Parte 3 i Documenti del Pof

POF 2014
Parte III
DOCUMENTI
1
INDICATORI VOTO DI CONDOTTA
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8
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6
5
Corretto e responsabile nei
confronti di tutti i docenti
della classe e delle altre
componenti scolastiche;
scrupoloso rispetto del
regolamento di disciplina,
collaborativo nel gruppo
classe.
Corretto e rispettoso delle
regole, attivo il suo apporto
nel gruppo classe
Complessivamente corretto
per responsabilità e
collaborazione nel rispetto
del regolamento d’istituto
Frequenza assidua,
puntualità in classe
Frequenza assidua e
regolare
Frequenza quasi regolare
delle lezioni
Nessuna sanzione
disciplinare
Nessuna sanzione
disciplinare
Nessuna sanzione
disciplinare
Frequenza non del tutto
regolare con ritardi e/o
assenze saltuarie
Qualche episodio di
mancata applicazione
del regolamento
scolastico con NOTE
Ritardi e/o assenze
Frequenti episodi di
ingiustificate rilevate nel
mancata applicazione
corso di tutto il
del regolamento
quadrimestre/anno
scolastico e sanzioni con
scolastico
allontanamento
dall’istituto e/o lavori
socialmente utili
Reiterate sanzioni (note/allontanamento dall’istituto) per gravi violazioni al reg.
d’istituto senza alcun miglioramento o sanzioni comminate dal CdI ai sensi del DPR
n. 249/98
CARTELLINO ROSSO
Ciascun consiglio di classe del triennio può annotare nel verbale dello scrutinio finale un
cartellino ROSSO ad uno o più alunni «sospesi» a giugno a maggioranza (non
all’unanimità).
Essi pertanto vengono informati che nell’anno successivo non potranno più essere aiutati di
nuovo e in presenza di diffuse insufficienze si procederà alla bocciatura.
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La tesina, il percorso, la mappa, l’approfondimento
Dall’O.M.41/2012:
“Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di
progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Rientra tra le esperienze di
ricerca e di progetto la presentazione da parte dei candidati di lavori preparati, durante
l’anno scolastico, anche con l’ausilio degli insegnanti della classe….Il Presidente, il giorno
della prima prova scritta, invita i candidati….. a comunicare la tipologia dei lavori prescelti
per dare inizio al colloquio”.
Da alcuni anni il De Fazio sta cercando di incoraggiare, sulla base di tali indicazioni
dell’ordinanza, un’esperienza di ricerca e di progetto personale svolta in classe con l’aiuto
degli insegnanti. Ciò al fine di evitare che la tesina abbia un carattere extrascolastico (sia
qualcosa che non riguardi per nulla i docenti e sia affare privato dei soli studenti) .
Parti dai tuoi interessi
Se allora la ricerca e il progetto si è inteso ri- portarli all’interno dell’attività scolastica
annuale (attraverso la collaborazione docenti- alunni) il primo passo, per coinvolgere in
maniera significativa gli studenti,è stato quello di invitarli a produrre una tesina su un tema
di personale interesse. Il braccio di ferro I problemi evidenziatisi in 3 anni si riassumono
nel “braccio di ferro” tra alunni e docenti : i primi vorrebbero tutto il tempo per fare solo la
tesina; i docenti vorrebbero occuparsi delle rispettive discipline, interrogare, fare i compiti,
e occuparsi poco o niente della tesina.
LE NUOVE REGOLE PER ALUNNI E DOCENTI
Pertanto all’inizio dell’anno 2012 è necessario precisare alcune regole :
Tesina controfirmata
l’esperienza di ricerca e di progetto (che per comodità chiamiamo ancora Tesina) deve
esser svolta durante l’anno scolastico e deve avere l’avallo (cioè essere controfirmata) dal
docente (TUTOR) e da tutti gli altri docenti che l’hanno seguita. Dare l’avallo significa che
i docenti (da tutti a nessuno) certificano che il percorso di redazione è stato da loro seguito
e approvato.
• Il tutor viene scelto entro il mese di ottobre di comune accordo dallo studente e dal
coordinatore di classe. Può anche essere (come è già successo) un docente di altra classe
che accetti di seguire il percorso dello studente.
I tempi
Sono esclusi dal discorso i docenti di educazione fisica e religione.
Nelle classi V durante le 33 settimane del calendario distingueremo 2 tempi :
1) Normale Attivita’ Didattica (NAD)
2) Attivita’ Preparazione Tesina (APT)
Tutti i docenti forniscono all’inizio dell’anno agli studenti informazione preventiva sugli
argomenti che svolgeranno .
I docenti di italiano e di economia aziendale ( impegnati con gli elaborati scritti d’esame)
dedicheranno all’APT al mattino non più di 20 ore .
Il responsabile di classe (qualunque sia la materia insegnata) per 10 ore (mattutine o
pomeridiane) provvede a coordinare la “simulazione della terza prova” scegliendo le
materie e seguendo gli studenti nell’addestramento (insomma anche la terza prova non può
essere improvvisata) .
Tutti gli altri docenti si occuperanno della tesina per la metà del proprio rispettivo orario
di lezione annuo. L’altra metà sarà destinata alla NAD.
Classi SIA
La tesina in queste classi dovrà essere presentata oltre che in forma cartacea anche in forma
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multimediale.
