Scarica Presenza Nº 883, 16 dicembre 2014

Quindicinale della Comunità Italiana del Cile
www.presenza.cl
16 dicembre 2014
Anno XLVI Nº 883
Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Cas. 1460 • Av. Bustamante 180 • Fono: 22229328 • Fax: 26354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS
Foto Censis dell'Italia
Risparmi nel cassetto e giovani
fermi: il “capitale inagito” dell’Italia
Siamo il paese del «capitale inagito». Il Censis - che in
queste ore sta presentando
il suo annuale Rapporto
sulla situazione sociale del
Paese - ama coniare delle
espressioni immaginifiche
ogni anno per dare il senso
di dove stiamo andando.
Questa volta - per l’appunto
- parla di «capitale inagito»,
cioè del fatto che i numeri,
le potenzialità, perfino le risorse, le avremmo per uscire
dalla melma di questa crisi.
Ma le teniamo lì.
A perdersi, a giacere e a
dissiparsi. Teniamo da parte
i soldi, perché non sappiamo
cosa ci riserva il futuro: e
questo si capisce. Ma teniamo da parte soprattutto le
«risorse umane» e «la cultura
come fattore di sviluppo».
I giovani, che sono più
preparati della generazione
precedente, più motivati, più
internazionali, più «smanettoni» (cioè con maggiore
familiarità con le nuove
tecnologie), risultano anche
i più emarginati dal lavoro
e dalla vita attiva.
Ci sono 8 milioni di italiani
«inutilizzati»: tre milioni
sono i disoccupati, 1 milione
e ottocentomila gli «inattivi» perché scoraggiati dalle
infinite ricerche, e altri tre
milioni i cittadini che vorrebbero lavorare se solo si
presentasse l’opportunità.
E’ quasi superfluo ricordare
che più della metà di questo
insieme è costituito da giovani (50,9%) sotto i 34 anni.
Cont. in ultima pagina
Buon Natale a tutti
Una delle tradizioni più antiche ed italiane è il Presepio
che ha le sue origini in San Francesco. Ogni casa, per
quanto umile, aveva il suo. Nonni e nipoti collaboravano per
allestirlo con spirito creativo. Era al centro delle festività di
fine anno attorno al quale si pregava e si cantava.
Non abbandonare questa tradizione, è un obbligo morale
che fa parte della nostra cultura religiosa.
Programma delle celebrazioni natalizie:
A Valparaiso:
Domenica 21 dicembre, alle ore 11,00 Santa Messa nella
Parrocchia Italiana Don Bosco e cui seguirà un convivio.
A Santiago
Mercoledì 24:
- nell'Hogar Italiano S. Messa alle ore 17,00
- nello Stadio Italiano Santa Messa alle ore 20,00
Accompagnerà la solenne celebrazione del Natale il
Coro dei Genitori della Scuola Italiana.
Giovedì 25 Natale
-riprendono gli orari normali delle domeniche.
Nuovo monito Juncker: 'Riforme o per
l'Italia e Francia non sarà piacevole'
In un’intervista al quotidiano tedesco Frankfurter
Allgemeine Zeitung il presidente della commissione
dell’Unione Europea, JeanClaude Juncker, avverte
Roma e Parigi: se non procederanno con le riforme
annunciate si arriverà «a un
inasprimento della procedura sul deficit».
E aggiunge: «Se alle parole
non seguiranno i fatti, per
questi Paesi non sarà piacevole». Poi, però, “suggerisce”
ai lettori tedeschi di «dare
fiducia» ai due Stati, alme-
no fino a primavera,
sul risanamento del
bilancio.«Dovremmo
dare fiducia agli italiani e ai francesi. E
poi vedremo, proprio
a marzo, come sarà
andata». E spiega: «I
loro governi ci hanno
garantito che faranno
quanto annunciato».
RIMANDATI A
MARZO: SERVONO 6
MILIARDI
Già lunedì l’Europa aveva
rimandato a marzo l’esame
dei conti italiani e della legge
di stabilità.
Il dato politico è che
l’Eurogruppo ha approvato
Crollano gli immigrati, record di italiani in fuga
Crolla il numero degli stranieri che scelgono il nostro
Paese, balza quello degli
italiani che decidono di cambiare vita e nazione.
L’Istat fotografa i flussi
migratori, e conferma che
l’Italia sta tornando una
terra di emigranti. Nel 2013
le immigrazioni dall’estero
sono state 307 mila, 43 mila
in meno rispetto all’anno precedente: un calo del 12,3%. La
flessione, spiegano dall’istituto di ricerca, è imputabile
soprattutto ai cittadini stranieri, il cui numero scende da
321 mila nel 2012 a 279 mila
nel 2013. Insomma, attraiamo di meno.
Nei dati però si osserva
anche una contrazione delle
iscrizioni dall’estero di cittadini italiani (da 29 mila a 28
mila unità).
Le comunità più
rappresentate
Con 58 mila ingressi la
comunità più rappresentata
tra gli immigrati è quella rumena, seguono: marocchina
(20 mila), cinese (17 mila) e
ucraina (13 mila). Rispetto
al 2012, risultano in calo di
23 mila unità le iscrizioni
di cittadini rumeni (-29%).
In termini relativi, calano
significativamente anche le
iscrizioni di cittadini ecuadoCont. in ultima pagina
Auguri, amici!
A nome del Consiglio
Pastorale della Parrocchia Italiana, dei Sacerdoti e di Presenza,
auguriamo a tutti, specialmente agli anziani
ed agli ammalati Buon
Natale e Felice Anno
nuovo. E che la speranza
nell'unico Salvatore ci
sostenga tutti.
l’«ampia agenda di riforme» del governo Renzi.
Quello tecnico è che i
ministri di Eurolandia
hanno condiviso l’analisi
secondo cui Roma «rischia di non rispettare il
Patto di Stabilità»: non è
esclusa l’ipotesi di sforamento dell’Italia rispetto
agli obiettivi di medio
termine visto che «l’alto
debito rimane una ragione di preoccupazione».
È qui che si rimarca il «gap»
di 0,4 punti di pil (6 miliardi
abbondanti di euro) sul deficit strutturale e si auspica
efficacia sulle riforme.
KAITANEN: «SENZA RIFORME INVESTIMENTI
INUTILI»
La parola d’ordine da
Roma a Bruxelles è appunto
«riforme».
Il piano Juncker non basta, dice in un’intervista a
La Stampa il vicepresidente
Ue Katainen.
Che spiega: «Se restano
ostacoli burocratici agli investimenti privati, se l’amministrazione è lenta, se ci sono
incognite non finanziarie, il
nuovo fondo Efsi potrà far
poco». «La risposta non è nel
creare nuovo debito - dice
nell’intervista alla Stampa
- ma nel focalizzarci sulle
riforme che servono a stimolare la ripresa».
Il Natale e lo Zecchino d’oro
Tutti sappiamo che cosa è il Natale, la
sua valenza religiosa di mistero divino e
familiare per noi cristiani.
Molto pochi, anzi pochissimi sapranno
che cosa è lo Zecchino d’Oro, il festival che
la Rai trasmette tutti gli anni con una
accettazione pari (se non superiore) allo
stesso di San Remo. Quindi, caro lettore,
già sai che lo Zecchino d’Oro è un festival
di canzoni per bambini (4-11 anni) organizzato dall’Antoniano di Bologna.
Una delle attività più interessanti e
belle che ho messo in piedi, prete di fresco,
dopo un paio d’anni dal mio arrivo nella
nostra comunità dell’Uruguay nel 1967 è
stata, appunto, una riedizione delle più
belle canzoni dello Zecchino d’Oro approfittando del buon rapporto che ero riuscito
a stabilire con la Scuola Italiana, le famiglie e, naturalmente, con i bambini.
Festival che si ripete, sulla falsa riga
dello Zecchino, tutti gli anni, 2014 compreso.
Apro una parentesi: un momento indimenticabile è stato il secondo festival perché, mentre lo realizzavamo nell’auditorio
della Scuola il conduttore dello spettacolo
(Gianni Raso) annunciava che in quel
momento gli astronauti avevano messo il
piede sulla luna. AChe emozione!
Ma che cosa c’entra lo Zecchino d’Oro
con il Natale? E’ presto detto.
Cinquantasette anni di canzoni, di
bambini in festa da tutte le parti del
mondo, di cori, di messaggi educativi e di
testimonianza cristiana, di valori (il rispetto per gli altri, la fratellanza, la solidarietà,
l’amicizia sincera e disinteressata...) trasmessi con il canto di volti allegri, sinceri,
trasparenti dei bambini, degni annunciatori della nasciata del Bambino Gesù.
Oggi, ho assistito ad uno spezzone di
Festival dello Zecchino della Rai: ho rivisto
i volti puliti, sorridenti, credibili di questi
bambini (che sono solamente bambini e
non delle star). E mi sono ricordato delle
parole di Gesù che dice: lasciate che i bambini vengano a me perché di loro è il regno
dei cieli.
La loro semplicità, il loro candore ed
innocenza, la loro convinzione, il loro credo
nei messaggi che cantano e trasmettono è un
inno all’amore ed alla uguaglianza fra tutti
gli uomini, figli dell’unico Dio Padre.
E il Natale che cos`è se non un messaggio di amore trasmesso da Gesù dalla sua
culla con il suo sorriso che conquista, e
che, quando lo guardi, ti vien voglia di
abbracciare?
Forse conoscerai la canzone, sempre dello
Zecchino: “Caro Gesù Bambino, tu che sei
tanto buono fammi questo piacer, lascia
una volta il cielo e vieni a giocar, a giocare
con me.
Tu sai che il babbo è povero ed io non ho
giocattoli, sono un bambino buono come lo
fosti tu.
Vieni Bambin Gesù.....” Ed è Natale!
Auguri, cara Lettrice e caro Lettore.
Giuseppe Tomasi
2
Presenza- 16 dicembre 2014
SPAZIO APERTO
Carta de Albert Einstein a su hija Lieserl
A finales de los años 80,
Lieserl, la hija del célebre genio, donó 1.400 cartas escritas
por Einstein a la Universidad
Hebrea, con la orden de no
hacer público su contenido
hasta dos décadas después de
su muerte.
Esta es una de ellas, a Lieserl Einstein:
“Cuando propuse la teoría
de la relatividad, muy pocos
me entendieron, y lo que te
revelaré ahora para que lo
transmitas a la humanidad
también chocará con la incomprensión y los perjuicios
del mundo.
Te pido aun así, que la
custodies todo el tiempo que
sea necesario, años, décadas,
hasta que la sociedad haya
avanzado lo suficiente para
acoger lo que te explico a continuación.
Hay una fuerza extremadamente poderosa para la que
hasta ahora la ciencia no ha
encontrado una explicación
formal.
Es una fuerza que incluye
y gobierna a todas las otras,
y que incluso está detrás de
cualquier fenómeno que opera
en el universo y aún no haya
sido identificado por nosotros.
Esta fuerza universal es el
AMOR.
Cuando los científicos buscaban una teoría unificada
del universo olvidaron la más
invisible y poderosa de las
fuerzas.
El Amor es Luz, dado que
L’ORA
ITALIANA
ilumina a quien lo da y lo
recibe.
El Amor es gravedad, porque hace que unas personas se
sientan atraídas por otras.
El Amor es potencia, porque multiplica lo mejor que
tenemos, y permite que la
humanidad no se extinga en
su ciego egoísmo.
El amor revela y desvela.
Por amor se vive y se muere. El
Amor es Dios, y Dios es Amor.
Esta fuerza lo explica todo
y da sentido en mayúsculas
a la vida. Ésta es la variable
que hemos obviado durante
demasiado tiempo, tal vez
porque el amor nos da miedo,
ya que es la única energía del
universo que el ser humano
no ha aprendido a manejar a
su antojo.
Para dar visibilidad al
amor, he hecho una simple
sustitución en mi ecuación
más célebre. Si en lugar de
E= mc2 aceptamos que la
energía para sanar el mundo
puede obtenerse a través del
amor multiplicado por la ve-
locidad de la luz al cuadrado,
llegaremos a la conclusión de
que el amor es la fuerza más
poderosa que existe, porque no
tiene límites.
Tras el fracaso de la humanidad en el uso y control de
las otras fuerzas del universo, que se han vuelto contra
nosotros, es urgente que nos
alimentemos de otra clase
de energía. Si queremos que
nuestra especie sobreviva, si
nos proponemos encontrar un
sentido a la vida, si queremos
salvar el mundo y cada ser
sintiente que en él habita, el
amor es la única y la última
respuesta.
Quizás aún no estemos preparados para fabricar una
bomba de amor, un artefacto lo
bastante potente para destruir
todo el odio, el egoísmo y la
avaricia que asolan el planeta.
Sin embargo, cada individuo
lleva en su interior un pequeño
pero poderoso generador de
amor cuya energía espera ser
liberada.
Cuando aprendamos a dar y
recibir esta energía universal,
querida Lieserl, comprobaremos que el amor todo lo vence,
todo lo trasciende y todo lo
puede, porque el amor es la
quinta esencia de la vida.
Lamento profundamente
no haberte sabido expresar lo
que alberga mi corazón, que
ha latido silenciosamente por
ti toda mi vida. Tal vez sea
demasiado tarde para pedir
perdón, pero como el tiempo
es relativo, necesito decirte
que te quiero y que gracias
a ti he llegado a la última
respuesta!”.
Tu padre:
Albert Einstein”
Audina de
corazón
Il filo che ci unisce
all’Italia
RADIO SANTIAGO
Dalle 9,00 alle 10,30
La domenica mattina
Sempre in
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Estimados amigos de Audax Italiano y de la Umanitaria,
quiero compartir con Uds.
el honor que siento de haberle regalado a mi sobrina
nieta Amandita, su camiseta
del Club de la cual ya sabe
gritar su goles y compartir
el amor que siente su mamá
Alejandra, su abuelo, mi
hermano Juan Carlos y tíos,
Rodrigo y Nicolás por nuestro querido Club.
Previo a la entrega, como
corresponde, fue firmada por
los jugadores sres. Rafael
Olarra y Sebastián Vegas,
Maestro y Discípulo, quienes
gustosos pusieron su rúbrica
en la verde.
Ojalá, podamos en el futuro inmediato captar muchos
más hinchas jóvenes para
nuestro querido Club.
Un abrazo
Enrique Manzano B.
Informazioni
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LA LEGGE DI STABILITÁ PER
LA RIPRESA ECONOMICA
(E PER IL RINNOVO DEI COMITES)
Una crisi che non rallenta: i giovani sotto i 25 anni senza
lavoro sono 708 mila (43,3% inoccupati). Il tasso di disoccupazione ad ottobre é pari al 13,2% aumentato dello 0,3
punti rispetto al mese precedente e di un punto nei 12 mesi.
Siamo di fronte al massimo storico dal 2004, inizio delle
stadistiche mensili.
Ma fra le brutte notizie ce n'è una buona. I contratti a
tempo indeterminato sono aumentati di 400 mila, con un
aumento del 7,1% rispetto all’ anno precedente. Queste cifre
unitamente alla crescita zero é stato il marco che illustra la
legge di Stabilitá e del bilancio dello Stato, uno strumento
importante per la politica economica del governo.
La legge di stabilitá é ritenuta da tutti una giusta strategia per raggiungere la crescita e il superamento della crisi
dell'Italia.La legge di Bilancio del 2015, appena approvata dalla
Camera dei Deputati dopo tre voti di fiducia in favore del
governo, aumenta in 10 miliardi la politica per la crescita
dell’ economia. Infatti, la legge ha aumentato da 20 a 30
miliardi di euro l’ intervento per la crescita del paesi, con
18 miliardi di tasse in meno e di 16 miliardi di tagli alla
spesa. La domada del milione: sará sufficiente per arginare
le critiche dell’ Europa e dei mercati per non aver fatto abbastanza per la riduzione del deficit púbblico?
Solo il tempo potrá giudicare l’operato del governo. Il rimprovero da parte dell’ UE potrebbe non esserci per l’ Italia
che in questa partita ha superato di poco la soglia del deficit
struttuarle di non oltre il 3% del PIL.
La Francia é ostinatamente contraria a rientrare nei parametri Europei. L’ Italia invece fa le riforme, riduce le tasse sul
lavoro, taglia la spesa pubblica e con questo ha ottenuto un
voto importante del presidente dell’ eurogruppo, l’ olandese
Jerone Dijsselbloem che separa la situazione ben diversa
dell’Italia nei confronti della Francia, dicendo che l’ Italia
“crea minori preoccupazioni”.
La tendenza inagurata dall’ Italia con forte accento sulla
ripresa economica dell’ UE, é per noi una grande vittoria.
Fermo restando che per arrivare al traguardo imposto dall’
UE all’ Italia mancano solo tre miliardi di Euro. Niente, per
dirlo alla franca.
Un fatto molto positivo per l’emigrazione e i lavoratori
italiani, il taglio ai Patronati si é dimezzato. Infatti :”Il taglio
passa da 150 a 75 milioni. Si introducono inoltre una serie
di requisiti che devono essere rispettati dai singoli patronati
per potere usufruire del finanziamento. Importante rilevare
che per usufruire dei benefici concessi dalla legge, i patronati
devono mantenere la presenza e l’attività in almeno 8 paesi
stranieri. Questo significa che i tagli non potranno essere
ammortizzati chiudendo le sedi all’estero”. Speriamo che
questa situazione non sia ribaltata presso il Senato durante
la seconda lettura della legge.
Per il nostro paese la chiusura del Patronato Acli comporterebbe una grave menomazione dei servizi ai cittadini e
pensionati italiani. Acli è il Patronato con maggiore dichiarazioni dei redditi e il suo lavoro va oltre la questione solo
pensionistica, il Coia sa della collaborazione del Patronato.
