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E L' OLIO
L' ULIYO
PRATICO
MANUALE
PER
LA
DELL'ULIVO
COLTIVAZIONE
E PER lA FABBRICAZIONE
DEll'OLIO
(con Appendice sui Trappeti Sociali)
«
COMPILATO
DAL
Prof.
P.
MASSELLA
Seconda
BIVEDUTA
E
edizione
NOTEVOLMENTE
AMPLIATA
NAPOLI
CAV.
GIOVANNI
JOVENE
EDITORE
Strada della Quercia 18
1889.
58367
mi
MAfN
LIBRARY
Proprietà
letteraria
AGRIC.
OCFfi
Hservata
Tipografìa Angelo
alV Editore
Trani.
]
y"r-
PARTE
PRIMA
COLTIVAZIONE
DEU.'
CAPITOLO
ITorme
ULIVO
I.
per la coltivasione
dell'nlivo (1).
1. Generalità.—
IT. -Varietà.
UI. Clima.—
FV. Terreno.—
Concimi.
VI. Consociazione
VH. Propagazione
e successione.—
dell'ulivo: 1.**propagazione per semi; 2.*" moltiplicazione
3.*"
moltiplicazione
per rimessiticci e per ovoli;
per gemme,
IX. Dell'innesto:
per talee e per margotte.— Vili. Del vivaio.
1.° innesto
3.o
innesto
2.^
ad
a
rona.—
scudetto;
anello; innesto a coX. Trapiantamento dei giovani piantoni a dimora
bile.—
staXI. Educazione
XH.
delle piante d' ulivo.
Potatura
degli ulivi.
Sommario.—
V.
—
—
—
—
I. Generalità.
è
una
L'ulivo
—
pianta legnosa
il clima
di
{Oleaeuropaeay L.,flg.1),
condo
grandezza variabile,se-
in cui vegeta. Lo troviamo
in fatti ora
in forma
di cespuglio misto a
svariate essenze
nei
boschive,ora albero maestoso
Taltezza
di
ove
campi apricie coltivati,
raggiunge
più che 20 metri. Assoggettatoperò air ordinaria
si fa elevare quasi
coltivazione,
generalmente non
mai
oltre i 10 metri. Linneo
lo classificò nella
Diandria
monoginia;de Jussieu lo fa appartenere
e
il terreno
(1)Adempio il dovere di dichiarare che, nella compilazione
del présente lavoro, mi sono
giovato particolarmente e larganiente degli articoli dettati del Prof. R. Arcuri, Direttore della
B. Scuola pratica di Agricolturain Portici,
e dei pregevolissimi
Mingigli.
del
P. 0.
Prof. A. Aloi e del Dott. E.
Manuali
ÌVìl20484
: --..
.
V
: ri
4
\:
rìatìiar
delle Gelsominee,e
Yénìiglià
de
Candolle
alle
'- '-
'OTede'ee.
—
menza,
L'ulivo
è un
albero che, quando provieneda sefitrobusto
ha radici fornite di un
e lungo
Ramo
1.
dell' ovario.
Fig.
Sezione
—
s'insinua
d' ulivo con
fmtto.
Fiore. Frutto. Nocciuolo.
verticalmente
nel terreno,purché
è propagato per talea o
sia sassoso;
se
non
radici non
hanno
fittone 0 corpo
per uovolo,le sue
costituite di grossi
centiale verticale e invece
sono
zontalment
i*amì più o meno
suddivisi,che si distendono orized a poca
dalla
profondità
superficie
viene
Il tronco
dritto , rivestito
del suolo.
su
tone, che
—
—
5
—
gnola
grossa , liscia e ceneroin gioventù, bruna
allo stato adulto
polata
scree
nelle piante
in vario senso
ed assai scabra
vecchie.
di
corteccia
I rami
non
sono
(fig.2), della
molto
ornati
di
forma
di
foglie a due a due opposte
una
lancinola,coriacee, di
Fig.
2.
nella pagina superiore, biancaverde-scuro
stenti
persistre-argentine nella pagina inferiore; sono
3
anni.
si
2
I
rinnovano
sposti
dio
e
ogni
fiori,
a piccoligrappoli pannocchiuti che
nascono
color
—
l'anno
delfoglie(fig.3), sui ramoscelli
piccini,candidi, odorosi,
precedente, sono
calice gamosepalo ad orlo dentato
e la corolla
all'ascella
col
delle
rotata
un
quadripartita.Stami
ovario
da
sormontato
Il frutto
è
in
stilo
di
numero
a
stimma
due
ottuso.
ed
—
mandorle
due
drupa, 'contenente
;
delle
ed è di
una
quali abortisce
quasi sempre
forma
ovale
oblunga, di color verde se immatura,
che diventa
ma
bruna
e
nera
quando arriva a perfetta
maturità.
La
è varia, ma
non
sua
grossezza
Il pericarpio
oltrepassa mai quella di un'avellana.
cellule piene di olio.
moltissime
polposo contiene
una
,
Fig.
L'*ulivo
nel
ed
maggio
ben
le
quali
si
in
clima
nostro
e
raccolgono
fiorisce
località
alcune
sei mesi
3.
più
da
in
tra
aprile
giugno
per maturare
novembre
in
le
ed
e
piega
im-
frutta,
poi, durante
r inverno.
scrittori si
occupati d'indagare Tepoqa
cominciò
coltivare Tulivo, ma
nella quale Tuomo
a
dovuto
convenire
che Torigine di quetutti hanno
sta
si
coltivazione
nella
notte
dei
preziosa
perde
tempi più remoti.
Oggi Tulivo è coltivato in quasi tutta Italia: delle
dodici
regioni agrarie in cui va diviso il nostro
Molti
sono
,
regno,
una
sola
sconosce
la coltura
dell'ulivo,ed
7
-
è il Piemonte.
49
si coltiva
Secondo
Delle
—
69
-
provincie italiane
in ben
T ulivo.
le
statistiche
ufficiali ,
la
coltivazione
dell'ulivo in Italia
occupa
cavansi
media
Ecco
del
sola,od associata ad altre piante,
la superficiedi 90Q,311 -ettari,
dai quali riin media
3,385,591ettolitri di olio,ossia una
di ettolitri 3,76 per ettaro.
le cifre relative alle singole regioni agrarie
secondo
le
statistiche
:
Regno,
predette*
Hi
REGIONI
?Ha
Piemonte
Lombardia
6,318
....
Veneto
9,321
Liguria
343,264
14,757
195,659
285,006
Emilia
Marche
Umbria.
ed
.
Toscana
Lazio
95,834
Meridionale
Id.
Adriatica.
857,649
636,540
Mediterranea
Sicilia
730,238
Sardegna
.
.
Totali
Esaminando
.
.
.
.
211,005
.
3,385,591
.
cifre contenute
si scorge
di leggieri, che
ridionale
Adriatica
è quella che
estensione
le
coltivata
ad
in
questo specchietto
regione Me-»
offre maggiore
ridionale
quindi la Me-
la
ulivo; viene
Mediterranea, poi la Toscana,
la
Sici-
-8Il Veneto
lia,ecc.
di tutte.
meno
Se
guardiamo
la
superficieterritoriale di
regione e quella investita ad ulivo,occupa
posto la Liguria,le tien dietro la Meridionale
poi la Toscana, la Sardegna; ultime
tra
rapporto
Lombardia
ciascuna
il
primo
tica,
Adriala
sono
il Veneto.
e
Senza
il
ricavare
basti
deduzioni
altre
far notare
che
dalle
cifre
sposte
sue-
nali,
province meridiodove Tulivo prospera
meglio che altrove,sono
il primo posto in olivicoltura,
lungi dalF occupare
si tien conto
della superficieterritoriale e
se
,
ben
dei
terreni
adatti
ad
le
olivetati.
essere
L'esportazione delFolio dall'Italia può
in media
di 635,000 quintali all'anno.
II. Varietà.
Tante
—
volte
siamo
stati
quale è la migliore varietà della
pianta^ quale credete voi che sia la
che dà prodottopiù abbondante
?
-
A
strana
questa
domanda
noi
tale
ritenersi
interrogati:
tah
o
varietà
abbiamo
altra
di
ulivo,
sempre
seguenti poche parole:
migliore
è quella che, nella
località ove
è
dà "il massimo
coltivata
in
prodotto
frutta e queste
di qualità fine.
e
contengono olio abbondante
Ora ia quantità e la qualità delle ulive prodotte
da
una
tra
pianta varia per molte circostanze
cui le principali sono
l' età
la varietà
della
:
e
chioma
nella potapianta, la forma data alla sua
tura
le condizioni
locali
1'andamento
e
climatologiche
risposto
di
varietà
le
con
la
ulivo
,
,
,
dell' annata.
Tutti
Spagna,
in Francia,nella
gli ulivi coltivati in Italia,
Grecia,
nella
si possono
riferire
di Linneo.
europaea
lea
detta
specie
riconoscere
Calabria
ad
per
e
tale
termete
unica
una
Appo
generalmente
e
nel mezzodì
somma
determinare
per
in
in
il
specie:
noi si è discusso
V O-
gamente
lun-
tipo rappresentante
si è
lo olivastro
in
di Europa,
di accordo
doversi
(detto ogghiastru
Puglia). Questo trovasi
9
—
spontaneo
terreni
ad
misto
e
calcarei
delle
—
altre
na,
della Tosca-
marittime
coste
nei
boschive
essenze
È da
in Calabria, nel Gargano, ecc.
Sicilia,
che tale forma
credere
rietà
tipica sia il prodotto di vacoltivate^i cui semi, disseminati per varie
in terreni incolti,
abbiano
cause
perduto per inselvatichimento
i caratteri domestici,rivestendo
presso
L'olivastro
della
madre
a
pianta originaria.
quelli
poco
in
caratteri
in fatti ha
da
le varietà
tutte
terminare
aculei
molti
coltivate: i suoi
una
con
organografici dififerenti
rami,
terminano
gemma,
presentano qua
in
punta
e
delle
là nelFascella
e
di
invece
i frutti minuti, di
piccolissime;
fornoia ovale ed appuntiti ai due capi.
di
diversità di clima, di terreno
La
e di metodo
infinita serie di varietà,
ha generato una
coltura
luppo
talune
delle quali differentissime
e sviper forma
chezza
colore delle foglie e del frutto e per rice
in olio. Nelle nostre
tano
provincie se ne conoltre ottanta, distinte in due
categorie, cioè
foglie,le quali
quelle
cui
le
sono
frutta
altre le cui frutta
ed
nelF acqua
raddolcite
varia
con
Ogni
maniera.
nomi
destinate
sono
si
od
Sarebbe
dei
di
; avvegnaché
di una
soltanto
istituire
Ma
tanto
una
una
di
sufficienti
idea
portare
ri-
contrade
di essi
termini
tra
al-
alcuni
che
parecchie
determinata
sinonimia
dare
quelle di
pressoché inutile
con
una
,
pandosi
occu-
provincia
o
di confronto
ragionata e plausibile.
—
della
farragine
di nomi
appellano le diverse varietà di ulivo nei
principalicentri oleiferi delle provincie meridionali,
facciamo
ne
qui un breve riassunto.*
onde
.
per
ci offre
nomi
ciascuno
mezzodì
per
e
riesce
la
riconoscere
opera
le descrizioni
esteso
per
delle varietà
scrittori fanno
qui
località,non
ha
Provincia
impossibile dal confronto
somiglianza delle varietà
del
in
conciate
varietà
le sue
appassite
proprio dialetto;talché
tratti dal
Provincia.
direttamente,
consumano
,
olio
cavarne
a
si
10
—
di olive Siciliane.
Varietà
1
anche
Dà
—
bianco-giallìccia
,
olio finissimo.
.
marmorigna di Catania, ovoidale ed
ottimo
Dà
piccolo, molto polputa.
è buona
a
mangiare in salamoia.
calabrese,piccola e assai produttiva. Dà
U. neba
nocciuolo
olio ed
bislunga
,
matura.
2.
a
biancolella
Uliva
.
—
o
—
3. U.
olio eccellente.
4. U.
—
ogliaia
,
ha
di mediocre
obvoidale
forma
,
olio mediocre.
Dà
grossezza.
5. U. cerasola o prunara
precoce
,
Dà
olio abbondante, ma
grasso. Si
—
6. U. raitana, che
Dà
olio mediocre.
7.
Dà
U.
olio
—
2.
usa
—
giare^
man-
per
al finire della estate.
matura
caltabellottese,
bislunga,nera
maturità.
a
—
—
piuttostograsso.
Varietà Calabresi.
1. U,
polposa.
e
Provincia
—
di
Reggio-calabro.
ottobrarico tondo, di forma
Dà
buon
olio.
obvoidale,
coce.
pre-
U.
a frutto acuto, molto
ottobrarico-perciasacco,
olio.
produttivo. Dà buon
3. U. ciciariello,
frutto tondeggiante tardivo.
—
—
,
olio mediocre.
Dà
4.
U. sciarolèo
e
5. U.
dolce.
U.
6.
e
si
usa
7.
usa
—
U.
per
8. U.
dà
òlio
sissimo
Sinopolese,frutto tardivo, diffudi buona
qualità.
di frutto piccolo, ma
polputo e
tombarello
Dà
olio mediocre
un
rotondello,
per
ed
muso
di
Corvo
è
buono
po' allungato.
—
a
Dà
confettare.
poco
olio
addolcito.
mangiarlo
a
forma
o
carolèo
di
uovo,
si
grosso;
mangiare.
pizzo
^
per
o
confettare.
di
Corvo
,
bislungo ;
si
usa
11
—
9. tJ. mammolèse
e
si
forma
di pera.
in salamoia.
a
Dà
—
olio buono
per mangiarlo
tubercoloso di Reggio, grandissimo con
Si usa
tubercolosa
assai polputo.
,
usa
10-
—
U.
—
confettare.
11. U. carolèo
perficie
su-
per
Dà
polputo.
olto mediocre
e si usa
mangiarlo.
12. U. siciliano o barbagianni,il più grosso della
provincia.
—
Si
ovale
addolcirlo
e
galatrese
usa
per
Arvuzza
nera,
di un
grossezza
2. U. Arvuzza
acino
1. U.
ma
mangiare.
a
dolce,simile
frutto
bianca, simile
cedente,
pre-
alle due
precedenti^
bianco-gialliccio.
grossi delle precedenti
più tondeggianti.
frutto grandissimo.
chianòla
U.
alla varietà
dolce.
'^dalle quali differisce per il colore
4. U. cervina , frutti un
po'più
e
della
frutto piccolo ovale
di caffè.
nera
3, U. Arvuzza
5.
—
,
Provincia di Catanzaro.
•
»
o
—
,
Si
per
usa
mangiare.
6. U. tonda, frutto
—
Dà
olio
a
forma
fino, si mangia
di
ciliegia,
nero,
appassitp.
cido.
lu-
7. U. cortalese^frutto sferoidale.
Dà olio buono
anche
e si usa
mangiarlo appassito..
8. U. carvellise
dell' uva
frutto quanto Y acino
,
zibiba.
—
9. U.
differisce dalla carvellise
squillaciuota,
ha il frutto più polposo e oleoso.
10. U. cassanese,
frutto grossissimo quanto
ché
peruna
susina damascena.
11. Z7. corniola,differisce dalla precedente per la
del frutto più allungato ed appuntito aireforma
stremità.
per
—
Entrambe
mangiare.
queste due
ultime
si
usano
12
—
Provincia di Cosenza.
oliojfrutto bislungo,grossetto,carnos
dolce
se
appassita e ricca di olio pastoso.
della precederli
2. U. cariota,frutto più grosso
Dà poco
olio e si raccogl
le fogliepiù lunghe.
non
perfettamente matura
per mangiarla.
3. U. spezzanota, frutto tondo, carnoso
e durett
Dà
foglie lunghe e strette.
olio;
tai:diva,
poco
usa
per mangiare.
1. U.
da
—
—
della Provincia di Napoli.
Varietà
1.
U.
da
2.
U.
rotondella,frutto
3. U.
bianche.
4. U.
olio fii
olio buoi
dà
olio, frutto bislungo, che
rustica ,
Si usa
—
vaiana
,
frutto
sferico.
tondo
Dà
—
punteggiatu
con
per mangiare.
frutto
allungato.
òlio
Dà
—
diocre.
5. U, di
coltiva in
Spagna, frutto grossissimo polputo.
piccole proporzioni per mangiare.
—
Varietà di Terra
1.
Dà
Z7.
caiazzana, frutto appuntito airestremità.
olio fino.
2.
U.
casertana, frutto grossetto. Dà
—
3. U. dolciolella,
frutto
dà olio buono.
4.
va.
di Lavoro.
U.
Dà
—
5. U.
spennarola
,
frutto
olio buor
appuntito, polpa
niinuto
molto
dolce
produt
,
olio mediocre.
rotondella
grossa,
frutto
tondo
e
dà
bu"
olio.
6.
U. rotondella
piccola,frutto tondo,più picco
della
precedente.
7. U. di Spagna,
;gato. Eccellente
—
frutto
per
grossissimo,un
confettare.
po' allu
13
—
8. U.
gaetana, frutto
Si
—
9. U.
usa
per
—
po' più piccolo della
mangiare.
un
ricca ,
racioppelleo sempre
fruttifica tutti gli anni perchè,
delle
altre
porta
,
una
alla
fiorifera
gemma
estremità
gato,
allun-
differènza
a
di ciascun
ramo
(1).
Varietà
1. U,
frutto
a
cedente.
pre-
Pugliesi.
qualunque ulivo proveniente da
Se proviene da semi
di varietà
frutto
a
dicesi
olivastrone; si suole adoperare per
termete
,
seme.
—
grosso,
soggetto d'innesto.
2. U.
molto
ogliarola,
oleosa
la
e
più
diffusa
in
Puglia.
3. U.
Dà
cellina
buon
4.
molto
5.
U.
frutto
,
olio
si
e
ovale
anche
usa
polpa grossetta.
per mangiare.
a
—
racioppe , porta i frutti a racimoli
Dà
olio.
buon
produttiva.
U. a ciocca,frutti raccolti in racimoletti.
a
è
-^
—
Dà
—
olio mediocre.
6. U. paesana
olio finissimo.
7. U.
manna
frutto
,
ha
nero
frutto
,
con
a
maturità
,
polpa
dolce
ricco
—
di
poco
diffusa.
d'Andria, frutto bislungo, grossissimo. È
buona
per mangiare.
9. U. di Corata, frutto ovale
Usasi per
grosso.
mangiare.
8. U.
'
—
—
10.
U.
S.
di cuore
Agostino frutto a forma
buonissima
per mangiare.
11. U. Umoncella, frutto allungato come
ne.
limoun
Usasi
mangiare.
per
12. U.pàsola, frutto rotondo; è usato per mangiare.
13. U. di Spagna
frutto grosso
polputo , buono
,
solo per mangiare.
—
,
—
(1) Questa varietà
Pasquale, nel
6. A.
è
stata
1873.
illustrata la prima
volta
dal Prof.
14
—
Abbruzzesi.
Varietà
U.
1.
olio grasso.
gentile,frutto
tenente
U,
2.
quasi sferico, grande
frutto
cucca,
tondeggiante
U.
tile.
frutto
mediocre.
frutto
di
forma
a
allungato ,
,
ciliegia,
um
qualittì
olio di mediocre
Dà
—
nebbia
U,
polpa pi
con
allungato , pericarpio sgSJÌ
,
polputo.
diocremente
5.
olio
e
olio mediocre.
cerasole
U.
4.
—
,
Dà
—
Dà
precedente.
posciola frutto
sottile del
3.
—
olii
di
povero
'
anziché
buono
ghiandaia, frutto grosso a formi
Si usa
per mangiare.
Dà
selvaggia frutto piccolo nero.
poco,
indorsa
6. U.
di
cuore.
7.
no.
o
—
U.
—
,
buonissimo
ma
olio.
Varietà Sarde.
1.
U.
ciriegia, frutto tondeggiante.
U.
cornute, frutto terminato
—
Dà
buonof.
olio.
2.
in
punta.
—
Dà
olio
piuttosto buono.
abbastanza
4.
usa
di mediocre
frutto
Z7.'sivigliane
,
3.
polputo.
voluminoso
Z7. grossa , frutto
per confettare.
E
delle
fin
e
grossezza
qui
varietà
basta
enumerazione
della
di ulivo
e
che
si coltivano
polputo.
—
Si
rapidissima
nelle nostre
Del resto , oltre le sopraprovince meridionali.
di un'altra
contare
meno
nominate, si possono
poco
di varietà,espressi tutti in
cinquantina di nomi
—
dialetto.
I nomi
sopradescrittisono
altrettante
accade
di
varietà
riscontrare
ben
lungi dal rappresentare
poiché non
d'ulivo,
nomi
eguali in^diverse
solo
re-
15
—
gioni,
ma
è
segnata
segnata con
è
con
un
nome
nome,
diverso
;
e
ciò
regione e regione avviene
pure
di
stessa
una
!provincia
regione.
Perchè
nel
! progredire
'
nostro
la
paese
con
scienza, è
non
hanno
una
un'altra
in
tra
I
in
varietà, mentre
stessa
una
—
regione
che
fra
avviene
provincia
olivicoltura
necessario
gione
re-
e
possa
si
comprenda
rietà
che,per trarre vantaggiosamente
partito,dalle vadi ulivo
che si posseggono,
bisogna studiarle
la sinonimia, le loro quacon
metodo, conoscerne
lità
i loro difetti,
e
con
poter raccomandare
per
in una
data
tutta certezza
regione quelle che vi
i migliori risultati e rifiutare invece
dare
possono
quelle che
alcun
valore.
Noi
quindi consigliamo agliagricoltoridi seguire
il precetto di Catone
il quale suggerisce di scegliere
le migliori varietà
coltivate
nel paese.
data località quelle
Si preferiscano perciò in una
,
che
varietà
lunga
una
ordinaria
meglio vi si addicono,e che
cioè
esperienza,
che,
climi
di
temperati, meglio
,
quantità di frutti
presto possibile, e che
i
,
prcrvò
trattandosi
iemale
temperatura
tali
che
quali
diano
la
larmente
singoalla
resistano
portino
maturino
maggior
il più
maggior
quantità
di olio.
infine
Crediamo
della
mancanza
utile per
di
un
esatto
in vista
gli agricoltori,
studio
sulle
varietà
di dividere
dell'ulivo,
rie
questa pianta in tre categofa il Cuppari
o
classi,come
(1).
alla
di
classe
le varietà
Appartengono
prima
ulivi di piccola corporatura^
con
fogliepiccole e
di
polpa e assai minuti, ma
rare, frutti con
poca
ai freddi locali
facile allegazione , e che resistono
ed allignano in terreni
le
anche
magri : tali sono
varietà
dette mignola, olivella,
trillo,ecc., ecc.
Tra
queste varietà
(1) Lez.
di
havvene
Agricoltura^t. II, lez.
alcune
XLVI.
che
non
van-
16
—
incontro
no
assalito
bontà
di
facilmente
tanto
molto
cono
malattie
a
—
il frutto
sorta, né
dal
olio,e quello
baco,
ma
prod
non
forniscono
che
viei
non
ha
richiesta.
Le
varietà
appartenenti alla secon"
classe
si presentano
con
fogliame largo , cupo
folto,producono frutti grossi e polposi,che servo]
all'uso della tavola, dopo di essere
stati s
pure
soggettati ad una
preparazione che li ajidolcisc
terreno
un
Questi ulivi desiderano
pingue ed u
clima uniforme; soffrono facilmente
il freddo e vai
soggetti
no
di- ulivi
Offesi dal
freddo
od
allegano
bene
rivano
maturità
delle
a
olive
malattie.
molte
a
intemperie i frutti
allegati cadono; e quelli che
e
dalle
danno
poco
morchioso
adoperate,
gli ulivi
olio
e
in
no
a
pròporzioi
buono:
poco
ta
di
Spagna^ frantoiani,
ecc., ecc.
1
si comprendono
Finalmente
classe
nella terza
di mezzo,
varietà
che partecipano in grado minim
delle qualità accennate
per le altre due classi tan"
sono
che
buone
cattive:
tali
sono
le varietà
denominai
corniola,ogliarolo,
ecc., ecc.
Le varietà
che debbono
preferirsiin una florid
coltivazione
sono
quelle della terza classe, salvo
casi in cui vi sieno
valide
ragioni che faccian
appartenenti alle altre du
anteporre le varietà
razze,
classi.
III. Clima.
di
—
É
un
sono
paese
delle
ze, alcune
noto
che
le
determinate
condizioni
da
molte
di clim
circostai
quali di ordine generale, altre pi
ramente
la latitudine,ossi
locali;le prime sono:
la distanza
del luogo dall'equatore, e l'altitudini
cioè
la
elevazione
sul
livello
del
mare.
Le
altr
le principali:la espos
parecchie ed eccone
zione rispetto ai quattro punti cardinali; la confo
mazione
della superficiedel suolo, cioè se piano
inclinato,avvallato, garentito od esposto ai ven
sono
18
—
r altro
caldo
—
il quale alla
ponente
del lato esposto a tramontana.
a
è
È ben faci
dipende principalmente dal p
che ciò
che il lato meridionale
sole per tutta la durata
intendere
riceve
del suo
i lati orientale
mentre
mèzza
volta
sua
,
di
e
i
raggi calorifici d"
suirorizzont%t
corso
ponente
V astro maggiore
lo vede
punto o per
giornata
trionale
non
L'ulivo, che
mezzodì.
clima
ama
dovrà
e
vedono
il lato
pop
setteà-'
pochi istanti nd
piuttostocaldo,piantato mai n
essere
per conseguenza
settentrione,ove, oltre che non
può ricevere calo*,
rico solare abbastanzfa, è spessissimo bersagliato
dai geli e dai venti freddi boreali. La esposizione
migliore è quella di mezzogiorno e solo nella sotto* j
è tollerabile V esposizione ad
regione meridionale
non
"
oriente
soggetta
Vi
che
a
località
gelate tardive
località
sono
per
la
purché
,
nelle
dell' olivèto
in
primavera.
nostre provincie montuose,
la troppa altezza
i limiti della zona
livello del
dell' ulivo , ma
sul
mezzodì
esposizione a
vada
non
mare
cedono
ec-
la favorevole
propizia con-;
del suolo permettono di piantarvioliveti
la conformazione
esito felice. E davvero
che
con
è da pigliare a gabbo. Le località,
del terreno
non
nuate
tante , che
sono
ne
vanno
e
ce
soggette a contie
una
a
venti
formazione
nebbie
,
in
primavera
quantunque
basse
o
,
non
sono
frequenti
fatte per la
protette dalla
nordici
pianta.Invece quelle che sono
da monti
borea
vicini,o dove il suolo presenta una
da
mediocre
concavità,battuta dal sole e rinfrescata
la vegetazione
tiepidiventicelli in està, favoriscono
Minerva.
della pianta sacra
a
nostra
Molti
r ulivo
autori
non
può
antichi
hanno
sussistere
ad
scritto che
distanza dal mare
lasciato
una
nel fatto ciò non
è vero:
maggiore di 30 leghe; ma
perchè Bosc ne ha veduto,.nelregno di Leon nella
distanza
Spagna, ad una
dojDpia della citata, ed
Olivier, dell'Istituto di Francia, ne ha osservato
f
19
—
Bell'AsiaMinore
ed in
distanza
Greneralmente
v'ha dubbio che
tripla.
la naturale
stazione
dell'ulivo sono
le spiagge del
del Mar Nero
e del Mar
Caspicboche
Mediterraneo,
eccezionali le circostanze
che consigliano
sono
sta
quec
oltivazione
a grandissimedistanze
esigentissima
dal mare.
D' altronde nelle nostre Province
v' è
non
da far discussione
su
questo argomento. Dobbiamo
alle piantagioni
che spesso si fanno
badare
piuttosto
inconsideratamente nel fondo delle vallate percorse
dai fiumi,ove, come
ho potuto osservare
io medesimo
in certi luoghi della Calabria, si formano
della fioritura dell'ulivo,
spesso nel maggio, epoca
c
he
fanno
andare
a male
l'allegamentodelle
nebbie,
frutta. Anche
i boschi talflata giovano alla nostra
pianta mitigando glieccessi del clima ed in alcune
circostanze rendono
segnalatiservigi,facendo da
riparoe moderando l'impeto delle correnti d' aria.
Finalmente la natura
e più il calore del suolo possono
contribuire a migliorarele condizioni termiche
di una
località. Se questa in fatti fosse circondata
da colline o fianchi di monti
costituiti di rocce
e
terreno di color bianco,godrebbe i benefici effetti
del calorico solare rifiesso da quellecostiere bianche
benché
sembri di poco momento,
e questo fatto,
in conto più
tenuto
pure in certi casi è da essere
che non
si creda.
Riassumendo
ora
%
quello che abbiamo detto,possiamo
stabilire per le nostre Province
Meridionali:
che r ulivo teme
il freddo come
il suo
nemico
più
sicché
suole
d'
inverno
ove
potente,
questo
spesso
arrivare ai 10 gradi sotto lo zero
é insensatezza
piantare oliveti. Ciò da noi accade ad un' altezza
maggiore dei 700 ad 800 metri sul livello del mare.
Nonpertantoanche in questi limiti bisogna por
mente
che nelle regionipiù alte il nostro albero
devesi piantare ad una
esposizionemeridionale,
di umidità,l'ulivo
che peccano
poichénelle bassure,
Mesopotamia
parlando,non
ad
una
,
20
—
—
dà
lussureggia di vegetazione, ma
prodotto»;
del mare, nella
In vicinanza
Sardegna e
ad oriente;
nella Calabria,può preferirsi
l'esposizione
In generale questa pianta predilige i colli e le co-"
ben soleggiate e ventilate.
ste mezzane
scarso
"
in
Sicilia,
IV.
Terreno.
Quanto
—
cosi esigente come
di terra, purché
pertanto , siccome
legno che
più adatti
per
al
Y ulivo
terreno
Qualunque
il clima.
specie
paludosa, gli
nelle terre pingui esso
e siccome
frutto,
questiterreni sono
alla
Nour
conviene.
non
dà
più
molto
frumento, del
del
coltivazione
è
non
turco
gran-
tarlo
prati,cosi è che si preferisce di piannei luoghi selciosi,sabbiosi
sui poggi più
e
d' altronde
si ottiene
aridi,purché ben esposti,ove
nelle piiiolio più delicato che nelle valli umide
e
dei
e
nure.
sassoso, fratturato e ricopertodi tanta
che basti al primo vegetare dell' ulivo , può
alla sua
è da noadatto
tare
coltura, senonchè
Ogni
terra
essere
suolo
che
talfiata
molto
sono
pi
non
il terreno
dell'"ulivo
ma
ed
se
si
faticose
a
fare
e
una
di
costo
gran
che
spesa
dall' utile che
primo
pianto
im-
onde
,
potrà
non
potrà cavare.
sottosuolo
ha un
permeabile, le radici
in giù a grande profondità;
distendono
superata
essere
Se
è tornaconto
al
necessarie
le opere
il suolo
sopra
le radici
posa
se
ne
roccioso
sottosuolo
un
si
ciali
superfimantengono
e siccome
vanno
spesso soggette a ferite nelle
lavorazioni
del terreno, così gettano fuori terra gran
di rimessiticci,
che nuocciono
alla vegetanumero
zione
impermeabile,
del
Per
la
tronco.
natura
il calcareo
del
mineralogica
al selcioso
Noi vediamo, egli è vero,
terreni
vulcanici
presso
quivi le piante sono
produzione a quelle
e
suolo
si eviti
vegetar
Napoli
e
è
da
ferirsi
pre-
l'argilloso.
bene
l'ulivo nei
in
Sicilia,ma
sviluppo e
assai
inferiori per
delle coste
del Jonio
,
e
del-
21
—
—
*
r Adriatico.
e
Quindi terreno declive,calcareo,sassoso
sottosuolo permeabile è la migliore stazione
con
dell' ulivo.
V.
Concimi.
concimi
di
Non
—
air ulivo
pronta scomposizione, quali
di pecore
e di capre,
Cotali concimi
colombina.
di usarli
prima
concedere
conviene
è
i
sono
gli escrementi
cimi
con-
umani
utili all'ulivo
sono
,
di
necessario
mitigare
la
e
ma
la prontezza
a
effetto,il quale andrebbe
profitto
della vita vegetativa soltanto,e quindi troppa vigoria
alle piante, queste non
dando
darebbero
un
che di frutto. Si devono
cimi
perciò i detti congran
mescolare
concimi
con
vegetali, quali sono le
erbe raccogliticce,
le fogliedi bosso,di ginestra,ecc.,
ed in mancanza
di queste con
terra
sola; tutte le
del
dette
loro
il pronto
ne
mitigano
in
tal maniera
deir
Per
olivo
quest'albero
però da
avere
desiderato
le
una
tale mescolanza
fare
grande
L' epoca
propizia
poco
tutte
in
preparato
per volta
abbondanza.
usato
in
ridurle
la fruttificazione
ed
mente
diretta-
ancora
i materiali
utili che
in
rivoltarle
una
massa
ogni
bene
tutte
volte,
spesse
omogenea.
deve essere
questo modo,
in
tengono.
con-
V effetto
incorporare
e
zionati,
men-
dendoli
solo,ren-
non
per
sostanze, col mescolarle
in modo
da
Il concime,
effetto
giovano
ma
si devono
,
di sopra
più profittevoliper
,
a
concimi
ai
materie, mescolate
anno
e
mai
non
,
scritto
deper ispargere il concime
è in sul finire dell' inverno, perchè cosi,mediante
il veicolo
bene
nel
acquoso,
terreno
i materiali
pria che
utili s'incorporano
le radici possano
impossessarsene prematuramente.
Utili per l'ulivo sono
animali, le crisalidi dei
dei
ecc.
cuoi
E
freschi
siccome
che
ancora
bachi
molti
da
altri concimi
seta,
si preparano
questi concimi sono
le
ture
raschia-
con
pure
la
cia,
con-
molto
22
—
attivi
mestieri
è
cosi
,
vegetali
si devono
che
indicata
—
mescolarli
di sopra
alle
ancora
vale
accennate,
assoggettare alla istessa preparazione
concime
pel
pecorino,caprino,ecc.,
utile. I peli i
effetto possa
divenire
,
di cuoio
conciato , le raschiature
delle corna
di cui
concimi,
sono
dire'
a
il loro
penne,
molto.
stanze
so-
effetto
Il loro
Y ulivo
è dotato
non
si
'
perché
ritagli
le
e
avvantaggia
dell' istessa prontezza
or
ora
posseduta dai concimi
descritti,
perciò
hanno
non
bisogno di essere
assoggettatiad alcuna
tali e quali si
preparazione, basta amministrarli
trovano
,
che
nel
cosi
si corrompono
corrompersi lento è
terreno
con
zione
condiQuesto
vantaggiosissima,perchè V ulivo si appropria
i materiali
misura
che ne
utili e gradatamente
a
sente
tificazione
il bisogno, e li utilizza quasi tutti per la frut-
molta
lentezza.
i concimi
F ulivo
vegetali,
pure
per
i sovesci
del lupino e delle fave, il concime
Utili
sono
quindi
fatto
erbe
con
delle
le spazzature
raccogliticcie,
strade
di
delle
e
,
,
ecc., ecc.
di altri concimi
campagna,
,
quanto
più
vie
le
Essi
e
F espurgo
devono
a
ferenza
pre-
più
tanto
d' ulivo
fossi
dei
usarsi
si devono
piante
tazioni
delle abi-
ferire
prea
accennano
deperimento.
dovrebbesi
utile,che la
ed il morchione
sansa
apportano alF ulivo,allorché
cersi
convinapplicati
a
questo vengono
; giacché per
Non
di
ciò
sono
nel terreno
F
uso
basterebbe
per
ragione
,
nelF unico
che
le
caso
amministrati
che
.che la
concime
apportano, per
pianta.Questo
senza
riflettere
applicati come
morchione
delF effetto
dette
stanze
so-
composte di materiali presi dalF ulivo
dove vegeta. Alcuni però ne condannano
adducendo
ed
dubitare
rovinano
conseguenza,
danno
lamentato
la
sansa
ed
sansa
danni
ed il
le
dici
ra-
tera
alla in-
può verificarsi
il morchione
sero
venis-
freschi, tali quali si trovano
assoggettarliprima ad una preparazione, ma
e
23
—
si fanno
se
poi
marcire
in
acqua
apposite fosse,e
stallaj i
il loro
composti, i calcinacci,ecc.,
lungi dair arrecare
guasti air ulivo
di
ordinarii
i concimi
imbevere
fanno
ne
se
con
—
,
effetto,
riesce
gli
di
grande utilità.
bisogna lasciare indietro e trascurare
concimi
trano
minerali, la maggior parte dei quali ennella composizione dell'ulivo.
Si useranno
quindi la calce, le ceneri delle piante,
Infine
i
non
però che
avvertire
dannoso
anzi
,
trovandosi
alla coltura
essa
dei
di silice,
aggiunzione
adatti
nei terreni
basta
avere
necessario
ciò
che
adatto
concime
un
saperle
ancora
nell' epoca
e
preparato,
amministrare
richiesta.
l'epoca
concerne
profittevole al-
riesca
concimazione
la
dello
spargimento
attivi,conviene
molto
per quelli non
scegliere la fine di autunno, affinchè
concimi,
messi
nel
reno
ter-
tempo di corrompersi ed incorporarsi
abbiano
le
cosi
e
particelle terrose
possano trovarsi pronti per essere
momento
propizio e propriamente
con
tile
inu-
molta
contenente
qualunque
quasi sempre
spargerlo proprio
Per
concime
è
da
dell' ulivo.
Perchè
l'ulivo non
e
un
,
è
fosfati;
calcareo
terreno
un
è inutile
calce,come
è
in
i
ed
i calcinacci
acquatiche,
terrestri ed
i materiali
utili
,
assimilati
nel
della
nelF epoca
dalla fine della primavera
ciò che succede
fruttificazione,
I concimi
al principio dell' inverno.
un
po'
in
attivi
amministrati
devono
essere
più
principio
di
primavera.
effetto
I concimi
allorché
,
preparazione più sopra
in
Lo
deve
molto
scomposti
vengono
di prontissimo
e
assoggettatialla
indicata,si
nistrare
ammi-
possono
autunno.
spargimento
formare
una
del
delle
concime
intorno
di
principalicure
all'ulivo
un
buon
Ho
agricoltore.
a
persone
delle fosse
in uliveti appartenenti
visto sovente
faccende
versate
nelle rustiche
scavar
in
prossimità
del
piede
per
riporvi il
—
24
—
concime. Con questa operazionesi apportano guastì
la fossa fin presso
li3
scrii alle piante; facendo
tronco, si è costretti a guastare e tagliareuna
graìi
radici
di
radiche
delle
n
on
ma
capillari
solo,
parte
più
grosse
ancora.
radici grosse che s'incontrano
si tagliano-,
nello scavo
della fossa e che non
restando
ai
raggi
per alcuni giorniesposte all'aria ed
ed
in
molti
casi
muoiono, con
solari,si disseccano
della
deperimento
pianta.
grave
La cagione , che induce molti agricoltori
a
vare
scala fossa molto presso al pedale delF ulivo,è
sendo
poggiata sulla falsa credenza, che il concime, esed
molto vicino al tronco, rechi più profitto
dalla vicinanza
entri più presto nelle piante, come
se
pendesse
piuttostoche dal grado di composizione dir assimilabilità dei materiali utili.Questa
abbandonarsi , perchè
pratica deve assolutamente
ulivo.
danni
air
reca
gravissimi
Nelle piantesituate in pendio,basta scavare
una
fossa nella parte più alta del terreno ad un metro
od un
di distanza dal pedale , semetro
condo
e
mezzo
la grandezza dell'albero,
dentro vi si ripone
il concime
anzi tempo preparato, e le radici delle
Per le piante
esse
piante sapranno
appropriarselo.
invece situate in perfettapianura, la fossa dovrà
scavarsi circolarmente
intorno al pedale e ad una
da questo di un
metro
e
ad
distanza
metro
un
le
mezzo
come
sopra si è detto. In questo modo
,
radici,organi principalidella nutrizione vegetale,
non
danneggiate,ed i materiali concimanti
vengono
del veicolo acquoso, e del distendersi delle
a
mezzo
tutti assimilati (1).
radici,saranno
Oltre di che
(^1)Le
dal
da
fibrille radicali , che son
quelle che
ad una
trovansi
il nutrimento
sempre
,
pedale
un
molte
metro
L^-Ain^fa
della
ad
rK'^i-
pianta, e perciò il concime,
un
.
tiil.
metro
e
mezzo
lontano
sorbono
propriamente as-
distanza
si mette
certa
allorché
dal tronco
a
seconda
26
—
tivazìone
annuale
la
chioma
si rovina
,
radici,oltre di che
—
buona
una
che
la coltivazione
dell' ulivo
vive
si matura
e
parte
sott
spese dfi
cresce
a
alla portata delle radici
materiali,che, essendo
di essa;
andare
a profitto
questa pianta, dovrebbero
di coltivare V ulivo è di lasciarlfl
Il miglior modo
solo, e se le piante son situate a filari in modo chfl
fila e V altra
vi sia molto
allorii
spazio tra una
lasciare tutto quel terreno
incolto,si pui(
per non
utilizzare applicandovi altre coltivazioni,
fattt
ma
in maniera
sotto la
che tutto
lo spazio compreso
chioma
col
essere
delle^pianted' ulivo resti senza
si coltiva, devesi
sovesciare
la
se
tivato; oppure
coltivazione
a
profittodelF ulivo stesso.
coltivare il terPiù ragionevole sarebbe, volendo
reno
fra gli ulivi disposti a filari moltot*
compreso
distanti fra loro, stabilire una
rotazione, la quale
in parte andasse
a
profittodell' uliveto.
La rotazione,che potrebbesi molto
mente
vantaggiosaadottare
negli uliveti in cui le piante sono
disposte a filari distanti,è la seguente :
,
1.^ Rotazione.
i.o Anno.
nudo
Maggese
—
con
coltura
da
di
rinnovo
sarchiata,come
ecc.
cicerchie,
3.0 Anno.
'
Scandella
—
—
Veccia
o
od
grano.
avena
trifoglioincarnato
ed
leguminosa
fave marzuok,
serotina
2.0 Anno.
maggese
mezzo
o
per
ed
foraggio
avena,
o
o
,
lupini
avena.
Negli uliveti dove
fra loro, la rotazione
potrebbesi benissimo
i filari
non
sono
dovrebbe
adottare
essere
la
molto
distanti
biennale,
seguente
:
e
27
-
2/
i.o Anno.
2.0
—
Anno.
—
avena
~
Rotazione.
Maggese nudo.
Lupino da sovesciare
servire
e lupino,per
o
mistura
da
di
pascolo
alle pecore.
Finalmente
per ciò che riguarda la successione
dell^ ulivo, dopo che questa pianta è morta
nel terreno
dove essa
vegetava, si può adattare qualunque
altra
un
pianta
compreso
il terreno
si
anno
Vn.
vanghi
e
stesso
si lasci
purché per
in riposo (1).
,
U ulivo può proPropagazione delV ulivo.
pagarsi:
l.o per semi; 2.o per talea;3.o per radice;
6.o per margotte;
ovoli;5.o per rimessiticci;
—
4.0 per
7.0 per
l.o
1'ulivo
,
innesto.
tiplicazion
di molQuesto mezzo
Vi
deir ulivo
è pochissimo in uso.
di quelli che credono
sono
fatto
non
potersi T ulivo afsi sono
pi:opagare
per semi, solo perchè non
mai
vi sia
notizie che
provati a farlo, né hanno
chi lo faccia. Altri ammettono
di sela possibilità
minare
far
le
ulive
dicono
che
e
ma
germogliar
conviene
non
adottare
gnerebbe
questa pratica perché bisoaspettar parecchie diecine di anni per
Mi percoglier le frutta dalle piange cosi venute.
metto
di affermare
torto gli uni e gli
che hanno
Propagazioneper
semi.
—
—
,
altri.
Si
sa
che
molti
tra
le folte
luoghi
siepi e
delle
nostre
boschi
che popolano
nee,
mediterracoste
nei
di campi
nelle vicinanaze
segnatamente
olivetati, si trovano
numerose
piante di ulivo di
diversa età e sviluppo, e la massima
parte provee
li)Aloi, Op. cit.,pag.
83-34.
28
—
nienti
da
ed
merli
vi
che
semi,
altri uccelli.
hanno
—
di ulive e
gozzo
tra i cespugli della
il loro
iarsi
—
i
tordi,
riempion
portato
Questi
quindi
animali
ad
vanno
macchia
vicina
appelli
d
ove
,
i no(
geriscono la polpa e rigettano per la bocca
ciuoli indigeriti,
molti dei quali caduti in terra gd
mogliano e danno luogo a pianticelleselvatiche.sott"
di uliva matura
Certo è che ogni nocciuolo
immediatamente
rato
dopo la raccolta dà, o dev
anno
un
dare, nel primo o al più nel secondo
Ho
detto
deve dare j perciocché sci
pianticella.
la germinazion»
che ne contrariano
le cause
molte
Se il nocciuolo
a
va
troppa profondità, imputrid
di
sce
a^ia e di calore, o per sove
per mancanza
chia umidità ; se resta superficiale,
il gelo del veri
e
il caldo
e
non
da
di està
cocente
alterano
ne
V embrici
ne
sono
germina più. E poi quanti non
insetti,quanti portati via dall'acqua!
—
di ulivo che sono
per i semi
condizioni
favorevoli
per potere
solo
ro
Non
necessarie
cei
germinare J
ma
han:
od arboree
piante erbacee
identiche
esigenze.
Esiodo
scrisse: che giammai alcun uomo
avreb
mangiato i frutti di quellepiante di ulivo che vi
esagerata del gre
piantare, e questa sentenza
scrittore non
solo ebbe
fede presso
gli antichi,b
si è trasmessa
di generazione in generazione ed
semi
le
di tutte
arrivata
denza
inflno
potrebbe
noi.
a
Forse
—
natura;
maniera
corre
mo.
mente
in
ma
lentissima
un
—
tempo
Oggidì
e
airunico
questo
le
piante
la
ha
di
sia
venuta
portar frutta
di
più lungo
ne
loro
,
per
grazia di Dio
ve
sussidio
qualunque
caso
davvero
spesso
per
abbandonati
,
ci
di ]
qualche fondamento
i quali ritengono saggia pi
adoperata, di lasciare cioè
di propagar
sempre
falsa
avere,
gione presso coloro
tica quella da loro
piante di ulivo abbandonate
dre
questa
,
una
oliveti
vita
d'
assola
pochi, inquantocl
i
I
29
tutti ricevono
diche
perioal terreno
lavorazioni
ed alle piante. Non
intendo con
ciò sostenere
che ci voglia il medesimo
tempo, affinchè l'ulivo cominci a portar frutta,
tanto se proviene da seme, quanto da rimessiticci,
talee,
margotte e radici;insisto invece che le cose
siano messe
nei veri loro termini
e si bandiscano
le esagerazioni dannose
al progresso
agrario.
