La voce dei bambini - Istituto Comprensivo di Filadelfia

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI FILADELFIA
Via Piano delle Grazie – 89814 -
Sito web
Filadelfia
- www.cdfiladelfia.it
La voce dei bambini
Saluto del Dirigente
Questo secondo numero di “La voce dei bambini” presenta alcune attività
che sono state svolte nei vari plessi durante i primi mesi dell’anno 2014.
I lavori sono molto eterogenei e toccano tematiche importanti che spaziano
da quelle stagionali (il mese di gennaio, l’inverno) a quelle di carattere
storico (la giornata della memoria, le foibe), da quelle oggetto del percor-
Aprile 2014
La voce dei
S o m ma r i o :
Saluto del dirigente 1
so curricolare (il testo descrittivo, gli Egizi, le tecniche artistiche: graffite e
collage), un aspetto rilevante c’è stato con i lavori relativi al Carnevale quando c’è stata, come da
consuetudine, anche la visita ai “nonnini” ospiti della Residenza Sanitaria Assistita “Madonna
delle Grazie” di Filadelfia.
Anche per i lavori prodotti voglio ringraziare tutti gli alunni dell’Istituto che hanno contribuito,
sotto la sicura guida dei docenti, alle attività e alla realizzazione del giornalino.
Un doveroso ringraziamento per il coordinamento di questo secondo numero di “La voce dei bambi-
Il giorno della
memoria
2
Le grandi tragedie
dell’umanità
3
Visita ai nonni
4-5
Rispetto l’ambiente 6
ni” all’insegnante Gregorio Torchia, funzione strumentale al POF per la comunicazione.
Il Dirigente
Dott. Francesco Ciliberto
NO ALLA VIOLENZA!
25 Novembre: giornata mondiale dedicata alla violenza sulle
donne. Nelle piazze italiane, sono state esposte delle scarpe
rosse che simboleggiano le violenze subite dalle donne. Le
prime violenze le donne le subiscono in casa; dai mariti, dai
padri, dai compagni e dai fratelli che le considerano come un
qualsiasi oggetto. Tolgono loro la libertà, il rispetto e le rendono schiave. Spesso le donne, in casa non sanno difendersi
perché continuano a volere bene ai propri uomini. Bisogna
stare attente: quello che spesso viene definito amore non è
altro che un brutto ricatto. Si sopporta per amore dei figli…
ma i figli soffrono quando le mamme vengono picchiate e
torturate: bisogna avere il coraggio, di denunciare, di non subire, di non aspettare di essere uccise. Adesso questi reati vengono puniti da leggi apposite. Bisogna, però educare i ragazzi a rispettare le donne. Le donne sono delle persone
libere: hanno il diritto di vivere, di uscire di casa, di divertirsi, di affermare le proprie
idee. Noi come donne vorremmo incontrare uomini che non ci picchiassero, che non fossero violenti. Vorremmo uomini che ci rispettassero come persone: rispettassero la nostra intelligenza, le cose che sappiamo fare ma soprattutto la nostra libertà.
PLURICLASSE PRIMARIA POLIA
Il carnevale
7-8-9
Argomenti vari
10
L’inverno
11
Descrivo le persone
12-13
8 marzo
14
Mandela
15
La felicità vista dai 16
bambini
L’amicizia
17
Il graffito e collage 18
Pagina 2
La voce dei bambini
Il 27 Gennaio: giorno della memoria
“GIORNATA DELLA MEMORIA”
La Repubblica Italiana riconosce il 27 Gennaio come “GIORNO della MEMORIA data in cui vennero abbattuti i cancelli di AUSCHWITZ alla fine di
ricordare la SHOAH,lo sterminio degli ebrei,le leggi razziali,la persecuzione
in ITALIA dei cittadini ebrei, per non dimenticare tutti quegli italiani che hanno subito la deportazione,la prigione,la morte,ma anche coloro che si sono
opposti al progetto di sterminio e che,a rischio della propria vita,hanno salvato molte persone e protetto i perseguitati.
Alunni IVB Filadelfia C.C.
Tra questi non dobbiamo dimenticare GIORGIO PERLASCA un commerciante italiano che,fingendosi CONSOLE SPAGNOLO,salvò la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi strappandoli alla deportazione NAZISTA.
CLASSE IV A SCUOLA ELEMENTARE FILADELFIA CENTRO
Ogni anno il ventisette gennaio si ricorda “ La giornata della memoria”.
“L'Olocausto è una
pagina del libro
dell'Umanità da cui non
dovremo mai togliere il
segnalibro della
memoria.”
Primo Levi
Nel 1945 il dittatore Adolf Hitler fece perseguitare gli ebrei perché riteneva pura solo
la razza Ariana cioè quella tedesca.
Gli ebrei furono costretti ai lavori più duri, furono trattati come bestie e uccisi nei forni
crematori e nelle camere a gas con l’inganno.
