerenza con il Piano di rientro ed i
consequenziali Programmi Operativi che espressamente prevedevano una ristrutturazione aziendale avviata e
in gran parte realizzata nel rispetto delle indicazioni contenute nei DCA nn.17/2010 e 80/2011 e del DCA
n.42/2010 di approvazione della proposta di atto aziendale. Le cessazioni hanno riguardato unità operative
interessate ad accorpamento/rivisitazione sotto il profilo quali-quantitativo delle funzioni
dipartimentali/ridimensionamento strutturale amministrativo o declassamento da U.O.C, a U.O.S. , meglio
specificate nel provvedimento n. 832 del 16.07.2012 L'intero processo risulta ampiamente descritto nel
provvedimento del Direttore Generale n.745 del 29.06.2012, nel quale risultano specificate le Unità Operative
interessate ai processi di riorganizzazione funzionale, di dismissioni e di accorpamenti nell'ambito delle quali
accolte le richieste di risoluzione, non potendo il personale essere ricollocato anche in relazione alla specifica
professionalità mediante processi di mobilità in carenza di una articolazione funzionale definitiva che, nei
Programmi Operativi approvati con DCA, interessava l'intera realtà aziendale.
Dalla razionalizzazione del costo del personale, in coerenza con la stima del fabbisogno derivante dalla
rimodulazione delle reti assistenziali e dalla relativa riconversione e contrazione dei posti letto per acuti, è
conseguita la necessità di verifica degli incarichi dirigenziali, in presenza della esigenza della revisione della
consistenza organica, tenuto conto delle azioni della riorganizzazione in atto, della revisione delle strutture,
della necessità di valorizzazione delle professionalità esistenti, nel contesto di processi di attività suscettibili di
riduzione o trasformazione e di adeguamento, compatibilmente con il rispetto della legale riallocazione
funzionale di figure specialistiche in ragione delle mansioni di appartenenza definite per ruolo, profilo e
categoria.
L'applicazione dell'istituto della risoluzione consensuale è pertanto avvenuta nell'ambito del processo di
riorganizzazione e ristrutturazione che ha reso indispensabile procedere alla dismissione ed accorpamento di
Unità Operative preesistenti, nonché alla riorganizzazione funzionale di altre Strutture Aziendali, in aderenza
agli atti posti in essere dalla Direzione Aziendale e così come disposto con i provvedimenti del Direttore
Generale n.785/2010 , n. 1446/2011 e n 1529 /2011 di approvazione di proposte d'Atto Aziendale.
L'istituto contrattuale è stato attivato e correttamente attuato in presenza di processi di ristrutturazione ed
organizzazione già realizzati e allo stesso è stata correlata la diminuzione degli oneri di bilancio derivante dalla
riduzione stabile dei posti di organico della qualifica dirigenziale interessata.
I diversi interventi di razionalizzazione della spesa per il personale posti in essere dall'ASReM, ivi compresa la
risoluzione consensuale, hanno conseguito il raggiungimento dell'obiettivo fissato con decreto del
Commissario ad Acta n.4 del 01.02.2010, modificato con i Decreti Commissariali nn.55 e 65/2010 che
individuavano in capo al Direttore Generale dell'ASREM l'obbligo del rispetto di quanto disposto dall'Intesa
Stato Regioni 3.12.2009, dalla Legge finanziaria 2010, nonché dalla delibera del Consiglio dei Ministri in data
28.07.2009, in quanto il limite massimo di spesa per il personale, al lordo degli oneri riflessi a carico delle
amministrazioni e delle imposte regionali sulle attività produttive, per l'anno 2011 e verosimilmente per l'anno
2012, risulta essere inferiore al corrispondente dell'ammontare dell'anno 2004 diminuito di oltre l'l,4%.
8
10.06.2014
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9475
REGIONE MOLISE
Allegato 2
Programmi Operativi 2013 – 2015
Si evidenzia inoltre che la risoluzione consensuale, inserita nel contesto ben più ampio della ristrutturazione e
riorganizzazione aziendale, ha consentito che dalle preesistenti n. 165 Unità operative Complesse risultanti
nell'anno 2009 dal documento del Ministero della Salute - Comitato Permanente verifica LEA - della seduta del
26.03.2012 - relativo agli standard per la individuazione di strutture semplici e complesse del SSN - l'attuale
dotazione si ridimensionasse a complessive n.83 strutture complesse di cui n. 54 ospedaliere e n.29 non
ospedaliere.
Il processo posto in essere ha comunque interessato complessivamente n.74 dirigenti (Tabella 8) e ha
consentito all'ASReM non solo di contrarre le Unità Operative Complesse ma anche di liberare risorse per
l'acquisizione di figure professionali non esistenti nella dotazione di servizio ma indispensabili per assicurare i
livelli essenziali di assistenza - nel rispetto assicurato del limite di spesa per il personale contenuto secondo la
normativa vigente - attraverso la riqualificazione di unità operative per stesse discipline esistenti nella
precedente organizzazione. L'ASReM ha ritenuto, attraverso l'istituto della risoluzione consensuale, in
conseguenza dell'avvio dei processi di cui innanzi, dare prosecuzione al Piano attuativo della risoluzione
consensuale approvato con provvedimento del Direttore Generale n.85 del 2.3.2006, ai sensi della L.R. n.9 del
01.04.2005, - in relazione al quale avvenuta concertazione con le OO.SS. ( verbale del 22.3.2006) , nella
esclusiva finalità di dare compiuta attuazione agli obiettivi riguardanti il riassetto della rete ospedaliera e
territoriale con il ridimensionamento dei posti letto e la rideterminazione del numero dei distretti.
9
10.06.2014
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Allegato 2
Programmi Operativi 2013 – 2015
Elenco adesione Istituto della Risoluzione Consensuale
Qualifica
dirigente veterinario
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente biologo
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente amministrativo
dirigente medico
dirigente medico
dirigente biologo
dirigente biologo
dirigente biologo
dirigente medico
dirigente medico
dirigente veterinario
dirigente amministrativo
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente sociologo
dirigente farmacista
dirigente medico
dirigente medico
dirigente veterinario
dirigente medico
dirigente medico
dirigente biologo
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente amministrativo
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente farmacista
dirigente medico
dirigente biologo
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente veterinario
dirigente medico
dirigente ingegnere
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente veterinario
dirigente biologo
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente amministrativo
dirigente medico
dirigente medico
dirigente medico
dirigente veterinario
dirigente medico
dirigente amministrativo
dirigente veterinario
dirigente medico
Incarico
Direttore U.O.C.
Direttore U.O.C.
Direttore U.O.C.
Incarico U.O.S.
Direttore U.O.C.
Incarico U.O.S.
Direttore U.O.C.
Incarico U.O.S.
Direttore U.O.C.
Incarico U.O.S.
Direttore U.O.C.
Direttore U.O.C.
Direttore U.O.C.
Direttore U.O.C.
Direttore U.O.C.
Incarico U.O.S.
Incarico Professionale
Incarico U.O.S.
Incarico U.O.S.
Incarico U.O.S.
Direttore U.O.C.
Incarico U.O.S.
Incarico U.O.S.
Direttore U.O.C.
Incarico U.O.S.
Incarico U.O.S.
Incarico U.O.S.
Incarico U.O.S.
Incarico Professionale
Incarico U.O.S.
Direttore U.O.C.
Direttore U.O.C.
Incarico U.O.S.
Incarico U.O.S.
Incarico U.O.S.
Direttore U.O.C.
Incarico U.O.S.
Incarico Professionale
Direttore U.O.C.
Incarico Professionale
Incarico Professionale
Incarico U.O.S.
Direttore U.O.C.
Direttore U.O.C.
Incarico U.O.S.
Incarico Professionale
Direttore U.O.C.
Direttore U.O.C.
Direttore U.O.C.
Unità operativa
Area B ig. prod. comm. e trasf. alim orig. animale
Pediatria
Sert
Ortopedia
Laboratorio Analisi Stab. Larino
Oculistica stab. Larino
Psichiatria comandato c/o Regione Molise
Medicina
Lab. Analisi
Ginecologo c/o Consultorio
Coordinatore dei Servizi
Laboratorio Analisi
Otorinolaringoiatria
Laboratorio Analisi
Laboratorio Analisi
Laboratorio Analisi
Gastroenterologia
Pneumologo c/o Consultorio
Area B ig. prod. comm. e trasf. alim orig. animale
U.R.P.
Otorinolaringoiatria
Radiodiagnostica
Tossicodipendenze Stab. Venafro
Ostetricia e Ginecologia
Pronto Soccorso
Chirurgia
Formazione
Farmacia Ospedaliera Stab. Venafro
Laboratorio Analisi
Sert
Area B ig. prod. comm. e trasf. alim orig. animale
Direzione Amministrativa Stab. Larino
Distretto Sanitario Larino
Laboratorio Analisi Stab. Larino
Direzione Amministrativa Stab. Larino
Distretto Sanitario
Ostetricia e Ginecologia
Affari Legali Residuale
Lab. Analisi
Oculistica
Emodialisi Stab. Venafro
Pronto Soccorso Stab. Venafro
Anestesia e Rianimazione
Dipartimento Polifunzionale Venafro
Anestesia e Rianimazione
Farmacia Ospedaliera Stab. Larino
Medicina Trasfusionale
Neonatologia
Nutrizione Clinica
Medicina legale Dip. Prev.
Nucleo di controllo strategico
Poliambulatorio
Chirurgia Vascolare
Area B ig. prod. comm. e trasf. alim orig. animale
Oculisitica
Dipartimento di Prevenzione
Medicina
Pediatria
Laboratorio Analisi
Cardiologia
Sanità Animale Dip.Prev.
Laboratorio Analisi Stab. Larino
Chirurgia Stab. Larino
Cardiologia
Diabetologia Stab. Larino
Provveditorato
Radiodiagnostica Stab. Larino
Chirurgia Stab. Larino
Cardiologia
Dipartimento di Prevenzione
Igiene e sanità pubblica
Medicina Specialistica
Sanità Animale Dip.Prev.
Distretto Sanitario
Totale complessivo
Am bito Territoriale
Termoli
Termoli
Termoli
Isernia
Termoli
Termoli
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Isernia
Isernia
Isernia
Isernia
Isernia
Isernia
Isernia
Isernia
Isernia
Agnone
Agnone
Agnone
Termoli
Termoli
Termoli
Termoli
Termoli
Termoli
Termoli
Termoli
Campobasso
Isernia
Isernia
Termoli
I sernia
Termoli
Termoli
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Isernia
Isernia
Isernia
Isernia
Isernia
Termoli
Termoli
Termoli
Termoli
Isernia
Termoli
Termoli
Agnone
Campobasso
Termoli
Campobasso
Isernia
Agnone
74 unità
Indennità di Risoluzione
Consensuale
Art. 22 ccnl 8/6/2000
€
165.197,3
€
137.447,8
€
196.800,7
€
171.684,2
€
160.240,8
€
155.131,2
€
159.397,7
€
150.998,6
€
158.349,9
€
160.443,4
€
213.278,4
€
148.244,4
€
157.669,7
€
117.471,1
€
116.691,1
€
115.447,4
€
155.476,3
€
152.355,8
€
141.634,1
€
184.403,8
€
171.879,8
€
136.252,8
€
153.737,8
€
156.449,5
€
166.032,2
€
164.980,3
€
149.930,4
€
126.529,7
€
78.000,5
€
179.253,0
€
138.319,2
€
158.783,3
€
186.247,4
€
96.938,6
€
147.320,9
€
161.432,2
€
134.685,6
€
132.531,8
€
150.409,0
€
85.849,7
€
162.258,5
€
111.271,7
€
134.575,4
€
136.429,2
€
106.777,6
€
160.167,6
€
215.014,6
€
117.166,3
€
170.271,1
€
168.935,8
€
192.637,7
€
145.971,1
€
237.515,0
€
146.860,3
€
117.828,8
€
90.255,4
€
161.068,1
€
159.959,3
€
171.471,8
€
162.547,0
€
128.611,2
€
117.213,1
€
98.862,1
€
135.113,2
€
191.461,7
€
102.050,1
€
132.503,0
€
157.070,9
€
149.166,7
€
110.083,8
€
150.274,1
€
153.153,1
€
170.338,0
€
201.591,4
€ 11.060.401,99
Tabella 8 – Elenco personale dirigente aderente all’istituto della risoluzione consuensuale
10
2.623.233,94
716.425,44
3.339.659,38
4.151.482,96
1.035.120,62
5.186.603,58
1.946.812,34
344.490,28
2.291.302,62
185.404,00
57.432,42
242.836,42
0,00
0,00
0,00
Dirig. Med./Vet.
Dirig. S.P.T.A.
Totale 2011
Dirig. Med./Vet.
Dirig. S.P.T.A.
Totale 2012
Dirig. Med./Vet.
Dirig. S.P.T.A.
Totale 2013
Dirig. Med./Vet.
Dirig. S.P.T.A.
Totale 2014
Dirig. Med./Vet.
Dirig. S.P.T.A.
Totale 2015
940.134,17
0,00
0,00
0,00
15.759,34
4.881,76
20.641,10
165.479,05
29.281,67
194.760,72
352.876,05
87.985,25
440.861,30
222.974,88
60.896,16
283.871,05
0,00
0,00
0,00
Costo IRAP su Ris.
Cons.
29.402.755,51
5.267.835,51
1.172.903,69
6.440.739,20
5.267.835,51
1.172.903,69
6.440.739,20
5.267.835,51
1.172.903,69
6.440.739,20
5.046.794,10
1.126.177,89
6.172.971,99
3.033.731,34
800.369,22
3.834.100,56
66.906,48
6.558,88
73.465,36
Risparm io C_Fisse e
fondi
Fondi
7.810.537,36
1.400.184,83
311.380,83
1.711.565,66
1.400.184,83
311.380,83
1.711.565,66
1.400.184,83
311.380,83
1.711.565,66
1.341.210,98
298.914,38
1.640.125,37
804.125,84
211.988,63
1.016.114,47
Anno 2015
Anno 2014
Anno 2013
Anno 2012
Anno 2011
2.499.234,24
447.766,02
99.696,82
547.462,84
447.766,02
99.696,82
547.462,84
447.766,02
99.696,82
547.462,84
428.977,50
95.725,12
524.702,62
257.867,16
68.031,39
325.898,55
Risparm io oneri C_Ente, Risparm m io IRAP su
C_Fisse e Fondi
C_Fisse e Fondi
Anno 2010
17.850,65
5.687,05
1.749,91
557,51
19.600,56
6.244,56
Tabella 9 – Economie e costi derivanti dall’applicazione dell’istituto della risoluzione consensuale
11.060.401,99
0,00
0,00
0,00
Totale Com plessivo
Costi
Costo Ind. Ris. Cons.
Dirig. Med./Vet.
Dirig. S.P.T.A.
Totale 2010
Area contrattuale
Valori in Euro
Econom ie riconducibili all'applicazione dell'istituto della risoluzione consensuale
18.342.353,52
5.267.835,51
1.172.903,69
6.440.739,20
5.082.431,51
1.115.471,27
6.197.902,78
3.321.023,17
828.413,41
4.149.436,58
895.311,15
91.057,27
986.368,42
410.497,40
83.943,78
494.441,19
66.906,48
6.558,88
73.465,36
Generali
7.810.537,36
1.400.184,83
311.380,83
1.711.565,66
1.400.184,83
311.380,83
1.711.565,66
1.400.184,83
311.380,83
1.711.565,66
1.341.210,98
298.914,38
1.640.125,37
804.125,84
211.988,63
1.016.114,47
17.850,65
1.749,91
19.600,56
Oneri
Econom ie
1.559.100,07
447.766,02
99.696,82
547.462,84
432.006,68
94.815,06
526.821,74
282.286,97
70.415,14
352.702,11
76.101,45
7.739,87
83.841,32
34.892,28
7.135,22
42.027,50
5.687,05
557,51
6.244,56
IRAP
11
27.711.990,96
8.699.767,69
8.436.290,18
6.213.704,35
2.710.335,10
1.552.583,16
99.310,47
Totale Econom ie
REGIONE MOLISE
Allegato 2
Programmi Operativi 2013 – 2015
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9477
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9478
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Regione Molise
Programmi Operativi 2013 – 2015
Integrazione rispetto alla versione inviata il 03.07.2013 (Prot. SIVEAS 163_A/2013) a
seguito delle osservazioni contenute nei verbali del Tavolo di Verifica del 16.07.2013 e del
21.11.2013
1
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9479
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Indice
Premessa e quadro normativo
6
1.Area: Analisi del contesto e definizione dello scenario regionale
7
1.1 Risultati e valutazione dei tavoli di monitoraggio del Piano di rientro e dei successivi Programmi
operativi negli anni 2007-2012
7
1.2 Linee strategiche dei Programmi Operativi 2013-2015
8
1.3 Indicatori demografici, economici e socio-sanitari e struttura della popolazione
9
1.4 Tendenziali e programmatici 2013-2015
Tendenziali 2013-2015
Programmati
Sintesi Manovre
13
13
19
21
2. Area: Governo del Sistema
22
Programma 1: Governance del PO
Intervento 1.1: Potenziamento del nucleo di coordinamento
Azione 1.1.1: Aggiornamento composizione ed obiettivi NCCP
Azione 1.1.2: Implementazione funzioni ASReM e emanazione Atto Aziendale.
Intervento 1.2: Adempimenti LEA
Azione 1.2.1: Superamento degli adempimenti LEA
22
22
22
23
24
24
Programma 2: Attuazione del D.Lgs. n. 118/2011
Intervento 2.1: Attuazione delle disposizioni del D.Lgs. n. 118/2011
Azione 2.1.1: Implementazione delle disposizioni del D.Lgs. n. 118/2011
25
25
26
Programma 3: Certificabilità dei bilanci del SSR
Intervento 3.1: Certificabilità dei bilanci del SSR
Azione 3.1.1: Attuazione PAC
27
27
27
Programma 4: Flussi informativi
Intervento 4.1: Potenziamento e miglioramento dei flussi informativi gestionali e contabili.
Implementazione nuovi flussi
Azione 4.1.1: Superamento criticità Flussi Informativi
Intervento 4.2: Potenziamento e miglioramento del flusso Tessera Sanitaria
Azione 4.2.1: Attuazione del progetto di dematerializzazione della ricetta SSN (DM 2 nov. 2011)
Azione 4.2.2: Potenziamento e superamento criticità ancora presenti nel flusso Tessera Sanitaria
Intervento 4.3: Il Sistema ICT
Azione 4.3.1: Implementazione strutture ICT
Intervento 4.4: La rete dei laboratori e delle radiologie
Azione 4.4.1: Implementazione Rete ICT per reti laboratoristiche e radiologie
Intervento 4.5: Il Sistema CUP
Azione 4.5.1: Avvio processo di reingegnerizzazione e potenziamento CUP
28
Programma 5: Accreditamento
Intervento 5.1: Proseguimento del processo di accreditamento istituzionale
48
48
28
29
33
33
34
35
36
42
42
45
46
2
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9480
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Azione 5.1.1: Individuazione del fabbisogno di prestazioni per tutte le tipologie assistenziali (sanitarie e
sociosanitarie), e conseguente definizione del fabbisogno di offerta, articolato per ciascun livello di
assistenza
48
Azione 5.1.2: Conclusione processo di accreditamento istituzionale
49
Programma 6: Contabilità analitica
Intervento 6.1: Contabilità analitica
Azione 6.1.1: Contabilità analitica
52
52
52
Programma 7: Rapporti con gli erogatori
56
Intervento 7.1: Ricognizione e ridefinizione delle tariffe delle prestazioni territoriali
56
Azione 7.1.1: Aggiornamento e correzione delle tariffe per prestazioni territoriali.
56
Intervento 7.2: Stipula intese e contratti con erogatori privati accreditati
57
Azione 7.2.1: Allineamento budget di spesa in base alla normativa vigente e conseguente sottoscrizione
dei contratti.
57
Valorizzazione Programma 7: Rapporti con gli erogatori
59
Intervento 7.2: Stipula intese e contratti
59
Azione 7.2.1: Allineamento budget di spesa in base alla normativa vigente e conseguente sottoscrizione
dei contratti.
59
Programma 8: Formazione e comunicazione ai cittadini
61
Intervento 8.1: Potenziamento della formazione del personale e della comunicazione ai cittadini
61
Azione 8.1.1: Organizzazione del sistema di formazione continua ai sensi degli Accordi Stato Regioni 1°
agosto 2007, 5 novembre 2009 e 19 aprile 2012
61
Azione 8.1.2: Formazione del personale
62
Azione 8.1.3: Programma triennale per la prevenzione e il controllo del rischio clinico
63
Azione 8.1.4: Comunicazione ai cittadini
64
3. Area: Razionalizzazione dei fattori produttivi
69
Programma 9: Razionalizzazione spesa
Intervento 9.1: Razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi
Azione 9.1.1: Attivazione della Centrale Acquisti Regionale (CAR)
69
69
69
Valorizzazione Programma 9: Razionalizzazione spesa
Intervento 9.1: Ottimizzazione acquisto beni e servizi
Azione 9.1.1: Avvio e conclusione gare di appalto per la fornitura di beni e servizi
72
72
72
Programma 10: Gestione del personale
79
Intervento 10.1: Contenimento della spesa per il personale
80
Azione 10.1.1: Politica di blocco del turn over e politiche di contenimento della spesa di altre tipologie
di personale per gli anni 2013-2015
80
Valorizzazione Programma 10: Gestione del personale
83
Intervento 10.1: Gestione del personale
83
Azioni 10.1.1: Politica di blocco del turn over e politiche di contenimento della spesa di altre tipologie di
personale per gli anni 2013-2015
83
4. Area “Livelli Essenziali di assistenza”
87
4.1. “Prevenzione”
87
Programma 11: Sanità pubblica
Intervento 11.1: Attività di prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza alimentare
87
87
3
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9481
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Azione 11.1.1: Riorganizzazione del Dipartimento Unico di Prevenzione
Azione 11.1.2: Sistema informativo per le attività di prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza
alimentare
Azione 11.1.3: Attivazione degli sportelli unici della prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza
alimentare
Azione 11.1.4: Predisposizione e attuazione del Piano Regionale di Prevenzione
Intervento 11.2: Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro
Azione 11.2.1: Attuazione Piani Regionali di Sicurezza negli ambienti di Lavoro da parte di ASReM
88
88
89
90
91
92
Programma 12: Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare
93
Intervento 12.1: Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza alimentare
93
Azione 12.1.1: Riorganizzazione del Dipartimento per la Sanità Veterinaria e definizione del Piano
Regionale Integrato dei controlli ufficiali degli alimenti
94
Azione 12.1.2: Completamento del percorso propedeutico alla certificazione ISO 9001:2008 delle
strutture regionali e territoriali del Servizio Sanitario operanti in materia di Sicurezza alimentare e sanità
pubblica veterinaria
94
Azione 12.1.3: Attuazione Piani Regionali di Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare da parte di
ASReM
95
4.2. “Riqualificazione della Rete assistenziale”
97
Programma 13: Reti assistenziali per intensità di cure
97
Programma 14: Riequilibrio Ospedale-Territorio
Intervento 14.1: La macroarea ospedaliera
Azione 14.1.1: Riassetto Rete Ospedaliera regionale
Azione 14.1.2: Integrazione tra ASReM (Presidio Ospedaliero "Cardarelli") e Fondazione di Ricerca e
Cura "Giovanni Paolo II"
Azione 14.1.3: Specialità Ospedaliere e riorganizzazione dei dipartimenti
Intervento 14.2: Specialistica ambulatoriale
Azione 14.2.1: Riassetto Specialistica ambulatoriale
Intervento 14.3: La macroarea territoriale ed ambientale
Azione 14.3.1: Riassetto della rete territoriale dei servizi
Azione 14.3.2: Riqualificazione continuità assistenziale territoriale
Intervento 14.4: Riorganizzazione unità operative ASReM
Azione 14.4.1: Riordino unità operative
Intervento 14.5: Piano degli investimenti
Azione 14.5.1: Elaborazione Piano degli investimenti
98
104
109
Valorizzazione Programma 14: Riequilibrio Ospedale-Territorio
Intervento 14.1: La Rete Ospedaliera
Azione 14.1.1: Riassetto Rete Ospedaliera regionale
Azione 14.3.1: Riassetto della rete territoriale dei servizi
154
154
154
155
Programma 15: Rete Emergenza-Urgenza
Intervento 15.1: Riqualificazione Rete Emergenza-Urgenza
Azione 15.1.1: Azioni di riassetto della Rete dell’Emergenza
156
156
159
Programma 16: Sanità penitenziaria
Intervento 16.1: Potenziamento Sanità Penitenziaria
Azione 16.1.1: Definizione nuovo assetto organizzativo per la Sanità Penitenziaria
163
163
164
Programma 17: Assistenza farmaceutica
Intervento 17.1: Razionalizzazione della spesa farmaceutica convenzionata/territoriale
166
167
111
116
120
132
134
136
149
150
150
151
151
4
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9482
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Azione 17.1.1: Monitoraggio della attività prescrittiva e incentivi per la prescrizione dei farmaci
equivalenti attraverso il supporto del Sistema Tessera sanitaria, ai sensi di quanto previsto dall’art. 11,
comma 7, lett. b) del D.L 78/2010.
168
Azione 17.1.2: Acquisizione diretta ossigeno medicinale. Attività di monitoraggio attraverso il supporto
del Sistema Tessera Sanitaria.
169
Azione 17.1.3: Attribuzione di un budget annuale ai Medici di medicina generale. Attività di
monitoraggio attraverso il supporto del Sistema Tessera Sanitaria
170
Azione 17.1.4: Potenziamento della distribuzione in DPC dei farmaci del PHT mediante riduzione della
percentuale massima di distribuzione sul canale convenzionale degli stessi
172
Azione 17.1.5: Azioni mirate di informazione/formazione su prescrittori di classi farmaceutiche
iperprescritte in termini di numero di dosi
173
Azione 17.1.6: Potenziamento della distribuzione diretta del primo ciclo terapeutico alla dimissione ed
in esito a visita specialistica in strutture pubbliche
174
Intervento 17.2: Razionalizzazione della spesa farmaceutica ospedaliera
176
Azione 17.2.1: Razionalizzazione dell’uso del farmaco in ospedale. Rafforzamento utilizzo farmaci a
brevetto scaduto e farmaci biosimilari.
176
Azione 17.2.2: Razionalizzazione del processo di approvvigionamento/catena logistica del farmaco 177
Azione 17.2.3: Registri AIFA e attività di monitoraggio attraverso nuovo portale AIFA
179
Azione 17.2.4: Revisione periodica del PTOR e del processo decisionale di aggiornamento
180
Azione 17.2.5: Messa a valore delle prossime scadenze brevettuali di alcune molecole inerenti la spesa
farmaceutica ospedaliera
180
Valorizzazione Programma 17: Assistenza farmaceutica
182
Intervento 17.1: Razionalizzazione della spesa farmaceutica convenzionata/territoriale
182
Azione 17.1.2: Acquisizione diretta ossigeno medicinale. Attività di monitoraggio attraverso il supporto
del Sistema Tessera Sanitaria.
182
Azione 17.1.3: Attribuzione di un budget annuale ai Medici di medicina generale. Attività di
monitoraggio attraverso il supporto del Sistema Tessera Sanitaria
184
Azione 17.1.4: Potenziamento della distribuzione in DPC dei farmaci del PHT mediante riduzione della
percentuale massima di distribuzione sul canale convenzionale degli stessi
185
Azione 17.1.5: Azioni mirate di informazione/formazione su prescrittori di classi farmaceutiche
iperprescritte in termini di numero di dosi
186
Azione 17.1.6: Potenziamento della distribuzione diretta del primo ciclo terapeutico alla dimissione ed
in esito a visita specialistica in strutture pubbliche
187
Programma 18: Sicurezza e rischio clinico
190
Intervento 18.1: Azioni di governo clinico e riduzione del rischio clinico
190
Azione 18.1.1: Programmazione e Organizzazione del Sistema di Qualità Aziendale. Istituzione di una
Unità Operativa Per L’Efficacia Clinica (CEU) e la riduzione del Rischio Clinico.
190
Azione 18.1.2: Rischio Clinico - Costituzione di un sottogruppo CEU da destinare alla gestione del Rischio
Clinico
191
Azione 18.1.3: Implementazione e monitoraggio della Raccomandazione per la sicurezza nella
Terapia Oncologica (Raccomandazione n. 14, ottobre 2012 Ministero della Salute)
192
Azione 18.1.4: Implementazione del Sistema Informatico - ICT (information communication technology)
193
Azione 18.1.5: Ricerca e Sviluppo
193
Programma 19: Attuazione del Piano dei pagamenti
Intervento 19.1: Attuazione del Piano dei pagamenti
194
194
5
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9483
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Premessa e quadro normativo
La legge 311/2004 (legge finanziaria 2005) ha previsto la possibilità, per le Regioni il cui Servizio sanitario (SSR)
avesse presentato situazioni di mancato mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e di squilibrio
economico-finanziario, di elaborare un Programma Operativo di riqualificazione funzionale, di riorganizzazione
operativa e di risanamento economico del Servizio sanitario medesimo, stipulando apposito Accordo con il
Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Ministero della Salute, che affiancano la regione durante il
Piano di rientro.
L’Accordo individua gli interventi necessari per garantire congiuntamente l’erogazione dei LEA e l’equilibrio
economico della gestione secondo l’Intesa fra Governo e Regioni stipulata il 23 marzo 2005.
L’articolo 1, commi 274 e ss., della legge 266/2005 (legge Finanziaria 2006), nel confermare gli obblighi a carico
delle Regioni – di cui all’art. 1, comma 174, della legge n. 311/2004 e all’intesa Stato Regioni del 23 marzo
2005 – ha previsto l’obbligo delle regioni di innalzare fino alla misura massima consentita le aliquote regionali
IRPEF e IRAP, nel caso che i provvedimenti adottati dalle regioni non fossero risultati idonei a ripianare il
disavanzo.
La successiva Intesa Stato-Regioni del 5 ottobre 2006, “Patto della Salute” per il triennio 2007-2009, recepita
dalla legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007) ha disciplinato i Piani di rientro e l’attività di affiancamento da parte
dei Ministeri. La Regione Molise ha sottoscritto l’Accordo sul Piano di Rientro con il Ministero della Salute e il
Ministero dell’Economia e delle Finanze il 27 marzo 2007.
Alla scadenza del triennio la Regione, in data 24 luglio 2009, è stata sottoposta a commissariamento ai sensi
dell’art. 4, comma 2, del decreto legge n. 159 del 2007 convertito con modificazioni in legge n. 222 del 2007,
per non aver raggiunto parte degli obiettivi del Piano di rientro sia sotto il profilo dell’erogazione dei LEA, sia
per il perdurare di un marcato disequilibrio economico della gestione che ha generato l’accumulo di un debito
rilevante. La regione Molise, pertanto, si è avvalsa della facoltà, a norma della legge n. 191 del 2009, art. 2,
comma 88, che ha integrato le disposizioni della legge n. 311 del 2004, art. 1, comma 180, di proseguire il
Piano di rientro per superare le criticità residue. Il presente documento contiene i Programmi operativi di
attuazione del Piano sanitario regionale 2013-2015 (PSR), approvato con decreto del Commissario ad acta 20
marzo 2013, n. 8, che ha delineato il quadro strategico per la riqualificazione e razionalizzazione del SSR del
Molise in prosecuzione del Piano di rientro, non ancora concluso. Il quadro strategico del PSR delinea gli
interventi generali necessari per consentire al SSR del Molise di realizzare la sua missione nel rispetto del
vincolo di bilancio, ulteriormente rafforzato per tutte le pubbliche amministrazioni dalla legge costituzionale n.
1/2012 e dalla successiva legge attuativa n. 243/2012, accelerando le condizioni per chiudere la gestione
straordinaria commissariale e ripristinare quella ordinaria affidata agli organi istituzionali della regione.
Il Programma operativo espone le principali azioni che devono essere sviluppate e tradotte in decisioni
gestionali dalla Regione stessa e dall’unica Azienda sanitaria regionale del Molise (ASReM) attraverso il
Programma attuativo locale (PAL) per realizzare il PSR.
Gli indirizzi ed i principi dell’organizzazione e della governance dell’ASReM sono stati stabiliti con la direttiva
per la redazione dell’atto aziendale, approvata con decreto del Commissario ad acta 20 marzo 2013, n.7. La
direttiva costituisce il necessario complemento del PSR.
Piano sanitario e direttiva sono aggiornati alle disposizioni del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito in
legge 7 agosto 2012, n. 135, e del decreto legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito in legge 8 novembre
2012, n.189.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
1.Area: Analisi del contesto e definizione dello
scenario regionale
1.1 Risultati e valutazione dei tavoli di monitoraggio del Piano di
rientro e dei successivi Programmi operativi negli anni 2007-2012
Negli anni 2007-2012 i risultati attesi per i 18 obiettivi del Piano di rientro e dei successivi programmi operativi
sono stati raggiunti soltanto in minima parte, sia per quanto concerne i LEA, sia per quanto concerne
l’equilibrio economico-finanziario della gestione.
Al risultato insoddisfacente hanno concorso fattori esterni e fattori interni. Tra i primi, l’accoglimento da parte
del Giudice amministrativo di primo grado dei ricorsi presentati da comitati civici in opposizione ai
provvedimenti di riassetto della rete ospedaliera e dai fornitori privati accreditati in materia di contratti di
acquisto e tariffe di prestazioni sanitarie. Tra i secondi, l’insufficiente riorganizzazione delle strutture sanitarie
ospedaliere e territoriali non coinvolte dalle opposizioni giudiziarie e dei servizi amministrativi e generali, che
non ha permesso all’ASReM di conseguire gli obiettivi di efficienza in materia di approvvigionamento di beni e
servizi, di riorganizzazione del lavoro e contenimento dei costi del personale, di più larga offerta di prestazioni
sanitarie allo scopo di ridurre il ricorso alle strutture private o alle strutture di altre regioni, di sviluppare i
servizi distrettuali e domiciliari alternativi alle inappropriate prestazioni ospedaliere.
Hanno inoltre inciso pesantemente sul negativo risultato al 31 dicembre 2012 decisioni e procedure
amministrative ricadenti nella piena responsabilità della direzione generale fortemente sintomatiche della
reiterata inosservanza del principio del buon andamento dell’amministrazione. I fatti più eclatanti e rilevanti
sono stati oggetto di contestazione al direttore generale dell’ASReM con l’avvio della procedura per la sua
sospensione dall’incarico, a norma dell’art. 4, comma 2, del decreto legge n. 159/2007, convertito con
modificazioni in legge n. 222/2007, giusta lo specifico mandato del Commissario ad acta nominato dal
Consiglio dei Ministri il 7 giugno 2012. La procedura è stata conclusa con la sospensione dalle funzioni del
direttore generale, giusta decreto del Commissario ad Acta 11 aprile 2013, n. 9 e contestuale nomina del
Soggetto Attuatore.
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Programmi Operativi 2013 – 2015
1.2 Linee strategiche dei Programmi Operativi 2013-2015
La Regione Molise, attraverso le linee strategiche dei presenti Programmi Operativi, relativi al triennio
2013/2015, intende perseguire un percorso di riequilibrio economico e finanziario del proprio Sistema
Sanitario, coniugando tale esigenza con il miglioramento della qualità e della fruibilità dell’assistenza.
A tal fine sarà posta in essere una serie di interventi a forte impatto organizzativo che, nella loro totalità, si
ritiene porteranno, entro il 31 dicembre 2015, ad un risultato economico prossimo al pareggio di bilancio.
Tra i principali interventi strategici, di cui nelle pagine seguenti saranno forniti i necessari dettagli, si ritiene di
individuare:
■ Riorganizzazione dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASReM)
–
vengono individuate al suo interno 2 Macroaree:
■ la macroarea ospedaliera;
■ la macroarea territoriale ed ambientale.
Quest’ultima assorbirà, a seguito dell’approvazione di specifica proposta di Legge Regionale, le funzioni, il
patrimonio ed il personale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Molise;
■ Ridefinizione della rete di offerta ospedaliera
–
–
–
–
viene ridefinita, sulla base dell’individuazione di 4 bacini territoriali, la dotazione dei posti letto nel rispetto dei
coefficienti (pl/1000 ab.) previsti dalla normativa vigente, ma anche tenendo conto delle esigenze delle aree
disagiate;
viene realizzato, attraverso l’integrazione tra Presidio Ospedaliero Cardarelli e Fondazione Giovanni Paolo II, il Polo
Ospedaliero di Campobasso, presso la struttura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Al Presidio Cardarelli di
Campobasso vengono, inoltre, strutturalmente e funzionalmente collegati i Presidi Veneziale di Isernia e S. Timoteo
di Termoli, con la contestuale rimodulazione delle unità operative e delle strutture dirigenziali;
vengono ultimate le riconversione dei presidi ospedalieri di Larino (G.Vietri) e Venafro (SS.Rosario);
viene ricondotto a tre il numero dei dipartimenti per l’assistenza ospedaliera:
■ Dipartimento di Medicina;
■ Dipartimento di Chirurgia;
■ Dipartimento dei Servizi;
■ Ridefinizione della rete di offerta territoriale ed ambientale
–
la rete territoriale, che si completa con le funzioni trasferite dall’ARPAM, viene articolata su un dipartimento
funzionale e tre dipartimenti strutturali con la contestuale rimodulazione delle unità operative e delle strutture
dirigenziali:
■ Dipartimento funzionale Territoriale socio-sanitario;
■ Dipartimento di prevenzione;
■ Dipartimento della prevenzione ambientale;
■ Dipartimento della salute mentale;
■ Potenziamento delle rete dell’emergenza-urgenza
–
viene ricalibrata funzionalmente al modello Hub & Spoke del nuovo assetto ospedaliero e territoriale;
■ Potenziamento delle strutture e funzioni della Direzione Generale per la Salute
–
–
viene istituita la Centrale Acquisti Regionale;
viene istituito il Servizio Controllo di Gestione e Flussi Informativi, che, attraverso l’adozione di un sistema
informativo integrato, sanitario ed amministrativo, dovrà consentire un miglior governo dei dati, una corretta
valorizzazione della produzione ed imputazione dei relativi costi e, soprattutto, una maggiore tempestività nelle
informazioni e nelle conseguenti azioni.
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Programmi Operativi 2013 – 2015
1.3 Indicatori demografici, economici e socio-sanitari e struttura
della popolazione
La popolazione residente in Molise al 2011 è pari a ca. 0,32 mln (ca. lo 0,5% dell’intera popolazione italiana).
Regione
Maschi
Fem m ine
Totale
Abruzzo
652.286
690.080
1.342.366
Basilicata
287.618
299.899
587.517
Calabria
980.112
1.031.283
2.011.395
Campania
2.829.162
3.004.894
5.834.056
Emilia Romagna
2.151.133
2.281.285
4.432.418
598.109
637.699
1.235.808
2.754.318
2.974.370
5.728.688
767.898
848.890
1.616.788
4.844.524
5.073.190
9.917.714
Marche
759.397
805.938
1.565.335
Molise
155.675
164.105
319.780
Piemonte
2.158.445
2.298.890
4.457.335
Puglia
1.984.310
2.106.949
4.091.259
821.189
854.222
1.675.411
Sicilia
2.441.599
2.609.476
5.051.075
Toscana
1.805.132
1.944.681
3.749.813
Trentino Alto Adige
509.415
527.699
1.037.114
Umbria
436.259
470.227
906.486
Friuli Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Lombardia
Sardegna
Valle d'Aosta
62.803
65.427
128.230
Veneto
2.413.890
2.523.964
4.937.854
Totale
29.413.274
31.213.168
60.626.442
Tabella 1 - Popolazione residente in Italia al 2011 ripartita per Regione (Fonte ISTAT)
Umbria
1%
Valle d'Aosta
0%
Trentino-Alto Adige
2%
Veneto
8%
Toscana
6%
Abruzzo
2%
Basilicata
1%
Calabria
3%
Campania
10%
Emilia-Romagna
7%
Friuli-Venezia Giulia
2%
Sicilia
8%
Sardegna
3%
Puglia
7%
Lazio
9%
Liguria
3%
Piemonte
7%
Molise
1%
Marche
3%
Lombardia
16%
Figura 1 - Percentuale popolazione per regione (Fonte ISTAT)
Rispetto al 2010 la popolazione residente in Regione Molise è diminuita di una percentuale pari a ca. -0,1% (449 individui) a fronte di un aumento medio in Italia di ca. lo 0,47% (+286.114 individui).
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Programmi Operativi 2013 – 2015
2008
Italia
Molise
59.619.290
320.838
2009
2010
60.045.068
320.795
2011
60.340.328
320.229
60.626.442
319.780
Δ% 20092008
0,7%
0,0%
Δ% 20092010
0,5%
-0,2%
Δ% 20102011
0,5%
-0,1%
Tabella 2 - Popolazione residente in Italia e in Molise, anni 2008-2011 (Fonte ISTAT)
Dall’analisi della Tabella 3 si evince che la provincia più popolosa è quella di Campobasso con ca. 0,2 mln di
residenti (pari al 72% del totale) al 1° Gennaio 2011.
Isernia
28%
Provincia
Maschi
Campobasso
Isernia
Totale
112.415
43.260
155.675
Fem m ine
Totale
118.671
45.434
164.105
231.086
88.694
319.780
Campobasso
72%
Tabella 3 - Popolazione residente in Molise ripartita per provincia al 2011 (Fonte ISTAT)
Analizzando le fasce d’età, è possibile osservare come il Molise sia caratterizzato, da un lato, dalla presenza di
una popolazione anziana (>=65 anni) superiore alla media nazionale (nel 2011 21,9% vs 21,5%), dall’altro, da
un marcato divario con media nazionale della popolazione giovane (12,8% vs 13,4% di media nazionale). Ne
consegue che la programmazione sanitaria debba tenere conto di queste peculiarità.
2009
Molise
Sud
Isole
Centro
Nord
ITALIA
0-14
12,8%
15,4%
14,7%
13,3%
13,5%
13,4%
15-64
65,6%
66,9%
66,9%
65,3%
65,3%
65,2%
2010
>=65 anni
21,9%
17,7%
18,4%
21,4%
21,2%
21,4%
0-14
12,6%
15,2%
14,6%
13,4%
13,6%
13,5%
15-64
65,6%
67,0%
66,9%
65,2%
65,0%
65,0%
2011
>=65 anni
21,9%
17,8%
18,6%
21,5%
21,3%
21,5%
0-14
12,5%
15,1%
14,4%
13,4%
13,7%
13,6%
15-64
65,6%
67,0%
66,8%
65,1%
65,0%
64,9%
>=65 anni
21,9%
18,0%
18,8%
21,5%
21,3%
21,5%
Tabella 4 - Composizione percentuale della popolazione in fasce d’età, per compartimento geografico, anni 2009 - 2011 (Fonte ISTAT)
Dall’analisi dei diversi indicatori di crescita (Tabella 5), in Molise per il 2011 si stima un tasso di natalità pari a
ca. 7,6% rispetto ad un tasso di mortalità pari a ca. 11%. Il Molise, di conseguenza, presenta un tasso di crescita
decisamente negativo rispetto a tutte le altre parti del paese e rispetto alla media nazionale (-3,4% vs 0,6% di
media nazionale.
10
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Tasso di natalità
Molise
Sud
Isole
Centro
Nord
ITALIA
2008
7,8%
9,6%
9,4%
9,7%
9,7%
9,6%
Tasso di m ortalità
2009
7,4%
9,5%
9,3%
9,3%
9,5%
9,5%
2010
7,8%
9,3%
9,2%
9,1%
9,4%
9,3%
2011*
7,6%
9,2%
9,0%
9,0%
9,2%
9,1%
2009
3,5%
4,6%
4,5%
3,7%
3,3%
3,8%
2010
3,4%
4,4%
4,2%
3,4%
3,1%
3,6%
2011*
3,6%
4,2%
4,1%
3,2%
3,0%
3,5%
Molise
Sud
Isole
Centro
Nord
ITALIA
2008
11,1%
8,8%
9,3%
10,3%
10,2%
9,8%
2009
10,8%
9,1%
9,6%
10,3%
10,1%
9,8%
2010
10,8%
8,9%
9,3%
10,2%
10,0%
9,7%
2011*
11,0%
9,0%
9,6%
10,2%
10,0%
9,7%
Tasso di nunzialità
Molise
Sud
Isole
Centro
Nord
ITALIA
2008
3,8%
4,9%
4,7%
4,0%
3,6%
4,1%
* Stima
Tabella 5 - Indicatori di crescita della popolazione (tassi per 1000 ab.) per compartimento geografico, anni 2008-2011 (Fonte ISTAT)
Per quanto attiene agli indicatori di struttura, ripartiti per compartimento geografico. Indice di dipendenza
strutturale: rapporto percentuale tra la popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e la
popolazione in età attiva; indice di dipendenza anziani: rapporto percentuale tra la popolazione di 65 anni e
più e la popolazione in età attiva (15-64 anni); indice di vecchiaia: rapporto percentuale tra la popolazione di
65 anni e più e la popolazione 0-14 anni] il Molise presenta un andamento sostanzialmente in linea con quello
del resto di Italia, caratterizzato però da un indice di vecchiaia e da un’età media della popolazione più alti di
quelli del resto del paese.
In particolare si evidenzia come mentre l’Italia ha un indice di vecchiaia stimato per il 2012 pari al 147%, lo
stesso indicatore per il Molise ha un valore pari al 179%. L’età media in Molise è pari a 44,9 anni, mentre nel
resto del paese ha un valore pari a 43,7.
Dipendenza strutturale
Molise
Sud
Isole
Centro
Nord
ITALIA
Dipendenza anziani
2009
0,53
0,49
0,49
0,53
0,53
0,52
2010
0,53
0,49
0,50
0,53
0,54
0,52
2011
0,52
0,49
0,50
0,54
0,54
0,52
2012*
0,53
0,50
0,50
0,54
0,54
0,53
2009
1,72
1,15
1,25
1,61
1,57
1,43
2010
1,74
1,17
1,28
1,61
1,57
1,44
2011
1,63
1,19
1,30
1,60
1,56
1,45
2012*
1,79
1,23
1,33
1,62
1,57
1,47
Vecchiaia
Molise
Sud
Isole
Centro
Nord
ITALIA
Molise
Sud
Isole
Centro
Nord
ITALIA
2009
0,33
0,26
0,28
0,33
0,33
0,31
2010
0,33
0,27
0,28
0,33
0,33
0,31
2011
0,33
0,27
0,28
0,33
0,33
0,31
2012*
0,34
0,28
0,29
0,34
0,34
0,32
2009
0,44
0,41
0,42
0,44
0,44
0,43
2010
0,44
0,41
0,42
0,44
0,44
0,43
2011
45,00
42,00
42,00
44,00
44,00
43,00
2012*
44,90
41,90
42,50
44,50
44,50
43,70
Età m edia
Molise
Sud
Isole
Centro
Nord
ITALIA
*Stima.
Tabella 6 - Indicatori di struttura della popolazione per compartimento geografico, anni 2009 - 2012 (Fonte ISTAT)
La speranza di vita alla nascita in Molise, come si evince dalla Tabella 7, risulta essere leggermente inferiore
rispetto ai dati nazionali.
11
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Speranza di vita
2008
M
Molise
Sud
Isole
Centro
Nord
ITALIA
0
78,7
78,3
78,4
79,2
79,0
78,8
2009
F
65
18,1
17,7
17,8
18,2
17,9
17,9
0
84,5
83,5
83,4
84,3
84,3
84,1
2010***
M
65
22,0
21,1
21,0
21,7
21,8
21,6
0
79,0
78,4
78,3
79,4
79,3
79,0
F
65
18,4
17,8
17,7
18,3
18,1
18,1
0
84,6
83,5
83,2
84,4
84,5
84,1
M
65
22,1
21,1
20,9
21,9
21,9
21,6
0
79,0
78,6
78,7
79,5
79,3
79,1
2011***
F
65
18,2
18,0
18,0
18,4
18,2
18,2
0
84,6
83,8
83,8
84,6
84,5
84,3
M
65
22,0
21,3
21,3
22,0
22,0
21,8
0
79,2
78,8
78,7
79,6
79,7
79,4
65
18,4
18,1
18,0
18,6
18,5
18,4
F
0
65
84,9 22,2
84,0 21,4
83,8 21,2
84,8 22,2
84,7 22,1
84,5 21,9
* Il valore della speranza di vita è relativo all'insieme di Piemonte e Valle d'Aosta ad eccezione dell'anno 2009 anno per il quale i dati si riferiscono alla singola regione.
** Il valore della speranza di vita è relativo all'insieme di Abruzzo e Molise ad eccezione dell'anno 2009 anno per il quale i dati si riferiscono alla singola regione.
***Stima
Tabella 7 - Speranza di vita alla nascita anni 2008 - 2011 (Fonte ISTAT)
Il Molise presenta un saldo migratorio interno negativo, la stima per il 2011 del saldo migratorio con l’estero,
rispetto all’andamento italiano, risulta essere invece più bassa del 2010.
Saldo m igratorio interno
Molise
Sud
Isole
Centro
Nord
ITALIA
2008
-0,6
-3,2
-1,5
1,3
2,1
0,3*
Saldo m igratorio con l'estero
2009
-0,7
-2,0
-1,1
1,3
1,3
0.3*
2010
-1,1
-2,3
-0,9
1,1
1,3
0,2*
2011**
0,8
-2,6
-1,4
1,3
1,3
0.1*
2010
-0,6
-0,4
-0,4
-1,5
-1,9
-1,3
2011**
-0,3
-0,4
-0,4
-1,3
-1,6
-1,1
Molise
Sud
Isole
Centro
Nord
ITALIA
2009
-0,6
-0,3
-0,4
-0,9
-1,5
-1,0
2008
4,0
3,7
3,5
10,5
9,3
7,6
2009
3,0
3,2
2,8
8,4
7,2
6,0
2010
3,3
3,8
3,1
7,9
7,6
6,3
2011**
3,1
2,7
2,2
7,2
6,6
5,3
2009
1,7
0,9
1,3
8,8
7,0
5,3
2010
1,6
1,1
1,8
7,6
7,0
5,2
2011**
3,6
-0,3
0,4
7,2
6,3
4,3
Saldo m igratorio totale
Saldo m igratorio per altro m otivo
2008
-0,3
-0,2
-0,1
-0,7
-0,8
-0,6
Molise
Sud
Isole
Centro
Nord
ITALIA
Molise
Sud
Isole
Centro
Nord
ITALIA
2008
3,1
0,3
1,9
11,1
10,5
7,3
* Il motivo per cui il saldo migratorio interno non è pari a zero, a livello nazionale, è da imputare allo sfasamento temporale tra data di cancellazione di una persona dal comune di
emigrazione e data di iscrizione della stessa presso il comune di immigrazione.
**Stima
Tabella 8 - Tassi generali di migrazione (per 1000 ab.) per compartimento geografico, anni 2008 - 2011 (Fonte ISTAT)
Nel decennio tra i due ultimi censimenti generali della popolazione, la popolazione molisana ha subito le
variazioni seguenti:
Variazione dem ografica della Regione e delle province al censim ento 2011
Censim ento
Provincia
Provincia di Campobasso
Provincia di Isernia
Totale Molise
2001
230.749
89.852
320.601
2011
226.419
87.241
313.660
Variazione %
-1,9%
-2,9%
-2,2%
Tabella 9 - Trend popolazione per provincia (Fonte ISTAT)
Il decremento del 2,2%, che porta i residenti a 313.660, si rifletterà sul finanziamento ordinario del SSR e
l’ASReM ne terrà conto nell’attuazione del PSR in funzione dell’applicazione degli standard organizzativi delle
strutture e dell’equilibrio economico della gestione.
12
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9490
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
1.4 Tendenziali e programmatici 2013-2015
Il quadro macro-economico attuale di riferimento in cui la Regione Molise, come tutte le amministrazioni
pubbliche nazionali, deve intervenire per il contenimento della spesa nonché per il miglioramento della qualità
dei servizi offerti ai cittadini, è determinato dalle seguenti misure di governo e contenimento della spesa
sanitaria in ambito nazionale:
■ Decreto Legge 98/2011 “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria” così come convertito con
legge 15/07/2011 n. 111;
■ Decreto Legge 95/2012 “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi
ai cittadini”, convertito con Legge 7/8/2012 n. 135;
■ Legge 228/2012 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (Legge di
stabilità 2013).
Tendenziali 2013-2015
Il CE Tendenziale 2013-2015 è stato costruito sulla base dei dati e/o informazioni che seguono:
■ Conti Economici NSIS degli anni 2010 - 2012;
■ risultato economico al Consuntivo 2012 in cui si evidenzia un disavanzo di gestione pari a circa -52,5 €/mln;
■ analisi della documentazione prodotta dall’ Azienda finalizzata all’approfondimento dei dati economici
contabilizzati nel CE Consuntivo 2012;
■ stima del fenomeno inflattivo, pari all’1,5%, intergrato con una TIP cautelativa allo 0,5%.
Dal momento che il Conto Economico Tendenziale nasce come sovrapposizione di diversi effetti, nel presente
paragrafo verrà indicata per ciascuna annualità:
■ Stima del CE Tendenziale costruito a partire dalle ipotesi sui trend storici delle voci di ricavo e costo a cui
sono stati applicati correttivi (laddove valorizzabili) legati agli effetti economici delle misure nazionali che
trovano diretta applicazione (senza decreti attuativi regionali) e delle misure previste dalle disposizioni
normative nazionali (D.L 98/2011, L 135/2012, L 228/2012) la cui attuazione richiede tuttavia l’adozione di
atti e azioni attuative a livello regionale. Sono stati, inoltre, rappresentati gli effetti economici previsti da
provvedimenti regionali.
Il valore a CE Tendenziale include, quindi, l’andamento storico e correttivi della normativa nazionale e
rappresenta la base cui applicare gli effetti delle manovre regionali ai fini della determinazione del risultato
economico programmatico.
Si precisa che, essendo il documento presentato nel mese di dicembre 2013, in relazione ad alcune voci
contabili sono stati considerati i valori già registrati in corso d’anno
Si specifica, infine, che la valorizzazione delle manovre è avvenuta direttamente a partire dai CE dell’Azienda
Sanitaria.
Si riporta di seguito il CE Tendenziale 2013-2015, come consolidamento del CE della GSA e dell’ASReM.
13
Entrate Proprie
Saldo Intramoenia
Rettifica Contributi c/esercizio per destinazione ad investimenti
Saldo per quote inutilizzate contributi vincolati
Totale Ricavi Netti
Personale
Prodotti Farmaceutici ed Emoderivati
Altri Beni e Servizi
Ammortamenti e Costi Capitalizzati
Accantonamenti
Variazione Rimanenze
Totale Costi Interni
Medicina Di Base
Farmaceutica Convenzionata
Prestazioni da Privato
Totale Costi Esterni
Totale Costi Operativi (B+C)
Margine Operativo (A-D)
Svalutazione Immobilizzazioni, Crediti, Rivalutazioni e Svalutazioni Finanziarie
Saldo Gestione Finanziaria
Oneri Fiscali
Saldo Gestione Straordinaria
Totale Componenti Finanziarie e Straordinarie
Risultato Economico (E-F)
Risorse aggiuntive da bilancio regionale a titolo di copertura LEA
Risultato Economico con risorse aggiuntive LEA (G+H)
A3
A4
A5
A6
A
B1
B2
B3
B4
B5
B6
B
C1
C2
C3
C
D
E
F1
F2
F3
F4
F
G
H
I
Tabella 10 - CE Tendenziali 2013 – 2015
Fonte: [Ce NSIS Consolidato 2012].
Saldo Mobilità
A2
€/000
CONTO ECONOMICO
Contributi F.S.R.
MOLISE - Aggregato
A1
ID
140
- 20.913 #
31.567
- 52.480
19.098
2.659
15.122
1.258
59
- 33.382
644.419
267.574
165.206
51.480
50.888
376.845
3.683
3.153
3.237
121.522
39.021
206.229
611.037
- 5.334
- 5.755
1.575
14.791
38.123
567.637
C
2012
M
- 17.382
31.567
- 48.949
19.535
3.096
15.122
1.258
59
- 29.414
635.093
265.014
163.161
50.965
50.888
370.079
- 2.321
3.216
3.237
119.917
39.801
206.229
605.679
-
- 5.755
1.591
14.939
35.836
559.068
2013
N
- 8.369
31.567
- 39.936
19.535
3.096
15.122
1.258
59
- 20.401
633.803
264.241
162.898
50.456
50.888
369.562
- 2.321
3.280
3.237
118.539
40.597
206.229
613.402
-
- 5.755
1.607
15.088
35.834
566.628
Tendenziale
2014
O
- 13.540
31.567
- 45.107
19.535
3.096
15.122
1.258
59
- 25.572
638.597
265.592
163.735
49.951
51.906
373.006
- 2.321
3.346
3.237
121.105
41.409
206.229
613.025
-
- 5.755
1.623
15.239
35.830
566.088
2015
14
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9491
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9492
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
RICAVI
Contributi in c/esercizio indistinti
La stima dei contributi FSR per l’anno 2013-2015 è stata calcolata considerando la sovrapposizione degli effetti
della Legge 111/11 (art.17, comma 1), della L. 135/2012 (art. 15, comma 22) e L. 228/2012 (art. 15, comma
22), secondo lo schema seguente.
Stim a del FSR dopo gli interventi norm ativi della Legge 111/2011, 135/2012 e 228/2012
EUR
Copertura del fabbisogno
A
FSR indistinto al netto delle entrate proprie: quota di accesso 2012
B
Riduzione livello finanziamento visite fiscali art. 17, c.5 - b L.111/11
2013
-
C=A-B Totale finanziam ento post L.111/11
D
Riduzione quota parte spending review
F
Riduzione quota parte Legge di Stabilità (Legge 228/2012)
H
378.000 561.033.111
-
E=C-D Totale finanziam ento post legge 135/2012
G=E-F Totale finanziam ento post Legge Stabilità
9.720.000 551.313.111
-
3.240.000 548.073.111
Annullamento quota ticket DL/98/2011
I=G+H FSR com prensivo della quota ticket DL 98/2011
2014
561.411.111
548.073.111
561.411.111
378.000 561.033.111
10.800.000 550.233.111
5.400.000 544.833.111
10.800.000
555.633.111
2015
561.411.111
378.000
561.033.111
11.340.000
549.693.111
5.400.000
544.293.111
10.800.000
555.093.111
Tabella 11 - Stima FSR - contributi indistinti
Si specifica che rispetto alla precedente versione, si sono considerate le indicazione presenti nel verbale della
riunione congiunta del 16 luglio u.s. del Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il
comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza, sulla base del quale:
■ la quota spettante al Molise di FSR è stata stimata sulla base dell’applicazione della quota di accesso 2012
ai valori del FSN definiti a livello nazionale in coerenza con la legislazione vigente;
■ alle stime riportate è stata applicata una decurtazione per circa 0,4 €/mln connessa alle disposizioni in
materia di visite fiscali di cui all’art 17, comma 5 lettera b) della L. 111/2011 prevista a partire dall’anno
2013;
■ per la ripartizione delle riduzioni del Fondo Sanitario Nazionale previste dalla Spending review (1.800 €/mln
per l’anno 2013, 2.000 €/mln per l’anno 2014 e 2.100 €/mln per l’anno 2015) e dalla Legge di stabilità
(ulteriori 600 €/mln per l’anno 2013, ulteriori 1.000 €/mln per l’anno sia 2014 sia 2015), si è utilizzata la
quota di accesso regionale così come definita nell’Intesa del Giugno 2013 sul riparto 2012 tra le Regioni
delle disponibilità finanziarie per il SSN (0,54%);
■ il livello effettivo di finanziamento del FSN è stato integrato in misura pari alla mancata manovra connessa
all’introduzione dei nuovi ticket (2.000 €/mln a livello nazionale a partire dall’anno 2014), provvedimento
dichiarato in costituzionalmente illegittimo (già considerato nella riduzione del FSR per la spending review)
per le relativa quota del FSN spettante alla regione Molise (0,54%);
■ le stime non includono gli effetti di rideterminazione del riparto connessi alla verifica della popolazione
residente da Censimento 2011.
Complessivamente, rispetto all’entità dei Contributi FSR al 2012 si prevede una riduzione della voce di 8,6
€/mln per il 2013, di 1 €/mln per il 2014 e di 1,5 €/mln per il 2015.
Contributi in c/esercizio a destinazione vincolata
Per gli anni 2013-2015 viene confermato, alla luce di quanto emerso nel Tavolo Tecnico del 16 luglio u.s., il
valore del CE Consuntivo 2012 pari a 10,995 €/mln.
15
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9493
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Saldo mobilità extraregionale in compensazione
Relativamente al “Saldo di Mobilità”, i valori tendenziali sono stati considerati pari a quanto definito dal
riparto del 2012 modificato in data 20 giugno 2013. Pertanto, il valore considerato nelle singole annualità del
triennio oggetto di analisi è pari a 35,8 €/mln.
Altre entrate
Il valore delle “Entrate proprie” è stato stimato in crescita, secondo un criterio prudenziale, dell’1% per gli per
gli anni 2013-2015.
Complessivamente, rispetto all’entità delle Entrate proprie al Consuntivo 2012 si prevede un incremento per
0,1 €/mln nel 2013, per 0,3 €/mln nel 2014 e per 0,5 €/mln nel 2015.
Rettifica Contributi c/esercizio per destinazione ad investimenti
L’importo a tendenziale per il triennio 2013 - 2015 è posto pari al valore iscritto in sede di consuntivo 2012,
riprendendo le indicazioni emerse nel Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il
comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza.
Saldo per quote inutilizzate contributi vincolati
L’importo a tendenziale è posto pari a 0 nell’ipotesi che dal 2013 (coerentemente con le disposizioni del D.Lgs
118/2011) i contributi siano assegnati alla ASReM nell’anno di competenza. Inoltre, per l’anno 2013 si ipotizza
che le Aziende procedano ad accantonare quote inutilizzate di contributi vincolati pari al valore che la GSA
dovrà accantonare in sede di consuntivo 2012 per tenere traccia delle quote di contributo da fondo vincolato
non assegnate alle Aziende in corso d’anno.
COSTI
Costi interni
Costo del Personale
Relativamente al costo per il “Personale”, per gli anni 2013-15, il valore è stato stimato costante rispetto al
valore del Consuntivo 2012 pari a 207 €/mln, a cui è stato aggiunto il costo relativo alla IVC per l’anno 2015,
pari a 1 €/mln circa (si è utilizzato il tasso di riferimento di 0,5077% per il primo anno). Nei tendenziali del
triennio 2013-2015, è stata considerata una stima di costanza rispetto al 2012 in virtù dell’ipotesi di assenza di
rinnovi contrattuali il numero dei dipendenti è stato ipotizzato stabile, senza abbattimento per blocco del turn
over.
Per la stima degli effetti del blocco del turn-over si rimanda al “Programma 10 – Gestione del Personale”. Si
precisa che il valore tendenziale presuppone l’invarianza dei contratti nazionali vigenti (inclusi gli eventuali
incrementi stipendiali connessi ai rinnovi contrattuali).
Prodotti farmaceutici
Per la stima della voce “Prodotti Farmaceutici” è stata applicata al dato al Consuntivo 2012 la crescita
percentuale pari 2%, pur osservando un tasso di crescita medio annuo superiore. Tale valutazione è legata al
fatto che i maggiori incrementi di spesa si sono registrati tra il 2009 e il 2010 e tra il 2010 e il 2011 (pari a circa
il 10% annuo), mentre tra il 2011 ed il 2012 tale voce di costo risulta costante anche alla luce dei
provvedimenti adottati in relazione al governo di tale voce di costo. Nel calcolo del tendenziale si tiene, inoltre,
conto di una diversa contabilizzazione delle spese sostenute per l’ossigeno liquido. La regione Molise, infatti,
con provvedimento commissariale ha previsto l’indizione e l’espletamento della procedura di gara per
l’acquisizione diretta dell’ossigeno liquido e il connesso servizio di ossigeno terapia domiciliare a lungo termine
(OTD).Tale procedura è stata conclusa nel corso del 2013. Da ciò l’erogazione dell’ossigeno medicinale e il
connesso servizio OTD in regime di distribuzione diretta con uno sconto concordato con l’associazione di
categoria dei farmacisti è stata attivata a partire dal 01.12.2013 ed entrerà a regime a partire dal I semestre
del 2014.
16
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9494
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Alla luce di quanto sopra descritto si è tenuto conto di un aumento di tale voce di spesa per 0,06 €/mln nel
2013 (quota, prudenzialmente abbattuta, del mese di Dicembre) e per 0,6 €/mln per il 2014. Per la
farmaceutica convenzionata, invece, si è ridotto di 0,2 €/mln per il valore del 2013 e 1,9 €/mln per il 2014
(entrambi i valori scontano l’effetto di un abbattimento prudenziale pari al 20%).
Per il dettaglio dei risparmi complessivi derivanti da questa azione si rimanda al paragrafo relativo all’ossigeno
liquido trattato nel Programma 17.
Beni e Servizi
La voce “Altri Beni e Servizi” è stata stimata in incremento del 2% annuo, di cui 1,5% come stima degli effetti
inflattivi e 0,5% come TIP cautelativa.
Nella costruzione del tendenziale, inoltre, si è considerata la riduzione fissata per i contratti di acquisto per
beni e servizi (al netto dei dispositivi medici), sulla base della spesa per il macroaggregato “Altri beni e Servizi”
registrata al Consuntivo 2011 (-5% per il 2013 e -10% a decorrere dal 2014) come da indicazioni del Tavolo di
Verifica contenute nel Verbale della riunione del 16.07.2013.
L’effetto complessivo sull’aggregato “Altri Beni e Servizi” derivante dalla sovrapposizione della crescita
tendenziale della voce e dei correttivi introdotti dalla normativa nazionale determina, rispetto al Consuntivo
2012, una riduzione della voce per 1,6 €/mln nel 2013, di 3 €/mln nel 2014 e per 0,4 €/mln nel 2015.
Accantonamenti a fondi rischi
Con riferimento agli accantonamenti si è stimato, prudenzialmente, un incremento percentuale pari al 2%
annuo rispetto al valore del Consuntivo 2012. Inoltre, accogliendo le osservazione riportate dal Tavolo Tecnico
del 16 luglio u.s., si sono considerati, con riferimento al solo anno 2015, accantonamenti per IVC del personale
convenzionate, nella misura dello 0,5077% del costo (1 €/mln circa), in linea con quanto previsto dalla
normativa.
Ammortamenti
Il valore della voce “ammortamenti e costi capitalizzati” è stato stimato costante per gli anni 2013-2015 e pari
al valore registrato a consuntivo 2012, ovvero 3,2 €/mln.
Variazione delle rimanenze
L’importo a tendenziale per il triennio 2013 - 2015 è posto pari al valore iscritto nel CE III trimestre 2013, in
considerazione delle risultanze emerse a seguito dell’analisi inventariale svolta alla data del 30.09.2013.
Pertanto, il valore considerato risulta essere pari a -2,3 €/mln nel 2013 ed è ritenuto costante nel corso del
triennio oggetto di analisi.
Costi esterni
Medicina di base
L’importo a tendenziale per il triennio 2013 - 2015 è posto pari al valore iscritto in sede di consuntivo 2012 fino
all’anno 2014, riprendendo così le indicazioni emerse nel Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti
regionali con il comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza. Mentre a partire dal 2015
si è stimato un aumento pari al 2%, di cui 1,5% come stima degli effetti inflattivi e 0,5% come TIP cautelativa.
Farmaceutica convenzionata
Per la stima della voce “Farmaceutica convenzionata”, tenendo conto di un CAGR 2010-2012 negativo, è stata
applicata al dato del CE Consuntivo 2012 una riduzione cautelativa pari al -1%. Nel calcolo del tendenziale si
tiene, inoltre, conto di una diversa contabilizzazione delle spese sostenute per l’ossigeno liquido. La regione
Molise, infatti, con provvedimento commissariale ha previsto l’indizione e l’espletamento della procedura di
gara per l’acquisizione diretta dell’ossigeno liquido e il connesso servizio di ossigeno terapia domiciliare a
17
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9495
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
lungo termine (OTD).Tale procedura è stata conclusa nel corso del 2013. Da ciò l’erogazione dell’ossigeno
medicinale e il connesso servizio OTD in regime di distribuzione diretta con uno sconto concordato con
l’associazione di categoria dei farmacisti è stata attivata a partire dal 01.12.2013 ed entrerà a regime a partire
dal I semestre del 2014.
Alla luce di quanto sopra descritto si è tenuto conto di una riduzione di tale voce di spesa per 0,2 €/mln nel
2013 (quota, prudenzialmente abbattuta, del mese di Dicembre) e per 1,9 €/mln per il 2014.
Prestazioni sanitarie da privato
Ospedaliera
Per effetto delle misure di cui all’intervento “7.3- Stipula intese e contratti con erogatori privati accreditati”,
coerentemente con quanto disposto dal Legge 135/2012, i tetti delle prestazioni ospedaliere da privato sono
rideterminati in diminuzione rispetto al dato Consuntivo 2011 di -1% nel 2013 e del 2% nel 2014, secondo
l’algoritmo descritto nella DCA 33/2013 inerente i limiti massimi di spesa per l’acquisto di prestazioni di
assistenza ospedaliera per il periodo 2013-2015. Nel ricalcolo dei budget di spesa è stata considerata la
mancata attivazione dei servizi di day surgery, così come previsto per i budget di spesa 2011. Tale importo è
stato decurtato dal budget della specialistica ambulatoriale. Pertanto, il valore della voce è rideterminato in
72,6 €/mln per il 2013 e in 71,8 per il 2014 e 2015. La stima a tendenziale non include gli effetti delle eventuali
ulteriori riconversioni per l’anno 2013, 2014 e 2015.
Complessivamente, rispetto al Consuntivo 2012 si registra una contrazione della spesa di 0,5€/mln nel 2013,
di 1,2 €/mln per il 2014 e di 1,2 €/mln per il 2015.
Specialistica ambulatoriale
Per effetto delle misure di cui all’intervento “7.3- Stipula intese e contratti con erogatori privati accreditati”,
coerentemente con quanto disposto dal Legge 135/2012, i tetti delle prestazioni ospedaliere da privato sono
rideterminati in diminuzione rispetto al dato Consuntivo 2011 di -1% nel 2013 e del 2% nel 2014, secondo
l’algoritmo descritto nel DCA 34/2013 inerente i limiti massimi di spesa per l’acquisto di prestazioni di
assistenza ospedaliera per il periodo 2013-2015. Pertanto, il valore della voce è rideterminato in 40,7 €/mln
per il 2013, in 40,5 €/mln per il 2014 e in 40,6 €/mln 2015.
Complessivamente, rispetto al Consuntivo 2012 si registra una riduzione dei costi di 1,7 €/mln per il 2013 e
di 1,9 €/mln per il 2014 e di 1,8 €/mln per il 2015.
Riabilitazione extra ospedaliera
La voce “Prestazioni da Privato – Riabilitazione extraospedaliera” è stata stimata costante per gli anni 20132015 pari al Consuntivo 2011 come da DCA 16/2013.
Altre Prestazioni da privato
In relazione alle voce “Altre Prestazioni da Privato”, rispetto al Consuntivo 2012, è stato stimato,
prudenzialmente, in incremento del 2% annuo per gli anni 2013-2015, di cui 1,5% come stima degli effetti
inflattivi e 0,5% come TIP cautelativa. Così come indicato nel verbale del Tavolo Tecnico del 16 luglio u.s., tale
voce di costo ha fatto registrare un tasso di crescita annuo nel triennio 2010 – 2012 superiore rispetto al 2%
considerato ma, essendo già state attivate da parte dell’Azienda Sanitaria azioni aventi l’obiettivo di
razionalizzazione della spesa, si è ritenuto opportuno considerare solo il tasso inflattivo.
Gestione straordinaria, finanziaria e fiscale
Nel tendenziale 2013-2015 le poste relative alle “Componenti Finanziarie e Straordinarie” sono state
mantenute pari ai livelli riportati nel Consuntivo 2012, ad eccezione del Saldo di Gestione Straordinaria, il cui
importo a tendenziale è posto pari al valore iscritto nel CE III trimestre 2013, al netto delle altre
sopravvenienze attive verso terzi pari a 1,4 €/mln, ed è stato, prudenzialmente, tenuto costante nell’arco
temporale 2014-2015. Tali importo è pari a 3€/mln.
18
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9496
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Considerando quanto esposto, la perdita d’esercizio per il 2015 sarebbe stimata in -44,5 €/mln. Le Manovre
previste dalla Regione consentiranno di raggiungere per l’anno 2015 una perdita d’esercizio pari a -1,58
€/mln.
Programmati
Di seguito si riporta il CE Programmatico calcolato sulla base dell’impatto delle manovre stimate nei presenti
Programmi Operativi.
19
Risultato Economico (E-F)
G
Tabella 12 - CE Programmati 2013 – 2015
Fonte: [Ce NSIS Consolidato 2010-2011; Consuntivo 2012].
Totale Componenti Finanziarie e Straordinarie
F
Saldo Gestione Finanziaria
F2
Oneri Fiscali
Svalutazione Immobilizzazioni, Crediti, Rivalutazioni e Svalutazioni Finanziarie
F1
Saldo Gestione Straordinaria
Margine Operativo (A-D)
E
F3
Totale Costi Operativi (B+C)
D
F4
Prestazioni da Privato
Totale Costi Esterni
C3
C
Medicina Di Base
Farmaceutica Convenzionata
C1
C2
Variazione Rimanenze
Totale Costi Interni
B6
B
Ammortamenti e Costi Capitalizzati
Accantonamenti
B4
Altri Beni e Servizi
B3
B5
Personale
Prodotti Farmaceutici ed Emoderivati
B1
B2
Saldo per quote inutilizzate contributi vincolati
Rettifica Contributi c/esercizio per destinazione ad investimenti
Totale Ricavi Netti
Saldo Intramoenia
A4
A5
A
Entrate Proprie
A3
A6
Saldo Mobilità
A2
€/000
CONTO ECONOMICO
Contributi F.S.R.
MOLISE - Aggregato
A1
ID
140
- 52.480
19.098
2.659
15.122
1.258
59
- 33.382
644.419
267.574
165.206
51.480
50.888
376.845
3.683
3.153
3.237
121.522
39.021
206.229
611.037
- 5.334
- 5.755
1.575
14.791
38.123
567.637
C
2012
M
- 48.949
19.535
3.096
15.122
1.258
59
- 29.414
635.093
265.014
163.161
50.965
50.888
370.079
- 2.321
3.216
3.237
119.917
39.801
206.229
605.679
-
- 5.755
1.591
14.939
35.836
559.068
2013
N
- 39.936
19.535
3.096
15.122
1.258
59
- 20.401
633.803
264.241
162.898
50.456
50.888
369.562
- 2.321
3.280
3.237
118.539
40.597
206.229
613.402
-
- 5.755
1.607
15.088
35.834
566.628
Tendenziale
2014
O
- 45.107
19.535
3.096
15.122
1.258
59
- 25.572
638.597
265.592
163.735
49.951
51.906
373.006
- 2.321
3.346
3.237
121.105
41.409
206.229
613.025
-
- 5.755
1.623
15.239
35.830
566.088
2015
S
- 40.932
19.113
3.096
14.700
1.258
59
- 21.819
627.498
264.243
163.161
50.195
50.888
363.255
- 1.187
3.216
3.237
118.572
38.726
200.690
605.679
-
- 5.755
1.591
14.939
35.836
559.068
2013
T
- 15.030
18.851
3.096
14.438
1.258
59
3.821
609.581
256.821
161.463
44.470
50.888
352.760
1.083
3.280
3.237
111.737
37.889
195.535
613.402
-
- 5.755
1.607
15.088
35.834
566.628
Programmatico P1
2014
U
20
- 1.589
18.722
3.096
14.309
1.258
59
17.132
595.893
254.024
160.865
41.253
51.906
341.869
1.083
3.346
3.237
105.087
38.778
190.339
613.025
-
- 5.755
1.623
15.239
35.830
566.088
2015
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9497
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9498
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Sintesi Manovre
Di seguito si riportano il dettaglio dell’impatto cumulato delle manovre.
Riepilogo im patto cum ulato m anovra nel triennio
Valori in €/000
2013
2014
Risultato econom ico tendenziale (A)
-
48.949 -
39.936 -
Manovra com plessiva cum ulato annuo (B)
-
8.017 -
24.906 -
2015
45.107
43.518
Appropriatezza prestazioni da privato
0
-1.435
-2.870
Altri beni e servizi*
-1.345
-6.802
-14.449
Personale sanitario (Blocco Turn Over 2013)
-5.539
-9.844
-13.340
IRAP
-422
-684
-813
Stima cessazioni Responsabili UOC
0
-850
-2.550
Farmaceutica Convenzionata
-770
-5.985
-8.698
Prodotti farmaceutici ed emoderivati
59
695
772
ARPA
0
0
-1.570
-15.030
-1.589
Risultato econom ico Program m atico (A-B)
-40.932
Tabella 13 - Sintesi manovre PO 2013 – 2015
Riepilogo m anovra nel triennio
Valori in €/000
Azione
Am bito intervento
2013
2014
2015
0
-1.435
-1.435
-2.870
Beni e Servizi - Macroarea Ospedaliera Altri beni e servizi*
-1.345
-5.457
-7.646
-14.449
10.1.1
Personale
Personale sanitario (Blocco Turn Over 2013)
-5.539
-4.306
-3.496
-13.340
10.1.1
Personale
IRAP
-422
-262
-129
-813
10.1.1
Personale
Stima cessazioni Responsabili UOC
0
-850
-1.700
-2.550
17.1
Farmaceutica Territoriale
Farmaceutica Convenzionata
-770
-5.215
-2.713
-8.698
17.1
Farmaceutica Ospedaliera
Prodotti farmaceutici ed emoderivati
59
635
77
772
1.2
Governance
ARPA
0
0
-1.570
-1.570
-8.017
-16.889
-18.612
-43.518
7.2.1
Erogatori Privati
9.1.1 - 14.1.1
Voci CE
Appropriatezza prestazioni da privato
Totale m anovre annuali
Totale
Tabella 14 - Sintesi manovre PO 2013 – 2015, effetto cumulato
21
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9499
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
2. Area: Governo del Sistema
Programma 1: Governance del PO
Il programma, come indicato dalle linee guida ministeriali, ha le finalità seguenti:
■ individuazione delle modalità di attuazione del Programma Operativo ;
■ azioni di potenziamento dell’attività di monitoraggio del Programma Operativo;
■ governance dei rapporti con gli organi istituzionali della regione con riferimento alla coerenza degli atti da
questi assunti con gli obiettivi del Programma Operativo / rimozione provvedimenti in contrasto con il
Programma Operativo.
Intervento 1.1: Potenziamento del nucleo di coordinamento
La Regione Molise, in relazione ai vecchi Programmi Operativi 2010 e 2011-2012, con DCA n.85/2011 ha
provveduto:
■ All’istituzione e costituzione del Nucleo di Coordinamento e Controllo dei Programmi Operativi (NCCP);
■ all’approvazione del cronoprogramma delle azioni a titolarità regionale e di quelle a titolarità ASReM;
■ all’individuazione dei referenti regionali e dei referenti designati dalla ASReM, nonché all’individuazione del
Dirigente referente responsabile del coordinamento unitario e del monitoraggio.
Si riportano di seguito le funzioni delegate al NCCP:
■ Interfacciarsi con la direzione strategica aziendale ed i responsabili regionali ed aziendali degli interventi
previsti dal presente Programma Operativo per assicurare la trasmissione delle informazioni, della
documentazione e della modulistica atta a certificare l’adempimento delle azioni previste, garantendo il
rispetto delle tempistiche stabilite;
■ interfacciarsi con la Struttura Commissariale per comunicare lo stato avanzamento lavori degli interventi
previsti e l’eventuale inadempimento nella trasmissione delle informazioni richieste in corrispondenza di
ogni scadenza prevista nel presente Programma Operativo;
■ supportare la Regione nella pianificazione di interventi atti ad assicurare a livello operativo:
–
–
La verifica della coerenza tra i dati condivisi e la realtà (per tale obiettivo saranno di volta in volta predisposti dei
piani di audit ad hoc coerenti con l’obiettivo dell’ispezione);
il controllo di particolari aspetti di interesse per la Regione per cui, indipendentemente dai dati disponibili, si riterrà
necessario procedere con degli approfondimenti.
■ supportare la pianificazione degli interventi e delle manovre correttive da attivare a fronte del rilevamento
di mancati adempimenti o disallineamenti rispetto agli obiettivi prestabiliti.
Azione 1.1.1: Aggiornamento composizione ed obiettivi NCCP
La Struttura Commissariale, con l’obiettivo di dare continuità all’attività di monitoraggio e controllo in materia
di raggiungimento delle azioni previste dai presenti Programmi Operativi, intende prorogare l’operatività del
NCCP per il triennio 2013-2015.
Nell’ottica di aggiornare quanto disposto dal DCA 85/2011 al fine di una più efficace collaborazione tra la
Regione e l’unica azienda sanitaria regionale ASReM, con riferimento ai PO 2013-2015 e alla nuova situazione
di contesto, la Regione s’impegna ad emanare un apposito decreto di aggiornamento indicante:
■ la nuova composizione del nucleo per il triennio 2013-2015;
■ lo scadenzario delle azioni previste a carico della Regione evidenziando anche il responsabile per il
completamento di ciascuna azione descritta nei presenti Programmi Operativi;
22
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9500
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■ lo scadenzario delle azioni di competenza ASReM evidenziando anche in questo caso il responsabile del
completamento delle azioni previste dai presenti PO.
INDICATORI
Risultati programmati
Assicurare efficace coordinamento tra Struttura Commissariale e responsabili dei singoli interventi.
Indicatori di risultato
Tempistica
Emanazione Decreto Commissariale su “Attività, funzioni e composizione NCCP per il monitoraggio e controllo dei
Programmi Operativi 2013-2015”
Gennaio 2014
Emanazione Provvedimento da parte del DG ASReM in attuazione delle azioni previste dai Programmi Operativi 20132015 (PAL) e dei relativi referenti aziendali
Gennaio 2014
Monitoraggio dei livello di attuazione dei programmi operativi mediante l’invio con cadenza trimestrale ai Ministeri
affiancanti del report di monitoraggio
Marzo 2014
Raggiungimento da parte di tutti i responsabili regionali degli obiettivi descritti nelle azioni dei PO 2013-2015 entro le
scadenze stabilite
Dicembre 2015
Raggiungimento da parte di tutti i responsabili ASReM degli obiettivi descritti nelle azioni dei PO 2013-2015 entro le
scadenze stabilite
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Direttore Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 1.1.2: Implementazione funzioni ASReM e emanazione Atto Aziendale.
La peculiarità della Regione Molise è di avere un’unica azienda sanitaria con bacino d’utenza pari all’intera
popolazione regionale (ASReM). Una maggiore e diretta responsabilizzazione dell’ASReM sull’attuazione delle
azioni previste dai presenti PO 2013-2015 semplificherebbe il percorso di attuazione degli interventi e il
conseguimento degli obiettivi previsti entro il 2015.
Punto di partenza necessario al fine di poter dotare l’azienda di una struttura efficace ed efficiente è
l’emanazione dell’Atto Aziendale così come previsto dal PSR 2013-2015. In tal senso la Struttura Commissariale
ha approvato in via definitiva le Linee Guida per la redazione dell’Atto Aziendale (DCA 7/2013) ricevendo al
tempo stesso il parere favorevole dei Ministeri affiancanti (Parere Prot. SIVeAS 114/P del 30.04.2013). Di
conseguenza è obiettivo prioritario dell’Azienda regionale procedere all’emanazione dell’Atto Aziendale ai
sensi del DCA 7/2013 entro il 31.01.2014.
INDICATORI
Risultati programmati
Contrattazione e acquisto delle prestazioni sanitarie da privato da parte dell’ASReM sulla base del fabbisogno regionale.
Indicatori di risultato
Emanazione Atto Aziendale ASReM
Tempistica
Gennaio 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Direttore Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
23
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9501
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Intervento 1.2: Adempimenti LEA
L’accesso all’incremento delle risorse finanziarie, a carico del bilancio dello Stato, è condizionato alla verifica
degli adempimenti regionali definiti dall’Accordo Stato-Regioni del 23 marzo 2005, dai successivi Patti per la
Salute e modificati od integrati da successivi accordi Stato-Regione o dall’entrata in vigore di successive norme.
Azione 1.2.1: Superamento degli adempimenti LEA
Considerata la rilevanza dei fondi, al fine di garantire liquidità al SSR, si ritiene prioritario adottare meccanismi
che garantiscano il rispetto degli adempimenti LEA alle scadenze prefissate.
L’obiettivo della Regione è quello di raggiungere, a partire dal 2013 - 2014, il pieno superamento degli
adempimenti LEA entro Giugno 2014.
Regione Molise Stato Adem pim enti LEA 2011 - Situazione AS IS da Schem a di Certificazione m arzo 2013
Adem pim ento Descrizione
a
Stabilità ed equilibrio di gestione del Servizio Sanitario
Status attuale
In istruttoria
e
Erogazione dei LEA
Inadempiente con rinvio al PdR
f
Posti letto
Inadempiente con rinvio al PdR
g
Appropriatezza delle prestazioni
Inadempiente con rinvio al PdR
j
Tessera sanitaria - Monitoraggio delle prescrizioni
In istruttoria
k
Tessera sanitaria - Ricettari
In istruttoria
n
Contabilità analitica
Inadempiente con rinvio al PdR
r
Riduzione assistenza ospedaliera erogata
Inadempiente con rinvio al PdR
s
Assistenza domiciliare e residenziale
Inadempiente con rinvio al PdR
aa
Vincolo di crescita 2%
In istruttoria
ab
Certificazioni trimestrali di accompagnamento al conto economico
In istruttoria
ad
Obbligo accantonamenti per personale dipendente e convenzionato
Tessera sanitaria - Accordi MMG: verifica dell’utilizzo dei dati del Sistema Tessera sanitaria per il riscontro del
rispetto della soglia del 70% da parte dei medici
Esenzioni
In istruttoria
ae
af
ag-az
ak
am
ap
In istruttoria
In istruttoria
Vincolo di crescita della spesa per il personale per l’anno 2011
In istruttoria
Riorganizzazione della rete delle strutture pubbliche e private eroganti prestazioni specialistiche e di diagnostica
Inadempiente con rinvio al PdR
di laboratorio
Controllo cartelle cliniche
Inadempiente
Inadempiente
aaa
Sanità penitenziaria
Attuazione dell’Articolo 11 dell’Intesa Stato-Regioni del 3 dicembre 2009 in materia di certificabilità dei bilanci
sanitari
Certificazione in merito al blocco automatico del turn over e del divieto di effettuare spese non obbligatorie
aae
Attività trasfusionale
Inadempiente con rinvio al PdR
aag
Emergenza-urgenza
Inadempiente con rinvio al PdR
at
In istruttoria
Assenza riscontro
Tabella 15 - Griglia Adempimenti LEA, stato inadempienze rilevate dai Ministeri vigilanti nel mese di marzo 2013
INDICATORI
Risultati programmati
Assicurare superamento adempimenti previsti dai questionari LEA a partire dal 2013
Indicatori di risultato
Pieno superamento degli adempimenti LEA per l’anno 2012 e 2013
Tempistica
Giugno 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
24
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9502
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 2: Attuazione del D.Lgs. n. 118/2011
Il programma, in attuazione del D.Lgs. n. 118/2011, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■ individuazione della struttura responsabile dell’attuazione del D.Lgs. n. 118/2011 nell’ambito del
Programma Operativo (indicare se coincidente con il responsabile della GSA);
■ implementazione delle azioni di monitoraggio dell’effettiva attuazione del D.Lgs. n. 118/2011;
■ realizzazione e implementazione di specifici flussi informativi dedicati alla effettiva attuazione del D.Lgs. n.
118/2011;
■ redazione periodica di un rapporto concernente lo stato di trasferimento alla GSA e all’ASReM delle risorse
destinate al SSR, per competenza e per cassa.
Intervento 2.1: Attuazione delle disposizioni del D.Lgs. n. 118/2011
La Regione Molise ha già avviato le attività, di seguito elencate, per il raggiungimento degli obiettivi previsti nel
D.Lgs. n. 118/2011:
■ perimetrazione dei capitoli di entrata e di uscita della Sanità – art. 20 D.Lgs. n. 118/2011: la Regione Molise
con DCA n. 105/2011 e con successivi DCA n. 48/2012 e DCA n. 49/2012, rispettivamente per la GSA e per
l’ASReM, ha individuato, e raccordato con le corrispondenti voci di conto economico del Piano dei Conti, i
capitoli di entrata e di uscita del bilancio regionale relativi al finanziamento e alla spesa del SSR;
■ istituzione conti di tesoreria intestati alla Sanità – art. 21 D.Lgs. n. 118/2011: la Regione Molise ha istituito i
conti di tesoreria unica intestati alla Sanità, operativi a partire dal 1 gennaio 2012, al fine di garantire la
trasparenza e la confrontabilità dei flussi di cassa relativi al finanziamento del fabbisogno sanitario
regionale;
■ individuazione centro di responsabilità – art. 22 D.Lgs. n. 118/2011: con DCA n. 96/2011 la Regione Molise
ha individuato nella Direzione Generale per la Salute il centro di responsabilità della GSA e ha indicato il
Direttore del Servizio Risorse Finanziarie e Infrastrutture Sanitarie della Direzione Generale per la Salute
come responsabile della GSA. L’attuazione del D.Lgs. n. 118/2011, come stabilito nel DCA in oggetto, è
responsabilità della Direzione Generale per la Salute e del Servizio Risorse Finanziarie e Infrastrutture
Sanitarie;
■ adozione libri contabili obbligatori – art. 24 D.Lgs. n. 118/2011: come previsto dal DCA n. 96/2011, il
responsabile della GSA, con l’ausilio di apposito sistema informatico regionale, provvede alla regolare
tenuta delle rilevazioni contabili nel libro giornale e libro degli inventari;
■ adozione Piano dei Conti – art. 27 D.Lgs. n. 118/2011: la Regione Molise con DCA n. 105/2011 e con
successivi DCA n. 48/2012 e DCA n. 49/2012 ha adottato, rispettivamente, il Piano dei Conti della GSA e
dell’ASReM, garantendo il raccordo con i relativi capitoli di entrata e di uscita del bilancio regionale e la
corrispondenza univoca con le voci dei modelli di rilevazione ministeriale CE e SP vigenti. Il sistema
informatico della GSA consente anche il raccordo delle rilevazioni economico-patrimoniali con i
provvedimenti di incasso e di pagamento rilevati nei flussi finanziari regionali;
■ predisposizione del bilancio consolidato del SSR – art. 32 D.Lgs. n. 118/2011: la Regione Molise, al fine di
favorire la comparabilità e l’uniformità dei bilanci degli enti del SSR da consolidare, ha istituito, con
provvedimento direttoriale n. 20 del 24 febbraio 2012, un Tavolo Tecnico composto da funzionari della GSA
e dell’ASReM. Inoltre, la Regione ha predisposto le linee guida per la stesura del bilancio d’esercizio 2012
dell’ASReM contenenti le indicazioni per la valutazione e rilevazione contabile delle poste economicopatrimoniali alla luce delle recenti disposizioni normative di riferimento. Inoltre, per facilitare le attività di
consolidamento dei bilanci degli enti del SSR, la Direzione Generale per la Salute, con provvedimento n. 380
del 28 dicembre 2012, ha approvato le procedure economico-contabili che la GSA deve osservare nel
valutare le poste economico-patrimoniali da riportate nel bilancio consolidato del SSR.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9503
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Azione 2.1.1: Implementazione delle disposizioni del D.Lgs. n. 118/2011
La Regione Molise intende continuare e consolidare il percorso già avviato di armonizzazione dei principi
contabili e dei criteri di rilevazione per la redazione dei bilanci degli enti del proprio SSR. A tale proposito, nel
corso del triennio 2013-2015, saranno svolte le seguenti azioni al fine di pervenire alla completa attuazione del
D.Lgs. n. 118/2011:
■ individuazione del terzo certificatore dei dati della GSA di cui all’art. 22, comma 3, lettera d), del D.Lgs. n.
118/2011, mediante DCA entro il 31 dicembre 2013;
■ pianificazione di incontri formativi Regione-GSA-ASReM aventi ad oggetto i processi di rilevazione contabile
al fine di garantire l’omogeneità delle rilevazioni contabili, mediante DCA entro il 31 dicembre 2013;
■ implementazione di un’idonea piattaforma informatica nella quale integrare la contabilità economicopatrimoniale della GSA con la contabilità economico-patrimoniale che la Regione deve attivare ai sensi del
Titolo I del D.Lgs. n.118/2011, mediante DCA entro il 31 dicembre 2015;
■ implementazione di un sistema di controllo interno, mediante DCA entro il 31 dicembre 2015. Il sistema
delle procedure per il controllo interno sarà rappresentato dall’insieme delle direttive e dalle metodologie
adottate allo scopo di garantire la ragionevole sicurezza che gli enti del SSR raggiungano gli obiettivi
istituzionali definiti dalla Regione assicurando l’affidabilità dei dati di bilancio. Tale sistema aggiornerà le
procedure e le regole programmatiche già stabilite dalla Regione con DCA n. 12/2009 e DCA n. 8/2010 per
l’ASReM, prevedendo uno specifico modello anche per la GSA. Il sistema di controllo interno sarà corredato
da un modello di reporting, trimestrale e annuale, indicante lo stato di avanzamento delle attività di
controllo avviate con i relativi risultati ottenuti;
■ implementazione di un modello di reporting, trimestrale e annuale, avente ad oggetto lo stato di
trasferimento alla GSA e all’ASReM delle risorse destinate al SSR da parte del bilancio regionale, mediante
DCA entro il 31 dicembre 2014. Tale modello distinguerà le erogazioni regionali a favore del SSR in
relazione alla tipologia di finanziamento, quota indistinta e vincolata, indicando i capitoli di bilancio su cui
vengono rilevati gli importi di accertamenti/impegni e incassi/pagamenti, al fine di garantire la
rappresentazione dei trasferimenti per cassa e per competenza. Infine, il modello di reporting consentirà la
verifica puntuale tra l’allineamento tra i saldi patrimoniali di credito e debito degli enti del SSR verso la
Regione e le risultanze della contabilità finanziaria del bilancio regionale.
INDICATORI
Risultati programmati
Individuazione il terzo certificatore dei dati della GSA di cui all’art. 22, comma 3, lettera d), del D.Lgs. n. 118/2011
Pianificazione incontri formativi
Implementazione piattaforma informatica
Implementazione modello di controllo interno
Implementazione modello di reporting sullo stato dei trasferimenti delle risorse del SSR da parte della Regione
Indicatori di risultato
Tempistica
Nomina del terzo certificatore dei dati della GSA, di cui all’art. 22, comma 3, lettera d), del D.Lgs. n. 118/2011
Dicembre 2013
Approvazione calendario incontri formativi e rilevazione effettiva partecipazione dei referenti aziendali e
regionali
Dicembre 2013
Costituzione piattaforma informatica di integrazione dati economico-patrimoniali della GSA e del bilancio
regionale
Dicembre 2015
Approvazione sistema controllo interno sulla verifica dello stato di attuazione del D.Lgs. n. 118/2011
Dicembre 2015
Approvazione modello di reporting sui trasferimenti delle risorse del SSR alla GSA e all’ASReM da parte della
Regione
Dicembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Dirigente responsabile GSA
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 3: Certificabilità dei bilanci del SSR
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■ individuazione della struttura responsabile della definizione e dell’attuazione del Percorso Attuativo della
Certificabilità (PAC);
■ attuazione della normativa prevista dal PAC;
Intervento 3.1: Certificabilità dei bilanci del SSR
Azione 3.1.1: Attuazione PAC
Con l’adozione dei DCA n. 13/2013 e DCA n. 14/2013, la Regione Molise, al fine di pervenire alla certificabilità
del bilancio d’esercizio degli enti del SSR, ha adottato il PAC, secondo quanto previsto dal DM 1 marzo 2013.
Gli obiettivi organizzativi, contabili e procedurali stabiliti dalla Regione Molise sono costituiti dai requisiti
comuni a tutte le Regioni contenuti nell’allegato A del DM 1 marzo 2013, mentre la relazione periodica di
accompagnamento al PAC è predisposta secondo lo schema dell’allegato B del DM 1 marzo 2013. Per ciascuna
azione da implementare la Regione ha individuato le scadenze entro le quali raggiungere gli obiettivi stabiliti
per la GSA e per l’ASReM, in seguito alle quali i dati di bilancio saranno sottoposti alle procedure di verifica
come previsto dall’art. 4 del DM 17 settembre 2012. Le strutture regionali responsabili dell’attuazione del PAC
sono la Direzione Generale per la Salute e il Servizio Risorse Finanziarie e Infrastrutture Sanitarie della
Direzione Generale per la Salute.
In attuazione di quanto previsto dall’art. 2, comma 70, della Legge n. 191/2009, dove è stabilito che “per
consentire alle regioni l’implementazione e lo svolgimento delle attività previste dall’articolo 11 della citata
intesa Stato-Regioni in materia sanitaria per il triennio 2010-2012, dirette a pervenire alla certificabilità dei
bilanci delle aziende sanitarie, alle regioni si applicano le disposizioni di cui all’articolo 79, comma 1-sexies,
lettera c), del decreto-legge 25 giugno 2008, n.112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,
n.133”, l’approvazione del DCA n. 13/2013 ha richiamato la possibilità di utilizzare le risorse ex art. 20, comma
1, della Legge 11 marzo 1988 n. 67 per il finanziamento degli interventi diretti a garantire la disponibilità dei
dati economici, gestionali e produttivi delle strutture sanitarie operanti a livello locale per consentirne la
produzione sistematica, l’interpretazione gestionale continuativa e assicurare lo svolgimento delle attività di
programmazione e controllo regionale ed aziendale. Pertanto, il processo di attuazione del PAC è
funzionalmente integrato allo sviluppo di un sistema informativo regionale sanitario in grado di raccogliere
sistematicamente tutti i dati necessari per un miglior governo dei flussi economico-finanziari, sia a livello
centrale che a livello aziendale. A tale proposito, la Regione ha già avviato l’iter procedurale finalizzato al
miglioramento del sistema informativo attingendo alle risorse finanziarie richiamate. In ogni caso, la
realizzazione del PAC sarà svolta nel rispetto delle scadenze previste, non costituendo il potenziamento del
sistema informativo regionale sanitario una condizione alla sua completa attuazione.
