La mobilità articolare (parte seconda)

LA MOBILITA’ ARTICOLARE
e le sue principali metodiche di allenamento
Stretching di Anderson, S.G.A. - P.N.F. – C.R.A.C. - Lavori eccentrici.
PRINCIPALI TECNICHE PER IL MIGLIORAMENTO
DELLA MOBILITA’ ARTICOLARE
1.Tecniche di stretching o allungamento:
Lo stretching globale attivo, ideato da
Souchard per essere applicato in ambito
sportivo con finalità preventiva, trae i suoi
principi dalla Rieducazione Posturale
Globale ( RPG, creata per uso terapeutico)
ripresi in buona parte dalle teorie della
Mezeries.
PRINCIPALI TECNICHE PER IL MIGLIORAMENTO
DELLA MOBILITA’ ARTICOLARE
Stretching globale attivo S.G.A
Ä Concetto di globalità: allungamento delle fasce
connettivali delle catene muscolari
Ä Suddivisione tra muscoli statici e dinamici
Ä Utilizzazione di determinate posizioni “posture” ben
codificate
Ä Importanza della respirazione profonda
Ä Utilizzazione anche di tecniche presenti in altre
metodiche (contrazioni isometriche)
Ä Importanza di una corretta metodica esecutiva
PRINCIPALI TECNICHE PER IL MIGLIORAMENTO
DELLA MOBILITA’ ARTICOLARE
Stretching globale attivo S.G.A
Lo S.G.A. prevede l’allungamento dolce e progressivo non del
singolo muscolo ma di diverse catene muscolari
contemporaneamente.
Per catene muscolari s’intende l’insieme di muscoli coerenti,
qualitativamente uguali che hanno la stessa funzione e avvolti
insieme da fasce connettivali
Da un punto vista didattico, Souchard, prende in esame le catene
muscolari statiche e le suddivide in 2 principali (c. posteriore
e c. anteriore) e 6 secondarie
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DELLA MOBILITA’ ARTICOLARE
Stretching globale attivo S.G.A
SUDDIVISIONE TRA
Rappresentano i due terzi della nostra
muscolatura attraverso il loro tono
permettono il mantenimento della
stazione eretta e i movimenti correnti
Con la contrazione evolvono dunque
verso l’accorciamento
DEVONO SEMPRE ESSERE
ESERCITATI IN
ALLUNGAMENTO.
Non essendo indispensabili al
mantenimento della stazione eretta,
sono poco tonici
Tendono al rilassamento
POSSONO ESSERE ESERCITATI
IN CONTRAZIONE
CONCENTRICA PER ESSERE
RINFORZATI
LE CATENE MUSCOLARI CLASSIFICATE DA SOUCHARD SONO
FORMATE DA MUSCOLI STATICI
PRINCIPALI TECNICHE PER IL MIGIORAMENTO
DELLA MOBILITA’ ARTICOLARE
Stretching globale attivo S.G.A
PRINCIPALI
—  Catena muscolare
posteriore (spinali, pelvi-trocanterici,
glutei, ischiocrurali, popliteo, tricipite surale,
plantari)
—  Catena muscolare
anteriore (pilastri e aponeurosi del
diaframma, sterno-cleidomastoideo, lungo del
collo, scaleni, ileopsoas, fascia iliaca, adduttori
del pube, tibiale anteriore)
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DELLA MOBILITA’ RTICOLARE
Stretching globale attivo S.G.A
SECONDARIE
Œ Catena inspiratoria
(diaframma e relativo tendine,
sternocleidomastoideo, scaleni, intercostali,
spinali dorsali, piccolo pettorale)
 Catena superiore
della spalla (trapezio superiore,
deltoide medio)
Ž Catena antero-interna
della spalla (coracobrachiale,
sottoscapolare, grande pettorale clavicolare)
PRINCIPALI TECNICHE PER IL MIGLIORAMENTO
DELLA MOBILITA’ ARTICOLARE
Stretching globale attivo S.G.A
SECONDARIE
 Catena anteriore del braccio
(coraco-brachiale, bicipite, brachiale, lungo supinatore,
muscoli anteriori dell’avambraccio e dell’eminenza tenare e
ipotenare)
 Catena antero- interna
dell’anca
(ileopsoas, fascia iliaca, adduttori del pube)
‘ Catena laterale dell’anca
(piriforme, grande gluteo, tensore fascia)
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Stretching globale attivo S.G.A
v  SI SUDDIVIDONO IN 2 GRANDI FAMIGLIE:
Con chiusura delle anche (per la c. posteriore)
Con apertura delle anche (per la c. anteriore)
v  E IN TRE MODALITA’ OPERATIVE:
In carico
In semicarico
In scarico
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Stretching globale attivo S.G.A
IN:
Ballerina
(per la catena posteriore)
In piedi contro il muro
(per la catena anteriore)
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Stretching globale attivo S.G.A
IN:
Seduto al muro o senza muro
(per la catena posteriore)
In ginocchio apertura d’anche
(per la catena anteriore)
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Stretching globale attivo S.G.A
IN: Rana al muro o in aria
(per la catena posteriore)
Rana al suolo
(per la catena anteriore)
PRINCIPALI TECNICHE PER IL MIGLIORAMENTO
DELLA MOBILITA’ ARTICOLARE
