13 dicembre 2014

1 Primo piano
13 febbraio 2010
13 dicembre 2014
IL LECCESE DANIELE MANNI
TRA I 50 FINALISTI PER IL
GLOBAL TEACHER PRIZE
Andrea Colella
pag. 9
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Primo piano
IL TACCO D’ITALIA
DA DUE MESI VITTIMA
DI UN ATTACCO INFORMATICO
Alessio Quarta
pag. 11
Periodico
d’informazione del Salento
Anno XIII n. 553
13.12.2014
PRIMO PIANO
Dal Parco Otranto-Leuca “no”
alle trivelle nel mare del Salento
Stefano Manca
SPECIALE NATALE
Piccole
start-up
crescono
Tecnologia, conoscenza e creatività sono gli ingredienti di una start-up, ovvero un’impresa di piccole
dimensioni che si propone sul mercato con prodotti e servizi innovativi. E nella “Salento Valley” sono
sempre più gli esempi di giovani laureati o studenti di scuola superiore che si mettono in gioco,
riscuotendo successo e riconoscimenti in Italia e all’estero
pag. 10
Idee regalo tra libri, cd e mercatini
all’ombra del Barocco
a cura di Diletta Pascali
SPETTACOLO
pag. 35
Nella foto: Antonio Scarnera studente dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce, creatore della start-up “Island of Host”
I sogni in musica di Mina Monteduro
in Dammi un motivo
Claudia Mangione
pag. 44
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Editoriale
Non basta sapere, si deve
anche applicare
OPINIONI
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di Andrea Colella
A sentire le storie riportate nella nostra copertina
viene da pensare che la crisi economica che stiamo vivendo sta facendo più danni di quanti ne farebbe in un contesto sociale in cui i giovani fossero educati e addestrati a investire su sé stessi. Il problema del nostro Paese -e nel Sud va anche peggio- è proprio questo: una formazione scolastica e
universitaria di livello alto, ma al tempo stesso estremamente nozionistica e slegata dalla realtà professionale, nella quale la teoria serve, ma ancora
di più funziona la pratica.
Le case history riportate dimostrano come le esperienze di questi giovani, in qualche caso adolescenti,
sono state rese possibili grazie ad “incubatori” d’impresa e, soprattutto, di singoli docenti che hanno
sostenuto il lavoro dei ragazzi, seguendoli passo
dopo passo e garantendo per loro in un mercato impreparato ad accoglierli perché troppo giovani
(dunque per antonomasia incompetenti). Docenti
come Daniele Manni dell’Istituto “Galilei-Costa” di
Lecce, non a caso tra i 50 finalisti al prestigioso Global Teacher Prize e artefice del successo delle idee
dei suoi studenti di informatica. O come Angelo Corallo, professore associato presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università del Salento, non un “barone”
in poltrona ma un sincero promotore di giovani imprese al alto contenuto tecnologico, il cui valore cresce grazie al continuo scambio di idee.
Quanto sarebbe bello se questa filosofia di mettere in pratica in questo modo innovativo quanto imparato sui libri fosse applicata a tutte le altre professioni, dalle più antiche alle più moderne ma che
stentano a decollare. Perché se è vero che non c’è
progresso senza conoscenza, è anche vero che la
conoscenza da sola non basta: occorre l’applicazione (lo diceva Johann Wolfgang Goethe).
Belpaese
tornerà in distribuzione
il 20 dicembre 2014
La lucerna
a cura di
fra Roberto Francavilla
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La corruzione si diffonde, gli
scandali dilagano e l’Italia sopravvive grazie a quella parte
del suo popolo che continua,
instancabilmente, ad attivarsi
nei vari settori dell’economia
nazionale; quella parte di popolo che sente il lavoro come
il valore identitario della propria esistenza.
Sono gli Italiani che resistono
e che reggono, con grande fa-
L’Italia sopravvive!
tica, la Casa Italia: una Casa
dotata di beni inestimabili, di
bellezze artistico-culturali e
naturali che possono far crescere la Nazione e creare opportunità di occupazione mediante il potenziamento di
un’industria non delocalizzabile, il turismo, mediante la
promozione e incentivazione,
senza soste, dello stile Italiano,
quel made in Italy ammirato e
ricercato dal mondo intero!
Orsù, dunque, si legiferi per
sollecitare gli italiani volenterosi a far leva sul patrimonio
nazionale e sulla loro operosità per avviare il volano del lavoro verso il superamento della preoccupante stagnazione
economica che avvilisce la nostra amata Italia.
Piera Sticchi
“Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto: rallegratevi, perché il Signore è vicino. La mia anima magnifica il Signore e il mio
spirito esulta il Dio mio salvatore”.
Anche la terza domenica d’Avvento si riconosce
dal verbo all’imperativo: rallegratevi, in latino “gaudete”, infatti è chiamata Domenica gaudete. Si attenua anche il colore viola dei paramenti sacerdotali, con una sfumatura di colore rosaceo, tra
il viola e il bianco. L’apostolo Paolo ci dà il motivo di questa gioia: “Il Signore è vicino”; quindi dall’attesa del Signore alla fine dei tempi come giudice della storia ci disponiamo a ricordare la prima venuta del Signore nell’umiltà del presepio.
Tra passato e futuro c’è la venuta continua del Signore nella celebrazione dell’Eucarestia dove,
come i discepoli di Emmaus, lo riconosciamo mentre proclama la Parola della verità e spezza per
noi il Pane della carità.
Non solo nella chiesa ma anche nelle case e per
le strade non mancano i segni tradizionali del Natale con il presepio e l’albero intorno al quale si
raduna la famiglia felice e contenta di cose semplici come giocare a tombola, assaggiando “porcedduzzi” e “cartellate” e magari sorseggiando
una tazza di cioccolato caldo. Alla soglia dei settant’anni, amici di Belpaese, vi accorgete che divento poeta con grande nostalgia del tempo andato! L’apostolo Paolo però insiste con i verbi all’imperativo: “Siate sempre lieti, non spegnete lo
Spirito, non disprezzate le profezie, vagliate ogni
cosa, tenete ciò che è buono e astenetevi da ogni
specie di male”. Quindi la gioia non è un sentimento vago, ma impegno concreto con “le vesti
della salvezza e il mantello della giustizia”, direbbe
il profeta Isaia.
La Novena del Natale, tanto sentita e partecipata nel nostro Salento, alimenti in noi questa gioia cristiana e francescana; se l’avessimo persa,
ce la faccia ritrovare superando le tristi notizie che
ci giungono dalla cronaca, manifestandoci sempre che il diavolo è bravo a far le pentole ma non
i coperchi.
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in copertina
Piccole start-up crescono
Tecnologia, conoscenza e creatività sono gli ingredienti
di una start-up, ovvero un’impresa di piccole
dimensioni che si propone sul mercato con prodotti e
servizi innovativi. E nella “Salento Valley” sono sempre
più gli esempi di giovani laureati o studenti di scuola
superiore che si mettono in gioco, riscuotendo
successo e riconoscimenti in Italia e all’estero
L’Italia è tra gli stati europei che
stanno maggiormente risentendo
della crisi economica di questi lunghi anni, ma i peggiori effetti si riscontrano soprattutto nel Meridione, con il dato più allarmante
legato al tasso di disoccupazione
giovanile, che nel sud Italia supera il 50%. Una risposta speranzosa per le generazioni di oggi
però esiste e arriva dal fenomeno
delle start-up, nuove realtà imprenditoriali che nascono dalla
creatività e dalle conoscenze tecnologiche di giovani, soprattutto
laureati e ricercatori universitari.
Mai come oggi le start-up sono legate al concetto del “fare di necessità virtù”: la difficoltà a trovare un impiego costringe molti
giovani e meno giovani cittadini a
inventarsi un lavoro.
Questo è proprio ciò che rappresentano le start-up, frutto dell’ingegno e della creatività, spesso legato a profonde conoscenze scientifiche. E proprio il Salento si sta
dimostrando uno dei territori italiani disposto a credere in queste
nuove realtà, tanto è vero che lo
scorso 15 maggio il complesso
Ecotekne dell’Università del Salento ha ospitato il convegno
“Fare start-up in Puglia si può”,
organizzato da Panorama d’Italia
e a cui ha partecipato anche Giorgio Mulè, direttore di Panorama.
In quell’occasione venne presentata l’agevolazione “Smart&Start”
introdotta da Invitalia, l’Agenzia
nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa a cui il Governo ha delegato lo
sviluppo delle start-up. Per le regioni meridionali sono state messe a disposizione risorse per
203milioni di euro; si può accedere al finanziamento solo on
line e, in caso di ammissione,
non sarà necessario costituire una
società, con notevole risparmio
anche in termini burocratici. A
maggio 2014 sono stati stanziati
8 milioni di euro in Puglia, destinati a 42 imprese, molte delle quali frutto di progetti universitari,
con gli enti accademici che, in merito alle start-up, si rivelano sempre più efficaci “incubatori d’impresa”.
Il Salento sembra comunque essersi avvicinato bene alle realtà
delle start-up, tanto che non sono
pochi i progetti considerati meritevoli di importanti riconoscimenti. L’ultimo in ordine di tempo ha visto impegnato un team di
ricercatori dell’Università del Salento, vincitore prima della Start
Cup Puglia 2014 e, nei giorni scor-
si, del premio Franci@Innovazione, messo in palio dall’ambasciata francese e consistente in un soggiorno in terra transalpina per internazionalizzare il proprio pro-
Non solo laureati: le idee innovative
di Antonio Scarnera e Antonio Monaco
getto. L’innovativa idee dei ricercatori salentini si chiama “Caresilk”, uno speciale filo di seta antibatterico la cui funzione è quello di riparare tessuti umani da fe-
rite difficili come le ustioni Il
team è arrivato a questo risultato
nutrendo i bachi da seta con foglie
di gelso trattate con argento.
Alessandro Chizzini
pochi giorni 800! Tutto questo grazie ad un’idea semplice ma efficace: rinforzare, attraverso uno slogan facilmente memorizzabile, il
consenso che il nostro territorio sta
riscuotendo da anni in Italia e all’estero. Per fare ciò ha creato il
sito web www.prosalento.org/landwear e una pagina Facebook
dove ha pubblicato numerose foto
di personaggi salentini più o meno
noti che indossano la sua t-shirt.
Davvero niente male per un diplomato in informatica… (A.C.)
Si chiamano “Island of Host” e “Landwear” le due start-up nate dalla creatività
di due studenti di informatica dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce
Sono tre gli elementi base che caratterizzano le moderne start-up:
tecnologia, conoscenza e creatività, aspetti che al giorno d’oggi
sono tipici delle giovani generazioni. Ecco quindi che spesso i protagonisti di queste nuove realtà
economiche non sono laureati o ricercatori, ma bensì studenti di
scuola superiore. Questo è il caso,
ad esempio, del giovane Antonio
Scarnera (nella foto in copertina),
studente 16enne dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce, un istituto
d’istruzione che da tempo si è distinto come “incubatore” o “acceleratore” di start-up, per usare
le parole del docente di informa-
tica Daniele Manni (a riguardo si
legga il servizio a pag. 9, ndr).
Ma in cosa consiste il progetto di
Antonio? Il giovane salentino ha
messo a punto il servizio “Island
of Host”, il quale, attraverso una
curata tecnica di parcellizzazione,
riesce a fornire ai clienti domini,
server dedicati e numerosi altri servizi a costi molto accessibili. Questo accadeva nel maggio di quest’anno, ma l’idea ha presto ottenuto i primi importanti risultati.
Solo lo scorso 20 novembre, infatti, il 16enne salentino è stato nominato Digital Champion, uno
dei cento ambasciatori dell’innovazione voluti da Riccardo Luna,
referente italiano della politica
dell’Agenda Digitale Europea.
Altro esempio virtuoso è quello di
Antonio Monaco (nella foto),
19enne di Trepuzzi e neo diplomato all’Istituto “Galilei-Costa” di
Lecce (coincidenza?), che quest’anno ha dato il via alla sua startup “Landwear - il territorio addosso” inventando la t-shirt ed il
concept Salento Loves Me, invertendo la fortunata formula I love
NY. Per avviare la sua impresa Antonio ha investito (udite, udite!)
ben 47 euro, suddivisi in 14 euro
per i campioni, 25 euro per il carburante e 8 per il materiale di cancelleria, ma guadagnandone in
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in copertina
Storie di successo nella “Salento Valley”
L’esperienze di Zemove e Vinoled, start-up leccesi
con enormi prospettive di crescita. E inizia a diffondersi
lo strumento dell’equity crowdfunding
Nel nostro territorio non mancano esempi virtuosi di start-up
che, nate da poco, stanno riscontrando un buon successo di pubblico. È il caso, ad esempio, della Zemove (Zero Emission Movement), start-up leccese fondata
nel 2013 da un giovane imprenditore di Lecce, il cui obiettivo è
quello di favorire un percorso di
miglioramento nella qualità della
vita attraverso la diffusione di prodotti innovativi e tecnologici che
abbiano, inoltre, un positivo impatto sull’ambiente. Il progetto pilota di Zemove è un servizio di
“car sharing elettrico” a Lecce, di
facile ed economico utilizzo: occorre prima registrarsi gratuitamente alla community dell’azienda e poi recarsi presso la sede di
Zemove per ritirare una card ricaricabile al costo di 30 euro, attraverso la quale utilizzare poi uno
dei veicoli elettrici disposti in appositi punti della città al costo di
soli 19 centesimi di euro al minuto. I dettagli del progetto sono
contenuti sul sito www.zemove.it.
Sta facendo invece il giro d’Europa la borsa LoveB, frutto delle conoscenze e della creatività di Vanessa Coppola e Francesca Versienti, fondatrici lo scorso aprile
dell’azienda leccese Vinoled. Eleganza e tecnologia sono i due elementi che si fondono in questo
prodotto che di recente ha ottenuto il premio “Donna Eccezionalmente Creativa” dall’Associazione Donne Italiane Inventrici e
Innovatrici “Itwiin” ad Ancona.
LoveB è una borsa luxury in stile
vintage, realizzata in pelle pregiata
e con dettagli in vinile, ma l’innovazione è contenuta al suo interno: un fascio di luce led e un caricabatteria portatile per smartphone e tablet. Il primo componente è quello maggiormente interessante: si tratta di una fascetta di luce sottilissima collegata alla
cerniera interna della borsa, la
quale, una volta aperta, lancia un
segnale ad un sensore in caso di
scarsa luminosità. La descrizione
del progetto è contenuta sul sito
Borsaloveb.wordpress.com.
In questo periodo storico, è difficile per giovani realtà commerciali,
come possono essere Zemove e Vinoled, trovare adeguate risorse finanziarie con le quali far partire
un percorso di crescita. Negli ultimi anni, però, si è diffuso un
strumento strategico che in Italia
ancora stenta a decollare: si tratta dell’equity crowdfunding, un
mezzo innovativo ed efficace di finanziamento dal basso e che ha
permesso lo sviluppo di tanti progetti. Sfruttando le potenzialità di
Internet, in particolare dei social
network, il “finanziamento dal
Borsa LoveB di Vinoled
basso” consiste in un investimento on line, con gli utenti che acquistano una quota societaria fornendo così le risorse finanziarie
con cui far partire il progetto. Un
fenomeno di cui si vuole favorire
la diffusione anche in Italia e anche per questo, lo scorso 19 settembre, le Officine Cantelmo di
Lecce hanno ospitato l’open day
“L’equity crowdfunding a sostegno dell’impresa innovativa”.
(A.C.)
“Ecofesta Puglia”, la start-up è diventata grande
In tre anni di attività il progetto di tre studenti dell’Università del Salento ha aumentato in maniera esponenziale
il proprio business. E il futuro si prospetta ancora più roseo
È nata nel 2011, ma non ci ha messo molto a
far parlar bene di sé. Parliamo di “Ecofesta Puglia”, il progetto elaborato da tre ex studenti dell’Università del Salento e che è risultato
vincitore di un concorso promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Miur), finanziato dal Programma Operativa Nazionale
Ricerca e Competitività 2007-2013. “Ecofesta Puglia” è anche un marchio registrato dall’associazione leccese
“Ente Modelli Sostenibili”.
“Ecofesta Puglia” nasce con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente,
ma attraverso un percorso originale.