INDICATORI
Risultati programmati
Attuazione PAC
Indicatori di risultato
Verifica redazione PAC e raggiungimento obiettivi secondo le azioni previste
Tempistica
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Dirigente responsabile GSA
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 4: Flussi informativi
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■ individuazione di una funzione dedicata di raccordo e coordinamento per tutti i flussi informativi di
riferimento;
■ azioni di miglioramento, in termini di completezza, qualità e tempistica, dei flussi informativi consolidati;
■ implementazione dei nuovi flussi informativi del NSIS, già esistenti o in via di adozione;
■ tessera sanitaria: corretta gestione dei flussi esistenti ed implementazione delle evoluzioni in materia di
ricetta elettronica, ai sensi di quanto previsto dall’art. 50 della L. 326/2003, DPCM 26/3/2008, DM
2/11/2011 e art. 13 del D.L 179/2012, nonché corretta attuazione di quanto previsto dal DM 11/12/2009
per il controllo delle esenzioni da reddito dalla compartecipazione alla spesa sanitaria.
Intervento 4.1: Potenziamento e miglioramento dei flussi informativi gestionali e contabili.
Implementazione nuovi flussi
Il Sistema Informativo Sanitario Regionale ha una rilevanza strategica perché, se ben organizzato, permette la
conoscenza dei fenomeni e degli eventi in maniera analitica, completa, accurata, tempestiva ed omogenea su
tutto il territorio regionale. Il Sistema Informativo Sanitario Regionale, inoltre, è unitario a livello regionale e
comprende i dati e le informazioni prodotte dai sistemi informativi dell’Azienda Sanitaria e dei soggetti
erogatori pubblici e privati accreditati della regione. In questo modo, è possibile intercettare tutti gli aspetti
della domanda di salute della popolazione regionale per organizzare un’offerta dinamica ed efficace di servizi
sanitari che potrà essere anche più efficiente attraverso il monitoraggio dei processi di produzione
dell’assistenza sanitaria e dei loro costi.
I flussi informativi obbligatori, se non considerati soltanto come un onere dai soggetti coinvolti, devono, infatti,
essere considerati come un utile strumento di lavoro e di controllo, sia delle specifiche attività che dell’intero
sistema sanitario regionale.
L’Azienda Sanitaria Regionale (ASReM) è la generatrice della quasi totalità dei flussi, in quanto è al suo interno
che si svolgono le attività alle quali i flussi fanno riferimento. La Direzione Generale per la Salute quale centro
di controllo e di decisione svolge soprattutto funzioni di coordinamento e di verifica qualitativa dei dati rilevati.
A tal fine nel corso del 2012 è stata emanata una Determinazione del DG Salute (n°357 del 18.12.2012) volta al
miglioramento ed efficientamento della governance dei flussi informativi a livello regionale. La
Determinazione, infatti, nell’approvare la Direttiva flussi informativi e la mappa flussi, allegati alla stessa,
impegna e responsabilizza tutti i servizi regionali, ponendosi l’obiettivo di disciplinare in maniera completa il
processo di rilevazione, condivisione e utilizzo dei dati derivanti dalle prestazioni sanitarie erogate, a tutti i
livelli, dalle strutture regionali, per indirizzare con maggior vigore le politiche regionali e aziendali al
raggiungimento degli obiettivi di salute.
Pertanto il sistema informativo della Regione Molise avrà quale compito principale quello di gestire le
informazioni utili alla misura e alla valutazione dei processi gestionali e clinici per ottimizzare il governo delle
risorse.
In sintesi, alla puntuale rilevazione dei dati sanitari nei tempi e nei modi disciplinati, deve seguire una idonea
fase di validazione degli stessi, non solo ai fini di onorare il debito informativo nei confronti del Governo ma
anche per rilevare, in tempo utile, eventuali comportamenti “anomali” dell’intero sistema sanitario regionale.
La Regione Molise recentemente ha provveduto ad attivare i flussi informativi SIMES ed HOSPICE:
■ il SIMES – Sistema Informativo per il Monitoraggio degli Errori in Sanità – è stato attivato con
provvedimento direttoriale n.128 del 29 maggio 2013 che ha recepito integralmente il DM del 11.12.2009
unitamente al disciplinare tecnico ove vengono descritte le modalità di trasmissione dei dati al NSIS relative
agli eventi sentinella e alle denunce di sinistro.
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■ l’HOSPICE – Monitoraggio dell’assistenza erogata presso gli Hospice – è stato attivato con provvedimento
direttoriale n.161 del 28 giugno 2013 che ha recepito il DM 6 giugno 2012.
Per i detti flussi di recente attivazione va evidenziato che, per il flusso SIMES, non si sono ancora verificati
eventi legati al flusso, per cui non vi sono dati da trasmettere.
Per il flusso HOSPICE è stato già effettuato il primo invio dati relativo al III trimestre 2013 e si è ancora in fase
di perfezionamento degli esiti della trasmissione.
Azione 4.1.1: Superamento criticità Flussi Informativi
La Regione dovrà fornire specifiche direttive per consentire l’efficace implementazione della DDG Salute
n°357/2012 e il superamento , nel corso del triennio di vigenza dei presenti PO, delle principali criticità
individuate dal SIS (Sistema Informatico Sanitario).
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Di seguito si riporta lo stato attuale dei flussi informativi sui quali si registrano alcune criticità.
Flussi SIS
Criticità
Descrizione
Motivazione
ASReM: varie e di tipo organizzativo interne
A
mancata tempestività della trasmissione al sistema NSIS dei modelli da parte di ASREM e Regione
B
mancata verifica qualitativa in fase di data entry da parte aziendale
ASReM: varie e di tipo organizzativo interne
C
procedura di validazione prevista dal sistema NSIS non a regime
Regione: varie e di tipo organizzativo interne
SIS: mancata ricezione dei modelli cartacei in tempo utile.
Azioni sui Flussi SIS
Criticità
Azione
A
Raggiungere il pieno rispetto dei tempi di invio dei modelli al NSIS attraverso l’attuazione della direttiva flussi come da determina del DG Salute n.357 del
18.12.2012 nello specifico punti “g” e “o”.
B
Trasmettere informazioni all’NSIS dopo che i dati hanno superato un controllo qualitativo: la ASREM dovrà confrontare i dati che inserisce nel sistema NSIS con
quelli della stessa tipologia che vengono trasmessi, dalla stessa, al sistema centrale di governo attraverso canali differenti.
Potenziare la struttura SIS attraverso l’acquisizione di risorse umane e strumentali.
Raggiungere la messa a regime della procedura di validazione prevista dal NSIS. Attuare la direttiva flussi come da determina del DG Salute n.357 del 18.12.2012.
C
Coinvolgere i direttori di servizio responsabili per materia affinché procedano alla tempestiva verifica delle informazioni contenute nei modelli che gli vengono
trasmessi
Tabella 16 - Mappatura Flussi SIS
Flusso SDO
Criticità
B
Descrizione
mancato inserimento da parte dell’azienda nella banca dati sanitaria regionale di tutte le SDO
riferite al periodo oggetto della trasmissione
ritardi nella trasmissione
C
validazione regionale di merito dei dati contenuti nella scheda
A
Motivazione
ASReM: varie e di tipo organizzativo interne
ASReM: di tipo organizzativo e completamento banca dati
Regione: mancata attivazione di una specifica procedura che
individui le competenze
Azioni sui Flusso SDO
Criticità
A
B
C
Azione
raggiungere il pieno rispetto dei tempi di inserimento delle SDO nella banca dati regionale, attraverso l’attuazione della direttiva flussi come da determina del DG
Salute n.357 del 18.12.2012 nello specifico punto “o”.
raggiungere il pieno rispetto dei tempi di trasmissione delle SDO al NSIS, attraverso l’attuazione della direttiva flussi come da determina del DG Salute n.357 del
18.12.2012.
dare completa attuazione alla DG n.357/2012 che attribuisce, nell’allegato B specifiche responsabilità a livello regionale.
Tabella 17 - Mappatura Flusso SDO
Per quanto riguarda il Flusso CEDAP e in particolare il miglioramento della qualità del dato, si evidenzia che:
■ sono state poste in essere delle azioni di controllo sull’applicativo di inserimento del certificato che
eviteranno errori di data entry. Tali nuovi controlli, saranno resi operativi non appena il personale preposto
al caricamento dei dati sarà adeguatamente formato. (gennaio 2014).
■ Considerato che la normativa in materia di CEDAP non è molto chiara riguardo all’obbligatorietà o meno di
taluni campi, con mail del 21 agosto 2013 indirizzata al Ministero della Salute sono stati richiesti dei
chiarimenti. Infatti il sistema NSIS ha rilevato delle anomalie relative proprio a dei campi “obbligatori” sul
tracciato 2012 che per logica non dovrebbero essere tali ( es. cittadinanza padre , professione del padre,
ecc. Tale richiesta non ha avuto ancora riscontro.
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Flusso CEDAP
Criticità
A
Descrizione
ritardo nell’inserimento da parte dei punti nascita nella banca dati sanitaria regionale di tutti i
Cedap riferiti al periodo oggetto della trasmissione
B
qualità dell’informazione
C
validazione regionale dei dati contenuti nella scheda
Motivazione
ASReM: varie e di tipo organizzativo interne
mancanza di una procedura chiara che definisca le
competenze interne dei reparti di ostetricia e neonatologia che
determina il mancato inserimento di informazioni in campi
obbligatori
tempi insufficienti per effettuare una puntuale verifica dei dati a
causa del ritardo nell’inserimento da parte dell’azienda nella
banca dati sanitaria regionale di tutti i Cedap
Azioni sui Flusso CEDAP
Criticità
Azione
B
Raggiungere il pieno rispetto dei tempi di inserimento dei Cedap nella banca dati regionale, attraverso l’attuazione della direttiva flussi come da determina del DG
Salute n.357 del 18.12.2012.
Migliorare la qualità del dato apportando i necessari controlli all’applicativo di inserimento.
C
Raggiungere la puntuale verifica delle informazioni attraverso la comparazione Cedap - SDO.
A
Tabella 18 - Mappatura Flusso CEDAP
Flussi NSIS
Criticità
Flusso
Descrizione
Motivazione
• Ritardi nella trasmissione al sistema NSIS
• Validazione dei dati contenuti nei flussi
• Ritardi nella produzione/elaborazione del dato
• Attribuzione competenza di validazione - assenza di
specifici indicatori di qualità del dato
• Ritardi nella trasmissione al sistema NSIS
• Validazione dei dati contenuti nei flussi
• Difficoltà a sanare il ritorno di file di scarto
• Ritardi nella produzione/elaborazione del dato
• Attribuzione competenza di validazione
• Tecnico – organizzative dell’azienda sanitaria
DDD/DPC
A
Consumi Ospedalieri
Dispositivi Medici
EMUR 118
EMUR PS
FAR
B
SISM
SIND
SIAD
Azioni sui Flusso NSIS
Criticità
A
B
Azione
Raggiungere il pieno rispetto dei tempi di trasmissione al NSIS, attraverso l’attuazione della direttiva flussi come da determina del DG Salute
n.357 del 18.12.2012.
Attribuzione competenza di validazione attraverso l’attuazione della DG n.357/2012 e creazione di indicatori di qualità utili al monitoraggio
qualitativo del dato con il coinvolgimento del SIS – Servizio competente per materia.
Raggiungere il pieno rispetto dei tempi di trasmissione al NSIS, attraverso l’attuazione della direttiva flussi come da determina del DG Salute
n.357 del 18.12.2012.
Attribuzione competenza di validazione attraverso l’attuazione della DG n.357/2012 e creazione di indicatori di qualità utili al monitoraggio
qualitativo del dato con il coinvolgimento del SIS – Servizio competente per materia.
Tabella 19 - Mappatura Flussi NSIS
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Di seguito si riportano i flussi sui quali si sono riscontrate le principali criticità. Si è, inoltre, riportata la
tempistica entro la quale si prevede il superamento delle problematiche evidenziate.
INDICATORI
Risultati programmati
Superamento criticità
Potenziamento affidabilità dei flussi informativi
Indicatori di risultato
Flusso
Criticità
Completezza dati
SDO
CEDAP
Dicembre 2015
Rispetto tempi di trasmissione
Giugno 2014
Implementazione procedura validazione dati
Giugno 2014
Completezza dati
Marzo 2014
Rispetto tempi di trasmissione
Marzo 2014
Implementazione procedura validazione dati
Marzo 2014
Rispetto tempi di trasmissione
Giugno 2014
Implementazione procedura validazione dati
Giugno 2014
DD/DPC
Rispetto tempi di trasmissione
Consumi Ospedalieri
Implementazione procedura validazione dati
Rispetto tempi di trasmissione
DM
Implementazione procedura validazione dati
Rispetto tempi di trasmissione
EMUR 118
Implementazione procedura validazione dati
Rispetto tempi di trasmissione
EMUR PS
Implementazione procedura validazione dati
Rispetto tempi di trasmissione
SISM
Tempistica
Implementazione procedura validazione dati
Implementazione procedura risanamento scarti
Creazione indicatori Giugno 2014
Verifica test indicatori Dicembre 2014
Messa a regime validazione Gennaio 2015
Creazione indicatori Giugno 2014
Verifica test indicatori Dicembre 2014
Messa a regime validazione Gennaio 2015
Creazione indicatori Giugno 2014
Verifica test indicatori Dicembre 2014
Messa a regime validazione Gennaio 2015
Creazione indicatori Giugno 2014
Verifica test indicatori Dicembre 2014
Messa a regime validazione Gennaio 2015
Creazione indicatori Dicembre 2014
Verifica test indicatori Giugno 2015
Messa a regime validazione Dicembre 2015
Rispetto tempi di trasmissione
FAR
Implementazione procedura validazione dati
Giugno 2014
Implementazione procedura risanamento scarti
Rispetto tempi di trasmissione
SIND
Implementazione procedura validazione dati
Creazione indicatori Dicembre 2014
Verifica test indicatori Giugno 2015
Messa a regime validazione Gennaio 2015
Implementazione procedura risanamento scarti
Rispetto tempi di trasmissione
SIAD
Implementazione procedura validazione dati
Giugno 2014
Implementazione procedura risanamento scarti
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
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INDICATORI
Risultati programmati
Ufficio SIS della Direzione Generale per la Salute e Uffici competenti della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Ufficio flussi informativi ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Intervento 4.2: Potenziamento e miglioramento del flusso Tessera Sanitaria
Il Sistema Informativo Tessera Sanitaria consente il monitoraggio della spesa sanitaria e la verifica della
appropriatezza prescrittiva, attraverso la rilevazione dei dati delle ricette mediche relativa alla farmaceutica e
specialistica a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
In particolare, ai fini della verifica dell'appropriatezza prescrittiva, il sistema informativo TS consente
l'individuazione certa ed univoca sia dell'assistito sia del medico prescrittore.
In questa ottica il CUP Regionale deve ricoprire il ruolo centrale nel Sistema Informativo Regionale di collettore
unico delle informazioni relative all’effettiva erogazione delle prestazioni di specialistica facilitando la
generazione del debito informativo verso il Ministero delle Finanze definito dal sistema Tessera sanitaria.
In tal modo il Sistema Tessera Sanitaria consente all’ASReM e alla Regione di disporre in modo tempestivo di
un patrimonio informativo inerente le prescrizioni farmaceutiche e specialistiche, tale da poter potenziare il
monitoraggio della spesa sanitaria e intervenire sull'appropriatezza prescrittiva, costituendo uno strumento
potente di programmazione e di contenimento del settore sanitario.
Azione 4.2.1: Attuazione del progetto di dematerializzazione della ricetta SSN (DM 2 nov. 2011)
Con riferimento al Piano di diffusione della ricetta medica cartacea, come da comunicazione prot. n. 85673 del
15.10.2012 del dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, la Regione Molise intende procedere
all’adempimento delle diposizioni in esso contenute entro il termine di operatività dei presenti Programmi
Operativi.
Nel dettaglio le azioni che si intende porre in essere sono:
■ Fase 1: Ricette specialistiche prescritte ed erogate internamente alle strutture pubbliche:
–
estensione della dematerializzazione a tutte le strutture pubbliche regionali.
Entro: Settembre 2014
■ Fase 2: Ricette farmaceutiche prescritte ed erogate nella regione:
–
estensione della dematerializzazione a tutti i medici di medicina generale, a tutti i pediatri di libera scelta e a tutte
le farmacie regionali (min. 60%)
Entro: Dicembre 2014
■ Fase 3: Ricette specialistiche prescritte nella regione ed erogate in strutture regionali pubbliche o private
convenzionate:
–
avvio della sperimentazione
Entro: Dicembre 2014
–
estensione della dematerializzazione a tutte le strutture pubbliche e private convenzionate regionali eroganti
prestazioni specialistiche (erogazione in de-mat) ed a tutti i medici (prescrizione in de-mat)
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Entro: Settembre 2014
■ Fase 4: Ricette specialistiche prescritte fuori regione ed erogate in strutture regionali pubbliche o private
convenzionate:
–
avvio della sperimentazione
■ Entro: Dicembre 2015
–
estensione della dematerializzazione a tutte le strutture regionali pubbliche o private convenzionate della regione
per le ricette specialistiche prescritte fuori regione ed erogate in regione
INDICATORI
Risultati programmati
Consolidamento e conclusione progetto di de materializzazione della ricetta
Indicatori di risultato
Fase
Tempistica
Fase 1
Settembre 2014
Fase 2
Dicembre 2014
Fase 3
Settembre 2014
Fase 4
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Ufficio SIS della Direzione Generale per la Salute
Uffici competenti della Direzione Generale per la Salute
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 4.2.2: Potenziamento e superamento criticità ancora presenti nel flusso Tessera Sanitaria
Con riferimento alle criticità ancora presenti all’interno del flusso Tessera Sanitaria, nel dettaglio:
■
■
■
■
Criticità connesse alle banche dati;
web service;
collegamento in rete dei medici;
esenzioni da reddito.
La Regione Molise intende procedere alla loro risoluzione entro e non oltre Dicembre 2014.
INDICATORI
Risultati programmati
Superamento criticità del flusso TS
Indicatori di risultato
Fase
Consolidamento flusso
Tempistica
Dicembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
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10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9512
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Ufficio SIS della Direzione Generale per la Salute
Uffici competenti della Direzione Generale per la Salute
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Intervento 4.3: Il Sistema ICT
In chiave integrata rispetto all’area di gestione più marcatamente amministrativa dei flussi informativi, si
colloca la necessità di riprogettare il complessivo sistema ICT della sanità regionale.
Il sistema presenta attualmente una dotazione consistente di sistemi gestionali, clinico sanitari e di controllo,
frutto di una storia evolutiva complessa e di decisioni che non sempre sono state prese alla luce di una
strategia mirata riferita ai sistemi informativi e tecnologici in ambito sanitario.
Solo nel corso degli ultimi anni, anche a seguito del processo di unificazione delle ex Aziende Sanitarie Locali
nell’unica Azienda Regionale, si è avvertita la necessità di avviare un percorso di razionalizzazione, finalizzato
ad affermare una governance forte sui sistemi da parte dell’Azienda Sanitaria.
A comporre il sistema ICT della sanità contribuiscono due classi di sistemi: i sistemi regionali ed i sistemi
aziendali.
Sistemi Regionali
I principali sistemi regionali della sanità sono:
■
■
■
■
■
■
■
■
Anagrafe Regionale;
CUP Centro Unico Prenotazioni regionale;
118Net - Emergenza sanitaria;
Rete Regione Molise – rete dati;
Sistema gestione flussi Assistenza Residenziale e Semiresidenziale;
Sistema Gestione Assistenza Residenziale;
Sistema controllo consumi farmaceutici e spesa farmaceutica;
SIO (Sistema Informativo Ospedaliero): composto principalmente da ADT (Accettazione Dimissione e
Trasferimento), PS (Pronto Soccorso), Gruppo Operativo, Reparto;
■ Sistema di gestione Guardia Medica.
Sistemi Aziendali
I principali sistemi dell’azienda sono:
■
■
■
■
■
■
■
SIA (Sistema informativo sanitario – Sottosistema amministrativo e del personale);
Sistema Informativo Socio-Sanitario;
Anagrafe di scelta e revoca;
LIS (Laboratory Information System);
RIS (Radiology Information System);
PACS (Picture Archiving Communication System);
Vaccinazioni;
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10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9513
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■
■
■
■
■
■
Protesica e presidi;
Medicina legale e fiscale;
Sistema Trapianti;
Registro accessi vascolari;
Diabetologia;
Sistema veterinaria e di alimenti.
Tra i sistemi regionali, oltre ad esserci molti applicativi che necessitano di avere scopo e dignità del livello
regionale, e per i quali le informazioni gestite costituiscono una base dati informativa omogenea nel significato
e sono importanti sia per analisi di contesto sia per assolvere obblighi informativi di legge, sono inclusi sistemi
che, senza una pianificazione e un modello di sviluppo definito, la Regione ha inteso adottare anche per avere
garanzia di uniformità nei confronti delle ex Aziende Sanitarie Locali. I sistemi regionali sono gestiti dalla
società informatica regionale Molise Dati, che per questa tipologia assume di fatto il ruolo di centro servizi.
La ASReM, con scelte differenti per scopo e differite nel tempo, si è dotata di sistemi a supporto dei processi di
cura ed amministrativi finalizzati soprattutto a superare le criticità gestionali intervenute a seguito
dell’unificazione. Non avendo a disposizione un proprio centro servizi, lo sviluppo e la gestione dei sistemi
ASReM è di fatto affidata ai fornitori degli applicativi.
In conseguenza di ciò permane l’ambito differenziato dei sistemi, che rende in molti casi problematico lo
scambio e la raccolta delle informazioni per una governance complessiva del sistema. Inoltre si evidenzia la
totale carenza di sistemi territoriali a controllo centrale (MMG, Farmacie) che rende non governabili le attività
ad esso connesse.
Si riassumono di seguito le principali criticità del sistema, riconducibili tutte alla mancata integrazione degli
applicativi di cui si compone il sistema ICT sanitario regionale:
■ I sistemi non operano su una base-dati (anagrafiche) comune e integrata;
■ Le tecnologie alla base dei sistemi non sono uniformemente aggiornate;
■ Lo sviluppo e la gestione dei sistemi informativi è affidata alla Molise Dati, per quel che riguarda i sistemi
regionali, e ai diversi fornitori esterni, per i sistemi aziendali, senza alcun tipo di controllo e governo
centralizzato;
■ L’ASReM non ha il controllo totale delle attività che svolge la Molise Dati in quanto non detiene il relativo
rapporto contrattuale, che invece è in capo alla Regione;
■ Non esiste, sia a livello regionale che aziendale, un sistema data warehouse sanitario, a supporto delle
attività di monitoraggio e controllo;
Ne consegue:
■ la mancanza di una visione unitaria dei fenomeni che compromette le attività di monitoraggio e
pianificazione strategica;
■ l’appesantimento e la destrutturazione della gestione operativa dei processi informativi;
■ l’aggravamento dell’onere economico complessivo per il Sistema Sanitario Regionale causato dalla
differenziazione.
Azione 4.3.1: Implementazione strutture ICT
Le Amministrazioni Regionali italiane, a vari livelli, sono oggi impegnate nello sforzo di contenimento della
spesa sanitaria, sforzo reso però particolarmente difficile dai trend demografici di invecchiamento della
popolazione e dalla struttura intrinseca di un Sistema Sanitario come il nostro fondato sulla centralità degli
ospedali. L’esperienza di tante realtà di eccellenza mostra chiaramente come un elevato livello di
informatizzazione delle strutture possa portare a migliori performance economiche e, contemporaneamente,
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9514
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
consenta di rispondere all’esigenza di fornire ai cittadini servizi qualitativamente più elevati. L’ICT, dunque,
sembra essere oggi una delle poche leve, se non l’unica, in grado di portare verso un Sistema Sanitario
qualitativamente migliore ed economicamente sostenibile per la collettività. Le principali difficoltà ad un
utilizzo strategico e innovativo delle nuove tecnologie si riscontrano spesso a livello politico ed organizzativo.
La barriera principale, oltre alla carenza di risorse e competenze, sembra essere oggi una sorta di incapacità a
“fare sistema”: sia a livello aziendale, tra i diversi reparti e dipartimenti, sia a livello regionale e nazionale.
L’orientamento strategico per il prossimo triennio vede come priorità assoluta per l’ICT l’integrazione sistemica
e la creazione di un’unica piattaforma tecnologica e informativa dell’ASReM. Questo può essere reso possibile
solo attraverso un intervento organizzativo che deve portare all’istituzione di una struttura interna all’azienda
che abbia funzioni di Centro Servizi ICT. Il Centro Servizi si potrà concretizzare attraverso la riqualificazione del
personale ICT in organico all’Azienda e l’acquisizione di nuove figure professionali ad elevata specializzazione e
avrà il compito di guidare il processo complessivo di integrazione sistemica delle reti regionali per l’assistenza
socio-sanitaria (supporto alla qualità della vita del cittadino), territoriale (cure di base e accesso) e ospedaliera
(emergenza/urgenza e ospedali).
L’unificazione nel Centro Servizi delle diverse realtà tecnologiche e informative, oltre ad elevare il livello di
qualità dei servizi erogati consentirà di ottenere rilevanti risparmi economici derivanti dall’accentramento
della gestione dei contratti ICT e dalle sinergie ed economie di scala che si potranno ad essi applicare.
L’ICT in coerenza con i luoghi dell’assistenza sanitaria e sociale, avrà quindi l’obiettivo di cingere il cittadino in
una rete informativa unitaria in grado di conseguire il duplice obiettivo di costituire, per lo stesso cittadino, il
miglior patrimonio per la gestione della salute e per il sistema sanitario la gestione ottimale delle proprie
risorse.
Il Centro Servizi verrà affidata la costruzione di una nuova dotazione informativa che garantisca al sistema
aziendale di:
■ coinvolgere ed informare i cittadini promuovendo i migliori modi per avvalersi dei servizi della sanità e del
sociale;
■ facilitare l’accesso agli stessi servizi;
■ costituire un patrimonio informativo soggettivo per la salute del cittadino (sanità + sociale) sul quale
fondare una nuova modalità di relazione ;
■ raccogliere a livello centrale le informazioni fenomenologiche e le informazioni degli eventi di assistenza
sociale e sanitaria e costituirne la base informativa per il governo;
■ controllare l’efficacia dell’erogazione dei servizi e tenerne informata la popolazione;
■ controllare l’efficienza del sistema nell’allocazione e nell’utilizzo delle risorse;
■ dare conto dell’equità assistenziale alla popolazione.
Attraverso un macro percorso di interventi programmati, i sistemi ICT debbono convergere su un assetto in
grado di conseguire gli obiettivi della rinnovata modalità relazionale fra sistema aziendale e cittadino.
La complessità realizzativa e la molteplicità degli attori coinvolti in un processo di evoluzione del sistema socio
sanitario, richiede la definizione di una visione strategica comune, attraverso la condivisione tra tutti gli
interlocutori di un modello di riferimento ed un linguaggio comune.
Il disegno progettuale ed il relativo percorso di implementazione che ne consegue, parte dalla necessità di
disporre di un modello in cui si integrino in modo sistemico elementi di carattere strategico, organizzativo,
funzionale e tecnologico dei sistemi sociale e sanitario.
La struttura portante dell’intero modello deve essere caratterizzata da una robusta rete di carattere
informatico – telematico che abiliti e faciliti la circolazione delle informazioni e della conoscenza e semplifichi il
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
funzionamento dei sistemi sanitario e sociale, relativamente all’accessibilità, all’operatività ed alla sicurezza, a
tutti i livelli organizzativi e istituzionali.
L’insieme di questi elementi concorre a classificare il funzionamento dell’intero sistema di welfare regionale
all’interno di diverse macro aree a cui è riconducibile la strategia evolutiva dei processi operativi e delle
modalità di acquisizione, offerta, diffusione e circolarità delle informazioni che agiscono ai diversi livelli
organizzativi ed istituzionali della Regione e, nello specifico, dei sistemi sanitario e sociale, in linea con le più
recenti indicazioni per l’innovazione nella Pubblica Amministrazione rivolte allo sviluppo della società
dell’informazione e della sanità elettronica:
■ Governance rappresenta l’insieme dei processi che, ai diversi livelli istituzionali, hanno l’obiettivo di
determinare gli indirizzi strategici del sistema, nonché gli obiettivi prioritari e le azioni per conseguirli,
secondo l’elaborazione di linee guida e norme specifiche (ad esempio: pianificazione strategica, linee
guida);
■ e-Government rappresenta l’insieme dei processi che riguardano gli aspetti procedurali e le modalità di
gestione ed erogazione delle prestazioni socio-sanitarie e di controllo della spesa a livello locale, aziendale
e regionale, nell’ambito delle specifiche funzioni centrali dell’amministrazione strettamente collegate
all’azione di governo (ad esempio: accreditamenti, autorizzazioni, monitoraggio e controllo);
■ e-Service rappresenta l’insieme dei processi operativi e delle modalità di comunicazione che hanno
l’obiettivo di facilitare e rendere efficace l’accesso e la fruizione di servizi e prestazioni socio-sanitarie a
tutti gli utenti (cittadini e operatori); questo ambito di azione richiede caratteristiche di continuità, di
disponibilità, di diffusione sul territorio e di agevole comunicazione con la più vasta categoria di utenti (ad
esempio, attraverso il sistema informativo territoriale, i sistemi telematici dell’emergenza, i sistemi
telematici domiciliari, la carta sanitaria, le reti dei medici di famiglia, centri unici prenotazione e call center
delle associazioni di volontariato);
■ e-Procurement rappresenta l’area dei processi preposti all’acquisizione dei beni e delle risorse dal mondo
economico circostante. L’obiettivo dell’area è il miglioramento dell’efficienza nelle modalità di acquisizione
e di impiego dei beni e delle risorse acquisite in una logica di economie di scala e di scopo. Si avvale di
modelli organizzativi e di tecnologie avanzate al fine di avere una efficace capacità di controllo in
riferimento all’offerta del mercato ed una comunicazione interattiva con tutti gli interlocutori (ad esempio:
sistemi amministrativi, gestionali e logistici, fornitori);
■ e-Knowledge rappresenta l’insieme dei processi che, ai vari livelli e facendo uso di tecnologie avanzate di
comunicazione, hanno l’obiettivo di gestire l’organizzazione e la diffusione di conoscenze ed esperienze su
diverse tematiche, al fine di facilitare i processi di informazione, formazione ed educazione di tutti gli attori
del sistema (ad esempio: strumenti di knowledge management);
■ e-Learning rappresenta l’area dei processi rivolti all’aggiornamento ed alla crescita professionale del
personale della sanità, in particolare per i medici e gli operatori sanitari, attraverso l’utilizzo di servizi in
rete (ad esempio: formazione a distanza, “Educazione Continua in Medicina”);
■ e-Community rappresenta le aree che riuniscono cittadini, pazienti, operatori, erogatori di servizi, fornitori
in comunità che aggregano necessità e interessi collettivi (ad esempio: reti di patologia, portali di specialità,
percorsi di cura e assistenza, forme associative). L’ipotesi di fondo è che il modello di riferimento, condiviso
tra tutti gli attori coinvolti ai vari livelli istituzionali, costituisca la cornice all’interno della quale viene
definita la strategia della ASReM, orientata a realizzare un sistema che garantisca la più ampia disponibilità
di servizi e di conoscenza a tutti gli utenti in condizioni di efficacia ed efficienza. L’aspetto di maggiore
rilievo consiste quindi nel voler creare le condizioni per facilitare le attività e agire in modo diffuso nel
territorio, con il supporto di servizi di carattere informativo - informatico e comunicazionale.
Obiettivi
Le trasformazioni in atto introducono principi e valori nuovi che presuppongono una relazione con gli assistiti
attraverso processi assistenziali contraddistinti da semplicità, sussidiarietà, rapidità, appropriatezza,
trasparenza ed equità.
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
I processi assistenziali sono in grado di sviluppare queste caratteristiche anche attraverso il corredo di un
contenuto informativo chiaro, completo ed accessibile ai soggetti che sono coinvolti o che beneficiano degli
stessi.
L’obiettivo principale che si vuole perseguire è quello di migliorare l’assetto dei sistemi regionali anche
attraverso una capillare e diffusa informatizzazione delle fasi dei processi assistenziali (prescrizione,
prenotazione, erogazione).
Ciò prevede di introdurre cambiamenti rilevanti nelle modalità e negli strumenti con cui i cittadini ed i
professionisti agiscono nell’ambito del processo assistenziale o amministrativo.
Nel caso, si consideri come la relazione fra assistito e sistema sanitario sia in predicato di cambiamento
attraverso l’introduzione della TS-CNS (tessera sanitaria – carta nazionale dei servizi) in corso di distribuzione
da parte del MEF e dotata di microprocessore; configurandosi questa, nei fatti, come uno strumento di
identificazione attraverso procedure e regole informatiche definite, consente l’accesso a servizi di relazione
con l’amministrazione pubblica sia sanitari che amministrativi, improntati ad una maggiore sicurezza, rapidità e
precisione a favore del cittadino e tracciabilità degli eventi a favore del sistema.
Il potenziamento dell’intero sistema informativo della sanità della regione passa dunque attraverso alcuni
vincoli che tengono conto dello stato delle infrastrutture regionali e degli obiettivi della trasformazione del
sistema sanitario regionale, portando ciò alla individuazione di alcuni specifici interventi, in sintesi di seguito
qui riportati:
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
01 - data center sanità;
02 - infrastruttura per la TS-CNS;
03 - infrastruttura FSE;
04 - repository documentale sanitario federato;
05 - sistemi di pagamenti online;
06 - anagrafe sanitaria regionale degli assistiti;
07 - rete territorio (distretti, MMG, Farmacie);
08 - livello regionale referti di laboratorio analisi;
09 - network diagnostica per immagini;
10 - portale della sanità.
L’esito del piano di interventi sul quadro dei processi assistenziali e sulla configurazione dei bisogni della
popolazione assistita è prefigurata da trasformazioni in grado di migliorare e sviluppare :
■ un sistema sanitario contiguo con la popolazione ed in grado di percepire rapidamente i bisogni degli
assistiti;
■ alta disponibilità ed affidabilità dei sistemi regionali del servizio sanitario;
■ la razionalizzazione di alcuni dei principali processi di assistenza del sistema sanitario regionale supportati
da informazioni disponibili in un contesto di circolarità;
■ la capacità di riconfigurare e finalizzare il sistema per gli ambiti di servizio ad alta professionalità ed ad alto
contenuto tecnologico.
Risultati attesi
Il nuovo quadro strategico porta a linee di intervento pensate per dare continuità alle azioni in corso,
concentrando nel contempo gli sforzi nell’integrazione e nel potenziamento della dotazione informativa e
facendo si che possa attuarsi una convergenza verso un nuovo paradigma relazionale per una migliore
assistenza integrata al cittadino.
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Programmi Operativi 2013 – 2015
A sostegno della linea strategica, le azioni Intervento ICT consentiranno di ottenere risultati su quattro
specifiche direttrici:
■
■
■
■
■
Network di servizi per il sistema sanitario;
Centro servizi ICT sanitario;
Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS);
Sistema informativo per i servizi integrati alla persona;
Governance del sistema sanitario e sociale.
I network di servizi per il sistema sanitario
Si concretizza attraverso l’abilitazione di una piattaforma regionale a sostegno di una “rete di servizi” per la
quale si consegue l’importante risultato di rendere ininfluente la localizzazione dei sistemi ad alto valore
aggiunto necessari ai processi diagnostici, terapeutici e assistenziali, garantendo, in tal modo ed in ogni caso, la
diffusione degli stessi specifici servizi sull’intero territorio regionale, senza oneri di replicazione degli stessi
sistemi e dei costi che ne potrebbero derivare.
Tipologia reti di riferimento
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
Data center regionale della sanità – Territoriale;
Infrastruttura per la TS-CNS – Territoriale;
Infrastruttura FSE – Territoriale;
Repository documentale sanitario federato – Territoriale;
Sistemi di pagamenti online – Territoriale;
Anagrafe sanitaria regionale degli assistiti – Territoriale;
Rete territorio (distretto, MMG, Farmacie) – Territoriale;
Livello regionale referti di laboratorio analisi – Diagnostica;
Network diagnostica per immagini – Diagnostica;
Portale della sanità – Comunicazione.
Costituiscono un importante completamento del percorso di innesto sulla realtà ICT dei “Network di servizi”,
due fondamentali reti regionali riguardanti: il SIA (Sistema Informativo Sanitario Unico regionale –
Sottosistema Amministrativo e del Personale) ed il CUP - Regionale (Centro di prenotazione unico REGIONALE).
Il SIA consentirà a livello regionale l’omogeneizzazione delle informazioni relative all’utilizzo delle risorse (ciclo
passivo) e permetterà di uniformare, per il sistema sanitario regionale, le modalità e le procedure
amministrative relative a:
■
■
■
■
redazione degli atti amministrativi del bilancio;
acquisizione di beni e servizi;
gestione dei magazzini;
gestione delle risorse umane.
Tali moduli sono già uniformati a livello ASReM, permangono solo alcune criticità sulla gestione degli stessi.
Il CUP Unico Regionale è il secondo importante intervento di livello regionale. Questo intervento avrà
l’obiettivo di mettere a disposizione dei cittadini molisani un unico strumento per l’accesso alle prestazioni di
contenuto specialistico, garantendo agli stessi maggiore equità ed un più vasto serbatoio di offerta dei servizi
con il conseguente contenimento dei tempi di attesa.
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Centro servizi ICT sanitario
L’esigenza di garantire lo sviluppo, il riordino e l’ottimizzazione delle allocazioni delle risorse ICT regionali ed
aziendali della sanità, presuppone la possibilità di disporre di un “Centro servizi ICT sanitario”. Le
caratteristiche che i sistemi sanitari e sociale chiedono al Centro Servizi è che questo sia un ambiente
tecnologicamente evoluto ed attrezzato in grado di ospitare le apparecchiature, gli apparati tecnologici e di
erogare i servizi infrastrutturali, applicativi e di supporto per i sistemi ICT per la sanità ed il sociale. La fattibilità
della rilocazione e concentrazione dei sistemi ha come presupposto la disponibilità della rete di
telecomunicazione sanitaria, estesa ed affidabile per coprire in modo adeguato le esigenze di connessione dei
punti di erogazione dei servizi sanitari e socio-sanitari. L’evoluzione del ruolo prevista nella costituzione del
Centro Servizi Regionale sarà quella di aggregare in modo sempre più deciso i sistemi informativi del livello
regionale della sanità e del sociale, consentendo l’attivazione da un verso di economie di scala e dall’altro le
garanzie date da una infrastruttura affidabile e controllata.
TS-CNS
La dotazione di uno strumento, quale la carta elettronica, per dialogare con i soggetti dell’amministrazione
sanitaria (e pubblica in generale), permetterà al cittadino di essere riconosciuto in modo inequivocabile
dall’interlocutore a cui chiede informazioni o servizi. La necessità di un riconoscimento forte è dettata dalle
norme di legge sulla privacy (Legge 196/2003) e dalla sensibilità delle informazioni comportate dal contesto
della cura della salute. La situazione attuale del contesto regionale evidenzia il mancato recepimento delle
potenzialità e delle opportunità offerte da questo strumento e l’assenza di integrazione con gli applicativi
sanitari in uso. In prima battuta sarà quindi necessario intervenire sull’architettura tecnologica dei servizi
sanitari in modo che risulti affidabile e totalmente integrata con il sistema TS-CNS, per poi attivare un intenso
programma di promozione, comunicazione e contatti con la cittadinanza. Infatti l’utilizzo di uno strumento di
dialogo con i soggetti erogatori dei servizi sanitari evoluto, necessita il coinvolgimento formativo di tutte le
unità di relazione con il cittadino e ancor più impegnativo di abituare il cittadino stesso all’utilizzo di questo
strumento. Il conseguimento di questo obiettivo è naturalmente un passo di notevole importanza nella azione
di contenimento del fenomeno digital divide in ambito regionale, ed è anche un prerequisito per la
realizzazione ed il pieno utilizzo del “fascicolo socio-sanitario elettronico”.
Sistema informativo per i servizi integrati alla persona
Il nuovo paradigma per il quale la Regione è tanto più vicina ai propri cittadini quanto è in grado di articolare i
servizi assistenziali contrastando in modo tempestivo ed integrato le fenomenologie di degenerazione sociale
o sanitaria, richiede che questa vicinanza si percepisca anche attraverso una maggiore integrazione delle
informazioni correlate a queste fenomenologie. Le azioni finalizzate a far convergere le informazioni
dell’assistenza sanitaria e sociale verso il livello regionale sono funzionali a due scopi complementari: la presa
in carico e gestione della fenomenologia, quale compito della programmazione assistenziale e la dotazione di
strumenti di relazione con il soggetto assistito riconducibile al concetto di “fascicolo sanitario – sociale
elettronico”.
INDICATORI
Risultati programmatic
Grado di utilizzo sistemi ICT
Livello di integrazione degli applicativi
Indicatori di risultato
Tempistica
Numero di sistemi ICT implementati
Dicembre 2014
Spesa annuale ICT
Dicembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
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INDICATORI
Risultati programmatic
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Intervento 4.4: La rete dei laboratori e delle radiologie
In chiave integrata rispetto al complessivo sistema ICT, con finalità di governo e contenimento della spesa,
oltre che informative, si collocano le reti regionali dei laboratori e dalla radiologia.
Elemento essenziale dell’attività di laboratorio, fondamentale per garantire l’effettiva praticabilità di qualsiasi
Piano, risulta, oltre che la dotazione di personale altamente specializzato, il supporto tecnologico, sia
strumentale/diagnostico che informatico.
La Regione Molise è caratterizzata da una dispersione territoriale di strutture sanitarie pubbliche.
Tale dispersione, nel corso degli anni, ha di fatto impedito lo sviluppo omogeneo e controllato del sistema
tecnologico; l’installato esistente, le modalità di programmazione e pianificazione degli investimenti in
tecnologie sanitarie e le stesse politiche di gestione, manutenzione e controllo del parco tecnologico,
differiscono tra distretto e distretto, in modo talvolta rilevante.
L’assenza di una visione più elevata dei bisogni di tecnologia espressi dall’intero sistema sanitario regionale e la
mancanza di strumenti che relazionassero la dotazione di apparecchiature biomediche alle prestazioni
sanitarie erogate ha infatti indotto investimenti mirati più al soddisfacimento dei requisiti meramente
localistici che a quelli dell’intero sistema.
La consolidata esperienza di altre regioni ha invece dimostrato che, soprattutto nei campi della
programmazione e del controllo, della produzione dei servizi intermedi e degli acquisti è possibile e
strategicamente vantaggioso allargare le competenze verso forme di concentrazione funzionale e strutturale,
di servizi amministrativi, di logistica e di produzione sanitaria intermedia.
Le strutture sanitarie pubbliche della Regione Molise sono carenti di sistemi di ICT medicale, ad eccezione dei
Laboratori Analisi e Radiologici che hanno in itinere l’integrazione con sistemi LIS e RIS.
Relativamente scarse o del tutto assenti le installazioni di sistemi informativi medicali dedicati a cardiologia,
medicina nucleare, radioterapia, endoscopia, ecc.
Quantunque esistano alcune eccezioni occorre inoltre sottolineare che raramente i sistemi ICT medicali in uso
sono caratterizzati da elevati livelli di integrazione con gli altri applicativi sanitari e con il Fascicolo Sanitario
Elettronico.
Azione 4.4.1: Implementazione Rete ICT per reti laboratoristiche e radiologie
Mirando coerentemente alla sostenibilità economica ed alla appropriatezza organizzativa dei servizi, evitando
cioè i rischi di frammentazione, scarsa qualità e diseconomia, è ad esempio possibile organizzare il sistema di
governo delle tecnologie sanitarie e dei servizi tecnico-professionali su di un bacino di utenza ottimale per
dimensione ed omogeneità di bisogni.
Tale razionalizzazione, che può essere modulata sino alla concentrazione fisica dei processi e dei settori che
agiscono entro questi servizi, migliora il rendimento delle risorse e la qualità delle prestazioni erogate senza
peraltro alterare gli equilibri e l’autonomia tra le diverse istituzioni.
42
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
D’altro canto deve essere evitata quella eccessiva centralizzazione di competenze e funzioni che, con
particolare riguardo al sistema di governo delle tecnologie sanitarie, rischierebbe di generare una inevitabile
astrazione culturale dal contesto tecnologico reale del personale tecnico in esso operante.
Appare pertanto evidente che l’organizzazione ottimale per il governo strategico del sistema tecnologico
dovrebbe fondarsi su di una struttura a geometria variabile, composta da un nucleo centrale stabile,
coadiuvato da un network di professionisti di area sanitaria e tecnica che possono essere coinvolti su specifici
progetti e che, proprio in virtù della loro autonomia professionale, forniscono continuativamente al livello
centrale un fondamentale apporto culturale ed informativo.
A tale struttura saranno affidati specificatamente per l’ambito tecnologie sanitarie, i seguenti principali compiti
ed obiettivi:
■ promozione della cultura della gestione corretta, sicura, economica ed appropriata delle tecnologie
biomediche e sanitarie attraverso l’istituzione, lo sviluppo ed il consolidamento nell’Aziende Sanitaria ed
ospedaliere del SSR, di servizi di Ingegneria Clinica adeguatamente dimensionati, ai quali affidare il compito
di supporto strategico e tecnico per la definizione ed attuazione dei piani di investimento e la gestione
delle tecnologie biomediche;
■ costituzione di cabine di regia come ad esempio Sistema Qualità, Sistema Informativo ICT, Sistema
Tecnologico-Strutturale, Autorizzazione ed Accreditamento, ecc.;
■ partecipazione alla definizione delle linee di indirizzo regionali per l’individuazione dei campi di intervento
e degli investimenti in nuove tecnologie (innovazione) e rinnovo (sicurezza, affidabilità, performance) in
relazione ai processi ed ai percorsi assistenziali (prevenzione, diagnosi, terapia e cura, riabilitazione) e di
presa in carico;
■
■
■
■
alimentazione dei flussi informativi;
implementazione e gestione dell’Osservatorio tecnologie;
definizione di progetti di fattibilità per nuovi interventi organizzativi e strutturali;
attività di Health Technology Assessment (HTA) ed Horizon Scanning in intesa con la funzione regionale di
Health Technology Assessment;
■ partecipazione alla elaborazione di strategie di sviluppo ed innovazione ed alla realizzazione di progetti
tecnologici in ambito sanitario (supporto alla progettazione, validazione, realizzazione, monitoraggio).
Per quanto concerne i seguenti sistemi ICT medicale:
■
■
■
■
RIS-PACS (Radiological Information Systems – Picture, Archiving and Communication Systems);
LIS (Laboratory Information Systems);
CIS (Cardiology Information Systems);
tutti i sistemi informativi espressamente destinati alla gestione, elaborazione, archiviazione e
presentazione di dati e segnali biomedici a fini diagnostici o terapeutici, diretti o indiretti, o che influenzino
l’uso di un dispositivo medico. Rientrano in tale definizione ad esempio i sistemi per anatomia patologica,
radioterapia, medicina nucleare, endoscopia, ecc..
Alla stregua delle altre tecnologie biomediche, vanno necessariamente adottate adeguate modalità di governo
(analisi dell’installato, pianificazione e programmazione degli investimenti) e di gestione (aggiornamento,
gestione della sicurezza, formazione, manutenzione, integrazione, ecc..).
Il percorso dei prossimi anni, peraltro in qualche caso già virtuosamente avviato, vedrà le necessità di
connettere massivamente i sistemi di ICT medicale con tutto il sistema informativo sanitario, includendo, dove
necessario e possibile, anche le strutture sanitarie e socio-sanitarie territoriali, le cure primarie, i MMG, i PLS,
ecc..
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Dovranno pertanto essere realizzati, in linea con la principale tendenza del mercato, progetti che, mirando alla
interoperabilità degli attuali sistemi, massimizzino i benefici e le positive ricadute di tale tecnologia.
Discorso a parte meritano i sistemi destinati specificatamente ad attività di telemedicina, telemonitoraggio,
telediagnosi, e-care, telesoccorso e teleassistenza che, unitamente alla distribuzione e diffusione di dispositivi
di home-care, mobili e personalizzati, potranno sostenere e facilitare il cambiamento della organizzazione
sanitaria regionale dallo schema più tradizionale, fondato sulle attività ospedaliera di ricovero-diagnosi-cura,
verso soluzioni di continuità tra assistenza ospedaliera ed assistenza territoriale, cure specialistiche e cure
primarie, sanitario e socio-sanitario che, nella complementarietà dei ruoli, esaltino l’appropriatezza e l’efficacia
dei percorsi di cura.
Obiettivi
L’attuale organizzazione va ridisegnata tenendo conto dei seguenti obiettivi:
■ sistema di laboratori pubblici integrato in rete su scala regionale;
■ eliminazione della duplicazione dei servizi;
■ valorizzazione delle professionalità degli specialisti in medicina di laboratorio, oltre che per garantire la
qualità della prestazione analitica, anche per perseguire l’appropriatezza e l’efficacia clinica del dato di
laboratorio;
■ razionalizzazione dell’impiego delle risorse umane, economie di scala e risparmio dei costi di gestione;
■ ottimizzazione e razionalizzazione nell’utilizzo degli investimenti in tecnologia;
■ raggiungimento di soglie critiche per rendere “cost effective” l’inserimento di tecnologie ad alta
produttività;
■ riduzione dei tempi di risposta;
■ utilizzo dell’informatica per decentrare e portare direttamente la risposta di laboratorio all’utente
(paziente, Medico di Medicina generale o Pediatra di libera scelta, Ambulatori specialistici);
■ soddisfazione dei requisiti di accreditamento e certificazione;
■ garanzia della qualità del servizio attraverso la Verifica esterna della qualità (VEQ).
La nuova organizzazione dovrà pertanto mappare le necessità tecnologiche in funzione del ruolo svolto dai
singoli laboratori secondo una strategia di distribuzione fisica delle attività e di aggregazione delle competenze
in laboratori virtuali “logicamente unici”.
Al processo di riorganizzazione dell’area dei laboratorio andrà parimenti affiancato un processo di integrazione
dei sistemi applicativi che dovrà produrre in ultima analisi le ricadute organizzative e funzionali di:
■ integrazione del referto di laboratorio all’interno del Fascicolo Sanitario Elettronico e conseguentemente
decentralizzazione e dematerializzazione del referto, accessibile all’utenza da qualsiasi punto di
connettività;
■ uniformità dei processi di gestione dell’evento diagnostica di laboratorio, dove siano comprese in questo le
differenti tipologie di analisi ed il differente contesto dove si richieda l’evento (laboratorio asservito ai
reparti dell’ospedale e alla prestazione al pubblico);
■ accettazione unica campioni possibile da ogni punto della rete;
■ referto unico (anche se prodotto di test eseguiti in diverse sedi).
Risultati attesi
Il sistema delle Tecnologie e dei Servizi è a supporto dei processi dell’intera area assistenziale e acquisisce un
ruolo fondamentale per lo sviluppo delle reti della prevenzione, del territorio, ospedaliere, ecc.. Attraverso la
riorganizzazione delle tecnologie e dei servizi si facilita il processo di integrazione tra i le strutture diagnostiche
e cliniche e si rende omogenea l’assistenza garantendo equità, qualità e migliore accessibilità.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9522
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Un primo risultato sarà l’accresciuta consapevolezza e attenzione, da parte delle istituzioni sanitarie regionali,
verso il settore delle tecnologie sanitarie. Tale consapevolezza consentirà l’avvio di alcuni processi di analisi del
parco tecnologico biomedico installato nell’Azienda Sanitaria regionale. Un approccio maggiormente
sistematico alla programmazione in ambito tecnologie (sia in termini di investimento che di gestione), la
possibilità di ricercare ed individuare flussi costanti di finanziamento consentiranno l’avvio di un processo
strutturale di “svecchiamento” progressivo della dotazione tecnologica delle strutture sanitarie pubbliche
regionali.
La nuova organizzazione dei laboratori pubblici, inoltre, dovrà prevedere una forte integrazione a rete
(management, struttura organizzativa e budget), con strutture flessibili dal punto di vista operativo con
supporto tecnologico ed in particolare quello informatico. La struttura a rete consentirà, tra l’altro, di creare
massa critica per lo sfruttamento delle economie di scala, garantendo al tempo stesso un miglioramento della
qualità dei servizi offerti in maniera uniforme su tutto l’ambito regionale ed equità di accesso.
Questo sistema a rete, a regime, dovrà garantire come elemento base, un sistema informatico di laboratorio
centrato sul paziente ed integrato con gli altri servizi informatici (anagrafe, CUP, ecc) in grado di rendere
possibile il cosiddetto “laboratorio unico logico”, con la condivisione di richieste e risultati e la diffusione “on
line” degli stessi ed il controllo di qualità del dato.
INDICATORI
Risultati programmati
Grado di interconnessione tra laboratori
Sistemi di telemedicina attivati
Laboratori connessi al Fascicolo Sanitario Elettronico
Numero di referti restituiti on-line
Indicatori di risultato
Tempistica
Tempi di risposta
Dicembre 2014
Risultati VEQ e Controlli Qualità Interni
Dicembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Intervento 4.5: Il Sistema CUP
In chiave assolutamente complementare rispetto alle complessive reti ICT, si colloca il sistema CUP regionale.
Dall’anno 2000 la Regione Molise ha attivato un Centro Unificato di Prenotazione (CUP), al fine di semplificare
e velocizzare le prenotazioni per prime visite, esami diagnostici e controlli, con la possibilità di conoscere
anche i relativi tempi di attesa.
Il sistema informativo di gestione del CUP presenta delle notevoli criticità legate in larga parte al mancato
adeguamento dell’infrastruttura tecnologica e di sviluppo software su cui esso è basato, che ne rende difficili le
evoluzioni e l’interoperabilità con gli altri sistemi dell’ambito sanitario.
Si riporta di seguito un elenco delle principali criticità:
■ il CUP è organizzato secondo un sistema di possibilità di prenotazione distinto per aree territoriali, che
compromette l’efficacia, la qualità e la tempestività dell’offerta di servizi sanitari;
■ il CUP non è integrato né integrabile con gli altri applicativi in uso in ambito sanitario;
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■ il sistema non supporta adeguatamente le attività di monitoraggio della domanda e dell’offerta
complessiva e non dispone di idonei strumenti di analisi, che forniscano informazioni rilevanti ai fini del
governo delle liste di attesa;
■ il sistema non consente di gestire l'intera offerta delle prestazioni sanitarie erogate sul territorio in quanto
non è integrato con i sistemi delle strutture private accreditate.
Alcune delle criticità del sistema CUP regionale sono state colmate nel tempo attraverso l’istituzione del Call
Center Sanitario, che dal gennaio del 2007 affianca il CUP regionale nel sistema delle prenotazioni per tutto il
territorio regionale. Esso risponde ad un numero verde unico, collegato al CUP regionale, che consente a tutti i
cittadini della regione di prenotare telefonicamente le prestazioni prescritte, salvo poi perfezionare la
procedura presso gli sportelli per il pagamento del ticket. Essendo uno strumento di front-office, che utilizza
anch’esso come back-office il CUP regionale, pur rendendo più agevole il rapporto con l’utenza, non garantisce
nessun apporto alla risoluzione dei problemi strutturali del sistema.
Azione 4.5.1: Avvio processo di reingegnerizzazione e potenziamento CUP
È auspicabile una reingegnerizzazione del CUP Regionale che permetta di garantire:
■ la possibilità di prenotare prestazioni di qualsiasi tipologia purché afferenti all’ambito socio sanitario;
■ la multicanalità di accesso al servizio integrando più strettamente l’attuale Call center e proponendo
l’utilizzo di dispositivi portatili e di strumenti web (portali, portali vocali, ecc);
■ il ricorso alle metodologie di datawarehouse per storicizzare tutte le informazioni trattate ai fini del
monitoraggio; il datawarehosue dovrà essere opportunamente arricchito con le altre informazioni di
“scenario” necessarie al controllo dei fenomeni presenti in diversi sistemi (Assistito, Medico, Farmaco,…);
■ il monitoraggio dei LEA;
■ l’utilizzo della Customer Relationship Management (CRM) per verificare la rispondenza presso l’utenza della
qualità dei servizi erogati.
Obiettivi
La componente di back-office del sistema dovrà avere caratteristiche di elevata flessibilità, che consenta
un’ottimale allocazione, con possibilità di rimodulazione, dei servizi sanitari offerti in funzione della domanda.
Le attività di gestione e di controllo del sistema dovranno essere condotte direttamente dai referenti ASReM,
che a tale scopo dovranno avere a disposizione strumenti nativi di gestione e analisi dei dati, quali ad esempio
un datawarehouse in cui verranno memorizzate tutte le informazioni relative al ciclo prenotazione-erogazione.
L’uso del nuovo strumento permetterà ai diversi livelli decisionali (Azienda Sanitaria, strutture di Back-office e
responsabili di Front-office) di effettuare analisi del fenomeno prescrittivo/erogativo secondo le numerose
dimensioni proprie (tempo, assistito, medico prescrittore, struttura di erogazione, ecc.).
L’attuale sistema di Front-office deve essere migliorato per ottenere la semplificazione dei processi per il
cittadino rendendo disponibili in modalità digitale i servizi finalizzati a ridurre al minimo il numero di contatti
con le strutture e il tempo necessario all’espletamento degli adempimenti amministrativi correlati. Il sistema
dovrà quindi essere in grado di:
■
■
■
■
■
effettuare le prenotazioni on line in modalità;
multicanale (cellulare, portale vocale, e-mail);
multi presidio (totem posti all’interno dei Comuni, dei supermercati, di altri uffici pubblici).
permettere il recupero in modalità on-line da parte dei cittadini dei referti;
effettuare i pagamenti della quota di compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket) utilizzando le carte di
debito;
■ ricordare al cittadino l’approssimarsi della data dell’appuntamento fissato ed invitarli a disdire o a
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Programmi Operativi 2013 – 2015
confermare.
Risultati attesi
■ Realizzazione di un nuovo sistema CUP PASS regionale basato su un’infrastruttura aperta e
tecnologicamente avanzata. Lo sviluppo del nuovo sistema deve essere accompagnato da un’attività di
analisi e ristrutturazione delle agende e del nomenclatore tariffario regionale, che garantisca uniformità di
gestione a livello territoriale e rispetto al contesto nazionale (p.e. nomenclatore nazionale).
■ A tale proposito è opportuno valutare la possibilità di aderire al progetto "Rete dei Centri di Prenotazione CUP on Line", che ha visto impegnate le Regioni Umbria, Emilia Romagna, Marche, Veneto e la Provincia
Autonoma di Trento, nella realizzazione di un nuovo Sistema di Prenotazione delle Prestazioni Sanitarie che
supera gli attuali limiti territoriali attraverso la cooperazione tra i Centri Unici di Prenotazione (CUP)
operanti a livello locale. Il nuovo modello di CUP agevola l'accesso alle prenotazioni del Servizio Sanitario
Nazionale (SSN), visto che offre la possibilità ai CUP di diverse regioni di comunicare tra di loro
permettendo quindi, una maggiore facilitazione dell'operatore nell'effettuare prenotazioni, cancellazioni e
spostamenti delle visite o degli esami diagnostici.
INDICATORI
Risultati programmati
misura dello scarto tra prestazioni erogate e prestazioni prenotate
variazioni dei volumi di offerta
riduzione dei tempi di attesa
Indicatori di risultato
Tempistica
numero di punti di prenotazione/accettazione attivati all'interno delle strutture
erogatrici
Dicembre 2014
numero di utenti e di accessi medi giornalieri
Dicembre 2014
numero di prenotazioni effettuate
saturazione delle agende
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
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9525
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 5: Accreditamento
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■ individuazione del fabbisogno di prestazioni per tutte le tipologie assistenziali (sanitarie e sociosanitarie), e
conseguente definizione del fabbisogno di offerta, articolato per ciascun livello di assistenza;
■
■
■
■
■
aggiornamento dei requisiti autorizzativi;
aggiornamento e attivazione procedure per l’autorizzazione;
aggiornamento procedure per l’accreditamento definitivo;
recepimento di ulteriori requisiti, anche derivanti da atti e intese adottati in Conferenza Stato-Regioni;
modalità di verifica di allineamento dei requisiti richiesti per l’accreditamento, in coerenza con la normativa
vigente;
■ modalità di verifica periodica della sussistenza dei requisiti.
Intervento 5.1: Proseguimento del processo di accreditamento istituzionale
Azione 5.1.1: Individuazione del fabbisogno di prestazioni per tutte le tipologie assistenziali (sanitarie
e sociosanitarie), e conseguente definizione del fabbisogno di offerta, articolato per ciascun livello di
assistenza
La Struttura Commissarie ritiene necessario procedere ad un aggiornamento del fabbisogno assistenziale per le
strutture del Servizio sanitario della regione Molise. In particolare, si dovrà porre particolare attenzione
relativamente ai seguenti ambiti assistenziali:
■
■
■
■
■
■
■
posti letto di riabilitazione ospedaliera e lungodegenza post-acuzie;
presidi e centri ambulatoriali di riabilitazione (ex art. 26);
offerta ambulatoriale specialistica;
presidi dialitici;
centri di salute mentale, centri diurni e strutture residenziali psichiatriche;
RSA;
Hospice adulti e pediatrici.
Il principale obiettivo che la Struttura Commissariale si prefigge è di aggiornare le stime di fabbisogno
contenute alla luce della riorganizzazione in atto e prevista in base alle indicazioni del PSR 2013-2015 della rete
assistenziale (ospedaliera e territoriale), avviata ai sensi della L. 135/2012.
Nello specifico, s’intende, quindi, procedere allo sviluppo di un insieme di indicatori, sia epidemiologici che di
attività appropriata, in grado di verificare la corrispondenza fra fabbisogno stimato dai vari provvedimenti e
domanda espressa per i seguenti comparti:
■
■
■
■
ospedaliero per acuti, in termini di posti letto e punti di offerta;
■
■
■
■
consultori familiari, in termini di punti di offerta;
ospedaliero post-acuzie, in termini di posti letto e punti di offerta;
ospedaliero e residenziale della salute mentale, in termini di posti letto, posti residenziali e punti di offerta;
territoriale sul fabbisogno residenziale e semiresidenziale per persone non autosufficienti, anche anziane, e
per persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale;
territoriale, offerta di cure palliative per gli adulti;
dialisi, in termini di posti e punti di offerta;
AIDS, in termini di posti in case alloggio;
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■ per il comparto della specialistica ambulatoriale, in termini di prestazioni e punti di offerta.
INDICATORI
Risultati programmati
Raggiungere nel triennio 2013-2015 un assetto dell’offerta assistenziale, ospedaliera e territoriale, corrispondente al fabbisogno stimato
Indicatori di risultato
Fase
Tempistica
Revisione del fabbisogno di tutti i servizi ospedalieri e territoriali
Giugno 2014
monitoraggio della corrispondenza fra offerta presente e stimata dal fabbisogno durante
l’anno 2014
Gennaio 2015
monitoraggio della corrispondenza fra offerta presente e stimata dal fabbisogno durante
l’anno 2014
Gennaio 2016
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Ufficio Ospedalità pubblica e privata della Direzione Generale per la Salute
Ufficio Assistenza territoriale della Direzione Generale per la Salute
Ufficio Assistenza socio-sanitaria della Direzione Generale per la Salute
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 5.1.2: Conclusione processo di accreditamento istituzionale
La Regione Molise ha concluso tutti i procedimenti finalizzati al rilascio degli accreditamenti istituzionali di
tutte le strutture sanitarie e socio-sanitarie private, già provvisoriamente accreditate, entro i termini prescritti
dalla normativa statale ( 30 giugno 2011), ai sensi di quanto disposto dall’art. 1, comma 796 della legge n. 296
del 2006 (legge finanziaria 2007), alle lettere s), t) ed u), come modificato dall’ all’art. 1, comma 35 della legge
n. 10 del 26.02.2011: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225,
recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di
sostegno alle imprese e alle famiglie” .
Specialistica Ambulatoriale e socio-sanitaria
La Regione Molise ha concluso il processo di accreditamento delle strutture private relativamente alle
prestazioni di specialistica ambulatoriale, sociosanitarie e altre sanitarie. Nella Tabella 31 sono riportati nel
dettaglio i decreti di accreditamento per singola struttura, dando evidenza allo stesso tempo dell’ambito di
accreditamento.
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10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Mappatura accreditam ento strutture private - Specialistica Am bulatoriale, sociosanitarie ed altre sanitarie
Struttura
ATI Villa Esther Biolab
ATI Aretini - De Gregorio - Gravina
Società Cooperativa Sociale Fortore
Dr. Bruno Palladino
Dr.ssa Gina Evelina Colella
BIOMEDICAL - Campobasso
Lab. Analisi GAMMA
ATI Centro allergologico e Centro medico del Molise
Centro Diagnostica Minerva
Biomedical Center s.r.l.
Dr. Sandro Ficca
Domenico e Francesco Potito srl
Dr. Gianfranco Cariello
Centro Medical Center
Dr. Vincenzo Centritto
Centro Clinico Dr. F. Forte
Centro Benessere S. Erasmo
Medica srl
Centro OASIS
Ronefor snc
Fisiosan di Sassano Berardino
San Leo di Sassano Berardino
Kinesis
Centro di Terapia Fisica Gentile Rosalia
Maria SS. Di Bisaccia
Rosa Mancini
Fisioterapia Dr.Mario Zappone
Fisioter s.r.l di De Luca
Fisioter di Bonifacio
ARS MEDICA
GI.ME.TE.FI.
Dr. Francesco REGLIERI
ATLAS
Dott. Giuseppe Cardarelli
KLEIS
Gianserra Associati
Dr. Francesco Laurelli
ANTHOS
Istituto Oftalmico Pentrio
NEPHROCARE SPA
Istituto Molisano di Riabilitazione IMR
Durante - Vercillo
Logopedia di Niro Luciano
Fisiomedica Loretana
Centro di Riab. L'Incontro
SAN.STEF. AR
Padre Pio Onlus
San Francesco d'Assisi - Padre Alberto Mileno
RIABILIS
CARSIC
Ubicazione
Bojano
Campobasso
Riccia
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Termoli
Termoli
Venafro
Venafro
Campobasso
Campobasso
Termoli
Termoli
Campobasso
Venafro
Bojano
Campobasso
Campobasso
Campobasso
Termoli
Termoli
Campobasso
Montenero di B.
Montenero di B.
S.C. di Magliano
Larino
Montecilfone
Termoli
Isernia
Venafro
Venafro
Isernia
Isernia
Termoli
Campobasso
Campobasso
Isernia
Venafro
Venafro
Bojano
Campobasso
Campobasso
Toro
Campobasso
Campobasso - Termoli
Campobasso - Termoli
Termoli
Isernia
Venafro
Decreto Accreditam ento
DCA 51/2011
DCA 50/2011
DCA 49/2011
DCA 45/2011
DCA 43/2011
DCA 42/2011
DCA 41/2011
DCA 44/2011
DCA 47/2011
DCA 48/2011
DCA 33/2011
DCA 34/2011
DCA 35/2011
DCA 36/2011
DCA 37/2011
DCA 38/2011
DCA 62/2011
DCA 55/2011
DCA 53/2011
DCA 54/2011
DCA 57/2011
DCA 58/2011
DCA 56/2011
DCA 63/2011
DCA 64/2011
DCA 66/2011
DCA 65/2011
DCA 59/2011
DCA 52/2011
DCA 67/2011
DCA 60/2011
DCA 28/2011
DCA 32/2011
DCA 29/2011
DCA 30/2011
DCA 31/2011
DCA 39/2011
DCA 40/2011
DCA 41/2011
DCA 27/2011
DCA 61/2011
DCA 68/2011
DCA 66/2012
DCA 65/2012
DCA 57/2012
DCA 67/2012
DCA 64/2012
DCA 55/2012
DCA 56/2012
DCA 68/2012
Prestazioni Accreditate
Lab. Analisi
Lab. Analisi
Lab. Analisi
Lab. Analisi
Lab. Analisi
Lab. Analisi
Lab. Analisi
Alleergologia - Lab. Analisi
Lab. Analisi
Lab. Analisi
Radiologia
Radiologia
Radiologia
Radiologia
Cardiologia
Cardiologia
Terapia Fisica
Terapia Fisica
Terapia Fisica
Terapia Fisica
Terapia Fisica
Terapia Fisica
Terapia Fisica
Terapia Fisica
Terapia Fisica
Terapia Fisica
Terapia Fisica
Terapia Fisica
Terapia Fisica - Ex. Art 26
Terapia Fisica
Terapia Fisica
Odontoriatria
Odontoriatria
Odontoriatria
Odontoriatria
Odontoriatria
Oculistica
Oculistica
Oculistica
Emodialisi
Terapia Fisica - Ex. Art 26
Ginecologia
Ex. Art 26
Ex. Art 26
Ex. Art 26
Ex. Art 26
Ex. Art 26
Ex. Art 26
Ex. Art 26
Ex. Art 26
Status procedim ento
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
data
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
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30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
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30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
30/06/2011
31/12/2012
31/12/2012
10/12/2012
31/12/2012
31/12/2012
10/12/2012
10/12/2012
31/12/2012
"San Nicola" s.r.l.
Castel del Giudice (IS).
DCA 71/2012
Residenza Sanitaria Assistenziale concluso
31/12/2012
"Segretariato per i servizi sociali"
Rocchetta a Volturno(IS)
DCA 72/2012
Società Cooperativa Sociale
concluso
31/12/2012
"S.Co.R.I.M."
Duronia (CB)
DCA 73/2012
Società Cooperativa Sociale
concluso
31/12/2012
"Dialogo"
Campolieto (CB)
DCA 74/2012
Società Cooperativa Sociale
concluso
31/12/2012
"Centro per i Servizi Sociali"
Fornelli (IS)
DCA 75/2012
Società Cooperativa Sociale
concluso
31/12/2012
"Vittorio Bachelet"
Sepino (CB)
DCA 76/2012
Società Cooperativa Sociale
concluso
31/12/2012
"La Vastese"
Vastogirardi (IS)
DCA 77/2012
Società Cooperativa Sociale
concluso
31/12/2012
"Nuove Prospettive"
Busso (CB)
DCA 78/2012
Società Cooperativa Sociale
concluso
31/12/2012
"Sant'Agapito Martire"
Sant'Agapito (IS)
DCA 79/2012
Società Cooperativa Sociale
concluso
31/12/2012
"S.C.S.A.I.M.H.A."
Agnone (IS)
DCA 80/2012
Società Cooperativa Sociale
concluso
31/12/2012
"Molise"
Toro (CB)
DCA 84/2012
Società Cooperativa Sociale
concluso
31/12/2012
"Associazione RED - 7 novembre Onlus"
Montenero di Bisaccia (CB) DCA 85/2012
Società Cooperativa Sociale
concluso
31/12/2012
"Nardacchione"
Casacalenda (CB)
Società Cooperativa Sociale
concluso
31/12/2012
DCA 86/2012 DCA 87/2012
Tabella 20 - Stato AS IS processo di accreditamento
A tal proposito si fa presente che la Regione Molise, a seguito del parere negativo n. 308-P del 19.12.2011
relativo al decreto n. 13 del 21.5.2012, accreditamento istituzionale della Comunità per malati psichiatrici “G.
Falcone” di Gambatesa, ha provveduto conformemente alle osservazioni effettuate da codesto Ministero a
rettificare detto decreto e a accreditare in via definitiva la Struttura interessata.
Analogamente, con provvedimenti dal n. 70 al n. 86 del 31.12.2012, termine ultimo per l’accreditamento, si è
proceduto all’accreditamento delle altre Strutture socio-sanitarie in possesso dei requisiti previsti dalla vigente
normativa in materia.
50
10.06.2014
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9528
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Assistenza Ospedaliera
Relativamente alle strutture ospedaliere, IRCCS Neuromed di Pozzilli e Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni
Paolo II”, sono in itinere, mere rimodulazioni di pp.ll, dovute ai mutamenti nosologici previsti dalla
programmazione regionale, successivamente adottata rispetto al periodo di rilascio dei provvedimenti di
accreditamento istituzionale. Nel dettaglio, come daTabella 22 - Previsione spesa di prestazioni da privato Assistenza Ospedaliera e Specialistica Ambulatoriale e tetti di spesa, per l’IRCCS Neuromed di Pozzilli, tale
rimodulazione riguarda complessivamente nn. 18 pp.ll, come programmati nel DCA n. 107/2011, e per la
Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II, nn. 21 pp.ll, come da programmazione di cui al DCA n. 20/2011.
Si precisa che tale rimodulazione nasce in ragione dell’esigenza di completamento della coerenza
dell’accreditamento istituzionale con la programmazione regionale e che, di conseguenza, lo stesso potrà
trovare un ulteriore ridefinizione, in esito all’adozione degli atti di programmazione strategica della Regione
Molise, in ossequio ai parametri di cui alla L.135/2012.
Mappatura accreditam ento strutture private - Assistenza Ospedaliera
Struttura
Fondazione GPII
Neuromed
Villa Maria
Villa Esther
GEA Medica (ex IGEA)
Totale
Ubicazione
Campobasso
Pozzilli
Campobasso
Bojano
Isernia
Decreto accreditam ento PL Accreditati PL da rim odulare
DCA 21/2011
129
21
DCA 22/2011
138
18
DCA 23/2011
40
0
DCA 24/2011
74
0
DCA 30/2013
40
421
39
Status procedim ento
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Concluso
Tabella 21 - Stato AS IS processo di accreditamento - Assistenza Ospedaliera
Pertanto, il sistema di accreditamento istituzionale subirà un processo dinamico parallelamente alla
programmazione sanitaria e sarà adeguato alla nuova normativa sopravvenuta in materia.
INDICATORI
Risultati programmati
Adeguamento degli accreditamenti in base alle disposizioni previste dal PSR 2013-2015 e dai presenti PO 2013-2015
Indicatori di risultato
Rimodulazione degli accreditamenti in base alle disposizioni previste dal PSR 2013-2015 e dai Programmi Operativi
2013-2015.
Tempistica
Dicembre 2015
Adeguamento dei posti letto previsti dal PSR 2013-2015 e dai Programmi Operativi 2013-2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Ufficio Ospedalità pubblica e privata della Direzione Generale per la Salute
Ufficio Assistenza territoriale della Direzione Generale per la Salute
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
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10.06.2014
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9529
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 6: Contabilità analitica
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■
■
■
■
■
■
■
coerenza del piano dei centri di costo con la struttura organizzativa;
coerenza del piano dei centri di costo con il piano dei conti;
potenziamento dell‘utilizzo della contabilità analitica;
quadratura dei dati della contabilità analitica con la contabilità generale;
capacità di codificare e quantificare gli scambi interni e i costi delle prestazioni intermedie e interne;
utilizzo della contabilità analitica ai fini della predisposizione dei modelli di rilevazione LA;
potenziamento della capacità di traduzione dei dati economici per natura in dati economici per
destinazione, al fine di consolidare/implementare l’utilizzo della contabilità analitica a supporto delle
attività di programmazione e di controllo regionale e aziendale.
Intervento 6.1: Contabilità analitica
Azione 6.1.1: Contabilità analitica
La Regione Molise intende definire un modello di controllo unico che raccolga, elabori, analizzi e monitori i dati
contabili e gestionali degli enti del SSR secondo l’articolazione delle strutture organizzative in centri di costo e
centri di responsabilità. L’implementazione di tale modello di controllo presuppone omogeneità dei dati e
uniformità di procedure amministrativo-contabili e gestionali da cui tali dati sono generati.
Come noto l’articolo 5, comma 5, lettera d), del D.Lgs. n. 502/1992 e ss.mm.ii. prevede la tenuta di una
contabilità analitica per centri di costo e responsabilità che consenta lo svolgimento di analisi comparative dei
costi, dei rendimenti e dei risultati. Al riguardo la Regione Molise con DCA n. 12/2009, avente ad oggetto
“Linee Guida generali al processo di budget per l’Azienda Sanitaria Regionale del Molise”, ha stabilito le
indicazioni per lo svolgimento del ciclo di budget dell’ASReM. Successivamente, con Legge Regionale n. 8 del
22 febbraio 2010 (che abroga la precedente Legge Regionale n. 12 del 1997) in materia di aggiornamento della
tenuta della contabilità analitica, la Regione ha ridefinito il ciclo di budget e di controllo, semplificando il
sistema contabile dell’ASReM anche mediante nuovi sistemi informatici (AREAS).
Gli interventi da effettuare in via prioritaria, entro il 31 dicembre 2014, saranno i seguenti:
■
■
■
■
individuazione dei centri di costo e dei centri di responsabilità;
definizione delle procedure di contabilità analitica ;
definizione delle procedure di quadratura ed allineamento rispetto al sistema di contabilità generale;
definizione del sistema di reporting.
Tali interventi risponderanno alle seguenti caratteristiche:
■ oggettività del sistema di rilevazione e responsabilizzazione della struttura organizzativa;
■ articolazione del piano dei centri di costo in relazione alle responsabilità organizzative;
■ coerenza dei dati di contabilità analitica con i dati di contabilità generale e con il piano dei conti vigente.
In tale contesto la Regione ha programmato l‘utilizzo della contabilità analitica a supporto degli enti del SSR
avvalendosi della possibilità offerta dalla normativa vigente con riferimento a:
■ realizzazione di un intervento finalizzato alla raccolta sistematica dei dati necessari per il governo del
disavanzo della spesa nel settore sanitario e per monitorare i Livelli Essenziali di Assistenza, in attuazione
delle disposizioni recate dall’art. 79 comma 1 sexies della L. n. 133/2008;
52
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■ realizzazione delle attività di accompagnamento della Regione e delle aziende nell’ambito di un processo
che deve portare le stesse alla certificabilità dei bilanci del SSR in attuazione di quanto previsto dall’art. 2,
comma 70, della Legge n. 191/2009.
Lo sviluppo del programma sarà articolato in differenti fasi, come di seguito:
Fase 1.
Obiettivo specifico:
■ ricognizione della situazione organizzativa esistente, entro il 30 giugno 2014.
Attività previste:
■ analisi del fabbisogno informativo aziendale e identificazione delle fonti informative interne ed esterne;
■ rilevazione della struttura organizzativa esistente in relazione ai livelli di articolazione;
■ rilevazione delle procedure esistenti al fine di evidenziare le criticità per una corretta impostazione della
metodologia di controllo di gestione.
Risultati attesi:
■ proposte alla direzione generale per il superamento dei punti critici rilevati e per l’organizzazione dell’UO
controllo di gestione.
Fase 2.
Obiettivo specifico:
■ definizione dei centri di responsabilità e dei centri di costo, entro il 30 giugno 2014.
Attività previste:
■ analisi organizzativa funzionale all’individuazione dei centri di responsabilità e dei centri di costo.
Risultati attesi:
■ predisposizione piano dei centri di responsabilità;
■ predisposizione piano dei centri di costo;
■ predisposizione aggregati di conto economico.
Fase 3.
Obiettivo specifico:
■ definizione delle procedure di contabilità analitica, entro il 31 dicembre 2014;
■ definizione delle procedure di quadratura con la contabilità generale, entro il 31 dicembre 2014;
■ definizione delle procedure di raccordo con i modelli di rilevazione LA, entro il 31 dicembre 2014.
Attività previste:
■
■
■
■
rimodulazione dei processi di codifica, rilevazione, sistemazione ed elaborazione dei dati dei centri di costo;
analisi del grado di informatizzazione delle procedure amministrativo-contabili;
raccordo degli strumenti informativi della contabilità analitica con la contabilità generale;
raccordo dei flussi di contabilità analitica con i modelli di rilevazione ministeriale LA.
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Risultati attesi:
■ predisposizione del manuale delle procedure di contabilità analitica per i flussi informativi economici e di
produzione dei centri di costo;
■ definizione delle modalità di rilevazione e misurazione dei costi delle prestazioni intermedie e delle
modalità di riparto dei costi comuni;
■ predisposizione di un modello di raccordo del piano dei centri di costo con il piano dei conti vigente
funzionale alla verifica della coerenza della contabilità analitica con la contabilità generale;
■ predisposizione di un modello di quadratura dei dati di contabilità analitica con la contabilità generale;
■ predisposizione di un modello di raccordo dei dati di contabilità analitica con i modelli di rilevazione
ministeriale LA al fine di migliorarne la compilazione.
Fase 4.
Obiettivo specifico:
■ definizione del sistema di reporting, entro il 31 dicembre 2014.
Attività previste:
■
■
■
■
individuazione dei contenuti del report del centro di costo;
collegamenti tra dati di costo e dati di attività;
definizione delle configurazioni di costo sia a fini previsionali che consuntivi;
individuazione dei flussi informativi di contabilità analitica per misurare l’efficienza operativa dei centri di
costo.
Risultati attesi:
■ predisposizione, per ogni centro di costo, dei modelli di schede relative a:
–
–
dati economici;
variabili produttive;
■ predisposizione delle schede di reportistica della direzione generale;
■ predisposizione di un modello di analisi degli scostamenti tra i risultati programmati in sede di definizione
dei budget e i risultati rilevati a consuntivo nei report al fine di migliorare il processo di programmazione e
controllo;
■ predisposizione di un sistema di indicatori finalizzato alla valutazione delle risorse e obiettivi assegnati ai
centri di costo, al fine di incrementare l’utilizzo della contabilità analitica nei processi di miglioramento
aziendale.
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10.06.2014
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Ricognizione della situazione organizzativa esistente
Definizione dei centri di responsabilità e dei centri di costo
Definizione delle procedure di contabilità analitica e delle modalità di raccordo con la contabilità generale
Definizione delle procedure di raccordo con i modelli di rilevazione LA
Definizione del sistema di reporting
Indicatori di risultato
Tempistica
Completamento Fase 1
Giugno 2014
Completamento Fase 2
Giugno 2014
Completamento Fase 3
Dicembre 2014
Completamento Fase 4
Dicembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Dirigente responsabile GSA
Direttore Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
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10.06.2014
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9533
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 7: Rapporti con gli erogatori
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■ ricognizione delle tariffe regionali per tutte le tipologie di assistenza ed eventuale rimodulazione delle
stesse in relazione alla normativa nazionale;
■ individuazione delle funzioni assistenziali di cui al DLgs. 502/92, con indicazione dei criteri di calcolo della
relativa assegnazione economica;
■ adozione della quota di compartecipazione a carico del Comune/assistito per l’assistenza socio-sanitaria,
così come prevista dal DPCM 29 novembre 2001;
■
■
■
■
programma dei controlli di appropriatezza;
programma dei controlli di congruenza tra cartella clinica e SDO
piano delle prestazioni e relativa tempistica;
rapporti con gli erogatori privati accreditati:
–
–
–
individuazione dei volumi e dei relativi tetti di spesa per tutte le tipologie assistenziali coerentemente con quanto
disposto dal D.L 95/2012 e s.m.i;
schema tipo di accordo, che preveda l’indicazione delle modalità di controllo delle prestazioni erogate (anche
tramite il Sistema Tessera Sanitaria) e della relativa remunerazione;
stipula di accordi e contratti.
■ sperimentazioni gestionali: ove presenti, individuazione di percorsi di stabilizzazione o conclusione delle
stesse;
■ rapporti con le Università pubbliche: sottoscrizione dei protocolli che definiscano i vari aspetti economicoorganizzativi e gestionali.
Intervento 7.1: Ricognizione e ridefinizione delle tariffe delle prestazioni territoriali
Azione 7.1.1: Aggiornamento e correzione delle tariffe per prestazioni territoriali.
La Regione Molise, nell’ottica di superare le recenti criticità in materia di tariffazione delle prestazioni,
s’impegna ad emanare entro Giugno 2014 decreti volti ad aggiornare le tariffe in modo da allineare il Molise
alle normative nazionali più recenti e a quanto adottato in regioni più virtuose.
INDICATORI
Risultati programmati
Individuazione/aggiornamento delle tariffe per i vari setting assistenziali territoriali
Indicatori di risultato
Adozione di uno o più decreti di recepimento/adozione delle tariffe
Tempistica
Giugno 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Ufficio Ispettivo della Direzione Generale per la Salute
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
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9534
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Intervento 7.2: Stipula intese e contratti con erogatori privati accreditati
Azione 7.2.1: Allineamento budget di spesa in base alla normativa vigente e conseguente
sottoscrizione dei contratti.
L’individuazione del fabbisogno e il definitivo assetto della rete ospedaliera complessiva, unitamente al
concluso processo di valutazione dei requisiti strutturali tecnologici ed organizzativi per l’accreditamento
istituzionale, consente la stipula degli accordi contrattuali e dei contratti. In particolare, il fabbisogno di
prestazioni ospedaliere deve essere soddisfatto dalle strutture pubbliche e private in una logica non
competitiva, ma di integrazione. Nello specifico sarà necessario:
■ Individuare vincoli di budget che incentivino l’appropriatezza non solo organizzativa ma anche clinica
nell’erogazione delle prestazioni sanitarie (con riferimento, ad esempio, ai DRG LEA del DPCM 29.11.2001 e
del “Patto della Salute 2010-2012”);
■ stipulare, entro le scadenze programmate per ogni anno di vigenza dei Programmi Operativi, i contratti di
erogazione con le strutture private per evitare l’incertezza derivante dall’assenza di contratto, avvalendosi
delle clausole di rinuncia al contenzioso e/o giudizi relativi ai contratti o contro atti o provvedimenti
prodromici o consequenziali agli accordi. Nel dettaglio si prevede la stipula entro:
–
–
–
Anno 2013: attività già in corso;
Anno 2014: entro Giugno 2014;
Anno 2015: entro Dicembre 2014
■ concludere le trattative per la stipula degli accordi di confine, come specificato in seguito.
La Struttura Commissariale, quindi, nella volontà di dare seguito a quanto definito nei Programmi Operativi
2011-2012 e alle osservazioni emerse dai Tavoli di Verifica, hanno rimodulato i propri obiettivi in materia di
acquisto di prestazioni sanitarie da erogatori privati accreditati al SSR, stabilendo per il triennio di operatività
dei presenti Programmi Operativi che:
■ I budget per l’acquisto di prestazioni ospedaliere e territoriali per gli anni 2013, 2014 e 2015 rispettino le
indicazioni e i limiti previsti dalla Legge n°135/2012 “Spending Review” e s.m.i;
■
■
■
■
gli importi definiti nei budget e nei tetti siano al lordo delle compartecipazioni e del ticket sanitario;
i tetti assegnati dovranno tenere conto della rimodulazione dell’offerta verso la chirurgia ambulatoriale;
gli accordi contrattuali devono contenere allegato il piano delle prestazioni;
la sottoscrizione degli accordi deve avvenire entro le scadenze programmate per ciascun esercizio di
riferimento;
■ Il tetto di remunerazione sarà stabilito come invalicabile sia per le prestazioni rese ai residenti in Molise, sia
in residenti in altre regioni.
■ le tariffe, che moltiplicate per il numero di prestazioni effettuate determineranno il tetto di remunerazione
della struttura, saranno quelle lorde comprensive di compartecipazione dei cittadini; le compartecipazioni
direttamente riscosse dalle strutture accreditate dovranno essere contabilizzate come pagamento in
acconto sul fatturato complessivo delle prestazioni;
■ la possibilità di compensare i tetti di remunerazione per le prestazioni di ricovero con i tetti di
remunerazione per le prestazioni ambulatoriali sarà eliminata o ridotta ad un valore percentuale
predeterminato.
Si rileva che nel corso del 2012 alcune strutture private hanno dismesso, o notevolmente ridimensionato, la
propria attività istituzionalmente accreditata e in convenzione con il SSR. Nel caso in cui si dovesse
ripresentare tale circostanza la Regione valuterà, in corso d’anno, la possibilità di riprogrammare la
concessione degli accreditamenti istituzionali e conseguentemente i tetti di spesa per l’anno successivo sulla
base del fabbisogno assistenziale definito.
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10.06.2014
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9535
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Si dà evidenza, anche in coerenza con i principi prima descritti, che a partire dell’anno 2014 i tetti di spesa per
l’acquisto d prestazioni da parte di strutture private accreditate saranno determinati in base alle indicazioni
contenute nei documenti di programmazione sanitaria quali:
■
■
■
■
■
■
Piano Sanitario 2013-2015;
fabbisogno di assistenza sanitaria;
normative nazionali intervenute in materia di programmazione sanitaria e riduzione della spesa;
Piano di Riassetto della rete ospedaliera;
Piano di Riassetto della rete di assistenza territoriale;
Piano di Riassetto della rete di emergenza - urgenza.
In tal modo la Regione intende rendere perfettamente integrate le strutture sanitarie private all’interno della
programmazione del SSR e allineare quindi le prestazioni offerte alle reali necessità dei cittadini molisani.
In aggiunta, alla luce di un’analisi sui ricoveri potenzialmente inappropriati offerti nell’anno 2011 ai cittadini
residenti in Regione, si prospetta anche la possibilità di rinegoziare i contratti e i budget di spesa e recuperare
parte del valore di produzione attualmente riconosciuto, da parte della struttura regionale, alle strutture
private accreditate.
In base alle indicazioni derivanti dalla normativa nazionale attualmente in vigore (Legge 135/2012) si
prevede una riduzione del costo per acquisto di prestazioni sanitarie da strutture private accreditate pari a
circa 14,7 €/mln nell’arco del triennio considerato, a cui si aggiunge un ulteriore importo pari 2,9 €/mln per
effetto della rinegoziazione dei budget di spesa per gli anni 2014 e 2015 in seguito alla riduzione dei ricoveri
inappropriati.
INDICATORI
Risultati programmati
Definizione dei tetti di spesa 2013, 2014 e 2015 in linea con le indicazioni contenute nel D.L n°95/2012, come conv. nella L.135/2012, con
le indicazioni contenute nel Piano Sanitario 2013-2015 e con le necessità di fabbisogno sanitario nonché in relazione ai volumi di
produzione erogati nell’anno precedente
miglioramento dell’accuratezza e della completezza dei flussi informativi previsti e rispetto delle tempistiche stabilite a livello regionale
riduzione delle voci di spesa inerenti l’acquisto di prestazioni sanitarie da erogatori privati accreditati
miglioramento dell’appropriatezza clinica delle prestazioni erogate dagli erogatori privati accreditati
Indicatori di risultato
Tempistica
Emanazione decreti per tetti di spesa per l’acquisto di prestazioni dagli erogatori privati accreditati per
assistenza ospedaliera e assistenza specialistica ambulatoriale
15 giorni da ricezione
approvazione ministeriale
Sottoscrizione contratti di acquisto delle prestazioni con gli erogatori privati accreditati per l’anno 2013
In corso
Sottoscrizione contratti di acquisto delle prestazioni con gli erogatori privati accreditati per l’anno 2014
Giugno 2014
Sottoscrizione contratti di acquisto delle prestazioni con gli erogatori privati accreditati per l’anno 2015
Dicembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Ufficio per l’Ospedalità pubblica e privata
Ufficio per l’assistenza territoriale
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
Riduzione costi da Spending Review (Legge 135/2012)
14,7 €/mln
Rinegoziazione budget di spesa anni 2014/2015 a seguito di riduzione dei ricoveri inappropriati
2,9 €/mln
TOTALE
17,6 €/mln
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Valorizzazione Programma 7: Rapporti con gli erogatori
Intervento 7.2: Stipula intese e contratti
Azione 7.2.1: Allineamento budget di spesa in base alla normativa vigente e conseguente
sottoscrizione dei contratti.
Relativamente alla valorizzazione si è tenuto conto:
■ Decreto Commissariale n° 33/2013 di definizione dei limiti massimi di spesa per l’acquisto di prestazioni di
specialistica ambulatoriale;
■ Bozza di Decreto Commissariale n° 34/2013 di definizione dei limiti massimi di spesa per l’acquisto di
prestazioni di assistenza ospedaliera;
■ Schema di contratto/accordo contrattuale di budget per l’assistenza ospedaliera, anni 2013-2014;
■ Schema di contratto/accordo contrattuale di budget per l’assistenza specialistica ambulatoriale, anni 20132014.
Tutti i documenti precedentemente richiamati tengono conto ed applicano le indicazioni normative contenute
nella Legge 135/2012 e s.m.i.. Relativamente all’anno 2015 si sono mantenuti gli stessi valori dei tetti di spesa
dell’anno precedente.
Spesa tendenziale- Anni 2013 - 2015 (T1)
Valori in €/000
Anno
Ospedaliera Specialistica
Tetti di Spesa da DCA 15/2013 e 33/2013
Valori in €/000
Totale
Anno
Ospedaliera Specialistica
Totale
2013
71.375
37.947
109.322
2013
72.567
34.754
107.321
2014
72.802
38.706
111.508
2014
71.834
34.403
106.237
2015
74.258
39.480
113.738
2015
71.834
34.403
106.237
Tabella 22 - Previsione spesa di prestazioni da privato - Assistenza Ospedaliera e Specialistica Ambulatoriale e tetti di spesa
Im patto m anovra
Valori in €/000
Anno
Ospedaliera Specialistica
2013
Totale
1.192 -
3.193 -
2.001
2014
-
968 -
4.303 -
5.271
2015
-
2.424 -
5.077 -
7.502
Totale m anovra
-14.774
Tabella 23 - Stima impatto manovra su acquisto di prestazioni da privato di assistenza ospedaliera e specialistica ambulatoriale
Si sottolinea che l’impatto delle manovre sopra riportate e gli effetti economici delle misure previste dalle
disposizioni normative nazionali (DL 98/2011, L 135/2012, L 228/2012) sono già stati considerati nel
Tendenziale, come riportato nel paragrafo 1.3 relativo alla costruzione del Tendenziale. Pertanto, di tali
importi non si è preso atto nella definizione del Programmatico 2013-2015.
Inoltre, la Regione prevede la possibilità di rinegoziare i budget di spesa e i relativi contratti, inerenti le
annualità 2014 e 2015 entro Giugno 2014. Infatti, come rappresentato nella tabella di seguito riportata, il
10,6% delle prestazioni offerte nel 2011 dalle strutture private accreditate ai soli cittadini molisani risulta
essere inappropriato.
59
10.06.2014
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Inappropriatezza Strutture Private Anno 2011 - Ricoveri di residenti
Struttura
Ricoveri di residenti
FGPII
Casi inappropriati su
% SU TOTALE
residenti
4.806
366
7,6%
969
71
7,3%
Villa Esther
2.648
454
17,1%
Villa Maria
2.117
161
7,6%
277
95
34,4%
10.817
1.147
10,6%
Neuromed
IGEA
Totale
Tabella 24 - Ricoveri Inappropriati relativi a residenti molisani nell’ano 2011
Alla luce di tali livelli di inappropriatezza, a partire dal 2014, la Regione considera opportuno prevedere la
possibilità di intavolare con i privati una trattativa al fine di rinegoziare budget di spesa e i contratti di
erogazione. Pertanto, considerando il valore della produzione complessivo delle prestazioni offerte dalle
strutture private accreditate ai cittadini molisani, si potrebbe recuperare, nell’ipotesi ottimistica di un recupero
completo di tali somme, un importo annuo pari a complessivi 3,6 €/mln
Valore della produzione di residenti - Strutture private Anno 2011
Valori in €/000
Valore produzione
33.829
Recupero appropriatezza Annuo
3.587
Tabella 25 - Recupero valore della produzione dei ricoveri inappropriati
La Regione ritiene ragionevole ipotizzare di poter rinegoziare i budget di spesa e ottenere un risparmio stimato
pari ad almeno il 50% dell’importo complessivo per le singole annualità, su cui applicare un abbattimento
prudenziale di un ulteriore 20%. L’impatto complessivo della manovra, pertanto, risulta pari a 2,8 €/mln, come
di seguito calcolato.
Im patto m anovra
Valori in €/000
2013
2014
2015
Appropriatezza prestazioni privati
0
-1.794
-1.794
Abbattimento prudenziale del 20%
0
359
359
Manovra
0
-1.435
-1.435
Totale m anovra
-2.870
Tabella 26 - Impatto manovre Privati
60
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9538
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 8: Formazione e comunicazione ai cittadini
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■ formazione del personale, ivi compreso sistemi di job evaluation, performance measurement e
incentivazione (Tabelle 18 e 19);
■ promozione della carta dei servizi nelle Aziende sanitarie;
■ attivazione di azioni finalizzate alla rilevazione sistematica della qualità percepita dagli utenti/cittadini;
■ piano di formazione aziendale per la sicurezza dei pazienti (Root cause analysis, Audit Clinico).
Intervento 8.1: Potenziamento della formazione del personale e della comunicazione ai cittadini
La formazione è lo strumento per trasformare un’idea, un valore, un sapere in un comportamento concreto.
Diventa quindi cruciale accrescere il valore del capitale umano, contrastare il rischio di obsolescenza delle
professioni, mirare a superare ogni residua filosofia di separazione dei ruoli e delle culture professionali,
tendere, invece, a metodologie di lavoro improntate al coordinamento e alla stretta collaborazione
interprofessionale.
Per affrontare le sfide della sanità che cambia nella regione Molise occorre stimolare negli operatori una nuova
attenzione verso i problemi sanitari emergenti.
La riqualificazione del SSR e il risanamento economico dipendono in larga misura dalla capacità di generare le
condizioni per:
■
■
■
■
■
■
interpretare meglio la domanda e i bisogni sanitari,
qualificare l’assistenza in rapporto alla domanda,
utilizzare più equamente e razionalmente le risorse,
garantire omogeneità dei livelli di prestazione,
impostare in maniera intersettoriale le azioni di tutela della salute,
comunicare efficacemente ai cittadini le politiche sanitarie.
Azione 8.1.1: Organizzazione del sistema di formazione continua ai sensi degli Accordi Stato Regioni
1° agosto 2007, 5 novembre 2009 e 19 aprile 2012
Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 863 del 31 dicembre 2012 è stato avviato, in via sperimentale per il
biennio 2013/2014 il nuovo sistema regionale di Educazione Continua in Medicina, in attuazione delle
indicazioni emanate in materia dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province
autonome di Trento e Bolzano con gli Accordi sanciti il 1 agosto 2007, il 5 novembre 2009 ed il 19 aprile 2012.
E' stato, inoltre, approvato il Manuale di Accreditamento dei Provider regionali ECM, quale applicazione del
Nuovo Sistema regionale di Formazione Continua in Medicina.