Attendiamo che altri capitoli di spesa, come l’ assistenza
nel caso nostro, alla Casa di Riposo, al Coia, e al SIB di
Valparaiso, il contributo per la stampa all’ estero, diffusione della lingua e la cultura, i contributi per gli organi di
rappresentanza non siano vittimizzati da ulteriori tagli che
si sono susseguiti da anni e che sono al punto d’imporre la
chiusura e l’eliminazione in alcuni casi dei servizi.
Una sorpresa é l’ artticolo 27 bis che la Camera ha approvato. Dice testualmente: ART. 27-bis. (Rinnovo dei Comitati
degli italiani all’estero).
1. Le votazioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani
all’estero di cui alla legge 23 ottobre 2003, n. 286, sono rinviate al 17 aprile 2015. Il termine per la presentazione della
domanda di iscrizione all’elenco elettorale di cui all’articolo
1, comma 2-bis, del decreto-legge 30 maggio 2012, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2012, n.118, è
prorogato al 18 marzo 2015.
Paolo Castellani
Abbonamento 2014 - Fiducia reciproca
Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter
continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà.
Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto
ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi
ringraziamo cordialmente della collaborazione.
Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la
“Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”.
Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta
o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati.
Cognome.....................Nome....................... via....................................città....................
Abbonamento normale
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Abbonamento sostenitore
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LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA
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TERZA PAGINA
Passatempo e umore
Presenza- 16 dicembre 2014
3
Il Natale di Martin
di Leone Tolstoj
In una certa città viveva
un ciabattino, di nome Martin Avdeic. Lavorava in una
stanzetta in un seminterrato,
con una finestra che guardava
sulla strada. Da questa poteva
vedere soltanto i piedi delle
persone che passavano, ma
ne riconosceva molte dalle
scarpe, che aveva riparato lui
stesso. Aveva sempre molto
da fare, perché lavorava bene,
usava materiali di buona qualità e per di più non si faceva
pagare troppo.
Anni prima, gli erano morti
la moglie e i figli e Martin si
era disperato al punto di rimproverare Dio. Poi un giorno,
un vecchio del suo villaggio
natale, che era diventato un
pellegrino e aveva fama di
santo, andò a trovarlo. E Martin gli aprì il suo cuore.
- Non ho più desiderio di
vivere - gli confessò. - Non ho
più speranza.
Il vegliardo rispose: «La tua
disperazione è dovuta al fatto
che vuoi vivere solo per la tua
felicità. Leggi il Vangelo e saprai come il Signore vorrebbe
che tu vivessi.
Martin si comprò una Bibbia. In un primo tempo aveva
deciso di leggerla soltanto nei
giorni di festa ma, una volta
cominciata la lettura, se ne
sentì talmente rincuorato che
la lesse ogni giorno.
E cosi accadde che una sera,
nel Vangelo di Luca, Martin
arrivò al brano in cui un ricco
fariseo invitò il Signore in
casa sua. Una donna, che pure
era una peccatrice, venne a
ungere i piedi del Signore e
a lavarli con le sue lacrime. Il
Signore disse al fariseo: «Vedi
questa donna? Sono entrato
nella tua casa e non mi hai
dato acqua per i piedi. Questa
invece con le lacrime ha lavato
i miei piedi e con i suoi capelli
li ha asciugati... Non hai unto
con olio il mio capo, questa invece, con unguento profumato
ha unto i miei piedi.
Martin rifletté. Doveva
essere come me quel fariseo.
Se il Signore venisse da me,
dovrei comportarmi cosí? Poi
posò il capo sulle braccia e si
addormentò.
All’improvviso udì una voce
e si svegliò di soprassalto. Non
c’era nessuno. Ma senti distintamente queste parole:
- Martin! Guarda fuori in
strada domani, perché io
verrò.
L’indomani mattina Martin
si alzò prima dell’alba, accese
il fuoco e preparò la zuppa di
cavoli e la farinata di avena.
Poi si mise il grembiule e si
sedette a lavorare accanto
alla finestra. Ma ripensava
alla voce udita la notte precedente e così, più che lavorare,
continuava a guardare in
strada. Ogni volta che vedeva
passare qualcuno con scarpe
che non conosceva, sollevava
lo sguardo per vedergli il viso.
Passò un facchino, poi un
acquaiolo. E poi un vecchio di
nome Stepanic, che lavorava
per un commerciante del
quartiere, cominciò a spalare
la neve davanti alla finestra di
Martin che lo vide e continuò
il suo lavoro.
Dopo aver dato una dozzina di punti, guardò fuori di
nuovo. Stepanic aveva appoggiato la pala al muro e stava
o riposando o tentando di
riscaldarsi. Martin usci sulla
soglia e gli fece un cenno.
- Entra· disse - vieni a scaldarti. Devi avere un gran
freddo.
- Che Dio ti benedica!- rispose Stepanic. Entrò, scuotendosi di dosso la neve e si
strofinò ben bene le scarpe al
punto che barcollò e per poco
non cadde.
- Non è niente - gli disse
Martin. - Siediti e prendi un
po’ di tè.
Riempi due boccali e ne porse uno all’ospite. Stepanic bevve d’un fiato. Era chiaro che ne
avrebbe gradito un altro po’.
Martin gli riempi di nuovo il
bicchiere. Mentre bevevano,
Martin continuava a guardar
fuori della finestra.
- Stai aspettando qualcuno?
- gli chiese il visitatore.
- Ieri sera- rispose Martin
- stavo leggendo di quando
Cristo andò in casa di un
fariseo che non lo accolse coi
dovuti onori. Supponi che mi
succeda qualcosa di simile.
Cosa non farei per accoglierlo!
Poi, mentre sonnecchiavo, ho
udito qualcuno mormorare:
“Guarda in strada domani,
perché io verrò”.
Mentre Stepanic ascoltava, le lacrime gli rigavano
le guance. - Grazie, Martin
Mausoleo Italiano
Avdeic. Mi hai dato conforto
per l’anima e per il corpo.
Stepanic se ne andò e Martin si sedette a cucire uno
stivale. Mentre guardava
fuori della finestra, una donna con scarpe da contadina
passò di lì e si fermò accanto
al muro. Martin vide che era
vestita miseramente e aveva
un bambino fra le braccia.
Volgendo la schiena al vento,
tentava di riparare il piccolo
coi propri indumenti, pur
avendo indosso solo una logora veste estiva. Martin uscì e
la invitò a entrare. Una volta
in casa, le offrì un po’ di pane
e della zuppa.
- Mangia, mia cara, e riscaldati - le disse.
Mangiando, la donna gli
disse chi era:
- Sono la moglie di un soldato. Hanno mandato mio marito lontano otto mesi fa e non
ne ho saputo più nulla. Non
sono riuscita a trovare lavoro
e ho dovuto vendere tutto quel
che avevo per mangiare. Ieri
ho portato al monte dei pegni
il mio ultimo scialle.
Martin andò a prendere un
vecchio mantello.
- Ecco - disse. - È un po’
liso ma basterà per avvolgere
il piccolo.
La donna, prendendolo,
scoppiò in lacrime.
- Che il Signore ti benedica.
- Prendi - disse Martin
porgendole del denaro per
disimpegnare lo scialle. Poi
l’accompagnò alla porta.
Martin tornò a sedersi e
a lavorare. Ogni volta che
un’ombra cadeva sulla finestra, sollevava lo sguardo per
vedere chi passava. Dopo un
po’, vide una donna che vendeva mete da un paniere. Sulla
schiena portava un sacco
pesante che voleva spostare
da una spalla all’altra. Mentre posava il paniere su un
paracarro, un ragazzo con un
berretto sdrucito passò di corsa, prese una mela e cercò di
svignarsela. Ma la vecchia lo
afferrò per i capelli. Il ragazzo
si mise a strillare e la donna a
sgridarlo aspramente.
Martin corse fuori. La donna
minacciava di portare il ragazzo alla polizia.
- Lascialo andare, nonnina
- disse Martin. - Perdonalo, per
amor di Cristo.
La vecchia lasciò il ragazzo.
- Chiedi perdono alla nonnina - gli ingiunse allora Mar-
tin.
Il ragazzo si mise a piangere
e a scusarsi. Martin prese una
mela dal paniere e la diede al
ragazzo dicendo: - Te la pagherò io, nonnina.
- Questo mascalzoncello
meriterebbe di essere frustato
- disse la vecchia.
- Oh, nonnina - fece Martin - se lui dovesse essere
frustato per aver rubato una
mela, cosa si dovrebbe fare a
noi per tutti i nostri peccati?
Dio ci comanda di perdonare,
altrimenti non saremo perdonati. E dobbiamo perdonare
soprattutto a un giovane
sconsiderato.
- Sarà anche vero - disse la
vecchia - ma stanno diventando terribilmente viziati.
Mentre stava per rimettersi
il sacco sulla schiena, il ragazzo sì fece avanti. - Lascia che
te lo porti io, nonna. Faccio la
tua stessa strada.
La donna allora mise il sacco sulle spalle del ragazzo e si
allontanarono insieme.
Martin tornò a lavorare.
Ma si era fatto buio e non
riusciva più a infilare l’ago
nei buchi del cuoio. Raccolse i
suoi arnesi, spazzò via i ritagli
di pelle dal pavimento e posò
una lampada sul tavolo. Poi
prese la Bibbia dallo scaffale.
Udendo dei passi, Martin si
voltò. Una voce gli sussurrò
all’orecchio:
- Martin, non mi riconosci?
- Chi sei? - chiese Martin.Sono io - disse la voce. E da
un angolo buio della stanza
uscì Stepanic, che sorrise e poi
svanì come una nuvola. - Sono
io - disse di nuovo la voce. E
apparve la donna col bambino
in braccio. Sorrise. Anche il
piccolo rise. Poi scomparvero.
- Sono io - ancora una volta
la voce. La vecchia e il ragazzo con la mela apparvero
a loro volta, sorrisero e poi
svanirono.
Martin si sentiva leggero
e felice. Prese a leggere il
Vangelo là dove si era aperto
il libro. In cima alla pagina
lesse: Ebbi fame e mi deste
da mangiare, ebbi sete e mi
dissetaste, fui forestiero e mi
accoglieste. In fondo alla pagina lesse: Quanto avete fatto
a uno dei più piccoli dei miei
fratelli, l’avete fatto a me.Così
Martin comprese che il Salvatore era davvero venuto da
lui quel giorno e che lui aveva
saputo accoglierlo.
Indirizzi Utili
Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia
Tel.: 24708400 - E-Mail: [email protected]
Consolato - Román Diaz 1270, Santiago
Tel: 24708400 - E-Mail:[email protected]
Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi.
Tel.: 562/22322618 - Fax: 562/22330973- E-Mail: [email protected]
Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia
Tel.: 23 2038170 www.iicsantiago.estei.it
ICE Agenzia per la promozione all 'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane
Clemente Fabres 1050 (Prov.) Tel. 23039330 E.mail: [email protected]
COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 22129455
CARI -Av. Bustamante 180 - Providencia - Tel: 22229328
Circolo di Professionisti di Origine Italiana
Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 22425012 - 22481503
Club Stadio Italiano
Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 24847000 Central.
Liceo Italia: Nataniel esq. Ñuble. Tel 2707-5836 - 25927558
Scuola Italiana Vittorio Montiglio
Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 25927500
Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia
[email protected] - Te: 22229328 - Fax: 26354127
Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 22055476
Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500
Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 26992222 - [email protected]
www.vigilidelfuoco.cl
ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos
Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel- Fax: 26345247
COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 26345247
Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144;
Dr. Augusto Brizzolara
specialista in
Geriatria e
Gerontologia
El Trovador 4280
Of. 1108 -Las Condes
Fono-Fax: 2342 5139
Beeper 737 8087 -Cod 8784
Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 226342500
Sig. Aldo Solari al telefono 02 7926752
4
Presenza- 16 dicembre 2014
ITALIA E ITALIANI
Bruxelles dice sì, la Focaccia di
Recco è la nuova Igp italiana
La specialità ligure inserita ufficialmente nel registro
delle eccellenze alimentari europee. La
soddisfazione del
Consorzio di tutela
e della Regione Liguria
E non chiamatela,
genericamente, focaccia al formaggio.
Ci sono voluti anni,
documenti, ricorsi
ma la ‘Focaccia di
Recco’ col formaggio entra nell’Olimpo
della produzione agroalimentare europea,
conquistando una nuova Indicazione geografica protetta (Igp) per l’Italia, contro
imitazioni e falsi.
Bruxelles ha infatti approvato l’iscrizione nel Registro europeo delle eccellenze
alimentari, una decisione che sarà effettiva dopo la pubblicazione sulla Gazzetta
ufficiale dell’Ue.
A dare l’annuncio è il Consorzio di tutela,
che coglie l’occasione per ringraziare la
Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Ue e la Regione Liguria, in particolare
il suo ufficio di Bruxelles e gli eurodeputati
liguri.
Il via libera europeo “rappresenta il
riconoscimento della serietà, della professionalità e delle capacità di coloro che
con me hanno portato a buon fine questo
lunghissimo lavoro” esulta la presidente
del Consorzio, Maura Macchiavello. “L’Igp
non è più un obiettivo da raggiungere, ma
da questo momento è un punto di
partenza” afferma
Lucio Bernini, responsabile del procedimento Igp per
il Consorzio.
Ora lo scopo è
“custodire” il marchio di eccellenza
“affinchè la Focaccia col formaggio
di Recco Igp possa
essere anche una
grande opportunità
non solo per i produttori ma anche per il territorio della nostra zona di produzione”.
Recco è la città della focaccia col formaggio
e con i comuni limitrofi (Sori, Avegno e Camogli) ne delimita la zona di produzione inserita
nel disciplinare Igp redatto e approvato dal
Consorzio Focaccia, costituitosi nel 2005, per
ottenere l’ambita certificazione europea.
Soddisfazione anche dalla Regione Liguria,
che ha seguito tutta la lunga vicenda del riconoscimento europeo.è stata espressa dall’assessore all’Agricoltura Giovanni Barbagallo.
“Un risultato, questo riconoscimento comunitario di Indicazione geografica protetta, che
soprattutto il Consorzio di Recco ha saputo
inseguire con determinazione. Sono stati anni
di grande lavoro e di confronto con il Ministero, Bruxelles e la Regione Liguria, ci sono
stati anche passaggi complicati, ma alla fine
gli sforzi hanno ripagato e promosso uno tra
i prodotti agroalimentari da forno più tipici e
rappresentativi della Liguria”, ha commentato
Barbagallo.
Emma Morano compie 114 anni: è la nonna d’Europa
La supercentenaria verbanese Emma Morano festeggia
oggi il 114° compleanno, un
traguardo che raggiunge
dopo aver scalato le vette
della longevità fino a diventare la persona più anziana
d’Europa e la quinta nel
mondo. E’ una giornata di
grande movimento nella
piccola abitazione di vicolo
San Leonardo, a pochi passi
dal lungolago di Pallanza,
a cominciare dalla presenza
della troupe de «La vita in
diretta» di Rai Uno.
Il messaggio di Napolitano:
«Auguri da tutti gli italiani»
Sono giunte numerose altre
richiesta di visita da parte
Tenga el mejor
punto de vista
P. de Valdivia 3015 F. 22690791
Moneda 708
F. 26649244
San Antonio 325 F. 26325512
SILVANO TAVONATTI A.
[email protected]
di giornalisti e
fotografi, ma ad
alcune i parenti
hanno dovuto
dare risposta
negativa per evitare un impegno
eccessivo e troppo prolungato:
esso stravolgerebbe infatti la
tranquillità e le
ore di sonno che
caratterizzano la
vita quotidiana
e potrebbe avere conseguenze
t r a u m a t i ch e.
Non si rinuncia
però al consueto momento di
festa con parenti, vicini di
casa, amici e con intrattenimento musicale.
Nella circostanza non
manca l’amministrazione
cittadina e il commissario
straordinario Michele Mazza. Stamattina il prefetto
Francesco Russo ha consegnato a nonna Emma un
messaggio del Presidente
Giorgio Napolitano: «Accolga, anche a nome di tutti
gli italiani, i più cordiali e
benauguranti saluti»
«Ma siete proprio sicuri che
non c’è nessuno più anziano
di me?»
Contratto miliardario per Finmeccanica
Finmeccanica ha firmato
un contratto di un miliardo
di dollari con la compagnia
aerea indonesiana Lion Air
per quaranta velivoli Atr.
Atr è una joint venture paritetica formata da
Finmeccanica-Alenia Aermacchi e Airbus Group. Gli
aerei sono Atr 72-600. In
base all’accordo, cui Sace
ha fornito un importante
supporto finanziario, le
consegne inizieranno a
partire da gennaio 2016
e proseguiranno sino a
dicembre 2018. I velivoli si
aggiungono ai 60 Atr 72 già
ordinati dalla compagnia
Lion Air dal 2008.
Finmeccanica-Alenia
Aermacchi realizza per le due
versioni dei velivoli Atr (Atr
42-600 e Atr
72-600) l’intera
fusoliera in metallo (completamente dotata di
apparecchiature e sistemi) e
gli impennaggi, costruiti
in materiale composito.
Le principali componenti
strutturali della fusoliera
sono prodotte nello stabilimento campano di Nola
e assemblate a Pomigliano
d’Arco, nei pressi di Napoli, dove nasce la fusoliera
completamente equipaggiata.
Le parti strutturali in
materiale composito degli
impennaggi di coda sono,
a loro volta, realizzate nello
stabilimento Finmeccanica-Alenia Aermacchi di
Foggia.
Il caffè come scudo anti Alzheimer
Bere da 3 a 5 tazze di caffè
al giorno contribuisce a ridurre fino al 20% il rischio di
ammalarsi di Alzheimer.
Il merito sarebbe in particolare di due composti
contenuti nella bevanda:
da un lato la caffeina, utile
a prevenire la formazione
delle placche amiloidi che
“soffocano” i neuroni
dei pazienti; dall’altro
i polifenoli che, insieme
alla caffeina, aiutano a
ridurre l’infiammazione e il deterioramento
neuronale.
Sono le conclusioni di
ricerche presentate in
un report di Alzheimer
Europe pubblicato dall’Institute for Scientific
Information on Coffee
(Isic), organizzazione
no profit dedicata allo
studio dei legami tra
caffè e salute.
