Rassegna Stampa di martedì 15 aprile 2014

Rassegna Stampa di
martedì 15 aprile 2014
SNALS / CONFSAL
Italia Oggi
Il Messaggero - Ed. Rieti
La Provincia (CO)
15/04/2014
La Tecnica della Scuola
Italia Oggi
il Centro
15/04/2014
Il Messaggero - Ed.
Abruzzo/Pescara/Chieti/Aquila
Il Quotidiano della Calabria - Ed.
Vibo Valentia
Il Quotidiano di Sicilia
La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed.
Capitanata
Italia Oggi
Testate on line
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ANTIPEDOFILIA, CERTIFICATO GRATIS
SCUOLA, TRASFERIMENTI ENTRO IL 10 MAGGIO
LA SPUNTANO I VICEPRESIDI IL MINISTERO DOVRA'
PAGARLI
MOBILITA' SOSTEGNO ALLE SUPERIORI
IL DEF E' SEGNO DI SVOLTA
VIGILI DEL FUOCO, LA SEDE CONTESA DA PENNE E
LORETO
VIGILI DEL FUOCO A PENNE DUE IPOTESI PER LA
CASERMA
ASP, LA FIALS CHIEDE DI INCONTRARE IL DG ANTONIOZZI
UNA PASQUETTA TRASCORSA AL LAVORO
ATAF, SERVIZIO AL LIMITE MA TRA LE SIGLE NON C'E' LA
CONFSAL
Int. a M.Nigi: IN CAMPO PER AIUTARE I GIOVANI
ARTICOLI PRESI DAL WEB
Scuola, Formazione, Università, Ricerca
il Sole 24 Ore
Italia Oggi
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Italia Oggi
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Italia Oggi
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SI DI POLETTI ALLA NORMA SUL REGIME TRANSITORIO
LA CRUSCA GUARDA CON PIU' INTERESSE ALLE
PROFESSIONI
MEDICI, FORMAZIONE IN TILT
LIBRI DI TESTO, PRONTI GLI ESCAMOTAGE PER AGGIRARE
I LIMITI
SCATTI E ASSUNZIONI, NULLA DI FATTO
NEL DEF ASSENTE QUOTA 96 NCD: COSI' NON LO
VOTIAMO
SORPRESA AI CORSI DI FORMAZIONE DUL CLIL:
INSEGNARE IN INGLESE AI PROF PIACE PIU' DEL PREVISTO
MAESTRO DI SPORT PER TUTTI PAGANO GIOCHI E
SCOMMESSE
SOSTEGNO ALLE SUPERIORI, PARTE L'UNIFICAZIONE DELLE
AREE
VISITE SPECIALISTICHE, CHE CAOS
LICEO MUSICALE, 12 PUNTI PER TUTTI
PRECARI AL VIA PER IL PUNTEGGIO
RECUPERO INDENNITA', ALLARME TRA GLI ATA
FEDERALISMO FISCALE, BOOM DI STUDENTI AL SUD
IL CLASSICO RIMANDATO A SETTEMBRE
ORIENTAMENTO, CRESCE LA RICHIESTA E ORA FONDI
STABILI DA INIZIO ANNO
Italia Oggi
Italia Oggi
15/04/2014
Avvenire
Corriere della Sera
15/04/2014
il Mattino
il Mattino
15/04/2014
il Mattino
15/04/2014
il Mattino
Il Secolo XIX
Il Secolo XIX
15/04/2014
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
15/04/2014
il Tempo
il Mattino
15/04/2014
15/04/2014
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15/04/2014
15/04/2014
UNA LEZIONE AL CANCRO
DOCENTE E CANDIDATO SINDACO, IL REBUS DEI
PERMESSI 3FRUIBILI
FARE PACE CON LA SCUOLA. AD ASSISI SI PUO'
GIA' ACCOLTO UN RICORSO SU TRE CONCORSI
UNIVERSITARI NEL CAOS
LAUREATI, IL PIACERE DI RESTARE ULTIMI
Int. a G.De rita: DE RITA: "SI', SIAMO MEDIOCRI MA COSI'
SVETTA L'ECCELLENZA"
EFFETTO ROMA, CENTO UNIVERSITARI PARALIZZANO IL
TRAFFICO IN CENTRO
LA CULTURA PRIMA DELLA STAMPA
CANDIDATI, TIRO AL BERSAGLIO SU DEFERRARI
ANTROPOLOGIA MEDICA, GENOVA CONQUISTA LA
PRIMA CATTEDRA UNESCO
I RENZI BOYS: STIPENDIO BASSO E MERCEDES
LO STOP AI DIVIDENDI PENALIZZA BERLUSCONI: PERSI 30
MILIONI
LA BOLDRINI PIANGE MISERIA. SOLO IN ITALIA
PER GIANNINI AUDIZIONE ALLA CAMERA
Economia, Lavoro, Previdenza
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
MF - Milano Finanza
15/04/2014
Italia Oggi
15/04/2014
Italia Oggi
Italia Oggi
Italia Oggi
la Repubblica
15/04/2014
15/04/2014
15/04/2014
15/04/2014
15/04/2014
15/04/2014
C'E' POSTO PER 6 SUPER-TECNICI SU 10
TFR, FISSATO IL COEFFICIENTE DI MARZO
IL NODO ESODATI SCIOLTO TOSANDO LE PENSIONI
D'ORO
RENZI PUO' RISOLVERE IL CASO ESODATI BASTA TAGLIARE
LE PENSIONI D'ORO
AGRICOLTURA, TUTTO PRONTO PER IL JOB SHARING
Int. a B.Tazza: LO STRUMENTO PER INNOVARE IL PAESE
Int. a R.Spada: FORMAZIONE, UN VALIDO ALLEATO
NELLE AZIENDE DI STATO ARRIVANO QUATTRO DONNE
RENZI VEDE BERLUSCONI
Quotidiano
Data
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Foglio
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38
1
Tutti i chiarimenti del ministro dellà giustizia. Priorità alle richieste dei presidi
Antipedofilia, certificato gratis
L'attestato per le scuole non andrà rinnovato ogni 6 mesi
DI GIORGIO CANDELORO
lla fine, dopo le tante
preoccupazioni che
hanno travagliato
il mondo della scuola nei giorni scorsi, è stato
il ministro della giustizia,
Andrea Orlando, a dire
parole chiarificatrici sulla
controversa questione del
certificato antipedofilia per
i dipendenti delle scuole,
dopo che una tardiva circolare del Miur aveva di nuovo
creato allarme e alimentato
i timori di con1?estionamento delle segreterie.
Sugli uffici amministrativi degli istituti,
infatti, sembravano
addensarsi le nubi
di centinaia di migliaia di documenti
da richiedere ai casellari giudiziari per
tutti i dipendenti, gli
esterni e il personale
volontario.
Da via Arenula
sono però giunte
indicazioni abbastanza rassicuranti,
poi ribadite anche dal
ministro del Lavoro,
Giuliano Poletti, il
titolare dell'altro di-
Tutti gli altri dipendenti dovrebbero poter autocertificare la propria posizi'one i'n men'to ad eventuali
procedimenti penali, in corso
o passati in giudicato, su reati come pedofilia, pedopornografia e turismo sessuale.
Dichiarazione sostitutiva,
sotto forma di atto notorio,
ha preèisato la circolare del
Lavoro, potrà essere richiesta in attesa del certificato
del casellario.
Ancora i~ grave ritardo sulla spmo~a f3;ccenda
sembra essere il Mmr, che
1'8 ap~le aveva diff~so una
~ota, yi~suta. da molti doce~­
ti .e dmgenti com~ 3;llar1:11i~tica, nella q~ale s.i nba~iv~
m sostan~a 1o~bhgatoneta
?ella certificaz10n~.per tu~to
il personale, e nell immedia~
to per quello da ass~mere, si
e~tendeva t3;le obbl~go anch~
:ii volont~ri e agh estern~
i111;peg!1ati .a ~ontatto con i
mm~n, .e si ~ip~t~va c.h~ le
sanzi~m P,er i dingenti madempienti. sarebbero. st~t~
S3;lat~, o~c~ll3;ndo tra i dieci
e i qum~1c11i;11la e~ro.
Quest ~lti111;a circostanza non v~ene mvece
affatt~ cit.at~ nelle
note d1 chiarimento
del ministero della
giustizia e la cosa
ha fatto tirare un
grosso sospiro di
sollievo alle associazioni di categoria
dei dirigenti, Anp in
testa. La principale
associazione italiana dei dirigenti, in
una nota ricorda che
il chiarimento effettuato dai ministeri
di giustizia e lavoro
segue di poche ore
una pressante richiesta di precisazioni
sull'argomento contenuta in una lettera inviata ai ministri
_da.!_ prf'._sid!mt~ ~1!P
Giorgio Kembado. :Soddisfatti anche Cgil, Cisl, Uil e
rmm!Jl che nei giorni scorsi
avevano lanciato l'allarme
sul clima di malcontento e
preoccupazione che la questione aveva sollevato in
moltissime scuole.
Preoccupante appare
invece il ritardo con cui
il Miur ha affrontato i risvolti giuridici, normativi
e organizzativi connessi a
una tematica tanto delicata e sentita dalle famiglie e
dal mondo della scuola.
----Cl Riproduzione
rùieroatn---
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A
castero interessato,
in un question time
all a Camera e in
IJ..!la circolare ad hoc
(disponibile sul sito: www.
italiaoggi.it I documenti): il
certificato sarà obbligatorio, in ottemperanza ad una
direttiva europea tendente
a prevenire eventuali recidive solo per i neoassunti con
co~tratto di lavoro in senso stretto. Saranno quindi
esclusi i volontari e non vi
sarà l'obbligo per i presidi,
equiparati ai datori di lavoro, di reiterare ogni sei mesi
la richiesta di certificato. Il
documento, che avrà un costo di circa 19 euro di spese
di bollo oer i datori di lavoro
privati, sarà invece gratuito
se richiesto dalle scuole pubbliche, e potrà essere ottenuto in qualunque ufficio del
casellario giudiziario presso
la Procura della Repubblica,
indipendentemente dal luogo di nascita e di residenza
della persona da assumere.
Dovrà infine essere rilasciato entro pochi giorni dagli
uffici competenti, che sono
stati invitati dal Ministero
della giustizia a dare, in
questa prima fase, la precedenza proprio a questo tipo
di pratiche.
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Quotidiano
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1
Scuola, trasferimenti entro il 10 maggio
sì, la possibilità di trasferimento
per i docenti inseriti nelle graduatorie a esaurimento della provincia autonoma di Bolzano, o quelle
di trasferimento in entrata nelle
graduatorie a esaurimento della
provincia di Bolzano».
Lo~ prowederà a inserire
in internet e in area riservata il testo del decreto ministeriale, la nota di trasmissione e tutti gli allegati, nonché i moduli domanda.
«Tutte le domande - spiega il segretario dello ~ di Rieti, Luciano Isceri - dovranno essere
prodotte via web, entro il termine
tassativo previsto dal decreto
L'inserimento delle domande via
web è iniziato ieri e ci sarà tempo
fino al 10 maggio entro le 14. La
domanda dovrà essere presenta-
ta da tutti coloro che sono già inseriti in graduatoria, anche con riserva. Coloro che non presentano
le domande saranno depennati. Il
personale docente ed educativo,
inserito a pieno titolo o con riserva nelle fasce I, II, III e aggiuntiva
delle graduatorie a esaurimento
potrà richiedere la permanenza e
l'aggiornamento del punteggio di
inserimento in graduatoria, la
conferma dell'iscrizione con riserva e lo scioglimento della stessa e il trasferimento da una provincia all'altra. Il servizio di assistenza e consulenza nelle sedi di
Rieti e di Poggio Mirteto è secondo gli orari di apertura consultabili sul sito ;vww.snalsrieti.com».
S.A.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Aggiornate da parte del ministero dell'Istruzione le graduatorie
ad esaurimento del personale docente ed educativo per il triennio
2014-2015, 2015-2016 e 2016-2017.
A renderlo nato la segreteria provinciale dello~ La nota indirizzata agli Uffici scolastici provinciali,precisa che gli interessati, che non avessero ancora completato le operazioni di registrazione, preliminari alla presentazione delle domande, (da inoltrarsi mediante modalità telematica,
nell'apposita sezione istanze on
line, nel sito internet del Miur,
www.istruzione.it),
potranno
completare tali operazioni preliminari e inoltrare le domande tra
ill4aprileeil IO maggio. «La nota
- spiega lo~- disciplina, altre-
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Quotidiano
La Provincia
Data
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Pagina
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Foglio
1
-
La spuntano i vicepresidi
Il ministero dovrà pagarli
Per anni i vice presidi di
Como hanno fatto in tutto e per tutto
i presidi, gratis.
Il tribunale del lavoro ha accolto diversi ricorsi di docenti ARCHIVIO
Snals, ha promosso una serie di
vertenze davan ti al giudice del
lavoro del tribunale di Como:
«I docenti vicari nominati dai
dirigenti per svariati anni hanno svolto mansioni di reggenza,
ma non hanno percepito nessuna indennità dal Ministero o
dalle singole scuole.A seguito
dei nostri ricorsi Ministero e
istituti si sono costituiti in giudizio - spiega l'avvocato -. Il
tribunale hariconosciuto ai docenti il diritto ad ottenere il
pagamento delle mansioni
svolte in qualità di vicari. Importi anche di 20mila euro lordi all'anno, più interessi e spese
legali».
Le prime sentenze hanno in -
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Adesso il Ministero dell'Istruzione è costretto a pagarli. Così
ha deciso il tribunale di Como,
e la valanga potrebbe ora investire centinaia di scuole lombarde.
In Provincia una scuola su
tre è in reggenza, significa che
il dirigente scolastico lavora in
più di un istituto, magari con
1200 alunni, dovendo fare spola tra la bassa e l'alto lago.
Simile problema in Lombardia, il concorso regionale per
immettere nuovi dirigenti è del
resto bloccato da tre anni. Con
un dirigente scolastico a metà,
tocca ai "vicari" il lavoro sporco. A loro il compito di badare
perfino alle giustificazioni.
L'avvocato civilista Gabriele
Tabbone, per il sindacato
teressato istituti di Como e
provincia di ogni ordine egrado, sia comprensivi che scuole
secondarie di secondo livello.
Hanno vinto i docenti che han no lavorato come vicari sino al
2012.
Condannato il Ministero
che, per evitare altri rimborsi,
è intervenuto escludendo che
i vicari possano ottenere in futuro altri pagamenti, a meno
che le scuole paghino con il
proprio fondo di istituto.
Un fondo che negli anni è
stato prosciugato. Tuttavia i
docenti che negli anni passati
hanno fatto, gratis, le veci del
dirigente possono ancora chiedere il conto. Così infatti si sono mossi i sindacati tra Monza
e Milano e Snals a Como. Resta
da capire chi firmerà i libretti
delle assenze agli studenti se il
problema delle reggenze dovesse perdurare anche il prossimo anno scolastico.
In teoria il 30 giugno dovrebbero prendere servizio
venti nuovi presidi in venti
scuole di Como, tamponando
la scarsità di dirigenti scolastici. • S.Bac.
Quindicinale
LA TECNICA
DELLA SCUOLA
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Foglio
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Data
LA TECNICA DELLA SCUOLA 15 APRILE 2014 N. 16-17
si
Mobilità sostegno alle superiori
IPOTESI DI SEQUENZA CONTRAHUAlE
DH. 7 APRILE 2014
"Art. 30 - Sostegno - Scuola secondaria di li grado
IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE
PREVISTA DALL'ART. 1 PUNTO 5) DEL CCNI
26/2/2014 CONCERNENTE LA MOBILITA'
DEL PERSONALE DOCENTE, EDUCATIVO
ED ATA PER L'A.S. 2014/2015
Il giorno 7 aprile 2014, in Roma, presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca in sede di negoziazione integrativa a livello ministeriale, ha
luogo l'incontro tra la delegazione di
parte pubblica costituita con D.M. n. 24
del 10 marzo 2010 ed i rappresentanti
delle organizzazioni sindacali Flc Cgil,
Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e
Gilda Unams firmatarie dei contratti collettivi nazionali di lavoro del comparto
Scuola.
Al termine di tale incontro le parti concordano:
1. In attuazione dell'art. 15 comma
3/bis della legge n. 128 /2013, e così come previsto anche dalla C.M. n. 34
dell'1 aprile 2014, è costituito, ai fini della mobilità per l'istruzione secondaria di
Il grado, un contingente provinciale unico
di posti di sostegno per l'integrazione
scolastica di studenti portatori di disabilità, in conformità a quanto prescritto dall'art. 13, della legge n. 104/1992 così come modificato dal suddetto art. 15,
comma 3/bis, della legge n. 128/2013.
In attuazione dello stesso art. 15
comma 3/bis della legge n. 128 /2013,
infatti, le aree scientifica (AD01 ), umanistica (AD02), tecnica professionale
artistica (AD03) e psicomotoria (AD04)
di cui all'articolo 13, comma 5, della
legge 5 febbraio 1992, n. 104, e all'ordinanza del Ministro della pubblica istruzione n. 78 del 23 marzo 1997, sono
unificate.
2.1 docenti titolari nelle scuole ed istituti di ogni ordine e grado, in possesso del
prescritto titolo di specializzazione e in
caso di passaggio del relativo titolo di abilitazione, possono partecipare al movimento sui predetti posti di dotazione provinciale unica di sostegno esprimendo la
preferenza per tale dotazione nell'apposita sezione del modulo domanda, con l'indicazione del codice meccanografico riportato nel B.U. dell'anagrafe delle scuole
ed istituti dell'istruzione secondaria di Il
grado.
Il 7 aprile scorso è stata sottoscritta al
Miur l'ipotesi di sequenza contrattuale al
Contratto collettivo nazionale integrativo
del 26 febbraio 2014 riguardante la mobi1ità del personale docente, educativo ed
Ataper l'a.s. 2014/2015.
li Ceni prevedeva, all'art. 1, punto 5, che
le parti avrebbero potuto riaprire il confronto negoziale, anche su richiesta di un solo
soggetto firlllatario, con apposita e successiva sessione contrattuale, sulla lllobilità riguardante il sostegno nella scuoio secondaria di Il grado alla luce della circolare che
avrebbe accolllpagnato il D.I. 2014/2015
sull'organico di diritto, in pratica la C.M. n.
34 del 1° aprile 20141 che dà attuazione all'art. 15 della legge n. 128/2013.
Quest'ultilllo articolo, ricordialllo, al
co!llma 3 bis ha unificato le quattro aree
(scientifica AD01 1 ulllanistica AD02, tecnica professionale artistica AD03 e psicolllotori a AD04), a decorrere dall'a.s.
2016/20171 ai fini del reclutalllento.
Invece la circolare 34 sugli organici tiene
conto fin da subito dell'unificazione delle
aree, precisando che "le operazioni relative
alla procedura di lllobilità del personale docente verranno effettuate tenendo conto
dell'unificazione delle aree e secondo le regole previste nel Ceni sulla lllobilità. Gli organici, di contro, dovranno essere ancora
forlllulati tenendo conto delle quattro aree
disciplinari fino all'a.s. 2016/2017 ultilllo
anno di vigenze delle prossillle graduatorie
ad esauri!llento".
La sequenza contrattuale appena approvuta, sulla base di quanto previsto sia dulia
legge n. 128/2013 1 sia dal la suddetta circolare lllinisteriale, è andata ad intervenire
sull'art. 30 del Ceni di febbraio, che disciplina appunto la lllobilità dei docenti sui
posti di sostegno (DOS) della scuola secondaria di secondo grado.
Rispetto alla sua prillla formulazione, a
parte una serie di piccoli interventi riguardanti tutti i co!llmi, le modifiche più sostanziali sono contenute nel com!lla 1 e
nell'introduzione del com!lla 6.
