INFORMAZIONI GENERALI AL 31.12.2013 A.Am.P.S. S.p.A. (Azienda Ambientale di Pubblico Servizio S.p.A) Amministratore Unico: Dott. Enzo Chioini Direttore Generale: Dott. Lorenzo Fommei Direttore Tecnico: Ing. Fabio Balluchi Sede legale Via dell’Artigianato, 39/B – 57121 Livorno Tel. 0586/416200 Fax 0586/416208 Sede amministrativa e uffici TIA Via dell’Artigianato, 39/B – 57121 Livorno Tel. 0586/416111 Fax 0586/416416 Impianto di termovalorizzazione, preselezione, uffici tecnici e commerciali, laboratorio chimico, officina, deposito mezzi, intermediazione dei rifiuti Via dell’Artigianato, 32 – 57121 Livorno Tel. 0586/416200 Fax 0586/416208 Centri di Raccolta • “Picchianti” - Via degli Arrotini, 49 – 57121 Livorno (Per attività produttive) • “Picchianti” - Via degli Arrotini, 49 – 57121 Livorno (Per attività domestiche) • “Livorno Sud” - Via Cattaneo, 81 – 57128 Livorno (Per attività domestiche) Area manutenzione e deposito cassonetti Via G. Don Minzoni 4 – 57121 Livorno Sede impiantistica Località Vallin dell’Aquila, Livorno • Discarica: - Lotto “Vasca Cossu” - Impianto trattamento biogas • Impianto di stoccaggio organico adiacente alla discarica 1 INDICE 0. Premessa 1. La Politica ambientale e di sicurezza 2. Campo di applicazione 3. L’A.Am.P.S. S.p.A ! "# ! $ # % ! " ! ! " # Sezione di preselezione rifiuti (PSZ) Sezione di termovalorizzazione (TVR) 3.4.1.1 3.4.1.2 $ & + % ' ( )!* ( , ! ( - . & , , , , 0 % $ 4. ( , " ' ( )!* )! )! ( ( Individuazione degli aspetti ambientali ! % 5. Aspetti diretti significativi & ' & - ( )* + " + & # &! ' ( &. ( )* / & + ! + 0 % % * 1 !! !, )* / + !& )*.+ &, + + )* ( )* + && & , )*!+ ! 2 / & ( & % )* + & & + + 6. " %( 2 3( $ Individuazione degli aspetti ambientali indiretti , 1 , ) + 2 , % &. % ) + ) + 7. Formazione, addestramento e coinvolgimento del personale 8. Grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati & & Allegato 1: Glossario Allegato 2: Planimetria dei siti operativi Allegato 3: Obiettivi Allegato 4: Elenco delle principali norme e leggi applicabili alla data di convalida Allegato 5: Planimetria rete fognaria Area Picchianti 3 0. Premessa A.Am.P.S. SpA, Azienda Ambientale di Pubblico Servizio per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti del Comune di Livorno, dal 2006 mantiene attivo un Sistema di Gestione Integrato ambiente e sicurezza per tutte le attività aziendali, per il quale nel 2007 ha ottenuto la Registrazione EMAS e le certificazioni UNI EN ISO 14001 e OHSAS 18001 alle quali si aggiungono la certificazione UNI EN ISO 9001 per la gestione del laboratorio di analisi e le attività di derattizzazione e disinfestazione, a testimonianza di una politica di gestione e di sviluppo guidata dalla sostenibilità e dalla attenzione alla qualità dei servizi e alla sicurezza sul lavoro. L’adesione al Regolamento EMAS in particolare deriva dalla ferma volontà dell’azienda ad operare con una gestione trasparente nei confronti dei cittadini, ai quali vengono comunicate le iniziative e i risultati raggiunti in termini di miglioramento ambientale. Il presente documento rappresenta la Dichiarazione Ambientale aggiornata con i dati al 31.12.2013. Ad oggi il verificatore ambientale accreditato per la convalida è l’istituto Certiquality con sede a Milano, Via G. Giardino n. 4, accreditato dal comitato Ecolabel ed Ecoaudit, sezione EMAS Italia, con n. di accreditamento I-V-0001. 4 1. La Politica ambientale e di sicurezza 5 6 7 2. Campo di applicazione Il campo di applicazione dei sistemi di gestione ISO 14001 EMAS, OHSAS 18001 è il seguente: • Gestione integrata del ciclo dei rifiuti solidi urbani attraverso le fasi di raccolta, selezione e termovalorizzazione. • Intermediazione di rifiuti. • Trasporto rifiuti pericolosi e non. • Stoccaggio di rifiuti organici. • Gestione discarica in post-chiusura “Vasca Cossu”, con produzione di energia elettrica (Gestione impianto biogas). • Laboratorio di analisi chimiche e microbiologiche per l’ambiente e la sicurezza sul lavoro. • Servizi di derattizzazione, disinfestazione e disinfezione. • Servizi ausiliari e tecnici. Il miglioramento delle prestazioni ambientali ottenuto durante il corso di questi primi anni di implementazione del sistema di gestione dimostra l’efficienza e l’efficacia della sua applicazione. 2.1 Principali mansioni del Sistema Di seguito vengono indicate le figure principali del SGA: • Rappresentante legale: Direttore Generale (Dott. Lorenzo Fommei) • Direttore Tecnico, che ricopre in sé il Responsabile Impianto Termovalorizzazione Referente AIA - Energy manager (Ing. Fabio Balluchi) • Responsabile Area Servizi Generali/RSPP, Responsabile SGA - Referente EMAS e Responsabile Tecnico rifiuti (Ing. Davide Viola) • Responsabile Area Manutenzione e Impianti (P. I. Fabio Cecchi) • Responsabile Area Servizi Operativi (Ing. Andrea Sorrentino) • Responsabile Area di Staff (Dott. Andrea Valenti) • Responsabile Area Legale, Risorse Umane e Appalti (Avv. Luisa Baldeschi). Numero verde: 800-031266 Tale numero può essere utilizzato per richiedere informazioni, aprire segnalazioni e reclami. 8 3. L’A.Am.P.S. S.p.A 3.1 Il ruolo istituzionale e le attività A.Am.P.S. S.p.A assicura la raccolta indifferenziata e differenziata su tutto il territorio del Comune di Livorno. Il servizio è svolto tramite una sistematica pianificazione delle attività e un numero di addetti e di mezzi in grado di assicurare al cittadino adeguate frequenze di raccolta dei rifiuti e di pulizia delle aree pubbliche. La frequenza dei vari servizi è valutata ad hoc per ogni area ed è soggetta ad un potenziamento nel periodo estivo. La raccolta differenziata viene eseguita in modalità stradale, in modalità domiciliare e attraverso la gestione di Centri di Raccolta situati nel territorio comunale. Figura 1 - Batteria di cassonetti distribuiti sul territorio adibiti alla raccolta indifferenziata e differenziata Rifiuti indifferenziati Carta e cartoni Multimateriale Organico In alcune aree è implementato un servizio di raccolta domiciliare integrale, inoltre esiste un servizio su appuntamento per gli sfalci verdi e potatura, il servizio per la raccolta a domicilio dei rifiuti ingombranti e RAEE. I cittadini, per il conferimento dei rifiuti differenziati hanno anche la possibilità di accedere direttamente ai due centri di raccolta autorizzati dell’Azienda, situati rispettivamente nella zona nord: CR Picchianti e nella zona sud: CR Livorno sud. Per le imprese il conferimento di rifiuti assimilati agli urbani è consentito nel CR attività produttive. I CR sono aree strutturate con organizzazione di tipo “self-service, video-sorvegliate e presidiate dove i cittadini livornesi e le imprese possono depositare in sicurezza i rifiuti urbani differenziati1, in particolare quelli che non possono essere conferiti nei cassonetti (ad es. gli ingombranti o i rifiuti speciali). I materiali in ingresso (anche pericolosi) devono essere depositati nei vari contenitori opportunamente segnalati con la massima evidenza. Inoltre nelle aree di campagna e per tutti gli utenti che possiedono un giardino, se richiesto, viene fornito il bio-composter per il compostaggio domestico dei rifiuti organici I rifiuti raccolti in modo differenziato vengono avviati ad impianti di recupero mentre la frazione indifferenziata viene trasportata nel sito autorizzato dell’azienda, area Picchianti – via dell’artigianato 32, cuore operativo e gestionale dell’azienda stessa. Qui i rifiuti vengono trattai nel preselezionatore per la ulteriore separazione di frazioni recuperabili, delle quali la frazione ) 3 /( , 9 secca viene conferita al termovalorizzatore presente nel sito per la produzione di energia elettrica. 1 10 ! !. 3.1.1 Classificazione attività Impianto per l’incenerimento di rifiuti urbani Codice IPPC 5.2 Classificazione IPPC Codice IPPC 5.4 Classificazione IPPC Discarica IIB e IIB super* Codice NOSE-P 109.03 Classificazione NOSE-P Incenerimento di rifiuti pericolosi o urbani Codice NOSE-P 109.06 Classificazione NOSE-P Discariche (Smaltimento di rifiuti solidi nel terreno)* > 3 t/hr *Relativa alla gestione della “Vasca Cossu”, sulla base dell’AIA (Atto Dirigenziale n. 274-2007 del 30.10.2007 e succ AD 161- 2012 del 07.11. 2012) Classificazione NACE 2007 38.21 Trattamento e smaltimento rifiuti non pericolosi 71.20.1 Collaudi ed analisi tecniche di prodotti 81.29 Servizi di disinfestazione 38.11 Raccolta di rifiuti non pericolosi 38.12 Raccolta di rifiuti pericolosi 11 Pianta organica PIANTA ORGANICA DATI AL 31.12.2013 Numero totale dipendenti A.AM.P.S. 263 Numero complessivo addetti all’Impianto 6 addetti, 2 Turni di 6 ore (7.00÷13.00, 13.00÷19.00) su 6 di preselezione: giorni Numero complessivo addetti al servizio di Autisti e operatori abilitati: 57 raccolta, gestione parco autoveicoli e Operatori semplici: 23 officina Impiegati Tecnici SOA: 18 Riparazione cassonetti: 5 Officina + impiegati tecnici per manutenzione mezzi: 8 Totale: 111 Numero addetti alla disinfestazione - 5 operativi + 2 impiegati derattizzazione Numero di addetti di imprese esterne che Circa 50 addetti operano per A.AM.P.S. AZIENDE: Tecnosystem, Omaelba, LUMAR, Macchi, Agenzia di Servizi, Pegaso, Marlive Numero complessivo addetti all’Impianto 42 di cui 23 su 3 turni di 8 ore ciascuno (6. 00÷14.00; di incenerimento: 14.00÷22.00; 22.00÷6.00 ) Numero addetti al laboratorio di analisi 4 chimiche-biologiche Addetti stazioni ecologiche + organico 11 operativi + 2 impiegati Il resto degli operatori si trova negli uffici Numero di addetti nelle varie sedi aziendali 12 Sede Numero addetti 2013 Via dell’Artigianato 39 36 Via dell’Artigianato 32 204 Centro di Raccolta NORD + SUD 10 operativi Stazione stoccaggio (Impianto organico) 1 operativo Biogas/vasca cossu 7 operativi Via Don Minzoni 5 operatori 3.1.2 Organigramma funzionale al 15.01.2014 13 3.2 Rapporti tra A.Am.P.S. e altri enti coinvolti nella gestione dei rifiuti Tabella 1 - Quote di partecipazione di A.Am.P.S. S.p.A. di altre società 31 -4 # 5 6 44 83 $ 9 1344 :3 43 1 : .2,6 1 1" - 44 7 4 # 4 / 2.6 / 4 83 $ 62 , -7-4 62 & 1 8 2 L’A.Am.P.S. attualmente non ha società controllate. I rifiuti raccolti, per quanto concerne la frazione del differenziato, sono avviati verso i sistemi di recupero e riciclo presso impianti terzi. 3.3 Il rapporto tra L’A.AM.P.S. e i soggetti afferenti all’ambito territoriale di riferimento Attraverso il contratto di servizio il Comune di Livorno affida ad A.Am.P.S. S.p.A i servizi di spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti. Con il D.G.R. n°61 del 22/11/07, è stato ufficialmente costituito il Consorzio ATO Toscana Costa (ex ATO 4), l’organismo a cui è affidata la gestione dei rifiuti urbani di 111 Comuni compresi nelle province di Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno. Lo scopo che si vuole raggiungere è quello di superare la frammentazione delle gestioni puntando al miglioramento dell’efficienza ed efficacia della gestione dei rifiuti e quindi al raggiungimento dell’autosufficienza d’ambito. A.AM.P.S. accoglie da CERMEC S.p.A. (attuale gestore rifiuti Provincia di Massa Carrara) e da REA S.p.A. (attuale gestore rifiuti Comune di Rosignano M.mo - Livorno) la frazione secca. 3.4 Le sedi e gli impianti 1 % ! " ! ( , ( )!* " 4 0 ' 56 40',6 7 8 9 - 8 % 2 ! ' 8 7( , ! 8 : ,- 3 - ! ( ;- 14 . . 3.4.1 Sito principale “Area Picchianti” Autorizzazioni vigenti: AIA n. 273/2007, rilasciata dalla Provincia di Livorno Centro di Raccolta Nord - Picchianti – privati e attività produttive Integrazione iscrizione all'Albo (FI 00669 1BC10), approvazione ai sensi del DM 08.04. 2008 con D. D. comunale nr.2196 del 31 luglio 2012 A. D. nr. 158 del 31.10.2012 per stoccaggio CER 200303 Autorizzazione allo scarico idrico nr. 326 del 07/11/11 C.P.I. n. 2040 (Area Picchianti), del 23 luglio 2012_Scadenza certificato 15 dicembre 2016 L’A.AM.P.S. S.p.A. gestisce lo stabilimento ubicato nell’area industriale “Picchianti” posta a nord – est del centro abitato del Comune di Livorno, all’interno del quale sono presenti un impianto ed attività accessorie tecnicamente connesse con l’attività in oggetto ed aventi, a loro volta, un impatto ambientale. Figura 2 - Sede impiantistica Via dell’Artigianato n°32 * La parte impiantistica dei “Digestori ASA” riportata in figura non ricade sotto la gestione di A.Am.P.S. S.p.A. dal 1995. L’area è delimitata per tre lati da strade di recente realizzazione denominate rispettivamente Via dei Soffiatori di vetro, via dei Cordai, via dell’Artigianato in cui, al numero civico 32-34, è posto l’ingresso principale del personale aziendale e dell’utenza. Nell’area è presente il termovalorizzatore per rifiuti solidi urbani autorizzato per l’esercizio su due linee gemelle, al quale è funzionalmente connesso l’impianto di preselezione. Le fasi principali di lavorazione del rifiuto, conferito nella fossa di stoccaggio dell’impianto PSZ, prevedono una triturazione iniziale, seguita da deferrizzazione mediante separatore magnetico e successiva vagliatura al fine di separare la frazione organica da avviare in discarica, dalla frazione secca idonea alla combustione e quindi da avviare al termovalorizzatore. 