www.matefilia.it PNI 2014 – SESSIONE STRAORDINARIA

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PNI 2014 – SESSIONE STRAORDINARIA - PROBLEMA 2
Sia 𝑓 la funzione definita da:
1βˆ’π‘₯
𝑓(π‘₯) = √
1+π‘₯
1)
Si studi 𝑓 e si verifichi che il suo grafico 𝛾 ha l’andamento riportato in figura. La funzione
𝑓 è invertibile? Se sì, quale è l’espressione della sua inversa?
𝒇(𝒙) = √
πŸβˆ’π’™
𝟏+𝒙
Dominio
1βˆ’π‘₯
β‰₯0 … βˆ’πŸ<π’™β‰€πŸ
1+π‘₯
Simmetrie notevoli
1+π‘₯
𝑓(βˆ’π‘₯) = √1βˆ’π‘₯ : la funzione non è pari né dispari.
Intersezioni con gli assi
Se x=0, y=1; se y=0, x=1.
Segno della funzione
𝑓(π‘₯) β‰₯ 0 𝑖𝑛 π‘‘π‘’π‘‘π‘‘π‘œ 𝑖𝑙 π‘‘π‘œπ‘šπ‘–π‘›π‘–π‘œ.
1/ 5
Limiti
1βˆ’π‘₯
limπ‘₯β†’(βˆ’1)+ √1+π‘₯ = +∞
π‘₯ = βˆ’1 π‘Žπ‘ π‘–π‘›π‘‘π‘œπ‘‘π‘œ π‘£π‘’π‘Ÿπ‘‘π‘–π‘π‘Žπ‘™π‘’.
Essendo la funzione definita in un intervallo limitato, non possono esserci asintoti
orizzontali né obliqui.
Derivata prima
1
𝑓 β€² (π‘₯) = βˆ’
√
1βˆ’π‘₯
(π‘₯+1)2
π‘₯+1
< 0 π‘π‘’π‘Ÿ π‘œπ‘”π‘›π‘– π‘₯ 𝑑𝑒𝑙 π‘‘π‘œπ‘šπ‘–π‘›π‘–π‘œ : funzione sempre decrescente.
La funzione non è derivabile in x=1.
limπ‘₯β†’1 (βˆ’
1
1βˆ’π‘₯
(π‘₯+1)2
√
π‘₯+1
) = βˆ’βˆž (punto a tangente verticale).
Minimo (assoluto) 0 per x=1.
Derivata seconda
2π‘₯βˆ’1
𝑓 β€²β€² (π‘₯) β‰₯ 0 se (π‘₯βˆ’1)(π‘₯+1) β‰₯ 0,
1
βˆ’ 1 < π‘₯ ≀ 2; quindi:
1
1
il grafico volge la concavità verso l’alto se βˆ’1 < π‘₯ < 2 e verso il basso se 2 < π‘₯ < 1
1
1
1
In π‘₯ = 2 si ha un flesso di ordinata 𝑓 (2) = √3.
Il grafico della funzione è il seguente:
2/ 5
La funzione f è invertibile, poiché è strettamente decrescente.
Cerchiamo la sua funzione inversa
1βˆ’π‘₯
1βˆ’π‘¦ 2
1βˆ’π‘₯
𝑓(π‘₯) = 𝑦 = √1+π‘₯ , 𝑦 2 = 1+π‘₯ , 𝑦 2 (1 + π‘₯) = 1 βˆ’ π‘₯, π‘₯(𝑦 2 + 1) = 1 βˆ’ 𝑦 2 , π‘₯ = 1+𝑦 2 = 𝑓 βˆ’1 (𝑦)
2)
Si mostri che l’area della regione Ξ£, delimitata da 𝛾 e dagli assi cartesiani sull’intervallo
πœ‹
chiuso [0,1] è uguale a 2 βˆ’ 1.
𝟏
πŸβˆ’π’™
𝑨(𝚺) = ∫ √
𝒅𝒙
𝟏+𝒙
𝟎
1βˆ’π‘₯
Cerchiamo una primitiva della funzione 𝑓(π‘₯) = √1+π‘₯
∫√
in [0;1], dove 1 βˆ’ π‘₯ β‰₯ 0.
