Fondato nel 1946 Periodico dell’Artigianato, del Commercio e della Piccola Industria ANNO 68 - N. 4 - GIUGNO 2014 Italia, il Total Tax Rate supera il 63% Lo rivela un’indagine choc di CNA nazionale Seguici su: Alberto Bongini, «Borsalino», cm. 40 x 40, tecnica mista su tela, 2013 «Commercio News» è all’interno della rivista Le imprese di costruzioni incontrano i parlamentari Le richieste in un documento: meno tasse e burocrazia All’Istituto Plana l’alternanza scuola-lavoro è realtà Imprese disponibili e studenti più motivati www.corriereartigiano.it www.cna-to.it Spedizione in a.p. - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004, n°46 - art.1, comma 1) - Torino - Euro 0.40 - Contiene I.P. A Cantoira torna l’artigianato tipico Il 5 e 6 luglio la 16ª edizione della fiera CNA e Gal premiano le imprese innovative OVUNQUE OVUNQUE VA VVADA ADA IL TUO TUO BUSINESS, BUSINESS, MOVE&PAY M OVE&PAY VVIENE IENE CON CON TE. TE. MOVE&PAY BUSINESS. IL MOBILE POS PER ACCETTARE PAGAMENTI IN MOBILITÀ. Move&Pay Business è un nuovo tipo di mobile Pos che si collega direttamente tramite bluetooth a uno smartphone o un tablet, per accettare pagamenti con le carte. È piccolo, portatile e a canone contenuto, facilmente attivabile tramite una App gratuita. Una grande novità per il tuo business. 0 0HVVDJJLR3XEEOLFLWDULRFRQƘQDOLWSURPR]LRQDOH3HUOHFRQGL]LRQLFRQWUDWWXDOLHGHFRQRPLFKHIDUHULIHULPHQWR HVVDJ JLR3XEEOLFLWDULRFRQƘQDOLWSURPR]LRQDOH3HUOHFRQGL]LRQLFRQWUDW WXDOLHGHFRQRPLFKHIDUHULIHULPHQWR w w.monetaonline.it, presso presso le Filiali Filiali e ssui ui siti siti internet internet delle Banche Banche del Gruppo Gruppo Intesa In t e s a aaii FFogli ogli IInformativi nformativi ssul ul ssito ito wwww.monetaonline.it, SSURYD ]LRQH GL 6HWHƘ 66DQSDRORFKHFROORFDQRLO6HUYL]LR/DFRQFHVVLRQHGHLSURGRWWLHVHUYL]L¤VRJJHWWDDOOŚ DQSDROR FKH FROORFDQR LO 6HU YL]LR /D FRQFHVVLRQH GHL SURGRW WL H VHU YL]L ¤ VRJ JHW WD DOOŚDSSURYD]LRQHGL6HWHƘ www.intesasanpaolo.com/piccole-imprese www.intesasanpaolo.com/piccole-imprese Editoriale 5 Attualità Le imprese in rosa sferzate dalla crisi 7 Attualità Le imprese di costruzioni in sofferenza 9 Unioni dei mestieri • Up To Green in piazza per Energy Expo • Piemonte, nuova politica sanitaria • La moda su misura agli Artigianelli • Al Plana la scuola incontra il lavoro • A Biella c’è la «fabbrica delle donne» • Ecommerce, l’Italia è in ritardo • I Love IT punta sulla Svezia • Cantoira, torna la Fiera dell’artigianato 21 Informazione Parlare con il cliente per vendere meglio 23 Informazione L’innovazione firmata da I3P 25 Intervista Loris Milani racconta la sua Sagt 26 Cultura e arte I tesori del Portogallo a Torino Commercio News Inserto al centro della rivista Tutti i diritti sono riservati. I testi, le fotografie e l’impaginazione di questo numero non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, in nessuna forma senza l’autorizzazione dell’Editore. Reg. Trib. di Torino n°78 del 21 giugno 1948 Direttore responsabile Vitaliano Alessio Stefanoni Collaboratori: Manuela Pica Sergio Enrietto Editore CNA Editrice Srl Impaginazione Due di 2 di Francesco Pavia Stampa Graf Art - Officine Grafiche Artistiche Srl Venaria Reale (To) Redazione via Millio, 26 - 10141 - Torino tel. 011.1967.2152-2121 - fax 011.1967.2192 [email protected] - [email protected] Tiratura 12.000 copie Chiuso in tipografia il 5 giugno 2014 « La vittoria di Renzi del 25 maggio si traduca ora in fatti concreti Vincere le elezioni per cambiare l’Italia. Sembra essere questo il messaggio ottimistico e contagioso che è uscito dalle urne delle elezioni europee e amministrative del 25 maggio scorso che hanno restituito una fotografia della carta politica del nostro paese radicalmente mutata rispetto alle aspettative di tanti e, certamente, rispetto alle precedenti tornate elettorali. Fortemente ridimensionato il partito di Silvio Berlusconi così come il Movimento 5 Stelle del comico Beppe Grillo, dal responso delle urne appare vincitore assoluto il Partito Democratico o meglio il suo nuovo leader assoluto, il premier Matteo Renzi. Avranno certamente contribuito al risultato gli 80 euro in busta paga che dalla mensilità di maggio hanno appesantito, seppur di poco, le tasche di un congruo numero di italiani, ma a ben guardare c’è molto di più. Matteo Renzi sembra essere riuscito ad interpretare perfettamente la voglia di riscossa di un paese stressato da una crisi economica senza fine e da una apparente e diffusa incapacità di condurlo da parte delle vecchie classi dirigenti. A sostenere Renzi sono stati senza dubbio molti giovani delusi che avevano votato a suo tempo Grillo o Forza Italia e molti italiani meno giovani che alla stagnazione e al declino del sistema paese hanno preferito quella “rivoluzione” della buona volontà annunciata dal Presidente del Consiglio. Le urne hanno in definitiva restituito sia a livello nazionale che europeo l’immagine di un’Italia politicamente più stabile e determinata e tutto questo non può che fare del bene al nostro paese e a tutti gli operatori economici che, in fondo, reagiscono anche su basi emotive. Esiste, tuttavia, un ottimismo della ragione che non può scendere a compromessi con le dichiarazioni d’intenti non circostanziate e che necessita di solidi dati per potersi elevare, inducendo chi ha semplicemente buon senso a dire che complessivamente, come sistema paese, ce la stiamo facendo. Intanto, se è pur vero che il 40% di consensi a Matteo Renzi rappresentano indirettamente un segnale degli italiani a favore del suo Governo, va tenuto bene a mente che l’attuale Parlamento non è affatto la fotografia di questo risultato elettorale ma di un precedente responso che aveva restituito un quadro molto più caotico e col quale questo Governo deve quotidianamente fare i conti per assicu- rarsi una maggioranza e potersi garantire la fiducia. CNA si aspetta, naturalmente, un forte senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche, ma l’instabilità, facendo l’avvocato del Diavolo, è sempre dietro l’angolo. Quanto al quadro economico complessivo, ancora nulla è stato fatto per risollevare concretamente le sorti del paese. Ed è proprio qui che l’ottimismo rivendica nuova legna da mettere nel braciere della ragione. Il debito pubblico si è ormai stabilmente attestato ad oltre il 130% del Prodotto interno lordo con l’ultimo record storico registrato a marzo 2014, quando ha raggiunto i 2120 miliardi di euro, mentre il tasso di disoccupazione tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni è salito al 46% nel primo trimestre. E se è inutile dire che con quasi 3.5 milioni di disoccupati, in larga parte giovani, l’Italia rischia sul serio di non avere futuro è altrettanto vero che senza un’attenzione reale verso il mondo delle imprese il nostro Paese rimane pericolosamente sospeso sulla soglia del baratro economico. Come ha dimostrato un’indagine nazionale sulla tassazione verso artigiani e Pmi realizzata da CNA, il Total Tax Rate ovvero l’indice complessivo delle imposte si attesterà nel 2014 al 63.1%. Un valore non sopportabile in un paese civile e capace di spezzare le gambe anche alle imprese più sane e dinamiche. CNA chiede, dunque, ancora una volta e con forza a questo Governo di tenere al centro del suo programma di riforme la riduzione della fiscalità a carico delle imprese e di effettuare un taglio reale e non dimostrativo del costo del lavoro, altra spina nel fianco che ci rende meno competitivi di molti altri paesi dell’Unione europea insieme alla tragica questione dei ritardi dei pagamenti che, nonostante la direttiva Ue 2011/7, sono rimasti fuori controllo, soprattutto con riferimento alle pubbliche amministrazioni. Se tutto questo verrà fatto, l’ottimismo comincerà a contagiare anche quegli oltre 5 milioni di partite Iva che popolano l’Italia e che da sempre ne assicurano nel bene o nel male la tenuta. La stragrande maggioranza di quelle partite Iva, lo ricordiamo, sono artigiani, commercianti e piccoli imprenditori ovvero le categorie produttive che da sempre la CNA rappresenta e tutela e che dopo il 18 febbraio si aspettano risposte certe e rapide . n°4 - giugno 2014 4 Attualità Italia, Total Tax Rate al 63.1% L’euforia e l’ottimismo della ragione Dopo il voto, CNA aspetta i risultati « Sommario 3 4 Attualità Lo dice un’indagine realizzata dal Centro studi della CNA nazionale, diffusa a metà maggio Italia, il Total Tax Rate al 63.1% nel 2014 Analizzata la tassazione complessiva che grava su artigiani e piccole imprese in 112 comuni C n°4 - giugno 2014 ome sarà nel 2014 il peso complessivo del fisco (il Total Tax Rate) sulle piccole e medie imprese e sugli artigiani? Il Centro studi della CNA nazionale lo ha misurato e quantificato, andando a controllare, una per una, 112 città italiane, cioè tutti i capoluoghi di Provincia e di Regione. Il risultato di questo lavoro capillare è il primo «Osservatorio permanente sulla tassazione di artigiani e piccole e medie imprese in 112 Comuni d’Italia». L’Osservatorio, che è stato presentato a Roma il 15 maggio scorso in occasione del convegno «Comune che vai tassa che trovi», raccoglie tutti i dati fiscali del 2011, del 2012 e del 2013, comparati con le previsioni di quello che succederà nel 2014. Non mancano le brutte sorprese nei risultati dell’indagine compiuta dall’Osservatorio. Nel 2014 il Total Tax Rate arriverà - dato medio su Italia - al 63.1%. Nel 2011 era del 59.1%. E’ il risultato del lavoro di un mostro fiscale a tre teste (nazionale, regionale e comunale) che opera incessantemente su artigiani e Pmi. Se guardiamo alla classifica delle 112 città la musica cambia in peggio e di parecchio. Partia- della spesa pubblica, dalla risistemazione delle tax-expenditures 63,1% 63,8% 64,5% 59,1% 4,0% per alimentare un uni1 Roma 74,4% 73,3% 75,2% 65,7% 8,7% co fondo che indirizzi 2 Bologna 74,2% 72,5% 74,7% 64,6% 9,6% ogni anno una quota 3 Reggio Calabria 74,2% 74,5% 77,6% 62,4% 11,8% cospicua alla riduzio4 Firenze 74,1% 72,8% 74,7% 63,9% 10,2% 5 Napoli 72,5% 73,6% 77,7% 67,4% 5,1% ne della pressione fi6 Catania 71,1% 72,1% 73,4% 63,8% 7,3% scale sulle imprese e 7 Cremona 70,9% 69,6% 71,1% 60,6% 10,3% sul lavoro. Solo la par8 Bari 70,1% 70,9% 71,9% 63,2% 6,9% te eventualmente ec9 Genova 69,3% 68,6% 70,6% 58,6% 10,7% 10 Biella 69,2% 68,3% 69,1% 61,3% 7,9% cedente potrà essere utilizzata per altri La classifica 2014 delle prime 10 città con la pressione fiscale complessiva, il Total Tax Rate, obiettivi di finanza più alta e dati medi nazionali per anno (fonte Centro studi CNA nazionale) pubblica. Sull’Irpef, CNA propone invece mo da Roma, la città che conqui- dello un’impresa manifatturiera di rivedere la tassazione delle imsta il primo posto. Nel 2011 regi- individuale, con un laboratorio di prese personali e degli autonomi, strava una pressione del 65.7%. 350 mq, un negozio di 175 mq, 5 riducendo l’aliquota all’aumentaNel 2014 segna il 74.4%. Un bal- dipendenti, un fatturato di re del reddito dichiarato (chi più zo dell’8.7%. A ruota, di pochis- 430mila euro-anno e un reddito dichiara, meno paga). Si tratta di simo, a pari merito, ben due città: d’impresa di 50mila euro-anno. A un sistema che premierebbe, anziBologna con il 74.2% (nel 2011 conti fatti il risultato fa cadere le ché castigare come avviene oggi, era il 64,6%) e Reggio Calabria, braccia. A Cuneo, la città che l’efficienza e la fedeltà fiscale. sempre con il 74.2% (nel 2011 tratta fiscalmente meglio artigiani Sempre sull’Irap, CNA chiede era il 62,4%). Ruolo di damigella e Pmi, dopo aver pagato tutte le contemporaneamente alla preced’onore a Firenze, con il 74.1% tasse i 50mila euro diventano, nel dente misura di aumentare la (nel 2011 era il 63.9%). Il Centro 2014, 21.190 (erano 22.356 nel franchigia dall’imposizione Irap a studi ha infine cercato di rispon- 2011). E nelle città più «cattive»? 25mila euro dagli attuali 10.5 midere alla domanda più importan- La «top ten» vede in testa Roma, lioni, escludendo dal tributo tutte: nel 2014 quanto resterà nelle dove i 50 mila euro diventano te le imprese ad di sotto della socasse delle imprese? Tutti i calcoli 12.814 (17.139 nel 2011) seguita glia. CNA chiede, inoltre, di ridell’Osservatorio sono stati fatti da Reggio Calabria con 12.896 durre il peso dell’imposta sugli tenendo a riferimento come mo- euro (18.810 nel 2011), da Bolo- immobili strumentali d’impresa gna con 12.921 euro (17.720 nel quando vengono utilizzati per 2011) e Firenze con 12.938 euro l’attività produttiva. Un buon (18.072 nel 2011). CNA nazio- contributo alla riduzione del «Tonale non si è però limitata a con- tal Tax Rate» sulle imprese, evistatare lo status quo. Ha anche denzia CNA in una nota stampa, presentato un articolato rapporto potrebbe derivare da una sostancon una serie di soluzioni, natu- ziale riduzione dell’Imu dovuta ralmente indirizzate al Governo e sugli immobili produttivi utilizalle Istituzioni locali. CNA ritie- zati dall’imprenditore per svolgene, innanzitutto, fondamentale re la propria attività. Secondo il trovare un giusto coordinamento Centro studi CNA, una riduziotra il Fondo taglia tasse previsto ne dell’Imu del 50% abbasserebnella Delega per la riforma fiscale be il Total Tax Rate della piccola e il Fondo, con la stessa finalità, impresa di 3.8 punti percentuali previsto dalle legge di stabilità per (dal 63.1% al 59.3%) riportanil 2014. In particolare, occorre- dolo sostanzialmente ai livelli del rebbe costruire un automatismo, 2011. CNA chiede inoltre di che intercetti tutte le maggiori rendere pienamente deducibile entrate provenienti: dalla lotta al- l’Imu dal reddito d’impresa e SEGUE A PAG. 68 l’evasione fiscale, dalla riduzione Classifica Provincia/Comune 2014 Valore medio Italia 2014 2013 2012 2011 Saldo 2011-2014 Attualità 5 Le imprese in rosa sferzate dalla crisi in retromarcia ai livelli dell’anno 2005 A fine 2013 censite 110 mila unità, -0.62% sul 2012; meglio nel turismo e nel commercio e imprese femminili in Piemonte continuano a rimanere una grande risorsa per l’economia locale, ma il loro numero è sceso nel 2013 ai livelli del 2005. Tra cessazioni e riduzione del tasso di natalità, a resistere sono soprattutto le imprese più strutturare e quelle che operano nel turismo e nel commercio, anche se nel complesso le imprese in rosa si difendono in tempo di crisi. Nel 2013 il numero delle imprese femminili registrate presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi si è attestato a 110.025 unità, con un tasso di crescita su base annua del -0.62% (era il -0.27% l’anno precedente), flessione che risulta più intensa rispetto a