Una bambina di nome Anna Frank scrisse tutto nel suo diario segreto che il padre pubblicò dopo la sua morte.
Anche Primo Levi fu fatto prigioniero dai tedeschi, e, riuscito a salvarsi , scrisse la
poesia “Se fossi un uomo ” dove racconta come venivano trattati i prigionieri.
Tanti sono i film che raccontano questi episodi come “La vita è bella” di Benigni, “Il
bambino col pigiama a righe”, “Jonah che visse nella pancia della balena”.
Questi fatti li ricordiamo perché non succedano mai più.
Federica Bartucca classe IVB Filadelfia C. C.
Il 27 GENNAIO di ogni anno in Italia è “Il giorno della MEMORIA” per ricordare gli Ebrei che
sono stati cacciati dalle loro case e portati nei campi di concentramento e uccisi crudelmente con
le docce a gas e poi bruciati nei forni crematori. Questo progetto di distruzione e di morte è stato
pensato da HITLER, il capo dei tedeschi, che riteneva che gli Ebrei fossero di razza inferiore alla
sua. Perciò il razzismo è il germe velenoso da cui è nata la seconda guerra mondiale. HITLER
fece costruire AUSCHWITZ e altri campi di concentramento e ordinò la SHOAH che significa
“sterminio di massa degli Ebrei”. Inoltre ha fatto uccidere tantissime altre persone: polacchi,
russi, slavi, zingari, comunisti… per cui il termine SHOAH oggi include tutti i morti dei campi di
concentramento. Ho visto sulla persecuzione degli Ebrei il film “JONAH che visse nella pancia
della balena”, conosco anche “Il diario di ANNA FRANK” e la poesia “Se questo è un uomo”
Trinchi Mariateresa
di Primo Levi.
VA Filadelfia C.C.
Sono veramente commosso per questa tragedia umana e penso che tutti abbiamo il dovere di ricordarla affinché non succeda mai più.
BARTUCCA Francesco VA Filadelfia C.C
Pagina 3
La voce dei bambini
Le grandi tragedie dell’umanità
Nel 1942 Anna e i suoi familiari abbandonarono la loro casa perché iniziò la persecuzione degli Ebrei. Proprio quella mattina Anna Frank fece il compleanno.
Era il dodici giugno 1942, Anna si svegliò alle sei, ma non le era concesso svegliarsi a
quell’ora così, alle sette andò nel lettone di mamma e papà a svegliarli.
Più tardi andarono nel salotto a scartare i regali. Il suo preferito fu il diario segreto che le
avevano regalato i suoi genitori.
La mattina andò a prenderla la sua compagna per andare a scuola.
Durante l’intervallo Anna offrì i biscottini ai professori e compagni.
Il quattordici giugno Anna iniziò a scrivere la sua prima pagina di diario. Lei non scriveva nel suo diario di amici, perché ,in quel momento la sua migliore amica era il diario
che chiamò Kitty. Nel pomeriggio Anna e i suoi compagni videro un film: “Il guardiano
del faro” con “Rin-tin-tin”. Alla fine dell’anno tutti erano preoccupati per la pagella,
mentre Anna Frank se la rideva insieme alla sua compagna perché sapevano di cavarsela,
anche se avevano qualche scoglio con la matematica.
Miriam Campisano IVA Filadelfia C.C.
Ritratto di Anna Frank
«Quando non si riesce a
dimenticare, si prova a
perdonare»
Primo Levi,
Da “Se questo è un uomo”
Ogni anno il 27
Tutto questo la
gennaio, il giorno
storia ci narra
della memoria
viene ricordato.
e io spero che solo nel
ricordo rimanga.
Tante persone
Alunni 4 B
sono state perseguitate
Filadelfia C.C.
maltrattate, bruciate,
e ai lavori forzati
condannate.
.
10 FEBBRAIO- LE FOIBE
Oggi 10 febbraio è un’altra giornata da ricordare, perché molti sono gli italiani che sono stati gettati nelle foibe. Esse sono voragini
rocciose, profonde oltre 200 metri, dove venivano buttate persone
colpevoli di essere italiane o perché non appartenevano al regime
comunista di Tito che, a quel tempo comandava l’Istria.
Quelle persone venivano buttate a gruppi nelle foibe e venivano
legate con fili di ferro ai polsi formando catene umane. Venivano
buttati morti o ancora vivi, e chi non moriva subito subiva una doppia morte, e soffriva per giorni e giorni. Precipitando si laceravano
i fianchi soffrendo molto. Per 60 anni non se ne è parlato perché
non ci sono stati superstiti per testimoniare. Oggi sono venute allo
scoperto le salme di quelle persone ma nessuno conosce il numero
preciso dei morti. Spero che queste cose non succedano mai più perché sono state dolorose per gli italiani.
