La graduatoria unica diventa «possibile»

Data: giovedì 10 luglio 2014 Testata:
SCUOLA
l'Adige
Il governatore del Trentino annuncia il «tavolo di confronto»
per riformare il sistema di assunzione degli insegnanti
Quarta fascia dal 2015. Tfa davanti ai Pas ma solo per ora
La graduatoria unica
diventa «possibile»
Confronto del presidente Rossi con i sindacati
ANDREA TOMASI
Stiamo lavorando per voi. Il presidente della Provincia, nell’incontro con i sindacati della scuola, ieri non ha usato questa espressione ma conferma che «il cantiere è
aperto». Il cantiere è quello del sistema di reclutamento dei docenti. Ugo Rossi ha fatto capire di voler semplificare. A fronte di una normativa da giungla - fasce di istituto, tirocinanti Pas (Percorso abilitante speciale, per chi ha almeno
3 anni in cattedra) e Tfa (Tirocinio
formativo attivo) e ricorsi (il grup-
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po delle docenti magistrali ante
2002 si è rivolto al Tar contro l’istituzione della quarta fascia che premierebbe le laureate in scienze della formazione primaria) - parla dell’apertura di un «tavolo unico» per
dare ordine, «in collaborazione con
le forze sindacali» e in accordo con
il Ministero dell’istruzione (si pensa ad una riorganizzazione condivisa o alla creazione di una clausola di salvaguardia, in modo da dare copertura al Trentino autonomo
nella sua «fuga in avanti»).
Il presidente ha parlato della possibilità della «creazione di una graduatoria unica» per i docenti (par-
liamo di graduatoria d’istituto, per
posti a tempo determinato). E poi
ha annunciato la creazione di un
«tavolo generale» per arrivare ad
una definizione chiara del «quadro
cattedre». Quel che è certo è che
l’apertura della quarta fascia, che
ha fatto «tremare» le docenti magistrali ante 2002 (si è creato uno
scontro con le laureate in scienze
della formazione primaria a cui la
Provincia garantisce 60 punti e che
quindi possono contare su un
avamposto) è «in costruzione» e sarà realtà a partire dall’anno scolastico 2015-2016.
Al momento non cambia l’assetto
per quanto riguarda i docenti che
hanno superato le prove del tirocinio Tfa o Pas. I Tfa sono in seconda fascia, mentre i Pas non si muovono dalla terza, nella quale sono
stati inseriti. Una scelta «attendista» - si dice in via Gilli, sede del Dipartimento - perché prima si vuole vedere come vanno le cose e solo poi decidere se cambiare il quadro. Ma la relegazione in terza fascia non piace alla Uil Scuola. Il segretario Pietro Di Fiore ha chiesto
un allineamento con il resto d’Italia dove i Pas «sono stati fatti in tempi rapidi, mentre qui da noi verranno ultimati - ma ci vuole ottimismo
- in autunno». Su questo punto in
Provincia c’è chiusura: l’investimento sui Tfa, in risorse e promesse, è stato notevole. «Ma la soluzione del problema - dice Di Fiore - così viene solo ritardata. Il calcolo dei
punti anzianità dovrà essere fatto».
La Uil per i Pas chiede un’ammissione con riserva in seconda fascia:
un calcolo dei punti con assegnazione del posto a fine tirocinio. In
Dipartimento si parla però di difficoltà nella gestione dell’eventuale
abilitazione a singhiozzo dei Pas.
In sostanza, in Provincia, si dice:
intanto teniamoci le cose così, poi
vedremo e i conti si faranno alla fine. La controproposta Uil è a due
binari alternativi: 1) aprire delle «finestre» in dicembre e primavera
per permettere l’inserimento dei
Pas; 2) fare il punto della situazione nell’estate 2015, a Pas terminati. Il tutto con sorpasso dei Tfa.
«Che ci sarebbe comunque» ribadisce Di Fiore, il quale dice di non
avere accantonato l’idea del ricorso al Tar.
G4071003
Data: giovedì 10 luglio 2014 Testata:
l'Adige
CISL E CGIL
Mazzacca: «Questo
è il livello minimo»
Entro mercoledì verranno
forniti i dettagli delle immissioni in ruolo dei docenti per
le scuole di ogni ordine e grado e per tutte le classi di concorso.
«La richiesta l’ho fatta io»
spiega Antonietta Pellegrino,
che con Stefania Galli (Cisl
Scuola) ha partecipato al
confronto con il governatore. «Siamo tutti consapevoli
delle legittime istanze delle
diverse categorie.