Il progetto si rivolge ai numerosi
eventi che si svolgono nel territorio
salentino con l’obiettivo di educarli
al rispetto dell’ambiente, invitando
fruitori e organizzatori a ridurne
l’impatto e a differenziare i rifiuti.
Sono tre i principi alla base dell’attività di “Ecofesta Puglia”: riduzione della produzione di rifiuti e di
CO2, differenziazione dei rifiuti attraverso la creazione di isole ecologiche, informazione costante tramite appositi info point. L’obiettivo è
quindi quello di attuare una corretta gestione
del ciclo dei rifiuti, ma ogni manifestazione aderente al progetto diventa anche l’occasione per
promuovere le fonti di energia rinnovabili e alcune originali campagne di sensibilizzazione
ambientale.
Qualsiasi ente o gruppo organizzatore di un
evento che voglia seguire il progetto proposto
da “Ecofesta Puglia” deve impegnarsi a rispettare e far rispettare i criteri di valutazione stabiliti dall’apposito regolamento; solo in
questo modo la manifestazione (che sia di
stampo enogastronomico, artistico, musicale,
ricreativo o quant’altro), potrà ottenere la certificazione di “Ecofesta” e godere dell’assistenza tecnica e promozionale di uno staff.
Nel 2011, anno di inizio attività,
sono state solo 3 gli eventi curati da
“Ecofesta Puglia”, ma nel 2013 erano già 34, mentre quest’anno sono
ben 49 le manifestazioni aderenti, di
cui l’ultima è stata la “Città del Libro” di Campi Salentina, a dimostrazione del fatto che i creatori del
progetto, Ilaria Calò, Roberto Paladini e Loreta Ragone (nella foto),
stanno davvero centrando il loro
obiettivo. Un esempio brillante di
start up salentina che ha fatto emergere le potenzialità e il talento dei giovani professionisti del territorio, ma
che ha anche messo in evidenza la capacità dell’Università del Salento di
poter essere un fruttuoso incubato(A.C.)
re d’impresa.
“Trasformare un’idea
in qualcosa di produttivo:
questo è il segreto
di una start-up”
Ha preso il via mercoledì 10 dicembre
negli spazi del Monastero degli Olivetani a Lecce la sesta edizione della Fiera dell’Innovazione organizzata dall’Università del Salento. L’evento, in programma fino a venerdì 12, anche quest’anno punta a favorire e divulgare la
cultura dell’innovazione e viene promosso nel nome dei giovani talenti che
nel nostro territorio scelgono di studiare
e poi restare per avviare imprese innovative, in un ecosistema socioeconomico di cui l’Ateneo salentino è
parte fondante e strategica.
Angelo Corallo, professore associato
presso la Facoltà di Ingegneria - Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, ricorda che il problema più importante del nostro paese è stata “l’assenza di una cultura imprenditoriale
adeguatamente collegata alla realtà
universitaria ricca di talenti e idee. Un
paese, il nostro, dove spesso è mancato quello slancio operativo in grado
di trasformare l’idea in qualcosa di produttivo, utile alla società così come all’economia locale e nazionale. Se si decidesse, per esempio -continua Corallo-, di dare vita ad una azienda che
voglia consegnare ostriche a domicilio, l’idea potrebbe venire meno nello scoprire, a progetto avviato, che il destinatario delle ostriche è a queste ultime intollerante. La risposta a tale problema è la concertazione, ovvero il collegamento fra i diversi livelli di conoscenza e applicazione degli stessi
alla vita reale, sia che si tratti di questioni semplici come la consegna
delle ostriche, sia di realtà più complesse come quelle di una impresa
operante nell’alta tecnologia”.
Fabio Antonio Grasso
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primo piano
Daniele Manni finalista
per il Global Teacher Prize
Il docente dell’Istituto “Galilei-Costa”, tra i maggiori tutor esperti
di start-up giovanili, è stato selezionato tra 1.300 candidati da 127
Paesi del mondo ed è risultato tra i 50 finalisti (tra cui due soli italiani)
al prestigioso concorso internazionale, il cui esito si saprà a marzo
2015. E il vincitore avrà in premio un milione di dollari
Tutto è cominciato circa un mese fa quando Daniele Manni (nella foto), docente di
informatica dal 1990 presso l’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce, ha ricevuto una mail
nel quale doveva rispondere ad alcune domande circa il suo lavoro. In seguito, dopo
aver risposto, ha scoperto di essere stato
“nominato” (presumibilmente da un suo allievo) per partecipare al prestigioso Global
Teacher Prize, un contest internazionale nel
quale da una giuria di altissimo livello viene selezionato il miglior docente a livello
mondiale, che vince un premio di un milione
di dollari.
I criteri di ammissione al contest sono la capacità di innovazione, la capacità di aprire la mente dei propri alunni, il contribu-
to offerto alla comunità e l’incoraggiamento
dato per abbracciare l’insegnamento, criteri
che Daniele Manni inequivocabilmente incarna, tanto che dieci giorni fa gli è giunta la notizia di essere stato selezionato tra
i 1.300 candidati idonei -provenienti da 127
Paesi del mondo- e di essere tra i 50 finalisti del Global Teacher Prize, tra i quali figura solo un’altra italiana, Daniela Boscolo,
docente presso l’Istituto “C. Colombo” di
Porto Viro (Ro).
La notizia ha destato molto stupore e lo
stesso sindaco di Lecce Paolo Perrone ha
avuto parole di elogio nei confronti di Daniele Manni: “La sua capacità di formare
e innovare ha dato frutti concreti spalancando le porte del mercato del lavoro a nu-
Il ‘premio Nobel’ per gli insegnanti
Il Global Teacher Prize è un riconoscimento con il quale si premia
il docente che ha offerto uno
“straordinario contributo alla professione”. Di 1.300 candidature da
127 nazioni, sono rimasti in 50 a
contendersi il premio, che consiste in un milione di dollari. La decisione finale è attesa per marzo
prossimo.
Il Global Teacher Prize si pone
l’obiettivo di valorizzare e premiare le migliaia di storie di docenti
che, spesso fra molte difficoltà, riescono a trasformare la vita di bambini e adolescenti. “Abbiamo introdotto il premio -spiega Sunny
Varkey, fondatore della Vgf- per re-
stituire agli insegnanti la posizione che spetta loro di diritto. Il premio non è soltanto una somma di
denaro: come dimostrano le tante candidature è un modo per far
conoscere migliaia di storie fatte
di ispirazione. Naturalmente serve molto di più del Global Teacher
Prize per ridare a questa professione lo status che le compete nel
mondo. Ma la mia speranza è che
dia la battuta d’avvio a migliaia di
conversazioni sul ruolo degli insegnanti: nelle famiglie riunite
per la cena, tra gli adolescenti sui
social media, fino ai ministeri
dell’istruzione in tutto il mondo”.
Nella giuria anche l’attore Kevin
Spacey, vincitore di due premi
Oscar: “Indipendentemente dai
propri risultati nella vita -ha spiegato l’attore- è innegabile che i primi insegnamenti sono proprio
quelli che sono stati impartiti in
un’aula scolastica”. “Attirare le
persone migliori verso l’insegnamento -ha aggiunto Bill Clinton,
presidente onorario della Varkey
Gems Foundation- sviluppandone
e sostenendone le capacità, e tenendo in alta considerazione i nostri insegnanti: tutto ciò è fondamentale per raggiungere l’eccellenza, sia nell’insegnamento, che
nell’apprendimento”.
Fabio Antonio Grasso
merosi ragazzi. Ecco perché non mi sorprende affatto che sia riuscito ad ottenere
questo riconoscimento”. E una cosa è certa: Daniele Manni ha tutti i numeri per vincere l’ambito riconoscimento e il suo curriculum parla chiaro, dal momento che è
uno dei maggiori esperti di start-up giovanili (si veda in proposito la copertina di questo numero).
Nel 2000 ha realizzato, insieme ai suoi allievi, il portale “Blues & Blues” che in poco
tempo diviene la “bibbia” della musica
blues in Italia e riceve dagli Usa il “Best of
the Blues website Award” (migliore sito
blues dell’anno); nel 2003 realizza il sito ufficiale in Italia per “Mikado Film” della serie di film “The Blues”. Nel 2004, insieme
ad una collega, Elisabetta D’Errico, e a 16
alunni di quinto anno, ha fondato la società
cooperativa “Arianoa”, un “incubatore” di
piccole realtà imprenditoriali realizzate da
giovani delle scuole superiori. Nel 2007 il
successo con la creazione di Repubblica Salentina, movimento studentesco che ha
messo in atto decine di iniziative relative alla
promozione del territorio, soprattutto nei
settori del turismo, dell’agroalimentare e
della cultura. Senza dimenticare “GPace –
Giovani per la Pace” (con la creazione in
piazza Duomo a Lecce della bandiera della pace più grande del mondo), “Salento
Ecoday” (giornate in cui oltre 3.500 volontari hanno ripulito campagne, spiagge,
periferie e strade in Salento), “Festival
della Dieta Med-Italiana”, “Island of Host”
(la start-up dello studente Antonio Scarnera
descritta a pag. 7) e la start-up “LandWear”, “N2Y4”, solo per citare le più importanti.
Tutto questo è più che sufficiente per far sì
che il professor Manni possa ambire a vincere il Global Teacher Prize. E noi tutti glielo auguriamo.
Andrea Colella
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Dal Parco Otranto-Leuca “no”
alle trivelle nel mare del Salento
Vietare le trivellazioni e passare all’energia pulita:
è l’auspicio di Nicola Panico, presidente dell’ente Parco,
in risposta al rischio che il Salento diventi preda
di multinazionali in cerca di petrolio
A cura di Stefano Manca
Prosegue il braccio di ferro con la
Global Med Llc, la società statunitense che si occupa di ricerca
idrocarburi nel Mediterraneo e
che vorrebbe operare anche sulle
coste salentine. Proprio in questi
giorni si registra la decisione del
Ministero dell’Ambiente di voler
acquisire la documentazione del
progetto che vede coinvolto il bacino del Mediterraneo, Salento
compreso. “Questa notizia ci allieta
ma non ci tranquillizza”, è il primo commento dell’ingegnere Nicola Panico, presidente del Parco
Otranto-Leuca.
Evitare inutili disastri: è questo l’allarme lanciato. “Con il via libera
di Grecia e Croazia -prosegue l’ingegnere- è necessario agire a livello di Stati membri dell’Unione Europea. Nel nostro territorio è ormai
matura una consapevolezza ambientale ed ecologica alla quale si
Un patrimonio naturale da tutelare
Tra Otranto e Santa Maria di Leuca la litoranea salentina disegna circa 57 Km
di linea di costa interamente rocciosa. Il
territorio del Parco si sviluppa lungo un
grande Sito di Interesse Comunitario ed
ingloba altri quattro siti: Bosco Guarini,
Boschetto di Tricase, Parco delle Querce
di Castro e Bosco Le Chiuse. I comuni che
compongono l’area protetta sono: Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo,
Ortelle, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano, Tricase.
I numerosi sentieri che tracciano il parco rappresentano il modo più autentico
per conoscere da vicino quest’area naturalistica di eccezionale bellezza e di notevole importanza scientifica, in quanto
su di essi gravitano elementi di grande interesse biogeografico. Ogni sentiero è caratterizzato da una propria tipicità di paesaggio, di flora, di fauna e di morfologia
del territorio. Tra mare, menhir, palazzi, piazze e strade millenarie il Parco può essere visitato anche attraverso percorsi cicloturistici ad hoc.
aggiunge una situazione politicoculturale favorevole alla costituzione di un’area marina protetta”.
In effetti le autorizzazioni già concesse da Croazia e Grecia lasciano
pensare che il problema debba essere affrontato ad un livello sovraordinato rispetto ai governi nazionali. Non sarà sufficiente, per intenderci, un decreto ‘Salva Italia’.
Ma il rischio paventato dal presidente Panico riguarda anche eventuali incidenti in mare e sversamenti
di petrolio. “Non ci si dimentichi
-ricorda il numero uno dell’ente
parco- che oltre all’ipotesi dell’impatto letale che avrebbero eventuali incidenti, le sole perdite di ca-
rattere fisiologico comporterebbero in maniera irreversibile per il
mar Mediterraneo e tutta la sua
economia una vera e propria catastrofe, vanificando gli sforzi per
la conservazione di una cultura e di
una tradizione note ed apprezzate
in tutto il mondo. Il mar Mediterraneo è un bacino chiuso collegato all’oceano dal solo Stretto di Gibilterra che assicura il ricambio e
le correnti necessarie ad attenuare
l’effetto di stagnazione delle acque”.
La tensione è alta. Attualmente
l’ente Parco, rappresentando il sistema parchi del Salento, siede al
tavolo tecnico presso la Provincia
Il petrolio che fa
gola agli americani
(e al Governo italiano)
Tutto è nato con una richiesta ufficiale, da parte di una multinazionale
statunitense, di effettuare trivellazioni al
largo del Capo di Leuca. Una proposta
che non va giù agli ambientalisti salentini. Nel frattempo all’interno del Movimento Regione Salento si costituisce
il movimento “No Triv” e lo scorso 9 novembre scende in piazza a Santa Maria di Leuca per una manifestazione di
protesta contro le trivelle.
Il rischio, tra i tanti, è che le cariche
esplosive utilizzate per appurare la
presenza di “oro nero” (la tecnica cosiddetta air gun) comprometta l’ecosistema marino e, con esso, le formazioni calcaree di cui è ricca la costa salentina. Intanto il Consiglio regionale pugliese ha chiesto all’unanimità al governatore Vendola di impugnare il decreto “Sblocca Italia”, provvedimento
con il quale il Governo Renzi sblocca
(oltre alla Tap) le trivellazioni nel mare
pugliese. “Le strade -ha ricordato a questo giornale alcune settimane fa il professor Ferdinando Boero, docente di
Biologia marina all’Università del Salento- l’abbiamo già intrapresa ed è
quella del fotovoltaico e dell’eolico, ma
in modo sbagliato. Ci sono giri di truffe e corruzioni e si costruiscono impianti
fasulli solo per ottenere incentivi. Ma
dobbiamo smettere di bruciare combustibile fossile”.
per elaborare contenuti tecnici e
giuridici con il supporto dell’Università del Salento. “È un dovere
prima di tutto etico -conclude Panico- vietare le trivellazioni e passare dall’era della combustione a
quella dell’energia pulita”.
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primo piano
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Il Tacco d’Italia ancora sotto scacco
Dal 15 ottobre scorso il sito web d’informazione, specializzato in inchieste riguardanti il nostro territorio, è tuttora bloccato a causa di un attacco
informatico. Una vendetta criminale contro una voce “scomoda”? Ne è convinta Marilù Mastrogiovanni, direttrice del portale
La libertà di espressione, svincolata da ogni
forma di censura, è una condizione necessaria al progresso della conoscenza, elemento imprescindibile per evitare alla so-
cietà di cadere “in uno stato melmoso di
conformismo e tradizione”. Una lezione di
progresso civile di cui in Italia spesso ci si
dimentica, qualora sia mai effettivamente
arrivata. Ultima testimonianza l’auto bruciata e i due cani, fatti trovare impiccati, di
Pino Maniaci, direttore di Telejato, la tv di
Partinico, in provincia di Palermo, laddove la bellezza della Sicilia è stata troppo
spessa violentata dalla mafia.
Ma la mafia non è una “semplice” connotazione geografica, si annida velenosa dovunque la vigliaccheria oscura della forza
prova a spegnere la scintilla della verità. È
quello che accade, purtroppo spesso, a chi
fa dell’inchiesta giornalistica una mission
professionale, un modo per squarciare il
velo omertoso che nasconde tante verità disseminate in ogni parte d’Italia. Ed è quello che sta accadendo, da ormai quasi due
mesi a questa parte, alla redazione del giornale online www.iltaccoditalia.info di Casarano, gravemente danneggiato nella notte tra il 14 e il 15 ottobre da un attacco informatico, opera di un misterioso cracker
-così si definiscono coloro che attaccano e
danneggiano dolosamente siti Internet, a
differenza degli hacker i quali tengono soprattutto a dimostrare le loro capacità e
dunque le vulnerabilità del sistema- e su cui
stanno indagando le autorità dopo la denuncia contro ignoti presentata dalla direttrice responsabile de Il Tacco d’Italia,
Marilù Mastrogiovanni (nella foto).
