ora la differenziata è un flop

Venerdì 30 Gennaio 2015
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anno XII - numero 2 - 30 gennaio 2015
settimanale gratuito del venerdì
Ora la differenziata è un flop
Dopo cinque anni il Comune si accorge che il sistema non funziona
a Setteville, Albuccione, Villalba e Villanova. L’assessore: “Si riparte da zero”
Dopo l’omicidio del medico
L’assessore all’Ambiente Morena Boleo, Fratelli d’Italia
è arrivata nel settore da pochi mesi, l’assessore Boleo e dice:
“Ho dovuto riprendere in mano la situazione della raccolta differenziata”. In alcuni quartieri vige il sacchetto selvaggio e il
porta a porta non si sa neanche cosa sia. Adesso programma in
tre fasi per riportare contenitori e sensibilizzare i cittadini. Dei
controlli si occuperà il Nucleo Tutela Ambiente.
pagina 3
Politica 1
Guerra nel Pd
volano attacchi
incrociati
A scatenarli
il tesseramento
pagina 7
Politica 2
Rimpasto
di giunta in vista
tra le tensioni
Sempre piena crisi
nel governo Rubeis
pagina 5
Allarme sicurezza, città in rivolta
Mentre Mentana piange la morte di Giacomoni, a Palombara
furti a raffica e auto date alle fiamme: sindaci dal Prefetto
servizi all’interno
S
lo port
Sanità nel caos
Tivoli
Tafani: donne abbandonate
Noi pronte ad occupare
I soci della Acque Albule
se ne occupano il 9 febbraio
Prevenzione tumori
il centro resta chiuso
Servizi allo sbando
pagina 6
Torna lo scontro
per le case
di piazza Catullo
pagina 10
Palombi
con i grandi
della Lazio:
“Ho i brividi”
pagina 14
Tel.: 0774.344201 E-mail: [email protected] Per restare aggiornati cliccate “mi piace”
In Coppa Italia contro il Milan
dopo i tanti goal nella Primavera
sulla pagina
1
2
COM UNI
Venerdì 30 Gennaio 2015
Palombara preda dei furti e delle macchine
in fiamme. Dopo una settimana di allerta
a causa delle rapine in case e attività commerciali lunedì sera intorno a mezzanotte il preoccupante epilogo: una macchina
viene incendiata, si presume appartenente
a un romeno, e altre due auto parcheggiate
vicino hanno subito gravi danni. Ma la cosa
non finisce qui, la notte seguente un’altra
vettura presa nel mirino viene scassinata,
ancora con targa straniera. Il tam tam dei
cittadini esasperati si scatena sui social: si
cerca di trovare un modo per venir fuori
da questa situazione, magari attraverso la
coesione, l’unione della popolazione. La
gente alza la voce perché l’atmosfera a Palombara non è più sostenibile. C’è chi dice
infatti «è ora di far cessare queste cose, di
organizzarsi e cercare di rendere più sicura
Palombara» o chi non ne può davvero più:
«Stiamo rasentando la pazzia». Non va
meglio nelle zone più periferiche: «Anche
noi nelle campagne non siamo più sicuri,
rompono finestre e distruggono tutto ciò
che sta dentro. Vi sembra giusto che non
possiamo rientrare tranquilli?». Non mancano le prime ronde spontanee notturne o
chi cerca soluzioni in una raccolta firme.
Il Bronx a Palombara
Dopo la raffica di furti nelle case
a fuoco le auto degli stranieri
Il sindaco Della Rocca: faremo il possibile per la sicurezza
“
Pronte alcune
ordinanze
sul tema sicurezza
Quanto costa la cultura
Castello Savelli in affitto
a 15mila euro l’anno
Insomma qualcosa si dovrà muovere per
ottenere un maggior controllo. Ed ecco che
il sindaco Paolo Della Rocca si mobilita indicendo per ieri, giovedì pomeriggio alle
ore 17 in aula consigliare, un’assemblea
straordinaria sulla sicurezza aperta a tutti
i cittadini e con la presenza di vigili urbani
e carabinieri. «Ci siamo rivolti al Prefetto
– commenta il sindaco Della Rocca- per
far aumentare le pattuglie e provvedere
alla sicurezza e al controllo anche attraverso carabinieri in borghese. So bene che
accrescere il numero del personale non è
una cosa facile né tantomeno immediata
ma la gente ha bisogno di una maggiore
vigilanza.
Dopo gli episodi avvenuti nei scorsi giorni, tra furti e macchine incendiate, noi
dell’amministrazione intanto abbiamo
pronte alcune ordinanze che prevedono
un controllo a tappeto per tutti quelli che
abitano nel nostro territorio ma non sono
controllati perché non risultano dal censimento.
Provvederemo a verifiche anche su chi
affitta case e non lo comunica. In arrivo
multe e provvedimenti ove necessario».
N i c o l e M at u r i
Il Castello Savelli è una struttura
antica, sita sul punto più alto
di Palombara Sabina, estesa su
un’area di 10.000 metri quadri
Per rilanciare la struttura il Comune apre ai privati
c’è il bando a quattro mesi dalle elezioni
Cittadini in rivolta, domenica l’assemblea
Bene pubblico per modo dire, i privati possono prendersi i luoghi clou. Castello Savelli in
affitto e la cittadinanza di Palombara si mobilita. Polemiche intorno al bando pubblicato dal
Comune che prevede di affidare alcuni locali,
quali la Foresteria, spazi verdi annessi e la sala
Ottaviani a privati al fine di promuovere e rigenerare dal punto di vista economico e culturale
la struttura.
Il bando è stato pubblicato a quattro mesi dalle
elezioni e la durata del contratto sarà di nove
anni con previsione di eventuale rinnovo. Per
avere i locali del Castello 15mila euro l’anno
più Iva. La partecipazione alla gara è consenti-
Anno nuovo manifesto nuovo.
I consiglieri della minoranza di
Marcellina insieme ad alcune new
entry che non passano di certo
inosservate come ad esempio l’ex
vicesindaco Carlo Passacantilli
sono i firmatari del recente avviso alla popolazione, fatto come
consuetudine a colpi di affissione.
Già dal titolo «Anno nuovo stessa
musica», incalzano sull’immobilità e sulla mancanza di trasparenza, su un’amministrazione comunale «allo sbando» attaccando il
sindaco per aver convocato e poi
revocato la seduta dell’assise. Nel
manifesto si sottolinea la necessità
di risposte dalla maggioranza su
tematiche quali: struttura abusiva
I cittadini
si mobilitano:
il primo febbraio
è previsto un
incontro per
discutere della
tematica
ta a soggetti concorrenti in forma individuale,
societaria o consortile regolarmente iscritte nel
Registro delle Imprese.
Dopo la decisione da parte del Comune i cittadini si sono mobilitati a colpi di manifesti affissi in giro per il paese al fine di invitare tutta la
popolazione a manifestare perché questo bando, con scadenza fissata per il 23 febbraio alle
ore 12, non diventi una realtà.
È previsto un incontro per il 1 febbraio alle ore
16 nel giardino del Castello nella speranza di
trovare una soluzione che possa essere di buon
auspicio sia per il turismo palombarese che per
i cittadini. Il manifesto sottolinea: «Muoviamo-
ci affinché il castello possa rimanere un bene
pubblico e non venga affittato a nessuno. Noi
cittadini ci riuniamo in forma apolitica e apartitica».
La Foresteria e la Sala Ottaviani sono il fulcro
della struttura e i cittadini sono molto legati a
questi due luoghi.
Il concessionario che sarà in possesso dei requisiti giusti previsti dal bando si occuperà della loro gestione e viste le imminenti elezioni si
troverà ad avere a che fare anche con una nuova gestione comunale che una volta insediata
avrà di fronte un coinquilino con nove anni di
contratto.
“Giunta immobile e poca trasparenza”
Manifesto contro l’amministrazione
Critica l’opposizione e firma anche l’ex vicesindaco Passacantilli
Da sinistra i
consiglieri di
minoranza
Alessandro
Lundini e
Cinzia Cara e
l’ex vicesindaco
Carlo
Passacantilli
del cimitero, centro sportivo, costi
della nettezza urbana e emergenza sicurezza e rifugiati. Quest’ultimo punto molto caldo a Marcellina vista l’ultima protesta nel
centro rifugiati avvenuta lunedì
mattina. Il manifesto poi si chiude
con una polemica, «le discussioni
interne alla maggioranza paralizzano l’ordinaria amministrazione del paese. A causa del ritardo
nell’approvazione della centrale
unica di committenza, determine
e pagamenti sono ancora bloccati e alcuni appalti continuano ad
essere assegnati in regime di proroga». E poi ancora «è questa la
trasparenza tanto sbandierata dalla giunta Nicotera?».
GUI D ONIA M ONT E CE L IO
3
Numeri verdi
L’assessore
all’Ambiente
del comune
di Guidonia
Morena Boleo
rimarca
l’immportanza
di far ripartire
la raccolta dei
rifiuti in alcune
aree che fino ad
ora non sono
riuscite ad avere
un riscontro
positivo.
Parola chiave:
sensibilizzazione
Spazzatura in strada, discariche abusive, la
raccolta differenziata in alcune zone della
città è un disastro. Setteville e Albuccione
i quartieri più critici, l’assessore Morena
Boleo corre ai ripari. Qui si riparte da zero
in tre fasi con una massiccia campagna di
sensibilizzazione.
Rifiuti nell’anarchia, con un sistema di raccolta porta a porta ormai attivo da cinque
anni, in certe aree i numeri trionfalistici si
sono scontrati con la pratica del sacchetto
selvaggio. «Si sono presentate situazioni
critiche soprattutto nei primi lotti dove era
partito il porta a porta, quindi insediata
nel settore pochi mesi fa, mi sono vista
costretta a riprendere in mano la situazione». Il programma della Boleo è diviso in
tre fasi e riguarda Setteville – dove l’intervento è in corso – e tra due settimane
Albuccione, Villalba e Villanova. Il primo
step prevede il riposizionamento e la ricollocazione dei contenitori, «a Setteville
sono stati ritirati i vecchi secchioni che ancora c’erano a ridosso della Tiburtina», sopravvissuti (miracolosamente) dopo anni
Venerdì 30 Gennaio 2015
La differenziata è un disastro
In quattro zone si ricomincia
Setteville, Albuccione, Villalba e Villanova
Boleo: “Troppe criticità, ho preso in mano la situazione
Ricollochiamo i contenitori, programma in tre fasi”
Le fasi
1
2
3
Previsto il
riposizionamento
e la ricollocazione
dei contenitori
Avvio di una
campagna di
sensibilizzazione
mirata sul territorio
Opera di
monitoriaggio
a cura del Nucleo
Tutela Ambiente
“
C’è difficoltà nel recepire il messaggio
per questo punto molto sulla campagna
di comunicazione con i cittadini
e saranno sostituiti con quelli nuovi per
dividere i materiali consegnati in ogni condominio e in ogni casa. «E’ stata costituita
una squadra del Nucleo Tutela Ambiente
che si occuperà esclusivamente di questo
– dice l’assessore – infatti la seconda fase
prevede una campagna di sensibilizzazione mirata, e la terza il monitoraggio che
sarà sempre responsabilità del Nucleo».