Una pianta di^
ulivo proveniente da rimessiticci o
da barbate , quando sia ben allevata , dopo 6 o 7
anni che è messa
al posto,comincia
a portar frutta;
mentre
le piante provenienti da seme
cominciano
dodici anni , cioè da 4
a fruttificare dopo dieci o
a 6 anni
più tardi. Comprendo che anche questo
convien riflettere
tempo deve tenersi in conto; ma
che vi sono
dei vantaggi, i quali ci comanche
pensano
del ritardo. E in fatti è cosa
oramai
vata
proda 'migliaiadi osservazioni , che gli alberi
resistono cioè
provenienti da semi sono più robusti,
che ne
insidiano la esistenza
agli attacchi dei nemici
e
sono
anco
più duraturi di quelliriprodotti
che
in altri termini
si può
altrimenti;ciò
alberi
cosi:
esprimere
gli
degenerano sensibilmente,
lo
in
alla
loro forza vegetativa,
meno
per
quanto
di tempo in tempo
quando ricondotti non
vengano
alla loro essenza
naturale
della fecondazione.
per mezzo
Lo sappiamo tutti: che allorché ne piace
dei soggetti di ulivo robusti, conviene
avere
darli
annei boschi,,ove
da disseminazione
a
cercare
nacquero
di ulive.
Se si perdono adunque poche
raccolte
nei primi anni dello impianto di un
qaatìpiù
,
quali meno
,
quasi
—
—
—
—
se
ne
guadagneranno parecchie in seguito
olivete,
oltre al vantagper la più lunga vita dell'albero,
gio
di aver
piante col fusto più resistente ai danni
prodotti dalle vicende
il terreno
ove
si
atmosferiche.
D'altra banda
allogano i giovani piantoni di
diventa improduttivo 11 per li,poiché si
ulivo non
della
fanno gli agricoltori
può utilizzare,siccome
—
30
—
dèlie nostre
all'ulivo
vince, i quali contemporaneamente
Provenza
e
di
qualche
località
ptì^
di tvé^
intervalli la vite , che a capo
da
quattro anni dà prodotto tale
che si fanno per essa
e per Ti
spese di coltura
una
e
gran parte degF interessi del capitale tt
di tanto
diario. Quando le piante di ulivo sono
scinte che con le loro chiome
tutto il c«
coprono
si svellono
e
già invecchiate
pò, le viti sono
lasciare il terreno ad eselusivo beneficio della piani
oleifera.
che per condizione
Molti diranno:
specialedel
loro azienda
rurale,non torna conto di far seme
zai e piantonai di ulivi e preferisconoacquistar
su
quando ne fa loro bisogno. Ed io convengo
stabilinlenti specis
vorrei che sorgessero
ciò; ma
dei piantoni di ulivo in tutte
per r allevamento
ha
sede la prezic
contrade
del mezzodì
ove
,
tano
negF
compensar^'f
millii
Minerva. Oggidì si tentano
a
pianta sacra
arrischiate j
speculazioni,di cui talune veramente
si dovrebbe
trascurare
una
e non
speculazione
buon
esito della quale non
è da dubitare,segnai
incoB
allorché nell'esercitarla si dia prova
di onestà.
cussa
dei piantoni'
Non
esito a dire: che Tallevamento
nella
di ulivo potrebbe entrare
sfera di attiviti
delle scuole pratiche di agricolturache si vannll?
impiantando qua e là in diverse Province; anri^
condi»'";
converrebbe
mettere
questa industria come
zione obbligatoriaper V impianto di alcune di esse*"
Ecco
intanto come
bisogna comportarsi nel pré*"
pagare Tulivo per semi. Occorre innanzi tutto sce*'j
glierele frutta da cui si vogliono trarre le sem^Si prendano della migliore varietà , di quellai
ze.
cioè che nel paese
gode meritata riputazione, in^
di
riguardo specialmente alla resistenza che offre,
danni
del gelo e della siccità e siano perfettamente^l
Nel mese
mature.
di marzo
si spoglianodella polpa ^
mente
.
-
?
_J
K-rr
;
—
31
—
ed i nocciuoli
si immergono in una
forte liscivia
facendo
bollire
buona
dose di ottima cenere
preparata
in acqua , poscia colata a traverso
fitto
un
si
24
Vi
lascino
durante
le
pannolino.
quali
per
ore,
si scioglienel liquidoTolio contenuto
nel nocciuolo
vi fosse
e in quel po'di polpa che
per avventura
rimasta attaccata
berare
per imperfettospolpamento. Lii nocciuoli della oleosità è condizione
portante
imgerminazione
per la sollecita e sicura
dei semi.
Si prepara
quindiun'aiuola in un canto riparato
dai venti e garentita dai forti geli,
la si vanga
alla
profondità di 50 centimetri e si concima
mente.
generosala
si
tracciano
dei
Appianatane
superficie,
solchetti distanti 15 centimetri e profondicentimetii 5 e in fondo a questisi allogano i nocciuoli alla
distanzadi 2 centimetri. Si appaiano i solchi e la seminagione
è fatta. Nel corso
della primavera e della
estate si deve avere
la diligenzadi annafiSare spesso
l'aiuolae di mondarla
di tutte le erbe
che numerose
vi nascono.
i piccoliolivi coOrdinariamente
minceranno
nel
ed
ottobre
a
spuntare
susseguente
allora occorre
tettoina
coprirel'aiuola mercè una
fatta di paglia,oppure negl'intervalli compresi tra
i filari delle pianticelle
breve
stanza
disi conficcano
a
i gambi di fraschettine
di alberi sempre
come
verdi,
pino,lentisco,
elee,ecc. Ciò serve per
dai
freddi
le
di ulivo,
tenere
garentire
pianticelle
le quali,
l'autunno e l'inverno non
molto
corrono
se
continuano
a
rigidi,
vegetare attivamente. Se poi
sopravvenissero forti geli, è opportuno stendere
nel semenzaio
paglia oppure fogliesecche in quantità
sufficiente a formare
strato alto quanto le
uno
pianticelle
di ulivo che si elevano
dal suolo.
è ben
riuscito ed i semi
AUor.chè il semenzaio
sono
tutti germinati, è necessario
che nel marzo
dell'anno seguente si proceda al diradamento, facendo
in maniera
che le pianticelle
nello stesso
32
-
filare
restino
-
di 8 centimetri
alla distanza
almeno.
.
Vogliono perdere quelle che si estirpano
come
superflue,si possono
ripiantare in un'aiuola
prossima al semenzaio.
Quando tutto è andato favorevolmente, nel mese
della terza primavera le piante di ulivo
di marzo
di
si troveranno
di aver
raggiunto già un metro
tone
fitun
altezza, una
corrispondente grossezza, con
È questa T epoca di disfare
di 30 centimetri.
il semenzaio
pio,
spazio più amper trapiantarlein uno
che chiamiamo
nestaiolajperchè quivi le pianticelle
Se
non
si
innestate.
nestaiola
la distanza;
di 60 centimetra un
tri
soggetto e Taltro dev'essere
in quadro
di guisa che
in un' ara
(100 metri
,
vanno
quadrati)
ci sarà
Nella
Fig.
2.0
Si
sa
280
posto per
piante.
4.
Moltiplicazioneper
che
dalla base
spuntano
rimessiticci
delle grosse
e
per
ovoli.
d' ulivo
—
piante
(fig.4), let
dell'
pennato
tore,
agricol-
germogli
rispettatedal
quali,
gore
acquistano in breve tempo uno sviluppo e vistraordinario;quei germogli si dicono rimesspesso
se
sono
o
vermene
34
—
Egli
è
per
i quali le
questi non
più presto
alla base
ne
questo punto
converrebbe
cominciano
rimessiticci,
dei
massimamente
se
di vista considerata
che
al
pedale degli ulivi
sorta, recidendoli
di
spuntare. D'altronde
a
io
rimessiticci
di far prosperare
da
monde
di
questa maniera
smettere
alla
qualunque getto che
pena
apsiglierei
con-
non
piante giovani, vegete, robuste, le quali
tener
quanto
al-
soffre
proprie,e che per quanto
sia liberata , tanto meglio rimargina
siticci
risultano dalla estirpazionedei rimes-
sotto
mai
madre
radici
hanno
propagazione ed impedire
si sviluppassero germogli
di
pianta
sottraggono alimento
ma
la cosa,
la
la esistenza
le ferite che
;
che
però
vero
—
base
bono
si deb-
non
parte del legno fruttifero. Si può tollerare
cia
face
,
vantaggio di destinare alla
tristite
produzione dei rimessiticci le piante vecchie, inche mostrano
za.
e
segni evidenti di decadental fiata si consigliacon
In
male
questo
andato
buona
recidendo
caso
poco
terra
discosto
il
il
fusto
dal suolo
e
delF ulivo
rincalzando
si
una
può sperare
numerosa
produzione di germogli, che allevati con
i soverchi
gliori,
e tenendo
riguardatii micura, levando
formare
buone
pianticellecon
possono
chissimo
poniun
0
dispendio.
T ulivo
la
Quantunque
pratica di propagare
per
rimessiticci fosse antichissima,ricordando
i tempi
dei Romani, secondo
attesta Virgilio,nel 2.o libro
ne
della Georgica, e quantunque Bernard
nel 1788
la considerasse
la migliore per formare
in
come
breve
tempo oliveti nuovi, pure Y esperienza e la
dannosa
come
nale.
ed irrazioragione la condannano
sostiene essere
Il Cappi
di depeessa
causa
rimento
di sterilità degli oliveti. Si capisce facilmente,
e
le piante che provengono
da rimescome
siticci
con
mancano
radici
poca
di
moncone
fittone
,
ed
hanno
tutte
le loro
che distendendosi
a
orizzontali,di maniera
nel
terreno
sono
profondità
soggette al freddo
35
—
del
ed
verno
che
al caldo
ferita che
si
in sé
avranno
gere
aggiun-
quelle infermità
madre
pianta
vecchia
che
è
ciò è da
porta alla base
pianta
seguito si propaga
in
di ciò
la
aveva-
dalla
che
dell'està. A
ulivi siffattiportano
vizii che
quei
più la
e
—
per
per lo
il distaccamento
e
è
l'originedella carie
nel tronco. Conseguenza
ulivi malsani, di corta vita
produttivi.
poco
In molte
località delle nostre
e
nella
segnatamente
protuberanze
del fusto degli alberi
da aggruppamento
formati
sono
questi ovoli
in
alla base
altezza
poca
e
estrema
l'ulivo per
che
si manifestano
propagare
in
province meridionali,
media
e
gliono
Calabria, soovoli. Consistono
questi
si distaccano
danno
terra,
vi si
gemme
origine
trovano,
radici.
numerose
due
o
tre
dalla
mentre
,
o
a
in età
di gemme.
Se
dall'albero e si collocano
tanti germogli quante
a
1' ovolo
Quando
gemme
avanzati
base
spuntano
è
s'interra
piccolo e
tale quale
tiene
con-
è
,
e
deboli rimanendone
sviluppatii germogli, si tolgono i pili
un
solo,il migliore.Allorché l'ovolo é ben
si può dividere
in due
grande ed ha molte gemme,
0 tre parti,ciascuna
conservando
un
paio di gemme
e queste parti si allogano in vivaio.
Gli ulivicoltori
calabri sono
in questa pratica.Eglino
diligentissimi
distaccare
l'ovolo
dalla
per
sono
pianta madre
provvisti di bene affilati istrumenti
precisione affinché il taglio abbia
e
ovolo
la corteccia
sia
tanto
ed
la
dell' albero
operano
minima
con
piezza
am-
l'
quanto del-
danneggiata.
merita incoraggiamento nemmeno
resto non
di propagazione, imperocché oltre
questa maniera
agl'inconvenienti sopra notati nei rimessiticci,di
non
menomamente
Del
cui
gli ovoli in
di essere,
di
fin dei conti
le
non
sono
che
una
niera
ma-
tamente
piante madri soffrono maledetche loro si fanno nella estrazione
per le ferite,
in cui un
albero
degli ovoli;sicché nel caso
ulivo presentasse molti ovoli , che si vogliono
36
—
rinunziare
conviene
utilizzare,
quanto che
deir albero
in
dirittura o
narlo alla
almeno
conservare
—
meglio estirparlo4
vai
reciderlo
alla
esiste la
r
d' Italia
mezzodì
ulivo,ma
non
è
pur
nondimeno
oggidì Fuso degli
nostre
provincie
generalmente
preferisce alle
si
uiar-
e di
tempi
pratica di moltiplicaregliulivi,
per talea, ossia per ramo.
anche
Nella Spagna è comune
estacas, tiioè rami piantoni.Nelle
che
destì*
per
per talee e per
di Teofrasto
gemme^
dai remoti
Fin
CoLUMELLA
del
base
sé.
Moltiplicazione
per
gotte.
conservazione
alla
piuttostochèJ
produzione dei rimessiticci,
nirebbe
una
pianta languente, che in breve fi-
da
3.0
—
la
niera
ma-
altre
per propagare
conosciuta
e
seguita
vale la pena di dirne^
è
e però
parecchiagricoltori
qualche parola.
si
i pratici meno
che
istruiti sanno
Anche
se
di ulivo
di ramo
che sia
prende un monconcino
,
da
verde
ed
abbia
centimetri
si
gemma,
sotto terra,avendo
in tanto
tanto
svolgerà
nei forti calori
un
bel
in basso
mentre
di
l'ulivo
così
una
a
per
si
radicette.
gemme
Innanzi
tutto
intatta e ben formata
lo si
cura
alloga
di
da
estivi,
getto, che
verrà
a
5
o
bagnarlo
quellagemma
6
di
fuori terra,
numerosa
latura
capelsvolgerà una
Si potrebbe però propagare
isolate e da un
ramo
tagliata
pezzetti di una
gemma
moltissime
piante. Ma
è necessario
e
bero
si caverebognuno
tento
per riuscire nello in-
in opera alcune
zioni.
precausia
che la gemma
è necessario
mettere
dentale
guasta da cagione accisecondo
luogo che trovandosi
e
non
qualsiasi;in
lar
essa
all'angoloascellare delle fogliesi mozzino
sciando
attaccato
al piccolo ramo
un
pezzetto di
picciuolo,che garentiscain certo mòdo la gemma; ifl
la gemma
terzo luogo che il legno e in consegueoza
il
si dissecchino. E a tale scopo appena
non
tagliato
37
—
—
in
pezzi, converrà
coprire i capi di questi
icon un
ad esempio un
qualche mastice, come
po'
di pece
un
liquefatta,ma
tiepida, oppure
appena
Ipo' di sterco vaccino impastato con argillaod anche
in aiuola
con
si collocano
cenere.
Queste jgemme
ben preparata con
stribuendo
dilavoro
profondo e letame
ramo
,
di 15 centimetri
in fila alla distanza
alla
profondità
si fa nel
marzo.
di centimetri
5.
A
6 settimane
di 5
o
capo
si vedranno
Igermoglieranno e
jlepianticelle.Nel
Imondare
e
il vivaietto
di tanto
in tanto
fresco
!
Questa operazione
dalle erbe
vi
ri-
nasceranno
per
acqua
nere
mante-
il terreno.
primavera
^piantee dopo altri
successiva
due
diraderanno
si
anni
ordinariamente
ma
innestarle,
perchè
le
fatte
si saranno
grandi da poter ricevere
di vivai
fa mestieri
che
irrigarlocon
Nella
;
le gemme
fuori terra
spuntare
dell'estate
corso
e
bastanza
ab-
V innesto
occorre
non
nel fare siffatta
specie
si
sogliono adoperare gemme
piante di varietà pregiate.-
tolte da
Appo
noi
però
è in
non
questa
uso
niera
ma-
di
l'ulivo. Nel Barese,
propagare
ed in molti paesi della Cain luogo di gemme
isolate
perano
ado-
inAbbruzzo
jlabria,
,
di rami
pezzi
Varia
,{fig-5).
0
talee
la
nei
0
lunghezza
paesi.
diversi
fanno di 40
gammetti;
molte
con
centimetri
in altre
e
di
gemme
questi rami
In
Puglia
le
chiamano
contrade
le fanno
le
più
lunghe.
mene
Occorre
notare
che
nel
fare
i
gammetti
si devono
dono
scegliere, tra i rami che canella potatura, quellipiù giovani
che hanno
verdastra
e
jquella di
una
la
corteccia
liscia e
della grossezza
che
braccio d'uomo.
cannuccia
di
Generalmente
pipa
non
Fig.
6.
ancor
può
a
variare
quella
si pensa
da
d'
a
un
co-
38
—
prire
dente
scita
capi di siffatte talee,ma
ii vantaggio che ne verrebbe
ì due
del
piantamento,
I nostri
sito
tutto
ulivicoltori
i
vogliono
che
sia
sembrami
e^i
alla buona
r^
questa pp|fc
osservasse
costa
gran cosit
nella sceltK
diligentissimi
sono
collocare
ove
si
se
in fin dei conti
che
cauzione
del
—
non
gammetti
battuto
in vivaio.
Innanrf
continuamente
dsi
da
piante erbacee, e preferiscono col*
delle
locarlo nelle vigne tenute basse. Quivi cavano
buche
profonde 60 centimetri e vi allogano in piedi,
che la loro estremità
i gammetti in maniera
supe
di qualche centimetro
riore sorpassi appena
la su*
buona
la buca
con
perfide del suolo. Chiudono
vi fanno un cappello a colmatura
colla me
terra
e
terra in guisa da coprireinteramente
desima
le talee*
tre bastoncelli,
Due
o
piantati ai lati del monti
da formare
cello e legatisuperiormente in modo
un»
di segnale agliopera!
specie di piramidetta,servono
i quali li rispettano
nei lavori ordinarli nel campo,
scrupolosamente. Piantati i gammetti nello inverno,
da quei monticeli
e
si
germogliano in primavera
vedono
spuntare numerosi
getti.
Si levano
un
con
garbo i più deboli,lasciandone
loro
solo,il migliore in ciascuna talea. Si rimuove
attorno
delle erbe
più volte la terra, si mondano
s'innaffiano
nei più forti calori deir estate.
e
Uguali diligenze si usano
negli anni successivi e
in poco
tempo si hanno piante da portare a dimora
sole,lontano
,
stabile.
piantano dal bel principio addirittura le
cioè
debbono
talee nei posti ove
rimanere; formano
gli uliveti con gammetti. Questa è riprovevole pratica
cile
senza
dubbio, quando si considera
che, se è faTaluni
apprestare
breve
spazio
o
almeno
altrettante
che
cure
del
minute
vivaio,
alle talee
riesce
volte
raccolte
estremamente
nel
ficile,
dif-
più dispendioso,usarne
rifica
sopra ampissima superficie;quindi si venegli uliveti piantati in tal guisa , un
cento
39
—
quarto di talee
buon
piantarle più
a
gati
si è obbli-
attecchisce
e
Vi
di
volte.
è
ancor
più. Se
le
i 3 o 4
vivaio, si può durante
anni
della loro venuta
del terreno
godere altrimenti
si vuole
stabilire V uliveto,sia facendovi
ove
colture annuali, sia usufruendovi il pascolo ; ma
una
volta che si sono
piantate le talee,questi vantaggi
si hanno
il pascolo è da
non
più e segnatamente
piante
si allevano-
non
—
in
.
proscrivere.
Checché
sia del
ne
resto
dei cennati
degli altri
e
dettagli intorno alla propagazione dell' ulivo
di non
insistervi
talee,io mi credo nel dovere
usato
sia abbastanza
poiché sebbene
r Italia
meridionale
sia*
e
mezzo
un
per
volta
in
per
vantaggio,
davnel-
ottenere
cessa
non
pochi anni piante fatte,pur tutta
i suoi grandi difetti. Valga
questa pratica di avere
per tutti quello che gli ulivi provenienti da talee
hanno breve durata, mancano
di fittone e la ferita
che
portano alla
originedi
fin dalla
base
che
gangrena,
nella pianta, consumandone
una
a
é
infanzia
loro
si diffonde
a
poco
popò
glistrati
la
legnosi
interni.
Sì
può
F ulivo
propagare
margotta
per
e
a
tale
uno
o
scelgono sopra una
pianta vecchia
più pollonivigorosie giovani.Verso la base di essi
si pratica una
legatura bene stretta con un filo di
lino 0 di metallo, ovvero
si leva
anello di corteccia
un
di uri centimetro
di larghezza, o finalmente
si fa una
profonda incisione nel legno e che arrivi
uopo
si
fino al midollo.
Affinché
vi si conficca
sassolino
od
in
,
altro
di
di terra
cotta
estraneo.
corpo
dei
si adatta
una
secco, un
alla cisione
inAttorno
cennati
di buona
manata
stuoia,0 di tela,
pure vi si applica un
si rimargini,
non
pezzettino di legno
un
qualunque
applica una
mantenga vi
questa ferita
modi
terra
e
fasciatura
di corteccia
con
di
si
fatta
,
affinchè
un
si
pezzo
castagno, o
di lamiera
vasettino
stagnata,
L'epoca di far
spaccato in due, ecc.
o
40
—
è la
margotte
le
badare
che
primavera
la terra
in
Testa
durante
e
si
non
di tanto
bagnandole
—
si deve
si evita
dissecchi,il che
due
tanto, almeno
volte
per
settimana.
pra
giardinierinapoletani sogliono legare al di sodella
della margotta una
pignattina al fondo
due sottilissimi forellini,
e
o
quale praticano uno
che
lentamente
la tengono piena di acqua
ciola
sgoc-
I
sulla
Se
r
operazione
successivo
le
radici
messo
recidere
della
terra
nella
superfluoaggiungere che
intatte le buone
qualità
madre
che
le
dimora,
a
le
della
invecchiano
presto
Convien
margotte
in
sono
notare
sopra
altrimenti
e
che
ciò che
pianta
piante
si hanno
portano
base
alla
si debbono
abbiamo
giovani
m^
che
propagazione
tra
tutte
maledettamente.
torno
qui insce,
appari-
scritto fin
chiaro
dell' ulivo
le maniere
,
usate
quella che
la
preferenza sopra tutte le altre
per semi; poiché tutte le altre
grado sono
difettose,fanno degenerare
ne
abbreviano
la durata
delle
frutta.
Vili. Del
vivaio.
—
e
mano
Innanzi
far
robuste,
e
.
alla
la
perciò
tive.
produt-
e
generale poco
queste intristiscono
Riassumendo
conservano
presto,ma
ulivo
già
aver
circonda,si possono
in piantonaia. É
o
esse
non
di
piante^
di
marzo
difetti della
fatta
recisione
nel
,
margotte
i
ed
da cui provengono.
Da
a fruttificazione
vengono
cicatrice
fatta
troveranno
che
terra
da.
umi-
la mantiene
e
ben
stata
margotte^ si
collocare
e
è
margotta
mano
tutto
rita
me-
è la propagazione
in diverso
le
la
piante,
zione
produ-
conviene
gliere
sce-
luogo ed il terreno, ove
formare
il vivaio. È imprudenza stabilirlo a pie'di
un
muro
esposto a tramontana, o dove altre piante
Le pianticelledel vivaio aarboree
fanno
ombra.
V aria e il sole e temono
il freddo ; quindi nel
mano
sito più arioso,aprico e battuto
dal sole si dee staconvenientemente
il
42
—
semenzaio,
conviene
rimanere
loro
spazio
loro
radici
i fusti
e
o
siticci,
i rimes-
Nel
perciò conviene
un
dar
7 anni
e
perchè
distendere
le
possano
modo
di svilupparsi
abbiano
convenientemente.
di
meno
i versi.
6
sufficiente
ingrossare
a
anche
boschi, o
di disporle
quanto al modo
presente che nel vivaio le piante
tener
debbono
nei
le talee. In
o
ed
raccolte
o
—
V
metro
Io
—
le
non
dall' altra
una
terei
pian-
in tutti
si volessero
piantare a distanza
minore, per esempio a 50 centimetri,lo si potrebbe
lorché
alsenza
gravi inconvenienti
per i primi anni ; ma
le piante saranno
cresciute
da esigere spazio
maggiore, cioè dopo 6 o 7 anni, fa d' uopo di
si ed una
mente,
alternativauna
no
radarle, levandone
in guisa che le rimanenti
stanza
si trovino
alla didi un
metro
e
quelle levate si ripiantano
,
altro
in
spazio.
Il vivaio
dev' essere
tenuto
pulito .dalle
sempre
—
selvatiche
erbe
caso
che
vi nascono,
fice
sofed il terreno
umido.
A tal uopo occorre
fresco,ma non
di sarchiatura
praticarviripetutilavori superficiali
nella estate
e nei forti calori prodigargli moderate
annaffiature
ad intervalli
di 10 in 10 giorni.
Nell'autunno
si fa una
zappatura pr.ofonda 25 a 30
centimetri
si dispone la terra a mucchietti
e
midali
pirale
le
tra
scalzate
negli spazii
quali
piante,
e
—
—
di
diecina
una
altrettante
di centimetri
concherelle.
si trovano
Ciò
raccogliere e penetrare
Ciò però
pioggie invernali.
—
ove
forti
caso
e
suol
non
e
contrario
spargervi
uno
allo scopo
troppo. Nella
—
di
e
—
lavorare
appiana.
metà
in
piano la terra
che
paglia o foglie sec-
di
d'impedire che
le
iscopo di far
l'acqua delle
calità
in quelle lo-
ficano
né si verineve,
In
geli nello inverno.
straterello
seconda
bene
va
ad
molta
prolungati
aprile si disfanno
si
cadere
conviene
ha
per
fino alle radici
—
in fondo
il terreno
di
conche,
o
marzo
si
si raflffeddi
o
ai
sgombra
primi
la paglia,
43
—
—
Trovo
pratica commendevole
quella che usano
alcuni agricoltori
del Napoletano. Costoro
seminano
in autunno
lupini o favette nei vivai e le lasciano
fino al marzo
ai primi di aprile nella
crescere
o
,
le piante seminate
e appiaquale epoca sovesciano
nano
il suolo.
Varia
ha
di dar
la maniera
sorgente
fiume
,
vicino
canale
o
ai vivai.
Tacqua
—
fa dei
,
Chi
solchi
nei filari delle
piante e vi fa correre
Tacqua; generalmente
Non
scio
tralapoi si annaffia a mano.
io di ripetere ciò che
ho detto più avanti :
molto
si dev'essere
cioè non
cedere
generosi nel conr acqua
l'argillo
agli ulivi e se il terreno
piega alsiate parchi nelle annaffiature.
Nel caso
—
che
poi abbiate
si
seguente
:
fare
a
con
sciolto
terreno
un
dissecca, potreste regolarvi
cominciando
direzione
nella
relle bislunghe che
In ogni concherella
da
che
e
nel
di far
dando
capo del vivaio e andei filari aprite delle conche-
abbraccino
fate
due
piante ciascuna.
25
versare
30
a
litri di
dei
solchi
delle
tenerli
e
intatti
La
annaffiature.
le conche
aperte,
e il calorico
evapora
fino alle radici delle
parte
solare
verso
la
tutta
è
che,
sciando
la-
dell' acqua
si
più facilmente
penetra
piante, mentre, appianando
—
distanza
certa
solari
anche
Ciò
e
se
il
dalla
ne
svapora
le radici delle
del resto
va
detto
sciolti.
I terreni
DelV
durante
ragione
una
suolo, r acqua si trova ad una
superficiebattuta dai raggi
ed
e
meno
più lentamente
piante restano più profonde.
IX.
con
il sole. Questa pratica, che
dopo tramontato
buon
cesso,
sucsperimentato da diversi anni con
è da preferirsiall' altra comunemente
usata
stagione
per
modo
un
la conca
ed immediatamente
chiudete
acqua
la terra degli arginelli.
L'operazione va fatta
sera,
io ho
cilmente
fa-
innesto,
gli ulivi
che
Nel
—
ne
vivaio
hanno
si debbono
bisogno.
E
tali
stare
innesono
—
44
—
quelliprovenienti dal semenzaio,
nei boschi
essi derivati
anche
dai
i
selvaggi presi
ticci
semi, i rimessi-
radici ed anche
nati sopra
quelli venuti da
ovoli o 'da talee e quando si vuole cambiar
la va^
rietà della pianta madre
da cui furono tolti gliovoli
le talee. L'innesto
dev'essere
fatto più basso che
o
si può, rasente terra ed anche
più sotto,acciocché
tutta
una
la
'
della pianta sia di legno appartenente
alla varietà innestata,e ciò non
senza
talflata che o un
forte gelo,
ragione ; accade
parte
aerea
la malattia
della fuliggine,o il vento, od altra
arrechi tale danno ai rami maestri
cagione nemica
degli alberi da consigliarne la recisione. Ora è
che
la pianta fu innestata al pedale, i nuovi
se
sul tronco
di varietà
saranno
getti che nasceranno
contrario bisognerà rifare lo
domestica; nel caso
innesto.
o
Quantunque gli ulivi si prestino a qualunque
forma d'innesto,
usate
pure quellepiù comunemente
lo innesto a scudetto o a quadrato (pezza dei
sono:
l'innesto ad anello o a zuCalabresi e dei Pugliesi),
folo
V innesto a corona.
I due primi si operano
e
sulle pianticellela cui grossezza
non
superi due
di diametro, mentre
centimetri
l'ultimo si applica
ai rami
ai grossi tronchi
maestri
o
degli alberi
la varietà. Raccomandiamo
grossi,di cui si vuol cambiare
agi'innestatori di badare che il soggetto
da innestare sia giovane ed abbia la corteccia liscia,
nesto.
per evitare il disinganno della non
presa dello indi dovere
innestare
Perciò,quando occorre
rami vecchi ed a corteccia ruvida o screpolata,
sarà
bene
che
attendere
per innestare
1.0
pel
Ù
modo
pronta
Ecco
Sulla
'4
innesto
a
nascano
su
mogli
ger-
questi.
è forse
scudetto
semplice
di essi nuovi
come
il
si esegue,
sicura riuscita.
si pratica:
come
parte liscia del ramo
più usato,
sia per
la
sia
sua
e
da innestare si fa
una
^v^r-:-
—
45
—
incisionea forma
di T (fig.
6) e, con uno strumento
di legno a foggia di coltello senza
rica
punta, si divain modo
da staccarlo
diligentementela corteccia,
offendere questo. Indi
dall' alburno,ma
senza
da un ramo
d' ulivo,del quale si vuol riprodurrela
si stacca un po'di corteccia a forma di V
varietà,
e s'insinua nella
(fig.
7) provvista di una gemma,
ferita fatta sul soggetto,spingendone la punta in
basso con
in modo
da riempire
molta delicatezza,
esattamente la ferita e combaciare
bene col legno
denudato.
cinando
Dopo di ciò, si chiude la ferita avviì lembi divaricati,
e si lega dilingentemente
—
f
Fig. 6.
Fig. 7.
tenere
po' di lana o corteccia d' albero,per manin perfetto combaciamento
la gemma
con
l'albero e la corteccia del soggetto (fig.
8).
Assicurato l'innesto,
si tronca la parte superiore
con
un
del soggetto a
due
taglioinclinato
tre nodi
sopra l'innesto con
si copre quest'ultimo con un
mastice,
per impedire la penetrazione dell' acqua.
Tuttii germogli, che per avventura
si sviluppino
al di sotto dell' innesto,
debbono
essere
tagliati.
L'innesto a scudetto può praticarsi
in primao
vera
ad occhio vegetante o sul principio
d'autunno
ad occhio dormiente,ma
la prima forma è sempre
da preferirealla seconda.
un
o
e
—
2.0 L' innesto
46
—
anello^ detto anche a zufolo^è
del precedente, perchè di più difficile
usato
meno
esecuzione.
Si pratica soltanto in primavera avan*
in
zata, allorquando il soggetto sia bene entrato
ad
—
succhio.
Preso
un
delF ulivo
ramo
di grossezza
eguale a
vi si fanno
due
Fig.
stanza
che
(fìg.9)
e
il
sieno
si vuol
produrre,
del
stare,
soggetto da inneincisioni circolari,a tale di-
Fig.
si torce
anello
un
quella
8.
vi
che
compresi
accuratamente
di corteccia
9.
Fig.
due
almeno
in modo
(fig.
10).Si
10.
occhi
da distaccarne
recide
quindi
soggetto nel punto dove
presenta una
grossezza
si
anello
delF
staccato,
praticano
eguale a quella
o'
dall'alto
sulla corteccia
incisioni
in
tre
quattro
basso, della lunghezza di 40-50 centimetri,e si stacca
diligentemente la corteccia , rivoltandola in basso
(fig.
11). S'introduce Fanello nella parte denudata
della corteccia
si spinge in basso fino a che tocchi
e
la base dei lembi, dove
la corteccia
è renon
—
47
—
cisa;
poscia
abbassata, e
erano
prima
—
si sollevano
della corteccia
i lembi
si situano nella stessa maniera
come
in modo
divaricazione,facendo
le gemme
dell' anello capitino nei tagli.
che
buona
Una
legatura fatta con corteccia d'albero
filo di lana e la soppressione di tutte le gemcon
o
me
siil
che
potessero crescere
soggetto completano
r operazione dell' innesto
ad anello.
della
3.^ Lt'innesto a
per
deve
è
usato, óome
detto,
abbiamo
d' innesto
piante adulte. Questa maniera
praticare in primavera avanzata, quando
le
piante
Reciso
certa
corona
sono
bene
il tronco
altezza,che
entrate
si
le
in succhio.
della pianta da innestare
d'ordinario
è di metri
1
ad
ad
una
1,50,
48
—
in
si stacca
legno
dosi di
quattro punti la corteccia
o
profondità di
una
per
un
tre
circa
pezzetto di legno bene
dei rametti
poi
durre, della lunghezza
dono
—
della
m.
0,50,ser
affilato.
pianta
che
—
Si
pH
si vuol
ri|
di circa m.
0,7 a 0,8, pr
veduti di tre o quattro gemme,
e dal lato più gre
si tagliano a guisa di penne
da scrivere,lasci
lato la corteccia.
dovi da un
I rametti
cosi p*
collocati
parati,detti marze
(fig.
12), vengono
—
incisioni
mantenuti
fatte
con
aderenti
la
con
corteccia
una
Fig. 12.
buona
?
rivolta
in
fasciatura
fuori
li
(fig.
Fig. 13.
Trapiantamento dei giovanipiantoni a dimora
I piantoni di ulivo si collocano
al posto
stabile.
X.
—
ove
rimanere
debbono
,
allorché
siano
abbastanza
assai piccolinon
toma
grossi,perchè il trapiantarli
né
né
alF
alle piante,
utile
Non
é utile
agricoltore.
alle piante , inquantoché V ulivo attecchisce
bene
dito , sia se
sia se trapiantatopiccolo un
grosso
il
un
braccio,
purché
trapiantamento sia
quanto
fatto a dovere
nei
e gli si apprestino diligenti
cure
primi tre o quattro anni. Non è utile all'agricoltore
imperciocché se le piante si lasciano nel vivato
fino a che avranno
acquistato conveniente
pò,
svilupriesce assai facile ed economico
prodigar loro
,
50
—
tro di
profondità;se
scritto che nei
molto
le buche
le
inverno
tempo
conviene
non
prima, perchè
ricadere
le
scavar
piogge
nel
fondo
di
la
pochi
perciò vai meglio scavarle
bruci
al trapiantamento, purché vi si abun
po' di paglia pria di collocarvi
rimedio
certo
cabile
appliquesto sia un
in cui per una
ragione qualunque
e
giorni innanzi
in fondo
le piante. Che
nei
sciolti
facendo
guastano
meglio. Trovo
più larga,tanto
terreni
dei lati ,
terra
è
—
casi
,
si
non
ne
verno,
sul
di
terreno
agenti
V azione
non
parte,
posso
con
se
,
assolutamente
si dice
sabbiosi,ciò
piogge possono
che
avendo
l'accortezza
e
questa
tra
D'al-
convenirne.
i terreni
si eccettuano
se
Tinpratica si
avanti
gli stessi effetti che produce
prolungata e complessa degli
del sole e delle piogge medesime,
ottenere
atmosferici
io
ma
convengo;
pretenda
le buche
potute preparare
sono
molto
al danno
intorno
declivi
che
le
gerato.
cagionare alle buche mi pare esaIo ho più volte
fatto scavare
le buche
nanzi
inr inverno
per gli ulivi nelle falde sabbiose
le hanno
vesuviane
le piogge non
e
me
guastate^
avuto
inclinazione
Venendo
con
terreno
Nel
autunno
alla
parete
la
di 30
gradi al piano di terra.
all' epoca
piantamento
più opportuna per fare il trabisogna distinguere se si ha da fare
sciolto
primo
e
di dare
nel
e
secco
oppure
umido.
nella fine di
compatto
piantare
caso, conviene
al
principio della
secondo,
In
dal
e
ra.
primave-
l,o febbraio
al 15 marzo.
Puglia piantano
Vi sono
di quelli,
sono
e non
pochi, che collocano
il piantone nel fondo
della buca, vi tirano dentro
mata,
la terra già depositataai lati e, quando l'hanno coldanno
non
se ne
più pensiero.Questo modo di
piantare è riprovevolissimo.Innaiizi tutto fa d'uopo
rimuovere
del
dei
fondo
con
della
una
vanga
o
con
la ,zappa
la terra
buca; quindi vi si gettano dentro
sassi, pezzi di argilla cotta od altri materiali
grossolani,per facilitare lo scopo delle acque, se-
51
—
gnatamente
nel
il terreno
se
della
—
dì umidità
pecca
e
si fa
di terra
piccolo cumulo
mista
letame
sostanze
a
smossa
concimanti, come
di stalla minuto
fatte,
pecorino spazzature di vie dis,
panelli di semi oleosi stritolati,
cenere,
ecc.,
mucchietto
il
si
colloca
e sopra
questo
piantone ,
il quale, se nel toglierlodal vivaio
e
trasportarlo
si è avuto
di
il
torno
cura
conservargli pane di terra atalle radici,si situa tale e quale si trova; se
le «uè
radici sono
con
spoglie di terra,si debbono
diligenzadistribuire egualmente ai dossi del monticolo a mo' di verghe di ombrello
; se qualcheduna
è maltrattata, si recide ; le più sviluppate si accorciano,
si fa in somma
luppo
che tutte abbiano
uguale svied uniforme
al pedale.
distribuzione
attorno
Quindi vi si sparge un buon dito di terra, di quella
che da molto
è stata esposta alFaria, e poscia si
spande un' altra dose di concime
piuttosto grossolano
mezzo
buca
un
,
e
ne
si colma
finalmente
fu estratta
formando
neUo
scavarla.
al
attorno
la buca
Si
piantone
una
con
la
completa
terra
che
il lavoro
concherella
di
di pioggia. Nel
la raccolta
delle acque
per
offrano
in cui i piantoni non
sufficiente garencaso
zia di resistere agli urti del vento, che è il più dei
solido tutore , il
affidarlo ad un
casi,è necessario
terra
che si
quale sarà un grosso e robusto palo secco
alF ulivo ed al quale si lega merpianta unitamente
cè
una
funicella
Durante
o
vimini.
prima estate fa d' uopo annaffiare i
di sua
piantoni,
specialmente se il terreno è secco
natura. La quantità delF acqua
varia
secondo
la
della pianta e la qualità della terra.
grandezza
Nelle Puglie usano
ca
di dare
ciascun
a
piantone cir30 litri di acqua
nel primo anno
ogni settimana
del trapiantamento,
dal giugno alle prime piogge di
autunno ; nel secondo
ogni 15 giorni,
anno, annaffiano
nel terzo,ogni tre settimane
nel quarto si limitano
e
a
la
fare
4
o
5 annaffiature
durante
tutta
Te-
52
—
le
state, quante volte
bisogno.
L' impianto
di
—
oliveto
un
mostrino
piante
è
un'
di
sentire
operazione chtf
Spesso non
m)
pochi fanno bene.
collocarlo
e
sa
scegliere il luogo ove
per V am)^
zione di possedere un
oliveto, lo s' impianta in ìùf^
adatte, alla prosperità della preziois^
calità poco
a Minerva, sia per
esposizione,sia per
pianta sacra
qualità del terreno ; di tal che non di rado avviene,
che dopo molti anni di aspettativa,dopo tanta far
dì
tica e grossi capitalianticipati,si ha il dolore
possedere proprietà poco o nulla redditizie e qua
dei venti che spezoliveti bersagliatidallo infuriare
zano
i rami
le
là
la
rovinano
che
nebbia
e
piante,
T allegazione delle frutta,altrove
il gelo
ostacola
tardivo che distrugge i teneri germogli,ecc. Io sento
ch'eglino sarebbero
ripetere a proprietarii,
spesso
molti
lieti
fanno,
all'anno
di
gran
0
o
o
meno
della
differenza
manutenzione
e
più
fin 1' 8
non
alia
è
per -100 ! Certo
devesi
attribuire
del
cattiva scelta
posto F oliveto,poiché
è
ove
potatura
e
esclusivamente
ed
luogo
il 6
cavarne
questa
sempre
suolo
il 3 pe^r
terreni olivetati rendessero
dei capitalispesi! Altri invece
mano
affer-
i loro
se
cento
che
ma
diligentie
meno
dal
no
delle
la
piante, i
altre"
tante
lavori
cause
del
pendenti
di-
più
talfiata gran parte
dovuta
alla cagione
coltivatore,possono
produttivo l'oliveto; ma
di produzione è
mancanza
varietà, la
rendere
sopraccennata.
Già
clima
onde
l'argomento del
del terreno che convengono
a questa pianta,
un'altra
tornarci
domi
su
occorre
volta,bastanho trattato
precedentemente
e
non
di
richiamato
dei lettori. E per
della
questo
su
avere
ora
tema
zione
l'atten-
namento
occupiamoci dell'ordi-
piantagione.
Innanzi
tutto occorre
dei piantoni dev' essere
Varrone
notare
che
il collocamento
fatto in linee e mai disordinatamente.
diceva che 1' ordine e la re-
53
—
—
ilarità degli ulivi piantatiin linee ricreano
la vista
eà aumentano
il valore
D'altra
del fondo.
parte
in dubbio
che la regolarità abbia
"on si può mettere
"ilsuo
tanto
non
prezzo,
Y effetto
per
produce
agli occhi, quanto
piante e
T economia
dello
per
la
gradevole che
prosperitàdelle
spazio. Gli
ulivi confu-
si trovano
in fatti sempre
sparsi in un campo
in disugualicondizioni,sia rispettoal terreno,
sia riguardo air azione
dei raggi solari.
benefica
Dal che deriYa, che mentre
alcune
piante possono
distendere in ampio spazio le loro radici e mostrare
al sole tutto il contorno
della chioma, altre si disputano
aamente
quello
ambiente
che
alimento
scarso
trovano
nel breve
in
parecchie aggruppate e strette tra
loro distendono
barbe
le numerose
radicali,e non
potendo il sole penetrare tra il folto frascame, si
ha una
che
gran produzione di rimessiticci verticali,
ove
tendono
aria
ad elevarsi per trovar
della produzione delle frutta.
luce
e
a
pito
disca-
Vi sono
circostanze
specialiin cui riesce presso
•che impossibilela regolare distribuzione
degli ulivi;
ci^ ad esempio si verifica in quelle località
terreno, per
scaglioni,come
parecchie
soverchio
si
contrade
casi eccezionali
costituiscono
si
e
sa
bene,
il
ove
e
la
che
declivio,^devesi ridurlo a
vede
nella costiera ligure ed in
delle Calabrie; ma
questi sono
ristretti in limiti brevissimi
regola :
in
tutte
talfiata si deve
le
cose
fare
del
ciò che
e
non
mondo,
si può
quello che si vuole.
Stabilito adunque che gli ulivi si debbono
tare
pianla distanza.
in linee,occorre
determinare
correndo
Pernon
sempre
le
tutto
nostre
Provincie
meridionali
si è ben
tro
meravigliatidal vedere qua.olivetipiantatia quatmetri, tra pianta e pianta, là detta distanza è
di metri 6, altrove
di metri
8 ed in parecchie contrada
stanze
di 10, 12 e più metri.
Quale di queste diè la migliore, la più giusta? Il celebre de GaSPARiN
dà la regola generale mediante
la quale si
54
—
può
in ciascun
—
la distanza
determinare
caso
a
c^
le
collocare
Innanzi
piante.
nel
osservare
tutto, egli dice, occorre
devesi
impiantar V oliveto,a che altezza
paese ove
le
far crescere
si sogliono, senza
inconvenienti,
deve servir di norma
piante. Questa altezza massima
nello stabilire la distanza. Bisogna rifletter bene,
che gli ulivi portano il frutto nella faccia esterna
dell' aria
è più potente l'azione
della chioma, ove
della luce solare ; si deve
e
perciò evitare che gli
V un
ombra
T altro,o che impealberi si facciano
discano
la libera
sa
e
facile
allorché
altresì
che,
chiome,
deir
circolazione
sono
aria. Si
avvicinate
molto
tra
luogo di spandersi lateralmente
e
si mantengono
raccolte
il circuito,
ed aumentare
numerosi
si spingono in alto mercè
succhioni,i quali,
danno
alle piante un
mentre
aspetto di rigogliosa
la produzione delle frutta
vegetazione, menomano
ne
lebre
insegna il ceEgli è quindi necessario, siccome
arboricoltore
nozio
francese,che a partiredall'equisi proietdi primavera gli alberi vicini non
tino
r ombra
reciprocamente. E per conseguire ciò,
ecco
come
praticamente si può operare.
Neir anno
ticalmente
precedente alla piantagione si fissi vervuole
una
pertica nel suolo,alta quanto si
loro
le
che
si elevino
Il 22
in
le chiome
mezzodì,
a
marzo,
fino
La
pertica
lunghezza
distanza
che
il 22
a
cui
marzo
meridiana
a
di
che
de' futuri ulivi fatti adulti.
si osservi
distanza
questa ombra
debbono
la
di
le
è
della
la metà
sarà
sta
que-
suolo.
proiettasul
collocarsi
declinazione
è il
si
l'ombra
Si sa
tezza
l'alche
piante.
zero
*
e
complemento della latitudine,
di maniera
del sole
che, sapendo l'altezza meridiana
si deve
all' equinozio nel luogo ove
fare la piantagione,
cui debbono
l'altezza
arrivare
le piante,
e
un
con
semplice calcolo trigonometrico si trovala
di
delle piante. Sia per
distanza
la latitudine
es.
