Risultati analisi FEM flangia

Esercitazioni del corso di Costruzione di Macchine 2 e Progettazione FEM
a cura dell’ ing. Francesco Villa
Elementi finiti solidi
Costruzione di Macchine 2 e Progettazione FEM
Prof. Sergio Baragetti
Dalmine - 05/06/2014
Elemento esaedrico a 8 nodi - lineare
1. DESCRIZIONE DELL’ELEMENTO
2. APPROSSIMAZIONE DEGLI SPOSTAMENTI
3. FUNZIONI DI FORMA [𝑁]
4. LEGAME DEFORMAZIONI – SPOSTAMENTI [𝐡]
5. LEGAME SFORZI - DEFORMAZIONI [𝐷]
6. MATRICE DI RIGIDEZZA DELL’ELEMENTO [𝐾]
7. LEGAME SFORZI – SPOSTAMENTI NODALI [𝐻]
1. Descrizione dell’elemento
𝑧
7
8
6
5
𝑦
𝑐
4
3
𝑏
2
1
π‘Ž
8 vertici – almeno 8 nodi – EF lineari
π‘₯
1. Descrizione dell’elemento
𝑀7
𝑀8
𝑣7
𝑣8
𝑧
𝑀5 𝑣5
7
𝑣6
𝑀6
𝑒5
5
6
𝑒8
8
𝑒6
𝑀4
𝑦
𝑀3
𝑣4
𝑣3
𝑀1
3
𝑣1
1
𝑒7
𝑒1
𝑒3
4
𝑣2
𝑀2
2
𝑒4
𝑒2
spostamenti nodali: 𝑓𝑖 = 𝑒𝑖 , 𝑣𝑖 , 𝑀𝑖
𝑇
π‘₯
1. Descrizione dell’elemento
𝐹𝑧 7
𝑧
𝐹𝑦
𝐹𝑧 5
5
7
6
𝑦
𝐹𝑧 3
𝐹𝑧1
𝐹𝑦 6
𝐹𝑧 6
𝐹π‘₯ 5
5
1
𝐹π‘₯ 7
𝐹𝑦 3
3
𝐹𝑦
1
𝐹π‘₯ 3
𝐹𝑦 8
𝐹𝑧 8
𝐹𝑦 7
𝐹𝑦 2
2
forze nodali: 𝐹𝑖 = 𝐹π‘₯ 𝑖 , 𝐹𝑦 , 𝐹𝑧 𝑖
𝑖
𝐹π‘₯ 6
𝐹𝑧 4 𝐹𝑦
4
𝐹𝑧 2
𝐹π‘₯ 1
8
𝑇
𝐹π‘₯ 2
𝐹π‘₯ 8
4
𝐹π‘₯ 4
π‘₯
1. Descrizione dell’elemento
β€’
VETTORE SPOSTAMENTI E FORZE 24X1 β†’ MATRICE 𝐾
𝐹π‘₯,1
𝑒1
24X24
𝑣1
𝐹𝑦,1
𝐹1
𝑓1
𝑀1
𝐹
𝑧,1
𝐹2
𝑓2
𝐹3
𝑓3
𝐹4
𝑓4
𝐹 =
𝑓 =
𝐹5
𝑓5
𝐹6
𝑓6
𝐹7
𝑓7
𝐹8
𝑓8
2. Approssimazione campo spostamenti
β€’
PER CIASCUN NODO OCCORRE DEFINIRE I TRE SPOSTAMENTI