Tante le inchieste che, nel corso degli anni,
sono sfociate in minacce, furti di computer
e querele, puntualmente risultate infondate essendosi concluse con l’archiviazione o
con l’assoluzione del direttore, sinonimo
della bontà e della correttezza del lavoro
svolto. Ultime in ordine di tempo l’assoluzione in secondo grado, così come già avvenuto in primo grado, per la querela dell’editore di TeleRama Paolo Pagliaro, protagonista, suo malgrado, di un’inchiesta sul
suo “impero” mediatico e l’archiviazione
della querela presentata da Tiziana Scarlino, figlia dell’ergastolano boss della Scu Pippi Calamita nonché moglie dell’imprenditore Rosafio, più volte nel mirino delle inchieste del giornale per la questione smaltimento di rifiuti tossici e realizzazione di
un impianto di compostaggio, approvato
dall’assessore provinciale e in seguito sindaco di Casarano, Gianni Stefano.
Di questo e di altro ce ne ha parlato proprio Marilù Mastrogiovanni, alla quale va
la solidarietà di tutta la redazione di Belpaese per quanto è successo.
Direttrice Mastrogiovanni, sono passati
quasi due mesi dall’attacco informatico tra
il 14 e il 15 ottobre. Che cosa è avvenuto
in questi mesi?
Abbiamo subìto un attacco pesante e non
abbiamo le risorse necessarie per far ripartire il sito. Abbiamo scoperto diverse
stringhe e centinaia di codici log, oltre che
numerosi tentativi di intrusione simultanei
da Cina e Germania. Abbiamo provato a
ripubblicare notizie, ma il sito si blocca in
continuazione. Stiamo quindi pensando di
investire le risorse trovate, non avendo finanziamenti pubblici, per creare una nuova piattaforma ex novo piuttosto che provare a ripristinare quella precedente. Abbiamo consegnato tutto alla Polizia Posta-
le e all’autorità giudiziaria, che stanno procedendo con le indagini.
Dal giorno dell’attacco in poi avete ricevuto
tanta solidarietà, specie dalla società civile.
Tante associazioni, i lettori e quella che possiamo definire società civile ci hanno manifestato la loro solidarietà così come abbiamo ricevuto tanta solidarietà da testate nazionali e da colleghi di tutta Italia. “Ossigeno per l’Informazione” ha sin da subito sposato la nostra causa, ma anche lo
Sportello dei Diritti, l’AssoStampa dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia, il Gruppo Abele, il sito de Linkiesta hanno affrontato la nostra storia e scritto tutti i dettagli. Ma gli attestati di solidarietà da parte delle istituzioni si contano sulle dita di
una mano.
Il silenzio delle istituzioni e di gran parte della stampa locale cosa lasciano a livello emotivo?
Un senso di sconforto, si soffre quasi di isolamento, di solitudine. Per pura coincidenza
il 15 ottobre, dopo l’attacco informatico,
sono stati affissi manifesti contro la nostra
testata, con tanto di logo del Comune di Casarano e su plance comunali, in cui venivamo attaccati dopo aver portato alla luce
una deliberazione della Corte dei Conti sui
profili di illiceità riscontrati dai magistrati nella gestione del Comune di Casarano,
guidato dal sindaco Stefàno. Se le istituzioni
dopo atti di questo genere sono mute, bisogna riflettere. Se ciò non è avvenuto per
distrazione sarebbe un segnale negativo per
tutto il Paese.
Alessio Quarta
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Collezioni cerimonia
TRICASE Piazza Cappuccini
GAGLIANO DEL CAPO via Crispi, 3
S. MARIA DI LEUCA via Tommaso Fuortes, 1
www.grsstore.it
Photo by
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lecce
Il Comitato per l'Ordine
e la Sicurezza dichiara guerra
al commercio abusivo
Dopo la richiesta di Antonio Rotundo
di istituire nel centro cittadino una
postazione fissa dei Vigili urbani,
arriva il piano di interventi antiabusivi per le feste natalizie
È dei giorni scorsi un intervento del consigliere del Partito Democratico, Antonio
Rotundo, il quale ha dichiarato: “Si registra
una domanda molto forte di rispetto delle
regole sia da parte dei residenti sia degli operatori commerciali del centro storico contro
fenomeni di degrado crescente e di illegalità diffusa che da tempo interessano in
modo particolare il cuore della nostra città”. Il problema non è di poco conto, continua il consigliere del Pd, perché la città potrebbe diventare “una sorta di kasbah,
penso per esempio a corso Vittorio Emanuele
e via Libertini”.
Oltre che di ordine pubblico è anche un problema di etica, verrebbe da dire, perché il fenomeno dell’abusivismo corre il rischio a
lungo andare, a detta di Rotundo, di mettere in ginocchio le attività dei commercianti
onesti che rispettano le regole e pagano le
tasse. Quale la soluzione proposta dal consigliere del Pd? “La presenza di una postazione fissa delle forze della Polizia municipale, da ubicare in un luogo che deciderà il
L’artista Massimo Pasca
Alle Officine Cantelmo
l’arte è accessibile
Foto: Straneangolature.altervista.org
Comando del Corpo, può senz’altro aiutare sia a prevenire che a reprimere, tempestivamente, comportamenti che violano le
leggi e le ordinanze comunale ed essere, al
contempo, elemento di deterrenza per i malintenzionati e di rassicurazione per le persone perbene”.
La risposta delle istituzioni non è tardata ad
arrivare: mercoledì 9 dicembre il Comitato
per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Lecce, e alla presenza del Sindaco di Lecce Paolo Perrone e del-
le associazioni di categoria interessate, ha stabilito che verranno intensificate le azioni di
controllo nelle zone centrali della città, e in
particolar modo in via Trinchese, attraverso iniziative interforze, quindi coordinate
dalle forze di polizia e dai vigili urbani.
L’azione integrata di tutte le forze di polizia
consentirà di contrastare l’abusivismo e la
vendita di merce contraffatta per strada, rendendo più sicuro il centro cittadino, i commercianti e i visitatori.
Fabio Antonio Grasso
Alle Officine Cantelmo, domenica 14 dicembre
(dalle 11 alle 21 con ingresso gratuito), torna il
“mARTa - Mercatino di Arte Accessibile”, ideato da
Emilia Ruggiero, in collaborazione con Coolclub e
Officine Cantelmo, per ospitare tanti giovani artisti
operanti nel nostro territorio con una vasta varietà
di opere d’arte contemporanea. La novità di questa seconda edizione è rappresentata dall’introduzione di una sezione dedicata al design di qualità.
Sono previste anche delle performance live ed
un’asta pomeridiana, condotta da Luigi Colaci, per
sottolineare l’importanza della vendita incentivandola in maniera divertente. A sera l’aperitivo musicale accompagnato dalle note del selecter Sonic
The Tonic.
Domenica 21 dicembre inoltre appuntamento con
“Last minute: il mercatino delle Cianfrusaglie”. Durante i mercatini sarà allestito il Bazar, un luogo in
cui chiunque può portare un oggetto di cui vuole disfarsi.
Fabio Antonio Grasso
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LE OPERE DI UGO
TAPPARINI IN
MOSTRA A PALAZZO
VERNAZZA
Il 20 dicembre a partire dalle 18 Palazzo Vernazza ospiterà
la mostra di Ugo Tapparini dal titolo “Di-segno in segno. Ugo
Tapparini, materiale per un’antologia”, curata da Gian Piero
Personè e patrocinata dal Comune di Lecce.
Grazie alla sinergia di collezionisti e l’impegno delle associazioni
culturali True Colors, G.a.i.a. Arte e Grifone Arte saranno espo-
Inaugurata la Casa “San Vincenzo
De’ Paoli” della Caritas
Il vescovo D’Ambrosio ha benedetto nei giorni scorsi la nuova struttura con 18 posti letto. Salvatore
Capone: “Il Governo si impegni a trovare nuove risorse per le derrate alimentari”
Lo scorso 9 dicembre il vescovo di Lecce monsignor Domenico D’Ambrosio
ha benedetto e inaugurato il nuovo
centro di accoglienza della Casa della Carità “San Vincenzo De’ Paoli” in
via Colonnello Costadura. La nuova
sede è un appartamento ceduto in comodato d’uso gratuito alla Caritas dalla chiesa di San Vincenzo De’ Paoli e
si aggiunge alla Casa della Carità
(30 posti letto per uomini) in corte
Gaetano Stella, inaugurata il 9 dicembre 2012 dal cardinale Tarcisio
Bertone, e Casa “Emmaus” (15 posti
letto per donne). Il nuovo centro
d’accoglienza ha una capienza massima di 18 persone ed è destinato agli
extracomunitari in attesa di permesso di soggiorno. Un’inaugurazione
dall’alto valore simbolico anche perché svoltosi nel clima delle festività e
proprio per i giorni di Natale e Capodanno il vescovo di Lecce ha informato che alcune strutture ricettive
della città forniranno un pasto gratuito
a coloro che non potranno permetterselo.
All’inaugurazione hanno partecipato
anche don Attilio Mesagne, responsabile della Caritas Diocesana di Lec-
Foto: Lecceprima.it
ce, il consigliere regionale Erio Congedo, il presidente del Consiglio comunale di Lecce Alfredo Pagliaro, il
consigliere comunale Roberto Martella
e l’onorevole Salvatore Capone.
Proprio il deputato del Pd ha applaudito a questa iniziativa, ricordando
come occorra continuare a sforzarsi
per sostenere queste opere caritatevoli:
“Un’azione davvero encomiabile quella compiuta dall’Arcidiocesi di Lecce,
ma comprendo la difficoltà a trovare
le risorse con le quali acquistare le derrate alimentari, nonostante l’impor-
tante impegno profuso dai volontari
e dai privati. Per questo, durante la discussione della Legge di Stabilità, è stato approvato un ordine del giorno che
io stesso ho presentato e che impegna
il Governo, quando la legge passerà in
Senato, ad individuare nuove risorse
finanziarie per le derrate alimentari,
che andranno ad aggiungersi ai 5 milioni di euro già previsti allo scopo e
individuati dalla Camera proprio durante le discussioni per l’approvazione della Legge di Stabilità”.
Alessandro Chizzini
ste opere dalla fine degli anni ’50 sino ad oggi. “Ho sempre
disegnato” è il catalogo che verrà presentato con contributi
dello stesso Tapparini, di Antonio Massari, di Monica Taveri e
Claudio Casalini.
La mostra sarà visitabile sino al gennaio prossimo con orario
9.30/12.30 e 17/20. Info: 329.4486254.
In piazza Duomo Babbo Natale
arriva in motocicletta
Al via la quarta edizione di “Toy
Run”, motoraduno natalizio di
beneficienza a cura dell’Associazione Sportiva Dilettantistica
“Moto Club Lost Bikers” di Trepuzzi.
L’evento in programma domenica
14 dicembre a partire dalle 11 è
finalizzato ad una gara di solidarietà e prevede spettacoli di intrattenimento per i più piccoli, un
raduno di motoveicoli e la distribuzione dei doni da parte di
Babbo Natale e dei suoi aiutanti in motocicletta ai bambini che
vivono situazioni di disagio socioeconomico, selezionati dalla stessa associazione.
La manifestazione, che partirà da
Trepuzzi nella mattinata di domenica 14 dicembre, avrà quale
location finale per la consegna dei
doni, la cornice di piazza del
Duomo, gentilmente concessa
dall’Arcivescovo Domenico D’Ambrosio, e vedrà coinvolti oltre cento bambini che riceveranno un abbraccio, un
sorriso e, infine, il dono richiesto.
Tutto l’evento è stato realizzato con
la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce e vedrà la partecipazione degli uomini del Comando Provinciale dei Carabinieri
di Lecce, del Comando di Polizia
Municipale Comune di Lecce e
delle Associazioni di Protezione Civile. L’assessore Andrea Guido così
si espresso in proposito: “Il clima
natalizio è entrato nel vivo, ma Natale non è solo luci, addobbi, feste, regali. Così anche quest’anno il mio Assessorato cerca di riunire le realtà di volontariato sociale
mettendo in piedi delle iniziative
(F.A.G.)
di solidarietà”.
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maglie
Dalla Regione via libera
all’ampliamento dell’ecocentro
La struttura alle porte della città passerà dagli attuali 700 ai 1.950
mq. In arrivo anche sconti sulla Tari per gli utilizzatori più “fedeli”
Zona Artigianale, la replica del sindaco Fitto
Dopo la delibera della Giunta regionale con
la quale si diffida l’Amministrazione magliese
ad annullare la variante al piano di lottizzazione della zona artigianale, il primo cittadino Antonio Fitto ricorda che risale all’agosto scorso la decisione di ampliare la
possibilità di utilizzare la superficie territoriale a scopo commerciale (nel 1992 e nel
1999 l’Amministrazione si era già mossa in
tal senso e fino al 2005 erano state rilasciate
autorizzazioni commerciali nell’area in questione) e aggiunge: “L’alternativa è tra il pro-
porre un’impugnativa al Tar, o annullare tutte le delibere che dal 1992 ad oggi hanno
provveduto a modificare l’originario piano
di lottizzazione. Se la Regione si fosse limitata
a sindacare solo l’ultima delibera avrei probabilmente suggerito, in adesione all’invito regionale, l’annullamento del provvedimento comunale dell’agosto scorso, pur non
condividendo il giudizio della Regione e pur
amareggiato per l’impossibilità di rimuovere i legacci burocratici, che di fatto, impediscono lo sviluppo”.
L’ecocentro cittadino verrà potenziato
e permetterà di conferire rifiuti differenziati ottenendo sconti sulla Tari.
Nei giorni scorsi il sindaco di Maglie,
Antonio Fitto (nella foto), ha sottoscritto a Bari presso l’Assessorato all’Ambiente, la convezione
che prevede l’ampliamento
della struttura cittadina, situata nei pressi del campo
sportivo. “Questo ampliamento -spiega il sindaco- è finanziato con i fondi POR e
dovrà essere realizzato in
tempi brevi, visto che le attività dovranno essere rendicontate entro il 30 giugno 2015.
L’obiettivo dell’ampliamento è quello di rendere maggiormente fruibile
ed utilizzabile la struttura esistente che
quasi triplicherà l’estensione. Si passerà infatti dagli attuali 700 ai 1.950
mq permettendo di suddividere l’ecocentro in due aree distinte. Una sarà
quella destinata all’utenza, dove attraverso la pesatura del rifiuto conferito, gli utenti accederanno ad un
sistema ‘a punti’, grazie al quale gli
utilizzatori ‘fedeli’, attraverso l’utilizzo
di un apposito badge, avranno diritto
a sconti sulla Tari o negli esercizi com-
merciali convenzionati. La seconda
area sarà, invece, destinata agli operatori e razionalizzata nella logistica
e nelle attrezzature”.
Il sindaco è convinto che l’ampliamento ed il miglioramento logistico
della struttura permetterà
un incremento della percentuale di raccolta differenziata, in modo da raggiungere
risultati sempre più in linea
con quanto previsto dalla
normativa attualmente in
vigore. “Considero questo
ampliamento un importante
traguardo, che va ad aggiungersi alle realizzazioni di questa
amministrazione, finalizzate ad aumentare la vivibilità urbana e l’ecologia della città, anche perché -conclude il Sindaco- è già stata ammessa a finanziamento la realizzazione di
un nuovo ecocentro, che sorgerà a
sud dell’abitato e di cui sono già stati consegnati i lavori a fine novembre.
Sono certo che migliorando le percentuali di raccolta differenziata,
Maglie possa consolidare la sua posizione di comune virtuoso, confermando dati reali tra i più alti della Puglia”.
La dea bendata
colpisce ancora a “La
Curva del Tabaccaio”
50mila euro sono stati vinti nei
giorni scorsi con un gratta e vinci della serie “Maxi Miliardario”
presso la tabaccheria magliese
che già in passato ha dispensato biglietti fortunati ai propri
clienti. Niente male come regalo
di Natale anticipato!
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tricase
Festa del baratto, dove economicità
e solidarietà si incontrano
Domenica 14 dicembre, in Piazza Pisanelli, la prima edizione del mercatino
dedicato al corretto utilizzo e smaltimento degli oggetti
Il Comune di Tricase e Monteco Srl,
presentano la prima edizione della
festa del Baratto, domenica 14 dicembre in Piazza Pisanelli a Tricase. Per l’occasione il denaro sarà
bandito e gli oggetti che hanno fatto parte del nostro quotidiano torneranno a vivere in nuovo utilizzo
grazie al baratto. Una forma di gratuità che sottolinea la semplicità,
l’economicità e il messaggio ecologico della festa, dove ciascuno potrà scambiare oggetti in maniera
equa e solidale.