Il primo comma richiama le suddette disposizioni normative e precisa che "in attua-
zione dello stesso art. 15, co!llma 3/bis, della legge n. 12812013, infatti, le aree scientifica (AD01), ulllanistica (AD02), tecnica professionale artistica (AD03) e psicomotoria
(AD04) di cui all'articolo 13, comma 5, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e all'ordinanza del Ministro della pubblica istruzione
n. 78 del 23 marzo 1997, sono unificate".
li colllma 6, che nella prima stesura dell'art. 30 non era stato previsto, ribadisce
l'accantonamento, ai fini della mobilità,
del 50% dei posti (più posto dispuri) di
ciascuna area prima dell'unificazione.
Inoltre, precisa che, ferllli restando i posti
accantonati, quelli che residuano al termine delle operazioni di mobilità, dovranno
essere nuovamente ripartiti per aree, in
proporzione alla consistenza organica iniziale di ciascuna area.
A seguito dell'accordo appena siglato, i
movimenti sui posti di sostegno saranno,
dunque, disposti per l'intero contingente
provinciale sia nel caso di domanda di trasferimento sia nel caso di passaggio di ruolo, senza più la distinzione per aree.
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Pag. 6
Codice abbonamento:
L'articolo 30 del Ceni 26/2/2014 viene
sostituito dal seguente:
068391
• Art.1
MINISTERO ISTRUZIONE,UNIVERSITA' ERICERCA
ORGANIZZAZIONI SINDACALI
Quindicinale
LA TECNICA
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DELLA SCUOLA
Foglio
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2/2
3.11 movimento è disposto su posti dell'intero contingente provinciale di sostegno, sia nel caso di domanda di trasferimento, che nel caso di domanda di passaggio.
4.1 docenti di sostegno della scuola secondaria di secondo grado sono soggetti
all'obbligatoria permanenza quinquennale nella tipologia di posto di titolarità. I
docenti che ottengono il passaggio di
ruolo sui predetti posti di sostegno della
dotazione provinciale hanno l'obbligo di
permanere per un quinquennio nel ruolo
in cui sono transitati. Ai fini del computo
del quinquennio è calcolato l'anno scolastico in corso. Il vincolo quinquennale
non impedisce, comunque, ai docenti interessati, la mobilità nell'ambito del sostegno agli alunni con disabilità. In tale
ambito, pertanto, i predetti docenti possono richiedere, anche durante il quinquennio, il trasferimento e/o il passaggio
di cattedra ed il passaggio di ruolo.Gli insegnanti di sostegno che non abbiano
terminato il quinquennio di permanenza
non possono chiedere di partecipare ai
trasferimenti, ai passaggi di cattedra ed
ai passaggi di ruolo su posti di tipo comune e su classi di concorso, fino al compimento del quinquennio. Superato il
vincolo quinquennale gli insegnanti di
sostegno possono chiedere di partecipare al trasferimento per la classe di concorso di appartenenza o al passaggio di
cattedra o di ruolo per altra classe di concorso o per altro ruolo.
5. Per i trasferimenti e/o passaggi sui
posti del contingente provinciale unico di
sostegno sia nell'ambito provinciale che
interprovinciale si prendono in considerazione tutti i titoli valutabili ai fini del trasferimento e/o passaggio sui posti di dotazione organica provinciale.
6. In attuazione dell'art. 15 comma
3/bis della legge n. 128/2013 che prevede: "Le suddette aree disciplinari con-
tinuano ad essere utilizzate per le graduatorie di cui all'articolo 401 del testo
unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, e per i docenti inseriti negli elenchi
tratti dalle graduatorie di merito delle
procedure concorsuali bandite antecedentemente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.", i posti di cui all'art. 6, com-
068391
ma 4, del presente Ceni sono accantonati per aree disciplinari. I posti che residuano al termine delle operazioni di
mobilità, fermi restando quelli accantonati, sono ripartiti nelle 4 aree disciplinari proporzionalmente alle disponibilità iniziali di ciascuna area''.
Codice abbonamento:
Roma, 7 aprile 2014
L'AMMINISTRAZIONE
LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI
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Quotidiano
ItaliaOggi
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15-04-2014
34
1/ 2
Parere favorevole della Fismic al documento programmatico di Renzi
Il Def è segno di svolta
GIUIJA BATANI
essuna manovra
correttiva al Def>>,
((
con questa frase
il presidente del
consiglio, Matteo Renzi, ha
fatto capire che, diversamente dagli esecutivi che lo hanno
preceduto, gli aggiustamenti
di percorso tanto applicati in
passato dai vari governi ai ri. spettivi documenti economico
finanziari, che venivano così
stravolti nell'impianto originale, non ci saranno più. E
questo è un altro elemento di
novità, rispetto ai contenuti,
che accompagna una serie di
provvedimenti finalizzati a
segnare un deciso cambio di
rotta nella gestione dei problemi economici, finanziari e
produttivi del nostro paese.
La Fismic aveva già dato un
parere nella sostanza positivo
sull'orientamento espresso dal
nuovo premier, attraverso le
sue dichiarazioni e le sue interviste, nell'affrontare la grave situazione economica che
abbiamo davanti. Ora questo
parere sostanzialmente positivo, di fronte a un documento
ufficiale come il Def, si rafforza, anche se non mancano
alcuni punti interrogativi che
non sono tutt'ora stati risolti.
«Dopo 30 anni di chiacchiere, noi facciamo sul serio», ha
detto Renzi rivolto al Partito
democratico, il suo partito
nell'imminenza delle elezioni
europee. Ma questa frase, non
occasionale, travalica i confini
di un partito e sembra avere
anche altri, importanti destinatari e cioè le forze in Parlamento, l'opinione pubblica
e anche il Fondo monetario
internazionale e l'Unione eu. ropea che hanno immediatamente espresso un parere
positivo sulle riforme.
Seguendo la regola definibile come renziana del «chi non
N
Ritaglio
Conf.s.a.l.
grammazione indicata copre
un triennio e i suoi sono vincolanti per le future decisioni
in materia.
Vediamo ora dì esaminare e
valutare i passi più significativi del provvedimento.
L'Italia ha un inderogabile
bisogno di riforme strutturali, istituzionali ed economiche.
Queste riforme hanno per la
prima volta il consenso della
stragrande maggioranza degli
italiani, nonché quello dell'Europa stessa che guarda, come
abbiamo sottolineato, con favore a questi interventi e che
subordina alla loro realizzazione la possibile apertura ad
un rallentamento dei vincoli di
bilancio del paese.
Il concetto di fondo del documento presentato è: più tçisse
sulle banche e sulle rendite finanziarie affinché ne paghino
meno cittadini e imprese.
Si mira ai tagli dell'lrpef e
dell'lrap per 6,7 miliardi che,
a partire da maggio prossimo,
porteranno 80 euro in più al
mese nelle tasche delle fasce
maggiormente disagiate dei
contribuenti con misure ad hoc
per gli incapienti. In questo
scenario le coperture arrive-
stampa
ranno dalla spending-review
per 4,5 miliardi che riguarderà la riduzione delle spese
per l'acquisto di beni e servizi, dal taglio degli stipendi dei
dirigenti e dei manager, dalla
contabilizzazione dei risparmi
per la riforma della province.
E ci saranno due misure una
tantum, quali la riscossione
dell'Iva sul pagamento dei debiti dello stato alle imprese per
1.1 miliardi e l'aumento della
tassazione sulle plusvalenze
delle banche che passerà dal
12 al 26% e che porterà un
incasso per l'erario da 1 a 2
miliardi.
Per le aziende nel breve
periodo, il governo intende
intervenire sull'Irap, la cui
sforbiciata sarebbe del 10%
annuo introdotta con un
provvedimento specifico, che
porterà anche la tassazione
sulle rendite finanziare dal
20 al 26%.
Un altro degli obiettivi
elencati nel Def, è quello che
rappresenta una vera e propria forma di giustizia, ovvero
l'inserimento di un tetto agli
stipendi di manager e dirigenti pubblici, che non potranno
percepire più di 238 mila
euro annui, tetto rappresentato dallo stipendio del capo
dello stato, e il cui risparmio
previsto sarà tra i 300 e 400
milioni di euro. E sempre
nell'ambito della pubblica
amministrazione si cercherà
di realizzare una vera e propria ristrutturazione, tramite
il ringiovanimento del pubblico impiego e la mobilità tra i
diversi comparti, ma gli effetti
di questi provvedimenti in termini di maggiore produttività
del sistema si vedranno nel
più lungo termine.
Il governo punta inoltre a
far scattare l'operazione «rientro dei capitali» entro settembre 2014, riparte così la
collaborazione volontaria il
cui sconto riguarderà solo le
sanzioni e la protezione per
alcune violazioni penali, ma
non ci sarà alcun abbattimento d'imposta.
La mannaia si abbatterà
oltre che sugli enti pubblici, anche su enti locali, così
come si è già abbattuta sul
Cnel che, in quanto ente di rilevanza costituzionale, viene
abolito attraverso il disegno
di legge previsto per senato
e Titolo V della Costituzione.
In questo caso però il percorso non è semplice e i risparmi
non sono certi, anche perché il
personale normalmente viene
riallocato sempre nella pubblica amministrazione.
Il governo sostiene che le riforme strutturali avviate, o in
fase di avvio, miglioreranno il
tasso di crescita dell'economia
del nostro paese, comportando
così nel medio periodo un miglioramento del saldo di bilancio. Quanto al debito, nel Def si
afferma che l'implementazione del piano di rientro insieme
con l'attivazione di un piano
di privatizzazioni per circa lo
0,7% del pil permettono di rispettare pienamente la regola
del debito nel 2014 e 2015.
Il pil quest'anno crescerà dello 0,8% per salire poi
dell'l,3% nel prossimo anno
fino all' 1,9% previsto nel
2018. Per quanto riguarda invece il tasso di disoccupazione,
questo dovrebbe scendere dal
12,8% di quest'anno fino al
12,2% per il 2016.
Il disegno di legge complessivo punta a essere allo stesso
tempo rigoroso ed ambizioso,
anche se restano i dubbi su
una certa indeterminatezza
di molte delle misure annunciate. Il rigore di questo documento è innanzitutto nell'aver
scelto di indicare come deficit
il 2,6% senza cioè sfruttare
per intero il tetto del 3%.
Questo Def sembra un passo avanti, sarà il vero banco di
prova per Renzi, poi verranno le riforme del fisco e della
Pubblica amministrazione, e
alle porte ci sono soprattutto le elezioni europee dove il
premier si giocherà gran parte
del suo destino.
Adesso non ci tocca che attendere che il documento passi
alla camera per la sua approvazione, la seduta è prevista
per il 17 aprile prossimo.
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DI
ha mai pagato deve pagare un
po' e chi ha sempre pagato è
giusto che cominci a riscuotere», il Def si presenta dunque
come un documento che segna
l'inizio di un cambiamento di
rotta nella gestione concreta
del bene-paese che un sindacato come il nostro che difende
soprattutto i ceti meno abbienti non può non apprezzare.
Un documento che è stato
a lungo studiato e preparato
nei minimi dettagli e che è
stato varato lo scorso martedì
8 aprile dal Consiglio dei ministri, presentato dal premier
con il supporto tecnico del mi. nistro dell'economia Pier Carlo
Padoan.
In questo documento il governo indica le proprie previsioni, gli obiettivi di crescita,
inflazione e occupazione, nonché il deficit e il debito pubblico, evidenziando gli scosta. menti che si avrebbero se non
si intervenisse con le consuete
manovre correttive. La pro-
068391
Provvedimento rigoroso e anche ambizioso
Quotidiano
ItaliaOggi
15-04-2014
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1
Data
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~~
Il du~llN~ ,f,
lom=•~ndo_
•'>J>a<h <ollalmM '""'P"'"m"'' ,j,11\,,/e<iMe "-'fi"''h
:Formazione, un valido alleato
i"'f''""·'" rarllw SPn,.ibiln.zale suUe oppor1wU1à di crescila
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Marco Paolo Nigi
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Campania, PAS di educazione e strumento musicali: basta
temporeggiare
FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS e FGU della Campania denunziano quanto
sta avvenendo nell’organizzazione dei corsi abilitanti PAS per le discipline musicali. Alla
successiva(3/4/2014) disponibilità del Conservatorio di Musica di Napoli a farsi carico dei corsi
per tutti i candidati della Campania, è corrisposta la contrarietà degli altri Conservatori della
regione, con punte di ostracismo non comprensibili.
Le Organizzazioni sindacali ribadiscono quanto da tempo stanno sostenendo: l’Amministrazione
scolastica deve ultimare la procedura messa in campo con la riassegnazione di tutti i candidati al
Conservatorio di musica di Napoli, atteso che gli altri Conservatori della regione non sono
disponibili all’avvio e conclusione entro luglio dei corsi abilitanti.
Questo atto sarebbe coerente con le recenti iniziative della Direzione scolastica regionale e
darebbe finalmente risposte positive ai lavoratori precari delle discipline musicali preoccupati che
ritardi nel conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento possano creare discriminazioni tra i
precari, fino al rischio della perdita del posto di lavoro dopo anni di impegno.
FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS e FGU della Campania ritengono
urgentissima la decisione dell’Amministrazione scolastica, anche in considerazione di imminenti
scadenze di iscrizione presso alcuni Conservatori.
Le OO.SS. continueranno a seguire con la massima attenzione la vicenda, mettendo in campo tutte
le iniziative necessarie, a cominciare dalla già avviata sospensione degli incontri del tavolo
sindacale presso la Direzione scolastica regionale, ritenendo prioritario, in questa fase, la felice
risoluzione del problema dell’inizio immediato con conclusione nel prossimo luglio del percorso
abilitante anche per le discipline musicali, come per tutte le altre classi di concorso delle scuole
secondarie.
SEGRETERIE REGIONALI FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA – SNALS ‐FGU
CAMPANIA
Quotidiano
Il Sole?]{! mmrn
Data
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I
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1
lavoro. Tra gli emendamenti passa la deroga sull'apprendistato nelle scuole
Sì di Poletti alla norma
sul regime transitorio
Claudio lucci
ROMA
SACCONI
Il presidente dei senatori
Ncd: no a cambiamenti
sostanziali su contratti
a tempo e apprendistato,
se serve si porrà la fiducia
rietà della formazione pubblica nei contratti di apprendistato; alla re-introduzione di un
tetto di stabilizzazione degli apprendisti (20% per le aziende
con più di 30 dipendenti).
Emendamenti «che correggono il decreto, senza stravolgerlo», evidenzia il presidente della
commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano. Ma eventuali modifiche su contratti a termine e, soprattutto, apprendistato sono bocciate senza mezzi termini dal capogruppo Ncd al Senato, ed ex ministro, Maurizio
Sacconi, che parla di provvedi-
mento «immodificabile nei suoi
contenuti essenziali»; e si dice
d'accordo «a utilizzare tutti gli
strumenti parlamentari utili a ottenere il via libera al testo. Inclusa la fiducia, se necessaria».
Oggi alle 11,30 si inizierà a
votare.
Tra gli emendamenti dichlarati ieri ammissibili spicca anche
unarichlestadicorrezioneall'articolo 8-bis del dl 104, firmata dalla vice presidente della commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, e dall'onorevole
Antonella Incerti (entrambe in
quota Pd). Con questo intervento si chlarisce che gli studenti di
quarta e quinta superiore, interessati al programma sperimentale di alternanza contenuto nel
dl Carrozza, potranno sottoscrivere un contratto d'apprendistato con una azienda «anche in deroga ai limiti di età stabiliti
dall'articolo 5 del Dlgs 167 del
2011». In pratica, si potrà utilizzare anche l'apprendistato di alta
formazione e ricerca, che serve
tral'altroaconseguireildiploma
di scuola superiore, ma che, in base al Tu Sacconi, è ad oggi appannaggio solo dei i8enni (ora si derogaa questo limite d'età). Larnisura, a quanto s'apprende, è stata
chlesta dal Miur, e piace al sottosegretario Gabriele Toccafondi,
che sta curando l'iter attuativo
dell'articolo 8-bis del dl 104, ormai prossimo al decollo.
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Giuliano Paletti da l'ok alla
possibilità di introdurre una modifica al dl 34 per chlarire il "regime transitorio", cioè il campo
d'applicazione delle nuove regole sui contratti a termine. «È una
norma che sosterremo», ha dichiarato il ministro del Lavoro,
parlandoieriamarginediunconvegno a Padova organizzato dalla Lega delle Cooperative.
L'obiettivo è dare certezza. Soprattutto alle imprese preoccupate che il nuovo limite del 20%
di utilizzo dei rapporti a termine
introdotto dal dl risulti "difficilmente armonizzabile" con i contratti in essere. In questa direzione, venerdl scorso, è stato presentato anche un emendamento
del Pd, a finna di Laura Venittelli, per specificare che le novità in
arriyo sui contratti a tempo determinato debbano essere applicate «ai contratti stipulati successivamente alla data di entrata
in vigore del decreto legge».
Paletti ha poi confermato che
non ci saranno stravolgimenti
del testo; mentre non si è espresso sulla possibilità (anche questa
richiesta con forza dalle imprese) che il tetto del 20% di utilizzo
dei contratti a termine possa essere derogato pure dalla contrattazione aziendale (ora è possibile modificarlo solo attraverso i
contratti collettivi nazionali).
La commissione Lavoro della
Camera ha "scremato" ieri i 376
emendamenti presentati dai
gruppi parlamenti al provvedimento: sono scesi a circa 300.
Tutte dichiarate ammissibili
le modifiche, di peso, avanzate
dal partito democratico, dalla
riduzione da 8 a 5del numero di
proroghe (nei 36 mesi); all'introduzione di un diritto di precedenza nell'assunzione di un
lavoratore a termine; dal sostanziale ritorno all'obbligato-
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Dopo magistrati, insegnanti e scienziati, l'obiettivo sono i manager
La Crusca guarda con più
interesse alle professioni
DI
GIAN MARco GIUBA
A
~ Riproduzio11R: riseroata-11
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menta a dismisura l'utilizz.o degli
trumenti che consentono di comuniare in qualsiasi posto e a qualsiasi
ra, «ma la capacità di padroneggiare
· la lingua italiana nòn sta evolvendo di pari
passo»; dice Nicoletta Maraschio, presidente
dell'Accademia della Crusca, a margine del
suo intervento all'edizione fiorentina del Salone dello Studente - Campus Orienta.
Ciò accade sia a livello generale sia a livello
specifico, in contesti determiriati come, per
esempio, il mondo della comunicazione o
quello della politica, in cui il linguaggio dovrebbe essere lo strumento chiave da padroneggiare per arrivare al pubblico sortendo
gli effetti desiderati.
«A livello generale la causa primaria risiede nell'educazione scolastica, che non riesce
a far comprendere agli studenti quanto il
linguaggio sia fondamentale, perché costituisce il biglietto da visita di una persona. Se
non si capisce che padroneggiare la propria·
lingua madre nelle diverse sfumature é un
plus, che permette di imporre e fare apprez,
zare sè stessi nella vita privata e in quellalavorativa, si rischia di entrare nel mondo
universitario e poi di affacciarsi al mercato
del lavoro gravati da un forte handicap».
Eppure sarebbe sufficiente esaminare i
requisiti richiesti per la prima assunzione
nei campi più svariati per rendersi conto di
come l'ottima conoscenza della lingua italiana, unita a quella dell'inglese e di almeno
un'altra lingua, sia un must.
«Se non si agisce in fretta·i ragazzi italiani
partiranno svantaggiati dal non saper comunicare sé stessi né a parole né per iscritto».
Con le difficoltà che presenta il mercato del
lavoro non é accettabile oggi l'indulgenza con
cui si creano e. compilano c.v. che risultano
spesso impresentabili per il modo in cui sono
scritti, con un linguaggio più da blog che
da documento di presentazione, a scapito di
quelli che sono magari dei contenuti validi.
«A questo proposito in Italia siamo ancora
indietro, anche a livello professionale, in settori quali la comunicazione in cui l'utilizzo.
consapevole del linguaggio dovrebbe essere
un requisito imprescindibile».
Quello che manca, secondo il presidente
della Crusca, è la capacità di comunicare i
contenuti con un linguaggio che sortisca l'effetto desiderato nel pubblico cui ci si rivolge.
Cosa fare per modificare la situazione?