quella registrata dal sistema imprenditoriale regionale nel suo complesso (-0.54%). L’incidenza delle imprese femminili sul totale delle imprese piemontesi è pari al 24.2% nel 2013, quota superiore rispetto a quella nazionale (23.6%). Delle 110.025 imprese femminili attive, 8536 sono state costituite da donne 114.000 111.922 111.442 111.336 110.919 110.756 112.000 110.000 109.917 112.263 111.381 110.025 108.321 108.000 106.000 105.661 104.000 102.000 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Imprese femminili registrate in Piemonte al 31 dicembre di ogni anno (fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati Infocamere) straniere (un dato in aumento rispetto al 2012) e 12.350 «under 35» (in diminuzione rispetto all’anno precedente). E a sostegno delle imprese in rosa, Unioncamere Piemonte ha rinnovato, insieme alla Regione Piemonte e alla Commissione regionale Abi (associazione bancaria) del Piemonte, un Protocollo d’intesa triennale per agevolare l’accesso al credito delle imprese femminili, finalizzato alla promozione del fondo di garanzia femminile presso tutte le banche, alla collaborazione tra tutti i soggetti sottoscrittori per assistere le imprese a ri- schio di continuità aziendale e all’avvio di iniziative di formazione finanziaria destinate alle imprenditrici. Le imprese femminili si costituiscono prevalentemente sotto forma di imprese individuali (il 61.3%, quota sensibilmente più elevata rispetto a quella delle imprese piemontesi considerate nel loro complesso, pari al 57.4%) e di società di persone (il 27.7%), mentre soltanto il 9.3% predilige la forma delle società di capitale e l’1.6% quella delle altre forme (in cui sono comprese le cooperative e i consorzi). Analizzando la dinamica ri- spetto a fine dicembre 2012, si osserva come le società di capitale (+3.57%) e le altre forme (+3.64%) continuino a manifestare una buona performance; ancora negativo, invece, l’andamento delle società di persone (-0.81%, contro il -0.06% registrato nel 2012) e delle imprese individuali (-1.25%, contrazione quasi doppia rispetto a quella rilevata l’anno precedente). Valutando le variazioni annuali dello stock di imprese femminili registrate per settore di attività economica si osserva come soltanto i comparti del turismo (+2.10%), degli altri servizi (+0.62%) e delle costruzioni (+0.58%) abbiano registrato dati positivi, mentre sono negative le variazioni rilevate dall’agricoltura (-6.10%), dal commercio (-1.58%) e dall’industria in senso stretto (-0.43%). A livello territoriale, le imprese femminili si distribuiscono in modo sostanzialmente omogeneo nelle realtà provinciali, con una quota che passa dal 23.2% di Asti al 26.5% di Alessandria. Seguici su: n°4 - giugno 2014 L 6 Attualità Secondo Unioncamere, nel 2007-2012 hanno investito in Piemonte 170 miliardi di euro Le imprese familiari reggono alla crisi I dipendenti sono aumentati del 19.5%; rimane critico il momento del passaggio generazionale I l sistema delle imprese familiari rappresenta un elemento portante del sistema imprenditoriale piemontese e un fondamentale veicolo di quei valori tipici del nostro «Made in», qualità delle produzioni e legame con il territorio. Su questo importante segmento dell’economia locale e nazionale Unioncamere Piemonte ha condotto un’indagine conoscitiva. Dalla ricerca emerge come queste aziende abbiano saputo affrontare la crisi meglio di altre, facendo leva su una forte cultura imprenditoriale e sulla voglia di continuare a investire e scommettere sul futuro, rivelandosi quanto mai preziose per la strategia di sviluppo del nostro territorio. Il sistema delle Camere di commercio, del resto, mette a disposizione molteplici strumenti per sostenere le imprese familiari, ad esempio aiutandole a riorientare il proprio business sui mercati esteri attraverso il Piano Strategico per l’Internazionalizzazione o supportandole nei processi di innovazione. Lo studio, realizzato per Unioncamere Piemonte dagli studiosi del Dipartimento di Management dell’Università di Torino e del Cambridge Institute for Family Enterprise dell’Harvard Business School, analizza la struttura, le dinamiche e le tendenze delle imprese familiari, una delle componenti più importanti del sistema economico della nostra regione. L’orientamento di lungo periodo, che spinge queste aziende ad investire avendo in mente le generazioni future, rappresenta un punto di forza non trascurabile: anche nell’ultimo periodo di crisi, le aziende familiari hanno infatti conseguito performance mediamente migliori, dimostrandosi un modello produttivo più resistente, capace di creare lavoro anche in anni difficili. In particolare, la ricerca ha analizzato le performance dal 2007 al 2012 di tutte le aziende piemontesi sopra i 25 milioni di euro di fatturato (circa 700 imprese), suddivise tra familiari e non familiari (il 48%). Le aziende familiari sono in maggioranza nel Verbano Cusio Ossola, dove rappresentano il 67%, nel cuneese (54%) e nel biellese (53%). L’analisi delle dinamiche delle imprese guidate da famiglie imprenditoriali ha evidenziato come queste, tra il 2007 e il 2012, SEGUE DA PAG. n°4 - giugno 2014 È CONVENZIONATA CON Igiene Orale e Profilassi - Estetica Terapia Conservativa - Endodonzia - Parodontologia Protesi Fissa - Protesi Mobile e Combinata Chirurgia Orale Tradizionale e Laser Assistita Implantologia Tradizionale Implantologia a Carico Immediato Computer Assistita Tutti gli Associati a CNA Torino e CNA Pensionati Torino e i loro famigliari possono usufruire di VISITA DIAGNOSTICA su Appuntamento e Preventivo Terapeutico Gratuiti TARIFFE AGEVOLATE su Tutte le Prestazioni per gli Adulti e per l’Infanzia presentando la Tessera CNA Via Paolo Sacchi, 2/bis - 10128 TORINO Tel. 011.518.44.67 - 011.518.45.63 - Fax 011.518.86.50 E.mail: [email protected] www.gruppoazzurro.org - www.medicidentistitorino.it abbiano incrementato i propri dipendenti del 19.49% (contro un +5.45% registrato per le aziende non familiari) e investito 170 miliardi di euro (contro i 110 delle non familiari). Il ritorno per gli azionisti (Roe) è del 6.2% nel 2012 (era l’11.02% nel 2007) rispetto al 3.14% (8.25% nel 2007) delle imprese non familiari. Le interviste e le analisi qualitative dipingono uno spaccato imprenditoriale vivo, orgoglioso e pronto ad affrontare la «nuova normalità» della crisi. Per la maggioranza degli imprenditori intervistati, l’azienda viene prima della famiglia. Il passaggio generazionale è vissuto come la chiave di una buona governance dal 47% degli intervistati, ma è pianificato solo nel 20% dei casi. 48 dall’Irap. Sulla Tari, la nuova imposta per la raccolta dei rifiuti, secondo CNA bisogna rendere obbligatorio per i comuni la previsione di tariffe commisurate alle quantità e qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica Peraltro, l’utilizzo inappropriato da parte dei comuni del principio di assimilabilità ai rifiuti urbani dei rifiuti prodotti dalle imprese si è tradotto in una doppia imposizione sui rifiuti prodotti. La tassazione dei rifiuti nel 2007 pesava per 4.7 miliardi, nel 2012 per 6.8 miliardi, segnando un aumento del 44.68% in soli cinque anni, senza considerare gli ulteriori aumenti connessi all’introduzione della Tares nel 2013, i cui dati non sono ancora disponibili. In linea generale, gli adempimenti - troppi e complicati - vanno semplificati e ridotti sia a livello centrale sia a livello locale, perché determinano costi indiretti sulle imprese, minore produttività e minore competitività. Il proliferare di norme sempre più complesse e la richiesta di un numero crescente di adempimenti si traducono inevitabilmente in maggiori oneri e complessità gestionali per il contribuente. Negli ultimi anni, sono stati sempre più «scaricati» sull’impresa adempimenti formali finalizzati all’attività di controllo dell’Amministrazione finanziaria. Se a questo onere si aggiunge la potestà regolamentare attribuita ai comuni in materia di tributi locali, ci si trova in una «giungla» dalla quale si esce solo con molte difficoltà, anche interpretative, e con maggiori costi e oneri per le imprese, a scapito della produttività e della competitività. Lo prova il posizionamento dell’Italia al 131° posto (sui 185 Paesi censiti) nel rapporto Doing Business 2013 della Banca Mondiale per l’indicatore «paying taxes» che, oltre all’ammontare delle imposte da versare ogni anno, tiene conto anche degli oneri amministrativi. Attualità 7 Le imprese di costruzioni in sofferenza incontrano i parlamentari del Piemonte Le richieste in un documento: meno imposte e burocrazia, sì alla Tav e agli incentivi e aziende torinesi delle costruzioni, duramente colpite da anni da una crisi che le ha portate a vivere il momento più drammatico della loro storia si sono confrontate lo scorso 10 maggio con i parlamentari piemontesi, in un incontro unitario all’Unione industriale di Torino. Le Associazioni delle varie componenti della filiera, tra cui CNA Costruzioni, si stanno muovendo da un paio di anni in modo compatto, perseguendo azioni comuni su temi concreti capaci di fornire alle aziende immediato sollievo e, in prospettiva, contribuire ad invertire il corso degli eventi. Ai parlamentari piemontesi è stato consegnato un documento con una serie di proposte concrete di seguito riassunte. Il documento integrale è disponibile presso la sede provinciale della CNA in via Millio 16 a Torino. Pagamenti pubblica amministrazione e patto di stabilità. I ritardi nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni sono ormai più che patologici e colpiscono tutta la filiera de- gli appalti di opere pubbliche, scaricandosi a valle lungo tutto il suo corso. Il recente decreto legge 35/2013 si è rivelato utile, ma insufficiente: si stima che almeno 11 miliardi di pagamenti in conto capitale, per lavori già eseguiti, continuino, anche nel 2014, a non essere coperti dalle somme stanziate per anticipazioni e dagli spazi finanziari concessi agli enti territoriali (il decreto ha limitato i pagamenti a 7.7 miliardi rispetto ai 19 complessivi). E’ dunque necessario che entro il 2014 sia prevista una quota di pagamenti di spese in conto capitale idonea a saldare interamente i crediti delle aziende. In questo senso, occorre valutare, anche in sede comunitaria la possibilità di arrivare ad un allentamento del patto di stabilità per Regioni ed Enti locali, a causa del quale anche gli enti che hanno avanzi di bilancio e disponibilità di cassa, oltre a ritardare i pagamenti, non avviano nuovi lavori, pur già previsti, per poter restare negli obiettivi prefissati dallo Stato. E’ infine necessa- rio che sulle nuove opere appaltate o in corso di affidamento sia sempre assicurata la copertura dei costi. Tav e opere di «mitigazionecompensazione». E’ essenziale che prosegua senza tentennamenti il processo di costruzione della linea Torino-Lione e delle altre infrastrutture strategiche. La complessità dell’opera ed i tempi necessari per la sua realizzazione, tuttavia, non devono ritardare le opere collaterali alla Tav che vanno finanziate e realizzate subito. Stabilizzare gli incentivi per le costruzioni: a) favorire la «rottamazione» dei vecchi fabbricati, residenziali e industriali, e la loro sostituzione con edifici di nuova generazione, con agevolazioni alle imprese che acquistano il fabbricato da rottamare ed all’acquirente del fabbricato nuovo; b) rendere stabile la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie, estenderla alle demolizioni con ricostruzione; c) rendere stabile la detrazione del 65% per il risparmio energetico. Burocrazia zero. Sulla scorta delle normative già emanate dal Governo in tema di «Zone a burocrazia zero», occorre individuare azioni volte a diminuire il carico burocratico che si porta dietro l’attività imprenditoriale, e nello specifico quella riguardante il settore edile. Imposta sugli immobili. L’Imu è un’imposta che si è dimostrata in grado di generare effetti distruttivi sul settore: ha spento la già scarsa propensione dei privati all’acquisto di abitazioni, nuove o esistenti, scoraggiato le locazioni a canone concordato, ha colpito direttamente le imprese in quanto gravava anche sugli immobili invenduti e grava tuttora sugli insediamenti produttivi. Servizi I.P. - CNA E V3SESSANTA, INSIEME CONTRO LA CRISI, grazie ad una convenzione che garantisce alle imprese associate CNA di usufruire di due servizi innovativi che rispondono alle attuali esigenze di un mercato in difficoltà ed in continua evoluzione. Andrea Colombo, giovane imprenditore torinese, ideatore e realizzatore di questi servizi, ci racconta la storia di Pronto Ethika e di Instant Office Torino. «L’idea nasce innanzitutto dall’esigenza di rispondere ai bisogni dei miei clienti che chiedevano di avere e mantenere servizi di alta qualità ad un prezzo più basso e contenuto: i nostri servizi sono modulari, dedicati e personalizzati, pensati e costruiti da professionisti per professionisti. Pronto Ethika è un servizio di segreteria virtuale che mette a disposizione una segretariaassistente reale che lavora a distanza al tuo fianco: mai più chiamate, appuntamenti e documenti persi, garantendoti una reperibilità continua di grande qualità per i tuoi clienti. Instant Office Torino è un servizio di noleggio di spazi di lavoro a tempo in cui si paga esclusivamente la durata di permanenza di ora in ora: uffici temporanei arredati, sala riunioni e sala conferenze per offrire ai tuoi clienti una esperienza di grande impatto». V3Sessanta, soluzioni semplici per problemi complessi. Informazioni: V3Sessanta Srl, corso Trapani 16 Torino, tel. 011.074.68.95, [email protected] n°4 - giugno 2014 L Unioni dei mestieri 9 Gli artigiani per una Torino Smart CNA Costruzioni all’Energy Expo In piazza Solferino, dal 9 all’11 maggio, presentato ai cittadini il progetto «Up To Green» a CNA Costruzioni è stata tra i protagonisti della tre giorni denominata Smart City Energy Expo che si è svolta dal 9 all’11 maggio scorsi in piazza Solferino, a Torino, evento realizzato in collaborazione con Enel e il patrocinio, tra gli altri, di Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Fondazione Torino Smart City, Kioto Club, Anci Piemonte, Enea, CNA. Un’expo diversa, nel cuore della città, per far incontrare cittadini e imprese e per farli riflettere insieme sui temi dell’ambiente e del risparmio energetico. «Siamo scesi in piazza - ha dichiarato il responsabile di CNA Costruzioni, Giovanni Brancatisano - portando a conoscenza di tutti i prodotti, le tecnologie e i sistemi per poter vivere in una città più a misura d’uomo, guidati