Dettaglio Luglio 202014

PROGRAMMA
ESCURSIONI
IN MONTAGNA
[4]
Luglio - Agosto 2014
Giovedì 3 – venerdì 4 – sabato 5
TRE GIORNI IN VAL GARDENA – LE ODLE – vedi programma dettagliato -
Sabato 12 luglio 2014
Partenza ore 6,30
MONTE MUFFETTO
(da Montecampione BS)
Montecampione è una meta molto apprezzata sia come circuito
sciistico sia come luogo di villeggiatura estiva. Situata nel
cuore della Valle Camonica, da cui si può scorgere il lago
d'Iseo, è facilmente raggiungibile da tutto il centro nord e si
presenta con un panorama mozzafiato che si apre su tutte le
cime alpine.
La nostra escursione odierna prevede la salita alla cima più
elevata del comprensorio e precisamente il Monte Muffetto di
2060 metri.
Itinerario : Da Montecampione Alpiaz (m.1200) si prosegue in
auto fino alla località Plan (m.1700) dove si parcheggia a
fianco dell'insediamento; si traversa a piedi verso destra, senza
guadagnare quota, per trovare un sentiero che sale alla sella alla
base della cresta occidentale del Muffetto. Con facile percorso,
mantenendosi sempre in cresta, vedasi segnavia su pietroni, e
godendo di una stupenda vista panoramica sia sulla val Trompia che sulla Valle Camonica, dopo circa 60 minuti si
arriva alla croce di ferro posta in vetta al monte stesso a quota 2060 m.
Si prosegue scendendo per il comodo sentiero che segue sempre la cresta a sinistra e dopo circa 30 minuti si giunge alla
Stanga di Bassinale (1897 m.). Da qui il sentiero si ricongiunge con quello basso; si risale sullo spartiacque opposto,
segnavia bianco-rosso su pietroni a lato del sentiero e dopo circa 15 minuti si giunge ad un piccolo gruppo di roccette da
superare con qualche attenzione. Si prosegue mantenendosi sempre in cresta al Monte Beccherie (1967 m.) fino al
superamento della stazione di arrivo della omonima seggiovia; dopo circa 200 metri si giunge sullo spartiacque che
divide la Conca del Bassinale (1813 m.) con la Malga Cimosco (1810 m.). Si scende quindi mantenendosi sulla cresta
dello stesso, vedasi segnavia su pietroni, in direzione del Rifugio degli Alpini. Arrivati al rifugio girare a sinistra e
proseguire in direzione del complesso “Le Baite”; quindi al parcheggio.
Percorso: ore 4,00 A/R – Difficoltà: EF
Dislivello : metri 360 c.
Distanza Stradale: Km. 140 A/R
Rimborso spese viaggio per passeggero. Euro 10.00
Sabato 19 luglio 2014
Partenza ore 6,30
ANELLO della MANINA con SASNA
( da Lizzola )
Accesso: Da Bergamo si sale lungo la provinciale della Valle Seriana fino a Ponte Selva e successivamente verso l'alta
valle sino a Valbondione. Qui si continua per Lizzola fino a raggiungere i parcheggi posti nella parte alta dell'abitato
lungo la strada per le Piane di Lizzola nei pressi dell'Hotel Lizzola 2000 (m.1270).
Imbocchiamo sulla destra il sentiero diretto al Passo della
Manina (segnavia 307).
Con bella vista sul gruppo del Diavolo di Tenda e i massicci
del Redorta e del Coca saliamo l'ampio prato per poi
rimontare con un serie di svolte il ripido versante boschivo,
che si apre successivamente nel pascolo piegando a sinistra
alla Baita Asta Bassa (m.1427) per poi continuare alle sue
spalle con un traverso che ci riporta nel bosco.
Il sentiero sale ora deciso lungo la displuviale offrendo
visioni contrastanti: da una parte i bucolici paesaggi della
Val Bondione e dall'altra quelli fortemente rimaneggiati della
Val Grande con le strutture della locale stazione sciistica.