360,47',il suo complemento, ossia l'altezza meridiana
A'^
-
55
-
Sia che gli alberi debbansi
elevare
metri, si stabilisca la seguente proporzione:
7,48.Ripetendo
Sa, 36o, 47', 10: Sin,53o, 13':x
quésto calcolo per latitudini maggiori,si conoscerà
di leggieri
che la distanza x sarà più grande ; cosi
I a 440,81' di latitudine,
essendo l'altezza delle piante
la distanza sarà metri 5,15.In termini
di 5 Pietri,
generalipossiamo stabilire che nelle latitudini delle
la distanza tra le piantedev'essere
nostre Province
uguale alla loro altezza,o poco meno.
il modo
la distanza,vediamo
di distribuire
Determinata
che
debbono
disporsi
le.piante.Premettiamo
in filarinella direzione da nord a sud. Se si vuole
che le piantein tutti i sensi considerate stiano equidistanti
distribuii'e in quadro o
tra loro,si debbono
ad esagoniregolari
vare
poi si desidera di conser; se
si disponla equidistanzatra i filari soltanto,
gono
alterni.
a filari
meridionali è abbastanza
Nelle nostre Province
di piantaregliulivi,
molti
V usanza
comune
come
altri alberi , in filari; cioè si spartiscela superficie
in quadrati uguali ed ai vertici di
del campo
cato
è indicome
ogni quadrato si collocano i piantoni,
nella figura14,rappresentante un campo
lungo
e
nel
le
metri
sono
messe
largo
piante
quale
72,
alla distanza di m. 8 e in tutto vi sono
10 filari
di 10 piante ognuno,
ossia n. 100 piante.
.saia
a 10
53», 14'.
=
I
I
DigitizedbyCnOOQlC
—
56
—
.Metri 72_
M
Distribuzione
Piante
a
N.
Fig.
quadrati.
100.
14.
è iix*
Se la dìstribnzione si fa a quinconce,come
dicato nella figura15, pratica che alcuni seguono,
le piante si trovano
disposte in filari alterni e eia-!scuna
corrispondendo nella direzione dello spazio
'
delle più
deir ombra
vicine,si evitano
perfettamente glieffetti
del suolo
distribuzione
noa
ciascuna
che
pianta non
uniforme, di maniera
le 6 che
tutte
distanza da
alla medesima
trova
;
ma
la
%
a(
la^
58
-
gliulivi,pur conservando
bisognerà distribuirli in
trovi
collocato
1'alternanza
maniera
di
al centro
conseguire questo
-
intento
un
che
esagono
fa d' uopo
tra
i
ciasci
regolare.
operare
B
Distribuzione
ad
Piante
esagoni regolari.
N.
Fig.
modo
campo
seguente
in
:
parti
divisione
Si divida
105.
16.
il lato MN
(fig.16) ùA
ed a ciascuna
uguali di 8 metri ognuna
si collochi
un
piantone,in tutto il
59
—
—
1
lato 10 piante. Quindi si passi al 2.o filare PQ
tracciarsi
deve
filale non
altrimenti
ytentC;
ad
8 metri
s'incorrerebbe
Ideila
a
figura 15, sibbene
ldistanza.de
servire per
ve
dal
,
il
prece-
negl'inconvenienti
metri
7 circa
questa
e
il tracciamento
dei filari
Collocando
quindi i piantoni in posizione
nella figura16, essi disteè indicato
alterna, come
il
ranno
reciprocamente di m. 8 in tutti i sensi
verrà
distribuito ad esagoni regolariuguali
campo
collocati
6 filari di )0 piante e 5
e in esso
sono
di 9, in tutto
esuberante
zona
una
105, rimanendo
successivi.
,
di terra
Non
I
metri
2
larga
esagoni
fatto
il solo
:
SR.
lungo
vantaggiosa
sia
quanto
ad
faccia
che
occorre
al lato
un
del
discorso
la
mostrare
per didistribuzione
di
collocamento
un
piante a parità di superficie
basta
dichiararla
a
preferibile ad ogni altra maIniera. E poi la uguale distanza,alla quale ciascuna
pianta si trova da tutte quelle che la circondano,
maggior
le
di
numero
di
permette
distendere
uniformemente
da
ogni
L'olivete,da qualunque
tamente.
punto guardato, presenta le piante allineate perfetlato le
Coloro
radici
i
e
chioma.
la
quali
abbiano
geometria sapranno
debbonBi
tracciare
studiato
calcolare
i
gli
la distanza
filari,una
di
elementi
alla
quale
tracciato
volta
il
primo MS e stabilito l' intervallo a cui collocare i
la lunghezza di
piantoni,poiché trattasi di trovare
di un
cateto
un
triangolorettangolo di cui è data
l'ipotenusa (distanza delle piante) e l'altro cateto
della ipotenusa),e l'operazione
fuguale alla metà
si vogliano piantare gli
è semplicissima. Sia che
di distanza ; si moltiplica il 6 per
ulivi a 6 metri
il prodotto (quadrato)36. Si fa la
sé stesso
e si ha
di 6 ossia 3 e si moltiplica per sé stesso,
metà
cioè
9. Si sottrae
si estrae
numero
il 9 da
36
e
dalla
differenza
quadrata, ossia si
che, moltiplicatoper sé stesso,dà
la
radice
cerca
27
quel
27 per prò-
60
—
Questo
dotto.
—
metri
è circa
numero
r intervallo
dei
filari successivi,e
locheranno
in
ciascun
precedenti. Ma
adusati
alle
r altro
V
per
5,20;quesl
piantoni si "
i
alternativamente;^
filare
di coloro
comodo
che
non
la maniera
calcolazioni,ecco
prs
Stabilita la prima
di raggiungere lo scopo.
delle piante VK, si stei
e la distanza
per es: VT
funicella
V
da
una
a
K] quindi fissando a t€
r estremo
K si descrive
F, con V altro estremo
K
di cerchio
e
arco
KZ, si fissa poi V estremo
si descrive
tersecazione
di
legno.
punto
ed
-
Unendo
X,
questo
gli
della
si avrà
Z
di
Simile
T
estremo
dei
Z
—
V
due
e
nel
d'
punto
U
ai^chi si
pianta .un pii
operazione si ripete all' alt
linea e si pianta un
piuolo
funicella i due pinoli J
con
una
il secondo
segnato
al
VZ
arco
primo
TV
servirà
filare e la dists
tut
per tracciare
altri.
XI.
Educazione
ed
piantamento
dette, non
chio
piante
d'ulivo.
tutte
osservate
le
Eseguito
—
innai
norme
in
le piante entreranno
appena
si vedranno
lungo il tronco rivestirsi
gemme.
Pretendono
lungo
per
delle
dar
alcuni
il
campo
Ma
che
tronco,
le gemme,
debbano
alle radici
di
di molte
si
vConservarsi
crescere
esperienze
assennate
che
di
suetì
sviluppano
tutte,
più
e
tiplicarsi.
mol-
dimostrano
il
contrario.
Di
due
pianticinedi uguale età e grandezza messe
nelle identiche
vi si lasciarono
condizioni, in una
si sviluppavano lungo il tronco, e
i rametti
che
rteir altra furono
soppressi;la prima crebbe molto
di galoppo,
la seconda
camminò
adagio , mentre
tanto
che dopo due anni la pianta privata dei rametti
di avere
due o tre anni di più dell'
sembrava
altra.
La ragione
perchè
la
pianta privata
di rami
si
'^^l^.
61
—
—
,
chiaramente
di più appare
dal solo penifvihippa
sare,
che Tumore, il quale dovrebbe
andare a profeto
dei rami inutili da sopprimersiin seguito,va
i soli rami necessarii,
ad alimentare
e quindiquesti
ricevendo
maggior quantità di alimenti,si
aitimi,
sviluppanomolto di più.
n lasciare i rami tutti che si sviluppano lungo il
tronco apporta un
altro inconveniente,ed è che
lovendo
poi toglierenegli anni successivi quelli
aon destinati
a formare
l'impalcatura dell' albero ,
li già alquanto ingrossati,
ranno
non
poche piaghe si faalle tenere pianticine.
In forza di ciò che si è detto conviene,non
pena
apil
le gemme
si abbozzeranno
lungo
tronco^
il
che
si
ottiene
toglierleinamediatamente;
mente,
agevolstrofinando
il tronco
una
mano
con
guernita di canavaccio
evitando
le
di
toccare
però
,
gemme
superioridestinate a formare l'impalcatura.
Con- quest'operazione
si ottiene un altro beneficio,
ed è che i licheni,
che per avventura
si formarono
distrutti con lo Stesso strofinio.
lungoil tronco, vengono
Messi
di fasciarli
piantonia dimora, molti usano
con paglia per difenderli dai freddi invernali.
Questa pratica,invece di apportare bene, arreca
i
danni.
In
menti
fatti,trovandosi le pianticinenei primi mosprovvistidi rami e di foglie la corteccia
portantissimo
tronco deve supplirea queste ultime nell' imteressantissi
ufficio della respirazione,
funzione in,
del
alla vita
vegetativa. Ora, siccome
dettafunzione non può compiersisenza
il concorso
dellaluce e del calore solare,trovandosi il tronco
fasciatodi paglia,i detti agenti
a
contatto
0
con
non
Daolta debolezza
,
mettersi
spirazione
quindila re-
possono
non
la
corleccia,e
compie oppure si compie
si
ciò che
della pianta.
sviluppo
apporta
un
arresto
con
allo
62
—
altro
Un
in
apporta la fasciatura
danno
abituandosi
la
un
appresso
—
ed
è
assai delie
pianticina a vivere
piccolo freddo basta a farla
perire.
Infine
non
produce
la
è
tacersi
a
inconveniente
altro
un
che
impedisce Topc
serve
toglierele gei
inutili ed i licheni,
sicché si svilupperanno le gei
necessarie
e le non
necessarie,e si anderà di nu"
incontro
agli inconvenienti
poc'anzi accennati,
beri adunque
e
senza
ripari si lascino i picc
tronchi. Accade
spesso che alcuni piantoni non
moglino nelFanno
stesso; allora,prima di censii
rarli come
perduti e levarli dal terreno, è mesti€
fasciatura, ed
dello
zione
che
strofinio,
esaminarli
che
Se
verde
che
certo
ogni speranza
fa
d' uopo
Durante
i
primi
ceranno
soltanto
da
piantina,
tre
che
lasciare
si
solo, ma
che
l'albero
possa
per
caso
si trovasse
in
e
che
tre
o
quattro anni
dopo
praticare ai teneri
il
pia]]?-
alberelH
a
quattro
,
secondo
devono
formarne
procuri
che
offrano
siano
certa
una
la
la
forza
corona.
della
I
rasoi*
più robusti non-simmetria, aflSncAè^
i
poi presentarsi con bell'aspetto;e
qualche ramo
più robusto degli altri noa
la simmetria, mg^:
al posto da formare
fosse
lora
robusto,alsi taglieràquest'ultimo e l'altro si piegherà
il posto
da fargli occupare
taglierà in modo
sua
si
abbandonare,
taglio,per dar campo
agli stessi di maggiormente
s'inconain-i
svilupparsi.Dopo il quarto anno
a
tagliare alcuni rametti, lasciando vene"
alcun
se
avanzata, o|
subito.
conviene
non
se|^
invece, se la corteccia iM
e
giallognola all'interi
avranno
più vita, e quin^
di essi conviene
su
sostituirli
tamento,
da
non
cortec
gonfie,è
nell'estate
potranno germogliare
segno
la
mostrano
le gemme
ed hanno
pure nell'anno appresso;
strasi oscura
all'esterno
è
a
attentamente.
e
sugosa
è
vece
ve
si desidera.
ne
un
altro
meno
63
—
ifegli anni antecedenti
erà
designare prima i
—
questo primo taglio,gio-
a
rami
che
si devono
lasciare,
"er
potere spuntare i rami da tagliarsi,ed impeSre
il soverchio
loro sviluppo, che
apporterebbe
tu
disperdimento di umori.
Due
tre anni
o
cora
dopo il piantamento, giova anscalzare
air intorno
gli alberetti,e tagliarne
e radici
che tendono
a
troppo superficiali,
portare
alto
la ceppala, e ad arrestare
Q
lo sviluppo di
la base
essenzialissima
[uelle radici,che formano
Iella nutrizione
della pianta. In questo medesimo
durante
e
empo
propriamente V operazione dello
calzamento
che si fa per toglierele radici supertone,
ìciali,conviene
applicare alle piante una concimasituando
da
ronco
il concime
ad
pregiudicare
che più si adatta
non
luel concime
distanza dal
le radici , ed usando
tale
una
del reno.
terLa
dovrà
concimazione
farsi almeno
ogni due
inni
ma
farla ogni anno, usando
meglio sarebbe
,concime.
}oco
Allorché
la piantagione ha raggiunto il quinto
inno
di
dimora
è
,
regolare,
mestieri
però
sempre
alla varietà
sottoporla ad
adattata
una
satura
poair età della
Pianta.
Prima
di tutto con
un
taglio obliquo e ben fatto
5i porterà
che
del tronco
la porzione secca
via
trovasi nella
parte superiore ai rami, e si ungerà
1 taglio con
r unguento
di S. Fiacre (1);indi i radestinati a formare
ttietti inferiori di ciascun
ramo
la corona
dovranno
recidersi,come
pure i rametti
interni,
per
dar
alla
adito
luce
ed
al calorico
di
nelF interno.
penetrare
Fatto questo primo taglio, ed aiutando le pianticine con
zappature e concimazioni, dopo il sesto
(1) L' migtiento
vaccina
iccina e pula di
scolati
di S. Fiacre
fnimento
,
di argiUa, sterco
si compone
eguali , ben
in proporzioni
di
me-
64
—
—
di dimora
presenteranno un aspetto maestoso^
allora è Tepoca propizia per darvi l'ultima niait%
e
e
disporle a figura decisa e formata.
dare
V ultin»di accingersi al taglio per
Prima
in giro, e dal
si guarderà bene
alF oliveto
mano
centi
air alto
e
basso
quindi si spunteranno i rami faparte dell'impalcatura,che fossero cresciuti
che tutti devono
più degli altri,in modo
tare
presenegual lunghezza, in modo da dare all'olivo una
circolare. Indi si taglieranno i rametti
dari
seconforma
che tendono
troppo in basso,quelli che tendono
da
laterali che s' incontrano
neir intemo, ed i rami
faccia a faccia. In una
parola, 1' olivo con
questa
la
forma
di
deve
un
bicchiere,
acquistare
taglio
anno
,
,
nell'interno, e circolare nell'esterno.
cioè vuoto
nel
dell'educatore
deve
consistere
non
sciare
la-
ed ombreggino
urtino,s'incrocicchino
i rami vicini,di frenare
il prolungamento
s' ingrossino bene
orizzontali acciocché
dei rami
inibire l' eccessivo
mento
innalzae
prima di fruttificare,
di alcuni altri. Terminato
di aggiustare l'olivo,
ad un
più valido sostegno, non
bisogna pensare
in principio.
essendo
più sufficiente quello messo
i rami
Essendosi
che
bilità
L'a-
formata
ostacolo
si
la
corona
delF olivo
il
,
vento
lo danneggia.
quindi più facilmente
di un
solo sostegno, come
Invece
prima si
sostenerlo
con
teneva, si potrebbe più utilmente
all'ingiro (fig.17), avvertendo
di
tre canne
messe
od
della paglia nel punto dove
mettere
le canne,
col tronco
il semplice paletto,vengono
a contatto
della pianticina,per evitare l' inconveniente
di veder
la corteccia
ad
lacerata
ogni leggiero soflBar
trova
del
più
e
vento.
Disponendo
cosi
il
si ottiene
sostegno dell'olivo,
che, qualunque vento spiri, non
può
la pianta, e scuotere
le radici.
mai far muovere
Un' altra operazione indispensabileper gli oliveti
il
vantaggio
è
la ricolmatura
da
farsi nell' inverno
,
aprendovi
66
—
XII.
dice
:
letama
tatara
degli oliti.
Potatura
Chi
Vottiene,cM
lo
è condotta
V olivo
di sforzare
fruttificare
ed
antico
Un
—
pota
con
frutto ck^
sforza.Ma se la
certa perizia,
inVj
lo
una
fruttificare
a
prove]
il
V olìteto domanda
lavora
non
—
,
lo sforza
a
,
m
rovinare.
a
principali alle quali gli olivi possoM
la potatura sono
quattro,cioè ad alhei%
ad ombrello.
a paniera^ e
a pintty
in Sicilia,
in CalabrM
La prima maniera, usata
PI*
Romane
e
ed in alcune
parti delle campagne
sane, consiste nel lasciare che la pianta prenda m
abito naturale,e la potatura si limita a toglieiij
suo
ogni tanto i rami secchi ed i rotti , ed a ter v^
dall' asse
centrale, fl
V umore
quelliche deviano
principaledifetto di questa potatura è che, lasciantìfl»
Le forme
ridursi con
in balia
riempie di rami
Tolivo
di sé
A
da ìm*.
stesso,s'innalza di troppo
e
in modo
ed inutili,
luce ed ai raggi solari,pria*
succhioni
pedire l'accesso alla
nell'interno dell*'
cipaliagenti della fruttificazione,
solo si ottengono frutti nelle
pianta, e quindi non
la frutti»
parti esterne delle piante solamente, ma
ficazione è biennale.
La forma
di pina, detta
ancora
a
cono, è molto
nel fare
della precedente e consiste
corretta
l'olivo,
pur
seguendo la sua
dispostiin modo,
i rami
vicenda, formino
di radure
la
Con
si
la
e
tutti insieme
senza
potatura
eccedenza
detta
a
più
che
bia
naturale andatura, aburtarsi a
che, senza
bell'esteriore
un
privo
di
foglie.
paniera od a va^so
levano
si al-
gli alberi in modo, che dal fusto principale
dipartano i rami dispostiin guisa da presentare
forma
di un
L'olivo assoggettato a questo
vaso.
genere
di
potatura si presenta
con
tutti i rami
bene
aerati,e quindi,oltre al produrre maggior quantità
di frutti,
fornisce questimaturi completamente. Per
tal motivo
come
la
la
paniera vien considerata
più vantaggiosa, ed é quella più generalmente
potatura
adottata.
a
67
—
'
La
—
praticata in molte parti
e
dltalia,
specialmente in Val d' Arno, è conside
sporre
didelle peggiori, dappoiché, per
rata come
una
di ombrello, si
i rami
della pianta a forma
deve
potatura
ad
contrariare
ombrello
di
^
andatura
troppo la naturale
della pianta stessa.
Oltre ai quattro sistemi
pra
principalidi potatura sodltalia
i
in alcuni paesi
descritti,
potatori,appoggiati
dal vecchio
l'olivo:
adagio che dice,parlando del-
fammi
Ho, tagliano
facendo
olivi trattati
a
di
povero
diritta ed
legno,che
ti
a
senza
manca,
inconsideratamente
cosi
piagati,
perdono
barbaramente
ricco d/oalcuna
gola,
re-
farò
grossi tagli.Gli
rimangono
molto
deboliscono
quantità di umori, s'ine
perciò assaliti dalla lupa e
vengono
dàlia rogna.
L' intemperante potatura , lasciando
nello
grosse piaghe, dà adito all'acquad'insinuarsi
interno della pianta, ed alterare gli strati legnosi
intermedi. Inoltre la pianta non
avendo
più gli
stessirami da nutrire,ed elaborando
la stessa quantitàdi umo^i, questitrovandosi
esuberanti
stravasano
j
I e si accumulano
e
scenze
là,producendo delle escrequa
è
la
deformi.
La
causa
pessima potatura
principale
spesso attaccati
per cui gli olivi vengono
dalle carie nei loro tronchi,ed a questa circostanza
devesi attribuire
Tolivo potato ha
poco
La
una
gran
durata
di
in confronto
la
quello
generale
che
si tormenta
col ferro.
potatura degli olivi,
per
deve basarsi
in
che
minor
sui sette
dati
essere
ben
condotta,
seguenti:
1.0 L'olivo non
che sui gettidi due anni.
fruttifica
2.0 / fioridelVolivo noìi allegano né producono
se
frutti,
non
rante
espostiai raggi solari duuna
gran parte della giornata.
3.0 / rami
i più frutorizzontali ed i pendenti sono
tiferi,
i rami
verticali non
portano frutti.
4.0 Quando
di rami
la pianta ha un
nùmero
gran
quando
sono
68
—
a
produttìt
frutto questiriescono piccoli
, poco
y
olio,ed
i raccolti
5.0 L'olivo
no
—
6.0
tezza
molte
conta
si trova,
cui
tutte
non
e
il terreno, V esposizione
L'olivo,secondo
in
varietà,e
ugualmente.
trattate
essere
biennali.
sono
vegeta
e
^i
differ
fruttifica
mente.
InfineV olivo deve essere
secondo
le qualità dei terreni
di prima categoria,
se situati
7.0
losi;di seconda,
terza
se
in
1.0 L'olivo
in tre caie
in cui si trova ;
in terreni grassi ar^
in terreni calcarei mezzani; e \
se
terreni
diviso
magri
silicei.
che sui getti di due ann
fruttifica
Il getto che questa pianta fa neiranno, a differe
di alcune piante fruttifere,
non
porta frutto, solt
si sviluppa ed abbozza
le gemme
fruttifere
ptìi
Tanno
nel
quale anno
seguente,
poi queste slngrosallegano e fruttificano.
sano, fioriscono,
Da
ciò riesce facile il dedurre
che, per ben co^
i
è
durre
una
essere
potatura, mestieri anzitutto
questo fatto
di
conoscenza
quelli delFanno
come
si riflette
una
Coi
poscia
pratf
sapere
dell'anno
rametti
precedente
stesso. Da molti Tolivo
vien
siderato
conpianta a frutto biennale, ma, S6
momento
un
di
comprenderà
frutto
e
distinguerei
camente
da
non
a
che
quello
leggieriche
l'olivo
sì
è
è
detto
sì
j
piantaa
una
annuale.
modi
battendo
maltrattano
ordinarii di raccogliere le
i rami
e
con
delle
si troncano
pertiche, è
i rami
nell'anno stesso,forniti di gemme
fruttificare nell' anno
seguente,
teneri
che
olive
certo
cioè
,
che si
sviluppatisi
dovrebbero
conseguenza
per
si avrà
Se invece
frutto in tal anno.
si raccoallorché
le
soltanto
olive
mature
gliessero
cadono,
i
o
scollando
solo
rami,
oppure
raccogliendole a
in tutti gli anni si avrebbero
mano,
frutti.
É d' uopo che gli olivicoltori si persuadano
una
non
e
^wy
-^^
—
folta per
69
—
di questa verità e che imparino
n curare
meglio il prezioso albero di Minerva.
I 2."" I fioridelV olivo non alleganoné producono
rante
non
se
frutti,
quando sono espostiai raggisolari duuna
gran parte della giornata.
Questo fatto non deve trascurarsi dal potatore
nel momento
che applicail ferro all'olivo,
se vuole
ehe renda
frutto. Egli quindi deve
che i
cercare
rami fruttìferi restino bene espostial sole,e che i
raggi vivificatori di questo possano penetrare nelrinterno della pianta.Gli alberi troppo carichi di
in modo
rtiui o di foglie,
da non
permettere nel
loro interno l'ingresso
alla luce ed al calore,sono
imeno produttividegli alberi che da questi due aigenti si lasciano
attraversare;ed in fatti gli alberi
foltiportano pochi frutti allo esterno solamente,ed
airinterno niente.
3.0 I rami orizzontali ed i pendentisono
i più fruttiferi^
irami
verticali non portano frutto.
A chiunque
visita gli alberi d'olivo in piena fruttificazione vien
dato facilmente
di osservare
vano
che le olive si tro,
in gran parte sui rami che corrono
talmente
orizzoned in quelliche inclinano verso
terra; i
rami che s'innalzano verticalmente
pre
sono
quasi semsprovvistidi frutti o, se pure ne hanno, sono
in poca
quantità.Il potatore deve naturalmente
approfittaredi questo fatto e perciò fin dal primo
niomento
deve volgere ogni sua
nell'allevare
cura
le piante coi rami piuttosto
orizzontali ed inclinati
anziché verticali.
4.0 Quando la pianta ha un gran numero
di rami
(i frutti^
questisono piccoli^
poco produttivid'olio ed
i raccolti sono
biennali. Accade
che all'olivo
sempre
si lascino molti rami
le vicende
fruttiferi, e se
le piante
nieteoriche corrano
propizie, quell'anno
si caricano di una
di
olive,ma queste
gran quantità
di
olio
riescono piccole e danno
e
poca resa
,
si ha fruttificazione.
per dippiùl'anno appresso non
sempre
70
—
—
naturalissime,e per
che il gran
numero
riflettere,
solo non
rami fruttiferi lasciati,
non
può far ricevi
che
dalle radici quella quantità di umori
sono
cessarli per portare al completo accrescimento
le olive,ma
alla perfetta maturazione
sforzerà
tale da restarne
estenuata
pianta in maniera
di un
di riposo per
anno
aver
bisogno almeno
nel primitivo vigore, e quindi ri
tersi rimettere
di potersi disporre novellamente
dersi capace
fruttificazione. Il potatore accorto
de'
perciò non
contro
urtare
questo inconveniente;egli col suo "|
chio esercitato deve guidare la sua
e lasci
mano,
che
fruttiferi quel tanto
la vigorìa de
dei rami
che* così,
pianta può nutrire senza
indebolirsi,
minore
avrà
bensì una
ma
quantità di frutti,
qi
sti in compenso
renderai
e
saranno
più grossi
di
maggior quantità
olio,e per dippiù si potrà o^
anno
disporre la pianta alla fruttificazione.
Queste
sono
conseguenze
basta
vincersene
,
5.0 U olivo
moltissime
conta
varietà
,
e
t
non
trattate ugualmente. Tener
voglionoessere
presem
nell'atto
di
la varietà
la pò
eseguire
delFolivo,
cosa
tura, è una
indispensabileper il potatore,
molto
in alto,ed altri
olivi che
tendono
sono
restano
in qualunque posizione ed altezza si vuofejj
alcuni non
infoltiscono
molto, ed altri si chiudono]
completamente.
Con
gli olivi che hanno la tendenza ad innalzar-;
devesi
dì rìdurlij
si,non
capricciosamente tentare
bassi forzatamente
molti
sono
se
già alti,facendo
ricaverebbe
cun
alse
ne
tagli e grossi,dappoiché non
che di profitto,
come
ancora
pi^
pure, se sono
si deve
la loro andatura
urtare
con
coli,non
nof^
educazione
Con
forzata.
questi
cioè
procurare
in parte i rami
serbando
olivi
con
*
bisogna agire gradatamente,
la
potatura
che
tendono
i rami
che
in
hanno
annuale
di recidere
alto,oppure
la tendenza
sarli,
abbasa
cor-
È^
71
—
lateralmente.
In somma,
l'accortezza del potare
nel
deve
Consistere
negli olivi già innalzati,
dei
che la pianta possa fruttagliin maniera
né secondata
contrariata
nella
senza
re
essere
andatura.
In poche parole, impedire che s' ini ancora,
abbassarla
senza
fortemente,ma manerla
nello
stato
si trova.
come
'X piccoli poi si educheranno
rsi
in maniera
troppo nella loro naturale
che,senza
andatura,possano
modo
tenersi bassi.
Con
la seconda
varietà dell'olivo il potatore ad
tro
deve badare
atche a farla fruttificare,
non
alle norme
endosi
dianzi esposte. Nelle varietà
infoltiscono
restrinmolto , il tagliodeve
e
non
i
rami
i
rsi
succhioni
e
a
togliere
secchi, rami
iuelli che fruttificarono,
alcun
bisoessendovi
non
di
la
loro natura
pio
sfoltirli,
permetperchè per
alla
luce
al
ed
calorico
nell'interno.
l'ingresso
I Infine, alle varietà che si chiudono
quasi ermeai
necessari
oltre
tecamente,
tagli
per farle fruttipcare, devono eseguirsiquellidi diradamento, per
in caso
l'adito alla luce ed al calorico;
Ì"erniettere
leontrario
sì,
si vedrà la prima cacciare molti fiori ben-
qualche
|bno
di
questi pochi allegano,e degli allegatipochi
innanzi
arrivano
alla maturanza, perchè cadono
ma
'tempo.
6.0 Uolivo, secondo
in
te. La
qualità del terreno ha
vegetazione dell' olivo.
sulla
e
la
cui si
tezza
e V alesposizione
trova, vegeta e fruttifica
differentemen-
molto
pianta
ricco
dovrà
r abbondante
permette
La
il terreno, V
di materie
una
notevole
infiuenza
Se
è argilil terreno
loso
ti,
fertilizzane
vegetali
maltrattarsi poco col taglio,
poiché
le
che ritrae dal terreno
umore
di mantenere
un
numero
grande
potatura degli olivi situati in terreni
di rami.
cosi fatti
deve consistere
dunque nel taglio dèi rami secchi,
dei rami succhioni,
fuori deldei rami che escono
e
della pianta;ben
requilibrio
inteso
però
che la po-
72
-
-
eseguirsiannualmente, e che invecej
Se all*^
annuale.
potatura direi piuttostorimonda
è m
contro
il terreno
nel quale vegeta Tolivo
cioè sciolto- siliceo-calcareo,
bisogna abbondare
che la pianta
taglio,per la ragione che Tumore
deve
tatara
ritrarre
tare
da
un
oltre
gran
ai rami
escono
fuori
ramo
che
alim^
di rami; quindi si taglieraniMji
numero
secchi, i rami succhioni, i rami chi
deirequilibriodella pianta, e qualdffi
tali terreni
non
fruttificò due
o
è sufficiente per
tre
anni
addietro.
Riguardo air esposizione,gli olivi esposti a m^
allevarsi più alti dei
zogiorno ed a levante possono
t"h
a ponente, che
e
gli olivi esposti a tramontana
allevati bassi
pKi
gliono essere
perchè allevando
basso
significaallevare in clima un po' più caldo^
peratura
e
quindi si suppliscein parte alla deficienza di temmilmente,
delle due
ultime
accenate
esposizioni.Slallevai^;
gli olivi situati nel piano devono
alti,
solare,e gli óììn
per meglio esportiall'influenza
situati nelle alture devono
allevarsi più bassi, si»
meglio il calore riflesso dal
per far loro sentire
al vento.
terreno, sia per esporli meno
7.0 L'olivo va
Gli olivi
diviso in tre categorie,
ecc.
scersi
appartenenti alla prima categoria, facili a conoi
folti rami,
per la rigogliosavegetazione, per
i germogli di cui son
e
e
forniti,
per il colore
delle foglie,
verde
da fare al pooffrono poco
cupo
tatore.
di altro occuparsi che di todeve
gliere
Egli non
i rami
secchi
ni,
e
torti,sopprimere i succhioed anche
zo,
qualche ramo
più alto situato nel mez,
.
detto
Il
volgarmente
cimone
però deve
per
sua
ombra
più
ad
anni
,
altri
cimone.
nel caso
abbia fruttificato
togliersi
che produca danno
la
e
con
rami
più piccoli che possano
supplirlo.Se
il
qualche ramo
posto di qualche
succhione
possa
tolto Tanno
pare
occu-
avanti,
potrà serbarsi Itx sostituzione di questo ultimo,rendendolo
fruttifero con
spuntarlo, svettarlo,piegarlo
ramo
74
—
—
che dentro^
rimangono a dar frutto,in modo
pianta possa penetrar la luce ed il calorico,
questi tagli ben fatti,la pianta presenterà una
ma
piuttostoregolare, ed il potatore deve cercaw
r acquisti senza
alla fruttifl^
che
però nuocere
A
essendo
zione, non
conveniente, per far pompa
figura tagliare dei rami destinati a dar frutto. Il
commettere
minciare
sbagli,prima di copotatore, per non
il taglio,deve
dal basso
guardare bene li
i rami
da recidert
pianta ed alFingiro,destinando
fare come
la maggioi
e non
e quellida
conservare,
guardaria
parte usano, cioè salire sulla pianta,senza
riguardi
bene, e tagliare i rami alla cieca e senza
gli
Riassumendo, la potatura della seconda classe deolivi deve consistere nel tagliarei rami dì mezzo
fruttificarono
che
per molti anni, spuntare i rami
che
,
,
che
o
po
troptroppo in alto o troppo in basso
to,
lateralmente, diradare quellidestinati a dar frut-
corrono
dare
adito
luce
alla
al
ed
care,
calorico, e casi può, di dare
forma
alla pianta una
se
piut-^
tosto simmetrica, e propriamente simile a quella dì
I tagli poi devono
rovesciato.
un
cono
essere
lisci,
scolanti,bene aderenti ai rami che restano e dalla
per
parte opposta alFocchio
tagliato.
I tagli grandi
devono
che
alla
appartengono
di vivere
mostrano
essere
rinnovare
a
ilramo
coperti col già
zionato
men-
di S. Fiacre.
unguento
Infine
destinato
terza
categoria gli olivi
La
stentatamente.
debolezza
di queste
mancanza
causata
o da
piante può essere
sul quale vivono, o da eccessiva
d'ingrassinel terreno
Nel primo casa,
vecchiaia.
carie,o da estrema
è necessario
far delle larghe concimazioni, usando
dei concimi
adattati alla qualità del terreno, giusta
quanto
si è
detto
neirarticolo
caso, gioverà liberare
d'istrumenti
ben
uso
molto
nel
la
Nel
concimi.
pianta dalla
vivo
del
facendo
fenderl
però di of-
carie
evitando
taglienti,
legno.'
secondo
75
—
in ultimo,
se la miseria
—
della
piantaproviene dalla
vecchiaia,altro rimedio non
può praticarsiche taallevando
qualche pollone sorto dalla cepjgHarla,
ed educando
!paia;o conservando
qualche succhione
vi fosse sorto, sopprimendo tutti gli
jChe per caso
altri rami; oppure
di
capitozzandola. Se nessuno
questi rimedii può praticarsi,allora si taglierà toàlmènte la pianta a fior di terra, e si coprirà con
terreno la ceppala, che cosi ne
dei polloni,
sorgeranno
dei
il
riserberà
si
uno
quali, più robusto,
per
la
sostituire
altri
potranno piantarsi
pianta e gii
;
,
altrove.
I I tagli,in questa categoria di olivi,devono
molto
ne
decisi,i
deve
rami
devono
un
conservare
riconcentrare
in
da frutto. La
vera
accorciati,e
essere
piccolo
essere
affine
numero
so
di
,
la
che
questi il poco di succhio
pianta .può elaborare,e poter cosi sviluppare nuovi
in caso
contrario,il poco succhio viene
I germogli ;
ma
attratto dai rami
allungati,che prenderanno la fordi tante
palmette, ed il resto se ne va in secco.
formare
che devono
la base della
Questi principii,
razionale potatura deirolivo,-sonototalmeate
sciuti
sconodai pratici^
i quali per lo più tagliano questa
come
preziosa pianta nei grossirami, considerandola
bosco
albero
uà
da
albero
un
piuttosto che come
mente
potatura dell' olivo è completanella
maggior parte dei paesi
sconosciuta
dove* Falbero
Una
buona
di Minerva
si coltiva.
potatura delFolivo
in
siste
poche parole con-
nel:
1.0
Sopprimere
calinente in alto
2.0
Tagliare
tutti i rami
e
che
veri
sono
si
portano verti-
succhioni.
parti della pianta scosciate dai
morti, e quelli che si dilungano più
le
venti,i rami
deglialtri.
3o Sopprimere
parte interna
soltanto alcuni
che
i nuovi
dei rami
di
terminali
e
getti, sviluppatisisulla
un
anno,
qualche
conservandone
altro
situato vi-
76
—
cino
a
quei
rami
che
-
hanno
di mettere»
la forza
frutto.
Se molti
r.^
nei raoQl|
getti nuovi si conservassero
la maggior parte abortirebbero,perchè il succo
n0$
potrebbe alimentarli tutti.
Cosi eseguendo la potatura, si formeranno
glial-beri bene arrotondati
e quasi sferici,
pieni nel loro
cofr
insieme, nei quali i rami siano dispostisenza
da coprire
fusione, e gli inferiori pendenti in maniera
In geagli olivi la maggior parte del tronco.
nerale
le parti delja pianta saranno
cosi disposte
da
potere introdurre
bero,
che
senza
allontanare
i rami.
condotto
ben
vi
una
nelFinterno
mano
dell'io-
sia bisogno dell'altra mano
Perchè
oliveto
un
possa
p^
dirsi
fruttificare
annualmente, noE
sata
basta assoggettarlo ad una
razionale
potatura basui dati innanzi
è necessario
ancora
descritti,
stabilire il giro e Tepoca in cui la potatura deve farsi..
In molti paesi si pota in ogni tempo
ed in ogni
due, tre, quattro e perfino cinque anni. I danni che
produce il sistema di allungare il giro della potatura
la
deve
sono
usare
dappoiché si
incalcolabili,,
scure, il che significafare grossi tagli, e si è già
visto quali inconvenienti
te grosse piaghe.
arrecano
La potatura delF olivo
farsi ogni anno,
dovrebbe
non
raccolto il frutto,servendosi,direi quasi,
appena
di un
iUV
illustre
si
come
temperino^
espresse
Potando
V olivo ogni anno,
si fanno
DOLFi.
piccoli
la
solo
tagli,e per conseguenza
re^
pianta non
le
senza
non
piaghe, ma
perde per
grosse
grosse
ferite l'umor
rie
va
soggetta alla canutritivo,e non
alla rogna.
e
Negli Abbruzzi, nelle Puglie, ed
e
possa
•
in
alcune
Tolivo
il
si
pota ogni due
che
rimonda,
e
della
nell'anno
di
Calabria
anni.
appuntabile,ma
meno
male
contrade
Questo
pur
seccume
sistema
tuttavia
riposo si
per togliere il
qualche succhione.
della
e
non
facesse una
i rami
,
Sicilia,
è forse
sarebbe
piccola
spezzati,
77
—
Io
poi
annuale,
mi
han
per
di
cesso
non
la
ragione
dimostrato
,
che
—
raecomandare
che
le
la
potatura
esperienze pratiche
rimondando
annualmente
rolivo, in luogo di sopprimere alcuni rami
piuttosto grossi ogni due o tre anni, si
dallo
stesso un
prodotto annuale.
Vien
considerata
ancora
potatura
come
gli
ta-
con
otterrà
il
ripuli-
della
mento
ceppaia.
In ogni pianta di olivo in primavera si vedono
sor^
dal
molti
i
devono
essere
polloni, quali
gere
ceppo
immediatamente
mente
inutilfar sprecare
tolti,per non
r umore
nutritivo coli' aumento
degli stessi,
mandarlo
invece
e
a
profitto di rami che devono
fruttificare. Lo stesso
dicasi per quelliche sporgessero
lungo il
i
tronco.
Molti
si
non
curano
di levare
si degnano
principio del loro mostrarsi,ma
di sopprimerli allorché
sono
giunti ad una
discreta
grandezza, ed adoperano la zappa. Questa
i polloni non
di levare
è da seguirsi per
maniera
mi
doppio motivo : primo , perchè buona
parte di
si perde per lo aumento
di questi polloni,
umore
si
ed in secondo, togliendolicolla zappa,
allorché
di molto
sono
sviluppati,si fanno intorno al ceppo
ed al tronco
delle piaghe grandi, che producono dei
guasti inguaribili.Invece, togliendoliallorché sono
piccoli, si evita l'uno e l'altro danno.
Vi sono
di quelli che non
tolgono i polloni dalrintorno
di farne
della ceppaia per il solo motivo
é
delle pianticine da trapiantare.In questo caso
al di
da avvertire, che non
devono
lasciare
ne
se
là di due
soli
sopprimendo tutti gli altri perché
,
conviene
rovinare
una
non
pianta fatta per poterne
delle nuove
da sviluppare; tanto
avere
più che in
moltissime
maniere
si può propagare
come
l'olivo,
polloni
al
,
innanzi
Un'
si è detto.
altra
sullo
nel tronco
operazione che
olivo,nell'atto
vi sia
della
guire
esepotatore deve
della potatura, è che se
il
corteccia
disseccata
,
sca-
78
-
ed
brosa
dovrà
affilato
bene
ferro
le
rimettere
i muschi
uova
di
fare
con
,
toglier"
di
insetti
e
Con
licheni.
i
e
loro
legno
curare
,
perchè togliendola priva gr
dove
dal
parte distaccata
in
,
-
riposti^
distrugge anc
dei tagli me
da qu€
grossi in prossimità del tronco, scolando
nutrire i raijiitagliai
che doveva
tagli r umore
,
tronco, questo si rovina
perciò che il potatore tolga
attraverso
"
per
in
il
nella
trovasi
avventura
il
viene
parte; conguasto che
che
biella parte del tronco
bene. Se il freddo abbia attaccato
guasti ulteriori
si mantiene
dei
evitare
pianta,per
ancora
qual^
si sopprimeranno
certo tempo
sensibilmente,allora
tutti i rami morti, e cosi dopo un
si vedrà
la pianta rivegetare, il che avvenuto, si
potrà di nuovo
disporla alla potatura regolare*
che
pianta
molto
Un'ultima
seguito agli
è
,
da
avvertenza
anni
sempre
in cui
bene
le
potatore
piante
fruttificano
accorciare
i rami
un
si possono
come
fruttificarono,
lunghi,in seguitoaglianni che
Un
è che
fare al
poco
lasciare
un
in
to
mol-
cìm
po' pfft
si ebbe
poco frutto.
di tutte le avvertenze
potatore, che terrà calcolo
sicuro di
e
regole innanzi dette,potrà esser
ben inteso
non
sbagliare nella potatura degli olivi,
delle
però, che il suo occhio vigiledovrà, a seconda
condizioni
locali di clima
di suolo
e
apportare
,
modificazioni
quelle
può dettare,in
che
una
lunga pratica solo gli
maniera
da formarsi
sistema
di
un
potatura adattato al proprio luogo ed alle varietà
che quivi si coltivano.
Commettono
coloro che innammoun
grosso errore
rati od
dato
attratti
dalla
produzione degli dlivi di un
nei proprii paesi i potatori
fare eseguire la potatura ai
luogo , chiamano
di quella località per
nella
loro oliveti,
istessa maniera.
e
I risultati non
corrispondono mai all'aspettativa,
i principiigenerali
per la semplice ragione , che
adattarsi in tutti i paesi, ma
sono
giusti e possono
79
—
—
dettate dalla pratica locale non
portare dei vantaggi che nei luoghidove
possono
furono studiate ed adotta te^e per poco che si fanno
roibiare di clima,di suolo o di varietà,
spesso più
le modificazioni
?.*ja
corrispondono(1).
CAPITOLO
cui
Avversità
-
IL
soggetto Tnlivo.
va
2.^ Tignuola.—
Parassiti o.ìììmaiì. ì^'^Punteruolo.
5.® Cantaride.
4.*^ Pèìila deW ulivo,
dflVtdivo.
7."lìùHJcantfithÌf(tlÌvo. S.° Cosso per dilegno.
G." Cié€tiu%gU€k,
IL Malattie."!*** Chioda o RoiptfK 2.® Fungositàvascolari.—
—III.
Piante parassié.^ Lìipa. A.^ Screpolo. b."^ Afal nero.
ta^
da fatti meteorici.
Danni dipenilentì
_iy.
i^MMARfo.^L
—
—
ti.* Moses
—
—
—
—
—
—
—
—
^
che in ogni
L'ulivo ha pur troppo dei fierinemici,
nullando
modo
l'assalgono
spiccatamente,qualche volta anil
e
^5U0
prodotto qualche
corapletanicnte
altra volta compromettendo la vita stessa della
nianta-
insetti
primo luogo dei principali
delle pianteparassite
e
làvi,poi dello malattìe,
danni dipendentida fatti meteorici.
Diremo
in
no-
dei
t
Paka^siti
L'ulivo ha nemici
animali.
nella classe degFinseLti. Non vi ha parte della piantache si possa dire
i rai frutti,
i fiori,
le gemme,
Le foglie,
mi,
rispettata.
nemico.
il tronco, le radici hanno tutti qualche
Ve ne ha dell'ordine dei Coleotteri,
degliEmittori,
dei Ditteri,
e
dei Lepidotteri
numerosi
(l) Atoi» Op. cit.,pag. 7G-87-
I
80
—
—
i
Descriveremo
seguenti:
Punteruolo
(Phloeotrihusoleae)^
Tignuola (Tinca oleaella)y
il
la
la Mosca
la Psilla
dell'ulivo
(Dacus oleae),
deirulivo
{Psyllaolivina)^
(Cantharis vescicatoria)
Cocciniglia{Coccus oleaé),
deir olivo (Hylesinusoleiperda)^
Rosicante
Cosso
perdilegno (Cossus ligniperda).
la Cantaride
la
il
il
y
1.0 Punteruolo
(Phloeotrihusoleae).
è il
più noti,nocivi all'ulivo,
degl'insetti
È un coleottero della sezione degli
temolo.
fagi, e propriamente appartiene alla piccola fi
glia degli Scolitidei. Questo minuto coleottero è
nosciuto
dal principiodi questo secolo. Non
dico
la prima volta,
che in quest'epoca sia comparso
fu il primo che ce l'abbia t
solo che Fabricio
conoscere.
Egli lo registròdapprima nel genere
strichusjdandogli il nome
specificotratto dalla piaa
cui vive
oleae
ta su
e
quindi nel genere
Hylen
Olivier
lo ripose nel genere
nus.
Scolytus e Li
Uno
—
—
distinto
oIm
genere
,
riconosciuto
denominò
dagl
Phlojotribus
genere
,
soltanto glientomologi glosstet
scrittori posteriori;
1' ortografia del nome
voluta
hanno
corretta
can
TREiLLE
glandolo
stato
trihus
da
in Phloeotrihus.
tutti
nome
va
della
oggi
specie
detto
i
Phloeo
ai danni che quest'insetto
reca
agi
diversi lavori, ed anche
di distittt
molte
ma
deplorare
forma
,
come
mi
dopo
occupai
un
anno
lacune
pure
l'insetto da
seguente. Erano
e
Il
oleae.
