Politecnico di Bari Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura Guida ai corsi di Studio: - CdL_L4 Disegno industriale (XII) - CdLM_LM4 Architettura (XXIV) - CdLM_LM4 Ingegneria Edile-Architettura (XI) Guide to Degree Programs - CdL_L4 Industrial Design (XII) - CdLM_LM4 Architecture (XXIV) - CdLM_LM4 Building EngineeringArchitecture (XI) Anno Accademico 2013/2014 Politecnico di Bari Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (dICAR) Anno Accademico 2013-2014 Guida ai corsi di Studio di Disegno Industriale, Architettura, Ingegneria Edile-Architettura Guide to degree programs in Industrial Design, Architecture, Building Engineering-Architecture a cura di Claudio D’Amato Guerrieri Progetto grafico Nino Perrone Redazione e impaginazione - Michela Tangorra, Segreteria di redazione - Rosanna Visaggi, Segreteria di redazione - Maria Concetta Cariello, Studentessa - Valentino Devanna, Studente Composizione tipografica in Meta (Erik Spiekermann, 1993) ISBN Stampato da Arti Grafiche Favia 70026 Modugno (Bari) ©2014, Politecnico di Bari, Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (ICAR) Giugno 2014 2 INDICE Claudio D’Amato Foreword/Presentazione, 5 1. Strutture didattiche e di ricerca 1.1. Il dipartimento ICAR (XIV), 8 1.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR, 8 1.1.2 SSD del Dipartimento ICAR, 8 1.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR nell’A.A. 2013/2014, 8 1.1.4 Il Personale Tecnico e Amministrativo, 9 1.1.5 Organi del Dipartimento: Il Direttore del Dipartimento per il triennio 2012/2015 Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2013/2014 La Giunta di Dipartimento per il triennio 2012/2015, 9 1.1.6 Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento, 12 1.1.7 Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, 12 1.2. Le strutture di servizio, 13 1.2.1 Il sistema dei servizi didattici e di ricerca “a rete” del Dipartimento ICAR, 13 1.2.2 Organizzazione dei Laboratori didattici e di ricerca, 13 1.2.3 Finanziamenti dei Laboratori di ricerca, 13 1.3. Le biblioteche, 13 1.3.1 La Biblioteca Marcus Vitruvius Pollio, 13 1.3.2 Il personale tecnico-amministrativo, 14 1.3.3 Regolamento della sala di lettura, 14 1.3.4 La biblioteca Mimar Sinan, 14 1.3.5 Carta dei servizi della Biblioteca Mimar Sinan (biblioteca specialistica dell’area di progettazio ne architettonica, ICAR 14-15-16), 15 1.3.6 Regolamento di consultazione per i laureandi del DICAR, 15 2. Servizi agli studenti 2.1. Segreteria studenti, 18 2.2 Orientamento, 18 2.2.1 Orientamento in entrata, 18 2.3 Progetto Archinauti: e-learning system, 18 2.4 Strutture di servizio, 19 3. I Regolamenti didattici 3.1. Regolamento didattico del DICAR (XXIV), 22 3.1.1 Regolamenti didattici dei corsi di studio del Dipartimento ICAR, 22 3.1.2 Titoli di studio rilasciati, 22 3.1.3 Durata dei corsi di studio, 22 3.1.4 Calendari delle attività didattiche, 22 3.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio, 23 3.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento, 23 3.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc…), 23 3.1.8 Status degli studenti, 23 3.1.9 Frequenza delle attività didattiche, 23 3.1.10 Trasferimenti e riconoscimento di crediti, 23 3.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie, 23 3.1.12 Riconoscimento di crediti extracurriculari, 24 3.1.13 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio, 24 3.1.14 Tipologie dei corsi di insegnamento, 24 3.1.15 Esami di profitto, 24 3.1.16 Sessioni d’esame, 25 3.1.17 Commissioni d’esame, 25 3.1.18 Valutazioni d’esame, 25 3.1.19 Esame di laurea, 25 3.1.20 Revisione annuale del regolamento didattico, 26 3.2. Regolamento didattico del corso di laurea (CdL) in Disegno industriale (XII), 28 3.2.1 Laurea, 28 3.2.2 Accesso al Corso di Laurea CdL in Disegno Industriale, 28 3.2.3 Durata degli studi, 28 3.2.4 Obiettivi formativi qualificanti, 28 3.2.5 Capacità professionali, 28 3.2.6 Sbocchi professionali, 29 3.2.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione, 29 3.2.8 Esame di laurea, 29 3.2.9 Crediti assegnati all’offerta formativa, 30 3.2.10 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti, 30 3.2.11 Norme relative all’accesso, 31 3.2.12 Offerta erogata 1° anno, 32 3.2.13 Offerta erogata 2° anno, 33 3.2.14 Offerta erogata 3° anno, 34 3.2.15 Organizzazione delle attività didattiche Aree disciplinari, insegnamenti e docenti, 35 3.2.16Insegnamenti e docenti per anni di corso 1° anno, 36 3.2.17Insegnamenti e docenti per anni di corso 2° anno, 36 3.2.18Insegnamenti e docenti per anni di corso 3° anno, 37 3.2.19Progetti didattici 1° anno, 38 3.2.20Progetti didattici 2° anno, 44 3.2.21Progetti didattici 3° anno, 49 3.3. Regolamento didattico del corso di laurea in Architettura (XXIV), 56 3.3.1 Carattere del corso di laurea magistrale (CDLM) in Architettura, 56 3.3.2 Numero strutturato e concorso di ammissione, 57 3.3.3 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Architettura, 57 3.3.4 Ambiti disciplinari e ripartizione del montecrediti, 57 3.3.5 Definizione degli ambiti disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea magistrale in Architettura, 57 3.3.6. Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento, 57 3.3.7. Articolazione dei curricula, 58 3.3.8 Norme Attuative per l’AA 2013/2014, 59 3.3.9 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Architettura, 66 3.3.10Progetti didattici del I ciclo, 74 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo, 98 3.3.12 Progetti didattici del III ciclo, 128 3.4. Regolamento didattico del corso di laurea (CdLM) in Ingegneria Edile-Architettura (XI), 132 3.4.1 Obiettivi formativi specifici del corso e descri- zione del percorso formativo, 132 3.4.2 Numero strutturato e concorso di ammissione, 132 3.4.3 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Ingegneria Edile/Arcitettura, 132 3.4.4 Ambiti disciplinari e ripartizione del monteCrediti, 132 3.4.5 Definizione degli ambiti disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura, 133 3.4.6 Organizzazione didattica e corsi di insegnamento, 133 3.4.7 Articolazione del curriculum studiorum, 133 3.4.8 Esame di laurea, 133 3.4.9 Norme Attuative per l’AA 2013-2014, 134 3.4.10 Offerta didattica erogata nel CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004), 135 3.4.11 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura, 141 3.4.12 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 1° anno, 146 3.4.13 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 2° anno, 150 3.4.14 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 3° anno, 154 3.4.15 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 4° anno, 159 3.4.16 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 5° ann0, 164 4. 4.1 4.2 5. 5.1 Relazioni internazionali Lifelong Learning Programme (LLP)/Erasmus, 168 Accordi internazionali, 169 Post Lauream Scuola di Specializzazione, 172 5.1.1 Caratteri generali, 172 5.1.2 Finalità, 172 5.1.3 Spendibilità del titolo, 172 5.1.4 Regolamento didattico, 173 5.1.5 Manifesto degli studi - Curriculum in Storia e Restauro dell’architettura antica - 1° anno, 176 5.1.6 Manifesto degli studi - Curriculum in Storia e Restauro dell’architettura antica - 2° anno, 177 5.1.7 Manifesto degli studi - Curriculum in Restauro dell’architettura in pietra - 1° anno, 178 5.1.8 Manifesto degli studi - Curriculum in Restauro dell’architettura in pietra - 2° anno, 179 5.2 Dottorato di Ricerca in ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO, 180 5.2.1 Atto istitutivo - Consorzio Argonauti, 180 5.2.2 Consorzio Argonauti - Regolamento “generale” dei corsi di Dottorato di Ricerca, 182 5.2.3 Regolamento didattico e organizzativo del corso DR - XXIX ciclo, AA 2013/2014, 190 5.2.4 Bando di Concorso per l’ammissione a corsi di dottorato di ricerca - XXIX ciclo formativo, 199 5.3 Esami di Stato, 204 a.Appendici a.1 Planimetria del campus e edifici del Dipartimento ICAR, 208 a.2 Status accademico dei docenti del Dipartimento ICAR, 222 a.3 Indice dei nomi, 227 a.4 Calendario annuale delle attività didattiche, 230 a.5 Architettura didattica del Dipartimento ICAR per l’Anno Accademico 2013/2014, 2324 a.1 Planimetria del campus e edifici del Dipartimento ICAR 3 Presentazione Foreword 4 The academic year just ended was full of news, but mostly it was the year in which the recent institutional changes that have affected the academic world, have begun to emerge with clarity and evidence1 . Firstly, some important institutional changes (determined by the law 240/2014, like the disappearance of the Faculties), have identified the Departments as the new hub of teaching and research, at last combined into a single structure. In this way is finished the institutional conflict between Deans (in charge of the academic positions) and Directors of Departments (in charge of finance for research and management of departmental structures ). Moreover it has been possible the assignment of Degree Programs to the Departments according to their dominant disciplines. In the Polytechnic of Bari the Faculties of Engineering and Architecture are disappeared; and the Departments are now only 4, two for the Area 08 (Civil Engineering and Architecture); and two for the Area 09 (Industrial and Information Engineering). In DICAR now there are the Degree Programs in Industrial Design, in Architecture and in Building Engineering / Architecture. The last two belong to the class of Master of Science LM-4, Architecture and Building Engineering / Architecture. This renewal process already initiated under the previous Rector, prof. Nicola Costantino, is going ahead with the new Rector, prof. Eugenio Di Sciascio, elected on 1st October after the resignation in mid-term of Rector Costantino This is a completely new stage in the life of Italian universities: now many institutional organizations (Presidium quality, Evaluation Unit, strategic Commission, etc..) compete to ensure those quality standards under which the universities themselves are classified and funded in proportion to the results of their teaching and research. Today, the culture of evaluation is the hallmark of this new phase of the Italian university life. Evaluation means first selfevaluation, fight against the scarcity of efficiency of teaching and research and its practical effectiveness in terms of results. Evaluation means promoting excellence through tangible signs of recognition, such as e.g. priority in academic calls, or making a.2 Status accademico dei docenti competitions in those disciplines where excellence has been del Dipartimento ICAR certified. The protagonist of this season, positive and negative at the same a.3 for Indice dei nomithat has attracted, has been ANVUR, the time the contrasts National Agency for the Evaluation of the University System of a.4 Calendario annuale delle attività didattiche Research, which has promoted two assessment procedures: the ASN, National Scientific Enabling, aimed to certify the a.5 Architettura didattica del Dipartimento ICAR requirements for access to the upper levels of teaching per l’Anno Accademico 2013/2014 (Associate Professor and Full Professor); and VQR, Evaluation of Research Quality of the recent years. Our university has achieved poor results when compared to the national level; and similarly the average of our Department is located in a mid-range of results that we need to examine carefully whether we want to improve our performances. The current composition of Degree Programs that we provide (Architecture, Building Construction and Industrial Design) has set in motion from its very beginning a process of homogenization that is not easy to manage, whose outcomes are not easily predictable. The new didactic rules show how much delicate is this phase, whose difficulties are also arising from the attempt to maintain privileges (or simply bad habits), quite contrary to the logic of merit and profit I mentioned. I am confident that in the next Academic Year 14/15, we will gain good results from the close comparison between Degree Programs in Architecture and in Building Engineering; and we will get success if everyone, teachers and students, will do their part with a mind free from prejudice. I want to mention here further positive results in teaching that has seen our Department grow in positive terms. It was established and enabled the School of Specialization in Architecture and Landscape, seventh in Italy and second in its South Regions, whose teaching offer is very different from that of the other Italian schools. In fact, it is the only one to offer a specialization in History and restoration of ancient architecture, and one in the restoration of stone architecture. Finally, our PhD course, starting from this Academic Year, is in a consortium with the University of ROMA TRE, and is called Architecture: Innovation and Heritage, with three curriculum: Design the Building of Architecture, History and Restoration of Architecture, Design in an Ancient country. Also this is a course distinct from those offered by other Italian Schools, based on an interdisciplinary offer of very high level. Claudio D’Amato Director of DICAR for the Academic Years 2012/2015 June 2014 1 Generally, the Guide to the Degree Programs comes out in late Spring, because it provides an opportunity to evaluate the academic activities just ended (The technical information are anyway insured on the web from the very beginning, in October). Presentazione L’anno accademico appena trascorso è stato denso di novità, ma soprattutto è stato l’anno in cui i recenti cambiamenti istituzionali che hanno investito il mondo universitario, hanno iniziato a manifestarsi con evidenza e chiarezza 1. In primo luogo il nuovo assetto istituzionale determinato dalla legge 240/2014 che, con la scomparsa delle Facoltà, ha identificato i Dipartimenti come il nuovo fulcro dell’attività didattica e di ricerca, finalmente unificate in un’unica struttura. Una novità importante e strategica che da una parte ha posto fine al “conflitto” istituzionale fra Presidi (responsabili del budget per le chiamate dei posti di ruolo) e Direttori di Dipartimento (responsabili dei finanziamenti per le attività di ricerca e di gestione delle strutture dipartimentali); e dall’altra ha consentito di eliminare gli squilibri fra organismi gestionali come erano alcuni Consigli di Facoltà, attraverso la assegnazione dei Corsi di Studio ai differenti dipartimenti in base alla loro dominante disciplinare (appartenenza alle aree disciplinari). Nel Politecnico di Bari ciò ha significato la fine della prima (Bari) e della seconda (Taranto) Facoltà di Ingegneria, e della Facoltà di Architettura; la riduzione del numero dei Dipartimenti da 9 a 4, due per l’Area 08 (ingegneria Civile e Architettura), DICAR e DICATECH; e due per l’Area 09 (Ingegneria Industriale e dell’Informazione), DMMM E DIEI. Al DICAR fanno capo il CDL in Disegno industriale e i due CDLM quinquennali a ciclo unico in Architettura e in Ingegneria edile/Architettura, entrambi appartenenti alla classe delle lauree magistrali LM- 4, Architettura e Ingegneria Edile/Architettura. Questo processo di rinnovamento già avviato sotto il Rettorato del prof. Nicola Costantino, sta andando avanti con il nuovo Rettore, prof. Eugenio Di Sciascio, eletto dopo le dimissioni a metà mandato di Costantino, ed entrato in carica dal 1° Ottobre 2013. Una fase questa completamente nuova nella vita del nostro Ateneo e degli Atenei italiani in generale, che vede molteplici organismi istituzionali concorrere (Presidio della Qualità, Nucleo di Valutazione, Commissione strategica, ecc.) per assicurare quegli standard di qualità in base ai quali gli Atenei stessi sono classificati e finanziati proporzionalmente ai risultati delle loro attività didattiche e di ricerca. Ed è proprio la cultura della valutazione che può essere individuata come il segno distintivo di questa nuova fase della vita universitaria: valutazione vuol dire in primo luogo autovalutazione, lotta alla scarsità di efficienza dell’azione didattica e di ricerca e alla sua effettiva efficacia sul piano dei risultati; promozione del merito attraverso tangibili segni di riconoscimento, come p. es. la precedenza nelle chiamate su posti di ruolo, o la messa a concorsi di posti nei SSD in cui l’eccellenza è stata certificata. Protagonista di questa stagione, positivo e negativo al tempo stesso per i contrasti che ha saputo suscitare, è stata l’ANVUR, l’Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario della Ricerca, che ha promosso due procedure di valutazione: l’ASN, Abilitazione Scientifica Nazionale, destinata ai docenti, Ricercatori e Professori Associati, per certificare i requisiti necessari per la partecipazione alle valutazioni comparative e accedere ai livelli superiori (Professore Associato e Ordinario); e la VQR, Valutazione della Qualità della Ricerca, con cui sono stati valutati i prodotti scientifici degli ultimi anni. Il nostro Ateneo ha conseguito, nel suo complesso, risultati modesti se confrontati sul piano nazionale; e analogamente il nostro Dipartimento mediamente si è collocato in una fascia intermedia: risultati che dobbiamo analizzare con attenzione se vogliamo migliorare le nostre performance. A partire dalla sua composizione attuale e dai corsi di studio che eroghiamo, che fanno capo agli studi di Architettura e Design. Nell’accogliere nel DICAR nel 2011 alcuni docenti provenienti da altri Dipartimenti più piccoli (DICA, DAU), e il CDLM in Edile/Architettura, abbiamo messo in moto un processo di omogeneizzazione non facile da gestire, e i cui esiti non sono scontati. Il nuovo regolamento didattico approvato ha dimostrato quanto sia delicata questa fase, le cui difficoltà sono da una parte culturali, ma derivanti anche dal tentativo di mantenere privilegi acquisiti (o più semplicemente cattive abitudini), del tutto contrari a quella logica del merito e del profitto di cui ho detto. Sono fiducioso che il prossimo AA 14/15, ci vedrà conquistare buoni risultati, a partire da quella cartina di tornasole che sono le tesi di laurea, e che stanno vedendo un confronto ravvicinato fra architettura ed edile/architettura; un successo che ci sarà se tutti, professori e allievi, faranno la loro parte con mente sgombra da pregiudizi. Voglio infine ricordare altre prove che il nostro Dipartimento ha dovuto affrontare sul piano della didattica, e che ci ha visto crescere in termini positivi. E’ stata istituita e attivata la Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio, settima in Italia e seconda nel Meridione, la cui offerta didattica è molto diversa da quella delle altre scuole italiane. Essa infatti è l’unica ad offrire un indirizzo in Storia e restauro dell’architettura antica, e uno in Restauro dell’architettura di pietra. Infine il Dottorato di ricerca, giunto al suo XXIX ciclo (attivo nel DICAR dal XV ciclo, 2000), è stato istituito ed attivato in consorzio con l’Università di Roma Tre con un corso denominato Architettura: innovazione e patrimonio, con tre curricula: Cultura della costruzione, Il progetto filologico, Progettare in un paese antico. Anche in questo caso si tratta di un corso distinto da tutti quelli offerti dalle altre sedi, basato su una offerta tematica interdisciplinare volta a creare alta formazione nei campi del saper e saper fare. Claudio D’Amato Direttore DICAR per gli anni accademici 2012/2015 Giugno 2014 1 Generalmente la Guida degli Studi esce al termine delle lezioni dell’anno accademico in corso, perché costituisce l’occasione per tentare un bilancio dell’anno appena trascorso (l’informazione tecnica è comunque assicurata dal Web). 5 1. Strutture didattiche e di ricerca 1.1. Il dipartimento ICAR (XIV) 1.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR 1.1.2 SSD del Dipartimento ICAR 1.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR nell’A.A. 2013/2014 1.1.4 Il Personale Tecnico e Amministrativo 1.1.5 Organi del Dipartimento: Il Direttore del Dipartimento per il triennio 2012/2015 Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2013/2014 La Giunta di Dipartimento per il triennio 2012/2015 1.1.6 Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento 1.1.7 Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione 1.2. Le strutture di servizio 1.2.1 Il sistema dei servizi didattici e di ricerca “a rete” del Dipartimento ICAR 1.2.2 Organizzazione dei Laboratori didattici e di ricerca 1.2.3 Finanziamenti dei Laboratori di ricerca 1.3. Le biblioteche 1.3.1 La Biblioteca Marcus Vitruvius Pollio 1.3.2 Il personale tecnico-amministrativo 1.3.3 Regolamento della sala di lettura 1.3.4 La biblioteca Mimar Sinan 1.3.5 Carta dei servizi della Biblioteca Mimar Sinan (biblioteca specialistica dell’area di progettazione architettonica, ICAR 14-15-16) 1.3.6 Regolamento di consultazione per i laureandi del DICAR 2 1.1. Il dipartimento ICAR (XIV) 8 3 ICAR 08, Scienza delle costruzioni 4 ICAR 09, Tecnica delle costruzioni 5 ICAR 10, Architettura tecnica 6 ICAR 12, Tecnologia dell’architettura 7 ICAR 13, Disegno industriale 8 ICAR 14, Composizione architettonica e urbana 9 ICAR 15, Architettura del paesaggio 10 ICAR 16, Architettura degli interni e allestimento 11 ICAR 17, Disegno 12 ICAR 18, Storia dell’architettura 13 ICAR 19, Restauro 14 ICAR 20, Tecnica e pianificazione urbanistica 15 ICAR 21, Urbanistica 16 ICAR 22, Estimo 17 ING-IND 10, Fisica tecnica industriale 18 ING-IND 11, Fisica tecnica ambientale 19 IUS 10, Diritto amministrativo 20 L-Ant/07 Archeologia classica 21 SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio ICAR 06, Topografia e cartografia (1) 4 Domenica Costantino / RuC 1.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR nell’A.A. 2013-2014 I docenti di ruolo afferenti al Dipartimento ICAR, articolati per settori scientificodisciplinari (e quindi per fasce e per anzianità accademica), sono nel corrente A.A., i seguenti: ICAR 13, Disegno Industriale (1) 19 Annalisa Di Roma / Ru 1.1.2 SSD del Dipartimento ICAR Nel dipartimento ICAR sono presenti i seguenti settori scientifico-disciplinari: GEO 05, Geologia applicata (1) 1 Vincenzo Simeone / Po 1 ICAR 02, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia 2 ICAR 06, Topografia e cartografia ICAR 02, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia (2) 2 Orazio Giustolisi / Po 3 Daniele Biagio Laucelli / RuC ICAR 08, Scienza delle costruzioni (8) 5 Domenico De Tommasi / Po 6 Salvatore Marzano / Po 7 Mario Daniele Piccioni / Po 8 Francesco Trentadue / Pa 9 Pilade Foti / RuC 10 Aguinaldo Fraddosio / Ru 11 Luigi La Ragione / RuC 12 Giuseppe Puglisi / RuC ICAR 09, Tecnica delle costruzioni (5) 13 Pietro Monaco / Po 14 Dora Foti / Pa 15 Mariella Diaferio /RuC 16 Giuseppe Carlo Marano / Pa ICAR 10, Architettura tecnica (1) 17 Carla Antonia Chiarantoni / Ru ICAR 12, Tecnologia dell’architettura (1) 18Vitangelo Ardito / RuC ICAR 14, Composizione architettonica e urbana (14) 20Claudio D’Amato Guerrieri/ Po 21Michele Beccu / Pa 22Carlo Moccia / Pa 23Anna Bruna Menghini / Pa 24Loredana Ficarelli / Po 25 Antonella Calderazzi / Pa 26 Mauro Scionti / Pa 27Michele Montemurro / RuC 28Francesco Defilippis / RuC 29Antonio Riondino / RuC 30Matteo Ieva / RuC 31Calogero Montalbano / RuC 32Giuseppe Fallacara / RuC 33 Nicola Parisi / Ru ICAR 15, Architettura del paesaggio (1) 34 Giulia Annalinda Neglia / Ru ICAR 16, Architettura degli interni e allestimento (2) 35Rossana Carullo / RuC 36 Rosa Pagliarulo / Ru Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati ICAR 22, Estimo (2) 52Pierluigi Morano / Po 53 Carmelo Maria Torre / RuC ING-IND 10, Fisica tecnica industriale (1) 54 Ubaldo Ayr / Pa ING-IND / 11, Fisica tecnica ambientale (4) 55 Francesco Ruggiero / Pa 56 Francesco Piccininni / Pa 57 Pietro Stefanizzi / Pa 58 Francesco Martellotta / Pa ICAR 17, Disegno (4) 37Paolo Perfido / RuC 38Vincenzo De Simone / RuC 39 Lorenzo Netti / RuC 40 Gabriele Rossi/ RuC 41 Valentina Castagnolo/ Ru IUS 10, Diritto amministrativo (1) 59 Giovanni Guzzardo / RuC ICAR 18, Storia dell’architettura (3) 42 Giorgio Rocco / Po 43 Gian Paolo Consoli / Pa 44Monica Livadiotti / Ru SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio (1) 62Sergio Bisciglia / RuC ICAR 19, Restauro (3) 45Rossella De Cadilhac / Pa 46Ignazio Carabellese / RuC 47 Giacomo Martines / Ru ICAR 20, Tecnica e pianificazione urbanistica (1) 48 Francesco Selicato / Po 1.1.4 Il Personale Tecnico e Amministrativo Al Dipartimento è assegnato il personale tecnico ed amministrativo dal Consiglio di Amministrazione nell’ambito della dotazione organica del Politecnico. Per il corrente A.A. risulta attribuito al Dipartimento ICAR il seguente personale tecnico e amministrativo: ICAR 21, Urbanistica (3) 49Nicola Martinelli / Pa 50Leonardo Rignanese / RuC 51Francesca Calace / RuC Categoria EP • Andrea Alviti Area Amministrativa - Gestionale • Giovanni Pimpinelli L-ANT/ 07 Archeologia classica (1) 60 Roberta Belli / Pa 61 Luigi Maria Caliò / Rutd Categoria D • Angiolina Anzivino Area Amministrativa - Ricerca • Rita Biancofiore Area Amministrativa - Didattica • Michele D’Alba Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Vito Giannelli Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Francesco Paparella Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Maria Romano Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati Categoria C • Annamaria Aloisio Area Amministrativa - Segr. Dipartimento • Vito Cascione Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Francesca Cattedra Area Amministrativa • Francesco Colonna Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Giovanni Cucci Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Ennio Cusano Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Stella Angela Desantis Area Amministrativa • Rosanna Devito Area Amministrativa • Antonio Imbimbo Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Tiziana Mariani Area Amministrativa • Maria Martiradonna Area Amministrativa - Contabile • Silvana Milella Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Mariapia Monno Area Amministrativa - Contabile • Giulia Ranieri Area Biblioteche • Michela Tangorra Redazione Archinauti Categoria B • Nicoletta Valido Area Amministrativa - Direz.Dipartimento • Giuseppe Caldarola Area Tecnica - Segr. Dipartimento • Cosimo Latorre Area Tecnica - Laboratorio • Giuseppe Mineccia Area Tecnica - Laboratorio 1 1.1 Il Dipartimento ICAR 1. Strutture didattiche e di ricerca 1 1.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR L’Università di Bari istituì nel 1989 la Facoltà di Architettura, e nel 1990 l’attivò. L’anno successivo le facoltà di Architettura e di Ingegneria si staccarono dall’Università di Bari e diedero vita al Politecnico. Fino al 2010 la Facoltà di Architettura ha coinciso per tutti gli aspetti della ricerca con il Dipartimento ICAR. Quindi la legge 240/2010 ha soppresso la Facoltà (cui erano affidate esclusivamente le attività didattiche), ed ha affidato al Dipartimento l’azione congiunta di didattica e ricerca. Il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura (ICAR) fu istituito ed attivato nel 2000, in conclusione del primo processo di dipartimentazione attivato dal Politecnico di Bari, all’atto della sua nascita (1991). Esso costituisce la principale struttura di ricerca e di supporto alla ricerca del Politecnico di Bari, per quel che attiene agli studi di Architettura e Disegno industriale. Il Dipartimento ICAR nasce dall’Istituto di Progettazione, l’unico istituito e attivato nella Facoltà di Architettura all’atto della sua fondazione. A esso facevano capo tutte le discipline dei settori non–bibliometrici che avevano insegnamenti attivati nella Facoltà di Architettura. Dopo il secondo processo di dipartimentazione del 2011, che ha ridotto a quattro i Dipartimenti del Politecnico, sono entrati a far parte del DICAR anche SSD bibliometrici (ICAR/0206-08-09, ING–IND/10-11). Esso promuove e coordina le attività di ricerca dei docenti ad esso afferenti, fermi restando la loro autonomia ed il loro diritto di accedere direttamente ai finanziamenti per la ricerca; e garantisce a tutti gli afferenti l’utilizzo delle risorse, secondo i criteri fissati nel Regolamento di Dipartimento. Il Dipartimento ICAR concorre all’organizzazione ed allo svolgimento delle attività didattiche dei corsi erogati: - Disegno Industriale - Architettura - Ingegneria edile/Architettura. Il Dipartimento ICAR organizza e coordina il supporto didattico, scientifico e logistico ai corsi post lauream (Dottorato di ricerca, Scuola di Specializzazione) nell’ambito delle proprie attività. Il Dipartimento ICAR è un centro di spesa con autonomia finanziaria, amministrativa e contabile dotato di personale tecnico amministrativo, spazi ed attrezzature, adeguati alle attività istituzionali svolte. Il Dipartimento ICAR, nel rispetto dei suoi fini istituzionali, può stipulare contratti con le Amministrazioni statali, con enti pubblici e privati e può fornire prestazioni a terzi secondo le modalità definite dal Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità. Personale a contratto • Rosanna Visaggi Redazione Archinauti 1.1.5 Organi del Dipartimento Sono organi del Dipartimento: a) il Direttore di Dipartimento; b) il Consiglio di Dipartimento; c) la Giunta di Dipartimento; d) la commissione paritetica, ai sensi dell’art. 2, comma 2, lettera g), Legge 30 dicembre 2010, n. 240, denominata Osservatorio della Didattica. Il Direttore Il Direttore di Dipartimento è eletto dal Consiglio di Dipartimento tra i professori ordinari: nel caso di indisponibilità 9 10 Per il triennio 2012- 2015 il Direttore è il Prof. Claudio D’Amato Guerrieri. Il Direttore: a) convoca e presiede l’adunanza del Consiglio e della Giunta e dà esecuzione alle relative deliberazioni; b) adotta, in caso di necessità e di indifferibile urgenza, i provvedimenti amministrativi di competenza del Consiglio di Dipartimento, portandoli a ratifica nell’adunanza del Consiglio immediatamente successiva; c) assicura l’osservanza delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti di Ateneo, e cura i rapporti con gli organi accademici; d) cura la gestione dei beni inventariati, in qualità di loro consegnatario, dei locali e dei servizi del Dipartimento in base a criteri di funzionalità, efficienza ed economicità; e) è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali assegnate e, coadiuvato dal Responsabile dei servizi amministrativi, è responsabile dell’organizzazione del lavoro del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario e ne assicura una corretta gestione secondo principi di professionalità, responsabilità e merito, con le competenze attribuite dalle norme, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo; f ) adotta, coadiuvato dal Responsabile dei servizi amministrativi, tutti gli atti amministrativi,finanziari e contabili del Dipartimento; g) autorizza preventivamente le missioni dei docenti e del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario; h) sottoscrive i contratti di diritto privato e le richieste di finanziamento di propria competenza; i) esercita tutte le altre attribuzioni che gli sono conferite dalle leggi, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo. j) elabora la proposta di budget annuale e pluriennale del Dipartimento; k) predispone le richieste di assegnazione del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario; l) promuovere le azioni opportune per il reperimento di risorse aggiuntive per le attività del Dipartimento, anche attraverso la stipula di convenzioni e contratti con soggetti pubblici e privati. Il Direttore designa il proprio Vicario tra i professori afferenti al Dipartimento, che lo sostituisce in caso di assenza o di impedimento. Il Direttore può delegare parte delle sue funzioni a docenti afferenti al Dipartimento. Cfr. art. 22 dello Statuto Il Consiglio di Dipartimento (CdD) Il Consiglio di Dipartimento è costituito dai docenti afferenti al Dipartimento e dal Responsabile dei servizi amministrativi. Ai fini delle decisioni inerenti alla didattica, e segnatamente sugli argomenti di cui al comma 8, lettere t) – aa), il Consiglio è integrato dai Direttori, o loro delegati, degli altri Dipartimenti che erogano insegnamenti nei Corsi di Studio di cui è titolare il Dipartimento, nonché, su invito dei predetti Direttori e con finalità consultive, dai docenti dell’Ateneo appartenenti ai Settori Scientifico Disciplinari presenti nell’offerta formativa dei suddetti Corsi di Studio. Fanno inoltre parte del Consiglio: a) due rappresentanti eletti dal personale tecnico, amministrativo e bibliotecario del Dipartimento; qualora detto personale superi le dieci unità, si aggiungerà un rappresentante per ogni cinque oltre i primi dieci; b) due rappresentanti eletti dai dottorandi e dai titolari di assegni di ricerca afferenti al Dipartimento, riuniti in un unico corpo elettorale; c) una rappresentanza degli studenti non di dottorato, nella misura del venti per cento arrotondato per eccesso del totale dei docenti afferenti al Dipartimento. Tale rappresentanza è chiamata a deliberare solo sugli argomenti di cui al comma 8, lettere b), d), h), i), n), p), t), u), v), w), x), y), z), aa) e q) – quest’ultima per gli aspetti di interesse degli studenti – e al comma 9, nonché su ogni altro argomento che coinvolga direttamente gli studenti. Per l’anno 2013-2014, il Consiglio di Dipartimento è così composto: Professori ordinari (11) 1 Simeone Vincenzo Geo 05, Geologia applicata 2 Giustolisi Orazio Icar 2, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia 3 Domenico De Tommasi Icar 08, Scienza delle costruzioni 4 Marzano Salvatore Icar 08, Scienza delle costruzioni 5 Piccioni Mario Daniele Icar 08, Scienza delle costruzioni 6 Monaco Pietro Icar 09, Tecnica delle costruzioni 7 D’Amato Guerrieri Claudio Icar 14, Composizione architettonica e urbana 8 Ficarelli Loredana Icar 14, Composizione architettonica e urbana 9 Rocco Giorgio Icar 18, Storia dell’architettura 10 Selicato Francesco Icar 20, Tecniche e pianificazione Urbanistica 11 Morano Pierluigi Icar 22, Estimo Professori associati (17) 1 Trentadue Francesco Icar 08, Scienza delle costruzioni 2 Foti Dora Icar 09, Tecnica delle costruzioni 3 Marano Giuseppe Carlo Icar 09, Tecnica delle costruzioni 4 Beccu Michele Icar 14, Composizione architettonica e urbana 5 Calderazzi Antonella Icar 14, Composizione architettonica e urbana 6 Menghini Anna Bruna Icar 14, Composizione architettonica e urbana 7 Moccia Carlo Icar 14, Composizione architettonica e urbana 8 Scionti Mauro Icar 14, Composizione architettonica e urbana 9 Consoli Gian Paolo Icar 18, Storia dell’architettura 10 De Cadilhac Rossella Icar 19, Restauro 11 Martinelli Nicola Icar 21, Urbanistica 12 Ayr Ubaldo Ing-Ind 10, Fisica tecnica industriale 13 Martellotta Francesco Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale 14 Piccininni Francesco Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale 15 Ruggiero Francesco Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale 16 Stefanizzi Pietro Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale 17 Belli Roberta L-Ant/07, Archeologia classica Ricercatori (34) 1 Laucelli Daniele Biagio Icar 02, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia 2 Costantino Domenica Icar 06, Topografia e cartografia 3 Foti Pilade Icar 08, Scienza delle costruzioni 4 Fraddosio Aguinaldo, RU Icar 08, Scienza delle costruzioni 5 La Ragione Luigi Icar 08, Scienza delle costruzioni 6 Puglisi Giuseppe Icar 08, Scienza delle costruzioni 7 Diaferio Mariella Icar 09, Tecnica delle costruzioni 8 Chiarantoni Carla Antonia Icar 10, Architettura tecnica 9 Ardito Vitangelo Icar 12, Tecnologia dell’architettura 10 Di Roma Annalisa Icar 13, Disegno Industriale 11 Defilippis Francesco Icar 14, Composizione architettonica e urbana 12 Fallacara Giuseppe Icar 14, Composizione architettonica e urbana 13 Ieva Matteo Icar 14, Composizione architettonica e urbana 14 Montalbano Calogero Icar 14, Composizione architettonica e urbana 15 Montemurro Michele Icar 14, Composizione architettonica e urbana 16 Parisi Nicola, RU Icar 14, Composizione architettonica e urbana 17 Riondino Antonio Icar 14, Composizione architettonica e urbana 18 Neglia Giulia Annalinda Icar 15, Architettura del paesaggio 19 Carullo Rossana Icar 16, Architettura degli interni e allestimento 20 Pagliarulo Rosa Icar 16, Architettura degli interni e allestimento 21 De Simone Vincenzo Icar 17, Disegno 22 Netti Lorenzo Icar 17, Disegno 23 Perfido Paolo Icar 17, Disegno 24 Rossi Gabriele Icar 17, Disegno 25 Castagnolo Valentina, RU Icar 17, Disegno 26 Livadiotti Monica IIcar 18, Storia dell’architettura 27 Carabellese Ignazio Icar 19, Restauro 28 Martines Giacomo Icar 19, Restauro 29 Calace Francesca Icar 21, Urbanistica 30 Rignanese Leonardo Icar 21, Urbanistica 31 Torre Carmelo Maria Icar 22, Estimo 32 Guzzardo Giovanni Ius-10, Diritto amministrativo 33 Bisciglia Sergio Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio 34 Caliò Luigi Maria, RTD L-ant 07, Archeologia classica Personale tecnico-amministrativo • Segretario amministrativo: Sig. Alviti Andrea • Rappresentanti del personale tecnicoamministrativo: Annamaria Aloisio, Vito Cascione, Giovanni Cucci, Michele D’Alba, Rosanna Devito, Enza Romano • Rappresentanti dei dottorandi e borsisti: Alessandra Fiore, Claudio Rubini • Rappresentanti degli studenti: Giuseppe Alicino, Alessandra Arborea, Daniele Fiore, Francesca Fiore, Federica Grandolfo, Davide Lapedota, Chiara Maringiò, Beatrice Messa, Alessandro Milella, Emanuele Pastore, Anna Perrini, Luca Pontrelli, Nicola Sinisi, Roberta Valenzano. Il Consiglio di Dipartimento è l’organo di indirizzo, di programmazione e di coordinamento delle attività del Dipartimento. In particolare il Consiglio di Dipartimento: a) promuove e coordina le attività di ricerca, garantendo a tutti gli afferenti l’utilizzo delle risorse disponibili; b) propone, anche in collaborazione con altri Dipartimenti o con altri atenei, l’istituzione di corsi di dottorato di ricerca, designando coordinatore e componenti del Collegio dei Docenti, e fornendo loro supporto didattico, scientifico e logistico; c) programma e definisce l’utilizzazione delle risorse disponibili, rendendo possibile l’attività di ricerca e un’efficace offerta didattica e formativa, con un razionale ed equilibrato impiego dei docenti; d) assegna ai Docenti i carichi e i compiti didattici; e) avanza richiesta di nuovi posti in organico di docenti e del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, in coerenza con la programmazione strategica dell’Ateneo, con riferimento alle esigenze didattiche e di ricerca di propria competenza; ove docenti dello stesso Settore Scientifico Disciplinare afferiscano a diversi Dipartimenti, le richieste per il Settore sono concordate tra tali 1 1.1 Il Dipartimento ICAR 1. Strutture didattiche e di ricerca 1 l’elettorato passivo è esteso ai professori associati. Il Direttore resta in carica tre anni accademici ed il suo mandato inizia il 1° ottobre. 11 12 pluriennale, e verifica i risultati di consuntivo; r) approva le spese nei limiti fissati dal Regolamento per l’Amministrazione e la Contabilità; s) approva gli atti negoziali e l’accettazione di eventuali liberalità; t) procede annualmente alla programmazione didattica, proponendo gli ordinamenti e i regolamenti dei Corsi di Studio, sentita a fini di coordinamento la Scuola interessata, qualora istituita, e in particolare propone l’attivazione, modifica o soppressione dei medesimi Corsi e dei relativi insegnamenti; u) delibera, nell’ambito della relativa dotazione finanziaria assegnata, l’attribuzione di incarichi di insegnamento o per attività didattiche anche integrative; v) approva i piani di studio individuali degli studenti; w) delibera e gestisce le attività didattiche che attengono a cooperazioni nazionali e internazionali anche nell’ambito di accordi quadro, nonché convalida l’attività didattica di studenti nell’ambito di cooperazioni internazionali; x) fissa gli obblighi degli studenti che provengono da altra sede o da altro Corso di Studio e convalida i titoli di studio conseguiti all’estero; y) organizza l’attività di tutorato degli studenti; z) propone agli organi competenti la disciplina degli accessi ai Corsi di Studio; aa) approva il calendario annuale delle attività didattiche; bb) esercita tutte le altre attribuzioni a esso demandate dalle norme vigenti. Cfr. art. 23 dello Statuto La Giunta di Dipartimento per il triennio 2012-2015 La Giunta è composta dal Direttore( Prof. Claudio D’amato Guerrieri), dal Vicario (Prof.ssa Loredana Ficarelli) con voto consultivo, da tre rappresentanti per ogni fascia di docenza (Professori Ordinari: Pierluigi Morano, Piccioni Mario Daniele, Rocco Giorgio; Professori Associati: Menghini Anna Bruna, Moccia Carlo, Stefanizzi Pietro; Ricercatori: Calace Francesca, Diaferio Mariella, Chiarantoni Carla), da un rappresentante del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (Dott. Giovanni Cucci) , da due rappresentanti degli studenti (Messa Beatrice Marina Elvira, Pontrelli Luca), da un rappresentante dei dottorandi e titolari di assegni di ricerca (Rubini Claudio) e dal Responsabile dei servizi amministrativi (Sig. Andrea Alviti). Il mandato della Giunta coincide con quello del Direttore. Cfr. art. 24 dello Statuto 1.1.6 Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento Il Responsabile dei servizi amministrativi è il Sig. Andrea Alviti; denominato Segretario di Dipartimento, predispone tutti gli atti, ivi compresi quelli a rilevanza esterna, e le misure idonee ad assicurare l’esecuzione delle deliberazioni assunte dagli organi del Dipartimento. Il Responsabile dei servizi amministrativi, inoltre: a) collabora con il Direttore del Dipartimento nelle attività volte al miglior funzionamento della struttura; b) coadiuva il Direttore del Dipartimento nell’elaborazione della proposta di budget annuale e pluriennale del Dipartimento; c) coordina, d’intesa con il Direttore del Dipartimento, le attività amministrativocontabili assumendo in solido la responsabilità dei conseguenti atti; d) svolge ogni altro compito attribuitogli dalle norme vigenti. Cfr. art. 25 dello Statuto 1.1.7 Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione della Facoltà di Architettura e del Dipartimento ICAR è l’Arch. Vito Cascione. I compiti principali a lui assegnati sono: a) individuare i fattori di rischio e le misure di sicurezza, ai fini della stesura del D.V.R.(documento di valutazione dei rischi), nel rispetto delle normative vigenti; b) elaborare le misure preventive; c) elaborare le procedure di sicurezza; d) proporre programmi di informazione e formazione del personale; e) partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza; f ) fornire formazione e informazione ai lavoratori. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione può proporre al Datore di Lavoro (Preside e Direttore del Dipartimento) di emanare normative interne di esecuzione, regolamenti specifici, procedure o altri provvedimenti riguardanti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro. Tutte le informazioni utili per la sicurezza sono reperibili al seguente indirizzo web: http://architettura.poliba.it/sicurezza 1.2 Le strutture di servizio 1.2.1 Il sistema dei servizi didattici e di ricerca “a rete” del Dipartimento ICAR Il Dipartimento dispone di molteplici laboratori didattici e di ricerca. Responsabile della gestione tecnica di ogni laboratorio è un coordinatore scientifico designato dai docenti del settore stesso. Attualmente i Laboratori attivati sono i seguenti: 1. Laboratorio di “Progettazione architettonica” articolato in due sezioni: 1.1 CAD/CAM & Rapid Processing 1.2 Arti Grafiche e Multimedia Il Laboratorio per la modellazione cad/cam è dedicato alla produzione virtuale di modelli di architettura, in particolare stereotomica, e di design, finalizzati al processo finale di “stampa in 3d” del proprio prototipo in materiale plastico (abs). 2. Laboratorio di “Rappresentazione, Storia dell’Architettura e Restauro”; 3. Laboratorio di “Urbanistica”; 4. Laboratorio “Salvati”; 5. Laboratorio di “Fisica Tecnica”; 6. Laboratorio di “Fotogrammetria”. 1.2.2 Organizzazione dei Laboratori didattici e di ricerca I vari laboratori sono dotati di spazi operativi assegnati in base alle reali necessità e alle risorse disponibili. Per quanto attiene alla gestione in senso proprio, alla fine di ogni anno accademico ogni laboratorio presenta due tipi di rendicontazione: una a carattere contabile, in cui sono riportati i risultati finanziari e patrimoniali conseguiti al termine della gestione annuale; e una a carattere scientifico, in cui sono evidenziati i risultati raggiunti, in rapporto agli obiettivi posti all’inizio della gestione. 1.2.3 Finanziamenti dei Laboratori di ricerca La attuale scarsità delle risorse economiche messe centralmente a disposizione del Dipartimento da parte del Consiglio di Amministrazione, suggerisce per ciascun laboratorio la formula (difficile, ma non impossibile) dell’autofinanziamento da conseguirsi in primo luogo attraverso la partecipazione a bandi di ricerca regionali (Ateneo), nazionali (PRIN, FIRB, CNR) ed europei (Programmi Quadro, ecc.), e secondariamente attraverso finanziamenti specifici erogati dall’Ateneo per il potenziamento di laboratori didattici e di ricerca su presentazione di progetti. Vanno infine considerate le risorse che possono ottenersi da partner privati per la ricerca, attraverso convenzioni e prestazioni conto terzi. 1.3. Le Biblioteche 1.3.1 La Biblioteca Marcus Vitruvius Pollio La Biblioteca del Dipartimento è associata al Coordinamento Nazionale Biblioteche di Architettura; e fa parte del sistema bibliotecario del Politecnico di Bari. Il sistema informativo per la gestione bibliotecaria del Politecnico di Bari è l’insieme delle strutture di servizio cui compete la gestione del patrimonio bibliotecario dell’Ateneo e l’accesso alle informazioni documentali. Parti integranti del sistema sono le biblioteche dipartimentali. Finalità del sistema bibliotecario d’ateneo è di assicurare in modo coordinato la migliore fruizione, l’aggiornamento e la conservazione del patrimonio bibliografico del Politecnico di Bari e lo sviluppo dei servizi bibliotecari e documentari a supporto della didattica e della ricerca. L’informatizzazione del sistema bibliotecario è iniziata nel 1990 ma solo dal 2004 è stato possibile interrogare gli archivi delle registrazioni catalografiche attraverso un’interfaccia web, lavorando alla creazione di un sistema di catalogazione partecipativa con catalogo unico, trasferendo in Aleph 500 i dati archiviati negli anni passati in diversi softwares, facendo in modo che Aleph 500 risulti l’unico software in uso per effettuare ricerche sull’intero patrimonio bibliotecario. Il patrimonio librario del sistema bibliotecario comprende, oltre a testi scientifici e tecnici, collezioni di periodici ed anche collezioni storiche di libri. Attualmente questi conta circa 100.000 1 1.2 Le strutture di servizio 1. Strutture didattiche e di ricerca 1 Dipartimenti e congiuntamente indirizzate al Consiglio di Amministrazione; f ) propone l’attivazione delle procedure concorsuali dei professori di ruolo e dei ricercatori, nell’ambito delle risorse disponibili; g) formula le proposte di chiamata dei professori ordinari e associati; h) esprime parere sulla richiesta dei docenti afferenti a svolgere attività didattiche o di ricerca presso altri atenei; i) esprime parere in merito alla possibilità per i docenti afferenti di svolgere attività didattiche o di ricerca presso istituzioni di ricerca straniere e di fruire di periodi di esclusiva attività di ricerca; j) programma l’utilizzazione dei fondi assegnati per il perseguimento dei fini istituzionali; k) definisce e attua il programma pluriennale della ricerca, e lo aggiorna annualmente nel rispetto degli obiettivi definiti dalla programmazione strategica di Ateneo; l) promuove rapporti con soggetti pubblici e privati, autorizzando la stipulazione di contratti e la partecipazione a bandi e avvisi; m) esprime parere sull’afferenza di nuovi docenti, in coerenza con il progetto culturale del Dipartimento; n) propone e pone in essere attività formative post lauream, anche in concorso con altri Dipartimenti o atenei; o) definisce la struttura organizzativa del Dipartimento e delle sue eventuali sezioni; p) propone, anche d’intesa con altri Dipartimenti, la costituzione delle Scuole; q) approva il budget preventivo annuale e 13 14 1.3.2 Il personale tecnico-amministrativo Per il corrente A.A. risulta attribuito alla Biblioteca di Dipartimento il seguente personale tecnico-amministrativo: Categoria EP Francesco Mastrogiacomo (Area Biblioteche) Categoria C Giuseppe Dalfino (Area Biblioteche) Michele Passalacqua (Area Biblioteche) Giuseppina Stea con le seguenti competenze: Direttore: Sig. Francesco Mastrogiacomo. Catalogazione e Sala lettura: Sig. Michele Passalacqua. Dott. Giuseppe Dalfino Dott.ssa Giuseppina Stea 1.3.3 Regolamento della sala di lettura Disposizioni generali 1. La biblioteca è un luogo deputato alla lettura e allo studio individuale: qualsiasi comportamento che rechi disturbo a tali attività non può essere consentito. 2. L’accesso alla biblioteca è consentito agli studenti del Politecnico e dell’Ateneo di Bari previa presentazione del libretto universitario. 3. L’accesso alla biblioteca è limitato alla disponibilità dei posti a sedere nella sala lettura, esauriti i quali l’accesso sarà interrotto sino al verificarsi di nuove vacanze. All’atto dell’ingresso, è prevista l’identificazione dello studente e la consegna del libretto universitario. 4. E’ consentito introdurre nella sala lettura solo quaderni per appunti ed eventualmente computer portatili previa autorizzazione del Preside (la borsa del pc deve sempre essere depositata negli armadietti metallici posti all’esterno. Salvo per i posti adiacenti le apposite prese elettriche, l’uso dei computer portatili è limitato alle batterie). 5. L’uso della biblioteca è strettamente riservato alla consultazione e allo studio dei testi della struttura stessa; non è permesso occupare i posti della sala lettura per altro scopo, né tantomeno per studiare materiali non appartenenti alla biblioteca. 6. E’ vietato introdurre nella sala lettura libri e stampati di proprietà personale o di altra provenienza. 7. E’ vietato introdurre nella sala lettura borse o zaini, che dovranno essere depositati negli appositi armadietti situati all’ingresso. 8. E’ vietato introdurre telefoni cellulari e lettori CD nella sala lettura; in particolare eventuali telefoni cellulari dovranno essere depositati negli armadietti all’ingresso. 9. E’ vietato parlare a voce alta nella sala lettura; non è consentito lo studio di gruppo. 10.E’ vietato introdurre nella sala lettura cibi o bevande di qualsiasi genere. Modalità di consultazione dei testi 1. Il personale della biblioteca non ha il compito di fornire indicazioni inerenti la ricerca bibliografica, che rientra tra i compiti specifici dello studente. 2. La ricerca bibliografica deve essere svolta autonomamente utilizzando lo schedario elettronico sulle due 3. 4. 5. 6. 7. postazioni messe a disposizione; si fa presente che lo schedario elettronico è anche accessibile in rete. Gli utenti della biblioteca accedono direttamente agli scaffali, prendono i volumi prescelti, collocando al loro posto le apposite schede, e si recano al proprio posto dove consultano i testi; alla fine della consultazione i volumi, non vanno ricollocati, bensì lasciati negli appositi carrelli posti presso la testata di ciascun tavolo. Il prestito dei volumi della biblioteca è consentito previa autorizzazione del Preside. La consultazione dei volumi in grande formato, nonché di vocabolari ed enciclopedie, deve svolgersi presso gli appositi banchi. La consultazione è rigorosamente limitata a 3 volumi, terminata la consultazione dei quali l’utente dovrà lasciare il suo posto ai colleghi in attesa. Si raccomanda di trattare i libri con la massima cura, evitando di lasciare segni di qualsiasi genere, e di segnalare tempestivamente al personale eventuali danni riscontrati. La mancata osservanza del regolamento della biblioteca comporta l’adozione di provvedimenti limitativi della frequenza alla biblioteca stessa, proporzionali alla gravità delle violazioni stesse. 1.3.4 La Biblioteca Mimar Sinan E’ una biblioteca specialistica dell’area della progettazione architettonica ed è anche la biblioteca di riferimento del Dottorato di Ricerca del Dipartimento. Essa è lo strumento che assicura all’area della progettazione architettonica la continuità della ricerca e dei suoi principi etici fra le generazioni di ricercatori, docenti e dottorandi che si avvicendano nel Dipartimento ICAR. Essa assolve al compito fondamentale di fornire il supporto bibliografico e informativo necessario allo svolgimento della ricerca nell’ambito della progettazione arcchitettonica. Sue finalità principali sono: • aggiornamento dei suoi strumenti, realizzato attraverso la costante opera redazionale dei suoi ricercatori, capace di mettere a disposizione dell’intera comunità scientifica il lavoro di ricerca individuale; • aggiornamento dei suoi mezzi, realizzato attraverso una costante opera di accrescimento del suo patrimonio librario e telematico, cui contribuiscono il bibliotecario, in primis, e tutti i suoi membri in relazione alle loro possibilità e ai loro fondi di ricerca; • diffusione dei risultati della ricerca, realizzata attraverso adeguate iniziative editoriali, a stampa e telematiche. 1.3.5 Carta dei servizi della Biblioteca Mimar Sinan (biblioteca specialistica dell’area di progettazione architettonica, ICAR 14-15-16) Accesso Hanno accesso alla biblioteca: • i docenti del Dipartimento; • i dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo nel DR, i dottorandi del DR, i titolari di borse di studio post lauream e post dottorato ICAR 14, 15, 16 che svolgano la loro ricerca nel Dipartimento, gli assegnisti di ricerca ICAR 14, 15, 16 che svolgano la loro ricerca nel Dipartimento; • gli studenti in laboratorio tesi della Facoltà di Architettura. Per gli studenti in laboratorio tesi l’accesso alla biblioteca avviene previa autorizzazione del docente responsabile del laboratorio di laurea. Servizi La biblioteca eroga i seguenti servizi: • consultazione in sede e lettura del materiale bibliografico; • reference (informazione bibliografica e documentaria); • prestito limitato (24 ore) ai docenti afferenti al dipartimento. La biblioteca non istituisce un servizio di fotoriproduzione. Solo in casi particolari e per esclusivo uso interno, è permessa la fotoriproduzione di articoli scientifici destinati allo studio. Si precisa inoltre che, in osservanza alla Legge che tutela il diritto d’autore, non è possibile effettuare fotoriproduzioni di interi documenti o di parti rilevanti di essi ed invita gli utenti, che usufruiscono del prestito, allo stesso rispetto. E’ consentita esclusivamente la riproduzione del materiale non deteriorabile posseduto o reso disponibile dalla Biblioteca. Consultazione (servizio di prestito giornaliero) La biblioteca mette a disposizione per questo servizio tutto il patrimonio bibliografico inventariato e catalogato. Hanno diritto al prestito giornaliero tutte le categorie di utenti sopra indicate; la riconsegna dei volumi deve avvenire nella stessa giornata entro l’orario di chiusura della biblioteca. Reference (informazione) Il personale della biblioteca fornisce costante informazione bibliografica e documentaria e assiste gli utenti nell’utilizzo dei cataloghi informatizzati (catalogo Mimar Sinan, catalogo unico POLIBA). Prestito Tutti i volumi della biblioteca sono esclusi dal prestito, tuttavia per ragioni che mirano ad assicurare la continuità della ricerca è stato attivato un prestito interno e limitato. Hanno diritto al prestito interno: • i docenti del Dipartimento, • i dottori di ricerca, i dottorandi, i titolari di borse di studio e gli assegnasti di ricerca ICAR 14, 15, 16 che svolgano la loro ricerca nel Dipartimento. E’ possibile richiedere in prestito un numero massimo di [2]volumi, per la durata di [2] giorni. Il prestito è personale, non può essere trasferito ad altri e deve concludersi con la restituzione entro il termine di scadenza. Sono rigorosamente escluse dal prestito le tesi di laurea, di dottorato, i dizionari, i manuali e i trattati, i periodici. Le tesi di laurea e di dottorato non possono altresì essere fotocopiate, sono unicamente consultabili. Orario di apertura La biblioteca osserverà il seguente orario di apertura agli utenti: lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì ore 9.00-13.00 ore 9.00-13.00 ore 9.00-13.00 ore 9.00-13.00 ore 9.00-13.00 1 1.3 Le biblioteche 1. Strutture didattiche e di ricerca 1 schede di monografie e circa 5.000 schede di periodici, incluse anche le consistenze della biblioteca centrale della ex II facoltà di Ingegneria (Taranto). La Biblioteca del DICAR fu fondata nel 1992, e il suo patrimonio documentale è di circa 10.000 volumi. La superficie totale della sala di lettura è di 528,44 mq di cui quella destinata agli utenti è di 288 mq per 96 posti. I giorni di apertura settimanale sono 5; le ore di apertura settimanale al pubblico sono 32; quelle settimanali di accessibilità completa ai servizi sono 39; i metri lineari di scaffalatura occupati dai materiali sono 490. Le aree disciplinari presenti in essa sono: • progettazione architettonica • storia dell’architettura • archeologia e storia antica • storia dell’arte • storia della città e del territorio • restauro • scienza delle costruzioni • tecnologia • fisica tecnica • estimo • urbanistica • sociologia • matematica • disegno e rappresentazione • dizionari e manuali • enciclopedie • cartografia 1.3.6 Regolamento di consultazione per i laureandi del DICAR • L’ammissione alla sala di consultazione è individuale e non di gruppo; • E’ vietato portare con sé borse, computer, macchine fotografiche, telefoni cellulari ecc…; • E’ necessario esibire, ogni volta, il libretto di iscrizione e la lettera di presentazione del docente relatore, con l’indicazione del titolo della tesi; • E’ altresì necessario compilare la scheda di consultazione con indicazione della collocazione e titolo dei volumi o delle tesi da consultare (fino ad un massimo di 5 per volta). 15 2. Servizi agli studenti 1. Strutture didattiche e di ricerca 1 16 2.1. Segreteria studenti 2.2Orientamento 2.2.1 Orientamento in entrata 2.3 Progetto Archinauti: e-learning system 2.4 Strutture di servizio 3 2.1. Segreteria studenti Segreteria studenti Sig.ra Assunta Castellana Tel.(+39) 080 5962556 Fax(+39) 080 5962560 e-mail: [email protected] Sig. Giovanni Ventura Tel.(+39) 080 5962123 e-mail: [email protected] Servizi resi: • iscrizioni alle prove di ammissione (secondo le modalità previste dai Bandi di Ammissione); • immatricolazioni (secondo le modalità previste dai Bandi di Ammissione); • iscrizioni ad anni successivi al primo (ottobre); • certificazioni; • aggiornamento carriere; • trasferimenti dal Politecnico di Bari ad altre Università (ottobre, salvo diverse disposizioni dell’Università accettante); • nulla osta per trasferimenti da altre Università al Politecnico (secondo le modalità previste dai Bandi di Ammissione); • rinuncia al proseguimento agli studi; • curricula studenti; • esami di laurea. 18 2.2. Orientamento 2.2.1 Orientamento in entrata La difficile scelta del corso di studi per lo studente della scuola media superiore comporta da una parte l’esigenza pratica di trovare e raccogliere informazioni precise e dettagliate sui programmi formativi e sulle offerte relative ai singoli corsi di studio; dall’altro la necessità di una un’attività di orientamento che lo aiuti a scegliere il proprio percorso di studio in maniera più consapevole e motivata. Il DICAR assolve a questo compito di orientamento, sui corsi, sulle metodologie, sui servizi, sulle strutture, sulle attrezzature, sui test di ingresso, sugli sbocchi occupazionali, con una serie di attività diversificate. 1. Orientamento Fornire agli studenti delle scuole medie superiori gli strumenti per far emergere eventuali interessi e attitudini verso gli studi di architettura attraverso incontri presso le sedi scolastiche del bacino di utenza anche con sistemi telematici e via Internet, stabilendo forme di collegamento e di collaborazione con gli istituti scolastici e gli enti locali. In particolare le attività di orientamento in entrata consistono: • in incontri con le scuole interessate e un operatore dell’informazione orientativa (azione gestita dallo “sportello Orientamento” del Politecnico di Bari); • nella distribuzione di materiale informativo distribuito dallo “sportello Orientamento” del Politecnico di Bari; • nella distribuzione di materiale informativo relativo ai test e bibliografia specifica; • nell’adozione di una serie di strumenti telematici attraverso la rete informatica per agevolare le relazioni e lo scambio di informazioni tra tutti i soggetti coinvolti; • nella somministrazione di test on line con risposta multipla sul sito della facoltà; • nella gestione di un sito on line: Modulo FAQ (Frequently Asked Questions) con risposte alle domande poste dagli studenti, forum on line per al discussione e per lo scambio di informazioni. L’azione di orientamento raccordandosi con le diverse azioni del Politecnico si alterna nel lavoro di front e back office con particolare riguardo alle aree della comunicazione. 2. Comunicazione L’azione di comunicazione del Politecnico ai fini dell’orientamento consiste: • nella elaborazione di brochure informative; • nella creazione di campagne pubblicitarie; • nella distribuzione di depliant e brochure alle scuole, contenenti informazioni e numeri utili ai fini di una buona fruizione del servizio. 3. Sportello on line Le attività dello sportello sono finalizzate a: • orientare gli studenti nella fase di accesso • collaborare alla valutazione d’ingresso • orientare lo studente alla conoscenza dei procedimenti elementari delle funzioni svolte dal Politecnico (conoscenza delle figure istituzionali e gerarchie funzionali, uffici amministrativi, programmazione dei corsi di studi, calendario delle manifestazioni culturali e didattiche integrative • organizzare incontri con gli studenti • realizzare un contatto con gli studenti pre-iscritti con un servizio di mailing • informare sui servizi extradidattici offerti • informare sui servizi offerti dall’EDISU (Ente per il diritto allo studio) 2.3 Progetto Archinauti e-learning system Il progetto “Archinauti”, finanziato con fondi di miglioramento della didattica, ha consentito di dotare la facoltà di una infrastruttura informativa di supporto alla didattica tradizionale. Il progetto è stato pensato per implementare il lavoro didattico svolto direttamente dalla docenza in aula attraverso il pieno sfruttamento delle potenzialità dello strumento informatico in un portale internet utilizzato come consolle dinamica per il lavoro condiviso. Dopo una serie di test iniziati nel novembre 2003 e condotti con varie piattaforme (Elinux-Nuke, Spaghetti learning), nell’A.A. 2004/2005 è stato varato il portale Archinauti - e-learning system su piattaforma Moodle che ha dimostrato maggiori requisiti di affidabilità. Oggi il DICAR è l’unica struttura in Italia che utilizza Moodle per tutta la sua offerta didattica (Corsi di studio e di dottorato), gestendo un enorme quantitativo di utenti e di dati. Mediante il portale Archinauti - e-learning system è stato possibile offrire, con un costo limitato, i contenuti di ciascun insegnamento dei corsi di studio erogati anche mediante la rete Internet, consentendo a ciascun docente: • la piena autonomia di gestione del proprio spazio web; • la possibilità di colloquiare con gli allievi on line; • la possibilità di sottoporre avvisi, materiale didattico e prove di verifica on line; • la possibilità di monitorare l’attività on line degli allievi; e offrendo allo studente: • la possibilità di reperire facilmente programmi, bibliografie, dispense e contenuti didattici; • la possibilità di conoscere preventivamente la programmazione didattica dei corsi e delle attività extra moenia; • la possibilità di incontrare virtualmente (chat) il professore anche da casa propria; • la possibilità di apprendere le tecniche di comunicazione telematica mediante l’uso di strumenti di comunicazione integrata sincroni ed asincroni. 2.4 Strutture di servizio Il DICAR mette a disposizione degli studenti spazi attrezzati per lo svolgimento di particolari attività didattiche che non prevedono la presenza continuativa in classe dei docenti. Essi sono: • laboratori di laurea: atelier dedicati alla elaborazione sia del progetto di sintesi finale che della tesi di ricerca per il CdLM in Architettura; • laboratori di dottorato: atelier dedicati alla elaborazione della tesi di ricerca e allo sviluppo delle attività didattiche e di tirocinio previste dal curriculum. Per quanto attiene alla prestazioni di servizi gli studenti fanno riferimento ai laboratori di ricerca di cui al punto 2.2. Tali prestazioni di servizi riguardano: • prestito attrezzature per laboratori di laurea e per alcuni corsi di disegno (portatili, distanziometri laser, aste metriche, stazione totale laser, macchine fotografiche digitali, ecc.); • fotogrammetria e fotoraddrizzamento digitale; • scansioni (A0 a colori e bn, diapositive, trasparenti, opache); • stampe e plottaggi (A0 a colori e bn, laser a colori fino all’A3, laser bn, getto d’inchiostro); • workstations e software per modelli 3d digitali (modellazione solida e rendering); • stampe 3d con macchina a prototipazione rapida; • modelli con tecniche cam e centro di lavoro a CN; • cartografia digitale; • servizio web (e-learning, siti di facoltà e dip.); • progettazione grafica (locandine e pubblicazioni); • diagnostica dei monumenti (restauro e tecnica delle costruzioni); ecc. 2 2. Servizi agli studenti 2. Servizi agli studenti 2 La segreteria studenti del Dipartimento ICAR (Via Amendola, 126/b - 70126 Bari) fa capo alla Direzione Generale (Direttore Generale: Antonio Romeo) e al Settore Segreteria Studenti (Responsabile: dott. Dimitri Patella). Orari di ricevimento Martedì, Mercoledì, Giovedì: dalle ore 9,30 alle ore 12,30 Durante il periodo delle immatricolazioni e delle iscrizioni si provvederà a pubblicare un orario di ricevimento adeguato alle scadenze della presentazione delle domande. Il servizio di distribuzione pergamene si effettuerà nei giorni del lunedì pomeriggio e del venerdì mattina, previo appuntamento da concordare via e-mail con il sig. Donato Castellano ([email protected]) o il sig. Giovanni Ventura ([email protected]). 19 3. I Regolamenti didattici 2. Servizi agli studenti 2 20 3.1. Regolamento didattico del DICAR (XXIV) 3.1.1 Regolamenti didattici dei corsi di studio del Dipartimento ICAR 3.1.2 Titoli di studio rilasciati 3.1.3 Durata dei corsi di studio 3.1.4 Calendari delle attività didattiche 3.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio 3.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento 3.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc…) 3.1.8 Status degli studenti 3.1.9 Frequenza delle attività didattiche 3.1.10 Trasferimenti e riconoscimento di crediti 3.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie 3.1.12 Riconoscimento di crediti extracurriculari 3.1.13 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio 3.1.14 Tipologie dei corsi di insegnamento 3.1.15 Esami di profitto 3.1.16 Sessioni d’esame 3.1.17 Commissioni d’esame 3.1.18 Valutazioni d’esame 3.1.19 Esame di laurea 3.1.20 Revisione annuale del regolamento didattico 3.2. Regolamento didattico del corso di laurea (CdL) in Disegno industriale (XII) 3.2.1 Laurea 3.2.2 Accesso al Corso di Laurea CdL in Disegno Industriale 3.2.3 Durata degli studi 3.2.4 Obiettivi formativi qualificanti 3.2.5 Capacità professionali 3.2.6 Sbocchi professionali 3.2.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione 3.2.8 Esame di laurea 3.2.9 Crediti assegnati all’offerta formativa 3.2.10 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti 3.2.11 Norme relative all’accesso 3.2.12 Offerta erogata 1° anno 3.2.13 Offerta erogata 2° anno 3.2.14 Offerta erogata 3° anno 3.2.15 Organizzazione delle attività didattiche Aree disciplinari, insegnamenti e docenti 3.2.16Insegnamenti e docenti per anni di corso 1° anno 3.2.17Insegnamenti e docenti per anni di corso 2° anno 3.2.18Insegnamenti e docenti per anni di corso 3° anno 3.2.19Progetti didattici 1° anno 3.2.20Progetti didattici 2° anno 3.2.21Progetti didattici 3° anno 3.3. Regolamento didattico del corso di laurea in Architettura (XXIV) 3.3.1 Carattere del corso di laurea magistrale (CDLM) in Architettura 3.3.2 Numero strutturato e concorso di ammissione 3.3.3 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Architettura 3.3.4 Ambiti disciplinari e ripartizione del montecrediti 3.3.5 Definizione degli ambiti disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea magistrale in Architettura 3.3.6. Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento 3.3.7. Articolazione dei curricula 3.3.8 Norme Attuative per l’AA 2013/2014 3.3.9 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Architettura 3.3.10Progetti didattici del I ciclo 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo 3.3.12 Progetti didattici del III ciclo 3.4. Regolamento didattico del corso di laurea (CdLM) in Ingegneria Edile-Architettura (XI) 3.4.1 Obiettivi formativi specifici del corso e descri- zione del percorso formativo 3.4.2 Numero strutturato e concorso di ammissione 3.4.3 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Ingegneria Edile/Arcitettura 3.4.4 Ambiti disciplinari e ripartizione del monteCrediti 3.4.5 Definizione degli ambiti disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura 3.4.6 Organizzazione didattica e corsi di insegnamento 3.4.7 Articolazione del curriculum studiorum 3.4.8 Esame di laurea 3.4.9 Norme Attuative per l’AA 2013-2014 3.4.10 Offerta didattica erogata nel CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) 3.4.11 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3.4.12 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 1° anno 3.4.13 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 2° anno 3.4.14 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 3° anno 3.4.15 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 4° anno 3.4.16 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 5° anno 4 3.1. Regolamento didattico del DICAR (XXIV) 22 3.1.2 Titoli di studio rilasciati Per l’A.A. 2013/2014 il DICAR rilascia i seguenti titoli di studio: A. Laurea in Disegno Industriale (Classe n. 42 – D.M. 04.08.2000 e D.M. 03.11.1999, n. 509); B. Laurea in Disegno Industriale ex DM 270/2004 dall’AA 2010/2011; C. Laurea in Architettura ex DPR 09.09.1982 (Tabella XXX); D. Laurea in Architettura ex DM 24.02.1993 (Tabella XXX); E. Laurea specialistica, cinque anni a ciclo unico, in Architettura (Classe n. 4/S - D.M. 28. 11.2000 e D.M. 03.11.1999, n. 509). F. Laurea magistrale, cinque anni a ciclo unico, in Architettura ex DM 270/2004 dall’AA 2013/2014. G. Laurea specialistica, cinque anni a ciclo unico, in Ingegneria edile/Architettura (Classe n. 4/S - D.M. 28. 11.2000 e D.M. 03.11.1999, n. 509). H. Laurea magistrale, cinque anni a ciclo unico, in Ingegneria edile/Architettura ex DM 270/2004 dall’AA 2013/2014. 3.1.3 Durata dei corsi di studio A. Laurea (triennale) in Disegno industriale (Classe n. 42 ex D.M. 04.08.2000 e D.M. 03.11.1999, n. 509: lo studente deve aver acquisito almeno 180 crediti formativi universitari (CFU), comprensivi di quelli relativi alla conoscenza obbligatoria della lingua inglese. B. Laurea (triennale) in Disegno industriale (Classe L-4 ex DM 270/2004): lo studente deve aver acquisito almeno 180 crediti formativi universitari (CFU), comprensivi di quelli relativi alla conoscenza obbligatoria della lingua inglese. C. Laurea (quinquennale) ex DPR 09.09.1982 (Tabella XXX): lo studente deve avere sostenuto 30 esami e avere conseguito l’idoneità della lingua inglese; D. Laurea (quinquennale) ex DM 24.02.1993 (Tabella XXX): per conseguire questa laurea lo studente deve avere sostenuto esami per 32 annualità e avere conseguito l’idoneità della lingua inglese; E. Laurea specialistica, cinque anni a ciclo unico, in Architettura (Classe n. 4/S – D.M. 28.11.2000 e D.M. 03.11. 1999, n. 509): lo studente deve avere sostenuto esami per 33 annualità pari a 300 crediti formativi universitari (CFU), ed avere conseguito l’idoneità della lingua inglese; F. Laurea magistrale, cinque anni a ciclo unico, in Architettura (Classe LM-4 ex DM 270/2004: lo studente deve avere sostenuto 30 esami per 300 crediti formativi universitari (CFU), ed avere conseguito l’idoneità della lingua inglese. G. Laurea specialistica, cinque anni a ciclo unico, in Ingegneria Edile/Architettura (Classe n. 4/S – D.M. 28.11.2000 e D.M. 03.11. 1999, n. 509): lo studente deve avere sostenuto trenta esami per un numero complessivo di 300 CFU, ed avere conseguito l’idoneità della lingua inglese; H. Laurea magistrale, cinque anni a ciclo unico, in Ingegneria Edile/Architettura (Classe LM-4 ex DM 270/2004: lo studente deve avere sostenuto 30 esami per 300 crediti formativi universitari (CFU), ed avere conseguito l’idoneità della lingua inglese. 3.1.4 Calendario delle attività didattiche L’organizzazione temporale della didattica dei singoli corsi di studio è curata dal Direttore del Dipartimento d’intesa con i Coordinatori dei corsi di studio. Essa è relativa: • al calendario annuale delle attività didattiche; • al calendario settimanale delle lezioni, con l’indicazione dei professori ufficiali del corso di insegnamento e delle aule ove si svolgeranno le lezioni. • al calendario degli esami (contestualmente è pubblicata la composizione delle Commissioni d’esame). 3.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio 3.1.5.1 Il CDL in Disegno Industriale è organizzato su base annuale, e per cicli didattici semestrali e/o annuali. 3.1.5.2 Il CDLM in Architettura è strutturato su base annuale e per cicli didattici biennali o annuali. 3.1.5.3 Il CDLM in Ingegneria Edile/ Architettura è strutturato su base semestrale e per cicli didattici annuali. 3.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento Per ciascun corso di insegnamento di ciascun corso di studio attivato, il presente Regolamento individua: • l’appartenenza a un settore scientificodisciplinare e/o ad un ambito didattico, allo scopo di assicurarne la corretta copertura didattica; • l’appartenenza ad un anno di corso o a un ciclo didattico con cui condivide gli obiettivi parziali (d’anno o di ciclo) definiti dall’ordinamento didattico del corso di studi; • gli obiettivi formativi specifici ed i contenuti disciplinari minimi in base ai quali il professore ufficiale del corso articolerà il suo progetto didattico; • le tipologie didattiche previste, nell’ambito di quelle individuate dal presente Regolamento; • le propedeuticità di esami richieste; • le modalità di verifica del profitto, necessaria per l’acquisizione dei relativi crediti, nell’ambito di quelle individuate dal presente Regolamento. 3.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc.) Per ciascun corso di studi attivato a norma del presente Regolamento didattico, può essere prevista, oltre ai corsi di insegnamento ufficiali, l’attivazione di altre attività formative previste dalle norme in vigore, ritenute adeguate al conseguimento degli obiettivi formativi. Esse sono: • VIAGGI DI STUDIO E STAGE – Tutti i viaggi di studio e gli stage si svolgono obbligatoriamente in una settimana compresa fra Pasqua e il 1° maggio. – Tale settimana è individuata all’inizio dell’AA ed è riportata nel calendario accademico delle attività didattiche del DICAR. – Solo per i laboratori di laurea del CDLM in Architettura la loro programmazione è autonoma. – Nella settimana dedicata ai viaggi di studio tutte le lezioni sono sospese. • PROGRAMMAZIONE E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI La programmazione è annuale ed avviene all’inizio dell’AA: ciascun docente responsabile dell’iniziativa elabora un progetto didattico che trasmette alla Segreteria del Dipartimento (Dott.ssa Tiziana Mariani) per l’inoltro alla Direzione amministrativa ai fini dell’ottenimento dei contributi previsti a favore degli studenti. 3.1.8 Status degli studenti Le norme specifiche, fissate dal regolamento d’Ateneo, attribuiscono a ciascuno studente, all’inizio di ogni AA, lo status di: • studente iscritto in corso; • studente iscritto fuori corso; • studente ripetente d’anno (solo per gli studenti trasferiti con debito formativo). 3.1.9 Frequenza delle attività didattiche La regolare frequenza dei corsi di insegnamento secondo le forme e i modi previsti dalla docenza, volta all’acquisizione del “sapere” e allo svolgimento delle attività applicate relative all’esercizio del “saper fare”, sono la condizione indispensabile per essere ammessi a sostenere gli esami di profitto che, se superati, consentono l’acquisizione dei crediti. 3.1.10 Trasferimenti e riconoscimento di crediti 3.1.10.1 Gli studenti che abbiano acquisito crediti presso altre istituzioni universitarie nazionali e della Unione Europea potranno richiederne il riconoscimento al CDD previa presentazione di documentata certificazione, anche sostituendo alcune delle attività formative previste nel corso di studio con altre svolte in precedenza e a quelle affini. 3.1.10.2 La richiesta potrà essere accolta (anche parzialmente) dal CDD, previa verifica dell’equivalenza dei contenuti culturali e degli obiettivi formativi fra le attività svolte dallo studente e quelle per cui si richiede la sostituzione. 3.1.10.3 Le norme che regolano i trasferimenti o i passaggi da altri Corsi di Studio di altri Dipartimenti del Politecnico o di altro Ateneo sono riportate negli specifici Regolamenti didattici di ciascun corso di studi. 3.1.10.4 In mancanza di norme specifiche il CDD valuterà l’eventuale riconoscimento totale o parziale della carriera di studio fino a quel momento seguita, con la convalida di esami sostenuti e crediti acquisiti, e indicherà l’anno di corso al quale lo studente sarà iscritto e l’eventuale debito formativo da assolvere. 1.10.5 Il riconoscimento da parte del CDD di crediti acquisiti presso altre Università italiane o estere (o ad esse assimilabili) può essere determinato in forme automatiche da apposite convenzioni approvate dal Senato Accademico; tali convenzioni potranno altresì prevedere la sostituzione diretta, all’interno dei curricula individuali, di attività formative impartite dall’Ateneo e richieste dai Regolamenti didattici dei Corsi di studio con attività formative impartite presso altre Università italiane o estere (o ad esse assimilabili). 3.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie Potrà altresì essere richiesto il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente, previa documentata certificazione, in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbia concorso questo Ateneo, finalizzate all’acquisizione di competenze e abilità professionali, nonché di altre competenze e abilità maturate. In tal caso, Il CDD potrà riconoscere le attività formative svolte ai fini del raggiungimento dei crediti necessari per conseguire il titolo di studio. 3 3.1 Regolamento didattico del DICAR 3. I regolamenti didattici 3 3.1.1 Regolamenti didattici dei corsi di studio del Dipartimento ICAR • ORDINAMENTI DIDATTICI di Ateneo dei corsi di studio in Disegno industriale, Architettura, Ingegneria Edile/Architettura di cui all’ art. 11 del DM 270/2004 e al DM 47/2013; • ai REGOLAMENTI DIDATTICI dei corsi di studio di cui all’art. 12 del DM 270/2004; • al graduale passaggio dall’architettura didattica ex DM 509 a quella ex DM 270/2004 attraverso la disattivazione progressiva degli anni di corso a partire dall’AA 2009/2010; i seguenti regolamenti didattici specificano gli aspetti organizzativi dei corsi di studio in: • DISEGNO INDUSTRIALE • ARCHITETTURA • INGEGNERIA EDILE/ARCHITETTURA In particolare essi determinano: a) l’elenco degli insegnamenti (con l’indicazione dei settori scientificodisciplinari di riferimento), la loro eventuale articolazione in moduli, ed eventuali altre attività formative (stage ecc.); b) gli obiettivi formativi specifici, i crediti di ciascun insegnamento e di ogni altra attività formativa, e le eventuali propedeuticità; c) i piani di studio offerti agli studenti; d) la tipologia delle forme didattiche, degli esami, e delle altre verifiche del profitto degli studenti; e) le disposizioni sugli obblighi di frequenza. 1.1.2 Tali disposizioni sono deliberate dal Consiglio di Dipartimento (CDD) previo parere favorevole della Commissione didattica paritetica. 1.1.3 Il DICAR assicura la revisione annuale dei regolamenti didattici dei corsi di studio, in particolare per quanto riguarda il numero dei crediti assegnati ad ogni insegnamento o altra attività formativa. 1.1.4 Il Direttore provvede annualmente a pubblicare i Regolamenti didattici dei corsi di studio (e i relativi “manifesti” degli studi), previo controllo di legittimità del Senato Accademico e nei tempi da esso stabiliti. 1.1.5 I percorsi formativi di ciascuno studente sono regolati dal Regolamento didattico del corso di studi scelto, in vigore all’atto della sua iscrizione al 1° anno di corso: pertanto, a seguito delle revisioni annuali di tali Regolamenti non sono previsti cambiamenti retroattivi delle singole carriere. 23 24 d) il riconoscimento in termini di CFU delle attività extra-curriculari, svolte sia intra moenia che extra moenia, è soggetto alla approvazione del CDD, che valuta ed approva la quantità di CFU da assegnarsi alle discipline interessate sulla base della proposta presentata dal docente responsabile, corredata da una descrizione dell’attività svolta e da un piano orario dell’impegno prestato; e) l’attribuzione dei CFU, secondo la ripartizione approvata dal CDD, avviene mediante verbalizzazione da parte del docente responsabile degli esami relativi al corso integrativo o allo stage, fermo restando che in quest’ultimo caso le discipline interessate potrebbero essere più di una; f ) il CDD, nell’ambito delle attività extracurriculari precedentemente descritte, si riserva di rilasciare CFU sia agli studenti e laureati dello stesso Dipartimento, sia a studenti e laureati di altri Dipartimenti e di altri Atenei che dovessero partecipare a tali attività. 3.1.13 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio 1. Tutti i corsi di studio erogati dal 3.DICAR, sono a numero programmato: Architettura ed Ingegneria Edile/Architettura a livello nazionale; Disegno industriale a livello locale. 2. Per i CDLM in Architettura e Ingegneria Edile/Architettura tutte le norme e le procedure relative al concorso per l’iscrizione al 1° anno sono stabilite annualmente dal MIUR con apposito decreto. 3. Per il CDL in Disegno industriale il numero di accessi è stabilito dal SA su proposta del CDD. L’iscrizione al 1° anno di corso avviene per concorso. 4. Tutti i concorsi di ammissione saranno espletati anche se il numero delle domande è inferiore al numero programmato dei posti disponibili. 5. Sono titoli per l’iscrizione il Diploma previsto dal DM 509/99 “Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei” ed il collocamento in posizione utile nella graduatoria dell’esame di concorso. 3.1.14 Tipologia dei corsi di insegnamento 1. I corsi di insegnamento sono strutturati secondo differenti tipologie in relazione agli obiettivi didattici affidati a ciascuno di essi nell’ambito dell’architettura didattica generale del corso di studio cui appartengono. 2. Tutta l’offerta didattica programmata dal DICAR a partire dall’AA 2013/2014 è strutturata in moduli di norma mono– disciplinari da 6 o da 12 CFU. 3. Tutti i corsi di insegnamento sono pertanto: • Mono–disciplinari annuali = 12 CFU; • Mono–disciplinari semestrali = 12 CFU, oppure 6 CFU; • Integrati annuali = 6+6 CFU, formati dal coordinato apporto di due moduli didattici semestrali (anche di diversi SSD) che sommati sono corrispondenti a una annualità. Il corso di insegnamento integrato è costituito come un corso di insegnamento mono–disciplinare, ma le lezioni sono svolte da due professori ufficiali che costituiscono la commissione di esame (verbalizzazione unica); • Laboratori = 12 CFU, ovvero 6+6 CFU. Sono strutture didattiche destinate allo svolgimento di attività teorico-pratiche (comprensive di esercitazioni, attività tecniche, visite guidate, prove di accertamento, correzione e discussione di elaborati, ecc…) che hanno per fine la conoscenza, la cultura, la pratica e l’esercizio del progetto di architettura. Alla costituzione di un corso di laboratorio possono concorrere due insegnamenti dello stesso SSD, uno dei quali è identificato come dominante. In questo caso, responsabile del Laboratorio è il professore ufficiale dell’insegnamento dominante (verbalizzazione unica). 3.1.15 Esami di profitto 1. L’acquisizione dei crediti relativi a ciascuna attività formativa è subordinata al superamento di una verifica (esame di profitto). 2. Per essere ammesso a sostenere la verifica lo studente deve risultare regolarmente iscritto: a) all’anno accademico in corso; b) al corso di insegnamento (tramite il portale e-learning ARCHINAUTI), ed averne frequentato le relative attività didattiche. 3. Gli esami di profitto sono rivolti ad accertare la maturità e la preparazione dello studente nella materia del corso di insegnamento in relazione al percorso di studio seguito. 4. Gli esami di profitto consistono in un colloquio (esame orale pubblico), o in una prova scritta. Le prove scritte sono in genere svolgimenti di tracce o di esercizi di cui sono rese note all’inizio dei corsi le tipologie. 5. Per tutte le modalità scritte il candidato ha il diritto di prendere visione dei propri elaborati dopo la valutazione. 6. Altre modalità di verifica dell’apprendimento saranno indicate, laddove previste, sul portale e-learning ARCHINAUTI e nella guida annuale degli studi. 7. Il materiale prodotto dallo studente per la valutazione del profitto, a qualsiasi titolo e quale che sia la sua natura (cartacea, informatica, ecc.) è protetto dal copyright ®. 3.1.16 Sessioni d’esame 1. Gli appelli d’esame hanno luogo esclusivamente nelle sessioni di esame: estiva (giugno-luglio), autunnale (settembre) e invernale (febbraio), nei giorni definiti dal calendario annuale delle attività didattiche. 2. Essi hanno inizio alla data fissata. Eventuali deroghe per gravi ed eccezionali motivi, devono essere autorizzate dal Direttore. In nessun caso la data d’inizio di un appello può essere anticipata. 3. Gli appelli dei singoli corsi di insegnamento sono soltanto due per ogni sessione; e non possono essere articolati in più di due sedute d’esame (comunque tali sedute devono restare confinate nello spazio temporale assegnato a ciascuno dei due appelli). 3.1.17 Commissioni d’esame 1. Le Commissioni d’esame sono costituite esclusivamente da professori del corso di studi, e sono composte da almeno due membri: -il professore ufficiale dell’insegnamento, con funzioni di Presidente; -un docente dello stesso settore scientificodisciplinare o di settore affine, o comunque esperto della disciplina. 2. Le Commissioni d’esame possono comprendere, oltre ai componenti effettivi, anche altri componenti, che possono partecipare alle sedute di esame ad integrazione della Commissione. 3. Le Commissioni sono nominate dal Direttore per la durata di un anno accademico, di intesa con i Coordinatori dei corsi di studi. 4. In caso di impedimento del Presidente della Commissione, il Direttore nomina un suo sostituto. 3.1.18 Valutazioni d’esame 1. Gli esami sono tutti valutati in trentesimi, quale che sia il numero di crediti loro attribuiti. 2. La Commissione, per esprimere collegialmente il proprio giudizio, dispone di 30 punti interi. L’esame si intende superato quando il voto conseguito è pari o superiore a 18/30. Nel caso in cui la votazione conseguita sia di 30/30 la Commissione può concedere all’unanimità la lode. 3. Non essendo uguale il numero dei crediti per ogni insegnamento, la “media” degli esami di profitto, necessaria ai fini della ricostruzione della carriera, è “pesata” in relazione ai crediti attribuiti a ciascun insegnamento. Esempio: esame da 6 crediti con voto 24 esame da 12 crediti con voto 28 ((24 x 6)+(28 x 12))/((6 x 12))=26,6=27 4. Gli esami sono verbalizzati sul portale ESSE3, secondo le modalità previste dal sistema informatico. 3.1.19 Esame di laurea 1. La prova finale prevede: • la consegna di uno o più elaborati (di norma uno grafico ed uno scritto) in genere sviluppati attraverso l’apporto di almeno due discipline; • la discussione “a porte chiuse” degli elaborati stessi da parte del laureando con la Commissione esaminatrice, che al termine esprime la propria valutazione; • la presentazione pubblica del lavoro svolto. 2. Gli elaborati della prova finale consistono di norma in un progetto e in una ricerca correlata al progetto, su argomenti che rientrano fra gli obiettivi e le discipline del singolo corso di studio. 3. L’attività di ricerca per la tesi è svolta sotto la guida di un relatore e di eventuali correlatori. 4. La valutazione conclusiva tiene conto dell’intera carriera dello studente all’interno del corso di studi e della prova finale, nonché di ogni altro elemento rilevante. 5. La Commissione giudicatrice può essere di undici (11) membri o di sette (7) membri. 6. I membri della Commissione esaminatrice sono docenti ufficiali del Corso di studi. 7) Nel caso di undici (11) membri la Commissione, per esprimere collegialmente il proprio giudizio, dispone di 110 punti interi, avendo a disposizione ciascun commissario 10 punti interi a propria disposizione. L’esame si intende superato quando il voto finale conseguito è pari o superiore a 66/110. Nel caso in cui la votazione conseguita sia di 110/110 la Commissione può concedere all’unanimità la lode. 8) Nel caso di sette (7) membri la Commissione, per esprimere collegialmente il proprio giudizio, dispone di 70 punti interi, avendo a disposizione ciascun commissario 10 punti interi a propria disposizione. L’esame si intende superato quando il voto finale conseguito è pari o superiore a 42/70. Nel caso in cui la votazione conseguita sia di 70/70 la Commissione può concedere all’unanimità la lode. Il voto finale sarà comunque espresso in cento/decimi, attraverso opportuna riconversione proporzionale. 9) I Regolamenti didattici di ciascun corso di studio riportano le norme particolari relative alla presentazione e alla elaborazione della tesi di laurea. 10) Le modalità di presentazione pubblica saranno concordate di volta in volta con i relatori; i candidati comunque possono avvalersi di strumenti audiovisivi e/o informatici disponibili presso l’Ateneo, ovvero forniti dal candidato, compatibili con l’organizzazione della seduta di laurea. 11) Possono essere ammessi a sostenere l’esame di laurea solo gli studenti che abbiano conseguito il numero minimo di 3 3.1 Regolamento didattico del DICAR 3. I regolamenti didattici 3 3.1.12 Riconoscimento di crediti extracurriculari (deliberazione Consiglio della Facoltà di Architettura del 13 maggio 2010, verbale 11/389° dall’inizio) Premesso che: – per attività intra moenia si intendono tutti quei corsi non finalizzati al conseguimento della laurea, ma volti ad integrare le conoscenze in specifici settori e che da questo momento saranno indicati come corsi integrativi; – per attività extra moenia si intendono attività operative ed eventuali lezioni teoriche ad esse propedeutiche, svolte nell’ambito di stage, non finalizzate al conseguimento della laurea ma volte a consolidare, attraverso esercitazioni di ricerca applicata, le conoscenze teoriche acquisite nell’ambito del corso di studi; si riconosce che: a) la partecipazione a corsi integrativi o a stage di durata non inferiore alla settimana comporta il riconoscimento di crediti extracurriculari nelle specifiche discipline attinenti l’attività svolta; b) la quantificazione dei crediti per i corsi integrativi è fissata in 1 CFU per ogni 8 ore di lezioni frontali; le restanti 17 ore sono riservate allo studio o ricerca individuale. c) la quantificazione dei crediti per gli stage è fissata in 1 CFU per ogni 20 ore di attività svolta sul campo; le restanti 5 ore sono riservate alla preparazione ed alla messa a punto di quanto prodotto nelle esperienze sul campo; mentre per le lezioni teoriche svolte extra moenia la quantificazione dei crediti è equiparata a quella dei corsi integrativi; 25 crediti previsti nel presente regolamento didattico e che siano in regola con il pagamento delle tasse universitarie. 