𝛿𝑖 = 𝑒𝑖 π‘₯, 𝑦, 𝑧 , 𝑣𝑖 π‘₯, 𝑦, 𝑧 , 𝑀𝑖 𝑒𝑖 π‘₯, 𝑦, 𝑧
β€’
𝑇
APPROSSIMAZIONE DI TIPO POLINOMIALE
𝑒 = 𝛼1 + 𝛼2 π‘₯ + 𝛼3 𝑦 + 𝛼4 𝑧 + 𝛼5 π‘₯𝑦 + 𝛼6 π‘₯𝑧 + 𝛼7 𝑦𝑧 + 𝛼8 π‘₯𝑦𝑧
𝑣 = 𝛼9 + 𝛼10 π‘₯ + 𝛼11 𝑦 + 𝛼12 𝑧 + 𝛼13 π‘₯𝑦 + 𝛼14 π‘₯𝑧 + 𝛼15 𝑦𝑧 + 𝛼16 π‘₯𝑦𝑧
𝑀 = 𝛼17 + 𝛼18 π‘₯ + 𝛼19 𝑦 + 𝛼20 𝑧 + 𝛼21 π‘₯𝑦 + 𝛼22 π‘₯𝑧 + 𝛼23 𝑦𝑧 + 𝛼24 π‘₯𝑦𝑧
β€’
LINEARE LUNGO RETTE PARALLELE AGLI ASSI x, y, z
β€’
24 COEFFICIENTI β†’ 24 C.C. β†’ 24 VALORI DI u, v, w NEI NODI
2. Approssimazione campo spostamenti
𝑒 = 𝛼1 + 𝛼2 π‘₯ + 𝛼3 𝑦 + 𝛼4 𝑧 + 𝛼5 π‘₯𝑦 + 𝛼6 π‘₯𝑧 + 𝛼7 𝑦𝑧 + 𝛼8 π‘₯𝑦𝑧
𝑣 = 𝛼9 + 𝛼10 π‘₯ + 𝛼11 𝑦 + 𝛼12 𝑧 + 𝛼13 π‘₯𝑦 + 𝛼14 π‘₯𝑧 + 𝛼15 𝑦𝑧 + 𝛼16 π‘₯𝑦𝑧
𝑀 = 𝛼17 + 𝛼18 π‘₯ + 𝛼19 𝑦 + 𝛼20 𝑧 + 𝛼21 π‘₯𝑦 + 𝛼22 π‘₯𝑧 + 𝛼23 𝑦𝑧 + 𝛼24 π‘₯𝑦𝑧
1.
I TERMINI COSTANTI DESCRIVONO UNA TRASLAZIONE RIGIDA DELL’ELEMENTO, I
TERMINI LINEARI DESCRIVONO ROTAZIONI RIGIDE PER PICCOLI ANGOLI
2.
ESISTENDO SEMPRE LE DERIVATE DEI POLINOMI, È POSSIBILE DESCRIVERE UN
CAMPO DI DEFORMAZIONI
3.
CONGRUENZA VERIFICATA IMPONENDO GLI STESSI SPOSTAMENTI SU BORDI E
FACCE CONTIGUE
4.
FUNZIONI NON SINGOLARI
3. Funzioni di forma
β€’
ESPRIMONO IL LEGAME FRA IL CAMPO DEGLI SPOSTAMENTI E I
VALORI AI NODI
𝑒 π‘₯, 𝑦, 𝑧 = 𝑁1 π‘₯, 𝑦, 𝑧
𝑓 =
𝑓1 , 𝑓2 , 𝑓3 , 𝑓4 , 𝑓5 , 𝑓6 , 𝑓7 , 𝑓8
𝑒 π‘₯, 𝑦, 𝑧
𝑣 π‘₯, 𝑦, 𝑧
𝑀 π‘₯, 𝑦, 𝑧
β€’
𝑓
𝑁1 π‘₯, 𝑦, 𝑧
= 𝑁2 π‘₯, 𝑦, 𝑧
𝑁3 π‘₯, 𝑦, 𝑧
𝑓
SI RICAVANO IMPONENDO I VALORI AI NODI COME C.C.
