S - Parrocchia San Giovanni Bosco

CALENDARIO LITURGICO
ORARIO
DOMENICA
22 MARZO
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
DAL 22 MARZO AL 29 MARZO
INTENZIONI S. MESSE
08.00 def. Gianfranco Bonaccina
10.30 def. fam. Bezze e Zaramella
1.
V DI QUARESIMA
INCONTRI DELLA SETTIMANA
17.30 Vespero e Santa Benedizione
Dt 6,4.20-25; Sal 104;
Ef 5,15-20; Gv 11,1-53;
Lunedì 23 marzo
Feria
18.00

Domenica 22: DOMENICA INSIEME per i ragazzi di 3° elementare e i loro genitori:
S. Messa alle ore 10.30 (con vangelo commentato a parte); segue attività con i ragazzi e
preparazione pranzo (in condivisione) con i genitori; alle ore 15.00: incontro per i
genitori con don Sergio; per i ragazzi: CINEFAMIGLIA. Inizio film alle ore15.15: THE
LEGO MOVIE.

Lunedi 24: alle ore 18.45 al Ceredo Vespro per 18/19enni e giovani.

Mercoledì 25: per i giovani, incontro al PIME Milano con la prof. Chiara Giaccardi,
docente di sociologia delle comunicazioni (Univ. Cattolica) sul tema NARRARE LA
MISSIONE NELLA CITTA’ GLOBALE. Partenza alle ore 20.00 dal Ceredo.
Segnalare entro martedì partecipazione e disponibilità mezzo.

Giovedì 26: alle ore 15.00 incontro del movimento della Terza Età.
8.30 def. fam. Mariani e Marelli
Gen 37,2-28; Sal 118;
Pr 28,7-13; Mc 8,27-33;
Martedì 24 marzo
Feria
08.30 def. Carmela Chindamo, Michele Mondillo, Francesco
Chindamo e Francesca Aloi
Gen 41,1-40; Sal 118;
Pr 29,23-26; Gv 6,63-71
Mercoledì 25 marzo
ANNUNCIAZIONE
DEL SIGNORE
08.30 def. Annunziata e Giuseppe Pianese
Is 7,10-14; Sal 39;
eb 10,4-10; Lc 1,26b-38;
Giovedì 26 marzo
Feria
Gen 49,29-50; Sal 118;
Pr 31,1-9; Gv 7,43-53;
Venerdì 27 marzo
Feria aliturgica

Giovedì 26: alle ore 16.45 confessioni per i ragazzi di 5° elementare e 1° media
08.30 Celebrazione delle Lodi

Venerdì 27: alle ore 17.30 in via Wagner: confessioni per i preadolescenti.
20.30 def. Irene e Giovanni e fam. Asandri – fam. Villa e
Fumagalli – Mario Formenti – Giulia Trezzi – Enrica
Colombo – Carlo Colombo – Maria Nespoli – Luigi e Rosa
Citterio – Filippo Catelluci e Carmelina Guagliano –
Luciano Frigerio

Sabato 28: VEGLIA IN TRADITIONE SYMBOLI IN DUOMO per 18/19enni e
giovani. Partenza da largo Ratti alle ore 19.30 con mezzi propri. Segnalare la presenza e
la disponibilità del mezzo entro giovedì 26.
08.30 Celebrazioni delle Lodi e Via Crucis
21.00 Meditazione sulla via della Croce
Sabato 28 marzo
IN TRADITIONE SYMBOLI
08.30 def. Caterina, Antonino e Pasquale Galati
Dt 6,4-9; Sal 77;
Ef 6,10-19; Mt 11,25-30;
19.00
DOMENICA
29 MARZO
08.00
DOMENICA
DELLE PALME
Is 52,13-53,12; Sal 87;
Eb 12,1-3; Gv 11,55-12,11;
L’Oratorio e il bar sono aperti dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Domenica 22 alle ore 16.30 - Presso l’Oratorio di via Wagner
“GRAZIE GIULIA!”
Giulia Viggiani termina il suo lavoro tra.
Vi aspettiamo per salutarla e ringraziarla, facendo merenda insieme.
Chi lo desidera può contribuire portando dolci o bibite
DOMENICA 26 APRILE
RICORDEREMO GLI ANNIVERSARI DI MATRIMONIO
Alle ore 10.30 Santa Messa e segue aperitivo al bar (dare il nome in segreteria)
10.00 PROCESSIONE DEGLI ULIVI DA VIA LUINI
10.30 SANTA MESSA SOLENNE
def. fam. Perego, Ravasi e figli
17.30 Vespero e Santa Benedizione
18.00 def. Rosa Benetel
DOMENICA 29 MARZO – DOMENICA DELLE PALME
ore 10.00 Benedizione e processione delle Palme dalla cappellina di via Luini
ore 10.30 S. Messa Solenne
Si comunica che è cambiata la destinazione della vacanze dei ragazzi non più S. Lorenzo
in Banale ma Ponte di Legno l’iscrizione rimane valida quella già fatte,
il periodo e il costo rimangono invariati.
Trovate il nuovo volanti in fondo alla chiesa o sul sito.
Riunione di presentazione della vacanza DOMENICA 19 APRILE ALLE ORE 17.30
presso l’Oratorio del Ceredo.
VENERDI’ 27 MARZO ALLE ORE 21.00
“Nel segno della Croce”: meditazioni sulla Via della Croce
PARROCCHIA
SAN GIOVANNI BOSCO
Comunità Pastorale S. Giovanni Paolo II
Ceredo di Seregno e Meda
www.parrocchiaceredo.it – [email protected]
DOMENICA 22 MARZO 2015
V DI QUARESIMA
LETTURA DEL VANGELO SECONDO GIOVANNI 11,1-53;
In quel tempo. Un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che
cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle
mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non
porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava
Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai
discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci
vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché
vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». Disse queste cose e poi
soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli:
«Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del
riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là,
affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche
noi a morire con lui!». Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da
Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta
dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se
tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la
concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo
giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in
me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che
viene nel mondo». Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti
chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove
Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e
uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro. Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo
vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando
la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato,
domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei:
«Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che
costui non morisse?». Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro
di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già
cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero
dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai
sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a
gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù
disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare». Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva
compiuto, credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i
capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo
lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è
conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo
disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non
soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di
ucciderlo.