LUNEDI
Classi 1^
5^ e 6 ^ ora
assemblee di classe di SETTEMBRE
MARTEDI
MERCOLEDI
GIOVEDI
Classi 2^
Classi 3^
Classi 4^
5^ e 6^ ora
Ultime due ore
Ultime due ore
VENERDI
Classi 5^
Ultime due ore
LUNEDI
Classi 2^
4^ e 5 ^ ora
assemblee di classe di OTTOBRE
MARTEDI
MERCOLEDI
GIOVEDI
Classi 3^
Classi 4^
Classi 5^
3^ e 4^ ora
4^ e 5 ^ ora
3^ e 4 ^ ora
SABATO
Classi 1^
3^ e 4 ^ ora
LUNEDI
Classi 3^
4^ e 5 ^ ora
assemblee di classe di NOVEMBRE
MARTEDI
MERCOLEDI
VENERDI
Classi 4^
Classi 5^
Classi 1^
3^ e 4^ ora
5^ e 6^ ora
4^ e 5 ^ ora
SABATO
Classi 2^
3^ e 4 ^ ora
LUNEDI
Classi 4^
Ultime due ore
assemblee di classe di DICEMBRE
MARTEDI
GIOVEDI
VENERDI
Classi 5^
Classi 1^
Classi 2^
Ultime due ore
5^ e 6^ ora
5^ e 6^ ora
SABATO
Classi 3^
Ultime due ore
LUNEDI
Classi 5^
3^ e 4 ^ ora
assemblee di classe di GENNAIO
MERCOLEDI
GIOVEDI
VENERDI
Classi 1^
Classi 2^
Classi 3^
3^ e 4^ ora
2^ e 3^ ora
3^ e 4^ ora
SABATO
Classi 4^
2^ e 3^ ora
MARTEDI
Classi 1^
5^ e 6 ^ ora
assemblee di classe di FEBBRAIO
MERCOLEDI
GIOVEDI
VENERDI
Classi 2^
Classi 3^
Classi 4^
4^ e 5^ ora
3^ e 4 ^ ora
2^ e 3^ ora
SABATO
Classi 5^
2^ e 3^ ora
LUNEDI
Classi 2^
3^ e 4^ ora
assemblee di classe di MARZO
MARTEDI
MERCOLEDI
GIOVEDI
Classi 4^
Classi 5^
Classi 1^
5^ e 6^ ora
3^ e 4 ^ ora
2^ e 3^ ora
VENERDI
Classi 3^
4^ e 5^ ora
LUNEDI
Classi 5^
5^ e 6 ^ ora
assemblee di classe di APRILE
MARTEDI
MERCOLEDI
GIOVEDI
Classi 2^
Classi 3^
Classi 4^
4^ e 5^ ora
3^ e 4^ ora
2^ e 3^ ora
SABATO
Classi 1^
5^ e 6^ ora
4
Norme per essere ammessi all’Articolazione SIA
L'articolazione SIA comincia al terzo anno e vi si accede per merito.
Esso viene attuato in sole tre sezioni.
Pertanto le 3 classi terze vengono formate con 25 alunni per classe. Se, alla fine del
secondo anno, i richiedenti dell'Art. SIA sono più di 75, verrà fatta una graduatoria basata
sul merito,la media migliore riportata nello scrutinio finale del secondo anno.
In ogni caso, anche se rientra nei 75, non può essere iscritto all'Art. SIA un alunno
promosso alla terza con debito formativo.
Infine, in caso di non promozione nell'Art. SIA, l'alunno l'anno successivo dovrà iscriversi
ad una classe AFM.
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REGOLAMENTO INTERNO DELL’ISTITUTO
Art. 1 missione del De Fazio
Il De Fazio intende formare cittadini liberi da pregiudizi, dotati di personalità equilibrata ed
autonoma, capaci di operare nella società con senso di solidarietà e di responsabilità e
forniti di specifiche competenze professionali.
Art. 2 comunicazioni tra scuola e famiglia
Il diario degli studenti e il libretto dello studente sono strumenti fondamentali di
comunicazione tra scuola e famiglia. È compito della famiglia il controllo delle
comunicazioni.
Art. 3 libretto dello studente per assenze e comunicazioni
I genitori, per giustificare le assenze, far entrare in ritardo o uscire anticipatamente i figli,
devono scegliere, prima dell’inizio delle lezioni, uno dei due modi:
A) farsi rilasciare il LIBRETTO DEGLI STUDENTI
B) farsi rilasciare la TESSERA-ACCORDO. Con la Tessera non è necessario
accompagnare i figli, i quali entrano in ritardo, escono in anticipo e giustificano da soli
esibendola al personale della scuola incaricato.
Art. 4 presa visione per scioperi o manifestazioni
In caso di partecipazione a scioperi e/o manifestazioni, il genitore dello studente, per
consentire la riammissione in classe del figlio (anche se maggiorenne) dovrà presentare il
giorno dopo l’assenza una dichiarazione firmata che attesti di essere a conoscenza della
partecipazione del figlio/a allo sciopero e/o manifestazione. È garantito agli studenti che
non intendono aderire a scioperi o manifestazioni il funzionamento della Scuola.
In caso di troppe assenze collettive la classe sarà d’ufficio esclusa dai viaggi , e anche da
qualsiasi attività di recupero.
Art. 5 reiterazione dei comportamenti negligenti
Dopo il quinto giorno di assenza consecutivo o in caso di assenze e ritardi troppo frequenti
il Responsabile di Classe è tenuto a informare, tramite l’ufficio di segreteria, la famiglia
dello studente. Successivamente può disporre per l’intero anno il divieto di entrata in
ritardo oppure di uscita anticipata annotandolo sul diario di classe.
Art. 6 uscite anticipate
La presenza di pochi alunni in classe non è mai motivo sufficiente per richiedere uscite
anticipate.
Non è consentita l’uscita dalla classe per i bagni nella I e nella IV ora.
Dal 15 maggio in poi non sono più consentite entrate in ritardo e uscite anticipate.
La conclusione anticipata delle lezioni, con uscita anticipata di tutta la classe, è comunicata,
con preavviso minimo di un giorno, dalla scuola alle famiglie con avviso dettato agli allievi
e riportato sul diario di classe.