Poche le regole da seguire: è sufficiente portare presso il centro di
raccolta massimo dieci oggetti funzionanti e puliti, a cui sarà attribuito
un valore (non economico) basato
sugli “ecopunti”, prima di essere
acquarica del capo
Tra gusto e cultura, arriva il Natale delle tradizioni
Nel suggestivo borgo quattro
appuntamenti ricchi di sorprese
per riscoprire l’atmosfera delle feste
Si veste dei profumi e dei colori delle feste il borgo antico di Acquarica del Capo, un autentico gioiello di architettura che il 14, il 21, il 28 dicembre e il 5 gennaio aprirà le sue splendide corti al Natale. L’Assessorato comunale alla Cultura, con il patrocinio del GAL Capo
Santa Maria di Leuca, quest’anno infatti inaugura la prima edizione di “Natale nel Borgo”. L’evento punta alla
valorizzazione alta del centro storico e alla promozione dell’artigianato tipico e del settore enogastronomico locale con l’intento di sensibilizzare in tempi di cri-
si ad un consumo etico orientato all’acquisto natalizio
di prodotti nati sul territorio.
In ogni angolo del paese faranno bella mostra di sé gli
artisti della tradizione artigiana che con l’estro e la passione trasformano la materia prima in arte: giunco terracotta ferro e legno diventano plastiche forme. Porte
aperte anche a interludi letterari e a pittoreschi e colorati mercatini. Ma non solo, lungo le vie del borgo grande soddisfazione troveranno gli estimatori del gusto giacché il Natale di Acquarica riserva golose sorprese con
momenti di genuina degustazione a base di piatti della tradizione.
Il programma, fitto di eventi, si svolgerà a partire dalle
18, in una cornice suggestiva tra canti e addobbi natalizi dove tutti riscopriranno l’atmosfera accogliente del-
le feste, anche i più piccoli, ai quali è dedicato il Villaggio di Santa Claus e il “trenino delle meraviglie”, un
simpatico mezzo di trasporto per visitare in allegria le
bellezze del nostro territorio. Altra attrazione sarà il presepe poliscenico presso la Cappella di San Donato: una
rappresentazione assai originale dove con dovizia di particolari il borgo di Acquarica del Capo miniaturizzato fa
da sfondo alla Natività.
M. Maddalena Bitonti
collocato negli spazi messi a disposizione, che saranno anche luogo di socializzazione tra tutti i
partecipanti. Potranno essere scambiate svariate tipologie di oggetti
dall’abbigliamento agli accessori
sino a suppellettili, quadri, candele, pentole, giocattoli, fumetti, cd e
quant’altro non più utilizzato purché in ottime condizioni.
Gli oggetti e i capi che a fine evento rimarranno eventualmente senza un nuovo proprietario verranno
ritirati dall’azienda ed avviati al corretto smaltimento/recupero, o donati ad associazioni di volontariato in accordo con l’Amministrazione comunale. Un ultimo importante dettaglio: i partecipanti
sono invitati ad allegare agli oggetti
che vorranno scambiare una “targhetta storica” raccontando con
una parola o con una frase il valore o il ricordo che essi attribuiscono all’oggetto che offrono; ciò
consentirà di far comprendere che
si tratta di scambiare oggetti validi, di cui non si ha più bisogno ma
che non devono finire in discarica
perché utili per altre persone.
M. Maddalena Bitonti
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poggiardo
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Ospedale “Pispico”, via libera
allo sgombero dei reparti
Nelle prossime settimane chiuderanno i battenti Medicina generale, Lungodegenza
e Grastroenterologia, dando esecuzione a quanto ordinato dall’Asl lo scorso ottobre
Ci sarà poco da festeggiare a Natale
per l’ospedale di Poggiardo. Durante l’ormai imminente periodo di
festività, infatti, il “Francesco Pispico” dovrà sgomberare i reparti
di Medicina generale, Lungodegenza e Grastroenterologia e trasferirli presso il presidio ospedaliero “Ignazio Verris Delli Ponti” di
Scorrano. È questa la sorte dell’ospedale di Poggiardo annunciata dal direttore sanitario dell’ospedale di Scorrano Osvaldo Maiora-
no, che ne decreta così la chiusura
definitiva
Si tratta in realtà di un destino già
scritto nel 2010, quando il Piano di
Rientro stabilì la trasformazione del
“Pispico” in Casa della Salute, per
poi optare successivamente per la
soluzione di un grande poliambulatorio. Valdo Mellone aveva decretato la cessazione dell’attività
ospedaliera già lo scorso ottobre,
stabilendo che entro fine novembre
si sarebbe dovuto provvedere al
blocco dei ricoveri e al trasferimento
dei tre reparti a Scorrano; una scelta che era stata spiegata con la necessità di gestire meglio l’insorgenza influenzale del periodo.
A causa di problemi tecnici, così
come spiegato dal dottor Maiorano, questa scadenza non è stata rispettata, ma adesso è giunto il momento di dare esecuzione all’ordinanza del dottor Mellone. I trasferimenti dei pazienti si compieranno
durante le festività natalizie, perché
in questo periodo è stato previsto un
calo delle richieste di ricoveri. Per
quattro anni, quindi, il “Pispico” ha
continuato a funzionare pur non esi-
cutrofiano
Cava “Don Paolo”, il Comune replica agli ambientalisti
1,5 milioni di euro in cinque anni: a tanto ammonta la cifra che Colacem verserà
al Comune, che intende usare tali introiti per la riqualificazione delle periferie
Non si placano le polemiche intorno al progetto di ampliamento della cava “Don Paolo”in agro di Cutrofiano, progetto che ha messo sul piede di guerra i volontari di quattro tra le maggiori associazioni ambientaliste del Salento, ovvero Forum Amici del Territorio, Italia Nostra sez. Sud
Salento, Consulta Ambiente Csv Salento e Forum Ambiente
e Salute, preoccupati soprattutto del soggetto promotore, l’azienda Colacem di Galatina, da loro considerata una
delle aziende più inquinanti della nostra provincia.
Ma all’accusa di essere “insensibile ad un ulteriore scempio del territorio” l’Amministrazione comunale di Cutrofiano
guidata dal primo cittadino Oriele Rosario Rolli replica affermando la buona fede della convenzione con Colacem,
la cui bozza è stata approvata nel corso dell’ultimo Con-
siglio comunale tenutosi il 4 dicembre scorso. Inoltre sulla base di tale accordo il Comune di Cutrofiano avrà poco
meno di 1,5 milioni di euro da Colacem in un arco di tempo di cinque anni, fondi che saranno utilizzati per interventi di manutenzione e riqualificazione delle periferie del
paese, nell’interesse di tutta la cittadinanza.
Nello specifico l’accordo prevede il versamento nella casse comunali di 400mila euro per l’attività estrattiva del
2014 e del 2015 e di 150mila euro per ogni ulteriore anno,
rivalutabili secondo gli indici Istat. Dopo che la Regione
Puglia avrà firmato il decreto di proroga e di ampliamento
ci saranno altri 200mila euro. Inoltre il sindaco Rolli riferisce che spetterà a Colacem l’impegno di “caratterizzare i siti storicamente interessati dalle attività estrattive e
redigere i piani di recupero collaborando con l’Amministrazione comunale. Viene fatto salvo anche l’impegno alla
realizzazione di una rotatoria sulla provinciale per Maglie,
all’altezza dell’impianto dell’Aqp, punto critico in cui negli anni si sono verificati vari incidenti, anche mortali”.
stendo per la Asl e per il Ministero
della Salute, erogando i suoi servizi come presidio di Scorrano.
La storia e le sorti dell’ospedale di
Poggiardo sono ormai da anni al
centro delle cronache politiche e l’ultima tappa si è avuta proprio lo
scorso ottobre, quando Mellone accusò l’ex assessore regionale alla Salute Elena Gentile e il consigliere regionale Aurelio Gianfreda, già sindaco di Poggiardo, di aver messo in
atto delle pressioni affinché l’ospedale potesse sopravvivere fino alla
sua definitiva trasformazione in
poliambulatorio. Dopo tante vicissitudini, quindi, sembra davvero
giunta la fine per un ospedale che
finora ha fornito assistenza ad un
bacino di utenza che comprende oltre dieci comuni. Con la chiusura del
“Pispico”, che segue quella già attuata del presidio di Maglie, il
“Delli Ponti” di Scorrano resta
l’unica struttura ospedaliera a servizio del Comprensorio Adriatico.
Alessandro Chizzini
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Informazione pubblicitaria
La bellezza è una questione di stile
A Natale e Capodanno vietato passare inosservate: Tiberio e il suo staff, grazie alla loro esperienza,
sapranno consigliarvi al meglio per un look esclusivo e originale
Ogni donna lo sa: il suo desiderio è non
passare inosservata, incontrare gli
sguardi ammirati di chi la osserva passare tra la folla e la nota per l’attenzione che dedica a sè stessa, ad ogni dettaglio del suo aspetto e del suo volto. Ma
qual è, fra tutti i dettagli che creano la nostra immagine, quello a cui dedichiamo
più cura e attenzione, quello che parla
di noi e racconta le trame della nostra
storia, quello che costituisce la cornice
dei nostri lineamenti, che li valorizza e
li illumina? Senza dubbio i nostri capelli. I capelli sono una parte fondamentale nella creazione di uno stile e di un
mood e per questo occorre sempre affidarli a mani esperte e attente, che sappiano esprimere al meglio la loro bellezza, costruendo un’immagine che parla di noi, anche a un primo sguardo.
Tiberio Acconciature è, da anni ormai, un
punto di riferimento in Salento per la salute e la bellezza dei nostri capelli: è qui
che troveremo grande professionalità,
sensibilità alla bellezza più ricercata e innovazione. Tiberio Acconciature sa unire, con maestria, la ricerca e la sperimentazione di nuove soluzioni a scelte
classiche e intramontabili, per soddisfare
i desideri di ogni target di clienti. Questa
è la chiave del successo di Tiberio Acconciature: interpretazione dei trends del
momento, valorizzazione delle tendenze e gusto unico e particolare.
Da Tiberio Acconciature i capelli sono
molto di più di una semplice cornice per
il volto, sono una storia a sé: è per questo che i capelli vengono tagliati con lo
stesso amore e la stessa dedizione con
cui un sarto d’altri tempi taglierebbe una
stoffa. Da Tiberio Acconciature troverete un qualificato staff ad aspettarvi e accogliervi per consigliarvi e trovare insieme la soluzione più cool per la vostra
testa. Si tratta di una squadra affiatata
e altamente preparata secondo i dettami della moda del momento, che Tiberio fa propri, reinterpretandoli con un
tocco di originalità in più, così da poter
veramente presentare, con i vostri capelli, delle creazioni uniche e inimitabi-
li. Questa è la firma di Tiberio Acconciature.
Libero sfogo, dunque, alle sfumature più
calde e affascinanti, ai colori in 3D con
mille gradazioni di colore, alle nuance più
sofisticate che diano vita e brillantezza
al colore. E poi anche stop alle tinte uniformi e spazio alla fantasia dei colori versatili, come impone la tendenza, e alla
frangia, in tutti gli stili per rendere più
glamour uno stile elegante e ricercato
e più cool uno stile giovane e rock. È anche l’anno dei Lob (abbreviazione di
Long Bob) il tanto amato carré che finalmente torna a rendere dolcemente
retrò lo sguardo di ogni donna. Inoltre
grande attenzione anche alle trecce, intramontabile soluzione romantica che diventa oggi più che mai, straordinariamente attuale e di tendenza.
È per questo che Tiberio Acconciature sa
ospitare e soddisfare tutte le tipologie di
clientela: dalle adolescenti che vogliono rendere frizzante e forte il proprio
look alle donne che amano il classico, ma
che non vogliono rinunciare a un tocco
di originalità e di novità in più. Potete anche provare, per aggiungere al vostro
volto, qualche goccia di luce iridescente, le schiariture sulle lunghezze e sulla fronte, per avvolgere il viso in nuance chiare, calde e dorate.
Tiberio Acconciature vi aspetta anche
per rendere indimenticabile il vostro San
Silvestro con le acconciature più particolari, per valorizzare l’abito ed essere
la più bella del reame: pieghe ondulate, onde larghe e sinuose avvolgeranno
il vostro volto in un indimenticabile abbraccio.
Tiberio Acconciature si avvale di prodotti
L’Oréal di alta qualità, che garantiscono risultati fedeli e sicuri, salute e lucentezza del capello. Regalatevi, quindi, un momento di fascino e attenzione
per voi stesse. Da Tiberio Acconciature,
in corso Cavour n. 46 a Maglie, troverete un gruppo di professionisti pronti ad
accogliervi con la preparazione e la
cortesia di sempre.
Patrizia Miggiano
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Rocco Profumerie, per un Natale al
Con dieci punti vendita in provincia di Lecce l’azienda,
nata a Maglie nel 1959, si conferma leader nel settore e
vi propone tante idee per i vostri regali
Era il 1959 quando un giovane imprenditore magliese, Rocco Adamuccio, avviò un’attività di vendita di prodotti di
profumeria. Era quella la prima esperienza di Rocco Profumerie, una giovane
azienda che col tempo si è estesa, fino
a diventare una delle principali realtà
imprenditoriali del settore in Salento.
Dopo la scomparsa di Rocco, i suoi figli hanno scelto di non rendere vani gli
sforzi del padre e, anzi, sono ricorsi a
tutte le loro energie per espandere il bacino di utenza della loro azienda. E così,
a partire dalla metà degli anni 90, Rocco Profumerie ha aperto diverse sedi in
alcuni dei centri più importanti nella
provincia di Lecce: due a Maglie (città
a cui Rocco Profumerie è indissolubilmente legata), due a Casarano e una rispettivamente a Tricase, Poggiardo,
Surano (presso il Centro Commerciale “Gulliver”), Gallipoli e Galatina, alle
quali si è aggiunta la scorso anno (era
il 1° dicembre) la nuova sede di Maglie
-il terzo della città- in via Vittorio Emanuele, uno showroom di 600 metri quadrati strutturati in due piani con un parcheggio privato da 20 posti auto, riservati esclusivamente ai propri clienti, in
grado di proporre il meglio dell’offerta di prodotti di bellezza e accessori
moda.
In particolare, lo showroom di Maglie in
via Vittorio Emanuele, con i suoi ampi
spazi distribuiti in più piani, è pensato
per offrire una vera e propria “esperienza emotiva” al cliente che sceglie di
recarsi, grazie anche all’elevata competenza e professionalità dello staff in
grado offrirvi i migliori consigli per un
regalo all’altezza dei vostro desideri o
un prodotto che possa far risaltare al
meglio il vostro fascino. Di questo né è
convinto David Adamuccio, titolare di
Rocco Profumerie: “Il cliente avrà la
possibilità di emozionarsi, toccando i
prodotti, leggendone le caratteristiche
e vivendo un momento di relax. Alcune
aree della nostra struttura sono infatti pensate per accogliere i clienti, metterli a proprio agio e offrire loro i nostri
servizi, come il make-up personalizzato; non è un esempio preso a caso, infatti quasi settimanalmente la nostra
azienda ospita delle visagiste, inviate
dalle case madri, che saranno a disposizione della clientela. All’interno del
nostro showroom, quindi, le clienti
possono sottoporsi, a seconda della settimana, all’applicazione di smalti per
unghie, di prodotti cosmetici o a trattamenti antirughe e anti-età, potendo
contare su consulenze personalizzate”.