3.4.1.1 Sezione di preselezione rifiuti (PSZ) Nella figura successiva viene rappresentato un diagramma di flusso delle fasi principali del processo di preselezione dei rifiuti: 15 Figura 3 - Schematizzazione del processo di pre-selezione dei rifiuti Tabella 2 - Caratteristiche dell’impianto di preselezione Potenzialità annua massima nominale 105.000 t (circa 350 t/giorno) Portata nominale oraria aria 33.000 mc/h Produzione frazione secca media 133 t/giorno* Ferro 5 t/giorno Unità di filtrazione 2 da 16.500 mc/h ciascuna *produzione media giornaliera da RSU raccolta Comune di Livorno L’impianto è stato progettato per il trattamento dei rifiuti urbani e assimilabili. Dal trattamento è previsto di ottenere (inteso come potenzialità massima nominale): • Frazione organica: 13.650 t/anno • Frazione secca: 89.250 t/anno Figura 4 - Benna di presa del pre-selezionatore 3.4.1.2 Sezione di termovalorizzazione (TVR) La frazione secca in uscita dal PSZ è indirizzata al TVR (termovalorizzatore), che è autorizzato per trattare le seguenti tipologie di rifiuti: • Frazione secca di rifiuti urbani provenienti da impianti di selezione ATO Costa; • Rifiuti e/o il CDR proveniente dalle altre ATO Regionali ed extra Regionali (accettate all’impianto nel rispetto degli accordi) Secondo l’AIA, al termovalorizzatore possono essere inceneriti anche: • CDR e rifiuti speciali anche pericolosi, non costituiti da frazioni omogenee suscettibili di essere avviati ad operazioni di recupero, generalmente costituiti da parte di rifiuti che per natura intrinseca o per mancanza di diverse forme di smaltimento o per obblighi derivanti 16 dalla normativa o da decisioni dell’autorità giudiziaria debbono essere inviati alla termodistruzione. Figura 3 - Vista d’insieme del termovalorizzatore Pur potendo accettare rifiuti pericolosi, l’azienda ha scelto di non accettarli affidandone a terzi autorizzati la gestione quindi accetta soltanto rifiuti urbani non pericolosi. Tabella 3 – Potenzialità termovalorizzatore Linea t/g t/a Linea 1 e 2 180 54.000 Energia/g (MWh) 100* *Relativo ad un PCI di 15.000 KJ/Kg; il quantitativo può variare a seconda del PCI reale medio atteso nell’anno in esame L’incenerimento dei rifiuti con recupero energetico è realizzato mediante due identiche linee di processo, ciascuna delle quali è dotata di una sezione depurazione fumi al fine di diminuire la concentrazione di inquinanti (principalmente rappresentate da polveri, acido cloridrico, ossidi di azoto, biossido di zolfo, ossido di carbonio etc.) all’interno della miscela gassosa provenienti dal processo di combustione della frazione secca e degli altri rifiuti. I fumi provenienti dalla post-combustione ad una temperatura maggiore di 850°C entrano nel generatore di vapore in grado di produrre 17.5 t/h di vapore a 38 bar e 360°C. Il vapore prodotto alimenta una turbina che permette il funzionamento di un alternatore per la produzione di energia elettrica. La potenza elettrica nominale del generatore è 6.673 kW. Tabella 4 - Caratteristiche principali di ciascuna delle due linee di processo Potenzialità [t/g] 90 (per linea) Potere calorifico CDR/ frazione secca [kJ/kg] 15.000 / 12.936 Flusso termico di progetto [kcal/h] 13.425.000 2 Superficie griglia [m ] 20 2 Carico termico specifico sulla griglia [kcal/m ] 671.250 Portata specifica dei rifiuti sulla griglia [kcal/ h·m2] 187.5 Portata fumi uscenti post combustione [Nmc/h] 33.000 Temperatura fumi [°C] 1.150 Temperatura fumi in uscita dal post combustore [°C] 1.010 Portata vapore prodotto [t/h] 17,5 17 Temperatura del vapore prodotto [°C] 360 Pressione del vapore prodotto [bar] 38 2 Superficie generatore di vapore [m ] 1.850 Portata fumi in ingresso filtro a maniche [Nmc/h] 35.000 3.4.2 Il parco mezzi A.Am.P.S. ha un grande parco mezzi che fa riferimento alla sede principale di Via dell’Artigianato 32, composto sia da mezzi operativi, sia, in minima parte, da veicoli. 4 ; 6 6 6 / / / + + + $ $ $ '437-44' '438' <3: '4313$ 44 43 *-0"3 *- '4313$ 44 43 *-0"3 *- = = % >> 4 1 < >> 4 1 :* 113"- ( '4313$ 44 43 3 4- 3 0 44 '4313$ 44 43 3 4- 3 0 44 60 ,6 / ,6 / '43 :: 88 4 1 " 7 1 3:-44 " 7 1 3:-44 '439344 4 443 -$ ( $3 1? ; '431 $'"4 " 84 '431 $'"4 9-::- '4313 4 43 $*1 '431 "-<<- '431 - 434 " % 08' <3:1 : 0 3 4- 2 4 6 2 4 6 : " - 7 > <-:- 1 /+ $& $+ Nel corso del 2013 non ci sono stati acquisti di mezzi nuovi ne rottamazioni; il piano di rinnovo verrà infatti attuato a partire dall’inizio del 2014 in cui il parco veicolare verrà adeguato alle nuove esigenze del servizio modificato in base alla raccolta porta a porta. I nuovi mezzi acquistati dall’Azienda hanno come requisito minimo EURO 5, con sostanziale riduzione delle emissioni in termini di NOx e particolato. 18 3.4.1 Sito Vallin dell’Aquila Autorizzazioni vigenti: A.D. Nr. 274 del 30.10.2007, rinnovata con AD n. 161 del 07 novembre 2012 "Rinnovo Autorizzazione Integrata Ambientale" attività di gestione del lotto “Vasca Cossu A.D n. 170 del 17 luglio 2007 - realizzazione e gestione dell’impianto di stoccaggio di rifiuti biodegradabili A.D. n. 180 del 23/11/11 Modifica autorizzazione n. 170 del 17/07/07 C.P.I. n. 31486 per l’impianto di recupero di biogas situato in Loc. Vallin dell’Aquila, con validità fino al 14/07/2018 L’altro grande polo impiantistico autorizzato di A.Am.P.S. è quello situato nella periferia della città in zona Vallin dell’Aquila, nel quale è situata la vecchia discarica comunale, ormai esaurita, e l’impianto di stoccaggio dell’organico. La discarica di Vallin dell’Aquila è strutturata su tre corpi denominati “Pian dei Pinoli”, “Vallin dell’Aquila” e “Vasca Cossu”. Attualmente i primi due lotti sono chiusi e oggetto di procedura di bonifica non a carico di A.Am.P.S. S.p.A.. Con l’autorizzazione integrata ambientale (atto n° 274 del 30/10/2007, ricevuta in data 12 maggio 2009) l’Amministrazione Provinciale di Livorno autorizza la società A.AM.P.S. S.p.a. all’attività di gestione del lotto “Vasca Cossu”, in particolare: - Gestione del Percolato prodotto: questo deve essere stoccato in vasche esterne e successivamente inviato al trattamento presso appositi impianti; - Gestione del Biogas prodotto: questo deve essere captato da una serie di pozzi di estrazione e gestito con un sistema di cogenerazione di energia elettrica; - Gestione delle emissioni in atmosfera prodotte dalla combustione del biogas. Dal 2010 è inoltre attivo l’impianto di stoccaggio di rifiuti biodegradabili nel quale vengono conferiti gli i rifiuti biodegradabili da raccolta differenziata comunale. L’area destinata all’impianto (1.037 mq) si trova all’interno del comprensorio della discarica di Vallin dell’Aquila ed è autorizzata per una stoccaggio complessivo istantaneo di 180 t/g. Di seguito si riportano i quantitativi massimi previsti. Tabella 5 – Quantitativi di stoccaggio autorizzati CER 200108 Descrizione Rifiuti biodegradabili di cucine e mense t (stoccaggio istantaneo) t/anno (stoccaggio annuo) 100 8.000 19 3.4.2 Centri di Raccolta Le “Stazioni Ecologiche” di A.Am.P.S. nel 2012, in seguito alla emanazione delle ordinanze comunale D. D. comunale nr. 2196 e nr. 2195 del 31 luglio 2012, sono state autorizzate come “Centri di Raccolta” ai sensi del D.M. 08.04.2008. Nel corso del 2014 gli accessi ai Centri di Raccolta verranno automatizzati sostituendo l’attuale accesso attraverso l’uso delle Ecocard con la Tessera Sanitaria regionale. Questo sistema consentirà l’accesso ai CdR a tutti i componenti del nucleo familiare iscritto a TARES/TARI evitando così il fastidioso inconveniente, prima di andare ai CdR, di ricordarsi di prendere la Ecocard. Autorizzazioni vigenti: Centro di Raccolta Picchianti (Nord) – Per privati e attività produttive Integrazione iscrizione all'Albo (FI 00669 1BC10), approvazione ai sensi del DM 08.04. 2008 con D. D. comunale nr.2196 del 31 luglio 2012 e per stoccaggio (CER 200303) A. D. nr. 158 del 31.10.2012 Autorizzazione allo scarico idrico nr. 326 del 07/11/11 CPI: è compreso nella relazione CPI dell’Area Picchianti Centro di Raccolta (Livorno Sud) Centro di Raccolta Livorno Sud (Via Cattaneo): Integrazione iscrizione all'Albo (FI 00669 1BC10) e approvazione ai sensi del DM 08.04. 2008 con D. D. comunale nr. 2195 del 31 luglio 2012 L’orario di apertura dei Centri di Raccolta è il seguente: • • Picchianti dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle 12.00 e dalle ore 13.00 alle 18.00. Livorno Sud dal lunedì al giovedì dalle 8:30 alle 13:30, il venerdì dalle 13:00 alle 17:45 e il sabato dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 13:30 alle 16:00. La realizzazione di queste aree attrezzate è un servizio innovativo e aggiuntivo a disposizione della comunità per incrementare le percentuali di raccolta differenziata e disincentivare l’abbandono abusivo dei rifiuti sul territorio comunale. 3.4.3 Area manutenzione e deposito cassonetti Don Minzoni Dal 2010 l’azienda ha allestito un’area adibita a manutenzione e deposito di cassonetti presso il Piazzale Don Minzoni a Livorno, la cui planimetria è riportata in allegato 2B. Presso tale sito dal 2012 è stata realizzata l’officina per la manutenzione dei cassonetti. L’area è suddivisa in due porzioni frontali, • All’interno della prima (già esistente e ad oggi operativa) con superficie 2.300q, completamente recintata e accessibile mediante cancello, è presente un prefabbricato ad utilizzo di ufficio ed un altro utilizzato come officina per le attività di riparazione dei cassonetti, in aggiunta anche di una piccola area coperta da tettoia per il ricoveri del carrello elevatore. • La seconda, che ha una superficie di 3500 mq ed è recintata su tre lati, è un’area utilizzata come deposito di cassonetti da riparare o da rottamare. 20 3.5 Rifiuti gestiti 3.5.1 Raccolta rifiuti sul territorio Le attività di raccolta e gestione integrata dei rifiuti sono regolate dal contratto in essere con il Comune di Livorno. Attraverso il servizio di raccolta differenziata A.Am.P.S. S.p.A garantisce la separazione il prelievo dei materiali riutilizzabili o recuperabili per l’avvio a recupero nelle sue varie forme. Nel corso del 2013 è stato avviato il progetto Porta a porta “20.000 abitanti”, con la partenza del quartiere “LA VENEZIA” per un totale di 2.262 abitanti. Il progetto a regime prevede per il 2015 il raggiungimento di 20.000 abitanti sul territorio comunale serviti con modalità porta a porta. Nei successivi grafici sono riportati alcuni dati sulla consistenza delle dotazioni impiegate per la raccolta. 21 Come si nota dai due grafici con l’avviato del progetto “Porta a Porta” e l’intenzione di incrementare la “Raccolta Differenziata”, nel corso del 2013 si è verificata una diminuzione del numero dei contenitori per RSU ed un aumento di quelli dedicati alla raccolta della carta, farmaci ed organico. Dalla tabella seguente si può evidenziare come negli anni si sia registrato un incremento nella percentuale di raccolta differenziata. Nel 2012 la raccolta differenziata si assesta su un valore medio percentuale pari al 43,98%, soprattutto grazie alle frazioni di plastica e carta. Siamo ancora in attesa del valore di raccolta differenziata per l’anno 2013. Tabella 6 - Andamento negli anni della raccolta dei rifiuti 2011 2012 161.211 161.013 Rifiuti urbani (t) 57.589 56.170 Raccolta differenziata (t) 34.250 34.524 Totali rifiuti (t) 91.839 90.694 43,15 43,98 Abitanti % Raccolta differenziata certificata 2013 (*) Obiettivi stabiliti dal D.Lgs 152/2006 (art.205) Nuovo testo unico ambientale 159.985 35% al 31/12/2006 45% al 31/12/2008 32.586,06 65% al 31/12/2012 87.128,71 54.542,65 (*) (*) in attesa di certificazione da parte della Regione Toscana La percentuale di raccolta differenziata ad oggi non ha raggiunto i valori previsti per legge. L’incremento della raccolta differenziata è comunque costante con piccoli incrementi ogni anno grazie ai numerosi interventi messi in atto dall’azienda e all’apertura dei due Centri di Raccolta che si stanno rivelando strategici sotto il profilo della qualità delle frazioni separate 3.5.2 Raccolta presso i Centri di Raccolta Nei Centri di Raccolta si raccolgono numerosi materiali di cui non è stata attivata una raccolta stradale (oli vegetali e minerali, ingombranti, accumulatori, pile esauste, toner, RAEE, manufatti in plastica, legno non verniciato e metalli). Di seguito vengono riportati i dati di raccolta presso i Centri di Raccolta aziendali: • • 22 Picchianti Via degli Arrotini 49 Livorno Livorno Sud Via Cattaneo 81 Livorno Frazioni differenziate in uscita dal Centro di Raccolta Picchianti 2013 (kg) ,%1%:< , < " ( & & 0 :<, <, 0!. ! < !7,%0%? -%'<, % -! $ %.2!88!11% %: .!0<,%!8% .% 0% <, $ / %.2!88!11% %: '<0, $ :<7.!0% % @7 ,% 7 / / .%AB ,%< <.<:0 ?.!00 :%?.!00 :<88< < ( = > ? > $ ? > / ? +> ? &> / +/ !,0! < !,0 :< ? /> '<0, / +& ? &> !22%18%!.<:0 C 072% @87 ,< <:0% <- !80,% ,%@%70% :0< C ! !,< D%!07,< @7 ,% 7 :0<:<:0% // $?+/> + 8% < 1,! % ..< 0%2%8% $C 8% < 1,! % -%'<, % -! E7<88% -% 7% !8 /C '<,:% %? %: D% 0,%? !-< %'% < ,< %:< & '<,:% %? %: D% 0,%? !-< %'% < ,< %:< -% ? &> $ ? /> + ? > & ?+ > & + ? +> ?& > -<0<,1<:0% -%'<, % -! E7<88% -% 7% !88! $ ? &> .<-% %:!8% -%'<, % -! C 2!00<,B! 7. '<-% $ $ B B ?: : DF 2! + ?+ > 2!00<,%< < ! 7.78!0 ,% -%'<, % -! E7<88 C ! !,< <8<00,% D< <- <8<00, : @7 ,% 7 $ ! !,< D%!07,< <8<00,% D<B<8<00, :% D< & .!80%. 8<1: <, & + .!80%.<:0 <, + 8! 0% ! .!80%.<:0 <, ? /> + $ ?+ > ? &> / ? $> / +$ /? > + + ? > .<0!88 .!80%.<:0 <, @!8 % < / <, / ,%@%70% %:1 .2,!:0% 0 ? > ? > 0!07,< +& & ?$&> $ &$ $ ?/ > ? > 23 Frazioni differenziate in uscita dal Centro di Raccolta Livorno Sud 2013 (kg) ,%1%:< , < " ( & & 0 :<, <, 0!. ! < !7,%0%? -%'<, % -! $ %.2!88!11% %: .!0<,%!8% .% 0% <, $ / %.2!88!11% %: '<0, $ :<7.!0% % @7 ,% 7 / / .%AB ,%< <.<:0 ?.!00 :%?.!00 :<88< < ( = > ? > $ ? > / ? +> ? &> / +/ !,0! < !,0 :< ? /> '<0, / +& ? &> !22%18%!.<:0 C 072% @87 ,< <:0% <- !80,% ,%@%70% :0< C ! !,< D%!07,< @7 ,% 7 :0<:<:0% // $?+/> + 8% < 1,! % ..< 0%2%8% $C 8% < 1,! % -%'<, % -! E7<88% -% 7% !8 /C '<,:% %? %: D% 0,%? !-< %'% < ,< %:< & '<,:% %? %: D% 0,%? !-< %'% < ,< %:< -% $ ? /> + ? > & ?+ > & + ? +> ?& > $ ? &> .<-% %:!8% -%'<, % -! C 2!00<,B! 7. 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Al preselezionatore arrivano esclusivamente rifiuti indifferenziati da raccolta urbana, mentre al TVR viene trattata la frazione secca in uscita dal preselezionatore e frazione secca proveniente da terzi. Sezione Impianto di preselezione L’impianto di preselezione di A.Am.P.S. riceve e tratta i rifiuti derivanti dai flussi indifferenziati del Comune di Livorno e consente la separazione ai fini del recupero del materiale ferroso contenuto. Tabella 8 - Rifiuti trattati nel preselezionatore nel periodo 2009-2013 25 * (Frazione secca + Ferro) / t rifiuti trattati **(rapporto tra la quantità di frazione selezionata avviata al recupero e quella effettivamente contenuta nel rifiuto da separare e rilevata tramite analisi merceologica) Sezione Impianto di termovalorizzazione Nell’impianto di termovalorizzazione (TVR) vengono inceneriti sia la frazione secca derivante dall’impianto di preselezione della stessa A.Am.P.S. sia frazione secca proveniente da altri impianti di selezione dell’ATO Costa. Figura 4 - Vista d’insieme del termovalorizzatore Tabella 9 - Rifiuti trattati nel termovalorizzatore nel periodo 2009-2013 26 L’impianto di termovalorizzazione è progettato per essere in esercizio a ciclo continuo 310 giorni/anno (ore teoriche di funzionamento pari a 7.440 h/anno) salvo i periodi di fermata necessari per la corretta manutenzione. Figura 5 – Stato di attività TVR 3.5.4 Rifiuti gestiti nell’Area Vallin dell’Aquila Nell’Area di Vallin dell’Aquila è attivo il Centro di Stoccaggio autorizzato per i rifiuti biodegradabili, nel quale sono stati conferiti i seguenti rifiuti RIFIUTO 200108 Rifiuti biodegradabile da cucine 2011 2012 2013 6.124 5.960 5.441 Questi rifiuti, tutti costituiti da residui biodegradabili da cucine, provengono per oltre il 97% dalla raccolta differenziata effettuata nel Comune di Livorno e per il rimanente 3% da altri soggetti. 