Tra quindici giorni sarà il turno di Albuccione, Villalba (due strade sono quelle interessate) e Villanova dove – spiega Boleo
– ci sono intoppi nel sistema porta a porta
nelle case popolari.
«C’è difficoltà a recepire il messaggio, per
questo punto tanto sulla campagna di comunicazione con i cittadini», solo se andrà
a regime l’intero ingranaggio si potrà arrivare alla tariffa puntuale dei rifiuti. Intanto – dopo anni – ci sono quartieri dove è
necessario ricominciare, come se nulla fosse stato. Resta un mistero come sia stata
monitorata la raccolta differenziata in città
fino a oggi.
geape
Fioccano progetti, e consulenti
“La Angelini si dimetta, il suo lavoro Spunta quello per le scuole
Movimento diritti civili e coppie di fatto
screditato dalla stessa maggioranza”
Dopo la bocciatura del registro ancora polemiche
A Roma mercoledì c’è il via libera al registro delle unioni civili, esito ben diverso da quello
raggiunto dal movimento per i
diritti a Guidonia Montecelio.
Dopo la stroncatura alla proposta da parte del centrodestra (più
un cinque stelle), monta ancora
polemica, almeno all’esterno
del Palazzo. Luca Pucillo –
emblema della battaglia per
le unioni civili – chiede le dimissioni dell’assessore Anna
Angelini.
La delegata in Giunta della
civica Cerroni ha ritirato la
proposta alla quale stava
lavorando, e anticipata da
mesi. Una marcia indietro inevitabile dopo il parere espresso
dalla maggioranza alla delibera
del Pd, che magari aveva qualche sfumatura diversa ma nella
sostanza era la stessa. La Angelini ha provato a dividere i due
documenti, rimarcando come il
suo avesse un’impronta sociale
e economica di mutuo soccorso senza essere incentrata sulle
coppie gay. E’ questo a far indignare il movimento diritti civili,
dice Pucillo «vedo che tutti hanno parlato della nostra proposta
e nessuno ne ha letto il testo. La
nostra proposta è per tutti, per
gli studenti che condividono
l’appartamento o due anziani che vivono sotto lo stesso
tetto. È ora che ci si prenda
la responsabilità delle proprie
mancanze. Riteniamo grave
che da settembre ad oggi un
assessore per lavoro e vocazione
non riesca a leggere cinque paginette di regolamento. Per questa
grave mancanza e anche per il
ritiro della sua proposta perché
la sua maggioranza è ideologicamente contraria, screditando
il suo lavoro e la sua azione in
Giunta chiediamo le sue dimissioni».
L’assessore al settore
Personale Anna Angelini
L’incarico lo dà il Personale: 6mila euro per “il supporto
nel coordinamento dei servizi necessari” agli istituti
Un’esperta che capisca le necessità degli
alunni, c’è un consulente ora per supportare il
coordinamento dei plessi scolastici della città.
E’ stata scelta dall’assessorato al Personale,
come si legge nell’atto del settore (area II) con
il quale si incarica la professionista per 6mila
euro, a rate mensili da cinquecento. Cosa
dovrà fare? Secondo il Comune le numerose
scuole disseminate per i quartieri richiedono
«un supporto per il coordinamento dei servizi»
rivolti agli istituti, quindi «è necessario approvare un progetto formativo teso ad approfondire e
valutare le necessità della popolazione scolastica relativamente ai servizi necessari». Ripetizioni
concettuali a parte, il curriculum giusto è stato individuato, così come il responsabile del progetto
formativo. Contenuti e sostanza si capiranno sicuramente in seguito.
Point InformaGiovani, 20mila euro
Il Comune pensa alle nuove generazioni, tanto da prevedere l’attivazione di un Point InformaGiovani
affidato alla Ellep Consortium società Cooperativa che realizzerà iniziative e progetti. La decisione è
dell’assessorato che ne ha le competenze, quello della Cultura e Pubblica Istruzione, la determina
è del 17 dicembre scorso. Una pagina di premesse sull’importanza di dare ai ragazzi gli strumenti
necessari alla conoscenza e alla crescita, il tutto per 20mila euro.
Fotovoltaico nelle scuole, 45mila euro
alla Mtd Impianti di Marcellna
Il 15 gennaio via libera al primo pagamento per la Mtd Impianti srl di Marcellina (primo pagamento
ovviamente relativo a questo lavoro). La ditta si occupa per conto del Comune della realizzazione
degli impianti fotovoltaici in alcune scuole, aggiudicazione del 20 novembre 2014. Ecco il primo Sal
(stato di avanzamento lavori), per il quale il dirigente dei Lavori Pubblici Angelo De Paolis firma la
determina di impegno di spesa di 44mila e 908 euro.
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Venerdì 30 Gennaio 2015
GUI D ONIA M ONT E CE L IO
GUI D ONIA M ONT E CE L IO
Venerdì 30 Gennaio 2015
“Via le deleghe agli assessori,
gli equilibri sono saltati”
Dopo la Vallati anche Mazza e Morelli sono della stessa linea
“Ma siamo il secondo gruppo di Forza Italia
questa volta noi scegliamo subito dopo Bertucci”
Da fronti interni diversi la via d’uscita è
la stessa. Il ritiro delle deleghe a tutti gli
assessori è la soluzione giusta anche per
Andrea Mazza e Alberto Morelli. E’ stata
la consigliera Anna Maria Vallati a lanciare nell’arena la proposta dopo la divisione
consumata nel settore Urbanistica proprio
con i colleghi. Anche se separati quindi su
una linea concordano, per andare avanti
il sindaco Eligio Rubeis deve rivedere la
Giunta.
«Gli equilibri di giugno sono venuti a
mancare, quindi è giusto che il sindaco
proceda con il ritiro delle deleghe», Mazza commenta così la prima vera crisi del
Rubeis bis dove a non tornare sono i conti
dentro Forza Italia. Insieme a Morelli e da
Ncd Antonio Tortora i tre hanno scelto di
continuare il percorso in amministrazione
da soli, senza il Presidente Marco Bertucci
e Anna Maria Vallati. I rapporti sembrano
essere più sereni rispetto a qualche giorno fa ma la strada e ormai è tracciata e
l’assessorato all’Urbanistica non può più
essere condiviso. Ecco perché la Vallati ha
chiesto al sindaco di rivedere i numeri e le
posizioni, «in virtù del tempo che stanno
impiegando – commenta Mazza – il ritiro
delle deleghe è la soluzione giusta, andiamo alla conta». Un errore però nell’analisi
della Vallati per il consigliere c’è, «Forza
Italia non è così sottodimensionata, ha preso cinque delle otto cariche a disposizione
compresa la Presidenza del consiglio. I
consiglieri che da soli reggono un assessore lo fanno perché rappresentano un intero
partito. Se mai penalizzata è la lista civica
Da sinistra
i consiglieri
comunali di
Forza Italia
Andrea Mazza e
Alberto Morelli
che insieme a
Antonio Tortora
costituiscono oggi
una componente
autonoma
“
Mazza: “L’amico Nardecchia è della squadra
Sarei contento di poterlo valorizzare in
Giunta ma l’accordo con Morelli è chiaro: se
non c’è sintesi sul nome faremo la staffetta”
del sindaco che ha preso preferenze come
la somma degli altri partiti messi insieme».
Mazza, Morelli e Tortora vorrebbero esprimere l’assessore all’Urbanistica ma se si
andrà a un rimpasto generale i criteri sono
quelli che contano. Perché per Mazza in
base ai voti portati alla lista loro saranno i
secondi a scegliere. «Io e Alberto abbiamo
portato 1.500 voti a Forza Italia, chi è andato in abbinamento uomo donna non può
sommare le preferenze mille più mille, alla
lista ne hanno portati la metà. Quindi noi
dovremmo scegliere dopo Bertucci». Eppure secondo i bene informati la neonata
componente sarebbe già divisa sul nome
da indicare per la stanza. Giuseppe Nar-
decchia (ex consigliere) per Mazza, una
donna per Morelli e Tortora. «L’amico Nardecchia fa parte della squadra, se si riesce
a valorizzarlo sarebbe un bene», anche se
mettere un uomo manderebbe all’aria l’intero quadro, per l’insufficiente presenza
femminile in Giunta. Nessuna lite comunque – assicura Mazza – anzi con Morelli
c’è un accordo preciso. «Se non si trova un
nome comune, si farà staffetta, un periodo
per uno». Morelli conferma che la linea del
ritiro delle deleghe è la migliore, «da subito ho detto che la Giunta era da rivedere,
bisogna riequilibrare le forze all’interno
della maggioranza».
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IL PUNTO
Con la Giunta
(molto) azzurra
Cerroni alla Presidenza
Gea Petrini
«Berlusconi ha detto che per il Presidente
della Repubblica non si fa niente finché
non si chiudono le trattative per la Giunta di
Guidonia», la battuta è di un esponente che
conosce bene le dinamiche di maggioranza. Un’ironia irresistibile non fosse che nella
terza città del Lazio si sta consumando una
crisi anomala, tutta in sordina, riunioni che
slittano, pranzi che si moltiplicano. Ci si
chiede quale sarà l’esito ultimo dell’affaire
germogliato come un’erba urticante nel
corridoio dell’Urbanistica e che è andato a
toccare il forzista più pericoloso – politicamente parlando – per il quieto vivere del
governo dell’architetto Rubeis. Quindi se
la Vallati dice che è necessario un cambio
di deleghe, è sicuro che il ritiro di quelle
competenze agli assessori lo voglia il suo
capo componente Marco Bertucci. Ci si
arrovella sugli sbocchi, che accadrà, quale
sarà la formula che il «mago Rubeis» come
affettuosamente lo definiscono alcuni a
lui vicini userà per rimettere tutti sotto
l’incantesimo della serenità. Intanto prende
sempre più piede l’ipotesi della Presidenza
del consiglio comunale ad Aldo Cerroni, il
consigliere della lista civica prenderebbe lo
scranno che oggi è di Bertucci, dovendo
rinunciare – questo è assodato – all’assessore Angelini e alla rappresentanza in Giunta. Il passo andrebbe a creare non pochi
problemi all’avvocato, che ha un gruppo
(fuori dall’Aula) con il quale ragionare, e che
potrebbe togliere a Rubeis una presenza
utile tra i banchi della maggioranza dove
ci sono fibrillazioni spesso e volentieri.
Ma se il dovere chiama, anche Cerroni
sarà costretto a rispondere, per liberare la
casella in Giunta che aiuterebbe l’architetto
a dare uno spazio in più a Forza Italia. A
quel punto infatti Bertucci e la Vallati esprimerebbero un loro nome, con il più votato
della lista libero in Aula senza la costrizione
del ruolo (presidenziale, è il caso di dire).
Eventualità che pone Venturiello già come
ex capogruppo, suggeriscono alcuni. Vero
o meno, la parte più difficile è quella finale,
l’attribuzione delle deleghe. Che a quanto
pare non rimarranno come sono oggi.
Spunta all’orizzonte anche la possibile
entrata in scena di Marianna De Maio (forzista rubeisiana) interessata a una volata in
Presidenza. Ma il sindaco – a quanto pare
– preferisce Cerroni.