L’ASReM svilupperà programmi annuali di formazione per garantire, nel triennio, l’acquisizione da parte del
personale sanitario dei crediti minimi ECM previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro. Per i dirigenti di
tutti i ruoli, e per i quadri intermedi, devono essere sviluppati programmi di formazione che permettano di
acquisire o affinare le conoscenze e le competenze manageriali, congiuntamente alle conoscenze e
competenze professionali specialistiche.
Il nuovo assetto del sistema di formazione continua necessita una riorganizzazione della funzione di
formazione per consentire all’Azienda il passaggio dall’accreditamento degli eventi all’accreditamento dei
provider. Pertanto si vuole giungere, da un lato, alla definizione ed implementazione della struttura
organizzativa e funzionale della formazione in conformità alle linee guida dettate nel manuale di
accreditamento dei provider regionali ECM, dalla’altro, all’adeguamento ai requisiti minimi e agli standard
indispensabili per ottenere l’accreditamento.
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10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9539
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Passaggio dall’accreditamento degli eventi all’accreditamento in qualità di provider regionale ECM
Indicatori di risultato
Tempistica
Conseguimento dell’ accreditamento provvisorio da parte della Regione Molise
Marzo 2014
Crediti ECM come da CCNL
Marzo 2014
Crediti ECM come da CCNL
Dicembre 2014
Crediti ECM come da CCNL
Dicembre 2015
Programma formazione non ECM
Dicembre 2014
Programma formazione non ECM
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 8.1.2: Formazione del personale
I processi di riqualificazione funzionale ed risanamento economico implicano che siano diffuse le conoscenze e
le competenze per misurare e valutare la performance delle strutture in termini di qualità (prestare il servizio
necessario, con le modalità appropriate, nel momento giusto affinché sia efficace) e di quantità (essere efficaci
in termini di produttività per erogare il maggior numero possibile di prestazioni con le risorse economiche
date) e la performance degli operatori, il rendimento e il livello delle caratteristiche professionali che si
estrinsecano nell’esecuzione del lavoro.
La formazione e l’aggiornamento professionale devono mirare ad affinare negli operatori le capacità di capire,
adeguarsi e risolvere il problema del paziente nel migliori modo possibile, fornendogli un supporto concreto di
competenza professionale e di appoggio per promuoverne atteggiamenti attivi e stimolandone la capacità di
scelta (Counselling).
In attuazione di quanto previsto dall’art. 16 quinquies D.lgs n. 502/92 e ss.mm.ii. l’Azienda intende attivare
corsi di formazione manageriale con l'obiettivo di incentivare le capacità manageriali dei propri dirigenti
sanitari che, per l'esercizio delle proprie funzioni, sono chiamati a possedere adeguate conoscenze e
competenze non solo di natura professionale ma anche organizzativa e gestionale.
Proprio per indurre un positivo cambiamento di mentalità e promuovere la partecipazione attiva dei direttori
di struttura complessa alla programmazione e realizzazione delle scelte strategiche aziendali, appare
fondamentale e prioritaria l’attivazione delle specifiche iniziative formative per la diffusione e la crescita della
cultura manageriale dei dirigenti, così come previste dal D.Lgs n. 502/92 come modificato dal D.Lgs n. 229/99 e
dal D.P.R. n. 484/97.
La Regione, in collaborazione con l’ASReM e con l’UNIMOL, sta definendo percorsi formativi in conformità
all’Accordo Stato-Regioni del 10 luglio 2003, recante la definizione dei criteri formativi necessari per poter
garantire la reciprocità di validità dei corsi di formazione manageriale di cui agli articoli 15 e 16- quinquies del
decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502. e all’articolo 7del DPR 30 dicembre 1997, n. 484.
Quanto sopra descritto porterà alla progettazione, organizzazione e gestione di un corso di formazione
manageriale per direttori sanitari, direttori amministrativi e direttori di struttura complessa.
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10.06.2014
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9540
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Accrescimento e qualificazione della professionalità, sul piano manageriale e gestionale, degli operatori del Servizio Sanitario a cui sono
affidate responsabilità di direzione e coordinamento di strutture complesse
Perfezionamento di tecniche e strumenti propri dell’attività di direzione, prioritariamente riferiti alle aree di organizzazione e gestione dei
Servizi Sanitari, di rilevazione di indicatori di qualità dei servizi e sanità pubblica, di gestione delle risorse umane, nonché di criteri di
finanziamento ed elementi di bilancio e controllo.
Indicatori di risultato
Definizione dei percorsi formativi in collaborazione con Regione Molise ed UNIMOL.
Attivazione dei primo corso di formazione manageriale per direttori sanitari, direttori amministrativi e direttori
di struttura complessa entro
Tempistica
Giugno 2014
Dicembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 8.1.3: Programma triennale per la prevenzione e il controllo del rischio clinico
La sicurezza dei pazienti è uno dei fattori determinanti la qualità delle cure e pertanto è uno degli obiettivi
prioritari che il Servizio Sanitario Nazionale si pone. Lo sviluppo di interventi efficaci è strettamente correlato
alla comprensione delle criticità dell’organizzazione e dei limiti individuali, richiedendo una cultura diffusa che
consentano di superare le barriere per la attuazione di misure organizzative e di comportamenti volti a
promuovere l’analisi degli eventi avversi ed a raccogliere gli insegnamenti che da questi possono derivare.
La sicurezza dei pazienti quindi si colloca nella prospettiva di un complessivo miglioramento della qualità e
poiché dipende dall’interazioni delle molteplici componenti che agiscono nel sistema, deve essere affrontata
attraverso l’adozione di pratiche di governo clinico che consente di porre al centro della programmazione e
gestione dei servizi sanitari i bisogni dei cittadini, valorizzando nel contempo il ruolo e la responsabilità di tutte
le figure professionali che operano in sanità. Rafforzare le competenze dei professionisti è infatti un valore
essenziale, così come la formazione costituisce uno strumento indispensabile per assicurare l’erogazione di
cure efficaci e sicure.
Gli obiettivi che la Regione si pone sono di seguito elencati:
■
■
■
■
Aggiornamento costante del personale coinvolto nel percorso assistenziale;
comunicazione all’interno del team e tra operatori e pazienti;
adozione di linee guida e protocolli;
promozione e diffusione della “cultura della sicurezza” orientata alla prevenzione e basata sulla
convinzione che gli errori rappresentano, se adeguatamente analizzati, preziose opportunità di
apprendimento.
L’Azienda ha attivato, dal 2012, un percorso formativo teorico-pratico, in collaborazione con FederSanità –
AGENAS, finalizzato alla definizione di una metodologia di intervento ed articolato in diversi step formativi:
■ formazione di personale dedicato e specializzato (facilitatori) con l’obiettivo di implementare e monitorare
i livelli organizzativi ed il rischio aziendale attraverso una metodologia standardizzata;
■ fotografia dei rischi (strutturali ed organizzativi) delle UU.OO dei Presidi e Stabilimenti Ospedalieri della
ASReM a cura dei facilitatori;
■ implementazione della check list nel percorso chirurgico. Attualmente i direttori delle chirurgie stanno
sperimentando la check list a tre firme (Chirurgo-anestesista-infermiere di sala).
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9541
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
A completamento di tale attività è prevista nel periodo 2013/2014 l’elaborazione di protocolli e procedure
finalizzati alla tutela della sicurezza del paziente e degli operatori. La diffusione delle risultanze di tale lavoro
sarà oggetto di divulgazione tra tutto il personale, attraverso incontri formativi ed organizzativi a cura dei
facilitatori.
INDICATORI
Risultati programmati
Progettazione e implementazione di sistemi operativi e processi che minimizzino la probabilità di errore, i rischi potenziali e i conseguenti
possibili danni ai pazienti e agli operatori
Sviluppo della cultura della sicurezza attraverso la formazione finalizzata all'identificazione, analisi e gestione dei rischi e degli incidenti
possibili per i pazienti e per gli operatori
Riduzione dell’incidenza degli errori strutturali ed organizzativi causa di possibili incidenti
Indicatori di risultato
Tempistica
Elaborazione di protocolli e procedure finalizzati alla tutela della sicurezza del paziente e degli operatori
Dicembre 2014
Formazione degli operatori nel periodo 2013/2015, con copertura del 90% del personale sanitario
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 8.1.4: Comunicazione ai cittadini
Le conoscenze e le competenze in materia di misurazione della performance e le abilità per una efficace
comunicazione sono il presupposto per informare esaurientemente i cittadini sulle politiche sanitarie, sui
risultati, sui rendimenti e sui costi delle relative azioni compiute.
Gli strumenti principali della comunicazione ai portatori di interesse e, in definitiva, ai cittadini sono la Carta
dei servizi e la Conferenza annuale dei servizi (art. 14 del decreto legislativo n.502/1992).
L’esposizione dei contenuti della comunicazione deve essere sintetica ma chiara e completa degli elementi
essenziali, con linguaggio e rappresentazioni grafiche di facile comprensibilità da parte del ricevente, ossia dei
cittadini e degli altri portatori di interesse.
Le relazioni e i reports, sulla scorta dei principi contenuti nella direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri
27 gennaio 1994 sui principi per l’erogazione dei servizi pubblici, devono garantire la piena informazione degli
utenti circa i piani di attività e le modalità di prestazione dei servizi (informazione necessaria anche nella Carta
dei servizi); gli standard di qualità e quantità delle prestazioni accompagnati da una relazione descrittiva; le
proposte e le segnalazioni degli utenti acquisite e riscontrate; i risultati conseguiti; dare voce, durante la
Conferenza dei servizi e altre riunioni pubbliche periodicamente indette, agli utenti per la valutazione circa la
qualità del servizio.
Le deliberazioni, gli altri atti, la corrispondenza, le comunicazioni a stampa dell’azienda e della regione devono
essere accessibili alla generalità dei cittadini e redatti osservando le raccomandazioni della direttiva del
Ministro per la Funzione pubblica 8 maggio 2002.
L’ASReM deve osservare il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 e ogni altra prescrizione normativa in
materia di trasparenza e pubblicità degli atti delle aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale.
La regione e l’ASReM, nel triennio, devono attuare programmi di comunicazione mirate a categorie a rischio, o
rivolte alla generalità dei cittadini in ordine ai principali fattori di rischio (lotta al fumo, prevenzione dei tumori,
alimentazione sana, lotta alle dipendenze, malattie sessualmente trasmissibili, papilloma virus, vaccinazioni
consigliate).
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9542
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
I programmi di comunicazione saranno sviluppati, oltre che in maniera autonoma, favorendo la collaborazione
di personale sanitario con altre istituzioni pubbliche (per esempio, la scuola) e con le istituzioni sociali
(associazioni di pazienti, tribunale dei diritti del malato, parrocchie, associazioni sportive, enti morali che
operano nel campo della ricerca, della prevenzione e dell’assistenza).
Gli obiettivi generali delle attività di comunicazione nel triennio 2013-2015 scaturiscono dalle strategie e dalle
priorità individuate dal recente PSR 2013-2015:
■ educazione alla salute orientata alla promozione di comportamenti e stili di vita a sostegno del benessere e
della prevenzione delle malattie degli individui e dei gruppi;
■ informazione ai cittadini sull’offerta delle prestazioni sanitarie e sulle condizioni della loro fruibilità;
■ accesso responsabile all’uso delle risorse del SSR;
■ partecipazione della comunità locale ai processi di programmazione e valutazione dei risultati del SSR e
dell’ASReM attraverso le rappresentanze di categoria,istituzionali, associazioni di tutela degli utenti.
Gli obiettivi specifici del programma di comunicazione verranno realizzati attraverso i seguenti interventi:
■
■
■
■
■
■
Promozione dei servizi erogati;
Attivazione di azioni finalizzate alla rilevazione sistematica della qualità percepita dagli utenti/cittadini;
pianificazione delle azioni di comunicazione;
attuazione di strategie informative legate alla prevenzione, promozione ed educazione alla salute;
partecipazione e tutela dei diritti dei cittadini;
trasparenza e pubblicità degli atti.
Specifici programmi di comunicazione devono riguardare la sensibilizzazione alla donazione del sangue, di
organi e tessuti.
Infine, nei programmi di comunicazione dell’ASReM assume particolare rilievo l’osservanza delle norme e
disposizioni in materia di consenso informato ai pazienti.
INDICATORI
Risultati programmati
L’ASReM deve pubblicare nel sito aziendale e tenere aggiornata, almeno annualmente, la Carta dei servizi
L’ASReM convoca almeno ogni anno la Conferenza dei servizi, per comunicare le politiche aziendali e i risultati in termini di erogazione
delle prestazioni, i rendimenti in termini di soddisfacimento dei LEA ed i costi, dando voce ai cittadini e agli portatori di interesse di
esprimere valutazioni sulla qualità del servizio.
L’ASReM organizza rilevazioni almeno semestrali sulla qualità dei servizi erogati, così come percepita dagli utenti, nel rispetto della
segretezza delle opinioni.
L’ASReM ottempera senza eccezioni agli obblighi normativi di trasparenza e pubblicità degli atti.
Indicatori di risultato
Tempistica
Svolgimento di almeno tre eventi programmati per anno
Dicembre 2014
Svolgimento di almeno tre eventi programmati per anno
Dicembre 2015
Monitoraggio annuale risultati, con relazione di accompagnamento al bilancio di esercizio
Da Gennaio 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Direzione presìdi ospedalieri e direzione sanitaria ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
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9543
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Promozione dei servizi erogati
Le norme di riferimento prevedono l’adozione e l’aggiornamento annuale della Carta dei Servizi contenente i
principi, la mission, i valori di riferimento ecc. Si procederà alla:
■ realizzazione e pubblicazione della Carta dei Servizi secondo lo schema di riferimento di cui al DPCM 19
Maggio 1995;
■ aggiornamento periodico della Carta dei Servizi anche attraverso la predisposizione di specifici strumenti
comunicativi (guida ai servizi, vademecum sulla salute, ecc.)
Entro dicembre 2014
Attivazione di azioni finalizzate alla rilevazione sistematica della qualità percepita dagli utenti/cittadini
Le recenti normative indicano, per lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione,
l’analisi preventiva delle reali esigenze dei cittadini e delle imprese, anche utilizzando strumenti per la valutazione del
grado di soddisfazione degli utenti.
Un continuo monitoraggio del gradimento e delle aspettative delle varie tipologie di utenza rappresenta un
elemento essenziale per l’erogazione dei servizi stessi.
L’azione si realizzerà attraverso:
■ adozione di strumenti per la rilevazione del grado di soddisfazione dei servizi da parte degli utenti/pazienti
(customer satisfaction), nel rispetto della segretezza delle opinioni;
■ Rilevazione periodica della customer satisfaction;
■ Elaborazione dei dati e produzione di report periodico finalizzato alla valutazione dell’efficacia dei sistemi
di erogazione dei servizi;
■ osservanza delle norme e disposizioni in materia di consenso informato ai pazienti;
■ attivazione di azioni di miglioramento perseguibili condivise con i cittadini/utenti e con gli operatori interni.
Produzione di report semestrale
Pianificazione delle azioni di comunicazione
In ossequio alla Legge 150/2000 tutte le attività di informazione e di comunicazione svolte in modo
istituzionale dall’Azienda sono ricomprese in modo coordinato ed integrato nel “Piano di comunicazione”.
Si prevede di implementare:
■ Programmazione dell’attività di comunicazione interna -esterna e della salute
■ Creazione di una rete di referenti interni ed esterni ai vari livelli, per la pianificazione unitaria dei flussi
informativi e per la definizione dei contenuti della comunicazione ai cittadini/utenti;
■ Attuazione di programmi di comunicazione e di sensibilizzazione mirati alla prevenzione promozione ed
educazione alla salute in ordine ai principali fattori di rischio (lotta al fumo, prevenzione tumori,
alimentazione sana, lotta alle dipendenze, malattie sessualmente trasmissibili, papilloma virus, vaccinazioni
consigliate) da sviluppare in maniera autonoma e in collaborazione con altre istituzioni pubbliche e sociali;
■ sviluppo di appositi programmi di comunicazione volti a sensibilizzare alla donazione del sangue, organi e
tessuti;
■ osservanza, nei programmi di comunicazione aziendali, delle norme e disposizioni in materia di consenso
informato ai pazienti;
■ ottimizzazione dei costi e dell’impiego delle risorse strumentali e finanziarie per le attività di informazione
e di comunicazione necessarie ad una migliore fruizione dei servizi;
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10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9544
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Produzione di report semestrale sui programmi avviati.
Adozione Piano di comunicazione aziendale triennale 2013-2015 e piani operativi annuali.
Programmazione campagne di comunicazione sulla salute.
Attuazione di strategie informative legate alla prevenzione, promozione ed educazione alla salute
La regione s’impegna a procedere al rafforzamento delle rete informativa costituita dai diversi soggetti che
operano nel campo della ricerca, della prevenzione e dell’assistenza (operatori del servizio sanitario,
associazioni, enti territoriali) per la diffusione, condivisione e comunicazione di dati sanitari di
campionamento. Si intende, pertanto, procedere alla:
■ Definizione delle modalità di accesso e di gestione di banche dati on-line;
■ Adozione di specifici protocolli d’intesa con l’Azienda Sanitaria;
Produzione di reports statistici in formato cartaceo o a mezzo web (sulla sezione specifica del portale
aziendale) (semestrale);
Qualità della comunicazione (risultati ottenuti, modifiche intervenute).
Partecipazione e tutela dei diritti dei cittadini
Come previsto dalla normativa nazionale (D.Lgs n. 502/92- art. 14) l’Azienda Sanitaria è tenuta ad
organizzare la Conferenza annuale dei Servizi. Essa è volta a comunicare le politiche aziendali ed i risultati in
termini di erogazione delle prestazioni, i rendimenti in termini di soddisfacimento dei LEA e i costi,
consentendo ai cittadini e agli altri portatori di interesse di esprimere valutazioni sulla qualità dei servizi e di
suggerire gli interventi utili per il loro miglioramento
Avvio di processi volti alla:
■ partecipazione attiva nelle strutture degli organismi di volontariato e di tutela dei diritti
■ formazione ed aggiornamento del personale adibito al contatto con il pubblico sui temi inerenti la tutela
dei diritti dei cittadini;
■ promozione conferenza dei servizi;
■ controllo e valutazione dei servizi sanitari a livello regionale, aziendale e distrettuale;
Convocazione annuale della conferenza dei servizi
Trasparenza e pubblicità degli atti
Come previsto dalla normativa nazionale (D.Lgs n. 33/2013), l’Azienda Sanitaria è tenuta a garantire
l’accessibilità totale delle informazioni concernenti la propria organizzazione e le attività svolte.
Si procederà alla:
■ pubblicazione nel sito istituzionale di documenti, informazioni e dati obbligatori,nel rispetto delle regole
fissate dalla normativa vigente, al fine di garantire a chiunque il “diritto alla conoscibilità”, non solo per
l’aspetto informativo di gratuita fruizione, ma anche per l’utilizzo e il riutilizzo degli stessi;
■ individuazione nella home-page del sito istituzionale di una apposita sezione denominata “Amministrazione
trasparente” idonea a garantire la piena accessibilità e la qualità (integrità, costante aggiornamento,
comprensibilità, semplicità di consultazione) delle informazioni;
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10.06.2014
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9545
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■ adozione di un programma triennale per la trasparenza e l’integrità, collegato alla programmazione
strategica e operativa aziendale, atto a garantire un adeguato livello di trasparenza, la legalità e lo sviluppo
della cultura dell’integrità;
Produzione di report sullo stato di implementazione della sezione “Amministrazione trasparente”;
Stesura programma triennale 2013-2015 e piani operativi annuali
INDICATORI
Risultati programmati
L’ASReM deve pubblicare nel sito aziendale e tenere aggiornata, almeno annualmente, la Carta dei servizi
L’ASReM convoca almeno ogni anno la Conferenza dei servizi, per comunicare le politiche aziendali e i risultati in termini di erogazione
delle prestazioni, i rendimenti in termini di soddisfacimento dei LEA ed i costi, dando voce ai cittadini e agli portatori di interesse di
esprimere valutazioni sulla qualità del servizio.
L’ASReM organizza rilevazioni almeno semestrali sulla qualità dei servizi erogati, così come percepita dagli utenti, nel rispetto della
segretezza delle opinioni.
L’ASReM ottempera senza eccezioni agli obblighi normativi di trasparenza e pubblicità degli atti.
Indicatori di risultato
Tempistica
Svolgimento di almeno tre eventi programmati per anno
Dicembre 2014
Svolgimento di almeno tre eventi programmati per anno
Dicembre 2015
Monitoraggio annuale risultati, con relazione di accompagnamento al bilancio di esercizio
Da Dicembre 2013
Raggiungimento di tutte le azioni specifiche entro le tempistiche stabilite
Da Dicembre 2013
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Direzione presìdi ospedalieri e direzione sanitaria ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
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10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9546
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
3. Area: Razionalizzazione dei fattori produttivi
Programma 9: Razionalizzazione spesa
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■
■
■
■
■
■
■
■
pianificazione pluriennale sugli acquisti – analisi e governo dei fabbisogni;
riassetto organizzativo e logistico dei processi di acquisto;
centralizzazione degli acquisti – attivazione di sistemi di e-procurement regionali – adesione a Consip;
riorganizzazione e potenziamento dei sistemi di controllo e monitoraggio della spesa sanitaria in termini di
prezzi e quantità ai sensi della normativa vigente (prezzi di riferimento, contratto quadro, livelli di servizio,
attivazioni di penali, etc.);
attuazione della normativa nazionale in materia di beni e servizi (D.L 98/2011 e D.L 95/2012)
assistenza farmaceutica: distribuzione diretta e per conto;
Health Technology Assessment;
monitoraggio dei tempi di pagamento.
Intervento 9.1: Razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi
Azione 9.1.1: Attivazione della Centrale Acquisti Regionale (CAR)
La Regione Molise risente ancora oggi degli effetti derivanti dalla precedente organizzazione in quattro
Aziende prima e, poi, in altrettante zone, alle quali erano affidati compiti di acquisto di beni e servizi in
maniera non sempre sinergica e coordinata. Allo stato attuale, infatti, alcune forniture sono ancora proroghe
di vecchi contratti e , dunque, non risultano totalmente allineate con il mutato fabbisogno di servizi e
tantomeno con gli scenari futuri previsti.
Peraltro, ai sensi della Legge 537/1993, è vietato il rinnovo tacito dei contratti delle Pubbliche Amministrazioni
per la fornitura di beni e servizi, ivi compresi quelli affidati in concessione a soggetti iscritti in appositi albi.
La Regione Molise in ragione della grave situazione ad oggi creatasi nella gestione delle procedure delle gare di
appalto e nella conseguente amministrazione dei contratti di fornitura di beni e servizi in capo ad ASReM e al
fine di poter esercitare un maggiore controllo della spesa in ambito sanitario, intende procedere alla
costituzione di una Centrale Acquisti Regionale e al trasferimento delle funzioni gestionali e di amministrazione
delle procedure di messa a bando e aggiudicazione da ASReM alla costituenda Centrale, che afferirà
direttamente alla Direzione Generale per la Salute.
Seppure la Regione Molise presenti una sola azienda sanitaria ed un bacino di utenza ridotto rispetto ad altre
realtà nazionali, è ferma convinzione della Regione stessa che l’attivazione di una unica entità regionale, con
l’obiettivo di ottimizzare la spesa pubblica in ambito sanitario, anche attraverso l’utilizzo di specifici e moderni
strumenti operativi e gestionali, possa garantire:
■
■
■
■
■
maggiore efficacia ed efficienza nella messa a bando di gare;
maggiore incisività nella fase di contrattazione con i fornitori;
migliore capacità di monitoraggio e controllo;
possibilità di creare sinergie per i beni e servizi comuni con altri enti regionali;
possibilità di coinvolgere gli operatori sanitari privati in specifiche procedure di gara.
69
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9547
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
La CAR opererà, alla luce della prevista integrazione, anche per la Fondazione Giovanni Paolo II e, in futuro,
non si esclude la possibilità di valutare l’accesso a specifiche procedure di gara per determinate categorie
merceologiche anche ad altri operatori sanitari privati del territorio regionale.
Contestualmente alla creazione di un’unica Centrale di Acquisto si prevede la disattivazione delle funzioni di
gestione delle gare di appalto e contrattazione in capo ad ASReM. Tale azione s’inserisce nel più ampio
progetto di ristrutturazione dell’attuale sistema di governance di ASReM e del SSR molisano, rispetto al quale
rappresenta un elemento di radicale innovazione: si tratta di un progetto complesso e delicato che si ritiene
congruo prevedere di poter concludere con l’implementazione delle attività a regime entro il mese di Gennaio
2015. Tale tempistica di attivazione si allinea con la conclusione e la messa a regime delle altre 2 azioni core
dei presenti Programmi Operativi ovvero la riorganizzazione dell’ASReM e l’integrazione tra il presidio
ospedaliero Cardarelli e Fondazione Giovanni Paolo II.
L’iter procedurale che la Regione Molise intende avviare e concludere entro la scadenza dei presenti
Programmi Operativi è il seguente:
■ Invio Studio di Fattibilità ai Ministeri affiancanti per preventiva autorizzazione entro Gennaio 2014;
■ Avvio procedure amministrative volte alla creazione della Centrale Unica di Acquisti entro 30 giorni
dall’approvazione dei ministeri affiancanti dello studio di fattibilità, da avviare comunque entro e non oltre
Aprile 2014;
■ Conclusione dell’iter amministrativo e avvio fase di start up della Centrale Acquisti Regionale entro Ottobre
2014;
■ Graduale spostamento delle competenze e delle funzioni di gestione delle gare di appalto dalla ASReM alla
neo costituita Centrale Acquisti Regionale da Ottobre 2014 a Dicembre 2014;
■ Messa a regime della Centrale Acquisti e definitiva soppressione delle funzioni collegate all’interno
dell’ASReM entro Gennaio 2015.
Quadro sinottico iter di creazione e attivazione Centrale Acquisti e disattivazione funzioni ASReM
Anno 2014
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Anno 2015
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Dic
Invio studio di fattibilità
Avvio procedure amministrative
Avvio fase Start Up
Messa a regime
Funzione ASReM gestione gare
Attività ammistrativa e normativa
Fase di avvio (Start Up)
Attesa pareri Ministeri affiancanti
Fase di disattivazione
Normale attività ASReM
Figura 2 - Gantt sul percorso di creazione della Centrale Acquisto Regionale
Contestualmente all’avvio della CAR si procederà ad eliminare i contratti relativi all’acquisto di beni e servizi
che a tutt’oggi risultano in regime di proroga e, contestualmente alla normalizzazione di tale aspetto, alla loro
messa a bando attraverso specifiche procedure di gara. A tale proposito la Regione s’impegna ad emanare
specifiche linee guida per il percorso da seguire in relazione alla progressiva disattivazione delle funzioni
aziendali e alla conseguente migrazione delle competenze e responsabilità entro e non oltre 30 giorni dalla
approvazione dello studio di fattibilità da parte dei ministeri affiancanti.
Nel corso dell’arco temporale necessario ad addivenire all’attivazione della CAR, l’ASReM dovrà
necessariamente prendere in considerazione eventuali fabbisogni di servizi intervenuti, con particolare
riferimento a quelli connessi con le azioni di riordino delle reti assistenziali e derivanti dagli interventi previsti
dai presenti Programmi Operativi.
70
10.06.2014
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
A tal riguardo dovrà essere garantita la presenza in forma scritta del parere di regolarità contabile, da parte
del responsabile UOC Economico Finanziario, volto ad assicurare, ad esempio, la regolarità dell’iter
amministrativo/contabile, la conformità alle norme fiscali, il rispetto dei principi generali di contabilità dettati
dalla normativa vigente, la corretta gestione del patrimonio, l’attestazione della copertura economica.
Relativamente alla valorizzazione dell’intervento risulta a tutt’oggi estremamente complesso procedere ad una
puntuale stima dei costi cessanti con l’attivazione di nuovi contratti di servizio che verrebbero sottoscritti nel
corso del 2014 e, ancora più complesso, risulterebbe stimare con una ragionevole precisione i risparmi
ottenibili dall’attivazione della Centrale Acquisti a partire dal 2015. La letteratura a riguardo parla di economie
variabili tra il 5% e il 20%. In un’ottica fortemente prudenziale, applicando ai dati di costo la percentuale
minima (5%) si potrebbe attribuire all’implementazione della CAR un risparmio pari a circa 6,0 €/mln all’anno.
Tuttavia, in considerazione della complessità connessa alla fase di start up di tale progetto, il benificio
economico atteso, che rappresenta un di cui della valorizzazaione del successivo Programma 9, è stato
ulteriormente ridotto a 2,6 €/mln (pari al 3%) e limitato per il solo esercizio 2015.
INDICATORI
Risultati programmatic
Normalizzazione contratti per fornitura di beni e servizi
riduzione del costo per l’acquisto di beni e servizi
Indicatori di risultato
Tempistica
Monitoraggio e controllo sulle modalità di esecuzione e di gestione dei contratti in essere rispetto alle
direttive/provvedimenti regionali (carotaggi);
Bandire le gare per l’acquisto di beni e servizi tenendo conto dell’effettivo fabbisogno aziendale
Dicembre 2014
Giugno 2014
Aggiudicazione delle gare di appalto
Dicembre 2014
Attivazione centrale acquisti
Gennaio 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Direttore Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
Gare aggiudicate
3,9 €/mln
Gare in corso di espletamento
1,8 €/mln
Gare in corso di predisposizione
1,1 €/mln
Gare da predisporre
0,9 €/mln
Altre azioni da intraprendere
0,9 €/mln
Centrale Regionale Acquisti
2,6 €/mln
Riduzione servizi da integrazione tra Cardarelli e Fondazione Giovanni Paolo II
3,4 €/mln
Risparmi costi da disattivazione posti letto
1,4 €/mln
Manovre dirette su beni e servizi
Manovre da riassetto macroarea
OSPEDALIERA
TOTALE
16,1 €/mln
71
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Valorizzazione Programma 9: Razionalizzazione spesa
Intervento 9.1: Ottimizzazione acquisto beni e servizi
Azione 9.1.1: Avvio e conclusione gare di appalto per la fornitura di beni e servizi
Nel corso dell’ anno 2010 l’ASReM si è dotata, a seguito di gara, di un unico sistema informativo contabile che
ha consentito la costituzione di un unico centro acquisti e ordini e di un’ unica anagrafe regionale per i beni
sanitari e non sanitari. Ciononostante, come precedentemente illustrato, risulta complesso procedere ad una
puntuale stima dei risparmi derivanti dall’attivazione dei nuovi contratti di fornitura dei servizi e della
predisposizione dei nuovi bandi di gara.
Tale complessità è principalmente riconducibile a:
■ difficile stima dei termini delle future gara di appalto in relazione al volume delle prestazioni richieste;
■ complessa valorizzazione del risparmio economico atteso;
■ stato di attuazione e avanzamento della nuova rete ospedaliera.
In virtù delle criticità esposte, ai fini della valorizzazione si è stimata una contrazione dei costi sostenuti nel
triennio di operatività dei presenti Programmi Operativi rispetto a quanto ipotizzato nel Tendenziale T3.
Tale stima di riduzione di spesa sostenuta si basa sui seguenti assunti:
■ la percentuale di riduzione della spesa, ovvero l’impatto delle manovre, è stato calcolato rispetto al valore
contabilizzato nell’esercizio 2012;
■ la metodologia di stima dei risparmi derivanti delle gare aggiudicate, in corso di espletamento, in corso di
predisposizione e da intraprendere, si basa sull’ipotesi di:
–
–
risparmi da riduzione dei prezzi di acquisto a parità di consumi;
risparmi derivanti da minori consumi.
■ per l’anno 2015 si è tenuta in considerazione la messa a regime della Centrale Acquisti Regionale e la
conseguente disattivazione delle funzioni ASReM connesse alle procedure di gare di appalto.
Di seguito una rappresentazione di sintesi dell’impatto delle manovre previste.
Riepilogo im patti m anovra nel triennio 2013-2015
Valori in €/000
2013
2014
2015
Totale
-1.163
-2.713
0
-3.876
Gare in corso di espletamento
0
-1.824
0
-1.824
Gare in corso di predisposizione
0
-555
-555
-1.110
-951
Gare aggiudicate
Gare da predisporre
Altre azioni da intrapredere
Centrale Regionale di Acquisti
Totale m anovre annuali
0
0
-951
-182
-365
-365
-912
0
0
-2.644
-2.644
-1.345
-5.457
-4.515
-11.317
Riepilogo im patti m anovra della m acroarea ospedaliera nel triennio 2013-2015
Valori in €/000
2013
2014
2015
Totale
Riduzione Servizi per integrazione Cardarelli - Fondazione
0
0
-3.094
-3.094
Totale m anovre annuali m acroarea ospedaliera
0
0
-3.094
-3.094
-1.345
-5.457
-7.609
-14.411
Totale m anovre annuali Beni e Servizi
Tabella 27 - Riepilogo impatto delle manovre previste per i beni e servizi
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Rispetto alla precedente versione dei Programmi Operativi, inviati nel mese di Luglio 2013 (Prot. SiVeAS.
163/2013), si sono recepite le indicazioni contenute nel Verbale della Tavolo di Verifica del 16.07.2013.
Tuttavia, a seguito della nuova azione prevista circa l’attivazione della Centrale Acquisti Regionale e della
prevista integrazione tra il Presidio Ospedaliero Cardarelli, le stime di calcolo dei risparmi nel corso del triennio
hanno subito delle modifiche.
Inoltre, così come già considerato e spiegato analiticamente all’interno del programma relativo alla rete
ospedaliera, si sono ottenuti risparmi derivanti dall’integrazione tra il PO Cardarelli e la Fondazione Giovanni
Paolo II e dalla disattivazione dei posti letto delle strutture pubbliche. Tali effetti positivi in termini di riduzione
del costo di alcuni servizi ha avuto un impatto economico di cui si è tenuto conto nella valorizzazione
complessiva della macrovoce di costo dei beni e servizi. Per il dettaglio analitico di tali riduzione si rimanda al
programma della rete ospedaliera.
Nel dettaglio si è proceduto:
■ Per l’anno 2013: si sono mantenuti gli stessi valori precedentemente esposti in quanto i dati relativi
all’ultimo trimestre disponibile alla data di redazione del presente documento confermano la bontà della
stima precedentemente riportata. Si tratta, infatti, non più di una stima ma di un preciso calcolo dei
risparmi ottenuti da gare già aggiudicate.
■ Per l’anno 2014: si sono mantenuti invariati i valori di risparmio già riportati nella precedente versione dei
Programmi Operativi poiché trattasi di gare di appalto già avviate e che produrranno i loro effetti
economici nel corso dell’anno 2014.
■ Per l’anno 2015: si è proceduto ad un ricalcolo dei risparmi derivanti dall’aggiudicazione delle gare di
appalto in ragione dell’attivazione della Centrale Regionale Acquisti.
Quadro sinottico iter di creazione e attivazione Centrale Acquisti e disattivazione funzioni ASReM
Anno 2014
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Anno 2015
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Dic
Invio studio di fattibilità
Avvio procedure amministrative
Avvio fase Start Up
Messa a regime
Funzione ASReM gestione gare
Attività ammistrativa e normativa
Fase di avvio (Start Up)
Attesa pareri Ministeri affiancanti
Fase di disattivazione
Normale attività ASReM
Figura 3 - Tempistiche di riferimento delle azioni previsti in ottica di razionalizzazione di beni e servizi
Tale pianificazione comprende le categorie merceologiche e/o i servizi sui quali la Struttura regionale,
dall’analisi dei fabbisogni di acquisto dell’Azienda, ritiene necessario intervenire prioritariamente attraverso
acquisti centralizzati.
Benchmark di riferimento
Si riportano di seguito le evidenze ottenute in seguito alla gara per la fornitura di farmaci indetta e conclusa
nel corso dell’anno.
Come si potrà evincere dalle tabelle seguenti il risparmio ottenuto attraverso l’utilizzo del sistema dinamico di
acquisizione è stato nella maggior parte dei casi estremamente vantaggioso per l’Azienda. A tal proposito si è
ottenuto un risparmio medio su base d’asta pari al 14% circa che equivale in termini economici ad una
differenza tra valore dell’aggiudicato e valori di base d’asta pari a 3,8 €/mln.
73
10.06.2014
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Indicatori di efficacia Consolidato I - II - III CC - GARA FARMACI ASReM
Valori in €
DEX
n° lotti aggiudicati
Aggiudicati
Pr. Ospedaliero
% m edia sconto*
Base Asta
Δ Agg.to vs. B.A
Δ % su B.A
A
B
C
D
E
F=B-E
G=F/E
Offerta Unica
1.153
€
16.988.837
€
23.867.267
28,82%
€
17.605.264 -€
616.427
-3,50%
Concorrenza
520
€
5.246.119
€
12.522.874
58,11%
€
8.439.245 -€
3.193.126
-37,84%
Totale
1.673
€
22.234.956
€
36.390.141
38,90%
€
26.044.509 -€
3.809.553
-14,63%
Deserti
350
* La % di sconto è calcolata come media sui prezzi Ex Factory e su prezzi pubblici
Tabella 28 - Evidenze complessive sulla procedura di aggiudicazione per la fornitura di farmaci ASReM
In ragione, quindi, delle evidenze ottenute su questa tipologia di gara d’appalto, che rappresenta un esempio
delle procedure e dei risparmi ottenuti ed ottenibili mediante l’implementazione e l’utilizzo di tutti gli ultimi
strumenti procedurali e normativi in uso presso ASReM, la stima di risparmio utilizzata nelle successive
valorizzazioni, ovvero pari al 7% rispetto ai prezzi di partenza, appare estremamente prudenziale. Inoltre, alla
predetta stima di risparmio del 7%, si è ulteriormente applicato un abbattimento prudenziale pari al 20% del
valore del risparmio atteso. Per tale regione, in conclusione, la valorizzazione ottenuta e, successivamente,
inserita nei CE programmatici appare fortemente prudenziale; è lecito attendersi, infatti, nel corso del periodo
di vigenza dei presenti Programmi Operativi un risparmio superiore a quanto qui rappresentato.
Tempistiche gare di appalto
Nel corso del periodo di vigenza dei presenti Programmi Operativi si prevede l’attivazione e conclusione di
procedure di gare di appalto per diverse categorie merceologiche. Per praticità si è utilizzato il criterio circa la
tempistica di conclusione delle procedure di gara per raggruppare le procedure e poter definire con maggiore
precisione il periodo di impatto dei risparmi che saranno ottenuti.
Inoltre, in coerenza con l’attivazione della Centrale Acquisti Regionale e il conseguente passaggio
Nello specifico si distinguono:
■
■
■
■
gare aggiudicate;
gare in corso di espletamento;
gare in corso di predisposizione;
gare da predisporre.
Si è, inoltre, proceduto a prevedere una stima del risparmio atteso in relazione alle tempistiche di indizione ed
espletamento delle stesse
Già nel corso del 2012, l’ASReM si è impegnata ad eliminare i contratti relativi all’acquisto di beni e servizi a
tutt’oggi in regime di proroga, dando avvio all’attività di centralizzazione ed unificazione dei contratti in essere
attraverso l’espletamento di gare uniche. Pertanto, nel 2012 sono state bandite e portate a compimento
all’inizio dell’anno 2013 le gare relative alle seguenti categorie merceologiche.
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Gare aggiudicate
Valori in €/000
Importo annuo
pre aggiudicazione
% sconto conseguito
in sede di
aggiudicazione
A
Farmaci ospedalieri/vaccini
B
C=A*(1-B)
Impatto 2013
D=A-C
27.059
15%
23.000
4.059
1.273
56%
560
713
264
28%
190
74
23.750
4.845
Medicazioni avanzate
Fornitura Fluorodesossiglucosio
Totale
Importo
annuo
aggiudicato
28.595
Tabella 29 - Impatto economico delle gare bandite nel 2012
Nel triennio 2013-2015, considerando un abbattimento prudenziale del 20%, l’impatto complessivo delle gare
bandite è stato considerato per il 30% nel 2013 e per il rimanente 70% nel 2014 di seguito riportato.
Im patto m anovra - Gare aggiudicate
Valori in €/000
Gare aggiudicate
Abbattimento prudenziale del 20%
Manovra
Totale m anovra
2013
2014
2015
-1.454
-3.392
0
291
678
0
-1.163
-2.713
0
-3.876
Tabella 30 - Impatto delle gare aggiudicate
Con riferimento alle gare in fase di espletamento, ossia alle gare per le quali è stata già redatta una delibera di
indizione da parte del Servizio competente dell’ASReM, di seguito è riportato l’elenco delle categorie di beni e
servizi interessati.
Gare in corso di espletam ento
Presidi e materiale sanitario vario
Mezzi di contrasto
Medicinali in distribuzione per conto
Manutenzione attrezzature
Cancelleria
Materiale di pulizia e guardaroba
Riciclo ausili per disabili
Carta
Manutenzione autovetture di proprieta'
Acquisto Toner
Contenitori per rifiuti
Tabella 31 - Gare in corso di espletamento
Pertanto, essendo il processo amministrativo di tali gare già stato avviato, si ipotizza un impatto economico nel
corso dell’anno 2014. Alla stima della riduzione della relativa spesa, considerata pari al -7% nel corso del
triennio di operatività dei presenti Programmi Operativi, si aggiunge un abbattimento prudenziale del 20%,
arrivando a stimare un risparmio complessivo pari a -1,8 €/mln. Si riporta il dettaglio:
75
10.06.2014
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Im patto m anovra - Gare in corso di espletam ento
Valori in €/000
2013
2014
2015
Gare in corso di espletamento
0
-2.280
0
Abbattimento prudenziale del 20%
0
456
0
Manovra
0
-1.824
0
-1.824
Totale m anovra
Tabella 32 - Impatto delle gare in corso di espletamento
In aggiunta, l’ASReM ha avviato, in relazione alle categorie merceologiche di seguito riportate, la fase di
predisposizione del capitolato di gara, al fine di far redigere la successiva delibera di indizione.
Gare in corso di predisposizione
Consegna a domicilio ausili per diabetici
Consegna a domicilio ausili per incontinenti
Service Laboratorio Analisi e materiale di consumo
Pacemaker, Defibrillatori
Protesi ortopediche
Tabella 33 - Gare in corso di predisposizione
In considerazione del fatto che le procedure sono in fase di predisposizione, la valorizzazione del relativo
impatto economico si manifesterà solo a partire dall’anno 2014. Pertanto, stimando una riduzione complessiva
nel corso del triennio 2013-2015 pari al -7% e considerando un abbattimento prudenziale di un ulteriore 20%,
l’effettuazione di tali procedure di gara porterà ad una riduzione complessiva di spesa stimata pari a 1,1 €/mln.
Im patto m anovra - Gare in corso di predisposizione
Valori in €/000
2013
2014
2015
Gare in corso di predisposizione
0
-693
-693
Abbattimento prudenziale del 20%
0
139
139
Manovra
0
-555
-555
Totale m anovra
-1.110
Tabella 34 - Impatto delle gare in corso di predisposizione
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
L’Azienda Sanitaria Regionale ha, inoltre, definito ulteriori procedure di gare per le quali, alla data di stesura
del presente documento, ancora non ha attivato il processo amministrativo di indizione di gara, ma che sono,
ad ogni modo, da predisporre entro la fine del 2014. Di seguito le categorie merceologiche interessate da tali
gare.
Gare da predisporre
Materiale protesico
Ossigeno terapeutico e altri gas medicali uso ospedaliero
Pellicole RX
Prodotti dietetici
Assistenza infermieristica domiciliare
Vigilanza / cup pass
Smaltimento rifiuti
Disinfezione territoriale
Tabella 35 - Gare da predisporre
Gli effetti economici di tali manovre avranno impatto a partire dell’anno 2015. La relative stime di riduzione di
spesa hanno considerato una riduzione nel corso del triennio pari al -7%, a cui si è prudenzialmente aggiunto
un ulteriore abbattimento del 20%. L’impatto complessivo derivante dallo svolgimento di tali gare risulta
pertanto stimato pari a 1 €/mln.
Im patto m anovra - Gare da predisporre
Valori in €/000
Voci CE
2013
2014
2015
Gare da predisporre
0
0
-1.189
Abbattimento prudenziale del 20%
0
0
238
Manovra
0
0
-951
Totale m anovra
-951
Tabella 36 - Impatto delle gare da predisporre
Infine, l’ASReM ha individuato alcune azioni prioritarie da attivare nel triennio 2013-2015, i cui impatti si
manifesteranno nel corso dell’intero arco temporale considerato. Tali azioni sono di seguito riportate:
■ utilizzo centro stampa presso il P.O. di Termoli per i fabbisogni aziendali con personale ASREM;
■ allocazione presso spazi e con personale dell’ASREM dell’archivio attualmente gestito all’esterno;
■ limitazione, nell’ambito del servizio di lavanolo, della disinfezione alla sola biancheria infetta e riduzione
dell’uso dei materassi antidecubito;
■ archiviazione Cartelle Cliniche su supporto magnetico, attualmente in outsourcing, gestito da ogni
Direzione Sanitaria Ospedaliera;
Utilizzando il medesimo criterio sopra adottato nel calcolo delle stime del risparmio da ottenere nel corso del
triennio 2013-2015 in relazione alle procedure di gara, anche in seguito all’adozione delle azioni sopra
descritte si stima un risparmio pari al -7%, abbattuto prudenzialmente di un ulteriore 20%. Pertanto, l’impatto
complessivo della manovra è stimato a 0,9 €/mln.
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Im patto m anovra - Altre azioni da intraprendere
Valori in €/000
Gare aggiudicate
2013
2014
2015
-228
-456
-456
46
91
91
-182
-365
-365
Abbattimento prudenziale del 20%
Manovra
Totale m anovra
-912
Tabella 37 - Impatto delle altre azioni da intraprendere
Centrale acquisti
Come precedente esposto, è stata prevista nel presente PO la costituzione di una Centrale Acquisti Regionale
attraverso cui trasferire le funzioni gestionali e di amministrazione delle procedure di messa a bando e
aggiudicazione da ASReM alla costituenda Centrale. Si stima, a fronte di questa azione, un impatto economico
che porti ad una riduzione del 3% dei costi dei beni e servizi a partire di valori di Programmatico 2014, su cui si
considera prudenzialmente un abbattimento del 20% del risparmio.
Im patto m anovra
Valori in €/000
2014
2015
Attivazione centrale unica di acquisto 3%
2013
-
0
-3.241
Abbattimento prudenziale del 20%
-
0
648
Manovra
-
0
-2.593
Totale m anovra
-2.593
Tabella 38 - Impatto della centrale unica
78
10.06.2014
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 10: Gestione del personale
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■ azioni macro di contenimento della spesa per il personale (Blocco del turn over, personale a tempo
determinato. Determinazione tetti di spesa per il personale, Programmazione delle Risorse Umane e
regolamento per la mobilità, ridefinizione unità operative ex art. 12 Patto per la Salute 2010-2012);
■ azioni di governance sulle seguenti tematiche, anche in coerenza con le norme nazionali adottate e da
adottarsi:
–
–
tempo indeterminato;
tempo determinato:
■ Misure di contenimento;
■ proroga contratti a tempo determinato del personale sanitario ai sensi dell’art. 4, comma 5, D.L 158/2012.
■ sospensione conferimento/rinnovo incarichi ex art. 15-septies fino a realizzazione della riduzione dei posti letto
ai sensi dell’art. 15, comma 13, lett. c), D.L 95/2012;
■ rispetto dei limiti percentuali di cui all’art. 4, comma 1, lettere e-bis) e e-ter), D.L 158/2012.
■ fondi contrattuali;
–
–
–
–
–
allineamento della quota fondi pro-capite per la contrattazione integrativa alla media nazionale attraverso la
ridefinizione dei fondi aziendali a seguito della ridefinizione delle dotazioni organiche e degli atti aziendali e relativa
rinegoziazione sindacale;
invio da parte di ciascuna ASL della consistenza annuale dei fondi relativi alla contrattazione integrativa aziendale ;
rendiconto analitico periodico (per singola ASL e complessivo della Regione) relativo alle modalità di utilizzo dei
singoli fondi aziendali;
situazione circa l’emanazione di linee guida regionali per uniforme applicazione disposizioni CCNL nell’ambito degli
accordi integrativi aziendali e relativo monitoraggio;
applicazione delle disposizioni di cui all’art. 9, comma 2-bis, del D.L 78/2010 e relativa circolare MEF n. 12/2011.
■ prestazioni aggiuntive;
■ attività libero professionale intramuraria e monitoraggio sui volumi di attività intra-moenia in rapporto con
i volumi di attività istituzionale;
■ ridefinizione atti aziendali: stato su emanazione linee guida regionali e loro attuazione.
■ ridefinizione dotazioni organiche (art. 2, comma 72, lett. a), L. 191/2009):
–
–
–
–
stato di attuazione;
emanazione regolamenti di mobilità del personale a seguito di ristrutturazione;
rispetto disposizioni di cui all’art. 1, comma 8, D.L 158/2012;
adeguamento dotazioni organiche dei presidi ospedalieri ai sensi dell’art. 15, comma 13, lett. c), D.L 95/2012.
■ analisi costo medio del personale:
–
–
analisi dei dati di Conto Economico al fine di determinare l’incidenza del costo del personale (in valore percentuale)
con raffronto al valore medio nazionale (riferimenti dati conto annuale tabella 5);
analisi sulla composizione della dotazione organica: incidenza percentuale del personale dirigente.
■ dirigenza sanitaria e governo clinico:
–
–
provvedimenti di nomina e di risoluzione dei direttori generali, quando ne ricorrano i presupposti di legge;
strumenti valutazione dei dirigenti medici e sanitari.
■ bilanciamento del mix comparto-dirigenza conseguente al completamento delle procedure di ridefinizione
degli atti aziendali e di adeguamento delle piante organiche rispetto agli interventi di riorganizzazione e
riqualificazione della rete di assistenza;
■ contenimento costi apparati amministrativi (art. 6 D.L 78/2010):
–
–
–
–
Spese di missione (andamento e definizione obiettivo di riduzione).
Commissioni e altri organismi (contenimento numero, gratuità partecipazione, contenimento spese di
funzionamento);
personale con contratti atipici e personale convenzionato;
consulenze (sanitarie e non sanitarie);
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9557
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Intervento 10.1: Contenimento della spesa per il personale
Azione 10.1.1: Politica di blocco del turn over e politiche di contenimento della spesa di altre
tipologie di personale per gli anni 2013-2015
L’ASReM potrà derogare al vigente blocco del turn over nei limiti delle autorizzazioni consentite e formalizzate
a norma dell’art. 4 bis del decreto legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito in legge 8 novembre 2012,
n.189, fermo restando il vincolo generale di spesa stabilito dall’art. 2, comma 71 della legge 23 dicembre 2009
n. 191 e successive modificazioni e integrazioni (corrispondente ammontare di spesa dell’anno 2004 diminuito
dell’1,4%, incrementato dei benefici per rinnovi contrattuali; nell’ammontare della spesa devono essere
considerate tutte le tipologie di rapporto di lavoro e la retribuzione aggiuntiva per i docenti e l’altro personale
universitario conferito in assistenza a norma del decreto legislativo n. 517 del 1999).
I processi di riorganizzazione delle strutture di offerta determineranno la disponibilità di personale da
ricollocare anche attraverso il trasferimento ad altra sede lavorativa. L’assegnazione ad una diversa sede di
lavoro, nel rispetto – se necessario – della disciplina di appartenenza, avverrà prioritariamente per:
■ organizzare i servizi territoriali e le unità operative ospedaliere della rete di emergenza/urgenza (118);
■ organizzare i servizi di assistenza domiciliare;
■ garantire le dotazioni minime necessarie al funzionamento delle unità operative che presentino carenze
sulla scorta degli indicatori di attività.
Nel rispetto della normativa contrattuale, anche di livello regionale, i criteri di destinazione del personale
saranno i seguenti, per limitare i disagi connessi agli inevitabili processi di mobilità:
■ assegnazione su base volontaria,
■ assegnazione ai servizi ospedalieri e territoriali insistenti nel medesimo distretto della precedente sede di
lavoro;
■ graduatorie per tutti gli altri casi.
La ricollocazione del personale reso disponibile dalla dismissione o accorpamento di unità operative o servizi
comunque denominati comporta la correlata riduzione di rapporti di lavoro a tempo determinato per
equivalenti unità e profilo professionale. Gli altri contratti a tempo determinato possono essere prorogati, a
norma dell’art. 4, comma 5, del decreto legge n.158/2012, su richiamato.
Le dotazioni organiche per lo svolgimento dei servizi previsti dal PSR saranno approvate dall’ASReM entro
Febbraio 2014, in applicazione delle direttive per l’atto aziendale, approvato con decreto commissariale n.
7/2013 e del PSR 2013-2015, approvato con DCA n. 8/2013, che recano altresì i criteri per rideterminare, in
applicazione dell’art. 12 del Patto per la salute 2010-2012, tuttora vigente, per quanto riguarda i dirigenti, il
numero delle unità operative complesse e delle unità operative semplici, e per quanto riguarda il restante
personale, il numero degli incarichi di rilievo organizzativo e di coordinamento del ruolo sanitario.
ASReM avrà cura di bilanciare il mix della forza lavoro tra personale dirigente di comparto.
Entro la stessa data di Febbraio 2014, l’ASReM verifica che la destinazione di servizio del personale sia
conforme alla qualifica di appartenenza e sottopone a controllo il personale assegnato a mansioni diverse da
quelle per le quali è avvenuto il reclutamento per verificarne il permanere delle condizioni che ne hanno
legittimato la diversa destinazione di servizio.
La dotazione organica dei dirigenti deve esporre la graduazione delle posizioni, definita in applicazione dei
criteri negoziati con le organizzazioni sindacali, ai fini della determinazione del valore economico di ciascuna
per verificare la corretta determinazione dei fondi contrattuali, che dovranno essere allineati alla media
nazionale. La consistenza dei fondi sarà aggiornata con specifico provvedimento dell’ASReM, prima
dell’approvazione del bilancio di previsione annuale, in applicazione delle disposizioni della contrattazione
collettiva nazionale e delle norme di legge in materia.
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9558
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Le clausole contrattuali che consentono di trasferire a fondo incentivi i risparmi annuali dei fondi di posizione
dirigenziale si applicano esclusivamente alle cessazioni intervenute in corso d’anno. A partire dall’esercizio
2014 non si applicheranno, quindi, ai fondi di posizione stanziati per posti della dotazione organica che non
siano mai stati coperti nel corso dell’esercizio finanziario, il cui ammontare costituirà economia di bilancio fino
alla copertura dei posti vacanti.
L’ASReM alla relazione di accompagnamento ai CE trimestrali (art. 6, comma 2, Intesa Stato Regioni 23 marzo
2005 n. 2271) allega un rendiconto analitico periodico della utilizzazione dei singoli fondi aziendali, allo scopo
di verificare il rispetto della clausola che precede per quanto attiene alla retribuzione di posizione fissa e
variabile e che l’ammontare dei trattamenti accessori predeterminato dall’art. 9 comma 2-bis del decreto
legge n.78 del 2010, convertito in legge 122 del 2010, non sia valicato (valore contrattuale 2010 ridotto in
misura proporzionale alle diminuzioni stabili di personale in servizio).
In applicazione dell’art. 2, comma 72 della legge 191 del 2009, l’ASReM – dall’esercizio 2014 – formula un
programma annuale di revisione delle consistenze di personale finalizzato a ridurne i costi, sia per retribuzioni
tabellari, sia per i fondi di contrattazione integrativa, qualora fossero rilevati esuberi in relazione agli effettivi
livelli di produttività dell’azienda.
È fatto divieto all’ASReM di rinnovare, prorogare o conferire nuovi incarichi dirigenziali con la procedura
stabilita dall’art. 15 septies, comma 1 e 2, del decreto legislativo n. 502 del 1992, così come da ultimo
novellato dall’art. 4, comma 1, lettere e bis ed e ter del decreto legge n. 158/2012., convertito in legge n.
189/2012. Successivamente alla messa a regime della nuova rete ospedaliera con la riduzione dei posti letto
come da PSR 2013-2015, l’azienda sanitaria potrà – ove ne ricorresse la necessità – conferire incarichi ex art.
15 septies, comma 2, con esclusione per i direttori e dirigenti dell’area medico veterinaria. È vietato all’ASReM
conferire incarichi ex comma 1 dell’art. 15 septies per coprire posizioni dirigenziali previste come ordinarie
dalla dotazione organica.
La regione emanerà entro il Febbraio 2014 le linee generali di indirizzo in materia di contrattazione collettiva
integrativa dell’ASReM (art. 9 contratti collettivi nazionali 3 novembre 2005) e le linee guida per la
regolamentazione dell’esercizio della libera professione intramuraria, in applicazione della legge 120 del 2007
e successive modificazioni ed integrazioni.
L’ASReM riforma entro il Giugno 2014 (vedi tabella pagina successiva) i contratti collettivi integrativi di lavoro;
Per quanto concerne i dirigenti regolamenta i criteri di valutazione permanente (annuale e di fine incarico)
dei dirigenti, sia ai fini della corresponsione della retribuzione variabile di risultato, sia ai fini della conferma
dell’incarico o di destinazione ad altro incarico. Per tutto il personale vanno stabiliti criteri obiettivi di
differenziazione della retribuzione variabile di produttività, comunque denominata, in base agli apporti
individuali ai risultati complessivi dell’unità operativa di appartenenza.
L’ASReM procede entro Giugno 2014 a verificare l’applicazione dell’art. 6 del decreto legge 31 maggio 2010,
n. 78, convertito in legge 30 luglio 2010 (costi degli apparati amministrativi, riferendo nella nota di
accomunamento del CE del II trimestre).
Per il triennio di attività dei presenti Programmi Operativi si prevede che la manovra relativa al blocco del
turnover permetta un risparmio complessivo di circa 13,3 €/mln, comprensivo del trascinamento della
manovra 2012, di 0,8 €/mln risparmio sull’IRAP e di 2,6 €/mln per cessazioni dei Responsabili UOC a seguito
dell’integrazione Cardarelli - Fondazione (come meglio evidenziato nella valorizzazione). Prudenzialmente,
inoltre, non si è procedeuto alla valorizzazione dei risparmi derivanti dalla riduzione di spesa per il personale
a tempo determinato.
81
10.06.2014
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmatic
Ricollocamento del personale reso disponibile dalle dismissioni e accorpamenti di unità operative e correlata riduzione del personale a
tempo determinato
Approvazione della nuova dotazione organica con rideterminazione delle unità operative complesse e semplici, delle posizioni
organizzative di grande rilievo e degli incarichi di coordinamento sanitario in applicazione dei criteri approvati in Conferenza Stato Regioni
Riduzione dei costi complessivi del personale
Riforma dei contratti integrativi aziendali.
Indicatori di risultato
Tempistica
Emanazione delle linee generali di indirizzo in materia di contrattazione collettiva integrativa dell’ASReM
Febbraio 2014
Emanazione delle linee guida per la regolamentazione dell’esercizio della libera professione intramuraria
Febbraio 2014
Approvazione criteri di selezione e valutazione del Direttore Generale ASReM
Febbraio 2014
Riforma dei contratti collettivi integrativi di lavoro
Giugno 2014
Verifica applicazione dell’art. 6 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78
Febbraio 2014
Applicazione del blocco del turnover
Febbraio 2014
Invio alla Regione delle Tabelle 5 e 6 del Conto Annuale ISTAT con cadenza trimestrale
Febbraio 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
Blocco del Turn Over
13,3 €/mln
Riduzione IRAP
0,8 €/mln
Stima cessazioni Responsabili UOC per integrazione Cardarelli – Fondazione
2,6 €/mln
TOTALE
16,7 €/mln
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Valorizzazione Programma 10: Gestione del personale
Riepilogo im patti m anovra nel triennio
Valori in €/000
Azione
Am bito intervento
Voci CE
Stima cessazioni
10.1.1
Gestione personale
Diminuzione IRAP da cessazioni
Altri interventi amministrativi
Diminuzione IRAP da altri interventi amministrativi
Stima cessazioni Responsabili UOC
Totale m anovre annuali
2013*
2014
2015
Totale
-2.522
-2.121
-3.253
-7.896
-165
-76
-109
-351
-3.016
-2.185
-243
-5.444
-256
-186
-21
-463
0
-850
-1.700
-2.550
-5.961
-5.418
-5.325
-16.703
* Dati derivanti da allegato 2 - stima risparmi pro rata al 30.09.2013
Tabella 39 - Impatto manovra su personale
Intervento 10.1: Gestione del personale
Azioni 10.1.1: Politica di blocco del turn over e politiche di contenimento della spesa di altre
tipologie di personale per gli anni 2013-2015
Relativamente alla valorizzazione economica dell’azione sul personale ai fini del calcolo delle cessazioni dal
servizio degli anni 2012-2015, si rappresenta che il calcolo effettuato nella bozza regionale dei Programmi
Operativi 2013-2015 non risulta attendibile in quanto non valutati due elementi fondamentali:
■ Avvenuta applicazione a n° 74 dirigenti ASReM negli anni 2010, 2011, 2012 dell’istituto della risoluzione
consensuale.
■ Mutato quadro normativo in materia pensionistica ex Legge 214/2011, che ha indotto un numero superiore
alla media di dipendenti a richiedere il collocamento in pensione prima dell’entrata in vigore della
suindicata nuova normativa più restrittiva.
Per la determinazione dei valori relativi all’anno 2013 si è fatto riferimento al numero delle cessazioni al
30.09.2013. Al fine di costruire un dato previsionale delle cessazioni dal servizio per gli anni 2014 e 2015 si è
proceduto ad acquisire istanze di disponibilità alla cessazione da parte dei dipendenti interessati. Agli anni in
oggetto è stata, poi, sommata una media dei cessati nel triennio precedente per altre causali (decessi, mobilità
e inidoneità permanente ad attività lavorativa). In base a tali dati è stata predisposta la seguente tabella di
previsione.
Stim a cessazioni da rilevazione ASReM
Unità di personale
Tipologia
2013*
2014
2015
Dirigenti medici
14
9
28
Dirigenti non medici
1
3
1
46
61
32
44
60
89
Comparto
Totale cessazioni stim ate
* Dati derivanti da allegato 2 - stima risparmi pro rata al 30.09.2013
Tabella 40 - Stima cessazioni nel triennio (2013-2015) da specifica rilevazione aziendale
Ai fini della valorizzazione della manovra sono stati utilizzati i dati di stima dei risparmi pro rata 2012/2013 e
2013/2013 derivanti dalle cessazioni al 30.09.2013. Nella seguente tabella si riportano i suddetti valori di
stima.
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Im patto m anovra Cessazioni
Valori in €/000
2013*
2014
2015
Valorizzazione 2012 su 2013
-1.732
-
-
Valorizzazione 2013
-1.421
-1.421
-
Valorizzazione 2014
-
-1.230
-1.230
Valorizzazione 2015
-
-
-2.836
Totale valorizzazione annuale
-3.153
-2.651
-4.066
Abbattimento prudenziale del 20%
631
530
813
-2.522
-2.121
-3.253
Manovra
Totale m anovra
-7.896
* Dati derivanti da allegato 2 - stima risparmi pro rata al 30.09.2013
Tabella 41 - Impatto manovra da cessazioni di personale
Si è poi proceduto, in via prudenziale, ad un abbattimento del 20% del valore atteso della manovra. Si precisa
che, la valorizzazione non tiene conto di eventuali assunzioni nel triennio (2013-2015), delle decurtazioni da
apportare ai fondi contrattuali ex art.9 comma 2 bis L.122/2010.
La manovra sul personale avrà effetti anche sul costo sostenuto per l’IRAP, applicando l’aliquota di imposta
pari all’8,50% sul risparmio potenziale derivante dalle azioni esposte nella presente tabella.
Im patto m anovra IRAP delle cessazioni
Valori in €/000
2013
2014
Valorizzazione cessazioni 2012 su 2013
-112
-
-
Valorizzazione annua
-94
-95
-136
Totale valorizzazione annuale
-207
-95
-136
Abbattimento prudenziale del 20%
41
19
27
-165
-76
-109
Manovra
Totale m anovra
2015
-351
* Dati derivanti da allegato 2 - stima risparmi pro rata al 30.09.2013
Tabella 42 - Impatto manovra IRAP da cessazioni
Oltre alle valorizzazioni derivanti dalle cessazioni devono essere considerate anche quelle correlate:
■ all’applicazione dell’istituto della risoluzione consensuale negli anni 2010-2012;
■ all’azzeramento dei contratti di somministrazione lavoro interinale;
84
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Si riporta il dettaglio nella successiva tabella.
Im patto m anovra da altri atti am m inistrativi
Valori in €/000
2013
Economie anno 2013 conseguenti all’applicazione dell’ Istituto della risoluzione consensuale
Stima economie da azzeramento contratti di somministrazione lavoro interinale rispetto alla spesa anno 2012 (dati da Bilancio)
2014
-333
-2.185
Economie anno 2014 conseguenti all’applicazione dell’ Istituto della risoluzione consensuale
-243
Economie anno 2015 conseguenti all’applicazione dell’ Istituto della risoluzione consensuale
Totale m anovra
-3.016
Totale m anovra
2015
-2.683
-2.185
-243
-5.444
Tabella 43 - Impatto manovra da altri atti amministrativi
Inoltre, conseguentemente all’applicazione delle manovre precedentemente indicate e derivanti da altri atti
amministrativi si prevede una ulteriore riduzione degli oneri IRAP. Nel dettaglio.
Im patto m anovra IRAP da altri interventi am m inistrativi
Valori in €/000
2013
2014
2015
Valorizzazione cessazioni 2012 su 2013
-256
-186
-21
Totale valorizzazione annuale
-256
-186
-21
Totale m anovra
-463
Tabella 44 - Impatto manovra IRAP da altri atti amministrativi
In aggiunta alle manovre sopra considerate, si prevede un’ulteriore manovra che impatta sul personale,
derivante dalla riorganizzazione dell’ASReM, e più in particolare dalla revisione del numero e della tipologia
delle unità operative aziendali, e dalla disattivazione dei posti letto delle strutture pubbliche. Per il dettaglio
del numero complessivo delle unità operative che andranno a formare la nuova struttura dell’ASReM si
rimanda all’ Azione 14.4.1: Riordino unità operative.
In sintesi, a seguito della riorganizzazione delle unità operative si prevede la soppressione di 45 unità operative
complesse rispetto alla dotazione dell’anno 2013, di queste circa 34 subiranno una conversione in unità
operative a valenza dipartimentale o in unità operative semplice, mentre 10 UOC saranno definitivamente
disattivate (vedi Figura 4). Tale fenomeno produrrà sicuramente un risparmio imputabile, in larga parte, alle
voci di spesa relative alla retribuzione di posizione dei dirigenti medici e agli oneri connessi. Tuttavia, al fine di
mantenere un approccio prudenziale non si è proceduto alla valorizzazione dei risparmi derivanti dal passaggio
da unità operative complesse ad altre tipologie di unità operative, ma si è solo proceduto alla valorizzazione
dei risparmi derivanti dalle soppressioni.
85
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9563
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Macro area OSPEDALIERA
Trasformazione
Anno 2013
Anno 2015
34 Unità
68 UOC
44 UOC
Soppressione
10 UOC
Figura 4 - Riorganizzazione unità operative SSR
Si stima, pertanto, un risparmio complessivo nell’arco del triennio oggetto del presente Piano Operativo pari a
2,6 €/mln, che inizierà ad avere impatto già a partire dalla seconda metà del 2014.
Im patto m anovra Cessazioni Responsabili UOC
Valori in €/000
Stima cessazioni Responsabili UOC
2013
2014
2015
-
-850
-1.700
Totale m anovra
-2.550
Tabella 45 - Impatto manovra cessazioni responsabili UOC
Collegando le valorizzazioni fin qui riportate si prevede per il triennio di operatività dei presenti Programmi
Operativi una manovra complessiva sul personale di circa 16,7 €/mln così come riportato nel quadro sinottico
sottostante.
Riepilogo im patti m anovra nel triennio
Valori in €/000
Azione
Am bito intervento
Voci CE
Stima cessazioni
10.1.1
Gestione personale
Diminuzione IRAP da cessazioni
Altri interventi amministrativi
Diminuzione IRAP da altri interventi amministrativi
Stima cessazioni Responsabili UOC per integrazione Cardarelli Fondazione
Totale m anovre annuali
2013*
2014
2015
Totale
-2.522
-2.121
-3.253
-7.896
-165
-76
-109
-351
-3.016
-2.185
-243
-5.444
-256
-186
-21
-463
0
-850
-1.700
-2.550
-5.961
-5.418
-5.325
-16.703
Tabella 46 - Impatto manovra su personale
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10.06.2014
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9564
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
4. Area “Livelli Essenziali di assistenza”
4.1. “Prevenzione”
Programma 11: Sanità pubblica
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■ azioni coerenti con il Programma nazionale di Prevenzione;
■ qualificazione dei Programmi di screening (oncologici, malattie infettive, etc.) e adeguamento degli
screening aziendali agli standard nazionali;
■ prevenzione negli ambienti di vita e di lavoro.
Intervento 11.1: Attività di prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza alimentare
L’area della Prevenzione collettiva rappresenta un settore strategico per consentire al sistema sanitario
regionale di conseguire stabilmente, nel medio lungo periodo, quegli obiettivi di riduzione dei costi complessivi
del servizio garantendo efficienza ed efficacia nell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza.
Si tratta di un assunto ben presente nelle politiche regionali, che ha ispirato anche la redazione degli ultimi due
Piani sanitari regionali, e che trova esplicita conferma nei documenti programmatici sulla sanità prodotti sia a
livello nazionale che internazionale. Si richiamano, in particolare, tra i documenti più recenti, Il Trattato di
riforma dell'Unione Europea, approvato a Lisbona il 19 ottobre 2007 e lo Schema di Piano Sanitario nazionale
2011–2013.
Con il presente Programma Operativo si definiscono gli obiettivi organizzativi e di risultato che il Sistema
Sanitario regionale deve raggiungere per dare concreta attuazione alle linee strategiche sopra enunciate. In
particolare gli obiettivi appresso esplicitati devono servire a:
■ costruire anche a livello regionale i presupposti organizzativi e strutturali per mettere la Regione in
condizione di operare in linea con le scelte strategiche europee e nazionali di potenziamento delle attività
di prevenzione;
■ sviluppare e diffondere tra i cittadini una cultura della prevenzione, anche per ridurre la necessità (e
contenere l’abitudine) del ricorso alle strutture ospedaliere per affrontare i problemi di salute;
■ garantire l’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie previste dai Livelli essenziali di assistenza;
■ consolidare e sviluppare gli obiettivi del PSR approvato con DCA n. 8/2013.
I Programmi Operativi 2011–2012, approvati con DCA n. 80/2011, si sono conclusi a dicembre 2012 con un
bilancio nel campo della Prevenzione parzialmente positivo: infatti non tutti i risultati programmati sono stati
raggiunti, ma soprattutto non è stato portato a termine il percorso di riorganizzazione del Dipartimento.
Si riporta di seguito una sintesi dei risultati dei PO 2011–2012.
Con riferimento alle azioni di responsabilità della Regione sono stati definiti i seguenti atti:
■ nuovo Piano di controllo dei residui dei prodotti fitosanitari: DGR 21 mar 2011, n. 157 (attualmente alla
firma del Commissario);
■ avvio dell’attività di auditing presso i Servizi territoriali: DCA 31 Maggio 2012, n. 18;
■ il Piano Audit è partito nell'anno solare 2012, svolti n. 4 Audit nell'anno solare 2012;
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10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9565
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■ certificazione degli obiettivi del Piano regionale della Prevenzione da parte del Ministero della Salute:
certificazione per il 2011 pervenuta con nota MinSal DG Prev, Uff. IX, 25 Luglio 2012 ( prot. 11061/2012); in
attesa di certificazione per il 2012 (trasmissione dati con nota DG Salute 4478 25 mar 2013 a mezzo PEC del
Servizio);
■ attivazione della nuova anagrafe canina regionale operante su internet entro il 31 maggio 2012: DGR 20
Maggio 2011, n. 339, validata con DCA 19 Luglio 2012, n. 33, riapprovata con DCA 9 Ottobre 2012, n. 47.
Con l’approvazione del nuovo Piano triennale per il randagismo (DGR n. 806/2012) è stato programmato un
ulteriore potenziamento dell’anagrafe, già per buona parte realizzato dall’Istituto Zooprofilattico di
Abruzzo e Molise.
Per quanto concerne le azioni di responsabilità dell’ASReM, sono stati prodotti i seguenti atti:
■ attivazione del dipartimento unico della Prevenzione: solo parzialmente, con atti del Direttore generale: n.
1336/2011, n. 638/2012, n. 670/2012, n. 10/2013, n. 856/2013 e n. 1033/2013. Nessuno di questi atti è
stato validato dalla struttura commissariale. Di fatto non si è pervenuti neanche alla soppressione delle
Unità Operative rimaste vacanti;
■ implementazione della banca dati del sistema informativo integrato della sicurezza alimentare;
■ aggiornamento dei dati delle aziende presenti nella Banca Dati Nazionale zootecnica (BDN);
■ completamento del progetto formativo approvato con DGR n. 552/2010.
Appare della massima importanza indirizzare i nuovi Programmi Operativi verso la realizzazione di un assetto
organizzativo che consenta il consolidamento e l’implementazione delle attività di prevenzione sia dal punto di
vista quantitativo che qualitativo e di efficienza del sistema.
Le azioni di seguito individuate tengono conto dello “stato dell’arte” raggiunto nel processo di riorganizzazione
avviato, come del percorso compiuto rispetto alle previsioni dei precedenti documenti di programmazione
sanitaria regionale.
Azione 11.1.1: Riorganizzazione del Dipartimento Unico di Prevenzione
Il Dipartimento unico della Prevenzione (DIP), deve essere articolato nelle strutture organizzative previste
all’art. 7quater del d.lgs. n. 502/92 per lo svolgimento delle funzioni indicate all’art. 7ter dello stesso decreto
legislativo. Nel dettaglio:
■
■
■
■
■
igiene e sanità pubblica;
igiene degli alimenti e della nutrizione;
prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro;
sanità animale;
igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di
origine animale e loro derivati;
■ igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche.
La Direzione Generale dell’ASReM adotterà tutti i provvedimenti utili a completare, entro i tempi previsti dai
presenti Programmi Operativi, la riorganizzazione attesa e rendere più efficace ed efficiente l’erogazione dei
LEA della macro–area della prevenzione sul territorio, rimuovendo le criticità operative che tuttora esistono. A
tale proposito si rimanda all’Azione 14.3.1: Riassetto della rete territoriale dei servizi per il dettaglio della
strutturazione del DIP e il suo inquadramento all’interno della nuova strutturazione ASReM.
Azione 11.1.2: Sistema informativo per le attività di prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza
alimentare
Si ritiene necessario, viste le indicazioni contenute nel PSR 2013-2015, ricondurre ad unitarietà i flussi
informativi esistenti, articolando e distinguendo tra le informazioni necessarie al governo della prevenzione (la
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
mappatura dei rischi e dei problemi di salute, la scelta delle priorità, le valutazioni di impatto) e quelle
necessarie all’esercizio della prevenzione (la documentazione di attività).
Un sistema informativo adeguato è un supporto indispensabile per la gestione delle materie della Prevenzione,
come pure per soddisfare i debiti informativi degli Adempimenti LEA; il potenziamento dei flussi informativi
rappresenta pertanto uno dei principali obiettivi dell'area della Prevenzione da conseguire con il presente
Programma Operativo. Alla luce delle criticità riscontrate in questi anni, si definiscono di seguito gli obiettivi da
perseguire ed i soggetti coinvolti:
■ aggiornamento delle procedure relative ai flussi informativi di igiene pubblica, sicurezza sul lavoro e
prevenzione;
■ implementazione dei flussi informativi igiene pubblica e sicurezza sul lavoro;
■ miglioramento della tempestività e della qualità dei flussi trasmessi.
In particolare la Molise Dati dovrà apportare le necessarie modifiche ai sistemi già attivati ed eventualmente
attivarne di nuovi, sulla base delle indicazioni dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione ASReM e dei Servizi
regionali di Prevenzione e del Sistema informativo sanitario.
INDICATORI
Risultati programmati
Implementazione flussi di igiene pubblica e sicurezza
Indicatori di risultato
Tempistica
Definizione procedure operative per ciascun flusso
Marzo 2014
Valutazione positiva nell’ambito degli adempimento LEA
Marzo 2014
Erogazione dei LEA: punteggio pieno per tutti i parametri relativi alla Prevenzione contenuti
nella Griglia LEA e nell’Allegato 3 relativo ai Debiti informativi con l’U.E. per la Sanità
veterinaria e gli Alimenti
Marzo 2014
Implementazione dei flussi informativi di Igiene Pubblica e della Sicurezza sul lavoro
Marzo 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Servizio Prevenzione - Veterinaria e Sicurezza Alimentare
Ufficio SIS della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 11.1.3: Attivazione degli sportelli unici della prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza
alimentare
Nell’ambito del dipartimento unico di prevenzione dovranno essere attivate, così come stabilito dal PSR 20132015, anche due Unità Operative Semplici a valenza Dipartimentale (UOSD), per quelle attività che richiedono
una gestione unitaria a supporto del ruolo di programmazione e coordinamento, o a supporto dell’attività
svolta sul territorio:
■ UOSD “Servizi amministrativi e sottosistema informativo della Prevenzione”;
■ UOSD “Epidemiologia e comunicazione”.
In particolare, la UOSD “Servizi amministrativi e sottosistema informativo della Prevenzione” svolgerà tutte le
funzioni di tipo amministrativo di supporto alle attività sanitarie, quali la gestione delle banche dati (sistema
informativo della prevenzione, anagrafe zootecnica, anagrafe vaccinale informatizzata, anagrafe delle strutture
sottoposte a vigilanza, gestione delle prestazioni medico–legali e fiscali ecc.), alla negoziazione del budget della
prevenzione e al relativo controllo di gestione, alle attività di medicina legale per il riconoscimento delle
invalidità civile. A questa UOSD faranno capo gli Sportelli della prevenzione, da attivare presso ciascun
distretto come interfaccia con gli utenti, al fine di garantire l’erogazione delle attività e delle prestazioni (sia
comprese nei LEA sia a carico dell’utenza) a cittadini, imprese, amministrazioni.
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Istituzione degli sportelli della prevenzione presso ciascun distretto
Indicatori di risultato
Tempistica
Attivazione Sportelli prevenzione di Campobasso, Isernia e Termoli
Marzo 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Servizio Prevenzione - Veterinaria e Sicurezza Alimentare
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 11.1.4: Predisposizione e attuazione del Piano Regionale di Prevenzione
Con D.G.R. 30 dicembre 2010, n. 1101, la Regione Molise ha approvato il Piano regionale della Prevenzione per
il triennio 2010–2012, in attuazione dell'Intesa tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano
del 29 aprile 2010 concernente il Piano Nazionale della Prevenzione relativo al triennio 2010-2012.
Con Accordo Stato – Regioni del 7 febbraio 2013 si é provveduto ad estendere all'anno 2013 la vigenza del
Piano nazionale della prevenzione 2010 -2012 ed al contempo a confermare il vincolo della certificazione ai fini
dell’accesso al finanziamento previsto dagli Obiettivi di piano, oltre che a confermare, per l’annualità 2013, il
sistema di valutazione dei Piani regionali di prevenzione (PRP) di cui all’Intesa Stato – Regioni 10 febbraio 2011.
La Regione Molise con DRG 15 luglio 213 n. 337 ha provveduto a recepire il citato Accordo Stato – Regioni del 7
febbraio 2013 e a fornire le indicazioni operative per l’attuazione nell'ottica del consolidamento dei risultati
raggiunti, ovvero del raggiungimento degli obiettivi attesi al 31 dicembre 2012 e non conseguiti, senza avviare
nuove azioni; del resto, questo sembra essere l'orientamento assolutamente prevalente emerso in seno al
Coordinamento Interregionale della Prevenzione, attualmente coordinato dalla Regione Veneto.
Con riferimento al Piano Nazionale della Prevenzione di prossima approvazione, si evidenzia la prospettata
durata quinquennale del Piano per il periodo 2014–2018. Attualmente non é dato sapere se verranno
riproposte le quattro macroaree di intervento già individuate con il PNP 2010–2012 oppure verranno adottati
altri criteri identificativi degli obiettivi di salute da perseguire. In ogni caso, sicuramente il Molise programmerà
in armonia alle azioni già sviluppate in seno ai precedenti Piani regionali, secondo gli "assi" già delineati
dall'Intesa 23 marzo 2005 e 29 aprile 2010.
In attesa dell’approvazione del nuovo Piano Nazionale della Prevenzione, verranno implementate quelle azioni
che meglio riflettono le esigenze di prevenzione sanitaria in rapporto alle caratteristiche demografiche e socio
epidemiologiche della popolazione regionale:
■
■
■
■
■
■
■
■
■
malattie del cuore;
vaccinazioni;
screening (oncologici, prenatali e neonatali);
prevenzione Incidenti sul lavoro (Edilizia–Agricoltura), in ambito domestico, stradali
diabete;
patologia dell'Alimentazione e contrasto all'obesità;
veterinaria e Sicurezza alimentare;
malattie neurologiche e neurodegenerative;
malattie Infettive con particolare riguardo a HIV e TBC;
90
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■ prevenzione infezioni correlate all'assistenza sanitaria;
■ sorveglianze epidemiologiche e miglioramento procedure flussi informativi.
Gli obiettivi di salute annuali e pluriennali e relativi indici di valutazione verranno definiti in conformità ai
contenuti delle Intese approvative del nuovo Piano Nazionale della Prevenzione.
A seguito dell’emanazione del nuovo Piano Nazionale 2014–2018, nella stesura delle procedure delle misure
del Piano Regionale si terrà conto della necessità di superare talune criticità emerse nello svolgimento del
Piano regionale 2010–2012, in particolare nel settore degli screening. Si tratta nello specifico di prevedere
azioni mirate alla promozione e alla conoscenza degli stessi screening, finalizzate ad aumentare il tasso di
adesione della popolazione target e a favorire il completamento dei percorsi diagnostici previsti, nell’ottica di
una migliore erogazione delle prestazioni sanitarie, ma anche per ottenere informazioni di ritorno più efficaci
ai fini del monitoraggio epidemiologico della situazione sanitaria regionale.
INDICATORI
Risultati programmati
Attuazione del Piano della prevenzione
Indicatori di risultato
Indicazione valore atteso obiettivi PRP 2010-2012
Tempistica
Dicembre 2013
Emanazione del Piano Regionale della prevenzione 2014–2018
Entro 3 mesi dall’emanazione del nuovo
Piano di Prevenzione Nazionale
Predisposizione linee guida attuative per l’ASReM e formalizzazione indirizzi regionali
all’azienda per l'attuazione del Piano Regionale di Prevenzione
Entro 3 mesi dall’emanazione del nuovo
Piano di Prevenzione Nazionale
ASReM: Raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Regione
31 marzo, 30 giugno, 30 settembre di ogni
anno
Miglioramento degli indicatori di estensione (teorica e corretta) ed adesione per gli screening
oncologici compresi nei LEA
Dicembre di ogni anno
Redazione report annuali dei sistemi di sorveglianza epidemiologica su malattie infettive e
vaccinazioni, stili di survey screening oncologici e registri tumori
Dicembre di ogni anno
Responsabile del procedimento attuativo
Servizio Prevenzione - Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Intervento 11.2: Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro
La Conferenza Stato-Regioni, in data 1 agosto 2007, ha sottoscritto un accordo denominato “Patto per la tutela
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, reso esecutivo con il DPCM 17 dicembre 2007, che ha fissato
gli obiettivi strategici diretti a razionalizzare gli interventi di prevenzione nei luoghi di lavoro.
Il Coordinamento Tecnico Interregionale ha definito gli indicatori per la verifica del raggiungimento degli
obiettivi regionali:
■ percentuale di copertura del 5% delle unità produttive regionali da ispezionare, calcolandolo a partire dal
numero di PAT regionale, con almeno n. 1 dipendente o equiparato;
■ il numero degli interventi ispettivi da effettuare in ogni Regione tiene conto della percentuale delle PAT
presenti nella Regione, con almeno un dipendente o equiparato, rispetto a quelle presenti nel territorio
nazionale. Il numero degli interventi ispettivi complessivamente effettuati si ottiene sommando i risultati
delle voci riportate nelle schede della sopraccitata rilevazione: n. sopralluoghi complessivamente effettuati
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
in cantieri – prima visita, rivisita, sopralluogo per dissequestro, etc, n. sopralluoghi complessivamente
effettuati in aziende agricole, n. sopralluoghi complessivamente effettuati in aziende.
Azione 11.2.1: Attuazione Piani Regionali di Sicurezza negli ambienti di Lavoro da parte di ASReM
La Regione Molise, a partire dal 2007, ha provveduto ad adottare piani specifici e a implementare azioni
finalizzate al raggiungimento di standard minimi definiti a livello nazionale ed al potenziamento delle attività di
iniziativa dei Servizi pubblici, privilegiando la programmazione di piani di intervento strutturati ed a valenza
territoriale ampia.
La Regione ha approvato i seguenti piani di vigilanza e controllo:
■ Piano regionale di prevenzione in agricoltura e selvicoltura DGR 29 Dicembre 2011, n. 927;
■ Piano regionale di prevenzione in edilizia DGR 1 Febbraio 2011, n. 10;
■ Piano regionale di formazione di personale operativo per la prevenzione in agricoltura DGR 14 Giugno
2011, n. 440.
Il Gruppo Operativo Regionale, istituito con DPGR n. 27 dell'8 Febbraio 2012, è l’organo deputato al
monitoraggio dei piani di vigilanza sopra indicati, in coordinamento con gli altri soggetti istituzionali coinvolti.
Gli obiettivi per il triennio 2013–2015 sono:
■ predisposizione di un sistema di monitoraggio delle progettualità aziendali in attuazione del Piano
Straordinario di Vigilanza e dei relativi indicatori di risultato;
■ condivisione periodica degli esiti dei monitoraggi mediante la produzione di un report trimestrale e
riunione periodiche del Gruppo di lavoro Regione ASReM.
INDICATORI
Risultati programmati
Attuazione del Piano straordinario di Vigilanza
Indicatori di risultato
Raggiungimento degli obiettivi previsti dai piani di vigilanza e controllo
Tempistica
Dicembre di ogni anno
Responsabile del procedimento attuativo
Servizio Prevenzione - Veterinaria e Sicurezza Alimentare
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 12: Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■ riorganizzazione e riqualificazione del “nodo” regionale;
■ coerenza delle linee di attività programmate a livello regionale con quelle riportate nel Piano Nazionale
Integrato 2011–2014;
■ definizione di un piano regionale integrato dei controlli ufficiali, ovvero il suo eventuale aggiornamento con
tutte le linee di attività previste dalla pianificazione nazionale;
■ assegnazione di obiettivi al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale (ASReM), con ribaltamento a
cascata su tutta la struttura operativa;
■ adozione e attuazione di un sistema di audit sulle Autorità Competenti, nonché implementazione di piano
di formazione per le stesse, che investa tutti gli attori del controllo ufficiale, sul pacchetto igiene.
Intervento 12.1: Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza alimentare
Nella realtà molisana la sicurezza alimentare e specialmente il comparto agro-zootecnico rivestono notevole
importanza economica e sociale soprattutto nelle zone interne che presentano uno scarso sviluppo industriale
e una orografia disagevole, prevalentemente montana. In tali zone sono stati preservati alcuni prodotti
tradizionali che trovano spazio nella dodicesima versione dell’elenco aggiornato dei prodotti agroalimentari
tradizionali del Ministero delle Politiche Agricole (DDG 7/6/2012). Inoltre in regione è presente una importante
filiera avicola (che rappresenta il 2,5-3% dell’intero comparto nazionale) costituita da oltre 200 allevamenti con
un numero variabile di capi da 5.000 a 25.000. Sono presenti 45.000 capi bovini distribuiti in più di 2.800
allevamenti (di cui circa 1600 con più di 5 capi), 91.000 capi ovicaprini distribuiti in quasi 3.700 aziende e
24.000 suini in 2.000 allevamenti. Questo comparto alimenta il mercato locale e delle regioni limitrofe e
1
costituisce un presidio ambientale del territorio . L’industria alimentare è presente con impianti di notevole
rilevanza nel comparto lattiero caseario, della trasformazione delle carni e della pesca con un numero di
impianti pari a 213 riconosciuti (48 mattatoi, 16 sezionamenti carni, 42 stabilimenti di trasformazione delle
carni e preparazioni di carni, 11 per prodotti della pesca e molluschi, 81 caseifici). La regione inoltre si
distingue anche per nicchie di produzione agro–zootecnica di pregio e qualità, quali per esempio l’allevamento
di bovini ed ovini al pascolo montano (transumanza) e l’allevamento del bovino marchigiano, razza da carne
allevata da sempre con sistemi eco-compatibili.
Nel corso degli ultimi anni la sanità pubblica veterinaria e la sicurezza alimentare hanno visto il succedersi di
diversi documenti programmatori regionali tesi a conformare l’attività di controllo agli standards europei ed in
particolare al regolamento n. 882/2004. Alla luce della loro applicazione e dell’esperienza acquisita, tali atti
necessitano una revisione ed adeguamento alla realtà molisana, alle osservazioni avanzate con diversi
documenti del Ministero della salute, al progetto di Dipartimento Unico della Prevenzione, ai diversi
provvedimenti di semplificazione burocratico amministrativa che sono stati emanati dal governo centrale.
Con la DGR 30 dicembre 2009 n. 1303 è stato approvato il primo Piano pluriennale integrato dei controlli
ufficiali degli alimenti ai sensi del Reg. CE n. 882/2004. Con la stessa deliberazione, tra l'altro, è stata attivata la
Banca dati delle imprese alimentari, realizzata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del
Molise, per la registrazione delle imprese soggette a controlli e per l’informatizzazione dei dati dell’attività di
controllo svolta.
Con il DCA 27 giugno 2013, n. 20, che tiene conto delle osservazioni dei Ministeri affiancanti, è stato approvato
il nuovo Piano pluriennale integrato dei controlli ufficiali degli alimenti, ai sensi del Reg. CE n. 882/2004.
L’attivazione del Dipartimento Unico di Prevenzione, di cui al Programma 11 del presente Programma
Operativo, consentirà al sistema di controllo della sanità pubblica veterinaria e della sicurezza alimentare, nella
1
I dati (arrotondati) sono tratti dalla finzione “statistiche” del portale dell’IZS di Teramo e sono aggiornati al 30 settembre 2012
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
sua articolazione territoriale, una migliore integrazione dei Servizi Veterinari, superando la vecchia
articolazione dei Dipartimenti della Prevenzione secondo gli ambiti territoriali.
La riorganizzazione del Dipartimento e l’implementazione dei sistemi informativi permetteranno di superare
l’obsoleta differenziazione organizzativa a favore di nuova organizzazione che si tradurrà automaticamente a
livello aziendale con benefici in termini razionalizzazione delle risorse, univocità delle prestazioni,
multidisciplinarietà. In seguito a tale riorganizzazione saranno assegnati obiettivi al Direttore Generale
dell’Azienda Sanitaria Locale (ASReM), con ribaltamento a cascata su tutta la struttura operativa.
Azione 12.1.1: Riorganizzazione del Dipartimento per la Sanità Veterinaria e definizione del Piano
Regionale Integrato dei controlli ufficiali degli alimenti
La Regione ha predisposto un aggiornamento del Piano Regionale Integrato dei Controlli Ufficiali degli alimenti
alla luce dei pareri Ministeriali.
INDICATORI
Risultati programmati
Aggiornamento del Piano Regionale Integrato dei Controlli Ufficiali degli alimenti
Indicatori di risultato
Tempistica
Aggiornamento annuale del Piano Regionale Integrato dei Controlli Ufficiali degli alimenti
DCA 20/2013 validato (parere SiVeAS prot.
218P/2013)
Manuale Operativo per le attività Pianificate in Sanità animale
DCA 29/2013 (prot. SiVeAS 216A/2013, in
istruttoria)
Responsabile del procedimento attuativo
Servizio della Prevenzione - Veterinaria e Sicurezza Alimentare
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 12.1.2: Completamento del percorso propedeutico alla certificazione ISO 9001:2008 delle
strutture regionali e territoriali del Servizio Sanitario operanti in materia di Sicurezza alimentare e
sanità pubblica veterinaria
Con DCA 27 giugno 2013 n. 21 la Regione ha recepito l’Accordo Stato – Regioni del 7 febbraio 2013 “Linee
guida per il funzionamento e il miglioramento delle attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della
Salute, delle Regioni e Province Autonome e delle AASSLL in materia di sicurezza degli alimenti e sanità
pubblica veterinaria (Rep. Atti n. 46/CSR)”. Nel mese di settembre 2013, anche in attuazione dell’Accordo
citato, è stato completato il piano formativo del personale del Servizio regionale con il conseguimento della
qualifica di Auditor ISO 9001 per il settore sanità, e la programmazione, in collaborazione con l'Istituto
Zooprofilattico, di 5 Audit l’anno presso le Unità operative del Dipartimento ASReM. Nel corso di validità dei
presenti PO è prevista la predisposizione delle procedure operative del Servizio per l’esecuzione degli AUDIT e
per la gestione delle attività, nella prospettiva dell'accreditamento dello stesso Servizio.
Anche a livello ASReM è prevista la prosecuzione delle attività di formazione incentrate sull’adozione e lo
sviluppo di sistemi di Audit. Già per il 2013 è stato dato l’obiettivo di attivare un’attività formativa mirata alla
formazione di un primo gruppo di operatori, sia medici che veterinari che tecnici della prevenzione e vigili
sanitari, per ottenere la qualifica di Auditor per il settore sanità; di almeno 30 operatori dei SIAN e dei Servizi
veterinari ASReM. A tal fine saranno definite specifiche procedure ASREM indirizzate all’adeguamento delle
procedure di AUDIT alla normativa ISO 9001:2008 e del regolamento CE 882/2004. L’attuazione degli audit
dovrà seguire le indicazioni definite dai piani annuali integrati dei controlli emanati dalla Regione all’interno
dei Dipartimento Unico di Prevenzione.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9572
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
L’obiettivo del triennio è il completamento del percorso propedeutico alla certificazione 9001:2008 e del
regolamento CE 882/2004 attraverso la definizione delle procedure operative del Servizio Regionale e del DIP.
Il raggiungimento di tale obiettivo passa attraverso:
■ la formazione di un numero adeguato di Auditor (da definire) in grado di svolgere Audit presso le strutture
oggetto di vigilanza;
■ la predisposizione delle procedure per la gestione delle attività delle Unità operative del Dipartimento
Unico di Prevenzione e del Servizio Regionale;
■ l’estensione di tale approccio anche alle Unità operative di Igiene pubblica e di Prevenzione e sicurezza
negli ambienti di lavoro.
INDICATORI
Risultati programmati
Implementazione del percorso propedeutica alla certificazione del servizio
Indicatori di risultato
Tempistica
Conseguimento della qualifica di auditor ISO 9001:2008 per il settore sanità di 11 dipendenti
del servizio regionale prevenzione
Settembre 2013: completato
Predisposizione del manuale delle procedure del Servizio regionale e del Dipartimento Unico
della Prevenzione, incluse le procedure specifiche per l’esecuzione degli AUDIT conformi alla
norma ISO 9001:2008 e ai sensi del regolamento CE 882/2004
Dicembre 2015
Svolgimento di almeno 4 AUDIT nell’area della sanità animale e sicurezza alimentare
Dicembre 2013
Svolgimento di almeno 5 AUDIT annuali nell’area della sanità animale e sicurezza alimentare
Dicembre 2014-2015
Responsabile del procedimento attuativo
Servizio Prevenzione - Veterinaria e Sicurezza Alimentare
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 12.1.3: Attuazione Piani Regionali di Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare da parte di
ASReM
Si riporta di seguito il prospetto delle attività di controllo, vigilanza e profilassi nel campo della Sanità
veterinaria e della Sicurezza alimentare, specificando quelli che, nel 2011, sono presi in considerazione ai fini
della valutazione dell'assolvimento degli obblighi per l'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (rif.: lett.
E.1, punti 1–6) e per l'assolvimento dei debiti informativi nei riguardi dell'Unione Europea (rif. Q11: C.4), fatte
salve le eventuali modifiche e integrazioni che dovessero sopravvenire in fase di attuazione dei presenti PO.
A livello ASReM il risultato programmatico atteso è l'attuazione completa di tutti i Piani e le attività sotto
indicate; come indicatore di risultato è atteso l'inserimento dei dati delle attività svolte nei modi e nei tempi
previsti nei rispettivi sistemi informativi o nelle schede all'uopo predisposte dal Ministero o dalla Regione, con
particolare riferimento a quanto costituisce adempimento per l’assolvimento degli obblighi LEA e dei debiti
informativi verso la UE.