dalla consapevolezza che siamo nell’era in cui è assolutamente necessario risparmiare energia». I tempi sono maturi per coinvolgere le città intere, i consumatori, i professionisti della progettazione, i produttori e le maestranze, creando un’occasione di incontro, con la consapevolezza che per realizzare concretamente una Smart City è necessario informare correttamente il cittadino-consumatore. L’evento si è inserito all’interno delle iniziative del progetto Torino Smart City. La Città di Torino, raccogliendo la sfida lanciata nel 2011 dalla Commissione europea con l’iniziativa Smart Cities & Communities, si è infatti candidata a divenire una «città intelligente», una città che, nel rispetto dell’ambiente, deve essere capace di produrre alta tecnologia, ridurre i consumi energetici degli edifici, promuovere trasporti puliti e migliorare in generale la qualità della vita dei suoi abitanti all’insegna delle basse emissioni di anidride carbonica. Una città intelligente, infatti, riesce a spendere meno e meglio senza abbassare la quantità e la qualità dei servizi forniti a cittadini e imprese. Durante la Smart City Energy Expo, CNA Costruzioni, affiancata da alcune aziende associate, ha portato all’attenzione del grande pubblico il progetto «Up To Green» realizzato in collaborazione con Gbc Italia e il contributo della Camera di commercio di Torino. Gli obiettivi formativi di questo progetto consistono nella divulgazione presso le imprese aderenti alla CNA della cultura e della pratica della sostenibilità. Il progetto è orientato al trasferimento di conoscenze tecniche, attraverso un percorso di formazione specialistico e alla creazione di una rete di imprese qualificate, attive sul territorio, nel settore della costruzione sostenibile. La formazione, erogata dal Gbc Italia, è strutturata in due livelli ed è differenziata a seconda delle filiere di appartenenza. In particolare, ad oggi, i destinatari sono le imprese che operano all’interno dei seguenti ambiti e categorie: a) imprese edili che operano nell’ambito di nuova costruzione o ristrutturazione importante dei fabbricati e che operano in ambiti specialistici quali isolamento termo-acustico dell’involucro edilizio, impermeabilizzazioni; b) finitura; c) verde (realizzazione e manutenzione); d) serramentisti; e) impiantisti. Installatori IL MODELLO DI LIBRETTO DI IMPIANTO, INCONTRO PER GLI OPERATORI IL 9 GIUGNO IN CNA. Sulla Gazzetta Uffi- ciale n°55 del 7 marzo 2014 è stato pubblicato il decreto del ministero dello Sviluppo economico 10 febbraio 2014 recante «Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica» Il decreto definisce: il modello di libretto di impianto per la climatizzazione che dovrà essere utilizzato dall’1 giugno 2014; i modelli di rapporto di efficienza energetica, anche questi da adottare dall’1 giugno 2014, in occasione degli interventi di controllo ed eventuale manutenzione di cui all’art.7 del Dpr n°74/2013, su impianti termici di climatizzazione invernale di potenza utile nominale maggiore di 10 kW e di climatizzazione estiva di potenza utile nominale maggiore di 12 kW, con o senza produzione di acqua calda sanitaria (ad esclusione degli impianti termici alimentati esclusivamente con fonti rinnovabili di cui al Dlgs 3 marzo 2011, n°28, ferma restando la compilazione del libretto). A partire da giugno 2014 cambiano, dunque, le modalità di compilazione del libretto d’impianto. Per questo CNA Torino ed Immergas organizzano il 9 giungo alle 20.30 un incontro rivolto agli installatori, presso CNA Torino, via Millio 26. La partecipazione è gratuita previa registrazione via fax al numero 011.1967.2194 o via email [email protected] n°4 - giugno 2014 L Unioni dei mestieri 11 La chiedono le Confederazioni dell’artigianato a favore dei cittadini più anziani e in pensione Piemonte, serve nuova politica sanitaria Tra le proposte, rivedere le aliquote dell’addizionale Irpef e ridurre gli sprechi e le inefficienze l Comitato di Coordinamento delle Confederazioni artigiane del Piemonte ha inviato un documento a tutti i candidati alle elezioni regionali, scritto unitariamente da CNA Piemonte, Casartigiani e Confartigianato. Il documento, dal titolo «Note per una nuova politica socio-sanitaria per pensionati ed anziani», propone in particolare: a) revisionare le aliquote relative all’addizionale Irpef regionale e comunale, al fine di ridurre le trattenute sui trattamenti pensionistici più bassi; b) garantire la piena erogazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), dei Liveas (Livelli essenziali di assistenza socio-assistenziali) e promuovere l’aggiornamento delle relative prestazioni e servizi; c) applicare con diligenza il principio di spending review per eliminare le inefficienze nella spesa sanitaria e reinvestire i risparmi per migliorare i servizi e le prestazioni socio-sanitarie; d) favorire economicamente il ricovero in Rsa-Residenza sanitaria assistenziale mediante riduzione della quota spettante al ricoverato e ridurre le liste d’attesa per il ricovero, potenziando sul territorio, il servizio sanitario; e) aiuto concreto alle famiglie che assistono l’anziano a domicilio; f) riduzione delle liste d’attesa per gli esami di laboratorio e le visite specialistiche. Ad esempio, occorre: adeguare le richieste dei medici alle reali necessità dei pazienti; coordinare l’esecuzione degli esami e delle visite specialistiche tra la sanità pubblica e i centri privati accreditati in relazione all’efficienza e ai costi delle prestazioni; la prescrizione diretta degli esami da parte degli specialisti ospedalieri senza che il paziente ricorra al medico di base; per determinati interventi chirurgici occorre che le sale operatorie lavorino, come in tutta l’Europa, non solo la mattina ma anche al pomeriggio; creare una rete capillare di servizi geriatrici di territorio, anche in previsione di istituire nel prossimo futuro la figura del medico geriatra di base. Il documento completo è a disposizione di tutti i cittadini e gli imprenditori interessati presso la sede territoriale della CNA a Pinerolo, via Chiappero 15, tel. 0121.040.200. Informazioni: Bruno Moriena, Presidente regionale CNA Pensionati, cel. 337.33.90.49, [email protected] I Love IT è aperitivo d’eccellenza Degustazioni alla Città del Gusto, su iniziativa di CNA Alimentare C ontinuano le attività di promozione delle aziende alimentari artigiane della provincia di Torino, anche all’interno del progetto I Love IT (www.iloveitartigianato.it) che dal 9 al 25 maggio scorsi si è manifestato al grande pubblico con un’esposizione al Castello di Moncalieri di 29 aziende italiane dei settori del food, del fashion e del wood. In concomitanza con la mostra, CNA Alimentare Torino in collaborazione con la Città del Gusto di Torino (Gambero Rosso), ha organizzato lo scorso 16 maggio una serata di degustazione alla scoperta delle eccellenze del nostro territorio. La formula adottata è stata quella dell’aperitivo, durante il quale è stato possibile non solo gustare le eccel- lenze proposte, ma soprattutto conoscere direttamente la passione dei produttori artigiani. Alla serata, che si è svolta presso i locali della Città del Gusto, in corso Stati Uniti, a Torino, erano presenti: Cereal Terra Srl azienda con sede a Ciriè, produttrice di salse, creme, antipasti e composte biologici; Il Pastificio dell’Arco, pastificio gastronomia con sede a Rivalta di Torino, specializzato nella produzione di pasta fresca ripiena, e non, in tutte le tipologie della tradizione italiana; il caseificio Uberti Foppa con sede a Villafranca Piemonte, produttore di formaggi artigianali da materie prime provenienti esclusivamente da allevamenti della bassa pianura pinerolese, il tutto accompagnato da abbina- menti con le birre artigianali del Birrificio Torino, birre rigorosamente artigianali, né filtrate né pastorizzate. L’iniziativa si è inserita nell’ambito delle attività del progetto Alimen.to, realizzato da CNA Alimentare e Cordiretti Torino con il sostegno della Camera di commercio di Torino. Le aziende associate interessate ad essere coinvolte in prossime iniziative per la promozione delle eccellenze gastronomiche della provincia di Torino possono mettersi in contatto con la responsabile provinciale di CNA Alimentare, Elena Schina, in via Millio 26, a Torino, presso la sede provinciale della CNA. Info: Elena Schina, CNA Alimentare Torino, tel. 011.1967.2185, [email protected] Brevi ISTITUTO CATTANEO: L’EURO PIACE ANCORA, MA IN ITALIA MENO. Dal 2007 i favorevoli alla moneta unica sono diminuiti poco nell’Eurozona (dal 69% al 66%), ad eccezione dei Paesi mediterranei, dove, per la crisi, il parere positivo è sceso dal 64% al 57%. L’Italia guida questo trend negativo, con i favorevoli in picchiata di 10 punti (dal 63% al 53%). Lo rileva un’analisi dell’Istituto Cattaneo in vista delle elezioni europee di maggio e diffuso dalla CNA nazionale. ECCELLENZE IN DIGITALE TOUR è il road show nazionale promosso da Google, Fondazione Symbola, Università Ca’ Foscari, in partnership con CNA e Coldiretti. Dopo Bologna (30 maggio), il tour arriverà a Firenze il 19 giugno, per proseguire a settembre e ottobre in data da definirsi. Un viaggio lungo la penisola per incontrare e far incontrare gli imprenditori italiani, le eccellenze dell’artigianato, della piccola industria, dell’agricoltura. Raccontare loro attraverso la voce di colleghi imprenditori - quanto la Rete li possa aiutare a crescere e a combattere la crisi, aprendo le porte del mercato globale. Spiegare - con l’aiuto di esperti di informatica, ecommerce, marketing, social media e comunicazione quali strumenti siano oggi a disposizione delle imprese, come sceglierli e come capitalizzarli al meglio. Info: www.digitalintour.it n°4 - giugno 2014 I 12 Unioni dei mestieri La moda «fatta ad arte e su misura» in scena agli Artigianelli di Torino L’iniziativa è sostenuta dalla CNA Torino per la promozione della manifattura italiana n°4 - giugno 2014 I l Procope Cafeclub Artigianelli di Torino propone giovedì 12 giugno, ore 18-21 la sfilata e il workshop dal titolo «Su misura. Fatto a mano. Con amore», progetto con egida De.Gu.Cré a firma delle Sartorie associate alla CNA Torino Diana Iacob, Daniel Robu e Michele Mescia, con il Patrocinio di Accademia Nazionale dei Sartori di Roma, della CNA Torino e di Ermenegildo Zegna (partner tecnico, Collegio Artigianelli; partner artistico Etnotango Festival 8° edizione). L’evento nasce come risposta agli interrogativi sui possibili ritorni a scenari professionali futuribili nel mondo dell’artigianato e per riprendere la tradizione, con un pizzico di innovazione, della cultura torinese di laboratori e di «mestieranza» eccellente nel mondo del tessile, allo scopo di formare giovani e adulti interessati alla sartorialità, nell’ambito, ma non solo, del Collegio Artigianelli di Torino. Ad animare la manifestazione, gratuita e aperta a tutti, saranno le realizzazioni e il know how dei sartori Daniel Robu, delegato Nazionale dell’Accademia dei Sartori insieme a Diana Iacob, membro junior dell’Accademia, e del Maestro «Forbici d’oro» Michele Mescia. I tre progettisti-stilisti-artigiani introdurranno «visivamente» all’affascinante mondo della moda e dell’intelligenza delle mani (di chi taglia, cuce, disegna e insegna) ricreando nella location un vero e proprio angolo laboratoriale appositamente in occasione del Festival Foat «Architettura in Città» 2014. Ad aprire la sfilata che segue l’intrigante workshop sarà il Presidente dell’Accademia Nazionale dei Sartori Sebastiano Di Rienzo. L’Accademia dei Sartori di Roma, attiva dal 1575 con lo scopo di salvaguardare e diffondere la no- bile arte sartoriale e la cultura del bel vestire, è presente al fianco della CNA come istituzione interessata a diffondere i principi ispiratori della maestranza di bottega d’eccellenza. Altro contenuto della serata saranno le opere dell’architetto artista Enzo Mastrangelo, noto per le sue innovative performances di «Time Identity», che con un’unica pennellata decisa catturano su stoffa il soggetto della sua arte, ottenendo opere in tessuto bicromo dall’aspetto quasi «sindonico». L’appuntamento sarà arricchito dall’estrazione a sorte di una prima prova di giacca sartoriale e si concluderà con l’omaggio coreutico «Con Amore» a cura di Etnotango Festival 8° edizione. L’appuntamento, ideato e condotto da Raffaele Menditto e Monica Mantelli, si svolgerà nei suggestivi e freschi infernotti del Procope Cafeclub Artigianelli di via Juvarra 15 a Torino, ad oggi cantiere work in progress e prossimo spazio polifunzionale sociale e creativo delle mestieranze e delle arti, improntato alla formazione informale e allo sviluppo della cultura attiva dei giovani e dei cittadini in genere - e in particolare sul coinvolgimento diretto nella produzione culturale e artistica nell’ambito di arti e mestieri, al fine di sviluppare intendimenti di mestieranza o aspirazione professionale, interagendo con altri mondi e culture attraverso le arti. L’ingresso alla serata è gratuito, previo accredito scrivendo a CNA Federmoda, [email protected] Innovazione ACCORDO CNA-UNI, LE NORME TECNICHE PER L’IN- PMI. Il Presidente nazionale CNA Daniele Vaccarino e il Presidente Uni, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, Piero Torretta, hanno sottoscritto il 26 marzo, a Roma, un accordo di associazione. L’obiettivo è accrescere la diffusione delle norme tecniche tra artigiani, professionisti ed imprenditori e di migliorare la loro partecipazione nei processi di normazione, così come richiesto dalla legislazione comunitaria. NOVAZIONE DELLE «Torino di Moda», sfilata al Colors Si è svolta a fine marzo ed ha coinvolto otto aziende associate CNA C NA Federmoda, in collaborazione con il Lions Club duca d’Aosta di Torino, zona Crocetta, insieme alle sartorie Francesca Fasano, Cristiana Righetti, Iacob, Maison Moré, Daniel Robu, alla pellicceria Alberto Campra, alla bustaia Lia Biondino, al maglificio Elli Minetti, all’azienda orafa L’Arte nell’Oro e al produttore di borse HandBagBanner hanno organizzato una sfilata di moda indipendente per il ciclo «Torino di Moda» presso il Colors di via Sacchi a Torino, lo scorso 24 marzo, ore 18/19 con ingresso ad inviti. La sfilata si è svolta al termine di un torneo di burraco organizzato dal Lions Club. Il ricavato della serata è stato dato in beneficenza a sostegno del progetto «Aiutaci ad Foto di gruppo al termine della sfilata con gli artigiani e le modelle Aiutare: Bambini nuovi poveri» che si occupa di assistere bambini da 0 a 3 anni che vivono in famiglie