18_11_2014 - CGIL Basilicata

RASSEGNASTAMPA
RASSEGNASTAMPA
18 novembre 2014
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
ANNO 14 - N. 318 - e 1,20
Direzione: Edizioni Proposta sud s.r.l. Via Annarumma, 39/A - 83100 - Avellino
Redazione di POTENZA,: via Nazario Sauro 102, 85100 - Potenza (PZ) - tel. 0971 69309 - fax 0971 476797 - email [email protected]
Redazione di MATERA: Piazza Mulino 15, 75100 - Matera (MT) - tel. 0835 256440 - fax 0835 256466 - email [email protected]
QUESTIONI AMBIENTALI
SBLOCCA ITALIA
Studenti in strada
a Potenza e Venosa
Pittella rassicura
IL GOVERNATORE SICILIANO
Manifestanti
a Gallicchio
Crocetta:
«Vi spiego il mio sì
alle estrazioni»
a pagina 15
SANTORO alle pagine 10 e 11
MATERA
Il ministro Franceschini
«Questa città
può far crescere
l’intero Sud»
Il
ministro
Franceschini
fotografa
i Sassi
Martedì 18 novembre 2014
Crocetta
«Un governo
di rinascita
cittadina»
Applausi
e ringraziamenti
un mese dopo
Il
sindaco
De Luca
La Nazionale
L’Italia Under 21 (Martemucci)
Il tavolo in Regione
LABANCA a pagina 14
Appello del sindaco
La festa in piazza
Nello stadio
in tripudio
manca
solo il gol
REFLUI A PISTICCI
«Acqua radioattiva
ma non nociva
per la salute»
POTENZA
Fondi europei
La prova
di larghe intese
Il Pd spaccato
L’assessore Pepe
Il consiglio
comunale
Due proposte
per fermare
l’emergenza
rifiuti
L’assessore Pepe
AGATA, CIERVO, MUTASCI, CALIA alle pagine 4, 5, 6, 7, 8, 9 e nello sport
SAN CARLO
LORUSSO e MARTINO alle pagine 12, 13 e 19
Omicidio in sala operatoria: anche Caparrotti a difesa di Marraudino
a pagina 16
LAVELLO
Schema idrico Basento-Bradano, l’Acmar: «Non siamo noi gli autori dell’esposto»
PISTICCI
Per 5 anni in azienda corrente elettrica rubata, arrestato imprenditore
a pagina 17
a pagina 31
Conto alla rovescia
per un laboratorio digitale
aperto e condiviso
Coinvolti i due
capoluoghi, Bella,
Pignola, Tito,
Policoro e Pisticci
Riccardo Luna
LORUSSO a pagina 18
41118
9
771974
617259
RASSEGNASTAMPA
Martedì 18 novembre 2014
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
TESTATA INDIPENDENTE CHE NON PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI PREVISTI DALLA LEGGE N° 250/90
La Gazzetta del Mezzogiorno A 1,30
LA GAZZETTA
DI
PUGLIA - CORRIERE
DELLE
Quotidiano fondato nel 1887
PUGLIE
B A S I L I C ATA
Edisud S.p.A. - Redazione, Amministrazione, Tipografia e Stampa: Viale Scipione l’Africano 264 - 70124 Bari. Sede centrale di Bari
(prefisso 080): Informazioni 5470200 - Direzione Generale 5470316 - Direzione Politica 5470250 (direzione [email protected]) - Segreteria di Redazione 5470400 ([email protected]) - Cronaca di Bari 5470430-431
([email protected]) - Cronache italiane 5470413 ([email protected]) - Economia 5470265
([email protected]) - Esteri 5470247 ([email protected]) - Interni 5470209 ([email protected]) - Regioni 5470364 ([email protected]) - Spettacoli 5470418
(cultura.e.spettacoli@gazzettamezzogiorni,it) - Speciali 5470448 ([email protected]) - Sport
5470225 ([email protected]) - Vita Culturale 5470239 ([email protected]).
Abb. Post. - 45% - Art. 2 C 20/B L. 662/96 - Filiale Bari - tassa pagata - *promozioni valide solo in Puglia e Basilicata - Anno 127° Numero 317
UNIVERSITÀ UNA SENTENZA DEL TAR RIAPRE IL CASO PARENTOPOLI
SI CORRE AI RIPARI DOPO LA CHIUSURA DEL SITO DI RACCOLTA
Bari, il divieto non vale
per i ricercatori-coniugi
Potenza, rifiuti urbani
Un piano d’emergenza
per uscire dalla crisi
LAGUARDIA IN GAZZETTA DI BASILICATA A PAGINA III >>
«Un milione di barili per la gloria di Allah»: i soldi
del petrolio arabo alla scuola islamica di Lecce
RIFIUTI Emergenza rifiuti a Potenza [foto Tony Vece]
BARILE E SERRAVEZZA A PAGINA 10 >>
GOVERNO IL PREMIER: LA RIFORMA ENTRO IL 26 NOVEMBRE, MA IL NUOVO CENTRODESTRA PRONTO A NON VOTARE L’EMENDAMENTO REATI E CRIMINALITÀ LA BASILICATA TORNA A ESSERE «ISOLA FELICE»
Matera e a Potenza
Lavoro, Renzi gela Alfano Al’Oscar
della sicurezza
Passa la linea del Pd sui licenziamenti, Sacconi ipotizza la crisi
Allarme di Draghi: ripresa a rischio. Si ferma anche la Germania
DIVISIONI SOLO SU VENDOLA
BERLUSCONI
L’AUTOGOL
SUL CAMPO
DELLA «CULTURA»
Emiliano, Minervini e Stefàno
S
SEGUE A PAGINA 17 >>
IL SUD NON È
UN PARADISO
ABITATO SOLO
DA DIAVOLI
Primarie di Puglia
tele-tregua a sinistra
di GIUSEPPE DE TOMASO
e Silvio Berlusconi non è
più, da qualche anno, il
protagonista
assoluto
della politica italiana; se
ha dovuto inchinarsi al primadonnismo di Matteo Renzi; se l’ex Cavaliere non è più il padrone assoluto del centrodestra; se il suo
partito è lontano di parecchio dalle percentuali del passato; ecco, se
sul Regno di Arcore il sole ha iniziato a tramontare, la causa principale non va ricercata nel bilancio poco esaltante della stagione
governativa del Nostro, e neanche
nel di lui disinvolto stile di vita, e
neppure nella sua ridotta podesteria finanziaria, e nemmeno nelle sue numerose vicende giudiziarie. Se Berlusconi non è più il Mattatore del proscenio politico, la ragione va ricercata soprattutto nello scarso peso da lui attribuito, in
20 anni di attività pubblica, al ruolo che può svolgere la «cultura»
per il successo (o l’insuccesso) di
una forza di governo.
Male le pugliesi: si piazzano da metà
classifica in giù. Bari fa peggio di tutte
l I tre candidati del centrosinistra alle regionali in Puglia, Emiliano, Minervini e Stefàno,
depongono le armi al primo confronto pubblico
sulle primarie: negli studi televisivi di Telenorba,
sorrisi, strette di mano e confronto pacato, dopo i
pesanti litigi delle scorse settimane sui social
network. Divisi solo nel giudizio sul decennio di
governo Vendola, annunciano battaglia per la
parità di genere nella riforma elettorale.
SERVIZI ALLE PAGINE 2, 3 E 4 >>
di MIMMO SAMMARTINO
S
l L'ipotesi principale resta quella del
tentativo di scassinare il Bancomat. Ma sulla bomba trovata ieri mattina dietro la saracinesca di una sede della Deutsche Bank a
Napoli restano aperte tutte le piste, incluse
quelle di un attentato contro la Germania.
orpresa. L'Italia è sicura dove meno te l'aspetti. E quando si parla di
sicurezza, un conto è la
percezione che si ha del contesto,
un altro quello che emerge da
registri e documenti. A guardare
la speciale classifica stilata dal
“Sole 24 Ore”, sui reati denunciati dai cittadini – si fa riferimento a furti in casa, borseggi,
rapine, truffe e frodi – desta meraviglia che le città del Sud risultino essere ben più sicure delle capitali del Nord. Lo stereotipo
sembra essere smentito dalla
realtà dei fatti. Il Mezzogiorno,
«ostaggio dell'illegalità», emerge
invece come spazio meno assediato dalla micro-criminalità rispetto ad altre aree del Paese.
A guardare i reati totali denunciati in Italia nel 2013, in testa alla poco lusinghiera classifica troviamo infatti Milano, Rimini, Bologna, Torino, Roma,
Ravenna, Genova e Firenze.
SERVIZIO A PAGINA 12 >>
SEGUE A PAGINA 17 >>
POTENZA Dolce vita davanti al bar
MARTELLOTTA A PAGINA 7 >>
IL MINISTRO DEI BENI CULTURALI IN VISITA ANCHE A MATERA
Franceschini
«Taranto
può rialzarsi
come Torino»
SERVIZI A PAGINA 9 >>
SERVIZIO A PAGINA 11 >>
IL GIALLO DAVANTI ALLA DEUTSCHE BANK
Napoli, mistero
su una bomba
TERRORISMO
Fra i boia dell’Isis anche
tre giovani europei
A PAGINA 13 >>
CALCIO OGGI A GENOVA ITALIA-ALBANIA
Il Bari si affida a Nicola
fino a giugno del 2016
Milano, arrestati 16 tifosi croati
MILANO
MATERA Il ministro Franceschini, alle spalle i Sassi
LA GIOSTRA DEI LAVORI
Nuovi scontri per le case
occupate abusivamente
A PAGINA 12 >>
GRAN SASSO
di GIORGIO NEBBIA
Alpini pugliesi morti
corpi ancora nel burrone
A PAGINA 17 >>
A PAGINA 12 >>
BARI Davide Nicola, nuovo allenatore
SERVIZI NELLO SPORT >>
RASSEGNASTAMPA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887
Martedì 18 novembre 2014
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
LA GAZZETTA DI POTENZA - LA GAZZETTA DI MATERA
Redazione Potenza: piazza Mario Pagano, 18 - Tel. 0971/418511 - Fax: 080/5502360 - Email: [email protected]
Redazione Matera: via Cappelluti, 4/b - Tel. 0835/251311 - Fax: 080/5502350 - Email: [email protected]
Pubblicità-Mediterranea S.p.a. Potenza e Matera: piazza Mario Pagano, 18 - Tel. 080/5485395 - Fax: 0971/274883
Necrologie: www.gazzettanecrologie.it - Gazzetta Affari: 800.659.659 - www.gazzettaffari.com
LE ALTRE REDAZIONI
Siamo presenti a: Anzi, Brienza, Calvello,
Corleto Perticara, Francavilla in Sinni
Bari:
Barletta:
080/5470430
0883/341011
Foggia:
Brindisi:
0881/779911
0831/223111
Lecce:
Taranto:
0832/463911
099/4580211
ABBONAMENTI: tutti i giorni esclusi i festivi: ann. Euro 260,00; sem. Euro 140,00; trim. Euro 80,00. Compresi i festivi: ann. Euro 290,00; sem. Euro 160,00;
trim. Euro 90,00. Sola edizione del lunedì: ann. Euro 55,00; sem Euro 30,00. Estero: stesse tariffe più spese postali, secondo destinazione. Per info: tel.
080/5470205, dal lunedì al venerdì, 09,30-13,30, fax 080/5470227, e-mail [email protected]. Copia arretrata: Euro 2,40. Tel 080/5470213
IL CASO LA STATISTICA SUI REATI DENUNCIATI DIFFUSA DAL MINISTERO DELL’INTERNO
Potenza e Matera
«province sicure»
L’analisi riguarda furti in
appartamenti,
borseggi, rapine, truffe
e frodi. La Basilicata è
un’isola felice
POTENZA SI CORRE AI RIPARI DOPO LA CHIUSURA DEL SITO DI SMISTAMENTO DI CONTRADA AIA DEI MONACI A TITO
Rifiuti, un piano
per l’emergenza
Rifiuti solidi urbani
Il problema riguarda la
città di Potenza
e altri 25 Comuni
La Provincia è disponibile
ad autorizzare in anticipo
il sito di Vallone
Calabrese a Potenza
l Un piano straordinario per il conferimento diretto dei rifiuti in discarica
da parte dei Comuni del bacino centro
per i prossimi quindici - venti giorni. Il
tempo necessario per aprire le porte al
sito di Vallone Calabrese. Questa la
soluzione della Provincia di Potenza
all’emergenza rifiuti che si è venuta a
creare dopo la chiusura della stazione di
trasferenza di località Aia dei Monaci a
Tito. Se ne discuterà questa mattina alla
Regione nella riunione dell’Osservatorio Ambientale. L’ordinanza dell’Ente
Parco dell’Appennino lucano che ha
chiuso la stazione di trasferenza gestita
dalla B&B Eco ha lasciato i 26 comuni
C
ome si fa a immaginare
di dividersi fra chi vuole difendere la salute e
l’ambiente della Basilicata e chi no? A parte che (c’è da
sperare) non ci sia nessuno che
auspichi malattie e avvelenamenti di aria, acqua e suolo, il problema è ovviamente di tipo diverso. Innanzitutto, quali sono i limiti per garantire queste condizioni? Quali scelte possono assicurare gli equilibri necessari e
quali invece li tradiscono? E poi:
chi ha la facoltà di vigilare su questi piani (condivisi?) a tutela dei
beni comuni, affinché non siano
subordinati ad altri interessi e
priorità? Infine: chi ha la facoltà di
dire l’ultima parola su ciò che accade? Le domande fanno bene alla
salute. E, se a porle sono i nostri
ragazzi, si può ancora sperare.
SERVIZI A PAGINA VII E NAZIONALE 11 >>
ASPETTANDO IL 2019
del bacino centro alle prese con una
bella gatta da pelare. La linea di indirizzo della Provincia è quella di adottare un criterio oggettivo per il trasferimento in discarica che comporti il
minor aggravio di costi possibile. In
provincia di Potenza attualmente le discariche attive sono tre: quella di
Sant’Arcangelo, quella di Atella e quella di Venosa. In più c’è Fenice: all’impianto di incenerimento di lavello viene
conferito il secco. Altre due discariche
Moltiterno e Lauria, sono attualmente
chiuse in attesa del completamento dei
piani di caratterizzazione.
LAGUARDIA A PAGINA III >>
TECNOPARCO
SE I RAGAZZI NOVA SIRI
La
Corte
dei
conti
boccia
Relfui e radiazioni a Pisticci
SI INTERROGANO
il
«piano
di
rientro»
Regione ed Eni rassicurano
SI PUÒ ANCORA
Il
dissesto
si
avvicina
Ora incontro con Ispra e Iss
SPERARE
di MIMMO SAMMARTINO
l Primo posto assoluto nel 2012, secondo nel
2013. Matera, classificandosi al 105esimo posto
su 106, si riconferma «provincia sicura». La
provincia di Potenza (99esima) è all’ottavo posto,
tra le migliori (con i dati tendezialmente in
discesa). Ma truffe e frodi sono in crescita. E non
di poco. È quanto è emerge dall’elaborazione dei
dati del ministero dell’Interno sui reati denunciati.
INCISO A PAGINA X >>
«Città cultura»
Matera festeggia
con Franceschini
MIOLLA A PAGINA V >>
MATERA L’ITALIA DI DI BIAGIO AL XXI SETTEMBRE
«IO STO DALLA PARTE
Azzurrini attivi
DELL’AMBIENTE LUCANO»
ma il gol è dei danesi
di MARCELLO PITTELLA
PRESIDENTE GIUNTA REGIONE BASILICATA
N
CALCIO L’Italia under 21 in campo a Matera
SERVIZI NELLO SPORT >>
ella giornata di ieri (domenica per
chi legge) i giornali locali hanno dato
ampio spazio - qualcuno addirittura
nella stessa pagina - a tre diverse
lettere sul tema petrolio. La prima a firma degli
studenti del Liceo Classico "Quinto Orazio Flacco" di Potenza. La seconda di don Marcello Cozzi,
sacerdote e vice presidente nazionale di "Libera". La terza, infine, sottoscritta da due dei
massimi vertici della Cgil di Basilicata: Alessandro Genovesi e Anna Russelli. Le ho lette
tutte con estrema attenzione e interesse. Così
come ho seguito i servizi del TGR di Basilicata.
SEGUE A PAGINA XII >>
l Un mese dopo aver pronunciato il nome di Matera come capitale
della cultura per il 2019, Dario
Franceschini festeggia nella Città
dei Sassi. «Tutta questa energia ha detto dal palco di piazza Vittorio Veneto il sindaco, Salvatore Adduce - deve servirci per il futuro».
MASTRANGELO A PAGINA II >>
RASSEGNASTAMPA
1,30
Anno 91 n. 201
Giovedì 31 Luglio 2014
Odio gli indifferenti. Credo che vivere
voglia dire essere partigiani. Chi vive
veramente non può non essere
cittadino e partigiano. L’indifferenza è
abulia, è parassitismo, è vigliaccheria,
non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
Alcuni piagnucolano pietosamente,
altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano:
se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia
volontà, sarebbe successo ciò che è
successo?
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi
non parteggia, odio gli indifferenti.
L’Unità
è viva
Antonio Gramsci 11 febbraio 1917
RASSEGNASTAMPA
2 PRIMO PIANO
Martedì 18 novembre 2014
ECONOMIA E POLITICA
LE RIFORME ANTICRISI
BELLANOVA E SACCONI
La pugliese sottosegretario: «Nessun
cambiamento sostanziale sui licenziamenti».
L’ex ministro: «Non era quello il testo»
Art. 18, Ncd minaccia
«Renzi rispetti i patti»
Con il maxiemendamento al Jobs act il governo accontenta il Pd
l E' di nuovo scontro nella maggioranza sulle modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori
da inserire nel Jobs act all’esame
della Camera. Oggi il Governo presenterà un emendamento al comma sette (quello che prevede l'introduzione del contratto a tutele
crescenti) per recepire l'accordo
raggiunto all’interno del Pd sui
licenziamenti disciplinari ma su
questo si è scatenata l’ira di Ncd
perchè il nuovo testo non corrisponderebbe a quanto concordato.
Renato Brunetta prende la palla al
balzo e dice: "Jobs Act, botte da
orbi in maggioranza. Ncd prima
abbocca, poi si accorge della presa
in giro e reagisce. Un bel vaffa, no?
Forza Maurizio Sacconi". Il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova ha parlato di «riformulazione» senza novità ma ha spiegato che nella delega sarà inserita
la previsione della reintegra nel
posto di lavoro in caso di licenziamenti disciplinari «per un motivo dichiarato da un giudice nullo
o inesistente» (con le fattispecie da
chiarire nei decreti delegati). Il
capogruppo Ncd, Maurizio Sacconi ha immediatamente replicato
che l’emendamento «non corrisponde a quanto concordato. Se
vedessimo un testo diverso da
quello che conosciamo – ha detto –
ce ne andremmo dalla Commissione e si aprirebbe un bel contenzioso nella maggioranza». Per
Ncd, infatti, in caso di licenziamenti giudicati illegittimi la regola dovrebbe essere l’indennizzo
economico con il mantenimento
del reintegro solo nei licenziamenti discriminatori e in casi
molto limitati di licenziamenti disciplinari. «Non c'è nessuna forzatura, siamo persone serie, non
faccio il gioco delle tre carte – ha
risposto Bellanova – dobbiamo
stare calmi e sereni. Per i licenziamenti disciplinari ingiustifica-
AMMORTIZZATORI
Nella manovra spuntano
altri 500 milioni ma
potrebbero non bastare
ti sarà previsto il reintegro ma le
fattispecie le scriveremo nei decreti delegati». Il conflitto che si
era aperto al Senato e che alla fine
aveva prodotto un testo di delega
«ampio» e senza nessun riferimento all’articolo 18 (si parlava
appunto solo di tutele crescenti)
con la preoccupazione della minoranza Pd si è quindi trasferito
alla Camera dove inserendo la
reintegra per i licenziamenti disciplinari ingiustificati per ricompattare il Pd si rischia di rompere
con Ncd. E Gianni Cuperlo intanto
spiega che aspetta di «vedere quale testo arriverà all’attenzione
dell’aula. Se il testo fosse rimasto
quello del Senato io non l’avrei
votato».
Ieri sono stati votati i commi 3 e
4 (con l’introduzione del divieto di
cassa integrazione straordinaria
solo per le aziende con cessazione
di attività «definitiva») e a seguire
in serata i commi 5 e 6 (su semplificazione e razionalizzazione
NCD Sacconi, Ncd annuncia «un
bel contenzioso in maggioranza»
delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese). Oggi arriverà l’emendamento del Governo sul comma sette (quello che tratta il contratto a
tutele crescenti ma anche mansioni e controlli a distanza) con
l'obiettivo di chiudere l’esame in
Commissione giovedì 20 e approdare in Aula il 21 (con il voto finale
previsto per il 26).
Intanto saranno con ogni probabilità 400-500 milioni in più
quelli stanziati nella legge di sta-
bilità per finanziare l’anno prossimo gli ammortizzatori sociali.
Per assorbire nella manovra le novità del Jobs act e far viaggiare i
due provvedimenti in parallelo, il
governo sarebbe pronto a portare
così l’ammontare complessivo a
circa 2 miliardi di euro. Una cifra
che non risponde alle richieste
avanzate dalla minoranza Pd, che
calcolava come necessario un raddoppio dello stanziamento, ma che
rappresenta comunque un segnale per tentare di accelerare e rendere più agevole l’approvazione
della controversa riforma del lavoro.
Il nodo sarà concretamente affrontato in Commissione Bilancio
nei prossimi giorni, probabilmente alla fine della settimana. Le operazioni di voto inizieranno infatti
oggi sugli articoli che presentano
meno criticità. Sia dal punto di
vista politico che finanziario. Uno
dei punti condivisi e che non rappresenta uno scoglio anche dal
punto di vista economico è per
esempio l'abbassamento dell’Iva
sugli ebook, che dovrebbe essere
portata al 4%. L’emendamento del
governo dovrebbe essere pronto e
a breve potrebbe essere quindi depositato in Commissione.
PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
Verso lo sciopero
l La riapertura del contratto del pubblico impiego è
nell’agenda del governo, "ma
nel 2015 non sono previste in
bilancio risorse per i rinnovi". La conferma di un
ulteriore anno di blocco, il
sesto consecutivo, arriva dal
ministro della Pubblica amministrazione,
Marianna
Madia, nell’incontro a Palazzo Chigi tra sindacati e
governo nella celebre Sala
Verde.
Per scongelare il contratto
nazionale di lavoro nel pubblico impiego, previsto dalla
legge di stabilità, servirebbero solo per un anno circa 2
miliardi di euro. Una cifra
che l’esecutivo, secondo
quanto riferiscono fonti sindacali, rimanda al futuro.
Ma il governo prende comunque degli impegni: "nessuno perderà il posto per
effetto della riorganizzazione della Pubblica amministrazione. Nessuno andrà a
casa", assicura Madia. E ancora, garantisce, "l'assunzione dei vincitori di concorso e
dei precari della scuola".
I sindacati dopo la riunione si mostrano delusi con
lo sciopero del pubblico impiego che si fa probabilmente più vicino. "Qualche auspicio sul futuro, nessuna
risposta" nè sul contratto nè
sull'occupazione, spiega la
VICINA LA RIFORMA PER RECUPERARE L’EVASIONE
Canone Rai in base al reddito
per chi ha un allaccio elettrico
l "Sul canone a breve, a brevissimo, verrà presentata una proposta di riforma. Si tratta di aspettare solo qualche giorno". A confermare che le
nuove regole per il finanziamento della tv pubblica
sono in arrivo è nell’Aula della Camera il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli. Più volte, negli ultimi mesi, il collega alle Comunicazioni,
Antonello Giacomelli, aveva annunciato la revisione della materia: ora per il via libera si attende il
rientro di Matteo Renzi in Italia. Sarà il premier a
dire l’ultima parola, anche sullo strumento legislativo in cui inserire la riforma.
Un emendamento alla legge di stabilità è al momento l’ipotesi privilegiata, rispetto ad un decreto
ad hoc che dovrebbe avere il via libera del presidente Napolitano. Definite anche, in linea di massima, le modifiche alla normativa attuale. La tassa
dovrebbe essere legata alla bolletta elettrica: ogni
famiglia che ha sottoscritto un contratto per la
fornitura di energia sarà tenuta a pagare il canone.
Non ci sarà più come requisito il possesso del
televisore, ma basterà avere in casa qualsiasi device
con cui vedere i programmi del servizio pubblico
(pc, tablet, smartphone) e sarà l’utente a dover
eventualmente dichiarare di esserne sprovvisto,
facendo così scattare l'accertamento.
L'ipotesi del pagamento insieme alla bolletta elettrica, pur presa in considerazione, sarebbe stata
accantonata per le perplessità dei giuristi. Il bollettino dovrebbe quindi arrivare separatamente
con un importo parametrato alla capacità di spesa
della singola famiglia e determinato, in particolare,
dagli indicatori Isee. Potrebbe essere prevista
un’esenzione per la fascia più bassa (sotto i 7500
euro), sulla stessa linea di quanto accade per le
agevolazioni sull'elettricità. Gli importi dovrebbero
variare tra i 35 e gli 80 euro, per garantire un gettito
complessivo di 1,8 miliardi e abbattere gli attuali
livelli di evasione.
I dem sono al lavoro anche sulla riforma complessiva del servizio pubblico, dopo che il premier
ha chiesto ai capigruppo di Senato e Camera, Luigi
Niente rinnovi contrattuali
la Madia delude i sindacati
leader della Cigl, Susanna
Camusso. Sulla stessa linea
il segretario generale della
Cisl, Annamaria Furlan: "al
di là del bel modo con cui
vengono detti i «no» non
abbiamo alcuna novità positiva", il "ministro Madia ci
ha detto cose deludenti". E
così anche il candidato a
numero uno della Uil, Carmelo Barbagallo, che parla
di "chiusura sul merito".
Il sindacato guidato da Camusso resta così sul piede di
guerra, avendo già annunciato lo sciopero generale
per il 5 dicembre, anche se
l’iniziativa è stata giudicata
"parzialmente illegittima"
dall’Autorità di garanzia de- nostre categorie che decigli Scioperi (andranno esclu- deranno i passi da fare".
si dallo stop treni e parte del
Intanto comunque gli statpl). La leader della Cgil però tali della Cisl fanno sapere
ribatte come il sindacato che proclameranno lo stato
confermi "le ragioni dello di agitazione e intensifichesciopero del 5 dicembre" e ranno la mobilitazione per il
sia "pronti a spiegare al Ga- rinnovo del contratto.
rante per gli scioperi che
Alle preoccupazioni relanon c'è nessuna illegittimi- tive al salario, Camusso agtà".
giunge quelLa data del
le
per
il
5 dicembre
manteniintanto è stamento
del
ta scelta anposto: "Non
che dall’Ugl,
abbiamo
che oggi poavuto rispotrebbe conste che siano
fermarla ed
all’altezza"
ufficializzardella manila.
Quanto
festazione
alla Cisl e aldell’8
nola Uil, le devembre,
cisioni sono
"nemmeno
rimandate ai
particolari
prossimi
rassicuraSTATALI Il ministro Madia
gior ni.
zioni
su
L’esecutivo
quella che si
della Uil è
profila come
convocato per oggi e a breve una nuova emergenza occuci sarà anche quello della pazionale per i lavoratori
Cisl. E rilancia: «I sei mi- delle Province".
liardi per il taglio dell’Irap
A parte il prossimo anno,
dati a pioggia non hanno Furlan sottolinea come nepsenso, vanno dati agli im- pure siano arrivate certezze
prenditori virtuosi, che in- sul 2016: "la ministra ha rivestono, innovano e assu- sposto sarebbe stato ancora
mono. Una parte si può de- poco serio prendersi impestinare ai contratti». La lea- gni sulla contrattazione",
der della Cisl, Annamaria sottolinea il segretario geFurlan, dice "ora saranno le nerale della Cisl.
RASSEGNASTAMPA
PRIMO PIANO 3
Martedì 18 novembre 2014
IL SELFIE IN AUSTRALIA
Nel corso della visita
ufficiale a Sydney, Renzi
ha visitato lo stabilimento
Prysmian. In questa foto,
sorride ad un operaio per
l’autoscatto col telefonino
LE AZIENDE TRICOLORE
Incontra gli imprenditori italiani e poi con
chi lo invita scherza sul futuro: «Verrò in
vacanza quando mi faranno fuori...»
LA DIRETTA
Segui aggiornamenti e notizie sul
tuo telefonino. Le istruzioni a pag. 17
E Renzi guarda dall’Australia
«Niente piagnistei, siamo l’Italia»
Dopo Sydney si fermerà in Turkmenistan per accordi da 1 miliardo di dollari
RAI Il cavallo della sede di via Mazzini a Roma
Zanda e Roberto Speranza, di formare un gruppo di
lavoro con Giacomelli, in grado di formulare proposte per il futuro dell’azienda. Oltre all’esponente
governativo e ai capigruppo, dovrebbero far parte
della squadra Lorenzo Guerini, Salvatore Margiotta e Vinicio Peluffo, con il compito di tracciare l’iter
per la riforma, in particolare della governance, in
vista del rinnovo della concessione. L’idea è che il
governo detti le linee guida in un disegno di legge,
che le Camere dovrebbero discutere ed approvare
in tempo per il rinnovo dei vertici, in scadenza la
prossima primavera. L’obiettivo dichiarato è liberare la Rai dai partiti.
l SIDNEY. Basta piangersi addosso. Siamo apprezzati nel mondo:
"Dobbiamo crederci e l’Italia tornerà leader". Matteo Renzi lancia il
suo messaggio da Sydney, indirizzandolo certo verso casa ma usandolo anche come slogan per riguadagnare credibilità nel mondo. A
cominciare dall’Australia dove, dopo un G20 che gli ha fatto da sponda
in Ue sulla linea della crescita, ha
deciso di rimanere un giorno in più
volando a Sydney per una visita
ufficiale, la prima di un premier
italiano.
Quella del premier è stata
un’agenda fitta di incontri, che ha
trasformato in una sorta di road
show dell’Italia. Prima con gli investitori australiani, fondi di investimento e pensioni, ai quali ha
spiegato le riforme messe in cantiere e illustrato il "suo grande lavoro per rimettere il Paese a posto e
rilanciarlo".
Di «beghe» interne non vuole
parlare, e quando qualcuno gli chiede se tornerà presto in Australia il
premier scherza: "Verrò in vacanza
quando mi faranno fuori...". Anche
se per ora, si affretta a precisare,
non c'è questo rischio.
Dagli investitori riscuote la conferma di attenzione e interesse, co-
Il commercio estero
Dati di settembre 2014
esportazioni
importazioni
+7,4%
rispetto a
settembre 2013
+3,3%
rispetto ad
agosto 2014
+1,6%
+1,5%
saldo export-import
(in miliardi di euro)
2,01
0,68
settembre
2013
1,53
0,48
settembre
2014
verso
Paesi Ue
verso Paesi
extra Ue
ANSA
Fonte: Istat
me dimostra anche l’operazione annunciata da Westfield che debutterà tra Segrate e Milano con un
polo di distribuzione da 1,3 miliardi
e decine di migliaia di posti di
lavoro. Ma incassa anche apprezzamenti. Chi a quell'incontro a porte chiuse c'era riferisce di commenti molto positivi. Qualcuno arriva addirittura a definirlo "dirompente", "l'unico in grado di guardare in faccia i problemi dell’Italia".
"Forse gli italiani non sanno fino
L’EXPORT RISALE
Nel mese di
settembre l’export
è salito del 7,4%
su base annua (la
crescita è del
2,1% al netto degli
effetti di
calendario) e
dell’1,5% sul mese
precedente. Le
importazioni,
rende noto l’Istat,
sono aumentate
del 3,3%
tendenziale e
dell’1,6%
congiunturale
in fondo quanto la tecnologia italiana sia vista con rispetto nel mondo: aziende, lavoratori e ricercatori
sono all’avanguardia e dobbiamo
essere orgogliosi del lavoro che fanno", ripete mentre fa il giro delle
aziende tricolori presenti in terra
australiana.
Pronto a sbandierare quel Made
in Italy che, insiste, non è fatto solo
di pasta, pizza e moda ma soprattutto di tecnologia e innovazione.
Renzi si ferma prima nei cantieri
del Progetto 'Kellyville Station', un
hub del trasporto urbano di Sydney
della Northwestrailink, dove Impregilo-Salini è in prima linea per
la costruzione delle infrastrutture.
Poi fa un sopralluogo ad un impianto della Prismyan, una realtà –
ricorda – da 7 miliardi di fatturato,
di cui il 10% in Italia e 20 mila
addetti: "Un esempio di un’impresa
italiana e multinazionale che porta
alta la nostra bandiera", aggiunge il
premier, che chiude il suo discorso
con un "Viva l’Italia, viva l’Australia".
"Mi chiamo Matteo e lavoro in
una città che si chiama Roma...",
esordisce poi arrivando alla scuola
bilingue di Sydney. E scherza con i
bambini, visita le loro classi, ascolta le loro storie, regala loro una
copia della Costituzione. E sottolinea il ruolo della lingua italiana
nel mondo, cogliendo l'occasione
per rilanciare il suo messaggio:
"L'investimento nell’educazione è
nel futuro. Saremo grandi solo se
riusciremo a rendere grande la
scuola".
Al termine della giornata australiana il premier riparte. Nel lungo
viaggio verso Roma farà tappa in
Turkmenistan, dove firmerà accordi per un miliardo di dollari.
Marina Perna
CONSEGUENZE DELLA CRISI: LA PRESSIONE FISCALE INCIDE ANCHE SUL MERCATO IMMOBILIARE
LA CASA IN
CRISI
Nell’ultimo
biennio
quotazioni giù
fino al 20%,
soprattutto
nelle periferie
delle grandi
città. È quanto
emerge da
un’analisi
condotta dal
gruppo
Tecnocasa
sulle principali
città italiane,
come mostra
la grafica
I prezzi delle case
Torino
1.550
-19,6%
Milano
2.750
-13,7%
-8,6%
Verona
1.400
-15,2%
-7,7%
Bologna
2.000
-20,4%
Genova
1.450
-18,0%
Firenze
2.250
-11,4%
Roma
3.350
-14,2%
-10,6%
Palermo
1.300
-14,7%
-9,2%
Fonte: Tecnocasa
Così nelle grandi città
Prezzi medi
in euro al mq
(Isem 14)
Variazioni
negli ultimi 2 anni
(luglio '12-giugno '14)
Il calo in zona Centro
(ove segnalato)
Napoli
2.350
-17,7%
Bari
1.550
-14,7%
ANSA
Studio della Cisl: l’aumento delle tasse locali
annulla l’effetto del bonus Irpef di 80 euro
l L'aumento del fisco, soprattutto a livello
locale, annulla l’effetto degli sgravi e del bonus
degli 80 euro. A dirlo una ricerca della Cisl,
dalla quale emerge come la pressione fiscale
nel complesso cresca per le famiglie, passando
dal 30,8% nel 2010 al 31,1% nel 2014. Così lo
stesso bonus, partito a maggio, (oltre che le
detrazioni) viene "più che compensato dall’aumento delle altre imposte", in particolare
dell’Iva, delle accise e delle addizionali regio-
nali e comunali.
La riforma del fisco è "una delle riforme più
serie ed urgenti da fare per il Paese", dice il
segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, sottolineando che l’obiettivo deve essere
quello di avere un sistema "più equo e progressivo". Una riforma in cui intervenire anche sulla tassazione "sui grandi patrimoni immobiliari", aumentandola "in modo proporzionale per cui chi ha di più deve essere chia-
mato a pagare di più". Allo stesso modo "dobbiamo rivedere la tassazione sulle grandi ricchezze finanziarie". È "l'ora di rivolgersi a chi
ha di più", insiste Furlan, perchè "in questo
Paese il carico fiscale, troppo aspro e insopportabile, è tutto sulle spalle dei lavoratori
dipendenti e dei pensionati", che non "ce la
fanno più". Inoltre, per il leader della Cisl,
bisogna intensificare la lotta all’evasione fiscale e alla corruzione.
RASSEGNASTAMPA
PRIMO PIANO 5
Martedì 18 novembre 2014
LA CRISI EUROPEA
AUDIZIONE AL PARLAMENTO UE
L’APPELLO AI GOVERNI
«Siamo in una situazione dove la nostra politica
monetaria accomodante non raggiunge
in modo sufficiente l’economia reale»
Previsioni Bce
2014
+1,2
+0,7
per superare la crisi. Proprio la crisi
del Giappone aveva pesato in mattinata sui listini, che sono ripartiti dopo
le parole di Draghi, con lo spread sceso
di nuovo fino a 150 punti. Draghi resta
comunque cauto e spinge soprattutto
sul tasto degli sforzi strutturali e della
ulteriore cessione di sovranità: «Per
superare la crisi c'è bisogno che torni
la fiducia e perchè questa torni c'è
bisogno di un costrutto di politica economica che dimostri che siamo capaci
di muoverci verso una maggiore integrazione».
+1,7
2015
+1,5
2016
Inflazione (var.ni %)
+1,9
+1,8
+1,0
+0,5
2014
Ma in cambio chiede riforme strutturali e cessione di sovranità economica
nova l’appello ai leader perchè si accordino "con urgenza su impegni a
breve termine sulle riforme, su una
strategia per investimenti e una visione a lungo termine per condividere
maggiormente sovranità".
Da parte sua, la Bce ha fatto già
molto e i frutti si stanno vedendo: "ci
sono i primi segnali che il nostro pacchetto di misure per aiutare il credito
sta dando risultati tangibili, ma ci serve più tempo per vederli materializzare pienamente". E' evidente infatti
che "siamo ancora in una situazione
dove la nostra politica monetaria accomodante non raggiunge in modo
sufficiente" l’economia reale. Francoforte quindi continua a tenere sotto
controllo l’andamento dell’inflazione –
risalita nell’ultimo mese – e "se le
aspettative a medio termine dovessero
peggiorare", o se gli effetti delle misure
tardassero, si tiene pronta ad agire. "Il
Consiglio dei governatori è unanime
nel suo impegno di usare strumenti
non convenzionali aggiuntivi – spiega
Draghi – tra cui l’acquisto di titoli di
Stato". Ma il fallimento dell’Abenomics e il Giappone tornato in recessione potrebbero rappresentare
un’inaspettata quanto benvenuta
sponda a chi è contrario al QE all’europea – Germania in testa – convinto
che non serva una maggiore liquidità
Stime attuali
Crescita pil (var.ni %)
+1,5
+1,2
+1,0
+0,8
Draghi, la Bce è pronta
a comprare titoli di Stato
l L'economia della zona euro è debole, la crescita non ha slancio anche
per colpa dell’aggiustamento dei conti
ancora in corso in alcuni Paesi ma, se
la situazione dovesse peggiorare, la
Bce è pronta a nuove misure non convenzionali tra cui l’acquisto di titoli di
Stato: al presidente della Banca centrale europea Mario Draghi è bastato
ricordare quanto già detto di recente
per riaccendere le Borse, esitanti fino
alla sua audizione trimestrale davanti
alla commissione economica del Parlamento Ue.
Ricordando che "lo slancio si è indebolito durante l’estate", Draghi ha
spiegato che "la ripresa è messa a rischio da disoccupazione alta, capacità
produttiva inutilizzata e necessari aggiustamenti di bilancio". Quindi, "i rischi delle prospettive economiche restano al ribasso", e non solo per la
debolezza della ripresa ma anche per "i
rischi geopolitici che minano la fiducia e i progressi insufficienti nelle riforme strutturali". Perchè, come il numero uno della Bce ricorda spesso, la
politica monetaria da sola non basta a
risollevare Eurolandia. Serve anche lo
sforzo dei Governi sul fronte delle riforme "difficili perchè cambiano l’organizzazione della società abituata a
funzionare in modo differente". Ma
necessarie. Tanto che il presidente rin-
Stime per l’Area Euro
Stime di tre mesi fa
2015
2016
Disoccupazione (tasso in %)
2014
11,6
2015
11,3
2016
10,6
2019
9,5
Fonte: Bollettino Bce (esperti)
ANSA
Germania in stagnazione fino a fine anno
Crolla il Giappone, pil -0,4% a settembre
l Il Giappone si ferma e a sorpresa
ripiomba in "recessione tecnica": la Abenomics va in affanno e il Pil di luglio-settembre, atteso per l’occasione ad un rimbalzo, scende dello 0,4% congiunturale e
addirittura dell’1,6% annualizzato. La
Borsa di Tokyo segna un crollo vicino al
3%. Per il premier Shinzo Abe è un durissimo colpo e lo scenario peggiore considerando il proposito di scioglimento
della Camera Bassa e di elezioni politiche anticipate a dicembre, insieme al rinvio dell’aumento dell’Iva al 10% che, senza alcun intervento, è destinato a essere
operativo a ottobre 2015. Il Giappone era
uscito dalla recessione negli ultimi mesi
del 2012, poco prima dell’arrivo al potere
di Abe che lanciò la sua ricetta per battere la quasi ventennale deflazione e rafforzare l'economia, basata sulle tre frecce
della Abenomics (politica monetaria
espansiva, stimoli fiscali e riforme strutturali). L'inizio è stato incoraggiante col
+1,5% di Pil del 2013.
Non brilla neanche la Germania. L'economia tedesca continuerà a stagnare
fino alla fine dell’anno. È quello che scrive la Bundesbank, nel bollettino mensile.
"Le aspettative ancora offuscate sul fronte degli affari, e la stagnazione negli ordini sono un segnale della mancanza di
slancio dello sviluppo economico, in Ger-
mania, – si legge – almeno fino alla fine
del 2014". Solo gradualmente, scrivono gli
esperti della banca federale tedesca, l’euro debole e il prezzo contenuto del petrolio rimetteranno in moto la congiuntura in Germania. Bundesbank si aspetta che, come nei mesi scorsi, l’economia
tedesca venga sostenuta in gran parte
dai consumi interni, dovuti al robusto
mercato del lavoro, ad aumenti salariali
consistenti e a una forte immigrazione.
Finora i consumatori tedeschi non si sono lasciati infatti influenzare dalle aspettative negative di imprenditori e investitori, e valutano la propria situazione ancora in termini chiaramente positivi.
RASSEGNASTAMPA
PUGLIA E BASILICATA 9
Martedì 18 novembre 2014
CAPITALE CULTURA
FESTA PER IL RICONOSCIMENTO
ELOGIO A «BASILICON VALLEY»
«Ritengo che non ci possa essere concetto
più appropriato per riassumere la filosofia
del percorso attuato dalla città dei Sassi»
L’IMPEGNO DEI PRIMI CITTADINI
Il sindaco Salvatore Adduce e il collega
leccese Paolo Perrone hanno rinnovato la
disponibilità a percorrere strade comuni
«Matera, una vittoria per il Sud»
Franceschini in visita: il rilancio riparte dalla capacità di preservare la storia
DONATO MASTRANGELO
VISTA SUI SASSI Il ministro Dario Franceschini in piazzetta Pascoli [foto Genovese]
vatore Adduce, di Lecce, Paolo
Perrone, del vice sindaco di Siena, Fulvio Mancuso e di Nadia
Carboni, project manager di Ravenna 2019, faccia riferimento alla «Basilicon Valley» indicata
nelle 150 pagine del dossier di
candidatura. «Ritengo - ha evidenziato dal palco il ministro
Franceschini - che non ci possa
essere concetto più appropriato
per riassumere la filosofia del
LA VISITA APPREZZAMENTO PER IL BRAND «CITTÀ SPARTANA» PROPOSTO DAGLI ARTISTI UNITI
«Taranto è una grande sfida del paese
ora investa sulla cultura come Torino»
Il ministero dei Beni culturali: il Museo Mar.Ta. è un’eccellenza
GIACOMO RIZZO
l TARANTO. La Taranto «spartana» piace al ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.
Dai tesori della cultura la città potrebbe
ripartire per diversificare i propri modelli
di sviluppo. Un po’ come ha saputo fare
un’altra città industriale, Torino, la capitale
della Fiat, che però non respira forzatamente la diossina dell’Ilva e non è lacerata dalle
TARANTO Il
ministro dei
beni culturali
Dario
Franceschini
ha visitato il
museo
Mar.Ta. e ha
incontrato il
sindaco di
Taranto Ezio
Stefàno e
l’assessore
regionale
Guglielmo
Minervini Foto
Todaro
.
contrapposizioni. Il ministro ieri ha fatto
tappa al Museo archeologico Mar.Ta., dove
trovi gli ori di Taranto e pensi subito
all’enorme patrimonio che la città custodisce sotto le ceneri. Il Museo è un’eccellenza: lo ha ripetuto Franceschini, riproponendo quanto affermato da un suo predecessore, l’ex ministro Massimo Bray, che
il 29 dicembre del 2013 visitò il Mar.Ta.,
passeggiò nella città vecchia e scattò foto
come un normale turista. «Il Museo archeologico – ha spiegato Franceschini, con al
seguito il sindaco Ezio Stefàno, l’assessore
regionale Guglielmo Minervini, l’on. Michele Pelillo e alcuni fedelissimi del Pd locale - è uno dei siti più importanti a livello
nazionale e soprattutto è in una città come
Taranto che, per me, è davvero una grande
sfida del Paese. Penso che – ha aggiunto –
come è successo a Torino, che è una città
industriale che sembrava condannata a un
declino e invece ha saputo investire su se
stessa, su una vocazione culturale e turistica ed è diventata una delle mete più importanti del Paese, lo stesso percorso possa
averlo Taranto». Sono dichiarazioni non
nuovissime, che il ministro aveva già
espresso tre settimane fa a Bologna. Franceschini ha poi ricordato che «il
Museo archeologico di Taranto è
uno dei 20 musei che hanno avuto
un riconoscimento nella riforma
del ministero e che avranno un’autonomia contabile e amministrativa».
C’è l’idea, annunciata dal ministro, di aprire l’1aprile del prossimo anno, in contemporanea con
l'apertura del museo Egizio di Torino, anche il secondo piano del
Mar.Ta.«I tempi prevedono l'apertura della restante sale del museo
di Taranto nella prossima primavera e credo ci siano tutte le condizioni per rispettare questi tempi».
Il ministro ha definito «molto
bello» il progetto del movimento
degli Artisti uniti, che ha realizzato un brand turistico puntando su Taranto città spartana. «Quando io insisto sul
concetto che Taranto davvero può investire
sulla propria storia – ha puntualizzato - non
penso solo al Museo archeologico nazionale
o al centro storico. Penso al fatto che Taranto
è l’unica città spartana del mondo e Sparta è
un brand che ha un successo incredibile, nel
mondo dello sport e in tanti settori. Quindi,
davvero, investire su questo deposito di memoria è anche una grande carta nella competitività del turismo mondiale». Anche se
Taranto non ha una vera tradizione spartana e il suo borgo antico cade a pezzi. Un
Museo naturale di vicoletti e postierle che
ha bisogno di una formidabile opera di restauro.
percorso attuato dalla città dei
Sassi e che va mutuato come modello di crescita. Dobbiamo avere,
dunque, la capacità di unire il
grande patrimonio artistico e
culturale, tutelandolo con cura,
alla forza del presente fatta di talenti, creatività, intelligenze.
Questo è il lavoro che ci aspetta
anche per ottenere un altro grande traguardo, spostare i flussi turistici internazionali da Roma in
giù che attualmente si attestano
appena al 15%. Abbiamo quattro
anni per sviluppare risultati significativi».
Inevitabile il riferimento al
gap infrastrutturale della città
dei Sassi. «Sono venuto in automobile - ha dichiarato - ma in
passato come segretario del Pd ho
utilizzato la linea a scartamento
ridotto Bari-Matera. Non è certo
la tratta che può connettere alla
direttrice ferroviaria nazionale
ma, ad esempio, può essere utilizzare come un interessante percorso turistico perché arriva nei
pressi dell’aeroporto di Palese».