Anna CONIDI IVB Filadelfia C.C.
La voce dei bambini
Pagina 4
I nonni
Dai nonni siamo andati
e molta allegria
abbiamo portato
una nonnina la poesia ha recitato
e noi bambini abbiamo cantato
Cari nonni e nonnini
siete tanto dolci e
carini
Grazie alla vostra
esperienza
ci insegnate a diventare
dei bambini buoni e
intelligenti
Chiara Masdea
Classe I A
Mazzotta Luca
IA Filadelfia C.C.
GINESE FRANCESCA IA Filadelfia C.C.
Carnevale è la festa più
bella che ci sia
mascherine e coriandoli
fanno tanta allegria
Dai nonnini siamo andati
per portare gioia e simpatia
Amendola Maria Elisabetta
I A Filadelfia C.C.
CHIARA MASDEA IA Filadelfia C.C.
Ma che belle mascherine!
Tanto allegre e birichine
Tutti insieme siamo andati
a trovare gli ammalati
A portargli compagnia
e speriamo tanta allegria
Ielapi Vincenzo
Fruci Francesco I A
IA Filadelfia C.C.
La voce dei bambini
“Carnevale
Pagina 5
con i nonnini”
Un saluto a voi nonni facciamo
e un buon Carnevale vi
auguriamo.
In questi giorni di allegria
speriamo di farvi dimenticare ogni malattia.
Ci dovete scusare per la
nostra baldoria,
ma forse vi farà passare un
po’ la noia.
Coriandoli, scherzi, stelle
filanti
e colori ce ne sono tanti
ma le cose per noi più im-
portanti
dobbiamo farle sentire a
tutti quanti.
La nostra manina una carezza vi farà
e il nostro affetto vi dimostrerà.
Solo un sorriso a voi chiediamo
un sorriso
e cosi contenti ce ne andiamo.
CLASSE 1^ B
Scuola Primaria
Filadelfia C.C.
Barbara Fruci
IB Filadelfia C.C.
Miriam Mastrandrea IB
Filadelfia C.C.
In a l l e g r i a c o n i n o n n i
Francesco Serratore
IB Filadelfia C.C.
ALUNNI CLASSE IB FILADELFIA CENTRO CAPOLUOGO
Melania Manduca
Classe IB Filadelfia C.C.
Giovanna Mastrandrea IB
Veronica Rondinelli
Filadelfia C.C.
Classe IB Filadelfia C.C.
Pagina 6
La voce dei bambini
R I S P E T TO L’ A M B I E N T E
Quando va per strada in bici, getta le bucce di banana e di altri
frutti per terra.
M a r i o è u n b a mb i n o m a l e d u c a t o . S e m a n g i a
u na c a r a m e l l a b ut t a la c a r t a p e r t e r r a .
Un giorno mentre passeggia per il bosco, butta per
terra la carta del suo panino.
Proprio in quel momento passa una guardia forestale
che lo rimprovera. Mario! Bisogna aver rispetto per
l’ambiente.
Comportamenti corretti
Durante una gita in montagna Sara scopre alcune
stelle alpine bellissime. Tutta contenta le guarda per
bene e poi le lascia dove sono.
Alla fine di un pic-nic tutto intorno sono rimasti cartacce e rifiuti di vario genere. Luca allora li mette in un sacchetto per
gettarli negli appositi cestini.
Classe I A – Filadelfia C.C. - Lavoro di gruppo
Pagina 7
La voce dei bambini
I L C A R N E VA L E
Il Carnevale è spassoso e
divertente
chiude la scena con un gran
inchino
porta tanta allegria tra la
gente.
il furbo dei furbi Rugantino.
è allegro e sorridente
È la festa dei coriandoli,
delle stelle filanti
Qualsiasi abito tu puoi indossare
Con coriandoli e scherzetti
scherzi, giochi e maschere
stravaganti.
per diventare ciò che ti
pare;
E’tutto un po’spettacolare,
questa è la festa del travestimento
sembra una rappresentazione teatrale.
Marica Messina
Classe 3^ Monteso-
C’è Pulcinella che è un
gran mangione
insieme ad Arlecchino col
suo bastone.
Carnevale pazzerello
con la maschera e il cappello,
colorato e divertente.
facciam festa e balletti,
in giro per le vie con lazzi e
schiamazzi
siam tutti contenti e pazzi.
dove ogni bambino è felice
e contento.
Stanchi e affamati dopo la
pignolata
Messina Marica
per una bella abbuffata
Classe III Montesoro
e se non vi ricordate
a carnevale ogni scherzo vale
Ecco Balanzone detto il
gran dottore
e chi si offende è un…
Erika Campisano VA
con Pantalone che si atteggia a gran signore,
ARLECCHINO
Filadelfia C.C.
Arlecchino che sciocchino,
si è bevuto tutto il vino,
va di qua, va di là
a cantare per la città.