Alleati sulle barricate
Si affida all’architetto
Messa non vuole sentir parlare di cambio di assetti
e Cacciamani (Ncd) protegge gli incarichi dipalmiani
Venturiello sceglie la linea più morbida che c’è
Forza Italia nel pallone
Al sentir parlare di togliere le deleghe agli assessori, nel migliore dei casi
gli alleati di coalizione storcono il naso, nel peggiore saltano dalla sedia e
costruiscono barricate. I guai di Forza Italia non devono ricadere sugli altri,
granitico è Alessandro Messa, il capogruppo di Fratelli d’Italia con ironia
consiglia alla Vallati di «occuparsi di più dei problemi di Villalba», battute
ma dietro c’è molto di più: nessuno tocchi le deleghe. «Rubeis ha vinto con
la coalizione di centrodestra, tutti insieme abbiamo contribuito. In sede di
trattative Forza Italia ha scelto le due cariche più importanti cioè sindaco,
Presidente del consiglio e gli assessori. Agli alleati è andato un assessorato ciascuno, quindi la Giunta rispecchia le forze nella coalizione. Fratelli
d’Italia con 2.500 voti è stata determinante per la vittoria. Se la Vallati ha un
assessorato lo deve a Fratelli d’Italia, come alle altre liste». Messa mette lo
stop a qualsiasi rivisitazione degli assetti, «se Forza Italia si sente stretta, i
consiglieri devono vedersela tra di loro mettendosi d’accordo. La Vallati ha
già il Presidente del consiglio, un assessore e la delega alle Pari Opportunità. Quindi se con tutto questo non riesce a fare quello che vorrebbe fare,
allora è un problema che deve affrontare lei o chi per lei». Più diplomatico
Augusto Cacciamani, capogruppo Ncd, ma la posizione di fondo è la
stessa, «un punto deve essere chiaro, si devono rispettare gli accordi iniziali
quelli precedenti alla campagna elettorale. Se poi tenendo ferme quelle
basi si possono fare migliorie va bene ma quell’accordo di governo non si
può disconoscere». Quindi oltre all’Ambiente di Boleo-Messa, neanche le
deleghe di Andrea Di Palma – dice Cacciamani – sono a disposizione.
Non è un ariete da attacco, anche se la sferzata quando
vuole la dà eccome. Non è questo il caso, il capogruppo
di Forza Italia Michele Venturiello è più cauto che mai,
questa crisi con possibile rimpasto è scoppiata d’altronde
all’interno del suo gruppo. Eppure indicazioni precise
non ne dà, anche se apre all’ipotesi di azzeramento (delle
deleghe). Ma flebile.
«Credo sia una situazione in piena evoluzione, quindi
oggi ci possono essere valutazioni differenti rispetto a
otto mesi fa. Per quanto riguarda gli assetti di Giunta, tutti
fanno bene a rimettere le scelte nelle mani del sindaco,
l’unico che ha uno sguardo d’insieme e che può verificare
se ci siano le condizioni per dare corso o meno alle
questioni sollevate». Deve decidere Rubeis, dice il capogruppo che sceglie quindi di non giocare un ruolo politico
forte, ma non può ignorare che la bomba politica sia in
casa. «Tre consiglieri sono usciti con una dichiarazione tra
Natale e Capodanno, poi c’è quella della Vallati, sono tutti
membri del mio gruppo quindi l’esigenza la capisco. Sono
sicuro che il sindaco stia valutando se dare seguito al
cambiamento che sia sempre funzionale al miglioramento
dell’amministrazione. Sentirà i capigruppo, sicuramente».
Quello di Forza Italia lo ha già sentito, «fase interlocutoria».
“La Vallati ha un assessore grazie a noi “Capisco le esigenze ma il sindaco
Le deleghe della Giunta non si toccano” è l’unico che può decidere”
In alto il capogruppo
di FdI Messa e sotto
il capogruppo di Ncd
Cacciamani
L’avvocato Michele Venturiello è dal
2009 il fedelissimo del sindaco Rubeis,
consigliere per le questioni più spinose
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GUI D ONIA M ONT E CE L IO
Venerdì 30 Gennaio 2015
Le liste del Centro prevenzione tumori sono chiuse e per
una mammografia con il servizio screening della Asl c’è un
tempo di attesa di dieci mesi. Donne lasciate a se stesse
e «alla sanità privata». Il Cpt trasferito all’Italian Hospital
Group è fermo da mesi, la Regione ha avvertito la Asl che
quella convivenza tra pubblico e privato era fuori discussione, ma il trasloco c’è stato lo stesso e ora però il privato
richiede indietro i locali. Il risultato finale è la definitiva cancellazione di un servizio attivo da più di vent’anni.
I vertici Asl promettono che ad aprile prossimo il Cpt sarà
collocato nella palazzina giusta del complesso sulla Tiburtina ma i lavori sono bloccati e – se non bastasse - Tivoli ha
anche richiesto uno dei macchinari per sé. C’è aria di piena
smobilitazione, anzi per l’associazione Cipros «non vogliono riaprire il Centro». Le tappe nelle scartoffie sono queste.
Il 17 gennaio del 2014 la Asl chiede alla Regione l’autorizzazione a portare radiologia nel padiglione dell’Ihg, il 25
marzo la Regione Lazio invia una nota con cui chiarisce che
non si può fare. Nessuna autorizzazione per la mancata separazione fisica tra i locali in cui si effettuerebbe radiologia
e l’attività sanitaria dell’Italian Hospital Group. Niente da
fare, lo dice la legge. Eppure ad aprile si fanno gli scatoloni,
«siamo trasferiti nonostante la nota della Regione – spiega
per Cipros Anna Maria Tafani – sono stati spesi soldi pubblici per trasportare i macchinari e il mammografo è stato
usato solo un giorno». Ma non finisce qui, perché il 3 luglio
il direttore generale Giuseppe Caroli risponde a quella nota
della Regione, dopo un sopralluogo a giugno in effetti concorda che le attività del distretto di radiologia non possono
andare lì. Ma la macchina è in moto, e il Centro resta appeso
al nulla, anzi alla promessa che in primavera saranno pronti
gli spazi idonei. «Il Cpt dava fastidio e andava distrutto, ci
sono riusciti. Ora l’Ihg vuole i locali indietro ed è stata richiesta la sviluppatrice per Tivoli, vogliono smantellare. E
noi siamo pronte ad occupare». Le volontarie sono agguerrite, alcune hanno vissuto in prima persona l’importanza del
servizio, lo racconta Giacomina che si è operata nel ‘99 per
una mastectomia, «mi hanno salvato la vita». Con il Centro
le donne, quelle che per età non rientrano nello screening
della Asl nell’arco di pochi giorni avevano la visita, la mammografia e l’eco. «Ora cosa faranno?», non c’è da preoccuparsi intanto c’è solo una fila lunga un anno.
La prevenzione nella Asl RmG
Centro tumori bloccato
E per una mammografia
ci vogliono dieci mesi
Anna Maria Tafani: “L’Ihg ora vuole i locali indietro
e i vertici ci stanno smantellando. Pronte a occupare”
Le volontarie dell’associazione
Cipros insieme ad Anna Maria
Tafani (foto sotto)
“
Tafani: “Spesi i
soldi pubblici il
mammografo usato
solo un giorno”
Parentopoli Atac
L’ex Ad Bertucci a processo
dubbi “hi tech”
Niente più
maxischermi,
il Comune
compra i led
Sei rinvii a giudizio nell’inchiesta
sulle assunzioni sospette fatte tra il 2008 e il 2010
L’inchiesta sulla Parentopoli di
Atac si conclude con sei rinvii a
giudizio e due proscioglimenti.
Lo ha deciso il gup Valerio Savio
dopo aver esaminato le richieste del pm Francesco Dall’Olio.
La prima udienza è stata fissata
l’undici maggio, sul banco degli
imputati per abuso d’ufficio oltre
all’ex assessore della Giunta Alemanno, Marco Visconti, ci sarà
anche Adalberto Bertucci, ex amministratore delegato dell’azienda
capitolina dei trasporti. Dovranno
spiegare i criteri di selezione e inquadramento anche Luca Masciola (Trambus), Vincenzo Tosques
(Metroma), Antonio Di Marzia
(Metroma), Tullio Tulli (Trambus).
Sono 41 le assunzioni finite sotto
accusa delle 800 (e più) passate in
rassegna avvenute tra il 2008 e il
2010. Contratti controversi senza
requisiti e competenze - secondo
il pm Dall’Olio - se non quelle dei
legami di vicinanza per parentela
o amicizia (personale e politica)
con i pezzi forti dell’azienda. L’Atac fa sapere che si è già da tempo
costituita parte civile nel procedimento. L’azienda sottolinea di
La prima
udienza ci
sarà a maggio,
l’inchiesta si
è occupata
dei contratti
nell’azienda dei
trasporti
aver adottato, infatti, «una serie di
decisioni organizzative su alcuni
dei dirigenti coinvolti, affidando
loro responsabilità in aree non
afferenti alla materia oggetto del
procedimento giudiziario. Ciò a
Colle Fiorito
Riparazione
delle buche
con prova
fotografica
tutela dell’azienda e dei diretti interessati. L’azienda monitorerà la
situazione che si è venuta a determinare per valutare ulteriormente
nuovi più stringenti analoghi provvedimenti».
Non ne resterà nemmeno una, di buche s’intende. Almeno questa è la volontà dell’assessorato ai Lavori Pubblici di Ernelio Cipriani che
sta sistemando le voragini di ogni dimensione
nelle strade di Colle Fiorito, sia la parte nuova
che quella vecchia del quartiere. Un intervento
certificato da tanto di scatti – secondo la linea
politica dell’assessore – infatti c’è un dossier
fotografico che immortala ogni buca prima e
dopo la riparazione. Il prossimo passo sarà un
«lavoro mai fatto», cioè il livellamento dei tombini poi in base all’usura delle strade e quindi
alla priorità, si farà l’asfalto.
E’ stata pubblicata il 28 gennaio, due giorni fa, la
determina di febbraio 2014. Si tratta in realtà di una
«parziale modifica» di un precedente atto, risalente
a settembre 2013 che aveva impegnato 40 e più
mila euro per acquistare due maxischermi. Non è
cambiato niente, né la cifra e neanche l’impresa individuata per fornire e montare ma invece dei due
megaimpianti, il Comune di Guidonia Montecelio
sceglie di comprare nove led. La ditta è la Societa
Euro Appalti Roma Srl e gli schermi a 42 pollici per
esterno. Vanno nelle strade.
Il vescovo
Mauro
Parmeggiani
durante la seduta
dell’assise di
venerdì scorso
sottolinea
l’importanza per la
politica di investire
su cose importanti
Il vescovo Parmeggiani
in consiglio comunale
“I soldi pubblici non vanno sciupati”
«Sono qui per porgere la mano e dire io ci sono. Difendiamo insieme
l’uomo». Una rete con le realtà laiche per affrontare insieme la difficile
fase che vive la società e il territorio. Una responsabilità che ricade ancor
di più sulle spalle di chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica. Un
richiamo – forte – quello che il vescovo monsignor Mauro Parmeggiani in
visita pastorale al consiglio comunale ha lanciato alla politica. «A portare
le statue in processione ci pensiamo noi, il resto fatelo voi. La politica
investa i soldi per le cose importanti, non si sciupino le risorse che vanno
invece usate nella difesa dell’uomo». Molti i punti critici da affrontare,
che il vescovo individua a cominciare dalla povertà che mette in ginocchio fette sempre più consistenti della popolazione, senza dimenticare le
fasce deboli e i disabili troppo spesso lasciati in un contesto privo di adeguati servizi. Una sinergia tra la chiesa, le forze laiche, e le istituzioni può
creare una rete in grado di sostenere chi oggi chiede di essere ascoltato.