Le famiglie sono comunque avvertite che in alcuni giorni, per improvvise e imprevedibili
assenze dei docenti, quando vi saranno cause di forza maggiore tali da impedire una
sorveglianza alternativa da parte di altri docenti o di personale ausiliario, potrà succedere
che le classi vengano fatte uscire eccezionalmente alle ore 12,40.
Art. 7 accesso vietato agli estranei nell’istituto
Al di fuori delle attività programmate dai docenti, per nessun motivo, neppure culturale,
umanitario o benefico, enti, associazioni o persone possono essere autorizzati a recarsi in
classe durante lo svolgimento delle lezioni per parlare con gli alunni oppure per
somministrare questionari. Estranei non possono neppure sostare nei locali della scuola.
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Art. 8 comitato studentesco
I rappresentanti degli studenti regolarmente eletti nei Consiglio di Classe costituiscono il
Comitato Studentesco d’Istituto, del quale potranno entrare a far parte tutti gli studenti che
lo desiderino. Analoghi organismi possono esser costituiti anche dai genitori.
Il Comitato Studentesco e quello dei genitori, se regolarmente costituiti, comunicano per
iscritto al Preside e al Consiglio d’Istituto il loro regolamento e le decisioni adottate.
Art. 9 divieto di fumo
Non è consentito assolutamente fumare nei locali della Scuola. Il controllo sugli alunni
spetta, secondo le direttive impartite dal DS, ai rispettivi docenti. Nei bagni il controllo è
effettuato dai collaboratori scolastici.
Art. 10 assemblee di classe
Le assemblee di classe saranno autorizzate, sulla scorta di un calendario generale, dal
docente Coordinatore della Classe, con almeno tre giorni di anticipo, con annotazione
specifica sul registro di classe. Le assemblee di Istituto saranno autorizzate dal Dirigente
con indicazione della durata e dei docenti che devono intervenirvi per il controllo. Durante
le assemblee di classe i docenti rimangono all’interno dell’aula ed hanno delega della
Presidenza circa il potere d’intervento; pertanto devono curare che le assemblee abbiano
uno svolgimento corretto e democratico e sospenderle in caso contrario.
Art 11 chi rompe paga!
Gli arredi e tutte le altre strutture della scuola, servizi compresi, sono di proprietà della
collettività; non sono ammessi comportamenti teppisti. “Chi rompe paga!” Se non sarà
scoperto l’autore del danno, il risarcimento sarà a carico di tutta la classe o, nel caso non si
potesse risalire alla classe, di tutti gli alunni della scuola.
Art. 12 infortuni
Se si subisce un infortunio durante le lezioni di educazione fisica o all’interno della scuola,
si deve subito, non il giorno dopo, informare il docente o ilo dirigente affinchè la scuola
accerti immediatamente, attraverso un medico, l’entità del danno.
Art. 13 furti nelle aule
Nelle aule gli studenti devono portare esclusivamente il materiale didattico necessario. La
custodia dei beni personali è compito che spetta a ciascun studente e la scuola non è
responsabile di eventuali furti o danneggiamenti.
Art. 14 vigilanza durante l’intervallo
I docenti in servizio che sono tenuti alla sorveglianza degli alunni durante gli intervalli
devono rimanere all’interno dell’Istituto sorvegliando la classe in cui hanno finito la
lezione e il corridoio prospiciente.
Norma finale : validità del presente regolamento
Il presente regolamento interno è valido a tempo indeterminato. Esso è il documento più
importante della scuola, e pertanto deve essere osservato da tutti gli studenti oltre che da
tutto il personale che lavora nel De Fazio.
Approvato dal CdI 29 aprile 2003 verbale n. 85
Approvato dal CD 1 settembre 2003 verbale n. 01
E’ vietato in classe l’uso dei cellulari /2007
“ E’ vietato in classe l’uso dei telefoni cellulari che devono essere tenuti spenti e riposti in
cartella: i contravventori saranno puniti con il sequestro dell’apparecchio,che verrà
consegnato in Presidenza.Esso sarà restituito ad un genitore o a chi ne fa le veci. Il divieto
di utilizzare il telefono cellulare, durante le attività di insegnamento e di apprendimento,
vale anche per il personale docente, come già previsto con precedente circolare ministeriale
7
(n. 362 del 25 agosto 1998) .” (Norma del regolamento di disciplina approvata dal Consiglio di
istituto in data 30 marzo 2007)
Misure per contenere le assenze collettivedel 14/04/2007
In caso di assenza collettiva di una classe del BIENNIO il preside richiederà sempre il
giorno successivo l’accompagnamento dei genitori per la riammissione in classe.
Si evidenzia che l’alunno non sarà ammesso in classe fino al giorno in cui il genitore o chi
ne fa le veci non lo accompagni a scuola .
Anche per le classi del TRIENNIO il preside POTRA’ decidere talvolta di richiedere
l’accompagnamento dei genitori per scoraggiare qualche classe che si evidenzia per l’alto
tasso di assenteismo.
INOLTRE SI RAMMENTA CHE LE ASSENZE COLLETTIVE COMPORTANO LA
MISURA DELL’ESCLUSIONE DAI VIAGGI SUPERATE LE 3 ASSENZE
COLLETTIVE E SEMPRE IL CREDITO MINIMO O MASSIMO PER GLI ESAMI DI
STATO VIENE DATO IN BASE AL NUMERO DELLE ASSENZE.
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REGOLAMENTO VIAGGI
1) Sulla base dell’art. 6 lettera d del DPR 416/74 e delle circolari n. 291/92 e 623/96,il
CdI del De Fazio determina autonomamente con il presente regolamento i criteri
generali per la programmazione e l’attuazione delle iniziative.