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10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9573
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Attuazione Piani specifici settoriali in Sanità animale e sicurezza alimentare
Indicatori di risultato
Profilassi e risanamento della tubercolosi bovina e bufalina
Profilassi e risanamento della brucellosi bovina e bufalina
Profilassi e risanamento brucellosi ovi–caprina
Piano per la eradicazione della leucosi Bovina Enzootica
Piano per la TSE/Scrapie
Piano per l’anemia infettiva degli equini
Piano per la West Nile disease
Piano di controllo per la Blue-Tongue
Piano di Sorveglianza ed Eradicazione della Malattia Vescicolare del Suino
Piano di Sorveglianza per la Peste Suina Classica e della Malattia di Aujeszky
Controlli sull’Anagrafe delle aziende zootecniche e degli animali domestici
Monitoraggio sulla diffusione di Salmonella spp. e di Staphilococcus aureus meticillino resistente
nei branchi di suini da riproduzione
Piano di controllo di Salmonella enteritidis e typhimurium nei riproduttori della specie Gallus
gallus
Piano di sorveglianza e controllo delle Salmonella – gruppi di riproduzione di pollame della
specie Gallus gallus
Piano Europeo sulla prevalenza e resistenza agli antimicrobici del Campylobacter spp. nei polli
da ingrasso e sulla prevalenza del Campylobacter spp. e Salmonella spp. nelle carcasse di pollo
Piano Monitoraggio per l’Influenza Aviaria
Piano pluriennale integrato dei Controlli ufficiali sugli alimenti
Piano residui di contaminanti ambientali negli alimenti di origine animale (PNR)
Piano di controllo residui PCB, diossine e contaminanti ambientali nei prodotti di origine
animale e vegetale
Piano di controllo sull’impiego dei prodotti fitosanitari
Piano di Sorveglianza e Vigilanza presenza Organismi Geneticamente Modificati (Piano
Nazionale OGM)
Piano di sorveglianza sanitaria e ambientale degli effetti dei prodotti fitosanitari
Vigilanza sui materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti
Vigilanza sugli integratori alimentari
Vigilanza sull’etichettatura e sull’etichettatura nutrizionale
Controllo delle acque per uso umano
Controllo delle acque minerali
Classificazione delle zone di Produzione dei Molluschi nelle acque antistanti la Costa della
regione Molise
Piano Nazionale di Sorveglianza e Vigilanza Sanitaria sull’Alimentazione Animale 2009–2011
(PNAA)
Piani di Controllo sul benessere degli Animali in Allevamento
Piani di Controllo sul benessere degli Animali durante il trasporto
Piani di Controllo sul benessere degli Animali alla macellazione
Monitoraggio della Contaminazione delle Carni con Tessuto Nervoso (BSE)
Piano di sorveglianza sull'utilizzo del farmaco veterinario
Vigilanza sulla riproduzione degli animali domestici
Gestione dell'Anagrafe canina
Controllo del randagismo e della leishmaniosi
Vigilanza sugli ambulatori veterinari
X
X
X
X
X
Debiti informativi
con UE
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
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X
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X
X
X
X
X
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X
X
X
Griglia LEA
Responsabile del procedimento attuativo
DG ASRem
Direttor DIP
Direttore UO interessate
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
4.2. “Riqualificazione della Rete assistenziale”
Programma 13: Reti assistenziali per intensità di cure
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■ individuazione dei presidi secondo il modello di assistenza per intensità di cure secondo la logica
dell’intensità delle cure (es. rete trauma, oncologia, ictus, trapianti); relativa individuazione dei Centri di
riferimento;
■ definizione dei percorsi di cura, nonché dei percorsi diagnostico terapeutici relativi ad alcune aree di
particolare interesse, in aggiunta all’area oncologica e cardiovascolare, che prevedano la integrazione
ospedale/territorio.
In considerazione del previsto riassetto delle Reti Assistenziali (Vedi Programma 14: Riequilibrio OspedaleTerritorio ) a partire dal Gennaio 2014 l’ASReM dovrà provvedere all’implementazione di specifici percorsi
assistenziali per le patologie di maggiore complessità e rilevanza epidemiologica, in ottemperanza a quanto
indicato dalle linee di indirizzo ministeriali per la redazione dei presenti Programmi Operativi.
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9575
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 14: Riequilibrio Ospedale-Territorio
Il presente programma, così come predisposto dalle linee di indirizzo ministeriali, si articola in tre macro aree:
■ Rete ospedaliera e riconversioni;
■ cure palliative e terapia del dolore per il paziente adulto e pediatrico;
■ assistenza territoriale.
Il percorso metodologico
L’adozione di misure e provvedimenti di cambiamento e miglioramento della sanità regionale ha origine dalla
conoscenza della situazione reale esistente e dello sviluppo che ha avuto nel corso dei periodi precedenti.
L’analisi e la valutazione dei fenomeni che hanno interessato il sistema socio sanitario molisano si sono
fondate sull’utilizzo di un modello interpretativo della realtà regionale utile ad un’analisi di valutazione del
fabbisogno.
Figura 5 - Il modello interpretativo
Le aree di indagine del bisogno, della domanda, dell’offerta e del risultato, insieme a quelle di contesto socio
economico ambientale e di struttura e dinamica demografica, sono suddivise per dimensioni di analisi,
ciascuna delle quali è caratterizzata da un insieme di fenomeni che vengono monitorati, valutati ed interpretati
mediante indicatori, al fine di ottenere parametri quali - quantitativi misurabili e confrontabili anche al di fuori
della realtà molisana.
La sistematizzazione ed omogeneizzazione della conoscenza che ne consegue consente, quindi, di organizzare
le informazioni nell’ambito dei settori di interesse, focalizzando, in particolare, gli aspetti di carattere
strutturale e di processo necessari alla definizione delle scelte programmatorie regionali.
Da un punto di vista organizzativo, la chiave interpretativa per la definizione delle azioni di sviluppo e di
intervento sulla realtà sociale e sanitaria molisana sviluppata attraverso il modello interpretativo descritto, si
riconduce all’identificazione della “catena del valore della filiera socio-sanitaria”, che esplicita il “modello
funzionale” del sistema e che è descritta in sintesi nella successiva figura.
In sostanza, il “core” delle attività del sistema sanitario è focalizzato sulla risposta alla domanda clinico sanitaria espressa dalla popolazione molisana; tale risposta deve garantire il rispetto dei livelli essenziali di
assistenza su tutto il territorio regionale, come stabilito dalla normativa vigente.
98
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Figura 6 - La catena del valore
Le attività di “supporto” devono contribuire al raggiungimento degli obiettivi di salute del sistema garantendo
che le sue condizioni complessive di funzionamento rispettino criteri di efficienza, efficacia, qualità ed
economicità, nella migliore combinazione possibile.
Il processo “core” della rete socio sanitaria (ovvero l’insieme dei processi sanitari nello schema “a rete”)
costituisce il punto di contatto, scambio ed integrazione con l’area del sociale, verso la quale insistono
analoghi, e spesso comuni, sistemi di supporto.
L’efficientamento dell’intero sistema ed il miglioramento in termini di efficacia e qualità dei servizi e delle
prestazioni offerte ai cittadini deriva dall’integrazione in rete dei processi sanitari che si esprimono in modo
differenziato all’interno di ciascuna fase del percorso diagnostico terapeutico. Il “core” delle attività del SSR
deve essere focalizzato sulla risposta alla domanda clinico - sanitaria espressa dalla popolazione, per garantire
il rispetto dei livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio regionale.
I fattori di produzione rappresentano i “drivers” ovvero le leve da muovere e da attivare per il corretto
funzionamento dei processi aziendali “core”, garantendo che l’efficacia complessiva del sistema, quale risposta
corretta alla domanda regionale, sia erogata in condizioni tali da garantire che le risorse, o fattori di
produzione, impiegati siano adeguatamente coperti dalle risorse economiche a disposizione del sistema.
Quanto descritto deve avvenire progettando un sistema coordinato di “azioni” che permetta di intervenire sui
fattori di produzione interni e parallelamente sul sistema di governo dei processi sanitari, compatibilmente con
i suoi vincoli (livelli essenziali minimi di assistenza, risorse disponibili).
L’innovatività dell’approccio proposto è rappresentata dalla sua netta contrapposizione a quel metodo di tipo
induttivo, che in passato ha spesso caratterizzato le manovre poste in essere, portando al taglio indiscriminato
di costi senza un’analisi delle cause che li determinano.
Tale approccio, pur se efficace nel brevissimo periodo non garantisce un recupero strutturato nel lungo
periodo, in quanto il sistema stesso, progressivamente depauperato di contenuti e privato della “capacità di
risposta ai bisogni assistenziali”, determina la produzione di servizi sanitari non rispondenti ai reali bisogni
(rigidità dell’offerta) ed alimenta, esso stesso, nuova inefficienza, misurabile attraverso il saggio di fuga dei
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Programmi Operativi 2013 – 2015
pazienti regionali verso sistemi in grado di garantire appropriatezza e qualità nell’erogazione dei servizi (saggio
di mobilità passiva annuale).
Al contrario, il modello reticolare, basato sull’analisi dei fabbisogni reali del sistema sanitario, prevede un
l’integrazione dei livelli di assistenza, con la differenziazione dell’offerta in rapporto alla complessità
organizzativa del SSR, al fine di collocare, su scale differenti, la componente strettamente ospedaliera e quella
più marcatamente territoriale e socio – sanitaria, caratterizzate da una risposta al paziente differente ed
integrata in base alla logica delle reti.
Tale risposta è determinata dalla tipologia di paziente/utente (paziente acuto, paziente cronico, cittadino con
fragilità, ecc.) che deve accedere al sistema sanitario o al sistema sociale, per il quale quindi si deve attivare
uno specifico e definito percorso di assistenza e cura, trasversale ai servizi e ai livelli di assistenza.
L’implementazione di un sistema reticolare dell’assistenza clinico sanitaria è finalizzata ad integrare tra loro la
rete ospedaliera, la rete dell’emergenza urgenza e le reti socio-sanitaria, territoriale e di prevenzione, cosicché
l’erogazione delle prestazioni sanitarie non si risolva in un singolo atto episodico ma trovi collocazione
all’interno di percorsi strutturati, che si svolgono nell’ambito di reti cliniche.
Figura 7 - Il modello organizzativo a tendere “modello a rete”
Il disegno organizzativo generale del sistema a rete non deve prevedere solo interventi separati su strutture e
servizi presenti sul territorio, quanto piuttosto l’ampliamento della collaborazione, del coordinamento e
dell’integrazione con tutti i centri di attività, sia in ambito sanitario che nell’area del sociale, secondo un
disegno strategico generale di riclassificazione delle strutture, riorganizzazione dei servizi, razionalizzazione
delle risorse, rimodulazione delle funzioni, riqualificazione del personale.
L’adozione di questo modello di riferimento consente di guidare il percorso che il presente Piano intende
seguire per una ridefinizione organizzativa complessiva in una logica di semplificazione degli assetti relazionali.
L’aspetto centrale da porre in rilievo è rappresentato dalla volontà di identificare, ai vari livelli istituzionali ed
organizzativi, specifici ruoli e funzioni ma all’interno di una logica di evoluzione ed adattamento continui
rispetto ad una realtà in costante cambiamento e trasformazione, in cui diventa sempre più necessario, in
ragione dell’attuale congiuntura internazionale, procedere all’introduzione di concrete azioni di
razionalizzazione nell’utilizzo di risorse disponibili sempre più limitate.
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Programmi Operativi 2013 – 2015
La progettazione del sistema a rete
Al fine di assicurare il pieno rispetto dei principi di universalità, di eguaglianza e di equità d’accesso alle
prestazioni a garanzia della salute dei cittadini molisani, il Servizio Sanitario Regionale deve procedere ad una
revisione del suo assetto organizzativo, strutturale e gestionale.
Il Servizio Sanitario Regionale, per svilupparsi compiutamente come sistema a rete, richiede la cooperazione e
l’integrazione tra i seguenti network specifici che operano all’interno di ambiti geografici omogenei:
■
■
■
■
■
■
■
2
la rete della prevenzione collettiva ;
la rete territoriale;
la rete socio sanitaria;
la rete dell’emergenza urgenza, fortemente integrata alla rete ospedaliera ed alla rete territoriale;
la rete ospedaliera, articolata per Aree omogenee;
le reti cliniche;
la rete delle attività amministrativo tecnico logistiche (ATL).
Le suddette reti compongono complessivamente un sistema che garantisce una dimensione di continuità al
cittadino con una interfaccia costante di qualità in termini di prevenzione ed assistenza e consentono di evitare
la frammentazione dell’offerta a vantaggio, invece, di una presa in carico globale dei fabbisogni.
Si presenta, di seguito, una rappresentazione del modello di organizzazione attuale e di quello “a tendere”,
dopo gli interventi di riprogettazione del sistema.
Figura 8 - Le dimensione organizzativa del sistema a rete (modello attuale) - Situazione AS IS
2
che usufruisce anche delle competenze nell’ambito della prevenzione ambientale derivanti dall’assorbimento delle funzioni dell’Agenzia
Regionale per la Protezione dell’Ambiente.
101
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MACROAREA OSPEDALIERA
MACROAREA TERRITORIALE ED AMBIENTALE
DIPARTIMENTO FUNZIONALE
DIPARTIMENTI STRUTTURALI
TERRITORIALE
Dipartimento
territoriale socio-sanitario
PRESIDIO OSPEDALIERO
CAMPOBASSO (+ FGPII)
ISERNIA
TERMOLI
UU.OO.CC
Distretto di Campobasso
Distretto di Termoli
Distretto di Isernia
Presidio di Comunità
di Zona
particolarmente
disagiata
AGNONE
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Hospice
di
Larino
IRCCS Neuromed
RSA di Larino,
Venafro e
Colletorto
RSD e Centri Diurni
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
AMBIENTALE
Case della
Salute
LARINO-VENAFRO
Riccia
e
S.Croce di Magliano
PRIVATO ACCREDITATO
DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
Presidi territoriali di Assistenza:
Montenero di Bisaccia
Boiano
Trivento
Frosolone
PRIVATO ACCREDITATO
Figura 9 - La dimensione organizzativa del sistema a rete (modello a tendere - Situazione TO BE)
Le reti integrate - Il modello organizzativo regionale
network
territoriale
residenziale
RSA
RP
RSP
Nodo
territoriale /
H24
Distretto
Nodo
cure
intermedi
e
Hospice
Centri
diurni
Specialistica
ambulatoriale
MMG /
PLS
network
territoriale
domiciliare
network
clinico
Nodo
secondario
Nodo
principale
Casa della
salute
Nodo
regionale
paziente
Nodo
cure
intermedi
e
MMG /
PLS
ADI
Nodo
principale
Nodo
secondario
Continuità
Assistenziale /
GM
P.S.
DEA di
2 livello
P.P.I.
network
emergenza
urgenza
118
DEA 1
livello
P.P.I.
118
Figura 10 - Modello organizzativo a tendere “la rete integrale - il modello organizzativo regionale”
Obiettivo generale nella riprogettazione del sistema è quello di riequilibrare la composizione dei differenti
livelli in termini di risorse impiegate, perequando le differenze rispetto agli standard nazionali e garantendo lo
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spostamento da livelli di offerta a maggiore intensità di assistenza verso forme più idonee e maggiormente
efficaci ed efficienti in termini di allocazione delle risorse.
Figura 11 - Articolazione delle risorse per livello di assistenza
Analisi di contesto
Il Sistema Sanitario Regionale è caratterizzato da sostanziali saggi di deficit annuale che, benché in lenta
riduzione (dall’esercizio 2010 ad oggi), rappresentano la conseguenza di criticità rilevanti:
■
■
■
■
■
nel sistema di organizzazione ed impiego delle risorse e dei fattori produttivi;
nella progettazione del complessivo sistema sanitario;
nel governo del sistema;
nella programmazione ed effettuazione degli investimenti;
nell’ ICT.
Tale situazione impone un approccio sistemico che consenta di intervenire sulle cause che hanno determinato
il perdurare di situazioni di squilibrio finanziario ed economico (recupero di efficienza) in modo da rimuovere
definitivamente i “fattori cronici” del sistema.
Un siffatto approccio garantisce, al tempo stesso, la possibilità per il sistema sanitario di recuperare risorse da
utilizzare per erogare servizi rispondenti alle reali necessità della collettività (attualmente spesso insoddisfatte)
e con una organizzazione interna flessibile, che si adegui alle determinanti della domanda di servizi sanitari,
invece di rappresentare essa stessa un fattore di rigidità del sistema dell’offerta (recupero di efficacia).
Tale ultima circostanza permette di ricalibrare il sistema dell’offerta sotto due diversi fronti:
■ recuperando quei servizi attualmente non erogati all’interno del sistema regionale, quantificabili tramite il
costo della mobilità passiva regionale (analisi sanitaria);
■ calibrando l’offerta secondo parametri di efficienza (intervento sui fattori di produzione);
■ intervenendo sul contesto organizzativo interno;
■ attuando interventi volti ad una maggiore integrazione e compatibilità del sistema dell’efficacia di privati
accreditati con il pubblico.
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Intervento 14.1: La macroarea ospedaliera
Nella riconsiderazione dell’offerta assistenziale si è partiti dall’analisi del contesto demografico e socioeconomico della regione, all’interno della quale sono stati individuati 4 BACINI TERRITORIALI:
■
■
■
■
CAMPOBASSO/BOJANO  Campobasso;
ISERNIA/VENAFRO  Isernia;
TERMOLI/LARINO  Termoli;
Agnone.
Caratteristiche demografiche bacini geografici
Bacino
Ca mpoba s s o
Residenti
% su residenti totali
Over 65
% degli over 65
128.270
40,1%
28.556
8,9%
Is erni a
76.048
23,8%
16.148
5,0%
Termol i
102.816
32,2%
21.748
6,8%
Agnone
12.646
4,0%
3.572
1,1%
Totale
319.780
100,0%
70.024
21,9%
Tabella 47 - Composizione dei bacini territoriali ed incidenza popolazione over 65 anni
I suddetti bacini rappresentano il punto di riferimento basilare dell’architettura della nuova organizzazione
della rete assistenziale, disegnata nel rispetto degli standard previsti dalla vigente normativa in materia.
Stato attuale
L’analisi di quanto riportato nei flussi HSP relativi all’anno 2013 evidenzia un eccesso di posti letto complessivi
per 0,4 PL per 1.000 abitanti rispetto agli standard nazionali previsti (4,1 vs. 3,7 PL per 1.000 abitanti).
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Dotazione posti letto in Molise - Anno 2013
ACUZIE
Ambito
Campobasso
Regime ricovero
DO
Isernia
DH
DO
Termoli
DH
DO
Agnone
DH
DO
TOTALE
DH
DO
DH
Pubblico
Ca rda rel l i
279
47
279
47
SS Ros a ri o
28
4
28
4
Venezi a l e
119
20
119
20
28
S Ti moteo
162
28
162
14
7
14
7
Vi etri
Ca ra cci ol o
Totale Pubblico
279
47
147
24
176
35
26
12
26
12
26
12
628
118
104
12
98
6
8
Privato
Fonda zi one G.P.II
104
12
Neuromed
98
6
Vi l l a Es ther
46
8
46
Vi l l a Ma ri a
34
6
34
IGEA
Totale Privato
Popolazione
6
184
26
98
6
-
-
128.270
76.048
102.816
Totale ACUZIE
536
275
PL per 1.000 ab.
4,2
3,6
-
-
-
282
32
12.646
319.780
211
38
1.060
2,1
3,0
3,3
POST ACUZIE
Ambito
Campobasso
Regime ricovero
DO
DH
Isernia
DO
Termoli
DH
DO
Agnone
DH
DO
TOTALE
DH
DO
DH
Pubblico
Ca rda rel l i
7
-
SS Ros a ri o
32
Venezi a l e
-
-
S Ti moteo
-
Vi etri
-
Totale Pubblico
7
-
32
59
-
-
-
-
-
59
Ca ra cci ol o
7
32
59
-
14
-
14
-
14
-
112
-
14
-
56
-
Privato
Fonda zi one G.P.II
14
-
Neuromed
56
Vi l l a Es ther
Vi l l a Ma ri a
20
-
-
Popolazione
20
-
IGEA
Totale Privato
-
34
-
40
-
96
-
-
-
-
-
-
40
-
130
-
128.270
76.048
102.816
12.646
319.780
Totale POST ACUZIE
41
128
59
14
242
PL per 1.000 ab.
0,3
1,7
0,6
1,1
0,8
TOTALE COMPLESSIVO
Totale posti letto
577
403
270
52
1.302
PL per 1.000 ab.
4,5
5,3
2,6
4,1
4,1
Tabella 48 - Situazione nel 2013 della dotazione di posti letto nella Regione Molise (Dati NSIS - Flussi HSP - anno 2013)
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Tale disallineamento deriva, mantenendo una visione complessiva sul SSR, da uno scostamento di 0,3 PL per
1.000 ab. relativo alle acuzie e di 0,1 PL per 1.000 abitanti per le post acuzie.
Dall’analisi della dotazione di posti letto per ambito territoriale, di contro, si evince un rapporto popolazione
residente/posti letto superiore per tutti i bacini geografici, eccezion fatta per quello di Termoli, che mostra un
numero di posti letto per 1.000 abitanti al di sotto dello standard (2,6 PL per 1.000 ab.).
La Regione Molise intende, di conseguenza, ridefinire le prestazioni attese per singola struttura, pubblica e
privata accreditata, partendo da una rimodulazione della distribuzione dei posti letto effettuata a livello di
singolo bacino territoriale e mirata a ridurre la inappropriatezza dei ricoveri a livelli fisiologici, ad elevare il
livello delle prestazioni e ad ottimizzare l’uso delle risorse economiche.
In tale ottica le strutture (pubbliche e private) saranno guidate verso una produzione il più possibile
appropriata rispetto al fabbisogno della popolazione.
Il primo obiettivo, dunque, è quello di garantire non solo a livello regionale ma anche per ciascun bacino
territoriale un numero di posti letto conforme allo standard di 3,0 pl x 1000 abitanti per i ricoveri di acuzie (DO
e DH/DS) e di 0,7 pl x 1.000 abitanti per la lungodegenza e riabilitazione.
Definizione del fabbisogno
Sulla base di quanto innanzi detto la Tabella 49 indica il fabbisogno di posti letto (DO e DH/DS) di acuzie
conforme allo standard ministeriale del 3,0 x 1.000 abitanti per bacino territoriale di riferimento.
Fabbisogno di posti letto per area distrettuale - ACUZIE
CAMPOBASSO
ISERNIA
TERMOLI
AGNONE
TOTALE
128.270
76.048
102.816
12.646
319.780
Pos ti l etto
385
228
308
38
959
PL x 1.000 ab.
3,0
3,0
3,0
3,0
3,0
Popol a zi one
Tabella 49 - Fabbisogno pl di acuzie conforme allo std ministeriale del 3,0 x 1.000 abitanti per ambito territoriale (Dati ISTAT 2011)
Per il bacino territoriale di Agnone, i posti letto vengono ridotti al 2,0 x 1000 ab., in considerazione del fatto
che il Caracciolo verrà inserito nella rete territoriale come Presidio Montano. Saranno, pertanto, previste al
suo interno un’area chirurgica, una medica ed una della riabilitazione, garantendo così un’adeguata offerta
assistenziale attraverso l’attività di chirurgia generale, medicina (con particolare riferimento alla
Reumatologia), riabilitazione, day hospital, e day surgery, con un’offerta complessivamente ben modulata
rispetto al fabbisogno della popolazione. Pertanto, il differenziale rispetto ai 38 p.l. derivanti dall’applicazione
del 3 per mille, pari a 13 posti letto, verrà attribuito al P.O. Cardarelli di Campobasso, in quanto centro Hub
della rete ospedaliera regionale.
In riferimento al Caracciolo, tra l’altro, sono in corso contatti con la regione Abruzzo per addivenire alla stipula
di un accordo di confine.
Nella definizione del numero dei posti letto di post acuzie è stato utilizzato lo standard previsto dalla
normativa vigente (0,7 p.l./1000 ab.), applicandolo alla popolazione regionale.
Fabbisogno di posti letto per area distrettuale - POST ACUZIE
TOTALE
Popola zione
319.780
Pos ti letto
224
PL x 1.000 ab.
0,7
Tabella 50 - Fabbisogno pl di post acuzie conforme allo std ministeriale del 0,7 x 1.000 abitanti (Dati ISTAT 2011)
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Nel complesso, quindi, il fabbisogno regionale di posti letto per l’assistenza ospedaliera è rideterminato per un
totale di 1.183 PL (vedi Tabella 51)
Fabbisogno di posti letto per area distrettuale
TOTALE
PL Acuzi e
959
PL Pos t Acuzi e
224
Totale
1183
PL x 1.000 ab.
3,7
Tabella 51 - Fabbisogno pl complessivi conforme allo std ministeriale del 3,7 x 1.000 abitanti per ambito territoriale (Dati ISTAT 2011)
Determinazione della rete ospedaliera
Partendo dal fabbisogno individuato per ciascun bacino territoriale, nonché da quanto evidenziato nel PSR, si è
provveduto alla determinazione dei posti letto per le strutture pubbliche contemperando l’esigenza di
eliminare ogni forma di duplicazione nell’offerta con quella di non penalizzare ulteriormente gli erogatori
privati, già oggetto, negli scorsi anni, di rilevanti manovre di riduzione delle dotazioni.
Sono stati, pertanto, confermati i numeri di posti letto contenuti negli ultimi decreti commissariali di
accreditamento. Se ne fornisce il dettaglio nelle tabelle seguenti.
PL di acuzie accreditati alle strutture private regionali
CAMPOBASSO
Fonda zi one G.P. II
ISERNIA
TERMOLI
116
Neuromed
TOTALE
116
101
101
Vi l l a Ma ri a
40
40
Vi l l a Es ther
54
54
IGEA
Totale
0
210
101
0
311
TERMOLI
TOTALE
PL di post acuzie accreditati alle strutture private regionali
CAMPOBASSO
Fonda zi one G.P. II
ISERNIA
14
Neuromed
14
55
55
Vi l l a Ma ri a
Vi l l a Es ther
0
20
IGEA
Totale
20
40
34
95
40
0
129
TERMOLI
TOTALE
PL complessivi accreditati alle strutture private regionali
CAMPOBASSO
Fonda zi one G.P. II
Neuromed
130
156
Vi l l a Ma ri a
40
Vi l l a Es ther
74
IGEA
Totale
ISERNIA
130
156
40
74
40
244
196
40
0
440
Tabella 52 - Posti letto accreditati ad istituti privati regionali, secondo la collocazione territoriale
Preso atto, dunque, della dotazione di posti letto accreditati agli erogatori privati, si è ritenuto di considerarli
non ad esclusivo servizio del bacino territoriale nel quale essi insistono, bensì dell’intero territorio regionale.
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Tale impostazione ha permesso di perequare la proporzione tra posti letto pubblici ed accreditati sui diversi
ambiti territoriali.
La quota di posti letto accreditati “spettante” ai 3 bacini di Campobasso, Isernia e Termoli è stata calcolata
sulla base dell’attività di ricovero che i singoli erogatori privati effettuano a favore della popolazione in essi
residente.
Numero ricoveri ordinari di acuzie effettuati per singola struttura
CAMPOBASSO
ISERNIA
TERMOLI
TOTALE
1.794
527
653
2.974
Neuromed
170
431
121
722
Vi l l a Ma ri a
762
26
45
833
Vi l l a Es ther
1.035
219
154
1.408
TOTALE
3.761
1.203
973
5.937
Fonda zi one G.P. II
Tabella 53 - Distribuzione ricoveri molisani su ospedali accreditati regionali - ( Dati SDO 2011)
% ricoveri ordinari di acuzie effettuati per singola struttura su popolazione residente
CAMPOBASSO
ISERNIA
TERMOLI
TOTALE
Fonda zi one G.P. II
60,3%
17,7%
22,0%
100,0%
Neuromed
23,5%
59,7%
16,8%
100,0%
Vi l l a Ma ri a
91,5%
3,1%
5,4%
100,0%
Vi l l a Es ther
73,5%
15,6%
10,9%
100,0%
TOTALE
63,3%
20,3%
16,4%
100,0%
Tabella 54 - Incidenza % dei ricoveri molisani su ospedali accreditati regionali per macro area di provenienza - ( Dati SDO 2011)
Posti letto accreditati su mobilità infraregionale
CAMPOBASSO
ISERNIA
TERMOLI
TOTALE
Fondazi one G.P. II
69
21
26
116
Neuromed
24
60
17
101
Vi l l a Mari a
37
1
2
40
Vi l l a Es ther
40
8
6
54
TOTALE
170
90
51
311
Tabella 55 - Quota PL accreditati assegnata agli ambiti territoriali pesata sulla base della mobilità passiva - ( Dati SDO 2011)
Il modello che si intende adottare prevede che l’attività ospedaliera pubblica si concretizzi in un’offerta
unitaria, governata attraverso un sistema Hub and Spoke.
Al Presidio Cardarelli di Campobasso - DEA di II livello - saranno, infatti, strutturalmente e funzionalmente
collegati i Presidi Veneziale di Isernia e S. Timoteo di Termoli.
L’ospedale S.S. Rosario di Venafro, oltre ad ospitare gli uffici amministrativi correlati ai servizi offerti, sarà
individuato come Poliambulatorio Specialistico, attrezzato con ampia offerta di specialità e dotato dei servizi di
supporto (radiologia, ecc.) oltre che della chirurgia ambulatoriale.
Sarà sede di posti letto per la Riabilitazione extraospedaliera oltre che di RSA e di un centro regionale per la
cura e la prevenzione dell’Alzheimer.
La struttura sarà dotata di un Punto di Primo Soccorso a gestione diretta del personale 118 con possibilità di
osservazione breve.
108
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9586
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Il Vietri di Larino ospiterà anch’esso gli uffici amministrativi correlati ai servizi offerti nonché un
Poliambulatorio Specialistico con i relativi servizi di supporto (radiologia, ecc.) ed una piccola chirurgia
ambulatoriale.
Sarà dotato di posti letto per la Riabilitazione extraospedaliera (con camera iperbarica) e sarà sede di RSA e
dell’Hospice Regionale.
Anche a Larino, infine, è previsto un Punto di Primo Soccorso a gestione diretta del personale 118 con
possibilità di osservazione breve.
Azione 14.1.1: Riassetto Rete Ospedaliera regionale
Dotazione di posti letto per acuzie
Alla luce dell’analisi esposta nel paragrafo precedente, la Regione Molise intende, nel periodo di validità dei
presenti Programmi Operativi, rimodulare la dotazione di posti letto per ricoveri di acuzie sui quattro ambiti
territoriali come rappresentato dalla Tabella 56.
Posti letto per acuzie dei presidi pubblici in base - situazione a tendere anno 2015
CAMPOBASSO
ISERNIA
TERMOLI
AGNONE
TOTALE
Popolazione
128.270
76.048
102.816
12.646
319.780
A.Ca rda rel l i
228
Fonda zi one G.P. II
69
21
26
116
Vi l l a Ma ri a
37
1
2
40
Vi l l a Es ther
40
8
6
F. Venezi a l e
228
54
138
138
SS. Ros a ri o
Neuromed
24
60
17
S. F. Ca ra cci ol o
101
25
S. Ti moteo
257
25
257
G. Vi etri
TOTALE
398
228
308
25
959
pl x 1.000 abit.
3,1
3,0
3,0
2,0
3,0
Tabella 56 - Quota pesata posti letto di acuzie attribuiti per ambito territoriale
109
10.06.2014
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Dotazione posti letto per post acuzie
Parallelamente al procedimento descritto per i posti letto di acuzie, la Regione Molise intende confermare una
quota di posti letto conforme allo standard dei 0,7 posti x 1.000 abitanti. Fatta salva la quota di posti letto già
accreditata ad Istituti Privati, si individua la quota di 95 posti letto da distribuire tra le strutture pubbliche.
Posti letto per post acuzie - situazione a tendere anno 2015
TOTALE
Popolazione
319.780
Os peda l i pubbl i ci
95
Strutture pri va te a ccredi a te
129
Totale
224
Fabbisogno
0,7
Tabella 57 - Rimodulazione posti letto per post acuzie (Situazione a tendere al 31.12.2015)
Dotazione posti letto complessiva a tendere (Anno 2015)
Alla luce, quindi, della descrizione dei drivers utilizzati per la rimodulazione della rete ospedaliera (sia per le
prestazioni di acuzie che post acuzie) descritta nei paragrafi precedenti è possibile ottenere la definitiva
fisionomia che la rete ospedaliera regionale dovrà assumere entro il termine di vigenza dei presenti Programmi
Operativi.
Al fine di rendere operativa la nuova configurazione della rete ospedaliera, si intende procedere
all’emanazione del “Piano di riassetto della Rete Ospedaliera regionale” entro e non oltre 30 giorni
dall’approvazione da parte dei Ministeri competenti dei presenti programmi operativi;
Contestualmente alla fase di attivazione e conclusione del processo di rimodulazione dell’offerta sanitaria, in
termini di posti letto, la Regione Molise intende avviare un monitoraggio trimestrale volto alla costante verifica
dello stato di avanzamento del piano di riassetto e alla conseguente aderenza a quanto indicato nel piano da
parte delle strutture ospedaliere coinvolte.
Per questo motivo a partire da Gennaio 2014 e fino a Dicembre 2015 a tutte le strutture ospedaliere regionali
(sia pubbliche che private) sarà richiesto l’invio di un report (sulla scorta di quanto già previsto dai flussi
ministeriali HSP) al servizio Ospedalità pubblica e privata della Direzione Generale per la Salute. Al fine di
rendere più agevole la compilazione di questo report di monitoraggio il servizio Ospedalità pubblica e privata
della Direzione Generale per la Salute invierà a tutte le strutture interessate un apposito format. Tale report di
monitoraggio sarà predisposto e inviato alle strutture (mediante emanazione di apposito decreto
commissariale) entro e non oltre 30 giorni dall’emanazione del decreto commissariale di riassetto della rete.
Tale report di monitoraggio dovrà essere, in seguito, inviato al servizio Ospedalità pubblica e privata della
Direzione Generale per la Salute da parte di tutte le strutture con cadenza trimestrale.
INDICATORI
Risultati programmatic
Rimodulazione rete ospedaliera
Disattivazione delle funzioni di ricovero di ricovero per acuzie dei presidi ospedalieri di Larino e Venafro
Riequilibrio dell’offerta di assistenza ospedaliera del SSR
Indicatori di risultato
Tempistica
Emanazione DCA sul piano di riassetto della rete ospedaliera
Entro 30 GG da approvazione PO 2013-2015
Eventuale revisione accreditamenti e contratti strutture private
Entro 90 GG da emanazione DCA su riassetto
rete ospedaliera
Invio report di monitoraggio per l’attuazione del riassetto della rete ospedaliera
Entro 30 GG da emanazione DCA su riassetto
rete ospedaliera
110
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmatic
Avvio fase di monitoraggio trimestrale sull’attuazione del riassetto della rete ospedaliera
Rimodulazione posti letto per strutture pubbliche e private
Entro l’ultimo mese del trimestre di
emanazione del DCA sul monitoraggio
Giugno 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Servizio Ospedalità pubblica e privata della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Responsabile dell’assistenza ospedaliera ASReM
Azione 14.1.2: Integrazione tra ASReM (Presidio Ospedaliero "Cardarelli") e Fondazione di Ricerca e
Cura "Giovanni Paolo II"
La necessità di efficientismo del sistema sanitario regionale, connessa alla progressiva qualificazione delle
attività, all'erogazione di servizi adeguati ai bisogni del cittadino e la riduzione dei costi di gestione, con
particolare riferimento alle attività a scarso valore aggiunto, impongono la necessità di valutare la realizzazione
di percorsi di integrazione tra le strutture che erogano assistenza sanitaria sul territorio regionale, siano esse
soggetti di natura pubblica o privata.
L'obiettivo è quello di integrare parametri quali:
■
■
■
■
■
presenza di strutture di elevata modernità e funzionalità operativa;
adeguatezza degli spazi e della dotazione di personale;
logistica e localizzazione;
professionalità in termini di risorse umane ad elevata specializzazione;
potenziamento dei percorsi didattico-assistenziali della Facoltà di Medicina regionale.
L'insieme congiunto di tali criteri porta a considerare la possibilità di realizzare una progressiva integrazione,
intesa in termini di non concorrenzialità reciproca, ma di complementarietà tra le attività dell'ASREM, anche in
quanto Azienda Sanitaria Regionale Universitaria, ai sensi del Protocollo d'intesa con la Regione Molise e
l'Università degli Studi del Molise e quelle della Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II”.
L'intento che si persegue è quello di sperimentare un modello di gestione innovativo tra pubblico e privato ai
fini del miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia delle attività di assistenza ospedaliera erogata,
mantenendo inalterate le identità, la natura giuridica e gli ambiti operativi istituzionali delle due strutture e,
contemporaneamente, offrendo all’utenza una percezione di completezza ed omogeneità dei livelli
quantitativi e qualitativi dell’offerta.
L'Università Cattolica del Sacro Cuore ha manifestato l’intenzione di allineare i propri orientamenti alle scelte e
alle esigenze espresse dalla Regione Molise nell'ambito della propria pianificazione sanitaria.
In particolare, per sostenere e favorire il processo di concentrazione delle attività per acuti nel capoluogo
molisano attraverso la costituzione di un polo ospedaliero unico, l'Università Cattolica è disposta ad addivenire
con la Regione Molise alla stipula di un accordo che prevede:
■ chiusura del contenzioso in essere;
■ acquisto della struttura ospedaliera da parte della Regione Molise o, in alternativa, stipula di un contratto
di locazione pluriennale con opzione di riscatto;
■ riassetto della governance della Fondazione “Giovanni Paolo II” a favore della Regione Molise
111
10.06.2014
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9589
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■ La struttura attualmente gestita dalla Fondazione “Giovanni Paolo II” è occupata ed utilizzata solo
parzialmente.
Essa è articolata in 4 blocchi funzionali (ala A,B,C,D) connessi ad una piastra con le sale operatorie ed i servizi,
in grado di ospitare, con interventi di minima in termini di opere murarie ed impiantistica, fino a 375 posti
letto.
I lavori di adeguamento strutturale necessari verranno sostenuti da ciascuno dei due soggetti in base ai
rispettivi titoli, capitalizzati sugli stati patrimoniali e valorizzati annualmente, in chiave economica, in base alle
quote di ammortamento generate.
Ala D
Ala C
Ala B
Ala A
Figura 12 - Visione aerea delle ali del complesso ospedaliero
Facendo riferimento alle dotazioni previste per il P.O. “A. Cardarelli” e per la Fondazione “Giovanni Paolo II”,
3
l’idea è quella di concentrare in un’unica struttura i complessivi 358 P.L. (Cardarelli: 228 + Fondazione: 130, di
cui 116 per acuzie + 14 per riabilitazione), realizzando un polo ospedaliero unico, in grado di offrire servizi
completi all'utente e di elevato livello qualitativo, affiancando la capacità e validità di un DEA di II livello ad un
Istituto di alta specializzazione e, soprattutto, concentrando il livello possibile di investimento in tecnologie in
una sola e condivisa area dei servizi (sale operatorie, radiologia, laboratorio analisi, ecc.), con il conseguente
incremento del livello di supporto in termini di modernità e specificità tecnologica.
Più in particolare, il P.O. Cardarelli occuperà le intere Ala A ed Ala B, tra loro interconnesse da un unico corpo
scala centrale e, sfruttando i già esistenti tunnel di collegamento, il 2° e 3° piano dell’Ala C.
I reparti della Fondazione, invece, saranno allocati nell’intera Ala D ed ai piani 1°, 4° e 5° dell’Ala C, sfruttando
il corpo scala centrale che verrà isolato in corrispondenza dei piani 2° e 3°.
La tabella seguente mostra l’ipotesi di distribuzione dei posti letto nei 4 blocchi funzionali, con l’indicazione
della perimetrazione tra P.O. Cardarelli e Fondazione evidenziata in rosso.
3
Inclusi i P.L. di terapia intensiva ed UTIC
112
10.06.2014
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9590
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Capacità posti letto del complesso ospedaliero
Ala D
Ala C
Ala A
TOTALE
22
22
Pi a no 4
22
22
22
22
88
Pi a no 3
22
Pi a no 2
22
22
22
22
88
22
22
22
88
Pi a no 1
Totale P.L.
7
16
22
22
67
73
104
110
88
375
Pi a no 5
Ala B
44
Tabella 58 - Capacità del complesso ospedaliero e ipotesi di divisione dei posti letto
Ala A
Ala B
Ala C
Ala D
Figura 13 - Visione d’insieme della divisione degli spazi interni al complesso
Dalle tavole si nota come la struttura consenta di creare tre aree ben distinte:
■ la prima, occupata dal P.O. Cardarelli, che continuerà a garantire assistenza attraverso le eccellenze
professionali già espresse da parte dei relativi operatori sanitari, ma con standard strutturali notevolmente
superiori, con piena autonomia fisica anche in termini di accessi e segnaletica;
■ la seconda, occupata dalla Fondazione, che assicurerà l'erogazione di attività già attualmente di specifica
eccellenza, ad integrazione di quanto erogato dall'ASREM;
■ la terza, occupata dai cosiddetti "servizi", funzionali e di supporto alle attività per acuti delle due strutture,
ma con benefici aggiuntivi legati, da un lato, all'eliminazione delle sovrapposizioni e delle duplicazioni,
dall'altro, alla possibilità di impiegare strutture ed attrezzature all'avanguardia nonché personale adeguato,
in termini di dotazione organica, ivi inclusi i docenti ed i ricercatori della Facoltà di Medicina dell'Università
degli Studi del Molise. Al suo interno sono già presenti 7 sale operatorie e 16 box per terapia intensiva e/o
UTIC.
Al fine di mantenere visibilmente differenziate le identità di ciascuno dei due soggetti presenti all’interno della
struttura, che seppur integrati restano fra di loro distinti, si prevederanno anche due accessi separati, uno
recante la segnaletica del P.O. Cardarelli, l’altro della Fondazione, come simulato nella tavola seguente.
113
10.06.2014
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9591
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Figura 14 - Visione dell’ipotesi dei due ingressi
La suddetta soluzione organizzativa garantirà ad entrambi i soggetti coinvolti la possibilità di usufruire di
economie di scala, pur se di diversa natura:
■ per il Cardarelli, esse saranno legate essenzialmente alla riduzione dell'impatto dei costi di struttura
(manutenzioni, utenze, etc.);
■ alla Fondazione, invece, l’integrazione garantirà la possibilità di saturare la capacità produttiva della
struttura e di ottenere "costi marginali” inferiori per l'erogazione delle prestazioni, rispetto a quelli
correnti.
A ciò si aggiunga la realizzabilità di una gestione condivisa di gran parte dei servizi (alberghieri, tecnici,
generali, etc.), della logistica e, soprattutto, l’adesione alla Centrale Unica degli Acquisti anche della
Fondazione, che permetterà di avere volumi maggiori e, dunque, condizioni di acquisto di beni e servizi più
vantaggiose.
Un’ulteriore opportunità è da rinvenirsi nell’attuazione di interscambi e collaborazioni sul fronte del personale.
A tal proposito va, però, chiarito che il personale delle due strutture resta alle dipendenze di ciascuna di esse,
secondo le condizioni contrattuali in essere ed, altresì, che laddove le stesse condividano la gestione di servizi,
la responsabilità degli stessi dovrà essere in capo al soggetto pubblico. Ciò anche al fine di garantire a
quest’ultimo il completo governo dei percorsi clinico assistenziali, con particolare riguardo a quelli connessi
all’emergenza.
Le modalità di utilizzo e remunerazione del personale di uno dei due soggetti nelle attività erogate dall’altro
verranno definite con apposita convenzione. La medesima convenzione dovrà, altresì, indicare le direttive per
il computo e la suddivisione dei costi generali e riportare i regolamenti relativi ai percorsi, all’organizzazione
clinico sanitaria ed alla logistica.
Dovrà, inoltre, essere formulato e condiviso tra i responsabili amministrativi e sanitari delle due strutture un
cronoprogramma, nel quale sarà contenuto il percorso da seguire per il graduale trasferimento delle attività
sanitarie dal Presidio Cardarelli.
Per quanto riguarda, infine, la struttura che attualmente ospita il Cardarelli, essa si compone di 4 moduli: i
primi due, completati rispettivamente nel 1976 e 1983 non risultano idonei, in base alla normativa vigente, dal
punto di vista tecnico ed, in particolare, sismico.
I moduli 3 e 4, al contrario, completati nel 1996 e 2008 potranno da una parte mantenere la loro attuale
destinazione (ad esempio, medicina nucleare, riabilitazione e università), dall’altra accogliere attività di tipo
114
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9592
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
anche territoriale (ad esempio, Fibrosi Cistica, Diabetologia Pediatrica ecc.) nonché gli spazi per l’attività libero
professionale.
Figura 15 - Riepilogo epoche di realizzazione lotti costituenti il complesso ospedaliero
Azioni da intraprendere
Al fine di rendere le azioni descritte in precedenza operative a partire da Luglio 2014 così da poter concludere
il processo di integrazione entro Dicembre 2014, la Regione Molise intende:
■ redigere ed inviare ai ministeri competenti lo studio di fattibilità in merito al processo di integrazione tra
ASReM e Fondazione Giovanni Paolo II entro e non oltre Febbraio 2014. All’interno del predetto
documento saranno esplicitate modalità e tempistiche relative al processo di integrazione;
■ avviare le procedure di integrazione a partire da Maggio 2014 prevedendo di ricevere i pareri ministeriali
entro 60 giorni;
■ redigere un piano di riconversione/utilizzo delle ali del complesso ospedaliero Cardarelli soggette a
dismissione a seguito dell’integrazione con la Fondazione Giovanni Paolo II entro Giugno 2014;
■ sottoscrivere la convenzione con la Fondazione Giovanni Paolo II, già descritta in precedenza, entro Aprile
2014 seppur prevedendo una clausola che subordini la sua effettiva validità al parere favorevole dei
Ministeri;
■ concludere il processo di spostamento delle attività del Cardarelli entro e non oltre Dicembre 2014;
■ avviare il processo di dismissione/riconversione delle ali del complesso ospedaliero Cardarelli soggette a
dismissione a seguito dell’integrazione con la Fondazione Giovanni Paolo II entro Febbraio 2015.
Si stima che l’integrazione e la conseguente dismissione di parte del complesso ospedaliero Cardarelli, al
netto dei costi stimati necessari alle procedeure di spostamento e di adattameno che saranno effettuati
presso i nuvoi locali del nuovo polo ospedaliero, comporteranno, dopo aver effetuato un abbattimento
prudenziale del 20%, un risparmio pari a 3 €/mln per il 2015.
115
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9593
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Aumento di efficienza dell’assistenza erogata
Risparmi derivanti dalle economie connesse all’integrazione tra Cardarelli e Fondazione Giovanni Paolo II
Riduzione delle spese sostenute per manutenzioni ordinarie e straordinarie ed utenze del complesso ospedaliero Cardarelli
Aumento della capacità di offerta e servizi assistenziali
Indicatori di risultato
Tempistica
Redazione studio di fattibilità
Febbraio 2014
Avvio procedure di integrazione (previa autorizzazione Ministeri)
Maggio 2014
Redazione del piano di riconversione/utilizzo delle ali del complesso ospedaliero Cardarelli
soggette a dismissione
Giugno 2014
Sottoscrizione della convenzione con la Fondazione Giovanni Paolo II
Giugno 2014
Avvio delle procedure operative di spostamento delle attività ospedaliere
Settembre 2014
Conclusione processo di integrazione
Dicembre 2014
Avvio del processo di dismissione/riconversione delle ali del complesso ospedaliero
Cardarelli soggette a dismissione
Febbraio 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Servizio Ospedalità pubblica e privata della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Responsabile dell’assistenza ospedaliera ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
Risparmi da integrazione Cardarelli – Anno 2015
3,0 €/mln
TOTALE
3,0 €/mln
Azione 14.1.3: Specialità Ospedaliere e riorganizzazione dei dipartimenti
Tenuto conto delle modifiche contenute nei presenti Programmi Operativi all’assetto dell’organizzazione
ospedaliera, tra cui, in particolare, la rimodulazione dei posti letto, la connessione strutturale e funzionale tra il
Cardarelli ed i Presidi di Isernia e Termoli nonché l’integrazione tra Cardarelli e Fondazione “Giovanni Paolo II”,
l’offerta sanitaria pubblica viene rimodulata prevedendo Unità Operative Complesse, Unità Operative Semplici
e a Valenza Dipartimentale afferenti a soli tre Dipartimenti:
■ Dipartimento di Medicina;
■ Dipartimento di Chirurgia;
■ Dipartimento dei Servizi.
Per ciascuno dei suddetti Dipartimenti si evidenziano di seguito i dettagli organizzativi.
Si precisa che, in riferimento al Polo Ospedaliero di Campobasso, sono indicati anche i Direttori delle Unità
Operative Complesse a diretta gestione della Fondazione, i cui costi restano in capo a quest’ultima.
■ Ai fini di una corretta analisi dell’impatto dell’integrazione tra Cardarelli e Fondazione sulla struttura
organizzativa della rete ospedaliera e sui relativi costi, pertanto, si considererà un numero di Direttori di
U.O.C. afferenti alla Fondazione pari a 7 unità, limitando lo scorporo alle sole unità operative per le quali
allo stato non esistono le omologhe articolazioni presso il Presidio Ospedaliero di Campobasso.
116
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9594
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Dipartimento di Medicina
cod.
Specialità
P.O. Campobasso + FGPII
UOC
8
Cardiologia
1
Emodinamica
1
UOVD
Day Hospital
21
Geriatria
1
19
Mal. Endocrine
1
24
Mal. Infettive
26
Medicina Generale
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
66
Oncoematologia
1
64
Oncologia
1
39
Pediatria
1
Pneumologia
51
1
1
1
1
1
Astanteria
1
1
1
1
Reumatologia
1
56
Riabilitazione
1
1
1
40
SPDC
1
1
1
Stroke unit
1
TIN
1
73
TOTALE
UOS
1
1
1
Nutrizione clinica
Pronto Soccorso
UOVD
1
Dialisi
Neurologia
UOC
1
Dermatologia
Nefrologia
UOS
1
1
1
32
UOVD
1
Gastroenterologia
29
UOC
P.O. Termoli
1
UTIC
2
UOS
P.O. Isernia
12
9
4
3
4
6
3
5
5
Tabella 59 - Composizione dipartimento di medicina (Situazione a tendere al 31.12.2015)
117
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9595
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Dipartimento di Chirurugia
cod
Specialità
P.O. Campobasso + FGPII
UOC
7
Cardiochirurgia
1
Chir. oncologica
1
UOVD
UOS
P.O. Isernia
UOC
UOVD
1
1
1
Chir. Colon-proctologica
1
Chir. d'urgenza
1
Chir. Toracica
1
Chir. Vertebrale e mininvasiva
1
C.U.R. IVG
1
Neurochirurgia
Day Surgery
34
Oculistica
1
36
Ortopedia
1
1
1
1
38
Otorinolaringoiatria
43
Urologia
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Urologia endoscopica
14
1
1
Chir. della mano
Ostetr. e ginec. (Nido)
1
1
1
Chir. del piede
37
UOS
1
98
Odontoiatria e stomatologia
UOVD
1
Chir. Bariatrica
35
UOC
1
Chir. oncologica brest unit
Chirurgia generale
UOS
1
Patologia senologica
9
P.O. Termoli
1
1
Chir. Vascolare
1
TOTALE
8
8
5
2
3
5
3
3
4
Tabella 60 - Composizione dipartimento di chirurgia (Situazione a tendere al 31.12.2015)
118
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9596
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Dipartimento dei Servizi
cod
P.O. Campobasso + FGPII
Specialità
UOC
Anestesia e rianimazione
49
UOVD
UOS
1
P.O. Isernia
UOC
UOVD
P.O. Termoli
UOS
1
UOC
UOVD
UOS
1
Terapia intensiva
1
1
1
Blocco operatorio
1
1
1
1
1
Anatomia Pat.
1
Farmacia
1
Genetica medica
1
1
1
Lab.Analisi
1
Biologia molecolare
1
1
1
Med.Nucleare
1
1
1
Med.Trasfus.
1
1
1
Radiologia
1
Radioterapia
1
TOTALE
8
Direz. Sanitaria P.O.
1
1
3
2
1
SDO - DRG
1
1
6
2
1
1
1
1
1
6
1
TOTALE
1
TOTALE DIPARTIMENTI
29
1
18
13
7
9
17
8
10
15
Riepilogo UU.OO. e variazioni previste
AS IS
TO BE
∆
U.O.C. (incl. 7 per Fondazione)
68
44
-24
U.O.V.D.
9
37
28
U.O.S.
45
45
0
Unità operative
Tabella 61 - Composizione servizi e riepilogo del totale complessivo delle unità operative (Situazione a tendere al 31.12.2015)
Entro e non oltre 30 giorni dall’approvazione dei presenti Programmi Operativi la Regione predisporrà uno
specifico documento di analisi nel quale la sopra riportata struttura organizzativa verrà coniugata con il Piano
di riassetto della rete ospedaliera.
Nelle sopra riportate in riferimento alla neurochirurgia compare soltanto una U.O.S., in quanto la Regione
intende porre in essere un percorso di integrazione, anche attraverso l’istituzione di un dipartimento
interaziendale di neuroscienze, sempre a direzione del soggetto pubblico, con l’IRCCS Neuromed, che si è reso
disponibile all’attivazione di un Pronto Soccorso dedicato, in linea con l’operatività della stroke unit di II livello.
119
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9597
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Creazione dei dipartimenti interaziendali
Efficientamento delle funzioni dei singoli reparti in relazione alla nuova direzione unica
Miglioramento dell’assistenza
Indicatori di risultato
Invio dell’documento di programmazione
Tempistica
Entro 30 GG da approvazione PO
2013-2015
Sottoscrizione degli accordi con le strutture private per l’attivazione delle funzioni dipartimentali
integrate
Giugno 2014
Conclusione del processo di riorganizzazione dei dipartimenti
Giugno 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Servizio Ospedalità pubblica e privata
DG ASReM
Responsabile dell’assistenza ospedaliera
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Intervento 14.2: Specialistica ambulatoriale
In Molise vengono erogate circa 5 milioni di prestazioni ambulatoriali annue per un valore di oltre 66 milioni di
4
euro (fonte sistema TS SOGEI 2011 ), articolate in base alle differenti branche di offerta regionale e suddivise
tra sistema pubblico e sistema dei privati accreditati.
5
Tali cifre percentualmente imponenti, in relazione alla popolazione residente , impongono che la
progettazione del sistema di offerta complessiva di servizi specialistici regionali risulti calibrata innanzitutto sul
fabbisogno di prestazioni annue nonché in base alla possibilità che la capacità produttiva installata all’interno
del sistema pubblico (attrezzature, spazi, personale) sia in grado:
■ di rispondere tempestivamente alla domanda dell’utenza;
■ di rispettare tempi di attesa per visite ed esami urgenti, urgenti differibili e programmabili secondo le
indicazioni fornite dal Piano Nazionale di Governo dei Tempi di Attesa per il triennio 2010-2012, approvato
con Accordo della Conferenza dello Stato e delle Regioni e Province autonome il 28 ottobre 2010;
■ di appoggiarsi su un sistema tariffario a livello regionale, elaborato in relazione alla specificità delle
prestazioni erogate nonché alle dinamiche dell’offerta e della domanda.
Il delta (non erogabile) tra offerta sanitaria pubblica e fabbisogno dell’utenza esterna (regionale ed extra
regionale) dovrà essere assicurato attraverso il ricorso al privato accreditato, in relazione a quelle branche per
le quali l’offerta pubblica risulta maggiormente carente e/o non direttamene sufficiente.
Diventa essenziale, a tal proposito, basare qualsiasi forma di progettazione del sistema di offerta specialistica
ambulatoriale a livello regionale sull’indagine preventiva del fabbisogno espresso dalla popolazione.
4
Ad ogni modo, si è provveduto all’omogeneizzazione delle informazioni presenti in SOGEI, in quanto l’anagrafe dei codici fiscali degli
assistiti presenti a sistema nonché l’articolazione delle prestazioni per branca non è sempre risultata precisa.
5
Circa 320 mila abitanti, per un valore di circa 15 prestazioni annue a paziente ed un valore medio di 206 euro pro capite.
120
10.06.2014
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9598
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Si è pertanto analizzato il campione inerente le prestazioni specialistiche ambulatoriali erogate nel corso
dell’esercizio 2011 e distinte tra:
■
■
■
■
prestazioni erogate nell’ambito del sistema pubblico su residenti;
prestazioni erogate nell’ambito del sistema privato su residenti;
prestazioni in mobilità attiva a pazienti extra regionali;
prestazioni in mobilità passiva a pazienti residenti in Molise, erogate presso strutture di altre regioni.
Specialistica am bulatoriale
Valori in €
Pubblici
Privati
Totale Specialistica
28.936.375
13.724.296
42.660.671
Mobilità attiva extra regione
2.739.335
21.188.009
23.927.344
Mobilità passiva
5.505.387
Residenti
Saldo m obilità
-
2.766.052
5.505.387
21.188.009
18.421.957
Tabella 62 - Prestazioni erogate per provenienza assistito, Anno 2011
In relazione alle caratteristiche dell’offerta e della domanda sarà necessario parametrare il sistema pubblico e,
complementariamente a questo, anche il sistema dell’offerta dei privati accreditati.
Se al fabbisogno reale interno (ovvero la sommatoria delle prestazioni verso residenti, della mobilità passiva
infraregionale sul privato accreditato e della mobilità passiva complessiva extra regionale) si aggiunge la
mobilità attiva extra regionale, si perviene alla definizione del fabbisogno globale di prestazioni delle strutture
6
pubbliche della Regione Molise, di seguito riportato :
Fabbisogno Reale Molise
Valori in €
CB
Residenti nelle strutture dell'Area
M obilità passiva intraregionale su pubblico
Mobilità passiva intraregionale su privato
Mobilità passiva extraregionale
Fabbisogno reale residenti (residenti + passiva)
IS
TM
10.524.609
6.773.540
8.684.750
AG
646.777
TOTALE
745.166
584.038
739.267
238.229
2.306.699
6.443.646
4.459.792
2.465.726
355.133
13.724.296
26.629.676
1.408.267
1.560.802
2.128.873
407.445
5.505.387
19.121.687
13.378.172
14.018.615
1.647.584
48.166.058
Fabbisogno Globale Molise
Valori in €
CB
Fabbosogno reale residenti (residenti + passiva)
M obilità attiva da regione
Mobilità attiva extra regione
Fabbisogno GLOBALE
IS
TM
19.121.687
13.378.172
14.018.615
1.068.501
338.133
616.991
721.590
691.827
20.911.778
14.408.132
AG
1.647.584
TOTALE
48.166.058
283.074 -
2.306.699
1.009.058
316.860
2.739.335
15.644.664
2.247.518
48.598.694
Saldo m obilità passiva extra regionale
-
686.677 -
868.975 -
1.119.815 -
90.586 -
2.766.052
Saldo m obilità passiva extra reg.le + privato
-
7.130.323 -
5.328.767 -
3.585.540 -
445.718 -
16.490.348
Tabella 63 - Calcolo fabbisogno reale prestazioni di specialistica ambulatoriale
In tale ambito i privati contribuiscono in maniera sensibile alla produzione di servizi, differentemente
“dimensionati” per pazienti regionali e per pazienti non residenti, anche in relazione alle branche offerte, alla
prossimità geografica delle regioni limitrofe, al grado di specializzazione delle diverse strutture presenti. Se ne
6
Il saldo della mobilità passiva ed attiva intraregionale sulle strutture pubbliche, ovviamente, si elide a livello complessivo regionale, in
quanto “partita di giro” a livello complessivo interno.
121
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9599
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
da di seguito un quadro sintetico distinto per area di presenza dell’offerta privata (Termoli, Campobasso ed
Isernia).
Privati regionali
Valori in €
TM
TOTALE
CB
IS
Residenti Regione
5.679.218
3.018.070
557.657
9.254.945
Mobilità attiva da regione
3.193.897
1.239.401
36.054
4.469.351
Mobilità attiva extra regione
6.379.439
12.724.093
2.084.478
21.188.009
Offerta Privati Regionali
15.252.553
16.981.563
2.678.189
34.912.305
Tabella 64 - Privati regionali
Offerta Privati Regionali (valore)
18.000.000
16.000.000
14.000.000
12.000.000
10.000.000
8.000.000
15.252.553
16.981.563
6.000.000
4.000.000
2.678.189
2.000.000
CB
IS
TM
Figura 16 - Offerta Privati regionali
Offerta per tipologia
14.000.000
12.000.000
10.000.000
Residenti Regione
Mobilità attiva da regione
8.000.000
Mobilità attiva extra regione
6.000.000
4.000.000
2.000.000
CB
IS
TM
Figura 17 - Offerta per tipologia
In estrema sintesi, considerando che la mobilità attiva che i privati di ogni area realizzano sui pazienti residenti
presso le restanti aree quale componente dell’offerta a pazienti regionali, la rappresentazione della
composizione finale dell’offerta intra ed extra regionale è di seguito riportata.
122
10.06.2014
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Privati regionali (Sintesi per tipologia offerta)
Valori in €
CB
Residenti Regione
Totale Extra Regione
Offerta Privati Regionali
TM
TOTALE
8.873.115
4.257.470
IS
593.711
13.724.296
%
6.379.439
12.724.093
2.084.478
21.188.009
61%
15.252.553
16.981.563
2.678.189
34.912.305
100%
39%
Tabella 65 - Privati regionali (sintesi per tipologia di offerta)
Tipologia offerta complessiva privati regionali
39%
Residenti Regione
61%
Totale Extra Regione
Figura 18 - Tipologia offerta complessiva privati regionali
Confronto Ambiti per tipologia offerta
12.724.093
14.000.000
12.000.000
10.000.000
8.873.115
Residenti Regione
8.000.000
6.379.439
6.000.000
Totale Extra Regione
4.257.470
4.000.000
2.084.478
2.000.000
593.711
CB
IS
TM
Figura 19 - Confronto Ambiti per tipologia di offerta
Complessivamente il sistema privato regionale lavora per il 39% verso pazienti regionali e per il 61% verso
extra regionali, con saggi di incidenza più marcata:
■ presso Isernia, essenzialmente in relazione alla presenza dell’IRCCS Neuromed;
■ presso Campobasso, a causa della presenza di privati quali Fondazione G.P. II e Domenico Potito;
■ presso Termoli, in relazione alla presenza di Medical Center.
123
10.06.2014
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9601
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Operando un focus sulla produzione per branca ed isolando:
■
■
■
■
7
la medicina nucleare (PET);
la diagnostica strumentale (TAC/RMN);
le prestazioni di laboratorio;
l’oculistica ambulatoriale.
Si perviene all’individuazione del ruolo dei maggiori privati presenti in relazione al sistema pubblico.
Medicina nucleare
Si riporta la composizione pubblico/privato della spesa 2011, da cui si evidenzia la rilevante presenza del
privato in ambito regionale:
Com posizione pubblico-privato
Tipologia
Branca 07 - Medicina nucleare
Im porto
Privato
4.514.619
Pubblico
1.215.567
Totale
5.730.187
1.215.567
Privato
Pubblico
4.514.619
Figura 20 - Composizione spesa pubblico privato anno 2011
L’incidenza dei diversi attori pubblici e privati, nonché la composizione (regionale ed extra regionale) è la
seguente:
Ripartizione per fornitore
Fornitore
Im porto
%
Neuromed
4.514.619
ASReM
1.215.567
79%
21%
Totale
5.730.187
100%
Tabella 66 - Ripartizione per fornitore
Com posizione dell'offerta
Dom anda per provenienza
Offerta ASREM
%
Offerta Neurom ed
%
Extraregionale
302.487
25%
3.700.363
82%
Regionale
913.080
75%
814.257
18%
TOTALE
1.215.567
100%
4.514.619
100%
Tabella 67 - Composizione dell’offerta
La prestazione prevalente è la Tomoscintigrafia Globale Corporea (PET/TAC), erogata essenzialmente verso
pazienti extra regionali. Ad ogni modo, l’offerta di Neuromed supera quella ASREM anche verso pazienti
regionali:
7
Per la branca in oggetto si è provveduto all’omogeneizzazione delle informazioni presenti sul database SOGEI, in quanto la relativa branca
07 era stata accorpata alla branca diagnostica (08), in sede di invio dei dati.
124
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9602
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Tom oscintigrafia Globale Corporea (PET)
Privato
Am bito dom anda
(NEUROMED)
Extraregionale
Tom oscintigrafia Globale Corporea (PET)
%
Am bito dom anda
3.030.935
Regionale
Totale
83%
631.182
17%
3.662.117
100%
Pubblico
%
Extraregionale
184.324
41%
Regionale
264.698
59%
Totale
449.021
100%
Tabella 68 - Tomoscintigrafia Globale Corporea (PET/TAC), Neuromed vs ASReM
L’incidenza della mobilita passiva sulla branca in oggetto è relativamente bassa, con preponderanza dei
fornitori di Lazio, Campania ed Emilia Romagna:
Incidenza mobilità passiva Medicina Nucleare
Importo mobilità
passiva
Branche
07 - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: MEDICINA NUCLEARE
255.817
Importo offerta
residenti
Incidenza %
1.727.337
15%
Tabella 69 - Incidenza mobilità passiva Medicina Nucleare
Diagnostica strumentale
Si riporta la composizione pubblico/privato della spesa 2011, da cui si evidenzia la importante presenza del
privato in ambito regionale:
Composizione pubblico-privato
Tipologia
Branca 08 - Diagnostica per immagini
Importo
Privato
3.712.911
16.649.015
Pubblico
3.712.911
Totale
20.361.927
Privato
Pubblico
16.649.015
Figura 21 - Composizione spesa pubblico privato anno 2011
L’incidenza dei diversi attori pubblici e privati, nonché la composizione (regionale ed extra regionale) è la
seguente:
Ripartizione per fornitore
Fornitore
Importo
NEUROMED SNC
8.539.594
AZIENDA SANITARIA REGIONALE DEL MOLISE
3.712.911
DOMENICO E FRANCESCO POTITO S.R.L.
3.330.118
UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE
2.592.449
MEDICAL CENTER
2.023.311
CASA DI CURA VILLA ESTHER
122.737
STUDIO RADIOLOGICO FICCA
27.547
IST.FISIOTERAPICO DR. CARIELLO G.
12.524
ATLAS
736
Totale
20.361.927
Tabella 70 - Ripartizione per fornitore
125
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9603
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Com posizione dell'offerta
Dom anda per provenienza
Com posizione dell'offerta
Offerta pubblico
Extraregionale
%
Dom anda per provenienza
Offerta privato
%
328.871
9%
Regionale
3.384.040
91%
Regionale
5.079.224
31%
TOTALE
3.712.911
100%
TOTALE
16.649.015
100%
Extraregionale
11.569.791
69%
Tabella 71 - Composizione dell’offerta
La prestazione prevalente è Risonanza Magnetica Nucleare (TAC/RMN), erogata essenzialmente verso extra
regionali. Ad ogni modo, l’offerta di Neuromed supera quella ASREM anche verso pazienti regionali, con forte
presenza di Fondazione e Potito:
RMN pazienti regionali
Fornitore
NEUROMED SNC
Importo
%
1.465.076
46%
ASREM
903.714
28%
DOMENICO E FRANCESCO POTITO S.R.L.
499.248
16%
UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE
205.424
6%
MEDICAL CENTER
116.239
4%
3.189.701
100%
Totale
Tabella 72 - Ripartizione per fornitore pazienti regionali
L’offerta extra regionale è invece riportata di seguito, da cui si osserva l’importante presenza anche di Medical
Center (Termoli). Fondazione G.P. II risulta invece fortemente sottodimensionata nell’offerta a pazienti non
residenti:
RMN pazienti extra regione
Fornitore
Importo
%
NEUROMED SNC
3.931.988
54%
DOMENICO E FRANCESCO POTITO S.R.L.
1.819.841
25%
MEDICAL CENTER
1.400.703
19%
ASREM
66.833
1%
UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE - CENTRO DI
52.422
1%
7.271.787
100%
Totale
Tabella 73 - Ripartizione per fornitore pazienti extra regionali
126
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9604
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Si presenta, infine, l’offerta di prestazioni di diagnostica strumentale dei due principali centri privati regionali
(Neuromed e Fondazione) verso pazienti residenti sull’area di rispettiva localizzazione degli istituti in esame:
Prestazioni Neurom ed su Area Isernia
Fornitore
Im porto
NEUROMED SNC
1.353.234
Offerta complessiva NEUROMED
8.539.594
% di offerta Isernia
16%
Quantità
11.970
60.936
20%
Tabella 74 - Prestazioni Neuromed su Area di Isernia
Prestazioni Cattolica su Area Cam pobasso
Fornitore
Im porto
Quantità
UNIVERSITA' CATTOLICA
1.194.392
19.427
Offerta complessiva Cattolica
2.592.449
37.309
% di offerta Cam pobasso
46%
52%
Tabella 75 - Prestazioni Cattolica su Area di Campobasso
Tale analisi dimostrano che:
■ Neuromed concentra circa un quinto delle prestazioni di diagnostica strumentale solo su pazienti della
relativa zona di localizzazione geografica, ovvero sull’Area isernina;
■ Fondazione concentra addirittura quasi la metà delle prestazioni di diagnostica strumentale solo su pazienti
della relativa zona di localizzazione geografica, ovvero sull’Area di Campobasso.
L’incidenza della mobilita passiva sulla branca in oggetto è relativamente bassa, con preponderanza dei
fornitori di Abruzzo e Lazio, che dimostra probabilmente una mobilità di prossimità:
Incidenza mobilità passiva Radiologia Diagnostica
Branche
08 - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: RADIOLOGIA DIAGNOSTICA
Importo mobilità
passiva
1.087.188
Importo offerta
residenti
8.463.264
Incidenza %
13%
Tabella 76 - Incidenza mobilità passiva Radiologia Diagnostica
127
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9605
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Laboratorio Analisi
Si riporta la composizione pubblico/privato della spesa 2011, da cui si evidenzia la prevalente presenza
dell’offerta pubblica in ambito regionale, giustificata anche dal relativo basso valore unitario delle prestazioni
in esame, che porta il privato a focalizzarsi su prestazioni ad alto impatto tecnologico e contemporaneo forte
valore unitario:
Com posizione pubblico-privato
Tipologia
Branca 11 - Laboratorio analisi
Im porto
Privato
3.137.981
Pubblico
9.351.024
Totale
3.137.981
12.489.005
Privato
Pubblico
9.351.024
Figura 22 - Composizione spesa pubblico privato anno 2011
L’incidenza dei diversi attori pubblici e privati, nonché la composizione (regionale ed extra regionale) è la
seguente, che dimostra la prevalenza di Fondazione nell’ambito dell’offerta privata:
Ripartizione per fornitore
Fornitore
Importo
AZIENDA SANITARIA REGIONALE DEL MOLISE
9.351.024
UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE
1.577.596
NEUROMED SNC
346.114
CASA DI CURA VILLA ESTHER
220.969
LABORATORIO ANALISI COLELLA EVELINA GINA
124.766
CENTRO ALLERGOLOGICO DEL MOLISE
123.040
DIAGNOSTICA FORTORE
117.270
LABORATORIO ANALISI DR. GENNARO DE GREGORIO
113.501
BIOMEDICAL S.N.C.
94.071
GAMMA S.N.C. DI LEONE ANGELA E C.
85.294
CASA DI CURA VILLA MARIA
81.806
CENTRO DIAGNOSTICO MINERVA S.R.L.
73.662
LABORATORIO ANALISI BIOLAB SRL
49.662
CENTRO MEDICO DEL MOLISE
46.663
LABORATORIO ANALISI GRAVINA MARIALUISA
43.155
LABORATORIO ANALISI ARETINI-DE GREGORIO
40.411
Totale
12.489.005
Tabella 77 - Ripartizione per fornitore
Com posizione dell'offerta
Com posizione dell'offerta
Dom anda per provenienza
Offerta pubblico
Extraregionale
Dom anda per provenienza
%
Extraregionale
Offerta privato
%
366.387
12%
597.844
6%
Regionale
8.753.180
94%
Regionale
2.771.594
88%
TOTALE
9.351.024
100%
TOTALE
3.137.981
100%
Tabella 78 - Composizione dell’offerta
Questa ulteriore immagine evidenzia che Fondazione surroga in ambito regionale l’offerta di prestazioni,
ponendosi quale diretto competitor rispetto alle strutture pubbliche ed apparendo, in buona sostanza, come
vera e propria struttura di offerta regionale, di questo importo circa il 70% è offerto sull’area di Campobasso:
128
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9606
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Prestazioni Cattolica su Area Cam pobasso
Fornitore
Im porto
UNIVERSITA' CATTOLICA
1.106.769
Offerta Cattolica
1.577.596
% offerta su CB
70%
Tabella 79 - Prestazioni Cattolica su Area di Campobasso
Tale circostanza dimostra che, come nel caso di delle prestazioni di diagnostica strumentale, che l’offerta
sull’area di insistenza geografica aumenta ed entra in diretta competizione con gli ospedali pubblici di area.
Le prestazioni prevalenti riguardano:
■
■
■
■
■
■
prelievo sangue venoso;
emocromo;
tireotropina;
tiroxina libera;
triodotironina libera;
psa.
Erogate essenzialmente verso pazienti regionali.
Laboratorio analisi - Pazienti regionali
Fornitore
Im porto
%
AZIENDA SANITARIA REGIONALE DEL MOLISE
8.753.180
76%
UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE
1.420.490
12%
NEUROMED SNC
233.221
2%
CASA DI CURA VILLA ESTHER
214.668
2%
LABORATORIO ANALISI COLELLA EVELINA GINA
119.483
1%
DIAGNOSTICA FORTORE
117.270
1%
LABORATORIO ANALISI DR. GENNARO DE GREGORIO
105.167
1%
CENTRO ALLERGOLOGICO DEL MOLISE
95.428
1%
BIOMEDICAL S.N.C.
84.634
1%
GAMMA S.N.C. DI LEONE ANGELA E C.
79.253
1%
CASA DI CURA VILLA MARIA
78.498
1%
CENTRO DIAGNOSTICO MINERVA S.R.L.
55.990
0%
LABORATORIO ANALISI BIOLAB SRL
47.140
0%
LABORATORIO ANALISI GRAVINA MARIALUISA
43.155
0%
CENTRO MEDICO DEL MOLISE
39.534
0%
LABORATORIO ANALISI ARETINI-DE GREGORIO
37.664
0%
11.524.775
100%
Totale
Tabella 80 - Laboratorio analisi - Pazienti regionali
Come detto, l’offerta della Fondazione appare importante in relazione alla produzione ASREM per pazienti
regionali, circostanza che conferma le precedenti considerazioni circa la configurazione di diretto competitor,
assunta nel corso degli anni dall’istituto in esame.
129
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9607
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Laboratorio analisi - Pazienti extra regione
Fornitore
Im porto
%
AZIENDA SANITARIA REGIONALE DEL MOLISE
597.844
62%
UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE
157.106
16%
NEUROMED SNC
112.893
12%
CENTRO ALLERGOLOGICO DEL MOLISE
27.612
3%
CENTRO DIAGNOSTICO MINERVA S.R.L.
17.672
2%
BIOMEDICAL S.N.C.
9.438
1%
LABORATORIO ANALISI DR. GENNARO DE GREGORIO
8.335
1%
CENTRO MEDICO DEL MOLISE
7.129
1%
CASA DI CURA VILLA ESTHER
6.300
1%
GAMMA S.N.C. DI LEONE ANGELA E C.
6.041
1%
LABORATORIO ANALISI COLELLA EVELINA GINA
5.283
1%
CASA DI CURA VILLA MARIA
3.308
0%
LABORATORIO ANALISI ARETINI-DE GREGORIO
2.748
0%
LABORATORIO ANALISI BIOLAB SRL
2.522
0%
964.231
100%
Totale
Tabella 81 - Laboratorio analisi - Pazienti extra regione
L’offerta extra regionale, sensibilmente inferiore, dimostra la scarsa incidenza delle prestazioni in esame nel
bilancio complessivo dell’offerta specialistica.
L’incidenza della mobilita passiva sulla branca in oggetto è relativamente bassa, con preponderanza dei
fornitori di Abruzzo e Lazio, che dimostra probabilmente una mobilità di prossimità:
Incidenza mobilità passiva Laboratorio Analisi
Importo mobilità
passiva
Branche
11 - LAB.ANALISI CHIMICO CLINICHE
1.790.862
Importo offerta
residenti
Incidenza %
11.524.775
16%
Tabella 82 - Laboratorio analisi - Pazienti extra regione
Oculistica
Si riporta la composizione pubblico/privato della spesa 2011, da cui si evidenzia la prevalente presenza
dell’offerta privata:
Com posizione pubblico-privato
Tipologia
Branca 16 - Oculistica
Im porto
Privato
2.341.908
Pubblico
1.189.090
Totale
3.530.998
1.189.090
Privato
Pubblico
2.341.908
Figura 23 - Composizione spesa pubblico privato anno 2011
L’incidenza dei diversi attori pubblici e privati, nonché la composizione (regionale ed extra regionale) è la
seguente, che dimostra la prevalenza del Centro Laurelli, nell’ambito dell’offerta privata.
130
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9608
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Ripartizione per fornitore
Fornitore
Importo
CENTRO DI CHIR. OCUL. LAURELLI FRANCESCO
1.482.625
AZIENDA SANITARIA REGIONALE DEL MOLISE
1.189.090
ISTITUTO OFTALMICO PENTRO
680.249
NEUROMED SNC
128.421
CENTRO OFTALMOLOGICO ANTHOS
47.826
CASA DI CURA VILLA ESTHER
2.787
Totale
3.530.998
Tabella 83 - Ripartizione per fornitore
Com posizione dell'offerta
Dom anda per provenienza
Com posizione dell'offerta
Offerta pubblico
%
Dom anda per provenienza
Offerta privato
%
Extraregionale
309.373
26%
Extraregionale
1.843.003
Regionale
879.718
74%
Regionale
498.904
79%
21%
TOTALE
1.189.090
100%
TOTALE
2.341.908
100%
Tabella 84 - Composizione dell’offerta
Le prestazioni prevalenti sono l’inserzione di cristallino e l’esame complessivo dell’occhio, erogate
essenzialmente verso pazienti extra regionali:
Oculistica - Pazienti extra regione
Fornitore
Im porto
%
CENTRO DI CHIR. OCUL. LAURELLI FRANCESCO
488.059
56%
ISTITUTO OFTALMICO PENTRO
275.056
32%
AZIENDA SANITARIA REGIONALE DEL MOLISE
57.228
7%
NEUROMED SNC
47.689
5%
868.033
100%
Totale
Tabella 85 - Oculistica - Pazienti extra regione
L’offerta verso residenti è invece la seguente, evidenziando la presenza del Centro Laurelli in misura inferiore
rispetto ad ASREM. Le prestazioni di ASREM sono offerte per il 38% dalle strutture pubbliche dell’Area di
Termoli (e più precisamente Larino).
Oculistica - Pazienti regionali
Fornitore
Im porto
%
AZIENDA SANITARIA REGIONALE DEL MOLISE
335.622
54%
CENTRO DI CHIR. OCUL. LAURELLI FRANCESCO
173.412
28%
ISTITUTO OFTALMICO PENTRO
57.173
9%
CENTRO OFTALMOLOGICO ANTHOS
35.659
6%
NEUROMED SNC
15.431
2%
617.296
100%
Totale
Tabella 86 - Oculistica - Pazienti regionali
131
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9609
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
L’incidenza della mobilita passiva sulla branca in oggetto è relativamente bassa, con preponderanza dei
fornitori di Abruzzo e Lazio, che dimostra probabilmente una mobilità di prossimità:
Incidenza mobilità passiva Oculistica
Branche
16 - OCULISTICA
Importo mobilità
passiva
Importo offerta
residenti
178.970
1.378.622
Incidenza %
13%
Tabella 87 - Incidenza mobilità passiva Oculistica
Azione 14.2.1: Riassetto Specialistica ambulatoriale
Valutazione dei fenomeni osservati sulla produzione specialistica ambulatoriale
In relazione alle informazioni precedentemente presentate, si delinea un ruolo importante dei privati regionali
nell’ambito dell’offerta specialistica verso utenti residenti nonché pazienti extra regionali, con connotazioni
differenti da ambito ad ambito e da privato a privato.
I fenomeni osservati possono essere si seguito sintetizzati:
■ forte incidenza delle attività di medicina nucleare (essenzialmente PET) erogate da Neuromed sui pazienti
residenti;
■ forte incidenza delle attività di diagnostica strumentale (essenzialmente RMN) erogate da Neuromed
(Fondazione, Potito e Medical Center sono presenti in misura sostanzialmente inferiore) sui pazienti
residenti;
■ importante incidenza di alcuni grandi privati regionali (Neuromed, Potito, Medical Center) sull’attività di
diagnostica verso pazienti extra regionali: il volume dell’attività privata supera di gran lunga quello
pubblico;
■ prevalenza dell’offerta di ASREM su quella privata per le prestazioni di laboratorio analisi (con la sola
eccezione di Fondazione G.P. II di cui si dirà di seguito);
■ offerta esclusiva di Fondazione G.P. II per prestazioni di Radioterapia;
■ importante presenza di Neuromed sul territorio di Isernia per le prestazioni di diagnostica strumentale: si
osserva che circa il 16% dell’offerta complessiva dell’istituto è rivolta a residenti dell’area di Isernia;
■ importante presenza di Fondazione G.P. II sul territorio di Campobasso per le prestazioni di diagnostica
strumentale: si osserva che circa il 46% dell’offerta complessiva dell’istituto è rivolta a residenti dell’area di
Campobasso;
■ importante presenza di Fondazione G.P. II sul territorio di Campobasso per le prestazioni di laboratorio
analisi: si osserva che circa il 70% dell’offerta complessiva dell’istituto è rivolta a residenti dell’area di
Campobasso;
■ le circostanze di cui ai punti 6) 7) e 8) lasciano presumere fenomeni di possibile induzione della domanda
rispetto all’offerta, come spesso avviene nella gran parte delle regioni in cui si osserva la presenza di privati
altamente specializzati.
Azioni sull’attività specialistica ambulatoriale
La forte parcellizzazione delle attività di specialistica ambulatoriale rispetto a quelle ospedaliere, nonché la
presenza di interlocutori privati fortemente differenziati, impongono un programma di azioni indirizzato a
verificare puntualmente la natura dei fenomeni osservati, programmando nel contempo interventi sul sistema
organizzativo interno e sul sistema di rapporti con i fornitori.
Azioni di assessment sul sistema ASREM
■ analisi della capacità produttiva ASREM in termini di forza lavoro impegnata e di eventuali carichi di lavoro
per dipendente, al fine di comprendere il corretto dimensionamento della forza lavoro ASREM sulle unità
operative oggetto di indagine;
–
Giugno 2014
132
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9610
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■ assessment tecnologico sulle attrezzature presenti in Azienda e sulla relativa capacità produttiva;
–
Giugno 2014
■ valutazione delle attività prodotte da ASREM nei confronti dell’utenza esterna nonché delle attività di
“servizio” dedicate dai reparti ospedalieri a pazienti ricoverati (c.d. prestazioni intermedie);
–
Giugno 2014
■ benché le prestazioni erogate in mobilità passiva extra regionale manifestino una bassa incidenza sulla
produzione complessiva, valutazione delle attività di diagnostica strumentale offerte fuori regione da parte
di Lazio ed Abruzzo (mobilità di prossimità) al fine di colmare eventuali carenze produttive sull’offerta
pubblica di particolari aree (presumibilmente Termoli ed Isernia);
–
Giugno 2014
■ valutazione della possibilità di prevedere nella rete oncologica pubblica l’offerta di prestazioni di
radioterapia, attualmente erogate esclusivamente da Fondazione G.P. II.
– Giugno 2014
Azioni nei rapporti con gli erogatori privati
■ valutazione della complessiva capacità produttiva dei privati regionali per branca di erogazione, anche in
relazione alla specializzazione dei centri privati regionali;
■ individuazione delle eventuali branche di offerta privata nei confronti delle quali ASREM presenta una
capacità produttiva carente, al fine di rendere più incisiva la collaborazione con gli erogatori privati ed
eventualmente creare integrazioni per cedere parte della produzione verso pazienti regionali non
soddisfatta da ASREM;
■ accordi con i fornitori per regolare l’erogazione delle prestazioni verso i pazienti regionali;
■ eventuale definizione di accordi di confine per regolare la mobilità passiva extra regionale nei confronti di
Lazio ed Abruzzo, che presentano saggi di attrazione maggiori: il 46% dell’offerta dell’Abruzzo per
diagnostica strumentale è rivolta a pazienti dell’area di Termoli, mentre il 45% dell’offerta del Lazio per
diagnostica strumentale è rivolta a pazienti dell’area di Isernia.
– Giugno 2014
INDICATORI
Risultati programmati
Miglioramento appropriatezza prestazioni erogate
Riduzione spesa
Potenziamento monitoraggio clinico e controllo gestionale
Indicatori di risultato
Completamento delle azioni indicate entro le scadenze stabilite
Monitoraggio avvenuta implementazione azioni
Tempistica
Giugno 2014
Da Giugno 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
133
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9611
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Intervento 14.3: La macroarea territoriale ed ambientale
Vincoli ed obiettivi
Il D.L. 95/202, seppur non prevedendo misure dirette sul sistema organizzativo territoriale, determina
indirettamente la necessità di velocizzare le azioni di riorganizzazione per effetto delle manovre strutturali
disposte per la rete ospedaliera. Infatti, è prevedibile che l’ulteriore riduzione operata sui posti letto del livello
ospedaliero, determini la necessità di sviluppo del sistema territoriale di assistenza con particolare riferimento
ai posti letto residenziali e all’Assistenza Domiciliare Integrata.
Diventa, altresì, strategica l’attivazione, tramite anche la riconversione degli Stabilimenti Ospedalieri di Larino
e Venafro delle Case della Salute H24, con l’attivazione di posti letto per le cure intermedie e residenziali, in
quanto oltre a rappresentare un coerente target organizzativo in funzione della riorganizzazione
dell’emergenza territoriale e dello sviluppo dell’assistenza residenziale, mette in condizione il sistema della
Medicina Generale di esercitare il governo delle Cure Primarie attraverso la strutturazione di una sistema
funzionale in grado di garantire un’efficace presa in carico sulle problematiche di maggior impatto
epidemiologico.
La Regione Molise intende procedere alla riorganizzazione del territorio attraverso il cambiamento dei modelli
organizzativi delle strutture territoriali, spostando l’attenzione dalla cultura dei servizi territoriali a quella dei
luoghi di presa in carico, nella consapevolezza che si tratta di un traguardo da raggiungere su un versante
culturale, organizzativo e tecnologico.
Il processo di riorganizzazione già avviato, volto al rilancio della medicina del territorio, ha evidenziato la
necessità di azioni finalizzate a consolidare e migliorare le realtà già strutturate e a qualificare quelle che
presentavano criticità strutturali, organizzative e funzionali.
L’obiettivo che si intende raggiungere è quello di un’assistenza sanitaria di base, diffusa sul territorio e
organizzata in modo da essere legata alla comunità locale, che sia parte integrante del Sistema Sanitario
Regionale, diventandone il perno ed il punto focale, sia per lo sviluppo economico e sociale globale della
collettività, sia quale primo livello di contatto degli individui, della famiglia e della comunità con il sistema
sanitario in un quadro di effettiva partecipazione.
Il modello organizzativo assistenziale che si intende rafforzare si basa sulla unitarietà della presa in carico
dell’assistito, sulla unitarietà del progetto assistenziale e del percorso di fruizione da parte del paziente stesso,
ma anche su una nuova idea di prevenzione, nella finalità di aumentare la qualità percepita, consolidare
l’organizzazione territoriale, contenere e razionalizzare i costi, ridurre l’ospedalizzazione e governare la
domanda.
Innovativo e funzionale al ridisegno della rete territoriale è il concetto integrato di prevenzione, che include
anche quello ambientale, attraverso il trasferimento all’ASReM delle funzioni attualmente in capo all’ARPAM.
Punti cardine dell’area integrata territoriale ed ambientale sono rappresentati, dunque, da:
■
■
■
■
■
■
■
■
■
sviluppo delle attività territoriali con riguardo all’area della fragilità;
sviluppo dell’integrazione socio-sanitaria;
sviluppo dell’assistenza domiciliare;
sviluppo dell’assistenza ai disabili;
riqualificazione assistenza primaria;
riqualificazione emergenza e continuità assistenziale territoriale;
riqualificazione della rete riabilitativa:
attivazione RSA;
sperimentazione Case della Salute e Presidi Territoriali di Assistenza;
134
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9612
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■
■
■
■
■
■
■
integrazione Ospedale-Territorio;
riorganizzazione Dipartimento di salute mentale;
riorganizzazione Dipartimento di Prevenzione;
costituzione del Dipartimento della Prevenzione Ambientale;
riorganizzazione servizi dipendenze;
sviluppo dell’area materno-infantile;
potenziamento strutture Hospice.
Verso l’Unità Operativa funzionale “Sociale e Sanitaria”
Centri
diurni
ADI
network
territoriale domiciliare Specialistica
RP
RSA
ambulatorial
e
Casa della
salute
PTA
network
territoriale residenziale
Hospice
MMG / PLS
RSD
PAI
Piano Assistenza
Individualizzata
Continuità
Assistenziale /
GM
Ospedale di
Comunità
UVM
Unità Valutativa
Integrata
PUA Porta Unica di
Accesso
Distretto
Sanitario
Programmazione
unitaria
Ambito
Territoriale
Sociale
Unità Operativa “Sociale e Sanitaria”
Dip.
Prevenzione
Dip. T erritoriale Socio
Sanitario
Dip. Salute
Mentale
Figura 24 - Rete di assistenza territoriale
Stato AS IS Rete Territoriale
Si riporta brevemente un quadro d’insieme dello stato attuale della Rete Territoriale.
Cure residenziali per persone non autosufficienti
Tipologia
Num . Posti letto
R1
20
R2
20
R3
167
TOTALE
207
Struttura
Note
Trattamenti intensivi, essenziali per il supporto alle funzioni vitali (ventilazione
RSA Larino
meccanica e assistita, nutrizione enterale e parenterale protratta, trattamento di
(riconversione stabilimento ospedaliero)
stati vegetativi o coma prolungato, malattie neurovegetative progressive, ecc.)
Trattamenti estensivi a pazienti non autosufficienti con elevata necessità di tutela
sanitaria (cure mediche e infermieristiche quotidiane, trattamenti di recupero
RSA Accreditata Castel del Giudice
funzionale, somministrazione di terapie e.v., nutrizione enterale, lesioni da decubito
profonde, ecc.)
Varie strutture socio assistenziali
Tabella 88 - Dotazione posti letto residenziali
Inoltre, relativamente ai criteri per l’utilizzo dello strumento di valutazione multidimensionale al fine di
indirizzare correttamente i pazienti nelle strutture si precisa che con Deliberazione di G.R. 4.2.2008, n.101, è
stata adottata la SVAMa quale strumento di valutazione multidimensionale per l’ammissione delle prestazioni
assistenziali per i pazienti non autosufficienti. Tale strumento viene utilizzato dalla Unità di Valutazione
135
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9613
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Multidimensionale, presente in tutti i Distretti della Regione, sia per la presa in carico in Assistenza domiciliare
integrata, sia per l’arruolamento degli assistiti presso le RSA attive. Infine, da parte dell’ASReM sono state
impartite direttive e disposizioni attuative agli operatori coinvolti anche con attività formativa propedeutica
all’uso dello strumento di valutazione.
Azione 14.3.1: Riassetto della rete territoriale dei servizi
La Regione Molise adotta la logica dipartimentale per l’area territoriale in quanto strumento utile a realizzare
la presa in carico del paziente e la continuità assistenziale, attraverso linee guida e percorsi assistenziali
improntati sulla massima appropriatezza, umanizzazione e personalizzazione dell'azione clinica ed
assistenziale, nonché funzionali a favorire l'adozione di modelli operativi tendenti, anche mediante l'uso
condiviso delle risorse, al continuo miglioramento delle performance in termini di efficacia, efficienza ed
economicità.
Nell’area territoriale viene previsto un Dipartimento funzionale Territoriale SocioSanitario (DTSS) e n. 3
Dipartimenti strutturali (Prevenzione, Prevenzione Ambientale, Salute Mentale).
MACROAREA OSPEDALIERA
MACROAREA TERRITORIALE ED AMBIENTALE
DIPARTIMENTO FUNZIONALE
PRESIDIO OSPEDALIERO
CAMPOBASSO (+ FGPII)
ISERNIA
TERMOLI
DIPARTIMENTI STRUTTURALI
TERRITORIALE
Dipartimento
territoriale socio-sanitario
UU.OO.CC
Distretto di Campobasso
Distretto di Termoli
Distretto di Isernia
Presidio di Comunità
di Zona
particolarmente
disagiata
AGNONE
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Hospice
di
Larino
IRCCS Neuromed
RSA di Larino,
Venafro e
Colletorto
RSD e Centri Diurni
PRIVATO ACCREDITATO
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
AMBIENTALE
Case della
Salute
LARINO-VENAFRO
Riccia
e
S.Croce di Magliano
DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
Presidi territoriali di Assistenza:
Montenero di Bisaccia
Boiano
Trivento
Frosolone
PRIVATO ACCREDITATO
Figura 25 - Quadro sinottico della macroarea territoriale ed ambientale
Il dipartimento funzionale territoriale socio-sanitario.
In considerazione della frammentarietà del territorio regionale, la Regione Molise intende istituire uno
specifico Dipartimento che governi il sistema delle Cure Primarie ed extramurali socio sanitarie, in modo da
assicurare il coordinamento della Medicina di Base, della Medicina Specialistica Ambulatoriale, delle Cure
Domiciliari, delle Strutture Residenziali e semiresidenziali pubbliche e private, sanitarie e sociosanitarie, in
un’ottica di servizi diffusi sul territorio, collegati tra loro per garantire la continuità e la presa in carico
assistenziale e terapeutica.
136
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9614
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Il Dipartimento Territoriale richiede una forte integrazione con i Distretti su cui opera e con gli altri
Dipartimenti territoriali (Prevenzione, Prevenzione Ambientale e Salute Mentale), nonché con gli Enti Locali.
La finalità è quella di favorire l’omogeneizzazione dei livelli assistenziali e l’integrazione delle diverse unità di
erogazione afferenti al Dipartimento, nonché la domiciliarizzazione, promuovendo percorsi di miglioramento
della qualità dei servizi residenziali e semiresidenziali, fermi restando la costante rilevazione dei bisogni dei
cittadini nell’ambito dei servizi gestiti e il costante miglioramento dell’economicità dei servizi erogati per
favorire la capacità di risposta alla domanda.
Al Dipartimento Territoriale sono demandate funzioni di programmazione e di produzione di servizi sanitari in
ambito territoriale.
Esso è dotato di autonomia organizzativa e tecnico-gestionale ed è organizzato in centri di costo e di
responsabilità.
Il Dipartimento Territoriale socio - sanitario rappresenta un'articolazione aziendale all'interno della quale sono
previste funzioni eterogenee che necessitano di un forte coordinamento con i Distretti Sanitari, al fine di
soddisfare i bisogni di salute dell'intero territorio di riferimento.
Le funzioni principali del Dipartimento sono molteplici e finalizzate alla omogeneizzazione dei livelli
assistenziali e alla integrazione delle diverse unità di erogazione.
Esso è costituito da strutture complesse e/o a valenza dipartimentale, omogenee, affini o complementari, che
perseguono comuni finalità, sono tra loro interdipendenti, sviluppano modelli organizzativi innovativi ed
integrati, ma mantengono la propria autonomia clinica ed assistenziale, nel rispetto della responsabilità
professionale.
Le strutture costituenti il Dipartimento sono aggregate secondo tipologie organizzative e gestionali, volte a
dare risposte unitarie, tempestive, razionali e complete rispetto ai compiti ed agli obiettivi assegnati.
Viene previsto un Direttore ed un Comitato di Dipartimento le cui funzioni saranno individuate con l’atto
aziendale dell’ASReM.
Le Unità Operative complesse del DTSS
Ogni unità operativa complessa si caratterizza, in quanto sistema organizzativo complesso, per la presenza
obbligatoria di un solo responsabile, per la rilevanza quantitativa e strategica delle attività svolte e per
l'attribuzione di un budget (obiettivi e risorse) nonché per la corrispondenza ad uno o più centri di costo.
Nell’ambito del Dipartimento Territoriale, per assicurare efficaci modelli di funzionamento e garantire il
soddisfacimento di tutti i bisogni di salute presenti sul territorio, sono individuate 7 unità operative complesse.
137
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9615
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Dipartimento Territoriale
U.O.C. CURE
PRIMARIE
(ASSISTENZA DI
BASE –
ASSISTENZA
SPECIALISTICA)
U.O.C. CURE
DOMICILIARI
U.O.S.VD
Monitoraggio
Sistema TS
U.O.C.
PRESTAZIONI
SANITARIE E
SOCIOSANITARIE
DA PRIVATO
U.O.C.
INTEGRAZIONE
SOCIOSANITARIA
U.O.C.
FARMACEUTICA
TERRITORIALE
U.O.S.VD
Neuropsichiatria
infantile e disturbi
dell’età evolutiva
UOC Distretto di
Campobasso
U.O.S.VD
Demenze senili
UOC Distretto di
Termoli
UOC Distretto di
Isernia
U.O.C.
DIPENDENZE
U.O.C. 118
U.O.S.VD
Riabilitazione e
assistenza
protesica
UOC Distretto di
Agnone
Figura 26 - Organizzazazione unità operative complesse – area territoriale
UOC Cure Primarie (Assistenza Sanitaria di Base e Assistenza Specialistica Ambulatoriale)
Viene prevista nell’ambito del Dipartimento Territoriale l’Unità Operativa Complessa “Cure Primarie
(Assistenza Sanitaria di Base e Assistenza Specialistica Ambulatoriale)” con la finalità di realizzare coerenza
nella offerta sanitaria di base e assistenziale
UOC Cure Domiciliari
Viene prevista nell’ambito del Dipartimento Territoriale l’Unità Operativa Complessa “Cure Domiciliari”, a
garanzia di corretti ed uniformi percorsi di presa in carico e monitoraggio delle attività, equità di accesso ai
servizi nei diversi Distretti, le cui funzioni saranno meglio individuate in apposito documento di organizzazione
da predisporsi a cura dell’ASReM.
UOC Prestazioni Sanitarie e Socio Sanitarie da Privato
Viene prevista nell’ambito del Dipartimento Territoriale l’Unità Operativa Complessa “Prestazioni Sanitarie e
Socio Sanitarie da Privato”, per la gestione dei rapporti con i soggetti erogatori di prestazioni specialistiche e
ospedaliere da privato accreditato relativamente alle fasi di determinazione del fabbisogno, di stipula degli
accordi contrattuali, di controllo del rispetto dei vincoli di spesa determinati dalla regione, nonché dei rapporti
riguardanti i diversi erogatori privati accreditati in ambito socio sanitario.
UOC Integrazione Socio Sanitaria
Viene prevista nell’ambito del Dipartimento Territoriale l’Unità Operativa Complessa “Integrazione Socio
Sanitaria”, con la finalità di garantire l’integrazione dell’offerta dei servizi sanitari e socio-sanitari, in modo da
assicurare la soddisfazione della domanda dei bisogni, facilitare l’accesso alle prestazioni sanitarie e
sociosanitarie, mettere in comune tramite l’ICT il patrimonio informativo dei diversi attori coinvolti sul
medesimo assistito, determinare i criteri e metodi per la ricognizione delle risorse finanziarie a supporto degli
interventi socio-sanitari prioritari al fine della eventuale istituzione di un fondo unico regionale per gli
interventi di politica socio-sanitaria.
UOC Farmaceutica Territoriale
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9616
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Viene prevista nell’ambito del Dipartimento Territoriale l’Unità Operativa Complessa “Farmaceutica
Territoriale”, al fine di garantire la corretta gestione ed erogazione del farmaco in ambito territoriale.