(1 βˆ’ π‘₯)2
πŸβˆ’π’™
1βˆ’π‘₯
1
βˆ’π‘₯
𝒅𝒙 = ∫ √
𝑑π‘₯
=
∫
𝑑π‘₯
=
∫
𝑑π‘₯
+
∫
𝑑π‘₯ =
𝟏+𝒙
1 βˆ’ π‘₯2
√1 βˆ’ π‘₯ 2
√1 βˆ’ π‘₯ 2
√1 βˆ’ π‘₯ 2
= 𝐚𝐫𝐜𝐬𝐒𝐧(𝒙) + √𝟏 βˆ’ π’™πŸ
Quindi:
𝟏
1
πŸβˆ’π’™
πœ‹
𝝅
∫ √
𝒅𝒙 = [arcsin(π‘₯) βˆ’ √1 βˆ’ π‘₯ 2 ] = βˆ’ 0 + (0 βˆ’ 1) = βˆ’ 𝟏 β‰… πŸŽπŸ“πŸ•πŸŽπŸ–πŸŽ
𝟏+𝒙
2
𝟐
0
𝟎
3/ 5
3)
Utilizzando uno dei metodi di integrazione numerica studiati, si sfrutti l’uguaglianza
πœ‹
precedente per calcolare un’approssimazione di 2 .
1
1βˆ’π‘₯
1βˆ’π‘₯
Consideriamo la funzione 𝑓(π‘₯) = √1+π‘₯ e l’intervallo [0;1]; calcoliamo ο€ βˆ«0 √1+π‘₯ 𝑑π‘₯ο€ 
utilizzando il metodo dei trapezi. Dividiamo l’intervallo in n=5 parti uguali.
1
∫ √
0
1βˆ’π‘₯
𝑓(π‘₯0 ) + 𝑓(π‘₯5 )
𝑑π‘₯ β‰… β„Ž [
+ 𝑓(π‘₯1 ) + 𝑓(π‘₯2 ) + 𝑓(π‘₯3 ) + 𝑓(π‘₯4 )]
1+π‘₯
2
Dove: β„Ž =
1
∫ √
0
1βˆ’0
5
1
= 5 = 0.2 π‘₯0 = 0, π‘₯1 = 0 + β„Ž = 0.2, π‘₯2 = 0.4, π‘₯3 = 0.6, π‘₯4 = 0.8, π‘₯5 = 1
1βˆ’π‘₯
𝑓(0) + 𝑓(1)
𝑑π‘₯ β‰… 0.2 βˆ™ [
+ 𝑓(0.2) + 𝑓(0.4) + 𝑓(0.6) + 𝑓(0.8)] =
1+π‘₯
2
= 0.2 βˆ™ [
1+0
+ 0.816 + 0.655 + 0.5 + 0.33] β‰… 𝟎. πŸ“πŸ”
2
πœ‹
Quindi: 2 βˆ’ 1 β‰… 0.56
⟹
𝝅
𝟐
β‰… 𝟏. πŸ“πŸ” (N.B. Risulta
4/ 5
𝝅
𝟐
β‰… 1.57079 …)
4)
La regione Ξ£ è la base di un solido Ξ©, le cui sezioni, ottenute con piani perpendicolari
all’asse π‘₯, sono tutte quadrati. Si calcoli il volume di Ξ© .
Detta 𝑆(π‘₯) l’area della sezione, risulta:
1
𝑉(Ξ©) = ∫ 𝑆(π‘₯)𝑑π‘₯
0
1βˆ’π‘₯
1βˆ’π‘₯
Ma il lato della generica sezione quadrata è 𝑓(π‘₯) = √1+π‘₯ , quindi 𝑆(π‘₯) = 1+π‘₯ .
1
1
1
1
1βˆ’π‘₯
1+π‘₯βˆ’2
2
𝑽(𝛀) = ∫ 𝑆(π‘₯)𝑑π‘₯ = ∫
𝑑π‘₯ = ∫ (βˆ’
) 𝑑π‘₯ = ∫ βˆ’ (1 βˆ’
) 𝑑π‘₯ =
1+π‘₯
1+π‘₯
0
0 1+π‘₯
0
0
= [βˆ’π‘₯ + 2 𝑙𝑛|1 + π‘₯|]10 = (βˆ’πŸ + 𝟐 𝒍𝒏(𝟐)) π’–πŸ‘ β‰… 𝟎. πŸ‘πŸ–πŸ” π’–πŸ‘
Con la collaborazione di Angela Santamaria, Simona Scoleri e Stefano Scoleri
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