Una sintesi dei risultati
era stata illustrata anche
in un simposio satellite durante il Congresso 2014 di
Alzheimer Europe.
«La maggior parte degli
studi epidemiologici condotti
sull’uomo - sottolinea Arfram Ikram, neuroepidemio-
logo dell’Erasmus Medical
Centre di Rotterdam, che
al meeting aveva descritto
alcuni dei dati - suggeriscono
che un consumo regolare di
caffè nel corso della vita è
associato a un ridotto rischio
di sviluppare Alzheimer, con
un effetto protettivo ottimale
corrispondente a un consumo compreso fra 3 e 5
tazze al giorno».
In generale, per
cercare di dribblare a
tavola il “ladro della
memoria”, le evidenze
riportate nel report
promuovono tutti gli
ingredienti chiave della
dieta mediterranea:
pesce, frutta e verdura
fresche, olio d’oliva e
vino rosso, associati a
un potenziale effettoscudo per il contenuto
in polifenoli.
L’Italia è un paese di pigri,
i sedentari sono oltre 20 milioni
Emma Morano vive tuttora
in invidiabili condizioni di
salute e trascorre in autonomia la maggior parte della
giornata, provvedendo alle
faccende domestiche e preparandosi il cibo.
Nella casa a ridosso del
campanile di San Leonardo,
un vecchio edificio del centro
storico sul lungolago di Pallanza il tempo sembra essersi
fermato. Quando, alcuni mesi
fa, ha appreso della scomparsa di Maria Redaelli (la
donna che deteneva il record
in Italia) aveva commentato:
«Poveretta, mi spiace per lei
- risponde - ma io sto bene.
non posso lamentarmi e conto proprio di arrivare ai 114
anni il prossimo novembre».
Sorride pensando al record
di longevità: «Non mi sembra
vero: chi l’avrebbe mai detto!
Ma siete proprio sicuri che
non ci sia qualche altra con
più anni?». E ancora: «Cosa
vuole che le dica d’altro? A
voi è una cosa che interessa,
ma per me non cambia niente, è un giorno come gli altri».
Una vita a cavallo di tre secoli Chiede di prenderle un
sacchetto dal tavolo, estrae
una caramella: «Ne mangio
una ogni tanto per passare
il tempo».
L’Italia è un paese dove
i pigri abbondano (circa 24
milioni sono i sedentari),
ma è anche un luogo dove
l’80 per cento di chi lo abita
è entrato in contatto con
uno sport di qualunque tipo.
Partendo da quest’ultimo
dato, uno studio presentato
al Coni dallo Studio Ghiretti
in collaborazione con Errepi Comunicazione prova a
spiegare il perché, sebbene
sia altissima la percentuale
di chi ha avuto occasione di
conoscere almeno una disciplina, solo il 38 per cento la
pratica con continuità.
Nel paese c’è una fetta
importante di popolazione
sopra i 14 anni che non ha
mai praticato sport - il 20 per
cento - o l’ha praticato, ma ha
abbandonato il campo. Questo 42 per cento di italiani ha
smesso di fare attività sportiva per diverse ragioni: al
primo posto, gli intervistati
hanno precisato di non avere
tempo (52%), per il 25% i
problemi sono di salute, per
il 16% le problematiche sono
di natura economica.
Poi, fra le cause dell’abbandono, c’è lo scarso feeling
con l’ambiente degli sportivi
e con la loro mentalità (4%),
il non sentirsi adeguato (5%),
la scarsa predisposizione
alla competizione (l’1%).
Il tempo che non c’è è
al primo posto
anche nella
classifica delle cause di chi
non ha mai fatto sport (51%):
per il 27% fare
attività fisica è
noioso, quindi
meglio non provare mai, mentre per il 12% è
l’interesse verso altri hobby
a togliere spazio alla possibilità di indossare una tuta.
Il segmento, invece, di tutti
quelli che dedicano parte della
loro agenda alle varie discipline sportive con impegno e
continuità (il già citato 38%)
si divide a metà fra universo
maschile e femminile: il 54%
pratica sport più ore a settimana, il 24% 1-2 ore a settimana,
il 12% un’ora al giorno, l’8% più
di un’ora al giorno e il 2 % meno
di un’ora a settimana.
Lo studio mette anche in
evidenza come gli italiani attribuiscano alla pratica sportiva
una missione di miglioramento
della qualità della vita (il 39%)
e come lo sport sia visto come
l’occasione ed il contesto ideale
per testare e superare i limiti
individuali, dove i progressi
tecnologici o farmacologici
illeciti sono condannati con
fermezza perché alterano la
scala meritocratica.
Immigrazione: sgominato più grande gruppo
trafficanti di vite, arrestati 11 eritrei
Farebbero parte della più grande organizzazione di trafficanti di 'viaggi della speranza' gli 11 eritrei arrestati dalla
polizia di Stato, con squadra mobile e Sco, coordinata dalla
Procura di Catania. Un'organizzazione a carattere transnazionale, operante in Italia, Libia, Eritrea ed altri Stati nordafricani, che favoriva l'immigrazione clandestina in Europa,
con sbarchi nel nostro Paese, che è stata sgominata. Avrebbero
organizzato oltre la metà degli sbarchi in Italia che sarebbero
salpati dalla Libia. Tra gli arrestati anche l'esponente ai vertici dell'organizzazione che è stato catturato in Germania.
ITALIA E ITALIANI
AIDS, epidemia dimenticata. Ma
nel 2013 c’è stato un record di casi
I dati lasciano poco
spazio alle interpretazioni: il 2013 è un
anno nero per l’AIDS.
L’ultima rilevazione
dell’European Center
for Diseaes Control and
Prevention e dell’Oms,
in occasione della giornata mondiale dell’AIDS che si celebra oggi,
parlano di 136 mila
nuovi casi registrati
soprattutto provenienti
dall’Est Europa.
Un aumento dell’80% rispetto al 2004 che riguarda,
purtroppo, i giovanissimi.
Oltre l’80% dei casi di contagi avviene per un rapporto
sessuale non protetto.
La malattia
L’Aids- la sindrome da immunodeficienza acquisita - è
una patologia causata dalla
presenza del virus dell’HIV.
Quest’ultimo, infettando in
maniera specifica le cellule
del sistema immunitario,
rende le persone affette più
vulnerabili a molte malattie che generalmente, nelle
persone sane, non creano
particolari problemi.
Fungendo da vero e proprio cavallo di Troia il virus
distrugge progressivamente
le difese lasciando il corpo
senza protezione. In questi
casi una banale influenza
può risultare fatale.
Ad oggi si stima che nel
mondo solo la metà delle
persone con HIV sia a conoscenza del proprio stato.
In Italia il 15-20% non è
al corrente della propria
sieropositività. Nel 2012
almeno il 50% di nuovi casi
di infezione diagnosticati
erano già in fase avanzata
della malattia. Eppure, le
armi adisposizioni, ci sono e
funzionano.
Farmaci che funzionano
Se agli inizi degli anni
‘90 la diagnosi significava
una condanna oggi, grazie
a sempre più innovative terapie, il corso della malattia
è cambiato radicalmente.
Oggi, se trattata in tempo,
l’aspettativa di vita media è
paragonabile a quella di chi
non è mai venuto in contatto
con il virus.
Da quando sono state
introdotte le terapie antiretrovirali nel nostro Paese,
l’incidenza dell’Aids e il numero di decessi l’anno sono
progressivamente diminuiti.
Oggi infatti è possibile contare su nuove terapie monodose, più tollerabili e con meno
effetti collaterali rispetto al
passato, che hanno permesso
di controllare la malattia nel
lungo periodo, trasformando
l’AIDS in malattia cronica.
Attualmente quasi 13 milio-
ni di persone sono in
terapia antiretrovirale,
circa un terzo dei 35
milioni di malati che
ne avrebbero bisogno.
Nei paesi a medio
e basso reddito è particolarmente grave la
situazione dei bambini,
di cui solo il 25% riceve
la terapia.
Aids in gravidanza
Dalla malattia purtroppo non si guarisce, eliminare il virus
sembrerebbe impossibile. I
casi di presunta guarigione
-come Mississippi baby- inizialmente documentati non
si sono rivelati tali. Il virus,
appena sospese le cure, si è
ripresentato. Eppure, dare
alla luce un bambino sano
nonostante la sieropositività della madre, è possibile.
Il virus dell’HIV può essere trasmesso dalla madre
infetta al feto durante la
gravidanza, il parto e mediante l’allattamento al seno.
Si stima che in assenza di
precauzioni la probabilità
di trasmissione verticale del
virus sia attorno al 30%, cioè
un bambino su tre generato
da madre sieropositiva nasce
sieropositivo.
Con l’assunzione di farmaci antiretrovirali durante
la gravidanza queste percentuali possono ridursi
ulteriormente: la madre che
si sottopone alla terapia ha
una minor carica virale e
di conseguenza minori possibilità di contagiare il suo
bambino.
Gli alimenti “amici” del sonno
“La premessa per un buon
sonno è una buona digestione” spiega il nutrizionista
Alfredo Vanotti, professore
in Dietetica e Nutrizione
all’Università degli Studi e
Bicocca di Milano. Quindi,
prima regola: mai andare a
letto con lo stomaco vuoto o
con lo stomaco troppo pieno.
L’Avena è un cereale che
rinforza il sistema nervoso
perché contiene sali minerali,
vitamine e zinco.
Non è un calmante, ma è
un alimento molto utile per
i super-stressati. Tuttavia, è
difficile che a cena qualcuno
scelga di mangiare fiocchi
di avena, ma una buona alternativa può essere una minestra di orzo, molto adatta
per tranquillizzare i soggetti
ansiosi.
Al contrario, spizzicare altri cereali, prima e dopo cena,
sembra essere una pessima
abitudine: le elevate quantità
di zuccheri raffinati e carboidrati li rendono perfetti per
la colazione del mattino, ma
decisamente meno adatti per
favorire il riposo notturno.
Detto ciò, la natura offre
numerosi prodotti capaci di
stimolare il sonno e la Lattuga comanda la classifica
delle verdure rilassanti.
Ma non solo, oltre a facilitare la digestione, è un ottimo
alleato contro la stitichezza
ed ha una funzione depurativa, grazie alle elevate
quantità di acqua, vitamine
e sali minerali.
Invece, il Sedano, l’Anguria e la Cipolla sono fra i cibi
fuori classifica in
quanto considerati eccessivamente
diuretici.
Inoltre, i latticini sono ottimi
“amici” del sonno,
al contrario del
pensiero comune.
Infatti, latte, formaggi e yogurt
sono buone fonti
di triptofano.
Contengono calcio e sono
efficaci per ridurre lo stress
e calmare il sistema nervoso.
Attenzione però ai formaggi
stagionati: proteine, grassi e
calcio contrastano con i meccanismi chimici del rilassamento e la loro digestione può
causare stati di ansia. Una
buona tazza di latte prima di
coricarsi è sempre un ottimo
toccasana contro lo stress.
Sempre in natura, tuttavia, esistono taluni frutti
che garantiscono “notti da
oscar”, assecondando la digestione e favorendo il tanto
ricercato relax. Albicocche,
pesche, mele e banane sono
i frutti che più di tutti aiutano a conciliare il sonno.
L’albicocca e la pesca sono i
calmanti per eccellenza grazie all’elevata percentuale di
potassio, bromo e vitamina B
presente nella polpa.
La banana, invece, è un
frutto ricco di magnesio e potassio, elementi che aiutano
muscoli e nervi a distendersi.
Infine, la mela è facilmente
digeribile, rinfrescante, diuretica e rilassante.
Cosa evitare assolutamente? Caffè, cioccolato, zucchero
ed alcool. Un recente studio
ha dimostrato che sette persone su dieci che consumano
cibi dolci e bevande alcooliche prima di andare a letto
tendono ad avere spaventosi
incubi notturni e la colpa
sarebbe da attribuire agli
alti livelli di zucchero nel
sangue.
Presenza- 16 dicembre 2014
Noi, separati e felici?
«Falsità da rifiutare»
«Ma come? Dopo vent’anni sempre la
stessa moglie? Allora è ancora possibile».
Capita spesso ai coraggiosi che rifiutano
di applicare la logica del consumismo ai
rapporti familiari di suscitare stupore e
incredulità. Nelle grandi aree metropolitane del Nord, soprattutto in certi ambienti
verniciati di presunto progressismo etico,
è normale incontrare persone che hanno
alle spalle un frequente vagabondaggio
coniugale.
E questa mentalità profondamente dannosa, alimentata dai pessimi esempi dei
soliti noti, da certi media e da una politica
impegnata a studiare di giorno in giorno
le modalità più efficaci per disgregare la
vita familiare - dal divorzio express alla
riduzione dei bonus bebè - ha purtroppo fatto
breccia. La scelta della separazione e del
divorzio è entrata nel novero delle prassi non
solo normali, ma ordinarie, scontate quasi,
dopo un po’ di anni di vita in comune.
Peccato che l’altro lato della medaglia,
quello che i legislatori e i protagonisti della
cultura dominante non vogliono vedere, sia
popolato di povertà, sofferenza, delusioni,
dipendenze in crescita e, sempre più spesso,
autentiche tragedie. Benvenuta quindi la
scelta coraggiosa delle Acli di Bologna e
dell’associazione per la Conciliazione familiare di aprire uno sportello di ascolto e
accompagnamento delle famiglie in crisi.
Inaugurazione stasera alle 18 alla sede
provinciale Acli, in via delle Lame 116.
Presente anche l’arcivescovo di Bologna,
cardinale Carlo Caffarra.
L’obiettivo dell’iniziativa, che ha raccolto
l’adesione di avvocati, psicologi, mediatori
familiari e terapeuti della famiglia - tutti
daranno gratuitamente il loro contributo - è quello di inserire nel collaudato
percorso delle separazioni indiscutibili e
superveloci, una piccola pietra d’inciampo.
Resistere insieme si può. E, se si resiste, non
solo la famiglia ma l’intera società, ne trarrà
benefici sostanziali sul piano della qualità
della vita e del risparmio economico.
«Oggi - spiega l’avvocato Massimiliano Fiorin, anima dell’iniziativa, grande esperto del
problema - nessuno pensa di mettere in dubbio
la necessità di assicurare separazioni rapide e
soft. Dirsi addio in modo agevole è considerato
scelta di civiltà. E si preferisce ignorare le
devastazioni correlate».
Purtroppo, anche le coppie che vorrebbero
rifiutare la logica dell’addio rapido e senza
intoppi, si trovano di fronte a strutture che
remano tutte nella stessa direzione. Anche la
mediazione familiare e le terapie per le crisi
coniugali - ma vengono scelte solo dal 15%
delle coppie in crisi - sono quasi sempre pensate nella stessa logica di fluidità affettiva:
«Quando finisce l’intesa, inutile insistere».
Semplificazione che è allo stesso tempo un
danno e un falsità.
«Secondo gli studi più qualificati - assicura
ancora Fiorin - le ragioni della separazione
sono sempre più spesso dettate da incomunicabilità e incomprensioni. Difficoltà che si possono affrontare, capire e risolvere, Ma occorrono
esperti disposti non solo ad ascoltare, ma anche
ad accompagnare e seguire l’evoluzione del
caso. Per questo ci vuole una persona come il
“conciliatore familiare” disponibile a sporcarsi
le mani per il bene della coppia».
Una figura professionale nuova capace di assommare competenze psicologiche e giuridiche
ma, soprattutto, convinta che la separazione
non sia lo sbocco inevitabile. «Puntiamo a
risolvere le cause dell’incomprensione - aggiunge Filippo Diaco, presidente provinciale
Acli di Bologna - o quantomeno a mitigarne
gli effetti peggiori e più distorti. Nell’interesse
della coppia ma soprattutto dei figli, vittime
incolpevoli delle scelte degli adulti»
Ast Terni: c’è l’intesa, posti di lavoro
Tutte le parti hanno firmato l’accordo su Ast Terni.
I lavoratori, la città, ma
anche l’Italia possono tirare
un sospiro di sollievo. È un
accordo importante per il
sistema industriale italiano,
che di problemi non ne ha
certo pochi, ma comuqnue
ecco un tassello importante
andare a posto.
Un piano di rilancio delle
acciaierie umbre, sviluppo e
ristrutturazione su quattro
anni che si pone l’obiettivo
di garantire almeno un milione di tonnellate di fuso
attraverso il mantenimento
dei due forni.
È quanto prevede, secondo fonti sindacali, l’accordo siglato nel pomeriggio
al Mise (ministero dello
Sviluppo economico) sulla
vicenda Ast. Tra le altre
previsioni, quella per le
controllate Aspasiel, Sdf e
Tubificio destinate a diventare business unit.
Nel nuovo piano industriale anche un piano investimenti, una politica
commerciale adeguata, la
tutela dei contratti a tempo
determinato e degli appren-
disti. L’accordo
sull’integrativo
prevede 40 euro
per la domenica, la conferma
delle attuali
maggiorazioni,
un’indennità
di chiamata 40
euro su volontariato, un premio
di 723 euro per
tutti legato alle
certificazioni Iso, un percorso per garantire la tutela
anche dei lavoratori delle
ditte terze.
Domani si terranno le
assemblee nei vari reparti
dell’acciaieria per illustrare
l’intesa ai lavoratori e, a seguire, si terrà il referendum
per approvare l’accordo. Lo
sciopero in corso è quindi
revocato dalle 6 di domani
giovedì e anche i presidi alle
portinerie all’Ast di Terni
sono stati sospesi.