«L'Accademia svolge il suo ruolo creando
occasioni formative per diverse categorie di
professionisti. Organizziamo convegni per i
magistrati in attività e, dà questa settimana, seminari sulla lingua per i neomagistrati.
Svolgiamo l'attività anche con gli insegnati
- ma sono solo 150 quelli che frequenta,no
i nostri corsi - e con gli scienziati. Ora ci
piacerebbe lavorare di più con i manager e
con le figure professionali che, in generale,
svolgono una funzione dirigenziale».
Affinché si sviluppi un linguaggio che consenta una comunicazione efficiente e faciliti
l'attività lavorativa mettendola al riparo da
tensioni ed altri elementi di discordia.
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1
TRA VOLUMI CONSIGLIATI E DIVIETI SULL'USO DEI CELLULARI. LE LINEE GUIDA? A COSE FATTE
Libri di testo, pronti gli escamotage per aggirare i limiti
DI GIORGIO CANDELORO
n apparenza una rivoluzione: adozione dei libri di testo
facoltativa, possibilità per le
scuole di produrre in proprio
materiali digitali da proporre agli
studenti, fine del vecchio escamotage -quasi sempre utilizzato da~
consigli di classe- di mascherare 1
libri obbligatori da testi consigliati,
per aggirare il paletto del tetto di
spesa obbligatorio. Sono queste le
principali novità contenute nella
circolare sulle adozioni dei libri
di testo inviata nei giorni scorsi
alle scuole dal Miur e che nelle
intenzioni dovrebbe costituire un
vademecum per guidare dirigenti ed insegnanti tra le novità che
entreranno in vigore a partire da
settembre prossimo.
I
Nelle scuole però lo scettici·
smo sulla reale portata innovativa della nuova normativa sui libri
sembra regnare sovrana. In attesa delle immancabili linee guida,
che dovranno rendere operative le
buone intenzioni contenute nella
circolare, e che sono previste nientemeno che per giugno, ad adozioni
già abbondantemente avvenute, le
scuole continuano ad essere invase
dai rappresentanti delle case editrici, placidamente convinti che,
almeno nell'immediato, quasi nulla cambierà e che per il prossimo
anno la stragrande maggioranza
degli istituti conti-
nuerà a scegliere la
soluzione tradizionale, cioè il vecchio
(e costoso) libro di
testo.
L'unica certez·
za che sembra
emergere dalla
circolare è che dal
prossimo anno tutti
I. testi adottati dovranno essere in
formato misto, digitale/cartaceo o
totalmente digitale, ma la novità
potrebbe scontrarsi con la cronica
carenza, nelle singole aule italiane,
di lavagne interattive e computer
di classe. I libri potranno sicuramente essere scaricati dagli alunni
sui loro smartphone o tablet, ma
molti docenti temono l'effetto distrattivo di una simile soluzione,
che si scontra, peraltro, anche con
il divieto dell'uso del telefonino in
aula da parte degli studenti.
Qualche scetticismo circola
anche su un'altra questione chiave della nuova normativa sui testi,
quella relativa alla produ_zi~ne di
materiali didattici
da parte delle scuole, avvertita da molti come un aggravio
di lavoro imposto a
costo zero agli insegnanti. Qualcuno
sottolinea però che
questa potrebbe essere finalmente una
buona occasione per
riempire di conte-
nuti il principio della didattica
per dipartimenti disciplinari nelle
scuole italiane, attraverso una produzione collettiva che non avrebbe
precedenti nella scuola italiana e
che il ministero preannuncia divoler acquisire, per poterla socializzare in rete e mettere a disposizione di tutti. Ma è invece probabile
che un corpo insegnate stanco e in
parte demotivato scelga di restare
all'antico, procedendo comunque
alle adozioni. E qui la nuova normativa consente, nella pratica, di
lasciare tutto sostanzialmente invariato. Si calcola, comunque, che
se le adozioni saranno in formato
completamente digitale, il risparmio per le famiglie potrà essere
consistente, nell'ordine del 30% per
il primo triennio delle superiori,
mentre l'adozione mista cartaceo/
digitale potrebbe consentire un
minore esborso di circa il 10%.
Quanto ai testi consigliati,
che per tradizione gonfiano il
costo complessivo e aggirano il
tetto, non spariranno davvero del
tutto. Potranno essere inseriti
nella lista delle adozioni ma solo
se «monografici» o «di approfondimento».
Due definizioni molto vaghe e
facili da ·eludere: in attesa di chiarimenti, infatti, non è per nulla
definito chi e quando stabilirà caratteristiche e tipologia dei costosi testi consigliati. E in molti già
scommettono che a maggio saranno in lista come sempre.
----© RiproduzioM riseroam----11
S'~;ttr:;· ;~~;;~~i~;tl, nulla di fatto
11fai arviaf,e le proc ...fo:re pr<0misw.
su ..ùu:nli ;,.fernwnlf>
""-""''"'- ~·""
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Il ministro promette: valorizzeremo i docenti. Il Me/ smentisce il blocco dei contratti
Scatti e assunzioni, nulla di fatto
Mai avviate le procedure previste. Sindacati in fermento
i sindacati a breve potrebbero
canalizzare in un'azione di mobilitazione. Sarebbe la prima
na primavera intesa, del pubblico impiego contro il
per la scuola. Perché governo Renzi. A viale Trastetra annunci fatti e vere invece si dicono fiduciosi
impegni (ancora) non
mantenuti da parte del goverche, una volta messe
no, sale lo scontento tra i di- in fi~a _tutte le
pendenti del settore. A cui in . pnon~, e anquesti giorni, mentre nel Def data.a pieno
si annunciava un nuovo bloc- reg1m~ _la
co del rinnovo del contratto per macchina
tuttl. gil. stataìl., ia ml.nl.stra
amminidell'istruzione, Stefania
stratiGiannini, è tornata a prova, le
mettere a breve misure di
soluzioni arriveranno.
Contratto bloccato, per il
«valorizzazione del lavoro...
Siamo partiti dal mettere
Mef non è detto. ItaliaOggi
in sicurezza i tetti, ora tocca
ne aveva parlato sul numero
ai docenti>>.Intanto, ci sono
di mercoledì scorso: nel docui nodi non sciolti del passamento economico e finanziario
to che continuano a pesare.
approvato dal governo, si preveD_~li scatti di anz_ianità
de che «a legislazione vigente»
le retribuzioni dei dipendenti
alle assunzioni di
pubblici resteranno ferme fino
nuovi insegnanti. 1
al 2018, quando saliranno di
Dossier lasciati nel
uno 0,3% annuo per il triennio
limbo dal passaggio di
2018-2020 per la corresponsiogoverno e i cui ritardi
ne dell'indennità di vacanza
però rischiano di comcontrattuale. Insomma, il gopromettere da un lato
verno ha previsto che, finito il
la generalizzazione
blocco attualmente in vigore,
del pagamento dell'ananche nel 2018 non ci siano rinzianità di servizio, e, dall'al- novi, per cui scatta l'indennità.
tro, le immissioni in ruolo per Una notizia su cui poi è inteiveil prossimo anno scolastico. nuto il ministero dell'economia:
Una situazione di disagio che le previsioni contenute nel
DI ALESSANDRA RICCIARDI
U
e sigle sindacali. IJobiettivo è di
reperire le risorse aggiuntive rispetto a quelle disponibili dai
risparmi di spesa. A tre settimane dalla pubblicazione della legge in Gazzetta ufficiale, il
24 marzo scorso, e a due mesi
dalla scadenza ultima prevista
e chiudere la trattava, il 30
giugno, della direttiva non vi è
traccia Nel caso in cui la trattativa non dovesse andare in porto, chi ha maturato lo scatto
dopo il decreto legge rischia
di non avere l'aumento. Intanto l'Aran, l'agenzia per la
contrattazione nel pubblico
impiego, compare nella Spending review di Carlo Cottarelli tra gli enti da sopprimere. Non è però detto a chi
andranno le competenze in
materia di contrattazione.
Piano assunzioni, ancora in alto mare. IJaltro nodo
riguarda il piano delle assunzioni triennale, con decorrenza
dal prossimo settembre. Pre~sto dall'esecutivo Letta, con
il decreto legge di settembre
2013, subordinava le nuove
immissioni in ruolo a una
specifica sessione negoziale
per garantirne le coperture.
Anche in questo caso la partita
è sospesa.
-----©Riproduzione riseroata-----
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1
De:t; ha precisato la nota del
dicastero guidato da Pier
Carlo :Padoan, «sono elaborate sulla base della legislazione vigente...e quindi
costruite tenendo conto
solo degli effetti economici
conseguenti da leggi o norme già in vigore». Le risorse per i contratti, che devono essere stanziate con la legge
di Stabilità, ancora non ci sono,
per cui non si potevano prevedere nel De{ E dunque parlare
di blocco dei contratti è <q>rivo
di fondamento». Una smentita
che è stata aocolta con grande
cautela se non scetticismo dai
sindacati: «É una smentita tecnica, non politica...Se il governo ha intenzione di rinnovare
i contratti pubblici, allora ci
convochi», è la risposta di Cgil,
Cisl e Uil (si vedaltaUaOggi di
sabato scorso).
Scatti, la legge c'è, la di·
rettiva no. Il governo di En·
rico Letta aveva approvato un
decreto legge per evit.are che ci
fosse il recupero dei 150 euro
circa di aumenti già pagati a
fronte degli sca:tti di anzianità maturati da docenti e Ata.
Il decreto prevedeva che, per
garantire i pagamenti a tutti
coloro che scattavano nel 2013,
ci fosse una trattativa traAran
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1
Nel Def assente quota 96
Ncd: così non lo votiamo
m N1coLA MoNDELLI
Soluzione di nuovo in. alto mare per i 4.000 dipendenti scolastici che da oltre due anni chiedono di poter
accedere al trattamento pensionistico, sia di vecchiaia
che di anzianità, con i requisiti anagrafici e contributivi
richiesti dalla normativa previgente l'entrata in vigore
della riforma Fornero ed in particolare dell'articolo 24
del decreto legge 20112011.
A spingere nuovamente in alto mare la soluzione del problema è stato il silenzio del governo, che neppure in occasione della presentazione del documento di economia
e finanze (Def2014) è stato in grado di indicare dove e
come reperire le risorse necessarie (complessivamente
430 milioni di euro di cui 35 per l'anno 2014, 106 per
l'anno 2015, 108 per l'anno 2016, 107 per l'anno 2017
e ulteriori 74 milioni per l'anno 2018) per consentire
l'approvazione della proposta di legge a firma Ghizzoni/Marzana che prevede appunto quanto richiesto dal
personale della scuola che si riconosce nella cosiddetta
«quota96».
Inevitabili e comprensibili le reazioni negative non solo
da parte dei firmatari la proposta di legge, ma anche da
parte della maggioranza dei componenti le commissioni
bilancio e lavoro della camera che avevano impegnato
il governo a riferire, prima della presentazione del Def
2014, proprio in merito al reperimento delle risorse
necessarie per l'adozione delle urgenti iniziative normative previste dalla proposta di legge. Una richiesta
non presa invece in considerazione dal'esecutivo di
matteo Renzi.
«Inseriremo quota96 nel Def e lo voterò solo se il problem~ degli insegnanti coinvolti sarà risolto», così in
un tweet Barbara Saltamartini, vicepresidente della
commissione bilancio alla camera, Ncd, a segnalare il
nervosismo trasversale alla maggioranza su un tema
per il quale l'impegno dell'esecutivo sembrava ormai
certo.
A questo punto la sola speranza che può nutrire il personale della scuola interessato è quella che siano gli
stessi parlamentari e le stesse commissioni che hanno
lavorato per il via libera alla risoluzione a forzare la
situazione e a far venire allo scoperto il governo in
sede di modifica al Def.
Se dovesse fallire anche quest'ultima iniziativa, andare
in pensione a partire dal prossimo 1 ° settembre, non
avrebbe nessuna possibilità di realizzarsi a meno che
la questione non trovi soluzione nel contesto del più
ampio discorso di una revisione della riforma Fornero,
una riforma che però in termini di cassa sta conseguendo i risultati previsti.
riseroata--
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----4::> RiproduzÙJne
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Lì1t1t's!aro per le scuole non andrà rinn01mto
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OGGI IL DDL PD ALLA CAMERA
Maestro di sport per tutti
agano giochi e scommesse
all'azzardo i fondi per istituire da settembre l'insegnante di educazione fisica e sportiva alla scuola
primaria. Nel ridare valore alla preparazione dei
laureati in educazione motoria, la proposta di legge targata Pd (prima firmataria Laura Coccia) che sarà
presententata oggi alla Camera, prevede di aumentarne il
numero, inserendoli nell'orario curricolare della primaria.
I 350 milioni di euro anni necessari per il triennio 20142016 saranno recuperati da un'imposta aggiuntiva del 5%
sui nuovi giochi e scommesse. Già oltre 2.100 i sostenitori
della legge sul web grazie alla campagna #crescoattivo, tra
cui Juri Chechi, Gianni Rivera, Giovanni Malagò, l'Associazione Italiana Calciatori, Tania Cagnotto. Oltre 70
i parlamentari. L'educazione fisica e sportiva è - decreta
l'art. 1- «espressione di un diritto individuale riconosciuto
dalla Repubblica per promuovere la formazione e il pieno ·
sviluppo» della persona.
D
IIl Miur stabilirà la modalità di istituzione della nuova
i materia ed emanerà, entro 60 giorni, linee guida nazionali
sulla sua organizzazione. Il nuovo insegnate, laureato in
scienze motorie o diplomato all'Isef e formato con corsi organizzati dal ministero con l'eventuale collaborazione del
Coni, lavorerà 24 ore settimanali, più 2 di programmazione, su 11 classi con stato giuridico ed economico uguale ai
colleghi della primaria.
Oltre all'insegnamento frontale, organizzerà e gestirà manifest{lzioni e gare sportive anche per reti di scuole, sviluppan1do un corretto concetto di competizione come "superamento
Idei propri limiti e miglioramento delle proprie potenzialità"
e offrendo l'opportunità di praticare sport a tutti gli alunni
che non lo fanno al di fuori della scuola.
I
1
Questo almeno l'intento della proposta che ora dovrà
a.ffrontare il difficile scoglio della verifica parlamentare,
dove, anche sul fronte scuola, le priorità politiche e finanziarie non mancano.
Emanuela Micucci
[
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1
La circolare della Funzione pubblica impone l'uso dei permessi. Ma la legge non dice così
Visite specialistiche, che caos
Non più considerate assenze per malattia. Sale la protesta
DI ANTIMO D1 GERONIMO
onta la protesta
dei lavoratori della
scuola contro il divieto di utilizzare
le assenze per malattia per le
visite specialistiche ·e gli esami
diagnostici. Divieto che è stato introdotto dalla Funzione
pubblica, con la circolare n. 2
emanata il 17 febbraio scorso
(si vedaltnliaOggi,
del primo aprile).
Secondo il dipartimento, l'articolo
4, comma 16-bis,
del decreto legge
101/2013 precluderebbe ai dipendenti pubblici di
imputare ad assenza per malattia
quelle dovute a visite specialistiche
ed esami clinici. E
quindi, per questo
genere di assenze,
bisognerebbe utilizzare i permessi per motivi personali.
M
La questione ha suscitato
un coro pressoché unanime
sa.
Leggendo la relazione illustrativa si scopre, infatti, che il
comma 16-bis,
altro non sarebbe
se non «UDa modifica tecnica volta
a stabilire che la
giustificazione è
da riferirsi al permesso richiesto e
non all'assenza in
quanto tale». In
buona sostanza,
dunque, ciò che
deve essere dimostrato ai fini del
diritto non è lo stato morboso
(come nel caso delle assenze per
malattia in senso stretto) ma il
titolo (il permesso) che abbia
determinato l'insorgenza del
diritto. Nel caso specifico: la sottoposizione ad una visita specialistica o ad un esame clinico.
I cui esiti potrebbero anche essere negativi. E quindi, siccome
il dipendente che dovesse sottoporsi a visite o esami potrebbe
anche risultare sano come un
pesce, la giustificazione non
può consistere in un certificato
medico che accerti l'esistenza
dello stato patologico (come
nelle assenze per malattia in
senso stretto). Di qui la necessità della semplice attestazione
del medico che lo abbia visitato
oppure della struttura sanitaria dove sia stato sottopost.o ad
accertamenti. Fin qui l'interpretazione delle parole.
Ma ci sono anche aspetti
più complessi da considerare, quali le necessità dei lavoratori affetti da gravi patologie, che ,anche quando sono
abili al lavoro, necessitano di
continui accertamenti e conseguenti visite specialistiche per
il dosaggio dei farmaci salvavita. Si pensi, per esempio, ai
diabetici o ai malati di cancro.
In questi casi, i controlli e le
visite possono essere anche
molto frequenti. E quindi, i
permessi per motivi personali sono assolutamente insufficienti. D'altra parte, una
lettura costituzionalmente
orientata del comma 16-bis
non potrebbe prescindere dal
considerare che il diritto alla
salute sia un diritto fondamentale. Che non può essere
compresso senza determinare
l'illegittimità costituzionale
della norma così interpretata.
Insomma, una bella gatta da
pelare per il ministro Maria
Anna Madia, chiamata a dirimere una questione emersa
a causa di una circolare che
porta la firma del suo predecessore Gianpiero D'Alia. E
che, considerati gli interessi
in gioco, rischia di scatenare
un contenzioso di enormi proporzioni.
--©Riproduzwne riseroata~
Supplemento a cura
kJi ALESSANDRA RICCIARDI
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di proteste, anche da parte dei
sindacati. E sembrerebbe fondarsi su un equivoco, indotto
dall'adozione di un criterio meramente letterale nell'interpretazione della disposizione
contestata. La quale prevede
che, quando si utilizza un'assenza per malattia per questo
genere di motivi, il permesso
debba essere giustificato con
un'attestazione del medico o
della struttura sanitaria. Ciò
ha indotto la Funzione pubblica a ritenere che non si tratti
di assenze per malattia, ma di
permessi. E quindi, essendo il
permesso per motivi personali
l'unico utilizzabile in alternativa alle assenze per malattia,
questa sarebbe l'unica soluzione possibile. Il ragionamento
non fa una grinza, se non fosse
per il fatto che l'intenzione del
legislatore sembrerebbe diver-
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Graduatorie a esaurimento, domande entro il 10 maggio. L'istanza si presenta on fine
P~~ca~i
al v~a. per il punteggio
I titoli per riserve e priorita vanno allegati in cartaceo
DI CARLO FORTE
D
ocenti precari ai blocchi di partenza in vista del rinnovo delle
graduatorie a esaurimento. Gli interessati potranno presentare le domande
fino alle 14.00 del 10 maggio
prossimo. Le istanze dovranno essere inoltrate esclusivamente via web, utilizzando la
piattaforma «istanze on line»
sul sito internet del ministero
dell'istruzione: www.istruzione.it. I termini sono stati resi
noti dall'amministrazione scolastica con la nota prot. n. A00 DPIT 999 del 9 aprile scorso.
Le disposizioni di dettaglio,
invece, sono contenute nel decreto 235 del 1° aprile. E valgono per il triennio scolastico
2014/15, 2015/16 e 2016/17.
Chi deve presentare
l'istanza. Le domande devono
essere presentate sia da chi intende semplicemente permanere negli elenchi, anche se
non ha ulteriori punteggi da
far valere, sia da chi intende
aggiornare il punteggio con
nuovi titoli. E' possibile trasferirsi da una provincia all'altra
con inserimento a pettine nelle
graduatorie della provincia di
arrivo e cancellazione dalle
graduatorie della provincia di
partenza.
U sername e password.
Per compilare le domande,
bisogna munirsi di username,
password. E doè
delle credenziali per
farsi riconoscere dal
sistema informativo
della pubblica istruzione. Lo username
e la password sono
gli stessi della posta
elettronica istituzionale. E cioè della casella di posta attribuita dal ministero
il cui indirizzo, di
solito, è costituito dal
nome e dal cognome
dell'interessato, separato da un punto,
e in coda la dicitura:
@istruzione.it. Per
esempio: [email protected]. Lo
username, generalmente, è costituito dalla prima
parte dell'indirizzo di posta
(nome e cognome dell'interessato scritti in caratteri minuscoli e separati da un punto).