Un bambino gli chiede stupito:Chi ti ha cucito quel bel
vestito?
- Mi hanno aiutato i miei
amici
Giuseppe Fruci
tutti insieme e tutti felici!
classe 3^ Montesoro
Pungitore Vincenzo
Classe III Montesoro
L A F E S TA D E I B A M B I N I
Carnevale è la festa di noi
bambini
perché ci rende allegri e birichini,
Mazzotta Francesca
scherziamo,
inchini
facciamo
tanti
Prestigiacomo Giuseppe
e indossiamo buffi cappellini.
Enrico Galati
Facciamo per la via,
Rondinelli Tommaso
di coriandoli una scìa,
Classe 2^ Montesoro
offriamo le frittelle,
risate a crepapelle,
un sorriso a chi sta male,
viva viva il Carnevale!
Classe II Montesoro
Classe II Montesoro
Il carnevale
Sta arrivando il Carnevale
e tutto il mondo è in allegria!
Van cantando, van ballando
i ragazzi per la via.
Mascherine spiritose,
ciambelline appetitose,
un enorme cappellino
Carnevale è vicino!
Katia Vitale
classe 3^ Montesoro
Pagina 8
La voce dei bambini
Carnevale
Christian Galati classe IV
Gennaro COLITTI CLASSE III
Francavilla Angitola
FRANCAVILLA ANGITOLA
Matteo RAIMONDI
IIB
Filadelfia C.C.
Ecco le belle mascherine
si mangiano un bel calzone
e ci porta l’allegria.
tutte vivaci e carine,
giocando e danzando
saltando e ballando
parlano saltellando.
giocano scherzando.
Meneghino con il suo mantello
Christian, Melissa, Francesco, Fabio, Catrin, Cristina –
Classe 4^
Arlecchino e Pulcinella
hanno una faccia molto
bella,
danza insieme a Stenterello.
fanno il girotondo per tutto
il mondo;
Pierrot fa il salto dal banco,
non si fermano neanche un
secondo.
Riccardo CILIBERTI
Classe III
Francavilla Angitola
Pulcinella grasso e bianco,
Arlecchino con la maschera
sugli occhi
con le toppe sui ginocchi
Gianduia e il dottor Balanzone
la tristezza porta via
Viva viva il Carnevale
Arlecchino e Balanzone
noi scherziamo senza far
male.
fanno proprio confusione.
Viva viva Pulcinella
fa delle grosse punturone:
Con la sua chitarra che
strimpella.
<< So far scherzetti, son
birichino
Giriamo tutto il mondo
saluto tutti a distanza
e formiamo un gran girotondo:
con un leggero passo di
danza.>>
Colombina è così bella
Alessandra, Andrea, Carmelo, Sofia, Matteo, Giada –
sembra proprio una zitella.
Francavilla Angitola
Il dottore Balanzone
Classe 4^ Francavilla Angitola
La voce dei bambini
Pagina 9
Carnevale
Carnevale è arrivato
e tutti ci macchiamo.
e tutti hanno cantato.
Fili e nastri lanciamo
Noi siamo felici
e tutti quanti felici siamo.
e tutti quanti siamo amici,
chiacchiere noi mangiamo
Bello e un po’ magro è Pantalone
e tutti quanti sorridiamo.
e un po’ grosso Balanzone.
Ci vestiamo di Arlecchino,
Pulcinella e Brighella.
Buon Carnevale!!!
Daniela Gugliotta – Classe
5^ Francavilla Angitola
Michela Malta
V—Francavilla A.
Bombolette ci spruzziamo
Gioele RONDINELLI
Classe III
Francavilla Angitola
Gioele RONDINELLI
Classe III
Michela MALTA classe V Francavilla Angitola
Francavilla Angitola
Carnevale pazzerello
Il Carnevale è una magia
e per tutti è un’allegria.
Con le maschere sugli occhi
con le toppe sui ginocchi,
Pulcinella ed Arlecchino
Classe IV
Francavilla Angitola
e tornano felici come prima!
Il Carnevale è una magia
fanno festa fino al mattino,
perché si sta tutti in compagnia!
troppe frittelle hanno mangiato
Gugliotta Angelica
e il pancione si è gonfiato.
Fabio TALORA
Il dottor Balanzone gli dà
una medicina
classe 3^ Montesoro
Erika Campisano
VA Filadelfia C.C.
La voce dei bambini
PROFUMO
Profumo …… di lettura !
Quando è sera e c’è
molta pioggia, è bello
ascoltare una storia
dalla voce della mamma……
Ricordo in particolare
una sera; la mamma mi
stava raccontando una
storia fantastica, e io
l’ascoltavo con grande
gioia.
Mentre lei leggeva io la
guardavo “intrufolarsi”
nel personaggio come
se fosse una vera attrice; era molto espressiva
e nella stanza c’era
un’atmosfera ricca di
coccole, piena di baci e
abbracci.