27 3.5.5 Trasporto di rifiuti Autorizzazioni vigenti: Autorizzazione nr. FI 000669 del 06.09.2011 Cat 1B inizio validità 07/12/11 fine validità 07/12/2016 Cat 1E inizio validità 25/03/2013 fine validità 25/03/2018 Cat 4C inizio validità 21/04/2014 fine validità 21/04/2019 Cat 5F inizio validità 15/02/12 fine validità 15/02/2017 Iscrizione ai sensi art. 212 comma 8: inizio validità 17/11/2011 fine validità 17/11/2021 La raccolta avviene con autocompattatori a caricamento laterale con monoperatore per i cassonetti da 2400 litri. I cassonetti da 1300 litri vengono svuotati con autocompattatori a caricamento posteriore con un autista e due raccoglitori al seguito. L’azienda provvede regolarmente alla pulizia delle vie e delle piazze di Livorno attraverso lo spazzamento manuale e con l'impiego di autospazzatrici e/o aspiranti (il servizio comprende anche la pulizia delle aree a verde pubbliche non recintate). Si rimanda, per maggiori informazioni, alla carta dei servizi scaricabile dal sito web dell’azienda. Il trasporto dei rifiuti verso terzi è una attività svolta da AAmPS da tempo ma, pur effettuata negli anni scorsi nell’ambito del sistema di gestione ambientale certificato con apposite procedure di controllo operativo mirate alla selezione dei destinatari sottoposti anche a verifiche mediante audit da parte di AAmPS sul loro operato, non era stata inserita nella dichiarazione ambientale. Tabella 10 – Rifiuti non pericolosi gestiti come trasportatore da A.AM.P.S. S.p.A. verso terzi Andamento 2011 - 2013 in t CER DESCRIZIONE MATERIALE 2011 2012 2013 0 0 0,71 RIFIUTI non PERICOLOSI 28 20304 SCARTI INUT.X CONS/TRASF.FRUTTA, CAFFE... 70213 RIFIUTI PLASTICI (DA PFFU DI PLASTICHE, GOMME, ECC) 57,93 40,94 0 150101 IMBALLAGGI IN CARTA E CARTONE 226,12 194,85 263,57 150102 IMBALLAGGI IN PLASTICA 230,1 147,95 155,75 150103 IMBALLAGGI IN LEGNO 252,21 221,39 161,24 150104 IMBALLAGGI METALLICI 150106 IMBALLAGGI IN MATERIALI MISTI 150203 ASSORBENTI, MAT.FILTRANTI, STRACCI, ECC. 18,46 0 0 160103 PNEUMATICI FUORI USO 0 10,89 1,75 160214 APPARECCHIATURE FUORI USO, DIVERSE DA 160209, 160213 0 0 0,14 160304 RIFIUTI INORGANICI, DIVERSI DA 160303* 0,12 0 0 7,17 3,82 4,02 7.832,93 7.490,50 7.164,80 CER DESCRIZIONE MATERIALE 2011 2012 2013 0 3,56 0 482,21 250,7 713,82 RIFIUTI non PERICOLOSI 170101 CEMENTO 170107 MIX/SCORIE CEMENTO, MATTONI, MATTONELLE, ECC. DIVERSO DA 170106* 170201 LEGNO DA COSTRUZIONI/DEMOLIZIONI 3,74 9,99 20,06 170202 VETRO DA COSTRUZIONI/DEMOLIZIONI 0 3,84 0 170203 PLASTICA DA COSTRUZIONI/DEMOLIZIONI 2,46 53,57 3,08 170405 FERRO E ACCIAIO DA COSTRUZIONI/DEMOLIZIONI // 0,8 3,28 170604 MAT.LI ISOLANTI DIVERSI DA 170601/170603 24,81 4,46 2,5 170802 MAT.LI DA COSTR. C/GESSO NO 170801* 170904 RIFIUTI MISTI DI COSTRUZIONE/DEMOLIZIONE 200101 CARTA E CARTONE // 2,54 6,61 150,98 107,94 110,28 5.892,53 5.914,88 6.252,83 200102 VETRO 0 0 2,98 200110 ABBIGLIAMENTO 1,03 2,49 1,83 200111 PRODOTTI TESSILI 3,08 0,65 16,29 200132 MEDICINALI DIVERSI DA 200131 4,74 0 0 200138 LEGNO DIVERSO DA 200137* 32,06 31,86 57,7 200139 PLASTICA 93,76 7,73 5,32 200140 METALLO 21,83 13,99 13,48 200201 RIF.BIODEGRADABILI DA GIARDINI/PARCHI 341,95 483,45 450,42 200201 RIF.BIODEGRADABILI DA GIARDINI/PARCHI 0,08 3,57 0 200301 RIFIUTI URBANI NON DIFFERENZIATI 103,98 0 0 200301 RIFIUTI URBANI NON DIFFERENZIATI 27,79 1,51 4,46 200303 RESIDUI DELLA PULIZIA STRADALE 685,87 576,16 7,73 200307 RIFIUTI INGOMBRANTI 175,17 219,22 137,7 200399 RSU NON SPECIFICATI ALTRIMENTI TOTALE RIFIUTI NON PERICOLOSI (t/a) 23,78 77,18 62,05 18.707,89 17.892,43 17.637,40 Tabella 11 – Rifiuti pericolosi gestiti come trasportatore da A.Am.P.S. S.p.A. Andamento 2011 - 2013 in t CER DESCRIZIONE MATERIALE DESTINATARIO 2011 2012 2013 RIFIUTI PERICOLOSI 200127* VERNICI, INCHIOSTRI, ADESIVI E RESINE CONTENENTI SOST.PERICOLOSE Lonzi Metalli srl 1,20 0.14 0 200133* BATTERIE/ACCUMULATORI VEDI 160601, 160602, 160603 Lonzi Metalli srl 1,70 0 0 160211* ALTRI MAT.LI ISOLANTI CONTENENTI SOST.PERICOLOSE Tred Livorno 0 0 0 160305* RIF.ORGANICI C/SOST.PERICOLOSE Lonzi Metalli srl 0 0.01 0 29 CER DESCRIZIONE MATERIALE DESTINATARIO 2011 2012 2013 0 0.26 0 0 0 RIFIUTI PERICOLOSI ALTRI MAT.LI ISOLANTI CONTENENTI SOST.PERICOLOSE Lonzi Metalli srl 130208* ALTRI OLI PER MOTORI, INGRASSAGGIO E LUBRICAZIONE Lonzi Metalli srl 200126* OLI E GRASSI DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 200125 Lonzi Metalli srl 0 0 0,05 160213* APPARECCHIATURE FUORI USO, CONTENENTI COMPONENTI PERICOLOSI DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLE VOCI 160209 E 160212 Lonzi Metalli srl 0 0 0,02 ALTRI RIFIUTI DELL’ATTIVITA’ DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESI RIFIUTI MISTI) CONTENENTI SOSTANZE PERICOLOSE Lonzi Metalli srl 0 0 14,54 RIFIUTI ORGANICI, CONTENENTI SOSTANZE PERICOLOSE Lonzi Metalli srl 0 0 2,90 0.41 170603* 170903* 160303* Totale rifiuti pericolosi (t/a) 0,13 0,01 14,75 Le tipologie di rifiuto trasportate negli esercizi precedenti sono stati stoccati presso i Centri di Raccolta e sono stati avviati a smaltimento avvalendosi di trasportatori autorizzati. 3.5.6 Intermediazione di rifiuti @ ! @% &- $$+ ( B ( $ A.Am.P.S. è iscritta all’Albo gestori ambientali per l’attività di intermediazione che prevalentemente viene esercitata per la gestione di alcuni rifiuti biodegradabili. Tabella 12 – Rifiuti non pericolosi gestiti come intermediario da A.AM.P.S. S.p.A. Andamento 2011 - 2013 in t 8 '43 6 6 6, 6 , , 6 6& 8 6 . . 6 6 ?$ ( .6, 6 ? 6 66 6 30 @ 0 9 ( 9 ( ? ( 9 $ B ( ( 9 ( @@7 ( ? 9 ? ?$& ? / ?& &+&? / ? ? ?+ 8 '43 &6 6 % 9 &6 6, % 9 ,6 ! ! .6 6 0 6 6 6 $?/ ? + " ? & 8 ? & ? + .6 6 .6,6! . .6 6! , ( H ( ( ?&/ ? & ?& ?$ ? ? ? + 66 6 ?& 66 66 6 , 66 6. , 66 , 9 ? / ( ? 9 ?+ ? $ 9 /?$& 434 "- ! , !2 . & . &2 & 6,& 6 Tabella 13 – Rifiuti pericolosi gestiti come intermediario da A.AM.P.S. S.p.A. Andamento 2011 - 2013 in t RIFIUTO 2011 2012 2013 0 0 0,11 92,25 78.34 63,70 080409* Adesivi e sigillanti di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose 120118* Fanghi metallici (rettifica, affilatura, lappatura) con olio 130208 Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione 0 0 0.08 150110* Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze 0 0 0,25 170204* Vetro, plastica e legno contenenti sostanze pericolose o da esse contaminati 0 0 0,42 170605* Materiali da costruzione contenenti amianto 0,40 4,32 2,92 92,65 82,66 67,48 TOTALE Gli aspetti ambientali relativi all’attività di intermediazione sono riconducibili alle emissioni in atmosfera nel trasporto dei rifiuti e alla gestione dei rifiuti da parte dei gestori degli impianti di destinazione 31 4. Individuazione degli aspetti ambientali 4.1 Individuazione degli aspetti ambientali diretti Il principale scopo di un sistema di gestione ambientale è quello di identificare e tenere sotto controllo tutte le attività aziendali riferite al siti in esame che presentano aspetti in grado di generare effetti sull’ambiente. Le attività istituzionale dell’Azienda che interagiscono o possono portare interazioni all’ambiente, ovvero impatto sull’ambiente, vengono identificati all’interno del Sistema di Gestione come aspetti ambientali diretti e indiretti. Per un maggior dettaglio sui criteri e della procedura di valutazione degli aspetti ambientali si rimanda al capitolo del Manuale di Gestione Ambientale e di Sicurezza (MGAS). Criteri di scelta degli indicatori In conformità al Regolamento 1221/2009/CE laddove possibile, si è adottato un indicatore ambientale che permetta un immediato confronto sull’andamento delle prestazioni ambientali. E’ stata effettuata una rivalutazione degli aspetti ambientali alla luce dei risultati dei monitoraggi e dei controlli messi in atto dall’azienda nell’ambito del sistema di gestione. Di seguito viene riportata la tabella sinottica per la valutazione dell’indice di significatività partendo dalla valutazione degli indici che tengono conto dei fattori sopraesposti. Tabella 14 - Sinottico per la valutazione dell’indice di significatività Costo/Gravità connessa Situazione in cui si all’impatto (Ig) verifica l’impatto (If) soggetti bersaglio dell’impatto (Ib) Non si rilevano impatti o sono L’impatto si manifesta in Non sono quantificabili economicamente in un situazione anomale di individuati soggetti importo inferiore ai 10.000 € esercizio bersaglio Si rilevano impatti che sono controllati2 o quantificabili in un range L’impatto si manifesta in compreso tra i 10.000 € ed un 1 situazioni di emergenza milione di € 32 Coinvolgimento di Valore Indice 1 Si individua una categoria di 2 soggetti bersaglio. Si rilevano impatti che non sono L’impatto si manifesta in Si individua una controllati, oppure sono quantificabili situazioni di ordinaria pluralità di soggetti in un importo > 1.000.000 € conduzione bersaglio. 3 2 Per controllato si intende che esso è, di norma, monitorato sia in termini quantitativi che qualitativi (es. monitoraggio delle emissioni in atmosfera); un impatto è non controllato quando esso o non è monitorato, oppure, se lo è, supera negativamente i parametri previsti di oltre un 20%. L’importo economico considerato, invece, è da intendersi come somma dei costi sostenuti e dei ricavi ottenuti dall’azienda. L’indice di significatività (IS) viene calcolato secondo la seguente formula: Is = I g x I f x I b Ig = Costo/Gravità connessa all’impatto. If = Frequenza connessa all’impatto. Ib = Coinvolgimento di soggetti bersaglio dell’impatto. La valutazione della significatività avviene calcolando il valore con la seguente scala: Non significativo 1 Significativo 11 < Is < 12 < Is < 18 19 < Is Is = 27 26 < La natura dell’aspetto fa sì che La natura dell’aspetto fa sì La natura dell’aspetto fa sì La natura dell’aspetto esso debba essere tenuto sotto che debba essere tenuto che debba essere tenuto fa sì che debba essere controllo attraverso un sotto controllo attraverso sotto controllo attraverso tenuto sotto controllo monitoraggio, oltre che gestito un monitoraggio e, se per un monitoraggio e, se per attraverso un con le procedure interne del esso sono stati individuati esso sono stati individuati monitoraggio e si sistema di gestione ambientale. margini di miglioramento, i margini di miglioramento, i devono individuare relativi interventi devono relativi interventi devono interventi sul breve essere programmati sul essere programmati sul periodo (entro 12 mesi) medio periodo (entro 36 medio periodo (entro 24 al fine di ridurne la mesi). mesi). criticità. L’indice di significatività (IS) varia da 1 a 27: non significativo (da 1 a 11), significativo (da 12 a 27). In base al valore di tale indice vengono stabilite le azioni da intraprendere e definito il “Programma di miglioramento ambientale” con le priorità di intervento indicate nella tabella di cui sopra. Nella seguente tabella sono indicati in maniera sintetica tutti gli aspetti diretti significativi, cioè “gli aspetti ambientali associati alle attività, ai prodotti e ai servizi dell’organizzazione medesima sui quali quest’ultima ha un controllo di gestione diretto, che in base ai criteri adottati risultano significativi”. Nella individuazione di tali aspetti si è tenuto conto di situazioni ordinarie, anomale e di emergenza. Tabella 15 - Aspetti ambientali diretti Condizione Ordinaria Condizione di Emergenza Condizione Anomala IS IS IS D1 Utilizzo della risorsa idrica 12 8 4 D2 Utilizzo di risorse energetiche 18 12 6 D3 Odori da TVR 9 6 3 Aspetto Area Picchianti - Impianto termovalorizzazione (TVR) 33 Condizione Ordinaria Condizione di Emergenza Condizione Anomala IS IS IS D4 Emissioni in atmosfera 18 12 9 D7 Rifiuti prodotti 12 8 4 D8 Inquinamento acustico 8 4 2 D9 Gestione delle Emergenze Area Picchianti - Impianto Preselezione (PSZ) 9 8 2 D1 Utilizzo della risorsa idrica 12 8 4 D2 Utilizzo di risorse energetiche 12 8 4 D3 Odori impianto preselezione 9 6 3 D4 Emissioni in atmosfera 18 12 9 D9 Gestione delle Emergenze Sede legale e Area Picchianti - escluso TVR e PSZ 9 8 2 D1 Utilizzo della risorsa idrica 6 4 2 D2 Utilizzo di risorse energetiche 6 4 2 Aspetto 34 D5 Altre emissioni in atmosfera 9 6 3 D7 Rifiuti prodotti 12 8 4 D8 Inquinamento acustico 6 4 2 D9 Gestione delle Emergenze 9 8 2 D10 Impatto visivo 9 - - D11 PCB/PCT 3 6 3 D12 Sostanze chimiche presenti 9 18 9 D13 Amianto 3 6 3 D14 Radiazioni ionizzanti 3 6 3 D15 Inquinamento elettromagnetico 9 6 3 D16 Inquinamento del suolo 6 4 2 D17 Inquinamento acque sotterranee 6 4 2 D18 Acquisto di prodotti e servizi eco-compatibili 18 - - D19 Emissioni di gas lesivi dell’ozono e/o ad effetto serra 12 8 4 D20 Effetti sulla bio-diversità 3 2 1 D21 Inquinamento luminoso 9 6 3 D22 Serbatoi interrati 3 18 9 D23 Emissioni di polveri legati a lavori edili Centri di Raccolta 1 6 3 D3 Odori da attività raccolta rifiuti 9 6 3 D7 Rifiuti prodotti in proprio 12 8 4 D3 Emissioni in atmosfera da trasporto rifiuti 12 12 12 D9 Gestione delle Emergenze Raccolta Rifiuti sul territorio, trasporto rifiuti pericolosi e non 9 8 2 D3 Odori da attività raccolta rifiuti 9 6 3 D7 Rifiuti prodotti in proprio 9 6 3 D3 Emissioni in atmosfera da trasporto rifiuti 12 12 12 D2 Utilizzo di risorse energetiche per trasporto rifiuti 12 12 12 D6 Raccolta rifiuti sul territorio 18 12 6 D9 Gestione delle Emergenze 9 8 2 Condizione Ordinaria Condizione di Emergenza Condizione Anomala IS IS IS D7 Rifiuti prodotti 12 8 4 D2 Utilizzo di risorse energetiche 12 8 4 D3 Odori discarica 9 6 3 D4 Emissioni in atmosfera discarica 18 12 9 D9 Gestione delle Emergenze Deposito cassonetti di Via Don Minzoni 9 8 2 D7 Rifiuti prodotti in proprio 8 8 4 D5 Altre emissioni in atmosfera 8 8 12 D9 Gestione delle Emergenze Attività di intermediazione 9 8 2 D3 Emissioni in atmosfera da trasporto rifiuti 8 8 8 I1 Impatti derivanti dall’attività dei trasportatori e destinatari 18 12 6 Aspetto Sito di Vallin dell'Aquila Nota: in giallo gli impatti ambientali significativi. Nei capitoli successivi saranno analizzati gli aspetti ambientali diretti “Significativi”. Per quanto concerne gli aspetti indiretti si rimanda al capitolo 6. 35 5. Aspetti diretti significativi 5.1 Utilizzo di risorse energetiche (D2) E’ importante inoltre sottolineare un elemento innovativo e di pregio per l’immagine aziendale rappresentato dall’acquisto di energia verde per soddisfare il 100% del fabbisogno energetico (circa 10 GWh anno) dell’Azienda; per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo relativo agli acquisti eco-compatibili. Nel 2011 è inoltre stata completata l’installazione di un gruppo di pannelli fotovoltaici che è entrato in funzione nel 2012. Sono stati installati due gruppi di pannelli dei quali il primo di 1800 mq, con una potenza complessiva di 176 kW, in pannelli di “Policristallino”, il secondo, di 3200 mq, ha una potenza di 107 kW ed è costruito in silicio amorfo di tipo “Filmsottile”. AAmPS ha un Energy manager per la gestione delle risorse energetiche (minore di 10.000 TEP), identificato nel Direttore Tecnico, che ricopre in sé il Responsabile impianto termovalorizzazione - Referente AIA - Energy manager (via dell’Artigianato n°32), Responsabile settore amministrativo e gestione del personale assegnato. Tabella 16 - Riepilogo consumi energia elettrica AAmPS 47 ' > 7 ' 7 9 )AB(+)CC+ 6 GI" +$ & 6 GI" + / 6 GI" $ & $$ $ //$ & / $$ /+ $ + $ $ + & $ & & + $& 333 & / &$ ? & ..! $ &+ & ! ! &, (**) nella Dichiarazione Ambientale degli anni scorsi è stato erroneamente conteggiato due volte il consumo energetico degli uffici di Via dell’Artigianato Tabella 17 - Consumo complessivo di energia NOTA: Per passare da tonnellate di frazione secca a TEP è necessario dividere il potere calorifico inferiore della frazione secca in GJ/ton per il PCI del petrolio che è 42 GJ/ton 36 Tabella 18 - Riepilogo consumi carburante - Raccolta – Trasporto 1 % 9-:> : 7- *< 3" 3 $ 6 6 )4- + /? ?