Italiani ;
do
un
ritenuto,e però
Relativamente
ulivi,abbiamo
a
formare
volle
ne
a
un
anno
ed
inesattezze
restava
oscuro
vi
eraiu
sotto
si trasmettesse
questo punto le conoscenze,
qua
all'ami
quali
studi
speciale scopo
questi
di accurate
osservazioni posso ai
con
di
82
—
•
—
n"
iiùpiegarefino a trenta giorni,l'insetto muove
a
v
scavare
galleriamedesima, o continuando
il punto della corteccia
più vicino,o per la stei
air estei
via praticata per penetrarvi se ne esce
cosi lungo periodo nella deposizione delle uoT"
Un
fa si che quelle le quali sono
state le prime ad ei
depositatesi schiudono pure anticipatamente e pirf
gradatamente le successive.
le larve
Schiuse
dopo una
quindicina di giorm*
da che furon
rosio.'
a
deposte le uova, cominciano
-
delF alburno
per trarne
le gallerieda esse
praticatesono
lo
chiare
to, e
angolo
retto
colla
principale,su
di
destra ed a sinistra della medesima.
che le larve si schiudono,come
modo
cosi
successivamente,
le
pure
decrescendo*
E
nello stess"^abbiamo
detto,
lunghezza maggiore
di dodici
è
a
è di 30 a 40
Compiuto il loro
larve
tredici
gallerievanno
le
come
di
le
di
canne
datamente
grano.
orga-
un
rali
queste gallerie late-
millimetri.
giorni.
sviluppo
dispostead^
doppia linea
una
a
La
il nutrimei^*'
strato
La
delle
vita
larve, scavatosi
un
in ninfe (pupe involute)]
più grande, si convertono
dalle quali dopo 15 o 20 giorni si schiudono
i quali vengono
fuori rosicchiando
grinsettiperfetti,
vano
la
un
corteccia
che
abitato
stato
ramo
buchellerato,
il
numero
soprasta. Chi allora osserverà
loro
e
dal
dai
numero
degF
Fleotribi
dei fori
insetti che
sono
tutto
lo vedrà
potrà argomentare
schiusi
e
che
la famiglia.
componevano
la fine di Maggio, in
Tutto
verso
questo avviene
bero
l'alche i Fleotribi che schiudono
trovano
maniera
nel periodo della infiorescenza.
setti
Ora, quest'inhanno
un
1' abitudine
covacciolo
malefica
di
andare
a
nell'ascella
dei
racemi
fiorali.
varsi
sca-
il legno che rodono
non
serve
per la loro
in quello stato ne
prendono
nutrizione, stantechè
la
viene
cosi
nulla
rosura
spinta fuori dai
quasi
,
del Fleotribo
si può ricopiedi,sicché la presenza
E
siccome
—
83
—
rdila
che vedesi all'adei pedmiL*oletti
fiorali.I ramoscelli cosi roterminano per seccare, senza
Lchiati naturalmente
dì poterne ricavare prodotto.
'Branza
del
Vi ha mezzo
riconoscere la presenza
come
iìeotribo allo stato dì larva? Della presenza delci accorgiamo allorché già il male
1 iasetto perfetto
avv^enuto
e
quindi il darglila caccia in quello
ò una
che non
conduce. Possiamo
aro
cosa
p^rò
del
delle
larve dalla rosura
la presenza
conoscere
quando vuol deporre
le^no prodotta dalla madre
If uova, la quale rosura
nel momento
in cui le larve
i sviluppanovìen fuori a guisadi una
pasta sirindel
Lta^del colore gialliccio legno.
gete
Ora, quando voi, visitando un olivete, vi accordell'esistenza delle larve,è quelloil momento
'pportunoper poter ovviare od attenuare i danni
'le potrebberoaversi
nel
Ma
noi sappiamo ohe i Fleotribi attaccano
losccre
appiiuto da quellarosura
stanza
rami secchi,quindi questa circofare
ci fornisce il mezzo
come
scomparire
insetti
buona
con
una
^Miegr
potagione,e coir evirestino di questirami tagliati.
neiroìlvcto
re che
La ignoranzadi tali fatti produce spessissimo
che,
si
coloni
\'e sono
servono
viti neglioliveti,i
per
il
ridi
d
ei
che
rami
ulivo
sono
correggerle piccoli
^^alitatodeUa
consciamente
si viene intal modo
e per
potagione,
primo periodoi
ad ottVireun mezzo
fare accrescere
come
i Fleotribi iieiroliveto.Spessoaccade che,dopo
la potatura,dei rami tagliati
dei fasci
formano
se ne
tihe si lasciano neiroliveto;ebbene, anche
questa
pratica è perniciosa^
perchè è
.
Che il Fleotribo
difltizi
abbiamo
va
a
deporre
su
le
quei rami
secchi
uova,
sue
come
parlando della sua biologia.
setto
Sicché,riastìumeudo,
per distruggerequesto indetto
bisogna praticarenelF olivete
non
cocchi nella
una
buona
tagione,
poalberi
nel medesimo
piccoli
usar
vederli
fU
non
rinverdire,
lusinga
lasciare
84
—
di cotesto
vano
per
seccume
per
—
le viti che
sorreggere
si ttn
lasciare
negli oliveti,come
pure non
sp
questi i rami e le fascine provenienti dalla
i
tatura.
Può
nella
osservato
verificarsi
volte
certe
di verificare
proviacia
i danni
del
di
un
fenomeno
Bari, nella
Punteruolo.
attaccati
in
io
circostanM
Vidi
in vicinanza
glialberi,i quali si trovavano
certo
raggio, erano
per un
che
che
tuli
pa^
preferenaa
dei
Fleotribo.
rendermi
Volendo
dal
ragione di questo fatto,venn
nei
accumulate
tenevano
a
sapere che i proprietarii
loro magazzini tutte le legna provenienti dalla,pofe^
combustibile.
Visitai qualcuno
tura
per usarle come
vai
di quei magazzini, e come
avevo
sospettato,là troil covo
i quali,dopo aver
dei Fleotribi,
passata
in
uscendo
magini
imil primo periodo
quei legni secchi,
volo
si levavano
e
a
guadagnando nuova^
la campagna
andavano
ad attaccar
mente
gli alberi
più vicini agli abitati.
si possono
Due
mezzi
praticare per riparare a
'questo inconveniente.
0
assicurarsi
della morte
delle
esportano, col sottoporliad
nei
una
elevata, come
temperatura sufficientemente
nelle
si trovassero
forni;oppure, per coloro che non
di poter praticare questo primo mezzo,
circostanze
larve
nei
visitare
rami
di
che
tanto
si
in tanto
e
quando
questi depòsiti,
bru
si trovano
dei rami
attaccati da Punteruoli
,
ciarli a preferenza,per impedire'che dalle larve, che
vi esistono
annidate, potessero
perfetti,i 'qualipoi
danni
che
abbiamo
andrebbero
ad
arrecare
gFinsett
quei
indicato.
I caratteri
antenne,
schiudere
del genere
le quali hanno
risiedono nelle
articoli,
gliultimi tre
Fhloeotribus
nove
foclava
formando
una
grande
i
gliettata. La specie poi si distingue per avere
ed
ovoidea
accorciata, convessa,
corpo, di forma
pronato irregolarmente punteggiato,le elitre anche
dilatati
in
—
lamina
85
—
finamente
punteggiate
ingresse, con
delicata
bruno-nerastro
,
le
col
tìbie
,
con
e
linee
longitudinali
corta
peluria. Il colore è
sastro
posteriore delle elitre rosnove
—
terzo
i tarsi
—
le basi
e
colore
fulvo-gialliccio.La
è di millimetri
due.
La
larva
un
delle
di
antenne
lunghezza del corpo
è apoda ed ha menti
tegu-
—
—
molli, di color bianco sudicio; solo il capo è
duro
ed
a
sono
superficielevigata. Le mandibole
in punta ottuterminate
sa,
robuste, quasi triangolari,
di color
rossiccio.
La
sua
simo
lunghezza nel masè
è
L'uovo
ovato
di tre millimetri.
sviluppo
sferoidale,lungo ^/jdi millimetro (1).
—
—
—
2.0 TiGNUOLA
Di
questo
insetto
si hanno
più antichi; Teofrasto
storia plantaruììfiy
ed
furono
di
fa
ne
è
notizie
fin dai
nella
cenno
le
singolare che
del
vermis
natus
frutto. Lo
stesso
tempi
Hi-
sua
prime
quella Tignuola, la cui larva
la mandorla
oleae
(Tinea oleaella).
zioni
no-
attacca
Teofrasto
dice:
Fafru^ctum ademit.
il nome
di Tinea
BRicio, dandole
oleaella,dice: hahitat in nucleis fru^tus oleae, quos cadere
facit ante
niaturitatem;dalle qualiparole si rileva chiaramente
quale fosse la
E
sua
sub
cute
,
ed il danno
abitudine
che
apporta.
il dire
che, quando gli Entomologi
parte o pianta tale,intendono
In quanto agliEntomologi che
si sono
tura,
occupati della parte applicata air agricoldisse con
dopo questa prima notizia,Angelini
precisione che questa Tignuola nella primavera attacca
le foglie e nella state penetra neir interno
qui giova
dicono habitat nella
parlare della larva.
—
,
del nocciuolo
per
ostante,posteriormente
veramente
fu
Ciò
la mandorla.
divorarne
messo
alla
in
dubbio
medesima
Prof.
se
partenesse
ap-
specie
larva delle fogliee quelle che penetrano nelle
(1)Costa
non
la
man-
n. 18.
A.,Lezioni,in AgricoUurameridionale,
Si.,ìllj
86
—
—
ulive; e vi è stato qualcuno che è gh
a
sospettare che fosse invece la larva della M
quella che dalla polpa dell'uliva penetrasse poi
delle
dorle
Ma
nocciolo.
da
sta
vi è
non
si rileva
cui
cosa
una
,
di
ogni
altra
apparato
della
la larva
cosa,
in
polpa dell'uliva;
dalla
mai
elementari
più
conoscenze
più strana quanto (ff^
perfetta ignoranza d"w
di Entomologia. Prbatt
boccale
è
non
tale
Mosca
luogo il wm
poter rosicchiali^
secondo
da
del nocciolo. Di più, rompendo
la spessezza
che se larve
vi sono,
di uliva, si vedrà
stintamente,
di
sono
muscideo, essendo
tra
Lepidottero
queste due
e^i!
non
e
,
sorta
non
i
nocc^oft
queste din
di
Ditte»
samente
immen-
di larve
diverse.
loro
di
questi dati estremi, nessun'aitra
Em
della biologia della Tignuola.
idea si aveva
si collegassela generazione
necessario vedere come
che vive sulle fogliecon
quella che corrode le man^
Intanto
fuori
—
questa lacuna
colmata; dimodoché
dorle
me
nere
e
più
posso
ora
incertezza
alcuna
dire
essere
può ritenersi
sulla
stata
non
da
rimar
biologia di questo
insetto.
sviluppo in tutto Tanno, possono
ritenersi quattro generazioni, distinte per la parte
La
che attaccano.
dell'albero
prima generazione ^
le
attacca
foglie,la seconda le gemquasi invernale,
me,
i fiori,
la quarta i frutti.
la terza
il mese
di Febbraio
visitando
Durante
gli oli,
di foglie
un
numero
veti, facilmente
potrete osservare
glie
delle aje trasparenti.Esaminate
con
quelle foche in quelle aje il pada vicino , e vedrete
renchima
è distrutto,e
rimasti
soltanto
sono
gli
Seguendone
lo
epidermici delle due facce. Entrb la gallerìa
la' larva
tra
questi fogliettitroverete
compresa
della Tignuola, la quale, penetratavi da fuori da
si sviche
luppa
mano
uovo
deposto sulla foglia, mano
fa pure
l'estensione di quelle aje
accrescere
trasparenti.Compito che hanno queste larve il loro
strati
—
t"7
—
iitpupe
iluppo,trasformfliisi
verso
ne
He
o
tra
fogliae foglia,
la bnse
elle
uoii
rchè
non
dello medesime.
Naturalmente
avtutte si trasformano
nello stesso tempo
tutte schiusero contemporaneamente
uova*
Dopo
giornischiudono le farfallette
le quali,trovando
15* 18, esemplare ingrandito),
iicciate le novelle gemme
vanno
a
deporre le
in
vicinanza di queste. Si sviluppanole larve,
va
ficcare nel centro delle gemme
a
quali si vanno
edesime
divorandone
le tenere
/ogliolineche
12
15
a
,
,
anno
mano
producendosi.
mano
Come
è facile supporre, queste larve consumano
^ella gemma
solamente
la parte centrale,
sia perfchèpiù tenera, sia perchè le foglioline
esterne si
disseccate quando V insetto ha consumate
ovano
¥ìg. IS.
—
Ti^uola
deU' ulivo.
parte centrale. Quindi succede che la larva,dopo
li aver
||epuò
consumata
quellaporzionedella
dare alimento, passa
larva
Sosì si conta che una
che
gemma
un'altra gemma,
e
sola può , durante la
ad
vita,distruggere
parecchiegemme.
si trasforCompletato che hanno il loro sviluppo,
in
in
e
farfalle.
schiudono
lano
Queste
poi
pupe,
i fiori,
iella stagione in cui si trovano
sviluppati
vanno
a
deporre le loro uovd^in vicinanza dei
La
ledesimi.
larva che si sviluppatraversa il cadivora pistillo
ne
ed ovario
e
quando non
rova
altro,
più ralimcnto in un fiore,
passa ad un
ino a che compie U suo sviluppo.Queste larve si
Sita
I
j
,
88
-
-
convertono
poi in pupe , dalle quali schiudono
farfalle nel tempo in cui si sono
nuove
già fon
le piccole drupe. Succede
allora che queste nuc
farfalle
vanno
lo delle
a
le
deporre
ulive. Le
novelle
il
presso
facendosi
uova
larve
pieci]
stra
,
lungo
il canale
producendo
,
nell' inte
penetrano
,
nocciolo
del
midollare
un
forelliho lineare
che ben presto si cicatrizza. L'oliva contin|
esile,
né voi visitando
a
quindi bellamente
crescere,
olivete v'accorgerete di nulla.
ha completato il suo
la larva
Allorché
svilupj
del
della mandi
neirinterno
nocciolo,nutrendosi
la, abbandona
quella dimora: ciò che
potreb|
fare allo stato di immagine, perché l'apparato
cale della farfalletta non
si presterebbe a supera
gli ostacoli che le si presenterebbero per ver
alla luce. Quindi é che la larva innanzi di trasfcj
marsi
esce
quale
é
è
ben
dal
nocciuolo
E
entrata.
diversa
non
via
per la stessa
poiché allora la sua
per
grandez|
dalla
prima, essa produce un forai]
che interrompe per'un
buon
trai
sensibilissimo,
l'attacco del picciolocoU'uliva. Ne succede
quinl
che
le ulive
sebbene
forte
restino
stai
in buono
tutte
perché venissero mands
tutte a terra in una
si pi
stagione nella quale non
ricavare
da esse
alcun
prodotto ; ed i proprietà!
di oliveti restano
ine
sanno
meravigliati, e non
basta
game
Ma
ve,
del
una
la
ventata
causa.
vi fate a
per poco
il grosso
vedrete
forame
picciuolo,e rompendone
che
tutta
raccogliere quelle
se
del
neirinterno
consumata,
e
nel
qualcheduna
nocciuolo
non
di attac
punto
scorgere
la mandorla
é sta
che
vi restano
la
rosur«
larva
d^la
che si é alimentata
gli escrementi
Sono
essa.
queste larve che uscite dal nocciuc
delle
ulive,si
stato
durante
lette
che
in pupe,
convertono
e
restano
per poter dare
nel principiodell'inverno
vanno
1' autunno
,
le
in ts
farf|
jpoia
—
90
—
noBt
generazione che vive nelle mandorle
si ha scienza
può distruggere, perchè di essa
La generai
è già fatto.
tanto
quando il male
La
—
i fiori neppure
riescirebbe
anche
struggerla, come
quella che vive
che
me.
attacca
Non
che
resta
la
agevole^^tì
nelle
g^
generazione invernale, qiH^
parenchima delle foglie,la qmSi
sia pN^
si presenta più propizia ad essere
distrutta,
facilmente
che si possono
osservare
quelle aie i»
le larve
sia perchè ri^^
sparenti che annidano
facile raccogliere le foglie senza
produrre nessna
alla pianta, e sia infine perchè, distruggenéi
danno
le larve
d'inverno,si liberano gli olivi dalle g"a^
le veramente
dann^è
razioni seguenti, che sono
deve
Il rimedio
quindi a praticare esser
quello é
raccogliere tutte le foglieche presentano quelle ai^
beBa
trasparenti e bruciarle. Si dirà che è una
che T attu*
espressione raccoglierele foglie ma
è si agevole come
la enunciazione.
C^
zione non
che
del
si nutre
,
—
tamente
non.
—
è
tanto
cosa
esagerare
neppure
il quale girisu per
facile
ma
non
,
a
priorila
gli alberi
bisogna
difiRcoltà: un
nella
ragazzOg
stagione oppOT-
in una
giornata per lo meno
tuna, vi può mondare
centinaia
tre o quattro piante, raccogliendo varie
di
altrettante
esse
foglie,e con
larve,le quali con
le generazioni successive
avrebbero
distrutto parecchie
migliata di ulive.
Le
delle Tignuole, non
larve
che le farfallette
stesse, presentano delle varietà, per le quali talunr
se.
Entomologi han creduto riconoscervi
specie diverMa
risulta die
dalle molteplicimie osservazioni
la Tignuola che attacca
le diverse parti delFalbW)
il frutto
è sempre
ed
una
specie. Le larve nella
cio,
prima età sono
generalmente di un colore verdiccol capo
a forma
rossiccio,e con due macchie
di V rovescio
sul primo anello toracico. Inoltrandosi
nello sviluppo,cominciano a comparire due serie
di macchioline
oscure
sugli altri zooniti. Qualdie
91
—
volta
fondamentale
però il colore
macchie
le
e
roseo,
Anche
—
diversi. Se
colori
ne
pupe
hanno
di
è marmorato
che
invece
rossastre
sono
le
•
—
rastre.
ne-
gradazioni di
giallastree delle
presentano
delle
Le immagini si presentano pure
giallo-verdiccie.
si
che
variabili
delle macchie
nere
pel numero
nerine
bianco-cetrovano
sulle ali superiori.Queste sono
nel mezzo
una
a
splendore argentino , con
—
macchia
caratteristica
di Y
forma
variabile
siffatta
macchiatura
parte,
a
soggetta
va
specie diverse.
disposizioneun gran
i passaggi graduali,
Ma
ad
appartengono
massima
millimetri.
La
millimetri
cui
farfalletta
sei
che
dell'ulivo
Relativamente
se
Agronomi,
da
che
il
olive
sua
Che
ne
è
(1) Costa
però
siano
che
non
Prof.
di
piegate
può
sua
è
nove
lunga
Fu
e
poco
si trovino
certo
far
fu
la
corrode
la
Mosca;
opere
è
polpa
vero,
delle
la
ma
studiata.
esattamente
nelle
,
gnata
accompa-
conosciuto,
poi produce
stata
storia
quantunque
Entomologi ed
occupati
a
tempi recenti
attacca
quello che
alla
ed
fino
biologia era
degli errori
scrittori
ghezza
lun-
(Dacus oleae).
pure
varie inesattezze.
verme
La
danneggiano gliolivi,si può dire
sciuto.
conoquello più comimemente
insetti che
Mosca
sia
la
si
che
è
larve
le ali
ne
(1).
3.0 Mosca
Degli
con
siderarli
con-
noscere
è facile rico-
—
le
dividui
in-
se
specie.
giungono
a
convincersi
medesima
unaf
pochi
quando
numero,
e
in
or
una,
indotti
essere
come
a
in
or
osservando
sicché
mancare,
separatamente, si può
hanno
un' altra
ed
,
chioline,
l'angoloposterioreesterno. Oltre a tali macle più costanti,vi ha un
che sono
numero
Tutta
di punti neri irregolarmente disposti.
presso
altra
in
-di antichi
meraviglia ; ma
vedere
A., Lezioni,in Agric, merid.^ a. Ili,n.
14.
—
92
—
riprodotte le stesse inesattezze in tempi reo
quando esistevano già monografie nelle quali
fa
stato ampiamente chiarito questo soggetto
conoscere
solo ignoranza entomologica e
non
scrivere su
mania
nel volere
una
grafica,ma
delle quali non
di piename]
si ha la coscienza
conoscerle.
Tra le idee false,vi è stata quella ÓA
Briganti, che del resto più che entomologo era
,
valente
Mosca
Egli suppose che la larva del
In un'
potesse penetrare nella mandorla.
recentissima
poi suir Entomologia Vicentinai;
pera
è detto
botanico.
le larve del Dacus
iftj
oleae cominciano
primavera a divorare le giovani /oglie, e a sisn
le frutta. Dal che
gione inoltrata attaccano
par#^i
che
larve della Mo- =
l'autore abbia creduto
esser
sca
larve della TignuoISi
quelle che invece
sono
continuare
nel fare la storia di quantt
Ora, senza
hanno
scritto su
quest'insetto,la quale è molto- i
che
estesa, veniamo
a
parlare della
Fig. 19.
La
Mosca
—
Mosca
sua
biologia.
dell'olivo.
delF olivo
(fig.19, esemplare molto
dei Ditteri,
e proingrandito) appartiene
priamente
alla sezione
dei Muscidei ; e tra questi
alla famiglia nella quale le femmine
sono
dute
provveair ordine
di
trivella
diversamente
da
conformata
quella degli Ortotteri e degli Imenotteri. Risulta
cioè dagli ultimi anelli addominali
che si vanno
una
.^
93
—
"ttigliando,e
1'
che
dentro
uno
—
nello
stato
V altro
come
di
riposo si inguaigli astucci di un
solo fuori l'ultimo anello
locchiale, rimanendo
si distinguono.La
facilmente
quale le femmine
ione
di questi anelli presenta una
ellissi assai
ista
ciò che
trasversale
,
ci fa intendere
,
che
dev'essere
[trivella
schiacciata,e cosi fatta perla
Mosca
di
Ditappartiene a quella categoria
nel parenchiquali depongono le loro uova
i
*,
dei
frutti.
non
vi faccio
caso
a
questa osservazione; perse
questo fatto fosse stato ben avvertito da
si sarebbero
scrittori,
risparmiati molti errori
studiare
la biologia di quest'insetto. Ed in-
ri
lo
kro vi
è
le Mosche
chi ha, creduto
che
dele loro uova
fra i crepacci della cortecIjnessero
deir ulivo, e che poi le larve schiuse
da esse
mano
mano
a
raggiungere le frutta. Se
stato
jldasserò
è
ammessibile
di
piedi e
IftUeMosche
due
per "fe larve
di falsi piedi,
che
uncinetti
sono
che
di
te
Lepidotteri forlo
non
quelle
è per
apodi, o provvedute soltanto
l'aperturabocaccompagnano
le, e coi quali possono penetrare nelle sostanze
la polpa delle frutta;i?ia non
m
come
accessibili,
lasferirsi
la
dalla corteccia
siccome
al frutto. E
1' organiarmonizza
itura
i costumi
con
sempre
bastava
io, cosi
la
Ila
siffatta considerazione
possibilitàche
le
uova
venissero
per
esclu-
deposte
corteccia.
femmine
nel
tempo
nello
ranzate
tesse
in
Icessario
una
per
sgravarsi delle
uova
attendono
sufficientemente
sviluppo,onde la larva che schiude
l'alimento
sola oliva trovare
tutto
quale
le olive
sono
: mentre
crescefiza
per espletare la sua
all' altra,
la larva
dovesse
da un' oliva
passare
difficoltà sopra
di fronte alla stessa
Itroverebbe'
la
posta.Né ciò basta. Per la ragione medesima
oliva non
idre cura
che nella stessa
caancora
94
—
—
A tale oggetto,quando essa
sgravarsi delle uova, si posa sopra
"ì
pitasseropiù larve*
accinge a
prima oliva,ne
\mi%
tutta intera la superficie
vi sia cicatrice che riveli
ehi*
se
per riconoscere
Se
di
ciò si
già altra Mosca vi abbia deposto uovo.
tatta,
inavvede, passa ad altra oliva. Se poi la trova
Allora
si determina
fUa
deporvi il proprio.
sandosi in un punto, solleva ed inarca Taddoine
in
in
situare
posixionit
guisa che la trivella si possa
in giù la fa peneverticale. Ciò fatto, spingendola
trare
al disotto
percorre
deil'epideniìide
per
un
miiliraetro
di spessezza, e vi depone il suo uovo
(fig.
20" olivi
intaccate dalla Jtosca per deporvi le uova). Ritira
indi la trivella e passa ad altra oliva. Intanto nel
punto in cui è passata la trivella resta una
cica*
trice ellittica,
la quale annunzia
essere
stato ivi
deposto un
uovo.
É
vero
che
talora
olive che contengono due larve ^ e
anche tre,ma
questo fatto assai raro
incontranti
qualche volta
può dipendere
—
95
—
r uovo
precedentemente depositatolo sia
varii giorniprima, in guisa che la cicatrice
quasi scomparsa. Ed in fatti in tal caso ordinaente
il diverso sviluppo delle larve ci attesta
le uova
siano state depositatead
come
tallissimo
di tempo sufficientemente
tidervallo
grande. Che
larve
fossero coetanee, vuol dire che la
ee le due
sul
fatta
frutto dalla Mosca
è stata diiMta
lìgente
nou
abbastanza.
decina
di giorni,
o poco
Dopo una
più,schiudono
le larve (fìg.
larva
le
e ninfa),
21,
quali mediante
J"e
Pir.
21.
cui abbiamo
si fanno strada
accennato
F alimento.
la polpa succhiandone
attraverso
sto
Questimolo
maturazione
una
artificiale
e
provoca
onde le olive abitate dalle larve presentano
precoce,
delle macchie
porporine chiare,che spiccano
sul color verde delle olive. Quelle macassai bene
colla loro estensione,
indicare
ancora
possono
jchie,
le
larva.
Se
olive invece sono
Iretà della
mature,
ciò
sono
Ilemacchie
ferruginose,e
perchè quando^
il
sottile
è
di epidermide
strato
la polpa
consumata,
che vi resta presentasiappunto di questo colore.
tanto nelFuno
che nell'altro caso, visiDimodoché
tando
olivete , solo per la presenza
di queste
un
il mezzo
abbiamo
macchie
come
accorgerciquando
affette dalle larve della Mosca.
:le olive sono
Quancompito il loro sviluppo,per lo
|do le larve hanno
Lqoale impiegano da 30 a 40 giorni, il più delle
volte forano Tepidermide (fig.
22, galleriascavata
quegli uncini
l^iL
96
-
in
un' oliva
terra;
dalla
larva
-
della
si
approfondano ancora
sotterra,e ivi si trasformano
però la larva
si trasforma
Mosca) e cadwao i
qualche centimetoi
in pupe.
in pupa
Delle
voW
la stessi
alla lud
entro
oliva sotto
Tepidermide. L'immagine viene
di giorni.
trentina
dopo una
la storia
Questa è in breve
precisa della vit^
della Mosca
dell'olivo. Quello però che ha costituit§
Fig.
di ricerche
argomento
22.
è
(^ congetture
e
stata
la
gassero
si collegenerazioni di un anno
con
seguente.
quelle dell'anno
che
creduto
Vi sono
stati di quelli che hanno
allo
le Mosche
dell'ultima
generazione rimanessero
stato di pupe, e che fossero quelle destinate
a produrre
le immagini quando arriva la stagione delle
maniera
le
come
,
olive. Indubitabilmente
ciò avviene
Non
è però questo l'unico
questo insetto
la
assicura
per molti
col
mezzo
generazione pel
vidui.
indi-
quale
novello
anno.
Durante
delle
l'inverno
Mosche
giornate
allo stato
cattive
molta
veto
nei
crepacci
giorni tiepidi,soleggiati,
svolazzare
sui
rami.
importanza quanto
*anche
pupe
primavera si trovano
pure
nelle
di immagine, le quali
restano
degli alberi, mentre
veggonsi
la
e
si
,
usassero
non
dagli
annidate
ai
sicuri
effetti nocivi
questo fatto- ha
rimedii; dappoiché
tutti i mezzi
si sarebbe
E
i
fra
per
di
della
se
distruggere tali
aver
Mosca
liberato
,
1' oli-
giacché
le
sero
-os-
gettare, si
le
infestare
raccolte
olive. Oltre
mai
sarebbero
in
sono
non
tal
quantità
in attività il
per esse
ciato e
si è
quanto
Abbiamo
la
curare
oli^
le
gettarsi,giacché
di
meritare
coi
essere
lo
per
mett«||j
tai
meno
speso
per farle raccogliere.
detto che le Mosche
pure
possono
che
pupe
quindi di
da
che
a
trappeto, possono
generazione
delle
da
ricavandone
vendute,
di
generazioni proseguissero
rimanenti
non
il guadagno
sempre
le successive
che
tare
avrebbe
Tanno
per
nel
restano
as^
venturo
terreno.
per niezz0Si è pensato
I
distruggere queste pupe, e si è suggerito
di fare
a' pedali degli alberi una
fossa, e riempir'
di calce, la quale penetrando nel
questa di acqua
di profondità distruggesuolo
a
pochi centimetri
rebbe
le
pianta.
Ma
quando
aggruppate
verso
chioma, e come
il perimetro
le larve
cadrebbero
si rileverà
superficie,
di
profittor acqua
solo
per
con
per
che, per
dovrebbe
,
più."!
e
vasta
usare
con
inaflflarsi non
questo metodo
vi è poco
a
rimarrebbero
poche
esso
ché
sperare, poivittime.
pupe
fattezze
somiglia a quelle delle co*
per
Mosche
(fig.
21). Essa ha due canali tracheali
larva
La
muni
dal secondo
fino al
mata
calce
siano
medesima,
sul terreno
facilmente
gli olivi-*
che
le olive
della
della
il contorno
dei pedali, ma
tutta Taia intorno,
i rami.
Oltre a che in gequanto si estendono
nerale
da
che
radici
alle
nuocere
si riflette air estensione
colla
occupano
quindi
senza
pupe
penultimo
di due
La
La
sua
si
anello
anello
uncinetti
tipo
del
corpo.
dianzi
che
massima
é del
pupa
Mosca
a
pure
protendono posteriormente
lunghezza
coartato.
ha
dardo
,
—
il
La
bocca
abbiamo
é di 7 ad
è
ax-
nato.
accen-
8
mm.
—
L'immagine, detta
giallo-fulviccio
capo
nere
l'occipiteoscuro, e due macchie
pallido,con
suU'epistoma. Le antenne
paglino, con F estremità
dell'ultimo
articolo
bruna.
Il torace
é di color
la*
-
99
#
—
tre strisce longitudinali
con
più oscure, gli
ìTÌ gialli i fianchi fulvi : lo scutello bruno col
,
'gìne giallicciofornito posteriormentedi due
"le dirette indietro. Addome
col margine
nero
iterìore deglianelli fulvo;
ventre fulviccio. Piedi
pallidi contarsi più oscuri. Ali trasparenti,
incolore,
n
lo stigmapagiino^ ed una
macchia bruna presso
marcata
estremità, e talvolta un'altra meno
il
Il colorito dell'addome
presso
margine postoriore.
ofìrc molto
il
fulvo
variazioni,inquantochè
prendendo
maggiore estensione finisce col predo,
Miare,
La
lasciando
lunghezza
soltanto alcune macchioline
del corpo è di millimetri
ne'
quat-
CI).
?o
A
di
complemento delV articolo che precede,ci piace
simo
riportareintegralmentequanto scrive il chiaris-
Prof, O. Comes
sai mezzi per combattere
la
olearia (2),
"
Poiché
la mosca
depone le sue uova preferiluente
nelle ulive che si mettono
prima in succo,
le sue
larve si sviluppanomeglio nelle ulive più
o
y^^^ìpose
più acquose^ se la primavera corre umi^caZ^are
bisogna,nella seconda metà di giugno,
in sito le radici)
pedale deglialberi (lasciando
,
1* evitare
V accujiiulamento dell' acqua nelle uliCosi praticando,le ulive restano più piccole,
teche, e perciòpoco ricercate dalla Mosca, la
dove la sua
trivella incontra
luale non
depone lo uova
resistenza. La larva poi, se già si è proressìccamento dell'uliva resta inceppata
con
dotta^
Bello sviluppo fino a perire
massime
la temse
peratura
,
si mantiene
alta (a 30oC. circa)ed il
"^losca
.
,
fi)Costa
Prof, AceilItS ,
merid,
Lezioni, in Agrìc,
UtEnt. 15.
'
a. Vin,
M^ridìiìnalef
(8)In Affric(fUur€i
•^
nnm.
6.
,
a.
HV
100
_
^
è
tempo
In
secco.
si possono
bacate, scuotendo
tende
su
narvi
i
nuova
(per
farle cadere
non
bachi),si eviterà
generazione delle
vierà
alla invasione
giore
dell'olio.
«
vrebbero
delle
cisi©ne
Verrebbe
«
larve
e
limitarsi
a
Sebbene
isi
almeno,
Mosche
e
,
le
le
dissej
si diminuirà
terra
a
ed alla
raccolte
a
Jd^'
quindi si oiP^
perdita ma^
in
settembre, d©i*,
la u6-',
macinate, perchè con
subito
essere
o,
di ottobre
ulive, comunque
Le
le Mosche
raccogliere in settembre
i rami
e raccogliendo
Se
e
tali condizioni
nella pupa.
strozzate
restano
—
delle
in
pupe
T invasione.
la massima
esse
contenuta^
\
in
resa
luoghi!
quantità deircUo,-,
olio abbia
sul cadere
delFautunno, pure la
dei vermi, è ni£^che le ulive perdono per azione
in olio che le ulive possoMi^
giore deir incremento
in quel tempo ; e perciò è bisogno impres
avere
di
anticipare la
spiccandole dagli alberi e non
scindibile
cadano
Ove
«
le
da
mai
raccolta
delle
aspettando
ulive,.*
che
esse
?
sé.
non
ulive,fa
si abbia
mezzo
di macinare
bito
su-
mestieri
di conservarle
nei caminit:
muoiono
per la fermentazione
perchè ivi le larve
delle ulive; o meglio giova il prosciugarle spandendole
di
canne.
graticci
sopra
Sempre, ed in ogni caso, la raccolta delle ulive
in gennaio, o al più tardi in
terminata
deve
essere
vivere
febbraio, imperocché, potendo le Mosche
fino a quattro od a cinque mesi, quelle deirultima
fino a luglio.
arriveranno
schiusa
non
le ultime
Più che spigolare o raccattare
ulive
lasciare persistere
smarrite
per terra, giova non
sugli alberi le ulive tardive,perchè queste servono
delle pupe
ed anche
delle,
di principale custodia
«
«
ibernanti.
uova,
Tali
ulive
si possono
si esegue
la rimondatura.
Dopo la quale è necessario
portar via
mentre
«
di zappare
il ter-
101
_
_
:.
:
;
i):^:"^
il sudale
agli alberi, rovesciandone
alla
profondità
per seppellirvi(almeno
,
20 a 25 centimetri)le pupe
disperse alla supercosì sepolte marciscono
dei suolo. Le
pupe
massime
ftotte,
dopo piogge copiose.
di spazzare
« Da
occorre
ultimo,a lavoro finito,
:
feiaìe.il
frantoio,per portarne via le pupe ibernanti,
tìie possibilmente vi si trovassero
smarrite
per terara. La
spazzatura va data ai polli (i quali sono
Avidi delle pupe ) , prima di gittarla neir immonsottostante
^^szaio.
Tutte
riescono
queste misure
quando
d'altronde
adottate
poco
ficaci,
ef-
in
pari tempo
limitrofi;
E^U olive ti e
trascurandole,
la invasione, anche
potrà in alcun
tardiva, non
saotìo essere
mai
scongiurata. E perciò sarebbe
molto
opportimo ed utile che i proprietariidi una
atessa contrada, sia per iniziativa propria, sia per
faisriativa dei corpi morali, si costituissero in condi
iorzii,con regolamenti speciali,per combattere
non
vengano
nelle località
.
accordo
comune
«
In
questo
devastatore.
insetto
raccomandabile
fine è molto
che
si desista
dalia caccia
(con reti)dei piccoliuccelli insettivori,
la loro nidificazione
e
che si vieti di disturbare
,
dappoiché
per
la Mosca
uccelli,col cibarsi delle pupe giacenti
combattere
aiutano'
a
Tagricoltore
terra,
tali
olearia.
4.0 PsiLLA
Quando
i racemi
aspetto
»
DELL'ULIVO
gli olivi
sono
prodotto
dell'albero
zi(mi atmosferiche
all'azione
Essa
in fiore,spesso
fiorali rivestiti da
cotonoso, che nella
bacella. I coloni credono
della
invece
che
stesso
,
e
(Psyllaolivina).
una
si veggono
bianca
di
sostanza
Puglia
detta
vien
questa
sostanza
cagionato
V attribuiscono
dalle
ham-
sia
un
varia-
specialmente
nebbia.
è il
prodotto
di secrezione
di alcuni
ìt
;
102
—
.
insetti che
si annidano
tra
—
PsiU^ì
e
eterotteri,
i fiori.Sono
le
quali appartengono agli Emitteri
v"
priamente a quella sezione che da Serville
il rostro
chiamata
degli Sternorinchi,per avere
avente
me
origine dallo sterno. Dagli altri St^n^
i ési
rinchi poi le Psille si distinguono per avere
sessi entrambi
con
quattro ali inclinate egualmentì
i
filiformi di dodici articoli,
sul corpo ; le antenne
ordin*
piedi posterioriatti al salto. Inoltre hanno
il margine anteriore
frontale bilobo.
riamente
Psilla è stata conosciuta
da qualche tempoj
La
uà
tutti glientomologi però l'hanno registrata
jion
Psylla.Il Prof. 0. Costa fu il primo a darla
genere
nel genere
nome
specifico.Egli però la comprese
mologi
T, olivinus. Altri entoThrips, sicché la denominò
nel suo
posteriormente rimettendola
genere,
sero
ed ignorando il nome
specificogià datole, la disPsylla oleae.
Se però è giusta la correzione fatta relativamente
6
al genere, non
può accettarsi il nome
specifico;
quindi va detta Psylla olivina.
Molti hanno
conosciuto
la produzione cotonosa
della Psilla,ed hanno
studiato la biologia dell'insetto,
tiva
vi rimaneva
ma
ancora
qualche lacuna relaal
e
la Psilla
come
questa lacuna
Costa,
sicché
dubbio
sulla
ora
è
può
conoscenza
da
passasse
stata
un
tro,
all'al-
anno
dal Prof. A.
cadere
nessun
riempita
dirsi di
della
non
biologia
di
questo
insetto.
i racemi
Quando sugli olivi vi sono
fiorali,due
dessero
casi si potrebbero suppor're: o che le Psille schiuin quella stessa
dalle uova
come
epoca
,
altri insetti,
avviene
pei quali pare
per moltissimi
sia provvida facendoli
la natura
che
schiudere
tazione;
preparati per essi i mezzi di alimenquando sono
che in quell'epoca vi fossero madri
ovvero
che deponessero le uova.
Ritenendo
il primo caso,
si dovrebbe
anche
ammettere
che
le
uova
avessero
103
—
1* autunno
passato
azioni
invoglio
T inverno
esposte a tutte
delle Psille hanno
le uova
e
Ora,
esterne.
—
le
un
molto
a tutelare
delicato,che non varrebbe
il tuorlo
dall'azione
degli agenti esterni. Sicché in
questa ipotesila natura sarebbe stata per esse molto
provvida e benigna.
poco
Esclusa
che le uova
avessero
quindi la possibilità
potuto
parte dell'autunno,tutto T inverno,
passare
e
parte della primavera esposte a tutte le azioni
neir epoca
potersi poi schiudere
opportuna, non
per
restava
che degli insetti perfettipassasa
supporre
sero
r inverno, e che alla primavera si accoppiassero
E questo fatto è stato
produrre le uova.
per
dal Prof. Costa
accertato
in seguito a ripetuteosservazioni.
Precedentemente
qualche entomologo
detto
aveva
inverno,
di
gli
crepacci
Psille
ed
vaga
olivi durante
della
corteccia
Psille durante
rimasta
era
lo
pre
sem-
incerta.
cosa
una
Visitando
i
delle
questa osservazione
ma
come
veduto
aver
T
si
inverno, talora fra
rinvengono annidate
allo stato
d'immagini, le quali durante questo
periodo rimangono quasi in letargo,e solo in
e
escono
saltanti,
qualche giornata tepida e serena
forse prendono qualche alimento.
Sono queste Psille
quelle che nella primavera, dopo di essersi accoppiate,
in
le
vicinanza
dei
racemi
uova
depongono
fiorali.
Dalle
a
si schiudono
uova
la
segregare
cotonosa, analoga
da
sostanza
quella
a
glandolo
Quella sostanza,
le
larve,le quali non
in apparenza
cerea,
di aléri Emitteri,e proveniente
sebacee
oltre
cutanee.
al
corpo
per investire tutti i fiorellini di
Rimovendola,
se
il periodo non
di
è
sce
finidegl'insetti,
uno
stesso
racemo.
troppo innoltrato,
le larve,più tardi
si trovano
nascoste
delle larve
ninfe, e più in là ancora
immagini, le quali si accoppiano
delle
altre
e
sotto
essa
delle
uova,
e
dano
tar-
cosi per
due
e
tre
si trovano
e
ducono
pro-
generazioni
104
—
—
V altra ; ed anzi è
cui in un
sta la ragione per
periodo avanzato*
r insetto in tutti i suoi stati.
trova
Finita la stagione dei fiori,ed anche
dei pie
che
s'intersecano
frutti,perchè
Psille
V
con
una
alcuni
fiori vengono
il loro alimento.
risparmiati, i©/
Allora taliiss:^
più
immagini muoiono, altre rimangono, e sono quesÉ»"
che debbono
servire per la generazione dell' anm
f
non
trovano
seguente.
Questo
fatto
ordinariamente
biologico è contrario a quello che
ha luogo negli Emitteri,soprattutto
in queste le uova
hanno
Cimici,ma
dai quali le
resistenti,quasi cristallini,
nelle
schiudono
sollevando
un
segmento
invogli
larve
della sfera
si
come
coperchietto.
A prescindere da questo fatto,noi abbiamo
die
il sito ove
le Psille dovrebbero
deporre le loro uova
non
più esiste,essendo asportatii rami con la potatura.
Non vi resterebbero
quindi che i grossirami
Nel quale caso
le larve
e i crepacci della corteccia.
costrette a fare un
schiuse sarebbero
lungo cammino
da questi sui racemi
fiorali. Ciò non
per recarsi
sarebbe
morfosi
difficile,
poiché essendo le Psille a metaincomplete, le larve hanno i loro sei piedi,
quindi sono fornite degli stessi mezzi di locomozione
deir insetto perfetto.Non
sarebbe
però in armonia
le loro abitudini,essendo
nella prima età assai
con
torpide.
tonosa
coOra, quali sono
gli effetti di quella sostanza
che abbiamo
detto prodursi dalle Psille,
e che
investe da ogni parte i racemi
fiorali ? Abbiamo
due
fenomeni
evidentemente
soffrire
pei quali debbono
i fiori eie frutta. L'uno
consiste nella punzecchiatura
le frutta vanno
alla quale i fiori e forse anche
di una
fuisf
soggetti.L' altro poi nella cessazione
zione fisiologica,
la
sostanza
stendo
invepoiché
cotonosa,
la
il racemo,
libera
impedisce
traspirazione
in detta parte della pianta.Ciò posto quale è il mezzo
un
106
—
occhi
di
rubino, e T ultimo anello add
sviluppato.Il suo colore è
color
un
—
naie immensamente
delle antenne
diccio pallido: solo V estremità
è già rives
In questa età il corpo
tarsi è nera.
dalla sostanza
cotonosa
segregata dai zooniti
minali. La ninfa poi nello stato adulto presenta M
addominale
di
zoonito
timo
di lamine
le elitre in forma
che
dendo
ricoprono
sotto
i lati
soltanto
di loro i rudimenti
un
colore
olivastre^*
j
lanceol
quasi
dell'addome, nase
ovate
delle ali membri
Nell'immagine il capo, quasi verticale,ha il
bifestona^o ; le ali soid
gine inferiore distintamente
molto
ed :
sviluppate,e le elitre ovato-romboidali
clinate
schiena
a
pallido,quasi
d'
asino, di colore verdiccio
di
giallo,con
può variare
marmorate
varii
siccome
as
punti
il colore
per numero,
diviene
in talune
che. da
verdiccio
gis
corpo,
Da siffatte variazioni
è derivato
Tesse
aranciato.
creduto
che
V olivo.
taccassero
risulta
vi fossero
che
Dalle
e
muoiono,
a
sicché
liberati.
secchi
peid]
Psylla olivin"A
sulla bamlm^
se la pitiforti,
iniziata,la trasporta»©
larve,le quali*facilmente
è
cotonosa
lasciano
i venti
che
osservazioni
sola, la
specie è una
ali'influenza atmosferica
quanto
cella,può dirsi che
via
nostre
la
In
duzione
di Psille
più specie
appena
nudo
le
molti racemi
Le
e
fiorali possono
rima-invece
sciroccali
e le
giornate
nebbie
favoriscono
la secrezione, appunto perchè
favoriscono
lo sviluppo dell'insetto;
e da ciò la credenza
del volgo che la bambacella
fosse 1' eflfetto
delle indicate meteore
(1).
nerne
i
5.0 Cantaeide
(Cantharisvescicatoria).
i
La
innocui
Cantaride
è
allo stato
(1) .Costa Prof.
uno
di
di
quei pochi insetti che
larva, e rendonsi dannosi
A., Lezioni, in Agric.merid.,
a.