𝑇
3. Funzioni di forma – N1
β€’
ESEMPIO PER OTTENERE N1 DALLE COORDINATE NODALI:
𝑃1 0,0,0 , 𝑃2 π‘Ž, 0,0 , 𝑃3 0, 𝑏, 0 , 𝑃4 π‘Ž, 𝑏, 0 ,
𝑃5 0,0, 𝑐 , 𝑃6 π‘Ž, 0, 𝑐 , 𝑃7 0, 𝑏, 𝑐 , 𝑃8 π‘Ž, 𝑏, 𝑐
β€’
SOSTITUENDO NELL’APPROSSIMAZIONE POLINOMIALE LE COORDINATE DEI NODI:
𝑒1 = 𝛼1
𝑒2 = 𝛼1 + 𝛼2 π‘Ž
𝑒3 = 𝛼1 + 𝛼3 𝑏
𝑒4 = β‹―
β€’
SI OTTENGONO I COEFFICIENTI DEL POLINOMIO
𝛼1 = 𝑒1
𝑒2 βˆ’ 𝑒1
𝛼2 =
π‘Ž
𝑒3 βˆ’ 𝑒1
𝛼3 =
𝑏
𝛼4 = β‹―
3. Funzioni di forma – N1
𝑒 π‘₯, 𝑦, 𝑧 = 𝑁1 π‘₯, 𝑦, 𝑧
β€’
𝑓
SI USANO GLI SVILUPPI POLINOMIALI PER [N1], CHE RADUNA I
TERMINI DEL POLINOMIO MOLTIPLICANTI 𝑒1 , 𝑒2 , … , 𝑒8 :
𝑁1 = [𝑁11 , 0,0, 𝑁12 , 0,0, 𝑁13 , 0,0 , 𝑁14 , 0,0,
𝑁15 , 0,0, 𝑁16 , 0,0, 𝑁17 , 0,0, 𝑁18 , 0,0 ]
β€’
CON:
𝑁11
π‘₯ 𝑦 𝑧 π‘₯𝑦 π‘₯𝑧 𝑦𝑧 π‘₯𝑦𝑧
=1βˆ’ βˆ’ βˆ’ +
+ +
βˆ’
π‘Ž 𝑏 𝑐 π‘Žπ‘ π‘Žπ‘ 𝑏𝑐 π‘Žπ‘π‘
π‘₯ π‘₯𝑦 π‘₯𝑧 π‘₯𝑦𝑧
𝑁12 = βˆ’
βˆ’ +
π‘Ž π‘Žπ‘ π‘Žπ‘ π‘Žπ‘π‘
…
3. Funzioni di forma – N2, N3
LE STESSE ESPRESSIONI VALGONO PER v E w
β€’
𝑣 π‘₯, 𝑦, 𝑧 = 𝑁2 π‘₯, 𝑦, 𝑧
𝑀 π‘₯, 𝑦, 𝑧 = 𝑁3 π‘₯, 𝑦, 𝑧
β€’
𝑓
𝑓
CON OPPORTUNE PERMUTAZIONI:
𝑁2 = [0, 𝑁11 , 0,0, 𝑁12 , 0,0, 𝑁13 , 0,0 , 𝑁14 , 0,0,
𝑁15 , 0,0, 𝑁16 , 0,0, 𝑁17 , 0,0, 𝑁18 , 0]
𝑁3 = [0,0, 𝑁11 , 0,0, 𝑁12 , 0,0, 𝑁13 , 0,0 , 𝑁14 , 0,0,
𝑁15 , 0,0, 𝑁16 , 0,0, 𝑁17 , 0,0, 𝑁18 ]
3. Funzioni di forma
β€’ SI OTTIENE DUNQUE LA FUNZIONE
𝑒 π‘₯, 𝑦, 𝑧
𝑣 π‘₯, 𝑦, 𝑧
𝑀 π‘₯, 𝑦, 𝑧
𝑁1 π‘₯, 𝑦, 𝑧
= 𝑁2 π‘₯, 𝑦, 𝑧
𝑁3 π‘₯, 𝑦, 𝑧
= 𝑁 π‘₯, 𝑦, 𝑧
CON
𝑁 π‘₯, 𝑦, 𝑧
𝑓 =
𝑓
DI DIMENSIONE 3X24
4. Legame deformazioni - spostamenti
β€’ DAGLI SPOSTAMENTI SI OTTENGONO LE DEFORMAZIONI
𝑑𝑒 𝑑𝑣
𝑑𝑒
𝛾π‘₯𝑦 =
+
πœ€π‘₯ =
𝑑𝑦 𝑑π‘₯
𝑑π‘₯
𝑑𝑣
𝑑𝑒 𝑑𝑀
πœ€π‘¦ =
𝛾π‘₯𝑧 =
+
𝑑𝑦
𝑑𝑧 𝑑π‘₯
𝑑𝑣 𝑑𝑀
𝑑𝑀
𝛾𝑦𝑧 =
+
πœ€π‘§ =
𝑑𝑧 𝑑𝑦
𝑑𝑧