2) I viaggi, che sono da considerarsi in ogni caso un premio per gli allievi e non un
loro diritto, devono prefiggersi lo scopo di promuovere negli alunni un
accrescimento culturale e/o professionale.
3) L’esperienza ha insegnato come devesi evitare che dalle proposte dei consigli di
classe si formi un “libero mercato dei viaggi” confondendo gli studenti con
destinazioni diverse e di diverso prezzo,per far scegliere loro una destinazione
piuttosto che un’altra;
è necessario pertanto che venga affidato alla sola “commissione Viaggi” il compito
di decidere la durata, il n° di allievi partecipanti, la destinazione ed il periodo più
opportuno di realizzazione delle iniziative in modo che siano compatibili con
l’attività didattica.
4) Ai viaggi potranno partecipare soltanto gli alunni che offrano garanzia di
correttezza e responsabilità e le classi che non si sono contraddistinte per troppe
assenze collettive o per un comportamento scorretto. Il provvedimento di esclusione
sarà assunto pertanto direttamente dalla direzione, perchè ha una visione d’assieme
dell’istituto, senza sentire il parere del CdC.
5) L’organizzazione amministrativa di tutti i viaggi è delegata alla Commissione
Viaggi. Per ogni anno scolastico la commissione Viaggi organizzerà,effettuando
gare e richiedendo preventivi, un solo viaggio d’integrazione culturale di più giorni
(5-6) e visite guidate di un giorno nell’ambito regionale.La destinazione,le classi
coinvolte ,il periodo di effettuazione saranno decisi dalla CV dopo una
consultazione informale delle componenti scolastiche e avendo sentito il DS.
6) Le visite guidate per l’orientamento universitario riguardano solo le classi quarte o
quinte,secondo la richiesta delle sedi universitarie e le scelte della commissione
Orientamento. La stessa commissione è competente per le visite aziendali che si
effettuano comunque solo nel lametino.
7) I docenti accompagnatori saranno scelti esclusivamente dal dirigente allo scopo di
assicurare la vigilanza scrupolosa degli studenti. Il DS nomina un docente
“responsabile di Gruppo”.Per la scelta dei docenti accompagnatori DS terrà conto
non già di astratti ed inutili criteri quali la rotazione o la disponibilità dei docenti
ma:
A) dell’affidabilità del docente, diligente e paziente nell’osservare e far osservare le
direttive del DS e le regole al gruppo;
B) della sua resistenza alla fatica, perchè fare l’accompagnatore non è un compito
di tutto riposo e necessita di essere disponibile a osservare orari non abituali ;
C) della sua leadership autorevole nel governare un gruppo numeroso e nel
fronteggiare studenti difficili e situazioni impreviste ed improvvise;
D) della capacità relazionale a fare gruppo ed operare in sinergia con i colleghi.
8) La Commissione Viaggi deve presentare in segreteria i seguenti documenti:
a. elenco nominativo alunni partecipanti (almeno il 40% della classe)
b. dichiarazione di consenso delle famiglie
c. elenco nominativo accompagnatori (1/15 alunni) e dichiarazioni sottoscritte
con l’obbligo della vigilanza
9
d. preventivo di spesa e delle disponibilità finanziarie a copertura,con
indicazione delle quote poste a carico degli alunni e della scuola.
e. Programma analitico del viaggio
f. Dettagliata relazione illustrativa degli obiettivi culturali didattici
dell’iniziativa.
9) I viaggi vengono organizzati per Gruppi. Ogni gruppo può avere al massimo 55
partecipanti accompagnatori compresi. Nello stesso periodo in un albergo di medie
dimensioni non può soggiornare più di un gruppo; in una città non possono recarsi
più di due gruppi, che però effettuano itinerari diversi.
10) Potrà essere consentita anche la partecipazione di genitori degli alunni, senza oneri
a carico del bilancio dell’istituto.
11) Nell’invito di gara dovrà essere specificata la quota massima per alunno, così da
effettuare la gara al ribasso ed evitare di chiedere alle famiglie quote di rilevante
entità.
12) Ciascun alunno partecipante, prima della partenza, dovrà versare una caparra che
sarà precisata a titolo precauzionale per eventuali danni che a causa del viaggio
dovessero essere addebitati alla scuola. Tale somma sarà restituita al ritorno qualora
sia rimasta inutilizzata.
13) Le disposizioni del presente regolamento annullano tutte le precedenti e sono valide
a tempo indeterminato.
Approvato dal CdI il 30 giugno 2006
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VALIDITA’ ANNO SCOLASTICO IN CASO DI ASSENZE
La presente circolare è pubblicata all'Albo e nel sito web dell'Istituto, con decorrenza
a.s. 2014/15, per l'intera durata dell'anno scolastico.
Copia della presente circolare è richiedibile in segreteria.
FAQ
1) Quante ore annue di assenza alle lezioni non devono superarsi?
264 (l'obbligo di presenza riguarda i tre quarti del monte ore annuale di 1056)
2) Quale conseguenza ha il superamento delle 264 ore?
Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe
riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla
classe successiva o all'esame finale.
3) Nelle 264 ore vanno conteggiate anche una entrata in ritardo o un’uscita anticipata?
Si, vanno conteggiate tutte le singole ore di lezioni non seguite per qualsiasi motivo,
compresi scioperi, occupazioni, manifestazioni studentesche.
4) Nelle 264 ore quali assenze invece non vengono conteggiate?
Soltanto le assenze prolungate giustificate con idonea documentazione.
Periodi di almeno 5 giorni di assenze prolungate per
 gravi motivi di salute:
 terapie e/o cure programmate;
 donazioni di sangue;
 partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni
riconosciute dal C.O.N.I.;
 ricovero ospedaliero, cicli di terapia.
5) Cosa si deve intendere per «periodo di assenza»?