IH,
Bono
sol-
n.' 16«
107
—
nello
to
brevemente
Cantaridi
Le
d'immagine,
stato
lologiache
—
andrò
Eteromeri
sono
risulterà
come
ad
esporre.
dalla
.
appartenenti alla
fa-
il capo che
de' Cantari didei,distinte per aver
"??^i^glia
un
0Ì restringe posteriormente da formare come
collo,
dei
Il
taride
Canle
tarsi
bifide.
e
unghiette
per
genere
presenta il corpo oblungo, le elitre che rico-
r addome
le antenne
filiformi ; onde per la
si distinguedalle Milabridi (Mydelle antenne
lorma
iahris)che le hanno davate
; e per quella del corpo
wono'
delle
e
La
e
elitre dal
Meloe.
genere
Cantaride
della
{Cantharisvescicatoria),
di color verde metallico
dente,
splen-
comune
occupiamo, è
neri.
con
gli ultimi otto articoli delle antenne
la cantaridina,alla
Essa possiede nel dermascheletro
quale è dovuta la virtù epispastica,onde con la polvere
ci
quale
le paste vescicatorie
per
sia più molto
oggi non
si confezionano
terapeutici,comunque
predicato.
usi
in
introdotta
medesima, la Cantaride
nelle vie digerenti vi produce flogosie gangrena,
fino alla morte, sicché viene
talvolta preferitaper
produrre avvelenamento, stante la difficoltà che la
Per
chimica
E
di
incontra
a
riconoscerla.
inutile tener parola
tal proposito credo non
fatto avvenuto
in Napoli,periziafatta
per ima
su
un
dalla
facoltà
di Scienze
di voluto
caso
un
di
virtù
la
Naturali
deir Università
avvelenamento
per
in
propinazione
di cantaridi.
polvere
signora, mentre
Una
tratto
affetta
causa
alla
quel
da
dolori
era
a
acerbissimi,e
confezionata
carne
pranzo,
a
si disse ad
ne
un
attribuì la
ragù che
aveva
in
guenza
mangiata, e la quale fu in conseair Autorità,e da questa alla Facoltà
trasmessa
di Scienze Naturali, per aver
guente
giudizio sul se-
momento
quesito: l.o Se fossero
mette
di
sulla
carne.
cantaridi
—
quelle
qual
2.o In
state
che
veramente
vedevansi
momento
aveva
squaluccicare
potuto
108
—
la cantaride
messa
essere
nel
ovverQ
La
:
se
durante
in cui veniva
momento
soluzione
—
di
la
servita
questa seconda
cottora,
mensa.
a
parte del quesito
di un'
importanza capitale,perchè da essa ristdla persona
sulla quale cader
tava
diversa
poteva
la colpabilità.
Ebbene
: il primo
quesito potea assai facilmente
risolversi aflfermativamente,
in quanto al secondo
ma
mezzi
la
la Chimica
attesoché
non
aveva
suflacienti,
altera le squamette di Cantaride,
temperatura non
era
né
cantaridina.
la
Le
ricerche
invece
entomologiche
sciolsero
la.qui-
stione.
al
Esaminando
microscopio
le
squamette
di Cantaride,
che mi fu di guida
potei vedere un carattere
forniti
certa
nel giudizio.Gl'insetti possono
essere
di una
di una
bida.
peluria morpeluria rigida, ovvero
in un
Nei primi questa peluria,dopo immersa
tre
liquido,facilmente
riprende l'abito normale, mennei secondi
basta
un
po' di acqua,
perfino la
da non
forte rugiada, perchè si impasticci in modo
La peluria delle
riprendere più lo stato normale.
è in questo secondo
Cantaridi
caso.
Ora, esaminando
sulle fette di
al microscopio le squamette cosperse
ragù, mi avvidi che talune di esse si presentavano
Dal che
la morbida
con
peluria allo stato normale.
molta
coscienza
giudicare che la polvere,
potetti con
solamente
non
la
neanche
cottura, ma
la
salsa
umida
non
era
mentre
stata
si serviva
sarebbe
quando
pur
la
impasticciare
peluria.
Si dovette
quindi ritenere che
dopo. In fatti venne
poscia constatato
durante
messa
stata
a
mensa,
sufficiente
ad
di cantaride
già
carne
Da
era
stata
ad
che
arte
la
messa
polvere
sulle fette di
asciutte.
ciò vedete
sembrano
sparsa
stata
era
di
possono
bene
nessuna
averne
cèrte conoscenze,
importanza, in talune
una
grandissima.
come
che
stanze
circo-
—
Oltr
109
—
la diagnosi della
ciò,per fare esattamente
della scultura
conoscenza
Cantaride, bisogna pure avere
d elle elitre della stessa,poiché abbiamo
diversi
altri insetti,come
la Chrysola graminisy la Cetonia
il Chriptocephalus
aurata
sericeus,ecc., i quali potrebbero
e
a
y
trarci
ridotto
in
in
polvere
della
Cantaride.
fatto
un
lavoro
dei
A
errore
,
offrendo
tal uopo
il loro
dermascheletro
aspetto simile
il
signor
a
Cornalia
quello
ha
mascheletro
sulla scultura del derdififerenti insetti a color verde metallico.
comparativo
ci offre il fatto
Entomologicamente la Cantaride
della ipermetamorfosi. In fatti sia in essa, sia in
altri insetti della medesima
que,
cinfamiglia, abbiamo
due stadii,tra l'uovo
rante
e non
e V immagine, dui quali hanno
costumi
diverse.
ed abitazioni
Le Milabridi
madri
entro terra,
depongono le uova
fuori più migliaia.Quindici a
mandandone
ognuna
venti
le larve
giorni dalla deposizione ne schiudono
a
due setole cedali,con
pediculiforme, con
corpo
sei piedi toracici,terminati da un
articolo unguiforme
fiancheggiato da due unghiette.
logia
I primi autori,che non
la bioancora
conoscevano
setti
di questi animali, credettero
queste larve incostituirono
un
completi atteri,e ne
genere
dissero
alludere
delle
al
numero
unghiette,
che, per
Triungulinus,
dinariamente
Queste larve, risalendo fuori terra, si portano orsui fiori delle Composite. Quando
su
gliere
que' fiori capitano imenotteri
Apidei
per raccoal loro
il polline, quelle larve
si attaccano
teri
divenendone
parassiti.Quando i detti imenotcorpo
nelle loro celle sotterranee
vanno
per deporvi
dal loro corpo,
miele
e
polline,le .larve si staccano
del miele di
in dette celle nutrendosi
e rimangono
in una
quelli.Li, deponendo la spoglia, convertonsi
larva a corpo molle, incurvato, a piedi corti
seconda
e privo di occhi.
—
—
110
—
Queste seconde
ninfa immobile
credesi rimanga
schiude
cui
nella
non
in tale stato
larva
in
pseuéh
prende alimento, e (^
cirea
un
una
periodo ftfeprime, la quale trasfopl
ninfa {pupa involuta)^
da
la Cantaride.
finalmente
quanto ai danni che le Cantaridi
abbiamo
il seguente fatto:
Cantaridi
appariscont)nel
Gittandosi
straordinario.
numero
di
esclusi i fiori. Quando
non
di buono
in un albero,passano
non
nello
della loro
a
è di
vita,che
divorare
a
vi
ad
Giugno ili
stormi
beri
sugli alle parti tenere,
resta
più nulla
altro
un
tutto
parecchi giorni.Là
le
durlo
ri-
per
il
tempo
ove
sono
facilmente
si avverte
Cantaridi,
che
continuato
producono
rumore
arrecano,
di
cosi per
stato, e
stesso
mese
tutte
distruggono
olivo,ne
esw
o
In
Le
Da
anno.
{quarta forma
assai dalle
e definitiva
vera
schiude
sì trasformano
che
e
terza
una
logico)diversa
masi
larve
—
col
un
chiare.
rosic-
loro
Le
di un
attaccate
diventano
parti che restano
colore ferruginoso.Completata la loro vita, le Cantaridi
si accoppiano, e dopo si scavano
una
ria
gallevi depongono
le uova
entro
terra
e
dole
ricoprenEsse
di
anche
terra.
sono
cilindracee,
quindi
ritondate
nissime
ho
noi ; eppure
inteso
elevati
da alcuni
i costumi
che
veti
ove
nelle
ha
ombra,
essa
pure
non
non
alle
essere
che
e
si
va
a
a
scondere
na-
Questa circostanza
la Cantaride
viti;Fosservàzione
vero.
sufficienti
sono
gli,olivi
di vite.
fra
pampini
ad alcuni
fatto credere
dannosa
dalle Cantaridi.
cora
anCantaride, notiamo
del giorno, in quegli olitrovano
vigne, poiché le
strette
abbandona
i
ha
causati
la
ore
troppo
comu-
sono
provincie non
cosi in Sicilia,
lamenti; non
gono
si dolqua taluni proprietarii
dei danni
che
Cantaridi
nelle nostre
calde
in prossimità si
foglie d'olivo
farle
in
anni
grandemente
Fra
Le
estremi.
da
mai
dove
ai due
però ha
fosse
strato
mo-
—
ir
Ili
—
liberarsi dalle Cantaridi vi è stato chi ha Greche,
facendo
bruciare
sotto gli olivi dei rami
ati di Artemisia
fruticosa , il fumo , il cui
è assai fprte,venendo
in contatto
delle fo-
si attacca
quasi ed obbliga le Cantaridi ad
via. Io non
r
è buosaprei dirvi se il metodo
né
realmente
il
fumo
si vada
se
a
cojpissare,
,
bdedice l'autore,
sulle partitenere della pianta;ma
che tutto questo fosse vero,
mmesso
sotto
e che
del proprio olivete si facessero
albero
suflFusarebbe
un
mezzo
questo
egoista,poiché serad allontanare
ebbe
le Cantaridi dal proprio olirete
obbligandole ad invaderne un altro;ma non a
vi
Éìstruggerle.
'
Meglio perciò é usare
Sca da coloro i quali
lo stesso
che
si praraccogliere le
mezzo
di
pantaridiper venderle ai farmacisti per uso melieinale , cioè spandere sotto V albero un
lenzuolo
pelleore in cui le Cantaridi stanno
tere
assopite,scuocercano
l'albero,e cosi raccoglierle.
; Si potrebbe ancora
praticarela stessa operazione
ai piedi delle viti,
qualora se ne vedessero poggiate
su'pampini.
Le
Cantaridi
che si raccolgono , se si trovano
si vendono; in contrario,
si distruggono
acquirenti,
in una
maniera
dole
brucianqualunque, ordinariamente
(1).
6.0 Cocciniglia
(Coccus oleae).
La
pone
famiglia delle Cocciniglie(Coccidae)si comalcuni utili air industria,
la masma
sima
d'insetti,
parte nocivi air agricolturapel grandissimo
vidui e delle specie.
numero
degl'indi
La celebre tintura scarlatta in granelli,che fino
dai tempi più remoti
era
adoperata in Asia e nel
(1)Costa
Prof.
A., Lezioni,in Agric,merid,,a, III,num,
•
La.
21.
DigitizedbyCnOOQlC
112
—
dell'
mezzodì
niva
un
pò
Europa
—
materia
come
colorante ,
derivazione
chiamata
Romani
coccus
,
consimile vocabolo
e
fu, per
greco,
dai
creduta
essere
lungo
prodotto vegetale , o s"
un
,
indica
invero
come
conobbe
il
suo
questa preziosa tintura
che
si
era
in-i
un
avevai»j
che
scoperti altri
essendosene
setto, ed
Finalmente
nome.
le stesse
anche
alcuni
e
gli stessi costumi
pr(
nello
tutti
stesso
li
Linneo
nome..
prietà,
comprese
nel
Coccus si comprendono
nonQuindi
genere
Ebrei
il
Fenici
Kemm
dei
solo il Thola
e
degli
degli Arabi, o il Coccus dei Greci e dei Romani,
della Polonia
il granello scarlatto
anche
ma
e la
,
mente
più preziosa, unitacoccinigliadel Messico, ancor
varii generi di coccidi
che
concordano
a
,
coi primi nella struttura
nei costumi.
e
nella
moltissimo
forma;
Questi insetti variano
alcuni paiono scaglie ovali e brevemente
convesse,
,
ed
altri
al tutto
sono
fondo
col
convessi,
air insù
,
Vivono
rami
e
la massima
per
dei tronchi
delle
sulle
trovano
foglie e
petto,
dal
e
mutamento
Le
piante ;
sono
sotto
sole
aumento
un
si
alcuni
Dapprima
alla scaglia
uscire
sembra
e
si
non
sopportano
parziale,o piuttostonon
che
dei
radici.
brevissime
femmine
di barchetta
globulari.
o
tuttavia
succiatoio
o
mo'
a
corteccia
parte sulla
nascosto
gambe
di sopra.
trasformazione
altro
le
fatti
reniformi
o
altri sulle
è interamente
il capo
il becco
del corpo,
e
dal
e
di
v'ha
mole,
in
il
prima
due
una
esse
quale,
in certe
specie,è invero prodigioso,comparato
i maschi
delFinsetto ; ma
precedente condizione
totale trasformazione
per una
allo stato perfetto o alato. Nei
dono
ve-
di
sessi
alla
sano
pas-
gere
giunviamo
tro-
più lunghe del
più brevi di quelle degli afidi , e piedi
capo , ma
fatti di una
cino.
articolazione,terminati da un solo unadulta
La femmina
il succiatoio,ma
conserva
non
acquista ali;il maschio al contrario prende due
antenne
filiformi
o
coniche
,
114
—
La
piccolo
del
forma
il corpo
dell'adulto,ma
Le
più sottile e appiattito.
—
cocco
di
è
somigliaa quel^.
é"
colore più pallido*
sei zampe
sue
brevi
e
fl
microscopio. AJ*
il
sono
coperti di una
polvere farinosa,come
Coccus cacti,Linn,, o coccinigliadel commercio, e
il Coccus adonidum, Lin. Altri sono
pelosio lanosi;
sottile si veggono
becco
cuni
al
sotto
?
massima
la
ma
parte
Questi giovani
nella
corteccia
cellulare
KÉAUMUR
coccidi
o
nudi
coloriti di scuro.
introducono
il loro
becco
dalla sostanza
foglie e suggono
sono
nelle
la linfa che
il terreno
osservò
e
li nutre.
molto
umido
i
sotto
peschi infestati dai coccidi; ciò che era cagionato
dal gocciolare della linfa dalle numerose
puntm*e
ad esaucontinuano
fatte da questi insetti. Mentre
rire
di
la pianta suggendo la linfa,
essi aumentano
va.
questo tempo si dicono allo stato di larQuando questo stato è compiuto
gr insetti si
mole,
e
in
,
in differenti
trovano
grandi
deglialtri,e
che
sta
vita, emettendo
gran
dimensioni,alcuni
allora
si preparano
luogo nel loro
per aver
dal lato inferiore
di sottili fili bianchi
numero
essendo
del
a
un
genere
loro corpo
più
tamento
mu-
di
un
caluginosi, che
al corpo
attaccati a mo' di raggi, intorno
vengono
nerlo
deir insetto , alla corteccia , e gli servono
per teal suo
ben fermo
posto. Dopo d' essersi cosi
rimangono apparentemente inanimati ; ma
formazione
vita si compie la trassotto a quelle scaglie senza
diflfedeir insetto;con
questa notevole
in pochi giorni i più grossi possono
che
ronza,
e
gettar via il loro invoglio scaglioso,e
spezzare
simile a quella di prima;
forma
riapparire in una
i più piccoli invece
rimangono sotto alla pelle
,
loro di bozzolo, e dalla quale
esterna, che serve
gono
staccarsi restringendosi,e allora divensembrano
delle
perfette scorgendosi i rudimenti
pupe
ali,delle antenne, dei piedi,ecc., quando si solleva
fìssati ,
,
,
la
scaglia.
;-
115
_
,
"Seguendo il
_
di
questi piccoli coccidi,
coll'andare
produrre maschi, vedremo
del tempo un
paio di filamenti e la punta delle ali
dal guscio nella sua
parte superiore,e da
porgere
questa piccola fessura uscire alla fine l'insetto perfetto.
Dopo che i coccidi più grossi si sono
fissati,
e hanno
gettato via i loro invogliesterni,entrano
nello stadio di pupa
o
crisalide,che continua
per
secondo
le
un
o
più breve,
periodo più lungo
cie.
spematuri
la
Ma
lasciano
non
quando sono
pelle
che
il
che
loro
si con0 il guscio
serva
copre
corpo , e
flessibile per un
certo
tempo. Questi insetti
le femmine, che sono
destinate
nere
a rimagrossi sono
di posto quando
mutar
mai
immobili, a non
ém
debbono
una
volta
progresso
divenute
sono
della
piccolissimoa petto
due
ali
che
~gV insetti si
che
Dopo
diviene
della femmina
convesso
per
lo stesso
uscire
;
la
ma
un
certo
futura
sono
o
grosso,
tempo, e anche
sotto
altro
che
,
più
al corpo
mature, passano
questa si va restringendo sempre
rimane
la
di
,
e
pelle secca
il corpo
accoppiati
riparo alle uova
generazione. Queste
sono
fornito
grandissime
si fa al tutto
dopo
di
serve
è
è
dorso.
appiattitesul
stanno
Il maschio
ed
femmina,
generalmente
sono
,
stazionarie.
di
da
uova,
rimane
cui deve
quando
della madre,
più,finché
convessa
e
non
estema,
luogo.Talora il corpo deirinè abbastanza
setto non
grande per coprire tutte le
nel qual caso
le copre con
sue
grande copia
uova,
dalla parte inferiore e podella calugine che esce
steriore
Vi
del suo
sono
parecchie generazioni
corpo.
coccidi
del
nei
della stessa
specie nelFanno;
in una
due
melo
stagione.
se ne
producono almeno
È probabile che gli insetti della seconda
delFulo
tim'a generazione si accoppino in autunno, dopo di
le femmine
che i masehi
e
muoiono, ma
svernano,
nella primavera seguente.
depongono le uova
I meli
giovani, e le cime dei rami dei più vece
r insetto
muore
sul
116
—
—
aggressioni di
coccidi. I rami
e le parti lisce
tronco
sono
coperti di questi insetti,e pri*
spesso
sentano
un
aspetto singolarmente grinzoso e ruvido^
vicini gli uiri
strettamente
pei loro corpi che sono
intorpiditi,
agli altri. D'inverno
questi insetti sono
forma
morti. Hanno
e
oblunga, che
apparentemente
di codecresce
lor
parte, e sono
gradatamente da una
bero
molto
bruno
somigliante alla corteccia dell'alsul quale stanno.
molto
chi, vanno
piccola specie di
Fra
i mezzi
soggetti
naturali
alle
per
il
arrestare
carsi
moltipli-
questi insetti vi sono
gli uccelli,molti dei
e Pregna
quali,specialmente quelli dei generi Parus
lusy che contengono la nostra cinciallegrae il reatgrandi quantità di questi insetti. Si
tino, divorano
è pure
anche
che essi sono
osservato
preda di parassiti
forellini
intemi, piccoli icneumoni, e i
(tanto
piccoli da parer fatti con un ago finissimo)da cui
sul dorso
vedere
escono
questi insettini si possono
di
di molti
coccidi
che
stati distrutti dai
sono
loro interni
nemici.
n
mezzo
lavatura
alla
di
quale
consistenza
tronchi
può
e
e
migliore per distruggere i coccidi è una
due
parti di sapone e otto di acqua,
si mescola
di
sui
una
rami
praticare,tanto
riempire
tanta
calce
ridurla
da
poltiglia.Questa si applica sui
con
una
spazzola fin dove si
da coprirne tutta la superficie,
le fessure
,
della
corteccia.
Il
per fare questa operazione è la
di Giugno, allorché
sono
gl'insetti
teneri.
delle
Un
altro
mezzo
alla
anche
tempo opportuno
dicina
prima quingiovanie
utile è T immersione
piante nell'acqua,giacché questi parassitinon
immersione
sopravvivono ad una
prolungata. Molte
danno
rimanere
senza
inmierse
piante dure possono
nell'acqua per ventiquattr'ore.
Il Coccus (lecanites)
oleae si trova
nell'Italia meridionale
e nella
indica il nome
dove, come
littorale,
stesso dell'insetto,
vive a danno
dell'olivo. Come
117
—
^a^
della
varietà
—
famiglia,anch'esso prola fuligine,il che ne
(ioceneiralbero
accresce
anC^irala,nocevolezza, di guisa che è un vero flagello
per gli oliveti.
n maschio
di questo cocco
è ancora
ignoto ; la
ha un
femmina
rigonfio,semiglobuloso;il suo
corpo
colore è bruno-grigi^àtropiù o meno
chiaro ; alla
due grosse
superficiesi notano
rughe trasversali,
che
ne
rendono
Quando
vede
la
il
che
stessa
scabro
larva
sua
guscio è
bianco,
e
che
il corpo.
ha subito
circondato
la femmina
lanugine dello stesso colore.
Furono
proposti varii rimedii
da
la
metamorfosi, si
da un
scinetto
piccolo curiposa sopra una
per
liberare
l'ulivo
questo insetto.
Gasparin
zolfo
stessa
Roche
consigliano di aspergere
le piante attaccate
dalla cocciniglia
,
guisa che si procede per la crittogama
e
vite.
RrooLFi
attaccata
e
pianta che
consiglia di tagliare i rami
di bruciarli,spennellando
restano
con
calce
di
alla
la
del-
della
le
pianta
parti della
viva.
è più
Certamente
il metodo
proposto da Ridolfi
efficace di quello suggerito da Gasparin, ma,
guendolo,
se-
perdono alcuni anni di prodotto, poiché
in modo
da
tagliando i piccolirami* dell'ulivo,
almeno
attendere
toglieretutte le foglie,debbonsi
due anni prima che la pianta torni a fruttificare.
Vuoisi che in Sicilia qualcuno sia riuscito a liberare
gli ulivi dal mal nero, stropicciando il tronco
ed i rami
di petrolio.
Il
straccio imbevuto
uno
con
Prof. Aloi
siasi poritiene però che in tal modo
tuto
solo un risultato precario,poiché, anottenere
nidandosi
il Coccus anche
nelle foglie e non
tendo
podel
alla
stessa
essere
guisa
stropicciate
queste.
tronco e dei rami, accade
che dopo pochi anni la
dall'insetto.
pianta è invasa nuovamente
Secondo il citato Prof. Aloi, se la pianta è atsi
,
118
—
—
attenersi
leggermente, conviene
in vece
Gasparin
la pianta
; quando
fortemente, bisogna ricorrere al metodo
taccata
7.0 Rosicante
E
dell'ulivo
al mete
è attacc
Ridolm."-
(HyUsinus oleiperda).
piccolo coleottero nerastro, coperto di pel
la testa quasi infossata
nel corsaletto
che
con
in lunghezlinea divisionale
una
protuberante, con
le elitre più lunghe che larghe.
za, con
è bianca, con
La larva
sei patte, si annida
sotto
neir alburno
la corteccia
dei rami, succhiandone
e
gli umori.
nelle cellule che sì
Compie le sue trasformazioni
vola allo stato d' insetto perfetto ai prine
scava,
cipiidel Maggio.
L' insetto perfetto si accoppia e la femmina, dopo
fecondata, va sui rami, vi apre una ferita,e in essa
dà origine
il quale
schiudendosi
depone V uovo
,
un
,
,
*
'
,
detla.
alla larva
sopra
Per distruggere questo
insetto,alcuni consigliano
r asportazione dei rami
perforati;altri,ritenendo
che
r insetto attacchi
a
malati
preferenza gli albari amV ingrassamento, la lavoratura
,'propongono
rinaflfiamento
ri-e
dell'ulivo, per farlo diventare
goglioso.
8.0 Cosso
È
(Cossus Ugniperda).
PERDILEGNO
il
più terribile degli insetti che danneggiano
il legno (flg.24 ); e non
è a
credere
che V olivo
solo ne
sia vittima,dappoiché la quercia, il pioppo,
il salice
insetto
e
lindrica
altri alberi
ostinatamente
Il Cosso
disopra
molti
e
e
di mascelle
allo stato
e
vengono
dal
terribile
persistentemente attaccati.
di bruco
è
rosso-sanguigno al
bianco-giallastroal disotto ; di forma ci«
depressa, è nudo e provvisto di un paio
robustissime.
119
—
f:
La
•
deposita un
farfalla
*7^iiesto
uovo
nella
uovo
corteccia,
da
di albergare
che, cessando
bruco
un
nasce
—
negli strati esterni,s'insinua nelF interno, va
la pianta predel legno e ammazza
dritto al cuore
cisamente
anni.
è
nel
se
fiore|degli
questa
Fig.
Il lavoro
liquore
quale
umore
rende
atto
Cosso
del
d'un
Cosso
24
è favorito
forte
odore
ammollisce
ad
dunque prima
perdilegno.
fibre
facilmente
essere
si prepara
speciale
uno
stesso, il
dal bruco
secreto
le
da
del
Il Cosso
intaccato.
il terreno
e
si
che
legno,
poscia
lavora
incessantemente.
Questo
difficile ad
distrutto. Si dice che i Romani, per difendersi
roditore
di
del legno chiamato
Cossus,avean
essere
di
un
insetto
cosi
terribile
questo fatto il piatto favorito
loro ritrovi.
L' amico
da
«
cena
"^
mente
nel
«
canto
del
«
di
più
invitava
me,
o
F amico
dtdcissime
è
molto
dei
loro
e
pranzi
gli diceva
rerum;
:
e
dei
Vieni
coricati
a
soave-
sino al
e beveremo
triclinio,
mangeremo
gallo. Ci sarà dovizia d' ogni che v' ha
delicato
nella
piscina e
nel
pollaio,né
man-
120
—
«
cherà
«
di
il Cosso tre volte
—
saporito,né
Falerno; vieni,o dulcissime
Non
si sa però a qual ordine
appartenesse il Cosso di cui
è
molto
descritto ; e
ma
probabile
ricreanti
a
rerum,
di roditori del le
erano
sia lo
che
il vecchio
ghiottii Roi
stesso
qui soj
ciò è vero, i Romani
avevano
il rimedio
per distruggerlo.
trovare
se
Oggi però
la
difficile. Il naturai
è molto
cosa
sapi
BoiSDUVAL
aveva
proposta la taglia del terribj
Cosso consigliando alle autorità municipalidei luog
infesti
di fissare
falla presa.
Questo
distruggere
il Cosso
da
proposto
lira di
una
sarebbe
premio
metodo
un
perdilegno, e
di spandere il
alcuni
per ogni
acconcio
già quei]
ai pie
non
concio
delle
piante attaccate
per allettare le farfalle a
e
positarvi le uova
poterle cosi distruggere.
Questo insetto vive tre anni allo stato di lai
La farfalla si trova
in primavera ed in estate,pd
ciò in queste epoche bisogna usare
certa
una
at|
delle farfalle,
vita nella distruzione
perchè cosi so
ci si
può liberare
9.0 Di
Fin
dair
della
1885
anno
fu notato
dell'ulivo.
Cecidomia
una
in
boschii
estensione
una
Bari, in cui vegeta abbonda
anche
frequente Y olivo selvagg
Provincia
il lentisco
Cosso.
dal
di
vi è
che moltissime
e
cimature
e
molti
fra i
ra
piante andava!
più giovani e delicati di queste
In seguito fu riscontrato lo
soggettia seccare.
minore
con
fatto,ma
intensità,negli alberi
olivete
scinto
che
la
questo
•
(1) NeU'
negli
del
causa
propriamente
sotto
medesima
posto nella
di
corteccia
un
male
località
era
e
larva
una
fu
stes|
di
ricoi
di ditteil
Cecidomide, la quale, vivenj
del ramo,
produceva la morte [
(1).
del 1884
dell' isola di
estate
oliveti
questo 'insetto
Capri,
e
vi
aveva
si
era
già present
prodotto danni
i
122
—
—
quattro nervi
lon^hi
(costale,mediastino, cubitale e posticale).
da un
formati
I bilancieri sono
lungo peduncdtìj
che porta all'estremità una
piccola sfera giallo-brunai
coperta di peli.
è di un
bel giallo-chiaroe porta albi
U addome
trivella lunga, sottile,tubolare, fc#
estremità
una
da due li
da due pezzi cilindrici e terminata
mata
mine
lunghe, ovoidali.
e
corpo
dinali
da
attraversate
sono
"
Maschio.
Finora
—
è
sconosciuto.
La larva, divisa in dodici segmenta
b) Larva,
sfumatura
rosesi
una
è bianchiccia,trasparente, con
sul dorso, di forma
ovoidale, depressa, acTiminata
—
parte anteriore.
nella
dal
formato
II capo
che sono
i
primo
più acuminati, si
o
dai
termina
primi segmenti
in
è formato
da un
apparato boccale
pezzo
Testremità
conico,robusto, che porta verso
netti
base
deir
apparato
sono
le
antennule.
capo^ si veggono
due
due
—
e
tubercoli
Nella
macchiette
li
chitinosflj
due
robusti.
coP
Alla
—
parte superiore 4
nella
boccale
lateralmente
trovano
che
chitinosi,acuminati
anche
punta.
cilindrici
e
cort^"
parte superiore del
oculari
brune.
—
lati del segmento cefalico sporgono
due tuber*
coli chitinosi,
cilindrici,
postiuno per lato nella parte
anteriore
del segmento ; in questi tubercoli
si apre
il primo paio di stigmate.
Tutti gli altri segmenti, V ultimo
soltanto
tuato,
eccet-
Dai
sono
laterale
simili fra
loro
e
tutti portano
sul
gine
mar-
piccola spina trasparente ed acuta.
Sul margine laterale
degli ultimi otto segmenti
si trovano
otto paia di stigmate,le quali, come
quelle
in tubercoli
del primo paio, si aprono
chitinosi.
L' ultimo
differisce dagli altri,perchè
segmento
è diviso in due lobi ovoidali,terminati
tìa due denti
robusti.
chitinosi,
—
una
123
—
La
e) Ninfa,
lltemtia
tipica di
—
ninfa, di
d'
color
ha
ambra,
la
eoarctata, propria dei ditteri.
pupa
B.
In
—
Biologia.
dòpo
primavera la femmina
a deporre le uova
va
la
sotto
condata
fe-
stata
essere
doi
corteccia
si sviluppano le
giovani rami di ulivo. Dalle uova
in società di dieci a quindici
mrve, le quali vivono
(Jatta non le ha trovate mai in legioni di trenta e
quaranta,
il Targioni-Tozzetti
come
dice
rinvenute)q si aprono il cammino
sempre
del fortissimo
apparato boccale, di cui
cioè
ibernanti,
inattive
ed il
la corteccia
fra
'riste,
l'autunno
Tin
e
per
mezzo
sono
legno. Queste
in attività
sono
di averle
prov-
larve
Testate,ma
sono
passano
Esse
verno.
possono
per peforse
in tal modo
iogenesiprodurre altre larve e
da una
sola o poche larve si formano
le numerose
legioni.
i
i Al principio deirinvérno
abbandonano
le larve
Irami dell'ulivo,guadagnano il terreno
vi si trasformano
e
in ninfe. Da
queste ninfe
imagini in primavera.
ì Lo
sviluppo deir insetto
Imente
in
autunno,
in
ninfa
ed
sul
alcune
C.
avvenire
volte
la larva
precocesi trasforma
stesso.
ramo
j
I
può
le im-
schiudono
Danni.
^
Le
fra la corteccia
larve, neir aprirsiil cammino
1ed il legno, distaccano
quella da questo per un tratto
j
di uno,
due
ed
.La-corteccia
alcune
volte
si dissecca
;lntal
modo
teve
quando
e
,
si
vanno
?tetì:eno. Disseccatasi
e
\t"c^j
entra
in
dura
più
il
ramo
che
screpola formandosi
dalla quale escono
in ninfe
trasformare
a
staccatasi
dal
periodo
un
o
centimetri.
tre
si
fenditura
una
anche
meno
legno la
di stentata
secondo
le
nel
corgetazione,
ve-
la mag-
124
—
giore
la morte
sono
resistenza
minore
o
del
Sopra
ramo.
i rami
a
pervengono
il ricolto
cosi compromesso
In seguito i rami
a
finisce c^
attaccati,che
e
della
causa
,
vegetazione non
vani,
deir albero
i frutti
secchi
ancora
—
cattit
maturità;viene quini
deiranno.
attaccati
che
,
i
sono
più già
seccano.
attaccane
sembra
possibileche quest'insetto,
i rami
solamente
secondarii,possa comprometta
Non
vita
la
della
pianta.
D.
L'unico
mezzo
l'ulivo consiste
si miri
in
Distruzione.
per
combattere
una
con
puta intelligente,
togliere dall' albero
a
éi
questo nemico
la
qual
infetti. Tol
i rami
questi rami, che al tempo della puta degl
facilmentì
ulivi essendo
perfettamente secchi sono
ciati,
ed allontanati presto dal luogo o bruriconoscibili,
via
le larve
non
possono
origine in
assolvere
la
loro
luzione
evo-
primavera alle immagirf
df
destinate
la specie.Questo mezzo
a
propagare
struttivo non
è di difficile esecuzione,specialm^te
in quei luoghi ove
la puta degli ulivi è fatta cofi
e
cura
diligenza ed a tempo opportuno. È chiaro
inoltre che se questo rimedio
si applicherà 9ul principio
tuazione
di una
di facile atinvasione,oltre ad essere
attaccati?
i rami
perchè pochi saranno
darà
rerà
buoni
si ricorinvece
certamente
se
risultati;
ad esso
quando l'invasione ha fatto già id
,
teranno
progressi allora le difficoltà nell' attuarlo aumensarà
l'efficacia (1).
diminuita
e
ne
dare
e
,
,
(1) G. Jatta, in Agr. merid,, 1886, n." 10,
pag.
148-149.
Le
Bono
principalimalattie
a
cui
va
soggetto T ulivo
:
1.0 Chiodo
^^ rogna
Rogna. Contrassegnansicol nome
che crecancriformi
quelleescrescenze
e
preferenzasui giovanirami,sui Virgulti
0
—
,
di
'flnancosulle radici. La causa
della rogna da alcuni
attribuita a punture d'insetti,
da altri al lavoro
anormale
da cattiva assimiladeterminato
rne
^plastico
la
di succhi , i quali,invéce di alimentare
si
accumulano
deformi
e
tanta,
là,producendo
qua
^scono
Tescenze
(fig.
25,a,
a, a,
a).
Fig.25.
:
Contribuisce
anormale
determinando
lo
rendere
a
il lavoro
pla-
stravaso
-stfco dei succhi
degli
elaradici
umori il soverchio taglio, dappoiché le
Iborando i soliti materiali , e non trovando questi
turbano il lavoro plastico
rami bastanti da nutrire,
pano
[e volgono a quelleformazioni anormali,che occuil-posto dei germi naturali.
Il Chiodo sj dilatamaggiormente negliolivi proipagatiper ovoli e dove prevale molto il metodo
'
,
rforzato della
propagazione.
Digiti^dbyGòO
^m:^^
156
—
—
da ferite
può dipendere ancora
dotte dalla grandine, o da scoppiature della c"
Lo
stravaso
che sorprende gli oli^
eia cagionate dal freddo
attiva vegetazione,o le offese recate alla cort"
delle olive. La
nella raccolta
causa
più conìi
però
potatura eccessiva.
è la
tagliando i tumori più
la corteccia,
luminosi rasente
e sospendendo la poti
tura
e la concimazione
quesl
per alcuni anni. Con
smarriva
ad arrestarla,ma
a
non
mezzo
toglieri
le
Tel
escrescenze
sono
completamente, dappoiché
Si rimedia
alla rogna,
costituzionale.
Si mostrano
sul tronc"
2.0 Fungosità vascolari.
da ostacolo alla circola
sulle radici e derivano
e
zione della linfa prodotta nel posto di tali mestruo
contusioni offendono jl
sita. Punture
d'insetti,
ferite^
fetto
di morbo
—
gonfiare,formasi. un
tessuto,lo fanno
celluioso
che
arresta
la
libera
piccolo noA
degli umori^
corsa
cambio, rasi,filamenti,
ecc.;
'fibre,
intoppa
ingrossano
all'intorno e
vi si distribuiscono
Qonfonde questa malattia con la rogna
lo
essere
e
non
pui
differentemente.
È
Lupa.
Folivo,abbenchè
3.0
trova
T
trovato
per la qnsUi
esternamente
sano, nelF interno
vecchiezza
sia per
estrema
dalli
degenerazione propria,sia per con
—
cariato
pianta, sia
,
per
una
vera
gangrena
d'intemperante potatura e tagli malfatt
seguenza
scolanti ; onde l'acqua s'insinua nello interna
e
non
dei tessuti e gli strati interni Testano
alterati.
La lupa,o apparente o no, bisogna estrarla
e
la parte attaccata
lisciandoli
pulire esattamente
,
con
patina d' xm
sgorbia e passandovi sopra una
guento-di S. Fiacre.
calore
4.0 Screpolo. È prodotto da eccessivo
freddo ; le screpolaturedel caldo sonc
da eccessivo
Vi si rimedia
spalmando la parte
più superficiali.
screpolata con l' unguento di S. Fiac^.
—
5.0 Mal
nero.
—
Un
altro
male
che
attacca
V
-
é
127
-
il
quale è prodotto
dai
di un
sviluppo
fungo parassita,chiamato
Antennaria
lei Antennina
o
olaeophilajCladoiìà fumagoy Torula oleaCyche talvolta fa intri-^
in modo
T olivo da farlo perire,
alla presenza
sua
moltiplicazione è dovuta
cocciniglia,
giusta quanto si è detto parlando
V ulivo dal
e
perciò liberando
Questo insetto
si libera anche
dal mal
18
nero
(1).
detto
il cosi
mal
nero
,
.
,
'
III.
Piante
fa le
}tei
parassite.
dell'olivo
piante parassitenemiche
muschi,'i licheni,le borracine, ecc.,
sulla
|ili^cono
sostanza.
La
[liè dovuta
ed in
corteccia
produzione
air umidità
Bti ,- sia per
la
qualità del
muschi
della
dei
e
si
che
parte vivono
dei
che
vanno
li-
in alcuni
abbonda
terreno
,
sia per
la
ventilazione.
è
liberare le piante da questi parassiti,
raschiarli
una
con
spatola di legno bene
Br
,
,
spennellare la parte
in giornata d' inverno
e
infetta
*
af-
latte di
con
fredda
non
me-
e
non
posa.
condannano
la
Jlcuni
(licheni,
perchè credono
issiti molto
[do;senza
paragone
distruzione
dei muschi
il rivestimento
e
di^questi
difendendolo
dal
giovevole all'olivo,
che il giovamento è meschipensare
del
danno
lenimento deir umidità
restano
agli insetti.
Aloi, Op. cit.,pag.
101-104.
che
e
per il
il ricovero
che
arrecano
per
,
e
"m
-128
Danni
—
'4
dipendenti
da
fatti
meteorici.
Sono nemici ancora
deirolivo il gelo ed il veÉi
forte.
Il gelo in tempo asciutto non
danneggia
r olivo quanto un
rapido disgelo, od un leggljj
freddo che segua ad una
pioggia.Il danno ch^
all'olivo si può.conoscere
solamente
i
gelo arreca
è
od
in
ed
che
Aprile,
Maggio
dopo quel tempo
in
modo
qualche
può
riparare.
Se le sole fogliefurono danneggiate dal gelB
basta diradare un
po'più del solito i giovani raia
si avrà
in queir anno
si
prodotto, ma
poco
alla pianta di rimettersi
F anodi
entro
campo
cosi
nelFanno
stessa, e poter
seguente con una
fruttificazione compensare
il prodotto
bondante
duto.
j
lafoglieanche i rami di un anno
rono
rovinati,è mestieri accorciare anche i prten
cipali rami per metterli in grado di sviluppare
nuovi ramicelli. Infine se il freddo fu cosi intefisai
da danneggiare perfinole grosse ramificazioni/
sii grossi r$sfsà
lora bisogna assolutamente
abbattere
un
poco al disotto della parte offesa ; e M
appena
è
i detti rami fin presso 1
si
costretti a troncare
tronco , è d* uopo
ancora
toglieretutti i getti dÉ
che esistono alla base della piante «
o
sorgessero
alle gemme
ddli
lungo il tronco , per dar campo
coi qcmll
parte superioredi svilupparenuovi getti,
Pratìdie'
rifare la pianta novellamente.
dovrassi
il gelo abbia arrecate
rassi nella stessa maniera
se
tale da dovere
recidere m^
danno
alle piante un
benanco
ma
solo le grosse ramificazioni,
porziòa»
del tronco.
-Alle volte accade
che per T intensità del firèidci
Se
•
%
oltre alle
130
—
luce
e
dal
innalzarsi
e
di
sottile
troppo
il vento
,
mente.
Pare
del
calore
che
-
sole,ma
e
le
essendo
crescere
abbatterà
col
costrette ft4
'
tronco
molto
gradte
più fa"#
per ben
dei venti
beri
alil vento
si possa , V unico
mezzo
le piante di olivo dair impeto
,
ove
riparare
sia il piantare
dalla
parte dove
spira
siepi robuste. L' albero da preferire
nella
è Telmo, sia perchè richiede poca cura
coltivazione
sia perchè fornisce
sua
una
foglia
molto
appetita dagli animali bovini e pecorini,e
sia perchè il legno che dà è assai utile e richiesto
nel commercio
(1).
di alto
fusto
e
,
(1) Aloi, Op. cit.,pag.
104-105
PARTE
SECONDA
FABBRICAZIONE
DELL'
OLIO
INTRODUZIONE
Bell'oleificio, suo
e
L'Italia
ulivo
—
si
può
come
dire
possono
I Stante
tale
Poche
da
di
cultura
della
patria
un
capo
le province
sono
coltura
difetti
(1).
coltivato
è
la
diffusione
Italia, suoi
la seconda
essere
paese.
vantare
non
in
ovviarli
quest' albero
del nostro
?
attuale
stato
mezzi
l'
dell'altro
al-
che
questa
pianta.
dell'olivo
in Ita-
j Uà si dovrebbero
!
produrre, oltre all'abbondante
tità
quandi olii,delle ottime
qualità, essendo
queste oggi
richieste
ciò non
dal commercio.
Malauguratamente
un
avviene, e non
accade, perchè si segue
pessimo
indirizzo
manifatturazione
nella
estrazione
e
degli
olii. Sbagliando l'indirizzo tecnico, si sbaglia ancora
r indirizzo
economico;
ed
a
dimostrare
quanto
sia
ciò
faremo
delle condìuna
rapida rassegna
vero,
dell' oleificio nelle
varie
d' Italia
province
; zioni
! tanto
delle
insulari
di terraferma
,
i valideremo
il nostro
quanto
asserto, unendo
e
,
ai nostri
dalle Esposizioni Italiane
; dizii quelli avuti
i straniere, ove
figurano i prodotti di questa
i
giudalle
italiana
industria.
di
(1) Eiassunto
! eàV Associazione
I
e
di
via CavaUerizza,
una
conferenza
Proprietari
60.
ed
tenuta
dal
Prof.
Agricoltori^con
E.
sede
Minoioli
in
,
con-
Napoli
132
—
—
esposizionedei giudiziiesamineremo
Nella
priatìi
com'è
condotta
nette
questa industria,
torno
^varieprovince, e poscia diremo quanto fu detto indi
lo stato
varii
dai
medesima
alla
giuri delle
giudiziirileveremo
tali
zioni. Neiresaminaro
indirizzo
i difetti dell'attuale
ed
che
vedere
che
a
esposi-*'
rori
gli erpriori
fare
a
sbagliato,per poi
per migliorarlo.
nel Barese, ove
Nell'Italia meridionale, tranne
negli ultimi tempi si è a;Ccentuato un certo progresso,
si può dire che si è troppo indietro in questa
diciamo
resta
industria.
*
specialmente, in generale, non, a
olii grassi e rancidi; e ciò,non
producono se non
se
ne
perchè non
potessero ottenere dei miglioripel
alcuni pretendono
clima
ma
come
perchè non
si sanno
gli olii fini e mangiabili che,
preparare
Sicilia
Nella
»
«
,
,
dimostreremo
come
,
trovano
smercio
asserisce
Secondo
a
Sciacca
e
ed
i soli
sono
sono
attualmente
richiesti sui mercati.
1'InÌenga,pare
Caltanissetta
a
che
ci sia
che
a
stato
un
Ribera,
glio
risve-
migliorare questa industria;e negli indicali
luoghi negli ultimi anni è alquanto progredita,e ciò
a
è
dovuto
dato
nella
all'attività del
sua
ai meccanismi
Ciò
posto, cade
che
è il clima
Barone
officina olearia
,
un
scegliendolifra
l'asserzione
infausto
Pasciuta, che ha
maggiore sviluppo*'
i più perfezionati.
di coloro
che
dicono,
alla produzione dei buoni
sotto qualunque
olii;e possiamo dimostrare, come
il più caldo, si possono
olii
ottenere
clima, anco
finissimi. Tutto
ciò dipende dal grado di maturazione
far giungere prima
si debbono
a cui le olive
di coglierle, e dalle altre pratiche razionali
di e-
strazione.
'
"
Nelle
Calabrie,Basilicata,Leccese, Salernitano e
buona
la manifattura
parte del Barese
degli olfi
È a Terlizzi,Bitonto
lascia ancora
desiderare.
a
Molfetta
e Barletta,
lo stato dell'oleificio si pti4
ove
,
133
—
alle
onare
tale
—
Toscane
province
è
progresso
delle
dovuto
,
raccolte,
"po al
alita
ma
pure
macchinario
del
al
e
all'aver
ed
alle
si continua
Barese
più
progreair epoca
solo
non
,
olive
raccolta
le
modo
dato
quivi
come
svi-
maggiore
officine. Nelle
altre
cogliere le
«Ève con
nelle fosse, a
la pertica, a conservarle
ffltrare gli olii a conservarli
nelle piscine ed a
,
di più irrazionale.
jaraticare
quanto vi può essere
ancora
a
,
Nelle Calabrie
nel Salernitano
abbacchiano
e
lasciano cadere
le olive spontaneamente,
e. mezzo
?
le
Iiafracidate,
nelle
conservano
fosse sino
o
Giugno
a
olio. Ma
Luglio per poi estrarne
qual olio?
Nella Capi1"anata,nei Principatie negli Abbruzzi,
Ji pjjòdire che
sia nello stato
F estrazione
primiin
qualche pro"ttvo,tranne
qualche fattoria,ove
ha
di allontanarsi
dal volgare e
cercato
'.prietario
,^^
:
r
4nll'ordinario
Dico
per
quanto
l^bbero
,
buona
avuto
avesse
quanto ha potuto staccarsene!...
che
ha
se
potuto staccarsene
per
le
mancate
l^iorare la propria
Nelle
AHI
Romagne
sono
^elli
,
industria.
lo
stato
da
tanto
progredire gli samiadeguate come
,
conoscenze
stati riconosciuti
Sardi
di
volontà
deplorevolissimo; gli
è
detestabili
insieme
paragonarli agli
con
olii della
Kabilia.
Nel
Bla
Perugino
molto
resta
si è
a
veduto
un
di progresso.
per la cultura
lampo
desiderare^ tanto
deir olivo
deiquanto per la manifatturazione
,
Folio.