3. I regolamenti didattici 3 26 3.1.20 Revisione annuale del regolamento didattico 1. Con riferimento al punto 1.1.3 i regolamenti didattici dei corsi di studio sono annualmente rivisitati nei tempi e nei modi indicati dal Senato Accademico. 2. Il CDD definisce i piani di studi ufficiali dei corsi di studio attivati, comprendenti le denominazioni degli insegnamenti da attivare. 3. In particolare il CDD: a) delibera in merito al numero dei posti a disposizione degli iscritti al 1° anno e stabiliscono i criteri per le prove di ammissione laddove non previste dal MIUR; b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (mono–disciplinari, integrati, laboratori), nel rispetto dei vincoli fissati dal presente regolamento; c) definisce (quando necessario) i moduli didattici dei corsi integrati; d) delibera in merito alle discipline attraverso cui sono sviluppati i corsi di studio, rispettando il contenuto dell’ordinamento didattico; e) delibera in merito all’organizzazione dei corsi mono–disciplinari e/o integrati, nonché dei laboratori, secondo percorsi didattici coerenti di cui sono formalizzati i criteri di impostazione e le finalità formative, purché nel rispetto dei vincoli fissati dagli ordinamenti didattici del DICAR. 4. Per quanto riguarda il monte complessivo dei crediti, i Regolamenti didattici dei singoli corsi di studio definiscono univocamente quanti e quali crediti sono dedicati a ciascun tipo di corso di insegnamento (mono–disciplinari, integrati, laboratori), e quanti e quali crediti sono dedicati a ciascun modulo eventuale. Inoltre i Regolamenti didattici devono specificare univocamente la titolazione di ogni corso o modulo. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XII) Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XII) 28 3.2.1 Laurea Il Dipartimento ICAR conferisce la laurea in Disegno industriale prevista dall’ordinamento didattico del Politecnico di Bari. 3.2.2 Accesso al Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale Costituiscono titoli di ammissione al corso di laurea in Disegno industriale quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge. Il numero strutturato degli iscrivibili al primo anno del Corso di Laurea in Disegno industriale è stabilito annualmente dal Senato Accademico su proposta del Dipartimento, motivata sulla base delle strutture e delle risorse disponibili, delle previsioni del mercato del lavoro, degli standards europei e secondo eventuali criteri generali fissati dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il numero strutturato corrisponde a una “unità didattica” di max 50 allievi, ovvero a suoi multipli: ciò al fine di garantire un’efficace attività didattica e di tirocinio, in rapporto all’effettiva disponibilità di risorse in docenti, spazi e attrezzature (per “unità didattica” deve pertanto intendersi un insieme strutturato di docenti e allievi, di spazi e di attrezzature, capace di garantire nei tempi stabiliti dall’architettura didattica del CdL e per un numero massimo di 50 studenti, il conseguimento degli obiettivi didattici fissati per tutti gli insegnamenti dell’anno di corso così come definiti dall’ordine degli studi, sia in relazione all’apprendimento del sapere, che del saper fare). Il Consiglio di Dipartimento stabilisce i criteri di valutazione per l’ammissione dei candidati. 3.2.3 Durata degli studi La durata del Corso di laurea in Disegno industriale è fissata in tre anni, per un totale di 180 crediti (60 crediti l’anno), pari a 20 esami. Ciascun anno di corso comprende 28 settimane di attività didattica, articolate in due semestri. 3.2.4 Obiettivi formativi qualificanti Il CdL in Disegno industriale ha come obiettivo la formazione di tecnici progettisti del prodotto industriale, capaci di comprendere criticamente (sapere) e percorrere operativamente (saper fare) l’intero processo di definizione del prodotto industriale, dalla sua ideazione alla sua realizzazione. In particolare, per quanto attiene ai prodotti industriali di natura tridimensionale lo studente dovrà, al conseguimento del diploma di laurea: • saper eseguire la progettazione degli oggetti industriali ricorrendo anche alle più avanzate tecnologie cad di modellazione matematica (geometrica); • saper eseguire la derivata modellazione cam degli stessi prodotti al fine di ottenerne il prototipo in scala; • saper eseguire il modello numerico del prototipo stesso (post produzione) al fine di procedere al controllo di qualità del prodotto stesso. E pertanto egli dovrà: • possedere criticamente i fondamenti teorici e pratici della cultura del progetto del prodotto industriale; • conoscere criticamente la storia delle forme dei prodotti industriali; • avere padronanza delle tecniche di rappresentazione e in particolare quelle di modellazione cad/cam; • possedere i fondamenti teorico-pratici della costruzione del prodotto industriale; • possedere criticamente le nozioni di base economiche, legislative e gestionali relative all’intero processo di definizione del prodotto industriale. A tal fine la sua formazione dovrà garantire: • che sia in grado di comunicare per via multimediale l’esito delle sue ricerche; • che sia capace di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, oltre che in italiano, in almeno un’altra lingua dell’Unione Europea, preferibilmente l’inglese. 3.2.5 Capacità professionali Il Corso di studi ha come obiettivo quello di fornire competenze dirette ad acquisire le seguenti capacità professionali: • saper sviluppare proposte di oggetti d’uso innovativi tanto in rapporto ai requisiti prestazionali, quanto in rapporto alle tecnologie di produzione; • saper predisporre progetti esecutivi per la costruzione di prototipi o sistemi di prodotti; • saper sviluppare proposte di comunicazione visiva (grafica di prodotti editoriali, grafica per packaging e per prodotti di immagine coordinate, immagini di sintesi e animazione, interfacce iconiche per l’uso di reti informatiche) controllando con proprietà linguaggi, strumenti e tecnologie necessarie e possibili; • saper gestire i controlli di qualità di singoli prodotti industriali, tanto in rapporto alle prestazioni funzionali (ottimizzazione, sicurezza, ecc.) quanto in rapporto alla compatibilità ambientale in tutto il suo ciclo di vita; • saper svolgere funzioni di direzione tecnica di aziende produttrici nel campo sia dell’industrial design che dell’arredamento nei processi produttivi, nella gestione della distribuzione e del marketing dei prodotti; • saper predisporre analisi e verifiche dei requisiti ergonomici del prodotto di serie, prove e controlli delle prestazioni tecniche di materiali e dei componenti impiegate nel prodotto di serie. 3.2.6 Sbocchi professionali I laureati potranno operare direttamente e collaborare alla produzione nei settori di specifico interesse del corso di laurea, e potranno svolgere attività professionali in diversi ambiti, quali la libera professione, le istituzioni e gli enti pubblici e privati, gli studi e le società di progettazione, le imprese e le aziende che operano nel campo del disegno industriale, dell’arredamento e delle comunicazioni visive e multimediali. 3.2.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione Al compimento degli studi si consegue il titolo di Laureato in Disegno industriale. Gli insegnamenti, le esercitazioni, la sperimentazione di laboratorio, gli stage e il complesso delle attività didattiche e di ricerca programmate saranno strutturati, per via teorica e applicata durante i tre anni di corso, sincronicamente e secondo una strategia di approccio dal semplice al complesso basata: • sul saper fare, cioè sull’esercizio del progetto (conoscenza sintetica); • sul sapere, ovvero sulla conoscenza analitica di base della storia delle forme, delle tecniche di rappresentazione di produzione e di gestione dei processi dei prodotti industriali. E pertanto: 1° anno Alla fine del primo anno lo studente: per quanto attiene al saper fare dovrà sapere scomporre e ricomporre un artefatto nei suoi componenti per coglierne la conformazione tecnica, e stilistica, le componenti materiali e le caratteristiche produttive, le forme d’impiego nel suo ciclo di vita anche in relazione alle compatibilità con le esigenze ambientali; per quanto attiene al sapere, cioè alla conoscenza analitica di base, dovrà conoscere e comprendere: • la scienza della rappresentazione, le tecniche di comunicazione visiva, i fondamenti del disegno automatico; • l’analisi numerica; • lo svolgimento dell’industria artistica prima, e del design dopo (dalla rivoluzione industriale ad oggi) cogliendone i principali mutamenti di stile in relazione al progresso scientifico, alle trasformazioni tecnologiche, e ai contenuti della cultura materiale. dell’oggetto, e le compatibilità con le esigenze ambientali. • le caratteristiche fisico-tecniche dei materiali naturali e artificiali, le tecnologie che ne consentono la trasformazione e l’impiego nella formazione dell’oggetto d’uso; • i rapporti tra la società e il mondo della produzione dei beni. 2° anno Alla fine del secondo anno lo studente per quanto attiene al saper fare dovrà sapere controllare i problemi del progetto del prodotto industriale, a diverse scale, in relazione all’impiego dei materiali, all’uso delle tecniche ed al rinnovarsi dei modi di produzione; per quanto attiene al sapere, cioè alla conoscenza analitica di base, dovrà conoscere e comprendere: • le potenzialità prestazionali dei nuovi materiali e le tecnologie che ne consentono l’impegno nei prodotti di serie; • le nozioni fondamentali della statica, la fenomenologia dei linguaggi artistici dalle avanguardie all’odierna condizione postmoderna, e i rapporti tra quei linguaggi, e i metodi della progettazione, e le proposte teoriche; e dovrà comprendere: • la struttura logica ed operativa dei metodi di progettazione del design ai vari livelli di complessità richiesti dai tipi di progetto e di processo produttivo; • il valore del contenuto comunicativo del prodotto di serie; • la natura e applicabilità delle componenti materiali e delle caratteristiche produttive 3° anno Alla fine del terzo anno, lo studente per quanto attiene al saper fare, dovrà sapere controllare gli specifici problemi di un progetto specialistico di un prodotto industriale nello specifico campo di competenza prescelto; per quanto attiene al sapere, cioè alla conoscenza analitica di base, dovrà conoscere e comprendere: • il contesto culturale e figurativo esterno per saper colloquiare con esso; • il potenziale dell’innovazione tecnologica in ordine al miglioramento della qualità dei requisiti prestazionali dei prodotti, del loro contenuto comunicativo, del loro impatto sull’ambiente; • le conoscenze di base del marketing industriale; • le principali tecnologie e sistemi di lavorazione del prodotto industriale. 3.2.8 Esame di laurea Per essere ammesso a sostenere l’esame di laurea, lo studente dovrà: • avere seguito con esito positivo tutti gli esami previsti; • presentare un portfolio dell’attività 3 3.2. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XII) 3. I regolamenti didattici 3 3.2. Regolamento didattico del Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XII) 29 30 progetto; • Si forniscono le conoscenze generali dei fondamenti teorici e degli strumenti operativi dell’arte contemporanea ivi compresi i rapporti i mutamenti e le principali tendenze delle società industriali mature. • Si forniscono infine i metodi d’indagine e le conoscenze tecnologiche per il controllo delle risorse in termini sia ambientali che energetici, con particolare riferimento ai problemi di impatto ambientale e di integrazione dei sistemi di produzione e di distribuzione dell’energia. 3.2.9 Crediti assegnati all’offerta formativa L’ordinamento didattico è formulato con riferimento ad attività formative attraverso il concorso di aree disciplinari intese come insiemi di discipline raggruppate per raggiungere obiettivi didattico-formativi, per le quali è definito il numero minimo di crediti didattici. Le attività formative indispensabili sono raggruppate nelle seguenti sei tipologie: Conoscenze fornite dalle attività formative caratterizzanti: • Si forniscono i principi teorici e le tecniche della progettazione, così come la tradizione disciplinare li ha definiti nei metodi e negli apparati strumentali; • Si forniscono attraverso le attività sperimentali svolte in un rapporto integrato di altre discipline, i principi teorici e gli strumenti per la progettazione di prodotti controllati attraverso il disegno particolareggiato fino alle scale esecutive, nella fattibilità, nei requisiti tecnici, nelle prestazioni d’uso, negli aspetti estetici e nei significati comunicativi all’interno dei contesti socio-economici e produttivi di appartenenza; • Si forniscono altresì competenze per gestire le problematiche specifiche dell’arredamento e dell’allestimento; • Si forniscono, i principi teorici e gli strumenti per comprendere le caratteristiche chimiche e meccaniche dei materiali naturali ed artificiali e per i controlli di qualità degli oggetti tecnici e dei prodotti, per la verifica delle prestazioni richieste al prodotto; per comprendere le tecnologie ed i processi di produzione degli oggetti, l’uso dei materiali e delle risorse disponibili anche in relazione agli altri settori produttivi; per la sperimentazione di tecnologie di progetto; Conoscenze fornite dalle attività formative affini o integrative: • Si forniscono le integrazioni relative alla formazione in uno o più ambiti disciplinari integrativi di quelli caratterizzanti, con particolare riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare e attraverso il concorso della formazione nell’area scientifica ingegneristica ed architettonica che relativamente alle comunicazioni multimediali e alle tecnologie informatiche fornisce, in un rapporto integrato di altre discipline, i metodi e le tecniche di gestione della documentazione di prodotti, di modellazione dei processi di sviluppo del prodotto, di interazione con modelli virtuali, di modellazione dei prodotti nel loro ciclo di vita, di sviluppo ed ingegnerizzazione dei prodotti industriali. Conoscenze fornite dalle attività formative di base: • Si forniscono le conoscenze dei concetti di base, degli strumenti e dei metodi matematici operativi dell’analisi matematica, della geometria e dell’algebra lineare; le conoscenze per costruire semplici modelli matematici; gli strumenti per comprendere il comportamento del prodotto finito alle sollecitazioni esterne; infine conoscenze di termodinamica applicata, della trasmissione del calore, della meccanica dei fluidi, dell’acustica e dell’illuminazione • Si forniscono le conoscenze delle tecniche grafiche, al fine di raggiungere il pieno controllo degli strumenti della rappresentazione, sia applicandoli all’analisi dei valori di uno specifico oggetto, sia al 3.2.10 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti L’attività didattica del Corso di Laurea in Disegno industriale si articola: • in una parte formativa orientata all’apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e discipline; • in una parte teorico-pratica orientata all’apprendimento e all’esercizio del “saper fare” nel campo delle attività strumentali o specifiche professionali. L’attività didattica è organizzata sulla base di annualità e di mezze annualità, costituite da corsi ufficiali d’insegnamento: essa è organizzata in moduli didattici (corrispondenti a frazioni di annualità) formati da lezioni ex cathedra, attività di laboratorio progettuale (atelier), di sperimentazione (costruzione di prototipi, grafica, ecc..) e di tirocinio. Un modulo didattico corrisponde ad 1 credito pari a 25 ore, da destinarsi complessivamente allo svolgimento di: • attività formative con lezioni e conferenze; • seminari e workshop; • apprendimento guidato; • studio e ricerca individuali. Il monte ore complessivo è articolato in: • ore intra moenia dedicate a tutte le attività svolte all’interno delle strutture del Politecnico; • ore extra moenia dedicate a tutte le attività svolte all’esterno delle strutture del Politecnico. La didattica del Corso di Laurea si organizza in corsi di insegnamento articolati secondo diversi rapporti tra ore di aula di laboratorio strumentale, di tirocinio e ore destinate allo studio individuale o guidato, e differenti modalità di frequenza e valutazione. Specificamente gli esami di profitto previsti possono essere sostenuti su: • Corsi monodisciplinari annuali (M = 12 crediti): corsi costituiti da insegnamenti di uno specifico settore disciplinare, orientati all’apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e strumenti disciplinari. • Corsi monodisciplinari semestrali (M/2 = 6 crediti). • Laboratori semestrali (L = 12 crediti): corsi costituiti da due o più insegnamenti, di norma appartenenti a diversi settori disciplinari, con l’indicazione di quello che svolge “funzione guida”. Sono condotti in forma coordinata da più docenti e si concludono con un esame basato anche sull’esito di prove intermedie e finali. Essi sono destinati sia all’esercizio del progetto, che all’esercizio delle attività operative necessarie alla formalizzazione del progetto, alla prototipazione e alle loro verifiche tecniche. • Laboratori di sintesi finale (LSF = 27 crediti): corsi di durata annuale. In essi lo studente è guidato, in accordo al proprio piano di studi, attraverso l’apporto di più discipline alla matura e completa preparazione di un progetto di prodotto industriale in uno dei campi dell’applicazione professionale. • Tirocinio e stage: essi devono essere svolti presso qualificate strutture pubbliche o private italiane o straniere con le quali si siano stipulate apposite convenzioni, e dovranno essere certificati da specifici attestati. • Lingua inglese A conclusione dei primi due anni di corso lo studente dovrà dimostrare, attraverso specifiche prove di idoneità, la conoscenza pratica e la comprensione della lingua inglese. 1° anno Concorrono alla definizione degli insegnamenti del 1° anno, discipline delle aree didattiche I, II, III, IV, per un totale di dieci insegnamenti, cinque nel primo semestre e cinque nel secondo (Cfr. manifesto 1° anno, punto 4.3.13). Iscrizione al 2° anno di corso Per iscriversi a ottobre nell’A.A. successivo al 2° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo almeno 4 esami per almeno 42 crediti, fra cui obbligatoriamente i due laboratori; qualora risultasse in debito di esami per complessivi 18 Cfu egli si iscriverà “con riserva”, potendoli sostenere nell’appello straordinario invernale (entro il 28 febbraio). Se lo studente non supera tali esami nell’appello straordinario invernale, egli assume lo status di fuori-corso. Trasferimenti al 2° anno di corso da altri Atenei È necessario aver superato esami per almeno 42 crediti. febbraio). Se lo studente non supera tali esami nell’appello straordinario invernale, egli assume lo status di fuori-corso. Inoltre lo studente per iscriversi ai laboratori di sintesi finale dovrà avere sostenuto tutti gli esami del 1° e del 2° anno e del primo semestre del 3° anno. Trasferimenti al 3° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato tutti gli esami relativi al 1° e al 2° anno di corso inseriti nel regolamento didattico del corso di laurea in Disegno industriale del Dipartimento ICAR di Bari. Gli studenti che intendono trasferirsi dovranno presentare alla Segreteria Studenti, al fine di ottenere il nulla osta del Politecnico, il certificato di iscrizione nel precedente A.A. con l’elenco degli esami sostenuti. 2° anno Concorrono alla definizione degli insegnamenti del 2° anno, discipline delle aree didattiche I, II, III, IV, V per un totale di dieci insegnamenti, cinque nel primo semestre e cinque nel secondo (Cfr. manifesto 2° anno, punto 4.3.14). 3° anno Concorrono alla definizione degli insegnamenti del 3° anno, discipline delle aree didattiche I, II, III, IV, V, per un totale di sei insegnamenti per un totale di 60 Cfu (Cfr. manifesto 3° anno, punto 4.3.15). Iscrizione al 3° anno di corso Per iscriversi a ottobre nell’A.A. successivo al 3° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo tutti gli esami del primo anno e del secondo anno; qualora risultasse in debito di solo tre esami(per un massimo complessivo di 24 Cfu), egli si iscriverà con riserva, potendoli sostenere nell’appello straordinario invernale (entro il 28 3.2.11 Norme relative all’accesso L’iscrizione al Corso di Laurea in Disegno industriale è regolata in conformità alle norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari. Le modalità della prova di ammissione, compresi i criteri da adottare per definire i relativi “debiti formativi”, sono stabilite dal Senato Accademico sentito il Consiglio di Dipartimento, ed emanate con Decreto Rettorale. 3 3.2. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XII) 3. I regolamenti didattici 3 didattica svolta; • dovrà inoltre avere la certificazione dell’attività di tirocinio. L’esame di laurea consiste nella discussione del lavoro teorico e pratico svolto nel laboratorio di sintesi finale. 31 3.2.12 Offerta erogata nel CDL in Disegno Industriale - 1° anno Composizione annualità Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) 1° l 1 12 Laboratorio di Disegno industriale 1 - Disegno industriale 1 - Disegno del prodotto industriale 1 Laboratorio di Arredamento 1 - Progettazione del prodotto d’arredo - Disegno del prodotto di arredo Progettazione grafica 1 Disegno Luce suono e clima Calcolo numerico Statica Chimica 3. I regolamenti didattici l I m m I m m 1 12 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 6 6 6 6 6 6 5 60 Settori scientifico-disciplinari Aree disciplinari Crediti per insegnamento icar 13 icar 17 i iii 6 6 icar 16 icar 16 icar 13 icar 17 ing-ind 11 mat 08 icar 08 Chim 07 i iii i iii iv iv i iv 6 6 6 6 6 6 6 6 Anno di corso Tipo di insegnamento Composizione annualità Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) 2° l 1 12 Laboratorio di Disegno industriale 2 - Disegno industriale 2 - Realizzazione del prodotto industriale Laboratorio di Arredamento 2 - Arredamento - Disegno del prodotto di arredo Laboratorio di Progettazione grafica 2 - Progettazione grafica 2 - Cultura tecnologica della progettazione grafica 2 Storia delle arti deorative e industriali Simulazione e prototipazione virtuale Economia ed organizzazione aziendale Fondamenti di informatica l l m m m m 60 1 1 12 12 0,5 0,5 0,5 0,5 6 6 6 6 5,5 60 Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 5 annualità Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 5,5 annualità Note 1 Credito 25 ore Note 1 Credito 25 ore Legenda lLaboratorio m Corso monodisciplinare I Corso integrato Legenda lLaboratorio. m Corso monodisciplinare Settori scientifico-disciplinari Aree disciplinari Crediti per insegnamento icar 13 icar 12 i iv 9 3 icar 16 icar 17 icar 12 icar 13 icar 12 l-art 03 ing-ind 15 ing-ind 35 ing-inf 05 i iii i i iv ii iii v iii 9 3 9 3 6 6 6 6 60 3 3.2. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XII) Tipo di insegnamento 3 32 3.2.13 Offerta erogata nel CDL in Disegno Industriale - 2° anno Anno di corso 33 3.2.14 Offerta erogata nel CDL in Disegno Industriale - 3° anno Anno di corso 3° Curriculum Disegno Industriale Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) l 2,25 27 Laboratorio di sintesi finale - Prova finale - Tirocinio - Lingua inglese - Disegno del prodotto industriale 2 - Realizzazione del prodotto industriale 2 Gestione dell’innovazione del prodotto Marketing industriale Progettazione meccanica Sociologia del design Tecnologie e tecniche del design m m m m m 0,5 0,5 0,5 0,5 0,75 5 Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 5 annualità Note 1 Credito 25 ore Legenda lLaboratorio. m Corso monodisciplinare 6 6 6 6 9 60 Settori scientificodisciplinari Aree disciplinari icar 13/icar 16 icar 13/icar 16 icar 13/icar 16 ing-ind 35 ing-ind 35 ing-ind/14 sps/10 icar/12 i iv v v iv iv Crediti per insegnamento 7 5 3 6 6 6 6 6 6 9 60 Insegnamenti Area I: Progetto del prodotto industriale 01 Disegno industriale 1 02 Disegno industriale 2 03 Progettazione grafica 1 04 Progettazione grafica 2 05 Progettazione del prodotto d’arredo 1 06 Arredamento 07 Disegno del prodotto industriale 2 08 Tirocinio Area II: Storia delle forme del prodotto industriale 01 Storia delle arti decorative e industriali ssd Crediti Laboratorio di appartenenza Docenti icar/13 icar/13 icar/13 icar/13 icar/16 icar/16 icar/16 6 9 6 9 6 9 6 5 Laboratorio di Disegno industriale 1 Laboratorio di Disegno industriale 2 Laboratorio di Progettazione grafica 1 Laboratorio di Progettazione grafica 2 Laboratorio di Arredamento 1 Laboratorio di Arredamento 2 Laboratorio di sintesi finale Laboratorio di sintesi finale Rossana Carullo Annalisa Di Roma Michele Colonna Nunzio Perrone Rosa Pagliarulo Rocco Mele Francesco Fittipaldi l-art/03 6 Area III: Tecniche di rappresentazione e modellazione del prodotto industriale 01 Disegno icar/17 02 Disegno del prodotto industriale icar/17 03 Disegno del prodotto d’arredo 1 icar/16 04 Disegno del prodotto d’arredo 2 icar/17 06 Simulazione e prototipazione virtuale ing-ind/35 07 Fondamenti di informatica ing-inf/05 Area IV: Realizzazione del prodotto industriale 01 Calcolo numerico mat/08 02 Statica icar/08 03 Realizzazione del prodotto industriale 1 icar/12 04 Realizzazione del prodotto industriale 2 icar/12 06 Cultura tecnologica della progettazione grafica 2 icar/12 07 Tecnologia e tecniche del design icar/12 09 Luce suono e clima ing-ind/11 10 Chimica chim/07 11 Progettazione meccanica ing-ind/14 Area V: Economia, legislazione e gestione del prodotto industriale 01 Economia ed organizzazione aziendale ing-ind/35 02 Gestione dell’innovazione del prodotto ing-ind/35 03 Marketing industriale ing-ind/35 34 6 6 6 3 6 6 6 6 3 6 3 9 6 6 6 6 6 6 Francesco Moschini Laboratorio di Disegno industriale 1 Laboratorio di Arredamento 1 Laboratorio di Arredamento 2 Laboratorio di Disegno industriale 2 Laboratorio di sintesi finale Laboratorio di Progettazione grafica 2 Lorenzo Netti Joanna Szymanska Rossana Carullo Giuseppe Lovino Michele Fiorentino Fabrizio Notarnicola Tiziano Politi Pilade Foti Alessandra Scarcelli Alessandra Scarcelli Michele Colonna Enrica Leonardis Francesco Martellotta Giuseppe Romanazzi 3 3.2. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XII) Composizione annualità 3 3. I regolamenti didattici 3.2.15 Organizzazione delle attività didattiche - Aree disciplinari, insegnamenti e docenti Tipo di insegnamento Marco Falagario Michele Gorgoglione Gabriele Zito 35 3.2.16 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 1° anno Insegnamenti Docenti per corso Docenti per corso Crediti Insegnamenti Docenti per corso Crediti 12 Laboratorio di Disegno industriale 2 12 Laboratorio di sintesi finale 6 - Disegno industriale 2 Annalisa Di Roma 9 - Disegno del prodotto industriale 2 Francesco Fittipaldi 6 - Disegno del prodotto industriale Joanna Szymanska 6 - Realizzazione del prodotto industriale 1 Alessandra Scarcelli 3 - Realizzazione del prodotto industriale 2 Alessandra Scarcelli 6 12 Laboratorio di Arredamento 2 - Lingua inglese Richard Lusardi 3 - Tirocinio - 5 - Prova finale Annalisa Di Roma 7 Marketing industriale Michele Gorgoglione 6 Progettazione meccanica Carmine Pappalettere 6 Tecnologie e tecniche del design Enrica Leonardis 9 Gestione dell’innovazione del prodotto Gabriele Zito 6 Sociologia del design Sergio Bisciglia 6 12 -Progettazione del prodotto di arredo Rosa Pagliarulo 6 - Arredamento Rocco Mele 9 - Disegno del prodotto di arredo Rossana Carullo 6 - Disegno del prodotto di arredo Giuseppe Lovino 3 Progettazione grafica 1 Michele Colonna 6 Laboratorio di Progettazione grafica 2 Disegno Lorenzo Netti 6 Luce suono e clima Francesco Martellotta Calcolo numerico 12 - Progettazione grafica 2 Nunzio Perrone 9 6 - Cultura tecnologica della progettazione grafica 2 Michele Colonna 3 Tiziano Politi 6 Storia delle arti decorative e industriali Francesco Moschini 6 Statica Pilade Foti 6 Marco Falagario 6 Chimica Giuseppe Romanazzi 6 Economia ed organizzazione aziendale Fondamenti di informatica Fabrizio Notarnicola 6 Simulazione e prototipazione virtuale Michele Fiorentino 6 27 3 3.2. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XII) 3. I regolamenti didattici Insegnamenti Rossana Carullo Laboratorio di Arredamento 1 36 Crediti - Disegno industriale Laboratorio di Disegno industriale 1 3 3.2.18 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 3° anno 3.2.17 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 2° anno 37 3.2.19 Progetti didattici del CdL in Disegno industriale 1° anno 38 LDI 1- 12 cfu 1° anno • Icar 13, Disegno industriale 1 • Icar 17, Disegno del prodotto industriale Rossana Carullo Disegno industriale 1 (Icar 13-6 cfu) Joanna Szymanska Disegno del prodotto industriale (Icar 17-6 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo principale del corso è avvicinare lo studente ai processi progettuali di oggetti di design semplici, ma già intesi come organica relazione tra forma,tecnica, materia e specificità d’uso. Prima di ogni definizione di design lo studente dovrà comprendere il senso dell’oggetto d’uso come forma dell’utile, il rapporto tra oggetto ed esperienza che se ne compie. Ciò risponde all’esigenza contemporanea che vede negli oggetti “Supernormal” l’espressione di una tensione etica di sostenibilità che non riguardi solo i dati tecnologico prestazionali degli oggetti, ma in generale il loro senso e la necessità della loro stessa esistenza. Lo studente sarà guidato in questo approccio da lezioni teoriche sui maestri del design messi a confronto con oggetti quotidiani, ed esemplificazioni pratiche. Queste saranno legate ad operazioni compositive e concettuali di controllo della forma, e ad esempi di oggetti d’uso anonimo e/o d’autore che abbiano preciso riferimento con il tema d’anno. La lettura degli esempi è finalizzata ad acuire il senso critico dello studente ed a fornirgli le necessarie categorie interpretative finalizzate alla successiva applicazione progettuale L’apprendimento e l’uso degli strumenti informatici di modellazione, la rappresentazione e la gestione informatica della fase costruttiva dei modelli (prototipi virtuali)insieme alla sperimentazione con materiali differenti per plastici concettuali delle proprie proposte progettuali, costituiranno il training di apprendimento degli strumenti (saper fare). Aims and contents The main purpose of this course is to introduce the students to the design processes of simple and small objects, as organic relationship between form, technique, material and specificity of use. Before any definition of design, students must understand the meaning of the object in its use and the relationship between object and its experience. This satisfies contemporary needs to identify in objects “Supernormal” the expression of an ethical tension of sustainability aims not only to show technical data of objects, but in general the sense and the necessity of their existence. Students will be guided to this approach by studying on master designers works in comparison with everyday objects and practical examples. These will be connect to compositional and conceptual operations to control the form by examples of anonymous objects used every day and/ or by authors studied during the year. To read these examples allow to improve the critical sense of the student and to provide a necessary interpretative categories aimed to planning applications. At the end to better learn the training of the tools (skills) we propose the use of modeling tools by computer through the representation of the construction phase of the models (virtual prototypes) together with different experimentation on materials to build conceptual models for their project proposals. machines”, in fields of application of human actions, small enough to be easily used with hands. All objects are chosen according to different complexity: linear paper clips (linear compositions), flat paper clips (compositions of surfaces), clothes pegs (volumes), and door handles as a final test of greater complexity. As regards the teaching of Drawing Product Design 1 a re-design will be done through the analysis of the geometries of different objects and by using modeling software. Tema d’anno Il tema d’anno coerentemente agli obiettivi proposti riguarderà la progettazione di oggetti d’uso intesi come “macchine minime”, come campi di applicazione dell’azione umana, di dimensioni ridotte tali da poter essere facilmente impugnati. Gli utensili sono scelti secondo un diverso grado di complessità formale e tecnica: graffette lineari (linea), graffette piane (superficie), mollette (volumi), per finire con le maniglie come prova finale di maggior complessità. Per quanto attiene l’insegnamento di Disegno del Prodotto Industriale 1/ il ridisegno avverrà mediante l’analisi delle geometrie costruttive dei diversi oggetti e mediante l’esplicitazione del processo di modellazione informatica. Design problem During a year students have to solve a theme, in line with the objectives proposed, that concerns the design of everyday objects thought as “minimalist Articolazione delle attività didattiche I temi d’anno assegnati si svolgono in due fasi: la prima consiste nel il ridisegno di oggetti esistenti, la loro interpretazione formale e funzionale, il confronto collettivo delle varianti; la seconda fase consiste nella redazione del proprio progetto. Il corso prevede cicli di lezioni ed esercitazioni in extempora per avvicinare gradualmente lo studente al tema d’anno. Le lezioni teoriche sono volte a cogliere i nessi dei temi assegnati durante l’anno con la storia del design e con le principali tendenze contemporanee: - Lo statuto dell’oggetto ed il mondo delle cose - Oggetto ed esperienza - L’oggetto come utensile - Oggetto anonimo e oggetto d’autore - Macchine minime: reinterpretare il quotidiano tra memoria e innovazione - Il cucchiaio di Socrate: forma funzione e processo produttivo - Il significato del progetto Articulation of the educational activities The themes is carried out in two phases: the first one consists in the re-design of existing objects, an interpretation of their form and function, and the collective comparison between all the variants; the second phase consists in a preparation of a personal project. The course focus is on lectures and exercises in extempora, to bring the student gradually to the design problem. The lessons are aimed to highlight the connections between the themes of the year, design history and contemporary trends. - The status of the object and the world of things - Object and experience - The object as a tool - Anonymous object and authorship object - Minimal Machines: reinterpreting the everyday between memory and innovation - The spoon of Socrates: form, function and production process - The meaning of the project Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning, secondo le modalità che saranno esplicate nel corso della prima lezione. Course registration To attend the course is required an application form available on the e-learning platform, according to the manner that will be esplicate during the first lesson. Modalità d’esame Gli studenti che avranno svolto nei tempi e nei modi previsti le esercitazioni e le prove extempora, conseguendo esito positivo, saranno ammessi a sostenere l’esame finale. L’esame consisterà nella valutazione degli elaborati progettuali dai quali dovrà emergere la comprensione delle problematiche teoriche e pratiche che regolano il rapporto di forma- tecnica e materia nei sistemi progettati e da una discussione critica sui temi esposti durante le lezioni teorico-critiche. Examination methods All the students who have took part at the exercises and extempora tests in the time and manner prescribed, achieving positive results, will be admitted to final exam. The exam consists in an evaluation of the design which will emerge from the theoretical and practical understanding of the issues that regulate the relationship between form and material-technical systems designed. At the end they will discuss on the issues exposed during theory lessons before expressed. Laboratorio di Arredamento 1 Interior Design Studio 1 LA 1- 12 cfu 1° anno • Icar 16, Architettura degli interni • Icar 16, Architettura degli interni Rosa Pagliarulo Progettazione del prodotto di arredo 1 (Icar 16-6 cfu) Rossana Carullo Disegno del prodotto d’arredo (Icar 16-6 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del laboratorio del primo anno è far acquisire allo studente la consapevolezza delle diverse forme e tipi del legno nell’arredo e di introdurlo alla teoria e alla pratica realizzativi del prodotto d’arredo. Ciò avverrà da una parte attraverso una rilettura critico-analitica di oggetti significativi per quanto riguarda l’evoluzione del rapporto tra forma/ tecnica/materia del prodotto d’arredo, dall’altra attraverso la messa a punto di un progetto esecutivo di una sedia e di un tavolo. Lo studio delle forme e dei tipi degli arredi in legno secondo le varianti stilistiche e tecnologiche sarà condotto attraverso il ridisegno critico di tre tipi di sedie d’autore (sedia ed elementi piani, sedia ad elementi curvi e torniti, sedia ad elementi plastici) e costituirà il momento della riflessione analitica (sapere). L’apprendimento e l’uso degli strumenti informatici di modellazione, la 3 3.2.19 Progetti didattici 1° anno 3. I regolamenti didattici 3 • Laboratorio di Disegno industriale 1 • Laboratorio di Arredamento 1 • Calcolo numerico • Statica • Chimica • Luce suono e clima • Progettazione grafica 1 • Disegno Laboratorio di Disegno industriale 1 Industrial Design Studio 1 39 rappresentazione e la gestione informatica della fase costruttiva dei modelli (prototipi virtuali) costituiranno il training di apprendimento degli strumenti (saper fare). 40 Articolazione delle attività didattiche Il corso è organizzato in quattro moduli didattici il cui oggetto corrisponde ai diversi approcci formali, tecnici e tecnologici, assunti quali caratteri di riferimento per la comprensione degli oggetti del tema d’anno. Periodi didattici - Modulo I - Esercitazione (I): “Ridisegno di una - Modulo III - Esercitazione (III): “Ridisegno di una sedia ad elementi plasticamente curvati” - Modulo IV - Esercitazione (IV): “Ridisegno di un tavolo d’autore”. - Modulo V - Elaborato d’esame Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning, secondo le modalità che saranno esplicate nel corso della prima lezione. Modalità d’esame Gli studenti che avranno svolto nei tempi e nei modi previsti le quattro esercitazioni (durante i primi quattro moduli didattici) conseguendo esito positivo saranno ammessi a sostenere l’esame finale. L’esame consisterà nella valutazione dell’elaborato grafico finale (oggetto del quinto modulo didattico) dal quale dovrà emergere la comprensione delle problematiche teoriche e pratiche che regolano il rapporto di forma- tecnica e materia nel prodotto d’arredo in legno e da una discussione critica sui temi esposti durante le lezioni teorico-critiche. Calcolo numerico Numerical Analysis Statica Statics Mat 08-6 cfu 1° anno / corso semestrale Icar 08-6 cfu 1° anno / corso semestrale Tiziano Politi Pilade Foti Finalità e contenuti disciplinari I contenuti del corso abbracciano differenti settori della matematica il cui obiettivo è l’associazione fra concetti e forme matematiche. • teoria delle matrici; • elementi di geometria analitica nel piano e nello spazio; • elementi di analisi matematica; • trasformazioni geometriche nel piano e nello spazio; • curve nel piano e nello spazio; • approssimazione di curve nel piano e nello spazio. Aims and contents The contents of the course span different sectors of mathematics and their target is to associate concepts to mathematical forms. The following subjects are studied during the course: • theory of matrixes; • elements of analytical geometry in plan and in space; • elements of mathematical analysis; • geometric transformations in plan and in space; • curves in plan and in space; • approximation of curves in plan and in space. Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire una introduzione alla statica dei solidi e delle strutture. I metodi e gli strumenti sviluppati da tali discipline rappresentano un bagaglio di conoscenze indispensabile per l’analisi e la progettazione degli oggetti di interesse del disegno industriale. L’argomento centrale del corso è costituito dalla statica dei corpi rigidi. Nel corso viene anche affrontato, in maniera necessariamente semplificata, il problema della modellazione degli oggetti reali, cioè del passaggio dalla realtà fisica al modello teorico di calcolo. Aims and contents The aim of the course is to provide an introduction to the statics of solids and structures. The methods and the tools developed by these disciplines represent an essential basis of knowledge for the analysis and design of objects from an industrial design perspective. The central topic treated during the course is the statics of rigid bodies. The problem of the modelling real objects (that is to say, the passage from physical reality to theoretical model of calculation) is also dealt with, even if in a simplified manner. Articolazione delle attività didattiche Nell’ambito del corso verranno affrontati i seguenti argomenti. • Vettori • Cinematica dei corpi rigidi • Statica dei corpi rigidi • Resistenza dei materiali Articulation of the educational activities The main contents are: • Vectors • Kinematics of rigid bodies • Statics of rigid bodies • Strength of materials Applicazioni Alla fine del corso l’allievo sarà in grado di adoperare gli strumenti per la modellazione meccanica di semplici oggetti di disegn. Per questi ultimi egli sarà in grado di risolvere significativi problemi di progettazione e verifica. In particolare, attraverso alcune esercitazioni guidate, gli allievi analizzeranno dal punto di vista statico un semplice oggetto di arredamento. Application At the end of the course, the student will be able to use the tools for mechanical modelling on simple objects of design. He or she will be able to solve meaningful problems of design and verification. In particular, a simple furniture piece will be analyzed from the static point of view. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consisterà nella discussione del tema d’anno riguardante lo studio di un oggetto di disegn e nella prova orale riguardante i principali argomenti del corso. Chimica Chemistry Chim 07-6 cfu 1° anno / corso semestrale Giuseppe Romanazzi Obiettivi e finalità del corso Il corso è volto a fornire agli studenti un’adeguata conoscenza di base dei fenomeni e dei principi fondamentali della Chimica. È completato da esercitazioni numeriche ed è inteso anche a sviluppare, mediante descrizioni termodinamiche dei fenomeni naturali, la capacità di prevedere il comportamento della materia nelle reazioni chimiche e nei materiali. Teoria. Definizioni di materia, sistema, fase, stato di aggregazione, grandezze, elementi, composti. Leggi fondamentali della chimica e teoria molecolare. Numero atomico e numero di massa. Isotopi. Peso atomico, peso molecolare e peso formula. Mole. Percentuale in peso di elementi in un composto. Determinazione di formule minime e molecolari. Teoria atomica, modello di Thomson, radioattività, esperimento di Rutherford, spettri di emissione ed equazione di Rydberg. Atomo di Bohr. Numeri quantici n, l ed m. Ipotesi di De Broglie. Principio di indeterminazione di Heisenberg. Teoria ondulatoria per l’elettrone. Equazione di Schroedinger. Funzione d’onda. Numeri quantici (n, l, m, ms) significato probabilistico. Orbitali s, p, d, f. Configurazione elettronica. Principio di Pauli e regola di Hund. Tavola periodica e proprietà periodiche. Legame chimico. Il legame ionico e l’energia reticolare. Il legame covalente. Teoria Valence Bond. Strutture di Lewis. Ibridazione sp, sp2, sp3, sp3d, sp3d2. Doppietti direzionati e formule di struttura. Carica formale e risonanza. Numero di ossidazione. Regole per ricavare il numero di ossidazione. Nomenclatura chimica. Carattere acidobase degli ossidi. Teoria acido-base di Arrhenius. Proticità e formula di struttura. Teoria dell’Orbitale Molecolare. Molecole biatomiche omonucleari: H2, F2, O2. Ordine di legame. Configurazione elettronica. Legame metallico. Conduttori, isolanti e semiconduttori intrinseci. Drogaggio. Forze secondarie di legame. Reazioni acido-base e relativo bilanciamento. Reazioni di ossido-riduzione e relativo bilanciamento. Bilanciamento di reazioni redox non in soluzione acquosa. Reazioni di disproporzione e sinproporzione. Numero di equivalenza ed equivalenti per riducenti ed ossidanti. Il gas ideale. Leggi di Boyle, Charles e Gay-Lussac. Equazione di stato dei gas perfetti. Densità e peso molecolare. Miscele di gas ideali: legge di Dalton e legge di Amagat. Peso molare medio di un miscuglio gassoso. Cenni sui gas reali: il fattore di comprimibilità (Z); equazione di van der Waals. Isoterme dei gas reali (diagramma di Andrews): temperatura critica. Lo stato liquido e la tensione di vapore. Soluzioni ideali. Modi di esprimere le concentrazioni. rapporti ponderali e volumetrici nelle reazioni chimiche. Introduzione alla termodinamica chimica. 3 3.2.19 Progetti didattici 1° anno 3. I regolamenti didattici 3 Tema d’anno Il tema d’anno è l’analisi ed il progetto di una sedia e di un tavolo in legno. Per quanto attiene l’insegnamento di Progettazione del prodotto d’arredo 1 ciò avverrà mediante l’elaborazione del modello costruttivo (prototipo virtuale) e di un breve testo: dal primo devono risultare individuati con esattezza geometrica e coerenza formale i “nodi” costruttivi; dal secondo devono risultare individuate con chiarezza concettuale il tema del rapporto tra forma, tecnica e materia. Per quanto attiene l’insegnamento di Disegno del Prodotto d’Arredo 1/ciò avverrà mediante l’analisi delle geometrie costruttive dalle diverse tipologie di sedie, tavoli e mediante l’esplicitazione del processo di modellazione informatica con un breve testo per le diverse tipologie di sedie e tavoli proposte nel corso delle 6 esercitazioni. sedia con tutti gli elementi piani”. - Modulo II - Esercitazione (II): “Ridisegno di una sedia con elementi curvi e/o torniti”. 41 42 potere ossidante. La pila Daniell ed il ponte salino. Schematizzazione di una pila. Misura del potenziale di elettrodo e forza elettromotrice (f.e.m.). Potenziale standard di riduzione E°. La serie elettrochimica. L’equazione di Nernst. Le pile da un punto di vista termodinamico. Elementi di chimica organica: il ruolo del carbonio, gli alcani, gli alcheni, gli alchini, idrocarburi aromatici, alcoli, eteri, aldeidi, chetoni, acidi, esteri, ammine, ammidi e polimeri. Introduzione ai materiali e alle loro proprietà generali, meccaniche, chimico-fisiche ed ottiche. Breve descrizione dei materiali metallici, ceramici e polimerici. Esercitazioni • Atomo, molecola, mole. Composizione percentuale, formula minima e molecolare. • Formule steriche: ibridazione e geometria molecolare. Numero di Ossidazione. Nomenclatura chimica. • Bilanciamento delle reazioni acido-base. Reagenti in quantità stechiometrica. Reagente in eccesso e in difetto. Resa di reazione. • Bilanciamento delle reazioni di ossidoriduzione. Equivalenti e peso equivalente. • Lo stato gassoso. I gas nell’equazioni chimiche. • Le soluzioni: modi di esprimere la concentrazione. Diluizione e calcolo della nuova concentrazione. • Rapporti ponderali e volumetrici nelle reazioni chimiche. Analisi volumetrica. • Termochimica, entropia ed energia di Gibbs. Modalità di verifica. L’esame consta di una prova scritta della durata di almeno due ore e di una prova orale. Propedeuticità e frequenza. L’esame è non propedeutico e la frequenza non è obbligatoria. Testi consigliati e materiale didattico. • Franco Nobile e Piero Mastrorilli: La chimica di base con esercizi Casa Editrice Ambrosiana (Seconda Edizione: 2006) oppure qualunque testo di Chimica per la Facoltà di Scienze e/o Ingegneria purché non sia di indirizzo biomedico. • Alberto Cigada, Barbara Del Curto, Roberto Frassine, Gabriele Fumagalli, Marinella Levi, Claudia Marano, Maria Pia Pedeferri, Marta Rink: Materiali per il design. Introduzione ai materiali e alle loro proprietà. Casa Editrice Ambrosiana (Prima edizione 2008) • 20 lezioni in formato Microsoft PowerPoint (fornite dal docente). • Appunti ed esercitazioni di lezione. • Tavola periodica degli elementi chimici. Luce suono e clima Light sound and climate Ing ind 11-6 cfu 1° anno / corso semestrale Francesco Martellotta Il corso ha come obiettivo il fornire agli allievi gli strumenti per comprendere qualitativamente ed analizzare quantitativamente i fenomeni termici, acustici ed illuminotecnici. Partendo dall’esame degli aspetti teorici principali, si passerà a considerare l’effetto di tali fenomeni sull’uomo esaminando le risposte fisiologiche e sensoriali. Il corso sarà organizzato in moduli settimanali, al termine di ciascuno dei quali gli allievi, organizzati in piccoli gruppi, dovranno compiere una analisi su prodotti e materiali che, per la loro funzione o per il loro modo di operare, siano in relazione con il tema trattato. Il materiale raccolto fornirà spunti per ulteriori approfondimenti, simulazioni e verifiche, anche di natura strumentale e da svolgersi, se possibile, in laboratorio. Testi consigliati Forcolini, Lighting, Hoepli editore Cirillo, Acustica Applicata, Mc Graw-Hill Cengel, Termodinamica e trasmissione del calore, 4a ed, Mc Graw-Hill Dispense del corso Modalità di esame L’esame si svolgerà in forma orale individuale, partendo dalla discussione del progetto di sintesi sviluppato in piccoli gruppi. Programma dettagliato Clima Fondamenti di energetica. Temperatura e scale termometriche. Cenno sui principi della termodinamica. Le modalità di scambio termico: conduzione, convezione e irraggiamento. Il benessere termico: metabolismo, abbigliamento, microclima. Cenno sui modelli previsionali. Luce Grandezze fotometriche: flusso luminoso, intensità luminosa, luminanza e illuminamento. Colorimetria. Fisiologia della visione e benessere visivo. Le lampade: definizione degli elementi caratteristici ed analisi dell’evoluzione storica da quelle ad incandescenza agli OLED. Gli apparecchi luminosi: dalla luce diretta alla luce diffusa, capire e progettare le proprietà ottiche. Cenno sull’illuminazione naturale. Suono Il fenomeno sonoro: pressione, frequenza, livelli. Fisiologia dell’orecchio e cenni di psicoacustica. L’interazione onda superficie: fonoassorbimento e diffusione. Caratterizzazione acustica dei materiali. La propagazione del suono in ambienti aperti e confinati e l’effetto dei materiali. Progettazione grafica 1 Graphic design 1 Disegno Design Icar 13-6 cfu 1° anno / corso semestrale Icar 17-6 cfu 1° anno / corso semestrale Michele Colonna Lorenzo Netti Programma non inviato Programma non inviato 3 3.2.19 Progetti didattici 1° anno 3. I regolamenti didattici 3 L’apparato matematico della termodinamica classica. Temperatura: Principio Zero della Termodinamica. I termometri. Calore e lavoro. Il primo principio della termodinamica(Principio della conservazione dell’energia). Termochimica e calori di reazione: La funzione di stato entalpia (H). Lo stato standard: Entalpia (calore) di formazione. Entalpia (calore) di combustione. Legge di Hess. Calcolo di entalpie senza l’ausilio del ciclo di Hess. Cenni di calorimetria. Calori specifici. Il calore latente: passaggi di stato. Processi spontanei e disordine. Il secondo principio delle termodinamica (Principio della spontaneità dei processi). Entropia. La variazione di entropia totale (dell’universo). Entropia e passaggi di stato. Disuguaglianza di Clausius. Il terzo principio della termodinamica (entropia assoluta). Entropie standard di Reazione. Processi Spontanei e reazioni chimiche: la funzione di stato G (energia di Gibbs). G<0 come criterio di spontaneità a temperatura e pressione costante. Significato chimico-fisico di G: il lavoro utile. G di reazione e formazione. L’equilibrio chimico: la legge di azione di massa. La costante (K) termodinamica di equilibrio. Equilibri chimici omogenei in fase gassosa: Cosa succede all’equilibrio quando viene perturbato?: il principio dell’equilibrio mobile di Le Chatelier. Cenni sugli equilibri eterogenei. L’attività ed il coefficiente di attività. Definizione di acidi e basi secondo Arrhenius e Bronsted-Lowry. Autoprotolisi di H2O e Kw. Definizione di pH e pOH. Elettrochimica: trasformazione di energia chimica in elettrica e viceversa. Il 43 3.2.20 Progetti didattici del CdL in Disegno industriale 2° anno 44 LDI-12 cfu 2° anno Annalisa Di Roma Disegno industriale 2 (Icar 13-9 cfu) Alessandra Scarcelli Realizzazione del prodotto industriale (Icar 12-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è l’approfondimento delle tematiche inerenti la progettazione dell’oggetto industriale, avviate nel Laboratorio del I anno: in continuità con esso, il corso intende completare e sperimentare le tecniche progettuali rivolgendo l’attenzione ad oggetti di maggior complessità, definita dalla poli-matericità, da un alto grado di tecnologia applicata, da un sistema interdisciplinare di competenze, ecc… Il corpo delle lezioni teoriche offrirà agli studenti quegli strumenti critici atti ad un’analisi sistematica delle problematiche esigenziali esistenti e all’interpretazione delle trasformazioni sociali, tecnologiche e del mondo della produzione industriale, nella storia e nel dibattito contemporaneo. La risposta prestazionale all’analisi esigenziale dell’oggetto si concreterà nel processo di simulazione del progetto di design, dall’ideazione formale alla produzione materiale, attuato attraverso l’approccio integrato dei sistemi di modellazione e prototipazione mediante tecnologie cad/cam/cae. Articolazione delle attività didattiche Il corso è organizzato in due moduli della durata ciascuno di un semestre, entrambi articolati in cicli di lezioni teoriche e pratiche ed in esercitazioni tematiche rivolte a verificare le conoscenze acquisite. Nel primo modulo, ad una definizione generale del programma esigenziale prestazionale, dell’innovazione tecnologica e della globalizzazione nelle dinamiche relative alla distribuzione dei prodotti, seguiranno lezioni più caratterizzanti il tema d’anno, il progetto di un apparecchio illuminotecnico: • L’illuminotecnica moderna nella storia del design e stato dell’arte del progetto di apparecchi illuminotecnici; • Fondamenti di illuminotecnica, colore e percezione visiva; • Sorgenti di luce; • Hardware del sistema luce: apparecchi, sostegni, ottiche; Le elaborazioni progettuali riferite al primo modulo riguarderanno il ridisegno di una lampada paradigmatica della storia del design, la sua scomposizione in elementi/ componenti di un sistema matrice complesso. Nel secondo modulo lezioni specifiche andranno a completare l’apparato teorico di riferimento: Fondamenti di impianti elettrici; Rendimento energetico e sostenibilità ambientale; Software per il calcolo illuminotecnico ed il rendering; Norme tecniche, certificazioni e sicurezza degli apparecchi. L’elaborato finale d’esame riguarderà il progetto illuminotecnico di uno spazio urbano pubblico, concepito nel rapporto fra luce e spazio, fra oggetto di design e architettura. Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario essersi iscritti al corso all’inizio delle lezioni ed averne frequentato le lezioni. L’esame si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati, e documentati nella bibliografia e nei materiali didattici forniti nel corso. Si baserà inoltre sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nelle esercitazioni svolte durante il corso e nell’elaborato progettuale finale. Laboratorio di Arredamento 2 Interior Design Studio 2 LA2-12 cfu 2° anno Rocco Mele Arredamento (Icar 16-9 cfu) Giuseppe Lovino Disegno del prodotto d’arredo 2 (Icar 17-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il Laboratorio 2 di Arredamento è un laboratorio di progettazione del prodotto d’arredo costituito da due insegnamenti coordinati: - Arredamento (corso caratterizzante); - Disegno del prodotto d’arredo (corso integrativo) Obiettivo del Laboratorio è far acquisire allo studente attraverso l’analisi delle forme e dei tipi del legno nell’arredo, delle tecniche di lavorazione e delle sue possibilità espressive (sapere) la competenza sintetico-critica e gli strumenti operativi necessari alla formalizzazione del progetto di un prodotto d’arredo (saper fare). I riferimenti alla produzione teorica e materiale storica e contemporanea, costituiranno la base su cui sviluppare il proprio pensiero critico e progettuale. Articolazione dell’insegnamento Si alterneranno i contenuti della disciplina secondo la doppia modalità del sapere e del saper fare. Il sapere è inteso come momento di acquisizione dei fondamenti teorici e tecnici della disciplina e si articolerà in cicli di lezioni teoriche anche coordinate tra i due insegnamenti e in seminari su temi specifici ritenuti utili o con contributi scientifici di docenti esterni. Il saper fare, è inteso come momento di applicazione e verifica dell’acquisizione dei fondamenti teorici e tecnici attraverso esercitazioni ed attività progettuale in aula. Programmazione delle attività del laboratorio e modalità d’esame Modulo di Arredamento Lo studente dovrà progettare un rivestimento ligneo partendo non necessariamente da categorie tipologiche ben definite (boiserie, pareti attrezzate, pareti divisorie etc.), ma da riflessioni sui modi dell’”abitare” contemporaneo come dato “esperienziale”. Lo studente potrà così interpretare il tema d’anno riflettendo sul significato di rivestimento nella sua più ampia accezione. Analizzerà, altresì, i procedimenti/azioni più congruenti per la sua realizzazione, individuando i nodi, tecnico-formali in cui le relazioni tra forma, materia si rivelano con maggior chiarezza. La progettazione sarà orientata verso processi produttivi di tipo artigianale. Dovrà darne, quindi, coerente rappresentazione predisponendo disegni esecutivi e modelli tridimensionali necessari ad una descrizione corretta del prodotto ed alla sua costruzione. Si prevede la possibilità di pensare a prime ipotesi progettuali che in riferimento a quanto appreso durante le esercitazioni analitico conoscitive, introducano ad un momento di maggiore sintesi. Modulo di Disegno Lo studente dovrà ridisegnare e scomporre alcuni arredi in legno proposti dagli insegnanti (delle stesse tipologie del progetto) analizzandoli nei nodi tecnicoformali dandone rappresentazione attraverso la modellazione informatica tridimensionale. Quest’utima sarà di supporto alla progettazione del prodotto d’arredo e indirizzata verso la fase produttiva e di prototipazione attraverso le tecniche cad-cam. Svolgimento delle attività didattiche L’attività del laboratorio sarà scandita in due periodi, Primo periodo: ottobre-gennaio 2013: caratterizzato da lezioni teoriche, esercitazioni di tipo analitico, la progettazione, escursioni in luoghi di produzione. Secondo periodo: marzo-giugno 2014: caratterizzato da seminari con correzioni collettive finalizzate a rendere l’esperienza individuale dello studente un patrimonio collettivo, verifiche del progetto. Eventuale mostra didattica finale dei lavori. Programma in cicli di lezioni: percorsi teorico-critici fondativi nella concezione del prodotto d’arredo Prolusione al corso: finalità e obiettivi La materia: Il Legno -Cenni sull’anatomia della pianta -Proprietà tecnologiche del legno: -Processi di lavorazione iniziali: -Legnami indigeni e di importazione: -essenze: tenere, dure, semidure. -Componenti in legno massello: -nodi di unione degli elementi. -I lavorati: -mdf, compensati, multistrati, paniforti, lamellari. Il prodotto d’arredo. -Cenni storici sui sistemi costruttivi del mobile in legno massello: -il mobile placcato -costruzioni di superfici in legno massello a carena. -Costruzione dei telai piani: -struttura interna. -Costruzione dei telai in curva: -struttura interna. -Costruzione degli elementi in curva: -curvatura dei compensati. -curvatura per mezzo del vapore -I nodi di unione degli elementi: particolari costruttivi e rapporto con i paramenti murari -Le Boiserie classiche -Le strutture degli arredi “sostenitori” -Le strutture degli arredi imbottiti. -Le strutture degli arredi “contenitori” -Finitura del prodotto d’arredo. Elementi distintivi del progetto d’interni: -definizioni ed ambiti -elementi e loro interazioni -atlante figurativo I rivestimenti lignei: - in rapporto con lo spazio: -in relazione con i paramenti verticali; -in relazione con i paramenti orizzontali; - in rapporto alla costruzione: -gli elementi e l’analisi tecnico-statica -morfologia e tipologie 3 3.2.20 Progetti didattici 2° anno 3. I regolamenti didattici 3 • Laboratorio di Disegno industriale 2 • Laboratorio di Arredamento 2 • Laboratorio di Progettazione grafica 2 • Simulazione e prototipazione virtuale • Fondamenti di informatica • Storia delle arti decorative e industriali • Economia ed organizzazione aziendale Laboratorio di Disegno industriale 2 Industrial design studio 2 45 Il Prototipo: -Il modello virtuale -La costruzione del prototipo Aspetti tecnico-formali delle concezione del prodotto d’arredo che s’intendono evidenziare durante le lezioni teoriche in rapporto alle esercitazioni in aula Caratteristiche tecniche e formali del prodotto Dimensionamento e tipi. Dati antropometrici. Matrici strutturali e componenti. Il ruolo del giunto. Materiali, finiture. Produzione artigianale Bibliografia La bibliografia verrà fornita di volta in volta in riferimento alle lezioni teoriche. 46 Esercitazioni di Laboratorio Modulo di Arredamento Le esercitazioni sono finalizzate a sviluppare l’analisi analitico-conoscitiva dei prodotti d’arredo scelti dalla docenza attraverso processi di scomposizione e ricomposizione degli stessi da attuarsi con lo strumento principale del disegno manuale e computerizzato, al fine di individuare di volta in volta le categorie progettuali che li costituiscono. Laboratorio di Progettazione grafica 2 Graphic Design Studio 2 Modalità d’esame L’esame riguarderà entrambi gli insegnamenti del laboratorio e consisterà nella discussione critica dei progetti, dei riferimenti teorici, la loro rappresentazione e la realizzazione ponendo attenzione alla congruenza tra i diversi aspetti che compongono l’unità dell’opera. Michele Colonna Cultura tecnologica della progettazione grafica 2/II (Icar 12-3 cfu) Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. LPG 2/II-12 cfu 2° anno Nunzio Perrone Progettazione grafica 2 (Icar 13-9 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Tema del laboratorio sarà la progettazione di un carattere tipografico. Gli studenti realizzeranno una font funzionante, installabile su computer, completa del set alfanumerico e di una serie di simboli integrati. Si tratterà di un carattere per testi: questo, a differenza di un generico carattere per titolazione, dovrà prevedere una cura particolare agli aspetti percettivi, di visibilità e di leggibilità, in grado di assicurarne la fruizione. Gli aspetti di progettazione sistemica saranno altrettanto importanti, perché il sistema di segni costituito dal carattere possa avere le appropriate qualità di coerenza formale funzionali alla leggibilità. Aims and contents The design problem is of a typographical character. The students will realize a real font, to be installed on a computer, complete with an alphanumeric set and of a series of integrated symbols. It will deal with a character for textswhich, unlike a generic character for titles, paying particular attention to the perceptive, visibility and legibility aspects to assure its fruition. The aspects of systemic planning will be as important, because the system of signs constituted by the character could have a appropriate formal coherence quality functional to its legibility. Articolazione delle attività didattiche Il lavoro di laboratorio sarà integrato da una serie di lezioni teoriche relative a diversi aspetti della progettazione tipografica, della sua storia e delle sue applicazioni nella comunicazione: • la tipografia a base calligrafica, in particolare quella quattro-cinquecentesca; • l’emancipazione dalla calligrafia e la scientifizzazione della tipografia, in particolare il caso del Romain du Roi; • l’evoluzione dall’incisione manuale dei punzoni a quella realizzata con il pantografo; • usi editoriali della tipografia a piombo; • i limiti della tipografia razionalista; • la progettazione al computer; • l’integrazione del carattere tipografico nella grafica contemporanea; • prospettive di scrittura non tipografica al computer. Articulation of the educational activities Theoretical lessons will be related to different aspects of the typographic design, its history and its applications in communication, as follows: • typography with a handwriting base, particularly that of the fifth to sixteenth- century; • the emancipation from calligraphy and the science of typography, particularly the case of the Romain du Roi; • the evolution from manual incision with punches to incision realized with the pantograph; • editing with lead typography; • the limits of rationalist typography; • computer graphic design; • the integration of the typographical character in contemporary graphics; • perspectives of non typographical writing for the computer Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame finale consisterà nella presentazione di testi composti nel carattere progettato, e nella loro discussione e valutazione. Simulazione e prototipazione virtuale Simulation and virtual prototyping Ing-Ind/15 - 6 cfu 2° anno / corso semestrale Michele Fiorentino Finalità e contenuti disciplinari Il corso si prefigge di fornire i metodi per la rappresentazione tecnica di oggetti di design industriale con particolare attenzione agli espetti estetici ed ergonomici. Nella prima parte saranno trattate le norme UNI e ISO per la messa su tavola con tecniche tradizionali e CAD. Nella seconda parte saranno descritti i metodi e le tecniche per modellare e simulare modelli CAD 3D parametrici e feature based. Aims and contents This course provides technical methods for representing industrial design objects with a special interest to aesthetics and ergonomics. The first part describes the UNI and ISO standards for paper and digital drawings. The second part delivers methods and techniques to create virtual simulations using parametric and feature based 3D CAD models. Articolazione della didattica Storia ed evoluzione dei metodi di rappresentazione tecnica: dal tecnigrafo, CAD, digital mock-up. Classificazione e tipi di disegni. norme UNI applicate ai Disegni Tecnici: tipi di linee, spessori delle linee, scale di disegno unificate, formati dei fogli e cartigli. Rappresentazioni unificate di viste e sezioni. Dimensionamento e quotature. Cenni sulle funzionalità e rappresentazione convenzionale di elementi di macchine: filettature, ruote dentate, cuscinetti di strisciamento e di rotolamento, tenute. Tecniche di modellazione solida parametrica feature based: ambiente part, ambiente superfici, messa su tavola, ergonomia. Virtualizzazione di prodotto: simulazione estetica con tecniche di rendering e ergonomica con manichini virtuali. Esercitazioni intermedie e finali. Articulation of the educational activities History and development of technical drawings: drawing board, CAD systems and digital mock-up. Classification and types of drafts. Technical Drawings UNI and ISO conventions: line types, line weights, scale factors, sheet formats and title blocks. Representation of technical views and sections. Geometric dimensioning. Functionality and conventional representation of simple machine elements: threads, gears, bearings and seals. Parametric and feature based solid modeling techniques: Part environment, surfaces, drafting, ergonomics. Product Virtualization: visual simulation with high quality rendering techniques and ergonomic simulation with virtual mannequins. Intermediate and final exercises. Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Course registration The course registration should take place on the e-learning platform within the first ten days at the beginning of the course. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario essersi iscritti al corso all’inizio delle lezioni ed averne frequentato le lezioni. L’esame consiste in una prova di progetto e una prova orale. La prova progettuale di gruppo deve essere presentata insieme alle esercitazioni individuali svolte durante il corso sia in forma cartacea (tavole) che digitale (modelli CAD, powerpoint, etc..). L’esito positivo della prova di progetto consente l’accesso alla prova orale, in cui verranno valutate le conoscenze teoriche e discusso il contributo individuale alle varie attività del corso. Registration for the course To be admitted to the exam the student must have enrolled in the course at the beginning of lessons and having attended the lectures. The examination consists of a final project and an oral interview. The group project must be presented with the individual exercises performed during the course both in printed form (drafts) and digital (CAD models, powerpoint, etc. ..). The positive outcome of the test project allows access to the final interview, in which the theoretical knowledge and the individual contribution to the course activities of the candidate will be evaluated and discussed. 3 3.2.20 Progetti didattici 2° anno 3. I regolamenti didattici 3 -la produzione semi-artigianale e tecniche costruttive Percorso teorico-critico nella concezione del prodotto d’arredo in riferimento al progetto d’anno: -approccio metodologico alla progettazione dei rivestimenti lignei: -matrici fondative e riferimenti tipologici -riferimenti storici. -analisi di elementi ritenuti concettualmente portanti dalla ricerca contemporanea sulla qualità formale e costruttiva dell’arredo in legno. -il prodotto artigianale: l’arredo su misura. 47 Fondamenti di informatica Basic computer science Ing inf 05 - 6 cfu 2° anno / corso semestrale Fabrizio Notarnicola 48 Rappresentazione dell’informazione nei sistemi di calcolo digitale I codici, Sviluppo storico, Notazione posizionale, Sistema di numerazione binario, Conversione Binario-Decimale e viceversa per parte intera e decimale Sistema di numerazione esadecimale e ottale, Conversione Esadecimale-Decimale e viceversa per parte intera Conversione Esadecimale-Binario e viceversa per parte intera Conversione Esadecimale-Ottale-Binario e viceversa per parte intera Somma e differenza tra Numeri binari Rappresentazione dei numeri negativi: • Con bit del segno • Con complemento ad 1 • Con complemento a 2 Rappresentazione del formato virgola fissa Rappresentazione del formato virgola mobile La codifica ASCII, Rappresentazione di informazioni multimediali, Definizione e significato di campionamento e quantizzazione, Architettura dei Calcolatori Definizioni, Evoluzione dei sistemi di calcolo automatico Modello di un PC (secondo Von Neumann) Il PC, i registri, le memorie e i dispositivi esterni, CPU e Registri dedicati, Clock, Unità di controllo, ALU, I bus (indirizzi, dati, mouse Interazione: ingresso dati da tastiera Reti di Calcolatori e Comunicazione Digitale Internet, il protocollo TCP/IP e il modello client-server. Basi di Reti e Topologie di Reti Il web, il servizio di Internet per la condivisione distribuita di informazioni multimediali. Linguaggi a marcatori: HTML. I fogli di stile CSS. Programmazione lato client con JavaScript: lineamenti della sintassi JavaScript. Storia delle arti decorative e industriali History of decorative and industrial arts L-art 03 - 6 cfu 2° anno / corso semestrale Francesco Moschini Programma non inviato Economia e organizzazione aziendale Economy and Business organization Ing ind 35 - 6 cfu 2° anno / corso semestrale Marco Falagario 3.2.21 Progetti didattici del CdL in Disegno industriale 3° anno • Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale • Progettazione meccanica • Gestione dell’innovazione e del prodotto • Marketing industriale • Tecnologia e tecniche del design • Sociologia del design Laboratorio di sintesi finale Final Synthesis Studio LSF A-27 cfu 3° anno / corso annuale Annalisa Di Roma Prova finale (Icar 13/16-7cfu) Tirocinio (5 cfu) Richard Lusardi Lingua inglese (3 cfu) Francesco Fittipaldi Disegno del prodotto industriale 2 (Icar 16-6cfu) Programma non inviato Alessandra Scarcelli Realizzazione del prodotto industriale 2 (Icar 13- 6 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il corso è per quegli studenti che hanno deciso di laurearsi nell’indirizzo di Arredamento. Esso si propone di condurre lo studente ad una matura e completa definizione del progetto del prodotto d’arredo capace di confrontarsi con il contesto culturale figurativo e produttivo esterno. Apprendendo la modellazione informatica tridimensionale lo studente giungerà al pieno controllo delle tecniche di gestione digitale della fase produttiva (tecniche cad-cam; rapid prototyping) e quindi alla definizione del prototipo del proprio progetto. Come tema d’anno si propone da un lato quello dell’ “imbottito” in quanto prodotto d’arredo fortemente legato al contesto produttivo del territorio pugliese; dall’altro si propone quello del “design navale”, relativamente agli interni. Aims and contents The course is for students who have decided to graduate in “interior design”. It leads them to a mature and complete definition of the furnishing product project, to be compared with the figurative and cultural production context. By learning three-dimensional computer modelling, the students will reach full control of the techniques of digital management of the production phase (technical cad-cam; rapid prototyping) and therefore to the definition of the prototype of their own projects. The One of the design problems of the year is an upholstered divan and armchair as a furnishing product strongly connected to the production context of Puglia and the other is a “nautical design”, relative to the interior of a boat. Articolazione delle attività didattiche Lezioni e seminari di carattere teorico e applicativo sui caratteri formali, tecnologici e produttivi dei due temi d’anno. Esercizio del progetto, come momento di applicazione e verifica dell’acquisizione dei fondamenti teorici e tecnici dell’arredamento. Articulation of the educational activities Lessons and seminars on the formal, technological and production characteristics of the two themes of the year; Development of the project, as a process of application and verification of the theoretical and technical basis of interior design. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso, e sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nelle esercitazioni svolte e nel progetto di tesi. 3 3.2.21 Progetti didattici 3° anno 3. I regolamenti didattici 3 controllo) e la Comunicazione tra i dispositivi, Interrupt e relativo funzionamento, Ciclo di istruzione, classificazione e livelli delle architetture di calcolatore, Il Formato istruzione e i metodi di indirizzamento, La Programmazione e le Strutture Informative, Introduzione, Definizione di algoritmo, Fasi di sviluppo di un programma, Strutture di controllo base (i/o dati; controllo; operazione; start/stop) Costrutti della programmazione strutturata • Sequenza • Selezione • Iterazione (ciclo while e repeat) • Funzione ricorsiva Definizione e scrittura di speudo-codice, Complessità di un algoritmo, Flow Chart, Il linguaggio Java, Caratteristiche del linguaggio, Architecture neutral: la JVM Java e Internet, Tipi primitivi Costanti ed operatori, Tipi di dati elementari, variabili, istruzione di assegnamento. Stringhe, Array, Pubblico e privato, Comandi per il controllo del flusso: comandi if-then-else, while, for., Definizione e chiamata di metodi definiti dall’utente, Elementi di programmazione orientata agli oggetti, Classe e istanza Oggetti, Dichiarare una classe Dichiarare campi, Dichiarare metodi, Costruttori, I package, L’ereditarietà, Le interfacce, Classi astratte Elementi di programmazione in Processing. L’ambiente di programmazione Processing Il livello di programmazione intermedio di Processing: i sottoprogrammi e le animazioni Grafica 2D Interazione: gestione degli eventi del 49 Progettazione meccanica Mechanical design Ing-Ind 14-6 cfu 3° anno / corso semestrale Tensioni e direzioni principali. Concetto di deformazione. Equazioni costitutive. Modelli bidimensionali per l’elasticità: plane stress e plane strain. Sforzo normale, flessione, torsione, taglio. Esempi ed esercizi. Criteri di resistenza. Carmine Pappalettere Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti necessari alla scelta dei materiali, al calcolo delle sollecitazioni e al dimensionamento meccanico di prodotti industriali (industrial design and development). Saranno approfondite le nozioni relative al comportamento meccanico dei materiali, con particolare riguardo ai nuovi materiali di interesse industriale (leghe leggere, materiali sinterizzati, materiali polimerici e biodegradabili, materiali compositi, schiume, materiali ceramici), e al loro utilizzo nel settore del Disegno Industriale. Programma 1. STRUTTURE PIANE Gradi di libertà di un corpo rigido nel piano e nello spazio. Vincoli. Classificazione di una struttura. Determinazione delle reazioni vincolari: metodo analitico e metodo grafico. Caratteristiche della sollecitazione. Equazioni indefinite di equilibrio per travature piane. Linea elastica: estensionale, flessionale, di scorrimento e torsionale. Esempi. 50 2. TENSIONI E DEFORMAZIONI Sistemi di forze. Concetto e definizione di tensione. Componenti di tensione. 4. COMPORTAMENTO MECCANICO DEI MATERIALI Comportamento a trazione e compressione. Grandezze ottenibili dalle curve stress-strain. Riferimenti normativi. Comportamento elastico e plastico. Incrudimento. Effetto Bauschinger. Effetto della temperatura e della velocità di deformazione sul comportamento del materiale. Creep. Rottura duttile e fragile. 5. FATICA NEI MATERIALI Sollecitazioni alterne e pulsanti. Curve di Wohler. Diagramma di Haigh. Fattori che influenzano la vita a fatica. Propagazione dei difetti a fatica. Fatica con carichi ad ampiezza variabile. 6. MECCANICA DELLA FRATTURA Classificazione dei modi di frattura. Meccanica della frattura lineare elastica. 7. INTRODUZIONE ALLA MECCANICA SPERIMENTALE Cenni sulle principali tecniche di analisi sperimentale delle sollecitazioni. Cenni sulle principali tecniche di controllo non distruttivo per la verifica dell’integrità strutturale. 8. ELEMENTI DI DESIGN Specifica tecnica. Organizzazione del progetto e della documentazione relativa. Progetto economico-finanziario. Progetto costruttivo. Progetto produttivo. Dimensionamento di prodotto. Esempi. Modalità specifiche della prova finale L’esame consiste in un colloquio orale. Materiale di consultazione Appunti delle lezioni e specifici testi di progettazione meccanica. Gestione dell’innovazione del prodotto Innovation and Product Management Ing-Ind 35-6 cfu 3° anno / corso semestrale Michele Gorgoglione Finalità e contenuti disciplinari I principali temi del corso sono i seguenti: a) Introduzione al Project Management: • Progetti di innovazione • Contesto • Processi • Organizzazione b) Tecniche di programmazione temporale dei progetti: • Diagramma di Gantt • Tecniche reticolari: CPM e PERT c) Tecniche di gestione economica dei progetti: • Budget di commessa • Curve di costo d)Cenni sul software “Microsoft Project” e)Project work Aims and contents Principal themes of the course: a)Introduction to Project Management: • Innovation Projects • Context • Processes • Organization b)Techniques of temporal planning of projects: • Diagram of Gantt • Network techniques: CPM and PERT c)Techniques of economic management of projects: • Budget of order • Cost curves d)Notes on the software “Microsoft Project” e)Project work. Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni teoriche e la discussione di casi di studio. Articulation of the educational activities Theoretical lessons and case study discussions are planned. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consiste in una prova orale e si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso. Marketing industriale Industrial Marketing Ing-Ind 35-6 cfu 3° anno / corso semestrale Gabriele Zito Finalità e contenuti disciplinari Il corso tratta i principali temi relativi al marketing. I principali argomenti trattati sono i seguenti: l’analisi del comportamento del consumatore, la segmentazione, la definizione dei mercati obiettivo, il posizionamento, le principali decisioni di marketing (prodotto, prezzo e comunicazione.) Il corso prevede lezioni teoriche ed esercitazioni anche attraverso l’uso di software di analisi. Articolazione delle attività didattiche Introduzione al marketing strategico: - pianificazione strategica a livello corporate Analisi delle opportunità di marketing: - il comportamento dei consumatori Definizione dei mercati obiettivo: - segmentazione - tecniche di clustering - targeting - posizionamento - factor analysis e rappresentazione del posizionamento Sviluppo di nuovi prodotti : - generazione dell’idea: creatività e marketing - modello del ciclo di vita del prodotto. Decisioni e attuazione delle strategie di marketing: - prezzo - prodotto - comunicazione. Tecnologie e tecniche del design Technologies and Techniques of Industrial Design Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Icar 12 - 9 cfu 3° anno / corso semestrale Modalità d’esame L’esame finale consiste in due prove d’esonero scritte o in alternativa una prova orale sugli argomenti teorici trattati nel corso. È possibile discutere una esercitazione, da concordare con il docente, elaborata in forma di slide. Enrica Leonardis Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è fornire allo studente del terzo anno gli strumenti per affrontare il progetto di design con consapevolezza del ruolo dei materiali e delle tecnologie nella definizione del processo di scelte progettuali. Il corso affronta i temi fondamentali del progetto di design, mirando a offrire un insieme di strumenti di conoscenza e di metodi di progetto trasversali rispetto ai molteplici settori di pertinenza del disegno industriale. In particolare, si affrontano in quest’ottica i seguenti argomenti: 3 3.2.21 Progetti didattici 3° anno 3. I regolamenti didattici 3 3.MATERIALI Classificazione dei materiali di interesse industriale. Richiami sulle proprietà meccaniche dei materiali. Proprietà elastiche. Dislocazioni. Deformazioni plastiche. Materiali omogenei, isotropi, anisotropi. Acciai e ghise. Leghe leggere. Bronzi e ottoni. Materie plastiche. Vetro. Materiali compositi. Materiali sinterizzati. Schiume. Materiali ceramici. Meccanica della frattura elasto-plastica. Progetto a frattura. Legge di Paris. Prova di impatto. - CULTURA TECNOLOGICA DEL PROGETTO, con riferimento all’individuazione delle unità tecnologiche, all’analisi dei sistemi componenti, al controllo delle gerarchie tra le parti e alla rispondenza al quadro esigenzial-prestazionale. - MATERIALI, con riferimento alle proprietà di lavorazione e trasformazione dei materiali naturali, quali pietra e legno e dei materiali artificiali propri dell’interior design e dell’arredo urbano, quali il cemento, i conglomerati e le ceramiche. - PROCESSI PRODUTTIVI, con riferimento 51 alle tecniche e ai processi di lavorazione dei materiali trattati, alla diffusione sul territorio e alle prospettive di innovazione. 52 Il corso assume come tema d’anno il rivestimento, nella sua accezione di complemento decorativo allo spazio interno ed esterno di dominio dell’architettura, costituente la sua interfaccia con l’uomo. In continuità con la tradizione didattica e di ricerca del Dipartimento ICAR di Bari, il tema d’anno si incentra sui caratteri e sulle potenzialità formali della pietra, materiale tradizionale proprio dell’area organicomuraria in cui ricade la Puglia, rispetto al suo impiego come rivestimento sia parietale che pavimentale. Attraverso attività seminariali da condurre in sinergia con realtà produttive del territorio pugliese e/o esperti del settore, gli studenti potranno approfondire gli aspetti tecnologici della lavorazione della pietra, nonchè i gradi di libertà e le interazioni tra il processo progettuale e il processo produttivo. Articolazione delle attività didattiche L’insegnamento comprende una annualità e prevede lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e una attività seminariale. Oggetto dell’esame sono sia le conoscenze teoriche raggiunte che la loro applicazione Programma del corso CULTURA TECNOLOGICA DEL PROGETTO 1. Tecnica e tecnologia: definizioni e nodi teorici 2. L’analisi dei sistemi 3. Le unità tecnologiche dell’ambiente architettonico e del prodotto industriale 4. Il quadro esigenzial-prestazionale MATERIALI 5. La pietra naturale 6. Le pietre artificiali e i conglomerati cementizi 7. La ceramica 8. Il legno 9. Le materie plastiche PROCESSI PRODUTTIVI 10. Lavorazioni per sottrazione di materiale 11. Lavorazioni per aggiunta di materiale 12. Processi CAD/CAM/CNC PROCESSO PROGETTUALE 13. Genesi e controllo del progetto: tecniche infografiche nei processi CAD/ CAM/CNC 14. Sintesi dei paradigmi tecnologici del processo progettuale ATTIVITA’ SEMINARIALE 15. Pietra e pietra ricomposta: tecniche, strumenti di lavorazione e processi produttivi. Visita guidata a un laboratorio/ stabilimento produttivo e/o lezione di un esperto del settore. ESERCITAZIONI APPLICATIVE I. Composizione e scomposizione di un sistema. II. Ricerca e analisi tecnologica di un prodotto per rivestimento. II. Elaborazione di un sistema di rivestimento in pietra ricomposta. Sociologia del design Sociology of industrial design Sps 10 - 6 cfu 3° anno / corso semestrale Sergio Bisciglia Finalità e contenuti disciplinari Il corso intende condurre lo studente ad una maggiore consapevolezza dei fattori sociologici che rientrano nel sistema delle azioni e dei comportamenti del consumo individuale e sociale di oggetti in funzione di una sollecitazione di processi di progettazione riflessiva. In particolare, alla luce dei nuovi approcci teorici relativi al consumo, cercherà di orientare l’attenzione sull’uso sociale degli oggetti piuttosto che sulla loro acquisizione, sulla relazione tra artefatti e pratiche sociali e sulle funzioni simboliche che tali artefatti possono attivare e soprattutto sull’idea di consumo come esperienza. Cercherà inoltre di mostrare come insiemi complessi di oggetti e pratiche sociali possono co-evolversi. Articolazione attività didattiche Il corso si articola in tre moduli. Il primo, dopo una breve definizione dei concetti e dei paradigmi della sociologia, illustrerà le fasi delle trasformazioni economiche sociali e otto-novecentesche in quanto contesto delle trasformazioni culturali del consumo, in particolar modo urbano. Tali trasformazioni culturali saranno esplicitate attraverso la prolifica riflessione teorica della sociologia sulla funzione sociale degli oggetti e sul fenomeno del consumo sviluppatasi a partire dalla seconda metà dell’ottocento - soprattutto declinata come teorie sulla moda (Simmel), sul lusso (Veblen e Sombart) e sul rapporto tra valore di scambio e valore d’uso delle merci (Marx ecc.) – . Tra le interpretazioni più recenti del fenomeno particolare attenzione sarà dedicata agli approcci socio-semiotici (Baudrillard) e culturalisti nelle loro varie espressioni (Bourdieu, Zukin). Il secondo approfondirà gli aspetti prettamente metodologici della disciplina, applicata all’analisi dei fattori dell’azione e del comportamento sociale ‘di consumo’. Saranno illustrate: l’organizzazione in fasi, le tipologie, gli elementi fondamentali, gli strumenti di rilevazione ed elementari modalità di elaborazione univariata e bivariata dei dati delle ricerche quantitative, nonché le caratteristiche delle ricerche qualitative – in particolar modo quelle che si basano sull’analisi visuale e sull’osservazione di comportamenti e oggetti nello spazio. Per tale modulo sono previsti dei momenti di applicazione e di pratica delle procedure metodologiche da parte degli studenti. Il terzo focalizzerà l’attenzione sulle declinazioni del valore sociale degli oggetti, sull’oggetto come possibilità di esperienza e sulla differenza tra la sua funzione operativa e la sua funzione comunicativa. L’approccio teorico di riferimento sarà quello ‘biografico’, orientato a rilevare tali mutamenti di valore sociale attraverso il ciclo di vita delle ‘cose’, degli oggetti, culturalmente determinato - sia di quelli ‘banali’ e di uso quotidiano che dei prodotti di design. Iscrizione al corso E’ prevista l’iscrizione all’inizio del corso sul portale Archinauti. Modalità d’esame Sono previste delle attività di verifica alla fine di ciascun modulo, valutabili ai fini del superamento dell’esame, e dei colloqui orali con il docente ad integrazione o in alternativa alle prove non sostenute o non superate. 3 3.2.21 Progetti didattici 3° anno 3. I regolamenti didattici 3 - PROCESSO PROGETTUALE, con riferimento alle fasi di idea-progettocostruzione-prototipazione-produzione, declinate rispetto ai diversi materiali e ai diversi processi produttivi. all’interno delle esercitazioni pratiche. L’articolazione delle lezioni prevede due parti: PRIMA PARTE (18 settimane) Lezioni teoriche di carattere generale sulla cultura tecnologica del progetto, i materiali, i processi produttivi e il processo progettuale. Esercitazione 1: Composizione e scomposizione di un sistema costituito da oggetti presenti in aula. L’analisi avviene attraverso l’elaborazione di schemi logici che esplicitano i livelli e le gerarchie degli elementi e delle strutture all’interno del sistema. Esercitazione 2: Ricerca individuale su un prodotto per rivestimento parietale o pavimentale, selezionato con la docenza. La ricerca riguarda l’analisi del prodotto attraverso la definizione del quadro socio-culturale di riferimento, l’analisi dei materiali, dei processi produttivi e delle tecnologie impiegate. SECONDA PARTE (10 settimane) Attività seminariale e/o visite guidate ai luoghi della produzione Esercitazione 3: Ricerca individuale sul controllo tecnologico dei caratteri espressivo-sensoriali degli elementi di rivestimento in pietra ricomposta. L’esercitazione prevede l’elaborazione di “gradienti” tattili (finitura superficiale), tattili-visivi (forma), e visivi (texture, cromia), attraverso l’analisi dei materiali e dei sistemi di lavorazione, la realizzazione di modelli infografici tridimensionali e la realizzazione di prototipi in gesso o cemento. 