Francheschini che ha anche
assistito alla partita amichevole
delle rappresentative Under 21 di
Italia e Danimarca allo stadio
XXI Settembre, si è anche soffermato sulla valenza della sezione
distaccata della Scuola di Restauro attivata a Matera su decreto
del Mibact. «È un’altra grande
opportunità per questa città».
Tra le tappe della giornata materana piazzetta Pascoli con la
suggestiva balconata sui Sassi,
Palazzo Lanfranchi dove il ministro ha visitato la mostra dedicata a Pasolini a 40 anni dalla
realizzazione del capolavoro cinematografico «Il Vangelo secondo Matteo» e il museo «Ridola».
Da parte dei sindaci Adduce e
Perrone è stata rinnovata la disponibilità a percorrere strade
comuni nel segno di Matera 2019.
«Ci eravamo giurati lealtà e collaborazione prima ancora che si
sapesse la città vincitrice - ha detto Perrone - e siamo convinti di
sviluppare progetti sinergici. La
capitale della cultura è una comunità frutto di tante sensibilità
che lavora per costruire un futuro migliore. Perchè, allora, non
farlo tutti insieme?». «Questa - ha
evidenziato Adduce - è una sfida
che chiama a raccolta tutto il Sud
che si propone di realizzare uno
sviluppo del tutto innovativo rispetto al passato, un modello virtuoso da esportare anche al Nord
del Paese e, perché no all’intera
Europa».
Da oggi confronto di 60 aziende con gli operatori internazionali
E alla barese Masmec il premio
nazionale «Orientagiovani»
.
Comincia oggi il tour d’affari di 25 buyer provenienti da Corea, Giappone, Regno
Unito, Usa e Brasile che in due giornate visiteranno alcune delle 60 aziende pugliesi
del settore agroalimentare partecipanti al
Piano Export Sud dell’ICE, realizzato con la
collaborazione di Confindustria Bari-Bat e
Confindustria Puglia. La missione si concluderà giovedì con una sessione plenaria che
si svolgerà a Bari, presso il Grand Hotel delle Nazioni, dove si svolgeranno gli incontri
d'affari e saranno presenti i «Trade Analyst»
degli Uffici Ice di New York e Seoul.
Intanto, l’azienda meccatronica barese Masmec spa è stata premiata nei giorni scorsi
a Reggio Emilia dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, in occasione della
giornata nazionale Orientagiovani, per l’attenzione dedicata alla formazione degli studenti.
Giunta alla 21a edizione, e organizzata in
collaborazione con Federmeccanica, la
giornata nazionale quest'anno è stata dedicata alla meccanica. La manifestazione ha
coinvolto, in tutta Italia, oltre 90 associazioni industriali e un totale di 40mila ragazzi.
30/14
new
Sistemi
II
ANNO XVI re 2014
10 settemb
it
.gazeco.
a - www
li della P
ici e socia
econom
NO
LTATI SO
POSITIVI
eari
nti baln ata
e
im
il
b
alv
Sta
a si è s
la Pugli
e economic
rmazion
ale di info
Settiman
I DATI
SICILIA E
n CON
NA I RISU
SARDEG
CIUTA G
È CRES
est
a
m
a
u
S
l’email
EFERITO
O PR
RUMENT
È LO ST
NELLE
AZIONI
ETING ED
DI MARK
Anno 4
Quotidiano
Giovedì
mbre
11 sette
O
ALL’INTERN
8 PAGINE
RONICA E MECCAT
MENTARE
l MATERA. «È un riconoscimento prezioso perché assegnato
ad una città del Mezzogiorno.
Vincere questa sfida per il Sud
vuol dire non soltanto colmare il
suo deficit di sviluppo sul piano
economico, ma anche restituire
al Paese la competitività di cui ha
bisogno. Da qui dobbiamo partire
con il riconoscimento di Matera a
capitale europea della cultura
per il 2019».
Dario Franceschini, ministro
dei Beni culturali e del Turismo,
ospite d’eccezione in piazza Vittorio Veneto per celebrare l’ambito titolo continentale della città
dei Sassi ad un mese esatto dalla
storica proclamazione, lancia un
messaggio inequivocabile: il rilancio riparte dalla capacità di
preservare la storia e le specificità dei tanti scrigni sparsi sul
territorio, coniugando questo
percorso alla nuova visione dei
saperi e delle frontiere tecnologiche. Non è un caso che il titolare
del Mibact ripercorrendo l’avventura di Matera 2019, alla presenza dei sindaci di Matera, Sal-
- N.
gratuito
2014
Il Marcm
ra
DI TAG
tti
HOPNCIO
RKSNU
LL’AN
VII PER
E DAWO
NA RIN
DI 24 OR
LLEZIO
ania
A ME
itàNOGOVERNO CO
ibil
IL
In Germ o
e: sosten
L’IRAP,
UNCI
d’ordin
ENTI ANN
- Parola
cercan
ONCLUD
AD MAP
RO
SOLITI INC
dici
Traversa
Ango
IV te V
Spor
pagg.
alle nello
gio
o selvag o”
lt15
as
POfa20
isan
edeEX
ri nt
N
Baie
iati “avv
onfo
trinz
il ie
gli sc
iocrità
lla med
de
sul
anche me eri
e infermi
RESE
SIO CICCA bari.com
n DIONI
epolis
direttore@
anamo gli E’
o.
ente: abbi
chiaram
ci meritiam
Diciamolo rispettati che un’altra popolaa
nunci mai are che ci sia se sia portata
pens
difficile più di quella bare e quando non
Anch
he
d nte
a
RASSEGNASTAMPA
PUGLIA E BASILICATA 11
Martedì 18 novembre 2014
I DATI DEL 2013
LE RILEVAZIONI DEL MINISTERO
PROVINCE
SICURE
A sinistra:
una veduta
panoramica di
Matera; a
destra
un’auto dei
carabinieri. Al
centro: la
piazza
centrale di
Potenza
.
Basilicata «regina» della sicurezza
Matera al secondo posto, Potenza all’ottavo. A Bari è record di rapine e borseggi
l Primo posto assoluto nel 2012,
secondo nel 2013. Matera, classificandosi al 105esimo posto su 106, si riconferma «provincia sicura». La provincia di Potenza (99esima) è all’ottavo
posto, tra le migliori (con i dati tendezialmente in discesa). Ma truffe e
frodi sono in crescita. E non di poco. Le
province pugliesi sono a metà classifica.
È quanto emerge dall’elaborazione
dei dati del ministero dell’Interno ottenuti calcolando il volume dei reati
denunciati in rapporto alla popolazione residente - e pubblicati ieri dal
quotidiano «Il
Sole 24 ore».
Matera
scende di un
gradino perché nel 2013 i
reati totali denunciati (4.816, 2.394 ogni centomila
abitanti) sono cresciuti del 4,3 per
cento rispetto all’anno precedente.
A Potenza invece (in totale 10.147,
2.690 ogni centomila abitanti) i reati
sono diminuiti del 4,7 per cento.
Tra le varie tipologie di reati prese in
considerazione, per i furti in casa,
Potenza è al 105esimo posto (quindi
seconda tra le migliori) con un totale di
125 furti ogni centomila abitanti e una
diminuzione del 22,1 per cento; mentre
Matera è al 95esimo posto con 176 furti
TRUFFE E FRODI
I DATI DELLA PUGLIA
In crescita nel Potentino,
mentre il Materano perde
il primato italiano del 2012
Foggia supera Palermo,
ma reati e denunce
aumentano anche a Lecce
ogni centomila abitanti (il dato è in
crescita rispetto a quello del 2012: più
14,9 per cento).
Con 29,4 borseggi ogni centomila
abitanti, Potenza (-3,5 per cento) è al
centesimo posto, mentre Matera – con
55,2 borseggi ogni centomila abitanti –
fa segnare un più 94,7 per cento, ponendosi all’85esimo posto.
Per le rapine Potenza è penultima
(105esima su 106) con un dato di nove
ogni centomila abitanti (meno 33,3 per
cento); Matera è 97esima (13,4 ogni
centomila abitanti: più 3,8 per cento
rispetto al 2012).
Per le truffe e le frodi, infine, le
denunce sono in crescita: Matera è al
99esimo posto (152 denunce ogni centomila abitanti: più 45,9 per cento) e
Potenza al 68esimo (209 ogni centomila
abitanti: più 28,5 per cento). Ma anche
questo dato non è considerato allarmante.
La prima delle province pugliesi è
LA PROPOSTA IL COMUNE DI CAROVIGNO ALLA RICERCA DEL PRESIDENTE, IL POPOLO DEL WEB LO CANDIDA
«Alberto Angela alla guida
del consorzio Torre Guaceto»
l CAROVIGNO. Il posto lasciato vacante nella gestione
del Consorzio di Torre Guaceto, sino a venerdì scorso
guidato dal presidente e giornalista Mariella Milani, ha
scatenato sul sito di facebook
la caccia ai nomi dei successori. E il sindaco di Carovigno, Cosimo Mele, dice
che «Torre Guaceto ha bisogno di un lancio mediatico». Detto fatto. Il primo
nome di spicco emerso sulle
pagine del web e che ha fatto
impazzire i visitatori, è Alberto Angela, il famoso conduttore di programmi televisivi Rai «Superquark» e
«Viaggio nel cosmo», figlio del
noto giornalista Piero Angela.
Per il popolo del web ha tutte
le carte in regola ed un cur-
Bari, 27esima, tra quelle con primato
negativo: 61.367 reati denunciati (più
8,7 per cento rispetto al 2012), rapine in
crescita del 15,9 per cento (collocano
Bari al sesto posto della classifica per
rapine) e segno più anche per i borseggi (34,4 per cento, con 153,8 denunce
ogni centomila abitanti).
Foggia è 31esima con 29.956 reati
denunciati e precede Palermo di tre
posti.
Brindisi è la numero 53 dell’elenco:
15.995 reati denunciati (borseggi in
crescita del 48,8 per cento).
La provincia di Barletta, Andria e Trani
al
61esimo
posto:
15.142 reati denunciati.
Lecce è 69esima con
29.144 reati e denunce
in aumento rispetto allo scorso anno del 5,9
per cento (record di
borseggi, cresciuti rispetto al 2012 del
62,1 per cento).
Taranto è all’83esimo posto: 20.301
reati denunciati e segno più (3,5 per
cento) rispetto allo scorso anno. Record
d’incremento di truffe e frodi: più 30
per cento rispetto al 2012. Dato in
crescita anche per la provincia di
Barletta, Andria e Trani che, nonostante si posizioni al 104esimo posto su
106 della classifica per truffe e frodi,
registra un 14,8 per cento di denunce in
[fab. ame.]
più.
SUPERQUARK Alberto Angela
riculum di tutto rispetto in
campo naturalistico e ambientalistico per guidare il
Consorzio.
A lanciare la sua candidatura è stato Vito Uggenti,
segretario di Rifondazione
Comunista, che lo ha indicato
sia a Mele che al sindaco di
Brindisi, Consales: «Sarebbe
la figura ideale per far guidare l’organismo di gestione e
di governo della Riserva Naturale Marina dello Stato. Lo
indichiamo e lo proponiamo
agli organi competenti istituzionalmente in materia, e
cioè al Comune di Carovigno,
al Comune di Brindisi e
all’Associazione Wwf Italia,
per far uscire il Consorzio di
Torre Guaceto dalla crisi a
seguito delle dimissioni presentate dalla presidente Mariella Milani e dalle vicende
emergenziali ambientali di
queste settimane dovute allo
scarico inquinante nel Canale
Reale, riveniente dal depuratore messo in esercizio da
circa due mesi».
Pasquale Camposeo
5
ECONOMICI
I prezzi di seguito elencati debbono intendersi per ogni parola e per un
minimo di 10 parole ad annuncio. (*)
AVVISI EVIDENZIATI maggiorazione di 15,00 euro
Per annunci in grassetto/neretto tariffa doppia.
1 Acquisti appartamenti e locali, Euro 3,00-3,50; 2 Acquisti ville e terreni, Euro
3,00-3,50; 3 Affitti appartamenti per abitazione, Euro 3,00-3,50; 4 Affitti uso ufficio,
Euro 3,00-3,50; 5 Affitti locali commerciali, Euro 3,00-3,50; 6 Affitti ville e terreni, Euro
3,00-3,50; 7 Auto, Euro 3,00-3,50; 8 Avvisi commerciali, Euro 3,00-3,50; 9 Camere,
Pensioni, Euro 3,00-3,50; 10 Capitali, Società, Finanziamenti, Euro 14,00-16,20; 11
Cessioni rilievi aziende, Euro 14,00-16,20; 12 Concorsi, Aste, Appalti, Euro
14,00-16,20; 13 Domande lavoro, Euro 0,60-0,60; 14 Matrimoniali, Euro 3,00-3,50;
15 Offerte impiego e lavoro, Euro 4,50-5,50; 16 Offerte rappresentanze, Euro
4,50-5,50; 17 Professionali, Euro 7,00-9,00; 18 Vendita appartamenti per abitazione,
Euro 3,00-3,50; 19 Vendita uso ufficio, Euro 3,00-3,50; 20 Vendita locali commerciali,
Euro 3,00-3,50; 21 Vendita ville e terreni, Euro 3,00-3,50; 22 Vendita Fitti immobili
industriali, Euro 3,00-3,50; 23 Villeggiatura, Euro 3,00-3,50; 24 Varie, Euro
7,00-9,00.
(*) Il secondo prezzo si riferisce agli avvisi pubblicati giovedì, domenica e festività
nazionali.
Si precisa che tutti gli avvisi relativi a «Ricerca di Personale» o «Offerte di Impiego e
Lavoro» debbono intendersi riferiti a personale sia maschile che femminile. Ai sensi
dell’art.1 legge 9-12-’77 n. 903, è vietata qualsiasi discriminazione fondata sul sesso,
per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di
assunzione e qualunque sia il settore o il ramo di attività.
PER
LA
PUBBLICITÀ
SU
BARI: 080/5485111 - BARLETTA: 080/5485391
FOGGIA: 080/5485392 - LECCE: 080/5485393
TARANTO: 080/5485394 - POTENZA: 080/5485395
AFFITTI
LOCALI COMMERCIALI
FITTASI locale mq 150 sito in via Gentile, 53/b fronte strada nuovi uffici della Regione. Modica locazione. Tel.
080/558.34.85.
24 VARIE
A Palese Aeroporto trans disponibilissima completissima tutti giorni.
327/311.44.03.
BARI 338/375.56.52 Giada trans statuaria elegante femminile dotata decoltè prosperoso.
BARI italiana Roberta ventiquattrenne strabellissima bionda decoltè irresistibile snella... 327/449.63.78.
BARI italianissima massaggiatrice
quarantunenne un'ora rilassante giochi fantasiosi. 345/511.76.62.
BARI trans brasiliana mulatta bellissima 20enne femminile dolce instancabile. 342/185.25.91.
BARI Vanessa 20enne snella bionda
studentessa simpatica dolce completa. 345/491.60.51.
FOGGIA Fiera ballerina decoltè abbondante paziente massaggio senza
fretta. 329/631.34.01.
MARGHERITA di Savoia trans Sonia
decoltè abbondante esperta massaggiatrice. 392/007.44.16.
MATERA nuovissima ragazza bellissimo decoltè completissima dolcissima relax completo. 333/684.98.06.
POLIGNANO novità bellissima studentessa sexy 25enne giocherellona
caldissima
disponibilissima.
345/962.91.10.
SANGIORGIO NICOL stravolgente
superstallona decoltè prorompente
completissima
tutti
giorni.
331/4021736.
RASSEGNASTAMPA
LETTERE E COMMENTI 17
Martedì 18 novembre 2014
DE TOMASO
CHE AMBIENTE FA
L’autogol sul campo della cultura Lavori che finiscono
di GIORGIO NEBBIA
>> CONTINUA DALLA PRIMA «particolare» - ritenendo di poter incarnare e rappresentare da solo sia l’offerta
l che, a un extraterrestre privo di politica sia l’offerta culturale - da coninformazioni dall’Italia, deve sem- segnare la guida dell’economia, cioè del
brare quanto meno singolare. Ma ministero chiave di ogni governo, a un
come, proprio colui che possiede una intellettuale (Giulio Tremonti) che libecaterva di mezzi di comunicazione, ha rale non era. Risultato: la «sua» rivolusottovalutato un fattore alto quanto una zione liberale non ha mai oltrepassato lo
montagna, ossia il fattore Cultura? Proprio stadio dello slogan preelettorale, col rilui ha trascurato l’imperativo categorico sultato di non essere più credibile a ogni
del Moderno Principe descritto da Antonio nuovo appuntamento con gli elettori.
Gramsci (1891-1937), vale a dire assicurarsi
Si dirà. Essendo (stato) un capitano
innanzitutto l’egemonia culturale nella so- d’azienda, ispirato cioè da un criterio di
cietà, premessa ineludibile per conqui- governo monocratico, Berlusconi non postare successivamenteva sabotare il suo
te l’egemonia politica
istinto, né poteva abnello Stato?
bracciare una cultura
Berlusconi ci provò
che non considerava
all’inizio, nel 1994. Nel
sua fino in fondo. Ansuo originario «cerche, perché, essendo
chio magico» spiccaprovvisto di un’autovano alcuni big della
stima oceanica, il Cacultura liberale italiavaliere era persuaso
na. Ma l’infatuazione
di non dover ricorrere
berlusconiana per i
al contributo di nescosiddetti Professori
sun maestro di pendurò meno della disiero. Così come Luigi
sponibilità testè dimoXIV (1638-1715) ritenestrata da Antonio
va di essere lui lo StaConte nei riguardi di EX PREMIER Silvio Berlusconi (78 anni) to, il sire di Arcore
Mario Balotelli. Silriteneva di essere lui
vione diede l’impresla Cultura (anticomusione di rivolgere sui Professori la stessa nista, si capisce).
domanda che Josif Stalin (1878-1953) riDi qui, ad esempio, la singolarità di una
servava al Vaticano: «Quante divisioni mi- scelta (Tremonti all’economia) che ha prolitari ha il Papa?». Berlusconi: «Quanti voti dotto non poche agitazioni all’interno del
portano i Professori?».
centrodestra. Se fosse vissuto nel pieno
Messa così, la domanda non faceva una della rivoluzione bolscevica, Tremonti
piega. Gli intellettuali non sono una fab- avrebbe abbracciato la militanza trotzkibrica di voti. Ma anche i politici, senza un sta. Ma essendo vissuto nell’era di Bersolido e affollato parterre culturale alle lusconi e Umberto Bossi, il fiscalista scritspalle, non sono una fucina di consensi. tore ha cercato una combinazione tra anCiclisticamente argomentando, essi pos- ti-mercatismo, popolo delle partite Iva e
sono vincere una o due tappe, ma non il federalismo: una miscela esplosiva lonGiro d’Italia. Perché? Perché è il clima, è tana anni luce dalla «rivoluzione liberale»
l’egemonia culturale a creare le premesse annunciata dal Principale nelle piazze teper l’affermazione successiva di una pro- levisive. Logico che l’opzione culturale
posta politica.
iniziale del Cav dovesse scolorire fino a
Il Cavaliere ha così sottovalutato questo dissolversi: un conto è esordire politica-
I
mente nel 1994 nel segno di Ronald Reagan
(1911-2004), Margaret Thatcher (1925-2013)
e Charles De Gaulle (1890-1970), un conto è
procedere nell’azione di governo con il
vangelo colbertiano dirigistico di Tremonti. Anche l’elettore più affezionato, o più
anti-comunista, prima o poi abbandona il
campo: «Dov’è la svolta promessa?».
Ovviamente, non si può attribuire al
tremontismo la responsabilità esclusiva di
aver minato il berlusconismo, non foss’altro perché l’allora Cavaliere doveva sapere, e forse lo sapeva, che Tremonti era
Tremonti, un interventista, di sicuro non
un liberista (definizione, per la verità,
inadatta allo stesso Berlusconi, la cui attività si svolgeva e si svolge in un regime
oligopolistico di concessioni pubbliche).
Tutto ciò la dice lunga sull’importanza
(poca) che l’imprenditore culturale Berlusconi ha attribuito al fattore culturale,
all’omogeneità di un progetto coerente
innanzitutto sul piano filosofico-programmatico oltre che politico. Logico che, sottovalutando sottovalutando, la prospettiva
indicata nel 1994 ha subito un’evoluzione, o
un’involuzione, d’altro tipo, tanto che Dudù fa più titoli giornalistici di un ex ministro. Fino al punto da spianare per Matteo Renzi una prateria che lo stesso Rottamatore probabilmente non si aspettava.
La qual cosa non è un bene in una democrazia, che dev’essere fondata su una
maggioranza e su una minoranza entrambe in buona salute.
Ora Forza Italia è a un bivio. Seguire
Berlusconi nell’indifferenza verso la cornice culturale in cui sistemare i tasselli
politico-programmatici. O invertire le
priorità ripartendo dai princìpi liberali
primordiali (anti-tassaiòli e anti-statalistici), e investendo sul Fattore C (Cultura),
come già i Grandi del passato avevano
insegnato. Del resto, è sufficiente fare zapping col telecomando per prendere atto del
vero deficit (anche mediatico) accumulato
dall’ex Cavaliere.
Giuseppe De Tomaso
[email protected]
SAMMARTINO
Il Sud non è abitato solo da diavoli
>> CONTINUA DALLA PRIMA bisogna scendere al trentaduesimo posto, Bari al quarantatreesimo. Nella latitudine delle borsette tranquille troviamo Foggia
er incrociare Bari e Foggia, bisogna scivolare alle po- (77), Brindisi (81), Matera (85), Taranto (87). Potenza è centesima e,
sizioni 27 e 31, Palermo si colloca in postazione 34, Napoli in coda alla classifica, ci sono Ragusa, Nuoro, Caltanissetta, Vibo
41, Brindisi 53, Barletta-Andria-Trani 61, Salerno 65, Valentia, Crotone e (ultima, posizione numero 106) Oristano.
Lecce 69, Taranto 83, Caserta 90, Avellino 102.
Per le rapine le cose cambiano un poco: con il primato di Napoli,
La Basilicata felix può vantare, su 106 capoluoghi di provincia seguita da Milano, Catania e Palermo. Bari si colloca in sesta
esaminati, postazioni di assoluta retroguardia: Potenza si colloca posizione. Matera e Potenza sono invece assai lontane: la città dei
al posto numero 99. Matera al numero 105 in classifica, a suggerire Sassi è novantasettesima, Potenza, ancora più giù, è in postazione
che una città della cultura (è stata eletta capitale
105. In tema di truffe e frodi, infine, primeggia
europea della cultura per il 2019) non può far
una insospettabile Trieste, seguita da Savona e
rima con illegalità e con paura. Ultima in clasNapoli. Lecce (34), Foggia (52) e Brindisi (56) si
sifica (posto 106), cioé il posto in cui meno si sono
collocano a metà graduatoria. Nella parte più
registrati reati, c'è un'altra città del Sud: Bebassa della classifica troviamo Potenza (68), Bari
nevento.
(84), Taranto (91), Matera (99). Con Barletta-AnSulle singole discipline del malaffare, se così le
dria-Trani in posizione numero 104.
si può definire, il rapporto fra Nord e Sud non
Questo è lo scenario che i dati ci raffigurano.
cambia di molto. Il maggior numero dei furti in
Nel Sud, dove (soprattutto in alcune aree incasa li troviamo ad Asti (più 43,5% rispetto al
terne), è ripresa l'emigrazione, sembrano aver
2012), Pavia (più 10,9%), Torino (più 20%). Brindeciso di emigrare anche alcuni fenomeni madisi (posizione 57), Lecce (62), Bari (64), Foggia
lavitosi che si ritenevano mali endemici, al pari
(77) veleggiano al di sotto di metà classifica. Con,
dell’influenza di stagione. Fenomeni connessi a
al fondo, Matera in posizione 95, Barletta-An- BARI Reati in su, vita insicura
una microcriminalità che, senza ambire alle
dria-Trani numero 102 e Potenza 105. Chiude al
glorie della mafiosità più repellente e sanguicentoseiesimo posto Crotone. Una volta, nei paenaria, complica non poco la vita dei cittadini e
si del Sud, la solidarietà si misurava con la possibilità di uscire di mina la loro serenità quotidiana. Poi ci si può sempre far
casa lasciando l'uscio aperto. Tanto nessuno si permetteva di far inquietare da un dubbio. Il “Sole” prospetta la situazione dei reati
danni. A leggere i dati forniti dal “Sole” viene da pensare che denunciati. Non è che al Nord denuncino di più che al Sud? Ma la
qualcosa, di quell'antica condizione di civiltà, possa essere ancora risposta alla perfida domanda meriterebbe almeno un'altra inrimasta anche nei tempi di modernità selvaggia.
chiesta.
Non pare cambiare l'antifona neanche sul versante dei borseggi.
Una cosa possiamo dire, modificando la sentenza di Benedetto
Le denunce per gli scippi primeggiano, in ordine di classifica, a Croce: il Sud non è un paradiso abitato solo da diavoli. Strada
Rimini, Bologna, Milano, Torino, Venezia, Roma, Genova, Fi- facendo, qualche angelo lo si può sempre incontrare.
Mimmo Sammartino
renze. E persino a Trieste. Per trovare la vituperata Napoli,
P
lavori che cominciano
D
ue principali temi, con risvolti anche ambientali, dominano il dibattito politico in Italia in questi anni:
industrie e imprese in crisi che chiudono e licenziano i
lavoratori e persone che sono senza occupazione o perché l’hanno perduta o perché non l’hanno mai avuta. Nello stesso
tempo grandi problemi ambientali, dalle bonifiche delle terre
contaminate dai rifiuti, al dissesto idrogeologico, aspettano una
risposta che non arriva perché sarebbe necessario denaro pubblico che non c’è. Le attività delle imprese agricole, industriali e
di servizi consistono nel “produrre” qualcosa che possa essere
venduto per ricavarne denaro per pagare i salari dei lavoratori, e
per il funzionamento delle imprese stesse. I “prodotti” industriali,
agricoli e i servizi non sono tutti uguali e non sono neutrali;
alcuni soddisfano dei reali bisogni, di abitazione, di cibo, di istruzione, di difesa della salute, altri sono meno necessari o superflui
o veri sprechi. Ogni merce o servizio e ogni processo di produzione, varia nel tempo, ha una sua ”storia naturale”, proprio
come avviene nei processi vitali biologici: rapida crescita, rallentamento, decrescita ed estinzione. Una nuova merce è accolta
dapprima con grande entusiasmo e viene venduta in grande
quantità; dopo un po’ di tempo, talvolta mesi, talvolta anni o
decenni, la richiesta sia interna sia estera diminuisce, ma ormai
la macchina della produzione, con i suoi addetti e gli impianti, e
le spese, è in moto ed è difficile fermarla. Le forze che rallentano
la vendita di una merce sono tantissime: in primo luogo la “saturazione” del mercato; ogni famiglia può possedere uno o due
frigoriferi o anche tre, ma non di più perché non si possono
mettere altri frigoriferi in à camera da letto. Quando una merce
entra in crisi, i produttori provvedono con l’invenzione di una
merce simile, più moderna, più “ecologica”, “risparmiosa” e
“performante”, la fa conoscere attraverso la pubblicità, spesso
martellante e asfissiante, al fine di indurre i “consumatori” a
dare via la vecchia merce e acquistarne una nuova. Un esempio è
offerto dal rapido invecchiamento di computer, telefoni cellulari,
televisori, eccetera. Talvolta per conservare l’occupazione lo stato
stesso incentiva con pubblico denaro la sostituzione di merci
vecchie con altre, la politica di “rottamazione” che assicura la
continuazione della produzione e dell’occupazione ma crea nuovi
problemi di smaltimento degli oggetti “rottamati”, talvolta quando sono ancora funzionanti.
RALLENTAMENTO -Altre cause del rallentamento della vendita delle merci si possono riconoscere nella giustamente crescente attenzione ecologica: un esempio è offerto dalla sostituzione delle vecchie lampadine e tubi fluorescenti con nuove lampade e LED che forniscono ”luce” con minore consumo di energia
per unità di illuminazione, ma che generano migliaia di tonnellate di rifiuti, alcuni altamente inquinanti. Addirittura lo stato
avverte per legge che il fumo fa male, ma deve riconoscere che la
produzione di tabacco e la vendita di sigarette assicurano migliaia di posti di lavoro. Simili discorsi valgono per l’industria
agro-alimentare la cui produzione italiana diminuisce perché i
prodotti di importazione ”costano meno” e sono disponibili in
tutte le stagioni, senza contare che l’abbandono di coltivazioni
nazionali “costa” poi alla collettività perché le attività agricole
rappresentano anche una forma di difesa del suolo. Crescita e
declino si hanno anche nella produzione di “nuovi” alimenti di
cui vengono decantate virtù “salutistiche”, come le chiamano,
esposti anch’essi a fragili mode e rapidi declini dopo illusori inizi
ruggenti. Fragili situazioni occupazionali si hanno anche nel settore dei servizi: commercio e distribuzione, informazione, si pensi ai call centers, programmazione di computer, e poi istruzione,
assistenza sanitaria, assistenza ai bambini e agli anziani, trasporti pubblici, manutenzione e riparazione di macchinari, fino
all’organizzazione di manifestazioni e matrimoni. Con strane
contraddizioni: lo stato avverte che il gioco d’azzardo può essere
nocivo ma deve riconoscere che l’organizzazione e la gestione
delle sale da gioco e delle scommesse assicura migliaia di posti di
lavoro. La chiusura delle imprese e la perdita di posti di lavoro
sono un danno economico non solo per gli imprenditori e i lavoratori ma anche per la collettività. Ogni saracinesca che si
abbassa per sempre è come la perdita di un parente, è una perdita
di conoscenze, di speranze, di iniziative, qualunque sia la merce o
il servizio prodotto. Talvolta viene invocato il ricorso a pubblico
denaro per tenere in vita una impresa e il relativo lavoro e può
anche essere giusto, a condizione che sia chiara l’analisi di quello
che ciascuna impresa si proponeva di fare, delle prospettive e
previsioni del “mercato”, cioè della domanda della stessa merce o
servizio in Italia e all’estero. Ho seguito nel corso degli anni le
previsioni, per esempio, dei fabbisogni di energia, fatte dai governi e dalle imprese, e ho visto quante volte le previsioni sono
state sbagliate perché non tenevano conto di innovazioni, di tecnologie già esistenti e pur note, di cambiamenti dei bisogni sociali, dei danni ambientali. La conservazione dei posti di lavoro
esistenti e la creazione di nuovi richiede anche competenze tecnico-scientifiche e la capacità di guardare al futuro con coraggio e
lungimiranza. Spero che questa cultura cresca e si diffonda per
evitare altri errori, cause sempre di dolori privati e collettivi.
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
4
Primo piano
Matera2019
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
Da Matera parte
il riscatto del Sud
Il ministro Dario Franceschini in città un mese dopo
la vittoria, fra musei, monumenti e scatti col cellulare
|
L’ASSOCIAZIONE
|
Il brand della città
diventerà simbolo vincente
Parola di “Matera 19”
Il logo di
Matera 2019.
Dopo la sfida
vinta, nasce
l’associazione
Matera 19
Ad un mese esatto dalla proclamazione della città di Matera quale Capitale Europea della Cultura 2019, nasce dalla passione di un gruppo di
giovani materani l'associazione "Matera 19".
Il nostro obiettivo è trasformare il brand e il contenitore
che la città e l'occasione di
#mt2019 offrono in un
percorso culturale coerente e fattivo, cogliendo
al contempo l'opportunità per impiegare le nostre
energie nella continuazione di un cammino che
ha già portato la città di
Matera nei percorsi principali del turismo internazionale.
Ma si può e si deve fare di più:
mettere in comunicazione il mondo
della cultura con le aziende, l'Università con le
Istituzioni, i cittadini con la nostra visione collettiva di futuro; vogliamo insomma porci come
l'olio lubrificante del meccanismo che ci porterà
nei prossimi 5 anni a gettare, crediamo, le basi
definitive della nostra identità di città, di città
del Sud, di città d'Italia e d'Europa.
Abbiamo un programma già ambizioso, che
crescerà e si arricchirà con il confronto con le altre associazioni e realtà attive materane:
1) Un ciclo di incontri intitolato "Lavoro (è)
Cultura" nel quale metteremo a fuoco con metodo interattivo come sia possibile intrecciare la
cultura con le tematiche del lavoro, e abbozzeremo la nostra idea di creazione nel nostro territorio di un "polo del lusso" che risponda all'esigenza di legare il traguardo di Capitale della Cultura ad un progetto di sviluppo coerente e non finalizzato esclusivamente al turismo e alla produzione di eventi;
2) una innovativa fiera/esposizione diffusa del
Design, in collaborazione con le migliori e più
vivaci realtà artigianali e industriali lucane e
meridionali, che andrà a supportare stabilmente uno dei pilastri fondamentali del Dossier di
candidatura;
3) una innovativa esposizione d'arte contemporanea a tema, in una primaria struttura all'interno dei Sassi; per il 2015 il tema scelto è
quello della "Pop Art", che porterà a Matera opere di Warhol, Schifano, Koons, Arman, direttamente staccate "dal basso" dalle pareti dei collezionisti, per valorizzare il patrimonio privato e
stimolare il valore del collezionismo, vero e autentico motore dell'arte.
Ci auguriamo quindi che il cammino verso il
2019 possa portare valore aggiunto al nostro
territorio a 360 gradi.
Noi ci crediamo, e ci scommettiamo.
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di ANTONELLA CIERVO
MATERA - «Se l’Italia investe su se’
stessa, vincerà la competizione globale
e creerà occupazione e lavoro investendo sul patrimonio, la storia e la creatività».
La sua auto, una Megane, arriva all’ingresso di piazzetta Pascoli con
qualche minuto d’anticipo rispetto all’orario previsto, le 15,30. Segno della
spending review o del basso profilo?
Il ministro dei Beni culturali Dario
Franceschini ha raggiunto Matera ieri, per un pomeriggio fitto di impegni
e carico di significato, ad un mese
esatto dalla designazione della città a
Capitale europea della Cultura per il Dario Franceschini “colto” da uno scatto del
sindaco Salvatore Adduce subito tweettato e più in basso la sua
2019.
Era stato lui a leggere il nome della visita in Cattedrale dove recentemente sono state fatte ulteriori
vincitrice dopo che il presidente della scoperte
commissione, Green, lo aveva scritto
su un tablet facendo comprendere
chiaramente quale fosse la candidata
che l’aveva spuntata.
Ieri Franceschini ha raggiunto la
città dei Sassi direttamente da Taranto. Alla domanda sul percorso scelto
per raggiungere la città, ha chiarito
subito che all’epoca in cui era segretario del Pd, aveva raggiunto la città dei
Sassi in treno da Bari. Un itinerario
che può fungere da occasione turistica, da sfida per l’Italia.
Oggi, nell’epoca dei selfie renziani,
lui ha preferito le immagini scattate
con il cellulare come un turista qualsiasi, incantato dal panorama sul sasso Caveoso apparso dall’affaccio di
piazzetta Pascoli. Subito dopo, il In alto il ministro durante la visita al Palombaro
tour de force ha inizio, accompagnato dalla Soprintendente Marta RaLa prima sala è quella in cui video del regista e
gozzino, dal sindaco Salvatore Adduce e da un cotestimonianze esclusive fanno entrare il visitatore
dazzo degno delle migliori feste patronali.
La prima tappa è nella chiesa del Carmine dove nel mondo di Pasolini che a Matera girò “Il VangeAdduce ne approfitta per compiere un gesto atteso lo secondo Matteo”. La visita guidata, resa difficile
da 30 giorni. Non aveva potuto farlo prima, per più di una volta dalla calca di personaggi più o menon essere accusato di voler influenzare il mini- no identificati e orgogliosi di essere parte della folstro. E così sul bavero della giacca del ministro fi- la, passa poi nelle sale in cui sono esposte le opere
della collezione Errico e ancora negli altri spazi rinalmente appare la spilletta di Matera 2019.
Il viaggio comincia attraverso le scatole, 19, servati a Pasolini, a metà fra tecnologia e cinema.
usate per illustrare alla commissione nel collo- Franceschini si siede su alcune poltrone in legno,
come in una sala cinematografica degli anni ‘50.
quio finale i temi forti della candidatura.
Franceschini ascolta divertito e stupito dal mec- «Ne avevo alcune a casa - dice prima di accomodarcanismo di esposizione inconsueto che i giudici si per qualche minuto. Le opere di Pietrafesa lo affascinano in un’altra delle sale del palazzo. Sul tercui i giudici, e oggi egli stesso, hanno assistito.
A Taranto il ministro, poche ore prima, aveva razzo di Palazzo Lanfranchi gli scappa quello che
puntato sulla necessità di valorizzare il turismo può sembrare un riferimento ai danni del patto di
nel sud d’Italia. L’85% dei visitatori esteri, ha spie- stabilità. «Quanto costerebbe affittarlo? Il ricavagato, non va più giù di Roma dove, invece, c’è la ve- to potrebbe mantenere la Soprintendenza - dice
mentre pensa alla prosecuzione della mostra. Al
ra storia.
«Ciò che grida vendetta è proprio questo dato: museo Ridola, accompagnato dalla direttrice, Ansolo il 15% dei turisti scende sotto Roma dove c’è namaria Patrone e dal prof. Antonio De Siena, il
ministro percorre la storia dell’umanità a partire
Capri, Napoli, i Bronzi di Riace, Taranto».
Il lavoro, spiega Franceschini appena arrivato a dalle scoperte a Timmari per giungere a quelle di
Matera, adesso punta su grandi investimenti non Trasanello in un percorso di straordinaria suggesolo per la città ma per l’intero Mezzogiorno. Le in- stione, nonostante il poco tempo a disposizione.
frastrutture sono l’altro punto forte, per valoriz- Reperti archeologici grazie ai quali si comprende
zare l’offerta turistica. Ieri non ha rinunciato alla la profondità di quegli studi e dell’eredità lasciata
visita al Palombaro e alla Cattedrale dopo i recenti alla città da Domenico Ridola alla città, divenuti
patrimonio degli studenti spesso in visita nelle saritrovamenti.
Con Marta Ragozzino, invece, aveva varcato le. «Complimenti al Museo. Passato e futuro insiel’ingresso per visitare la parte principale della mo- me - scrive all’uscita il ministro che in pochi minustra dedicata a Pier Paolo Pasolini, la piccola por- ti coglie la vera sfida da vincere per questa città.
[email protected]
zione nella chiesa attigua.
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
Primo piano
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
5
L’interesse del ministro potrebbe ampliare il raggio d’azione
«Pasolini sarà dell’Europa»
Marta Ragozzino pensa a un nuovo progetto per la mostra
Non si è risparmiata, dal momento
della concezione della mostra dedicata a Pier Paolo Pasolini di cui nel
2015 si celebreranno i 40 anni della
morte.
La Soprintendente Marta Ragozzino ha appena salutato il ministro
ai Beni culturali, Dario Franceschini e pensa alla nuova proroga (la
prima durerà fino al 25 gennaio)
dell’esposizione dedicata al regista
ma soprattutto al nuovo progetto:
portarla in giro in tutta Europa,
perchè i confini di Matera possano
finalmente allargarsi a guardare
alla platea cui si rivolgerà nel
2019.
Gli ha donato il catalogo sulla mostra e quello delle foto di Mario Cresci che ha preceduto quella attuale.
«Ho spiegato al ministro che stiamo
completando il catalogo sul regista
romano. In occasione del quarantennale della morte - conferma - il ministro Franceschini ha annunciato che
vorrebbe organizzare
alcune iniziative e si è
rammaricato che la
mostra debba chiudersi. Mi sembra difficile - spiega però
Marta Ragozzino che si possa fare a Roma dove c’è stato l’omaggio a Pasolini. Oggi, però, si è aperta una
porta interessante con il
ministro. Le celebrazioni del
prossimo anno, affidate a un comitato probabilmente ci coinvolgeranno». Il problema, comunque, resta
ed è quello legato ai finanziamenti.
«La Regione ci ha annunciato la
possibilità di una ulteriore cifra per
sostenerci ancora dopo averlo fatto
dal primo momento (con 250 mila
euro); anche il Comune ci ha fornito
un ulteriore aiuto. Abbiamo voluto
Marta Ragozzino e il ministro Dario Franceschini
entrano a Palazzo Lanfranchi per visitare la mostra
dedicata a Pier Paolo Pasolini
produrre hanno lavorato non sono state patutto nel gate. Le strutture sono state realiznostro ter- zate dalla falegnameria della Soritorio
a printendenza. Abbiamo preso a
parte alcuni contratto solo alcune persone».
aspetti, come le
Marta Ragozzino si allontana
interviste, sono mentre ricorda: «Il giorno in cui
state realizzate a Ro- verrà smontata per girare in tutta
ma. In questo modo abbiamo fatto Europa, io soffrirò ma penso alle
in modo che nascessero molte pro- parole di Bob Palmer che fu coach
fessionalità. La parte tecnologica del Comitato per la prova finale.
dell’esposizione non è stata acqui- Doppo aver visitato la mostra, da sostata ma noleggiata con costi legati lo, mi telefonò e mi disse che questa
all’intera durata della mostra. Sotto esposizione era destinata ad andare
altri aspetti, però, si è fatto di neces- in Europa».
[email protected]
sità virtù.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Le persone del mio ufficio che
L’attore ha incontrato le istituzioni cittadine prima dello spettacolo
E Pietro Sarubbi porta in teatro
la storia di Pietro, apostolo lucano
SI è svolta nei giorni scorsi la
visita di cortesia di Pietro Sarubbi, che ha incontrato in
mattinata il presidente della
Provincia di Matera Dott.
Francesco De Giacomo, e subito dopo il Sindaco della Città
di Matera, Salvatore Adduce.
Sarubbi è attore di cinema e
teatro nonché docente e formatore presso la Civica Scuola di cinema di Milano e della
Civica Scuola d'Arte drammatica Paolo Grassi di Milano.
Conosciuto dai più per aver
impersonato il Barabba di Mel
Gibson, nel film “The Passion”.
Attualmente sta girando l’Italia con il suo monologo teatrale dal titolo “Il mio nome è
Pietro”. dedicato alla figura
biblica di San Pietro apostolo.
Lo spettacolo verte sulla vita
del santo in maniera ironica,
ma anche riflessiva. Infatti
Sarubbi analizza e porta in
scena l’apostolo, esaminandolo dal punto di vista del pescatore e non del santo.
Un pescatore e un peccatore
come tutti noi, che all’improvviso si trova a vivere fianco a
fianco con il figlio di Dio e
questo gli stravolge la vita,
non solo dal punto di vista spirituale, ma anche dal punto di
vista concreto.
Il pescatore della commedia
è ispirato a un comune pescatore lucano, che vede in Gesù,
anche un amico, che può dargli qualche piccolo aiutino
nella vita di tutti i giorni, come ad esempio togliere il dono
della parola alla suocera o ri-
parargli la perdita del tetto
dell’abitazione. Uno spettacolo che fa ridere e commuovere
il pubblico.
De Giacomo e Adduce hanno parlato a lungo con l’attore
di origini lucane, rispettiva-
Pietro Sarubbi
mente Grottole e Lauria, sulle
potenzialità che Matera e i
borghi della sua provincia
possono offrire molto al mondo dello spettacolo essendo
piccoli scrigni di storia e di
tradizioni popolari.
Inoltre si è discusso anche
dei giovani e su come questi
potrebbero creare opportunità di turismo e di lavoro , connettendosi al mondo della cultura.
[email protected]
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
6
Matera2019
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
Un mese dopo
la festa continua
L’abbraccio in piazza con le altre città finaliste
e una serata di musica e partecipazione collettiva
di MARGHERITA AGATA
Una coperta per il ministro
NON se ne è andato a mani vuote il ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini, da Matera. Prima di congedarsi da piazza
Vittorio Veneto, al termine di un lungo pomeriggio trascorso nella città
dei Sassi, il dono a sorpresa.
Il sindaco Salvatore Adduce, infrangendo la scaletta rigorosissima imposta alla serata dalla brava Angela
Mauro, fa accomodare sul palco un giovane creativo materano con un misterioso pacco da consegnare al ministro.
Ma niente di preoccupante, non è nè un
sovversivo nè un militante di uno dei tanti comitati lucani in sommossa contro le trivelle “liberate” dallo Sblocca Italia, è semplicemente
uno dei tanti giovani innamorati della propria
città e orgogliosi per lo storico traguardo raggiunto. Cosa c’è nel pacchetto? Una stilosa coperta di lana con il logo di Matera 2019. A completare l’originale kit anche una borsa e i guanti abbinati.
Un dono particolarmente apprezzato dal ministro Franceschini che ha ringraziato con una battuta, venutagli spontanea, appena avuta tra le mani la coperta della città capitale europea della
Cultura 2019: «Dormirò avvolto dal calore della piazza di Matera».
Immediato scatta l’applauso dei materani. Intanto il ministro lascia il
palco e se ne va, mentre in piazza la festa continua. Anzi è appena
cominciata, a dispetto della sconfitta della Nazionale Under 21 contro
la Danimarca che ha preceduto la serata.
mar.aga
La cartolina di Amos Gitai
ALLA festa di Matera 2019 ha voluto esserci anche un grande maestro del cinema internazionale, Amos Gitai.
L’architetto e regista israeliano ha fatto arrivare il suo speciale saluto
alla piazza di Matera, gremita nonostante le temperature non proprio
estive, attraverso un videomessaggio proiettato sul ledwall del palco di piazza Vittorio Veneto.
«Sono felice per Matera- ha detto il regista- e non
vedo l’ora di realizzare qui un mio prossimo progetto cinematografico».
Gitai parla di Matera come città della pace e
della libertà e proprio a queste qualità della città dei Sassi sarà ispirato il suo lavoro ambientato in città.
Il regista però non trascura, nei cinque minuti
del suo appassionato messaggio di saluto, anche il ruolo di città del cinema di Matera. La citazione inevitabile è per il capolavoro di Pier Paolo Pasolini “Il vangelo secondo Matteo”, girato mezzo secolo
fa tra gli antichi rioni di tufo e anche per il più recente “The Passion” di
Mel Gibson.
Il filmato è stato prodotto e gentilmente concesso dalla Lucana Film
Commission e dal suo direttore, Paride Leporace.
m.a
Un ponte con Trani, città della pietra
IL sindaco di Trani, Luigi Riserbato, ha incontrato il sindaco di Matera,
Salvatore Adduce, per complimentarsi per la designazione della città lucana come capitale europea della cultura per il 2019. Riserbato ha avviato il dialogo con il primo cittadino materano per una possibile, fattiva, collaborazione fra
le due città in vista dello straordinario appuntamento che vedrà Matera protagonista.
Interessanti sono stati gli spunti emersi dalla
conversazione avvenuta nel circolo culturale La
Scaletta in occasione di un evento dedicato alla
scultura lucana contemporanea.
Riserbato ha ricordato che negli anni ‘60 proprio lì aveva esposto dei suoi quadri il pittore tranese Ivo Scaringi. Non è questo l’unico filo conduttore che lega le due città, come ha sottolineato Riserbato al collega Adduce: Trani è rinomata per essere la
città della pietra così come Matera è conosciuta in tutto il
mondo per i Sassi, patrimonio dell’Unesco. Non solo. Riserbato ha evidenziato anche la straordinaria simbiosi che si può creare tra la collina
materana ed il mare dell’Adriatico.
A MATERA la festa continua. E non c’è nulla o nessuno che possa disturbarla. I clamori dei cortei anti-estrazioni che stanno infiammando Potenza sono davvero distanti da piazza Vittorio Veneto che
piano piano si riempe
in ogni angolo. Le sedie disposte sotto il
palco non bastano
per accogliere tutti.