Per la Liguria, sebbene
alquanto progredita, la
^fifflaa
dei suoi olii
è
abbastanza
diè la qualità è ihferiore
I
soli
olii
alla
contestabile, poiloro
fama.
e
Toscani, del Lucchese
\ #Ofio i migliori che oggi V Italia può
anche
certa
l^prcati con
una
fama; ma
tetìbbero ancora
perfezionarsi,essendo
tìtóU di miglioramento.
del
Pisano,
mettere
questi
sui
po-
essi suscet-
134
—
Nel
usasi
Benaco
V infossamento
ad
acqua
le olive,
,
olive
sopra
estra-mature
scottando
e
V ads
e
V estrazione
usandosi
torcoletto
—
olio possono
estrarre; quale pretensione
Benacesi
i
tranno
avere
per difiFonderlo sui
qual
cati ?...
ad
olii
preparano
molto
microscopica:
tagliarlicogli scadenti, e
di
r abitudine
si ritorna
Benacese
misura
in
tissirai,ma
ha
del
officine
Poche
avere
inaccettabili
masse
pei
qi
dal
mercio.
e
Liguria, riviera
producono olii
si
dei
luppo
abbiamo
non
meccanismi
e
di
ponente
liti ad
che
alta
fama,
si dovrebbero
mente
Nella
Valle
Sarca
del
nelFestraziòne,da
qualità del frutto
metodi
dei
tenere
olii
cesso
Gli
feriori
di
cavar
Simo
alla
presta
Trentino
è la
macchinario
stato
con
un
pto*
e
quella parte deB*fr.
{
fit^
sono
dell'olivo,
Dalmati
preferisco^»
di
I
fermentate
metodi
della
con
ristret^
?
troppo adamitici
industria
olearia
in Itft-.
giudiziiche gli olii Italiani haÙS^
varie
esposizioni.
dalle
dato
giudizio
esposizioni,quantunque usi
i
:
faot-^
non
di
mancanza
cultura
olive
e^
che
èfl
nell'estrazione.
gli olii italiani.
da
Non
nell'estrazione.
nel
Dalmazia,
1' olio
buona
,
olii della
tutti
tanta
tó-l
cea^i
olii
razionali
buoni, quanto
Esposto tale
lia,esaminiamo
riportato nelle
Il
si
tecnico
a
V indole
per
,
fini,quantunque Ìl.|
prestasse
perchè mancaà^
j
meccanismi
si
v^®*j
sebbeffli]
,
ottenere
razionale
stria che
sa*l
difettìi
loro
Trentino
nel
sviluppata questa industria
usano
clima, pure i Trentini non
difetto
siano
considerevoli
poco
usare
gli olii
correggere
per
nonl^^tuttora
alto il
immeritata*
,
neir
allo
è
far
in
tenere
hanno
pure
il V«
presso
dovuto
svtj
alla raccolta]
delle officine,
razionali nell'estrazione;mft.j
fini. Ciò
ai modi
e
più
mano,
anche
nel Nizzardo, quantunque
a
il Nizzar
che
,
Talta
ove
Toscana
la
Dopo
135
•
r
—
f
—
V
ifùpapreè
dal
perchè gli espositoriordinadei saggi estratti con
inviano
TOtaiente
ogni cura
?"iNlin piccola quantità alle mostre
che sui
tanto
esatto
,
,
vendibili
trovano
se
ne
Ip"rcati non
delle qualità esposte ; anzi dirò,non
«
o
se
»
nelle farmacie
nemmeno
invocheremo
pure
non
cojne
raramente
ne
medicinali
vano
tro!
.
.
.
guratamente
questo giudizio,il quale malauè
tropj)o favorevole,ad
onta
delle
Tutto ciò ci rivela
dagli espositori!...
piaga, che cioè gliespositoriignorano quali
avute
^ire
un'altra
i veri caratteri
olii , o
debbono
dei buoni
essere
l'indirizzo da dare alla loro manifattura, quando
Tediamo
che
essi espongono
Giudizio
delle
Esposizionidi Parigi
del 1878
Le
è
progresso
al
1880,
Nel
e
esposizionihanno
due
ma
1878
avvenuto
perfetti!...
prodottinon
in
1880,
dimostrato
che
quest'industria
che molto ancora
gli olii furono
restava
da
un
dal
gran
1860
fare!.,.
trovati
eccessivamente
di aroma.
quindi insipidie mancanti
purificati,
mente
Ed
la praticg,di purificare eccessivain vero
gli olii costituisce una pratica antirazionale.
Il Giuri di Parigi riconobbe
che, per migliorare
la nostra
ficine
manifattura,bisognava moltiplicarele ofdi estrazione,per lavorare
ed i meccanismi
in più breve
tempo la materia. prima.
fra gli
Le esposizionidi Parigi mostrarono
che
olii italiani i Toscani, e propriamente i Lucchesi,
furono i migliori.Un
si notò
negli olii
progresso
Baresi.
ammaestrato
esposizioni di Parigi ci hanno
di un
fatto importantissimo,ed è:.Che tutti i paesi
della regione degli olivi tendono
a
migliorare questa
che
industria
olii
e
presentatida
agraria,
gli
tutti i paesi oleicoli del mondo
nel 1880 furono
tutte le nazioni
che vi concorsero
erano
più perLe
—
—
I
DigitizedbyCnOOQlC
136
—
fetti di tutte
esposizioniprecedenti. In
le
esposizionifu
ancora
durre
a
olii fini
-
preferenza, che
sarebbero
comprati e pagati ad
mentre
gli olii di qualità scadente
sti
e
del
Giuri potè
sono
cihnente
commercio
è
richiesti
molto
dall'ultima
favorevole
meno
prezzo}
richie^
sono
CommissioaS'
"
gli olii fini,
quan-"
fa*-*
difettano
olii
francesi;
acidi\il
che
più grassi
erano
certamente
torna
non
manifatture
nostre
Esposizione
nei-
di Vienna
ai nostri olii,
trovati inferiori per
Gli olii italiani furono
delle
non
!...
giudiziodato
agli
sui
altissimo
perchè
e
di
si venderebbero
elevatissimo,
perchè
,
messi
La
prezzo.
: Che
conchiudere
di prezzo
tunque
Il
bassissimo
a
pr^'
merc^
necessità
la
notata
quesjìi^
perciò pia.
e
punto
E
olearie.
sapore-
ad
onore
liani
gli olii ita-
se
furono
premiati, devesi piuttostoad una gentilezza del giuri e ad un
incoraggiamento pel Bai*
glioramento di questa industria,anziché air averte:
sinceramente
ben
Vediamo
meritato
!...
noi
quale giudizio abbiamo
poco
stessi,nelle nostre esposizioniitaliane:
nel
1864;
A
date
un
Pisa
Milano
a
nel
1881
ed
olii meridionali
gli
a
Torino
furono
a
Piift
nel 1884U
trovati
denti,
sca-
Lucchesi, i Pisani ed un poi Liguri;
essera
però da non
superati dai Nizzardi.
A Milano, il primato fu sempre
della Toscana, sa*
guirono le Puglie, eccetto la Capitanata. Un cenB»
di progresso
nella
Terra
d'Otranto, nelle Calabrlt.
e
e
solo
i
'^-
nell'Umbria.
E
nella
province quasi
non
macchine!...
da
Sicilia?... olio
l'onore
ebbero
di
Le
essere
altee
nomi*
nate!...
E
nel
zione ha
1884
a
fatto esclamare
preferitigli
Oh!
Torino!...
olii di
semi
De
a
a
quest'ultima espo^
Cesare, che sono stati
quelli d'oliva!...
138
—
sappiamo
non
—
profittaredi
abbastanza
ancora
st'industria!...
Esaminiamo
quali
ora
dell'attuale
manifattura;
cazione, accanto
rimedio
opportuno
giungere
cui
Gli
li
errori
I. Errori
i
ed
la loro
ci
indicheremà
errore
razionale,necessario
e
del
vero
possiamo
per
economico
indirizzo
oggi
deve
industria
questa
fare
nel
e
ciascuno
a
la meta
gli errori
sono
mirare.
seguenti^]
nei
riassumere
culturali;
n.
Errori
tecnici;
ni.
Errori
economici;
IV.
Mancanza
di
cognizioni adeguate
Tindu^
per
stria estruttiva.
I. Gli
errori
comprendono:
alla pianta;
a) Lavori
degli ingrassie quantità
b) La natura
somministrano
all'oliveta;
culturali
•
e) Modo
di
eseguire
d) Impianto
Esaminiamo
delle
la
potatura;
olivete.
di
ognuno
questi fatti:
A,) Spesso r ulivo si lascia
gli si prodigano gliopportuni
di
sogno
reno
per
una
moderata
e
prosperare,
che
in
e
lavori. L'ulivo
umidità
ciò si
abbandono
ìà^
ha
nel
costante
aon.:
tm-
coi lavort
il
sollevando
raggiunge
sia
V oliveta e
vangando, sia arando
suolo alla profondità di 12 a 15 centimetri. Tali W
vori debbono
essere
ripetutinella stagione estiT%
è più ai^^i
del terreno
specialmente se la natura
calcarea.
Iosa anziché
Molti non
prodigano tali *te*
vori, altri fanno dei lavori profondi ; gli uni e ^ ]
altri sono
in
errore, poiché l'oliveta ha bisognai
la flfrtlavori superficiali
e ripetuti,
per assicurare
tificazione
dell' olivo.
B.) Natura
alV oliveta,
terreno
la
cipiitanto
—
e quantitàda
degl'ingrassi
L'ulivo,vegetando, spossa
potassa
il fosforo
e
somministrare
e
V azoto.
sottrae
Tali
,
importanti
alla
natura
deir olivo
dal
prlrir
prei^
139
—
—
sauriscono
nel terreno
e
bisogna restituirli afè l'olivo possa prosperare.
:olti concimano
Tolivo, e molti altri no. Alcuni
ed al^Éfcclmano Tulivo a salti,altri scarsamente
abbondantemente.
'Sfef
Taluni, oltre all'abbondanza,
burniscono all'olivo concimi freschi e molto grassi.
Sa tutti questi eccessi vi sono
deglierrori. L'ulivo
ha bisogno di
?flconcime
non
non
.daaite;
ogni anno.
non
j
dev'
dev'essere
Il concime
fresco , né
natura.
sua
concimato
essere
Iporzionata
un
né
essere
dato
per
molto
a
per
ed
fruttificare,
né
scarso
,
abbon-
normalmente
ma
salti,
tito
smal-
l'ulivo dev'essere
grasso,
ma
adatto
alla
dev'essere protenere
alla potatura fatta all' ulivo , per mansucchi
o
giusto equilibrionegli umori
La
quantità di
concime
della pianta.
I concimi
adatti
in tre ordini:
l.o
2.0
'
1'ulivo
per
li
possiamo
care
classifi-
Minerali;
Vegetali;
3.0 Animali.
f'ra i minerali
calcari,ma questi nel suolo
in vece
a
sono
sufficienza;
bisogna sonrniisempre
nistrare i concimi
vegetali,quellianimali,ed i vegeto-animali.
sono
i
I sovesci
di fave e di lupinisono
ottimi. Fra i
animali
concimi
il prodotto dei cessi e lo stabio
da prescrivere; ma
il primo molto
pecorino sono
tutti
analtito,ridotto quasi a terriccio. Finalmente
i residui dell' estrazione
dell' olio , in cui la parte
i migliorifra tutti i consono
cimi.
grassa fu distrutta,
Si usino tali mezzi, e la fruttificazione sarà
tima
più normale, abbondante, ed il prodotto sarà di ot-
qualità.
di eseguire
relazione fra il modo
la potatura dell' ulivo ed il suo
potere fruttifero.
Ebbene, abbiamo
questo scandalo ! Taluni non
tano
pol'ulivo che raramente
ed a salti;
altri spesso,
CO
.^^-
Esiste
una
-p-N
—
140
—
E
spogliano.
tanto nell'uno quanto nell'
! L' ulivo,
vi
è
che
un
caso
grave errore
fruttificarenormalmente,ha bisognodi un equuil
costante fra i succhi che può elaborare e la chioàii
che possiede; tale equilibrio
si ottiene con
la pò?
tatura all'olivo « ogni anno
e non
a salti»; si devebadare di dirigere
distribuire gli umori alla pH
e
affinchè o^i'
costante,ugualee giustadistribuzione,
fruttificazione
media
si
una
anno
possa ottenere.!
grandi taglisi faranno quando si deve determinare
la forma definitiva da darsi all'ulivo;
e questa otr
e
lo
non
tenuta
le
grandi amputazioninon
si
useranno
d%
nei casi estremi;sarà la rimondatura
che sarà
Sono un grandi
fatta ogni anno
immancabilmente!
le sentenze : Fammi
errore
povero di rami , che ti
ricco
vecchi
Gli
olivi
vanno
d'olio;
farò
potatialVimpazzata; Leva da capo e non da pie; Spogliamiche
,
non
io ti
!
i
oltre
rimondatura,
e
vestirò,
Nella
altri
ancora
gliare
succhioni,
bisognatache aduggiano,onde dare un aesufficiente alla pianta.Si badi cK
reamento
e luce
non
tagliarei rami annutoli,che son 'quellicha,
dar frutto!...oh!...quanti
l'anno seguente debbono
tolti e poi si dice che l'anno
di questi
rametti sono
né
deve fruttificare,
dopo l'ulivo non fruttifica,
tale
la
natura!...
è
sua
perchè
Un
altro
delle olivesta nell'impianto
te.
errore
D,)
e la distanza
Ara,
Importa molto la disposizione
tura
la colgliulivi nell'oliveta per potere fruttificare;
quei rami
ma
cosi detta a bosco rende 1'olivo poco fruttìfero,
fruttificanortenuto l'olivo in luogo solatio,
malmente.
condizione di talune culture,
specialmenteje
la 'normale
fruttificazione, e
erbacee , disturbano
mancando
la giustaquantitàd'umori,l'ulivo poco
dei fioripochirestano allegati,
e delle olive
fiorisce,
diventano
:
ne
se
allegatepoche
sviluppano
zose,
grinsi disseccano e cadono
dalla pianta.
La
.-!a-_.
141
—
^uUvo
bene
per
.jpossìbile
Gli
l.o Metodo
2.0 Durata
3.0 Grado
4.0
isolata
la consociazione
tollerare
errori
essere
fruttificare dev'essere
in cultura
messo
Simo
—
tecnici
per quan-
speciale,e
e
con
la vite!...
sono:
di raccolta.
della raccolta.
di maturazione
in cui le
olive
deb-
raccolte.
Sul trasporto delle olive;
Sulla loro conservazione;
Dal non
usarsi la selezione
ed il prosciudelle olive prima di essere
fcittaent'o
frante;
si procede alFinfrangimento
come
K\' lo Dal modo
j|i31eolive.
8.0 Dal modo
si fanno le espressioni;
come
dell'olio.
9.0 Dal modo
com'è fatta la raccolta
Esaminiamo
di questi fatti:
ognuno
cólte sane
ed atte ad esA.) Le olive,per essere
jH^re serbate per un certo tempo, e dare buon olio,
colte a mano;
è. molto
iébbono essere
oggi in vece
^Sliaune l' abbacchiamento
la caduta
e
spontanea.
ultimi
alla
due
nocivi
jnodi sono
=Q^iesti
pianta,al
ét^sgcto
attuale
ed alla fruttificazione futura. Si racche molti mali e molti guaa il frutto a
mano,
col bacchio
non
spariranno. Il /rutto staccato
è serbevole, s'irrancidisce subito;il frutto a caduta
alla futura frut
spontanea dà pessimo olio e nuoce
'
5.0
6.0
*
"
'
*
'
tiiéazione.
B.) La durata
Tduò
della
ed
raccolta
aprile,e
gmì... ebbene, qual olio si può
a
marzo
da taluni si
talvolta
a
avere
protrae
maggio e giuda
olive
mature
stra-
riseccate ed esposte a tutte le
disseccate,
!...Come
i'ulivo può nutrire le nuove
'iné"mperie
?^Htìne? La raccolta al più tardi si deve protrarre
^Ubh»^
pierla
far di tutto per comfine di gennaio; si deve
nel
'€*)Per
decembre.
ottenere
buon
ei^ere stramature, né
^r^ii
olio le ulive
molto
acerbe
non
,
ma
debbono
a
giusto
142
—
—
le raccolte tardive
Con
grado di maturazione.
Le olive a giusto g]
si raggiunge tale intento.
di maturazione
danno, oltre air ottima qualità.."
olio
anche
quantità possiblte
quasi la massima
,
vi'
dico qua.si poiché oltre il decembre
appena
ri ^Iq di aumento, e forse più fittizio che
reale,
il disseccamento
ed aggrinzimento delle olive.
si trasportano pi
D,) Le olive ordinariamente
,
in sacchi
nei
o
no; le olive
serbevoli. È
ste
carri
necessità
in modo
sarebbero
rebbero
da
E.) La
parte
;
pessimo olio
e
mare]
non
s
sieno trasportate in oW
subire ammaccamenti
;
che
non
serbevoli
buon
trappeto
danno
marce
ed
solo
al
per
certo
un
tempo
e
'
d4^
olio.
conservazione
delle
olive
è
uno
dei
fa^
più tristi neir attuale manifattura!... In quasi tutti
i luoghi sono
infossate:
lift
fermentano, diventano
olio
si vuole
estrarre
letame., e da questo letame
dopo 3, 4 e talvolta 5 mesi d' infossamento!... FiM
che
a
mai
sarà
non
di conservaziooij
questo modo
possibileportare sui mercati olii .ma%
si abuserà
di
giabili.
Le
olive
e
per
un
mese
circa,seoM
luoghi aereati, stratificate sopra
razionalmente
riscaldarsi. Anche
alterarsi,in
ticci
serbevoli
sono
senza
gr»r
stìfr^
si alterano.
esse
mese,
omesse
sono
F.) Neir attuale manifattura
compte^'i
ii
delle olive adtamente
due operazioni:la selezione
loro prosciugamento. Nel lo. caso
si portano le
olive buone
miste alle pessime ed a corpi estranei^
bate, passato
nel
frantoio;e
un
nel 2».
caso
le olive
molto
umide
cA
queste presentano difficoltà neir infrdlh
gimento ed alla preparazione del pastone da osi
acquose;
deesi
—
estrarre
Folio.
..,?
G.) L'infrangimento attualmente
si procede direttamente
duale,ma
to. Coir infragimento graduale si
qualitàfine
di olii
e
non
è
fatto giif
allo stritolamtìftpossono
ottenni»
separate fra loro;con
Tinfimar
?
143
—
to unico
olii scadenti.
si hanno
Llnfrangimente
non
già sulle
olive l'reschee
fatto sopra
essere
—
re.
Le espressioninell'attuale manifattura
!^)
torchi
deboli o potentissimi; si fanno
volta
in
o
acqua
fatte
B
due
soltanto;spesso
Le
calda.
si fanno
in
una
accompagnate
espressioniin
vece
debbono
multiple,ed ogni espressione
e corrispondere ad un
grado d'infrangimento.Alle
si devono
fare corrispondere i
di l.a frantura
più deboli,per le compressioni molto modedi 2^. rifrantura
debbono
da usarsi;alle sanse
spendere torchi e compressioni di maggior fordi 3o. rinfrangimento o
finalmente
alle sanse
e
a
freddo
e
'
bucchiette
ndere
dei
si debbono
lavamenti
compressioni
e
torchi
della
fare
cor-
massima
a.
Fatta
pestano
Fespressione
molto
coi soli torchi
oleose; fatta
coi
deboli,le sanse
soli torchi potentis-
sola qualità di olio e scadente,
itoi,si estrae una
ad
come
|tóchè è noto in tecnica
ogni grado di
qualità di olio,e le
compressione corrisponde una
Ijoalitàmigliori corrispondono alle più deboli comrazionale
delle
l^ssioni. Ora, seguendo il metodo
le diverse
espressionigraduali,non solo si separano
bensi si otqualità di olio e le più pregevoli ma
fieoela massima
quantità nelF insieme delle varie
compressiuni.
L) La raccolta delFolio,com'è fatta attualmente,
è.uno dei modi come
confondere
le diverse
qualità
di ,olii:
le ottime
colle peggiori.La
raccolta
do
dell'ofacendola
frazionata
facendola
e
procedere paJCaUelamente
alle graduali estrazioni
sotto le dilSfetentì compressioni, si avrebbero
tutti quei vantaggi
,
,
^ha» dalla
tecnica
finalmente
ctt decantazione
soao
punto
razionale
diciamo, che
e
razionali
si desiderano.
i metodi
di conservazione
nella
di
purificazione,
dell' olio
maggior parte
dei
non
casi:
144
—
—
corrispondono ai bisogni tecnkfe
sia per costruzione
e materi^^j
disposizione,
le officine
non
per
renti
vi
che
occorrono.
La
purificazionedegli olii è perfettamente
la famosa
la^quale non
fatta;si usa
filtrazione,
che ad esporre
gliolii all'aria per rancidifica:
degli olii in vaste
presto. La conservazione
non
ne
corrisponde alle condizioni di chiarific;
e
purificazionedegli olii mangiabili;questi deW
in recipientidi moderata
conservati
essere
e
ed atti alle manipolazioni di chiarificazi
tà
di decantazione
degli olii.
III. Errori
economici,
Questi dipendono dai
guenti fatti:
l.o Non
si hanno
locali adatti e proporzi
air industria;
2.0 Non
si usano
meccanismi
proporzionanti
'
,
—
adatti
alFuso;
3.0 Non
dustria
si
di
dispone
estrattiva;
4.0 Non
si dà
1^
capitalispecialiper
quello sviluppo che
6
Toffìcina
ria industrialmente
5.0
meriterebbe;
È sbagliato l'indirizzo dell'estrazione;
il personale tecnico
6.0 Manca
7.0 Si pretende di fare economia
sia
nipolazioni,
di
fatto
9.0
sono
o
di mezzi
dei
è
Preparati
Un
residui
le
mecc
incompleto^",
abbandonato;
diffusibili sui
lO.o
in tutte
personale, sia
8.0 II trattamento
mal
adatto;
ultimo
agli oliveti!...
A.) In generale
impiantati in modo
piccole frazioni,gli olii
in
mercati;
è
errore
i locali
da
non
di sostituire
sono
né
corrispondere
i
vigfiQil'
\;A
costruita
all'
9ft
indirailìl
delle immonde
Sono
di estrazione.
razionale
stiMQi
deve
a'^^m'
si fa tutto. Tutt'altro! Quest'officina
ove
tutte le altre iiiix
tutte le proprietà possedute da
cine
industriali
a
razionale
impianto!...
146
—
; i soli
mente
piccola
blemi
a
preferenza
trappeti sociali
media
industria,potranno risolvere
o
in
,
e
1
esame.
i
olii fini ed
,
si
che
prefereig
più gli olii inftpa
a
invece
estrarranno
residui
dei
utilizzazione
estrarre
mangiabili; non
titolo
di basso
ad
mirare
E.) Oggi si deve
gli
—
e
non
principaù
come
,
copi
vige la consQi
di estrarre
la massima
tudine
parte degli olii d
la adeguata collocai
trovano
basso
titolo,che non
zione
sui mercati, e poi si grida alla crisi oleariala
La
crisi olearia vi è perchè si vuole ; ma
quai^
si produrranno gli olii fini a preferenza, vedrafiaM
i falsi economisti, che
vi sarà
non
più crisi!.
il personale adaitE
manca
F,) Ordinariamente
indirizzo
ra
quest'industria nel vero
per avviare
la diffusione
delle txi
zionale, o ciò perchè manca
in quest'arte,tanto
tecniche
noscenze
pei propri©
quando tali con(^
tarli,
quanto pei fattoiani. Ma
delle più potenti
saranno
una
scenze
avremo
diffuse,
leve per. sollevare la crisi olearia nel nostro
paese!^
Non
estrazione.
tuttavia
tanto
per
.
...«
G,) Trovandosi
estrattiva
culturale,il proprietario cerca
di personale e
di numerario
alla
mia
mezzi
di
l'industria
meccanici
mezzi
dei
sima
e
tetto
tutte
mal
il
e
fare
econo:
perciò andN
Dal
le
conseguenze
lavorazione
che
,
condotta
finale
di
lavorazione.
nella
nascono
accumulata
difetta
della
ha
j^ft
per
e^
collocabQtì
pessimo prodotto non
non
corrispondente agli attuali tot
,
sui mercati
e
,
sogni
industriali.
H.) Vi
è
sidui. Alcuni
un
e
caso,
vi
è
quando,
tutta
altre
la
industrie
materia
;
dei
aitri li trattano
re-:
completa
in-
nell'uno, quanto nell'alto]
oleosa. TSui
perdita di materia
tanto
sempre.
officina estrattiva
da
sul trattamento
errore
grave
li abbandonano
allora
da
sé
presenterà il completo
sola
ed
naconto,
tor-
indipendentem^tfl
estrarre
completam^M
potrà
oleosa
possibile dalle olive e ési
,
147
—
—
lui , utilizzando
per quanto è possibiletutti i
morti.
presentatisui mercati,debf.)Gli olii,
per essere
in grandi masse
costanti
essere
omogenee
,
costituisce il tipo.Ma
?enr determinate; ciò che
shè
gli olii saranno
preparati frazionatamente
le piccole officine,
e
dipendenti da case ema
jisivamente commerciali,benché
ottimi,
permai
in piccola massa,
diffusi sui
non
saranno
reati.
L) Finalmente
un
non
grave
ed
ultimo
errore
si sta
e si è di sostituire
oggi dagliolivicoltori,
compiere
iplQtamente
i
oggi
vigneti agli oliveti ; errore
dalla
Francia
Si
badi
meridionale.
lesso
a non
ttare si triste esempio , e si pensi che per fare
to
vigneto bastano pochi anni,ma
per fare un olibasta un
non
quarto di secolo!...
diciamo , che
ffconchiudendo
la crisi olearia non
risolve cangiando indirizzo ai capitali,
ma
perV industria , senza
Bionando
!
...
distruggerla che
landò si porteranno sui mercati dei prodottipervi
ti,non
ritalia
il
nido
né
né vi sarà concorrenza
crisi,
degli olii fini poiché le
fatto
del nostro
nel
idoni locali
lere
sarà
monopolio
,
tali da potere
sono
paese
degli olii fini per tutto il
!
CAPITOLO
-
.'Itaccolta delle ulive; tempo
?'J
con-
Trattamento
delle
ulive
I.
e
di eseguirla.
modo
dopo
la
raccolta.
?*?
nelle ulive fresche
quantità di olio contenuta
varia, e ciò dipende sia dalla varietà delle ulive
(1?
stesse, sia dalla stagione che ha accompagnato la
delF uliva. Ragguagliaf^ttificazione
e maturazione
lia
I
148
—
però si ritiene
tamente
sche
medianamente
e
—
che
100
parti
contengano:
mature
51
Acqua
Fibra
della
16
polpa
Olio
10
Olio
del
il 9
tenere
per
ulive
di
sotto
e
solida
sostanza
benché
acido
un
Gli
due
sostanze
acidi
sono:
rico; quindi V oleina
pura;
(5 grar
in part
bassa
solido
di
composte
una
V acido
è
un
V altra
sostanza
oleico
e
composto
scorrere
è
è
la
detta
acido
una
oleina^
mai^
ciascuna
V acido
di
ulivi
di
ciò che rimane
La
prima è V
sono
particolare e
vegetale
di
cioè:
spremuto, si vedrebbe
cristallina.
oi
ad
grassa^
diventa
esso
assolutamente
non
garina.
Queste
che
liquida,mentre
sostanza
una
sostanza
una
temperatura
una
inoltre
venisse
se
è
olio. Si arriva
due
esposto ad
zero), si vede
viene
difficilmente
perfezionata
principiiimmediati,
margarina. In fatti,se V olio
di
e
anche
per
% di
^/^ soltanto.
composta
oleina
22
il 10
delle
L' olio
1
»
r industria
ottenere
può
nocciuolo
del
Legno
Ma
EMI
ulive
di
(H
rina.
glice-
margch
oleic©
di
glicerina;la margarina, di acido margarico e
glicerina.
alla lor volta
sono
Queste sostanze
composte di
in predominanza.
ossigeno^idrogeno^ e carbonio
La materia
entro
oleosa,nelle olive,è contenuta
la spremitura Fabbandocellule,le quali mediante
e
facilmente.
nano
la vinificazione,cosi si deve
per
dire per la estrazione
delFolio,cioè che la raccolta
delle ulive è Tultima
operazione della olivicultura
Come
e
la
si dice
prima
deir
oleificio-;
quindi
la raccolta
deUe
149
—
,
re
ire
è
l'anello
e
V arte
Raccolta
usi
ul^e
novembre
Mionali
invece
la
^rnó.-
si
e
chi
A
—
là,momento.
Fin dal
ìi alberi
dare
'
si vedono
color
un
bca
le ulive
fcippoil
,
nocciuolo
iando, cominci^
ad
ad
province
misura
me-
che
le
si comincia
lentamente
per
in
V in-
tutto
su
per
,
,*che
conservano
di òlio. Neil' agosto è l'eal loro completo sviarrivano
s' indurisce
e
arricchirsi
di
nei
mesi
ulive. Si sa
aumentare
Maturazione
ac-
niente
quasi
cui
ciò
in tutto il
V estate
accrescimento
attraverso
Durante
questo periodo le frutta
^ntengono
in
e
maggio, epoca in cui,sfiorendo
le frutta
comparire formate
verde
fempo del loro
bo ad
agosto.
d'Italia
ragione? Ragioniamoci
di
mese
,
amio
oltre
va
a
sicché
naturalmente
rac-
Liguria racquando hanno
buccia
Nelle
si fa
raccolta
,
iovembre
le
nella
e
dicembre.
della
olivetate
contrade
Toscana
e
produrre
tempo
mature,
appena
vinoso-scura
sulla
tinta
cadono
al
cioè
fede tra
Jive
Quanto
—
Nella
—
l'arte di
utilizzazione.
le ulive
la
reso
loro
delle varie
differenti.
»dgono
congiunge
della
delle
f^lta;
gli
ino
che
—
delle
la
polpa, ingrosolio. Questo contìnua
successivi
che
durante
la
queste dal colore
verde
al giallo-chiaro
quindi al violettopassano
,
Questa però
Scuro,che caratterizza la maturazione.
può dire completa
quando, schiacciato
fi frutto colto dall'albero,
lor
presenta la polpa di covioletto
la pelle esterna.
come
Dopo questa
,
aumenta
epoca l'olio non
più in quantità anzi si
e
va
guasta
dunque
scapitando in qualità.Ecco
Bon
si
se
non
,
che,se
di
si vuole
ottenere
frutto,converrà
siano arrivate
compresa
Quando
nei
a
olio fino
e
che
senta
odor
che
raccogliere le ulive prima
perfetta maturità; questa epoca
due
la raccolta
mesi
si
di
novembre
e
è
dicembre.
protrae più oltre,come
mol-
150
—
—
è di qu^ditis
V olio che se ne
cava
fanno'',
e
comune
più tardi sì fa, peggiore sarà rolio.
un
Qui fa d'uopo sventare
per quanto
comjxnissimo
grossolano pregiudizio.
la raccolta, fid
dicono
Moltissimi
che, ritardando
tissimi
dà
olio
,
più
di arricchirsi
alle frutta
tempo
è
tanto
olio si
che
vero
da
cava
più
ha
ha
in
poi non
che
massimo
si fa
la
in
raccolta^
di ulive.
tomolo
un
Ciò è falso assolutamente.
il frutto
tardi
del
Ripeto che, allorquando
dicata,
colorazione
raggiunta la sua
sopra ingià finito di arricchirsi di olio. D'allora
fa che evaporare
l'acqua di vegetazione
contiene
e
diminuire
di
Cosicché
volume.
se
noi,per esempio, raccogliamo le ulive di una
pianta
in dicembre
e
poniamo fossero tante da empirne
un
tomolo, aspettando per raccoglierlein febbraio,
di*frutta ci sarà imposcon
quello stesso numero
sibile
il
lo
tomolo
colmare
stesso
empire più
per
,
certa
quale dovremo
quantità di
aggiungere una
dal
frutti di altra piaùta. É logico quindi che
se
,
8 chili di olio,dal secondo
primo tomolo si cavano
se
ne
cavino
non
al
maggior
9
o
si deve
numero
10.
Ma
alla
è
chiaro
raccolta
di frutta
che
che
questo
mento
au-
ritardata,sibbene
nella
vanno
sura.
mi-
ragione i sostenitori della
col
raccolta
tardiva, quando potessero dimostrare
fatto che in un
olivete,supponiamo di 1000 piante
di frutta, raccolte
cariche
in autunno
nel tardo
o
di ulive; ma
inverno,se ne ottenga uguale volume
ciò è impossibile per le ragione addotte; quindi la
credenza
di cavare
maggior prodotto ritardando
la raccolta,è,più che un fatto,una
illusione,
vera
senza
essere
compensata da alcun vantaggio. Anzi
diversi gli svantaggi che l'accompagnano. E
sono
di fatti
l'
la qualità delposticipando si deteriora
olio,si soffrono perdite cagionate dagli uccelli,
dai ladri e dalle acque
di pioggia, che nei terreni
Allora
avrebbero
,
,
,
tp."
151
-
#eeUvi trascinano
^
le frutta cadute. E gFinsetti
spantodannò non arrecano? Le ulive adunque si
tìtìbbono raccoglierefra novembre
e dicembre
e per
qualche varietà tardiva in gennaio.
tano
Quanto al modo di fare la raccolta,alcuni aspetda
che le frutta cadano
sé, e con ciò V operazione
le
dura parecchi mesi , imperocché
ulive,
anche
maturissime, persistonosui rami per lungo
tempo, ta volta fino airappassimento.Questo sistema
è condannevole
e
poi preperchè antieconomico
,
^nta
avanti
citati
colta
più
gì'incovenienti
per la racle piante
di abbacchiare
tardiva. Altri usano
con
una
pertica per farne cadere le frutta. Ciò è
riprovevolissimo,
imperciocché il bacchio o pertica,
i ramuscoli
le
oltre a staccare
le ulive , spezza
e
destinate a
giovani messe
dell'anno,le quali sono
glie,
portare il frutto dell'anno appresso; infrange le foseco
qualicosi guaste seccano, privando la pianta
di organi importantissimialla sua
nutrizione;produce
contusioni sulla corteccia dei rametti più grossi,
di rado periscono;e le frutta stesse in
che non
dai colpi della
ammaccate
gr^an numero
vengono
pertica e con ciò facili a guastarsied a fermentare
nel caso
si dovesse
aspettare del tempo pria di
le piante
In somma
alla macina.
mandarle
abbacchiar
è tale pratica dannosa, che, oltre a menomare
la
attuale
qualità del raccolto
compromette quello
futuro prossimo.
La maniera
cogliere
più adatta e più ragionevoledi racle
le ulive é quella di staccare
mano
a
frutta dalla pianta.E per fare ciò é necessario di
essere
scala a tre gambe (1a cosi
provvistidi una
detta scala a forbice) con
la quale si può girare
attorno alla chioma
della pianta, e di panieri ove
le
,
,
riporrele
frutta
mano
mano
che
si distaccano
dai
rami.
Sembra
prima giunta lunga
quando fosse
pratica,ma
a
fatta
dispendiosasifaffidata ad operai
e
152
—
di buoua
svelti
e
pò. E
dì fatti
volontà,
—
col sistema
se
perderà gran ìem-
si
non
deirabbacchiatura
per
pianta ci vogliono 3 operai, poniamo
la
10
raccelta
un
con
a
mano
minuti,
per
operaio raccoglierà la stessa pianta in poco più di
di
di ora.
E poi quel po' di più di mano
terzo
un
dal migliore procertamente
e
compensato
opera
dotto
che si ottiene e dal danno
risparmiato alle
piante.
raccogliere una
—
Trattamento
del
tempo e del
uliv-e,vogliamo
le
ulive
Detto
dopo la raccolta.
delle
modo
di eseguire la raccolta
dire qualche parola del come
ora
trattate
immediatamente
dopo la
delle ulive
vanno
—
raccolta.
Generalmente
le
cominciare
la
prietariidi
oliveti hanno
di
degli
estrazione
non
o
hanno
trappeto, e
delle
per
conseguenza
dopo, debbono
lungo
meno
o
di
qualcuno
tali stabilimenti
tutti ad
olive
è
che
le olive
trap-
tre
volta, mencontemporanea. Ne
una
coloro
,
tenere
o
in serbo
che
per
nel
turno
un
tempo
raccolte.
si tengono
queste ulive ? quali cure si
ben
si amconservarle?
monticchiano
.Generalmente
come
per
in
angusti
si lasciano
ove
che
sbrigar
raccolta
vengono
Ma
tutti i prodebbono
virsi
ser-
Non
tare
divena
olearii,che cominciano
in parecchie delle nostre
ridionali.
province me-
possono
la
più
delFolio.
pria
stabilimenti
S'intende bene
viene
male
quello del proprietariovicino
comuni
peti
di
si trattano
ulive
e
poco
in abbandono
ni,
pulitilocali terreper più settimane
talfìata per mesi. Quello che avviene
delle ulive
si
durante
questo tempo è noto a tutti. La massa
e
riscalda, una
superiori premono
rende
muffa
si estende
liquido
bruno
sviluppa, gli strati
porazione
l'evaschiacciano
e
gl'inferiori,
bianca
l'aria del locale,una
umida
ed un
sulla superficiedel mucchio
fermentazione
e
nauseoso
si
cola
sul
pavimento, prò-
154
—
debbono
che
andar
che
inferiore,ma
magazzini
dovrebbero
ha
esse
olio
un
depositano le
pavimento fatto
il
centimetri
sollevate
sjtf^
di
valore
un
sempre
si
ove
avere
alcuni
stiano
si dovrebbero
perdute, ma
separatamente, dando
mere
I
—
qualilt
ciale.
commer-
raccolte
olive
di tavole
suolo
dal
che
mente
fina-
e
bucherellate, sicché V aria vi passi per
alle ulive
che i pertugi permettano
sotto,senza
Se
cadervi.
il
pavimento
dispongano
frutta. Queste
più spesso di 15
le
conviene
almeno
A
ottuse.
chi
rivoltarle
obbietta
con
che
si stendano
formare
centimetri
20
a
cui
su
debbono
non
;
,
dei cannicci
almeno
di
vi si-
fatto
sia cosi
non
ctt
giorni
punte
due
rastrello
un
tutte
ogni
e
strato
uno
a
queste cautele
sono
impossibilia praticarsiperchè dispendiose io ri*
si produce Folio migliore,
spondo che nei paesi ove
in Toscana, gliagricoltoritrovano
il loro
come
osservando
tornaconto
cotesto
diligenze; Y olio di
,
?
fatti in commercio
in
Lucca
ben
meritata
agli
olii del
che
passa
e
olive
paesi
e
nelle
dell'olio
Estrazione
si possono
olive
la sola
raccolta
nella
diligenze che
(1).
CAPITOLO
Dalle
una
rinomanza
•
lunga superiori
gran
d'Italia,
per
fra i due
estrazione
di
prezzi
mezzodì
delle
nella
fa
di
gode
differenza
e
vazione
conser-
si hann^
li.
dell'olio.
4
cavare
qualità di
olio:—
in cert6
quello della pelle,il quale è contenuto
forma
dei punti distinti,'
vescichette
globose ove
e
analogo a quello ddla
quest'olio quantunque
polpa, contiene olio essenziale, che lo rende rerfin
è contenuto
che
noso
; 2.0 quello della polpa
1.0
*
,
,
,
(1) K.
Arcuri, in Agr. meriti.^1879,
n.
21
e
24.
15o
—
—
cora
;^tile irregolaridistinguibili
quando l'oliva è anGli spazii intracellulari
immatura.
contengoun' acqua
di vegetazione pria aspra, in seguito
m
dd
e
contenuta
della
; 3.o V olio
si dee
dare
riguar-
fecola
abbondante, che
densa
mucilagine scipita,
nocchiolo,poco
piuttosto una
irrancidire
ad
un
è
in cui
amara,
diventando
,
di
un
odore
e
cile
fadi
pore
4.o Volio della mandorla^ di sagusto detestabili;
deposito
quantunque dolce, e che forma
acre,
irrancidisce
ma
limpido.
presto, di color giallastro,
verse
di queste 4 qualità diDallo esame
dei caratteri
di olio
è
facile
dedurre
la
di
convenienza
con
quello del nocciuolo e della mandorla
l'olio della polpa. E per dimostrare
quanto ciò sia
mi pface di riferire V esperienza di Sieuve,
vero
la quale, benché
di essere
un
po' antica,non cessa
abbastanza
importante tanto più che dopo di lui
mescolare
—
,
,
io conosca,
ha fatto esperienze
,
di maggiore attendibilità dal punto di vista pratico.
ben maSieuve adunque prese delle ulive sane
ture
e
e le fece
spolpare. Dalla polpa cavò un olio
altro
nessun
che
di color
citrino,dolce e gustoso. Rotti i nocciuoli,
olio
pestò e spremette le mandorle, da cui estrasse
chiaro quasi quanto quello della polpa,ma
di sapore
aspro é di odor forte. Il legno dei nocciuoli fu triturato
grato.
ine ca venne
olio alquanto torbidettp e di -odore
5
Ciò fatto,l'egregio sperimentatore prese
dalla
nella l.a mise
l'olio estratto
bottiglie:
polpa;
nella 2.» quello proveniente dalle mandorle; nella
3.a quello cavato
dal legno del nocciuolo; nella 4.»
una
mescolanza
delle tre precedenti qualità e nella
glie
o.a bottigliadel
le bottibuon
olio ordinario. Turò
esattamente
alla
luce
e
ed
a
le lasciò sopra una
tutte le vicende
finestra,esposte
del caldo
e
del
freddo. A capo
trovò
che l'olio
di 3 anni, Sieuve
della l.a bottiglianon
avea
cangiato di colore e di
in
odore e conservava
il saper
grato del momento
—
cui
era
stato
messo
nella
bottiglia;che quello della
156
—
—
bottigliaavea
perduto della sua primitiva lim-,
pidezzH, era diventato giallo e di gusto piccante,
quasi corrosivo; che quello della 3.» era diventato
bido,
tore
fetido; che quello della 4.» era
nero, denso
di odore
mato
fore
scuro
forte,rancido, ed avea
ufi gran
e
\
deposito nel fondo della bottiglia;
che quello della 5.a poco
differiva da quello della
ad evidenza
che
quarta. Questa esperienza prova
alla mandorla
Folio di olive deve
ed al legno del
i suoi frequenti difetti.
nocciuolo
Sarebbe
quindi conveniente, se ciò si potesse fare
nella
comodamente
pratica ordinaria ,'di estrarre
ciuolo.
separatamente Tolio della polpa da quello del noctarsi
Ma il compito è diffìcile e bisognerà contenciò
di ciò che si può, non
potendosi ottenere
2.a
^
—
—
si dovrebbe
che
si
come
vorrebbe.
e
può raggiungere
tutta volta
Pur
parte lo scopo.
in
almeno
vediamo
SiEUVE
lino
imaginò e fece costruire un muo
pa,
frantoiospeciale,che triturava la sola polintatti i nocciuoli, i quali poi prano
lasciando
menò
macinati
separatamente. L'egregio inventore
Lo
gran
stesso
dalla
rumore
si vendevano
che
né
SiEUVE
la
altrove,e
pare
se
imitatori
macchina
sua
il fatto
ma
né
in
Francia,
isolata
rimase
s^a
a
zionare
fun-
suoi
che
i
ci schiacci
in
una
senza
è
i frantoi
Generalmente
le ulive
esattamente
però qualche ripiegomercè
in buona
parte lo scopo.
nocciuoli,ci
raggiunge
consistono
vantaggio a
dissero bene;
avuto
finisolii simi
Parigi e molti
; i suoi
trappeti soltanto. È perciò che non
tanto
di ragionarne più a lungo. Inconveniente
buona
fino ad
non
ora
possediamo una
macchina
rompere
cui si
ne
ha
non
nei
mi
con
scrittori
autorevoli
macchina
sua
macina
piccolitrappeti
pietra dura adattata
dei nostri
di
cilindrico alto
orizzontalmente
sopra un muricciuolo
sulla quale si aggira un' altra macina
metro
e
un
in
posizione verticale
nel
centro
della
e
fissata ad
prima:
albero
un
e
albero
niato
imper-
macina
mossi'
157
—
: da- un
mulo
della macina
^perficie curva
è liscia,di guisa che
sotto
ne
tondi
fossero
mente
ordinaria-
le
avverrebbe
se
trasversalmente
fosse
se
verticale
ulive, che le capitano
schiacciate
e polverizzate
vengono
Ciò non
,
minutamente.
delFacqua. La
forza
dalla
cavallo,o
o
—
stessa
scanalata
i tondini
tanto
la
perficie
su-
meglio
e
prominenti,quanto
soicheggiature.A tale uopo la macina
ture
del più duro
dovrebbe
essere
granito e le scanalapiù del diametro
profonde qualche millimetro
le incavate
fornito
la
prima macinatura,
o
I nocciuoli
nei
scivolando
olive. Un
suol
come
delle
frantoio
servire
siffatta dovrebbe
di macina
passata.
delle
nocciuoli
dei
trasversale
ulive
solo per
dirsi per la prima
ad
della
solchi concavi
ste,
sottopo-
esso
macina,
steranno
re-
maggior parte interi ed i rotti non
mai
saranno
che, sottoposta
polverizzati,di maniera
solo
allo strettoio,
olio
la massa
se
ne
spremerà
minima
della polpa, con
una
quantità delle poche
nella
mandorle
schiacciate.
questa prima operazione,si deve
Dopo
la
estratta
pasta
in
un
dalle
frantoio
liscia,la
curva
sottilissimi
ed
brusche
fornito
ad
una
sottoporre
seconda
di macina
riduce
il tutto
quale
in pasta omogenea,
a
in
da
cinazione
ma-
superficie
tumi
francui
si
qualità inferiore. In
Francia si usano
macchine
frantoi che, in luogo
o
delle nostre
macine
di pietra,hanno
dei cilindri di
le olive
ferro scanalati,
tra i quali si fanno
passare
La distanza
che posdei cilindri si regola in modo
sano
i
la
intatti
nocciuoli,mentre
polpa ne
passare
premerà
un
è schiacciata
Spesso
nei
pito di
•mente
peso
0
ho
nostri
olio ordinario
e
rotta
osservato
di
per bene.
che la macinatura
delle olive
trappeti riesce imperfetta con iscatempo e di prodotto.Ciò dipende principal-perano
dalla soverchia
quantità di olive che si adoin proporzione del
in ciascuna
macinatura
della grossézza della macina, dalla velocità
158
—
del
movimento
circolare
—
di
questa, e dalla
ligenza deglioperai addetti al servizio del fr|
La
che
ignoranza fa credere
più velocei
la macina
corra
e
più presto si compia la me
ciò è falso per una
zione. Ma
semplicissima
fìsica. Lo
delle olive è dovui
schiacciamento
il peso
peso della macina; maggiore essendo
di esso, più pronto ej
lunga la durata deirazione
sarà
l'effetto
contraria
l'azione
completo
trazione
ne
veloce
utile. Intanto
del
la Tor:
di
peso,
guisa
sarà
U
macina, meno
azione
schiacciante.