Le segreterie provinciali
di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e
Ugl sostengono che “l’ipotesi
di accordo, frutto di giorni di
mobilitazione e negoziato,
recepisce parti significative
delle proposte fino ad oggi so-
Transparency, l'Italia è la più corrotta d'Europa
A leggere le cronache degli ultimi giorni, o anche anni, non
si fa molta fatica a crederlo: l'Italia è il Paese in Europa con
il più diffuso livello di percezione della corruzione nell'amministrazione pubblica, a pari merito con altri sei Stati, quattro
dei quali europei. Lo ha certificato, ancora una volta, l'ong
Transparency International nella sua nuova classifica sulla
corruzione, che per il 2014 vede l'Italia stabile al sessantanovesimo posto di una classifica che comprende 175 Stati.
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stenute dalle organizzazioni
sindacali e dai lavoratori”.
Le reazioni
”È un bel risultato. Molto
faticoso, ma ce l’abbiamo
fatta. Siamo alla firma di
un accordo unitario siglato
da tutte le organizzazioni
sindacali, è molto soddisfacente e credo che riceverà
un alto consenso da parte
dei lavoratori che se lo sono
conquistati”, ha spiegato il
sottosegretario al Lavoro,
Teresa Bellanova, uscendo
dal Mise.
“Non ci saranno licenziamenti, ci sono 290 esuberi,
tutti con adesione volontaria
- ha sottolineato Bellanova
-. È stata tolta dal tavolo la
Cassa integrazione.
Vacuno
Cerdo
Sub productos
Arrollados
Hamburguesas
Cordeo Lechón
Pollo
Pavo
Jabalí Puro
Ciervo
Avestruz
Codornices
Pato Neozelandés
Conejo
Guayu 100% Orgánico
Quesos
6
Presenza- 16 dicembre 2014
Buona lettura!
Gigliola Pacciarini / [email protected]
Con la gentile collaborazione
delle Prof.sse Silvia Perroni e Ma. Gabriela Castillo
e del fotografo Alejandro San Martín
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Premiazione sportiva 2014
Sacramento
de la Confirmación
(Por grupo Confimación 2014)
Este año nos preparamos en total 17 personas para recibir
el Sacramento de la Confirmación. Lo hicimos los viernes
por la tarde y algunos sábados, con el apoyo del catequista
Sr. Juan Diaz, enviado por nuestra querida Parroquia Italiana.
En ese camino, un amigo y compañero se confirmó ante el
señor con su ejemplo de vida, partiendo en espera de nuestra
anhelada celebración.
Fue así como el 16 de noviembre, en conjunto con los
jóvenes de la Pastoral Latinoamericana y los del Circo, nos
confirmamos en una fiesta colorida, alegre, llena de vida,
recuerdos y sentimientos.
Nos confirmó el Vicario de la Pastoral Social Sr. Pbro.
Andrés Moro Vargas.
Fue nuestra libre elección y le pedimos al colegio la oportunidad de confirmarnos en la fe de manera libre y voluntariamente preparándonos en nuestra Scuola.
Agradecemos la acogida de nuestra solicitud al Rector
Italo Oddone, a Eugenio Parra y la tía Nina que hizo de
secretaria y apoyo. A nuestro catequista Juan Díaz y la
maestra Verónica Álvarez, quienes nos acompañaron durante el proceso y a nuestros padres, ejes fundamentales
en este paso de vida.
Queremos agradecer también a la familia de nuestro
Benjamín que también nos acompañó en esta celebración.
Con afecto,
Grupo de Confirmación.
Francesca Rodino, Jael Román, Chiara Aguayo, Mauro
Moreno, Mirella Perazzo, María Jesús Aguirre, Andrea Rainieri, Jose Pablo Arnés, Juan Andrés Geldres, Paolo Fabia,
Giorgio Guggiana, Andrés Pincheira, Carlo Vitali, Valentina
Zamora, Gianluca Mussuto y Sofía Wrobbel.
Giovedì 4 novembre si è svolta la premiazione sportiva 2014.
Abbiamo iniziato la giornata con una colazione per tutti gli alunni e, posteriormente, nella palestra c’è stata la cerimonia ufficiale che è stata aperta con un omaggio a un grande sportivo che non è più tra di noi: Benjamin Reineking De
Camino.
Erano presenti i suoi fratelli Dieter e Sofia. Dopo questo emozionante momento, sono stati premiati gli alunni della
Scuola nelle diverse discipline sportive, mettendo in evidenza l’importante ruolo che ha lo sport nella formazione dei
nostri studenti.
Auguri a tutti i nostri sportivi!
Coppa Babbo Cannoniere
Giovedì 4 si è conclusa la 5° versione di calcetto per genitori, la “Coppa Babbo Cannoniere 2014”, campionato iniziato
nel mese di ottobre. In questa occasione il campione è stato la squadra “Trenta Milan”, il secondo posto è stato del “Milan
PKC” ed il terzo della squadra “Los Sopranos”.
Facciamo i nostri auguri agli entusiasti genitori che anno dopo anno partecipano a questa divertente attività sportiva.
Vi aspettiamo nel 2015!
Festa
dell'acqua
La Scuola è stata presente alla Teletón!
Mercoledì 3 novembre gli
alunni della III° Sezione,
assieme alle loro maestre
ed in una giornata molto
calda, hanno partecipato
alla già tradizionale “Festa
dell’acqua” organizzata dalla Scuola Materna.
I bambini hanno giocato
con l’acqua, si sono divertiti
con i concorsi ed hanno potuto rinfrescarsi con gelati.
Un’eccellente e divertente
attività ricreativa!
Con allegria vi raccontiamo che l’apporto finale della
Scuola, con tutte le attività realizzate nelle diverse aree,
è stato di $2.128.065!!! Ringraziamo tutta la comunità ed
in special modo la Scuola Nido e la Materna, e la Prof.ssa
Verónica Álvarez ed al CASI.
Viva la Scuola solidale!
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Costruzione di zattere di bottiglie
di plastico
Presenza- 16 dicembre 2014
7
Certificación alumnos PET 2014
(Por Marcela Lara, Jefa Depto. Inglés)
Nella piscina della Scuola, le II° Medie Superiori hanno potuto provare le zattere da loro
disegnate e fatte con bottiglie di plastico reciclate durante le ore di Tecnologia. È stata
un’eccellente iniziativa che rafforza il lavoro in gruppo e la cura dell’ambiente.
III° Versione
Coppa Scuola Nuoto
Lo scorso 22 novembre è stato realizzato questo campionato con la partecipazione di
alunni dalla 1° Elementare alla IV° Media Superiore. In questa versione erano presenti
anche alunni del Grange School, del Greenland School, dell’American British, del San Nicolás de Myra e del Trewhela's School, fra altri. La Scuola Italiana ha ottenuto il 1° posto
superandosi a se stessa rispetto ad anni anteriori.
I nuotatori che hanno vinto medaglie sono:
El Depto. de Inglés siente un gran orgullo al informar a la comunidad escolar, que 25 de
nuestros alumnos de 1° Medio quienes, con gran esfuerzo ,se prepararon durante un año
para enfrentar el desafío del examen P.E.T. (Preliminary English Test), fueron reconocidos
y aprobaron, meritoriamente este proceso. La Universidad de Cambridge otorga a los postulantes esta certificación en el dominio de las habilidades del idioma Inglés .
Dada la importancia que ha adquirido la asignatura de Inglés en la Scuola como idioma extranjero y el buen rendimiento en estos exámenes Cambridge, es que nos sentimos
motivados para seguir trabajando para potenciar las habilidades lingüísticas de nuestros
alumnos en todos sus niveles.
Trichallenge a Pichidangui
Belen Reginato Oro 50 metri Dorso e 50 metri stile libero;
Florencia Cueto Oro in 50 metri Dorso;
Alessandro Di Nino Argento in 100 Misti, Oro in 50 metri Dorso;
Diego Rivera Bronzo in 100 Misti, Bronzo in 50 Dorso;
Josefina Fernández Oro in 100 Misti e 50 metri stile libero;
Valeria Moraga Argento in 100 Misti e Bronzo in 50 metri stile libero;
Alvaro Jaramillo Bronzo in 100 Misti e 50 metri Dorso;
Carla Rivera Bronzo in 50 metri stile libero; Catalina Jaramillo Bronzo in 50 metri Dorso;
Staffetta Mista Giovanile Scuola Italiana Oro.
Ringraziamo inoltre tutti i nuotatori che hanno partecipato e che non hanno vinto una
medaglia ma hanno portato punti alla squadra, come Vicente Acevedo, Catalina Fierro e
Florencia Schappacasse, e a tutte le famiglie che hanno appoggiato i nostri sportivi. Infine,
un ringraziamento speciale agli insegnanti a carico di questo campionato: Patricia Espinoza,
Daniel Godoy, Javiera Fernández, Josefa Ramírez e Pedro Olivares.
Sabato 22 novembre, a Pichidangui, è stata realizzata la prima edizione del Triatlon Trichallenge 2014. In questa gara, i nostri genitori ed ex alunne Francesca Braghetto e Silvana
Brignole hanno avuto una spiccata partecipazione. Infatti Francesca ha ottenuto il primo
posto e Silvana il terzo. La nostra comunità è stata rappresentata anche da Stefano Ravera,
Manuel Duch, Alfredo Folonier e Mauricio Muñoz. Auguri a tutti!
Agradecimientos CASI
Cerrando un año de importantes proyectos
estructurales los cuales esperamos de todo
corazón sean continuados de forma correcta,
madura e íntegra, queremos agradecer al alumnado quien nos apoyó de forma notoria y significativa durante lo que fue el año, logrando
así uno de nuestros principales objetivos que
fue el de motivar a los alumnos para que se
integren y apoyen en los cambios y condiciones
que día a día buscamos y nos esforzamos por
obtener. Sería muy satisfactorio y lindo poder
ver a un alumnado aún más unido al C.A.S.I.,
expresando y apoyando de la manera más
ad hoc a cada uno, viendo al colegio avanzar
complementado con la voz intelectual del
estudiante que se necesita.
Damos la bienvenida al nuevo C.A.S.I.
2015 "Dal verbo all'azione" conformado por
José Pablo Arnés, Constanza Soffia, Paolo
Fabia, Catalina Jaramillo, Sebastian Bocaz y
Massimiliano Valdatta junto a las comisiones
correspondientes, deseándoles el mayor de los
éxitos en este nuevo año de directiva estudiantil esperando verlos unidos al alumnado
de nuestra Scuola Italiana y trabajando en
conjunto para avanzar en una de las cosas
más importantes que tienen y tendrán en
sus vidas, el colegio, dejando así un legado
importante para las próximas generaciones
y su vida escolar.
Además, damos las felicitaciones a los alumnos Luciano Benetti y Juan Andrés Geldres
quienes egresan de la Scuola pasando por
diversos centros de alumnos, demostrando las
ganas de aportar a la comunidad y su sociedad dejando una imagen y ejemplo a seguir,
demostrando lo importante que es estar en el
C.A.S.I y lo que eso significa.
Nos despedimos y damos nuevamente las
gracias a alumnos, profesores, Dirección,
padres y por sobre todo, a Gigliola Pacciarini
y el profesor Claudio Martini quienes nos
apoyaron de una manera increíble durante
el año, sin ustedes realmente no podríamos
haber hecho todo lo que quisimos hacer este
año, mil gracias!!!!
Se despide Atte.
Luciano Benetti, Juan Andrés Geldres,
Rodrigo Barra, Jose Pablo Arnés, Raffaella
Pavanello.
8
COLLETTIVITÁ
Presenza- 16 dicembre 2014
A los 87 años falleció el destacado
filósofo Humberto Giannini
El académico era
considerado uno de los
filósofos más
influyentes del país y
a lo largo de su carrera
recibió distinciones
como el Premio
Nacional de
Humanidades y
Ciencias Sociales
1999 y Doctor Honoris
Causa de la
Universidad de París.
El 25 de noviembre falleció a los 87 años el destacado filósofo y académico,
Humberto Giannini.
Giannini, fue considerado como uno de los filósofos
más influyentes del país y
recibió distinciones como el
Premio Nacional de Humanidades y Ciencias Sociales
1999, Doctor Honoris Causa de la Universidad de París, Director de la Cátedra
La foto del filósofo Giannini è stata scattata quando
ha ricevuto dal governo italiano il titolo di "Cavaliere"
Unesco en nuestro país,
miembro de número de la
Academia Chilena de la
Lengua, Profesor Emérito
de la Universidad de Chile
en 2012 y Premio Altazor
de Ensayo 2009.
El filósofo, nacido en San
Bernardo pero criado en
Valparaíso, estudió Pedagogía en Filosofía, luego de lo
cual sumó estudios de Hermenéutica y Filosofía de la
Religión en la Universidad
se Roma.
Su carrera académica fue
prolífica en cuanto a publicaciones. Entre sus obras
se incluyen “Reflexiones
acerca de la convivencia
humana” (1965), “Desde las
palabras” (1981), “Del bien
que se espera y del bien que
se debe” (1997) y “Breve
Historia de la Filosofía”
(1985), entre otras.
El profesor Giannini se
especializó en la fenomenología de la cotidianeidad e
hizo suyos conceptos como
la tolerancia, la convivencia
comunicativa, la reflexión
diaria, la condición humana de pasante, las rutinas,
los periplos, las pausas y
las conversaciones.
Grazie, Renato
Estimados (as):
El Banco Central de Rumania sacó a circulación en
una moneda conmemorativa y de homenaje a uno de
sus hijos ilustres, el destacado artista e intelectual
Eugen Dragutescu, padre
de nuestra colega y amiga
Doina.
Como dato al margen,
les cuento que tuve el gusto y honor de conocer a
Eugen y a su esposa en su
casa de Roma, era un frío
invierno de 1993 y hoy en
mi humilde morada luce
en un lugar importante un
cuadro que ese día de enero
él me regaló.
Quería compartir con
uds. esta noticia y de paso,
felicitar a la Doina.
Saludos
Renato
Grazie Renato per avermi
inviato questa informazione che voglio arricchire
con un ricordo della mia
infanzia.
In quel tempo, in Italia,
si usava il sillabario come
libro di studio, che portava
in varie pagine dei disegni
di avvenimenti e personaggi. Ricordo bene (chissà
perchè) una firma strana
per la mia fantasia infantile: diceva appunto Eugen
Dragustescu.
E quando mi sono trovato, qui in Cile, con la figlia
Doina che lavorava nella
Camera di Commercio le ho
chiesto di questo pittore. “E’
mio padre” mi ha detto con
un umile sorriso.
Non è finita qui: chi viene
nel mio ufficio non può non
vedere e non ammirare due
lamine che riproducono una
P. Pio e l’altra un San Francesco in estasi mentre riceve le
stimmate: due capolavori che
Doina mi ha regalato.
Grazie, cara amica! E
complimenti per papà Eugen.
Ultimo incontro dei
Professionisti: il restauro
Tema molto interessante
quello presentato nell’ultimo incontro dei Professionisti mercoledì 26 novembre dalla esperta in
arte, Macarena Carozza,
direttrice del CREA (centro
Restauración, Conservación y Estudios
Artísticos). Tema: “La
Restauración en Chile:
experiencias del Centro de Conservación
y Restauración Artística”.
Ha aperto la sessione, che ha visto una
settantina di soci, il
Presidente Romolo
Trebbi con il brindisi
tradizionale Cile-Italia e l’augurio di un
felice anno con l’appuntamento per l’ultimo mercoledì di marzo
del 2015.
Clima festivo anche
perchè Elias Cantillana (bella voce) ha
rallegrato i presenti con
una serie di canzoni italiane stile San Remo: è stato
applaudito calorosamente.
Poi Macarena ha esposto il
suo tema con la esperienza
del CREA.
Il Crea è la prima impresa
privata del Cile che si dedica al disegno ed esecuzione
di progetti patrimoniali.
In sintesi è una clinica che
restaura mobili e quadri
che il peso storico ha logorato. E’ stata fondata nel
1999 dalla stessa Macarena
Carozza con la adesione di
professionisti del restauro
con il fine di sviluppare una
metodologia per la conservazione e riabilitazione di
monumenti (architettura,
scultura, pittura...) che garantisce qualità.
Crea fomenta l’investigazione e la diffusione nel
campo della storia dell’arte
e la conservazione del patrimonio culturale organizzando incontri accademici
di arte, gestendo pubblicazioni di testi specializzati.
Dal 2003 in concomitan-
za con il Museo Histórico
Nacional e l’Universidad
Adolfo Ibáñez organizza
giornate di storia dell’arte. Dal 2013 il campo si è
esteso anche all’Università
L’Azione Cattolica ha
chiuso l’anno in bellezza
El dìa 25 de noviembre se realizò la presentación del Libro:
“Codice penale della Repubblica del Cile”
El Director de la Escuela
de Derecho de la Universidad de Valparaíso, profesor Claudio Oliva Ekelund,
dando la bienvenida a los
asistentes y agradeciendo al
Servizio del Patronato
ACLI
L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la
Parrocchia Italiana (Bustamante 180)
con il seguente orario:
da Lunedi a Venerdi
dalla ore: 08:30 alle 14:30
Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: [email protected]
profesor José Luis Guzmán
Dalbora por su nuevo aporte
al Derecho penal, destacó el
vínculo que existe entre la
Universidad de Trento y la
Escuela de Derecho de la
Universidad de Valparaíso,
lo que se ve reflejado en haber sido profesor de nuestra
Escuela el doctor Emanuele
Corn, graduado en Trento, y el profesor ayudante
Juan Pablo Castillo Morales,
quien hoy cursa estudios
de doctorado en la misma
Universidad de Trento. La
Directora de Investigación
de la Universidad de Val-
Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana.
Lo esperamos
*Providencia (Esq. Pedro de Valdivia)
paraíso, doctora Marcela
Escobar Peña, emplazó a los
estudiantes a contribuir a la
investigación, reconociendo,
además, el apoyo del Decano
de la Facultad de Derecho y
Ciencias Sociales, Alberto
Balbontín Retamales, por
su colaboración en cada
una de las actividades de la
Dirección de Investigación.
La exposición del libro contó
con la presencia de la Cónsul
General de la República
de Italia, señora Nicoletta
Gliubich, y del catedrático de
Derecho penal de la Universidad de Trento, Dr. Gabriele
di Sao Paulo.