UOC 118 – Emergenza Territoriale
UOC Dipendenze
Viene prevista nell’ambito del Dipartimento Territoriale l’Unità Operativa Complessa “Dipendenze”, con la
finalità di coordinare a livello territoriale i servizi di assistenza medica, infermieristica, farmacologica, sociale e
riabilitativa, rivolti sia alle persone con problemi di dipendenza da sostanze psicoattive, che a quelle affette da
comportamenti compulsivi (ad es. gioco d’azzardo).
Le Unità operative semplici dipartimentali
Le unità operative semplici a valenza dipartimentale sono dotate di responsabilità ed autonomia professionale,
organizzativa e gestionale.
Sono affidate alla responsabilità di un dirigente secondo le normative contrattuali e finalizzate a massimizzare
la peculiarità delle professionalità e delle attività cliniche, assistenziali e tecniche in funzione della qualità e
dell'appropriatezza delle prestazioni erogate, che riguardano, in via prioritaria, metodologie e tecniche di
intervento complementari e integrative al funzionamento delle altre unità operative del dipartimento e/o, in
via secondaria, metodologie o integrazioni di tipo organizzativo, nell'ambito della Direzione Strategica.
Sono individuate le seguenti UU.OO.V.D.: Monitoraggio Sistema TS, Neuropsichiatria Infantile e Disturbi PsicoIntellettivi dell’Età Evolutiva, Demenze Senili, Riabilitazione e Assistenza Protesica.
II Distretto Sanitario
L'Azienda Sanitaria Regionale del Molise è articolata in Distretti Sanitari, i quali sono macrostrutture dotate di
autonomia economico-finanziaria e gestionale, con l'attribuzione di specifico budget e con contabilità separata
all'interno del bilancio dell'Azienda. Il Distretto è organizzato in centri di costo e di responsabilità.
Al Distretto competono l'analisi del bisogno di salute e la promozione di corretti stili di vita della popolazione,
l'erogazione delle prestazioni di diagnosi e cura, nonché il soddisfacimento di tutti gli adempimenti burocratici
ed amministrativi legati alla erogazione dei servizi sanitari territoriali.
Il bacino del Distretto Sanitario si identifica con l'area territoriale dove sono presenti i punti di erogazione delle
prestazioni socio sanitarie sia pubbliche che private accreditate. Esso adotta soluzioni che vanno verso
l'integrazione delle risposte assistenziali erogate in ambito sanitario con le risposte assistenziali erogate in
ambito sociale o da soggetti terzi.
È strutturato sul modello della "presa in carico", che prevede un rapporto continuo tra Medici di Medicina
Generale, Pediatri di Libera Scelta e Specialisti Ambulatoriali che presidiano sia la funzione di accoglienza e
prima valutazione (PUA) sia la valutazione funzionale Multidimensionale e la definizione di Progetti
Assistenziali Individuali.
I Distretti Sanitari individuati all’interno dell’ASReM sono:
■
■
■
■
Distretto Sanitario di Campobasso (Territorio di Campobasso, Boiano, Riccia);
Distretto Sanitario di Termoli (Territorio di Termoli e Larino);
Distretto Sanitario di Isernia (Territorio di Isernia e Venafro);
Distretto Sanitario di Agnone.
I Distretti di cui sopra operano in raccordo con il Dipartimento funzionale Territoriale (DTSS) per le specifiche
competenze ad esso attribuite.
139
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9617
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Al fine di garantire una uniforme e facile fruizione dei servizi distrettuali integrati nella rete dei servizi sanitari e
sociosanitari, si conferisce un ruolo cruciale all'organizzazione delle Porte Uniche di Accesso, le quali sono
strategicamente allocate in ogni Distretto per meglio rappresentare l'interfaccia diretta per il cittadino-utente.
Mediante la Porta Unica di Accesso si garantisce:
■
■
■
■
■
la funzione di accoglienza e informazione;
la funzione di valutazione di primo livello;
lo smistamento dell'utenza ai servizi sanitari o sociali;
l'attivazione della valutazione multidimensionale finalizzata ad una presa in carico integrata;
la attivazione di tutte le risposte necessarie a soddisfare la richiesta ed il bisogno del cittadino in relazione
alle risorse disponibili.
Direzione distretto
U.O.S SERVIZI AMMINISTRATIVI
DISTRETTUALI
U.O.S.
CURE
PRIMARIE
U.O.S.
ASSISTENZA
SOCIOSANITA
RIA
PROIEZIONE TERRITORIALE
dei Dipartimenti Strutturali
Ospedale di Comunità – RSA – RSD – PTA – Hospice – Centri Diurni - AFT
Figura 27 - Quadro sinottico organizzazione Distretto
Presso le varie sedi distrettuali sono logisticamente collocate ed erogate anche le prestazioni tipicamente
afferenti ai dipartimenti strutturali di Prevenzione e Salute Mentale, quali proiezioni territoriali dei servizi alla
persona. Al Distretto Sanitario è preposto un Direttore il cui incarico, a tempo determinato, è attribuito dal
Direttore Generale sulla base di quanto previsto dalla normativa di riferimento.
Il Direttore del Distretto si avvale del supporto della U.O.S. – “Servizi Amministrativi distrettuali” diretta da un
Dirigente Amministrativo.
In ogni Distretto vengono previste le seguenti UU.OO.SS.:
■ Cure Primarie, a cui afferiscono: assistenza di base, assistenza specialistica-riabilitativa-protesica e relative
articolazioni funzionali, quali Case della Salute e PTA;
■ Assistenza sociosanitaria, a cui afferiscono: RSA, RSD ed Hospice, assistenza domiciliare, pediatria di
comunità e consultori, sanità penitenziaria, centri diurni.
All’interno di ciascun Distretto saranno presenti, infine, le proiezioni territoriali dei 3 dipartimenti strutturali.
L’articolazione organizzativa ed, in particolare, la distribuzione nell’ambito dei quattro Distretti dell’erogazione
dei servizi, terrà conto della densità di popolazione di ciascun ambito territoriale.
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Casa della Salute
Nell'ambito dell'organizzazione territoriale dei Distretti di Campobasso, Termoli ed Isernia la Regione Molise
intende attivare le Case della Salute, quale Centro attivo e dinamico della Comunità locale per la salute ed il
benessere, in grado di raccogliere la domanda dei cittadini e di organizzare la risposta nelle forme e nei luoghi
appropriati.
Costituisce, quindi, un modo per integrare e facilitare i percorsi e i rapporti tra servizi e cittadini, restituire alla
popolazione una visione unitaria del concetto di salute, sia come diritto di ogni cittadino, che come interesse
della comunità. Si tratta, pertanto, di una iniziativa che può essere di grande utilità per la riorganizzazione del
welfare locale.
Il modello Casa della Salute, con l'offerta di servizi e prestazioni che esso propone, è un presidio strategico del
Distretto Sanitario finalizzato a fronteggiare alcune tra le più evidenti criticità del rapporto tra il sistema
sanitario regionale e il cittadino, nonché per garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria e socio sanitaria
propri del Distretto.
Diventa, altresì, strategica l’attivazione, anche tramite la riconversione degli Stabilimenti Ospedalieri di Larino
e Venafro, di Case della Salute H24, con l’attivazione di posti letto per le cure intermedie e residenziali, in
quanto oltre che a rappresentare un coerente target organizzativo in funzione della riorganizzazione
dell’emergenza territoriale e dello sviluppo dell’assistenza residenziale, mette in condizione il sistema della
Medicina Generale di esercitare il governo delle Cure Primarie attraverso la strutturazione di una sistema
funzionale, in grado di garantire un’efficace presa in carico sulle problematiche di maggior impatto
epidemiologico.
Nell'ambito della Casa della Salute possono essere pertanto allocati:
■ nuclei per l’accoglienza temporanea (diurna o ambulatoriale) di persone affette da patologie cronicodegenerative e posti letto per cure intermedie;
■ ambulatori di prime cure e per le piccole urgenze, aperti nelle ore diurne, per piccoli interventi che non
necessitano di ricovero in ospedale (day service);
■ la sede dell'attività di continuità assistenziale;
■ la sede delle attività di Emergenza territoriale – 118;
■ ambulatori infermieristici in cui gli infermieri distrettuali, pur mantenendo una propria autonomia
professionale, operano in stretto rapporto di collaborazione con i Medici di Medicina Generale nei moduli
integrativi integrati;
■ ambulatori medici specialistici con aree e orari adeguati, parametrati sulla base delle esigenze della
popolazione, che utilizzano specialisti convenzionati;
■ servizi di radiologia e di analisi cliniche;
■ strutture di degenza territoriale in regime residenziale e semiresidenziale (ospedale di comunità, residenza
sanitaria, centri per disabilità psico-intellettive, hospice, etc).
La Casa della Salute si configura come un presidio strategico per i territori oltre che di Venafro e Larino (con
allocazione negli stabilimenti ospedalieri riconvertiti), di Riccia, S.Croce di Magliano e Frosolone, al fine di
fronteggiare alcune tra le più evidenti criticità nel rapporto tra il SSR e il cittadino, nei trattamenti
extraospedalieri e garantire i livelli essenziali di assistenza sociosanitaria nella loro unitarietà di prevenzione,
cura e riabilitazione.
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Punti di primo intervento
PUA
Sportello CUP
CASA DELLA SALUTE
Servizi Amministrativi
Servizi socio-sanitari
Area tutela salute mentale
Area materno-infantile
Posti letto cure
intermedie
Poliambulatorio specialistico con ambulatori day service
chirurgici e diagnostica strumentale
Ambulatorioinfermieristico
Punto prelievo
Studi MMG e PLS h12
Figura 28 - Organizzazione Casa della Salute
Presidi Territoriali di Assistenza (PTA)
A supporto dell’assistenza primaria è prevista l’attivazione di Presidi Territoriali di Assistenza (PTA) ed
Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), secondo le più opportune possibilità operative determinate dalle
dimensioni demografiche dei comuni.
Sedi di attivazione dei PTA saranno;
■
■
■
■
Montenero di Bisaccia;
Bojano;
Trivento;
Frosolone.
Per i poliambulatori di S. Elia a Pianisi e Castelmauro, si prevede, invece, l’attivazione delle Aggregazioni
Funzionali Territoriali (AFT).
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Sportello CUP
AREA PUBBLICA
PUA
PTA
AREA GESTIONALE E FUNZIONALE
Amministrazione e supporto all'attività
Area Diagnostica I liv. a supporto di
prestazioni indifferibili
Area delle patologie croniche
Area delle cure primarie
AREA SERVIZI SANITARI
Area dell'assistenza specialistica e diagnostica
Area di sorveglianza temporanea
Area dell'attività riabilitativa
Area delle attività integrate socio sanitarie
Figura 29 - Organizzazione PTA
Ospedale di Comunità (Presidio Montano di Rete)
L'Ospedale di Comunità è una struttura residenziale in grado di erogare assistenza sanitaria di breve durata.
Esso è riservato a quei pazienti che, pur non presentando patologie acute ad elevata necessità di assistenza
medica, non possono tuttavia essere assistiti adeguatamente a domicilio per motivi socio sanitari. Possono
accedere all’ospedale di comunità, ad esempio, malati affetti da patologie croniche che periodicamente
necessitano di controlli o terapie particolari, persone che a seguito di malattie acute o evolutive necessitano di
terapie difficilmente erogabili a domicilio. Tale struttura viene localizzata nello Stabilimento Ospedaliero di
Agnone riconvertito, che sarà dotato di posti letto di branca chirurgica e di branca medica (con particolare
attenzione alla reumatologia).
Residenze Sanitarie Assistenziali
La RSA rappresenta uno dei punti cardine della rete integrata di assistenza a pazienti portatori di patologie
cronico-degenerative, non curabili a domicilio e bisognosi di assistenza continua. Gli atti di cura per la gestione
della cronicità presuppongono una presa in carico globale dei bisogni clinici e non clinici da parte di un team
medico-infermieristico riabilitativo e sociale, risultando la patologia cronica più o meno sintomatica a seconda
del suo grado di avanzamento e di scompenso, destinata a persistere nel tempo ed a rischio di progressione e
riacutizzazione.
Per i suddetti pazienti, l’attivazione delle RSA ha quale obiettivo primario quello di recuperare il massimo
livello di capacità funzionale.
Sono previsti moduli di RSA pubbliche da 40 posti letto negli ospedali riconvertiti di Venafro e Larino (già
attivato modulo da .20 PL), nonché nel Comune di Colletorto per 60 PL.
Hospice
Nella visione olistica alla base della medicina palliativa la fase del percorso della vita, comunemente definita
”terminale” deve rispondere ai bisogni che sono riferibili alla sfera sanitaria del malato, ma nel contempo
anche alla “fragilità globale specifica del malato e del nucleo familiare in termini funzionali, psicologici, sociali,
etico-religiosi ed economici”.
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Per soddisfare tali specificità dei bisogni dei malati terminali e delle loro famiglie è già operante nella Regione
l’Hospice di Larino con 16 posti letto e 2 letti per la terapia del dolore.
Tra le azioni che s’intende implementare rientrano le prestazioni di day hospice e di assistenza domiciliare
hospice ad altissima intensità assistenziale.
Centri diurni
Nell’ambito dell’offerta assistenziale semiresidenziale vengono previsti Centri diurni per la presa in carico delle
disabilità intellettive dell’età evolutiva, delle demenze senili e di altre disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, la
cui individuazione territoriale sarà effettuata dopo la riorganizzazione dell’Area della neuropsichiatria infantile
e della Riabilitazione.
Riabilitazione
L’offerta territoriale riabilitativa viene assicurata attraverso la rimodulazione dei centri di erogazione, da
attuarsi per mezzo di:
■
■
■
■
creazione di strutture per la cura dell’età evolutiva;
creazione di RSD (Residenze Sanitarie per disabili) nella misura dello 0,2/1000 abitanti (60 P.L.);
istituzione di Centri diurni per disabili;
potenziamento del Centro Iperbarico presente nelle strutture del Basso Molise.
Dipartimento di prevenzione
Il Dipartimento unico della Prevenzione (DIP) di cui si è già accennato nell’Azione 11.1.1: Riorganizzazione del
Dipartimento Unico di Prevenzione, come previsto dal PSR 2013-2015, deve essere articolato nelle strutture
organizzative previste all’art. 7quater del D.Lgs. n. 502/92 per lo svolgimento delle funzioni indicate all’art. 7ter
dello stesso decreto. Nel dettaglio si individuano al suo interno le seguenti 6 UU.OO.CC:
■
■
■
■
■
igiene e sanità pubblica;
igiene degli alimenti e della nutrizione;
prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro;
sanità animale;
igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di
origine animale e loro derivati;
■ igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche.
Alle sopraindicate UU.OO.CC. si aggiungono 8 UU.OO.SS. per la proiezione territoriale, in ambito distrettuale,
delle attività erogate dal Dipartimento di Prevenzione.
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Dipartimento Prevenzione
U.O.C. IGIENE E
SANITA’ PUBBLICA
U.O.C. DEGLI
ALIMENTI E DELLA
NUTRIZIONE
U.O.C.
PREVENZIONE E
SICUREZZA
AMBIENTI DI
LAVORO
U.O.C. SANITA’
ANIMALE
U.O.C. IGIENE
DELLA
PRODUZIONE,
ORIGINE ANIMALI
U.OC.IGIENE DEGLI
ALLEVAMENTI
N.8 UU.OO.SS. COME PROIEZIONI TERRITORIALI
Figura 30 - Quadro sinottico dell’organizzazione del Dipartimento di prevenzione
Dipartimento di prevenzione ambientale
Con apposita Legge Regionale si procederà alla soppressione dell’Agenzia Regionale per la Protezione
Ambientale del Molise, le cui funzioni, patrimonio e personale verranno trasferiti all’ASReM.
Conseguentemente si procederà all’implementazione, all’interno dell’Azienda Sanitaria, del Dipartimento di
Prevenzione Ambientale, che opererà in maniera coordinata ed integrata in particolare con quello della
prevenzione. Si tratta, dunque, di un dipartimento strutturale deputato principalmente:
■ al controllo di fonti e di fattori di inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo, acustico ed
elettromagnetico;
■ al monitoraggio delle diverse componenti ambientali: clima, qualità dell’aria, delle acque, caratterizzazione
del suolo, livello sonoro dell’ambiente;
■ al controllo e vigilanza del rispetto della normativa vigente e delle prescrizioni contenute nei provvedimenti
emanati dalle Autorità competenti in materia ambientale;
■ al supporto tecnico scientifico, strumentale ed analitico agli Enti con funzioni di programmazione e
amministrazione attiva in campo ambientale;
■ al monitoraggio della correlazione tra salute e incidenza di inquinanti ambientali di natura chimica,
biologica e fisica;
■ al controllo del rischio in termini di sicurezza per la salute collettiva negli ambienti di vita e di lavoro;
■ ad attività in materia di epidemiologia ambientale, gestione e diffusione delle informazioni in tema di
ambiente, educazione ambientale.
Vengono previste, per tale Dipartimento 2 UU.OO.CC. e 2 UU.OO.SS.
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10.06.2014
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Dipartimento della Prevenzione
Ambientale
U.O.C.
Monitoraggio e controllo ambientale
U.O.C.
Attività laboratoristiche
U.O.S.
(Proiezione
territoriale)
U.O.S.
(Proiezione
territoriale)
Figura 31 - Quadro sinottico dell’organizzazione del Dipartimento di prevenzione ambientale
Dipartimento di salute mentale
La riorganizzazione ed il completamento della rete dei servizi all’interno del territorio regionale, prevede la
costituzione di un unico Dipartimento di Salute Mentale, quale macro struttura aziendale, organizzata in due
aree di coordinamento: area territoriale e SPDC.
Vengono previste 3 UU.OO.CC. per le attività dei Centri di Salute Mentale, 3 UU.OO.SS.V.D. per le attività degli
SPDC e 3 UU.OO.SS. per la gestione delle diverse strutture territoriali.
Con l’organizzazione dipartimentale, la cui articolazione è demandata all’Atto Aziendale della ASREM, dovrà
essere garantita e verificata la omogeneità degli interventi sul territorio regionale finalizzati alla prevenzione,
cura , riabilitazione e reinserimento sociale delle persone con disagio psichico, con conseguente
potenziamento dei trattamenti ambulatoriali, domiciliari e residenziali.
Dipartimento di salute mentale
UOS VD SPDC OSPEDALE DI
CAMPOBASSO
UOC CSM CB
UOC CSM TERMOLI
UOC CSM IS
UOS VD SPDC OSPEDALE DI ISERNIA
UOS VD SPDC OSPEDALE DI TERMOLI
UOS STRUTTURE
INTERMEDIE
UOS STRUTTURE
INTERMEDIE
UOS STRUTTURE
INTERMEDIE
Figura 32 - Quadro sinottico dell’organizzazione del Dipartimento di salute mentale
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10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9624
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Organizzazione della macroarea territoriale ed ambientale (Scenario a tendere – Anno 2015)
Di seguito si riporta un breve riepilogo delle azioni di riorganizzazione che la Regione Molise intende attuare, e
che sarà approfondito con indicazione precisa delle tempistiche, all’interno del documento di
programmazione.
Dipartimento Territoriale
ARTICOLAZIONI
UOC
UO a VD
Di s tretti
4
Cure Pri ma ri e
1
Cure Domi ci l i a ri
1
Pres ta zi oni da Pri va to
1
Integra zi one Soci o-Sa ni t.
1
Fa rma ceuti ca
1
Di pendenze
1
118
1
12
N.P.I.
1
Ri a bi l i ta zi one
1
Si s t. Tes s .Sa ni t.
1
Demenze Seni l i
UOS
1
Totale
11
4
12
Dipartimento di Salute Mentale
ARTICOLAZIONI
Area di assistenza territoriale
UOC
UO a VD
C.S.M.
UOS
3
SPDC
3
3*
Totale
3
-
3
Dipartimento di Prevenzione
ARTICOLAZIONI
UOC
UO a VD
Area Medi ca
3
Area Veteri na ri a
3
UOS
Di s trettua l i
8
Totale
6
-
8
Dipartimento di Prevenzione Ambientale
ARTICOLAZIONI
UOC
UO a VD
UOS
Area Sa ni ta ri a
2
-
2
Totale
2
-
2
Presidio di Agnone
ARTICOLAZIONI
UOC
UO a VD
UOS
Area Chi rurgi ca
1
-
1
Area Medi ca
1
-
1
Totale
2
-
2
Totale
24
4
27
Figura 33 - Dettaglio della nuova strutturazione dell’area di assistenza territoriale per singola unità operativa
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10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Riepilogo UU.OO. e variazioni previste
Unità operative
U.O.C.
U.O.V.D.
U.O.S.
AS IS
TO BE
∆
33
7
28
24
4
27
-9
-3
-1
Figura 34 - Variazione delle unità operative della macroarea territoriale ambientale
Azioni da porre in essere - Riepilogo
Alla luce degli interventi descritti nei paragrafi precedenti la Regione Molise intende procedere
all’implementazione delle azioni e degli interventi entro e non oltre Dicembre 2015.
In particolare, in relazione alla soppressione dell’ARPAM ed al trasferimento delle funzioni, del patrimonio e
del personale di quest’ultima in capo all’ASReM verrà sottoposta al Consiglio Regionale del Molise apposita
proposta di legge. Si prevede di addivenire all’approvazione della Legge entro Dicembre 2014.
Inoltre, sarà redatto, parallelamente al “Piano di riassetto della Rete Ospedaliera”, quello relativo alla rete
territoriale, che seguirà il medesimo percorso già descritto per il documento per la rete ospedaliera. Nel
dettaglio si prevede di:
■ inviare ai ministeri competenti un apposito “Piano di riassetto della rete territoriale” entro e non oltre 30
giorni dall’approvazione da parte dei Ministeri competenti dei presenti Programmi Operativi.
■ avviare un monitoraggio trimestrale volto alla costante verifica dello stato di avanzamento del piano di
riassetto e alla conseguente aderenza a quanto indicato nel piano da parte delle strutture coinvolte.
Per questo motivo a partire da Gennaio 2014 e fino a Dicembre 2015 sarà richiesto all’ASReM l’invio, con
cadenza trimestrale, di un report al servizio di Assistenza Territoriale della Direzione Generale per la Salute. Al
fine di rendere più agevole la compilazione di questo report di monitoraggio il servizio di Assistenza Territoriale
della Direzione Generale per la Salute invierà all’ASReM il relativo format. Tale report di monitoraggio sarà
predisposto e inviato entro e non oltre 30 giorni dall’emanazione del decreto commissariale di riassetto della
rete.
A seguito della conclusione della soppressione dell’ARPAM e il conseguente spostamento delle funzioni, del
patrimonio e del personale in capo all’ASReM si è stimato un risparmio pari a circa 1,6 €/mln.
INDICATORI
Risultati programmati
Rimodulazione rete territoriale e tutela ambientale
Avvio/conclusione dei processi di riconversione/attivazione delle strutture territoriali del SSR
Riequilibrio dell’offerta di assistenza territoriale del SSR
Indicatori di risultato
Approvazione Legge Regionale per il trasferimento dell’ARPAM in ASReM
Tempistica
Dicembre 2014
Emanazione DCA sul piano di riassetto della rete territoriale
Entro 30 GG da approvazione PO 2013-2015
Eventuale revisione accreditamenti e contratti strutture private
Entro 90 GG da emanazione DCA su riassetto
rete territoriale
Invio report di monitoraggio per l’attuazione del riassetto della rete territoriale
Entro 30 GG da emanazione DCA su riassetto
rete territoriale
Avvio fase di monitoraggio trimestrale sull’attuazione del riassetto della rete ospedaliera
Rimodulazione strutture e assistenza territoriale
Entro l’ultimo mese del trimestre di
emanazione del DCA sul monitoraggio
Giugno 2015
Responsabile del procedimento attuativo
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Direttore Generale della Direzione Generale per la Tutela della Salute
Servizio Assistenza Territoriale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Responsabile dell’assistenza territoriale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
Soppressione ARPAM e spostamento funzioni, patrimonio e personale in capo ad ASReM – anno 2015
1,6 €/mln
Totale
1,6 €/mln
Azione 14.3.2: Riqualificazione continuità assistenziale territoriale
La Regione Molise ad oggi sostiene un costo notevolmente più alto rispetto alla media nazionale per la
medicina di base: nel dettaglio 8% del FSR contro il 6%. Tale scostamento, che si aggira intorno al 33%, ha
portato alla necessità di un intervento su tale ambito considerando, da un lato, la necessità di riallinearsi alla
spesa sostenuta a livello nazionale, dall’altro, di potenziare e correggere i servizi assistenziali nella direzione
più appropriata e più aderente al reale fabbisogno del territorio.
In considerazione del mutato scenario di assistenza sanitaria dovuto all’aumento dell’età media dei
cittadini/pazienti e alla necessità della presa in carico territoriale, evitando l’impiego non appropriato delle
risorse dell’ospedale, si intende ottimizzare e potenziare il servizio di continuità assistenziale attraverso la
revisione e contrazione delle attuali postazioni e l’impegno dei medici di continuità assistenziale nella offerta
territoriale distrettuale.
La revisione organizzativa (sia funzionale che strutturale) del servizio di continuità assistenziale territoriale
costituisce uno strumento per lo sviluppo di una forte sinergia tra medici di medicina generale e medici di
continuità assistenziale, in una logica di grande trasformazione dell’assistenza primaria che, pur nel rispetto
delle specificità assistenziali e professionali delle singole categorie mediche sia finalizzata alla erogazione di
livelli essenziali appropriati su presupposti di fattibilità e sostenibilità economica.
L’attuale strutturazione del servizio di continuità assistenziale per le sole attività notturne, prefestive e festive
non consente di potersi avvalere delle professionalità impegnate in azioni di miglioramento continuo del
processo che pretende un accrescimento complessivo dell’accessibilità verso i servizi territoriali, soprattutto
negli ambiti che presentano carenze eliminabili attraverso il riequilibrio in termini sia quantitativi che
qualitativi dei livelli di potenzialità assistenziale offerta ai cittadini nel bacino territoriale di riferimento.
La previsione di un impegno anche nelle ore diurne dei sanitari della continuità assistenziale consente di :
■ sperimentare un nuovo e più efficiente modello organizzativo a rete realizzato con l’utilizzo delle ore che si
renderanno disponibili con la contrazione delle postazioni di continuità assistenziale e con un contenuto
aumento delle ore di attività (entro il limite individuale delle 38 ore settimanali);
■ attivare prestazioni mediche ambulatoriali di primo intervento presso le strutture territoriali dei distretti
(ad es. Case della Salute) allo scopo di limitare gli accessi impropri ai pronto soccorsi ospedalieri,
consentendo ai cittadini di ricevere prestazioni urgenti differibili per il trattamento di patologie con basso
indice di gravità, la ripetizione di ricette, il rinvio al MMG, la redazione di certificazioni mediche per
l’astensione dal lavoro per un massimo di tre giorni, richieste di visite specialistiche e prescrizioni
farmaceutiche per terapie non differibili, in stretta integrazione con gli ambulatori dei medici di medicina
generale , i pediatri di libera scelta e gli specialisti ambulatoriali;
■ partecipare ai programmi di gestione domiciliare in accordo con i medici di medicina generale, effettuare
visite domiciliari agli assistiti per i quali è proposto un percorso domiciliare, al fine di pervenire più
rapidamente alla formulazione dei POP (Piani Operativi Provvisori) e dei PAI (Piani Assistenziali
Individualizzati);
149
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9627
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■ partecipare alle attività di prevenzione primaria (vaccinazioni consigliate ed attività di educazione sanitaria
negli istituti scolastici) , attività di prevenzione secondaria (campagne di screening che vedono coinvolte le
professionalità distrettuali), attività di prevenzione terziaria (osservazione prolungata di pazienti inseriti in
percorsi domiciliari);
■ partecipare alla realizzazione della banca dati nell’ambito del progetto del fascicolo sanitario elettronico già
in fase di sviluppo nella regione Molise, in aderenza alle indicazioni ministeriali finalizzate ad avere
informazioni che consentano di coprire l’intera vita del paziente con costante aggiornamento da parte dei
vari soggetti che prendono in cura l’assistito. Nelle urgenze il FSE permetterà agli operatori di inquadrare
immediatamente i pazienti; consentirà la continuità delle cure, permetterà di condividere tra gli operatori
le informazioni amministrative (es. prenotazioni di visite specialistiche, ricette, etc.);
■ avere un riferimento certo per l’assistenza ambulatoriale in caso di necessità occasionale;
■ potenziare il processo di progressiva integrazione dei medici di continuità assistenziale con l’attività di
Medicina Generale;
Tale azione potrà essere raggiunta non solo attraverso interventi di natura gestionale ed organizzativa, come
descritto in precedenza, ma soprattutto previa rinegoziazione complessiva dell’accordo integrativo regionale
ed aziendale per la medicina di base e la pediatria di libera scelta che, attraverso il reperimento di risorse
derivanti da economie su altre voci della convenzione, riallinei il peso del livello di assistenza al parametro
nazionale.
INDICATORI
Risultati programmati
Sviluppo modello organizzativo a rete per un migliore utilizzo delle ore di continuità assistenziale
Coinvolgimento dei MCA nei programmi di gestione domiciliare in accordo con i MMG
Partecipazione dei MCA alle attività di prevenzione primaria, secondaria e terziaria
Coinvolgimento dei MCA nella implementazione banca dati FSE
Potenziamento integrazione MCA con attività di Medicina Generale
Indicatori di risultato
Rinegoziazione accordi MMG e PLS
Tempistica
Giugno 2014
Riduzione numero di accessi al pronto soccorso
Dicembre 2014
Attivazione Fascicolo Sanitario Elettronico
Dicembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Servizio di assistenza territoriale
DG ASReM
Responsabile dell’assistenza territoriale
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
0
Intervento 14.4: Riorganizzazione unità operative ASReM
Azione 14.4.1: Riordino unità operative
In conseguenza della riorganizzazione della macroarea ospedaliera e territoriale - ambientale, la Regione
Molise prevede di avviare un profondo processo di rimodulazione delle unità operative, sia complesse che
semplici. In base a questa nuova strutturazione l’ASReM ridurrà considerevolmente nel biennio di vigenza dei
presenti Programmi Operativi il numero delle unità operative come riportato nella tabella seguente (vedi
Tabella 89).
150
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9628
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Riorganizzazione unità operative SSR - Dettaglio per macroarea assistenziale e tipologia unità
Esistenti
68
UU.OO.CC.
Previste
44
TERRITORIO
33
TECNICO-AMM.VE
21
Totale
122
PP.OO.
UU.OO.a V.D
Previste
Delta
37
28
Esistenti
45
UU.OO.SS.
Previste
45
Delta
0
3
28
27
-1
-2
0
7
7
73
79
6
Delta
-24
Esistenti
9
24
-9
7
4
9
-12
0
2
77
-45
16
43
29
Riepilogo riorganizzazione unità Operative SSR
Unità Operative
Esistenti
Previste
PP.OO.
122
126
Delta
4
TERRITORIO
68
55
-13
TECNICO-AMM.VE
21
18
-3
Totale
211
199
-12
Tabella 89 - Stato attuale delle UO territoriali e situazione a tendere (al 31.12.2015)
Tale riorganizzazione prevede una soppressione di complessive 98 U.O, che equivalgono a circa il 41% delle
unità presenti alla data odierna. In particolare, si attueranno significativi cambiamenti nella macroarea
ospedaliera che vedrà una riduzione complessiva pari a 19 unità e che subirà, al tempo stesso, una radicale
revisione delle tipologie di unità operative in essa ricomprese.
Si stima, inoltre, che tale processo organizzativo porterà ad una risparmio complessivo pari a 2,6 €/mln, a
partire da Giugno 2014 e fino a Dicembre 2015, in ragione dei cambiamenti che intercorrano a livello di
personale ASReM e di organizzazione interna. Tale stima è stata riportata nella sezione del Programma 10
relativo alle valorizzazioni connesse al personale. Si rimanda quindi al paragrafo sulle valorizzazioni del
personale per il dettaglio della metodologia di calcolo.
La Regione Molise, quindi, intende avviare e concludere tale processo di riorganizzazione contestualmente
all’approvazione dei presenti Programmi Operativi e all’emanazione dei Piani di riassetto della rete ospedaliera
e territoriale.
INDICATORI
Risultati programmatic
Rimodulazione unità operative ASReM
Indicatori di risultato
Rimodulazione unità operative ASReM
Tempistica
Dicembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Tutela della Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
Stima impatto inserita nella Valorizzazione del Programma 10
Intervento 14.5: Piano degli investimenti
Azione 14.5.1: Elaborazione Piano degli investimenti
Come disposto nel DCA 8/2013 “Piano Sanitario Regionale 2013-2015” nel triennio di vigenza dei presenti
Programmi Operativi sono stati programmati investimenti finalizzati:
■ all’adeguamento e messa a norma di strutture ed impianti fissi;
■ al completamento, ampliamento e ristrutturazione delle strutture ai fini di funzionalità delle attività
caratteristiche e dei servizi di supporto tecnico e amministrativo e della ricettività alberghiera;
151
10.06.2014
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9629
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■ all’aggiornamento delle attrezzature tecnico-scientifiche.
Nella tabella che segue si riportano gli interventi già oggetto di finanziamento e attualmente in corso di
esecuzione.
Stato AS IS interventi di edilizia sanitaria
Fonte di finanziam ento
Art. 20 Legge 67/1988
Intervento
Interventi in materia di sicurezza ancora in esecuzione Interventi in materia di sicurezza per il N.C.O. "A. Cardarelli" di Campobasso
(13.267.157,98 € di cui 12.603.570,06 € a carico Stato) Adeguamento impianto di incenerimento al P.O. "A. Cardarelli" di Campobasso
Adeguamento impianto elettrico al P.O. "A. Cardarelli" di Campobasso
Interventi di cui all'Accordo di programma 2005 ancora in
esecuzione
(13.051.072,41 € di cui 12.398.518,77 € a carico Stato)
Interventi di cui all'Accordo di programma integrativo
2008 (*) ancora in esecuzione
(12.392.517,63 € di cui 11.772.891,75 € a carico Stato)
Adeguamento a norma e ristrutturazione P.O. "F. Veneziale" di Isernia
Adeguamento a norma e ristrutturazione P.O. "F. Veneziale" di Isernia - Lavori urgenti
Ampliamento poliambulatorio di Montenero di Bisaccia
Ampliamento poliambulatorio di Trivento
Realizzazione della cabina elettrica e del gruppo di emergenza P.O. "F. Veneziale" di
Isernia
Realizzazione di una RSA per 60 p.l. nel comune di Colletorto
Art. 71 Legge 448/1998
Legge 135/1990
Art. 15 delibera CIPE
20/2004
Interventi di riorganizzazione e riqualificazione
dell'assistenza sanitaria nei grandi centri urbani ancora
in esecuzione
(16.121.652,00 € a carico Stato solo per interventi
ASReM, rispetto a un finanziamento complessivo a
carico stato di 22.467.183,17 €)
Interventi ancora in esecuzione Piano AIDS ridestinazione fondi
(2.178.569,01 € a carico Stato)
Interventi Fondi FAS infrastrutture sanitarie e sociali
ancora in esecuzione (7.360.000,00 € solo per progetti
ASReM)
Distretto di Campobasso
Attrezzature e apparecchiature elettromedicali
Realizzazione di strutture integrate per un percorso terapeutico diagnostico
interdisciplinare nel P.O. "A. Cardarelli" di Campobasso
Completamento centro iperbarico P.O. "G. Vietri" di Larino
Realizzazione di un hospice presso il P.O. "A. Cardarelli" di Campobasso
(*)
Si rammenta che il finanziamento per il completamento e la ristrutturazione del poliambulatorio comunale di Frosolone è stato revocato
Tabella 90 - Interventi già finanziati in corso di esecuzione
Relativamente ai fondi ex art. 20 Legge n. 67/1998, in particolare, sono disponibili risorse per circa 100,3
milioni di euro a carico dello Stato, come meglio esplicitato in tabella, al netto del valore della richiesta di APQ
per l’accesso ai fondi in attuazione dell’art. 79, comma 1 sexies lett. c) della legge n. 133/2008:
Risorse residue a carico dello Stato ex Art. 20 Legge 67/1988
Valo ri in euro
Fondi ex art. 20 L. 67/1988 seconda fase
Fondi ex art. 20 L. 67/1988 terza fase
Integrazioni da Legge Finanziaria 2007
Integrazioni da Legge Finanziaria 2008
Totale a carico dello Stato
di cui per Accordi di programma sottoscritti
Sicurezza
APQ 2005
APQ 2008
Revoca finanziamento Poliambulatorio di Frosolone
Totale a carico dello Stato
Richiesta APQ fondi ex art. 79 comma 1 sexies lett. c) L. 133/2008
Totale risorse residue a carico dello Stato
104.831.971
1.962.536
14.989.007
18.356.862
140.140.377
35.323.657
12.435.766
11.772.892
11.115.000
1.140.000
105.956.719
5.650.500
100.306.219
Tabella 91 - Risorse disponibili ex art. 20 Legge n. 67/1998
Le risorse rese disponibili attraverso l’art. 79 (con una compartecipazione da parte della Regione per 299.500
euro) sono destinate alla progettazione e realizzazione del modello di monitoraggio del SSR volto a garantire la
raccolta sistematica e continuativa dei dati provenienti dall’ASReM e necessari per il governo della spesa, la
garanzia dei LEA e la verifica sull’avanzamento delle azioni previste ai fini del rientro dal disavanzo regionale e
della riqualificazione del SSR.
152
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9630
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
La scala delle priorità degli interventi, in base alle effettive disponibilità finanziarie ex art. 20 della legge n.
67/1988 e s.m.i., sarà definita d’intesa con l’ASReM e coerentemente al grado di criticità delle situazioni sulle
quali è necessario intervenire.
Il Piano degli investimenti, correlato alla effettiva disponibilità del finanziamento, costituisce allegato
obbligatorio del bilancio di previsione triennale ed annuale dell’ASReM. Una quota del 10% del finanziamento
in conto capitale disponibile in ciascun esercizio per l’acquisto di beni durevoli, e quindi con esclusione delle
somme destinati alle opere strutturali, è riservato agli imprevisti.
La logica che sosterrà gli investimenti futuri dovrà cambiare in conformità alle diverse analisi di appropriatezza,
e in tal senso andrà progettata una rete delle attività dedicata alla “post-acuzie” e alla “residenzialità” pari a
circa l’ 1% dei ricoveri complessivi, con conseguente miglioramento della performance totale.
A tal fine la Struttura Commissariale e ASReM intendono procedere all’elaborazione in sinergia del nuovo
Piano degli Investimenti Sanitari entro e non oltre30 giorni dall’approvazione dei presenti Programmi
Operativi, coerentemente con le indicazioni e gli obiettivi dei presenti Programmi Operativi e delle indicazioni
che interverranno dai Ministeri competenti.
INDICATORI
Risultati programmati
Piano Investimenti Sanitari
Indicatori di risultato
Emanazione del Piano degli Investimenti
Tempistica
Entro 30 GG da approvazione
PO 2013-2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Ufficio Progetti e patrimonio del Servizio Risorse finanziarie e infrastrutture sanitarie della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
153
10.06.2014
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9631
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Valorizzazione Programma 14: Riequilibrio Ospedale-Territorio
Riepilogo im patti m anovra nel triennio
Valori in €/000
Azione
Am bito intervento
Voci CE
14.1.1
Macroarea ospedaliera
Risparmio da disattivazione posti letto pubblici
14.1.2
Macroarea ospedaliera
Riduzione servizi per integrazione Cardarelli - FGPII
14.3.1
Macroarea territoriale
Riduzione contributi ARPAM
Totale m anovre annuali
2013
2014
2015
-427
-997
Totale
-3.094
-427
-1.570
-1.570
-5.661
-1.570
Tabella 92 - Riepilogo impatto manovre Programma 14
I risparmi derivanti dalla disattivazione dei posti letto pubblici (
Azione 14.1.1: Riassetto Rete Ospedaliera regionale) e dalla riduzione di spesa a seguito
dell’integrazione tra Cardarelli e Fondazione Giovanni Paolo II (
Azione 14.1.2: Integrazione tra ASReM (Presidio Ospedaliero "Cardarelli") e Fondazione di Ricerca e Cura
"Giovanni Paolo II") sono stati contabilizzati all’interno della Valorizzazione Programma 9: Razionalizzazione
spesa. Di seguito sono riportate le metodologie di calcolo.
Intervento 14.1: La Rete Ospedaliera
Azione 14.1.1: Riassetto Rete Ospedaliera regionale
Alla luce della prevista integrazione con la Fondazione Giovanni Paolo II e del conseguente trasferimento delle
attività nella nuova sede, sono stati ipotizzati risparmi derivanti dalla dismissione della struttura che
attualmente ospita il Cardarelli, con particolare riferimento ad alcune voci di costo inerenti i beni e servizi.
PO Cardarelli - Voci di spesa coinvolte nella dism issione
Valori in Euro
A
Voce di spesa
Pulizia (al 50%)
Spesa sostenuta
492.421
Manutenzione Ordinaria
3.249.766
Manutenzione Straordinaria
1.750.234
Utenza Gas
Utenza Luce
Totale
5.492.421
Stima investimenti per integrazione
1.000.000
Totale risparm i
4.492.421
Tabella 93 - PO Cardarelli - Voci di spesa coinvolte nella dismissione
La tabella sopra riportata mostra le principali voci di costo per cui si è previsto un risparmio a seguito
dell’integrazione e della dismissione della struttura del Cardarelli. In particolare, si sono considerate
prudenzialmente le sole voci di costo per cui la dismissione avrebbe un impatto economico concreto,
prevedendo quindi una riduzione del 50% dei costi di pulizia (per il rimanente 50% si tratta di costi che
dovranno, ad ogni modo, essere sostenuti per l’erogazione delle prestazioni sanitaria, seppur svolte in una
sede differente) e del 100% dei costi di manutenzione ordinarie e straordinaria (dell’attuale complesso che
ospita attualmente il Cardarelli sarà utilizzata solo una nuova ala, da poco ristrutturata, per l’erogazioni e di
prestazioni di riabilitazione). Non sono stati prudenzialmente considerati risparmi inerenti le utenze di Gas e
Luce. Infine, sono stati stimati investimenti pari ad 1 €/mln per l’efficientamento strutturale del nuovo
complesso che accoglierà le attività del Cardarelli.
154
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9632
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Pertanto, ai fini della valorizzazione della manovra, che avrà un impatto del 50% nel 2014 e del 50% nel 2015,
si è prudenzialmente proceduto ad abbattere la stima di risparmio del 20%. La stima del valore degli
investimenti necessario all’integrazione è stata considerata al 100%.
Im patto m anovra Dism issione
Valori in €/000
2013
2014
2015
Riduzione Servizi per dismissione Cardarelli
-
-
4.492
Abbattimento prudenziale del 20%
0
0
-898
Manovra Riduzione
0
0
3.594
Stima investimenti per integrazione
0
0
-500
Im patto Manovra
0
0
3.094
Totale m anovra
3.094
Tabella 94 - Impatto manovra dismissione Cardarelli
Azione 14.3.1: Riassetto della rete territoriale dei servizi
In virtù della soppressione dell’ARPAM e del contestuale trasferimento in capo ad ASReM delle funzioni, del
patrimonio e del personale si prevede, oltre ad un risparmio complessivo derivante da un maggior
efficientamento delle attività gestionali e contabili, che in un’ottica prudenziale s’intende non valorizzare, un
ulteriore beneficio derivante dalla diminuzione dei contributi erogati all’Agenzia de qua da parte della GSA.
Nell’esercizio 2012, infatti, l’ARPAM ha generato un utile pari a 1,57 €/mln, a fronte di 7,5 €/mln di
finanziamento provenienti da GSA ovvero dal FSR e 2,9 €/mln con altre risorse regionali. È intenzione delle
Regione Molise procedere ad un riallineamento dei contributi erogati dalla GSA pari all’utile evidenziato nel
2012.
Ricostruzione Bilancio ARPAM - anno 2012
Valori in €/000
Contributi in c/esercizio
10.440
Ricostruzione Bilancio ARPAM - anno 2014
Revisione
contributi GSA
Valori in €/000
Contributi in c/esercizio
10.440
di cui da GSA (FSR)
7.500
di cui da GSA (FSR)
6.000
di cui da altre risorse regionali
2.940
di cui da altre risorse regionali
2.940
Utili d'esercizio
1.570
Utili d'esercizio
0
Tabella 95 - Composizione bilancio ARPAM – anno 2012
Da questa manovra, quindi, si stima di poter ottenere un risparmio sul FSR pari a circa 1,6 €/mln nell’anno
2015.
Riepilogo im patti m anovra nel triennio
Valori in €/000
Azione
14.3.1
Am bito intervento
Macroarea territoriale
Voci CE
2013
2014
Riduzione contributi ARPA
Totale m anovre annuali
2015
-1.570
-1.570
Totale
-1.570
-1.570
Tabella 96 - Impatto manovra da soppressione ARPAM
155
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9633
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 15: Rete Emergenza-Urgenza
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■ ridefinizione della rete nelle sue componenti territoriale ed ospedaliera;
■ rete di emergenza territoriale: razionalizzazione delle centrali operative, delle postazioni dei mezzi di
soccorso di base ed avanzato, del servizio di elisoccorso; individuazione dei PPI (Punti di primo intervento);
■ integrazione con il servizio di Continuità Assistenziale (razionalizzazione delle postazioni)e con gli Ospedali;
■ rete di emergenza ospedaliera: definizione dei requisiti organizzativi (Osservazione Breve Intensiva),
articolazione dei presidi secondo il modello HUB & SPOKE; rete della gestione delle patologie tempo
dipendenti (Sindrome coronarica acuta, Stroke, Trauma);
■ presenza di modalità di coordinamento dell’Emergenza a livello Regionale ed Inter-Regionale .
Intervento 15.1: Riqualificazione Rete Emergenza-Urgenza
La progettazione della rete dell’emergenza-urgenza necessita di un’attenta analisi dei bisogni locali, della
popolazione residente, dei vincoli oro-geografici, della viabilità, al fine di consentire il rispetto del patto per la
salute, il rientro dal debito sanitario ed il miglioramento dell’efficacia e della qualità delle prestazioni.
Analisi situazione “As Is”
Il Servizio di Emergenza Territoriale “118” del Molise è un’Unità Operativa Complessa denominata C.O.-S.E.T.
118 del Molise “Molise Soccorso” ed è una componente strutturale del Dipartimento di Emergenza
Accettazione di Secondo livello della ASReM.
È costituita in modo unitario da una Centrale Operativa, unica a valenza regionale con sede a Campobasso
presso l’ospedale “A. Cardarelli”, e da 16 postazioni territoriali, situate in aree strategiche del territorio nelle
seguenti località:
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
Agnone;
Bojano;
Campobasso 1;
Campobasso 2;
Castelmauro;
Cerro al Volturno;
Frosolone;
Isernia;
Larino;
Montenero;
Riccia;
S. Croce di Magliano;
S. Elia a Pianisi;
Termoli;
Trivento;
Venafro.
156
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9634
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Figura 35 - Stato As Is Rete Emergenza Molise - C.O. 118 - Postazioni territoriali
La Centrale Operativa 118 opera in collegamento diretto con le postazioni territoriali e con gli ospedali (Servizi
di Pronto Soccorso, UTIC, Rianimazione, Neonatologia) e coordina gli eventuali mezzi aerei impiegati, il
trasporto organi, farmaci ed équipe sanitarie. Inoltre, è strutturalmente organizzata per il coordinamento e la
gestione delle tecnologie sanitarie delle maxi-emergenze, catastrofi ed eventi NBCR (Nucleari, Biologici,
Chimici, Radiologici).
Nell’2012 ha coordinato circa 23.276 interventi con invio di mezzo, di cui trasportati in ospedale n. 10.431 e
trattati a domicilio n.12.845. Inoltre sono state gestiti n.1.812 interventi risolti con consulto telefonico e
n.2.382 pazienti trattati in sede di postazione e indirizzati a diverso setting assistenziale.
I codici di gravità sono stati:
Confronto e volume di prestazioni per codice
Codici
di invio
Bianco
di rientro
n° 1.048 (5,17%)
Verde
n° 1.585 (7,85%)
n° 8.706 (42,90%)
Giallo
n° 15.459 (76,19%)
n° 9.295 (45,81%)
Rosso
n° 3.237 (15,96%)
n° 894 (4,41%)
Deceduti
n° 348 (1,71%)
Tabella 97 - Volume prestazioni in PS nel 2012
L’intera attività è garantita con un adeguato supporto informatico, appositamente studiato e dotato di elevata
affidabilità con un alto livello di capacità di protezione dei dati, e con un sistema di comunicazioni efficace e
ridondante. La trasmissione dei dati, da e verso la centrale, avviene attraverso apparati che utilizzano il
sistema GPRS.
L’attività di elisoccorso viene assicurata con assoluta puntualità attraverso una specifica convenzione con la
Regione Abruzzo che si è rivelata essere estremamente efficiente (25-30 min. dalla chiamata per l’arrivo del
157
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9635
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
mezzo aereo sul luogo) e particolarmente vantaggiosa dal punto di vista economico (circa 25.000-30.000
Euro/anno).
La componente ospedaliera è rappresentata da:
■ n. 3 presidi di maggiori dimensioni nelle località di Campobasso, Isernia e Termoli, di cui il primo sede di
DEA di II livello e dotato di alte specialità, ed il secondo ed il terzo sedi di DEA di I livello, organizzati e
strutturati per assolvere con autonomia le funzioni di ospedali per acuti per tutte le patologie di base
■ n. 3 presidi ad Agnone, Larino e Venafro, di dimensioni più modeste e situati in aree con popolazione
decisamente più bassa, che trattano pazienti con patologie di minore complessità, essendo dotati di poche
specialità
Lo schema grafico della situazione ospedaliera attuale è riportata di seguito.
Figura 36 - Stato As Is Rete Emergenza Molise - strutture ospedaliere
A queste strutture vanno aggiunti gli istituti privati convenzionati, rappresentati da:
■ Fondazione “Giovanni Paolo Secondo”, con sede a Campobasso, particolarmente dedita al trattamento
delle patologie cardiovascolari con la Cardiochirurgia e l’Emodinamica interventistica, oltre che alla
radioterapia
■ IRCCS Neuromed di Pozzilli (IS), dedito alle neuroscienze, dotato di Neurochirurgia e Neurorianimazione
■ le cliniche “Villa Maria” a Campobasso e “Villa Esther” a Bojano, dedite esclusivamente alle attività
programmate
Obiettivi generali
■ Fornire ai cittadini la completa garanzia di un’assistenza rapida e qualificata in tutte le situazioni di
emergenza sanitaria, con uniformità su tutto il territorio regionale;
■ Ottimizzare l’uso delle risorse e ottenere il contenimento della spesa nei settori di minore utilizzo per
favorire gli investimenti laddove è necessario migliorare i servizi;
■ Potenziare le funzioni dei presidi ospedalieri che entrano a far parte della rete di emergenza;
■ Valorizzare i presidi non inseriti nella rete dell’emergenza in ordine alle esigenze complessive
dell’assistenza post-acuzie;
■ Ripristinare la completa funzionalità del SET-118 e dei Pronto Soccorso;
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■ Avvio della creazione della rete regionale del trauma;
■ Definire e rendere funzionali le reti assistenziali per garantire i riferimenti assistenziali per tutti i cittadini
secondo il migliore standard di qualità;
■ Introdurre elementi di interazione-integrazione tra medicina del territorio e medicina ospedaliera;
Azione 15.1.1: Azioni di riassetto della Rete dell’Emergenza
Considerata l’attuale situazione regionale e le azioni di riassetto delle altre Reti cliniche, la Regione intende,
nell’arco del triennio 2013-2015:
a)
Definizione formale delle componenti strutturali e funzionali della rete dell’emergenza, rappresentate da:
–
–
–
–
b)
-
Servizio di Emergenza Territoriale 118 con i Punti di Primo Intervento;
U.O. di Medicina e Chirurgia di Accettazione e d’Urgenza;
U.O. di Anestesia e Rianimazione;
U.O. Specialistiche che concorrono alle attività di emergenza.
Definizione delle strutture ospedaliere pubbliche che vanno a costituire la rete dell’emergenza tenendo
conto del fatto che il Molise è scomponibile in popolazione residente di circa 100.000 abitanti per ognuna
di esse, in cui sono già presenti tre strutture di adeguate dimensioni, distanti fra di loro circa un’ora (da 60
a 75 km.), che svolgono già attività complesse.
Figura 37 - Stato To Be Rete Emergenza Molise - strutture ospedaliere
c)
Definizione delle componenti strutturali dei Dipartimento in coerenza con la nuova organizzazione dei
presidi ospedalieri regionali e la nuova strutturazione della rete ospedaliera:
–
Funzione di Emergenza Accettazione di Secondo Livello presso l’ospedale “A. Cardarelli” di Campobasso con le U.O.
strutturali di:
■ U.O.C. di Centrale Operativa – Servizio di Emergenza Territoriale 118 con P.P.I.
■ U.O.C. di Medicina e Chirurgia di Accettazione e d’Urgenza con O.B.
■ U.O.C. di Anestesia e Rianimazione
–
Funzione di Emergenza Accettazione di Primo Livello presso l’ospedale “F. Veneziale” di Isernia con le U.O.
strutturali di:
■ U.O.C. di Medicina e Chirurgia di Accettazione e d’Urgenza con O.B.
■ U.O.C. di Anestesia e Rianimazione
–
Funzione di Emergenza Accettazione di Primo Livello presso l’ospedale “S. Timoteo” di Termoli con le U.O.
strutturali di:
■ U.O.C. di Medicina e Chirurgia di Accettazione e d’Urgenza con O.B.
■ U.O.C. di Anestesia e Rianimazione
d)
Definizione degli accordi con gli istituti privati convenzionati che rendono disponibili i servizi che sono
ritenuti necessari per il completamento della rete di emergenza:
–
–
e)
Fondazione “Giovanni Paolo II” di Campobasso
IRCCS Neuromed di Pozzilli
Definizione delle caratteristiche organizzative e funzionali delle Osservazioni Temporanee – Osservazioni
Brevi / Medicina d’Urgenza – Osservazioni Brevi Intensive, secondo i seguenti criteri:
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
–
–
–
f)
g)
h)
i)
j)
k)
l)
m)
n)
o)
p)
q)
r)
Osservazione Temporanea (O.T.), per pazienti che hanno bisogno di un periodo di studio e di terapia da 3 a 6 ore e
che richiedono un impegno assistenziale di bassa complessità, essendo caratterizzati dall’assenza di instabilità e/o
di compromissione di funzioni vitali, o per pazienti che abbiano problematiche psicosociali risolvibili in poche ore.
Osservazione Breve / Medicina d’Urgenza (O.B./M.U.), per pazienti che hanno bisogno di un periodo di studio e di
terapia da 36 a 72 ore e che richiedono un impegno assistenziale di media complessità, non presentando
caratteristiche cliniche di elevata instabilità e/o di compromissione di funzioni vitali.
Osservazione Breve Intensiva (O.B.I.), per pazienti che hanno bisogno di un periodo di studio e di terapia che si
presume non vada oltre le 36 ore e che richiedono un impegno continuo ed intensivo del personale al fine di
risolvere entro tale tempo le problematiche acute presentate.
Regolamentazione del trasporto secondario che, a regime, sarà posto a carico del SET-118 previa
attribuzione di specifiche risorse, anche riutilizzando I mezzi di cui è già dotata la ASReM e ricollocando il
personale già dipendente che risultasse utile allo scopo
Ristrutturazione delle strutture di Agnone, Larino e Venafro per l’attribuzione delle nuove funzioni per le
post-acuzie e per l’attivazione dei Punto di Primo Intervento con compiti di gestione e di trattamento dei
pazienti che vi giungono spontaneamente o che vi sono trasportati dal SET-118, anche attraverso
un’osservazione di norma non superiore alle 3 ore per i pazienti che abbiano bisogno di una terapia
prolungata o di un maggiore inquadramento diagnostico, nonché di stabilizzare il paziente critico ed
effettuarne il trasferimento protetto verso l’ospedale competente della rete dell’emergenza.
Revisione delle convenzioni con le Associazioni di Volontariato per le attività del SET-118
Conferma dell’attività di elisoccorso in convenzione con la Regione Abruzzo
Copertura delle carenze di personale, con adeguamento del loro numero alle nuove esigenze, nei Pronto
Soccorso, nel SET-118 e nelle U.O. di Anestesia e Rianimazione
Stabilizzazione delle funzioni di Triage di Pronto Soccorso
Adeguamento dei posti letto di Terapia Intensiva adulti
Attivazione delle procedure per l’inquadramento nella dirigenza dei medici convenzionati del SET-118
Aggiornamento e addestramento del personale dell’emergenza
Acquisizione delle automediche per il SET-118
Ristrutturazione dei locali della Centrale Operativa, tenendo anche conto delle innovazioni introdotte per la
gestione della Continuità Assistenziale nell’ottica di sinergia operativa con il SET-118
Creazione di sinergie operative con la Continuità Assistenziale
Definizione e attivazione delle reti assistenziali per patologia, come di seguito indicato:
–
Sindrome Coronarica Acuta ed Emergenze Cardiologiche:
■ Ospedale “A. Cardarelli” e Fondazione “Giovanni Paolo II” di Campobasso come HUB;
■ Ospedali di Isernia e di Termoli come SPOKE;
–
Emergenze Neonatali, STEN e STAM:
■ Ospedale di Campobasso come HUB;
■ Ospedali di Isernia e di Termoli come SPOKE.
–
Trauma maggiore:
■ Costituzione trauma team regionale;
■ Avvio lavori di studio su strutturazione della rete trauma regionale;
–
Stroke
■ Ospedale di Campobasso: Centro HUB per l’area di Campobasso-Termoli (Stroke Unit di I° livello)
■ IRCCS “Neuromed” di Pozzilli (IS): Centro HUB per l’area di Isernia (Stroke Unit di I° livello)
■ Ospedale di Termoli: Centro SPOKE per l’area di Termoli (Stroke Unit di II° livello)
–
Emergenze Infettivologiche
■ Ospedale di Campobasso: Centro HUB per le emergenze infettive altamente contagiose ed epidemiche
■ Ospedali di Isernia e di Termoli: Centri SPOKE per pazienti affetti da malattie infettive senza compromissioni
delle funzioni vitali ed a carattere non epidemico
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Programmi Operativi 2013 – 2015
s)
Definizione dei protocolli per assicurare costantemente il ricovero del paziente acuto direttamente
all’ospedale idoneo in base alla patologia di cui è interessato per ogni area geografica di appartenenza.
Si veda il grafico riportato di seguito.
AREE DI AFFERENZE DI OGNI DEA
AREA DI AFFERENZA DEL DEA DI II LIVELLO
Figura 38 - Stato To Be Rete Emergenza Molise - Aree di afferenza DEA regionali
Relativamente alla tempistica di attuazione delle azioni esposte nei paragrafi precedenti si è preso come punto
di riferimento temporale l’emanazione dell’Atto Aziendale. Di conseguenza a seguito della tempistica prevista
dall’Azione 1.1.2: Implementazione funzioni ASReM e emanazione Atto Aziendale. si è proceduto alla stima
della tempistica di realizzazione delle azioni a partire da Gennaio 2014.
Crono programma azioni della Rete di Emergenza
Azione
Descrizione
Tem pi da Atto
Aziendale
Stim a tem pistica
a
Definizione formale delle componenti strutturali e funzionali della rete dell’emergenza, rappresentate da:
3 mesi
Febbraio 2014
b
Definizione delle strutture ospedaliere pubbliche che vanno a costituire la rete dell’emergenza
3 mesi
Febbraio 2014
c
Definizione delle componenti strutturali dei Dipartimento
3 mesi
Febbraio 2014
d
Definizione di eventuali accordi con gli istituti privati
Definizione delle caratteristiche organizzative e funzionali delle Osservazioni Temporanee –
Osservazioni Brevi / Medicina d’Urgenza – Osservazioni Brevi Intensive,
6 mesi
Maggio 2014
6 mesi
Maggio 2014
Regolamentazione del trasporto secondario
Ristrutturazione delle strutture di Agnone, Larino e Venafro per l’attribuzione delle nuove funzioni per le
post-acuzie e per l’attivazione dei Punto di Primo Intervento
6 mesi
Maggio 2014
6 mesi
Maggio 2014
Revisione delle convenzioni con le Associazioni di Volontariato per le attività del SET-118
9 mesi
Agosto 2014
Conferma dell’attività di elisoccorso in convenzione con la Regione Abruzzo
Copertura delle carenze di personale, con adeguamento del loro numero alle nuove esigenze, nei Pronto
Soccorso, nel SET-118 e nelle U.O. di Anestesia e Rianimazione
9 mesi
Agosto 2014
12 mesi
Novembre 2014
e
f
g
h
i
l
m
Stabilizzazione delle funzioni di Triage di Pronto Soccorso
12 mesi
Novembre 2014
n
Adeguamento dei posti letto di Terapia Intensiva adulti
12 mesi
Novembre 2014
o
Attivazione delle procedure per l’inquadramento nella dirigenza dei medici convenzionati del SET-118
12 mesi
Novembre 2014
p
Aggiornamento e riaddestramento del personale dell’emergenza
12 mesi
Novembre 2014
q
Acquisizione delle automediche per il SET-118
18 mesi
Maggio 2015
Ristrutturazione dei locali della Centrale Operativa
18 mesi
Maggio 2015
Creazione di sinergie operative con la Continuità Assistenziale
18 mesi
Maggio 2015
Definizione e attivazione delle reti assistenziali per patologia
Definizione dei protocolli per il ricovero del paziente acuto all’ospedale in base alla patologia e alla zona
geografica di appartenenza
18 mesi
Maggio 2015
18 mesi
Maggio 2015
r
s
t
u
Tabella 98 - Stato To Be Rete Emergenza Molise - Aree di afferenza DEA regionali
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Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmatic
Ottimizzazione delle funzioni sanitarie a vantaggio dei pazienti acuti e degli operatori e per garantire uniformità di assistenza sanitaria su
tutto l’ambito regionale
Riequilibrio della distribuzione delle risorse tecnico-professionali in ambito regionale
Introduzione delle funzioni di lungodegenza e di riabilitazione post-acuzie con ripristino dei posti letto per acuti negli ospedali deputati
all’emergenza
Integrazione delle attività territoriali con quelle ospedaliere
Riduzione della spesa sanitaria complessiva grazie alla razionalizzazione delle attività
Avvio degli investimenti nei settori per i quali è richiesta la stabilizzazione e/o l’incremento sulla base della reale domanda sanitaria
Indicatori di risultato
Tempistica
Completamento delle azioni indicate entro le scadenze stabilite
In Corso ed entro Giugno 2015
Monitoraggio avvenuta implementazione azioni
In Corso ed entro Giugno 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 16: Sanità penitenziaria
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■ ricognizione procedure di trasferimento delle competenze dal Dipartimento Amministrazione penitenziaria
al SSR;
■ disattivazione Ospedali psichiatrici giudiziari e individuazione dei percorsi di presa in carico dei relativi
pazienti;
■ tutela della salute in carcere.
Intervento 16.1: Potenziamento Sanità Penitenziaria
Con il DPCM 1 aprile 2008, concernente le modalità e i criteri per il trasferimento al servizio sanitario nazionale
delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in
materia di sanità penitenziaria, si è completata una riforma di sistema che aveva avuto inizio con il Decreto
Legislativo 230/1999 “Riordino della medicina penitenziaria”, con il trasferimento al Servizio Sanitario
Nazionale delle funzioni relative ai soli settori della prevenzione e delle tossicodipendenze.
A seguito del trasferimento, le Regioni e le Aziende sanitarie hanno assunto la responsabilità dell’assistenza
sanitaria nelle carceri, negli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) e negli istituti e servizi della Giustizia minorile.
Per l’assistenza sanitaria nel suo complesso, il documento programmatico di riferimento, è costituito dalle
“Linee di indirizzo per gli interventi del Servizio Sanitario Nazionale a tutela della salute dei detenuti e degli
internati negli istituti penitenziari, e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale”(Allegato A, parte
integrante del DPCM citato).
Attualmente in Regione Molise sono presenti tre istituti penitenziari: Campobasso, Larino e Isernia.
Situazione carceri presenti in Regione Molise al 30.06.2012
Istituto
Campobasso
Larino
Isernia
Totale
Tipologia Capienza regolam entare Detenuti presenti
CCR
112
128
CCR
219
294
CC
70
83
401
505
di cui donne
0
0
0
0
di cui stranieri
21
39
7
67
Tabella 99 - Situazione carceri in Regione Molise (Fonte: Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria)
La Regione Molise ha recepito il DPCM 1 aprile 2008 con propria deliberazione del 23.06.2008 n. 544. Con tale
atto è stato istituito il previsto Osservatorio regionale sulla sanità penitenziaria, quale organo consultivo e di
monitoraggio, costituito da rappresentanti della Regione, del Provveditorato Regionale dell'Amministrazione
Penitenziaria per il Molise e l'Abruzzo (PRAP) e del Centro per la Giustizia Minorile per l'Abruzzo, Molise e
Marche (CGM).
In data 14 settembre 2009, l’Osservatorio ha elaborato un Protocollo di Intesa finalizzato a definire le forme di
collaborazione relative alle funzioni di sicurezza, i principi e i criteri di collaborazione tra l'ordinamento
sanitario e l'ordinamento penitenziario, al fine di garantire la tutela della salute e il recupero sociale dei
detenuti e degli internati adulti nonché le esigenze di sicurezza all'interno dei tre Istituti di Pena presenti nel
territorio regionale: Campobasso, Isernia e Larino. Il protocollo è stato ratificato dalla Giunta Regionale con
delibera 29 settembre 2009.
Sulla base di tale protocollo, sono stati avviati, da parte della Regione e dell’ASReM, i primi atti mirati a
regolamentare il ruolo del Servizio Sanitario Regionale all’interno degli istituti penitenziari.
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Azione 16.1.1: Definizione nuovo assetto organizzativo per la Sanità Penitenziaria
Tenendo a riferimento le indicazioni dell’Allegato A, parte integrante del DPCM 1 aprile 2008 e le indicazioni
degli Accordi stipulati in sede di Conferenza Unificata, la Struttura Commissariale ritiene necessario procedere
ad una riorganizzazione complessiva del servizio di Sanità Penitenziaria in modo da giungere a completare la
definizione delle modalità organizzative e di funzionamento del Servizio Sanitario Regionale all’interno degli
istituti di pena. Si prevede di giungere alla definizione di una rete regionale integrata che garantisca continuità
assistenziale anche in termini di equità e qualità, avvalendosi di almeno due strutture distrettuali, una
semplice dipartimentale nel distretto sanitario di Campobasso, che abbia referenza aziendale per la materia e
che gestisca le attività negli istituti di Campobasso e Larino e l'altra semplice nel distretto sanitario di Isernia,
che coordini l'attività nell’istituto di Isernia.
Contestualmente al riordino la Struttura Commissariale s’impegna nel corso del triennio a:
■ adottare le misure necessarie a garantire l’assistenza di base e specialistica, la continuità assistenziale e la
risposta alle urgenze, anche con l’ausilio di servizi di telemedicina;
■ dare assetto definitivo ai rapporti di lavoro del personale sanitario a tempo determinato, instaurato ai sensi
della legge 9 ottobre 1970, n. 740, in essere alla data del 15 marzo 2008, operante all’interno degli istituti
penitenziari ubicati nell’ambito del territorio distrettuale di riferimento, in osservanza delle disposizione
del CCNL comparto sanità (infermieri) o che saranno emanate all'interno del prossimo ACN della Medicina
Generale (medici);
■ attivare e implementare i SERT all’interno degli Istituti penitenziari avvalendosi di diverse professionalità
(medico, infermiere e psicologo) e utilizzando il personale già in essere al 15 marzo 2008;
■ stabilire i criteri di riparto della quota del fondo sanitario regionale vincolato tra i tre distretti socio-sanitari
sede di istituti penitenziari, in base ad una parte fissa ed una parte variabile in relazione al numero di
detenuti presenti e agli ingressi dalla libertà;L
■ garantire le medesime prestazioni sanitarie riservate ai cittadini italiani agli immigrati detenuti
extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno, attribuendo il codice STP e separando le
prestazioni soggette a rimborso del Ministero dell’Interno da quelle di competenza della Regione tramite
fondi vincolati; la relativa contabilizzazione e i dati conoscitivi sono competenza della struttura distrettuale
di Campobasso;
■ utilizzare i fondi assegnati ai sensi della legge n. 662/1996, art. 1, comma 34, per la sanità penitenziaria per
progetti che prevedano l’implementazione della cartella clinica informatica, per la fornitura di prestazioni
extra LEA, se consentito, già assicurati a suo tempo dal Ministero della Giustizia e concordati in sede di
protocollo interistituzionale (protesi odontoiatriche, farmaci di fascia C) e per la prevenzione di malattie
infettive, patologie cronico-degenerative e dipendenze;
■ adottare i necessari protocolli di intesa fra Regione, ASREM e Provveditorato regionale
dell’Amministrazione penitenziaria, atti a garantire efficienza ed efficacia a tutti gli interventi di tutela della
salute, con particolare attenzione alle sinergie necessarie tra l’Area Sanitaria (di competenza del SSN) e le
Aree del Trattamento e della Sicurezza (di competenza delle Amministrazioni Penitenziarie).
Parallelamente alle attività di riordino elencate in precedenza la Regione Molise s’impegna a sottoscrivere
protocolli di intesa con la Regione Abruzzo in materia di Sanità Penitenziaria relativamente alla condivisione di
strutture sanitarie e gestione dei pazienti in cura.
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10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Riordino Sanità Penitenziaria
Indicatori di risultato
Sottoscrizione protocolli d’intesa con Regione Abruzzo
Attuazione azioni da PSR 2013-2015
Tempistica
Giugno 2014
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 17: Assistenza farmaceutica
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■
■
■
■
Commissione Terapeutica Regionale;
revisione del PTOR;
definizione specifica di percorsi per categorie di farmaci “alto spendenti”;
monitoraggio della attività prescrittiva e incentivi per la prescrizione dei farmaci equivalenti attraverso il
supporto del Sistema Tessera Sanitaria, ai sensi di quanto previsto dall’art. 11, comma 7, let. b) del D.L
78/2010;
■ razionalizzazione dell’uso del farmaco in ospedale;
■ budget dei MMG e PLS attraverso il supporto del Sistema Tessera Sanitaria;
■ misure di compartecipazione alla spesa.
La Legge n.135 del 07.08.2012 (conversione, con modifiche, del Decreto Legge 95 del 06.07.2012) all’art.15
prevede interventi relativi alla spesa farmaceutica; nello specifico per l’anno 2012:
■ il comma 2 dell’art. 15 stabilisce che “A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto,
l'ulteriore sconto dovuto (dalle farmacie) convenzionate … è rideterminato al valore del 2,25 per cento.
Limitatamente al periodo decorrente dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 31
dicembre 2012, l'importo che le aziende farmaceutiche devono corrispondere alle Regioni ai sensi
dell'ultimo periodo del comma 6 dell'articolo 11 del decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito dalla
legge 30 luglio 2010 n. 122, è rideterminato al valore del 4,1 per cento. Per l'anno 2012 l'onere a carico del
Servizio sanitario nazionale per l'assistenza farmaceutica territoriale … è rideterminato nella misura del
13,1 per cento. In caso di sforamento di tale tetto continuano ad applicarsi le vigenti disposizioni in materia
di ripiano …. “;
■ lo sconto dovuto dalle farmacie e dalle aziende farmaceutiche al SSN sale complessivamente dall’attuale
3,65% al 10,15% (+0,43% a carico delle farmacie, per le quali lo sconto passa da 1,82% a 2,25%; +2,27% per
le aziende farmaceutiche, con lo sconto che passa da 1,83% al 4,1% ), con un incremento complessivo del
2,7%;
■ scende al 13,1% del Riparto FSN, dall’antecedente 13,3%, il tetto della spesa farmaceutica territoriale. Tale
modifica, non desta particolari preoccupazioni per il 2012; in quanto restano invariate le regole di ripiano
dell’eventuale sforamento, a carico della filiera distributiva. Risulta, ampiamente, soddisfatto, infatti,
l’onere a carico della Regione di coprire con il ticket almeno il 30% dello sforamento, ai sensi del comma 4
dell’art. 5 della L. 222/2007: il ticket viene utilizzato come misura di contenimento per calmierare i consumi
e non al fine di coprire lo sforamento del tetto.
Per il 2013, le innovazioni introdotte dalla spending review hanno, sicuramente, un impatto maggiore sui
risultati regionali.
Il comma 2 dell’art. 15, stabilisce, infatti, che a decorrere dal 1° gennaio 2013, l'attuale sistema di
remunerazione della filiera distributiva del farmaco è sostituito da un nuovo metodo, definito con decreto del
Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, previa intesa in sede di
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano,
sulla base di un accordo tra le associazioni di categoria.
Il comma 3, ridetermina nella misura dell’11,35% l'onere a carico del Servizio sanitario nazionale per
l'assistenza farmaceutica territoriale, al netto degli importi corrisposti dal cittadino per l'acquisto di farmaci ad
un prezzo diverso dal prezzo massimo di rimborso stabilito dall'AIFA in base a quanto previsto dall'articolo 11,
comma 9, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.
122. Aggiunge, inoltre, che gli eventuali importi derivanti dalla procedura di ripiano sono assegnati alle
regioni, per il 25%, in proporzione allo sforamento del tetto registrato nelle singole regioni e, per il residuo
75%, in base alla quota di accesso delle singole regioni al riparto.
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10.06.2014
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Ai fini della stima dei risultati attesi per il 2013, occorre, dunque, tener conto:
■ della eliminazione della differenza prezzo generico a carico del paziente, quota che per il 2012 è pari a 6
€/mln come da schema AGENAS;
■ della modifica delle regole di ripiano dello sforamento, che viene attribuito per il 25% alle Regioni che
hanno sforato ed il 75% a tutte in base alla quota di accesso al FSN. Detto meccanismo premia le Regioni
più virtuose che pur non avendo sforato godranno di rimborsi per lo sforamento delle altre.
Premessa e contesto di riferimento
Nell’ambito della strategia generale di razionalizzazione/contenimento della spesa farmaceutica a livello
regionale ed al fine di perseguire l’obiettivo di implementazione del processo di qualificazione dell’assistenza
farmaceutica si individuano, per il triennio 2013 – 2015, gli interventi diretti:
■ al riordino del sistema farmaceutico ospedaliero;
■ a politiche di contenimento della spesa farmaceutica territoriale, mediante la individuazione di nuovi
strumenti di regolazione del processo prescrittivo con riferimento ai parametri di appropriatezza, di costoterapia, nonché degli aspetti organizzativi e gestionali.
Anche al fine di dare puntuale e corretta attuazione alle seguenti disposizioni emanate in materia
farmaceutica:
■ articolo 5, commi 1, 4 e 5 del decreto legge 1 ottobre 2007, n. 159, convertito con modificazioni dalla legge
29 novembre 2007, n. 222 e successive modificazioni;
■ articolo 22, comma 3, del decreto legge 1 luglio 2009, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 3
agosto 2009, n. 102 e successive modificazioni;
■ art. 11, commi da 6 a 16 del decreto legge n. 78/10, convertito dalla legge n. 122/10 e successive
modificazioni;
■ art. 13 del decreto legge n. 39/2009, convertito con modificazioni dalla legge n. 77/2009 e successive
modificazioni;
■ art. 17 del decreto legge n. 98/11;
■ art. 32 del decreto legge n. 201/11, convertito in legge con modificazioni dalla legge n. 214/11;
■ art. 15, commi da 11 a 11 bis del decreto legge n. 95/2012 convertito con modificazioni dalla legge n.
135/12;
■ decreto legge 13 settembre 2012, n. 158, art. 10 - art. 12, convertito con modificazioni dalla legge n.
189/12.
Detto programma di interventi è distinto nelle macroaree “ospedaliera” e “territoriale” e deriva da una
valorizzazione dei punti di forza e da un contenimento dei punti di debolezza del sistema in atto, con
individuazione di obiettivi specifici di riordino e di qualificazione del sistema farmaceutico ospedaliero e
territoriale.
Ferma restando la programmazione dell’assistenza farmaceutica convenzionata/territoriale ed ospedaliera,
come di seguito declinata, è di tutta evidenza come il processo di razionalizzazione/contenimento dei livelli di
spesa farmaceutica, contraddistinto da elevata dinamicità, viene adeguato alle manovre previste nei
provvedimenti nazionali già emanati e innanzi richiamati - cfr. rimodulazione dei tetti di spesa ex D.L. n.
95/2012 e Legge conversione n. 135/2012 (cd. Spending Review).
Intervento 17.1: Razionalizzazione della spesa farmaceutica convenzionata/territoriale
Per governare/contenere la spesa farmaceutica convenzionata/territoriale la Regione, tenuto conto che il
relativo tetto di spesa è stato rideterminato nella misura del 11,35% a valere dall’anno 2013 ai sensi dell’art.
15, comma 4, del D.L. 95/2012 convertito in legge 135/2012 (c.d. Spending Review), individua, sempre nel
rispetto dei LEA, ulteriori interventi strategici per il governo dei principali determinanti di tale voce di spesa.
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10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9645
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Le azioni sul versante dell’assistenza farmaceutica convenzionata/territoriale vengono di seguito identificate :
■ monitoraggio della attività prescrittiva e incentivi per la prescrizione dei farmaci equivalenti attraverso il
supporto del Sistema Tessera Sanitaria, ai sensi di quanto previsto dall’art. 11, comma 7, lett. b) del D.L
78/2010;
■ acquisizione diretta ossigeno medicinale. Attività di monitoraggio attraverso il supporto del Sistema
Tessera Sanitaria;
■ attribuzione di un budget annuale ai Medici di medicina generale. Attività di monitoraggio attraverso il
supporto del Sistema Tessera Sanitaria.
■ potenziamento della distribuzione DPC dei farmaci PHT mediante riduzione della percentuale massima di
distribuzione sul canale convenzionato degli stessi;
■ azioni mirate di informazione/formazione su prescrittori di classi farmaceutiche iperprescritte in termini di
numero di dosi;
■ potenziamento della distribuzione diretta del primo ciclo terapeutico alla dimissione ed in esito a visita
specialistica in strutture pubbliche.
Azione 17.1.1: Monitoraggio della attività prescrittiva e incentivi per la prescrizione dei farmaci
equivalenti attraverso il supporto del Sistema Tessera sanitaria, ai sensi di quanto previsto dall’art.
11, comma 7, lett. b) del D.L 78/2010.
Al fine di potenziare gli interventi già posti in essere, l’obiettivo è di incrementare la prescrizione di farmaci a
brevetto scaduto appartenenti alle classi/categorie terapeutiche alto spendenti definite da AIFA, in
ottemperanza all’art. 11, comma 7b del D.L. 78/2010, anche ai sensi di quanto previsto dall’art. 15, comma 11
bis della legge n. 135/12. Nel dettaglio si prevede:
■ Individuazione delle soglie prescrittive per le categorie terapeutiche altospendenti;
■ definizione specifica di percorsi per categorie di farmaci altospendenti.
Con decreti commissariali n. 83/2010 e 7/2011 sono state individuati gli obiettivi di prescrizione nell’ambito
delle seguenti categorie terapeutiche caratterizzate da criticità:
■ Ace inibitori – sartani – statine;
■ inibitori reuptake serotonina – inibitori pompa protonica – farmaci antibatterici.
La presente azione mira ad individuare nel breve/medio/lungo periodo le soglie prescrittive per le categorie
terapeutiche (ATC) che presentano peculiari criticità, ai sensi degli indicatori di programmazione e controllo
elaborati da AIFA, di cui alle “tabelle di raffronto tra la spesa farmaceutica territoriale delle singole regioni sulla
base dei migliori risultati in termini di principi attivi non coperti da brevetto, ovvero a prezzo minore rispetto al
totale della medesima categoria terapeutica equivalente”.
I livelli di prescrizione dei farmaci equivalenti saranno oggetto di monitoraggio nell’ambito del processo di
budgeting e reporting dei MMG, di cui alla “Azione 17.1.3: Attribuzione di un budget annuale ai Medici di
medicina generale. Attività di monitoraggio attraverso il supporto del Sistema Tessera Sanitaria”.
INDICATORI
Risultati programmati
Potenziamento monitoraggio dell’attività prescrittiva
Aumento prescrizione farmaci equivalenti
Riduzione spesa sostenuta
Indicatori di risultato
Tempistica
Emanazione di apposito DCA riguardante l’individuazione delle soglie di prescrizione dei farmaci a brevetto scaduto sul
totale della classe
Marzo 2014
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10.06.2014
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9646
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Definizione di percorsi diagnostico terapeutici per le categorie terapeutiche altospendenti
Monitoraggio trimestrale della prescrizione dei farmaci generici/equivalenti tramite il Sistema Tessera Sanitaria
Marzo 2014
Da Aprile 2014
ASReM: Documentazione probatoria attestante l’incremento della prescrizione dei farmaci a brevetto scaduto inclusi
nella lista di trasparenza AIFA
Aprile 2014
ASReM: Documentazione probatoria attestante la riduzione della spesa grazie al minor costo derivante dal prezzo dei
farmaci a brevetto scaduto rispetto ai farmaci branded
Aprile 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Direttore Servizio programmazione e assistenza farmaceutica della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Direttore UOC Farmaceutica Territoriale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 17.1.2: Acquisizione diretta ossigeno medicinale. Attività di monitoraggio attraverso il
supporto del Sistema Tessera Sanitaria.
La Regione Molise con provvedimento commissariale n. 16 del 30.05.2012 ha previsto l’indizione e
l’espletamento della procedura di gara per l’acquisizione diretta dell’ossigeno liquido e il connesso servizio di
ossigeno terapia domiciliare a lungo termine (OTD) quali attività gestionali dell’Azienda sanitaria regionale, da
concludersi entro l’anno 2012.
Successivamente con Provvedimento del Direttore Generale ASReM n.1277 del 14.11.2013 “Ossigeno-terapia
domiciliare” è stata approvata la direttiva circa l’avvio del servizio OTD con decorrenza dal 01.12.2013,
recepita e convalidata dal DCA 36/2013 del 28.11.2013 del Commissario Ad Acta .
Pertanto, a partire dal 1° Dicembre del 2013 è entrata in vigore l’erogazione dell’ossigeno medicinale e il
connesso servizio OTD in regime di distribuzione diretta.
Dal punto di vista della valorizzazione di tale manovra è necessario, in primo luogo, descrivere il passaggio
contabile e gestionale che si è venuto a creare con il cambio di regime distributivo. Infatti, con l’attivazione
della OTD l’ossigeno liquido, precedentemente rendicontato nella voce di spesa “Farmaceutica
Convenzionata”, sarà ricondotto nella voce “Distribuzione Diretta” che, nel modello CE, è inserita nella Spesa
della Farmaceutica Ospedaliera.
Al netto di questo passaggio puramente contabile si può stimare, alla luce del prezzo di aggiudicazione della
gara, un abbattimento della spesa sostenuta pari a circa il 75% (stima prudenziale). In virtù di tale sconto nella
figura sottostante si riporta la stima di risparmio derivante dal passaggio dell’ossigeno liquido nella modalità
distributiva diretta.
169
10.06.2014
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9647
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Risparmio derivante dal passaggio dell'Ossigeno liquindo in Distribuzione Diretta
Anno 2012
Valori in Euro
Farmaceutica Convenzionata
Anno 2013
Anno 2013
Anno 2014
(Fino a Novembre)
(Stima Dicembre)
(Stima anno)
A
B
Ossigeno Liquido
Ossigeno Liquido
€
2.394.042,5
€
2.617.398,1
Ossigeno Liquido
€
Distribuzione Diretta
(Farmaceutica Ospedaliera)
€
-
Ossigeno Liquido
€
-
C
D
Ossigeno Liquido
Ossigeno Liquido
59.486,3
€
656.173,2
E = D -A
Risparmio da manovra
-€
1.961.224,9
Figura 39 - Risparmi derivanti dal passaggio dell’ossigeno liquido in OTD
La stima di risparmio della manovra risulta pari a 0,1 € mln per l’anno 2013 e 1,3 €/mln per il 2014 al netto
della spesa sostenuta in DD derivante dal passaggio al nuovo canale distributivo descritto in precedenza. Per
i dettagli si rimanda alla sezione successiva.
INDICATORI
Risultati programmati
Avvio servizio OTD in regime di distribuzione diretta
Riduzione spesa sostenuta
Indicatori di risultato
Tempistica
Emanazione del decreto del Commissario ad Acta di presa d’atto dell’avvio del servizio OTD in regime di distribuzione
diretta
Effettuata
Monitoraggio semestrale consumo/spesa ossigeno liquido attraverso il supporto del Sistema Tessera Sanitaria
ASReM: Spostamento della fornitura dell’ossigeno liquido dal regime della distribuzione territoriale convenzionata al
regime della distribuzione diretta
ASReM: Produzione di reportistica recante i dati di risparmio complessivo
Da Gennaio 2014
Effettuata
Da Gennaio 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Direttore Servizio programmazione e assistenza farmaceutica della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Direttore UOC Farmaceutica Territoriale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
Risparmi da erogazione ossigeno in OTD – Anno 2013 (solo mese di Dicembre)
0,1 €/mln
Risparmi da erogazione ossigeno in OTD – Anno 2014
1,3 €/mln
TOTALE
1,4€/mln
Azione 17.1.3: Attribuzione di un budget annuale ai Medici di medicina generale. Attività di
monitoraggio attraverso il supporto del Sistema Tessera Sanitaria
La presente azione è diretta a raggiungere livelli di spesa farmaceutica convenzionata in linea con le regioni
d’Italia più virtuose; per il raggiungimento di detto obiettivo è necessario ridurre fenomeni di iperprescrizione
e promuovere la corretta utilizzazione dei farmaci a brevetto scaduto/equivalenti appartenenti alle categorie
terapeutiche ad alto valore economico definite da AIFA in ottemperanza all’art. 11 comma 7b del D.L. 78/2010,
convertito dalla legge n. 122/2010.
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10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9648
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Tale obiettivo viene collegato al 100% della quota capitaria regionale di cui all’art. 59, lett. b), commi 15, 16 e
17 ACN, che verrà erogata agli stessi MMG in base al livello di raggiungimento dell’obiettivo concordato.
La Regione ha messo in atto un processo di definizione, con la collaborazione dei referenti di ASReM e dei
rappresentanti di categoria, di un budget economico utilizzando un sistema di indicatori che esclude categorie
di farmaci il cui utilizzo è stabilito in maniera prevalente da medici specialisti/medici ospedalieri. Il sistema di
budget (rif. DCA n. 31 del 13.07.2012) è efficace nel contrastare una tendenza, per lo più individuabile e non
collettiva, a sottoutilizzare i farmaci a brevetto scaduto sui pazienti per i quali vi è una perfetta indicazione.
L’obiettivo complessivo da perseguire è l’allineamento del profilo di spesa procapite pesata regionale a quello
delle regioni più virtuose (panel di riferimento costituito da Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli
Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche).
Successivamente la Regione, con l’emanazione del DCA 36/2013 del 28.11.2013, ha provveduto ad aggiornare
gli obiettivi di riallineamento della spesa netta regionale pro capite nei confronti del Panel di riferimento per il
periodo 2013-2016 in base alle evidenze emerse dai dati 2013 (dati Agenas a Settembre 2013). Il DCA 36/2013
presenta un orizzonte di operatività cha va dal 2013 al 2016 all’interno del quale è stato stimato un recupero
percentuale del differenziale. Essendo i programmi operativi riferiti al triennio 2013 2015 il recupero
percentuale dello scostamento tra la spesa farmaceutica pro capite media molisana e quella del Panel di
riferimento sarà pertanto pari al 70 %.
La valorizzazione economica di questa azione è pari a complessivi 2,5 €/mln per il triennio considerato. Per i
dettagli si rimanda alla sezione successiva.
INDICATORI
Risultati programmati
Allineamento dei medici prescrittori alla best practice prescrittiva di farmaci equivalenti.
Riduzione dei consumi e della spesa farmaceutica
Indicatori di risultato
Tempistica
Monitoraggio e verifica trimestrale (attraverso Sistema TS) degli indicatori di prescrizione farmaci equivalenti da
parte della Regione e confronto rispetto alla best practice individuata
In corso
monitoraggio e verifica trimestrale dei consumi farmaceutici da parte della Regione e confronto rispetto ai budget
definiti
In corso
monitoraggio e verifica trimestrale allineamento dei medici iperprescrittori alla media regionale eliminando le
prescrizioni inappropriate
In corso
ASReM: Assegnazione obiettivo collettivo di riduzione del differenziale spesa pro capite media molisana rispetto alla
spesa pro capite media del panel di riferimento: anno 2013 = 10%
Da Dicembre 2013
ASReM: Assegnazione obiettivo collettivo di riduzione del differenziale spesa pro capite media molisana rispetto alla
spesa pro capite media del panel di riferimento: anno 2014 = 40%
Da Dicembre 2014
ASReM: Assegnazione obiettivo collettivo di riduzione del differenziale spesa pro capite media molisana rispetto alla
spesa pro capite media del panel di riferimento : anno 2015 = 70%
Da Dicembre 2015
ASReM: Invio report trimestrale ai MMG entro 60 giorni dal trimestre di riferimento
In corso
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Direttore Servizio programmazione e assistenza farmaceutica della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Direttore UOC Farmaceutica Territoriale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
Riduzione spesa farmaceutica convenzionata da recupero 10% scostamento spesa netta pro capite – Anno 2013
0,2 €/mln
Riduzione spesa farmaceutica convenzionata da recupero 40% scostamento spesa netta pro capite – Anno 2014
1,6 €/mln
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10.06.2014
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9649
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Riduzione spesa farmaceutica convenzionata da recupero 70% scostamento spesa netta pro capite – Anno 2015
0,6 €/mln
TOTALE
2,5 €/mln
Azione 17.1.4: Potenziamento della distribuzione in DPC dei farmaci del PHT mediante riduzione
della percentuale massima di distribuzione sul canale convenzionale degli stessi
Il circuito di distribuzione dei farmaci del prontuario ospedale-territorio (PHT) ha un meccanismo consolidato
ed utilizzato in molteplici contesti italiani. Nella regione Molise esso ha ricevuto degli affinamenti e già da
diversi esercizi un obiettivo specifico è stato assegnato al Direttore Generale ASReM.
L’obiettivo consiste in un tetto massimo del valore dei farmaci del PHT che per un qualunque motivo,
dovessero passare attraverso il canale convenzionale, generando in tal modo (nella quasi totalità dei casi) un
maggior onere a carico del SSR. I motivi per i quali un farmaco viene dispensato sul canale sono molteplici e
vanno dalla:
■ difficoltà di approvvigionamento (lunghi tempi di consegna, consegne sospese da parte del produttore, ecc)
■ ritiro del prodotto dal commercio per cambio del foglietto illustrativo o per altre motivazioni di sicurezza.
Vi sono poi delle motivazioni di carattere logistico quali, ad esempio:
■ la difficoltà nel pianificare i livelli di scorta a causa di un consumo discontinuo o con picchi improvvisi che
trovano temporaneamente sprovvisto delle quantità richieste il magazzino unico virtuale implementato
sulla piattaforma di gestione del circuito DPC.
■ Vi sono infine aspetti organizzativi che riguardano, ad esempio, tempi certi e ristretti per la registrazione in
piattaforma dell’arrivo di farmaci o di trasferimento di scorte tra attori della raggiera di distribuzione.
Uno step evolutivo nella formazione di questi passaggi potrà ridurre in maniera consistente il numero dei
“mancanti” nel circuito nell’arco dell’esercizio con un beneficio economico consistente.
A tal fine si prevede l’aggiornamento delle regole operative per la distribuzione intermedia in merito ai tempi
di caricamento dei dati per ricevimento merci e trasferimento e sulle modalità di gestione dei livelli di
scorta/riapprovvigionamento entro Febbraio 2014.
La Regione, inoltre, si impegna a procedere al rinnovo dell’accordo DPC regionale in scadenza includendo al
tempo stesso delle nuove norme regolamentari per la distribuzione intermedia. S’intende, infine, fissare dei
deterrenti economici per il mancato rispetto del regolamento sia da parte dei distributori intermedi che da
parte delle farmacie. Tale processo dovrà essere espletato entro e non oltre Febbraio 2014 attraverso
l’emanazione di un apposito decreto commissariale.
In conclusione, inoltre, la Regione intende implementare/potenziare monitoraggi al fine di poter avere
evidenzia immediata e costante dei risultati ottenuti nel corso del triennio in merito all’efficacia delle azioni.
La valorizzazione economica di questa azione è pari a complessivi 1,1 €/mln per il triennio considerato. Per i
dettagli si rimanda alla sezione successiva.
INDICATORI
Risultati programmati
Riduzione degli eventi di rilascio di certificazione di farmaco mancante
Riduzione del delta costo tra farmaco distribuito nel circuito convenzionale
Indicatori di risultato
Tempistica
172
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9650
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Aggiornamento delle regole operative per la distribuzione intermedia in merito ai tempi di caricamento dei dati per
ricevimento merci e trasferimento e sulle modalità di gestione dei livelli di scorta/riapprovvigiona mento
Da Febbraio 2014
Rinnovo dell’accordo DPC regionale in scadenza ed inclusione delle nuove norme regolamentari per la distribuzione
intermedia.. Fissazione di deterrenti economici per il mancato rispetto del regolamento sia da parte dei distributori
intermedi che da parte delle farmacie
Da Febbraio 2014
Monitoraggio del numero di specialità mancanti a magazzino/giorno e relativa produzione di reportistica da parte
dell’azienda
In corso
Monitoraggio del numero di pezzi mancanti e del valore a magazzino/giorno e relativa produzione di reportistica da
parte dell’azienda
In corso
Monitoraggio mensile del valore dei mancanti a magazzino e del delta costo generato
Da Febbraio 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Direttore Servizio programmazione e assistenza farmaceutica della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Direttore UOC Farmaceutica Territoriale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
Riduzione spesa farmaceutica convenzionata anno 2013
0,05 €/mln
Riduzione spesa farmaceutica convenzionata anno 2014
0,5 €/mln
Riduzione spesa farmaceutica convenzionata anno 2015
0,5 €/mln
TOTALE
1,1 €/mln
Azione 17.1.5: Azioni mirate di informazione/formazione su prescrittori di classi farmaceutiche
iperprescritte in termini di numero di dosi
Generalmente ci si riferisce alla popolazione dei medici come ad un unicum. Ciò, tuttavia, risulta inadatto
quando si affrontano temi specifici rispetto ai quali è invece molto più frequente reperire atteggiamenti molto
divergenti tra medico e medico, spesso in relazione al tema specifico. L’utilizzo di indicatori appropriati e dotati
delle caratteristiche di sensibilità e specificità consentono di isolare casi da affrontare secondo un approccio di
gruppo o, non di rado, mediante incontri one-to-one tesi a far emergere le motivazioni e superare
atteggiamenti individuali basati su convinzioni personali piuttosto che su evidenze scientifiche. La “via di
somministrazione” della “terapia dell’appropriatezza” in questi casi diventa determinante per ottenere risultati
tangibili, consistenti e duraturi. In alcuni casi, quando un fenomeno interessa un insieme piuttosto esteso di
prescrittori, la scelta d’elezione è quella di organizzare eventi formativi tematici. Se le criticità riscontrate
riguardano un numero limitato di soggetti prescrittori con un livello di difformità elevato, verranno preferiti
incontri individuali con evidenziazione delle implicazioni cliniche e degli esiti economici di tali atteggiamenti.
Oltre al tema della corretta scelta dei principi attivi mediante una selezione ragionata e basata sul rapporto
costo/efficacia delle soluzioni terapeutiche e del profilo di rischio effettivo del paziente adottate dal singolo
prescrittore, in alcuni casi si presenta un problema di iperprescrizione in termini quantitativi. Non è raro che ad
una segnalazione in tal senso il prescrittore opponga argomenti generici uno dei quali, probabilmente il più
usato, è quello dell’induzione da parte della galassia degli specialisti/ospedalieri. Rispetto a questo fenomeno
va tuttavia registrato il fatto che la “permeabilità” alle prescrizioni indotte risulta avere una variabilità così
elevata da mettere in dubbio che sia soltanto quella dell’induzione la motivazione delle differenze registrate
tra diversi prescrittori rispetto ad una specifica classe farmaceutica.
L’azione si propone quindi di individuare le classi farmaceutiche ed i soggetti iperprescrittori per effettuare
azioni mirate su di essi ed istituendo un apposito follow up post-incontro in maniera da garantire un effettivo
rientro delle criticità evidenziate.
173
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9651
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Dai dati del rapporto Osmed 2011 risulta, infatti, che rispetto alle classi farmaceutiche A e J il differenziale in
termini di DDD/1000 abitanti die tra Molise e regioni del Panel di riferimento, ovvero le regioni considerate
nella metodologia già esposta nell’azione 17.1.3, risulta superiore del 10% per i farmaci ATC=A e del 35% per la
classe ATC=J. In termini economici questo rappresenta un delta costo rispetto al panel del 5% sul totale della
spesa per farmaci Classe A-SSN.
La Regione, quindi, s’impegna ad allinearsi ai valori di riferimento del benchmark considerato entro il triennio
di operatività del presente documento. Tale risultato sarà raggiunto attraverso un’intensificazione delle
sessioni di informazione/formazione degli attori coinvolti e attivazione/potenziamento delle attività di
monitoraggio correlate.
L’impatto stimato dell’azione è pari a 2,6 €/mln per il triennio considerato. I dettagli della valorizzazione
saranno esposti nel capitolo successivo.