53 Il Corso di laurea magistrale (CdLM) in Architettura (XXIV) 3. I regolamenti didattici 3 54 Il Corso di laurea magistrale (CdLM) in Architettura (XXIV) 56 3.3.1 Carattere del corso di laurea magistrale (CDLM) in Architettura Il Dipartimento ICAR attiva per il corrente AA il corso di laurea magistrale (CDLM) di cinque anni a ciclo unico in Architettura in conformità alle prescrizioni del DM 270/2004. Questa laurea magistrale fa parte di quei diplomi, certificati ed altri titoli di formazione nel settore dell’architettura che sono oggetto di reciproco riconoscimento tra gli Stati membri dell’Unione Europea, e come tale è stata pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea” C 294 (IT), del 4.12.2003 (pp. 2- 4). Il corso di studi è di durata quinquennale a ciclo unico, e prevede il rilascio del titolo di “laureato magistrale in Architettura”. Il CDLM in Architettura è dedicato alla formazione specifica nel settore dell’Architettura, cioè alla formazione per lo svolgimento di quelle attività “esercitate abitualmente con il titolo professionale di architetto” (direttive n. 85/384/CEE, n. 85/14/CEE, n. 86/17/CEE), tesa ad assicurare il raggiungimento: 1. della capacità di creare progetti architettonici che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche; 2. di una adeguata conoscenza della storia e delle teorie dell’architettura, nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti; 3. di una conoscenza delle belle arti in quanto fattori che possono influire sulla qualità della concezione architettonica; 4. di una adeguata conoscenza in materia di urbanistica, pianificazione e tecniche applicate nel processo di pianificazione; 5. della capacità di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni architettoniche e il loro ambiente, nonché la capacità di cogliere la necessità di adeguare fra loro creazioni architettoniche e spazi in funzione dei bisogni e della misura dell’uomo; 6. della capacità di capire l’importanza della professione e delle funzioni dell’architetto nella società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali; 7. di una conoscenza dei metodi di indagine e di preparazione del progetto di costruzione; 8. della conoscenza dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria civile connessi con la progettazione degli edifici; 9. di una conoscenza adeguata dei problemi fisici e delle tecnologie, nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli intimamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici; 10. di una capacità tecnica che consenta di progettare edifici che rispondano alle esigenze degli utenti nei limiti imposti dal fattore costo e dai regolamenti in materia di costruzione; 11. di una conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e per l’integrazione dei piani nella pianificazione. Il corso di studi prevede due indirizzi/piani di studio: uno “generale” e uno “classico”. Nel CDLM in Architettura, INDIRIZZO GENERALE, tutti gli insegnamenti ruotano intorno a un nucleo centrale costituito dalla cultura della progettazione, cioè da quella serie di metodologie di natura storica e scientifica e di procedimenti di natura tecnico-estetica necessari alla costruzione dello spazio fisico. Essi, conseguentemente, garantiscono il conseguimento degli obiettivi indicati dalla direttiva CEE 85/384 sull’architettura, attraverso: • l’attività di progettazione applicata al campo dell’architettura, della città, del restauro, dell’urbanistica, e dell’ambiente costruito in senso lato; • la preparazione specifica nel campo delle tecniche di rappresentazione in quanto strumento conoscitivo fondamentale per la progettazione e il disegno dello spazio fisico; • la preparazione storica tesa: all’acquisizione delle conoscenze specifiche relative alle architetture prodotte nel corso del tempo come base indispensabile per una cosciente attività di progettazione; e conseguentemente all’acquisizione di metodologie finalizzate alla comprensione critica del fare architettura; • la preparazione tecnica e tecnologica applicata alla conoscenza delle tecniche di trasformazione dei materiali e di produzione dei manufatti edilizi, nonché delle analisi esigenziali e di costo; • la preparazione scientifica per quel che riguarda la conoscenza delle matematiche, degli strumenti e metodi di calcolo delle strutture, delle tecniche di analisi dei fenomeni attinenti all’uso dello spazio fisico e alla sua trasformazione. In aggiunta agli obiettivi strategici dell’indirizzo “generale”, l’INDIRIZZO CLASSICO è finalizzato a fornire competenze specifiche nel settore dei beni archeologici e monumentali del mondo antico e medievale mediterraneo, al fine di formare una figura professionale dotata di: • adeguate cognizioni storiche nell’ambito del contesto cronologico e geografico in cui è chiamato ad intervenire; • adeguate conoscenze delle manifestazioni artistiche e più in generale produttive del mondo mediterraneo tra l’età del bronzo e la fine dell’età medievale, nonché della capacità di classificazione, comprensione e interpretazione dei materiali archeologici, anche ai fini della loro fruizione museale; • idonee conoscenze dei fondamenti metodologici basilari delle discipline archeologiche, non escluse di quelle metodiche di ricerca analitica che si avvalgono del supporto di metodologie scientifiche sussidiarie e dell’applicazione delle nuove tecnologie; • idonea padronanza delle metodologie del rilievo manuale e strumentale ai diversi livelli di scala, non escluse la fotogrammetria digitale, le tecnologie satellitari e di scansione digitale tridimensionale. Tali conoscenze sono volte ad assicurare a tale figura professionale una specifica capacità di intervento in quei contesti specifici inerenti il patrimonio archeologico e monumentale mediterraneo. Saranno quindi suoi interlocutori le autorità preposte alla tutela del patrimonio e costituiranno ambiti peculiari di intervento: – il rilievo archeologico ai diversi livelli di scala, dal particolare architettonico alla documentazione topografica; – il restauro archeologico, dal monitoraggio alla manutenzione dell’esistente e fino all’elaborazione di progetti di anastilosi; – la progettazione e l’allestimento museale nei loro diversi aspetti; – la sistemazione d’area e la progettazione di parchi archeologici, nella complessità delle problematiche che discendono dalle specifiche esigenze di conservazione e di fruizione 3.3.2 Numero strutturato e concorso di ammissione Per l’A.A. 2013/2014 (XXIV) il numero complessivo dei posti a disposizione per l’iscrizione al primo anno è di 150, di cui quello ammissibile per l’indirizzo “classico” è fissato di norma in 25, integrati da eventuali trasferimenti di studenti del CDLM di anni superiori al 1°, sino ad un numero massimo non superiore a 50. Il concorso di ammissione è gestito direttamente dal MIUR. 3.3.3 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Architettura La durata del CDLM è di cinque anni per un totale di 300 CFU, per un totale di 30 esami. L’intero corso di studi è strutturato in tre cicli didattici, ciascuno dotato di una sua finalità specifica: -il primo ciclo, destinato alla formazione di base, corrisponde ai primi due anni di corso; -il secondo ciclo, destinato alla formazione scientifico-tecnica e professionale, corrisponde al terzo e al quarto anno; -il terzo ciclo, infine, corrispondente al quinto anno, è destinato a specifici approfondimenti tematici e disciplinari e alla elaborazione della tesi di laurea. Ciascun anno di corso comprende 28 settimane di attività didattica, articolate in due semestri. Dopo il superamento di tutti gli esami, lo studente è ammesso a sostenere l’esame di laurea con il quale gli si conferisce il titolo di “dottore magistrale in Architettura”. Questo titolo costituisce qualifica esclusivamente accademica: esso consente l’ammissione all’esame di Stato, che, se sostenuto con successo, è certificato da un altro diploma, rilasciato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che abilita all’esercizio indipendente della professione di architetto (questa potrà essere effettivamente praticata solo dopo l’iscrizione all’albo professionale). A ciascun ambito disciplinare è assegnato un numero base di crediti derivante dall’ordinamento didattico di Ateneo, così come a sua volta derivato dal DM 270/2004: tale frazione di impegno orario complessivo è in funzione degli obiettivi specifici della formazione e dello svolgimento delle attività formative stabilite dal manifesto annuale degli studi. 3.3.4 Ambiti disciplinari e ripartizione del monte-crediti L’attività didattica dei tre cicli è organizzata in corsi ufficiali di insegnamento, facenti riferimento a differenti settori scientificodisciplinari (SSD), a loro volta organizzati in ambiti disciplinari (di base, caratterizzanti, affini, altre attività), così definiti a fini esclusivamente didattici. 3.3.6 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento L’attività didattica del CDLM in Architettura si articola in una parte formativa orientata all’apprendimento del “sapere” (conoscenza di teorie, metodi e discipline); ed in una parte teorico-pratica orientata all’apprendimento e all’esercizio del “saper fare” nel campo delle attività strumentali o 3.3.5 Definizione degli ambiti disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea magistrale in Architettura Al fine di garantire agli studenti le fondamentali conoscenze teoriche e la pratica di attività di sperimentazione applicata, i contributi didattici e formativi di ciascuno degli ambiti disciplinari assumono a loro fondamento: – i settori scientifico-disciplinari contenuti nell’allegato A al DM 4 ottobre 2000, di cui già all’art. 1 del DM 23 dicembre 1999: http://www.miur.it/UserFiles/115.htm; – i contenuti minimi disciplinari così come nella declaratoria dei settori scientificodisciplinari contenuta nell’allegato B al DM 4 ottobre 2000, di cui già all’art. 1 del DM 23 dicembre 1999: http://www.miur.it/ UserFiles/116.htm). 3 3.3 Il corso di laurea magistrale (CdLM) in Architettura (XXIV) 3. I regolamenti didattici 3 3.3. Regolamento didattico del corso di laurea magistrale in Architettura (XXIV) 57 58 (Restauro); - Laboratorio di Progettazione urbanistica, caratterizzato da discipline del SSD ICAR 21 (Urbanistica); - Laboratorio di sintesi finale, caratterizzati da discipline del SSD ICAR 14 (Composizione architettonica e urbana) e da un’altra disciplina presa dai SSD: ICAR 09 (Tecnica delle costruzioni), ICAR12 (Tecnologia dell’architettura), ICAR 19 (Restauro), ICAR 21 (Urbanistica). Nel laboratorio di sintesi finale lo studente è guidato, in accordo al proprio piano di studi, attraverso l’apporto di più discipline, alla matura e completa preparazione di un progetto d’architettura nei diversi campi dell’applicazione professionale. I laboratori di sintesi finale fanno parte dei laboratori di laurea (cfr. 2.6.3), istituiti all’inizio di ogni semestre dal Consiglio di Facoltà, che ne definisce la correlazione con la tesi di Laurea. Il laboratorio di sintesi finale non prevede un esame di profitto ma rilascia una ammissione all’esame di laurea certificata dai docenti che hanno condotto il laboratorio frequentato dallo studente. Alcuni segmenti dell’attività didattica pratica (pari a 5 o 6 CFU) potranno essere svolti anche presso qualificate strutture degli istituti di ricerca scientifica nonché dei reparti di ricerca e sviluppo di enti ed imprese pubbliche o private operanti nel settore dell’architettura, dell’ingegneria civile e dell’urbanistica, previa stipula di apposite convenzioni che possono prevedere anche l’utilizzazione di esperti appartenenti a tali strutture ed istituti, per attività didattiche speciali (corsi intensivi, seminari, stage). Le spese per i viaggi e le permanenze fuori sede sono a carico degli studenti salvo i contributi previsti dal Politecnico di Bari e la disponibilità di alloggi nelle sedi di missione durante gli stage di scavo del II ciclo (cfr art. 1.7). 3.3.7 Articolazione dei curricula I tre cicli dell’attività didattica di cui al punto 2.2 sono così definiti per finalità didattiche: Primo ciclo (1° e 2° anno): è destinato alla formazione di base. INDIRIZZO “ GENERALE”: alla fine del primo ciclo lo studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto di avere appreso gli elementi fondamentali della logica dell’architettura, della sua costruzione, della storia dei componenti essenziali dello spazio dell’architettura, nonché le tecniche fondamentali della rappresentazione dell’architettura e le discipline propedeutiche al controllo tecnico del progetto; deve, altresì, saper pervenire ad una prima sintesi di progetto nei suoi aspetti estetici, tecnici e funzionali. INDIRIZZO “CLASSICO”: inoltre per il curriculum “classico” lo studente deve dimostrare di avere appreso le tecniche fondamentali del rilievo e della rappresentazione manuale e digitale dell’architettura; e deve inoltre dimostrare di aver acquisto le conoscenze storiche, archeologiche e architettoniche di base relative al mondo antico. Secondo ciclo (3° e 4° anno): è destinato alla formazione scientificotecnica e professionale. INDIRIZZO “GENERALE”: alla fine del secondo ciclo lo studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto, di essere in grado di pervenire a sintesi progettuali esecutive nei campi della progettazione architettonica e urbanistica, della costruzione dell’architettura, del restauro dei monumenti (lo strumento progettuale è adesso il metodo specifico di conoscenza degli allievi). INDIRIZZO “CLASSICO”: alla fine del secondo ciclo lo studente deve dimostrare, attraverso le specifiche verifiche di profitto, di aver acquisito gli elementi essenziali della metodologia della ricerca archeologica, di saper affrontare un rilievo ai diversi livelli di scala, facendo ricorso alle metodologie di volta in volta ritenute più idonee, di aver acquisito le cognizioni necessarie ad interpretare i resti architettonici, di saper produrre elaborati che restituiscano scientificamente le forme originarie di un’architettura antica, nei limiti consentiti dal sopravvissuto, nonché di sapersi avvalere di tale prodotto ai fini della comprensione storica dell’edificio stesso e dell’elaborazione di eventuali progetti di restauro. Lo studente deve inoltre dimostrare di essere in grado di pervenire a sintesi progettuali esecutive nei campi della progettazione architettonica e d’ambiente, della costruzione dell’architettura, del restauro dei monumenti (lo strumento progettuale è adesso il metodo specifico di conoscenza degli allievi). Terzo ciclo (5° anno): è destinato a specifici approfondimenti tematici e disciplinari e all’elaborazione dell’esame di laurea. Qui lo studente, avendo ormai delineato i propri specifici interessi, deve dimostrare attraverso sue originali proposte, la raggiunta capacità di operare sintesi progettuali, pertinenti e verificabili nell’ambito delle conoscenze e del dibattito culturale sulla costruzione dello spazio in ogni scala. I piani di studio individuali sono strutturati all’interno di particolari strutture didattiche denominate “laboratori di laurea”, cui fanno riferimento tutti i corsi di insegnamento del 5° anno. In particolare essi comprendono: – il laboratorio di sintesi finale; – lo stage; – tre insegnamenti le cui ore sono tutte dedicate allo svolgimento di attività di ricerca finalizzate alla redazione della tesi (i docenti ufficiali hanno il ruolo di tutor). Acquisizione dei risultati e loro pubblicazione Al fine di non disperdere l’attività di ricerca prodotta dai laboratori di laurea con l’elaborazione delle tesi, il Dipartimento può promuovere l’acquisizione dei risultati in forma elettronica, garantendo comunque il copyright agli autori. 3.3.8 Norme attuative per l’AA 2013/2014 CICLI DIDATTICI Il CDLM in Architettura è strutturato su base annuale e per cicli didattici biennali (I e II) e annuali (III). DUE SEMESTRI E 28 SETTIMANE DI LEZIONI L’anno accademico è articolato in due semestri per un totale di 28 settimane di lezioni ed esercitazioni: • I/semestre: Settembre–Febbraio. Lezioni ed esercitazioni vanno da ottobre a gennaio. • II/semestre: Marzo–Agosto. Lezioni ed esercitazioni vanno da marzo a giugno. SESSIONI ED APPELLI D’ESAME Le sessioni di esame sono tre, ciascuna con due appelli: • Estiva (giugno/luglio) • Autunnale (settembre) • Invernale (febbraio). Per il 4° e il 5° anno sono previsti due appelli straordinari (autunnale e invernale), a dicembre e ad aprile. SESSIONI DI LAUREA Le sessioni di laurea sono tre: • Estiva (giugno) • Autunnale (settembre: solo tesi individuali) • Invernale (gennaio) Iscrizione al 2° anno di corso Per iscriversi nell’A.A. successivo al 2° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo almeno due annualità. In difetto, lo studente si iscrive fuori corso. Tuttavia è possibile iscriversi con riserva ai corsi del II anno qualora lo studente intenda sostenere l’esame, di cui si richiede la propedeuticità, nella sessione straordinaria di febbraio; nel caso l’esame non venga superato l’iscrizione al corso decade. Propedeuticità d’esame del I ciclo Non si può sostenere l’esame di: • Laboratorio 2° di Progettazione architettonica Se non si è sostenuto l’esame di: • Laboratorio 1° di Progettazione architettonica Non si può sostenere l’esame di: • Storia dell’architettura medievale + Storia dell’architettura moderna Se non si è sostenuto l’esame di: • Storia dell’architettura/I (1° semestre +2° semestre) Non si può sostenere l’esame di: • Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura Se non si è sostenuto l’esame di: • Materiali e progettazione di elementi costruttivi Non si può sostenere l’esame di: • Statica Se non si è sostenuto l’esame di: • Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica Non si può sostenere l’esame di: • Caratteri morfologici e tipologici dell’architettura (INDIRIZZO GENERALE) Se non si è sostenuto l’esame di: • Teoria dell’architettura Non si può sostenere l’esame di: • Laboratorio 2 di Archeologia (romana) (INDIRIZZO CLASSICO) Se non si è sostenuto l’esame di: • Laboratorio 1 di Archeologia (greca) Trasferimenti al 2° anno di corso per i provenienti da altri atenei E’ necessario aver superato esami per almeno 24 CFU, fra cui obbligatoriamente il Laboratorio 1° di Progettazione architettonica Passaggio dal I al II ciclo (dal 2° al 3° anno) Per iscriversi al 3° anno (II ciclo) è necessario aver superato almeno i seguenti 10 esami: 1. Laboratorio/1 di Progettazione architettonica (12 CFU) 2. Storia dell’architettura/I (12 CFU) 3. Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica (12 CFU) 4. Disegno dell’architettura + Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (12 CFU) 5. Materiali e progettazione di elementi costruttivi (6 CFU) 6. Laboratorio/2 di Progettazione architettonica (12 CFU) 7. Storia medioevale + moderna (9 CFU) 8. Statica (9 CFU) 9. Laboratorio/1 di Costruzione dell’architettura 10. Teoria dell’architettura (6 CFU), INDIRIZZO GENERALE 10. Laboratorio 1 di Archeologia (greca), 3 3.3 Il corso di laurea magistrale (CdLM) in Architettura (XXIV) 3. I regolamenti didattici 3 specifiche della professione. L’attività didattica è organizzata in base a corsi ufficiali di insegnamento di durata annuale o semestrale: tali corsi possono strutturarsi in moduli didattici corrispondenti a frazioni di annualità. Tutta l’offerta didattica programmata dal DICAR a partire dall’AA 2013/2014 è strutturata in moduli di norma mono– disciplinari da 6 o da 12 CFU. Pertanto, con riferimento all’art. 1.14 delle Norme generali, gli esami di profitto possono essere sostenuti su: - corsi di insegnamento mono–disciplinari annuali (12 CFU); - corsi di insegnamento mono–disciplinari corrispondenti a mezza annualità (6 CFU); - corsi di insegnamento integrati formati dal coordinato apporto di due moduli didattici; - laboratori di progettazione. In essi, per assicurare un’idonea assistenza didattica anche secondo quanto previsto dalla raccomandazione CEE n. 3, marzo 1990, dovrebbero essere ammessi più di 50 allievi. I laboratori di progettazione da attivarsi sono: - Laboratori 1– 2 – 3 – 4 di Progettazione architettonica, caratterizzati da discipline del SSD ICAR 14 (Composizione architettonica e urbana); - Laboratori 1– 2 di Costruzione dell’architettura, caratterizzati rispettivamente da discipline del SSD ICAR 12 (Tecnologia dell’architettura) e del SSD ICAR 09 (Tecnica delle costruzioni); - Laboratorio di Restauro architettonico, caratterizzato da discipline del SSD ICAR 19 59 INDIRIZZO CLASSICO Trasferimenti al 3° anno di corso per i provenienti da altri atenei E’ necessario aver superato i seguenti 9 esami: 1. Laboratorio/1 di Progettazione architettonica (12 CFU) 2. Storia dell’architettura/I (12 CFU) 3. Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica (12 CFU) 4. Disegno dell’architettura + Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (12 CFU) 5. Materiali e progettazione di elementi costruttivi (6 CFU) 6. Laboratorio/2 di Progettazione architettonica (12 CFU) 7. Storia medioevale + moderna (9 CFU) 8. Statica (9 CFU) 9. Laboratorio/1 di Costruzione dell’architettura 60 Propedeuticità d’esame del II ciclo Non si può sostenere l’esame di: • Laboratorio/3 di Progettazione architettonica Se non si è sostenuto l’esame di: • Storia dell’architettura moderna Non si può sostenere l’esame di: • Laboratorio di progettazione urbanistica Se non si è sostenuto l’esame di: • Laboratorio di urbanistica Non si può sostenere l’esame di: • Laboratorio/4 di Progettazione architettonica Se non si è sostenuto l’esame di: • Laboratorio/3 di Progettazione architettonica • Scienza delle costruzioni Non si può sostenere l’esame di: • Laboratorio di Restauro Se non si è sostenuto l’esame di: • Laboratorio/3 di Progettazione architettonica • Scienza delle costruzioni • Rilievo dell’architettura Non si può sostenere l’esame di: • Laboratorio/2 di Costruzione dell’architettura Se non si è sostenuto l’esame di: • Scienza delle costruzioni • Laboratorio/3 di Progettazione architettonica Non si può sostenere l’esame di: • Metodi e tecniche di analisi ambientale/II Se non si è sostenuto l’esame di: • Metodi e tecniche di analisi ambientale/I Iscrizione al 4° anno di corso Per iscriversi al 4° anno di corso è necessario che lo studente abbia superato almeno due esami per complessivi 24 CFU, entro la sessione invernale (28 febbraio). In difetto lo studente s’iscrive fuori corso. Trasferimenti al 4° anno di corso per i provenienti da altri atenei E’ necessario aver sostenuto tutti gli esami del primo ciclo e inoltre aver superato almeno i seguenti esami: 1. Laboratorio/3 di Progettazione architettonica (12 CFU) 2. Scienza delle costruzioni (9 CFU) 3. Laboratorio di progettazione urbanistica (12 CFU) 4. Rilievo dell’architettura (9 CFU) 5. Storia dell’architettura contemporanea (9 CFU) Passaggio dal II al III ciclo (dal 4° al 5° anno) L’iscrizione al 5° anno (III ciclo) coincide con l’entrata nei laboratori di laurea. Per sostenere l’esame di laurea lo studente deve: • aver superato tutti gli esami del I e del II ciclo. • essere in possesso almeno del B1 (Threshold) Preliminary English Test (PET) Conoscenza della lingua inglese Inoltre per iscriversi al terzo ciclo lo studente dovrà essere in possesso almeno del B1 (Thershold) Preliminary English Test (PET). Per l’indirizzo classico è necessaria la conoscenza di una seconda lingua straniera , da scegliersi fra francese, tedesco e greco moderno. I Laboratori di Laurea Il laboratorio di laurea è una struttura didattica cui fanno riferimento tutti i corsi di insegnamento del 5° anno per un totale di 51 CFU nell’AA 2013/2014. In particolare esso comprende: – il laboratorio di sintesi finale: 18 CFU; – lo stage: 6 CFU; – tre insegnamenti (ciascuno di 9 CFU), le cui ore sono tutte dedicate allo svolgimento di attività di ricerca finalizzate alla redazione della tesi (i docenti ufficiali hanno il ruolo di tutor). Tali insegnamenti sono di durata semestrale e si concludono con la verifica di esame negli appelli straordinari di dicembre e di aprile. Programmazione e istituzione dei laboratori di laurea Al fine di favorire l’iscrizione ai laboratori di laurea, sono istituiti per l’AA 2013/2014: A) due serie di laboratori di laurea, ciascuno della durata di dieci (10) mesi: - la prima serie parte in settembre e si conclude a giugno; - la seconda serie parte a marzo e si conclude a gennaio. B) due appelli straordinari, ciascuno di una settimana: uno a dicembre (come prolungamento della sessione autunnale), e uno ad aprile (come prolungamento della sessione invernale), destinati unicamente agli studenti del 4° anno fuori corso. Composizione laboratori Nei mesi di luglio/febbraio, al termine del 2° appello delle sessioni estiva e invernale, il CDD: • Approva la composizione complessiva (docenti e allievi) dei laboratori di laurea; • Procede alla assegnazione di spazi e attrezzature. Attivazione dei laboratori Sono attivati solo quei laboratori scelti da almeno 4 studenti che avranno completati gli esami entro luglio/febbraio. Iscrizione ai laboratori di laurea Condizioni necessarie per iscriversi ai laboratori di laurea sono: • Avere superato tutti gli esami del I e del II ciclo. • Essere in possesso della certificazione della conoscenza obbligatoria della lingua inglese Struttura e composizione dei laboratori di laurea Ciascun laboratorio di laurea è costituito di norma: – da un Collegio di Docenti, in genere 3 docenti di ruolo della Facoltà, di cui uno con funzione di coordinatore e responsabile del laboratorio di sintesi finale (di norma un docente non può far parte di più di due Collegi nello stesso anno accademico). Il Collegio dei docenti elabora il progetto didattico e di ricerca necessario all’istituzione del laboratorio stesso; – da 6 laureandi, ciascuno dei quali è tenuto ad elaborare individualmente, di intesa con il Collegio e nell’ambito del progetto didattico e di ricerca proposto dal Collegio stesso e in collaborazione con gli altri laureandi, un progetto di architettura e una ricerca il cui obiettivo è la stesura di un capitolo di propria competenza della tesi. Il progetto di sintesi finale Il progetto d’architettura elaborato dai laureandi è in stretta correlazione con la tesi di ricerca, che ne costituisce la base scientifica. La tesi di ricerca La sua elaborazione serve a dimostrare l’attitudine del laureando alla ricerca, all’approfondimento critico, alla speculazione teorica sui problemi di architettura. Si configura generalmente costituita di tre parti: – testo critico; – documentazione: sono i materiali “inediti” rintracciati durante il lavoro, materiale prima del tutto sconosciuto alla comunità scientifica. In questo caso si tratta in genere di materiali cartacei provenienti da archivi o biblioteche: libri, disegni esistenti, documenti ma anche rilievi, foto, ecc.; – apparati critici: bibliografia ragionata, nomi, luoghi, elenco delle fonti, ecc. Esami del laboratorio di laurea Per ciascun esame dei laboratori di laurea è istituita una Commissione costituita da professori ufficiali del CDLM, appartenenti allo stesso SSD. Gli insegnamenti di stessa denominazione hanno la stessa Commissione. Ciascuna Commissione esamina gli studenti iscritti all’esame, indipendentemente dal Laboratorio di appartenenza. Gli esami dei laboratori di laurea si svolgono negli appelli straordinari autunnale (dicembre) ed invernale (aprile). I laboratori di sintesi rilasciano soltanto un’idoneità che vale come ammissione all’esame di laurea. Altre modalità di programmazione e assegnazione di tesi di laurea Per gli studenti del IV anno che dovessero completare tutti gli esami dei primi due cicli didattici a settembre (al termine della sessione autunnale, quindi dopo l’avvio della prima serie dei laboratori di laurea: 1° settembre–giugno) e che non volessero attendere di entrare in tesi a febbraio, è prevista la possibilità di richiedere l’assegnazione di una tesi di laurea individuale. L’elaborazione della tesi individuale consiste nello svolgimento di un’attività di ricerca e di progetto, le cui verifiche sono demandate ad esami di profitto, da sostenersi secondo il calendario dell’ anno accademico corrente. L’estensione temporale minima per l’elaborazione della tesi individuale è quella dell’AA di iscrizione (1° ottobre–settembre successivo). A tale fine lo studente dovrà compilare una specifica richiesta, in cui indicherà: • il proprio piano di studi (fra quelli consigliati dal CdLM) ed i nomi dei docenti di ciascun insegnamento; • il docente relatore della tesi di ricerca, di cui deve ricevere l’assenso (esso può coincidere anche con uno dei docenti scelti per gli esami da sostenere); • il docente responsabile del laboratorio di sintesi finale, di cui deve ricevere l’assenso. Tale richiesta dovrà essere presentata al CDD comunque non oltre il 30 ottobre. Sia per quanto attiene agli esami di profitto che al progetto di sintesi finale, la verifica della attività di ricerca e di progettazione avverrà secondo un calendario di incontri stabiliti individualmente da ciascun docente. Esame di laurea magistrale in Architettura Per essere ammesso a sostenere l’esame di laurea magistrale in Architettura è necessario: – avere ottenuto almeno 300 crediti per attività didattiche e di ricerca al più tardi entro l’appello straordinario d’esame (autunnale/ invernale) che precede la seduta di laurea; -avere ricevuto l’idoneità rilasciata dal laboratorio di sintesi finale. L’esame di laurea consiste: – nella discussione del progetto di sintesi finale; – nella discussione della tesi di ricerca. La valutazione si riferisce al progetto di sintesi e alla tesi di ricerca, e assume come base la media pesata dei voti riportati negli esami di profitto. 3 3.3 Il corso di laurea magistrale (CdLM) in Architettura (XXIV) 3. I regolamenti didattici 3 Coloro che allo scadere del 2° anno di corso non abbiano superato tali annualità entro l’appello straordinario invernale, sono considerati studenti fuori-corso: tale status permane fino a che non si superano dette annualità. Gli eventuali due esami mancanti del I ciclo di cui al punto 4, dovranno essere sostenuti prima di quelli di cui essi sono propedeutici (Storia moderna prima di Storia contemporanea; Urbanistica prima del Laboratorio di progettazione urbanistica; Statica prima di Scienza delle costruzioni) Mobilità studentesca: programmi Socrates Al fine di favorire il processo di internazionalizzazione e di integrazione fra gli Stati membri della UE, a partire dal terzo anno di corso è consentita la partecipazione ai concorsi per l’attribuzione di borse di studio Socrates per la mobilità studentesca, bandite dal Politecnico di Bari. Condizioni essenziali per parteciparvi sono: • avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo; • avere sostenuto almeno l’esame di Laboratorio 3° di Progettazione architettonica. 61 Criteri di valutazione Il voto dell’esame di laurea deriva da: – media pesata (v. punto 1.16. delle Norme generali) degli esami di profitto espressa in cento/decimi (a), cui va a sommarsi: – la media delle valutazioni espressa in decimi (b) dei singoli commissari relativa al progetto di sintesi finale e alla tesi di ricerca. Solo nel caso in cui a + b = (o maggiore) di 110 è possibile avanzare la proposta di lode. Propedeuticità d’esame del I ciclo CdLM in Architettura: offerta didattica del I ciclo, erogata nell’AA 2013/2014 Anno Tipo di Numero esami Totale Insegnamenti Ciclo crediti (annualità e moduli didattici concorrenti didattico di corso insegnamento alla definizione delle annualità) i 1° 2° l 1 m m m m m 1 1 1 1 1 m 1 7 1 l 12 12 6 12 12 6 3 6 69 12 I 1 9 m l 1 1 9 12 m m i 1 1 1 7 9 9 9 69 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica 1 - Progettazione architettonica 1 Storia dell’architettura I Materiali e progettazione di elementi costruttivi Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica Disegno dell’architettura + Geometria descrittiva Teoria dell’architettura Verifica lingua inglese Archeologia e storia dell’arte greca Laboratorio 2° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica 2 - Caratteri dell’architettura Storia dell’architettura medioevale + storia dell’architettura moderna Statica Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura - Progettazione di sistemi costruttivi - Progettazione esecutiva dell’architettura Laboratorio di Urbanistica Caratteri morfologici e tipologici dell’architettura Laboratorio 2° di archeologia (romana) - Etruscologia ed antichità italiche - Archeologia e storia dell’arte romana + Archeologia delle province romane Settori scientificodisciplinari Ambiti disciplinari Crediti per insegnamento icar 14 icar 14 i i 6 6 icar 18 icar 12 mat 05 icar 17 icar 14 ii v x xi i l-ant 07 xii 12 6 12 12 6 3 6 69 icar 14 icar 14 icar 18 i i ii 8 4 9 icar 08 iv 9 icar 12 icar 12 icar 21 icar 14 v v viii i 9 3 9 9 l-ant 06 l-ant 07 xii xii 3 6 Se non si è sostenuto l’esame di: Laboratorio 2° di Progettazione architettonica - Laboratorio 1° di Progettazione architettonica Storia dell’architettura - Storia medioevale dell’architettura 1 + Storia dell’architettura moderna Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura - Materiali e progettazione di elementi costruttivi Statica - Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica Caratteri morfologici e tipologici dell’architettura (INDIRIZZO GENERALE) - Teoria dell’architettura Laboratorio 2 di Archeologia (romana) (INDIRIZZO CLASSICO) - Laboratorio 1 di Archeologia (greca) 3 69 Monte crediti complessivo = 138 | Totale esami = 14 esami Legenda l m i 62 Non si può sostenere l’esame di: 3.3 Il corso di laurea magistrale (CdLM) in Architettura (XXIV) 3. I regolamenti didattici 3 Commissioni di laurea Le Commissioni esaminatrici sono formate da undici membri, tutti professori ufficiali del CDLM in Architettura. Le Commissioni sono nominate dal Direttore del Dipartimento, una per ciascuna seduta (mattina o pomeriggio). Fanno parte della Commissione i membri del Collegio dei laboratori che discutono la tesi. Presidente della Commissione di norma è il Direttore del Dipartimento o il Coordinatore del corso di studi. In apertura di seduta il Presidente dà la parola al coordinatore del laboratorio di laurea. Quindi la parola passa ai candidati che espongono contestualmente sia il progetto di sintesi finale, che la tesi di ricerca. La Commissione ascolta i laureandi e li interroga sugli elaborati, di cui ha già preso visione al rilascio della attestazione di idoneità. Al termine esprime la propria valutazione. Il giorno successivo avviene la proclamazione in seduta pubblica. Laboratorio Corso monodisciplinare (una annualità) Corso integrato 63 Propedeuticità d’esame del II ciclo CdLM in Architettura: offerta didattica del II ciclo, erogata nell’AA 2013/2014 Anno Tipo di Numero esami Totale Insegnamenti Ciclo crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla didattico di corso insegnamento definizione delle annualità) l 1 12 Laboratorio 3° di Progettazione architettonica ii 3° i 1 9 m m m m 1 1 1 1 4 5 9 9 l 1 12 m i 4° l m l l m m 1 1 9 1 1 1 1 1 1 1 7 4 9 73 12 4 12 12 9 8 8 65 Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: - Progettazione architettonica - Tecnica delle costruzioni Laboratorio 3° di Archeologia - Archeometria - Metodologie della ricerca archeologica Storia dell’architettura contemporanea (1°semestre) Storia dell’architettura contemporanea (2°semestre) Scienza delle costruzioni Metodi e tecniche di analisi ambientale I (fisica tecnica ambientale I) Laboratorio di Progettazione urbanistica - Progettazione urbanistica - Gestione urbana icar 14 icar 09 i iv 9 3 Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Storia dell’architettura moderna chim 12 l-ant 10 icar 18 icar 18 icar 08 ing-ind 11 xii xii ii ii iv vi 4 5 4 5 9 9 Laboratorio 4° di Progettazione architettonica - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Scienza delle costruzioni Laboratorio di Restauro architettonico icar 21 icar 21 viii viii 9 3 - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Scienza delle costruzioni - Rilievo dell’architettura Architettura del paesaggio Rilievo dell’architettura icar 15 icar 17 xi 4 9 73 Laboratorio 4° di Progettazione architettonica - Composizione e progettazione urbana - Architettura del paesaggio o Museografia Storia dell’architettura IV Laboratorio di Restauro - Restauro architettonico - Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura - Progetto di strutture - Teorie e tecniche della progettazione architettornica Estimo Metodi e tecniche di analisi ambientale II - Fisica tecnica ambientale II - Tecnologia dell’architettura Sociologia urbana icar 14 i icar 15/16 i/xii icar 18 ii 9 3 4 icar 19 icar 09 iii iv 9 3 icar 09 icar 14 icar 22 iv i vii 9 3 9 ing-ind 11 icar 12 sps 10 vi v ix 4 4 8 65 Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura - Scienza delle costruzioni - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica Metodi e tecniche di analisi ambientale II - Metodi e tecniche di analisi ambientale I Laboratorio di progettazione urbanistica - Laboratorio di Urbanistica Anno Tipo di Numero Ciclo didattico di corso insegnamento esami iii 5° lsf Totale Insegnamenti crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) 18 Laboratorio di sintesi finale - Progettazione architettonica 2 - Un insegnamento in alternativa fra m m 3 1 27 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 6 51 Monte crediti complessivo = 51 Totale = 4 esami Settori scientificodisciplinari Ambiti Crediti per disciplinari insegnamento icar 14 i icar 09 icar 12 icar 14 icar 15 icar 16 icar 18 icar 19 icar 21 iv v i i i ii iii viii icar 09 icar 12 icar 14 icar 15 icar 16 icar 17 icar 18 icar 19 icar 21 ing-ind 11 sps 10 l-ant 07 iv v i i i xi ii iii viii vi ix xii 18 9 9 3 27 Tre insegnamenti da scegliersi fra Stage e verifica lingua inglese Non ci si può iscrivere al laboratorio di Laurea se non si sono superati tutti gli esami del I e II ciclo 3.3 Il corso di laurea magistrale (CdLM) in Architettura (XXIV) 3. I regolamenti didattici 3 Settori Ambiti Crediti per scientifico- disciplinari insegnamento disciplinari Propedeuticità d’esame del III ciclo CdLM in Architettura: offerta didattica del III ciclo, erogata nell’AA 2013/2014 6 51 Legenda l m i Laboratorio Corso monodisciplinare (una annualità) Corso integrato Monte crediti complessivo = 138 | Totale esami = 16 esami 64 65 3.3.9 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Architettura Insegnamenti e docenti per aree disciplinari Insegnamenti Area I: Progettazione architettonica e urbana 01 Composizione architettonica 1/A 02 ssd icar/14 Crediti 6 Composizione architettonica 1/B (c.s.) 03 Progettazione architettonica 1/A 04 Progettazione architettonica 1/B (c.s.) 05 Composizione architettonica 2/A 06 Composizione architettonica 2/B (c.s.) 07 Caratteri dell’architettura A 08 Caratteri dell’architettura B (c.s.) icar/14 icar/14 icar/14 6 8 4 09 Teoria dell’architettura icar/14 6 10 Progettazione architettonica 1/A icar/14 9 11 Progettazione architettonica 1/B (c.s.) 12 Caratteri morfologici e tipologici dell’architettura icar/14 9 13 Composizione e progettazione urbana A icar/14 9 14 Composizione e progettazione urbana B (c.s.) 15 Composizione e progettazione urbana C (c.s.) 16 Architettura del paesaggio A 17 Architettura del paesaggio B (c.s.) 18 Teorie e tecniche della progettazione architettonica Laboratorio di appartenenza Laboratorio 1/A di Progettazione architettonica Giuseppe Fallacara Laboratorio 1/B di Progettazione architettonica Nicola Parisi icar/14 3 3 01 Restauro architettonico A Laboratorio di Restauro architettonico A Rossella De Cadilhac 02 Restauro architettonico B (c.s.) Laboratorio di Restauro architettonico B Ignazio Carabellese 03 Restauro architettonico C (c.s.) Laboratorio di Restauro architettonico C Giacomo Martines icar/19 9 Area IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura Laboratorio 1/A di Progettazione architettonica Marco Stigliano Laboratorio 1/B di Progettazione architettonica Francesco Scricco 01 Statica A Laboratorio 2/A di Progettazione architettonica Francesco Defilippis 02 Statica B (c.s.) Laboratorio 2/B di Progettazione architettonica Michele Montemurro 03 Scienza delle costruzioni A icar/08 9 Pilade Foti icar/08 9 Salvatore Marzano Umberto Ricciuti Laboratorio 2/A di Progettazione architettonica Vito Antonio Riondino 04 Scienza delle costruzioni B Laboratorio 2/B di Progettazione architettonica Vito Antonio Riondino 05 Tecnica delle costruzioni ( A, B e C) icar/09 3 Claudio D’Amato 06 Progetto di strutture A icar/09 9 Laboratorio 3/A di Progettazione architettonica Claudio D’Amato 07 Progetto di strutture B (c.s.) Laboratorio 3/B di Progettazione architettonica icar/15 Docenti Francesco Trentadue Laboratorio 3/A, 3/B e 3/C di Progettazione architettonica Giuseppe Marano Laboratorio 2/A di Costruzione dell’architettura Dora Foti Laboratorio 2/B di Costruzione dell’architettura Giuseppe Marano Michele Beccu 08 Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico A Laboratorio di Restauro Architettonico A Dora Foti Matteo Ieva 09 Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico B (c.s.) Laboratorio di Restauro Architettonico B Mariella Diaferio Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico C (c.s.) Laboratorio di Restauro Architettonico C Mariella Diaferio Laboratorio 4/A di Progettazione architettonica Loredana Ficarelli 10 Laboratorio 4/B di Progettazione architettonica Anna Bruna Menghini Area V: Discipline tecnologiche per l’architettura Laboratorio 4/C di Progettazione architettonica Carlo Moccia Laboratorio 4/A di Progettazione architettonica Loredana Ficarelli Laboratorio 4/B di Progettazione architettonica Anna Bruna Menghini Laboratorio 2/A/B di Costruzione dell’architettura Vincenzo Minenna icar/09 3 01 Materiali e progettazione di elementi costruttivi icar/12 6 02 03 Progettazione di sistemi costruttivi Progettazione esecutiva dell’architettura icar/12 icar/12 9 3 Laboratorio 1/A di Costruzione dell’architettura Laboratorio 1 di Costruzione dell’architettura Vitangelo Ardito Vincenzo P. Bagnato Paolo Capoccia 04 Tecnologia dell’architettura icar/12 4 Metodi e tecniche di analisi ambientale II Fiore Resta Diego Cellie Area VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura Area II: Discipline storiche per l’architettura e l’urbanistica 66 01 Storia dell’architettura I 02 Storia dell’architettura antica B (c.s.) 03 Storia dell’architettura medioevale icar/18 6 Giorgio Rocco icar/18 4,5 Giampaolo Consoli Monica Livadiotti 04 Storia dell’architettura moderna icar/18 4,5 Giampaolo Consoli 05 Storia dell’architettura contemporanea (I semestre) icar/18 4 Claudio D’Amato 06 Storia dell’architettura contemporanea (II semestre) icar/18 5 Daniela De Mattia 07 Storia dell’architettura IV: approfondimenti specialistici icar/18 4 Giorgio Rocco 01 Fisica tecnica ambientale I A ing-ind/11 9 Metodi e tecniche di analisi ambientale I Francesco Ruggiero 02 03 04 Fisica tecnica ambientale I B Fisica tecnica ambientale II A Fisica tecnica ambientale II B ing-ind/11 ing-ind/11 ing-ind/11 9 4 4 Metodi e tecniche di analisi ambientale I Metodi e tecniche di analisi ambientale I Metodi e tecniche di analisi ambientale II Francesco Piccininni Francesco Ruggiero Francesco Piccininni icar/22 9 icar/21 9 3 3.3.9 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Area III: Teorie e tecniche per il restauro architettonico Area VII: Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica 01 Estimo Pierluigi Morano Area VIII: Progettazione urbanistica 01 Urbanistica A Laboratorio di Urbanistica A Nicola Martinelli 67 02 Urbanistica B 03 Progettazione urbanistica A 04 Progettazione urbanistica B (c.s.) 05 Gestione urbana A 06 Gestione urbana B (c.s.) icar/21 icar/21 9 3 Laboratorio di Urbanistica B Nicola Martinelli Laboratorio di Progettazione Urbanistica A Francesca Calace Laboratorio di Progettazione Urbanistica B Leonardo Rignanese Laboratorio di Progettazione Urbanistica A Adriano Spada Laboratorio di Progettazione Urbanistica B Annarita Marvulli Area IX: Discipline sociali, economiche e giuridiche per l’architettura e l’urbanistica 01 Sociologia urbana sps/10 Sergio Bisciglia Area X: Scienze matematiche per l’architettura 01 Istituzioni di geometria mat/05 6 Giannangelo Luisi 02 Istituzioni di matematica mat/05 6 Giuseppe Devillanova Area XI: Rappresentazione dell’architettura 01 Disegno dell’architettura A icar/17 02 Disegno dell’architettura B (c.s.) icar/17 03 Geometria descrittiva A icar/17 6 Valentina Castagnolo 6 Vincenzo De Simone Alessandro Iacovuzzi 04 Geometria descrittiva B icar/17 6 Hilde Romanazzi 05 Rilievo dell’architettura A icar/17 4,5 Paolo Perfido 06 Rilievo dell’architettura B icar/17 4,5 Gabriele Rossi Area XII: Discipline integrative di cultura umanistica Archeologia e storia dell’arte greca 68 8 21/21 l-ant/07 6 Roberta Belli Etruscologia e antichità italiche l-ant/06 3 Laboratorio 2 di Archeologia Chiara Bernardini Archeologia e storia dell’arte romana + Archeologia delle province Romane l-ant/07 6 Laboratorio 2 di Archeologia Roberta Belli Metodologie e tecniche della ricerca archeologica l-ant/07 5 Laboratorio 3 di Archeologia Luigi Maria Caliò Archeometria chim/12 4 Laboratorio 3 di Archeologia Annarosa Mangone Museografia icar/16 3 Laboratorio 4 di Progettazione Architettonica Carlo Moccia oggetti d’uso • Stage ICAR 16 AMBITO DISCIPLINARE II: Storia dell’Architettura • Storia dell’architettura. 5 • Storia dell’architettura ellenistica. 5 • Storia dell’architettura islamica. 5 • Storia dell’architettura antica. 5 • Storia dell’architettura bizantina e islamica • Storia dell’architettura contemporanea. 5 • Storia dell’architettura greca. 5 • Storia dell’architettura medioevale in pietra da taglio. 5 • Storia dell’architettura moderna in pietra da taglio. 5 • Storia dell’architettura romana in pietra da taglio. 5 • Storia della città e del territorio in pietra da taglio • Storia della critica e della letteratura architettonica • Storia e metodi di analisi dell’architettura • Storia urbana della città AMBITO DISCIPLINARE III: Restauro architettonico • Cantieri per il restauro architettonico • Caratteri costruttivi dell’edilizia storica • Conservazione dei materiali nell’edilizia storica • Consolidamento degli edifici storici • Restauro architettonico. 5 • Restauro dei monumenti • Restauro urbano • Teoria e storia del restauro. 5 • Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico • Stage ICAR 19 AMBITO DISCIPLINARE IV: Scienza e Tecnica delle Costruzioni • Costruzioni in zona sismica • Progetto di strutture. 5 • Progetto di strutture antisismiche • Scienza delle costruzioni. 5 • Sistemi statici e forme strutturali. 5 • Statica. 5 • Tecnica delle costruzioni. 5 • Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico. 5 • Stage ICAR 09 AMBITO DISCIPLINARE V: Tecnologia dell’Architettura • Cultura tecnologica della progettazione • Materiali e progettazione di elementi costruttivi. 5 • Progettazione ambientale • Progettazione esecutiva dell’architettura. 5 • Progettazione di sistemi costruttivi. 5 • Progettazione esecutiva dell’architettura. 5 • Tecnologia dell’architettura. 5 • Tecnologie del recupero edilizio. 5 • Tecnologie dei sistemi impiantistici • Tecnologie dei sistemi strutturali • Tecnologie per l’igiene edilizia e ambientale • Stage ICAR 12 AMBITO DISCIPLINARE VI: Fisica Tecnica Ambientale • Acustica applicata • Climatologia dell’ambiente costruito • Fisica tecnica ambientale • Gestione dei servizi energetici • Gestione dei servizi energetici del territorio • Illuminotecnica • Impianti tecnici AMBITO DISCIPLINARE VIII: Progettazione urbanistica • Progettazione urbanistica. 5 • Recupero e riqualificazione ambientale, urbana e territoriale • Sistemi informativi territoriali e telerilevamento. 5 • Tecniche di progettazione urbanistica • Teorie e tecniche della progettazione urbanistica. 5 • Urbanistica.5 • Stage ICAR 21 AMBITO DISCIPLINARE IX: Socio-economica • Sociologia urbana. 5 AMBITO DISCIPLINARE XI: Disegno • Applicazioni di geometria descrittiva • Cartografia tematica per l’architettura e l’urbanistica • Disegno automatico • Disegno dell’architettura. 5 • Percezione e comunicazione visiva • Rappresentazione del territorio e dell’ambiente • Rilevamento fotogrammetrico dell’architettura • Rilievo dell’architettura. 5 • Rilievo urbano e ambientale • Tecniche della rappresentazione • Teorie e storia dei metodi di rappresentazione • Stage ICAR 17 3 3.3.9 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Insegnamenti attivabili al 5° anno AMBITO DISCIPLINARE I: Progettazione architettonica e urbana • Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie. 5 • Caratteri dell’architettura. 5 • Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura. 5 • Composizione architettonica. 5 • Composizione e progettazione urbana. 5 • Composizione elettronica della progettazione architettonica. 5 • Elaborazione elettronica della progettazione architettonica • Progettazione architettonica 2a. annualità • Progettazione architettonica esecutiva. 5 • Progettazione architettonica per il recupero degli edifici • Progettazione architettonica per il recupero urbano •Progettazione Stereotomica • Teoria dell’architettura. 5 • Teorie e tecniche della progettazione architettonica. 5 • Stage ICAR 14 • Arte dei giardini • Progettazione del paesaggio • Riqualificazione del paesaggio • Teorie e storia della progettazione del paesaggio • Stage ICAR 15 • Allestimento • Architettura degli interni • Arredamento • Arredamento di imbarcazioni • Decorazione • Museografia • Progettazione del prodotto d’arredo • Teorie e storia dell’arredamento e degli 69 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo Anno Insegnamenti di corso (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Laboratorio 1° di Progettazione architettonica 1° 2° 70 Docenti Corso A Corso B generale e classico Corso C Estensione temporale Tipo di insegnamento Crediti Annuale L 12 - Composizione architettonica 1 Giuseppe Fallacara Nicola Parisi 6 - Progettazione architettonica Marco Stigliano Francesco Scricco 6 6 Teoria dell’architettura generale Claudio D’Amato Storia dell’architettura I (1° semestre) Storia dell’architettura I (2° semestre) Materiali e progettazione di elementi costruttivi generale e classico Giorgio Rocco generale e classico Monica Livadiotti generale e classico Paolo Capoccia Annuale Annuale M 6 6 6 Istituzioni di geometria generale e classico Giannangelo Luisi Annuale M 6 Istituzioni di matematica generale e classico Giuseppe Devillanova Annuale M 6 Disegno dell’architettura generale e classico Valentina Castagnolo Alessandro Iacovuzzi Semestrale M Geometria descrittiva generale e classico Vincenzo De Simone Semestrale M Archeologia e storia dell’arte greca classico Lingua Inglese generale e classico Richard Lusardi Semestrale Laboratorio 2° di Progettazione architettonica generale e classico Annuale Hilde Romanazzi M Roberta Belli L Statica generale e classico PIlade Foti generale e classico - Progettazione di sistemi costruttivi Vitangelo Ardito - Progettazione esecutiva dell’architettura Vincenzo P. Bagnato Urbanistica generale e classico Nicola Martinelli Laboratorio 2° di archeologia classico Claudio D’Amato Guerrieri Michele Beccu Calogero Montalbano - Tecnica delle costruzioni Giuseppe Marano Giuseppe Marano Giuseppe Marano Annuale L 12 9 3 Francesco Trentadue Annuale M 9 generale e classico Francesco Ruggiero Francesco Piccininni Annuale M 9 6 Annuale L 12 6 - Progettazione urbanistica Francesca Calace Leonardo Rignanese 6 - Gestione Urbana Adriano Spada Annarita Marvulli 3 Rilievo dell’architettura generale e classico Paolo Perfido 12 Laboratorio 3° di archeologia classico - Archeometria Annarosa Mangone 4 - Metodologie e tecniche della ricerca archeologica Luigi Maria Caliò 5 9 Annuale M 9 Annuale L 12 9 Daniela De Mattia generale e classico Gabriele Rossi M/2 4 generale e classico Salvatore Marzano 9 Umberto Ricciuti generale e classico - Progettazione architettonica Metodi e tecniche di analisi ambientale I (Fisica tecnica ambientale I) Laboratorio di progettazione urbanistica 4 Laboratorio 1° di costruzione dell’architettura Corso C Scienza delle costruzioni Vito A. Riondino M Corso B Tipo di Crediti insegnamento Semestrale Michele Montemurro Annuale Corso A Estensione temporale generale Vito A. Riondino generale e classico Giampaolo Consoli Docentit Storia dell’architettura contemporanea (2° semestre) Francesco Defilippis Storia dell’architettura medioevale + Storia dell’architettura moderna Docenti Semestrale - Caratteri dell’architettura Matteo Ieva Laboratorio 3° di Progettazione architettonica Docenti generale e classico Claudio D’Amato - Composizione architettonica 2 generale 3° Indirizzo Storia dell’architettura contemporanea (1° semestre) 8 Caratteri morfologici e tipologici dell’architettura Anno Insegnamenti di corso (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) 3 5 9 3 Annuale M 4,5 Annuale L 9 3.3.9 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo Indirizzo 3 Nicola Martinelli Annuale L 9 Annuale L 9 - Etruscologia ed antichità italiche Chiara Bernardini 3 - Archeologia e storia dell’arte romana + Arch delle provincie romane Roberta Belli 6 71 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo Anno Insegnamenti di (annualità e moduli didattici concorrenti corso alla definizione delle annualità) 4° Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo Docenti Docenti Docenti Corso A Corso B Corso C generale e classico - Composizione e progettazione urbana - Architettura del paesaggio generale - Museografia classico Storia dell’architettura IV(approfondimenti specialistici) generale e classico Laboratorio di Restauro architettonico generale e classico Loredana Ficarelli Anna Bruna Menghini Loredana Ficarelli Anna Bruna Menghini Composizione annualità Tipo di Crediti insegnamento Annuale L 9 Carlo Moccia Carlo Moccia Giorgio Rocco 12 Anno Insegnamenti di (annualità e moduli didattici concorrenti corso alla definizione delle annualità) 5° Laboratorio di sintesi finale 12 Un insegnamento a scelta tra: - ICAR 09 - 12 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 21 - Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico Dora Foti Mariella Diaferio Mariella Diaferio 3 - ING-IND / 11 12 - SPS / 10 - Progetto di strutture Dora Foti Giuseppe Marano 9 - L - ANT / 07 - Teorie e tecniche della progettazione architettonica Vincenzo Minenna Claudio D’Amato 3 Un insegnamento a scelta tra: M 8 - ICAR 09 - 12 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 21 M M - Fisica tecnica ambientale II Francesco Ruggiero Francesco Piccininni 4 - ING-IND / 11 - Tecnologia dell’architettura Estimo Sociologia urbana Fiore Resta Pierluigi Morano Sergio Bisciglia Diego Cellie 4 9 8 - SPS / 10 Annuale Annuale 18 M 6 generale e classico M 9 generale e classico M 9 generale e classico M 9 generale e classico - L - ANT / 07 Un insegnamento a scelta tra: - ICAR 09 - 12 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 21 - ING-IND / 11 - SPS / 10 - L - ANT / 07 72 LSF Stage e verifica lingua inglese 4 L 9 generale e classico generale e classico Annuale 9 M/2 Annuale Corso C Crediti - ICAR 09 - 12 - 14- 15 - 16 - 18 - 19 - 21 Giacomo Martines generale e classico Corso B Tipo di insegnamento 3 Ignazio Carabellese Metodi e tecniche di analisi ambientale II Corso A Composizione annualità 9 Annuale L Docenti - Un insegnamento a scelta tra: Semestrale Annuale Docenti 3 Rossella De Cadilhac generale e classico generale e classico Docenti - Progettazione architettonica - Restauro architettonico Laboratorio 2° di costruzione dell’architettura Indirizzo 3 3.3.9 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Laboratorio 4° di Progettazione architettonica Indirizzo 73 3.3.10 Progetti didattici del I ciclo del CdLM in Architettura 1° ANNO Laboratorio 1 di Progettazione architettonica Architectural Design Studio 1st year L1PA - 12 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica I Progettazione architettonica e urbana Corso A • Giuseppe Fallacara Composizione architettonica 1 (Icar 14-6 cfu) •• Marco Stigliano Progettazione architettonica (Icar 14-6 cfu) Tema d’anno Progettazione di una residenza monofamiliare da costruirsi in pietra da taglio, in mattoni e in legno. Design problem A small house to be built in cut stone, bricks and wood. • Lezione 8: Gerarchie e distribuzione Gennaio • Lezione 9: Le coperture • Lezione 10: Ornamento e tettonica in architettura • Lezione 11: Le scale • Lezione 12: L’ornato Articolazione delle attività didattiche Le attività didattiche previste sono di tre tipi: a) Lezioni teoriche (sapere). b) Apprendimento di metodi e tecniche informatiche di progettazione e costruzione dell’architettura (saper fare). c) Esercizio del progetto (saper fare). Esse sono così articolate: II semestre Febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno 2° ANNO - Laboratorio 2 di Progettazione architettonica - Storia dell’architettura medioevale + Storia dell’architettura moderna - Statica - Laboratorio 1 di costruzione dell’architettura - Urbanistica - Caratteri morfologici e tipologici dell’architettura - Laboratorio 2 di archeologia 74 Corso B • Nicola Parisi Composizione architettonica 1B (Icar 14-9 cfu) •• Francesco Scricco Progettazione architettonica (Icar 14-6 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Nel Laboratorio 1 di Progettazione architettonica gli allievi affrontano i fondamenti della progettazione e della composizione architettonica, a partire da un semplice organismo architettonico pensato per essere costruito in maniera tradizionale. Aims and contents In the 1st year Architectural Design Studio students face the basics of design and of architectural composition, starting from a simple architectural organism, to be built in a traditional way. I semestre Ottobre • Lezione 1: Introduzione al corso • Lezione 2: il muro • Esercitazione 1 (elaborazione elettronica): modellazione solida del muro. Novembre • Lezione 3: Tipo e genius loci; • Lezione 4: Le discontinuità murarie; • Esercitazione 2 (elaborazione elettronica): le discontinuità murarie. • Lezione 5: La trasformazione della natura in architettura. Il paesaggio antropico pugliese • Esercitazione 3: Le volte Dicembre • Lezione 6: Costruire con la pietra ed il legno • Lezione 7: Solai lignei e volte piane Storia dell’architettura I History of Architecture I Icar 18-12 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura 1° semestre Giorgio Rocco • Elaborazione del progetto Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Ammissione all’esame e sua modalità di svolgimento Per essere ammessi a sostenere l’esame bisogna avere svolto nel primo semestre tutte le esercitazioni previste, da farsi in aula sotto la guida della docenza; e nel secondo semestre avere sviluppato in aula il tema d’anno. L’esame consiste nella valutazione e discussione delle tavole prodotte. 2° semestre Monica Livadiotti Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari alla lettura degli organismi architettonici nella loro articolazione spaziale e costruttiva, analizzati nel loro sviluppo diacronico e nello specifico contesto ambientale. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito dell’età antica, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle relative coordinate geografiche, costituisce, di conseguenza, il presupposto fondamentale di una corretta interpretazione delle realizzazioni architettoniche del periodo in esame. L’apprendimento teorico è relativo alle fasi principali della storia dell’architettura e delle tecniche costruttive del mondo antico, inquadrate nello specifico contesto storico-geografico. La componente applicativa riguarda sia l’esercizio al ridisegno dell’architettura, finalizzato ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione strutturale dell’architettura antica, sia lo studio e l’attività di ricerca in biblioteca, volti ad acquisire gli strumenti e le metodologie fondamentali per la ricerca bibliografica. Aims and contents The primary objective of the course is acquiring the necessary methodological tools for reading architectural organisms in their spatial and constructive articulation, analyzed in their diachronic development and in their specific environmental context. The knowledge of the main historical events in the ancient age, together with correct organization of the themes faced in the relative geographical coordinates, constitutes the fundamental prerequisite for correct interpretation the architecture of the examined period. The theoretical learning is related to the principal phases of the history of architecture and the construction techniques of the ancient world, organized in their specific historical-geographical context. The applications concern both the redrawing of architecture, for more complex understanding of the formal language and the structural articulation of ancient architecture, to acquire the tools and fundamental methodologies of bibliographical research. Tema del corso L’architettura del mondo antico dall’età del bronzo alla caduta dell’impero romano d’Occidente. PARTE I (primo semestre) – ARCHITETTURA GRECA Lezioni: – Le fonti per lo studio dell’architettura antica. Il dato materiale. Il problema della datazione. – Elementi di architettura palaziale minoica e micenea. - La cultura greca nella madrepatria e in oriente: la nascita della polis. Influenze egiziane ed orientali nella nascita dell’architettura greca. - L’architettura dorica e ionica delle origini: l’età geometrica, orientalizzante e protoarcaica. - Architettura di età arcaica in Grecia. – Architettura di età arcaica nelle colonie occidentali. – Architettura arcaica nelle Cicladi. – Architettura arcaica in Asia Minore. – Architettura di età classica in Grecia. – Architettura di età classica in nelle colonie occidentali. – Architettura tardo-classica in Grecia. - Architettura tardo-classica in Asia Minore. L’architettura dell’ellenismo in Grecia e in Occidente. - L’architettura dell’ellenismo nel Mediterraneo orientale. Seminari: – Generalità sugli ordini: l’ordine dorico. Generalità sugli ordini: l’ordine ionico. Tecniche costruttive di età greca. - Il santuario: gli edifici per il culto. - Gli edifici per gli agoni: teatri, odeia, stadi e ippodromi. - L’agorà: stoai e organizzazione dello spazio. - Gli edifici della politica: ekklesiasteria, bouleteuria, pritaneia, dikasteria. - Città spontanea e città pianificata. La casa tipo. Esercitazioni grafiche e scrittografiche. PARTE II (secondo semestre; solo per l’indirizzo generale) ARCHITETTURA ROMANA Lezioni – L’architettura etrusca ed italica. L’architettura romana di età repubblicana. - L’architettura romana di età tardorepubblicana. - Architettura romana di età giulio-claudia. - Architettura delle province romane in età giulio-claudia. – Architettura romana dell’età medio imperiale. - Architettura delle province romane in età medio imperiale. – Architettura romana dell’età tardo imperiale. - Architettura delle province romane in età tardo imperiale. – L’architettura paleocristiana a Roma e nelle province. Seminari: - Tecniche costruttive di età romana. - La domus italica ed ellenistica. - Domus, insulae e villae di età imperiale. - Palazzi e residenze imperiali. – Gli edifici per lo spettacolo: teatri, anfiteatri, circhi. Thermae e balnea. Architettura e tecnologia degli edifici termali. - Leptis Magna: Crescita e sviluppo di una grande città tra mondo punico e romano. Esercitazioni grafiche e scrittografiche. Viaggi di studio. Topics The architecture of the ancient world from the Bronze Age to the fall of Roman empire. 1st PART (1st semester) – GREEK ARCHITECTURE - The role of archeological, literary and epigraphical source in the study of ancient architecture. Archaeological evidence and cronology. - Elements of Minoic and Mycenean palatial architecture. - The greek culture in the Mainland and in the east: the birth of the polis. Egyptian influence in the 3 3.3.10 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 - Laboratorio 1 di Progettazione architettonica - Storia dell’architettura 1 - Materiali e progettazione di elementi costruttivi - Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica - Disegno dell’architettura - Geometria descrittiva - Teoria dell’architettura - Archeologia e storia dell’arte greca • 1° ANNO - 1st YEAR 75 76 the late empire. - Roman provincial architecture of the late empire. – Palaeochristian architecture in Rome and its provinces. Seminars - Roman building techniques. - Italic and hellenistic domus. - Domus, insulae and villae during the empire. - Palaces and imperial villas. – The entertainment building: theatres, anphitheatres, circuses. - Thermae e balnea. Architecture and technology of the roman baths. - Leptis Magna: a city between punic heritage and roman development. Written and graphic exercitations. Instructing journeis. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articola in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica; seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; esercitazioni bibliografiche; esercitazioni grafiche, finalizzate ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione strutturale dell’architettura antica; viaggi di istruzione, destinati ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of educational activities Lessons in diachronic form; thematic seminarson specific aspects of the subjects studied; bibliographical exercises; directed to acquire the tools and the methodology necessary to conduct bibliographical research, graphic exercisesfor more complex understanding of the formal language and the structural articulation of the ancient architecture; educational trips, destined to integrate the theoretical knowledges with the directed experience. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Materiali e progettazione di elementi costruttivi Materials and elements of building design Icar 12-6 cfu 1° anno / Corso annuale indirizzo ‘generale’ Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’architettura Paolo Capoccia Ammissione all’esame e sua modalità di svolgimento Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da semplici disegni eseguiti a mano libera. Finalità e contenuti disciplinari Il percorso formativo (intra moenia + extra moenia = 9,0 crediti) è teso a far acquisire allo studente le prime conoscenze di metodi e strumenti necessari alla comprensione del processo di costruzione attraverso l’individuazione degli elementi logici e fisici, distinti ed organizzati, che ne costituiscono la finalizzazione, la formazione, l’evoluzione storica, la complessità. La conoscenza dei materiali dalla produzione all’applicazione, delle tecniche costruttive tradizionali, contemporanee e di quelle innovative permetterà di affrontare i principi costruttivi dell’architettura e dell’edilizia. I materiali vengono presentati in un inquadramento che li propone nella loro evoluzione applicativa storica e territoriale d’uso. Verranno considerati, quindi, in funzione delle loro modalità di produzione, lavorazione, messa in opera in funzione delle potenzialità intrinseche espressive e prestazionali aventi come obiettivo la realizzazione di un manufatto architettonico (tra espressività e matericità). Particolare attenzione verrà posta nell’analisi degli aspetti legati al loro uso e trasformazione ai fini della realizzazione di sistemi ed elementi costruttivi, contemplandone la sostenibilità ambientale. Eguale attenzione si porrà alle pratiche operative che vanno a definire la “perfetta regola d’arte” del costruire. Progettare per costruire, infatti, significa accettare fin dall’inizio difficoltà e compromessi che la materia ed i materiali offrono a chi intenda utilizzarne le potenzialità nei modi e con le tecniche opportune. In sostanza sapere per saper fare. In tal senso e con queste finalità gli argomenti saranno affrontati avendo come base formativa la consapevolezza che ogni atto costruttivo è fondato sul rapporto triplice tra materia-lavoro-cultura così da conciliare l’arte e le conoscenze tecnicoscientifiche, le tradizioni costruttive e le innovazioni, controllandone la sintesi, i mezzi simbolici della composizione e quelli oggettivi della concretizzazione dell’opera. Argomenti del corso Saranno affrontati i principi di base che legano i processi di progettazione con quelli di esecuzione così da avere una visione generale delle problematiche inerenti l’arte del costruire in particolare: - la concezione dell’organismo costruttivo derivato dal triplice rapporto materialavoro-cultura da collocare in uno specifico contesto storico, geografico e sociale. Le peculiarità del carattere dell’organismo derivate da quelle della materia (e del suo successivo riconoscimento), del materiale e degli elementi che sono alla base della definizione del significato dell’opera nei suoi aspetti tecnico-funzionali ed esteticofigurativi; - le necessità dei fruitori riferite ad un approccio al progetto che costituisce la risposta ad una domanda sociale in grado di valutare le risorse materiali e tecniche in termini di requisiti, corrispondenti alle diverse esigenze ed alle relative prestazioni fornite dalle soluzioni tecnologiche mai scisse dal più ampio significato dell’opera; - l’attuale progressiva complessità del processo costruttivo che, attraverso la collaborazione dei diversi operatori del settore sempre più specializzati, conduce all’elaborazione di soluzioni tecnologiche avanzate del progetto nei diversi rapporti con il contesto economico, produttivo e culturale. Saranno trattati argomenti relativi ai materiali ed alle tecniche costruttive della tradizione occidentale (remota e recente) in diversi percorsi storici, sociali e culturali, in relazione al modo di costruire (techne), alla concezione strutturale, spaziale e semantica dell’opera architettonica ed edilizia. In questo senso i cenni di storia di tecnologia costruttiva, e gli approfondimenti dei nodi tettonici che saranno trattati, potranno essere di ausilio per una migliore comprensione della genesi del rapporto inscindibile tra prestazione del materiale, tecnologia costruttiva (che deve rispondere prima di tutto alle leggi della statica) e concezione architettonica dell’opera. Per questo sono previsti un primo approccio agli elementi di statica ed approfondimenti sulle proprietà, sulle prestazioni e sul comportamento dei materiali. Le tecniche costruttive trattate sono quelle delle strutture anelastiche delle murature, degli archi e delle volte, e quelle elastiche del legno, del cemento armato, e dei metalli. Ogni tecnica costruttiva, infine, sarà affrontata attraverso l’analisi dei materiali, delle diverse unità tecnologiche dell’organismo costruttivo (fondazioni, solai, scale, coperture ecc.), e delle modalità esecutive previste nella fase di cantiere. Percorso didattico Da intendersi come sequenza di contenuti essenziali si articola nei seguenti 6 ambiti di analisi. 1) Principali mateziali da costruzione 2) Ciclo di vita dei materiali. In riferimento a tecniche di produzione, lavorazioni, posa in opera, dal materiale all’elemento finito 3) Aspetti di statica 4) Proprietà dei materiali 5) Le unità tecnologiche dell’organismo costruttivo. Carattere degli elementi costruttivi determinato dai materiali impiegati (elementi tecnici strutturali, di partizione esterna ed interna, di attrezzature ecc.) 6) Aspetti di organizzazione del cantiere 7) Progettazione sostenibile Modalità didattica Il corso annuale (n. 9 crediti) si articola secondo il programma descritto al p.to 08. che prevede lezioni teoriche, visite fuori sede e verifiche didattiche consistenti in esercitazioni in aula e in extra aula. Tali esercitazioni avranno come argomento la descrizione della produzione di materiali e delle loro applicazioni con restituzione grafica di dettagli tecnologici come esperienza pratica progettuale relativa al trasferimento dell’informazione tecnica dei prodotti e all’analisi degli aspetti operativi del cantiere. Lo svolgimento delle esercitazioni verrà istruita mediante specifiche regole e linee guida fornite durante il corso sia attraverso le lezioni teoriche, sia attraverso esaurienti dispense articolate secondo il programma. Le lezioni si svolgeranno provvisoriamente nell’aula G2 (via Celso Ulpiani) il giovedì dalle ore 12,30 alle ore 18,30; vi saranno eccezioni per consentire visite fuori sede. Frequenza del corso e modalità d’esame Gli studenti sono tenuti a frequentare il corso in modo da poter svolgere le esercitazioni previste in aula. In sede d’esame la valutazione della preparazione e formazione dello studente risulterà: - dalla valutazione ottenuta dalle valutazioni delle esercitazioni svolte durante il corso; - dalla valutazione complessiva risultante da un colloquio finale relativo alla presentazione delle esercitazioni e alla relativa discussione degli argomenti teorici e pratici ad esse connessi. 3 3.3.10 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 origins of greek architecture. - The origin of doric and ionic architecture: the geometric, orientalising and protoarcaic period. Archaic architecture in Greece. - Archaic architecture in western colonies. - Archaic architecture in the Cyclades. - Archaic architecture in Asia Minor. - Classical architecture in Greece. - Classical architecture in Western Colonies. - Lateclassical architecture in Greece. - Lateclassical architecture in Asia Minor. - The Hellenistic Architecture in Greece and in the West. - The Hellenistic Architecture in the East Mediterranean. Seminary - Generality on the architectural orders: the doric order. - Generality on the architectural orders: the ionic order. - Greek building techniques. - The sanctuaries: the cult buildings. - The building for the agones: theatres, odeion, stadia, hyppodromes. - The agora: stoai and planned space. - The buildings of politic: ekklesiasteria, bouleuteria, pritaneia, dikasteria. Spontaneous city and planned city. The model house. Written and graphic exercitations. 2nd PART (2nd semester; only for general curriculum)– ROMAN ARCHITECTURE Lessons - Etruscan and italic architecture. - Roman architecture of Republican age. - Roman architecture of Late Republican age. Roman architecture of the first empire. Roman provincial architecture of the first empire. - Roman architecture of the second empire. - Roman provincial architecture of the second empire. - Roman architecture of 77 Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica Institutions of Geometry + Institutions of Mathematics 78 Istituzioni di matematica (6 cfu) Giuseppe De Villanova Istituzioni di Geometria (6 cfu) Giannangelo Luisi Finalità e contenuti disciplinari La prima parte del corso fornisce strumenti idonei a: -rappresentare oggetti tridimensionali sul piano, con riferimento a diversi tipi di proiezione -ricostruire un oggetto tridimensionale partendo da rappresentazioni piane di sue parti. La seconda parte del corso si occupa delle idee fondamentali e concetti basilari del Calcolo, finalizzati allo studio dell’andamento di funzioni in una variabile reale. Tali elementi costituiscono un primo bagaglio per la comprensione di discipline che, pur non rientrando nella matematica, ne fanno un uso considerevole (es. tutti i corsi relativi alla Meccanica Strutturale, a partire dalla Statica). Aims and contents The first part of the course teaches students: Articolazione delle attività didattiche. Il corso prevede lezioni ed esercitazioni. Articulation of educational activities The course consists of lessons and exercises. Temi del corso Elementi di teoria degli insiemi. Relazioni di equivalenza. Relazioni funzionali e funzioni. Applicazioni surgettive, ingettive e bigettive. I numeri reali. I numeri complessi. Matrici e determinanti. Sistemi lineari. I vettori liberi ordinari. Spazi vettoriali. Applicazioni lineari. Endomorfismi, autovalori, autovettori ed autospazi. Geometria analitica nel piano e nello spazio. Il piano e lo spazio proiettivo complesso. Le coniche e le quadriche. Prospettiva tra rette. Birapporto di quattro punti allineati. Proiettività ed omologia. Omografia. Funzioni reali. Funzioni elementari. Definizione di limite e relative operazioni. Le successioni. Funzioni continue. Definizione di derivata ed interpretazione geometrica. Regole di derivazione. Derivate delle funzioni elementari. Differenziale di una funzione. Applicazione del calcolo differenziale. Studio del grafico delle funzioni reali. Topics Elements of theory of sets. Relationships of equivalence. Functional relationships and functions. Surjective, injective and bijective applications. Real numbers. Complex numbers. Matrixes and determinants. Linear systems. Ordinary free vectors. Vectorial spaces. Linear applications. Endomorphisms, eigenvalues, eigenvectors and eigenspaces. Analytical geometry on a plane and in space. Projective plans and projective spaces. Conics and quadrics. Perspective among straight lines. Ratios of four lined up points. Perspective and homology. Homography. Real functions. Elementary functions. Definition of limit and relative operations. Successions. Continuous functions. Definition of derived and geometric interpretation. Rules of derivation. Derivatives of elementary functions. Differential of a function. Applications of differential calculus. Study of the graph of the real functions Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Esame scritto ed orale. Disegno dell’architettura Architectural Drawing Icar 17-6 cfu 1° anno / corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica XI: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente costruito Corso A Valentina Castagnolo Corso B Alessandro Iacovuzzi Il corso di Disegno dell’ Architettura nel primo anno mira a fornire allo studente la capacità di entrare in possesso delle forme appartenenti al reale spazio tridimensionale ed eseguire una rappresentazione grafica di queste forme su una superficie piana con gli strumenti di rappresentazione grafica tradizionale e con strumenti informatici . L’obiettivo del corso è quello di imparare la teoria e la pratica dell’architettura attraverso il controllo mentale dello spazio architettonico e l’acquisizione dei metodi di rappresentazione . Essendo il design del luogo in cui viene rivelato il significato dell’architettura , nella fase iniziale del corso sarà analizzato il linguaggio classico dell’architettura e la sua reinterpretazione. In particolare , gli studenti svilupperanno alcuni disegni del trattato “ I Quattro Libri dell’Architettura “, pubblicato nel 1570 da Andrea Palladio che sarà accompagnato da un’esperienza di vita disegno nella città vecchia di Bari . Saranno inoltre affrontati i seguenti concetti formativi : studio generale delle basi di rappresentazione grafica (metodo della doppia proiezione ortogonale o metodo di Gaspard Monge , metodo del assonometria , Prospettiva o metodo di proiezione centrale , teoria delle ombre ) ; basi di rilievo architettonico ( metodi geometrici di rilevazione ; concettuale disegno e misura schizzo , note sulla rilevazione con tecniche strumentali , metodi di indagine indiretta , software 123D cattura da Autodesk ); lo studio di un edificio in relazione alla sua rappresentazione grafica ( fondamentale normativa UNI , scale di rappresentazione , dimensioni e sistemi di misura internazionali, gli elementi caratteristici di architettura, scale, coperture , chiusure , strutture e particolari costruttivi ) ; la rappresentazione del progetto architettonico ( tecniche di disegno , codici , presentazione di architettura , design del progetto con tecniche tradizionali e con strumenti CAD ; composizione dello spazio carta per la rappresentazione del progetto in conformità con le scale appropriate e grafica codificata ) ; Note sulla modellazione solida ( utilizzo del software di rappresentazione tridimensionale Rhinoceros , AutoCad , l’uso di modellazione solida per la foto rendering realistici in Artlantis , V- Ray ) . Parte del corso , tuttavia , sarà diretto alla individuazione delle componenti essenziali del classico all’interno di alcune esperienze fondamentali dell’arte moderna e contemporanea. The Architecture Design course in the first year aims to provide the student the ability to get hold of the forms belonging to the real three-dimensional space and perform a graphical representation of these shapes on a flat surface with the tools of traditional graphic representation and with computer tools. The aim of the course is to learn the theory and practice of architecture design through mental control of architectural space and acquisition of the methods of representation. Being the Design the place where is revealed the meaning of the architecture, in the initial phase of the course it will analysed the classical language of architecture and its later reinterpretation. In detail, students will develop some drawings of the Treaty “I quattro libri dell’architettura” published in 1570 by Andrea Palladio who will be accompanied by an experience of life drawing in the old town of Bari. It will also be dealt the following educational concepts: general study of the bases of graphic representation (method of double orthogonal projection or method of Gaspard Monge; method of the axonometry; Perspective or method of central projection; theory of the shadows); basics of architectural survey (geometric detection methods; conceptual sketch and measurement sketch; notes on the survey with instrumental techniques; indirect survey methods, software 123D Catch by Autodesk); the study of a building in relation to its graphical representation (fundamental normative UNI; representation scales, dimensions and international measurement systems; the characteristic elements of architecture, stairs, roofing, fasteners, structures and construction details); the representation of the architectural design (drawing techniques; codes; presentation of the architecture; design of the project with traditional techniques and with CAD tools; composition of paper space for the representation of the project in accordance with the appropriate scales and coded graphic); notes on solid modeling (using software of three-dimensional representation Rhinoceros, AutoCad, use of solid modeling for photo realistic renderings in Artlantis, V-Ray) . Part of the course, however, will be directed to the identification of the essential components of the classical within some foundational experiences of modern and contemporary art. Geometria descrittiva Descriptive Geometry Icar 17-6 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica XI: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente costruito Corso A Vincenzo De Simone Corso B Hilde Romanazzi Finalità e contenuti disciplinari Il corso di Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva contribuisce alla formazione di un allievo sviluppandone due competenze: - la prima è la capacità di analizzare le forme che appartengono allo spazio a tre dimensioni con il fine di conoscerne le principali proprietà geometriche; - la seconda è la capacità di eseguire una rappresentazione grafica di tali forme geometriche su un superficie piana. Nella prima fase del corso, dopo aver ricordato alcuni tra gli elementi più significativi della Geometria euclidea, sono esposti i principi teorici sui quali si fondano i procedimenti che permettono di rappresentare su una superficie piana una forma dello spazio a tre dimensioni, cioè sono esposti alcuni tra i più importanti principi della Geometria proiettiva sintetica. Le lezioni che seguono quelle dedicate alla 3 3.3.10 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Mat 05 - 12 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica X: Scienze matematiche per l’architettura to represent three-dimensional objects on a plan, with reference to different types of projection; to reconstruct a three-dimensional object starting from representations of its parts on a plan. The second part of the course teaches students basic concepts of calculus, aimed at the study of the trend of functions in a real variable. Such elements constitute a first approach to for understanding disciplines that, while not belonging to mathematics, make considerable use of it (e.g. other courses related to structural mechanics). 79 80 Aims ad contents The Fundamentals and Applications of Descriptive Geometry course contributes to the formation of a student by developing two skills: - the first is the ability to recognize the main geometric properties of forms belonging to three-dimensional space; - the second is the ability to carry out graphical representations of such geometric forms on a flat sheet of paper. After having recalled some of the most significant elements of Euclidean geometry, in the first phase of the course the teacher will expose the theoretical principles on which drawing methods are established. The topics of the following lessons are the methods of perspective, axonometry and orthogonal projections (Monge method). The properties of conic curves (ellipses, parabolas and hyperbolas) are examined in the latest lessons of this phase. At the end of this phase, the student should have acquired the skills to analyze the geometric qualities of the simplest forms of space and will also have acquired the ability to apply the theoretical principles of projective geometry in the proceedings of the main methods of representation. The second phase of the course is devoted to studying geometric properties of polyhedra, vaults and domes, quadric surfaces, ruled surfaces and minimal surfaces. The relationships between perspective method and photography will also be exposed in second phase of the course, as well as principles and tecnique that allow generating perspective by mean of computer graphic applications. At the end of this second phase, not only will the student be able to use compure graphics applications, but will also have acquired the skill to conceive and design complex geometric architectural forms. Argomenti delle lezioni - Geometria proiettiva grafica Enti e forme geometriche. Le proprietà proiettive. Elementi impropri. Operazioni fondamentali della geometria proiettiva nel piano e nello spazio. Proiezione centrale e proiezione cilindrica. Tracce, fughe, punti e rette limiti. Condizioni di appartenenza, di parallelismo e di perpendicolarità. Cenni sull’affinità ortogonale. - Prospettiva o metodo della proiezione centrale Generalità e prospettiva a quadro verticale come caso particolare del metodo delle proiezioni centrali. Sistema di riferimento del metodo della prospettiva. Circonferenza di distanza. Rappresentazione dei punti, delle rette e dei piani. Tracce e fughe di rette e di piani. Proprietà di appartenenza e di parallelismo. Punti di misura e di distanza. Perpendicolarità tra rette e piani. Prospettiva di rette generiche. Cenni sui principi geometrici comuni alla rappresentazione prospettica, alla rappresentazione fotografica e alla percezione visiva come fenomeno ottico-geometrico. Le variabili di una prospettiva realizzata con strumenti tradizionali e i parametri per la generazione automatica di un’immagine prospettica. Rappresentazioni prospettiche mediante strumenti informatici. - Metodo dell’assonometria Generalità e sistema di riferimento assonometrico. L’assonometria nella normativa UNI. Il teorema di Pohlke. Assonometria ortogonale e assonometria isometrica come caso particolare di quella ortogonale. Isometria teorica e isometria pratica. Assonometria obliqua, cavaliera e militare. Assonometria di elementi su un piano generico. Rappresentazioni assonometriche mediante strumenti informatici. - Metodo della doppia proiezione ortogonale o metodo di Monge Generalità e classificazione dei metodi di rappresentazione. Il sistema di riferimento del metodo di Monge. Rappresentazione di punti, di rette e di piani. Condizioni di appartenenza, parallelismo e perpendicolarità. Cambiamento del secondo piano di proiezione o piano di proiezione ausiliario. Il problema della misura nel metodo di Monge. - Forme geometriche nello spazio a tre dimensioni Piramidi e prismi, coni e cilindri, prallelepipedi, superfici di rotazione, sfera ed ellissoide. Generatrice e direttrice. Contorno apparente. Rappresentazione dei solidi in generale e rappresentazione di quelli di rotazione mediante sezioni piane normali. Poliedri. Intersezione di solidi con rette o con piani e intersezioni tra solidi. Operazioni booleane tra solidi. - Curve piane e sghembe Le coniche come sezioni piane del cono; ellisse, parabola e iperbole. Concetto di curva; grado di una curva piana; altre proprietà delle curve; tangenza a una curva; curvatura di una curva; cerchio osculatore. Grado di una curva sghemba. - Superfici Classificazione delle superfici. Grado di una superficie. Grado delle curve di sezione di una superficie. Normale alla superficie e sezioni normali. Piano tangente a una superficie. Quadriche e loro sezioni. Il toro e le sue sezioni piane. Punti ellittici, parabolici e iperbolici. Generatrici e direttrici di una superficie. Superfici rigate e non rigate. Superfici sviluppabili e non sviluppabili. Cenni sulle superfici di minima. Cenni sul metodo delle proiezioni quotate. - Geometria degli archi e delle volte Nomenclatura delle parti strutturali degli archi. Volte semplici e composte; volta sferica; volta a botte; volta a schifo; volta a botte lunettata; cupola su pennacchi; volta a crociera, volta a padiglione. - Applicazioni dei Metodi di Rappresentazione con l’ausilio degli strumenti informatici. Topics - Projective Geometry Basics of projective geometry in the plane and in space. Properties of central and cylindrical projection. - Perspective Points, lines and planes representation. Belonging and parallelism conditions. Measuring and distance points. Perpendicularity between a line and a plane. Generatig perspective by means of computer graphic applications. - Axonometry ISO and UNI recommendations. Pohlke- Schwarz theorem. Orthographical isometric axonometry (isometric axonometry). Oblique axonometry. - Double orthogonal projection method Points, lines and planes representation. Belonging, parallelism and perpendicularity conditions. Auxiliary projection plane. Measurement problem of in Monge method. - Three-dimensional geometric shapes Pyramids and prisms, cones and cylinders, prallelepipeds, revolving surfaces, the sphere and the ellipsoid. Polyhedra. Intersection between two three-dimesional solids. Boolean operations between solids. - Plain and skewed curves Conical curves as plane sections of the cone; ellipse, parabola and hyperbola. Degree of a plane curve; other properties of curves; tangent to a curve; curvature of a curve; osculating circle. Degree of a skewed curve. - Surfaces Surfaces classification. Degree of a surface. Normal to the surface and normal sections. Tangent plane to a surface. Quadrics and their sections. The torus and its flat sections. Elliptic, parabolic and hyperbolic points in a surface. Developable and not developable ruled surfaces. - Geometry of the arches and vaults Glossary of structural parts of arches. Simple and compound vaults; spherical dome, sail dome and dome with pendentives; groin and cloister vaults. Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede: - lezioni ex cathedra; - esercitazione intra mœnia ed extra mœnia, consistenti nella realizzazione di elaborati grafici da realizzare con gli strumenti tradizionali del disegno; - revisioni, durante le quali il docente è a disposizione dell’allievo per correzioni, chiarimenti ecc. Articulation of educational activities The course includes: - Ex cathedra lectures; - Intra and extra moenia drawing exercises; - Revisions, during which the teacher is available to the student for corrections and clarifications. Iscrizione al corso Le iscrizioni devono essere effettuate entro il primo mese dall’inizio delle lezioni accedendo alla piattaforma di e-learning archinauti.poliba.it del dipartimento ICAR del Politecnico di Bari. Modalità d’esame All’inizio dell’anno accademico, a ciascuno studente è attribuito il voto iniziale di 16/30. Per essere ammesso agli esami di profitto dell’anno accademico 2011/2012, lo studente deve rispettare i due obblighi che seguono: - deve aver eseguito in aula tutte le esercitazioni assegnate dal docente; - deve aver eseguito extra moeania le esercitazioni assegnate dal docente e deve consegnarle al docente prive di errori e in forma definitiva almeno una settimana prima dell’esame; - deve aver raggiunto almeno il voto di 18/30 con i punteggi riportati per le esercitazioni intra moenia ed extra moenia eseguite durante l’anno. La somma del voto iniziale (16/30) con i punteggi positivi o negativi ottenuti per effetto delle esercitazioni intra moenia o extra moenia eseguite durante l’anno forma il voto di ammissione all’esame di profitto. L’esame di profitto si svolge in due prove: 1. Una prova grafica, che consiste nell’esecuzione a mano libera di tre esercizi. 2. Un esame orale individuale. Per ciascuno dei tre esercizi svolti in sede d’esame e per il colloquio orale, lo studente riceve una valutazione in trentesimi, da sommare al voto di ammissione all’esame al fine della formulazione del voto di profitto. 3 3.3.10 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 proiettiva sintetica sono invece dedicate al metodo della prospettiva, a quello dell’assonometria e al metodo della doppia proiezione ortogonale (metodo di Monge). Sono inoltre esaminate le proprietà delle curve coniche, cioè delle ellissi, parabole e iperboli. Alla conclusione di questa prima fase, l’allievo dovrà aver acquisito le capacità di analizzare le qualità geometriche delle più semplici forme dello spazio e dovrà anche aver acquisito la capacità di applicare i principi teorici della geometria proiettiva ai procedimenti dei principali metodi di rappresentazione. La seconda fase del corso è dedicata allo studio delle proprietà di alcuni poliedri, delle principali volte e di alcune superfici come le quadriche, le superfici rigate, il toro e le superfici di minima. Le ultime lezioni del corso sono dedicate allo studio dei rapporti tra il metodo della prospettiva, la tecnica fotografica e della prospettiva generata con procedimenti informatici. Per l’esposizione degli argomenti trattati nella seconda fase del corso e per le relative esercitazioni si fa ricorso ai programmi di modellazione di superfici. Al termine di questa seconda fase del corso, l’allievo non soltanto sarà in grado di fare ricorso ai programmi di modellazione di superfici per le proprie esigenze di progettista, ma avrà anche acquisito la capacità di conferire alle idee una forma nella quale i problemi geometrici sono posti con la consapevolezza e risolti con la perizia che si richiedono a ogni buon progettista. 