Gli inizi del CREA concentravano l’interesse sulla
conservazione e restaurazione della pittura esistente
in Cile nel secolo XIX fino
all’inizio del secolo
ventesimo attendendo
alle pinacoteche e case
la cui finalità è l’arte
del paese.
Successivamente
si è specializzata su
altri settori come l’architettura, i mobili
d’epoca...
Terminata la disquisizione la signora Ma carena Carozza (che ha studiato
in Italia l’arte del
restauro) ha risposto
a delle domande per
cui è nato un dialogo
interessante ed intelligente fra i presenti.
A chiusura dell’anno
il Presidente Romolo
Trebbi, ha augurato
a tutti un anno nuovo
felice e prospero ed un
cordiale arrivederci al
marzo del prossimo.
Con il desiderio di buone
vacanze.
Fornasari, quienes destacaron el vínculo entre la
Escuela de Derecho de
la Universidad de Valparaíso y la Universidad
de Trento, además de los
numerosos puntos de
contacto entre el Derecho
penal de los dos países.
El Presidente del Departamento de Ciencias
Penales, Dr. José Luis
Guzmán, señaló que “el
espíritu crítico ha vuelto
a estar presente entre los
jóvenes penalistas chilenos, aumentando en los
últimos años el número de
juristas que realiza sus estudios en Italia” y reafirmando así la colaboración que
existe entre las dos Casas
de estudios. La traducción
del Código Penal chileno al
italiano fue realizada por los
Departamentos de Ciencias
Penales de la Universidad de
Valparaíso y la Universidad
de Trento, y se encuentra
actualmente publicado por
la editorial italiana CEDAM,
una de las más prestigiosas
de dicho país.
Foto: Gabriele Fornasari
Dopo la celebrazione della messa in Parrocchia, con
il P. Giulio in rendimento di
grazie per l’anno passato e
di propiziazione per il futuro il Gruppo delle Dame di
Azione Cattolica ha chiuso
l’anno nel salone Italia. Sul
menu di quella che doveva
essere una semplice merenda c’èra poco da dire ma
molto da assaporare.
Una bella e grande fonte
di ponce alla romana preparato dalle mani esperte
della signora “Muyi”, panettone della Bauli italiana
(Verona), una torta deliziosa, a volontà la famosa fugazza genovese della
signora Lina Forte. Poi
ancora bibite e dolciumi
vari. E tanta voglia di stare
insieme.
Ha voluto chiudere gli
incontri del 2014 un messaggio della signora Edda
Schiaffino che, a nome di
tutte le integranti, ha ringraziato le compagne per
la loro partecipazione, la
Parrocchia e sacerdoti per
la paziente accoglienza e
il Signore per la salute
che ha loro concesso e che
concederà, nonostante
l’età, anche il prossimo
anno.
COLLETTIVITÁ
Argentina: rechazo de los
“Comites” al recorte a los Patronatos
El COMITES de Buenos Aires
manifiesta el rechazo absoluto al recorte
del 40% del presupuesto a los patronatos
impulsado por el gobierno Renzi. Lejos
de ser una salida a la crisis económica, el
ajuste implica que se privilegia “la caja
“del Estado por sobre los intereses de las
personas.
Consideramos que este tipo de medidas
no contribuye a ninguna solución positiva
y lo único que logra es mayor indigencia
y desprotección de los derechos sociales
de todos los italianos.
El ajuste como método no es nuevo,
ya los COMITES lo sufren en primera
persona. Es por ello que se hace necesario
poner un corte final hacia estos ajustes
progresivos. La perspectiva nos muestra
que con cada recorte la pobreza, la
indigencia y la marginalidad aumentan.
Muchos de nuestro connacionales, tanto
en Italia como en el exterior, fueron
literalmente expulsados del sistema,
dejándolos librados a su suerte.
Queda claro que con una reducción
del 40% los patronatos no podrán llevar
a cabo sus actividades habituales, No
podrían continuar brindando de forma
gratuita gran parte de los servicios que
prestan o se verían obligados al cierre
de sedes y ventanillas, siendo los más
perjudicados los sectores más vulnerables
de nuestra colectividad.
Así es que, instamos a toda la comunidad
italiana en el exterior a sensibilizarse
sobre dicha situación, a movilizarse y
fundamentalmente a manifestar un
rotundo rechazo a semejante medida
retrograda y reaccionaria.
Sólo la acción conjunta de todas las fuerzas
sociales y la ciudadanía podrá revertir esta
penosa situación. Adhieren al presente
comunicado, como así también a la Carta
realizada por el CEPA ARGENTINA:
Comites de BUENOS AIRES:
Presidente Graciela Laino;
Comites de LA PLATA:
Presidente Guillermo Rucci;
Comites de MAR DEL PLATA:
Presidente Raffaele Vitiello,
Comites de BAHIA BLANCA:
Presidente Juan Carlos Paglialunga;
Comites de CORDOBA:
Presidente Rodolfo Borghese,
Comites de ROSARIO:
Presidente Franco Tirelli,
Comites de CUYO:
Presidente Bruno Pegorin;
Comites de LOMAS DE ZAMORA:
Presidente Alfonso Grassi.
Chiusura Anno Accademico
Società Dante Alighieri Comitato di Valparaiso
Giovedì 4 dicembre 2014 si
è svolta la cerimonia di Chiusura dell’anno Accademico
2014 della Società Dante Alighieri di Valparaiso. Giunti
a un nuovo fine delle nostre
attività accademiche ci siamo riuniti alunni, professori
soci ed amici nella sede che
ci ospita, la Scuola Italiana
di Viña del Mar.
La cerimonia è iniziata con
la presentazione della conferenza del professor Albino
Misseroni “ Giacomo Puccini
e Pietro Mascagni, gli ultimi
grandi rappresentanti dell’opera italiana”.
Il momento più importante
di questa cerimonia è stato la
consegna al Professor Misseroni di un diploma inviato
da Roma: “La Sede Centrale
della Società Dante Alighieri
di Roma ha voluto esprimere
il suo riconoscimento e omaggio, conferendo al Professor
Albino Misseroni un Diploma di Benemerenza”.
Ha consegnato il diploma
il presidente della Dante
Comitato di Valparaiso Avv.
Claudio Contreras Alarcón.
Dopo si è consegnato un
piccolo dono per la biblioteca
della Scuola Italiana di Viña
del Mar, come ricoscimento per
ospitare la sede dalla Dante.
Posteriormente si sono
premiate le alunne Flavia
Parodi e Silvana Sabadini
che hanno raggiunto il 100%
di frequenza alle lezioni di
lingua italiana e si sono
consegnati gli attestati di
frequenza a 32 alunni e
alunne che hanno frequentato come minimo il 75%
delle lezioni durante l’anno
accademico.
Si è conclusa la cerimonia
con l’invito di continuare
a imparare, a difondere, a
conservare e a godere della
lingua e della cultura italiana, e finalmente, abbiamo
condiviso un vino d’onore e
squisite torte di riso, torta
pasqualina e dolci.
Gilda Rivara Bardi
Vicepresidente Società
Dante Alighieri Comitato di
Valparaiso.
9
Una nueva escultura de Ani Venturini
La escultora viñamarina
Ani Venturini, descendiente
de inmigrantes de La Spezia
y de Perugia, en 1986 esculpiò
el Monumento al Inmigrante
Italiano ubicado el patio
central de la Scuola Italiana
de Valparaiso. Nuevamente
podemos apreciar su arte en
la ciudad de Valparaiso.
Su escultura “Tributo a
la Mujer del Hombre de
Mar” fue entregada a la
Municipalidad de Valparaiso
por la Liga Marìtima de Chile
en ceremonia realizada a
mediados del mes de octubre
recièn pasado.
Ani Venturini utilizò como
material piedra del Cajòn del
Maipo y demorò màs de un
año en terminar su obra, la
figura tiene tres metros de alto y
representa a una mujer que mira
el horizonte con la mano en la
frente, es un homenaje a aquellas
mujeres que esperan la llegada
del hombre que se encuentra
trabajando en el mar.
La escultura se instalò en la
espaciosa Plazoleta Forum, en
el borde costero porteño, frente
al sector Yolanda.
Campeonato Bochas Carnes Sori
El pasado domingo 23 de noviembre finalizó el tradicional
Torneo de bochas Carnes Sori que organiza anualmente La
Humanitaria en Santiago. En esta edición participaron 16
duplas del Àrea Metropolitana, 5ta. y 6ta. Región.
Los resultados fueron los siguientes:
Campeones:Federico Maggiolo-Aldo Bavestrello (Humanitaria)
2do. Lugar: Giancarlo Barbano - Oscar Mellado (Stad. Italiano)
3er. Lugar: Franca Martini -Pablo Martini
(Stadio Italiano)
4to. Lugar: Luigi Monteverde- Luciano Vergara (Sportiva Italiana)
Los 4 primeros lugares recibieron sendas medallas de oro y luego
un gran cóctel de despedida. La versión del año 2015 promete ser
aun de muy buen nivei tècnico.
Attività della Dante Alighieri, comitato di Valparaiso
Il 4 dicembre ha avuto
luogo, nella sua sede di Miraflores, la chiusura ufficiale
delle attivitá accademiche
del Comitato con la conferenza “Giacomo Puccini e Pietro
Mascagni, ultimi grandi
rappresentanti dell´opera
italiana”, tenuta dal Prof.
Albino Misseroni.
Del lucchese Giacomo Puccini il conferenziere sottolinea l´oppressione delle
difficoltá economiche che,
insieme con sventure domestiche, lo angustiarono
durante molti anni e la sua
sottomissione a un incredibile ritmo di lavoro.
Dai dati biografici emerge una persona generosa,
cattiva amministratrice
di se stessa, soprattutto
nell´aspetto economico. Poi,
d´improvviso, la fama con
“Tosca”, una fama che si fa
piú forte con la “Bohéme” e
“Madame Butterfly” e con
l´opera postuma”Turandot”.
Si ascoltano arie fasmose:
“Recondita armonia” , “E lu-
Da Temuco: raduno Massardo
In una giornata piena di emozioni si son dati appuntamento i discendenti di Mario Massardo Peirano, giunto al
Cile e a Temuco nel 1912
Mario Massardo, nato a Genova, sposato con la cilena
Filomena Carreño, si è dedicato alle attività agricole e commerciali nelle città di Cunco e Temuco. La coppia ha formato
una grande familia fra figli, nipoti e pronipoti, molti di loro
protagonisti delle diverse attività delle istituzioni italiane
Presenza- 16 dicembre 2014
di Temuco: i nipoti Laura ed Aldo fecero parte del gruppo
Rondinella; Michelangelo, è attualmente Consigliere della
Soc. Fratellanza Italiana e Vice Presidente dell'Associazione
Ligure di Temuco.
Oltre 110 discendenti si son riuniti in un ambiente di emozione, affetto e tanti bei ricordi delle radici con la promessa
di ripetere ancora questo gratissimo incontro.
ICV.
cevan le stelle” (“Tosca”); “O
soave fanciulla” e “Mi chiamano Mimí” (“La Bohéme”);
“Bimba dagli occhi pieni di
malia” e “Un bel dí vedremo”
(“Madame Butterfly”); Nessuno dorma”(“Turandot”).
Si parla poi del livornese
Pietro Mascagni, degli studi
irregolari nel Conservatorio di Milano, del tempo
trascorso come direttore
d´orchestra di modeste operette e dell´epoca passata
a Cerignola come direttore
della filarmonica e della
banda locali. A questa umile
condizione di maestro di provincia lo sottrae improvvisamente il clamoroso successo
di “Cavalleria rusticana”.
Di quest´opera si ascoltano
il mirabile coro iniziale “Gli
aranci olezzano sui verdi
margini” e le arie “Fior di
giaggiolo” e “Mamma, quel
vino é generoso”.
Il materiale audiovisivo,
proporzionato dalla Prof.ssa
Pia Mastrantonio, dá speciale risalto a questi capolavori
della musica operistica.
Con questi capolavori,
conclude il conferenziere,
si chiude un´epoca gloriosa
della musica italiana, l´epoca
della grande opera. L´opera
che aveva avuto le sue lontane origini nelle rappresentazioni sacre del Medioevo
e nella commedia dell´arte
del secolo XVI; che aveva
cominciato a mostrare la sua
originalitá nella “Camerata
Fiorentina” e, soprattutto,
nell´ “Orfeo” di Claudio Monteverdi; che con la scuola napoletana aveva dato origine
a una iniziativa, come l´aria,
destinata a ottenere grandi
successi; che aveva ottenuto
il primo grande trionfo con
Gioacchino Rossini; che, con
l´opera romantica di Gaetano Donizetti e Vincenzo
Bellini, aveva continuato
la sua marcia vittoriosa in
Europa e in America; che
con Giuseppe Verdi aveva
raggiunto fama immortale;
una fama poi rinnovata, a
cavallo dei secoli XIX e XX,
da Giacomo Puccini e Pietro
Mascagni.
Purtroppo, commenta il
conferenziere, quell´epoca
gloriosa é tramontata, come
creazione, ma l´opera continua a trionfare nei teatri
lirici di tutto il mondo.
Ed é presente, aggiunge,
nel nome di eroine ed eroi
dell´opera con cui molte
famiglie italiane del secolo
scorso vollero cha fossero
battezzati i loro figli. Il Prof.
Misseroni ricorda con nostalgico affetto le varie Floria,
Aida, Norma, Gilda, Carmen,
Lucia e Lola ed i vari Mario,
Alfio e Rodolfo, ex-alunni
della Scuola.
10
Presenza- 16 dicembre 2014
COLLETTIVITÁ
Enzo Fantinati: récord mundial de los 80 años
Por Francisco Castillo
Lo confesó hace unos
días: “Mi cuerpo puede estar
envejecido, pero mi mente y
voluntad son de un joven de
20 años”.
Así hablaba el ciclista
Enzo Fantinati Caviedes
(80, empresario), poco antes
de establecer una marca
sorprendente en su categoría: batió el record mundial
de la hora montado en una
bicicleta, tras recorrer 35,8
kilómetros en la pista del
velódromo de Peñalolén.
La marca anterior era del inglés Sidney Shumann, quien
había recorrido 28,3 kilómetros en el mismo tiempo.
“La nuestra es la categoría
de 80-84 años; Shumann tiene también su mérito, pues
tiene 82 años”.
Otro longevo, un francés
de apellido Mar chant, posee
la marca en la categoría 100
años: 23 kilómetros.
Pasión ciclista
Que los ciclistas sean cosa
seria no debe extrañar a
la gente. Basta verlos cada
primer martes del mes en
Santiago, tomarse las calles
en Providencia en sus multitudinarias cicletadas. Es
frecuente observarlos, en las
rutas secundarias, rodando
los fines de semana para
cubrir un par de cien- tos
de kilómetros en el día. Es
una actividad deportiva que
crece, y mueve recursos de
todo tipo.
Por ejemplo, el Ciclo Club
de Santiago, al que pertenece Fantinati, llevará a cabo
el próximo fin de semana
una de las 40 jornadas que
realizan al año. Esta vez,
una treintena de corre- dores viajará desde Santiago en bus y las bicicletas
en camión, en dirección a
Osorno. Tras pernoctar allí,
montarán en sus bicicletas y
a pedalear se ha dicho hacia
la cordillera.
Las mujeres llegarán
hasta las termas de Aguas
Calientes, sector Puyehue,
y los hombres tendrán su
meta en el paso fronterizo
cardenal Samoré.
Ciertamente, les acompa-
* Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas
*Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas
ña auxilio mecánico y médico. Este tipo de ciclo-tours
es cada vez más frecuente;
la moda llegó de Europa y
Estados Unidos.
La prueba El Ciclo Club
de Santiago tiene poco menos de un centenar de socios,
de entre 16 y 80 años, de los
cuales un 20 por ciento son
mujeres. Dos de ellas, Teresa Larraín (64) y Sandra
Henschel (40), estuvieron
entre las 500 personas que
saludaron con regocijo la
hazaña de Fantinati.
Ambas se preparaban
para sumarse a la caravana de este fin de semana.
Nueva marca mundial:
35,8 KM; alegría desbordante en Peñalolén
“Resulta muy estimulante
ver que a los 80 años se puede seguir en este deporte;
practicar ciclismo nos permite envejecer mejor”, dicen
entre risas. El ambiente
ese frío y lluvioso sábado 29
de noviembre, en plena Teletón, era de expectación y
jolgorio en el Velódromo de
Peñalolén.
Luego de realizarse varias
competencias internacionales, el plato de fondo era
el intento de Fantinati por
superar el record mundial
de Shumann.
En la parte central de la
pista, el excampeón de Chile, Fernando “Lobo” Vera,
esperaba inquieto como todos seguir la prueba del
octogenario deportista.
“Pero estoy tranquilo”,
decía a Cambio21, “porque
don Enzo se ha preparado
muy bien, con la ayuda técnica de Víctor Garrido y del
cuerpo médico de MEDS. Es
un trabajo de 4 a 5 meses”.
Luis Concha, masajista de
Fanti- nati, estaba algo
preocupado por la temperatura ese atardecer: apenas
10 grados en el exterior del
velódromo. “Los músculos
se aprietan con el frío; toda
la preparación anterior se
hizo con temperatura más
elevada; ahora aumentan los
riesgos de calambres”, confesaba con preocupación.
La música
Una hora antes de largar, empezaron el precalentamiento en una bicicleta
montada sobre un atril,
distinta a la norteamericana Cannondale, de marco
de aluminio y ruedas de
carbono Speed-weapoury
importada por Intercicles a
un costo de 1,5 millones de
pesos, que fue la utilizada en
la prueba homologada por la
federación internacional de
este deporte olímpico.
La máquina tenía incorporados en sus pedales los
sensores Garmin encargados
de registrar el recorrido y el
deportista se cruzó en el pecho la banda con los lectores
de comportamiento corporal,
que miden su frecuencia
cardíaca y el consumo de
kilo-calorías.