bisognose, per donare generi alimentari di prima necessità e pannolini. Torino di Moda è un format ideato da CNA Federmoda per promuovere la moda indipendente a Torino e provincia e che già stato declinato in numerosi appunta- menti, in location prestigiose come il Circolo della Stampa di Torino e lo Sporting di corso Agnelli, sempre a Torino. Tutte le aziende associate alla CNA del settore moda-accessori-pellicceria-pelletteria sono invitate a manifestare il proprio interesse a partecipare a questi eventi comunicando la propria email ad [email protected] Unioni dei mestieri 13 La docente Laura Pellegrinelli testimonia la collaborazione con la CNA a favore degli studenti Al Plana l’alternanza scuola-lavoro è realtà L a riforma degli Istituti professionali statali ha stimolato, promuovendo l’alternanza scuola-lavoro, il contatto tra scuola e impresa, consapevole delle necessità delle scuole professionali di collegarsi con il territorio, nel quale gli allievi, si inseriranno come futuri lavoratori. La scuola dovrebbe fornire le discipline di base e lo sviluppo pratico della manualità, così ricercata nei nuovi assunti. La stessa riforma, riducendo notevolmente le ore di laboratorio, suggerisce un contatto con le aziende, al fine di mostrare da vicino l’attività lavorativa, che gli studenti saranno chiamati a svolgere, una volta conseguito il diploma. Il contesto economico nel quale viviamo mette di fronte alla necessità di creare collegamento con le imprese; la scuola da sola non può offrire lavoratori preparati secondo le richieste specifiche del mercato (ad esempio non è possibile l’acquisto di macchinari e attrezzature all’avanguardia) e le imprese chiedono lavoratori in grado di inserirsi nel contesto lavorativo. Però, pur con queste considerazioni, è difficile, nel contesto del nostro Paese, pensare a una cultura del lavoro e della formazione, ipotizzando percorsi simili al sistema duale tedesco, perché, senza assolutamente dare giudizi di merito, in Italia il contesto è diverso sia per l’approccio più storico-umanistico della scuola sia per la cultura d’impresa degli imprenditori, che investono sì in formazione, ma tradizionalmente non nella scuola di stato. Che cosa possiamo allora proporre per creare un contatto fra scuola e territorio che sia utile ad avvicinare gli studenti al mondo delle imprese e incontri l’interesse dalle aziende, rendendole disponibili a dialogare con la scuola, Alcuni degli studenti del Plana coinvolti dalla CNA Torino con la docente Laura Pellegrinelli evitando soluzioni lontane dal nostro contesto? La risposta è una collaborazione tra scuola e impresa. In questi anni l’Ipia Giovanni Plana ha trovato nella CNA Torino un valido aiuto. La collaborazione con Stefano Busi, responsabile CNA Produzione, ha favorito il contatto con aziende quali Samec, Boano, Mod.En, Gp Piola che hanno accolto gli studenti. Nicola Scarlatelli, Carmine Scalzitti, Laura e Piero Boano eMichelangelo Ricossa hanno dimostrato disponibilità nell’accompagnare i ragazzi in visita nei loro stabilimenti o nell’incontro con le classi presso il nostro Istituto. La scuola trova negli imprenditori un contatto per favorire la conoscenza del mondo del lavoro e l’impresa, nella scuola, i futuri lavoratori da indirizzare, secondo le esigenze del territorio in cui è inserita. Gli allievi, partecipando a visite e incontri con imprenditori, sono motivati allo studio e all’apprendimento per il significato concreto che prende la loro frequenza scolastica. Si può prevenire in questo modo la dispersione scolastica e si favorisce il radicamento nell’Istituto scolastico frequentato. Punti di forza della collaborazione scuola-lavoro. L’esperienza genera interesse presso i ragazzi che vivono in modo coinvolgente la visita nelle aziende. L’uscita dalla scuola permette ai ragazzi di scoprire che le attività scolastiche sono collegate a esperienze concrete sul territorio e che la scuola non è un luogo in cui si «ingabbia» la vita. In tutte le occasioni, durante le visite, gli allievi sono accompagnati dagli imprenditori. E’ importante che in questo iniziale approccio con il mondo del lavoro, l’azienda in cui si effettua la visita sia di piccole o medie dimensioni, perché i contatti sono più immediati e offrono testimonianze dirette, di cui i giovani hanno necessità. La presenza di lavoratori che svolgono le operazioni loro assegnate e possono dialogare, durante l’attività, con gli studenti è significativa e offre senso e valore al lavoro. La partecipazione del lavoratore e, nelle piccole imprese, la sua passione per il lavoro ben fatto e per la stima che da questi ne si può ottenere presso terzi, vanno nel segno di un mondo positivo che i ragazzi maturano come meta da raggiungere e che, quindi, vale un impegno scolastico. Gli imprenditori, da parte loro, conoscono i ragazzi nel loro ambiente scolastico e ne scoprono le qualità di intraprendenza e serietà, che spesso nella lezione ordinaria rimangono latenti. Nel- l’imprenditore gli studenti apprezzano la concretezza, per il contatto con il mondo del lavoro: considerandolo un potenziale «datore di lavoro» sanno comportarsi bene, in apparenza spesso in modo quasi innato; le difficoltà di un comportamento esuberante, che in aula viene stigmatizzato, scompaiono e l’imprenditore, in visita, ricava una buona impressione dagli allievi. In alcuni casi la visita potrebbe anche portare alla presa di coscienza che l’indirizzo scelto non è quello desiderato dallo studente; questo deve essere inteso come punto di forza del progetto (nonostante possa essere percepito come negativo per l’Istituto in particolare); è evidente che l’allievo dovrà comunque essere, in seguito, aiutato nella scelta di un nuovo indirizzo di studi. E’ da considerarsi «punto di forza» perché è un bene che la scuola aiuti, già nei primi mesi di frequenza del corso a saper individuare aspirazioni e attitudini degli iscritti. Altro elemento significativo riguarda l’insegnante referente, quindi organizzatore, che scopre di avere un ruolo di attore nel processo formativo degli allievi. L’insegnante esecutore, secondo un modello di scuola che potremmo definire «fordista», pare qui venire meno. In questo nuovo ruolo gli insegnanti interessati nella programmazione di attività che gli allievi intendono come dotate di senso per la scoperta del territorio traggono vantaggi. Si crea una relazione più autentica fra studenti e insegnanti e la soddisfazione alimenta gli uni e gli altri migliorando il clima di classe anche durante l’attività curricolare ordinaria (si ringrazia per la collaborazione la professoressa Laura Pellegrinelli). Info: CNA Produzione, Stefano Busi, 011.1967.2103, [email protected] n°4 - giugno 2014 Più motivazione per i ragazzi e incontri nelle aziende per farli maturare e pensare al loro futuro 14 Dati nazionali forniti da Unioncamere relativamente al primo trimestre di quest’anno Commercio: le vendite giù del 3.7% Minori le perdite nel Nord Ovest (-2.8%); i più penalizzati sono i settori del «no food» endite ancora in calo nel primo trimestre 2014 per le imprese del commercio e dei servizi: secondo l’indagine congiunturale di Unioncamere realizzata a livello nazionale, i consumi sono restati al palo e le vendite nel commercio hanno subito una contrazione del 3.7%, mentre la flessione nei servizi è stata del 2.6%. Secondo lo studio, la perdita di fatturato continua a essere di entità rilevante tra le imprese del commercio con meno di 20 dipendenti (-4.5%), ma è comunque consistente anche tra quelle di dimensioni maggiori, compresa la grande distribuzione organizzata (-1.6%). Le sofferenze si concentrano soprattutto tra le imprese delle regioni centrali (che registrano una perdita del 5%) e tra quelle del Mezzogiorno (-4.2%). NordOvest e Nord-Est, invece, contengono la flessione rispettivamente al -2.8% e al -2.5%. Tra i settori, il più penalizzato è quello del commercio al dettaglio non alimentare (-4.2%), seguito dal food (-3.4%). Il desiderio di voltare pagina con la n°4 - giugno 2014 V Vendite estive di fine stagione Raee I saldi estivi 2014 a Torino e nei principali comuni della provincia inizieranno sabato 5 luglio e proseguiranno fino a sabato 30 agosto. A Torino, nei negozi che effettuano i saldi, deve essere esposta copia dell’informativa per i consumatori con le principali regole osservate (che ha sostituito la comunicazione preventiva richiesta invece in quasi tutti gli altri comuni). Tale informativa è a disposizione sul sito web www.comune.torino.it/commercio. Le informazioni da esporre nel cartellino sono il prezzo originario di vendita, la percentuale di sconto sul prezzo originario, il prezzo scontato. In caso di violazioni, punite con una sanzione amministrativa da 516.46 a 3098.74 euro, il consumatore può rivolgersi alla Polizia municipale. Nuove regole sui rifiuti elettronici. Dal 12 aprile scorso è entrato in vigore il Dlgs 49/2014, recepimento della direttiva 2012/19/Ue sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), che ha abrogato il precedente Dlgs 151/2005 e detta le nuove regole per la gestione di Aee e Raee. decreto è già in vigore, ma le sue disposizioni si applicheranno in tempi diversi. Infatti: dal 12 aprile 2014 e sino al 14 agosto 2018 si applicherà alle Aee rientranti negli allegati I e II che rispecchiano quasi fedelmente quelle previste dal Dlgs 151/2005; dal 15 agosto 2018 in poi, si applicherà a tutte le Aee rientranti negli Allegati III e IV che, invece, sono abbastanza diverse dalle preesistenti. Per i distributori, cioè i rivenditori, la principale novità introdotta dal decreto è il ritiro «uno contro zero». Fermo restando l’obbligo di ritiro «uno contro uno», quindi, è stata introdotta la facoltà di ritirare a titolo gratuito i Raee di piccolissime dimensioni (dimensioni esterne inferiori a 25 cm) provenienti dai nuclei domestici senza obbligo di acquisto di Aee di tipo equivalente. Tale facoltà diventa un obbligo per i distributori con superficie di vendita al dettaglio, di almeno 400 metri quadri. Come al solito, le modalità per effettuare questa nuova forma semplificata di raccolta dei Raee sono demandate ad un successivo decreto del Ministero dell’Ambiente. crisi induce il 24% delle imprese commerciali ad attendere un miglioramento del proprio fatturato tra aprile e giugno prossimo, mentre il 10% prevede una riduzione ulteriore delle vendite. La componente più cospicua, tuttavia, resta quella degli imprenditori che non si aspettano modifiche del quadro attuale (sono il 66%). Le maggiori attese di recupero interessano iper e supermercati e le imprese di maggiori dimensioni. Nei servizi il volume d’affari risale ma resta con il segno meno; il comparto degli alberghi, ristoranti e servizi turistici registra un -4.1%, contro il -3.9% degli altri servizi (attività finanziarie e assicurative, immobiliari e gestione delle acque e dei rifiuti) e il -3.2% del commercio all’ingrosso e di autoveicoli. La contrazione del fatturato è in questo caso più intensa al Centro (-3.9%) e nel Nord-Ovest (-2.7%). Sud e Isole (-2.3%) e Nord-Est (-1.7%) si posizionano sopra la media. Estremamente caute le previsioni per il secondo trimestre dell’anno: le più ottimiste sono le imprese del segmento turistico (il 37%); sul fronte dei servizi alle persone e degli altri servizi, la quota di imprese che attende un miglioramento del fatturato è pari a quella che prevede un suo ridimensionamento mentre le più pessimiste sono le imprese commerciali. Considerate nel loro insieme contrario il 74% delle imprese del commercio e dei servizi ritiene che nel secondo trimestre proseguirà l’attuale andamento del mercato e solo il 18% prevede un miglioramento delle vendite, a fronte di un ulteriore 8% che attende una loro riduzione (m.p). 15 Torino è diventata una città turistica, ma occorre lavorare bene per il 2015 All’effetto Expo si aggiungono l’Ostensione della Sindone e il bicentenario di Don Bosco S no seguiti altri grandi eventi come le Universiadi, i grandi saloni ormai di caratura mondiale come quello del Libro, Terra Madre ed il Salone del Gusto, le celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell’Unita d’Italia per citarne alcuni. Ed il 2015 si Neve e Gliz, le due mascotte delle Olim- preannuncia come piadi invernali di Torino 2006 (immagine un anno di grandi repertorio CNA) appuntamenti. Infatmeri cominciano a costituire una ti, il prossimo anno si svolgeranparte importante del prodotto no una serie di eventi come L’Ointerno lordo cittadino ed han- stensione della Sacra Sindone no, nel tempo, fatto crescere che si terrà a partire dal 19 apriuna sempre più importante fetta le e terminerà il 24 giugno, il bidi indotto. Non solo, essere una centenario della nascita di Don meta turistica vuol dire aprire la Bosco, il fondatore della Famicittà sempre più al mondo ed al- glia Salesiana che inizieranno il le relazioni internazionali e co- 16 agosto, oltre naturalmente alme insegnano altre esperienze, l’Expo mondiale di Milano. In ocse una città è bella e caratteriz- casione dell’Expo 2015, vi saranzata da una elevata qualità della no certamente flussi turistici sivita, diventa un attrattore di in- gnificativi che convergeranno su vestimenti. La Città è ormai abi- Torino. E’ fondamentale che i tuata a gestire grandi eventi e le treni ad alta velocità fermino alOlimpiadi invernali di Torino la stazione di Rho, rendendo 2006 sono state un fondamen- quindi oltremodo vantaggioso, tale punto di passaggio a cui so- una quarantina di minuti, il collegamento con Torino che unisce alla vicinanza un’offerta molto ampia, completa ed articolata, già rodata e progressivamente affinata nel tempo. Questi soli dati dimostrano quanto sia importante per la CNA pensare a delle iniziative che possano mettere in contatto le imprese con questi flussi. Le imprese interessate ad intercettare questi flussi sono certamente quelle del settore agroalimentare, della moda nella sua accezione più ampia, dell’artigianato tipico ed artistico. Arrivare a proposte che consentano alle nostre imprese di intercettare questi flussi è una questione non più differibile (s.e). Convenzioni Convenzione CNA-Creditreform. E’ attiva una convenzione tra la CNA Torino e Creditreform Italia Srl che consente ai Soci CNA (artigiani, commercianti e Pmi) di ottenere le seguenti informazioni: a) informazioni sui partner nazionali ed esteri: il servizio è dedicato alle aziende che necessitano ottenere informazioni su solvibilità, dimensioni ed affidabilità dei propri partner commerciali nazionali ed esteri, residenti nei paesi europei o extraeuropei; il