Stretching globale attivo S.G.A
—  Esigenza di una respirazione lenta, ritmica e
prolungata che privilegi la fase espiratoria
—  Per ottenere un allungamento indiretto sulla catena
inspiratoria quasi sempre retratta
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DELLA MOBILITA’ ARTICOLARE
Stretching globale attivo S.G.A
Possono essere utilizzati e sfruttati gli effetti e i
benefici (riflesso inverso da stiramento, inibizione
reciproca) sull’allungamento di azioni isometriche e
eccentriche, eseguiti sempre all’interno delle posture
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Stretching globale attivo S.G.A
Œ Regola della globalità: allungare progressivamente e
nello stesso tempo tutti i muscolo della stessa
catena” (tirare le i due capi dell’elastico)
 Particolare attenzione ad evitare compensazioni
Ž Tempo di allungamento prolungato (consigliato 20
min)
 Esecuzioni a freddo per non aumentare il coefficiente
di elasticità
A(allungamento)= Forza x tempo/ K (coefficiente di
elasticità)
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DELLA MOBILITA’ ARTICOLARE
Stretching globale attivo S.G.A
VANTAGGI
Ü Maggior efficacia
(è la tecnica più completa, più globale e può
sfruttare anche i benefici delle altre)
Ü Molto utile per un riequilibrio posturale e per un’eliminazione
delle tensioni muscolari e dei compensi da allenamento
Ü Abitua a sviluppare e migliorare la concentrazione e la
propriocezione del corpo ed una corretta respirazione
SVANTAGGI
Ü Elevata difficoltà di esecuzione soprattutto nella fase iniziale
e
di controllo in presenza di più atleti
Ü Richiede un cambio di abitudini e mentalità
(tempi più lunghi in un’unica posizione, riuscire a mantenere il
silenzio e l’ attenzione)
Stretching globale attivo S.G.A
Carico
Prima dell’ Semicarico
allenamento
Scarico
Carico
Post
Semicarico
allenamento
Scarico
Carico
Lontano o
Semicarico
come seduta
allenamento Scarico
C 
C 
D 
D 
D 
C 
C 
C 
C 
Per migliorare la
mobilità mantenendo
attivo il tono gamma
5-10
min.
Per ristabilire un rapporto
muscolare in catena, per 10-12
regolarizzare il respiro e
min.
per un ritorno venoso
Migliore efficacia per
migliore condizione
( maggiore tranquillità,
maggior tempo a
disposizione)
20
min.
Tecnica Principio fisiologico operante Zona Difficoltà Collocazione della anatomica Tempi d’esecuzione Efficacia esecu<va seduta coinvolta 6”
PNF A#vazione del riflesso inverso da s0ramento (rece5ori muscolo tendinei del Golgi) Zona tendinea del muscolo 20”
3/5”
2/3”
20”
6”
20”
CRS Inibizione reciproca Zona tendinea del muscolo 6/8”
2/3”
20”
6”
CRAC A#vazione del riflesso inverso da s0ramento (rece5ori muscolo tendinei del Golgi) + inibizione reciproca 20”
3/5”
Zona tendinea 2/3”
del muscolo 20”
2/3”
6/8”
Lavori Eccentrici ? ? raggiungimento posizione; mantenimento posizione; contrazione isometrica; rilascio; max allungamento. raggiungimento posizione; mantenimento posizione; contrazione isometrica antagonis0; rilascio; max allungamento. raggiungimento posizione; mantenimento posizione; contrazione isometrica; rilascio; max allungamento; rilascio mantenendo l’allungamento; contrazione isometrica antagonis7. 5/6 ripe0zioni di 5” ** ** ** *** ** Lontano da a#vità spor0va o prima di a#vità senza azioni eccentrico-­‐
concentriche intense ** Lontano da a#vità spor0va o prima di a#vità senza azioni eccentrico-­‐
concentriche intense ** Lontano da a#vità spor0va o prima di a#vità senza azioni eccentrico-­‐
concentriche intense *** Prima dell’allenamento anche all’interno di esercizi funzionali Tecnica Anderson S.G.A. Principio fisiologico operante Zona anatomica Tempi d’esecuzione coinvolta Annullamento del riflesso da s0ramento (fusi Unità contra#le neuromuscolari) e del muscolo abbassamento del tono muscolare Allungamento contemporaneo delle catene muscolari; può u0lizzare: annullamento del riflesso da s0ramento; a#vazione del riflesso inverso e dell’inibizione reciproca 6”
Fasce conne#vali; zona tendinea del muscolo Difficoltà Collocazione della esecu<va seduta raggiungimento della posizione; 20/25” allungamento; 6”
ritorno in posizione di partenza. 5-­‐10’
Efficacia * * Lontano da a#vità spor0va o post allenamento **** Prima dell’allenamento (posture in carico, semicarico), post allenamento (posture in scarico); come seduta di allenamento (tu5e) prima dell’allenamento; 10/12’ post allenamento; 20’
come seduta di allenamento. ****