&+ 6 )4- + )4- + ?/& ?&/ / ?/ $ ?/ 6 !2. &2!, &&62! ,6 2 & 26, Sezione impianto TVR L’impianto di termovalorizzazione consente di trasformare l’energia chimica potenziale presente all’interno dei rifiuti in energia elettrica, tramite recupero energetico dai fumi di combustione, utilizzando come fluido termovettore acqua. All’interno della camera di combustione sono prodotti fumi ad alta temperatura, il loro raffreddamento è consentito dalla circolazione di acqua all’interno di appositi fasci tubieri; l’acqua acquistando calore subisce il passaggio di fase a vapore che è convogliato alla turbina, accoppiata ad un alternatore per la produzione di energia elettrica. Nella seguente tabella sono riportati i nuovi indicatori selezionati e monitorati a partire dal 2007, come prescritto dall’AIA. Tabella 19 - Indicatori energetici per gli anni 2011 - 2013 previsti dall’AIA 1 $B(; - # - - $B( $B(; # - - $B(; # - # - 1 # 5 67.119,46 67.194,55 79.403,42 0,166 0,161 0,146 34.560,68 36.369,72 40.448,80 0,515 0,541 0,509 0,514 0,54 0,508 0,46 0,439 0,495 78,8 79,4 80,6 Non si riscontrano significative variazioni rispetto agli anni precedenti relativamente a consumi di energia. Per quanto riguarda la produzione di energia, grazie all’estensione del periodo tra i due interventi di manutenzione programmata consecutivi, nel 2013 il TVR ha evidenziato una 37 produzione record pari ad oltre 40.000 MWh ed ha ridotto il consumo specifica di energia elettrica (0,146 MWh/t). La diminuzione delle ore di fermo impianto, dovuta a manutenzione programmata e preventiva, ha portato ad un miglioramento delle prestazioni. Figura 6 - Andamento efficienza energetica impianto TVR - periodo 2011-2013 Sezione impianto PSZ Il preselezionatore utilizza energia elettrica per il suo funzionamento 7 ( % ( , % ( +$ ? @ % ( / ? / $? & > ( B < ?$ > .I" B ? ?$ > + $?& > ? ? $ Area Vallin dell’Aquila Di seguito sono riportati i valori relativi al funzionamento del motore dell’impianto per il trattamento del biogas. Tabella 20 - Valori rendimento impianto biogas D 3 - % ( 6 6266 .&6266 6 & .266 266 6 38 .6 266 ! 6. 266 AB( ! AB( 266 6! , ! , ,266 . & ,266 ,&! AB( 2 6 . 662 6 ,62 6 &&2 6 266 6 .2 6 )AB(; 62.! 2 26& + 5.2 Emissioni in atmosfera (D4) 5.2.1 Area Picchianti Le emissioni in atmosfera più significative nell’Area Picchianti sono legate ai due impianti presenti, TVR e PSZ. All’interno dell’Area Picchianti le emissioni convogliate in atmosfera derivano inoltre da: centrali termiche, motogeneratori, stoccaggio gasolio e benzina al distributore di carburante per uso privato, laboratorio analisi chimiche (cappe aspiranti), sfiati per motivi di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (officina). Sezione Impianto TVR Le emissioni del TVR vengono monitorate sia con un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni (uno per ogni linea), conforme ai requisiti previsti dal D. Lgs. 133/05 sia con campionamenti a spot manuali. Con frequenza quadrimestrale vengono effettuate dal laboratorio aziendale le analisi previste dall’AIA n. 273/2007 rilasciata dalla Provincia di Livorno, mentre ad un laboratorio esterno accreditato vengono affidati campionamenti e analisi dei microinquinanti, IPA, diossine e furani che sono sottoposti a monitoraggio periodico anche da parte dell’ente di controllo, ARPAT. Con frequenza annuale viene effettuata la taratura del sistema di monitoraggio delle emissioni. In base all’autorizzazione AIA AD 273/2007 i limiti per le emissioni sono quelli previsti dal D.Lgs.133/05. Tabella 20 - Totale inquinanti emessi anno 2013 " ( % * 7 ! ( ( = B /?& = B & /+$? = B ?$+ 9 = B +$ ?$/ 9 = B ( ( ! ( ( ( ( ! ( ( ! ' + $ $/? = B & /?$/ = B $?// Tabella 21 - Medie annuali di emissione inquinanti (mg/Nmc) ! # " $ % 39 " % " "$ #' && " && ( ) " * + *( *( , " "$ $ $ -* *(. && Tabella 22 – Emissioni di inquinanti (anni 2011 – 2013) E G B % ( 6B4 B 6 /?/ $? $ /?& ? + ?$$ ?++ # ? + ?/+ ?$+ ? ? ? / % $ ?/ ( ? +$ ?$/ /? / ?/ ? / ? ? / ++?& + ? & & /?$/ $? +?$ /$?/ /$ ? / /?$ #' ( ) * + *( 4 B $? *( , & <3 & -* ? /<3 *(. ? <3 & ?&$ <3 $ ? <3 $ ? <3 ? &?$ <3 / ? ? ? & $? $?// ? ? ? ?&+ $? + ? $? ? / ?/ &? <3 ?/ <3 & ? <3 & <3 ? <3 ?+ <3 $ ? <3 $ ?$ <3 / ? <3 ? ? &<3 & <3 & Tabella 23 – Altre emissioni (anni 2011 – 2013) E % ( G B / +$$? ( ( ! ( ( 40 9 & +& + &?& / & 4 B & /+$? $ +$?&$ + + ?/ + $ $$?& ? 6B4 B / ?+ ?++ / &? 6 /? / & ?& I valori relativi alle diossine non sono riportati nel grafico sottostante dato che sono dell’ordine di grandezza di 10-9 mg/Nm3 e 1000 volte più bassi del limite giornaliero previsto dal D. Lgs.133/05. Figura 7 – Concentrazioni medie annue (mg/Nmc) I dati ottenuti contengono l’elevata efficienza del sistema di abbattimento dei fumi. Si è registrato un incremento in termini di flusso di massa, ossia nel quantitativo complessivamente emesso a causa dell’incremento dei rifiuti trattati nel TVR. In termini di flussi di massa (Kg/anno) il lieve incremento è dovuto all’aumento dei rifiuti trattati e dell’indice di funzionamento del TVR. 41 Figura 8 – Concentrazioni medie annue di ossidi di azoto Le emissioni di ossidi di azoto sono ampiamente al di sotto dei limiti previsti dal D.Lgs. 133/2005, pari a 200 mg/Nmc. Sezione Impianto di “Preselezione rifiuti” La principale fonte di emissione dell’impianto di preselezione è costituta dall’aria captata nell’impianto e trattata con il sistema dei biofiltri ubicati all’esterno del capannone dell’impianto. L’impianto di abbattimento (biofiltro) delle emissioni rispetta i valori limite di emissione prescritti. Tale osservazione è valida anche per gli anni precedenti, tuttavia, per comodità espositiva, si riporta di seguito esclusivamente il quadro riepilogativo dei principali inquinanti registrati in seguito a controlli analitici effettuati dal laboratorio A.AM.P.S. S.p.A. nel 2012. Tabella 24 - Emissioni Impianto di preselezione 1 D ;: 62, .& 2,, 37 4 % 1" 2 6 ! 2.& 62 2 . 62 2 . 37 4 % * 1" 626,!& 2,. 37 4 % * 1" 62 .& 62 , 37 4 % * 1" 62 6,.& 37 4 % * 1" 7 37 4 % * 1" 7 42 A ; 62 6 62 , & 2 . !2. ,2 Tabella 25 - Rispetto dei valori limite relativi alle emissioni impianto di preselezione Medie annue Biofiltro (lavorazione) 1 37 4 % D D 1" 37 4 % * 1" 7 A ; A ;( ;: A ;( 2 626 .& & 2, ;; 66 ! 2. 626 . & 2,, 6 6 6!,6. 66 & ;: 62 6266 & 2 . ;; 62 6266 & 2 . ;; 66 6266 2 ;; 6 66 ! 626. 37 4 % * 1" 62 .& 37 4 % * 1" 626& .& & 62666& 6266 6 & 62 , 6 2 2 ! ;; 626& 37 4 % * 1" 7 62 & 6266 2 &6 37 4 % * 1" 7 62 ,&& 6266!& & 2, 66 6 , !, 6. Medie annue Biofiltro (fossa stoccaggio) 7 1 D D * . ; 66. ;: A ;( 62 .& 6266& 2&. ;; 2, 626 & !.2 ! 6 6266 & 2 . ;; 62 37 4 % 1" 37 4 % * 1" A ; ;: A ;( 62 6266 & 2 . ;; 626& 62666& 62 , ;; 37 4 % * 1" 62 .& 37 4 % * 1" 62 & .& 37 4 % * 1" 7 62 &! 37 4 % * 1" 7 62 62666& 6266 & . 62 , & 66 6 . ! 66 & 66 66 6 2. 6&, !2 ;; 626!!!!! 6266! .2,& &6 , 6266 6 & 2 66 . ! Le emissioni del PSZ sono tutte ampiamente sotto i limiti previsti sia in termini di concentrazione che in flusso di massa. Area Vallin dell’Aquila Le emissioni in atmosfera nel sito di Vallin dell’Aquila sono imputabili a due fattori: • Emissioni diffuse provenienti dal corpo della discarica, ormai nulle a seguito della copertura della discarica; • Emissioni convogliate dovute ai residui della combustione del biogas. Gli inquinanti monitorati dal motore di cogenerazione della torcia sono i seguenti: Tabella 26 – Emissioni biogas (Valori medi annui dalle analisi effettuate nel 2010 e 2013) 6 ) 3 $ % 134 ;: 7 6 + ) ;: .!; 66. + ) ;: , 2, .!2 & !&6 &62 &.2 &66 626 62 ! &6 2 . 62& 6 ?1 2 2 6 ?8 62&& 62 & ? 626& 000 + 3 2 & &6 (Analisi non effettuate nel 2011 per fermo impianto a causa di un guasto al motore) *Valore normalizzato a T: 273°K, P: 101 3 kpa, gas secco e tenore di Ossigeno pari a 5% 43 5.3 Sostanze lesive dell’ozono e gas ad effetto serra (D19) In azienda sono presenti alcuni impianti di condizionamento che utilizzano ancora gas R22, i n quanto il piano di rinnovamento del parco condizionatori è tuttora in corso. Tutti gli apparecchi vengono sottoposti alle manutenzioni periodiche previste da parte di personale qualificato. Non vi sono comunque impianti con quantitativi pari o maggiori a 30 kg di gas refrigeranti. Per tutti gli impianti sono stati approntati dei registri in cui viene annotata la manutenzione effettuata e i risultati dei controlli relativi alle fughe di gas R22 (DPR 147/06 e al regolamento Reg. 842/06/CE). Con la chiusura a luglio 2012 degli uffici di Via Bandi sono stati dismessi n°7 impianti R22 e trasferiti 3 dei 10 esistenti (con gas R410A) nei nuovi uffici di Via Dell’Artigianato 39. R-22 è un idroclorofluorocarburo (HCFC) che può danneggiare l’ozono e non può più essere commercializzato, pertanto in azienda è in atto un piano di dismissione progressiva degli apparecchi contenenti tale fluido refrigerante. I gas R410 A e R407C sono i refrigeranti che progressivamente stanno sostituendo l’R22; si tratta di idrofluorocarburi (HFC) che pur non presentando rischi diretti per l’ozono, possono comunque contribuire all’effetto serra. Di seguito sono riportati gli impianti di condizionamento presenti con l’indicazione della tipologia di gas presente. Tabella 27 - Elenco di impianti di condizionamento D 4 -*- 7 * , # & 7 ! K G , J G / , & 1 1 & & & $B &B B / 4 6 4 6 / / K G , , 7 9 J G , # * 1 D J G ! J G , , K G !B, , / K G K G , ! K G , ! K G , ! J G , ! K G , ! K G " *3: $ :>3: 44 Gas serra da TVR Generalmente il calcolo delle emissioni di gas serra (CO2, CH4, N2O) viene effettuato attraverso la stima della CO2 equivalente. Nel caso dell’A.A.M.P.S. le emissioni di gas serra imputabili al TVR sono esclusivamente quelle di CO2. Al fine di quantificare le emissioni di gas serra associate alla combustione dei rifiuti è necessario tenere presente che la CO2 che deriva da materiali di origine biologica non dà contributo3 (il carbonio rimosso dall’atmosfera tramite fotosintesi torna in atmosfera con la degradazione). Si tiene quindi conto esclusivamente della frazione di carbonio proveniente da fonti fossili4. L’impianto non rientra comunque tra quelli soggetti alla Direttiva Emission Trading. Dalla tabella sotto riportata si può osservare una riduzione delle emissioni di CO2 nell’ultimo anno sia in termini assoluti che in relazione alla quantità di rifiuti inceneriti. Tabella 28 – Calcolo CO2 13 / 13 ) 13 ; + & +&?+ &$ ? & ? & +?$ ? ? + $ ? / / &?&& ? & L’incremento di CO2 è dovuto all’aumento dei rifiuti trattati e dell’indice di funzionamento del TVR. 5.4 Utilizzo di risorse idriche (D1) Di seguito sono riportati i consumi di acqua potabile nelle varie sedi. Tabella 29 - Consumi di acqua potabile (mc) 7 6 # 7 9 + 7 # 4 $ & 6 $ $/$ +$ $ 6 + + 333 // ) + & / E ; F +? $ / $ +?&+ /+?$& Il volume di acqua potabile utilizzato dall’azienda è paragonabile al volume necessario al riempimento di 17 piscine olimpioniche5. La notevole diminuzione del consumo di acqua potabile, presso la sede di via dell’Artigianato 32 nel corso dell’anno 2013, è dovuto principalmente all’ottimizzazione del sistema di trattamento dell’acqua di caldaia ed una marcia continua dell’impianto TVR, (senza fermate per manutenzione), che ha consentito un reintegro minimo dell’acqua di caldaia. 3 4 in accordo con la metodologia messa a punto dall’IPPC “Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories” la letteratura è solita assegnare un rapporto di 1/3 tra carbonio fossile e carbonio totale 5 Volume piscina olimpionica 2.500 mc 45 Via dell’Artigianato 32 All’interno dello stabilimento è utilizzata sia acqua potabile, proveniente dall’acquedotto comunale, sia acqua industriale proveniente dalla rete, stoccata in un apposito serbatoio di accumulo, senza alcuna variazione rispetto a quanto riportato nell’aggiornamento convalidato 2012. Di seguito vengono riportati i consumi di acqua industriale provenienti dal Termovalorizzatore. I consumi dell’impianto di incenerimento, e in generale quelli dell’intera area, non sono in grado di determinare condizioni di penuria di acqua alla cittadinanza. Tabella 30 – Consumo complessivo di acqua nel TVR / % ) + / ) + E F 6 & + ? 6 /$ & ? 6 + + & ; ? La notevole diminuzione del consumo di acqua potabile nel corso dell’anno 2013, per il funzionamento del TVR, è dovuto principalmente all’ottimizzazione del sistema di trattamento dell’acqua di caldaia (demineralizzatore) e la marcia continua dello stesso impianto, (senza fermate per manutenzione), ha consentito un reintegro minimo dell’acqua di caldaia. 5.5 Rifiuti prodotti (D7) Via dell’Artigianato 32 I rifiuti prodotti nell’Area Picchianti Via dell’Artigianato 32 sono costituiti dai residui del trattamento dei rifiuti, delle manutenzioni e dell’attività di laboratorio. 46 Figura 11: Rifiuti prodotti dall’Impianto di preselezione La riduzione dei rifiuti pericolosi prodotti deriva da una riclassificazione, alla luce della nuova normativa sull’assegnazione della classe di pericolo H14 delle scorie (CER 190111* assegnato CER 190112) e delle ceneri (CER 190113* assegnato CER 190114), da gennaio 2013. Tabella 31 - Rifiuti prodotti da TVR e PSZ 1 , + - + - + @ 1- C 47 ; + - L9 M + 0', + / 5 + / 4 ; $/ ? ?+ ?+ //? //? / & ? $ + @ 4 $/ ? + - > ; / & ? $ +? +? +$ ? +$ ? +?+ +?+ $?+ $?