Bellas modelos -al igual
que en las competencias de
la Fórmula Uno- se fotografiaban junto a la bicicleta
que en breve, impulsada
por las piernas de Fantinati,
daría 139,2 giros a la pista
en 60 minutos clavados, estableciendo la nueva marca
mundial de 35,8 kilómetros.
Antes que aquello sucediera, por los altoparlantes
empieza a oírse la ópera La
Traviata de Giuseppe Verdi,
solicitada por el deportista
para escucharla durante los
giros, siguiendo la tradición
de poner música en estas
pruebas.
El público rugió de entusiasmo al ver a Fantinati
subir a la Cannondale, mientras la ópera llenaba de sonidos armoniosos el recinto.
“La verdad es que estaba
tan concentrado, que poco
me di cuenta de la música
y los gritos; si tengo muy
presente cuando me avisan
que me quedan dos minutos
para el final y oigo los sones
de la Marcha Triunfal de
Aída, de Verdi”, recuerda con
emoción.
Durante la angustiosa
hora, el reloj parecía no correr. A razón de 25 segundos
por giro, Fantinati daba
vueltas y vueltas, marcando
entre 135 y 140 pulsaciones
cada 60 segundos. De pronto, cerca de los primeros 30
minutos de prueba, Fantina-
ti como que perdió la dirección en tres oportunidades.
Pareció que caía. El susto
fue tremendo.
“¿Se dio cuenta? Si, es
cierto. En esos momentos
tuve cierta desconcentración, que me sacó de la
línea azul marcada en el
piso. Pasó como tres veces,
pero logré dominarme. No
era fatiga corporal, sino
distracción. Pero hubo otro
momento difícil: fue cuando
me marcaron que quedaban
15 minutos; sentí un enorme
cansancio. Ahí me dije, ahora hay que poner pierna,
corazón y mente, más que
nunca, y seguir, seguir,
hasta el final”, recuerda
Fantinati.
El record
Por fin, a unos 200 metros
de la meta, casi a punto
de llegar al giro 140, una
explosión anuncia que el
tiempo se ha cumplido.
¡Nuevo record de la hora!
Y Fantinati termina ovacionado, llevado en andas por
sus amigos y compañeros
del Ciclo Club.
“Esa noche, después de
tanta emoción por la alegría brindada a quienes me
ro- dearon, pedí regresar
solo a mi casa a El Monte,
manejando yo mi propio
auto. Detrás en caravana
venían mi señora, familiares y amigos. Finalmente logré descansar, no sin antes
tomar una pasti- lla para
dormir y relajarme evitando
los calambres”, concluye.
Rimembranze
Les saluda, Carlos Alberto Gentile Quirino del Puerto de San Antonio, y les envío con
mucha emoción dos fotografías de familia.
- La primera foto de la izquierda, corresponde a mi abuelo Santos Amedeo Gentile
Ageno, nacido en Génova en el año 1873 y a su lado se encuentra su querido hijo
Carlos, el cual es mi padre.
La madre de Santos, se llamaba Maria Ageno Corvetto, nacida en la bella comuna
de Pieve di Sori, en 1860.
- La foto del abuelo Santos se remonta al año 1946.
- La otra foto enviada en junio de 1953, que está ubicada a la derecha, corresponde a
una sobrina. Se la envió de Gènova. Es hija de una hermana llamada Ida.
- El matrimonio corresponde al de Ida Gentile Ageno y el sr. Bruno Picasso-.
Lo interesante de la fotografía es que está tomada frente a uno de los símbolos de la
hermosa Génova y que es la Lanterna. Don Santos Gentile Ageno llegó a Valparaíso a
trabajar en un Emporio de un familiar en el año 1895, trasladándose años más tarde
al Puerto de San Antonio, donde se casó con Otilia y tuvieron cuatro hijos.- Falleció en
el año 1947 recordando a su amada ZENA.
- Saludos y felicitaciones por esta página al Sr. Claudio Massone
STADIO ITALIANO
Presenza- 16 dicembre 2014
11
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Presenza- 16 dicembre 2014
SCUOLA ITALIANA VALPARAISO
CERIMONIA DI LICENZIATURA 2014
Forse questa é la cerimonia che desta maggiori emozioni,
perché segna un distacco definitivo dei nostri giovani dalla
Scuola che li ha educati per ben quattordici anni. Cerimonia
in cui si dice addio e in cui si distingue chi, in un aspetto
o in un altro, é stato un esempio. Cerimonia pure in cui
congediamo la nostra prima generazione paritaria. Quindi,
la Preside Carla Mazza e l’ex Dirigente Scolastico Gabriele
Olmi hanno rivolto loro parole di commiato e auguri in questa nuova strada che si apre davanti ai loro occhi.
Si é riconosciuto il lavoro della nostra ex professoressa
Ledda Carrazola, che é stata la faccia invisibile dietro alla
Paritá e che finisce il suo lavoro a Scuola, dopo aver collaborato instancabilmente al buon esito di questa prima generazione di alunni sottomessi agli esami conclusivi di Stato.
Gianluca Barattini, alla fine, é stato l’incaricato di rivolgere le parole di congedo alla sua Scuola:
“Noi non siamo una generazione come tutte le altre. Siamo
stati i primi a fare l’Esame di Stato, siamo la generazione
della Paritá. Questa grande sfida , la tua sfida, cara Scuola,
ha significato momenti difficili... Siamo stati la generazione meno numerosa che sia andata in Italia e siamo stati,
finalmente, i pioneri che hanno chiuso il processo paritario
che abbiamo iniziato. Siamo i sopravvissuti, i sedici che
restano dei quasi quaranta che eravamo in Ottavo, e che
sono maturati insieme.
L’affetto che ci lega a te ha molte sfumature, perché si
é nutrito di diverse emozioni. A volte ci siamo sentiti appoggiati e guidati dagli adulti che ci circondavano. In altri,
abbiamo sperimentato la delusione dell’incomprensione...
Ma i rapporti si costruiscono in base a queste alternanze e
bisogna imparare a tollerarle.
Oggi concludiamo una fase, che oltre ad essere una delle
piú lunghe, é una delle piú importanti della nostra vita. É
una fase nella quale siamo cresciuti intellettualmente, siamo
cresciuti come persone.
Cara Scuola, saremo indimenticabili reciprocamente.
Sappiamo che siamo una generazione unica: quella dei
pioneri sopravvissuti.
PREMIAZIONE DEL PERCORSO SCOLASTICO
DURANTE GLI ANNI DI SCUOLA MEDIA
PREMIAZIONE NELL’AREA SCIENTIFICA:
PREMIO ITALO BACIGALUPO:
TOMÁS FERNÁNDEZ CORNIDE
PREMIAZIONE NELL’AREA UMANISTICA:
PREMIO GIOVANNI MONTEDONICO:
TOMÁS FERNÁNDEZ CORNIDE
PREMIAZIONE NELL’AREA DELLA LINGUA ITALIANA
PREMIO CONSOLATO D’ITALIA:
TOMÁS FERNÁNDEZ CORNIDE
PREMIO SOCIETÁ DANTE ALIGHIERI:
FRANCO QUEIROLO GARIBALDI
PREMIAZIONE AREA ARTISTICA:
PREMIO RENZO PECCHENINO:
TOMÁS FERNÁNDEZ CORNIDE
PREMIAZIONE AREA EDUCAZIONE FISICA E SPORT
PREMIO STADIO E SPORTIVA ITALIANI:
DOMENICO VINDIGNI BELTRÁN
PREMIAZIONE NELL’AREA FORMATIVA E DEI VALORI:
PREMIO SOC. ITALIANA DI BENEFICENZA:
TOMÁS FERNÁNDEZ CORNIDE
AREA INTELLETTUALE E CULTURALE:
PREMIO ALDO VÉLIZ MARRÉ: JAVIERA BUGUEÑO
ECHIBURÚ- FRANCO QUEIROLO GARIBALDI
AREA SOCIALE ED AFFETTIVA:
PREMIO CENTRO EX ALUNNI GIOVANNI MONTEDONICO:
MICHELA OBANDO VACCARELLA
PREMIAZIONE AL MIGLIOR COMPAGNO:
PREMIO CENTRO GENITORI RENATO BONATI:
TOMÁS FERNÁNDEZ CORNIDE
PREMIAZIONE NELL’AREA CIVICA E SPIRITO
DI CILENITÁ E ITALIANITÁ
PREMIO CONSIGLIO COMUNITÁ ITALIANA REGIONE
VALPARAISO: ISABELLA COSTA CANEPA
PREMIO COMITATO PER GLI ITALIANI RESIDENTI
ALL’ESTERO, COMITES-CILE: ISABELLA COSTA CANEPA
PREMIAZIONE ALLA FORMAZIONE INTEGRALE
PREMIO ALDO COLOMBO BAGNARA:
TOMÁS FERNÁNDEZ CORNIDE
La Scuola dell’Infanzia chiude
un nuovo anno scolastico
Giovedí 13 Novembre i
piccoli studenti di Scuola
Nido e i loro genitori hanno
partecipato in una divertente
attivitá di tipo manuale che
consisteva nella confezione di
ghirlande natalizie per ornare le porte delle loro case.
Intanto, dopo settimane
di preparazione, finalmente,
Giovedí 27 Novembre é stata
eseguita l’attivitá di chiusura
dell’anno scolastico di Pregiardino. Questa iniziativa
organizzata dai genitori, é
stata divisa in tre fasi: per
primo i bambini hanno imparato a coltivare pomodori
in vasi, portando ognuno di
loro una piantina a casa; posteriormente, con la guida di
una delle mamme, gli alunni
hanno decorato dei biscotti
con motivi riferiti a Natale;
finalmente, tutte le famiglie,
lavorando insieme, hanno
confezionato un mosaico nel
cortile della Scuola dell’Infanzia che rappresenta la Primavera.
Infine, Venerdí 28 Novembre, si realizzó una delle cerimonie piú significative per i piú
piccoli della nostra Scuola, la Laurea di Giardino, nella quale i bambini e le loro famiglie
festeggiano il passo dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Elementare. Questa celebrazione,
piena di emotivi momenti, s’inizió con l’interpretazione dei bambini di diversi canzoni che
hanno formato parte importante della loro vita a scuola. Posteriormente la maestra Paola
Choupay e la zia Carla Oyarce hanno consegnato il Diploma di Laurea della Scuola dell’Infanzia ad ogni studente. Finalmente i genitori hanno sorpreso i bimbi con diversi giochi
nel cortile centrale della scuola.
Inoltre, Sabato 15 e Domenica 16 Novembre nella Chiesa San Giovanni Bosco si gli
alunni della Scuola Secondaria di Secondo Grado e degli studenti di Quinta Elementare e
Primo Anno di Scuola Secondaria di Primo Grad ricevetteroo i Sacramenti della Cresima
e della Prima Comunione .
PAGINA RELIGIOSA
Il Papa: la strada della pace è il dialogo
“La strada della pace è il
dialogo”. Papa Francesco lo
ha ribadito questa mattina,
ricevendo nella sala attigua
all’Aula Paolo VI in Vaticano
i partecipanti al Summit of
Christian and Muslim Leaders, l’incontro fra leader
cristiani e musulmani, organizzato a Roma. “Vi ringrazio
per essere venuti e per avere
fatto questa visita: mi piace”,
li accoglie il Papa, prima di
andare in piazza San Pietro
per l’udienza generale. Per
Francesco, “questo aiuta a
rendere più forte la nostra
fratellanza.
Vi ringrazio per il vostro
lavoro, per quello che voi
fate per capirci meglio e
soprattutto per la pace. Questa è la strada della pace: il
dialogo”, sottolinea il Papa:
“Vi ringrazio tanto” Durante
l’udienza generale, davanti
a 10mila persone raccolti in
piazzaSan Pietro, il Papa
ha riassunto i punti salienti
del suo recente viaggio in
Turchia: l’incontro tra chiese
sorelle (cattolica e ortodossa)
e con i musumani.
«È lo Spirito Santo che
costruisce il “cammino ecumenico”», ha detto il Papa,
che si è augurato “possano
scaturire frutti di dialogo
sia nei nostri rapporti con
i fratelli ortodossi, sia in
quelli con i musulmani, sia
nel cammino verso la pace
tra i popoli”.
Dopo aver ringraziato le
autorità le autorità e i rap-
presentanti della Chiesa
locale, Bergoglio ha ricordato
che nell’incontro del primo
giorno con le autorità, ha
“insistito sull’importanza
che cristiani e musulmani
si impegnino insieme per
la solidarietà, per la pace e
la giustizia, affermando che
ogni Stato deve assicurare
ai cittadini e alle comunità
religiose una reale libertà
di culto”.
“Il centro del secondo giorno - ha proseguito il Papa - è
stata la Celebrazione Eucaristica che ha visto riuniti
nella Cattedrale pastori e fedeli dei diversi Riti cattolici
presenti in Turchia. Insieme
abbiamo invocato lo Spirito
Santo, Colui che fa l’unità
della Chiesa: unità nella
fede, unità nella carità, unità
nella coesione interiore.
Il Popolo di Dio, nella ricchezza delle sue tradizioni
e articolazioni, è chiamato
a lasciarsi guidare dallo
Spirito Santo, in atteggiamento costante di apertura,
di docilità e di obbedienza.
Il nostro cammino di dialogo
ecumenico è anche dell’unità
nostra, della nostra Chiesa
cattolica, quello che fa tutto
è lo Spirito Santo.
A noi tocca lasciarlo fare,
accoglierlo e andare dietro
le sue ispirazioni”. “Il terzo
e ultimo giorno, festa di Sant’Andrea Apostolo, ha offerto
il contesto ideale per consolidare i rapporti fraterni tra il
Vescovo di Roma, Successore
di Pietro, e il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli,
successore di Andrea, fratello
di Simon Pietro, che ha fondato quella Chiesa.
Ho rinnovato con Sua Santità Bartolomeo I l’impegno
reciproco a proseguire sulla
strada verso il ristabilimento
della piena comunione tra
cattolici e ortodossi. Insieme
abbiamo sottoscritto una
Dichiarazione congiunta,
ulteriore tappa di questo
cammino.
La preghiera è la base per
ogni fruttuoso dialogo ecumenico sotto la guida dello
Spirito Santo, che come ho
detto è quello che fa l’unità”.
Infine, Papa Francesco ha
ricordato l’ultimo incontro,
definito “bello e anche doloroso”, con un gruppo di
ragazzi profughi, ospiti dei
Salesiani.
“Ringrazio una volta in
più la Turchia per questa
accoglienza di tanti profughi
e ringrazio di cuore i salesiani di Istanbul, che sono
bravi! Preghiamo per tutti i
profughi e i rifugiati, e perché siano rimosse le cause di
questa dolorosa piaga”.
“Dio onnipotente e misericordioso - ha terminato il
Papa - continui a proteggere
il popolo turco, i suoi governanti e i rappresentanti delle diverse religioni. Possano
costruire insieme un futuro
di pace, così che la Turchia
possa rappresentare un luogo di pacifica coesistenza fra
religioni e culture diverse.
Preghiamo inoltre perché,
per intercessione della Vergine Maria, lo Spirito Santo
renda fecondo questo viaggio
apostolico”.
L’ultima frase del Papa
è un’esortazione: “Il tempo
che ci prepara al Natale favorisca in tutti un rinnovato
impegno di adesione a Cristo
e di solidarietà verso i fratelli più bisognosi”.
Le fedi insieme: «Stop alla tratta»
Le religioni insieme contro
il traffico di esseri umani.
Di ritorno dal viaggio in
Turchia - dove ha incontrato esponenti ortodossi,
musulmani ed ebrei - papa
Francesco ha compiuto oggi
un altro passo nel percorso
di collaborazione con le altre
confessioni religiose in difesa
della dignità umana.
Questa mattina infatti ha
firmato in Vaticano, insieme
ai rappresentanti delle altre
religioni mondiali - anglicani, ortodossi, buddisti,
indù, ebrei e musulmani - una
dichiarazione comune per l’impegno delle fedi all’eliminazione entro il 2020 della schiavitù
moderna e della tratta.
Nel suo discorso, papa Francesco, seduto insieme agli altri
capi delle maggiori religioni
del mondo, è tornato a condannare con la massima durezza ogni forma di “moderna
schiavitù” definendo tutte le
sue espressioni (dalla tratta di
esseri umani al “lavoro schiavizzante” anche dei bambini)
un “delitto aberrante” ed un
“crimine di lesa umanità”.
Una iniziativa definita
“storica”, dallo stesso Pontefice, che impegna le religioni
e le confessioni cristiane a
lavorare insieme contro la
schiavitù in ogni sua forma
e che vede ancora oggi, ha
detto il Papa nel suo discorso, “decine di milioni di
persone incatenate” a questa
disperata condizione”.
“Dio è amore che si incarna
in ogni essere umano - ha
ricordato Francesco - Ognuno è uguale e deve vedersi
riconosciuta la stessa libertà
e dignità”. Il loro mancato
riconoscimento, ha quindi
aggiunto, “rappresenta un
delitto aberrante” per quella
che si presenta come una
“schiavitù moderna”, “un
crimine di lesa umanità con
vittime di tutte le condizioni,
ma soprattutto tra i più poveri”. Francesco ha, quindi,
parlato di “flagello atroce
presente in grande scala
in tutto il mondo, compreso
nel turismo”, citando mali
quali la prostituzione, la
tratta delle persone, il lavoro
forzato e quello minorile, la
vendita degli organi”.
Una realtà che, purtroppo,
“si aggrava ogni giorno di
più”. Il Papa, quindi, ha chiamato alle loro responsabilità
sia i governi che l’opinione
pubblica chiedendo loro di
“elevare lo standard della
vita spirituale e la visione
liberatrice” dell’uomo.
“Non possiamo tollerare
- ha quindi concluso - che
l’immagine del Dio vivo sia
sottomessa” a questa aberrante realtà.