Segno che, a un mese
esatto dalla proclamazione, l’orgoglio
della città per la nomina a capitale europea della cultura nel
2019 non si è ancora
sopito. Ancora una
volta tantissimi i
bambini a colorare la
piazza con i loro sorrisi e il loro entusiasmo. In perfetto orario rispetto a quanto
annunciato, il direttore del Comitato Matera 2019, da perfetto
gran cerimoniere, dà
inizio alla festa. Le luci in piazza si spengono, sul
maxi schermo scorrono le immagini della festa del
17 ottobre in piazza San Giovanni, scoppiata al
momento della proclamazione di Matera capitale
europea della cultura 2019. Immediato, quasi naturale, scatta l’applauso della piazza che si sovrappone a quelli di un mese fa. Certo, questa volta non
ci sono le lacrime o le urla di gioia collettiva della
proclamazione, ma la voglia di esserci e vivere insieme questo successo, senza dubbio sì. Il breve
amarcord cede il posto ad Angela Mauro, giornalista dell’Huffington Post, ma soprattutto materana doc, mai più felice
come in questa occasione di tornare a casa
per “lavoro”. E’ stata
lei a intervistare il ministro dei Beni e delle
Attività culturali e del
turismo, Dario Franceschini, il sindaco di
Matera, Salvatore Adduce, l’assessore alla
Formazione e Lavoro
della Regione Basilicata Raffaele Liberali,
insieme ai rappresentanti di tre delle altre
città finaliste: il sindaco di Lecce, Paolo
Perrone, il vicesindaco di Siena, Fulvio
Mancuso, e Nadia
Carboni, project manager di Ravenna
2019. Raffreddati gli animi del post-nomina, in un
clima di assoluto fair play, le parole d’ordine per
tutti gli interlocutori sono cooperazione e dialogo.
In sintonia anche con le dichiarazioni del ministro
Franceschini, il percorso comune che il sindaco di
Matera Adduce traccia è quello della centralità
della cultura per far uscire l’Europa e l’Italia dalla
crisi economica, attivando da subito il programma di “Italia 2019”. Al talk show, tradotto in tempo reale per i sordomuti dalla interprete Lis, Maria
Anna Flumero, è seguita la meritata passerella
Ad aprire
le “danze”
l’orchestra del
Conservatorio
con l’inno
d’Italia e l’inno
di Matera 2019
Cooperazione
e progettualità
condivisa
il percorso
comune
indicato dal
sindaco Adduce
per il direttore artistico di Matera 2019 Joseph
Grima e, subito dopo l’Inno d’Italia, cantato dal tenore Francesco Zingariello, e l’Inno di Matera
2019 eseguito dall’Orchestra degli allievi del Conservatorio di musica materano “Egidio Romualdo
Duni”, la premiazione delle scuole vincitrici del
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
7
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
Il biscottificio Di Leo
premia le classi vincitrici
del concorso
“Racconta il buono di Matera”
SONO state premiate Alla presenza del ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini, le classi vincitrici del concorso “Racconta il buono di Matera” promosso dal biscottificio Di Leo Pietro Spa nell’anno scolastico 2013-2014.
Insieme al ministro sono stati l’assessore della Regione Basilicata Raffaele Liberali, il sindaco di Matera Salvatore Adduce, il direttore del Comitato Matera 2019
Paolo Verri e l’amministratore del biscottificio Pietro Di
Leo, a premiare le
classi delle scuole
lucane che si sono
aggiudicate il primo premio per la
creatività e le quattro lavagne luminose messe in palio
dal biscottificio. La
II A della scuola seLa scuola Savio di Potenza
condaria di I grado
Alcuni momenti
della festa in piazza
Vittorio Veneto per
Matera capitale
europea della
cultura (foto di C.
Martemucci)
concorso “Porta la tua scuola nel 2019” da parte
dell’imprenditore Pietro Di Leo che ha sostenuto il
progetto. E poi finalmente spazio alla festa vera
con la musica. Ad aprire “le danze” è la materana
Giuliana De Donno con la sua arpa che tanta fortuna ha portato alla città dei Sassi, nell’audizione fi-
nale al Ministero. Poi il testimone passa al quintetto Onyx jazz. Ma a scaldare definitivamente la
piazza è il sound dei Musicamanovella e dei Boost
da Beat. La festa, un mese dopo, è ancora qui.
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
“Torraca” di Matera
ha vinto con il progetto “A key to understanding” (un
allestimento circolare che richiama la
morfologia dei Sassi) sviluppato insieme alla Fondazione
Le Monacelle.
La I D della scuola
secondaria di I grado “Pascoli” di Mate- La scuola Don Bosco di Potenza
ra ha concepito insie- (foto Martemucci)
me alla cooperativa Synchronos il
progetto “Futuro
remoto” (un’opera
che, prendendo
come spunto il
grande dipinto di
Carlo Levi “Lucania 61”, rappresenta il fondamentale le game
della città di Matera con il suo
Nelle foto le classi delle scuole
passato) La IV B della Torraca e Pascoli di Matera
scuola primaria di II grado della “Don D. Savio” di
Potenza ha sviluppato con l’associazione culturale La luna al
guinzaglio il progetto “Conoscere
per conservare:
ovvero come mi
innamorai della
Basilicata” (un
gioco che mette
in palio l’amore
per la propria terra attraverso suggestioni, domande,
intuizioni e coincidenze).
Infine, le classi IV A e IV B della scuola primaria di II
grado “Don Bosco” di Rotonda hanno vinto grazie al progetto “Mercurio libera Giuliana” realizzato con l’Associazione culturale ArtePollino (un gioco a squadre composto da un arazzo creato con tante mattonelle di stoffa
riciclata).
Le classi sono state selezionate tra le 15 che avevano
vinto lo scorso maggio il concorso “Porta Matera nel
2019” indetto dal Comitato Matera 2019. «La valutazione è stata davvero difficile – afferma Pietro Di Leo, amministratore unico della Di Leo Pietro Spa – Con modalità
diverse ma ugualmente originali ed efficaci tutti i progetti partecipanti hanno rappresentato con grande
creatività il legame tra Matera e le sue tradizioni. Fondamentale il contributo delle associazioni del territorio che
hanno permesso un trasferimento di conoscenze di cui
gli oltre 400 partecipanti potranno da oggi fare tesoro».
re.ma
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
10
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
POLITICA
Il governatore lucano
risponde alle lettere
di Don Cozzi,
dei liceali dell’Orazio Flacco
di Potenza
e di Genovesi
e Russelli della Cgil
I PASSAGGI PIÙ DELICATI DELLA LETTERA
La responsabilità
«Vivo e lavoro da medico e da politico
in questa terra. L'amo come amo i miei
figli. La rispetto come rispetto la mia
gente, consapevole dell'enorme
responsabilità affidatami dai lucani di
lavorare per il "bene comune", in una delle
stagioni politiche
ed economiche più difficili della nostra
storia recente».
L’insegnamento
«Ai ragazzi dico mutuando umilmente
l'appello del grande Montanelli:
combattete per quello in cui credete. E
se lo farete, come mi auguro, con
l'entusiasmo e la passione dei vostri anni,
ma anche con la serietà, lo studio e
l'impegno di chi si prepara ad essere classe
dirigente, sarete tanto più credibili e
autonomi agli occhi di tutti».
Pittella risponde
colpo su colpo
La situazione però è diventata complessa in tutto il Paese per la mancanza
dei corpi intermedi tra partiti e protesta che vira verso il ribellismo
di SALVATORE SANTORO
POTENZA - Pittella reagisce velocemente: ha capito che non può aspettare che le cose succedano da sole. Così
ieri mattina il presidente della Regione ha preso carta e penna (metaforicamente) e ha risposto alle sollecitazioni
ricevute negli scorsi giorni dagli studenti dell’Orazio Flacco di Potenza,
dalla Cgil di Genovesi e Russelli e da
Don Cozzi di Libera.
La risposta del governatore è di ampio respiro su tutto ciò che si sta muovendo in questi giorni in
rispetto allo
OGGI NUOVO CORTEO Basilicata
Sblocca Italia e più in generale sulla materia petrolifera rispetto alla petizione popolare per impugnare l’articolo 38 del decreto governativo.
Marcello Pittella però
LA Questura di Potenza ha - che mostra in diversi
offerto massima disponibili- parti della sua lettera antà nel garantire agli studenti che il lato più umano del
il diritto di manifestazione. ruolo che riveste - non riVisto lo scarso preavviso, nuncia alla sciabola. E
per l’iniziativa di oggi non quindi se da un lato fa il
c’erano i termini per organiz- “padre di famiglia” e cerzare un corteo o predisporre ca di rassicurare molti
il raduno in sicurezza in dall’altro lato chiarisce
piazza cagliari. Per questo, che «L'oro nero non va
pur con una vigilanza gene- criminalizzato per il solo
rale e la costante collabora- fatto di esistere. A meno
zione con forze dell’ordine e di non ripiombare in un
polizia locale, gli studenti si Medioevo tutt'altro che
raduneranno nei piazzali bucolico, nel quale non c'è
delle singole scuole, per poi spazio per le comodità a
raggiungere alla spicciolata costo zero. Soprattutto il
e in maniera individuale il petrolio non può diventapiazzale della Regione. In re, nelle mani di taluni
via Verrastro dalle 14 è pre- movimenti, sinora semvista la riunione di Consi- pre sconfitti in democraglio.
tiche elezioni, uno strumento improprio di lotta
politica».
Una cosa è chiara comunque. Marcello Pittella dimostra di aver compreso che la partita è delicatissima. E’ di
certo il momento più complicato da
quando è stato eletto presidente della
Regio. La lettera inviata ieri mattina è
la prova che non ha intenzione di fare
da spettatore e andare avanti con i numeri della maggioranza in Consiglio e
nel Pd come potrebbe comunque fare.
Pittella ha intrapreso (per la verità
alcuni concetti erano già stati espressi durante la conferenza di lunedì 10
novembre insieme a Speranza) la stra
Sopra il presidente
Pittella, a sinistra
la manifestazione
studentesca
a via Verrastro
Studenti di nuovo
sotto il palazzo
della Regione
della risposta colpo su colpo.
E’ in ogni caso una strada impervia.
Perchè come scriveva ieri sul Corriere
della Sera, l’ex presidente della Camera, Luciano Violante, la mancanza
ormai cronica in Italia dei corpi intermedi che storicamente assumevano il
ruolo di mediazione naturale tra la
protesta e la politica sta portando il
Paese verso una inesorabile frattura
tra ribellismo e caporalismo.
Così a Roma e così è in Basilicata.
Violante è netto nella disamina: «Il ribellismo, che a differenza della opposizione, è privo di un credibile progetto di governo, rischia di monopolizzare le piazze e le Camere. La caporalizzazione del sistema politico, nudo comando, secco e brutale, invece che etica della persuasione, appare come l’unica risposta possibile per superare i
ribellismi. E si riproduce sino alla periferia del sistema, anche quando è
dettato non dalla necessità, ma dalla
comodità».
Pittella e la classe dirigente lucana
devono fare in fretta per abbreviare le
distanze tra le stanze dei bottoni e le
piazze. Per carattere e indole, il governatore lucano è quello che meglio può
tentare di fare qualcosa. Ieri ci ha riprovato con la lettera in risposta a
Cgil, liceali e Libera. Ma forse non basta ancora. Sicuramente ha bisogno
del suo Pd e di tutta la classe dirigente
“amica”. Ad ogni modo per tornare al
testo scritto, Marcello Pittella alza il livello della consapevolezza e agli stu-
denti scrive: «Non c'è un solo atto di
governo, tra i tanti che abbiamo posto
in essere in questi primi dieci mesi di
legislatura, che non sia andato in direzione di un maggior controllo dell'ambiente e a tutela della salute umana o che possa essere letto come una
sorta di resa a presunti "poteri forti" e
men che mai, per dirla con don Marcello, a una "finanza immorale e amorale".
E quindi sempre il governatore tocca le questioni sollevate dal sindacato:
«La determinazione con la quale abbiamo affrontato, in soli dieci mesi ripeto, il tema petrolio, sotto il profilo
delle ricadute occupazionali e produttive, ma soprattutto sul versante della
coesione sociale facendo nostri i suggerimenti delle parti datoriali e sindacali, oltre che della stessa Conferenza
Episcopale di Basilicata, ci hanno fatto conseguire risultati che la classe
politica lucana inseguiva da almeno
quindici anni».
Altro passaggio sugli impegni già
assunti: «(...) siamo impegnati a far rispettare gli accordi politici, istituzionali e notarili sottoscritti nel 1998
con Eni, e nel 2006 con Total, come peraltro testimoniano gli atti da noi posti in essere in questi mesi».
Pittella quindi assume le vesti di
“maestro” comprensivo ma anche esigente con gli studenti quando scrive:
«Mutuando umilmente l'appello del
grande Indro Montanelli: combattete
per quello in cui credete. E se lo farete,
come mi auguro, con l'entusiasmo e la
passione dei vostri anni, ma anche
con la serietà, lo studio e l'impegno di
chi si prepara ad essere classe dirigente, sarete tanto più credibili e autonomi agli occhi di tutti. A partire da
quella opinione pubblica che in caso
contrario potrebbe, non a torto, imputarvi, sotto lo sguardo impietoso delle
telecamere, un deficit di preparazione
e di conseguenza un intento meno nobile di quello che, invece, io credo, animi le vostre "marce" e i vostri "cori"».
Parte finale della lettera dedicata alle rassicurazioni sul tema della tutela
e del controllo della salute dei cittadini: «La Giunta regionale metterà in
cantiere nelle prossime settimane la
più grande operazione di screening
sanitario mai fatta in Italia».
Chiusura del governatore sull’articolo 38 senza mostrare timore di dire
quello che pensa: «Credo che la discussione in atto debba essere improntata a serietà, approfondimento,
rigore, soprattutto conoscenza delle
norme e delle precedenti sentenze della Corte Costituzionale in materia di
energia e ambiente».
Insomma fino al 4 dicembre (giorno
in cui verra deciso se impugnare o no
l’articolo 38) c’è tempo e il confronto
va avanti veloce. Oggi intanto gli studenti saranno di nuovo sotto il Palazzo e le manifestazioni si moltiplicano
sul territorio. La politica lo sa. E’ un
punto di partenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
11
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
LE DUE PROPOSTE DI LEGGE PRESENTATE IERI ALLA REGIONE
Impugnativa o no
«La discussione sull'articolo 38 deve
essere improntata
a serietà, approfondimento, rigore,
soprattutto conoscenza delle norme e
delle precedenti sentenze della Corte
Costituzionale.
La decisione di fissare
al 4 di dicembre la discussione sulla legge
Sblocca Italia va in questa direzione».
Polese e Cifarelli del Pd spiegano l’utilità
della “Psicologia scolastica”
POTENZA - «La presenza dello
psicologo nella scuola non finalizzata a un intervento
esclusivamente “riparatorio”,
bensì come presenza necessaria alla prevenzione, alla promozione degli studenti e di tutto il personale coinvolto nel
processo educativo in un’ottica interpersonale». E’ questo
l’intento della proposta di legge “Istituzione del servizio di
psicologia scolastica” dei due
consiglieri regionali del Pd,
Roberto Cifarelli e Mario Polese che gli stessi due legislatori
hanno illustrato ieri mattina
alla stampa.
«Con questa iniziativa legislativa – ha spiegato il capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli – miriamo ad aprire una
discussione e un confronto
con il mondo della scuola e della famiglia».
«La scuola – ha aggiunto Cifarelli – ha fatto grandi passi
in avanti, si è riformata continuamente, il ministro Giannini nei giorni scorsi a Matera
nella tappa finale del tour “La
Buona Scuola” è intervenuta
per evidenziare le buone pratiche già sperimentate nelle
scuole italiane e l’esigenza di
porre la scuola al centro della
nostra vita. E’ con questo intento che vogliamo lavorare
Da sinistra Mario Polese e Roberto Cifarelli (Foto Mattiacci)
per apportare un contributo cia di questo progetto legislatialla crescita della scuola italia- vo un baluardo dell’impegno
na e condurla in Europa».
sociale che da sempre carattePer il consigliere regionale rizza le forze di centro sinistra.
Mario Polese, «Questa propo- Si apre ora – ha aggiunto Polesta di legge si pone in linea con se - in sede di esame del testo legli orientamenti europei e af- gislativo nella Commissioni
ferma un principio che da oltre consiliare di competenza, un
quindici anni aspetta di essere importante momento di conriconosciuto attraverso una fronto per migliorare la nornon più rinviabile legge: l’isti- ma e costruire un regolamentuzione di un servizio struttu- to funzionale ed efficace che
rato e permanente di psicolo- dia risposte ai bisogni concregia scolastica all’interno degli ti».
istituti scolastici di ogni graAll’incontro ha preso parte
do».
anche Luisa Langone dell’OrIl consigliere Polese si è poi dine degli psicologi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
dichiarato «felice che il Pd fac-
Galante (RI) e Pietrantuono (Psi) puntano
sul reddito minimo garantito e nuova forestazione
A muso duro
L'oro nero non va criminalizzato per il solo
fatto di esistere.
A meno di non ripiombare in un Medioevo
tutt'altro che bucolico, nel quale non c'è
spazio per le comodità a costo zero. Il
petrolio non può diventare, nelle mani di
taluni movimenti, sinora sempre sconfitti in
democratiche elezioni, uno strumento
improprio di lotta politica».
L’indipendenza
«Non siamo i "servi sciocchi" di nessuno,
come le compagnie petrolifere hanno
potuto verificare con le diffide e i controlli
mai effettuati prima.
E come ben sa il mio stesso amico presidente
del Consiglio, Renzi al quale non ho fatto
sconti su un tema importantissimo per la
Basilicata e l'Italia, qual è il "patto di stabilità"
impostoci dall'Europa»
POTENZA - I consiglieri regionale di Realtà Italia e Psi, rispetticamente Paolo Galante e
Francesco Pietrantuono ieri
mattina alla Regione hanno
presentato due loro proposte
di legge sul “Reddito minimo
di inserimento. Misure in favore del rilancio dell’economia” e “orme sul riordino del
settore forestale regionale”.
La conferenza stampa è partita con i messaggi visivi. Una
slide con due figure rappresentative della idea di Basilicata: l’albero e la famiglia, «l’albero è la ricchezza della terra,
la possibilità di riprendere le
fila di un discorso, anche, eco- I consiglieri Paolo Galante di Realtà Italia e Francesco Pietrantuono del Psi
nomico, interrotto brusca- di attivazione di redditi da la- 1998, modificando e rivisitanmente, la famiglia quale base voro, offrendo un contributo do gli istituti contenuti in
forte da cui prende l’avvio la al superamento dei Copes. La quella legge, quali le lineecapacità di reagire, di far rivi- finalità è di favorire l’inseri- guida ed il sistema di pianifivere una regione fatta di uomi- mento lavorativo dei disoccu- cazione centrati sui “piani di
ni, di esigenze, di bisogni».
pati di lunga durata».
assestamento forestali”. Si
Galante da parte sua ha sotPer quanto concerne l’altra tratta di un riposizionamento
tolineato la necessità di «rive- proposta di legge in materia dei sistemi e della elaborazione
dere il sistema di welfare che forestale il consigliere Pie- e attuazione dei Piani che sono
dall’assistenzialismo si muova trantuono ha parlato di «pro- posti in capo ad una nuova enverso la promozione di lavori grammazione delle attività, tità, l’Agenzia agroforestale,
immediatamente destinati al- unitarietà delle politiche fore- assolutamente mancante nel
la soddisfazione di bisogni so- stali, efficienza della spesa e sistema attuale che non pochi
ciali assoluti. Con il dettato destinazione produttiva delle problemi pone nella certezza
normativo si è voluto proporre risorse forestali. Principi gui- gestionale di una buona e moun meccanismo che sotto la di- da che portano più avanti le derna pianificazione forestacitura di “reddito minimo d’in- concezioni indicate nella leg- le».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
serimento” individui percorsi ge regionale numero 42 del
OGGI IN CONSIGLIO REGIONALE
Si discute di Funzionamento degli enti territoriali e di regolamenti
IL Consiglio regionale si riunisce oggi alle 14 nel palazzo della Regione. All’ordine del giorno le proposte di modifica
avanzate dai componenti dell’Ufficio di Presidenza dopo che la Corte costituzionale ha dichiarato illegittime alcune
norme della legge su Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali. Seguirà l’analisi di una delibera della Giunta per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati e delle proposte
di modifica del Regolamento interno del Consiglio regionale avanzate dal presidente Lacorazza.
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
12
Primo piano
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
POTENZA
Verso la dichiarazione
di dissesto,
centrosinistra spaccato
Nuova maggioranza?
I dem in forte crisi
di SARA LORUSSO
POTENZA - «Quella che è emersa su questo provvedimento è una nuova maggioranza, magari non politica, ma di metodo.
Un metodo nuovo». E alla fine, a voto concluso, il commento di Franco Morlino (Popolari per l’Italia) sul provvedimento di rimodulazione del fondo sociale europeo si è
trasformato nella fotografia dell’aula consiliare potentina. Maggioranza trasversale, quasi una prova delle larghe intese a cui
De Luca, poche ore prima, nella relazione
programmatica aveva richiamato tutti.
Con il Pd praticamente spaccato a metà.
Che il caso dei fondi europei sarebbe stato profondamente politico era stato chiaro
fin dal dibattito in commissione. Coro unanime di attestazioni positive sul metodo
(«grande collaborazione»), i
distinguo al momento del
voto.
Il consiglio comunale ha
votato ieri a maggioranza la
rimodulazione dei 26 milioni di euro che il fondo sociale europeo ha assegnato a
Potenza. Contrario Campagna (Cd), astenuti Picerno
(Cd), Lovallo, Carretta e Sileo (Pd).
L’elenco degli interventi che era stato
previsto dalla precedente amministrazione Santarsiero è stato cambiato dall’esecutivo di De Luca e dalla Terza commissione
consiliare, prima del varo in aula, ieri, a
tarda serata. È stato il caso della scuola di
Macchia Romana (4,5 milioni di euro spostati su illuminazione, manutenzione degli impianti sportivi, centro storico e il collegamento pedonale tra il campus e l’ex
fornace ierace) a rendere evidente - letteralmente - la spaccatura interna ai democratici. Il fronte dem deciso a difendere la
scelta compiuta dall’amministrazione
Santarsiero era a Macchia Romana, con
gli alleati di Centro Democratico, a raccogliere le firme di protesta.
La scuola eliminata dalla programmazione è solo la leva di una divisione che fa
capo a una posizione più complessa e che
ha a che fare con il percorso delle larghe intese: dove termina la collaborazione sul bene comune e comincia l’alleanza politica?
Il tema si è riproposto più volte nel dibattito di ieri, il primo nell’era De Luca su un
provvedimento sganciato dall’emergenza
delle casse in rosso, il primo legato alla vi-
Dissenso
di CD e dem
vicini
a Santarsiero
di FRANCESCO P. CALCIANO
DISASTRI ambientali si susseguono periodicamente. La risposta è
spesso una: task force, siamo
amanti delle terminologie estere,
commissioni, commissari, esperti,
superesperti, indagini e via discorrendo. Si creano organismi per l’emergenza, poi nei momenti cruciali si vedono solo i giovani e i cittadini animati da tanta buona volontà.
Trovare il responsabile è un artifizio che rende perplessi chi attende
di sapere qualcosa. Il responsabile
è di solito indefinito: l’eccezionalità
dell’evento, l’imprevedibilità, oggi
anche la burocrazia. Si vive in un
periodo di vacche molto magre (per
alcuni, i soliti noti), i dati parlano di
un Paese fermo dal 2011. Le risorse
finanziarie non ci sono per la prevenzione, per una messa in sicurezza di un territorio particolare, che è
divenuto molto a rischio per scelte
degli uomini non dell’indefinito,
quale la cementificazione selvaggia e senza regole, la non manutenzione di fiumi, torrenti, argini,
spiagge e via discorrendo, la parti-
Prova di larghe intese
I dem spaccati in aula
Sulla rimodulazione dei fondi europei emerge la cesura
De Luca durissimo: «Usciremo dalla logica sporca e clientelare»
sione della città futura. In entrambi gli
schieramenti un diffuso plauso alla condivisione, al nuovo corso figlio di «tanti giovani in consiglio, pronti a spingere su
un’idea nuova di città».
Da Savino Giannizzari (M5S) è arrivata
una critica generale, bipartisan: «Rimarco
la distanza tra noi e voi, perché non ci appartiene la politica che decide nelle riunioni di corridoi e sottosocala».
Diverso il punto di vista del dissenso affidato agli interventi di alcune voci del centrosinistra. Campagna e Picerno (CD) e Ni-
cola Lovallo (PD) hanno difeso proposte e
soluzioni avviate nella precedente consiliatura. In particolare l’ex vicesindaco non
ha mandato giù le «continue allusioni all’illegalità». E Carretta (PD) ha marcato lo
spiazzamento per «un’adesione a larghe
intese di cui, però, il partito ancora non ha
discusso». Il richiamo è ai colleghi democratici che hanno in qualche modo mostrato disponibilità all’appello lanciato dal sindaco De Luca. Il Pd ne discuterà oggi, in
una riunione politica, che dovrà fare i conti con l’appuntamento delicato di giovedì,
quando è previsto il voto sul dissesto. Facile prevedere che sarebbe difficile accettarne la dichiarazione per i consiglieri che
hanno avuto un ruolo nella passata amministrazione o che sono vicini politicamente
all’ex sindaco Santarsiero.
Un ordine del giorno proposto come primo firmatario dal presidente della terza
commissione Vincenzo Telesca (Pd) ha
provato a ricucire, almeno in modo superficiale, la frattura: nella prossima programmazione di fondi comunitari dovranno essere previste le opere cancellate in
L’INTERVENTO Quando la tutela del territorio sarà una priorità?
Italia, emergenza continua
Cercansi chiara azione politica
colarità di terreni che necessitano
d’interventi sostanziosi per non
franare. Indispensabile una politica della tutela del territorio dell’intero Pese, con una programmazione che guardi al futuro, iniziando
dalle tante criticità. Questo è il
campo della politica, o dovrebbe essere. Guardare non solo al presente, ma al futuro per dare tranquillità e certezze ai cittadini. Un’opera
di questo genere darebbe tra l’altro
lavoro immediato a tanti, dai ricercatori agli operai favorirebbe l’economia del Pese, darebbe risposte,
pur parziali ad artigiani e piccole
industrie. Il ritornello, o per dirla
con il loro linguaggio, il refrain è il
solito, non ci sono risorse da investire nella prevenzione e nella ge-
stione oculata del territorio. Traduzione forse semplice, banale per noi
comuni mortali che apparteniamo
al mondo delle persone sempliciotte, che ci chiediamo: non si può investire, programmare per evitare
che gli eventi accadano, e quando
sono accaduti, la cronaca di questi
giorni non ammette commenti, allora si devono necessariamente trovare le risorse per la “somma urgenza”, per l’emergenza, anche seguendo procedure che lo stato d’urgenza richiede. Si spendono risorse per tamponare la falla, ma il problema resta. In attesa del nuovo
evento. Ora qualcuno potrà pensare. La descrizione fatta ci porta a un
racconto kafkiano, surreale, non
può essere quello che accade nel
“belpaese”, in Italia. Sarà solo un
racconto via. Non può assolutamente essere che un Paese civile,
moderno, europeo, un Paese che
vanta tanto dal punto di vista paesaggistico, ambientale. Un Paese
che deve far riferimento a questi temi, a questi aspetti, far credere che
questo Paese che deve vivere anche
di turismo, ambiente, paesaggi, ebbene non tuteli i suoi luoghi (Pompei insegna), il suo territorio (la
mappa dei disastri e dal Nord al
Sud, isole comprese). Non può essere. Quello che mostra la cronaca è
forse solo un reality. E’ mostrare
quello che accade laddove ci s’improvvisa nella gestione della “res
pubblica”, dove non c’è una cultura
della prevenzione, della program-
mazione, dove non si riesce a vedere di là dal proprio naso! Adolescenti, giovani, ragazzi, ragazze,
cittadini comuni a spalare. Giovani
a ripulire anche i luoghi della cultura, oggi come ieri a Firenze, come
sempre per quel che attiene al loro
essere. Dovrebbero i rappresentanti politici dal centro fino alla periferia non fare passerelle e dire ritualità, ma rimboccarsi le maniche accanto ai cittadini, per “vivere in prima persona” una quotidianità che è
lontana mille miglia da un certo
modus vivendi, per capire, vedere,
ascoltare, quello che accade, rendersi conto con i propri sensi di una
realtà che richiede una forte presa
di coscienza e di misure conseguenti.
Basta con la pletora e la moltiplicazione degli interventi legislativi,
normativi, delle leggi, delle circolari e via discorrendo. Non è la quantità della produzione, ma la qualità
da una parte, la semplificazione
dall’altra e la certezza. Guardiamo
umilmente ai Paesi che su questo
possono essere un punto di riferimento.
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
Primo piano
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
13
LA RELAZIONE DEL SINDACO Nuovo appello a un patto di coalizione
«Governo di rinascita cittadina»
E Pittella si dice pronto a una legge speciale sul ruolo del capoluogo
LA relazione programmatica
del sindaco arriva in modo irrituale a diversi mesi dall’insediamento. Ma Dario De Luca,
eletto a giugno scorso, forse
neanche immaginava che prima di poter spiegare la sua
idea di città avrebbe dovuto
fronteggiare una serie di urgenze/emergenze legate a conti e scadenze.
C’è anche questo nel testo
che ha proposto ieri al consiglio comunale, rafforzando
l’appello lanciato qualche mese fa dal palco estivo della festa
della Cgil: un governo di salute pubblica. Maggioranza in
aula al centrosinistra, governo sostenuto da uno schieramento di centrodestra. Praticamente
«ingovernabilità»,
anatra zoppa in gergo.
Gallia est omnis divisa in partes tres, quarum unam incolunt Belgae
Di cose da fare ce ne sono parecchie, qualcuna di rigore,
qualche
altra per
la crescita. Ma così,
con
questo
equilibrio precario
a
ogni votazione
sarebbe
un continuo stillicidio.
E
De
Luca - lo
ha detto
in modo
chiaro
più volte non ha
voglia di
andare
questa tornata di rimodulazione.
contare i fondi - circa 150 milioni di euro - In pagina momenti del consiglio comunale di ieri (f. M.)
avanti in
A fare da spartiacque, nel frattempo, ieri che la prossima programmazione comuniquesta
sera, sono state le parole di De Luca. Più taria destinerà a Potenza. Cambiando, nel
agonia.
duro che nelle relazione programmatica di frattempo, la gestione quotidiana. «Come
Serve,
qualche ora prima, il sindaco non ha usato per gli spazi pubblici. Ci ri-approprieremo
dice, un
mezze misure nel definire i contorni in cui dei contratti, faremo nuove assegnazioni.
«nuovo
chiede di costruire la collaborazione. Nel Usciremo dalla logica sporca e clientelare,
governo
commentare il dibattito sulla rimodulazio- applicheremo regolamenti e regole, senza
di rinane dei fondi europei De Luca ha chiara- favoritismi». E, ha detto sul finire di seduscita citmente segnato un distinguo tra il prima e ta, è soddisfatto dell’inizio. «In questo
tadina».
il dopo, tra quello che è stato e quello che la provvedimento ho visto uno sforzo comuHa
città ha scelto e «merita».
ne importante». Quello su cui si costruirà
chiamaL’amministrazione dovrà sapere rendi- forse la nuova maggioranza.
to così
quel patto sulle larghe intese a cui richiama tutti, dopo aver già
avuto testimonianza fin dal
voto sul consuntivo di bilancio
(chiuso con un disavanzo di 14
milioni di euro) del «comune
desiderio di condivisione delle
forze politiche per portare la
città di Potenza verso una condizione di stabilità finanziaria
e di ripristino di una qualità
«Scuole, strade, investimenti con- zioni delle province previsto dalla capoluogo. Ci siamo messi a di- urbana e sociale che, a causa di
tro il dissesto idrogeologico, sono legge Delrio - ha proseguito Filip- sposizione, gratuitamente, per at- molteplici fattori, si è persa».
servizi essenziali. La manovra peschi - poiché presuppone che tuare la riforma con rigore e in
Ha detto: «Occorre procedenon può essere cieca. Le dramma- possano avere meno risorse senza tempi brevi, non per gestire un re alla più ampia condivisione
tizzazioni incombo- una contestuale riduzione delle caos ingestibile. Anche l’assem- delle scelte da parte delle forze
no, ma si possono evi- funzioni svolte. Tutte le province blea dell’Anci svolta a Milano ha politiche riformatrici presenti
tare. Ad oggi il gover- dunque saranno costrette al disa- parlato chiaro, quindi - ha rilevato in consiglio comunale». Ed è a
no dimostra di non ca- vanzo nel 2015 poiché dovranno ancora Filippeschi - è necessaria quelle forze che ha proposto di
pire, o fa finta». Lo ha svolgere sia le funzioni fonda- una norma che quantifichi il get- «aderire a un vero e proprio
detto il presidente di mentali, sia quelle che dovevano tito dei tributi propri provinciali patto di coalizione».
Legautonomie, Mar- essere riordinate e non sono anco- in modo da collegarli strutturalCi sarà bisogno di tempo per
co Filippeschi, inter- ra state trasferite, senza le relative mente alla spesa necessaria per le costruire un nuovo equilibrio.
venendo al convegno risorse. In questa situazione an- funzioni fondamentali e occorre Il primo scoglio, però è tra poaccelerare il riordino delle funzio- che ore, nel consiglio comuna“I piani di riequilibrio che gli stipendi sono a rischio».
«Oggi i presidenti delle nuove ni attraverso modifiche alla legge le già convocato per giovedì:
finanziario pluriennali per gli enti locali. Opportuni- province - ha osservato ancora il Delrio che consentano di comple- all’ordine del giorno la discustà e aspetti critici”, organizzato presidente di Legautonomie, non- tare il processo di trasferimento sione sul dissesto. Un voto che
ché sindaco di Pisa e presidente delle funzioni non fondamentali crea non poche preoccupaziodalla stessa associazione.
«La legge di stabilità contraddi- della Provincia di Pisa - sono quasi entro - ha concluso - i primi mesi ni nel centrosinistra, nel Pd in
ce il processo di riordino delle fun- tutti sindaci, 17 dei quali di città del 2015».
particolare.
«Recuperare il senso etico
di un’azione amministrativa
che abbia come unico fine
il bene della città, scevra
da interessi personali»
IL COMMENTO La denuncia di Legautonomie sui territori
«La manovra non può essere cieca»
Le criticità sul riordino delle Province
«Il governo
dimostra
di non capire
o fa finta»
Lo schieramento accetterà la
dichiarazione di dissesto suggerita da revisori dei conti,
commissario ad acta e dalla task force voluta da De Luca dopo la sfiducia all’ex assessore
Martoccia? In aula ci sono diversi amministratori presenti
nella scorsa consiliatura e per
molti il dissesto si porta dietro
il peso di un giudizio critico
sull’amministrazione Santarsiero.
Nel frattempo, De Luca pone
le condizioni per quel governo
di salute pubblica. Un elenco di
scelte e promesse su servizi, risparmi, sviluppo, sull’integrazione città-università. Un po’
proposta, un po’ impegno.
Chiedendo in cambio disponibilità anche nel «rivendicare,
nei confronti del Governo regionale, il pieno riconoscimento del ruolo di capoluogo
di regione della città di Potenza».
Il sindaco si aspetta un fronte saldo di difesa ora che bisognerà chiedere alla Regione,
dissesto o non dissesto, la legge regionale «che stabilisca un
adeguato stanziamento economico, da erogare annualmente, finalizzato alla copertura
dei servizi che la città rende all’intero territorio regionale».
In serata, intervenendo a un
appuntamento culturale, proprio il presidente della regione
Marcello Pittella risponderà:
«Potenza - ha detto il governatore - può riappropriarsi del
ruolo di città dei servizi, innovandoli, dal recupero del centro storico alle politiche abitative
universitarie,
come
straordinario incubatore, ma
sul dissesto non ci possono essere divisioni politiche, altrimenti la uccidiamo. Io sono
pronto a una legge speciale
per la città capoluogo o a iniziative che recuperino questo
concetto».
Lo aveva chiesto proprio nella relazione De Luca: «Una legge regionale per Potenza capoluogo è un elemento indispensabile per garantire alla città
un adeguato ristoro dei servizi
che eroga ai circa 30.000 cittadini non residenti che giornalmente ne usufruiscono».
Non basterà il risanamento
economico. Il lavoro che De
Luca chiede in quel patto di governo è anche di cambiamento. «Dovrà innanzitutto recuperare il senso etico di un’azione amministrativa che abbia
come unico fine il bene della
città e dei cittadini e che sia
scevra, finalmente, da interessi personali, o di partito o di
singole lobby».
Meglio recuperare le energie «migliori, in campo culturale, sociale, imprenditoriale».
In quel patto De Luca inserisce anche una richiesta alla comunità che lo ha voluto primo
cittadino. «È importante che
tutti, a cominciare da noi stessi, dobbiamo vivere nel rispetto delle regole». Parcheggio
selvaggio, muri imbrattati, rifiuti fuori posto. Chiede conto
anche ai cittadini, mettendo
tutto in premessa a quel patto
per il governo di rinascita della città.
sa.lo.
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
14
Primo piano
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
PETROLIO
Acque reflue contaminate, l’Arpa rassicura
Vertice rinviato al 25 con l’Istituto di Sanità
« Acqua radioattiva
ma non pericolosa»
Per ora nessuna interdizione allo smaltimento
Berlinguer e Pittella: «Aspettiamo i pareri tecnici»
di MARIATERESA LABANCA
POTENZA - Aveva chiesto l’interdizione dello smaltimento
dei reflui provenienti dal Centro Oli di Viggiano presso
l’impianto Tecnoparco di Pisticci Scalo, o, lì dove fosse stato necessario, la chiusura dei
pozzi della Val d’Agri. Ma per
ora, il sindaco Vito Di Trani
dovrà accontentarsi di una
raccomandazione del presidente Pittella a ridurre, nei limiti del possibile, le quantità
smaltite nell’impianto di trattamento della Valbasento. Fino a martedì. Quando, per capire quale sia il
grado di criticità
della situazione
emersa dopo i rilievi dell’Arpa
Basilicata - che
hanno
fatto
emergere concentrazioni di
radionuclidi nelle acque reflue
delle auto botti
superiori di nove volte rispetto alla quantità
presente nell’acqua potabile ci saranno anche i pareri dell’Istituto superiore di sanità,
Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
ed Enea. «La massima cura
della salute umana è la priorità», ha ribadito più volte il primo cittadino di Pisticci che insieme all’assessore all’Ambiente, Pasquale Grieco, ha
preso parte all’incontro convocato ieri in Regione con Eni,
Confindustria, Tecnoparco e
comune di Ferrandina, in cui
non sono mancati i momenti di
tensione. Di Trani dice sostanzialmente
di
aver accolto la
proposta avanzata dall’assessore regionale
all’Ambiente, Aldo Berlinguer presente
alla
riunione operativa insieme al presidente
Marcello Pittella e al direttore
generale del dipartimento,
Carmen Santoro - ad aspettare
fino a martedì della prossima
settimana solo in virtù delle
rassicurazioni dall’Arpa che
ha ribadito: «I livelli riscontrati non sono pericolosi per la salute umana. La comparazione
con l’acqua potabile scientificamente non indicativa e il
trattamento scongiura qualsiasi contaminazione della catena alimentare. Da escludere
Il sindaco
Di Trani:
«Priorità
è cura
della salute»
Eni: «Sostanze
naturali
Sempre
rispettate
norme»
|
CORLETO
|
Nuove iniziative di Quinta colonna
Il Centro Oli di Viggiano
che ci possano essere quindi
effetti sulla salute della popolazione e dell’ambiente». Parola del direttore generale dell’Agenzia, Aldo Schassi. Insomma, l’acqua è radioattiva
ma in valori non preoccupanti. I pareri tecnici e scientifici
richiesti serviranno a chiarire
meglio il quadro. «A quel punto – hanno concluso Pittella e
Berlinguer – potremo decidere con piena cognizione di causa, avendo come priorità assoluta la salute dei cittadini e la
tutela dell’ambiente lucano».
Ma al momento - ha spiegato il
governatore lucano - «un
provvedimento diverso non si
spiegherebbe».
Inutile sottolineare che, nel
corso del vertice, Eni ha assicurato che tutte le attività del
Centro Oli «sono svolte nel rispetto della massima sicurezza per la salute delle persone e
dell’ambiente». E, nel caso specifico, la presenza di radionuclidi «di origine naturale nel
processo di estrazione d’idrocarburi sono gestiti rispettando completamente la normativa comunitaria e nazionale in
materia». «Da oltre 10 anni ha specificato la compagnia
del cane a sei zampe - si svolgono controlli periodici, effettuati da un organismo di controllo certificato, sulle acque
fossili per uso industriale e i
residui che, pur contenendo
radionuclidi naturali, non sono considerati radioattivi.
Tutti i dati certificati non hanno mai evidenziato alcuna
anomalia e i valori registrati
non hanno mai superato i limiti assoggettati alla discipli-
Gallicchio protesta
per il lavoro
na per lo smaltimento dei rifiuti speciali. In particolare, è
sempre stata verificata l’assenza di livelli di RA-226 nelle
acque di produzione e di ogni
altra anomalia radiometrica
rilevabile».
Per ora il sindaco Di Trani
raccoglie l’invito all’attesa, ma
di certo non esulta: «Abbiamo
fiducia nelle rassicurazioni
giunte dall’Arpa, ma bisognerebbe riflettere sul fatto che se
il problema è emerso è perché
gli accertamenti sulla radioattività delle acque sono stati voluti e richiesti dall’amministrazione comunale». «Dall’incontro - ha spiegato il tecnico
comunale, Antonio Grieco abbiamo potuto capire che la
contaminazione è a monte.
Che la radioattività misurata
arriva direttamente dal sottosuolo interessato dalle estrazioni, per effetto delle tecniche
utilizzate per le perforazioni
della roccia. Il che significa
che il problema c’era dall’inizio e ci sarà sempre».
«Tecnoparco - ha continuato
il sindaco Di Trani - non è dotata comunque di impianti tali
da poter effettuare trattamenti di questo tipo. Il che significa che le quantità di radionuclidi vanno a finire nel fiume
Basento». Con effetti che però ha assicurato ieri pomeriggio
il direttore Schiassi - non hanno conseguenze né sulla salute umana, né sulla catena alimentare. Per ora, dunque, i
cittadini dei comuni limitrofi
possono stare tranquilli. Ulteriori valutazioni arriveranno
martedì 25.
[email protected]
La protesta del Movimento Quinta Colonna Gallicchio
CORLETO - E’ sceso di nuovo
in strada, a Corleto, il Movimento Quinta Colonna Gallicchio - di cui diversi giovani
- per rivendicare il diritto al
lavoro in un territorio interessato dalle attività estrattive e dove si sta realizzando il
Centro Oli Total.
«Dopo l’incontro dello scorso 2 ottobre presso il Comune
di Gallicchio - fanno sapere
in una nota - nulla è cambiato
ci hanno ripetuto solo cose
che noi sapevamo già. Abbiamo portato i curricula sia
presso i loro uffici ma nessu-
no ci dà una risposta. Anzi
non ci rispondono. Dalla data dall'incontro ad oggi - aggiungono - ci sono state più
di 26 assunzioni senza tener
conto dei cittadini disoccupati del Movimento. Eppure c'è
chi ha avuto già esperienza
in quell'ambito. E invece
hanno preso persone che non
sapeva neanche cosa fosse
un Centro Oli. Non è giusto
che vengano qui solo a rubare il petrolio, senza dare nulla in cambio. Basta». La protesta andrà avanti anche oggi e domani.
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
Primo piano
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
15
L’intervista del presidente della Regione Sicilia
Crocetta: «Vi spiego
il mio sì alle trivelle»
Il tavolo in
Regione.
Sopra, il
presidente
Crocetta
Venosa, nel pomeriggio il Consiglio straordinario aperto
Corteo contro le trivelle nel Vulture
VENOSA - Si terrà questa a Venosa, a partire dalle 9 la manifestazione contro le trivelle, in vista del
Consiglio Comunale straordinario del pomeriggio che voterà contro le istanze di ricerca nel Vulture - Alto Bradano e inviterà il Governatore ad impugnare gli articoli 35, 36, 37 e 38 dello “SbloccaItalia”. La protesta è organizzato
da Associazione futura che ora invita tutta la cittadinanza a prendere parte al corteo che partirà da
piazza san Giovanni De Matha.
«Anche Venosa - si legge nel comunicato che annuncia la protesta - si unisce al grido della comunità lucana: annunciata manifestazione per martedì 18 novembre. Il Decreto “Sblocca-Italia” è ormai divenuto legge. Nonostante il
Governo voglia far credere che
questo possa essere un modo per
“sbloccare” un’Italia arenata, esso
costituisce un duro attacco alla democrazia: anzitutto, passando co-
La locandina della manifestazione
me “decreto d’urgenza”, esso ha
anticipato la riforma del Titolo V
della Costituzione, la quale prevede un studio di riforma approfondito in tempi più lunghi. Al contrario di quello che si vuole far credere, poi, tale legge non difende
affatto il territorio dalla devastazione ambientale (incremento degli inceneritori; cementificazioni
selvagge; commissariamenti; bo-
nifiche inconcludenti). Molte le regioni ad esserne coinvolte, in primis la Basilicata, terra sfruttata e
depauperata da vent’anni di estrazioni petrolifere. Gli articoli 36, 37
e 38 (senza dimenticare l’art. 35
sugli inceneritori) del capo IX riguardante “Misure urgenti in materia di energia” segnano, al contrario di quanto afferma il Governatore lucano Marcello Pittella,
una vera e propria sconfitta per
questa regione, abbandonata – per
l’ennesima volta – alle grinfie delle
lobby petrolifere. Attualmente,
sono circa un centinaio i progetti
in corso di valutazione ambientale
(V.I.A.), tra permessi di ricerca,
concessioni e stoccaggi. Qualora
andassero in porto, “magari in deroga ai poteri statali, la terra ed il
mare delle regioni italiane potrebbero veder aumentare l’incidenza
delle attività petrolifere sul proprio territorio, con percentuali
preoccupanti».
Contro il permesso di ricerca “Muro Lucano”
I comuni del Melandro mobilitati
MARMO-PLATANO - Dopo l’incontro pubblico tenuto sabato sera a Bella e dopo avere già
espresso pochi il proprio “no” alla procedura di valutazione d’impatto ambientale nella fase di
screening attivata dalla Regione
Basilicata, il Laboratorio sociale
per i beni comuni del Marmo Melandro ha deliberato la strategia
da seguire, a sostegno di tutti comuni, per opporsi all’istanza di
ricerca della
Innanzitutto il laboratorio
procederà a sollecitare gli uffici
legali e tecnici dei Comuni del
Marmo Melandro interessati
dall’iter autorizzativo “Muro Lucano” ad organizzare in maniera
coordinata ed urgente un Consiglio Comunale aperto avente all’o.d.g. l’informazione pubblica
sull’iter autorizzativo in oggetto, sulle possibili conseguenze
sul territorio e sulla sua economia di una eventuale autorizzazione alla coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, nonché l’adozione di una delibera motivata
che spinga il presidente della
Giunta Regionale ad impugnare
davanti alla Corte Costituzionale
l’articolo 38 della L 164/2014,
c.d. “Sblocca Italia” . Inoltre, il laboratorio solleciterà l’attivazione delle necessarie procedure
per la trasparenza degli atti pubblici ed amministrativi relative
alla conoscenza dei rischi idrogeologici e dello stato dell’arte
attuale dei pozzi di prospezione
chiusi negli anni ’90 riguardanti Monte S. Croce e Monte Li Foi.
Promuoverà, poi, in tempi rapidi un incontro organizzativo
delle associazioni ambientaliste,
delle associazioni lucane impegnate per la difesa dei beni comuni, degli studenti, delle associazioni sindacali, per valutare
congiuntamente e decidere sulla
opportunità di mettere in piedi
una giornata di mobilitazione
regionale il prossimo 4 Dicembre, in occasione della tardiva discussione delle massime istituzioni locali sullo “Sblocca Italia”.