I punti vendita di Rocco Profumerie presentano un’offerta differenziata anche
per fasce di prezzo, raggiungendo così
una clientela ancora a più ampio raggio e venendo incontro anche a quelle
delicate esigenze economiche delle famiglie e dei single. In questi giorni tutti sono alla ricerca dell’idea regalo
migliore, quella che ti può far fare bella figura, e i profumi rappresentano da
sempre i doni più ricercati e apprezzati. Per chi vuole puntare quindi su questo settore, sappia che Rocco Profumerie dispone di una vastissima gamma di prodotti delle più importanti
marche in commercio: Chanel, Dior,
Lancôme, Clinique, Kanebo, Shiseido,
Estée Lauder, Yves Saint Laurent. Gli
showroom Rocco Profumerie quindi
offrono alla clientela il massimo della
qualità internazionale in fatto di profumi e cosmetici. Senza dimenticare gli
accessori moda come borse e cinture,
la bigiotteria e i prodotti che possono
rendere più bella e accogliente la vostra
casa come soprammobili e diffusori di
essenze profumate per ambienti. Que-
sto e tanto altro è Rocco Profumerie,
una realtà importante che ha una mission: la massima considerazione e attenzione per il cliente, assoluto protagonista dell’attività dell’azienda magliese, a cui offrire tutto ciò di cui ha bisogno.
Avere dei fornitori di caratura internazionale e poter contare su ben dieci
punti vendita sparsi in tutto il Salento
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Informazione pubblicitaria
ll’insegna della bellezza
sono i due elementi principali che
fanno di Rocco Profumerie il più
importante gruppo di riferimento
del settore in tutta la Puglia. E non
poteva essere diversamente per
un’azienda che per oltre 50 anni ha
servito con amore e passione un
numero di clienti sempre crescente, sempre più fedeli, sempre
più consapevoli di vedere in Rocco Profumerie un simbolo della capacità di seguire le tendenze, di innovarsi e di rispondere con precisione alle mutevoli richieste della società.
Questo ruolo, che l’azienda ha costruito in decenni di impegni e
sacrifici, non può che rappresentare un motivo di orgoglio per il Salento, un simbolo delle potenzialità presenti nel nostro territorio.
Il gruppo Rocco Profumerie è riconosciuto come l’azienda numero uno nel settore della bellezza in
tutta la regione. Rocco Profumerie ha dato vita ad un gruppo agguerrito in ambito commerciale e
in grado di confrontarsi alla pari
con le multinazionali presenti nella provincia di Lecce. Ed è infatti
questa la considerazione dei suoi
fornitori i quali, proprio perché
un’azienda tradizionale, pongono
sullo stesso piano l’azienda magliese e i grandi gruppi internazionali.
L’azienda è comunque presente in
Rete con una pagina Facebook: basta un semplice clic sull’ormai
famoso “mi piace” per venire sempre aggiornati sui prodotti, le novità e le promozioni presso tutte
le sedi di Rocco Profumerie.
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I migliori brand di
occhiali da vista, da sole
(con il più grande
corner Ray-Ban d’Italia)
e lenti a contatto,
insieme alla
professionalità e alla
competenza dello staff:
benvenuti nel nuovo
showroom Ottica Giuliano
Dedicare attenzione e cura alla salute e
alla bellezza dei nostri occhi diventa sempre più importante, dal momento che li
sottoponiamo quotidianamente agli input più svariati, che possono renderli vulnerabili e delicati. Gli occhi sono la nostra finestra sul mondo, sono gli strumenti di cui ci serviamo per entrare in
contatto con la realtà e con le persone
che amiamo, per essere efficienti sul lavoro e per dedicarci con tranquillità al nostro tempo libero. Occorre, quindi, sempre rivolgersi a bravi professionisti del
settore che sappiano dedicarci la giusta
attenzione, seguirci nelle nostre scelte
e consigliarci, passo dopo passo, per farci sentire al sicuro e in buone mani.
Informazione pubblicitaria
Una visione d’eccellenza
per Ottica Giuliano
Questo clima di professionalità, cortesia
e gentilezza lo troviamo ogni giorno da
Ottica Giuliano che è in grado di offrirci
la migliore competenza e attenzione
alla sicurezza e alla bellezza dei nostri
occhi. Ottica Giuliano vi aspetta nel nuovo showroom San Giuseppe n. 28 a Maglie per deliziare i vostri occhi con un ambiente elegante, innovativo e spazioso,
profondamente ricercato. Qui ogni occhiale diventa il protagonista indiscusso di una storia, è al centro del proprio
universo di stile e utilità, finisce di essere
soltanto un accessorio per diventare il
tocco individuale della nostra personalità.
La luce naturale del nuovo showroom vi
farà sentire a vostro agio, in un ambiente
chiaro, illuminato e accogliente, che vi
permetterà di osservare in tutta calma
le nuove creazioni dei migliori brand:
Bulgari, Dolce e Gabbana, Tiffany, Dior,
Gucci, Fendi, Persol, Giorgio Armani e
molti altri. In più da Ottica Giuliano troverete anche il più grande Corner RayBan d’Italia: un’occasione unica, quindi,
per venire a contatto con le creazioni di
marchio che ha fatto la storia e lo stile
di un accessorio così amato, da sempre:
gli occhiali.
La scelta degli occhiali, infatti, non si riduce ad una semplice questione di utilità. È molto altro: è una scelta che parla di noi, del nostro carattere e della cura
che dedichiamo a noi
stessi. È il nuovo veicolo della nostra immagine, è un modo per farci
conoscere, per risultare
da subito vincenti e à la
page. Per questo il nuovo showroom Ottica Giuliano è il posto ideale per
chi vuole scegliere con
consapevolezza: gli
espositori e le mensole
per la presentazione degli occhiali sono creati e
disposti ad hoc, secondo
un preciso criterio di valorizzazione, in modo
tale da creare suggestione e fascino nel
cliente.
Ottica Giuliano non è
solo attenzione e cura
dello stile. È anche e
soprattutto qualità e innovazione. Da Ottica Giuliano troverete, infatti, lenti Zeiss
ad alta qualità, lenti oftalmiche d’eccellenza, personalizzate al fine di ottenere
la migliore prestazione visiva. E poi ancora strumentazione e tecniche d’avanguardia, come la topografia, la mappatura della cornea -di fondamentale importanza per una corretta valutazione
della messa a fuoco dell’occhio, oltre che
della salute della cornea- applicazione
di lenti gas permeabili per permettere
una maggiore diffusione di ossigeno
nella cornea e applicazione di lenti a contatto per ortocheratologia notturna, che
consentono di modellare la cornea secondo le esigenze di correzione visiva.
Un crocevia unico, quindi, di grande
professionalità e ricerca dello stile, suggerimenti e nuovi tendenze, cortesia e
accoglienza: questo è Ottica Giuliano.
Perché la salute dei nostri occhi è un
dono importante e va affidato solo a
esperti del settore. E la qualità è garantita: soddisfatti o rimborsati!
Patrizia Miggiano
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casarano
Arriva La Soffitta senza tetto
Cinque ragazze
aprono una libreria
a misura di bambino
con un calendario
ricco di eventi,
tra letture animate
e spettacoli teatrali
Ha aperto i battenti lo scorso 7 dicembre La Soffitta senza tetto, nata per promuovere la cultura della lettura
tra i più piccoli. La struttura, che si trova in via delle Industrie, è frutto di un’intraprendenza tutta al femmini-
le: Loredana e Stefania Giorgino, Luisa Mazzeo, Marilù
Miraglia e Leondina Latrofa. Le cinque ragazze, formatesi nel settore educativo
infantile, hanno dato vita
ad una libreria specializzata
a misura di bambino, dalle
suppellettili, ai muri-lavagna, ai giochi (rigorosamente non virtuali) sparsi tra
uno scaffale e l’altro. Oltre
alla vendita di libri, quindi,
ci sarà spazio per eventi e laboratori artistici e ludicocreativi.
Ma da dove nasce questo curioso nome, La Soffitta senza tetto? “La parola soffitta
-spiegano le ragazze- suscita
immediatamente una stanza
e un lucernario sopra un
tetto spiovente, dove vengono custoditi bauli pieni di ricordi. E poi senza tetto perché la soffitta è un luogo
dove aprire la fantasia, un
tetto per guardare le stelle, ci
verrebbe da dire e spiccare un
volo verso il cielo. L’originale
nome solletica la curiosa voglia di conoscere questo posto”. Dicevamo, La Soffitta
non è solo un luogo per acquistare libri ma un vero e
proprio spazio di aggregazione pensato per i più piccoli, dalle feste di compleanno alle attività ludiche,
fino ai laboratori che uni-
scono le antiche tecniche artigianali alle nuove idee di riciclo creativo.
Ne è un esempio il primo calendario di eventi (gratuiti)
partito lo scorso 9 dicembre
e che si concluderà sabato 13
dicembre. In queste giornate i bambini hanno potuto cimentarsi con letture animate, laboratori ed uno spettacolo tratto da una favola dei
Fratelli Grimm. Si tratta di
esperimenti che coniugano
sapientemente solidissimi
principi pedagogici con una
attenzione alla manualità
come stimolo a fare e non a
subire esperienze, all’insegna del motto “Giocando si
cresce e crescendo si deve
continuare a giocare”. “Non
è un semplice gioco di parole o un enigma da risolvere concludono le ideatrici di
questa nuova realtà imprenditoriale e culturale- ma ci
auguriamo che questa possa
essere la sensazione che il visitatore continuerà a vivere
nella testa girovagando tra gli
scaffali e negli spazi de La
Soffitta senza tetto”.
Stefano Manca
tuglie
Un flash mob contro la “svendita” di Villa Luisa
Costruita nei primi decenni del secolo scorso, Villa Luisa è stato un esempio di liberty
in Salento. La struttura adesso è di proprietà della Provincia di Lecce e rientra tra i beni
che lo stesso ente ha deciso di alienare con
delibera di Consiglio del 7 aprile scorso. L’asta
del 20 maggio è andata deserta, così il pericolo che è quello che la struttura diventi di
proprietà della “Villa Luisa Srl”, che già in passato aveva dimostrato interesse nei riguardi
della stessa Villa.
La questione è che il valore dell’immobile, una
volta centro di recupero per le tossicodipendenze e ora in stato di abbandono, si aggira
intorno ai 6 milioni di euro, cifra di gran lunga superiore ai 2 milioni e 940mila euro della base d’asta. Un gruppo di cittadini si è dunque costituito in associazione dal nome
“Bene comune”, chiedendo che Villa Luisa non
sia “svenduta” all’azienda interessata ma venga concessa in comodato d’uso al Comune
di Tuglie, in modo da essere patrimonio dei
cittadini. Per rimarcare la loro posizione gli associati di “Bene comune” hanno messo in atto
domenica scorsa un flash mob davanti all’ingresso della Villa con cartelloni che invitavano a opporsi alla “svendita” dell’immobile.
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nardò
Registro delle Unioni civili,
c’è il sì del Consiglio
Sono 17 i consiglieri che hanno approvato l’istituzione del Registro. Daniele Parisi (Pd)
abbandona l’aula al momento del voto: “Una discussione che andrebbe fatta in Parlamento”
17 a 2: con questo risultato lo
scorso 27 novembre il Consiglio
comunale neretino ha approvato
l’istituzione del Registro comunale delle unioni civili, su proposta dei consiglieri comunali di
maggioranza Daniele Piccione e
Maria Antonietta Coppola.
“L’iscrizione nel registro -afferma
l’articolo 3 del regolamento, che
avviene esclusivamente sulla base
di una domanda presentata congiuntamente dagli interessati
presso i servizi demografici del
comune, può essere richiesta da
due persone non legate tra loro
da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela,
curatela, ma da vincoli affettivi e
che si prestino assistenza e solidarietà materiale e morale, residenti
anagraficamente
nel
comune di Nardò e coabitanti da
almeno un anno”. Non può invece chiedere l’iscrizione chi fa
già parte di una diversa unione
civile, né le persone coniugate
fino al momento dell’annotazione della separazione personale
sull’atto di matrimonio.
Veniamo alla parte prettamente
politica della vicenda. Al momento del voto ha abbandonato
l’aula il consigliere comunale Daniele Parisi (Pd). Sollecitato dal
Movimento 5 Stelle, il giovane
consigliere ha spiegato così la sua
scelta: “Nutro importanti riserve
sull’utilità di questa istituzione.
Ad oggi nella legislazione nazionale manca un preciso riferimento, sintomo di una difficoltà
oggettiva nell’affrontare un argomento così delicato, che ritengo
debba essere discusso prima in
Parlamento. Quando i diritti, che
tutti dicono di riconoscere tali,
sono poi riconosciuti in base alla
casualità territoriale, mi sembra
un grande paradosso. Tuttavia il
nostro diritto -ha concluso Parisigarantisce la possibilità di fermare le proprie scelte attraverso
dei normali e legittimi atti di diritto privato”.
Di tutt’altro avviso il suo collega
(e pressoché coetaneo) Pippi
Mellone, il quale dai banchi dell’opposizione da mesi -se non da
anni- si schiera a favore di questo provvedimento. “Dopo incredibili ed ingiustificati ritardi,
questo è finalmente un primo,
importante segnale di civiltà, per
quanto prettamente simbolico.
L’ennesimo caso nel quale il mio
movimento ha deciso di Andare
Oltre ai pregiudizi archeologici di
una certa politica conservatrice,
spesso solo per convenienza, e
sempre retrograda, che si è sempre opposta a queste forme di riconoscimento”.
Stefano Manca
galatina
Desiderata… d’arte
Prenderà il via domenica 14 dicembre
alle 18, presso l’A100 Gallery in piazza
Alighieri, la collettiva d’arte contemporanea “Desiderata” con protagoniste le
opere di Eva Caridi, Fernando De Filippi, Claudia Giannuli, Nicole Gravier,
Christos Pallantzas e Bogumil Ksiazek. La
mostra, che inaugura ufficialmente la galleria, è a cura di Lorenzo Madaro e indaga sogni e desideri, palesi e repressi, che appartengono alla realtà e al mito,
all’arte e alla vita, attraverso opere (dipinti, installazioni, sculture, fotografie e
video) di artisti molto diversi tra loro, per
età anagrafica e provenienza geografica
e antropologica.
Nelle scelte di allestimento di questa prima mostra si evidenzia un’attenzione per
opere di grande formato e per un allestimento decisamente essenziale e rigoroso, che valorizza le opere e accompagna lo spettatore in un percorso di sco-
perta tra idee, progetti, visioni e illusioni. La mostra è accompagnata da un catalogo con un testo introduttivo di Nunzia Perrone, un contributo critico di Lorenzo Madaro e una testimonianza dello psicoterapeuta Andrea Zizzari.
All’interno, oltre naturalmente alle fotografie delle opere in mostra e dell’allestimento, anche gli apparati biografici,
bibliografici e espositivi degli artisti invitati.
La mostra sarà aperta fino al 20 febbraio
2015, con orario (da martedì al sabato) dalle 10 alle 17.
Info: 335.72.24.233.
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A cura di
Diletta Pascali
FIERA DI NATALE
CORSAnO, 19-20-21 dicembre
Viaggia a pieno regime la macchina organizzatrice della “Fiera di Natale …È Natale a Corsano”, l’evento natalizio tra i più
attesi del Capo di Leuca, previsto a Corsano nei giorni 19,
20 e 21 dicembre, dopo il
grande successo della prima
edizione dello scorso anno,
che ha visto la partecipazione
di decine di espositori e migliaia di visitatori. Tutto grazie
ai ragazzi dell’A.S.D. “Dama
Corsano”, che l’hanno ideata e
che l’organizzano insieme alla
Città di Corsano e il sostegno
della protezione civile “La torre” con l’intento comune di
far rivivere nella grande Piazza di San Biagio l’armonia del
Santo Natale cercando di far rivivere le tradizioni della festa
più bella dell’anno.
Questo il programma dettagliato.
Venerdì 19, dopo l’inaugurazione alla presenza delle autorità alle 16.30 sarà proiettato il film Christmas Carol a
cura dell’ Ass. Fuori dagli sche-
mi; alle 18.30 incontro con
l’autrice Antonella Sergi e alle
19, per la gioia del palato, spaghettata aglio olio e peperoncino (contributo euro 1 per
persona) e concerto di pizzica
con Kiry4 e Donna Michela.
Sabato 20 alle 10.30 al via il laboratorio per bambini a cura
dell’Ass. Banca del tempo; alle
16.30 sarà proiettato il film Il segreto di Babbo Natale, mentre
alle 17.30 i bambini potranno
incontrare gli Elfi di Babbo
con i quali fare foto e consegnare la propria letterina; alle
19.30 concerto natalizio “Michael Bublè in Christmas” a
cura di Crianimation di Christian Capece e alle 21 si apro-
no le danze con la discoteca in
piazza, a cura di Crianimation,
e lo Zumba Party con la collaborazione della Zin Marisa Verardo.