La storica iniziativa è
stata promossa a nome di
papa Francesco e del primate anglicano Welby, in
occasione della Giornata internazionale per l’abolizione
della schiavitù, dalla Global
Freedom Network (Gfn), la
rete mondiale basata sulla
religione con lo scopo di
debellare la tratta in tutto
il mondo, presentata il 17
marzo scorso in Vaticano.
Le firme dell’impegno comune sono state apposte in
una cerimonia ufficiale nella
Casina Pio IV, in Vaticano,
sede della Pontificia Accademia delle Scienze. Alla
cerimonia della firma si sono
collegati in videoconferenza
anche il segretario generale
dell’Onu Ban Ki Moon e il
patriarca ecumenico Bartolomeo I. La firma è stata
suggellata da un lungo e
caloroso applauso.
E oggi è la prima volta
che i leader della Chiesa
cattolica, anglicani e ortodossi, buddisti, indù, ebrei
e musulmani, si impegnano
insieme contro la schiavitù.
Nella dichiarazione comune
(IL TESTO) il Papa e gli
altri leader religiosi sottolineano che la tratta di esseri
umani, finalizzata al lavoro
forzato, alla prostituzione
e al traffico di organi, è un
crimine contro l’umanità e
dev’essere riconosciuta da
tutte le nazioni. Un impegno
che dovrà ispirare l’azione
sia spirituale che pratica di
tutte le confessioni.
I firmatari del documento
sono per la Chiesa cattolica papa Francesco; per gli
anglicani l’arcivescovo di
Canterbury Justin Welby; un
rappresentante indù e due
buddisti, tra cui il sommo
sacerdote della Malaysia;
per l’ebraismo il rabbino
capo David Rosen e l’altro
rabbino Abraham Skorka,
vecchio amico di papa Bergoglio; per gli ortodossi, in
rappresentanza del patriarca ecumenico Bartolomeo, incontrato dal Papa a Istanbul,
il metropolita Emmanuel di
Francia; per i musulmani, il
sottosegretario di Al-Azhar
Abbas Abdalla Abbas Soliman in rappresentanza
del grande imam Mohamed
Ahmed El-Tayeb, e i grandi Ayatollah Mohammad
Taqi al-Modarresi e Sheikh
Basheer Hussain al Najafi
(rappresentato dal consigliere speciale Sheikh Naziyah Razzaq Jaafar), oltre
all’argentino Sheikh Omar
Abboud, anch’egli amico di
papa Francesco.
Hanno presenziato numerosi leader di organizzazioni
internazionali, tra cui Andrew Forrest della Walk Free
Foundation, partner di Gfn,
organizzazioni della società
civile e imprese.
Presenza- 16 dicembre 2014
13
Papa in Turchia,
invito ad aprire le porte
Non odi e divisioni. Non particolarismi. Unità. Unità e
ancora unità.
Gli interventi del
Papa a Istanbul
hanno ruotato tutti
attorno a questa
parola chiave che è
anche, e soprattutto, necessità vitale
per la Chiesa cattolica.
Non solo quindi
si riferisce a ciò che
riguarda la questione ecumenica,
il rapporto con gli
ortodossi, ma anche a quello che in
sostanza tocca la
vita dei fedeli all’interno della Chiesa.
Sulla soglia della cattedrale cattolica di Istanbul, il nunzio
apostolico in Turchia, monsignor Antonio Lucibello e altri
sacerdoti si scambiano qualche commento l’indomani della
visita papale, le impressioni che questa ha suscitato nella
piccola e diversificata comunità dei cattolici.
Proprio la cattedrale dello Santo Spirito è stata l’ultima
tappa della sua permanenza in Turchia. «Ci ha lasciati con
la speranza, e l’incoraggiamento ad andare e camminare
avanti... quante volte ha detto “avanti”?» si chiede uno dei
sacerdoti.
«Ma anche con un invito preciso - riprende l’altro - unità
prima di tutto ad intra, perché l’ecumenismo ad extra in
fondo è quasi più facile».
«Come possiamo parlare di unità, di spirito di pace, essere
credibili quando anche noi siamo divisi e contrapposti nel
nostro interno?» aggiunge un’altro.
Qui, dove si sono ritrovati i fedeli di diversi riti, i tanti
rifugiati e gli immigrati che frequentano la parrocchia per
la celebrazione eucaristica con papa Francesco, nella Messa
interrituale del 29 novembre scorso, il vescovo di Roma ha
tenuto un’omelia nella quale ha messo bene a fuoco cos’è
l’unità nella diversità secondo il comandamento di Cristo.
«Quando siamo noi a voler fare la diversità e ci chiudiamo nei nostri particolarismi ed esclusivismi, portiamo la
divisione; e quando siamo in a voler fare l’unità secondo
i nostri disegni umani, finiamo per portare l’uniformità e
l’omologazione.
Se invece ci lasciamo guidare dalla Spirito Santo, la ricchezza, la varietà, la diversità non diventano mai conflitto,
perché Egli ci spinge a vivere la varietà nella comunione
della Chiesa».
Se è lo Spirito che compie l’unità, l’unità nella fede, l’unità
nella carità, la Chiesa, per Papa Francesco, è «chiamata a
lasciarsi guidare dallo Spirito, ponendosi in atteggiamento
di apertura, di docilità e di obbedienza».
«Lo Spirito - afferma ancora il Papa con chiarezza molte
volte ribadita -scombussola, smuove, fa camminare spinge
la Chiesa ad andare avanti, invece è sempre più comodo
adagiarsi e chiudersi nelle posizioni statiche e immutate...e
i cristiani diventano quindi «autentici discepoli missionari
capaci di interpellare le coscienze solo se abbandonano uno
stile difensivo per lasciarsi condurre dallo Spirito». Per il
teologo domenicano Claudio Monge, le parole pronunciate
da papa Francesco ai cattolici di Istanbul «toccano il cuore
di un problema effettivo che anche qui c’è tra di noi».
«Quello del Papa qui -afferma il domenicano - è stato un
forte invito evangelico a un cambio di registro, necessario in
questo momento per scuotere quello che sono i rapporti tra
gli stessi cattolici in questa Chiesa che nella società turca è
una minoranza.
Viviamo spesso come mondi giustapposti, siamo più preoccupati di sviluppare il guscio che aprire le porte».
«Dobbiamo cambiare registro - dice ancora il padre Monge
- altrimenti non siamo testimoni dell’autentica cattolicità.
La testimonianza comincia con l’unità».
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14
Presenza- 16 dicembre 2014
SPORT
Champion's League: Juventus avanti senza rischi: 0-0 con l’Atletico.
Bianconeri qualificati agli ottavi di Champions
Roma sconfitta all'Olimpico, chiude il girone al terzo posto
Juve agli ottavi di Champions, per un punto in più
rispetto all’Olympiakos nel
girone: è d’oro il pareggio
ottenuto questa sera soffrendo e rischiando contro
i vicecampioni d’Europa
dell’Atletico Madrid, uno
0-0 che porta la squadra di
Allegri alla fase ad eliminazione diretta, cancellando la
cocente delusione del 2013,
quando sulla panchina dei
bianconeri c’era Antonio
Conte.
Soddisfazione per l’obiettivo centrato, ma festa contenuta allo “Stadium”, dove
anzi si è levato più di un
fischio, qualche volte ingeneroso, per le difficoltà patite
dai bianconeri contro i sempre ostici “colchoneros” di
Simeone. Negli ultimi 10’ le
due squadre non si sono più
fatte male, accontentandosi
di controllare il pareggio,
buono per entrambe. Ma alla
vittoria sono stati più vicini
gli spagnoli: al palo di Godin,
all’inizio del secondo tempo,
vanno sommate le due grandi parate di Buffon nei primi
45’, che ha neutralizzato due
conclusioni molto pericolose
di Koke e Mario Suarez.
La qualificazione bianconera è rimasta in bilico quasi
fino al 90’, nell’incertezza del
risultato di Torino tra due
squadre che - cosa assai rara
non hanno fatto neppure
un cambio - e sull’altalena
delle notizie che arrivavano
da Atene, con l’Olimpiakos
due volte in vantaggio e due
volte raggiunto dal Malmoe,
prima di mettere al sicuro il
risultato. Un gol dell’Atletico
sarebbe stato un dramma
per i bianconeri, sorpassati
dall’Olimpiakos
nella parità di
classifica nel
conteggio dei gol
dei confronti diretti.
La beffa non
è maturata, ma
per passare il
turno la Juventus ha stretto i
denti, nel vano
tentativo di
scardinare la
compattezza di
centrocampo e
difesa dei madrileni. Ha
sofferto moltissimo l’imprevista assenza di Marchisio,
costretto a lasciare il ritiro
in mattinata da un attacco
influenzale.
Il numero 8 è oggi forse il
giocatore più importante per
la squadra di Allegri: senza
di lui, i bianconeri non sono
mai riusciti ad affondare.
Hanno provato ad aggirare
la difesa dell’Atletico, con Tevez sempre più lontano dalla
porta, ma sono mancate le
incursione di Pogba e Vidal
e neppure Pirlo è riuscito a
verticalizzare il gioco.
Senza un vero lampo di
genio, con Llorente intrappolato tra Gimenez e Godin
e gli esterni sempre tenuti
sott’occhio, la Juventus ha
macinato passaggi laterali
senza mai affondare il coltello. Buffon ha salvato su
Koke, poi Llorente non è
riuscito a convertire un passaggio di Evra, al 19’ Godin
si è immolato per bloccare un
bolide di Tevez.
La Juve ha sofferto ancora:
colpo di testa di Gimenez
alzato in angolo da Buffon.
Ha rischiato di finire in
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COCKTAIL A DOMICILIO
Irarrázaval 1570 Fono 22042382
Genoa e Sampdoria
mai così belle, una lezione
per tutta la serie A
Risultati e classifiche
di serie A e B
10: Vidal, già ammonito,
ha fermato fallosamente
Mandzukic sull’avvio del
contropiede dell’Atletico
sul finire del primo tempo.
L’arbitro scozzese Collum
è stato clemente. E la Juve
ha rischiato ancora di finire
sotto, sulla botta di Mario
Suarez, respinta con bravura
da Buffon.
Nel secondo tempo panico
per il palo di Godin poi la
Juve ha provato a piazzare il
colpo con Pogba e Vidal, ma
per dirsi certa del passaggio
agli ottavi ha dovuto aspettare gli ultimissimi minuti,
ringraziando l’Atletico che
ha tirato i remi in barca.
Roma: addio alla
Champion
È scritto nella storia della
Roma: le partite decisive,
quelle che possono farti far
saltare la fatidica asticella,
le sbaglia un po' tutte. Un
po' per sfortuna, un po' per
colpa, un po' per paura.
Come con il City, quando
la Roma dopo appena 15'
arretra nell'intensità, esce
mentalmente dalla partita
e comincia a pensare che lo
0-0 sia il risultato perfetto. E
quando fai errori del genere,
consegnando armi e gioco
a gente come Nasri, Dzeko,
Navas e Milner, inevitabilmente alla fine sei destinato
ad affondare.
Alla fine, così, festeggia il
City, che vola agli ottavi di
finale insieme al Bayern. Per
la Roma resta la consolazione (magra) dell'Europa League. E, magari, dell'assalto
alla Juventus nella corsa
scudetto.
PARTITA A SCACCHI
— Garcia alla fine opta
per Pjanic e il 4-3-3, con De
Rossi in panchina e Cole in
tribuna. Pellegrini, invece,
lascia fuori Jovetic e deve
rinunciare a Kompany (dentro Mangala). Così succede
che la Roma parte bene, con
15' minuti in cui mette alle
corde il City.
Al 15' arriva il gioiello di
Nasri, un colpo da biliardo
da fuori che scheggia il palo
e si insacca.
Totti stavolta non gira e
allora si fa fatica, anche se
Nainggolan mette paura da
fuori ad Hart e Ljajic dopo
un tourbillon di finte spara
alto da buona posizione. La
reazione però c'è, anche se
più di rabbia che di testa.
La partita così è in congelatore per il City, che controlla ritmo e spazi.
Fino al 2-0 di Zabaleta, su
assist di Nasri. Finisce così,
per la Roma resta la consolazione dell'Europa League.
Verona - Sampdoria
Inter - Udinese
Napoli - Empoli
Genoa - Milan
Atalanta - Cesena
Cagliari - Chievo
Parma - Lazio
Torino-Palermo
Roma-Sassuolo
Fiorentina - Juventus
1-3
1-2
2-2
1-0
3-2
0-2
1-2
2-2
2-2
0-0
CLASSIFICA
Juventus
Roma
Genoa
Sampdoria
Napoli
Lazio
Milan
Udinese
Fiorentina
Sassuolo
Palermo
Inter
Empoli
Atalanta
Verona
Chievo
Torino
Cagliari
Cesena
Parma(-1)
35
32
26
25
24
23
21
21
20
19
18
17
15
14
14
13
13
11
8
5
Serie B
17°GIORNATA
Frosinone-Ternana
Avellino-Crotone
Bari-Carpi
Catania-Bologna
Lanciano-Trapani
Perugia -Latina
Pro Vercelli-Pecara
Spezia-Cittadella
Varese-V. Entella
Modena-Liverno
Vicenza-Brescia
0-1
1-2
0-1
2-2
2-2
0-0
0-4
0-0
2-2
0-0
2-0
CLASSIFICA
Carpi
Frosinone
Bologna
Livorno
Spezia
Trapani
Lanciano
Avellino
Perugia
Vicenza
Modena
Ternana
Pro Vercelli
Pescara
Catania
Brescia
Bari
Virtus Entella
Crotone
Varese(-3)
Cittadella
Latina
33
29
27
26
26
26
25
25
24
23
22
22
21
20
20
19
19
17
17
16
15
15
Gian Piero Gasperini e Sinisa Mihajlovic.
Sono la terza e la quarta forza del campionato.
Non hanno grandi mezzi economici ma tanto fiuto e
un po’ di fortuna. Potrebbero diventare un modello
per gli altri club
Eccola qui la zampata della Superba. Piagata da due alluvioni consecutive (e dall’ignavia di amministratori pubblici
che non hanno risolto i gravi problemi idrogeologici della
città), piegata da una mancanza di lavoro ormai cronica che
spinge i suoi migliori figli a fuggire altrove, umiliata da una
classe politica inadeguata e da una classe imprenditoriale
inconsistente, Genova trova la forza di prendersi la sua
rivincita con il calcio.
Il Genoa terzo in zona Champions alle spalle di Juve e
Roma. La Sampdoria quarta a un punto che guarda anch’essa all’Europa, Champions o Europa League, sognare
non costa niente.
In fondo è già successo e sempre in momenti di grave crisi
della città. Ricordate la Samp di Paolo Mantovani, quella di
Boskov, Vialli, Mancini, Cerezo e C.?
Scudetto 1990-91 e finale di Coppa Campioni. E il Genoa
di Bagnoli, Skuhravy, Branco, Eranio e Signorini, stesso
anno? Quarto, e su fino alla semifinale in Coppa Uefa dopo
aver vinto contro il Liverpol all’Anfield Road.
L’ANDAMENTO DEGLI ULTIMI ANNI
Il paradosso e la piacevole sorpresa di oggi è che rispetto
ad allora il calcio genovese non ha ricchi mecenati come
Mantovani. Il folkloristico Massimo Ferrero, detto “Viperetta”,
ed Enrico Preziosi non hanno grandi mezzi economici ma,
evidentemente, tanto fiuto e un po’ di fortuna (che non guasta).
Samp e Genoa sono costruite al risparmio, ma, appunto, sono
costruite: pensate, studiate, meditate.
Non semplicemente assemblate, accozzaglie di giocatori
multietnici più o meno quotati, come in tante altre più celebrate compagini. Samp e Genoa sono ripartite da due allenatori, diversissimi come carattere, ma simili come idea di
calcio: che deve essere prima di tutto un gioco di squadra.
Giovane Italia, assist al mercato
Milano piange? Chi è causa dei suoi mali, pianga per i suoi
giovani lasciati andare via, lontano da San Siro. Il calcio
migliore della Serie A, lo ribadiamo, si gioca in provincia,
specie in quella fascia appenninica che va da Sassuolo a
Empoli. Piccoli campioni crescono a Genova, su entrambe
le sponde, Grifone e Samp. E al Sud non andate a cercare
talenti a Napoli (Lorenzo Insigne a parte), ma scendete fino
a Palermo (per vedere Andrea Belotti e soci). Tutte piazze
queste, che, facendo di necessità virtù, hanno investito molto
sul talento italiano, o in alternativa sul giovane straniero,
ma di alta qualità, mica preso a scatola chiusa.
Non sorprende dunque se il Sassuolo ingabbia la Roma
all’Olimpico (2-2). Oltre alle alchimie collaudate di Eusebio Di Francesco e ai due gioielli già accreditati, Berardi e
Zaza, già pronti per la Juve, in mezzo al campo si vede la
crescita del 22enne franco-algerino Saphir Taider, chiuso
all’Inter e mandato a svernare sulla via Emilia. Così come
ha fatto il Milan con il difensore Francesco Acerbi che dopo
aver sconfitto il tumore è tornato in campo e ha risposto alla
chiamata in azzurro di Antonio Conte. Il 26enne centrale
difensivo neroverde, assieme al 33enne Paolo Cannavaro
forma la coppia più in palla del momento e a Milanello forse
cominciano a rimpiangerlo.
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SPORT
Addio a Sentimenti IV, leggenda della Juve e del Lanerossi-Vicenza
È mancato a 94 anni Lucidio Sentimenti, ex giocatore
della Juventus. Il suo nome
era Lucidio Sentimenti. I
cuori bianconeri però lo conoscevano e lo ricorderanno
sempre come Sentimenti
IV.
Calciatore in una dinastia
di artigiani del pallone, Lucidio, portiere, esordisce nel
Modena in serie A nel 1938
e con la casacca dei canarini
resterà sino al 1942 prima
di essere adocchiato e ingaggiato dalla Juventus. Nel
club bianconero disputerà 7
campionati per essere poi
ceduto alla Lazio. In carriera
ha rivestito anche la maglia
del Lanerossi Vicenza (in
serie B), Cenisia (dilettanti
torinesi) e Talmone Torino.