INSIEME alla Basilicata è una delle
regioni maggiormente interessata
dalle attività estrattive. E proprio
come da queste parti,
anche in Sicilia, il decreto Sblocca Italia,
ora convertito in legge, ha compattato un
forte fronte che adesso
si oppone a nuove ricerche, soprattutto in
mare. Non solo associazioni e cittadini, ma
anche partiti. Tanto
che di recente l’assemblea regionale ha approvato l’ordine del
giorno che impegna il
presidnete a revocare
le concessioni sulle ricerche di petrolio e gas
sul territorio e lungo le
coste. Cosa che non ha
gradito affatto Rosario
Crocetta, che nel giorno del voto si trovava in Qatar. E
che, dalle colonne de “La Sicilia”, in
un’intervista di Mimmo Miceli, ha
spiegato i motivi del suo “sì” alle
nuove estrazioni. Intervista che riportiamo di seguito:
Presidente, la concomitanza
tra il sì alle trivellazioni e l’accordo sull’Eni di Gela, ha scatenato parecchie dietrologie.
«Non m’importa dei dietrologi. Il
tema centrale è lo sviluppo della Sicilia. Peraltro, l’accordo sulle trivellazioni risale allo scorso mese di
giugno, mentre quello per la riconversione green della raffineria Eni
di Gela è di ottobre. Un accordo che
non mette solo un punto fermo sul
destino del petrolchimico di Gela,
ma che risolve in parte anche la crisi della Ficantieri, che potrà costruire le trivelle; e di Milazzo, che
non ha commesse».
Può essere più preciso?
«Certamente. Il petrolio che sarà
estratto grazie alle nuove trivellazioni dovrà essere raffinato prioritariamente in Sicilia. Non solo, ma
l’Eni stabilirà in Sicilia la sede della
società che opera nel campo dell’estrazione degli idrocarburi. A regime, nella casse della Regione entreranno da 300 a 500 milioni l’anno di euro. E mi chiedo, quale Paese
al mondo che ha il petrolio non lo
estrae? ».
Se il petrolio porta ricchezza,
allora, perché le minoranze si oppongono con tanta veemenza alle
trivellazioni, adducendo a dimostrazione del loro teorema che lei
abbia svenduto la Sicilia per salvare la sua Gela?
«E’ una coglionata con il botto.
Sono stanco di questa gente che
vuole solo il male della Sicilia. Sono
riuscito a trasformare la zona più
inquinata d’Europa nella prima
area verde d’Italia. Peraltro, quello
di Gela sarà un modello che, mi auguro, venga adottato in altre aree
inquinate dai petrolchimici».
Il presidente dell’Ars, Ardizzone, ha detto che gli atti approvati
dal Parlamento devono essere rispettati, ma nello stesso tempo
ha auspicato un nuovo dibattito a
Sala d’Ercole affinché dalle trivellazioni si ottenga il massimo
vantaggio possibile.
«Non ho alcun problema a rispettare gli atti parlamentari, ma non
mi è sembrato elegante consentire
il dibattito su un ordine del giorno
tanto importante, mentre ero in
Qatar (c’era anche Ardizzone, ndr)
per sostenere l’internazionalizzazione delle nostre imprese. Hanno
parlato senza conoscere i contenuti
dell’intesa e non sapendo che, trattandosi di una legge dello Stato,
eravamo destinati a soccombere,
senza ottenere alcun beneficio per
la Sicilia».
La preoccupazione delle opposizioni è che le trivellazioni possano provocare ulteriore inquinamento.
«Non sono le trivellazioni che inquinano, ma le raffinazioni. A Gela, la raffineria è attaccata alla città. Negli anni sono stati adottati
provvedimenti, ma adesso è il momento di cambiare. E l’energia verde è il futuro. Dobbiamo essere in
grado di confrontarci con i grandi
gruppi multinazionali dei quali
non siamo schiavi. A Gela, abbiamo
impedito all’Eni di andare via e imposto di avere una sede legale in Sicilia per le trivellazioni, altrimenti
revochiamo le concessioni. In questo nodo, abbiamo creato lavoro anche per i Cantieri navali e per Milazzo».
Molto spesso per attaccarla
grillini e centrodestra nei suoi
confronti usano gli stessi argomenti.
«I grillini fanno il loro mestiere,
dicendo sempre no. Il centrodestra, in Sicilia, non esiste, tant’è
che i deputati di Ncd sono stati
smentiti sulle trivellazioni dai loro
leader: la sottosegretaria allo Sviluppo economico, Simona Vicari,
che non mi pare sia di sinistra, ha
sostenuto che non ci sarà alcun assalto ai nostri mari e che l’autosufficienza energetica sia strategica.
Alcuni non sanno neanche cosa sia
una trivella. L’industria non è un
demonio se si riesce a negoziare le
entrate. In questo momento il nostro compito è quello di tirare fuori
la Sicilia dalla crisi economica. Chi
non lo comprende non ama la nostra terra. Il nostro “oro nero” va
sfruttato, così come avviene ovunque vi sono giacimenti petroliferi».
PETIZIONE POPOLARE CONTRO L’ARTICOLO 38
Sei mila le firme raccolte
SONO 1.500 le firme raccolte nella giornata di domenica a sostegno della petizione
popolare contro l’articolo 38 dello Sblocca
Italia, che era possibile firmare presso i vari
banchetti promossi sul territorio. A cui si
aggiungono - fa sapere il Comitato No Oil quelle raccolte on line, per un totale di circa
6 mila firme. Il comitato fa sapere comunque che la sottoscrizione continua con i referenti locali impegnati in oltre 60 comuni
lucani. E annuncia una nuova iniziativa di
banchetti per la sottoscrizione per sabato e
domenica prossimi
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
16
Primo piano
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
BUFERA SAN CARLO
Cresce la solidarietà al primario ai domiciliari
Anche il suo predecessore prende posizione
Caparrotti difende Marraudino
Accuse ai colleghi assenti alla manifestazione di sostegno: «Microbi, si faccia piazza pulita»
POTENZA - Solidarietà al professore agli arresti da 3 settimane. E un
duro atto d’accusa ai colleghi che
non hanno partecipato alla manifestazione sabato. «Turpi individui».
Addirittura «microbi». Con l’augurio che chi di dovere faccia «completamente piazza pulita».
E’ arrivato anche un messaggio
di Sergio Caparrotti tra le dichiarazioni a favore di Nicola Marraudino, raccolte dal gruppo di amici,
parenti e colleghi che su facebook
ha avviato una campagna di sostegno del primario del reparto di Cardiochirurgia del San Carlo di Potenza, ai domiciliari per il caso di
Elisa Presta, la paziente 71enne
morta durante un trapianto di valvole aortiche a maggio del 2013.
Caparrotti è stato il predecessore
di Marraudino dal 2005 al 2008,
quando si dimise denunciando
«maldicenze», «invidie», «gestione
fallimentare», «frustrazioni professionali» e l’«abitudine a ordire
trame a discapito di chi ha ruoli di
responsabilità e di chi cerca di ele- La manifestazione di sabato a sostegno di Marraudino (nel riquadro in alto a destra). Sotto Sergio Caparrotti
varsi al di sopra della loro mediocri- fessor Marraudino ha salvato tante per questo lavoro e ci ripagano del sferimento del paziente già morto
Marraudino, infatti, è accusato
tà». Veleni trasfusi in un’altra in- vite e riacceso speranze nei cuori tempo che ci hai tolto per darlo ai in terapia intensiva».
anche di falso per aver omesso di
chiesta giudiziaria, che lo ha colpi- malati non solo con la sua profes- tuoi pazienti».
Le «ragioni per le quali il prima- annotare nel registro operatorio la
to e non poco. Per quanto dalle in- sionalità, ma anche con la dedizioMarraudino è accusato di omici- rio Marraudino, coadiuvato dal Ca- presenza di Matteo Galatti, smondagini sia emerso che le illazioni su ne, la presenza, l’affetto e l’umiltà dio colposo assieme ad altri 2 car- vone, ha ritenuto di proseguire ol- tante dal turno di notte, che avrebtrapianti di valvole cardiache difet- caratteristiche ormai rare in que- diochirurghi del San Carlo, Miche- tre con l’intervento programmato, be violato le regole sull’utilizzo dei
tose e loschi affari con i fornitori sto ambito professionale quanti ri- le Cavone e Matteo Galatti. Stando anche in presenza, certamente già medici. Per questo, dal momento
non avessero alcun fondamento.
feriscono in molti».
al gip la sua colpa consiste nel fatto alle ore 9.15, di esiti dell’emogas che una manovra sbagliata proprio
I toni dell’ex primario sono gli
Tra i manifestanti c’era anche il che «nonostante l’avvenuto deces- analisi incompatibili con la vita del- di Galatti avrebbe causato l’emorstessi con cui ha lasciato il maggio- figlio del primario commosso a no- so della Presta, l’intervento veniva la paziente», andrebbero ricollega- raggia fatale, il primario «sarebbe
re nosocomio lucano.
me della famiglia per l’affetto e la continuato e portato a termine con te «alla prioritaria ed impellente stato considerato direttamente re«Carissimo Nicola - scrive Capar- stima di tante persone che «ci han- l’inutile e programmata sostituzio- necessità di alterare quanto real- sponsabile dell’accaduto».
[email protected]
rotti - mi è dispiaciuto molto non es- no fatto comprendere il tuo amore ne della valvola e il successivo tra- mente accaduto».
sere presente alla giusta manifestazione in tuo sostegno. Ancora
IL PROCESSO
una volta non mi meraviglio dell’assenza totale di quelli che avrebbero dovuto essere i tuoi più stretti
collaboratori. Nessuno meglio di
me sa, però, di chi stiamo parlando
e mi riferisco a quattro, si fa per dire ma sono tutti, che non conoscono assolutamente il significato di
solidarietà e lealtà intesi soprattutto come lavoro di squadra. Posso
POTENZA - Nessuna «amicizia» particolare né
immaginare i tuoi sentimenti ed il I SOTTOSCRITTI legali del signor An- prestito e ele somme di cui ai nove assecon Filippo Bubbico né con gli altri membri dell’ex
tuo stato per averli vissuti insieme tonio Pasquale Mastromartino, promo- gni la Guardia di finanza ha calcolato
ufficio di presidenza del Consiglio regionale. Solalla mia famiglia per molti anni fin tore finanziario, in Melfi, a norma della un tasso da considerarsi usurario del
tanto una «conoscenza» come accade tra chi frequando la giustizia, quella vera, legge 416/1981 con la presente chiedo- 44%.
Ben diversa è la questione, non esquenta gli stessi ambienti specie in una città come
non ha avuto ragione di quei pochi no la pubblicazione della seguente retPotenza. Per il resto «rapporti professionali».
delinquenti facendo in modo che tifica, ritenendo doveroso esporre gli sendo stato mai concesso un prestito al
E’ stato questo il senso della deposizione dell’avuscissi da questa brutta vicenda a sviluppi della vicenda giudiziaria del Potito Ruggiero di 31.486 euro, e quinvocato Paolo Albano ieri mattesta alta come ho sempre fatto co- proprio assistito, per la quale in data 22 di la somma indicata di euro 37.674
tina in Tribunale per il procesme sono sicuro che tu faccia. Que- ottobre 2014 avete reso noto che era non rappresenta la restituzione di un
so al viceministro dell’Interno
sti turpi individui che non hanno stata eseguita la misura cautelare degli prestito bensì di obbligazione assunta
per altri motivi (agli atti del procediFilippo Bubbico, e a 3 dei 4 ex
altro obiettivo, se non la distruzio- arresti domiciliari.
Dopo pochi giorni dalla notizia da voi mento penale in essere, grazie anche a
consiglieri che nel 2005 facene anche di se stessi, non avranno
vano parte dell’ufficio di presimai la soddisfazione di vederci a te- pubblicata il gip del Tribunale di Poten- quanto acquisito dal m, risulta che Poza, dottor Palma, ha revocato la misura tito ha ricevuto ulteriori somme per un
denza: Rosa Mastrosimone,
sta bassa...
Giacomo Nardiello ed Egidio
«Avrai bisogno della lente di in- dopo aver accertato che la firma appo- totale di oltri 100mila euro), assunto
Digilio. Il quarto, Antonio Flograndimento - prosegue il diretto- sta sull’assegno di 217.672 euro, che il dimostrato dagli stessi atti acquisiti
villa, a differenza degli altri
re del raggruppamento di Cardio- denunciante Potito Ruggiero di Mon- dal pm che hanno indotto il gip, prima
non ha rinunciato alla prechirurgia della casa di cura di Mon- ticchio Bagni asseriva essere stato che si celebrasse l’udienza davanti al
scrizione ed è stato già protevergine, a Mercogliano - per vede- smarrito e quindi mai sottoscritto, in Tribunale della libertà, a ridare al Masciolto dalle accuse.
re questi quattro microbi che si agi- realtà è stata apposta dallo stesso (ordi- stromartino la dignità per un attimo
Al centro c’è una consulentano. Il San Carlo in genere e la Car- nanza del gip del 3/11/2014: “rilevato negata.
Dagli atti di causa risulta chiaramenza da 23mila euro sulla riordiochirurgia in particolare per la pertanto che l’assegno di cui al capo C
ganizzazione del parlamentiloro storia non meritavano tutto risulta compilato e sottoscritto dallo te che Potito Ruggiero ha sporta una
no lucano affidata proprio alquesto. Meritavano invece persone stesso signor Potito Ruggiero - vedi pe- falsa denuncia di smarrimento di un
assegno in bianco, modificato poi in del’avvocato Paolo Albano, notrasparenti e sincere e dedite al la- rizia calligrafica”).
Sempre nella medesima ordinanza il nuncia di furto, per cui nell’interesse
minato di recente all’ufficio Valutazione, merito e
voro in maniera incondizionata cogip ha ritenuto che sono venuti meno i del dottor Mastromartino si sta predi- Filippo
semplificazione e responsabile per la trasparenza
me sei tu e forse anche’io!»
«Nell’attesa che tutto sia chiaro e gravi indizi in ordine al reato di ricetta- sponendo adeguata denuncia penale Bubbico della Regione.
per calunnia e per quant’altro si potrà
Stando all’ipotesi degli investigatori la delibera
che finalmente chi di dovere si deci- zione, uso di atto falso e truffa.
La perizia calligrafica, redatta dal accertare.
in questione sarebbe stata carente del «presuppoda a fare completamente piazza puQuanto sopra vien esposto, con invisto dell’assenza di risorse umane all’interno dellita - conclude Caparrotti - ti comu- collegio dei ctu, relativa alla compilal’amministrazione in grado sotto il profilo qualinico la mia incondizionata vicinan- zione dell’assegno di 217mila euro, ha to a rettifica ai sensi di legge, per far codimostrato senza ombra di dubbio che noscere i fatti come si sono svolti e in
quantitativo di svolgere l’attività affidata al conza insieme alla mia famiglia».
sulente esterno». Di qui l’accusa di abuso d’uffiIeri è stata diffusa anche una no- la compilazione, in tutte le sue parti, è particolare rettificare il titolo dell’articio.
ta del gruppo che ha organizzato la stata effettuata dal Potito Ruggiero per colo “applicava tassi fino al 44% arreIl processo è stato rinviato al 15 dicembre per le
manifestazione di sabato, per cui di cui il dottor Mastromartino non ha uti- stato per usura Antonio Mastromartino
discussioni. Poi il collegio presieduto da Aldo Gufronte al San Carlo sarebbero stati lizzato un assegno falso.
Dall’esame dell’importo che il Potito
bitosi si ritirerà per la decisione.
avvocati Saverio Di Ciommo
«in più di 400» da 4 regioni «per riDomenico Nigro Di Gregorio
[email protected]
scaldare il cuore di chi come il pro- asserisce falsamente di aver ricevuto in
DIRITTO DI REPLICA
Mastromartino torna in libertà
«Scagionato da un perizia»
Il superconsulente sui rapporti
con Bubbico e gli altri imputati:
«Professionali, nessuna amicizia»
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
IL MEGAPPALTO
17
Primo piano
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
La gara per lo schema idrico Bradano-Basento
Musacchio non svela ancora la ditta vincitrice
«Non è nostra la firma sull’esposto»
Intanto l’Associazione delle cooperative di Ravenna disconosce la “premonizione”
Il commissario
del Consorzio
Musacchio.
A destra un
invaso gestito
dal Consorzio
di LEO AMATO
POTENZA - Il commissario del
Consorzio di bonifica Vulture Alto Bradano Giuseppe Musacchio
ha deciso di attendere in ufficio
la notizia dell’aggiudicazione.
Intanto è bufera sulla nota diffusa domenica pomeriggio, e indirizzata a uffici giudiziari e testate giornalistiche col nome del
vincitore annunciato della maxigara da 58milioni di euro di base
d’asta. E da Ravenna l’Acmar ne
disconosce la paternità.
Bisognerà attendere - almeno fino questa mattina per conoscere in via ufficiale chi è che nelle
prossime settimane dovrà presentare il progetto esecutivo dello schema idrico Basento-Bradano. Come pure se la profezia su
una concorrente particolarmente “vicina” a uno dei commissari ma soltanto adesso sembra arrivadi gara verrà smentita.
to vicino alla realizzazione.
Altra storia l’identità del corL’appalto in questione prevede
vo-Nostradamus, su cui Musac- «l’esecuzione di attività di progetchio ha dichiarato di aver già fat- tazione ed esecuzione delle opere
to partire una segnalazione agli occorrenti per la infrastrutturauffici giudiziari competenti. Con zione irrigua del Settore “G” di cirogni probabilità gli stessi indica- ca 13.050 ettari, costituito da un
ti tra i destinatari del finto anoni- adduttore principale – diga di Genmo.
zano di Lucania – diga del BasenA disconoscere la paternità tello – e delle reti distributrici per
dell’esposto-denuncia è stato il l’attrezzamento irriguo di 14 settodirettore generale
ri, con relative vadell’Associazione
sche di accumulo e
CARCERE
cooperative muraopere complementori e affini di Ratari connesse».
venna, Giorgio TaNei mesi scorsi i
ni, che ieri al telefondi stanziati dal
fono con il QuotiGoverno erano stati
diano è praticafortemente a rimente cascato dalschio col tentativo
NELL’Istituto penale per di deviarli verso l’Ele nuvole.
«Siamo
fuori minorenni di Potenza, do- xpo di Milano.
dalla competizione menica sera, un giovane tuInfatti quei 69 mida fine settembre». nisino di 17 anni ha tentato il lioni erano disponisuicidio ma è stato salvato bili da molto tempo,
Ha spiegato.
«Il 17 settembre da tre agenti della Polizia- solo che la Regione
abbiamo ricevuto penitenziaria: ora è ricove- Basilicata non aveuna raccomanda- rato e piantonato all’ospe- va presentato un seta dal Consorzio dale San Carlo. Ne ha dato condo bando per acche ci invitava a notizia il segretario regiona- cendere un mutuo,
rinnovare la cau- le del Sappe (Sindacato au- a causa della imzione a garanzia tonomo Polizia penitenzia- provvisa indisponidell’offerta
pre- ria), Saverio Brienza. Se- bilità, nel 2008, al fisentata due anni condo quanto reso noto dal nanziamento
da
fa. Ma a distanza di rappresentante sindacale, parte della Cassa deuna settimana ab- gli agenti - che «in prece- positi e prestiti, che
biamo risposto che denza avevano captato un si ritirò lasciando la
non eravamo più particolare malessere psi- Regione senza ficologico del detenuto» - so- nanziamenti da aninteressati».
Tani ha discono- no intervenuti quando il gio- ticipare. Poi è stato
sciuto anche la fir- vane era già privo di cono- concesso il termine
ma apposta in cal- scenza, ma anche grazie ultimo del 31 dice alle due pagi- all’intervento dei sanitari del cembre per avviare i
nette dell’esposto 118 sono riusciti a salvarlo. cantieri e le procesotto la dicitura “il
dure sono ripartite
presidente”.
in maniera spedita, dopo che per
«Non è assolutamente reale. due anni le buste con le offerte eraUna comunicazione del genere è no rimaste sigillate in un armadio.
lontanissima dal nostro modo di
Tra le ditte interessate all’opera
agire. Se avessimo avuto qualco- non mancano imprese lucane, ed è
sa da obiettare l’avremmo fatto proprio a una di queste che il “corin maniera molto diversa».
vo” ha preannunciato l’assegnaIl Quotidiano ha provato a ri- zione della maxi-commessa. Una
salire all’autore reale della missi- ditta di cui in passato la presidente
va in alto modo, ma non è stato della commissione di gara sarebbe
possibile. L’unica cosa che è dato stata dipendente. E che si avversapere è che è stata inviata via rebbe di alcuni tecnici progettisti
fax da un’utenza del salernitano. che sono gli stessi di fiducia del
Ma è davvero troppo poco per av- Consorzio oltre che della stessa
venturarsi in ipotesi. Di sicuro presidente.
c’è soltanto che l’autore è qualcu«Chiedetemi quando cominceno bene addentro il Consorzio e ranno i lavori, non chi ha vinto la
la gara in questione. D’altronde gara». Ha tagliato corto Musacle circostanze alla base della pre- chio al telefono con il Quotidiano.
monizione non sono state ancora
Ma anche per questa risposta bismentite.
sognerà attendere prima di avere
Il progetto dello schema idrico un nome.
[email protected]
Basento-Bradano risale al 1987,
Sventato
un tentativo
di suicidio
|
FILLEA CGIL
|
La preoccupazione di Iacovino:
«Gli organi preposti chiariscano subito»
«ABBIAMO appreso con stupore». Così commenta Enzo Iacovino, Segretario Generale Fillea
Cgil Basilicata, le rivelazioni contenute nell’esposto indirizzato a
uffici giudiziari e organi di stampa diffuso domenica pomeriggio
a nome dell’«Associazione cooperative muratori e affini di Ravenna», ma disconosciuto dai diretti
interessati.
Iacovino parla di una lettera
«circostanziata» che evidenzia la
possibilità «di qualche irregolarità riferita all’aggiudicazione dell’appalto; si tratta di un appalto di
58.868,00 milioni di Euro che la
Basilicata attendeva da tempo.
Una cifra «enorme» per cui va da
sè che gli «interessi in campo sono tanti».
Nei mesi scorsi la Fillea Cgil
aveva già espresso preoccupazione per il destino dei lavori tanto
attesi, per risollevare l’intero settore dell’edilizia. Tanto che ancora oggi sul sito della Cgil Basilicata campeggia un contatore che
indica il tempo residuo per appaltare le opere, dopo che il decreto
“Sblocca Italia” ha indicato il termine massimo del 31 dicembre
pena la perdita del finanziamento.
Il contatore sul sito della Cgil
«La notizia è di quelle che ti fanno sobbalzare dalla sedia, per il
solo fatto che se ciò che è stato denunciato dovesse essere confermato, saremmo difronte all’ennesimo rinvio delle procedure di aggiudicazione e consegna dell’appalto all’impresa vincitrice, con
strascichi giudiziari che non ci
possiamo più permetterci». Prosegue Iacovino. «La nostra preoccupazione come organizzazione
sindacale è sul versante occupazionale e siamo estranei alle procedure di appalto, tuttavia riteniamo che una giusta concorrenza tra imprese partecipanti sia
una delle condizioni principali».
«Dobbiamo ricordarci che le attese per questo appalto da parte
dei cittadini e lavoratori dell’area
era ed è grande , non possiamo
permetterci di allungare ulteriormente i tempi dopo anni di attesa.
Una delle speranze per dare una
boccata di ossigeno ad un settore,
quello edile, fiaccato da una crisi
senza precedenti e dare qualche
risposta ai lavoratori delle costruzioni. D’altro canto il distretto “G” è stato al centro di polemiche e critiche per il pericoloso ritardo nell’espletare le gare di appalto , tanto da mettere in forse i
finanziamenti per il suo completamento. Riteniamo che gli organi preposti devono al più presto
fare chiarezza delle dichiarazioni
dell’Associazione cooperative dei
muratori e affini di Ravenna, fugare un qualsiasi dubbio è dare al
più presto avvio ai lavori per dare
quelle risposte occupazionali che
la nostra gente si aspetta da troppo tempo».
«Noi faremo la nostra parte» ha
chiuso Iacovino, «vigilando sulla
regolarità dei lavori che si eseguiranno, la nostra richiesta che tutto questo non sia motivo di ulteriore ritardo per l’inizio dei lavori».
Pubblicità Campania: Strategie srl
Sede: via Aldo Pini, 10 - 83100 Avellino
Tel. 0825.1735224 - Fax 8025.1800154
GIÀ CORRIERE - QUOTIDIANO DELL’IRPINIA
fondato da Gianni Festa
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Festa
CONDIRETTORE PER LA BASILICATA Lucia Serino
CONDIRETTORE PER LA CALABRIA Rocco Valenti
EDITORE:
EDIZIONI PROPOSTA SUD S.R.L.
SEDE LEGALE: via Annarumma, 39/A 83100 Avellino
AMMINISTRATORE Simona Festa
STAMPA: Finedit srl - Castrolibero (CS) - Via M. Preti
Impresa beneficiaria per questa testata dei contributi
statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250
La tiratura di lunedì 17 novembre è stata di 17.789 copie
E' vietata la riproduzione anche parziale. Tutti i diritti sono riservati.
Pubblicità Calabria e Basilicata: Publifast srl
Sede: via Rossini, 2 - 87040 Castrolibero (Cs)
Tel. 0984-854042 - Fax 0984-851041
UFFICI:
Reggio Calabria - Tel. 0965.23386 - Fax 0965.23386
Catanzaro, Tel. e fax 0961.701540
Vibo Valentia, Tel. e fax 0963.43006
Potenza, Tel. 0971.476470 - Fax 0971.476797
Matera, Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466
Registrazione Tribunale di Avellino N. 381 DEL 18-05-2000
Registro degli operatori di comunicazione N. 7671 DEL 11/10/2000
Pubblicità nazionale: A. Manzoni & C S.p.a.
Sede: via Nervesa, 21 - Milano Tel. (02) 57494802 www.manzoniadvertising.it
Abbonamenti:
Per informazioni 0984.852828
Pagamento tramite bonifico su c/c Banca di Credito Cooperativo di Serino (Avellino) intestato a
Edizioni Proposta sud s.r.l - IBAN IT 05 D088 2475 6600 0000 0106 979
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
18
Lunedì 24 una giornata dedicata al digitale con centinaia di iniziative sul territorio
Go on Basilicata, conto alla rovescia
Coinvolti i due capoluoghi, Bella, Pignola, Tito, Policoro e Pisticci
POTENZA - Le consapevolezze
sono due: il digitale è un’opportunità, ma tempo da lasciar passare per coglierla non ce ne è
più. È questa l’idea su cui nasce
“Go on”, un progetto voluto e
messo in piedi dalla fondazione
Wikitalia, con diversi partner
privati e la collaborazione di enti
e istituzioni pubbliche. Un progetto di divulgazione della filosofia per cui tecnologia e cultura
digitale devono camminare di
pari passo per far crescere scuole, pubbliche amministrazioni,
imprese, in generale il tessuto
del territorio. Come? Progettando e realizzando una diffusione
capillare delle buone pratiche,
delle idee, delle esperienze.
Una contaminazione a cui uno
dei fondatori di Wikitalia, Riccardo Luna, ha abbinato uno slogan giocoso: internettiamoci. E
siccome il colpo d'occhio in genere aiuta, perché non mostrare la
forza di questa contaminazione?
Ecco che cosa è “Go on Basilicata”, che segue un'esperienza
analoga già attivata in Friuli Venezia Giulia.
Il 24 novembre sarà una giornata speciale: Wikitalia ha chiesto a tutte le realtà già presenti
sul territorio - associazioni, singoli cittadini, enti pubblici - di
organizzare piccoli e grandi
eventi dedicati al digitale, per
portarne la cultura nella comunità di riferimento.
La data non è poi così casuale,
non per la Basilicata. A ridosso
dell’anniversario del tragico sisma del 23 novembre 1980, che
Riccardo Luna, uno dei fondatori di Wikitalia
per la Regione segnò uno spar- work, comunicazione in casi di
tiacque di sofferenza e rinascita, emergenza, editoria e giornalilunedì prossimo l’appuntamen- smo digitale. Ma anche momenti
to sarà con un “Terremoto digi- di formazione per i più grandi:
tale”, una scossa positiva. Da Po- sono tante le possibilità che tectenza a Matera, passando per nologia e digitale concedono alla
Bella, Pignola, Tito scalo, Polico- società per sostenere gli anziani
ro e Pisticci, ci saranno iniziati- a dare loro servizi, compagnia,
ve specifiche, altre tarate su un possibilità di sfuggire all’isolaapproccio base, per ogni età ed mento.
interesse. Ecco, allora, che in diAnche il Quotidiano della Baversi comuni sarà organizzato il silicata proporrà un evento, in
CoderDojo, un’iniziativa dedica- collaborazione con alcuni esperta all’approccio ai linguaggi di ti, dedicato al data journalism.
programmazione e alla rete per i Apriremo la redazione per un
più piccoli. Ma ci sarà spazio per nuovo esperimento di connessettori come la sanità, immagi- sione tra informazione e comunando percorsi di efficienza e nità. Nei prossimi giorni vi racprevenzione grazie all’informa- conteremo della nostra e delle altizzazione. Gli imprenditori e i tre iniziative, esplorando il proprofessionisti potranno parteci- gramma di “Go on Basilicata”. È
pare a eventi dedicati al marke- un percorso di crescita comune,
ting e alla reputazione online. questo almeno l’obiettivo. Anche
Ancora, reputazione e social net- perché, al momento, la situazio-
ne generale del Paese sul fronte
della culture digitale è poco soddisfacente.
«I dati sulla scarsa cultura digitale dell'Italia significano nel
concreto che - spiegano da Wikitalia - gran parte della popolazione è di fatto esclusa dal mondo
del lavoro. E chi lo perde a una
certa età, non lo trova più. Significa che non abbiamo competenze sufficienti a cogliere la sfida
della nuova economia e che le nostre piccole aziende sono sempre
meno competitive. Significa non
riuscire a portare nel nuovo millennio la nostra grande tradizione artigianale e manifatturiera». Ma ci sono risvolti per occasioni mancate anche nel sociale,
nell’istruzione, nella conservazione dei beni culturali. «Non bastano gli sforzi sul potenziamento delle infrastrutture, ancora
carenti. Serve uno sforzo straordinario per far partecipare le italiane e gli italiani, in prima persona, alla sfida della nostra epoca, consapevolmente e con ottimismo, invece che con timore».
“Go on Italia” nasce con l’obiettivo di aumentare le competenze
digitali di cittadini, imprese e
pubblica amministrazione. “Go
on Basilicata” ne è un pezzetto.
Una regione in cui da qualche
tempo, sia a livello istituzionale
che civico, si stanno facendo largo esperienze e buone prassi, in
cui emergono fermento e creatività. La sfida di lunedì sarà metterli in mostra, dal basso, tutti
insieme.
sa.lo.
Sicurezza, la provincia di Matera
si piazza al secondo posto
MATERA - La provincia di Matera è la seconda più sicura d’Italia. Questo il dato che
emerge dall’elaborazione dei dati del ministero dell’Interno pubblicati ieri dal quotidiano «Il Sole 24 ore». La provincia di Potenza si piazza, invece, all’ottavo posto.
In valore assoluto, a Matera - che nel
2012 era al primo posto della classifica nel 2013 i reati totali (4.816, 2.394 ogni
centomila abitanti) sono cresciuti del 4,3
per cento rispetto all’anno precedente,
mentre a Potenza (in totale 10.147, 2.690
ogni centomila abitanti) sono diminuiti del
4,7 per cento.
Tra le varie tipologie di reati presi in con-
siderazione, per i furti in casa, Potenza è al
centocinquesimo posto (quindi seconda
tra le migliori) con un totale di 125 ogni
centomila abitanti e una diminuzione del
22,1 per cento; mentre Matera si è piazzata
al novantacinquesimo con 176 ogni centomila abitanti (+14,9 per cento).
Con 29,4 borseggi ogni centomila abitanti, Potenza (-3,5 per cento) è al centesimo posto, mentre Matera - con 55,2 borseggi ogni centomila abitanti - fa segnare un
+94,7 per cento, ponendosi all’85/o posto.
Per le rapine, Potenza è penultima (105/a
su 106) con un dato di nove ogni centomila
abitanti (-33,3 per cento); Matera è 97/a
Controlli della polizia
(13,4 ogni centomila abitanti, +3,8 per cento rispetto al 2012). Infine, per le truffe e le
frodi, Matera è al 99/o posto (152 ogni centomila abitanti, +45,9 per cento) e Potenza
al 68/o (209 ogni centomila abitanti, +28,5
per cento).
IN BREVE
CONS. SUP. LAVORI PUBBLICI
Cerverizzo rappresenta
le Regioni
Il presidente reggente del Consiglio
Superiore dei Lavori Pubblici Massimo Sessa ha nominato, mediante decreto, presidenti e i componenti delle
tre Sezioni del Consiglio. Nella Prima
Sezione è stato nominato, in qualità di
componente rappresentante delle Regioni, l’ingegnere Mario Cerverizzo,
dirigente dell’Ufficio Politiche di Sviluppo e Task Force Occupazione della
Regione Basilicata.
DIGITALIZZAZIONE SALE
Cinema, 15 progetti
finanziati
SONO 15 i progetti che saranno finanziati i fondi rivenienti dal bando
per la Digitalizzazione delle Sale cinematografiche della Basilicata, nell’ambito dell’Apq Regione - Ministero
dello sviluppo economico, “Sensi contemporanei” e finalizzato allo sviluppo dell’industria audiovisivo nel Mezzogiorno.
La Commissione di valutazione,
composta dall'ufficio regionale alla
cultura e al turismo, dalla Lucana
film commission e da rappresentanti
del ministero dello Sviluppo economico , ha concluso l’esame delle istanze
presentate, formulando la graduatoria e dando il via libera allo switch off
di 15 schermi cinematografici in tutta
la Basilicata per circa 500 mila euro.
«Giunge così - ha dichiarato il presidente della Regione Marcello Pittella a un punto decisivo l’azione di sostegno della Regione Basilicata che co-finanzia le spese sostenute dagli esercenti lucani per poter passare alla digitalizzazione delle sale, fattore obbligatorio di innovazione per promuovere la fruizione dei cinema collettivo».
«Adesso, con le economie del fondo
dell’Apq – hanno commentato Patrizia Minardi (dirigente Ufficio regionale Sistemi Culturali) e Paride Leporace (Lfc) - inizierà una nuova fase legata alla sperimentazione di sale pubbliche comunali, di prossimità e di distretto che nei territori non forniti di
cinema attivi potranno espletare funzioni didattiche per le scuole e di formazione di un nuovo pubblico secondo le più recenti indicazioni del Ministero dei beni culturali e del turismo e
dell’Unione europea».
La denuncia della Confederazione generale agricoltura
Camera di commercio: non c’è il mondo agricolo
«Una provocazione, si intervenga subito»
UNA PALESE PROVOCAZIONE. E'
stata etichettata in questo modo dalla
Confederazione Generale dell'Agricoltura, sezione di Matera la decisione assunta dai membri della Giunta
della Camera di commercio di Matera
di nominare quale componente della
Giunta dell’Unioncamere di Basilicata il rappresentante di Confindustria, e che fa sì che la Giunta dell’Unioncamere di Basilicata veda i suoi
quattro componenti statutari rappresentanti da due delegati del settore dell’Industria uno del settore del
Commercio ed uno del settore dell’Artigianato escludendo la rappresentanza del settore agricolo, il primo
settore.
«Vogliamo ritenere che l’ indicazione fatta dalla Giunta della Camera di
commercio di Matera sia solo frutto
di una affrettata deliberazione – scrive in una nota il presidente Beniamino Spada - e pertanto chiediamo che
venga sollecitamente corretta, riconsiderando insieme ai componenti della Giunta della camera di commercio
di Matera quanto deciso».
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
19
REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102
85100 Potenza
Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064
POTENZA
[email protected]
Attivazione in deroga dell’ex inceneritore di San Luca e rimodulazione dei flussi
Rifiuti, due proposte tampone
Le idee dell’assessore Pepe oggi al vaglio dell’Osservatorio regionale
FORSE oggi l’emergenza rifiuti a Potenza potrebbe già trovare una soluzione, sebbene momentanea.
E’ previsto infatti un incontro dell’Osservatorio rifiuti regionale durante il quale l’assessore comunale all’ambiente Pasquale Pepe dovrà relazionare rispetto alle due proposte
tampone elaborate per far fronte alla
chiusura del centro di trasferenza di
Tito su ordinanza dell’Ente Parco nazionale dell’Appenino lucano Val d’Agri Lagonegrese: l’attivazione in deroga della stazione di trasferenza all’ex inceneritore di San luca Branca, a
Potenza, in attesa di entrare a regime
e la rimodulazione dei flussi dei rifiuti dei 10 Comuni che come il capoluogo di regione conferiscono i loro rifiuti a Tito.
Si dice molto fiducioso l’assessore
Pepe sull’approvazione della proposta da parte di Regione e Provincia,
soprattutto dal momento che l’impianto di Tito da sei anni è in funzione
grazie a un’autorizzazione in deroga
concessa per far fronte all’emergenza.
E si tratta di un sito interamente affidato a privati.
Intanto da domani la spazzatura di
Potenza - che rappresenta i 2/3 del totale - dovrebbe essere conferita ad
Atella. Perché il punto è evitare il più
possibile i danni ai cittadini.
Sulla possibile sofferenza provocata dalla chiusura di Tito, interviene
anche l’Acta che in una nota afferma:
«Sin da subito l’azienda intende mettere in chiaro che le conseguentisituazioni di sofferenza che la chiusura
produrrà nel sistema di raccolta con
l’impossibilità di avere a disposizione
un centro per il conferimento dei rifiuti urbani prodotti a Potenza, non
sono addebitabili in alcun modo all’azienda ma, ovviamente, alla chiusura
del sito di cui trattasi. L’Acta è sin da
subito pronta a ricercare insieme all’amministrazione comunale eventuali alternative utili a far fronte all’emergenza e aiproblemi che presto insorgeranno nel capoluogo (in primis
l’accumularsi dei rifiuti su strada nei
GIANNI ROSA (FDI)
Interrogazione a Pittella
«ABBIAMO presentato un’interrogazione a risposta immediata al presidente della Giunta regionale affinché in seno al
Consiglio regionale, ci dica chiaramente i fatti che hanno portato a tale decisione, oggi, a ben sei anni dall’apertura del sito
di trasferenza e quali azioni urgenti intende mettere in campo
per evitare le conseguenze che si creeranno con la chiusura
del sito di Tito. In fondo la Regione è responsabile del Piano
Regionale di Gestione dei Rifiuti e, da questo punto di vista, è
totalmente inadempiente. Davvero vogliono farci credere
che, dal 2008, solo oggi l’Ente viene a sapere dell’esistenza di
un sito di trasferenza all’interno del Parco? Oppure si vuole
ostacolare l’azione della nuova amministrazione potentina
che ha già messo in campo concrete azioni per far uscire dalla
continua emergenza il capoluogo?».
ASSOCIAZIONE LUCANA AMBIENTALISTA
Il Governo contro la Regione
Una parte della stazione di trasferenza di Tito. In basso l’inceneritore di San Luca
dinanza per i disagi che inevitabilmente ci saranno nel far fronte all’emergenza, chiediamo alla stessa ancora una volta di dimostrare collaborazione e spirito di adattamento».
Restano valide le opinioni di Pepe
rispetto all’ordinanza in sé: le motivazioni – struttura «fatiscente» e «continuo transito di automezzi su un tratto viario sterrato ricadente in area
parco più precisamente in zona 2 di
rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con limitato
grado di antropizzazione» - e la conoscenza della presenza del centro di
trasferenza di Tito da parte del Parco
solo oggi, dopo sei anni d’attività, tramite una recente nota del Corpo forepressi dei cassonetti)».
stale dello Stato.
Anna Martino
Si rivolge poi ai cittadini, i diretti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
interessati: «Scusandoci con la citta-
“Shaw”, una App del Soroptimist
contro la violenza sulle donne
IL 25 novembre prossimo è la Giornata
mondiale contro la violenza sulle donne. Oggi alle 10, nella sala riunioni al
primo piano di Palazzo di Città, le consigliere comunali del centro sinistra terranno una conferenza stampa per illustrare le iniziative poste in essere per tale giornata.
Ma c’è anche un’importante iniziativa che potrebbe essere un validissimo
aiuto per le donne in difficoltà.
Si chiama “Shaw”, acronimo di Soroptimist Help Application Woman, la
App gratuita ideata e realizzata per la
sicurezza delle donne. Un’ applicazione
per Smartphone in grado di fornire aiuto.
Il telefonino diventa così un valido alleato in situazioni di emergenza, ma
non solo. Tramite la funzione “click to
call” si può allertare il 112 dei carabinieri, nelle situazioni di pericolo imminente e chiamare il 1522 dei Centri Antiviolenza, in caso di richieste di aiuto, consulenze, informazioni.
E’ possibile anche geolocalizzarsi e
trovare tutti i contatti dei circa settanta
centri antiviolenza accreditati in Italia,
individuando quello più vicino. Si possono trovare tutte le informazioni sulle
leggi che tutelano la donna in ogni situazione di violenza, a cominciare dallo
stalking, sui percorsi del “codice rosa”
negli ospedali e anche sui progetti del
Club.
La realizzazione di “Shaw” è stata finanziata dai Club Soroptimist. La App
sarà presto aggiornata e disponibile anche in altre lingue.
Il Soroptimist Club di Potenza intende divulgare le informazioni su uno
strumento di grande importanza e facile utilizzo, per poterlo mettere a disposizione di tutte, proprio in occasione del
25 novembre.
Questo, in collaborazione con i Centri
Antiviolenza che operano in Basilicata,
le Forze dell’ Ordine, gli Ospedali, primo fra tutti il San Carlo di Potenza, in
cui è attivo, da tempo, un percorso di
“codice rosa”, di aiuto e tutela della donna. La app Shaw è scaricabile gratuita-
Violenza sulle donne
mente dai principali market: App Store
e Google Play Market, a cui si può accedere sia cercando il nome della App, sia
dal minisito www.appshaw.it. Il Soroptimist Club di Potenza è un’ Associazione di donne impegnate negli affari e
nelle professioni, che opera da oltre
quarant’anni sul territorio e si prefigge
di promuovere l’avanzamento della
condizione femminile, i dritti umani
della donna e del bambino, la volontà di
comprendere e servire l’umanità. Lavora in sinergia con le istituzioni, cercando di servire le comunità locali la dove
l’intervento del Club può supplire ad alcune carenze.
«IL GOVERNO ha depositato in data 27 ottobre 2014 ricorso
per “eccesso di competenza in violazione della normativa costituzionale e comunitaria”, in materia di rifiuti contro un articolo della legge regionale della Basilicata di assestamento di
bilancio. La bocciatura del governo richiama in sostanza la
Regione Basilicata a rivedere completamente la propria programmazione in materia di gestione del ciclo dei rifiuti. Un sistema incentrato sulle discariche e un loro ampliamento, con
l’incenerimento come pratica “massiva” di distruzione. La Regione Basilicata ha invece deciso di incrementare il Combustibile Solido Secondario) da produrre presso i cosiddetti “opifici” e poi da bruciare nei cementifici»
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
Potenza
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
21
La denuncia di un cittadino residente in via Ariosto, dopo il taglio di un olmo
Ma chi gestisce il verde pubblico?
Un tempo c’erano dei professionisti, oggi si taglia e si cancella anche la memoria
IO ricordo che da piccolo, i
miei insegnanti della scuola
elementare Domiziano Viola, e in seguito quelli della
scuola media, la Luigi La Vista, ci parlavano dell’utilità
del verde per l’intero ecosistema. Ci hanno insegnato a
piantare le piante, gli alberi e
per loro attuare le cure necessarie. Io ho iniziato ad
amare le piante e in modo
particolare gli alberi che ritengo siano delle forme di vita tra le più straordinaria
esempio di stabilità, forza e
imperiosa regalità.
Negli anni 70, 80, 90 le varie collaborazioni politiche
non hanno mai permesso di
trascurare l’arredamento
urbano (non parlo né di
orientamenti politici e di
schieramenti, non mi importa né il colore né la corrente).
C’era la cura del verde, il concetto di cura e
tutela del territorio, nulla
di particolare
come in altre
città del nord,
ma almeno
era garantito
il servizio che
i cittadini pagavano. Gli
alberi venivano sistematicamente potati ogni 3 anni
e da personale
competente,
per intenderci operai che
nella vita lo facevano anche
per se stessi, così da razionalizzare la crescita e rispettare
il verde ai fini di rendere più
vivibile ed ecocompatibible
l’interazione della vita tra esseri viventi di diversa natura.
Ricordo che per il Comune
c’era il viviaio comunale, sotto la stazione centrale, che
provvedeva grazie al sig. Antonio che buon’anima, oggi
non c’è più, a colorare le aiuole di Potenza di tante variegate pianti annuali.
Probabilmente c’erano ai
posti di responsabilità le persone competenti che capivano come un albero, un’aiuola, una cunetta doveva essere
trattata per il funzionamento corretto del tutto, così da
tutelare l’incolumità del cittadino.
Oggi tutto ciò che è stato in
passato non c’è più. Gente
improvvisata, inefficienza
generale e precarietà. Potenza ormai è selvatica. Alberi
lasciati da più di sette anni a
se stessi, aiuole piene di erbacce. Questo dissesto e trascuratezza ha portato per
esempio alla presenza sempre più massiva di zecche che
proliferano nei luoghi incolti, ratti e più pericoloso ancora vipere in città. Mi dicono
che non ci sono soldi e che i
servizi non possono essere
garantiti, nonostante i cittadini provvedano a versare le
famose tasse che servono a
garantire urbanizzazione e
tutela dell’ambiente.
Oggi l’umanità è veramente malata. La tecnologia sempre piu fredda e veloce, la velocità delle cose ci porta a dover subire un’evoluzione o
un’involuzione? A Potenza
se un ramo è più pesante e si
spezza perché sarebbe il corso normale della vita dell’albero, lo stesso viene dichiarato pericoloso per l’incolumità del cittadino. Sto parlando di un olmo che quando
sono nato in via L. Ariosto
già c’era. Io ho 50 anni. Abbiamo vissuto insieme, io
sotto le sue fronde ho trascorso i più bei momenti della mia infanzia, i pic nic improvvisati sotto la sua ombra
con i miei amici di gioco. E
nelle giornate del ferragosto
gli abitanti del rione godevano della sua frescura.
Qualche settimana fa in
seguito all’incuria degli organi preposti a farlo (quelli
che curano il verde pubblico)
un ramo dell’albero ha seguito il corso naturale delle cose
e si è spezzato provocando,
sgomento, terrore, paura.
L’albero improvvisamente è
diventato l’orco da cui difendersi. Gli
organi preposti hanno ritenuto
(per
mancanza di
soldi) di non
intervenire
per far fare
una perizia
tecnica (penso sarebbe dovuta intervenire la forestaleche doveva valutare se
veramente l’albero fosse infracidito o pericolante). Gli
organi responsabili hanno
fatto intervernire i pompieri
che con il loro intevento hanno pregiudicato la vita dell’albero stesso. Il risultato?
Abbattimento
dell’albero.
Quasi una moda che fa saltare, elimare, tagliare.
Ma la perizia chi l’ha fatta?
Basta uno sguardo distratto di uno qualsiasi che
si spaccia per tecnico o ci
vuole una figura competente
per verificare le cose? Io posso affermare che il mio amico
albero, ripeto, un olmo forte
e possente era sanissimo (e lo
testimonia il tronco resecato
alla base che non presenta
assolutamente
nessuna
abrasione interna).