La normativa nazionale (in
materia di tirocinio) è molto diversa dalla nostra: i Tfa
nel resto d’Italia hanno un
punteggio maggiorato. Dobbiamo capire fino a che punto vogliamo seguire la normativa nazionale.
Questo è l’inizio di un percorso». Attorno al tavolo anche Isaia Iorfida ed Edorado Nicolussi (Gilda), Pietro Di Fiore
e Lucia Vinti (Uil Scuola), Gloria Bertoldi e Cinzia Mazzacca
(Cgil).
Quest’ultima ricorda che l’incontro è stato chiesto dalla
Cgil: «L’incontro è stato positivo. L’apertura della Provincia è però il livello minimo. Ora si deve partire con
il lavoro, che sarà lungo».
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Data: giovedì 10 luglio 2014 Testata: CORRIERE DEL TRENTINO Pagina: 5
Istruzione Incontro tra assessore e sindacati. A breve i criteri per le assunzioni a tempo indeterminato
Scuola, allo studio una soluzione per il precariato
li (Cisl scuola), Pietro Di Fiore (Uil scuola) e Isaia Iorfida
(Gilda). Sul tappeto le questioni dell’imminente immissione in ruolo di alcune centinaia di insegnanti e la ricerca
di una soluzione all’annoso
problema del precariato.
Lasciate da parte per un
momento le divisioni sindacali, il primo punto è scivolato via senza intoppi. Entro pochi giorni la giunta fisserà i
criteri per la determinazione
del numero di docenti da assumere a tempo indeterminato: suddivisione fra materne,
Il tema
Una docente
impegnata in
una lezione
in classe. Il
nodo dei
precari e di
una
normativa
farraginosa è
stato
affrontato
ieri
elementari, medie e superiori
nonché fra classi di concorso.
Prima delle convocazioni
(previste fra la fine di luglio e
l’inizio di agosto), la Provincia incontrerà i sindacati per
la concertazione.
Più impegnativa la questione del precariato. Troppe
istanze — peraltro legittime e
ragionevoli — si contrappongono in una avvilente guerra
fra poveri provocata da una
farraginosa serie di provvedimenti normativi volti a sanare le situazioni che via via si
presentavano. Senza mai
curi ricorsi (in parte già presentati), di non sottovalutare
la notevole distanza fra domanda (moltissimi sono i precari in attesa) e offerta (il numero di posti è ovunque in calo).
Un’opzione potrebbe essere quella di una graduatoria
unica d’istituto, quella cioè
dalla quale ciascuna scuola attinge per le supplenze temporanee. Un «bidone» (come lo
ha scherzosamente definito
Rossi), cioè un contenitore
nel quale far confluire tutti.
Questa e altre ipotesi saranno
attentamente vagliate in un
tavolo Provincia-sindacati
che si aprirà fra qualche settimana.
Paolo Bari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ritaglio stampa ad esclusivo uso del destinatario, non riproducibile
TRENTO — Il precariato
scolastico è un groviglio di
condizioni e di aspettative
che va ricondotto a unitarietà. Per una volta tutti i sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Gilda) e
la Provincia si sono trovati
d’accordo sulla ineludibile necessità di porvi rimedio.
Ieri il presidente-assessore
Rossi — assieme alla dirigente generale Ferrario e ad altri
funzionari del dipartimento
della conoscenza — hanno incontrato i rappresentanti sindacali guidati da Cinzia Mazzacca (Flc-Cgil), Stefania Gal-
prendere in considerazione il
quadro complessivo. «Tutte
queste modalità — ha sintetizzato Rossi con il consenso
generale — vanno trattate in
maniera unitaria, non separatamente. Tutte le istanze sono rispettabili e quindi prendere una decisione solo
sull’una o l’altra rischierebbe
di mettere in crisi il sistema.
Cercheremo di trovare una
via che sia la più virtuosa possibile e che dia parità di condizioni a tutti».