Non volevo dormire ma
ascoltare soltanto la
sua voce; ad un certo
punto però la storia è
finita, mia mamma mi ha
abbracciato, mi ha dato
un bacio forte e se n’è
andata.
La mamma pronunciava
le parole lentamente ; la
sua era una voce diversa
da quella “sbrigativa” di
tutte le mattine, quando
ha fretta e deve correre; riusciva a trasportarmi in tutti i luoghi, in
tutte le vicende narrate
e, io, sognavo.
Io mi sono addormentata in un’atmosfera dolce
che sapeva di odore
buono……. come di latte
caldo e biscotti appena
sfornati.
Pagina 10
Beatrice Galati
pluriclasse scuola primaria Polia
Pluriclasse
Scuola Primaria Polia
VERDURE ….. CHE PASSIONE !
La coltivazione delle verdure ha origini lontane : furono le donne, già nel periodo neolitico, ad iniziare la loro coltivazione.
I popoli mesopotamici capirono che la verdura si poteva cuocere e quindi crearono le prime “ricette” con pietanze semplici.
Nel tempo la cucina è diventata più raffinata, elaborata, con piatti sempre più
appetitosi.
Oggi, lo scambio di prodotti tra i paesi di tutto il mondo, favorisce l’arrivo di
vegetali finora sconosciuti che trovano buon uso in cucina e che arricchiscono
la nostra tavola.
Tutti i dietologi consigliano di mangiare molte verdure, salutari per il nostro
organismo poiché contengono vitamine e sali minerali; noi bambini però non
amiamo molto verdure come fagiolini, asparagi,carciofi; forse,se fossero cucinate in un certo modo………… potrebbero diventare anche per noi una vera passione! Allora, siete pronti a consumare tortini gustosi di zucchine, carciofi e
quant’altro ?
Pluriclasse Primaria Polia
Pluriclasse
Scuola Primaria Polia
IL BUCATO DI UNA VOLTA
Le nostre nonne non avevano la lavatrice e per
questo dovevano lavare
tutto a mano con acqua
bollente e cenere. Per
fare il bucato ci impiegavano due giorni. Si recavano al fiume per sciacquare i panni ,prima col
sapone fatto in casa , dopo li sistemavano in un
grande cesto ,sopra mettevano uno strofinaccio
in modo che la cenere
non filtrasse , e , fatto
questo spargevano sopra
il bucato, con un vaso di
terracotta, l’acqua bollente con la cenere e lo
facevano riposare per
una notte. Il giorno seguente tornavano al fiu-
me , risciacquavano nuovamente il bucato e lo
lasciavano ad asciugare
sui sentieri. Una volta
asciutto aveva un profumo delicatissimo!
Noemi Mastrandrea
Valeria Mazzotta
Lorenzo Galati
classe 5^ Montesoro
Mastrandrea Vittoria classe 5^
Montesoro.
Pagina 11
La voce dei bambini
L’ i n v e r n o
L’inverno è arrivato
L’inverno è arrivato,
e la pioggia ha portato.
e il modo di vestirsi è cambiato.
I frutti tipici sono
Molti acquazzoni arriveranno,
gli agrumi che fanno
e molti orti rovineranno.
bene alla salute.
Quando la neve arriverà,
I giorni della merla
ogni bambino si divertirà.
stanno arrivando
La neve bella sarà,
e freddo ci porteranno.
se danni non farà.
In questo periodo si prende
il raffreddore
L’inverno finirà
Simone Carchedi classe4B
e si ha tanto dolore.
la primavera arriverà
Filadelfia (VV)
L’inverno è arrivato,
tanto freddo ha portato.
e il suo posto prenderà.
Gli animali sono andati in
letargo,
Alunni classe 4 B Filadelfia centro
e resta il passerotto
piccolo, ma coraggioso.
Non vedono l’ora che nevichi gli sciatori,
ma la neve non piace ai
barboni.
Miriam Serratore IVB
Filadelfia centro
Bartucca Elisabetta classe IIA - Filadelfia C.C.
L’inverno è arrivato,
e il freddo ha portato.
Le uniche feste che devono arrivare
sono la Pasqua e il carnevale.
Il virus sta circolando
e le persone sta contagiando.
Dentro dobbiamo stare;
ma io voglio andare fuori a giocare.
Gli sciatori, la neve, la vogliono tanto,
ma ai barboni non piace affatto.
Chiara Valia
IVB Filadelfia C.C.