L' esperienza ha dimost
che, per aversi il maggior effetto utile,una
fare più di 8 giri al minuto.
deve
na
non
Qu|
alla grandezza
ordinariamente
le
pietre
sua,
più
se
la
correrà
—
—
gliono
da
avere
centimetri
di
centimetri.
Oggidì
toi
due,
a
centimetri
90
diametro
tre
a
si
ed
in
il
fatti
metro
un
e
dai
grossezza
facendo
vanno
20
comuni
i
quattro pietre e le caseJ
a
struttrici li fabbricano
gere
la
e
ad
a
prezzi moderati:
catalogo della
casa
f
basta
Pattisoij
L' aumento
del ni
Napoli per convincersene.
delle pietre o macine
di sui
significa aumento
fìcie di schiacciamento, quindi risparmio di te|
nel
compimento
Per
mettere
forza
vita
del
lavoro.
in movimento
animale; quindi
di gran
momento,
questi frantoi bast
senza
sostituirsi,
possono
ai vecchi
frantoi ad
una
macina.
L'abilità
tra
condizione
ho
della
detto
,
fatti,il
per
mino
compito
regolare
la
,
di tale
operaio
uniformità
dell'animale, che muove
ligentemente ed incessantemente
la
voltolare
toio,badando
zione
delle
massa
che
macine.
delle
alcuna
Pria
di
è
la
riuscita]
doppio: deve
nel
macchina,
rimuovere
ulive
di
buona
la velocità
e
è ud
al servizio
dell'operaioaddetto
sottoposte al
esse
non
levare
sfugga
la
fij
al
pasta
f
;
159
_
o
pittato
sia
pB^fk"
fondo
della
macinato
ben
pila
—
assicurarsi
dee
,
ridotto in
e
che
massa
una
il
omo-
Stmea.
Appo
noi
si
non
osserva
gran
fatto la
migliore
il sudiciume
nei frantoi. Quanto nuoca
alla
(qualità delFolio è facile ad intendere. Il marciume
alla pasta delle olive
e la
lordura
^he si mescola
aettezza
i germi di una
macinate
contiene
fermentazione,
che
si comunica
alla parie morchiosa, che intorbida
Tolio appena
estratto e questo acquista qualità spregevoli
e
nauseose
e
irrancidisce
ben
di lavare
sarebbe
di oleificio,come
presto. Uopo
tutti
gli attrezzi
scrupolosamente
torchio,frantoi,recipienti,
pale,
si
finisce o sospende
brusche; ecc., ogni volta che
il lavoro
ed anco
per qualsivogliamotivo
per breve
si dovrebbero
tempo; e pria che s'incominci a lavorare
e risciacquature generali.
ripetere le lavature
E affinchè
la puliziasia perfetta,si deve adoperare
bollente
nella
acqua
quale sia stata sciolta della
hanno
la proprietà
potassa o soda, le quali sostanze
di combinarsi
l'olio e formare
con
do
sapone, che, essengio.
solubile,è trasportato via dall'acqua di lavagCosi
tutti
ben
In
alcuni
gli
attrezzi
cui
tra
,
nettati
da
il frantoio
,
ogni untuosità
e
rebbero
sa-
sudicimiie.
di
alla massa
di mescolare
ulive sottoposto al frantoio ramuscoli
verdi e foglie
della stessa- pianta,a fine di dare, come
suol dirsi,
paesi
all'olio il sapore
si
facesse
usano
Ma
delle frutta fresche.
in
tempo
e
le olive
se
la
fossero
colta
rac-
rate
lavo-
di ricorrere
immediatamente, non occorrerebbe
un
espediente cosi riprovevole come,
l'aggiunta
delle foglie.
Io qui non
mi sono
toi
occupato che dei piccolifranche
mossi
i più codalla forza animale
sono
muni
e
maggior bisogno di perquelli che hanno
fezionamen
Nei grandi stabilimenti olearii le cose
di solito per bene,
sono
ordinate
diversamente
e
imperciocché allo impianto di siffatti stabilimenti
ad
,
160
—
—
ed all'eseVcizio di essi presiedono sempre
persfoiie
tecniche.
adibiti motori a
Quivi sono
quasi sempre
idraulici e macchine
o
perfezionate (!)•
vapore
Allorché
le olive
frante, si
sono
acqua
i quali devono
fiscoli,
fresca,e per mantenerli
ranno
nella
iruscole
qualche parte, ma
della
pasta
piattaforma
I torchi
morbidi
si
come
COE
si teiv
di praticare ìb
usa
non
riemfiscoli piti
sopra Faltro sulla
nell'acqua pulita.I
messi
vanno
del
che
.
,
nelle
lavati
essere
o
morchia
passano
Funo
torchio.
si riscontrano
in molti
trappeti sono
di legno e mal
fatti,in modo che la maggior parte
della forza impiegata nello stringere va
perduta.
Ora però la meccanica
agraria ce ne offre dei perfetti
i
mediante
,
quella impiegata
effetta maggiore.
quali
nei
,
con
torchi
forza
una
comuni,
v'ha a
Di strettoi in ferro ve
leva
multipla. Di quelli a leva
di varia
a
L.
2000;
e
la
grandezza
pressione
ch6
e
minore
si ottiene
leva
semplice
semplice se ne
del prezzo
esercitano
di
un
e a
struiscono
co-
di L. 350
varia
dai
ai 120000
chilogrammi.
strettoio a leva multipla e a movimento
Lo
tinuo,
conpur presentando la semplicità e la solidità
dello strettoio a leva
semplice, esercita una
sione
presmolto
maggiore.
dLva
sol uomo,
Un
con
un
semplice moviìnento
vieni che imprime alla leva
e
può. esercitare la
pressione fino a 100000
chilogrammi. Oltre a ciò,
tinua,
conla pressione di tali strettoi è eguale, lenta
e
50000
,
condizione
Folio
dalle
olive
favorevole
per
la
estrazione
dei-
(2).
(1) K. Arcuri, in Agr. merid.,1879, n."» 24 e 1880, n.® 1.
non"^è
eh' ebbe
il commercio,
(2) L'esito favorevole
presso
presso
vinacce
torchio
il nuovo
M.xmB'p^
gli agricoltorie vinicultori,
leva multipla differenziale,
vanni
il
a
signor Gioincoraggiò
Maria
ne'suoi
Mure
studii ed esperimenti, diretti ad applicare
"?
lo stesso
sistema
ad un
n'
ebbe
torchio
e
olio,
per
162
—
-
(fig.26, modello
plice pompa
bene
Ogni trappeto, per essere
di pressa
idraulica).
ordinato, dovrebbe
26.
Fig.
l'olio di prima
quelli semplici per ottenere
premitura, quelliidraulici per ottenere ilsecondo olio.
tenere
in
due
suUe
fisso
tenere
le materie a comprimere,
parti, destinate a racchiudere
disco
formante
in ferro
un
coperchio pure
quali poggia
onde
della
d'un
all'estremità
il
vite,
quale gira su
perno,
delle
scoperta la superficiedella
gabbia per il carico
materie.
si distingue per la felice sua
disposizione e
Questo sistema
o
debole
semplicità e per la soppressione di qualsiasi pezzo
lievi inconvenienti.
di non
causa
dubbioso, che potrebbe essere
Si raccomanda
eleganza,
il
per
grandissima,
poi per la sua solidità,comodità
namento,
funzionel suo
pochissimo spazio che occupa
nonché
Tale
dimensioni
del
n.*»
suo
moderato.
prezzo
costruirsi
può
Altezza
il
per
torchio
di
diverse
Ecco
le
1.
totale
Diametro
dimensioni.
della
M.
vite
Dimensioni
del
Dimensioni
della
volatnte
differenziale
1.55
»
0.09
»
0.80
»
0.87x0.32
.
Peso
gabbia
....
K. 610 circa
da K. 60.000. a 60.000
totale
Pressione
Prezzo
Lire
Per
altre
le
il peso,
980.
dimensioni
la
pressione
maggiori
ed
crescono,
il prezzo.
com'è
ben
rale,
natu-
163
—
Ai
jBscoli si
te gabbie
si hanno
no
di
da
sostituite
sono
ferro
o
forate
utilità
piccola
(fig.
27).I vantaggi che
con
sostituzione
questa
lavoro
un
—
diversi
sono
migliore, sono
non
più economiche,
P^on pregiudicano l'olio. In fatti,essendo
posta entro le gabbie di ferro,divise da
di
lamina
esse
:
la
e
pasta
tanti
frammi
dia-
perforata,la pressione
riesce più energica e più uniforme, e con
queste
fa bisogno di cambiar
non
posto ai Ascoli,cioè quelli
collocati sopra porlisotto,pratica che impiega assai
metallica
Fig.
tempo. Il prezzo
elevato, ma
poco
ha
più
Infine
di queste
fatta una
bisogno
il ferro
27.
forate
volta
per moltissimi
avendo
nessun
non
è
vero
la
anni
che
è
un
vi
spesa, non
di rinnovarla.
potere assorbente
camente
franrispettoalFolio,queste gabbie si possono usare
nelFestrazione
ordinario
tanto
che
all'olio,
fino. E
poi si sa che i Ascoli
quando son nuovi,
danno
un
gusto improprio all'olio. Nel caso
sempre
si sia costretti ad adoperare Ascoli nuovi, si abbia
,
prima
poscia
La
che
di
e
con
con
lisciva di cenere,
fresca.
acqua
pressione che sì esercita coi torchi bisogna
mittente.
sia forte sul principio^ma
progressiva ed interDopo la prima spremitura, la pasta vien
portata
nuovo
spremuta.
unire
di lavarli
l'accortezza
alla
In
pasta
al
frantoio
questa seconda
acqua
per
essere
rimacinata
pressione
calda, oppure
si
usa
di
la si fa fer-
164
—
odori
e
le
sono
sapori disgustosi.
calda
deir acqua
L' abuso
ed un
verdastro
rigettate dal commercio.
dalla
L'olio che esce
colore
della
e
cui
principaliper
cause
olii cosi trattati prendono
si riscaldi. Gli
acciò
meritare
—
l'olio
di
sapore
acquista un
grasso , qualità
dei
colonna
fermentazione
Ascoli
o
dalle
gabbie di ferro per la pressione si raccoglie sul
piatto o piattaforma del torchio e da questo viene
un
praticato,entro
solco,in esso
guidato mediante
un
recipiente di legno o di terra cotta. Spesso si
clie le pareti di questi recipientisono
riscontra
vi fossero
sporche e coperte di muffa; ora, se non
altre
basterebbero
cause,
queste per
dare
un
tivo
cat-
olio privo di ogni
gusto air olio. Se si vuole
cipienti
lavare
cattivo gusto, ò necessario
questirespesso
ò bene
sostituire quellidi
può
metallo
a
preferenza, giacché molti difetti,che si
appalesano dopo 3 o 4 mesi dalFestrazione, hanno
,
e
,
si
se
,
Dunque si tengano ben
origine dalla poca nettezza.
sere
pulitipiatto,liscoli,bigonci e tutto ciò che dev'escontatto
messo
a
dell'olio,imperocché Folio
cattive quaè assai delicato ed acquista facilmente
lità
durante
la
sua
conservazione.
CAPITOLO
Conservasione
I. Conservazione
e
III.
purificazione dell'olio.
delV olio.
L'olio
—
si ottiene
di sostanze
che
inquinato
spremitura é sempre
estranee
come
mucilaggine acqua , sostanze pa,
l'olio
renchimatose, terra, ecc., ecc. La separazionedelposo
si ottiene col semplicerida queste sostanze
colla
,
e
La
pone
oleosa
coi travasamenti.
sgocciola dal torchio si
in larghi bigonci, affinché si separi la parte
dall'acqua e dalla morchia; dopo cinque o
sostanza
oleosa
che
—
t^^ giorni
si leva
165
V olio
—
galleggiante e
si colloca
Bèi
In questi
recipienti destinati a conservarlo.
di
va^i, detti in alcune località orci, ì quali sono
terra
cotta
meno
alverniciata, l'olio si deve travasare
due
volte per separarlo dalla fondata.
In un
locale ben
ventilato,buio, a temperatura
costante
tigradi),
(al più oscillante fra i 12 e 15 gradi cenlontano
da ogni sorgente di cattivo odore,
l'olio di oliva trova
tutte le condizioni
miglioriper
la
buona
sua
conservazione.
I
travasamenti
affine
di limitare
si devono
fare
o sifoni,
pompe
dell'aria quanto più è
il contatto
con
possibile.
I
essere
recipienti che contengono olio debbono
mantenuti
gna
pieni e chiusi perfettamente. Non bisomai
usare
gnano
coperchi di legno, perchè s'impredi olio,il quale s'irrancidisce facilmente
facilmente
e
comunica
il malore
all'olio contenuto
nel
recipiente.
n.
e
PurificazionedelV
travasamenti
coi
limpido
olio.
non
si
Col
—
ha
semplice riposo
sempre
olio
tutto
privo di ogni sostanza
estranea, la quale,
mettere
trascolle sue
alterazioni
restando
nell'olio,
possa
cattive
qualità all'olio stesso. In tal caso
è necessario
alla purificazione.
La
ricorrere
cazione
purifiottenere
colla semplice filtrazione,
si può
o
coi mezzi
oppure
La filtrazione
di cotone.
chimici.
dell' olio si fa attraverso
la bambagia
Il filtro può essere
tino od una
un
da parecchi piccoli
doppio fondo, attraversato
imbuti
ripienidi cotone. Per impedire poi che
il filtro s'intasi,
specialmente quando lo si usa per
olii torbidi assai, si copre
strato
il fondo
uno
con
di sabbia
animale
grossolana lavata o di carbone
iu grana. Con
si viene
tre
inolquest'ultima sostanza
scolorare
a
gli olii troppo intensi di colore. Per
rendere
la filtrazione ancora
più sollecita,prima
cassa
a
^y^
—
di
con
assoggettareTolio
166
-
all'azione
del
sì
filtro,
sbatte
acqua.
F apparecchio di filtrazione dell'olio,
consiste in una
scrisse il professoreBruni
come
,
di legno lunga un metro
cassa
circa,larga la metà
di due terzi di metro
e della profondità
circa,con
quattro piedidi sostegno di legno,foderata di latta
sotto il fondo della
tanto all'interno che all'esterno;
medesima
pendono sei ad otto vasi pure di latta
nei quali si pone
del cotone
cardato
forati,
per lo
di
tre
vi
dita
si
circa, e
per
sovrappone
spessore
disco di latta forato. Dispol'intiero diametro
un
sto
di olio,
si riempie la cassa
cosi l'apparecchio,
il quale dopo poco tempo passa a poco a poco per
i diversi filtrie cola limpido e chiaro;un recipiente
di latta sottopostoserve
per raccoglieree condurre
l'olio nei vasi destinati a contenerlo.
si
Se il liquidoimpiega molto tempo a filtrare,
i filtri con
cambiano
altro cotone ; se poi passa
si aumenta
allora
del
lo spessore
troppo presto,
contenuto
cotone
negli imbuti.
Nel
Barese
delV olio per mezzo
forico.
delV acido solPurificazione
consiste nell' aggiungere
Questo metodo
all'olio 3 o 4 ^/odi acido solforico del commercio,
litro
agitare bene ed aggiungere inoltre per ogni etto—
30 litri di acqua, alla temperatura di 35
40 gradi , e chi può disporre di una
caldaia a
a
faccia
una
di vapóre di
corrente
passare
vapore
dell'olio dopo di avere
nella massa
aggiunto
acqua
di
fredda.
Il
stessa
la
quantità
acqua
liquidocosì
trattato si esporta entro larghirecipienti,e dopo
due strati bene
cinque o sei giorni si troveranno
è limpido e depurato;
distinti. Il più superficiale
di olio torbido,
tare
l'altro sarà formato
che, per divenbisogno di una
semplice
pure limpido, avrà
filtrazione.
è stato sostituito un
A questo processo
altro ad
25
o
167
—
'
?
ed
acido solforico
«Impiega da
e
olio
solforico
di acido
mezzo
e
uno
ogni quintaledi
Per
alcool.
ad
nino
—
è lo stesso.
quantità di alcool. Il metodo
Questi processi chimici di purificazioneservono
la stessa
per T utilizzazione
A ciò fare , basta
pure
della
morchia
e
delle
date.
fon-
raccogliere questi residui
recipienti versarvi 8 a 10 per ^/^di acido
forte agitazione di un' ora
solforico
e
dopo una
entro
,
,
si
circa
vi
temp.
di 50o
z'ora.
Abbandonata
trova
r olio
si torna
60"",e
a
la
ha
che
limpido ,
8iQ)erìoredella
massa
CAPITOLO
Alterazioni
caldo*,oppure
contenuto
agitare per mezper 5 o 6 giorni, si
guadagnato la parte
IV.
adtQterazioni
e
Se
—
ad
stessa.
massa
I. Alterazioni,
alla
litri di acqua
50
ancora
versano
l'olio
dell'olio.
fu^conservato
in
esposto troppo all'aria
se
fu
in
vasi
luogo
troppo netti,spesso
non
cattivo
fa
dà
nome
Oltre
si deve
questa
alla
ancora
è
curare
buon
dovrà
si
si
conservazione,
la
purificazione poiché, se
brattano
imche
eseguita le materie
Tirquelle che ne favoriscono
,
in
cui
tutte
V
le
agricoltore intelligente
regole indicate per
parte si mo"trasse
olio,e pure una
assoggettarla ad
affinchè
e
e
,
malamente
Folio sono
osservato
di seconda
fabbricazione
buona
rancidimento.
Ma
nel
caso
avesse
quista
ac-
ed odore, cambia
colore
sapore
più denso. A tutte queste alterazioni
di irVancidimento.
ancora
il
fine
in-
od
lo
possa
almeno
uno
dei
seguenti
utilizzare
come
nere
otte-
sta,
guaprocèssi,
olio
qualità.
terato
ogni 100 parti di olio al10
con
agitare il tutto per mezz'ora, e ripetere questa operazione 2 o 3 volte.
l.o Processo.
Trattare
di, alcool
,
168
—
2.0 Trattare
ogni
sia calcinata ; si
di 5 a 6 giorni ,
—
di olio
100
agiti diverse
dopo
e
ad intervalli
di giorni si
volte*
ventina
una
dimagier
3
con
filtri.
E
prudenza
che
si è
V olio subito
è facile la ricomparsa del
di
sempre
curato, perchè
consumare
malore.
Adulterazioni,
n.
alimentari
Come
—
quasi
soggette
vanno
tutte
le
sostanze
cosi
adulterazioni
ad
,
Tolio di oliva va
tagliato
soggetto ad essere
si
olio di seme.
Gli olii che più comunemente
con
air olio di oliva sono
V olio di Sesamo
uniscono
,
la
è
Cotone,
Colza j Arachide
scolanza
mee
Quest'ultimo poi
anche
è di granriscontrarsi. Ora
a
più comune
dissimo
utile,§ia per il bene delle popolazioniche
che si abbiano
per il vantaggio del commercio
mezzi
abbastanza
noscere
precisi e semplici atti a far co,
quando
olio di
con
Il Maumené
consiste
ha
nel
all'olio
dalla
miscela.
e
dà
non
è
adulterato
gliato
ta-
ovvero
seme.
suggerito
mescolare
solforico
semplice,
olio
un
data
una
misurare
Ma
ì\
metodo
un
,
quantità
questo metodo
di acido
sviluppa
quantunque
che
il calore
quale
,
si
risultati attendibili.
(di Napoli) ha fatto costruire
uno
strumento, chiamato
DiagometrOy fondato sulla
proprietà che hanno gli olii di oliva di trasmettere
Il Prof.
Palmieri
le. correnti
lentamente
olii di
seme,
che
elettriche,a
le trasmettono
questo apparecchio si
attendibili,
per quanto è necessario
Con
La
differenza
gli
de-
mente.
più sollecitahanno
al
risultati
commercio.
SeifensiderZeitung raccomanda
di Merz
quando si tratta
processo
il
Neue
di
guente
sepere
sa-
,
se
Tolio
con
cubi di olio
uliva puro e
di uliva
è stato
senza
falsificato,
cercare
ri-
quale sostanza. Si prendono 5 centim.
da saggiare ed altrettanti di olio di
si riscaldano
rapidamente in due ca-
170
—
-
trettanto
semplice. Si aggiunge ad un pezzo di
dell' acido cloridrico
23 gradi e vi si
chero
a
giunge quindi
Sbattendo
me.
di
tracce
olio di
Col
quido
sottostante
riposo
deir olio in
eguale
fortemente
rosso.
«
volume
un
il
sesamo
miscuglio,
c"lór.
persiste nel fr
tale
colorazione
all'olio.
,
L' olio di cotone
si riconosce
,
«àa-
le miiiiijtta'
da
svelate
sono
%-i
un
l'olio
al-
aggiungendo
saggio un volume
eguale di acido azotico
40 gradi. Dopo l'agitazione,
il miscuglio assuma
a
colore di caffè più o meno
intenso.
un
Per l'olio di arachide
l'operazione è alquanto
con
più complicata. Si tratta 1' olio in esame
una;
di
«
soluzione
alcoolica
in
che
grasso
arachidico, che
col
Il
sapone
là potassa.
da saturare
si porta alla superficieè acido
quantità
Il corpo
caustica.
potassa
si scalda
per quanto è possibile,
acido
V alcool
si riprende con
o
si separa
volatilizzare
formato
per
cloridrico
di
tale
raccolto,sciolto
raffreddamento
precipita in
nell'alcool
forma
bollente^;
un
sito
depo-
sulla
sità
den-
di
bianco.
«
Le
ricerche
quantitative
si fanno
».
APPENDICE
I
L' industria
quando
si è
Col
confezionare
come
(1)
casearia
attuata
sussidio
sociali
Trappoti
ha
avuto
l' istituzione
di tale
(1).
il
delle
istituzione
sviluppo
suo
si
Latterie
sono
potuti
formaggi regionali a tipo uniforme,
nel commercio.
riconosciuti
tali,essere
il tipo uniforme, la diffusione della merce
e,
tosi
Avu-
Mingigli, in Agricoltura Meridionale^ a. IX, 1886,
8, 11, 20 e 22.
E.
ciali.
so-
sui
meri
nu-
^
'
171
_
-
arcati
—
è stata
rato,
facile,e lo spaccio è stato assicuL' accesso
è stato fadel prodotto sui mercati
(M/B^
perchè il prodotto si è trovato nelle mani di
i quali hanno
ed industriali,
^erti manifatturieri
crando
saputo dare forte impulso air industria,sia consado
distraenalla medesima
sia
non
ogni cura,
né i capitaliné V attenzione
altrimenti
dicandoli
dee
dei propri
all'unico lavoro
ed alla meta
cioè per T industria
casearia.
Isforzi,
,
Gli effetti tecnici
Inon
si sarebbero
potuti giammai
i coli produttori ed
Ipitalee
i
lavoro
r indirizzo al
si
aspettava da
scopò unico,
casearia,sia diffondendo
a
delle
sociali.
Con r istituzione
il lavoro
di
e
dinate
coor-
portare
da
eccitò
anche
in
di si vida
provle Cantine
di creare
applicazione
V idea
preso
sociali si é intra-
cantine
delle
tipi,tanto
forzo
tante
sociali
latterie
questi, affidati nelle
uno
ciazione,
asso-
migliorando T industria
formi.
sui mercati
prodotti uni-
—
e
sola
sia
altre industrie agricole V
istituzione.
Nacque
r enotecnica
La
in-
forze
queir impulso che
di vini
altre
con
—
hanno
esempio
azienda.
ca-
riunite,V unicità di scopo e
sogno
lavoro
con
capitalisufficienti al bipotuto dare all'industria in parola
le sole
L'
pic-
limitata,se
stati suddivisi
fossero
lavoro
dai
ottenere
molto
in cerchia
dustrie agricole neir istessa
r-
di simile
economici
ed
se
grandi maspasto, quanto da taglio;
sui
mani
mercati
esperte neltono
commerciali, promet-
di persone
nelle faccende
sviluppo importante
alla
industria
enolo-
Anche
rimuneratrice.
gica,darenderla sommamente
in quest'industria,
ma
se le forze disponibili sotto fordi capitale e *lavoro
dal solo
fossero emesse
uno
agricoltore^
sviluppo equabile e rimuneratore
voro
non
sarebbe
Suddividendosi
capitalee lapossibile.
fra la vigna e la cantina
per quanto siasi
forte capitalistae facoltoso proprietario un' indu,
—
—
—
—
172
—
stria simile
dal
r
potrebbe
non
—
commercio
agricoltoreTunica
ed al manifattiere
Affidandosi
di
cura
Tunica
quello slancio,cl^J
avere
si richiede.
invece'
buone
produrre
UTO,
dì confezionare
cura
^
ofe
timi
vini, lo sviluppo diviene fattibile. DistribueUr
dosi capitale e lavoro
fra T agricoltoreed il maiiì*^
fatturiere,e questi specializzandosinelle faccemte,
che curano
col perfezionarsi possono
c^'dare
timi prodotti,e tali da non
temere
concorrenza,
Una cantina
sociale può avere
personale e mezz^
di cui una
cantina
privata non
può disporre che
raramente, e solo dietro grandi sagrifizii.
Alla cantina privata ordinariamente
tuttì
mancano
quei mezzi
propiziied opportuni per la diffusione
del prodotto sui mercati. Una cantina sociale,disponendo
di manifatturieri
e d' industriali
tecnici,rag-i
lo
molto
facilmente
e
giunge
completamente.
scopo
benefica
si
mostra
l'istituzione
tanto
se
deHe
Ora,
—
—
ficace
sociali per T industria casearia ; se tanto efT istituzione delle cantine sociali per
diviene
T industria
vinicola,è da credere , che T attuazione
latterie
di
analogo provvedimento
un
per
T istituzione
dei :
proficua per Tin-,
dustria
olearia; per cui, nelT invocarla, cerchete-'
di mostrare
mo
anticipatamente i benefici effetti die
TRAPPETi
questa
SOCIALI
cssorc
possa
istituzione
arrecherebbe
di cui
alT industria
,
tecnico, quanto dal
lato economico
venisse
qualora essa
ospitata,
zione
associaquinci innanzi, sotto la protezione di una
di mira
lo svilupfK)
cooperativa, che avesse
ed il perfezionamento delT industria
olearia,come
ci occupiamo
tanto
—
dal
lato
—
la vinicola;
si è fatto per la casearia
e
dettate nelNelle nostre lezioni libere di oleificio,
la R. Scuola
T anno
1885 presso
Superiore d'Agrlcoltuea
in
Portici, fu
dato
un
cenno
sommario
questa istituzione economico-olearia,indicandone
sua
importanza tecnica' ed economica.
più manifèsta, pubblicando
Ora
le
di
la
la rendiamo
nòstre
ve-
-
i$à";
ièteere adattata
^^ ne faremo
|dusÉriali.
—
bisogno
H
«ione
si sente
|m, essendovi
-
dovrebbe
schema
come
tale istituzione per l'industria olearilevare i vantaggi tecnici ed in-
proponendo
e
173
uno
—
applicazione dell'indicata
maggiormente per la industria
deir
la necessità
di
dovere
di prima qualità e mangiabili
jflni
se
vuoisi
che
questa
deir attuale
branca
deirarte
oleaolii
estrarre
quale dev'
—
Isere il principalescopo
istitu-
manifattura
es—
agricola fosse
rimuneratrice.
La preparazione e V estrazione degli olii fini riIchiedono cure molto più assidue dei formaggi e dei
più delicati ed alterabili
vini,perchè gli olii sono
dei prodotti testé citati;in modo
che il trappeto sodale,
oltre ad assicurare un prodottopiù facile allo
ed alla diffusione sui mercati,assicurerebbe
smercio
altresì le miglioricondizioni per essere
fezionato
meglio consotto
ed in grande massa,
a
tipo uniforme
la direzione
di forti case
dlntellicommerciali
e
i loro capigenti industriali ; i quali, consacrando
tali
irendibile
ed
e
i loro sforzi alFunico
lavoro
potranno
oleario,
disporre-di tecnici e mezzi, di cui tanto il trappeto
feudaleod a cottimo,quanto il trappeto della piccola
azienda,non
possono disporre;per cui attualmente,
il prodotto o è pessimo, o non
trova
collocarsi
a
sui mercati
in piccolepartite.
I trappetisociali,istituendosi,
potranno incettare
le piccole partite di olive,
che ora sono
portate ad
solo poinfrangerenei trappetia cottimo, e non
tranno
la
immensamente
agevolare
piccola produzione
delle
incremento
notare
aziende
limitate,ma
all'industria in
darebbero
altro
faremo
generale.In fatti,
:
1.0 L'
infrangimento a piccole frazioni apporta
che da ogni partita si ha una
rente
qualità d' olio diffemal
curato. Fino a che
se
; peggio ancora
nulla
domestico e locale,
questo resta pel consumo
L j:^;
174
—
di male
;
il male
ma
diffondendole
quando
mostra,
gli
tatori,
incet-
le
raccogliendo
e
si
—
piccolepartite,le mescolano;
sui mercati, arrecano
grande
tali
sulla bontà
della merce
discapito nel credito
il valore
e la richiesta.
quindi ne scema
Ora il trappeto sociale, raccogliendo sotto forma
di materia
zionate
prima le piccole partite,e queste, sele—
—
razionali
tutti i metodi
preparate con
scuglio,
elajotecniciconosciuti, formeranno, non
più un mie
ma
quel credito
che
i mercati
2.0 Si eviterebbe
cottimo
trappeti a
uniforme
prodotto
un
tale da
rendergli
richiedono.
la ruberia
e
dei
l'immoralità
sistema
feudale.
trappetia cottimo per
infrangere le proprie olive,lascia air impresario la
dalle promaggior quantità d'olio che ricaverebbe
prie
Ricorrendo
F
per
per
lasciare
a
a
agricoltore ai
olive; vuoi
vuoi
o
la forte
(come
la minore
tassa
che
ad
bligato
ob-
dell'estrazione),
prezzo
resa
in olio ch'è
arte
gli avidi trap-
affinchè
le sanse
speculatori procurano
di loro proprietà siano più ricche in
che restano
dell'olio
olio, poiché essi estraggono ulteriormente
per proprio conto.
rore,
L'infrangere le olive a cottimo è un grande ere
va
segnalato il seguente:
Colui
che
porta ad infrangere le olive al fatè Tinfrantoiano
crede che quanto più abbondante
tanto
macinata
toiata
o
più risparmia nel
petari
e
,
-^
—
,
prezzo
resta
olive
una
cottimo.
del
L'errore
è
nelle
di
tant' olio
più
nella
abbondanti
sono
gran
questi
a
di
,
in
vece,
più le
avviene, che
e
nei lavati,
quanto
pila; ed
passa
proprietàdel conduttore
del trappeto
cottimo.
3.0 Nel
sistema
di lavorazione
macinate
vengono
insieme
alle cattive
e
,
succede
cottimo, le
a
rinfusa
le buoDe
un' infrantoiata
di olive
alla'
olive
guaste
sanse
parte dell'olio buono
restano
sommo!
ad
quella -con
olive
—
sane
e
buone, sic-
175
—
—
gliolii cosi preparati risultano sempre scadenti;
le
coi trappeti sociali,ove
accadrebbe
non
condotte
sarebbero
ntoiate
uniformi^e le olive
altrattate
con
separatamente
laaste verrebbero
fcpomacchinario.
à.o Le
oleose residuali
sanse
eoftimo e di limitato sviluppo nel
—
nei
macchinario
trattate
immediatamente
vengono
della materia
estrazione
jrioìre
oleosa,ma
Bon
!tempo.Trattenute
trappeti a
—
per
l'ulte-
dopo
molto
in-
qualche tempo le sanse
Mppate d'olio ed ammassate, sj sviluppa in esse la
fermentazione
Folio si altera; e perciò si prepae
detto sistema
irano col
degli olii rancidi in maggioranza.
Nei' trappeti sociali ciò sarebbe
evitato
per
,
si curerebbe
V
apposito macchinario
35trazione degli olii dalle sanse
immediatamente;
poiché con
Tolìo di 2.a estrazione,in luogo di
eoa
quelli d'infima qualitàe
Irebbeseparatamente
i
con
si avrebbe
e
ee
confuso
essere
rancidi,si
estrar-
di ottima
lità
qua-
Il
mangiabile.
trappeto sociale,adunque, sa[?ebbeperfettamente adatto ad estrarre
principalla maggior quantità di olio possibiledi ottirmente
si
ima
non
qualità e mangiabile, il che attualmente
coi mezzi
di cui si dispone nei trappeti
[può ottenere
e
ordinarli.
5.0 Le
la
ma
^possibile,.
della
a
nel
sanse
massima
quantità
in
ofBcina
questa
materia
tale scopo
un
oleosa
apposito
private officine
capitalida adibire allo
e
f
—
Attualmente
solo
trappeto sociale,non
d' olio
derebbero
ren-
mangiabile
renderebbero
tale
il to-
che
usandosi
posseggono,
che
le picmacchinario
cole
,
di
mezzi
e
mancanza
per
sporre.
dinon
scopo
possono
—
officine che estragalcune
gono
al solfuro di carTolio dalle sanse
col metodo
bonio;
vorazione
lala
loro
dalla
funzione
ma
indipendente
che
vi
sono
ordinaria
non
arreca
da essa
si aspetta.
mica
quelFutilitàecono-
176
—
a) Pagandosi le
in
le
b)
alcune
molto
regioni,
alle dette
sanse
officine
molto
numero
basso
a
e
—
cialmente
spe-
province
economica
di
dere
ven-
a
carbonio
ìd
sono
limitato,e poche regioni oleifere
usufruire, per versarvi
possono
dell'ordinaria
lavorazione;
e) Spesso
da
ste
que-
officine;
solfuro
al
e
prezzo
oleose
nelle
come
v'è convenienza
non
—
Le
sanse
ordinariamente
essendo
meridionali
—
lavorare,
manca
di
e
frequente
delle
discrezione
queste
a
le
residuali
sanse
officine il materiale
restano
eventualità
ne
per
ed
inoperose
a
V acquisto della
materia
prima.
Ora, collegando quest'officina
si
ove
es
gli
traggono
medesimi
dipendeutedai
quella agricola;
estrazione,e
solo si
non
manifatturieriy
olii di
l.a
avrebbe
nell'officina al solfuro
funzione
nel
lavoro
,
di materia
oleosa
di chicchessia,e sarebbe
forma
—
non
e
il
potrà
la partita di
,
olive
me
e
ad
potrà
azione,
capitale
sotto
—
pito
disca-
a
totalmente
ricuperato
varie
officine.
cooperativo
con
V olivicoltore
pronti contanti
air officina cooperativa direttamente:
essere
olive,senza
frodato,senza
per-*
capitali e
vendere
dite
normale
andrebbe
nelle
deir estrazione
dall' insieme
Istituendosi
un
trappeto sociale
forti
2.»
di carbonio
dippiù
ma
a
con
,
patto
un
meno
accolta
essere
azionista
se
il
derisorio. La partita dii
dalF officina sociale
co-i
venditore; o,
come
ven^^
dita, comprandosi.
calcolato ad un patto generale,!
Il prezzo sarebbe
dei mercati'
che T esigenza delle annate
e
secondo
da taluni
in luogo
dell' olio
r indica. Volendosi
dal trappeto sociale
si otterrebbe
della moneta
—
—
discapiti al prezzo calcolato,come
l'indica.
delle grandi piazze nel momento
fatta ad una
dita delle partite frazionate
costituisce una
cooperativa e solvibile
del prodotto per
garanzia al collocamento
«
senza
»
—
—
la voce
La
ven-'
società:
grande
V olivi-
178
—
e
nell'istesso
tempo
—
insieme
—
frode
alla
nerebbero
si elimi-
—
quistionie litigi.
Col sistema
deirofficina
cooperativa, la raccolta
vicoltore
al proprietariooliaffidata
olive resterebbe
delle
tutti quei danni che
si eviterebbero
e
accadono
quando si lascia eseguire la raccolta dalTacquiiente; e peggio ancora, quelliche derivano
a frutto
pendente
quando usasi di fare la vendita
,
—
—
che,
fa
come
alla
avidi
ad
Il
più
olive
le
o
affidata
viene
Massa,
di
sedicente
un
dinariamente
or-
stimatore^e
compratori.
sociale
trappeto
a
accurato
migliorerebbe
delle
trattamento
olive
che
an-
sporto
nel tra-
frantoio;e nello stesso tempo
delle
assicurata
la rigorosa selezione
dalFoliveta
sarebbe
stima
immorali
e
sistema
il
il
osservare
pure
buone
dalle
al
alterate
mi
otti-
confezionare
(onde
olii);perchè Fofficina sociale potrebbe rifiutare
olive guaste, contjise,ammaccate
e via
dicendo;
teriale
macome
accettandole, si accetterebbero
pure,
distinta
di scarto
Il
gli
per
trappeto
metodi
con
frangerle
—
di locali
e
sociale
curerebbe
di
razionali
che
con
meglio
ciale
spe-
prima
—
di
rurale, perchè dispone
sufficienti al
indirizzo
e
le olive
conservazione
Tazienda
personale
con
7.0 II
lavorazione
per una
olii inferiori.
bisogno
della
vorazione
la-
determinato.
trappeto sociale,creandolo
come
officina
e dalF agricoltore,
può
indipendente dall'agricoltura
alle
adatto
avere
personale più
manipolazioni del
lavoro
essere
oleario,senza
questo distratto da aitri lavori campestri, sia per l'uliveto come
per le
altre
culture.
del
fatti,il fattoiano,circoscritto nel campo
re
tutte le cusuo
lavoro,prodigherebbe alFestrazione
sarebbe
esattezza
e
con
diligenza il che non
nei pritanto
mi
possibile airulivicoltore-estrattore
ulteriori
le
lavori
di estrazione, quanto
per
fanno
manipolazioni, che successivamente
bisogno
In
«
»
per
una
razionale
ed
accurata
estrazione.
179
-
8.0 L'istituzione
in
~
recherebbe
esame
tagrgio importante all'industria
la
per
Volendo
l'olivicoltore
numerario
nello
fare
avere
a
suddividerlo:
e
ed
van-
all'olivicoltura
considerazione:
seguente
estrattore, dovrà
olearia
un
stesso
disposizioneun
sua
da
forte
tempo
la cultura
parte per
del-
parte da
ed
impiegare pei meccanismi
di estrazione.
i mezzi
è molto
ficile
difOra, questo caso
i capitali in mano
Ordinariamente
raro.
e
deii'ulivicoltore sono
e questi bisogna che li
limitati,
suddivida
fra l'oliveto ed il trappeto. Questa divisione
di forze fa si che, nelle annate
d'infortunii,
i mezzi
coltivare
onde promancano
l'oliveta,
per
digare
le
che
tutte
cure
a
non
maggiori
questa
vita ed attività
negli anni ordinarii,per ridonare
le piante dai mali sofferti,
e
agli olivi,rinfrancare
rdiveto,
e
ristabilire
in
un'attività
esse
fruttificazione.
Nelle
annate
non
frutta
solamente
non
richiede
ria
per l'ordinad' infortunii , l'oliveta
normale
quant' è
ma
,
,
che
più larghe spese; le une
le altre diventano
nel
e
deficienti ed insufficienti,
che
l'olivicoltore
caso
possiede
agricoltore non
forti capitaliproporzionatialla
e
profito numerario
azienda
ed a disposizionedegl'infortunii onde
sua
scongiurarli.
L'officina sociale potrebbe in questo caso
salvare
maggiori
cure
e
-
l'olivicoltore dalla
crisi:
funesta
A) L'officina sociale, mediante
azionisti,
potrà
raccogliere intorno a sé capitali provenienti da
ed avendo
che non
sono
pronto
agricoltori;
persone
in ansomministrato
ticipo
numerario,questo potrà essere
onde
all'olivicoltore
eseguire i lavori nelFoliveta
la società cooperativa, come
ritenendo
—
—
garenzia
dalla
della
somma
erogata, l'istessa
quale col prossimo
di materia
la esecuzione
L'anticipoche
per
B)
prima,
e
futuro
la
incasserà
dei lavori.
l'officina
oliveta;
frutto,sotto
somma
cooperativa
ma
for-
pata
anticifa
al-
180
—
Fovicoltore
proviene da
—
capitaliindipendenti
Tagricoltura,quindi il sussidio
l'intralcia
non
e
agricole.
C) Dair
stessa
altra
parte
materia
la
all'olivicoltore
a
tempo
T oflRcina
sue
vevole,
gio-
operazioni
assicura
sé
a
—
si
—
altre
è
terrotto
innon
e
prima ed il costante
dall'industriale
prestitoperciò
Il
lavoro.
nelle
all'olivicoltore
dal-
potrà fare
senza
,
mite
e soccorrerlo
prezzo
costringerlo a ricorrere
a
l' agricoltorequando è soprafagli strozzini ; che
fatto
viene
la sua
in
cui
momento
un
dall'usuraio,
crisi è tale
che
non
può più prodigare i lavori
vandola,
coltiopportuni all'oliveta e l'abbandona; oppure,
concimi
e
gli fornisce scarsi lavori,cure
deficienti e via dicendo; e la deficienza
dei mezzi
,
,
diventerebbe
in
crisi economica
se
la
sciagura
potrebbe
questo
caso
,
indirettamente
,
per l'ofiBcina sociale
si allarga e prende
venire
il momento
che
una
olearia;poiché
vaste
zioni,
propor-
mancherebbe
la materia
ciò avvenendo, cae
pitali,
prima all'officina;
locali e meccanismi
infruttiferi
resterebbero
col pericolo di una
crisi generale
queir anno
il sussidio, che l'ofiBcina sociale
olearia. Adunque
darebbe
all' agricoltore mirerebbe
principalmente
sé medesima
ad assicurare
il massimo
a
prodotto
la maggior quantità di materia
e
male
prima per la norlavorazione
ed
normale
un
e
all'oliveta,
più
;
andamento
tanto nello sviluppo dei lavori,
costante
piegati.
imquanto nel fare fruttare i capitali per essa
in
,
,
L' istituzione
del
trappeto sociale
sarebbe
una
grande risorsa per le provincie meridionali,ove
ogni piccolo proprietariopossiede la sua ristretta
oliveta, e questa, essendo
estesa, riceve dal
poco
possibili.
proprietariole maggiori cure
ci possiamo lamentare
dello stato
In vero,
non
nali,
generale dell' olivicoltura nelle provincie meridioed in
specialmente nella Puglia , nel Barese
181
—
—
parte della Basilicata,e propriamente in quella zona
che è
Si nota
più
limitrofa
però questo fatto, cioè: sebbene
nello stato
attuale
vantaggioso,
pure
è dovuto
ciò
e
;
Puglie.
le
con
sia in
T olivicoltura
stato
alquanto
non
de
corrisponseguenti ragioni che qui
il reddito
alle
uno
oleario
riassumiamo.
Esse sono:
l.o Si
ad
obbligati
estrattore
un
2.0
air
è
Nei
a
ordinariamente
ricorrere
a
cottimo.
casi
diversi olivicultori sono
d'infortunio,
obbligati a ricorrere all'usuraio,e a prodigare
oliveta scarsi lavori
cendo.
pochi concimi , e via di,
3.0
i quali,
Acquistano Folio avidi incettatori,
i bisogni urgenti delFolivicultore
conoscendo
o piccolo
lo
basso
a
proprietario,
pagano
prezzo.
4.0 L'incettatore
da
varie proraccoglie gli olii
venienze
diversamente
li
e
preparati ed estratti
mescola
insieme, spesso li sofìstica per giunta, e li
vende
tali e quali sui mercati; e discreditandoli,
la
,
richiesta
Ciò
diminuisce
il prezzo
le mescolanze
così
posto
costituendo
giammai
un
essere
olio-tipood
ficina
formate
rancidificabili
,
ed
adulterati,donde
di
scopo
possono
sui mercati,
apprezzate
ordinariamente
operazioni a
lo sviluppo ed
olearia
certamente
due
il
olii
da
deriva
cidi
ran-
il loro
quanto proponiamo
direzioni
distinte
miglioramento
non
,
potranno
e
dell' industria
mancare.
tuzione
sulla istivantaggi generali ed economici
daremo
dei trappeti sociali
un
cenno
ora
vantaggi particolari di essa, e presenteremo,
schema
sul quale potrebbe
tempo stesso, uno
i
,
nel
non
,
il separare
le operazioni dell'ofdi estrazione
dai lavori
fidando
culturali;e cosi,af-
tecniche
sui
non
necessità
le
Detti
obbrobriose
uniforme
riconosciute
maggiore discredito.
A raggiungere lo
diventa
ribassa.
,
essendo
o
ed
182
—
essere
costituita
finché
questa, funzioni
col
ed
società-
una
quali
economicamente
ordine
da
espresse
da consegnare
di
soci
il colloca
:
un
per
all'officina
determinata
una
prima.
sarebbero
verso,
dividendo
un
verso, si assicurerebbe
quando l'officina
per tutti i soci
—
frutti al termine
unione
Questa
per
dei
di
prezzi
per
un
altro
giusto titolo
a
presenterebbe
olearia.
campagna
ciazione
ordini di socii , nelF asso-
due
gio
vantag-
fattrice d'un
e
,
—
la
materia
migliori condizioni
prima più perfetta
i
e ciò,perchè
possibili;
dello
l'industria
impiego
dei loro
due
fruttato
al
cointeressati
capitalicumulativi
dini
or-
fi
pei'
olearia.
piccoli agricoltori,
posseggono
nell'officina
nelle
e
,
di socii sarebbero
I
a
di un' utilità economica
importante
l'officina. In fatti: i soci capitalisti
col concorso
l'officin
alsocii olivicoltori,
insieme
assicurerebbero
—
naie
non
della
cooperativa, sarebbe
tecnico
le olive
vendute
conveniente
a prezzo
e
dall'agricoltore
accade
derisorii,come
attualmente; e,
suoi
avrebbe
si
prodotto dell'oliveta;
di materia
cui
—
immediatamente
Si assicurerebbe
quantità
rario
nume-
doppio vantaggio:
un
assicurerebbe
Si
del
Per
»'
«
—
in
azioni
socii olivicoltori
rappresentato da
air officina sociale.