Elisabetta Di Maddalena
GUI D ONIA M ONT E CE L IO
“
Gea Petrini
«Mi è sembrato strano che alla
scadenza il capogruppo ancora
non si fosse tesserato», l’annotazione del segretario Mario Lomuscio va dritta a colpire Emanuele
Di Silvio, il giovin a capo dei consiglieri è accusato insieme al candidato sindaco (ex) Domenico De
Vincenzi di essersi ammutinato
nel tesseramento durato tre mesi.
Poi è arrivata la manna dal cielo,
o sarebbe meglio dire il Manni dal
cielo, il segretario del primo circolo infatti superata la data limite ha
fatto presente come ci fossero ancora simpatizzanti disposti a iscriversi al partito. Il segretario provinciale Rocco Maugliani intanto
a ridosso della scadenza aveva
dato il via libera a continuare – in
tutte le città – fino al 31 gennaio.
Una scelta che a Guidonia si è trasformata in una guerra interna.
Da novembre al 18 gennaio, il calendario per prendere le adesioni
ha coinvolto i quartieri la domenica mattina. Ufficio adesioni (così
l’ha chiamato la nuova segreteria), trasparenza e ogni migliore
intenzione, nella città che ha visto
l’epoca d’oro delle 9mila tessere
(cosa non fanno le faide di corrente) è una caratteristica da non
sottovalutare. Dalle stanze del
partito provinciale, Maugliani ha
inviato un comunicato urbi et orbi
per annunciare ai dirigenti del Pd
che si poteva proseguire per l’intero mese. Marcello Manni aveva
un elenco di persone rimaste fuori
dalle giornate di adesione, insomma con umori neri si è riunita
l’unione comunale del partito. Se
ne sono dette di cotte e di crude
perché in tanti erano contrari ad
andare avanti. Niente comunque
è stato votato (non c’era nemmeno il numero legale), tant’è che il
segretario cittadino Lomuscio irrigidito quanto basta alla fine ha
demandato tutto ai tre segretari di
circolo. Tra i contrari c’è proprio
Le giornate nel Pd
È chiaro che se
c’è una richiesta
degli iscritti
è doveroso
prorogare ma il
problema nasce
sul metodo
Venerdì 30 Gennaio 2015
“
Una dialettica
normale, non
seguo le vecchie
logiche, ho
aperto una fase
nuova per il
partito
7
“
Ho portato
risultati veri
facendo molto,
come l’apertura
della nuova sede.
Anche se mi
hanno ostacolato
Tesseramento,
scontro tra correnti
e ambizioni
Caos per lo slittamento della scadenza. Lomuscio punta il dito
su Di Silvio e De Vincenzi: “Il capogruppo nemmeno
si era iscritto. Mi remano tutti contro”
il capo del partito nella zona Villalba – Villanova, cioè Giuseppe
Saccà detto Pino, ex devincenziano di ferro diventato tra i suoi più
acerrimi contestatori dopo l’esperienza andata male della campagna elettorale. Saccà non aprirà la
sede sabato prossimo ma ha dato
l’ok perché lo faccia al suo posto
lo stesso Lomuscio. Così il 31 gennaio l’ultima faticosa tappa del
tesseramento prevede prima una
fermata a Villanova, senza Saccà, e poi si proseguirà a Guidonia
Il capogruppo
Emanuele Di Silvio
“Lomuscio pensi
di più al partito
e al bene di Guidonia”
«Sul sito del segretario provinciale Maugliani
tre giorni prima della scadenza ho letto della
proroga, tutto qui. Altrimenti mi sarei tesserato
il 18. Non l’ho fatto per impegni personali.
Mi iscriverò il 31 gennaio. E comunque il
segretario dell’unione comunale dovrebbe
avere più cura del partito invece di denigrare
il capogruppo. Se Maugliani dice che c’è una
proroga non può essere il segretario cittadino
a dire no, la struttura va rispettata. Io avrei
prolungato ancora di più. Forse si dovrebbe
tornare a parlare di politica, io curo il bene
della città, non so se altri lo fanno».
centro dove c’è l’inaugurazione
della sede del Pd in via Maddalena. In quelle stanze il pomeriggio
doppio round di iscrizione, per il
circolo di Manni e anche per quello di Lauricella – zona Setteville,
Marco Simone e non solo, uomo
vicino a Guglielmo – anche lui ha
subito la scelta e lo fa solo e soltanto per spirito di partito. Tutti
i contrari sono uniti da un sentimento, amano poco De Vincenzi,
e credono che tutta questa storia
dello slittamento del termine sia
per consentirgli di fare iscritti nonostante i mesi di immobilismo.
Lomuscio spiega così le giornate
trafelate del Pd, «dopo tre mesi
di duro lavoro, ogni domenica in
giro per i quartieri togliendo tempo alle famiglie era normale ci fossero delle resistenze. E’ chiaro che
se c’è una richiesta degli iscritti è
doveroso prorogare ma il problema nasce sul metodo. Si è deciso di assecondare esigenze poco
rispettose del lavoro fatto. Mi è
sembrato strano che il capogrup-
po, e non solo lui, non si fosse tesserato». Una dialettica normale –
per il segretario – che non vede in
essere le solite dinamiche correntizie, continua a sostenere: la fase
è nuova. «Non sono le vecchie logiche, ho portato risultati veri, ho
fatto molto, come l’apertura della
sede. E mi hanno remato tutti contro». Per adesso dall’esterno c’è
solo una vetrina nuova. E s’intende come sia iniziata tra i giovani
una corsa per la leadership che è
già in affanno.
Segretario di Setteville,
Marco Simone (e più)
Alfonso Lauricella
Il segretario di Guidonia,
Colle Fiorito (e più)
Marcello Manni
Il segretario di Villanova,
Villalba (e più)
Giuseppe Saccà (detto Pino)
“Amareggiato dal comportamento
dei vecchi politici”
“Ho chiesto più giorni,
giusto per gli iscritti”
“Ci pensi Lomuscio ad assecondare
le esigenze di De Vincenzi”
«Abbiamo richiesto di aprire per un’altra
giornata di tesseramento perché recependo la
proroga del partito provinciale è giusto offrire
ai cittadini l’opportunità di aderire al Pd. Sono
stato io a dare il via alla situazione, dopo
la chiusura dell’ufficio adesioni avevo venti
persone che mi chiedevano di tesserarsi, non
erano riusciti durante le giornate organizzate.
Così ho fatto una richiesta scritta».
«Ci sono state delle
richieste di tesseramento a Villanova
e ho delegato il
segretario cittadino
Lomuscio affinché
provvedesse lui.
Non ero d’accordo
ad allungare ancora
i termini perché il
tesseramento in
questi mesi è stato
fatto in maniera eccezionale dall’Ufficio adesioni. Prendo atto della decisione del partito
provinciale, la mia contrarietà era anche per
la stanchezza, opinione condivisa da molti
visto che parte dell’unione comunale ha detto
di no dopo tre mesi di duro lavoro. Quindi ho
delegato Lomuscio per le esigenze di Domenico De Vincenzi a Villanova sarà il segretario
a organizzarsi come meglio crede, anche se
avevano già preso la sede senza nemmeno
dirmi niente. A me interessa il partito, anche
mandando giù qualche rospo».
«Sono molto amareggiato.
C’è stato un tesseramento
organizzato bene, sono stati
coperti tutti i quartieri, una
campagna pubblicizzata.
Invece qualcuno avvezzo
alla politica da decenni si è
accorto alla fine che c’era
il tesseramento 2014 in
scadenza. Noi abbiamo difeso un metodo per
la trasparenza. La proroga è una forzatura. Se
ne è discusso in una unione comunale senza
numero legale, dove la maggioranza però era
contraria. Ci sono il capogruppo e il candidato
sindaco senza tessera. Io ho condiviso con il
mio circolo la questione e siccome sabato c’è
l’inaugurazione della sede del Pd a Guidonia
voglio credere al lavoro fatto, Manni apre e anche noi il pomeriggio lì nella sede di Guidonia
saremo disponibili dalle 17 alle 20 per i nostri
tesserati. Mi auguro che la lezione sia servita
al Pd, abbiamo perso le elezioni in maniera
pesante. Spero che il partito democratico di
Guidonia più che partito sia democratico».
8
Venerdì 30 Gennaio 2015
GUI D ONIA M ONT E CE L IO
T I VO L I
Venerdì 30 Gennaio 2015
Ciao Proietti ciao
9
Tivoli 2.0 saluta e se ne va
La lista voluta da Giorgio Strafonda e Gianni Andrei abbandona la barca del sindaco:
ci hanno boicottato per favorire altri gruppi
A nn a L au r a C o n s a lv i
La lista dei dissidenti si allunga pericolosamente
e a sette mesi dalla vittoria la corazzata capeggiata da Giuseppe Proietti inizia a perdere pezzi.
Dopo gli attacchi di Andrea Isopi, “Cambiamo
Tivoli” e di Massimo Pacella, ex segretario di
“Progetto Tivoli”, ad abbandonare la nave è “Tivoli 2.0”, la lista voluta da Giorgio Strafonda, ex
assessore al Bilancio della giunta Gallotti, e Gianni Andrei, altro ex dell’esecutivo ma alla Cultura.
I due avevano deciso di tentare la volata in solitaria in occasione dell’ultima tornata elettorale
ma alla fine, dopo la conferenza stampa di presentazione del candidato alla carica più alta della
città, lo stesso Strafonda, la musica è cambiata e
il gruppo è andato a rinfoltire le file già piuttosto
nutrite messe a servizio dell’ex segretario generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Il matrimonio però non è finito come ci si aspettava e passato il turno di rodaggio i nodi pare
siano venuti al pettine, con una lettera di addio
dai contenuti decisamente poco concilianti. A far
traboccare il vaso, secondo quanto riportato in
una nota dai transfughi, una riunione operativa
tenutasi solo pochi giorni fa, precisamente il 20
Un momento
della
presentazione
della lista
Tivoli 2.0
“
Siamo pronti
a sostenere ogni
iniziativa utile per
la città e a opporci
ad ogni azione
ritenuta dannosa
gennaio, quando tre liste civiche avrebbero proposto a Tivoli 2.0 di dare a Strafonda il compito
di coordinare le nutrite forze politiche di maggioranza. Tutto bene, se non fosse che a causa del
suo passato politico il già titolare del settore dedicato ai conti non avesse dovuto rinunciare, in
prima battuta, alla candidatura per un posto nel
parlamentino rinnovato. «Persone che a maggio
2014 furono ritenute incandidabili per il bene della coalizione come possono essere ritenute idonee e valide per rivestire il ruolo di Coordinatore,
vista anche la sua esperienza politica? - Fanno
sapere i militanti che vanno oltre e attaccano -.