Domenica 21 alle 10.30 laboratorio per bambini “Hand
Made With Love” a cura di Lara
Coclite; alle 15.30 laboratorio
per bambini a cura dell’Ass.
Banca del tempo; alle 17.30 per
i più piccoli si rinnova l’appuntamento con gli elfi di
Babbo Natale mentre gli adulti potranno assistere alla presentazione del libro L’alba d’inverno con l’autore Andrea Settembrini; alle 19 si esibirà il coro
gospel S.M. degli Angeli Presicce a cura del dir. artistico
FOCARA DI SANTA LUCIA
PRESEPI D’AUTORE
Corigliano ha sempre mostrato una particolare devozione nei confronti di
Santa Lucia: in suo onore,
infatti, il 12 dicembre, giorno della vigilia, ogni rione
organizzava un piccolo
falò. Da un po’ di anni l’associazione “Gli amici della
fòcara” ha deciso di riportare alla luce questa usanza, impegnandosi nella
realizzazione di un'unica
Al Castello Angioino sarà
possibile ammirare 15 presepi d’autore provenienti
del Museo della Ceramica
di Grottaglie insieme all’istallazione dal titolo
“Praesepium” realizzata
dai maestri di Bottega Vestita. I presepi selezionati
per la mostra di Gallipoli
offrono una sintesi stilistica, concettuale e mistica della concezione del
CORIGLIAnO D’OtRAntO, 13 dicembre
grande fòcara che riunisca
tutta la comunità.
L'accensione avverrà sabato 13 alle 19.30 in viale
della Repubblica. Il programma prevede dapprima la benedizione della
fòcara e successivamente
una grandiosa e spettacolare accensione con fuochi d'artificio a cura della
ditta Francesco Mega di
Scorrano. La serata sarà
Anacleto Tamborrini; alle 20.30
Babbo Natale in persona scenderà dal campanile a incontrare i bambini e alle 21 ci sarà
la premiazione del miglior
stand addobbato.
Per tutta la durata della Fiera i
visitatori saranno allietati da
musiche, animazione, spettacoli folkloristici e cabaret, giochi gonfiabili, distribuzione
palloncini e caramelle, trucco
bambini, bolle di sapone, giocolieri in compagnie delle mascotte Topolino, Minnie, Paperino e PeppaPig, il tutto a
cura di Animazione Salentina, Ass. Bim Bum Bam e Peter
Park.
Insomma, la Fiera di Natale - “è
natale a Corsano” ha tutti i requisiti per essere un punto di
riferimento per chi desidera vivere la festa tra colori, sapori,
musica e tradizioni, con i piedi nel presente, il pensiero al futuro e un po’ di cuore nel passato, vivendo intensamente
l’atmosfera del periodo più
magico dell’anno.
GALLIPOLI, fInO ALL’11 gennaio
poi allietata da Anna Cinzia Villani e Macuranorchestra con musica popolare, e saranno allestiti
stand gastronomici.
presepe in ceramica, nella sua accezione più ampia, maturata nella seconda metà del XX secolo.
Tra le molteplici forme interpretative dell'antica tradizione presepistica, si
possono apprezzare presepi monoblocco o a figure mobili, complessi o
di dimensioni ridotte, decorati su piatti o su pannelli, ma anche elementi
scultorei dal modellato
plastico imponente e vigoroso, ricchi di personaggi descritti analiticamente in cui forme e colori
attestano la continua ricerca e la sperimentazione delle nuove tecniche
ceramiche.
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Libri&Musica
A cura di
Francesca
Rinaldi
Gli oggetti si trasformano in emozioni
La ricerca di oggetti unici è da sempre un evergreen dei regali natalizi. Libri&Musica ha selezionato
per il proprio pubblico articoli
esclusivi: gli amici musicisti potranno trovare sotto l’albero preziose miniature del proprio strumento musicale. Strumenti a fiato
realizzati in ottone, veri e propri
pianoforti a coda di piccole dimensioni, strumenti ad arco, chitarre elettriche che ritraggono quelle suonate dai più famosi rocker internazionali.
Per chi ama invece donare oggetti
che vanno al di là del simbolo
esclusivamente musicale, i simpatici troll musicisti, realizzati con
materiali quali pietra, legno e fili di
canapa, sono preziosi per chi è attento all’ambiente. Ci sono poi le
classiche sfere natalizie, con per-
Libro
Diario di una schiappa
Jeff Kinney
Si sa che i bambini
amano collezionare oggetti che rendono reali storie e personaggi
dei propri libri preferiti. E per questo Natale
la famosa collezione
del Diario di una
schiappa, creata da Jeff
Kinney, si è dotata di
accompagnatori d’eccezione: le storie di
Greg, ragazzino di undici anni che vive tante
avventure insieme ad
amici e compagni di
scuola, escono dalle librerie in graziosi sacchetti pensati per l’occasione e con il famoso
numero 8 del biliardo
conservato in una apposita scatolina.
Sfortuna nera, Ora basta, La dura verità sono
solo alcuni dei titoli disponibili, per un Natale in cui lettura e gioco
si uniscono per appassionare i bambini a divertenti racconti.
sonaggi e paesaggi in miniatura che
si trasformano in carillon dalle
classiche melodie o le riproduzioni, sempre di piccole dimensioni,
delle antiche macchine da scrivere,
cineprese, macchine da cucire o del
caffè, nelle quali la musica diventa un accessorio che anima l’oggetto da collezione.
Chi vuole spaziare nei generi musicali anche durante le feste, può
scoprire i “manivelas”, realizzati da
un’azienda spagnola, certamente
un regalo perfetto. Si tratta del solo
meccanismo del carillon, azionato
manualmente, del quale sono stati realizzati tantissimi titoli: dai successi dei Beatles, alle colonne sonore dei più bei classici del cinema,
ai pezzi indimenticabili della musica classica. Disponibili ad un
prezzo accessibile a tutti, diventa-
Cd
Il Viaggio… Ritorno al Sud
Abash
Definiti gli unici esponenti del genere rockmediterraneo, gli Abash
sono tornati da poco al
pubblico con l’album Il
Viaggio... Ritorno al Sud.
Caratterizzato da un dominante rock-progressive, il gruppo, capitanato da Maurilio Gigante, basso, voce, compositore e arrangiatore,
unisce efficacemente in
questo disco il proprio
genere preferito con il
sound mediterraneo e
con una rinnovata passione per la musica popolare salentina. Da segnalare per una perfetta combinazione di elementi la versione del
tradizionale Ferma Zi-
tella; un orecchio attento va all’ascolto di Bayati di Eldar Mansurov, del
quale il gruppo ha ricevuto i complimenti per il
particolare arrangiamento, agli originali La
Malanotte, Maddalena,
Zingarella, il primo composto da un autore locale e riarrangiato dalla
band. L’album, promosso inizialmente attraverso La Gazzetta del
Mezzogiorno, è disponibile presso i maggiori
negozi di dischi della
provincia.
no un perfetto segnaposto se si conoscono i gusti musicali dei commensali della cena della vigilia.
Se l’obiettivo è invece quello di passare un Natale all’insegna del viaggio, dell’avventura o dell’ormai
raro relax, da poche settimane
sono disponibili i pacchetti Movebox, destinati a single o coppie che
vogliono trascorrere le vacanze
lontani dal quotidiano. Ce n’è per
tutti i gusti: dalla semplice degustazione nei dintorni, al weekend in
Europa, dal massaggio in un centro benessere, all’avventura in
mountain bike o sugli sci. Un oggetto che si trasforma in un’emozione da vivere. Per questo periodo natalizio Movebox ha inoltre
ideato una grande promozione,
grazie alla quale si possono vincere fantastici regali.
Eventi
Domenica 14 dicembre dalle 18.30 il gruppo Abash sarà ospite
della libreria per uno showcase di presentazione del nuovo album
Il Viaggio… Ritorno al Sud. Il pubblico potrà ascoltare alcuni brani del disco ri-arrangiati per l’occasione. Intervista a cura di Francesca Rinaldi. Gli Abash sono: Maurilio Gigante (basso, voce), Anna
Rita Luceri (voce e tamburello), Daniele Stefàno (chitarre), Luciano
Toma (tastiere), Paolo Colazzo (batteria), Luciano Treggiari (percussioni, teremin).
Carillon
Carillon
da collezione
Il carillon è da sempre un simbolo magico e il Natale è una
perfetta occasione per portare
un po’ di magia nelle nostre
case e, soprattutto, in quelle dei
nostri amici musicisti. Jukebox e
grammofoni in miniatura perfettamente funzionanti, dotati
anche di mini lp, con la possibilità quindi di cambiare canzone
e scegliere tra una vasta selezione di titoli natalizi e non solo,
sono le novità di quest’anno.
Realizzati con materiali preziosi e definiti nei minimi dettagli,
uniscono il piacere dell’ascolto
musicale al gusto di un oggetto
che diventa da collezione. Prodotti da aziende internazionali,
questi articoli sono realizzati in
tiratura limitata, anche per sottolineare la propria unicità.
MAGLIE
Via Indipendenza
Tel. 0836.485642
[email protected]
Regali hi-tech per gli amici
a quattro zampe
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Idee innovative come PetCube e GoPro Fetch sono utili per interagire con i nostri
animali domestici e realizzare immagini straordinarie
Gli animali domestici sono uno dei
regali natalizi preferiti da bimbi,
e nel caso in cui sotto l’albero di
Natale si trovi anche un gadget per
animali, la gioia sarà addirittura
doppia: non solo si potrà giocare
con i cuccioli avuti in regalo, ma
si potranno inventare mille nuovi giochi grazie a uno dei tanti dispositivi hi-tech per animali domestici.
PetCube è indicato per chi è spesso fuori casa e non può sempre badare al proprio amico a quattro
zampe, PetCube è una piccola
“stazione” per il controllo remoto del cane o del gatto. Dotata di
una telecamera Wi-Fi e di un microfono, questo gadget per animali
permette di interagire con Fido anche a centinaia di metri di distanza: sarà sufficiente collegarlo
alla rete senza fili di casa e sincronizzarlo con lo smartphone. In
questo modo si potranno controllare gli animali domestici di
casa direttamente dallo schermo
del telefonino e, se si avrà voglia,
anche parlare un po’ con loro.
Le action cam anche delle ottime
idee regalo per i nostri amici a
quattro zampe. A patto, però,
che il “pacco regalo” contenga
anche una cintura ad hoc che permetta di legare la telecamera al
corpo del cane. Come la GoPro
Fetch, ad esempio, imbracatura per cani
sulla quale può essere montata
una qualunque
action cam realizzata dalla
casa statunitense.
La Fetch è
dotata di
due punti di
montaggio,
così da
poter cam-
Calendari dell’Avvento
fai-da-te
Un’idea semplice ma efficace per rendere l’attesa del Natale una
gioia per i vostri bambini è quella di realizzare un calendario in
cui ogni giorno “contiene” una sorpresa o un dolce
biare inquadratura a seconda delle situazioni: si può montare sul
petto oppure sulla schiena, per
scattare immagini mentre corre,
salta, gioca al riporto. Realizzata
in materiale plastico lavabile e antigraffio, la GoPro Fetch permette al cane di giocare, scavare e
sporcarsi senza pericolo che la action cam venga danneggiata.
Un calendario dell'Avvento mostra i
giorni rimanenti fino alla vigilia di Natale. Si tratta di un'usanza molto popolare nei paesi di lingua tedesca dedicata ai bambini per accompagnare il periodo di attesa della grande festa. La parola avvento deriva
dal latino “adventus” (ossia “venuta”) anche se spesso viene visto più
come “attesa”. I calendari tradizionali iniziano il conto alla rovescia la
prima domenica dell'avvento, mentre oggi si usa iniziare il 1° dicembre. A partire dal 1920 si diffondono in Germania calendari di cartone
con 24 finestre riempite con forme
di cioccolata raffiguranti motivi natalizi. Da alcuni anni i calendari dell'avvento di questo tipo conoscono
una diffusione sempre più ampia in
Europa e negli Stati Uniti.
Una delle gioie più grandi per un
bambino che aspetta il Natale è proprio il rito del calendario dell'Avvento.
Aprire ogni giorno una casellina e trovare una piccola sorpresa, un bigliettino, un dolcetto, e avvicinarsi
sempre più al 25 dicembre può
rappresentare un momento straordinario da condividere coi più piccoli.
Cosa mettere nel calendario? Se lo
spazio è poco come per alcuni calendari potete lasciare una piccola
traccia per una mini-caccia al tesoro. Potete riempire scatoline e taschine di una favola o una fila-
strocca ogni giorno o con un piccolo dolce, un biscotto di zenzero decorato con la glassa, figurine degli
eroi preferiti, gommine profumate,
oggettini di cartoleria, pupazzi realizzati da voi, accessori per la bambola o macchinine, cioccolatini, lecca lecca, pezzi di costruzioni per realizzare qualcosa o piccoli giocattoli
che piacciono ai vostri bambini.
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Questo week-end è
perfetto per visitare
Lecce e i suoi
mercatini di Natale:
un percorso che va
dall’ex Monastero
dei Teatini a
Palazzo Turrisi,
passando per
piazza Sant’Oronzo
Mercatini natalizi
all’ombra del barocco
I mercatini di Natale sono
da sempre un’occasione di
incontro e divertimento, soprattutto per chi ama trascorrere del tempo alla ri-
cerca del regalo perfetto
oppure dell’opera d’artigianato per completare un
presepe o un addobbo.
Per tutti imperdibile è certamente la Fiera
di Santa Lucia:
inaugurata lo
scorso 6 dicembre presso l’ex
Convento dei
Teatini, rimarrà
aperta fino al 24
con ingresso libero (gli orari
di
apertura
sono: giorni feriali 9.30/13 e
16/21, festivi
9.30/22). È un
evento si tiene
a Lecce sin dalla prima metà
del secolo XVI,
nel quale si vende tutto quello
che occorreva
per fare il presepio, ma soprattutto figure pre-
sepiali in terracotta ed anche in cartapesta. I partecipanti vengono selezionati
dando la priorità a coloro
che si attengono maggiormente alle tecniche e metodologie esecutive tradizionali. Parallelamente alla Fiera si tiene l’iniziativa “I sapori della tradizione”, che
offre ai visitatori, la possibilità di conoscere una selezione di prodotti di enogastronomia locale.
La tradizione presepistica
verrà valorizzata anche in
occasione della XIV Mostra
del Presepio organizzata
dalla sezione di Lecce dall’Associazione “Amici del
presepio”, che si terrà dal
20 dicembre al 6 gennaio.
Nella suggestiva cornice di
Palazzo Turrisi, nel cuore
del centro storico, verranno
esposti presepi artistici provenienti non solo dal Salento, ma anche da altre regioni.
In piazza Sant’Oronzo, fino
Un albero speciale illumina
il Natale di Scorrano
21 metri di altezza per 9,5 di base, 14.133 lampade a
led disposte in 63 gruppi: questi i numeri dell’alberoluminaria realizzato dalla ditta De Cagna
Per celebrare al meglio questo Natale 2014 l’azienda
“De Cagna Luminarie” ha
dato vita al più grande albero al mondo completamente
realizzato con luminarie tradizionali in legno. L’opera è
alta 21 metri, larga 9,50 e formata da tre mezzi alberi disposti a raggiera sorretti da
un palo centrale. L’intera luminaria è stata realizzata
con 14.133 lampade a led
(modello E14 bianco caldo)
incastonate nel ricco decoro
intagliato, generato dall’as-
a domenica 14 dicembre
(con orario 10/22) è di scena il “Natale Artigiano”,
mostra-mercato dell’artigianato artistico salentino.
Le varie aziende saranno
ospitate in casette di legno
semblaggio di 63 pezzi luminosi. Lungo la struttura dell’albero una cascata scintillante di flashing per un consumo totale di soli 7Kw.
Un albero di grande impatto
visivo che racchiude in esso
tutto quello che il Natale vuole trasmettere. Attraverso
l’utilizzo di materiali semplici e naturali, il legno e luce,
mescolati con esperienza e
professionalità, si sposano
perfettamente con la magica
atmosfera natalizia per un risultato di sicuro impatto.
disposte attorno all’ovale
della piazza e addobbate a
festa, studiate per armonizzarsi con la preziosità
architettonica del più importante “salotto” leccese e
delle luminarie natalizie.