INDICATORI
Risultati programmati
Individuazione delle classi farmaceutiche da monitorare utilizzando fonti quali il monitoraggio Tessera Sanitaria ed il rapporto Osmed
Effettuare incontri mirati al recupero delle criticità segnalate secondo quanto stabilito dall’ACN che regolamenta i rapporti con MMG e
quello che regolamenta i rapporti con i PLS
Indicatori di risultato
Tempistica
Relazione sulle tematiche individuate per ciascuna annualità sulla base di un resoconto aziendale
Da Febbraio 2014
Rilevazione trimestrale del numero di incontri tematici collettivi effettuati sulla base di un resoconto aziendale
Da Gennaio 2014
Relazione su pre e post intervento su tematiche e soggetti individuati sulla base di un resoconto aziendale
Relazione annuale sull’impatto economico delle azioni svolte sulla base di reportistica aziendale
Da Aprile 2014
Da Settembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Direttore Servizio programmazione e assistenza farmaceutica della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Direttore UOC Farmaceutica Territoriale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
Risparmi derivanti da maggiore controllo su classi farmaceutiche iperprescritte anno 2013
0,3 €/mln
Risparmi derivanti da maggiore controllo su classi farmaceutiche iperprescritte anno 2014
1 €/mln
Risparmi derivanti da maggiore controllo su classi farmaceutiche iperprescritte anno 2015
1,3 €/mln
TOTALE
2,6 €/mln
Azione 17.1.6: Potenziamento della distribuzione diretta del primo ciclo terapeutico alla dimissione
ed in esito a visita specialistica in strutture pubbliche
La distribuzione del primo ciclo terapeutico in esito a ricoveri e visite specialistiche è un’opportunità di ritorno
economico interessante se adeguatamente guidata mediante tecnologie ed organizzazione.
Un apposito studio effettuato su 1.000 casi randomizzati mediante linkage tra banca dati SDO e farmaceutica
territoriale ha consentito di evidenziare tutti i farmaci per i quali i pazienti dimessi ricevono una prescrizione
entro 4 giorni dalla dimissione. Ordinati per impatto economico decrescente si evidenzia che i primi 16 principi
attivi costituiscono il 50% della spesa complessiva. Analizzando i costi effettivi d’acquisto a prezzi ASReM, si
evidenzia che per tali farmaci il risparmio ottenibile è del 78,2% (molti di questi farmaci sono ceduti a prezzo
simbolico agli ospedali).
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10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9652
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Considerato che il sistema di prescrizione esistente in tutti i reparti di tutti i PO del Molise è stato già
opportunamente aggiornato per essere in grado di emettere i documenti necessari alla dimissione e fornire al
tempo stesso l’indicazione al paziente dell’effettiva disponibilità del farmaco presso la farmacia del presidio.
Oltre ai vantaggi economico-gestionali tale processo consente anche una piena tracciabilità dell’intenzione al
trattamento espressa alla dimissione dai reparti ospedalieri interessati.
La Regione, di conseguenza, intende aumentare l’incidenza della distribuzione diretta di farmaci connessi al
primo ciclo terapeutico successivo alla dimissione ospedaliera al fine di ottenere un miglioramento della spesa
sostenuta. Al tempo stesso, inoltre, saranno implementati/potenziati procedimenti di monitoraggio (con
cadenza trimestrale) dei farmaci prelevati dal territorio e prescritti entro 4 giorni dalla dimissione e
dall’effettuazione di prestazione specialistica, dispensati effettivamente dagli ospedali e farmaci
effettivamente prescritti al momento della dimissione.
Con questo obiettivo la Regione Molise intende avviare il processo di erogazione del primo ciclo terapeutico ai
pazienti dimessi dalle strutture ospedaliere a partire dal 2014. Per tale ragione verrà emanato un apposito
decreto commissariale entro e non oltre Febbraio 2014 in cui saranno esplicitati tutti i processi necessari
all’avvio di tale azione.
Gli obiettivi di copertura di pazienti dimessi coinvolti da questa nuova modalità distributiva sono fissati per:
■ 50% dei dimessi dalle strutture ospedaliere per il 2014;
■ 100% dei dimessi dalle strutture ospedaliere per il 2015.
L’impatto di tale manovra è stato stimato pari a circa 0,2 €/mln. I dettagli della valorizzazione saranno
esposti nel capitolo successivo.
INDICATORI
Risultati programmati
Riduzione del 50% dei farmaci prescritti alla dimissione prelevati dal territorio
Evidenza dei soggetti prescrittori responsabili dell’arruolamento di pazienti su nuovi farmaci in esito a ricovero o visita specialistica
(monitoraggio del fenomeno dell’induzione)
Indicatori di risultato
Tempistica
Monitoraggio trimestrale dei farmaci prelevati dal territorio e prescritti entro 4 giorni dalla dimissione o
dall’effettuazione di prestazione specialistica sulla base della reportistica aziendale
Da Febbraio 2014
Monitoraggio trimestrale dei farmaci effettivamente prescritti alla dimissione sulla base della reportistica
aziendale
Da Febbraio 2014
Monitoraggio trimestrale dei farmaci effettivamente dispensati dalle farmacie dei PO sulla base della reportistica
aziendale
Da Febbraio 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Direttore Servizio programmazione e assistenza farmaceutica della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Direttore UOC Farmaceutica Territoriale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
Risparmi derivanti da potenziamento distribuzione primo ciclo terapeutico in DPC anno 2013
0
Risparmi derivanti da potenziamento distribuzione primo ciclo terapeutico in DPC anno 2014
0,1 €/mln
Risparmi derivanti da potenziamento distribuzione primo ciclo terapeutico in DPC anno 2015
0,1 €/mln
TOTALE
0,2 €/mln
175
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Intervento 17.2: Razionalizzazione della spesa farmaceutica ospedaliera
Per governare/contenere la dinamica sempre crescente della spesa farmaceutica ospedaliera registrata negli
ultimi anni la Regione, ancorché il relativo tetto di spesa sia stato rideterminato nella misura del 3,5% a valere
dall’anno 2013 ai sensi dell’art. 15, comma 4, del D.L. 95/2012 convertito in legge 135/2012 (c.d. Spending
Review), individua, sempre nel rispetto dei LEA, ulteriori interventi strategici per il governo dei principali
determinanti di tale voce di spesa.
Le azioni sul versante dell’assistenza farmaceutica ospedaliera vengono di seguito identificate;
■
■
■
■
Rafforzamento utilizzo farmaci a brevetto scaduto e farmaci biosimilari;
razionalizzazione del processo di approvvigionamento/catena logistica del farmaco;
implementazione registri AIFA;
revisione periodica del Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale (PTOR) e modifica del processo
decisionale/gestionale del PTOR;
■ unificazione preparazione antiblastici;
■ messa a valore delle prossime scadenze brevettuali di alcune molecole inerenti la spesa farmaceutica
ospedaliera.
Azione 17.2.1: Razionalizzazione dell’uso del farmaco in ospedale. Rafforzamento utilizzo farmaci a
brevetto scaduto e farmaci biosimilari.
Con DCA n. 81 del 23/11/2010 sono state approvate le “Linee guida per l’uso dei farmaci biosimilari”, recanti
gli indirizzi operativi regionali.
Al fine di potenziare gli interventi già posti in essere, con l’obiettivo di incrementare la prescrizione dei farmaci
biosimilari, garantendo, nel contempo, il corretto utilizzo dei farmaci biotecnologici, la Regione prevede
l’attivazione di specifiche attività di monitoraggio, formazione e informazione rivolte al personale medico
interessato (es. oncologi, nefrologi).
Si prevede, pertanto, l’adozione di ulteriori provvedimenti per il conseguimento degli obiettivi di cui alla
presente azione.
INDICATORI
Risultati programmati
Piano di formazione degli operatori sanitari
Aumento consumi farmaci biosimilari
Riduzione spesa farmaceutica ospedaliera
Indicatori di risultato
Emanazione provvedimento di adozione di specifica reportistica
Monitoraggio consumo/spesa dei farmaci biosimilari semestrale sulla base di reportistica aziendale
ASReM: adozione dei piani di formazione degli operatori sanitari interessati
Tempistica
Da Gennaio 2014
Da Luglio 2014
Da Febbraio 2014
ASReM: Documentazione probatoria attestante l’incremento della prescrizione dei farmaci biosimilari
Da Luglio 2014
ASReM: Monitoraggio consumo/spesa dei farmaci biosimilari bimestrale
Da Marzo 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Direttore Servizio programmazione e assistenza farmaceutica della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
176
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Direttore UOC Farmaceutica Territoriale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 17.2.2: Razionalizzazione del processo di approvvigionamento/catena logistica del farmaco
Si richiama integralmente l’azione introdotta con DCA n. 5/2010, che ha come obiettivo la gestione unica
centralizzata, con procedura informatizzata, dei depositi delle farmacie ospedaliere e la messa in rete dei
depositi ai fini dell’unificazione delle procedure di:
■ approvvigionamento;
■ gestione;
■ distribuzione.
La presente azione, diretta al perseguimento dell’obiettivo dell’appropriatezza organizzativa, economicità delle
risorse ed efficacia dell’attività, consente di:
■ ridurre gli immobilizzi dovuti a scorte, sia di magazzino che di reparto, e a rischio di scadenza;
■ razionalizzare i consumi.
Allo stato attuale, infatti, la gestione della catena logistica e del magazzino delle farmacie ospedaliere appare
ancora frammentata e inefficiente. Considerate le dimensioni dei magazzini dei 6 presidi aziendali, il volume
delle merci trattate e le caratteristiche geografiche del territorio su cui esse insistono è prioritario procedere
alla creazione di un unico magazzino centrale che assolva interamente la fase di ricezione/ordine/stoccaggio
fisico e contabile delle merci (in particolare farmaci) per l’intera azienda.
L’azione s’ispira al concetto di Intensità di cure già ripreso in altre azioni di riordino dei presenti Programmi
Operativi.
HUB
Spoke
F.Veneziale
Fornitore X
Fornitore Y
Fornitore Z
S.Timoteo
Farmacia Centrale
P.O. Cardarelli
Campobasso
F.Caracciolo
SS. Rosario
G.Vietri
Figura 40 - Nuovo schema catena logistica farmacie ospedaliere
177
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Il nuovo piano logistico prevede l’accentramento presso il nuovo magazzino ospedaliero centrale del Cardarelli
di Campobasso (successivamente all’integrazione con la Fondazione Giovanni Paolo II) delle seguenti funzioni:
■
■
■
■
■
Ricezione merci;
stoccaggio merci;
espletamento procedimenti contabili e di magazzino;
processi di ordinazione nuove merci;
monitoraggio e controllo giacenze di magazzino.
A fronte dell’accentramento della quasi totalità delle funzioni amministrative e logistiche presso la nuova
farmacia unica le restanti unità di presidio (compresa la stessa farmacia ospedaliera del P.O di Campobasso)
manterranno esclusivamente le funzioni di distribuzione diretta farmaci ospedalieri e rifornimento scorte
armadietti di reparto.
In termini di magazzino si prevede un maggiore utilizzo delle rimanenze sanitarie ed, in particolare, dei
prodotti farmaceutici fino al raggiungimento di un livello fisiologico delle scorte. Il maggiore utilizzo del
magazzino comporterà una riduzione degli acquisti di prodotti farmaceutici per il corrispettivo importo. Come
accennato nei paragrafi precedenti l’attivazione del magazzino unico regionale è subordinato all’avvio del
processo di integrazione tra il presidio ospedaliero Cardarelli e la Fondazione Giovanni Paolo II. I dettagli delle
tempistiche e delle procedure logistiche che ne conseguono saranno inserite sia nello Studio di Fattibilità sul
processo di integrazione sia nel Piano di riassetto della Rete Ospedaliera.
In via prudenziale non si è proceduto alla valorizzazione di tale manovra.
INDICATORI
Risultati programmati
Riduzione valore e giacenze fisiche scorte farmaci
Efficientamento catena logistica delle farmacie ospedaliere ASReM
Potenziamento controllo e monitoraggio acquisto/stoccaggio/consumo farmaci ospedalieri
Indicatori di risultato
Tempistica
Emanazione linee guida su logistica e governance magazzino
Da Marzo 2014
Monitoraggio effettiva attivazione magazzino unico e avvenuta implementazione nuova catena logistica
Da Luglio 2014
Monitoraggio riduzione degli immobilizzi dovuti a scorte
Da Luglio 2014
Monitoraggio riduzione delle alienazioni di farmaci per scadenza
Da Luglio 2014
ASReM: Definizione del parametro “quantità o giacenza di deposito” costituente la soglia critica sotto la quale si
rende necessario ordinare le voci di interesse
Entro 30 gg da linee
guida
ASReM: Individuazione punto di riordino (creazione magazzino unico)
Entro 30 gg da linee
guida
ASReM: Definizione di “contratti estimatori” per i farmaci ad alto costo, al fine di ridurre gli oneri finanziari
connessi con la giacenza delle scorte di farmaci
Da attivare con gare
future
ASReM: Redazione monitoraggio trimestrale sulle risultanze della nuova catena logistica (risparmi ottenuti)
Da Luglio 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Direttore Servizio programmazione e assistenza farmaceutica della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Direttore UOC Farmaceutica Ospedaliera ASReM – P.O. Cardarelli
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 17.2.3: Registri AIFA e attività di monitoraggio attraverso nuovo portale AIFA
Con DCA n. 72 del 09.08.2011 sono state emanate le linee di indirizzo organizzative della gestione, da parte
delle strutture sanitarie pubbliche regionali, dei farmaci soggetti a monitoraggio AIFA e/o autorizzati con
procedure di rimborsabilità condizionata.
Il provvedimento, di natura sostanzialmente organizzativa, è stato validato dai Ministeri, previa espressione di
parere positivo da parte dell’AIFA (parere Ministeri Economia/Finanze 26.01.2012-0000011-P) evidenziando al
tempo stesso la necessità di adesione delle strutture sanitarie pubbliche alla compilazione dei registri AIFA e la
valorizzazione dei rimborsi ottenuti dalle Aziende farmaceutiche.
La Regione prevede la messa a regime dei registri dei farmaci sottoposti a monitoraggio AIFA, nonché il
consolidamento delle procedure dirette ad ottenere l’eventuale rimborso da parte delle aziende
farmaceutiche interessate, anche in conformità con quanto disposto dall’art. 15, comma 10, del D.L. 95/2012
convertito in legge 135/2012 (c.d. Spending Review).
INDICATORI
Risultati programmati
Avvio e conclusione piano di formazione degli operatori sanitari accreditati (medici e farmacisti)
Accreditamento dei centri prescrittori dei farmaci sottoposti a Registro AIFA e dei medici specialisti
Corretta gestione dei registri AIFA da parte dei centri prescrittori e dei medici specialisti accreditati
Corretta gestione contabile dei registri AIFA da parte dei centri prescrittori e dei medici specialisti accreditati
Indicatori di risultato
Emanazione DCA di accreditamento dei centri prescrittori dei farmaci sottoposti a Registro
AIFA e dei medici specialisti e previsione obiettivi per la corretta gestione Registri AIFA
Attribuzione di obiettivi di miglioramento dell’adesione
Monitoraggio semestrale dei rimborsi ottenuti dalle aziende farmaceutiche
ASReM: Adozione dei piani di formazione per la corretta gestione dei Registri AIFA
ASReM: Adesione a regime alla compilazione dei registri AIFA da parte dei centri prescrittori
e dei medici specialisti accreditati
Tempistica
Febbraio 2014
Aprile 2014
Da Giugno 2014
Entro 30 gg da emanazione DCA
Aprile 2014
ASReM: Applicazione delle corrette procedure di gestione contabile dei rimborsi
In corso
ASReM: Recupero delle somme previste in base agli accordi negoziali intervenuti tra AIFA e
Azienda Farmaceutica interessata
In corso
ASReM: Documentazione probatoria attestante i rimborsi ottenuti dalle aziende
farmaceutiche con cadenza trimestrale
In corso
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Direttore Servizio programmazione e assistenza farmaceutica della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Direttore UOC Farmaceutica Territoriale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Azione 17.2.4: Revisione periodica del PTOR e del processo decisionale di aggiornamento
In conformità a quanto disposto dall’art. 10, comma 5, del D.L. 158/2012 (c.d. decreto Balduzzi), con la
presente azione la Regione intende promuovere l’aggiornamento periodico, almeno semestrale, del PTOR al
fine di razionalizzare l'impiego dei farmaci da parte delle strutture pubbliche, di consolidare prassi assistenziali
e di guidare i clinici in percorsi diagnostico-terapeutici specifici.
La Regione prevede, inoltre, la revisione del processo decisionale di aggiornamento del PTOR in modo da
renderlo maggiormente allineato alle specificità dei presidi ospedalieri.
INDICATORI
Risultati programmati
Efficientamento processo decisionale e di monitoraggio del PTOR
Riduzione spesa farmaceutica
Aumento livello appropriatezza
Indicatori di risultato
Emanazione DCA di revisione del processo decisionale di aggiornamento del PTOR
Aggiornamento di norma semestrale del PTOR
Monitoraggio effetti economici prodotti dall’aggiornamento del PTOR con cadenza
semestrale
ASReM: Adesione al processo decisionale di aggiornamento del PTOR
ASReM: Documentazione probatoria
Tempistica
Maggio 2014
In corso
Da Aprile 2014
Entro 15 gg da emanazione DCA
Da Marzo 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Direttore Servizio programmazione e assistenza farmaceutica della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Direttore UOC Farmaceutica Ospedaliera ASReM – P.O. Cardarelli
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 17.2.5: Messa a valore delle prossime scadenze brevettuali di alcune molecole inerenti la
spesa farmaceutica ospedaliera
Le scadenze brevettuali sono di norma accompagnate da interessanti opportunità di riduzione dei costi.
Tuttavia, soprattutto per classi farmaceutiche “innovative”, in occasione della perdita di brevetto si assiste ad
una progressiva migrazione (prevalentemente sui nuovi casi) su farmaci on patent. Questa migrazione, da
valutarsi caso per caso, rischia di essere indiscriminata col risultato di confinare progressivamente i farmaci off
patent ad utilizzi sporadici.
A tutto ciò si pone rimedio presidiando adeguatamente l’argomento sia sotto il profilo del monitoraggio, sia
ricorrendo ad audit frequenti con le aree cliniche interessate.
Soltanto queste azioni possono riuscire a difendere i farmaci off patent da un prematuro generalizzato
abbandono, non sempre accompagnato da effettivi vantaggi sul piano della valutazione costo/efficacia, oltre
che sul rischio che nuovi prodotti recano intrinsecamente con sé.
Nell’arco del 2014 e del 2015 vi saranno scadenze brevettuali di specialità quali:
■ Herceptin (Maggio 2015);
■ Avastin (Agosto 2015);
180
10.06.2014
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
■ Erbitux (Giugno 2015).
Per ciascuno di questi farmaci è stato computato il potenziale risparmio considerando un abbattimento
prudenziale del prezzo del farmaco equivalente pari al 50% limitatamente ai mesi ed agli esercizi successivi alla
scadenza brevettuale. Dettaglio della metodologia di valorizzazione è riportata nella sezione successiva.
Al fine di poter cogliere, almeno in parte, i benefici in termini di risparmio derivanti dalla scadenza del brevetto
dei farmci indicati in precedenza, la Regione intende promuovere azioni di monitoraggio/informazione sull’uso
di detti farmaci. Saranno, quindi, poste in essere procedeure di monitoraggio mirate al controllo del volme di
utilizzo delle categorie di farmaco con brevetto in scadenza. Al tempo stesso, inoltre, saranno poste in essere
azioni di formazione/informazione per il personale coinvolto.
In via prudenziale non si è proceduto alla valorizzazione di tale manovra.
INDICATORI
Risultati programmati
Monitoraggio dei farmaci con brevetto in scadenza e delle alternative terapeutiche emergenti
Audit con le aree cliniche interessate all’utilizzo dei farmaci con brevetto di prossima scadenza
Monitoraggio dei fenomeni di switch e di shift di terapia
Aumento consumo farmaci a brevetto scaduto
Riduzione spesa sostenuta per acquisto di farmaci in ambito ospedaliero
Indicatori di risultato
Tempistica
Monitoraggio dei farmaci con brevetto in scadenza e delle alternative terapeutiche
emergenti sulla base dei report aziendali
Da Marzo 2014
Monitoraggio dei fenomeni di switch e di shift di terapia sulla base dei report aziendali
Da Marzo 2014
Monitoraggio effetti delle riduzioni di spesa per acquisto farmaci a brevetto scaduto sulla
base dei report aziendali
Da Gennaio 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Direttore Servizio programmazione e assistenza farmaceutica della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
Direttore UOC Farmaceutica Ospedaliera ASReM – P.O. Cardarelli
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Valorizzazione Programma 17: Assistenza farmaceutica
Riepilogo im patti m anovra nel triennio
Valori in €/000
Azione
2013
2014
2015
Totale
17.1.3
Farmaceutica Territoriale
Am bito intervento
Farmaceutica Convenzionata (MMG)
Voci CE
-277
-1.613
-666
-2.556
17.1.4
Farmaceutica Territoriale
Riduzione farmaci mancanti in DPC
-45
-535
-535
-1.115
17.1.5
Farmaceutica Territoriale
Appropriatezza - Abbattimento altoconsumo classi A e J
-258
-1.032
-1.289
-2.579
-580
-3.180
-2.491
-6.251
Manovre annuali
Riepilogo im patti m anovra OSSIGENO e PCT nel triennio
Valori in €/000
Azione
Am bito intervento
2013
2014
2015
Totale
-190
-1.925
0
-2.115
Farmaceutica Ospedaliera Acquisizione diretta ossigeno medicinale
59
597
0
656
17.1.6
Farmaceutica Territoriale
0
-111
-222
-332
17.1.6
Farmaceutica Ospedaliera Erogazione primo ciclo terapeutico dalle strutture pubbliche
17.1.2
Farmaceutica Territoriale
17.1.2
Voci CE
Acquisizione diretta ossigeno medicinale
Erogazione primo ciclo terapeutico dalle strutture pubbliche
0
39
77
116
Totale m anovra OSSIGENO
-131
-1.328
0
-1.459
TOTALE MANOVRE ANNUALI
-711
-4.508
-2.491
-7.710
Tabella 100 - Riepilogo impatto manovre nel triennio
Intervento 17.1: Razionalizzazione della spesa farmaceutica convenzionata/territoriale
Azione 17.1.2: Acquisizione diretta ossigeno medicinale. Attività di monitoraggio attraverso il
supporto del Sistema Tessera Sanitaria.
Relativamente alla metodologia di valorizzazione dell’azione è stato osservato quanto segue:
■ Con il passaggio dell’ossigeno liquido in regime di distribuzione diretta a partire dal primo dicembre 2013 si
configurano alcuni cambiamenti contabili e gestionali in relazione alla spesa per l’assistenza farmaceutica
convenzionata e ospedaliera della Regione Molise. Gli effetti derivanti da tale cambiamento sono
principalmente riconducibili a:
■ spostamento della spesa sostenuta per l’acquisto di ossigeno liquido dalla farmaceutica convenzionata a
quella territoriale, sub voce distribuzione diretta;
■ riduzione della spesa sostenuta a seguito del nuovo prezzo di acquisto dell’ossigeno liquido.
Considerato, quindi, che tale cambiamento di regime distributivo avverrà a partire dal mese di Dicembre 2013,
si è reso necessario stimare l’impatto economico di tale fenomeno al fine di poter avere contezza del valore
finale della spesa per la farmaceutica convenzionata per l’anno 2013 in relazione ai tetti di spesa e coperture
per gli eventuali scostamenti previsti dalle normative vigenti.
I dati di spesa lorda sostenuta per l’acquisto di ossigeno liquido nel periodo 2012 – Luglio 2013 sono stati
forniti dalla banca dati FarmaSTAT - Marno.
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10.06.2014
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9660
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Principali indicatori sull'ossigeno liquido
2012
2013 (Luglio)
18.893
12.074
N° Pezzi
ND
12.186
Assistiti trattati
ND
1.050
N° Ricette
Spesa Lorda (€/ooo)
2.492
1.732
Ticket (2€)
-
38 -
24
Sconto (2,42%)
-
60 -
42
Spesa Netta (€/ooo)
2.394
1.666
Tabella 101 - Principali indicatori sull’ossigeno liquido
La spesa netta, pari a 2,39 €/mln per il 2012 e a 1,66 €/mln per il 2013, è stata determinata come differenza tra
spesa lorda meno ticket e sconto applicato. Di seguito, si è proceduto alla stima di chiusura dell’anno 2013
della spesa netta e al calcolo del valore medio del periodo di riferimento (2012 – 2013). Poiché i valori del 2013
risultano a tutt’oggi incompleti e soggetti a variazioni di prezzo di acquisto dell’ossigeno liquido intervenute in
corso d’anno, per mitigare l’impatto di tali fenomeni è stato utilizzato il dato medio 2012-2013. Il valore medio
è stato, infine, abbattuto prudenzialmente del 20%.
Stim a a chiudere 2013 e calcolo valore m edio spesa netta
Anno 2012
2013 (Luglio)
Stim a a chiudere 2013
18.893
12.074
20.698
N° Pezzi
ND
12.186,0
20.890,3
Assistiti trattati
ND
1.050,0
1.800,0
1.732
2.969
N° Ricette
Spesa Lorda (€/000)
2.492
Ticket (2€)
-
38 -
24 -
Sconto (2,42%)
-
60 -
42 -
Spesa Netta (€/000)
2.394
1.666
Valore m edio spesa netta (€/000)
72
2.855
Valore m edio spesa netta biennio
Abbattimento prudenziale (20%)
41
2.625
-
525
2.100
Tabella 102 - Stima a chiudere 2013 e calcolo medio spesa netta
Il potenziale impatto economico del passaggio dell’ossigeno liquido alla distribuzione diretta è pari a 2,1 €/mln,
comprensivo dell’abbattimento prudenziale del 20%. Tale importo sarà sottratto ai costi della spesa
farmaceutica convenzionata.
183
10.06.2014
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Programmi Operativi 2013 – 2015
Stim a im patto passaggio OTD ossigeno 2013
Valori in €/000
Stim a dicem bre 2013
N° Ricette
1.725
Spesa Lorda (€/000)
247
Ticket (2€)
-
3
Sconto (2,42%)
-
6
Spesa Netta (€/000)
238
Stim a im patto Dicem bre 2013
Abbattimento prudenziale (20%)
238
-
48
Im patto Dicem bre 2013 (€/000)
190
Tabella 103 - Stima impatto passaggio OTD ossigeno 2013
Im patto m anovra
Valori in €/000
2013
Passaggio OTD in DD (impatto su convenzionata)
238 -
-
190 -
Abbattimento prudenziale (20%)
Passaggio OTD in DD (im patto su convenzionata)
Totale m anovra
-
481
-
1.925
-
597
-
1.328
-
59
-
131 -
2015
2.406
48
Passaggio OTD in DD (im patto su ospedaliera)
Manovra
2014
-
-1.459
Tabella 104 - Impatto manovra
La valorizzazione economica del risparmio derivante dal passaggio del servizio OTD in regime di distribuzione
diretta, al netto dell’abbattimento prudenziale del 20 %, è pari a 0,1 €/mln per il 2013, 1,9 €/mln per il 2014.
Tuttavia, suddetto passaggio di distribuzione comporta, per il triennio di riferimento, un aumento della spesa
farmaceutica ospedaliera. Si configura, quindi, un risparmio netto pari a 0,1 €/mln per il 2013, 1,3 €/mln per
il 2014.
Azione 17.1.3: Attribuzione di un budget annuale ai Medici di medicina generale. Attività di
monitoraggio attraverso il supporto del Sistema Tessera Sanitaria
Per la valorizzazione di tale azione si è proceduto, sulla base della proiezione annuale della spesa netta per la
farmaceutica convenzionata, al ricalcolo del valore dello scostamento tra Panel di riferimento e Regione
Molise utilizzando la popolazione ponderata relativa all’anno 2012, come riportato nel report Agenas
aggiornato a settembre 2013.
Sulla scorta della “Proiezione delta” per anno è stata ricalcolata la percentuale di allineamento ai valori di
spesa netta pro capite del Panel di riferimento nell’orizzonte temporale ultimo trimestre 2013 – anno 2015. In
considerazione delle proiezioni degli scostamenti rispetto al Panel di riferimento sono state stabilite le
seguenti percentuali di recupero:
■ 2013: 10% dello scostamento di Settembre 2013, come da report AGENAS agli atti della DG salute;
■ 2014: 40% dello scostamento programmato del 2013;
■ 2015: 70% dello scostamento programmato del 2014;
184
10.06.2014
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
L’impatto economico della manovra di recupero del differenziale tra spesa netta pro capite della farmaceutica
convenzionata della Regione Molise e quella delle regioni costituenti il Panel è stato stimato sulla base della
percentuale di recupero annuale programmata per ogni esercizio. Per i dettagli metodologici si veda il DCA
36/2013.
A valle del processo di stima e ricalcolo dei recuperi del Delta di scostamento della spesa farmaceutica
convenzionata pro capite tra Molise e Panel di riferimento si riportano di seguito i risparmi stimati
dall’applicazione della manovra.
Risparm i derivanti da recupero scostam ento spesa pro capite Molise vs. Panel regioni
Valori in €/000
Periodo
Risparm io da m anovra
Abbattim ento
Im patto m anovra
2013
-
347 -
69 -
277
2014
-
2.016 -
403 -
1.613
2015
-
833 -
167 -
666
TOTALE
-
3.196 -
639 -
2.556
Totale m anovra
-2.556
Tabella 105 - Risparmi derivanti da recupero scostamento spesa pro capite Molise vs. Panel regioni
Si stima un possibile recupero dello scostamento del delta della spesa pro capite farmaceutica convenzionata
pari a 0,2 €/mln per il 2013, 1,6 €/mln per il 2014 e 0,6 €/mln per il 2015. al netto dell’abbattimento
prudenziale del 20% del totale dell’impatto.
Azione 17.1.4: Potenziamento della distribuzione in DPC dei farmaci del PHT mediante riduzione
della percentuale massima di distribuzione sul canale convenzionale degli stessi
Per la valorizzazione di tale azioni si è proceduto al calcolo dei farmaci in DPC che nel corso del 2012 sono
risultati mancanti all’interno della filiera distributiva DPC e che hanno portato l’assistito a dover ricorrere
all’acquisto del farmaco nel canale distributivo convenzionale.
Nel 2012 questi farmaci hanno avuto un costo complessivo per il SSR di 1,5 €/mln. Tuttavia, applicando il
corretto prezzo di acquisto per i farmaci distribuiti in DPC, riservato all’Azienda Sanitaria Regionale, tale costo
complessivo si riduce di 0,6 €/mln.
Dati di input m anovra - Anno 2012
Valori in €/000
Costo sostenuto per acquisto farmaci in Convenzionata
Prezzo riservato ASReM per DPC
Delta prezzo Convenzionata vs ASReM
Valore
1.569
914
655
Fonte: Web DPC, anno 2012
Tabella 106 - Dati Input per calcolo manovra
La quota degli oneri di remunerazione dei farmacisti calcolati sulla base dei valori dell’accordo su un campione
di 8126 pezzi dispensati nel circuito DPC (anno 2012) risultano essere pari a 6,94 € per confezione. Al fine del
calcolo dell’impatto della manovra il risparmio stimato di 0,6 €/mln è stato rapportato al mese di dicembre
2013 e considerato interamente per gli anni 2014 e 2015. Si è proceduto poi a valorizzare la riduzione dei
farmaci mancanti in DPC al netto degli oneri di remunerazione dei farmacisti. L’impatto totale della manovra,
prudenzialmente abbattuta del 20 %, è pari a 1,1 €/mln.
185
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9663
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Im patto m anovra
Valori in €/000
2013
2014
2015
Riduzione farmaci mancanti in DPC
55
655
655
Stima quota oneri remunerazione farmacisti
5
56
56
Riduzione farmaci al netto oneri
50
599
599
Abbattimento prudenziale del 20%
-10
-120
-120
Manovra
45
535
535
Totale m anovra
1.115
Tabella 107 - Impatto manovra
Azione 17.1.5: Azioni mirate di informazione/formazione su prescrittori di classi farmaceutiche
iperprescritte in termini di numero di dosi
Relativamente alla metodologia di valorizzazione dell’azione si sono utilizzati i dati del Rapporto OSMED 2011.
Da tale documento sono stati estratti i dati relativi alle DDD per 1.000 abitanti al giorno per le classi di farmaci
di tutte le regioni. Come popolazione residente si è utilizzato il dato relativo alla popolazione pesata così come
dagli schemi AGENAS 2012.
Distribuzione regionale per I livello ATC delle DDD/1000 abitanti die territoriali 2011 per i farm aci di classe A-SSN (popolazione pesata)
DDD/1.000 ab/die
Regioni
Piemonte
Val d'Aosta
Lombardia
Veneto
Friuli VG
Liguria
E. Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
Italia
Nord
Centro
Sud e Isole
C
428
417
431
455
461
427
459
440
526
458
481
424
442
472
474
426
472
482
449
454
438
468
468
A
129
121
120
126
127
138
123
122
128
121
164
147
138
147
164
146
170
213
163
142
124
142
170
N
62
56
55
53
51
71
61
76
65
61
58
65
53
49
52
51
56
56
68
58
58
65
55
R
39
47
43
38
38
47
42
41
43
39
58
45
42
66
62
56
49
63
58
49
41
49
60
J
19
18
19
18
17
17
19
22
26
24
27
26
27
34
31
28
29
31
21
24
18
25
30
B
86
88
86
88
99
82
100
98
94
95
97
102
99
76
102
99
97
79
99
90
89
97
88
M
36
41
29
36
38
36
35
39
38
42
54
52
49
48
66
56
57
61
60
44
33
46
57
G
43
47
38
37
38
42
43
41
43
46
44
39
34
38
40
40
40
43
53
41
40
43
41
L
5
4
6
5
5
4
2
0
3
4
5
4
4
4
4
4
4
4
5
4
5
3
4
H
28
32
25
30
30
30
37
40
39
36
40
35
41
32
36
41
35
33
41
33
29
40
35
S
21
19
15
17
21
21
23
25
23
28
23
25
16
17
18
19
18
16
19
19
18
24
18
V
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
D
3
3
3
3
4
4
3
5
4
3
5
5
5
6
4
7
5
6
5
4
3
5
5
P
1
1
1
1
1
0
1
1
1
1
1
1
0
1
0
0
1
1
1
1
1
1
1
Totale
899
894
870
907
930
919
948
951
1.031
959
1.056
968
949
988
1.055
971
1.032
1.086
1.042
963
897
1.007
1.031
Fonte: Rapporto OSMED 2011
Tabella 108 - Distribuzione regionale per livello ATC delle DDD per 1.000 ab. al giorno
Da ciò si è proceduto al calcolo del delta percentuale tra il Molise e le regioni costituenti il Panel di riferimento,
individuato con la stessa metodologia esposta nell’azione 17.1.3. Tali regioni costituiranno il benchmark di
riferimento.
186
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Distribuzione regionale per I livello ATC delle DDD/1000 abitanti die territoriali 2011 per i farm aci di classe A-SSN (popolazione pesata)
DDD/1.000 ab/die
Panel di riferimento
C
448
A
126
N
60
R
43
J
20
B
92
M
39
G
42
L
4
H
33
Molise
442
138
53
42
27
99
49
34
4
41
Delta %
-1%
10%
-12%
-2%
35%
7%
26%
-18%
7%
23%
Costo pro capite Molise
Valore di riallineam ento
76,5
29,3
2,9
21,6
16
20,4
7,1
5,4
9,9
5,5
5,3
3,7
S
21
16
V
0
-
5
-24% -100%
3
D
4
8,2
P
1
Totale
931
-
949
33% -100%
1,1
0,1
2%
206,1
10,01
Tabella 109 - Distribuzione regionale per livello ATC delle DDD per 1000 abitanti territoriali 2011 per i farmaci classe A – SSN (popolazione
pesata)
% di recupero program m ate
2013
10%
0,29
0,71
1,00
% di recupero delle DDD/1000 ab. Die territoriali
ATC A - Costo pro capite molise da recuperare (€)
ATC J - Costo pro capite molise da recuperare (€)
Totale costo pro capite da recuperare (€)
2014
40%
1,17
2,84
4,00
2015
50%
1,46
3,55
5,00
Tabella 110 - Percentuali di recupero programmate
Adottando la stessa metodologia di recupero dello scostamento già esposta nell’azione 17.1.3, sono state
stimate le percentuali di recupero in termini di consumo. Focalizzando l’attenzione sulle classi di farmaci A e J
si è calcolato l’ipotetico risparmio, in termini economici, di un riallineamento ai valori del benchmark. La
quantificazione è stata stimata per un importo pari a circa il 10% nel 2013, 40 % nel 2014 e 50 % nel 2015,
dello scostamento tra il Molise e le regioni costituenti il Panel. Tale recupero è stato, poi, rapportato alla
popolazione di riferimento e, una volta provveduto ad un ulteriore abbattimento prudenziale del 20 %, si è
ottenuto un impatto complessivo della manovra pari a 2,6 €/mln.
Im patto m anovra
Valori in €/000
2013
2014
2015
Riallineamento su consumi farmaci benchmark*
322
1.289
1.612
Abbattimento prudenziale del 20%
-64
-258
-322
Manovra
258
1.032
1.289
Totale m anovra
2.579
Tabella 111 - Impatto manovra
Azione 17.1.6: Potenziamento della distribuzione diretta del primo ciclo terapeutico alla dimissione
ed in esito a visita specialistica in strutture pubbliche
Relativamente alla valorizzazione dell’azione sul potenziamento della distribuzione diretta del primo ciclo
terapeutico successivo alla dimissione/visita specialistica sono stati considerati i dati relativi alle dimissioni
ospedaliere dagli stabilimenti pubblici dal 2010 al 2012 (Flusso SDO) e i dati di consumo farmaceutico del 2012
(FarmaSTAT). Si è, inoltre, proceduto alla valorizzazione dei risparmi derivanti dall’erogazione del primo ciclo
terapeutico a seguito di dimissione ospedaliera. A fronte della complessità nel reperire i dati non si è,
prudenzialmente, proceduto alla valorizzazione dell’azione derivante dalla sua applicazione in ambito
specialistica.
187
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Successivamente, è stato selezionato un campione di 1.000 casi randomizzati mediante linkage tra banca dati
SDO e farmaceutica territoriale che ha consentito di evidenziare tutti i farmaci per i quali i pazienti dimessi
ricevono una prescrizione entro 4 giorni dalla dimissione.
SELEZIONE
CAMPIONE
Dimessi ospedalieri da
presidi pubblici
MATCHING
ANAGRAFICHE
1.000 dimessi
Pazienti dimessi che
hanno ritirato farmaci
in convenzianta
Consumi farmaceutici
SELEZIONE
CLUSTER*
Selezione ATC a maggior
impatto economico per una % di
spesa cumulata del 50%
Prescrizioni farmaci in
convenzionata
*Ritiro farmaci da parte di pazienti dimessi entro 4 GG
dalla dimissione
Figura 41 - Metodologia di linkage tra dati di dimissione ospedaliera e farmaci prescritti entro 4 giorni
Dopo aver ordinato per impatto economico decrescente si sono evidenziati i principi attivi che costituiscono il
50% della spesa complessiva (nella fattispecie i primi 16). Analizzando i costi effettivi d’acquisto a prezzi
ASReM, si evidenzia che per tali farmaci il risparmio ottenibile è del 78,2% (molti di questi farmaci sono ceduti
a prezzo simbolico agli ospedali).
Prim i 16 ATC per spesa sostenuta da asssititi per PCT
Valori in €
ATC
Spesa sostenuta
Spesa cum ulata Costo per ASReM Stim a risparm io
Lansoprazolo
1.508
8%
146
-1.362
Atorvastatina
1.225
14%
0
-1.225
Rosuvastatina
673
22%
413
-260
Amoxiclavulanico
641
25%
64
-577
Candesartan
563
28%
59
-505
Clopidogrel
511
31%
47
-464
Insulina lispro
488
33%
381
-108
Acido ursodesossicolico
483
36%
98
-386
Pantoprazolo
476
38%
0
-476
Bisoprolol
467
41%
0
-467
Omeprazole
453
43%
76
-377
Adrenergici per aerosol
378
45%
144
-234
Omega-3-triglycerides
370
47%
0
-370
Levetiracetam
344
48%
317
-27
Acido acetilsalecilico
322
50%
195
-127
1.939
-6.965
Totale
8.904
Tabella 112 - Primi 16 ATC utilizzati da pazienti dimessi per PCT
Una volta stabilito il possibile risparmio sul campione di 1.000 casi (6.965 €) si è proceduto alla stima del
numero di dimessi da strutture pubbliche per il triennio di attività dei presenti Programmi Operativi. A tale
stima si è calcolata una quota obiettivo di pazienti dimessi dalle strutture ospedaliere pubbliche ai quali
saranno erogati i farmaci previsti dai piani terapeutici direttamente dalla struttura ospedaliera.
188
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Come esposto nella descrizione dell’azione gli obiettivi posti sono:
■ 50% dei dimessi per il 2014;
■ 100% dei dimessi per il 2015.
Stim a dim essi 2013-2015 e percentuali di dim essi coinvolti nella sperim entazione della nuova m odalità distributiva
Casi
Da ospedali pubblici
2010
2011
2012
Δ M edio
Annuo
53.218
48.973
43.815
-9%
% dimessi che useranno la DD
2013
2014
2015
39.756
39.756
0%
50%
100%
19.878
39.756
Numero dimessi
39.756
Fonte: Dati SDO 2010-2012
Tabella 113 - Stima dimessi 2013 – 2015 e percentuali di dimessi coinvolti nella sperimentazione della nuova modalità distributiva
Sulla base delle evidenze economiche e della stima dei casi nel triennio in oggetto si è proceduto al calcolo del
numero di dimessi che useranno la Distribuzione Diretta sulla base di una percentuale del 50 % per l’anno
2014 e del 100 % per l’anno 2015. Si è passati poi alla stima del risparmio relativo alla farmaceutica
convenzionata moltiplicando il numero di dimessi precedentemente ottenuto per il risparmio derivante dal
campione.
Tuttavia, al fine di determinare la valorizzazione della manovra si è considerato che, ad un risparmio stimato
relativo alla farmaceutica convenzionata, corrisponda un aumento relativo alla Distribuzione Diretta.
Calcolo im patto m anovra su farm aceutica convenzionata e Distribuzione diretta
Valori in €/000
Risparmio stimato farmaceutica convenzionata
-138
Aumento stimato Distribuzione Diretta
Im patto m anovra
-277
39
77
-100
-200
Fonte: Dati SDO 2010-2012
Tabella 114 - Calcolo impatto manovra su farmaceutica e Distribuzione diretta
Im patto m anovra
Valori in €/000
2014
2015
Attivazione primo ciclo terapeutico
2013
-
-100
-200
Abbattimento prudenziale del 20%
-
20
40
Manovra
-
-80
-160
Totale m anovra
-240
Tabella 115 - Impatto manovra
L’impatto della manovra, prudenzialmente abbattuto del 20 % risulta,quindi, pari a 0,2 €/mln.
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 18: Sicurezza e rischio clinico
Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:
■ definizione di un programma regionale articolato nelle dimensioni del Governo Clinico e che contenga
anche metodologia e strumenti per la gestione degli eventi avversi;
■
■
■
■
monitoraggio dei Piani di miglioramento attuati dalle aziende a seguito dell’occorrenza di eventi sentinella;
monitoraggio sistematico dell’uso della check list in Sala Operatoria;
implementazione e monitoraggio della Raccomandazione per la sicurezza nella terapia oncologica;
previsione dell’inserimento dell’implementazione dei documenti ministeriali sulla qualità e sicurezza dei
pazienti (Raccomandazioni, Manuale per la sicurezza in Sala Operatoria) tra i criteri di valutazione dei D.G.
Intervento 18.1: Azioni di governo clinico e riduzione del rischio clinico
Il governo clinico è il sistema volto al perseguimento di standard di qualità ed eccellenza in sanità, attraverso il
miglioramento continuo dell’assistenza erogata e delle performance dei professionisti sanitari. Esso costituisce
la prospettiva unificante nella gestione degli aspetti clinici ed economici delle prestazioni sanitarie e va
implementato all’interno dell’azienda, a garanzia dell'integrazione degli aspetti clinico - assistenziali e di quelli
gestionali relativi all'assistenza sanitaria. Il sistema del governo clinico è descritto nei presupposti strutturali e
funzionali e nelle aree di seguito elencati.
Azione 18.1.1: Programmazione e Organizzazione del Sistema di Qualità Aziendale. Istituzione di una
Unità Operativa Per L’Efficacia Clinica (CEU) e la riduzione del Rischio Clinico.
La Regione si propone di implementare le seguenti attività al fine di istituire, entro dicembre 2014, una Unità
Operativa per il governo clinico:
■ Diffondere la cultura dell’ Evidence Based Medicine (EBM), pratica della medicina basata sull’integrazione
dell’esperienza clinica del medico con la migliore evidenza scientifica disponibile applicata alle
caratteristiche ed ai valori del singolo paziente;
■ Elaborare e favorire l’applicazione delle Linee Guida.
■ Accountability: i sistemi di rintracciabilità delle azioni di tutte le professionalità sanitarie (medici, infermieri
ed altri operatori sanitari), attraverso l’individuazione univoca dei responsabili degli atti clinici;
■ Audit clinico: la revisione organizzata e strutturata tra pari, volta ad esaminare sistematicamente la propria
attività ed i propri risultati confrontandoli con standard espliciti, al fine di migliorare la qualità e gli
outcome dell'assistenza;
■ Cultura dell’apprendimento la gestione della crescita professionale del personale medico e assistenziale, le
prassi per la diffusione delle expertise, la capacità di attivare percorsi di miglioramento basati
sull’esperienza;
■ Rendere stabile la pratica dell’EBM, dell’Audit Clinico e della Gestione del Rischio Clinico in tutti i
dipartimenti dell’ASReM.
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Istituzione di una Unità Operativa Per L’Efficacia Clinica (CEU) e la riduzione del Rischio Clinico
Indicatori di risultato
Tempistica
Implementazioni azione
Dicembre 2014
Messa a regime e monitoraggio evidenze
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
Non sono previsti oneri aggiuntivi a carico della Regione
0
Azione 18.1.2: Rischio Clinico - Costituzione di un sottogruppo CEU da destinare alla gestione del
Rischio Clinico
La gestione del Rischio Clinico comprende un insieme di iniziative volte a ridurre il verificarsi di danni o eventi
avversi correlati con le prestazioni sanitarie. Il miglioramento della qualità deve necessariamente passare
attraverso un approccio di sistema multidisciplinare con riduzione degli errori e un forte cambiamento
culturale.
A tal fine si prevede di:
■ Elaborare e definire uno strumento di rilevazione di eventi avversi;
■ Implementare la gestione di eventi sentinella, messa in atto di interventi di miglioramento e verificare i
risultati ottenuti;
■ Implementare e monitorare la Checklist in Sala Operatoria, le Raccomandazioni Ministeriali e il Manuale di
Sicurezza per la Sala Operatoria;
■ Elaborare un progetto per la sicurezza nella terapia oncologica;
■ Diffondere l’approccio EBM e EBHC a tutti gli operatori sanitari, attraverso seminari aperti e creazione di
reti all’interno dei dipartimenti con referenti delle Unità Operative.
■ Elaborare delle linee guida, secondo metodologia EBM, diffusione e implementazione delle stesse
attraverso metodologie e strumenti di dimostrata efficacia.
INDICATORI
Risultati programmati
Miglioramento continuo della performance professionale e organizzativa a tutela della qualità, dell’appropriatezza e della sicurezza delle
cure.
Diffusione di una cultura di adesione a percorsi assistenziali integrati che riducono la variabilità nella pratica clinica e coinvolgono
differenti figure professionali anche attraverso un miglioramento della comunicazione interdisciplinare.
Applicazioni di Linee Guida e percorsi assistenziali che permettano di identificare le inappropriatezze (in eccesso e in difetto), suggerendo
precocemente le aree di miglioramento del processo assistenziale.
Indicatori di risultato
Tempistica
Documentazione degli esiti assistenziali
Dicembre 2014
Rimodulazione della domanda, adeguamento dell’ offerta e riduzione liste di attesa
Dicembre 2014
Controllo beni-costi e servizi
Dicembre 2014
Riduzione di sinistri e conseguente ridefinizione del premio assicurativo
Dicembre 2014
Definire la dotazione organica del personale e stabilizzazione del personale incaricato
Dicembre 2014
191
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REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
INDICATORI
Risultati programmati
Messa a regime e monitoraggio evidenze
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 18.1.3: Implementazione e monitoraggio della Raccomandazione per la sicurezza nella
Terapia Oncologica (Raccomandazione n. 14, ottobre 2012 Ministero della Salute)
La Regione, nell’ambito del processo di potenziamento del governo/rischio clinico, intende accrescere il grado
di consapevolezza tra gli operatori sanitari coinvolti nella gestione delle terapie oncologiche e ottenere la
completa tracciabilità dell’intero processo di prescrizione, allestimento e somministrazione al paziente, con
l’introduzione di procedure condivise.
A tal fine verranno implementate nel corso dell’operatività dei Programmi Operativi azioni volte a:
■ Assicurare e attuare una costante formazione professionale. Introdurre la prescrizione oncologica
informatizzata attraverso l’elaborazione di schemi di terapia standard da personalizzare su richiesta
dell’oncologo/ematologo;
■ Elaborare protocolli condivisi per l’allestimento, la distribuzione e la somministrazione della preparazione
oncologica.
Tuttavia, il sistema richiede competenze specifiche degli operatori affinché l’uso sia appropriato, pertanto è
necessaria una programmazione specifica di formazione per tutti gli operatori e la presenza di personale con
competenze informatiche di elevato livello.
INDICATORI
Risultati programmati
Miglioramento della qualità della prestazione erogata, sicurezza al paziente, sicurezza all’operatore sanitario e supposto qualificato al
medico per la riduzione degli errori di terapia.
Aumento delle prestazioni oncologiche erogate a fronte di un contenimento dei costi per miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva,
e riduzione dei reflui e degli scarti di produzione
Diminuzione delle richieste di risarcimento all’Azienda da parte degli operatori sanitari e dei pazienti.
Indicatori di risultato
Tempistica
Numero incontri di formazione Aziendale
Dicembre 2014
numero Procedure condivise.
Dicembre 2014
Messa a regime e monitoraggio evidenze
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
192
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9670
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Azione 18.1.4: Implementazione del Sistema Informatico - ICT (information communication
technology)
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il cui acronimo è ICT, sono l’insieme dei metodi e delle
tecnologie che realizzano i sistemi di trasmissione, ricezione ed elaborazione di informazioni ( tecnologie
digitali comprese).
Obiettivo nel triennio è implementare una struttura aziendale tale da permettere la gestione delle liste di
attesa, accettazione e dimissione del paziente, gestione dei posti letto, compilazione della SDO e gestione delle
principali informazioni cliniche in reparto.
INDICATORI
Risultati programmati
Miglioramento della qualità della prestazione erogata, sicurezza al paziente, sicurezza all’operatore sanitario e supposto qualificato al
medico per la riduzione degli errori di terapia.
Indicatori di risultato
Tempistica
Monitoraggio degli outcomes in modo accurato e routinario tale da supportare le decisioni cliniche nelle varie fasi
del percorso assistenziale, dalla diagnosi, prescrizione terapeutica, management del decorso clinico, linee guida di
riferimento, esami clinici e risultati
Dicembre 2014
Messa a regime e monitoraggio evidenze
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 18.1.5: Ricerca e Sviluppo
Su i due filoni di attività si procederà a:
■ Ricerca: Creazione di una nuova conoscenza e valutazione di quanto già esiste;
■ Sviluppo: Incrementare il livello delle prestazioni e gli outcomes attraverso l’applicazione dei risultati
ottenuti dalla ricerca
Tali attività saranno implementate entro Dicembre 2014 e successivamente portate a regime entro e non oltre
Dicembre 2015.
INDICATORI
Risultati programmati
Introdurre nella pratica clinica la ricerca e diffondere le pratiche innovative in tutti i Dipartimenti Aziendali
Indicatori di risultato
Tempistica
Implementazioni azioni
Dicembre 2014
Messa a regime e monitoraggio evidenze
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
193
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9671
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Programma 19: Attuazione del Piano dei pagamenti
Intervento 19.1: Attuazione del Piano dei pagamenti
L’8 aprile 2013 è stato approvato il Decreto Legge recante “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti
scaduti della Pubblica Amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di
versamento dei tributi degli enti locali”. Il decreto prevede l’istituzione di un Fondo denominato “Fondo per
assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili” con una dotazione di 10.000 €/mln per
il 2013 e 16.000 €/mln per il 2014. Tale Fondo è distinto in tre sezioni denominate rispettivamente “Sezione
per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti locali” con una dotazione
di 2.000 €/mln per ciascuno degli anni 2013-2014. “Sezione per assicurare la liquidità alle regioni e alle
province autonome per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili diversi da quelli finanziari e sanitari” con
una dotazione di 3.000 €/mln per il 2013 e di 5.000 €/mln per il 2014 e “Sezione per assicurare la liquidità per
pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti del Servizio Sanitario Nazionale” con una dotazione di
5.000 €/mln per il 2013 e di 9.000 €/mln per il 2014. Come stabilito dal Decreto le Regioni potranno inoltrare
l’istanza di accesso all’anticipazione di liquidità al MEF entro il 31.05.2013.
Ai sensi dell’art.3, comma 2, del D.L 35/2013, il MEF ha adottato, in data 16 aprile 2013, il decreto direttoriale
di riparto dell’importo di 5.000 €/mln; il riparto è stato effettuato in proporzione ai valori degli ammortamenti
non sterilizzati, antecedenti all'applicazione del decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118, risultanti dai CE per
il periodo dal 2001 al 2011 ponderati al 50% e ai valori delle voci "crediti verso regione per spesa corrente" e
"crediti verso regione per ripiano perdite" iscritti nei modelli SP 2011 ponderati al 50%.
Alla Regione Molise è stata assegnata con il Decreto Direttoriale sopra richiamato la somma massima di 44.285
8
€/000 . In relazione a tale assegnazione si è proceduto alla formulazione dell’istanza di accesso
all’anticipazione di liquidità in funzione dell’entità e delle esigenze di copertura dei debiti certi, liquidi ed
esigibili al 31.12.2012 e, eventualmente, in via residuale rispetto ai primi, dei debiti certi sorti entro il 31
dicembre 2012. L’istanza di accesso si baserà sulla ricostruzione del debito come sopra qualificato attraverso
un processo che necessariamente vedrà coinvolte l’ASReM e la GSA in qualità di soggetti titolari delle posizioni
debitorie. L’istanza sarà accompagnata da una certificazione congiunta del Presidente e del responsabile
finanziario come richiesto dal Decreto 35/2013.
Al fine di poter ottenere l’erogazione delle somme richieste, nei limiti delle assegnazioni deliberate con
decreto direttoriale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la Regione deve:
■ Predisporre un Piano dei Pagamenti dei debiti commerciali al 31.12.2012 certi, liquidi ed esigibili e,
eventualmente, nei limiti delle risorse disponibili e in via residuale rispetto ai primi, dei debiti certi sorti
entro il 31 dicembre 2012;
■ Individuare le misure di copertura annuale del rimborso dell’anticipazione;
■ provvedere alla sottoscrizione del contratto con il MEF.
La Regione e l’ASReM, come previsto dall’art.7 comma 1 del D.L 35/2013, hanno provveduto alla registrazione
sulla piattaforma per la gestione telematica per il rilascio delle certificazioni, predisposta dal MEF.
8
Entro il 30 novembre 2013 il MEF dovrà provvedere al riparto definitivo fra le Regioni dell'anticipazione di liquidità fino ad una
concorrenza massima di 14.000 €/mln comprensivo anche degli importi previsti per l'anno 2014 (5.000 per il 2013 e 9.000 per il 2014).
194
Flow-chart – avvio Piano Pagamenti
Figura 42 - Procedura di pagamento
EROGAZIONE DELLE
SOMME
SOTTOSCRIZIONE DI
APPOSITO CONTRATTO
RICEVE LE ISTANZE DI
ACCESSO
ALL’ANTICIPAZIONE DI
LIQUIDITA’ DI TUTTE LE
REGIONI
Entro il
15/05/2013
PROVVEDE AL RIPARTO
FRA LE REGIONI DI €/MLN
5.000
MINISTERO ECONOMIA E FINANZE
31/05/2013
TRASMETTE AL MEF
L’ISTANZA DI ACCESSO
ALL’ANTICIPAZIONE DI
LIQUIDITA’ PER L’ANNO
2013
Entro il
INDIVIDUA LE MISURE DI
COPERTURA ANNUALE DEL
RIMBORSO
QUANTIFICA IL
FABBISOGNO FINANZIARIO
AL FINE DI DETERMINARE
L’ESIGENZA DI ACCESSO
ALL’ANTICUIPAZIONE DI
LIQUIDITA
ELABORA Il TRACCIATIO
DELL’ ASReM ED ELABORA
UN PIANO PAGAMENTI
SINTETICO
TRASMETTE AL MEF E ALL’
ASReM IL PIANO DEI
PAGAMENTI ANALITICO
PREDISPONE IL PIANO DEI
PAGAMENTI AL 31/12/2012
ELABORA E VERIFICA IL
TRACCIATIO DELL’ ASReM
INOLTRA ALL’ ASReM UN
TRACCIATO AL FINE DI
FORMULARE UN PIANO
ANALITICO DEI PAGAMENTI
PER I DEBITI CERTI LIQUIDI
ED ESIGIBILI AL 31/12/2012
E PER I DEBITI CERTI AL
31/12/2012
DEFINISCE LE PROCEDURE
OPERATIVE PER IL
GOVERNO DEL PIANO
PAGAMENTI
Entro il
22/05/2013
INOLTRA ALL’ ASReM UN
TRACCIATO PER IL SALDO
DEI CONTI DEI DEBITI E DEI
CREDITI AL 31/12/2012
REGIONE
RICEVE IL TRACCIATO
ASReM
DRAFT
PER DISCUSSIONE
195
2
L’ ASReM devono
indicare il titolare del
credito distinguendo
tra i mandati
all’incasso, le cessioni
pro solvendo e le
cessioni pro-soluto
BOZZA
al 15/09/2013
TRASMETTE SULLA
PIATTOFORMA MEF
L’ELENCO COMPLETO DEI
DEBITI CERTI LIQUIDI ED
ESIGIBILI
Dal 1/06/2013
TRASMETTE IL TRACCIATO
COMPILATO ALLA REGIONE
ALIMENTA IL TRACCIATO
SECONDO LE ISTRUZIONI
RICEVUTE
ESTRAE LE INFORMAZIONI
RICHIESTE DAL TRACCIATO
RICEVE IL TRACCIATO
TRASMETTE ILTRACCIATO
COMPILATO ALLA REGIONE
ESTRAE I SALDI DEI CONTI
RIHIESTI AL 31/12/2012 PER
LA COMPILAZIONE DEL
TRACCIATO
Nello specifico la procedura che sarà seguita per il governo del processo di pagamento di cui al D.L 35 è di seguito rappresentata:
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9672
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9673
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Ai fini della quantificazione iniziale del debito la Regione, in data 30 aprile 2013, ha richiesto all’ASReM le
informazioni riportate nello schema che segue:
Debito ASReM al 31.12.2012
Valori in €/000
Debito Commerciale
427.070
__v/Fornitori
Debito non Commerciale
427.070
71.181
Mutui Passivi
680
__v/Comuni
136
__v/Aziende Sanitarie Pubbliche Extraregione
418
__v/Istituto Tesoriere
1.069
__Tributari
7.419
__v/Istituti di Previdenza
29.938
__Altri debiti
31.521
Totale Debito al 31.12.2012
498.251
Tabella 116 - Debito ASReM al 31.12.2012
Dai dati acquisiti, il debito cumulato (ASReM - GSA), risulta essere così composto:
Debito cumulato GSA - ASReM al 31.12.2012
Valori in €/000
Debito Commerciale
499.793
__v/Fornitori
Debito non Commerciale
Totale Debito al 31.12.2012
499.793
142.251
__Mutui Passivi
680
__v/Comuni
136
__v/Aziende Sanitarie Pubbliche Extraregione
418
__v/Istituto Tesoriere
1.069
__Tributari
7.419
__v/Istituti di Previdenza
29.938
__Altri debiti
102.591
642.044
Tabella 117 - Debito cumulato GSA - ASReM al 31.12.2012
Successivamente, come riportato nello schema di flusso, la Regione ha provveduto, attraverso la definizione di
un apposito tracciato, alla richiesta e alla individuazione delle singole posizioni di debito al 31.12.2012 del SSR
che dovessero risultare ancora aperte distinguendo tra “debiti certi, liquidi ed esigibili” alla data del
31.12.2012 e “debiti certi” alla data del 31.12.2012 ossia per i quali sia stata emessa fattura o richiesta
equivalente di pagamento entro il 31.12.2012. Per quanto riguarda i “debiti certi” alla data del 31.12.2012
sono state identificate le posizioni liquidate successivamente a partire dal 1 gennaio 2013 e quelle non ancora
liquidate per le quali saranno riportate le date di scadenza del debito.
196
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9674
REGIONE MOLISE
Programmi Operativi 2013 – 2015
Al fine di poter acquisire la certificazione delle fatture certe, liquide ed esigibili al 31/12/2012 e poter
procedere con il successivo pagamento del debito, la Regione ha definito la seguente procedura e relativa
tempistica:
■ La struttura amministrativa responsabile del procedimento entro il 22.05.2013 ha inoltrato all’ASReM un
tracciato per la certificazione delle fatture certe liquide ed esigibili al 31.12.2012 che risultano ancora
aperte alla data della rilevazione; il tracciato contiene, tra le altre informazioni, il dettaglio delle fatture ed i
relativi dati del titolare del credito;
■ L’ASReM ha compilato il predetto tracciato con tutte le informazioni idonee a definire per ciascuna partita
debitoria (fattura e/o documento contabile), lo stato di liquidità ed esigibilità; in particolare, relativamente
al titolare del credito, ha indicato quali partite debitorie sono oggetto di mandati all’incasso, cessioni pro
solvendo e cessioni pro soluto;
■ L’ASReM entro il 15.07.2013, ha trasmesso il tracciato debitamente compilato alla struttura amministrativa
responsabile del procedimento;
■ La struttura amministrativa responsabile ha elaborato e, successivamente, verificato il tracciato dell’ASReM
che ha poi proceduto a trasmettere sulla piattaforma MEF così come previsto dall’art. art 7, comma 4 del
D.L 35/2013.
All’atto dell’erogazione delle somme, la Regione ha provveduto al trasferimento delle risorse necessarie
all’ASReM per procedere all’immediato pagamento dei debiti inseriti nel Piano dei Pagamenti.
I relativi pagamenti sono stati effettuati dando priorità ai crediti più antichi e non oggetto di cessione pro
soluto.
La struttura amministrativa responsabile del procedimento al fine di poter verificare la corretta attuazione
della procedura da parte dell’ASReM, ha posto in atto le seguenti attività:
1.
2.
3.
Riscontro tra “partite certificate” inserite nel Piano dei Pagamenti e partite effettivamente pagate;
Consegna all’ASReM delle istruzioni necessarie per la rilevazione contabile delle operazioni di cui al D.L
35/2013;
Verifica della coerenza delle registrazioni contabili effettuate dall’azienda sanitaria.
Alla data di redazione del presente documento risultano erogati al 18.11.2013 (Nota DG Salute
prot.14773/13 del 19.11.2013) complessivi 43,2 €/mln, i fornitori coinvolti da questo processo sono stati 359
con l’emissione di 453 mandati di pagamento. Si rimanda alla Nota richiamata in precedenza per i dettagli
degli importi e dei fornitori.
INDICATORI
Risultati programmati
Monitoraggio dello stato di avanzamento delle procedure di certificazione del credito
Prosecuzione delle azioni volte al monitoraggio dello stato dei pagamenti dei debiti certificati dall’ ASReM sulla piattaforma del MEF
Monitoraggio sulle verifiche dell’ ASReM volte a riscontrare eventuali indebiti pagamenti
Monitoraggio sullo stato di rilascio delle certificazioni da parte dell’ASReM inerente l’avvenuto pagamento e contabilizzazione dello stesso
Indicatori di risultato
Rispetto procedura di pagamento e conclusione della stessa
Tempistica
Gennaio 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
197
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
Regione Molise
Integrazioni e correzioni ai Programmi Operativi 2013 – 2015
Aggiornamento per gli esercizi 2014 e 2015
Integrazione rispetto alla versione inviata il 10.12.2013 (Prot. SIVEAS 242_A/2013) a
seguito delle osservazioni contenute nei verbali del Tavolo di Verifica del 16.07.2013, del
21.11.2013 e del 19.02.2014 e del parere (Prot. SIVEAS 19_P/2014).
9675
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9676
Indice
Introduzione
I risultati dell’esercizio 2013
Risultato di gestione IV Trimestre 2013 Vs Programmatico P.O. 2013-2015
Tendenziali e programmatici 2014-2015
Tendenziali 2014-2015
RICAVI
Programmatico
Valorizzazioni manovre e sintesi impatto per gli esercizi 2014 e 2015
Aggiornamento e integrazione ai PO 2013-2015
4
6
6
10
10
13
16
18
20
Programma 1: Governance del PO
20
Intervento 1.1: Potenziamento del nucleo di coordinamento
20
Azione 1.1.1: Aggiornamento composizione ed obiettivi NCCP
20
Azione 1.1.2: Le Funzioni della Direzione Generale ASReM.
21
Intervento 1.2: Adempimenti LEA
25
Azione 1.2.1: Superamento degli adempimenti LEA
25
Programma 2: Attuazione del D.Lgs. n. 118/2011
26
Intervento 2.1: Attuazione delle disposizioni del D.Lgs. n. 118/2011
26
Programma 3: Certificabilità dei bilanci del SSR
27
Intervento 3.1: Certificabilità dei bilanci del SSR
27
Azione 3.1.1: Attuazione PAC
27
Programma 4: Flussi informativi
27
Intervento 4.1: Potenziamento e miglioramento dei flussi informativi gestionali e contabili.
Implementazione nuovi flussi
27
Programma 5: Accreditamento
27
Intervento 5.1: Proseguimento del processo di accreditamento istituzionale
27
Azione 5.1.1: Individuazione del fabbisogno di prestazioni per tutte le tipologie assistenziali (sanitarie e
sociosanitarie), e conseguente definizione del fabbisogno di offerta, articolato per ciascun livello di
assistenza
27
Azione 5.1.2: Conclusione processo di accreditamento istituzionale
27
Programma 7: Rapporti con gli erogatori
28
Intervento 7.1: Ricognizione e ridefinizione delle tariffe delle prestazioni territoriali
28
Azione 7.1.1: Aggiornamento e correzione delle tariffe per prestazioni territoriali.
28
Intervento 7.2: Stipula intese e contratti con erogatori privati accreditati
28
Azione 7.2.1: Allineamento budget di spesa in base alla normativa vigente e conseguente sottoscrizione
dei contratti.
28
Intervento 7.3: Rapporto con le Università
29
Azione 8.1.1: Regolazione rapporti con l’Università del Molise.
29
Programma 8: Formazione e comunicazione ai cittadini
29
Intervento 8.1: Potenziamento della formazione del personale e della comunicazione ai cittadini
29
Azione 8.1.1: Organizzazione del sistema di formazione continua ai sensi degli Accordi Stato Regioni 1°
agosto 2007, 5 novembre 2009 e 19 aprile 2012
29
Programma 9: Razionalizzazione della spesa
30
Intervento 9.1: Razionalizzazione della spesa per l’acquisto di beni e servizi
30
Programma 10: Gestione del personale
30
Intervento 10.1: Contenimento della spesa per il personale
30
Azione 10.1.1: Politica di blocco del turn over e politiche di contenimento della spesa di altre tipologie
di personale per gli anni 2013-2015
30
Programma 11: Sanità pubblica
30
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9677
30
Intervento 11.1: Attività di prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza alimentare
Programma 12: Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare
30
Intervento 12.1: Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza alimentare
30
Programma 13: Reti assistenziali per intensità di cure
30
Programma 14: Riequilibrio Ospedale-Territorio
31
Intervento 14.1: La Rete Ospedaliera
31
Azione 14.1.1: Riassetto Rete Ospedaliera regionale e recupero della mobilità passiva regionale
34
Azione 14.1.2: Integrazione tra ASReM (Presidio Ospedaliero "Cardarelli") e Fondazione di Ricerca e
Cura "Giovanni Paolo II"
38
Azione 14.1.3: Reti cliniche
38
Intervento 14.2: Specialistica ambulatoriale
40
Intervento 14.3: La rete territoriale
41
Azione 14.3.1: I distretti
41
Azione 14.3.2: I Presidi Territoriali di Assistenza (PTA)
43
Azione 14.3.3: Le Associazioni Funzionali territoriali
44
Azione 14.3.4: La Porta Unica di Accesso
45
Azione 14.3.5: L’assistenza domiciliare
46
Azione 14.3.6: L’assistenza residenziale e semiresidenziale
47
Azione 14.3.7: Il Piano di riabilitazione extra ospedaliero
50
Intervento 14.4: Le cure intermedie
52
Azione 14.4.1: Hospice, terapia del dolore e rete delle cure palliative
52
Azione 14.4.2: L’ospedale di comunità
53
Intervento 14.5: Riorganizzazione altri servizi di assistenza territoriale
54
Azione 14.5.1: Riorganizzazione dei distretti e dell’assistenza primaria
54
Azione 14.5.2: Servizio di emergenza territoriale - 118
55
Azione 14.5.3: Dipartimenti funzionalmente collegati al distretto
56
Intervento 14.6: Piano degli investimenti
61
Azione 14.6.1: Riordino della rete infrastrutturale sanitaria e Piano degli investimenti
61
Programma 15: Rete Emergenza-Urgenza
64
Intervento 15.1: Riqualificazione Rete Emergenza-Urgenza
64
Programma 16: Sanità penitenziaria
64
Intervento 16.1: Potenziamento Sanità Penitenziaria
64
Azione 16.1.1: Definizione nuovo assetto organizzativo per la Sanità Penitenziaria
65
Programma 17: Assistenza farmaceutica
66
Intervento 17.1: Razionalizzazione della spesa farmaceutica convenzionata/territoriale
66
Intervento 17.2: Razionalizzazione della spesa farmaceutica ospedaliera
66
Programma 18: Sicurezza e rischio clinico
66
Intervento 18.1: Azioni di governo clinico e riduzione del rischio clinico
66
Azione 18.1.1: Programmazione e Organizzazione del Sistema di Qualità Aziendale.
67
Azione 18.1.2: Implementazione e monitoraggio della Raccomandazione per la sicurezza nella Terapia
Oncologica (Raccomandazione n. 14, ottobre 2012 Ministero della Salute)
68
Azione 18.1.3: Ricerca e Sviluppo
68
Allegati
70
Direttive per l’avvio del sistema di programmazione e controllo dell’ASReM
70
Tabelle di dettaglio sulla composizione della rete ospedaliera regionale
73
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9678
Introduzione
La Regione riconosce nella riorganizzazione delle reti di erogazione delle prestazioni e dei processi produttivi la
misura prevalente e di immediata applicazione per la riqualificazione del SSR, in grado di ridurre
contestualmente i costi di produzione dei servizi direttamente erogati dall’Azienda Sanitaria Regionale.
Riconosce, altresì, che il controllo economico delle strutture sanitarie pubbliche e degli altri soggetti che operano
nel SSR (medici di famiglia, privati accreditati) è condizione necessaria per garantire l’economicità complessiva
del servizio, intesa come sintesi inscindibile di efficacia delle prestazioni (garanzia dei LEA) ed efficienza
(mantenimento del vincolo di bilancio connesso al finanziamento del FSR).
Il ricorso ad elevate aliquote fiscali addizionali imposte, per un tempo lunghissimo, alle famiglie e alle imprese
per mantenere un servizio sanitario che, tuttavia, continua a non raggiungere lo standard minimo di adeguatezza
dei servizi, unitamente alla compartecipazione dei cittadini ai costi delle prestazioni, risultano non più
sostenibili, giacché minano la competitività del sistema economico regionale, sottraendo risorse da destinare ad
altri interventi di politica sociale.
Le politiche sanitarie della Regione, per tracciare obiettivi realistici e sfidanti e per raggiungere i risultati
programmati, devono legare inscindibilmente con decisioni e azioni coerenti e tempestive:
■ la lungimirante visione di un servizio sanitario efficace, equo e sostenibile;
■ la strategia ben strutturata, dinamica e flessibile per governare e non subire i rilevanti cambiamenti sociali,
scientifici e tecnologici che incidono sulla qualità del servizio sanitario nazionale;
■ le capacità manageriali degli amministratori di Regione e Azienda Sanitaria focalizzate sui processi di
ristrutturazione in situazioni e contesti caratterizzati, come quelli sanitari, da elevata complessità;
■ l’applicazione di procedure operative e di controllo adeguate.
Rispetto a queste condizioni la Regione ha cumulato un pesante ritardo. Il presente Programma Operativo e gli
altri provvedimenti di competenza della Struttura Commissariale intendono, pertanto, consentire alla Regione
di dare corpo alle suddette politiche, nella linea della programmazione nazionale, già condivisa nelle sedi
istituzionali di concertazione.
La sostenibilità del sistema: le risorse del fondo sanitario regionale.
Rispetto alla media delle regioni benchmark, il Molise ha registrato nel 2011 una spesa pro capite maggiore di
172 euro (+3,49%), rimanendo, ciononostante (fonte: SIVEAS, Aggiornamento dicembre 2013) di 18 punti sotto
il livello minimo di adeguatezza nell’erogazione dei LEA (-11,25% rispetto ai 160 punti). Nel 2012 la Regione si
attesta a 17 punti sotto il suddetto valore(- 10%), con una spesa pro capite sostanzialmente allineata al 2011. La
maggiore spesa pro capite determina un disavanzo medio annuale di circa 50 milioni di euro, solo in parte coperti
dalle addizionali fiscali.
La spesa per l’assistenza ospedaliera è circa il 55% del FSR (+11 punti rispetto al 44% del valore della
programmazione nazionale) ed è responsabile con un esubero di spesa di circa 77 euro/mln (+30,6% rispetto al
valore del finanziamento da allocare al livello di assistenza ospedaliera) del disavanzo annuale e della inadeguata
erogazione dei LEA.
La spesa per l’assistenza distrettuale oscilla intorno al 41% (-10 punti rispetto al 51% del valore della
programmazione nazionale) con un deficit di spesa di circa 48 euro/mln (-16,4 % rispetto al valore del
finanziamento da allocare al livello di assistenza territoriale).
Ugualmente la spesa per l’assistenza sanitaria collettiva è del 4% circa (-1 punto rispetto al 5% del valore della
programmazione nazionale) delle risorse per livello di assistenza, con un deficit di spesa di circa 3 euro/mln (-
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9679
10,4% rispetto all’ottimale allocazione delle risorse). Nella quota è compreso il finanziamento dell’Agenzia
regionale per l’ambiente (ARPA) a carico del FSR.
Il recupero di 16 punti di adeguatezza nell’erogazione dei LEA (efficacia del servizio) e del disavanzo annuale di
bilancio (efficienza del servizio) sono il filo conduttore degli interventi del Programma operativo per restituire al
SSR la sua funzione di infrastruttura sociale da cui dipendono diritti civili primari e la coesione sociale.
Il finanziamento del SSR per l’esercizio 2013 è stato garantito dal FSR, comprensivo delle entrate convenzionali
proprie e delle risorse vincolate ad obiettivi prioritari di rilievo nazionale. La seguente tabella 1, ne dettaglia
l’allocazione programmatica per macro area di assistenza:
ALLOCAZIONE RISORSE PER LIVELLI DI ASSISTENZA
Molise Popolazione al 01.01.2012
313.145
FSR 2013 ante mobilità + vincolate + riequilibrio
€ 573.058.897
100%
Ambito assistenza
Valore FSR utilizzato
% su totale FSR
Assistenza Sanitaria Collettiva
28.652.944,85
5%
Assistenza
Territoriale
PLS
5.730.588,97
MMG
34.383.533,82
6%
Farmaceutica
65.042.184,81
11%
Specialistica
76.216.833,30
13%
Altra territoriale
110.886.896,57
19%
1%
292.260.037,47
51%
Assistenza Ospedaliera
252.145.914,68
44%
Totale complessivo
573.058.897,00
100%
Total e
Tabella 1: Allocazione per ambito assistenziale FSR anno 2013
Ai suddetti valori, periodicamente aggiornati in base al finanziamento garantito dal FSN, deve tendere ad
ancorarsi la gestione corrente del SSR, per evitare indebitamento ed imposizioni fiscali a ripiano.
Gli interventi del Programma Operativo delineano le azioni di riqualificazione funzionale e di riequilibrio
economico della gestione del SSR attraverso il trasferimento di risorse, compresa la ricollocazione del personale
in esubero, dall’assistenza ospedaliera, sovradimensionata, all’assistenza collettiva e a quella distrettuale,
entrambe sottodimensionate.
All’interno dell’area distrettuale devono essere riequilibrati gli stanziamenti a favore della voce “altra
territoriale”, attualmente sensibilmente sotto finanziata. Basti considerare che il fabbisogno di posti letto extra
ospedalieri per anziani è di 558 (RSA e RP), a fronte di una copertura attuale di 207 (vedi Intervento 14.3: La rete
territoriale), punto di debolezza rilevato anche dall’Ordine dei medici di Campobasso nel pubblico convegno
dell’8 febbraio 2014.
Il riequilibrio dell’allocazione delle risorse, unitamente ad azioni di contenimento dei costi operativi di assistenza
e generali, oggetto di separata analisi e programmazione in questo stesso documento, è la condizione per
garantire ai cittadini la necessaria assistenza senza aggravi fiscali.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9680
I risultati dell’esercizio 2013
Risultato di gestione IV Trimestre 2013 Vs Programmatico P.O. 2013-2015
140
MOLISE - Aggregato
CONTO ECONOMICO
ID
IV Trimestre 2013
Programmatico
2013
Δ IV Trim 2013 Vs
A
B
C = A-B
€/000
Program m atico
Performance
A1
Contributi F.S.R.
561.014
561.014
-
A2
Saldo Mobilità
29.460
29.460
-
A3
Entrate Proprie
15.631
15.631
-
A4
Saldo Intramoenia
1.616
1.616
-
A5
Rettifica Contributi c/esercizio per destinazione ad investimenti
- 2.511
- 2.511
-
A6
Saldo per quote inutilizzate contributi vincolati
- 8.361
- 8.361
-
A
Totale Ricavi Netti
596.849
596.849
-
B1
Personale
201.360
200.690
670
B2
Prodotti Farmaceutici ed Emoderivati
41.570
38.726
2.844
B3
Altri Beni e Servizi
114.715
118.572
- 3.857
B4
Ammortamenti e Costi Capitalizzati
3.826
3.237
589
NA
B5
Accantonamenti
723
3.216
- 2.493
NA
B6
Variazione Rimanenze
- 747
- 1.187
440
NA
B
Totale Costi Interni
361.447
363.254
- 1.807
C1
Medicina Di Base
48.815
50.888
- 2.073
C2
Farmaceutica Convenzionata
50.194
50.195
-1
C3
Prestazioni da Privato
169.213
163.160
6.053
C
Totale Costi Esterni
268.222
264.243
3.979
D
Totale Costi Operativi (B+C)
629.669
627.497
2.172
E
Margine Operativo (A-D)
- 32.820
- 30.648
- 2.172
F1
Svalutazione Immobilizzazioni, Crediti, Rivalutazioni e Svalutazioni Finanziarie
F2
Saldo Gestione Finanziaria
F3
Oneri Fiscali
F4
Saldo Gestione Straordinaria
F
Totale Componenti Finanziarie e Straordinarie
G
Risultato Economico (E-F)
H
Risorse aggiuntive da bilancio regionale a titolo di copertura LEA
I
Risultato Economico con risorse aggiuntive LEA (G+H)
NA
59
59
-
NA
2.047
1.258
789
NA
14.882
14.700
182
1.574
3.096
- 1.522
18.562
19.113
- 551
- 51.382
- 49.761
- 1.621
22.432
22.432
-
- 28.950
- 27.329
- 1.621
Va l ori da CE IV tri mes tre 2013 i n l i nea con qua nto previ s to da l l e ma novre i ns eri te nei PO 2013-2015
Va l ori da CE IV tri mes tre 2013 pa rzi a l mente i n l i nea con qua nto previ s to da l l e ma novre i ns eri te nei PO 2013-2015
Va l ori da CE IV tri mes tre 2013 non i n l i nea con qua nto previ s to da l l e ma novre i ns eri te nei PO 2013-2015
NA
Inseriti i Valori di
CE IV Trimestre
2013
Voci di s pes a non oggetto di ma novre nei PO 2013-2015
Tabella 2: Risultato di gestione IV Trimestre 2013 Vs Programmatico 2013 da P.O. 2013 -2015
NA
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9681
RISULTATO DI GESTIONE 2013
Nel recepire le indicazioni presenti nel verbale della riunione congiunta del 19 febbraio u.s. del Tavolo Tecnico
per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato Permanente per la verifica dei livelli essenziali di
assistenza, si è proceduto ad effettuare un’analisi sull’effettiva applicazione e sul conseguente impatto
economico delle manovre considerate nella precedente versione del P.O. 2013-2015 (prot. SIVEAS 242_A/2013).
In particolare, inserendo nel calcolo del CE programmatico 2013 le voci di ricavo da flusso economico NSIS CE IV
Trimestre 2013, è stato possibile effettuare una valutazione sull’impatto effettivo delle manovre a valere sulle
voci di costo relative all’anno 2013 (escluse quelle straordinarie, sulle quali le manovre non incidono) stimate
nella versione di dicembre. Di seguito i dettagli:
COSTI
Costi interni
Costo del personale
Relativamente al costo per il “Personale”, per l’anno 2013, gli effetti delle relative manovre individuate nei P.O.
2013-2015 si concretizzano in un risparmio complessivo pari a 5,5 €/mln. Le azioni collegate alla valorizzazione
del risparmio vedono una stima per cessazioni di personale dipendente pari a 2,5€/mln e altri interventi
amministrativi pari a circa 3 €/mln. Dal confronto tra i flussi economici di CE IV Trimestre 2013 e CE Consuntivo
2012 emerge una variazione inferiore rispetto alle previsioni per 0,7 €/mln, con una diminuzione complessiva
di tale voce di costo di 4,8€/mln. Il risparmio registrato è imputabile alle cessazioni di personale dipendente
avvenuto nel corso degli esercizi 2012 e 2013 e ad altri interventi amministrativi. Nel confronto tra IV trimestre
2013 e CE Programmatico 2013 si osserva, infine, uno scostamento positivo pari a 0,67 €/mln del risultato del
2013 rispetto a quanto stimato nel programmatico.
Riepilogo im patti m anovra 2013
Valori in €/000
Azione
Am bito intervento
Azioni
Stima cessazioni
10.1.1
Gestione personale
Im patto 2013
-2.522
Diminuzione IRAP da cessazioni
Altri interventi amministrativi
-3.016
Diminuzione IRAP da altri interventi amministrativi
Stima cessazioni Responsabili UOC
0
Totale m anovre annuali
-5.539
Risparmi evidenziati nel CE IV trim 2013 vs. Cons. 2012
-4.869
Delta tra IV trimestre 2013 e Programmatico 2013
670
Tabella 3: Riepilogo impatti manovra 2013 – Manovra sul personale
Farmaceutica ospedaliera
Nel CE IV Trimestre 2013 rispetto al CE Consuntivo 2012 si evidenzia un aumento delle spese sostenute per la
farmaceutica ospedaliera pari a 2,8 €/mln ben al di sopra dell’aumento previsto per tale voce di spesa.
Osservando, infine, il delta tra CE IV trimestre e Programmatico tale scostamento positivo evidenzia un ulteriore
aumento (2,8 €/mln vs. 2,5 €/mln).
Con il passaggio dell’ossigeno liquido in regime di distribuzione diretta a partire dal primo dicembre 2013 si
configura uno spostamento della spesa sostenuta per l’acquisto di ossigeno liquido dalla farmaceutica
convenzionata a quella ospedaliera (evidenza meramente contabile) a causa del cambiamento della piattaforma
distributiva dal canale convenzionato alla distribuzione diretta. Tale modificazione porta ad una conseguente
riduzione della spesa sostenuta a seguito del nuovo prezzo di acquisto. Tale azione, in considerazione dell’avvio
del passaggio al nuovo canale distributivo a partire dal 01.12.2013, aveva portato per l’anno 2013 ad una stima
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9682
di aumento della spesa per la farmaceutica ospedaliere di circa 0,1 €/mln. Mentre i maggiori effetti contabili ed
economici sono previsti per il primo semestre 2014 (messa a regime della distribuzione dell’ossigeno in OTD).
Riepilogo im patti m anovra 2013
Valori in €/000
Azione
Am bito intervento
Azioni
Im patto 2013
Farmaceutica Territoriale
Intervento 17
Acquisizione diretta ossigeno medicinale
59
Farmaceutica Ospedaliera Erogazione primo ciclo terapeutico dalle strutture pubbliche
Saldo manovra di centralizzazione magazzino e riduzione rimanenze
Totale m anovre annuali
0
0
59
Risparmi/Aumenti evidenziati nel CE IV trim 2013 vs. Cons. 2012
2.549
Delta tra IV trimestre 2013 e Programmatico 2013
2.844
Tabella 4: Riepilogo impatti manovra 2013 – Manovra sulla farmaceutica ospedaliera
Altri Beni e Servizi
Le manovre inserite nei PO. 2013-2015 riferite al contenimento della spesa per Beni e Servizi risultano pari a
complessivi 1,3€/mln, da riferirsi a gare aggiudicate (-1,1€/mln) e ad altri interventi di minor rilievo (0,2 €/mln).
Nel CE IV Trimestre 2013 tale voce di costo risulta, invece, in diminuzione rispetto ai valori del CE Consuntivo
2012 per 6,8€/mln (contrazione per1,9 €/mln degli acquisti di beni sanitari0,8 €/mln dei beni non sanitari e -5,7
€/mln dei servizi). Tale evidenza porta a pensare che già nel corso dell’esercizio 2013 si siano verificati i primi
effetti di riduzione di spesa, in linea con le previsioni del DL 95/2012. Tale evidenza emerge in particolare
osservando il confronto tra CE IV trimestre 2013 e CE programmatico. Si rileva, infatti, una riduzione della spesa
sostenuta pari a 3,8 €/mln ai quali si devono aggiungere i risparmi derivanti dall’applicazione e conseguimento
delle manovre previste per l’anno 2013.
In ragione di tale evidenza è ragionevole stimare che già nel corso dell’esercizio 2013 si siano raggiunte, almeno
in parte, le riduzioni di spesa derivanti dall’applicazione delle disposizioni contenute nel DL 95/2012. Per tale
ragione e per mantenere un approccio prudenziale si sono modificate le stime di partenza per il calcolo del
tendenziale 2014-2015 per le voci di costo dei beni e servizi. Si rimanda per maggiori dettagli alla sezione del
Tendenziale.
Riepilogo im patti m anovra
Valori in €/000
2013
Gare aggiudicate
-1.163
Gare in corso di espletamento
0
Gare in corso di predisposizione
0
Gare da predisporre
Altre azioni da intrapredere
Centrale Regionale di Acquisti
0
-182
0
Totale m anovre annuali
-1.345
Risparmi/Aumenti evidenziati nel CE IV trim 2013 vs. Cons. 2012
-6.807
Delta tra IV trimestre 2013 e Programmatico 2013
-3.857
Tabella 5: Riepilogo impatti manovra 2013 – Manovra su beni e servizi
Complessivamente dal confronto trail CE IV Trimestre 2013 e il CE Consuntivo 2012 sul totale dei costi interni,
si evidenzia un’ulteriore contrazione della spesa, pari a 1,8 €/mln, rispetto alle stime di risparmio delle
manovre inserite nei PO 2013-2015.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9683
Costi esterni
Farmaceutica Convenzionata
Nei P.O. 2013-2015 nella stima della voce “Farmaceutica convenzionata”, per il calcolo del CE tendenziale, è
stata applicata al dato del Consuntivo 2012 una riduzione cautelativa pari al -1%, tenendo conto anche della
diversa contabilizzazione delle spese sostenute per l’ossigeno liquido sopra descritte. Alla luce di quanto
detto,all’esito delle manovre individuate nei P.O. 2013-2015, si prevede un risparmio complessivo pari a 0,7
€/mln (1,3 se si considera la riduzione cautelativa del -1 % rispetto al CE Consuntivo 2012). Nel Ce IV trimestre
2013 le voci di costo relative alla farmaceutica convenzionata risultano in diminuzione rispetto al CE Consuntivo
2012 per 1,3 €/mln e corrispondono a quanto previsto nella costruzione del CE Programmatico presente nella
precedente versione dei P.O. 2013-2015 (con un delta tra CE IV trimestre 2013 e CE Programmatico pari a 0,001
€/mln).
Riepilogo im patti m anovre
Valori in €/000
Riduzione cautelativa pari al -1% del CE Consuntivo 2012 nella costruzione del Tendenziale
Azione
Am bito intervento
-515
Azioni
Farmaceutica Convenzionata (MMG)
Riduzione farmaci mancanti in DPC
Intervento 17
Farmaceutica Territoriale Appropriatezza - Abbattimento altoconsumo classi A e J
Acquisizione diretta ossigeno medicinale
Erogazione primo ciclo terapeutico dalle strutture pubbliche
Im patto 2013
-277
-45
-258
-190
0
Farmaceutica Ospedaliera
Totale m anovre annuali
Risparmi/Aumenti evidenziati nel CE IV trim 2013 vs. Cons. 2012
Delta tra IV trimestre 2013 e Programmatico 2013
-770
-1.286
-1
Tabella 6: Riepilogo impatti manovra 2013 – Manovra sulla farmaceutica convenzionata
Prestazioni da privato
La valorizzazione delle manovre contenute nei P.O. 2013-2015 prevedeva un abbattimento della spesa per
l’acquisto di prestazioni da privato per 2,8 €/mln a partire dal 2014. Dette manovre sono le risultanti di un’analisi
condotta sulle SDO 2011 e relative all’appropriatezza delle prestazioni erogate dalle strutture private
accreditate. Dal confronto tra il CE IV Trimestre 2013 ed il CE Consuntivo 2012 emerge, invece, che tale voce di
spesa è cresciuta di circa 4 €/mln, discostandosi dal valore programmatico per 6 €/mln.
In sintesi, dal confronto tra il CE IV Trimestre 2013 e il CE Consuntivo 2012 sul totale dei costi esterni, rispetto
alle stime di risparmio delle manovre inserite nei P.O. 2013-2015, risulta un incremento della spesa pari a
4€/mln.
In conclusione, il CE IV trimestre 2013 evidenzia un risultato di gestione meno positivo di quello previsto dal
CE Programmatico 2013 della precedente versione dei P.O. per 1,6€/mln (-51,4€/mln vs. -49,8€/mln).
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9684
Tendenziali e programmatici 2014-2015
Il quadro macro-economico attuale di riferimento in cui la Regione Molise, come tutte le amministrazioni
pubbliche nazionali, deve intervenire per il contenimento della spesa nonché per il miglioramento della qualità
dei servizi offerti ai cittadini, è determinato dalle seguenti misure di governo e contenimento della spesa
sanitaria in ambito nazionale:
■ Decreto Legge 98/2011 “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”, così come convertito con
Legge 15/07/2011 n. 111;
■ Decreto Legge 95/2012 “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi
ai cittadini”, convertito con Legge 7/8/2012 n. 135;
■ Legge 228/2012 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (Legge di
■
stabilità 2013);
Legge 147 del 27.12.2013.
Tendenziali 2014-2015
Il CE Tendenziale 2014-2015 è stato costruito sulla base dei dati e delle informazioni che seguono:
■ conti economici NSIS degli anni 2010 - 2013;
■ risultato economico al IV trimestre 2013, in cui si evidenzia un disavanzo di gestione pari a circa -51,4 €/mln;
■ documentazione prodotta dall’Azienda Sanitaria Regionale, finalizzata all’approfondimento dei dati
economici contabilizzati nel CE IV Trimestre 2013;
■ stima del fenomeno inflattivo, pari all’1,5%, integrato con un TIP cautelativo dello 0,5%.
Dal momento che il Conto Economico Tendenziale nasce come sovrapposizione di diversi effetti, nel presente
paragrafo verrà indicata, per ciascuna annualità, la stima del CE Tendenziale, costruito a partire dalle ipotesi sui
trend storici delle voci di ricavo e costo a cui sono stati applicati correttivi (laddove valorizzabili) legati agli effetti
economici delle misure nazionali che trovano diretta applicazione (senza decreti attuativi regionali) e delle
misure previste dalle disposizioni normative nazionali (DL 98/2011, L 135/2012, L 228/2012) la cui attuazione
richiede, invece, l’adozione di atti e azioni attuative a livello regionale. Sono stati, inoltre, rappresentati gli effetti
economici previsti da provvedimenti regionali.
Il valore a CE Tendenziale include, quindi, l’andamento storico e correttivi della normativa nazionale e
rappresenta la base cui applicare gli effetti delle manovre regionali ai fini della determinazione del risultato
economico programmatico.
Si precisa che, essendo il presente documento redatto nel mese di aprile 2014, sono stati considerati i valori già
registrati al IV trimestre 2013.
Si specifica, infine, che la valorizzazione delle manovre è avvenuta direttamente a partire dai CE dell’Azienda
Sanitaria.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9685
Si riporta di seguito il CE Tendenziale 2014-2015 come consolidamento dei CE della GSA e dell’ASReM.
RICAVI (€/000)
VOCE
Aggregazioni codice CE ed. 2012
Contributi da Regione e Prov. Aut. per quota F.S. regionale
Rettifica contributi in c/esercizio per destinazione ad investimenti
Contributi da regione a titolo di copertura extra LEA
Utilizzo fondi per quote inutilizzate contributi di esercizi precedenti
Altri contributi in conto esercizio
Mobilità attiva intra
1
2
3
4
5
6
AA0020
AA0250
AA0090
AA0270
AA0050-AA0080-AA0090+AA0180+AA0230
AA0340
Mobilità attiva extra regionale
7
AA0460+AA0470+AA0490+AA0500+AA0510+AA05
20+AA0530+AA0540+AA0610+AA0550+AA0560
Payback
Compartecipazioni
8
9
10
Altre entrate
Costi capitalizzati
rettifica contributi in c/esercizio per destinazione ad investimenti altri contributi
TOTALE RICAVI
11
12
561.014
1.277
-
573.008
1.290
-
573.008
1.303
-
Program m atico
2014
573.008
1.290
-
Program m atico
2015
573.008
1.303
-
83.568
5.965
5.162
83.568
6.025
5.255
83.568
6.085
5.308
83.568
6.025
5.255
83.568
6.085
5.308
4.399
4.441
4.484
4.441
4.484
4.185
2.511 -
4.185
2.511 -
4.185
2.511 -
4.185
2.511 -
4.185
2.511
IV Trim estre 2013 Tendenziale 2014 Tendenziale 2015
AA0900+AA0920+AA0910
AA0940
AA0440+AA0480+AA0570+AA0600+AA0660+AA07
10+AA0720+AA1070+AA0760+AA0770+AA0800+A
A0840+AA0930+AA1080+AA1090+CA0010+CA005
0
AA0990+AA1000+AA1010+AA1020+AA1030
+AA1040+AA1050
AA0260
-
13=1+2+3+4+5+6+7+8+9+10+11+
12
663.059
675.261
675.429
675.261
675.429
COSTI (€/000)
VOCE
Aggregazioni codice CE ed. 2012
Personale
Irap
Beni
Beni sanitari
Beni non sanitari
Servizi
Servizi sanitari
Servizinon sanitari
Prestazioni da privato
Medicina di base
Farmaceutica convenzionata
Assistenza specialistica da privato
Assistenza riabilitativa da privato
Assistenza ospedaliera da privato
14
15
16=16a+16b
16a
16b
17=17a+17b
17a
17b
18=18a+18b+18c+18d+18e+18f
18a
18b
18c
18d
18e
18f
Altre prestazioni da privato
19
Prestazioni da pubblico
20
Mobilità passiva intraregionale
21
Mobilità passiva extraregionale
Accantonamenti
Oneri finanziari
Oneri fiscali (netto irap)
Saldo poste straordinarie
22
23
24
25
Saldo intramoenia
26
Ammortamenti
Rivalutazioni e svalutazioni
27
28
TOTALE COSTI
BA0020-BA0080-BA0090
BA0310
BA1280+BA1350-BA1420+BA1490
BA1570+BA1910+BA1990+BA2530+BA1750BA1810+BA1880
BA0420
BA0500
BA0570+BA0580+BA0630
BA0680+BA0690
BA0840+BA0890
BA0790+BA0740+BA0940
+BA0950+BA1000+BA1010+BA1020+BA1070+BA10
80+BA1130+BA1180+BA1190+BA1240+BA1250
contributi da regione a titolo di copertura LEA
Risultato di gestione dopo le coperture
198.809
14.111
92.719
85.808
6.911
70.559
13.673
Program m atico
2014
194.617
13.849
85.398
79.060
6.338
64.897
12.629
Program m atico
2015
191.125
13.720
87.490
81.110
6.380
65.303
12.703
57.273
268.222
48.815
50.194
45.552
16.089
72.774
55.746
262.423
48.815
49.692
40.177
16.411
71.834
56.886
263.727
49.791
49.195
40.293
16.411
71.834
52.268
256.353
48.815
44.477
40.177
16.411
70.979
52.600
254.090
49.791
41.267
40.293
16.411
70.124
34.798
35.494
36.204
35.494
36.204
-
-
-
-
-
BA0470+BA0510+BA0540+BA0650+BA0710+BA076
0+BA0810+BA0910+BA0970+BA1040+BA1100+BA1
150+BA0080
-
-
-
-
-
BA0480+BA0520+BA0560+BA0730+BA0780+BA083
0+BA0990+BA1060+BA1120+BA0090+BA1550
BA2690
CA0110+CA0150
BA2510+YA0060+YA0090
EA0010-EA0260-BA2660
AA0680+AA0690+AA0700 +AA0730+AA0740BA1210-BA1220- BA1230-BA1260-BA1270
BA2560
(-DA0010+DA0020+BA2630+BA2520)
30=13-29
31
198.809
14.111
90.037
83.266
6.771
68.947
13.201
BA0550+BA0660+BA0670+BA0720+BA0770+BA082
0+BA0920+BA0980+BA1050+BA1110+BA1160+BA1
170+BA0930
29=14+15+16+17+18+19+20+21+
22+23+24-25-26+27+28
RISULTATO DI ESERCIZIO
198.809
14.111
88.392
81.504
6.888
70.498
13.225
IV Trim estre 2013 Tendenziale 2014 Tendenziale 2015
BA2080+BA1420+BA1810
YA0010
54.054
9.084
2.228
771
827 -
54.053
3.108
2.228
771
827 -
54.053
3.117
2.228
771
827 -
54.053
3.108
2.228
771
3.096 -
625
631
638
631
638
8.011
59
8.011
59
8.011
59
8.011
59
8.011
59
682.425
714.441
702.752
708.354
685.809
-
51.382 -
27.492 -
32.925 -
10.549 -
-
22.432
28.950 -
22.432
5.060 -
22.432
10.493
22.432
11.883
AA0080
54.053
3.117
2.228
771
3.096
6.996
22.432
15.436
Fonte: [Ce NSIS Consolidato 2010-2012, CE IV trimestre 2013)
Tabella 7: CE Tendenziali 2014 – 2015
Per un confronto con i documenti di Verifica Trimestrale ed Analisi degli Scostamenti, si riporta anche la
rappresentazione del Tendenziale e Programmatico nella riclassifica adottata nei suddetti documenti, di cui
diamo il dettaglio nelle seguenti Tabelle (Vedi Tabella 8), anche per il successivo monitoraggio.