+ ? & ? & . &2 47 Di seguito si riporta il trend degli indicatori previsti dall’AIA per la produzione di rifiuti derivanti dall’impianto di termovalorizzazione. Nel 2013 il rapporto scorie/incenerito si è ridotto notevolmente grazie all’elevato tasso di funzionamento del TVR in grado di minimizzare i rifiuti prodotti. Rifiuti prodotti nel sito Via Don Minzoni Nell’area Don Minzoni vengono prodotti rifiuti da manutenzioni di cassonetti di vario materiale ed imballaggi Tabella 32 - Rifiuti prodotti in Via Don Minzoni CER 150102 150104 Totale Descrizione rifiuto Peso netto t/anno 37,25 69,74 106,99 IMBALLAGGI IN PLASTICA CER 150102 IMBALLAGGI METALLICI CER 150104 Rifiuti prodotti dagli impianti di Vallin dell’Aquila La discarica negli ultimi anni ha prodotto i seguenti rifiuti. Tabella 33 – Produzione di rifiuti dalla discarica (t) CER 160117 190703 2011 Non pericolosi RIF.SOLIDI PRODOTTI DA ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE PERCOLATO DISCARICA DIVERSO DA 190702 2012 2013 1,70 9.696,580 23.750,40 Pericolosi 130208* 48 ALTRI OLI PER MOTORI, INGRANAGGI E LUBRIF 0,810 0,72 Dall’impianto di stoccaggio dell’organico si producono solo rifiuti non pericolosi Tabella 34 – Produzione di rifiuti dall’impianto di stoccaggio dell’organico (t) CER 2011 Non pericolosi PERCOLATO DISCARICA 190703 392,00 DIVERSO DA 190702 RIFIUTI BIODEGRADABILI 200108 5.662,24 DI CUCINE E MENSE FANGHI DELE FOSSE 200304 11,24 SETTICHE 5.6 2012 2013 527,10 402,14 5.483,15 5.440,56 5,30 3,26 Sostanze chimiche (D12) L’azienda utilizza varie sostanze chimiche sia come ausiliari di processo, sia come reagenti per laboratorio, sia per le manutenzioni. Laboratorio di analisi chimiche-biologiche Presso il Laboratorio Chimico sono conservati i seguenti reattivi impiegati per le analisi chimiche: • Quantitativi di acidi in giacenza anno 2013 circa 70 litri. • Quantitativi di solventi in giacenza anno 2013 circa 200 litri. • Quantitativi di reattivi solidi circa 50 Kg. • Deposito gas (esterno all’edificio) di reazione Il laboratorio è dotato di una vasca di volume di circa 0,5 mc, in cui sono raccolti i rifiuti liquidi del laboratorio, posta all’esterno dell’edificio. Sezione depurazione fumi: 1. Urea (impiegata per la depurazione dei fumi). 2. Bicarbonato di calcio. 3. Carboni attivi. Nella tabella sottostante sono riportati i dati relativi agli acquisti di materiale di consumo per l’impianto di termovalorizzazione. Poiché tali dati si riferiscono agli acquisti, hanno una valenza puramente contabile, quindi non forniscono nessuna informazione sull’andamento dei consumi di tali materiali. Sono disponibili i dati relativi ai consumi dei soli prodotti per i quali viene attivato un monitoraggio, come richiesto dal Piano di Monitoraggio e Controllo prescritto nell’AIA vigente. Tabella 35 - Consuntivo di materie prime utilizzate nel TVR (t) 9 % ?1 )8 G ' ) G ) % G 8 + % + + 6 +? + ? / ? ?+ 6 /? + ?$ / +?/ $ ? / ? + ? //?/ 6 ? & 1 % & ? & & ?$ ++?$+ 49 In termini di consumo di materie prime utilizzate nell’impianto, il lieve incremento è dovuto all’aumento dei rifiuti trattati e dell’indice di funzionamento del TVR. Tabella 36 - Indicatori di prestazione consumi materie prime La costante riduzione degli indicatori di consumo specifico è legato ad una gestione più efficiente dell’impianto TVR. Di seguito sono invece riportati i consumi di olii (oltre il 60% dei consumi di olio è legato alle esigenze di manutenzione degli automezzi utilizzati nella raccolta dei rifiuti). Officina e magazzino 1. Bombole gas tecnici 2. Fusti di olio lubrificante 3. Sali per addolcitori e ad uso antighiaccio per strade Tabella 37 - Consumo di olio lubrificante Consumo olio 2011 2012 2013 Totali annui (t) 9,043 12,439 7.302 Tabella 38 - Acquisto di sale (kg) 6 )A + 6 )A + $ (( 1 4 1 $$ 4 6 ( 4 6 ( 6 / (( 4 $/ 4 6 4 )A + 4 6 ( ( 6 6 / (( 4 4 6 ( 6 ( 6 I consumi di sale necessari per prevenire la formazione del ghiaccio, sulle strade cittadine, sono strettamente legati alle condizioni climatiche. 50 Prodotti per disinfestazione e derattizzazione I prodotti per la derattizzazione e disinfestazione vengono utilizzati sia nelle aree aziendali che nell’ambito di specifiche prestazioni verso terzi. In deposito, dove è presente una apposita vasca di raccolta in caso di sversamenti accidentali dei prodotti, sono conservati mediamente circa 50 kg di presidi medico-chirurgici, 300 kg di prodotti derattizzanti e circa 100 kg di prodotti disinfestanti. 5.7 Suolo ed acque sotterranee (D22) Area Picchianti Nel sito di via dell’Artigianato 32 sono presenti 4 piezometri, sottoposti a periodico monitoraggio Tabella 39 - Acque sotterranee 2013 '$ $?+ /? /? 3 // $/ & &$ B : K ? K ? K ? ?/ B :D ? K ? ?$ K ? / / ? 1 N % : B 4 B 13* ! K K / K K N B ? K ? K ? K ? 1 N B K ? K ? K ? K ? 1 N B K K K K 1 7 N B K ? K ? K ? K ? ? N B K ? K ? K ? K ? N B K ? K ? K ? ?$ % 1 ( N B K ? K ? K ? K ? B K ? K ? K ? K ? Tabella 40 - Risultati analitici medi ultimo triennio sui parametri più significativi rilevati nelle acque sotterranee / ! '$ ? 1 % : N 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 $?+ $?+ / /? /? /? /? /? /? / /? /? $/ +& & & & K ? K ? $? ? K ? ? +?/ ?/ K ? K ? K ? ?$ K ? K ? K ? / + / /? + 3 // / B : K ? K ? ? ?+ B :D B 4 13* B K / + K $/? K K / $ K &$ / ?+ K ? $? ? $ K ? K 51 P1: punto ispezionabile, non è tra i piezometri previsti da AIA. Serbatoi interrati per carburanti In azienda sono presenti due serbatoi da 10,2 m3/cad per lo stoccaggio del gasolio al distributore di carburante per uso privato. I distributori aziendali sono muniti di circuito di recupero vapori sia per la tutela dei lavoratori che per eliminare l’inquinamento ambientale. Il 18 febbraio 2014 è stato eseguito un campionamento delle acque sotterranee prelevate presso il piezometro posto in prossimità del distributore carburante, ed i risultati analitici hanno dato i seguenti risultati: Tabella 41 - Risultati analitici campione acque sotterranee in prossimità del distributore carburante Parametro Risultato Concentrazioni limite di legge6 µg/l Idrocarburi totali (µg/l espressi come n-esano) < 10,0 350 L’assenza di inquinamento conferma il buono stato in cui si trovano i serbatoi, stato non modificato dalla precedente verifica effettuata nel 2012. Tutti i serbatoi sono censiti e monitorati con frequenza almeno annuale, per evitare fenomeni di inquinamento del suolo. 6 52 D.Lgs. 152/06 Parte IV, titolo V-All.5 – tab. 2 5.8 Acquisto di prodotti e servizi eco-compatibili (D18) Nel definire le proprie politiche e strategie di acquisizione di beni, A.Am.P.S. S.p.A., anche in applicazione de D.M. 8 Maggio 2003 n. 203, si preoccupa di sostenere e sviluppare l’impiego di materiale riciclato nella produzione preferendo, quando tecnicamente possibile ed economicamente accettabile, acquistare beni a marchio eco-compatibile. Tabella 42 - Acquisto di beni eco-compatibili Descrizione prodotti 2011 Q.tà Acquistata 2012 12.000 buste % di “prodotto verde” sul totale degli acquisti 68,57% 11,8 GWh ca. 100% 4.000 fogli 100% 1.440 risme 96,64% 7.500 buste 11,7 GWh c 11.000 fogli 480 risme 60 pz. 17,34% Pneumatici ricoperti 58 23,29% Noleggio fotocopiatrici con marchio “energystar” 8 Monitor e PC con marchio “energy star” Buste in carta riciclata ENERGIA elettrica “Verde” Carta intestata riciclata Q.tà Acquistat a 2013 % di “prodotto verde” sul totale degli acquisti 100% 100% Q.tà Acquistata 12.000 buste % di “prodotto verde” sul totale degli acquisti 88,89% 100% 12 GWh ca. 28.125 fogli 100% 100% 99,79% 1.245 risme 100% 59 pz. 23,23% 74 pz. 21,77% 55 pz. 18,27% 63 pz. 15,4% 100% 8 100% 10 100% 8 100% 6 100% 17 100% Auto di servizio a metano 1 100% 0 0% 0 0% Autotelai a norma Euro 5 1 100% 0 0% 0 0% Carta (riciclata, ecolabel, fsc, ecc.) per fotocopiatrici, stampanti e fax Cartucce e toner rigenerati Come si evince dalla precedente tabella, nel 2013 sono state acquistate risme di carta bianca “ECOCOMPATIBILE”, oltre al quelle di carta riciclata. Inoltre A.Am.P.S. S.p.A, già da diversi anni, ha acquistato energia verde da utilizzare per il funzionamento degli impianti e per le attività d’ufficio. Tale energia verde darà quindi un valore aggiunto all’impegno nei confronti dell’ambiente che A.Am.P.S. S.p.A. già dimostra con la produzione di energia dagli impianti. Nel 2013 A.Am.P.S. S.p.A. ha conseguito il “PREMIO COMPRAVENDE _Migliore politica GPP realizzata”, per la capacità di integrare la politica del GPP nella gestione delle attività aziendali con azioni concrete. 5.9 Altri aspetti ambientali diretti 5.9.1 Inquinamento acustico Il piano di classificazione acustica del Comune di Livorno, approvato con delibera n. 167 del 22.1.2004, attribuisce la classe V all’Area del Picchianti (area prevalentemente industriale), ove sono insediati gli impianti principali di Preselezione rifiuti (PSZ) e Termovalorizzazione (TVR). 53 I limiti di rumore previsti dalla normativa sono, rispettivamente 70 dB(A) diurni e 60 dB(A) notturni. La valutazione di impatto acustico eseguita nel mese di aprile 2011 dalla società SINTESIS Engineerig & Consulting, ha rilevato un sostanziale rispetto dei limiti previsti dalla normativa. Pertanto, è possibile valutare complessivamente come non significativo il disturbo acustico generato dalle attività nell’Area Picchianti (in particolare l’impianto Termovalorizzatore) e non si ravvede ad oggi la necessità di mitigazioni. Le emissioni acustiche relative all’esecuzione di lavori edili e di manutenzione degli impianti sono sporadiche e vengono prese, quando tecnicamente possibile, adeguate precauzioni per ridurre il rumore durante l’effettuazione dei lavori, come conseguenza di una valutazione preventiva dell’impatto ambientale generato dalle lavorazioni, effettuata congiuntamente dall’azienda e dall’appaltatore. 5.9.2 Gestione emergenze Nell’arco del 2013 non si sono verificate emergenze ambientali. Sono state altresì condotte varie prove di evacuazione e gestione delle emergenze (vedi par.fo relativo alla formazione e coinvolgimento del personale). Alcune attività svolte dall’Azienda presso i propri siti, sono soggette a Certificato Prevenzione Incendi (CPI), secondo quanto indicato dalla tabella di seguito. Tabella 43 – Attività aziendali soggette a CPI Sito Industriale Via dell'Artigianato N° attività PCI Descrizione ! " # &' 2#1 # # " 3 + 4 : 2#' ) % $ ,-)! ./# + 3 ' % 0 1 3 !& * # " 8 - + 4 2"64! .) 9++ !4 ! 4 ; ++ * " 4 " <- 4 " " 7#1 , 4 " " 9++ 1 0 * , 4 5 9 7 " 8 7#1 #1 54 () * + Attività aziendale + # $ / " 8 9 ; < , = 9++ 4 1 4 ) Sito Industriale Via dell'Artigianato N° attività CPI # Descrizione Attività aziendale ' ' " / ' ' " / 3 ' + * # " 8 - + ! ! 4 9++ 9 7 " 8 ; , 4 ! ! > .3 5 ; ! #' 2"64! 4 * " ; ; ! + ? /" 1 ; @ 0 Deposito cassonetti Via Don Minzoni N° attività CPI Descrizione #' Attività aziendale ; " /* /" + Impianto Biogas presso Discarica N° attività CPI ##4 Descrizione 5 * Attività aziendale ( "A + (; ( , ' ( I Certificati Prevenzione incendi rilasciati dal Comando dei Vigili del Fuoco di Livorno sono i seguenti: • • • CPI Sito Industriale Via dell’Artigianato 32_ Pratica nr. 2040/91, scadenza il 15.12.2016. CPI Deposito cassonetti Via Don Minzoni _ Pratica nr. 35979 44.1.b, scadenza il 23.08.2017. CPI Impianto Biogas presso Discarica_ Pratica nr. 31486 1.1.c, scadenza il 14.07.2018. Per la gestione delle emergenze incendio sono disponibili presso tutti i siti aziendale idonee attrezzature antincendio, inserite nel “Registro Antincendio” aziendale e regolarmente verificate. Altri tipi possibili di emergenze ambientali (es. sversamenti di polveri, liquidi, emissioni al camino, ecc.) sono gestite con apposite procedure, mezzi e personale appositamente addestrato. 5.9.3 Scarichi Idrici Presso l’Area Picchianti è presente un sistema di trattamento delle acque meteoriche dilavanti non contaminate delle superfici impermeabili (coperte e scoperte) con la loro regimazione, sulle strutture/attrezzature che li compongono Nell’ambito dei dispositivi normativi regionali la sede industriale A.Am.P.S del Picchianti, nel corso del biennio 2012/2013 ha completato i sistemi preposti al trattamento delle acque meteoriche dilavanti (nel seguito AMD); tale sistema, frazionato secondo la logica di collettamento della rete fognaria e le peculiarità delle aree da trattare, recepisce uno specifico 55 piano di gestione e monitoraggio (predisposto per A.Am.P.S dalla Sintesis Engineering & Consulting). Attualmente a fronte di una superficie battente (coperta e scoperta) complessiva di 41.155 m2, ripartita secondo le logiche delle pendenze/deflusso e dei relativi punti di confluenza al recettore finale, sono stati previsti degli impianti opportunamente dimensionati e all’origine di ciascun effluente, in grado di gestire, in continuo, le acque cosiddette di prima pioggia (AMPP) o ad esse assimilate (AMDNC) provenienti da ciascuna superficie da questi asservita, per una capacità di trattamento complessiva di circa 45.000 m2. Vengono eseguite analisi periodiche (bimenstrali) sugli scarichi in fognatura secondo un piano di monitoraggio stabilito. In allegato 5 è riportata la planimetria del sistema fognario dell’Area Picchianti. 5.9.4 Bio-diversità È importante sottolineare che le attività svolte non impattano negativamente sulla biodiversità in quanto l’elevato grado di antropizzazione della zona in questione, dovuto principalmente all’aggregato urbano di Livorno, si riflette sia sul paesaggio sia sulla flora e sulla fauna esistente. L’area interessata dallo stabilimento, classificata zona industriale, non risulta gravata da vincoli paesaggistici, architettonici, archeologici, storico culturali, né soggetta a vincoli idrogeologici. Non fa parte di aree protette né di aree contigue ai sensi della L.R. Toscana 49/1995, non fa parte di SIC, di ZPS, né di siti individuati dal progetto BIOITALY. Non fa parte inoltre di aree interessate da elementi di tutela delle risorse essenziali di cui ai commi 1 e 2 della L.R. Toscana 5/1995. Comunque la superficie complessiva dell’Area Picchianti è 55.670 m2 e la superficie edificata (coperta) è 12.302 m2. 