L’incandidabilità di allora fu dettata da uno scopo ben preciso, quello di evitare a Tivoli 2.0 di
raggiungere un seggio in consiglio comunale per
poche decine di voti, a favore di un’altra lista della coalizione». Insomma un tentativo, riuscito, di
boicottaggio, che alla fine a Strafonda ha fruttato
«solo» un posto nel comitato di controllo analogo
delle società partecipate. Posto sulla cui sorte per
ora non si hanno notizie ben precise. Quel che
è certo, invece, è che gli attivisti promettono di
dare battaglia sottolineando «di non far parte per
il futuro di nessun coordinamento e di non partecipare a nessuna riunione delle liste civiche di
maggioranza». Al contrario, invece, sono pronti
a «sostenere ogni iniziativa concreta e veramente
utile per la città, ma, nel contempo, assicurare un
permanente impegno, come promesso al proprio
elettorato e all’intera cittadinanza, nel segnalare e nell’opporsi, con forza e determinazione,
ad ogni eventuale azione dell’Amministrazione
Comunale ritenuta dannosa e non in linea con
il programma elettorale, presentato e votato dai
cittadini, alla cui stesura ha partecipato in maniera attiva e proficua Tivoli2.0». Governo avvisato
mezzo salvato.
Coriandoli e stelle filanti
torna il Carnevale di Tivoli
Alla kermesse
hanno
partecipato
cinque gruppi:da
Casal Bellini a
villa Adriana
passando
per il Rione
Castrovetere
Domenica la prima sfilata ma la festa continua fino
al 15 febbraio. Niente mercatini: “Scelta del sindaco”
in questo momento dell’anno. In
strada sono scese le creazioni di
cartapesta di cinque gruppi: da Casal Bellini a Villa Adriana passando
per il Rione Castrovetere la magia
dei travestimenti ha stregato tutti,
con Peppa Pig, regina dei cartoni
animati, e il dio greco Nettuno insieme agli abitanti del mare.
A mancare all’appello i mercatini
allestiti solitamente in Piazza Garibaldi, una scelta dell’amministrazione comunale che è piaciuta
Tutti a Tivoli, tornano i carri allegorici. Festa grande per la Superba
che domenica scorsa ha inaugurato la stagione dedicata alle maschere e alle stelle filanti in grande
stile. La manifestazione, firmata
dall’Associazione Culturale Carnevale di Tivoli, guidata da Delio
Petrini, non ha deluso le aspettative di grandi e piccini, accorsi
per godersi uno spettacolo degno
della tradizione gloriosa che vuole la Città dell’Arte protagonista
L’idea era stata di Vincenzo Tropiano che
qualche anno fa, con Sandro Gallotti a
fare il sindaco, guidava il settore dedicato
al Turismo e alle Attività Produttive.
Un’illuminazione di quelle che vale la
pena riprendere in mano, tanto da spingere l’attuale amministrazione comunale ad
indire un bando ad hoc per farla ripartire.
Si tratta della “Film Commission”, strumento attraverso cui si intendono portare
sul territorio tiburtino le maggiori produzioni di cinema e televisione in ambito
nazionale ed internazionale.
«La Film commission avrà il compito di
incentivare ed attrarre le produzioni cinetelevisive promovendo come location le
poco agli organizzatori: «È stata
una decisione del sindaco dovuta
alla necessità di mantenere il decoro in Piazza Garibaldi -. Dicono
dall’associazione – Ma come tutti
sanno le maggiori capitali europee organizzano mercati durante
le feste, se sono ben sistemati non
ledono nulla». Chiusa la parentesi
delle polemiche si torna al ricco
calendario che prevede altri tre
appuntamenti da non perdere:
domenica primo febbraio, quella
Ciak si gira
che sosteranno in terra amarantoblu condizioni vantaggiose per l’utilizzo di luoghi
e spazi, agevolando le procedure per l’ottenimento delle autorizzazioni a filmare
beni tutelati dalle relative sovrintendenze.
«La precedente «Film commission» aveva
un punto debole, quella di essere legata ad una sola persona. Invece ci vuole
un’associazione seria, che abbia un curriIl sindaco
Giuseppe Proietti culum di rilevanza nazionale.
e l’assessore alla
Mi piacerebbe che di questa squadra faCultura Urbano
cessero pare molti tiburtini», conclude
Barberini
Barberini. Intanto per chi si vuole cimentare è bene sapere che le proposte devono arrivare in comune entro le 12 del 6
febbraio.
A Tivoli torna la “Film commission”
Via libera al bando per incentivare le produzioni
cinetelevisive nazionali ed internazionali
bellezze storico-artistiche e paesaggistiche del nostro territorio – spiega l’assessore alla Cultura Urbano Barberini -. Il nostro obiettivo è quello di offrire possibilità
occupazionali, favorendo la formazione e
l’aggiornamento professionale».
Per questo oltre al bando, aperto alle associazioni, il comune offrirà alle produzioni
successiva, l’8, e il 15 con il gran
finale. A Villa Adriana, invece, si
scenderà in strada il 7 e il 14 sempre di febbraio. Non resterà a bocca asciutta il quartiere di Tivoli Terme, dove la festa passerà il giorno
di San Valentino. Ad organizzarsi
in questo caso sono stati gli alunni
dell’Istituto comprensivo V insieme all’associazione “Arcobaleno”
e a “Sorridiamo insieme” che parteciperà con un carro dedicato al
film “Sister Act”.
10
T I VO L I
Venerdì 30 Gennaio 2015
Anno nuovo case vecchie, quelle
delle Terme tornano in assemblea
Il 9 febbraio i soci della Acque Albule spa discuteranno
degli appartamenti di Piazza Catullo
Luci di nuovo accese anche sulla privatizzazione della società
“
A nn a L au r a C o n s a lv i
Appuntamento il 9 febbraio con
la prima assemblea dei soci della
Acque Albule spa del 2015, dove
tornano all’ordine del giorno i famigerati appartamenti di Piazza
Catullo. Nella convocazione, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del
3 gennaio, al punto due dell’ordine del giorno c’è la «definizione
modalità di compravendita e/o locazione degli immobili realizzati e
realizzandi». C’è da dire che si tratta di un secondo tentativo, visto
che il primo, quello del 20 gennaio, è andato a vuoto a causa della
mancanza all’appello dei convo-
Proietti:
l’obiettivo
è potenziare
l’offerta
turisticotermale
Il primo tentativo, datato 20
gennaio, era andato a vuoto
a causa della mancanza
all’appello dei convocati
cati. Sulla linea da tenere nella
sede deputata il sindaco, Giuseppe
Proietti, non ha dubbi: «Seguiremo
quanto stabilito in consiglio comunale: gli appartamenti dovranno avere la destinazione stabilita
all’atto del conferimento, ovvero
quella di potenziare l’offerta turistico-termale». Insomma fuori le
case dentro i bed & breakfast e gli
alberghi. Intanto sul fronte legale
le soprese non finiscono mai: a rispedire la palla al Tar sulla vicenda
della privatizzazione della Acque
Albule, avvenuta nel 2001, è stata una sentenza del Consiglio di
Stato sul ricorso presentato dal comune di Tivoli contro Carlo Centani, ex presidente del consiglio
comunale del governo Gallotti, nei
confronti di Sirio Hotel, Bluserena
spa, Terme di Cotilia srl, Immobiliare Milanese Carlero srl e Quadro
Curzio spa per la revocazione della sentenza del Consiglio di Stato
relativa ad alcuni atti con cui il comune avviò la vendita delle quote
dell’allora municipalizzata. «Questo è l’ennesimo capitolo di una
lunga battaglia legale. Ma se il Tar
mi darà ragione la privatizzazione
potrebbe anche essere nulla», dice
Centani. Atro giro, altra corsa.
32 erano ancora pochi
In arrivo altri consiglieri del sindaco
Confermate le voci di corridoio secondo cui la lista
degli aiutanti del primo cittadino era destinata a salire
Proietti: “Ne nominerò altri”. Tra i ripescati Gaudio
Trentadue non bastano, il governo della città secondo Giuseppe
Proietti ha bisogno di numeri ben
più corposi. A confermare la voce
popolare che vedeva la famigerata
lista di consiglieri del sindaco destinata a salire, è stato lo stesso primo
cittadino, nel corso della seduta che
si è tenuta lunedì mattina. «I consiglieri del sindaco non sono una novità, già in passato amministrazioni
comunali di centrodestra e centrosinistra avevano visto la nomina di
delegati, fossero già consiglieri o no
- . Dice Proietti - La novità è il numero di incarichi conferiti. Dovendo realizzare un modello territoriale
allargato si è ripresa una prassi già
sperimentata in passato amplian-
“
Nominare altri
consiglieri corrisponde
a chiamare la gente a
partecipare al governo
do l’orizzonte quantitativo. Ne ho
nominati più di 30 e ne nominerò
altri, perché corrisponde all’idea di
chiamare la gente a partecipare al
governo della città». Trai i ripescati
dovrebbe esserci Rodolfo Gaudio,
assessore al patrimonio e ai procedimenti di condono edilizio per una
manciata di settimane, fuori dai giochi a causa di incompatibilità, dovrebbe rientrare a palazzo, comune
di Roma permettendo. Insomma
per gli esclusi della prima ora c’è
ancora speranza. Non è chiaro, invece, se è possibile avanzare autocandidature e se ci sono dei requisiti
specifici. Si può provare a mandare
un curriculum in piazza del Governo 1 e vedere che succede.
La discarica costa di meno,
il Comune compra due aspiratrici
Le nuove macchine sono entrate in azione mercoledì
Proietti: “Asa potenzierà i servizi di pulizia”
Sono entrate in servizio mercoledì le due macchine
aspiratrici elettriche acquistate dal Comune di Tivoli per
potenziare i servizi di pulizia e spazzamento nel territorio
cittadino. Le attrezzature nuove di zecca, che saranno
utilizzate in via sperimentale per due mesi nelle vie più
strette della città, sono state acquistate grazie a una parte
dei risparmi ottenuti in seguito alla riduzione dei costi di
gestione e smaltimento dei rifiuti che supera il 30%. «Abbiamo chiesto a Asa Tivoli spa di presentare un programma per il potenziamento dei servizi di pulizia e spazzamento in tutto il territorio comunale - ha commentato il
sindaco Giuseppe Proietti -. Già in questi giorni abbiamo
visto i primi buoni risultati, grazie alla rimessa in funzione
delle spazzatrici meccaniche. Ora con le aspiratrici faremo
un ulteriore passo in avanti per ripristinare livelli adeguati
di pulizia e decoro urbano in tutti i quartieri cittadini». Al
termine della sperimentazione l’amministrazione comunale
e Asa Tivoli valuteranno l’opportunità di acquistarne altre.
Nel resto della città, invece, si utilizzeranno le spazzatrici
meccaniche, la cui operatività è stata di recente ripristinata
dopo un fermo tecnico durato diversi anni.