Pagina 12
La voce dei bambini
Descrivo le persone
Un mio compagno
Il mio compagno di cui vi voglio parlare, si chiama Luca, ha 9 anni e vive alla periferia di
Filadelfia. E` basso e magro con i capelli di colore castano scuro, gli occhi sono marroncini, il viso e` un po` rotondo, il suo naso e` regolare e la bocca sempre sorridente. Porta
sempre una felpa , dei jeans e scarpe sportive dell`Adidas . di solito porta il suo orologio
nuovo HIP HOP verde che profuma di gomma. Parla velocemente e cammina normalmente Con gli altri delle volte litiga ma finisce sempre nel ridere . E` abituato a scherzare
sempre ed e` interessato ai giochi della Play. Io penso che delle volte esagera, ma in fin
dei conti e` buono e gentile con tutti quanti ed e` il mio migliore amico.
Mattia Creazzo classe IV A Filadelfia C.C.
Una mia amica
La persona che vi voglio descrivere si chiama Veronica . Ha 9 anni e vive nel paese dove vivo
io , a Filadelfia. Veronica ha la statura bassa e ha la corporatura normale. I suoi capelli sono
neri e il viso è tondo. I suoi occhi marroni e la sua bocca è rossa e il suo naso è a forma di
patatina. Di solito porta abiti molto eleganti e le scarpe abbinate al vestito. Ama molto ogni
giorno mettere orecchini abbinati al suo look. I suoi ornamenti di sempre sono gli occhiali.
Veronica, parla in italiano e molto velocemente al punto che non capisco niente e deve ripetere. Cammina in modo così bello che sembra una fata. Ha un carattere dolce e remissivo, infatti
con gli altri reagisce sempre con tranquillità. Questa mia amica ha tante di quelle abitudini che
ne descriverò soltanto un paio: ha l’abitudine di andare a letto presto e di mangiare le unghie.
Il suo interesse è quello che da grande vuole diventare una cantante professionista e quindi
sarebbe interessata a seguire la scuola di canto. Insieme , ci divertiamo tanto e ci piacerebbe
inserire nel nostro gruppo un’altra amica di nome Miriam. Io penso che questa persona sia un
vero e proprio angelo, che resterà per sempre la mia migliore amica!
Lucia Diaco IVA Filadelfia C.C.
La mia mamma
Oggi voglio descrivere una persona che mi sta particolarmente a cuore è la persona che mi
ha messo al mondo! Mia madre ! Il suo nome è Varrese Maria Francesca, ha 45 anni e il 22
luglio ne compirà 46. Di corporatura è normale è alta e magretta, i suoi capelli sono corti e
marroni, il suo viso è rotondo, i suoi occhi sono marroni, il suo naso è piccolo , la sua bocca
è a forma di cuore. Si veste in modo semplice ed usa i tacchi in ricorrenze speciali. Lei ha
solo un ornamento che indossa sempre è la fede del matrimonio. Ella si comporta molto bene
con tutti anche con me. A lei piace molto cucire, ricamare , cucinare e pulire. Fa la casalinga
e a volte la sarta. È un pò timida, come me ,ma io lo sono di più. Io penso che sono stata
fortunata ad avere una persona così brava , buona , generosa, premurosa e sarta per mamma.
Le voglio tantissimo bene.
Campisano Veronica IV A Filadelfia centro
La voce dei bambini
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U n ’ a m i c a f a vo l o s a
Io ho un`amica favolosa di nome Francesca Diaco, ha 11 anni ,vive a Filadelfia e frequenta
la mia classe. È alta ed è anche un po’ grassottella, infatti, la maestra la chiama “provolina”.
La sua pelle è morbida come velluto, ha i capelli corti a caschetto e castani, il suo viso è paffutello,con occhi marroni, un naso a patatina e una bocca a cuoricino rossa come una rosa.
Lei si veste sempre con delle tute o felpe colorate con le scarpe con un plantare speciale che
le serve per la schiena, dato che lei ha una malattia genetica che non si può curare purtroppo.
Con gli altri si comporta educatamente, è dolce e affettuosa parla molto poco e cammina
molto lentamente, adesso , però la maestra le ha insegnato a camminare velocemente. Il suo
interesse maggiore è leggere e ha l’abitudine di andare nella sala computer. Indossa gli occhiali e alcune volte dei fermacapelli. Io le voglio molto bene e mi sta molto a cuore. Quanto
vorrei che la sua malattia sparisse, comunque per me senza malattia o con rimarrà sempre la
mia amica.
Anna Conidi classe IVB
Filadelfia C.C.
Campisano Miriam classe IVA Filadelfia C.C.
La c i t t à d i m i a m a m m a
Vi vorrei raccontare un po’ di cose sulla città di mia mamma: la città di Varna
.