Socio CNA può ottenere informazioni su partner sia residenti nei paesi europei che extraeuropei attraverso la richiesta di un «report informativo» - I costi del servizio sono i seguenti: i) informazioni base e di livello avanzato richieste su partner italiani, costo variabile da euro 35 più Iva ad euro 120 + Iva; ii) informazioni base e di livello avanzato da paesi esteri, costo variabile da 65 euro più Iva a 150 euro più Iva; iii) informazioni dettagliate in preparazione ad azioni di recupero crediti nei confronti di clienti nazionali: il costo del servizio è di euro 120 più Iva. Informazioni: tel. 011.1967.2122, email [email protected] Guida alle convenzioni per i Soci CNA. Una guida cartacea è a disposizione, gratuitamente, in tutte le sedi CNA a Torino e provincia. L’elenco completo delle convenzioni è comunque disponibile sul sito web www.cna-to.it n°4 - giugno 2014 i sono ormai attestate intorno ai 5 milioni le presenze turistiche che ogni anno si contano a Torino. Se consideriamo che all’inizio degli anni 2000 eravamo intorno alle 900 mila presenze, si comprende l’enorme sforzo fatto dalle amministrazioni dei Sindaci Castellani e Chiamparino per trasformare Torino in una meta turistica. Per presenze turistiche si intende il numero degli arrivi per i giorni di pernottamento. Ovviamente, maggiore è il numero di giorni di permanenza del turista, più sono elevate le ricadute economiche per il territorio. Va anche considerata la tipologia del turista. In passato la Città si caratterizzava per il turismo di affari che per sua natura è fortemente legato alle contingenze economiche, oltre ad essere un turismo che vive poco la città, concentrato com’è sugli impegni professionali. Oggi non è più così ed i turisti che vengono a Torino si dividono tra affari, percentualmente in minoranza, turismo convegnistico e di piacere e sono aumentati costantemente i giorni medi di permanenza in città. E’ evidente che questi nu- 16 Unioni dei mestieri A Biella c’è «la fabbrica delle donne», riflessioni sul futuro della manifattura Iniziativa di CNA Piemonte per dare visibilità e prospettive alle imprese al femminile n°4 - giugno 2014 M ani@fattura, ovvero, «la fabbrica delle donne». Con l’obiettivo di «rispondere alla crisi con la creatività», o almeno di lanciare una proposta, CNA Impresa Donna Piemonte e CNA Impresa Donna Biella hanno organizzato domenica 18 maggio, a Biella, presso «Cittadellarte» Fondazione Pistoletto, un evento dedicato alla creatività manifatturiera delle donne: un momento per esporre e vendere i prodotti che nascono dalle mani delle donne, ma anche per riflettere sul futuro del sistema produttivo piemontese e, in definitiva, italiano. Il Piemonte ha fondato la sua fortuna sulla manifattura e sulla creatività, ma oggi questa vocazione sembra essersi perduta, eppure è ben presente nelle imprese artigiane manifatturiere dove la sfida è continuare a reinterpretare in chiave moderna vocazioni e competenze strettamente legate alla tradizione produttiva della regione. In questi anni, le imprese a conduzione femminile hanno saputo, più di altre, «tener botta»: nel lungo periodo (dal 2002 al 2013) le imprese femminili registrate sono infatti passate da 105.661 a 111.381 unità. La scelta imprenditoriale non è più una forma di auto-impiego, ma una consolidata realtà. Ciò è tanto più vero per le imprese artigiane: si diventa imprenditori o imprenditrici perché in possesso di talenti e di capacità produttive. I punti di forza delle imprese al femminile sono la qualità, il servizio ai clienti, l’efficienza organizzativa e anche l’innovazione. E questi punti di forza e di innovazione, nei prodotti e/o nelle storie umane delle imprenditrici (scelte coraggiose, tigianali di cui ancora si dispone - e in cui eccellono le mani femminile e quelle degli ingegneri, dei ricercatori, degli esperti in innovazione e comunicazione. Storia e tradizione Particolare della locandina dell’evento organizzto manuale saldate dalla CNA presso la Fondazione Pistoletto all’ingegno e alla cultura: ecco la cambiamenti, ripensamenti scelta quindi di un luogo simimprenditoriali, abbandoni di bolo come la Fondazione Piprofessionalità passate per ab- stoletto per sottolineare questa bracciarne di nuove) saranno sfida. Perché il mondo globale il filo rosso della manifestazio- è affamato di made in Italy: ne e verranno in qualche mo- sta alle nostre imprese scoprire do evidenziate. Il mondo del il modo per sfamarlo, prima domani e le risposte alla crisi di tutto facendosi conoscere e odierna si basano sulla combi- mettendosi in gioco. Informanazione tra le competenze ar- zioni: [email protected] Brevi OSTENSIONE SINDONE E BIBOSCO. L’Ostensione si terrà da domenica 19 aprile a mercoledì 24 giugno, festa di San Giovanni Battista Patrono di Torino e onomastico di don Bosco nel bicentenario dalla nascita. Il periodo previsto è più lungo (67 giorni) rispetto a quello di altre esposizioni del Telo. L’Ostensione coinciderà con la visita di Papa Francesco (data non ancora comunicata) e con il pellegrinaggio alla Sindone dei giovani che parteciperanno alle celebrazioni del Giubileo salesiano. CENTENARIO DON Cinquant’anni di lavoro per Colaneri Il 22 aprile il salone di acconciatura ha tagliato l’importante traguardo P rimi cinquant’anni di attività per Remigildo Giuseppe Colaneri, in arte Pino, storico acconciatore di Borgo San Paolo, a Torino, Socio CNA. Una festa sobria e ben riuscita, si è svolta lo scorso 22 aprile, nel salone di via Monginevro, per celebrare l’importante traguardo, condiviso con i figli Tony, Roby e Alessandro e la moglie Michelina Dascoli, tra ospiti illustri e clienti fedeli. Tra gli altri, hanno portato il loro saluto a Colaneri il Presidente e il Segretario della CNA Torino Nicola Scarlatelli e Paolo Alberti, il Presidente della Camera di commercio di Torino Alessandro Barberis, e il Presidente della Circoscrizione 3 Daniele Valle. Colaneri è sta- leador della Juventus a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 e Italo Allodi dirigente sportivo di Juventus, Inter, Napoli e Fiorentina, scomparso nel 1999. Colaneri ha ricevuto numerose attestazioni di stima: in partiDa sinistra: Tony Colaneri, Daniele Valle Presidente colare dal Sindaco di Circoscrizione 3 di Torino, Paolo Alberti, Alessandro Tavenna, il comune Barberis Presidente Camera di commercio di Tori- del Molise, in prono, Pino Colaneri, Nicola Scarlatelli, Alessandro e vincia di CampobasRoby Colaneri so dove è anto nel 1940, e dall’onoreto agli inizi della carriera, nel vole Antonio Di Pietro, moli1969, il parrucchiere dei can- sano anche lui, che alcuni antanti del Festival di Sanremo ni fa venne anche a trovarlo in dove ha potuto curare tra gli salone. Colaneri ha iniziato il altri il look di Nicola di Bari. mestiere di parrucchiere in un Tra i suoi clienti ha avuto an- piccolo salone di Tavenna alche John Charles, celebre go- l’età di appena 9 anni (al.st). Unioni dei mestieri 17 Il 16 maggio, giornata di studio promossa da CNA sulle opportunità del commercio elettronico Ecommerce Day, l’Italia è in forte ritardo A vent’anni dall’avvio dell’era di Internet, l’Italia sconta ancora un ritardo diffuso nell’approccio alla rete da parte di cittadini e imprenditori. Lo scenario è complesso, e pieno di contraddizioni, ma sta di fatto che artigiani e piccole imprese che rappresentano, piaccia o non piaccia, il 98.5% delle partite Iva attive nel nostro paese, ancora nel 2014 scontano resistenze e difficoltà nell’utilizzo della rete per fare business, non meno di quanto molte famiglie manifestino forti limiti nell’uso del web per iscrivere i figli a scuola o per prenotare una vacanza on-line. Il tema è stato al centro della lunga giornata di lavori dell’Ecommerce Day organizzato lo scorso 16 maggio da Jusan Network Srl al Mirafiori Motor Village di Torino, in collaborazione con la CNA Torino, a cui hanno partecipato oltre 300 imprenditori da tutta Italia. L’evento, inserito nella quinta edizione del Digital Festival, 8 maggio-8 giugno, è stato fortemente promosso dalla CNA con l’obiettivo di contribuire alla diffusione della cultura digital tra le piccole imprese. Internet sta rivoluzionando l’eco- nomia e la società in tutti i principali paesi sviluppati e non è possibile non tenerne conto, se non al costo di uscire progressivamente dal mercato. Basta pensare che l’avvento dei social network sta cambiando il concetto stesso di comunità: dopo Cina e India, l’ambiente più popolato al mondo risulta essere Facebook, seguito da Tencent (community cinese con 550 milioni di utenti) e Whatsapp; solo dopo arrivano gli Stati Uniti, seguiti da Google Plus, dall’Indonesia, da Linkedin e da Twitter. Con riferimento all’ecommerce, questo sta già modificando in modo radicale il business in molti paesi: nel 2014 si assisterà ad un’esplosione del fenomeno in Cina, India e Indonesia, mentre in Russia è atteso in crescita del 200% entro il 2017. In Europa, l’80% del volume d’affari generato dal commercio elettronico è prerogativa di appena tre paesi: Regno Unito, Germania e Francia. Il rimanente 20% del mercato è distribuito tra gli altri 25 paesi dell’Unione europea, tra cui l’Italia in posizioni secondarie. Lo scorso anno nel nostro paese l’ecommerce è comunque SERVIZI INTEGRATI per il settore Civile e del Restauro www.abieffeimpresa.it [email protected] Tel. 011.663.18.35 cell. 333.260.69.49 P. IVA e C. F. 06033260016 • DIAGNOSTICA N. D. per edifici in muratura e c. a. • Analisi e Risanamento di murature umide • Realizzazione opere edili, di recupero e restauro • Servizi tecnici, perizie, consulenze cresciuto del 6%, pur essendo l’Italia in piena recessione: un dato interessante. Così come è degno di nota il fatto che l’82% degli italiani nella fascia d’età tra i 14 e i 70 anni acceda periodicamente ad Internet (il 47% da cellulare). Nel 2013, in Italia il commercio elettronico ha comunque prodotto 22.3 miliardi di euro di fatturato: erano appena 6.4 miliardi nel 2008. Il 29% del fatturato on-line delle aziende italiane è realizzato all’estero. Tuttavia, quando si vanno a guardare i numeri più nel dettaglio, emergono numerose anomalie: il 54% del fatturato derivante dal commercio elettronico in Italia è generato da siti web dedicati a giochi d’azzardo e giochi elettronici di varia natura, etichettati come «tempo libero». E’ un dato molto critico. Appena il 6% dei 22.3 miliardi di euro riguardano le assicurazioni, il 5% l’elettronica, l’1.9% l’editoria, l’1.3% la moda, l’1.2% l’alimentare. Rilevante, con una quota del 27%, è infine il peso del turismo. Tra il 2012 e il 2013 è, inoltre, aumentato del 30% l’accesso a Internet dagli smartphone: del resto in Italia se ne contano 29 milioni). Secondo un’indagine di Fastweb, il mercato dell’ecommerce italiano è però oggi al 90% nelle mani dei primi 50 player. E le piccole imprese quasi non esistono. Secondo un’indagine della CNA Torino, del resto, condotta su un campione di 100 aziende sotto i 50 dipendenti, appena il 5% ha avviato un progetto di ecommerce, mentre la quota delle imprese che si sono dotate di un sito web è cresciuta al 56% rispetto al 36% del 2013 e quella di chi ha una pagina aziendale su Facebook è passata dal 10% al 33%. Piccoli passi in avanti vengono fatti, dunque, ma l’Italia rimane fortemente arretrata. Eppure, se- condo un’indagine della Casaleggio Associati, condotta su 3 mila aziende italiane, il costo per acquisire un contatto commerciale tramite la rete è molto basso, appena 25.3 euro, e quindi alla portata delle Pmi. Il segreto è portare il consumatore all’acquisto entro 2-3 click al massimo sul proprio sito web. Sul web, del resto, si lavora con i grandi numeri: solo l’1.9% dei visitatori di un sito web dotato di ecommerce acquista, ma stiamo parlando di milioni di utenti potenziali. Sempre secondo l’indagine, il 63% delle imprese italiane on-line punta sul cosiddetto «flash sail» ovvero sull’acquisto d’impulso innescato da un’offerta strillata e a termine. Google canalizza il 53% del traffico sui siti web in Italia. Il 65% delle imprese intervistate usa Facebook per farsi promozione, il 41% Youtube, il 22% Twitter (vi sono imprese che usano più di un socialnetwork). Solo il 28% ritiene però soddisfacenti i risultati dei social media, mentre il 49% dichiara di avere difficoltà a gestirli. Il 22% delle imprese ha un sito web multilingua e il 43% vende solo in Italia. Secondo un’indagine di Mailup Srl, specialista in webmarketing, i risultati commerciali ottenuti grazie alla rete molto dipendono dall’architettura del sito web: il 57% dei navigatori abbandona una pagina web che non si carica entro i 3 secondi. Il cambio di pagina ideale dovrebbe avvenire entro 100 millisecondi, il tempo di un battito di ciglia. Un sito web lento riduce del 50% la concentrazione del navigatore e quindi l’attenzione e la comprensione di ciò che sta leggendo. Il 44% dei navigatori, infine, è infastidito dalla lentezza delle modalità di vendita on-line e quindi potrebbe perdere fiducia nel brand del sito (al.st). n°4 - giugno 2014 È un mercato da 22.3 miliardi di euro, ma solo il 5% delle piccole imprese ha venduto on-line 18 Unioni dei mestieri I Love IT punta su Stoccolma e la Svezia Workshop per le imprese con Italchamber Durante la mostra a Moncalieri, ospite una delegazione di esperti sul mercato scandinavo n°4 - giugno 2014 F ocus sulla Svezia per I Love IT, al Collegio Carlo Alberto di Moncalieri, lo scorso 12 maggio. La mostraevento per la promozione del made in Italy, allestita nella Galleria degli Infernotti del Castello di Moncalieri dal 9 al 25 maggio, ha fatto da cornice ad un seminario internazionale per la presentazione delle opportunità di mercato della Svezia, a cura del Segretario generale della Camera di commercio italiana per la Svezia (Italchamber), Andrea Molinari, e del project manager del Nacka Strands Massan, Erik Ellström, il centro fieristico di Nacka, città della contea di Stoccolma, a pochi chilometri dalla capitale svedese. All’incontro erano presenti quasi tutti gli espositori della mostra I Love IT allestita nella Galleria degli Infernotti del Castello di Moncalieri dal 9 al 25 maggio, ma anche alcuni imprenditori interessati a conoscere meglio la Svezia. Presenti, in rappresentanza delle istituzioni, Giuseppe Pischedda della Camera di commercio di Torino, e Patrizia Ludi, del Centro estero per l’internazionalizzazione; Giampaolo Vitali del Ceris-Cnr e gli assessori di Moncalieri Francesco Maltese e Raffaele Iozzino. Per CNA erano presenti la Presidente di area Antonella Tenore e il responsabile export