Sono le assenze «continuative» di almeno 5 giorni di lezioni effettive, con esclusione
del sabato e domenica (es. mercoledì, giovedì, venerdì, lunedì e martedì) a causa di
malattie, ricoveri ospedalieri, cicli di terapia a domicilio o presso strutture
ospedaliere, malattie infettive ecc…
La giustificazione di queste assenze è operata dalla presidenza.
6) Un’assenza di un solo giorno per qualsiasi motivo si deve giustificare?
No, non più, è consentita perché le assenze brevi e saltuarie rientrano nelle 264 ore
7) Come si giustificano invece i periodi di assenze?
Con certificato medico e attraverso il Modello fornito dalla scuola (V. allegato)
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8) Quale organo controlla le assenze dello studente?
Il consiglio di classe, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti e delle
indicazioni della circolare medesima, depurate le assenze totali da quelle da non
calcolare, verifica :
 Se il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito di 264 ore di
lezioni non seguite
 Nei casi di esclusione dagli scrutini finali ai fini dell'ammissione agli esami o
alla classe successiva il Consiglio di Classe dovrà redigere uno specifico
verbale.
9) Come vengono informati i genitori delle ore di assenze degli studenti?
Ogni genitore ogni giorno può controllare da casa sul web le ore totali di assenze
accumulate e i voti riportati dai singoli studenti a scuola.
10) Come vengono considerate le assenze per cause di forza maggiore non imputabili agli
studenti?
Le assenze o ritardi degli studenti determinate da cause imputabili ai mezzi di
trasporto pubblico locale (es. ritardi da maltempo, guasti ai mezzi, scioperi ecc.) non
sono considerate ai fini del monte ore indicato dall'art. 14, comma 7 del DPR n.
122/2009.
Al riguardo, sarà il docente responsabile di classe a comunicare i nominativi degli
studenti alla segreteria affinchè l'Istituto accerti presso le Aziende di trasporto
interessate la giustificazione.
11) Quale possibilità hanno i genitori per giustificare le assenze; far entrare in ritardo o
uscire anticipatamente i figli?
I genitori devono scegliere, prima dell’inizio delle lezioni, uno dei due modi:
A) farsi rilasciare il LIBRETTO DEGLI STUDENTI
B) farsi rilasciare la TESSERA-ACCORDO. Con la Tessera non è necessario
accompagnare i figli, i quali entrano in ritardo, escono in anticipo e giustificano da
soli esibendola al personale della scuola incaricato.
12) Con il LIBRETTO come sono regolamentate le cd ENTRATE IN RITARDO
Suonata la campana di inizio lezione, lo studente è considerato in ritardo sino alle ore
8,15 e può entrare in classe alla prima ora solo attraverso Permesso. Dopo le 8,15 i
ritardatari possono entrare alla seconda ora dalle 8,55 alle 9,00.
Dalle ore 10,00 in poi l’entrata è consentita solo se accompagnati.
12) Con il LIBRETTO come sono regolamentate le USCITE ANTICIPATE?
Studenti maggiorenni: non necessitano di giustificazioni.
Studenti minorenni: possono essere prelevati esclusivamente da uno dei genitori,
tutore o da persona delegata (la delega deve essere sottoscritta dai genitori davanti
all'Assistente Amministrativo competente e acquisita agli atti dell'Istituto).
14) Quali sono le norme di riferimento?
Le norme di riferimento sono, per la Secondaria di II grado, l'art. 14 comma 7
del DPR 122/09 (Regolamento sulla valutazione). Il Miur, con la circolare 20 del 4
marzo 2011, ha fornito indicazioni per una corretta applicazione della normativa
relativa alle assenze.
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PER
GLI
ISTITUTI
TECNICI
(D.P.R.
15/3/2010
N.
88)
il monte ore annuo obbligatorio è ore 1056. Il numero minimo di ore di presenza a
scuola richiesto per validità anno scolastico è 792. Le ore di assenze consentite non
devono superare le 264.
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AI GENITORI DEGLI ALUNNI INTERESSATI
1.
TENUTO CONTO che, a seguito dell'avvio della riforma introdotta dal DPR n. 89/2010 e
per l'entrata in vigore dell'art 14, comma 7, del DPR n. 122/2009, che prescindendo dalle
tradizionali giustificazioni dispone che "ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso
quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno
studente, sia richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato;
2.
POICHE’ inoltre
le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali,
motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite.
3.
VISTO che tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione,
comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di
procedere alla valutazione degli alunni interessati.
4.
VISTO inoltre che il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo
delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla
classe successiva o all'esame finale di ciclo".
SI CHIEDE pertanto DI GIUSTIFICARE E DOCUMENTARE, COME DA MODELLO
sottoindicato, EVENTUALI ASSENZE PROLUNGATE (devono essere giustificate soltanto le
assenze "documentate e continuative" es. ricoveri ospedalieri, cicli di terapia a domicilio o presso
strutture ospedaliere, malattie infettive ecc.). La giustificazione di queste assenze è operata dal
Dirigente scolastico o suo delegato
F.to Il dirigente scolastico
Dott. Francesco SCOPPETTA
…………………………………………………………………………………………………………………
AL DIRIGENTE SCOLASTICO
DELL’ITE “DE FAZIO” di LAMEZIA TERME
OGGETTO: GIUSTIFICAZIONE ASSENZA/E PROLUNGATA
ALUNNO/A: ………………………………………………………………CLASSE:……..
Il/la sottoscritto/a: ………………………………………………………………………
genitore dell’alunno/a indicato in oggetto C H I E D E
di giustificare l’assenza/le assenze del proprio figlio/a, avvenuta/e nei giorni:
………………………………………………………………………………………………
ovvero nel periodo: DAL………………………AL ……………………………………
per i seguenti motivi:
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
A tal fine allega certificazione medica.