Estremo difensore insolito
perché i piedi li usava non
soltanto per sbarazzarsi dei
palloni luciferini danzanti
nell’area di rigore ma perché
le estremità le usava per
battere rigori e impostare
azioni di rimessa.
In carriera segnò 5 penalty
e nella Juventus a causa di
un infortunio alle dita delle
mani giocò una mezza stagione come ala destra.
In totale raccolse 366 presenze in serie A (girone uni-
Hamilton,
la fede a 300 all’ora
Lewis Hamilton, fresco campione del mondo di Formula
1. Un grande pilota, ma anche un uomo di fede.
Scusi Hamilton, ma visto di persona lei non sembra il
pilota “disinvolto” che conosciamo...
«Lo dice per la croce nera che tengo al collo? È un regalo.
La porto da un anno».
Significa che si è convertito
da un anno?
«Sono sempre stato cattolico
praticante».
Per questo si fa il segno della
croce prima di ogni gara? «È
normale per un cattolico. Di
solito lo fanno i calciatori, anzi
lo fanno i cattolici, in qualsiasi
sport».
Per esempio?
«Messi, il mio calciatore
preferito».
Il segno della croce come scaramanzia?
«La fede non è scaramanzia. Ho anche una croce tatuata...».
Così ha abbinato fede e look?
«Soprattutto la fede».
Chiede aiuto per arrivare primo?
«Per fare una gara al meglio».
Anche facendo qualche manovra, diciamo, azzardata?
«Se accade, poi mi confesso».
È importante la fede nella sua vita sportiva?
«È importante nella vita di tutti i giorni. Perché dà delle
regole. Come i Comandamenti».
Per esempio, il decimo?
«Per fortuna non desidero niente degli altri. E nemmeno
dei miei colleghi».
Va a Messa?
«Quando posso».
Altrimenti?
«Mi confesso. Non spesso, ma quando serve».
Magari dopo un sorpasso al limite del regolamento a
Massa?
«Felipe è il più difficile da superare. E poi l’ho visto pregare».
La sua preghiera preferita invece?
«Il Padre Nostro. Abbraccia tutti».
Prega anche per vincere?
«Non certo per arrivare ultimo».
Il Vangelo dice: beati gli ultimi....
«Ma non in Formula 1».
Però bisogna avere un senso di carità verso il più debole.
«Faccio beneficenza, ma non in pista. In gara, il prossimo è
un avversario, mai però un nemico».
L’importante è saper chiedere scusa.
«Se sbaglio, non ho problemi ad ammetterlo».
Lo dice anche Papa Francesco...
«Papa Francesco è un mito».
Le piacerebbe incontrarlo?
«Sono stato a un passo da lui. Ho visitato con la mia fidanzata la Cappella Sistina. Che emozione».
Appassionato d’arte?
«Sentivo la grandezza dell’artista e la forza di stare lì,
dove vive il Papa».
Che cosa le piace di papa Francesco?
«Il modo di parlare alla gente. Anche ai non credenti. Va
soprattutto a loro il suo messaggio».
Anche lei fa apostolato?
«Vivo alla luce del sole la mia fede».
I suoi colleghi che cosa dicono?
«Mi rispettano. E sa una cosa?».
Mi dica...
«Ci sono molti più credenti di quanto non sembri».
E perché non lo ammettono?
«Forse per paura».
Lei non ne ha?
«Ho Gesù dalla mia parte».
Anche quando “osa” troppo al volante?
«È il mio mestiere».
Invece nella vita privata?
«Sono diverso».
co) e 66 presenze in serie B.
Le presenze in Nazionale
furono invece 9 ed era l’azzurro vivente più anziano
della spedizione ai Mondiali
in Brasile del 1950.
A Torino rimase legatissimo alla fine della parabola
calcistica, diventando allenatore del Cenisia e delle
giovanili della Juventus. Il
suo nome, Sentimenti IV, è
una delle 50 stelle impresse
nel cemento dello Juventus
Stadium. Un pezzo di storia
che da oggi brilla in cielo.
Paltrinieri oro nei 1500 ai
Mondiali in vasca corta
Gregorio Paltrinieri ha vinto la medaglia d’oro nei 1500
stile libero ai Mondiali in vasca corta di Doha. L’azzurro
si è imposto in 14’16’’10, nuovo record europeo, regalando
così all’Italia il primo oro in questa rassegna continentale.
Niente podio invece per Federica Pellegrini nella finale dei
200 stile. L’olimpionica veneta non è mai in gara e chiude
solo quinta in 1’54”01.
A “strapparle” anche il record del mondo è la svedese
Sarah Sjostrom, che vince l’oro in 1’50”78, migliorando
il precedente primato che la veneta aveva stabilito il 13
dicembre 2009 a Istanbul (1’51”17). Argento per l’ungherese
Katinka Hosszu (1’51”18), bronzo per l’olandese Femke
Heemskerk (1’51”69).
Basket, Europeo, Sorteggio:
Italia a Berlino con Germania, Spagna,
Serbia, Turchia e Islanda
Fatti i gironi del campionato europeo in programma
dal 5 al 20 settembre 2015 a Zagabria (Croazia), Montpellier (Francia), Berlino (Germania) e Riga (Lettonia),
con la fase finale a Lilla, allo stadio Pierre-Mauroy di
Villeneuve d'Ascq, dove gioca la squadra di calcio del
Lilla in una configurazione indoor che può contenere
27mila spettatori.
Il sorteggio effettuato a Parigi, a EuroDisney, ha inserito gli azzurri di Pianigiani nel girone peggiore con
Germania, Spagna, Serbia, Turchia e Islanda.
L'Europeo vale anche per la qualificazione all'Olimpiade di Rio 2016: le due finaliste si qualificano direttamente
ai Giochi, mentre altre quattro dovranno partecipare al
torneo di qualificazione a 12 squadre che permetterà ad
altre tre nazionali di volare in Brasile.
Il debutto degli azzurri avverrà il 5 settembre a Berlino
contro la Turchia, già battuta all’ultimo Europeo.
Presenza- 16 dicembre 2014
15
Italia, la fede e il
Conte chierichetto: il
lato extracalcistico
L’altra faccia di Antonio
Conte, dietro la panchina,
fuori dal campo. L’inedito
ritratto del c.t. azzurro è stato
svelato dal settimanale religioso Credere che, lasciando
da parte le polemiche (tra ingaggio e calcio scommesse), si
è fatto raccontare dallo stesso
allenatore alcuni particolari
della sua vita privata.
L’AIUTO NELLA FEDE “Ringrazio sempre il Signore
per tutta la fortuna che ho e
mi auguro di fare qualcosa
che possa giustificare tutto
il bene che ho ricevuto”. È
questo il leit-motiv dell’intervista che percorre
a ritroso tutte le tappe
della vita del tecnico:
“Prima delle partite mi
isolo e dedico alcuni
minuti alla preghiera
- ha raccontato Conte,
parlando delle sue abitudini fuori dal campo
- e questo mi permette
di capire chi cede allo
stress: un allenatore
sente tutta la pressione
addosso, deve gestire calciatori, staff tecnico, tifosi...”.
Difficoltà che farebbero
sorgere certi interrogativi,
soprattutto dopo aver già
conquistato successo e soldi:
“A volte viene da chiedersi
perché si accettino responsabilità simili, poi però quando
vedi che la squadra ti segue,
il campo ripaga di tutte le
notti insonni “.
Ed è anche per questo che
ha accettato di guidare la
Nazionale: “Quando ne ho
parlato coi miei genitori, loro
erano orgogliosi e mi hanno
convinto: da c.t. rappresenti
un’intera nazione”.
L’INCONTRO COL PAPA
- Tra i momenti più emozionanti della sua vita extracalcistica c’è stata sicuramente
l’udienza dal pontefice: “Ci
sono andato prima del matrimonio, con la mia famiglia:
la mia futura moglie e anche
Vittoria, mia figlia”. Conte
racconta di essere stato colpito dall’accoglienza: “Ero andato da ‘peccatore’, con una
figlia fuori dal matrimonio,
ma il Papa ci ha accolto in
maniera semplice. Addirittura - ricorda - mancavano
delle sedie e si è alzato lui
per prenderle”.
La fede è un filo conduttore
importante nella quotidianità del c.t. che ognisera
“ogni sera, prima di andare
a dormire ringrazio sempre
il Signore e anche prima dei
pasti faccio il segno della
croce per ringraziare di quel
che ho”. Anche durante la
Quaresima il tecnico non
si concede deroghe: “Faccio
fioretti: piccole privazioni
di dolci, caffè, il bicchiere
di vino. Può sembrare una
stupidaggine ma rinunciarvi
non è facile”.
L’INFANZIA DA CHIERICHETTO - Un ruolo importante nella vita del tecnico
l’ha giocato l’educazione
cattolica: “Sono cresciuto a
Lecce, l’oratorio Sant’Antonio
a Fulgenzio è stato un punto
di riferimento, un rifugio
dalle tentazioni della strada”. E la domenica a messa
era sempre in prima fila per
fare il chierichetto: “Quando
servivamo Messa e il parroco
doveva decidere chi avrebbe
portato la candela grossa, ricordo che volevo essere scelto.
Quando accadeva ero felice,
mi cambiava la giornata”.
Kostner: ''Amavo Schwazer
ma non l'ho mai coperto''
"Non coprirei mai chi si dopa e non merito una squalifica
di più di quattro anni. Potrei decidere io stessa di voltare le
spalle alle gare". A parlare, in un'intervista esclusiva al Fatto
Quotidiano, è Carolina Kostner.
"Se avessi saputo che Alex si dopava - dice la pattinatrice
- per il suo bene innanzitutto, l'avrei convinto a confessare.
L'accusa di averlo coperto è per me insopportabile. Io
16
Presenza- 16 dicembre 2014
Foto Censis
dell'Italia
Ma anche per gli under 34
che lavorano la vita non è
semplice: dei 4,7 milioni
- dice il Censis - di ragazzi
formalmente autonomi e che
vivono per conto loro, almeno
un milione è povero e non
arriva a fine mese, mentre
2,4 milioni ci arrivano ma
solo con il costante aiuto di
genitori e nonni.
La condizione lavorativa
di una grande massa di
giovani occupati, infatti, è
definita dal Censis «ibrida»:
oggi si lavora, domani no,
poi di nuovo sì e così via a
intermittenza.
Per contro gli over 50 - anche per effetto della riforma
previdenziale - lavorano più
di quanto non facessero 5
anni fa: più 19,1% .
E poi c’è l’altro grande
«capitale inagito»: la cultura.
Altrove ci mangiano, qui da
noi è solo un costo. Nel paese
che ha più beni culturali di
chiunque altro «il numero
dei lavoratori nel settore della cultura (304 mila, l’1,3%
degli occupati totali) è meno
della metà di quello del
Regno unito (755mila) e Germania (670mila) e di gran
lunga inferiore rispetto alla
Francia (556mila) e Spagna
(409 mila).
Nel 2013 il settore della
cultura, fa notare il Censis,
«ha prodotto un valore aggiunto di 15,5 miliardi di
euro (solo l’1,1% del totale
del paese) contro i 35 miliardi della Germania e i 27
della Francia.
E poi c’è il capitolo dei
«meno». In un paese che
arranca c’è meno fiducia
nell’istruzione come investimento: tra il 2008 e il
‘13 gli iscritti all’università
sono diminuiti del 7,2% e le
immatricolazione del 13,6%.
Meno figli: minimo storico
lo scorso anno 514 mila, 62
mila in meno di 5 anni fa.
Meno investimenti: 23% in
meno in 5 anni. Meno imprese: 47 mila in 5 anni. E
- finalmente - meno cibo per
tutti: i consumi alimentari
sono crollati del 12,9%.
Crollano gli
immigrati
riani (-37%), ivoriani (-34%),
macedoni (-26%) e polacchi
(-24%).
Ecco chi sceglie
la fuga
A colpire è il numero dei
nostri connazionali che sceglie la fuga. Circa 44 mila
emigrazioni, sulle complessive 125 mila registrate nel
2013, riguardano cittadini
stranieri.
Il numero di cittadini stranieri che lasciano l’Italia è
in aumento rispetto all’anno
precedente (+14,2%), ma
ancor più marcato è l’incremento dei nostri connazionali
che decidono di trasferirsi in
un Paese estero.
Il numero di emigrati italiani, calcola l’Istat, è pari a
82 mila unità, il più alto degli
ultimi dieci anni, in crescita
del 20,7% rispetto al 2012.
Tale incremento, insieme alla
contrazione degli ingressi
(pari a mille unità, 3,5% in
meno del 2012) ha prodotto
nel 2013 un saldo migratorio
negativo per gli italiani pari
a -54 mila, quasi il 40% in più
di quello del 2012 nel quale il
saldo risultò pari a -38 mila.
FINALI
ACHIART:
Informe fin de actividades 2014
Nuestra asociación ha realizado su última actividad del
año 2014. Presentando una muestra colectiva en la Galería
“Taller del Mono” los días sábado 6 y domingo 7 de diciembre.
Un interesante espacio ubicado en el corazón del barrio
Franklin de Santiago.
Donde el destacado muralista Alejandro “mono” González,
ha creado este lugar de encuentro y amistad.
Participaron los siguientes artistas: Daniela Orlandi,
Patrizia Desideri, Clara Romero Peragallo, Manuel Paone,
Robinson Avello, Malena Foconovo, Lucia Vitagliano, Mónica
Caracci, Eliana Albasetti, Mario Soro, Joaquín Mirauda,
Américo Melis, Vivian Moreau, Luis García, Marcelo Lira,
Ángela Montero, Cecilia Mujica Piwonka, Claudio Moya,
Pablo Arteaga, Sebastián González Ruiz, “mono” González,
Máximo Peña, Paulina Barrera Persa Bio Bio, calles, Placer
con Víctor Manuel galpón 6. Lugar visitado por muchísimas
personas, entretenido, diverso.
Linda experiencia para terminar el año donde nuestra
Achiart ha desarrollado una gran actividad. Saludamos a
todos nuestros socios y amigos y esperamos que el año 2015
sea fructífero para todos, les deseamos lo mejor del mundo
y les recordamos invertir en arte ¡
Feliz Navidad y prospero Año Nuevo.
Robinson Avello Presidente Achiart.
Torneo de bochas
“Societá Sportiva Italiana de Valparaíso”
Prima Comunione dei bambini della comunità
Pier Luigi e i suoi auguri tradizionali
Con nostalgia degli anni passati con voi, un ricordo
affettuoso ed un grazie di cuore per non abbandonarci, un
felice Natale ed un buon Anno Nuovo.
Vorrei, tramite Presenza, fare un augurio agli amici di
Santiago e Copiapo, dove ho vissuto 9 anni, ed uno speciale
al mio Coro alpino!!
Grazie, con affetto sincero.
Pier Luigi Lenzetti da Voghera
Ecco i due gruppi di
bambini (quasi tutti) della
Scuola Italiana di Santiago
ch e s i s o n o p r e p a r a t i
per un anno per il loro
primo incontro con Gesù,
avvenuto l'ultima domenica
di novembre e la prima di
dicembre nella Parrocchia
Italiana.
Concepción: Voltarelli canta Modugno
Rueda de ganadores:
1° Luis Damiani y Francisco Napoli (Sportiva),
2° M. Vignoli y Stefano Vignoli (Sporting),
3° Franco Mangini y Rossana Cid (Stadio-Humanitaria), y
4° Lucciano Vergara y Marcelino Diaz (Sportiva). Rueda
de consuelo:
1° Sabrina Polito y Luigi Monteverde (Sportiva),
2° Mattia Sanita e Ignacio Gonzalez (Villa Alemana),
3° Enrique Montti y Juan Zamora (Villa Alemana),
4° Pablo Muñoz y Gerardo Muñoz (Villa Alemana). Felicitaciones a Sportiva Italiana por el doblete, y a Ulises
Gnecco por la organización.
I Corsi avranno sede nel complesso di Villa Durazzo, antica dimora
nobiliare affacciata sul mare di Santa Margherita Ligure. Al Centro
Internazionale di Studi Italiani dell’Università di Genova non si
insegna solamente la lingua italiana, ma si offre una panoramica
completa sulla cultura, la storia e la civiltà dell’Italia e della Liguria
Ai corsi può essere ammesso chiunque, anche se non fornito di laurea
o diploma accademico.
Quien desee màs informaciones contactarse con Paolo Bacigalupo
e-mail [email protected]
Col patrocinio dell' Ambasciata italiana a Santiago,
l’Istituto Italiano di Cultura
di Santiago e il Consolato
Onorario di Concepción, si
è presentato il 1º dicembre,
nella sala “Espacio Romano”,
il cantante Giuseppe Voltarelli con il suo spettacolo
“Voltarelli canta a Modugno”
in omaggio al grande cantautore Domenico Modugno in
commemorazione del ventesimo anniversario della sua
morte.
Oltre le autorità civili,
militari, dirigenti delle
collettività di Concepción,
Talcahuano, Chillán e Los
Angeles, pompieri della
Quarta Compagnia Italiana di Talcahuano e Sesta
di Concepción, sono stati
presenti l’Addetto Culturale
della Ambasciata e Direttrice dell' Istituto Italiano di
Cultura signora Anna Modavio, il Console Onorario a
Concepción signora Luisella
Gasparini e la Governatrice
Provinciale signora Andrea
Muñoz, membri delle collettività ed amici dell’Italia.
È stata una bellíssima presentazione di un’ora e mezzo,
dove Voltarelli cantò le principali canzoni di Modugno,
che sono state del gradimento delle circa 400 persone,
accompagnandolo col canto
in alcune di esse, inoltre a
raccontare parte della vita
del grande Modugno.
È stato così grande il successo di questa serata, che il
giornale El Sur lo ha sottolineato come: “L’Italia nella
voce di un grande” nella
edizione del sabato.