In caso di smarrimento della
password o dello username è
possibile riottenerli interrogando il sistema, direttamente
da «istanze online».
Le domande cartacee
sono nulle. In ogni caso,
senza username, password
!a domanda non può essere
moltrata. E quindi, prima di
procedere, gli interessati devono assicurarsi di avere nella propria disponibilità questi
strumenti. Le istanze, infatti,
non possono essere presentate
in formato cartaceo a pena di
nullità.
Cosa va in cartaceo. Fermo restando l'obbligo di presentare la domanda on line,
a pena di esclusione, vi sono
alcune certificazioni che devono essere presentate necessariamente in formato cartaceo.
Si tratta, in particolare, della
certificazione relativa al diritto alla riserva di cui alla
legge 68/99 ( certificato
di iscrizione al collocamento speciale delle
cosiddette categorie
protette ed eventuale
certificazione sanitaria). Idem per quanto
riguarda la certificazione sanitaria prevista
per l'accesso al diritto
alla prorità nella scelta
della sede prevista dalla
legge 104192 per i lavoratori con un grado di
invalidità superiore ai
2/3 (art.21) e per coloro
che assistono I portatori di handicap grave
(art. 33). Infine, vanno
presentati in formato
cartaceo anche gli eventuali certificati relativi
a servizi prestati in altri paesi dell'Unione europea, che
devono essere stati rilasciati
dall'autorità diplomatica italiana nello stato estero.
Qualche consiglio per
compilare la domanda. Per
compilare agevolmente la domanda di aggiornamento delle graduatorie a esaurimento
è opportuno adottare alcuni
piccoli accorgimenti. In primo
luogo è preferibile evitare di
digitare direttamente le parole
nella maschera della domanda. Specialmente per quanto
riguarda lo username e la password. Meglio predisporre un
file, preparando tutto ciò che
serve e poi utilizzare l'opzione
«copia e incolla». Tale soluzione
consentirà all'utente di correggere preventivamente gli inevitabili refusi. Evitando così
di dovere ripetere la trascrizione. Ciò vale non solo per la
compilazione della domanda,
ma anche e soprattutto per lo
username e la password. Idem
per quanto riguarda la descrizione dei titoli da inserire.
Un altro accorgimento preventivo che può tornare utile
è l'individuazione dei codici
meccanografici delle scuole
dove si è prestato servizio. Codici che vengono richiesti dal
sistema per indicare la scuola
e che sono reperibili sul sito
del ministero nella parte dedicata alla mobilità (bollettini
ufficiali). Infine, è opportuno
calcolare preventivamente
il numero dei giorni di cui si
compongono i periodi di servizio, magari utilizzando uno
dei tanti programmi gratuiti
reperibili direttamente su internet.
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Recupero indennità,
allarme tra gli Ata
DI FRANCO BASTIANINI
Non ci restituiscono quanto illegittimamente ci hanno
trattenuto. É questo l'allarme che circola tra il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario che, avendo negli
anni scolastici 201.lfl012, 201~013 e 2013f2014 ottenuto
il riconoscimento della prima o della seconda posizione
economica con connesso seppur modesto aumento stipendiale, era convinto di ritrovare nel cedolino del mese di
aprile le somme in precedenza trattenute sullo stipendio
o non corrisposte e relative appunto al più impegnativo
lavoro svolto come richiesto dalle posizioni economiche
acquisite. La vicenda è sufficientemente nota. La Ragioneria generale dello stato si era rifiutata di riconoscere
al personale Ata titolare appunto di una prima o di una
seconda posizione economica, il trattamento economico
previsto dalla sequenza contrattuale del 2008 e successive
modificazioni. Le reiterate proteste da parte del personale
e delle organizzazioni sindacali aveva indotto il legislatore ad intervenire per porre rimedio ad una situazione
che stava bloccando tutte le attività previste dall'incarico
ottenuto per titoli e per merito dal personale.
:Uintervento è contenuto nell'articolo 1-bis del decreto legge 23 gennaio 2014, n.3 entrato in vigore il 25 :marzo 2014.
:Uarticolo dispone, tra l'altro, che per il personale Ata già
destinatario negli anni scolastici citati in premessa delle
posizioni economiche è resa disponibile la somma di 38.87
milioni di euro per una specifica sessione negoziale finalizzata al riconoscimento di un emolumento una tantum
avente carattere stipendiale. Nelle more della conclusione
della sessione negoziale e comunque non oltre il 30 giugno,
dispone anche l'articolo, non saranno neppure recuperate
le somme già corrisposte.
Poiché i tempi tecnici necessari per consentire alle ragionerie territoriali dello stato di dare esecuzione alle
disposizioni di legge (si aggirano normalmente tra i due e
i tre mesi), l'allanne, seppure comprensibile, potrebbe
essere smentito.
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1
SCUOLE&AUTONOMIA
Federallsmo flscale,
boom di studenti al Sud
Il ferkralismo fiscale spopola nelle scuole rkl Sud. Thnto da
far prorogare al 30 aprik il t,emiine rkl concorso "Incontro al
Ferkralismo Fiscak" promosso dal Miw e dal minist,ero
rkll'economi,ca e rklle finanza nelk scuok di!l primo ci.clo
rklle regWni rkll'obwttivo convergenza (Cal.ahria, Campania,
Puglia e Sii!ilia). Id~ di,cast,eri int,endono cosl «Sensibilizza'! le çtovani generazroni rispetto ai t:emi rkl ferkralismo
fiscal,e e contribuire a sviluppare il senso di responsabilità
civlle e sociale connessa all'esercizro
della cittadinanm». ln particolare, il concorso
«è finalizzato-spi.ega Giovanna
Bada della direzione rkllo
studJ!nt,e rkl Miar -a far
maturare la consapevokzza rkl
•. .
ruo/,o e dell'importanza rklle
imposte come strumento principale di finanziamento rki servizi
pubbUci; con pa,rticolare riferimento
alle impost,e Wcali e alle modalità di
utilizzo .rklle stesse per il funzionamento
rki sevi,zì fomiti dagli enti locali», come
scuola, trasporlo pubblico, sanit(J,, impianti
sportivi, manut:enzione stradale e rkl verde
pubblico, ~ntri di aSsistenza per anziani.
Ogni
studente raffigurerà la correkizione tra pagamento rklk
tasse e /,oro uso per il funzwnomento dei seroizi pubblici,
. ciascuno CQn il proprio stile: dal coll,age al fumetto, dal
mosaico al disegnò, fino alla fotografia a colori o in bianco e
nero e ai fotomonUiggi., passando per il cortometraggiò, lo
spot, il clip musicale. In palio,· un tabkt per gli studi!ni e
un'aula informatica per,la scuola.
a·
ln'/b: www.portaJefedèrlais11Wfìscak.gov.it
Emanuela Micucci
~RiproduDDIW riseroata..:...-m
I progetti possono essere segnalati all'indirizzo:
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1
Un pubblico processo sugli studi classici. Berlinguer: cultura anche.quella scientifica
Il classico rimandato a settembre
Il liceo, in sei anni ha perso il 50o/o degli studenti iscritti
umanistica e scientifica.
PerlBerlinguer è temceo classico in crisi di po di comprendere. che
dentità. Accusa.to di cultura è anche quella
scarso senso dell'attua- scientifica è musicale.
ità e dell'innovazione, La sentenza, alla fine del
in sei anni ha perso il 50% processo, non è stata di
degli iscritti; solo il 6% del condanna. Senza cultura
totale degli studenti di terza classica e radici classimedia l'ha scelto per anda- che, d'altronde, l'Europa
re alle superiori il prossimo stessa rischia di restare
anno. Ma ha ancora senso solo una brutta copia deparlare di studi classici? Ac- gli Stati Uniti d'Apiericusa e difesa si sono alternati ca. Ma nel frattempo le
in un vero processo pubblico iscrizioni al liceo classico
celebrato venerdì scorso, franano come le reliquie
nell'ambito nell'aula magna di Pompei. Siamo infatdel Liceo Visconti, a Roma: ti una società in crisi di
sul banco degli imputati il classicità, con uno 0,1 %
liceo classico. Tra i giudici di scritti iri meno anche
della corte, presieduta Luigi alle scienze umane, l'in. Berlinguer, già ministro del- dirizzo con il latino pér :
la pubb1ica istruzione, Gian· intenderci, mentre il lini Maria Flick e Luciano ceo che vola di più è lo
Benadusi. Secondo l'accusa scientifico scienze applila presunta superiorità degli cate, quello con informastudi classici nello sfornare tica al posto di latino. Ne
eccellenze nello studio è con- ha parlato sabato scorso
futata dal fatto che sono sem- al Giulio Cesare anche
pre gli studenti migliori. che Maria Maddalena Novengono orientati a monte al velli, direttore gènerale
classico dai professori delle dell'usr Lazio, e titolare
dell'idea dtil "processo" come
medie.
· Per la difesa, si tratta in- provocazione intellettuale per
vece di preservare il valo.re suscitare la partecipazione
della gratuità della cultura del mondo della scuola. Due
umanistica. Visioni a confron- giornate di intensi lavori sul
to, come quella tra cultura senso da attribuire al calo di
DI GIOVANNI BARDI
Li
--©,Riproduzi.olU! l'Ì8eroata--
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vocazioni al classico che hanno concluso gli incontri di
Classici Dentro (www.classicidentro.it). Al di là di chi
forse si aspettava una rispo·
sta definitiva, Classici Den-
tro ha avuto il merito
di dimostrare come il
liceo classico sia ancora
il liceo dell'eredi.tà più
intima dell'occidente e
di quanto abl>ia senso
dedicare tempo alla
sua ricreazione.
Senza liceo classico
avremo sempre meno
da ereditare. Anche
perché adesso c'è da
affrontare il piano del
futuro, con il dibattito sempre più acceso
sull'abbreviazione di
un· anno degli studi
delle superiori e l'allungamento dell'obblF
go a 18 anni, sulla vocazionalità degli studi
anche liceali. Come
si collocherà il clas~
sico rispetto a tutto
· questo? Resta il nodo
dell'orientamento e degli snodi tra i cicli, ma
soprattutto la questione del biennio, dopo la
riforma dell'obbligo
del 2007, che doveva
.
includere tutti sul piano delle competenze scandite
dagli assi culturali, per poi
specializzare ciascuno secondo le' proprie vocazioni,
abilità e conoscenze.
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1
1~!0j 1'1 1i!)m\Mf314liti!·1~ii•'4'!•iiM·13hij·11ji;ji:f3 19-..
[ Orientamento, cresce la richiesta
I E ora fondi stabili da inizio anno
lo student.e del Miur, ha un ruolo centrale nei
· j>rocessi di orient:ament.o da 3 a 19 anni per
prevenire e contrastare il disagio giovanile e
passione è il driver che i ragazzi favorire la piena occupabilità, l'inclusione soovrebbero seguire per orientare ciale e il dialogo int.erculturale. É la strada
DI EMANUEI.A MicucCI
I
<U
'J
~
meglio i propri sfimrl verso un
. . :vvenire costruttiVO»I CosU>ome-
nicol~lo,chiefmarketingofticerdiOlass
Edit.ori, smt.etizza la t.endenza e~ al XIII
Salone dello Student.e-Campus
Oriènta, che la scorsa settimana
ha fatto tappa a Firenze. Due
giorni in cui 15mila studenti
hanno visitat.o la manifestazione .
nazionale dedicata all'orienta·
ment.o post-secondario e universi~
tarlo organizzata da Class Editori
con il patrocinio della Comnlissione Eùropea,
di .regione Toscana; della provincia e comune
. di Firenze e con la part.ecipazione dello Stat.o
Maggiore della Difesa.
·
Girando per gli stand di oltre 40 esposit.ori, gli
studenti si sono informati sulle opportunità formative in Italia e all'estero grazie alla presenza
di università, aocademie, istituti professionali.
IJobiettivo è migliorare la relazione tra la domanda di sapere dei ragazzi e l'offerta degli
atenei e di tutti gli altri soggetti coinvolti nella
furmazione post secondaria. A tutto vantaggio
del mercat.o del lavorò dove potranp.o arrivare
professionistiformatiinmodoconsono.Nume.rosi i servizi gratuiti per gli studenti., come le
simulazioni dei t.est di ammissione alle facoltà
a numero chiuso e gli incontri di counseling per
l'orientament.o psicologico. La scuola, rioorda
Giovanna Boda, a capo della direzione per
'
tracciata dalle Linee guide sull'orient:ament.o
varat.e a febbraio dal Miur. E dal dl Istru~ .
ne che, come contributo.per le spese di orga•
nizzazione e programmazione delle attività
di orientamento alle superiori,
stanzia 1,6 milioni di euro per il
2013 e 5 milioni per il 2014, che
si aggiungono alle risorse previst.e
dai programmi regionali, naziclnali, europei e internazionali utilizzate dalle medie. La questione è
1'~.ttesa dèi fondi a disposizione
delle scuole per programmarne l'offerta formativa. «Occorre prevedere», sottolinea il
ministro dell'istruzione Stefania Giannini,
«Stanziamenti certi già all'fuizio dell'anno scolastico, budget unico e senza vincoli di spesa
e finalizzati al miglioramento dell'offerta formativa. Ho chiest.o al governo di reintegrare
progressivamente il fondo Mof riportandolo
alla capienza del 2011 di 1,5 miliardi». Prossima tappa del Salone dello Student.e Lamezia
Tenne a maggio (www.salonedellostudente.
it). Per proseguire a ottobre a Torino, novità .
assoluta nel Nord Ovest, e Bari. A novembre,
a Roma il focus sarà sul rapport.o giovani e
istituzioni. Gran finale a dicembre a Pescara
e poi Càtania, dove si trasformerà in Sialone del·
Mediterraneo coinvolgendo scuole e studenti di
· tutta l'area mediterranea.
--CRipmduzi.one
riservata_..
\
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1
L'ESPERTO RISPONDE/Il ·caso di un prof assunto a settembre solo giuridicamente
Docente e candidato sindaco,
il rebus dei permessi fruibili
A disposizione 6 giorni, ma senza diritto a retribuzione
Soprannumerari e
il servizio preruolo
valutati solo per i 2 I 3. E cioè tate inapplicabili. E quindi,
la riammissione in servizio
due punti per ogni anno.
Antimo Di Geronimo dovrebbe essere ancora possibile. Il beneficio è concesso
Riammissione In servizio?
a domanda, da presentare
Ancora possibile, forse
Vorrei sapere se è ancora in all'ufficio scolastico territorialvigore la norma sulla riam- mente competente, sempre che
missione in servizio e come vi siano posti disponibili.
Antitrro Di Geronitrro
fare per ottenerla.
·
Vita Messina
Palermo
Nicola Mandelli
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Nella mia scuola hanno
pubblicato la graduatoria per
l'individuazione dei soprannumerari e mi trovo con meno
punti rispetto a quelli che mi
sono stati attribuiti da «istanze on line» per la domanda di
Mirella Curto
trasferimento. A scuola mi
Catanzaro
hanno detto che deriva dal
fatto che il servizio preruolo
La riammissione in servizio
è valutato diversamente. E
davvero così? E se sì, in che era regolata dall'articolo 19
della legge 270 I 82 che, però, è
modo? ·
Mario Licardi Siena stato espressamente abrogato
dall'allegato A del decreto leIl servizio preruolo ai fini gislativo 16512001. Nondimeno, tale istituto dovrebbe essere
della mobilità a domanda vie- comunque sopravvissuto per
ne valutato 3 punti per ogni effetto del recepimento della
anno. La disciplina che rego- norma abrogata nell'articola la valutazione dei servizi . /,o 516 del decreto legislativo
preruolo ai fini della mobili- 297194. Trattandosi di matetà d'ufficio (e quindi anche ai ria ascrivibile al reclutamento,
fini della graduatoria di isti- la cui regolazione è riserva di
tuto per l'individuazione del legge, non dovrebbe rientrare
docente soprannumerario da nella sfera di applicazione
trasferire d'ufficio) prevede, dell'articolo 69 del decreto leinvece, che il servizio preruo- gislativo 16512001, secondo
lo debba essere valutato per il,quale le norme di legge sul
intero ( 3 punti per ogni anno) rapporto di lavoro non recepite
solo per i primi 4 anni. Gli nel contratto sarebbero diuenanni eccedenti il quarto sono
La sua pensione verrà calcolata nel seguente modo: con
il sistema di calcolo retributivo per gli anni di servizio
fino al 31 dicembre 2011(39
anni e sei mesi) e con il sistema di calcolo contributivo
per i successivi 2 anni e otto
mesi. A conti fatti approssimativamente la sua pensione
dovrebbe aggirarsi intorno al
Pensione anticipata,
90 per cento dell'ultima retriHTfs nel 2016
buzione con un aumento, risono una professoressa spetto a quella dei canonici
della scuola statale. Andrò in 40 anni, di qualche decina di
pensione il prossimo 1° set- euro mensili. Il Tfs le sarà
tembre con la pensione "an- effettivamente liquidato non
ticipata", con 62 anni di età prima del mese di settembre
e 42 e 4 mesi di contributi. 2016 e non oltre il mese di
Ho due domande: i due anni dicembre dello stesso anno.
e i due mesi oltre la canonica Entro le predette date le verrà
misura di 40 anni, produco- però liquidata solo una parno una pensione un po' più te della buonuscita spettante,
alta?; il mio trattafamento pari al netto dei primi 50. 000
di fine servizio sarà di circa euro della somma complessi55.000 euro; dovrò attende- va spettante. La parte resi.dua
re due anni per averlo? Non netta verrà liquidata entro il
verranno corrisposti interessi mese di settembre del 2017, il
per questa dilazione, ma è le- tlftto purtroppo senza interessi.
gale tutto ciò anche se nasce E legale? Si per chi approva le
leggi o le norme applicative.
da una norma?
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Quotidiano
Scuola
Meeting ad Assisi
Tremila giovani
danno i voti ai prof
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Jn tremila ad Assisi per una kermesse dal
sapore inedito. Raccontare e raccontarsi
che a scuola non si va soltanto per studiare
matematica e geometria, per apprendere valori come la pace e la solidarietà..
A PAGINA 16
Fare pace con la scuola. Ad Assisi si può
In 3mila da tutta Italia nella città di Francesco. Prove generali per il 10 maggio
comprenderelepersone-spiegaChia- scuola che aprisse di più le porte del
lavoro. <<A scuola affrontiamo temi imcoltà».