6. Individuazione degli aspetti ambientali indiretti Nella tabella seguente sono indicati in maniera sintetica tutti gli aspetti ambientali indiretti individuati nell’ambito dell’Analisi Ambientale Iniziale, cioè “gli aspetti che possono derivare dall’interazione di un’organizzazione con terzi e che possono essere influenzati, in misura ragionevole, da un’organizzazione”. Tabella 44 – Aspetti ambientali indiretti Aspetto ambientale I1 I2 56 Eventuali attività legate all’aspetto ambientale principale Significatività Coinvolgere i fornitori operanti nel sito e/o per conto dell’organizzazione nel programma di miglioramento ambientale I.1.1 Inserimento di vincoli o prestazioni ambientali nei contratti con i fornitori, ove possibile I.1.2 Coinvolgimento gestore impianto di depurazione I.1.3 Coinvolgimento altre aziende operanti per conto dell’organizzazione 27 Informazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale dei soggetti presenti sul territorio I.2.1 Iniziative di Agenda Locale 21 I.2.2 Educazione nelle scuole I.2.3 Informazione alla popolazione I.2.4 Adozione della carta dei servizi e gestione dei reclami 27 I3 6.1 Aspetto ambientale Eventuali attività legate all’aspetto ambientale principale Pianificazione strategica I.3.1 Collaborare alla revisione del regolamento comunale al fine della gestione del tariffari TARES/TARI I.3.2 Aderire alle direttive imposte dall’ATO di riferimento Significatività 27 Coinvolgimento dei fornitori (I1) A.Am.P.S. tiene sotto stretto controllo i fornitori critici per l’ambiente e la sicurezza anche mediante audit di seconda parte, tra questi in particolare le aziende che operano nel settore dei rifiuti e delle manutenzioni, con particolare attenzione ai destinatari delle attività di intermediazione. Nello specifico, per il recupero dei materiali derivanti da raccolte differenziate gli impianti di destinazione risultano essere stati attualmente individuati i seguenti fornitori, selezionati attraverso gara: Tabella 45 – Principali impianti di destinazione frazioni differenziate di rifiuti Azienda Località Materiale Lonzi Metalli Livorno Carta, cartone, ingombranti, legno, imballaggi (misti, in plastica, in metallo e vari), metalli, pneumatici e per lo smaltimento di: farmaci, vernici e detergenti Publiambiente Empoli Frazione organica, sfalci e potature Cermec Massa Frazione organica, sfalci e potature Sea Risorse Viareggio Lucca Frazione organica, sfalci e potature Revet Empoli e Pontedera Multimateriale Consorzio RAEE - RAEE Rea Rosignano Livorno Immobiliare Croce S. – Rifiuti cimiteriali e di alghe Livorno Inerti Agricant Anghiari – Arezzo Sfalci e potature (in affidamento) Toscana Ecoverde Pomarance (PI) Sfalci e potature (in affidamento) Lo smaltimento, quale fase residuale dell'attività di gestione, viene effettuato dalla società presso la discarica dello Scapigliato gestita dalla REA, sita a Rosignano Marittimo (LI). Per quanto concerne i rifiuti liquidi costituiti dai percolati raccolti dalle fosse di stoccaggio presso l’impianto di selezione e l’impianto di termovalorizzazione sono conferiti presso fornitori autorizzati. Si precisa altresì che presso lo stesso impianto di depurazione vengono conferite anche le acque provenienti da lavaggio locali e lavaggio automezzi nonché le acque provenienti dalle docce di emergenza. Per quanto riguarda gli audit presso i fornitori, nel 2013 sono state svolte le seguenti verifiche: 57 • • • In data 18.06.2013 Ditta Cantini (Servizio di avvio al recupero dei rifiuti biodegradabili CER 200201), In data 25.06.2013 Cooperativa Arca (Servizio di raccolta e trasporto rifiuti ingombranti e RAEE nel Comune di Livorno), In data 05.12.2013 Ditta Cab (Servizio di manutenzione dei bruciatori CUENOD del TVR e degli impianti termici aziendali). Da tali audit, finalizzati a verificare da parte dei fornitori la corretta applicazione e conformità alle normative ambientali e di sicurezza, non sono emersi particolari criticità. 6.2 Informazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale (I2) L’informazione, la sensibilizzazione e l’educazione ambientale dei cittadini ed aziende sono un requisito fondamentale per il successo della gestione integrata dei rifiuti e per la protezione dell’ambiente. E’ indubbio, infatti, che un comportamento rispettoso nei confronti di iniziative quali la raccolta differenziata o l’igiene urbana oltre a migliorare la qualità della vita cittadina ha importanti ricadute anche sotto il profilo economico. Anche per l’anno scolastico 2013 - 2014 A.Am.P.S. SpA ha promosso il progetto “AAmPS per la scuola» ed “Ecodifferenziamoci”, rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado del Comune di Livorno. L’iniziativa mira a coinvolgere il maggior numero di strutture scolastiche cittadine per accrescere il grado di sensibilizzazione delle giovani generazioni sulle tematiche ambientali in generale e, in particolare, su quelle che riguardano la cultura del recupero e del riciclo dei rifiuti. Il progetto di educazione ambientale è volto a sensibilizzare i bambini al rispetto dell’ambiente, in particolare per quanto riguarda la qualità della raccolta differenziata, il riciclo dei rifiuti, il recupero di risorse, le possibilità di diminuzione dei quantitativi di rifiuti prodotti. La scuola, come ente educativo e formativo, ha l’importante compito di indirizzare gli alunni verso scelte e comportamenti a favore dell’ambiente, creando così le basi di una cittadinanza attiva e responsabile. Al fine di migliorare le nostre condizioni di vita continuiamo ad avvicinare i bambini alla scoperta dell’ambiente per imparare a conoscere e a rispettare le cose che ci circondano, a capire il loro valore e la loro importanza e a scoprire le cause e gli effetti che le azioni di noi uomini possono provocare nel degrado dell’ambiente. L’idea fondante del progetto nasce dall’esigenza di sviluppare fin dalla prima infanzia processi sempre più ampi di attenzione e responsabilizzazione nei confronti dell’ambiente. E’ infatti fondamentale far comprendere precocemente gli effetti che i nostri stili di vita producono sull’ambiente in modo da intervenire positivamente sulla formazione ed interiorizzazione di micro e macro comportamenti adeguati. Il progetto si propone quindi di porre le basi per la promozione, 58 da maturare nel corso degli anni, di un comportamento critico e propositivo verso il proprio contesto ambientale. Il percorso didattico si è articolato in una serie di interventi diversificati a seconda della fascia di età di appartenenza dei bambini. Particolare attenzione è stata prestata alla modalità di raccolta differenziata "porta a porta" dei rifiuti. Su indicazione dell'Amministrazione Comunale, infatti, il servizio sarà progressivamente esteso in molte aree della città con l'obiettivo di aumentare le percentuali della RD fino al 70% entro il 2020, stabilito dal “Piano Regionale Rifiuti e bonifiche 2013”. Le attività di sensibilizzazione e informazione rivolte alla cittadinanza, quindi, sono state notevolmente potenziate, così da spiegare nel dettaglio le finalità delle iniziative e le operazioni che devono essere fatte per un ancor più puntuale corretto conferimento dei rifiuti. Comunicazioni e reclami Nel corso dell’anno 2013 si sono registrati una serie di segnalazioni ricevute dal Call Center da parte di utenti/parti interessate. I reclami (disservizi) sono stati in tutto 735, le segnalazioni 1279, le richieste all’Ufficio Commerciale sono state 7977, informazioni su TIA/TARES 8253 e informazioni varie 724. Analizzando i dati relativi al 2013 e confrontandoli con l’anno 2012 (reclami 678, segnalazioni 509), si evidenzia un piccolo aumento sui reclami ed un sostanziale aumento delle segnalazioni dove prevalgono le segnalazioni per abbandono abusivo di ingombranti (circa 151% in aumento). Per segnalazioni/richieste/reclami si intende: Reclami: mancata vuotatura cassonetti, spazzamento manuale, vuotatura cestini e spazzamento meccanizzato. Segnalazioni: spostamento cassonetti, riparazione cassonetti, sostituzione cassonetti, pulizia attorno ai cassonetti, pulizia bocche di lupo, abbandono ingombranti, deiezioni canine, pulizia da foglie e presenza/raccolta siringhe. Richieste: ritiro rifiuti ingombranti, ritiro sfalcio e potature, interventi di derattizzazione, disinfestazione da zanzare, informazioni su TIA/Tares e varie. Le segnalazioni, richieste e/o reclami sono pervenute ad A.Am.P.S. tramite lettera (all’indirizzo Via dell’Artigianato 39/b), fax (al num. 0586/406033), email (all’indirizzo [email protected]). 6.3 Pianificazione strategica (I3) La pianificazione strategica della società ha un forte impatto ambientale legato sia alla gestione economica ed operativa della società, sia ai riflessi che tali scelte hanno sull’ambiente, sui rapporti con la popolazione e le imprese dell’area interessata dai servizi resi. Allo stato attuale la pianificazione strategica verte principalmente sui seguenti punti: • • • Incremento della % di raccolta differenziata, anche attraverso l’ottimizzazione dei Centri di Raccolta e l’iniziativa di raccolta porta a porta (PAP) con l’eliminazione della raccolta stradale. Progettazione e ottenimento delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione della Terza Linea per il TVR, con incremento della capacità di termovalorizzazione. Recupero di efficienza e ottimizzazione di servizi e impianti in previsione della confluenza dell’azienda nel sistema impiantistico dell’ATO COSTA Rifiuti, (in particolar modo per la gestione ottimale del rifiuto da avviare al recupero di materia: sfalci e potature, ecc.). 59 7. Formazione, addestramento e coinvolgimento del personale Nel corso del 2013 è stata eseguita formazione ad alcuni dipendenti su tematiche per la gestione dei rifiuti ed in particolare: • • Formazione su “Criteri di classificazione dei Rifiuti, trasporto in ADR e Responsabilità. Profili tecnici e giuridici”, in data 04.02.2013. Corso di aggiornamento su SISTRI, in data 27.09.2013. Altri corsi hanno avuto come tematiche principali il nuovo sistema di raccolta Porta a Porta (PAP), le modalità di gestione dei rapporti con l’utenza e le modifiche procedurali e di software avvenute nell’anno. Sono state inoltre eseguite una serie di “Prove di Emergenza”, ambientali e di sicurezza, presso le diverse aree impiantistiche ed hanno riguardato in particolare: • • • • • • • • • • • • • • Servizio Raccolta RSU il 21.06.2013 (prima prova); Servizio Derattizzazione, Disinfestazione e Disinfezione il 17.07.2013; Centro di Raccolta Via Cattaneo il 17.09.2013; Area Discarica Vallin dell’Aquila il 17.09.2013; Area Stoccaggio e manutenzione cassonetti Via Don Minzoni il 19.09.2013; Uffici Amministrativi Via dell’Artigianato 39/b (TIA/TARES) il 03.10.2013; Impianto Stoccaggio Organico il 08.10.2013; Centro di Raccolta Picchianti il 08.10.2013; Impianto Termovalorizzatore il 10.10.2013; Impianto Preselezione Rifiuti il 17.10.2013; Servizio Raccolta RSU il 25.10.2013 (seconda prova); Aree non impiantistiche Picchianti (Officina) il 28.11.2013; Servizio Raccolta RSU il 13.12.2013 (terza prova); Centro di Raccolta Picchianti il 23.01.2014 (seconda prova). Scopo di tali prove è stato quello di accertare la corretta applicazione, da parte di tutti i dipendenti, della procedura operativa P12G “Piano Generale di Emergenza”, nonché di verificare e mettere in pratica le procedure di esodo e di primo intervento. Complessivamente tutte le prove hanno avuto esito positivo. 8. Grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati In relazione al grado di raggiungimento degli obiettivi di miglioramento aziendali, definiti a cura di ciascuna Area Aziendale, si rimanda alla scheda di sintesi in Allegato 3. In tale scheda viene riportato il “Piano di Miglioramento” ambientale per il triennio 2013 - 2015 aggiornato e lo stato di avanzamento ed attuazione degli obiettivi già inseriti nel “Piano di Miglioramento”, indicato nella Dichiarazione Ambientale 2013 convalidata. 60 ALLEGATO 1: GLOSSARIO E DEFINIZIONI AIA Autorizzazione integrata ambientale: il provvedimento che autorizza l'esercizio di un impianto o di parte di esso a determinate condizioni che devono garantire che l'impianto sia conforme ai requisiti del decreto legislativo 59/2005. Un'autorizzazione integrata ambientale può valere per uno o più impianti o parti di essi, che siano localizzati sullo stesso sito e gestiti dal medesimo gestore. Ambiente Contesto nel quale un’organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni. Azienda servizi ambientali s.p.a. (A.S.A.) Gestore del ciclo idrico integrato dell’Ambito Territoriale Ottimale n° 5 (Toscana Costa), oltre che distributore di gas metano nella città di Livorno. ARPAT Agenzia Regionale Protezione Ambientale per la Toscana. ATO Acronimo di Ambito Territoriale Ottimale, Autorità alle quali è demandata, nel rispetto del principio di coordinamento con le competenze delle altre amministrazioni pubbliche, l'organizzazione, l'affidamento e il controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti . Per info sulla numerazione vedi http://gestioniassociate.regione.toscana.it/ambiti/ato_rifiuti.html. Biodegradabile Soggetto a scomposizione in composti chimici semplici per azione di agenti biologici. Biogas Gas prodotto dalla degradazione anaerobica della materia organica, composto principalmente da metano e biossido di carbonio Carta dei servizi Documento aziendale che fissa gli standard di qualità riferiti ai servizi aziendali. Ceneri Residui di combustione solidi inorganici, generalmente contaminato da piccole quantità di materiale organico non incenerito. CDR Combustibile da rifiuti. CER Codice europeo dei rifiuti: permette di identificare, in modo univoco, i rifiuti Compost Materiale ottenuto dal processo di compostaggio e utilizzato come fertilizzante, o ammendante. Compostaggio Processo in grado di garantire l’andamento ottimale dell’attacco microbico del materiale organico e la sua parziale o totale umificazione. Conferenza dei servizi Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente indice di regola una conferenza di servizi. La conferenza di servizi e' sempre indetta quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche (art. 14 L. 241/90). Diaframma Il diaframma è un elemento strutturale (mobile o fisso) per separare due aree o ambienti tra loro (nelle bonifiche è usato per impedire che l’inquinante presente in uno pervada anche l’altro). Digestore Impianto di trattamento, a scopi depurativi, delle acque impiegate nel ciclo industriale dell’impianto. Discarica Area di stoccaggio definitivo dei rifiuti non altrimenti recuperabili sul o nel suolo. AEE Apparecchiatura Elettrica ed Elettronica. CdC Centro di Coordinamento RAEE. 1 ALLEGATO 1: GLOSSARIO E DEFINIZIONI 2 Emissione Quantità di sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell’ambiente, proveniente dall’attività dell’uomo. EN Ente Europeo di normazione. Svolge compiti simili a quelli dell’ISO, ma limitati all’ambito della Comunità Europea. Energy manager Figura professionale deputata a gestire, in aziende ed Enti, le problematiche e le opportunità legate all’uso razionale dell’energia. Gestione dei rifiuti Sistema che comprende la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni, nonché il controllo delle discariche e degli impianti di smaltimento dopo la loro chiusura. Frazione secca Materiale a basso o nullo tenore di umidità ottenuta da processi di selezione meccanica dei rifiuti, di interesse sia per il recupero di materia che di energia. Frazione umida Rifiuti urbani biodegradabili, ad alto tenore di umidità, provenienti dalla raccolta di materiale organico (residui di cibo, scarti vegetali, etc.). GPP Green Public procurement. Pratica degli acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione. Per acquisti verdi si intendono prodotti ottenuti dal riciclo dei rifiuti o dotati di certificazioni ecologiche di prodotto. Imballaggio Tutti i prodotti adibiti a