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NeWS LeTteR n. 12
Pratiche didattiche
Maggio 2014 (a cura di Marco Orsi e Chiara Natali)
risorse aggiuntive in www.senzazaino.it/newsletter
LA FABBRICA DEGLI STRUMENTI
La formazione dei docenti SZ attraverso i materiali didattici
avendo a disposizione quanto
così anche la formazione dei
necessario per la riproduzione
docenti
dei modelli in essa conservati,
riflessione sugli strumenti nati da
Come nasce la fabbrica degli
sia fisicamente che attraverso
quelle che Marchesini chiama
strumenti
l’archivio informatico curato e
“situations
di Chiara Natali
aggiornato
La diffusione e la
crescita del modello
“E’ IMPORTANTE SUPE-
di
RARE LA DISTINZIONE
scuola
Zaino
Senza
pone
il
TRA TEORIA E PRATICA;
della
SI FA PEDAGOGIA UTI-
del
LIZZANDO TRUMENTI E
valori,
MATERIALI. GLI STRU-
pratiche,
MENTI DIDATTICI PER-
problema
condivisione
senso,
dei
delle
attraverso
la
costruzione di
solida
una
rete
di
METTONO
DI
CONIU-
Anita
Scipioni.
PROPONENDO
attraverso
problème”,
la
una
situazione concreta, un oggetto
che
consente
di
porre
agli
il
alunni delle domande e lasciare
di
che provino a trovare delle
Paola Orzali che
risposte. Alla Fabbrica i docenti
crea
possono utilizzare gli strumenti,
Prezioso
contributo
i
prototipi
degli strumenti e li
comprendere
riproduce
su
generatività dell’esperienza e le
degli
potenzialità che esso ha per
richiesta
insegnanti.
GARE AZIONE E RIFLESSIONE;
da
passa
l’effettiva
l’apprendimento.
La
Attualmente,
a
potenzialità
la
Fabbrica è stata valorizzata sia
formatrice
della
è
attraverso
che
UN MATERIALE SI PRO-
Lucca,
serva a promuovere
PRONE UNA CERTA DI-
Fabbrica
ricerca
DATTICA
ospitata all’interno
incontri specifici con i docenti,
STRUIRE UNA VISIONE
della
coordinati da Aldo Marchesini e
COMUNE NELL’AMBITO
secondaria
DI SZ, E’ NECESSARIO
grado di Ponte a
mediante
USARE GLI STESSI MA-
Moriano
apertura durante la settimana
TERIALI.
Lucca
A. MARCHESINI 2004
modello
formazione
comune
nonché
consolidamento per
le scuole e i docenti
che già da tempo
hanno
aderito
a
questo
modello.
L’idea
della
Fabbrica
nasce
nel…….dall’esigenza
di
individuare un luogo dove gli
strumenti
didattici
ideati
e
costruiti da Aldo Marchesini e,
nel corso degli anni anche da
alcuni docenti, possano essere
a disposizione degli insegnanti.
La Fabbrica
dove
è quindi il luogo
conoscere strumenti
e
materiali didattici, capire il loro
uso nella didattica e realizzarli
E,
PER
CO-
scuola
di
I
(I.C.
5)
ma
il
si
sta
diffondendo
con
la creazione di F. degli S. a
Montespertoli,
Fauglia
e
Seggiano.
La
di
da Anita Scipioni, sia anche
un
possibile
calendario
grazie
collaborazione
di
di
alla
Daniela
Michetti e Laura Grida.
“Facciamo sì che la Fabbrica degli Strumenti,
divenga
centro permanente di formazio-
formazione
attraverso
gli
strumenti
Riprendendo
l’organizzazione
ne, meglio laboratorio di formazione; facciamo in modo che
la
riflessione
di
essa sia fabbrica anche di per-
Aldo Marchesini del 2004, si può
corsi,
sottolineare
un
punto di incontro e di
aspetto
consulenza, luogo di promozio-
fondamentale e prioritario nella
ne di studi e di attività di ricer-
pedagogia di SZ; come non c’è
ca-azione ... che si rivolga pri-
apprendimento
significativo
ma di tutto ai FF, ma anche ai
senza esperienza, senza oggetti,
nuovi, e alle scuole dove il SZ è
promuoviamo
dall’esperienza e si continua
I raccoglitori sono fondamentali,
una partecipazione libera e una
a lavorare con l’esperienza.
non
diffusione
“Fra materiali e strumenti la
classe, ma anche per facilitare
definizione più appropriata è
la distribuzione dei quaderni ai
quella di
tavoli.
consolidato ...
dei
risultati.”
A.Scipioni
Strumenti o materiali?
strumenti
come
solo
per
l’ordine
della
veicoli programmati per la
costruzione del sapere. Essi,
In SZ si distinguono
in quanto oggetti assumono
-
strumenti didattici di
una valenza corporea ed af-
cancelleria
fettiva e divengono occa-
-
strumenti didattici di
sioni decisive di transfer pe-
gestione
dagogico. E’ giusto, quindi,
strumenti didattici di
dire che i materiali possono
apprendimento.
diventare strumenti: in par-
-
La distinzione è in realtà arti-
tenza hanno una loro inerzia
“Il
ficiosa e
legata a una ne-
ma poi diventano veicoli,
……impariamo a ragionare con
cessità
“didascalica”
grazie ad un’idea, ad un loro
le unità di misura.
in
gioco
delle
piume”
quanto tutti “intervengono e
uso
hanno importanza in una
te……l’operatività aggiunta
gestione della classe che
nel fare (dei bambini) li ren-
tende a promuovere un in-
de generativi di ulteriori ap-
segnamento/apprendimento
prendimenti e avanzamenti”
efficace”
(A. Scipioni)
(A. Scipioni)
Quando in classe si utilizza un
Non solo, ma la progettazio-
materiale è molto frequente
ne e la realizzazione di attivi-
rendersi conto che esso si
tà differenziate (per livelli,
presta a ben altro rispetto a
per compito, di gruppo o di
quello a cui avevamo pen-
coppia) è possibile solo a-
sato inizialmente.
Un
vendo a disposizione stru-
Nella nostra idea di scuola,
l’organizzazione del lavoro di
menti didattici e spazi attrez-
tutti i materiali, anche quelli
ricerca.
zati (laboratori). Nella prati-
di gestione e di cancelleria
ca si sente spesso parlare in
sono strumenti per la didatti-
maniera
di
ca,
e
l’apprendimento nel senso di
“sussidi”. In particolare il sus-
renderlo più consapevole,
sidio richiama qualcosa che
curato,
è di supporto, di aiuto e ri-
strumenti
manda a un’idea di inse-
dell’autonomia e della re-
gnamento il cui principale
sponsabilità.
indifferenziata
“strumenti”,
“materiali”
intelligen-
pensati
per
ordinato,
per
semplice
pannello
facilitare
nonchè
l’esercizio
L’orologio
degli
incarichi
referente è la teoria, il libro di
testo, quindi un’idea di insegnamento che ha come
metodo la trasmissione del
sapere. E’ evidente che una
scuola
che
si
fonda
sull’esperienza non può riconoscersi nell’idea del sussidio
didattico.
Si
parte
per
Quando manca la maestra