«Nellanostra
scuola
spiegainportanti e ci troviamo bene sia dal
Assrsr
vece Sara - ci troviamo bene e siamo punto di vista della didattica che dei
na grande aula all'aperto doveriusciti a co~tr~re un ?ttimo r~~porto rapporti - sottolinea Lorenzo», «ma
al posto della lavagna c'è l'im-ar.1che tra di n_m, grazie a degli mcon- vorremmo - gli fa eco Lorenzo - che
magine straordinaria della Ba-1:1 co,i;i uno ps~cologo che hanno favo- una volta usci ti potessimo trovare su silica di San Francesco di Assisi. E quin~o 1mtegraz10ne». Ne sa qualcosa la bito uno sbocco ocgli studenti sono protagonisti di unap1ccol~ Iva che ha perso com~leta- cupazionale».
grande festa in un circuito di colori emente il suo accento bulgaro e s1 sen- Per alcuni questa
di striscioni, di applausi, di cori e mu-te davvero a casa. «Sono stata accol~ due giorni adAssisi è
siche. Sono un piccolo esercito di cir-molto _b~ne - raccont~ - e parlare ~ propedeutica all'inDi fronte alla basilica
ca 3rnila ragazzi armati di gioia di vi-pace c1 an~ta_a c_omun1care e~ convi- contro del mondo
del Poverello, i ragazzi
vere, entusiasmo, voglia di protagoni-"'.ere meglio ms1em~». «~ace e ~nche della scuola con il
smo e sensibilità. Partecipano al mee-r~spetto, ecco ~erche term come il bul- Papa del prossimo
danno i voti agli
ting internazionale della scuola "Suihsmo - s~ttol~nea:io anco_ra - sono 10 maggio. «Qualinsegnanti: buono,
passi di Francesco, per la pace, la fra-sempre ~m '.111 ordme del !?1?rno». La chedelegazionedeldistinto e anche
ternità e il dialogo" che si concluderàloro voglia di essere a~~ss1s1 era d~v~ la nostra scuola oggi con l'intervento diJovanotti. Rap-vero travolgent~ e c?s~ 1 i 25~ bamb1~~ sottolinea Luca - ci
qualche ottimo
presentano le varie realtà scolastiche, d~lla sc~ol~ i;in~ar1a Da~1lo D~lc1 andrà sicuramente
i diversi ordini egradi Cenaia di Pisa s1sono subito fatti ve- anche perché queEda qui si riparte
di, tutteleregionid'Idere. Anche perché la loro scuola non sto Papa con la sua
talia e sono pronti a
è unica ma sicuramente esemplare. semplicitàciriporta
mettersi in gioco per
Niente cartelle o astucci griffati, nienalla chiesa del pasil loro futuro partente che possa costituire un motivo per sato». E se San Francesco prima e Pado proprio dall'amcostruireunascalasocialecheinque- pa Bergoglio poi con il loro esempio
bito scolastico. Un
stoambitononserve,ascuolatuttide- sono autentici testimoni di pace per
ambito che allamagvano avere le stesse opportunità e lo- Sara «le divisioni religiose non possoro ne sono entusiasti. «Da noi - spie- no e non devono influenzare questo
gior parte appare
buono, ben costruigana Serena, Teo, Aurora e Denise - tema.La pace-tiene a precisare la rato, dove si va al di là
tutto il materiale è condiviso e ce lo gazza - va al di là della fede religiosa e
delle semplicinoziofornisce la scuola. :runica differenza quindi anche un cantante può essere
nidi stmia, geografia,
possono essere i colori, diversi per i preso come esempio». Ad essere davmatematica 0 chimimaschi e le femmine. Per quanto ri- vero entusiaste della loro scuola sono
ca. Dalla scuola meguarda la pace - specificano- ne par- le ragazze dell'Isiss "Giambattista Nadia Manzoni di Pesaliamo sempre più spesso perché ere- velli" di Marcianise in provincia di Caro sono arrivati circa
diamo che solo così si può costruire un serta. «La nostra scuola - spiega Rosain cinquanta. Per Chiara e Aurora lafuturo migliore».
lia - ci prepara in quasi tutte le matescuola «è un luogo ideale dove ci sonoll lungo viaggio per arrivare ad Assisi rie, abbiamo una base completa».
ottimi rapporti con compagni e pro-non ha smorzato l'entusiasmo dei ra- «Studiando materie come sociologia e
fessori. "[importante-sottolineano legazzi del liceo "G.Palmieri" di Lecce psicologia - aggiungono Domenica e
due bambine- è che tutti si impegni-che sono soddisfatti del percorso che Cinzia - abbiamo anche una buona
no e facciano la propria parte». Anche staimo seguendo «anche se - dice A- base per rapportarci con i nostri comil loro compagno Nicola è entusiasta lessia - dovremmo approfondire an- pagnichearrivanodaaltripaesieprodel percorso di studio che sta seguen- cara di più di terni come la pace, la con- fessano religioni differenti». <<A scuola
do: <<Al di là delle varie materie infatti vivenza, l'integrazione. Grazie però al- - continua Domenica - abbiamo imabbiamo approfondito tematiche im- la scuola -spiega Elisabetta - abbiamo parato anche il corretto uso dei social
portanti come la pace». Dall'istituto avviato dei progetti di volontariato che networkei pericoli a cui possiamo anonmicomprensivo "Fratelli Agosti" di ci portano ad essere impegnati e in aiu- dare incontro». E adesso, dopo Assisi,
Castiglione in Teverina sono arrivati in to dei bambini immigrati bisognosi». tutta la loro attenzione è rivolta all'in27 e con il loro striscione tutto colora- In un momento di crisi e di incertez- contro di Roma con Papa Bergoglio
to cercano di farsi spazio e farsi vede- za come quello attuale, i ragazzi del- «che parla con semplicità dei problere perché per loro «la pace è vita. È l'istituto tecnico commerciale Cori- mi della gente».
naldese di Senigallia, vorrebbero una
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_M_A_R_l_N_A_R_o_SA_T_l_ _ _ _ _ _ _ _ra - e non lasciare nessuno in diffi-
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i i
ASSISI
iate appassionali in tutto ciò che fate, siate affmnati
ed m1che un po' folli». Parafrasando il celebre slogan "Stay hung1y, stay foolish" che, nel 2005, Steve
Jobs aveva affidato agli studenti dell'Università di Stm1ford
durm1te la cerimonia di consegna dei diplomi di laurea, il ministro dell'Istruzione Stefm1ia Giannini, presente ieri ad Assisi al meeting internazionale della scuola "Sui passi di Frm1cesco, per la pace, la frater nitàeildialogo" haincitato i 3mila ragazzi ad essere protagonisti del proprio
futuro, illustrando però
anche la scuola che vori
rebbe. Già prima del suo
intervento il ministro che
si era lasciato andare a selfie e cori. Insieme ai ragazzi è poi salita sul palco
mettendo l'accento su
quelle che sono le sue
priorità per il mondo dell'istruzione. <<Vorrei che la
scuola diventasse piit bella e pii1 sicura, con edilìci
scolastici adeguati come
quelli che ho visto e inaugurato in questi due mesi.
Vonei una scuola uguale
ma diversa, in cui tutti abbiano le stesse opportunità ma vengm10 rispettate le differenze. E poi vorrei che la scuola tomi ad
essere centrale per la politica, per la società, per
MINISTRO Stefania Giannini
tutti perché la scuola - ha
detto la Giannini rivolgendosi direttmnente ai giovani - è la
vostra e la nostra scommessa per il futuro». Sul grande palco
allestito amò di aula in mezzo alla piazza Inferiore di San Francesco, prima del ministro erano saliti anche il padre custode
del Sacro Convento padre Mauro Gmnbetti e il sindaco di Assisi Claudio Ricci che ha dedicato tre tweet ai ragazzi: «Per dialogm·e bisogna saper ascoltare, per essere portatori di pace bisogna essere gioiosi e generosi verso gli altri, e poi mi raccomando ragazzi usate le nuove tecnologie al 50% perché l'altro 50% è umanità, è guardare negli occhi e stringere la mano
a chi ci sta di fronte». Coinvolgente l'intervento del vescovo
Domenico Sorrentino che, ricordm1do la spoliazione di Francesco e la sala visitata dal Papa nel suo pellegrinaggio ad Assisi il 4 ottobre scorso, ha invitato i ragazzi a «spogliarsi del proprio io, del proprio orgoglio». Solo così si può costruire la pace», ha concluso il presule.
Marina Rosati
La responsabile
dell'Istruzione sul palco
con ragazzi: scuola,
grande scommessa del
futuro. Il vescovo
Sorrentino: per
crescere, spogliatevi
del vostro orgoglio
©
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ad
Si sono ritrovati in tantissimi,
ragazzi e docenti, per una due
giorni dal sapore inedito.
Raccontare che in classe, oltre a
storia, geografia e matematica, c'è
molto di più. Gioia di partecipare,
voglia di esserci e di mettersi in
gioco. Anche così si diventa grandi
Sette parole chiave. Sette caratteristiche con cui la scuola italiana si vuole presentare all'incontro con Papa Francesco del
prossimo 1O maggio. Le ha messe a fuoco il Manifesto creato
apposta per l'occasione. La prima parola è educazione. Educare significa aiutare a diventare persone adulte inserite in una
comunità. Oggi la scuola, così come in generale l'educazione,
da "risorsa" pare essere divenuto un "problema": invece occorre guardare alla scuola come bene di tutti e di ciascuno, cuore pulsante dell'identità culturale, civile e sociale.
IEF
Sono la risorsa fondamentale per una "buona scuola". Per questo va curata la
vocazione dell'insegnante,
sia negli aspetti personali
motivazionali (si comunica
ciò che si è), sia negli aspetti disciplinari e didattici e la sua professionalità.
L'educazione è compito dei genitori e compimento della loro azione generativa. «È in
gioco la libertà dei genitori circa l'educazione dei propri figli. Straordinaria e affascinante awentura!
Essi, i figli, dopo essere stati generati nel
corpo, hanno il diritto e chiedono di essere
generati nello spirito»
(cardinale Angelo Bagnasco).
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«Siete voi studenti
cuore della società»
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<<Senza musica, più poveri dentro>>
CATERINA DALL'OLIO
BOLOGNA
he ruolo ha la musica nelle scuole italiane? «Scarso
e molto poco omogeneo».
Ne è convinto Roberto Ravaioli, concertista e docente di clarinetto da 25
anni alle scuole medie Guido Reni di
Bologna. E perché varrebbe la pena rimettere mano alla diffusione della pratica musicale nelle scuole di ogni grado? «Per non perdere di vista il centro
della vita che è la passione di vivere risponde senza esitazione Ravaioli -.
Se uno non ha passione per la vita non
ha neanche l'energia di vivere le sfide
della vita. Il nucleo dell'educazione non
è formato solo dalle competenze, nell'insegnante come nello studente. Noi
maestri dobbiamo saper accendere
l'interesse per la realtà». E che c'entra
la musica in tutto questo? «La passione per la
bellezza è una spinta
fondamentale all'approccio per la vita. Tra
i più grandi manager
dell'industria spesso si
trovano curricula umanistici. E la musica
ha un ruolo fondamentale nell'educare
prima i bambini, poi i
ragazzi, alla bellezza». Questo in teoria.
In pratica, al contrario, nelle scuole primarie la pratica musicale è quasi completamente assente e lasciata soltanto
alla libera iniziativa di qualche professore zelante. A Bologna esistono due
sezioni a indirizzo musicale in altrettante scuole medie, ma rappresentano
una mosca bianca. Il primo anno iragazzi scelgono uno strumento che li
accompagnerà nei tre
anni di scuola. <~cuni
poi continuano anche
dopo - continua Ravaioli-. Chi al conservatorio, il cui diploma è
stato parificato alla laurea, e quindi con una
formazione professionale, chi invece continuando a suonare in
gruppidimusicadacamera gestiti dagli insegnanti delle medie. Sempre su loro libera iniziativa».
<~cuni poi continuano anche dopo spiega ancora l'esperto - . Chi al conservatorio, il cui diploma è stato parificato alla laurea, e quindi con una for mazione professionale, chi invece continuando a suonare in gruppi di musica da camera gestiti dagli insegnanti
delle medie. Sempre su loro libera iniziativa». Oggi però le risorse che lo Stato mette a disposizione dell' educazione musicale non sono sufficienti.
«Spesso i ragazzi che continuerebbero
ben volentieri a formarsi nel campo
musicale non hanno la possibilità di
farlo - fa osservare Ravaioli -. E non ci
sono nemmeno posti sufficienti nelle
sezioni musicali per soddisfare tutte le
richieste. Serve un approccio sussidiario, con pubblico e privato che collaborino per far arrivare la pratica musicale in tutte le scuole. Un conto è l' educazione musicale un conto è la pratica musicale. Un linguaggio artistico
che non necessariamente deve avere a
che fare con la professione che ti apre
ulteriormente però il desiderio di conoscere. Lo dimostrano i tanti miei allievi che, anche se non dotatissimi,
continuano a suonare».
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L'educazione
musicale? Troppo
scarsa. La denuncia
di Roberto Ravaioli,
musicista e docente
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Nelle immagini
i ragazzi che ieri e
oggi prendono parte
al Meeting nazionale
per la pace, la
fraternità e il dialogo
ad Assisi, «Sui passi
di Francesco»
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COBBIEBE DELLA SEBA
I
Data
15-04-2014
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Dubbi di costituzionalità. Un terzo dei commissari rivede i giudizi
Già accolto un ricorso su tre
Concorsi universitari nel caos
I risultati dell'abilitazione contestati da 600 aspiranti prof
• Tra i punti c'è quello che rischia di far saltare il meccanismo. Perché critica il regola mento che assegna a tutte le
commissioni poteri discrezionali sui criteri di valutazione.
Insomma, i commissari avrebbero lavorato andando oltre i
paletti fissati dalla legge Gelmini che ha istituto l'Abilitazione
scientifica nazionale.
Una decisione che non sorprende i giuristi. «La legge è
stata scritta male e applicata
peggio con i decreti attuativi>>,
attaccano. «Il decreto 76/2012
ha dato alle commissioni la
possibilità di adottare criteri
ulteriori e più restrittivi di
quelli fissati dal ministro Gelmini>>. Risultato: <<l corrimissari
si sono ripresi proprio quei poteri discrezionali che l'ex ministro dell'Istruzione aveva tolto
per evitare trattamenti di favore». Una «contraddizione» che,
se sarà ritenuta tale anche dai
giudici, potrebbe far invalidare
tutti i risultati. E, a cascata, anche le future assunzioni negli
atenei. Perché, a complicare ancora di più la situazione, proprio in questi giorni le università stanno attivando le procedure di chiamata.
Per non parlare della seconda tornata dell'Abilitazione: i
lavori sono stati prorogati di un
altro mese. Ma alla luce dei ricorsi e delle critiche viene un
dubbio: che oltre al commissario straniero forse c'era bisogno
anche di qualcuno del Tar.
.
Leonard Berberi
[email protected]
©R1rRoouzioNrn1srnvATA
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missioni (su 184, più di un terzo) hanno chiesto interventi di
«autotutela>>. Per rivedere alcuni giudizi, certo. Ma anche per
evitare pos.sibili ri~orsi al Tar.
E proprio al Tribunale amministrativo regionale del Lazio, sezione terza, di ricorsi inviati dai candidati <<non idonei>>
ne sono arrivati quasi 600. Di
questi- secondo le prime stime - ne sono stati accolti circa
2~.yno su tre.~ per ?gnuno il
numstero deve nnonunare entro sessanta giorni una nuova
commissione (quattro docenti
it.ali~i, un~ straniero) p~r rigmd1care chi ha p~opost.o n~?r.so. (_luattro sono .1 pun? ci:tic1.
Il pnm~: q!-1-~do ~ candidati ~ono stati gmd1cat1 da comm1ssioni senza memb~ ~sp~rti. I~
.secondo: quando gli md1caton
bibliometrici sulle pubblicazioni scientifiche - essenziali per
essere valutati - si sono rivelati errati. Il terzo: quando la
mancata idoneità è stata accompagnata da cinque giudizi
tutti negativi, ma con motivazioni non omogenee. Il quarto:
quando i commissari non hanno abilitato pur valutando «accettabili» i titoli dell'aspirante
docente. Per il Tar «accettabile»
non è un giudizio negativo.
Ma anche tra i ricorsi respinti
ce ne sono alcuni insidiosi. Come quello di Giovanni Bruno,
candidato nel settore concorsuale 12/A1 (Diritto privato).
Una volta giudicato non idoneo, Bruno si è rivolto al Tar. Il
quale il 21 febbraio gli ha dato
torto. A quel punto ha bussato
al Consiglio di Stato. Eil g aprile
è arrivata la risposta: cinque rilievi hanno una qualche legittiInità. E così toccherà ancora al
Tar decidere nel merito della
auestione.
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La frase che potrebbe far saltare tutto si trova lì, a metà dell'ordinanza. Èin mezzo ai motivi di ricorso accolti dalla sesta
sezione del Consiglio di Stato. E
se alla fine i giudici daranno ragione al candidato bisognerà
fare tutto daccapo. Con tanti saluti a mesi di lavoro. A Inigliaia
di documenti prodotti. Ai soldi
spesi per la «macchina>>. E anche ai futuri docenti che, a quel
punto, potrebbero dire addio al
posto di lavoro appena ottenu to.
Non c'è pace per l'Abilit~io­
ne scientifica nazionale. E la
tappa che può aprire la strada
- o sbarrarla - ai concorsi
universitari per diventare docenti ordinari (prima fascia) o
associati (seconda) nei prossiIni anni. Un appuntamento per
quasi sessantalnila persone. Ma
che ora per il ministero dell'Istruzione è diventato una
grana giudiziaria, oltre che accademica. Con risvolti legali
che potrebbero tirare in ballo
anche la Corte costituzionale.
Soprattutto quando a giugno e
luglio saranno esaminati i ricorsi che mettono in discussione addirittura la costituzionalità delle norme che regolano
l'abilitazione.
E così prima di arrivare nelle
aule universitarie bisognerà
vedere che succede in quelle dei
tribunali. Fino a ieri 66 com-
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''.9frl
ti di prÌffla.~.s
conda fascia che si sono presentati nei 184 settori concorsuali
dell'Abilitazione scientifica nazionale per poter poi partecipare
ai concorsi indetti dagli atenei
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IL~MA.TTINO
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L'Italia in fondo alla classifica Ue
Laureati, il piacere di restare ultimi
Marco Esposito
A
ndiamo male. E il nostro
obiettivo è andare ancora
peggio. È la paradossale situazione nella quale si è infilata
l'Italia, che ha preso sottogam-
ba uno dei target europei per il
2020: portare al 40% il tasso di
laureati nella fascia di età dai
30 ai 34 anni. Gli impegni sono
stati presi nel 2009, quando
l'Italia con il 19% di laureati era
quart'ultima, davanti a Slovacchia, Repubblica Ceca e Roma-
nia. Tra il 2010 e il 2013 ci hanno superato tutti e ormai, anche se dovessimo centrare
l'obiettivo del 26-27% al 2020,
vedremmo il distacco aumentare rispetto agli altri partner
europei.
>Segueapag.10
Laureati, Italia ultima
e lobiettivo al 2020
èpeggiorare il divario
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
Nel 2010 i due stati della ex Cecoslovacchia ci avevano sopravanzato e
nel 2013 ci ha distanziato anche la
Romania, lasciandoci all'ultimo posto su 28 nazioni. Di questo passo
nel 2020, anche se dovessimo centrare l'obiettivo annunciato dall'Ita lia con una forchetta tra il 26 e il
27%, resteremmo ultimi.
Le classifiche, di per sé, dicono
poco se dietro i numeri (snocciolati
da Eurostat la scorsa settimana)
non si coglie il senso. I target di Eu ropa 2020 non sono molti, sono otto, e ciò li rende ancora più importanti. Tre di essi riguardano l'ambiente, da rispettare, uno la povertà, da ridurre, mentre gli altri quattro sono in qualche modo collegati: varidotto l'abbandono prematuro delle scuole, va aumentato il tasso di laureati
nella fascia di età30-34 anni, vanno aumentatigli investimenti in ricerca e sviRitaglio
Universita'
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ad
luppo eva portato al 75% il
tasso di occupati. Quest' ultimo obiettivo, il lavoro, è
comprensibile da tutti. I
tre precedenti a esso collegati (non
abbandonare la scuola, laurearsi almeno al 40% e investire in ricerca e
sviluppo) sono caratteristici del modello economico immaginato
dall'Unione europea: uno sviluppo
che punti sulla qualità, sulla conoscenza, sull'innovazione e non su
una competizione al ribasso di prezzi e salari. È chiaro che l'obiettivo
del 40% per i laureati è centrale in
tale strategia e il fatto che la percentuale si misuri sulla fascia d'età tra i
30 e i 34 anni tende a esaltare il cambio di passo nelle politiche nazionali dell'istruzione, più che inseguire
un difficile recupero per i quarantenni o i cinquantenni.