Piegando gradualmente a sinistra lasciamo il crinale per
raggiungere quello che a quote maggiori divide la Val
Seriana dalla Val di Scalve, quasi in corrispondenza del
Passo della Manina (m.1798).
Qui si incrocia il “Sentiero dell Orobie” (segnavia 304-401), lungo cui verso destra si giunge in breve alla Chiesetta
della Manina (m.1821), posta su un panoramico poggio naturale. La vista ora spazia sui massicci del Pizzo Camino,
della Corna di S.Fermo e della vicina Presolana.
Il piccolo edificio religioso, dedicato alla Madonna Pellegrina, sorge sopra l'omonimo complesso minerario, che fu
attivo sino all'inizio degli anna settanta e che pare abbia le sue origini addirittura in epoca romana. L'estrazione dei
minerali ferrosi, della siderite, avveniva sia lungo il versante seriano che lungo quello scalvino della montagna,
attraverso un vasto e articolato sistema di cunicoli, gallerie e pozzi che oggi è in parte riutilizzato a fini turistici.
Prendiamo ora verso levante, alla volta del Monte Sasna (volendo è possibile abbreviare l'itinerario, calando da subito
in Val Bondione lungo l'agevole tracciato del Sentiero delle Orobie segnavia 304).
Dalla Chiesetta della Manina proseguiamo dunque lungo la linea di cresta che culmine verso Nord-Est con la vetta del
Pizzo Tre Confini. Per facile sentiero non segnalato giungiamo in corrispondenza di una profonda spaccatura,
originatasi probabilmente dal crollo delle gallerie minerarie, che superiamo scendendo brevemente a destra per poi
recuperare lo spartiacque in corrispondenza di un colletto.Durante tutto il percorso, lo spettacolo è assicurato oltre che
dal panorama, anche dai colori delle distese di fioriture in corso di rododendri, anemoni, pulsatilla e botton d'oro. Dopo
una breve digressione sul lato seriano, riprendiamo la dolce displuviale nei pressi di una pozza per l'abbeverata per poi
proseguire godendo delle belle vedute sulla Val di Scalve sino a raggiungere le croci dell'anticima (m.2205) e della
cima di Monte Sasna (m.2229). Continuiamo in cresta verso Nord-Est lungo un sentierino, a tratti poco visibile, sino
alla depressione del Passo di Sasna (m.2140), da dove per sfasciumi caliamo in Alpe Sasna, a destra verso il
Laghetto Inferiore del Sasna (m.1930), situato sopra la Baita Alpe Sasna ormai quasi trasformato in semplice
stagno.
Incrociato presso l'avvio del torrente emissario il sentiero diretto al Passo di Bondione (segnavia 322), lo seguiamo a
ritroso scendendo rapidamente sul fondo della valle per continuare più dolcemente alla sinistra del torrente. Dopo aver
incrociato e poi lasciato sulla sinistra il Sentiero delle Orobie (segnavia 304), scendiamo verso le distese erbose delle
Piane di Lizzola. Dopo un'occhiata sulla sinistra all'imbocco della Miniera Lupi, oggi attrezzata per visite guidate,
perveniamo così sulla strada carrereccia che corre sul fondovalle, lungo la quale in breve torniamo a Lizzola
Percorso: ore
6,30 A/R – Difficoltà: EM
Dislivello : metri 971 c.
Distanza Stradale: Km. 120 A/R
Rimborso spese viaggio per passeggero. Euro 9.00
Sabato 26 luglio 2014
Partenza ore 6,30
Da ISOLA al LAGO d'ARNO
( da Cevo Bs )
L'esploratore inglese DouglasFreshfield è da annoverare tra i primi cronisti che magnificarono le bellezze del lago
d'Arno e del paesaggio nel quale è placidamente inserito. Nel suo introvabile libro “Le Alpi italiane” (Londra 1872),
così introduce la descrizione del lago “... Un lungo e calmo lenzuolo d'acqua scura si estendeva a perdita d'occhio fra i
nudi fianchi del monte, rotti solo qua e là da qualche vecchio e contorto pino solitario”.