Lamezia Terme,…………………
FIRMA DEL GENITORE
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Consiglio di istituto del 15/11/2005 verbale n. 99
4) Regolamento di istituto relativo all’attività negoziale
Il consiglio alla unanimità approva il regolamento illustrato dal Dirigente scolastico e che
risistema organicamente la materia già regolamentata dal CdI nelle sedute del 25 febbraio
2002 e del 13-06-2002.
Regolamento di istituto relativo all’attività negoziale
--Visti gli art. 8 e 9 del DPR 8/3/99,n. 275
--Visto l’art. 40 del DI n.44 del 1/2/2001 con il quale viene attribuita alle IS la facoltà di
stipulare contratti di prestazione d’opera con esperti esterni per particolari attività ed
insegnamenti, al fine di garantire l’arricchimento dell’offerta formativa;
--Visto in particolare l’art. 32,2° comma, del DI n.44 del 1/2/2001 con il quale viene
affidata al CdI la determinazione dei criteri generali per la stipula dei contratti di
prestazione d’opera per l’arricchimento dell’Offerta formativa;
--Visto l’art. 10 del T.U. 16/4/94 n. 297;
Il Consiglio di istituto EMANA
Ai sensi dell’art. 40 del DI n.44 del 1/2/2001 il seguente regolamento che va a costituire
parte integrante del regolamento d’istituto e che annulla altre deliberazioni in materia
risalenti all’anno 2002 dello stesso consiglio.
Art. 1 Finalità ed ambito di applicazione
1.Considerato che spesso docenti della scuola propongono progetti concernenti determinate
attività da svolgere con l’ausilio di “esperti esterni” ,è necessario precisare la procedura da
utilizzare.
(A) Ogni progetto, sia esso realizzato da docenti interni che da esperti esterni,deve essere
inserito nel POF e se comportante incidenze finanziarie, nel “programma annuale”.
Pertanto il potere decisionale dell’inserimento di un progetto nel POF è del Collegio
docenti cui spetta, ai sensi dell’art. 3 comma 3 del DPR 275 dell’8 marzo 1999 la
elaborazione del POF che poi il CdI adotterà. Quando il Collegio docenti approva, prima
della fine dell’anno scolastico, i progetti contenuti nel POF per l’anno successivo, approva
anche i contenuti che il “responsabile di progetto” nominato illustrerà all’inizio del nuovo
anno scolastico.
(B) Tale progetto potrà prevedere che “in toto” o in parte, non essendovi adeguate
competenze nella scuola o non essendo i docenti disponibili ad incarichi aggiuntivi, sia
realizzato col ricorso a “esperti esterni”.
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2.Nel presente regolamento sono indicati anche i criteri per la scelta di esperti con i quali
stipulare contratti di prestazione occasionale (art. 61 co. 2 D.L.vo 276/2003) per particolari
tipologie di lavoro che l’IS dovesse svolgere.
Art. 2 Scelta degli esperti per docenza
1.La selezione degli esperti, così come previsto dal D.I. 44 del 1/2/2001,sarà di stretta
competenza del dirigente scolastico, il quale trova il suo orientamento e indirizzo (e
connessi limiti) nelle “procedure e criteri” indicati dal CdI con il presente regolamento.
2. Il dirigente assegnerà gli incarichi sulla base di una valutazione comparativa ,con la
collaborazione del docente referente del progetto e dello staff del Ds, e nell’interesse
dell’IS ha la possibilità di confermare per più anni gli esperti che avessero dato buona
prova di sé, apportando un contributo positivo nella realizzazione del progetto.
3. Per la valutazione comparativa dei candidati il dirigente scolastico farà riferimento
almeno ai seguenti criteri:
--livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati;
--congruenza dell’attività professionale e scientifica svolta dal candidato con gli specifici
obiettivi formativi dell’insegnamento o dell’attività formativa per i quali è bandita la
selezione;
--eventuali precedenti esperienze didattiche nell’istituto e monitoraggio della stessa presso
alunni e docenti;
--disponibilità oraria dell’esperto, il quale dovrà accettare i vincoli orari predisposti
dall’istituto, e mai potrà richiedere che sia la scuola a venire incontro alle sue esigenze
orarie personali.
4. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente, sulla base del POF e dei progetti che saranno
inseriti nel Programma annuale, individua le attività e gli insegnamenti per i quali possono
essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con avvisi da pubblicare
all’albo ufficiale della scuola e sul proprio sito web o altra forma di pubblicità ritenuta più
opportuna.
5. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande, i
titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché l’elenco dei contratti che
si intendono stipulare. Per ciascun contratto deve essere specificato : l’oggetto della
prestazione; la durata; termini di inizio e conclusione della prestazione; il corrispettivo
proposto per la prestazione. I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l’accesso
al pubblico impiego.
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Art. 3 Determinazione del compenso per docenti interni
1. I criteri per determinare i corrispettivi per i contratti di cui al presente regolamento sono
stabiliti dal CdI. Nell’ambito di detti criteri, il Ds determina annualmente il corrispettivo di
riferimento per i singoli contratti conferiti. I compensi del personale docente interno sono
stabiliti dal Ccnl. I compensi ad oggi in vigore sono quelli stabiliti dal D.I. 326 del 12/10/95
e dalla Circolare del Ministero del Lavoro n. 101/97,essi per attività di docenza sono :

Euro 51,65 lorde orarie per docenti universitari, fino ad un massimo di € 85,22 (fascia
A)

Euro 41,32 lorde orarie per docenti laureati, fino ad un massimo di € 56,81 (fascia B)
I compensi sono tutti lordi ed omnicomprensivi.
Sono previsti anche compensi forfetari per “corsi” di 40 o 80 ore.
Per i corsi di 40 ore il corrispettivo è fissato nella misura minima di euro 826,33;per i corsi
di 80 ore in euro 1652,66.