L'Italia però questa partita a confronto con gli altri partner della Ue
non ha neppure iniziato a
giocarla e, all'interno
dell'Italia, il Mezzogiorno
è in posizione ancora più
arretrata. Va rilevato che,
rispetto ad altre statistiche, il divario Nord-Sud
uso esclusivo
del
stavolta non è particolarmente accentuato. Il Centronord infatti non è che
recuperi molte posizioni
rispetto alla media nazionale, visto che anche liberandosi del «fardello statistico» del
Sud risale soltanto al penultimo posto, sopra la Romania. Paesi che percepiamo come arretrati rispetto
all'Italia, come la Spagna o la Polonia, sono in realtà già oggi oltre
l'obiettivo del 2020 del 40% e la Grecia non è poi così distante, visto che
si attesta al 33% mentre la migliore
regione italiana, l'Emilia Romagna,
è al 29%. Detto ciò, il divario esiste
visto che il Sud è al 18% ed è particolarmente marcato per Campania,
Sicilia e Sardegna, che sono ancora
sotto il 17% nonostante il proliferare di corsi e di lauree brevi.
A sollevare il caso dell'incongruenza tra situazione di fatto e
obiettivi è stato ieri il sito specializzato www.roars.it (sigla che sta per
Return on academic research) che
da due anni fa le pulci al sistema universitario italiano e in particolare alle tecniche di valutazione e di sele-
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Marco Esposito
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Nel 2013 ci ha superato anche la Romania
Mezzogiorno al 18% contro il target del 40
Quotidiano
IL~MA.TTINO
zione. «Quali sono le prospettive
nell'immediato futuro? - si chiede
uno dei fondatori di www.roars.it, il
professore ordinario di Analisi dei
dati Giuseppe De Nicolao, che insegna all'ateneo di Pavia - stiamo progettando una rimonta per risalire almeno qualche posizione? Non sembra proprio. L'Italia, che è in ultima
posizione, da qui al 2020 si prefigge
di perdere terreno nei confronti di
chi già la precede. Se gli obiettivi dovessero essere mantenuti, conti-
nueremo a inseguire la Romania, il
cui target, seppur modesto, è superiore a quello italiano, mentre - conclude De Nicolao - si consoliderà
un netto distacco da tutto il resto
dell'Unione europea».
Il paese pilota nell'obiettivo del
tasso deilaureati è l'Irlanda, che pure negli anni Ottanta era paragona to al nostro Mezzogiorno per sviluppo economico e sociale. La percentuale di laureati fra i 30 e i 34 anni
era già elevata dieci anni fa, nel
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2004, a quota 38,6% quando l'Italia
era al 15,6%. Nel 2013 l'Irlanda si è
attestata a uno straordinario 52,6%
(quindi oltre la metà dei trentenni
irlandesi già oggi ha una laurea in
tasca) e conta di raggiungere nel
2020 il 60% con un guadagno di 21,4
punti rispetto al 2004.
Investire in cultura, insomma, è
possibile. Ma in Italia sembra che
l'unico parametro europeo sul quale valga la pena di concentrare il dibattito sia il rapporto tra il deficit e il
Pil. Tutti appesi a quel 3% mentre il
mondo ci passa avanti.
La quota di laureati in rapporto alla popolazione di 30·34 anni
2013
- - - - Obiettivo tra sette anni: 2020
50
40
30
20
10
I prof
Sul sito dei
ricercatori
roars.it
la critica:
«Nessuno
progetta
la rimonta»
50
40
30
20
I
I
I I I
+.:.e.ntime.tri
Codice abbonamento:
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Fonte: Eurostat. Per il Regno Unito, che non ha indicato !'obiettivo a! 2020, è riportato il dato del 2013. La Croazia non era nella Ue quando sono stati fissati gli obiettìvi del 2020
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IL~MA.TTINO
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De Rita: «Sì, siamo mediocri
ma così svetta l'eccellenza»
Il presidente del Censis: «Atenei del Sud intorpiditi»
di un ultimo posto...
«In altri paesi un ragazzo vede lo
studio come ascensore sociale e
come la possibilità di
affrancamento dalla famiglia. In
Italia esser dottore significa poco
come ascensore sociale, non
libera dai vincoli familiari e non dà
la sicurezza che l'investimento
venga ripagato».
Come se ne esce fuori?
«Chiediamoci intanto cosa dà
l'università. È colpa delle famiglie
e dei singoli se non si persegue con
forza il percorso di studi, oppure
sono gli atenei che non dànno il
prodotto che la società merita?»
Dove sbagliano?
«Il passaggio dalla università di
élite all'università di massa non ha
funzionato, i corsi di laurea si sono
moltiplicati, c'è quasi un ateneo
per ogni provincia: tra pubblici e
privati sono oltre cento!»
Il punto è che la Ue persegue
l'obiettivo di più laureati, non
quello dell'élite. O è un obiettivo
sbagliato?
«L'Italia ha una sua caratteristica:
una base mediocre con eccellenze
straordinarie. È così nel mondo
dell'impresa con 5-6 milioni di
aziende che vivacchiano e poi
100-200mila imprese eccellenti.
Anche negli studi siamo destinati a
questa schizofrenia con una
relativa mediocrità e una dozzina,
forse una quindicina di atenei
eccellenti».
Di cui nessuno nel Mezzogiorno?
«Eh, non mi faccia parlare di
Mezzogiorno».
Sul Mattino è difficile ...
«È colpa delle Università
meridionali non avere eccellenze:
c'è stato un processo interno di
intorpidamento. Nel
Mezzogiorno, che pure ha una
storia universitaria di primissimo
piano, ci sono soggetti che hanno
la responsabilità di non aver
portato a livelli di ottima qualità
almeno alcune delle università del
Sud. I soldi per gli stipendi dei
professori sono arrivati anche nel
Mezzogiorno. Certo, poi si pagano
le debolezze complessive del
sistema».
Inchesenso1
«Il modello italiano si riproduce
per le università. Sia nel dualismo
Nord-Sud, sia nella presenza di
tanti atenei, anche al Nord, di
modesta qualità. È come se noi
come italiani avessimo bisogno
per spiccare il volo di un'ampia
base di mediocrità per poi far
risaltare le nostre eccellenze».
m.e.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Da presidente del Censis lei è da
decenni uno dei più attenti
osservatori della società italiana.
Si aspettava questo ulteriore
declassamento con l'ultimo
posto nel tasso di laureati?
«Diciamo - risponde il sociologo
Giuseppe De Rita - che non mi
sorprende. In Italia non c'è più
fiducia sociale nel titolo
universitario. Un tempo il primo
laureato in famiglia era un evento
da celebrare».
Ora non si festeggia più...
«Se è per quello si festeggia
ancora. Negli ultimi dieci anni ci
sono state tante feste per il primo
laureato, magari triennale, eppure
le famiglie non ritengono più il
titolo di studio una cosa seria.
Diciamolo con chiarezza: il
laureato, specie se triennale, è uno
sfigato».
Anche in Spagna è difficile
trovare lavoro, eppure l'indice di
laureati tra i 30 e i 34 anni lì ha
superato l'obiettivo europeo del
40% e ora ci è passata avanti
persino la Romania...
«Diffido un po' di queste
percentuali di Eurostat. Tendono
a rendere omogenee realtà molto
diverse. L'Italia non è l'Estonia».
Non è che si possa discuter molto
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Universita'
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Il Sole?]{!
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mmrn
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Pagina
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Foglio
1
I redditi 2012
I PARLAMENTARI
I MINISTRI
In euro
--
Silvio Berlusconi (Fi)
4;515.298
Maurizio Lupi (Infrastrutture)
282.499
Antonio Angelucci (Fi)
4.372.068
Dario Franceschini (Cultura)
200.861
Gregorio Gitti (Popolari per l'Italia)
3.426.455
Stefania Giannini (pubblica Istruzione)
117.472
Renato Turano (Pd)
2;9l0.000
Roberta Pinotti (Difesa)
110.603
Niccolò Ghedini (Fi)
2.173.781
Angelino Alfano (Interno)
--
1.757.295
Federica Mogherini (Esteri)
Giampaolo Galli (Pd)
1.321.436
Maurizio Martina (Agricoltura)
Mario Borghese (Maie)
1.163.694
Beatrice Lorenzin (Salute)
Alfredo Messina (Fi)
l.082.916
Andrea Orlando (Giustizia)
1.010.000
Marianna Madia (Semplificazione e Pa)
---
-
---
110.215
-----
Itzhak Yoram Gutgeld (Pd)
Salvatore Sciascia (Fi)
J
In euro
---
110.123
102.383
I
---
t=
98.471
98.471
98.471
Giulio Tremonti (Gal)
940.U6
Graziano Delrio (sottosegretario pres. del consiglio)
Alberto Bombassei. (Scelta civica)
845.813
Maria Elena Boschi (Riforme)
76.259
Arcangelo Sannicandro (Sel)
807.494
Gianluca Galletti (Ambiente)
81.871
97.492
~
Fonte: Camera e Senato della Repubblica
I Renzi boys: stipendio basso e Mercedes
E la piccola Mercedes in garage non è
appannaggio solo dei Pd di nuova generazione, anche il più attempato Gianni Cuperlo parcheggia sotto casa la sua Mercedes classe A 140 del 1998 oltre alla Vespa
300 del 2008. Ma lui può contare su 98471
euro di reddito annuo. Non fa parte di
questo club il più sobrio Stefano Fassina
che guadagna 106mila euro ma gira con
una Peugeot 307.
E torniamo ai renziani. La più "povera"
del governo Renzi, la giovanissima Maria
Elena Boschi, che dichiara un reddito di
poco più di 76mila euro, ha preso il segmento più avanzato: Mercedes sì, ma classe B. E poi c'è il portavoce del Pd Lorenzo
Guerini, all'epoca sindaco di Lodi al secondo mandato, con 63.544 di reddito lordo.C'è ancora Francesco Bonifazi, il tesoriere renziano del Pd, che guadagnava
67.687 euro. E ancora c'è la prescelta ca-
polista alle Europee nella circoscrizionè
Nord Est, l'ex bersanianaAlessandra Moretti che incassava 46.853 euro.
Redditi medi, in certi casi medio-bassi.
Ma ci sono alcune eccezioni. Il consigliere economico del premier Yoram Gutgeld, ad esempio, fa parte del club dei milionari in Parlamento con il suo milione
di euro di reddito nel 2012. A distanza, ma
con un reddito sopra i 10omila euro, il fedelissimo di Renzi Davide Faraone
(107.031 euro) e l'amico personale Ernesto Carbone (120.242).
In casa Bersani, invece, 117.768 euro annui, una golf del 2007 e, in comproprietà
con il fratello, il distributore di benzina
del padre nel paese natale di Bettola. Anni luce dagli status symbol del renzismo.
Mari.
M.Se.
An.
© RIPRODUZWNE RISfRVATA
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alle dichiarazioni dei parlamentari emerge il profilo patrimoniale dei "Renzi boys" e delle "Renzi girls", uomini e donne che nel
2012non erano ancora deputati e senatori e portavano a casa stipendi in alcuni
casi modesti, sotto i 5omila.euro. Eppure ci tenevano all'utilitaria di prestigio:
Classe A o classe B, purché foss~Merce­
des. Prendiamo Simona Bonafé, scelta
da Renzi come capolista Pd per le Europee nella circoscrizione centro: nel
2012 guadagnava28.021 euro lordi ma dichiarava di possedere una Mercedes
Classe A del 2002. Prendiamo Roberto
Speranza, ora capogruppo Pd e a capo
del Correntone che si è scisso dai tuperliani: nel 2012 guadagnavaso1o 35.895 euro rpa metteva in bella mostra la sua
Mercedes Benz classe A del 2010 oltre a
quattro nude proprietà a Potenza.
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Foglio
1/ 2
Lo stop ai dividendipenalizza
Berlusconi: persi 30 milioni
ROMA
I
Il 2012 per il leader di Fi non è stato certo
da ricordare sul piano politico: afine 2on l'addio a Palazzo Chigi sotto la scure dello
spread alle stelle e l'inizio dell'appoggio "forzato" al Governo Monti e al ritorno dell'imposta sulla prima casa. Ma il 2012 è stato un
anno nero anche per il portafoglio personale
dell'ex premier: dopo i 35,4 milioni del 2011,
nel 2012 il tracollo fino a4,5 milioni. Un confronto reso possibile dalla pubblicazione, ieri, dell'anagrafe patrimoniale e della dichiarazione dei redditi 2013 (riferita all'anno 2012)
di deputati e senatori (l'ex Cavaliere è stato
dichiarato decaduto da Palazzo Madama lo
scorso 27 novembre).
Il crollo del reddito imponibile (non certo
del patrimonio personale) di Silvio Berlusconi si spiega quasi esclusivamente con l'improvviso stop ai dividendi distribuiti da Fininvest, l'holding che detiene le partecipazioni in Mediaset, Mondadori, Mediolanum e
nel Milan. Fininvest infatti distribuì all'ex
premier e ai 5figli circa208 milioni con l' esercizio 2008 e 200 milioni con quello 2009. La
scelta dello stop avvenne nell'esercizio successivo, quello riferito al 2010, quando Fininvest decise di non distribuire alcun dividendo con Mediaset che invece diede una cedola di 0,35 centesimi per azione, poi ridotta a
0,10 nel 2011 e sospesa nel 2012, primo anno di
perdita per il gruppo televisivo. Ma per le holding familiari di Berlusconi il flusso di cassa
viene da Fininvest, con un meccanismo di assemblea di queste piccole società che fa incassare fisicamente i fondi con un anno di ritardo: ecco perché il reddito dell'ex premier
2012 risulta condizionato dal bilancio 2010 di
Fininvest. L'holding ha evitato di distribuire
dividendo anche per il 2011 e quindi avrà l'impatto sul reddito 2013 del suo fondatore, mentre per il 2012 la scelta è stata diversa: nonostante una perdita di 285 milioni, dovuta a
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650 milioni di svalutazioni e oneri straordinari, anche per far affluire liquidità alle società
della famiglia Berlusconi che la controllano,
Fininvést ha distribuito nel marzo 2013 oltre
93 milioni di utili portati a nuovo nei precedenti esercizi dopo aver "valutato l'importo
delle riserve distribuibili nonché la consistenza delle risorse finanziarie disponibili".
Non sono i2oo milioni abbondanti pre-crisi, ma il reddito 2014 del leader di Fi dovrebbe beneficiarne parecchio. Anche perché
quello che emerge nel crollo del reddito 2012
è che non è stato il pagamento dell'assegno
divorzileall'exmoglie Veronica Lario a pesare. Un fatto straordinario che non dovrebbe-
In cima alla classifica
dei ministri Lupi, seguito da
Franceschini e Giannini
Sul sito del Comune di Firenze
il reddito di Renzi: l 45mila euro
ro condizionare nemmeno il futuro prossimo: questi importi vengono infatti indicati
tra gli oneri deducibili e la somma totale indicata da Berlusconi sotto questa posta è molto
alta sia nella dichiarazione 2012 sia in quella
del 2013, rispettivamente 13,5 e 12,5 milioni.
Nonostante il tracollo, Berlusconi nel 2012
era ancora (prima della decadenza dal Senato) il parlamentare più ricco, anche se insidiato da vicino da un altro businessman, AptoniO Angelucci, il deputato Fi, editore di Libero e imprenditore della sanità privata, che ha
dichiarato un reddito complessivo di poco inferiore a44milioni. I paperoni degli altri partiti sono più staccati. L'avvocato Gregorio
Gitti, dei popolari dell'Italia, arriva a 34 milioni. Sul fronte del Pd, tra i più facoltosi, Renato Turano, senatore eletto nelle circoscrizioni America settentrionale e centrale.
uso esclusivo
del
destinatario,
Nell'esecutivo Renzi, per avere il panorama completo bisognerà aspettare: la legge
stabilisce che la pubblicazione di questi dati
debba avvenire entro tre mesi dalla nomina.
L'Esecutivo in carica ha giurato il 22 febbraio, la scadenza è afme maggio. Tuttavia, l' attesa non vale per i membri di governo par lamentari e per lo stesso Matteo Renzi: la legge
impone anche ai comuni di pubblicare l'anagrafe patrimoniale. E sul sito del comune di
Firenzecisonoancoraidatidell'exprimocittadino, con un reddito imponibile di 45.624
euro. In cima alla classifica dei ministri si
piazza comunque il titolare delle Infrastrutture Maurizio Lupi (282499 euro). Seguito
da Dario Franceschini (Cultura, del Pd) e Stefania Giannini (Istruzione, di Scelta civica).
Dalle dichiarazioni deiredditi2012 emergono anche le propensioni a investire. E qui
i parlamentari si tengono lontani dagli acquisti ad alto rischio: si va dalle banche locali ai Btp, dalle ex aziende pubbliche tipo Eni,
Enel e Telecom alle grandi assicurazioni e a
Mps. È lo stesso Berlusconi a fare tendenza:
oltre alle società della galassia Mediaset, ha
896milaazioni della Banca popolare di Sondrio, a cui in portafoglio si aggiunge la Veneto Banca di Montebelluna e la Banca popolare sviluppo di Napoli. C'è poi il caso del senatore siciliano del Nuovo centrodestra,
Antonio D'Alì, ammini!\J:ratore di Banca,
che ha deciso di comprare azioni degli istituti "rossi" Mps e Unipol. Il ministro Lupi
ha invece deciso di "credere" nell'Italia con
un investimento in Btp da 31mila euro. Questo è però anche il Parlamento degli incapienti, soprattutto tra i 5 stelle: Monica Casaletto (che risulta a carico del coniuge), Daniela Dormo, VilmaMoronesee Vito Petrocelli (con un reddito complessivo dichiarato addirittura con un négativo di 296 euro)
sono per esempio senatori MsS che, nel
2013, hanno dichiarato un reddito pari a zero nell'anno precedente.
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Andrea Marini
Mariolina Sesto
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Banche, BTp, spa ex pubbliche: ecco gli investimenti dei parlamentari
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Data
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I redditi 2012
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I PARLAMENTARI
-----
I MINISTRI
In euro
·-----····
--+--··-- - - - - - -
_M_a_un_·z_i-o-~u=p=i=(I_~f_r_a·s=tr=u=t =u_r_e_)_ -~~---·_-_-F 2::~:~
Silvio Berlusconi (Fi)
4.515.298
Antonio Angelucci (Fi)
4.372.068
Dario Franceschini (Cultura)
Gregorio Gitti (Popolari per l'Italia)
3.4261455
Stefania Giannini (pubblica Istruzione)
Renato Turano (Pd)
2.910.000
1
--
.
__L__,__
I
Roberta Pinotti (Difesa)
- - - · ·--··-· - - -
·--- --
Niccolò Ghedini (Fi)
2.173.781
Itzhak Yoram Gutgeld (Pd)
1.757.295
Federica llllogherini (Esteri)
Giampaolo Galli (Pd)
1.321.436
Maurizio Martina (Agricoltura)
Angelino Alfano (Interno)
200.861
...
ll0.603
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- - - - - - - - - · - - - - - - - - +-.,..--------
ll0.123
102.383
-----·---··-·----------!·-----~
Mario Borghese (Maie)
-------.··---··--- ···---
1.163.694
Alfredo Messina (Fi)
Salvatore Sciascia (Fi)
98 471
Andr~a Orlando (Giustizia)
1.010.000
Marianna Madia (Semplificazione e Pa)
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Giulio Tremanti (Gal)
Beatrice Lorenzin (Salute)
1.082.916
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117.472
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98.471
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Maria Elena Boschi (Riforme)
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76.259
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Alberto Bombassei (Scelta civica)
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Arcangelo Sannicandro (Sei)
J
807.494
Gfanluca Galletti (Ambiente)
,5
si.871.
Gestione. I nostri politici si tengono lontani dagli acquisti
di titoli ad alto rischio. Alcune scelte trasversali e bipartisan
Codice abbonamento:
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Mllimù di euro
Silvio Berlusconi
ha il reddito più alto
fra i parlamentari
(35 milioni nel 2011)
.
~--·-1
Fonte: Camera e Senato della Repubblica
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SOLDI &POLITICA
Partito
®< Silvio Berlusconi*
Renato Turano
®< Niccolò Ghedini
®<Salvatore Sciascia
FI
Pc/
FI
FI
®
Reddito (dati in€)
®< Luigi Zanda
* Massimo Bitonci
* Maurizio Sacconi
.,
®<
®<
.,
Paolo Romani
Pier Ferdinando Casini
Lucio Romano
Mario Ferrara
'Il Loredana De Petris
'Il Gianluca Susta
Maurizio Buccarella
., Enrico Cappelletti,
® Andrea Cioffi,
" Michela Montevecchi,
"' Francesco Molinari,
" Cristina De Pietro
"' Vito Petrocelli
<> Peppe De Cristofaro
@AlessiaPetraglia ...