Facile a dirsi, meno a realizzarsi, come gli interventi dei
singoli spezzoni di precariato
hanno recentemente dimostrato. Si tratta di rispettare le
aspettative di tutti, di contemperare competenze provinciali e nazionali, di prevenire si-
Documento generato da Walter Alotti (LaReS) il 10/07/2014 alle 08:03:02
Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)
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Data: giovedì 10 luglio 2014 Testata:
TRENTINO
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Precari abilitati, se ne riparla dopo l’estate
Rossi incontra i sindacati della scuola: «Serve una soluzione unitaria che non scontenti nessuno»
◗ TRENTO
Pas, Tfa, Quarta fascia, diplomati magistrali: un groviglio inestricabile di posizioni diverse, quello dei percorsi di abilitazione degli insegnanti. Dal quale si può
uscire solo attraverso un provvedimento unitario, per non scontentare (e neppure favorire) nessuna delle parti in causa. È senza
subordinate, la risposta che il
presidente della Provincia (e assessore alla scuola) Ugo Rossi ha
dato ieri alle organizzazioni sindacali: «Tutte le istanze sono rispettabili e quindi prendere una
decisione solo sull’una o l’altra
rischierebbe di mettere in crisi il
sistema. Cercheremo di trovare
una via che sia la più virtuosa
possibile e che dia parità di condizioni a tutti». L’apertura di un
tavolo di confronto operativo
slitta così a dopo l’estate. Con le
parti che avranno ben presente
un dato preciso: l’aumento del
40% di iscrizioni nelle graduatorie di istituto nelle secondarie,
con numeri totali che si aggira-
L’incontro dei sindacati con Rossi a palazzo dell’istruzione
no intorno ai 7 mila docenti.
È stata in particolare la Uil a riproporre tutte le proprie perplessità: dall’apertura della quarta fascia (che ora è però legge) alla esagerata differenziazione fra
i punteggi attribuiti ai Tfa e ai
Pas ai fini dell’abilitazione. Non
solo: «Ai docenti abilitandi Pas ha ribadito il segretario della Uil
Scuola Pietro Di Fiore - i cui ritardi
nel
conseguimento
dell’abilitazione rispetto ai tempi nazionali non sono certo dovuti a colpa propria, deve esser
concesso di passare in II fascia
d’istituto una volta ottenuta
l’abilitazione. Se ne costruiscano le modalità operative. Sul resto del territorio nazionale è così. Ciò pone un problema di
“parità di trattamento”, prevista
dalla Costituzione». E se a livello
nazionale la richiesta formale di
tutte le organizzazioni sindacali
è di non procedere a nuovi cicli
di Tfa, ma di riportare alle scuole
la competenza della formazione
iniziale comprese le abilitazioni,
come un tempo la Uil Scuola
chiede che la formazione iniziale sia a costo zero.
L’incontro a palazzo dell’istruzione era convocato per fare il
punto anche sulla stabilizzazione dei precari (500 della scuola e
200 delle materne). Qui il cronoprogramma è già stato annunciato: entro il 21 luglio verranno
rese note le direttive generali per
la determinazione del fabbisogno di docenti arrivando alla definizione
della
cosiddetta
“dops”, ovvero la pianta organica speciale che consentirà l’ampliamento del numero dei docenti stabilizzati e quindi in ruolo. In questa fase saranno disponibili per tipologia di scuola e
classe di concorso i numeri dei
docenti stabilizzati. In via prevalente, il personale da immettere
in ruolo verrà chiamato per il
50% dalle graduatorie provinciali concorsuali vigenti, e per l'altro 50% dalle graduatorie per titoli. Esauriti quelli vecchi, i nuovi concorsi inizieranno ad essere banditi nel prossimo biennio,
anche in ragione del turn over.
Questi passaggi saranno oggetto
di condivisione con le parti sindacali. Infine, dal 29 luglio all’8
agosto il momento delle assunzioni: il 29 e 30 luglio si parte con
il sostegno e la scuola primaria,
mentre dal 5 all’8 agosto sarà il
turno delle medie e delle superiori.
Data: giovedì 10 luglio 2014 Testata:
TRENTINO
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La Uil ai Tfa: chiediamo equità per tutti
L’incontro dei sindacati con Rossi a palazzo dell’istruzione
«Con convinzione ci si è battuti per il diritto degli abilitati Tfa, ci si
batte oggi chiedendo la stessa cosa per gli altri». Così il segretario
della Uil Scuola Pietro Di Fiore replica ai docenti abilitati Tfa, che nei
giorni scorsi avevano accusato la Uil Scuola trentina di incoerenza.
Così Di Fiore: «Uil Scuola ha chiesto per i docenti iscritti al Tfa,
l’attribuzione dei permessi per diritto allo studio (novembre dicembre 2012); la stessa cosa per i docenti iscritti al Pas l’anno
successivo. La precedente amministrazione aveva risposto
negativamente, la presente in parte positivamente. Infine, per
permettere a tutti i docenti abilitati Tfa di potersi inserire in II
Fascia di istituto subito dopo aver concluso il percorso abilitante,
Uil Scuola ha chiesto lo slittamento di un anno dell’apertura
graduatorie, peraltro allineando il Trentino al resto d’Italia. Ciò è
avvenuto. Per coerenza, oggi chiediamo che le abilitazioni abbiano
medesima tempestiva spendibilità».