Con
questo secondo
hj
nisti,
capitalisti-azio-
socii
le loro
di socii?
ordini
quali potrebbero essere
le olive
prodotto
del
mento
due
dei
azioni
aj
Tofficina,i capitali
fra
accogliere
verserebbero
;
2.0 L'altro
valore
—
rappresentato da
l.o Uno
le
per
—
coordinato
succeda
il suolo
olivetato.
L'istituzione
potrà
i
cooperativa-olearia^afì
quanto è possibile
e
tecnico; e l'insviluppo economico
massimo
cromento
—
la
loro
sociale
non
limitata
\m
azionisti
oliveta
—
—
,
che
pui'
troverebbero
luogo adatto, e
più
sicuro,
183
—
olive
le loro
vendere
per
—
direttamente
senza
,
in tutte
d' incorrere
frodi
quelle
in
ricolo
pe-
cui attualmente
capitano.
Toffìcina
Possedendo
1'
e
vendere
agricoltore potendo
risolverebbe
desso
—
pronto numerario
sociale
quando
aspettare
attualmente
accade
come
partite
da
fanno
r
che
,
sia
nel
sarebbe
non
il
obbligato
sarebbe
per
pagato
essoro
delle
pagamento
le calende
nelF atto
L'officina
della
,
cole
pic-
dinario,
quali,d'or-
greche...; ma,
olivicoltore, dalF officina sociale, sarebbe
prontamente
bligato
ob-
trappcto sociale,
degrincettatori,i
parte
aspettare
in
—
non
,
desima
me-
gerla
niente, né ad infrancorno
gravi perdite
con
olive
le
alla
e
per poco
—
e
,
presente. Istituendosi
al
venderebbe
ad
merce
proprio conto
per
avviene
sua
venderla
a
chi
la
contanti
olive
immediatamente
,
effetti
le
—
pagato
vendita.
sociale,inoltre, accettando
le
piccole
so medesima
pia
a
una
partite, assicurerebbe
più amnel trappeto. Sicché
lavorazione
dunque Tofflcina
dovrebbe
sociale
accogliere tanto le grandi
partite dagli estesi oliveti de' ricchi proprietarii
—
che
e
diventerebbero
piccole
azionisti
quanto le mediocri
agricoltori, con
partite dei più modesti
diretto.
pagamento
Data
la custodia
in esame,
affidata esclusivamente
l'istituzione
resterebbe
dell'
tutte
poiché
olivicoltore,
quelle
trattare
Dato
—
la
cure
che
,
pianta
ed
desso
solo
della
tutta
colta
raca
rico
ca-
potrc\usare
beiìe
necessarie
per
il frutto durante
la raccolta.
questo indirizzo
sono
alla
specializzazionedel
versi
lavoro, e suddiviso il lavoro della raccolta fra i dila deficienza
apparente
fornitori,sarà meno
del personale
si lamenta
tanto
in queche ora
sta
stante
nell'istessa
che,
operazione
epoca, un
di operai si trova
rilevante numero
occupato ad
eseguire un identico lavoro.
—
—
184
—
n
lavoro
di
—
raccolta,in questo caso, potrà
essere
dalle più pricominciando
maticcie
terminando
alle più tardive della regioe
ne
sarebbero
ove
impiantatii trappeti sociali ;
ficina
cosi la materia
prima sarebbe portata nella of-
eseguito per
contrade
:
—
—
e
maltrattata.
di
Quingradi, più fresca e meno
i grandi locali per la conservaeviterebbero
zione,
a
si
e
bontà
le facili alterazioni
frutto;si otterrebbe
nel
attenscopo precipuo di tutte le zioni,
che per la manifatturazione
degli olii fini si
fastidio nella
inoltre meno
consigliano;si avrebbe
mano
d'opera neir officina,
specialmente nelle operazioni
conservazione
la
si
che
e
usano
cure
per
del frutto prima di sottoporloal frantoio.
negli olii
—
Anche
fra
la
pronto
suddiviso—
sarebbe
si farebbe
V officina
e
e
più
campagna
vicoltore
e
facilmente;poiché si obbligherebbe T oliil lavoro
di selezione
—
lezionate,
portare neir officina le olive bene seda semplificarequesto difficoltoso
in modo
nel trappeto.
a
lavoro
L'officina
di
e
finalmente
dicendo,che
in
ve
le oli-
cooperativa acquisterebbe,tanto
prima scelta^quanto quelle di seconda
scelta,
prenderebbero
comquelle di scarto ; queste ultime
le bacate, e via
le guaste, le macere,
andrebbero
trattate separatamente
—
agli
preparazione degli olii
per
in
messi
inferiori;e questi,finalmente,sarebbero
conmaercio
uniti agli altri olii di ultima estrazione,
che si otterrebbero
dai residui della primaria lavorazione
degli olii fini.
officina
L' officina sociale,diventando
una
vera
industriale e non
tali
più agricola,e possedendo capiil massimo
disponibili
indipendenti,potrà avere
Da tutta la materia prima
quella
sviluppopossibile.
oleosa»
estratta
non
essere
completamente
potrà
solo
si potranno usare
tutti i metodi
ma
più peruna
sezione
altri residui
specialedella
di scarto
officina
—
insieme
la
«
—
—
186
—
combuste
dei
fabbricazione
la
per
—
ordi-
saponi
narii
(1).
le ceneri
dalle sanse, se
Non
potendosi ottenere
ne
procurerebbero d'altra origine per confezionare
i saponi ordinarli,
ed utilizzare gli olii d'infima qualità;
i quali, trasformati
in saponi, sarebbero
più
facilmente
sui mercati.
smaltiti
che, nelesposizionetesté fatta,si osserva:
r officina
sociale
un
cooperativa si avrebbe
nella
ordine
sistematico
manipolazione continua e
successiva
della materia
prima nella rotazione del
nel tempo
la completa
stesso
lavoro; si otterrebbe
estrazione
della materia
oleosa, e la separazione
cri
delle diverse
dalle medioqualità di olii : le buone
Dall'
—
—
,
,
e
dalle
queste
scadenti.
Tale
derebbe
racchiu-
lavoro
fatto che
formola del tornaconto
si può compiere in un
non
trappeto ordinario,ma
solo si potrebbe ottenere
in un'olEcina
sociale bene
biamo
istituita,e che avesse
quello sviluppo a cui abvoro
Sarà
accennato.
precisamente quando il lasi potranno estrarre
sarà
cosi disposto che
olii fini,
al completo ricupero della materia
insieme
la
vera
,
,
oleosa.
Nelle
è facilissimo ottenere
piccole officine attuali,
olii fini
coi mezzi
più volgari posseduti nei trappeti ordinarli
; anzi in esse, si può prodigare per
che necessita,
tutta quella cura
questa lavorazione
oltre a potersi eseguire in più breve
tempo.
Per
la fabbricazione
olii
fini,la pressione
degli
si deve
V innon
spingere tropp'oltre ; come
pure
—
—
(1) L' utilizzazione
sociale
trasportarle
che
restino
delle
saia
nelle
sanse
fatta
e
solo
olivete
nel
come
e
come
cenere
per
la
che
caso
concime
sociale come
utilizzandole
quest'ultimo caso,
ricaverebbe
un
doppio vantaggio:
motore,
combustibile
nell' officina
In
ne
come
nello
riesca
come
fabbricazione
dioso
dispense
; oppure,
capo-morto
come
bilimento
sta-
cada,
ac-
zato.
inutiliz-
combustibile,
se
-sorgente calorifeia
dei
saponi
narli.
ordi-
187
—
frangimento
dev'essere
necessitano
non
né
ì più deboli
ma
estrarli.
—
debole
volta
sua
a
perciò
toi,
potenti fran-
potenti torchi,né
meccanismi
sarebbero
;
sufficienti
rli,
degli attuali trappeti ordinao
pìccole officine,sta principalmente nel non
rettamen
potere V istessa officina e l' istesso impresario diper
Il difetto
ed
utilizzare
intieramente
i residui
principale lavorazione,i quali si possono
nelle complete e grandi officine,
per
rendere
Le
la
le ultime
residuali
sanse
degli olii fini
data
prima resa
alla
che
;
e
ciò
pastone
dev'
essere
si
al
che
oleosa
loro
seggono.
pos-
zione
lavora-
in olio ; e
è povera,
mente
relativa-
torchio
la
fare
ricchissime
oleifera
per
tare
solo trat-
ottengono dalla
restano
ricchezza
macinate
di materia
tracce
della
dalle
posseduta
debole
pressione
a
olive
cui
il
sottoposto.
Ora, ad estrarre successivamente
fa
quest' ultime quantità di olii,
completamente
bisogno un apposito
è
officina agricola non
e
mezzi, che V
alla portata di disporre.
E per questa ragione, che attualmente
da alcuni
si ritiene l' estrazione
degli olii fini non conveniente
e né
rendibile
sebbene
pagato a più caro prezzo
sui mercati; perchè convinti
rinunziare
di dovere
molta
a
oleosa per raggiungere
parte di materia
macchinario,
e
—
r intento
; materia
nelle sanse,
e
dalle
oleosa
la
più
resa
fini. Credono
abbondante
ufo
estrazione, e
dalle"
sanse
inefficaci
ed
agricola; quindi
il riscaldane
di
può completamente
deficienti
mezzi
degli olii
provocare
facilitare il lavoro
abbandonata
resta
si
quali non
dei
estrarre, a causa
posseduti dair azienda
alFestrazione
che
rinunziano
veniente
più connelle olive,per
perciò ottenere
mezzi
con
più
invece
deboli.
Il fatto
solamente
economico
adunque
dair istituzione
dei
questi disporrebbero
di
sarebbe
compiuto, o
come
trappeti sociali. Sicun
completo macchi-
188
—
nario, suddiviso
in
—
ofiBcine
si potrà
sezionali,
in ognuna
di esse
eseguire un lavoro speciale; e ciò
facendo, si giungerebbe ad estrarre gliolii fini della
migliore qualità,insieme alla massima
resa, senza
il menomo
oleosa
danno
a
discapito di materia
tante
—
di chicchessia.
A
tale
perfezionamento,un' officina privata qualunque,
0
trappeto ordinario, non
potrà giammai
luppata.
svifosse bene
arrivare, per quanto la medesima
3.a officina
La
del
la materia
separare
di più basso
titolo
trappeto sociale
oleosa
dalle sanse
e
mediante
i solventi
destinata
a
dagli scarti
sarebbe
della
economico
«
»
il problema
quella che risolverebbe
intiera officina,senza
fare disperdere la minima
quantità di materia
grassa, che potrebbe sfuggire
coi mezzi
ordinarli
altre
meccanici
nelF estrazione
usati
trappetisociali si potranno
ed in più breve
estrai:re olii a varie pressioni
olii di qualità differenti.
ed avere
tempo
bene
stabilimento
Uno
fornito,e che dispone di
anche
esteso
e completo macchinario, faciliterebbe
la buona
giabili.
di ottenere
il modo
qualità di olii mandalle
officine. Nei
«
»
guire
cooperativa esedelle olive in più breve
la lavorazione
tempo,
le olive,e Tolio che
iion nei trappeti ordinari,
si ricaverebbe, si troverebbero
meno
esse
sti
espoche contribuiscono
air aria ed a tutte quelle altre cause
Potendosi
che
da
«
neir
favorire
a
officina
gioverebbe
solo
non
abbreviata
nelF
ottenere
la massima
ché,
; cosic-
irrancidimento
il loro
la lavorazione
ad
»
della materia
estrazione
quantità,ma
i
prima
degli olii,
ed
più perfetti,
alla ranci dificazione.
divise dalle soprafLe
fine
qualità fine si avrebbero
che verrebbero
dalle più ordinarie,in modo
e
presentate costanti nei loro caratteri sui mercati,
i
e
più
resistenti
perciò pregevoli.
In
fatti,la
materia
prima
—
nelle diverse
manipo-
189
—
lazioni
oleosa
e
senza
passando successivamente
da un'operazione ad un'altra, la
—
V azione
assicurerebbe
abbreviato
la
Ond'
potrà
non
bontà
maggiore
e
che
aver
alla
resistenza
ruzione
intermateria
subirebbe
non
—
degli agenti
V alterazione
perciò
e
facile ad alterarsi
ch'è tanto
—
sufficienza
a
—
V
alterano,
voro
Il la-
luogo.
materia
tiva
estratalle alterazioni.
Y
pleta
opificiosociale,insieme alla comestrazione
o
oleosa, si
ricupero della materia
la qualità e la bontà
assicurerebbe
della materia
estratta, eh' è il complemento di quanto si desidera,
il
è,
vero
che
con
scopo
economia
del tornaconto
la mira
e
dell' odierna
L'
impiantare adunque un'ofiBcina
sociale con
questo indirizzo sarebbe
l'impiantopiù
desiderabile
razionale
e
possibile.
lora
Dando
tale impianto all'officina olearia,solo aldi mira di estrarre
si potrà avere
a preferenza
e
principalmente gli olii fini e mangiabili senza
dite
perdi sorta; che, altrimenti,ciò sarebbe
impossibile
si potrebbe giammai ricuperare nello stesso
e non
olearia.
insieme
oleosa
alle varie
tempo tutta la materia
qualità di olii,e queste separate fra loro in ordine
di
pregio
di valore
e
—
e
discapitia
senza
danno
di alcuno.
potrebbe spingere economicamente
il proprio lavoro, solo quando è seguita e coadiuvata
La
l.a officina
dalle
altre
due
sezioni
successive
quali, oltre ad essere
lavoro della 1.» officina,
saranno
da sé r intiero problema
; le
La
l.a sezione
risolverebbe
economico, che
la sicurezza
di potere
fini e mangiabili, e la
cate
indi-
testé
di
complemento al
ranno
quelle che risolve-
economico.
solo
una
stema
parte del si-
importantissima, cioè
la qualitàdegli olii
ottenere
é pur
facile
loro
sui
collocazione
mercati.
solo
non
trappetiordinarli,
I scolano gli scarti alle olive buone, e se ne
sola estrazione ; ma,
quant'é , che le sanse,
Attualmente
nei
si
fa
o
meuna
ven-
190
-
-
vendute
a basso
gonp
prezzo
materia
oleosa
in
o vengono
mentre
—
—
distruggere l'olio che
ancora
ricche
sono
fatte fermentare
per
contengono, per
terle
po-
concimi
come
agli ulivi.
poi somministrare
Ora, neir officina sociale le sanse
provenienti daessendo
olii fini,
gU infrangimentiper manifatturare
oleosa
ricche in materia
(piùdi qualsiasialtra sansa)
questa officina,renderebbero
che
contengono , che sarebbe
in
ricuperato
—
come
Le
essere
poi,
sarebbero
combustibile.
;
e
all'
potranno
concimi, e
come
somministrare
alle
proprie
privare quest'ultime
non
ai
olivete
di
bisogni naturali
grasso
in-
un
e
tritivi
nu-
ulivo.
deir
nostro
a
trappeti sociali
quelle officine che risolverebbero
I
—
finora
dei
tori,
gli olivicol-
officina;e ritirandole
interessante
tanto
I
o
bero
degli ultimi trattamenti, che consterebdi cellulosa
materie
e
minerali, potrebbero
ed i coltivatori
distribuite fra i socii agricoltori
di olive
di olivi,nella proporzione delle masse
le
uso
concime,
come
sanse
somministrate
r
zione
fermenta-
la
con
usate
valore
un
sempre
distruggerlo
senza
—
V olio
tutto
prima
restati
insoluti
credere
—
sarebbero
parecchi altri problemi
nelFarte
olearia,stante
trappeti ordinarli.
trappeti sociali potrebbero
dei
lavori
chimico
un
tecnico
avere
ed
un
alla
direzione
ingegnere
canico,
mec-
completo andamento
delle manipolazioni e del macchinario, fatto che non
si potrebbe assolutamente
compiere da un privato.
Il trappeto sociale,
avendo
a sé elajotecnici
provetti,
se
ne
potrebbe servire per fare visitare e dirigere
tanto le olivete dei socii,
quanto quelledei privaticontrìbutori
gratuitamente e nelle epoche opportune.
Si avrebbe
cosi un
doppio vantaggio economico:
l.« Da
una
parte si migliorerebbe V andamento
culturale delle olivete,senza
e r indirizzo
ciali
spese speche
ne
guiderebbero
il
—
e
con
mezzi
efficacissimi:
191
—
Dall'altra
2o
—
il
banda,
assicurerebbe
trappeto
maggiore quantità e migliore qualità di
prima air officina per la lavorazione.
sempre
del
istituzione
L'
tal fatto
risorsa
vera
una
trappeto
sociale
teria
ma-
diverrebbe
delF economia
per
olearia.
trappeti sociali se ne potrebbero stabilire uno
V importanza della
due
o
per provincia, secondo
estensione
degli oliveti locali,sempre
nando
proporzioil macchinario, e gli altri mezzi, ai bisogni
Dei
del
luogo
si stabilirebbe
ove
la
lavorazione
delle
olive.
istituzione
L'
onde
fonte
una
»
oggi
dei
anche
trappetisociali diverrebbe
i capitali che
cesi
diriservare
come
«
esuberanti
sono
Molti
timorosi
Oh!... invece
e
trovano
non
dubitano
facile collocazione
d'impiegarli
negli scrignie nelle
di tenerli
ancora
meglio che fruttassero ? !
Un
trappeto sociale non
potrebbe divenire forse
tuiscono
dipendente dalle Banche
agricole,che oggi si istiin ogni regione d' Italia,ed in parecchi
casse
comuni
Non
sarebbe
forti,non
?
sarebbe
forse
questo
un
mezzo,
istituti
di
funzionare
credito
questi
meglio
rendendole
direttrici ed assicuratrici
»
fare
come
«
le Banche
cine
delle offi-
agdcole?...
Sicché, col collocare i risparmii sulle banche
cole,
agrie
dirigendoli noJ l'impiego a migliorare le
solo il miglior modo
officine agricole,sarebbe, non
sociali
«
come
collocarli
direttamente
rebbe
il loro
che
se
»
farli fruttare ; ma
bero
risulterebper
benefici all' agricoltura,e riesci-
indirizzo
ne
efflcaco
alle
industrie
cole,
agri-
avvantaggerebbero.
I
trappeti sociali potranno essere
promossi dai
Comizii Agrarii e dalle Camere
di Commercio, o
di Agricoltura, Industria
dall' On. Ministero
mercio.
e ComSi
potrà fondare
come
Elajotecnici,
una
società
si è fondata
di
Olivicoltori
quella di
ed
Viticoltura
192
—
ed
Enotecnica
per lo
Tistesso
Potrebbe
—
dell' industria
sviluppo
coadiuvare
Ministero
cola.
vinii Co-
le Banche
di Commercio
e
cole
Agrimizii,le Camere
Società
stabilitasi
la
Elajotenell'impresa; e,
la medesima
delle
cnica in Italia,
potrà promuovere
associazioni
agricole,che potrebbero intraprendere
V istituzione dei trappeti sociali ; i quali
e
curare
reali
coltà
avutesi
che
sistematiche
dell' industria
Tale
e
si
si fanno
su
da
scala ;
a
prevenire
dell'olio
di
oliva, che
e
perciò
nell'avvenire
smaltire
agevolmente
potranno
danno
benefica
anco
commerciali
larga
taluni,a
olearia.
dell' economia
molto
mercati
per le diflSle contrarietà
finora, quanto per
sarà
problemi
insoluti,tanto
vi si oppongono
istituzione
le sofisticazioni
oggi
restati
sinora
economici
i diversi
risolveranno
i soli che
saranno
con
rezza
sicu-
genuini e garentiti,ciò che
anzi impossibilecol sistema
ora riesce molto
difficile,
speculatori.
d'incetta,fatta da immorali
bero
Avutisi
sociali,glispacciatoridovrebgli opificii
i quali certamente
essere
gì'istessi estrattori,
interesse
di accreditare
avranno
mente
maggiorsempre
mare
afferil proprio prodotto sui mercati
per
,
la riuscita della propria specued assicurare
lazione.
sui
Il sistema
olii
sociale
tre
cooperativo,mendella diffusione
il problema commerciale
trappeto
a
—
—
risolverebbe
ed interesse,
ogni cura
agevolerebbe e migliorerebbe nel tempo stesso lo
sarebbe
eretto
stato della olivicoltura regionale,ove
della
il
merce,
stabilimento
nuovo
con
oleario.
Il trappeto sociale risolverebbe
problema tecnico ed economico
'massima
olive
e
e
finalmente
cioè
ilgrande
di ottenere
la
,
possibiledalle
quantità dJ olio alimentare
locare
da poterlo coldella migliore qualità,tanto
facilmente
sui mercati
a
prezzi convenienti
rimuneratori.
194
—
3.a si debbono
e) Nella
timo
da
quali
la materia
Nella
si debbono
2.»
questa lavorazione
in
debbono
d)
in mod«
oflBcina,
qualità dalle sanse, lo
gli olii d'infima
ottenere
le olive di ut
lavorare
della
i residui
ed
scarto
—
rendere
pletamente
com-
che
oleosa
posseggono.
la Saponeria
4.* ed ultima sezione
utilizzare gli olii di qualità inferiori p^
«
la fabbricazione
dei saponi ordinarli.
Tutti i residui della lavorazione
Art. 3.0
cipale,
prin-
—
capi-mortiydebbono
o
materiali
attivi
Del
sarà
4.0
Il
—
valore
Art. 5.0
sborsate
che
di Lire
—
dai
i socii
Capitale sociale.
socii
di
N.^
da
....
prima fondazione
azioni, ciascuna
....
azioni
Le
II.
capitalesociale
rappresentato
del
in
commerciabili.
e
CAPITOLO
Art.
trasformati
essere
saranno
in numerario
capitalisti
»;
olivicoltori
ed
in
consegneranno
quelle
(olitej^
«
frutto
allo
mento
stabili-
sociale.
Art.
per
Il
sarà
destinato
capitale in numerario
utensili,
l'acquistodei locali,macchinario, attrezzi,
6.0
ecc.
—
e
;
deve
costituire
il fondo
l'acquisto delle
per
dare
di
per
servire
cassa
pìccole partite di olive, e
le caparre da
e
probabili sovvenzioni
per
agli olivicoltori socii ed agli olivicoltori non
le
socii.
CAPITOLO
Belle
Art.
7.0
—
Nel
momento
m.
Asioni.
società olearia-cooperativaogni
sarà
pitalisti
del
valore
istituzione della
azione dei sodica
della
di Lire
195
—
Art.
8.0
in
Le
—
...
scadenza,
Consiglio
azioni
numerario
rate; i versamenti
.
le
e
in
—
epoche
Generale
dovranno
saranno
gate
pafatti a
saranno
stabilite dal
essere
d'Amministrazione.
È data facoltà air Assemblea
9.0
Generale
Socii di emettere
serie di azioni,nel caso
nuove
il capitale raccolto
colle serie precedenti non
Art.
dei
che
—
fosse
sufficiente
ai
bisogni
allo
ed
l'
del-
sviluppo
officina.
Art.
lO.o
È
—
titolare
delF azione
colui
cui
a
zione
ra-
è intestata.
Art.
11. o
Ogni socio,prima di cedere
ad altri,deve
farne avvertita
del
per provvedere al cambio
azione
titolare
possessore.
12.0
Per
Art.
olive
quotata
valore
Art.
un
in
neir
tità
quansarà
anno
azioni, a quante corrisponde il
in esercizio,
nell'anno
cui sarà poi calcolato
su
e
rutile netto nell'anno al rendiconto
generale.
13.0
I socii capitalisti
potranno acquistare
—
limitato di azioni ; il
dall' Assemblea
Generale
il massimo
accumulare
possa
tutte.
o
Art. 14.0
azioni sarà
—
di materia
Dei
Art.
15.0
ninno
di
azioni
numero
prima,
—
L'istituzione
cioè
il
delle
numero
il loro
«
olive
valore
».
IV.
Socii.
cooperativa
olearia
ordini di socii:
i quali devono
a) Socii capitalisti-azionisti,
fornire i
azioni in numerario
e
con
,
per
rimpianto
delle
terminat
de-
affinchè
,
illimitato,
purché espresso
forma
sarà
numero
socii olivicoltori
Pei
CAPITOLO
due
del
nome
la
olivicoltore,
air officina
consegnate
pria
pro-
T amministrazione
tante
numero
sotto
socio
ogni
—
di
la
—
officine;
avrà
correre
con-
tali
capi-
196
—
dal
Art.
alle
dei
Saranno
—
Trappeti
Art.
17.0
Società
lo Statuto
Associazione
Art.
18.0
che
volte
—
vi sarà
20.O
socii
azioni, sia
in
socii
due
socii
Società
il
i socii
—
capitale
venissero
o non
socii già esistenti.
non
pre
sem-
manda;
la dii socii
classi:
ordinarli.
Socii
straordinarii.
ordinarli
quelli che posseggono
numerario, che in olive.
sia
azioni
somministrando
le
coloro
che
acquistate
tre
posseggono
sia
in contanti
,
olive.
I diritti ed
—
due
Socii
straordinarii
le
tutte
capitalisti
quanto
divisi in
—
pitalisti
ca-
illimitato.
sarà
,
21.0
zione
fonda-
la
nuovi
accrescere
dai
acquistate
saranno
2.a Classe.
Art.
di
serie
numero
l.a Classe.
0
dopo
completamente
l'
dalRegolamenti prestabiliti
i
nuove
Tanto
—
olivicoltori
Sono
di
riconoscere
bisogno
le
il loro
Sono
Regolamenti
I socii olivicoltori possono
essere
che ne
facessero
tutte le volte
—
ricevuti
Art.
dei
Si possono
ammettere
della
la fondazione
sociale, quando
potessero essere
19.0
sottopongono
socii ammessi
devono
ed
e
Art.
e
capitalisti
si
olearia.
dopo
e
che
stabiliti in
Sociali
I nuovi
—
olivete,«le
socii
come
Provincia
della
una
ricevuti
di
Comune
delle
prodotto
socii olivicoltori coloro
prescrizioni dello Statuto
come
o
16.0
e-
saranno
,
del
valore
azioni
cui
le
b) Socii-olivicoltori
spresse
olive ».
—
i doveri
dei socii ordinarii
cati
indied olivicoltori,
sono
straordinarii,
capitalisti
da appositi regolamenti.
pieghi
1 socii ordinarii sono
Art. 22.0
preferitinegl'im—
deir officina
ed
hanno
voto
deliberativo
nel-
r Assemblea.
Art.
23.0
deliberativo
—
I
socii straordinarii
neir
Assemblea
,
Negli impieghi
sono
ma
non
hanno
possono
voto
nirvi.
interve-
preferitiagli estranei,
197
—
purché
che
atti
si vuole
a
-
V ufficio della
disimpegnare
coprire.
,
CAPITOLO
Socii
Dei
Art.
24.0
portare
V.
olivicoltori.
socio
olivicoltore è
air officina tutta
Ogni
—
e
obbligato di
la quantità
vete,
nelle proprie olianno
dipendenti dairofficina
consegnare
di olive che raccoglie neir
dichiarate
che furono
sociale.
Art. 25.0
Non
essere
possono
ricevuti
—
coloro, che
olive eguale al
olivicoltori
quantità
Art.
di
26.0
Chi
—
è
di
come
dare
possono
valore
di un'azione.
non
come
ammesso
potrà negarsi
non
carica
portare
cii
souna
socio olivicoltore
air officina olearia
che raccoglie nelFannata;
ad una
multa
di rifiuto sarà condannato
nel caso
e
della partita che si era
corrispondente al valore
quella quantità
di somministrare.
obbligato
Se
posteriormente al l.o anno
e del suo
esercizio,
perderà il diritto
del valore
nistrate
delle prime azioni sommi1.0 anno
di materia
sotto forma
prima,
il rifiuto succede
di ammissione
al
«
di olive
rimborso
nel
di olive
».
CAPITOLO
Degrinteressi
Art.
27.0
alla
la
maggior
sui mercati.
Art. 28.0—
_
e
VI.
dei
Pagamenti.
partiti
riutili per tutti i socii saranno
fine della campagna
olearia,e quando
stati collocati
parte dei prodotti sono
Gli
che
L'interesse,
alla fine della
scuoteran
i socii straordinarii riolearia per
campagna
198
—
—
le loro azioni, sarà uguale a quello che
nel bilancio pei socii ordinarli.
CAPITOLO
risulterà
vn.
Prestiti.
Bei
L'amministrazione
29.0
cooperativaolearia
nei casi d'infortunio dovrà
sovvenire
gliolivicoltori
Art.
—
socii,in ragione deir
prodotto che il socio
estensione
dell' oliveta
ordinariamente
del
e
consegna
l'
al-
fatto anche
ad
oflBcina.
Art.
30.O
Il
—
olivicoltori
Art.
31.0
prestitopotrà
socii.
non
La
—
somma
dall'avere
del
bilancio
del
Art.
dare
a
sul frutto
Società.
Art.
sulle
sarà
e
;
pagamento
32.0
Gli
—
essere
anticipataai socii sarà
olive somministrate, alla
ritenuta pei non
socii al
della partita.
olivicoltori
socii
non
33.0
Gli
—
olivicoltori
non
fine
mento
mo-
gati
obbli-
sono
pel prestitoaltra garenzia,che
pendente e le azioni che hanno
tratta
de-
il diritto
la
presso
socii
gare
oltre a ledella Società
,
penHente
il frutto
cooperativa,
devono
mallevadore
che
,
a
beneficio
presentare
garentisse la
ne
alla Società
un
data
doman-
somma
in
prestito.
Il prestitosarà
subordinato
mite, che sarà eguale pei socii e per
Art.
34.0
tassa
—
socii
non
dei
generale
da
socii.
,
determinarsi
e
CAPITOLO
Del
Art.
35.0
—
Ogni
tantista,si può
ritirare
una
vicoltori
glioliblea
assem-
vm.
ritiro
socio
dall'
ad
dei
socii.
sia olivicoltore,
sia
dalla Società.
,
con-
199
—
?
Art.
36.0
Ogni socio, prima
—
37.0
dovranno
I
—
socii,che
vendere
vendute
Art. 38.0
ad
Le
—
della
le loro
rifiutasse,
potranno
le
r
azioni
nel
della
momento
del
corrente
vendita
valore
del
il mercato
da cui dipende
alla Borsa
Provincia, in cui è stabilito il trappeto
Art.
39.0
da
Art.
Il ritiro dei
—
socii olivicoltori sarà
CAPITOLO
II.
Dell' anuninistranone
della
40.O
Provincia
La
—
Società
golato
re-
società.
cooperativa
Comune
di
amministrata:
di amministrazione;
CAPITOLO
Vi
d'amministrazione
42.0
dev'
Il
—
essere
dev^
essere
e
riconosciuti
X.
Dell' amministraBione
—
dente
resi-
di
consigliogenerale
2.0 Da
tre
ispettoratistabilitiall'Assemblea
generale dei socii.
41. o
olearia
è
1.0 Dal
Art.
ciale.
so-
appositiregolamenti.
in
Art.
sere
es-
estranei.
numerario
della
cietà.
So-
azioni in numerario,
azioni alla Società medesima,
quotate al prezzo
saranno
Generale
ne
far-
hanno
qualora questa
e
deve
ritirarsi^
di
l'Amministrazione
avvertita
Art.
—
generale.
un
Consiglio generale
fra i socii.
zione
Consiglio generale di amministradi vigilanza.
costituito da tre ispettorati
43.0
sere
Ogni ispettoratodi vigilanza dev' escostituito da 3 a 5 socii ordinarii,ed ognuno
Art.
deve
—
avere
un
compito speciale.
200
-
Art.
-
Un
puramente
ispettoratodev'essere
amministrativo, e deve ispezionare le entrate e le
uscite della gestione sociale.
Vi dev' essere
Art. 45.0
un
ispettoratotecnico,
che
della lavorazione
deve
guidare V andamento
dell' elajotecnico.
sotto la direzione
dirizzo
inArt. 46.0
Un terzo ispettoratodeve avere
un
44.0
—
—
—
tuito
costipuramente commerciale
; dev' essere
di commercio,
dai più provetti nelle faccende
i
la
quali cureranno
prodotti del trappeto
47.0
Art.
La
—
fatta
vendita
dall'Assemblea
diffusione
dei
sui mercati.
sociale
scelta
la
e
sere
ispettoratidovrà esgenerale dei socii ordinasiglio
ispettoraticostituirà il Con-
dei 3
dei tre
rii;e Tinsieme
generale di amministrazione.
Art.
48.0
Il
—
d' zione
Amministranei varii
occupare
Consiglio generale
dovrà
scegliere i socii da
e nello
stesso
officii,
tempo rendersi garante
r Associazione
cooperativa del loro operato.
Art.
49.0
verso
Il solo
dair Assemblea
dovrà
eletto
cassiere
essere
Generale
dei Socii ordinarli,
e questo,
oltre
aggiungere
—
alle
azioni,dovrà
raggiungere una
per
Art.
in
50.O
d'amministrazione
ed anche
anno,
rinnovato
potrà essere
ogni
tempo straordinario,
qualora si verificassero
infrazioni
Art.
decaduto
di
—
sua
Art.
al
51.0
—
dovere.
L'assemblea
generale
consiglioGenerale, e
maggior fiducia.
Stando
—
delle
proprio
un
52.0
rario,
nume-
guata
cifra sufficiente ed ade-
cauzione.
Il Consiglio Generale
come
altro
in funzione
potrà dichiarare
crearne
un
un
altro
Consigliogenerale
arbitro nelle proamministrativo, dovrà essere
prie
del
m
a
attribuzioni,
proprio operesponsabile
rato
all' assemblea
innanzi
Art.
53.0
—
Il
d' Amministrazione
dei tre
Generale.
presidente
dovrà
ispettorati.
del
essere
Consiglio Generale
scelto
fra i
bri
mem-
202
—
—
XI.
CAPITOLO
generale.
Dell'Assemblea
Art.
64.0
discute
to
e
sviluppo
e
delibera
nella tornata
nerale
ge-
suirandamen-
il bimestre.
durante
dello stabilimento
i socii ordinarii
intervenire
Possono
Art. 65.0
straordinarii.
—
e
ogni bimestre,l'Assemblea
Riunita
—
Art.
66.0
—
In
ogni
all'Assemblea
Art.
67.0
—
Alla
presentare
dei
bimestre
generale
fine
dell'
il bilancio
indicandone
socii,
gestione dell' anno.
il
dovrà
essere
il bilancio
anno
tato
presenbimestrale.
industriale
generale
vrà
si do-
all' Assemblea
dimdendoj che risulta dalla
REGOLAMENTO
DI
PROGETTO
le officinedei Trappeti Sociali
per
CAPITOLO
Diritti
Art.
1.0
Ogni
—
registridell'
durante
e
di
doveri
socio
I.
ha
tutti
i socii.
d'ispezionare i
il diritto
Amministrazione
e
di
presente,
stare
la
partite e durante
vendita
dei prodotti deir officina sociale; ed osservare
i regolamenti e lo statuto
se
sono
applicati
rigorosamente dagli impiegati.
E nel caso
che
si osservino
delle infrazioni,
ogni
socio delle due
all'ammireclamare
categorie può
nistrazione ed al Consiglio Generale
dei socii,quando
credesse
V attenzione
ministrator
utile di richiamare
degli Amil ricevimento
delle
,
Art. 2.0
Tutti
—
già emesse,
come
socii in
però che
sempre
acquistato azioni
hanno
considerati
sono
possessore,
tali nel
luogo del
fossero
chio
vec-
riconosciuti
deir
acquisto e designati
cessionario, il quale perde tutti i dritti,
favore
di chi ha acquistato le azioni
a
dal socio
che
coloro, che
vanno
momento
da lui vendute.
CAPITOLO
Diritti
Art. 3.0
quota
e
Ogni Socio
degli utili netti
—
di olive somministrate
il valore
delle
dei
doveri
olive
II.
socii
olivicoltore
olivicoltori.
ha il dritto ad
una
proporzionale alla quantità
al trappeto sociale,quotando
e
in tante
azioni
corrispondenti.
204
-
-
del
4.0
di esercizio o di entrata
Art
Nel 1.0 anno
socio olivicoltore nella Società cooperativa olearia,
del valore
immediato
si ha dritto al rimborso
non
—
della
di olive
immediatamente
quantità
anni
Art. 5.0
successivi.
altresì dall' Amministrazione
valore
effettivo
olearia
corrente,
neir
olive consegnate
al prezzo
estimato
dalla
annata
CQmmis-
tale
tecnica adibita a
scopo.
Art. 6.0
Se un socio olivicoltore si
—
dalla
società
valore
volta,
come
7.0
prima
delle
olive
base
delle
Un
—
società
dalla
rimborsato
somministrate
azioni; ed
sue
che
le olive
la
per
il prezzo
prima
sarà
neirepoca
avevano
air oflBcina.
volendosi
olivicoltore,
somministrate
furono
Art.
voglia ritirare
cooperativa olearia,sarà
sul valore
calcolato
che
del
il prezzo
delle
sione
del
gli
ne-
il socio olivicoltore,
Negli anni successivi,
scuoterà
quota proporzionale sugli utili netti,ri-
—
alla
oltre
solo
somministrate, ma
socio
avvertirne
cooperativa,deve
V Amministrazione
solo
e
;
due
la
dopo
ritirare
3.»
anni
pagna
cam-
olearia,dall'epocache avverti TAmministrazione, sarà sciolto dalla società, e da qualunque
del valore
obbligo contratto ; e sarà quindi rimborsato
azioni
in deposito presso
la società.
delle sue
che vuole
ritirarsi
Art. 8.0
Quel socio olivicoltore,
dritto a
può avere
prima deir indicata epoca, non
—
rimborso
di sorta.
Art. 9.0
Ogni socio olivicoltore
—
e
air officina le olive ben
divise in tre categorie,
scelta,le
di 2.a
scelta, le contuse,
di 3.a
scelta,le
Art.
suo
lO.o
alle
Art.
—
di
bacate
e
le
secche, che
—
Tutti
saranno
di scarto.
olivicoltore
qualitàpoco
preparazioni in conserva.
11.0
selezionate
sane,
materia
Il socio
le olive
uso
atte
come
obbligato a portare
colte,bene
di l.a
considerate
è
potrà
serbare
oleifere
i socii olivicoltori
sono
e
che
per
sono
obbligati
205
—
ralellepipeda
Art.
12.0
lavori, e
trappeto
officina
olive debbono
Le
—
essere
l'
al-
consegnate
IH.
Olivicoltori
14.0
Saranno
—
socii
non
socii.
non
in vendita
accettate
le
olive, purché
dagli
vicoltori
oli-
i venditori
si
regolamenti dell' officina cooperativa.
di 3 ettolitri non
Le quantità minori
ranno
sa-
conformino
ai
15.0
Art.
elajologo del
sociale.
CAPITOLO
Art.
deir
sociale.
13.0
Art.
guire
se-
l'indirizzo razionale
la direzione
sotto
obbligati a
sono
dell'oliveta
coltura
padair officina.
riconosciuto
del modello
e
di forma
trappeto in cesti
I socii olivicoltori
—
nella
dei
al
olive
le
portare
a
—
—
dall' Amministrazione.
ricevute
Art. 16.0
Gli
—
all' officina
le
socii consegneranno
è prescritto
selezionate,come
olivicoltori
olive
non
pei socii.
Art.
17.0
—
Gli
olivicoltori
non
socii riceveranno
gratuitamentee dietro loro richiesta dalla Direzione
dei trappeti sociali dei consigli,
per meglio dirigere
delle loro olivete
la coltura
18.0
Gli olivicoltori
Art.
—
dei
olearia, sono
indirizzo
ed
di
con
non
socii
,
prestitidall'Amministrazione
obbligati di sottomettersi
razionale
cultura
nella
razionale.
sistema
della
eseguire 'la raccolta del frutto sotto
tecnico
un
delegato dell'ispettorato
che
dessero
pretenSociale
seguire lo
loro oliveta,
a
la direzione
dell'opificio
sociale.
CAPITOLO
Degli
Art. 19.0—1
e
conforme
socii
la loro
IV.
impieghi.
ordinarli,
per quanto è possibile,
capacità,saranno
preferiti
negli
206
—
stabilimento
dello
impieghi
—
officine sia doppiamente
del lavoro.
cointeressato
nelF andamento
fra i socii ordinarli e
20.
Non
essendovi
al lavoro
addetto
Art.
delle varie
—
individuo
straordinarii
un
data
sarà
carica,
tutti i
Art.
socio
nella
straordinario
impiego
ordinario,
22.^
la
—
Art. 23.0
Nel
—
messo
a
concorso
i
ed
uno
fra i
più
idonei ;
dal
metà
da
da
socio
mandare
potrà dodone
sé, aven-
L' officina
e
la commissione
ConsiglioGenerale
sezione
,
da
sarà
presentata
rap-
da socii
dal
dente
presi-
cui
T impiego
V.
di fnnsionare
socii,a
non
per
tecnici,e per metà
sarà
presieduta
CAPITOLO
—
non
esaminatrice
sorteggiati; e
dell'ispettoratodella
dipende.
25.0
un
cupare
oc-
dinarii
più socii ordinarli o straorstesso
impiego, il posto sarà
essere
Art.
potrà
che
—
Xodo
abbia
requisiti.
sarà
nominata
esaminatrice
d' Amministrazione.
La commissione
Art. 24.0
per
una
proposta.
caso
desiderino
si
succederà
vi
Un
capacità
che
non
di azioni
possessore
se
non
impiego nelle officine,
Art.
coprire
estraneo
un
un
—
di
capace
proposto
requisititecnici.
21.0
Qualora in
un
da
il personale
oleario,affinchè
dell'officina.
tite
può acquistare piccolepar-
prezzo
da
determinarsi
secondo
le annate.
Art. 26.0
Il pagamento
fatto a pronto con
sarà
sul valore
tante
delle olive e per ettolitro.
Art. 27.0— -Potrebbe
le olive
V officina scambiare
olio già estratto, computando il valore di esso,
con
—
secondo
il prezzo
della piazza.
corrente
Art. 28.0
ricevendo
le olive dei socii.
L'officina,
deve
le quantità su
appositiregistri.
segnare
—
207
—
Art.
29.0
Saranno
—
accettate
dai
quelle presentate
tanto
—
le olive
Art.
ed
a
neir officina.
Art.
31 .o
Le
olive
—
di
l.a scelta
stribuit
di-
saranno
—
in
scarto,
socii,quanto quelle dei
da convenirsi.
prezzo
30.O
Le olive appena
accettate
nel proprio riparto,facendosi
venditori
di
previa
zione
sele-
tenute
saranno
apposito scompartimento da quelle
di 2.0 scarto
da quelle di ultima
selezione.
e
Selezionate
Art. 32.0
le olive,saranno
depositate
nei luoghi e modi
appropriatiper la conservazione.
Art. 33.0 Nel luogo di conservazione
chettate
etisaranno
le varie
partite in ordine cronologico dì
neir officina e per provenienze
arrivo
per essere
razione.
riprese nello istesso ordine per la successiva lavo-
separate
un
—
,
Art.
34.0
r officina
olive
lavorazione
appositi macchinarli
da
si devono
neldi
ogni qualità
per
di 1.'^
macchinario
per
lavorare
le olive
macchinario
per
lavorare
le olive di 2.-'^
;
h) Un
scelta ;
e) Un
macchinario
di scarto.
Art. 35.0
per
la lavorazione
Le olive bacate
saranno
olive di ultimo
scarto.
come
Saranno
Art. 36.0
rifiutate le olive
—
—
sacchi
avere
lavorare:
a) Un
scelta
Nella
—
;
accettate
o
scarto, secondo
delle olive
considerate
consegnate
in
olive di 2.o o di ultimo
della materia
mento
prima nel mo-
come
lo stato
della
consegna.
Il prezzo
delle olive di 2.o scarto
calcolato
di quello delle
essere
Vs di meno
di l.a scelta.
Art.
37.0
—
Art. 38.0
Il prezzo
delle
stabilito tutte le volte
sarà
—
olive
di ultimo
dalla
commissione
deve
olive
scarto
cnica.
te-
208
—
—
CAPITOLO
IMremione
Art.
air
39.0
La
—
VI.
delle
direzione
Ispettorato tecnico
officine.
delle officiDe sarà
la direzione
sotto
affidata
dell'
elajo-
tecnico.
Art. 40.
Ai lavori
—
chimico
un
Art.
ed
4Lo
—
o
del
in base
la
dovrà
varie
delle
si accettano
che
officine;determinare
varie
partite che
si
istabilire il prezzo
per
le
dirigeretutte
proprio potere oleifero,e
materia
addetti
saranno
meccanico.
un
Il chimico
nelle
oleifero
delle officine
nelle
grassa
nipolazioni
ma-
il potere
acquistano,
delle olive
per
nare
determi-
sanse.
Spetterà
dirigerei lavori di
servazione
espressione,di estrazione,di purificazionee di condegli olii.
I lavori nella sezione
Art. 43.0
ranno
«saponeria» saArt.
42.0
al chimico
—
—
affidati alla
Art.
sanse
44.0
La
—
dipenderà
Art. 45.0
—
meccanismi
sezione
dalla
di estrazione
immediata
sua
degli olii
dalle
direzione.
affidati tutti i
meccanico
saranno
ed il modo
di usarli.
Deve
il meccanico
dirigeregli operai
Al
Art. 46.0
nei varii usi dei
—
direzione.
sua
diversi
meccanismi
Fine.
di tutte
ficine.
le of-
210
—
—
4.** Screpolo
5.° Mal
po,g.
nero
ITI.
Piante
IV.
Danni
"
parassite
dipendenti
da
fatti meteorici
.
.
ivi
ivi
*
127
»
128
»
131
SECONDA
PARTE
dell'olio.
Fabbricazione
/
Intbodczione.
suoi difetti
Gap.
suo
Dell'oleificio,
I. Raccolta
e
mezzi
delle
ulive;tempo
Trattamento
delle
Gap.
II.
iE^strazione dell'olio
Gap.
in.
Gonservazione
Gap.
IV.
Alterazioni
Appendice.
I
stato
e
e
Italia,
ulive
e
modo
dopo
di
la
eseguirla.
raccolta
purificazionedell'olio.
adulterazioni
sociali
Trappeti
Progetto di Statuto
Progetto di Regolamento
«^
in
attuale
ovviarli
come
dell'olio.
...
.
.
.
»
147
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