Ogi il lago d'Arno, pur presentandosi diverso da come apparve circa 130 anni fa, agli occhi Freshfield (a seguito
della costruzione della diga, avvenuta nel primo decennio del secolo scorso, il lago è aumentato di livello e si è molto
espanso), ha mantenuto intatto il suo fascino e la capacità di stupire.
La gita si svolge su una mulattiera ben agibile ma in salita
continua. L'accesso: a Cedegolo, in valle Camonica si prende
a destra per Fresine e da questa in breve si scende a Isola
(frazione di Cevo m.880) dove si lascia l'auto. Una curiosità:
a Isola il sole cessa di apparire ai morti e ritorna ad illuminare
la banderuola del campanile della locale chiesetta, intorno al
20 febbraio dell'anno successivo.
Si inizia a camminare dai pressi della centrale idroelettrica
seguendo la mulattiera che si inoltra verso il torrente Poja
costeggiata da vecchi muretti a secco. Aggirata poi una stretta
curva a gomito si prende a salire verso destra per toccare,
poco sopra, una baita posta in un piccolo e scosceso rettangolo
di prato. Si entra nel bosco e passo passo si continua a salire;
l'ascesa è lunga e la pendenza del tracciato non molla mai.
Molto in alto (dopo più o meno un paio d'ore di cammino) si interseca l'itinerario che perviene dalla Rasega; seguendp
quest'ultimo verso destra, si giunge in vista della diga e delle contigue palazzine dei guardiani; ancora uno strappo ed
ecco il tranquillo distendersi del lago (m.1816) che si incunea a forma di fiordo verso il fondo della valle.
Percorso alternativo da Rasega: Superato l'abitato di Valle di Saviore nei pressi del campo sportivo in località
“Rasega” (m.1174), si parcheggia l'auto. Attraversato il Torrente Poja si imbocca il segnavia n.20 e attraversando un
bosco di abete rosso, con ampi tornanti si raggiunge Malga Campellio (m.1607). La mulattiera ben tracciata prosegue
verso destra; qui l'abete fa spazio al larice e più in alto al rododendro ed all'ontano. Dopo una salita a zig-zag si
raggiunge un piccolo pianoro ricoperto da mirtillo nero in cui si abbandona la mulattiera n.20 e si imbocca lo stretto
sentiero n.20a che dopo alcuni saliscendi interseca il segnavia n.88 proveniente da Isola. Proseguendo il cammino, il
sentiero si spiana e attraversa una serie di gallerie che in breve conducono al poderoso muro di sbarramento del Lago
d'Arno (1816 m., h.2,30 . disl. 640 c.)
Percorso: ore 6,00 A/R – Difficoltà: EM
Dislivello : metri 930 c.
Sabato 30 agosto 2014
Distanza Stradale: Km. 190 A/R
Rimborso spese viaggio per passeggero. Euro 13.00
Partenza ore 7,00
MONTE CANCERVO
(da S.Giovanni Bianco - Pianca)
Il Monte Cancervo si alza a guisa di bella bastionata rocciosa a nord-ovest dell'abitato di San Giovanni Bianco, alto
con le sue rocce ed i suoi torrioni sopra il bellissimo altopiano erboso dove giacciono in amena posizione i villaggi
della Pianca e di Brembella, oggi collegati a San Giovanni Bianco da una strada carrozzabile.
Da San Giovanni Bianco imboccare la strada della Val Taleggio: dopo
circa 300 metri sulla destra si apre una strada asfaltata in salita con
l'indicazione: Pianca. Proseguire oltre sempre sulla stessa strada fino
alla cascina Piazzo (m.1058) posta al di sopra della chiesetta di San
Giacomo Proprio sopra la cascina si stacca un sentierino con sbiaditi
segni rossi; superato il prato e per boschetto rado ci si innalza con
frequenti zig-zag verso le rocce della Corna Torella (m.1580). Sotto le
imponenti pareti rocciose della Corna si devia lievemente verso
sinistra e si entra nel canale finale caratterizzato da mughi, fino a
pervenire su un piccolo pianoro erboso. Lasciando il sentiero segnalato
che continua fino alle Casere del Cancervo (m.1653), ci si innalza a
destra per dossi ed avvallamenti fino a raggiungere la vetta (m.1840).