Visto che molti di voi ne hanno sentito soltanto parlare,il modo migliore per conoscerla
sarebbe visitarla ma intanto vi racconto io qualcosa . Varna è chiamata la perla del Mar
Nero, la capitale estiva della Bulgaria . D’ estate i centri di villeggiatura nel comune di
Varna
“Albena “ , “S.S. Costantino ed Elena, “ Sabbie d’ oro “ sono
piene di turisti,ma se decidessero di staccarsi dalla sabbia di velluto e dalla carezza delle
onde del Mar Nero,potrebbero visitare la città che è poco distante dai centri di villeggiatura!Anche in città ci sono le spiagge ma a dir la verità sono meno curate. Comunque ci
sono ben altre cose da vedere . Nei dintorni della città c’è una località dove risuona la
voce dei secoli . È il Monastero Alagià fondato nel 13’ secolo . Ancora un po’ e si vede il
golfo di Varna , con le numerose navi ancorate .Dopo l’ultima ristrutturazione il porto è
diventato il più grande del Mar Nero. Tra l’altro Varna è la terza città più grande della
Bulgaria dopo Sofia e Plavdiv, che nel passato ha portato il nome di Adessos. Fondata
nel 4’ secolo a.C da coloni greci la città si ingrandisce. Passeggiando tra le vie centrali si
trovano le testimonianze di quel periodo e anche dal periodo in cui la città era compresa
tra l’impero romano. Per saperne di più potete visitare il museo Archeologico! All’ ora di
pranzo potete andare nei tanti locali in cui si mangia di gusto . Dopo aver mangiato si
può fare una passeggiata nel meraviglioso giardino del Lungo Mare pieno di diverse specie di vegetali . questa è una città unica!
Julia Serrao classe IVA Filadelfia C.C.
La mia mamma
Oggi vi voglio descrivere la mia mamma che si chiama Maria Bonocore ha 38 anni e
vive a Filadelfia in via Anile, 6 . Di statura è alta e robusta , ha i capelli marroncini e lunghi , il viso rotondo , il naso a patata , la bocca a cuore e gli occhi marroni. Lei si veste
con tute e magliette sportive , ma si trucca e si veste d’incanto quando deve uscire o andare a cena con gli amici .Parla in italiano anche se alcune volte parla il dialetto , cammina
piano e con eleganza . Il suo carattere è forte e affettuoso , con me gioca e scherza . Io
alla mia mamma voglio un mondo di bene perché la persona che mi ha messo al mondo e
mi ha dato la vita .
Laura Serratore IVA Filadelfia C.C.
Varna
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La voce dei bambini
Poesia
NATURA
Tu natura sei libertà
amore e serenità.
Il mese di marzo
Il terzo mese è arrivato
e da noi è aspettato.
C`e` la festa del carnevale e
tutti noi andiamo a sfilare.
Marzo e` dispettoso
Perché è ventoso e
piovigginoso.
Luca De Nisi IV A
Filadelfia (VV)
Tu sei bellezza
oasi di pace
madre generosa.
Tu sei paradiso immenso
ai nostri occhi,
i tuoi suoni armonie
i tuoi profumi magie
la tua luce allegria
i tuoi colori serenità.
Lo spettacolo del mondo
sei tu natura.
Mazzotta Maria Alexia
VA Filadelfia C.C.
Concetta Mazzotta VA
Filadelfia C.C.
8 MARZO
L’8 marzo di ogni anno, in Italia e nel mondo, si celebra la festa della donna per ricordare
all’umanità che le donne hanno lottato per conquistare gli stessi diritti dell’uomo e per
ottenere maggiore libertà nel modo di vivere. Fin dall’antichità le donne venivano umiliate, odiate e disprezzate, infatti nell’antica Grecia esisteva la “misoginia”, una parola che
deriva dalla lingua greca e significa “odio per la donna”.
Nel 1800 e poi nel 1960, le donne si sono ribellate al potere dell’uomo e questa rivolta
collettiva fu chiamata “femminismo”.
In America nel 1908, in una fabbrica tessile sono state bruciate vive molte operaie che
avevano fatto sciopero per avere lo stesso stipendio degli uomini. Nel 1946 in Italia le
donne hanno ottenuto il diritto al voto.
Finalmente nel 2011 in Italia hanno fatto la legge N°120 che afferma la parità delle quote
nelle liste elettorali.
Ancora oggi però esiste il “femminicidio” cioè le donne vengono uccise e maltrattate dagli
uomini, purtroppo questo fenomeno è frequente e ci fa ricordare l’antica “misoginia”. Io
penso che la donna sia una persona molto speciale perché è lei che ci dà la vita, che unisce
la famiglia e che fa tanti sacrifici per noi figli. L’uomo si dovrebbe vergognare per la sua
cattiveria e crudeltà verso la donna. Nella nostra società le donne devono continuare a
lottare in modo che non ci sia più il femminicidio. In altre parti del mondo India, Arabia,
Africa… la donna ancora non ha gli stessi diritti dell’uomo e questo ci dà tristezza
Mazzotta Concetta VA Filadelfia C.C.