Elisabetta Di Maddalena
Alessandro Petrini e Laura Cartaginese
Il caso
Il Comune trattato
come una proprietà privata
L’interruzione del consiglio di lunedì per permettere
alla maggioranza di riunirsi scatena Pd e Forza Italia
che in un volantino attacca le scelte dei dirigenti
Alle 20 tutti a nanna. Non c’è carosello signori, ma una riunione
di maggioranza. Questo, in sintesi, è quanto si è consumato
nel corso dell’ultimo consiglio comunale, iniziato lunedì mattina
e finito all’ora di cena. Un’interruzione che all’opposizione è
piaciuta poco e niente tanto da scatenare una serie di reazioni
più o meno composte. Ad aprire le danze il Partito democratico,
desideroso di affrontare il tema caldo delle modalità di affidamento della dirigenza dell’avvocatura, su cui aveva chiesto lumi:
«Prima è stato chiesto di anticipare alcuni punti e poi quando
si è trattato di discutere di questo punto iscritto all’ordine del
giorno, il consigliere Innocenti ha deciso insieme al sindaco di
chiudere il consiglio accampando la scusa di una riunione tutta
interna alla maggioranza decisa da tempo – dicono i consiglieri
Alessandro Fontana e Manuela Chioccia -. Non subiremo passivamente lo svuotamento delle competenze e delle prerogative
del consiglio comunale, che per il Partito democratico rimane
l’organo supremo della volontà popolare». Sulla stessa linea
anche il collega di Forza Italia, Alessandro Petrini: «La motivazione usata per chiudere i lavori d’aula è stata quella di una
riunione di maggioranza, tra l’altro terminata dopo una ventina
di minuti scarsi dato che ho visto personalmente i consiglieri e il
sindaco lasciare Palazzo San Bernardino poco dopo il consiglio.
Evidentemente questa amministrazione considera più importanti le riunione della propria maggioranza piuttosto che lavorare
in consiglio per il bene della città e chiarire le tante perplessità
che hanno destato gli ultimi provvedimenti messi in piedi». Ma
l’attacco degli azzurri non è finito così. A girare in questi giorni
tra i vicoli e le strade della città è anche un volantino firmato dal
partito tiburtino, sempre sulla questione legata alla nomina del
dirigente del settore legale del comune. «Vogliamo sapere quali
sono stati i criteri usati per la selezione», dice la consigliera
Laura Cartaginese. La nottata non è passata.
FONT E N UOVA M ENTANA
Venerdì 30 Gennaio 2015
11
Il medico Lucio Giacomoni nella
notte tra venerdì e sabato è stato
massacrato di botte da tre romeni
e ha perso la vita. La cittadinanza
si stringe intorno alla famiglia
Assalto nella casa di Giacomoni
Pestato a morte, notte di orrore
Ucciso da tre ragazzi romeni in una rapina: hanno confessato
Uno degli aggressori parla di vendetta personale
V i n c e n z o P e r ro n e
L’hanno massacrato di botte prima di scappare con un po’ di contanti, un tablet e due telefoni. Così
è stato ucciso Lucio Giacomoni
nella notte tra venerdì e sabato
nel suo casolare nella campagna
di Mentana. Uno choc per l’intera città. Medico molto stimato, 71
anni, un passato di impegno politico nel centrodestra, Giacomoni
aveva una famiglia numerosa, sette figli e la moglie Pina, intorno
a loro immediatamente si sono
stretti gli amici, le istituzioni ma
soprattutto tanta gente comune.
Presi dai carabinieri della Compagnia di Monterotondo diretti
dal capitano Salvatore Ferraro,
tre giovani cittadini romeni hanno confessato dopo nove ore di
interrogatorio in Procura: Daniel
Vuduca, 24 anni, Alexandru Ionel
Mihai, 26 e Ovidiu Bicu, 25. Pen-
E Mentana Nostra raccoglie le firme
Il gruppo di Matteo Alesiani organizza
una petizione per il controllo del territorio
Dopo nove ore
di interrogatorio
in Procura i tre
romeni hanno
ammesso la loro
colpa
Maggiore sicurezza e controllo del territorio, è questa
la richiesta del movimento
civico “Mentana Nostra”
all’amministrazione comunale. Il movimento, infatti, ha
lanciato una petizione indirizzata proprio verso questa
tematica. Gli obiettivi sono di
istituire un tavolo permanente tra istituzioni e forze
dell’ordine ed il presidio delle
zone a maggior rischio. Al
momento sono state raccolte le prime firme, quasi 300,
al mercato di Mentana lo
scorso sabato. Il movimento si ripresenterà con un
gazebo sempre al mercato
di Mentana il prossimo 31
gennaio e a quello dei Casali
giovedì 5 febbraio.
La tematica sicurezza diventa di
primo piano. Al momento sono 300
le firme raccolte
savano di trovare migliaia di euro
in contanti, e uno dei tre malviventi ha parlato di rancori personali con la vittima, gelosia per una
donna. Stando alle ricostruzioni i
tre quindi hanno staccato la corrente in casa, così da far uscire il
medico dalla sua abitazione. Una
volta fuori è avvenuto il pestaggio
a forza di calci e pugni che ha portato alla morte di Giacomoni. Al
momento si trovava in casa con
il medico una cittadina moldava,
picchiata ed imbavagliata affinché
non potesse reagire. Dopo la feroce aggressione, il dottore ancora
agonizzante è stato chiuso nel bagno, mentre i tre cercavano i soldi. Bottino di 1.800 euro, un Ipad,
due cellulari ed un fucile ad aria
compressa. Dopo il furto i tre sono
scappati con l’auto di Giacomoni
sequestrando la ragazza moldava.
Alla fine della terribile serata hanno abbandonato sia auto che ragazza nelle campagne circostanti.
In seguito la giovane è riuscita a
dare l’allarme ma, purtroppo, era
troppo tardi.
CASALI
muore commerciante storico
LA CITTà DICE ADDIO A BEVILACQUA
Una promenade
per ricordare
Lucio Giacomoni.
In testa al corteo
uno striscione
emblematico
Aveva quasi 90 anni Sestilio Bevilacqua, per tutti Renato,
storico commerciante dei Casali scomparso in questi giorni.
Bevilacqua era proprietario di un emporio che inizialmente si
trovava su via Nomentana e poi era stato spostato all’angolo
tra via Milano e via Gramsci. Di recente l’attività commerciale,
gestita dalla figlia dell’uomo, aveva chiuso. La cittadinanza lo
ricorda come un uomo gentile, simpatico e disponibile, oltre che
un vero simbolo della frazione dei Casali di Mentana.
Mentana si mobilita
“Affinché non succeda mai più”
Corteo in memoria del medico e la richiesta: più sicurezza
Tensioni durante l’intervento del sindaco Lodi
Una manifestazione per ricordare Lucio Giacomoni.
Una marcia di solidarietà, dolore e rabbia tra le strade
di Mentana. Organizzata in maniera spontanea e fissata per lunedì pomeriggio, il 26 gennaio. Vicinanza alla
famiglia e la richiesta di sicurezza. Il corteo è partito da
piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa per arrivare a piazza
Garibaldi, dove poi si è tenuto il consiglio comunale
Il sindaco di
Fonte Nuova
Fabio Cannella e
quello di Mentana Altiero Lodi in
testa al corteo nel
ruolo di amici e
istituzioni
congiunto Mentana-Fonte Nuova. In testa Altiero Lodi,
sindaco di Mentana, e Fabio Cannella, sindaco di Fonte
Nuova.
Oltre che nel ruolo istituzionale, hanno potuto ricordare Giacomoni, poiché entrambi lo conoscevano personalmente.
A guidare il corteo uno striscione con l’eloquente mes-
saggio “Affinchè non succeda più!” e due poster del
medico tanto amato. Una manifestazione molto partecipata e per lo più silenziosa fino all’arrivo, quando
il sindaco Lodi, dopo aver preso la parola, è stato più
volte interrotto dai cittadini che concitati e esasperati
hanno chiesto alle istituzioni di mettere in campo soluzioni concrete, misure per la sicurezza.
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Venerdì 30 Gennaio 2015
FONT E N UOVA - M ENTANA
La commozione
L’ultimo saluto al dottore
“Addio Lucio”
Chiesa stracolma e grande partecipazione durante i funerali
Il figlio Eugenio: “Mio padre ci ha insegnato
a combattere contro le ingiustizie”
Don Rocco: “Più mezzi alle forze dell’ordine”
a cura di
La chiesa era gremita. All’uscita
della bara un lungo applauso e molti
palloncini colorati per il medico.
V i n c e n z o P e r ro n e
C’era tutta Mentana a salutare per
l’ultima volta Lucio Giacomoni,
medico e politico stimato. La chiesa di San Nicola da Bari era gremita
e non riusciva a contenere il fiume
di gente accorsa per i funerali. Un
ricordo toccante e sincero è venuto
direttamente dal parroco Don Rocco. «Con questa celebrazione - ha
ricordato il sacerdote - vogliamo
ricordare il nostro amico Lucio che
ha speso la sua esistenza per curare
le vite di tante persone. Era questa,
infatti, la sua missione». Durante
l’omelia il parroco davanti alla folla di persone ha raccontato alcuni
episodi della vita del dottore che
Don Rocco conosceva bene. «Lucio aveva una grande spiritualità e
questo si evinceva quando veniva
a confessarsi da me». Il sacerdote
ha ricordato nella sua preghiera anche gli autori del brutale omicidio
del medico mentanese, tre cittadini
rumeni, invitando la popolazione
a non cedere alle facili generalizzazioni. «Preghiamo anche - ha
dichiarato il parroco - per i disgraziati che hanno compiuto questo
gesto orribile. Speriamo, però, che
“
Il sacerdote: “ Vogliamo
ricordare il nostro amico che
ha speso la sua esistenza per
curare le vite di tante persone”
le forze dell’ordine vengano dotate
di tutti i mezzi per prevenire simili
disgrazie». Tra i famigliari, a risuonare le parole di Eugenio, uno dei
sette figli. «Con il suo sorriso - ha
sostenuto l’uomo - mio padre ci ha
insegnato ad essere uniti e a lottare
contro le ingiustizie». Alla cerimo-
nia hanno partecipato i sindaci di
Mentana Altiero Lodi e di Fonte
Nuova Fabio Cannella, entrambi
in veste ufficiale e con i vessilli dei
due Comuni che hanno accompagnato il feretro del medico, insieme
all’associazione bandistica “Città di
Mentana”, ai vigili urbani, ai cara-
La reazione
di Mentana
e Fonte Nuova
Nell’assise del 26
gennaio si parla
di sicurezza. Due
assemblee, quella
di Mentana e
Fonte Nuova,
per stilare un
documento
unitario che
regoli questa
problematica
Tensioni
alle stelle
nel consiglio
congiunto
binieri ed alla Croce rossa. Tra gli
altri era presente anche la cantante
Mariella Nava preoccupata, come
tutta la popolazione, della poca sicurezza e colpita dal pestaggio che
ha portato alla morte di Giacomoni. «Non capisco - ha dichiarato la
cantante - come si possa arrivare
ad un tale livello di brutalità ed aggressione. Bisognerebbe garantire
più sicurezza ai cittadini». L’uscita
della bara dalla chiesa è stata accolta da un lungo applauso e da
molti palloncini colorati che i cittadini hanno fatto volare verso il
cielo. Il feretro di Lucio Giacomoni
è stato accompagnato da una breve
processione che ha raggiunto piazza Garibaldi, mentre l’associazione
bandistica intonava l’inno funebre.
Infine, come è scontato che succedesse, la bara di Lucio Giacomoni
ha raggiunto il cimitero, lasciando
un grande vuoto nel cuore dei cittadini mentanesi.