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LAZIO
Il Natale nel Lazio è sempre un susseguirsi di eventi straordinarie, interessanti
appuntamenti culturali che spaziano
dalla musica sacra ai concerti
nelle piazze, al teatro, agli
appuntamenti per i più
piccoli.
Viterbo è sicuramente uno dei luoghi ideali del Lazio
per vivere il Natale con i suoi borghi
medievali, le suggestive piazze e le
numerose bancarelle che espongono
giocattoli, idee regalo, abbigliamento, cappelli e guanti, libri, dolci di
ogni tipo, prodotti tipici.
Il tradizionale Mercatino di Natale di Viterbo si svolge in pieno centro.
Natale in tavola
La tradizione più attesa, in questa regione, è sicuramente quella della Befana: è proprio la Befana, infatti, che durante gli ultimi due secoli ha
portato giochi e dolci ai
bambini buoni e carbone a quelli biricchini.
Sulle tavole laziali a
Natale non possono mancare:
- bruschetta;
- filetti di baccalà e
broccoli fritti;
- zuppa di arzilla
con broccoli e vongole;
- tacchino ripieno con
castagne e salsiccia;
- come dolce il “pangiallo” (impasto di frutta secca e canditi con farina, miele e cioccolato).
VALLE D’AOSTA
Il Natale valdostano è una tradizione da trascorre tra tipici eventi religiosi e animazioni,
concerti e manifestazioni dell'artigianato
locale. In tutte le parrocchie
della regione, il Natale è celebrato con la Messa di
mezzanotte. La consuetudine vuole che, al
termine della funzione, vengano distribuiti dolci, panettone, cioccolata
calda e vin brulé.
Sulle tavole valdostane a Natale non
possono mancare:
- mocetta in crostini al
miele (salume di muscolo
di vacca, pecora o capra essiccata e aromatizzato con erbe di
montagna, ginepro e aglio);
- lardo con castagne cotte e caramellate con
miele;
- crostini con fonduta e tartufo;
- zuppa alla Valpellinentze (con cavolo,
verza, fette di pane raffermo, fontina, brodo, cannella e noce
moscata);
- salsiccia con patate;
- carbonata valdostana con Polenta (sottili strisce di carne
macerate nel vino
rosso con aromi);
- come dolce pere a
sciroppo servite con
crema di cioccolato e
panna montata (pere
cotte con zucchero, vaniglia, chiodi di garofano,
acqua e vino rosso, ridotte a
sciroppo); “caffè mandolà”, molto robusto alle mandorle tritate, con le tegole (pasticcini secchi).
EMILIA ROMAGNA
In Emilia Romagna il Natale è per tradizione
l’albero decorato e il presepe, con i Re Magi
che partono da lontano e seguendo una
stella cometa di giorno in giorno
si avvicinano alla grotta col
Gesù bambino. Da città a
città cambiano i nomi e
gli eventi di contorno
ma la sostanza e le
date sono le stesse: a
Bologna troviamo
la Fiera di Natale e la
Fiera di Santa Lucia,
a Ravenna e Rimini i
Mercatini di Natale, a
Piacenza i mercatini
Farnesiani, a Ferrara il
Mercato di Natale, a Forlì
e a Cesena la Fiera di Natale.
Sulle tavole dell’Emilia Romagna
a Natale non possono mancare:
- coppa piacentina;
- tortellini (ripieni di prosciutto, mortadella di Bologna, Parmigiano, maiale e uova)
in brodo di cappone;
- bollito misto (cappone o gallina, manzo, cotechino di Modena) con fagioli, puré e
mostarda;
- formaggio di fossa
con la Saba (mosto
cotto e aromi naturali);
- come dolce: il Panone di Natale di
Bologna (a base di farina, mostarda di mele
cotogne, miele, cacao,
cioccolata fondente e fichi secchi). Come vini il Pignoletto dei Colli bolognesi e
il Sangiovese. Le paste ripiene in
Romagna, Toscana, Marche e Umbria si
chiamano “cappelletti”.
CALABRIA
Fare i “cullurielli” è uno dei tanti modi tradizionali di festeggiare la venuta del Messia; secondo l’usanza, solo alle famiglie
povere e a quelle a “lutto” non
è consentito tale lusso. Questo rito si svolge solitamente anche il giorno
di Santa Lucia, giorno
importante e di festa
nella tradizione calabrese, preceduto
da una Vigilia “di
magro”, molto simile a quella di Natale. A Corigliano
sono da segnalare nel
menu le trìdici cosi: tredici varietà di frutta, fra le
quali non dovevano mancare lupini, corbezzoli e mirtilli. Per
l'occasione si spillava il vino nuovo.
Sulle tavole calabresi a Natale non possono
mancare:
- minestra in brodo di cappone;
- pasta china (lasagne o grossi maccheroni rigati al forno farciti con
polpettine di vitello, salame
piccante, provola dolce,
caciocavallo e pecorino);
- stoccafisso con la
'ghiotta (sughetto di
olio, cipolla, pomodori, olive, capperi e uvetta);
- capretto e Vrùocculi nìvuri ammullicàti (broccoli conditi
con pepe nero, alloro,
aglio e pan grattato);
- come dolci: i Quazunìelli
(calzoncini ripieni di uva passa,
noci, mosto cotto e cannella) o Cullurielli
e Pitta 'mpigliata.
Addobbare la tavola a Natale
Segnaposti
Per chi non è pratico del fai-da-te, uno dei segnaposti più semplice e colorato è la classica pallina natalizia. Si può scegliere di utilizzare un
unico colore se la tavola segue un tema preciso
(rosso, dorato, viola, argento), oppure utilizzare
per ogni invitato una pallina di colore diverso.
Inoltre, si può fissare un cartellino col nome come
mostra la foto.
Un’altra idea naturale ed economica può essere
la classica pigna, lasciata al naturale o colorata
con spray, aggiungendo il cartoncino con il nome,
oppure un nastrino colorato può diventare una
soluzione classica ma al tempo stesso chic.
Dolce e profumato il segnaposto alla cannella:
con dei semplici bastoncini di cannella legati con
del nastro colorato o legati direttamente al tovagliolo, la tua tavola diventa elegante e sofisticata.
Centrotavola e candele
Il centrotavola decora e completa la tavola delle
feste. La candela è il classico simbolo del Natale
e, cambiando colori ed elementi si possono ottenere infinite soluzioni.
Per gli amanti della tradizione il centrotavola
ideale ha le candele rosse e la classica stella di
Natale.
Per impreziosire la tavola, l’oro è il colore perfetto,
utilizzando pigne e palline da addobbo.
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Informazione pubblicitaria
Lo spermiocitogramma
La diagnosi di fertilità maschile
Uno dei liquidi organici che si ha il piacere
di esaminare e studiare in uno Studio di Analisi Cliniche è il liquido seminale, indagine che
viene definita spermiocitogramma.
Lo spermiocitogramma consiste nella conta e nello studio della morfologia degli
spermatozoi umani al fine di effettuare una
diagnosi di fertilità maschile che è, molto
spesso, trascurata e sconosciuta.
Come abbiamo detto lo spermiocitogramma è per noi biologi laboratoristi un esame
estremamente interessante perché permette di osservare, con l’uso sia del microscopio ottico che di quello ad immunofluorescenza, gli spermatozoi umani anche nelle loro diverse fasi di maturazione; ma
occorre andare per gradi.
Ogni cellula dell’organismo umano possiede 46 cromosomi, 23 di origine materna
e 23 di origine paterna, in particolare 44 cromosomi detti autosomi che sono responsabili dell’espressione dei caratteri somatici e 2 cromosomi sessuali fondamentali
per la determinazione del sesso che nella
femmina sono identificati con XX e nel maschio con XY.
C’è una sostanziale differenza tra gli spermatozoi e gli ovuli che saranno fecondati che
è la seguente: gli spermatozoi, avendo un
corredo cromosomico che è pari esattamente alla metà del corredo cromosomico
di una cellula matura, possono essere di due
tipi ed avere quindi un corredo composto da
22 cromosomi più un cromosoma sessuale X o un cromosoma sessuale Y, gli ovuli fem-
minili al contrario posseggono sempre un
cromosoma sessuale sempre di tipo X pertanto possiederanno sempre un corredo cromosomico di tipo 22 più X.
Ricapitolando gli spermatozoi possono avere 22 cromosomi più il cromosoma sessuale X o 22 cromosomi più il cromosoma sessuale Y, gli ovuli femminili possono avere 22
cromosomi più unicamente il cromosoma
sessuale X.
Conseguentemente se uno spermatozoo 22
+ X feconda un ovulo 22 + X il corredo che si
otterrà sarà 44 + XX ovvero l’individuo concepito sarà una femmina; se viceversa uno
spermatozoo 22 + Y feconderà un ovulo 22
+ X, l’individuo avrà un corredo cromosomico
44 + XY quindi sarà un maschio.
Perché questo discorso complesso ma opportuno? Per due motivi: primo per far
comprendere che è l’uomo che determina il
sesso del nascituro (fermo restando il fatto
che gli spermatozoi indubbiamente risentono della acidità o basicità dell’ambiente
che percorreranno per arrivare al segmento ampollare della tuba di Falloppio dove avverrà la fecondazione), secondo per spiegare
che prima della fecondazione gli spermatozoi e gli ovuli posseggono un numero di
cromosomi che è pari esattamente alla
metà dei cromosomi di una cellula uovo fecondata che successivamente diventerà un
individuo.
Detto questo possiamo passare a descrivere l’esame definito spermiocitogramma dicendo che in un normale eiaculato di un maschio adulto, e soprattutto sano, il numero
di spermatozoi emesso è pari a 200/300 milioni; è quantomeno interessante il fatto che
solo uno spermatozoo attraversa la cosi detta zona pellucìda dell’ovulo femminile o più
propriamente dell’oocita che conseguentemente sarà fecondato.
Naturalmente, lo studio, l’osservazione e la
conta degli spermatozoi tiene conto di diversi
fattori. Il campione di liquido seminale, che
deve pervenire in laboratorio in un tempo
massimo di 30 minuti dalla raccolta, avendo l’accortezza di trasportarlo ad una temperatura di circa 37 °C per garantire la vitalità delle cellule spermatiche, ha come prio-
rità di esecuzione l’esame macroscopicodel
seme dove si valutano una serie di parametri
molto importanti per determinarne le sue caratteristiche come aspetto, odore, volume,
viscosità, pH e fluidificazione. Successivamente, viene effettuato un esame microscopico che consiste in una valutazione
della componente cellulare gametica (nemaspermica) e della componente cellulare
non gametica (non nemaspermica).
Mentre nel primo caso si valutano al microscopio una serie di fattori come per
esempio il numero degli spermatozoi per millimetro cubico di campo ottico, la motilità degli spermatozoi espressa in percentuale
(alla prima e alla seconda ora dal “prelievo”
del campione) e la morfologia delle cellule
spermatiche che consiste nella valutazione
della presenza di eventuali atipie (atipie della testa, del tratto intermedio e della coda),
nel secondo caso, invece, si valuta la componente di cellule diverse dagli spermatozoi:
i leucociti, i batteri, le emazie, gli elementi della linea spermatogenetica, le zone di spermioagglutinazione, le cellule epiteliali di sfaldamento e i corpuscoli prostatici eventualmente presenti.
Vale la pena, comunque, dare un piccolo cenno ad un fatto che riteniamo sia un vero artifizio della natura ovvero quella ricombinazione genetica che avviene durante il processo di spermatogenesi e ovogenesi, definita
meiosi, processo che in un certo senso è finalizzato a rimescolare i caratteri ereditari
che saranno trasmessi alla progenie per assicurare quella “variabilità genetica” che
conferisce alla prole anche una protezione
da eventuali malattie genetiche ereditarie;
in altre parole, per i non addetti ai lavori, questo processo di meiosi fa si che, per esem-
pio, la possibilità che geni portatori di malattie abbiano una bassissima probabilità di
diventare “dominanti” e quindi che si possano manifestare sottoforma di malattie genetiche.
Lo spermiocitogramma viene richiesto comunque per effettuare una diagnosi di
fertilità poiché la percentuale di spermatozoi mobili, semimobili e immobili (tutto
questo in variabili e diverse percentuali) ed
ancora lo “swim-test”, che consiste in una valutazione della presenza nello sperma di
spermatozoi più fecondi (ovvero con una velocità progressiva veloce ed anche rettilinea) e quindi più capaci rispetto agli altri di
fecondare la cellula uovo, è indice di fertilità.
Naturalmente uno spermiocitogramma
può risentire dei giorni di astinenza dai
rapporti sessuali motivo per cui l’indagine
deve essere effettuata da un minimo di
quattro a un massimo di sette giorni di astinenza dagli stessi e poi ancora di eventuali infezioni batteriche, problemi alla prostata,
ai testicoli, a patologie riconducibili a varicocele o ad assunzione di farmaci inibenti la
spermiogenesi.
Indubbiamente la fertilità maschile, in particolar modo, risente dello stile di vita di ogni
singolo individuo perché lo stress, il fumo,
l’alimentazione e le continue sollecitazioni
ambientali cui esso potrebbe essere sottoposto concorrono a determinare il numero,
la morfologia degli spermatozoi e conseguentemente la fertilità o la temporanea infertilità maschile.
Oggi lo Studio Licci Analisi Cliniche del Dottor Luigi Licci permette di effettuare questo tipo di indagini e monitorare, in collaborazione con medici specialisti, l’andamento della spermatogenesi a
seguito di terapie che oggi a seconda della diagnosi e del quadro
clinico evidenziato, danno ottime
probabilità di recuperare la fisiologica fertilità maschile.
Direttore Sanitario
Dottor Luigi Licci
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arte
La “resurrezione” dei crocifissi
di Vespasiano Genuino
Grazie alla collaborazione tra il Museo “Sigismondo Castromediano” e l’associazione “Sala delle Asse” sono state recuperate due opere lignee
realizzate da uno dei più importanti scultori pugliesi del Seicento che ha lasciato importanti capolavori nelle chiese del Salento
Proprio nel periodo natalizio
rinascono due crocefissi dì
Vespasiano Genuino, il più
grande scultore pugliese del
Seicento post tridentino, le
cui opere possono essere ammirate da Leuca a Bari. Dai caratteri naturalistici delle sue
opere, che nascono tanto dal
legno quanto dalla pietra,
prendono forma anche le
espressioni dei sentimenti come
nel dramma del Cristo alla colonna della Chiesa del Carmine e nel Crocifisso della Chiesa del Rosario, solo per citare
due opere presenti in chiese di
Lecce; ma tante altre sono le
opere che si possono ammirare di questo rinomato scultore in giro per la Puglia: statue
di Santi, altari in legno, rilievi, uno splendido pulpito a
Manduria, un complesso altare della Passione con numerose statue in legno a Gagliano del Capo ed a Gallipoli.
A Lecce è presente con due
grandi altorilievi nella chiesa di
Santa Maria della Grazia in
piazza Sant’Oronzo, oltre a
quelle già citate. Oggi tornano
a vita nuova, resuscitano dopo
anni di degrado, due crocifissi che grazie alla collaborazione tra pubblico ed associazionismo privato hanno potuto risplendere in tutta la
loro forza espressiva. Nel Cristo spirante la drammaticità
viene portata all’estremo dalla tensione muscolare che
esprime tutta la potenza dell’
“ultimo giorno” e che in pittura ritroviamo nel Cristo di
Antonello da Messina o nel
Cristo di Bramante. Si tratta di
un crocifisso ligneo che Vespasiano Genuino realizzò per
la chiesa di San Francesco della Scarpa a Lecce agli inizi del
seicento, dove fu notato e ammirato da Giulio Cesare Infantino, che nella sua Lecce Sacra del 1634 lo descrive come
“sopra modo devoto” perché
il Cristo si torce con una tensione muscolare tale da far leg-
gere anche la dimestichezza
che l’autore aveva con l’anatomia.