Art. 4 Contratti di prestazione occasionale per attività specialistica non di docenza
1.Quando l’IS deve affrontare un carico episodico di lavoro, con carattere di urgenza e
necessità, ed è necessario ed opportuno il ricorso a specifica professionalità esterna, per es.
di un idraulico, un grafico, un fotografo, un promoter, un pubblicitario, per lo svolgimento
di attività o la realizzazione di prodotti finiti, che possono essere per esempio porte e
infissi, manifesti, opuscoli, depliant, book, gadget pubblicitari, esibizione di un cantante, in
tutti questi casi è evidente che la comparazione di più preventivi con il criterio dell’offerta
più bassa si dimostra ingannevole ed inefficace. Ma anche la comparazione con il criterio
dell’offerta economicamente più conveniente è difficile , laboriosa e complicata non
potendosi comparare preventivamente sia la puntualità del contraente, la qualità del lavoro
o del manufatto sia il contributo di idee creative che è sottostante ed incorporata nell’opera.
Pertanto in questi casi il dirigente scolastico opererà una valutazione comparativa basata su
una rapida indagine dei prezzi di mercato, sui precedenti rapporti instaurati con il De Fazio
o altre scuole e una trasparente motivazione delle scelte operate.
2. Secondo il principio che nel mondo moderno l’idea ha spesso un valore più alto del
prodotto stesso, per scegliere la ditta che realizzi per l’IS manifesti o altri prodotti simili si
sceglierà ogni volta la tipografia che incorpora lo studio grafico valutato più apprezzabile
sulla base di prodotti simili, non essendo la grafica nel bagaglio culturale di un docente, il
quale può predisporre agevolmente invece i contenuti.
Art 5 Acquisti inferiori a 2500 euro
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Dal momento che l’art. 34 del D.I. 44/2001 dispone l’acquisizione dei tre preventivi
esclusivamente nel caso in cui la spesa superi i 2000 euro, ed il CdI, com’è sua facoltà, ha
portato il limite a € 2500 (duemilacinquecento), la scelta del contraente può esser fatta dal
Ds attraverso opportune indagini informali di mercato, per es. per vie telefoniche, senza
defatiganti e lunghe procedure scritte burocratiche che disturbano le aziende prima che l’IS,
costrette a sfornare preventivi cartacei ponderosi per un risultato incerto. Non esiste alcun
limite per il tipo di prodotti da acquistare e sulle motivazioni all’acquisto.
Art.6 Esperti esterni e relativi compensi
I contratti con collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell’art. 32,comma 4,
del DI n.44 del 1/2/2001, soltanto per le prestazioni e attività:
che non possono essere assegnate al personale dipendente per inesistenza di specifiche
competenze professionali;
che non possono essere espletate dal personale dipendente
per indisponibilità o
coincidenza di altri impegni di lavoro, ad esclusione dei corsi Idei e di recupero (corsi
assist), per i quali è previsto l’obbligo di svolgimento esclusivamente per il personale
docente interno;
di cui sia comunque opportuno il ricorso a specifica professionalità esterna.
I compensi previsti sono sempre forfetari e omnicomprensivi e sono indicati nella scheda
finanziaria del progetto; il docente referente stabilirà attraverso apposito allegato obiettivi
dell’attività e periodo di svolgimento.
Art. 7 Stipula del contratto
1.Nei confronti dei candidati selezionati, il Dirigente provvede, con determinazione
motivata in relazione ai criteri definiti con il presente regolamento e nei limiti di spesa del
progetto, alla stipula del contratto e alla copertura assicurativa.
2.I contratti di cui al presente regolamento costituiscono prestazioni di collaborazione
occasionale e sono assoggettati al corrispondente regime fiscale e previdenziale, in
dipendenza anche della posizione del contraente e non danno luogo a diritti in ordine
all’accesso nei ruoli della scuola.
3.I contratti di cui al presente regolamento non possono avere durata superiore all’anno
scolastico e sono rinnovabili.
4. Non sono rinnovabili i contratti oggetto di risoluzione o di recesso. Le cause che danno
luogo a risoluzione del contratto sono quelle previste dall’art. 1456 del c.c..
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5. Per i titolari dei contratti deve essere previsto l’obbligo di svolgere l’attività verifica del
profitto, se prevista, e l’obbligo ad assolvere a tutti i doveri didattici in conformità alle
vigenti disposizioni.