Oggi in effetti nel rione Libertà e in via L. Ariosto sono
necessari degli interventi di
potatura, non eliminazione,
di piante storiche e semmai
bisognerebbe intervenire su
altri alberi che purtroppo
hanno radicato a ridosso di
muri e tra gli spazi di carreggiate di alcune vie centrali
(via Leonardo Da Vinci) mettendo a rischio vero il territorio. Io non voglio più assistere all’eliminazione di alberi
storici dopo perizie fatte alla
“carlona”.
In via L. Ariosto ci sono altri 2 olmi e un pino da salvaguardare che non sono pericolosi se curati e potati per
bene da gente competente e
non da ditte appaltate che
non sanno nemmeno come si
tiene un paio di forbici da potatura, in mano. Spero che
questo articolo serva per
sensibilizzare
l’opinione
pubblica e si eviti di commettere illeciti come per il taglio
dell’olmo che non era neces-
In passato
gli alberi
della città
venivano potati
ogni 3 anni
e da personale
competente
IN CONSIGLIO
Risorse idriche
Provvedimento
per le contrade
L’olmo tagliato in via Ariosto
Una cerimonia per ricordare
il sacrificio di Vito Zaccagnino
IN occasione dell’anniversario della morte della guardia
scelta della polizia stradale Vito Zaccagnino è stata deposta
ieri mattina una corona di alloro davanti alla lapide posta
nel cortile della Caserma della
Polizia di Stato in via Lazio.
Vito Zaccagnino, nato ad
Avigliano il 15 agosto 1917, si
arruolò come allievo del disciolto corpo delle guardie di
pubblica sicurezza presso la
Scuola di polizia di Nettuno il
26 agosto1946. In servizio alla Questura di Potenza, la sera del 16 novembre 1965, intervenuto per sventare una
rapina in corso in una gioielleria del centro storico di Potenza, fu raggiunto da alcuni
colpi d’arma da fuoco esplosi
dal rapinatore. Morì poco dopo durante il trasporto in
ospedale. Breve ma toccante
la cerimonia religiosa di ieri,
durante la quale il cappellano
della polizia, padre Pietro
Anastasio, ha chiesto di pregare per il collega scomparso
e la sua famiglia. Il vice questore Dario Sallustio ha ricordato poi la figura di Vito Zaccagnino, servitore dello Stato.
Presenti alla cerimonia la vedova, la figlia e i nipoti e una
nutrita rappresentanza del
personale della Polizia di Stato.
E’ STATO approvato
in consiglio comunale
l’accordo di programma quadro in tutela
della gestione integrata delle risorse idriche. Il provvedimento
interesserà le contrade Tempa dell’Inferno,
Cozzale, Caira, Pallareta,
Montegrosso,
Masseria
Casone,
Masseria Evangelisti,
Poggio Cavallo, Pian
Cardillo, Bosco Grande, Botte e Cerreta.
Soddifstto il consigliere di Fratelli d’Italia, Giusppe Giuzio:
«Oggi si è dimostrato
come questa amministrazione guidata da
Dario De Luca ha cuore tutta la città e non
dimentica affatto le zone rurali, infatti Completamento della rete
idrica della città e zone
rurali. Procedimento
finalizzato all’apposizione
del
vincolo
preordinato all’esproprio. Molte aree che fino a ieri avevano in determinati periodi dell’anno difficoltà di approvvigionamento di
acqua potabile con detto provvedimento, di
completamento della
rete idrica vedranno
superato un disagio
che per troppo tempo
non è stato attenzionato».
Acquedotto Lucano
provvederà, si auspica
con tempi strettissimi,
all’esecuzione
delle
opere necessarie per la
realizzazione della rete.
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
22
Potenza
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
BELLA Volontarie della Croce rossa hanno venduto dei portapane natalizi
Raccolta fondi per i bisognosi
L’incasso servirà a fare fronte alle esigenze delle famiglie più indigenti
BELLA - In piazza Plebiscito, davanti alla chiesa madre, un insolito via vai incuriosisce i cittadini.
Agli alberi sono attaccate
bandierine della Croce rossa, un tavolo con una bianca coperta ricamata troneggia accanto a una panchina.
Da uno scatolone Pia, Lina, Lidia e altre signore con
le divise blu della Croce rossa di Bella espongono con
grazia sacchetti rossi, orlati con un ricamo bianco. Sono i portapane natalizi
pronti per essere messi in
vendita. I passanti versano
volentieri il contributo di 8
euro e portano via il sacchetto rosso per la famiglia, i parenti gli amici. A
mezzogiorno e mezzo tutti i
sacchetti sono stati venduti.
Il lavoro volontario di mesi di tante signore ha portato i suoi frutti.
Con la conoscenza delle
difficili situazioni familiari
che è propria di chi vive nel
POTENZA
Disabilità
e Dsa
all’Unibas
POTENZA - “Disabilità e
Dsa (Disturbi specifici
dell’appendimento)”.
Questo il tema del seminario, in programma domani, alle 15.30, nell’Aula Magna di via Nazario Sauro.
Il Servizio disabilità
dell’Università
degli
Studi della Basilicata - da
sempre impegnato nella
costruzione di un ambiente in grado di favorire e migliorare le condizioni di studio e la partecipazione alla vita universitaria degli studenti
con disabilità e Dsa - ha
organizzato l’incontro
per analizzare le attività
svolte negli ultimi anni e
affrontare gli ostacoli
formativi che le persone
con Dsa possono trovare
nel loro cammino di crescita personale e culturale. Questi ostacoli possono essere superati solamente attraverso la
condivisione di un disegno comune con le istituzioni scolastiche e le
associazioni. I Dsa si riferiscono a un gruppo
eterogeneo di disturbi
manifestati da significative difficoltà nell’acquisizione e nell’uso di abilità di ascolto, espressione
orale, lettura, ragionamento e matematica,
presumibilmente dovuti
a disfunzioni del sistema
nervoso centrale. Nel
corso del seminario è
previsto anche un confronto tra le esperienze
del Servizio disabilità
dell’Ateneo lucano e
quello dell’Università Cà
Foscari di Venezia.
Volontarie della Croce rossa in piazza Plebiscito a Bella
paese, il ricavato servirà sollecitando offerte, che
per alleviare le sofferenze vengono versate alla Croce
di chi con dignità tira avan- rossa regionale, che provti in questa difficile crisi.
vede alle necessità urgenti
La Croce rossa di Bella, dei cittadini di Bella in diffida dieci anni presente sul coltà. Si va incontro a chi ha
territorio, è diventata una difficoltà con bollette, oneri
realtà che opera al servizio e balzelli di ogni genere.
della comunità grazie alle Vengono aiutati gli alunni,
socie e ai soci, che lavorano le cui famiglie non riescono
con spirito di abnegazione. a pagare i biglietti di traLe socie hanno lavorato in- sporto, mensa scolastica. A
sieme per tre mesi per la volte si provvede all’acquipreparazione dell’oggetti- sto dei libri di testo e altri
stica da offrire ai cittadini, materiali didattici.
La Croce rossa femminile
organizza eventi come il
Carnevale e con la Pro Loco
e l’Anspi, i fuochi di San
Giuseppe e varie sagre.
Quasi tutti i pomeriggi
una decina di socie si incontrano per programmare,
preparare oggetti, verificare le necessità del territorio. Ormai sono dieci anni
di volontariato, di impegno
e di amore verso i più deboli, all’insegna della solidarietà e dell’empatia.
Particolare
attenzione
viene data agli extracomunitari, il cui numero aumenta ogni anno nel nostro
territorio. Fa bene raccontare il volontariato, la solidarietà di persone che utilizzano i loro talenti e il loro
tempo per fare del bene a
chi ha bisogno.
Questi esempi sono un
raggio di sole che illumina
il nostro difficile cammino
in questi tempi così difficili.
Mario Coviello
POTENZA
Casa circondariale
Agenti penitenziari
in prima fila per la Fidas
© RIPRODUZIONE RISERVATA
POTENZA Incontro organizzato dall’Efmea
Edilizia, sicurezza sul lavoro
tra obblighi e sanzioni
POTENZA - “La sicurezza
nell’utilizzo delle macchine
nel settore edile, obblighi e
sanzioni per i datori di lavoro”. Di questo si è discusso
nel corso di un incontro organizzato dall’Efmea (Ente
per la formazione edile). Nel
corso dei lavori sono stati illustrati gli aspetti relativi
ai nuovi obblighi e procedure per le aziende al fine di
prevenire eventuali sanzioni per i datori di lavoro.
Dopo l’intervento del presidente Efmea di Potenza
Donato Antonio Claps, che
ha presentato il seminario e
ha illustrato le attività in
programma per i prossimi
mesi , il presidente del Collegio dei geometri della provincia di Potenza Faustino
Cammarota ha sottolineato
l’importanza dell’azione sinergica fra i due enti per la
realizzazione di momenti
formativi utili all’aggiorna-
Il tavolo dei relatori
mento e alla crescita professionale di tecnici ed imprese.
«I cantieri non sono mai
identici - ha detto Cammarota – vanno studiati attentamente e dopo aver predisposto un’accurata progettazione preventiva sulla sicurezza occorre aggiornare
il piano in conformità alle
specifiche del cantiere stes-
so».
Il tema delle verifiche obbligatorie degli apparecchi
di sollevamento e quello
della formazione specifica
degli addetti alla conduzione delle attrezzature di cantiere sono stati invece affrontati da Alessandro Santochirico.
Nel corso del dibattito è
emersa una esigenza di
chiarimento in particolare
sugli aspetti inerenti la formazione degli addetti alla
conduzione dei mezzi.
«I rischi in un cantiere al
giorno d’oggi sono davvero
molteplici – ha affermato il
presidente di Efmea Donato
Claps - e, pertanto, occorre
una azione continua di formazione ed informazione in
considerazione dei cambiamenti normativi e dei repentini mutamenti che interessano le tecnologie da
applicare».
Gli agenti penitenziari che hanno donato il sangue
POTENZA - Con 17 sacNel corso della mattiche di sangue raccolte, nata alla presenza del
5 pre-donazioni e 5 ac- presidente della Fidas
cessi si è conclusa la Basilicata, Paolo Ettorquinta giornata di do- re, che ha espresso i
nazione nella Casa cir- sentimenti di viva ricocondariale “Santoro” di noscenza a tutto il perPotenza. Grande soddi- sonale, sono state consfazione è stata espres- segnate due targhe, la
sa dai responsabili del prima al direttore della
gruppo donatori Fidas, Casa circondariale MiMarisa Di Pierro e Save- chele Ferrandina e la serio Brienza, e dal presi- conda al Commissario
dente e direttore sanita- capo della Polizia penirio della Fidas Potenza, tenziaria Rocco Grippo,
Salvatore Accardo che poiché senza la loro colall’unisono
hanno laborazione e straordiespresso i più vivi rin- naria vicinanza al vograziamenti a tutto il lontariato non si popersonale della Casa trebbero vivere momencircondariale per l’im- ti così importanti come
portante gesto di solida- quelli vissuti nella matrietà effettuato nella tinata.
mattinata.
Benemerenze
sono
In un momento deli- state attribuite anche ai
cato per la nostra sanità donatori che hanno
offrire un contributo di raggiunto le 5 e le 10 docosì alto valore sociale nazioni, mentre al dopuò solo aumentare la natore Claudio Zaccaconsapevolezza che do- gnino con 15 donazioni
nare qualcosa di se è è stata conferita la mefondamentale per sen- daglia di bronzo assotirsi parte integrante ciativa con una targa ridella comunità.
cordo.
CASTELMEZZANO Delegati del Coni hanno illustrato al sindaco Valluzzi i “Luoghi di sport”
Anche nei piccoli comuni si può vivere in modo sano
Il sindaco Valluzzi con alcuni dei membri del Coni
CASTELMEZZANO - Si intitola
“Luoghi di sport” l’inziativa del
Coni che ha coinvolto, tra gli altri comuni, Castelmezzano e
che oggi approderà a Ginestra.
Obiettivo: educare grandi e
piccini all’attività motoria come strumento per vivere in modo sano soprattutto in quelle
realtà dove scarseggiano o
mancano del tutto associazioni
e società sportive. La delegazione del Coni Basilicata, composta dal presidente Leopoldo Desiderio e da Roberto Urgesi,
componente della giunta re-
gionale del Comitato, ha incontrato il sindaco di Castelmezzano, Nicola Valluzzi, per decidere le attività da mettere in atto.
All’incontro erano presenti
anche il vice sindaco, Maria
Santoro, l’assessore Lucio Barbaro Iosco e alcuni giovani del
posto da coinvolgere nel progetto.
Le proposte emerse sono state due: la creazione di un corso
di ginnastica dolce indirizzata
soprattutto a donne e a persone
della terza età da svolgersi nel
palazzetto di Castelmezzano e
la programmazione di corsi di
nuoto per bambini e adulti da
tenersi nella piscina della Comunità montana Alto Basento.
Il sindaco Valluzzi, nel ringraziare il presidente Desiderio per la possibilità offerta, ha
voluto contribuire ulteriormente al progetto mettendo a
disposizione, gratuitamente,
un servizio navetta per accompagnare i ragazzi e i genitori
che volessero iscriversi alle attività natatorie. Il prossimo appuntamento con “Luoghi si
sport” si terrà oggi a Ginestra.
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
24
REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102
85100 Potenza
Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064
VULTURE
[email protected]
LAVELLO Favole per descrivere la problematica all’interno della scuola
Disabilità, no alle discriminazioni
Un percorso formativo per bambini promosso dalla “Fondazione W Ale”
LAVELLO - La favola come
stimolo per promuovere la
riflessione tra i bambini
sul tema della disabilità e
occasione per sensibilizzare la comunità sulle relative problematiche. Uno
strumento di intervento,
quindi, per facilitare l’avvicinamento al tema della
disabilità con occhi nuovi,
attivando pensieri e riflessioni sulle difficoltà e sul
modo con cui poterle affrontare. Questa la filosofia che ispira il progetto
“Smile Story”-Raccolta di
favole sulla disabilità”,
proposto livello nazionale
dalla Fondazione Alessandra Bisceglia “W Ale”
Onlus. L’iniziativa è arrivata anche a Lavello, dove
le dirigenti e le insegnanti
degli istituti comprensivi I
e II l’hanno accolta con
grande entusiasmo e sensibilità. La presentazione
giovedì 20 alle ore 17 nel
Centro Sociale “G.Di Gilio”, in occasione della
giornata mondiale dei diritti del fanciullo e nell’am-
La locandina dell’iniziativa e Alessandra Bisceglia
bito della manifestazione nostro progetto offriamo
“Una favola per il diritto al ai bambini la possibilità di
sorriso’, organizzata in creare personaggi, contecollaborazione con la loca- sti che ne esplicitano il sile sezione del Cif.
gnificato all’interno di
«I ragazzi si confrontato una trama. Con disegni e
spesso con i problemi della parole gli alunni evidendisabilità nelle realtà sco- ziano che il bambino “norlastiche - ci dice Raffaella modotato” non deve vedere
Restaino, Presidente della nel bambino disabile un
Fondazione “W Ale”- Con il marziano», ma una perso-
na come tutti a cui dare vicinanza e amicizia. La proposta della Fondazione si
colloca , quindi, nel contesto del tema dell’integrazione, dell’accoglienza e
della riflessione sulla disabilità e mira a facilitare e
ad incoraggiare un percorso costruttivo, collaborativo e produttivo all’in-
terno della scuola. Centrale, in tale contesto, la riflessione su che cosa significhi la parola diversità, o
disabilità. «Tutti siamo diversamente abili rispetto
alle altre persone, tutti abbiamo, in varia misura, bisogno dell’aiuto degli altri- precisa la presidente
Restaino - Si parla di solidarietà come possibilità
per affrontare meglio le
difficoltà». Obiettivo fondamentale del progetto è
quello di promuovere la riflessione sulle difficoltà e
su come affrontarle «Le favole danno la possibilità ai
bambini di entrare alla
scoperta del proprio mondo emotivo e di apprendere
nuovi schemi di comportamento, imparando a rispondere in maniera efficace a situazioni difficili o
di disagio - sottolinea Raffaella Restaino - Favoriscono la riflessione e lo sviluppo di pensieri più costruttivi rispetto alle difficoltà in situazioni di fragilità». Il progetto, di carat-
tere sperimentale, ha coinvolto bambini delle classi
quarte della scuola primaria del Lazio e della Basilicata ed è stato sviluppato
nei mesi di maggio, settembre ottobre 2014. Il
momento conclusivo viene
celebrato nella giornata
internazionale dei diritti
del fanciullo di giovedì 20,
con attestati di partecipazione ai bambini. E saranno gli alunni i veri protagonisti della manifestazione che si terrà nel Centro
Sociale “G. Di Gilio” di Lavello. Oltre alla esibizione
delle orchestre dell’Istituto Comprensivo 1 e dell’Istituto Comprensivo 2, è
previsto un dibattito tra
sindaco, Presidenti di associazioni, Dirigente scolastico e docenti, moderato
da due alunni: Nunzia
Laus-Baby Sindaco (I C 1) e
Martina Terranegra (I C
2). In programma anche la
rappresentazione di alcune favole, a cura dei ragazzi de “Il Mosaico”.
Giuseppe Orlando
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
27
REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102
85100 Potenza
Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064
VULTURE
[email protected]
LA SEGNALAZIONE La lettera di un cittadino di via Nazario Sauro
Venosa, incuria e rifiuti nei pressi del centro
VENOSA - Degrado in
città. A segnalare una
questione è un cittadino
che ha deciso di scriverci
per “denunciare” una
problematica. Riceviamo e pubblichiamo.
Il sottoscritto Sinisi Giuseppe, abitante in Venosa
alla via N. Sauro, n° 7, segnala quanto segue
Nonostante sia passato
un anno e mezzo dalla precedente segnalazione nulla è successo per risolvere
il problema.
A tutt’oggi la situazione
si è aggravata per il proliferare dei topi che imperversano nell’ immondez-
zaio del centro cittadino.
Si allegano alla presente
le foto di due “zoccole”
morte schiacciate nella via
Nazario Sauro all’ altezza
dello sbocco su via Appia.
La mia abitazione è situata su detta strada vicino alla villa comunale e alla scuola elementare, al
centro della città, di fronte
al terreno incolto preda di
alberi mai curati ed erbacce infestanti, da tempo diventato un immondezzaio, una discarica a cielo
aperto, sede di rifiuti in
parte visibili, ma nella
maggior parte coperti e
sepolti negli anni dalle
suddette erbacce, nascosti
alla vista da un vecchio
muro di tufi.
Per quanto riguarda la
cattiva illuminazione della via, tale problema è stato risolto.
Non si comprende come
gli altri problemi segnalati non siano stati affrontati e risolti.
Infatti, come dimostrano le foto allegate, si evidenzia che le zone pubbliche (marciapiedi e strada)
siano invase da grossi topi
“pantegane” che minacciano la salute di centinaia
di scolari che ogni giorno
vi transitano per raggiungere le scuole vicine e dei
passanti in genere.
Il ratto fotografato a pochi metri dalla villa comunale della città di Orazio
Oggi si parla di ambiente a livello nazionale, ma
anche a livello locale la situazione non è delle migliori, anzi, nel nostro caso, non solo c’è degrado
ma rischio di epidemie.
Pertanto si richiede per
la seconda volta, che “chi
di dovere” effettui per lo
meno una bonifica ed una
disinfestazione delle zone
rappresentate nella presente, onde evitare le vie
legali (in corso).
Si terrà aggiornata la
stampa in caso di mancata
risoluzione del problema.
A testimonianza di
quanto sopra si allegano
nuove foto.
Tanto si comunica per
opportuni provvedimenti.
Giuseppe Sinisi
MELFI Il ciclo è partito dalla “Berardi” alla presenza del sindaco Valvano
Differenziata: scuole coinvolte
L’obiettivo degli incontri: promuovere la sostenibilità ambientale
MELFI - La parola d’ordine è sostenibilità
ambientale. Il sindaco su questo ci sta mettendo la faccia. In tutti i sensi. Nella giornata di ieri ha preso il via il ciclo di incontri nelle scuole sulla raccolta differenziata.
All’Istituto Comprensivo Berardi “filo diretto” con il sindaco di
Melfi, Livio Valvano,
alla presenza del Dirigente Scolastico, Maria Filomena Guidi,
del vice sindaco nonché Assessore all’Ambiente, Luigi Simonetti, dell’Assessore all’Istruzione, Lucia Moccia e della Gisa.
Il primo cittadino
Valvano ha risposto
alle sollecitazioni varie, ed a volte sorprendenti, sollevate dagli
alunni circa le proble- L’incontro di ieri
matiche legate all’ambiente e ha chiesto ai giovani cittadini di diventare “complici” per indurre i genitori alla raccolta differenziata.
Per Valvano «è migliorata la quantità e la
qualità delle percentuali di raccolta differenziata nella nostra Città. Agli studenti è
affidato il compito di diffondere pratiche di
rispetto ambientale e di incentivare la rac-
colta differenziata nelle proprie famiglie.
Rispettare l’ambiente significa in primis
contribuire ad avere una Città migliore. La
mission degli incontri è quella di offrire, a
partire dai più piccoli, nuove opportunità di
confronto per imparare a selezionare e conferire i propri rifiuti ed
a migliorare la qualità
della vita nella nostra
Città. Lodevole è il lavoro svolto dai docenti
che hanno guidato i
bambini verso un avvicinamento progressivo
e ludico al problema del
rispetto ambientale».
Con il progetto ludico “Quartier generale,
Tenente Riciclo” della
Gisa si punta, in tal modo, a sensibilizzare gli
alunni delle scuole su
una corretta scelta delle modalità e delle tecniche di raccolta dei rifiuti.
«Siamo convinti che mettendo la famiglia
e la scuola al centro delle politiche ambientali sia possibile diffondere- ha concluso Valvano- a partire dalle nuove generazioni, una
spiccata sensibilità che contribuirà a promuovere la tutela ed il rispetto dell’ambiente
con stili di vita più sostenibili».
RIONERO IN VULTURE Il 20 novembre prossimo
Nel segno della trasparenza
RIONERO - L’obiettivo è informare
sulle attività messe in campo in tema
di trasparenza e legalità.
Anche quest’anno la giornata dedicata al tema dall'Irccs Crob è dedicata
a tutti i portatori di interesse dell'Istituto.
Dal programma triennale per la
trasparenza e l’integrità adottato
dall'Istituto, al piano e relazione della
performance, fino al piano anticorruzione.
Considerato lo stretto collegamento tra la disciplina della trasparenza
e quella della performance, la giornata della trasparenza costituisce
l’occasione per condividere le best
practice, le esperienze e i risultati
della valutazione del “clima” lavorativo, del livello dell’organizzazione
del lavoro, oltre che del grado di condivisione del sistema di valutazione
in stretta collaborazione con il lavoro
svolto dagli organismi di valutazione interni.
Sabrina Gagliardi è stata eletta presidente dell’organismo
Barile, inaugurata sezione della Fidapa
BARILE - Nei giorni scorsi
si è tenuta la cerimonia
inaugurale della sezione
Fidapa di Barile presso la
sede della pro loco nello
scenario del Palazzo Frusci. Eletta presidente Sabrina Gagliardi, già consigliere comunale del Comune arbereshe. Sono intervenuti: il sindaco Antonio
Murano con tutta l’amministrazione comunale, Maria Albano revisore dei
conti nazionale nonchè
madrina della sezione di
Barile, Lucia Moccia tesoriera nazionale, Giulia Colucci past presidente na-
zionale. Nel suo intervento, il presidente Gagliardi
ha detto: ” ringrazio il numero nutrito di presenze
della nostra associazione
ad iniziare da Angela Caselle vicepresidente sezione Barile. Marianna Colangelo segretaria sez. di Barile , Carmela Carnevale tesoriera, Francesca Soda cerimoniera, Irene Nodelli,
Margherita
Castellano,
Giovanna Caselle revisori
dei conti Tutte le socie, Imma Botte, Maria Pina Bruno, Mariangela Clemente,
Rosa di Noia. «E’ motivo di
grande soddisfazione con-
Foto di gruppo per i soci
dividere questo momento
di inaugurazione della sezione Fidapa Barile, - a detto la neoeletta - e quindi
l’ingresso di tante donne
nel nostro paese che darà
un grande contributo di riflessioni su tutto quando
riguarda l’universo fem-
minile e non. La carica di
presidente di sezione è stata da me accolta con grande entusiasmo. Ci proponiamo di affrontare le problematiche del territorio e
soprattutto delle donne del
nostro territorio, e di supportare le tematiche del nostro nazionale. Il nostro
impegno sarà che il nostro
nome sia ben conosciuto e
sia sinonimo d’impegno
Culturale, Crescita Sociale,
Artistica, ma anche di Solidarietà,confronto , il rispetto degli altri nella diversità».
Lorenzo Zolfo
L’incontro ha lo scopo di favorire lo
sviluppo di una cultura amministrativa orientata all’accessibilità totale,
all’integrità e alla legalità, al fine di
testimoniare e stimolare comportamenti etici nel rispetto delle regole.
La giornata è un’opportunità per
condividere suggerimenti e proposte
su temi fondamentali della prevenzione della corruzione e della trasparenza ed integrità alla luce di una
complessiva riforma della pubblica
amministrazione, dove la trasparenza amministrativa viene considerata, oltre che un mezzo di partecipazione dei privati all’esercizio della
funzione pubblica, come principale
strumento democratico per un controllo diffuso sul buon andamento e
la legittimità dell’azione amministrativa.
L’appuntamento è per il 20 novembre prossimo a cominciare dalle 9.30
all’interno dell’auditorium dell’ospedale oncologico.
Monticchio, pronta
una «serrata sociale»
MONTICCHIO - L’associazione “Ninfea” interviene in
merito al dibattito suscitato
dopo l’articolo pubblicato
nei giorni scorsi su Monticchio.
Per primo il sodalizio mette in risalto che «la perdita di
acqua all'ingresso di Monticchio è stata segnalata agli
enti di competenza senza
sortire alcuna azione». Inoltre «le foglie sono fisiologiche alla stagione attuale, soprattutto in una località così
silvestre».
In merito poi all’articolo
fa rilevare che «tutti i ricettivi dei laghi erano funzio-
nanti e pronti ad ospitare:
ristorante il Pescatore, pizzeria la Selva, pizzeria Il ristorantino, La perla del lago, Mapalù, pizzeria Lago
Grande, ristorante Restaino, ristorante I Gemelli e
Borgo Villa Maria».
Conclude la nota: «Il giudizio su un'area di diversi
chilometri quadrati non si
può ridurre a poche immagini. Non si vogliono con ciò
mascherare le sue problematiche, tant'è che è in programmazione una serrata
"Sociale" degli operatori associati, ma la denigrazione
stridula non aiuta nessuno»
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
28
REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102
85100 Potenza
Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064
LAGONEGRESE
[email protected]
LAGONEGRO Finanziamento stanziato dalla giunta regionale
Fondi per completare l’ospedale
LAGONEGRO – La giunta regionale della Basilicata ha approvato l’investimento finalizzato al completamento, all’adeguamento strutturale e tecnologico e all’ampliamento dell’ospedale di Lagonegro.
Il provvedimento – predisposto dall’assessorato alle politiche della persona – reca le firme
di Flavia Franconi, Aldo Berlinguer e Michele Ottati ed è stato
adottato all’unanimità con una
delibera ufficiale dello scorso
21 ottobre (la n. 1245 ).
Nel documento si stabilisce
che vengano stanziati fondi per
un totale di 1.505.000 euro per
tutti i lavori che interesseranno
il plesso ospedaliero; le risorse
necessarie attingono a finanziamenti erogati dallo Stato nell’ambito di programmi ministeriali a destinazione vincolata. Il
progetto prevede tre linee principali di intervento: l’ampliamento del plesso ospedaliero
mediante la realizzazione del
corpo D, che va a completare l’Obi e il nuovo reparto di cardiologia e consentirà di realizzare
l’Utic ( unità di terapia intensiva di cardiologia ); la riallocazione dei reparti secondo le
priorità stabilite dalla direzione
sanitaria, in linea con le diretti-
ve di razionalizzazione e funzionalizzazione dei presìdi medici,
nonché di contenimento della
spesa e adeguamento ai costi
standard previsti dal dettato
della spending review; infine,
lavori indifferibili per la messa
a norma ed in sicurezza della
struttura e degli impianti, inclusi quelli per lo stoccaggio di
gas medicali e le attrezzature
delle cucine. Secondo quanto
indicato dal disposto dell’Art.
20 D.lgs. 118/11 sarà la Regione in corso d’esercizio ad accertare, impegnarsi, garantire ed
erogare l’importo in conto capitale riferito all’edilizia sanitaria
L’ospedale di Lagonegro
e corrispondente a quello indicato nel decreto di ammissione
al finanziamento.
L’esecutività dell’opera è prevista a partire dal prossimo 3 di-
cembre 2014, mentre il collaudo e la messa in servizio dovrebbero entro e non oltre il 30 gennaio 2016.
fa. fa.
Gli amministratori si faranno promotori di un’azione condivisa verso la Regione
«Salvaguardare i posti di lavoro»
I sindaci della Val d’Agri esprimono solidarietà ai lavoratori della Vibac
GRUMENTO NOVA – «Farsi
promotori di un’azione condivisa verso i vertici regionali,
rivolta a mettere in campo tutti gli strumenti possibili per
sostenere oggi la Vibac e domani qualsiasi altra azienda
ne avesse l’esigenza, per salvaguardare non solo posti di lavoro, ma soprattutto il potere
d’acquisto di chi lavora». E’ ciò
che hanno chiesto le maestranze dell’azienda Vibac ai
sindaci dell’Alta Val d’Agri durante l’incontro svoltosi ieri
mattina nella sala consiliare
del comune di Grumento Nova. Un incontro in cui le rappresentanze sindacali unitarie
della Cgil, Cisl e Uil hanno
esposto quella che «è la situazione lavorativa dello stabilimento Vibac di Viggiano alla
luce delle richieste che, negli
ultimi giorni, sono giunte dalla direzione aziendale». Azienda che ha lamentato negli ultimi tempi, le difficoltà che sta
attraversando a seguito di una
concorrenza estremamente
competitiva che arriva soprattutto dall’Asia (India e Cina) e
dai paesi Euroasiatici (Turchia, ecc ), manifestando l’esi-
I lavoratori della Vibac in presidio
davanti la fabbrica
genza di «recuperare competitività attraverso l’abbattimento del costi e l’ammodernamento degli Impianti». Un «abbattimento dei costi, ricorrendo – riferiscono le Rsu - ai contratti di solidarietà e all’azzeramento di tutte quelle voci relative alla contrattazione di
wecondo livello quali, premio
produzione,
quattordicesima». Nella riunione, è stato rimarcato agli amministratori,
fa sapere, la Rsu Cgil, Vincenzo Cirigliano che «sarebbe auspicabile, dinnanzi alle richieste dell’azienda, che la politica
si attivasse per dare il suo contributo e che scongiurasse attraverso gli strumenti idonei,
sia la possibilità di perdere posti di Lavoro, sia la possibilità
di erodere pesantemente il potere di acquisto degli stipendi
che di certo gravi ripercussioni avrebbe sul sistema commerciale e di servizi della Val
D’Agri». «In questo – aggiunge Cirigliano - abbiamo riscontrato la condivisione di tutti i
Sindaci intervenuti che hanno
espresso la loro volontà di sostenere i lavoratori e farsi carico di vagliare tutte le soluzioni
possibili, promuovendo l’intervento anche delle istituzioni regionali». Per le Rsu «non
si può infatti pensare, dinanzi
ad una crisi economica gravissima, accentuata da una tassazione asfissiante da parte dello
Stato che viene già pagata pesantemente dai lavoratori e
EPISCOPIA Stanziati fondi per il secolare percorso
Lungo le vie dei basiliani
EPISCOPIA - Consegnato ufficialmente
al comune di Episcopia, come comune
capofila, in Regione, il decreto di finanziamento inerente la cosiddetta via del
monachesimo basiliano, che consentirà
di ripristinare e corredare di idonea tabellonistica, il secolare percorso che
collega i centri di Episcopia (Cornale) e
Carbone, sedi dei due monasteri basiliani dell’area sud. Un bel passo nella direzione della fruibilità turistica di queste
contrade e dei migliori collegamenti di
quelle aree rurali, abbandonate da decenni. A chiusura di una settimana positiva per la comunità sinnica, con importanti opere finanziate in Regione,
dopo tre anni di contenzioso legale, sono stati consegnati i lavori del consolidamento dal dissesto idrogeologico,
per le zone monastero-alma del conte-
Una panoramica di Episcopia
avena, che inizieranno nei prossimi
giorni. Soddisfazione è stata espressa
da parte del sindaco, Biagio Costanzo.
Emilia Manco
dalle loro famiglie, di intervenire con strumenti che vadano
ad alleggerire ulteriormente
le tasche dei lavoratori». Ed è
per questo che la «Vibac essendo un’azienda particolarmente energivora potrebbe – evidenziano i lavoratori - beneficiare tantissimo di aiuti in
questo campo, soprattutto in
merito a metano ed energia
elettrica, a patto che la Regione e lo Stato Italiano non si
trincerino sempre dietro i patti di leale concorrenza imposti
dall’Europa». Da parte dei sindaci “massima solidarietà e disponibilità per far sì che tutti
gli sforzi – riferiscono in una
nota - dei Comuni e delle Istituzioni interessate possano determinare una strategia progettuale e produttiva per la Vibac ed assicurare, anche in
questo particolare momento di
crisi economica, continuità lavorativa ed ancor più potenziamento produttivo, con l’applicazione ad esempio di progettualità che miri ad un efficientamento energetico e produttivo da fonti rinnovabili, per abbattere i costi di produzione».
Angela Pepe
ROTONDA
Buoni “virtuali”
per la mensa
ROTONDA - Anche quest’anno niente
buoni cartacei nella mensa di Rotonda
bensì un “buono virtuale” che si dovrà
caricare sulla tessera sanitaria dello
studente versando l’importo corrispondente alla fascia di reddito, presso lo
sportello riscossione entrate situato al
piano terra dell’edificio municipale. I
genitori che sono in possesso del vecchio buono cartaceo possono riconsegnarlo all’ufficio tributi del Comune di
Rotonda che provvederà a convertirlo
in buono virtuale. I ragazzi che usufruisco del servizio mensa non dovranno
esibire nessuna tessera o buono presso
la mensa scolastica e i genitori potranno monitorare il credito residuo attraverso una pagina riservata alla quale
occorre registrarsi.
e. m.
MOLITERNO
Dibattito su Petruccelli
«Un protagonista
del Risorgimento»
MOLITERNO - «Il profilo di vita e la complessiva produzione pubblicistica di Ferdinando Petruccelli della Gattina, che fu
tra i protagonisti di prima fila, in Basilicata, in Italia e in Europa, dallo snodo risorgimentale del 1848/49 agli anni Ottanta
dell’Ottocento, sono da ricondurre, con rigore di ricerca e di analisi, al contesto storico del tempo per coglierne in tutta la loro portata e valenza gli elementi caratterizzanti, sia sul
versante della cultura che della pratica politico-istituzionale e comunicativa». E’ quanto
ha, tra l’altro, sottolineato il Presidente della Deputazione Lucana di
Storia Patria, Antonio Lerra, nella
relazione introduttiva all’Incontro
culturale svoltosi
nei giorni scorsi a
Moliterno, nella Biblioteca Comunale
“Giacomo Racioppi. Un incontro i L’incontro che si è tenuto a
cui lavori sono sta- Moliterno
ti aperti dai saluti
del Sindaco di Moliterno, Giuseppe Tancredi, e da un ampio video-messaggio del
Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. Nell’ambito del convegno sono stati presentati i tracciati portanti di
un ampio Programma di studi, ricerche e
iniziative su Ferdinando Petruccelli della
Gattina, da un’accurata ricognizione, in
Italia ed all’estero, di scritti suoi e su di lui
(anche su giornali e periodici) ad edizioni
critiche di sue più rilevanti opere. Nell’intervento conclusivo dell’incontro Patrizia
Minardi «ha posto particolare accento sull’importanza di Progetti culturali di eccellenza sul territorio, tanto più significativi
in una fase, come l’attuale, caratterizzata
da complessiva rivisitazione della legislazione regionale sulle politiche culturali».
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
29
REDAZIONE: piazza Mulino,15
75100 Matera
Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466
MATERA
[email protected]
L’anello debole della catena produttiva è rappresentato dai subappaltatori
Più attenzione alle imprese locali
Confapi ha incontrato Anas e aziende che si occupano di segnaletica stradale
MATERA - Salvaguardare
il tessuto delle piccole e medie imprese locali che operano nel settore dei lavori
pubblici, con particolare riguardo per quelli stradali.
Questo il tema al centro dell’incontro promosso da
Confapi Matera tra i vertici
dell’associazione, le imprese che operano nella segnaletica stradale e il compartimento Anas di Basilicata.
Il presidente della sezione edili, Michele Molinari,
dato atto all’ingegner Roberto Sciancalepore della
volontà dell’Anas di sostenere insieme all’associazione un’interlocuzione all’insegna del dialogo, ha sottolineato l’urgenza di perseguire l’obiettivo comune di
tutelare il territorio guardando con attenzione anche alle piccole e medie
imprese. Il
presidente
ha infatti evidenziato come la sofferenza delle
grandi imprese vincitrici degli appalti finisca
per scaricarsi quasi completamente
sui fornitori
e subappaltatori. È noto
che i subappaltatori, ma
soprattutto i fornitori, sono l’anello debole della catena in quanto scarsamente
tutelati dalle norme legislative e contrattuali, quando
non debbano anche scontrarsi con l’atteggiamento
poco collaborativo dei committenti.
Solo in provincia di Matera, sono numerosi gli esempi in cui le grandi imprese
hanno accumulato debiti
verso fornitori e subappaltatori, lasciando i primi sul
lastrico perché privi di tutela giuridica e destinando
ai secondi le briciole che residuano dalle ormai abusate procedure di concordato
preventivo.
La normativa vigente
prevede il pagamento diretto dei subappaltatori. Per i
fornitori la situazione è
peggiore, non avendo essi
altra tutela giuridica se
non quella meramente civilistica delle procedure esecutive. Questione che si risolverebbe con un atteggiamento più vigile da parte
dei committenti e con l’inserimento nei bandi di gara
delle clausole del pagamento diretto dei subappaltatori e dei fornitori. La prima è
prevista dalla legge, ma per
avere efficacia deve essere
inserita nel bando di gara;
la seconda deve essere il
frutto di un’azione di sensibilizzazione verso i grandi
Incontro di Ccia, commercialisti e Confcommercio
Assunzioni e crescita
Un workshop per parlare
anche degli incentivi
La valorizzazione delle imprese locali e il rispetto delle condizioni contrattuali sono state al
centro di un incontro di Confapi con Anas e aziende di segnaletica stradale
PREFETTURA
Grattini scaduti, bisogna pagare
«SUL sito di Sassiland e su altri quotidiani locali - si legge in una
nota della Prefettura - è stata pubblicata una nota, a firma di
Adriano Pedicini, con la quale si invitano gli automobilisti contravvenzionati “per il cosiddetto grattino scaduto” a produrre ricorso
al Prefetto per l’annullamento della contestazione. Per la violazione disciplinata dall’art. 7/1 lettera f e 15 del c.d.s. - si legge ancora - si è pronunciata la Corte di Cassazione, Sezione Seconda
Civile, che con sentenza del 5 novembre 2009, n. 23543, ha statuito: “Le modalità, legittimamente prescritte, di regolamentazione della sosta “onerosa” in relazione al tempo, comportano “in re
ipsa” l’onere per l’utente di prevederne la durata e regolare il pagamento anticipato in relazione alla relativa previsione”. L’eventuale ricorso non può che essere valutato negativamente comportando il raddoppio della sanzione comminata.
Oggi la consegna del premio anche all’ex V Circolo
Scuola materana premiata da Scottex
Scottex continua il suo impegno con l’attività di charity “La carezza per le scuole”,
che da quest’anno si arricchisce grazie alla partnership con Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919
lotta per salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti.
Oggi, durante la Giornata Nazionale
della Carezza, Scottex consegnerà oltre
100 mila rotoli di carta igienica ad alcune
scuole su tutto il territorio nazionale.
Le scuole vincitrici, tra cui c’è l’ex V Circolo di Matera, sono state selezionate direttamente dagli utenti attraverso il sito
www.momentoscottex.it, semplicemente
indicando la scuola a cui destinare i rotoli,
senza vincoli di iscrizione o di acquisto. Le
60 scuole più segnalate riceveranno ciascuna indicativamente 1.500 rotoli di carta igienica Scottex® L’Originale, che saranno sicuramente di grande aiuto visti i
grossi tagli economici che stanno interessando le scuole del nostro Paese.
L’iniziativa prevede inoltre un sostegno
ai Punti Luce di Save the Children, spazi
ad alta densità educativa, creati per offrire opportunità e speranza ai bambini che
committenti perché venga
inserita nella lex specialis o
– ancora meglio – deve essere oggetto di apposita modifica legislativa.
Gli imprenditori hanno
poi chiesto all’Anas di valu-
vivono nei quartieri di alcune città del
Sud, Centro e Nord Italia, dove povertà e
disagio sociale sono maggiormente presenti.
Nelle città in cui sono presenti i Punti
Luce già attivi (Bari, Catania, Genova, Palermo, Marina di Gioiosa Ionica) e in quelle in cui altri Punti Luce verranno attivati
entro la fine del 2014 (Milano, Roma, Torino, Scalea), sono stati selezionati alcuni
istituti scolastici per un’attività di solidarietà: gli alunni di queste scuole hanno infatti realizzato il proprio autoritratto sorridente da donare simbolicamente ad un
altro bambino. Per ogni disegno realizzato, Scottex®, tramite Save the Children,
donerà durante la Giornata del 18 novembre un determinato quantitativo di rotoli
ed una somma equivalente in denaro per
l’acquisto di quaderni, diari, penne e colori destinati ai bambini che frequentano i
Punti Luce.
L’evento di consegna nella Giornata Nazionale della Carezza sarà visibile sulla
pagina Facebook “il cucciolo della Scottex”.
[email protected]
tare strumenti in grado di
ampliare le occasioni di lavoro e, quindi, consentire
anche alle imprese minori
di partecipare alle gare
d’appalto. Opportunità che
si aprirebbero sia con la
suddivisione in lotti degli
appalti, che attraverso l’introduzione della categoria
della segnaletica nei bandi
per le grandi opere.
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I dati su Matera riguardano i diversi tipi di reato
Crisi come opportunità di centivo del lavoro, ha acceripresa, ma guardando in so i riflettori su modelli di
faccia una realtà oggettiva- contrattazione
solidale
mente difficile e con alcuni previsti
dalle
leggi
strumenti che norme e wel- n.863/84 sulle aziende infare offrono per tutelare dustriali con più d 15 diposti di lavoro e rilanciare pendenti (contratti di Tipo
le imprese. Sono le indica- A) e sulla n.263/93 sulle alzioni e i temi che hanno ca- tre tipologie di imprese
ratterizzato il workshop (contratti di tipo B) . E poi
dedicato alle “Opportunità gli aspetti legati all’assie agli incentivi per le nuove stenza sanitaria integratiassunzioni e creazioni va, un pezzo del nuovo weld’impresa’’ e a “L’assisten- fare, insieme alla previdenza sanitaria integrativa’’ , za complementare e alla
svoltosi presso la Camera formazione, che sta riscuodi commercio nell’ambito tendo interesse e successo
del programma di incontri tra gli imprenditori. «Coe attività segnati dai tempi noscere strumenti normadella clessidra e dal ruolo tivi e previdenziali -ha detto
dell’Ente sul tema “Un mo- il presidente dell’ente catore per le imprese e per lo merale, Angelo Tortorelli
sviluppo del territorio’’. nel saluto ai convegnistiL’incontro, organizzato da rappresenta un solido punConfcommercio e Ordine to di partenza nella nascita
dei dottori commercialisti e di nuove iniziative, per condegli esperti
solidarne l’ocontabili
perato e creaconsulenti
re ricchezza
del lavoro
per le imprese
della provine per il territocia di Materio; questo cora, con l’Enstituisce una
te camerale e
buona pratica
il Fondo Est
per sostenere
(Fondo
di
le imprese sulAssistenza
la strada delSanitaria Inl’innovazione
tegrativa –
e della compeCommercio,
titività». I laTurismo, Servizi e Affini) , vori sono stati introdotti
ha esaminato le tematiche dal direttore di Confcomrelative alle opportunità e mercio Leonardo Ventrella
agli incentivi per le assun- che ha illustrato gli obiettizioni, previsti dalla norma- vi dell’iniziativa. Sono setiva nazionale e regionale e guiti gli interventi del vicealle opportunità dell’Assi- direttore di Fondo Est, Fastenza sanitaria integrati- biana Auriemma, sui vanva, al fine di aumentare il taggi del fondo di assistensostegno al comparto im- za sanitaria integrativa, di
prenditoriale del territorio Gabriella Viggiano, dottoed offrire un supporto ed re commercialista, sugli
un’opportunità di aggior- “Incentivi all’occupazione
namento alle imprese, ai tra necessità ed opportuniconsulenti e a tutti i sogget- tà” e di Eustachio Festa,
ti che operano in questo set- dottore
commercialista,
tore. Un tema che, tra sca- sul tema “ Crisi aziendale:
denze, obblighi, aspetti contratti di solidarietà’’.
[email protected]
normativi , di tutela e in-
Norme
chiare
per potersi
sviluppare
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
PISTICCI
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
31
REDAZIONE: piazza Mulino,15
75100 Matera
Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466
[email protected]
PISTICCI Sono tutte piante bruciate dagli incendi soprattutto in contrada “Varre”
Via gli alberi pericolanti dalla strada
Dopo anni di solleciti sono partiti i lavori di rimozione della Provincia
PISTICCI - Sono iniziati lo
scorso weekend, e stanno
proseguendo in questi
giorni, i lavori di taglio e
messa in sicurezza degli alberi secchi e pericolanti
lungo la Provinciale Pisticci – mare, nel tratto noto come zona “Varre”.
Laddove necessario, operai della Provincia portano
avanti un intervento, di cui
senz’altro beneficerà la circolazione stradale in termini di incolumità degli automobilisti. Un lavoro invocato da anni ed atteso da tempo, che responsabilmente
doveva essere fatto prima.
Quegli alberi, infatti, erano
lì da diversi anni, distrutti
da due incendi, che cambiarono irrimediabilmente l’aspetto dei luoghi. Si tratta
soprattutto di pini, quasi
tutti bruciati o seccati successivamente ai disastri
che interessarono la zona,
il più recente dei quali risale ad oltre due anni fa.
Da allora quegli alberi
hanno concretamente rappresentato una condizione
di pericolo. Puntualmente,
in seguito al maltempo, in
particolare alla pioggia abbondante o al vento intenso, alcuni tronchi si sono
abbattuti sulla strada. Solo
la fortuna ha voluto che
non si verificassero incidenti.
Nonostante le evidenze,
le autorità competenti non
hanno affrontato la problematica in maniera risolutiva, preferendo interventi
spiccioli sull’emergenza. In
seguito all’ultima ondata di
maltempo, tuttavia, il problema, più volte denunciato
dal nostro giornale, si è ripresentato puntualmente,
dopo alcune cadute verificatesi già nel mese scorso,
alle prime sventagliate di
scirocco e dopo che, nell’autunno 2013, nel pieno di
una emergenza meteo, una
squadra di operai con mezzi meccanici dovette dedicare una mezza giornata di lavoro per ripristinare la viabilità nelle Varre anche a
causa degli alberi caduti. In
seguito all’ennesima criticità rappresentata dalla loro pericoloso presenza, finalmente sono stati disposti degli interventi più ampi. Personale della Provin-
cia, dopo aver iniziato i lavori venerdì scorso, ha proseguito ieri e sarà impegnato anche oggi per mettere definitivamente in
sicurezza la zona. Gli alberi
tagliati vengono smaltiti
anche con l’aiuto successivo di privati regolarmente
autorizzati a prelevare la legna da ardere.