Travolto dal crollo del soffitto della chiesa nel 1955, il Crocifisso fu estratto dalle macerie e depositato per cinquant’anni in una collezione privata, prima di essere consegnato nel 2007 al Museo Provinciale “Sigismondo Castromediano”. Ed è proprio in questo
museo che l’associazione “Sala
delle Asse”, con sede a Milano e Lecce e che, oltre a studiare e divulgare la conoscenza del territorio in tutti i suoi
aspetti storico, artistici, architettonici, culturali, etc., interviene direttamente provvedendo alla salvaguardia del patrimonio artistico, oggi presenta il restauro dei due crocifissi per il quale ha contribuito con i propri fondi non
solo al restauro, ma anche
alla realizzazione del supporto espositivo per la divulgazione della maestria di artisti
salentini che hanno segnato il
nostro passato.
Non da meno è il piccolo Crocifisso dello stesso autore della chiesa di San Nicola Magno
a Salve, nel Capo di Leuca, che
dopo la presentazione del restauro, tornerà a splendere
nella chiesa di provenienza.
Con il restauro di queste due
sculture si è voluto ridiscutere
l’intero corpus delle opere di
Vespasiano Genuino anche
con la redazione di una pubblicazione quale nuovo strumento per la conoscenza
di uno scultore e di un importante capitolo dell’arte nel
Salento, risultato della proficua
collaborazione tra l’istituzione
pubblica, che ha messo a disposizione le proprie strutture,
e le proprie competenze, e
l’associazionismo privato, che
ha promosso l’attività di ricerca, sostenuto economicamente l’iter di recupero e
la musealizzazione stessa.
P.Ars.
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Per segnalazioni:
[email protected]
a cura di
Claudia Mangione
spettacolo
f=ëçÖåá=áå=ãìëáÅ~=Çá=jáå~=jçåíÉÇìêç
La 22enne cantante salentina presenta il suo primo album da
solista, Dammi un motivo, a San Cassiano venerdì 19 dicembre
Al motto di “bisogna credere nei propri sogni” la giovanissima Mina Monteduro
(nella foto, 22 anni compiuti lo scorso 8 maggio), ha fatto ufficialmente il suo ingresso nel mondo della musica. Una voce di velluto,
dolce e al tempo stesso potente, e un talento che si sta
plasmando, insieme ad una
volontà di ferro e ad una
grande chiarezza di intenti,
l’hanno portata a firmare il
suo primo album da solista
autoprodotto; grazie anche
all’aiuto e alle forze della
sua famiglia, come ci tiene a
ricordare.
Realizzato e mixato dal
Soundland Studio di Gabriele Ciullo, a Castro Mari-
na, il lavoro si compone di
dieci brani: cinque inediti interamente scritti e composti
da lei, Dammi un motivo, dedicato alla zia che non c’è più
e che dà anche il nome all’album, Favola metafisica,
Amore mio, Sto male per te
e Resto immobile, e cinque
cover (Cambiare, Come se
non fosse mai stato amore,
Rock and roll, L’amore è
femmina, Parole parole), con
cui rende il suo personale tributo ai grandi artisti che
ama e apprezza, da Laura
Pausini, Mina e Led Zeppelin, a Nina Zilli e Alex Baroni, mischiando in queste
scelte la parte più melodica di
sé a quella più rockettara e ribelle della sua giovane età.
Alle Cantelmo di scena L’Italia
peggiore con Lo Stato Sociale
Continuano le prevendite per
il concerto de Lo Stato Sociale, in programma il 13 dicembre alle Officine Cantelmo (alle
22.30), organizzato da TTEvents. L’Italia peggiore, come
dal titolo del loro secondo album, si intitola il tour autunnale della band bolognese,
che si chiuderà proprio a Lecce. La scaletta proposta dal
gruppo musicale elettro-pop
prevede l’esecuzione di tutti i
pezzi del nuovo album, compresi quelli non ancora suonati
dal vivo, oltre alle canzoni del
precedente ed acclamato primo disco Turisti della democrazia.
I biglietti si possono acquistare in prevendita su Bookingshow e rivenditori autorizzati e da Youm Music in piazza
Mazzini a Lecce.
Un album in cui ha voluto
mettere “quella che sono
io”, ci spiega Mina, “per
raccontare un po’ di me, sia
a livello musicale sia personale ed emotivo. Nasco cantante, ma è da poco che sono
diventata anche cantautrice e
scrivo guardando alla dura
realtà di tutti i giorni, come
faccio in Dammi un motivo
e in Favola metafisica, o all’amore, che è la linfa stessa
della vita”.
Originaria di San Pietro Vernotico, ma residente a San
Cassiano di Lecce dal 1993,
Mina (Cosima all’anagrafe)
apprende l’amore per la musica da suo padre Giuseppe,
che suona in un gruppo folkloristico da più di 30 anni.
Crescendo viene a contatto
con il suo primo vocal coach,
Tony Frassanito, con il quale ha modo di imparare ad
esprimere le sue grandi qua-
lità; si approccia poi allo
studio della chitarra con Leonardo Chiriatti, primo chitarrista della grande orchestra
di Domenico Modugno. È
così che comincia a strimpellare i primi accordi, fino
ad arrivare già a 15 anni a
compore il suo primo pezzo
inedito, Resto immobile, che
sarà trasmesso da Radio Venere e Radio Peter Pan all’interno della rubrica “Star
Emergenti”. Prosegue quindi lo studio della tecnica vocale con la docente di canto
moderno e jazz Anita Tarantino presso l’Accademia di
Musica Moderna di Maglie
del maestro Franco De Donno.
Oggi, con una buona dose di
esibizione live all’attivo, la
forte e caparbia Mina si dice
convinta di aver fatto in questo suo primo album un bellissimo lavoro perché, afferma, “ho fatto quello che potevo fare, ciò che era nelle mie
capacità. Tutto sta nell’essere consapevoli delle proprie
doti e mostrarle. Dopodichè
può piacere come può non
piacere, però intanto è importante esser soddisfatti di
ciò che si è realizzato”. Dammi un motivo sarà presentato ufficialmente venerdì 19
dicembre a San Cassiano,
presso il Circolo Culturale
“C. Ruggieri Catamo” a partire dalle 20. Su YouTube intanto è possibile vedere il video del brano omonimo, realizzato dalla Corrado Productions di Ermanno Corrado, che ha curato anche il
progetto grafico del cd.
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MUSICA
DOMENICA 14
Mauro Liuzzi Ensemble in concerto
LECCE, Cinema Massimo - ore 11
Terzo appuntamento con il nuovo “Concerto con Aperitivo”, nell’ambito della 45esima Stagione Concertistica della Camerata Musicale Salentina. I musicisti si esibiranno con musiche di grandi standard di
jazz, bossanova e swing. Info: 348.0072654.
a cura di Claudia Mangione
EVENTI
SABATO 13
UnduetreStella
Days
LECCE, Manifatture Knos
ore 9/13 e 15/19
Fino a domenica 14 le Knos si
trasformano in una grande
casa dei bambini: illustrazioni,
storie, incontri, teatro, workshop, videoproiezioni e tanto
altro per UnduetreStella Days,
la rassegna dedicata all’infanzia a cura dell’associazione
Fermenti Lattici. La rassegna,
inoltre, inaugura “Kids - festival
del teatro e delle arti per le nuove generazioni”, che si svolgerà in diversi luoghi della città fino
al 6 gennaio. Ingresso gratuito.
MUSICA
SABATO 13
Il Peccato di Eva in concerto
RACALE, showroom ”Divani…Dintorni” - ore 18.30
Presentazione dell’album Natale InCantato del trio vocale salentino Il Peccato di Eva, composto da Daniela Cataldi, Raffaella Roccasecca e Sara Augenti; una compilation che racconta in musica la magia del Natale tra originali reinterpretazioni dei più famosi brani a tema natalizio, da Silent night
a All I want for Christmas is you di Maria Carey.
MUSICA
GIOVEDÌ 18
ARTE
DOMENICA 14
Ezechiele Leandro. I denti del leone
LECCE, Must - ore 10/13 e 15/19
A quasi 110 anni dalla sua nascita, la mostra-omaggio a Ezechiele Leandro, con 18 dipinti, 3 sculture e 12 manoscritti,
vuole confermare il suo status di artista totale, dalla ricca produzione pittorica alla scultura anche ambientale, alla letterarietà dei tanti suoi scritti (i denti del titolo della mostra sono,
appunto, questi tre aspetti espressivi).
MUSICA
VENERDÌ 19
Natale in jazz
A ritmo di jazz
LECCE, Cinema Massimo
ore 20.45
Nulla meglio della voce di Simona Molinari (nella foto)
per concludere il 2014 e anche per regalarsi qualcosa di
originale per Natale. La brava
e bella cantante napoletana
sarà accompagnata dall’Orchestra della Magna Grecia in
una serata speciale dal titolo
“Natale in jazz”.
Tra le sue attività recenti c’è
stata la partecipazione come
ospite nello show televisivo di
Massimo Ranieri, in onda in
prima serata su Rai 1 lo scorso settembre.
SALICE SALENTINO,
Five Roses Club - ore 21
Per l’Aperiwine a ritmo di jazz
di stasera un duo voce-pianoforte tutto da gustare. Il virtuosismo del pianista Francesco Negro (nella foto) incontra la voce calda e scura
di Serena Spedicato in un
repertorio che rivisita gli standard che hanno fatto la storia
del jazz. Francesco Negro è
inoltre impegnato in questi
giorni nel tour di presentazione del nuovo album Aspettando il Tempo.
Info e prenotazioni: 360.
335228.
TEATRO
GIOVEDÌ 18
Il naufragio
LECCE, Koreja - ore 20.45
Dopo il successo ottenuto alla 58esima Edizione della Biennale Musica di Venezia, debutta a Lecce dal 18 al 20 dicembre
lo spettacolo Katër i Radës. Il naufragio: soggetto è il tristemente noto affondamento nel Canale d'Otranto della motovedetta Katër i Radës. Con la regia di Salvatore Tramacere e
le musiche del compositore albanese Admir Shkurtaj.
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13 dicembre 2014
io PROPRIO io
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Davide
Sapienza
Foto di Alessandra Merisio
Il tratto principale del tuo carattere.
Essere acqua.
Il tuo principale difetto.
I gorghi emotivi.
La qualità che preferisci in una
donna?
Complicità.
E in un uomo?
Complicità.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Empatia e sguardo.
Cos’è la felicità?
Lo splendido attimo da dove partire.
L’ultima volta che hai pianto?
In auto viaggiando.
Di cosa hai paura?
Di niente, la paura è inutile.
Canzone che canti sotto la doccia?
In doccia penso rapido a cosa
devo fare dopo. Se no, bagno.
Musicisti o cantanti preferiti?
The Who, Neil Young, Lucio Battisti, Cristina Donà, Beethoven,
Pink Floyd (sino al 1983).
Poeti preferiti?
William Blake, John Trudell, Jim
Morrison, Wisława Szymborska.
Autori preferiti in prosa?
Jack London, Herman Hesse, Barry Lopez, Herman Melville.
Libri preferiti.
Moby Dick di Melville, Il vagabondo delle stelle di London.
Attori e attrici preferiti.
Juliette Binoche, Gian Maria
Volonté, Alberto Sordi.
Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo?
Matthew McConaughey.
Film preferiti.
Dersu Uzala, 2001: Odissea nello
spazio, La sottile linea rossa.
I tuoi pittori preferiti.
I naif dell’ex Jugoslavia.
Il colore che preferisci.
Gialloarancioverderosso autunno.
Se fossi un animale, saresti?
Orso grizzly.
Cosa sognavi di fare da grande?
Lo scrittore.
L’incontro che ti ha cambiato la
Direttore Responsabile
Andrea Colella
Gli articoli non firmati si intendono
a cura della redazione
Scrittore, traduttore, giornalista editorialista (dal 2013 al Corriere della
Sera, dove per il dorso di Bergamo, oltre che reportage ed editoriali, il venerdì cura Sentieri d’autore). Dal ventunesimo secolo si dedica a forme di
narrativa intrecciate al legame con la Terra e al viaggio. Il suo prima è il
magma ribelle del rock, passaggio fondamentale di due decenni costellato
di libri ben noti (U2, Waterboys, Simple Minds, Nirvana, Neil Young). I Diari
di Rubha Hunish, La valle di Ognidove, La strada era l’acqua, La musica
della neve, Scrivere la natura e Camminando sono invece i segnavia più
importanti di un percorso dinamico, fuori da ogni schema. Ideatore dei cammini NatuRe, realizza performance musicali-letterarie; nel 2014 porta le
sue acclamate traduzioni di Jack London sul palco con le canzoni di Francesco Garolfi per Il Richiamo di Zanna Bianca. Perché crede che i suoi libri
vadano raccontati en plein air. Ha sceneggiato l’acclamato Scemi di guerra
(2008), inedito lavoro di Enrico Verra sulla Grande Guerra. Nel 2009 la TV
Svizzera Italiana gli ha dedicato La sapienza di Davide. Parole in cammino.
É tra i maggiori studiosi internazionali di Jack London e traduttore di classici (Barry Lopez, EA Poe), anche dell’esplorazione polare (Fridtjof Nansen, R.F. Scott). Fondatore di Diritti della Natura Italia, vive in montagna,
e ci tiene a dirlo.
vita?
La Terra di cui son parte.
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
Mia moglie.
Quel che detesti più di tutto.
Il potere politico-criminale.
Quanto tempo dedichi alla cura del
tuo corpo?
Il giusto, ma cammino tanto. Il che
è tantissimo.
Piatto preferito.
Spaghetti.
Il profumo preferito.
Resina nelle conifere.
Il fiore che ami
Stella alpina.
La tua stagione preferita?
Inverno.
Il paese dove vorresti vivere?
L’Italia, quando e se diventerà l’Italia.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto
vivere?
Sono nato per questa.
Personaggi storici che ammiri di
Anno XI - n. 553
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
più.
Fridtjof Nansen, esploratore, scienziato, Nobel per la pace (1922).
Personaggi storici detestati.
Il papato e lo sfruttamento della superstizione.
Cosa faresti per sostenere ciò in cui
credi?
Tutto ciò che è in mio potere.
Chi è il tuo eroe vivente?
L’anonima persona che decide di
diventare se stessa.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
Liberare i bambini dal sistema.
Il tuo rimpianto più grande?
Non avere scoperto la montagna
prima dei 25 anni.
Cos’è l’amore?
Svegliarsi e sentirsi connessi a chi
ti è vicino.
Stato attuale del tuo animo.
Visionario.
Il tuo motto.
“Avanti”.
Come vorresti morire?
Da vivo.
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Stampa Periodica Italiana
Tessera n. 14594
13 dicembre 2014
Drink&Food
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SOM
TAM
(INSALATA PICCANTE DI PAPAYA VERDE)
ingredienti
1 papaya verde
2 pomodori
2 peperoncini
2 cucchiai di salsa di pesce
100 gr di fagiolini cinesi
4 spicchi d'aglio
60 ml di succo di lime
1/2 cucchiaio di zucchero
ricetta a cura di
preparazione
Sciacquate i fagiolini, spuntateli e tagliateli a pezzi di circa 3 centimetri.
Sbollentateli in abbondante acqua salata per pochi minuti e scolateli, lasciandoli poi raffreddare a temperatura ambiente.
Dopo averla sbucciata, sciacquate la papaya, tagliatela a striscioline sottili (tipo à la julienne) e trasferitela in una ciotola.
Tagliate i pomodori a fettine e aggiungeteli alla papaya, quindi tritate grossolanamente l'aglio e i peperoncini e pestateli in un ampio mortaio.
Trasferite nella ciotola anche i fagiolini e il trito di aglio e peperoncini e
completate con la salsa di pesce, lo zucchero e il succo di lime.
Mescolate bene e servite.
Idee e varianti
Per un piatto più completo potete aggiungere dei gamberetti sbollentati in acqua salata e accompagnare il tutto con del riso glutinoso.
www.ivizideglidei.com consiglia:
Ancor più raffinato e prezioso del già affascinante “Donna Lisetta”, questo
100% Negroamaro spumantizzato alla vista spicca per la brillantezza del
perlage dalle intense sfumature color rosa tenue, caratterizzato da
bollicine finissime che formano una spuma persistente con intense note
di frutti di bosco e petali di rosa. Il gusto è particolarmente morbido ed
elegante arricchito da una piacevole freschezza. Perfetto come aperitivo
e con piatti a base di frutti di mare, ottimo anche con formaggi di media
stagionatura. L'abbinamento salentino ideale per il nostro Som Tam.
A cura di
Diletta Pascali
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13 dicembre 2014