Entrate Proprie
Saldo Intramoenia
Rettifica Contributi c/esercizio per destinazione ad investimenti
Saldo per quote inutilizzate contributi vincolati
Totale Ricavi Netti
Personale
Prodotti Farmaceutici ed Emoderivati
Altri Beni e Servizi
Ammortamenti e Costi Capitalizzati
Accantonamenti
Variazione Rimanenze
Totale Costi Interni
Medicina Di Base
Farmaceutica Convenzionata
Prestazioni da Privato
Totale Costi Esterni
Totale Costi Operativi (B+C)
Margine Operativo (A-D)
Svalutazione Immobilizzazioni, Crediti, Rivalutazioni e Svalutazioni Finanziarie
Saldo Gestione Finanziaria
Oneri Fiscali
Saldo Gestione Straordinaria
Totale Componenti Finanziarie e Straordinarie
Risultato Economico (E-F)
Risorse aggiuntive da bilancio regionale a titolo di copertura LEA
Risultato Economico con risorse aggiuntive LEA (G+H)
A3
A4
A5
A6
A
B1
B2
B3
B4
B5
B6
B
C1
C2
C3
C
D
E
F1
F2
F3
F4
F
G
H
I
Tabella 8: CE Tendenziali 2014 – 2015, aggregazioni Analisi Scostamenti
Fonte: [Ce NSIS Consolidato 2010-2012, CE IV trimestre 2013)
Saldo Mobilità
A2
€/000
CONTO ECONOMICO
Contributi F.S.R.
MOLISE - Aggregato
A1
ID
140
- 20.913
31.567
- 52.480
19.098
2.659
15.122
1.258
59
- 33.382
644.419
267.574
165.206
51.480
50.888
376.845
3.683
3.153
3.237
121.522
39.021
206.229
611.037
- 5.334
- 5.755
1.575
14.791
38.123
567.637
A
2012
- 28.950 #
22.432
- 51.382
18.562
1.574
14.882
2.047
59
- 32.820
629.669
268.222
169.213
50.194
48.815
361.447
- 747
723
3.826
114.715
41.570
201.360
596.849
- 8.361
- 2.511
1.616
15.631
29.460
561.014
B
2013
C
Tendenziale
- 5.060
22.432
- 27.492
18.562
1.574
14.882
2.047
59
- 8.930
626.348
262.423
163.916
49.692
48.815
363.926
- 747
3.108
3.826
113.148
43.231
201.360
617.419
-
- 2.511
1.632
15.829
29.461
573.008
2014
D
- 10.493
22.432
- 32.925
18.562
1.574
14.882
2.047
59
- 14.363
631.956
263.727
164.741
49.195
49.791
368.229
- 747
3.117
3.826
115.715
44.958
201.360
617.593
-
- 2.511
1.648
15.987
29.460
573.008
2015
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9686
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9687
RICAVI
Contributi in c/esercizio indistinti
La stima dei contributi FSR per l’anno 2014-2015 è stata calcolata considerando la sovrapposizione degli effetti
dei Decreti Lgge numero 78/2010, 98/2011, 95/2012 e Legge di Stabilità 2013 e 2014, secondo lo schema
seguente.
Dinam ica del finanziam ento SSN
Finanziamento SSN (lordo penitenziaria)
Riduzione di cui al DL 78/2010 + DL 98/2011
Totale netto manovre
Ulteriori risorse per Opg, regolarizzione stranieri netto visite fiscali
Riduzione di cui al DL 95/2012
Totale netto manovre
Riduzione di cui alla Legge di stabilità 2013
Totale netto m anovre
2014
2015
116.236
119.856
-3.450
-5.450
112.786
114.406
110
115
-2.000
-2.100
110.896
112.421
-1.000
-1.000
109.896
111.421
-540
Legge Stabilità 2014
110.881
Totale netto m anovre
Dinam ica fianziam ento a legislazione vigente rispetto all'anno precedente
Dinam ica del FSR MOLISE
FINANZIAMENTO SSN DOPO DL 95/12 E LEGGE STABILITA' 2013
2,70%
1,39%
2014
2015
109.896
109.896
-2.063
-2.063
Vincolato per altri enti
-592
-592
Accantonamento
-267
-267
106.974
106.974
0,54%
0,54%
FSN vincolato (progetti obiettivo + altre vinc)
TOTALE FSN INDISTINTO
% ACCESSO MOLISE
QUOTA FSR MOLISE INDISTINTO (con Entrate Proprie stim ate)
Entrate Proprie stimate
QUOTA FSR MOLISE INDISTINTO
Dinam ica fianziam ento rispetto all'anno precedente
578
578
-15,83
-15,83
562
562
2,82%
0,00%
Tabella 9: Stima FSR - contributi indistinti
Si specifica che rispetto alla precedente versione dei PO 2013-2015 (prot. SIVEaS 242/2013), si sono considerate
le indicazioni emerse nella riunione congiunta del 10 aprile u.s. del Tavolo Tecnico per la verifica degli
adempimenti regionali con il Comitato Permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza, sulla base
delle quali:
■ la quota spettante al Molise di FSR è stata stimata sulla base dell’applicazione della quota di accesso 2013 ai
valori del FSN definiti a livello nazionale in coerenza con la legislazione vigente;
■ per la ripartizione delle riduzioni del Fondo Sanitario Nazionale previste dalla Spending review e dalla Legge
di stabilità, si è utilizzata la quota di accesso regionale così come definita nell’Intesa del 20 Febbraio 2014 sul
riparto 2013 tra le Regioni delle disponibilità finanziarie per il SSN (0,54%);
■ il livello effettivo di finanziamento del FSR indistinto è stato considerato al netto del Riparto quota premiale
0,30% post legge stabilità 2014 e del contributo solidarietà Regione Abruzzo.
Complessivamente, rispetto all’entità dei Contributi FSR relativi al 2012 si prevede un incremento della voce
del 2,82% per il 2014 rispetto al 2013.
Contributi in c/esercizio a destinazione vincolata
Per gli anni 2014-2015 viene confermato, alla luce di quanto emerso nel Tavolo Tecnico del 10 aprile u.s., il valore
del CE IV Trimestre 2013 che recepisce quanto concordato dall’Intesa Stato Regioni del 20 Febbraio 2014 ed è
pari a 11,177 €/mln.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9688
Saldo mobilità extraregionale in compensazione
Relativamente al “Saldo di Mobilità”, i valori tendenziali sono stati considerati pari a quanto definito dall’Intesa
Stato Regioni sulla quota di riparto 2013 del 20 febbraio 2014. Pertanto, il valore considerato nelle singole
annualità del triennio oggetto di analisi è pari a 29,5 €/mln.
Altre entrate
Il valore delle “Entrate proprie” è stato stimato in crescita, secondo un criterio prudenziale, dell’1% per gli anni
2014 e 2015.
A seguito dell’applicazione di tale percentuale di aumento, per le entrate proprie si prevede un incremento
rispetto al IV trimestre 2013 di 0,2 €/mln nel 2014 e di 0,4 €/mln nel 2015.
Rettifica Contributi c/esercizio per destinazione ad investimenti
L’importo a tendenziale per gli anni2014e2015 è posto pari al valore iscritto in sede di IV Trimestre 2013.
Saldo per quote inutilizzate contributi vincolati
L’importo tendenziale è posto pari a 0, assunta l’ipotesi che dal 2014, (coerentemente con le disposizioni del
D.Lgs 118/2011) i contributi siano assegnati alla ASReM nell’anno di competenza. Inoltre, per l’anno 2014 si
ipotizza che l’ASReM proceda ad accantonare quote inutilizzate di contributi vincolati pari al valore che la GSA
dovrà accantonare in sede di consuntivo 2013, per tenere traccia delle quote di contributo da fondo vincolato
non assegnate all?Azienda in corso d’anno.
COSTI
Costi interni
Costo del Personale
Relativamente al costo per il “Personale”, per gli anni 2014-15, il valore tendenziale è stato stimato costante
rispetto a quello del 2013, ossia pari a 201,4 €/mln In virtù dell’ipotesi di assenza di rinnovi contrattuali; il numero
dei dipendenti è stato, infatti, ipotizzato stabile.
Per la stima degli effetti del blocco del turn-over si rimanda al “Programma 10 – Gestione del Personale”. Si
precisa che il valore tendenziale presuppone l’invarianza dei contratti nazionali vigenti (inclusi gli eventuali
incrementi stipendiali connessi ai rinnovi contrattuali).
Prodotti farmaceutici
Per la voce “Prodotti Farmaceutici ed emoderivati” il valore tendenziale è stato stimato applicando al dato del
IV trimestre 2013 una crescita pari al 4%, pur osservando un tasso di crescita medio annuo superiore (circa il
5%). Tale valutazione è legata al fatto che i maggiori incrementi di spesa si sono registrati tra il 2009 e il 2010 e
tra il 2010 e il 2011 (circa il 10% annuo), mentre tra il 2011 ed il 2012 tale voce di costo è risultata costante anche
a seguito dei provvedimenti adottati per il governo del costo della spesa. Nel calcolo del tendenziale si tiene,
inoltre, conto di una diversa contabilizzazione delle spese sostenute per l’ossigeno liquido. La regione Molise,
infatti, con provvedimento commissariale (DCA 36/2013) ha previsto l’indizione e l’espletamento della
procedura di gara per l’acquisizione diretta dell’ossigeno liquido e il connesso servizio di ossigeno terapia
domiciliare a lungo termine (OTD).Tale procedura è stata conclusa nel corso del 2013 e sarà a regime già dal I
semestre del 2014.
Alla luce di quanto sopra descritto si è ipotizzato un aumento tendenziale di tale voce di spesa di 1,7 €/mln nel
2014 e di 3,4 €/mln per il 2015.
Beni e Servizi
La voce “Altri Beni e Servizi” è stata stimata tendenzialmente in incremento del 2% annuo, di cui 1,5per gli effetti
inflattivi e 0,5% come TIP cautelativo.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9689
Nella costruzione del tendenziale, inoltre, si è considerata la riduzione fissata per i contratti di acquisto per beni
e servizi (al netto dei dispositivi medici), sulla base della spesa per il macro aggregato “Altri beni e Servizi”
registrata al Consuntivo 2011 (-5% a decorrere dal 2014). Si è utilizzata una percentuale minore rispetto a quanto
previsto dalle disposizioni nazionali in quanto nel corso dell’esercizio 2013 si è assistito ad una consistente
riduzione della spesa per le voci di costo oggetto di tale normativa. Si è, inoltre, preferito applicare una minore
previsione di riduzione della spesa per mantenere un approccio prudenziale.
L’effetto complessivo sull’aggregato “Altri Beni e Servizi”, derivante dalla sovrapposizione della crescita
tendenziale della voce e dei correttivi introdotti dalla normativa nazionale, determina, rispetto al IV trimestre
2013, una riduzione della voce per 1,5 €/mln nel 2014, e un aumento rispetto al 2013 per 1 €/mln nel 2015.
Accantonamenti a fondi rischi
Con riferimento agli accantonamenti si è stimato, prudenzialmente, di inserire i valori del CE Consuntivo 2012
vista la mancata appostazione di accantonamenti per rischi evidenziata al IV trimestre 2013. Per gli anni 2014 e
2015 si è, quindi, previsto un accantonamento costante pari a 2,4€/mln.
Ammortamenti
Il valore della voce “ammortamenti e costi capitalizzati” è stato stimato costante per gli anni 2014-2015 e pari
al valore registrato al IV trimestre 2013, ovvero 3,8 €/mln.
Variazione delle rimanenze
L’importo inserito nel CE tendenziale per il biennio 2014 - 2015 è posto pari a quello iscritto nel CE IV trimestre
2013, in considerazione delle risultanze emerse a seguito dell’analisi inventariale svolta alla data del 31.12.2013.
Pertanto, il valore considerato risulta essere pari a -0,7 €/mln nel 2014 ed è stimato costante nel corso del 2015.
Costi esterni
Medicina di base
L’importo tendenziale è posto pari al valore iscritto in sede di IV trimestre 2013 per l’anno 2014 mentre, a per il
2015, invece, si è stimato un aumento del 2%, di cui 1,5% come stima degli effetti inflattivi e 0,5% come TIP
cautelativo.
Farmaceutica convenzionata
Nella stima della voce “Farmaceutica convenzionata”, si è ritenuto di applicare al dato del CE IV Trimestre 2013
una riduzione cautelativa del -1%. Nel calcolo del tendenziale si è tenuto conto della già richiamata diversa
contabilizzazione delle spese sostenute per l’ossigeno liquido, a seguito dell’espletamento. della procedura di
gara per la sua acquisizione diretta ed il connesso servizio di ossigeno terapia domiciliare a lungo termine (OTD),
conclusa nel corso del 2013. Alla luce di quanto sopra descritto si è ipotizzata una riduzione di tale voce di spesa
per 0,5 €/mln nel 2014 e per 1 €/mln per il 2015.
Prestazioni sanitarie da privato
Ospedaliera
Coerentemente con quanto disposto dalla Legge 135/2012, i tetti delle prestazioni ospedaliere da privato sono
rideterminati in diminuzione rispetto al dato Consuntivo 2011 dell’-1% nel 2013 e del 2% nel 2014, secondo
l’algoritmo descritto nel DCA 33/2013 inerente i limiti massimi di spesa per l’acquisto di prestazioni di assistenza
ospedaliera per il periodo 2012-2014. Nel ricalcolo dei budget di spesa è stata considerata la mancata attivazione
dei servizi di day surgery. Tale importo è stato decurtato dal budget della specialistica ambulatoriale. Pertanto,
il valore della voce è rideterminato in 71,8 €/mln sia per il 2014 che per il 2015.
Rispetto al IV trimestre 2013, si registra, pertanto, una contrazione della spesa di 1 €/mln sia per il 2014 che
per il 2015.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9690
Specialistica ambulatoriale
Coerentemente con quanto disposto dal Legge 135/2012, i tetti delle prestazioni ospedaliere da privato sono
rideterminati in diminuzione rispetto al dato Consuntivo 2011 dell’1% nel 2013 e del 2% nel 2014, secondo
l’algoritmo descritto nel DCA 34/2013 inerente i limiti massimi di spesa per l’acquisto di prestazioni di assistenza
specialistica ambulatoriale per il periodo 2012-2014. Pertanto, il valore della voce è rideterminato in 40,2 €/mln
per il 2014 e in 40,3 €/mln 2015.
Complessivamente, rispetto al IV Trimestre 2013, si registra, pertanto, una riduzione dei costi di 5,4 €/mln per
il 2014 e di 5,3 €/mln per il 2015.
Riabilitazione extra ospedaliera
La voce “Prestazioni da Privato – Riabilitazione extraospedaliera” è stata stimata per gli anni 2014 e 2015 in
aumento del 2% per gli anni 2014-2015 rispetto al valore iscritto a CE IV trimestre 2013.
Altre Prestazioni da privato
In relazione alle voce “Altre Prestazioni da Privato”, rispetto al IV trimestre 2013, è stato stimato,
prudenzialmente, in incremento del 2% annuo per gli anni 2014-2015, di cui 1,5% come stima degli effetti
inflattivi e 0,5% come TIP cautelativo. Tale voce di costo ha fatto registrare un tasso di crescita annuo nel triennio
2010 – 2013 superiore rispetto al 2% considerato (+8%) ma si è ritenuto opportuno considerare solo il tasso
inflattivo.
Gestione straordinaria, finanziaria e fiscale
Nel tendenziale 2014-2015 le poste relative alle “Componenti Finanziarie e Straordinarie” sono state mantenute
pari ai livelli riportati nel IV trimestre 2013.
Considerando quanto esposto, la perdita d’esercizio sarebbe stimata pari a 27,4 €/mln nel 2014 ed a -32,9
per il 2015. Le Manovre previste dalla Regione consentiranno di raggiungere per l’anno 2015 un risultato
prossimo all’equilibrio economico della gestione (pari a -6,9 €/mln).
Programmatico
Di seguito si riporta il CE Programmatico calcolato sulla base dell’impatto delle manovre stimate nei presenti
Programmi Operativi.
Entrate Proprie
Saldo Intramoenia
Rettifica Contributi c/esercizio per destinazione ad investimenti
Saldo per quote inutilizzate contributi vincolati
Totale Ricavi Netti
Personale
Prodotti Farmaceutici ed Emoderivati
Altri Beni e Servizi
Ammortamenti e Costi Capitalizzati
Accantonamenti
Variazione Rimanenze
Totale Costi Interni
Medicina Di Base
Farmaceutica Convenzionata
Prestazioni da Privato
Totale Costi Esterni
Totale Costi Operativi (B+C)
Margine Operativo (A-D)
Svalutazione Immobilizzazioni, Crediti, Rivalutazioni e Svalutazioni Finanziarie
Saldo Gestione Finanziaria
Oneri Fiscali
Saldo Gestione Straordinaria
Totale Componenti Finanziarie e Straordinarie
Risultato Economico (E-F)
Risorse aggiuntive da bilancio regionale a titolo di copertura LEA
Risultato Economico con risorse aggiuntive LEA (G+H)
A3
A4
A5
A6
A
B1
B2
B3
B4
B5
B6
B
C1
C2
C3
C
D
E
F1
F2
F3
F4
F
G
H
I
Tabella 10: CE Programmatici 2014 – 2015
Fonte: [Ce NSIS Consolidato 2010-2012, CE IV trimestre 2013).
Saldo Mobilità
A2
€/000
CONTO ECONOMICO
Contributi F.S.R.
MOLISE - Aggregato
A1
ID
140
- 20.913
31.567
- 52.480
19.098
2.659
15.122
1.258
59
- 33.382
644.419
267.574
165.206
51.480
50.888
376.845
3.683
3.153
3.237
121.522
39.021
206.229
611.037
- 5.334
- 5.755
1.575
14.791
38.123
567.637
A
2012
- 28.950 #
22.432
- 51.382
18.562
1.574
14.882
2.047
59
- 32.820
629.669
268.222
169.213
50.194
48.815
361.447
- 747
723
3.826
114.715
41.570
201.360
596.849
- 8.361
- 2.511
1.616
15.631
29.460
561.014
B
2013
C
Tendenziale
- 5.060
22.432
- 27.492
18.562
1.574
14.882
2.047
59
- 8.930
626.348
262.423
163.916
49.692
48.815
363.926
- 747
3.108
3.826
113.148
43.231
201.360
617.419
-
- 2.511
1.632
15.829
29.461
573.008
2014
D
- 10.493
22.432
- 32.925
18.562
1.574
14.882
2.047
59
- 14.363
631.956
263.727
164.741
49.195
49.791
368.229
- 747
3.117
3.826
115.715
44.958
201.360
617.593
-
- 2.511
1.648
15.987
29.460
573.008
2015
E
Programmatico
11.883
22.432
- 10.549
18.300
1.574
14.620
2.047
59
7.751
609.667
256.353
163.061
44.477
48.815
353.315
1.522
3.108
3.826
106.121
41.597
197.141
617.419
-
- 2.511
1.632
15.829
29.461
573.008
2014
F
15.436
22.432
- 6.996
18.171
1.574
14.491
2.047
59
11.174
606.418
254.090
163.031
41.267
49.791
352.329
1.522
3.117
3.826
106.817
43.401
193.645
617.593
-
- 2.511
1.648
15.987
29.460
573.008
2015
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9691
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9692
Valorizzazioni manovre e sintesi impatto per gli esercizi 2014 e 2015
Di seguito si riporta il dettaglio dell’impatto delle singole azioni rispetto a quanto già esposto nella precedente
versione dei PO (Prot. SIVEAS 242_A/2013). Relativamente alle metodologie di calcolo si rimanda al documento
precedente per il dettaglio.
Rispetto alla versione dei Programmi Operativi inviata il 10.12.2013 sono state eliminate le valorizzazioni relative
a:
■ integrazione tra Cardarelli e FGPII;
■ cessazioni responsabili UOC;
■ attivazione CAR (Centrale Acquisti Regionale).
Sono, invece, state apportate le seguenti modifiche:
■ Relativamente all’azione di riduzione del finanziamento a carico del FSR dell’ARPAM l’effetto della manovra
è stato anticipato all’esercizio 2014;
■ si è proceduto all’aggiornamento della valorizzazione delle cessazioni di personale avvenute nel corso
dell’esercizio 2013, si è poi fornito il dettaglio dei risparmi attesi nel biennio di vigenza del presente
documento per singola categoria di personale
Pur non prevedendosi più l’ipotizzata costituzione di un Dipartimento territoriale ed ambientale, come già
indicato nel bilancio regionale di previsione per il 2014, si è stabilito che il finanziamento dell’Agenzia (ARPAM)
a carico del FSR sia ridotto di 1,6 €/mln in considerazione dell’avanzo di gestione da quest’ultima registrato nel
Consuntivo 2012.
Relativamente alla manovra sui beni e servizi (Programma 9) e al riordino della rete ospedaliera e il recupero
della mobilità passiva (Programma 14) la riduzione dei costi variabili (alberghieri, farmaceutici ed economali)
scaturisce dagli obiettivi di normalizzazione del tasso di ospedalizzazione (da 189 a 160 pl per 1000 ab) e di
contenimento della degenza media per ricovero (da 8 gg a 7gg). Si può stimare come da seguente prospetto:
Economie per riduzione tasso di ospedalizzazione
GD = giornate
N° ricoveri=R
DM = degenza media
degenza
-9.220
8
-73.760
Costi variabili
Consumi
Ristorazione
Lavanderia
Farmaci
Altri sanitari
Totale
Costo unitario*
Costi * GD
Costi * R
Totale
15,28 -
1.126.979
-
5,98 -
440.937,3
-
440.937
-
2.128.158 -
2.128.158
1.567.916 -
112.484 2.240.642 -
112.484
3.808.558
230,82
12
-
1.126.979
Fonte: Dati ASReM - Verbale SDO 2013
* Considerati al lordo dell'IVA esclusi i farmaci
Prospetto 1: stima risparmi costi variabili da recupero mobilità sanitaria passiva, anni 2014-2015
Ulteriori economie sono attese dalla rinegoziazione dei contratti di acquisto, stimate in 7,3 €/mln (vedi
manovra Beni e Servizi).
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9693
Riepilogo im patto cum ulato m anovre
Valori in €/000
2013
Risultato econom ico tendenziale (A)
-
2014
51.382 -
27.492 -
-
16.943 -
Manovra com plessiva cum ulato annuo (B)
2015
32.925
25.929
Appropriatezza prestazioni da privato
-
-855
-1.710
Altri beni e servizi
-
-5.457
-7.328
Personale sanitario (Blocco Turn Over)
-
-4.219
-7.715
IRAP
-
-262
-391
Farmaceutica Convenzionata
-
-5.215
-7.928
Prodotti farmaceutici ed emoderivati
-
635
712
ARPA
-
-1.570
-1.570
-10.549
-6.996
Risultato econom ico Program m atico (A-B)
-51.382
Tabella 11: Effetto cumulato delle manovre per gli esercizi 2014 e 2015
Riepilogo im patto singole azioni
Valori in €/000
Azione
Am bito intervento
Voci CE
2014
2015
-855
-855
-1.710
Altri beni e servizi*
-5.457
-1.871
-7.328
Personale
Personale sanitario (Blocco Turn Over)
-4.219
-3.496
-7.715
Personale
IRAP
-262
-129
-391
Farmaceutica Territoriale
Farmaceutica Convenzionata
-5.215
-2.713
-7.928
17.1
Farmaceutica Ospedaliera
Prodotti farmaceutici ed emoderivati
1.2
Governance
ARPA
7.2.1
Erogatori Privati
Appropriatezza prestazioni da privato
9.1.1
Beni e Servizi
10.1.1
10.1.1
17.1
Totale m anovre annuali
Tabella 12: Effetto delle manovre per gli esercizi 2014 e 2015
Totale
635
77
712
-1.570
0
-1.570
-16.943
-8.986
-25.929
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9694
Aggiornamento e integrazione ai PO 2013-2015
Nell’ottica di recepire le indicazioni contenute nei verbali delle riunioni del Tavolo di Verifica e nei pareri espressi
dai Ministeri affiancanti si procede a riportare le azioni e gli interventi oggetto di integrazione e rettifica rispetto
alla versione dei Programmi Operativi 2013-2015 inviata al SIVEAS in data 10.12.2013 (prot. SIVEAS
242_A/2013). Per facilitare la lettura del presente documento sono stati inseriti i soli interventi/azioni oggetto
di osservazioni e/o di richiesta di chiarimenti da parte dei ministeri affiancanti. Si è, inoltre, proceduto a
elaborare sintetiche risposte alle evidenze riportate nel verbale del Tavolo di Verifica del 19.02.2014 in merito a
specifiche sezioni dei Programmi Operativi.
Programma 1: Governance del PO
Intervento 1.1: Potenziamento del nucleo di coordinamento
Azione 1.1.1: Aggiornamento composizione ed obiettivi NCCP
La Struttura Commissariale, composta dal Commissario e dal Subcommissario, sovrintende all’attuazione del
Programma Operativo. A tale scopo assicura che tutte le attività svolte dalle strutture organizzative della Giunta
regionale, dall’Azienda del SSR e dagli altri enti e società strumentali della Regione siano orientate al
raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Programma Operativo.
La Struttura Commissariale, di conseguenza, si avvale delle strutture amministrative regionali affinché:
■ siano attribuiti alla direzione regionale e all’ASReM obiettivi gestionali conformi a quelli contenuti nel
Programma operativo;
■ sia verificata la congruenza tra i comportamenti amministrativi e le misure organizzative adottate rispetto ai
risultati e alle finalità del Programma operativo;
■ sia svolta una tempestiva attività di monitoraggio rispetto all’andamento degli obiettivi assegnati.
■ sia periodicamente verificata l’adeguatezza degli assetti organizzativi e dei processi gestionali rispetto
all’economia di impiego delle risorse e all’efficacia e all’efficienza dell’azione amministrativa.
Nell’’esercizio delle proprie funzioni la Struttura Commissariale si avvale dell’assistenza tecnica della Direzione
Regionale, dell’Avvocatura regionale e del Servizio Ispettivo del SSR per le funzioni di monitoraggio
epidemiologico e, più in generale, dei fenomeni sanitari.
L’azione di coordinamento e monitoraggio da parte della Struttura Commissariale prevede, inoltre:
■ il monitoraggio, mediante l’utilizzo del sistema informativo del Programma operativo, dell’attuazione delle
azioni previste in capo alle Direzioni/Uffici regionali. Oltre alla gestione delle attività in termini di
responsabilità e relative scadenze per identificare tempestivamente inadempienze e/o fattori ostativi esterni
(es: atti precedenti in contrasto), il sistema sarà progressivamente integrato con indicatori per la verifica,
attraverso l’andamento delle variabili economiche e gestionali, dell’efficacia dell’azione regionale;
■ Il monitoraggio dell’attuazione delle azioni previste in capo alla Direzione ASReM, mediante riunioni
periodiche per:
–
–
il coordinamento mensile con la Direzione Generale ASReM per la condivisione ex ante delle azioni prioritarie da
porre in essere per far fronte a criticità gestionali rilevate e/o andamenti anomali;
la verifica trimestrale, in sede di redazione del Conto Economico Trimestrale, del raggiungimento dei risultati
previsti, al fine di approfondire le cause degli scostamenti, anche a supporto della trasmissione della
documentazione ai Tavoli di Monitoraggio. A tal fine, i verbali degli incontri saranno trasmessi ai Ministeri
affiancanti.
La verifica degli obiettivi programmati costituisce per la Direzione Aziendale ASReM elemento di valutazione ai
fini della conferma dell’incarico e comunque elemento di valutazione per le Direzioni Regionali.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9695
A tal fine si specifica che rimane in capo al Direttore Generale ASReM l’implementazione delle misure di rientro
dell’Azienda, nell’ambito della strategia definita nel presente Programma Operativo, in quanto soggetto
attuatore. Con particolare riferimento alla voce “Beni e Servizi”, il Direttore Generale è chiamato a garantire il
rientro secondo i Piani Industriali che verranno condivisi nell’ambito degli incontri mensili, atteso che sarà
obiettivo della Centrale Acquisti espletare le gare programmate in tempi compatibili con la gestione aziendale,
aggiudicandole a prezzi allineati a benchmark nazionali e creando le condizioni necessarie per il contenimento
dei contenziosi sulle aggiudicazioni.
La Struttura Commissariale, quindi, con l’obiettivo di dare continuità all’attività di monitoraggio e controllo in
materia di raggiungimento delle azioni previste dai presenti Programmi Operativi e perseguire la gestione
strategica del SSR molisano, intende prorogare l’operatività del NCCP anche per il biennio 2014-2015.
Nell’ottica di aggiornare quanto disposto dal DCA 85/2011, al fine di una più efficace collaborazione tra la
Regione e l’unica azienda sanitaria regionale ASReM, con riferimento ai PO 2013-2015 e alla nuova situazione di
contesto, la Regione s’impegna ad emanare un apposito decreto di aggiornamento indicante:
■ la nuova composizione del nucleo per il periodo 2014-2015;
■ lo scadenzario delle azioni previste a carico della Regione evidenziando anche il responsabile per il
completamento di ciascuna azione descritta nei presenti Programmi Operativi;
■ lo scadenzario delle azioni di competenza ASReM evidenziando anche in questo caso il responsabile del
completamento delle azioni previste dai presenti PO.
INDICATORI
Risultati programmatici
Assicurare efficace coordinamento tra Struttura Commissariale e responsabili dei singoli interventi.
Indicatori di risultato
Tempistica
Emanazione Decreto Commissariale su “Attività, funzioni e composizione NCCP per il monitoraggio e controllo dei
Programmi Operativi 2013-2015”
Maggio 2014
Emanazione Provvedimento da parte del DG ASReM in attuazione delle azioni previste dai Programmi Operativi 20132015 (PAL) e dei relativi referenti aziendali
Maggio 2014
Monitoraggio dei livello di attuazione dei programmi operativi mediante l’invio con cadenza trimestrale ai Ministeri
affiancanti del report di monitoraggio
Giugno 2014
Raggiungimento da parte di tutti i responsabili regionali degli obiettivi descritti nelle azioni dei PO 2013-2015 entro le
scadenze stabilite
Dicembre 2015
Raggiungimento da parte di tutti i responsabili ASReM degli obiettivi descritti nelle azioni dei PO 2013-2015 entro le
scadenze stabilite
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
L’azione non comporta impatti economici
Azione 1.1.2: Le Funzioni della Direzione Generale ASReM.
I processi produttivi all’interno delle strutture che costruiscono le reti devono essere supportati dal riordino
delle funzioni centrali di amministrazione, che assumeranno entro il 2014 la configurazione di base esposta nella
seguente Tabella 13, superando la residua parcellizzazione ereditata dalla incompleta unificazione delle quattro
aziende (poi zone) confluite nell’Azienda sanitaria unica regionale del Molise (ASReM), giusta Legge Regionale 1
aprile 2005, n. 9.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9696
DIREZIONE CENTRALE ASReM
uoc
STRUTTURA
Epidemiologia e statistica
uos
Totale
1
1
Servizio prevenzione eprotezione, rischio clinico e qualità
1
1
Rischio clinico e qualità
1
1
Affari Istituzionali
1
1
Ufficio legale
1
1
Ufficio affari generali
1
1
1
Gestione e amministrazione risorse umane
1
Amm.ne dirigenti area medica e veterinaria
Amm.ne dirigenti area SPTA
1
1
1
1
Amm.ne personale non dirigente
1
1
Amm.ne MMG, PLS, Medicina dei servizi
Controllo di gestione
1
1
Amministrazione finanza e controllo
Contabilità generale (ciclo attivo e passivo)
1
1
1
1
Contabilità analitica
Finanza e fiscalità (incassi e pagamenti, Libera
professione e attività commericali)
Information Communication Technology (ICT)
1
Gestione acquisti
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Beni di consumo
1
1
Tecnologie e altri beni durevoli
1
1
Servizi
1
1
1
Gestione tecnica
1
Gestione immobili
1
1
Attrezzature e ingegneria clinica
1
1
16
25
Assistenza farmaceutica
1
Totale
9
1
L'atto aziendale definisce l'organizzazione di ulteriori uffici in staff alla direzione generale e alle direzioni
operative
Tabella 13: Riassetto organizzazione ASReM
Le funzioni di amministrazione centrale devono essere organizzate nella sede legale dell’azienda in Campobasso.
In staff alla Direzione Generale, funzionalmente dipendente dalla Direzione Sanitaria, è istituito il coordinamento
dei servizi infermieristici, tecnici e riabilitativi aziendali (SITRA) previsti nei distretti e nei presidi ospedalieri.
Entro il 30 giugno 2014 il direttore generale dell’ASReM redigerà l’atto aziendale, completando l’organizzazione
e il sistema di governo aziendale tracciato nel presente documento secondo le direttive approvate con DCA n.
7/2013, e gli altri atti correlati, tra i quali prioritariamente la dotazione organica del personale con la
individuazione e graduazione delle posizioni dirigenziali e degli incarichi di particolare rilievo del personale non
dirigenziale, nel rispetto dei vincoli normativi e finanziari generali e dei fondi retributivi contrattuali.
La dotazione organica dovrà essere dimensionata tenendo conto dei costi non rilevati a CE a conti diversi da
quelli del personale per servizi sanitari appaltati in alternativa alla gestione diretta, per contratti di
somministrazione, consulenze ed altri rapporti atipici, che falsano il costo attualmente rilevato per natura. Sulla
base di questi elementi si stimano i risparmi attesi esposti nel CE programmatico dei programmi operativi.
Nell’ambito delle indicazioni contenute nel documento del Ministero della Salute-Dipartimento della
Programmazione-Comitato Permanente LEA, approvato nella seduta del 26.03.2012, l’ASReM, con l’atto
aziendale potrà eventualmente proporre, per motivate e documentate esigenze assistenziali ed organizzative,
l’istituzione di UOS e UOVD, ad invarianza delle UOC presenti nel presente documento programmatico.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9697
Atto aziendale e documenti correlati saranno sottoposti ad approvazione da parte del Commissario ad acta.
Entro la stessa data del 30 giugno 2014 il direttore generale verifica che le procedure di acquisto di beni e servizi
siano accentrate, seguendo il principio dell’omogeneizzazione dei consumi e salvo le procedure di gestione
economale di competenza delle strutture, in modo che l’azienda operi come Centrale Unica per gli
approvvigionamenti che non si possano effettuare tramite CONSIP.
Entro settembre 2014 la direzione generale dell’azienda approva il programma per il rinnovo, entro dicembre
2015, di tutti i contratti scaduti, allo scopo di eliminare il ricorso alle proroghe, in quanto non consentite dal
vigente Codice degli appalti, perseguendo l’obiettivo di risparmio stimato nel CE Programmatico.
Per quanto concerne i flussi informativi NSIS, che presentano tuttora criticità in termini di completezza,
accuratezza e tempestività, la riorganizzazione delle unità operative aziendali “Controllo di gestione” e
“Information Communication Technology (ICT)” ed il competente organismo regionale garantiranno il totale
allineamento degli adempimenti alle scadenze regionali e nazionali entro il 30 settembre 2014. Sono operativi
dal 2013 il SIMES – Sistema informativo per il monitoraggio degli errori in sanità (provvedimento direttoriale
n.128/2013, che ha recepito il DM 11 dicembre 2009) e l‘HOSPICE – Monitoraggio dell’assistenza erogata in
Hospice (provvedimento direttoriale n. 161/2013, che ha recepito il DM 6 giugno 2012).
I flussi informativi, oltre a garantire l’alimentazione delle banche dati nazionali, sono finalizzati a supportare le
decisioni di governo dell’azienda sanitaria e del SSR. Il programma prevede che entro il 2015 sia completato, con
congrui investimenti tecnologici, il Centro unificato di prenotazione, in modo da superare il sistema attuale di
prenotazione per singole aree geografiche regionali e consentendo l’integrale connessione dei sistemi ICT
medicali al sistema informativo gestionale dell’ASReM e del SSR, includendovi gradualmente le strutture
sanitarie e socio sanitarie e le cure primarie.
Il sistema informativo dovrà integrarsi, ai fini gestionali di controllo dell’equilibrio economico e dell’erogazione
dei LEA, all’organico sistema di Programmazione e Controllo e, grazie all’investimento ex art. 79, comma 1 sexies
della legge n. 133/2008, di cui al Protocollo di Intesa sottoscritto tra il Ministero della Salute e la Regione Molise
il 04.02.2014, dovrà garantire la disponibilità costante e tempestiva di dati economici, gestionali e produttivi in
grado di supportare la direzione nella governance aziendale, fornendo altresì alla Regione i dati necessari ad
assicurare un regolare monitoraggio.
In base alle potenzialità informative attuali, dal 1° luglio 2014 l’azienda procede ad avviare un processo di
previsione annuale (budgeting), correlando la programmata produzione quantitativa e qualitativa delle
prestazioni/servizi alle risorse disponibili e a rilevare organicamente le prestazioni ospedaliere e ambulatoriali
erogate, valorizzandole, a fini di analisi interna, secondo i tariffari regionali vigenti e almeno i principali costi
analitici di esercizio (personale, costi alberghieri, consumi di beni sanitari ed economali, prestazioni sanitarie
intermedie, utenze) delle singole unità operative, sulla base delle direttive contenute nell’allegato 1.
Quadro sinottico azioni di riassetto aministrativo ASReM
2014
Struttura
I
II
2015
III
IV
I
II
Riordino funzioni centrali di amministrazione
Redazione Atto Aziendale
Accentramento funzioni di acquisto beni e servizi
Approvazione programma rinnovo contratti scaduti
Allineamento dei flussi informativi alle indicazioni nazionali
Rivelazione analitica principali indicatori di perfomance
Fase di predisposizione lavori/studio
Fase di attuazione azione
Fase di monitoraggio
Figura 1: Quadro sinottico interventi e relative tempistiche di realizzazione per il riassetto amministrativo dell’ASReM
III
IV
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9698
INDICATORI
Risultati programmatici
Efficientamento delle risorse ASReM
Riassetto della struttura amministrativa aziendale
Razionalizzazione dei costi derivanti dal nuovo assetto organizzativo
Potenziamento funzioni di controllo e pianificazione aziendale
Indicatori di risultato
Tempistica
Redazione Atto Aziendale, secondo le direttive del DCA 7/2013, e conseguente emanazione dello stesso
Giugno 2014
Accentramento delle funzioni di acquisto di beni e servizi e delle relative procedure
Giugno 2014
Rinnovamento e normalizzazione dei contratti scaduti
Settembre 2014
Riorganizzazione delle funzioni Controllo di gestione e servizio informatico al fine di superare le criticità dei flussi
informativi NSIS
Settembre 2014
Avvio del processo di budgeting annuale
Responsabile del procedimento attuativo
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Luglio 2014
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9699
Intervento 1.2: Adempimenti LEA
Azione 1.2.1: Superamento degli adempimenti LEA
Considerata la rilevanza dei fondi di premialità connessi, al fine di garantire liquidità al SSR, si ritiene prioritario
adottare meccanismi che garantiscano il rispetto degli adempimenti LEA alle scadenze prefissate. Il presente
Programma Operativo, con le azioni previste, si pone l’obiettivo di porre fine alle numerose inadempienze
registrate dalla Regione nel corso degli anni precedenti. Tuttavia, al fine di rendere operative la maggior parte
delle azioni di riorganizzazione e poter di seguito osservarne gli effetti si ritiene necessario un periodo di tempo
che è stato stimato di 8-10 mesi. La Regione si propone di raggiungere, quindi, il superamento della maggior
parte degli adempimenti LEA entro Dicembre 2014 per poi poter consolidare la propria posizione di adempienza
nel primo semestre del 2015.
LEA 2012
Intervento
a) Stabilità ed equilibrio di gestione del SSR
Status attuale
In istruttoria
b) Scheda di rilevazione acquisti beni e servizi
In istruttoria
c) Obblighi informativi
Inadempiente
d) Patto di stabilità interno
In istruttoria
e) Mantenimento erogazione LEA
Inadempiente con rinvio al PdR
f) Dotazione standard posti letto
Inadempiente con rinvio al PdR
g) Appropriatezza
In situazione critica
h) Liste d’attesa
Inadempiente
j) Monitoraggio prescrizioni sistema TS
In istruttoria
k) Ricettari
In istruttoria
l) Controllo spesa farmaceutica
In istruttoria
n) Contabilità analitica
Inadempiente
r) Riduzione assistenza ospedaliera erogata
Inadempiente con rinvio al PdR
s) Assistenza residenziale e semiresidenziale
Inadempiente
u) Prevenzione
Inadempiente
x) Implementazione percorsi diagnostici terapeutici
Inadempiente
aa) Vincolo di crescita della spesa del 2%
In istruttoria
ab) Certificazioni trimestrali di accompagnamento al conto
In istruttoria
ad) Accantonamenti personale dipendente e convenzionato
In istruttoria
ae) Accordi integrativi con MMG e PLS
In istruttoria
af) Esenzioni
In istruttoria
ag) Contenimento spesa personale dipendente
In istruttoria
ak) Riorganizzazione rete laboratoristica
Inadempiente con rinvio al PdR
al) Tutela della salute nei luoghi di lavoro
In istruttoria
am) Controllo cartelle cliniche
Inadempiente
ao) Cure palliative e terapia del dolore
Inadempiente con rinvio al PdR
ap) Sanità penitenziaria
Inadempiente
ar) Consumi ospedalieri dei medicinali
In istruttoria
as) Rischio clinico e sicurezza dei pazienti
In istruttoria
at) Certificabilità dei Bilanci sanitari
In istruttoria
av) EMUR
In istruttoria
aw) SIAD
In istruttoria
ax) FAR
In istruttoria
aaa) Blocco del turn over
In istruttoria
aab) SISM
Adempiente con impegno
aae) Attività trasfusionale
Inadempiente
aaf) Percorso nascita
Inadempiente
aag) Emergenza-urgenza
Inadempiente
aai) Riabilitazione
Inadempiente
Tabella 14: Griglia Adempimenti LEA, stato inadempienze rilevate dai Ministeri vigilanti al 05.04.2014
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9700
INDICATORI
Risultati programmatici
Assicurare superamento adempimenti previsti dai questionari LEA
Indicatori di risultato
Pieno superamento degli adempimenti LEA per l’anno 2012 e pregressi
Tempistica
Giugno 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Direzione Generale e Sanitaria ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Programma 2: Attuazione del D.Lgs. n. 118/2011
Intervento 2.1: Attuazione delle disposizioni del D.Lgs. n. 118/2011
La Regione Molise intende continuare e consolidare il percorso già avviato di armonizzazione dei principi
contabili e dei criteri di rilevazione per la redazione dei bilanci degli enti del proprio SSR. A tale proposito, nel
corso del biennio 2014-2015, saranno eseguite le azioni già descritte nella precedente versione dei Programmi
Operativi (Prot.SIVEAS 242_A/2013), ponendo particolare attenzione alle indicazioni fornite nei pareri
ministeriali a riguardo. In particolare:
■ individuazione del terzo certificatore dei dati della GSA di cui all’art. 22, comma 3, lettera d), del D.Lgs. n.
118/2011;
■ implementazione di un sistema di controllo interno, mediante apposito DCA.
La Regione Molise intende, a tale proposito, anticipare le scadenze precedentemente fissate, così come
suggerito dai Ministeri affiancanti. Si prevede quindi l’individuazione del terzo certificatore entro Giugno 2014 e
l’implementazione del sistema di controllo interno entro Dicembre 2014.
INDICATORI
Risultati programmatici
Individuazione il terzo certificatore dei dati della GSA di cui all’art. 22, comma 3, lettera d), del D.Lgs. n. 118/2011
Implementazione modello di controllo interno
Implementazione modello di reporting sullo stato dei trasferimenti delle risorse del SSR da parte della Regione
Indicatori di risultato
Nomina del terzo certificatore dei dati della GSA, di cui all’art. 22, comma 3, lettera d), del D.Lgs. n. 118/2011
Tempistica
Giugno 2014
Costituzione piattaforma informatica di integrazione dati economico-patrimoniali della GSA e del bilancio
regionale
Dicembre 2014
Approvazione sistema controllo interno sulla verifica dello stato di attuazione del D.Lgs. n. 118/2011
Dicembre 2014
Approvazione modello di reporting sui trasferimenti delle risorse del SSR alla GSA e all’ASReM da parte della
Regione
Dicembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Dirigente responsabile GSA
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9701
Programma 3: Certificabilità dei bilanci del SSR
Intervento 3.1: Certificabilità dei bilanci del SSR
Azione 3.1.1: Attuazione PAC
Rispetto a quanto già esposto nella precedente versione dei PO (prot.SIVEAS 242_A/2013) la Regione intende
potenziare la fase di reporting e monitoraggio, così come suggerito dai Ministeri affiancanti. A tal proposito si
prevede la redazione di una relazione periodica, a cadenza trimestrale, finalizzata a valutare eventuali modifiche
da apportare al PAC. Si valuterà, inoltre, la possibilità di attivare altri strumenti di monitoraggio da affiancare
alla relazione trimestrale. A tal fine le scadenze previste in precedenza sono anticipate a Settembre 2014, così
come la messa a regime della reportistica di monitoraggio.
INDICATORI
Risultati programmatici
Attuazione PAC
Indicatori di risultato
Verifica redazione PAC e raggiungimento obiettivi secondo le azioni previste
Tempistica
Settembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Dirigente responsabile GSA
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Programma 4: Flussi informativi
Intervento 4.1: Potenziamento e miglioramento dei flussi informativi gestionali e contabili.
Implementazione nuovi flussi
Relativamente alle azioni di normalizzazione dei flussi informativi e al potenziamento degli stessi la Regione
Molise intende attuare le azioni già previste nella precedente versione dei Programmi Operativi, lasciando al
tempo stesso invariate le scadenze in essa fissate . Inoltre, sono state previste altre azioni di potenziamento dei
servizi, in capo alla regione e all’Azienda sanitaria. In particolare si rimanda all’Azione 1.1.2: Le Funzioni della
Direzione Generale ASReM. per maggiori dettagli.
Programma 5: Accreditamento
Intervento 5.1: Proseguimento del processo di accreditamento istituzionale
Azione 5.1.1: Individuazione del fabbisogno di prestazioni per tutte le tipologie assistenziali (sanitarie
e sociosanitarie), e conseguente definizione del fabbisogno di offerta, articolato per ciascun livello di
assistenza
Sono attualmente in corso le procedure per la definizione dei fabbisogni assistenziali per tipologia di assistenza
sanitaria. A tal proposito si rimanda al Programma 14: Equilibrio ospedale-territorio, in cui sono stati già
evidenziati alcuni fabbisogni assistenziali inerenti l’attività ospedaliera e territoriale.
Azione 5.1.2: Conclusione processo di accreditamento istituzionale
Rispetto ai processi di accreditamento, vista la sostanziale modifica delle reti assistenziali a cui questo
documento di programmazione punta entro la fine del 2015, si prevede un’azione di revisione degli attuali
accreditamenti. Tale procedura, tuttavia, non potrà essere effettuata prima di un ragionevole lasso temporale,
necessario all’adeguamento delle strutture pubbliche ai parametri prescritti ed alla conseguente e successiva
determinazione delle necessità assistenziali da demandare agli erogatori privati. Saranno, comunque, avviate
tutte le procedure di comunicazione utili al fine di tenere aggiornati i Ministeri affiancanti circa lo stato di
attuazione della revisione dell’accreditamento. Tale procedura si sostanzierà nella redazione di una sintetica
scheda di monitoraggio per ciascuna tipologia assistenziale da inviare, con cadenza trimestrale.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9702
INDICATORI
Risultati programmatici
Revisione accreditamento delle strutture private del SSR
Indicatori di risultato
Conclusione processo di revisione degli accreditamenti
Redazione e invio scheda di monitoraggio trimestrale
Tempistica
Dicembre 2015
Da Settembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Dirigente responsabile Ospedalità pubblica e privata
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Programma 7: Rapporti con gli erogatori
Intervento 7.1: Ricognizione e ridefinizione delle tariffe delle prestazioni territoriali
Azione 7.1.1: Aggiornamento e correzione delle tariffe per prestazioni territoriali.
La regione ha provveduto ad emanare appostiti decreti commissariali di aggiornamento delle tariffe. In
particolare sono stati emanati i DCA 37/2013 sulle prestazioni ambulatoriali e il DCA 19/2013 sulle prestazioni
ospedaliere. Entrambi i decreti sono stai inviati ai ministeri affiancanti per l’approvazione.
Intervento 7.2: Stipula intese e contratti con erogatori privati accreditati
Azione 7.2.1: Allineamento budget di spesa in base alla normativa vigente e conseguente
sottoscrizione dei contratti.
La Regione Molise intende superare la questione relativa alla mancata sottoscrizione dei contratti con gli
erogatori privati accreditati entro e non oltre Giugno 2014. A tal proposito saranno, quindi, attivate tutte le
procedure necessarie al raggiungimento entro la scadenza prefissata, della sottoscrizione dei contratti.
Infine, relativamente alla valorizzazione proposta nella precedente versione dei Programmi Operativi, viene
mantenuta intatta la previsione di risparmi derivanti dall’applicazione delle disposizioni del DL 95/2012, nonché
la previsione di risparmio derivante dai maggiori controlli sull’appropriatezza. Sono stati, infatti, emanati i
decreti commissariali relativi ai tetti di spesa per l’acquisto di prestazioni da strutture private accreditate sia per
l’assistenza ospedaliera (DCA 33/2013) che per la specialistica ambulatoriale (DCA 34/2013).
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9703
INDICATORI
Risultati programmatici
miglioramento dell’accuratezza e della completezza dei flussi informativi previsti e rispetto delle tempistiche stabilite a livello regionale
riduzione delle voci di spesa inerenti l’acquisto di prestazioni sanitarie da erogatori privati accreditati
miglioramento dell’appropriatezza clinica delle prestazioni erogate dagli erogatori privati accreditati
Indicatori di risultato
Tempistica
Sottoscrizione contratti di acquisto delle prestazioni con gli erogatori privati accreditati per l’anno 2014
Giugno 2014
Sottoscrizione contratti di acquisto delle prestazioni con gli erogatori privati accreditati per l’anno 2015
Dicembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Ufficio per l’Ospedalità pubblica e privata
Ufficio per l’assistenza territoriale
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
Riduzione costi da Spending Review (Legge 135/2012)
12,7 €/mln
Rinegoziazione budget di spesa anni 2014/2015 a seguito di riduzione dei ricoveri inappropriati
2,5 €/mln
TOTALE
15,2 €/mln
Intervento 7.3: Rapporto con le Università
Azione 8.1.1: Regolazione rapporti con l’Università del Molise.
I rapporti tra Regione e Università del Molise saranno regolati, entro dicembre 2014, da un Protocollo d’intesa
che terrà conto della specificità che i suddetti rapporto presentano nella regione Molise. Il decreto legislativo 21
dicembre 1999, n. 517, stabilisce, infatti, all’art. 2, comma 1, che la collaborazione tra Servizio sanitario nazionale
e università si realizza principalmente attraverso aziende ospedaliero-universitarie, non presenti nella regione
Molise.
Il Protocollo dovrà specificare quali unità operative ospedaliere dovranno essere a direzione universitaria e quale
personale medico e sanitario non medico, sia ospedaliero che per le strutture territoriali, l’università metterà a
disposizione dell’ASReM per la copertura di posti previsti nella sua dotazione organica. Il costo del personale
universitario, secondo la graduazione degli incarichi conferiti ai docenti e ricercatori, non deve risultare
aggiuntivo, ma – al contrario – per la parziale remunerazione prevista dal decreto n. 517/1999, un vantaggio per
l’equilibrio economico della gestione.
Il Protocollo dovrà disciplinare l’organizzazione dei dipartimenti per l’esercizio integrato delle attività
assistenziali, didattiche e di ricerca, stabilendo le quote di finanziamento delle attività di didattica e di ricerca
che l’università riconosce all’ASReM per i costi indotti non di stretta pertinenza delle attività assistenziali
finanziate con il Fondo sanitario regionale.
Programma 8: Formazione e comunicazione ai cittadini
Intervento 8.1: Potenziamento della formazione del personale e della comunicazione ai cittadini
Azione 8.1.1: Organizzazione del sistema di formazione continua ai sensi degli Accordi Stato Regioni
1° agosto 2007, 5 novembre 2009 e 19 aprile 2012
Con invio LEA_Molise-140-08/11/2013-0000067-A - è stata integrata la documentazione trasmessa in
precedenza al Comitato Permanente per la verifica dell'erogazione dei LEA.
I documenti inviati sono:
■ nota relazione prot. 14312 dell'8 novembre 2013;
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9704
■ Determinazione del DG Salute n.199 del 6 agosto 2013 (Modifica del Bando accreditamento provvisorio
Provider ECM emanato con Determinazione DG Salute n.92 del16 aprile 2013 - invio LEA_Molise-14031/05/0000024-A -);
■ Determinazione Dirigenziale n.43 del 16 ottobre 2013.
Il Comitato LEA ha certificato l'avvenuto adempimento in data 24 gennaio 2014.
Relativamente alle altre azioni previste per il Programma 8 viene confermato quanto già descritto nella
precedente versione dei P.O. 2013-2015 di Dicembre 2013 (Prot. SIVEAS 242_A/2013). Vengono inoltre
confermate le scadenze connesse.
Programma 9: Razionalizzazione della spesa
Intervento 9.1: Razionalizzazione della spesa per l’acquisto di beni e servizi
Relativamente alle azioni previste per il Programma 9 viene confermato quanto già descritto nella precedente
versione dei P.O. 2013-2015 di Dicembre 2013 (Prot. SIVEAS 242_A/2013).
Programma 10: Gestione del personale
Intervento 10.1: Contenimento della spesa per il personale
Azione 10.1.1: Politica di blocco del turn over e politiche di contenimento della spesa di altre
tipologie di personale per gli anni 2013-2015
Relativamente alle manovre di contenimento dei costi di personale, restano valide le azioni e le relative
valorizzazioni contenute nella precedente versione dei Programmi Operativi (prot. SIVEAS 242_A/2013). Si
precisa, tuttavia, che le stime relative al risparmio derivante dalla cessazione delle unità di personale sono
accompagnate, come previsto dalle normative vigenti, dalla contestuale riduzione dei fondi per la contrattazione
integrativa. Inoltre, rispetto a quanto richiesto dal Verbale del Tavolo di verifica del 19.02.2014, ovvero la
presentazione di una breve relazione accompagnata da tabelle analitiche che dia rappresentazione del percorso
di rientro fin qui effettuato dalla Regione, si ricorda che con l’invio di Dicembre 2013 (PO del 10.12.2013) è stato
inoltrato un allegato (Allegato 2) con il quale si è risposto alle richieste effettuate.
Quanto allo sblocco del turn over del personale, si procederà successivamente alla determinazione della
dotazione organica a regime, previa ricollocazione del personale che risultasse in esubero per effetto di
dismissioni, accorpamenti e riconversione delle strutture aziendali e previa autorizzazione ministeriale.
Programma 11: Sanità pubblica
Intervento 11.1: Attività di prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza alimentare
Per maggiori dettagli si veda il successivo “Programma 14: Riequilibrio Ospedale – Territorio”.
Programma 12: Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare
Intervento 12.1: Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza alimentare
Per maggiori dettagli si veda il successivo “Programma 14: Riequilibrio Ospedale – Territorio”.
Programma 13: Reti assistenziali per intensità di cure
Per maggiori dettagli si veda il successivo “Programma 14: Riequilibrio Ospedale – Territorio”.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9705
Programma 14: Riequilibrio Ospedale-Territorio
Intervento 14.1: La Rete Ospedaliera
Stato attuale
L’analisi di quanto riportato nei flussi HSP relativi all’anno 2013 evidenzia un eccesso di posti letto complessivi
per 0,4 PL per 1.000 abitanti rispetto agli standard nazionali previsti (4,1 vs. 3,7 PL per 1.000 abitanti).
Dotazione PL in Molise - Anno 2013
ACUZIE
POST ACUZIE
TOTALE
Regime ricovero
DO
TOTALE
DH
Regime ricovero
Pubblico
Ca rda rel l i
DO
DH
Pubblico
279
47
Ca rda rel l i
SS Ros a ri o
28
4
SS Ros a ri o
Venezi a l e
119
20
Venezi a l e
-
S Ti moteo
162
28
S Ti moteo
-
14
7
Vi etri
Ca ra cci ol o
26
12
628
118
Fonda zi one G.P.II
98
12
Neuromed
98
Vi l l a Es ther
Vi l l a Ma ri a
Totale Pubblico
Vi etri
Ca ra cci ol o
-
59
-
Fonda zi one G.P.II
14
-
6
Neuromed
56
-
46
8
Vi l l a Es ther
20
-
34
6
Vi l l a Ma ri a
Privato
-
Totale Privato
276
PL per 1.000 ab.
32
14
IGEA
Totale ACUZIE
-
112
Totale Pubblico
Privato
Popolazione
7
-
IGEA
32
319.780
1.054
3,3
Totale Privato
Popolazione
-
40
-
130
-
319.780
Totale POST ACUZIE
242
PL per 1.000 ab.
0,8
TOTALE COMPLESSIVO
Totale posti letto
1.296
PL per 1.000 ab.
4,1
Tabella 15: Situazione nel 2013 della dotazione di posti letto nella Regione Molise (Dati NSIS - Flussi HSP - anno 2013)
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9706
Analisi della mobilità attiva e passiva
Il decreto legge n. 95/2012, convertito in legge n.135/2012, ha fissato “ad un livello non superiore a 3,7 posti
letto per 1000 abitanti, comprensivi di 0,7 posti letto per 1000 abitanti per la lungodegenza e riabilitazione post
acuzie”, il fabbisogno di dotazione dell’assistenza ospedaliera, “tenendo conto della mobilità interregionale”,
che per il Molise consiste (Con riferimento all’anno 2012) in 13.466 ricoveri in altre regioni. Si tratta del 22,68%
del totale dei ricoveri, come esposto nella seguente Tabella 16.
TASSO OSPEDALIZZAZIONE INTERNO ED ESTERNO 2012
Erogate in Molise
Erogate in altre regioni
Tipologia di ricovero
n° SDO
Tasso ospedalizzazione
(Escluso DRG 391)
n° SDO
% su tot
n° SDO
% su tot
Popolazione ISTAT (2012)
313.345
ricovero ordinario
38.353
29.579
77,12
8.774
22,88
122,40
day hospital/surgery
18.803
14.739
78,39
4.064
21,61
60,01
totale acuzie
57.156
44.318
77,54
12.838
22,46
182,41
lungodegenza e riabilitazione
2.208
1.580
71,56
628
28,44
7,05
totale complessivo
59.364
45.898
77,32
13.466
22,68
189,45
Tabella 16: Analisi flussi di mobilità passiva vs. prestazioni erogate in regione (Dati SDO - anno 2012)
Il tasso di ospedalizzazione, indice di inappropriatezza del trattamento del bisogno assistenziale, è di 29,45 punti
(corrispondenti a 9.229 ricoveri) superiore allo standard di 160 per mille abitanti stabilito dalla programmazione
nazionale (+18,41%).
Obiettivo del programma operativo è di ricondurre, entro il 2015, il tasso di ospedalizzazione al valore standard
di 160 per mille abitanti, con le azioni di seguito descritte.
La serie storica dei ricoveri di cittadini molisani in altre regioni evidenzia un trend stabile nel tempo (13.746 nel
2009, 13.457 nel 2010, 13.329 nel 2011, 13.466 nel 2012) ed è l’indicatore della insufficiente capacità delle
strutture dell’unica azienda sanitaria regionale di soddisfare, sia in termini quantitativi che qualitativi, la
domanda di prestazioni della popolazione molisana.
Compensando i ricoveri negli ospedali pubblici della regione di pazienti provenienti dalle regioni limitrofe al
Molise (mobilità attiva), permane a carico del bilancio del SSR un saldo negativo cospicuo (29 euro/mln)
riepilogato nella seguente Tabella 17.
Molise - Mobilità Ospedaliera 2012 (dati I° invio)
Mobilità Passiva
ENTI
SDO
(incluso drg 391)
ASReM
Privati
Totale
€
Mobilità Attiva
SDO
(incluso drg 391)
%
13.817
(45.648.554)
100%
13.817
(45.648.554)
100%
6.756
10.120
16.876
Saldo
€
%
16.641.441
39.313.513
55.954.954
29,7%
70,3%
100,0%
€
(29.007.113)
39.313.513
10.306.400
Tabella 17: Analisi valore economico delle prestazioni ospedaliere - mobilità passiva vs. mobilità attiva (Dati SDO - anno 2012, I invio)
È come se il Molise detenesse e finanziasse fuori dei confini regionali, per il saldo negativo di 7.061 ricoveri, un
ospedale di circa 100 posti letto, al costo di 29 euro/mln, come si può esemplificare, con valori prudenziali, nella
seguente Tabella 18.
N° ricoveri
7.061
DIMENSIONE TEORICA OSPEDALIERA FUORI REGIONE
Tasso utilizzo
Degenza media Giornate degenza
100%
5,2
36.717
Posti letto
101
Tabella 18: Stima impatto in termini di posti letto delle prestazioni Ospedaliere in mobilità passive (Dati SDO - anno 2012, I invio)
Se non si tenesse conto di questa situazione attuale, il SSR impegnerebbe con la dotazione di strutture
astrattamente calibrate sullo standard nazionale (3,7 pl per 1000 ab.) risorse di capacità produttiva che
rimarrebbero non utilizzate, ossia superiori al suo fabbisogno , con la conseguenza di gravare il bilancio sanitario
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9707
di costi fissi non coperti dal valore delle prestazioni, che si sommerebbero al costo di acquisto pagato alle altre
regioni a tariffa.
Valutazioni analoghe discendono dall’analisi dei flussi della mobilità extra ospedaliera, veicolati per lo più dalla
mobilità ospedaliera, come si evince dalle seguenti Tabella 19 e Tabella 20.
Molise - Mobilità Medicina Specialistica 2012 (dati I° invio)
ENTI
ASReM
Privati
Totale
Mobilità Passiva
€
%
(5.014.262)
100%
(5.014.262)
Mobilità Attiva
€
%
1.987.576
7,3%
25.069.707
92,7%
27.057.283
100,0%
100%
Saldo
€
(3.026.686)
25.069.707
22.043.020
Tabella 19: Analisi valore economico delle prestazioni di specialistica ambulatoriale - mobilità passiva vs. mobilità attiva (Anno 2012, I
invio)
Tipologia
Medicina generale
Farmaceutica
Farmaci somministrazione diretta
Cure termali
Totale
Extra file*
Molise - Altra mobilità 2012 (dati I° invio)
Mobilità Passiva
Mobilità Attiva
ASReM
Privati
Totale
ASReM
Privati
Totale
(321.802)
0 (321.802) 155.432
0 155.432
(1.144.962)
0 (1.144.962) 509.761
0 509.761
(2.911.969)
0 (2.911.969) 583.752 840.603 1.424.355
(699.213)
0 (699.213)
0
0
0
(5.077.946)
0 (5.077.946) 1.248.945 840.603 2.089.548
(804.475)
0 (804.475)
2.547
0
2.547
Saldo
(166.370)
(635.201)
(2.328.217)
(699.213)
(3.829.001)
(801.928)
* Radiochirurgia stereotassica, IBMDR, Plasmaderivati, Emocomponenti, Hanseniani, Residuo manicomiale.
Tabella 20: Analisi valore economico delle altre prestazioni sanitarie - mobilità passiva vs. mobilità attiva (Anno 2012, I invio)
Dato il flusso di mobilità passiva fisiologico per discipline che la dimensione demografica regionale non
permetterà di organizzare (grandi ustionati, trapianti, malattie rare, unità spinale unipolare, chirurgia maxillofacciale, chirurgia della mano, microchirurgia, medicina del lavoro, centro antiveleni etc.), la maggior parte dei
ricoveri in mobilità può essere recuperata, nel medio lungo termine, soltanto a condizione di una completa
riqualificazione delle reti assistenziali regionali e dell’attivazione di procedure di governo della domanda nonché
responsabilizzando, con gli strumenti delle convenzioni e dei contratti collettivi di lavoro, i medici di famiglia e
gli operatori dell’Azienda Sanitaria Regionale.
Il numero dei posti letto per ricoveri fuori regione, sommato alla riduzione dello standard di posti letto per
discipline non attivabili per la dimensione demografica della regione, permette di stimare in circa 150 PL il
fabbisogno che il Molise deve detrarre dalla dotazione standard di 3,7 per mille abitanti, applicando i requisiti
richiesti per le alte specialità (d. m. 29 gennaio 1992; studio AGENAS 2011 sui bacini di utenza per specialità
pubblicato in Monitor n. 27/2011), salvo compensarli con la mobilità attiva di competenza delle strutture private
accreditate, che si possono calcolare con i medesimi parametri della Tabella 18 e che sono esposti nella seguente
Tabella 21.
FABBISOGNO LETTI STRUTTURE PRIVATE PER RICOVERI DA ALTRE REGIONI
N° ricoveri
Tasso utilizzo
10.120
100%
Degenza media Giornate degenza
5,2
52.624
Posti letto
144
Tabella 21: Stima impatto posti letto recuperabili dalla mobilità passiva e dalle discipline ad alto bacino demografico (Dati SDO - anno
2012, I invio)
La Regione Molise spende, altresì, per mobilità passiva di riabilitazione extra ospedaliera circa 3,8 €/mln per
prestazioni di cui alla successiva(Tabella 22). L’ASReM, ad oggi, non offre prestazioni ex. Art. 26 della Legge
833/1978, che valgono circa 12,7 €/mln. Le azioni per il recupero della mobilità sono identificate nelle azioni
della sezione successiva riferita al Piano di Riabilitazione extra ospedaliera.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
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MOBILITA' PASSIVA RIABILITAZIONE EXTRA OSPEDALIERA 2012
Tipologia
Spesa
Interna ti gra vi
Coma prol unga to
Al tri i nterna ti
Semi nterna ti
Ambul a tori a l i
Domi ci l i a ri
Totale
%
1.248.025
321.648
808.511
157.404
149.714
190.028
2.875.331
Prestazioni
43
11
28
5
5
7
100
%
3.540
1.098
7.789
2.640
3.746
4.294
23.107
15
5
34
11
16
19
100
Tabella 22: Dettaglio delle prestazioni in mobilità passiva per Riabilitazione extra Ospedaliera
Azione 14.1.1: Riassetto Rete Ospedaliera regionale e recupero della mobilità passiva regionale
Dotazione di posti letto
La rete ospedaliera ottimale che scaturisce dall’analisi di fabbisogno suesposta, a norma dell’art. 15, comma 13,
lettera c), decreto legge n. 95/2012 (tenendo conto della mobilità interregionale, positiva soltanto per le
principali strutture private), è quella riepilogata nella seguente Tabella 23, aggiornata sulla popolazione ISTAT
applicata dalla Conferenza Stato Regioni per il riparto del FSN 2013:
REGIONE MOLISE - RETE OSPEDALIERA D.L. 95/2012
popolazione istat
313.145
Standard SSN pl/1000
Acuzi e
3,0
Pos t Acuzi e
0,7
Totale
3,7
Dotazione PL
940
220
1.160
Tabella 23: Stima dotazione Posti Letto in base al D.L 95/2012 (Dati demografici: Popolazione ISTAT al 01.01.2012)
La programmata distribuzione di posti letto tra ospedali pubblici e privati è quella esposta nella seguente Tabella
24.
REGIONE MOLISE -RETE OSPEDALIERA D.L. 95/2012
PL
pubblico
%
privati
%
Totale
%
Acuzi e
618
65,81
321
34,19
939
100,00
Pos t Acuzi e
95
43,38
124
56,62
219
100,00
Totale
713
61,57
445
38,43
1158
100,00
Tabella 24: Stima dotazione Posti Letto in base al DL 95/2012 – Divisione tra comparto pubblico e strutture private accreditate
La dotazione sarà suscettibile di variazioni, positive o negative, in applicazione di accordi di confine, che la
Regione ha chiesto di negoziare con le regioni limitrofe, verosimilmente da concludersi in esecuzione del nuovo
Patto per la salute, in proiezione della sua validità temporale. L’obiettivo principale resta quello di riassorbire le
prestazioni in mobilità passiva che possono essere erogate all’interno degli ospedali e delle strutture extra
ospedaliere pubbliche.
In termini finanziari il recupero plausibile di mobilità passiva, entro il 2015, si può stimare al 6% dell’attuale saldo
negativo totale in mobilità pari a 35,8 euro/mln: ossia un risparmio di 2,15 euro/mln. Tuttavia, per fini
prudenziali, non si è proceduto ad inserire tale ipotesi di risparmio all’interno del CE programmatico relativo agli
esercizi 2014 e 2015.
Tenuto conto delle suddette condizioni, il Molise non sacrifica l’organizzazione ospedaliera pubblica a favore
degli operatori sanitari privati - uno dei quali è Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico e, quindi, ospedale
“a rilevanza nazionale”, la cui dimensione deve soddisfare le esigenze della ricerca oltre che l’erogazione di
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
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prestazioni di alta specialità (art. 1 d.lgs. 288/2003) - né applica uno standard superiore a quello nazionale (3,7
posti letto per 1000 abitanti).
Le finalità e gli obiettivi della razionalizzazione della rete ospedaliera regionale sono allineati agli impegni assunti
con il Piano di rientro, verificati nel 2008 dal gruppo di lavoro italiano per la valutazione della performance del
SSR alla luce dei princìpi della Carta di Tallin, per la complessiva riqualificazione del SSR attraverso:
■ centralità delle cure primarie e del governo della domanda;
■ riqualificazione della rete ospedaliera con la riconversione degli ospedali di piccole dimensioni,
improntandola ad una maggiore appropriatezza (sicurezza, specializzazione professionale, setting
assistenziale);
■
■
■
■
■
pieno funzionamento della rete di emergenza urgenza;
nuovi modelli di offerta territoriale;
sviluppo delle cure domiciliari;
disponibilità di strutture residenziali, in particolare per la riabilitazione e per gli anziani non autosufficienti;
equilibrio economico e finanziario, nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza, che implica una dimensione
di scala produttiva coerente con il rapporto costi/ricavi.
Gli allegati dal n. 1 al n. 5 riepilogano, come richiesto da Tavolo tecnico e Comitato permanente il 19 febbraio
2014, la distribuzione disciplinare dei posti letto e l’organizzazione a regime di ciascun presidio ospedaliero,
pubblico o privato. L’accreditamento degli ospedali privati potrà esser suscettibile di ridimensionamento in
funzione del periodico aggiornamento del fabbisogno.
L’organizzazione degli ospedali pubblici tiene conto, altresì, delle specifiche direttive già impartite all’ASReM per
l’atto aziendale, titolo 15 “Principali strutture aziendali”, capitolo D “L’ospedale”, e degli standard per
l’individuazione di strutture semplici e complesse ex art. 12, comma 1, lettera b) del Patto per la salute 20102012, approvato il 26 marzo 2012 dal Comitato permanente per la verifica dei LEA e trasmesso dal Ministero
della Salute il 4 aprile 2012. L’Atto aziendale dell’azienda sanitaria unica specificherà le prestazioni di ciascuna
disciplina ospedaliera e l’organizzazione ambulatoriale.
La dotazione di posti letto delle strutture accreditate private, la cui presenza è necessaria per assicurare la libera
scelta dei cittadini del luogo di cura e del medico curante (art.8-bis d.lgs. 502/1992), deve tenere conto delle
prestazioni che la regione Molise acquista per i residenti. Per l’assistenza ospedaliera il valore delle prestazioni
acquistate dalle strutture private accreditate (tetti di spesa) è di 33,4 euro/mln annui (rif. Anno 2014), giusta
DCA n. 33/2013, in applicazione del decreto legge n. 95/2012, convertito in legge n. 135/2012. Il valore è pari al
13,29% del finanziamento per livello di assistenza (251,4 euro/mln).
In effetti, il Molise non contrattualizza tutti i posti letto privati, ma soltanto 293, giacché 144 PL rappresentano
il fabbisogno delle strutture private per ricoveri di pazienti provenienti da altre regioni. Si tratta
complessivamente, per acuzie e lungodegenza e riabilitazione, soltanto del 37% della dotazione complessiva
regionale di 1.160 posti letto. Tale valore è in linea con la media nazionale e sarà ulteriormente rideterminato in
diminuzione con l’attivazione del day service chirurgico.
Dalle strutture private accreditate il Molise acquista, inoltre, prestazioni di medicina specialistica per complessivi
14,93 euro/mln (19,64% del finanziamento di 76 euro/mln previsti per il livello di assistenza).
Le azioni e il cronoprogramma di riorganizzazione della rete ospedaliera
Gli interventi da attuare progressivamente entro dicembre 2014 sono i seguenti:
■ Ospedale di Agnone, stabilimento del presidio di Isernia: disattivare le unità operative complesse di chirurgia
generale e farmacia ospedaliera; predisporre dotazione di personale, programma di investimenti per
eventuali ristrutturazioni e attrezzature per la lungodegenza e la riabilitazione; definire i protocolli per il day
service e day surgery effettuato da equipe del presidio di Isernia o Campobasso; mantenere attivo il punto di
primo soccorso con autoambulanza medicalizzata del servizio 118;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9710
■ Ospedale di Larino, stabilimento del presidio di Termoli: disattivare le unità operative complesse di chirurgia
generale e di medicina e chirurgia di accettazione e d’urgenza, mentre resterà attivo il punto di primo
soccorso con autoambulanza medicalizzata del servizio 118; predisporre dotazione di personale, programma
di investimenti per eventuali ristrutturazioni e attrezzature per portare a regime le unità operative di
lungodegenza e riabilitazione;
■ Ospedale di Venafro, stabilimento del presidio di Isernia: disattivare le unità operative complesse di
ortopedia e traumatologia, laboratorio d’analisi e medicina generale, portare a regime l’unità operativa di
riabilitazione e lungodegenza, programmando dotazione di personale, investimenti per eventuali
ristrutturazioni e attrezzature; mantenere attivo il punto di primo soccorso con autoambulanza medicalizzata
del servizio 118.
Negli ospedali riconvertiti di Agnone, Larino e Venafro sono, inoltre, disattivati i laboratori di analisi chimicocliniche e microbiologia mantenendo un punto di prelievo per pazienti ambulatoriali; per gli esami diagnostici di
chimica-clinica in emergenza è allestito un Point of care in ciascuno stabilimento.
Nei tre stabilimenti ospedalieri riconvertiti le sale operatorie esistenti potranno essere mantenute in esercizio
per le prestazioni di Day service e Day surgery secondo i vigenti protocolli anche per i cittadini residenti in altri
Comuni, effettuate dalle équipes mediche dei presidi ospedalieri di riferimento. Gli spazi recuperati negli
stabilimenti ospedalieri saranno messi a disposizione ed allestiti per i servizi distrettuali compatibili con la
funzione ospedaliera allo scopo di dismettere eventuali locazioni passive.
■ Ospedale di Campobasso: riorganizzare l’unità operativa complessa di medicina generale ad indirizzo di
malattie metaboliche e diabetologia con le funzioni di centro anti diabete; disattivare l’unità operativa di
neurofisiopatologia (da riconvertire in unità operativa semplice dell’unità operativa complessa di
neurologia); disattivare l’unità operativa di odontostomatologia, fermo restando un presidio con un riunito
odontoiatrico per interventi su pazienti non collaboranti effettuati da specialisti ambulatoriali con letti di
appoggio in unità operative chirurgiche.
■ Ospedale di Isernia: disattivare le unità operative complesse di oncologia, neurofisiopatologia, oculistica e
anatomia patologica; istituire una unità operativa semplice di medicina trasfusionale; riconvertire l’unità
operativa di farmacia da unità operativa complessa a unità operativa semplice.
■ Ospedale di Termoli: disattivare l’unità operativa complessa di anatomia patologica; mantenere l’unità
operativa di farmacia come unità operativa semplice.
La riorganizzazione della rete ospedaliera ingloba il riordino della rete dei laboratori di analisi chimico cliniche
pubblici, che passano dagli attuali sei a tre, negli ospedali di Campobasso, Isernia e Termoli, serviti da una rete
capillare di punti di prelievo territoriali. I laboratori sono configurati come laboratori generali di base con settori
specializzati (D.P.R. 14 gennaio 1997), individuati dal regolamento di organizzazione dell’azienda sanitaria unica
regionale.
Di seguito si riporta il quadro sinottico degli interventi e della tempistica di realizzazione.
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Quadro sinottico azioni di riordino rete ospedaliera
2014
Stabilim ento
Azione
I
II
2015
III
IV
I
II
Disattivazione UO Chirurgia generale
Disattivazione UO Farmacia Ospedaliera
Disattivazione UO laboratorio di analisi
S.F.Caracciolo Predisposizione nuova dotazione di personale
AGNONE
Predisposizione programma di investimenti
Avvio (eventuali) ristrutturazioni strutturali
Attivazione Punto prelievo
Definizione protocolli per Day Hospital e Day Surgery
Disattivazione UO Chirurgia generale
Disattivazione UO Medicina e chirurgia d'urgenza
Disattivazione UO laboratorio di analisi
G. Vietri
LARINO
v
Predisposizione nuova dotazione di personale
Predisposizione programma di investimenti
Avvio (eventuali) ristrutturazioni strutturali
Attivazione Punto prelievo
Definizione protocolli per Day Hospital e Day Surgery
Disattivazione UO Ortopedia e traumatologia
Disattivazione UO laboratorio di analisi
Disattivazione UO medicina generale
SS. Rosario
VENAFRO
Riorganizzazione UO riabilitazione in Unità di riabilitazione e lungodegenza
Predisposizione nuova dotazione di personale
Predisposizione programma di investimenti
Avvio (eventuali) ristrutturazioni strutturali
Definizione protocolli per Day Hospital e Day Surgery
Disattivazione UOC Diabetologia e riconversione in UOS inglobata in UOC Medicina Generale
A. Cardarelli
Disattivazione UOC Neurofisiopatologia e riconversione in UOS inglobata in UOC Neurologia
CAMPOBASSO
Disattivazione UO Odontostomatologia
Disattivazione UOC Neurofisiopatologia
F.Veneziale
ISERNIA
Disattivazione UOC Oculistica
Disattivazione UOC Anatomia patologica
Disattivazione UOC Farmacia ospedaliera e riconversione in UOS
S.Timoteo
TERMOLI
Disattivazione UOC Anatomia patologica
Fase di predisposizione lavori/studio
Fase di attuazione azione
Fase di monitoraggio
Figura 2: Quadro sinottico interventi e relative tempistiche di realizzazione per il riassetto della rete ospedaliera pubblica
III
IV
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INDICATORI
Risultati programmatici
Rimodulazione rete ospedaliera
Disattivazione delle funzioni di ricovero di ricovero per le strutture ospedaliere pubbliche
Riequilibrio dell’offerta di assistenza ospedaliera del SSR
Indicatori di risultato
Emanazione DCA sul piano di riassetto della rete ospedaliera
Tempistica
Maggio 2014
Eventuale revisione accreditamenti e contratti strutture private
Entro 90 GG da emanazione DCA su riassetto rete
ospedaliera
Invio report di monitoraggio per l’attuazione del riassetto della rete ospedaliera
Entro 30 GG da emanazione DCA su riassetto rete
ospedaliera
Avvio fase di monitoraggio trimestrale sull’attuazione del riassetto della rete
ospedaliera
Entro l’ultimo mese del trimestre di emanazione
del DCA sul monitoraggio
Rimodulazione posti letto per strutture pubbliche e private
Giugno 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Servizio Ospedalità pubblica e privata della Direzione Generale per la Salute
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici, tuttavia, la riorganizzazione ha effetti indiretti sul risultato
di gestione 2014-2015.
Azione 14.1.2: Integrazione tra ASReM (Presidio Ospedaliero "Cardarelli") e Fondazione di Ricerca e
Cura "Giovanni Paolo II"
Azione eliminata dal presente Programma Operativo.
Azione 14.1.3: Reti cliniche
Con il riassetto della rete ospedaliera sopra descritto, si determinano le condizioni per realizzare, attraverso il
sistema Hub/Spoke, le reti cliniche verticali, aree funzionalmente collegate per la gestione di patologie afferenti
a molteplici protocolli diagnostico-terapeutici e assistenziali (PDTA), che integrano le cure ospedaliere e queste
con le cure primarie e le cure specialistiche territoriali.
Nella rete svolgono una funzione di integrazione delle strutture pubbliche i principali ospedali privati regionali,
Neuromed e Fondazione Giovanni Paolo II, per le discipline mediche e chirurgiche dell’ Area delle neuroscienze,
dell’Area della cardiochirurgia e della chirurgia vascolare (compresi i grossi vasi), dell’Area dell’oncologia, con
vocazione prevalentemente chirurgica, e con il necessario completamento del percorso di cura oncologico
integrato (oncologia medica, onco-ematologia e radioterapia), dell’Area della riabilitazione in ambito
neurologico, cardiovascolare e oncologico, dell’Area dei servizi diagnostici attinenti alle alte tecnologie. I
rapporti con le predette strutture restano regolati dai contratti ex art. 8-quinquies del decreto legislativo n.
502/1992 e successive modificazioni, mentre restano attribuite agli ospedali pubblici tutte le funzioni di hub.
Sono state già attivate e risultano funzionanti, sebbene informalmente, le reti cliniche associate all’emergenzaurgenza:
■ cardiologica;
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■ trauma maggiore;
■ emergenza neonatale;
■ insufficienza respiratoria.
Le reti saranno finalizzate in protocolli entro Settembre 2014.
L’obiettivo del programma operativo è inoltre quello di realizzare gradualmente entro dicembre 2015, le reti
cliniche orizzontali, per la gestione di PDTA per patologia, che garantiscono l’integrazione tra i diversi servizi
necessari a ciascuna fase di evoluzione della malattia.
I risultati attesi dall’implementazione delle reti, fenomeno interistituzionale complesso, che necessita di tempo
per generare gli effetti desiderati, sono rappresentati dalla razionalizzazione dei processi di domanda/offerta,
con vantaggio sui costi di esercizio e riduzione del fabbisogno finanziario degli investimenti, e dall’aggregazione
delle competenze ed esperienze tra i professionisti e le strutture con vantaggio sui livelli qualitativi di servizio.
Piano Sangue
La regione ha approvato il Piano sangue e Plasma 2013-2015 con DCA n.52/2012, sul quale i Ministeri affiancanti,
con parere 27 febbraio 2013, n. 58-P, hanno chiesto di:
■ semplificare l’organizzazione del coordinamento delle funzioni regionali di governo del sistema e di raccordo
con il Centro Nazionale sangue, data la presenza di un’unica azienda sanitaria regionale;
■ indicare il programma del piano visite di verifica finalizzate ad assicurare che entro il 31 dicembre 2014 i
servizi trasfusionali e le unità di raccolta risultino ispezionati, rispondenti ai requisiti e, quindi, autorizzati e
accreditati.
Il Decreto Commissariale di adeguamento del piano alle osservazioni ministeriali sarà emanato entro giugno
2014. Il decreto, quanto alla prima osservazione ministeriale, integrerà nell’Unità operativa complessa di
medicina trasfusionale presso l’ospedale di Campobasso, già dal Piano individuata come Centro regionale sangue
(CRS) con la responsabilità di interfacciarsi con il Centro nazionale sangue (CNS), anche le funzioni che la
normativa nazionale assegna alla Struttura regionale di coordinamento (SRC). Per tali funzioni, presso il CRS
opererà un gruppo di lavoro ad hoc con la partecipazione dei delegati degli organismi di settore previsti dalla
normativa (medicina trasfusionale, servizio farmaceutico, associazioni di volontariato registrate), senza
costituire ulteriori strutture/articolazioni organizzative, ma disciplinando con apposito regolamento interno, da
emanarsi entro giugno 2014, le procedure operative per l’esercizio delle funzioni.
Quanto alla seconda osservazione ministeriale, il Decreto darà atto che sono stati avviati, in attuazione
dell’Accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010, i procedimenti per l’autorizzazione e l’accreditamento delle
strutture, che si articoleranno ulteriormente secondo il seguente calendario:
■ entro il 15 maggio 2014 si completerà l’audit di tutte le strutture organizzative ospedaliere e delle unità di
raccolta territoriali, finalizzato a verificare il possesso dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi
prescritti;
■ entro giugno 2014 la direzione generale ASReM programmerà l’azione di adeguamento delle strutture
ospedaliere e delle unità territoriali ai requisiti che risultassero carenti nel corso dell’audit;
■ entro ottobre 2014 la direzione ASReM eseguirà il completo adeguamento ai requisiti di autorizzazione e
accreditamento;
■ entro il 31 dicembre 2014 la regione procederà alla formale e conclusiva autorizzazione e accreditamento
delle strutture ospedaliere e delle unità territoriali.
Il Programma Operativo prevede che siano ridotte le unità di raccolta extra ospedaliere, salvaguardando nella
rete le unità afferenti alle associazioni di volontariato registrate e, per quelle pubbliche, le unità,
prevalentemente mobili, nelle sedi dove sono già presenti postazioni del servizio di emergenza urgenza del 118.
Il decreto commissariale predetto, aggiornerà anche, per chiarezza, i riferimenti normativi del DCA n. 52/2012.
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INDICATORI
Risultati programmatici
Miglioramento dell’assistenza per la completa erogazione dei LEA ospedalieri
Indicatori di risultato
Sottoscrizione degli accordi con le strutture private per l’attivazione delle funzioni pubblico private
Tempistica
Giugno 2014
Attivazione Reti cliniche orizzontali per la gestione PDTA
Dicembre 2015
Indicare il programma del piano visite di verifica (per i servizi trasfusionali e le unità di raccolta)
Dicembre 2014
Emanazione DCA di adeguamento del Piano Sangue alle osservazioni ministeriali
Giugno 2014
Emanazione DCA sulla disciplina, regolamentazione interna e procedure operative sul Piano Sangue
Giugno 2014
Conclusione processo di audit di tutte le strutture ospedaliere e territoriali per la verifica dei requisiti
strutturali, tecnologici ed organizzativi
Maggio 2014
Elaborazione piano di adeguamento delle strutture aziendali per il piano sangue
Giugno 2014
Conclusione dell’iter di adeguamento ai requisiti di adeguamento, autorizzazione e accreditamento
Ottobre 2014
Conclusione del processo di accreditamento delle strutture ospedaliere e territoriali (Piano Sangue)
Dicembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Servizio Ospedalità pubblica e privata
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici, tuttavia, la riorganizzazione ha effetti indiretti sul risultato
di gestione 2014-2015.
Intervento 14.2: Specialistica ambulatoriale
Dai dati di Tessera Sanitaria e dal saldo della mobilità interregionale si rileva che la spesa lorda a carico del SSR
per prestazioni di specialistica ambulatoriale ammonta nel 2013 a 73,824 euro/mln, per un volume complessivo
di circa 4,5 milioni di prestazioni, a fronte dei 76,216 euro/mln previsti per il livello di assistenza. La differenza
di 2,39 euro/mln è dovuta alla non attivazione del day service (DCA 83/2011, non validato dai Ministeri
affiancanti con parere prot. 120-P/2012). Le osservazioni ministeriali saranno oggetto di un nuovo decreto
commissariale da adottarsi entro Maggio 2014, procedendo contestualmente alla riduzione dei posti letto privati
attualmente accreditati per l’esecuzione in regime di ricovero ordinario o diurno delle prestazioni trasferite al
nuovo setting assistenziale.
Il maggiore finanziamento di specialistica ambulatoriale sarà integralmente coperto da riduzione della spesa per
il livello di assistenza ospedaliero. Il day service non comporterà incrementi dei budget delle strutture sanitarie
accreditate ma soltanto una compensazione tra tetto dell’assistenza ospedaliera e tetto dell’assistenza
specialistica ambulatoriale contrattualizzati, già sottoposti alle riduzioni di fabbisogno a norma del decreto legge
95/2012, convertito nella legge 135/2012, che sono state aggiunte alle riduzioni già stabilite con DCA 10/2012
per la diagnostica per immagini, con particolare riferimento a TAC e RM. Per la vigenza dei Programmi operativi
si confermano quindi i limiti di budget per le strutture private accreditate approvati con il DCA n. 34/2013.
La Regione, infine, attraverso l’emanazione di un apposito decreto commissariale, intende attivare la tipologia
assistenziale del day service entro Maggio 2014.
INDICATORI
Risultati programmatici
Miglioramento dell’assistenza per la completa erogazione dei LEA di specialistica ambulatoriale
Indicatori di risultato
Emanazione DCA per attivazione day service
Tempistica
Maggio 2014
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Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Servizio Ospedalità pubblica e privata e assistenza Territoriale
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici, tuttavia, la riorganizzazione ha effetti indiretti sul risultato
di gestione 2014-2015.
Intervento 14.3: La rete territoriale
Gli indirizzi generali per determinare l’ambito demografico e l’organizzazione dei distretti, di competenza
dell’Azienda Sanitaria Regionale (art. 3-quater del decreto legislativo n. 502/1992 e successive modificazioni)
sono state emanate con il DCA n. 7/2013, recante direttiva per la redazione dell’Atto aziendale dell’ASReM
(titolo 15 “Principali strutture aziendali, capitolo A. I distretti”), cui si rinvia, evidenziando, tuttavia, che la rete
territoriale deve essere strutturata ed organizzata funzionalmente a garanzia di prestazioni che assicurino il
governo clinico della domanda e dei servizi alla persona (soprattutto in condizioni di fragilità), nel rispetto di
criteri di efficienza ed efficacia.
Coerentemente con le linee di indirizzo alla predisposizione dei Programmi Operativi 2013-2015 redatte dai
Ministeri della Salute e dell’Economia e delle Finanze, la Regione, nella riorganizzazione, riqualificazione ed
implementazione dell’assistenza territoriale e distrettuale, intende porre particolare attenzione alle aree con
maggiori criticità (anziani, disabili, pazienti psichiatrici, tossicodipendenti, minori, etc.) ed all’implementazione
dell’assistenza domiciliare.
Azione 14.3.1: I distretti
Azione preliminare è l’individuazione, entro giugno 2014, di quattro distretti invece degli attuali sette, in modo
da ridurre i costi generali di amministrazione ed aumentare i livelli di produttività delle risorse impiegate.
I quattro distretti, con una dimensione demografica media di 78.286 abitanti, assumeranno più efficientemente
la funzione fondamentale di governo della domanda, oltre che di erogazione delle prestazioni diverse da quelle
ospedaliere, attraverso il Piano Attuativo Territoriale (PAT) dell’ASReM che ricompone i diversi interventi
nell’ambito di una visione unitaria delle modalità di erogazione dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria realizza
la partecipazione dei medici e pediatri di famiglia e dei Comuni alla programmazione degli obiettivi ed alla
verifica e valutazione dei risultati.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9716
L’organizzazione gestionale del distretto, sulla scorta delle direttive approvate con DCA n. 7/2013, è descritta
nella tabella sottostante (Tabella 25)
ORGANIZZAZIONE GESTIONALE DEI DISTRETTI
UNITA' OPERATIVE
Distretto 1
Distretto 2
Distretto 3
Distretto 4
uoc
uoc
uoc
uoc
uos
1
Direzione (1)
uos
1
uos
1
uos
Unità operative
sovradistrettuali
uoc
uos
1
Totale unità
operative
uoc
uos
4
Medicina penitenziaria (2)
1
1
Assistenza comunitaria ed extra comunitaria (2)
1
1
Cure primarie
1
1
1
1
4
Cure domiciliari
Cure specialistiche e riabilitazione e assistenza
integrativa protesica
1
1
1
1
4
1
1
1
1
4
Infanzia, adolescenza e famiglia (3)
1
1
1
1
4
Disabilità
1
1
1
1
4
Serivizi amministrativi
1
1
1
1
1
Cure palliative (2)
Totale
1
6
1
6
1
6
1
6
1
4
1
2
5
26
Sede distretto e sede servizi decentrati nei distretti che comprendono Agnone,Larino e Venafro, rimessa ad atto aziendale ASReM
(1) in staff: Unità di valutazione multimensionale , centro di prenotazione, ufficio relazioni con il pubblico
(2) Unità operative sovradistrettuali con sede in un distretto.
(3) Servizi per l'età evolutiva, consultorio familiare.
Tabella 25: Riorganizzazione dei distretti sanitari
L’innovazione funzionale del distretto consiste nel sistema di presa in carico della persona per l’assistenza
sanitaria e per l’assistenza socio sanitaria, sulla base di principi fondanti della primary health care, allo scopo di:
■ favorire la medicina di iniziativa,
■ operare l’ equilibrio tra l’assistenza ospedaliera e l’assistenza territoriale,
■ attuare e consolidare l’integrazione socio sanitaria.
Ad oggi risulta, comunque, già operante, in ogni distretto, una Porta Unica di Accesso (PUA) e sono attive le UVM
per la valutazione multidimensionale e multiprofessionale degli assistiti da arruolare in percorsi di presa in carico
domiciliare o residenziale. Lo strumento di valutazione utilizzato è la SVAMA ed è in corso di perfezionamento
l’utilizzo della SVAMDI, per la valutazione dei livelli di disabilità ed il corretto arruolamento nel percorso
riabilitativo più appropriato.
Il percorso ospedale-territorio è disciplinato da apposito regolamento, avente ad oggetto la dimissione dei
pazienti dagli ospedali e la necessaria continuità assistenziale. Entro il 31 dicembre 2014 la Regione, partendo
da tale regolamento, implementerà percorsi di integrazione e continuità, che avranno quali criteri di
determinazione la patologia, l’età, le caratteristiche assistenziali, etc. e conseguirà il superamento degli attuali
punti critici, pervenendo in primis alla definizione di best practies per la gestione delle unità operative territoriali
(sanitarie e socio-assistenziali) e ospedaliere secondo i principi della condivisione e del coordinamento.
La Regione Molise, dopo aver individuato le aree geografiche di competenza dei nuovi distretti, intende avviare
e conseguentemente portare a termine entro e non oltre Dicembre 2014 la riorganizzazione delle relative unità
operative . Questo procedimento porterà alla razionalizzazione delle attuali risorse demandate ai distretti sia
dal punto di vista del personale coinvolto sia ovviamente in relazione ai fattori produttivi utilizzati. Si stima,
tuttavia, che i risultati attesi in termini di economie derivanti dalla razionalizzazione e riordino possano dare i
propri effetti a partire dall’esercizio 2015. Al fine di rendere maggiormente prudenziale il CE programmatico si
è scelto di non contabilizzare la valorizzazione dei risparmi attesi considerato che, oltre alle già esposte revisioni
organizzative, il riordino dei distretti dovrà tenere conto delle altre azioni di riassetto della rete territoriale e
della riconversione degli stabilimenti ospedalieri.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9717
INDICATORI
Risultati programmatici
Miglioramento dell’assistenza per la completa erogazione dei LEA di assistenza territoriale
Efficientamento dei distretti sanitari
Indicatori di risultato
Individuazione dei 4 distretti regionali
Conclusione processo di riordino organizzativo dei distretti sanitari
Tempistica
Giugno 2014
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici, tuttavia, la riorganizzazione ha effetti indiretti sul risultato
di gestione 2014-2015.
Azione 14.3.2: I Presidi Territoriali di Assistenza (PTA)
Il Presidio Territoriale di Assistenza (PTA) è il perno della riorganizzazione organica ed integrata dei servizi
territoriali che – assumendo il principio della centralità del paziente nell’organizzazione delle reti di erogazione
delle prestazioni – opera come porta d’ingresso del cittadino utente ai servizi relativi all’assistenza medica e
pediatrica di base, all’assistenza specialistica extra-ospedaliera, all’assistenza domiciliare, all’assistenza
preventiva e consultoriale, all’assistenza farmaceutica ed integrativa, all’assistenza sanitaria e riabilitativa in
regime residenziale o semi residenziale.
Il PTA potrà integrare fisicamente in un’unica sede i servizi o collegare funzionalmente in rete i punti di offerta,
attraverso la Porta Unica di Accesso (PUA) ai servizi territoriali.
Tenuto conto delle strutture disponibili e dell’accessibilità alle strutture in un territorio, quale quello molisano,
per le caratteristiche orogeografiche e di distribuzione della popolazione prevalentemente in comunità
residenziali di piccole dimensioni demografiche, nei quali l’organizzazione in PTA dell’assistenza primaria appare
problematica, si prevede di realizzare PTA a Campobasso, Isernia, Termoli e, negli spazi liberati dalla
riconversione degli ospedali, ad Agnone, Larino e Venafro. Ad essi si aggiunge il PTA/Casa della salute di Riccia,
per la quale gli interventi edilizi sono in avanzato stato di realizzazione.
L’insieme integrato dei servizi territoriali potenzialmente offerti nel PTA, in unica struttura o in collegamento
funzionale, per 12 ore giornaliere dal lunedì al venerdì e per 6 ore il sabato o nei giorni prefestivi, è il seguente:
■ Punto Unico di Accesso alle cure, connesso con Centro Unico di Prenotazione (CUP);
■ assistenza sanitaria di base (MMG, PLS) e cure domiciliari;
■ assistenza specialistica e diagnostica, attraverso la presenza di team multidisciplinari e multi professionali
operanti in ambulatori organizzati per patologia (scompenso, diabete, etc), chirurgia ambulatoriale di
emergenza;
■ prevenzione: vaccinazioni, screening, altri servizi essenziali;
■ SERT, salute mentale (proiezioni Dipartimento di Salute Mentale) e altri servizi territoriali previsti nei LEA
distrettuali;
■ punto di primo intervento e continuità assistenziale h.24;
■ punto di prelievo per esami di laboratorio e consegna referti;
■ servizi socio-assistenziali per minori, famiglie e target fragili.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9718
Allo stato attuale sono allo studio i possibili interventi strutturali che dovranno essere messi in atto al fine di
riconvertire le strutture ospedaliere di Larino, Agnone e Venafro in sedi di PTA. Conseguentemente alla
conclusione di tale procedura la Regione intende presentare ai Ministeri competenti un piano attuativo che
descriva i tempi e le modalità dei lavori di riconversione. Tale documentazione sarà inviata entro Luglio 2014.