contenere e a proteggere determinate materie prime o merci, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all’utilizzatore, ad assicurarne la loro presentazione. Indicatore ambientale Valori quantitativi e qualitativi che permettono di correlare gli effetti più rilevanti sull’ambiente e le attività svolte dall’azienda. ISO Costituita nel 1947, l’International Organization for Standardization è una federazione non governativa che abbraccia oltre 130 enti normatori di altrettante nazioni a livello mondiale. L’ISO promuove lo sviluppo e l’unificazione normativa per consentire e facilitare lo scambio dei beni e dei servizi. Landfill mining Processo di recupero di rifiuti “pregiati” (come ad esempio metalli non ferrosi) già da tempo depositati in discarica. NOE Nuclei Operativi Ecologici dei Carabinieri. Offerta economicamente più vantaggiosa Tipologia di bando di gara in cui, oltre che gli aspetti economici, sono valutati anche le caratteristiche professionali del partecipante (es: referenze, validità del progetto presentato, parametri del servizio ecc.). OHSAS 18001 Norma volontaria internazionale che descrive i principi e i criteri per implementare, in una organizzazione pubblica o privata, un sistema di gestione della sicurezza del lavoro. Percolato Liquido che si raccoglie sul fondo delle fosse di stoccaggio dei rifiuti, che sono impermeabilizzate e isolate dal terreno circostante, derivante dai processi di decomposizione dei rifiuti Piezometro Il piezometro è un dispositivo che consente di individuare la quota piezometrica di una massa liquida. È costituito da un tubo cavo collegato con il contenitore nel quale è presente il liquido. Quest'ultimo risale nel piezometro fino alla quota corrispondente al piano dei carichi idrostatici, ossia al piano in cui la pressione relativa del liquido è nulla (pelo libero). ALLEGATO 1: GLOSSARIO E DEFINIZIONI Potere calorifico Quantità di energia per unità di massa contenuta in un combustibile e ottenibile teoricamente dalla combustione completa in condizioni standard. Si parla di Potere Calorifico Inferiore (PCI) per i combustibili che contengono idrogeno quando non si considera il calore di condensazione dell’acqua che si forma nella combustione. Il p.c.i. quindi viene calcolato considerando che l’acqua formata nella combustione rimanga allo stato di vapore. Preselezionatore Impianto di selezione meccanica dei rifiuti indifferenziati. Progetto Bioitaly Perimetrazione di siti in cui sussistono particolari habitat naturali meritevoli di particolare tutela. Protocollo di Kyoto Accordo internazionale per limitare la produzione di gas serra, allo scopo di ridurre così il fenomeno del riscaldamento globale. Radiazioni ionizzanti Emissioni elettromagnetiche aventi lunghezza d’onda sufficienti ad ionizzare l’atomo e quindi in grado di modificandone la struttura. RAEE Rifiuto di Apparecchiatura Elettrica ed Elettronica. Revamping Revamping è un termine di origine inglese usato per indicare interventi di ristrutturazione generale. Rifiuto Qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nell’Allegato A parte quarta del D. Lgs 152/06 (Testo Unico sull’Ambiente) di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia obbligo di disfarsi. Lo stesso decreto classifica i rifiuti in base alla loro origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali, e secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e non pericolosi. RSU Rifiuti solidi urbani. SIC Siti di importanza comunitaria. Smaltimento Riciclaggio o deposito definitivo di rifiuti, nonché le operazioni preliminari di raccolta, trasporto, deposito provvisorio e trattamento. S.p.A. Società per Azioni. s.r.l. Società a Responsabilità Limitata. Centro di Raccolta Area attrezzata con contenitori idonei al conferimento di alcune tipologie di rifiuti della raccolta differenziata; essa è accessibile gratuitamente ai cittadini negli orari previsti. Termovalorizzatore Impianto di incenerimento il cui processo di combustione è accompagnato da recupero energetico. TIA La Tariffa di Igiene Ambientale o TIA è un sistema di finanziamento comunale della gestione dei rifiuti e della pulizia degli spazi comuni introdotto in Italia dal decreto Ronchi. Come dice il nome, la tariffa al contrario della tassa, ha come obiettivo di far pagare agli utenti esattamente per quanto usufruiscono del servizio. Tep Tonnellate di Petrolio Equivalente; unità di misura con cui si valutano i consumi energetici in termini di energia primaria ed espressa in tonnellate equivalenti di petrolio (tep). I valori di conversioni in tep sono riportati all’interno della circolare ministeriale n.219/f pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Italiana n°57 del 09/03/1992. TVR Acronimo di Termovalorizzatore. UMTS Universal Mobile Telecomunications System (UMTS) è la tecnologia di telefonia mobile successore di terza generazione (3G) del GSM. 3 ALLEGATO 1: GLOSSARIO E DEFINIZIONI UNI Ente nazionale italiano di unificazione. Svolge compiti simili a quelli dell’ISO, ma limitati alla realtà italiana. UNI EN ISO 14001 Norma internazionale che descrive i principi e i criteri per implementare, in una organizzazione pubblica o privata, un sistema di gestione ambientale. ZPS Zone di protezione speciale. DEFINIZIONI TRATTE DALLA NORMA ISO 14001 Audit ambientale Strumento di gestione comprendente una valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva delle prestazione dell’organizzazione, del sistema di gestione e dei processi destinati a proteggere l’ambiente. Miglioramento continuo Processo di miglioramento, di anno in anno, dei risultati misurabili del sistema di gestione ambientale relativi alla gestione da parte di un’organizzazione dei suoi aspetti ambientali significativi in base alla sua politica e ai suoi obiettivi e ai target ambientali; questo miglioramento dei risultati non deve necessariamente verificarsi simultaneamente in tutti i settori di attività. Prevenzione dell’inquinamento Impiego di processi, pratiche, materiali o prodotti che evitano, riducono o controllano l’inquinamento, tra cui possono annoverarsi riciclaggio, trattamento, modifiche dei processi, meccanismi di controllo, uso efficiente delle risorse e sostituzione dei materiali. DEFINIZIONI TRATTE DAL REG. 1221/2009/CE EMAS: 4 Analisi ambientale Esauriente analisi iniziale dei problemi, dell’impatto e delle prestazioni ambientali connesse all’attività di un’organizzazione. Aspetto ambientale Un elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione che ha, o può avere, un impatto sull’ambiente. Impatto ambientale Qualunque modifica all’ambiente, positiva o negativa, derivante in tutto o in parte dalle attività, dai prodotti o dai servizi di un’organizzazione. Obiettivo ambientale Un fine ambientale complessivo, per quanto possibile quantificato, conseguente alla politica ambientale, che l’organizzazione decide di perseguire. Organizzazione Un gruppo, una società, un’azienda, un’impresa, un’autorità o un’istituzione, ovvero loro parti o combinazione, in forma associata o meno, pubblica o privata, situata all’interno o all’esterno della Comunità, che abbia una propria struttura funzionale e amministrativa. Politica ambientale Le intenzioni e l’orientamento generali di un’organizzazione rispetto alla propria prestazione ambientale, così come espressa formalmente dall’alta direzione, ivi compresi il rispetto di tutti i pertinenti obblighi normativi in materia di ambiente e l’impegno a un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali. Tale politica fornisce un quadro di riferimento per gli interventi e per stabilire gli obiettivi e i traguardi ambientali. Prestazione ambientale I risultati misurabili della gestione dei propri aspetti ambientali da parte di un’organizzazione. Programma ambientale Una descrizione delle misure, delle responsabilità e dei mezzi adottati o previsti per raggiungere obiettivi e traguardi ambientali e delle scadenze per il conseguimento di tali obiettivi e traguardi. DEFINIZIONI TRATTE DAL REG. 1221/2009/CE EMAS: Sistema di gestione ambientale La parte del sistema complessivo di gestione comprendente la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la politica ambientale e per gestire gli aspetti ambientali. Sito Un’ubicazione geografica precisa, sotto il controllo gestionale di un’organizzazione che comprende attività, prodotti e servizi, ivi compresi tutte le infrastrutture, gli impianti e i materiali; un sito è la più piccola entità da considerare ai fini della registrazione. Traguardo ambientale Un requisito di prestazione dettagliato, conseguente agli obiettivi ambientali, applicabile ad un’organizzazione o ad una sua parte, che occorre fissare e analizzare al fine di raggiungere tali obiettivi. SIGLA NOME SOSTANZA O COMPOSTO CHIMICO Al Alluminio CO Monossido di Carbonio CO2 Anidride Carbonica COD Contenuto Ossigeno disciolto COT Composti organici totali COV Composti Organici volatili Fe Ferro HCl Acido Cloridrico HF Acido Fluoridrico Hg Mercurio H2S Idrogeno solforato IPA Idrocarburi policiclici aromatici Mn Manganese NH2 Radicale amminico NH3 Ammoniaca NOx Ossidi di Azoto Pb Piombo PCB/PCT Policlorobifenili/policlorotrifenili PCDD Policlorodibenzodiossine PCDF Policlorodibenzofurani PH Grado di acidità di un liquido PM10 Polveri sottili SOx Ossidi di Zolfo SOV Solventi organici volatili Tl Tallio 5 Unità di misura del sistema internazionale atm bar 6 Il Sistema internazionale di unità di misura, più ufficialmente - in lingua francese - Système International d'Unités e abbreviato in SI, è il più diffuso tra i sistemi di unità di misura. L'atmosfera (o atmosfera standard, simbolo atm), pur non facendo parte del Sistema Internazionale, è un'unità di misura della pressione molto usata nella tecnica. Essa era definita come la pressione atmosferica di una colonna d'aria al livello del mare, a 0ºC di temperatura e a 45º di latitudine. Tuttavia nel determinare la pressione atmosferica, oltre alla temperatura, gioca un ruolo anche il grado di umidità relativa dell'aria stessa; perciò nel sistema internazionale alla pressione atmosferica è stata sostituita una diversa unità di misura, il Pascal (Pa). 1 atm = 101 325 Pa. Il bar è un'unità di misura della pressione. Non fa parte del Sistema Internazionale di unità di misura, il suo uso, anche se sconsigliato, è comunque tollerato all'interno di esso, purché nei documenti in cui si usa si riporti anche l'equivalenza in unità del SI. L'unità di misura della pressione, secondo il Sistema Internazionale è il pascal, simbolo Pa. 1 bar = 105 Pa = 0,1 MPa. °C È una unità di misura della temperatura espressa in gradi Celsius. Convenzionalmente, è una scala di temperatura centigrada o centesimale in cui, a 0 °C l'acqua congela ed a 100 °C bolle. dB Il decibel (simbolo dB) è un'unità di misura di tipo logaritmico che esprime il rapporto fra due livelli di cui uno, quello al denominatore, è preso come riferimento. È una unità di misura del suono (o rumore). dB (A) Si intende una misura di suono, espresso in dB, effettuata impiegando un filtro (indicato con A) che riproduce le caratteristiche dell’orecchio umano. g Il grammo è un'unità di misura della massa. Esso equivale ad un millesimo di chilogrammo. Giorno Il giorno solare medio, durata media dei giorni solari durante l'anno, è usato per fini civili. Il giorno solare è pari a 24 ore ovvero 86 400 secondi. E’ una unità di misura del tempo. Hz L'unità di misura della frequenza è chiamata hertz (Hz), dal fisico tedesco Heinrich Rudolf Hertz, dove 1 Hz caratterizza un evento che occorre una volta in un secondo. Le lettere giga (G) indica un miliardo, mentre kilo (k) indica un migliaio. kcal La caloria (o piccola caloria, simbolo cal) è un'unità di misura dell'energia. Viene definita come la quantità di calore necessaria ad elevare da 14,5 a 15,5 °C la massa di un grammo di acqua distillata a livello del mare (pressione di 1 atm). 1 grande caloria = 1 Cal = 1 kcal = 4185,5 J = 4,1855 kJ kg Il chilogrammo o kilogrammo (simbolo: kg) è l'unità di misura base della massa nel Sistema Internazionale (SI). kJ Il joule (simbolo: J) è un'unità di misura derivata del Sistema Internazionale. Il joule è l'unità di misura dell'energia e del lavoro. Wh Il wattora (simbolo Wh) è un'unità di misura dell'energia. L'unità di misura dell'energia nel Sistema internazionale di unità di misura (SI) è però il joule (J), perché il wattora contiene un'unità di misura che non fa parte del SI (l'ora). Il Mega (M) indica un milione di wattora, il kilo (k) ne indica mille. l Il litro è un'unità di misura di volume. Non è un'unità del SI, ma è "accettata per l'uso nel Sistema Internazionale". m Il metro (simbolo: m) è l'unita base nel SI della lunghezza. Il millimetro (simbolo mm) è un millesimo di metro. Unità di misura del sistema internazionale Il Sistema internazionale di unità di misura, più ufficialmente - in lingua francese - Système International d'Unités e abbreviato in SI, è il più diffuso tra i sistemi di unità di misura. mq o m2 Il metro quadro (o metro quadrato) è un'unità di misura della superficie ed è, per definizione, l'area racchiusa da un quadrato avente i lati lunghi un metro. mc o m3 Metro cubo: unità di misura impiegata per misurare il volume. min Minuto: unità di misura del tempo, equivalente a 60 secondi. mg Milligrammo: unità di misura impiegata per misurare la massa, equivale ad un millesimo di kg. µg Nmc o Micro grammo (o milionesimo di grammo); come sopra. Nm3 t Normal metro cubo: un unità di misura impiegata per misurare la quantità di gas a condizioni normali; per condizioni normali vengono intese delle condizioni convenzionali di temperatura e pressione in cui eseguire misure di parametri chimici e fisici. Tali valori convenzionali sono fissati in 273,15 K (0 °C) e 101.325 Pa (1 atm), ovvero la temperatura di congelamento dell'acqua alla pressione registrata al livello del mare. Questi valori sono anche detti temperatura e pressione standard (TPS) Una tonnellata (t) è un'unità di misura di massa. Pur non essendo una unità del sistema Internazionale di unità di misura il suo uso è ancora tollerato, anche se ufficialmente sconsigliato, per una più facile divulgazione di trattati scientifici nel vasto pubblico, anche non tecnico. T tesla (simbolo T) è una unità di misura derivata del sistema internazionale (SI) e viene utilizzata per esprimere la densità del flusso magnetico o l'induzione magnetica. Il Micro ( ) è un prefisso SI che esprime il fattore 106, cioè un milionesimo. V Il volt è l'unità di misura derivata dal SI del potenziale elettrico e della differenza di potenziale. Acronimo Definizione del provvedimento normativo D.P.R. Decreto presidente della repubblica D.P.C.M. Decreto