4. Legame deformazioni - spostamenti
β€’
INTRODUCENDO LE FUNZIONI DI FORMA 𝑁 :
𝑑 𝑁1
πœ€π‘₯ =
𝑑π‘₯
𝑇
𝑑 𝑁2
πœ€π‘¦ =
𝑑𝑦
𝑇
𝑑 𝑁3
πœ€π‘§ =
𝑑𝑧
𝑇
{𝑓}
{𝑓}
{𝑓}
𝑑 𝑁1
𝑑 𝑁2
𝛾π‘₯𝑦 =
+
𝑑𝑦
𝑑π‘₯
𝑇
𝑑 𝑁1
𝑑 𝑁3
𝛾π‘₯𝑧 =
+
𝑑𝑧
𝑑π‘₯
𝑇
𝑑 𝑁2
𝑑 𝑁3
𝛾𝑦𝑧 =
+
𝑑𝑧
𝑑𝑦
𝑇
{𝑓}
{𝑓}
{𝑓}
4. Legame deformazioni - spostamenti
β€’ IN FORMA COMPATTA SI DEFINISCE LA MATRICE 6X24 𝐡 :
πœ€ = 𝐡 𝑓
𝐡 = [𝐡1 ], [𝐡2 ], [𝐡3 ], [𝐡4 ], [𝐡5 ], [𝐡6 ]
β€’ LE SINGOLE MATRICI [𝐡𝑖 ] CONTENGONO LE VARIE DERIVATE
DI 𝑁 PER OTTENERE LE DEFORMAZIONI πœ€π‘₯ , πœ€π‘¦ , πœ€π‘§ , E LE
LORO SOMME PER GLI SCORRIMENTI 𝛾π‘₯𝑦 , 𝛾π‘₯𝑧 , 𝛾𝑦𝑧
4. Legame deformazioni - spostamenti
β€’ AD ESEMPIO:
𝐡1 =
𝑑 𝑁1 𝑇
𝑑π‘₯
= [𝐡11 , 0,0, 𝐡12 , 0,0, 𝐡13 , 0,0 , 𝐡14 , 0,0,
𝐡15 , 0,0, 𝐡16 , 0,0, 𝐡17 , 0,0, 𝐡18 , 0,0 ]
CON
1 𝑦
𝑧
𝑦𝑧
𝐡11 = βˆ’ +
+ βˆ’
π‘Ž π‘Žπ‘ π‘Žπ‘ π‘Žπ‘π‘
1 𝑦
𝑧
𝑦𝑧
𝐡12 = βˆ’
βˆ’ +
π‘Ž π‘Žπ‘ π‘Žπ‘ π‘Žπ‘π‘
…
5. Legame sforzi-deformazioni
β€’
E’ IL CLASSICO LEGAME COSTITUTIVO ELASTICO, ESPRESSO DALLA
MATRICE 6X6 [D]:
𝐷1
𝐷2
𝐷
𝐷 = 2
0
0
0
𝐷2
𝐷1
𝐷2
0
0
0
1βˆ’πœˆ
𝐷1 = 𝐸
(1 + 𝜈) 1 βˆ’ 2𝜈
𝐷2
𝐷2
𝐷1
0
0
0
0
0
0
𝐺
0
0
0
0
0
0
𝐺
0
0
0
0
0
0
𝐺
𝜈
𝐷2 = 𝐸
(1 + 𝜈) 1 βˆ’ 2𝜈
𝐸
𝐺=
2(1 + 𝜈)
6. Matrice di rigidezza dell’elemento
β€’ DAL PLV:
𝛿 𝑓
𝑇
𝐹 =𝛿 𝑓
𝑇
𝐾 𝑓 =
𝛿 πœ€
𝑇
𝜎 𝑑𝑉
β€’ ESSENDO:
𝛿 πœ€
𝑇
=𝛿 𝑓
𝑇
𝐡
𝑇
𝜎 = 𝐷 πœ€ = 𝐷 𝐡 {𝑓}
β€’ SI OTTIENE:
𝛿 𝑓
𝑇
𝐾 𝑓 =𝛿 𝑓
𝑇
𝐡
𝑇
𝐷 𝐡 𝑑π‘₯ 𝑑𝑦 𝑑𝑧 {𝑓}
6. Matrice di rigidezza dell’elemento
β€’ SI OTTIENE, SEMPLIFICANDO 𝛿 𝑓
RIGIDEZZA 24X24:
𝐾 =
𝐡
𝑇
𝑇E
𝑓 , LA MATRICE DI
𝐷 𝐡 𝑑π‘₯ 𝑑𝑦 𝑑𝑧
β€’ PER L’INTEGRAZIONE NUMERICA ESISTONO SVARIATI
ALGORITMI, QUALI L’INTEGRAZIONE SUI NODI DI GAUSS
β€’ SUL SINGOLO ELEMENTO È DUNQUE POSSIBILE ESPRIMERE IL