Si stima, tuttavia, che la sede PTA/Casa della Salute di Riccia possa essere attivata entro il 2014 visto l’avanzato
stato dei lavori di ristrutturazione. Per le altre 3 strutture (ex stabilimenti ospedalieri) si stima l’attivazione entro
e non oltre il 2015.
INDICATORI
Risultati programmatici
Miglioramento dell’assistenza per la completa erogazione dei LEA di assistenza territoriale
Attivazione PTA
Indicatori di risultato
Tempistica
Invio documentazione circa i lavori di riconversione degli stabilimenti di Agnone, Larino e Venafro
Luglio 2014
Conclusione lavori e attivazione PTA di Riccia
Dicembre 2014
Conclusione lavori e attivazione PTA di Agnone, Larino e Venafro
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici, tuttavia, la riorganizzazione ha effetti indiretti sul risultato
di gestione 2014-2015.
Azione 14.3.3: Le Associazioni Funzionali territoriali
A supporto dell’assistenza primaria, dove non sarà possibile istituire PTA, attraverso la modalità di Associazione
Funzionale Territoriale (AFT) e, in misura residuale, per mezzo di medici single-handed, il distretto garantirà:
■ servizi specialistici organizzati in poliambulatori distrettuali;
■ agende di prenotazione dedicate per le prestazioni specialistiche necessarie a pazienti in assistenza
domiciliare;
■ team di infermieri e terapisti della riabilitazione per l’assistenza domiciliare del paziente;
■ servizi di assistenza sociale messi a disposizione dai Comuni.
L’attivazione delle AFT deve necessariamente essere collegata alla più ampia azione di riordino dei Distretti e
dell’assistenza primaria (si veda Azione 14.5.1: Riorganizzazione dei distretti e dell’assistenza primaria) prevista
per la fine del 2014. Si deve tenere, inoltre, in considerazione la contestuale attivazione e messa a regime delle
altre azioni dell’Intervento 14.3: La rete territoriale.
In particolare, l’AFT, una volta a regime, permetterà una nuova modalità di erogazione delle prestazioni di base,
pur mantenendo il rapporto di fiducia fra medico e paziente, oggi in carico ad una singola persona: in particolare
la nuova organizzazione, anche attraverso la realizzazione di reti informatiche comuni, permetterà ai medici non
solo di avvalersi del supporto dei loro colleghi nell’erogazione dell’assistenza, ma anche di approfondire
competenze divenute importanti per il medico di medicina generale: dalle ecografie alle cure palliative fino alla
medicina di iniziativa. La figura della ex Guardia Medica si integrerà completamente con i medici di famiglia: ogni
AFT avrà i propri medici che garantiranno la continuità dell’assistenza e ciascuno di loro arriverà a conoscere gli
assistiti grazie proprio all’utilizzo di sistemi informatici condivisi. Le aggregazioni funzionali territoriali avranno
un bacino di utenza di riferimento di circa 15.000 abitanti. Presso le sedi delle aggregazioni saranno in particolare
assicurate: attività assistenziali ambulatoriali dedicate ai pazienti cronici/fragili/a rischio; attività rientranti nella
medicina di iniziativa ed in particolare: promozione della salute e prevenzione primaria; attività ambulatoriali,
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9719
anche al fine di ridurre l'uso improprio del pronto soccorso. A supporto del medico sarà presente personale
infermieristico e di segreteria. Ciascun medico di medicina generale potrà continuare ad assicurare la propria
attività anche in altri ambulatori. Entro 3 mesi sarà individuata la mappatura delle aggregazioni funzionali
territoriali sul territorio regionale, mentre - nella fase iniziale - sarà attivata una aggregazione in ciascun distretto
sanitario.
L’attivazione dei PTA e delle AFT seguirà necessariamente i tempi della rinegoziazione dell’accordo integrativo
regionale con i medici di famiglia ed, eventualmente, quelli dell’approvazione del nuovo accordo nazionale, la
cui contrattazione è già stata attivata da SISAC.
Azione 14.3.4: La Porta Unica di Accesso
La Porta Unica di Accesso (PUA) costituisce il primo anello del percorso di presa in carico della persona,
(segnalazione del problema, prima risposta dell’operatore, valutazione multidimensionale e piano
personalizzato di assistenza). La PUA, in costante contatto con la centrale operativa di continuità assistenziale e
con gli altri nodi tecnologici delle tre reti, si coordina con la rete dei servizi territoriali ed ospedalieri e di
emergenza svolgendo le seguenti principali funzioni:
Accesso alla rete integrata dei servizi socio sanitari
Accoglienza dei singoli cittadini
Raccolta delle segnalazioni
PUA
Orientamento e gestione della domanda
Attivazione diretta di prestazioni in risposta
a bisogni semplici sanitari o sociali
Avvio della presa in carico e integrazione
con i servizi delle reti assistenziali
Garantire la continuità dell’assistenza
Figura 3: Attività prevista per la Porta Unica di Accesso
È prevista l’attivazione di una PUA in ciascuno dei nuovi distretti sanitari, la cui sede sarà localizzata all’interno
dei PTA di prossima attivazione. Si stima, quindi, che tale processo di attivazione e messa a regime possa
concludersi contestualmente all’attivazione dei PTA. Per le scadenze si rimanda, quindi, all’Azione 14.3.2: I
Presidi Territoriali di Assistenza (PTA).
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
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Azione 14.3.5: L’assistenza domiciliare
Attualmente il servizio copre circa 2.750 assistiti. Il programma prevede di portare a regime la copertura
assistenziale per allineare la Regione all’obiettivo S.6 del Quadro strategico nazionale 2007-2013 (QSN) e per la
necessaria correlazione con i processi di deospedalizzazione.
L’obiettivo tendenziale per l’assistenza domiciliare (AD) è stimato al 5% della popolazione con più di 65 anni, da
conseguirsi gradualmente come dettagliato nel seguente programma annuale (Tabella 26).
ASSISTENZA DOMICILIARE
69.000
Popolazione ultra 65 anni*
0,05
Target tendenziale
3.450
ASSISTITI IN ADI (inclusa ADO)
As s i s ti ti i n ca ri co
OBIETTIVO
anno
assistiti
2013
3.070
2014
3.200
2015
345
*Fonte: Censimento 2011 ISTAT
Tabella 26: Assistiti in ADI: Target 2014-2015I
Le prestazioni assistenziali, tenuto conto della struttura demografica della popolazione e del quadro
epidemiologico di riferimento, saranno articolate secondo le seguenti tipologie assistenziali:
ADIAS
Alta Specializzazione
Cure domiciliari ad alta intensità
assistenziale
ADO
Assistenza oncologica
ADI
Assistenza integrata
Caratterizzazione Ass.
Domiciliare territoriale
(DGR 556/2007)
Cure domiciliari a medio-alta intensità
assistenziale
ADP
Assistenza programmata
ADR
Assistenza riabilitativa
Cure domiciliari a bassa intensità
assistenziale o assistenza estemporanea
Figura 4: Organizzazione assistenza domiciliare
INDICATORI
Risultati programmatici
Potenziamento assistenza domiciliare integrata
Potenziamento dell’assistenza territoriale
Indicatori di risultato
Aumento del numero di assistiti in ADI
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Servizio di assistenza territoriale e Servizio di assistenza socio sanitaria
Tempistica
Giugno 2014
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9721
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
0
Azione 14.3.6: L’assistenza residenziale e semiresidenziale
Complementare all’assistenza domiciliare è l’assistenza residenziale e semiresidenziale. La dotazione attuale
regionale di Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) è di 20 posti nella struttura privata accreditata “S. Nicola srl”
di Castel del Giudice, nel distretto di Isernia, e di ulteriori 20 posti nella struttura pubblica di Larino, nel distretto
di Termoli. In riferimento a quest’ultima sono stati da poco consegnati i lavori per l’ampliamento a 40 PL,
ottenuto attraverso la riconversione di una parte dell’ospedale.
Il fabbisogno di posti letto per RSA, calcolato sulla popolazione di 313.145 abitanti, è esposto nella seguente
Tabella 27:
FABBISOGNO RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI (RSA) E RESIDENZE ASSISTENZIALI PROTETTE (RP)
Popolazione
313.145
Tipologia di struttura
PL/1000 ab
PL previsti
RSA a nzi a ni
0,8
251
RSA demenze (Al zhei mer, di s a bi l i )
0,2
63
Res i denze protette*
0,8
251
Totale
1,8
565
*Strutture socio sanitarie per le quali il SSR assicura le prestazioni sanitarie erogate attraverso il distretto ed eroga una
quota di retta giornaliera per la sorveglianza medica e l'assistenza infermieristica nell'arco delle 24 ore e le prestazioni di
recupero e rieducazione funzionale di bassa intensità.
Tabella 27: Stima fabbisogno posti letto per RSA e RSP
Tenuto conto dei destinatari, saranno attivate RSA secondo la seguente tipologia residenziale:
RSA anziani e demenze
Assicurano assistenza
media/alta
RSA disabili
Assistenza residenziale e
semiresidenziale
Residenze protette
Assicurano assistenza
medio/bassa
Da Attivare
Centri diurni
Figura 5: Organizzazione assistenza residenziale e semiresidenziale
Entro il 31 dicembre 2015 si prevede di attivare moduli di RSA pubblici a Venafro e Agnone, per complessivi 80
posti letto previa ristrutturazione degli ambienti resi disponibili dalla riconversione dei due ospedali e sarà
completata la RSA di Colletorto (60 PL). Ogni RSA sarà realizzata con nuclei dedicati alle varie tipologie di
assistenza e saranno stabilite le quote di concorso alla retta a carico dell’utente o dell’assistenza sociale.
Entro il 31 dicembre 2015 si prevede di accreditare RSA private, in strutture già autorizzate, per ulteriori 70 posti,
con priorità per le strutture private residenziali per disabili di cui al DCA 104/2011, concernente il Piano di
riabilitazione, che sarà adeguato alle osservazioni ministeriali entro giugno 2014.
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Alla data del 31 dicembre 2015 risulterà pertanto garantita la copertura dell’86% del fabbisogno complessivo
stimato di RSA (270 posti letto su 314). Tale valore appare soddisfacente per il periodo di vigenza del programma
operativo, in relazione alla cultura e alle condizioni sociali della Regione in cui il welfare familiare continua ad
assolvere un fondamentale ruolo sussidiario dell’assistenza pubblica.
Quadro sinottico azioni di riordino e potenziamento RSA
2014
Posti letto
Struttura
Attivi
Da attivare
Totale
G. Vietri - LARINO
20
20
40
S.F. Caracciolo - AGNONE
0
40
40
SS. Rosario - VENAFRO
0
40
40
RSA Colletorto
0
60
60
Totale Strutture pubbliche
20
160
180
Accreditamento RSA private
0
70
70
RSA Castel del Giudice
20
0
20
Totale Strutture private
20
70
90
Totale complessivo
40
230
270
I
II
2015
III
IV
I
II
2016
III
IV
I
Fase di predisposizione lavori/studio
Fase di attuazione azione
Fase di monitoraggio
Figura 6: Quadro sinottico interventi e relative tempistiche di realizzazione per il riassetto della rete di assistenza residenziale e
semiresidenziale
Per le ristrutturazioni e l’allestimento residenziale si attingerà ai finanziamenti disponibili ex art.1, comma 34 e
34 bis della legge 662/1996; al fabbisogno di personale si provvederà con la ricollocazione del personale
risultante in esubero dalla riconversione degli ospedali.
Le residenze protette (RP) in convenzione con la regione sono attualmente quattro per complessivi 167 posti
letto. In relazione alle osservazioni formulate dai Ministeri vigilanti (parere 17 maggio 2013 n. 126-P) sul DCA n.
83/2012, con cui è stata prorogata la convenzione con tali strutture con nota del Direttore Generale della Salute
n.27649/2014 del 16.04.2014 è stato comunicato, ai sensi della Legge 07.08.1990, n.241, l’avvio del
procedimento amministrativo finalizzato all’annullamento dell’anzidetto Decreto Commissariale, con
particolare riferimento al connesso concorso del SSR alle rette di mantenimento. Allo stato, infatti, gli assistiti
non sono avviati attraverso la dovuta valutazione sanitaria multidimensionale, e le strutture stesse non sono
munite di accreditamento socio sanitario. È, inoltre, necessaria la verifica dei requisiti di autorizzazione delle
strutture de quibus per l’assistenza socio assistenziale.
Entro il 31 maggio 2014 l’Unità di valutazione competente riesaminerà i pazienti e disporrà che sia mantenuto il
concorso del SSR alla spesa per la retta, in strutture socio-sanitarie accreditate, soltanto per i pazienti che
presentino un effettivo bisogno sanitario a rilevanza sociale. Il concorso del FSR alla spesa per la retta deve,
infatti, essere giustificato da costi cessanti di assistenza diretta a carico dell’ASReM.
Si stima che il fabbisogno di RP non supererà nel periodo di vigenza dei programmi operativi il numero attuale
di 167 posti, pari al 66,53% del fabbisogno teorico: valore che si ritiene sufficiente per le considerazioni sul ruolo
del tradizionale welfare familiare di cui si è già detto per le RSA.
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Il fabbisogno di centri diurni, invece, è riportato nella seguente Tabella 28.
FABBISOGNO CENTRI DIURNI
Popolazione
313.145
Tipologia di struttura
UTENTI/1000 ab
UTENTI
Centro di urno i ntegrato anzi ani
0,2
63
Centro di urno per di s abi l i tà i ntel l etti ve - età evol uti va
0,2
63
Centro di urno (Alzhei mer)
0,1
31
Totale
0,5
157
Tabella 28: Stima fabbisogno assistiti nei centri diurni
Esclusi i centri diurni di salute mentale (trattati nei successivi paragrafi) oggi è funzionante un centro diurno
Alzheimer, con sede in Campobasso, nel quale si procede alla valutazione multidimensionale del Piano
personalizzato per circa 10 pazienti. Un secondo Centro Alzheimer sarà attivato nella Casa della salute di Riccia,
in via di ultimazione ed a regime entro dicembre 2014.
Per colmare il fabbisogno stimato, tenuto conto del Criterio n. 6 del decreto Presidente del Consiglio dei Ministri
22 dicembre 1989, saranno istituiti entro dicembre 2015 Centri diurni di servizi socio-sanitari in spazi dedicati
delle RSA di Agnone, Larino e Venafro e altre strutture pubbliche che saranno individuate sul territorio a seconda
della concentrazione geografica degli assistiti, in modo da garantire una distribuzione regionale di Centri
facilmente accessibili dagli utenti.
La Regione intende attivare i centri diurni e contestualmente potenziare l’assistenza entro Giugno 2015. A tale
scopo sarà emanato un apposito decreto commissariale indicante le strutture pubbliche, oltre alle già citate sedi
di RSA di Larino, Agnone e Venafro, che saranno sedi di Centri Diurni entro Settembre 2014. Al decreto
commissariale sarà, inoltre, allegato un documento di analisi dei bacini di utenza che i centri andranno a
soddisfare e di eventuali tempistiche e costi relativi alla messa in opera a seguito di eventuali lavori di
adattamento delle strutture alle nuove funzioni.
Con riguardo al personale sanitario e non sanitario necessario all’attivazione e al successivo funzionamento delle
sedi di assistenza residenziale e semiresidenziale s’intende attingere al personale che sarà in esubero dalla
riconversione degli stabilimenti ospedalieri di Larino, Agnone e Venafro e più in generale dal riordino delle Unità
Operative Ospedaliere e Distrettuali.
Con il suddetto documento si procederà:
■ a specificare l’organizzazione del livello intensivo in ambito ospedaliero, attraverso una più approfondita
valutazione del fabbisogno rispetto ai DCA 20 e 70 del 2011;
■ a delineare le tipologie di RSA per livelli di assistenza, in modo da evitare trattamenti assistenziali di lunga
durata o permanenti;
■ a programmare, attraverso la riconversione delle attuali strutture residenziali psichiatriche ad alta intensità
di cura, l’istituzione di un Centro per le problematiche neuropsichiatriche in adolescenza;
■ a stabilire i criteri generali di intervento per l’integrazione socio sanitaria.
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Quadro sinottico azioni di riordino e potenziamento Centri Diurni
2014
Assistiti in carico
Struttura
Attuali
Previsti
Totale
Struttura Campobasso
10
0
10
Casa della Salute - RICCIA
0
10
10
G. Vietri - LARINO
0
10
10
S.F. Caracciolo - AGNONE
0
10
10
SS. Rosario - VENAFRO
0
10
10
Altre strutture pubbliche
0
44
44
Totale Strutture pubbliche
10
84
94
I
II
2015
III
IV
I
II
2016
III
IV
I
Fase di predisposizione lavori/studio
Fase di attuazione azione
Fase di monitoraggio
Figura 7: Quadro sinottico interventi e relative tempistiche di realizzazione per il riassetto della rete dei Centri Diurni
INDICATORI
Risultati programmatici
Miglioramento dell’assistenza per la completa erogazione dei LEA di assistenza territoriale
Attivazione e potenziamento RSA
Attivazione e potenziamento Centri Diurni
Indicatori di risultato
Aggiornamento e revisione DCA 104/2011 – Piano di riabilitazione
Tempistica
Giugno 2014
Potenziamento RSA Larino
Settembre 2014
Attivazione RSA Venafro e Agnone
Dicembre 2015
Potenziamento e revisione dell’assistenza residenziale e semiresidenziale delegata a strutture private
accreditate
Dicembre 2015
Attivazione Centro Alzheimer della Casa della Salute di Riccia
Dicembre 2014
Emanazione DCA su rete regionale centri diurni
Settembre 2014
Attivazione centri diurni
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Responsabile assistenza territoriale
Responsabile assistenza socio-sanitaria
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici, tuttavia, la riorganizzazione ha effetti indiretti sul risultato
di gestione 2014-2015.
Azione 14.3.7: Il Piano di riabilitazione extra ospedaliero
Entro il 30 giugno 2014 sarà emanato il decreto commissariale di puntuale allineamento del Piano della
riabilitazione alle osservazioni del parere ministeriale 13 marzo 2013, n. 29-P, procedendo, altresì a disporre:
■ l’adeguamento del Piano regionale al Piano nazionale 2011;
■ la puntualizzazione dei criteri generali di accesso e delle procedure di presa in carico per livello di complessità
dei casi;
■ la rivalutazione dei pazienti (scheda SVAMDI) al fine di meglio determinare il fabbisogno e l’appropriata
destinazione in struttura qualificata;
■ il cronoprogramma con i tempi di realizzazione degli obiettivi di riqualificazione della rete assistenziale e gli
indicatori per verificarne l’attuazione;
10.06.2014
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9725
■ la chiara determinazione delle caratteristiche delle singole tipologie delle strutture per intensità
assistenziale, prestazioni da erogare, figure professionali, tempi di assistenza, altri requisiti generali e
specifici di organizzazione;
■ il superamento delle incongruenze tra le “Linee guida regionali per la riabilitazione nella Regione Molise”
approvate con DCA n.100/2011 e il DCA n. 104/2011.
L’attuale produzione regionale, riconosciuta nei tetti, risulta dalla seguente Tabella 29:
RIABILITAZIONE EXTRA OSPEDALIERA 2012 IN STRUTTURE REGIONALI ACCREDITATE
Tipologia
Interna to gra ve
Coma prol unga to
Interna to
Semi nterna to
Ambul a tori a l e
Domi ci l i a re
Totale
Spesa
0
0
6.456.562
1.020.678
3.021.014
2.214.529
12.712.782
%
Prestazioni
0
0
51
8
24
17
100
0
0
58.819
15.314
75.951
42.359
192.443
%
0
0
31
8
39
22
100
Tabella 29 :Offerta riabilitazione in strutture regionali accreditate
L’offerta, interamente affidata a operatori privati accreditati, si è sviluppata nel tempo attraverso percorsi non
programmati. Lo sviluppo della rete riabilitativa extra ospedaliera con l’implementazione di figure professionali
atte a garantire la corretta presa in carico permetterà di superare le attuali criticità evidenziate nei rilievi dei
Tavoli Tecnici, prevedendo in ogni distretto un organismo (UVM) dedicato alla valutazione preventiva per
l’accesso alle strutture di riabilitazione con predisposizioni di apposito PRI (Programma Riabilitativo Individuale).
La Regione Molise è totalmente dipendente dalle regioni confinanti per gli internati gravi e coma prolungato.
Il quadro sinteticamente descritto apre una prospettiva programmatica orientata al recupero di almeno una
parte cospicua dei costi di mobilità passiva e alla stipulazione di accordi di confine per la domanda residua non
erogabile in strutture regionali, completando il percorso di controllo della spesa già avviato con il DCA n.16/2013
che ha fissato un tetto per le prestazioni in mobilità extra regionale, governate da preventive autorizzazioni alle
prese in carico.
Le azioni di riequilibrio di domanda e offerta devono pertanto concernere:
■
■
■
■
l’offerta regionale per livelli di complessità assistenziale;
l’offerta regionale per ambiti territoriali;
l’attivazione di centri diurni per le disabilità dell’età evolutiva;
la costruzione di una offerta in rete che consideri i diversi e differenziati livelli di specificità assistenziale e di
integrazione tra livello ospedaliero, per la fase intensiva acuta e post acuta, e livello extra ospedaliero per le
fasi successive a ciclo diurno e/o continuativo in ambiente ambulatoriale, domiciliare, residenziale e
semiresidenziale.
All’atto della redazione del piano della riabilitazione sarà valutata l’opportunità di eventuale rimodulazione, ad
invarianza del numero totale di posti letto, dell’offerta pubblica e privata.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9726
Intervento 14.4: Le cure intermedie
INDICATORI
Risultati programmatici
Miglioramento dell’assistenza per la completa erogazione dei LEA di assistenza territoriale
Attivazione e potenziamento assistenza di riabilitazione extra ospedaliera
Indicatori di risultato
Emanazione piano regionale per la riabilitazione extra ospedaliera
Tempistica
Giugno 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
Responsabile assistenza territoriale
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici, tuttavia, la riorganizzazione ha effetti indiretti sul risultato
di gestione 2014-2015.
Azione 14.4.1: Hospice, terapia del dolore e rete delle cure palliative
È operativo l’hospice di Larino (16 pl) che sarà integrato entro il 30 settembre 2014 con un modulo (4 pl) dedicato
alla terapia del dolore pediatrico, strutturato in modo da garantire l’assistenza familiare del minore e la fruibilità
i servizi socio-educativi.
Entro la data del 30 dicembre 2015 sarà completata la rete delle cure palliative e la rete di terapia del dolore, in
ospedale e nel territorio, secondo le disposizioni della legge 38/2010 e dell’Intesa Stato Regioni e Province
Autonome 25 luglio 2012, n. 152/CSR, con l’impiego delle risorse ex art. 1, comma 34 e 34 bis della legge
662/1996. Nelle reti si integrano tutte le attività specialistiche orientate alla diagnosi, terapia e riabilitazione di
patologie dolorose specifiche.
Al fine di garantire il servizio in ambito ospedaliero e territoriale, in regime diurno, residenziale e domiciliare, si
porranno in essere le seguenti azioni:
■ l’ASReM, entro giugno 2014, costituirà in un presidio ospedaliero il Centro/Hub per il coordinamento
regionale della Rete di Terapia del Dolore (RTD) e della Rete di Cure Palliative, non solo in ambito ospedaliero
ma anche territoriale, in regime diurno, ambulatoriale, residenziale e domiciliare;
■ le cure palliative residenziali e domiciliari sono assicurate in ambito sovradistrettuale dalla Unità Operativa
Cure Palliative;
■ al Centro HUB ospedaliero fanno capo i programmi di valutazione, almeno semestrale, delle prestazioni
(audit interno) e il sistema informativo regionale;
■ le strutture territoriali delle due reti sono costituite nelle sedi del PTA, dell’hospice e degli ambulatori
ospedalieri;
■ il Centro svolgerà il monitoraggio regionale delle attività di assistenza, formazione degli operatori e
informazione ai cittadini;
■ le strutture di assistenza si avvarranno di una équipe multidisciplinare medica, infermieristica e psicologica
con specifica competenza ed esperienza;
■ l’ASReM programma ed esegue, sulla base delle esigenze espresse dal Centro di coordinamento, la
formazione di base permanente degli operatori delle reti e la formazione specifica su singoli casi, oltre che
la formazione per le associazioni di volontariato e dei familiari dei pazienti.
10.06.2014
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9727
INDICATORI
Risultati programmatici
Miglioramento dell’assistenza per la completa erogazione dei LEA di assistenza territoriale
Attivazione e potenziamento Hospice
Attivazione e potenziamento Rete del Dolore e delle cure palliative
Indicatori di risultato
Completamento e messa a regime delle reti delle cure palliative e della rete di terapia del dolore
Costituzione di centro regionale per il coordinamento regionale delle reti delle cure palliative e della
terapia del dolore
Attivazione modulo 4 pl hospice di Larino per Cure palliative pediatriche
Tempistica
Dicembre 2015
Giugno 2014
Settembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici, tuttavia, la riorganizzazione ha effetti indiretti sul risultato
di gestione 2014-2015.
Azione 14.4.2: L’ospedale di comunità
I Programmi operativi riprendono le previsioni, ad oggi non attuate, del Piano di rientro (deliberazione Giunta
regionale 30 marzo 2007, n. 362, in BUR n.10 del 30 aprile 2007, pag. 63 e 76).
L’ospedale di comunità è l’unità di degenza territoriale per una degenza limitata nel tempo, a direzione
infermieristica per cure alternative all’assistenza domiciliare quando le condizioni sociali e personali del paziente
lo rendano necessario (cfr. direttiva per l’atto aziendale, DCA n. 7/2013). Insieme agli ambulatori infermieristici
del distretto, rappresenta uno sviluppo strategico del sistema di cure territoriali, dove sarà erogata medicina di
iniziativa per target specifici di cittadini.
Avrà una dotazione di 6-10 posti letto, con sede negli attuali stabilimenti di Agnone, Larino e Venafro, nei quali,
a differenza che nella RSA, possano trovare risposta i bisogni dei pazienti con patologie mediche acute, post
acute, in via di stabilizzazione, croniche in fase di riacutizzazione, di lunga assistenza con recupero funzionale,
che non necessitano di particolari supporti tecnologici tipicamente ospedalieri né di controllo medico continuo,
assicurato dai medici di famiglia, supportati dai medici specialisti e dagli altri servizi della rete territoriale.
I pazienti eleggibili al ricovero in ospedale di comunità sono, infatti:
■ prevalentemente anziani, clinicamente dimissibili da ospedali per acuti o da unità operative di riabilitazione
ospedaliera, ma non in condizione di essere adeguatamente assistiti nel proprio domicilio;
■ fragili o cronici provenienti dal domicilio per la presenza di una instabilità clinica.
L’ospedale di comunità è collegato ad un PTA per poter fruire del supporto dei medici specialisti del
poliambulatorio (con lista di attesa dedicata), del personale infermieristico e di riabilitazione presente nel PTA.
La Regione, previa intesa con i MMG e conclusione della riorganizzazione dei 3 stabilimenti ospedalieri oggetto
di riconversione, provvederà all’attivazione degli ospedali di comunità entro Dicembre 2014.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9728
Intervento 14.5: Riorganizzazione altri servizi di assistenza territoriale
INDICATORI
Risultati programmatici
Miglioramento dell’assistenza per la completa erogazione dei LEA di assistenza territoriale
Indicatori di risultato
Attivazione Ospedali di Comunità di Larino, Agnone e Venafro
Tempistica
Dicembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici, tuttavia, la riorganizzazione ha effetti indiretti sul risultato
di gestione 2014-2015.
Assistenza socio-sanitaria
L’integrazione delle politiche sociali con le politiche sanitarie è fattore strategico per l’effettiva ed organica
valenza dell’assistenza territoriale extra ospedaliera.
Lo strumento operativo capace di realizzare quest’obiettivo è rappresentato dalla delega da parte dei Comuni
all’Azienda sanitaria regionale per la gestione dei servizi sociali d’interesse sanitario e delle risorse a ciò
finalizzate (c.3, art. 3, d. lgs. 502/1992), al fine di ottimizzarne l’utilizzo e garantire l’uniformità di trattamento in
tutto il territorio regionale.
Ciò implica uno stretto coordinamento funzionale dei programmi dei Piani di zona per l’assistenza sociale con i
Programmi Operativi sanitari attinenti all’assistenza territoriale che sarà realizzato attraverso direttive regionali
ad hoc agli enti locali per l’attuazione dell’art. 3 “Finanziamento dei servizi socio-assistenziali delegati dagli enti
locali” della legge regionale 22 febbraio 2010, n. 8.
Azione 14.5.1: Riorganizzazione dei distretti e dell’assistenza primaria
La Regione intende porre particolare attenzione alla comunicazione istituzionale relativamente agli effettivi
obiettivi della riconversione degli ospedali minori, che di fatto già svolgono prevalentemente attività tipiche
dell’assistenza territoriale. Ci si propone, dunque, di superare le asimmetrie informative che portano a
considerare l’ospedale come sede unica dei servizi sanitari e che,fino ad oggi, hanno determinato forti resistenze
verso un cambiamento che, di contro, risulta necessario, non per fini di mero economicismo, ma per accrescere
la qualità del servizio.
Occorre conquistare l’adesione dei cittadini ai processi di cambiamento, chiarendo che si procede per costruire
qualità. Quest’ultima è da intendersi quale elemento centrale ed intrinseco del servizio, non accessorio e
casuale, rappresentando la capacità stessa del SSR di dare ai cittadini ciò che è necessario a soddisfare il bisogno
delle persone e della collettività nel momento giusto (le liste d’attesa negano questo principio) e sempre nella
modalità clinica e organizzativa appropriata (fare in ospedale ciò che si può fare in ambulatorio o a domicilio
spreca risorse ed espone il paziente a rischi evitabili e a inutile disagio personale o familiare).
Qualità è, dunque, la ricerca di condizioni di gestione che permettano una perfetta aderenza tra esigenze
dell’utente e servizio fornito per garantire l’erogazione effettiva dei LEA, senza spreco di risorse e senza rischi
evitabili, concetti con essa inconciliabili.
L’assistenza sanitaria territoriale diviene, pertanto, la priorità per riallineare il SSR ai moderni standard di qualità
dettati dall’innovazione scientifica e tecnologica e dalla crescente prevalenza delle patologie che richiedono
procedure di lunga assistenza in ambienti e assetti diversi dalle patologie acute trattate in ambiente ospedaliero.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9729
Una priorità che ha valenza tecnico-funzionale e psicologica: rassicurare i cittadini circa la disponibilità di ogni
servizio essenziale, anche rinunciando al piccolo ospedale “sotto casa”.
L’ASReM procederà a riorganizzare i distretti, secondo quanto indicato nei precedenti paragrafi, entro giugno
2014.
La Regione rinegozierà il contratto integrativo con i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta e i medici di
continuità assistenziale possibilmente entro giugno 2014, per stipulare le intese necessarie ad istituire i PTA, a
ridefinire le AFT, a negoziare il budget per gli obiettivi di assistenza domiciliare, di riduzione dei tassi di
ospedalizzazione e di contenimento dei costi di assistenza specialistica e farmaceutica. Tale processo di
contrattazione regionale è necessariamente connesso alla contrattazione a livello nazionale attualmente in via
di aggiornamento.
Per l’attivazione dei PTA occorrerà superare la criticità dell’ancora limitata esperienza nella regione di esercitare
la medicina di famiglia in équipe e, comunque, attraverso una reale attività professionale in team dei medici di
medicina generale. È altresì necessario riallineare i costi del livello di assistenza (MMG, continuità assistenziale
e PLS) al valore del FSR (7% = 39.987 euro mln) mentre attualmente è rilevato a conto economico e
accantonamenti 4° trimestre 2013 un costo di 41.201 euro mln (+1,631 euro mln; + 4% circa della previsione
FSR).
L’eccedenza di costo, oggetto del rientro, è da attribuirsi in maniera preponderante all’esubero di postazioni di
continuità assistenziale (vedi Piano di rientro, BUR n.10/2007, pag. 117), che saranno ridimensionate e meglio
integrate con il servizio di emergenza urgenza 118.
INDICATORI
Risultati programmatici
Miglioramento dell’assistenza per la completa erogazione dei LEA di assistenza territoriale
Aggiornamento e ricontrattazione del contratto integrativo con MMG/PLS e medici di continuità assistenziale
Indicatori di risultato
Aggiornamento e ricontrattazione del contratto integrativo con MMG/PLS e medici di continuità
assistenziale
Tempistica
Giugno 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici, tuttavia, la riorganizzazione ha effetti indiretti sul risultato
di gestione 2014-2015.
Azione 14.5.2: Servizio di emergenza territoriale - 118
In riferimento all’organizzazione della rete di emergenza ospedaliera, che costituisce la base della organizzazione
degli ospedali in HUB e Spoke, e l’integrazione dei presìdi di continuità assistenziale,si prevede che il presidio
dell’emergenza territoriale 118 si avvalga, per le condizioni di prevalenza di territorio montano, la presenza di
popolazione sparsa residente in comunità di piccola entità, le condizioni climatiche, lo stato della viabilità, di 16
postazioni (+30% rispetto allo standard nazionale di 12) con personale medico ed infermieristico. Le 16
postazioni sono operative h. 24, coordinate dalla Centrale operativa regionale che gestisce le chiamate per
criticità.
Il fabbisogno di personale andrà portato a regime come azione prioritaria (salvare la vita delle persone)
attraverso la ricollocazione del personale liberato dalla riorganizzazione ospedaliera e, se necessario, con
l’ausilio di organizzazioni di volontariato, a norma degli articoli 45, 70 e 71 della legge 833/1978, per dare stabilità
alla funzione.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9730
Al servizio di Emergenza Urgenza si ricollegano gli interventi precedentemente esposti nell’Azione 14.1.3: Reti
cliniche.
Azione 14.5.3: Dipartimenti funzionalmente collegati al distretto
Sono funzionalmente collegati al distretto i servizi facenti capo al Dipartimento di prevenzione (DP) e al
Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche (DSM) per l’assistenza sanitaria collettiva.
La struttura operativa dei due dipartimenti è rappresentata nella Tabella 31 e nella Tabella 32.
Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche
Adeguerà la sua organizzazione e l’offerta sanitaria e socio sanitaria al Piano nazionale di azioni per la salute
mentale approvato con gli Accordi della Conferenza Unificata Stato Regioni Province autonome Comuni e
Comunità montane 24 gennaio 2013 n. 4/CU e 17 ottobre 2013 n. 116/CU.
Nella regione Molise è necessaria una riqualificazione differenziata per livelli di intensità assistenziale delle 14
strutture residenziali psichiatriche per complessivi 140 posti indifferenziati di alta intensità assistenziale ed una
a media intensità con 4 posti, distribuite in maniera disomogenea rispetto ai bacini di utenza. Attualmente la
dotazione è di 4,60 posti per 10.000 abitanti, a fronte del fabbisogno epidemiologico di 4-4,5 posti per tutte le
tipologie di prestazioni (alta intensità a totale carico del SSR; media e bassa intensità con partecipazione al costo
dell’utente o dei servizi sociali).
Tenuto conto dei documenti di programmazione nazionale innanzi citati e dei requisiti di accreditamento vigenti,
che distinguono le strutture residenziali psichiatriche nelle seguenti tipologie:
■ SRP.1) per trattamenti terapeutico riabilitativi a carattere intensivo;
■ SRP.2) per trattamenti terapeutico riabilitativi a carattere estensivo;
■ SRP.3) trattamenti socio-riabilitativi con personale presente h.24 (SRP.3.1), h.12 (SRP.3.2), in determinate
fasce orarie (SRP.3.3);
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9731
la riconversione programmata entro dicembre 2015, è quella risultante dalla seguente Tabella 30.
Riorganizzazione assistenza psichiatrica
Popolazione residente
313.145
SRP.1
6
6
6
18
Tasso per
10.000 ab
0,57
SRP.2
16
16
10
42
1,34
SRP.3.1
20
8
8
36
1,15
SRP. 3.3
12
12
8
32
1,02
Totale complessivo
54
42
32
128
4,09
Tipologia
Campobasso
Isernia
Termoli
Totali
Tabella 30: Stima posti letto per residenze psichiatriche al 31.12.2015
Il fabbisogno sarà quindi riallineato alla media nazionale. Seguirà il riallineamento dei costi, attualmente di 6,027
euro/mln, con tariffe per l’alta intensità ferme al 2007.
Con riguardo alle tariffe si prevede una diminuzione delle stesse applicate alle prestazioni offerte nelle strutture
della tipologia SRP 2, SRP 3.1 e SRP 3.3. Si prevede, inoltre, che tale riallineamento tariffario connesso al riassetto
dell’attuale offerta regionale abbia termine a Dicembre 2015.
Sono parte integrante della proposta le seguenti ulteriori azioni:
■ la rideterminazione delle tariffe, che dovrà prevedere un aumento per le strutture a carattere intensivo ed
estensivo, in funzione anche del miglioramento del livello di assistenza e della conseguente riduzione del
fabbisogno ospedaliero, ma una riduzione per le altre e il concorso alla spesa dei fondi per l’integrazione
socio sanitaria per le strutture SRP.3.3, come previsto dai LEA;
■ la rideterminazione dei requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici per la diversificata tipologia delle
strutture;
■ la realizzazione, sulla base di quanto previsto dall’Atto di Accordo della Conferenza Stato-Regione, di 1
Struttura per disabili intellettivi attraverso la riconversione di una CRP di Campobasso che, in base al DPCM,
dovrà essere gestita dal distretto, e di una CRP per soggetti con dipendenza soprattutto alcolica e/o con
doppia diagnosi su Isernia, sempre su base distrettuale;
■ la realizzazione, sulla base degli stessi princìpi, di un Centro per la cura dei disturbi alimentari ed un Centro
per le problematiche neuropsichiatriche in adolescenza.
Per quanto concerne le strutture semiresidenziali (centri diurni), si mantengono quelli esistenti (Campobasso e
Termoli) e se ne prevede la realizzazione di uno ad Isernia (Dicembre 2015). Ogni Centro disporrà di 20 posti, in
linea con gli attuali requisiti di accreditamento.
Si stima che la manovra di riqualificazione assistenziale e tariffaria sopra delineata possa garantire un risparmio
dell’8,5% della spesa attuale (6,027 euro/mln), pari a 0,5 euro/mln a regime. Tuttavia, per fini prudenziali, non
si è proceduto ad inserire tale ipotesi di risparmio all’interno del CE programmatico relativo agli esercizi 2014 e
2015.
La Regione procede, entro il 30 settembre 2014, ad approvare i nuovi criteri di accreditamento, tenuto conto
dei:
■ requisiti concernenti prestazioni e servizi;
■ requisiti concernenti le competenze professionali, compresi i programmi formativi e di aggiornamento
professionale e di inserimento e addestramento professionale;
■ requisiti concernenti la comunicazione e le relazioni tra professionisti e con i pazienti, per favorirne il
coinvolgimento nelle scelte cliniche e assistenziali;
■ requisiti concernenti il monitoraggio e la valutazione dell’appropriatezza clinica e la sicurezza, attraverso la
gestione sistematica del rischio clinico e degli eventi avversi.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9732
Il mantenimento dei requisiti di accreditamento sarà oggetto di verifica periodica da parte della Regione e i
risultati di salute saranno monitorati e valutati, sia per le strutture residenziali o semiresidenziali, sia per le altre
attività del dipartimento, con l’implementazione del Sistema Informativo per la Salute Mentale (SISM) e
l’adozione di un set specifico di indicatori. Il set degli indicatori sarà approvato ed applicato entro settembre
2014.
Resta ferma l’attuale organizzazione dei SERT e dei consultori, sebbene per questi ultimi sarà valutata la
possibilità di una riduzione delle sedi e dell’integrazione delle équipes sulla base di indicatori di reale
utilizzazione.
Si riporta di seguito la futura organizzazione del Dipartimento per la Salute Mentale da attuarsi entro Dicembre
2015.
DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE
uoc
uos
uosd
STRUTTURA
Direzione: incarico a un direttore di uoc
Totale
Epidemiologia e comunicazione
1
1
Servizi amministrativi e sistema informativo
CENTRI DI SALUTE MENTALE
1
1
Distretto 1
Psichiatria
1
1
1
Psicologia
1
1
Neuropsichiatria infantile
SERT
1
Psichiatria
1
1
1
Distretto 2
Psicologia
SERT
1
1
1
1
1
Distretto 3 e 4
Psichiatria
1
Totale
1
1
Psicologia
SERT
1
1
4
7
1
1
12
Servizi psichiatrici di diagnosi e cura (SPDC): unità operative semplici inserite in ospedali.
Tabella 31: Riordino UO del dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche
INDICATORI
Risultati programmatici
Miglioramento dell’assistenza per salute mentale e dipendenze patologiche
Razionalizzazione ed Efficientamento Dipartimento per la salute mentale e le dipendenze patologiche
Indicatori di risultato
Tempistica
Riordino assistenza psichiatrica
Dicembre 2015
Realizzazione centro diurno di Isernia
Dicembre 2015
Approvazione nuovi criteri di accreditamento
Settembre 2014
Messa a regime del DSM
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9733
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici.
Dipartimento di Prevenzione
Il Dipartimento di Prevenzione coordina e promuove azioni di prevenzione, svolgendo un ruolo di riferimento e
di stimolo per comportamenti, individuali e collettivi, finalizzati ad una migliore tutela della qualità del vivere di
tutti.
Il mandato della Struttura Operativa è, dunque, ampio:
■ tutela della salute collettiva negli ambienti di vita e di lavoro, applicando strategie di prevenzione delle
malattie, con funzioni di governo e tecnico – professionali e connesse competenze;
■ ruolo specifico nello scenario della promozione della salute, mediante la prevenzione primaria, della diagnosi
precoce, dell'igiene e assistenza sanitaria; monitora gli indicatori di salute, individuati nell'ambito territoriale
aziendale, confrontandoli tra diverse situazioni demografiche, geografiche, territoriali, sociali. Nell'ampio
contesto di indicatori di salute, contribuisce alla delineazione dello scenario attuale e alla sua prevenzione
nel futuro, soprattutto rispetto alle tematiche emergenti in campo socio – sanitario;
■ incremento della domanda percepita di salute (ruolo del cittadino di soggetto attivo determinante della
propria salute):
–
–
–
–
rivalutazione della funzione protettiva, che da condizioni burocratiche tradizionali va rinnovata e resa idonea a
proteggere la collettività dai nuovi rischi (pandemie, bioterrorismo, inquinamento ambientale);
epidemie del c.d. benessere materiale;
lotta agli squilibri territoriali sull'offerta per la salute, visto che il guadagno di salute lambisce anche le classi
economiche più disagiate, ma il differenziale con le classi benestanti aumenta sempre più;
garanzia dei livelli essenziali di prevenzione e assistenza per i gruppi sociali a rischio di esclusione, quali anziani,
immigranti etc.;
■ sanità animale ed igiene degli alimenti di origine animale.
Gli obiettivi da consolidare sono, dunque, la promozione della salute, la prevenzione delle malattie e delle
disabilità e il miglioramento della qualità della vita, mediante:
■
■
■
■
■
l'individuazione dei fattori di rischio prioritari, incluse le malattie oncologiche con il Registro Tumori;
l'informazione e l'educazione della popolazione sui rischi e sui corretti stili di vita;
la vigilanza sull'applicazione delle norme di tutela e sicurezza igienico-sanitarie;
l'epidemiologia;
la comunicazione, in collaborazione con altre istituzioni, particolarmente rivolta agli stili di vita (lotta al fumo,
alimentazione sana, malattie sessualmente trasmissibili, vaccinazioni).
Con decreto commissariale n. 6/2014, di cui i Ministeri affiancanti hanno preso atto con parere del 10 marzo
2014 n. 18-P, la Regione ha dato esecuzione all’Accordo Stato Regioni 7 febbraio 2013. Le attività inerenti le
disposizioni regionali in materia di riconoscimento, registrazione degli impianti e stabilimenti di produzione,
trasporto, manipolazione, lavorazione, magazzinaggio, immissione sul mercato, distribuzione, uso e
smaltimento di sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati non destinati al consumo umano, sono
pertanto svolte ordinariamente dal DP che procede ad ogni adempimento conseguente. La specifica
osservazione di Tavolo e Comitato 16 luglio 2013, pertanto, è stata adempiuta.
Il coordinamento delle unità operative complesse SIAN, SIAPZ, SIAOA, SA, sarà affidato un direttore dei servizi,
che curerà – tra l’altro – la puntualità e la completezza dei flussi informativi di competenza verso le unità
operative semplici di Epidemiologia e comunicazione e Servizi amministrativi e informativi, in staff alla direzione
del dipartimento.
Il coordinamento si avvarrà di procedure documentate in manuali operativi, contenenti le informazioni e le
istruzioni per il personale che esegue i controlli ufficiali, in relazione agli ambiti di cui all’allegato II, capo II, del
Regolamento CE n. 882/2014 e successivi aggiornamenti.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9734
Il manuale delle procedure sarà redatto dall’ASReM, su proposta della direzione del dipartimento, ed approvato
con decreto commissariale entro il 30 giugno 2014.
Per quanto concerne le funzioni di indirizzo e controllo proprie della Regione, esse verranno esercitate attraverso
personale qualificato in carico al Servizio di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare che fa capo alla
Direzione Generale per la Salute.
Il Dipartimento dell’ASReM e il Dipartimento regionale si avvalgono e si avvarranno della collaborazione
dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise (IZSAM), strutturata in gruppi di lavoro tematici. Già
nel 2013 tutti i documenti di attività sono stati preventivamente concordati con l’IZSAM.
Nel corso dell’esercizio 2014 sono stati programmati ed avviati gruppi di lavoro finalizzati alla predisposizione e
al mantenimento a regime dei principali strumenti operativi (piani di settore e manuali operativi), condividendo
con l’IZSAM le modalità di aggiornamento sistematico dei piani.
Nel 2012 e 2013 il Dipartimento regionale ha completato la formazione del personale addetto in materia di audit
e sette unità su dieci hanno conseguito la qualifica di Auditor ISO 9000. Le attività di audit di settore sono
programmate nel Piano regionale dei controlli ufficiali per la sicurezza alimentare (PRIC). Presso i servizi ASReM
sono stati eseguiti n. 4 audit di settore nel 2012 e n. 8 nel 2013.
L’ASReM svolgerà le attività di audit presso gli OSA, registrati e riconosciuti, secondo le indicazioni del PRIC
approvato con DCA n. 20/2013. Le attività sono affidate a personale (27 unità) che ha completato a novembre
2013 il percorso formativo con esame finale alla presenza di un ispettore del KHC, organismo di certificazione
del personale.
Ai sensi dell’Accordo 7 febbraio 2013, già recepito con DCA n. 21/2013, la programmazione degli obiettivi di
controllo e delle attività correlate terrà conto di quanto emerso dallo svolgimento degli audit 2013. Saranno
inoltre definite entro settembre 2014 le procedure gestionali interne in vista della loro certificazione e il
programma formativo di mantenimento e aggiornamento della qualificazione del personale.
La rete dei servizi di prevenzione collettiva si coordina, infine, con l’Agenzia regionale per la protezione
ambientale (ARPA).
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
uoc
uosd
Totale
Epidemiologia e comunicazione
1
1
Servizi amministrativi e sistema informativo
1
1
Struttura
Direzione: incarico a un direttore di uoc
uos
Area medica
1
Igiene e sanità pubblica
Medicina legale e necroscopica
1
1
1
Igiene alimenti e nutrizione
1
1
Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro
1
1
Area veterinaria
Sanità animale
Randagismo
Igiene produzione trasformazione commercializzazione
conservazione e trasporto alimenti di origine animale e
derivati
1
1
1
Igiene allevamenti e produzioni zootecniche
1
Totale
6
Tabella 32: Riordino UO del dipartimento di prevenzione
1
1
1
1
2
2
10
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9735
INDICATORI
Risultati programmatici
Miglioramento delle attività di prevenzione
Razionalizzazione ed Efficientamento Dipartimento di prevenzione
Indicatori di risultato
Elaborazione nuovo manuale delle procedure, mediante emanazione DCA
Tempistica
Giugno 2014
Revisione procedure gestionali interne
Settembre 2014
Elaborazione nuovo programma formativo di mantenimento e aggiornamento della qualificazione del
personale
Settembre 2014
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Direzione Generale ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici, tuttavia, la riorganizzazione ha effetti indiretti sul risultato
di gestione 2014-2015.
Intervento 14.6: Piano degli investimenti
Azione 14.6.1: Riordino della rete infrastrutturale sanitaria e Piano degli investimenti
Nel biennio di vigenza dei presenti Programmi Operativi sono stati programmati investimenti finalizzati:
■ all’adeguamento e messa a norma di strutture ed impianti fissi;
■ al completamento, ampliamento e ristrutturazione delle strutture, finalizzati alla migliore funzionalità delle
attività caratteristiche, dei servizi di supporto tecnico e amministrativo e della ricettività alberghiera;
■ all’aggiornamento delle attrezzature tecnico-scientifiche.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9736
Nella tabella che segue si riportano gli interventi già oggetto di finanziamento e attualmente in corso di
esecuzione.
Stato AS IS interventi di edilizia sanitaria
Fonte di finanziam ento
Art. 20 Legge 67/1988
Intervento
Interventi in materia di sicurezza ancora in esecuzione Interventi in materia di sicurezza per il N.C.O. "A. Cardarelli" di Campobasso
(13.267.157,98 € di cui 12.603.570,06 € a carico Stato) Adeguamento impianto di incenerimento al P.O. "A. Cardarelli" di Campobasso
Adeguamento impianto elettrico al P.O. "A. Cardarelli" di Campobasso
Interventi di cui all'Accordo di programma 2005 ancora in
esecuzione
(13.051.072,41 € di cui 12.398.518,77 € a carico Stato)
Interventi di cui all'Accordo di programma integrativo
2008 (*) ancora in esecuzione
(12.392.517,63 € di cui 11.772.891,75 € a carico Stato)
Adeguamento a norma e ristrutturazione P.O. "F. Veneziale" di Isernia
Adeguamento a norma e ristrutturazione P.O. "F. Veneziale" di Isernia - Lavori urgenti
Ampliamento poliambulatorio di Montenero di Bisaccia
Ampliamento poliambulatorio di Trivento
Realizzazione della cabina elettrica e del gruppo di emergenza P.O. "F. Veneziale" di
Isernia
Realizzazione di una RSA per 60 p.l. nel comune di Colletorto
Art. 71 Legge 448/1998
Legge 135/1990
Art. 15 delibera CIPE
20/2004
Interventi di riorganizzazione e riqualificazione
dell'assistenza sanitaria nei grandi centri urbani ancora
in esecuzione
(16.121.652,00 € a carico Stato solo per interventi
ASReM, rispetto a un finanziamento complessivo a
carico stato di 22.467.183,17 €)
Interventi ancora in esecuzione Piano AIDS ridestinazione fondi
(2.178.569,01 € a carico Stato)
Interventi Fondi FAS infrastrutture sanitarie e sociali
ancora in esecuzione (7.360.000,00 € solo per progetti
ASReM)
Distretto di Campobasso
Attrezzature e apparecchiature elettromedicali
Realizzazione di strutture integrate per un percorso terapeutico diagnostico
interdisciplinare nel P.O. "A. Cardarelli" di Campobasso
Completamento centro iperbarico P.O. "G. Vietri" di Larino
Realizzazione di un hospice presso il P.O. "A. Cardarelli" di Campobasso
(*)Si rammenta che il finanziamento per il completamento e la ristrutturazione del poliambulatorio comunale di Frosolone è stato revocato
Tabella 33: Interventi già finanziati in corso di esecuzione
Relativamente ai fondi ex art. 20 Legge n. 67/1998, in particolare, sono disponibili risorse per circa 100,3 milioni
di euro a carico dello Stato, come meglio esplicitato in tabella, al netto del valore della richiesta di APQ per
l’accesso ai fondi in attuazione dell’art. 79, comma 1 sexies lett. c) della legge n. 133/2008:
Risorse residue a carico dello Stato ex Art. 20 Legge 67/1988
Valo ri in euro
Fondi ex art. 20 L. 67/1988 seconda fase
Fondi ex art. 20 L. 67/1988 terza fase
Integrazioni da Legge Finanziaria 2007
Integrazioni da Legge Finanziaria 2008
Totale a carico dello Stato
di cui per Accordi di programma sottoscritti
Sicurezza
APQ 2005
APQ 2008
Revoca finanziamento Poliambulatorio di Frosolone
Totale a carico dello Stato
Richiesta APQ fondi ex art. 79 comma 1 sexies lett. c) L. 133/2008
Totale risorse residue a carico dello Stato
104.831.971
1.962.536
14.989.007
18.356.862
140.140.377
35.323.657
12.435.766
11.772.892
11.115.000
1.140.000
105.956.719
5.650.500
100.306.219
Tabella 34: Risorse disponibili ex art. 20 Legge n. 67/1998
Le risorse rese disponibili attraverso l’art. 79 (con una compartecipazione da parte della Regione per 299.500
euro) sono destinate, come già precisato nelle pagine precedenti, alla progettazione e realizzazione del modello
di monitoraggio del SSR volto a garantire la raccolta sistematica e continuativa dei dati provenienti dall’ASReM
e necessari per il governo della spesa, la garanzia dei LEA e la verifica sull’avanzamento delle azioni previste ai
fini del rientro dal disavanzo regionale e della riqualificazione del SSR.
Si indicano di seguito, gli investimenti da realizzare:
■ riconversione dei presidi ospedalieri di Agnone, Larino e Venafro in centri distrettuali nei quali saranno
presenti strutture polifunzionali (PTA con piastre poli-ambulatoriali ad elevata tecnologia in grado di
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9737
effettuare prestazioni mediche e chirurgiche di bassa complessità, RSA di seconda fascia a gestione pubblica,
Ospedali di comunità) – spesa prevista: 33,80 milioni di euro;
■ adeguamento antisismico, alle norme di sicurezza e alla riprogettazione degli spazi funzionali alla nuova
organizzazione dell’offerta sanitaria – spesa prevista 128 milioni;
■ ristrutturazione degli attuali poliambulatori distrettuali e sub distrettuali – spesa prevista 22 milioni di euro.
Per il finanziamento degli investimenti descritti sono attualmente disponibili, come già indicato, fondi statali ex
art. 20 della legge n. 67/1988 per 100,3 milioni di euro, da integrarsi col 5% di concorso regionale per un totale
di circa 105,5 milioni di euro. Si sommano alla predetta disponibilità il finanziamento di 3,3 milioni di euro già
attivati a seguito della sottoscrizione dell’Accordo di programma 2008 per la ristrutturazione dei poliambulatori
di Trivento e Montenero di Bisaccia e 6 milioni di euro del programma “Centri urbani” (art. 71 della legge n.
448/1998) destinati alla nuova sede distrettuale di Campobasso.
La scala delle priorità degli interventi, in base alle effettive disponibilità finanziarie ex art. 20 della legge n.
67/1988 e s.m.i., sarà definita d’intesa con l’ASReM e coerentemente al grado di criticità delle situazioni sulle
quali è necessario intervenire.
Il Piano degli investimenti, correlato alla effettiva disponibilità dei relativi finanziamenti, costituisce allegato
obbligatorio del bilancio di previsione triennale ed annuale dell’ASReM. Una quota del 10% del finanziamento
in conto capitale disponibile in ciascun esercizio per l’acquisto di beni durevoli, e quindi con esclusione delle
somme destinati alle opere strutturali, è riservata agli imprevisti.
Sulla gestione corrente possono gravare acquisti di beni durevoli la cui necessità derivi da fatti imprevisti ed
indifferibili successivi all’approvazione del Piano degli investimenti a condizione che sia esaurito il fondo per gli
imprevisti.
In casi limitati, ma di assoluta urgenza incompatibile con i tempi di acquisizione del finanziamento ex art. 20,
l’ASReM potrà procedere ad anticipare gli interventi con fondi della gestione corrente, a condizione che il costo
di ammortamento non superi, l’1,5% del finanziamento ordinario a carico del Fondo Sanitario Nazionale. I costi
anticipati saranno compensati nell’esercizio in cui saranno disponibili i finanziamenti in conto capitale, con
sopravvenienze pari agli ammortamenti iscritti nei bilanci precedenti, per assicurare l’equilibrio di bilancio della
gestione corrente.
La Regione intende elaborare e successivamente inviare per approvazione ai ministeri competenti il nuovo piano
degli investimenti in cui saranno esposte in maniera puntuale e dettagliata:
■
■
■
■
■
stato di avanzamento dei lavori in corso;
interventi programmati ma non ancora avviati;
interventi da avviare nel corso del biennio;
impatti economici e tempistiche di conclusione dei lavori per gli interventi di cui sopra,
copertura economica e finanziariadegli interventi programmati.
Tale documentazione sarà inviata entro e non oltre Maggio 2014. Si stima che nel complesso i lavori di
ammodernamento/riconversione delle strutture saranno operativi e pressoché conclusi entro la scadenza di
Dicembre 2015 così come descritto per le singole azioni dei paragrafi precedenti.
INDICATORI
Risultati programmatici
Adeguamento e messa a norma delle strutture e degli impianti.
Riconversione dei presidi ospedalieri di Agnone, Larino e Venafro
Indicatori di risultato
Inoltro proposte accordi di programma per investimenti SSR 2013-2015 e Piano degli investimenti regionali
Tempistica
Maggio 2014
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9738
INDICATORI
Risultati programmatici
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
Ufficio Progetti e patrimonio del Servizio Risorse finanziarie e infrastrutture sanitarie della Direzione Generale per la Salute
Direzione generale ASReM
Programma 15: Rete Emergenza-Urgenza
Intervento 15.1: Riqualificazione Rete Emergenza-Urgenza
Si veda l’Azione 14.5.2: Servizio di emergenza territoriale - 118
Programma 16: Sanità penitenziaria
Intervento 16.1: Potenziamento Sanità Penitenziaria
Con il DPCM 1 aprile 2008, concernente le modalità e i criteri per il trasferimento al servizio sanitario nazionale
delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in
materia di sanità penitenziaria, si è completata una riforma di sistema che aveva avuto inizio con il Decreto
Legislativo 230/1999 “Riordino della medicina penitenziaria” con il trasferimento al Servizio Sanitario Nazionale
delle funzioni relative ai soli settori della prevenzione e delle tossicodipendenze.
A seguito del trasferimento, le Regioni e le Aziende sanitarie hanno assunto la responsabilità dell’assistenza
sanitaria nelle carceri, negli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) e negli istituti e servizi della Giustizia minorile.
Per l’assistenza sanitaria nel suo complesso, il documento programmatico di riferimento è costituito dalle “Linee
di indirizzo per gli interventi del Servizio Sanitario Nazionale a tutela della salute dei detenuti e degli internati
negli istituti penitenziari, e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale”(Allegato A, parte integrante del
DPCM citato).
Attualmente in Regione Molise sono presenti tre istituti penitenziari: Campobasso, Larino e Isernia.
Situazione carceri presenti in Regione Molise al 30.06.2012
Istituto
Campobasso
Larino
Isernia
Totale
Tipologia Capienza regolam entare Detenuti presenti
CCR
112
128
CCR
219
294
CC
70
83
401
505
di cui donne
0
0
0
0
di cui stranieri
21
39
7
67
Tabella 354: Situazione carceri in Regione Molise (Fonte: Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria)
La Regione Molise ha recepito il DPCM 1 aprile 2008 con propria deliberazione del 23.06.2008 n. 544. Con tale
atto è stato istituito il previsto Osservatorio regionale sulla sanità penitenziaria, quale organo consultivo e di
monitoraggio, costituito da rappresentanti della Regione, del Provveditorato Regionale dell'Amministrazione
Penitenziaria per il Molise e l'Abruzzo (PRAP) e del Centro per la Giustizia Minorile per l'Abruzzo, Molise e Marche
(CGM).
In data 14 settembre 2009, l’Osservatorio ha elaborato un Protocollo di Intesa finalizzato a definire le forme di
collaborazione relative alle funzioni di sicurezza, i principi e i criteri di collaborazione tra l'ordinamento sanitario
e l'ordinamento penitenziario, al fine di garantire la tutela della salute e il recupero sociale dei detenuti e degli
internati adulti nonché le esigenze di sicurezza all'interno dei tre Istituti di Pena presenti nel territorio regionale:
Campobasso, Isernia e Larino. Il protocollo è stato ratificato dalla Giunta Regionale con delibera 29 settembre
2009.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9739
Sulla base di tale protocollo, sono stati avviati, da parte della Regione e dell’ASReM, atti mirati a regolamentare
il ruolo del Servizio Sanitario Regionale all’interno degli istituti penitenziari.
Azione 16.1.1: Definizione nuovo assetto organizzativo per la Sanità Penitenziaria
Viene istituita l’Unità operativa semplice sovradistrettuale, preposta alla gestione unitaria di tutte le attività
socio-sanitarie, di base e specialistiche, a favore dei detenuti, collocata in uno dei distretti.
L’unità operativa ha la funzione di:
■
■
■
■
curare i rapporti tra l’Azienda Sanitaria e gli istituti penitenziari presenti nella regione;
garantire l’assistenza sanitaria di base, specialistica, infermieristica e farmaceutica, prevista dai LEA;
gestire l’emergenza/urgenza, in raccordo con il Servizio 118;
raccordare l’assistenza primaria con le attività assicurate dal Dipartimento di salute mentale e delle
dipendenze patologiche.
Per quanto concerne il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, l’Azienda ha stipulato con la regione
Abruzzo l’accordo ex art. 3 del decreto ministeriale 28 dicembre 2012 (delibera Giunta regionale 26 luglio 2013,
n. 375) e ne curerà l’attuazione, in conformità e nei tempi del programma nazionale.
INDICATORI
Risultati programmatici
Riordino Sanità Penitenziaria
Indicatori di risultato
Tempistica
Sottoscrizione protocolli d’intesa con Regione Abruzzo
Settembre 2014
Attuazione azioni da PSR 2013-2015
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Struttura Commissariale
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
Si stima che il costo sarà equivalente al finanziamento della regione per la funzione.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9740
Programma 17: Assistenza farmaceutica
Intervento 17.1: Razionalizzazione della spesa farmaceutica convenzionata/territoriale
Intervento 17.2: Razionalizzazione della spesa farmaceutica ospedaliera
Relativamente alle azioni previste per il Programma 17 viene confermato quanto già descritto nella precedente
versione dei P.O. 2013-2015 di Dicembre 2013 (Prot. SIVEAS 242_A/2013). Vengono inoltre confermate le
scadenze e valorizzazioni connesse.
Programma 18: Sicurezza e rischio clinico
Intervento 18.1: Azioni di governo clinico e riduzione del rischio clinico
La riorganizzazione delle funzioni centrali di amministrazione e gestione dell’ASReM prevede la costituzione
dell’Unità operativa complessa per il Servizio di prevenzione e protezione, rischio clinico e qualità, in staff alla
direzione generale dell’Azienda. La funzione è tra gli elementi fondamentali del Governo clinico, raccomandato
dai vigenti Piani sanitari nazionali.
La direzione della UOC si avvarrà di un gruppo di coordinamento aziendale per la qualità e il risk management
clinico e della rete dei referenti di ciascuna unità sanitaria di line.
La missione dell’unità operativa è quella di identificare, rilevare, analizzare, monitorare, gestire i fattori di rischio
del sistema di erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie nelle implicazioni epidemiologiche, professionali
e organizzative.
I suoi compiti consistono:
■ nell’elaborazione dei programmi e delle raccomandazioni per la sicurezza;
■ nel supporto alla loro applicazione e gestione;
■ nello sviluppo dei programmi di formazione degli operatori e supervisori e di comunicazione tra gli operatori
aziendali e per il coinvolgimento dei pazienti;
■ nelle relazioni con la rete nazionale e gli organismi internazionali.
Le procedure operative per la sicurezza sui luoghi di lavoro (protezione personale, controllo tecnici e sanitari,
disposizioni per la pulizia e l’ordine dei luoghi di lavoro), sono formalizzate in manuali e disposizioni.
La prevenzione e gestione del rischio clinico si avvarrà di raccomandazioni e disposizioni inerenti alle procedure
diagnostico-terapeutiche, del monitoraggio degli eventi sentinella, di feedback e audit tra pari circa la
valutazione dell’appropriatezza dell’uso di tecnologie, interventi e procedure.
La regione implementerà gradualmente il sistema in modo da perfezionarlo entro Dicembre 2015, anche
attraverso l’utilizzo delle risultanze della recente sperimentazione condotta in collaborazione con AGENAS e
Federsanità ANCI.
Gli obiettivi che s’intende perseguire sono i seguenti:
■ definizione di un programma regionale articolato nelle dimensioni del Governo Clinico e che contenga anche
metodologia e strumenti per la gestione degli eventi avversi;
■
■
■
■
monitoraggio dei Piani di miglioramento attuati dall’ASREM a seguito dell’occorrenza di eventi sentinella;
monitoraggio sistematico dell’uso della check list in sala operatoria;
implementazione e monitoraggio della Raccomandazione per la sicurezza nella terapia oncologica;
previsione dell’inserimento dell’implementazione dei documenti ministeriali sulla qualità e sicurezza dei
pazienti (Raccomandazioni, Manuale per la sicurezza in Sala Operatoria) tra i criteri di valutazione del
Direttore Generale ASReM.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9741
Azione 18.1.1: Programmazione e Organizzazione del Sistema di Qualità Aziendale.
La Regione si propone di implementare, entro Dicembre 2014, una Unità per il Governo clinico, al fine di:
■ diffondere la cultura dell’ Evidence Based Medicine (EBM), pratica della medicina basata sull’integrazione
dell’esperienza clinica del medico con la migliore evidenza scientifica disponibile applicata alle caratteristiche
ed ai valori del singolo paziente;
■ elaborare e favorire l’applicazione delle Linee Guida.
■ Implementare l’accountability: i sistemi di rintracciabilità delle azioni di tutte le professionalità sanitarie
(medici, infermieri ed altri operatori sanitari), attraverso l’individuazione univoca dei responsabili degli atti
clinici;
■ Promuovere l’audit clinico: la revisione organizzata e strutturata tra pari, volta ad esaminare
sistematicamente la propria attività ed i propri risultati confrontandoli con standard espliciti, al fine di
migliorare la qualità e gli outcome dell'assistenza;
■ rendere stabile la pratica dell’EBM, dell’Audit Clinico e della Gestione del Rischio Clinico in tutti i dipartimenti
dell’ASReM.
Alla luce di quanto sopra dettagliato, l’Unità per il Governo Clinico dovrà provvedere a:
■ elaborare e definire uno strumento di rilevazione di eventi avversi;
■ implementare la gestione di eventi sentinella, con la conseguente messa in atto di interventi di
miglioramento e verifica dei risultati ottenuti;
■ implementare e monitorare la Checklist in Sala Operatoria, le Raccomandazioni Ministeriali e il Manuale di
Sicurezza per la Sala Operatoria;
■ elaborare un progetto per la sicurezza nella terapia oncologica;
■ diffondere l’approccio EBM e EBHC a tutti gli operatori sanitari, attraverso seminari aperti e creando reti
all’interno dei dipartimenti con referenti delle Unità Operative.
■ elaborare linee guida, secondo metodologia EBM, da diffondere ed implementare attraverso metodologie e
strumenti di dimostrata efficacia.
INDICATORI
Risultati programmatici
Miglioramento continuo della performance professionale e organizzativa a tutela della qualità, dell’appropriatezza e della sicurezza delle
cure.
Diffusione di una cultura di adesione a percorsi assistenziali integrati che riducono la variabilità nella pratica clinica e coinvolgono
differenti figure professionali anche attraverso un miglioramento della comunicazione interdisciplinare.
Applicazioni di Linee Guida e percorsi assistenziali che permettano di identificare le inappropriatezze (in eccesso e in difetto), suggerendo
precocemente le aree di miglioramento del processo assistenziale.
Indicatori di risultato
Tempistica
Documentazione degli esiti assistenziali
Dicembre 2014
Rimodulazione della domanda, adeguamento dell’ offerta e riduzione liste di attesa
Dicembre 2014
Controllo beni-costi e servizi
Dicembre 2014
Riduzione di sinistri e conseguente ridefinizione del premio assicurativo
Dicembre 2014
Definire la dotazione organica del personale e stabilizzazione del personale incaricato
Dicembre 2014
Messa a regime e monitoraggio evidenze
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9742
INDICATORI
Risultati programmatici
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 18.1.2: Implementazione e monitoraggio della Raccomandazione per la sicurezza nella
Terapia Oncologica (Raccomandazione n. 14, ottobre 2012 Ministero della Salute)
La Regione, nell’ambito del processo di potenziamento del governo del rischio clinico, intende accrescere il grado
di consapevolezza tra gli operatori sanitari coinvolti nella gestione delle terapie oncologiche e ottenere la
completa tracciabilità dell’intero processo di prescrizione, allestimento e somministrazione al paziente, con
l’introduzione di procedure condivise.
A tal fine verranno implementate nel corso dell’operatività dei Programmi Operativi azioni volte a:
■ assicurare e attuare una costante formazione professionale. Introdurre la prescrizione oncologica
informatizzata attraverso l’elaborazione di schemi di terapia standard da personalizzare su richiesta
dell’oncologo/ematologo;
■ elaborare protocolli condivisi per l’allestimento, la distribuzione e la somministrazione della preparazione
oncologica.
Tuttavia, il sistema richiede competenze specifiche degli operatori affinché l’uso sia appropriato.
Ciò rende necessaria la programmazione di specifica formazione per tutti gli operatori e la presenza di personale
con competenze informatiche di elevato livello.
INDICATORI
Risultati programmatici
Miglioramento della qualità della prestazione erogata, sicurezza al paziente, sicurezza all’operatore sanitario e supposto qualificato al
medico per la riduzione degli errori di terapia.
Aumento delle prestazioni oncologiche erogate a fronte di un contenimento dei costi per miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva,
e riduzione dei reflui e degli scarti di produzione
Diminuzione delle richieste di risarcimento all’Azienda da parte degli operatori sanitari e dei pazienti.
Indicatori di risultato
Tempistica
Numero incontri di formazione Aziendale
Dicembre 2014
numero Procedure condivise.
Dicembre 2014
Messa a regime e monitoraggio evidenze
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
Azione 18.1.3: Ricerca e Sviluppo
Su i due filoni di attività si procederà a:
■ Ricerca: Creazione di una nuova conoscenza e valutazione di quanto già esiste;
■ Sviluppo: Incrementare il livello delle prestazioni e gli outcomes attraverso l’applicazione dei risultati ottenuti
dalla ricerca
Tali attività saranno implementate entro Dicembre 2014 e successivamente portate a regime entro e non oltre
Dicembre 2015.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9743
INDICATORI
Risultati programmatici
Introdurre nella pratica clinica la ricerca e diffondere le pratiche innovative in tutti i Dipartimenti Aziendali
Indicatori di risultato
Tempistica
Implementazioni azioni
Dicembre 2014
Messa a regime e monitoraggio evidenze
Dicembre 2015
Responsabile del procedimento attuativo
Direttore Generale della Direzione Generale per la Salute
DG ASReM
VALORIZZAZIONE ECONOMICA
In via prudenziale non si è proceduto al calcolo dei possibili impatti economici
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9744
Allegati
Direttive per l’avvio del sistema di programmazione e controllo
dell’ASReM
Allegato 1: Il governo dei processi produttivi all’interno delle strutture che costituiscono le reti
I centri di responsabilità e di costo ospedalieri per la prima applicazione sono quelli indicati negli allegati
2,3,4,5,6.
I primi report consuntivi devono essere disponibili entro il 31 gennaio 2015 per il periodo 1 luglio – 31 dicembre
2014.
Le variabili produttive ospedaliere da rilevare, per unità operativa, sono le seguenti:
■
■
■
■
■
■
■
posti letto effettivamente funzionanti (DO e DH/DS);
■
■
■
■
■
DRG per DH/DS: totali e distinti per medici, chirurgici e non classificati;
ricoveri: totali e distinti per DO/DH;
dimessi: totali, ordinari con separata evidenza dei trasferimenti, DH/DS;
DRG ordinari, distinti per medici, chirurgici, non classificati;
peso medio: totale per DRG ordinari e separatamente per medici, chirurgici e non classificati;
casi per durata: < 1 giorno; 1 giorno; 2 giorni; da 3 giorni fino al valore soglia; oltre il valore soglia;
degenze ordinarie: totale, degenza media giornaliera, tasso di utilizzo dei pl, durata media per ricovero,
intervallo di turn over, indice di rotazione;
peso medio: totale per DRG DH/DS e separatamente per medici, chirurgici e non classificati;
accessi programmati per p.l. di DH/DS e accessi effettivi;
DRG potenzialmente inappropriati;
valore della produzione: DRG medici, chirurgici e non classificati, separatamente per ordinari e DH/DS;
prestazioni ambulatoriali; libera professione; altro;
■ valore medio DRG: totale e separatamente per medici, chirurgici e non classificati, per ordinari e DH/DS;
■ sala operatoria: ore programmate per u.o., ore di effettiva utilizzazione, interventi programmati, interventi
effettivi, interventi per ora di effettiva utilizzazione, giorni di attesa preoperatoria, fatturato/n. interventi;
■ personale totale per u.o. e distinto per: medici, altri dirigenti sanitari, personale infermieristico/ostetriche,
tecnici sanitari, altro;
■ ore mensili (o altro periodo di rilevazione) di apertura degli ambulatori per pazienti esterni;
■ valore della produzione per prestazioni ambulatoriali a tariffa;
■ valore delle prestazioni intermedie acquistate e vendute dalle unità operative di degenza (laboratorio,
radiologia, consulenze specialistiche, esami strumentali etc.), in prima applicazione valorizzate secondo
tariffario nazionale;
■ valorizzazione dei costi diretti ed indiretti, stabilendo per questi ultimi un driver di ribaltamento.
In analogia si procederà per gli ambulatori extra ospedalieri, rilevando i dati congruenti.
Le rilevazioni sono finalizzate ad un embrionale controllo di gestione su macro indicatori di produttività. A tal
fine la direzione generale stabilisce, a valere da luglio 2014, gli obiettivi di budget delle unità operative.
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9745
Gli obiettivi di seguito elencati potranno incidere sensibilmente sul miglioramento del risultato economico della
gestione 2014:
■ diminuire i ricoveri per le patologie deospedalizzabili del 20% entro il 31 dicembre 2014, per portare il tasso
di ospedalizzazione nel 2015 al valore standard di 160 per mille abitanti, di cui il 20% in ricovero diurno;
■ controllare che non sia ammesso day hospital di tipo esclusivamente diagnostico, salvo che per le procedure
caratterizzate da particolare complessità;
■ nelle unità operative chirurgiche la casistica trattata deve tendere ad un rapporto minimo del 70% di pazienti
operati rispetto al numero dei dimessi al 31 dicembre 2014 e all’85% nel 2015;
■ nelle unità operative di ostetricia e ginecologia il rapporto è corretto tenendo conto dei parti fisiologici (DRG
medici), ma il numero totale dei parti deve tendere almeno a 650, con riduzione dell’incidenza dei parti
cesarei al 25%;
■ analoga correzione sarà stabilita per le unità operative di ortopedia e traumatologia, tenuto conto delle
prestazioni di traumatologia riferite a DRG medici; in ogni caso, la traumatologia minore deve essere trattata
in regime ambulatoriale, ogni volta che le condizioni del paziente lo consentano;
■ monitorare la corretta utilizzazione del DRG 391 per i neonati sani, che non determina tasso di
ospedalizzazione;
■ nelle unità operative di area medica il peso dei DRG per ricoveri ordinari deve tendere a superare il valore di
1,1;
■ assicurare tempi di attesa e di risposta entro le 24 ore per le prestazioni diagnostiche a pazienti ricoverati;
■ incremento degli orari di servizio degli ambulatori ospedalieri, per contenere le liste d’attesa e per
intensificare la competizione con le strutture private;
■ riorganizzare le dotazioni di personale per turno di lavoro e per destinazione, tenuto conto delle dismissioni
e accorpamenti delle unità operative, delle sinergie offerte dalla organizzazione dipartimentale, in modo da
assicurare nell’esercizio 2014 una riduzione del 5% dei costi del personale rispetto al 2013.
■ applicazione di procedure mirate a filtrare i ricoveri inappropriati attraverso l’osservazione breve in pronto
soccorso e mediante la stipula di un protocollo per l’accesso del medico di famiglia negli ospedali dell’azienda
in modo da ottimizzare gli obblighi di reciproca informazione e consulenza tra i medici di medicina generale
e i medici ospedalieri, per evitare ricoveri non necessari, abbreviare le degenze, rafforzare la fiducia tra
paziente e medico di famiglia, garantire una effettiva continuità terapeutica;
■ esecuzione generalizzata in pre-ricovero delle prestazioni strettamente e direttamente correlate al ricovero
programmato, finalizzata ad evitare la prescrizione di prestazioni ambulatoriali il cui costo è compreso nelle
tariffe associate ai DRG e ad abbreviare la durata delle degenze ospedaliere;
■ applicare protocolli di semplificazione delle procedure di accesso degli utenti alle prestazioni sanitarie,
applicando l’accordo collettivo nazionale dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta in materia
di prescrizione farmaceutica in caso di urgenza terapeutica, di richieste del medico specialista di ulteriori
indagini necessarie alla risposta a quesiti diagnostici posti dal medico curante, di accesso diretto ad alcune
specialità nelle strutture pubbliche, di controlli programmati;
■ erogazione diretta generalizzata, con contabilizzazione analitica distinta dai consumi interni, di medicinali
agli assistiti dimessi dagli ospedali o in visita specialistica ambulatoriale, ai sensi della legge 2001/405, art.4,
per contenere i costi di assistenza farmaceutica;
■ assegnazione e controllo del budget dei medici di famiglia per l’assistenza farmaceutica e specialistica
ambulatoriale, con spesa programmata pari ai valori medi nazionali; obiettivo dell’ospedalizzazione degli
assistiti di ciascun medico a 160 per mille; a fronte di questi obiettivi la Regione s’impegna a incrementare le
risorse destinate all’assistenza distrettuale e domiciliare e a supportare l’attività di Primary Health Care;
■ controllo sistematico dell’appropriatezza delle prestazioni erogate dalle strutture private accreditate;
l’obiettivo è assegnato congiuntamente all’unità operativa di epidemiologia (o struttura equivalente)
dell’ASReM e ai servizi ispettivi regionali già a ciò preposti;
■ adottare protocolli diagnostico terapeutici ospedalieri e per i medici di famiglia.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9746
La missione dei servizi amministrativi dell’ASReM e della regione è quella di creare le più efficienti condizioni
operative delle strutture che producono ed erogano le prestazioni sanitarie e di concorrere a facilitare l’accesso
dei cittadini semplificando le procedure.
Gli obiettivi sono, pertanto, i seguenti:
■ analisi e revisione delle procedure amministrative che devono essere definite in manuali a garanzia
dell’uniformità dei comportamenti di ogni struttura;
■ coinvolgimento dei servizi amministrativi, unitamente ai servizi sanitari, nella definizione, nel monitoraggio
e nella valutazione del budget;
■ verifica e miglioramento delle condizioni di approvvigionamento di beni e servizi, sia sotto il profilo
economico qualitativo, sia in termini di tempestività;
■ gestione dei contratti di lavoro mirata a valorizzare le risorse umane, favorirne la crescita e promuoverne il
senso di appartenenza all’azienda;
■ organizzazione e sviluppo delle funzioni strategiche per il sistema di programmazione e controllo dell’azienda
(sistema informativo contabile ed extra contabile, controllo interno) e di meccanismi operativi dinamici e
proattivi (lavorare per programmi invece che per atti, iniziativa invece che mera esecuzione di obblighi
normativi, attenzione ai risultati oltre che alla legge).
La regolarità dei flussi informativi è vitale per assumere le decisioni di governo dell’azienda. La responsabilità di
garantire flussi informativi completi, affidabili e tempestivi investe tutti i dirigenti dell’azienda preposti alle
direzioni operative e deve essere esercitata con la consapevolezza che ogni ritardo o altro inadempimento
paralizza il funzionamento dell’azienda e del SSR.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
Tabelle di dettaglio sulla composizione della rete ospedaliera
regionale
Allegato 2: Dotazione posti letto – A. Cardarelli, CAMPOBASSO
OSPEDALE DI CAMPOBASSO
Discipline
Cardiochirurgia
Med e chirug. accet. e urgenza
Terapia intensiva generale
Cardiologia
utic
Medicina generale
malattie endocrine
Nefrologia
emodialisi
Geriatria
Neurologia con stroke
Oncologia
oncoematologia
Malattie infettive
Pneumologia*
Chirurgia generale
Chirurgia toracica
Chirurgia maxillo facciale
Chirurugia ricostruttiva
Chirurgia vascolare
Neurochirurgia
Oculistica
Ortopedia e traumatologia
Urologia
Otorinolarngoiatria (1)
Ostetricia e ginecologia
Neonatologia
utin
pediatria**
Psichiatria ***
Odontostomatologia
Totale ACUZIE
Riabilitazione
Neuroriabilitazione
Lungodegenza
Totale POST ACUZIE
Totale complessivo
ce
di
co
07
51
49
8
50
26
19
29
54
21
32
64
66
24
68
09
13
10
12
14
30
34
36
43
38
37
62
73
39
40
35
56
75
60
uoc
Posti letto
uos
degenza ordinaria
1
1
1
dh-ds
totale
letti tecnici per OBI
1
1
8
12
4
28
4
3
2
8
14
4
32
3
12
18
18
10
3
10
12
26
2
2
2
1
2
2
4
20
20
12
4
12
14
30
6
12
10
24
16
2
20
7
4
6
7
2
2
2
4
2
2
4
1
8
14
12
28
18
4
24
8
4
8
9
1
1
10
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
letti tecnici
2
2
ruinito odontoiatrico per pazienti non collaboranti
17
9
1
1
1
18
1
10
273
10
5
49
2
322
12
5
15
288
2
51
17
339
* UOC di riferimento dei servizi territoriali di pneumotisiologia e per il trattamento domiciliare e ambulatorialedi BPCO,
patologie neuromuscolari, SLA, fibrosi polmonare e tracheostomizzati.
** un letto dedicato alle cure palliative e uno alla neuropsichiatria infantile. Inoltre, è presente un nido per neonati sani.
*** UOS afferenti la UOC di Salute Mentale
1) ORL UOS funzionalmente collegata alla UOC di Termoli
9747
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Allegato 3: Dotazione posti letto – S. Timoteo, TERMOLI
OSPEDALE TERMOLI LARINO
TERMOLI
Discipline
Cardiochirurgia
Med e chirug. accet. e urgenza
Terapia intensiva generale
Cardiologia
utic
Medicina generale
malattie endocrine
Nefrologia
emodialisi*
Geriatria
Neurologia con stroke
Oncologia
oncoematologia
Malattie infettive
Pneumologia
Chirurgia generale****
Chirurgia toracica
Chirurgia maxillo facciale
Chirurugia ricostruttiva
Chirurgia vascolare
Neurochirurgia
Oculistica
Ortopedia e traumatologia
Urologia (1)
Otorinolarngoiatria
Ostetricia e ginecologia
Neonatologia
utin
pediatria**
Psichiatria**
Odontostomatologia
Totale ACUZIE
Riabilitazione
Neuroriabilitazione
Lungodegenza
Totale POST ACUZIE
Totale complessivo
ce
di
co
07
51
49
8
50
26
19
29
54
21
32
64
66
24
68
09
13
10
12
14
30
34
36
43
38
37
62
73
39
40
35
uoc uos
LARINO
Posti letto
uoc uos
degenza ordinaria dh-ds totale
1
1
1
1
1
1
8
10
4
26
2
4
8
12
4
30
8
12
4
30
letti tecnici
letti tecnici
25
4
29
18
5
6
18
2
1
2
2
20
6
8
20
20
1
1
6
6
2
2
8
8
8
8
5
132
21
153
1
1
1
1
56
75
60
0
8
PL
degenza ordinaria dh-ds totale
letti tecnici per OBI
1
8
TOTALE
Posti letto
5
0
132
0
21
0
153
4
4
33
20
1
1
1
1
1
0
16
4
2
4
18
157
18
16
32
32
2
6
16
34
38
16
34
191
* UOS afferente la UOC di Campobasso.
** UOS afferente la UOC di Campobasso. Inoltre, è previsto un nido per neonati sani.
*** UOS afferente la UOC - Centro di Salute Mentale
**** I PL in day surgery indicati in chirurgia generale nello stabilimento di Larino sono intesi come multidisciplinari con personale infermieristico dedicato ed equipes
mediche delle discipline presenti nei presid di Campobasso, Termoli e Isernia.
POSTI RENE: totale 26, di cui 15 a Termoli e 11 a Larino.
1) UOS appartenente alla UOC di Chirurgia Generale
9748
56
75
60
07
51
49
8
50
26
19
29
54
21
32
64
66
24
68
09
13
10
12
14
30
34
36
43
38
37
62
73
39
40
35
0
7
7
4
4
0
114
114
6
6
14
1
1
1
18
1
letti tecnici
20
1
1
8
10
4
28
0
18
18
2
2
2
2
4
4
2
letti tecnici per OBI
0
132
132
8
8
16
20
24
8
12
4
32
degenza ordinaria dh-ds totale
1
1
1
1
1
uoc uos
Posti letto
1
1
1
1
1
uoc uos
12
29
29
0
17
letti tecnici
1
5
4
1
4
12
30
34
4
18
4
degenza ordinaria dh-ds totale
Posti letto
1
1
1
2
1
1
1
uoc uos
10
22
30
8
12
letti tecnici
8
1
5
4
1
2
2
12
13
0
10
23
35
2
10
degenza ordinaria dh-ds totale
Posti letto
AGNONE
8
8
0
148
31
0
22
53
201
16
20
30
8
12
4
42
PL
TOTALE
* UOS afferente la UOC di Campobasso.
** UOS afferente la UOC di Campobasso. Inoltre, è previsto un nido per neonati sani.
*** UOS afferente la UOC - Centro di Salute Mentale
**** UOS di H Agnone PRESIDIO OSPEDALIERO DI ZONA DISAGIATA, dipendente da UOC Isernia. L'atto aziendale potrà individuare nella UOC di Isernia una struttura semplice di oncologia ad invarianza di posti letto
complessivi, garantendo collegamenti funzionali per la supervisione delle attività da parte della UOC di Oncologia di Campobasso.
***** I PL in day surgery indicati in chirurgia generale nello stabilimento di Agnone e Venafro sono intesi come multidisciplinari con personale infermieristico dedicato ed equipes mediche delle discipline presenti
nei presid di Campobasso, Termoli e Isernia.
POSTI RENE: totale 34, di cui 17 a Termoli, 10 a Venafro e 7 ad Agnone.
Cardiochirurgia
Med e chirug. accet. e urgenza
Terapia intensiva generale
Cardiologia
utic
Medicina generale****
malattie endocrine
Nefrologia
emodialisi*
Geriatria
Neurologia con stroke
Oncologia
oncoematologia
Malattie infettive
Pneumologia
Chirurgia generale*****
Chirurgia toracica
Chirurgia maxillo facciale
Chirurugia ricostruttiva
Chirurgia vascolare
Neurochirurgia
Oculistica
Ortopedia e traumatologia
Urologia
Otorinolarngoiatria
Ostetricia e ginecologia
Neonatologia
utin
pediatria**
Psichiatria***
Odontostomatologia
Totale ACUZIE
Riabilitazione
Neuroriabilitazione
Lungodegenza
Totale POST ACUZIE
Totale complessivo
Discipline
ce
di
co
OSPEDALE ISERNIA VENAFRO AGNONE
ISERNIA
VENAFRO
Allegato 4: Dotazione posti letto – F. Veneziale, ISERNIA
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9749
07
51
49
08
50
26
19
29
54
21
32
64
66
24
68
09
13
10
12
14
30
34
36
43
38
37
62
73
39
40
Cardiochirurgia
Med e chir. Accet e urgenza
Terapia intensiva generale
Cardiologia
utic
Medicina generale
Malattie endocrine
Nefrologia
emodialisi
Geriatria
Neurologia con stroke
Oncologia
oncoematologia
Malattie infettive
Pneumologia
Chirurgia generale
Chirurgia toracica
Chirurgia maxillo facciale
Chirurgia ricostruttiva
Chirurgia vascolare
Neurochirurgia
Oculistica
Ortopedia e traumatologia
Urologia
Otorinolarngoiatria
Ostetricia e ginecologia
Neonatologia
utin
pediatria
Psichiatria
Totale ACUZIE
Riabilazione
Neuroabilitazione
Lungodegenza
Totale POST ACUZIE
Totale complessivo
56
75
60
codice
Discipline
2
3
3
2
2
2
14
1
1
15
7
7
20
10
6
6
104
8
8
112
DH
6
18
4
DO
20
9
127
118
9
22
10
8
8
10
10
6
20
4
totale
20
Fondazione Giovanni
Paolo II (1, 2)
53
145
92
8
45
6
33
46
7
9
2
3
2
4
2
11
DH
7
55
156
101
10
45
9
35
50
totale
Neuromed (3)
DO
Allegato 5: Dotazione posti letto – Strutture private accreditate
34
34
12
22
DO
DH
6
6
3
3
40
40
15
25
totale
Villa Maria
19
65
46
19
24
22
DO
DH
1
9
8
1
5
3
20
74
54
20
29
25
totale
Villa Ester
STRUTTURE PRIVATE ACCREDITATE
30
30
30
DO
DH
2
2
2
32
32
32
totale
Igea medica
116
429
313
71
45
66
10
8
8
9
35
50
10
10
13
20
4
50
20
Totale
Privati
Posti rene accreditati/contrattualizzati
Nephroca re 11 PL
Per tutte le strutture:
a ) L'a ccredi ta mento concerne a l tres ì l e a tti vi tà
dei s ervi zi di a gnos ti i e a mbul a tori a l i
ri s ul ta nti da i provvedi menti di a credi ta mento
s enza modi fi ca zi oni .
b) Con l 'a pprova zi one dei protocol l i per i l da y
s ervi ce chi rurgi co e medi co, s a rà ri cons i dera to
l 'a ccredi ta mento per degenza ordi na ri a e da y
hos pi ta l /da y s urgery.
3) Neuromed
Il progra mma prevede una ri modul a zi one
del l 'a ccredi ta mento, gi us ta l 'a ccordo
tra ns a tti vo del 5.10.2011, s enza modi fi ca zi one
del l e di s ci pl i ne a ccredi ta te né de numero dei
pos ti l etto, a ttua l mente pa ri a 156 PL
5 pos ti l etto tecni ci per ra di otera pi a
2) Fondazione Giovanni Paolo II
1) Fondazione Giovanni Paolo II
Il progra mma prevede una ri modul a zi one
del l 'a ccredi ta mento, i n modo da ri durre l e
s ovra ppos i zi oni funzi ona l i con l 'os peda l e
Ca rda rel l i , i ncentra ta s u di s ci pl i ne chi rurgi che
a ba ci no d'utenza s uperi ore a l l a di mens i one
demogra fi ca del Mol i s e, che a ttua l mente
a l i menta no i fl us s i di mobi l i tà s a ni ta ri a
pa s s i va
Note
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9750
1
1
1
1
ANATOMIA PATOLOGICA
PSICOLOGIA CLINICA
PATOLOGIA CLINICA
RADIODIAGNOSTICA
NOTE
3
1
1
1
uoc
1
1
uos
1
3
2
1
1
3
3
uoc
1
1
uos
d
c
b
a
NOTE
negl i s ta bi l i menti os peda l i eri di La ri no, Vena fro, Agnone, punti di prel i evo e dota zi one di poi nt of ca re tes ti ng per l e emergenze.
s ervi zi o del l 'UOC neurol ogi a H Ca mpoba s s o.
UOS di pendenti da UOC H Ca mpoba s s o; l e fa rma ci e os peda l i ere provvedono a nche a l l a di s tri buzi one di retta di fa rma ci a l l a
di mi s s i one o i n occa s i one di control l i di a gnos ti ci a mbul a tori a l i .
l a funzi one a s s i s tenzi a l e è a s s i cura ta i n ci a s cun pres i di o da l l a UOC di tera pi a i ntens i va genera l e.
UOS di pendenti da UOC H Ca mpoba s s o
a l tri s ervi zi e dota zi oni :
a mbul a tori pol i s peci a l i s ti ci nei 3 pres ìdi H e nei 3 s ta bi l i menti H, confi gura ti come pol i a mbul a tori di s trettua l i ,a nche per
di s ci pl i ne di vers e da l l a u.o. pres enti , s econdo fa bbi s ogno detrmi na to da l l a s ti ma del l a doma nda i nterna ed es terna .
punto di pri mo i ntervento di s occors o (l i nee gui da n.1/1996 e s ucces s i vi a ggi orna menti ) negl i H di Agnone, La ri no, Vena fro.
d
e
f
g
h
i
i .1
i .2
i l s ervi zi o di ps i col ogi a cl i ni ca e a s s i s tenza s oci a l e è a s s i cura to da pers ona l e di a l tre uni tà opera ti ve terri tori a l i , a nche pa rtti me.
c
i
h
g
da l l a DA di pendono gl i uffi ci di a mmi ni s tra zi one del pers ona l e di pres i di o (con es cl us i one del l e funzi oni del l a di rezi one
centra l e del pers ona l e), a pprovvi gi ona menti e ma ga zzi no economa l e, tecni ci di competenza del pres i di o.
9
2
3
b
15
1
0
a
4
1
1
da l l a DMP di pendono gl i uffi ci di : a ccetta zi one e a rchi vi o cl i ni co, rel a zi oni con i l pubbl i co; i s ervi zi di : s ta ti s ti ca ed
epi demi ol ogi a , fi s i ca s a ni ta ri a e protezi one i nfortuni s ti ca , medi ci na l ega l e, i nfermi eri s ti co-a us i l i a ri e a ccogl i enza , s ci enze
a l i menta ri e di eteti ca .
1
3
2
1
8
1
TOTALE
1
MEDICINA TRASFUSIONALE
ANESTESIA
2
f
1
uos
TOTALE
e
4
1
1
1
1
uoc
Presidio
ISERNIA VENAFRO
AGNONE
FARMACIA OSPEDALIERA
1
uos
Presidio
TERMOLI LARINO
NEUROFISIOPATOLOGIA
1
1
DIREZIONE AMMINISTRATIVA
MEDICINA NUCLEARE
1
uoc
Presidio
CAMPOBASSO
DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO
DENOMINAZIONE
Allegato 6: Dotazione posti letto – riepilogo strutture
pubbliche
private
SERVIZI SENZA
POSTI eLETTO
OSPEDALI PUBBLICI
Allegato 7: Organizzazione servizi senza posti letto
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9751
AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI
CAMPOBASSO DEL 27 GIUGNO 1970
56
75
60
07
51
49
8
50
26
19
29
54
21
32
64
66
24
68
09
13
10
12
14
30
34
36
43
38
37
62
73
39
40
35
4
4
23
4
36
3
1
1
3
1
1
1
1
1
3
3
19
4
3
3
3
3
1
1
1
1
1
1
3
1
1
3
1
1
3
1
32
6
14
3
2
2
2
2
1
2
2
22
2
2
2
8
3
4
8
1
6
6
100
6
6
106
24
32
12
90
10
18
18
10
3
10
12
71
6
12
10
60
21
8
52
7
4
18
19
527
55
5
38
98
625
dh-ds
-
degenza ordinaria
-
627
61
5
38
104
731
20
20
12
4
12
14
93
8
14
12
68
24
12
60
8
4
24
25
24
38
12
104
3
12
totale
276
65
45
110
386
20
13
18
4
44
46
7
7
56
10
6
6
6
33
-
degenza ordinaria
30
6
6
36
2
6
4
3
3
10
2
2
3
2
-
dh-ds
116
429
313
71
45
66
10
8
8
9
35
50
10
10
13
20
4
50
20
totale
8
20
3
2
2
6
5
4
2
2
32
2
2
5
4
2
8
3
4
8
1
6
6
137
12
12
149
803
120
50
38
208
1.011
dh-ds
20
37
50
16
134
10
18
64
17
10
10
12
127
10
6
6
12
45
10
60
21
8
52
7
4
18
19
deg.ord.
Posti letto
TOTALE REGIONE
220
1.160
940
L'orga ni zza zi one dei di pa rti menti os peda l i eri s a rà di ca ra ttere s truttura l e per pres i di o ed è dema nda ta a l l 'a tto a zi enda l e. Il di pa rti mento di emergenza urgenza e a ccetta zi one di s econdo l i vel l o
ha s ede nel l 'os peda l e di Ca mpoba s s o.
La dota zi one di pos ti l etto tecni ci , di s ci pl i na 31 (ni do: 8 Ca rda rel l i , 4 Is erni a , 8 Termol i = 20 tota l e) devono es s ere i ns eri ti nei model l i HSP 12 a i fi ni del domi ni o dei fl us s i i nforma ti vi mi ni s teri a l i .
Note:
Cardiochirurgia
Med e chirug. accet. e urgenza
Terapia intensiva generale
Cardiologia
utic
Medicina generale
malattie endocrine
Nefrologia
emodialisi
Geriatria
Neurologia con stroke
Oncologia
oncoematologia
Malattie infettive
Pneumologia
Chirurgia generale
Chirurgia toracica
Chirurgia maxillo facciale
Chirurugia ricostruttiva
Chirurgia vascolare
Neurochirurgia
Oculistica
Ortopedia e traumatologia
Urologia
Otorinolarngoiatria
Ostetricia e ginecologia
Neonatologia
utin
pediatria
Psichiatria
Odontostomatologia
Totale ACUZIE
Riabilitazione
Neuroriabilitazione
Lungodegenza
Totale POST ACUZIE
Totale complessivo
Discipline
MOLISE: RIEPILOGO RETE OSPEDALIERA PUBBLICA PRIVATA PER DISCIPLINA
OSPEDALI PUBBBLICI
OSPEDALI PRIVATI
ce
i
Posti
letto
Posti letto
d
uoc
uos
co
10.06.2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MOLISE-N.18-EDIZIONE STRAORDINARIA
9752
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NICOLA DI PARDO (direttore responsabile)
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