PRESENTAZIONE PROGETTO PELLET Introduzione La presente relazione descrive l’impianto di produzione di pellet ed il suo funzionamento, indicando le caratteristiche fondamentali delle macchine ed i principali dati prestazionali. Caratterizzazione del prodotto risultante dal processo produttivo. Con riferimento alla normativa di qualità europea è stato individuato nella classe ENplus A1 la qualità del pellets da produrre, come specificato nella tabella seguente: EN Quality Class Specification Quality Parameter Diameter Length Bulk Density Net Calorific Value Moisture Durability Ash Ash Melting Temp. Unit mm mm kg/m3 MJ/kg % % % oC ENPlus-A1 6 or 8 +/- 1 3.15 - 40 >600 16.5 - 19 <10 >97.5 <0.7 >1200 CAPACITA’ PRODUTTIVA DELL’IMPIANTO Capacità produttiva nominale La capacità produttiva nominale oraria dell’impianto di produzione di pellet è definita in funzione dei seguenti parametri: 1) Umidità della materia prima utilizzata per la produzione che è stata assunta pari al 50 % su base umida. 2) Temperatura dell’aria esterna che è stata assunta pari a 10°C. Capacità produttiva nominale 8 ton/h Capacità produttiva effettiva La capacità produttiva effettiva è dipendente dal tipo di essenze utilizzate e dal rapporto di miscela, che nel presente caso si è assunto pari alla disponibilità di materia prima in loco ( 80% faggio - 20% abete). Pertanto, assunto il fattore di utilizzo della capacità produttiva delle presse pari al 75 % , la capacità produttiva effettiva risulta: Capacità produttiva effettiva oraria 6 ton/h Tenendo conto che nel processo continuo di produzione si assume statisticamente un tempo di utilizzo dell’impianto pari a 300 giorni all’anno , corrispondente a 7200 h/anno di pressatura, la capacità produttiva annua effettiva dell’impianto risulta: Capacità produttiva annua effettiva 43.200 ton/anno Il limite di produzione in queste condizioni è determinato dal numero di ore di funzionamento dell’impianto, che agevolmente può superare le 8000 h/anno. Pertanto la capacità produttiva massima dell’impianto supera le 45.000 ton/anno. 1 DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO DI PRODUZIONE L’impianto è costituito dalle seguenti sezioni che assolvono a compiti specifici per garantire la produzione di: - produzione oraria di pellet - produzione di pellet giornaliero 6 ton/h 144 ton/giorno 1) SEZIONE CIPPATURA La sezione di cippatura è un impianto autonomo che ha il compito di produrre il chips di legno a partire dal tronco scortecciato. La dimensione dei chips in genere è di 30x30x5 mm, che si adatta bene alla successiva lavorazione e cioè alla macinatura nei mulini a martelli. CIPPATORE Si tratta di un cippatore a tamburo completo di catena di carico, nastro di carico con metal detector, e coclee di scarico del cippato . - Tipo PTH 900/820 - capacità di produzione cippato 100- 120 m3/h (18 ton/h bone dry) - potenza del motore principale 250 kW Completano la linea di cippatura - Trasporto a catena per tronchi di lunghezza massima di 3 m - Nastro di alimentazione - Metal detector - Coclee di scarico del cippato 2 2) SEZIONE STOCCAGGIO E MISCELAZIONE La sezione di stoccaggio e di miscelazione ha il compito di stoccare il cippato prodotto da essenze di diverso tipo (ad esempio faggio e abete) al fine di soddisfare il fabbisogno di materia prima dell’impianto di produzione. Ha inoltre il compito di consentire la formazione automatica di una miscela costante delle due essenze in funzione della ricetta impostata dall’operatore. Tale operazione determina un aumento della produzione del 10 % rispetto ad una miscelazione effettuata con pala meccanica dall’operatore ed inoltre evita rotture per stress meccanici alle presse. Si tratta di due sili con letto di coclee a giri variabili. - Tipo SP 3/10/5 capacità di dosaggio 6 ton/h bone dry 3 3) SEZIONE MACINATURA E RAFFINAZIONE La sezione di macinatura e raffinazione fa parte della linea di produzione continua di pellet ed ha il compito di produrre il macinato raffinato di legno . La granulometria del macinato è inferiore ai 3 mm e si presta bene sia alla lavorazione successiva di essiccazione, che risulta in tal modo più uniforme, che a quella di trafilatura nelle presse per la produzione del pellet. Si è scelto un mulino a martelli speciale che consente la macinatura del cippato umido. Il tipo di mulino adottato consente anche la raffinazione del macinato, cioè la riduzione ad una granulometria uniforme, il che consente di evitare il processo di raffinazione con una secondo mulino raffinatore a secco, altrimenti necessario, da impiegarsi dopo l’essiccazione del macinato. La produzione di macinato raffinato del mulino è di 6 ton/h