" Monica Casaletto
"Vilma Moronese
., Daniela Donno
Cristina De Pietro
I MINISTRI
MSS
MSS
MSS
MSS
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MSS
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Sei
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M5S
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Partito
" Dario Franceschini
Nccl
Pc/
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" Gianluca Galletti
" Maria Elena Boschi
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<1>
Maurizio Lupi
46.945
25.174
21.038
8.024
<10.000
<10.000
<10.000
<10.000
<10.000
<10.000
o
o
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Reddito (dati in€)
200.861
., Laura Boldrini**
"Antonio Angelucci
"GregorioGitti
" Alberto Bombassei
., Ignazio Abbrignani
" Rocco Crimi
®lgnaziotaRussa
" Gianfranco Librandi
<i>Rosy Bindi
., Lorenzo Dellai
" Andrea Romano
® Maurizio Bianconi
I!> Renato Brunetta
" Renato Balduzzi
., GiuseppaLauricella
" Umberto Bossi
®< Pier Paolo Baretta
"Antonio Leone
<i Massimo Bray
"Stefania Prestigiacomo
., Edmondo Cirielli
" Giovanni Legnini
., Fabrizio Cicchitto
" Giancarlo Giorgetti
® Pino Pisicchio
" Enrico Letta
11> ]ole Santelli
" Lorenzo Cesa
., Pier Luigi Bersani
" Paolo Gentiloni
® Maria Mosca
" Maria Stella
., Pippo Civati
"' Giorgia Meloni
" Renato Boccuzzi
" Raffele Fitto
e> Giuseppe Fioroni
" Michaela Biancofiore
" Gianluca Buonanno
" Simone Baldelli
"' Annagrazia Calabria
., Gabriella Giammanrn
" Elvira Savino
<1> Pina Picierno
Nunzia De Girolamo
" Gioacchino Alfano
"' Mara Carfagna
'"Luca Lotti
"' Daniele Santanchè
" Francesco Bonifazi
"' Lorenzo Guerini
<>Alessandra Moretti
"' Giancarlo Galan
" Simona Bonafè
" Riccardo Fraccaro
" Roberto Speranza.
" (;ennilro. ~igliore
®<Alessandro Di Battista
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" l.uigi Di Ma)O
Partito
Reddito (dati in €)
Sei
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Popolari
Scelta Civica
Fi
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Fdl-An
Scelta Civica
Pd
Popolari
Scelta Civica
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Scelta Civica
Pd
Lega
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Fi
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Fi
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6.885
4.372.068
Lega
Cruppornisto
Pd
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Per l'Italia
Pd
Pd
Pd
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Pd
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Pd
Fi
Lega
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Ncd
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Fi
Pc/
Fi
Pc/
Pc/
Pc!
Fi
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MSS
PCt
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186.095
179.266
178.756
176.200
175.348
172.783
167.904
166.409
150.457
147.681
137.010
135.583
135.484
133.907
129.758
123.893
121.590
120.766
113.768
112.848
108.976
108.511
107.035
106.944
105.154
104.931
103.771
103.421
103.287
98.474
98.471
98.471
98.471
98.471
98.471
96.334
94.095
80.527
76.604
61.413
59.664
46.853
40.316
28.021
16.823
35.845
20.124
3.176
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**(yii) altri 94.304 eura,c;orrisposti dalle Nazioni Unite
in quanto funzionario Unhcr e non tassati in Italia · ·
in quanto l~n1.11appli(f''tifla1Pitenuta alla fante
denominata «staff assttment»)
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Per l'Italia
Il DEPUTATO
068391
SENATORE
0J
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Quotidiano
Il Sole?]{! mmrn
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15-04-2014
15
1
Istruzione. I risultati dell'indagine Isfol su 249 corsi di formazione tecnica superiore e 5.960 iscritti
C'è posto per 6 super-tecnici su 10
V alorizzato lo stage: il 26% degli stagisti riceve un'offerta dall'azienda
Claudio Tutti
ROMA
Sono corsi che durano dalle
800 alle mille ore, spalmate in
due semestri, di cui il 30% obbligatoriamente da svolgere in stage. Sono aperti a giovani. Ma anche ad adulti occupati e consentono di acquisire una "super"
qualificazione tecnica.
Si chiamano «Ifts», vale a dire
percorsi dfistruzione formazione tecnica superiore, e si confermano un buon canale di accesso
al lavoro: tra coloro che hanno
concluso il corso nel periodo
2010-2013 la quota di occupati è
pari al 57,3% (praticamente sei
personesu10).
Riorganizzati a gennaio 2008,
assieme agli Its, le scuole di tecnologia post diploma di durata
biennale alternative all'università, gli «Ifts» sono uno strumento
più flessibile (si possono iscrivere un pò tutti, e servono anche
per la riqualificazione professionale), e soprattutto «sono in grado di rispondere in modo più veloce alle esigenze del mercato
Il 46,5°10 dei corsisti ha modificato la propria condizione trovando una occupazione o cam~
biando lavoro. Un dato interessante, sottolinea l'Isfol, se si tiene conto che l'iscrizione ai corsi
«Ifts» è consentita anche agli
adulti occupati (che rappresentano il22,6% degli iscritti). Nel dettaglio, a trovare lavoro dopo il
corso è il 38,2% degli intervistati;
L'lMPA
SI.II GIOVANI
mentre il 7.4% risultava già occupati al momento dei corsi, ma poi
La nuova occupazione
riguarda chi ha tra i 20 e i 29 hanno cambiato lavoro dopo l'acquisizione del certificato di foranni. mentre per gli aver 35
mazione tecnica.
gli Ifts sono un'occasione di
La nuova occupazione ha interessato essenzialmente i giovani
formazione continua
trai20 e i29 anni, e in particolare
quelli con in tasca un diploma
2013 in dieci regioni, per un tota- scolastico. Per gli adulti over
le di 5.960 iscritti, il 63,2% uomi- 35enni gli «Ifts» hanno rappreni, il 36,8% donne. Complessiva- sentato invece una occasione di
mente si è dichiarato" disoccupa- formazione continua in quanto,
to" il 25,5% dei corsisti (il 5,6% è più frequentemente occupati,
inoccupato). L'u,6% del campio- «sono anche coloro che hanno
ne non è in cerca di occupazione mantenuto la stessa occupazioperchè per lo più impegnati in ne che avevano dichiarato al mopercorsi di studio a livello uni- mento dell'iscrizione al corso».
La quota di ex iscritti che si sono
versitario.
del lavoro», sottolinea Benedetta Torchia dell'Isfol, l'Istituto
per lo sviluppo della formazione
professionale dei lavoratori, che
ieri ha pubblicato uno studio su
questo particolare segmento della formazione tecnica.
L'analisi si è concentrata su
249 corsi, conclusi tra il 2010 e il
no
GLI SCONTI DEL nsco
;~!Jl!Lli~ ~~~~~
.
indirizzati verso nuovi percorsi
di istruzione e formazione è pari
al 15,8%. E quindi, aggiunge
l'Isfol, «il tasso di successo» degli «lfts» sale fino al 73,1%.
Per la nuova occupazione un
peso significativo assume lo stage, che va realizzato obbligatoriamente: il 26% degli stagiaire ha ricevuto una proposta di lavoro da
parte dell'azienda presso è stato
realizzato lo stage. Non solo. Il tirocinio si è di fatto trasformato
in una opportunità di lavoro per
il21,3% degli ex corsisti.
Per quanto riguarda infine la
qualitàdell'occupazioneprodotta, l'Isfol parla di impieghi «continuativi nel tempo e stabili» per
oltre 1'84% del campione. Ein un
caso su due si è trattato anclie di
un lavoro «Coerente con la formazione ricevuta>>. Nel complesso il 94% degli ex corsisti hanno
promosso a pieni voti gli «lfts»
perchè ritengono «di aver potenziato conoscenze e abilità direttamente connessi ai contenuti tecnico professionali».
~llIPROOt,Z!ONERJSf.RVATA
...
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lilllliilllm' ·: -I " ~' '" '""
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Il Sole?]{! mmrn
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15-04-2014
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1/ 2
Tfr, fissato il coefficiente di marzo
Nevio Bianchi
Pierpaolo Perrone
se di dicembre dell'anno precedente, e il mese in cui si effettua la
A marzo il coefficiente per rivalutazione. Poi si calcòla il 75%
rivalutare le quote di Tratta- della differenza a cui si aggiunge,
mento di fine rapporto (Tfr) ac- mensilmente, un tasso fisso di
cantonate al 31 dicembre 2013 è 0,125 (che su base annua è di
1,500). La somma tra il 75% e il taspari a 0,445028.
L'articolo 2120 del Codice civile so fisso è il coefficiente dirivalutastabilisce che alla fine di ogni an- zione per il calcolo del Tfr.
L'indice Istat per marzo è 107,2.
no la quota di Tfr accantonata va
rivalutata. Per determinare il coef- Apartire dai dati di gennaio 2ou la
ficiente di rivalutazione del Tfr, o base di riferimento dell'indice nadelle anticipazioni, si parte dall'in- zionale dei prezzi al consumo per
dice dei prezzi al consumo per le le famiglie di operai ed impiegati è
famiglie di operai e impiegati dif- il 2010 (la base precedente era
fuso ogni mese dall'Istat, nel no- 1995=100).Ladifferenzain percenstro caso quello "senza tabacchi la- tuale rispetto a dicembre 2013, su
vorati". In particolare, si calcolala cui si calcola il 75%, è 0,093371. Perdifferenza in percentualetrail me-
tanto il 75% è 0,070028.
A marzo il tasso fisso è pari a
0,375. Sommando quindi il 75%
(0,070028) e il tasso fisso (oa75),
si ottiene il coefficiente di rivalutazione 0,445028.
In caso di corresponsione di
una anticipazione del Tfr, il tasso
di rivalutazione si applica sull'intero importo accantonato fino alperiodo di paga in cui l'erogazione
viene effettuata. Per il resto dell' anno l'aumento si applica, invece,solo sullaquotaalnetto dell'anticipazione, quella che rimane a disposizione del datore di lavoro.
Non è soggetta a rivalutazione la quota di Tfr versata dai lavoratori ai Fondi di previdenza
complementare.
Deve invece essere rivalutata a
cura del datore di lavoro la quota
di Tfr maturata dal lavoratore dipendente di una azienda con più
di 50 dipendent~ che non ha aderito alla previdenza complementare. Come stabilito dal comma 755,
articolo 1, legge finanziaria 2007, il
Tfrmaturato daisuddettilavoratori a decorrere dal 1' gennaio 2007
deve essere trasferito al Fondo di
Tesoreria presso l'Inps. Tuttavia
anche se il datore di lavoro non ha
piùladisponibilitàfinanziariadelle somme maturate dal lavoratore, dovrà ugualmente gestirle dal
punto di vista contabile, compresalarivalutazione delle quote.
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IlSoleoo mmrn
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15-04-2014
42
2/2
I coefficienti annuali e mensili
Totale F+G C:oeffldente
coeffltlente di rivaluta%.
di n'valutaz. progressivo
(2)
1982 ·Da computa~su quanto rlsul~~1~11*~~ji~lìliit~l'~-'IH~~~tìllft"t~W1!11iììtidhl
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Dicembre
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Dicembre 1984
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Dicembre 1985
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Dicembre 1989
Dicembre 1989
Dicembre 1990
Dicembre 1991
15-U
15-12
15-12
15-12
15-12
15-12
15-12
15-12
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181,8
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6,373652
14-1-92
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6,043956
1,08097845
1,07935643
1,30133594
1,40460531
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54,975110 I l,05319444 l,54975ll0
63,648936 1,05596916 1,63648936
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85,035541 1,06280239
96,198674 1,06032967
1,85035541
1,96198674
1,05068057 2,06142346
1,04491336 2,15400891
1,04542452 2,25185375
1,05851768 2,38362699
Dicembre 1996
Dicembre 1997
Dicembre 1998
-Dfé:embre 1999
Dicembre 2000
-Dicembre 2001
Dicembre 2002
Dicembre 2003
Dicembre 2004
Dicembreioo5
-Dicembre 2006
Dicembre 2007
Dicembre 2008
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Dicembre
Dicembre 2010
Dicembre 2011
Dicembre 2012
15-12
14-1-97
104,9
2,6
2,562896'
1,922172
15-12
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15-12
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2,127660
1,595745
15-12
14-1-01'
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2,717391
2,038043
15-12
14-1-02 1
116,0
2,6
2,292769
1,719577
15-12
14-1-03
119,l
3,1
2,672414
2,004310
15-U
14-1-04 1
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2,267003
1,700252
15-12
14-1-05,
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15-12
14-1-06
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15-12
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15-12
14-1-08
131,8
3,4
2,647975
1,985981
15-12
14-1-09
134 5
27
2 048558
1536419
15-12
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186,120305 1,03219577 2,86120305
196,116848 1,03504310 2,96146848
205,624293 1,03200252 3,05624293
214,160696 l,02793103 3,14160696
223,437184 1,02952785 3,23437184
232,322103 1,02747031 3,32322103
243,906789 1,03485981 3,43906789
254 349239 1,03036419 3,54349239
262 33180 l 02224907 3,62233180
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15-12
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14-3
15-3
14-4
15-4
---14-5
15-5
14-6
15-6
14-7
15-7
14-8
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14-10
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15-12
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106,7
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0,2
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1,802885
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1,03880058 3,87335609
1,03302885 4,00U8857
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1,00265845
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1,00656690
1,00781690
1,00906690
T.On72535
1,01367958
1,01774648
1,01617958
1,01672535
0,187793
0,187793
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0,563380
0,657277
1,032864
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0,563380
0.281690
0,563380
4,01192580
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4,03256625
4,03756786
4,04820509
4,05602451
4,07229735
4,06602773
4,0682ll53
0,422535
2014 ·Da computl!fesu-quanto rlsultavaaé~cllìlÌt~!ll ~'jlle,è "~fi#OQtì~o-'tf(lì
Gennaio
Febbraio
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Maggio
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Settembre
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15-1.
15-2 1
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14-3
14-4
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107,2
107,2
0,2
0,1
0,1
0,186741
0,093371
0,093371
1,00265056 4,08902430
1,00320028 4,09126618
Too445028 4,09636395
0,140056
0,070028
0,070028
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14-U
15-12
14-1-15 1
+
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Lavoro e previdenza
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NOTE(l) Anno 1982: dicembre su maggio. Dal 1983 al 2002: dicembre su dicembre. Per gli anni 2003 e 2004. mese di competenza sul mese di dicembre dell'anno precedente.
(2) Il coefficiente della colonna "H" consente di determinare solo l'importo della rivalutazione; quello della colonna "L" consente di determinare il montante, cioè capitale e
rivalutazione; ad esempio, ipotizzando un Tir al 31dicembre2002 di 516.46 euro, la rivalutazione al 31dicembre2003 si ottiene calcolando il 3,200252%; l'intero ammontare
(Tir più rivalutazione si ottiene invece moltiplicando 516.46x1,03200252 = 532,99 euro). (3) Il coefficiente progressivo si usa soprattutto per determinare la "quota eccedente"
che, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, del Testo unico delle imposte sui redditi, deve essere scomputato dal Tir per determinare il reddito di riferimento e, quindi, l'aliquota in
base alla quale la quota ir)lponibile del Tfr deve essere tassata. La "quota eccedente" è quella parte della vecchia indennità di anzianità maturata in quanto il contratto prevedeva
di considerare come base di calcolo un importo superiore a una mensilità. Ad esempio, un dirigente di azienda commerciale assunto il 1' gennaio 1978 e cessato il31 dicembre
2003. Al31maggio1982 l'indennità di anzianità è stata calcolata in base a una mensilità e mezza di servizio fino al31dicembre1980 e in base a una mensilità fino al31 maggio
1982. Ipotizzando una retribuzione di 1.032,91 euro si avrà 1.032,91 (una mensilità) x 4 anni+ 5/12 = 4.562,04 e 516,46 (1/2 mensilità) x 3 anni (fino al31dicembre1980) =
i 1.549.37 per un totale complessivo di 6.111.41 euro. La quota eccedente è costituita da 1.549.37 che, in sede di tassazione del Tir al 31dicembre2003 devè essere detratta dal Tfr
i stesso solo ai fini della determinazione del reddito di riferimento dopo averla rivalutata del205,624293 (colonna"!"). Per ottenere il montante si moltiplica per 3,05624293
, (colonna "M"). (4) Nuova serie 1985 = 100. (5) Nuova serie 1989=100. (6_) Èil nuovo indice ottenuto depurando il mese di dicembre 1991 della voce "tabacchi lavorati" usciti dal
I paniere Istat dal febbra101992. (7) Nuova sene 1992=100. (8) Nuova sene 1995=100. (9) Nuova sene 2010=100.
riproducibile.
Pag. 57
Quotidiano
MF
Data
Pagina
Foglio
15-04-2014
18
1
Il nodo esodati sciolto tosando le pensioni d'oro
U
na delle stranezze della riforma Fornero è che ha reso ancora più dorate le pensioni già
d'oro. Ora infatti non esiste più il
limite, fissato per tutte le vecchie
pensioni retributive, dell'80% della
retribuzione media degli ultimi dieci
anni. Significa che, dal 1° gennaio
2012 un pensionato d'oro può approfittare del calcolo contributivo,
applicato a tutti, e dell'eliminazione
del tetto dell' 80% per accrescere il
proprio trattamento pensionistico e
farlo lievitare anche fino al 100%
della retribuzione. Basterebbe confennare il vecchio tetto de11'80%
per tutte le rendite superiori a una
certa soglia, tipo quelle pari a 10
volte il trattamento minimo, e la
stortura sarebbe risolta.
Codice abbonamento:
068391
E le stesse pensioni d'oro, cioè
quelle almeno superiori a 10 volte
il trattamento minimo Inps, possono essere oggetto di un contributo
di solidarietà per risolvere il problema esodati. Come? Bloccando
la perequazione automatica delle
154.400 pensioni superiori a tale
valore, così da produrre per le cas-
le pensioni d'oro, grazie anche ad
alcuni risparmi di spese.
Si stima che il 100% degli esose pubbliche un risparmio lordo dati aventi i requisiti di età e di
fiscale di 738 milioni di euro tra contribuzione indicati potrebbeil 2015 e il 2020. E, contestual- ro raggiungere senza difficoltà i
mente, autorizzando i cosiddetti nuovi tetti di età delle pensione
esodati che non beneficino di al- di vecchiaia, magari poi decurtata
cun trattamento di sostegno al red- del valore della rendita percepita
dito (mobilità o disoccupazione) a pro tempore, capitalizzata al tasso
richiedere l'assegno di pensione annuo dell' 1,5%, secondo i coefanticipata, l' Apa, incassabile fino ficienti di trasformazione previsti
a quando non potranno beneficiare dalla legge del 1995.
della pensione di vecchiaia ex lege
Chiedendo un modesto sacrificio
214 dcl 2011.