Un consiglio comunale duro, teso e drammatico quello che è andato in
scena lo scorso 26 gennaio alla Galleria Borghese. Dopo l’omicidio di Lucio
Giacomoni, i sindaci di Mentana e Fonte Nuova hanno deciso di riunire le
due assemblee per stilare un documento unitario sulla sicurezza.
Il documento prevede la richiesta di un commissariato di polizia, l’istituzione di controlli notturni coordinati da parte dei due comandi di polizia
locale, la creazione di una sinergia tra le rispettive Associazioni Nazionali dei
Carabinieri in pensione, la mappatura delle videocamere, l’installazione di
apparecchi di videosorveglianza e i controlli incrociati tra i due comuni sulla
consistenza della popolazione. Il documento fa seguito a due lettere inviate
dal sindaco di Mentana Altiero Lodi: la prima al prefetto con la richiesta di
convocare il Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza e la seconda ai
sindaci dei paesi limitrofi e al comando dei carabinieri di Monterotondo. Due
dei primi cittadini intestatari della lettera erano presenti al consiglio comunale, ovvero Eligio Rubeis, sindaco di Guidonia Montecelio, e Paolo Della Rocca, sindaco di Palombara Sabina. In particolare quest’ultimo è intervenuto
sottolineando come, nel comune che amministra, ci siano problemi simili
a quelli riscontrati a Mentana. Non sono mancante le discussioni molto
accese che hanno caratterizzato gli interventi di Lodi e del primo cittadino di
Fonte Nuova Fabio Cannella, oltre che dei consiglieri comunali di Mentana
Giancarlo Coltella e Luigi De Luca. «Sul controllo del territorio - ha ammonito De Luca rivolgendosi a Lodi - caro sindaco non abbiamo fatto niente».
FONT E N UOVA - M ENTANA
Venerdì 30 Gennaio 2015
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di un’intera città
Il ricordo
“Mi è sempre stato vicino”
Giancarlo Mancini, malato di Sla ed ex paziente
di Giacomoni, racconta il cammino con il dottore
nel difficile percorso della sua malattia
«Sono malato di sclerosi multipla e Lucio mi è sempre stato vicino», inizia così il racconto di Giancarlo Mancini, 48 anni malato di Sla e paziente
del dottor Giacomoni che, come sottolinea lo stesso Mancini, per tutti a
Mentana era una persona su cui fare affidamento, sempre disponibile.
«Per i mentanesi - continua - lui era Lucio. Non c’era bisogno del titolo
di dottore per capire la sua umanità e professionalità. Quando mi recai
da lui la prima volta e gli spiegai il mio problema, fu lui stesso a scrivere una lettera alla Asl in cui chiedeva di avere me e la mia famiglia
come suoi pazienti. Questo nonostante fosse già pieno». Dagli episodi
che ricorda emerge come il dottore fosse sempre presente, cercando di
spiegare in maniera semplice cosa fossero le patologie che riguardavano
i propri pazienti. «Mentre effettuavo le mie cure - spiega - andavo da
Lucio per chiedere lumi su alcune terminologie che erano difficili da
comprendere per me. Lui con molta pazienza e con semplicità mi spiegava tutto. C’è stato un periodo, inoltre, in cui dovevo fare le analisi ogni
venti giorni. Allo scadere del ventesimo giorno arrivava puntualmente
la sua chiamata e mi chiedeva se avessi fatto le analisi». Lo scorso anno
quando il dottor Giacomoni è andato in pensione, Mancini ha deciso di
dedicargli una lettera da potergli leggere in qualche occasione speciale.
Purtroppo l’occasione non ci sarà.
“
Per i mentanesi lui
era semplicemente
Lucio
Seduta sospesa e spavento
“
Virgulti si accascia a terra
mentre interviene
Virgulti: “Lunedì
pomeriggio è come
se fossi rinato per la
seconda volta”
Il consigliere ora è ricoverato all’Umberto I
ma per fortuna fuori pericolo: “Grazie a tutti”
Il consigliere Virgulti si è
accasciato per un malore
durante la seduta dell’assise
del 26 gennaio. Ora però fa
sapere che sta meglio
Al consiglio congiunto
hanno partecipato
anche i sindaci di
Guidonia Montecelio
e Palombara Sabina
Paolo Della Rocca per
affrontare il delicato
tema della sicurezza
che investe anche
le aree sotto il loro
controllo
Il risultato è un
documento unitario
sulla sicurezza.
Dibattito acceso,
De Luca: “Caro Lodi,
per il controllo
del territorio
non abbiamo
fatto niente”
L’assise dopo più di un’ora è stato sospeso: mentre parlava al microfono il consigliere comunale Angelo Virgulti si è accasciato a terra per un malore. Il panico, i
soccorsi e la corsa in ospedale – prima a Monterotondo – in codice rosso. Molto
spavento in Aula, ma già nelle ore successive arrivano segnali di ripresa. Stava
intervenendo, spiegando di aver subito diversi furti nella sua abitazione, poi era
a terra. Virgulti ha perso conoscenza ed è stato soccorso immediatamente con il
massaggio cardiaco. L’ambulanza lo ha poi trasportato all’ospedale di Monterotondo. Attualmente, come lui stesso fa sapere attraverso facebook, è ricoverato al
reparto cardiologia intensiva dell’ospedale Umberto I di Roma. «Grazie al dottor
Saltarocchi e due infermieri di Fonte Nuova di cui non conosco il nome, lunedì
pomeriggio sono rinato per la seconda volta. Con più massaggi cardiaci e tre
elettrostimolaziani oggi posso scrivervi questo sms». scrive ai tanti che gli hanno
inviato messaggi di vicinanza. In seguito al malore del consigliere comunale la
seduta è stata sospesa e a breve verrà riconvocato un nuovo consiglio comunale
congiunto tra Mentana e Fonte Nuova. La speranza è che, almeno questa volta,
si arrivi a una soluzione concreta.
Cinque sindaci
dal Prefetto,
nei territori
è allarme
L’esasperazione e i timori, dopo l’omicidio Giacomoni
l’allarme nei territori dilaga, d’altronde raffiche di furti
e un clima sociale preoccupante non danno tregua.
Così cinque sindaci sono andati dal Prefetto mercoledì 28 gennaio, Mentana, Fonte Nuova, Sant’Angelo,
Palombara e Guidonia Montecelio. E’ stato garantito
un incremento delle forze dell’ordine, ma l’elenco degli
interventi urgenti richiesti è lungo. Dalle telecamere
di videosorveglianza a una caserma dei carabinieri a
Fonte Nuova.
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S
Venerdì 30 Gennaio 2015
Venerdì 30 Gennaio 2015
La Curiosità
Calcio e divertimento per i bambini della Valle Aniene
lo port
Venerdì 5 Dicembre 2014
Piccole aquile crescono
“Ora sono
Il tiburtino
Simone Palombi
protagonista
nella Primavera
biancoceleste
e reduce dalla prima
convocazione
con i “grandi”
pronto a volare”
A l e s sa n d ro G a l a s t r i
Si contano 15 gol in 15 partite
con la Primavera, dove pensa
di poter arrivare di questo
passo?
Sono molto contento del
percorso che sto facendo in Primavera con
questa maglia. Voglio
arrivare a conquistare
il primato della classifica
marcatori. Sarebbe un bel
finale di campionato perché
i gol danno sempre morale e
servono alla squadra per arrivare lontano.
Dopo la convocazione (con gol) in Nazionale U19 e quella
Palombi è stato convocato in Nazionale U19
e nella Lazio in Prima
Squadra per la partita
di Coppa Italia contro
il Milan.
Il Villanova cade tra le mura del
Fiano Romano, per via anche di un
rigore e di due sfortunati autogol.
Nel primo tempo, pile totalmente
scariche per la formazione allenata da mister Febraro. Dopo soli 7
minuti il Fiano si porta sul doppio
vantaggio e, allo scadere della prima frazione di gioco, cala il tris.
Nella ripresa, il copione non cambia e il Fiano Romano confeziona il
poker. Poco dopo il 10’ del secondo
tempo, le tiburtine trovano la forza
di reagire e segnano, nel giro di pochi minuti, tre reti (firmate da Brancati ed una doppietta di Bucella)
Sabato 24 e Domenica 25 Gennaio presso l’impianto della
Stella Mattutina, l’ASD Aniene Calcio ha organizzato due
giornate di incontri amichevoli dedicate ai Pulcini 2004-2005
e ai Piccoli Amici. Sotto uno splendido sole i ragazzi hanno
esultato per i successi conseguiti e si sono incoraggiati a vicenda. Meravigliosi i “Piccolini” che ascoltano i suggerimenti
dei propri Mister tra risa e richiami all’ordine. Divertentissimi i
Pulcini 2005 del Mister Attila che prima dell’incontro improvvisano una danza. Bravi i Pulcini 2004 impegnati nei nuovi
schemi di gioco ideati dallo Zemaniano Mister Sciarretta.
con la Prima Squadra per la partita
di Coppa Italia contro il Milan cosa
prova in questo momento particolare della sua carriera?
Non so spiegare cosa provo, ho i brividi. Sto raggiungendo dei traguardi
che mi ero prefissato fin da piccolo.
Onorare e difendere la maglia della
squadra di cui sei tifoso è un sogno
che tutti i bambini vorrebbero provare. Io ho questa possibilità e non
me la farò sfuggire.
Facile dire che il sogno, per un ragazzo che ha fatto tutta la trafila
nel Settore Giovanile della Lazio
come te, sia quello di restare in
pianta stabile nella Prima Squadra
biancoceleste. Ma quanto si sente
realmente tifoso e attaccato a questi colori?
Mi sento a casa quando indosso
questi colori, perché la Lazio è la
mia seconda famiglia. Una società
magnifica, gloriosa, storica. Quei
giocatori che vedevo correre e di-
fendere la maglia mentre facevo il
raccattapalle adesso me li ritrovo
affianco e non riesco a crederci. Andavo allo stadio e volevo essere lì in
campo con loro, chissà se succederà
davvero. Io sono pronto.
E il rapporto con Tivoli?
Mi sento orgoglioso di rappresentare una realtà stupenda come Tivoli,
ho ricevuto tanto affetto in questi
giorni dai tiburtini. Ogni pomeriggio
mi reco nella mia città natale per
trascorrere un po’ di tempo con gli
amici, perché questo legame speciale con loro mi dona una sensazione
di serenità e spensieratezza.
Un auspicio per il futuro e un ringraziamento speciale.
Spero che il 2015 sia l’anno giusto,
una rampa di lancio per la mia carriera, me lo auguro con tutto il cuore. Un saluto speciale ai miei due
nonni scomparsi che mi danno la
forza ogni giorno per affrontare queste occasioni.
Calcio a 5 Femminile Serie D
Villanova ko, a Fiano finisce 5-3
che riaprono la gara. Nel finale, il
Villanova cerca a tutti i costi il pari
e assale la formazione di casa, ma
da un disperato assalto scaturisce
il letale contropiede avversario, che
mette la parola fine all’incontro. A
causa di questa sconfitta, Cogotti e
compagne perdono due posizioni
nel girone C di Serie D, scivolando
al quarto posto in classifica e a -6
dalla vetta.