Stefano Busi. Come è emerso dalle relazioni di Pischedda e Vitali, l’export piemontese ed italiano in Svezia oggi non è molto sviluppato: pesa all’incirca per l’1% sul totale delle vendite all’estero. Il Piemonte, in particolare, vende per 403 milioni di euro e importa per 211 milioni. Le vendite in Svezia sono fortemente con- Da sinistra: Nicola Scarlatelli, Presidente CNA Torino; Roberta Meo, Sindaco di Moncalieri; Alessandro Barberis, Presidente della Camera di commercio di Torino; Paolo Alberti, Segretario CNA Torino; Antonella Tenore, Presidente sede CNA Moncalieri centrate nei settori dei macchinari (36%), dell’automotive (28%) e dell’alimentare (15%) ed hanno subito una Allestimento a cura di Gm ArredamentiLignum Italia realizzato in sinergia con Tessitura Corte e l’artista Vittorio Varré significativa contrazione nel 2009 a causa della crisi. Le imprese svedesi che hanno investito in Piemonte sono, per contro, 14 e contano 4300 addetti e 1.3 miliardi di fatturato complessivo, pari al 5% delle imprese estere. Skf che ha dato il proprio patrocinio alla mostra I Love IT, è l’inve- stitore storico: è presente in Piemonte dal 1965 con oltre 3 mila addetti. La sensazione, tuttavia, è che il mercato svedese non sia mai stato realmente approfondito se non da pochi grandi gruppi ed in settori molto limitati dell’economia locale e nazionale, forse perché considerato «lontano». La Svezia è tutta- via un paese dell’Ue, anche se non ha adottato l’euro (la sua moneta è la corona svedese). Andrea Molinari ha cercato di mettere in luce i dati positivi del mercato svedese, ad iniziare dall’elevato potere d’acquisto dei suoi cittadini: il Pil pro-capite è di 50 mila euro, il doppio dell’Italia. Lo stipendio netto di un impiegato di medio livello è di 2770 euro, quello di un operaio di 1990 euro. Il ceto me- dio è molto sviluppato, mentre sono pochi sia i poveri che i ricchissimi. Con riferimento ai costi medi della vita: un abbonamento mensile per il bus costa 86 euro, l’affitto medio a Stoccolma oscilla tra i 700 e i 1000 euro e si spendono 150 euro al mese per vestire, 341 euro per mangiare e 144 euro per arredare la casa. Mediamente, marito e moglie lavorano entrambi e questo aumenta in modo significativo la possibilità di spesa di una famiglia. La Svezia è inoltre un mercato molto dinamico, caratterizzato da tempi certi e velocità nei pagamenti (in media da 10 a 30 giorni). Vero è che gli svedesi sono solo 9.5 milioni, ma la Svezia è una testa di ponte per tutto il mercato scandinavo che conta in totale 25 milioni di consumatori con caratteristiche piuttosto omogenee. Le grandi città svedesi stanno inoltre crescendo. Stoccolma ha acquisito 164 mila abitanti negli ultimi 5 anni e l’offerta di prodotti non soddisfa più la domanda. Sono in atto processi di inurbazione dalle periferie e dalle piccole città verso le tre città maggiori del paese, Stoccolma, Göteborg e Malmö, ma anche processi migratori da vari paesi europei ed extraeuropei. L’ecommerce è molto sviluppato: nel 2013 è cresciuto del 17% sul 2012 contro un +1.9% del commercio al dettaglio. Esistono molti casi di successo in fatto di ecommerce: www.linasmatkasse.se per esempio è un portale dove è possibile ordinare la spesa a domicilio con un abbonamento di soli 50 euro per 4 cene (ricette incluse). Questo portale è passato dai 2.9 milioni di fattu8 Unioni dei mestieri alla qualità, al prodotto green, alla novità e al design e che è un grande consumatore di prodotti tessili. Il workshop si è concluso con le domande degli imprenditori e la presentazione del centro fieristico dell’isola di Nacka da parte di Erik Ellström, struttura suggerita alla CNA dall’Ambasciata italiana a Stoccolma come potenziale luogo per organizzare un evento dedicato al made in Italy in Svezia. Patrizia Ludi, del Centro estero, ha infine evidenziato la possibilità di organizzare per il prossimo anno una collettiva di artigiani piemontesi al Salone del mobile di Stoccolma, spiegando come i possibili interlocutori siano gli studi di architettura e i piccoli distributori svedesi. CNA Torino intende a questo punto sviluppare le relazioni con Italchamber per valutare insieme alle imprese tutte le possibilità che possono essere messe in campo per favorire l’export verso la Svezia nei prossimi mesi (al.st). Le imprese in- In alto, Andrea Molinari, Segretario generale di Italchamber; Antonella Tenore; Vitaliano Alessio Stefanoni, responsabile progetto I Love IT; Erik Ellström, project manager del Nacka Strands Massan. A sinistra, Luis Sepulveda immortalato da Ferdinando Caretto mentre riceve una rosa di latta dall’artigiano Francesco Panacciulli teressate a ricevere informazioni sugli sviluppi del progetto I Love IT Svezia possono contattare presso la CNA Torino: Stefano Busi, [email protected], Vitaliano Alessio Stefanoni, [email protected] Luis Sepulveda incantato dagli artigiani Lo scrittore visita «I Love IT» per vedere il bancone di Reale Restauri C ’era anche lo scrittore cileno Luis Sepulveda tra i visitatori che sono accorsi a vedere la mostra I Love IT nel primo fine settimana di apertura. Venuto al Castello di Moncalieri domenica 11 maggio per una conferenza sul suo ultimo romanzo, Sepulveda ha prima raccontato ai suoi amati lettori che da molto tempo i suoi libri nascono sul tavolo di un artigiano panettiere di Amburgo e poi seguito il consiglio della Presidente di CNA Moncalieri Antonella Tenore e dell’assessore alla Cultura di Moncalieri Francesco Maltese di visitare la mostra I Love IT dove era in mostra un antico banco da lavoro di un restauratore di lampadari. Spulveda che aveva raggiunto la Sala della Regina del Ca- stello nell’ambito del ciclo di incontri del Salone del Libro Off, per presentare la sua ultima fatica, «Un’idea di felicità», edizioni Guanda, ha raccontato che il tavolo su cui lavora gli è stato donato in segno di amicizia da un panettiere, al termine del suo lungo soggiorno forzato ad Amburgo, durante la dittatura cilena. Sepulveda è poi affascinato dal fatto che nella mostra I Love IT vi fosse un bancone vecchio di oltre cento anni di Francesco Panacciulli, titolare dell’azienda torinese Reale Restauri, appartenuto a generazioni di artigiani che restaurano lampadari. Sepulveda si è così soffermato svariati minuti per parlare con Panacciulli che lo ha omaggiato di una rosa in latta lavorata a mano. Per la Presidente An- tonella Tenore e per tutto il gruppo dirigente della CNA, la visita dello scrittore è stata la ricompensa per il lungo lavoro organizzativo della mostra, inaugurata venerdì 9 maggio in presenza tra gli altri del Sindaco di Moncalieri Roberta Meo e del Presidente della Camera di commercio di Torino Alessandro Barberis. «Il fascino dell’artigianato è senza tempo», ha dichiarato il Presidente di CNA Torino Nicola Scarlatelli, che ha però sottolineato come gli artigiani siano «una specie in continua evoluzione, capaci di innovazioni tecnologiche spesso sorprendenti», come hanno testimoniato i 29 espositori accolti nella mostra I Love IT al Castello di Moncalieri, aperta al pubblico dal 9 al 25 maggio (al.st). n°4 - giugno 2014 8 rato del 2009 ai 40 milioni del 2012. Sul fronte moda, fa scuola il portale www.nelly.com, un vero e proprio negozio on-line di intimo e moda mare nato nel 2003 che nel 2006 fatturava 2 milioni di euro, saliti a 47 milioni nel 2010. Per i mobili, appare vincente l’esperienza di www.furniturebox.se che è passata dal milione di euro di fatturato del 2012 ai 9.36 milioni del 2013. Con riferimento ai tre settori cardine del progetto I Love IT, Molinari ha spiegato che la moda in Svezia vale 25 miliardi di euro (dato 2012) ed è un settore che ha conosciuto una espansione dell’11% rispetto al 2011 con particolare riferimento a quella maschile; le calzature sono cresciute nello stesso periodo dell’1.7%. Nella moda esiste però una forte concentrazione commerciale: il colosso H&M rappresenta da solo il 53% del mercato svedese (2012). Nel food il made in Italy è molto amato anche grazie a numerose trasmissioni Tv, particolarmente seguite, su turismo ed enogastronomia italiana. L’Italia è al quinto posto nella classifica dei paesi esportatori di prodotti alimentari in Svezia subito dopo la Norvegia (salmone), la Danimarca (suini), la Germania e l’Olanda (prodotti di serra). Nel biennio 20102012 si è verificato un aumento delle vendite del 15.6% dei prodotti alimentari italiani in Svezia. L’Italia è oggi il primo esportatore di vini, soprattutto rossi, e detiene il 24% del mercato, seguito da Sud Africa, Spagna e Australia. La casa è, infine, un bene molto prezioso per gli Svedesi: vi trascorrono molto del loro tempo libero ed è un luogo di socializzazione importante. La vendita di mobili in Svezia è cresciuta del 12.3% tra marzo 2013 e marzo 2014. In sintesi, secondo Molinari il consumatore svedese è molto attento 19 20 Unioni dei mestieri Torna la Fiera dell’Artigianato tipico: 5 e 6 luglio, il legno ad arte a Cantoira Sarà la 16ª edizione; determinante il ruolo di CNA e Gal Valli Lanzo Ceronda Casternone n°4 - giugno 2014 S abato 5 e domenica 6 luglio a Cantoira, nelle Valli di Lanzo, si rinnova l’appuntamento annuale della Fiera dell’Artigianato tipico delle Valli di Lanzo Ceronda e Casternone. La fiera, patrocinata dalla Comunità Montana Valli di Lanzo Ceronda Casternone e sostenuta dal Gal, dal Comune di Cantoira e dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato di Torino (CNA), propone per questa sedicesima edizione il tema «fare arte con il legno», raccontando come dal materiale legnoso delle nostre valli vengono realizzati tutti i prodotti di qualità e di eccellenza venduti dalle imprese locali. Nello spazio coperto, verranno eseguiti esempi di lavorazione da parte delle imprese artigiane, che faranno capire al pubblico la differenza tra un mobile industriale e uno artigianale, tra una fioriera del supermercato e una che restituisce stile e foggia delle nostre valli. La Fiera sarà quindi una sorta di «laboratorio» in azione, nel quale gli artigiani daranno dimostrazione delle proprie capacità artistiche e lavorative, con tanto spazio anche alle nuove idee e all’uso di materiali ecocompatibili (oltre al legno, saranno presenti anche le lavorazioni in pietra e ferro). Sempre nello spazio coperto, i restauratori daranno prova delle loro abilità nel recuperare gli oggetti di valore, mentre nell’area esterna «legno-energia» saranno visibili in azione le stufe e le caldaie di nuova generazione alimentate con biomasse legnose (tra cui il «cippatino» per uso domestico, novità assoluta nel panorama piemontese). Verrà allestita l’area coperta «giocare con il legno», dove i bambini potranno - assistiti da educatori - cimentarsi con una serie di giochi rigorosamente in legno e i più grandi potranno riscoprire alcuni giochi Carro ornamentale alla fiera dell’artigianato di Cantoira della loro infanzia, oggi quasi scomparsi dalle nostre case. Saranno ospiti della fiera artigiani e associazioni extra-regionali che proporranno i loro prodotti ma soprattutto la propria cultura e tradizione della lavorazione del legno. Infine, è stato istituito da Gal e CNA il «Premio Innovazione 2014» (si veda l’approfondi- mento nella pagina, ndd). Le premiazioni delle aziende si svolgeranno domenica 6 luglio a cura delle autorità regionali e locali delle Valli di Lanzo Ceronda e Casternone. Per le aziende che non avessero ricevuto il modulo per la partecipazione al concorso, è possibile scaricarlo dal sito internet del Gal e da quello della CNA di Torino. Il ricco programma della Fiera propone come sempre assaggi e degustazioni di prodotti tipici valligiani, spettacoli musicali, animazione (sono previste gare all’aperto dedicate, ad esempio, alla costruzione di cataste di legna). Durante la Fiera, verranno effettuate le riprese per la trasmissione di Telecupole «Scacciapensieri», condotta da Pino Minler. Il programma completo della fiera, che prenderà il via sabato 5 luglio, sarà a breve scaricabile dal sito web del comune di Cantoira www.comune.cantoira.to.it e dal sito web del Gal www.gal-vallilanzocerondacasternone.it - Per ulteriori informazioni, è possibile comunque telefonare al Comune di Cantoira (tel. 0123585601) e agli uffici del Gal (tel. 0123-521636). CNA e Gal premiano l’innovazione Alla fiera di Cantoira un concorso rivolto agli «artigiani di montagna» I n occasione della tradizionale «Fiera dell’Artigianato tipico delle Valli di Lanzo Ceronda Casternone», in programma a Cantoira il 5 e 6 luglio prossimi, CNA Torino e il Gruppo di Azione Locale (Gal) Valli di Lanzo Ceronda e Casternone hanno istituito il «Premio Innovazione» per rendere visibile sull’intero territorio della provincia di Torino le iniziative assunte dai piccoli imprenditori delle valli per migliorare le caratteristiche dei prodotti del territorio e delle loro modalità di promozione tra i consumatori. Partendo dalla consapevolezza che in area montana esistono aziende di assoluta eccellenza, CNA e Gal intendono promuovere tutte le azioni messe in atto dagli imprenditori, anche solo in via sperimentale, per aprirsi a nuovi mercati, essendo la lontananza da Torino e dalle principali aree commerciali della provincia un serio ostacolo da superare per consentire alle imprese, anche in tempo di crisi, di crescere e di affermarsi sul mercato. Al «Premio Innovazione 2014» potranno partecipare tutte le imprese che hanno sede oppure un’unità locale in uno dei comuni appartenenti all’area Gal Valli di Lanzo Ceronda e Casternone che hanno messo in atto le seguenti azioni: Innovazione di processo; Innovazione di prodotto; Soluzioni di ecommerce; Strumenti di web marketing. La partecipazione è gratuita. Le candidature verranno raccolte dalla CNA e potranno es- sere presentate compilando l’allegato modulo e documentando le iniziative intraprese per l’innovazione dell’impresa anche con materiale fotografico e cataloghi trasmessi unicamente in formato elettronico. Una apposita Commissione tecnica valuterà le tre migliori candidature, che verranno premiate dalle autorità nel corso della giornata del 6 luglio (domenica). CNA metterà a disposizione dei vincitori, oltre alla pergamena ricordo, una pubblicità su «Il Risveglio» e una su «Il Canavese», con la realizzazione a spese della CNA di una soluzione grafica accattivante (che rimarrà di proprietà dell’azienda) e con l’inserimento gratuito sul portale web www.iloveitartigianato.it Informazione 21 Il consumatore può imparare a conoscere prodotti e servizi con percorsi esperienziali non corretti Informare il cliente per vendere meglio Con parole semplici e chiare l’imprenditore deve imparare a comunicare e fare cultura di prodotto iascuno di noi è cliente e ciascuno di noi ha in mente un’idea di cosa sia il mondo che ci circonda. Quindi, quando decidiamo l’acquisto di qualcosa, abbiamo ben chiaro quell’oggetto, come lo vorremmo adoperare, come starebbe nel nostro ambiente domestico o nell’ufficio, come una certa vettura risponderebbe ai nostri bisogni logistici, ma anche di immagine, e come un servizio ci potrebbe essere utile e come potremmo utilizzarlo al meglio o cosa aspettarci da esso. Ma questo è ciò che noi abbiamo in mente, non ciò che oggettivamente quei prodotti sono. Spesso scopriamo delle novità che neanche immaginavamo e talvolta tali scoperte modificano radicalmente l’utilizzo di ciò che vogliamo acquistare. Talvolta la sorpresa è piacevole, ci rendiamo conto di come la nostra visione delle cose fosse limitata ad un solo aspetto e invece ve n’erano tanti altri di cui nemmeno supponevamo l’esistenza; in altre circostanze, ci rendiamo conto di come le nostre convinzioni fossero molto distanti da quanto pensavamo o che perlo- % &" !"