La voce dei bambini
Pagina 15
NELSON MANDELA È UN SIMBOLO PER TUTTI
Nelson Madiba Mandela era un sudafricano, il nome “Nelson” glielo aveva dato la maestra della scuola elementare, perché pensava che “Madiba”
fosse un nome troppo sudafricano. Era una maestra razzista. Egli capì fin
da ragazzo che non aveva gli stessi diritti dei bianchi e poi capì che tutti i
neri erano trattati male e anche offesi, infatti nelle strade della città
c’erano i cartelli
“VIETATO L’ACCESSO AGLI INDIGENI E AI CANI”.
Quando Nelson diventò grande fece una protesta non violenta e lo misero
in carcere quella volta e tantissime altre volte, alla fine fu condannato a 27
anni di carcere; poi fu liberato e tutti, sia neri che bianchi, lo elessero Presidente della Repubblica Sudafricana.
Nelson allora diede la libertà e il possesso dei diritti umani ai suoi cittadini neri. Inoltre perdonò il suo carceriere e lo invitò come ospite d’onore
quando è stato eletto Presidente, accettò di stare a pranzo anche con il giudice che lo aveva condannato a lunghi anni di carcere. Così ci ha dato
l’esempio del perdono e giustamente ha avuto il “PREMIO NOBEL PER
LA PACE”.
Io credo che il razzismo sia un’idea sbagliata perché tutti gli esseri umani
devono essere rispettati in modo uguale, perciò tutti devono avere gli stessi diritti.
Inoltre il razzismo genera ribellione e anche la guerra per questo motivo
dove c’è razzismo non c’è pace. Allora tutto il mondo dice:
“GRAZIE MADIBA”
Non ti dimenticheremo mai,mai!
Trinchi Mariateresa classe VA Filadelfia C.C.
Il ballo fa bene
Il ballo fa esprimere liberamente sentimenti e sensazioni, si diventa più
sciolti nei movimenti e non si sente imbarazzo davanti al pubblico. Io
quando ero nella Scuola Materna avevo sempre vergogna di recitare davanti a tutti, poi diventato più grande sono andato a “scuola di ballo” ed è stato
come se avessi cambiato vita perché mi sentivo disinvolto e sicuro e questo
non mi era mai successo prima, perciò consiglio il ballo a chi è molto timido. Quando ballo mi sento anche felice e mi concentro per non sbagliare i
movimenti. Il ballo mi dà una forte carica di energia e tanto divertimento
perciò non lo lascerò mai e lo considero il mio sport preferito.
Limardi Pasquale classe VA Filadelfia C.C.
Trinchi Mariateresa VA
Filadelfia C.C.
La voce dei bambini
Pagina 16
LA FELICITÀ VISTA DAI BAMBINI
Villelli Giorgia classe IIIA
Filadelfia C.C.
Bruno Bilotta classe IIIA
Bartucca Sabrina classe IIIA
Filadelfia C.C
Filadelfia C.C
Manduca Silvia classe IIIA
Filadelfia C.C.
Carchedi Elena classe IIIA
Filadelfia C.C.
Serratore Giulia classe IIIA
Chiara Diaco classe IIIA
Filadelfia C.C.
Filadelfia C.C.
Bruno Conidi classe IIIA
Filadelfia C.C.
Francesca Rondinelli classe IIIA
Filadelfia C.C.
Nadia Rondinelli classe IIIA
Filadelfia C.C.
Francesco Campisano
IVB Filadelfia C.C.
La voce dei bambini
Pagina 17
L’amicizia
Essere amici vuol dire volersi bene e aiutarsi nei momenti di difficoltà come ci ha insegnato la serie televisiva “Braccialetti Rossi”. Noi bambini l’abbiamo seguita con molta passione e quello che ci ha colpiti è
stato l’amore e la sensibilità che legavano quei ragazzi che si sono conosciuti in quel luogo particolare e
in un momento difficile della loro vita. Ciò che ha prevalso, alla fine, su ogni sofferenza, è stata la forte
amicizia nata in ospedale. Anche noi, nella nostra numerosa classe, ci aiutiamo a vicenda, soprattutto siamo disponibili e collaborativi verso i compagni che si trovano in difficoltà.
Classe II B – Filadelfia Centro
Alunni della classe II B
Filadelfia Centro
Federica Bartucca IVB Filadelfia C.C.
Panda realizzato con
la tecnica del sale
PAOLO TETI
MANDUCA NICOLE IVB Filadelfia C.C.
IV B Filadelfia C.C.
Il graffito
Bretti Giusy VB Filadelfia C.C.
Caruso Francesco VB Filadelfia C.C.
Runca Antonio VB Filadelfia C.C.
Manduca Martina VB Filadelfia C.C.
Il collage
Giusy Bretti VB
Filadelfia C.C.
Mastrandrea Angela VB Filadelfia C.C .
Runca Antonio VB
Filadelfia C.C.
Classe V B
Filadelfia C.C.
Bartucca Claudia VB
Filadelfia C.C.