Editore
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Sede legale: Corso Italia, 51
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Concluso in redazione
Giovedì 29.01.2015
Registrazione n. 9 del 10.06.2004
al Tribunale di Tivoli
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Iscrizione Roc 14300
Impaginazione e grafica
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TOP e flop della settimana
Pallacanestro Tivoli
Villalba Calcio
La squadra di coach Camardella torna alla vittoria nel campio-
Ko per 1-0 nel derby contro il S.Angelo Romano per i ragazzi
nato di Promozione e lo fa imponendosi con il punteggio di 72
di De Filippo, alla terza sconfitta consecutiva nel girone B
a 69 contro il Magic Team. Tre punti importantissimi, ottenuti
anche grazie alle prestazioni super di Di Nicolò, Laudoni e Coccia.
Direttore Responsabile
Gea Petrini
[email protected]
di Promozione. La classifica non preoccupa più di tanto, ma
di certo il nuovo anno non è iniziato nel migliore dei modi per
Centanni e compagni.
Guidonia Calcio
La formazione di mister Ciancamerla ferma la prima della classe in Promozione,
Andrea Doria Tivoli Volley
il La Sabina, con uno 0-0 che va stretto ai giallorossoblù, più pericolosi degli
Dopo sette vittorie consecutive nel campionato di Prima Divisione, la striscia
avversari e soprattutto in polemica con l’arbitraggio per un gol annullato ingiusta-
positiva delle atlete di mister Valeriani si interrompe sul più bello, nello scontro
mente a Narcisi nella ripresa.
diretto contro l’Orizzonte Sport, che raggiunge le tiburtine in testa alla classifica.
Santa Pirateria Tivoli
Villa Adriana Calcio
I tifosi tiburtini invadono le tribune di Montesacro e conducono per mano la
Brutta sconfitta in trasferta sul campo del San Lorenzo. 2-1 il punteggio finale in
Tivoli 1919 alla vittoria esterna. Spettacolari per novanta minuti con fumogeni,
favore dei padroni di casa, con il gol biancoverde di Stragapede inutile ai fini del
cori e bandiere, gli ultras amarantoblù rappresentano la vera arma in più per la
risultato. Nonostante questo stop inatteso, i ragazzi di Cesari restano in testa alla
compagine allenata da mister Tavani.
classifica del girone F di Seconda Categoria.
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Redazione
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seguici su
CULT URA & T E M P O L I BE RO
Venerdì 30 Gennaio 2015
15
Al Teatro dell’Applauso
Baratto e spettacolo, domenica
è la giornata del giocattolo
Evento per i bambini dai 3 ai 10 anni, e i genitori entrano gratis
In scena lo spettacolo “Il vestito nuovo dell’imperatore” recitato dalle
attrici Mahsha Soltan (in foto) e dalla responsabile del Teatro Elisa
Faggioni. Dopo lo spettacolo lo scambio del giocattolo
N i c o l e M at u r i
G
iornata del giocattolo
domenica primo febbraio al Teatro dell’Applauso. La proposta è quella di associare alla visione dello spettacolo
“Il vestito nuovo dell’imperatore”
dedicato ai bambini un momento
di scambio di doni tra i più piccoli.
«Crediamo che il senso civico
sia anche quello di condividere e scambiare. – commenta la
responsabile Elisa Faggioni - Ai
nostri figli non interessa un giocattolo “nuovo” ossia comprato,
ma un giocattolo “diverso”. Far
portare a ogni bimbo un dono
con cui non giocano più per
scambiarlo con uno “nuovo” di
un altro bambino potrebbe essere
per loro un’occasione per interagire. Ad ogni regalo alla fine dello
scambio verrà associato il piccolo
mittente in modo che chi lo riceverà saprà chi gliel’ha donato
e da lì ogni gioco avrà una sua
storia. Avevamo già tentato un’iniziativa di questo genere, però
con i libri, e avevamo ottenuto un
buon successo e quindi abbiamo
riproposto l’evento cambiando
veste». Ovviamente prima dello
“
La nostra formula prevede
l’ingresso gratis per i genitori
Questo è un modo, in tempo
di crisi, di riportare i bambini
a teatro non gravando
sulle famiglie
scambio ci sarà lo spettacolo in
modo da unire teatro e fantasia.
La messa in scena è una produzione musicale dove i bambini
sono i veri protagonisti. Dovranno aiutare infatti un imperatore
vanitoso e prepotente
a capire che governare
è un compito importante da compiere in
modo saggio e onesto.
L’innocenza dei piccoli
svelerà quindi le ipocrisie del mondo adulto.
Il target è dai 3 ai 10
anni. «I temi che sono
stati affrontati all’interno di questo spettacolo
– continua - sono adatti
alle riflessioni del nostro
tempo. Inoltre noi facciamo una formula molto
conveniente perché alle
nostre produzioni pagano
solo i bambini a cui viene
offerta anche la merenda.
In tal modo i genitori entrano gratis e la famiglia deve
affrontare una piccolissima
spesa. Questo è un modo,
in un periodo di crisi, di riportare
i bambini a teatro. Abbiamo preferito avere la struttura piena con
i più piccoli felici rinunciando a
guadagni consistenti. La nostra
prerogativa è avvicinare i bimbi
al mondo dell’arte. I propositi
sono quelli di far passare un bel
pomeriggio a tutti grandi e piccini a prezzi davvero ridotti».
Unbroken
Vintage sia fuori che dentro
The Night Shift
Scelto come film dell’anno agli American Film Institute Awards,
Unbroken è candidato a tre premi Oscar ed è già un successo. Angelina Jolie torna dietro la macchina da presa per il suo
secondo film da regista, un dramma epico che racconta l’incredibile storia dell’atleta olimpionico ed eroe di guerra Louis
“Louie” Zamperini che è riuscito a sopravvivere su una zattera
per 47 giorni, in seguito a un disastroso incidente aereo durante la Seconda Guerra Mondiale.
Classica e sexy, la nuova lingerie riscopre i body revival anni
‘50 e ‘80. Sono out ormai gli slip inesistenti e l’intimo troppo audace, meglio osare su un intimo prezioso e morbido.
Tornano dunque le coulotte e il reggiseno a balconcino. Atmosfere da boudoir con la nuova lingerie che riscopre i capi
classici e sexy, dal reggicalze alle coulotte, ma rinnova gli
intramontabili come i body. Un invito alle donne di oggi ad
amare il proprio corpo anche nelle sue rotondità?
La prima stagione ogni mercoledì sarà sul canale Mya dal 3
febbraio. Si tratta di un medical drama incentrato su uomini
e donne che all’ospedale San Antonio Memorial, lavorano al
turno di notte. Tra tutti in particolare c’è il drogato di adrenalina
TC Callahan che dopo una missione n Afghanistan, imparerà
che le battaglie più ardue le combatterà in patria. Lui e il suo
team di dottori, tra cui il suo migliore amico Topher, dovranno
affrontare casi medici molto complessi e un nuovo capo.
pop corn
Lo sapevate che?
“Girando a Cinecittà”
è la nuova mostra
ospitata negli Studios
di Cinecittà, dal 24
gennaio 2015
glam
Lo sapevate che?
Il tatuaggio effetto
pizzo entra nell’alta moda.
Marco Manzo, tra i più
noti artisti del settore, si
esibisce al Museo Maxxi
serie tv
Lo sapevate che?
Il famoso film Grease,
ora diventa una serie
tv. A realizzare il remake dell’amato cult
sarà il canale Fox
o
op
L’Orosc
Ariete ♥♥
Non soffocate il partner e non
date spazio alla nostalgia per
un ex che vi assalirà sabato
pomeriggio. Se avete una
storia nuova costruite sogni a
due, per i single è il momento
di capire cosa conta davvero.
O meglio chi. Non cadete in
tentazione con le vetrine.
Toro ♥♥♥♥
Notti di passione nel fine
settimana, scintilla hot per le
vecchie coppie e anche per le
nuove. Ritroverete romanticismo e sarete disposti persino
a qualche piccola distrazione.
Unico neo? Se pensate di
dare troppo rispetto al vostro
partner ditelo. Ammalianti.
Gemelli ♥♥♥
Accigliati da qualche giorno
per i pensieri che vi frullano in
testa, dateci un taglio il partner
inizia a risentire di questo
atteggiamento e si sente
trascurato. Dedicatevi al relax
se siete single, per voi una settimana da cacciatori. Incontri
imprevedibili al supermercato.
Cancro ♥♥
Parlate meno soprattutto se
siete circondati da persone di
cui non potete fidarvi. In coppia stabilità, tenete lontano le
liti potrebbero essere velenose.
Single per scelta in vena di
mettersi in gioco ma all’orizzonte ancora non c’è molto.
Perseveranza.
Leone ♥♥
I vostri alti e bassi nell’umore
portano sulle montagne russe
chi vi vuole bene, prendete
un bel respiro e razionalizzate. Coppie in turbolenza per
qualche segreto, single a prova
di cinismo. Buone notizie in
arrivo sabato, chiarimento con
un amico.
Vergine ♥♥♥
Vi complicate la vita, tanto più
se come in questi giorni le stelle segnalano il ritorno di una
persona con cui pensavate di
aver chiuso. Tumulto dei sentimenti per le coppie, mentre
i single contano se una certa
dose di charme. Conquiste non
durature.
Bilancia ♥♥♥
La distanza rafforza i legami,
sarà anche vero ma se eccessiva porta al distacco, e basta.
Quindi togliete un po’ di ego e
dedicatevi con più decisione
al rapporto. Chi è solo è preso
da molti fuochi, corteggiatori
in vista. Giocate la carta dell’astuzia nel lavoro.
Scorpione ♥♥
Prima di parlare riflettete tre
volte, rischiate di urtare la
sensibilità di chi vi è vicino. Il
nervosismo scema da sabato.
Coppie tese con poco dialogo,
single in cerca di avventure:
per ora in arrivo c’è qualche
notte hot ma non di più. Non
siate troppo orgogliosi.
Sagittario ♥♥
Venerdì qualche fastidio, telefonate o messaggi da persone
che non si sono comportate
bene con voi. Andrà meglio da
sabato, per i single è arrivata
l’ora di smuoversi, la dinamicità darà opportunità sorprendenti. Coppie in bilico, chiudevi
in casa e ditevi la verità.
Capricorno ♥♥
Se non vi interessa lasciate
perdere, ma se la persona che
frequentate conta è il momento
di dimostrarlo. Potrebbe chiudere. Single con molta voglia
di cambiare, fatelo. Coppie in
calma piatta, presi dalla quotidianità. Andate a fare un po’ di
shopping e divertitevi.
Acquario ♥♥♥♥
Per le coppie è un momento
d’oro, da venerdì intimità e
complicità, sapete che l’altro
c’è e vi dedicate a renderlo felice. Per i single novità in arrivo
dal telefono, inviti, cene, serate
al cinema, non rifiutate. Lavoro
con possibilità di crescita,
sorridete.
Pesci ♥♥♥♥
Serata indimenticabile venerdì
per chi è in coppia, passionali
e romantici. E il buon momento
si trascina per tutta la settimana. Comprate un regalo al partner. I single restano arroccati
nel fortino ma c’è una persona
autorevole che vi attrae come
un magnete. Emozioni.
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