&&" '!-+,*%" "& %'#( $* # *, %, cliente che un sito Internet è anzitutto un fatto mediatico e solo dopo un fatto tecnico. Il cliente ha un’idea di cosa sia un sito, un blog, un forum o un social network, ma non sempre tale idea è coerente con la Il cliente potenziale si costruisce una visione di ciò realtà. Non è colpa che produciamo o vendiamo che non sempre corri- sua, o almeno quasi sponde alla realtà mai, dipende molto da come si è informeno ci fossero aspetti che non mato, da cosa gli è stato detto e avevamo preso in sufficiente in quali circostanze. Sta a noi considerazione. Questo è esatta- spiegare, con parole semplici e mente ciò che succede ai nostri chiare, tutti gli aspetti che anclienti. Essi hanno una visione dranno a concorrere per il ragdi ciò che produciamo e di ciò giungimento dei suoi scopi nelche vendiamo più o meno diffe- l’uso del prodotto o servizio che rente dalla realtà. Talvolta sono sta acquistando. Nel caso del sicompetenti, questo avviene so- to Internet è necessario far sapeprattutto nel commercio fra im- re al cliente che una parte del laprese (il famoso B2b), talvolta voro di realizzazione spetterà tale competenza è determinata anche a lui, dovrà fornirci del dalla passione ma sovente ci so- materiale, della documentaziono cose che il nostro cliente non ne, degli elementi da cui dovrepuò immaginare perché sempli- mo estrarre i contenuti per rencemente nessuno gliele ha mai derli utili ai navigatori; dovremo dette. Avviene spesso, per esem- spiegargli perché il lavoro del sipio, nel lavoro di chi vende ser- to non sarà mai finito una volta vizi via web, quando si spiega al consegnato ma servirà una manutenzione continua. Non dobbiamo trattare il cliente con supponenza, svalutando le sue convinzioni o innervosendoci per le sue obiezioni dovute ad un’informazione parziale e incompleta. Qualunque cosa vendiamo, non possiamo pensare che sia perfettamente conosciuta da tutti. Dobbiamo, dunque, essere attenti a dire la verità con parole semplici e a dirla anche quando non ci è particolarmente favorevole, ma ricordiamoci sempre che l’onestà paga sem"' *% " &" / pre, a patto che sia esposta con ... $* # *, %, gentilezza e rispetto dell’interlocutore (si ringrazia per la collaborazione Giuseppe Izzinosa, www.izzinosa.it). Shop 33 I.P. - SHOP33: IL PREZZO LO DEQuante volte ci siamo trovati a pensare a qualche oggetto o qualche servizio del quale necessitiamo e che siamo disposti a comprare, qui ed adesso, ma che viene offerto, a nostro avviso, ad un prezzo fuori dalla nostra portata. Mettetevi comodi: con Shop33, a brevissimo, il nuovo modulo denominato «decido io il prezzo» darà all’utente della WebApp verde la possibilità di fare delle pubblicazioni, totalmente gratuite, nelle quali descrivere un servizio od un oggetto che si è disposti ad acquistare per una certa quantità di denaro. Queste pubblicazioni potranno essere viste dagli utenti delle WebApp azzurre ma per avere i dettagli di contatto del pubblicante, gli utenti delle WebApp azzurre useranno i loro crediti. In maniera molto semplice, un potenziale cliente, pronto a fare un acquisto, descrive un prodotto od un servizio e propone la cifra che è disposto a mettere subito sul piatto. Gli esercenti avranno quindi la possibilità di venire a conoscenza di opportunità afferenti alla propria categoria merceologica e persone pronte a spendere danaro per un prodotto o un servizio. All’esercente basterà cliccare su un tasto per avere i dettagli del cliente e confermargli di avere quel prodotto o quel servizio a quel prezzo. Shop33 rivoluzionerà il mondo. Info: Cyber3 Sas, Marco Mattesi cell. 338.81.71.842, Massimiliano Garruzzo, mobile 346.386.56.47, indirizzo e.mail [email protected], web www.shop33.it CIDO IO. n°4 - giugno 2014 C 22 Informazione Le macchine utensili possono essere messe a norma con interventi che ne evitano la sostituzione Si chiama retrofitting e fa risparmiare soldi Un’opportunità da prendere in considerazione: sicurezza e liquidità aziendale possono convivere P cambio solo una piccola parte di questo bilancio, liberando risorse per la crescita. Per un’impresa scegliere il retrofitting può essere il mezzo per rilanciarsi e tornare competitivi senza entrare nel vortice dei prestiti e degli interessi bancari; è talvolta la differenza tra il lavoro o la disoccupazione per i lavoratori coinvolti. Questa che era un’opzione di nicchia sta diventando un trend che vede alcune piccole aziende specializzate sempre più al centro dell’attualità industriale ed artigianale: una soluzione così strutturata da non essere più considerata ormai solo un ripiego, ma una nuova prospettiva (si ringrazia per la collaborazione, Massimo Perusi, Terzo Quadrante, [email protected]). n°4 - giugno 2014 er le Pmi l’uscita ordinativi e ci si ritrodalla crisi passa atva ora a dover scegliere traverso tre punti fonfra rischiare di chiudedamentali: la riduzione re perché non si è più dei costi, il migliorain regola o rischiare di mento della qualità e chiudere perché il l’innovazione. Il retrocambio delle macchifitting delle grandi ne utensili in azienda macchine utensili già prosciugherebbe i capresenti in azienda li pitali. Le cifre per un combina tutti e tre. Setale rinnovo possono gnaliamo, tra gli altri, È possibile dare nuova vita alle vecchie macchine utensili devastare i bilanci di un sito Internet che si una Pmi, stretta tra la propone di dare informazioni 50 ai 250 mila euro per l’ac- mancanza di credito e gli obutili sul retrofitting industria- quisto di una pressa nuova. blighi di sicurezza; e anche le e scambiare esperienze, ma Molte Pmi del settore mecca- dove possibile, questo ricamanche scambiare proposte: nico e metalmeccanico, negli bio immobilizza grossi capitawww.retrofitting.it. Sostituire anni ’80 e ’90 hanno acqui- li che oggi sono indispensabiuna pressa piegatrice, per stato grandi macchine utensi- li al rilancio e alla competitiesempio, costa mediamente li che le nuove normative eu- vità. Invece, il retrofit delle 10 volte più della sua messa a ropee di sicurezza sul lavoro grandi macchine utensili e la norma: tra i 10 e i 20 mila eu- dal 2000 in poi hanno reso loro certificazione a norma vi ro per una messa a norma a obsolete. Ma più aumentava- permette di raggiungere gli fronte di un costo che va dai no le regole e più calavano gli stessi obiettivi consacrando al software gestionali Programmi gestionali per aziende artigiane, impiantisti ed edili convenzione con CNA Vieni a scoprire la convenzione www.tecnositalia.it/cna www.tecnositalia.it/cna www.tecnosItalia.it Tel:800 088 333 Informazione 23 Meno inquinamento e più sicurezza La forza dell’innovazione è con I3P A scensori, cavi, carriponte, gru industriali, ma anche funivie e impianti di risalita richiedono controlli e verifiche di sicurezza, in particolar modo sullo stato delle funi. Si tratta però di un lavoro dispendioso tenendo conto del tempo necessario per lo smontaggio. Amc Instruments, spin off del Politecnico cresciuto presso I3P, ha messo a punto un innovativo sistema di controllo e verifica delle funi. Grazie alle attrezzature di Amc, i cavi possono essere controllati senza smontaggio: basta solo avvicinare ai cavi uno strumento di misura elettromagnetico, un detector e un acquisitore dati, capaci di rilevare e monitorare la presenza di anomalie interne e esterne nelle funi dovute a danni, imperfezioni o corrosioni. Amc Rope e Amc Lift sono i due sistemi progettati specificatamente per il settore del sollevamento industriale e per il settore ascensoristico. Lo strumento consente al gestore dell’impianto, al manutentore o al verificatore, un semplice, rapido ed oggettivo controllo delle funi di sollevamento evidenziando fili La nuova applicazione per ascensori, cavi, carriponte, gru industriali, funivie ideata da Amc Instruments interrotti esterni od interni alle funi o riduzioni di sezione delle stesse (es. corrosione). Lo strumento si connette via cavo ad un sistema di acquisizione costituito da una robusta valigia contenente una scheda di acquisizione ed un computer su cui visualizzare, memorizzare e creare un report di prova, oppure da un datalogger portatile in grado di salvare le acquisizioni su scheda Sd. Il principio di funzionamento è basato sul metodo chiamato magneto-induttivo che oggi è utilizzato per il controllo non distruttivo del- “IL MODO MIGLIORE DI PENSARE ALLA MORTE E’ PENSARE AI VIVI” dmcsas.com (Sandro Pertini) ASTRA COOPERATIVA A TORINO DAL 1949 CON OLTRE 6000 SOCI Un punto di riferimento sui temi etici del fine vita Corso Giulio Cesare, 99 - Torino - 011 28.09.01 Via Monginevro, 161 bis - Torino - 011 38.28.558 Via Negro, 10 - Venaria Reale (To) - 011 452.79.29 le funi degli impianti di risalita come funivie e seggiovie. Amc Instruments, inoltre, con Tecno Services Vallee D’Aoste srl e la collaborazione scientifica del Dynamics & Identification Group del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Torino, ha ideato e realizzato il sistema integrato di monitoraggio W-MonDi. Il sistema è uno strumento avanzato per la sorveglianza e la diagnostica di strutture complesse in modalità wireless; totalmente privo di cavi, sia per l’alimentazione che per il trasferimento dei dati, WMonDi è un sistema che permette l’analisi dinamica, il monitoraggio e la prognostica di strutture complesse e macchinari (ponti, gru, carroponti, turbine, rotori, impianti produttivi), grazie a recentissimi algoritmi di diagnostica appositamente sviluppati. Offrire soluzioni per la compatibilità ambientale di infrastrutture elettriche è, invece, uno dei principali obiettivi di NoField, società che sviluppa, progetta e vende soluzioni per la schermatura dei campi magnetici prodotti da linee elettriche in cavo interrato, cabine di trasformazione e macchinari elettrici. NoField, incubata anch’essa da I3P propone un sistema di schermatura da utilizzare in diversi casi applicativi ed è costituito da componenti relativamente semplici e realizzati con materiale elettrico comune che richiedono però un opportuno dimensionamento elettrico e magnetico. La tecnica di schermatura è basata sul principio di cancellazione delle sorgenti. Tale metodo è simile alla tecnica dei loop passivi, ma presenta prestazioni notevolmente superiori e a costi ridotti. Rispetto ad altre soluzioni, il sistema NoField consente di ridurre di un fattore 23 l’impiego del materiale, di ridurre di una fattore 3-4 il tempo di installazione e di aumentare di una fattore 5-10 le prestazioni, ossia il fattore di schermatura. NoField effettua inoltre valutazioni di impatto ambientale. Lo fa attraverso Magic, un software per il calcolo dei campi magnetici generati da sorgenti di tipo elettrico, quali trasformatori, sistemi di linee elettriche, cabine Mt/Bt, buche giunti, blindosbarre, impianti elettrici. Magic è uno strumento per l’analisi di impatto ambientale dei campi magnetici e per la determinazione delle fasce di rispetto, secondo quanto previsto dalle norme vigenti. Nofield vanta inoltre una notevole esperienza nel monitoraggio ambientale finalizzato alla protezione della popolazione e dei lavoratori professionalmente esposti. In particolare, per questi ultimi la recente direttiva europea 2013/35/Ue impone ai datori di lavoro precisi obblighi e Nofield, grazie alla sua esperienza ed alla sua dotazione strumentale, è in grado di effettuare le verifiche richieste anche in presenza di sorgenti elettromagnetiche complesse. Infine, Nofield è in grado di progettare e portare in prima prototipazione sistemi e componenti elettromeccanici ed elettromagnetici. Informazioni su www.i3p.it n°4 - giugno 2014 Amc ha messo a punto un sistema di controllo a distanza dei cavi per i sistemi di trasporto 24 Informazione Una risposta alla crisi e alla ricerca di nuova efficienza per la produzione, anche in piccola serie Artigiano digitale, con la stampante 3D Negli Usa si chiamano Makers, in Italia si può parlare di nuovo Rinascimento delle arti applicate n°4 - giugno 2014 «S tampa 3D: il rinascimento dell’artigianato italiano» è il titolo del seminario che CNA Ict ha portato al prestigioso B Com (www.bcomexpo.com), il salone organizzato da Gl Events Italia al Lingotto Fiere il 26 e 27 marzo scorsi e che ha visto protagoniste alcune tra le più importanti aziende che operano nel settore dell’informazione e della comunicazione digitale: da PayPal a Intesa-Sanpaolo, da Oracle a Google. All’evento CNA sono stati presentati i migliori lavori dei «Makers» e artigiani piemontesi nel settore della stampa 3D, capace di creare un ecosistema virtuoso in grado di trasformare le idee innovative in concreti progetti imprenditoriali e di business. Attraverso l’uso della progettazione e della stampa 3D è in atto un nuovo rinascimento dell’artigianato italiano in cui si coniugano tecnologia e «saperi» tradizionali, con l’obiettivo di portare sul mercato anche attraverso le più moderne soluzioni di ecommerce un made in Italy ad alto valore aggiunto. Vitaliano Alessio Stefanoni, responsabile CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, ed Enrico Capirone, Presidente CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, hanno illustrato l’importanza di questa rivoluzione digitale. In un momento in cui il settore manifatturiero vive uno dei periodi più neri, con la ventilata chiusura degli stabilimenti delle grandi aziende è stato illustrato come un settore considerato da anni immobile abbia la possibilità di emergere con