Discesa
Dalla vetta del Cancervo dirigersi verso nord-ovest abbassandosi
lievemente, poi percorrere a mezza costa verso nord un pendio erboso
e raggiungere un colletto da dove un sentiero scende al Passo
Grialeggio. (m.1707). Scendendo per il vallone a destra per bel
sentiero segnalato si giunge alla Baita della Vecchia (m.1380); poi con ampio giro verso sud e quasi pianeggiante, il
sentiero, nel bel bosco, conduce sulla strada carrareccia nei pressi delle Case Buffalora (m.1050). Si continua per la
strada ed in 10 minuti si è alla Cascina Piazzo.
Percorso : ore 4,30 A/R – difficoltà: EM
Dislivello : metri 782
Distanza stradale A/R : km. 65
Rimborso spese viaggio per passeggero: 5,00 euro
Il programma dettagliato delle escursioni è disponibile mensilmente presso la sede oppure scaricandolo dal
sito: www.cuorebatticuore.net
REGOLAMENTO ESCURSIONISTICO
1-
Possono partecipare alle escursioni solamente i soci in regola con il tesseramento all’Associazione CUORE...SPORT.
2-
Le escursioni, che si effettuano nelle giornate di sabato, sono generalmente di grado di difficoltà Facile (EF= Percorso
turistico senza difficoltà, adatto a tutti) o Medio (EM= Percorso escursionistico su sentiero che può essere faticoso ma non
esposto; adatto a chi è abituato a camminare senza difficoltà anche per parecchie ore di seguito). I partecipanti sono
comunque invitati a prendere attenta visione delle caratteristiche dei percorsi per valutare l’impegno fisico richiesto. Una
regolare partecipazione sarà utile per acquisire un graduale allenamento.
3-
E’ fondamentale un corretto equipaggiamento: scarponi o pedule, zaino, indumenti e protezioni adeguate per sole, vento e
pioggia.
Si consiglia l’uso dei bastoncini.
4-
Durante le escursioni i partecipanti sono tenuti a mantenere un comportamento rispettoso dell’ambiente e a non allontanarsi
dal gruppo senza il permesso dei coordinatori ,che non hanno comunque alcuna responsabilità per fatti derivanti da
imprudenza o imperizia.
L’andatura deve mantenersi sul ritmo di chi cammina più piano.
5-
Il luogo di ritrovo ( 15 minuti prima della partenza ) è presso il Parcheggio ATB di via Croce Rossa. Il trasporto si
effettua con mezzi propri e con ripartizione delle spese di viaggio. Non saranno effettuate soste intermedie durante i
trasferimenti in auto, salvo estreme necessità.
Colazioni quindi prima della partenza.
6-
Le condizioni atmosferiche possono rendere necessarie variazioni al programma.E’ pertanto consigliabile informarsi il venerdì
precedente presso la Sede (al mattino) tel. 035 210743, oppure presso i coordinatori: Dino Salvi 035 460306 – cell.
3480481007, - Eugenio Rota Nodari 035 657845 / 3487953134 – Renato Oldrati 035 255820 / 3474341101
Cesare Colleoni 035 317419 - Pepi Pasqualini 035 808644 /3665996110
7-
Le quote altimetriche e gli orari di percorrenza sono ricavati da guide di autori diversi. Sono pertanto possibili discordanze tra
iil reale e le quote ed orari indicati.
Qualche metro od una decina di minuti in eccesso od in difetto non tolgono ne aggiungono valore alla gita.
L’Associazione Cuore..Sport declina ogni responsabilità per danni che potrebbero derivare a persone e cose nel corso delle
escursioni.