81 Archeologia e storia dell’arte greca Archaeology and History of Greek art 82 Roberta Belli Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari all’inquadramento dell’evoluzione della civiltà greca attraverso i dati forniti dalla ricerca archeologica e tramite lo studio delle principali forme artistiche. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito della civiltà greca, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle relative coordinate geografiche, costituisce, di conseguenza, il presupposto fondamentale per una corretta interpretazione delle manifestazioni artistiche del periodo in esame. L’apprendimento teorico è relativo alle fasi e modalità di sviluppo delle poleis in Grecia, Asia Minore, Italia meridionale e Sicilia, alla conoscenza della documentazione archeologica, infine alla comprensione delle modalità con cui si attua il fenomeno culturale greco. La componente applicativa riguarda sia l’esercizio alla lettura e interpretazione della documentazione archeologica, per una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione Aims and contents Primary target of the course is to supply the necessary and methodological instruments to comprehend the organization and evolution of the Greek civilization through the data supplied by the archaeological research and through the study of the main artistic forms. The knowledge of the main historical events of the Greek civilization along with a correct topics organization with their relative geographical coordinates constitute the fundamental prerequisite for a correct interpretation of the artistic accomplishments of the examined period. The theoretical learning concerns the principal phases of the development of the poleis in Greece, Asia Minor, Italy and Sicily, the knowledge of the archaeological documentation, as well as the comprehension of the Greek cultural phenomenon. The applied component concerns the reading and interpretation of the archaeological documentation, for a more complex understanding of the formal language and of the articulation of the Greek art, and exercises in library to acquire the tools and fundamental methodologies of bibliographical research. Argomenti delle lezioni Problematiche generali dell’archeologia greca e della colonizzazione. Cronologia di riferimento. La nascita dell’arte greca; il periodo geometrico. Madre patria e colonie: la colonizzazione in Occidente. Il periodo arcaico: insediamenti urbani e santuari; il caso di Atene. Le arti figurative: la scultura in marmo e bronzo, la scultura architettonica; la produzione vascolare. La polis classica: struttura e caratteri. Democrazia e arti figurative ad Atene nel periodo classico. Caratteri generali dell’Ellenismo in Grecia, Magna Grecia e Grecia orientale; il fenomeno e la diffusione del monumento funerario. Atene nel periodo ellenistico. Arte e urbanistica nei regni di età ellenistica. In sede d’esame lo studente dovrà dimostrare buona conoscenza e capacità di valutazione storico-critica di tutta la materia attraverso un colloquio e mediante l’interpretazione di immagini di manufatti e contesti proposte dagli esaminatori. Topics Discussion on general problems about Greek archaeology and the colonization phenomenon. Chronological frame. The beginning of the Greek Art; the Geometric period. Greek poleis and their colonies: the Western colonization. The Archaic period: Urban settlements and sanctuaries; the case of Athens. Figurative arts: marble and bronze sculpture; architectonic sculpture; pottery. Structures and characters of the polis in classical period. Democracy and figurative arts in Athens in the Classical period. General characters of Hellenismus in Greece, Magna Grecia and Sicily and in the oriental Greek World. Art and urban planning in the Hellenistic reigns. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche, e di lettura di un contesto archeologico finalizzate ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione dell’arte romana, viaggi di istruzione, destinati ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of the educational activities Lessons in diachronic form, interpreting exercises of an archaeological context for a more complex understanding of the formal language and articulation of the Greek art, bibliographical exercises to acquire the tools and necessary methodology to conduct bibliographical searches, educational journeys, in order to integrate the theoretical knowledge acquired in the course with the firsthand experience. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni del corso. Modalità d’esame È obbligatoria la frequenza ai fini del superamento dell’esame. In sede d’esame saranno tenute presenti la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia attraverso un colloquio. Teoria dell’architettura Theory of Architecture ICAR/14 -6 cfu 1° anno / Corso semestrale Indirizzo ‘generale’ Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana Claudio D’Amato Finalità e contenuti disciplinari Finalità primaria del corso è condurre l’allievo–architetto alla riflessione sul nesso che intercorre fra natura, qualità e modo del ragionamento di architettura, e il suo concretarsi prima in progetto d’architettura, e poi in opera realizzata. L’individuazione di un rapporto di necessità fra pensiero–progetto–realizzazione, che costituisce di per sé un approccio tendenzioso alle questioni d’architettura sarà esplorato nella concreta fragranza del suo divenire storico, ripercorrendo criticamente alcune tappe fondamentali del pensiero architettonico occidentale. Alla luce del nesso pensiero–progetto– realizzazione, il corso si propone di chiarificare le operazioni e i diversi gradi dell’apprendistato dell’allievo nel primo ciclo della sua formazione, e rendere conto della specificità dell’operazione di sintesi artistico–tecnico–scientifica dell’architetto nella sua azione di trasformazione della realtà fisica, a confronto con quelle di altre figure professionali ad esclusivo carattere tecnico che operano in questo settore. The primary purpose of the course is to lead the student to reflect on the relationship that exists between the nature, quality and way of thinking of architecture, and its first materialize in the architectural project, and then in built work. The exploration of the necessary relation between thought–design–building will be explored in the actual fragrance of its historical development, retracing some critical milestones of the Western architectural thought. In the light of the nexus thought–design–building, the course aims to clarify the operations and different degrees of apprenticeship of the student in the first cycle of its formation, and explain the artistic–technical–scientific synthesis of the architect in its efforts to transform the physical reality, in comparison with those of other professionals who work exclusively in a technical area. Lezioni 1. Temi e problemi della progettazione architettonica fra teoria e pratica 2. Utilitas, firmitas e venustas nel mondo greco, romano e bizantino 3. Il mondo medievale in Occidente 4. La prospettiva come forma simbolica 5. L’organismo urbano rinascimentale e barocco 6. L’arte della stereotomia: Delorme, Desargue, Guarini 7. Infinitamente grande, infinitamente piccolo 8. La concezione analitica dello spazio e la nascita della città moderna 9. Teorie dello spazio urbano per la città contemporanea Lectures 1. Issues and problems of architectural theory and practice 2. Utilitas, firmitas and venustas in the Greek, Roman and Byzantine world 3. The medieval world in the West 4. Perspective as symbolic form 5. The urban organism in the Renaissance and Baroque 6. The art of stereotomy: Delorme, Desargue, Guarini 7. Infinitely large, infinitely small 8. The analytical conception of space and the birth of the modern city 9. Theories of urban space for the contemporary city • 2° ANNO - 2nd YEAR Laboratorio 2 di Progettazione Architettonica Architectural Design Studio 2nd year L2PA-12 cfu 2° anno / corso annuale indirizzi ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana Corso A Francesco Defilippis Composizione architettonica 2 (Icar 14-8 cfu) Vito Antonio Riondino Caratteri dell’architettura (Icar 14-4 cfu) Corso B Michele Montemurro Composizione architettonica 2 (Icar 14-9 cfu) Vito Antonio Riondino Caratteri dell’architettura (Icar 14-3 cfu) Nel secondo anno lo studente di architettura è chiamato ad acquisire la fondamentale nozione di insieme architettonico (inteso sia nel senso di incremento scalare rispetto all’unità edilizia, sia nel senso di incremento di complessità per le relazioni che si stabiliscono tra unità edilizie) e di quella, conseguente e necessaria, di legame tipico e processuale (tessuto) tra organismi edilizi diversi. Lo studente dovrà quindi apprendere i principi fondamentali della logica aggregativa tra unità edilizie (il formarsi, trasformarsi, specializzarsi degli aggregati 3 3.3.10 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 L-ANT/07-6 cfu 1° anno / Corso semestrale integrato (II semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica dell’arte greca, sia lo studio e l’attività di ricerca in biblioteca, volti ad acquisire strumenti e metodologie fondamentali per la ricerca bibliografica. 83 secondo processi tipici) con il controllo, alle diverse scale, del rapporto fra gli edifici in uno specifico contesto di appartenenza. 84 Le attività didattiche del corso sono così articolate: Ottobre – Febbraio • Introduzione al corso • Organicità e frammentazione nella città antica, moderna e contemporanea • Studio della nozione di organismo edilizio nei suoi aspetti spaziali, tettonici e linguistici; • Definizione ed evoluzione processuale di tipi architettonici residenziali: la casa a schiera; • Esercitazione 1 (elaborazione elettronica): Prototipo abitativo a schiera; • Definizione ed evoluzione processuale di tipi architettonici residenziali: la casa in linea; • Esercitazione 2 (elaborazione elettronica): Prototipo abitativo in linea; • Studio dell’organismo urbano e delle leggi di aggregazione dei tessuti; • Studio dello spazio urbano nel rapporto di continuità tra le diverse scale edilizie e tra diversi tipi; • Esercitazione 3: analisi urbana della città luogo dell’area scelta per l’esercizio Le lezioni saranno costituite da tre cicli coordinati: - lo studio della nozione di organismo edilizio nei suoi aspetti spaziali, tettonici e linguistici; - lo studio dell’organismo aggregativo; - lo studio dello spazio urbano nel rapporto di continuità tra le diverse scale edilizie e tra diversi tipi (passaggio dall’unità abitativa al tessuto e all’edilizia specialistica); Tema d’anno Analisi urbana delle città, luogo delle aree di progetto (corso A: Castellaneta, Mottola, Palagianello; corso B; Putignano; corso C: Manfredonia, Mattinata, Vieste; progetto di un tessuto urbano residenziale in un’area non risolta delle città, studiate attraverso l’aggregazione di tipi abitativi a schiera, linea, corte ed il ridisegno dello spazio di relazione. Iscrizioni al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning della Facoltà di Architettura entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dell’iscrizione. Storia dell’architettura medioevale + Storia dell’architettura moderna History of Medieval and Modern Architecture Modalità d’esame Per essere ammessi a sostenere l’esame, è obbligatorio avere frequentato con profitto tutte le attività didattiche previste dal corso. L’esame consisterà in un colloquio: - sugli argomenti trattati a lezione; - sugli elaborati progettuali propedeutici e finali. Storia dell’architettura medioevale (primo semestre - 4,5 crediti) Storia dell’architettura moderna (secondo semestre - 4,5 crediti) Icar 18-9 cfu 2° anno / corso annuale integrato indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Gian Paolo Consoli Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire gli strumenti metodologici necessari all’acquisizione di una conoscenza base della storia dell’architettura, medievale e moderna occidentale, con particolare attenzione a quella italiana,nell’arco temporale dal 300 al 1800, dal paleocristiano fino alle soglie della modernità. Aims and Contents Primary objective of the course is to provide the methodological tools necessary to acquire a basic knowledge of the history of medieval and modern Western Europe, with particular attention to the Italian one, in the period from 300 to 1800, from the early Christian to the begininning of Modernity. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, e seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; saranno effettuate inoltre alcune esercitazioni bibliografiche e grafiche volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche. Inoltre si ritiene fondamentale imparare ad usare il disegno come strumento di conoscenza, per questo gli studenti sono invitati a disegnare su un quaderno le architetture presentate a lezione, in modo da comprenderne a fondo la struttura. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures, intended to display the matter in a diacronical manner, and seminaries, oriented to analyze in a thematic manner specific aspects; the course includes also exercises in library, necessary to acquire instruments and methodology to carry out bibliographical and graphics searches. It is also considered important to learn to use the drawing as a means of knowledge, so students are encouraged to draw on a notebook architectures presented in class, in order to understand in depth the structure. Argomenti delle lezioni Caratteri generali 1. Storia dell’architettura: significati e metodi 2. Elementi del costruire: materiali strutture verticali e orizzontali. pilastri, muri, coperture 3. L’ordine architettonico: origine e struttura Periodi, stili, opere e protagonisti 1. Dal Paleocristiano al Carolingio – S.Sofia – Cappella Palatina 2. Il Romanico in Europa. Abbazia di Cluny 3. Il Romanico in Italia. Duomo di Modena 4. Il Gotico in Europa – Cattedrale di Chartres 5. Il Gotico in Italia e gli ordini mendicanti: Duomo di Orvieto e S.Croce 6. Architettura del 400 in Italia – Brunelleschi e Alberti 7. Architettura del 500 in Italia – Bramante e Palladio 8. Architettura del 600 in Italia – Bernini e Borromini 9. Architettura del 700 in Italia – Juvarra e Piranesi 10. Architettura del neoclassicismo in Europa 11. Architettura dell’800 in Europa Course topics 1. History of Architecture: meanings and methods 2. Elements of building: materials vertical and horizontal structures. columns, walls, roofs 3. The architectural order: Origin and Structure Periods, styles, characters and works 4. From the Early Christian to the Carolingian – S.Sofia 5. Medieval architecture in Europe:I:Il Romanico – Duomo di Modena 6. Medieval architecture in Europe:II- The Gothic – Chartres Cathedral 7. Architecture of the 15th century in Italy – Brunelleschi and Alberti 8. Architecture of the 16th century in Italy – Bramante and Palladio 9. Architecture of the 17th century in Italy – Bernini and Borromini 10. Architecture of the 18th century in Italy – Juvarra and Piranesi 11. Architecture of neoclassicism in Europe 12 Architecture of the 19th century in Europe Modalità d’esame La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame finale. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio con gli esaminatori e la correzione del quaderno di appunti che, revisionato durante l’anno, sarà parte integrante dello svolgimento dell’esame. Examination methods Participation in educational activities is essential to take advantage of the opportunity to take the final exam. In the examination will assess the knowledge and ability to assess historical-critical exegesis of the matter, through an interview with the examiners and the correction of the notebook that revised during the year, will be an integral part of the examination. Statica Statics of structures Icar 08-9 cfu 2° anno / corso annuale Indirizzi ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura Corso A Pilade Foti Corso B Umberto Ricciuti Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone principalmente di realizzare una solida base propedeutica per l’apprendimento delle discipline dell’area strutturale. Prettamente propedeutici sono i primi due argomenti, ossia la teoria dei vettori applicati e la geometria delle masse. I successivi hanno invece anche un diretto interesse applicativo, in quanto, pur trattando principi generali della statica, sono già orientati alla posizione e alla risoluzione di basilari problemi strutturali. Tutti i temi del corso hanno carattere direttamente applicativo. Tali sono ad esempio l’analisi cinematica e statica della trave piana o dei sistemi piani di travi, rigidi od articolati, nonché la definizione e la determinazione delle caratteristiche della sollecitazione, tema quest’ultimo cui è dedicato notevole spazio. Particolare interesse applicativo presenta poi l’ultimo tema ossia lo studio delle travature reticolari piane, classici e sempre attuali 3 3.3.10 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Articolazione delle attività didattiche L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed esercitazioni applicative: il primo semestre è dedicato prevalentemente alle lezioni, alle esercitazioni propedeutiche al progetto; il secondo semestre è prevalentemente dedicato all’esercizio progettuale. progettuale; Febbraio - Giugno Elaborazione del progetto; -lo spazio urbano come esito di un processo di formazione, aggregazione e sintesi formale di unità edilizie attraverso gerarchizzazione e nodalità di percorsi; -le scelte progettuali come individuazione del rapporto tipico tra sistemi distributivi, spaziali, costruttivi; -articolazione dei nodi tettonici; -introduzione al problema del linguaggio in architettura. 85 86 Lezioni ed esercitazioni del 1° semestre 1 -Illustrazione e introduzione al corso. Definizione di “vettore”. Somma di vettori e prodotto di un vettore per un numero reale. -Prodotto “interno”, prodotto “esterno” e prodotto “misto” fra vettori. Proprietà delle operazioni fra i vettori. 2 -Esercitazioni sulle operazioni con i vettori. Doppio prodotto vettoriale. Lezione -Rappresentazione cartesiana dei vettori. Operazioni con i vettori nella rappresentazione cartesiana. 3 -Equazione parametrica della retta per un punto e parallela ad un vettore. Equazione di un piano per un punto e perpendicolare ad un vettore. Spazi vettoriali. -Applicazioni lineari. Proprietà delle applicazioni lineari. 4 -Esercitazione sulle “applicazioni lineari”. -Rotazioni. Rappresentazione di Eulero. 5 Esercizi vari sulle “Rotazioni”. Rotazioni “infinitesime”. Determinante di una “applicazione” lineare. Applicazione “inversa” e applicazione “ortogonale”. “Vettori applicati”. Risultante e momento risultante di un sistema di vettori applicati. Trasporto dei momenti. Sistemi di v.a. “equilibrati”, “equivalenti” ed “equilibranti”. Coppie di forze. 6 -Riduzione statica ad un punto. Invariante scalare. Asse centrale. Risultante “equivalente”. Sistemi a invariante scalare nullo. -Poligono funicolare. Esercitazioni sul poligono funicolare. Normal poligono. 7 Scomposizione di una forza secondo due rette concorrenti in un punto o parallele. Scomposizione di una forza lungo tre rette non incidenti in un punto. Composizione di una forza e una coppia. -Scomposizione di una coppia lungo tre rette non incidenti in un punto. Determinazione grafica dei momenti di forze piane. Equilibranti di forze parallele secondo due rette parallele. 8 -Cinematica. Sistemi materiali discreti. Sistemi materiali continui. Deformazioni e spostamenti rigidi. Corpo rigido. Rototraslazione. -Spostamenti rigidi piani. Spostamenti rigidi infinitesimi. Spostamenti rigidi infinitesimi piani. Esercitazione sugli spostamenti rigidi e rigidi infinitesimi. 9 -Definizione di vincolo. Vincoli piani semplici, doppi e tripli. Prestazioni cinematiche dei vincoli piani. 10 -Analisi cinematica di un corpo rigido piano vincolato. Matrice cinematica [C]. Esercitazione sull’analisi cinematica per via analitica di un corpo rigido piano vincolato. -Centri di rotazione assoluti di corpi rigidi piani vincolati. Esempi di analisi cinematica per via analitica e per via geometrica di corpi rigidi piani vincolati. Labilità per insufficienza o per inefficacia dei vincoli. 11 -Statica del corpo rigido. Forze di contatto e di volume. Forze concentrate e distribuite. Lavoro di una forza e di una coppia. Prestazioni statiche dei vincoli piani lisci. -Configurazione di equilibrio del corpo rigido. Equazioni cardinali della Statica. Determinazione delle reazioni dei vincoli applicati a corpi rigidi in configurazione di equilibrio. 12 -Analisi statica di un corpo rigido vincolato. Matrice statica [S]. Esempi di analisi statica di un corpo rigido vincolato. -Teorema dei Lavori Virtuali. Esercizi vari, risolti: con il teorema dei lavori virtuali, con le equazioni cardinali della statica e graficamente. 13 -Analisi statica di vari corpi rigidi labili in equilibrio (labili sia per insufficienza che per inefficacia dei vincoli). -Definizione di “trave”. Travi rigide. Prestazioni cinematiche e statiche dei vincoli. Definizione delle caratteristiche di sollecitazione. 14 -Esempi di travi isostatiche semplici. Risoluzione di travi isostatiche sia analiticamente che graficamente. Diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione. -Risoluzione analitica di alcune travi semplici isostatiche e diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione. 15 -Esercitazione in aula relativa alla determinazione delle reazione dei vincoli applicati a corpi rigidi isostatici applicando il teorema dei lavori virtuali. -Determinazione per via analitica delle caratteristiche di sollecitazione e disegno dei diagrammi relativi per un portale isostatico. Lezioni ed esercitazioni del 2° semestre 16 -Definizione delle caratteristiche di sollecitazione dal punto di vista dell’equilibrio. -Risoluzione di portali isostatici sia analiticamente che graficamente e disegno dei diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 17 -Risoluzione di portali isostatici sia analiticamente che graficamente. Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione e disegno dei relativi diagrammi. - Risoluzione di portali isostatici sia per via analitica che per via grafica. Determinazione analitica delle caratteristiche di sollecitazione e disegno dei relativi diagrammi. 18 -Definizione dei vincoli interni. Prestazioni cinematiche e statiche dei vincoli interni. -Analisi cinematica di sistemi di travi. Primo e secondo teorema delle catene cinematiche. 19 -Esercitazione sull’analisi cinematica di sistemi articolati di travi. -Analisi statica di sistemi articolati di travi. 20 -Esercizi vari sull’analisi cinematica e statica di sistemi articolati di travi. Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione. -Risoluzione sia per via analitica che per via grafica di sistemi articolati di travi. Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 21 -Risoluzione di sistemi articolati di travi. Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione. Equilibrio del nodo incastro. -Risoluzione sia per via analitica che per via grafica di sistemi articolati di travi. Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 22 -Risoluzione di sistemi articolati di travi e determinazione delle caratteristiche di sollecitazione e relativi diagrammi. Nodo incastro triplo. -Risoluzione sia per via analitica che per via grafica di sistemi articolati di travi. Determinazione analitica e diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 23 -Equazioni indefinite di equilibrio per le travi. -Esercizi vari sulle equazioni indefinite di equilibrio per le travi. 24 -Telai a maglia chiusa. Risoluzione di alcuni portali semplici isostatici a maglia chiusa. Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. -Esercizi vari relativi a portali semplici isostatici a maglia chiusa con determinazione e diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 25 -Travi Gerber. Risoluzione analitica e grafica di alcune travi Gerber. -Travature reticolari piane. Principali tipi di travature reticolari. Analisi cinematica delle travature reticolari. 26 -Metodo dell’equilibrio dei nodi per la risoluzione delle travature reticolari piane. Applicazione del metodo dell’equilibrio dei nodi ad alcune travature reticolari piane. -Metodo della sezione di Ritter per la risoluzione delle travature reticolari piane. Applicazione del metodo della sezione di Ritter per la risoluzione di alcune travature reticolari piane. 27 -Sistemi materiali discreti. Baricentro di un sistema materiale discreto. Proprietà del baricentro. Momento statico. Teorema di Varignon. Cambiamento di coordinate. -Sistemi materiali continui. Determinazione analitica e grafica di baricentri di figure piane. 28 -Momento di inerzia e momento centrifugo di sistemi materiali discreti e di sistemi materiali continui. Teorema di Huyghens e teorema di Steiner. -Assi principali di inerzia e momenti principali di inerzia. Determinazione dei momenti principali di inerzia di alcune figure piane. 29 -Centro relativo ad un’asse. Assi coniugati. Teorema di reciprocità. Polarità di inerzia. Ellisse centrale di inerzia. -Determinazione per via analitica dell’ellisse centrale di inerzia di alcune “sezioni” geometriche significative utilizzate per la realizzazione degli elementi strutturali (travi e pilastri). 30 -Nocciolo centrale di inerzia. Proprietà del nocciolo centrale di inerzia. Determinazione del nocciolo centrale di inerzia di alcune sezioni significative. -Esercitazione in aula sulla geometria delle masse consistente nella determinazione per via analitica del baricentro, degli assi principali di inerzia, dei momenti principali di inerzia, dell’ellisse centrale di inerzia e del nocciolo centrale di inerzia di una figura piana composta. Lessons and teaching seminars of the 1st semester 1 -Presentation of the course. Definition of “vector”. Vectorial sum and multiplication by a real number. “Dot” product, “outer” or cross product among vectors. Properties of vectorial operations. 2 -Exercises on vector operations. Double vectorial product. -Vector components in Cartesian coordinates. Vectorial operations in Cartesian coordinates. 3 -Parametric equation of a line parallel to a vector, passing for an assigned point. Equation of a plane perpendicular to a vector and passing for an assigned point. Vector spaces. -Linear applications. Properties of linear applications. 4 -Exercise on linear applications. -Rotations. Euler representation. 5 Exercises on “rotations”. Infinitesimal rotations. Determinants. Inverse and orthogonal applications. “Applied vectors “. Resultants of a system of applied vectors. Transportation moments. Equivalent systems of applied vectors, balanced systems of applied vectors, balancing systems of applied vectors. Couples of forces. 6 - Reduction of a Force and Couple System to a point. Scalar invariant. Central axis. Equivalent resultant. Systems having null scalar invariant. - Funicular polygon and related exercises. Normal polygon. 7 Decomposition of a force along two parallel or non parallel lines. Decomposition of a force along three lines not belonging to the same pencil. Composition of a force and a couple. Decomposition of a couple along two parallel or non parallel lines. Graphic determination of the moments of a system of plane forces. Systems equilibrating parallel forces along parallel lines. 8 3 3.3.10 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 tipi strutturali. Aims and contents The aim of the course is to provide a preparatory basis for the learning of structural subjects. The first two sections are devoted to vectorial theory applied to statics and geometry of solids. Thereafter, attention is focused on applications and the general principles of statics are oriented to the solution of basic structural problems. The whole course has a practical connotation: kinematical and static analysis of plane beams, plane systems of rigid or articulated beams; definition and determination of internal actions are some of the practical questions that will be developed. Particular attention is reserved to the study of plane trusses, a classical but still relevant structural type, which represents a very interesting applicationoriented issue. 87 88 bodies under equilibrium conditions. -Beams. Rigid beams. Kinematical and static characterization of constraints. Internal forces. 14 -Simple examples of statically determinate beams. Static and graphic solution. Diagrams of internal forces. -Analytical solution of simple statically determinate beams and diagrams of internal forces. 15 Classwork: determination of reactions for statically determinate systems using the virtual work principle. Analytical determination of internal forces for a statically determinate frame and related diagrams. Lessons and teaching seminars of the 2nd semester 16, 17 -Definition of the equilibrium of internal actions. - Analytical and graphical solution of statically determinate frames and related diagrams. 18, 19, 20, 21, 22 -Internal constraints: kinematical and static aspects. -Kinematical and static analysis of beams. First and second theorem of kinematical chains. -Exercises on Kinematical and Static analysis of beams. Determination of internal forces. -Analytical and graphic solution of complex systems of beams. Diagrams of internal forces. Nodal equilibrium at fixed ends. 23 -Indefinite equilibrium equations for beams. -Exercises on indefinite equilibrium equations for beams. 24 -Closed frames. Simple examples of statically determinate closed frames and related diagrams of internal forces. -Exercises on simple statically determinate closed frames and related diagrams of internal forces. 25 -Gerber beams. Some examples of analytical and graphic solution. -Plane Trusses. Main types of grid structures. Kinematical analysis of grid structures. 26 -The method of nodal equilibrium for the solution of plane trusses. Applications. - Ritter’s method of sections for the solution of plane trusses. Applications.. 27 -Discrete material systems. Centre of gravity for discrete systems. Properties of the centre of gravity. First order moment. Varignon’s Theorem. Transformation of coordinates. -Continuum material systems. Determining the centre of gravity for plane bodies. 28 -Moments of inertia and centrifugal moment of discrete and continuum material systems. Huyghens’ Theorem and Steiner’s Theorem. - Principal inertia axis and principal moments of inertia. Determination of the principal moments of inertia for some plane figures. 29 -Relative centre about an axis. Conjugated axes. Reciprocity theorem. Inertia Polarity. Central ellipse of inertia. -Analytical determination of the central ellipse of inertia for structural sections. -Central core of inertia and properties. Examples. -Classwork on the geometry of masses: analytical determination of the centre of gravity; principal axis of inertia; principal axes of inertia; principal moments of inertia; central ellipse of inertia and central core for plane figures. Laboratorio 1 di Costruzione dell’architettura Building Design Studio 1 Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Tema d’anno Progetto di una casa a torre in muratura Modalità d’esame L’esame consta di una prova scritta riguardante temi applicativi e di una prova orale vertente principalmente sui principi teorici. L1CA-12 cfu 2° anno / corso annuale indirizzo ‘generale’ Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’architettura Vitangelo Ardito Progettazione di sistemi costruttivi (Icar 12-9 cfu) Vincenzo Bagnato Progettazione esecutiva dell’architettura (Icar 12-3 cfu) Struttura del Laboratorio 1^parte: ottobre – dicembre Nel corso della prima parte del laboratorio bisognerà ridisegnare un progetto indicato dal docente, tra i 16/18 progetti significativi selezionati dai due Laboratori degli anni precedenti. Il lavoro verrà svolto in gruppi formati da 3 studenti. Il metodo suggerito è la conoscenza del tema di progetto attraverso il ridisegno di questi esempi precedenti. Nel ridisegno bisogna curare l’aspetto grafico e tecnico proprio del disegno e uniformarlo per i diversi progetti. 1. Approfondire il tema del luogo, cioè del rapporto col suolo. Fare un plastico dei progetti ridisegnati (scala 100 con il cartoncino sottile) per indicare la condizione scelta nel rapporto con il suolo (lo scavo e la cava). 2. Ridisegnare vuol dire riprogettare. Nell’operazione del ridisegno controllare l’aspetto della decorazione del progetto, le proporzioni, la geometria, una semplificazione razionale e non “etica” dell’architettura. Lezioni del Laboratorio 1^parte: ottobre – dicembre. Lezione introduttiva su un edificio pensato nel rapporto forma/costruzione.Cappella A. Le lezioni saranno incentrate sul lavoro in corso: spiegare i temi del progetto attraverso la descrizione dei progetti, non in termini teorici. Soprattutto i temi devono essere “manualistici”: gli spazi minimi (cucina, bagno, studiolo, camere ecc.), la costruzione (costruzione del muro, degli orizzontamenti cioè solai e copertura, nodi tettonici importanti), il dettaglio (pannelli interni e esterni in legno, infissi interni ed esterni, pavimenti, camino). Alcune lezioni serviranno a capire la necessità/utilità della lettura di alcuni libri (Tessenow, Loos, Rossi, ecc.) come lezioni teoriche ma dette attraverso il commento del pensiero altrui. Struttura del Laboratorio 2^parte (premessa): gennaio Nel corso della seconda parte del laboratorio bisognerà iniziare il lavoro sul nuovo progetto. Non è ancora deciso se il luogo sarà lo stesso (la cava) o sarà diverso (la cava sul mare). Nelle 3 settimane di lavoro bisogna elaborare il progetto (scala: 100 o 50): uno schema significativo di progetto. 2^parte: marzo – maggio. Il progetto sarà sviluppato fino ad una scala di dettaglio significativo (scala 25 o 20, forse 10). Il dettaglio deve essere schematico e soprattutto deve individuare i problemi. Il progetto in generale deve essere dettagliato raggiungendo la scala del 25. Bisogna produrre un plastico (scala 100) all’inizio di marzo con il progetto elaborato a gennaio; poi un plastico “costruttivo” in legno (scala 25) col progetto sviluppato a maggio. Lezioni del Laboratorio 2^parte: marzo – maggio Saranno svolte lezioni che sono di supporto al progetto, riferite ad esperienze significative: le case del Deutscher Werkbund, in particolare alcuni esempi di H.Tessenow e P. Schmitthenner; l’esperienza Viennese attraverso l’opera di A. Loos; le case di un architetto greco, A. Konstantinidis; alcune architetture di A. Siza; esperienze significative italiane. Ma anche lezioni che riguardano anche edifici significati per la conoscenza del rapporto forma/costruzione: la costruzione del Municipio di Hechingen e del cimitero di Bourdon S. di P. Schmitthenner; la piscina municipale e la Neue Wache a Berlino di Tessenow; le chiese di Klippan e Stoccolma di Lewerentz; l’opera di Le Corbusier a Ronchamp e a La Tourrette; ecc. Modalità di frequenza La frequenza è obbligatoria. La modalità di lavoro è il disegno in aula: disegno informatico nella 1^parte, disegno a matita nella 2^parte. Nel periodo conclusivo della 2^parte il progetto sarà ridisegnato al computer e studiato in dettaglio con programmi di modellazione per la realizzazione di 3D. Saranno richiesti plastici alle due scale di progetto (100 e 25) realizzati in cartoncino e in legno: il primo deve studiare il rapporto col suolo e col luogo, il secondo gli aspetti costruttivi. Elaborati e materiali da produrre per l’esame I disegni saranno in numero sufficiente per la presentazione del progetto e in scale appropriate: inserimento nel luogo (100), progetto generale (50), progetto di dettaglio (25/20). Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza della iscrizione. 3 3.3.10 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 -Kinematics. Discrete material systems. Continuum material systems. Rigid deformations and rigid displacements. Rigid bodies. Rotations and translations. -Rigid displacements in a plane. Infinitesimal rigid displacements. Infinitesimal rigid displacements in a plane. Exercises on rigid displacements and infinitesimal rigid displacements. 9 - Constraint. Plane constraints: simple, double and triple constraints. Kinematical properties of plane constraints. 10 -Kinematical analysis of constrained plane rigid bodies. Kinematical matrix [C]. Exercises. -Rotation centres of constrained plane rigid bodies. Examples of analytical and geometrical solution of constrained plane rigid bodies. Ineffective or insufficient constraint conditions. 11 -Statics of rigid bodies. Contact forces and body forces. Singular loads, distributed loads. Definition of work for forces and for couples. Static characterization of plane smooth constraints. - Conditions for Rigid-Body Equilibrium. Equations of Equilibrium. Reactions. 12 -Static analysis of a constrained rigid body. Static matrix [S]. Exercises. -Virtual work principle. Exercises solved with different solution methods: virtual work principle, equilibrium equations, graphic solution. 13 -Static analysis for statically indeterminate Modalità d’esame L’esame è individuale e consiste nella presentazione degli elaborati grafici prodotti durante l’anno, nella loro discussione e nella discussione degli argomenti trattati nelle lezioni. 89 90 Il Laboratorio pone il progetto al centro dell’attività didattica; pertanto l’insieme delle attività di tipo teorico (sapere) e di esercitazione progettuale (saper fare) tenderà ad essere integrato e sincronico, considerando l’opportunità di iniziare l’esercitazione didattica parallelamente al ciclo di comunicazioni teoriche, fin dal primo semestre. Le conoscenze inerenti il sapere riguardano: - I sistemi tettonici primari e complessi (sistema trilitico, sistema voltato, telai, strutture a gabbia, ecc.), chiarendo gli aspetti concettuali e fisici, formali e costruttivi in rapporto con l’attività di progetto (costruzione/struttura, ossatura/ rivestimento, dettaglio architettonico/ particolare tecnologico, ecc.); - I sistemi costruttivi, a partire dalle caratteristiche tecniche dei materiali (pietra, legno, cls, ferro) fino ai rispettivi elementi e sistemi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e in rapporto alla sostenibilità del progetto contemporaneo. Tali aspetti sono indagati anche attraverso apposite visite di studio o a cantieri, edifici o mostre rappresentative di questioni architettoniche e costruttive. Quest’anno: -Cantiere Centro Congressi Eur, Roma -Viaggio di Studio a Berlino: Casa Lemke, Mies Van der Rohe Articolazione dell’attività didattica L’attività del Laboratorio è strutturata in tre periodi. Ognuno di questi è caratterizzato da uno specifico contenuto didattico che trova la sua sintesi nella pratica del progetto e nel suo risultato. 1a fase [ottobre/dicembre]: definizione dell’impianto architettonico preliminare e sua variazione in rapporto al sistema costruttivo scelto. Modelli di base 2° fase [gennaio/aprile]:studio dei dettagli architettonici di nodi tettonici in sistemi costruttivi differenti. 3a fase [maggio/giugno]: Rielaborazione del progetto esecutivo in 1 / 2 sistemi costrutttivi di variante Tema d’anno Il tema dell’esercitazione progettuale è una casa unifamiliare per vacanze a patio in un lotto di dimensioni , forma, orientamento e vincoli fornite dalla docenza (8x12 m) compreso in un complesso residenziale a schiera. A partire dai vincoli forniti dalla docenza (affacci, distacchi, patii, ecc) gli studenti, in gruppi di due, redigono due versioni di massima del progetto (elaborati in scala 1/100 - 1/50) utilizzando materiali e sistemi costruttivi differenti, e comparano successivamente gli esiti progettuali in relazione alla congruenza tra materiale, tecnica e forma, logica costruttiva e linguaggio. Partendo dalle specificità del contesto geografico mediterraneo, particolare attenzione viene posta in una corretta e adeguata progettazione sotto il profilo energetico/ambientale, attraverso verifiche e simulazioni del comportamento dell’edificio dal punto di vista morfologico e delle soluzioni tecnologiche adottate. 4. PROGETTO DI COSTRUZIONE Dal punto di vista costruttivo, lo studente scompone, analizza e progetta l’edificio nei suoi elementi e nodi tettonico-costuttivi attraverso disegni e modelli fisici, perseguendo l’obiettivo didattico di considerare la relazione tra forma / linguaggio e sistema costruttivo. Tali elementi e nodi, analizzati in due sistemi costruttivi differenti, portano all’ elaborazione di quattro disegni rappresentativi di dettaglio costruttivo in scala 1/10-1/1. Lo studente ritorna sul progetto preliminare riformulando le scelte già operate e riprogettando l’edificio a partire dal progetto di dettaglio. Il progetto definitivo diventa così il risultato di una pratica continua e inesauribile del progetto, dall’insieme al dettaglio e dal dettaglio all’insieme. L’attività progettuale viene svolta prevalentemente in aula, con verifiche intermedie, prevalententemente attraverso critiche collettive. Elaborati e materiali da produrre per l’esame - 4 tavole A1 del progetto finale in 2 versioni, ognuna con 1 tavola di progetto esecutivo ed 1 di dettaglio contenente una sezione verticale significativa dal basamento al coronamento nei due sistemi costruttivi assegnati e una tranche di facciata; - 2 tavole sui nodi tettonici prodotte - 2 modelli ( scala 1/50 e scala 1/20) Urbanistica Urban planning design studio Icar 21- 9 cfu 2° anno / corso annuale indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica VIII: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale Nicola Martinelli Finalità e contenuti disciplinari Finalità del corso sono: - dar conto delle problematiche di trasformazione e progettazione dello spazio, della storia e cultura della città e dell’ambiente; - far maturare la capacità degli allievi di leggere e interpretare il contesto (territoriale, paesistico, urbano) nel quale ogni trasformazione si inserisce; - indagare lo stato della strumentazione e delle pratiche reali, mostrando proposte, sperimentazioni, conflitti. Il corso si svilupperà secondo due percorsi paralleli: - uno di carattere teorico riguarderà: le tradizioni della disciplina; i significati e le idee di città, le teorie del piano nel passaggio dai modelli tradizionali alle nuove forme di governo del territorio; - l’altro più operativo sarà dedicato agli strumenti disciplinari, e affronterà i problemi di descrizione e interpretazione del territorio, della città e delle sue parti costitutive. Aims and contents - to give an account of the transformation and design of space, of the history and culture of the city and the environment; - to develop the students’ ability to read and interpret the context (territorial, landscape, urban) in which every transformation is inserted; - to investigate the state of the instrumentation and real practices, showing proposals, experimentation and conflicts. The course develops with two parallel strategies: - one of theoretical character concerns the traditions of the discipline, the significance and the idea of a city, the theory planning in the passage from traditional models to new forms of territorial management; - the other is devoted to the disciplinary tools, and it deals with the problems of description and interpretation of the territory of the city and of its constituent parts. Tema d’anno L’insegnamento assume come proprio tema d’anno l’indagine sul territorio della recentemente istituita provincia policentrica BAT ed in particolare dei suoi centri capoluogo (Barletta Andria e Trani). Design Problem The investigation of the territory of the recently estabilished policentric District BAT, and specifically of its chief towns (Barletta, Andria and Trani). Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni ed esercitazioni. Le lezioni (sapere) saranno articolate come segue: 1. Introduzione all’urbanistica: definizioni e questioni di lessico disciplinare 2-3. Elementi di storia della città 4. I fondamenti dello statuto disciplinare: la nascita della disciplina nel XIX secolo: l’efficienza tecnica, la bellezza civica, l’equità sociale. 5. Il significato di città: le soglie dell’urbano,“grandi” e terribili città, le metafore cosmica, meccanicista e organica nelle teorie urbane 6-7-8-9. Il Piano: teoria e pratiche, livelli e scale della pianificazione urbana e territoriale in Italia 10-11. I materiali del progetto urbano: la residenza; gli spazi aperti: strade, piazze 12-13. I materiali del progetto urbano: gli spazi aperti: giardini e parchi. 14-15-16-17. Dal recupero edilizio alla riqualificazione urbana e ambientale: l’evoluzione della teoria del recupero urbano in Italia, metodologie e pratiche di recupero urbano, cenni sui cosiddetti ‘programmi complessi’. 18-19-20. La questione ambientale nella pianificazione urbana e territoriale: dai limiti dello sviluppo allo sviluppo sostenibile, il sistema ambientale e lo “statuto dei luoghi”. 21. Riflessioni conclusive. Le esercitazioni (saper fare) saranno dedicate all’acquisizione di quegli strumenti di progettazione e tecnica urbanistica necessari ad un approccio pertinente alla pratica professionale. Inoltre particolare rilievo viene dato all’uso e all’interpretazione della cartografia tradizionale e al GIS per la costruzione di un Sistema Informativo Territoriale. Articulation of educational activities The course offers lessons and exercises. The lessons will be arranged as follows: 1. Introduction to urban planning: definitions and lexical issues 2-3. Elements of history of the city 4. basis of discipline statute: the origins of urban planning in XIX century: technical efficiency, urban beauty, social equity. 5. the meaning of City: urban limits, “big” and terrible cities, the cosmic, the mechanicalism, the organic metaphors in urban theories 6-7-8-9. The plan: theories and practices, levels and scales of urban and regional planning in Italy. 10-11. “Materials” of urban projects: Housing; open spaces: streets, squares 12-13. “Materials” of urban projects: open spaces: parks and gardens. 14-15-16-17. From building recover to urban and environmental renewal: the evolution of urban renewal theory in Italy, Methodologies e practice of urban renewal, elements on so called ‘programmi complessi’ 18-19-20. Environmental issue in urban and regional planning: from the limits of growth to sustainable development, the environmental system and the ‘statuto dei luoghi’. 21. Final considerations. The exercises (to know how to do) will be devoted to get the urban planning design tools and techniques needed for a pertinent approach to professional practice. Moreover a particular importance will be devoted to the use and interpretation of 3 3.3.10 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è quello di fornire strumenti e metodi per la progettazione architettonica esecutiva e per il controllo del processo di costruzione dell’architettura.In tal senso sono ritenute indispensabili le conoscenze delle regole dell’arte del costruire, dell’interpretazione critica delle tecnologie, dell’utilizzo dei materiali e degli elementi e dei sistemi costruttivi, dei requisiti tecnici e normativi che li riguardano. A fianco a queste lo studente dovrà comprendere il sistema di relazioni che intercorrono tra la definizione del programma esigenziale e l’organizzazione del sistema edilizio. All’approccio “esigenziale/prestazionale” proprio di un’area culturale delle discipline della tecnologia dell’architettura si affianca pertanto, nel corso, un approccio in continuità con quello “per categorie di opere”, attento agli aspetti propriamente legati alla costruzione, che metta in condizione lo studente di comprendere le relazioni tra elemento architettonico e l’insieme della costruzione, tra la correttezza tecnologica e l’istanza espressiva delle scelte costruttive. 91 92 Laboratorio 2° di Archeologia Archaeology Design Studio 2nd year Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Etruscologia e antichità italiche Etruscology and antiquities Italic Modalità d’esame L’esame consisterà: - nella esposizione individuale degli argomenti trattati durante lo svolgimento delle lezioni (sapere); - nella verifica degli esiti dell’attività applicata e degli esoneri (saper fare). L-ANT/06 - 3 cfu 2° anno indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Chiara Bernardini Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari all’inquadramento dei principali aspetti della storia, della società e della cultura artistica degli Etruschi. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito delle principali civiltà del bacino del Mediterraneo nel corso del primo millennio aC, insieme al corretto inquadramento geografico di eventi e luoghi, costituisce, quindi, il presupposto fondamentale per la comprensione delle realizzazioni artistiche del periodo in esame. L’apprendimento teorico riguarda le fasi principali della civiltà etrusca dalla prima età del ferro alla romanizzazione, la conoscenza della documentazione archeologica, la comprensione dei legami dell’arte etrusca con l’arte della Grecia e del vicino Oriente. La componente applicativa consiste nella lettura ed interpretazione della documentazione archeologica ed epigrafica finalizzata alla comprensione del linguaggio formale dell’arte etrusca e all’apprendimento dei fondamenti della lingua etrusca. Aims and contents Primary course objective is to supply the necessary and methodological instruments to comprehend the main themes of the Etruscan history, society and artistic culture. The knowledge of the main historical events in the Mediterranean area throughout the first millennium, together with a correct geographical location of events and ancient sites, constitutes the fundamental prerequisite for a correct interpretation of the artistic realizations of the examined period. The theoretical learning concerns the principal phases of the Etruscan history from the Iron Age to the Roman conquest, the knowledge of the archaeological documentation, the comprehension of the relationships between the Etruscan art and the artistic tradition of Greek and Near Eastern areas. The applications concern the reading and interpretation of archaeological monuments and epigraphic documentation, for a more complete understanding of the Etruscan art and a basic knowledge of the Etruscan language. Argomenti delle lezioni La storia e la documentazione archeologica etrusca dall’età del ferro alla romanizzazione. La questione delle origini: fonti letterarie e dati linguistici – La cultura villanoviana – Il contatto con il mondo greco – Società e cultura artistica in età orientalizzante – Il periodo arcaico e la thalassocrazia etrusca: relazioni commerciali e conflitti politici – Urbanistica e architettura nei centri urbani – La scultura e la pittura tombale – La ‘crisi’ del V secolo - L’Etruria costiera e l’Etruria interna. – La recezione dell’arte classica. – La ‘rinascita’ di IV secolo e le lotte con Roma. – L’artigianato artistico Il pensiero scientifico e religioso. – Le divinità di culto – Il sistema cosmico e l’organizzazione dello spazio - I santuari: le strutture architettoniche, i programmi decorativi e le pratiche cultuali nei santuari etruschi tra arcaismo e primo ellenismo. Topics Etruscan history and archaeological documentation from the Iron Age to the Roman conquest. The origins of the Etruscans: literary sources and linguistic arguments - The Villanovians and the origin of the city – The contacts with the Greek world - Society frame and artistic realizations in the Orientalizing period – The Archaic period and the Etruscan rule over the sea: commercial relationships and political conflicts – Urban planning and architecture in the Archaic cities – Sculpture and tomb painting – The ‘Fifth Century crisis’ – The Etruscan cities on the shore and the regions of the interior – The contacts with the Greek classical art – The fourth century revival and the struggles against Rome – The Hellenistic art and artistic craftsman. The Etruscan scientific and religious thoughts. The Etruscan Pantheon – Cosmography and spatial organization – The sanctuaries: the cult buildings, the architectural decoration and the rituals, from the Archaic to the Hellenistic period. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica; esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche, e di lettura di un contesto archeologico finalizzate ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione dell’arte etrusca; visite di istruzione, destinate ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of educational activity The educational activities are articulated in lectures in diachronic form, interpreting exercises of an archaeological context for a more complex understanding of the formal language and articulation of the Etruscan art, bibliographical exercises to acquire the tools and necessary methodology to carry out bibliographical searches, educational journeys, intended to integrate with direct experience the theoretical knowledge acquired within the course. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da lettura e interpretazione di immagini di materiali e contesti archeologici. Archeologia e Storia dell’Arte Romana + Archeologia delle Province Romane Archaeology and History of Roman Art + Archaeology of Roman Provinces L-ANT/07 - 6 cfu 2° anno / Corso annuale indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Roberta Belli Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari all’inquadramento dell’evoluzione della civiltà romana attraverso i dati forniti dalla ricerca archeologica e tramite lo studio delle principali forme artistiche. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito dell’età romana, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle relative coordinate geografiche, costituisce, di conseguenza, il presupposto fondamentale per una corretta interpretazione delle realizzazioni artistiche del periodo in esame. L’apprendimento teorico è relativo alle fasi principali della storia dell’arte romana, alla conoscenza della documentazione archeologica, infine alla comprensione dei legami tra l’arte romana e la tradizione artistica italica, greca e delle singole province romane. La componente applicativa riguarda sia l’esercizio alla lettura e interpretazione della documentazione archeologica, per una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione dell’arte romana, sia lo studio e l’attività di ricerca in biblioteca, volti ad acquisire strumenti e metodologie fondamentali per la ricerca bibliografica. Aims and contents Primary target of the course is to supply the necessary and methodological instruments to comprehend the Roman civilization organization and evolution through the data supplied by the archaeological research and through the study of the main artistic forms. The knowledge of the main historical events in the Roman age, along with a correct topics organization with their relative geographical coordinates, constitute the fundamental prerequisite for a correct interpretation of the artistic accomplishment of the examined period. The theoretical learning concerns the principal phases of the Roman art history, the knowledge of the archaeological documentation, as well as the comprehension of the relationships between the Roman art and the Italic artistic tradition, the Greek artistic tradition and the local ones in the different Roman provinces. The applied component concerns the reading and interpretation of the archaeological documentation, for a more complex understanding of the formal language, the articulation of the Roman art, and exercises in library, to acquire the tools and fundamental methodologies of bibliographical research. Argomenti delle lezioni La storia dell’arte e la documentazione archeologica a Roma e nelle province romane. PARTE I (primo semestre) – Archeologia e storia dell’arte romana: il contesto di Roma. Lezioni: Problematiche generali dell’archeologia romana – Cronologia di riferimento – Caratteristiche generali e formazione dell’arte romana – La conquista delle città greche e l’incontro con la cultura artistica greca – L’arte dell’età repubblicana – Il classicismo e l’arte del primo impero: i programmi urbani, i complessi monumentali e l’arte dell’età di Augusto – Le produzioni artistiche dell’età giulio-claudia – Lo sviluppo della pittura dell’età repubblicana e dell’età augustea – L’età dei Flavii: i programmi urbani, i ritratti, i rilievi – Lo sviluppo della pittura romana nel I secolo d.C. – L’arte urbana del medio impero: i monumenti e le arti figurative nell’età di Traiano, nell’età di Adriano, nell’età degli Antonini – I sarcofagi: tipologie, luoghi della produzione e del commercio - L’arte urbana nell’età dei Severi – Gli sviluppi delle arti figurative nel III secolo – L’arte urbana 3 3.3.10 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 traditional cartography and the GIS for the construction of a Geographic Information System. 93 nell’età della Tetrarchia – La scultura in marmi colorati: tipologie, luoghi della produzione e del commercio – Caratteri delle arti figurative nell’età di Costantino – Gli sviluppi della pittura romana e del mosaico tra II e IV secolo d.C. 94 Parte II (secondo semestre) – La documentazione archeologia nelle province romane. Lezioni: Collocazione geografica e raggruppamenti territoriali delle province romane – modalità di formazione delle varie province – topografia e urbanistica delle province romane –– tradizioni culturali e artistiche locali e la diffusione dell’arte romana – il problema dell’arte provinciale – la documentazione archeologica più significativa delle singole province – esame approfondito delle esperienze artistiche di una provincia romana. Esercitazioni: lettura e interpretazione di immagini di contesti e documenti archeologici di età romana, ricerche bibliografiche. Topics Art history and archaeological documentation in Rome and in the Roman provinces. 1° PART (1° semester) – Archaeology and history of Art in Rome. Lessons: Discussion on general problems about Roman archaeology – Chronology frame – General characters and formation of the Roman art - The conquest of the Greek cities and the meeting with the Greek 2° PART (2°semester) – Archaeology and History of Roman art: the Roman provinces. Lessons: Geographical position and territorial groupings of the Roman provinces – history and formation of the Roman provinces topography and city planning in Roman provinces - local cultural, artistic traditions and phenomena of the Roman culture diffusion - the problem of the provincial art - the more meaningful archaeological documentation of the single provinces – deep examination of the artistic experiences of a Roman province. Exercises: reading and interpretation of images regarding archaeological contexts and documents of the Roman age, bibliographical searches. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche, e di lettura di un contesto archeologico finalizzate ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione dell’arte romana, viaggi di istruzione, destinati ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of the educational activities Lessons in diachronic form, interpreting exercises of an archaeological context for a more complex understanding of the formal language and articulation of the Roman art, bibliographical exercises to acquire the tools and necessary methodology to conduct bibliographical searches, educational journeys, in order to integrate the theoretical knowledge acquired in the course with the firsthand experience. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da lettura e interpretazione di immagini di materiali e contesti archeologici. Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura Typological and morphological architecture Icar 14- 9 cfu 2° anno / corso annuale indirizzo ‘generale’ Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana Matteo Ieva Contenuti disciplinari Il corso si propone l’insegnamento di un metodo di lettura dei caratteri comuni di organismi architettonici e tessuti urbani, considerati nelle loro individuazioni storicoprocessuali. Tale fine sarà perseguito, in particolare, attraverso la nozione fondamentale di tipo architettonico che, pur nell’estrema varietà e complessità dei possibili esiti edilizi, può essere riferito a principi formativi unitari e continui in ambiti temporali ed areali omogenei. La nozione di tipo sarà soprattutto analizzata quale portato di processi di formazione e trasformazione storicamente individuati, anche alla luce della crisi contemporanea, di quella unità degli strumenti del progetto che della nozione stessa di organismo è stata il necessario presupposto. Nel primo semestre, dopo un ciclo di lezioni sul concetto di organismo architettonico, la nozione di tipo sarà analizzata a partire dalla lettura dell’edilizia di base e dei tessuti edilizi (permanenze dell’organismo architettonico nell’organismo urbano). Il secondo semestre sarà incentrato allo studio del processo evolutivo dell’edilizia di base nei tipi specialistici ed il loro passaggio alla condizione moderna e contemporanea. Scopo principale dello studio tipologico proposto dal corso, contro le diffuse tassonomie con le quali la disciplina viene spesso confusa, è proprio l’individuazione sintetica delle diversità qualitative, il riconoscimento della processualità del loro formarsi e trasformarsi, la relatività del loro valore che consente una dialettica di estesi scambi e integrazioni. Il progetto di architettura può essere inteso allora come sintesi, legame di termini opposti e complementari che diviene, nella sua traduzione reale attraverso il disegno, aggregazione e nodo di elementi tettonici concreti. Particolare attenzione sarà posta al significato ed all’impiego dei termini, insistendo sulla loro origine, anch’essa, come per le mutazioni dei tipi edilizi, processuale. Come per molte discipline scientifiche, anche i termini impiegati negli studi tipologici sono il prodotto di un pensiero che si svolge per diadi, come testimoniano: - gli opposti caratteri dei materiali, elastico ligneo e plastico murario; - i diversi ruoli statici degli elementi, suddivisibili in portanti e portati; - i diversi ruoli distributivi degli spazi gerarchizzati in serventi e serviti; - gli opposti caratteri delle strutture, riconoscibili in seriali ed organici; - la diversa leggibilità dei riferimenti geometrici riscontrabili nel costruito, come assi accentranti e linee dividenti; - le diverse forme tettoniche elementari, integrate tra loro nelle individuazioni edilizie di recinto e copertura; - lo stesso ordinamento processuale attribuito alla realtà costruita, distinta in edilizia di base ed edilizia specialistica. Ne risulta un sistema binario dove ogni carattere acquista senso in quanto esiste il suo contrario, opposto e complementare al tempo stesso; sistema che diviene più complesso (quaternario), quando si considerano gli scambi reciproci dei termini. Nella convinzione che il progetto costituisca l’ultima fase, in ordine di tempo, della trasformazione del panorama del costruito nel territorio, il metodo di lettura proposto viene inteso contemporaneamente come strumento per la progettazione architettonica, in grado di formare lo studente ad un pensiero organico che si ponga in continuità e non in opposizione con la cultura architettonica ereditata dal passato e dei suoi principi formativi. Uno dei dati fondativi del progetto può essere costituito proprio dalla conoscenza di questi principi attraverso l’individuazione delle matrici dei tipi edilizi e del loro processo di trasformazione. Matrici la cui lettura, in una realtà costruita dove non esiste più nulla di originario ed immediato, va condotta pazientemente attraverso la ricostruzione di processi di trasformazione dei caratteri degli edifici ancora in atto. Il corso fornisce le nozioni generali sui seguenti temi: - nozione di organismo e componenti scalari: sistemi, strutture, elementi; - processo di trasformazione delle strutture dell’organismo edilizio (trasformazioni tettoniche), con particolare riguardo al progressivo mutare del rapporto tra l’organismo e l’elemento componente; - processo edilizio e processo tipologico; - organismi matrice e area culturale (influenza sul tipo dei caratteri del luogo); - carattere processuale (diacronia a diatopia) della formazione dei tipi edilizi; - esiti aggregativi dell’organismo edilizio minimo (cellula base) e nozione di tessuto; - interazioni tra tipi, di base e specialistici, nell’edilizia contemporanea. Strategie Gli obiettivi del corso saranno perseguiti attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni intra ed extra moenia. Scopo delle esercitazioni è quello di sottoporre lo studente alla riflessione critica dei temi trattati a lezione ed in particolare del processo formativo di alcuni tipi edilizi e tessuti come prodotto di un processo unitario che investe, alle diverse scale, tanto il rapporto tra elementi, strutture, sistemi ed organismo edilizio, quanto quello tra edificio, percorsi e organismo aggregativo. La sequenza delle esercitazioni sarà organizzata attraverso esemplificazioni di lettura, correlate ai temi svolti, finalizzate all’individuazione di strumenti anzitutto progettuali. Va chiarito che l’esercitazione intra moenia non è un progetto, ma la graficizzazione di una riflessione sui contenuti della lezione fatta con gli strumenti propri dell’architetto. Il lavoro extra moenia consisterà nell’applicazione e nel riconoscimento delle 3 3.3.10 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 culture - Art of the Republican age Classicism and art of the first empire: urban programs, monumental complexes and figurative arts of the Augustan age – Figurative arts of the age of Julio-Claudiis – Paintings of the Republican and the Augustan age - The age of the Flavii: urban programs, portraits, reliefs – The development of Roman paintings in the I century a.D. – The urban art of the middle empire: monuments and figurative arts in Trajan age, in Adrian age and in Antonine age - Roman sarcophagi: typologies, places of the production and commerce - Urban programs and figurative arts in the Severan age - The development of the figurative arts in the III century - Urban art in the age of Tetrarchy - Sculpture in coloured marbles: typologies, places of production and commerce – General characters of the figurative arts in Costantinian age– Development of Roman paintings and mosaic between II and IV century a.D. 95 96 Metodologia operativa La sequenza delle lezioni sarà organizzata, dunque, attraverso una successione di comunicazioni che avranno lo scopo di richiamare le nozioni teoriche di base da verificare concretamente nella realtà ereditata e costruita, allo scopo di far acquisire agli studenti gli strumenti criticointerpretativi di analisi dei caratteri degli organismi architettonici. Finalità che si intendono raggiungere anche mediante esercitazioni condotte sia intra moenia sia extra moenia. In particolare: le lezioni teoriche forniranno gli strumenti interpretativi propedeutici all’esame critico delle “forme” (sintesi di tutti i caratteri unitariamente riconosciuti) e delle strutture degli organismi architettonici esistenti; le esercitazioni intra moenia consisteranno nella lettura e ridisegno di alcuni organismi architettonici (o aggregativi) esemplari. Tale operazione consentirà allo studente di comprendere la relazione esteticospaziale, statico-strutturale e distributivofunzionale dell’organismo architettonico, con particolare attenzione alla coerenza tra materiale, struttura e sua traduzione “formale-leggibile”. Saranno perciò presi in considerazione i differenti aspetti relativi al funzionamento dell’intero organismo: sistemi statici, sistemi distributivi, ecc. (compreso quelli derivanti da altre discipline che concorrono alla definizione del progetto architettonico). Tutto ciò in accordo agli orientamenti stabiliti dal Corso di Laurea che fissano relazioni particolari tra i caratteri tipologici e quelli costruttivi. Saranno inoltre effettuati esercizi di parziale ri-progettazione al fine di sperimentare forme di apprendimento attive da parte dello studente; le esercitazioni extra moenia invece permetteranno, attraverso la lettura dal vivo (con l’uso del rilievo quale strumento di conoscenza critica della realtà) di un organismo architettonico od urbano, di riconoscere nel costruito le relazioni esistenti tra le parti componenti l’organismo. In particolare verrà richiesto lo studio di un edificio attraverso l’analisi dei suoi sistemi componenti sia in relazione all’organismo sia in relazione al tessuto, ovvero lo studio di un organismo urbano in relazione alla scala superiore di appartenenza (territorio) ed inferiore (aggregato). Le esercitazioni extra moenia riguarderanno quindi oggetti sia storici sia contemporanei, scelti dal corpo docente, sui quali verificare ed approfondire le nozioni apprese dalle lezioni del corso. Cicli delle lezioni ex cathedra: A) L’ORGANISMO ARCHITETTONICO Organismo e tipo unità dell’organismo architettonico. Definizione di organismo e suoi elementi componenti. Rapporto tra organismo architettonico – sistemi - strutture - elementi componenti – linguaggio; coscienza spontanea e coscienza critica. Nozione di tipo come sintesi del rapporto tra il luogo e l’innovazione (coscienza critica e coscienza spontanea); B) PROCESSO DI SPECIALIZZAZIONE DELL’ORGANISMO ARCHITETTONICO Edilizia di base tipo, aggregazioni, tessuti. Caratteri dei tipi edilizi di base a corte, a pseudoschiera, a schiera e in linea; processo tipologico dell’edilizia di base. Rapporto tra tipo base e aggregato. Concetto di derivazione e specializzazione. Ordinamento logico-processuale dei tipi edilizi individuabili nella realtà costruita Edilizia specialistica definizioni, concetti e caratteri generali. Organismo specialistico e suo rapporto col tessuto e con l’organismo urbano; edilizia specialistica seriale. Strutture specialistiche basate sulla nozione di recinto: (conventi, monasteri, moschee, medrese, palazzi, ecc.); edilizia specialistica nodale e polare: strutture specialistiche basate sulla nozione di vano nodale o polare (chiese, sinagoghe, templi, mausolei, ecc.). C) Caratteri dell’organismo sequenza delle trasformazioni tettoniche. Il processo di sublimazione della materia in materiale e il progressivo specializzarsi delle strutture componenti l’organismo (apparecchiatura della parete muraria, specializzazione dei nodi tettonici, etc.); strutture tettoniche elementari: recinto e copertura. Gesti fondamentali del costruire: recingere e coprire, relative strutture e loro articolazioni a livello di tessuto edilizio. D) LA SPECIALIZZAZIONE DEI TIPI NELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA Edilizia specialistica moderna e contemporanea (esiti contemporanei e matrici tipologiche): rapporti di continuità col processo tipologico. Congruenza o incongruenza del sistema strutturale e distributivo con il carattere del materiale, delle strutture, dei sistemi; struttura e carattere dell’organismo architettonico contemporaneo: uso elastico o uso plastico del cemento armato. Elenco delle lezioni Prolusione al Corso L’organismo architettonico pre-moderno e moderno Coscienza critica e coscienza spontanea Il processo tipologico dalla cellula elementare ai tipi dell’edilizia di base e specialistica Recinto e copertura: tipi basati sulla struttura a recinto e tipi basati sulla unificazione data dalla copertura La processualità del tipo nell’aggregato urbano: la casa a corte e a pseudoschiera La processualità del tipo nell’aggregato urbano: la casa a schiera e la casa in linea La specializzazione degli organismi edilizi: organismi seriali, nodali e polari Edilizia specialistica seriale: il palazzo ottenuto per rifusione dal tessuto Edilizia specialistica seriale: il palazzo come tipo consolidato in fase di coscienza critica Esiti moderni dell’edilizia specialistica Edilizia specialistica nodale: la chiesa come luogo di culto derivato dall’edilizia di base e dall’edilizia specialistica civile (basilica) La sequenza delle trasformazioni tettoniche Leggibilità nei caratteri degli edifici L’ordine leggibile negli organismi architettonici Argomenti delle esercitazioni intra moenia Lettura di un organismo architettonico esemplare: Basilica di S. Nicola di Bari Lettura dell’organismo architettonico moderno: Palazzo dei Congressi di Libera all’EUR Disegno di un organismo architettonico elementare: la monocellula Riprogettazione della formazione di un aggregato elementare di case a schiera e riprogettazione della casa in linea a corpo doppio strutturale e triplo distributivo, corpo triplo strutturale e triplo distributivo Lettura delle fasi formative di un tessuto storico: il Tridente di Piazza del Popolo a Roma Riprogettazione di un tessuto di edilizia di base in tre differenti contesti urbani: nucleo antico; quartiere di espansione ottocentesca; periferia Modalità d’esame Per essere ammessi a sostenere l’esame è obbligatoria la frequenza. L’esame consisterà in: - discussione del lavoro extra moenia su tavole in formato A1; - colloquio sugli argomenti trattati a lezione. Si precisa che la discussione dell’extra moenia va fatta contemporaneamente da tutti i componenti il gruppo pur potendo ciascuno sostenere l’esame orale in appelli diversi. È inoltre obbligatorio consegnare il materiale prodotto una settimana prima dell’appello. Tale materiale consisterà in: 1. un cd o dvd contenente tutti gli elaborati in formato dwg, dxf, jpg, psd, render e materiale documentario e d’archivio nonché un power point che illustri i contenuti dell’extra moenia; 2. sintesi di tutto il lavoro eseguito in formato A4. Bibliografia generale di riferimento G. Strappa, Unità dell’organismo architettonico. Note sulla formazione e trasformazione dei caratteri degli edifici, Bari, 1995 G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. 1 Lettura dell’edilizia di base, Venezia 1979 G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. 2 Progetto dell’edilizia di base, Venezia 1984 G. Strappa, M. Ieva, M.A. Dimatteo, La città come organismo. Lettura di Trani alle diverse scale, Bari 2003 M. Ieva, Caratteri dell’architettura nell’età della globalizzazione. In: La ricerca. Bari, 2-6 maggio 2011, vol. 2, p. 745-754, BARI: Polibapress 2010 Letture utili alla comprensione del metodo proposto dal corso G. Caniggia, Strutture dello spazio antropico, Firenze 1974 G. Caniggia, La continuità con la tradizione nell’edilizia romana del ‘900, in G. Strappa, Innovazione e tradizione nell’architettura di Roma capitale, Roma 1989. M. Maretto, Il paesaggio delle differenze. Architettura, città e territorio nella nuova era globale, Pisa 2008 M. Ieva, Capitolo 2 - La formazione dei tipi e l’evoluzione recente; Il processo formativo della chiesa; Capitolo 3 - Lettura e progetto delle chiese; L’assialità spaziale delle chiese; gli impianti monoassiali, pluriassiali e polari; Rapporti modulari e proporzionali nei tipi della chiesa; Capitolo 4 - Gli elementi della composizione architettonica; Capitolo 7 - L’itinerario progettuale; Capitolo 13 - Casi di studio ed esempi, in: G. Strappa (a cura di), PROGETTARE - Metodi Tecniche Norme Realizzazioni - EDILIZIA PER IL CULTO Chiese - Moschee - Sinagoghe - Strutture cimiteriali, UTET Scienze tecniche, Torino 2005 M. Ieva, Studi per un’operante storia urbana della città Pugliese. Bisceglie, Bari 2011 M. Ieva, Il progetto dello spazio sacro nella didattica dell’architettura, Bari 2012 G. Rociola, Margherita di Savoia - Aigues Mortes: Paesaggi salini. Le forme dell’acqua e il palinsesto insediativo / Margherita di Savoia - Aigues Mortes: Salt landscapes. The shapes of water and the settlement palimpsest. BARI: Polibapress, Artigrafiche Favia 2012 G. Strappa, Lettura e progetto dell’organismo urbano di La Valletta, Bari, novembre 2006 3 3.3.10 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 nozioni teoriche riferite ad un organismo architettonico e aggregativo individuato nella realtà costruita. Tema generale della ricerca sarà la lettura del processo di formazione degli organismi edilizi e la permanenza del processo tipologico nell’edilizia di base e specialistica moderna e contemporanea. 97 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLM in Architettura 3° ANNO 4° ANNO - Laboratorio 4 di Progettazione architettonica - Storia dell’architettura 4 - Laboratorio di restauro architettonico -Laboratorio 2 di costruzione dell’architettura - Estimo - Metodi e tecniche di analisi ambientale 2 - Sociologia 98 Laboratorio 3 di Progettazione Architettonica Architectural Design Studio, 3rd year L3PA-12 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana • Progettazione architettonica (Icar 14-9 cfu) •• Tecnica delle costruzioni A (Icar 14-3 cfu) Corso A • Claudio D’Amato Guerrieri •• Giuseppe Marano Corso B • Michele Beccu •• Giuseppe Marano Corso C • Calogero Montalbano •• Giuseppe Marano Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è portare gli allievi ad un più alto e complesso grado di comprensione delle problematiche proprie di un organismo architettonico complesso (specialistico). Lo studente dovrà acquisire, mediante l’apprendimento teorico e le applicazioni progettuali, la capacità di lettura e controllo del processo di definizione della struttura formale assumendo come atteggiamento fondativo la concezione unitaria della forma architettonico- strutturale. A tal fine dovrà produrre modelli di studio che rendano evidente il principio morfologico-strutturale e insieme logico–formale da assumere a fondamento dell’esercizio del progetto. Lo studente dovrà eseguire lo sviluppo del progetto alle diverse scale di approfondimento, controllandone le implicazioni legate alla concezione strutturale e alla coerente logica impiantistica. Aims and contents The aim is to bring the students to an higher and more complex understanding degree of the intrinsic problems of a complex architectural organism (specialist). The student will have to acquire, through theoretical and practical learning, the ability to read and control the definition process of the form structure by assuming the unitary conception of the architectural/ structural form as a starting point. For this end he will realize study-models that could show the principle both morphologic-structural and formal-logic to assume as designing exercise base. The student will develope the architectural project at the different scales of search, verifying its implications in order to its structural conception and to coherent logic of equipments. Tema d’anno Il tema d’anno è costituito dal progetto di un organismo architettonico caratterizzato dalla compresenza di spazi, scalarmente differenziati, di cui il “centrale”, dominante ed unitario. La riflessione progettuale si concentrerà soprattutto sul ruolo della struttura nella definizione spaziale e sul significato e i caratteri dei temi proposti: museo, chiesa, palazzetto dello sport. tNell’ambito dell’insegnamento di Tecnica delle Costruzioni, gli studenti dovranno realizzare elaborati che illustrino il modello strutturale complessivo del progetto ed il suo funzionamento statico. Design problem The year design problem is a multi space architectural organism, differentiated by scale and hierarchy, whose “central” space is unitary and dominant. Main attention will tribute to structure’s role in characterizing the space, the meaning and features of the different buildings: archeaological museum, libraru, bank agency. In the module “Construction techniques” the students will realize both the structural and the static model. Articolazione delle attività didattiche Progettazione architettonica Il corso prevede lo svolgimento di lezioni e l’esercizio costante di una attività di progettazione in aula sotto la guida della docenza. Le lezioni sono riferite alle questioni della teoria che assumono, al terzo anno, un ruolo centrale nella formazione. Saranno affrontati i temi dell’organismo architettonico (attraverso la trattazione dei concetti di “struttura formale”, di “unità formale-costruttiva”, di “serialitàorganicità”), dell’espressività della costruzione (attraverso l’esame dei “caratteri architettonici” della costruzione muraria e della costruzione a scheletro), della relazione evocativa che il linguaggio stabilisce con la forma storica. L’apprendimento del “saper fare” sarà organizzato secondo tre fasi: la prima fase (ottobre-dicembre) sarà dedicata alla lettura critica di organismi architettonicostrutturali e alla definizione dei modelli morfologico-strutturali e logico-formali. Gli studenti approfondiranno, nella successiva fase (gennaio-marzo), la definizione dei principi di aggregazione tra le parti dell’organismo architettonico e la definizione dei principi statico-costruttivi che caratterizzeranno l’”invenzione” della morfologia strutturale. La terza fase (marzo–giugno) sarà dedicata all’affinamento delle scelte adottate. In questo fase il problema formale del linguaggio sarà costantemente ricondotto al ruolo degli elementi nella costruzione. Per questo grande attenzione si dedicherà al “dettaglio” costruttivo. Architectural design studio The course consists of theoretical lectures and constant exercise of designing activity in classroom under the teacher’s supervision. Lectures will refer to theoretical questions which have, at the third year of the school, a central role for training. They will deal with architectural organism subjects (by treating arguments as: “the structure of form”, “form-construction unity”, “serial-organic characteristic”), with construction expressiveness (by considering architectural characteristics of masonry and skeleton building), with evocative relation between language and historical forms. The learning of “know how” will be organized into three phases: first phase (October-December) will be dedicated to the critic reading of structural-architectural organisms and to the settlement of morphological-structural and logical-formal models. In the second phase (JanuaryMarch) the students will deepen the principles of the union among the parts of the architectural organism and the static-building principles that characterize the “invention” of the structural morphology. Third phase (March-June) will be dedicated to the refinement of the chosen solutions. Into this phase, the formal problem of the language will be constantly referred to the role of building elements. So, a big care will be token to “detail”. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio delle lezioni. Possono iscriversi al corso gli studenti che hanno sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario: -avere sostenuto tutte le propedeuticità previste; -avere ottenuto l’ammissione al secondo semestre; -sviluppare individualmente con profitto il tema progettuale, fino alla chiusura del lavoro nel workshop conclusivo di giugno. L’esame consisterà nella discussione critica delle esercitazioni svolte e del progetto d’anno, con particolare riferimento alle scelte progettuali, alle metodologie seguite, alla congruenza dei diversi aspetti formali, costruttivi e impiantistici. L’esposizione dei fondamenti teorici della disciplina, trattati durante il corso, mirerà a verificare il livello di conoscenza e il grado di consapevolezza raggiunto dallo studente. Storia dell’architettura contemporanea History of Contemporary Architecture Icar 18- 9 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura 1° semestre (4 cfu): Claudio D’Amato Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ 2° semestre (5cfu): Daniela De Mattia Indirizzo ‘generale’ 1° Semestre Finalità e contenuti disciplinari Il corso è intimamente connesso con il Laboratorio 3° di Progettazione architettonica (Lab3/PA) di cui ne costituisce una estensione concettuale: infatti i suoi 7 cfu si saldano con gli 1,5 cfu del Lab3/PA dedicati alla storia dell’architettura, e sono sviluppati insieme in un unico corso. Storia–progetto–costruzione sono i termini principali della formazione degli allievi di architettura: essi interagiscono fra loro, e cogliere il senso della loro connessione è una delle sfide più complesse dell’insegnamento. Al terzo anno –cruciale nella formazione degli allievi– questo rapporto è indagato in forma integrata assumendo come punto di vista privilegiato quello “operativo” dell’architetto progettista. Se dunque l’obiettivo istituzionale del corso è far acquisire una conoscenza di base della storia dell’architettura occidentale nel periodo compreso 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 - Laboratorio 3 di Progettazione architettonica - Storia dell’architettura contemporanea - Metodi e tecniche di analisi ambientale 1 - Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Rilievo dell’architettura - Laboratorio 3 di archeologia - Architettura del paesaggio - Scienza delle costruzioni • 3° ANNO - 3rd YEAR 99 Il primo semestre è dedicato a lezioni di carattere generale; il secondo semestre è dedicato a lezioni monografiche. Gli studenti iscritti all’indirizzo classico sostengono l’esame solo sulle lezioni del primo semestre. Gli studenti iscritti all’indirizzo generale sostengono l’esame su tutte le lezioni del corso. 100 Articolazione delle attività didattiche Le lezioni, tutte a carattere monografico e spesso tenute da specialisti invitati nel corso, saranno articolate in quattro sessioni tematiche: 1. Origini dell’architettura e della città contemporanea in Europa; 2. Il passaggio del secolo (dall’Ottocento al Novecento in Europa): dissoluzione degli ordini e ritorno alla natura Vs ritorno all’ordine e classicismo. 3. L’architettura moderna negli Stati Uniti 4. Il cosiddetto Movimento Moderno e l’international Style 5. Ritorno alla storia e postmodernità 6. L’architettura contemporanea globalizzata. Articulation of the educational activities All lessons –all by specialist- are monographic: they are articulated in four thematic sessions. 1st session. Origins of contemporary architecture: the ‘split’ between form and structure. 2nd session. Origins of contemporary city: the ‘split’ between techniques of building architecture and techniques of building the city. 3rd session. Modern architecture in the United States. 4th session. The so called Modern Movement and the International Style. 5. Come back to the history and postmodernism. 6. Contemporary architecture and globalization. Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per frequentare il corso e sostenere l’esame lo studente deve essere regolarmente iscritto al terzo anno. È ammessa l’iscrizione con riserva (e quindi la possibilità di sostenere l’esame negli appelli straordinari invernali) per quegli studenti che sosterranno prima gli esami mancanti del secondo anno. del tema progettuale della sostenibilità dell’architettura considerando centrale il rapporto tra stile e sostenibilità. Metodi e tecniche di analisi ambientale I Methods and technics of environmental analysis I Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario essersi iscritti al corso all’inizio delle lezioni ed averne frequentato le lezioni. L’esame consiste in una prova grafica e in una prova scritta. A) La prova grafica consiste nel disegno quotato in scala a mano libera o con squadrette (unicamente piante, prospetti, sezioni) di 4 architetture (2 per l’indirizzo classico) esaminate nel corso delle lezioni e contenute in un elenco di 50 (25 per l’indirizzo classico) architetture presente sul portale e-learning con allegati esempi di modalità esecutiva. I disegni dovranno riportare i tracciati geometrici della composizione. L’esito positivo della prova grafica consente l’accesso alla prova orale. B) La prova scritta consiste nella risposta a 4 quesiti (2 per l’indirizzo classico) relativi a temi e problemi della progettazione architettonica contemporanea affrontati nel corso delle lezioni. The course is aimed at critical reading of Contemporary Architecture in the twentieth and twenty-first century through the method of Bauforschung (design knowledge) by investigating tectonic relations between form and structure. The lessons explain the masters and significant projects in the history, theory and construction of architecture, focusing on the design theme of sustainability in architecture and the relationship between style and sustainability. Ing-Ind 11-9 cfu 3° anno / corso semestrale (II semestre) indirizzo ‘generale’ Area didattica VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura 2° Semestre Il corso affronta la lettura dell’architettura contemporanea tra il XX ed il XXI secolo attraverso il metodo della Bauforschung (conoscenza progettuale), indagando le relazioni tettoniche tra sistema formale e sistema strutturale. Analizzando maestri e progetti significativi per la storia, la teoria e la costruzione dell’architettura, si giunge alla disamina storico-critica Iscrizione al corso Sul portale e-learning durante la prima settimana del mese di marzo. Modalità d’esame E’ prevista la produzione di elaborati grafici di opere analizzate nel corso ed un colloquio sugli argomenti trattati a lezione e la bibliografia di riferimento consigliata. Corso A Francesco Ruggiero Corso B Francesco Piccininni Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire agli allievi le conoscenze relative alla quantificazione ed alla qualificazione degli scambi energetici. Atal fine nella prima parte del corso vengono sviluppati i fondamenti teorici della termodinamica e della trasmissione del calore. Successivamente vengono trattati tutti gli aspetti legati alla valutazione delle modalità di produzione, approvvigionamento e utilizzo dell’energia. Si passa poi allo studio dei metodi di calcolo dei rendimenti e dei C.O.P. e dei principali parametri di qualificazione dell’energia. Le esercitazioni sono di carattere numerico. Nella seconda metà del corso l’attenzione è rivolta all’applicazione dei concetti fisici fondamentali e alla definizione dei modelli di impianti a servizio degli edifici. L’obiettivo è quello di consentire allo studente di comprendere le diverse esigenze di benessere termoigrometrico negli ambienti confinati e di determinare e dimensionare correttamente gli impianti ed i luoghi ad essi necessari. Articolazione delle attività didattiche 1. Sistemi di unità di misura. Grandezze fisiche. Sistema Internazionale. Analisi dimensionale. 2. Termodinamica. Sistema termodinamico. Temperatura assoluta. Energia interna. Principio zero della termodinamica. Temperatura assoluta. Primo principio. Entalpia. Ciclo di Carnot. Rendimento di ciclo. Secondo principio. Entropia. 3. Termodinamica applicata. Diagrammi termodinamici. Cicli diretti a combustione interna ed esterna. Cicli inversi a compressione ed assorbimento. Pompe di calore. 4. Trasmissione del calore. Conduzione. Convezione. Irraggiamento. Coefficiente di scambio globale. 5. Aria Umida. Trasformazioni dell’aria umida. Psicrometro. 6. Condizioni di benessere termoigrometrico: bilancio termoigrometrico del corpo umano; indici di comfort (PMV); cause del discomfort; strumentazione e metodi per la determinazione delle grandezze fisiche. 7. La ventilazione delgi ambienti confinati: l’inquinamento dell’aria negli ambienti confinati; determinazione del carico di inquinamento; de-terminazione della qualità dell’aria interna ed esterna; valutazione dell’efficienza di ventilazione; determinazione della portata d’aria di ventilazione. 8. Il bilancio energetico di un edificio: la stima dei carichi termici: le dispersioni termiche, gli apporti di calore, i carichi interni e gli apporti gratuiti 9. Gli impianti tecnologici a servizio delle costruzioni: considerazioni generali sulla progettazione degli impianti tecnologici a servizio delle costruzioni, gli impianti termotecnici. 10. Impianti di condizionamento dell’aria: la direttiva europea sul rendimento energetico in edilizia, la legge n° 311/06 e il decreto 59/09, elementi di impianti per la produzione dei fluidi energetici nel condizio-namento; calcolo termico degli impianti di condizionamento dell’aria; distribuzione dell’aria negli ambienti; tipologie e caratteristiche degli im-pianti di condizionamento dell’aria. 11. Principi e tecniche di progettazione bioclimatica: il corretto approccio alla progettazione bioclimatica, sistemi passivi per lo sfrutta-mento della radiazione solare, esempi di progetti bioclimatici. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame è annuale e consiste in una prova scritta con esercizi e domande orali. E’ possibile sostenere l’esame anche attraverso due esoneri previsti a metà e a fine corso. Laboratorio di progettazione urbanistica Urban Planning Studio LU-12 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica VIII: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale • Progettazione urbanistica - Icar 21 – 9 crediti •• Gestione urbana - Icar 21 – 3 crediti Corso A • Francesca Calace •• Adriano Spada Corso B • Leonardo Rignanese •• Annarita Marvulli Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è l’acquisizione da parte degli studenti di conoscenze, di capacità critico-interpretative e progettuali applicate a un caso concreto di un ambito urbano. L’offerta didattica è finalizzata a riflettere sulla costruzione della città e del territorio, sul carattere dei luoghi, sulle condizioni di vivibilità degli spazi. Il tema della qualità e della forma dello spazio urbano è un contenuto essenziale, qualificante e caratterizzante dell’urbanistica; è essenza stessa della disciplina, e non elemento o contenuto secondario, accessorio o minore. Questo percorso necessita di una parallela riflessione su alcuni aspetti fondamentali del modello di pianificazione in formazione 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 fra il 1800 e il 2000, con particolare attenzione ai nodi critici intorno ai quali si svilupparono la progettazione e la costruzione dell’architettura e della città; l’obiettivo culturale è invece introdurre consapevolmente gli allievi a quell’intreccio di temi e problemi progettuali che ebbero come conseguenza la costruzione di alcune architetture significative. Ciò con la finalità di indurli a pensare “da architetti” al progetto di architettura, con le sue proprie categorie figurative, costruttive e tecniche. Quindi un corso di storia fatto da architetti per allievi-architetti che ha l’ambizione di leggere le architetture ai fini di una fervida riflessione utile al progettare oggi. Un corso in cui le esercitazioni, coerentemente con l’impostazione criticoteorica, saranno prevalentemente basate su un uso critico del disegno. 101 3. I regolamenti didattici 102 Aims and educational contents Course purposes are the acquisition by the students of knowledge, critical and planning skills applied to a concrete urban area. Courses are structured to think about the construction of the city and territory, the character of the places, the quality of urban spaces. The quality and form of urban space is a qualifying, characteristic and summary content of urbanism; the main essence of the discipline, and not a secondary element, content or accessory. This path needs a parallel discussion on some key aspects of the planning model which is nowadays taking new shapes in our region, to guide to practical application and to avoid uncertain and unverifiable applications. The Studio will focus its attention on both the scale of the urban structure and of the 3 executive urban planning applied to limited and strategic parts of the city, in which are required reorganization, upgrading and redesign of the existing. Proposals will be constantly evaluated in terms of their environmental, landscape and settlement implications; of their inclusion in the local context; of their physical configuration of public and private spaces and of the quality of designed spaces. Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede sia attività teoriche che applicate progettuali. Lezioni e comunicazioni verteranno intorno ad alcuni temi centrali inerenti gli strumenti di piano, la progettazione urbanistica e il disegno urbano. L’attività di progettazione consisterà nella produzione di elaborati grafici descrittivi, interpretativi e progettuali riferiti all’ambito di studio prescelto. Il modulo di gestione urbana fornirà attività di supporto alla attività di progettazione attraverso un approfondimento sugli strumenti di ausilio alla progettazione urbanistica. Articulation of educational activities The course foresees both theoretical and practical activities. Lessons and other kind of communication will focus attention on urban planning tools as well as urban planning tout court. The practical activity will consist in production of graphic works related to the study area such as descriptive, interpretative sheets and projects. The urban management module will provide support to design activities through a deepening on urban design tools. Tema d’anno Il tema d’anno è riferito ad aree problematiche che necessitano di profondi interventi di rigenerazione urbana, collocate in comuni medio-grandi. È prevista anche la possibilità di un percorso di costruzione di uno strumento urbanistico generale per piccoli comuni. Esso si articola su tre momenti distinti di un unico processo progettuale: la costruzione di un framework strategico che contiene l’analisi del contesto, gli obiettivi, le strategie, la visione; la costruzione di un masterplan quale strumento tecnico per definire una strategia per la trasformazione fisica, sociale ed economica del luogo; la costruzione delle regole (design guides) per l’implementazione del masterplan e per la sua attuazione. Year’s Topics Year’s Topic is related to problematic areas that require a significant urban regeneration process, areas located in medium-sized towns. It is also planned the opportunity to build a general tool for small urban municipalities. Divided into three distinct phases of a single design process it foresees: - the construction of a strategic framework that contains context analysis, objectives, strategies, vision; the construction of a master plan as a technical tool to define a physical, social and economic site transformations; the construction of rules (design guides) for the masterplan implementation and realization. Lezioni di Progettazione urbanistica Modulo 1 - Il progetto della città moderna e della città contemporanea Città e progetto urbano La formazione della città moderna Le teorie e le tecniche dell’espansione Modulo 2 – La città contemporanea e il piano come strumento Trasformazioni territoriali e trasformazioni del piano in Italia Lo statuto del piano oggi Il modello di pianificazione in Puglia: natura e contenuti del DRAG Modulo 3 - Sul progetto urbanistico I manuali di arte urbana L’approccio percettivo al tema della forma urbana Lo spazio aperto e lo spazio pubblico Rinnovo urbano e vicende urbanistiche Il progetto urbano e il Town Design L’Urban Design e le guideline Modulo 4 - La costruzione del progetto urbanistico Schema direttore, progetto di suolo, progetto normativo Il progetto urbanistico nei Criteri PUE La costruzione della qualità dell’ambiente urbano Aspetti estimativi e valutazioni di fattibilità La costruzione sociale del progetto Le regole per il disegno del progetto urbanistico Modulo 5 – Metodo del progetto urbanistico Esplorazione e sguardo sui luoghi: dal sopralluogo alla mappa Gli strumenti della pianificazione: area vasta e piani sovraordinati Tecniche della rappresentazione nel progetto urbanistico (concept e schema strutturale) Materiali urbani Tempi e attori per l’attuazione del progetto urbanistico. Topics of Urban planning Module 1 – The contemporary city - The contemporary city: images and themes - From the modern urban planning to the contemporary city - Figures of the urban expansion - Urban transformation of the last 50 years Module 2 – Tools and practices - Territorial plans, strategic plans, structural plans - Project’s strategic value and relationships among plan, politics and projects - Experiences: Paris, Barcelona, Battery Park City, Milan, Genoa - Urban renewal, urban regeneration, ‘programmi complessi’ Module 3 – The Urban space - Public space and open space - Residential system - Urban materials: the block, the square, the street, the park Module 4 – The construction of urban plan - Master plan, soil project, normative project - Evaluation - The rules for the urban planning drawing SIT and remote sensing - SIT and territorial planning - SIT and local government - Remote Sensing principles 10.La riqualificazione e la rigenerazione urbana: alcuni casi studio 11. Gli strumenti attuativi: problematiche ricorrenti nei contesti urbani pugliesi e ipotesi di intervento 12.I tempi e gli attori per l’attuazione del progetto urbanistico Modulo di Gestione Urbana/A Il modulo, che si affianca al Laboratorio di Progettazione Urbanistica, fornisce un supporto tecnico e metodologico alla redazione del progetto urbanistico in tutte le sue fasi: dalla costruzione del quadro conoscitivo, alla elaborazione di obiettivi e strategie di progetto, alla redazione del progetto di suolo e alla definizione delle regole attuative, tutto con particolari approfondimenti dedicati a: Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. E’ ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. 1. La cartografia di base 2. Gli strumenti informatici per la rappresentazione del progetto urbanistico 3. Il sistema delle conoscenze nella pianificazione di area vasta e alla scala comunale: alcuni casi pugliesi. 4. Il metodo del progetto urbanistico 5. Lo sguardo sui luoghi: il territorio “in presa diretta”, l’esplorazione, il rilievo e la costruzione dei quadri conoscitivi 6. Le tecniche della rappresentazione del progetto urbanistico: dal rilievo al concept 7. I materiali urbani del progetto I: gli spazi aperti piazze, viali, strade, lungomari 8. I materiali urbani del progetto II: i tessuti residenziali, morfologie, densità, mixitè 9. I materiali urbani del progetto III: gli spazi per l’accessibilità e la mobilità urbana Course Registration Registrations must take place on the web platform. To book in students must have completed all preparatory exams. Conditional Registration admitted only for students who will support all preparatory exams by the winter session. Modalità d’esame L’esame verterà sulla esposizione delle conclusioni delle attività applicate e sulla discussione degli argomenti principali emersi durante lo svolgimento del corso e dei seminari. Exams Exam will focus both on exposure of the conclusions of the practical activities and on discussion of the main course and seminars topics. Rilievo dell’architettura Architectural Survey Icar 7-9 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica XI: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente costruito Corso A Paolo Perfido Corso B Gabriele Rossi Finalità e contenuti disciplinari IIl corso di Rilievo intende fornire un contributo allo sviluppo della capacità di analisi dell’architettura costruita, le dimensioni della quale possono variare dalla scala del dettaglio a quella del contesto urbano, insegnando a riconoscerne e documentarne le qualità storiche, compositive, ambientali, strutturali e formali. Lo studente perfeziona tali capacità attraverso una formazione teorica e pratica che prevede lezioni ex cathedra, esercitazioni in aula e campagne di rilievi. Gli argomenti delle lezioni riguardano la descrizione dei principali metodi e strumenti del rilievo e gli aspetti dell’analisi dell’oggetto di studio. Durante le esercitazioni in aula, eseguite sotto la guida del docente, lo studente applica una parte delle conoscenze acquisite nelle lezioni di teoria, utilizzando alcuni strumenti e relativi procedimenti che più recentemente sono stati introdotti nella 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura nella nostra regione, per guidare l’applicazione concreta ed evitare l’aleatorietà di formulazioni non verificabili. Il laboratorio avrà come contenuto privilegiato le scale della struttura urbana e del progetto urbanistico esecutivo applicato a parti urbane circoscritte e di rilievo strategico, nelle quali siano necessari interventi di riordino, riqualificazione e ridisegno dell’esistente. Le proposte saranno costantemente valutate rispetto alle loro implicazioni ambientali, paesaggistiche e insediative, al loro inserimento nel contesto locale, alla configurazione fisica degli spazi pubblici e privati, alla vivibilità degli spazi progettati. 103 104 Attività del corso 1. Lezioni di teoria Argomenti delle lezioni di teoria (durata di ciascuna lezione: 2 ore circa). - Lezione 1 Introduzione al corso; teoria e storia del rilievo dell’architettura; introduzione al tema d’anno. - Lezione 2 Strumenti e metodi del rilievo manuale e diretto; trilaterazoni, triangolazioni, piano quotato; teoria dell’errore. - Lezione 3 Strumenti e metodi del rilievo indiretto e a distanza; livello ottico, laser, teodolite, stazione totale. - Lezione 4 Cenni di tecnica fotografica. - Lezione 5 Principi matematici del fotoraddrizzamento (nozioni di fotogrammetria). - Lezione 6 Rilievo con laserscanner. - Lezione 7 Il progetto del rilievo; analisi visuale, eidotipo, copertura fotografica; convenzioni ed elaborati grafici; normativa di riferimento; collaudo del rilievo; ricerca bibliografica e archivistica. - Lezione 8 Il rilievo del colore. - Lezione 9 Il progetto del rilievo; analisi visuale, eidotipo, copertura fotografica; convenzioni ed elaborati grafici; normativa di riferimento; collaudo del rilievo; ricerca bibliografica e archivistica. - Lezione 10 Cenni di metrologia e teoria dell’errore. - Lezione 11 Esperienze di rilievo di edifici del XVII e XVIII secolo nella terra di Bari. - Lezione 12 Il rilievo archeologico. 2. Esercitazioni intra moenia Le esercitazioni individuali saranno svolte prevalentemente in aula e tratteranno gli argomenti indicati di seguito. Ciascuna esercitazione individuale ha la durata di 4 ore circa. - Esercitazione 1 rilievo e relativa restituzione di un ambiente della sede della facoltà eseguito con strumenti e metodi del rilievo manuale e diretto; - Esercitazione 2 rilievo tramite stazione totale; - Esercitazione 3 fotoraddrizzamento; Per ciascuna delle esercitazioni in elenco ogni studente deve eseguire individualmente o in gruppo una serie di elaborati come da indicazioni fornite dal docente. 3. Esercitazioni extra moenia Le chiese dell’architettura locale edificate tra il XVII e il XVIII secolo costituiscono il tema relativo all’anno accademico in corso. Oltre agli esempi indicati dal docente, sono accettate le indicazioni di quelli proposti da ciascun gruppo di lavoro, purché attinenti allo stesso tema d’anno e approvati dal docente. Le operazioni di rilievo devono essere eseguiti con strumenti di tipo tradizionale e con alcuni strumenti per il rilievo indiretto messi a disposizione dal docente. L’esercitazione si conclude con l’esecuzione di elaborazioni informatiche e redazioni di tavole in formato A1 verticale atte a documentare gli aspetti metrici, morfologici e tipologici dell’edificio preso in esame utilizzando tutte le tecniche apprese durante lo svolgimento del corso. Laboratorio 3° di Archeologia Archaeology Design Studio 3rd year Archeometria Archaeometry L-ANT/09 - 4 cfu 3° anno / Corso semestrale indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Annarosa Mangone Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone l’obiettivo primario di rendere familiari i metodi scientifici impiegati dagli archeologi per la risoluzione dei problemi archeometrici. Verranno illustrate varie tecniche scientifiche usate nell’analisi dei materiali archeologici, con una particolare attenzione ai progressi delle applicazioni delle scienze a questo tipo di studi. Verranno inoltre messi in rilievo i risultati di questa integrazione (scienza/archeologia) nella progettazione e risoluzione dei problemi archeologici. Argomenti delle lezioni Tecniche analitiche applicate allo studio dei reperti: Metodi di indagine scientifica in archeologia: test non distruttivi, metodologia dell’analisi sistematica. Analisi chimica: campionamento, preparazione del campione, determinazione analitica dei costituenti e misura, accuratezza, microanalisi e analisi in traccia, calcolo, valutazione ed interpretazione dei risultati, presentazione dei dati. Trattamento statistico dei dati analitici: test di significatività, tecniche multivariate Metodi spettroscopici: - spettroscopia di raggi x, spettroscopie atomiche, spettroscopia UV-Vis, IR e Raman Metodi radiochimici: radioattività ed energia nucleare: isotopi stabili in archeologia, reazioni nucleari, tipi di decadimento radioattivo, rivelazione delle radiazioni nucleari, analisi di attivazione neutronica Tecniche di microscopia: microscopia ottica, SEM, TEM. Caratterizzazione dei connotati tecnologici dei reperti - ceramici - lapidei - vitrei. Tecniche scientifiche di datazione - radiocarbonio - termoluminescenza - archeomagnetismo - dendrocronologia Articolazione delle attività didattiche Il corso si svolge durante il primo semestre e si articola in lezioni frontali, nelle quali saranno affrontati i fondamenti della disciplina, ed esercitazioni di laboratorio, in cui saranno approfonditi casi di studio particolarmente rappresentativi. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning, entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame La frequenza del corso è obbligatoria ai fini del superamento dell’esame. In sede d’esame sarà valutata la conoscenza dei contenuti disciplinari attraverso un colloquio. Metodologia della ricerca archeologica Methodology of archeological research L-ANT/07 - 5 cfu 3° anno / Corso semestrale indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Luigi Maria Caliò Finalità e contenuti disciplinari Il corso è finalizzato all’illustrazione della metodologia di ricerca archeologica riguardo uno specifico campo di ricerca che è quello sulla città antica. Il corso si organizza intorno alla scoperta e alla comprensione della città antica nelle sue strutture urbane, sociali, politiche e religiose. Verranno presi in esame la storia e i monumenti delle poleis in relazione alla funzione che la città stessa assolve per le comunità di referenza. Città marinare, agricole, imperialiste e capitali di stati ellenistici sono alcune delle varie sfaccettature che il fenomeno urbano acquista nel mondo mediterraneo fino a creare quell’Europa delle città cui siamo abituati. Tuttavia il percorso verso forme di conurbazione complesse non sempre è stato lineare e facilmente riconoscibile dalla ricerca storica. Nel periodo Arcaico e Classico la polis urbanizzata non era il normale modello insediativo e ancora in età romana in alcune regioni vengono utilizzate tipologie alternative alla città. L’analisi della città antica è un banco di prova della ricerca archeologica che implica metodo e rigore nell’uso delle fonti letterarie epigrafiche e materiali e nel tentativo di ricostruire un quadro storico generale della cultura urbana greca. Articolazione del corso Il corso verrà organizzato in due parti principali. Nella prima sarà analizzato il processo storico che porta alla realizzazione di nuclei urbani complessi come Atene alla fine del V secolo o le grandi capitali ellenistiche che si formano tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C. Verranno messi in evidenza le prerogative della polis greca e gli apporti del mondo persiano e orientale in genere nel creare un’immagine della città condivisa anche dal mondo greco. Verrà poi esaminata l’immagine di Ippodamo di Mileto, filosofo e urbanista, all’interno della cultura matematico scientifica del suo tempo e in relazione alle realizzazioni urbane di età classica, soprattutto di fondazione ateniese. Nella seconda parte del corso sarà affrontata la città analizzando gli spazi privati e pubblici che la costituiscono. Le abitazioni saranno analizzate nel loro sviluppo storico ponendo l’accento soprattutto sulla funzione, sulla gestione degli spazi, sul rapporto tra abitazione e strutture di produzione, sul rapporto tra sessi all’interno della casa, sulla capacità di rappresentanza del censo degli abitanti, etc. Tra gli spazi pubblici verranno presi in considerazione soprattutto i Ginnasi come luogo della paideia e dell’educazione, legato alle funzioni militari e di insegnamento della polis, ma anche depositario di culti importanti per la gestione e l’iniziazione della gioventù, e le agorai, luogo politico e religioso, dove vengono gestite le scelte della poleis. Verrà poi delineato il ruolo delle fortificazioni non solo nella loro necessità di opere di difesa, ma anche come luogo della definizione della città dal punto di vista fisico, ma anche ideologico. Nell’ultima parte del corso un breve spazio sarà dedicato ai santuari soprattutto in relazione alla polis stessa, come luoghi di gestione di alcuni importanti capitoli della vita cittadina, in particolare quello finanziario e di tesaurizzazione. Le processioni e le feste comunitarie in relazione a questi saranno poi prese in considerazione come momento politico e sociale, oltre che religioso, in cui la città si mette in mostra attraverso la disposizione dei suoi cittadini, a partire dai magistrati e dai bouleuti. Luogo di coesione sociale e politica, le processioni rimangono lo spazio in cui la polis prende consapevolezza di se stessa; toccando lungo il percorso i luoghi più significativi della città, in cui sono conservati i ricordi ancestrali e relativi alla fondazione della comunità, ma anche quelli legati ad un passato storico più recente, le processioni sono il mezzo con cui la comunità, attraverso il percorso urbano, si lega alla città costruita. 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 pratica del rilievo dell’architettura. L’esercitazione principale è eseguita in gruppi formati da non più di quattro componenti e riguarda il rilievo e la restituzione di un edificio ecclesiastico di epoca compresa tra il XVII e il XVIII secolo. Esponendo le sue conoscenze di teoria e con la presentazione di elaborati individuali e di gruppo, al termine del corso, lo studente deve dimostrare di aver sviluppato le menzionate capacità di analisi e di aver acquisito le competenze per eseguire autonomamente le operazioni di rilievo più usuali, anche mediante l’impiego di tecniche e strumentazioni meno tradizionali. 105 Architettura del paesaggio Landscape architecture 106 Giulia Annalinda Neglia Finalità e contenuti disciplinari Nel Corso di Architettura del Paesaggio gli allievi apprendono teorie e tecniche del progetto del paesaggio, affrontando i temi della composizione del giardino mediterraneo nelle sue componenti inter-scalari: in relazione all’organismo territoriale, urbano e architettonico. A questo fine, il corso indaga il tema per mezzo di una serie di attività comprendenti lezioni teoriche, letture di strutture esistenti e progetto. Aims and Contents The course of Landscape Architecture is devoted to draw up theories and techniques of landscape design, addressing the issues of Mediterranean garden design in its inter-scalar components: from territorial, to urban and architectural. To this end, it faces the theme through activities including lectures, analysis of existing structures, and design. Articolazione delle attività didattiche L’articolazione delle attività didattiche è divisa secondo il sapere e il saper fare. Articulation of educational activities Educational activities are articulated into sapere (knowledge) and saper fare (knowhow). The first part of the course (sapere) involves lectures and analysis, to support the design activity. The second (saper fare) is devoted to the design activity, resulting in the project of a Mediterranean garden. Sapere: ciclo di lezioni Le attività didattiche sono articolate secondo un ciclo di lezioni teoriche e di esercitazioni correlate. Argomenti: Sezione 1. Il primo ciclo di lezioni è volto alla descrizione dei caratteri del giardino in relazione al contesto territoriale: - Il paesaggio e il territorio - Il saltus e l’ager: il giardino nel territorio - La formalizzazione dell’ager nel giardino - La formalizzazione dell’ager nel paesaggio della Valle D’Itria - Il giardino come “oasi” Sezione 2. Il secondo ciclo di lezioni è volto alla descrizione dei caratteri e delle strutture del giardino in relazione al contesto urbano ed alla sua struttura architettonica: - Il giardino e la città: il parco pubblico - Il giardino e la città: le ville comunali - L’architettura del giardino Sezione 3. Il terzo ciclo di lezioni è volto alla descrizione dei caratteri delle strutture e dei sistemi che conformano il giardino. - I sistemi del giardino mediterraneo: il verde - I sistemi del giardino mediterraneo: l’acqua, l’ombra, il suolo e l’architettura - Tecniche del giardino Sapere: lectures series Educational activities are organized according to a series of lectures and related exercises. Topics: Section 1. The first lectures serie aims at the description of garden characteristics in relation to the environment: - Landscape and territory - Saltus and ager: garden and territory - The garden as ager formalization - The Valle d’Itria landscape as ager formalization - The garden as “oasis” Section 2. The second lectures serie aims at the description of garden characteristics in relation to both its architectural structure and the urban context: - The garden and the city: public parks - The garden and the city: public gardens - The architecture of the garden Section 3. The third lectures serie aims at the description of the characteristics of structures and systems that make up the garden. - Systems of the Mediterranean garden: green - Systems of the Mediterranean garden: water, shade, soil and architecture - Garden techniques Saper fare: il progetto del giardino mediterraneo Il saper fare è finalizzato alla redazione di un progetto di giardino mediterraneo che si confronti con le strutture urbane e territoriali che ne costituiscono il contesto. Lo studente sarà chiamato ad affrontare i problemi della composizione del giardino e a ragionare progettualmente sui seguenti temi: - Il rapporto con la struttura urbana e territoriale (percorsi, orografia, sistemi idrici, edilizia, stratificazioni storiche e archeologiche, etc.) - L’artificializzazione del paesaggio naturale e agrario nel giardino formale e produttivo (strutture del suolo, percorsi e orografia, strutture d’acqua, architettura, forme dell’agricoltura, etc.) - I temi del recinto, dell’acqua, dell’ombra e dell’articolazione del suolo nel progetto del giardino mediterraneo - I sistemi dell’architettura del giardino (padiglioni, sedute, strutture dell’ombra, strutture dell’acqua, etc.) - Il giardino come organismo vivente Saper fare: Mediterranean garden design Saper fare is aimed at the design of a Mediterranean garden, linked to the urban and territorial structures. The student will be required to deal with garden composition themes, and in particular with the following topics: - Relationship with urban and territorial structure (roads, topography, water systems, buildings structures, archaeological and historical layers, etc.) - Human transformation of natural and agrarian landscape into the formal and productive garden (soil structures, routes and topography, water structures, architecture, agriculture structures, etc.) - Enclosure, water, shade and soil in the Mediterranean garden design - The garden architectural systems (pavilions, seatings, shade structures, water facilities, services) - The garden as a living organism Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning. Enrollments are due on the e-learning website. Modalità di esame L’esame è di gruppo e consiste in un colloquio sugli elaborati grafici di progetto e sul contenuto delle lezioni teoriche. Examination method The examination of the group will consists in a session on project drawings and lectures contents. Scienza delle costruzioni Building science Icar 08 - 9 cfu 3°anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura Salvatore Marzano (Corso A) Francesco Trentadue (Corso B) Programma non inviato • 4° ANNO - 4th YEAR Laboratorio 4 di Progettazione architettonica Architectural Design Studio, 4th year L4PA-12 cfu, 4° anno / corso annuale Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana • Composizione e progettazione urbana (Icar 14-9 cfu) Indirizzo ‘classico’ e ‘generale’ •• Architettura del paesaggio (Icar 15-3 cfu) Indirizzo ‘generale’ ••• Museografia (Icar 16-3 cfu) Indirizzo ‘classico’ Corso A • Loredana Ficarelli •• Loredana Ficarelli Corso B • Anna Bruna Menghini •• Anna Bruna Menghini Corso C • Carlo Moccia •• • Carlo Moccia Finalità e obiettivi Il Laboratorio di Progettazione Architettonica 4 considera la disciplina della progettazione urbana come lo strumento necessario alla definizione di uno sviluppo organico della città. Il progetto architettonico esteso alla scala urbana consente di verificare le strategie per la riqualificazione e l’espansione del costruito, attraverso la conoscenza dei caratteri architettonici identitari della città e la prefigurazione delle sue morfologie spaziali. Il corso affronta, in particolare, il problema della ridefinizione delle aree “vuote”, inglobate nella città consolidata o poste nelle fasce periurbane. Adottando principi insediativi capaci di coniugare la condizione “compatta” della città mediterranea con la presenza significativa degli spazi liberi “naturali” la sperimentazione progettuale che si svolgerà nel Laboratorio cercherà di offrire una risposta “sintetica” alle aspettative di qualità degli spazi urbani, di vivibilità e di sostenibilità ambientale. Il corso affronterà due aspetti del problema: A. La ridefinizione dei vuoti urbani generati dalla dismissione di attività produttive, logistiche, militari, portuali e ferroviarie. Un tema comune a molte città europee nel cui edificato (al “centro” o in “periferia”) si sono generate ampie sacche di degrado dello spazio, che potrebbero rappresentare, invece, straordinarie occasioni per costruire una rinnovata relazione tra forme insediative “compatte” e spazi “liberi” di natura. B. La ricerca di modelli abitativi per il “paesaggio” periurbano, da definire in relazione alle forme naturali e ai sistemi insediativi rurali che lo caratterizzano, con l’obiettivo di ripristinare l’equilibrio tra forma urbana e campagna. Il tema che accomuna questi due ambiti di studio sarà il rapporto tra architettura e natura. Tra sistema insediativo e 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Icar 15 - 4 cfu 3°anno / Corso semestrale Indirizzo ‘generale’ Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana La prima parte del corso prevede lo svolgimento delle lezioni e delle letture di supporto all’attività progettuale. La seconda prevede lo svolgimento del tema d’anno, che consiste nel progetto di un giardino mediterraneo. 107 108 Aims and contents This course considers the discipline of urban design as the necessary tool in the definition of an organic city development. The architectural design, extended to the urban scale, allows to verify requalification and expansion strategies for the redevelopment of the built environment, through the knowledge of the city identity character and the prefiguration of its spatial morphologies. The design issue consists in the redefinition of the “voids”, incorporated into the consolidated city or urban peripheries. By adopting settlement principles, able to combine the “compact” condition of the Mediterranean city with a significant presence of “natural” free spaces, we will attempt to provide a ‘synthetic’ answer to the expectations of high quality urban spaces and life, whilst ensuring the environmental sustainability. The course focuses on two aspects of the problem: A. the redefinition of the “urban voids” generated by the divestiture of productive, logistical, military, railway and port activities: a theme common to many European cities in which (in the “center” or “periphery”) are large pockets of degradation. They could instead represent extraordinary opportunities to build a renewed relationship between forms of “compact” settlements and “free” spaces of nature; B. the research of residential models, for peri-urban areas, defined in relation to natural forms and rural settlements systems, capable of restoring the balance between rural and urban form. The theme, unifying these two topics, consists in the investigation into the relationship between architecture and nature; between settlement and “geography” interpreted as elements of territorial structure and landscape characterization. The course investigates the relationship between the natural morphologies of the soil and urban forms, by relying on architecture aptitude to interpret the place shapes and its spatial qualities. We will analyze the Mediterranean landscape forms, through reading methods taking into account the different components (natural systems, agricultural mosaics, architecture, infrastructures), identifying specific settlement models. The main design themes are: the architecture as object “setting into the ground”; the architecture as “measuring instrument” of the voids. By assuming two opposite conditions of the space (space as open field in tension between buildings; space bordered and contained; space as “cavity generated by subtraction”), we will examine the relationship between “internal and external” nature of the void, guided by two different paradigms: the “forum” and the “acropolis”. Tema di studio Il caso-studio della sperimentazione progettuale sarà la città di Monopoli. Si assumeranno alcune aree critiche da interpretare e riqualificare attraverso il progetto. I temi generali del progetto sono: A. La forma dei vuoti urbani Il ridisegno degli spazi vuoti inglobati al “centro” o nella periferia consentirà di ridefinire una ‘forma urbis’ della città di Monopoli. Si affronterà il tema della rigenerazione urbana attraverso l’individuazione degli spazi residuali, abbandonati e dismessi, riconoscendo le potenzialità urbane di questi luoghi e la loro natura di sistemi ambientali, con l’obiettivo di conferirgli un significato formale. La finalità è riconoscere il “carattere” delle diverse parti di cui si compone la città di Monopoli, e comprendere il ruolo che possono assumere gli spazi vuoti nel consolidamento di queste specifiche identità e nell’instaurare relazioni significative tra le parti. L’ipotesi generale di lavoro è di assumere i frammenti, le sacche e i cunei vuoti attualmente presenti nel tessuto edilizio di Monopoli, inserendoli in un sistema paesaggistico e in una rete ecologica ambientale da implementare. Si vuole così garantire la “sopravvivenza” del paesaggio naturale residuale conservato nella città e delle porzioni di territorio agricolo, affrontando in questo modo il delicato problema del consumo del suolo. L’intento è di dare forma ai vuoti urbani senza necessariamente riempire le lacune o ri-ammagliare i tessuti, ma adottando diverse strategie che valorizzino, attraverso misurati interventi architettonici, gli spazi aperti: definendone i limiti, occupandoli puntualmente, stabilendone le connessioni. Disegnando e modellando il suolo rinaturalizzato e densificando le parti costruite (attraverso la ricollocazione delle volumetrie esistenti e la riorganizzazione delle destinazioni d’uso). B. Abitare la campagna Si affronterà il tema della valorizzazione e del ridisegno della fascia costiera a sud, la sua relazione con il paesaggio naturale e agrario da una parte, e con la linea di costa dall’altro. Il tema comprende più aspetti: la costruzione di un’ossatura extraurbana del verde e della mobilità e lo sviluppo di reti ecologiche e di trasporto con connessioni infrastrutturali e di servizio; la costruzione di Porte urbane, intese come nuove centralità e simboliche “soglie” di passaggio dalla scala territoriale a quella urbana, dalla campagna alla città; infine lo studio di nuovi modelli dell’abitare in campagna, alternativi all’odierna dispersione abitativa. Design issue The case study of the experimental designs is the city of Monopoli with its critical areas. There are two general research themes outlined below. A. The form of urban voids. The re-design of the voids will allow to redefine the ‘forma Urbis’ of Monopoli. The topic of urban regeneration will be tackled through the identification of residual, abandoned and disused urban spaces, recognizing the potential of these places and the nature of environmental systems, to give them a formal meaning. The purpose is to recognize the “character” of the different parts of the city, understanding the role that the voids can play in the consolidation of these specific identities, by establishing significant relationships. The general hypothesis of work places the fragments, the pockets and the empty wedges in a landscape system, in an ecological network to implement. The aim is to preserve the “survival” of the agricultural areas and of the residual portions of natural landscape in the city, to reduce the land consumption. The intent is to give shape to urban spaces without necessarily filling the gaps or reknitting the urban fabric, but adopting different strategies and architectural interventions increasing the value of open spaces; defining the limits; occupying them regularly; establishing connections; designing and modeling the soil renaturalized; densifying the built parts (through the relocation of existing volumes and the reorganization of the intended uses). B. Living the countryside. The design will address the theme of the redesign and valorization of the south cost: its relationship with the natural and agricultural landscape, on one end, and with the coastline, on the other. The theme includes multiple aspects: the construction of an extra-urban backbone of green areas with ecological networks, services, transportation and mobility infrastructure; the construction of urban gates as new centralities and symbolic “thresholds” of transition from territorial to urban scale, from the countryside to the city; new models of living in the countryside as alternatives to the current housing dispersion. Organizzazione del corso e articolazione delle attività didattiche Lettura interpretativa Alcune lezioni teoriche introdurranno ai temi fondativi del paesaggio. Si studierà il paesaggio pugliese, come declinazione specifica del paesaggio italiano. Si analizzeranno le sue forme tipiche e i modelli insediativi corrispondenti. Alcune lezioni di carattere più applicativo espliciteranno categorie e metodi di lettura attraverso l’illustrazione di esempi paradigmatici da assumere come possibili modelli per il progetto. Infine si sceglieranno alcuni casi di studio nella realtà pugliese (in particolare la città di Monopoli), individuando i possibili principi insediativi e le strategie per una rigenerazione paesistica, da svilupparsi nel progetto d’anno, mediante attività seminariali e workshop. Si indagheranno gli elementi componenti e le matrici culturali del paesaggio che hanno dato forma e che tuttora caratterizzano la città di Monopoli alle diverse scale. Si analizzeranno le forme originarie e quelle attuali della città di Monopoli, con particolare attenzione alle componenti naturali (fattori idrogeologici, geomorfologici, vegetali) e antropicoculturali. Applicazione progettuale Il risultato finale sarà costituito da un master plan per la città di Monopoli elaborato collegialmente. Il master plan costituirà il quadro di unione e la sintesi di una serie di studi individuali, che approfondiranno specifiche problematiche del piano-guida su alcune aree campione attraverso l’assunzione di paradigmi progettuali e la verifica di modelli insediativi. Rispetto al problema città-natura, i temi da affrontare saranno: - ridefinizione di un nuovo “confine” tra città compatta e campagna, determinato da una parte dalla ri-naturalizzazione di ampi spazi liberi prossimi (o “interni”) alla città e dall’altra dal rafforzamento della densità edilizia ri-collocata nei punti topici della geomorfologia; - ridefinizione del “limite” tra città e mare, interpretando la distintiva morfologia della linea di costa, così caratterizzata a Monopoli dalle articolazione in una successione di forme concave/convesse. Articulation of didactic activities Interpretive reading Some lessons will introduce the landscape founding themes, exploring the Apulia landscape such as a specific declination of the Italian landscape, with its typical forms and settlements. Categories and methods of reading will be clarified through the illustration of paradigmatic examples to use as possible models for the design. Finally, after defining the case study (Monopoli), settlement principles and regeneration strategies will be identified during seminars and workshops, to be developed in the design exercise. We will investigate: the component elements and the cultural matrices of the landscape at different scales; the original forms of the city, with a focus on natural components (hydrological, geomorphological, vegetational characteristics), anthropic and cultural factors. Design practice 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 “geografia” intesi quali elementi di strutturazione territoriale e caratterizzazione paesaggistica. Il corso indagherà il rapporto tra le morfologie naturali della terra e le forme urbane, confidando nella capacità dell’architettura di interpretare le forme del luogo e le sue qualità spaziali. Si analizzeranno le forme del paesaggio mediterraneo attraverso metodi di lettura che tengano conto delle diverse componenti (i sistemi naturali, le tessiture agrarie, l’architettura, le infrastrutture), e che consentano di individuare condizioni tipiche corrispondenti a specifici modelli insediativi. I temi principali di progetto saranno: il “radicamento” al suolo delle architetture e la “misurazione” del vuoto attraverso l’architettura. Assumendo due condizioni opposte di spazio (spazio come campo aperto in tensione tra corpi edilizi oppure spazio come ambito delimitato e contenuto, come “cavità generata da una sottrazione”) si affronterà il rapporto tra internità urbana e “esternità” del vuoto naturale guidati dai due differenti paradigmi del “foro” e dell’”acropoli”. 109 Storia dell’architettura IV History of architecture IV Corso A/ Storia dell’architettura antica Giorgio Rocco Icar 18- 4 + cfu, approfondimenti specialistici 4° anno / corso semestrale (I e II semestre) Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Tema monografico: Atene tra tirannide e democrazia. L’architettura religiosa e politica nell’Atene arcaica e classica. Corso A Storia dell’architettura antica (4 cfu) Giorgio Rocco Corso B Storia dell’architettura islamica (4 cfu) Giulia Annalinda Neglia Corso C Storia dell’architettura stereotomica (4 cfu) Giuseppe Fallacara Corso D Storia dell’architettura contemporanea (4 cfu) Daniela De Mattia Finalità e contenuti disciplinari I corsi di Storia dell’architettura IV sono finalizzati ad approfondire tematiche specifiche della storia dell’architettura funzionali al successivo impegno nei laboratori di laurea del V anno. Aims and contents The course is devoted to deepening specific themes of the history of the architecture functional to the following engagement in the final thesis in the 5th year. 110 Case study: Athens between tyranny and democracy. Religious and political architecture in arcaic and classical Athens. Argomenti delle lezioni - Il territorio dell’Attica prima e dopo la riforma clistenica: la Paralia, la Mesogeia e l’Asti e la ripartizione in Trittie e Demi. - Inquadramento topografico di Atene. - Cenni sugli insediamenti dell’età preistorica e del bronzo. - I santuari delle pendici settentrionali e meridionali dell’acropoli. - L’acropoli in età arcaica (577- 480). - L’acropoli in età classica (479-404). - L’agorà in età arcaica (577- 480). - L’agorà in età classica e tardoclassica (479-323). - I santuari presso l’Ilisso. - L’area monumentale del ceramico. - Il santuario di Dioniso Eleuthereo. - L’evoluzione della tipologia teatrale tra età arcaica e tardo classica in Attica: i teatri tardoarcaici e protoclassici in attica (Dionisos/Icaria, Rhamnus, Thorikos, l’orchestra nell’agorà di Atene); il teatro classico e tardoclassico (il teatro di Dioniso ad Atene, il teatro trapezoidale di Drakones). - L’odeion di Pericle presso la precinzione di Dioniso Eleuthereo. - Il santuario di Demetra ad Eleusi. - I santuari di Athena e Poseidone al Sounion. - Themis e Nemesis a Ramnunte. - I santuari di Brauron, Thorikos e Maratona. - Le dediche Ateniesi nel santuario di Delfi (il Tempio di Apollo, il Thesauros degli Ateniesi, la Stoà degli Ateniesi). - Le dediche Ateniesi nel santuario di Delos (il Porinos Naos, il Tempio degli Ateniesi). Seminari - Materiali e tecniche costruttive ad Atene. - Le istutuzioni politiche della democrazia Ateniese. - Gli edici della politica: l’ekklesiasterion della Pnice,il Pritaneion, il Bouleuterion, la Tholos,la Stoà Basileios, la Stoà di Zeus. - Gli edifici della giustizia: il dikasterion presso il Palladion, il dikasterion presso il Delphinion, l’Heliaia, il Parabyston, il Synedrion, la Stoà Basileios,la Stoà Poikile. - Il teatro attico: le forme del dramma letterario. Topics - The attic territory before and after the Kleisthenic reforms: Paralia, Mesogeia and Asty and the reorganization with trittyes and demes. - Topographical organization of the ancient city. - Notes about preihistoric and bronze age settlements. - The sanctuaries of north and south slopes of the acropolis. - The Acropolis in the arcaic period (577- 480). - The Acropolis in classical period (479-404). - The arcaic agora (577- 480). - The agorà in classical and late-classical period (479-323). - The sanctuaries near the Ilissos. - the monumental area of Kerameikos. - The precinct of Dionysos Eleuthereos. - The evolution of the theatre from arcaic through late classical period: The arcaic and protoclassical examples in Attica (Dionysos/ Icaria, Rhamnus, Thorikos, the ‘orchestra’ in the agora); the classical and late-classical examples (the theatre in the precinct of Dionysos at Atene, the trapezoidal theatre of Drakones). - the odeion of Perikles in the precinct of Dionysos Eleuthereos. - Eleusis and the ‘Mysteria’. - the sanctuaries of Athena and Poseidon at Sounion. - Themis and Nemesis at Rhamnus. - the sanctuaries of Brauron, Thorikos and Maratona. - The Athenian dedication at Delphoi (the temple of Apollo, The Athenian thesauros, the Athenian Stoa). - The Athenian dedication at Delos (the Porinos Naos, the temple of Apollo). Seminars - Materials and building techniques at Athens. - The political institutions of democracy. - The buildings of politics: The ekklesiasterion on the Pnyx, the Pritaneion, the Bouleuterion, the Tholos,the Stoà Basileios, the Stoà of Zeus. The buildings of justice: the dikasterion at Palladion, the dikasterion at Delphinion, the Heliaia, the Parabyston, the Synedrion, the Stoà Basileios, the Stoà Poikile. - The theatre in Attica: birth and development of literary dramas. Corso B/ Storia dell’architettura islamica Giulia Annalinda Neglia Course og history of islamic architecture Finalità e contenuti disciplinari Il corso introduce la storia dell’Architettura Islamica attraverso lo studio delle moschee e di edifici religiosi in tre diverse regioni e tipologie: la moschea araba e le sue specializzazioni (Nord Africa e Medioriente), la moschea persiana quadrivanica (Iran, Iraq e asia Centrale), la moschea turca (Anatoila segiuchide e ottomana). Il corso tratta della architettura islamica come integrata nel contesto urbano e territoriale e così come sviluppatasi in funzione dell’influenza di diverse civiltà e dinastie. Aims and Contents This course introduces the history of Islamic architecture through the study of the mosque and religious buildings spanning three different regions and typologies: the Arabic type and its specializations (North Africa and the Middle East), the Persian and four-iwan type (Iran, Iraq and Central Asia) and the Turkish type (Seljuk and Ottoman Anatolia). The course presents Islamic architecture as integrated into the urban and landscape context and as influenced by different civilizations and dynasties. Ciclo di lezioni 1: La moschea araba - Il contesto storico e culturale Il repertorio architettonico arabo all’avvento dell’Islam; il recinto: la casa del Profeta; influenza delle tradizioni pre-Islamiche; la pianta centrale: dal Tardo Antico alla Cupola della Roccia. - La tipologia della moschea araba. Sviluppo della moschea a sala ipostila Gli Omayyadi. Agora e basilica: l’invenzione del tipo; la moschea a sala ipostila: modelli spaziali e tecniche costruttive; la Grande Moschea di Damasco; la Grande Moschea di Cordoba. - Specializzazioni della moschea a sala ipostila Iterazione spaziale tecniche costruttive della moschea ipostila; i Fatimidi: la pianta a T; la Grande Moschea di Kairouan, la Grande Moschea di Sousse, la moschea di Ibn Tulun, la moschea di Al-Azhar, la moschea di al-Hakim, la moschea di al-Juyushi, e la moschea di al-Aqmar al Cairo; dalla serialità all’organicità: le moschee a qa’a Mamelucche. 2: La moschea persiana - La tipologia della moschea persiana e lo sviluppo della moschea a quattro iwan Dalla sala di preghiera ipostila all’impianto quadrivanico; il chiosco; il tipo a quattro iwan: modelli spaziali e tecniche costruttive; i Grandi Selgiuchidi e la Moschea del Venerdì di Isfahan. - Specializzazioni della moschea a quattro iwan Timuridi and Safavidi: lo sviluppo del tipo quadrivanico; Isfahan Safavide: sviluppo urbano, giardini ed edifici religiosi; la struttura del Chahar-Bagh. 3: La moschea turca - La tipologia della moschea turca Dai Selgiuchidi di Rum ai primi Ottomani: verso una maggiore organicità della sala ipostila; la moschea turca: modelli spaziali e tecniche costruttive; la moschea a sala ipostila organica; la moschea-madrasa. - Le moschee di Sinan Il ritorno all’organicità della pianta centrale: gli Ottomani e l’eredità di H. Sofia; moschee imperiali Ottomane e Kulliye: modelli spaziali e tecniche costruttive. - Sistemi di transizione dello spazio cupolato Muqarnas, triangoli turchi, trompes e archi incrociati. 4: La città, il giardino, il palazzo - La città islamica Khitta: regole di insediamento tribale; la città dei Califfi: Damasco, Kufa, Fustat, Kairouan; la città dei cavalieri: Il Cairo; la città pre-moderna (XIV-XIX secolo); le componenti funzionali della città: suq, edifici pubblici e religiosi, tessuto urbano. - Il palazzo: specializzazione della residenza Dall’edilizia di base al palazzo; i palazzi e il paesaggio omayyade; le città palatine Abbasidi: Baghdad e Samarra; Il Cairo e i suoi palazzi; i palazzi delle grandi dinastie: l’Alhambra a Granada, Topkapi ad Istanbul, Fatehpur Sikri - Il giardino islamico Tre derivazioni: l’hortus conclusus arabo, bagh-i bihisht persiano, e il giardino turco. I giardini delle grandi dinastie: modelli spaziali e tecniche idriche. Lectures serie 1: The Arab Mosque - Historical and Cultural Background Arab architectural repertoire on the Eve of Islam; The enclosure: the Prophet’s house; Influences of pre-Islamic traditions; The central plan: from the Late Antique to the Dome of the Rock. - The Arab Mosque Typology. Development of the Hypostyle Mosque The Umayyads. Agora and basilica: the type invention; The hypostyle mosque: spatial models and construction techniques; The Great Mosque at Damascus; The Great Mosque at Cordoba. - Specialization of the Ipostyle Mosque Spatial iteration and building techniques of the hypostyle mosque; Fatimids: the T-shaped plan; The Great Mosque at Kairouan, the Great Mosque at Sousse, Ibn Tulun Mosque, Al-Azhar Mosque, al-Hakim Mosque, al-Juyushi Mosque, and al-Aqmar mosque in Cairo; Towards an increase of organicity: Mamluk qa’a mosque. 2: The Persian Mosque 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 The final outcome will consist of a master plan for the city of Monopoli, collectively elaborated. The master plan will provide the framework and synthesis of a series of individual studies which deepen specific issues of the plan guide, on certain sample areas, by recruiting design paradigms and verification of settlement models. Compared to the city-nature problem, the topics addressed will be: - redefinition of a new “border” between the compact city and the countryside, through the re-naturalization of the empity open spaces next (or “internal”) to the city and strengthening the building density re-placed in the geomorphology topical points; -redefinition of the “boundary” between the city and the sea, by interpreting the specific morphology of the coastline characterized, in Monopoly, by the alternation of concave and convex shapes. 111 112 3: The Turkish Mosque - The Turkish Mosque Typology From the Seljukids of Rum to the Early Ottomans: toward an organicity of the serial hypostyle hall; The Turkish mosque: spatial layout and building techniques; The organic hypostyle mosque; The madrasa-type Mosque - Sinan’s Mosques The return to the organicity of the central plan: the Ottomans and the H. Sofia legacy; Imperial Ottoman mosques and Kulliyes: spatial models and construction techniques. - Domed spaces transition systems Muqarnas, Turkish triangles, tromps, pendentives and ribbed vaults. 4: The City, the Garden and the Palace - The Islamic City Khitta: tribal settlements rules; The Caliphs’ city: Damascus, Kufa, Fustat, Kairouan; The knights city: Cairo; The pre-modern city (14th-19th century); Functional city components: suq, religious and public buildings, urban fabric. - The Palaces: Specialization of the housing From basic building to the palace; Umayyad Palaces and Landscape; Abbasid PalaceCities: Baghdad and Samarra; Cairo and its palaces; Palaces of the great dynasties: the Alhambra in Granada; the Topkapi in Istanbul; Fatehpur Sikri - The Islamic Garden Three derivations: the Arab hortus conclusus, the Persian bgh-i bihisht, and the Turkish garden. Gardens of the great dynasties: spatial models and water techniques. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning. Enrollments are due on the e-learning website. Modalità di esame L’esame è di gruppo e consiste in un colloquio sugli elaborati grafici e sul contenuto delle lezioni teoriche. Agli studenti sono richiesti elaborati 2D e 3D di edifici, giardini o tessuti urbani e dei loro dettagli architettonici e costruttivi. Examination method The examination of the group will consists in a session on drawings and lectures contents. The students are required 2D and 3D drawings of assigned buildings, gardens or urban fabric, and their architectural and construction details. Corso C/ Storia dell’architettura stereotomica Giuseppe Fallacara Finalità e contenuti disciplinari Il corso di Storia dell’Architettura IV – “Architettura stereotomica: storia, tecniche ed evoluzioni costruttive” ha l’obiettivo di far conoscere la disciplina stereotomica nel duplice aspetto teorico-pratico nell’evoluzione storica dal medioevo ad oggi. Si analizzeranno gli autori della codifica disciplinare, i trattati storici e le tecniche grafico-costruttive nella loro evoluzione cronologica. Il corso si conclude con la presentazione di nuove prospettive operative per l’architettura contemporanea in pietra da taglio. Iscrizione al corso Sul portale e-learning nella settimana dal 5 all’11 marzo. Modalità d’esame L’esame si divide in due parti: - Esame orale sugli argomenti trattati a lezione e la bibliografia consigliata; - Presentazione della maquette in legno di un elemento stereotomico progettato dallo studente con l’elaborato grafico di riferimento, sottoforma di dossier descrittivo. Lo studente dovrà comunicare l’esame, presentando gli elaborati richiesti, non oltre la settimana precedente alla data d’appello. Il corso consta di nove lezioni divise in tre parti intervallate da tre esercitazioni. Le tre parti sono così concepite: 1. Origini e definizione della stereotomia moderna (1-3); 2. Apice, diffusione e crisi della disciplina (4-7); 3. Scienza e cultura contemporanea della stereotomia (8-9). The course consists of nine lessons divided into three parts interspersed with three exercises. The three parts are: 1. Origins and modern stereotomy definition (1-3); 2. Summit, dissemination and discipline crisis (4-7); 3. Science and culture of contemporary stereotomy (8-9). Argomenti delle lezioni Marzo 1_Introduzione alla stereotomia 2_ Origini della stereotomia 3_ Tecniche di taglio: dal medioevo all’epoca moderna Aprile 4_ La stereotomia secondo Philibert Delorme Maggio 5_ La stereotomia secondo Girard Desargues e Guarino Guarini 6_ Francia, Spagna e Italia: stereotomia a confronto 7_ Crisi della stereotomia: Ecoles des Beaux Arts vs Ecoles Politecniques 8_ Stereotomia e topologia: avanzamento disciplinare Giugno 9_ Organizzazione della modalità d’esame Corso D/ Storia dell’architettura contemporanea Daniela De Mattia L’organismo architettonico contemporaneo tra stile e sostenibilità: i grandi temi progettuali Lezioni 1) Introduzione al metodo: • la Bauforschung e la conoscenza progettuale della Storia della Costruzione dell’architettura • la Bauforschung e l’architettura contemporanea: Intervento progettuale sull’esistente 2) I principi della sostenibilità per l’architettura specialistica • Gli impianti ed il progetto architettonico • I luoghi del lavoro: industrie ed uffici dal XX sec. ad oggi 3) La Facciata • Dal muro antico alla parete contemporanea 4) La Copertura • La grande luce dall’antichità alle potenzialità contemporanee • Copertura come tema urbano 5) Lo spazio collettivo • Il progetto urbano dal XIX secolo al Masterplan contemporaneo • Il Quartiere e la Corte nell’architettura contemporanea, dall’isolato allo smart district 6) Il cantiere e la prefabbricazione • L’influenza del processo costruttivo sul processo progettuale • Il progetto e il brevetto dal XX sec. ad oggi 7) I principi della sostenibilità per la residenza • L’evoluzione del progetto della casa nell’architettura contemporanea • La fisica ambientale e il progetto dello spazio e dell’involucro • L’autocostruzione e la sostenibilità 8) Casi studio di architetture del XXI secolo Laboratorio di Restauro architettonico Architectural restoration design studio Icar 19-12 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica III: Teoria e tecniche per il restauro architettonico • Restauro architettonico (Icar 19- 9 cfu) ••Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico (Icar 09-3 cfu) Corso A • Rossella De Cadilhac Corso B • Ignazio Carabellese • • Mariella Diaferio Corso C • Giacomo Martines • • Mariella Diaferio Finalità e contenuti disciplinari Il Laboratorio di restauro è finalizzato a fornire gli strumenti metodologici necessari ad affrontare le problematiche proprie del restauro dell’architettura, il cui progetto è imprescindibile dalla conoscenza del monumento (storica, strutturale, tecnologica, ecc.). In tal senso è fondamentale la fase di analisi, che trova nel rilievo del manufatto il presupposto di ogni ulteriore indagine. L’intervento progettuale, che segue la fase di analisi ed è funzionale alla valorizzazione e alla conservazione delle antiche testimonianze, non può prescindere dalla loro consistenza materiale e strutturale. Aims and contents The Restoration Studio is aimed at providing proper methodological tools for facing the problems of Architectural Restoration, whose project is strictly related to the knowledge of the monument (from the historical, structural and technologic point of view). In this sense, fundamental is the moment of the analysis, which finds in the survey the necessary condition for every further investigation. The applicative project which follows the analysis phase is aimed at the conservation and protection of the historical significance of monuments, but can not disregard their material and structural foundation. Articolazione delle attività didattiche Il Laboratorio di restauro si articola in due insegnamenti, Restauro architettonico e Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico, le cui lezioni teoriche ed applicative sono svolte in forma coordinata. L’apprendimento teorico (sapere) è relativo alla conoscenza del manufatto nei suoi diversi aspetti, nonché alla definizione di una metodologia di intervento coerente con i principi teorici orientati alla conservazione e alla restituzione della leggibilità dell’immagine storica del monumento. La componente applicativa (saper fare) è riconducibile sia alla documentazione del monumento nello stato attuale (rilievo dell’architettura), sia all’attività progettuale, direttamente discendente dalla definizione del modello formale, costruttivo e strutturale della stessa 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 - The Persian mosque typology and the development of the four-iwan mosque From the hypostile prayer hall to the four-iwan layout; The chiosk; The Four-Iwan layout: spatial layout and building techniques; The Great Seljuks and the Friday Mosque at Isfahan. - Specialization of the Four-Iwan Mosque Timurids and Safavids: the spread of the four-iwan layout; Safavid Isfahan: urban development, gardens and religious buildings; Chahar-Bagh structure. 113 Corso A/ Rossella de Cadilhac 114 Lo svolgimento delle lezioni, che riguarda argomenti di carattere generale e problematiche specifiche, privilegia un criterio che trae spunto dal tema d’anno scelto per le esercitazioni, con il quale si intende aprire un percorso di conoscenza volto ad analizzare ed approfondire alcuni connotati che definiscono l’identità architettonica pugliese. Il tema d’anno indaga le architetture mendicanti, le quali sono particolarmente diffuse in Puglia e confermano una continuità costruttiva sul territorio pugliese, la quale si è avvalsa dell’uso della pietra come segno distintivo ed inequivocabile. Conoscere il preciso linguaggio architettonico che le connota è la ineliminabile premessa per intervenire con consapevolezza critica e cognizione tecnica su quelle testimonianze che reclamano un intervento di restauro. Architectural Restoration A Lessons regards general and specific problems connected with the design problem choosed and developed this year during the seminars. The aim is to undertake a research that analyses and deepens the characters of Puglia’s architectural identity. The design problem of teaching seminars are mendicant cloisters. They confirm a particular architectural tradition that underwent a characteristic development in Puglia.They bear witness to a form of building continuity over the territory that bears the use of stone, as its distinctive, unequivocal mark. A knowledge of the specific architectural expression that characterizes axial domed churches is an essential premise in order to be able to operate with a full historical-critical awareness and due technical skills on those identified instances requiring restoration work. Lezioni ex cathedra (n.14 lezioni per un numero complessivo di 28 ore) I contenuti delle lezioni sono illustrati in successione logica dalla fase della conoscenza alle problematiche progettuali: a - Questioni di metodo, lettura e interpretazione storica del monumento attraverso: • la storia intesa come momento propedeutico al progetto di restauro. Lo studio delle fonti indirette (ricerche bibliografiche e archivistiche) • il rilievo come strumento sussidiario. Lo studio delle fonti dirette (il rilievo grafico e fotografico) b - I materiali dell’edilizia storica: • la pietra (strumenti, lavorazioni, trattamenti nella posa in opera) • i laterizi (processo produttivo tradizionale, posa in opera e trattamenti superficiali) • i leganti, le malte, gli intonaci e le tinteggiature • il legno: caratteristiche, lavorazioni e connessioni negli elementi costruttivi c - I sistemi costruttivi: • murature, scale, archi, volte, cupole, solai, coperture d - I fenomeni di degrado: • i difetti e i fattori intrinseci di alterazione dei materiali • gli agenti chimici, fisici e biologici • l’umidità, le sue cause, gli effetti del deterioramento • i dissesti strutturali (v. modulo prof. G. Uva) e - La diagnostica: • il rilievo del degrado (accertamenti, campionature, prove in laboratorio, controlli non distruttivi) • il riconoscimento di un quadro igroscopico • l’identificazione di un quadro fessurativo (v. modulo prof. G. Uva) f - Il restauro dei materiali, delle superfici e degli elementi costruttivi: • ll restauro delle superfici lapidee: consolidamento, integrazione, pulitura, protezione • il restauro delle cortine laterizie: consolidamento, integrazione, pulitura, protezione • gli interventi sugli intonaci e sulle tinteggiature: dalle metodologie puramente conservative ai criteri fondati sulla reintegrazione dell’immagine • il restauro degli elementi lignei: disinfestazione, consolidamento, integrazione, pulitura, trattamenti preventivi • il restauro delle strutture murarie e lignee: criteri orientativi negli interventi a carattere statico (murature, solai, volte, coperture) (v. modulo prof. G. Uva) g - I nodi problematici del restauro: • il concetto di minimo intervento • il principio della reversibilità • il rapporto conservazione/innovazione, anche in relazione agli orientamenti teorici nel dibattito attuale • i problemi di integrazione architectural expression that characterizes axial domed churches is an essential premise in order to be able to operate with a full historical-critical awareness and due technical skills on those identified instances requiring restoration work. Lessons (14 lessons for 28 hours) The contents of the lessons are illustrated in sequence from knowledge to project: a - History as foundation of restoration and the survey as a subsidiary instrument (2 hours) b - Materials of historical architecture constructive elements and traditional building techniques (8 hours) c - Decay phenomena (2 hours) d - Diagnosis (4 hours) e - Restoration of materials, constructive elements and surfaces (8 hours) f - Restoration problem nodes (2 hours) g - An exemplary case of restoration (2 hours) Lessons (14 lessons for 28 hours) Lessons regards general and specific problems connected with the design problem choosed and developed this year during the seminars. The aim is to undertake a research that analyses and deepens the characters of Puglia’s architectural identity. The design problem of teaching seminars are mendicant cloisters. They confirm a particular architectural tradition that underwent a characteristic development in Puglia.They bear witness to a form of building continuity over the territory that bears the use of stone, as its distinctive, unequivocal mark. A knowledge of the specific Esercitazioni (n.23 esercitazioni per un numero complessivo di 92 ore) Le esercitazioni in aula, che hanno carattere seminariale, si conducono in gruppi di non più di tre allievi su monumenti concordati con la docenza, i quali siano esemplificativi di alcune delle problematiche disciplinari. Il tema d’anno verrà studiato per fasi successive: i - La conoscenza: • Rilievo metrico, rilevamento fotografico, rilievo dei materiali, rilievo del degrado e restituzione grafica • Analisi storica, attraverso indagini bibliografiche e archivistiche, volta ad indagare le trasformazioni e far luce sulle fasi costruttive l - L’analisi: • Esame dell’articolazione spaziale, della consistenza materiale, delle specificità costruttive e figurative, dei fenomeni di degrado e dei meccanismi di danno m - Il progetto: • Individuazione dei nodi problematici del restauro dell’opera (questioni di integrazione delle lacune, rimozione di aggiunte, sostituzione, completamento, smontaggio e rimontaggio, risanamento dei materiali, consolidamento, miglioramento statico, riconversione d’uso). Teaching seminars (23 seminars for 92 hours) The projects are drawn up by groups of three students gathered together in teaching seminars. The churches that each group analyses exemplify some of restoration problem nodes. The design problem is studied along successive phases: 1- Knowledge (architectural survey and historical study) 2- Analysis (spatial articulations, physical consistency, formal aspects, decay phenomena, structural damage) 3- Project (problems concerning disassembling and reassembling of the works, filling in the gaps in walls, removing additions, completing structures, looking for consolidation solutions, changing the function of buildings). Insegnamento di Teorie e Tecniche L’insegnamento di Teorie e Tecniche Costruttive nel loro sviluppo storico, in stretta integrazione con la disciplina del Restauro Architettonico, ha l’obiettivo di fornire agli allievi gli strumenti specialistici per la progettazione degli interventi di restauro strutturale dell’Architettura, in modo da garantire il grado di sicurezza richiesto nel rispetto della identità storica e costruttiva dell’edificio. Il percorso di apprendimento, coerentemente con quella che è la caratterizzazione del secondo ciclo, si svolge attraverso il contatto diretto con il monumento e l’esercizio del progetto di Restauro. A supporto dello sviluppo del tema progettuale, durante le lezioni ex-cathedra verranno fornite le basi teoriche e tecniche per la comprensione del funzionamento strutturale degli edifici monumentali, affinché l’allievo acquisisca la capacità di definire il modello strutturale e costruttivo e che sarà poi al centro delle attività del laboratorio. Particolare attenzione sarà dedicata all’individuazione della “regola dell’arte”, sulla base della trattatistica storica e dell’esame di alcuni edifici esemplari, e alla definizione di un modello di edificio ad ossatura muraria “ideale” in termini di organizzazione strutturale, apparecchiatura e tessitura dei vari elementi portanti e cura degli elementi di connessione tra le parti e dei dettagli costruttivi. Su questa base si potranno riconoscere tutte le carenze di impianto strutturale, congenite o acquisite durante l’evoluzione storica dell’organismo edilizio. Saranno poi illustrate le attuali linee guida per la sicurezza strutturale, con riferimento ad un sistematico esame delle modalità di collasso più frequenti per la tipologia edilizia muraria e alle normative tecniche adottate a livello nazionale ed internazionale. A supporto della modellazione strutturale e dei calcoli e delle verifiche statiche su cui il progetto di restauro deve basarsi si farà riferimento, oltre agli strumenti classici della statica grafica e della Meccanica dei Materiali, a strumenti innovativi di modellazione, anche tridimensionale. Theory and Techniques of Construction and their historical development A The course of Theory and Techniques of Construction and their historical development, in a strict relationship with the teaching of Architectural Restoration, is aimed at providing to the students specialist tools for designing architectural rehabilitation interventions, in order to guarantee the required safety level while respecting, at the same time, the architectural and constructive identity of the monument. The learning method is based on the direct contact with the monument and the practical application of the Restoration Design. During the lessons, theoretical and technical bases will be provided, in order to support the practical development of the individual design theme, allow the comprehension of the structural behaviour of monumental buildings and the definition of the constructive and structural model. 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 architettura. Articulation of educational activities The Restoration Studio is composed of two teachings: Architectural Restoration, Theory and Techniques of Construction in their historical development, whose theoretical lessons and applied activities are developed in a strict coordination. Theoretical learning is aimed at the knowledge of the construction and of its different connotations, and at the definition of a methodology for the intervention which is coherent with the theoretical principles of conservation of the historical image of the monument. Applied activities are related both to the documentation of the monument in the actual conditions (architectural survey) and to the development of the restoration project, which directly derives from the formal, constructive and structural model. 115 116 Lezioni ex cathedra (n.9 lezioni per un numero complessivo di 18 ore) I contenuti delle lezioni sono illustrati in successione logica dalla fase della conoscenza alle problematiche progettuali: a - Problemi strutturali dei monumenti e dell’edilizia storica. (Approccio metodologico alla conoscenza e all’analisi; Dai sistemi strutturali elementari all’edificio complesso in muratura). (2 ore) b - Analisi strutturale applicata allo studio degli edifici storici; statica delle costruzioni in blocchi lapidei. (4 ore) c- Elementi strutturali e tecniche costruttive murarie tradizionali (la regola dell’arte dell’opera muraria. Dissesti e meccanismi di collasso; elementi portanti orizzontali: piattabande ed archi; sistemi voltati e cupolati; sistemi lignei. (6 ore) d - Diagnostica e riabilitazione strutturale per le costruzioni in muratura (2 ore). e - La sicurezza strutturale per gli edifici in muratura: quadro normativo (2 ore). f - criteri orientativi negli interventi a carattere statico (murature, solai, volte, coperture) (2 ore) Lessons (9 lessons for 18 hours) The contents of the lessons are illustrated in a logical progression, starting from the knowledge phase and arriving to the design applications: a – Structural problems of monuments and historical buildings (methodological approach to knowledge and analysis; elementary structural systems and complex buildings) (2 hours) b – Structural analysis applied to historical constructions; statics of stone blocks constructions (4 hours) c- Traditional constructive methods and structural elements for masonry buildings (rule of the art; failure modes ; horizontal structural systems: flat arches, arches, vaults, domes; wooden structures) (6 hours) d – Diagnostics and structural rehabilitation for masonry constructions (2 hours) e – Vulnerability assessment for historical buildings (2 hours) f – Structural safety and masonry constructions: technical requirements and guidelines (2 hours) Esercitazioni(n.8 esercitazioni per un numero complessivo di 32 ore) Il laboratorio prevede: esercitazioni di carattere seminariale e attività in aula (elaborazioni grafiche, verifiche e calcoli, utilizzo di software e strumentazioni tecniche); verifiche ex-tempora delle conoscenze acquisite; discussione e valutazione periodica del lavoro svolto. L’attività progettuale avrà come oggetto un monumento proposto dai docenti nell’ambito del tema d’anno (le architetture mendicanti), e si svilupperà per fasi successive, in ciascuna delle quali vi è uno specifico e autonomo apporto di ciascuna disciplina, e al termine delle quali l’allievo dovrà produrre delle sintesi grafiche significative: 1- Conoscenza (Raccolta della documentazione disponibile sul progetto originale, l’esecuzione e le fasi costruttive Rilievo e restituzione grafica degli elementi strutturali, dei materiali e delle caratteristiche fisico-meccaniche. Rilievo e restituzione grafica dei quadri fessurativi e dei meccanismi di danno e collasso parziali e globali.) 2 - Analisi e modellazione strutturale (comprensione e schematizzazione dell’organizzazione strutturale dell’edificio e dei carichi; scomposizione costruttiva e rilievo di dettaglio degli elementi strutturali e dei nodi costruttivi); analisi critica dell’organizzazione strutturale spaziale e delle carenze di impianto strutturale preesistenti. Sintesi critica dei meccanismi di collasso rilevati, con individuazione di un modello “schematico” per la verifica statica. Definizione dettagliata del modello di analisi strutturale (geometria, nodi costruttivi, materiali, carichi). Calcolo e verifica strutturale. Sintesi grafica della fase di analisi strutturale.) 3 - Progetto (Definizione del nuovo modello strutturale che scaturisce dallo specifico progetto di restauro sviluppato. Verifica strutturale, scelta e definizione tecnica degli interventi di consolidamento, integrazione, sostituzione, etc. (coerentemente con il modello formale e costruttivo individuato). schematic model for the static assessment. Refinement of the structural model (geometry, nodes, materials, loads). Structural assessment and graphical synthesis of the structural analysis. 3 – Rehabilitation design (definition of the updated structural model; assessment, definition of the guidelines for the structural rehabilitation and operational definition of the specific choices, Teaching seminars (8 teaching seminars for 32 hours) During the course workshops and classroom activities are scheduled (graphical class-works, static verifications, software applications; tests for the verification of the acquired knowledge). The individual design will concern a monument related to the specific year-theme (mendicant cloisters), and will be developed through progressive steps, each of which will be completed by a graphical synthesis: 1- Knowledge (Retrieval of information and documents about the original project, the execution, constructive phases; Survey and graphic processing of the structural elements, materials; cracking patterns; local and global failure modes). 2 – Structural analysis and modelling (comprehension and modelling of the structural organisation and loads; constructive resolution and detailed survey of the structural elements and constructive nodes); critical analysis of the spatial structural arrangement and its actual defects. Critical synthesis of the collapse mechanisms, and elaboration of a Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. E’ ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Organization of educational activities Enrolment should be made in the e-learning system. Abilitation In order to enrol, students should have passed the provided propaedeutics. Enrolment with reserve is allowed only for students that will pass all the propaedeutics within the winter session. Modalità d’esame L’esame consiste in un colloquio sugli elaborati grafici di progetto e sul contenuto delle lezioni teoriche. Exam The exam is individual and will consist in an oral exam about the content of theoretical lessons and, and a discussion about the project developed during the year. Corso B/ Ignazio Carabellese, Mariella Diaferio Definizione - Finalità. La disciplina ‘Restauro’ ha per fine la sopravvivenza dei beni culturali. Con il termine `restauro’ definiamo “... il complesso degli interventi tecnico scientifici intesi a garantire, nell’ambito di una metodologia storico-critica ed estetico, la continuità temporale di un’opera d’arte”. La finalità del corso è pertanto orientata all’acquisizione dei criteri, seguiti in passato e attuati ai nostri giorni, delle metodologie e delle tecniche atte a perseguire tale obiettivo. Poiché il concetto di tutela si è esteso dai singoli monumenti ai valori di ambiente, l’impegno del restauratore si rivolge oggi alla prospettiva molto più complessa del restauro inteso anche in senso urbanistico, prendendo in considerazione gli interessi della vita associata come prioritari ai tini delle scelte; è pertanto indispensabile la acquisizione critica dei fondamenti normativi e dei documenti della cultura che, a livello nazionale ed internazionale, sintetizzano il pensiero e indirizzano la prassi. Il Laboratorio di Restauro Architettonico ambisce a conseguire molteplici obiettivi: contribuire a formare la capacità di leggere l’architettura storica nella verità del suo messaggio; contribuire a formare architetti in possesso della strumentazione critica necessaria per affrontare in maniera consapevole le tematiche culturali, scientifiche e tecniche sottese alla disciplina del restauro; contribuire a formare architetti in grado di operare responsabilmente e con discernimento delle conseguenze delle proprie scelte sul patrimonio storico e architettonico. Contenuti Va ricordato che l’attività del restauro nasce dalla convinzione della ìneludibilità del bisogno di raccogliere il messaggio di civiltà proveniente dal passato e dall’imperativo etico della sua trasmissione al futuro nella propria integrità. Il messaggio di civiltà è racchiuso in tutto ciò che veicola la memoria (monumentum) La nozione di monumento comprende dunque ogni oggetto che sia in grado di evocare il ricordo e di testimoniare la dinamica storica ed estetica. Con tale definizione si introduce il concetto di Bene Culturale. Bene culturale è un termine moderno che vuol dire: testimonianza materiale avente valore di civiltà. Esso comprende i beni architettonici, tra i quali vi sono, oltre ai manufatti architettonici dal tardo antico in poi, anche quelli archeologici e quelli ambientali e paesaggistici (infrastrutture, opere di coltura agraria in quanto aventi valore paesistico), ambienti naturali o artificiali di valore paesistico. Beni culturali sono anche le pitture, le sculture, i libri, i fondi archivistici, le vetrate, i mosaici, le ceramiche i mobili, gli oggetti in metallo, ogni qual volta in ognuno di essi è possibile individuare; un autentico documento di civiltà. Il corso, inteso come disciplina per formare alla comprensione della problematica della tutela attiva dei beni culturali, riguarderà il patrimonio architettonico e ambientale. Si ritiene questa precisazione indispensabile, essendo esso indirizzato ad allievi architetti, cioè ad un gruppo di futuri operatori per i quali gli interventi sul patrimonio architettonico, artistico e storico, e su quello paesistico urbano e naturale, sono riconosciuti dalla legge professionale di loro esclusiva competenza. Per essi la disciplina costituisce irrinunciabile peculiarità della futura attività specialistica e soprattutto dell’intera formazione culturale, per il cui raggiungimento non si può trascurare la costante incidenza che hanno i valori ambientali per territori come quello italiano o europeo in generale, dei quali la tutela, che si attua mediante il Restauro, è tenuta ad occuparsi. Sul Bene Culturale si esercita: un’azione giuridica di tutela; un’azione amministrativa di salvaguardia; una specialistica di conservazione, di esclusiva competenza degli architetti, che si realizza mediante il Restauro. Il Corso si configura dunque come la disciplina con maggiore incidenza operativa e specialistica e, per la voluta caratterizzazione critica e metodologica, pone il proprio fondamento scientifico nella conoscenza storica. Solo questa, infatti, consente di individuare in quali termini si posero e si formarono le intenzioni delle comunità che promossero la realizzazione delle opere che oggi 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 A specific attention will be devoted to the study of the “rule of the art” (on the base of historical treatises and the analysis of paradigmatic case studies) and to the definition of the ideal model (with regard to the structural arrangement, masonry texture, constructive elements, connections, structural details). It will then be possible to identify the defects in the structural organization (either intrinsic or induced by external events). During the course the modern guidelines for the structural safety of historical constructions will be illustrated, by a systematic analysis of recurrent collapse modes and of the technical codes actually adopted at international and national level. The phase of the structural modelling and verification will be supported by the traditional tools of graphical statics and by advanced 3D modelling methods. 117 118 presenta a noi come il prodotto, il risultato delle azioni di numerose generazioni, compiuto attraverso secoli di lavoro, durante i quali sono andati sedimentandosi i valori che l’occasione del restauro permette di riscoprire. Gli studi che precedono e accompagnano le operazioni di restauro che perseguono la conservazione del Bene Culturale, restituiscono alle discipline storiche elementi di conferma, di aggiornamento e di sempre nuova comprensione del significato del Bene. Ciò si fonda sulla conoscenza oggettiva del bene da conservare. Essa si realizza tramite una parola antica ma sempre attuale, il Disegno, che si concretizza nell’operazione del rilievo. Gli strumenti del rilievo possono variare dalla corda metrica alla stazione totale e alla fotogrammetria o alle camere termografiche e ai georadar. Tali strumentazioni servono a dare alla nostra disciplina non il bel disegno fine a se stesso, ma la buona ed efficace rappresentazione oggettiva, senza la quale non è possibile stabilire il dialogo con l’oggetto ed operare le scelte per la definizione del programma di intervento. Essa partecipa a costituire l’analisi critica che imprescindibilmente contrassegna la fase di “ approccio al Bene Culturale. Attraverso le difficoltà del rilievo, l’operatore addetto alla conservazione dei beni culturali mette a fuoco ed approfondisce la cultura geometrica dell’autore e dei tempi in cui si realizzò l’opera. Essa, nel caso delle strutture murarie, coincide con la struttura statica. Ciò consente anche di verificare, attraverso gli indispensabili processi di schematizzazione, i rapporti intercorrenti tra i vari elementi nell’oggetto da rilevare e tra l’oggetto e il contesto. In realtà si opera un processo di conoscenza che ripercorre 1’ iter progettuale dell’opera in esame, individuando le scelte tecniche e formali dei materiali e î caratteri costruttivi e tecnologici della fabbrica. Tutto ciò permette di fissare il programma di intervento per la conservazione, che evidentemente non può essere una progettazione intesa come esercizio di inventiva ma ha bensì carattere processuale, un’indagine continua sul bene da conservare Essa non si compie se non attraverso l’incontro con la fabbrica. Per la parte riguardante la metodologia operativa del Restauro si intende precisare la netta distinzione del Restauro dalle discipline della progettazione alle varie scale che si configurano in altri ambiti. A parte l’opposta angolatura determinata dal significato della “utilizzazione”, che per le discipline compositive é un dato mentre per gli interventi di restauro è un risultato, non sembra pensabile oggi immaginare una qualsiasi progettazione che si possa sovrapporre all’oggetto da restaurare, se non quella strettamente necessaria imposta dalla sua conservazione. Essa esclude, ovviamente, il ricorso a qualsiasi malintesa “artisticità”, ma comprende quella della riutilizzazione compatibile con la struttura fisica e la vocazione del manufatto restaurato. In questa ottica è evidentemente esclusa la possibilità di considerare il Restauro come l’insieme di operazioni tendente ad adeguare gli edifici antichi alle esigenze moderne, assimilandolo al Recupero edilizio, mentre si afferma che alla disciplina dei Restauro spetta certamente la progettazione della Conservazione integrata, vale a dire la riutilizzazione compatibile del patrimonio architettonico che, nel rispetto dei valori derivati dal modello distributivo e costruttivo propri dell’edificio antico sappia ricercare una riutilizzazione conforme alla vocazione del manufatto, la quale serva a prolungare la vita senza alterai-ne la sostanza e l’autenticità storica ed estetica. Tale approccio alla disciplina fa capo alla più moderna cultura ed in particolare alla lezione dei maestri italiani che hanno contribuito alla definizione del Corpus disciplinare del Restauro, mirabilmente sintetizzato nella Carta di Venezia del 1964. A distanza di oltre quaranta anni, la validità di tale documento é confermata dalla evidenza quasi profetica delle affermazioni contenute nei suoi articoli e dalla constatazione quotidiana della pressione crescente dei meccanismi del profitto, che in maniera sempre meglio dissimulata svuotano - letteralmente - il patrimonio architettonico e ambientale dei propri contenuti. La proposta scientifica e didattica si ispira al solco tracciato dal pensiero e dalle opere di quelle figure e tende a trovare la conferma degli assunti culturali innanzi richiamati nel contesto storico e geografico delle regioni meridionali e del bacino mediterraneo. Si affronteranno quindi argomenti di carattere generale, aspetti metodologici e problematiche specifiche che traggono spunto dal tema d’anno scelto per le esercitazioni. Con esso si intende intraprendere un percorso di conoscenza volto ad analizzare ed approfondire i tratti che definiscono l’identità dell’architettura pugliese. Ciò nella prospettiva della conservazione di un patrimonio dalla individualità irripetibile, ai fini della sua trasmissione alle generazioni future. 