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Punizioni disciplinari
Natura delle mancanze
Organo competente ad infliggere
la punizione
a) richiamo verbale
Condotta non conforme ai principi di correttezza e
buona educazione; scorrettezze non gravi verso i
compagni, gli insegnanti o il personale, disturbo
durante le lezioni , mancanze ai doveri di diligenza e
puntualità
Insegnanti / Dirigente scolastico
b) richiamo scritto
Gravi scorrettezze verso i compagni , gli insegnanti o Insegnanti / Dirigente scolastico
il personale , disturbo continuato durante le lezioni,
mancanze plurime ai doveri di diligenza e puntualità ,
violazioni non gravi alle norme di sicurezza
c) divieto di partecipazione nei dodici mesi
successivi alle visite d’istruzione o ad altre attività
integrative o ricreative
Sanzione accessoria al richiamo scritto
Consiglio di classe / Dirigente scolastico
d) perdita del diritto all’esonero dalle tasse
scolastiche e dai contributi per l’anno scolastico
successivo
Reiterazione delle mancanze per le quali è previsto il
richiamo scritto
Dirigente scolastico
e) allontanamento dalla scuola da 1 a 5 giorni
(la punizione può essere eventualmente
commutata con attività a favore della comunità
scolastica e integrata con richiesta della riparazione
del danno)
Comportamenti di bullismo, gravi scorrettezze verso i Consiglio di disciplina
compagni , gli insegnanti o il personale , disturbo
continuato durante le lezioni , mancanze gravi ai
doveri di diligenza e puntualità , assenza
ingiustificata ed arbitraria , turpiloquio ,ingiurie ed
offese ai compagni , agli insegnanti o al personale ,
danneggiamento volontario di oggetti , imbrattamento
di muri o pavimenti , molestie continuate nei confronti
di altri
f) allontanamento dalla scuola da 6 a 10 giorni
( la punizione può essere eventualmente commutata
con attività a favore della comunità scolastica e
integrata con richiesta della riparazione del danno)
Recidiva dei comportamenti di cui sopra e nel caso di Consiglio di disciplina
ricorso a vie di fatto e per atti di violenza nei confronti
di altri compagni, insegnanti o personale
g) allontanamento dalla scuola fino a 15 giorni
( la punizione può essere eventualmente commutata
con attività a favore della comunità scolastica e
integrata con richiesta della riparazione del danno)
Recidiva dei comportamenti di cui sopra, violenza
intenzionale , offese gravi alla dignità della persona,
uso o spaccio di sostanze psicotrope, atti e molestie
anche di carattere sessuale; denuncia penale per
fatti avvenuti all’interno della scuola che possano
rappresentare pericolo per l’incolumità della persona
e per il sereno funzionamento della stessa ovvero
grave lesione al suo buon nome
Consiglio di disciplina
h) allontanamento dalla scuola per una durata
superiore ai 15 giorni
Quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo
per l’incolumità delle persone
Consiglio di disciplina
i) versamento di un contributo in denaro per la
riparazione del danno causato
Integrazione delle sanzioni di cui alle lettere c) e
seguenti
Consiglio di disciplina
Nei casi di allontanamento dalla comunità scolastica è ammesso ricorso al CSA .
Per tutte le altre sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un
apposito organo di garanzia interno alla scuola che è la Giunta Esecutiva. La GE decide anche sui conflitti che sorgano
all’interno della scuola in merito all’applicazione del Regolamento di disciplina.
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L’AUTONOMIA SCOLASTICA NELLE SCELTE
DEL COLLEGIO DOCENTI DEL DE FAZIO
NOI DOCENTI
NON VOGLIAMO LAVORARE IN UN
ISTITUTO DOVE
Si faccia solo quello che è imposto
dall’Amministrazione
in base a leggi, circolari e ordinanze
Un rispetto solo formale delle regole (la forma è
sostanza) pieghi le regole agli imperativi
dell’interesse personale, atomizzando la
organizzazione
Siano prioritarie le esigenze
dell’Amministrazione
Tutte le situazioni siano regolamentate
Contino solo le procedure e il rispetto della
legittimità formale
Si viva insieme senza cooperare
Le troppe regole producano un sistema senza
regole
Presa la decisione, si trascura la realizzazione
Prevalga una dimensione verticale e gerarchica
Tutti sono esecutori e nessuno è responsabile
tranne il preside
Si perda tempo e prevalga una cultura
burocratica
VOGLIAMO LAVORARE IN UN
ISTITUTO DOVE
Non si perda mai di vista il senso e la
missione dell’istituzione, che consiste
nel favorire l’apprendimento e la crescita
personale dei giovani
Le regole non siano separate dai valori.
Il rispetto delle regole non sia dissociato dagli
obiettivi dichiarati e dalla missione
Siano prioritarie le esigenze dei destinatari
Sia legittimo tutto ciò che non sia vietato
Contino la qualità dei processi
e la valutazione dei risultati
Ci sia una logica organizzativa d’insieme
Ci siano poche semplici regole concordate,
ma rigidissime
Si faccia sempre quel che si decide
Si introduca una dimensione orizzontale con
relazioni funzionali. Ogni servizio deve essere
cliente per gli altri
Si operi secondo una logica di responsabilità
Si evitino pratiche inutili e obsolete
La cultura pedagogica deve prevalere sempre
sulla cultura burocratica.
La libertà d’insegnamento sia la bandiera sul
La libertà d’insegnamento sia una garanzia di
fortino del docente
pluralismo per i discenti
Progettare significhi fissare obiettivi che nessuno Progettare significhi fissare insieme
andrà mai a controllare
obiettivi controllabili e rispettare i patti
L’Autonomia sia l’Avvento di un accadimento
L’Autonomia ce la costruiamo da soli
atteso e temuto, comunque misterioso
La Carta dei Servizi sia carta, ancora carta
La Carta dei Servizi sia una materia
d’insegnamento perchè ha un valore educativo
Nei gruppi di lavoro, il componente che “non
Nei gruppi di lavoro il componente che
funziona” sia un problema del Preside e
“non funziona” sia un problema del gruppo,
dell’Amministrazione
perché impedisce al gruppo di lavorare
Il gruppo di lavoro non produca lavoro di gruppo Ogni docente possa contare sul supporto del
gruppo e possa, nel bene e nel male, confrontarsi
con i colleghi
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Organigramma dell’Istituto a.s. 2014-15
Emesso da: Dirigente scolastico
CONSIGLIO DI ISTITUTO
GIUNTA ESECUTIVA
DIRETTORE
AMMINISTRATIVO
SICUREZZA
Dott. Francesco
Falvo
DIRIGENTE
SCOLASTICO
Dott. Francesco Scoppetta
COLLABORATORI D.S.
D. Mercuri (vicario)
F. Sdanganelli
STAFF
Servizi Amministrativi
Tecnici
Collaboratori
scolastici
COORDINATORI DI
DISCIPLINA
COLLEGIO DEI
DOCENTI
RESPONSABILI DI
PROGETTO
FIGURE
STRUMENTALI
COMMISSIONI
COORDINATORI
Consigli di classe
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