«In questi giorni -è il
commento del Comune di
Pisticci- la Provincia sta intervenendo per rimuovere
gli alberi pericolanti lungo
la Provinciale Pozzitello –
San Basilio e precisamente
nella zona Varre. L’intervento –tengono a precisare
da Palazzo Giannantonio- è
stato richiesto, dal Comune
di Pisticci, ripetutamente
nei mesi scorsi in quanto
gli alberi secchi che insistono lungo la carreggiata in
una zona interessata dall’incendio che divampò intorno a Pisticci costituiscono un pericolo costante per
la circolazione per possibili
crolli o cadute di rami, cosa
che si è verificata recentemente in occasione di un
temporale.
Ringraziamo dell’interessamento e dell’intervento in atto il presidente della
Provincia, Francesco De
Giacomo, e il dirigente dell’Area tecnica Domenico
Pietrocola».
Roberto D’Alessandro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I lavori sulla Provinciale
Otto ore intensive per tutti gli interessati senza prenotazione
Celiachia, come affrontarla
Ultima tappa del corso di Igiene degli alimenti all’Asm
La sede dell’Asm
SI svolgerà oggi, presso la sede dell’Asm in via Montescaglioso, il secondo ed ultimo
appuntamento, organizzato
dall’Unità operativa Igiene
degli Alimenti e della Nutrizione sulla “Celiachia” che si
terrà dalle ore 14 alle ore 18
presso la saletta primo piano.
La durata del corso è di
quattro ore e la partecipazione è libera e gratuita per tutti i
cittadini interessati. Alla fine
del corso sarà rilasciato un at-
testato di partecipazione senza esame finale. Il programma verterà principalmente
sull’inquadramento della patologia, le modalità di prevenzione delle riacutizzazioni
della stessa, gli alimenti pericolosi e sostitutivi, le modalità di preparazione degli alimenti per celiaci e le caratteristiche strutturali ed organizzative dei locali destinati alla
pubblica somministrazione.
[email protected]
PISTICCI Imprenditore aveva bypassato il contatore dal 2009, furto per 50mila euro
Alimentava l’azienda con corrente rubata
Una sofisticata maxi truffa all’Enel smascherata dagli agenti del Commissariato
PISTICCI - Prosegue l’attività di
controllo del territorio da parte
della Polizia di Stato del commissariato di Pisticci, diretto dal Commissario Capo Gianni Albano.
L’attività congiunta di personale del settore anticrimine e Volanti
ha permesso di individuare un’azienda
agricola dove si stava
portando a compimento un furto di
energia elettrica.
Le verifiche, svolte
con personale tecnico
dell’Enel Spa, sono
apparse sin da subito
non agevoli, data la
vasta estensione della proprietà
da sottoporre a controllo, costituita da una casa residenziale molto
grande con annessi terreni agricoli coltivati ad alberi da frutta e di
ulivo.
Tuttavia, attraverso un puntuale e preciso esame dello stato dei
luoghi e delle forniture, sono state
svelate le modalità con cui l’energia elettrica veniva illegalmente
percepita. Si è accertato, infatti,
E’ stato
arrestato
in flagranza
di reato
Gli agenti del Commissariato di Pisticci
che era stato operato un allaccio l’intera abitazione, due appartaabusivo a un cavo dell’Enel. Con menti attigui, un capannone adiuna prolunga, l’energia giungeva bito a deposito per le attività agrifino alle centraline elettriche in- cole e per la cura di animali (cavalstallate all’interno dell’abitazione, li e galline), nonché il sistema di irda qui mediante due impianti abu- rigazione dei campi con annessa
sivi veniva erogata a tutta la pro- illuminazione perimetrale.
Si è calcolato che dal 2009 è stata
prietà, con dei cavi illegali interrati e collocati in appositi pozzetti sottratta ininterrottamente enerlungo tutto il fondo. Lo strata- gia elettrica per un valore econogemma permetteva di alimentare mico stimato di oltre 50mila euro.
Il contatore dell’Enel segnava,
invece, un consumo addirittura
inferiore a quello di una comune
abitazione di medie dimensioni. I
tecnici hanno interrotto l’indebita
percezione, staccando e rimuovendo i cavi abusivi. Considerata
la flagranza di reato e su disposizione dell’Autorità giudiziaria, la
Polizia ha proceduto all’arresto
del titolare dell’azienda intestatario dell’utenza Enel. L’uomo è stato poi sottoposto si domiciliari, a
disposizione dell’Ag.
Altre importanti risultanze investigative conseguenti alla verifica suddetta hanno permesso agli
investigatori di individuare un altro soggetto che, d’intesa e in concorso con la persona arrestata,
aveva architettato e incentivato la
realizzazione dell’impianto abusivo scovato.
Si tratta del conduttore materiale dei terreni agricoli in questione,
beneficiario anch’egli del prelievo
abusivo di energia elettrica e pertanto segnalato in stato di libertà
alla Procura di Matera.
[email protected]
MIGLIONICO
Richiami
illegali
sequestrati
Richiami illegali
MIGLIONICO - Il Corpo Forestale dello Stato, durante un’operazione di controllo antibracconaggio, nelle
campagne di Miglionico ha rinvenuto e sequestrato numerosi
congegni elettromeccanici che riproducevano il verso delle quaglie. I congegni, occultati tra la vegetazione
all’interno di una borsa termica, consistevano in un riproduttore digitale, una batteria e un altoparlante,
dotati anche di timer
per prevederne l’accensione e lo spegnimento ad orari prestabiliti. La strumentazione veniva utilizzata
come richiamo acustico per la cattura illegale di animali selvatici, nel caso specifico di
quaglie, in migrazione durante questo periodo.
L’operazione si inserisce nella più complessa attività di prevenzione e repressione di reati venatori
che il Corpo forestale
dello Stato svolge nella provincia di Matera.
[email protected]
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
32
REDAZIONE: piazza Mulino,15
75100 Matera
Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466
TRICARICO
[email protected]
GRASSANO Nel libro di Sannelli-Casciano la storia dei laertini in viaggio per Ellis Island
De Blasio, emigrazione esemplare
Presentato il film-documentario sulla visita lucana del sindaco di New York
GRASSANO - Buona la Prima, per usare un
termine cinematografico.
Il riferimento è al doppio appuntamento
culturale, organizzato dall’assessorato alla
Cultura del Comune di Grassano, in collaborazione con l’associazione culturale
“Crassanum”, tenutosi sabato scorso a Palazzo Materi.
Difatti è stato presentato ufficialmente il
film documentario di Gianni Maragno sulla visita del sindaco di New York Bill De Blasio a Grassano, e poi a seguire la presentazione del libro di Sannelli-Casciano “Emigrati laertini ad Ellis Island”. «Come Amministrazione comunale -ha commentato
l’assessore alla Cultura Maria Porsia- abbiamo già tenuto un’altra iniziativa sullo
stesso tema, cioè l’analisi sul fenomeno migratorio iniziato a fine ‘800, ma anche una
serie di informazioni di carattere umano,
sociale ed economico che hanno spinto molti a lasciare la terra natia per raggiungere
le diverse mete nel mondo. Difatti, quest’estate abbiamo ospitato la professoressa
Concetta Cirigliano Perna dell’Università
di Sydney, Australia, e parlato dei flussi
dell’emigrazione, mai
interrotti negli anni,
anche se con forme e
modalità diverse, che
oggi toccano nuovi Continenti rispetto a quelle
degli inizi del ‘900, una
tra tante proprio l’Australia. L’inaspettata
elezione a sindaco di
una delle città più importanti del mondo,
New York, di un cittadino americano ma originario di Grassano, e la
sua conseguente visita
fatta a Grassano lo scorso 24 luglio nel ricordo
nel paese natìo della
nonna Anna, di fatti ci
ha trascinato in un vortice esplosivo nel dover
organizzare al meglio
un’accoglienza durata
solamente poche ore di
Bill de Blasio e la sua famiglia. A luglio, dopo
Gli autori del libro
aver fatto visitare il paese, il centro storico dov’è ubicata la casa della nonna, fatto assaggiare alcuni prodotti
tipici, abbiamo consegnato con grande orgoglio e con una seduta straordinaria di
consiglio comunale la cittadinanza onoraria a Bill De Blasio». Nel secondo appuntamento, i due autori Sannelli e Casciano hanno spiegato nel dettaglio il loro lavoro, che
parla di sì Laterza ma il racconto delle storie, i dettagli dei numeri dell’emigrazione, e
la tipologia di arrivo in America è riconoscibile ad ogni paese d’Italia, che ha visto i figli
della propria terra raggiungere mete lontane per motivi di lavoro. Un analitico lavoro di ricerca sul fenomeno migratorio, iniziato a fine ‘800, ma anche uno scrigno di
informazioni di carattere umano, sociale ed
economico, depositarie di una memoria storica, recuperata attraverso foto e documenti, che sembrano ancora trasudare di emozioni e sentimenti mai sopiti.
Maragno, autore del film-documentario,
dopo aver ringraziato i presenti e l’amministrazione, ha annunciato di avere già terminato altri due opere, che trattano di episodi e fatti successi a Grassano. La prima
tratta dell’incidente ferroviario tra Grassano scalo e Salandra scalo, avvenuto nel
1888 ed sua intenzione insieme all’Amministarzione comuanle fare una pubblicazione. Il secondo lavoro pronto, è la stesura
della sceneggiatura per la realizzazione del
film sull’incidente della banda di Grassano,
avvenuto nel territorio di Garaguso nel
1926, dove persero la vita quattro musicisti.
Giovanni Spadafino
Un ponte
importante
con gli Usa
da tenere
sempre vivo
MIGLIONICO
Tari, incentivi
alle famiglie
MIGLIONICO - Al fine di favorire la
massima diffusione per gli aventi diritto delle agevolazioni sulla Tari, il numero dei componenti delle utenze domestiche residenti, è rideterminato rispetto alle risultanze del foglio di famiglia anagrafico corrispondente, in tutti i casi in cui uno o più componenti dimori per un periodo superiore a 6 mesi
in altri luoghi per motivi di studio o di
lavoro o per ricovero. Il Comune ha reso noto che è possibile richiedere la “Rideterminazione del numero dei componenti del nucleo familiare” ai fini del
calcolo dell’imposta, dovuta per l’anno
2014, in pagamento a far data dal 16
novembre, utilizzando la dichiarazione appositamente predisposta dal Servizio Tributi. Il modello può essere scaricato dal sito web istituzionale dell’Ente www.miglionico.gov.it o ritirato direttamente presso l’Ufficio Tributi.
De Blasio durante la sua visita nel consiglio comunale di Grassano
MARCONIA Era la giovane promessa del Lanciano
Alla fine Lorenzo non ce l’ha fatta
Cordoglio per la famiglia Costantini
PISTICCI - Un altro angelo è volato in
cielo. Lorenzo, giovane pisticcese promessa del Lanciano, ha perso la sua
battaglia contro una particolare forma
di leucemia, tecnicamente linfoblastica
acuta.
Appena ventenne, Lorenzo Costantini si è spento poco più di una settimana
fa a Philadelphia, dove si era recato con
la sua famiglia, presso un centro specializzato della University of Pennsylvania, diretto dal Professor Carl June.
Purtroppo, nonostante gli enormi sacrifici effettuati dalla famiglia Costantini, il destino ha voluto evolversi in
maniera beffarda. L'agonia ebbe inizio
nel giungo 2013, quando in seguito ad
un infortunio ai legamenti di un ginocchio, gli venne diagnosticata una raris-
sima forma di leucemia. Questo male,
si dimostrò resistente, sia alla chemio
che al trapianto di midollo, donatogli
dalla sorella. Unica ed ultima spiaggia
per la famiglia Costantini divenne il ricovero ospedaliero a Philadelphia, che
sarebbe costato 600mila dollari. Da lì,
la grande mobilitazione. Tanti personaggi, gravitanti intorno al mondo dello sport, hanno dedicato un pensiero
speciale e tanti nobili gesti, dimostrando estrema vicinanza. Tra questi molti
giornalisti Rai, come Alessandro Antinelli ed Ivan Zazzaroni. La nazionale di
volley maschile, la nuotatrice Federica
Pellegrini e tanti calciatori, tra i quali
Llorente, Tevez, Verratti, Sirigu ed
Acerbi. Quest'ultimo particolarmente
toccato dalla vicenda, dalle dinamiche
molto simili. L'hashtag è stato sempre lo stesso: “Lorenzo facci un gol”,
tutti uniti a sostegno dell'unica causa, per raggiungere attraverso ogni
quantitativo di donazioni, lo scoglio dei
600 mila dollari e permettere il ricovero alla famiglia Costantini. In estate,
nel suo piccolo anche l'associazione
“Pandora” spese un pensiero. Durante
la manifestazione dello Sporting Soccer, che si svolge a Marconia annualmente ad agosto, il presidente Torzella,
don Antonio Di Leo e tutto lo staff, dedicarono un pensiero speciale, inneggiando al gol per la vita.
Mario Quinto
Lo
striscione
per
Lorenzo
Costantini
a Marconia
PISTICCI Luca Braia (Pd) non ha dubbi: «Ora il tavolo istituzionale»
«Pista Mattei sia aeroporto di Basilicata»
PISTICCI - «Inserire il trasporto aereo,
in particolare l’aeroporto “Enrico Mattei”, di Pisticci nel Piano della mobilità
regionale ed istituire al suo interno un
presidio strategico per il Sistema di
protezione civile regionale è un impegno possibile ed
una occasione che
una Basilicata che
guarda al futuro
non può perdere.
L’incontro di sabato scorso organizzato dalla società Win Fly, gestore
della Pista Mattei
alla presenza di
tanti rappresentanBraia con Cestari
ti politici-istituzionali e del mondo delle
imprese, è stata l’occasione non solo
per provare su aerei di prestigio l’ebrezza del volo, ma per condividere soprattutto, seppur brevemente, il prosieguo
di un percorso che ora dovrà subire una
accelerazione adeguata alle imminenti
sfide che attendono Matera».
E’ il commento del consigliere Luca
Braia. «Un investimento ingente -spiega- che supera gli 8 meuro, quello sino
ad oggi effettuato dalla Regione Basilicata, per una infrastruttura aeroportuale importante e che a quanto appreso necessita ancora di essere completato (non si comprende l’origine dei ritardi) per qualche migliaia di euro ad opera del Consorzio Industriale di Matera e
che consentirebbe alla Win Fly di procedere nell’interpellare Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) per il collaudo
della pista stessa al Tpp (Trasporto
Pubblico Passeggeri) aprendosi ad un
mercato molto più ampio di quello oggi
possibile legato al trasporto privato.
Insomma ritengo sia irrinunciabile
creare un tavolo di lavoro, che veda riuniti permanentemente Regione e Provincia insieme a consorzio Asi e “Win
Fly”, coordinato direttamente dal presidente Pittella, finalizzato a scadenzare una serie di iniziative atte a sostenere e fare “decollare la Pista Mattei di Pisticci” sino a farla diventare Aeroporto
di Basilicata».
[email protected]
RASSEGNASTAMPA
E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.
Martedì 18 novembre 2014
[email protected]
34
REDAZIONE: piazza Mulino,15
75100 Matera
Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466
POLICORO
[email protected]
POLICORO L’Istituto di biorisorse ha lavorato insieme con Ungheria e Romania
Genetica vegetale, Cnr in prima linea
Interessante progetto internazionale promosso dalla sede jonica
POLICORO – L’Istituto di bioscienze e biorisorse del Cnr
(Consiglio nazionale della ricerca), sede di Policoro, ha terminato i lavori del progetto scientifico “Agrobio”, avviato in partnership con le Nazioni di Romania e Ungheria, nel segno
della ricerca applicata nel campo della genetica vegetale.
Il progetto di cooperazione
territoriale europea è stato finanziato dalla Regione Basilicata con i fondi del Programma
Operativo Fesr 2007/2013. I risultati delle attività, che hanno
visto numerose missioni di reperimento di materiali genetici
nei paesi partner, sono stati illustrati in coincidenza dell’apertura dell’Anno accademico
presso l’Università “Aurel Vlaicu” di Arad in Romania nei
giorni del 6 e 7 novembre, sul tema: “La cooperazione territoriale come opportunità per una
ricerca di dimensione europea”.
Il responsabile scientifico,
Giulio Sarli, nell’esprimere soddisfazione per l’impegno della
Regione Basilicata, ha ribadito
che: «Questo progetto rappresenta un segno tangibile di come la nostra Regione vuole investire sulla ricerca e sullo sviluppo puntando sulla qualificazione dei giovani talenti del territorio; infatti sono stati reclutati solo per il progetto
Agro.Bio. sei giovani ricercatori per sviluppare attività di ri-
cerca ed esperienza nel
settore della cooperazione territoriale fra
Paesi dell’Ue».
Il dottor Sarli sottolinea, inoltre, che «all’incontro, oltre al persona- I ricercatori coinvolti nel progetto
le del Cnr ed agli assegnisti di alimentare, contribuendo a rafRicerca che si sono formati in forzare ulteriormente i rapporti
questo biennio, hanno parteci- di collaborazione tra i due Paepato alcuni imprenditori italia- si».
Gabriele Elia
ni, che hanno consolidato in [email protected]
mania significative esperienze
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di lavoro nel settore dell’agro-
MONTALBANO Annunciata una campagna di contestazione del bando comunale
«Rifiuti, Marrese e Di Sanzo silenti»
Il M5S replica così alle accuse di presunte connivenze con l’Ufficio tecnico
MONTALBANO JONICO - E’ battaglia a colpi di accuse, quella
scoppiata tra i M5S ed i consiglieri
di opposizione al Comune di Montalbano.
Dopo l’esplicita accusa di connivenze con il settore Ufficio tecnico
del Municipio, mossa al M5S locale, ora i pentastellati si rivolgono
ai consiglieri Piero Marrese del
Pd, e Giuseppe Di Sanzo di Sel,
chiedendo il motivo «della loro opposizione silente sui costi eccessivi
della fallimentare raccolta dei rifiuti urbani (719mila euro più Iva,
da indicizzare Istat, il che significa
più di un milione di euro all’anno).
Cinque anni di silenzio da parte di
Marrese e ben 10 da Peppone. -proseguono- Stanno zitti perché i loro
partiti di riferimento, in Regione e
nelle due Province, sono i responsabili di un Piano dei rifiuti che
mette al centro dell’affare non i cittadini, non la tutela dell’ambiente,
ma le società che gestiscono le discariche e quelle che producono
dai rifiuti carburante per gli inceneritori. I cittadini pagano per
una raccolta differenziata e il Pd e
la Sel regionali, con le leggi che varano e col loro Piano dei rifiuti fanno guadagnare le lobby dei rifiuti.
Esattamente la stessa cosa che, nel
suo piccolo, sta facendo il Comune
di Montalbano da anni.
Marrese e Di Sanzo sono stati
zitti non solo su come si è sviluppata l'ultima ingarbugliata gara di
appalto, ma anche sulle modalità
della raccolta “porta a porta” -proseguono da M5S- applicata dal
centrodestra a Montalbano in questi anni. Il cittadino montalbanese, in sostanza, si tiene il cassonetto in casa, separa i rifiuti e non ottiene, rispetto a quando c’era il
cassonetto per strada, né sconti
sulla ex Tarsu, oggi Tari, né benefici diretti dai vantaggi che la raccolta porta a porta dà in quei paesi
amministrati correttamente.
In questi Comuni virtuosi, a tutela e ritorno economico dei cittadini, vengono sempre previsti:
l'obbligo di trasformare l’umido in
bio-compost; l'obbligo di scorporare il valore del bio-compost (150
euro la tonnellata) dai costi complessivi dell’appalto dei rifiuti; la
raccolta dell’olio fritto in cambio di
olio extravergine di oliva (o sapone), in rapporto di 1 litro ogni 5 li-
tri di olio fritto; la possibilità di
conferire direttamente in un’Isola
ecologica o in una macchinetta automatica, la carta, il cartone, la
plastica, il vetro e le lattine, in cambio di uno scontrino utilizzabile
poi dal cittadino o per sconti sulle
varie tariffe municipali o per la
spesa nei supermercati del paese
(la plastica vale 300 euro la tonnellata al mercato libero, la carta 40
euro, il cartone 64 euro, il vetro 39
e le lattine 460); il calcolo della Tarsu solo sull’indifferenziata prodotta e mandata in discarica e non
calcolata a mq di abitazione e a numero di familiari per nucleo abitativo, come avviene a Montalbano.
Stuzzicati su questa questione, i
nostri due consiglieri di opposizione, insieme a Franco Gioia (SL, ovvero Sinistra livorosa) e Maurizio
Castellucci (centrodestra passato
al centrosinistra) si guardano bene dallo spiegare le loro contraddizioni e, insultando personalmente
due nostri attivisti, rispondono
spostando l’attenzione e le responsabilità della gestione rifiuti: dalla
politica (cioè da loro) all’ufficio tecnico del Comune.
Noi del Movimento 5 Stelle continueremo a informare i cittadini e
inizieremo una raccolta firme per
far annullare la gara per il nuovo
appalto».
[email protected]
NOVA SIRI Latronico (FI)
Lavori di messa
in sicurezza
nel centro storico
Il municipio di Montalbano Jonico
Ss 106 a Nova Siri, ora è tutta aperta
NOVA SIRI - Da domenica la Variante di Nova Siri - tronco IX,
dal km 414,080 al km 419,300 della Ss
106 jonica, dopo il via libera al traffico in
direzione Reggio Calabria, è stata aperta
anche verso Taranto. L'opera, nel suo
complesso ha cambiato profondamente la
viabilità, perché il traffico viene di fatto
decongestionato si evitano lunghe code in particolare nel periodo estivo- e ulteriori pericoli legati all'esistenza del noto incrocio con semaforo che per tanti anni è stato l'accesso a Nova
Siri Marina nonché punto di snodo fra Basilicata e Calabria.
NOVA SIRI - «Sono stati appaltati i
lavori di consolidamento, del valore di 500mila euro, nel centro storico di Nova Siri, dalla struttura
commissariale che gestisce l'Accordo di programma sottoscritto
tra Ministero dell'Ambiente e Regione». Lo ha dichiarato l’onorevoel Cosimo Latronico (FI). «Un
ringraziamento va a Saverio Acito
ed alla struttura tecnica che lo ha
supportato, che ha permesso di
realizzare sia la fase progettuale
che gli appalti della grande parte
degli interventi inclusi nel programma. La puntuale impostazione e il rigore tecnico hanno permesso di realizzare gran parte degli obiettivi prefissati. Nel centro
storico di Nova Siri si realizzerà un
intervento che metterà in sicurezza parte del rione Porticella, recuperando la vecchia fontana e la scalinata di ingresso del centro storico, un contesto ambientale di fascino che insiste peraltro su una gravina ed un acquedotto romano».
MONTALBANO JONICO Sabato l’iniziativa rinviata
“Mai più sole”, una serata in rosa
La
locandina
dell’evento
MONTALBANO JONICO “Mai più sole...in tour”, è questo il nome dell'incontro che
si terrà nella città di Montalbano Jonico, sabato dalle ore
18 alle ore 21, presso l'aula
magna dell'Isis “Pitagora”,
con l'obiettivo di esprimere il
collettivo rifiuto alla violenza
di genere e la vicinanza a tutte
le vittime. L'iniziativa è nata
da un'idea del giornalista Antonello Lombardi che, condividendo le priorità del piano
nazionale contro la violenza
sulle donne: educare, prevenire e sostenere, ha deciso di
svilupparla in collaborazione
con l'associazione onlus
Di.Do (Difesa Donna), il circolo Acli e l'Isis “Pitagora” di
Montalbano. Il via alle 18, con
il dibattito “La donna tra delitti e diritti”. Con l'aiuto di
esperti, sarà spiegato cosa è
possibile fare in situazioni di
violenza e a chi rivolgersi, fornendo informazioni utili su
come riconoscere il problema
per portarlo allo scoperto.
Interverranno, oltre a Maria Amorigi, preside dell'Isis
Pitagora che ospita l'incontro, Carmela Vitale, psicoterapeuta, le giornaliste Anna
Carone, Mariangela Di Sanzo,
e Cristina Longo. Le conclusione saranno affidate all'onorevole Maria Antezza, parlamentare del Pd, già firmataria nel 2013 alla Camera dei
Deputati della proposta di
legge “Norme per la promozione della soggettività femminile e il contrasto al femminicidio”.
Alle ore 20 spazio alla lettura di alcune poesie della scrittrice Maria Antonietta D'Onofrio. Seguirà la discussione
dal titolo “L'immagine della
donna nell'arte”. Subito dopo,
l'esibizione musicale di Silvia
Barletta, soprano e ambasciatrice Unesco per la musica, accompagnata dal pianista Danilo Panico.
[email protected]
RASSEGNASTAMPA
II I BASILICATA PRIMO PIANO
CAPITALE EUROPEA
IL MINISTRO A MATERA
Martedì 18 novembre 2014
LA FORMULA VINCENTE
«Dobbiamo unire il grande patrimonio
artistico e culturale alla forza del presente fatta di talenti, creatività, intelligenze»
IL MINISTRO IN
CITTÀ
Dario Franceschini non ha mancato di fare foto
ricordo. In alto, a destra, il sindaco Salvatore Adduce regala
una spilletta
di Matera 2019.
Sotto, un momento del dibattito in piazza
Vittorio Veneto
[foto Genovese]
.
«La Basilicon Valley
un modello per il Sud»
Franceschini punta su saperi, turismo e infrastrutture
DONATO MASTRANGELO
l MATERA. Adesso è giunto il momento di
tradurre in termini di investimento per il
territorio il grande lavoro sviluppato dal
percorso di candidatura di Matera 2019 a
partire dal potenziamento degli asset infrastrutturali agli inediti scenari che si
schiudono per il turismo.
Il ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini, ieri in visita
nella città dei Sassi, ad un mese esatto dalla
proclamazione di Matera capitale europea
per la cultura nel 2019, scommette sul nuovo
paradigma di sviluppo del Sud Italia.
«È un riconoscimento prezioso perchè assegnato ad una città del Mezzogiorno. Vincere questa sfida per il Sud vuol dire non
soltanto colmare il suo deficit di sviluppo sul
piano economico ma anche restituire al Paese la competitività di cui ha bisogno.
Franceschini lancia un messaggio inequivocabile: il rilancio riparte dalla capacità di
preservare la storia e le specificità dei tanti
scrigni sparsi sul territorio, coniugando
questo percorso alla nuova visione dei saperi
e delle frontiere tecnologiche. Non è un caso
che il titolare del Mibact ripercorrendo l’av-
ventura di Matera 2019, alla presenza dei
sindaci di Matera, Salvatore Adduce, di
Lecce, Paolo Perrone, del vice sindaco di
Siena, Fulvio Mancuso e di Nadia Carboni, project manager di Ravenna 2019, faccia riferimento alla “Basilicon Valley” indicata nelle 150 pagine del dossier di candidatura. «Ritengo - ha evidenziato dal palco
il ministro Franceschini - che non ci possa
essere concetto più appropriato per riassumere la filosofia del percorso attuato dalla
città dei Sassi e che va mutuato come modello di crescita. Dobbiamo avere, dunque, la
capacità di unire il grande patrimonio artistico e culturale, tutelandolo con cura, alla
forza del presente fatta di talenti, creatività,
intelligenze. Questo è il lavoro che ci aspetta
anche per ottenere un altro grande traguardo, spostare i flussi turistici internazionali
da Roma in giù che attualmente si attestano
appena al 15 per cento. Abbiamo quattro
anni per sviluppare risultati significativi».
Inevitabile il riferimento al gap infrastrutturale della città dei Sassi. «Sono venuto in
automobile - ha dichiarato ma in passato
come segretario del Pd ho utilizzato la linea a
scartamento ridotto Bari - Matera. Non è
certo la tratta che può connettere alla di-
rettrice ferroviaria nazionale ma, ad esempio, può essere utilizzare come un interessante percorso turistico perchè arriva nei
pressi dell’aeroporto di Palese».
Francheschini che ha anche assistito alla
partita amichevole delle rappresentative under 21 tra Italia e Danimarca allo stadio XXI
Settembre, si è anche soffermato sulla valenza della sezione distaccata della Scuola di
Restauro attivata a Matera su decreto del
Mibact. «È un’altra grande opportunità per
questa città».
Da parte dei sindaci Adduce e Perrone è
stata rinnovata la disponibilità a percorrere
strade comuni nel segno di Matera 2019. «Ci
eravamo giurati lealtà e collaborazione prima ancora che si sapesse la città vincitrice ha detto Perrone - e siamo convinti di sviluppare progetti sinergici. La capitale della
cultura è una comunità frutto di tante sensibilità che lavora per costruire un futuro
migliore. Perchè, allora, non farlo tutti insieme?». «Questa - ha evidenziato Adduce - è
una sfida che chiama a raccolta tutto il Sud
che si propone di realizzare uno sviluppo del
tutto innovativo rispetto al passato, un modello virtuoso da esportare anche al Nord del
Paese e, perchè no all’intera Europa».
NEI MUSEI L’IMPRESSIONE DI FRANCESCHINI SULLA CITTÀ ALL’USCITA DA PALAZZO LANFRANCHI
«Un’emozione rivederla
con gli occhi di Pasolini»
ENZO FONTANAROSA
l MATERA. Prima la meraviglia
dello scorcio panoramico dal balcone di piazza Pascoli. Poi la prima
tappa del percorso museale. Un breve tour tra i beni e le attività culturali di cui si occupa nel suo dicastero sono stati proposti al ministro Dario Franceschinipartendo dalla chiesa della Madonna del
Carmine, inglobata nel Palazzo
Lanfranchi. Marta Ragozzino, sovrintendente ai Beni storici artistici ed etnoantropologici, è la guida d’eccezione, insieme al sindaco
Salvatore Adduce. Alla luce soffusa che dà un che di sacralità, incuriosiscono il rappresentante del
Governo le “reliquie abitate” in mostra, ovvero le “19 cose quotidiane
che Matera offre al mondo” che il 16
ottobre scorso, a Roma, ammirarono divertiti i commissari europei
nell’audizione di “Matera 2019”. La
visita è continuata, con il codazzo di
autorità, sicurezza e giornalisti che
segue il ministro a Palazzo Lanfranchi nel percorso dell’allestimento su Pier Paolo Pasolini, a 50
anni dalla realizzazione del suo capolavoro cinematografico “Il Vangelo secondo Matteo”. Per essere
apprezzata, meriterebbe più tempo.
«Ho già visto a Parigi e poi a Roma
gli allestimenti su Pasolini e il suo
film», dice Franceschini. Il suo tono
però fa intendere che è di fronte a
una iniziativa diversa, che non fa
mistero di apprezzare. Passa in rassegna i pannelli e le immagini, i
contributi multimediali che accompagnano il visitatore. Prima di salire al primo piano, si allontana verso il chiostro. Risponde a una telefonata. Passa un paio di minuti e,
al ritorno, la sua espessione è tesa.
Durante la visita la situazione si
ripeterà ancora un paio di volte,
prima che completi il percorso. «Rivedere Matera con gli occhi di Pasolini è stato emozionante – è il suo
A PALAZZO LANFRANCHI
Il ministro Dario
Franceschini
ha visitato la mostra a 50 anni
dalla realizzazione
del film «Il Vangelo secondo Matteo» di Pasolini [foto Genovese]
.
commento –. È una bella mostra,
questa. Nel 2015 ricorrono i 40 anni
dalla morte di Pasolini e si stanno
organizzando una serie di eventi.
Ritengo che l’esposizione materana
sarà uno di pezzi più importanti di
questo percorso». Si esce, poi, sul
terrazzo panoramico. «Ma il vero
museo qual è?», ha detto indicando i
Sassi. E ancora: «Se si facesse pagare la vista che da qui si gode,
penso che ciò da solo basterebbe a
finanziare le attività di Palazzo
Lanfranchi». La tappa successiva è
il Museo “Ridola”. In piazza Pascoli
si sofferma davanti al bibliomotocarro del maestro Antonio La Cava, apprezzandone l’iniziativa. Al
“Ridola” l’attendono il sovrintendente ai Beni archeologici, Antonio De Siena, con la direttrice Anna Maria Patrone. Al termine il
ministro, sul registro dei visitatori,
appunta così: «Complimenti al Museo archeologico nazionale Ridola,
Passato e futuro insieme».
LA VISITA IL MINISTRO NEL POMERIGGIO NELLA «CAPITALE»
Petrolio e turismo?
«Sì, sono compatibili»
Dario Franceschini non vede dualismi
EMILIO SALIERNO
l MATERA. È arrivato in piazza Pascoli nel primo pomeriggio di ieri ed appena sceso dall’auto si è fiondato verso
il belvedere sui Sassi. Dario Franceschini conosce ormai
bene Matera e quel posto, vicino alla «goccia» di Azuma e di
fianco a Palazzo Lanfranchi, gli è noto. Non c’è tanta gente
intorno a lui, se non autorità locali, rappresentanti governativi e politici. Il ministro, lasciando tutti gli altri alle spalle, si avvicina all’inferiata della balconata e tira fuori il cellulare, scattando alcune foto che poi posta su Twitter. Inizia
così la mezza giornata a Matera del responsabile del dicastero ai Beni e alle Attività culturali e al Turismo, ad un
mese dalla proclamazione di Matera a capitale europea della
cultura per il 2019.
A Franceschini abbiamo chiesto, subito dopo le foto al
panorama, se lo spettacolo che ha immortalato sia compatibile con il petrolio e il conseguente scempio del territorio.
«In tutti i Paesi del mondo, con l’intelligenza, si può fare in
modo da ottenere cose positive. È un problema superabile,
vedrete». Arriva il sindaco Salvatore Adduce e saluta calorosamente Franceschini: «Ti ringrazio per essere qui, soprattutto in un momento particolare come questo». Adduce
dice così, e Franceschini sorride. Poi le risposte su Matera
capitale. «È un lavoro che per voi comincia adesso - chiarisce
il ministro - che si è basato su una progettazione di grande
qualità. Ora ci sono quattro anni per un forte investimento
su Matera, ma non solo, perché servirà anche al Mezzogiorno».
Tra le questioni affrontate brevemente con i giornalisti,
quella sulla scuola di restauro di Matera. «Il valore della
capitale della cultura non è solo programmare eventi a breve
termine, ma mettere a fuoco iniziative permanenti, che puntano alla tutela del patrimonio, al restauro e alla formazione».
Gli interrogativi sulle infrastrutture non possono che essere fatti presente al ministro. «Certo, è uno dei punti su cui
dobbiamo lavorare, soprattutto per valorizzare i luoghi turistici. Quando ero segretario del Pd, ho viaggiato treno delle
Fal che collega Matera a Bari, sulla ferrovia a scartamento
ridotto, che può essere utilizzata per un percorso turistico
suggestivo. Bisogna sfruttare tutto ciò che già esiste».
Il cellulare del ministro continua a squillare. Le telefonate
si susseguono e Franceschini, spesso, si isola per rispondere.
Quando rientra nel gruppo, si sofferma su un dato che riguarda il turismo: «L’85 per cento dei visitatori che arriva in
Italia si ferma a Roma, solo il 15 per cento scende sotto la
capitale. Eppure, sotto Roma c’è la bellezza dovunque, con
tutti i siti straordinari che sapete, dalla Campania alla Calabria sino a voi. Ecco, bisogna invertire questa tendenza».
Dopo le brevi dichiarazioni in piazza Pascoli, accompagnato
soprattutto dalla soprintendente Marta Ragozzino, visita la
mostra su Pier Paolo Pasolini, gli spazi espositivi di Palazzo
Lanfranchi e il vicino Museo Ridola. In serata, parteciperà
alla festa in piazza Vittorio Veneto per celebrare la designazione della città a «capitale».
RASSEGNASTAMPA
BASILICATA PRIMO PIANO I III
Martedì 18 novembre 2014
SOS RIFIUTI
CONFERIMENTO IN DISCARICA
Occorrerà organizzare il temporaneo
trasferimento diretto in discarica dai
Comuni del bacino centro
CHIUSURA IMPIANTI
EX INCENERITORE
Se sussitono le condizioni, la Provincia è
disponibile ad autorizzare in anticipo il
sito di Vallone Calabrese a Potenza
PARCO L’ORDINANZA
L’Acta
L’azienda si scusa
per gli inevitabili disagi
Acta spa prende atto della chiusura del sito di trasferenza di Tito gestito dalla B&B Eco, del quale l’azienda di Potenza si serve per il conferimento dei rifiuti raccolti in città.
Sin da subito l’azienda intende mettere in chiaro che le conseguenti situazioni di sofferenza che la chiusura
produrrà nel sistema di raccolta con
l’impossibilità di avere a disposizione un centro per il conferimento dei
rifiuti urbani prodotti a Potenza, non
sono addebitabili in alcun modo
all’azienda ma, ovviamente, alla
chiusura del sito di cui trattasi.
L’Acta è sin da subito pronta a ricercare insieme all’Amministrazione
Comunale eventuali alternative utili
a far fronte all’emergenza e ai problemi che presto insorgeranno nel
capoluogo (in primis l’accumularsi
dei rifiuti su strada nei pressi dei cassonetti).
Per questo l’Azienda scusandosi con
la cittadinanza per i disagi che inevitabilmente ci saranno nel far fronte
all’emergenza, chiede alla stessa ancora una volta di dimostrare collaborazione e spirito di adattamento.
«La discarica
dismessa
in condizioni
fatiscenti»
POTENZA Lex inceneritore di contrada Vallone Calabrese [foto Tony Vece]
Rifiuti: un piano straordinario
per superare l’emergenza
Dopo la chiusura del sito di smistamento di contrada Aia dei Monaci a Tito
GIOVANNA LAGUARDIA
l Un piano straordinario per il conferimento diretto dei rifiuti in discarica
da parte dei Comuni del bacino centro
per i prossimi quindici - venti giorni. Il
tempo necessario per aprire le porte al
sito di Vallone Calabrese. Questa la
soluzione della Provincia di Potenza
all’emergenza rifiuti che si è venuta a
creare dopo la chiusura della stazione di
trasferenza di località Aia dei Monaci a
Tito. Se ne discuterà questa mattina alla
Regione nella riunione dell’Osservatorio Ambientale. L’ordinanza dell’Ente
Parco dell’Appennino lucano che ha
chiuso la stazione di trasferenza gestita
dalla B&B Eco ha lasciato i 26 comuni
del bacino centro alle prese con una
bella gatta da pelare.
La linea di indirizzo della Provincia è
quella di adottare un criterio oggettivo
BACINO CENTRO
Spazzatura: il problema
riguarda Potenza e altri 25
comuni della provincia
per il trasferimento in discarica che
comporti il minor aggravio di costi
possibile. In provincia di Potenza attualmente le discariche attive sono tre:
quella di Sant’Arcangelo, quella di Atella e quella di Venosa. In più c’è Fenice:
all’impianto di incenerimento di lavello
viene conferito il secco. Altre due discariche Moltiterno e Lauria, sono attualmente chiuse in attesa del completamento dei piani di caratterizzazione.
Naturalmente, però, il trasferimento
diretto potrà essere soltanto temporaneo. Occorre un nuovo sito dove stoccare e smistare i rifiuti in attesa della
destinazione finale. A Potenza c’è. È l’ex
inceneritore di contrada Vallone Calabrese, da tempo in predicato di diventare stazione di trasferenza. In
quanti giorni potrebbe essere aperto,
considerata l’emergenza incombente?
Anche di questo si discuterà oggi nella
riunione alla regione. Nel frattempo il
presidente della Provincia Nicola Valluzzi si è dichiarato disponibile a fare di
tutto per accelerare i tempi. «Qualora
sussistano le condizioni tecniche, organizzative ed ambientali per poter utilizzare da subito il sito - ha dichiarato
Valluzzi alla Gazzetta - la Provincia è
disponibile ad emanare atti anticipatori
rispetto al normale iter autorizzativo
dell’impianto».
Intanto sulla città di Potenza, che
produce i due terzi dell’intero carico di
spazzatura del bacino centro, aleggia lo
spettro dell’emergenze. I cittadini temono che, come già accaduto più volte
in passato, quando per vari motivi si
sono interrotti i flussi dei rifiuti alla
stazione di trasferenza, i rifiuti possano
accumularsi dentro e fuori dai cassonetti, oltre il livello di guardia.
DISCARICHE IERI UN PRIMO INCONTRO DEGLI UFFICI DEL DIPARTIMENTO PER VALUTARE LA SITUAZIONE
EMERGENZA
RIFIUTI
Cassonetti
strapieni a
Potenza
durante una
delle tante
emergenze
[foto Tony Vece]
Oggi si riunisce in Regione
l’Osservatorio Ambiente
Valutate le motivazioni
dell’ordinanza
dell’ente Parco e le
possibili alternative
l Oggi alle 11.30 al dipartimento Ambiente della regione Basilicata si terrà una riunione dell’osservatorio ambientale per discutere con tutti
i soggetti interessati dell’emergenza venutasi a creare con la
chiusura della stazione di tra-
sferenza di Tito, che non riguarda soltanto la città di Potenza ma tutti i comuni del
bacino Centro. Con il blocco di
tutte le attività della stazione di
trasferenza, infatti, viene di
fatto bloccato anche il flusso
dei rifiuti dai cassonetti alle
discariche.
Ieri mattina, intanti, gli uffici del Dipartimento ambiente
hanno tenuto una riunione interna di approccio al problema.
«È stato preso atto - ha detto
l’assessore regionale all’Ambiente Aldo Berlinguer - di tutti
gli elementi su cui si basa l’or-
dinanza dell’Ente Parco che
chiude il sito di trasferenza,
sono state valutate le possibili
alternative per lo smaltimento
dei rifiuti del bacino centro e
tra queste in maniera particolare il possibile utilizzo come
sito di trasferenza dell’eximpianto di incenerimento di Vallone Calabrese a Potenza. Una
strada, questa, che del resto era
già stata intrapresa a prescindere dall’emergenza di questi
gior ni».
L’ipotesi di riutilizzare l’ex
impianto di incenerimento,
mai andato a regime, come
l La stazione di trasferenza di località Aia dei Monaci è stata chiusa con l’ordinanza 8/2014 dell’Ente parco nazionale dell’Appennino
Lucano.
Il direttore del parco Vioncenzo Fogliano ha preso la
decisione «vista la nota del
Comando Stazione del Corpo
Forestale dello Stato di Pignola del 14 ottobre 2014, pervenuta in data 16 ottobre con
la quale si veniva a conoscenza dell’esistenza di una
stazione di trasferenza di rifiuti in località Aia dei Monaci nel Comune di Tito».
Come scritto nell’ordinanza, «il verbale di accertamento sui luoghi e sulle cose del
12 novembre 2014, redatto
dall’ing. Margherita Triunfo
e dal Comandante del Corpo
Forestale dello Stato di Pignola dott. Gianluigi Marchese», rilevava «che il sito di
trasferenza alla località Aia
dei Monaci in agro di Tito è
alla data odierna a servizio di
alcuni comuni della provincia di Potenza; che lo stato
della discarica dismessa,
adiacente al suddetto sito è in
condizioni fatiscenti; la presenza di un continuo transito
di automezzi su un tratto
viario sterrato ricadente in
area parco». Il direttore
dell’ente parco, nell’ordinanza, inoltre fa rilevare che
«l’area in oggetto risulta vincolata ai fini paesaggistici ed
ambientali e che la stassa
ricade in area parco, precisamente in zona 2 «di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale
con limitato grado di antropizzazione».
Sulla base di queste considerazioni l’’ente parco ha
avviato le procedure per
l’emanazione dell’ordinanza
di chiusura «con contestuale
riduzione in pristino ambienatale» ed ha disposto «l’immediata sospensione delle attività in essere svolte dalla
B&B Eco nonchè di tutte le
attività connesse all’esercizio
del sito di trasferenza in località Aia dei Monaci».
[g.lag.]
.
stazione di trasferenza, infatti,
era stata già avanzata fin dal
2012. Poco più di un mese e
mezzo fa, il 29 settembre scorso,
l’assessore
comunale
all’ambiente Pasquale Pepe comunicava di aver depositato,
presso l'Ente provinciale, l'istanza tesa ad ottenere l'au-
torizzazione all'esercizio dell'attività di trasferenza dei rifiuti presso il sito dell'ex inceneritore». Da allora ad oggi il
Comune ha raccolto tutta la
documentazione necessaria.
«Abbiamo lavorato ad una integrazione documentale - spiega Pepe redigendo il progetto
per lo smaltimento delle acque,
la relazione sulle immissioni
in atmosfera, la relazione geologica, il certificato dei vigili
del fuoco, tutti documenti che
contiamo di consegnare alla
Provincia entro un paio di giorni».
[g.lag.]
RASSEGNASTAMPA
BASILICATA PRIMO PIANO I V
Martedì 18 novembre 2014
AMBIENTE E SALUTE
IL TAVOLO TECNICO
EFFETTO VAL D’AGRI
Rischio radioattività emersa in alcuni
reflui della Val D’Agri. La preoccupazione
di comunità e amministrazioni locali
Reflui e radiazioni
la Regione rassicura
«Dati Arpab confortanti», ma si attendono altri pareri
PIERO MIOLLA
l La Regione rassicura sui
reflui petroliferi smaltiti a Tecnoparco. Ma dopo i risultati
dell’Arpab - che hanno riscontrato basse dosi di radioattività
- si attendono i pareri di Ispra,
Istituto superiore di sanità ed
Enea che dovrebbero arrivare
tra una settimana.
«Arpab - si legge in un comunicato diffuso dalla Regione
Basilicata - rassicura su alcuni
punti: la radioattività è bassa,
la comparazione con l’acqua
potabile scientificamente non
indicativa e il trattamento
scongiura qualsiasi contaminazione della catena alimentare. Da escludere che ci possano
essere quindi effetti sulla salute della popolazione e
dell’ambiente».
Altrettanto
rassicuranti sarebbero le affermazioni degli altri enti secondo
i quali i rifiuti smaltiti rientrano fra quelli previsti
nell’Aia, ossia l’Autorizzazione
integrata ambientale. L’ordinanza di sospensione del conferimento delle acque di deiezione, che escono dal Centro
olii di Viggiano per essere trattate a Pisticci scalo, non è stata
emessa. Nonostante la richiesta precisa del sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, di stoppare i conferimenti per 30 giorni in attesa di capirne di più.
«Dopo il dibattito - si legge
nella nota della Regione - si è
accolta la proposta dell’assessore Aldo Berlinguer di aggiornarsi fra una settimana, ossia
martedì 25 novembre, per ragionare con il conforto dei pareri autorevoli».
«A quel punto – hanno detto
il presidente Marcello Pittella e
l’assessore regionale all’ambiente Berlinguer – potremo de-
cidere con piena cognizione di
causa, avendo come priorità assoluta la salute dei cittadini e la
tutela dell’ambiente lucano».