presidente del consiglio dei ministri D.M. Decreto ministeriale D.L. Decreto legge D. Lgs. Decreto legislativo L. Legge D.C.R.T. Decreto consiglio regione toscana L.R.T. Legge regione toscana P.G.R.T. Provvedimento giunta regione toscana R.D. Regio decreto 7 OBIETTIVI GENERALI AREE COINVOLTE RISORSE COMPLES. TERMINE PREVISTO CED UTM SO CED+UTM+SO 25.000 31/03/14 Aggiornamento software IDP, per una gestione migliore dei dati del personale CED CED Risorse interne +consulenza Implementazione produzione Energia Elettrica da fonte rinnovabile (Fotovoltaico) sede Picchianti con bonifica copertura palazzina uffici, incremento fino a 170 MWh annui da fonti rinnovabili UTM Ufficio Tecnico (progettazione e gestione lavori) Ufficio Appalti (affidamento lavori e contratto) € 300.000 DESCRIZIONE RESP. Obiettivo generale N. 123 Automazione Centri di Raccolta al fine di incrementare i rifiuti raccolti: 4.900 t/anno Obiettivo generale N. 124 Obiettivo generale N. 134 ASPETTI AMBIENTALI CORRELATI D6 raccolta rifiuti sul territorio 30/06/2013 Formazione del personale 31/12/14 Consumi di Energia Elettrica STATO DI ATTUAZIONE INDICATORE TRAGUARDO Progetto in corso Incremento quantità di rifiuti intercettati tramite Centri di Raccolta 4.675 t/anno Chiuso 31/05/13 Avanzamento completamento agg. Software Completato Progettazione da sviluppare nel 2014. Attività di appalto e lavori nel 2015. Da realizzare dopo progetto VATE Incremento di Energia Elettrica prodotta Non disponibile OBIETTIVI GENERALI ASPETTI AMBIENTALI CORRELATI AREE COINVOLTE RISORSE COMPLES. TERMINE PREVISTO UTM Ufficio Tecnico (progettazione e gestione lavori) Ufficio Appalti (affidamento lavori e contratto) € 110.000 31/12/14 Consumi di Energia Elettrica Impianto trattamento acqua industriale per alimento ciclo raffreddamento CTE TVR, al fine di conseguire una riduzione del 50% consumi acqua TVR UTM Ufficio Tecnico - Area Impianti (progettazione e gestione lavori) - Ufficio Appalti (affidamento lavori e contratto) € 540.000 31/12/15 Consumi idrici Piano di rinnovo e razionalizzazione parco automezzi - Acquisto nuovi automezzi attrezzati secondo esigenze Servizi Operativi e stato di manutenzione, con sostituzione nr. 20 mezzi in 3 anni UTM Ufficio Tecnico e Manutenzione automezzi (specifiche forniture e gestione allestimenti Ufficio Appalti (affidamento lavori e contratto) € 3.310.000 31/12/16 Consumi energetici emissioni in atmosfera DESCRIZIONE RESP. Obiettivo generale N. 135 Realizzazione impianto fotovoltaico presso struttura raccolta organico DSC, per produrre 170 MWh annui da fonti rinnovabili Obiettivo generale N. 136 Obiettivo generale N. 137 STATO DI ATTUAZIONE Progettazione da sviluppare nel 2014. Per appalto e lavori nel 2014 (verifica fondi finanziamento) INDICATORE TRAGUARDO Incremento di Energia Elettrica prodotta Non disponibile Progettazione Riduzione consumi acqua di rete da sviluppare nel 2014. Per appalto e lavori nel 2014 (verifica fondi finanziamento) 485.000 € nel giugno 2014 1.396.000 € nel 2015 e 805.000 € nel 2016 per co mpletamento obiettivo Nr. Veicoli acquistati alimentati a metano o E. E. Non disponibile Nessun mezzo OBIETTIVI GENERALI AREE COINVOLTE RISORSE COMPLES. TERMINE PREVISTO ASPETTI AMBIENTALI CORRELATI UTM Ufficio Tecnico (progettazione e gestione lavori) con ditte convenzionate 50.000 31/03/2013 Rifiuti prodotti Studio ottimizzazione consumi elettrici sede operativa Picchianti Definizione interventi finalizzati alla riduzione dei consumi delle utenze principali, con risparmio annuo stimato di circa 100.000 € - UTM Ufficio Pianificazione e supporto manutenzione Progetto centralizzazione allarmi e contatori consumi utilities area Picchianti UTM Ufficio Pianificazione e supporto manutenzione DESCRIZIONE RESP. Obiettivo generale N. 138 Sistemazione impianto lavaggio automezzi interventi di sistemazione e miglioramento sistema trattamento reflui, delle attrezzature e dell'area di captazione delle acque, con riduzione del 20 % quantità di fanghi prodotti e 20 % costo euro/t per smaltimento Obiettivo generale N. 139 Obiettivo generale N. 141 Risorse interne per 30/06/2013 la predisposizione dello studio che comprenderà i costi di intervento ora non stimabili 40.000 30/12/2012 Consumi di Energia Elettrica Monitoraggio aspetti ambientali STATO DI ATTUAZIONE INDICATORE TRAGUARDO Riduzione quantità di fanghi prodotti dal lavaggio degli automezzi e costo di smaltimento Raggiunto Lo studio è KWh/anno e Costi stato acquisto E.E. completato, i risparmi sono gli stessi ma si riducono i costi per le modifiche apportate dal progetto VATE da realizzarsi nel 2015 Raggiunto Completato sistema trattamento a nov.2012 - In corso altri lavori entro marzo 2013 Completato sistema espandibile Stato avanzamento lavori Raggiunto OBIETTIVI GENERALI ASPETTI AMBIENTALI CORRELATI AREE COINVOLTE RISORSE COMPLES. TERMINE PREVISTO UTM Ufficio Tecnico ed Area Appalti 50.000 31/12/14 D 19 presenza di apparecchiature contenenti CFC Progetto raccolta farmaci scaduti (sostituzione contenitori con bidoni carrellati presso le farmacie cittadine), con incremento intercettazione 10 t/anno SO SO 3.628 31/12/2013 Obiettivo generale N. 148 Progetto Raccolta Porta a Porta "Centro" (PAP), al fine di raggiungere il 70% di Raccolta Differenziata entro il 2020 SO UTM e SO Risorse interne e 2013/2015 finanziamento ATO Obiettivo generale N. 152 Centro Di Raccolta ad alta automazione, con incremento di 4.000 t/anno SAI SAI DESCRIZIONE RESP. Obiettivo generale N. 142 Riduzione delle apparecchiature contenenti CFC mediante la sostituzione completa di tutti gli impianti di climatizzazione funzionanti a R22 Obiettivo generale N. 147 25.000 31/05/14 STATO DI ATTUAZIONE INDICATORE TRAGUARDO In corso Numero delle macchine con R22 sostituite/eliminate Macchine sostituite n. 1 D6 raccolta rifiuti sul territorio Chiuso Quantitativo raccolta di farmaci scaduti in modalità differenziata 10,86 t/anno D6 raccolta rifiuti sul territorio In corso % di raccolta Differenziata 43,3% Incremento della qualità delle frazioni merceologiche del rifiuto da avviare al recupero In corso Raccolta differenziata in t/anno 4300 t/anno OBIETTIVI GENERALI DESCRIZIONE RESP. AREE COINVOLTE RISORSE COMPLES. TERMINE PREVISTO ASPETTI AMBIENTALI CORRELATI STATO DI ATTUAZIONE INDICATORE TRAGUARDO Obiettivo generale N. 153 Adottare nuova metodologia del servizio di disinfestazione da cimici da letto, per eleminare l’utilizzo di prodotti chimici SAI SAI 900,00 31/05/14 Evitare l'utilizzo di prodotti chimici molto pericolosi per l'ambiente, le persone e gli operatori. In corso Diminuzione dei prodotti chimici utilizzati per la disinfestazione Non disponibile Obiettivo generale N. 154 Ampliamento piattaforma di stoccaggio presso Discarica per la gestione di sfalci e potature. PRV nr. 43 del 28.02.2014, con riduzione di 180 viaggi/anno a parità di quantitativo di rifiuti raccolti SG e UTM SG e UTM 220.000 31/12/14 Riduzione numero dei viaggi per il trasporto di sfalci e potature In corso Numero dei viaggi per il trasporto di sfalci e potature Non disponibile Obiettivo generale N. 155 Formazione al personale in materia di prevenzione reati (231), al fine di non incorrere in reati ambientali ALA e RAS ALA e RAS Risorse interne 31/12/14 Formazione ambientale In corso Tempestività dell'aggiornamento delle valutazioni dei rischi dei reati ambientali Non disponibile Obiettivo generale N. 156 Piano di formazione su normativa ambientale, al fine di non incorrere in reati ambientali RAS RAS e personale Tecnico Risorse interne 31/12/14 Sensibilizzare il personale aziendale sugli aspetti ambientali In corso Contenziosi ambientali Non disponibile OBIETTIVI GENERALI DESCRIZIONE RESP. AREE COINVOLTE RISORSE COMPLES. TERMINE PREVISTO ASPETTI AMBIENTALI CORRELATI STATO DI ATTUAZIONE INDICATORE TRAGUARDO Obiettivo generale N. 157 Sistema di comunicazione delle prestazioni ambientali, al fine della pubblicazione on-line delle prestazioni ambientali RAS RAS, SO e REI Risorse interne 31/12/14 Formazione ambientale In corso Consapevolezza e coinvolgimento della cittadinanza in materia ambientale Non disponibile Obiettivo generale N. 158 Progetto nuova sede aziendale PRV nr. 20 del 30.01.2014, per un risparmio di circa 140.000 €/anno UTM UTM 1.470.000 01/04/16 Risparmio economico In corso progettazione Canone affitto Non disponibile Obiettivo generale N. 159 Progetto VATE (Valorizzazione Energia TermoElettrica) per configurazione assetto di autoconsumo sede Picchianti, al fine di un risparmio annuo di circa 400.000 € (variabile in funzione delle variazioni normative) UTM UTM - REI 650.000 30/06/14 Risparmio acquisto Energia Elettrica In corso Costi acquisto energia elettrica Non disponibile In celeste sono indicati gli obiettivi chiusi In giallo sono indicati gli obiettivi annullati In viola sono indicati gli obiettivi sospesi Difinizioni: DG_Direttore Generale; DT_Direttore Tecnico; SG_Servizi Generali; REI_Responsabile Esercizio Impianti; QAS_Responsabile Ufficio Qualità Ambiente e Sicurezza; SO_Responsabile Servizi e Progetti; UTM_Responsabile Ufficio Tecnico e Manutenzione; CED_Responsabile Servizi Informatici; RLC_Responsabile Laboratorio Chimico; SAI_Responsabile Servizi Ambientali Integrati; RSA_Responsabile Smaltimenti e Adempimenti Ambientali; ALA_Responsabile Area Legale, Risorse Umane e Appalti; RAS_Responsabile Area di Staff; P I_ Piano Industriale ALLEGATO 4 – Elenco delle principali norme e leggi applicabili alla data di convalida ARIA D. Lgs n°152 del 03.04.2006 P V e s.m.i Norme in materia ambientale – Parte IV Norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera IMPIANTI DI INCENERIMENTO D. Lgs n° 133 del 11/05/05 Attuazione della direttiva 2000/76/CE in materia di incenerimento dei rifiuti PREVENZIONE E CONTROLLO INTEGRATI DEGLI IMPATTI AMBIENTALI D. Lgs n°152 del 03.04.2006 P II e s.m.i Testo coordinato della legge regionale 12 febbraio 2010, n. 10 Norme in materia ambientale - Procedure per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), per la Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) e per l'Autorizzazione Ambientale Integrata (IPPC) Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza SOSTANZE LESIVE PER L’OZONO ATMOSFERICO E DANNOSE PER EFFETTO SERRA Regolamento (CE) n. 842/2006 del 17.05.2006 Regolamento (CE) n. 1005/2009 del 17.05.2006 Regolamento su taluni gas fluorurati ad effetto serra Regolamento sulle sostanze che riducono lo strato di ozono. ACQUA E SCARICHI D. Lgs n°152 del 03.04.2006 P III e s.m.i D.P.G.R. 46/R dell’8/9/2008 Norme in materia ambientale – Parte III Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche Regolamento di attuazione della Legge Regionale 31 maggio 2006, n. 20 "Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento" AMIANTO L. n° 257/92 Norme relative alla cessazione dell’amianto AREE A RISCHI IDRAULICO Delibera del consiglio della regione toscana n° 230 del 21/06/94 Indica le prescrizioni ed i vincoli cui devono sottostare gli interventi di edilizia in aree a rischio idraulico ed assegna le relative competenze e stabilisce le procedure da seguire AREE A RISCHIO SISMICO Legge 64/74 O.P.C.M. n. 3274/2003 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica 1 EMAS Regolamento CEE/UE n° 1221 del 25/11/2009 UNI EN ISO 14001:2004 Regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) che abroga il regolamento CE n. 761/2001 e la decisione della Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE Sistemi di gestione ambientale ENERGIA L. n° 10 del 09/01/91 Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia D. Lgs n° 192 del 19/08/2005 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia Integrazioni al D. Lgs 19/08/2005 n° 192 recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico in edilizia Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia Disposizioni in materia di energia D. Lgs 29/12/2006 n°311 L. 99 del 23/7/2009 L.R. 71 del 27/11/2009 INDUSTRIE INSALUBRI DM 05/09/1994 Elenco delle industrie insalubri PRINCIPI SULL’EROGAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI E INFORMAZIONE AMBIENTALE DPCM 27/11/94 Carta dei servizi al cittadino D. Lgs 195/05 Accesso del pubblico all’informazione ambientale GESTIONE E SMALTIMENTO RIFIUTI D. Lgs n°152 del 03.04.2006 P IV e s.m.i Norme in materia ambientale – Parte IV Norme in materia di gestione rifiuti e bonifica dei siti inquinati D.M. 17 dicembre 2009 Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell’articolo 14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009. GREEN PURCHAISING D.M. n. 203/2003 Disposizioni, destinate agli Enti Pubblici ed alle società a prevalente capitale pubblico, anche di gestione dei servizi, che garantiscano che manufatti e beni realizzati con materiale riciclato coprano almeno il 30% del fabbisogno attuale. RISCHI RILEVANTI D. Lgs n° 334/99 2 Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose, e s.m.i. INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO DM n° 381/98 Legge Regionale n. 54 del 06/04/2000 Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana Disciplina in materia di impianti di radiocomunicazione PREVENZIONE INCENDI DM 16/2/1982 Modificazioni del D.M. 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi DPR 37/98 Norme per il rilascio del certificato di prevenzione incendi D.Lgs n. 81 del 9/4/2008 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell’articolo 49, comma 4 quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 D.Lgs n. 81 del 9/4/2008 D.P.R. 151 del 1° agosto 2011 RUMORE L. n° 447/95 D. M. 16 marzo 1998 D.G.R.T. 788/99 Legge quadro sull’inquinamento acustico. Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico in GU n. 76 del 01/04/98. Definizione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione previsionale di clima acustico ai sensi dell'art. 12, comma 2 e 3 della legge regionale n. 89 del 1998. 3 Sito In ALLEGATO 5 – Planimetria rete fognaria Area Picchianti triale Via 1 1 > ? $&&$%&##-2 ! + > + ###$ " #$ $%&%'%(%)'%)(%* + #' + #, + #) + #* + #. + #- + $# + $$ + $& + $' + $( + $, + $) + $* + $. + $- + &# + &$ + && + &' + &( + &, $%,%)%-- + &) $$%'%,%. + &* + &. $$%&&%&'%'#%(-%-- + &- + '# + 1 '# (2 + '$ + '& ,%-- + '' + ', + ') + '* + '. + '- + ($ + (& + (' + () + (* + (- + ,& + ,, + ,) + ,. + ,- + )# + )& + )' + )( + ), + )) + ). +)- + *# + *$ + *& + *' + *( + *. + .# + .$ + .& + .( $ + ., + .) + -# + -$ + -& + -' + -( + -,/ -) 0 1 &2 3 % 3 % % 4 3 3 4< 5 !5 " 1 " 1 " 2 2 / ###*(' " &##- &, 1 ! 1 " $&&$%&##4 4 " " 3 % " 3 3 4 % 4 % " 8 9 8 0< $,%#(%&#$( 9 = 3 4 "" 3 ! " " 2 "" 4 <"" 1 3 / 5 " 3 6 / ! 5 4 3 7 $&&$%&##$&&$%&##- 2 " / 2 ; ! 1 2 " " : $&&$%&##-
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