1.2 Metodologia didattica li metodo adottato é induttivo: dall’osservazione paziente e approfondita della fabbrica si ricava da un lato l’apprendimento dell’architettura nel suo farsi, dall’altro si scoprono le ragioni della sua tutela L’apprendimento teorico (sapere) é relativo ai principi che guidano le fasi di conoscenza, il riconoscimento, l’interpretazione dei valori storici, artistici, estetici e le scelte nel progetto di restauro: - lo studio della storia delle stratificazioni architettoniche e dei criteri che consentono di valutarne la forma, la consistenza materiale, il degrado (Restauro Architettonico); - la definizione del modello statico e lo studio dei processi che alterano le condizioni di stabilità, collocati criticamente entro la rivisitazione della dinamica evolutiva degli assetti costruttivi. (Teorie e Tecniche costruttive nel loro sviluppo storico). Le applicazioni progettuali (saper fare) riguardano la capacità di pervenire, attraverso l’impostazione, l’articolazione e l’elaborazione di un progetto di restauro, alla sintesi critica e alla dimostrazione della maturità progettuale relativa alla finalità della conservazione dei monumenti tramite appropriati interventi. Essi richiamano tanto la cognizione tecnico scientifica che consente l’impiego criticamente consapevole di tecnologie e di materiali moderni, quanto la capacità di creare soluzioni progettuali originali e coerenti rispetto agli obiettivi conservativi individuati. Argomenti delle lezioni 1. La conoscenza della fabbrica: metodologia della ricerca storica e le fonti; Le fonti ed i luoghi della ricerca, rapporto fra conoscenza storica e progetto, la conoscenza della “fabbrica comune” 2. La conoscenza della fabbrica: Il rilievo per il restauro Dal rilievo geometrico a quello per il restauro: strutturale, materico, degrado, dissesto, etc… 3. La conoscenza della fabbrica: le indagini distruttive e non; 4. Il progetto ed il cantiere premoderno: La trattatistica e la fabbrica ; 5. Il progetto ed il cantiere premoderno: Tecnologia edilizia, le murature; 6. Il progetto ed il cantiere premoderno: Tecnologia edilizia, i sistemi spingenti; 7. Il progetto ed il cantiere premoderno: Tecnologia edilizia, solai e capriate; 8. Il progetto ed il cantiere premoderno: Tecnologia edilizia, finiture e serramenti; 9. Degrado e Dissesto: il degrado dei materiali; Degrado chimico fisico e umidità; 10. Degrado e Dissesto: il dissesto ed i quadri fessurativi; Diagnostica, Cause e rimedi nei dissesti. Rapporto tra forma e resistenza delle strutture storiche agli eventi sismici; 11. Il progetto di restauro: Impostazione del progetto, predisposizione degli elaborati; 12. Tecnologie d’intervento: Risanamento e Consolidamento dei materiali lapidei Tecnologie ed esempi; 13. Tecnologie d’intervento: Risanamento e Consolidamento del legno; Tecnologie ed esempi; 14. Cantieri e progetti: presentazione in aula 15. Cantieri e progetti: visita in cantiere 16. Grandi Cantieri e progetti di restauro 17. La legislazione: il T.U. 42/2004 18. Il restauro a grande scala: il restauro urbano ed i problemi dei centri antichi; 19. Il restauro a grande scala: il restauro del paesaggio ed i PUTT; 20. Il restauro a grande scala: il restauro preventivo e la conservazione programmata; 21. Il restauro archeologico e il rudere; 22. La stratigrafia nel restauro; 23. Il restauro in Puglia: L’Ottocento; 24. Il restauro in Puglia: gli interventi negli anni ’50 e ’60. Corso C/ Giacomo Martines, Mariella Diaferio Tema d’anno Architetture monumentali in pietra di terra di Bari Design Problem Monumental stone architecture of Bari Lezioni di Restauro architettonico C Il corso prende come oggetto di studio alcuni Monumenti significativi della tradizione costruttiva in pietra della terra di Bari. Lo scopo del laboratorio è di fornire gli strumenti teorico-operativi necessari allo sviluppo del progetto di restauro del manufatto architettonico. Tale operazione è inscindibile dalla conoscenza profonda dell’oggetto dell’intervento, dal punto di vista storico-documentario, geometrico (rilievo), tecnico-costruttivo, delle condizioni di conservazione. La prima fase del corso sarà tesa all’acquisizione da parte degli allievi delle conoscenze storco-critiche, formali e tipologiche sul manufatto d’interesse. Nella seconda fase del corso si forniranno gli strumenti metodologici atti a definire lo “stato normale” dell’oggetto e quindi ad elaborare il progetto di restauro, attraverso l’analisi e l’interpretazione dei dati di “rilievo”. Infine si opererà un saggio di ricostruzione dell’opera, imprescindibile per l’approfondimento della conoscenza dell’oggetto, delle tecniche costruttive e quindi dei valori intrinseci del manufatto e delle valenze da tutelare e tramandare (fine ultimo della disciplina del restauro architettonico). I principali argomenti delle lezioni saranno relativi a: - Le ragioni del restauro architettonico - Metodi del restauro architettonico - Differenze d’approccio metodologico: Restaurare, ripristinare o conservare. - Ricerca storico-archivistica finalizzata al restauro architettonico - Tecniche costruttive: fondazioni, murature,strutture voltate, orizzontamenti 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 costituiscono la testimonianza di civiltà il cui valore si intende preservare. Essa soltanto, ancora, consente di ricondurre mentalmente il bene culturale da tutelare nelle condizioni del suo tempo e di ricercarne l’interna unità, i significati e di individuarne gli eventuali “quozienti” letterari. L’estensione dell’istanza storica ed estetica dal monumento isolato all’ambiente urbano e rurale ed a quello paesaggistico configura l’intimo intreccio fra urbanistica e restauro e fra programmazione economica, pianificazione territoriale e restauro. Il corso postula una reciproca influenza fra queste discipline, pur nella definita autonomia dei propri ambiti culturali e specialistici che sono diversi, essendo però comuni i principi di tutela degli aspetti umani e sociali e la strumentazione delle leggi sulla protezione delle bellezze naturali e paesaggistiche. E’ evidente che la conservazione non può prescindere dalla fisicità del Bene Culturale, quello che la cultura germanica chiama Bausubstanz. Il Corso dovrebbe avere quindi, come logico corollario, il cantiere di restauro, cioè il luogo dove in maniera univoca e irripetibile è possibile verificare sul campo idee e tecniche di conservazione, alla stesso modo in cui per la formazione di un vero archeologo non dovrebbe mancare la partecipazione ad una campagna di scavi. Alla storia dell’architettura, e in generale a quella dell’arte, appartengono i “testi” e i “materiali” degli edifici oggetto del nostro studio, ma bisogna osservare che quasi sempre un’architettura del passato si 119 120 Topics of architectural restoration C The monuments used as study cases are chosen for their constructive characteristics typical of the apulia tradition The Laboratory aim is to build theoreticalpractical instruments for a restoration project. This step needs the deep historical, technical, conservative knowledge on the object and his survey. The first step of the laboratory is dedicated to collect this knowledge. The second step is to chose the “normal configuration” of the study case and to design the restoration project. The third step is on a reconstruction exercise to prove the acquisition of the instruments collected in the laboratory. The main topics will be referred to the problem of restoration design: - The architectural restoration reasons - The architectural restoration methods - Methodological differences: Restoration, reconstruction or conservation - Historical research finalized to the restoration - Building technologies - The “correct form” of the monument - Design for the historical architecture - The architectural process of decay - The structural restoration - Work examples - Guide to the restoration project Lezioni di Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico C - Problemi strutturali dei monumenti e dell’edilizia storica. - Elementi strutturali e tecniche costruttive murarie tradizionali - Il legno: caratteristiche fisiche e meccaniche; elementi strutturali; l’assessment delle strutture lignee. - La vulnerabilità strutturale: Metodi di valutazione: Le schede di I e II livello: Casi di studio. - Diagnostica e riabilitazione strutturale per le costruzioni in muratura. - La sicurezza strutturale per gli edifici in muratura: quadro Normativo. - Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni. Topics of Theory and Techniques of Construction in their historical development - Structural problems of Monuments and historical buildings - Structural elements and traditional construction techniques - Woods: physical and mechanical characteristics; structural elements, assessment - Structural risk: evaluation methods, study cases. - Structural investigation and remedy - Structural security: Normative. - Guide-lines for the evaluation and reduction of the seismic risk in the cultural values dalla iscrizione al corso. Esercitazioni Le esercitazioni costituiscono lo sviluppo del tema d’anno e si articolano in: a. studio del monumento: indagine tipologica e morfologica, indagine storicodocumentaria, indagine dell’oggetto nel suo contesto; b. studio degli elementi e delle tecniche costruttive del monumento; c. rilievo architettonico del monumento e delle sue parti; rilievo tematico del fabbricato e delle sue condizioni di degrado. d. identificazione dello “stato normale” e saggio di ricostruzione. Modalità d’esame Per sostenere l’esame lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste, e deve avere frequentato con regolarità e svolto con profitto tutte le attività didattiche previste. L’esame consiste in un colloquio sugli elaborati grafici di progetto e sul contenuto delle lezioni teoriche. Exercises There are planned some exercises during the course: a. typological and morphological analysis, historical analysis, the monument and his surrounding area; b. constructive technique and elements of the monument; c. architectural survey; state of decay. d. chose the “normal configuration” and reconstruction project Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio delle lezioni. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro gli appelli straordinari invernali. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio la decadenza Laboratorio 2 di Costruzione dell’architettura Building Design Studio 2 concretamente definendo nella storia del costruire come arte, come scienza, come tecnica. L2CA-12 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura Aims and contents The course, through the three teachings that define it, aims mainly to guide the student towards a structural design synthesis – in the field of masonry structures as well as reinforced concrete structures – of an architectural organism. Once defined the building nature, its firmitas design - involving problems not uncommonly difficult for building safety – represents one of the most complex, and at the same time, most fascinating subjects of structural design as they have been really defined in the construction history seen as art, science and technique. • Progetto di strutture - Icar 09 – 9 crediti •• Teorie e tecniche della progettazione architettonica - Icar 14 – 3 crediti Corso A • Dora Foti •• Claudio D’Amato Corso B • Giuseppe Marano •• Vincenzo Minenna Finalità e contenuti disciplinari I corsi, attraverso i tre insegnamenti che concorrono a definirli, hanno come obiettivo prioritario quello di far pervenire l’allievo a sintesi complete nel campo della progettazione strutturale –relativa sia alla muratura portante che al cemento armato– di un organismo architettonico di medie dimensioni (edificio specialistico). Infatti una volta che sia stata definita la natura dell’edificio, la progettazione della sua firmitas –coinvolgendo problemi non di rado ardui per la sicurezza della costruzione– costituisce uno degli argomenti più complessi e per ciò stesso più affascinanti della progettazione strutturale così come si sono venuti Articolazione delle attività didattiche Le attività intra moenia sono articolate in: lezioni; seminari finalizzati alla lettura tecnico-costruttiva di casi di studio significativi; esercitazioni per l’apprendimento guidato in aula dei contenuti disciplinari proposti nelle lezioni e nei seminari; atelier di progettazione strutturale, condotto su esempi personalizzati, con progetto e dimensionamento delle soluzioni adottate, elaborazione di disegni d’insieme e di dettaglio costruttivo, calcolo di verifica condotto alla luce delle vigenti normative strutturali. Articulation of educational activities The intra-moenia educational activities are articulated into: lessons; workshops finalised to the technical/constructive reading of significant study-cases; exercitations in classroom, for the guided learning of the theoretical contents; atelier of structural design on personalised examples, consisting of the structural dimensioning of a project, and its adopted solutions, but also of the elaboration of overall drawings and of constructive details’ ones, and of their verification calculation following the current structural regulations. Progetto di strutture (Dora Foti - Giuseppe Marano) Il corso di Progetto di Strutture, collocato nel Laboratorio 2/A di Costruzione dell’Architettura, si prefigge l’obiettivo primario di consolidare e fornire la conoscenza delle strutture necessaria ad ogni studente per lo sviluppo e la realizzazione delle proprie idee e scelte progettuali. Scopo del corso è quindi provvedere alla formazione per la risoluzione delle principali problematiche legate all’elaborazione di modelli architettonici e anche alla loro analisi e verifica di sicurezza grazie ad applicazioni pratiche. Nel corso delle lezioni saranno analizzati differenti sistemi strutturali e il loro comportamento, sia che si tratti di strutture murarie continue, che di sistemi discreti e, quindi, anche del funzionamento di singoli elementi e nodi. Particolare attenzione sarà posta sulle caratteristiche meccaniche dei diversi materiali strutturali e sul loro comportamento statico, in modo che lo studente possa avere gli strumenti adeguati per scelte strutturali opportune. Nel corso particolare importanza sarà data al rapporto tra struttura e forma, indispensabile per la buona riuscita di un progetto strutturale. • Introduzione Progettazione Strutturale: la sicurezza strutturale Gli stati limite I carichi I sistemi strutturali • Concezione delle strutture: a) Sistemi di aste (puntoni e tiranti) b) Sistemi intelaiati (telai, modelli ridotti, diagrammi qualitativi) • Strutture in c.a. a)Materiale b) Funzionamento pilastro c) Funzionamento trave d) Funzionamento solaio Progettazione strutturale in c.a. (1° ESONERO SCRITTO) • Strutture in acciaio / legno: a) Materiale Acciaio – Materiale Legno b) Funzionamento pilastro c) Funzionamento trave-tirante d) Funzionamento nodi Progettazione strutturale in acciaio/ legno (2° ESONERO SCRITTO) • Strutture in muratura moderna e storica: a)Materiale b) Funzionamento pareti in muratura moderna c) Funzionamento pareti in muratura storica 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 e coperture in legno, collegamenti verticali e scale - Lo “stato normale” - La progettazione dell’antico - Tipologie di degrado - Tecniche di consolidamento - Esempi applicativi e modelli di lavoro - Guida alla redazione del progetto di restauro 121 d) Funzionamento degli archi e delle volte Progettazione strutture in muratura (3° ESONERO SCRITTO) Sono inoltre previsti 3 esoneri durante l’anno, ciascuno al termine dei moduli, rispettivamente, 3, 4 e 5. Al termine delle lezioni frontali sono previste esercitazioni sul tema d’anno (progetto di una struttura) + 2 visite in cantiere o presso aziende di produzione inerenti al corso. Gli esami consistono in una valutazione delle prove scritte durante l’anno e in una prova orale alla fine del corso. TESTI CONSIGLIATI • Quaderni del manuale di progettazione edilizia: le strutture – ed. Hoepli • Le strutture in architettura; autori: Mario Salvadori, Robert Heller – ed. Etaslibri • E. Torroja, La concezione strutturale, Torino, UTET, 1966. • E. Siviero, A. Benedetti, La concezione strutturale nel progetto di architettura, Editrice Compositori S.r.l, Bologna, 2002. • Schodek D. L., Strutture, Patron Editore, 2004 . • Migliacci “L’architettura dell’equilibrio e della deformazione” I e II vol. 122 NORMATIVA DI RIFERIMENTO • Circ. 02/02/2009 : “Istruzioni per The course in Design of Structures, part of the Laboratory 2/A of Architectural Construction, primary aims at consolidating and providing knowledge on the structures necessary for each student to develop and implement of his own design ideas and choices. The aim of the course is to provide training for the resolution of the main issues related to the development of architectural models and also to their analysis and safety check through practical applications. During the lessons different structural systems and their behavior will be analyzed, whether on continuous masonry structures, that on discrete systems and, therefore, also on the static behavior of individual elements and nodes. Emphasis will be placed on the mechanical characteristics different structural materials and their static behavior, so that the student can have the proper tools for appropriate structural choices. In the course particular emphasis will be given to the relationship between structure and form, which is essential for the success of a structural design. • Introduction to Structural Design: Structural safety Limit states loads Structural systems • Conception of structures: a) Systems of rods (struts and tie rods) b) Framed systems (frames, reduced models, qualitative diagrams) • RC Structures a) Material b) Pillar behavior c) Beam behavior d) Slab behavior Structural design in R.C. (1st WRITTEN TEST) • Structures in steel / wood: a) Steel Material - Wood Material b) Pillar behavior c) Tie rod-beam behavior d) Nodes behavior Structural design in steel / wood (2nd WRITTEN TEST) • Modern and historic masonry structures: a) Material b) Modern masonry walls behavior c) Historical masonry walls behavior d) Arches and vaults behavior Design of masonry structures (3rd WRITTEN TEST) • Regulatory aspects of structural design: The duties and responsibilities of the Designer, Project Manager, Quality Controller 3 written tests are also provided during the year, each at the end of, respectively, modules 3, 4 and 5. At the end of the lectures, exercises in groups of 4-5 students each are planned on the design of a structure in order to apply the knowledge acquired during the course. Moreover 2 site visits or at manufacturing companies are planned. Exams require an evaluation based on the written tests during the year and a final oral exams at the end of the course. SUGGESTED BOOKS • Quaderni del manuale di progettazione edilizia: le strutture – ed. Hoepli • Le strutture in architettura; autori: Mario Salvadori, Robert Heller – ed. Etaslibri • E. Torroja, La concezione strutturale, Torino, UTET, 1966. • E. Siviero, A. Benedetti, La concezione strutturale nel progetto di architettura, Editrice Compositori S.r.l, Bologna, 2002. • Schodek D. L., Strutture, Patron Editore, 2004 . • Migliacci “L’architettura dell’equilibrio e della deformazione” I e II vol. REFERENCE CODES • Circ. 02/02/2009 : “Istruzioni per l’applicazione delle Norme tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008”. • D.M. 14/01/2008: “Norme Tecniche per le Costruzioni”. • Ordinanza Ministeriale n. 3274 del 20/03/2003: “Norme Tecniche per il Progetto, la Valutazione e l’Adeguamento Sismico degli Edifici”. • EUROCODICE 2. • D.M. 16 Gennaio 1996: “Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni, e dei carichi e sovraccarichi. • D.M. 9 Gennaio 1996: “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture in c.a., normale e precompresso e per le strutture metalliche” (da utilizzarsi per il calcolo col metodo agli S.L.). • D.M. 14 febbraio 1992: “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture in c.a., normale e precompresso e per le strutture metalliche” (da utilizzarsi per il calcolo col metodo alle T.A.). Teorie e tecniche della progettazione architettonica (Claudio D’Amato - Vincenzo Minenna) Finalità Il modulo di T&T intende offrire all’interno del Lab2CA alcuni strumenti culturali, scientifici e tecnici che, riprendendo gli studi fatti negli anni precedenti, favoriscano negli allievi una scelta strutturale consapevole nell’ambito del progetto di architettura complesso che essi dovranno affrontare nei laboratori di laurea del quinto anno. Valutazione del profitto La verifica del profitto sarà affidata alla elaborazione di un progetto di dettaglio architettonico–strutturale derivato da uno degli argomenti trattati nelle lezioni stesse (il voto farà media con quello di “Progetto di strutture”). Gli elaborati grafici consisteranno nell’elaborazione di un modello tridimensionale virtuale e o reale; e dovranno essere consegnati almeno una settimana prima dell’appello d’esame prescelto. Sono previste 9 lezioni così articolate per argomenti: - Teorie e tecniche della costruzione plastico-muraria: il progetto in pietra da taglio e in muratura - Teorie e tecniche della costruzione elastico-lignea: progettare con il legno, il ferro, l’acciaio e il vetro - Teorie e tecniche della costruzione elastico-lignea: progettare con il cemento armato Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Modalità d’esame L’esame è individuale e consiste in un colloquio sugli argomenti svolti a lezione e sugli elaborati di progetto sviluppati durante l’anno. Metodi e tecniche di analisi ambientale II Methods and technics of environmental analysis II 1° modulo: Fisica tecnica ambientale II Applied Physics of the built environment II Ing-Ind 11-4 cfu 4° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura Corso A Francesco Ruggiero Corso B Francesco Piccininni Finalità del corso il corso si prefigge di fornire i concetti fisici fondamentali mediante lo studio dei fenomeni, delle leggi fisiche e la definizione dei modelli matematici rappresentativi; inoltre di rendere lo studente capace di effettuare l’esame di significative applicazioni a carattere elementare anche con esercitazioni numeriche. Contenuti disciplinari 1. Acustica Caratteristiche delle onde sonore: natura del suono; onde sonore piane e sferiche; suoni puri e suoni complessi; spettri acustici; campi sonori; sorgenti sonore; grandezze acustiche. Propagazione del suono nello spazio esterno: divergenza delle onde; attenuazioni aggiuntive; barriere acustiche; presenza del 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 • Aspetti normativi della progettazione strutturale: I compiti e le responsabilità del Progettista, Direttore dei Lavori, Collaudatore l’applicazione delle Norme tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008”. • D.M. 14/01/2008: “Norme Tecniche per le Costruzioni”. • Ordinanza Ministeriale n. 3274 del 20/03/2003: “Norme Tecniche per il Progetto, la Valutazione e l’Adeguamento Sismico degli Edifici”. • EUROCODICE 2. • D.M. 16 Gennaio 1996: “Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni, e dei carichi e sovraccarichi. • D.M. 9 Gennaio 1996: “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture in c.a., normale e precompresso e per le strutture metalliche” (da utilizzarsi per il calcolo col metodo agli S.L.). • D.M. 14 febbraio 1992: “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture in c.a., normale e precompresso e per le strutture metalliche” (da utilizzarsi per il calcolo col metodo alle T.A.). 123 124 Modalità d’esame L’esame corrisponde a mezza annualità e consiste in una prova scritta sugli argomenti e gli esercizi trattati nelle lezioni e nelle esercitazioni. Sociologia urbana The Urban Sociology 2° modulo: Tecnologia dell’architettura Technology of Architecture Sps 10-8 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica IX: Discipline sociali, economiche e giuridiche per l’architettura e l’urbanistica Icar 12-7,5 cfu 4° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’architettura CORSO A Fiore Resta CORSO B Diego Cellie Finalità e contenuti disciplinari Il corso è dedicato all’analisi delle morfologie strutturali più comuni oltre a quelle a gabbie cementizie: muratura, legno, ferro; e quindi alla loro risposta in termini di benessere ambientale. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Poiché il corso si svolge nel secondo semestre, è necessario, ai fini dell’iscrizione, che lo studente abbia sostenuto tutte le propedeuticità previste. Modalità d’esame L’esame consiste in un colloquio sugli argomenti sviluppati nelle lezioni. Sergio Bisciglia Finalità e contenuti disciplinari Il corso si profila come un vero e proprio laboratorio in cui conoscenza e sperimentazione si affiancano nella costruzione di possibili scenari futuri per la cui efficace previsione saranno necessarie riflessioni non solo sociologiche, ma storiche, politiche , economiche, urbanistiche , tutte legate da un fil rouge culturale che spazierà dalla letteratura al cinema, alla musica, al folklore come elementi significativi di una nuova società che si sta costruendo su nuovi valori, credi, tradizioni e che, pertanto, formula ancora una nuova domanda di città contribuendo, in misura sempre più significativa, alla sua costruzione. Laboratorio come spazio per conoscere, interpretare, comprendere, costruire sperimentando 1. Conoscere : la città data, i suoi aspetti morfologici architettonici ed urbanistici, la città ‘sociale’ e le sue azioni sul territorio 2. Interpretare: gli elementi caratterizzanti e i produttori di trasformazione 3. Comprenderne la natura e la capacità di riproduzione ed evoluzione 4. Costruire sperimentando in Laboratorio e sul campo, tramite strategie e strumenti di analisi e sintesi innovativi :ipotesi di CITTA’ FUTURA Aims and contents The course is outlined like a real laboratory in which knowledge and experimentation are placed side by side in the construction of possible future scenarios for which effective forecasts are necessary reflections not only sociologically, but historically, politically, economically, and urbanistically, all tied from a cultural fil rouge that will span from literature, to cinema, to music, and to folklore like meaningful elements of a new society that are being constructed on new values, beliefs and traditions that, therefore, still formulate new demands of the city, while increasingly contributing in significant measures, to its construction. The laboratory is a space for knowledge, interpretation, comprehension, and to conduct experimentation 1. Knowledge: the given city, its morphological architectural and urbanistic aspects, the “social” city and its actions affecting territory 2. Interpretation: the characterizing elements and the producers of transformation 3. Comprehension the nature and the capacity of reproduction and evolution 4. To conduct experimentation in the Laboratory and in the field, through strategies and innovative instruments of analysis and syntheses: FUTURE CITY hypothesis Articolazione delle attività didattiche 1. La città La composizione della città La città come sistema di relazioni materiali ed immateriali Periferie, centralità e luoghi centrali Workshop: La campagna urbanizzata e il nuovo significato di città 2. Tecniche e piano di ricerca: Gli strumenti dell’analisi sociologica - osservazione visiva - osservazione uditiva - teoria del campo - cartografia posizionale - vignette tematiche - mappe mentali - mappe sonore - i ntervista libera - intervista con questionario Seminario; Esercitazione applicativa 3. La città, work in progress Gli spazi della tradizione : usi, significati Gli spazi della contemporaneità: usi, significati, trasformazioni Utili o pericolosi invasori? Immigrati e trasformazioni urbane ‘Gentrificazione’ e degrado: nobilitazione e nuove povertà urbane Seminario; Esercitazione applicativa 4. Previsioni per una città futura: “if ... then” Tecniche , metodi, strumenti di previsione Conoscenza della città e scenari futuri i nuovi strumenti urbanistici e i Piani integrati di sviluppo locale gli strumenti sociologici di supporto: - la partecipazione - la valutazione ante - il POE Seminario; Esercitazione applicativa 5. La città impresa Pianificazione strategica e nuove forme di governance urbana Le politiche di comunicazione del territorio Il Marketing strategico La costruzione del prodotto città La promozione del prodotto città Le metropoli future : nuove pre/visioni e nuovi cittadini Seminario; Esercitazione applicativa Attività extra moenia: Studio individuale Ricerca sul campo Verifiche intermedie Articulation of educational activities The course consists of general lessons with exercises and practices applied to the case studies. 1. The city The composition of the city The city as a system of material and immaterial relations Suburbs, burrows and central places WORKSHOP : The urban country and the new significance of the city 2. Techniques and search plan: The instruments of sociological analysis - Visual observation - Auditory observation - Field theory - Cartography positions - Thematic vignettes - Mental maps - Sound maps - Free interview - Interview with questionnaire Seminar; Applicative exercises; 3. The city, work in progress Traditional spaces : uses, significances Contempoary spaces: uses, significances, tranformations Useful or dangerous invaders? Immigrants and urban transformations ‘Gentrification’ and degradation: social classes and new urban poverty Seminar; Applicative exercises; 4. Forcats for city of the future: “if...then”, tecniques methods and instruments of forcasting Knowledge of the city and future scenarios New urban instruments and integrated plans of local development Sociological instruments of support: - participation - evaluation ante - POE Seminar; Applicative exercises; 5. City interprise Strategic planning and new forms of city governance The politics of territorial communication Strategical marketing Construction of the “city product” Promotion of the “city product” The metropolitan future : new forecasts and new citizens Seminar; Applicative exercises; Estra outside activities: Individual study Fiel research Intermediate verifications Modalità d’esame Orale A scleta dello studente la prova d’esame potrà essere integrata con la presentazione di un elaborato, sintesi di ricerche riflessioni teorico-pratiche, svolte sul territorio, sia individualemente che in gruppo. Exams Oral To be chosen by the student, the examination will hate to be integrate whit a presentation of a work that will be a synthesis of research whit theoretical and pratical observations, carried out on the terroritory, either individually or in a group. 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 suolo; disomogeneità atmosferiche. Propagazione del suono nei grandi ambienti: assorbimento acustico; materiali fonoassorbenti; campo sonoro diretto e riverberante; tempo di riverberazione. Propagazione del suono tra due o più ambienti: interazione tra onde sonore e strutture solide; isolamento acustico; potere fonoisolante. Elementi di psicoacustica: caratteristica della sensazione uditiva; audiogramma normale; caratteristiche acustiche del parlato. Misure acustiche: fonometria; misura di livello sonoro; spettrometria acustica. La legislazione acustica in campo ambientale: la zonizzazione acustica. 2. Illuminotecnica Il fenomeno luminoso: luce naturale; luce artificiale; caratteristiche della visione. Elementi di fotometria e colorimetria: sensazione visiva; grandezze fotometriche; leggi di grassmann; sistema normalizzato x-y-z e diagramma cromatico. Le sorgenti luminose: lampade e apparecchi illuminanti. Metodi di calcolo dell’illuminamento all’interno ed all’esterno degli edifici. Illuminazione naturale: fattore di luce diurna 3. Le energie rinnovabili e gli impianti di conversione dell’energia solare la radiazione solare disponibile; i collettori solari; schemi di impianti di riscaldamento ad energia solare, il principio fotovoltaico e le sue applicazioni, l’integrazione in architettura. 125 Estimo Real estate appraisal 126 Pierluigi Morano Finalità e contenuti disciplinari Articolato nei due moduli di Estimo ed esercizio professionale e di Valutazione economica dei progetti, afferenti rispettivamente al primo e al secondo semestre, il corso si pone l’obiettivo di fornire ai futuri architetti le nozioni teoriche, gli strumenti metodologici e operativi e i riferimenti normativi necessari per affrontare e risolvere le problematiche di carattere economico-estimativo che si presenteranno nell’arco della loro attività professionale. Aims and contents The aim of the course is to provide the theoretical notions, the methodological and operational tools and the necessary normative references to face and to resolve the economic problems of evaluation. Lezioni 1. Presentazione del corso: struttura, obiettivi e modalità di svolgimento delle lezioni. 2. Introduzione all’Economia. Definizioni fondamentali. 3. La teoria del consumatore: l’approccio quantitativo. 4. La teoria del consumatore: l’approccio monoparametrica del valore di mercato di un appartamento a civile abitazione. 19. Revisione degli elaborati delle Esercitazioni n.1, n.2 e n.3. 20. Il valore di mercato. Un esempio: la stima diretta del valore di mercato di un appartamento per civile abitazione con procedimento pluriparametrico “per punti di merito”. 21. Il valore di mercato. La stima per capitalizzazione dei redditi. La determinazione del reddito da capitalizzare. 22. Il valore di mercato. La stima per capitalizzazione dei redditi. Il saggio di capitalizzazione. Un esempio: la stima indiretta del valore di mercato di un appartamento per civile abitazione col procedimento per capitalizzazione dei redditi. 23. L’espropriazione per pubblica utilità. 24. La stima delle aree fabbricabili. Nozione di area fabbricabile. Scopo della stima e aspetti economici per le aree fabbricabili. 25. La stima diretta e la stima indiretta delle aree edificabili. Il valore di trasformazione per i giudizi di convenienza economica sulle aree fabbricabili. 26. Il valore di costo. La valutazione dei costi nel processo edilizio con particolare riferimento al progetto di opere e lavori pubblici. 27. Il valore di costo. Gli attori del processo edilizio e le relative finalità. Riferimenti normativi. 28. valore di costo. Tipologie di committenza. 29. Il valore di costo. Il ciclo del progetto: fasi, contenuti, strumenti di valutazione del costo e relativa tolleranza. 30. Il valore di costo. La stima o diretta del costo di costruzione. Strumenti operativi: il prezziario della DEI. 31. testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 4. 32. Il valore di costo. I documenti di contratto. 33. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 34. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con il Computo Metrico Estimativo. Le fasi del Computo Metrico Estimativo e i relativi documenti. 35. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 36. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con il Computo Metrico Estimativo (CME). Le norme di misurazione. 37. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 38. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con CME. La determinazione dei prezzi unitari. 39 Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 40. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con CME. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n.5. L’aggiudicazione degli appalti. 41. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 42. Il valore di costo. L’Aggiudicazione degli appalti. Il quadro tecnico-economico. 43. Un esempio concreto di Computo Metrico estimativo. 44. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 45. La contabilità dei lavori e i relativi documenti. 46. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 47. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 48. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 49. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 50. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 51. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 52. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 53. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. Lectures 1. Presentation of the course: structure, objects and modality of the lessons. 2. Introduction to the Economy. Fundamental definitions. 3. The theory of the consumer: the quantitative approach. 4. The theory of the consumer: the ordinal approach. 5. The theory of the production: a technical and economic problem. 6. The theory of the production. The law of the decreasing marginal productivity. 7. The theory of the production. The isoquanto and the isocosto curves. The curves of the costs in the short and in the long period. 8. The market. Concepts of revenue and profit. 9. The market and the exchange. The main systems of market. 10. An example: the break-even point of an investment with the break even analysis. Text and modality of development of the Practice n.1. 11. Fundamentals of mathematical financial institution. The transfer of the money in the time. Applications. Text and modality of development of the Practice n.2. 12. Review of elaborates of the Practices n.1 and n.2 13. Fundamentals of mathematical financial institution. Accumulation of sums that mature in different times. Applications. Text and modality of development of the Practice n.3. 14. Fundamental definitions. Nexuses between the Economy and real estate evaluation. 15. The principles of real estate appraisal. Relations between value of an economic good and scope of the esteem. 16. The principles of real estate appraisal. The forecast immanent character of the esteem judgment. The price like foundation of the esteem. 17. The principles of real estate appraisal. General validity of the esteem. Judgments of esteem and judgments of economic convenience. The method of real estate valuation. 18. The market value. The appraisal approaches. An example: the monoparametric esteem of the market value of a civil apartment. 19. Review of elaborates of the Practices n.1, n.2 and n.3. 20. The market value. An example: the direct esteem of the market value of a civil apartment with procedure “for merit points”. 21. The market value. The capitalization of the yields. The determination of the yield to capitalize. 22. The market value. The capitalization rate. An example: the indirect esteem of the market value of a civil apartment with the approach for capitalization of the yields. 23. The expropriation for public usefullness. 24. Notion of building area. Scope of the esteem and economic aspects for the building areas. 25. The direct esteem and the indirect esteem of the building areas. The value of transformation for the judgments of economic convenience on the building areas. 26. The cost value. The cost appraisal in the building process for the plan of works and jobs publics. 27. The cost value. The actors of the building process and the relative purposes. Normative references. 28. The cost value. Kinds of committee 29. The cost value. The cycle of the plan: contents, instruments of appraisal of the construction cost and their tolerance. 30. The cost value. The appraisal of the construction costs. The prezziario of DEI. 31. text and modality of development of the Practice n.4. 32. The cost value. The contract documents. 33. Review of elaborates of the Practice n.4. 34. The cost value. The appraisal of the construction cost with Computo Metrico Estimativo (CME). Steps and documents of CME. 35. Review of elaborates of the Practice n.4. 36. The cost value. The appraisal of the construction costs with CME. The measurement norms. 37. Review of elaborates of the Practice n.4. 38. The cost value. The appraisal of the construction costs with CME. The determination of the unit prices. 39. Review of elaborates of the Practice n.4. 40. The cost value. The esteem of the cost of construction with CME. Text and modality of development of the Practice n.5. 41. Review of elaborates of the Practice n.5. 42. The cost value. The Award of the contracts. 43. A concrete example of CME. 44 Review of elaborates of the Practice n.5. 45. The accounting of the jobs and the relati to you documents. 46. Review of elaborates of the Practice n.5. 47. Review of elaborates of the Practice n.5. 48. Review of elaborates of the Practice n.5. 49. Review of elaborates of the Practice n.5. 50. Review of elaborates of the Practice n.5. 51. Review of elaborates of the Practice n.5. 52. Review of elaborates of the Practice n.5. 53. Review of elaborates of the Practice n.5 Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutti gli esami del primo e del secondo ciclo. Possono altresì iscriversi al corso gli studenti ripetenti del 4° anno al fine di sostenere l’esame di Estimo in concomitanza con la sessione di laurea. 3 3.3.11 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Icar 22-9 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica VII: Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica ordinale. 5. La teoria della produzione. La produzione come problema tecnico ed economico. 6. La teoria della produzione. La legge della produttività marginale decrescente. 7. La teoria della produzione. L’isoquanto e l’isocosto. Le curve dei costi nel breve e nel lungo periodo. 8. Il mercato. Definizioni di ricavo e di profitto. 9. Il mercato e lo scambio. Le principali forme di mercato. 10. Un esempio: il punto di pareggio di un investimento con la break even analysis. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 1. 11. Nozioni di matematica finanziaria. Il trasferimento dei capitali nel tempo. Applicazioni. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 2. 12. Revisione degli elaborati delle Esercitazioni n. 1 e n. 2 13. Nozioni di matematica finanziaria. Accumulazione ad uno stesso istante di somme che maturano in momenti diversi. Applicazioni. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 3. 14. Definizioni fondamentali. Nessi tra l’Economia e l’Estimo. 15. I principi dell’Estimo. Relazioni tra valore di un bene e scopo della stima. 16. I principi dell’Estimo. La previsione carattere immanente del giudizio di stima. Il prezzo come fondamento della stima. 17. I principi dell’Estimo. Oggettività e generale validità del giudizio di stima. Giudizi di stima e giudizi di convenienza economica. Il metodo dell’Estimo. 18. Il valore di mercato. I procedimenti di stima. Un esempio: la stima diretta Modalità d’esame L’esame, unico per entrambi i moduli, è di tipo orale e verte sugli argomenti trattati nel corso e sulle esercitazioni svolte. 127 3.3.12 Progetti didattici del III ciclo del CdLM in Architettura • 5° ANNO - 5th YEAR 128 LSF-18 cfu 5° anno / corso annuale Insegnamenti 1 Progettazione architettonica 2 annualità (Icar 14-9 cfu) 2 Un insegnamento (9 cfu) appartenente a uno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: • Icar 09 • Icar 12 • Icar 14 • Icar 15 • Icar 16 • Icar 18 • Icar 19 • Icar 21 Lessons 1 Architectural Design (Icar 14-10 credits) 2 A teaching (6,5 credits) belonging to one of the following scientific-disciplinary sectors: • Icar 09 • Icar 12 • Icar 14 • Icar 15 • Icar 16 • Icar 18 • Icar 19 Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del laboratorio di sintesi finale è la preparazione del progetto architettonico necessario ai fini dell’esame di laurea. Esso è intimamente connesso alla tesi di laurea, di cui ne rappresenta una delle possibili applicazioni. Aims and contents The objective of the final synthesis studio is the preparation of the architectural project necessary for the final degree examination. It is intimately connected to the research thesis, of which it represents one of the possible applications. Tema d’anno È definito dal collegio dei docenti unitamente al progetto didattico del Laboratorio di laurea. Design problem It is defined by the college of teachers in relation to the general educational project of the Degree Studio. Articolazione delle attività progettuali L’esercizio del progetto è prevalentemente concentrato nel secondo semestre, a valle della elaborazione della tesi di ricerca. Articulation of the educational activities The completion of the project is predominantly concentrated in the second semester, after the elaboration of the research thesis. Modalità d’esame L’esame prevede sia elaborati collettivi che individuali; e si svolge di norma un mese prima della seduta di laurea. Piano di studi Plan of studies n. 3 insegnamenti monodisciplinari annuali (ciascuno di 8 cfu), da scegliersi fra quelli appartenenti a uno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: • Icar 09 • Icar 12 • Icar 14 • Icar 15 • Icar 16 • Icar 17 • Icar 18 • Icar 19 • Icar 21 • Ing-ind 11 • SPS 10 • L-ANT 07 n. 3 annual teaching belonging to one of the following scientific-disciplinary sectors: • Icar 09 • Icar 12 • Icar 14 • Icar 15 • Icar 16 • Icar 17 • Icar 18 • Icar 19 • Icar 21 • Ing-ind 11 • SPS 10 • L-ANT 07 Finalità e contenuti disciplinari Si tratta di tre corsi di insegnamento coordinati, finalizzati alla preparazione della tesi di ricerca e propedeutici alla elaborazione del progetto di laurea. I contenuti di ciascun corso e i relativi obiettivi di ricerca sono definiti dal collegio dei docenti unitamente al progetto didattico complessivo del “laboratorio di laurea”. Aims and contents It consists of three coordinated taught courses, aimed at the preparation of the research thesis and the elaboration of the final synthesis project. The contents of every course and the relative research objectives are defined together with the college of teachers in relation to the general educational project of the “Degree studio”. Articolazione delle attività di ricerca Lo sviluppo dell’attività di ricerca è prevalentemente concentrato nel primo semestre, a monte della elaborazione progetto di laurea. Articulation of the activities of search The development of the research activity is predominantly concentrated in the first semester, before the elaboration of the degree project. Iscrizione ai corsi Avviene attraverso l’iscrizione al laboratorio di laurea. Modalità d’esame Gli esami sono individuali e si svolgono sugli elaborati individuali prodotti per la tesi di ricerca (scritti e grafici) di norma un mese prima della seduta di laurea. Stage e verifica lingua inglese Stage and verification english language 6 cfu Finalità e contenuti disciplinari Si tratta di una attività di raccordo fra l’elaborazione della tesi di ricerca e il progetto di sintesi finale. Generalmente viene svolto presso una istituzione universitaria all’estero, o presso qualificate strutture di ricerca italiane, o enti, ecc. Responsabile di esso è uno dei docenti del collegio. Aims and contents The placement involves an activity that links the research thesis and the final synthesis project. It is generally carried out at a foreign university, or at a qualified Italian research structure or corporate body, etc. One of the members of the college of teachers will be responsible for the placement. Articolazione delle attività di ricerca sul campo Lo sviluppo dell’attività di ricerca è prevalentemente concentrato in due settimane, a monte della elaborazione progetto di laurea. Articulation of the activities of research in the field The development of the research activity is mainly concentrated in the two weeks before the elaboration of the degree project. Iscrizione ai corsi Avviene attraverso l’iscrizione al laboratorio di laurea. Modalità d’esame L’esame è individuale e si svolge sugli elaborati individuali prodotti (scritti e grafici) di norma un mese prima della seduta di laurea. 3 3.3.12 Progetti didattici del III ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Laboratorio di sintesi finale Final Synthesis Studio • Icar 21 129 Il Corso di laurea magistrale (CdLM) in Ingegneria Edile-Architettura (XI) 3. I regolamenti didattici 3 130 Il Corso di laurea magistrale (CdLM) in Ingegneria Edile-Architettura (XI) 132 3.4.1 Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il Dipartimento ICAR attiva per il corrente AA il corso di laurea magistrale (CDLM) di cinque anni a ciclo unico in Ingegneria Edile/Architettura in conformità alle prescrizioni del DM 270/2004. Questa laurea magistrale fa parte di quei diplomi, certificati ed altri titoli di formazione nel settore dell’architettura che sono oggetto di reciproco riconoscimento tra gli Stati membri dell’Unione Europea, e come tale è stata pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea” C 294 (IT), del 4.12.2003 (pp. 2- 4). Il corso di studi è di durata quinquennale a ciclo unico e prevede il rilascio del titolo di “laureato magistrale in Ingegneria Edile/ Architettura”. Il CDLM in Ingegneria Edile/Architettura è dedicato alla formazione specifica nel settore dell’Architettura, cioè alla formazione per lo svolgimento di quelle attività “esercitate abitualmente con il titolo professionale di architetto” (direttive n. 85/384/CEE, n. 85/14/CEE, n. 86/17/CEE), tesa ad assicurare il raggiungimento: 1. della capacità di creare progetti architettonici che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche; 2. di una adeguata conoscenza della storia e delle teorie dell’architettura, nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti; 3. di una conoscenza delle belle arti in quanto fattori che possono influire sulla qualità della concezione architettonica; 4. di una adeguata conoscenza in materia di urbanistica, pianificazione e tecniche applicate nel processo di pianificazione; 5. della capacità di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni architettoniche e il loro ambiente, nonché la capacità di cogliere la necessità di adeguare fra loro creazioni architettoniche e spazi in funzione dei bisogni e della misura dell’uomo; 6. della capacità di capire l’importanza della professione e delle funzioni dell’architetto nella società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali; 7. di una conoscenza dei metodi di indagine e di preparazione del progetto di costruzione; 8. della conoscenza dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria civile connessi con la progettazione degli edifici; 9. di una conoscenza adeguata dei problemi fisici e delle tecnologie, nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli intimamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici; 10. di una capacità tecnica che consenta di progettare edifici che rispondano alle esigenze degli utenti nei limiti imposti dal fattore costo e dai regolamenti in materia di costruzione; 11. di una conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e per l’integrazione dei piani nella pianificazione. 3.4.2 Numero strutturato e concorso di ammissione Per l’A.A. 2013/2014 (XXIV) il numero complessivo dei posti a disposizione per l’iscrizione al primo anno è di 100. 3.4.3 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Ingegneria Edile/Architettura La durata del CDLM è di cinque anni per un totale di 300 CFU, per un totale di 30 esami. Ciascun anno di corso comprende 28 settimane di attività didattica, articolate in due semestri. Dopo il superamento di tutti gli esami, lo studente è ammesso a sostenere l’esame di laurea con il quale gli si conferisce il titolo di “dottore magistrale in Ingegneria Edile/ Architettura”. Questo titolo costituisce qualifica esclusivamente accademica: esso consente l’ammissione all’esame di Stato, che, se sostenuto con successo, è certificato da un altro diploma, rilasciato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che abilita all’esercizio indipendente della professione di Ingegnere edile o Architetto a seconda dell’Esame di Stato che egli sceglierà di sostenere (la libera professione di Ingegnere edile o di Architetto potrà essere effettivamente praticata solo dopo l’iscrizione all’albo professionale). 3.4.4 Ambiti disciplinari e ripartizione del monte-crediti L’attività didattica è organizzata in corsi ufficiali di insegnamento, facenti riferimento a differenti settori scientifico-disciplinari (SSD), a loro volta organizzati in ambiti disciplinari, così definiti a fini esclusivamente didattici. A ciascun ambito disciplinare è assegnato un numero base di crediti derivante dall’ordinamento didattico di Ateneo, così come a sua volta derivato dal DM 270/2004: tale frazione di impegno orario complessivo è in funzione degli obiettivi specifici della formazione e dello svolgimento delle attività formative stabilite dal manifesto annuale degli studi. 3.4.5 Definizione degli ambiti disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile/ Architettura Al fine di garantire agli studenti le fondamentali conoscenze teoriche e la pratica di attività di sperimentazione applicata, i contributi didattici e formativi di ciascuno degli ambiti disciplinari assumono a loro fondamento: – i settori scientifico-disciplinari contenuti nell’allegato A al DM 4 ottobre 2000, di cui già all’art. 1 del D.M. 23 dicembre 1999: http://www.miur.it/UserFiles/115.htm; – i contenuti minimi disciplinari così come nella declaratoria dei settori scientificodisciplinari contenuta nell’allegato B al DM 4 ottobre 2000, di cui già all’art. 1 del D.M. 23 dicembre 1999: http://www.miur.it/ UserFiles/116.htm). 3.4.6 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento L’attività didattica del CDLM in Ingegneria Edile/Architettura si articola in una parte formativa orientata all’apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e discipline; ed in una parte teorico-pratica orientata all’apprendimento e all’esercizio del “saper fare” nel campo delle attività strumentali o specifiche della professione. L’attività didattica è organizzata sulla base di semestralità, costituite da corsi ufficiali di insegnamento. Pertanto, con riferimento all’art. 1.14 delle Norme generali, gli esami di profitto possono essere sostenuti su: - corsi di insegnamento mono–disciplinari semestrali da 12 CFU; - corsi di insegnamento mono–disciplinari semestrali di 6 CFU; Alcuni segmenti dell’attività didattica pratica potranno essere svolti anche presso qualificate strutture degli istituti di ricerca scientifica nonché dei reparti di ricerca e sviluppo di enti ed imprese pubbliche o private operanti nel settore dell’architettura, dell’ingegneria civile e dell’urbanistica, previa stipula di apposite convenzioni che possono prevedere anche l’utilizzazione di esperti appartenenti a tali strutture ed istituti, per attività didattiche speciali (corsi intensivi, seminari, stage). 3.4.7 Articolazione del curriculum studiorum I cinque anni del CDLM sono così definiti per finalità didattiche: 1° e 2° anno (I ciclo) Destinati prevalentemente alla formazione di base. 3° e 4° anno (II ciclo) Destinati prevalentemente alla formazione scientifico-tecnica e professionale. 5° anno (III ciclo) Destinato a specifici approfondimenti disciplinari e all’elaborazione della tesi di laurea. La tesi consiste nella elaborazione di due elaborati: uno grafico, ed uno scritto. 3.4.8 Esame di laurea L’esame di laurea consiste nella elaborazione di un progetto (prova finale) e di una tesi (tesi di ricerca). Tali attività didattiche e di ricerca sono organizzate in piani di studio redatti individualmente da ciascun laureando in base a cinque indirizzi, definiti dalla natura della tesi e della prova finale. Tali indirizzi fanno riferimento a macro– settori disciplinari dell’Area 08. Essi sono: – Ingegneria strutturale e geotecnica (macro–settore 08/B) – Design e progettazione tecnologica dell’architettura (macro–settore 08/C) – Progettazione architettonica (macro– settore 08/D) – Restauro, Storia dell’architettura, Disegno (macro–settore 08/E) – Progettazione urbanistica e territoriale (macro–settore 08/F) Il piano di studi individuale Iscrivendosi al 5° anno lo studente deve: – optare per un indirizzo; – formulare il proprio piano di studi individuale; – indicare il SSD della prova finale (progetto) e il docente di riferimento; – indicare il SSD della tesi di ricerca e il docente relatore; – indicare il SSD dello stage. In tal modo egli afferisce ad un laboratorio di laurea. A tal fine lo studente deve: – avere superato tutti gli esami del 1°, 2° e 3° anno; – avere acquisito almeno 51 CFU del 4° anno; – possedere l’idoneità della lingua inglese. E’ costituito dall’insieme degli insegnamenti del 5° anno, così come definiti dal piano di studi individuale elaborato da ciascun laureando. I laboratori di laurea L’insieme dei piani di studio che fanno riferimento a distinti indirizzi è denominato “laboratorio di laurea”. Formalizzazione dei laboratori di laurea All’inizio di ciascun semestre (settembre e marzo), il Consiglio di Dipartimento: – approva i piani di studio formulati dai laureandi (già istruiti dalla Commissione didattica); – nomina un coordinatore per ciascun laboratorio di laurea; – stabilisce l’afferenza di ciascun laureando, sulla base del proprio piano di studi, corrispettivo laboratorio di laurea. Dopo l’approvazione dei piani di studio i laureandi devono presentare una scheda sintetica in cui si definisce: – il titolo del progetto di sintesi, ed una sua breve descrizione; – il titolo della tesi di ricerca ed una sua 3 3.4. Il corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura (XI) 3. I regolamenti didattici 3 3.4. Regolamento didattico del corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura (XI) 133 La tesi di ricerca La sua elaborazione serve a dimostrare l’attitudine del laureando alla ricerca, all’approfondimento critico, alla speculazione teorica sui problemi di architettura. L’esame di laurea magistrale Per essere ammessi a sostenere l’esame di laurea magistrale in Ingegneria Edile/ Architettura è necessario avere ottenuto almeno 300 crediti per attività didattiche e di ricerca; l’esame di laurea consiste: • nella discussione del progetto di sintesi finale; • nella discussione della tesi di ricerca. La valutazione si riferisce sia al progetto di sintesi che alla tesi di ricerca e assume come base la media pesata dei voti riportati negli esami di profitto. 134 Commissioni di laurea La Commissione esaminatrice è formata di norma da 7 membri, tutti professori ufficiali del corso di studi. Le Commissioni di laurea sono costituite una per ciascun laboratorio di laurea. Presidente della Commissione è il coordinatore del laboratorio di laurea. Le Commissioni sono nominate dal Direttore del Dipartimento. Svolgimento dell’esame di laurea e valutazione L’esame si svolge in due tempi: a porte chiuse; e il giorno successivo in seduta pubblica. Nella seduta a porte chiuse sono esposti tutti gli elaborati di ciascun candidato in formato cartaceo. La Commissione ascolta i laureandi e li interroga sugli elaborati. Al termine esprime la propria valutazione. Il voto dell’esame di laurea deriva da: • media pesata (v. Punto 1.16. delle Norme generali) degli esami di profitto espressa in cento/decimi (a), cui va a sommarsi (l’applicazione di questa norma è rimandata alle decisioni del Senato Accademico) : • la media delle valutazioni espressa in decimi (b) dei singoli commissari relativa al progetto di sintesi finale e alla tesi di ricerca. Solo nel caso in cui a + b = (o maggiore) di 110 è possibile avanzare la proposta di lode. Nella seduta pubblica il Presidente dà la parola ai candidati che espongono in sequenza: • il progetto di sintesi finale; • la tesi di ricerca. Al termine il Presidente della Commissione invita a rendere nota la valutazione per ciascun candidato e procede quindi alla proclamazione. Acquisizione dei risultati e loro pubblicazione Al fine di non disperdere l’attività di ricerca prodotta dai laboratori di tesi + stage con l’elaborazione delle tesi il DICAR promuove l’acquisizione dei risultati formalizzati: • dei progetti di sintesi finale, • delle tesi di ricerca attraverso la loro elaborazione elettronica e garantendo comunque il copyright agli autori. 3.4.9 Norme attuative per l’AA 2013-2014 Cicli didattici Il CDLM in Ingegneria Edile/Architettura è strutturato su base annuale e per cicli didattici biennali (I e II) e annuali (III). Due semestri e 28 settimane di lezioni L’anno accademico è articolato in due semestri per un totale di 28 settimane di lezioni ed esercitazioni: • I/semestre: Settembre–Febbraio. Lezioni ed esercitazioni vanno da ottobre a gennaio. • II/semestre: Marzo–Agosto. Lezioni ed esercitazioni vanno da marzo a giugno. Sessioni e appelli d’esame Le sessioni di esame sono tre, ciascuna con due appelli: • Estiva (giugno/luglio) • Autunnale (settembre) • Invernale (febbraio). Per il 4° e il 5° anno sono previsti due appelli straordinari (autunnale e invernale), a dicembre e ad aprile. Sessioni di laurea Le sessioni di laurea sono tre: • Estiva (giugno) • Autunnale (settembre) • Invernale (gennaio) 3.4.10 Offerta didattica erogata nel CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) Semestre Attività CFU Anno formativa di corso 1° a c a a a a b b e SSD Insegnamenti 6 6 9 6 6 12 6 6 3 Analisi Matematica I * Chimica Disegno dell’architettura I + Lab. Analisi Matematica II * Fisica Generale Storia dell’Architettura I Economia ed Organizzazione Aziendale Topografia Verifica lingua inglese Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 8 *Analisi Matematica I + Analisi Matematica II = esame integrato (voto unico) I II Ambito Tipo di Crediti per attività disciplinare insegnamento n. Lezioni Laboratorio mat/05 1590 13 6 chim/07 1 6 icar/17 1593 13 6 3 mat/05 1590 13 6 fis/01 1591 13 6 icar/18 1592 13 9 3 ing-ind/35 1600 1 6 icar 06 1593 1 6 1 3 Legenda Attività formativa a di base Ambito disciplinare 1590 Discipline matematiche per l’architettura b caratterizzanti 1591 Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura c affini o integrative 1592 Discipline storiche per l’architettura d a scelta dello studente 1593 Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente e prova finale e lingua straniera 1594 Progettazione architettonica e urbana f ulteriori attività formative 1595 Teorie e tecniche per il restauro architettonico 1596 Analisi e progettazione strutturale per l’architettura Tipo di insegnamento 1 obbligatorio 1597 Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale 1598 Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia 2 a scelta 1599 Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica 13 obbligatorio propedeutico 1600 Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica 14 obbligatorio accessibile dopo un propedeutico Propedeuticità d’esame del 1° anno Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: Analisi Matematica II - Analisi Matematica I (corso integrato) 3 3.4.10 Offerta didattica erogata nel CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) 3. I regolamenti didattici 3 breve descrizione; – il titolo dello stage/tirocinio ed una sua breve descrizione. Il progetto di sintesi L’esame progettuale è in stretta correlazione con la tesi di ricerca, che ne costituisce la base scientifica: esso coincide con uno degli esami progettuali del 4° o 5° anno. 135 Propedeuticità d’esame del 2° anno Offerta didattica erogata nel CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) Semestre Attività CFU Anno formativa di corso 2° 12 6 12 3 3 12 12 Tecnica Urbanistica I + Lab. Chimica Disegno dell’architettura II * + Lab. Meccanica Razionale Statica Architettura e Composizione Architettonica I + Lab. Architettura Tecnica I + Lab. Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 6 I II icar/18 chim/07 icar/17 mat/07 icar/08 icar/14 icar/10 Ambito Tipo di Crediti per attività disciplinare insegnamento n. Lezioni Laboratorio 1597 13 9 3 1 6 1593 14 9 3 1590 13 3 1596 13 3 1594 13 9 3 1598 13 9 3 Se non si è sostenuto l’esame di: Architetttura e - Storia Composizione dell’architettura I Architettonica I + Lab. Disegno dell’architettura II + Lab. - Disegno dell’architettura I + Lab. Statica + Meccanica - Analisi I + Analisi II Storia II - Storia I Offerta didattica erogata nel CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) Semestre Attività CFU Anno formativa di corso 3° b b a b a b SSD Insegnamenti 9 9 12 12 9 9 Scienza delle Costruzioni Estimo Storia dell’Architettura Contemporanea + Lab. Architettura Tecnica II + Lab. Fisica Tecnica Ambientale Geotecnica Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 6 I II Ambito Tipo di Crediti per attività disciplinare insegnamento n. Lezioni Laboratorio icar/08 1596 13 9 icar/22 1599 1 9 icar/18 1592 1 9 3 icar/10 1598 14 9 3 ing-ind/11 1591 14 9 icar/07 1596 14 9 Per iscriversi al 3° anno è necessario avere sostenuto con esito positivo almeno i seguenti 7 esami: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) Legenda 136 Non si può sostenere l’esame di: Analisi I + Analisi II Geometria Meccanica Razionale Architettura e Composizione Architettonica I Storia dell’Architettura I Disegno dell’Architettura I Architettura Tecnica I Legenda Attività formativa a di base Ambito disciplinare 1590 Discipline matematiche per l’architettura Attività formativa a di base Ambito disciplinare 1590 Discipline matematiche per l’architettura b caratterizzanti 1591 Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura b caratterizzanti 1591 Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura c affini o integrative 1592 Discipline storiche per l’architettura c affini o integrative 1592 Discipline storiche per l’architettura d a scelta dello studente 1593 Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente d a scelta dello studente 1593 Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente e prova finale e lingua straniera 1594 Progettazione architettonica e urbana e prova finale e lingua straniera 1594 Progettazione architettonica e urbana f ulteriori attività formative 1595 Teorie e tecniche per il restauro architettonico f ulteriori attività formative 1595 Teorie e tecniche per il restauro architettonico 1596 Analisi e progettazione strutturale per l’architettura 1596 Analisi e progettazione strutturale per l’architettura Tipo di insegnamento 1 obbligatorio 1597 Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale 1597 Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale 1598 Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia Tipo di insegnamento 1 obbligatorio 1598 Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia 2 a scelta 1599 Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica 2 a scelta 1599 Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica 13 obbligatorio propedeutico 1600 Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica 13 obbligatorio propedeutico 1600 Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica 14 obbligatorio accessibile dopo un propedeutico 14 obbligatorio accessibile dopo un propedeutico * Corso Annuale Propedeuticità d’esame del 3° anno Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: Scienza delle Costruzioni - Analisi Matematica I - Analisi Matematica II - Geometria - Fisica Generale - Meccanica Razionale - Statica - Architettura Tecnica I + Lab. Architettura Tecnica II + Lab. Fisica Tecnica Ambientale - Fisica Generale Geotecnica - Scienza delle Costruzioni (consigliato) 3 3.4.10 Offerta didattica erogata nel CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) 3. I regolamenti didattici 3 b c a a b b b SSD Insegnamenti 137 Propedeuticità d’esame del 4° anno Offerta didattica erogata nel CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) Semestre Attività CFU Anno formativa di corso 4° 12 3 3 12 12 6 3 9 Tecnica delle Costruzioni + Lab. Diritto Urbanistico e Legislazione delle OO.PP. Sociologia Urbana Tecnica Urbanistica II + Lab. Architettura e Composizione Architettonica II + Lab. Costruzioni Idrauliche * Tecnica dei Lavori Stradali * CFU a scelta Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 8 I II icar/09 ius/10 sps/10 icar/20 icar/14 icar/02 icar/04 Ambito Tipo di Crediti per attività disciplinare insegnamento n. Lezioni Laboratorio 1596 14 9 3 1 3 1 3 1597 14 9 3 1594 14 9 3 14 6 1 3 6 3 * Costruzioni Idrauliche + Tecnica dei Lavori Stradali = esame integrato (voto unico) Se non si è sostenuto l’esame di: Semestre Attività CFU Anno formativa di corso Tecnica delle Costruzioni + Lab. - Architettura Tecnica I + Lab. - Scienza delle Costruzioni Tecnica Urbanistica II + Lab. - Tecnica Urbanistica I + Lab. Architettura e Composizione Architettonica III+Lab. icar/14 icar/19 Restauro Architettonico + Lab. icar/11 Organizzazione del cantiere + Lab. CFU a scelta Laboratorio di Tesi Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 5 5° I II b b b d e Insegnamenti SSD 12 12 12 12 12 Ambito Tipo di Crediti per attività disciplinare insegnamento n. Lezioni Laboratorio 1594 14 9 3 1595 14 9 3 1598 14 9 3 12 12 Architettura e - Architettura e Composizione Composizione Architettonica II + Lab. Architettonica I + Lab. - Storia dell’Architettura I - Scienza delle Costruzioni Costruzioni Idrauliche - Fisica Generale Legenda Legenda 138 Attività formativa a di base Ambito disciplinare 1590 Discipline matematiche per l’architettura Attività formativa a di base Ambito disciplinare 1590 Discipline matematiche per l’architettura b caratterizzanti 1591 Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura b caratterizzanti 1591 Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura c affini o integrative 1592 Discipline storiche per l’architettura c affini o integrative 1592 Discipline storiche per l’architettura d a scelta dello studente 1593 Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente d a scelta dello studente 1593 Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente e prova finale e lingua straniera 1594 Progettazione architettonica e urbana e prova finale e lingua straniera 1594 Progettazione architettonica e urbana f ulteriori attività formative 1595 Teorie e tecniche per il restauro architettonico f ulteriori attività formative 1595 Teorie e tecniche per il restauro architettonico 1596 Analisi e progettazione strutturale per l’architettura 1596 Analisi e progettazione strutturale per l’architettura Tipo di insegnamento 1 obbligatorio 1597 Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale 1597 Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale 1598 Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia Tipo di insegnamento 1 obbligatorio 1598 Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia 2 a scelta 1599 Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica 2 a scelta 1599 Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica 13 obbligatorio propedeutico 1600 Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica 13 obbligatorio propedeutico 1600 Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica 14 obbligatorio accessibile dopo un propedeutico 14 obbligatorio accessibile dopo un propedeutico Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: Architettura e Composizione Architettonica III + Lab. - Architettura e Composizione Architettonica II + Lab. Organizzazione del Cantiere + Lab. - Architettura Tecnica II + Lab. Restauro Architettonico + Lab. - Architettura Tecnica II + Lab. - Tecnica delle Costruzioni 3 3.4.10 Offerta didattica erogata nel CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) 3. I regolamenti didattici 3 b c c b b c c d SSD Insegnamenti Propedeuticità d’esame del 5° anno Offerta didattica erogata nel CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) Non si può sostenere l’esame di: 139 Offerta didattica erogata nel CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) - Crediti a scelta degli studenti (21 CFU) 3. I regolamenti didattici SSD Dinamica delle strutture/ecc. Progetto di strutture/Sistemi statici e forme strutturali/ecc. Architettura tecnica III/Tecnolgogie dei sistemi impiantistici/Tecnologie dei sistemi strutturali/ecc. Progettazione urbana/ecc. Rilievo dell’architettura 5/Modellazione solida dell’architettura/Cartografia tematica/ecc. Storia delle città e del territorio/Storia delle tecnche costruttive/ecc. Restauro urbano/Caratteri stilistici e costruttivi dei monumenti/Consolidamento degli edifici storici/ecc. Tecnica urbanistica III/Recupero e riqualificazione ambientale,urbana e territoriale/Tecniche di progettazione urbanistica/ecc. Valutazione economica dei progetti/ecc. Acustica applicata/Illuminotecnica/Impianti tecnici/ecc. icar/08 icar/09 icar/10 icar/14 icar/17 icar/18 icar/19 icar/20 icar/22 ing-ind/11 Ambito disciplinare SSD Insegnamenti Crediti Docenti Corso A Corso B A: Attività formative di base 1590: Discipline matematiche per l’architettura mat/05 Analisi matematica 1591: Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura 1592: Discipline storiche per l’architettura 1593: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente Analisi matematica I 6 Cingolani Silvia Cingolani Silvia Analisi matematica II 6 Devillanova Giuseppe Devillanova Giuseppe mat/07 Fisica matematica Meccanica Razionale 3 Tataranni Assunta Tataranni Assunta 3 fis/01 Fisica sperimentale Fisica Generale 6 Maggi Giorgio Pietro Maggi Giorgio Pietro ing-ind/11 Fisica Tecnica Ambientale Fisica tecnica ambientale icar/18 Storia dell’Architettura Storia dell’architettura Storia dell’Architettura Contemporanea + Lab. icar/17 Disegno dell’Architettura I + Lab. Disegno Disegno dell’Architettura II + Lab. icar/06 Topografia Topografia e cartografia 9 Stefanizzi Pietro Stefanizzi Pietro 12 Consoli Gian Paolo Consoli Gian Paolo 12 Moschini Francesco Moschini Francesco 9 Occhinegro Ubaldo Occhinegro Ubaldo 12 Pastore Domenico Pastore Domenico 6 Costantino Domenica Costantino Domenica icar/14 Architettura e Composizione Architettonica I + Lab. Composizione architettonica e urbana Architettura e Composizione Architettonica II + Lab. Architettura e Composizione Architettonica III + Lab. icar/19 Restauro Architettonico + Lab. Restauro 12 Netti Lorenzo Netti Lorenzo 12 Calderazzi Antonella Calderazzi Antonella 12 Scionti Mauro Scionti Mauro 12 De Tommasi Giambattista De Tommasi Giambattista icar/08 Scienza delle costruzioni icar/07 Geotecnica Statica 3 Piccioni Mario Daniele Piccioni Mario Daniele Scienza delle Costruzioni 9 Piccioni Mario Daniele Piccioni Mario Daniele Geotecnica 9 De Venuto Giuseppe De Venuto Giuseppe 12 Monaco Pietro Monaco Pietro 3.4.11 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3 Insegnamenti 3.4.11 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura Insegnamenti e docenti per ambiti disciplinari 12 Rotondo Francesco Rotondo Francesco 12 Selicato Francesco Selicato Francesco B: Attività formative caratterizzante 1594: Progettazione architettonica e urbana 1595: Te0rie e tecniche per il restauro architettonico 1596: Analisi e progettazione strutturale per l’architettura Note: - Gli insegnamenti a svelta possono essere di qualsiasi corso di studio, sia di PoliBa, che di altro Ateneo, purchè coerenti con il piano di studi individuale. - In prima approssimazione sono consigliati quelli del CDLM in Sistemi Edilizi e quelli del CDLM in Architettura. - In assenza di corsi attivati, i CFU degli insegnamenti inseriti nel piano di studi si acquisiscono con l’elaborazione di ricerche sotto la guida di un docente. 140 1597: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale icar/09 Tecnica delle Costruzioni + Lab. Tecnica delle costruzioni icar/20 Tecnica Urbanistica I + Lab. Tecnica e pianificazione Tecnica Urbanistica II + Lab. urbanistica 141 Insegnamenti e docenti per ambiti disciplinari Ambito disciplinare SSD E: Prova finale e lingua straniera Corso B 9 Torre Carmelo Maria Torre Carmelo Maria ing-ind/35 Economia ed Organizzazione Aziendale Ingegneria economicogestionale 6 Falagario Marco Falagario Marco chim/07 Fondamenti chimici delle tecnolgie icar/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia icar/04 Strade, ferrovie e aeroporti ing-ind/22 Scienza e tecnologia dei materiali ius/10 Diritto amministrativo Chimica (edile) 3 Ferraro Giovanni Ferraro Giovanni Costruzioni Idrauliche 6 Giustolisi Orazio Giustolisi Orazio Tecnica dei Lavori Stradali 3 Ranieri Vittorio Ranieri Vittorio Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata 3 Ubbriaco Pietro Ubbriaco Pietro Diritto Urbanistico e Legislazione delle OO.PP. 3 Guzzardo Giovanni Guzzardo Giovanni Sociologia Urbana 3 Palmisano Leonardo Palmisano Leonardo Estimo C: Attività affini ed integrative sps/10 Sociologia dell’ambiente e del territorio 142 Docenti l-lin/12 Lingua Inglese Lingua Straniera 3 Prova finale Laboratorio di Tesi 15 Tirocini formativi e di orientamento Tirocinio 3 F: Ulteriori attività formative 3 3.4.11 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Crediti Corso A 1599: Discipline estimative per l’architettura e icar/22 Estimo l’urbanistica 1600: Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica Insegnamenti e docenti per ambiti disciplinari Insegnamenti 143 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso Anno Semestre Insegnamenti di corso 1° I II Crediti per attività Analisi Matematica I Corso A Cingolani Silvia Corso B Cingolani Silvia Lezioni Chimica Ferraro Giovanni Ferraro Giovanni 6 Disegno dell’Architettura I + Lab. Occhinegro Ubaldo Occhinegro Ubaldo 9 Analisi Matematica II Devillanova Giuseppe Devillanova Giuseppe 6 Fisica Generale Maggi Giorgio Pietro Maggi Giorgio Pietro 6 Storia dell’Architettura Consoli Gian Paolo Consoli Gian Paolo Economia ed Organizzazione Aziendale Falagario Marco Falagario Marco 6 Topografia Costantino Domenica Costantino Domenica 6 Tecnica Urbanistica I + Lab. Rotondo Francesco Rotondo Francesco 9 Chimica (edile) Ferraro Giovanni Ferraro Giovanni 3 Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Ubbriaco Pietro Ubbriaco Pietro 3 Disegno dell’architettura II * + Lab. Pastore Domenico Pastore Domenico 9 Meccanica Razionale Tataranni Assunta Tataranni Assunta 3 Statica Piccioni Mario Daniele Piccioni Mario Daniele 3 Architettura e Composizione Architettonica I + Lab. Netti Lorenzo Netti Lorenzo 9 3 Architettura Tecnica I + Lab. Tortorici Giovanni Tortorici Giovanni 9 3 Scienza delle Costruzioni Piccioni Mario Daniele Piccioni Mario Daniele 9 Estimo Torre Carmelo Maria Torre Carmelo Maria 9 Storia dell’Architettura Contemporanea + Lab. Moschini Francesco Moschini Francesco 9 3 Architettura Tecnica II + Lab. Sibilio Manuela Sibilio Manuela 9 3 Fisica Tecnica Ambientale Stefanizzi Pietro Stefanizzi Pietro 9 Geotecnica De Venuto Giuseppe De Venuto Giuseppe 9 Tecnica delle Costruzioni + Lab. Monaco Pietro Monaco Pietro 9 Diritto Urbanistico e Legislazione delle OO.PP. Guzzardo Giovanni Guzzardo Giovanni 3 Sociologia Urbana Palmisano Leonardo Palmisano Leonardo 3 Tecnica Urbanistica II + Lab. Selicato Francesco Selicato Francesco 9 3 Architettura e Composizione Architettonica II + Lab. Calderazzi Antonella Calderazzi Antonella 9 3 Costruzioni Idrauliche Giustolisi Orazio Giustolisi Orazio 6 Ranieri Vittorio Ranieri Vittorio Lingua Straniera 2° I II 3° I II 4° I II 144 6 5° I II Corso B Scionti Mauro Restauro Architettonico + Lab. De Tommasi Giambattista 3 3 3 De Tommasi Giambattista CFU a scelta (Disciplina caratterizzante) Organizzazione del cantiere + Lab. Tirocinio 12 Crediti per attività Docenti Corso A Architettura e Composizione Architettonica III + Lab. Scionti Mauro Laboratorio di Tesi 3 CFU a scelta Tecnica dei Lavori Stradali Anno Semestre Insegnamenti di corso Laboratorio Lezioni Laboratorio 9 3 9 3 12 Dell’Osso Guido Raffaele Dell’Osso Guido Raffaele 9 3 15 3 3 3.4.11 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso Docenti 9 3 145 3.4.12 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 1° ANNO - 1st YEAR 146 mat/05 - 6 cfu 1° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1590: Discipline matematiche per l’architettura - Riemann Integral Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni teoriche e di esercitazioni. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures and tutorials. Silvia Cingolani Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire gli strumenti fondamentali dell’Analisi Matematica I per affrontare gli studi successivi con approccio scientifico e rigoroso. Aims and contents Primary objective of the course is to supply the fundamental instruments of the Mathematical Analysis I for supporting the successive studies with scientific and rigorous approach. Argomenti delle lezioni - Numeri reali. - Numeri complessi. - Le funzioni reali. - Limiti e continuità. - Successioni. - Derivata. - Integrabilità secondo Riemann. Topics - Real Numbers - Complex Numbers - Real functions - Limits and Continuity - Sequences - Derivatives Analisi Matematica II Calculus II mat/05 - 6 cfu 1° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1590: Discipline matematiche per l’architettura Devillanova Giuseppe Modalità d’esame L’esame consiste in una prova scritta in cui lo studente dovrà risolvere degli esercizi e in una prova teorica. Examination method The examination consists in a written test of exercises and a theory test. Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire le conoscenze basilari dell’Analisi Matematica II per la comprensione di modelli nelle Scienze Applicate e l’Ingegneria. Aims and contents Primary objective of the course is to supply the fundamental instruments of the Mathematical Analysis II for the comprehension of models in Applied Sciences and Engineering. Argomenti delle lezioni -Integrazione definita. Integrazione indefinita. -Serie numeriche. -Serie di potenze. -Equazioni differenziali lineari. -Funzioni di più variabili. -Calcolo differenziale, funzioni scalari di più variabili. -Curve. -Integrali doppi. Topics -Definite Integral. Indefinite Integral. -Numerical Series. -Power Series. -Linear Differential Equations. -Functions of several variables. -Differential Calculus for functions of several variables. -Curves. -Double Integrals. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni teoriche e di esercitazioni. Articulation of educational activities The course will be articulated in theoretical lectures and tutorials. Modalità d’esame L’esame consiste in una prova scritta in cui lo studente dovrà risolvere degli esercizi e in una prova teorica. Examination method The examination consists in a written test of exercises and a theory test. Fisica Generale Elements of Physics fis/01 - 6 cfu 1° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1591: Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura Giorgio Pietro Maggi Finalità e contenuti disciplinari Fornire le conoscenze e le metodologie di base indispensabili per il proseguimento degli studi di ingegneria attraverso l’apprendimento dei principi fondamentali della meccanica e della termodinamica. Sviluppare l’abilità degli studenti ad affrontare semplici ma reali problemi tecnici e di risolverli in modo rigoroso e quantitativo. Aims and contents To provide the knowledge and the basic methodologies essential for the continuation of engineering studies through the acquisition of the fundamental principles of mechanics and thermodynamics. To develop the students skill to deal with easy but real technical problems and to solve them in a strict and quantitative manner. Argomenti delle lezioni - La fisica e il metodo sperimentale. Sistemi di unità di misura. Grandezze fisiche scalari e vettoriali. - Cinematica: sistemi di riferimento, moto rettilineo: posizione, spostamento, velocità, accelerazione; moto uniformemente accelerato, armonico, smorzato. Moto nel piano e nello spazio, accelerazione normale e tangenziale. Trasformazioni di Galilei. - Dinamica del punto materiale: le leggi di Newton. Forza peso, reazioni vincolari, forze di attrito statico, dinamico e viscoso, forze elastiche. Lavoro. Potenza. Teorema dell’energia cinetica. Forze conservative ed energia potenziale. Energia meccanica e sua conservazione. Lavoro non conservativo. - Sistemi di punti materiali: centro di massa, moto del centro di massa, Ia e IIa equazione cardinale, I°e II° teorema di Konig. Conservazione della quantità di moto. Urti. - Corpo rigido: rotazioni intorno ad un asse fisso: energia cinetica nel moto di rotazione, momento di inerzia, teorema di Steiner, momento della forza, momento angolare, equazione del moto, lavoro e potenza nei moti circolari. Puro rotolamento. Conservazione del momento angolare. Statica del corpo rigido. - Corpi solidi: moduli di elasticità. Fluidi: pressione idrostatica. Legge di Stevino. - Sistema termodinamico. Temperatura. Calore e cenni sui suoi modi di trasmissione. Termometri. Calori specifici, calori latenti. Trasformazioni reversibili ed irreversibili. - Gas ideali: equazione di stato, trasformazioni, lavoro. Il I° principio della termodinamica, energia interna. Trasformazioni cicliche. Macchine termiche, 2° principio della termodinamica. Entropia. Topics - The physics and the experimental method. Systems of measurement units. Scalar and vector physical quantities. - Kinematics: reference systems, rectilinear motion: position, displacement, velocity, acceleration, uniformly accelerated motion, harmonic damping. Motion in the plane and in space, normal and tangential acceleration. Galilean transformations. - Dynamics of a particle: Newton’s laws. Weight , normal, static and dynamic friction, viscous and elastic forces. Work. Power. Kinetic energy theorem. Conservative forces and potential energy. Mechanical energy and its conservation. Non conservative work. - Systems of points: center of mass, motion of the center of mass, Ist and IInd cardinal equation, the first and second Konig theorems. Conservation of momentum. Collisions. - Rigid bodies: rotations around a fixed axis: kinetic energy in rotational motion, moment of inertia, Steiner’s theorem, moment of a force, angular momentum, equation of motion, work and power in rotational motions. rolling without slipping. Conservation of angular momentum. Statics of rigid bodies. - Solids: modulus of elasticity. Fluids: hydrostatic pressure. Stevin’s law. Thermodynamic system. Temperature. Heat and its transmission. Thermometers. Specific heats, latent heats. Reversible and irreversible processes. - Ideal gas: equation of state, transformations, work. The First principle, internal energy. Cyclic transformations. 3 3.4.12 Progetti didattici 1° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 • Analisi Matematica I • Analisi Matematica II • Fisica Generale • Storia dell’Architettura I • Disegno dell’Architettura I + Lab. • Chimica • Topografia • Economia ed Organizzazione Aziendale • Verifica lingua inglese Analisi Matematica I Calculus I 147 Heat engines, 2nd principle. Entropy. 148 Modalità d’esame L’esame consiste in una prova scritta ed in una prova orale. L’esito della prova scritta è determinante per l’ammissione alla prova orale. Examination method The exam consists of a written test and an oral test. The result of the written test is decisive for admission to the oral test. ICAR/18 - 12 cfu 1° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1592: Discipline storiche per l’architettura Gian Paolo Consoli Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire gli strumenti metodologici necessari all’acquisizione di una conoscenza base della storia dell’architettura antica, medievale e moderna occidentale, con particolare attenzione a quella italiana,nell’arco temporale dal 800 A.C. al 1800 D.C. Aims and contents Primary objective of the course is to provide the methodological tools necessary to acquire a basic knowledge of the history of ancient, medieval and modern Western Europe, with particular attention to the Italian one, in the period from 800 BC 1800 A.D. Argomenti delle lezioni A. Caratteri generali 1. Storia dell’architettura: significati e metodi 2. Elementi del costruire: materiali strutture verticali e orizzontali. pilastri, muri, coperture 3. L’ordine architettonico: origine e struttura B. Periodi, stili, protagonisti e opere 1. Architettura della Grecia antica – L’Acropoli 2. Architettura Romana – Il Pantheon e i Fori 3. Dal Paleocristiano al Carolingio – S.Sofia 4. Architettura medievale in Europa:I:Il Romanico – Duomo di Modena 5. Architettura medievale in Europa:II- il Gotico – Cattedrale di Chartres 6. Architettura del 400 in Italia – Brunelleschi e Alberti 7. Architettura del 500 in Italia – Bramante e Palladio 8. Architettura del 600 in Italia – Bernini e Borromini 9. Architettura del 700 in Italia – Juvarra e Piranesi 10. Architettura del neoclassicismo in Europa Topics A. General characteristics 1. History of Architecture: meanings and methods 2. Elements of building: materials vertical and horizontal structures. columns, walls, roofs 3. The architectural order: Origin and Structure B. Periods, styles, characters and works 1. Architecture of ancient Greece – The Acropoli 2. Roman architecture – The Pantheon and the Fori 3. From the Early Christian to the Carolingian – S.Sofia 4. Medieval architecture in Europe:I:Il Romanico – Duomo di Modena 5. Medieval architecture in Europe:II- The Gothic – Chartres Cathedral 6. Architecture of the 15th century in Italy – Brunelleschi and Alberti 7. Architecture of the 16th century in Italy – Bramante and Palladio 8. Architecture of the 17th century in Italy – Bernini and Borromini 9. Architecture of the 18th century in Italy – Juvarra and Piranesi 10. Architecture of neoclassicism in Europe Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, e seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; saranno effettuate inoltre alcune esercitazioni bibliografiche e grafiche volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche. Inoltre si ritiene fondamentale imparare ad usare il disegno come strumento di conoscenza, per questo gli studenti sono invitati a disegnare su un quaderno le architetture presentate a lezione, in modo da comprenderne a fondo la struttura. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures, intended to display the matter in a diacronical manner, and seminaries, oriented to analyze in a thematic manner specific aspects; the course includes also exercises in library, necessary to acquire instruments and methodology to carry out bibliographical and graphics searches. It is also considered important to learn to use the drawing as a means of knowledge, so students are encouraged to draw on a notebook architectures presented in class, in order to understand in depth the structure. Modalità d’esame La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame finale. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio con gli esaminatori e la correzione del quaderno di appunti che, revisionato durante l’anno, sarà parte integrante dello svolgimento dell’esame. Examination method Participation in educational activities is essential to take advantage of the opportunity to take the final exam. In the examination will assess the knowledge and ability to assess historicalcritical exegesis of the matter, through an interview with the examiners and the correction of the notebook that revised during the year, will be an integral part of the examination. Disegno dell’architettura I + Lab Architecture Design I + Workshop Chimica Chemistry Topografia Topography icar/17 - 9 cfu 1° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1593: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente CHIM/07 - 6 cfu 1° anno - 1° semestre ICAR/06 - 6 cfu 1° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1593: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente Giovanni Ferraro Programma non inviato Ubaldo Occhinegro Domenica Costantino Programma non inviato Programma non inviato Economia ed Organizzazione Aziendale Economy and Business Management ING-IND 35 - 6 cfu 1° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1600: Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica Marco Falagario Programma non inviato 3 3.4.12 Progetti didattici 1° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in 60 ore di lezioni frontali e 20 ore di esercitazioni numeriche in aula. Articulation of educational activities The course consists of 60 hours of lectures and 20 hours of numerical exercises. Storia dell’Architettura I History of Architecture I 149 3.4.13 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 2° ANNO - 2st YEAR 150 icar/18 - 12 cfu 2° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1597: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale Francesco Rotondo Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire le conoscenze su tematiche che hanno caratterizzato la trasformazione dei sistemi urbani e sul rapporto di queste con l’evoluzione della disciplina urbanistica. Il corso intende inoltre introdurre agli strumenti metodologici necessari per la conoscenza ed interpretazione dei contesti urbani e territoriali per la pianificazione urbanistica, in relazione ai sistemi di risorse insediative, paesaggistiche ed ambientali. Aims and contents The first purpose of the course is to provide issues on the transformation of urban systems and their relationship with planning. The course also aims to introduce methodological tools of planning for understanding and interpretation of urban and regional contexts, in relation to settlement, landscape and environmental systems. Argomenti delle lezioni Modulo 1: Il territorio e la città - Storia della città – la città antica - Storia della città – la città moderna - Il novecento parte I – il secolo breve - Il novecento parte II – la contemporaneità Modulo 2: leggere, misurare comprendere - Le risorse ambientali: assetto fisico, morfo- logico e naturalistico - Il territorio rurale - Il paesaggio - Sistema insediativo e delle infrastrutture - Lo spazio urbano e i materiali urbani - Indici, parametri, misure Modulo 3: Principi e tecniche per pianificare - La pianificazione: strumenti, livelli e procedimenti - La pianificazione: trasformazioni del piano - Qualità e sostenibilità ambientale - La perequazione - La partecipazione Topics Module 1: Territory and cities - History of the city - the ancient city - History of the city - the modern city - The twentieth century Part I - The Short Twentieth Century - The twentieth century part II - The contemporary age Module 2: read, understand measure - Environmental resources: physical structure, morphology and natural system - The rural area - The landscape - Settlements and infrastructure - Urban space and urban materials - Indexes, parameters, measurements Module 3: Principles and techniques for planning - Planning: tools, methods and levels - Planning: transformations of the urban plan - Quality and environmental sustainability - Development rights in urban planning process - Participation Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni frontali, finalizzate a fornire il bagaglio teorico disciplinare, e da attività complementari di laboratorio. Queste ultime sono focalizzate su strumenti specifici per ognuno dei tre moduli affrontati e hanno l’obiettivo di costruire una metodologia di lettura ed interpretazione del territorio, attraverso l’uso della cartografia tradizionale e dei GIS per la costruzione di un Sistema Informativo Territoriale finalizzato alla pianificazione urbanistica. Articulation of educational activities The course will consist of lectures, aimed at building a theoretical background, and complementary activities in the laboratory. These activities are focused on specific tools, for each of the three modules of theoretical lectures, and are aimed to construct a methodology of territorial reading and interpretation, by traditional cartography and GIS. Modalità d’esame La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame finale. In sede di esame sarà valutata: la conoscenza degli elementi teorico-disciplinari attraverso un colloquio con gli esaminatori; la capacità di gestione degli strumenti metodologici di analisi territoriale, maturata durante le attività di laboratorio, attraverso la produzione di elaborati esercitativi scrittografici. Examination method Attending teaching lectures is mandatory to take the final exam. The examination will evaluate: the theoretical knowledge, through an oral exam, and the ability to manage the methodological tools of spatial analysis, gained during laboratory activities, through production of technical classwork. Meccanica Razionale Theoretical Mechanics mat/07 - 3 cfu 2° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1590: Discipline matematiche per l’architettura Assunta Tataranni Finalità e contenuti disciplinari Il corso si prefigge di fornire agli studenti i concetti matematici relativi alla cinematica e statica dei sistemi liberi e vincolati; in generale, l’obiettivo del corso è fornire gli strumenti e le metodologie necessarie per l’analisi e la comprensione della statica dei sistemi meccanici. Aims and contents The purpose of the course is to provide mathematical concepts about cinematics and statics of free and constrained systems; in general, the aim is giving to students an introduction to methodologies necessary for the analysis of mechanical systems. Argomenti delle lezioni - Vettori. - Operazioni elementari; rappresentazione cartesiana; funzioni vettoriali; momento polare e assiale; sistemi di vettori applicati; sistemi di vettori equivalenti. - Masse. - Funzione densità; centro di massa; momenti d’inerzia. - Vincoli - Punto vincolato; sistemi di punti vincolati; sistema rigido; sistema rigido piano; sistema costituito da parti rigide vincolate. - Cinematica - Cinematica del punto; terna intrinseca; cinematica relativa; formula fondamentale della cinematica rigida; accelerazione nei moti rigidi; atto di moto rigido piano; centro di istantanea rotazione; quantità di moto; quantità di moto, momento delle quantità di moto. - Statica e Dinamica - Statica del punto materiale; sistema di punti e sistema rigido; equazioni cardinali della statica; statica dei sistemi articolati; statica relativa; condizione pure di equilibrio di un corpo rigido con un punto fisso, con un asse fisso, appoggiato su un piano fisso nel caso di vincoli lisci. - Equazione fondamentale della dinamica del punto materiale; dinamica relativa; equazioni cardinali della dinamica nella prima e seconda forma. - Equilibrio di un sistema olonomo; stabilità all’equilibrio. Topics - Vectors - Fundamental operations; cartesian representation; vector functions; polar and axial moment of a vector; systems of applied vectors; equivalent systems of applied vectors. - Mass - Density function; centre of mass; moment of inertia. - Constraints - Costrained point; systems made of costrained points; rigid systems; rigid systems in a plane; system made of constrained rigid bodies. - Kynematics - Kynematics of a point particle; tangent, normal and binormal vector; relative kynematics; fundamental formula for the kinematics of rigid systems; acceleration of rigid systems; plane rigid motion; instantaneous centre of rotation; momentum; angular momentum; the case of rigid bodies. - Statics and Dynamics - Statics for a point particle; system of points and rigid system; cardinal equation of statics; statics of an articulated system; relative statics; conditions for the equilibrium of a rigid body with a fixed point, with a fixed axis, on a fixed plane without friction. - Fundamental equation of the dynamics of a point particle; relative dynamics; cardinal equation of dynamics. - Equilibrium for an holonomic system. Articolazione delle attività didattiche Lezioni ed esercitazioni numeriche in aula. Articulation of educational activities In class lectures and numerical applications. Modalità d’esame Esame scritto relativo alla statica dei sistemi; esame orale. Examination method Written examination (about statics of systems); oral examination. Statica Statics icar/08 - 3 cfu 2° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1596: Analisi e progettazione strutturale per l’architettura Mario Daniele Piccioni Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire una introduzione ai principi, metodi e problemi della Statica, intesa quale disciplina che ha per oggetto lo studio del comportamento cinematico e statico dei sistemi strutturali, facendo essenzialmente riferimento al modello di trave rigida piana. Il modulo di Statica mira a fornire allo studente le prime nozioni necessarie ad affrontare l’analisi della risposta meccanica delle strutture. Aims and contents The present course aims at furnishing an introduction of the principles, methods and problems of the Statics. This subject basically deals with the analysis of the kinematic and static aspects of structures, with reference both to the models of rigid and deformable bodies. This course will give to the students some preliminary tools useful to analyze the mechanical behaviour of simple one-dimensional beams and frames. Argomenti delle lezioni I. Introduzione. Richiami di cinematica e statica dei corpi rigidi. Specializzazione al caso piano. Linearizzazione delle equazioni 3 3.4.13 Progetti didattici 2° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 • Tecnica Urbanistica I + Lab. • Meccanica Razionale • Statica • Architettura e Composizione Architettonica I + Lab. • Chimica • Disegno dell’Architettura II + Lab. • Architettura Tecnica I + Lab. Tecnica Urbanistica I + Lab. Town Planning I + Workshop 151 152 Topics I. Introduction. Some preliminary concepts on the kinematics and static of rigid bodies. Plane case. Linear kinematics of rigid bodies. Principle of virtual works. II. Kinematics of beams and frames. Definition of a beam. Plane beam. Kinematics of external and internal constraints. Kinematic analysis. Theorem of kinematical chains. III. Statics of beams and frames. Force systems for beams. Axioms of equilibrium. Definition of internal forces. Equilibrium theorems for plane beams. Statics of external and internal constraints. Static analysis of beams and frames. Solution of problems on statically determinate structures. Graphic methods. IV. Geometric properties of areas. Preliminary definitions. First and second order inertial moments. Huygens and Steiner theorems. Inertial principal axes. Definition of center related to a given axis. Some concepts of projective geometry. Applications. Articolazione delle attività didattiche Lezioni ed esercitazioni alla lavagna, eventualmente supportate da lucidi. Il corso sarà supportato da incontri settimanali per chiarimenti ed approfondimenti sugli aspetti teorici e applicativi della materia, da tutoraggio in forma di assistenza individuale. Articulation of educational activities Lectures and exercitations to the blackboard, eventually supported by slides. Weekly seminars for explanations and in-depth analyses, personalized feedback and coaching to improve every aspect of the student’s work. Modalità d’esame L’esame consiste in una prova orale eventualmente preceduta da una prova scritta. Examination method Oral examination, eventually after a script test. Architettura e Composizione Architettonica I + Lab. Architecture and Architectural Composition I + Workshop icar/14 - 12 cfu 2° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1594: Progettazione architettonica e urbana Lorenzo Netti Finalità e contenuti disciplinari L’ambito di interesse del corso di Architettura e Composizione Architettonica I è costituito dall’architettura domestica: la casa quale bene primario e embrione della città. Lo strumento è la rappresentazione nella sua ampia accezione di mezzo conoscitivo delle leggi che governano la struttura formale, di strumento di analisi dei suoi valori, di atto espressivo e di comunicazione visiva. Nel corso di Architettura e Composizione Architettonica si pratica il progetto attraverso il disegno come linguaggio grafico, infografico e multimediale applicato ai processi di formazione dell’idea e della sua definizione. Il percorso formativo propone lo sviluppo e il controllo dei problemi del progetto, a diverse scale, in relazione allo spazio aperto, all’edificio e ai modi di costruzione-produzione dell’architettura. Attraverso l’uso degli strumenti e delle tecniche del disegno si promuove la comprensione critica (sapere) e l’esercizio operativo (saper fare) dei processi per determinare la forma dell’architettura. Per quanto attiene il ‘sapere’ inteso come conoscenza analitica di base, l’allievo dovrà indagare il rapporto tra realtà e rappresentazione sia teoricamente che attraverso esperienze tese a disvelare le potenzialità del disegno come modellazione grafica. II ‘saper fare’ svilupperà la conoscenza già acquisita del disegno automatico e delle relazioni tra disegno a mano libera e modello per lo sviluppo dell’idea-progetto. Argomenti delle lezioni Le attività didattiche sono articolate in lezioni bisettimanali (una per la trattazione teorica e l’altra per un’applicazione graficoesecutiva). • Le lezioni ex-cathedra introducono o seguono le esercitazioni con l’obiettivo di promuovere la riflessione intorno al tema del progetto contemporaneo. • Le esercitazioni guidate in aula sono supportate dall’applicazione di tecniche di rappresentazione CAD o anche eseguendo disegni a mano libera. L’attività di esecuzione dei grafici è integrata da esercizi di ripresa fotografica e dalla costruzione di plastici e modelli. Articolazione delle attività didattiche Al corso Architettura e Composizione Architettonica I sono assegnati 12 CFU ripartiti in 9 crediti per le attività disciplinari per Lezioni e Esercitazioni di didattica assistita e 3 crediti per il Laboratorio. Sono previste fasi di lavoro in aula e anche attività di studio individuale. Sia le attività intra-moenia che quelle extra-moenia sono distinte in azioni destinate al ‘sapere’, e cioè alle lezioni ex cathedra e allo studio individuale degli aspetti teorici e azioni destinate al ‘saper fare’, e cioè alle attività di esercizio e apprendimento guidati, laboratorio e ricerche bibliografiche. Durante il corso di Architettura e Composizione Architettonica I si terrà un Laboratorio che avrà per tema il progetto di un’abitazione. Obiettivi del Laboratorio sono l’approfondimento degli argomenti oggetto dell’azione didattica svolta e lo sviluppo delle capacità di sintesi dell’allievo. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario: • elaborare in forma definitiva le esercitazioni sviluppate durante il corso attraverso la presentazione in formato digitale e anche su carta dei materiali prodotti anche con tecniche tradizionali; • partecipare con profitto al seminario didattico di fine corso. L’esame è basato su un colloquio nel quale l’allievo, presentando gli elaborati delle esercitazioni e del Laboratorio, dà prova della conoscenza critica degli argomenti trattati nel corso delle lezioni e sviluppati attraverso le esercitazioni. Chimica - Tecnologia dei materiali e chimica applicata Chemistry - Materials Technology and Applied Chemistry 6 cfu 1° Modulo: Chimica CHIM/07 - 3 cfu 2° anno - 1° semestre Giovanni Ferraro 2° Modulo: Tecnologia dei materiali e chimica applicata ING-IND/22 - 3 cfu 2° anno - 2° semestre Pietro Ubbriaco Programma non inviato Disegno dell’Architettura II + Lab Architecture Design II + Workshop Architettura Tecnica I + Lab Technical Architecture + Workshop icar/17 - 12 cfu 2° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1593: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente icar/10 - 12 cfu 2° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1598: Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia Domenico Pastore Giovanni Tortorici Programma non inviato Programma non inviato 3 3.4.13 Progetti didattici 2° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 cinematiche. Principio dei lavori virtuali per corpi rigidi. II. Cinematica delle travature. Nozione di trave. Trave piana. Caratterizzazione cinematica dei vincoli e delle connessioni nel piano. Analisi cinematica di travi piane e di sistemi piani di travi. Considerazioni dirette sull’efficacia dei vincoli. Teoremi delle catene cinematiche. III. Statica delle travature. Sistemi di forze per le travi. Assiomi di equilibrio. Caratteristiche della sollecitazione. Teoremi di equilibrio per travi piane. Caratterizzazione statica dei vincoli e delle connessioni nel piano. Sconnessioni. Analisi statica di travi piane e di sistemi piani di travi. Risoluzione di strutture isostatiche. Elementi di statica grafica. IV. Geometria dei Sistemi Piani di Masse. Definizioni preliminari. Momenti del primo e del secondo ordine. Teoremi di Huygens e Steiner. Assi principali d’inerzia. Polarità d’inerzia. Teorema di reciprocità. Ellisse centrale di inerzia. Nocciolo centrale di inerzia. Applicazioni. 153 3.4.14 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3° ANNO - 3st YEAR 154 icar/08 - 9 cfu 3° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1596: Analisi e progettazione strutturale per l’architettura Mario Daniele Piccioni Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire una introduzione ai principi, metodi e problemi della Scienza delle Costruzioni, riguardata come integrazione della meccanica dei solidi, dei materiali e delle strutture. Un fondamento teorico è costituito dalla meccanica dei solidi che viene presentata nel suo assetto attuale e nelle sue relazioni con l’evoluzione della ricerca teorica e sperimentale sul comportamento dei materiali da costruzione. Altro fondamento è costituito dalla meccanica delle strutture che viene affrontata nei problemi più rilevanti per la progettazione strutturale. Aims and contents The aim of course is to provide an introduction to the principles, methods and problems of the Mechanics of Materials and Structures, a discipline that is an integration of mechanics of solids, materials and structures. The theoretical ground is the mechanics of solids, proposed at the present status, and in relation with the evolution of theoretical and experimental research on behaviour of construction materials. Another fundament is the mechanics of structures, dealing with the problems relevant for structural design. Argomenti delle lezioni I. Cenni di Algebra Tensoriale. Nozione di tensore. Tensori del second’ordine . Rappresentazione in componenti. Rappresentazione cartesiana e decomposizione polare. Autovalori ed autovettori. Componenti normale e di taglio. II. Deformazione. Deformazione di un corpo continuo. Misure di una deformazione. Teoria lineare della deformazione. Direzioni e dilatazioni principali. Esempi di deformazioni elementari. Formula di rappresentazione di una deformazione infinitesima. Equazioni di compatibilità. III. Sforzo. Nozione di sistema di forze. Assiomi di Eulero. Tensore degli sforzi. Equazioni di equilibrio. Tensioni e direzioni principali. Esempi di stati di sforzo elementari. Teoremi generali: Lavoro Speso e Lavori Virtuali. IV. Relazione Sforzo-Deformazione. Generalità. Materiali linearmente elastici ed iperelastici. Formulazione del problema dell’equilibrio elastico. Teoremi energetici. Teorema di unicità di Kirchhoff. V. Isotropia Elastica. Concetti generali. Formula di rappresentazione. Moduli tecnici e loro restrizioni. VI. Problema di Saint-Venant. Formulazione generale. Sforzo normale. Flessione semplice. Torsione. Flessione e taglio. Presso e tenso-flessione. VII. Criteri di Resistenza. Generalità. Criterio della massima e minima tensione normale. Criterio della massima tensione tangenziale. Criterio delle massime e minime dilatazioni. Criteri energetici. Verifiche di sicurezza. VIII. Analisi e Progettazione delle Travature. Nozione di trave. Caratteristiche della sollecitazione. Equazioni di equilibrio. Travi ad asse curvilineo, sistemi a maglie chiuse, travature reticolari. Travature elastiche. Determinazione della linea elastica. Equazione dei lavori virtuali. Calcolo di spostamenti e rotazioni. Risoluzione di strutture staticamente indeterminate: metodo delle forze e metodo dei momenti. Progetto e verifica. IX. Problemi di Stabilità Elastica. Generalità. Trave deformabile caricata di punta. Verifica di stabilità e cenni sulle prescrizioni normative. Topics I. Fundamentals on Tensor Algebra. Tensors. Second order tensors. Components. Cartesian representation and polar decomposition. Eigenvalues and eigenvectors. Normal and shearing components. II. Strain. Deformation of continuum bodies. Strain measures. Linear theory. Principal stretches and principal direction of strain. Examples of elementary deformations. Representation formula of infinitesimal strain. Compatibility equations. III. Stress. Notion of force system. Axioms of Euler. Stress tensor. Equilibrium equations. Principal stresses and principal directions of stress. Examples of elementary states of stress. General theorems: work done and virtual work. IV. Stress – Strain Relations. General aspects. Linear elastic and hyperelastic materials. Statement of the elastic equilibrium problem. Energy theorems. Unicity theorem of Kirchhoff. V. Elastic Isotropy. General aspects. Representation formula. Technical modules and restrictions on their values. VI. Saint-Venant’s Problem. General formulation. Normal force. Bending. Torsion. Shear. Combined compression and bending and extension and bending. VII. Strength Criteria. General aspects. Maximum and minimum normal stress criterion. Maximum shear stress criterion. Maximum and minimum strain criterion. Energy criterion. Safety evaluation. VIII. Analysis and Design of Beams and Frames. The beam model. Internal forces. Equilibrium. Curved beams, frames, trusses. Elastic beams. Elastica for normal force, shear, bending and torsion. Virtual work equation. Evaluation of displacements and rotations. Solution of statically undetermined structures and frames. Design and safety evaluation. IX. Elastic Stability Problems. General aspects. Stability of simple compressed beam. Stability evaluation and basic elements of technical norms. Articolazione delle attività didattiche Lezioni ed esercitazioni alla lavagna, eventualmente supportate da lucidi. Il corso sarà supportato da incontri settimanali per chiarimenti ed approfondimenti sugli aspetti teorici e applicativi della materia, da tutoraggio in forma di assistenza individuale, e da visite guidate in laboratorio con illustrazione ed esecuzione delle prove meccaniche sui materiali da costruzione. Articulation of educational activities Lectures and exercitations to the blackboard, eventually supported by slides. Weekly seminars for explanations and in-depth analyses, personalized feedback and coaching to improve every aspect of the student’s work; laboratory exercitations where mechanical testing on construction materials are shown and explained. Architettura Tecnica II + Lab. Building Technology II + Workshop Modalità d’esame L’esame consiste in una prova orale eventualmente preceduta da una prova scritta di tipo progettuale. Examination method Oral examination, eventually after a script test about design problems. Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è quello di fornire specifiche metodologie di analisi e di sintesi che correlano il “tipo edilizio” agli aspetti distributivi, all’organizzazione strutturale e all’organizzazione impiantistica dell’organismo edilizio. La tematica è incentrata sulla residenza e sui servizi della stessa, unitamente allo studio degli elementi costruttivi e di fabbrica dei corrispondenti organismi architettonici. Il corso si rivolge all’edilizia residenziale esistente. Aims and contents The main aim of the course is to teach the specific methods of analysis and synthesis which link “building type” to distribution aspects, to structural organization and to the organization of installations of the building organism. The subject focuses on residence and on its services, with the study of building and manufacturing elements of the corresponding architectural organisms. The course refers to existing residential building. icar/10 - 12 cfu 3° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1598: Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia Manuela Sibilio Argomenti delle lezioni - Concetti generali e riferimenti per la progettazione edilizia. - La normativa per l’edilizia residenziale: livelli normativi e tipologie delle norme; rapporto con il territorio, fra proprietà, organismooperatore-utente; evoluzione delle normative; le normative regionali. - La casa d’abitazione nella storia, evoluzione e prospettive; caratteri distintivi della residenza in Italia e negli altri paesi. - Il progetto delle unità residenziali: analisi delle funzioni e degli spazi dell’alloggio; unità spaziali, zone funzionali, minimi dimensionali e verifiche normative; possibilità di aggregazione nel sistema delle relazioni interne all’alloggio; rapporto alloggio-edificio; i collegamenti verticali ed orizzontali; l’organizzazione strutturale; l’organizzazione degli spazi per gli impianti. - Analisi della tipologia residenziale: la residenza come tema su tre livelli: alloggio, edificio, territorio e trasferibilità di alcune funzioni da un livello all’altro; analisi delle funzioni e degli spazi dell’alloggio; rapporto alloggio-edificio; i collegamenti verticali ed orizzontali; l’organizzazione strutturale; l’organizzazione degli spazi per gli impianti. - Tipologie della residenza: classificazione di solo riferimento ed analisi storico-critica degli esempi; case unifamiliari mono e pluripiano (isolate, binate, a schiera); case plurifamiliari e pluripiano (ballatoio, corridoio, linea, torre, miste). - Le normative sulla sicurezza antincendio; le normative sui diversamente abili. - Le tipologie speciali: cenni sulle altre tipologie speciali: residenze universitarie, residenze per anziani, ospedali; gli edifici per l’istruzione. - Il progetto di riqualificazione tipologico funzionale dell’edilizia esistente: le tecniche e le tecnologie solari attive e passive nell’organismo edilizio; integrazione di tecnologie solari passive (tecniche di passive design); l’illuminamento naturale degli spazi interni; tecniche e tecnologie per lo sfruttamento passivo dell’energia solare; tecniche e tecnologie per lo sfruttamento della radiazione solare ai fini dell’illuminamento interno; integrazione di tecnologie solari attive nell’organismo edilizio. Topics - General concepts and references for building 3 3.4.14 Progetti didattici 3° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 • Scienza delle Costruzioni • Architettura Tecnica II + Lab. • Fisica Tecnica Ambientale • Estimo • Storia dell’Architettura Contemporanea + Lab. • Geotecnica Scienza delle Costruzioni Mechanics of Solids and Structures 155 156 in the building organism. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni teoriche destinate ad affrontare la materia; in seminari tematici di approfondimento orientati su specifici argomenti; ed esercitazioni progettuali svolte in aula. Il laboratorio consiste nell’elaborazione di un tema d’anno, riguardante l’analisi critica e la rielaborazione progettuale dell’edilizia esistente, con particolare riferimento alle normative sull’abitare sostenibile. Articulation of educational activities The course is made up by theoretical lessons aimed at the explanation of the subject; by theme-based in-depth seminars on specific subjects and project work to be carried out in the classroom. The laboratory aims at the development of an year’s topic about the critical analysis and re-elaboration of design of existing buildings, with special reference to the laws on sustainable housing. Modalità d’esame La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame finale. La prova finale si articola in una prova grafica su un tipo edilizio trattato nel corso, nel conseguimento del laboratorio consistente nell’elaborazione del tema d’anno, ed in una prova orale sugli argomenti trattati a lezione. Examination method Class attendance is compulsory in order to take the final exam. The final exam consists of a graphic test on a building type that has been studied in the course, of the attainment of the laboratory test through the elaboration of the year’s topic, and of an oral exam on the subjects explained in class. Fisica Tecnica Ambientale Environmental Applied Physics ing-ind/11 - 9 cfu 3° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1591: Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura Corso A Ida Fato Corso B Pietro Stefanizzi Finalità e contenuti disciplinari Il corso comprende e tratta le applicazioni tecniche a livello ingegneristico di principi fisici fondamentali quali termodinamica, trasmissione del calore, tecnica del clima, acustica e illuminotecnica con la finalità di progettare il benessere ambientale (termico, acustico, visivo) negli edifici e più in generale dell’ambiente costruito. Vengono trattate inoltre le questioni energetiche connesse con produzione, trasporto e utilizzazione dell’energia finalizzate alla progettazione del benessere. L’insegnamento fornisce strumenti e metodi di calcolo per la valutazione quantitativa delle prestazioni energetiche e di comfort delle soluzioni architettoniche. Al termine della frequenza dell’insegnamento gli allievi saranno in grado di progettare e verificare il comportamento termoigrometrico dei componenti edilizi e di utilizzare specifiche tecniche per il dimensionamento di massima delle soluzioni di climatizzazione, tenendo conto delle esigenze termiche e di qualità dell’aria degli occupanti. Dal punto di vista del comfort visivo gli allievi conosceranno i criteri di illuminazione degli ambienti in funzione della destinazione d’uso dell’edificio e del risparmio energetico e sapranno valutare la distribuzione e i livelli di illuminamento della luce naturale negli ambienti confinati; nonché di un impianto di illuminazione artificiale. Dal punto di vista del comfort sonoro gli allievi conosceranno i fondamenti di acustica attraverso le grandezze che descrivono il fenomeno acustico sia in termini oggettivi che soggettivi, i parametri caratterizzanti e i metodi previsionali per valutare e progettare un ambiente con buone prestazioni acustiche, la propagazione acustica all’esterno. Aims and contents The course includes techniques and applications at engineering level of fundamental physical principles such as thermodynamics, heat transfer, air conditioning, acoustics and lighting for the purpose of building design, through design checks, the environmental comfort (thermal, acoustic, visual) in the built environment. Issues related to energy production, transport and use of energy are also dealt with. The course provides tools and calculation methods for the quantitative evaluation of energy performance and comfort of the architectural design. At the end of course attendance, students will be able to design and verify the hygrothermal behavior of building components and provide technical specifications for the dimensioning of air-conditioning solutions, taking into account thermal and air quality needs of the occupants. From the visual comfort point of view the students will know the criteria for lighting and energy saving depending on the intended use of the building, to evaluate distribution and illuminance levels of daylight in confined spaces; as well as to choose the components of an artificial lighting system. From the point of view of acoustic comfort students will know the fundamentals of acoustics through the quantities and parameters describing the acoustic phenomenon, forecasting methods for evaluating and designing spaces with good acoustic performance, requirements and solutions of building acoustic insulation, sound propagation outdoors. Argomenti delle lezioni Termodinamica Trasmissione del calore Psicrometria Tecnica del clima Illuminotecnica Acustica applicata Topics Thermodynamics Heat transfer Psychrometrics Air conditioning Lighting Applied acoustics Articolazione delle attività didattiche Lezioni ed esercitazioni numeriche in Aula. Articulation of educational activities Lectures and numerical exercises. Modalità d’esame Esame scritto e colloquio orale. Examination method Written and oral examination. Estimo Estimate icar/22 - 9 cfu 3° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1599: Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica Storia dell’Architettura Contemporanea + Lab History of contemporary architecture + Workshop icar/18 - 12 cfu 3° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1592: Discipline storiche per l’architettura Carmelo Maria Torre Francesco Moschini Programma non inviato Programma non inviato 3 3.4.14 Progetti didattici 3° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 planning. - Residential building legislation: system of norms and norm types; relationship with the territory, among properties, organism-operatoruser; evolution of norms; regional legislation. - Residence home in history, evolution and perspectives; distinctive features of residence in Italy and in the other countries. - The residential unit project: analysis of the functions and housing spaces; spatial units, functional zones, dimensional ranges and normative controlling; possible aggregation of the system of internal relations of the house; housing-building relationship; vertical and horizontal links; structural organization; installation space organization. - Analysis on the type of residence: residence as a three level theme: home, building, territory and transfer of functions from one level to the other; analysis of the functions and spaces of the home; home-building relationship; veritcal and horizontal links; structural organization; installation space organization. - Types of residences: reference classification and historical-critical analysis of the examples; one-family single and multi-storey houses (detached, semi-detached and terraced); multilevel and apartment house (gallery, corridor, line, tower and mixed). - Fire protection code; disabled people code. - Special types: mention to other special types: university accomodations, homes for the aged, hospitals, school and education buildings. - The project for a type-functional redevelopment of existing buildings: active/passive solar techniques and technologies in the building organism; integration of passive solar technologies (passive design techniques), natural lighting of internal spaces, techniques and technologies for the passive exploitation of solar power; techniques and technologies for the exploitation of solar radiation for internal lighting; integration of active solar technologies 157 Geotecnica Geotechnical 158 Giuseppe De Venuto Programma non inviato • Diritto Urbanistico e Legislazione delle OO.PP. • Tecnica Urbanistica II + Lab. • Costruzioni Idrauliche • Tecnica dei Lavori Stradali • Tecnica Urbanistica II + Lab. • Tecnica delle Costruzioni + Lab. • Sociologia Urbana • Architettura e Composizione Architettonica II + Lab. Diritto Urbanistico e Legislazione delle OO.PP. Urban Planning Law and Legislation of the Pubblic Works Contracts ius/10 - 3 cfu 4° anno - 1° semestre Giovanni Guzzardo Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone l’obiettivo di illustrare agli studenti gli istituti giuridici, di maggiore rilevanza, in materia di pianificazione urbanistica e di appalti di opere pubbliche, indispensabili a fini formativi e professionalizzanti. Aims and contents The course aims to illustrate the juridical institutes about the legislation with reference to pubblic work and town planning. Argomenti delle lezioni - Diritto urbanistico: la proprietà privata (la disciplina della proprietà nel codice civile; le servitù; la funzione “sociale” della proprietà e la prospettiva costituzionale; le innovazioni del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità di cui al d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e s.m.i.); la pianificazione urbanistica (gli strumenti e le procedure di pianificazione generale e attuativa nella legislazione statale; la legge della Regione Puglia 27 luglio 2001, n. 20 in materia di governo del territorio; gli standard; le misure di salvaguardia; l’attività pianificatoria e i vincoli urbanistici; la pianificazione integrata; i nuovi strumenti di riqualificazione urbana; la pianificazione paesaggistica); la disciplina dell’attività edilizia nel T.U. 6 giugno 2001, n 380 e s.m.i. (i titoli abilitativi; gli interventi soggetti al permesso edilizio; l’estensione della denuncia di inizio attività alle fattispecie concessorie ai sensi della l. 27 dicembre 2001, n. 433 e del d.lgs. 27 dicembre 2002, n. 301; l’attività edilizia libera; la S.C.I.A.; il certificato di agibilità; il regime repressivo degli abusi edilizi; il condono edilizio); - Opere pubbliche e opere di pubblica utilità tra legislazione nazionale e comunitaria (localizzazione delle oo.pp. e acquisizione delle aree; livelli e contenuti della progettazione delle oo.pp.; modalità di realizzazione; procedimenti di scelta del contraente; i criteri di aggiudicazione; la disciplina del subappalto; il direttore dei lavori; le varianti in corso d’opera; le garanzie; i sistemi di pagamento; il collaudo). Topics - Planning law and building regulation: the private property (the discipline of the property in the civil code; the easements; the social funcition of property and the constitutional perspective; the innovations about the expropriation of wich to the decree of the president of the Republic 8 june 2001, n. 327). The town planning (general and executive town planning in the state legislation; the legislation of Region Puglia 27 july 2001, 20; standard; safeguard measures; town planning ties; the landscape planning). The building regulation to the T.U. 6 june 2001, n. 380 (titles qualified in building; building abuses; building remission). - Legislation of pubblic works: pubblic works between european and national provisions (project and localization; realization modality; pubblic competions; subcontract; director; variants; aproval after test). Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni frontali e seminari. Articulation of educational activities The course will be articuleted in lectures and seminaries. 3 3.4.15 Progetti didattici 4° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 icar/07 - 9 cfu 3° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1596: Analisi e progettazione strutturale per l’architettura 3.4.15 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 4° ANNO - 4st YEAR 159 Tecnica Urbanistica II + Lab. Town Planning II + Workshop icar/20 - 12 cfu 4° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1597: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale 160 Francesco Selicato Finalità e contenuti disciplinari Il corso mira a fornire una panoramica sulle metodologie valutative di piani, progetti e politiche in relazione alle problematiche ambientali e ai livelli di crescente complessità della pianificazione del territorio, nel contesto del quadro normativo e istituzionale recente. Il corso ripercorre i differenti approcci alla pianificazione soffermandosi in particolare sulla dimensione partecipativa dei processi decisionali e sugli strumenti di costruzione della conoscenza a supporto delle decisioni. Aims and contents The course aims to provide an overview of the evaluation methodologies of plans, projects and policies in relation to environmental issues and levels of increasing complexity of spatial planning in the context of the recent regulatory and institutional framework. The course traces the different approaches to planning with particular emphasis on the participatory dimension of decision-making processes and tools for knowledge building for decision support. Argomenti delle lezioni - Planning tools. General and detailed town planning. Plans, policies and strategies. - New forms of planning. The complex programs in Italy: problems and potentials. - Knowledge building systems to support decisions. GIS - Evaluation methods. Environmental Assessments: Environmental Impact Assessment, Strategic Environmental Assessment. - Practical laboratory work. Construction of methods of reading and interpretation of urban and regional structure in order to delineate the territorial matrices (environment, settlements, infrastructures) so orienting the design choices. Definition of complex design solutions in urban areas from the interpretative frameworks outlined in the previous phase such as to constitute a new system of settlement organization in all its constituent parts. Articolazione delle attività didattiche Il corso è articolato in due parti strettamente integrate: la prima più attinente all’apprendimento dei metodi e dei differenti approcci alla pianificazione, degli strumenti di governo del territorio, delle valutazioni e dei sistemi di supporto alle decisioni, la seconda dedicata alle attività pratiche di laboratorio, attraverso cui approfondire, sperimentare e verificare l’applicabilità di metodi e tecniche valutative. Articulation of educational activities The course is divided into two parts tightly integrated: the first regarding learning methods and different approaches to planning, tools of land government, assessments and decision support systems, the second devoted to practical laboratory activities, through which investigate, experiment and test the applicability of methods and measurement techniques. Costruzioni Idrauliche Hydraulic Constructions Modalità d’esame Durante il corso sono previste tre prove scritte d’esame parziale. La prima prova tratta tipologie di approccio, metodi e tecniche utilizzabili nel corso del processo di pianificazione. La seconda tratta programmi complessi e strumenti di pianificazione ordinari, con particolare attenzione rivolta al nuovo modello di pianificazione adottato quasi ovunque nelle regioni italiane. La terza tratta approcci e metodologie di valutazione di piani e progetti a valenza urbanistica. L’attività progettuale di laboratorio è oggetto essa stessa di valutazione e completa le prove di esame. Examination method During the course three written tests of partial examination. The first test session regard a variety of approaches, methods and techniques used during the planning process. The second deals with complex programs and ordinary planning tools, with particular attention paid to the new planning model adopted almost everywhere in the Italian regions. The third sector approaches and methods of assessment of plans and projects. The project activity itself is the subject of laboratory evaluation. Orazio Giustolisi icar/02 - 6 cfu 4° anno - 2° semestre Finalità e contenuti disciplinari Acquisizione di nozioni di idraulica e di elementi per la progettazione e la gestione di sistemi idraulici funzionanti a pressione e a pelo libero. Approfondimenti sull’uso di strumenti recenti di analisi e verifica delle reti idriche. Aims and contents Achieving basic notions of hydraulics and essential elements for the design and management of water systems working under pressure and on free surface. Use of recent software applications for the analysis of water systems. Argomenti delle lezioni - Nozioni di idraulica di base per di condotte funzionanti in pressione in moto permanente. - Opere di approvvigionamento idrico. Stima del fabbisogno idrico. - Reti adduttrici: tracciato plano-altimetrico e dimensionamento. - Schemi funzionali di una rete di distribuzione urbana. Serbatoi. - Impianti di sollevamento; collegamenti di pompe in serie e in parallelo; schemi di regolazione; scelta della pompa. - Modelli idraulici per reti di distribuzione. Componenti della domanda idrica nei modelli idraulici. Rappresentazione delle perdite idriche in rete. - Analisi Demand-Driven e analisi PressureDriven. - Metodi di verifica delle reti in pressione: Metodo di H.Cross; Algoritmo del Gradiente Globale (GGA). - Analisi di una rete mediante simulazione singola e di periodo esteso in condizioni stazionarie. Utilizzo di software di analisi delle reti idrauliche. - Criteri di dimensionamento di una rete di distribuzione idrica. - Nozioni sui fenomeni di moto vario per condotte in pressione e dispositivi di protezione. - Tipi di tubazioni per acquedotto. Pezzi speciali, valvole, misuratori, contatori, sfiati. - Nozioni di idraulica in correnti a pelo libero in moto uniforme; profili di moto permanente. - Dimensionamento e verifica idraulica di canali a pelo libero - Analisi idrologica e modelli di afflusso-deflusso di un bacino urbano; determinazione della portata bianca e nera. - Progettazione delle fognature urbane. Tracciato planimetrico delle fogne; profili longitudinali. - Impianti di distribuzione idrica e di scarico negli edifici (cenni per le specificità del corso di laurea). Topics - Basic Hydraulics of steady flow in pressurized pipelines. - Water procurement works. Assessment of water consumptions. - Water supply networks: solving pipe sizing considering plan and profile alignment. - Operation modes of urban water distribution networks. Tanks. - Pumps; series and parallel pumps; pump regulation modes; pump choice. - Water distribution network (WDN) models. Demand components in WDN models. Representation of WDN water losses. - Demand-driven analysis and Pressuredriven analysis. - WDN solving algorithms: H. Cross method, Global Gradient Algorithm. - Single steady-state and Extended period steady-state simulation of a WDN. Using software tools for WDN analysis. - WDN pipe sizing criteria. - Notions about unsteady flow in pressurized pipelines and protection devices. - WDN pipe materials. Devices, valves, flow meters, volume meters, air vents. - Basic Hydraulics of uniform flow and steady flow profiles in open channels. - Sizing and hydraulic verification of open channels. - Hydrologic analysis and rainfall-runoff models in urban catchments; assessment of discharge in sewers/drainages. - Design methods for urban sewer and drainage. Plan and profile alignment; surface profiles. - Internal water-supply networks and sanitary sewer systems of buildings (basic notions). Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni frontali ed esercitazioni sui principali argomenti del corso mediante l’utilizzo di fogli di calcolo e software tecnico. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures and exercises by using spreadsheets and technical software. Modalità d’esame Esame orale Examination method Oral examination 3 3.4.15 Progetti didattici 4° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 - La costruzione del piano. Gestione e attuazione. Il modello razionale. L’approccio collaborativo e partecipativo. Metodi e tecniche partecipative. Conflitti e negoziazione. Gli ambienti organizzativi. Processi decisionali. L’informazione nel processo di pianificazione. - Gli strumenti di pianificazione. La pianificazione comunale, generale e di dettaglio. Piani, politiche, strategie. - Nuove forme di pianificazione. I programmi complessi, criticità e potenzialità. - Sistemi di costruzione della conoscenza a supporto delle decisioni. GIS - Metodi di valutazione. Le valutazioni ambientali: Valutazione di Impatto Ambientale, Valutazione di Incidenza, Valutazione Ambientale Strategica - Attività pratiche di laboratorio. Costruzione di metodi di lettura e di interpretazione della struttura urbana e territoriale al fine di delineare le matrici territoriali (ambientali, insediative, infrastrutturali) ed orientare quindi le scelte progettuali. Definizione di soluzioni progettuali complesse in ambito urbano a partire dai quadri interpretativi delineati nella fase precedente tali, da configurare l’organizzazione insediativa di nuovo impianto in tutte le sue componenti costitutive. Topics - The Plan building process, its management and implementation. The rational model. The collaborative and participatory approach. Methods and participatory techniques. Conflict and negotiation. The organizational environments. Decision -making processes. The information in the planning process. 161 Tecnica dei Lavori Stradali Construction Works for Transport infrastructures icar/04 - 3 cfu 4° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1594: Progettazione architettonica e urbana 162 Vittorio Ranieri Finalità e contenuti disciplinari Fornire gli elementi di base per la conoscenza dei principi di organizzazione delle reti stradali, dei principali materiali stradali e per la lettura e la valutazione di un progetto stradale Aims and contents To provide students with basic information regarding the road network organization, road construction materials. Students will also be provided with skills in reading and evaluating road projects. Argomenti delle lezioni - introduzione al corso - composizione della piattaforma stradale e classificazione delle infrastrutture viarie. Sezioni tipologiche - intersezioni a raso, rotatorie ed intersezioni a livelli sfalsati - pavimentazioni (con particolare riferimento a quelle urbane) e materiali che le costituiscono - bitumi, inerti e conglomerati: caratteristiche fondamentali e principali prove di caratterizzazione e accettazione - Principali caratteristiche dei cantieri Topics - Introduction - composition of the road cross section and classification of the road facilities, cross sections - level intersections, roundabouts junctions. - pavements (with particular regard to urban pavements) and road materials - bitumens, aggregates and mixes: main characteristics and main tests - main characteristics of road construction works and of the construction machinery - notes on road design Articolazione delle attività didattiche Lezioni in aula supportate da proiezioni power point; tutoraggio in forma di assistenza individuale. Articulation of educational activities Lectures with power point visual aids; individual tutoring Tecnica delle Costruzioni + Lab Technique of Constructions + Workshop Sociologia Urbana Urban Sociology icar/09 - 12 cfu 4° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1596: Analisi e progettazione strutturale per l’architettura SPS/10 - 3 cfu 4° anno - 1° semestre Leonardo Palmisano Programma non inviato Architettura e Composizione Architettonica II + Lab Architecture and Architectural Composition II + Workshop icar/14 - 12 cfu 4° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1594: Progettazione architettonica e urbana Pietro Monaco Antonella Calderazzi Programma non inviato Programma non inviato 3 3.4.15 Progetti didattici 4° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 stradali e delle macchine per i lavori stradali - Normativa tecnica - cenni sulla redazione del progetto stradale Modalità d’esame Prova scritta con verifica orale 163 3.4.16 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 5° ANNO - 5st YEAR 164 Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo formativo del corso è quello di mettere lo studente in grado di impostare criticamente il progetto e di svolgere il tema assegnato fino alla definizione d’elaborati esecutivi alle diverse scale, indagandone e risolvendone le componenti tipologico-distributive, costruttive, strutturali, tecniche e tecnologiche, mentre affronta il tema della forma che interagisce fattivamente col contesto d’appartenenza. Aims and contents The student must be able to plan a project from a critical point of view; to develop the assigned theme till to its last fase including several scales; to search into and try to solve building problems of technological and structural distribution; to deal with the urban space and real necessity. struttura d’elementi, sistema (insieme di strutture), organismo (struttura di sistemi); - L’opera d’architettura nelle sue relazioni con il contesto storico, fisico, ambientale; - Procedure per impostare criticamente un progetto d’architettura stabilendo corrette relazioni tra luogo, forme, distribuzione, struttura, impianti. E’ obbligatorio il quaderno individuale delle lezioni che dovrà essere esibito in sede d’esame. Il quaderno comprende appunti scritto-grafici sulle lezioni ed insieme appunti personali derivanti dalla lettura delle riviste e dalla schedatura dei libri obbligatori. Topics - House, residential quarter, town; modern and contemporary theorists and master of art; - Reading of a complex building; the elements of architecture and the proportions in architecture; - The architecture work in connection with its physical, historical and environments contexts; - To plan an architecture project with right connections with place, shapes, distribution, structure and installations. Every student is obliged to get an exercisebook to make notes; it will be checked during the exam. Argomenti delle lezioni - Architettura, casa, isolato, città, nel moderno e nel contemporaneo: teorici e maestri del fare; - Lettura critica di una tipologia edilizia; di un edificio complesso; - Organismo e tipo edilizio: elemento, Articolazione delle attività didattiche Il Corso, semestrale ed intensivo, è organizzato integrando lezioni teoriche, esercitazioni pratiche connesse all’elaborazione del progetto d’anno, esercitazioni pratiche e di laboratorio. La partecipazione a tutte le esperienze icar/14 - 12 cfu 5° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1594: Progettazione architettonica e urbana Mauro Scionti progettuali è strettamente individuale. Il Laboratorio si propone di mettere gli studenti in grado di interpretare e descrivere i temi dell’architettura e del disegno urbano, e nello stesso tempo di abilitarli a risolvere autonomamente quelle problematiche che continuamente s’affacciano nel processo progettuale, inteso come serie d’atti e di procedure che tendono alla consapevole e motivata costruzione della forma architettonica, dall’idea alla realizzazione, introducendoli alle più elementari tecniche di progettazione di un oggetto architettonico. Articulation of educational activities The semester intensive course is compound of theoretical lessons and practical laboratory exercises. The attendance to every project is strictly individual. Thanks to laboratory exercises the student is able to understand and describe architecture and urban composition problems, to solve them and to master technical methods of urban design. Modalità d’esame Esame orale. Examination method Oral examination. Restauro Architetttonico + Lab. Architectural Restoration + Workshop icar/19 - 12 cfu 5° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1595: Teorie e tecniche per il restauro architettonico Giambattista De Tommasi Finalità e contenuti disciplinari Il corso è finalizzato a fornire agli allievi la formazione metodologica e culturale di base, storica, tecnica e scientifica, necessaria per poter progettare il restauro ed il recupero del patrimonio architettonico esistente. Gli obiettivi formativi comprendono la conoscenza dei principi fondamentali alla base del restauro moderno e dei fondamenti teorici della tutela dei valori culturali del costruito; l’acquisizione degli strumenti per la comprensione degli edifici nei loro caratteri storico-architettonici e nella loro consistenza materico-costruttiva, nonché per la diagnosi dei fenomeni di degrado/ dissesto; l’acquisizione delle nozioni metodologiche e tecnico-scientifiche per il consolidamento e il risanamento igienico degli edifici. Aims and contents The course aims to provide the students with the basic methodological, cultural, historical, technical and scientific qualification to project the restoration and the refurbishment of the existing building heritage. The instructive aims are the knowledge of basic principles of the modern restoration and theoretical issues for the conservation of cultural values referred to the built environment; the acquisition of tools to understand the buildings with reference to their material and constructional features, to their chronological complexity and to the decay/disruption phenomena diagnosis; the acquisition of methodological and technical-scientific elements for the reinforcement and the hygienic recovery of historical buildings. Argomenti delle lezioni - Momenti E Problemi Di Storia Del Restauro - Il Progetto Di Restauro - La Diagnostica E Il Monitoraggio Delle Strutture Edilizie - Restauro Statico - Dissesti E Consolidamento Dei Terreni Di Fondazione - Dissesti Negli Organismi Edilizi - Opere Provvisionali - Consolidamento Di Edifici In Muratura - Restauro Statico Di Edifici In Zona Sismica - Risanamento Igienico - Esercitazioni In Aula - Laboratorio Topics - Moments And Issues Of The Restoration History - Restoration Project - Diagnostics And Monitoring Of Building Structures - Static Restoration - Instability And Reinforcement Of The Foundation Ground - Building Instability - Provisional Works - Masonry Reinforcement Organizzazione del Cantiere + Lab Site Organization + Workshop Articolazione delle attività didattiche Lezioni ed esercitazioni in aula supportate da videoproiettore, lavoro di gruppo in Laboratorio, tutoraggio in forma di assistenza a gruppi e individuale. Articulation of educational activities Lectures and practical applications in the classroom supported by TV projector, group work within the laboratory, individual and collective supervision. icar/11 - 12 cfu 5° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1598: Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia Modalità d’esame Presentazione pubblica e discussione del tema d’anno (tale momento, per le caratteristiche di partecipazione corale e coinvolgimento degli allievi costituisce, oltrechè verifica del lavoro svolto, ulteriore esperienza per tutti gli studenti e momento di approfondimento dei temi trattati) + Esame orale Examination method Public presentation and discussion of the project (this stage, because of the choral participation and involvement, can be considered a check of the realised work, as well as a further experience for all the students and a phase of analysis of the focused subjects) + Oral examination. 3 Guido Raffaele Dell’Osso Programma non inviato 3.4.16 Progetti didattici 5° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 • Architettura e Composizione Architettonica III + Lab. • Restauro Architettonico + Lab. • Organizzazione del cantiere + Lab. • CFU a scelta Architettura e Composizione Architettonica III + Lab. Architecture and Architectural Composition III + Workshop 165 4. Relazioni internazionali 4.1 Lifelong Learning Programme (LLP)/Erasmus 4.2 Accordi internazionali 3. I regolamenti didattici 3 166 4.1 Lifelong Learning Programme (LLP)/Erasmus 168 Mobilità studenti in uscita Possono presentare domanda gli studenti, specializzandi e dottorandi, cittadini di uno stato membro dell’Unione Europea iscritti nel CdLM in Architettura, in Ingegneria Edile/Architettura o nel Corso di Laurea in Disegno industriale del Politecnico di Bari e con residenza permanente in Italia, a condizione di non aver mai usufruito di una borsa Erasmus Studio e di non usufruire contemporaneamente di altre borse finanziate dalla UE (1) Il soggiorno all’estero degli studenti assegnatari delle borse dovrà svolgersi nel periodo compreso tra il 1° giugno 2013 e il 30 settembre 2014. La domanda deve essere effettuata con registrazione on line all’indirizzo http:// poliba.llpmanager.it entro e non oltre le ore 14:00 del trentesimo giorno successivo a quello di emanazione del Decreto Rettorale relativo al Bando di Concorso Erasmus. In particolare, per quanto attiene al Corso di Laurea specialistica in Architettura, è consentita la partecipazione a partire dal terzo anno di corso. La selezione degli studenti viene effettuata dalla Commissione Erasmus di Ateneo, che redigerà una graduatoria di merito sulla base dei seguenti criteri: • numero dei crediti acquisiti, media dei voti riportati, durata degli studi; • conoscenza della lingua del Paese nel quale lo studente intende recarsi; • motivazione dello studente a svolgere la borsa. Gli studenti selezionati dovranno definire, coadiuvati dal Coordinatore Erasmus del DICAR e con il supporto del collaboratore amministrativo, il percorso formativo da seguire all’estero, formalizzandolo attraverso un Learning Agreement. Tale piano di studio sarà sottoposto all’approvazione del CdD che stabilisce le equivalenze dei corsi e dei rispettivi crediti. Regolamento didattico Il Regolamento Didattico del DICAR prevede il riconoscimento dei programmi di studio e degli esami sostenuti all’estero sulla base di una normativa approvata dal Senato Accademico. Al termine del periodo di studio all’estero, un certificato (Transcript of Records) rilasciato dall’Istituto ospitante attesterà l’effettivo svolgimento del programma convenuto e i risultati conseguiti dallo studente. Mobilità studenti in entrata Le sedi straniere consorziate con il Politecnico di Bari, dovranno inviare all’Ufficio Relazioni Internazionali le domande di mobilità degli studenti in entrata e le corrispondenti proposte di Learning Agreement, da sottoporre all’approvazione del Coordinatore Erasmus. Gli studenti stranieri frequenteranno i corsi e gli esami presso il Politecnico di Bari secondo quanto riportato nel Learning Agreement. Il voto d’esame è riportato dal docente della materia su un libretto fornito dalla Segreteria Studenti e sullo statino. Alla fine del periodo di mobilità l’Ufficio Relazioni Internazionali provvede a redigere il Transcript of Records, che è consegnato allo studente o inviato alla sede straniera di appartenenza. Note 1 Gli studenti Erasmus assegnatari di borsa dovranno essere in regola con il pagamento delle tasse universitarie presso il Politecnico di Bari e non sarà loro richiesto alcun pagamento di tasse di iscrizione presso la sede ospitante. L’università ospitante potrà esigere tuttavia il pagamento di modesti contributi per costi quali assicurazioni, sindacati studenteschi e utilizzo di materiali vari. 4.2 Accordi internazionali UZBEKISTAN USA CUBA MAROCCO 4 INDIA VIETNAM 4.1 Programma Socrates, Azione Erasmus | 4.2 Accordi internazionali 4. Relazioni internazionali 4 Il Politecnico di Bari, all’interno del Programma LLP/Erasmus dell’Unione Europea, bandisce borse per incentivare la mobilità studentesca interuniversitaria in Europa. Il Programma LLP/Erasmus favorisce flussi di mobilità tra due sedi partner, sia in entrata che in uscita. Esso consente agli studenti di svolgere una parte del curriculum accademico presso le Università consorziate, dove possono seguire corsi e sostenere esami. Responsabile per il DICAR per il corrente AA è il prof. Anna Bruna Menghini 169 5. Post Lauream 4. Relazioni internazionali 4 170 5.1 Scuola di Specializzazione 5.1.1 Caratteri generali 5.1.2 Finalità 5.1.3 Spendibilità del titolo 5.1.4 Regolamento didattico 5.1.5 Manifesto degli studi - Curriculum in Storia e Restauro dell’architettura antica - 1° anno 5.1.6 Manifesto degli studi - Curriculum in Storia e Restauro dell’architettura antica - 2° anno 5.1.7 Manifesto degli studi - Curriculum in Restauro dell’architettura in pietra - 1° anno 5.1.8 Manifesto degli studi - Curriculum in Restauro dell’architettura in pietra - 2° anno 5.2 Dottorato di Ricerca in ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO 5.2.1 Atto istitutivo - Consorzio Argonauti 5.2.2 Consorzio Argonauti - Regolamento “generale” dei corsi di Dottorato di Ricerca 5.2.3 Regolamento didattico e organizzativo del corso DR - XXIX ciclo, AA 2013/2014 5.2.4 Bando di Concorso per l’ammissione a corsi di dottorato di ricerca - XXIX ciclo formativo 5.3 Esami di Stato 5.1 Scuola di Specializzazione 172 • infine, far fronte alle criticità determinatesi all’indomani dell’entrata in vigore del DM 31 gennaio 2006 che, per la prima volta dalla loro istituzione, nega ai laureati in architettura l’accesso alle Scuole di Specializzazione in Archeologia e Storia dell’Arte; la disposizione è tanto più grave in quanto la recente istituzione della figura del direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici, ruolo spesso rivestito da architetti, prevede competenze specifiche nei settori dell’archeologia e della storia dell’arte. 5.1.2 Finalità In base alla legge (Decreto Ministeriale 31 gennaio 2006 – All.2) le finalità di una Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio sono definite come segue: La scuola si propone l’obiettivo di formare specialisti con uno specifico alto profilo professionale nel settore dello studio, della tutela, del restauro, della gestione e valorizzazione del patrimonio culturale architettonico e paesaggistico, inteso nel suo senso più lato. La Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del Politecnico di Bari, considerate le motivazione che hanno portato alla sua istituzione, si articola in due indirizzi in base alle specificità di conoscenze disciplinari che connotano il Dipartimento ICAR: A. Indirizzo in Storia e restauro dell’architettura antica; B. Indirizzo in Restauro dell’architettura di pietra. zionari architetti delle Soprintendenze del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; A. L’indirizzo in “Storia e restauro dell’architettura antica” mira a conferire, attraverso i suoi corsi e tirocini, un’approfondita preparazione storico-critica con particolare riguardo al settore dell’architettura antica, nonché elevate competenze tecniche e professionali relative ai principi e ai metodi di intervento per la tutela, la conservazione e il restauro dei beni architettonici, archeologici, paesaggistici e ambientali, con approfondimenti sul restauro dell’architettura antica e in particolare sui diversi aspetti inerenti gli interventi di anastilosi. L’indirizzo inoltre è orientato a fornire articolate competenze riguardo alla progettazione museale, sia sotto l’aspetto museografico, sia per quel che concerne la museologia nelle sue diverse applicazioni, con particolare attenzione allo specifico dei musei archeologici. è inoltre titolo preferenziale per l’accesso: • alle altre strutture pubbliche (in primo luogo Regioni, Province, Comuni) preposte alla tutela, conservazione, restauro, gestione, valorizzazione, catalogazione, anche sotto il profilo del rischio, del patrimonio culturale architettonico e paesaggistico; • alle organizzazioni internazionali operanti nel settore del patrimonio architettonico e paesaggistico; • alle strutture pubbliche o private che abbiano funzioni e finalità organizzative, culturali, editoriali o di ricerca nel settore dei beni culturali architettonici e del paesaggio; • agli organismi privati, come imprese, studi professionali specialistici o uffici tecnici operanti nel settore del patrimonio architettonico e paesaggistico. Le conoscenze acquisite nell’ambito della Scuola di Specializzazione sono infatti finalizzate: • alla prestazione di servizi, altamente qualificati, relativi all’analisi storica, alla conoscenza critica, alla catalogazione, alle tecniche diagnostiche relative ai beni architettonici e paesaggistici; • alla gestione e manutenzione di singoli complessi di alto valore storico-architettonico o di siti e paesaggi significativi; • alla gestione, conservazione, restauro, tutela, recupero, riabilitazione e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico generalmente inteso, in Italia e all’estero, anche in riferimento all’attività di organismi internazionali. B. L’indirizzo in “Restauro dell’architettura di pietra” mira a conferire, attraverso i suoi corsi e tirocini, un’approfondita preparazione storico–critica e progettuale nel campo del restauro dell’architettura moderna (secoli XI-XX) in pietra attraverso il trasferimento agli allievi di approfondite competenze ed abilità tecniche e professionali, sia tradizionali che tecnologicamente avanzate. 5.1.3 Spendibilità del titolo Il diploma della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio è titolo necessario per la partecipazione ai concorsi per l’accesso alle carriere per fun- 5.1.4 Regolamento didattico Art. 1 - Denominazione del corso di studio e classe di appartenenza E’ istituita presso Il Politecnico di Bari la Scuola di Specializzazione in “Beni Architettonici e del Paesaggio” ai sensi del Decreto Ministeriale di riassetto delle Scuole di specializzazione nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 15 giugno 2006 n.°137 La Scuola è organizzata dal Dipartimento ICAR e si articola in due distinti curricula: a) Storia e Restauro dell’Architettura Antica. b) Restauro dell’Architettura in Pietra. Art. 2 - Finalità della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del Politecnico di Bari In base alla legge (Decreto Ministeriale 31 gennaio 2006 – All.2) le finalità di una Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio sono definite come segue: La scuola si propone l’obiettivo di formare specialisti con uno specifico alto profilo professionale nel settore dello studio, della tutela, del restauro, della gestione e valorizzazione del patrimonio culturale architettonico e paesaggistico, inteso nel suo senso più lato. La Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del Politecnico di Bari, considerate le motivazione che hanno portato alla sua istituzione, si articola in due curricula in base alle specificità di conoscenze disciplinari che connotano il Dipartimento ICAR: a) Curriculum in Storia e restauro dell’architettura antica; b) Curriculum in Restauro dell’architettura di pietra. a. Il curriculum in “Storia e restauro dell’architettura antica” mira a conferire, attraverso i suoi corsi e tirocini, un’approfondita preparazione storico-critica con particolare riguardo al settore dell’architettura antica, nonché elevate competenze tecniche e professionali relative ai principi e ai metodi di intervento per la tutela, la conservazione e il restauro dei beni architettonici, archeologici, paesaggistici e ambientali, con approfondimenti sul restauro dell’architettura antica e in particolare sui diversi aspetti inerenti gli interventi di anastilosi. L’indirizzo inoltre è orientato a fornire articolate competenze riguardo alla progettazione museale, sia sotto l’aspetto museografico, sia per quel che concerne la museologia nelle sue diverse applicazioni, con particolare attenzione allo specifico dei musei archeologici. b. Il curriculum in “Restauro dell’architettura di pietra” mira a conferire, attraverso i suoi corsi e tirocini, un’approfondita preparazione storico–critica e progettuale nel campo del restauro dell’architettura moderna (secoli XI-XX) in pietra attraverso il trasferimento agli allievi di approfondite competenze ed abilità tecniche e professionali, sia tradizionali che tecnologicamente avanzate. - alla gestione, conservazione, restauro, tutela, recupero, riabilitazione e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico generalmente inteso, in Italia e all’estero, anche in riferimento all’attività di organismi internazionali. Il diploma della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio è titolo necessario per la partecipazione ai concorsi per l’accesso alle carriere per funzionari architetti delle Soprintendenze del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; è inoltre titolo preferenziale per l’accesso: - alle altre strutture pubbliche (in primo luogo Regioni, Province, Comuni) preposte alla tutela, conservazione, restauro, gestione, valorizzazione, catalogazione, anche sotto il profilo del rischio, del patrimonio culturale architettonico e paesaggistico; - alle organizzazioni internazionali operanti nel settore del patrimonio architettonico e paesaggistico; - alle strutture pubbliche o private che abbiano funzioni e finalità organizzative, culturali, editoriali o di ricerca nel settore dei beni culturali architettonici e del paesaggio; - agli organismi privati, come imprese, studi professionali specialistici o uffici tecnici operanti nel settore del patrimonio architettonico e paesaggistico. Le conoscenze acquisite nell’ambito della Scuola di Specializzazione sono infatti finalizzate: - alla prestazione di servizi, altamente qualificati, relativi all’analisi storica, alla conoscenza critica, alla catalogazione, alle tecniche diagnostiche relative ai beni architettonici e paesaggistici; - alla gestione e manutenzione di singoli complessi di alto valore storico-architettonico o di siti e paesaggi significativi; - alla gestione, conservazione, restauro, tutela, recupero, riabilitazione e valoriz- zazione del patrimonio architettonico e paesaggistico generalmente inteso, in Italia e all’estero, anche in riferimento all’attività di organismi internazionali. Art. 3 - Accesso alla Scuola di Specializzazione Alla scuola si accede previo concorso di ammissione, per esame e per titoli, col titolo di laurea di secondo livello (300 CFU). Sono ammessi al concorso i laureati in “Architettura” del vecchio ordinamento e dei nuovi corsi di laurea specialistica o magistrale ricadenti nella classe 4/S o LM-4 “Architettura e Ingegneria edile-Architettura”, considerata classe di riferimento, con riconoscimento integrale dei 300 crediti conseguiti; inoltre possono essere ammessi i candidati forniti di laurea di secondo livello nelle classi 2/S o LM-2 “Archeologia”, 10/S o LM-10 “Conservazione dei beni architettonici e ambientali”, 12/S o LM-11 “Conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico”, 95/S o LM-89 “Storia dell’arte”, previa valutazione, da parte della scuola, dei curricula personali per individuare eventuali debiti formativi. Sono altresì ammessi al concorso per l’ammissione alla Scuola i cittadini italiani e stranieri con titolo di studio conseguito presso Università straniere, riconosciuto idoneo dal Consiglio della Scuola, ai soli ed esclusivi fini dell’accesso alla medesima. La scuola accetta un numero massimo di iscritti al primo anno pari a venticinque. Sono ammessi a frequentare la Scuola i candidati che, in relazione al numero di posti disponibili, si siano collocati in posizione utile nella graduatoria compilata sulla 5 5.1. Scuola di Specializzazione 5. Post Lauream 5 5.1.1 Caratteri generali La Scuola è stata istituita da Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari. La proposta di istituzione della Scuola nasce da diverse esigenze: • sviluppare una più approfondita cultura negli ambiti dell’architettura antica e della pietra in un contesto come quello dei Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, in cui si concentrano le principali aree archeologiche del mondo antico, con le prevedibili problematiche di conservazione e restauro e le contestuali necessità di formazione del personale specializzato. • formare quindi specialisti idonei ad intervenire nel settore dello studio, della tutela, del restauro, della gestione e valorizzazione del patrimonio architettonico, con particolare riguardo al mondo antico e all’architettura storica costruita in pietra da taglio, settori presenti solo in modo marginale nelle altre Scuole di Specializzazione italiane. Più in dettaglio si tratta di formare specialisti orientati allo studio e al restauro dell’architettura antica, con particolare riguardo alle problematiche dell’anastilosi, che diventeranno prioritarie nel futuro più prossimo e sulle quali nel nostro paese mancano ancora specifiche competenze. • fornire strumenti e competenze riguardo alle esigenze della progettazione museale, tali da favorire la formazione di una figura professionale in grado di elaborare un progetto più consapevole delle specificità di un museo archeologico. Il tema si estende anche alla sistemazione e valorizzazione delle aree archeologiche, per le quali si rendono necessarie specifiche competenze. 173 base del punteggio complessivo riportato. In caso di parità di punteggio è ammesso il candidato più giovane di età. 174 Art. 4 - Articolazione delle attività formative Il Corso ha la durata di 2 anni, articolati in quattro semestri, e prevede l’acquisizione di 120 CFU secondo un piano di studi determinato nel “Manifesto degli studi” distinto in due curricula. Ai fini dello svolgimento dei corsi, dei tirocini e degli stage formativi, e con finalità di sovvenzionamento e utilizzazione di personale e strutture extrauniversitarie per lo svolgimento delle proprie attività didattiche, la Scuola può stipulare convenzioni con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con istituzioni pubbliche e private di particolare qualificazione. Il corso biennale di studi della Scuola di Specializzazione si articola in moduli di didattica frontale, attività di laboratorio, stage condotti in cantieri di scavo archeologico e di restauro nonché presso enti altamente qualificati. La frequenza delle attività della Scuola è obbligatoria; lo specializzando è tenuto a seguire tutte le lezioni ed esercitazioni di ciascun corso e delle attività previste. La verifica delle presenze dovrà attestare una partecipazione non inferiore al 75% per ciascun corso di insegnamento. Le verifiche del profitto sono dirette ad accertare l’ adeguata preparazione degli studenti iscritti ai corsi di studio ai fini del conseguimento dei relativi crediti. Per sostenere gli esami di profitto o altre forme di verifica al fine di acquisire i crediti relativi lo studente deve aver ottenuto nel corso di studio al quale è iscritto, le attestazioni di frequenza ed altresì essere in regola con il versamento delle tasse e dei contributi dovuti. La Scuola rende noto agli studenti il calendario degli appelli di esame all’inizio dell’attività didattica, prevedendo un appello al termine di ognuno dei periodi didattici nei quali è articolato l’anno accademico. Le Commissioni di esame sono costituite dal docente o, nel caso di corsi integrati, dai docenti responsabili dell’attività formativa. I risultati ottenuti in eventuali stages o tirocini saranno valutati dal docente o dai docenti responsabili degli stessi stages. Il voto è espresso in trentesimi. Coloro che non superano tutti gli esami fondamentali obbligatori del proprio anno di corso non possono essere ammessi al successivo anno di corso e debbono ripetere l’anno. Lo studente non può iscriversi per più di due volte allo stesso anno di corso. Art. 5 - Tesi di diploma Il percorso formativo si conclude con una tesi di diploma inerente le tematiche della Storia dell’Architettura Antica o del Restauro dell’architettura con particolare riguardo alle tematiche dell’anastilosi. Qualora la complessità del tema affrontato lo giustifichi, le tesi di diploma potranno svolgersi anche nell’ambito di laboratori di tesi che prevedano l’attività coordinata di piccoli gruppi di studenti, fermo restando, concordemente con la direttiva CEE, la chiara distinguibilità del contributo individuale di ciascuno dei specializzandi. Il relatore, può essere affiancato da altri docenti della Scuola favorendo un approccio pluridisciplinare e di maggiore respiro al proprio studio. È inoltre concesso allo specializzando di avvalersi di un correlatore esterno alla scuola, per ampliare l’arco delle competenze a sua disposizione. La Commissione per l’esame di diploma è costituita dai docenti della Scuola di Specializzazione. Il numero dei componenti della Commissione, di norma, è pari a undici e non può essere inferiore a sette membri. Il giudizio della Commissione tiene conto delle valutazioni riportate negli esami di verifica del profitto e della valutazione della prova finale. Il voto è sempre espresso in cento/decimi e, quando il candidato raggiunge il massimo dei voti, può essere fatta all’unanimità menzione della lode. L’esame si intende superato con una votazione minima di 66/110. A coloro che avranno superato l’esame finale verrà rilasciato il diploma di Specializzazione in “Beni Architettonici e del Paesaggio” ed una certificazione dell’intero percorso svolto dallo specializzando, con indicazione delle attività formative che lo hanno caratterizzato. Art. 6 - Borse di studio Per la frequenza alla Scuola di Specializzazione in “Beni Architettonici e del Paesaggio”, potranno essere conferite, laddove disponibili, specifiche borse di studio di cui sarà data notizia sul sito della Scuola di Specializzazione. 5 5.1. Scuola di Specializzazione 5. Post Lauream 5 L’accesso alla prova di ingresso è subordinato alla presentazione di una attestazione relativa alla conoscenza di una lingua straniera tra le seguenti: inglese, francese, tedesco, greco moderno. La graduatoria per l’ammissione è determinata con una valutazione espressa in centesimi a cui concorrono la valutazione dei titoli, fino ad un massimo di 40/100 e la valutazione dei risultati delle prove scritta e orale per un massimo di 30/100 e 30/100 rispettivamente. Il numero degli iscritti che la Scuola può accettare per ogni anno accademico di corso è definito annualmente dal Consiglio della Scuola. Costituiscono titoli: il voto di laurea; la tesi di laurea; le pubblicazioni scientifiche, la partecipazione a convegni, la frequenza di corsi di perfezionamento o master, qualora congruenti con le tematiche della Scuola, i crediti acquisiti in discipline inerenti la storia e il restauro, la partecipazione a stage e missioni con attività archeologica, di rilievo o di restauro. Sulla pertinenza dei titoli decide la Commissione di esame di ammissione. La prova di accesso consiste in: • una prova scritta su un tema attinente la storia dell’architettura o del restauro. • una prova orale sulle principali tematiche inerenti i due curricula attivati dalla scuola. Al termine dell’espletamento del concorso si provvederà all’affissione della graduatoria generale di merito, contenente l’indicazione degli ammessi e degli idonei. Le tasse e i contributi per l’iscrizione alla scuola sono fissati in 1500 euro annui, eventuali modifiche della tassa di iscrizione potranno essere disposte dall’Ateneo. L’importo complessivo dovuto per tasse e contributi d’iscrizione di ciascun anno dovranno essere pagati in due rate: la prima all’atto dell’iscrizione, la seconda entro il 30 marzo 2012. Per tutte le attività e specificamente quelle pratiche di stage e tirocinio, compresi gli spostamenti fuori sede, deve essere prevista obbligatoriamente per ogni studente, fin dal momento dell’iscrizione alla scuola e per tutta la durata degli studi, un’apposita, adeguata copertura assicurativa per i danni prodotti o subiti. 175 5.1.5 Manifesto degli studi - Curriculum in Storia e Restauro dell’architettura antica - 1° anno 5.1.6 Manifesto degli studi - Curriculum in Storia e Restauro dell’architettura antica - 2° anno Tipo di insegnamento Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Settori scientifico-disciplinari Tipo di attività Anno di corso Tipo di insegnamento Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Settori scientifico-disciplinari Tipo di attività 1° m l l 4 6 Storia dell’architettura greca Laboratorio di Restauro I Laboratorio di allestimento museografico - Museografia - Museologia Aspetti strutturali dei monumenti antichi Archeologia greca e della Magna Grecia e Sicilia Estimo dei beni culturali Tecnologie e tecniche costruttive antiche Storia ed epigrafia greca Archeologia egea Etruscologia e antichità italiche Stage - Scavo archeologico - Metodologia dello scavo archeologico - Rilievo dell’architettura antica icar 18 icar 19 icar 13 icar 16 l-art 04 icar 08 l-ant 07 icar 22 icar 12 l-ant 02 l-fil-let 01 l-ant 02 b c c 2° l l 6 Laboratorio di Restauro II Laboratorio di allestimento museografico - Museografia - Museologia Petrologia e petrografia Restauro costruttivo degli edifici antichi Topografia e rilievo strumentale Diritto amministrativo dei beni culturali Storia dell’Architettura romana Storia dell’Architettura Paleocristiana e Bizantina Storia ed epigrafia romana Archeologia romana e delle province romane Stage - Cantiere di restauro Prova finale icar 19 icar 13 icar 16 l-art 04 geo 07 icar 09 icar 06 ius 10 icar 18 icar 18 l-ant 03 l-ant 07 icar 19 l-ant 02 c m m m m m m m 5. Post Lauream 5 3 3 4 6 3 3 3 3 3 5 5 3 3 3 4 6 3 3 3 3 6 10 16 c i c c i i i st l-ant 02 icar 17 69 c i c c c c b b i i st pf 5 5.1. Scuola di Specializzazione Anno di corso 51 176 Monte crediti complessivo = 51 Monte crediti complessivo = 69 Note Crediti per ogni tipo di attività: b=4 , c=22 , i=15 , st=10 Note Crediti per ogni tipo di attività: b=6 , c=25 , i=12 , st=10 , pf=16 Legenda lLaboratorio m Corso monodisciplinare Legenda lLaboratorio m Corso monodisciplinare 177 5.1.8 Manifesto degli studi - Curriculum in Restauro dell’architettura in pietra - 2° anno 5.1.7 Manifesto degli studi - Curriculum in Restauro dell’architettura in pietra - 1° anno Tipo di insegnamento Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Settori scientifico-disciplinari Tipo di attività Anno di corso Tipo di insegnamento Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Settori scientifico-disciplinari Tipo di attività 1° m l l 4 6 Storia dell’architettura greca Laboratorio di Restauro I Laboratorio di allestimento museografico - Museografia - Museologia Aspetti strutturali dei monumenti antichi Archeologia greca e della Magna Grecia e Sicilia Estimo dei beni culturali Tecnologia dell’architettura in pietra Laboratorio di stereotomia I Teorie e tecniche dell’architettura di pietra Stage - Taglio pietra: manuale, CAD/CAM icar 18 icar 19 icar 13 icar 16 l-art 04 icar 08 l-ant 07 icar 22 icar 12 icar 14 icar 14 icar 14 b c c 2° l l 6 Laboratorio di Restauro II Laboratorio di allestimento museografico - Museografia - Museologia Petrologia e petrografia Restauro costruttivo degli edifici antichi Topografia e rilievo strumentale Diritto amministrativo dei beni culturali Storia dell’Architettura in pietra Laboratorio di stereotomia II Tecniche di lavorazione per la scrittura e l’ornato lapideo Stage - Cantiere di restauro Prova finale icar 19 icar 13 icar 16 l-art 04 geo 07 icar 09 icar 06 ius 10 icar 18 icar 14 icar 14 icar 19 l-ant 02 c m m m m l m 5. Post Lauream 5 3 3 4 6 3 3 6 3 10 c i c c c c st l l 3 3 3 4 6 3 3 6 6 10 16 51 69 c i c c c c b c c st pf 5 5.1. Scuola di Specializzazione Anno di corso Monte crediti complessivo = 69 Monte crediti complessivo = 51 178 Note Crediti per ogni tipo di attività: b=4 , c=31 , i=6 , st=10 Legenda lLaboratorio m Corso monodisciplinare Note Crediti per ogni tipo di attività: b=3 , c=37 , i=13 , st=10 , pf=16 Legenda lLaboratorio m Corso monodisciplinare 179 5.2 Dottorato di Ricerca in Architettura: Innovazione e Patrimonio TRA: • l’Università degli Studi Roma Tre, C.F. n. 04400441004, legalmente rappresentata dal Rettore pro-tempore Prof. Mario Panizza, nato a Avezzano (AQ) il 12 settembre 1950; E • il Politecnico di Bari, C.F. n. 93051590722, legalmente rappresentato dal Rettore protempore Prof. Eugenio Di Sciascio, nato a Bari il 13.03.1963; 180 ART. 1 - Denominazione, sede, finalità. E’ costituito tra l’Università degli Studi Roma Tre e il Politecnico di Bari (di seguito denominati “Università” o “Atenei”) il Consorzio inter-universitario con attività esterna denominato “ARGONAUTI”, (di seguito denominato “Consorzio”) con sede presso l’Università degli Studi Roma Tre, via Ostiense, 159 - 00154 Roma. Il Consorzio non ha fine di lucro. Finalità del Consorzio è l’istituzione, l’attivazione e la gestione di corsi di dottorato di ricerca, ai sensi delle norme vigenti in materia, con particolare riferimento all’art. 2, comma 2, lett. c) del D.M. sopracitato, con possibilità di rilascio del titolo doppio, multiplo o congiunto da parte degli Atenei consorziati, al fine di fornire le competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione presso soggetti pubblici e privati, nonché qualificanti anche nell’esercizio delle libere professioni, contribuendo alla realizzazione dello Spazio Europeo dell’Alta Formazione e dello Spazio Europeo della Ricerca. Il Consorzio agisce in nome e per conto proprio e risponde delle proprie obbligazioni unicamente con il fondo consortile. Il Consorzio non assume obbligazioni per conto di uno o più consorziati se non in forza di espressa e preventiva specifica delega. Il Consorzio si attiverà per ottenere il riconoscimento della personalità giuridica. Il Consorzio, previe delibere degli organi competenti delle Università consorziate, può svolgere attività di coordinamento e supporto delle iniziative didatticoscientifiche post lauream: corsi di perfezionamento, master, scuole di specializzazione, attivati presso le medesime Università. ART. 2 - Adesione e recesso Al Consorzio può aderire qualsiasi Università che lo richieda al Presidente del Consorzio e ottenga il voto unanimemente favorevole dell’Assemblea dei Consorziati, sulla base di quanto previsto dall’art. 4, comma 3 del D.M. n. 45/2013. Un consorziato può recedere in qualsiasi momento, dandone comunicazione al Presidente del Consorzio per mezzo di lettera raccomandata. Il recesso ha effetto trenta giorni dopo il ricevimento della comunicazione. Il consorziato receduto rimane obbligato al completamento delle attività didattiche e delle altre obbligazioni che abbia assunto a proprio carico prima della dichiarazione di recesso. L’Assemblea dei Consorziati può escludere il Consorziato per grave inosservanza delle disposizioni del presente atto, dei regolamenti interni o delle deliberazioni degli organi del Consorzio. Il consorziato receduto o escluso non ha alcun diritto sul patrimonio del Consorzio. ART. 3 - Attività del consorzio Allo scopo di realizzare le finalità e le obbligazioni di cui all’Art. 1, il Consorzio, nel rispetto del D.M. n. 45/2013: a) istituisce ed attiva il Corso di Dottorato di Ricerca in Architettura: Innovazione e Patrimonio. A tal fine i Consorziati, attraverso opportuni requisiti organizzativi e disponibilità di risorse finanziarie, si impegnano a garantire: • la razionale organizzazione e l’effettiva sostenibilità del corso di dottorato per tutto il periodo di attivazione dello stesso; • un’effettiva condivisione, in maniera continuativa, delle proprie strutture e delle attività didattiche e di ricerca. b) promuove lo sviluppo della collaborazione interdisciplinare tra le Università ed altri organismi pubblici e privati di ricerca, nazionali ed internazionali, che operano nel campo dell’Architettura e dell’Ingegneria; c) può stipulare convenzioni con altre università, con enti di ricerca pubblici e privati, italiani o stranieri, consorzi o fondazioni, e con qualificate imprese, anche di Paesi diversi, al fine di migliorare le sue attività di ricerca e didattiche. ART. 4 - Organi del consorzio Sono Organi del Consorzio: • l’Assemblea dei Consorziati; • il Presidente ed il Vicepresidente; • il Collegio dei Revisori. ART. 5 - Assemblea dei consorziati L’Assemblea dei Consorziati è costituita: • dai Rettori, o loro delegati, dei singoli Atenei aderenti al Consorzio; • dai Coordinatori dei Collegi dei docenti dei corsi di dottorato di ricerca istituiti dal Consorzio. Ciascun componente dell’Assemblea resta in carica per la durata della sua delega, se delegato del Rettore, o del suo mandato, se Coordinatore del Collegio dei docenti. I componenti del Assemblea dei Consorziati possono farsi sostituire nelle adunanze, qualora l’atto di nomina lo preveda e nei limiti di tale previsione. Le Assemblee dei Consorziati sono ordinarie e straordinarie. Quando sono regolarmente costituite, rappresentano la totalità dei Consorziati e le loro deliberazioni, assunte in conformità al presente atto, sono obbligatorie per tutti i Consorziati anche assenti o dissenzienti. L’Assemblea dei Consorziati discute e delibera con le modalità più convenienti, inclusa la corrispondenza per mezzo di posta elettronica e la riunione telematica per teleconferenza, ed è convocata ogni qual volta il Presidente lo ritenga necessario e comunque quando gliene faccia richiesta un componente, indicando le materie da trattare. Alle adunanze possono essere invitati, secondo l’opportunità e senza diritto di voto, esponenti di Ordini professionali, nazionali o locali, docenti universitari o professionisti, in qualità di esperti di elevata qualificazione nell’ambito delle discipline affrontate dai corsi attivati dal Consorzio. L’Assemblea dei Consorziati delibera con il voto favorevole della maggioranza dei suoi componenti: a) su qualsiasi materia attinente la gestione ordinaria o straordinaria dell’attività consortile; b) sul bilancio preventivo e sul rendiconto annuale; c) sulla destinazione dell’utile della gestione; d) sulla programmazione degli obiettivi ed in generale sulla determinazione delle linee generali e di indirizzo dei corsi di studio gestiti dal consorzio; e) sulla programmazione delle attività formative dei corsi di studio gestiti dal consorzio, sulla valutazione della relativa fattibilità e sulla preventiva verifica della relativa sostenibilità economica. In caso di parità di voti espressi, prevale il voto del Presidente. L’Assemblea dei Consorziati può approvare regolamenti di funzionamento dell’attività consortile. dei Conti e nominati dall’Assemblea dei Consorziati, che individua anche all’atto della nomina il Presidente del Collegio. I componenti il Collegio durano in carica cinque anni e sono rinominabili. Il Collegio dei Revisori a) ha diritto di partecipare alle sedute dell’Assemblea dei Consorziati; b) esamina periodicamente le scritture contabili, esegue verifiche di cassa e riferisce al Presidente e all’Assemblea dei Consorziati; c) presenta all’Assemblea dei Consorziati la propria relazione sul rendiconto della gestione. ART. 7 - Il presidente Il Presidente è un professore universitario, eletto dall’Assemblea dei Consorziati al proprio interno, per la durata di cinque anni, rinnovabili. Egli rappresenta il Consorzio verso i consorziati e verso i terzi. Il Presidente convoca e presiede le adunanze dell’Assemblea dei Consorziati. Al Presidente spetta la gestione ordinaria dell’attività consortile. Il Presidente: a) propone il bilancio preventivo di ciascun esercizio all’Assemblea dei Consorziati entro il termine del precedente esercizio finanziario; b) sottopone all’approvazione dell’Assemblea dei Consorziati la situazione patrimoniale dell’esercizio precedente entro due mesi dalla relativa chiusura. ART. 8 - Il collegio dei revisori Il Collegio dei Revisori è composto da tre membri, iscritti all’albo dei Revisori ART. 9 - Fondo consortile ed esercizio finanziario L’esercizio finanziario va dal 1 gennaio al 31 dicembre di ciascun anno. Agli Atenei aderenti al Consorzio non è richiesto il versamento di alcun contributo annuale, a meno che diversamente deliberi all’unanimità l’Assemblea dei Consorziati . Sulle richieste del Assemblea dei Consorziati deliberano gli organi competenti degli Atenei consorziati. L’Assemblea dei Consorziati può accettare contributi da parte di enti pubblici o privati, donazioni e lasciti. Le entrate ordinarie del Consorzio sono costituite: a) dalle tasse di iscrizione ai corsi di dottorato corrisposte dagli iscritti; b) da contributi di enti pubblici e privati, donazioni e lasciti. L’utile risultante dal rendiconto annuale non può essere distribuito ai consorziati, ma deve essere impiegato per lo sviluppo dell’attività consortile e per il sostegno alle attività didattiche e di ricerca dei consorziati. ART. 10 - Durata Il Consorzio ha la durata di dieci anni, che può essere prorogata con deliberazione del Assemblea dei Consorziati, assunta con il voto favorevole di tutti i suoi componenti, da sottoporre all’approvazione degli organi competenti degli atenei consorziati. AI termine, originario o prorogato, della durata del Consorzio, il Presidente cura la liquidazione del patrimonio consortile e l’Assemblea dei Consorziati delibera come impiegare le risultanti disponibilità finanziarie per il sostegno alle attività didattiche e di ricerca degli Atenei aderenti al Consorzio. ART. 11 - Modificazioni dell’atto costitutivo e scioglimento anticipato Il presente atto può essere modificato con deliberazione dell’Assemblea dei Consorziati, assunta con il voto unanime dei suoi componenti. L’Assemblea dei Consorziati può deliberare all’unanimità lo scioglimento anticipato del Consorzio. ART. 12 - Disposizioni di rinvio e finali Per tutto quanto non previsto nel presente Contratto si fa espresso riferimento alle disposizioni del Codice Civile e delle altre leggi in materia, ed alle norme che disciplinano le attività necessarie per il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 2. L’Assemblea dei Consorziati adotta i regolamenti interni atti a disciplinare, 5 5.2. Dottorato di Ricerca in ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO 5. Post Lauream 5 5.2.1 Atto istitutivo - Consorzio Argonauti VISTO - il D.P.R. 11 luglio 1980, n. 382 e in particolare l’articolo 91; VISTA - la legge 3 luglio 1998, n. 210, e in particolare l’articolo 4, come modificato dall’articolo 19, comma 1 della legge 30 dicembre 2010, n. 240; VISTO - il D.M. n. 45 dell’8 febbraio 2013; VISTO - il Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università degli Studi Roma Tre; VISTO - Il Regolamento dei corsi di Dottorato di Ricerca del Politecnico di Bari, emanato con D.R. n. 286 del 01.07.2013; VISTE - le delibere del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi Roma Tre e del Consiglio di Amministrazione (04/09/13) e del Senato Accademico (17/09/13) del Politecnico di Bari, con le quali i due Atenei hanno approvato la costituzione del Consorzio “Argonauti”; SI CONVIENE QUANTO SEGUE: 181 nei limiti previsti dal presente Contratto, il funzionamento degli Organi Sociali e, qualora necessario, ogni altra attività utile al raggiungimento delle Finalità del Consorzio. Il Presente contratto è integralmente sottoscritto ed accettato articolo per articolo dai Legali Rappresentanti dei Consorziati. 