l’uso di nuove tecnologie: le stampanti 3D sono particolarmente indicate per le aziende che hanno bisogno di realizzare prototipi di oggetti in tempi estremamente ridotti. Uno degli artigiani che ha potuto spiegare questa rivoluzio- ne è Diego Nuovo, socio della ditta artigiana torinese L’Arte nell’Oro, tecnico del design ed esperto in studio e progettazione in 3D di gioielleria e accessori moda preziosi: si è messo in proprio nel settore nascente delle stampanti tridimensionali e ora ha clienti in tutta la Penisola, per i quali realizza prodotti su misura. Nel suo laboratorio vediamo l’immancabile computer, sul cui schermo l’oggetto prende vita e diventa reale con una stampante tridimensionale un laser-cutter e magari una Cnc Machine. La vera rivoluzione non è la creazione della tecnologia, ma la sua democratizzazione: renderla accessibile a un enorme gruppo di persone che la possano sperimentare e perfezionare, scoprire nuove applicazioni, contribuire con creatività ed energia individuale all’idea collettiva. Questo è ciò che produce una rivoluzione. E oggi abbiamo uno strumento in più per poterlo fare. Ma in cosa consiste esattamente la stampa 3D? «Si tratta - ha spiegato Claudio Pasqua, fondatore di www.zoo3d.it - di una tecnologia avanzatissima che consente di creare oggetti tridimensionali, in resina o altri materiali, partendo da un modello 3D realizzato al computer. Sfruttandola, è possibile realizzare oggetti di ogni genere e forma: perfino i componenti per realizzare altri macchinari. Il tutto avviene grazie a una tecnologia che sovrappone in maniera ordinata strati di polimeri condensati, in modo da ricreare in maniera perfetta i modelli che l’utente ha dato in pasto ad esse. E voi, vi sentite pronti per questa nuova rivoluzione?» (si ringrazia per la collaborazione Claudio Pasqua, [email protected]). Il Csi punta sull’internazionalizzazione In Croazia vinta la gara Ue sulla gestione pagamenti in agricoltura C ontinua il percorso informativo del Csi Piemonte ai Soci CNA e nelle attività internazionali, con un duplice obiettivo: valorizzare al di fuori dei confini italiani il patrimonio di soluzioni realizzate per le pubbliche amministrazioni del territorio, in una logica di condivisione delle buone pratiche e di riuso, e creare al tempo stesso buone opportunità per le imprese Ict piemontesi in nuovi spazi di mercato. Oggi sono oltre 70 i progetti internazionali avviati negli anni dal Csi, per un valore complessivo superiore ai 20 milioni di euro. L’esempio più recente è la gara europea per la gestione dei pagamenti per l’agricoltura in Croazia, aggiudicata al raggruppamento internazionale guidato dal Csi Piemonte. Quasi 1 milione e mezzo di euro il valore dell’appalto, due gli obiettivi da raggiungere in 24 mesi: adeguare alle normative europee la gestione dei pagamenti per l’agricoltura in Davide Zappalà, Presidente del Csi Croazia e sviluppare un sistema informativo in linea con le riforme previste per il 2014-2020 dai programmi «Politica Agricola Comune» e «Politica Comune della Pesca». I partner del progetto, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Europeaid, sono King-Ict, una società croata esperta in soluzioni It, Ekotoxa, una società ceca di consulenza ambientale, e l’azienda Ict piemontese AizoOn, che fornirà il proprio supporto specialistico. Il team di imprese dovrà lavorare per sviluppare le capacità di gestione dei fondi europei dell’Agenzia Croata dei pagamenti per l’agricoltura con l’obiettivo di far crescere le competenze interne e di migliorare le procedure secondo le buone pratiche comunitarie. Il compito del Csi sarà quello di trasferire all’agenzia croata le proprie competenze nella gestione dei fondi comunitari per l’agricoltura, acquisite negli anni lavorando allo sviluppo dei sistemi informativi regionali. Il Sistema Informativo Agricolo Piemontese e il sistema di Gestione dell’Organismo Pagatore, per l’assegnazione di contributi e sussidi ai produttori agricoli, sono esperienze di riferimento a livello nazionale. Un’occasione per replicare al di fuori dei confini nazionali un modello positivo di collaborazione con Enti e imprese Ict del territorio. Info: www.csipiemonte.it Intervista 25 Elogio alla semplicità della stampa Loris Milani racconta la sua Sagt La tipografia di Torino accudisce i clienti come un tempo e lavora con metodi tradizionali a storia di Loris Milani, titolare della Sagt di Torino, è la storia di una piccola tipografia artigiana. Una storia minima, eppure importante perché nella sua testimonianza si potranno riconoscere tantissimi altri imprenditori che, come lui, sono associati alla CNA. Sagt è l’acronimo di Società Arti Grafiche Torino, azienda nata nel 1962 in Barriera di Milano e arrivata ad avere cinque addetti e commesse importanti da parte del Comune di Torino, delle Asl e di alcune banche di territorio. «L’azienda è stata fondata dal fratello di mia mamma, Luigi Allono, che aveva fatto le scuole dai Salesiani e che, dopo aver imparato il mestiere di tipografo, si mise a lavorare in proprio». In origine l’azienda aveva tre soci, poi è subentrato il papà di Loris. «Praticamente sono nato in questa azienda. Ci lavoro da quando ero piccolo. Al posto del sangue - scherza - ho l’inchiostro nelle vene». Anche se il lavoro lo ha imparato alla vecchia maniera, a bottega, dallo zio e dal papà, Ferruccio, Loris Milani si è perfezionato negli studi grafici all’istituto Bodoni di Torino e presto è diventato Sconto del 25% ai Soci CNA sull’allestimento dei veicoli commerciali Loris Milani in posa con alcuni dei suoi stampati a vista uno dei soci dell’azienda che però, progressivamente, si è ridimensionata per le avverse condizioni del mercato, fino a diventare una ditta individuale come è oggi; un’azienda che opera in zona Madonna di Campagna, periferia nord di Torino, in soli 55 metri quadri. Eppure, in quello spazio minimo è racchiuso un mondo di esperienze e di competenze che Loris Milani mette a frutto in ogni rapporto professionale. Le sue parole d’ordine sono flessibilità e servizio alla clientela: «Mi occupo di tutto, essendo da solo. Dalla ricerca clienti alla stampa alla consegna ALLMAG S.R.L. STRADA DEL PORTONE 131/D 10095 GRUGLIASCO TO Tel. 011 781249 [email protected] - www.allmag.it dei materiali. Ci metto sempre la mia faccia, perché in fondo è proprio quello che il mio cliente si aspetta da me». Del resto, commenta con una vena di amarezza, «se dovessi fare la concorrenza sul prezzo avrei già chiuso». Già perché quello della stampa è un mercato in forte contrazione, soprattutto negli ultimi anni. Molte aziende hanno chiuso e molte altre ancora sono in sofferenza e la concorrenza è diventata spietata. «Da 4-5 anni il fatturato tende a scendere inesorabilmente», spiega, «e i margini di profitto sono sempre più ridotti». «Molte aziende stanno stampando all’estero, soprattutto in Polonia e Germania, dove i costi di produzione sono bassi e poi rivendono sul mercato locale, spiazzando molti concorrenti». Su alcune tipologie di stampati è diventato quasi impossibile essere competitivi: si è vincenti solo sul servizio al cliente, sulla qualità del prodotto e sul rispetto dei tempi di consegna. Oggi la Sagt ha un mercato locale che non varca la soglia della provincia di Torino: in prevalenza Sagt produce stampati commerciali di vario formato, depliant e opuscoli. Spesso si appoggia ad aziende esterne quando i formati di stampa non sono compatibili con le attrezzature a propria disposizione. Loris Milani usa anche un grafico esterno per ottimizzare i file di stampa dei clienti e per realizzare supporti grafici su misura per i clienti più esigenti. La ricerca clienti è una delle attività a cui Loris deve dedicarsi continuamente tra la stampa e la consegna dei materiali: l’azienda si identifica nella sua persona, del resto, così come accade per migliaia di ditte individuali in tutta Italia. «C’è molto meno lavoro. E’ inutile negarlo. C’è meno carta in giro. Le aziende stampano meno materiale e in quantità più ridotta. Per cui bisogna continuamente cercare nuovi clienti perché quelli storici non bastano ad arrivare alla fine del mese». Ogni nuovo cliente porta però con sé un rischio nei pagamenti, ennesima nota dolente del fare impresa in Italia. «Per cui, oltre a correre per le consegne bisogna anche rincorrere alcuni clienti per farsi pagare» (al.st). Si invitano i Soci CNA a raccontare la propria esperienza imprenditoriale al Corriere Artigiano: tel. 011.1967.2152-2121, [email protected] Brevi DEBITO PUBBLICO, A MARZO VOLA AL MASSIMO STORICO. Il debito delle ammi- nistrazioni pubbliche italiane è aumentato a marzo di 12.8 miliardi, raggiungendo un nuovo massimo storico, a 2120 miliardi, che supera i 2107.20 miliardi di febbraio. Sempre a marzo, rende noto la Banca d’Italia, le entrate tributarie sono salite a 27.6 miliardi, segnando una crescita del 5.8% rispetto allo stesso mese del 2013. n°4 - giugno 2014 L 26 Cultura e arte Architetture immaginarie dal Medioevo al Barocco nella Sala del Senato fino al 28 settembre Tesori dal Portogallo a Palazzo Madama La mostra inaugura il partenariato tra le città di Torino e Lisbona per la diffusione della cultura alazzo Madama inaugura la stagione estiva con una mostra di opere provenienti da musei, chiese e raccolte private portoghesi, frutto di un lungo lavoro di ricerca condotto dal Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona. Un viaggio che parte da una collaborazione di lungo respiro tra Torino e Lisbona per il reciproco scambio di opere d’arte, che consentirà la sco- P António de Hollanda, Santa Chiara, Libro d’Ore detto di Don Manuel, Portogallo (1517-1551), tempera e oro su pergamena, Lisbona, Museu Nacional de Arte Antiga perta della civiltà figurativa di una regione europea che attraverso le sue esplorazioni e la sua vasta rete commerciale ha fatto da ponte con le culture del nord Africa, delle Americhe e dell’Asia. Nella Sala del Senato, sono esposte 120 opere tra dipinti, sculture, manoscritti miniati, oreficerie, disegni e trattati che illustrano in che modo i principi dell’architettura hanno, fin dal medioevo, accompagnato l’ideazione e la creazione degli oggetti, esaltandone i valori estetici e decorativi e sottolineandone i significati simbolici e sociali. La mostra Tesori dal Portogallo fa parte di un progetto di partenariato che ha come obiettivo lo scambio di esperienze e di patrimoni. Nei mesi in cui le collezioni portoghesi saranno esposte a Torino, Lisbona ospita al Museu Nacional de Arte Anti- ga la mostra Os Saboias reis e mecenas. Turim 1730-1750 (I Savoia re e mecenati. Torino 17301750, 17 maggio-28 settembre) che porta in Portogallo il profilo alto della produzione artistica piemontese nel periodo in cui proprio Filippo Juvarra proietta la cultura di Torino nell’orizzonte della modernità europea. Il progetto è nato grazie ai nuovi rapporti promossi dalla Città di Torino con la capitale portoghese. Portogallo e Italia rinnovano così un dialogo secolare che ha visto, nel tempo, anche la centralità dell’asse Torino-Lisbona, mediato dai rapporti tra le case regnanti e da importanti scambi culturali. Biglietto: compreso nel costo della visita del museo (sconto Soci CNA, vedi www.cna-to.it). Orari: martedìsabato 10-18, domenica 10-19, chiuso lunedì. Fare affari in Cina, un manuale d’uso Tre uomini fanno una tigre: Fazzari racconta il Paese del dragone rescita inarrestabile, comunismo capitalistico, diritti umani, megalopoli: questi i temi più dibattuti quando si parla di Cina. Tutto giusto, ma il gigante asiatico non è solo questo. Chi approda nell’ex CeLa copertina leste Impero deve prepararsi a sentirsi chiedere «Fai cacca o pipì?» quando mette piede nei bagni pubblici, e a non scomporsi se un direttore d’azienda si taglia le unghie durante una riunione ad alto livello. Che ci si trovi in Cina per lavoro o per piacere, può tornare utile sapere perché negli n°4 - giugno 2014 C ascensori manca il quarto piano, perché chi vi invita al ristorante non mangia, perché non si devono mai regalare fiori bianchi. Nazarena Fazzari, che in Cina ha vissuto e lavorato a lungo, nel suo libro d’esordio, «Tre uomini fanno una tigre Viaggio nella cultura e nella lingua cinese», racconta come capire meglio il Paese del dragone e fornisce alcuni consigli per instaurare buoni rapporti con i cinesi, si tratti di amicizia o di trattative d’affari. Partendo dalla propria esperienza, spiega la tan- to fraintesa Cina nelle sue superstizioni quotidiane, nelle complicate regole di bon ton a tavola, nei retaggi confuciani che regolano il comportamento in pubblico, ma anche nei modi in cui una cultura millenaria si esprime attraverso la lingua e i suoi caratteri. Con sguardo acuto e non di rado divertito si sofferma sul confronto culturale e sulle difficoltà di comunicazione, aprendo squarci su quello che al primo impatto può apparire un mondo indecifrabile. Un libro non solo per chi lavora o viaggia, ma anche per chi si avvicina alla Cina per curiosità o per studiarne la lingua, e perfino per chi pensa di conoscerla già (Instar Libri, aprile 2014, pagine 144, 12 euro). In Evidenza PRERAFFAELLITI, L’UTOPIA DELLA BELLEZZA. L’esposizione a Palazzo Chiablese, in piazzetta reale a Torino, realizzata in collaborazione con la Tate Britain di Londra e curata da Alison Smith, Lead Curator, 19th Century British Art alla Tate Britain, presenta per la prima volta in Italia alcuni capolavori indiscussi della Confraternita dei Preraffaelliti: una delle poche trasposizioni pittoriche del romanticismo. La voce italiana della mostra è di Luca Beatrice che racconta, in un saggio a catalogo e nel video in mostra, l’influenza che la Confraternita dei Preraffaelliti ha avuto sulla cultura occidentale, tra gotico e dark, a partire dagli anni ‘80 del Novecento. Allestita nel rinnovato Palazzo Chiablese, l’esposizione illustra, attraverso opere che sono entrate nell’immaginario collettivo mondiale e altre meno note, le idee rivoluzionarie e moderne di questo gruppo di pittori, vissuti nella seconda metà dell’Ottocento, che hanno dato vita ad uno dei più noti movimenti artistici del XIX secolo. In mostra sono presenti vere e proprie icone del periodo come Ophelia di John Everett Millais, L’amata (La sposa) di Dante Gabriele Rossetti, Prendi tuo figlio, Signore di Ford Madox Brown e Sidonia von Bork 1560 di Edward Coley Burne-Jones insieme ai grandi paesaggi romantici della campagna inglese. Orari: lun 14.30-19.30; mar, mer, dom 9.30-19.30; gio, ven, sab 9.30-22.30. Info: www.mostrapreraffaelliti.it
© Copyright 2024 Paperzz