«Di fronte a questa richiesta
– ha spiegato Di Trani – ho
ritenuto di non dover procedere neanche io: l’Ispra e l’Istituto di Sanità, infatti, potranno
dirci qualcosa in più sulla pericolosità dei radionuclidi riscontati da Arpab nelle acque
di deiezioni che arrivano in
Valbasento da Viggiano». L’ordinanza, però, era stata data
per certa: Di Trani, infatti, aveva garantito che, in caso di
mancato adozione da parte del
governatore, l’avrebbe emanata lui. Evidentemente, il primo
cittadino di Pisticci ha condiviso il ragionamento di Pittella
che gli avrebbe anche garantito
quanto segue: «Il presidente –
ha spiegato Di Trani – mi ha
garantito che, se dovessero
emergere seri rischi per la salute dei cittadini, evidentemente anche grazie all’apporto au-
TECNOPARCO Ingresso in Valbasento
POTENZA IL FATTO NELL’ISTITUTO PENALE PER MINORENNI
Detenuto tunisino di 17 anni
tenta il suicidio
Viene salvato dagli agenti
l Erano intorno alle 20 di domenica scorsa quando un detenuto tunisino di 17 anni, ospite
dell’Istituto Penale per Minorenni
di Potenza, voleva togliersi la vita
mediante impiccagione con dei
lacci annodati alle sbarre della
propria stanza detentiva, lo comunica il Segretario Regionale del
Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – della Basilicata - Saverio Brienza – l’organismo sindacale più rappresentativo dei
«Baschi Azzurri». Proprio in
quell’istante , i tre agenti di Polizia
Penitenziaria presenti in servizio
, che avevano captato un particolare malessere psicologico del
detenuto, si apprestavano a fare
un ulteriore controllo e trovavano
il tunisino già penzolante e privo
di coscienza. I poliziotti penitenziari sono intervenuti con grande
torevole e scientifico di Ispra e
dell’Istituto Superiore di Sanità, l’ordinanza verrà resa in
comune, visto che questo atto,
in realtà, è sì di competenza del
sindaco di Pisticci, ma anche di
quello di Ferrandina, così come del presidente della Regione». Il sindaco di Pisticci, però,
punta il dito soprattutto su altro: «È ormai chiaro che qualcuno sapeva della presenza di
radioattività in quei reflui: perché, dunque, nessuno ha mai
detto nulla? Perché trattare
quelle sostanze in un impianto
come quello di Tecnoparco che,
in base all’autorizzazione integrata ambientale non è abilitato a farlo. Ciò che si è scoperto ora, tra l’altro grazie al
Comune di Pisticci che ha voluto fortemente questo tipo indagine ed ha puntato i piedi al
tavolo regionale, in realtà è roba vecchia che probabilmente
risale a più di qualche anno fa.
Perché non si è intervenuti prima?».
prontezza e professionalità, procedendo prima a slegare il minore
dal cappio e immediatamente alle
prime manovre di rianimazione ,
nel contempo hanno chiesto l’intervento del «118». Il ragazzo è stato portato all’’Ospedale San Carlo
di Potenza dove si trova ricoverato
e piantonato dalla Polizia Penitenziaria .
Solo il pronto intervento dei tre
agenti di Polizia Penitenziaria in
stanza presso l’Istituto Penale per
Minorenni di Potenza ha evitato
l’irreparabile ed ha permesso di
riportare alla vita il ragazzo, tra
l’altro come ogni giorno avviene
in tutta l’Italia , dove i “baschi
azzurri” salvano la vita alle tante
persone ristrette negli istituti Penitenziari da ogni forma di suicidio, intervenendo con grande
professionalità ed umanità.
VAL
BASENTO
La seconda
vasca dove i
reflui arrivano
parzialmente
depurati
VAL D’AGRI PER LA COMPAGNIA PETROLIFERA, RISPETTATA LA SICUREZZA DI CITTADINI E AMBIENTE
L’Eni rassicura tutti
«Ok i valori delle acque»
Summit fra il
governatore Pittella,
Berlinguer, sindaci,
Arpab e Confindustria
l Per Eni «i valori radiometrici delle acque del Centro
Oli Val d’Agri sono nella norma».
È quanto è stato detto ieri in
un tavolo di concertazione
presso la Regione Basilicata
per affrontare il tema dello
smaltimento delle acque di
strato presso gli impianti di
Tecnoparco. Al tavolo hanno
preso parte il presidente, Marcello Pittella, l’ assessore regionale all’ ambiente, Aldo Berlinguer, il sindaco di Pisticci, il
sindaco di Ferrandina, Arpab e
Confindustria Basilicata.
Nel corso dell’incontro, Eni
ha confermato «che tutte le attività del Centro Olio Val
d’Agri (Cova) sono svolte nel
rispetto della massima sicurez-
REGIONE La sede a Potenza
za per la salute delle persone e
nel rispetto dell’ambiente». In
particolare, Eni ha chiarito che
«gli aspetti riguardanti la presenza di radionuclidi di origine
naturale nel processo di estrazione d’idrocarburi sono gestiti rispettando completamente
la normativa comunitaria e nazionale in materia (D.lgs.
230/95, la direttiva europea
96/29/EURATOM, il D.lgs.
241/2000 per il controllo delle
sorgenti naturali delle radia-
zioni)».
«Da oltre 10 anni - ha detto
ancora Eni - si svolgono controlli periodici, effettuati da un
organismo di controllo certificato, sulle acque fossili per
uso industriale e i residui che,
pur contenendo radionuclidi
naturali, non sono considerati
radioattivi. Tutti i dati certificati non hanno mai evidenziato alcuna anomalia e i valori
registrati non hanno mai superato i limiti assoggettati alla
disciplina per lo smaltimento
dei rifiuti speciali. In particolare, è sempre stata verificata l’assenza di livelli di
RA-226 nelle acque di produzione e di ogni altra anomalia
radiometrica rilevabile».
«Tutta la documentazione ha evidenziato Eni - è sempre
stata ed è a disposizione di tutti
gli enti e organi di controllo».
Al fine di favorire la massima trasparenze, Eni si è resa
disponibile a partecipare a ulteriori incontri istituzionali ed
a effettuare nuovi campionamenti.
POTENZA NELLA GIORNATA ODIERNA NUOVE MANIFESTAZIONI STUDENTESCHE. DOMANI IL «TERZO SETTORE» NELLA CASA DEL VOLONTARIATO
Contro il decreto Sblocca Italia
cortei, incontri e raccolta firme
l Anche oggi continuano le manifestazioni per chiedere il ricorso alla
Corte Costituzionale contro il decreto
“Sblocca Italia” e per un futuro di
sviluppo equilibrato per la Basilicata.
Domani nuovo incontro a Potenza, alle
ore 17, presso la Casa del volontariato.
Sul tema si interroga il Terzo settore.
L’iniziativa rientra in una campagna
di sensibilizzazione “#SbloccaFuturo
#BloccailDecreto” che ha lo scopo di
informare la cittadinanza sui contenuti dell’articolo 38 del Decreto (riguardante le scelte in materia di politica energetica operate dal Governo) e
di promuovere una raccolta di firme
per spingere il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella ad
impugnare, innanzi alla Corte Costituzionale, il testo dello "Sblocca Italia".
Legambiente e Wwf sono ancora
convinte che, con le disposizioni con-
tenute nell’art. 38 del così detto Sblocca
Italia, si favorisce la nuova colonizzazione del nostro territorio e dei nostri mari da parte dell’industria petrolifera, invece di difendere l’interesse
pubblico ad uno sviluppo economico
sostenibile ampliando le servitù petrolifere in Basilicata a più del 50% del
suo territorio. Anche dopo le non sostanziali modifiche introdotte alla Camera e il voto di fiducia al Senato non
è cambiata la portata negativa delle
disposizioni del provvedimento.
Il calcolo costi-benefici dell’impatto
economico, sociale e ambientale
dell’approccio finora utilizzato è assolutamente perdente se si pensa che
l’inquinamento sistematico e il rischio
di incidente mettono a rischio le nostre
aree di pregio naturalistico e paesaggistico, dove fiorenti attività economiche potrebbero nascere attorno al
settore del turismo invece di estrarre
petrolio di bassa qualità che potrebbe
coprire, valutate le riserve certe a terra
e a mare, il fabbisogno nazionale per
appena 13 mesi.
Legambiente, WWF, Greenpeace e
Rete degli Studenti Medi della Basilicata hanno lanciato pertanto una
petizione popolare al fine di chiedere
alla Regione Basilicata di impugnare
l’articolo 38 davanti alla Corte Costituzionale. In questi giorni le associazioni organizzano tanti momenti
ed iniziative per la raccolta delle firme.
«È possibile scaricare i moduli per la
raccolta delle firme dal sito della Legambiente Basilicata e far sottoscrivere la petizione ai vostri amici e
colleghi di studio o di lavoro - spiegano
gli operatori. - È anche possibile sottoscrivere la petizione online collegandosi al sito http://mobilitiamoci.legambiente.it/bloccaildecreto/».
RASSEGNASTAMPA
VI I POTENZA CITTÀ
OBIETTIVO LAVORO
I PROVVEDIMENTI DELLA REGIONE
Martedì 18 novembre 2014
LE LINEE DEL PROGETTO
Iniziativa di Realtà Italia e Socialisti per
favorire le politiche attive del lavoro,
attraverso una rivistazione dei Copes
NUOVO WELFARE
Tra le direttrici, percorsi di formazione e
l’attivazione di redditi da lavoro, per superare
i «Copes» realizzando cooperative sociali
«Reddito minimo, in mille
al lavoro per Matera 2019»
Proposta di legge sull’occupazione per chi un impiego lo ha perso
ANTONELLA INCISO
l Non è assistenzialismo. I
consiglieri regionali di Realtà
italia, Paolo Galante, e Partito
socialista, Francesco Pietrantuono, lo rivendicano con forza. Le proposte di leggi regionali sul reddito minimo e sulla
forestazione, illustrate ieri nel
corso di una conferenza stampa, sono tutt’altro che una forma di assistenzialismo. Piuttosto «rappresentano un modo
per interpretare le politiche attive del lavoro». E soprattutto
sono l’occasione perchè la politica traduca questa nuova fase economica che può essere
considerata, a loro dire, una
«nuova rivoluzione industriale». Ma occorre fare presto. Fare presto nel cogliere il cambiamento epocale e fare presto
nell’approvare quei provvedimenti che possono essere utili
a dare risposte ad una vastissima platea di persone: dai disoccupati di lunga durata ai
fuoriusciti dai benefici degli
ammortizzatori sociali, ai precari, a coloro che un lavoro lo
hanno perso. Per questi ultimi,
secondo quanto prevede la proposta di legge sul reddito minimo, la Regione metterà a disposizione un’indennità giornaliera per la realizzazione di
opere e servizi di pubblica utilità. Inoltre, saranno previsti
percorsi di formazione e l’attivazione di redditi da lavoro,
per superare i «Copes», favorendo tra l'altro a nascita di
cooperative sociali di disoccupati di lunga durata. Questo
mentre il riordino del settore
forestale punta alla creazione
di un’agenzia regionale per la
gestione di un nuovo modello
sperimentale, attraverso un
coordinamento delle attività e
dei lavoratori.
I consiglieri, però, non si
limitano a mettere nero su
bianco gli interventi da realizzare. Piuttosto indicano anche i settori in cui impiegare
queste persone. A cominciare
dalla cultura e da Matera 2019.
«Noi immaginiamo che, ad
esempio, 1000 lavoratori assistiti vengano impiegati per
Matera 2019 - precisa il consigliere Pietrantuno - che coloro che usfruiscono del reddito minimo vengano utilizzati
per tenere i siti archeologici
aperti. Le Province ed i comuni
singolarmente o associati e gli
organismi di diritto pubblico,
nell’ambito delle politiche attive del lavoro, possono prevedere l’utilizzo dei soggetti
suddetti, mediante appositi
progetti di inserimento, in attività di realizzazione di opere
e servizi di pubblica utilità».
«L’utilizzo diretto di tale personale da parte dei soggetti di
diritto pubblico - evidenzia invece il consigliere Galante non configura alcun rapporto
di lavoro ed è caratterizzato e
qualificato da azioni di orientamento e di formazione finalizzate a favorire l’occupabilità
dei soggetti coinvolti». «In un
grande piano attraverso coo-
perative locali – precisa ancora
il consigliere – intendiamo prevedere il presidio, la gestione e
la valorizzazione di tutti i beni
culturali. Dai siti archeologici
alle biblioteche, dalle pinacoteche ai musei, alle chiese rupestri. Un grande piano per la
cultura che dia senso e concretezza ad una terra ricca di
troppo spesso recondite opportunità».
Fondamentale,
invece,
nell’ambito della legge sulla forestazione il ruolo dell’Agenzia
agro-forestale
regionale.
«Agenzia che prevede il direttore ed il revisore unico, ed ha
nella Regione e nelle Unioni
dei Comuni i cardini di mandato fondamentali - sottolinea
il consigliere Pietrantuno L’Agenzia può contribuire a
definire le “Linee guida regionali”, a costruire i Piani di
assestamento forestale, i Piani
di gestione comunale, come pure può avere il ruolo di assistere i comuni nell’attività di
messa in valore dei sistemi
boschivi e di uso corretto dei
prodotti del sottobosco». E non
importa se c’è il rischio di aumentare i costi, perchè - concludono i consiglieri - alle
«nuove figure si potrà mettere
la clausola di erogare parte
dello stipendio solo a risultati
ottenuti».
La conferenza
stampa dei
consiglieri di
Realtà Italia e
Partito
socialista
italiano sulle
proposte di
legge sul
reddito
minimo e la
forestazione.
[foto Vece]
.
L’INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI DEL PARTITO DEMOCRATICO, ROBERTO CIFARELLI E MARIO POLESE PRESENTATA IERI
Prevenzione, lo psicologo a scuola
Proposta di legge per avere un professionista in ogni istituto scolastico
l La presenza dello psicologo nella scuola
non finalizzata a un intervento esclusivamente
«riparatorio» ma come presenza necessaria alla prevenzione, alla promozione degli studenti
e di tutto il personale coinvolto nel processo
educativo in un’ottica interpersonale. È questo
l’intento della proposta di legge «Istituzione del
servizio di psicologia scolastica» d’iniziativa
dei due consiglieri regionali del Pd, Roberto
Cifarelli e Mario Polese, illustrata in una conferenza stampa.
«Con questa iniziativa legislativa – spiega il
capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli – miriamo
ad aprire una discussione e un confronto con il
mondo della scuola e della famiglia. La scuola –
aggiunge – ha fatto grandi passi in avanti, si è
riformata continuamente, il ministro Giannini
nei giorni scorsi a Matera nella tappa finale del
tour ‘La Buona Scuola’ è intervenuta per evidenziare le buone pratiche già sperimentate
nelle scuole italiane e l’esigenza di porre la
scuola al centro della nostra vita. È con questo
intento che vogliamo lavorare per apportare un
contributo alla crescita della scuola italiana e
condurla in Europa».
«Questa proposta di legge – chiarisce il consigliere Mario Polese - si pone in linea con gli
orientamenti europei e afferma un principio
che da oltre quindici anni aspetta di essere
riconosciuto attraverso una non più rinviabile
legge: l’istituzione di un servizio strutturato e
permanente di psicologia scolastica all’inter-
no degli istituti scolastici di ogni grado”.
Contribuire al miglioramento della vita scolastica; supportare le istituzioni scolastiche e
le famiglie; migliorare la qualità dei servizi
offerti alle istituzioni scolastiche; fronteggiare
e prevenire i fenomeni d’insuccesso formativo,
di abbandono, di dispersione scolastica e di
disagio giovanile quali il bullismo, i disturbi
alimentari, le dipendenze, sono questi i
compiti essenziali
del Servizio di Psicologia scolastica
proposto. Compiti
declinati in base alle
indicazioni anche
dell’Ordine
degli
Psicologi della Basilicata che, attraverso la presidente,
Luisa Langone, ha
messo in evidenza
come in Europa solo
l’Italia e la Lituania
non sono dotate di
una legislazione in merito. «L’Europa – sottolinea Langone – investe nel benessere e nella
salute. Il 20 per cento degli psicologi a livello
europeo, infatti, viene impiegato nella scuola.
La Basilicata con questa proposta di legge
dall’alto profilo sociale e sanitario potrà porsi
all’avanguardia in Italia».
La
presentazione
della pdl dei
consiglieri
Cifarelli e
Polese [foto
Vece]
L’ANALISI DEL RESPONSABILE AMBIENTE MELE
«Sblocca Italia»
i Gd di Basilicata
per l’impugnazione
l «Il cammino parlamentare del Decreto
“Sblocca Italia” è stato segnato da alcune modifiche rispetto alla versione originaria tra le
quali alcune vanno sicuramente accolte in maniera positiva. Crediamo che alcune concessioni
fatte alla nostra Regione siano indubbiamente
importanti, e positivo è anche il dirottamento dei
fondi del bonus carburante per dare respiro alle
fasce più deboli della popolazione, mai come oggi
in assoluta difficoltà». È quanto sostiene in una
nota il responsabile ambiente dei Giovani democratici della Basilicata, Mariano Mele,
«Come GD Basilicata sin dal giorno prima
della firma da parte del presidente della Repubblica abbiamo espresso le nostre perplessità,
e poi abbiamo chiesto nei giorni scorsi la non
conversione in legge e l'impugnazione del decreto - precisa Mele - Pur riconoscendo i passi
avanti e il lavoro fatto dai nostri rappresentanti
istituzionali nel lavoro parlamentare rimaniamo
fermi sulla nostra posizione, non possiamo condividere la cessione di sovranità che è dentro
quel decreto e che di fatto centralizza e blinda le
decisioni aprendo la strada a nuove trivellazioni
senza coinvolgimento della comunità regionale».
«Ribadiamo con forza la nostra richiesta di
impugnazione dello “Sblocca Italia” - continua - e
chiediamo che sia dia seguito all’odg approvato
dal Parlamento che fissa il tetto alle estrazioni in
virtù degli accordi già sottoscritti, ma ribadiamo
la nostra contrarietà a nuove trivellazioni sia in
terra sia in mare». «Abbiamo in mente una
Regione che pur dando il suo apporto energetico
all'Italia come accade da decenni - aggiunge il
responsabile ambiente dei Gd - un apporto enorme in proporzione alla popolazione, sia all'avanguardia nel processo di conversione energetica e guardi ad un futuro green e sostenibile.
Vogliamo che le risorse economiche che provengono dal petrolio siano spese in ammortizzatori sociali e crescita, non in assistenzialismi».
«Vogliamo che si porti a compimento la riforma
dell’Arpab - dice - e la si doti di ogni strumento
utile a misurare e comunicare con efficienza e
celerità la qualità ambientale del nostro territorio, e che si proceda alle dovute bonifiche nei
siti già contaminati. Su questo non possono
esserci compromessi». «Nei prossimi giorni infine sottolinea - avvieremo una mobilitazione
che avrà il duplice scopo di informare i cittadini
sui contenuti del decreto e sulla nostra posizione
in merito. Sosterremo la petizione popolare che
chiede l’impugnazione dell’art 38 del decreto e
chiederemo un confronto con i nostri rappresentanti istituzionali e di partito». «In quanto
espressione delle nuove generazioni - conclude non possiamo accettare né che si pongano ipoteche sul nostro futuro né che le decisioni prese
oggi abbiamo effetti nefasti nei prossimi decenni, nell’interesse della Basilicata e di chi vive
e vivrà in questa terra meravigliosa».
RASSEGNASTAMPA
POTENZA CITTÀ I VII
Martedì 18 novembre 2014
SICUREZZA
I DATI DEL MINISTERO
LA CLASSIFICA
I dati statistici sui reati denunciati dai
cittadini nel 2013 sono stati pubblicati
ieri dal quotidiano «Il Sole 24 ore»
LE DENUNCE
A Matera il totale dei reati denunciati è di 4.816,
leggermente in crescita rispetto allo scorso
anno. A Potenza c’è un calo del 4,7 per cento
Matera «provincia sicura»
Bene anche Potenza
Ma crescono le truffe
La città dei Sassi
scende dal primo
posto assoluto del
2012 al secondo posto
l Primo posto assoluto nel 2012,
secondo nel 2013. Matera, classificandosi al 105esimo posto su 106, si
riconferma «provincia sicura». La
provincia di Potenza (99esima) è all’ottavo posto, tra le migliori (con i dati
tendezialmente in discesa). Ma truffe
e frodi sono in crescita. E non di
poco.
È quanto è emerge dall’elaborazione dei dati del ministero dell’Interno sui reati denunciati dai cittadini (pubblicati ieri dal quotidiano
«Il Sole 24 ore»).
Matera scende di un gradino perché
nel 2013 i reati totali denunciati (4.816,
2.394 ogni centomila abitanti) sono
cresciuti del 4,3 per cento rispetto
all’anno precedente. A Potenza invece
(in totale 10.147, 2.690 ogni centomila
abitanti) i reati sono diminuiti del 4,7
per cento.
Tra le varie tipologie di reati prese
in considerazione, per i furti in casa,
Potenza è al 105esimo posto (quindi
seconda tra le migliori) con un totale
REATI Matera
è la seconda
città d’Italia
per sicurezza
I reati
denunciati
sono cresciuti
ma i dati
sono
rassicuranti
di 125 furti ogni centomila abitanti e
una diminuzione del 22,1 per cento;
mentre Matera è al 95esimo posto con
176 furti ogni centomila abitanti (il
dato è in crescita rispetto a quello del
2012: più 14,9 per cento).
Con 29,4 borseggi ogni centomila
abitanti, Potenza (-3,5 per cento) è al
centesimo posto, mentre Matera – con
55,2 borseggi ogni centomila abitanti –
fa segnare un più 94,7 per cento,
ponendosi all’85esimo posto.
Per le rapine Potenza è penultima
(105esima su 106) con un dato di nove
ogni centomila abitanti (meno 33,3 per
cento); Matera è 97esima (13,4 ogni
centomila abitanti: più 3,8 per cento
rispetto al 2012).
Per le truffe e le frodi, infine, le
denunce sono in crescita: Matera è al
99esimo posto (152 denunce ogni centomila abitanti: più 45,9 per cento) e
Potenza al 68esimo (209 ogni centomila abitanti: più 28,5 per cento). Ma
anche questo dato non è considerato
allar mante.
La polizia ricorda l’agente Zaccagnino
POTENZA COMUNICAZIONE
«Abuso d’ufficio»
Albano difende
Una corona d’alloro è stata deposta in memoria del poliziotto ucciso 49 anni fa
in udienza
mentre cercava di sventare una rapina in una gioielleria nel centro storico di Potenza la sua consulenza
l Una corona d’alloro in memoria
dell’agente di polizia Vito Zaccagnino
– ucciso da un rapinatore il 16 novembre del 1965 – è stata deposta ieri
mattina davanti alla lapide nel cortile
della caserma della polizia di Stato in
via Lazio, a Potenza.
Zaccagnino, nato ad Avigliano il 15
agosto del 1917, nel tentativo di sventare una rapina in una gioielleria del
centro storico del capoluogo lucano,
fu raggiunto da alcuni colpi d’arma da
fuoco. A lui, da anni, è intitolata la
caserma in via Lazio.
Nella caserma Zaccagnino ha perso
la vita nel 2001 il commissario Anna
Esposito (la poliziotta è stata trovata
impiccata alla maniglia della porta
del bagno del suo alloggio. L’inchiesta, nonostante presentasse moli
aspetti ancora da approfondire e
un’autopsia che definiva il suicidio
“atipico e incompleto”, fu chiusa in
fretta dalla Procura che riteneva il
suicidio provato. Il caso è stato riaperto circa un anno fa dalla Procura
di Potenza, questa volta con l’ipotesi
di omicidio volontario. Le indagini
sono condotte dalla Squadra mobile di
Potenza).
Durante la cerimonia di ieri – a cui
CERIMONIA I familiari dell’agente Vito
Zaccagnino, a cui è stata intitolata la
caserma di via Lazio a Potenza. Ieri la
deposizione di una corona
hanno partecipato alcuni familiari
dell’agente Zaccagnino – il cappellano
della Questura di Potenza, padre Pietro Anastasio, ha «chiesto di pregare
per il collega scomparso e la sua
famiglia affinché il signore dia loro
consolazione e sicurezza».
Il vicequestore vicario della Questura di Potenza, Dario Sallustio, ha
quindi ricordato «la figura di Zaccagnino, servitore dello Stato fino
all’estremo sacrificio della vita».
Alla cerimonia, molto partecipata,
hanno preso parte alcuni dirigenti
della Questura di Potenza, i funzionari e gli agenti.
Attualmente la caserma Zaccagnino ospita gli alloggi dei dirigenti degli
uffici della Digos e della Squadra
mobile e l’ufficio del personale della
Questura di Potenza.
l «Il mio progetto fu condiviso e approvato». Paolo Albano
difende in aula il suo piano di
comunicazione pubblica.
Albano è stato chiamato come
testimone nel processo per abuso di ufficio in riferimento all’affidamento di una consulenza
esterna, nel 2005, quando Filippo Bubbico, oggi viceministro
agli Interni, rivestiva la carica di
presidente del Consiglio regionale della Basilicata. Il reato risulta prescritto, ma Bubbico nel
corso di una precedente udienza
ha rinunciato alla prescrizione.
Nel processo sono imputati
anche altri componenti dell’Ufficio di presidenza del Consiglio
regionale lucano dell’epoca: Antonio Flovilla (che si è avvalso
della prescrizione), Giacomo
Nardiello, Egidio Digilio e Rosa
Mastrosimone: anche questi ultimi hanno rinunciato alla prescrizione.
Il processo proseguirà il 10 dicembre con la requisitoria del
pubblico ministero e le arringhe
difensive. Si va verso la sentenza.
L’APPELLO LANCIATO NEL CORSO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI IERI. ATTESA PER LA NUOVA SEDUTA FISSATA PER IL 20
«Serve un governo di rinascita cittadina»
Il sindaco De Luca apre alle forze politiche chiedendo loro di stringere un patto per la città
Il sindaco De
Luca apre ad
un governo di
rinascita
cittadina
chiedendo la
collaborazione
delle forze
politiche
riformatrici.
[foto Vece]
.
l «Lo scoglio dell’approvazione
del conto consuntivo che si chiudeva
con un importante disavanzo di 14
milioni e 200mila euro è stato superato con il contributo responsabile di quasi tutte le forze politiche presenti in Consiglio: è stato
manifestato così un comune desiderio di condivisione delle politiche
che bisogna attuare per condurre la
città di Potenza verso una condizione di stabilità finanziaria e di
ripristino di una qualità urbana e
sociale che, a causa di molteplici
fattori, si è persa».
Così il sindaco di Potenza, Dario
De Luca, ieri nel corso della riunione del Consiglio comunale, il
quale ha poi proposto che «le forze
politiche riformatrici, presenti in
consiglio aderiscano a un vero e
proprio patto di coalizione, che dia
luogo a un nuovo «governo di rinascita cittadina» che si ponga il
fine di condurre Potenza in una
condizione di stabilità finanziaria,
oltre che di migliore qualità urbana
e sociale».
«Il governo cittadino – ha proseguito il sindaco – dovrà rivendicare, nei confronti del governo
regionale, il pieno riconoscimento
del ruolo di capoluogo di regione di
Potenza, mediante la promulgazione di una legge regionale che stabilisca un adeguato stanziamento
economico, da erogarsi annualmente, finalizzato alla copertura dei
servizi che la città rende al'itero
territorio regionale e ai 30 mila
cittadini non residenti che giornalmente ne usufruiscono». Secondo De Luca, infine, «il governo di
rinascita cittadina avrà dunque il
compito di effettuare interventi decisivi sul piano della spesa, per
ricondurla a un livello accettabile,
con politiche di vero e proprio risanamento economico».
Insomma, il sindaco apre a tutte le
forze politiche presenti in Consiglio
comunale con l’obiettivo di gestire
la difficilissima fase legata al dissesto. Ora, però, si dovrà capire
come la sua richiesta evolverà, come
finirà. Qualche indicazione si avrà
con la seduta del Consiglio comunale fissata per il 20 novembre, ma il
resto si concretizzerà nei giorni
successivi.
RASSEGNASTAMPA
VIII I POTENZA CITTÀ
Martedì 18 novembre 2014
MALTEMPO E RISCHI
LA SITUAZIONE IN BASILICATA
UN FOCUS A POTENZA
L’iniziativa di Regione e Protezione civile
si rivolge soprattutto alle
amministrazioni locali e agli enti gestori
«Dissesto idrogeologico
guardia sempre alta»
A breve l’avvio di un Centro funzionale decentrato
MARIA VITTORIA PINTO
l Modalità operative del sistema regionale di Protezione civile nella gestione degli eventi meteorologici
estremi e delle criticità sul territorio. Questo il focus
del convegno di presentazione delle «Procedure di
allertamento per rischio meteorologico idrogeologico
e idraulico della regione Basilicata» tenutosi, ieri,
presso il Centro Sociale di Malvaccaro, a Potenza.
Vari i temi affrontati nel corso della mattinata. Dai
nuovi scenari di rischio idrogeologico alle attività di
ricerca nell’ambito idrogeologico e idraulico a supporto del Cfd Basilicata, dalle linee guida per la pianificazione comunale di Protezione Civile alle iniziative regionali per l’officiosità dei corsi d’acqua.
L’iniziativa, promossa dal presidente della giunta con
l’Ufficio Protezione civile regionale, si rivolge, soprat-
tutto, alle amministrazioni locali ed agli Enti gestori ed
è stata organizzata in previsione dell’avvio del Centro
Funzionale Decentrato, in funzione entro fine anno.
Al tavolo dei relatori, Giovanni De Costanzo, Ufficio
Protezione Civile della Regione Basilicata; Giovanni
Pacifico, funzionario regionale Protezione Civile; Salvatore Manfreda, Università della Basilicata – Cinid;
Guido Loperte, ufficio Protezione Civile Basilicata;
Fulvia inno, Prefettura di Potenza; Emilia Felicita
Capolongo, Prefettura di Matera, Gerardo Calvello,
ufficio regionale Difesa del suolo e Vito Marsico, dirigente generale Dipartimento Presidenza – Regione
Basilicata.
La delicatezza dei temi, che comportano responsabilità rilevanti, richiedono la definizione di protocolli e di procedure efficaci e condivise. Temi, purtroppo, attualissimi e in primo piano a livello na-
.
DISSESTO Incontro a Potenza e (sotto) il Basento fuori dagli argini [foto Tony Vece]
zionale. L’Italia, soprattutto in questo periodo, è martoriata da nord a sud. La natura non risparmia niente e
nessuno, dalle case agli uomini, agli animali. C’è bisogno di sinergia e partecipazione. Nessuno esente. I
cambiamenti climatici, l’antropizzazione, il consumo
del suolo, la sconsiderata gestione del territorio, la
mancanza di una efficace politica di prevenzione e di
convivenza con il rischio sono alla base delle tragedie
che hanno sconvolto e continuano a sconvolgere la
penisola.
Non si può prescindere da questi fattori. L’Italia è un
paese geologicamente recente e da questa sua giovinezza deriva la particolare dinamicità del suo territorio, ad alto rischio di calamità naturali. Ai fenomeni naturali si uniscono quelli causati dall’attività
dell’uomo. I rischi sono tanti, ma l’attenzione e l’impegno della Protezione Civile, oggi, è alto.
POTENZA UNA MANIFESTAZIONE PER MARRAUDINO, MEDICO DI CARDIOCHIRURGIA DEL SAN CARLO
POTENZA DIRETTORE DI SCUOLA PRIVATA DI POLICORO PROTESTA DAVANTI A REGIONE
Solidali col primario arrestato «Chiedo gli attestati
in 400 da varie ragioni del Sud dei corsi o resto qui»
l Quattrocento persone hanno manifestato per espri- dell'Ospedale per testimoniare la professionalità, l'umamere solidarietà a Nicola Marraudino, primario di car- nità, il senso etico, la dedizione e l’amore con cui il prof.
diochirurgia, finito agli arresti domiciliari, con altri suoi Marraudino ha svolto nei 25 anni scorsi la sua profescolleghi, in seguito alla morte di una paziente all’ospedale sione. Tutto questo era riportato nei cori dei partecipanti,
S. Carlo di Potenza. Il gruppo facebook «Dimmelo con il sui cartelloni e sugli striscioni che evidenziavano fra
cuore» costituito da oltre 1700 persone ha organizzato l’altro, i commenti dei pazienti e degli iscritti sul gruppo
infatti una manifestazione che si è recata a Potenza al- fb «dimmelo con il cuore» come ad esempio:
l'entrata del palazzo della Direzione Generale dell’ospe1) «Mio Caro Dottore, sembra che vogliano giocarsi
dale. I solidali provenivano
questa assurda partita pur di
da quasi tutte le regioni del
darle "Scacco", ma per cosa
sud: Basilicata, Puglia, Capoi? Per obiettivi, forse troplabria,Sicilia e Campania.
po lontani dal e per il loro
Erano almeno 400 persone.
essere.Noi il suo popolo, fra
Tra questi, oltre a un numepezzi pesanti e minori, siamo
roso gruppo di pazienti, amiqui a difendere il nostro Re...
ci e tantissime persone giunquello dedito al popolo dei
te dal paese natale del propazienti».,
fessore: Salandra.
2) «Marraudino – CaparC’erano anche trenta colrotti: stesso copione – Forse
leghi di Marraudino, tra carbisogna guardare altrove».
diochirurghi e paramedici
3) «Il nostro primo pensieprovenienti dalreparto di
ro è rivolto alla famiglia della
cardiochirurgia del policlisignora Elisa Presta, a cui
nico di Bari, il primario e
siamo vicini con il nostro
alcuni colleghi del reparto di CARDIOCHIRURGIA Il primario Nicola Marraudino
cuore – Gruppo facebook
Cardiochirurgia della casa
“dimmelo con il cuore”»,
di cura Villa Verde di Taranto e colleghi della Cardio4) «Marraudino Eccellenza lucana, Orgoglio pugliese».
chirurgia di Salerno. Erano invece pochi i rappresentanti
Dopo circa due ore di permanenza sul piazzale del San
del personale paramedico dell'ospedale San Carlo di Po- Carlo, i partecipanti si sono spostati numerosi a bordo dei
tenza, a conferma di un clima non proprio sereno dentro il pullman e con le auto proprie, sotto la casa del professor
reparto dell’ospedale potentino.
Marraudino, dove in clima di profonda commozione si è
La manifestazione, in linea con le motivazioni della voluto portare il saluto personale di ognuno in maniera
nascita dell'iniziativa, si è svolta davanti alla direzione diretta con cori e applausi.
FILIPPO MELE
l Mario Salerno, direttore di una scuola
di formazione professionale privata di Policoro legalmente riconosciuta da Regione
e Provincia, sarà oggi, dalle 10.30 in poi,
con il suo camper, davanti alla sede dell’assessorato regionale alle politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca per
protestare.
Il motivo?
«Perchè da settembre – sottolinea – sono
in attesa di ricevere gli attestati da consegnare agli iscritti ai corsi ultimati nel
giugno scorso con l’esame davanti alla
prevista commissione provinciale. Ma da
allora niente. Un mese fa, dopo mie rimostranze bonarie, l’assessore Raffaele
Liberali, finalmente, li ha firmati. Uno,
due giorni per protocollarli e poi sarei
andati a prenderli di persona a Potenza
per consegnarli agli aventi diritti ed incassare il corrispettivo spettante per l’attività di formazione prestata. Invece...».
Invece?
«Mi sono stancato di telefonare. Mi hanno detto che si è rotto il sistema informatizzato del protocollo dell’assessorato. Da un mese! Ed io non so cosa
rispondere ai corsisti in attesa di ricevere
il “pezzo di carta” che permetterebbe loro
o di aprirsi in proprio una attività o di
lavorare per conto terzi. Si tratta, per lo
POTENZA COMPLETATI GLI STAGE ORGANIZZATI DALLA CAMERA DI COMMERCIO CON IL SUPPORTO DELL’AZIENDA FORIM
più, di corsi da estetista e di somministrazione e commercio di alimenti e
bevande. Gli attestati sono a loro necessari. Poi, con queste voci su corsi di
formazione falsi in molti pensano a male.
Ecco perchè ho deciso di uscire allo scoperto e di far sentire le mie ragioni. Oggi
piazzerò il camper davanti all’assessorato
e non me andrò sino a quando non mi
consegneranno i diplomi firmati un mese
fa dall’assessore Liberali». Il nostro interlocutore non si è fermato più di parlare.
Si è detto esasperato dalla situazione che
sta vivendo che si ripercuote pesantemente sulla sua attività. Ma ci sono altri
due motivi per cui ha deciso di protestare.
Il secondo: «L'inerzia e la mancanza di
provvedimenti nei confronti di quegli enti
di formazione che, contrariamente a
quanto previsto nelle linee guide della
Legge regionale n. 33 / 03, hanno organizzato corsi per Operatori socio sanitari (Oss) fasulli illudendo e danneggiando centinaia di disoccupati grazie a
materiale pubblicitario ingannevole che
coinvolgeva la stessa Regione».
Ed il terzo motivo della protesta?
Salerno: «L'azione intrapresa dalla Regione nel voler affidare, in esclusiva, i
corsi per i citati Oss alle Asl mentre nelle
altre regioni detti corsi sono di competenza di tutti gli Enti privati legalmente
riconosciuti».
le altre notizie
Studenti lucani in Romania e Germania
L’UFFICIO NON SI TOCCA
Nel filone dell’alternanza scuola-lavoro per i ragazzi di Tramutola e Melfi
Il Giudice di Pace
resta a Chiaromonte
l Alternanza scuola-lavoro: completati in Romania e Germania gli stage
degli studenti della provincia di Potenza, coordinati dalla Camera di Commercio e dall’azienda speciale Forim. 14 studenti degli Istituti Professionali e 5 docenti, dell’Istituto « Parisi» di Moliterno (sede di Tramutola) e del «Righetti»
di Melfi hanno completato gli stage. Gli
studenti di Tramutola hanno effettuato
lo stage per due settimane presso centrali elettriche ed idroelettriche della
zona di Cluj Napoca, in Romania, realizzando un’esperienza di alternanza-la-
n Resta a Chiaromonte l’Ufficio del Giudice di Pace.il ministro della Giustizia Orlando, ha sancito definitivamente il mantenimento del presidio. Soddisfatto il sindaco
Valentina Viola che ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito all’ottenimento di un risultato che ha risvolti positivi non solo per il
comune da lei amministrato,
che onorerà gli impegni presi per il funzionamento, ma
anche per l’intera area. [e.bev]
voro nel settore dell’energia. Gli studenti di Melfi, invece, sono rimasti in stage
presso aziende del Brandeburgo nel settore chimico e metalmeccanico, in
aziende molto grandi e conosciute a livello internazionale (come Basf e Takraf) e hanno realizzato l’alternanza
scuola-lavoro nel contesto lavorativo tedesco, venendo a contatto anche con il
sistema formativo, ed in particolare il
sistema della formazione professionale
così detto «duale», che in quel Paese ha
una eminente caratterizzazione di tipo
pratico ed applicativo e si svolge per-
tanto prevalente nei contesti aziendali e
direttamente sul lavoro. «Queste esperienze, per l’alta valenza formativa e
culturale, dovrebbero essere potenziate
non solo in direzione delle scuole tecniche e professionali ma anche dei licei
– ha detto il presidente della Cciaa di
Potenza, Pasquale Lamorte -. Purtroppo, dal 1999 ad oggi i fondi per l’alternanza scuola lavoro sono stati tagliati
del 97%, dai 345 milioni di euro iniziali
agli attuali 11, così gli sforzi non saranno sufficienti per sostenere il modello modernoo che l’Europa richiede».
IN ROMANIA Gli studenti di Tramutola
RASSEGNASTAMPA
POTENZA E PROVINCIA I IX
Martedì 18 novembre 2014
VAL D’AGRI CONDOTTA VIGGIANO-TARANTO: IL TUBO, IN QUEL PUNTO, INTERRATO DI 4 METRI
Il «giallo» del foro
nell’oleodotto
.
.
PERDITA DI
GREGGIO
Si è verificata
sull’oleodotto
ViggianoTaranto a
Pisticci. Eni
ha da subito
accreditato
l’ipotesi della
manomissione.
I dubbi sull’ipotesi del «sabotaggio»
PIERO MIOLLA
l Qualcosa non torna in merito alla
perdita di greggio sull’oleodotto Viggiano-Taranto verificatasi a “Pisticci. Eni
ha da subito accreditato l’ipotesi della
manomissione: qualcuno avrebbe praticato un foro di 8 millimetri dall’esterno causando la perdita. Tenendo conto
che in quel punto la condotta è interrata
a circa 4 metri di profondità, però, sorgono forti dubbi sull’ipotesi sabotaggio.
Per praticare un foro sulla condotta, in
quel punto, il sabotatore avrebbe avuto
tre possibilità: operare con un escavatore, ma sarebbe stato visibile da chiunque, oppure operare con una pala: in tal
caso, però, ci avrebbe messo molto tempo in più, correndo il rischio di essere
scoperto. Infine, ma qui siamo alla fantascienza, munirsi di un ipotetico trapano con una punta lunga 4 metri.
Sul punto, anche il responsabile regionale di Legambiente, nonché “disaster manager”, Pio Acito, vuole vederci
chiaro: «La magistratura chiarisca cosa
è successo sull’oleodotto Viggiano-Taranto e, più in generale, sulla condotta in
opera da circa 15 anni che, a mio avviso,
sta dimostrando fragilità». Anche Acito,
dunque, manifesta perplessità sul presunto sabotaggio paventato da Eni.
«Qualora fosse vero che il tubo è stato
manomesso – ha altresì aggiunto Acito Eni dovrebbe anche dimostrare che in
loco, prima di scavare per riparare la
perdita, c’era un altro buco. Parliamo di
circa 100 metri cubi di materiale asportati e non di quantità modiche».
Al di là del caso specifico, Acito ricorda che «ci accorgiamo che l’oleodotto
perde solo quando il petrolio arriva in
superficie: non sappiamo nulla, invece,
se nel sottosuolo quella conduttura per-
de e, in tal caso, se va a inquinare falde
idriche». Chi controlla, dunque? In attesa di chiarimenti, ieri pomeriggio il
sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, ha
partecipato a un sopralluogo nella zona
interessata dalla fuoriuscita di greggio:
presenti anche il direttore di Arpab, Aldo Schiassi, e la Polizia Locale.
L’area cantierata è di oltre 500 metri
quadri e sul posto si percepisce un forte
odore d’idrocarburi. L’Eni, invitata, era
assente al sopralluogo ma si è presentata alla stesura del verbale delle operazioni di giornata tenutasi nella delegazione comunale di Marconia. La società petrolifera ha comunicato che le
azioni di prevenzione e messa in sicurezza dell’area sono terminate e che i
materiali prodotti a seguito delle suddette azioni di messa in sicurezza, saranno gestiti come rifiuto e smaltiti in
impianti autorizzati.
MERCURE I SINDACI DI ROTONDA E VIGGIANELLO CHIEDONO ALL’ENEL DI FERMARE L’IMPIANTO A BIOMASSE
Centrale, «c’è il rischio
di infiltrazioni mafiose»
Si teme anche per l’impatto ambientale
PINO PERCIANTE
l ROTONDA. Impatto ambientale
tutto da verificare e rischio criminalità organizzata nella fornitura
di biomassa.
Così i sindaci di Rotonda e Viggianello, Rocco Bruno e Vincenzo
Corraro, dopo alcuni giorni di silenzio, prendono carta e penna e
scrivono direttamente al presidente
di Enel, Maria Letizia Grieco, e
all’amministratore delegato Francesco Starace per chiedere di desistere dal far entrare in funzione la
centrale del Mercure.
«Quanto segnalato da un organismo internazionale (Isde) – si legge nella missiva – che si occupa del
rapporto tra ambiente e salute e
ribadito dal presidente dell’ordine
dei medici di Potenza, circa la necessità di una valutazione di impatto sulla salute (Vis), propedeutica a qualsiasi iniziativa, ci ha
ulteriormente rafforzati nella convinzione delle gravi manchevolezze
del progetto Enel circa la tutela
della salute degli abitanti della valle».
Ma i sindaci temono soprattutto il
rischio infiltrazioni malavitose, dopo alcune notizie di stampa circolate
nei giorni scorsi. «Notizie – spiegano Bruno e Corraro – che hanno
turbato profondamente noi e le popolazioni della valle del Mercure,
terra pacifica e aliena ad ogni forma
di illegalità e di violenza, ma ci
hanno pure lasciato profondamente
perplessi vista l’evidente contraddittorietà tra quanto rappresentato
e il codice etico di Enel che della
trasparenza, legalità e affidabilità fa
elementi imprescindibili per ogni
forma di collaborazione industriale».
Per questa ragione i due sindaci
chiedono al presidente e all’amministratore delegato della società
elettrica di rinunciare all’avvio
dell’impianto e li invitano a venire,
loro ospiti, a godere della bellezza e
della salubrità dei luoghi «che tutti
insieme dobbiamo tutelare e promuovere».
CENTRALE L’impianto del Mercure
GALLICCHIO PROTESTA DEI DISOCCUPATI SULLA SP 103
Tempa Rossa non porta
lavoro per i lucani
l GALLICCHIO. Nuova protesta dei contro ad oggi ci sarebbero state 26
disoccupati di Gallicchio che chiedono assunzioni ma nessuno di noi è stato
l’assunzione nelle aziende attualmente chiamato. Non solo, ma non ci risponimpegnate sul cantiere di Tempa Ros- dono più neppure a telefono». «Eppure
sa. Ieri mattina una ventina di loro, – conclude Sanchirico - nel nostro moriuniti nel movimento “Quinta colon- vimento ci sono persone con precedenna”, si sono trovati sulla sp 103, nel ti anche utili alla questione, alcuni per
comune di Corleto Perticara, posizio- esempio hanno già lavorato per comnati all’incrocio che porta al costruen- pagnie petrolifere in Basilicata». È gendo centro oli. L’ennesima protesta che te che stenta ad arrivare alla fine del
suona soprattutto come una richiesta: lavoro, assunzioni, garanzie per il futuro.
Ma la strategia di
concertazione con le
aziende private che
lavorano all'interno
del cantiere di Tempa
Rossa è piuttosto ardua, perché a loro in
questo
momento
spetta, casomai, lavorare su qualche assunzione. Con la Total si potrà ragionare TEMPA ROSSA La protesta sulla sp 103
in un secondo momento. I disoccupati
hanno dato vita dalle 9 alle 15 ad un mese e deve affrontare il dramma della
corteo «allo scopo soprattutto- spiega disoccupazione. Dietro il movimento
Michelina Sanchirico - di rallentare il “Quinta colonna” ci sono i disoccupati
via vai di camion da e per il centro oli, di Gallicchio, gli stessi che da mesi, , si
la cui realizzazione è già in notevole riversano per strada con un chiaro
ritardo. Abbiamo deciso di riprendere obiettivo: convincere la Total e le azienla protesta – continua - perché dopo de che operano sulla concessione di
l’incontro del 21 ottobre nulla è cam- Tempa Rossa per la costruzione del
biato, ci hanno detto cose che sape- centro oli ad assumere i disoccupati di
vamo già. Abbiamo portato i nostri quell’area. Ma finora l’obiettivo non è
curriculum presso i loro uffici, ma an- stato ancora raggiunto. La protesta
cora non abbiamo visto niente. Dall’in- prosegue anche oggi e domani. [p.perc,]
POTENZA I CITTADINI IN CONSIGLIO COMUNALE TITO UN’ALTRA BASILICATA È POSSIBILE
Il coordinamento No-Triv Al centro Cecilia incontro
«Si impugni l’art. 38»
su giovani e innovazione
La sezione del capoluogo contro Sblocca Italia Col racconto delle esperienze dei partecipanti
l Una delegazione di cittadini di Potenza si è
recata ieri presso il consiglio Comunale di Potenza
per sollecitare da parte della stessa assemblea
elettiva l’adozione di una delibera che chieda alla
Regione Basilicata l’impugnazione presso la corte
costituzionale dell’art.38 del cosiddetto decreto
«Slocca Italia». Una
questione su cui una
sempre più crescente
mobilitazione
vede
protagonista ampie
parti della società lucana.