bone dry, il che permette di sfruttare la massima potenzialità delle presse. MULINO RAFFINATORE Si tratta della prima sezione della linea continua di produzione del pellet che consente la macinatura e raffinazione del cippato. Il mulino scelto è del tipo corazzato per l'industria del pannello ed ha una capacità di raffinazione di 6 ton/h bone dry. - Tipo MM 12-14 Capacità 6 ton/h bone dry Potenza elettrica del motore principale 400 kW Numero mulini 1 Completamento degli accessori per il mulino raffinatore - Strutture metalliche - Tramoggia di alimentazione - Vaglio a dischi 30 mm - Deferrizzatori rotanti - Ciclone separatore - Valvola stellare - Tubazioni di collegamento - Ventilatore - Redler di trasporto del cippato - Redler di trasporto del macinato raffinato - Vaglio a dischi 3 mm 4 4) SEZIONE DI ESSICCAZIONE La sezione essiccazione fa parte della linea di produzione continua di pellet ed ha il compito di essiccare il macinato raffinato prodotto nella sezione precedente (mulino raffinatore), e di portarlo, da una umidità in entrata del 50% , su base umida, ad una umidità del 12 % , su base umida, necessaria nella fase successiva di trafilatura del macinato raffinato nelle presse. La sezione è composta da un forno a griglia mobile di potenza 6 MW, che produce il calore necessario al processo di essiccazione. Il forno è adatto a bruciare cippato derivato da scarti forestali, da scarti di lavorazione e da cortecce umide. L’impianto si completa con un tamburo rotante essiccatore di capacità evaporativa di 4,5 ton/h corrispondenti a 6 ton/h di materiale essiccato al 12%. IMPIANTO DI ESSICCAZIONE Forno a griglia mobile - Forno a griglia mobile potenza termica 6 MW Essiccatoio a tamburo rotante - Tamburo rotante a tre passaggi Capacità evaporativa 4,5 ton/h Completamento del essiccatoio - Strutture metalliche - Ventilatore - Cicloni separatori con valvole stellari - Tubazioni di collegamento - Silos del macinato raffinato secco 5 5) SEZIONE DI PELLETTATURA La sezione di pellettatura fa parte della linea di produzione continua di pellet ed ha il compito di produrre il pellet. Si è scelta il tipo di pressa ad asse orizzontale adatta alla trafilatura sia di legni teneri che di legni duri. PRESSE PER IL PELLET Impianto di pressatura - Pressa ad asse verticale tipo CLM 935 P LG rinforzata - Capacità produttiva : 4 ton/h - Potenza installata del motore principale 355 kW - Numero presse: 2 Completamento linea presse - Tramoggia di alimentazione presse Coclea di dosaggio Condizionatore Sistema di dosaggio dell’acqua Sistema di ingrassaggio Sistema di raffreddamento olio Trasmissione meccanica Impianto di raffreddamento e stoccaggio pellet - Nastro di raccolta pellet dalle presse Nastro bandeboard di alimentazione raffreddatore pellet Raffreddatore pellet di capacità 6 ton/h Elevatore a tazze Silos pellet Vibrovaglio per depolverare il pellet 6 6) SEZIONE DI CONFEZIONAMENTO La sezione di confezionamento è un impianto autonomo che ha lo scopo di imballare il prodotto in sacchi di polietilene da 15 kg e di impilare i sacchi su pallet di legno da 1 ton. IMPIANTO DI CONFEZIONAMENTO - Capacità impianto 720 sacchi/h - Confezionatrice a bobina di polietilene - Pallettizzatore - Avvolgitore di film estensibile 7) SISTEMA DI POTENZA, DI CONTROLLO E SUPERVISIONE Si tratta dei quadri elettrici di potenza di alimentazione dei motori e del sistema di controllo e supervisione dell'impianto compresi nelle sezioni del processo continuo. a)Quadri di potenza b)Sistema di controllo e supervisione 8) INGEGNERIA Si tratta dei progetti di ingegneria delle opere civili, meccaniche, elettriche, di automazione, di controllo e di supervisione. - Progetto Esecutivo - Coordinamento delle opere civili, meccaniche, elettriche , di automazione e di supervisione 7 - Avviamento impianto 9) OPERE CIVILI Si tratta di fondazioni per le macchine, di pavimentazioni carrabili e pedonali, dell’edificio uffici e servizi, del capannone adibito al confezionamento e stoccaggio del pellet, per complessivi 2500 m2 coperti. L’area interessata all’intervento ha un’estensione di 25000 m2 , in parte adibita a deposito tronchi, necessari al mantenimento di un adeguato livello di sicurezza di alimentazione di materia prima all’impianto di produzione. 10) MONTAGGI MECCANICI ED ELETTRICI Si tratta dei montaggi meccanici delle strutture metalliche, delle macchine, dei montaggi elettrici a bordo macchina, dei montaggi dei quadri elettrici, della formazione delle vie cavi e della stesura dei cavi elettrici. a) montaggi meccanici (3 mesi) b) montaggi elettrici (3 mesi) 10000 ore/uomo 5000 ore/uomo 8
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