LEGAME DIRETTO FRA FORZE NODALI E SPOSTAMENTI NODALI:
𝐹 = 𝐾 𝑓
6. Matrice di rigidezza dell’elemento
β€’ RISOLUZIONE DEL MODELLO GLOBALE:
β€’
β€’
β€’
VETTORE
𝐹
CONTENENTE TUTTI I CARICHI NODALI
MATRICE DI RIGIDEZZA GLOBALE 𝐾 , OTTENUTA
ASSEMBLANDO LE 𝐾 DEI SINGOLI ELEMENTI
GLI SPOSTAMENTI DEL MODELLO GLOBALE SI OTTENGONO DA
𝑓 = 𝐾
βˆ’1
𝐹
β€’
L’INVERSIONE DIRETTA DI 𝐾
β€’
DISPENDIOSA
SI UTILIZZANO DI NORMA ALGORITMI PER LA RISOLUZIONE DEI
SISTEMI LINEARI, QUALI JACOBI E GAUSS-SEIDEL
È ESTREMAMENTE
7. Legame sforzi – spostamenti nodali
β€’ GLI SFORZI POSSONO ESSERE RICOSTRUITI, UNA VOLTA
RISOLTO IL SISTEMA AGLI EF, DA:
𝜎 = 𝐷 πœ€ = 𝐷 𝐡 𝑓 = 𝐻 {𝑓}
β€’ OSSERVAZIONE:
𝑁 , 𝐡 E 𝐻 SONO FUNZIONE DI (x, y, z)
Elemento tetraedrico a 4 nodi - lineare
β€’ DESCRITTO DA 4 NODI:
𝑧
𝑀4
4
𝑣4
𝑒4
𝑀3
𝑦
𝑣3
𝑀1 𝑣1
𝑒3
1
𝑒1
𝑀2
2
3
𝑣2
𝑒2
π‘₯
Elemento tetraedrico a 4 nodi - lineare
β€’ APPROSSIMAZIONE POLINOMIALE:
𝑒 = 𝛼1 + 𝛼2 π‘₯ + 𝛼3 𝑦 + 𝛼4 𝑧
𝑣 = 𝛼5 + 𝛼6 π‘₯ + 𝛼7 𝑦 + 𝛼8 𝑧
𝑀 = 𝛼9 + 𝛼10 π‘₯ + 𝛼11 𝑦 + 𝛼12 𝑧
12 COEFFICIENTI β†’ 12 C.C. β†’ 12 VALORI DI u, v, w NEI NODI
𝐾 SARÀ UNA 12X12
Elemento tetraedrico a 4 nodi - lineare
β€’
LA PROCEDURA È LA MEDESIMA VISTA PER GLI ELEMENTI
ESAEDRICI:
1. DESCRIZIONE DELL’ELEMENTO
2. APPROSSIMAZIONE DEGLI SPOSTAMENTI
3. FUNZIONI DI FORMA [𝑁]
4. LEGAME DEFORMAZIONI – SPOSTAMENTI [𝐡]
5. LEGAME SFORZI - DEFORMAZIONI [𝐷]
6. MATRICE DI RIGIDEZZA DELL’ELEMENTO [𝐾]
7. LEGAME SFORZI – SPOSTAMENTI NODALI [𝐻]
Bibliografia
β€’ LA PROCEDURA È DESCRITTA IN DETTAGLIO IN:
G. BELINGARDI – IL METODO DEGLI ELEMENTI FINITI NELLA
PROGETTAZIONE MECCANICA – LEVROTTO & BELLA