«Si è preso atto dicono i cittadini della possibile convocazione di un consiglio comunale aperto
alla cittadinanza sul
tema specifico. Il
coordinamento
POZZO Trivelle in Basilicata
NO-TRIV di Potenza
aveva già presentato
il testo di una possibile deliberazione con una
richiesta protocollata il 3 ottobre scorso e che può
essere a nostro avviso senz’altro adottata dal
consiglio comunale potentino in occasione della
seduta ad hoc che speriamo si svolgerà il prima
possibile».
l Ieri presso il Centro per la Creatività Cecilia di Tito, il
Progetto europeo 3C4 sugli Incubatori e i cluster creativi
incontra il Progetto Nuovi Fermenti della Regione Basilicata e del Dipartimento della Gioventù che ha coinvolto
oltre 600 giovani lucani under 35. È stata l'occasione per
presentare alla presenza di alcune tra le più importanti
realtà creative del Sud Italia (Giovanni Re – Roland DG,
Roberto Esposito – crowfunding DeRev, Tiziana Di Caro –
Galleria Di Caro) i principali risultati dei due progetti, e far
raccontare dalla viva voce dei partecipanti a Nuovi Fermenti le loro esperienze, i loro progetti, i loro sogni, per
dimostrare che attraverso le idee e l'entusiasmo dei giovani
un'altra Basilicata è possibile. L’evento è stato moderato da
Stefano Baia Curioni, docente all’Università Bocconi tra i
massimi esperti di economia della cultura. Tra gli interventi
collegamento con Paolo Verri, direttore del Comitato Matera 2019 visto che ieri c’è stata la celebrazione a Matera ed in
Regione, ad un mese di distanza, la designazione della città
dei Sassi a capitale europea della cultura 2019.
Even to che è stato promosso all’interno di una più ampia
giornata di respiro europeo, e che ha visto seguire diversi
momenti istituzionali, di presentazione e confronto e di
festeggiamenti in piazza Vittorio Veneto a Matera, anche
alla presenza del Ministro Dario Franceschini e dei sindaci
delle città in short list per l’ultimo tratto della candidatura.
Tutto l’evento è stato ripreso e diffuso in diretta Tv, Web e
Social sui canali di Trm Tv al fine di una comunicazione
integrata dei diversi momenti caratterizzanti dell l’intera
giornata lucana di ieri 17 novembre.
le altre notizie
IL 20 NOVEMBRE
Giornata trasparenza
al Crob di Rionero
n Il 20 novembre la giornata della
trasparenza all’Irccs Crob di
Rionero in Vulture. L’appuntameto dalle 9,30 presso l’auditorium con l’incontro su legalità
e buona amministrazione. La
giornata della trasparenza organizata dall'Irccs Crob è dedicata a tutti i portatori di interesse dell'Istituto ed ha l'obiettivo di informare sulle attività
messe in campo in tema di trasparenza e legalità.
DA BANDO REGIONALE
Schermi digitali
finanziati 15 progetti
n Sono 15 i progetti che saranno
finanziati con i fondi del bando per la digitalizzazione delle
sale cinematografiche della
Basilicata, nell’ambito di un
accordo tra la Regione e il Ministero dello Sviluppo economico sui "Sensi contemporanei" per lo sviluppo dell’industria audiovisiva nel Mezzogiorno. È stata formulata la
graduatoria per la conversione di 15 schermi cinematografici, per circa 500 mila euro.
RASSEGNASTAMPA
X I MATERA CITTÀ E PROVINCIA
INCUBO CRAC
Martedì 18 novembre 2014
LA PAROLA AL PREFETTO
Se la bancarotta non viene
approvata entro 20 giorni, il prefetto
nominerà un commissario prefettizio
I CONTI DEI COMUNI
«Dissesto o si scioglie
il Consiglio comunale»
La Corte dei Conti boccia il piano di riequilibrio di Nova Siri
Tra le passività potenziali
individuate le parcelle
professionali di alcuni avvocati dell’ente e i contenziosi
ANTONELLA INCISO
l La strada è segnata. Nonostante
il contributo economico che la Regione ha erogato nell’assestamento di
bilancio votato a luglio. Il Consiglio
comunale di Nova Siri dovrà votare il
dissesto. E dovrà farlo entro venti
giorni, altrimenti il prefetto di Matera scioglierà il Consiglio comunale
e invierà un commissario prefettizio.
Tutto a causa della bocciatura del
Piano di riequilibrio pluriennale che
l’Amministrazione comunale aveva
messo in piedi. A dire no all’approvazione del Piano è stata la Sezione
COMUNE DOPO LE DIMISSIONI DA CONSIGLIERE
regionale di controllo della Corte dei
Conti della Basilicata che, con un
corposo provvedimento, ha deliberato ritenendo «il Piano non conforme».
In particolare, i giudici contabili
puntano il dito sul «mancato adeguamento del Piano ai rilievi istruttori formulati dalla Commissione ministeriale». «Ad inficiare il Piano di
riequilibrio non è solo la mancanza di
una delibera consiliare di adeguamento ai rilievi della Commissione sottolinea - che nella relazione finale
mostra di dare per apportate le necessarie correzioni alla massa passiva - quanto piuttosto la incerta di-
IMPRESE NUOVE OPPORTUNITÀ PER L’OCCUPAZIONE
.
Verso lo scioglimento il Comune di Nova Siri
mensione del risanamento da compiere rispetto ad un arco temporale
decennale che viene addirittura
preannunciato, fin d’ora eccessivo rispetto all’effettivo bisogno». Per la
sezione di controllo, poi, «l’incertezza
riguarda anche l’esatta dimensione
degli squilibri da risanare» e «l’individuazione e la quantificazione delle passività potenziali, in grado di
alterare il raggiungimento degli equilibri intermedi e finali di risanamento». Passività, queste ultime, legate
alle parcelle professionali di alcuni
avvocati dell’ente ed ai contenziosi
per pendenze giudiziarie legate agli
incidenti stradali.
A questo, poi, sempre secondo la
sezione di controllo si devono aggiungere, «debiti fuori bilancio riconosciuti in esercizio precedenti i
cui oneri hanno inciso sui conti
dell’ente che ha pagato senza aver
realizzato per tempo le entrate» e la
dismissione del patrimonio immobiliare «i cui proventi non possono essere destinati al pagamento dei debiti
di parte corrente». Insomma, un quadro articolato che ha fatto dire ai
giudici contabili no al piano. Mettendo tutto il Consiglio comunale di
fronte ad una scelta : votare il dissesto
o aprire la strada allo scioglimento
del Consiglio comunale.
IMPRENDITORIA UN WORKSHOP ALLA CAMERA DI COMMERCIO
Giovanni Tortorelli «La conoscenza Riflettori su assunzioni
subentrerà
di norme e welfare e assistenza sanitaria
ad Angelo Tosto aiuta lo sviluppo» Tortorelli: «Così si sostengono le imprese»
l Peggio di così non poteva andare per i gruppi di
opposizione al Comune che dopo Francesco Saverio Acito, che era stato il leader del centrodestra,
con le dimissioni di Angelo Tosto hanno perso,
prima della fine del mandato amministrativo, tutti e
due i candidati sindaci eletti in Consiglio comunale.
Il Consiglio comunale ritorna a riunirsi oggi, alle 16,
o in seconda convocazione domani, alla stessa ora,
nella sala Pasolini di via Sallustio, dopo che l’ordine
del giorno è stato integrato con un punto riguardante proprio la sostituzione di Tosto. Gli subentrerà Giovanni Tortorelli, primo dei non eletti
della lista Alleanza Materana. Alla vigilia dell’ultima seduta consiliare di venerdì, dedicata alla proclamazione di Matera a capitale europea della cultura per il 2019, l’ex candidato sindaco battuto da
Salvatore Adduce solo per 179 voti, ha consegnato
la sua lettera di dimissioni. «Non mi ricandido», ha
anticipato ai giornalisti considerando più importante il progetto di Matera 2019, per il quale occorre
«un gruppo di pionieri che conduca la città verso un
futuro che non conosciamo». E ha definito il suo
gesto «una scelta personale» e non una manifestazione di un «dissenso» nei confronti di nessuno
mentre non ha nascosto il suo dissenso per il mancato obiettivo della elaborazione del Piano strategico e per non aver visto mantenere la promessa del
non consumo del suolo («si è parlato solo di cemento,
cemento, cemento e questa città è stata aggredita da
quei gruppi che hanno interesse a farla crescere solo
in questo modo»). Dissenso espresso da Tosto anche
per non aver voluto coinvolgere l’ex sindaco Emilio
Nicola Buccico nel Comitato Matera 2019.
l Crisi come opportunità di ripresa, ma guardando in faccia una realtà oggettivamente difficile e
con alcuni strumenti che norme e welfare offrono
per tutelare posti di lavoro e rilanciare le imprese.
Sono le indicazioni e i temi che hanno caratterizzato
il workshop dedicato alle “Opportunità e agli incentivi per le nuove assunzioni e creazioni d’impresa” e a “L’assistenza sanitaria integrativa”, svoltosi nella Camera di commercio nell’ambito del programma di incontri e attività sul tema “Un motore
per le imprese e per lo sviluppo del territorio”.
L’incontro, organizzato da Confcommercio e Ordine
dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
consulenti del lavoro della provincia di Matera, con
l’Ente camerale e il Fondo Est (Fondo di Assistenza
Sanitaria Integrativa – Commercio, Turismo, Servizi e Affini) , ha esaminato le tematiche sulle opportunità e gli incentivi per le assunzioni, previsti
dalla normativa nazionale e regionale, e le opportunità dell’assistenza sanitaria integrativa.
«Conoscere strumenti normativi e previdenziali –
ha detto il presidente dell’ente camerale, Angelo
Tortorelli – rappresenta un solido punto di partenza
nella nascita di nuove iniziative, per consolidarne
l’operato e creare ricchezza per le imprese e per il
territorio; questo costituisce una buona pratica per
sostenere le imprese sulla strada dell’innovazione e
della competitività». I lavori sono stati introdotti dal
direttore di Confcommercio Leonardo Ventrella
che ha illustrato gli obiettivi dell’iniziativa. Sono
seguiti gli interventi del vicedirettore di Fondo Est,
Fabiana Auriemma, di Gabriella Viggiano ed
Eustachio Festa dottore commercialista.
l Crisi come opportunità di
ripresa, ma guardando in faccia
una realtà oggettivamente difficile e con alcuni strumenti che
norme e welfare offrono per tutelare posti di lavoro e rilanciare
le imprese. Sono le indicazioni e i
temi che hanno caratterizzato il
workshop dedicato alle “Opportunità e agli incentivi per le nuove assunzioni e creazioni d’impresa’’ e a “L’assistenza sanitaria
integrativa’’, svoltosi nella sede
della Camera di commercio.
L’incontro, organizzato da
Confcommercio e Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili consulenti del lavoro,
con la Camera di commercio e il
Fondo Est (Fondo di assistenza
sanitaria integrativa – Commercio, turismo, servizi e affini),
rientrava nel programma di incontri e attività segnati dai tempi
della clessidra e dal ruolo dell’ente camerale sul tema “Un motore
per le imprese e per lo sviluppo
del territorio’’.
Il workshop ha acceso i riflettori su modelli di contrattazione
solidale previsti dalle leggi
n.863/84 sulle aziende industriali
con più di 15 dipendenti (contrat-
ti di Tipo A) e sulla n.263/93 sulle
altre tipologie di imprese (contratti di tipo B). E poi gli aspetti
legati all’assistenza sanitaria integrativa, un pezzo del nuovo
welfare, insieme alla previdenza
complementare e alla formazione, che sta riscuotendo interesse
e successo tra gli imprenditori.
«Conoscere strumenti normativi e previdenziali – ha detto il
presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli, nel
saluto ai convegnisti – rappresenta un solido punto di partenza
nella nascita di nuove iniziative,
per consolidarne l’operato e creare ricchezza per le imprese e per
il territorio; questo costituisce
una buona pratica per sostenere
le imprese sulla strada dell’innovazione e della competitività».
I lavori sono stati introdotti dal
direttore di Confcommercio,
Leonardo Ventrella, che ha illustrato gli obiettivi dell’iniziativa. Sono seguiti gli interventi
del vice direttore di Fondo Est,
Fabiana Auriemma, di Gabriella Viggiano, dottore commercialista, e di Eustachio Festa, dottore commercialista.
MATERA 2019 I SINDACI RISERBATO E ADDUCE NE HANNO PARLATO NEL CORSO DI UN INCONTRO A «LA SCALETTA»
Ora c’è anche una intesa con Trani
tiva, collaborazione fra le due città in
vista dello straordinario del 2019 che
vedrà Matera capitale europea per la
Cultura. Non è un caso che l’incontro
si sia tenuto nelle sale del prestigioso
circolo materano che, negli anni ‘60,
aveva accolto l’esposizione dei quadri
del pittore tranese Ivo Scaringi. Non è
questo l’unico filo conduttore che lega
le due città, come ha sottolineato Riserbato ad Adduce durante l’incontro.
Se Matera è conosciuta in tutto il mondo per i Sassi, patrimonio dell’Unesco e
simbolo della città, per Trani lo è la
Cattedrale, proclamata nel 2002 patrimonio culturale mondiale dell’Unesco
come monumento messaggero di una
cultura di pace. Riserbato ha pure evidenziato la straordinaria simbiosi che
si può creare tra la collina materana ed
il mare dell’Adriatico. L’intesa fra i due
sindaci porterà nelle prossime settimane alla stipula di un protocollo d’intesa. Riserbato ha annunciato che nei
prossimi giorni coinvolgerà le associazioni turistico-culturali tranesi e per
elaborare un programma di massima
da sottoporre al Comitato Matera 2019.
INCONTRO ALLA PROVINCIA
Emissioni di CO2
si fa l’inventario
n In un incontro aperto a tutta la
cittadinanza, oltre che ai soggetti interessati, sarà presentato oggi, alle 10, nella sala
consiliare della Provincia, in
via Ridola 60, il Bei, l’inventario di base delle emissioni di
CO2, che costituisce il punto di
partenza per la elaborazione
del Paes, il Piano d’azione per
l’energia sostenibile, del Comune di Matera. Il documento
indicherà come l’Amministrazione comunale intende
raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020.
OGGI NELLA MEDIATECA
Si presentano i risultati
del progetto I4Food
n Si terrà oggi, nella Mediateca
provinciale, in piazza Vittorio
Veneto, la conferenza finale
del progetto I4Food finanziato
dal Programma INTERREG
IVC, con il co-finanziamento
del Fondo europeo di sviluppo
regionale, organizzato dalla
Provincia. Il tema dell’iniziativa è “Le produzioni agricole
ed agroalimentari, un’opportunità di sviluppo per il futuro”. Per maggiori informazioni, è possibile visitare i siti dei
progetti di I4Food: http://www.i4food.eu/ e di LocFood: http://www.locfood.no/
IN VIA MONTESCAGLIOSO
Corso sulla celiachia
nella sede dell’Asm
La città pugliese intende collaborare con la capitale europea della Cultura
l Sono stati mossi i primi passi per
una collaborazione tra la città di Trani
e Matera. Interessanti spunti sono
emersi nel corso di un incontro svoltosi nel circolo culturale La Scaletta in
occasione di un evento dedicato alla
scultura lucana contemporanea (una
delle tante iniziative promosse dal sodalizio presieduto da Ivan Focaccia).
Alla manifestazione è intervenuto anche il sindaco di Trani, Luigi Riserbato, che ha incontrato il suo collega
Salvatore Adduce, che hanno parlato
delle possibilità per una possibile, fat-
le altre notizie
INCONTRO Nella sede del circolo «La Scaletta»
n Corso informativo sulla celiachia oggi in via Montescaglioso, dalle 14 alle 18, nella saletta
a primo piano della sede centrale della Asm, l’Azienda sanitaria di Matera. La partecipazione all’evento, organizzato dalla Unità operativa Igiene
degli alimenti e della nutrizione, è libera e gratuita per tutti
i cittadini interessati. Non è
prevista alcuna domanda di
iscrizione. Alla fine del corso
sarà rilasciato un attestato di
partecipazione senza esame fi[fi.me.]
nale.
RASSEGNASTAMPA
MATERA PROVINCIA I XI
Martedì 18 novembre 2014
NOVA SIRI IN CINQUE MINUTI SI PERCORRONO SEI CHILOMETRI DI STRADA. PRIMA SERVIVA UN TEMPO BEN PIÙ LUNGO
La variante è realtà
Apertura completa del tracciato sulla statale Jonica. «Ma la politica
locale deve farsi perdonare 35 anni di ritardi», dicono i cittadini
Una battaglia per la variante di lunga data
I cittadini hanno
. visto più lontano dei politici
FILIPPO MELE
l NOVA SIRI. «Sì, adesso si viaggia che è
una bellezza. In cinque minuti percorriamo sei km di strada che, sino a dieci giorni
fa, richiedevano almeno cinque volte tanto.
Senza contare le lunghissime code al semaforo all’incrocio con la statale Sapri-Jonio. Nei weekend estivi per superare quell'ostacolo occorrevano ore agli automobilisti in transito». Così, Giuseppe Corrado,
ieri, mentre in auto con lui percorrevamo
la nuova statale 106 ammodernata a due
corsie per senso di marcia con spartitraffico centrale, banchine a raso, e senza i
pericolosissimi accessi a raso.
Corrado da decenni, con altri cittadini, è
stato sostenitore del tracciato odierno. Ecco come ha raccontato le fasi della sua
lunga battaglia contro gli interessi elettorali della politica locale. «A metà degli
anni '80 venne presentato il primo progetto
di raddoppio da Comune, sindaco Cosimo
Latronico, ed Anas. Il tracciato era a circa
un chilometro all’interno di quello attuale.
106 AMMODERNATA Il nuovo tracciato
Sarebbe stato, nel caso, uno scempio di
territorio e di agricoltura. Io mi opposi
scrivendo ad Anas e parlando con gli amministratori locali. Che non vollero sentire
ragioni. Mi rivolsi ad un legale che fece
opposizione puntando sui costi eccessivi
dell’intervento. Costi, rispetto a quel che è
stato speso per questo ammodernamento,
almeno triplicati. Diciamo che misi in mora l’Anas. Che, infatti, non realizzò più quel
progetto ritenendolo di costo eccessivo e
comunicando la decisione alla fine degli
NOVA SIRI. Non solo rimbrotti
nel “dialogo” di Giuseppe Corrado,
esponente di quei cittadini che amano
il loro territorio, ma anche ringraziamenti alla Gazzetta. «Il vostro giornale
– ha detto ieri – ha sempre sostenuto le
battaglie perchè questa arteria venisse
ammodernata. E mi ha dato voce già
col caporedattore Mario Rivelli pur non
essendo io esponente di partito o coalizione. Ero un cittadino che esprimeva
anni '90».
Cosa accadde allora? «Che vennero messi
in ballo altri due tracciati. Uno spaccava a
metà l’area archeologica di Cigno dei Vagni. O meglio: la superava con una sorta di
cavalcavia. L’altro era quello attuale. Io ed
altri cittadini ci battemmo a favore di quest’ultimo. Che fu approvato dal Consiglio comunale, sindaco Pino Battafarano, nel 2009. Ovviamente, si sa
come vanno le cose, per progetto
esecutivo, finanziamento, appalto,
siamo saltati agli inizi del 2010. Ma
ora ecco la fine dei lavori. O quasi».
Già. Se è vero che la nuova direzione Taranto-Reggio Calabria è
percorribile dal 6 novembre e che
quella Reggio Calabria-Taranto lo è
dalle 15 di domenica, ancora si lavora agli svincoli Rotondella e Nova
Siri Sud. Abbiamo visto all’opera
ruspe, camion, lavoratori. L’assenza di queste due infrastrutture a
corredo della variante costringe ad
arrivare allo svincolo di Nova Siri
centro per arrivare ai lidi, compreso quello
di Rotondella. Intanto, l’ultimo semaforo
sulla Jonica di Basilicata è andato in pensione sul serio. Ieri lo abbiamo visto, triste,
con la luce gialla lampeggiante. «Nova Siri
– ha concluso Corrado – finalmente respira.
Certo, ci sono ancora problemi legati ai
lavori agli svincoli, ma quest’arteria è realtà. Dovranno recitare qualche mea culpa i
politici che hanno gestito la nostra cittadina per il lunghissimo ritardo dagli anni
'80 ai giorni nostri».
le opinioni. E la Gazzetta le ha sempre
raccolte». Una delle prime inchieste,
effettuate a Nova Siri, è datata 1988. E
tra gli intervistati c’era Corrado che si
infervorava contro il primo tracciato
della nuova Jonica, quello che, a suo
dire, avrebbe ucciso Nova Siri. Già 35
anni fa si batteva per il tracciato odierno. Si può dire che ha visto più lontano
di tanti che oggi hanno responsabilità
[fi.me.]
politiche di primo piano?
COMBATTENTE STORICO Giuseppe Corrado sulla Jonica
PISTICCI NEL RIONE PIRO UNO SMOTTAMENTO NEL 2013 AVEVA COLPITO IL VERSANTE
Finanziati dalla Regione i lavori
per consolidare Cammarelle
MICHELE SELVAGGI
l PISTICCI. La Regione ha
finanziato con 293 mila euro
la realizzazione di lavori di
consolidamento del versante
Cammarelle, nel rione Piro, a
Pisticci centro, interessato da
uno smottamento nel dicembre 2013 durante le forti precipitazioni di quei giorni
(quando si abbattè su tutto il
Metapontino l’alluvione Nettuno) con la conseguente
chiusura al traffico della sottostante
circonvallazione
Cammarelle.
La zona particolarmente interessata fu quella antistante
il versante nord del quartiere,
nelle immediate vicinanze
della struttura ex cine teatro
Colosseo e scuola media ed
elementare” Padre Pio da Pietrelcina” dello stesso rione
che, come si ricorderà,
all’epoca rimase chiusa alle
lezioni, alcuni giorni per motivi precauzionali.
Il recente finanziamento
del Dipartimento Infrastrutture della Regione, dopo vari
STANZIAMENTO
Disponibili 293 mila
euro per la realizzazione dei lavori
sondaggi e studi del versante
con relativo verbale di urgenza trasmesso dall’Ufficio
tecnico comunale e recepito
in toto dallo stesso ufficio
regionale. In particolare, gli
uffici comunale si sono preoccupati di redigere un elabo-
PISTICCI UN ARRESTO
TURSI IL COMUNE, SIN DAL 2010, CHIEDE ALLA REGIONE DI INTERVENIRE PER RINFORZARE GLI ARGINI
Un allaccio abusivo Gli stessi rischi della martoriata Liguria
al cavo dell’Enel
potrebbe correrli il paese della Rabatana
per rubare energia Il torrente «Pescogrosso», in caso di pioggia, può ingrossarsi a dismisura
l PISTICCI. Avevano operato un allaccio abusivo ad un cavo dell’Enel per
rubare energia elettrica. Con l’accusa di
furto di energia elettrica, una persona è
stata arrestata e un’altra denunciata
dalla Polizia di Stato del Commissariato, diretto da Gianni Albano. Il fatto
è avvenuto a Marina di Pisticci: i due,
grazie ad una prolunga, erano riusciti a
portare l’energia fino alle centraline
elettriche installate nell’abitazione e da
qui erogata a tutta la proprietà con cavi
illegali interrati. Lo stratagemma, che
ha permesso di alimentare l’intera abitazione, due appartamenti attigui, un
capannone adibito a deposito per le
attività agricole e la cura di animali,
nonché il sistema di irrigazione dei
campi con annessa illuminazione perimetrale, dal 2009 ha fruttato ininterrottamente energia elettrica per un
valore di oltre 50 mila euro: il contatore
Enel, invece, segnava un consumo inferiore a quello di una abitazione di
medie dimensioni. L’arrestato ha ottenuto i domiciliari mentre un altro
soggetto che aveva architettato e incentivato la realizzazione dell’impianto
[p.miol.]
abusivo è stato denunciata.
PIERO MIOLLA
l TURSI. La città della “Rabatana” come la Liguria? Il parallelo è
forse forzato, ma a Tursi ci si interroga sui rischi che la cittadina
corre in caso di forti piogge che potrebbero ingrossare a dismisura il
torrente “Pescogrosso”. Anche il
sindaco, Giuseppe Labriola, ha da
tempo chiesto alla Regione di intervenire per pulire gli argini e lo stesso
letto del piccolo corso d’acqua.
«Sin dal 2010 – ha spiegato Labriola – ho chiesto alla Regione di
intervenire per rinforzare gli argini,
che non hanno la necessaria profondità e in alcuni punti sono anche
crollati, e il letto del Pescogrosso.
Per lungo tempo non ho avuto risposta. In questi giorni, viste anche
le piogge abbondanti, ho nuovamente sollecitato la Regione affinché
stanziasse i fondi necessari: al fine
di velocizzare l’iter, l’Ufficio tecnico
comunale ha già redato il progetto
che attende solo di essere eseguito».
Mancano solo i soldi, dunque, e
poi il Pescogrosso dovrebbe avere la
rato progettuale prevedendo
il consolidamento dello sperone in parte interessato a
suo tempo al fenomeno di
smottamento, compresa anche la sostituzione di alcuni
alberi andati distrutti durante lo stesso.
Il progetto, redatto dall’area
tecnica del Comune, è a firma
dell’ing. Rocco Di Leo,
dell’ing. Salvatore Giannace
e dell’arch. Nicola Coriglione, mentre la responsabilità
del procedimento sarà affidata al geom. Mario Pompeo
Iannuzziello. Per la esecuzione dei lavori, dall’Ufficio
Tecnico ci informano che per
l’occasione, sarà adottata una
procedura rapida perché non
si perda tempo e quindi si
possa passare subito all’esecutivo, attesa la urgenza particolare dell’intervento.
le altre notizie
PISTICCI
INTERVENTO DELLA PROVINCIA
Saranno rimossi gli alberi
sradicati dal vento a Varre
n Gli alberi sradicati dal vento due settimane
fa in contrada “Varre”, lungo la provinciale
Pisticci–San Basilio, stanno per essere rimossi. Lo comunica l’ufficio stampa del Comune di Pisticci, ricordando che l’intervento, effettuato dalla Provincia, «è stato richiesto dal Comune ripetutamente nei mesi scorsi, in quanto gli alberi secchi che insistono
lungo la carreggiata in una zona interessata
dall’incendio del 2012 costituiscono un peri[p.miol.]
colo costante per la circolazione».
FERRANDINA
IL SINDACO D’AMELIO A PITTELLA
ALLARME Il torrente che attraversa Tursi è in uno stato di abbandono
sistemazione che merita. Che il torrente che attraversa Tursi sia in uno
stato di abbandono, del resto, lo testimonia anche il recente crollo degli argini che ha danneggiato una
condotta di Acquedotto Lucano.
«Quel tubo – ha precisato Labriola –
è la condotta principale, quella che
porta acqua potabile nella case di
Tursi: per questo, proprio ieri ho
interloquito con Aql per far sì che ci
fosse un intervento immediato sulla
condotta».
Il letto del torrente non sta meglio,
occupato come è da arbusti e vegetazione. Ma Labriola è ottimista:
«Il presidente Marcello Pittella mi
ha garantito personalmente che, ad
horas, verranno stanziati i fondi. I
lavori potrebbero iniziare a breve».
«La Regione paghi nove mensilità
arretrate ai lavoratori in mobilità»
n «Il presidente della Regione, Marcello Pittella, dia corso al pagamento delle nove mensilità arretrate 2014 ai lavoratori in mobilità
in deroga». La richiesta è stata avanzata dal
sindaco di Ferrandina, Saverio D’Amelio, alla luce dell’incontro tenutosi nei giorni scorsi nella Prefettura di Matera, per «evitare che
un eventuale spostamento al 2015 – ha spiegato – si traduca in un rilevante danno per i
lavoratori, dovendosi applicare la ritenuta Irpef, pari a circa cento euro, per ciascuna delle
[p.miol.]
mensilità arretrate».
RASSEGNASTAMPA
XII I LETTERE E COMMENTI
Martedì 18 novembre 2014
MARCELLO PITTELLA *
FP CGIL, CISL FP, UIL FPL *
Pittella: «Difendo l’ambiente»
Potenza, lavoratori
contro l’Ater
N
ella giornata di ieri (domenica per chi legge) i giornali locali
animi le vostre "marce" e i vostri "cori".
hanno dato ampio spazio - qualcuno addirittura nella stessa
Al pari di don Marcello Cozzi, anch'io voglio invitarvi, cari ragazzi, a
pagina - a tre diverse lettere sul tema petrolio. La prima a
camminare al nostro fianco. Né avanti. Né dietro. Ma fianco a fianco. Per
firma degli studenti del Liceo Classico "Quinto Orazio Flacaffrontare, con lo sguardo e la visione che a voi tocca di futura classe
co" di Potenza. La seconda di don Marcello Cozzi, sacerdote e vice
dirigente, il tema dello sviluppo eco-sostenibile. E quindi di una società
presidente nazionale di "Libera". La terza, infine, sottoscritta da due dei
che è chiamata a far convivere le grandi conquiste tecnologiche delmassimi vertici della Cgil di Basilicata: Alessandro Genovesi e Anna
l'ultimo mezzo secolo che consentono a molti di voi di avere in tasca il
Russelli. Le ho lette tutte con estrema attenzione e interesse. Così come
telefonino di ultima generazione con la necessità di competere in un
ho seguito, sia pure da lontano, grazie ai servizi trasmessi dal TGR di
mercato globale, dove i Paesi più moderni e industrializzati del mondo
Basilicata, le iniziative di alcuni movimenti politici tendenti a rac(come gli Stati Uniti, il Giappone e la stessa Norvegia in Europa)
cogliere firme in calce ad una petizione che invita la Regione a ricorrere
utilizzano il petrolio come "carburante" dello sviluppo.
alla Corte Costituzionale, entro il 10 gennaio prossimo, contro l'articolo
L'oro nero non va criminalizzato per il solo fatto di esistere. A meno di
38 della legge "Sblocca Italia".
non ripiombare in un Medioevo tutt'altro che bucolico, nel quale non c'è
Come ho già avuto modo di dire alle delegazioni di studenti che in
spazio per le comodità a costo zero.
occasione di due precedenti manifestazioni di protesta ho ricevuto nella
Soprattutto il petrolio non può diventare, nelle mani di taluni mosala della Giunta regionale, sui temi legati alla salute e alla tutela
vimenti, sinora sempre sconfitti in democratiche elezioni, uno strudell'ambiente in Basilicata nulla (ripeto: nulla) ci divide. Io vivo e lavoro
mento improprio di lotta politica.
da medico e da politico in questa terra. L'amo come amo i miei figli. La
Utilizzare cinicamente il tema della morte e della malattia, sparando
rispetto come rispetto la mia gente, consapevole dell'enorme responl'ennesima "bufala" sul fracking (che è un metodo di estrazione mai
sabilità affidatami dai lucani di lavorare per il "bene comune", in una
utilizzato in Italia) pur di raccogliere firme di protesta contro una legge
delle stagioni politiche ed economiche più difficili della nostra storia
dello Stato dinanzi alle Chiese e in un parco pubblico è un segno di
recente. Non c'è un solo atto di governo, tra i tanti che abbiamo posto in
debolezza, non di maturità politica. E' l'estremo tentativo di "fare poessere in questi primi dieci mesi di legislatura, che non sia andato in
litica" (e quindi di conquistare un posto in Consiglio regionale, in
direzione di un maggior controllo dell'ambiente e a
Parlamento e anche in Europa) giocando sulle paure
tutela della salute umana o che possa essere letto
ancestrali della gente. Sulle "superstizioni". Sulla non
come una sorta di resa a presunti "poteri forti" e men
conoscenza delle conquiste tecnologiche in materia
che mai, per dirla con don Marcello, a una "finanza
di monitoraggi ambientali e di prevenzione dei rischi
immorale e amorale".
sanitari.
Non siamo stati i "servi sciocchi" di nessuno, come
Bisognerebbe dire a chi mette in stretta relazione le
le compagnie petrolifere hanno potuto verificare a
estrazioni petrolifere con l'aumento dei tumori che
seguito delle diffide e dei controlli mai effettuati in
annualmente tutti i dipendenti delle compagnie peprecedenza. E come ben sa il mio stesso amico pretrolifere (a partire da quanti da oltre quindici anni
sidente del Consiglio, Matteo Renzi, del quale sono il
lavorano in Val D'Agri) vengono sottoposti a controllo
primo e leale sostenitore quando mette in campo
sanitario. E non risultano aumenti allarmanti di
azioni di governo in grado di far uscire il Paese dal
malattie professionali. Ma in ogni caso, sento di poter
pantano in cui si trova. Ma al quale non ho fatto sconti
sin d'ora assicurare che la Giunta regionale metterà
su un tema importantissimo per la Basilicata e l'Iin cantiere nelle prossime settimane la più grande
talia, qual è il "patto di stabilità" impostoci dall'Euoperazione di screening sanitario mai fatta in Italia.
ropa, al punto da far approvare una legge regionale
Tutti i lucani, a cominciare da quelli che vivono nelle
che in queste stesse settimane ci vede contrapposti
aree più sensibili, saranno sottoposti a periodiche
dinanzi alla Corte Costituzionale. La determinazione REGIONE Marcello Pittella
visite sanitarie, con quanto di meglio la scienza della
con la quale abbiamo affrontato, in soli dieci mesi
prevenzione mette a nostra disposizione.
ripeto, il tema petrolio, sotto il profilo delle ricadute occupazionali e
Scandaglieremo tutto. Fugheremo ogni dubbio. Forniremo ai citproduttive, ma soprattutto sul versante della coesione sociale facendo
tadini, e quindi a noi stessi, qualunque risposta in tema di salute e di
nostri i suggerimenti delle parti datoriali e sindacali, oltre che della
salvaguardia ambientale.
stessa Conferenza Episcopale di Basilicata, ci hanno fatto conseguire
La Basilicata, come dimostra la nomina di Matera a Capitale della
risultati che la classe politica lucana inseguiva da almeno quindici anni.
Cultura per il 2019, è vista da chi ci giudica dall'esterno senza pregiudizi
E che oggi dovrebbero farci tirare quanto meno un sospiro di sollievo,
e manicheismi per quella che è: una regione "grande", con i suoi
perché a differenza delle regioni vicine (e di molte altre d'Italia) ci
diecimila chilometri quadrati, in cui far convivere estrazioni e turismo,
mettono nelle condizioni di affrontare i problemi sollevati domenica da
agricoltura e cultura.
Genovesi e Russelli con la ottimistica speranza di potercela fare.
Io credo che nessuno, a partire dal Governo nazionale, voglia mettere
E mi riferisco, nell'immediato, all'opportunità di utilizzare i 75 milioni
in discussione l'equilibrio a suo tempo raggiunto con gli accordi del 1998,
di euro della card carburanti per strutturare una serie di interventi a
del 2006 e, aggiungo, con lo stesso Memorandum del 2011. So per certo,
sostegno del reddito minimo di inserimento, oltre che per venire inche a Roma, come a Potenza, non hanno mai pensato di trasformare la
contro alle tante famiglie in difficoltà quotidianamente assistite dalla
Basilicata in una gruviera. Sarebbe da irresponsabili. E chi ci governa
Caritas e da quelle Fondazioni anti-usura che in Regione, e non solo,
ha dimostrato, con i fatti, di tenere in grande considerazione le esigenze
hanno sempre trovato porte aperte.
della Basilicata. Mi riferisco, tra l’altro, alle grandi opere infrastrutAgli studenti che forse ancora domani (oggi, per chi legge) maturali che saranno finanziate con il 30 per cento di Ires versato dalle
nifesteranno sotto i palazzi della Giunta e del Consiglio regionale
compagnie petrolifere. E quindi a molto, ma molto di più di quanto è
(questa volta in mia assenza, per impegni istituzionali che mi porstato sinora riconosciuto ai lucani sotto forma di royalties.
teranno fuori città) ribadisco ciò che ho loro già assicurato. E cioè che
Ecco perché credo che la discussione in atto sull'articolo 38 debba
siamo impegnati a far rispettare gli accordi politici, istituzionali e
essere improntata a serietà, approfondimento, rigore, soprattutto conotarili sottoscritti nel 1998 con Eni, e nel 2006 con Total, come peraltro
noscenza delle norme e delle precedenti sentenze della Corte Costitestimoniano gli atti da noi posti in essere in questi mesi. Non ultimo la
tuzionale in materia di energia e ambiente. La decisione assunta dalbocciatura di pochi giorni fa della richiesta di screening che avrebbe
l'Ufficio di Presidenza del Consiglio e dalla Conferenza dei capigruppo di
consentito ad alcune compagnie petrolifere di effettuare ricerche nelfissare al 4 di dicembre la discussione sulla legge Sblocca Italia (e cioè
l'area del Vulture-Melandro.
più di un mese prima della scadenza del termine per presentare una
Ai ragazzi del Liceo Classico "Quinto Orazio Flacco" dico anch'io,
eventuale impugnativa alla Corte Costituzionale) va esattamente in
mutuando umilmente l'appello del grande Indro Montanelli: combattete
questa direzione. E io sono sicuro che i ragazzi del Liceo Classico
per quello in cui credete. E se lo farete, come mi auguro, con l'entusiasmo
"Quinto Orazio Flacco", come quelli di tutte le scuole di Potenza e della
e la passione dei vostri anni, ma anche con la serietà, lo studio e
Basilicata, continueranno ad esercitare una forte autonomia di penl'impegno di chi si prepara ad essere classe dirigente, sarete tanto più
siero. La stessa che li ha portati in piazza per essere protagonisti del loro
credibili e autonomi agli occhi di tutti. A partire da quella opinione
futuro. E sapranno certamente evitare le trappole e le strumentapubblica che in caso contrario potrebbe, non a torto, imputarvi, sotto lo
lizzazioni messe in atto da quei Movimenti politici che, guarda caso,
sguardo impietoso delle telecamere, un deficit di preparazione e di
hanno anticipato proprio al 4 di dicembre una manifestazione di proconseguenza un intento meno nobile di quello che, invece, io credo,
testa inizialmente fissata in altra data.
[* Presidente Regione Basilicata]
CARMINE VACCARO *
F
p Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl considerano
inadeguate e insufficienti le risposte
dell’Azienda e vanno avanti con la mobilitazione. Nel confermare lo stato di
agitazione dei lavoratori dell’Ater di Potenza, denunciamo il permanere presso l’Azienda di una
situazione gravissima nei confronti del personale a
causa del drastico taglio delle risorse decentrate,
operazione che ha quale effetto dirompente quello
di dimezzare il salario accessorio dei lavoratori
creando, tra l’altro, fortissime sperequazioni in
danno di quei dipendenti, la maggioranza, che si
vedrà decurtata una parte consistente della retribuzione.
Dopo l’ultimo incontro avuto con l’Azienda la
scorsa settimana, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl
considerano del tutto insufficienti le pochissime
risorse rimesse a disposizioni del fondo, in quanto
del tutto inadeguate rispetto a quelle che erano
state le richieste avanzate da parte del sindacato.
Per queste ragioni
e considerata la indisponibilità
da
parte dell’Azienda
al ripristino dei
fondi contrattuali,
abbiamo deciso di
interrompere
la
trattativa
con
l’Azienda per tornare in assemblea
con i lavoratori,
con cui insieme
definire le modalità con cui proseguire la mobilitazione.
La decisione assunta dall’Ater di
Potenza non solo è
grave e sbagliata,
ma
rappresenta
davvero un primaSEDE La sede dell’Ater a Potenza [foto Tony Vece] to negativo in questa regione, quale
espressione di un modus operandi che vuole solo
colpire i lavoratori sui quali l’Azienda ha deciso di
far pagare il prezzo di una spending review che non
ha precedenti nel nostro territorio.
In nessun Ente pubblico della Basilicata, nonostante le tante criticità esistenti per effetto dei
tagli operati a livello nazionale, qualcuno ha mai
pensato di recuperare le risorse tagliandole ai
lavoratori già pesantemente colpiti dalla crisi
economica e dal blocco dei contratti nazionali di
lavoro.
Siamo di fronte, quindi, ad un’Azienda che dopo
aver negato la contrattazione per due anni, compromettendo, tra l’altro, anche le risorse relative al
2013, decide di riprenderla per tagliare le risorse dei
lavoratori.
Considerato che l’Ater è un Ente strumentale
della Regione Basilicata, chiediamo al Presidente
Pittella di intervenire affinché non si consumi
questo scempio in danno ai lavoratori. Noi come
Organizzazioni Sindacali, insieme ai lavoratori
dell’Ater di Potenza, continueremo la nostra battaglia per la tutela dei diritti e del salario ritenendo
inammissibile una tale scellerata decisione.
Roberta Laurino
[Fp Cgil]
Elisabetta Pennacchia
[Cisl Fp]
Antonio Guglielmi
[Uil Fpl]
GIANPAOLO CARRETTA *
Fondi strutturali: 321 milioni Sull’urbanistica
F
ondi strutturali europei: Uil, in Basilicata ancora 321 milioni da spendere. Al 31 ottobre scorso la spesa
rendicontata dei fondi strutturali
europei 2007-2013 (FSE e FESR) in Basilicata
è pari al 70,1% (753 milioni 400 mila euro) del
totale di finanziamento; restano ancora da
spendere, entro il 31 dicembre 2015, 321 milioni 200 mila euro pari al 29,9% del totale.
È quanto emerge daun’elaborazione della
Uil Servizio Politiche Territoriali, sul monitoraggio della spesa rendicontata dei Fondi Strutturali Europei al 31 Ottobre 2014.
Dal report si evince che sui52 programmioperativi che contraddistinguono la programmazione 2007-2013,12(di cui 7 nel Mezzogiorno e 5 nel Centro Nord)non hanno
raggiuntoil target di spesa previsto per Ottobre 2014; mentre6 programmi(equamente
distribuiti tra il Sud e il Centro Nord) pur non
avendo raggiunto il target previsto, sono entro la soglia di tolleranza stabilita.
In dettaglio questa la situazione per la
Basilicata: FSE – rendicontata una spesa
(sempre al 31 ottobre scorso) di 239 milioni
500 mila sui 322 milioni 400 mila in totale ;
FESR – rendicontata una spesa di 513 milioni
900 mila su 752 milioni 200 mila euro in
totale.
Dunque mentre il Governo è alla disperata
ricerca di risorse finanziarie da destinare
allo sviluppo e nonostante gli impegni presi
dal Presidente del Consiglio, l’impiego dei
Fondi Strutturali Europei viaggia, complessivamente, a un ritmo ancora lento. Nella
nostra regione prima di mettere mano alla
programmazione 2014-2020 ci sono ingenti
risorse da utilizzare per l’occupazione e lo
sviluppo produttivo.
La priorità, in mancanza di risorse “or-
dinarie” è l’accelerazione di spesa, per scongiurare il rischio di disimpegno automatico.
Vaccaro evidenzia le proposte principali
della UIL:in tempi di crisi, come insegnano
gli economisti, il settore in cui sarebbe possibile creare subito nuovi posti di lavoro è
quello dell’edilizia; interventi per una politica di reindustrializzazione attraverso incentivi alle imprese legate a tenere la produzione in loco; sburocratizzazione della
complessa macchina amministrativa.
Nel caso di domande per gli aiuti previsti
dai Programmi Fesr, Fse e Feasr da noi si
deve attendere anche oltre i 1.000 giorni prima di ottenere il contributo; task force regionale e nazionale per accelerare la spesa di
tutti i fondi Ue fornendo a tutte le Regioni
maggiore assistenza e cooperazione specie
da parte dei Ministeri interessati.
[* Segretario regionale della Uil]
C
on grande soddisfazione, accogliamo l'approvazione
da parte del Consiglio comunale di Potenza della
deliberazione inerente all'approvazione della variante urbanistica e dell'efficacia del vincolo preordinato all'esproprio, in relazione all'Accordo di Programma
Quadro "Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse
idriche".
Un atto che il Consiglio comunale uscente aveva licenziato
per assicurare il completamento della rete idrica della città e
delle zone rurali.
Tutto ciò dimostra la grande attenzione che il Partito
Democratico, ed i suoi consiglieri comunali, nella precedente
e nell'attuale Consiliatura, hanno dimostrato per le aree
rurali della città e per il completamento di tutte le opere di
civiltà ad esse collegate.
Quello che auspichiamo è che Acquedotto Lucano possa
porre adesso in essere, e con estrema celerità, efficienza ed
efficacia, tutte le procedure per la realizzazione delle opere
previste.
[* Consigliere del Partito democratico al Comune di Potenza]
RASSEGNASTAMPA
corriere.it
Madia: «Nessuno perde il posto», Cgil: «Avanti con lo sciopero»
Il ministro della Funzione pubblica dopo il confronto coi sindacati: «Nessuno andrà a casa, ma non abbiamo
le risorse per il rinnovo del contratto bloccato da sei anni»
di Redazione Online
shadow
C’è un «primo impegno che assume il governo: nessuno perderà il posto per effetto della riorganizzazione
della Pa. Nessuno andrà a casa». Così il ministro della Pa, Marianna Madia, ha assicurato nell’incontro a
Palazzo Chigi tra sindacati e governo sul pubblico impiego. Ma, attenzione, avverte il ministro, anche se «la
riapertura del contratto è nell’agenda del governo» «nel 2015 non sono previste in bilancio risorse per i rinnovi contrattuali», quindi niente aumenti in vista. «Anche noi sappiamo che è un problema il contratto bloccato
da sei anni - ha aggiunto Madia -, ma abbiamo scelto di concentrare le risorse su chi stava peggio. Il bonus
da 80 euro andrà a un lavoratore pubblico su quattro, circa 800mila dipendenti pubblici». Delusi i sindacati:
l’incontro a Palazzo Chigi sulla Pa ha visto «qualche auspicio sul futuro, nessuna risposta», ha detto il leader
Cgil, Susanna Camusso, aggiungendo: dal governo «nessuna apertura sull’occupazione e sul tema del rinnovo
del contratto». Parole confermate da Carmelo Barbagallo, segretario in pectore della Uil: c’è stata - ha detto
«una chiusura sul merito».
Sicuri solo i precari della scuola
L’unica vera novità, sul fronte dei dipendenti pubblici, riguarderà gli insegnanti: il governo si prende
l’impegno «di assumere i vincitori per concorso e i precari nella scuola», per i quali il governo ha stanziato un
milione di euro. Ad assicurarlo al tavolo di confronto ancora il ministro della Funzione pubblica che avrebbe
anche ribadito come «il pubblico impiego è strategico nella riforma e non possiamo non avere i lavoratori da
questa parte».Ma «la riforma della pubblica amministrazione deve dare ai cittadini servizi efficienti in modo
più semplice», chiarisce Madia elencando le priorità. «Questo è il cuore della riforma insieme alla lotta alla
corruzione che sottrae risorse all’economia sana». Il governo punta anche sulle «tecnologie digitali per rafforzare la democrazia e una semplificazione dei procedimenti amministrativi con le norme sul silenzio assenso,
la conferenza dei servizi, l’autotutela e la riforma della dirigenza pubblica».
«Confermate le ragioni dello sciopero»
Scontenti i sindacati, soprattutto la Cgil: «Non c’e nessuna apertura per quel che riguarda il rinnovo dei contratti nella Pa», ha sottolineato la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, che ha convocato una conferenza
stampa subito dopo l’incontro. Sulla stessa linea il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan: «Al di
là del bel modo con cui vengono detti i `no´ non abbiamo alcuna novità positiva», il «ministro Madia ci ha
detto cose deludenti». E così anche il candidato numero uno della Uil, Carmelo Barbagallo, che parla di «chiusura sul merito». La Cgil resta quindi sul piede di guerra: «Non abbiamo avuto risposte che siano all’altezza»
della manifestazione dell’8 novembre, ha detto Camusso, «nemmeno particolari rassicurazioni su quella che
si profila come una nuova emergenza occupazionale per i lavoratori delle Province». Motivo per cui Camusso
«conferma le ragioni dello sciopero del 5 dicembre. Siamo pronti a valutare le decisioni delle altre organizzazioni, ci farebbe piacere un’evoluzione positiva, e siamo pronti a spiegare al Garante per gli scioperi che non
c’è nessuna illegittimità nella proclamazione del 5» dicembre. Decideranno se aderire nei prossimi giorni Cisl
e Uil. In serata palazzo Chigi ha diramato una nota per specificare che il governo auspica che l’occasione di
confronto di merito sul lavoro pubblico con i sindacati «non venga sprecata e, assieme all’auspicata ripresa
economica già a partire dal 2015, sia condizione importante per un concreto confronto sul rinnovo della
parte economica del contratto che si augura avvenga nel più breve tempo possibile».