(la rinuncia alla perequazione auIn questo modo tutti gli esodati tomatica all'inflazione) alle pencon almeno 62 anni e tre mesi di sioni più elevate e autorizzando gli
età e almeno 37 anni di contributi esodati al ricorso ali' Apa, uno dei
potrebbero ottenere, per 13 mensi- problemi più spinosi creati dalla
lità, una pensione pari a 1,7 volte la riforma Fornero potrebbe essere
minima Inps. Le simulazioni, fatte risolto. Se Renzi, come pare, ha
per il periodo 2014-2017, prevedo- fiuto politico può, con un semplice
no il picco massimo di spesa ag- decreto di due paginette, incassare
giuntiva per le casse pubbliche nel la soluzione del caso esodati nelle
2018, con 400 milioni di maggiori urne delle prossime elezioni politioneri, ma un saldo totale per l'Inps che. E, soprattutto, dimostrare che
tra il 2014 e il 2025 inferiore ai 738 il policy maker può sempre trovamilioni di euro risparmiati bloccan- re una soluzione socialmeRte equa.
do la perequazione automatica del- (riproduzione riservata)
DI EDOARDO NARDUZZI
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Quotidiano
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ItaliaOggi
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15-04-2014
36
1
Il direttore di Formazienda, Spada, sottolinea l'importanza dell'adesione ai fondi
'
Le imprese vanno sensibilizzate sulle opportunità di crescita
n qualsiasi settore avvenga, la formazione rappresenta un valido alleato
delle imprese. Grazie a
essa si riesce a mantenere
elevata la competitività aziendale e a offrire una maggior
garanzia di occupabilità ai lavoratori. Ma per raggiungere
simili obiettivi le aziende vanno preventivamente ascoltate,
monitorate e, soprattutto, sensibilizzate alla «cultura» della
formazione continua. Come
fare, ce lo illustra Rossella
Spada, il direttore del Fondo
Formazienda che promuove e
finanzia piani formativi per
acquisire, consolidare e sviluppare le competenze professionali. In questo processo
di «Sensibilizzazione» è fondamentale il ruolo esercitato
dalle parti sociali che costituiscono il Fondo, le quali concorrono anche alla definizione
delle linee programmatiche di
sviluppo e di consolidamento
delle attività.
all'utilizzo dei finanziamenti
anche le imprese ancora non
aderenti. Stiamo parlando del
37% delle imprese private italiane.
D. Cosa intendete fare
per sensibilizzare queste
imprese a iscriversi a Formazienda?
R. La cosa importante è
che le imprese non si precludano la possibilità di farsi finanziare la formazione. Per
questo, stiamo procedendo
come segue: permettiamo
la candidatura di proposte
progettuali anche alle imprese non iscritte, a fronte di
un fabbisogno formativo già
individuato e da soddisfare
in tempi brevi. In questo
modo, le imprese aderiranno a Formazienda solo nel
caso in cui il piano formativo
venga approvato (non c'è da
aspettare molto, dato che le
risposte arrivano al massimo nell'arco di un mese).
Così, le aziende avranno la
certezza che siamo davvero
in grado di rispondere, attraverso il finanziamento, a
una loro reale esigenza formativa. È il meccailismo più
trasparente che ci sia e anche
il più libero, dato che consente all'impresa di scegliere se
aderire o no. È evidente che il
meccanismo funziona ancora
di più se le imprese vengono
intercettate in modo puntua-
le. Ed è in questo contesto che
anche le parti sociali espressione del Fondo, così come gli
enti di formazione, esercitano
un ruolo di sensibilizzazione
assolutamente strategico.
D..Che valore ha oggi investire in formazione?
R. Molte imprese sono consapevoli del fatto che il loro
sviluppo passa anche attraverso le attività formative organizzate in azienda, attività
che vanno supportate e assistite perché il processo non è né
facile né rapido. Come Fondo
auspichiamo una società fondata sulla conoscenza che promuova una crescita economica
sostenibile, e quindi con più e
con migliori posti di lavoro
per i cittadini italiani ed europei. È il nostro credo, ma è
anche un obiettivo europeo cui
si giunge facendo capire l'importanza della formazione continua. La diffusione di questa
comprensione avviene «contagiando» le imprese e facendo
loro toccare con mano «quanto
beneficio» giunga all'impresa
che si forma. Per questo dico
alle aziende: come Formazienda abbiamo fatto molto, ma
molto altro ancora si può fare.
Metteteci alla prova!
Pagina a cura di
FONDO FORMAZIENDA
'fEL. 0373472168
info®fon:nazienda. com
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Domanda. Direttore,
quante imprese aderiscono oggi ai fondi interprofessionali?
Risposta. Nel 2013 sono
state circa 800 mila, per l'equivalente di 9 milioni di lavoratori. In termini di mercato, si
tratta di oltre il 63% delle
imprese e di circa il 77%
dei lavoratori del settore
privato. Insomma, il sistema dei fondi interprofessionali funziona bene
e l'attività finora svolta
risulta decisamente vincente. Le imprese possono
formare i propri addetti
avvalendosi dei contributi che già versano in virtù
degli obblighi normativi
cui sono assoggettati.
D. Ci ricorda qual è
lo scopo dei fondi interprofessionali?
R. I fondi interprofessionali nasc9no per
promuovere, in coerenza
con la programmazione
regionale e con le funzioni di indirizzo attribuite
in materia dal Ministero
del lavoro e delle politiche sociali,. lo sviluppo della
formazione professionale
continua, in un'ottica di competitività delle imprese e di
garanzia di occupabilità dei
lavoratori. Proprio in coerenza con la mission istitutiva, e
nel rispetto delle più recenti
linee guida definite nel 2010
dall'allora ministro Sacconi,
Formazienda ha avviato in
questi ultimi anni delle importanti attività, anche di concerto con le regioni, per utilizzare
in modo virtuoso le risorse a
disposizione di entrambi gli
istituti e, parallelamente, per
intercettare e sensibilizzare
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Nelle aziende di Stato
anivano quattro donne
Renzi vede Berlusconi
> Marcegaglia-Descalzi all'Eni, Grieco-Starace all'Enel
> Todini alle Poste, Moretti passa da Fsa Finmeccanica
rivoluzione a metà
quella sulle nomine dei
manager di Stato, nella
quale la grande novità è rappresentatadallapresenzamasUNA
E
siccia delle donne. Perché Emma Marcegaglia all'Eni, Luisa
Todini alle Poste, Patrizia Griecoall'EneleCatiaBastioliaTerna cambiano il volto delle ex
partecipazioni statali. Non c'erano mai state donne al vertice
di queste aziende. Per quanto
nessuna di loro avrà incarichi
operativi.
SEGUE ALLE PAGINE 2 E3
PAGNI EPONS APAGINA4
<SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
IERI a fine serata, prima di
incontrare Silvio Berlusconi, il presidente del
Consiglio, Matteo Renzi, si è lasciato andare parlando con un
ministro: «Eravamo il Paese del
bunga-bunga. Ora le donne sono alla guida degli Esteri e della
Difesa epresiedonp le più grandi aziende italiane». In più hanno tutte accettato di prendere
238 mila euro lordi all'anno
(pari all'indennità del presidente della Repubblica), contro 1'1,6 milioni di Giuseppe
Recchi (presidente uscente
dell'Eni) e l' 1, 1 milioni di Paolo
Colombo (Enel). Anche Gianni
De Gennaro, confermato alla
presidenza di Finmeccanica,
ha accettato di ridursi lo stipendio.
Arrivano le donne e si rompe
un sistema di potere. Perché
.non è stato facile non confer-
E
Renzi: "Eravamo il pàese
del bunga bunga, ora le
donne guidano E.steri,
Difesa e grandi aziende"
to il premier puntava anche su
un profondo ricambio generazionale: i quaranta-cinquantenni al posto dei vari Scaroni,
Conti e Sarmi ormai vicini ai
settant'anni. Ha ripiegato sui
quasi sessantenni Claudio Descalzi, Francesco Starace, Mauro Moretti, Francesco Caio. Voleva manager internazionali,
formatisi nel mondo globale,
magari leader di aziende americane. Nonèriuscitoa trovarli,
ricevendo qualche clamoroso
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rifiuto (VittorioColao,addiVodafone) e i preventivi "no grazie" da un paio di quarantenni
molto corteggiati (Andrea
Guerra di Luxottica,. protagonista all'ultima Leopolda renziana, e Lorenzo Simonelli di
Genera! Electric Oil and Gas
che ha preferito restare nella
multinazionale americana dove ha fatto una carriera strepitosa). Per evitare scossoni pericolosi (ieri il titolo di Finmeccanica è sceso di oltre il 2 per cento anchesuirumors del cambio
al vertice), Renzi, d'accordo
con il ministro dell'Economia,
Pier Carlo Padoan, che ha incontrato per quattro ore a Palazzo Chigi, e presumibilmente
con il Capo dello Stato, Giorgio
Napolitano, dal quale si è recato prima dell'ultimo lungo pomeriggio delle nomine, ha accettato per due principali
aziende (Eni ed Enel) quelle
cheappaionosoluzioniinterne,
contraddistinte dalla continuità strategica. Descalzi nella
lunga stagione (nove anni) di
Scaroni è stato uno scaroniano
di ferro fino al punto che pro-
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non
prio questo avrebbe impedito
comunque uno suo ticket con
Scaroni presidente. Scenario
che tanto l' ad uscente aveva
immaginato prima dell'arrivo
del "sindaco" a Palazzo Chigi.
Lo avrebbe assecondato Enrico
Letta, certamente lo ha sostenuto lo zio Gianni Letta per conto di quel che resta del potere
berlusconiano. Che però - va
dètto - porta a casa una caselle per la Todini, ex europarlamentare di Forza Italia, che andrà, appunto, alla presidenza
delle Poste. E questa è decisamente la nomina più politica: la
Todini lascia il consiglio di amministrazione della Rai dove è
entrata in quota Popolo delle libertà. Nessun'altro dei designati ai vertici dei gruppi pul>
blici ieri ha una etichettatura
così netta per quanto Mauro
Moretti abbia avuto una lunga
militanza nella Cgil.
Scaroni, dunque, ha combattuto, cercando alleanze, anche
all'estero, ma ha perso. Descalzi è un manager dai fitti legami
internazionali, vive praticamente ali'estero, è sposato con
. .
.
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ROBERTOMANIA
mare Paolo Scaroni all'Eni come anche Massimo Sarmi alle
Poste,ilprimoconallespalletre
mandati, il secondo con addirittura quattro. Entrambi difesi strenuamente da Forza Italia
cheinfattiha già detto che si opporrà a queste nomine. Ma.cer-
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Addio alla vecchia guardia, sconfitto Scaroni
stipendi ridotti a 238 mila euro ma non per tutti
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In quota Ncd sono considerati
Andrea Gemma, avvocato di
Angelino Alfano, e GuidoAlpa,
presidente del Consiglio nazionale forense. Il ministro Padoan piazza all'Eni il suo capo
della segreteria tecnica, Fabrizio Pagani. Infine un consigliere che può essere considerata
vicino al ministro dello Sviluppo econcilnico Federica Guidi:
Diva Moriani, ex vicepresidente di Intek, la società di Vincenzo Manes, già socio di GuidalbertoGuidi, padredellninistro.
e:èon Berlusconi fu uno dei registi del salvataggio di Alitalia
con Intesa di Corrado Passera e
Roberto Cofaninno tanto da essere presidente dell'ex compagnia di bandiera.
Non ha perso la cordata deleIniana-lettiana (nel senso di
Enrico): Francesco Caio, exMr.
Agenda Digitale, guiderà le Poste verso la privatizzazione con
un modello partecipativo sul
quale scommette la Cisl ( storicamente il primo sindacato nel
gruppo) dopo essere stata clamorosamente estromessa dal
giro delle n01nine per Viale Europa. Enrico Letta lo aveva designato e nonostante il cambio
di governo, Caio si assicura una
poltrona importante. Alla cordata si aggiunge Marta Dassù,
ex sottosegretario agli Esteri e
membro dell' advisory board
della Fondazione Italianieuropei. Nel cda di Poste entra anche Roberto Rao, ex braccio destro di Pier Ferdinando Casini.
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STIPENDI
Èil nuovo compenso
annuo per i presidenti
delle società
DONNE PRESIDENTI
Sono donne i
presidenti di Eni, Enel,
Poste e Terna
14
11
ENEL
Francesco Starace,
neo-ad Enel, lavora
in società da 14 anni
DONNENEICDA
La presenza aumenta
se consideriamo i
consiglieri
6
5
ENI
Claudio Descalzi
guida l'esplorazione
Eni da sei anni
Sono le imprese
pubbliche i cui vertici
sono stati rinnovati
SOCI ETA
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Non c'è stato il ricambio
generazionale che
auspicava il premier, che
comunque piazza i suoi
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una pnnc1pessa congo1ese, e
conosce come pochi il business
del petrolio. Anche Starace ha
un curriculum costruito fuori
dai confininazionalievienedall'interno dell'Enel. È stato preferito al più giovane Luigi Ferraris (classe 1962), attuale responsabile della finanza dell'Enel. che proprio Fulvio Conti
avevasponsorizzatopens<!IldO
anch'egli di passare alla presidenza.
Renzi ha vinto mettendo le
donne e piazzando i fedelissimi
Alberto Bianchi (tesoriere della Fondazione Open che finanzia gli appuntamenti della'Le<>"
polda) nel cda dell'Eni, AntonioCampodall'Orto,exMtv,alle Poste, e Fabrizio Landi (imprenditore, ex Esaote, e finanziatore dell'ex sindaco di
Firenze) in Finmeccanica. Berlusconi è stato sconfitto perché
non è riuscito a salvare Scaroni
e company e ha dovuto accontentarsi della Todini alle Poste.
Ma va detto che gode di ampie
simpatie nel centrodestra anche Salvatore Mancuso. Il finanziere siciliano entra nel cda
di Eni, ma in passato con il suo
fondo Equinox è stato molto vicino a CesareGeronzisiaai tempi di Capitalia che di Unicredit,
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Spa pubbliche, lasvolta
Moretti in Finmeccanica
quattro donne presidenti
Descalzi all'Eni, Starace all'Enel, Caio alle Poste
Entrano Marcegaglia, Todini, Grieco e Bastioli
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ROMA. Cambio al vertice delle aziende partecipate dal
Tesoro. Escono di scena Paolo Scaroni, Fulvio Conti, Flavio
Cattaneo, Massimo Sarmi e Alessandro Pansa ed entrano i
nuovi amministratori delegati scelti dal governo Renzi:
Claudio Descalzi all'Erri, Francesco Starace all'Enel,
Mauro Moretti a Finmeccanica e Francesco Caio alle Poste.
Sono loro i nuovi capi azienda, male nuove presidenze dei
consigli di amministrazione sono state affidate tutte a
donne: Emma Marcegaglia, ex presidente della
Confindustria, all'Erri; Patrizia Grieco all'Enel, Luisa Todini
alle Poste, e Catia Bastioli a Terna. L'unico presidente
conférmato è Gianni De Gennaro aFinmeccanica. Sono
dunque le donne (come erano state nella composizione
della compagine di governo) la grande novità di questa
tornata di nomine. Anche se nessuna avrà compiti operativi.
C'era-l'ipotesi che Monica Mondardini andasse a guidare
Poste o Enel, ma la manager ha preferito continuare il suo
impegno alla Cir e al Gruppo editoriale L'Espresso.
Quella di ieri è la prima tornata di nomine senza più la regia
di Gianni Letta, braccio destro di Silvio
Berlusconi.Perchétuttii precedenti
amministratori delegati erano stati
nominati e poi confermati ( cop !asola
eccezione di Pansa arrivato solo da un
anno) da governi di centro destra Da
questo punto di vista, dunque, quella di
•
ieri è anche una novità politica.
Sulle donne si è impuntato il presidente del Consiglio,
Matteo Renzi, facendo slittare fino al tardo pomeriggio la
riunione del •comitato nomine" per lesame dei requisiti di
competènza e onorabilità dei candidati. A maggio si
svolgeranno le assemblee delle società che ratificheranno il
cambio dei top manager.
Rimane fuori il nuovo amministratore delegato di Terna
Cassa depositi e prestiti, che è l'azionista, ha chiesto ancora
qualche giorno, probabilmente domani. È stata comunque
già indicata la scienziata Catia Bastioli come presidente. I
candidati ad sono Aldo Chiarini di Gdf Suez Italia, Matteo
Del Fante, direttore di Cdp e Gianni Vittorio Armani, ad di
Terna Rete.
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-"/ FINMECC
Moretti, l'ingegnere
che ha trasformato
le Ferrovie dello Stato
MAURO Moretti sarà il nuovo ad di
Finmeccanica Ingegnere
riminese,61 anni, da lOanni
sindaco di Mompeo, paesino
della Sabina, e dal 2006 ad di Fs,
affiancherà il presidente Gianni
De Gennaro, confermato, nel
colosso dell'aerospazio, difesa e
tecnologia. Nessuna auto blu o
autista, alle Fs nel centro di Roma
è solito andare con la sua auto.
Chi lo conosce bene lo descrive
come onesto, gran lavoratore,
risanatore, insomma sulla carta
l'uomo giusto per Finmeccanica.
Ma chi lo conosce bene ha avuto
anche modo di saggiarne la verve
polemica e la determinazione. La
sua carriera inizia negli anni
Ottanta, quando da ingegnere
ferroviario diventa sindacalista
della Cgil. Alle Fs lo sostituirà
probabilmente Michele Mario
Elia, attualmente ad di Rfi.
rn
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--J~Enel
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Caio, Mister Digitale
guiderà l'azienda
veJSo la privatizzazione
Descalzi, uomo del gas Starace, lenergia green
alla conquista della Borsa
i grandi giacimenti
scoperti dal suo team e ora anche del!' Africa
FRANCESCO Caio è stato indicato
come prossimo amministratore
delegato di Poste. Napoletano
classe 195 7 già ad di Avio
(aereonautica e spaziale), era
stato nominato lo scorso giugno
da Enrico Letta commissario
per l'attuazione dell'Agenda
Digitale. In precedenza è stato
a capo di Telecom, di Endemol,
di Omnitel, Olivetti, Cable &
Wireless e Merloni.
Il governo ha poi indicato Luisa
Todini nel ruolo di presidente
della società. Perugina, 48
anni, la Todini è
un'imprenditrice del settore
costruzioni, immobiliare ed
energia. È stata eletta nel 1994
alle europee, a soli 28 anni, con
Forza Italia. Davanti a Caio e
Todini la sfida dell'imminente
privatizzazione del gruppo
postale.
CLAUDIO Descalzi, è
l'uomo delle
grandi scoperte di Eni,
dall'Africa all'Indonesia. I
cosiddetti" giant", giacimenti
di gas che garantiranno reddito
e lavoro per Ani nei prossimi
decenni. la sua è una carriera
tutta all'interno del gruppo di
Metanopoli, dove è entrato
nell'81 dopo la laurea in Fisica.
Prima ha lavorato sul
"territorio", nei campi di
estrazione della società in
Africa, dove Eni è la società
petrolifera leader. Nel 2001, è
tornato in Italia per diventare
Executive Vice President per
l'Italia, l'Africa, il Medio Oriente
e la Cina prima di assumere la
responsabilità della Divisione
Esplorazione e Produzione di
Eni nel mondo attraverso la sua
nomina a numero due della
società nel 2005.
FRANCESCO Starace èun
ingegnere nucleare, laureato al
Politecnico di Milano. Prima di
entrare all'Enel nel 2000 ha
lavorato molti anni ali' estero
prima per Generai Electric poi
per il gruppoAbb, poi diventata
Alstom. In Enel, dopo aver fatto
il responsabile della divisione
Generazione ed Energy
Management, si è messo in
mostra come amministratore
delegato dello spin off delle
rinnovabili Enel Green Power.
Dopo la quotazione in I!orsa
della società, ha sviluppato le
attività soprattutto nel
continente americano e ha già
indicato l'Africa come prossima
zona di espansione delle
energie verdi: Per la fine
dell'anno, Enel Green Power
sarà il primo gruppo per
produzione in Sud Africa.
mondiale di prodotti
biodegradabili utilizzando
materie prime vegetali e fonti
rinnovabili a basso impatto
ambientale.
Bastioli, la scienziata
che ha inventato
la plastica verde
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LA MANAGER-scienziata Catia
Bastioli, prossima presidente
di Terna, è il numero uno di
Novamont, azienda novarese
leader nella produzione di
chimica e plastica "verde".
Nominatane! 2013 Cavaliere
dell'ordine al merito della
Repubblica italiana da
Giorgio Napolitano nel 2007 è
stata insignita del premio
INventore europeo dell'anno
per il suo brevetto per i
sacchetti di origine egetale
Mater-Bi. Entrata in
Novamontnel 1993hé1
scalato tutti i gradini
dell'azienda portandola a
diventare produttore leader
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