182 ART. 1 - Ambito di applicazione e finalità • Il Consorzio Argonauti Il presente Regolamento disciplina l’istituzione e il funzionamento dei corsi di Dottorato di Ricerca (in seguito denominato DR) del Consorzio ARGONAUTI (in seguito denominato Consorzio) in conformità: - dell’art. 4, comma 2 della legge 3 luglio 1998, n. 210, come modificato dall’art. 19 della legge 30 dicembre 2010 n. 240; - degli artt. 5, comma 1 e 15, comma 2 del D.M. 8 febbraio 2013, n. 45, Regolamento recante modalità di accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato e criteri per la istituzione dei corsi di dottorato da parte degli enti accreditati; - degli Statuti degli Atenei di Roma Tre e del Politecnico di Bari. • Finalità dei corsi di DR del Consorzio Il presente Regolamento disciplina l’istituzione, l’attivazione e il funzionamento dei corsi di dottorato di ricerca del Consorzio, realizzati al fine di fornire le competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta ART. 2 Accreditamento dei corsi • Attivazione dei corsi I corsi di DR sono attivati a seguito dell’accreditamento, come stabilito dall’art. 3 del DM n. 45/2013, previa verifica della sussistenza dei requisiti necessari previsti dall’art. 4 del medesimo DM. • Corsi in convenzione Nel caso di corsi di DR attivati in convenzione con altre università e/o enti di ricerca pubblici o privati si applicano le disposizioni di cui agli artt. 2, comma 2, 4, commi 2 e 3 e 10 del D.M. n. 45/2013 e all’art. 6 del presente Regolamento. ART. 3 - Proposte di istituzione dei corsi e attivazione del primo ciclo formativo • Durata e inizio attività (1° ottobre) I corsi di DR hanno durata triennale e sono organizzati in cicli formativi; in ciascun anno accademico è attivato ed ha inizio un ciclo formativo triennale, comprensivo di tutti i corsi, le cui attività hanno decorrenza giuridica e amministrativa dal primo ottobre. Ciascun anno accademico è articolato ai fini delle attività didattiche e di ricerca in due semestri. Convenzionalmente il primo semestre si estende da settembre a febbraio; il secondo semestre da marzo ad agosto. Il mese di settembre è dedicato alle attività di arruolamento (prove di ammissione). • Sede amministrativa del Consorzio Il Consorzio e i corsi di DR hanno sede amministrativa presso l’Università Roma Tre. • Proposte di istituzione (entro il 1° marzo) Le proposte di istituzione di un corso DR sono presentate dal Consorzio in conformità con le delibere di due o più Dipartimenti proponenti degli Atenei consorziati in coerenza con i settori scientifico- disciplinari di rispettiva pertinenza di norma entro 1 marzo di ogni anno. • Specifiche Ciascuna proposta di istituzione precisa quanto segue: a) la tipologia del corso: interno, o in convenzione con università e/o enti di ricerca, o in convenzione con imprese, o in consorzio con altre università, come previsto dall’art. 2 comma 2 del D.M. 45/2013; b) la denominazione e gli obiettivi formativi del corso, nonché le tematiche scientifiche, che devono riferirsi ad ambiti disciplinari ampi, organici e chiaramente definiti; c) la previsione del numero complessivo di iscritti annualmente ammissibili come previsto dall’art. 3 comma 3 del D.M. 45/2013; 1 d) l’organizzazione didattica e scientifica del corso, ivi comprese l’eventuale suddivisione in curricoli, completi dei titoli degli insegnamenti erogati e relativi CFU; e) l’indicazione del possesso dei requisiti di cui all’art. 4 del D.M. n. 45/2013; f ) la disponibilità di risorse finanziarie, con l’assunzione degli impegni formali di cui all’art. 8, comma 3, per la copertura di almeno sei borse triennali di DR per ciascun corso proposto dal Consorzio. Tali risorse sono a valere sul budget dei Dipartimenti proponenti oppure messe a disposizione da enti esterni e sono comprensive del budget di ricerca di cui all’art. 8, comma 9. g) le eventuali altre sedi universitarie con cui convenzionarsi o consorziarsi e il loro apporto nel contesto didattico, organizzativo e finanziario; h) gli eventuali soggetti privati o pubblici con cui stipulare convenzioni per l’attivazione dei corsi, che formalizzano il loro interesse e il loro apporto con una lettera di intenti; i) la composizione del Collegio dei Docenti—in seguito denominato Collegio— di cui all’art. 5, comma 2 e 3, corredata dal curriculum scientifico dei componenti; l) l’indicazione del Coordinatore del corso; m) le modalità di autovalutazione e di assicurazione della qualità del corso. • Regolamento didattico e organizzativo dei corsi (Regolamento interno) Alla proposta di cui al comma 4 è allegato il Regolamento didattico e organizzativo del corso di cui all’art. 7, comma 1. • Approvazione degli organi accademici Le proposte di istituzione sono sottoposte all’esame dei Senati Accademici di Roma Tre e del Politecnico di Bari, acquisiti i pareri dei Nuclei di Valutazione (NdV) degli Atenei consorziati. Successivamente i Consigli di Amministrazione, sulla base delle proposte dei Senati Accademici, approvano l’istituzione dei corsi di DR, stabilendo contestualmente ai fini dell’accreditamento ministeriale e della successiva prima attivazione dei corsi: a) il numero complessivo degli iscritti ammissibili, sulla base della previsione di cui al comma 4, lettera c); b) il numero delle borse di studio, nonché il numero degli eventuali contratti di apprendistato e delle eventuali altre forme di finanziamento di cui all’art. 8, comma 3 del D.M. 45/2013, da assegnarsi sulla base della valutazione comparativa del merito; c) l’ammontare delle tasse e dei contributi posti a carico dei dottorandi per l’iscrizione ai corsi e la disciplina degli esoneri sulla base della valutazione comparativa del merito e delle condizioni economiche, conformemente alla normativa vigente sul diritto allo studio universitario. • Domanda di accreditamento A seguito dell’approvazione delle proposte di istituzione da parte dei Consigli di Amministrazione degli Atenei consorziati , il Consorzio presenta al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR) la domanda di accreditamento di cui all’art. 3 del D.M. n. 45/2013. ART. 4 - Requisiti per l’accreditamento dei corsi e delle sedi • Requisiti necessari Sono requisiti necessari per l’accreditamento dei corsi e delle sedi: a) Numero docenti La presenza, per ciascun corso, di un Collegio di docenti (di seguito denominato Collegio) composto da almeno sedici docenti, di cui almeno dodici professori di ruolo, appartenenti a macro-settori coerenti con gli obiettivi formativi del corso. Ai fini del rispetto del requisito di cui alla presente lettera ciascun soggetto può essere conteggiato una sola volta su base nazionale; b) Ricerche ultimi 5 anni Il possesso, da parte dei componenti, di documentati risultati di ricerca di livello internazionale negli ambiti disciplinari del corso, con particolare riferimento a quelli conseguiti nei cinque anni precedenti la data di richiesta di accreditamento. Il Consorzio disciplina le modalità di presentazione e accettazione delle domande di partecipazione al Collegio di un corso di DR garantendo il rispetto dei requisiti innanzi riportati. c) Disponibilità borse di studio La disponibilità di un numero medio di almeno sei borse per ciascun corso, fermo restando che per il singolo ciclo tale disponibilità non può essere inferiore a quattro; al fine di soddisfare il predetto requisito, si possono computare altre forme di finanziamento di importo almeno equivalente, comunque destinate a borse; d) Finanziamenti La disponibilità di congrui e stabili finanziamenti per la sostenibilità del corso, con specifico riferimento alla disponibilità di borse ai sensi della lettera c) e al sostegno della ricerca nel cui ambito si esplica l’attività dei dottorandi; e) Strutture operative e scientifiche La disponibilità di specifiche e qualificate strutture operative e scientifiche per l’attività di studio e di ricerca dei dottorandi, ivi inclusi, relativamente alla tipologia del corso, laboratori scientifici, un adeguato patrimonio librario, banche dati e risorse per il calcolo elettronico; • Durata e verifica dell’accreditamento L’accreditamento dei corsi è concesso o negato con decreto del Ministro, su conforme parere dell’ANVUR. Ha durata quinquennale, fatta salva la verifica annuale della permanenza dei requisiti. L’attività di verifica è svolta annualmente dall’ANVUR, anche sulla base dei risultati dell’attività di controllo svolta dall’NdV. • Revoca accreditamento In caso di revoca dell’accreditamento di un corso, il Consorzio sospenderà, con effetto immediato, l’attivazione di un nuovo ciclo di quel corso. • Accreditamento automatico In base alla durata quinquennale dell’accreditamento della sede e del corso di dottorato, prevista dall’art. 3, comma 6 del D.M. 45/2013, per i quattro cicli formativi successivi, a meno che l’accreditamento non sia revocato, per ciascun corso di dottorato si può procedere direttamente con lo svolgimento della procedura di attivazione, di cui all’art. 4, non effettuando la procedura istitutiva di cui al presente articolo, purché permanga la sussistenza dei requisiti di cui all’art. 2, comma 1. ART. 5 - Proposte di attivazione dei corsi accreditati per i cicli formativi successivi • Attivazione dei cicli successivi al 1° accreditamento La proposta di attivazione per i cicli successivi a quello del primo accreditamento viene formulata dal Consorzio. La proposta, in cui sono indicati tutti gli elementi previsti dall’articolo 3 comma 6, è corredata del Regolamento didattico e organizzativo del corso, di cui all’art. 7 comma 1. • Deliberazioni dei CCDA degli atenei consorziati Il Consorzio esamina le richieste di cui al comma 1 e, laddove ritenuto opportuno, delibera di proporle ai Consigli di Amministrazione degli Atenei convenzionati o consorziati cui spetta annualmente l’adozione della delibera in ordine all’attivazione dei cicli dei corsi di dottorato accreditati, determinando per ciascun corso: a) il numero complessivo degli iscritti ammissibili, sulla base della previsione di cui all’art. 3, comma 4, lettera c); b) il numero delle borse di studio, nonché il numero degli eventuali contratti di apprendistato e delle eventuali altre forme di finanziamento di cui all’art. 8, comma 3 del D.M. 45/2013, da assegnarsi sulla base della valutazione comparativa del merito. c) l’ammontare delle tasse e dei contributi posti a carico dei dottorandi per l’iscrizione ai corsi e la disciplina degli esoneri sulla base della valutazione comparativa del merito e delle condizioni economiche, conformemente alla normativa vigente sul diritto allo studio universitario. ART. 6 - Organi del corso 5 5.2. Dottorato di Ricerca in ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO 5. Post Lauream 5 5.2.2 Consorzio Argonauti - Regolamento “generale” dei corsi di Dottorato di Ricerca qualificazione presso soggetti pubblici e privati, nonché qualificanti anche nell’esercizio delle libere professioni, con l’obiettivo di contribuire alla realizzazione dello Spazio Europeo dell’Alta Formazione e dello Spazio Europeo della Ricerca. 183 184 decreto, provvedere all’integrazione o alla modifica dei componenti del Collegio, fermo restando il rispetto dei requisiti previsti dall’art. 4 del D.M. n. 45/2013. • Deliberazioni del Collegio Il Collegio è preposto alla progettazione e alla realizzazione del corso di dottorato e ha fra le sue funzioni quelle di: a) predisporre il Regolamento didattico e organizzativo del corso secondo quanto previsto nell’articolo 8; b) organizzare l’attività scientifica e didattica del corso; c) valutare annualmente l’attività degli iscritti ai corsi di dottorato; d) proporre alle sedi consorziate l’attivazione annuale e la previsione del numero di posti; e) proporre al Consorzio la stipula di convenzioni con altre università o con altri enti pubblici e privati. • Unicità di appartenenza al Collegio I docenti dei corsi di DR del Consorzio non possono essere membri del Collegio di altri corsi di DR. Ai fini del rispetto del requisito di cui all’articolo 4, comma 1, lettera a) del D.M. 45/2013 ciascun docente può essere conteggiato una sola volta su base nazionale. • Funzionamento del Collegio Il funzionamento del Collegio dei docenti è disciplinato dal Regolamento interno di cui all’art. 8. • Prerogative e funzioni del Coordinatore Il Collegio è presieduto dal Coordinatore, il quale: a) è eletto, alternatamente fra le sedi consorziate, dal Collegio dei docenti al suo interno; b) è scelto tra i professori di prima fascia a tempo pieno o, in mancanza, fra i professori di seconda fascia a tempo pieno facenti parte del Consorzio; c) è nominato dal Presidente del Consorzio, dura in carica fino a un massimo di 3 anni ed è rinnovabile fino a un massimo di 6 anni consecutivi; d) designa un professore del Collegio della sede diversa dalla propria come Coordinatore vicario, con funzione di sostituzione nei casi di assenza o impedimento o per delega; e) ha la funzione di convocare e presiedere il Collegio, di attuarne le decisioni e di rappresentarlo nei rapporti con gli altri organi dell’Ateneo; • Decano Il Decano del Collegio assume le funzioni del Coordinatore nei casi di carica vacante. • Attuazione delle deliberazioni Gli uffici del DARC, sede del Consorzio, danno tempestiva comunicazione all’Ufficio Ricerca dell’Area Affari generali dell’Università Roma Tre in ordine a tutti i provvedimenti di cui al presente articolo. ART. 7 - Convenzioni e consorzi • Per la realizzazione di corsi di DR in collaborazione con altre istituzioni, al fine di perseguire obiettivi di qualità didattica e scientifica, il Consorzio può stipulare convenzioni o ampliarsi nel rispetto di quanto prescritto dagli artt. 2, 4, 10 e 11 del D.M. 45/2013. • Le convenzioni, nel rispetto del principio di reciprocità, devono prevedere un’effettiva condivisione delle attività formative e di ricerca, l’equa ripartizione degli oneri, le modalità di regolazione delle forme di sostegno finanziario, le modalità di scambio e mobilità di docenti e dottorandi e il rilascio del titolo congiunto o di un doppio o multiplo titolo dottorale. • I soggetti convenzionati o consorziati si impegnano a osservare il regolamento dell’università sede amministrativa del corso per tutti gli aspetti del dottorato non espressamente regolamentati dalla convenzione o dallo statuto del consorzio. • La stipula delle convenzioni e l’ampliamento del Consorzio è affidata agli organi del Consorzio stesso. ART. 8 - Organizzazione e funzionamento dei corsi (Regolamento interno) • Il Collegio dei docenti di un corso di DR provvede alla stesura del Regolamento didattico e organizzativo del corso che, stabilisce in particolare: a) gli obiettivi formativi e il programma di studio, con l’eventuale articolazione in curricoli; b) le modalità e le tempistiche di verifica del profitto dei dottorandi, anche ai fini dell’ammissione agli anni successivi ed in considerazione di quanto previsto dall’art. 8 comma 1; c) le modalità di assegnazione di ciascun iscritto ai corsi del docente o dei docenti guida e le relative funzioni e responsabilità; d) i termini e le modalità di presentazione dei piani formativi dei dottorandi previsti all’articolo 14, comma 3; e) le specifiche regole che gli iscritti al corso di dottorato devono rispettare per lo svolgimento delle attività formative (quali ad esempio, in presenza di una offerta multipla, le opzioni di frequenza per seminari), nonché gli eventuali adempimenti organizzativi, amministrativi e didattici stabiliti dal Collegio dei docenti e dal Dipartimento al quale il corso afferisce amministrativamente (quali ad esempio le modalità di acquisizione delle preventive autorizzazioni per i soggiorni all’estero); f ) le modalità di svolgimento delle prove di ammissione, conformemente a quanto previsto all’ articolo 9; g) le modalità per l’ammissione all’esame finale e per il suo svolgimento, nel rispetto di quanto previsto all’articolo 12; h) le modalità di presentazione e di accettazione delle domande di partecipazione al Collegio presentate dai docenti o da altri soggetti idonei; i) le modalità di designazione dei rappresentanti dei dottorandi nel Collegio dei docenti. • Il regolamento del corso di dottorato è approvato dal Collegio dei Docenti del corso. ART. 9 - Borse di studio • Durata Le borse di studio per la frequenza del corso di DR hanno durata annuale e sono rinnovate per il secondo e terzo anno di iscrizione a condizione che il dottorando abbia completato il programma delle attività previste per l’anno precedente, verificate secondo le procedure stabilite dal Regolamento didattico e organizzativo del corso, fermo restando l’obbligo di erogare la borsa a seguito del superamento della verifica. • Finanziamento Al fine dell’istituzione di borse di studio finanziate con risorse a valere sul budget degli Atenei consorziati, il Consorzio assume formali impegni al finanziamento triennale delle borse, che sarà articolato in stanziamenti annuali a valere sui budget dei pertinenti esercizi finanziari. Tale finanziamento deve essere comprensivo del budget biennale per l’attività di ricerca di cui al comma 9. • Borse finanziate dai Dipartimenti del Consorzio Al fine dell’istituzione di borse di studio finanziate con risorse a valere sul budget di uno o più Dipartimenti degli Atenei consorziati, gli organi competenti dei Dipartimenti assumono formale delibera di impegno al finanziamento triennale delle borse, comprensivo del budget biennale per l’attività di ricerca di cui al comma 9. Il solo importo della borsa, senza il computo del predetto budget per attività di ricerca, sarà trattenuto per quota dall’amministrazione a valere sui budget annuali assegnati ai rispettivi Dipartimenti. • Borse finanziate da enti esterni Al fine dell’istituzione di borse di studio finanziate con risorse erogate da enti esterni, la relativa convenzione prevede il trasferimento in favore del Consorzio dell’intero importo triennale, eventualmente suddiviso in tre rate annuali da versare entro il 31 dicembre di ciascun anno precedente all’annualità di riferimento. Tale finanziamento deve essere comprensivo del budget biennale per l’attività di ricerca di cui al comma 9. Nella convenzione l’ente si impegna inoltre a versare all’Università, a consuntivo a titolo di rimborso, gli importi dell’incremento di cui al comma 8. • Formalizzazione degli atti L’impegno al finanziamento di cui al comma 3 e la stipula della convenzione di cui al comma 4 sono formalizzati prima dell’adozione della delibera del Consiglio di Amministrazione relativa all’attivazione del ciclo per il quale la borsa è messa a disposizione. • Trasferimento dei fondi In ogni caso il Consorzio non procede all’erogazione della borsa finanziata da un ente esterno in favore del dottorando assegnatario prima dell’avvenuto trasferimento della relativa rata annuale da parte dell’ente medesimo. • Importo ed erogazione L’importo della borsa di studio, da erogare in rate mensili, è determinato in misura pari a quello previsto dal D.M. 18 giugno 2008 e successive modifiche e integrazioni. • Maggiorazione importo per soggiorni all’estero L’importo di cui al comma 7 è incrementato, nel limite massimo del 50% e compatibilmente con le disponibilità di bilancio sia per le risorse stanziate dall’amministrazione centrale sia per quelle stanziate dalle strutture, per lo svolgimento, di attività di ricerca all’estero, a seguito di autorizzazione del Collegio dei docenti, per periodi complessivamente non superiori a 18 mesi,. Ciascun dottorando che intenda svolgere tali periodi di soggiorno all’estero deve inserirli nel piano delle attività di cui all’art. 14, comma 3. Detto incremento è erogato al termine del periodo di attività di ricerca svolta all’estero, previa presentazione di dichiarazione del responsabile dell’ente che ha ospitato le attività del dottorando, nella quale sia indicato il periodo temporale di permanenza. Nei casi di periodi di attività all’estero di durata continuativa superiore a un bimestre, su richiesta del dottorando corredata della dichiarazione del responsabile dell’ente che ospita le attività del dottorando, l’incremento può essere erogato, in rate mensili, durante lo svolgimento dell’attività all’estero. • Maggiorazione importo per spese di gestione A decorrere dal secondo anno a ciascun dottorando iscritto è assicurato, in aggiunta alla borsa e nell’ambito delle risorse finanziarie stanziate ai sensi dei commi 2, 3 e 4, un budget per l’attività di ricerca in Italia e all’estero. L’ammontare di tale budget è determinato per ciascun corso nella misura del 10% dell’importo annuo lordo ente, salvo integrazioni finanziate sul budget del dipartimento sede amministrativa del corso. • Riutilizzo dei fondi Se il dottorando non è valutato positivamente ai fini del rinnovo della borsa di cui al comma 1, ovvero rinuncia ad essa, l’importo non utilizzato, comprensivo del budget di cui al comma 4, rientra 5 5.2. Dottorato di Ricerca in ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO 5. Post Lauream 5 • Collegio e Coordinatore Gli organi di ciascun corso di DR sono il Collegio dei docenti e il Coordinatore. • Composizione del Collegio Il Collegio dei docenti è composto così come definito all’art. 4, comma 4.1a. In particolare i componenti del Collegio sono: a) almeno dodici professori di prima e seconda fascia; b) ricercatori universitari (non più di quattro in caso di un Collegio composto dal minimo normativo di sedici docenti); c) primi ricercatori e dirigenti di ricerca, o ruoli analoghi di enti pubblici di ricerca; d) esperti di comprovata qualificazione, anche non appartenenti ai ruoli dell’università o altri enti accreditati, in misura comunque non superiore al numero complessivo dei componenti appartenenti ai ruoli del Consorzio; e) due rappresentanti degli iscritti al corso, le cui modalità di designazione sono stabilite dal Regolamento didattico e organizzativo del corso. I dottorandi partecipano alle riunioni dell’organo con funzione consultiva per la trattazione dei problemi didattici e organizzativi del corso; essi non partecipano alle discussioni e alle deliberazioni riguardanti la valutazione annuale degli iscritti e l’organizzazione dell’esame finale. • Decreto di nomina del Coordinatore Il Coordinatore è nominato con decreto del Presidente del Consorzio su designazione del Collegio dei Docenti del corso di DR. Il Presidente del Consorzio può, con proprio 185 186 internazionale, di cui all’art. 10 del D.M. 45/2013, le norme relative alle borse di studio saranno definite negli accordi stessi. • Norme per le borse di mobilità Le norme di cui al presente articolo non si applicano ai borsisti di Stati esteri o beneficiari di sostegno finanziario nell’ambito di specifici programmi di mobilità, per i quali si fa riferimento alla specifica regolamentazione. • Divieto di cumulazione con altre borse Le borse di studio per la frequenza di corsi di dottorato non possono essere cumulate con altre borse di studio a qualsiasi titolo conferite, fatta eccezione per quelle concesse da istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare, con soggiorni all’estero, l’attività di formazione o di ricerca dei titolari delle borse di studio. • Divieto di cumulazione di borse dottorali Chi abbia già usufruito, anche solo parzialmente, di una borsa di studio per la frequenza di un corso di dottorato presso un’università italiana non può usufruire di un’altra borsa di dottorato. ART. 10 - Modalità di accesso ai corsi • Date di svolgimento delle selezioni L’accesso ai corsi di dottorato di ricerca avviene sulla base di una selezione a evidenza pubblica, che deve concludersi con la pubblicazione delle graduatorie degli ammessi e degli idonei entro e non oltre il 30 settembre di ciascun anno. • Domanda di partecipazione La domanda di partecipazione può essere presentata, senza limitazioni di cittadinanza, da coloro che, alla data di scadenza del bando, siano in possesso di laurea magistrale o di titolo straniero idoneo. L’idoneità del titolo estero viene accertata dalla commissione giudicatrice della selezione nel rispetto della normativa vigente in materia in Italia e nel Paese dove è stato rilasciato il titolo stesso e dei trattati o accordi internazionali in materia di riconoscimento di titoli per il proseguimento degli studi. • Graduatoria di merito L’accesso ai corsi di DR avviene, secondo quanto stabilito nel rispettivo Regolamento didattico e organizzativo di cui all’art. 7, sulla base della formazione di un’unica graduatoria di merito, senza distinzione per ciascun curricolo laddove il corso li abbia attivati. • Modalità di valutazione Al fine di garantire una valutazione completa di ciascun candidato la procedura di selezione può essere svolta secondo una delle seguenti modalità, in base a quanto stabilito nel Regolamento didattico e organizzativo di ciascun corso: a) valutazione dei titoli (in sessantesimi); b) valutazione dei titoli e prova scritta (in sessantesimi: 30 + 30); c) valutazione dei titoli e colloquio (in centoventesimi: 60 + 60); • Modalità dei punteggi Le commissioni giudicatrici, nella prima seduta, individuano e riportano nel relativo verbale, ove non già specificati nel bando, i criteri e le modalità di attribuzione dei punteggi di cui al comma 4 prima di avviare tutte le restanti procedure di selezione. • Criteri di valutazione La valutazione dei titoli deve riguardare il percorso formativo universitario, nonché gli eventuali ulteriori percorsi formativi ed esperienze professionali e di ricerca e le eventuali pubblicazioni scientifiche. La valutazione può riguardare anche l’elaborazione da parte dei candidati di un progetto di ricerca da svilupparsi nel corso del triennio su una delle tematiche pertinenti al corso indicate nel bando di selezione. La valutazione complessiva, in trentesimi, è accompagnata da un giudizio motivato. • Modalità della eventuale prova scritta La prova scritta, ove prevista, può consistere anche in test riconosciuti a livello internazionale e può essere svolta, ove il Regolamento didattico e organizzativo del corso lo preveda, in lingua italiana o inglese. La valutazione complessiva, in trentesimi, è accompagnata da un giudizio motivato. • Altre modalità delle prove I Regolamenti didattici e organizzativi dei corsi stabiliscono le eventuali modalità di svolgimento della procedura di ammissione differenziate rispetto a quelle previste nei commi precedenti, destinate ai candidati di cui all’art. 11, comma 2, lettera g). ART. 11 - Bando di selezione e commissioni giudicatrici • Pubblicizzazione del bando Il bando con cui è indetta la selezione per l’ammissione ai corsi di dottorato, redatto in italiano e in inglese, è adottato con decreto del Presidente del Consorzio tempestivamente pubblicizzato in via telematica sul sito dell’Università, sul sito europeo Euraxess e su quello del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. • Specifiche Nel bando sono indicati: a) il numero complessivo degli studenti ammissibili a ciascun corso dottorato di ricerca, distinto per curricoli laddove il corso li abbia attivati; b) i requisiti di accesso; c) le modalità di svolgimento della procedura di valutazione dei candidati; d) il numero di borse di dottorato disponibili per ciascun corso; e) il numero degli eventuali contratti di apprendistato e delle eventuali altre forme di sostegno finanziario a valere su fondi di ricerca o altre risorse dell’università, di cui all’art. 8, comma 3 del D.M. 45/2013; f ) il numero degli eventuali posti senza borsa di studio, con la quantificazione delle tasse e dei contributi a carico dei dottorandi nonché la disciplina degli esoneri; g) gli eventuali posti (con borsa o senza) riservati a studenti laureati in università estere, a borsisti di Stati esteri o di specifici programmi di mobilità internazionale, il cui numero complessivo non può essere superiore al 50 % del totale degli studenti ammissibili; h) la descrizione del progetto di ricerca per eventuali borse di studio messe a disposizione per lo svolgimento di formazione scientifica nell’ambito di specifiche tematiche; i) le modalità di comunicazione ai candidati del calendario della procedura di valutazione. • Commissioni giudicatrici Le commissioni giudicatrici per l’ammissione ai corsi di dottorato di ricerca sono nominate con decreto del Presidente del Consorzio, entro dieci giorni dalla scadenza del bando, su designazione approvata dal Collegio dei docenti unitamente ad un elenco di nominativi di commissari supplenti. Le commissione sono composte da almeno tre e da non più di cinque membri scelti tra i docenti del Consorzio e/o di università italiane e straniere, qualificati nelle discipline attinenti alle aree scientifiche del corso di dottorato. • Integrazione delle Commissioni Le commissioni possono essere integrate con non oltre due esperti nelle medesime discipline, scelti nell’ambito degli enti e delle strutture pubbliche e private di ricerca anche straniere. 11.5 Commissioni di cooperazione internazionale Nel caso di corsi istituiti sulla base di accordi di cooperazione interuniversitaria internazionale, le commissioni e le modalità di ammissione sono definite secondo quanto previsto negli accordi stessi ART. 12 - Ammissione ai corsi • Approvazione degli atti Al termine delle procedure di accesso, con provvedimento dirigenziale si procede all’approvazione dei relativi atti. Il Consorzio provvede quindi ad acquisire i documenti necessari alla regolarizzazione dell’iscrizione di tutti gli aventi diritto, che sono ammessi ai corsi secondo l’ordine determinato dalla valutazione comparativa del merito, come riportata nelle graduatorie di cui all’art. 10. • Rinunce e subentri In caso di rinuncia o di mancata immatricolazione di un candidato ammesso prima dell’inizio del corso, subentra secondo l’ordine della graduatoria un altro candidato idoneo. Oltre tale data, e comunque non oltre il 31 dicembre, la suddetta ammissione è possibile previo parere favorevole del collegio dei docenti. • Attribuzione delle borse A conclusione delle procedure di ammissione, ed a seguito della formale assegnazione delle borse di studio ai candidati aventi titolo, approvata dal Collegio dei docenti, con provvedimento dirigenziale è disposta l’attribuzione delle borse ed è indicato l’elenco degli ammessi al corso, compresi gli eventuali soprannumerari di cui all’art. 13 ART. 13- Esame finale • Rilascio del titolo e natura della tesi di DR Il titolo di dottore di ricerca, abbreviato con le diciture: “Dott. Ric. “ ovvero “Ph. D.”, viene rilasciato a seguito della positiva valutazione di una tesi di ricerca che contribuisca all’avanzamento delle conoscenze o al perfezionamento delle metodologie nel campo di indagine prescelto. La tesi di dottorato, corredata di una sintesi in lingua italiana o inglese, è redatta in lingua italiana o inglese ovvero in altra lingua previa autorizzazione del collegio dei docenti. Alla tesi è allegata una relazione del dottorando e del docente o dei docenti guida sulle attività svolte durante il corso di dottorato e sulle eventuali pubblicazioni effettuate. • Valutatori La tesi è valutata da almeno due docenti di elevata qualificazione, di seguito denominati valutatori, anche appartenenti a istituzioni estere, esterni all’Università degli Studi Roma Tre e al Politecnico di Bari. I valutatori sono nominati, previa accettazione di una clausola di riservatezza sul loro operato, con decreto del Presidente del Consorzio, su proposta formulata dal Collegio dei docenti, entro il 30 giugno dell’ultimo anno di corso di ciascun dottorando. Il dottorando presenta la tesi al Collegio dei docenti, che la invia ai valutatori entro il 31 ottobre dell’ultimo anno di corso. I valutatori esprimono per iscritto, sulla base di uno schema predisposto dal Collegio dei Docenti ed entro il 31 dicembre successivo, il proprio giudizio analitico sulla tesi, proponendone al Collegio dei docenti l’ammissione alla discussione pubblica (eventualmente segnalando l’opportunità di modifiche di modesta entità) o il rinvio per un periodo non superiore a sei mesi, se ritengono necessarie significative integrazioni o correzioni. Il Collegio dei docenti, sulla base di una valutazione comparata dei giudizi dei due valutatori si esprime sulla ammissione del dottorando all’esame finale o sul rinvio, 5 5.2. Dottorato di Ricerca in ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO 5. Post Lauream 5 nella disponibilità del Consorzio o o del Dipartimento o dell’ente esterno che l’ha stanziato, per gli stessi fini. 9.11 Contributi previdenziali La borsa di studio per la frequenza del corso di dottorato è soggetta al versamento dei contributi previdenziali INPS a gestione separata ai sensi dell’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n.335 e successive modifiche e integrazioni, nella misura di due terzi a carico dell’amministrazione e di un terzo a carico del borsista. • Borse “vincolate” Le borse di studio finanziate da altri atenei o da enti pubblici o privati possono essere vincolate allo svolgimento di specifici temi di ricerca. Le borse che prevedono lo svolgimento di una specifica attività di ricerca vincolano gli assegnatari allo svolgimento di tale attività e al rispetto di quanto previsto nella convenzione. Al collegio dei docenti spetta la funzione di verificare che le predette condizioni siano osservate. • Contratti di apprendistato Per la continuazione dei contratti di apprendistato e delle altre forme di sostegno finanziario di cui all’articolo 8, comma 3 del D.M. n. 45/2013, negli anni di corso successivi al primo si applicano i medesimi principi posti per il mantenimento delle borse di studio di cui al comma 1. • Norme per le borse di cooperazione Per i corsi di dottorato di ricerca istituiti ed attivati a seguito di accordi di cooperazione con università od enti di ricerca esteri di elevata qualificazione e di riconoscimento 187 188 comma 4 per il deposito della tesi presso l’ufficio competente a seguito del nuovo giudizio espresso dai valutatori. La tesi non può comunque essere discussa prima della conclusione dell’ultimo anno del triennio di corso. • Composizione della Commissione La discussione pubblica della tesi si svolge innanzi ad una commissione nominata con decreto del Presidente del Consorzio su proposta formulata dal Collegio dei docenti. La commissione è composta da tre membri italiani o stranieri, scelti tra docenti universitari specificamente qualificati nelle tematiche affrontate nella tesi. Almeno due membri devono appartenere a università italiane o estere non formalmente coinvolte nel corso di dottorato e non devono essere componenti del Collegio dei docenti. La commissione può essere integrata da non più di due esperti appartenenti a strutture di ricerca pubbliche e private, anche straniere, di particolare competenza documentata sull’argomento della tesi. • Approvazione / Rifiuto della tesi di DR Al termine della discussione, la tesi, con motivato giudizio collegiale della commissione, è approvata o respinta. La commissione, con voto unanime, ha facoltà di proporre l’attribuzione della lode in presenza di risultati di particolare rilievo scientifico. • Obbligatorietà delle disposizioni regolamentari Al dottorando è preclusa la possibilità di sostenere l’esame finale con disposizione del Dirigente competente, su proposta del Collegio dei docenti, quando, senza manifestare alcuna giustificazione, non rispetti i termini previsti dal presente articolo per la presentazione della tesi al Collegio dei docenti e ai valutatori o per il deposito presso l’ufficio competente. • Rispetto del calendario accademico Al dottorando è preclusa la possibilità di conseguire il titolo di dottore di ricerca con disposizione del Dirigente competente, su proposta del Collegio dei docenti, quando, senza manifestare alcuna giustificazione, non sostenga l’esame finale nella data prevista per la discussione. • Altre disposizioni regolamentari Gli accordi di cooperazione interuniversitaria internazionale possono prevedere specifiche procedure per il conseguimento del titolo. nazionali centrali di Roma e di Firenze. Insieme alla tesi dovranno essere consegnati, in un formato che consenta la replicabilità dei risultati ottenuti: le banche dati, i codici software e qualsiasi altro risultato (ad esempio disegni, mappe, etc.) messi a punto dai dottorandi nel corso della loro ricerca. Tale deposito potrà essere accompagnato da un’autorizzazione scritta all’utilizzo da parte di altri dottorandi e dei docenti dell’Ateneo subordinatamente alla citazione della fonte di provenienza. A seguito di autorizzazione del Collegio dei docenti, possono essere rese indisponibili parti della tesi, esclusivamente in relazione all’utilizzo di dati tutelati da segreto industriale, ai sensi della normativa vigente in materia. ART. 14 - Conferimento del titolo • Conferimento del titolo Il titolo di dottore di ricerca è conferito dal Presidente del Consorzio, previo superamento dell’esame finale. • Rilascio del certificato Il rilascio della certificazione del conseguimento del titolo è subordinato alla verifica da parte dell’amministrazione del corretto adempimento di quanto indicato nell’art. 13, comma 4. • Conservazione e consultazione delle tesi Il Consorzio provvede alla conservazione ed alla pubblica consultazione delle tesi che sono state positivamente valutate per il conferimento del titolo attraverso l’inserimento nell’archivio istituzionale d’Ateneo ad accesso aperto, oltre che al prescritto deposito presso le Biblioteche ART. 15 - Qualificazioni internazionali del titolo di dottore di ricerca • Tesi in co–tutela Il titolo di dottore di ricerca rilasciato dal Consorzio può essere in co–tutela di tesi, che si attiva mediante apposita convenzione, redatta secondo apposito schema tipo allegato al presente Regolamento, riferita al singolo dottorando. La convenzione è proposta con delibera del Collegio dei docenti, con specifico riferimento ad un dottorando iscritto al primo anno di corso alla data dell’adozione della suddetta delibera. La convenzione è quindi sottoposta all’approvazione del Senato Accademico per la sottoscrizione da parte del Rettore. • Certificazione di doctor europaeus Su richiesta approvata dal Collegio dei docenti all’atto dell’ammissione della tesi alla discussione pubblica, il Consorzio l può rilasciare la certificazione di doctor europaeus nel caso che ricorrano le seguenti condizioni: a) la discussione della tesi finale deve essere effettuata a seguito della presentazione di due giudizi positivi (controrelazioni), prima della procedura di valutazione prevista all’articolo 16, concernenti la tesi stessa da parte di professori provenienti da due Università estero appartenenti all’Unione Europea diversi da quello in cui viene discussa la tesi o in cui ha sede il corso; b) almeno un membro della commissione d’esame deve appartenere a un’istituzione di un paese estero dell’Unione Europea diverso da quello in cui viene discussa la tesi o in cui ha sede il corso; c) parte della discussione della tesi deve avvenire in una delle lingue ufficiali dell’Unione Europea, anch’essa diversa da quella del paese in cui la tesi viene discussa o in cui ha sede il corso; d) parte della ricerca presentata nella tesi deve essere stata eseguita durante un soggiorno di almeno tre mesi in un paese dell’Unione Europea da quello in cui ha sede il corso di dottorato. ART. 16 - Diritti e doveri dei dottorandi • Tempo pieno L’ammissione ad un corso di dottorato comporta un impegno esclusivo e a tempo pieno, ferma restando la possibilità di una disciplina specifica in relazione a quanto previsto dagli artt. 7, 11 e 12, comma 4 del D.M. 45/2013. • Incompatibilità di frequenza con altri corsi di studio L’iscrizione ai corsi di dottorato di ricerca è incompatibile con la contemporanea iscrizione, per il medesimo anno accademico, a corsi di laurea, di laurea magistrale, a corsi di specializzazione e master, di cui all’art. 3 del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270. È consentita la contemporanea iscrizione con i soli corsi di perfezionamento di impegno didattico annuale inferiore a 1500 ore. • Incompatibilità di svolgimento di attività lavorative L’iscrizione ai corsi di dottorato è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorative di qualsiasi natura, fatta salva la possibilità che tali attività prevedano un impegno orario limitato e che siano preventivamente autorizzate dal Collegio dei docenti. • Piano di studi Ciascun iscritto ai corsi di dottorato, d’intesa con il proprio o i propri docenti guida, sottopone all’approvazione del Collegio dei docenti un piano contenente la descrizione degli obiettivi di studio e di ricerca e dei relativi programmi di attività per ciascun anno di corso, compresi gli eventuali periodi di soggiorno all’estero ai fini della verifica della sostenibilità finanziaria. I termini e le modalità di presentazione dei suddetti piani sono previsti dai Regolamenti di cui all’art.8. Tali piani, una volta approvati con le eventuali modifiche deliberate dal Collegio dei docenti, costituiscono riferimento per la verifica annuale, da parte del Collegio medesimo, dell’assolvimento degli obblighi formativi da parte di ciascun iscritto ad un corso di dottorato. • Modalità e tempi di verifica I Regolamenti di cui all’articolo 8 disciplinano le modalità e i tempi di verifica dell’assolvimento degli obblighi formativi degli iscritti al corso di dottorato, definiti nel piano annuale di attività. In caso di giudizio negativo in una delle verifiche previste dal Regolamento del corso, è disposta la decadenza dal corso medesimo, con provvedimento del Dirigente competente adottato su motivata proposta approvata dal Collegio dei docenti. La borsa di studio eventualmente erogata cessa dalla data della verifica con esito negativo effettuata dal Collegio dei docenti nel rispetto dei termini previsti dal rispettivo Regolamento didattico e organizzativo del corso. • Sospensione temporanea dal corso Con provvedimento del Dirigente competente, adottato su proposta approvata dal Collegio dei docenti, è disposta la sospensione dell’iscrizione al corso di dottorato, per uno dei seguenti motivi: a) maternità; b) malattia; c) iscrizione al tirocinio formativo attivo relativo alla formazione degli insegnanti, di cui al D.M. n. 249/2010. • Sospensione dall’iscrizione Oltre ai casi precedenti, la sospensione dell’iscrizione al corso può altresì essere disposta dal Dirigente competente, su proposta approvata dal Collegio dei docenti, per ulteriori gravi e adeguatamente comprovati motivi. • Durata della sospensione La sospensione di cui ai commi precedenti, a qualsiasi titolo concessa, non può essere di durata complessiva superiore a un anno nell’arco dell’intera durata del corso. Qualora un dottorando abbia usufruito, anche cumulativamente, di periodi di sospensione dell’iscrizione al corso superiori a 6 mesi, sarà d’ufficio inserito - quanto alle tempistiche amministrative - nel ciclo formativo immediatamente successivo. • Non erogazione delle borse nei periodi di sospensione La borsa non viene erogata durante i periodi di sospensione superiori a 30 giorni. • Attività didattica integrativa I dottorandi, quale parte integrante del progetto formativo, possono svolgere, a seguito di autorizzazione del Collegio dei docenti e senza che ciò comporti alcun incremento della borsa di studio, attività di tutorato degli studenti dei corsi di laurea e di laurea magistrale nonché, comunque entro il limite massimo di 40 ore in ciascun anno accademico, attività di didattica integrativa in base a quanto previsto dal Consiglio di Dipartimento nell’ambito della programmazione didattica. • Normativa di principio in materia di diritto allo studio Sono estesi ai dottorandi, con le modalità ivi disciplinate, gli interventi previsti dal decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68. • Partecipazione a progetti di ricerca altri Agli iscritti ai corsi di dottorato di ricerca, a seguito di autorizzazione del Collegio dei docenti, è altresì consentita quale parte integrante del progetto formativo 5 5.2. Dottorato di Ricerca in ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO 5. Post Lauream 5 e propone al Presidente del Consorzio la composizione della Commissione di esame finale. Al dottorando è data tempestiva comunicazione in ordine alla sua ammissione all’esame finale, o in ordine al rinvio del termine per la discussione della tesi. • Ammissione alla discussione pubblica Trascorso l’eventuale periodo non superiore a sei mesi, di cui al comma 2, la tesi è in ogni caso ammessa alla discussione pubblica, corredata di un nuovo giudizio scritto dei medesimi valutatori, reso entro 60 giorni dalla conclusione del periodo di rinvio alla luce delle correzioni o integrazioni eventualmente apportate e trasmesso al Collegio dei docenti, che ne dà tempestiva informazione al dottorando ed all’ufficio competente. • Deposito della tesi per l’esame finale Entro un mese dalla data di conclusione del corso o entro il mese successivo al termine previsto per il nuovo giudizio dei valutatori di cui al comma 3, il dottorando deposita la versione definitiva della tesi, in formato elettronico, presso la sede amministrativa del Consorzio. • Limite temporale per la discussione della tesi In caso di giudizio dei valutatori che non prevede il rinvio di cui ai commi 2 e 3, la tesi, con delibera del Collegio dei docenti, è ammessa alla discussione pubblica, da tenersi entro il 30 aprile dell’anno solare successivo a quello in cui il corso si è concluso. Nel caso di rinvio di cui ai commi 2 e 3 la discussione pubblica si tiene entro novanta giorni dal termine previsto dal 189 190 emanazione del Presidente del Consorzio ed è pubblicato sulla pagina del sito internet degli Atenei consorziati dedicata ai regolamenti. ART. 17 - Norme transitorie e finali • Previgente normativa I cicli della formazione dottorale, attivi presso gli Atenei consorziati al momento dell’entrata in vigore del presente Regolamento, continuano ad essere disciplinati fino alla loro conclusione dalla normativa previgente: D.M. 30 aprile 1999 e Regolamento di Ateneo previgente. • Coordinamento dei corsi di DR del Consorzio Le funzioni di coordinamento e gestione delle attività dei corsi di cui al comma 1 sono svolte dal rispettivo Collegio dei docenti in carica alla data di entrata in vigore del presente Regolamento. Su proposta del suddetto Collegio, approvata dal Consorzio, i predetti compiti di coordinamento e gestione possono essere devoluti al Collegio dei docenti di uno dei corsi attivati ai sensi del presente Regolamento. • Prima istituzione e attivazione In prima applicazione del presente Regolamento i corsi di dottorato di ricerca sono istituiti ed attivati secondo quanto indicato nelle linee guida emanate con nota ministeriale n. 12053 del 22 maggio 2013. • Entrata in vigore del presente regolamento Il presente Regolamento entra in vigore alla medesima data del relativo decreto di 5.2.3 Regolamento didattico e organizzativo del corso DR – XXIX ciclo, AA 2013/2014 Il presente regolamento “interno” del corso DR Architettura: Innovazione e Patrimonio promosso dal Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre (di seguito DARC) e dal Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari (di seguito DICAR), trae origine dal Regolamento “generale” dei corsi di DR del CONSORZIO ARGONAUTI promosso da Roma Tre e Politecnico di Bari, cui si rimanda per tutto ciò che qui non è specificamente contenuto. 1- Caratteri del corso e curricula specialistici • Obiettivi formativi e tematiche Il campo di interessi di questo DR è l’architettura e più precisamente il progetto di architettura (nella sua prassi e nel suo strumentario teorico, conoscitivo e metodologico, indagato nella propria evoluzione storica, nelle permanenze e nelle prospettive evolutive). Il progetto di architettura, in particolare oggi e nel nostro paese, ha fra i suoi oggetti principali la comprensione, la valorizzazione, la conservazione del patrimonio costruito (Built heritage); ma anche la sua rivitalizzazione, attualizzazione, innovazione e reinserimento nel contesto degli usi, delle necessità culturali e pratiche attuali e future. Il progetto di architettura si situa (si è sempre situato) in un campo di interazioni disciplinari ampio, ma non rigidamente compartimentato e niente affatto statico, anzi fisiologicamente evolutivo (è sensibile alle spinte delle acquisizioni e tendenze culturali, scientifiche, tecniche, strumentali, economiche ecc.). Conseguentemente la definizione di campo del dottorato non è aprioristicamente disciplinare, ma tematica (e questo è appunto il progetto di architettura, secondo quanto indicato nei primi paragrafi); quindi la sua didattica e le sue ricerche non si organizzano per discipline, ma per curricula strettamente attinenti il tema. I diversi curricula rispecchiano rigorosamente il contributo che le diverse discipline (o i diversi insiemi di discipline) possono apportare in futuro (o abbiano apportato in passato) all’evoluzione del progetto di architettura. In sintesi, l’obiettivo del Dottorato è la formazione di uno specialista esperto nella conoscenza delle problematiche dell’architettura antica, moderna e contemporanea, relative alla progettazione ed alla costruzione alle differenti dimensioni scalari (manufatto edilizio, città, territorio), alla sostenibilità ambientale ed economica, al risparmio energetico, alla manutenzione-gestione, ecc. • Curriculum: CULTURA DELLA COSTRUZIONE In questo curriculum il progetto di architettura è indagato soprattutto nelle sue interazioni evolutive (storiche e contemporanee) con le acquisizioni e le ricerche scientifiche, tecniche e strumentali. Le nuove tecniche d’indagine e valutazione consentono una più precisa conoscenza della consistenza della costruzione e della sua interazione con l’ambiente. L’evoluzione tecnico-scientifica ha messo a disposizione metodi, modelli, materiali e tecniche che consentono sia una migliore comprensione del comportamento strutturale che un più efficace intervento per la valorizzazione del patrimonio (edilizio e infrastrutturale): l’innovazione è pertanto da ricercare anche nello stesso approccio progettuale • Curriculum: IL PROGETTO FILOLOGICO In questo curriculum il progetto di architettura: A - è orientato alla comprensione e all’interpretazione del linguaggio e delle tecniche del patrimonio costruito, al fine della sua valorizzazione, conservazione, rivitalizzazione e reinserimento nel contesto degli usi, delle necessità culturali e pratiche, attuali e future. B – parallelamente è indagato dal punto di vista della storia dell’architettura, secondo le diverse articolazioni che vanno dalla ricerca storica agli studi per la valorizzazione e la conservazione del patrimonio, alle prospettive conoscitive tuttora attive e potenziali. • Curriculum: PROGETTARE IN UN PAESE ANTICO In questo curriculum il progetto di architettura è orientato a commisurare la ricerca e l’innovazione estetica funzionale e costruttiva imposte dalle necessità contemporanee con la valorizzazione e la riscoperta del senso profondo delle stratificazioni storiche latenti nel territorio e nelle città. 2- Collegio dei docenti • Composizione Il Collegio dei docenti (di seguito denominato Collegio) è costituito da membri così articolati: - PO, Professori Ordinari (con diritto di voto) - PA, Professori Associati (con diritto di voto) - RU, Ricercatori Universitari (con diritto di voto); - FR, Docenti fuori ruolo (professori e ricercatori già facenti parte del Collegio, e successivamente andati fuori ruolo (con diritto di voto); - Primi ricercatori e dirigenti di ricerca o ruoli analoghi di enti pubblici di ricerca (con diritto di voto); - Esperti di comprovata qualificazione, anche non appartenenti ai ruoli dell’università o altri enti accreditati, in misura comunque non superiore al numero complessivo dei componenti appartenenti ai ruoli del Consorzio (con diritto di voto); - Dottorandi (senza diritto di voto). Tutti gli allievi dei cicli attivi. Essi partecipano alle attività del Collegio di cui al successivo punto 2.5.lettera c (attività didattiche e di ricerca propriamente dette). Ogni due anni all’inizio dell’anno accademico, essi designano al loro interno a scrutinio segreto due rappresentanti. Tali rappresentanti partecipano alle riunioni dell’organo deliberante con funzione consultiva per la trattazione dei problemi didattici e organizzativi del corso; essi non partecipano alle discussioni e alle deliberazioni riguardanti la valutazione annuale degli iscritti e l’organizzazione dell’esame finale. - Alumni (senza diritto di voto) Tutti gli Alumni che abbiano già conseguito il titolo nei seguenti corsi post laurea erogati dall’Università Roma Tre e dal Politecnico di Bari, e successivamente dai Dipartimenti di Architettura dell’Università Roma Tre (di seguito DARC), e di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (di seguito DICAR), e che ne facciano richiesta: - Corso di perfezionamento ”Storia e Progetto” (ROMA TRE); - Corso di perfezionamento ”Cultura del Progetto in Ambito Archeologico” (ROMA TRE); - Master internazionale di II livello ”Architettura, Storia, Progetto” (ROMA TRE); - Master internazionale di II livello ”Restauro architettonico e cultura del patrimonio” (ROMA TRE); - Master internazionale di II livello in “Storia dell’architettura” (ROMA TRE); - Master Internazionale di II livello ”Innovazione nella progettazione, riabilitazione e controllo delle strutture: valutazione e adeguamento in zona sismica” (ROMA TRE); - Scuola di Specializzazione di Beni architettonici e del paesaggio (POLIBA) - Dottorato in “Progettazione architettonica per i Paesi del Mediterraneo” (POLIBA); - Dottorato in “Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura” (POLIBA). Il numero dei membri del Collegio con diritto di voto è di norma lo stesso per gli appartenenti ai due Dipartimenti DARC e DICAR. • Coordinatore e Coordinatore vicario a) Coordinatore Il Collegio è presieduto dal Coordinatore, che è eletto a maggioranza assoluta (metà + 1 dei presenti, con esclusione degli assenti giustificati) da tutti i membri del Collegio con diritto di voto. Egli: - è scelto annualmente, con alternanza fra le sedi consorziate, tra i professori di prima fascia a tempo pieno o, in mancanza, fra i professori di seconda fascia a tempo pieno; - è nominato dal Presidente del Consorzio; - convoca e presiede il Collegio, ne attua le decisioni e lo rappresenta in seno al Consorzio. b) Coordinatore vicario Il Coordinatore designa il Coordinatore vicario fra i docenti di prima fascia a tempo pieno della sede diversa dalla propria (o in mancanza, fra i professori di seconda fascia a tempo pieno) con la funzione di sostituirlo nei casi di assenza o impedimento o per delega. c) Decano Il Decano del Collegio assume le funzioni del Coordinatore nei casi di carica vacante. • Giunta a) Composizione e compiti Al fine di organizzare con maggiore efficacia le attività didattiche e di ricerca, prevista una Giunta che affianca il Coordinatore nell’attuazione delle decisioni del Collegio e nella promozione di iniziative didattiche e scientifiche (conferenze, mostre, workshop, ecc.). Essa è costituita dal Coordinatore vicario e da un membro per ciascun curriculum. Essa è presieduta dal Coordinatore, ed è da lui convocata. b) Designazione e durata I membri della Giunta sono docenti del Collegio, e sono designati dai membri afferenti ai tre curricula. Essi durano in carica un anno. • Cooptazione a) Proposta motivata L’integrazione del Collegio con nuovi membri con diritto di voto, avviene per cooptazione su proposta motivata di un docente del Collegio. b) Delibera La deliberazione del Collegio dei membri ordinari deve essere assunta con maggioranza qualificata (metà +1 degli aventi diritto). c) Decreto La deliberazione di integrazione del Collegio con membri ordinari con diritto di voto è comunicata dal Coordinatore al Presidente del Consorzio per il decreto di nomina. • Decadenza a) Motivazioni La decadenza da membro con diritto di voto (quando non richiesta motivatamente dal diretto interessato), avviene per non avere svolto continuativamente attività didattica e di ricerca qualificata nell’ambito dei corsi del DR. b) Delibera La deliberazione del Collegio, su proposta del Coordinatore, deve essere assunta con 5 5.2. Dottorato di Ricerca in ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO 5. Post Lauream 5 la partecipazione a progetti di ricerca finanziati da enti pubblici o privati, nazionali o internazionali, secondo le specifiche regole contenute nei rispettivi bandi. 191 192 Le votazioni sono effettuate a scrutinio palese, per alzata di mano. • Modalità di svolgimento delle attività del Collegio Le adunanze possono svolgersi: a) In presenza fisica Con la presenza fisica del Collegio in una delle due sedi del Consorzio. La modalità “in presenza fisica” è obbligatoria per tutte quelle adunanze che devono adottare le deliberazioni di cui all’art. 2.9. b) Con modalità telematica Le modalità telematiche sono previste prevalentemente per le tipologie b) e c) di cui al punto 2.6.1. • Verbali a) Redazione Di norma il processo verbale delle adunanze è tenuto dal Coordinatore vicario. b) Approvazione Di norma i verbali sono inviati per via telematica dopo l’adunanza ed approvati nella seduta successiva. • Deliberazioni obbligatorie Annualmente, all’inizio del secondo semestre (marzo) il Collegio delibera sull’aggiornamento del regolamento didattico e organizzativo del corso secondo quanto previsto nell’articolo 8 del RG, ed in particolare su: a) Ordine degli studi e manifesto degli studi Ridefinizione delle strategie didattiche (curricula specialistici da confermare o da attivare nel successivo anno accademico); definizione dei relativi manifesti degli studi. b) Architettura didattica del corso e calendario accademico Nel mese di settembre, in relazione all’ordine e al manifesto degli studi, il Collegio dei docenti mette a punto l’architettura didattica e ne definisce il calendario delle attività. c) Commissione per l’ammissione al corso Con riferimento all’art. 11.3 del RG sono costituite da almeno tre e da non più di cinque membri designati dai membri della classe A del Collegio fra quelli delle classi A-B-C-D e/o di università italiane e straniere, qualificati nelle discipline attinenti alle aree scientifiche del corso di dottorato. Non possono far parte della Commissione coloro che vi hanno partecipato l’anno precedente. Le commissioni possono essere integrate con non oltre due esperti nelle medesime discipline, scelti nell’ambito degli enti e delle strutture pubbliche e private di ricerca anche straniere. Nel caso di corsi istituiti sulla base di accordi di cooperazione interuniversitaria internazionale, le commissioni e le modalità di ammissione sono definite secondo quanto previsto negli accordi stessi d) Modalità del tutorato e assegnazione dei tutor ai dottorandi L’attività di tutorato è svolta: in forma collettiva dal Collegio dei docenti in apposite sue adunanze; individualmente dai singoli docenti. Durante il 1° anno di corso di ciascun ciclo di dottorato l’azione di tutorato è prevalentemente svolta dal Collegio nel suo complesso. All’inizio del 2° anno di corso di ciascun ciclo di dottorato il Collegio dei Docenti, di intesa con i dottorandi, provvede ad assegnare loro il membro del Collegio che per le proprie specifiche competenze svolgerà nei loro confronti il ruolo di tutor. Al tutor interno può affiancarsi, per le particolari e specifiche competenze, un tutor esterno, la cui candidatura sarà avanzata al Collegio dallo stesso tutor interno. e) Approvazione dei piani di studio e di ricerca dei singoli dottorandi A partire dal primo semestre del primo anno di corso di ciascun ciclo di DR il Collegio dei docenti bimestralmente verifica (e approva le eventuali modifiche) i piani di studio e di ricerca predisposti dai singoli dottorandi. f ) Valutazione dell’attività dei dottorandi Per ciascun ciclo di DR sono valutati bimestralmente, secondo il calendario accademico del DR: - il profitto nell’attività didattica (sapere) svolta dai dottorandi; - il profitto nell’attività di tirocinio (saper fare), sia interna (esercizio del progetto, addestramento alla didattica) che esterna, svolta dai dottorandi; - lo stato di avanzamento delle ricerche a qualsiasi anno di corso del ciclo (1°, 2°, 3°) esse siano svolte. g) Ammissione dei dottorandi all’anno di corso successivo Alla fine del primo e del secondo anno di ogni ciclo, il Collegio, se ha valutato positivamente in corso d’anno l’attività di profitto dei dottorandi, delibera sulla loro ammissione all’anno di corso successivo. h) Eventuale esclusione dei dottorandi dal corso Alla fine del primo e del secondo anno di ogni ciclo, il Collegio, se ha valutato negativamente in corso d’anno l’attività di profitto dei dottorandi, ovvero in caso di assenze ingiustificate e prolungate, delibera, con decisione motivata, sulla loro esclusione dal corso di DR. i) Approvazione dell’argomento di tesi di ricerca All’inizio del secondo semestre del primo anno di corso il Collegio dei docenti, avendo monitorato in precedenza i piani di studio e di ricerca predisposti dai dottorandi, assegna in forma definitiva l’argomento della tesi di ricerca a ciascuno di essi. l) Svolgimento di eventuali attività didattiche dei dottorandi all’interno dei corsi di insegnamento del CDLM delle sedi consorziate . Nei primi due anni di corso il Collegio dei docenti, in presenza di incentivi economici del Consorzio coerenti con le disposizioni del MIUR e sulla base del profitto delle attività didattiche di tirocinio e di ricerca svolte, può deliberare con il consenso degli interessati, l’affidamento di una limitata attività didattica, sussidiaria o integrativa di quella ufficiale, all’interno dei corsi di studio delle due sedi consorziate. Tale attività rientra nell’attività di tirocinio interno (addestramento alla didattica), ed è essenzialmente rivolta allo svolgimento di lezioni su argomenti attinenti all’attività di ricerca svolta dai dottorandi. m) Valutazione della tesi ed eventuale ammissione all’esame finale La tesi è valutata da almeno due docenti di elevata qualificazione, di seguito denominati valutatori, anche appartenenti a istituzioni estere, esterni all’Università degli Studi Roma Tre e al Politecnico di Bari. I valutatori sono nominati, previa accettazione di una clausola di riservatezza sul loro operato, con decreto del Presidente del Consorzio, su proposta formulata dal Collegio dei docenti, entro il 30 giugno dell’ultimo anno di corso di ciascun dottorando. Il dottorando presenta la tesi al Collegio dei docenti, che la invia ai valutatori entro il 31 ottobre dell’ultimo anno di corso (è obbligatoria la stesura in inglese almeno di un abstract per ciascun paragrafo di ciascun capitolo). I valutatori esprimono per iscritto, sulla base di uno schema predisposto dal Collegio dei Docenti ed entro il 31 dicembre successivo, il proprio giudizio analitico sulla tesi, proponendone al Collegio dei docenti l’ammissione alla discussione pubblica (eventualmente segnalando l’opportunità di modifiche di modesta entità) o il rinvio per un periodo non superiore a sei mesi, se ritengono necessarie significative integrazioni o correzioni. Il Collegio dei docenti, sulla base di una valutazione comparata dei giudizi dei due valutatori si esprime sulla ammissione del dottorando all’esame finale o sul rinvio, e propone al Presidente del Consorzio la composizione della Commissione di esame finale. Al dottorando è data tempestiva comunicazione in ordine alla sua ammissione all’esame finale, o in ordine al rinvio del termine per la discussione della tesi. Entro un mese dalla data di conclusione del corso o entro il mese successivo al termine previsto per il nuovo giudizio dei valutatori, il dottorando deposita la versione definitiva della tesi, in formato elettronico ed in duplice copia in formato cartaceo , presso la sede amministrativa del Consorzio. In caso di giudizio dei valutatori che non prevede il rinvio di cui ai commi 2 e 3, la tesi, con delibera del Collegio dei docenti, è ammessa alla discussione pubblica, da tenersi entro il 30 aprile dell’anno solare successivo a quello in cui il corso si è concluso. Nel caso di rinvio di cui ai commi 2 e 3 la discussione pubblica si tiene entro novanta giorni dal termine previsto dal comma 4 per il deposito della tesi presso l’ufficio competente a seguito del nuovo giudizio espresso dai valutatori. La tesi non può comunque essere discussa prima della conclusione dell’ultimo anno del triennio di corso. n) Commissione per l’esame finale E’ nominata con decreto del Presidente del Consorzio su proposta formulata dal Collegio dei docenti. La commissione è composta da tre membri italiani o stranieri, scelti tra docenti universitari specificamente qualificati nelle tematiche affrontate nella tesi. Almeno due membri devono appartenere a università italiane o estere non formalmente coinvolte nel corso di dottorato e non devono essere componenti del Collegio dei docenti. La commissione può essere integrata da non più di due esperti appartenenti a strutture di ricerca pubbliche e private, anche straniere, di particolare competenza documentata sull’argomento della tesi. • Collegio dei docenti per l’A.A. 2013-14 MAT/06 - Lucio Russo, PO, Roma 2 MAT/07 - Laura Tedeschini Lalli, PO, Roma 3 ICAR/08 - Salvatore Marzano, PO, PoliBa - Nicola Rizzi, PO, Roma 3 - Mario Piccioni, PO, PoliBa - Ginevra Salerno, PA, Roma 3 - Pilade Foti, RU, PoliBa - Aguinaldo Fraddosio, RU, PoliBa ICAR/09 - Camillo Nuti, PO, Roma 3 - Carlo Baggio, PA, Roma 3 - Silvia Santini, PA, Roma 3 - Giuseppe Marano, PA, PoliBa ICAR/12 - Paola Marrone, PA, Roma 3 - Adolfo Baratta, RU, Roma3 - Vitangelo Ardito, RU, PoliBa ICAR/14 - Francesco Cellini, PO, Roma 3 - Claudio D’Amato Guerrieri, PO, PoliBa - Loredana Ficarelli, PO, PoliBa - Luigi Franciosini, PO, Roma 3 - Giovanni Longobardi, PO, Roma 3 - Michele Beccu, PA, PoliBa - Anna Bruna Menghini, PA, PoliBa - Carlo Moccia, PA, PoliBa - Mauro Scionti, PA, PoliBa - Francesco Defilippis, RU, PoliBa - Giuseppe Fallacara, RU, PoliBa - Matteo Ieva, RU, PoliBa 5 5.2. Dottorato di Ricerca in ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO 5. Post Lauream 5 maggioranza qualificata (metà +1 degli aventi diritto). c) Decreto La deliberazione di decadenza di membri con diritto di voto è comunicata dal Coordinatore al Presidente del Consorzio per il decreto conseguente. • Attività del Collegio a) Tipologia Le attività del Collegio consistono: - in attività dedicate allo svolgimento dei compiti di governo collegiali; - in attività dedicate alla verifica del profitto dei dottorandi (tutorato e avanzamenti); - in attività didattiche e di ricerca propriamente dette. Alcune delle attività di cui al punto a) possono essere delegate, su richiesta del Coordinatore, alla Giunta. b) Calendario All’inizio dell’anno accademico il Coordinatore propone il calendario delle attività e delle adunanze. Di norma ne è prevista una ogni due mesi, in concomitanza con la verifica bimestrale del profitto dei dottorandi. Il Coordinatore invia l’ODG dell’adunanza almeno una settimana prima della data stabilita, che di norma viene confermata (o stabilita) al termine dell’adunanza precedente. c) Adunanze Le adunanze del Collegio si svolgono alternativamente nelle sedi del Consorzio. d) Validità dell’adunanza Le adunanze sono valide quando è presente la maggioranza assoluta (almeno la metà + 1 dei convocati, con esclusione degli assenti giustificati). e) Modalità delle votazioni 193 194 3- Ammissione ai corsi • Svolgimento e valutazione della procedura Le procedure e le prove di selezione consistono in una valutazione dei titoli e in una prova orale. a) Valutazione dei titoli: 60/120 punti Riguarda il percorso formativo universitario, nonché gli eventuali ulteriori percorsi formativi ed esperienze professionali e di ricerca e le eventuali pubblicazioni scientifiche, e comprende anche la valutazione di un testo scritto che illustri, con ampiezza e proprietà, le motivazioni della scelta di uno dei curricula del corso di Dottorato: - TITOLI - Voto di laurea - Esami sostenuti e le relative votazioni - Borse di studio, assegni di ricerca ecc. - Diplomi/certificati di conoscenza lingue estere - Diplomi di corsi universitari post-laurea - Attestati di partecipazione a gruppi di ricerca - Attestati di partecipazioni a stage - Altri Riconoscimenti (p. es.: premiazione in concorsi di progettazione) - LETTERA DI MOTIVAZIONE - PUBBLICAZIONI - tesi di laurea - proceedings - articoli/contributi in rivista - articoli/contributi in libri - monografie b) Valutazione della prova orale: 60/120 punti; L’attribuzione del punteggio (in sessantesimi) rappresenta un giudizio motivato, con riferimento ai criteri di valutazione predeterminati ed esposti dalla Commissione. La prova orale sarà superata dai candidati che abbiano conseguito un punteggio non inferiore a 40/60. Si svolge in lingua italiana, che è la lingua ufficiale del Dottorato, ed è finalizzato alla verifica degli interessi scientifici del candidato, della sua attitudine alla ricerca ed a garantire una idonea valutazione comparativa. • Conoscenza della lingua inglese All’atto della domanda di ammissione la conoscenza della lingua inglese dovrà essere preferibilmente certificata attraverso: - Toefl 570 - FCE Cambridge Level 3 (First Certificate in English) Se non certificata se ne prevede la verifica nella prova orale. 4- Dottorandi: doveri e diritti • Tempo pieno e incompatibilità L’ammissione ad un corso di dottorato comporta un impegno esclusivo e a tempo pieno, ferma restando la possibilità di una disciplina specifica in relazione a quanto previsto dagli artt. 7, 11 e 12, comma 4 del D.M. 45/2013. L’iscrizione ai corsi di dottorato di ricerca è incompatibile con la contemporanea iscrizione, per il medesimo anno accademico, a corsi di laurea, di laurea magistrale, a corsi di specializzazione e master, di cui all’art. 3 del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270. È consentita la contemporanea iscrizione con i soli corsi di perfezionamento di impegno didattico annuale inferiore a 1500 ore. L’iscrizione ai corsi di dottorato è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorative di qualsiasi natura, fatta salva la possibilità che tali attività prevedano un impegno orario limitato e che siano preventivamente autorizzate dal Collegio dei docenti. • Articolazione del processo formativo La formazione del Dottore di Ricerca in Architettura: Innovazione e Patrimonio avviene attraverso tre fasi distinte ma strettamente interrelate temporalmente (sincroniche), che si svolgono lungo l’arco complessivo dei tre anni di corso: D Attività didattiche (alcuni segmenti o moduli possono essere svolti in comune con i corsi di perfezionamento, master, specializzazione promossi dai Dipartimenti ARC E ICAR; T Attività di tirocinio interno /esterno R Attività di ricerca Questi segmenti formativi, volti alla acquisizione delle competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione, si sviluppano attraverso la pratica: - del sapere (D, attività didattiche) - del saper fare (T, tirocinio) - della attività di ricerca (R, ricerca) a) 1° anno • I semestre (Settembre-Febbraio): - D (attività didattiche) - T (tirocinio) - R (ricerca) • II semestre (Marzo-Agosto): Marzo - D (attività didattiche) - T (tirocinio) Aprile-Agosto - D (attività didattiche) - T (tirocinio) - R (ricerca) b) 2° anno • I semestre (Settembre-Febbraio): - D (attività didattiche) - T (tirocinio) - R (ricerca) • II semestre (Marzo-Agosto): Marzo - D (attività didattiche) - T (tirocinio) Aprile-Agosto - D (attività didattiche) - T (tirocinio) - R (ricerca) c) 3° anno • I semestre (Settembre-Febbraio): - R (ricerca) • II semestre (Marzo-Agosto): - R (ricerca) • Attività Didattiche e di Tirocinio (Sapere e Saper fare) a) Sapere L’acquisizione del sapere avviene attraverso la frequenza di lezioni e seminari organizzati in moduli didattici. b) Saper fare L’acquisizione del saper fare avviene attraverso: - un tirocinio interno, basato sulla frequenza di esercitazioni, stage, ecc. e sulla partecipazione ai programmi di ricerca e ai progetti d’architettura che vedono coinvolti in prima persona i componenti del Collegio dei Docenti; - un tirocinio esterno basato sulla la frequenza di qualificate strutture istituzionali e produttive, e rivolto a specifiche conoscenze pratiche e di know-how indispensabili per il concreto svolgimento della attività di ricerca. c) Piano di studi D’accordo con il Collegio dei Docenti e sotto la guida del Coordinatore, ciascun dottorando predispone un piano di studi individuale per un totale complessivo di 1500 ore, pari a un anno di corso, equivalente a 60 crediti (1 credito = 25 ore), coerente con il curriculum scelto. Alla fine del secondo anno di corso, il dottorando dovrà avere acquisito i 60 crediti corrispondenti al complesso delle attività didattiche e di tirocinio stabilite per il suo specifico curriculum. • Attività di Ricerca a) La tesi di ricerca Lo svolgimento della attività di ricerca è volta alla elaborazione di una tesi. La tesi di ricerca è discussa periodicamente con il Collegio dei docenti, ed è sviluppata sotto la guida di uno dei componenti del Collegio, che svolge le funzioni di tutor. La tesi di ricerca dev’essere caratterizzata dall’originalità dei contributi allo specifico campo di studi. Generalmente è previsto un periodo di perfezionamento all’estero. b) Calendario delle attività e loro sedi Le attività di ricerca individuali dei singoli dottorandi generalmente iniziano nel secondo semestre del primo anno di corso; proseguono in parallelo alle altre attività durante il secondo anno; e infine occupano completamente l’intero terzo anno. Sedi di svolgimento dell’attività di ricerca sono quelle messe a disposizione: - dal DARC e dal DICAR; - dalle Università straniere con cui questo DR ha rapporti di collaborazione scientifica; - da tutte quelle Istituzioni o Enti, pubblici o privati, italiani o stranieri, con cui il Politecnico ha siglato convenzioni per il Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica. • Frequenza e profitto I dottorandi godono dello status di studenti interni, e i Dipartimenti DARC E DICAR mettono a loro disposizione i mezzi finanziari e gli strumenti per svolgere la loro attività didattica e di ricerca. Lo svolgimento dell’attività di ricerca deve necessariamente e responsabilmente concretarsi nella produzione di risultati originali, sia teorico-critici che sperimentali, da mettere a disposizione della comunità scientifica. a) Orario di frequenza I dottorandi hanno l’obbligo di frequentare i locali destinati dal Dipartimento al Dottorato con continuità dal lunedì al venerdì, durante tutto l’anno accademico, e per l’intera durata del corso, tranne nei periodi di permanenza in altre sedi per attività di tirocinio e di ricerca così come concordata con il Collegio dei docenti. b) Esclusione dal corso per mancata frequenza Il dottorando che si assenti in maniera ingiustificata e prolungatamente è escluso dal corso con decisione motivata del Collegio dei docenti. c) Attività Didattiche e di studio I dottorandi hanno l’obbligo di partecipare con profitto a tutte le attività previste dal curriculum scelto. d) Attività di Tirocinio I dottorandi hanno l’obbligo di svolgere le attività di tirocinio interne ed esterne previste dal loro specifico curriculum in tutte quelle sedi, italiane e straniere, che saranno indicate dal Collegio dei docenti. Fra tali attività di tirocinio rientrano quelle didattiche di natura sussidiaria o integrativa da svolgersi nel corso di laurea in architettura, di cui al punto 2.8.10. e) Attività di Ricerca I dottorandi hanno l’obbligo di svolgere la propria attività di ricerca in tutte quelle sedi, italiane o straniere, che il Collegio dei docenti indicherà come necessarie; e secondo quelle modalità che saranno di volta in volta concordate con il tutor in relazione alla specificità del progetto didattico e di ricerca. f ) Esclusione dal corso per scarso profitto Il dottorando che venga meno ai propri doveri didattici e di ricerca è escluso dal corso con decisione motivata del Collegio dei docenti. g) Progetto di studi e bibliografia ragionata A partire dal secondo semestre del primo anno di corso (marzo), ciascun dottorando è tenuto ad elaborare un suo progetto di studi, coerente con il curriculum scelto, che vada a “potenziare” armonicamente (a complemento) l’insegnamento ricevuto nei moduli didattici ufficiali relativi al curriculum scelto. Questo progetto, che sarà periodicamente verificato con il Collegio dei docenti e con il tutor, si concreta in un piano di studi, di base e specialistico, necessario per affrontare l’attività di ricerca; ed è relativo a: - descrizione delle ipotesi di base e delle metodologie che saranno seguite nello studio; - descrizione delle fasi di lavoro; 5 5.2. Dottorato di Ricerca in ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO 5. Post Lauream 5 - Calogero Montalbano, RU, PoliBa - Michele Montemurro, RU, PoliBa - Nicola Parisi, RU, PoliBa - Antonio Riondino, RU, PoliBa ICAR/15 - Annalinda Neglia, RU, PoliBa ICAR/17 - Marco Canciani, PA, Roma 3 - Giovanna Spadafora, PA, Roma 3 - Laura Farroni, RU, Roma 3 ICAR/18 - Amerigo Restucci, PO, Iuav - Giorgio Rocco, PO, PoliBa - Gian Paolo Consoli, PA, PoliBa - Giorgio Ortolani, PA, Roma 3 - Marida Talamona, PA, Roma 3 - Maurizio Gargano, RU, Roma 3 - Monica Livadiotti, RU, PoliBa - Rainaldo Perugini, RU, Roma 3 - Saverio Sturm, RU, Roma 3 ICAR/19 - Elisabetta Pallottino, PO, Roma 3 - Rossella De Cadilhac, PA, PoliBa - Antonio Pugliano, PA, Roma 3 - Giacomo Martines, RU, PoliBa - Maya Segarra Lagunes, RU, Roma 3 - Francesca Stabile, RU, Roma 3 - Michele Zampilli, RU, Roma 3 ICAR/20 - Francesco Selicato, PO, PoliBa L-ANT/07 - Roberta Belli, PA, PoliBa 195 196 da conseguire; e dovrà contenere con chiarezza la metodologia di lavoro e l’individuazione dei luoghi in cui svolgere la ricerca stessa. La tesi è di norma costituita di tre parti: - la prima parte è di natura teorico-critica, e costituisce la dissertazione propriamente detta; - la seconda parte è di natura applicata, ed è costituita da elaborati grafici originali; - la terza parte è di natura documentaria, ed è costituita dai materiali originali raccolti, a quel momento non pubblicati e non conosciuti dalla comunità scientifica. c) Stesura della tesi A partire dal terzo anno di corso ciascun dottorando è tenuto a integrare il proprio rapporto bimestrale (abstract in inglese). • Soggiorno all’estero a) Progetto esecutivo del soggiorno Nel caso di tesi il cui ambito di ricerca si colloca in un paese straniero, è obbligatoria la predisposizione del progetto esecutivo del soggiorno presso una delle sedi universitarie straniere con cui il DR intrattiene relazioni organiche. Tale soggiorno potrà essere funzionale anche alla acquisizione del saper fare. Di tale progetto dovranno essere forniti fasi, tempi e obiettivi. b)Durata del soggiorno Tale soggiorno può variare da un minimo di sei mesi ad un massimo di un anno, e può essere variamente articolato nel tempo. • Conoscenza della lingua inglese La conoscenza obbligatoria della lingua inglese, qualora non certificata all’atto di iscrizione all’esame di ammissione da - Toefl 570 - FCE Cambridge Level 3 (First Certificate in English) comporterà il possesso di uno dei due diplomi prima del giudizio di ammissione al secondo anno di corso. Il mancato possesso di una delle due certificazioni implicherà la decadenza dal corso stesso. • Spazi e attrezzature in dotazione Per l’intera durata del corso, al fine di rendere possibile lo svolgimento della ricerca e concretamente utile la permanenza nei locali messi a disposizione dalle due sedi consorziate, i Dipartimenti ARC e ICAR assicurano ai dottorandi: - Spazi individuali (postazione di lavoro: tavolo, cassettiera, ecc...); - Strumenti di lavoro (personal computer, software, ecc.; uso di macchine fotocopiatrici, scanner, stampanti, ecc.), - Materiale di consumo per svolgere la propria attività di studio, di tirocinio e di ricerca. - Acquisto di libri e di materiale bibliografico in genere. - Attrezzature ecc. • Mobilità Ai dottorandi il Dottorato assicura, a partire dal 2° anno di corso, un contributo per tutte quelle spese di viaggio e di soggiorno connesse allo svolgimento delle attività di tirocinio e di ricerca previste dai piani di studi. A tal fine i dottorandi appronteranno di volta in volta il relativo progetto di spesa e il preventivo conseguente. • Partecipazione al Collegio dei docenti I dottorandi possono chiedere che siano inseriti all’ODG specifici punti di loro interesse su cui discutere e deliberare. A tal fine fanno pervenire al Coordinatore una richiesta formale. 5- Funzionamento • Budget del DR Il Consorzio e per esso il corso di DR in Architettura: innovazione e patrimonio dispone: - di fondi ordinari, attribuiti dalle due sedi consorziate sui bilancio del DARC, sede amministrativa del Consorzio, ivi comprese tasse e contributi di frequenza; - di fondi straordinari, rivenienti dalla firma di accordi e convenzioni. Il Collegio dei docenti avanza proposte sulla loro utilizzazione al Consiglio del Dipartimento. • Spese di investimento Di norma nel periodo marzo-giugno, in concomitanza della programmazione delle attività didattiche, di tirocinio e di ricerche del successivo anno accademico, il Collegio dei docenti provvede a formulare il piano d’acquisto di: - attrezzature, - libri - sotware - ecc. • Spese di funzionamento Per quanto attiene ai materiali di cancelleria e facile consumo il Collegio dei docenti provvede semestralmente a formularne il piano d’acquisto. • Spazi e attrezzature Per l’AA 2013/2014 gli spazi (e le relative attrezzature) presso il DICAR, Politecnico di Bari, nella disponibilità del Dottorato sono: a) Laboratorio CAD/CAM è dotato di competenze tecnico e scientifiche, maturate in una arco di quattordici anni, avendo lavorato nel campo del progettazione architettonica assistita dal computer, e ponendosi l’obiettivo di sviluppare il processo progettuale che porta dall’idea al pezzo finito; pertanto sono state sviluppate competenze nell’ambito del CAD/ CAM e del rapid prototyping applicato all’architettura e all’industrial design; - è dotato di: workstation con software per il CAD/CAM e BIM, scanner a colori formato A0, scanner formato A3 piano a colori, scanner per diapositive, macchina a controllo numerico CMS TU11 a cinque assi, macchina a prototipazione rapida ZCorp310, macchina a prototipazione rapida FDM Stratasys Fortus 360; - è dotato di software dedicati alla modellazione solida e superficiale per la rappresentazione di modelli di architettura e di industrial design; - è dotato di software dedicati alla computer-grafica e al montaggio video. Le attrezzature del laboratorio sono state impiegate per realizzazione di studi nell’ambito delle ricerche sull’utilizzo della pietra nell’architettura contemporanea e dei prodotti di industrial design (progetti sperimentali in collaborazione con imprese del settore, fiere specialistiche, workshop e stage di costruzione al vero di elementi costruttivi complessi in pietra); per collaborazioni interuniversitarie e interdipartimentali; sono state inoltre impiegate per esperienze in ambito internazionale prevalentemente con l’Albania, la Francia, la Grecia, l’Ungheria, la Turchia e in generale i paesi del Medio-Oriente. b) Laboratorio “Salvati” Il laboratorio “M. Salvati” si è sviluppato negli anni all’interno dell’ex Dipartimento di Ingegneria Strutturale confluito nel DICAR. Esso si è dotato, nel tempo, di numerose strumentazioni e si avvale del lavoro del gruppo di ricerca dei docenti afferenti prevalentemente ai SSD ICAR08 / 09 e allo stato attuale, di quattro tecnici. Oltre alle attività di didattica o di ricerca condotte dai docenti, alle prove sperimentali dei laureandi finalizzate alla propria tesi, nel laboratorio, si effettuano anche prestazioni conto terzi e, in particolare, prestazioni di verifica/ ricerca per società ed enti esterni. Riguardo al servizio di pubblica utilità, il Laboratorio Ufficiale Prove Materiali “M. SALVATI” emette certificati di prove ufficiali sui materiali da costruzione, secondo quanto previsto dalle leggi dello Stato, particolarmente dalla n. 1086 del 1971 e dalle conseguenti norme di applicazione: in tale senso, infatti, il laboratorio è inserito nell’elenco dei laboratori ufficiali dello Stato per le prove sui materiali. L’elenco prove che si possono eseguire sono così sintetizzate: - prove su materiali (compressione, flessione, trazione indiretta, determinazione del modulo elastico, aderenza) - prove acciai per cemento armato normale (piegamento, trazione) - prove acciai per cemento armato precompresso - prove acciai per strutture in carpenteria metallica - prove vetri - prove su murature - prove legni - prove strutture e prototipi strutturali - verifica tarature. c) Biblioteca Mimar SINAN La Biblioteca di Dipartimento ICAR, denominata Biblioteca “Mimar Sinan”, è una biblioteca specialistica in grado di assicurare gli strumenti per la continuità della ricerca e dei suoi principi etici fra le generazioni di ricercatori, docenti e dottorandi afferenti al Dipartimento. La Biblioteca Sinan assolve il compito fondamentale di fornire il supporto bibliografico ed informativo necessario allo svolgimento della ricerca nei diversi ambiti scientifici del Dipartimento ICAR, nonché quello di accumulare e diffondere il sapere prodotto. Pertanto cura l’acquisizione, l’ordinamento e la conservazione di materiale bibliografico e documentario specialistico, garantendone la fruizione da parte degli utenti indirizzati alla ricerca nei settori scientifico-disciplinari attivati nel Dipartimento. Localizzazione e servizi offerti Ubicata al 3° piano del plesso ARC, la Biblioteca Mimar Sinan è la sede presso la quale si espletano le procedure bibliografiche a carattere sia amministrativo che catalografico. Nella sala di consultazione (stanza 3.09) sono espletati i seguenti servizi: - consultazione e lettura del materiale bibliografico (12 posti a sedere); - reference (informazione bibliografica e documentaria); - prestito interno Alla sala di consultazione è annessa la sala riviste (3.10/a e 3.10/b) ove sono espletate le seguenti procedure: - amministrative (ordini di acquisto librario; gestione patrimoniale del Dipartimento con programma CINECA; emissione di buoni di carico; apposizione del numero di inventario; conservazione e aggiornamento del Registro degli inventari; espletamento delle operazioni di discarico inventariale); - catalografiche (catalogazione descrittiva dei documenti secondo le norme nazionali ISBD e gli standard internazionali UNIMARC; soggettazione e indicizzazione; gestione catalogo informatico ALEPH500 (Catalogo unico Politecnico di Bari) Patrimonio bibliografico Il patrimonio documentario attualmente presente nella Biblioteca di Dipartimento è pari a circa 10.000 volumi, di cui: - 1700 sono testi acquistati su fondi di Dipartimento, e quindi inclusi nel Registro degli inventari dei beni della struttura; - circa 2000, tra monografie, periodici, opuscoli, tesi di laurea, tesi di dottorato, provengono da donazioni effettuate principalmente dal prof. Claudio D’Amato, e in misura minore da altri professori, dottorandi, Enti e Associazioni culturali; 5 5.2. Dottorato di Ricerca in ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO 5. Post Lauream 5 - individuazione degli obiettivi ad esse connessi; h) Diario di bordo Ciascun dottorando ha il dovere di tenere il proprio diario di bordo, che rende conto cronologicamente dell’insieme delle sue attività (didattiche, di tirocinio e di ricerca). Tale diario, in fotocopia sarà allegato ai rapporti bimestrali che il dottorando è tenuto a consegnare al Collegio dei docenti. i) Rapporti bimestrali dell’attività di ricerca svolta Ciascun dottorando deve bimestralmente produrre un rapporto sullo sviluppo del proprio progetto di ricerca da consegnarsi al Collegio dei docenti per la verifica periodica. l) Curriculum vitae (CV) Ciascun dottorando è tenuto ad aggiornare con continuità il proprio CV e a riversarlo nel data-base del DR. • Progetto di ricerca e tesi di DR a) Assegnazione della tesi Nell’ambito dei curricula del corso il Collegio definisce dei temi di ricerca: ai Dottorandi spetta il compito di una successiva, originale articolazione b) Progetto di ricerca e articolazione della tesi A partire dal secondo semestre del primo anno di corso, ciascun dottorando è tenuto ad elaborare un proprio progetto di ricerca che si concreterà nella elaborazione della dissertazione finale. Il progetto di ricerca sarà periodicamente verificato e messo a punto con il Collegio dei docenti e con il tutor; sarà articolato in fasi e in obiettivi parziali e complessivi 197 198 la quale si espletano le procedure bibliografiche a carattere sia amministrativo che catalografico. Nella sala di consultazione sono espletati i seguenti servizi: - consultazione e lettura del materiale bibliografico (10 postazioni elettrificate a sedere); - reference (informazione bibliografica e documentaria); - prestito interno Alla sala di consultazione è annessa dell’addetto ove sono espletate le seguenti procedure: - amministrative (apposizione del numero di inventario; conservazione e aggiornamento del Registro degli inventari); - catalografiche (catalogazione descrittiva dei documenti secondo le norme nazionali ISBD e gli standard internazionali UNIMARC; soggettazione e indicizzazione; gestione catalogo informatico ALEPH500 (Catalogo unico Politecnico di Bari) Patrimonio bibliografico Il patrimonio documentario attualmente presente nella Biblioteca Hooke è pari a circa 6200 volumi, di cui: - 4700 dell’ex biblioteca DICA3 testi prevalentemente acquistati su fondi di Dipartimento, e quindi inclusi nel Registro degli inventari dei beni della struttura; - 1500 dell’ex biblioteca DFT01 testi prevalentemente acquistati su fondi di Dipartimento, e quindi inclusi nel Registro degli inventari dei beni della struttura. Tutto il patrimonio della biblioteca è catalogato secondo regole nazionali e internazionali ed è reso accessibile tramite il catalogo unico del Politecnico (OPAC, On-line Public Access Catalogue) all’indirizzo: http://www.biblio.poliba.it. e) Aula Giovannoni L’aula Gustavo Giovannoni, ubicata al terzo piano del plesso ARC, è una saletta di circa 72mq. dotata di 50 posti a sedere per lezioni frontali. Dispone di un videoproiettore fisso, schermo motorizzato, cattedra su podio, impianto audio-microfonico, collegamento internet. f ) Atelier Dottorandi Sono presenti nei due plessi del DICAR studi per i dottorandi. Al terzo piano del plesso ARC sono a disposizione n. 4 studi di circa 18mq. ciascuno dotati di 3 postazioni di lavoro con Workstation e stampanti laser. Al secondo piano nel plesso ING n.1 studio di circa 56 mq. adiacente la Biblioteca Hooke. • Diffusione dei risultati Il DR promuove la diffusione dei risultati delle ricerche prodotte attraverso: - la pubblicazione di volumi dedicati alle tesi prodotte; - un sito web destinato alla informazione in progress delle ricerche in atto. • Immagine del DR Il DR promuove la sua immagine attraverso un suo proprio sito web dedicato a: - Notizie - Collegio - Didattica - Ricerca - Pubblicazioni - Alumni 6- Autovalutazione Di norma il Collegio dei docenti, in corrispondenza delle procedure di attivazione del ciclo successivo di DR, esegue una “autovalutazione” relativa alla verifica della permanenza dei requisiti dell’accreditamento per quanto attiene a: a) Docenti - Numero di pubblicazioni - Inviti - Riconoscimenti b) Dottorandi - Risultati della ricerca di base - Qualità della tesi svolte c) Attività didattiche - Docenti esterni (chiara fama) - Corsi svolti - Rispondenza dei corsi agli obiettivi prefissati - Livello di formazione conseguito. d) Tirocinio - Convenzioni firmate - Rispondenza delle attività svolte agli obiettivi prefissati - Livello di formazione conseguito. e) Attività di ricerca - Convenzioni firmate - Iniziative scientifiche - Rispondenza delle attività agli obiettivi prefissati - Livello di formazione conseguito. f ) Rapporti con altre università - Italiane - Straniere (internazionalizzazione, programmi di cooperazione, ecc...) g) Funzionamento - Budget del DR Consistenza dei fondi straordinari, rivenienti dalla firma di accordi e convenzioni. - Spese di investimento Consistenza delle somme investite in: - attrezzature - libri - software - ecc. - Spese di funzionamento Consistenza delle somme investite. - Spazi e attrezzature - Diffusione dei risultati 5.2.4 Bando di Concorso per l’ammissione a corsi di dottorato di ricerca - XXIX ciclo formativo Art. 1 - XXIX Ciclo della formazione dottorale È indetta la selezione pubblica per l’ammissione al corso di dottorato di ricerca (XXIX ciclo) in ARCHITETTURA: Innovazione e Patrimonio, istituito dal CONSORZIO ARGONAUTI (Università Roma Tre - Politecnico di Bari), con sede amministrativa presso l’Università degli Studi Roma Tre. Il corso ha la durata di tre anni accademici (a partire dall’anno accademico 2013/2014, con decorrenza dal 1 gennaio 2014: al termine, previo il superamento del previsto esame finale, viene conseguito il titolo di dottore di ricerca in Architettura: Innovazione e Patrimonio. - Dipartimento che costituisce la sede amministrativa: Dipartimento di Architettura - Università Roma Tre. - Atenei che concorrono all’attivazione del corso: Politecnico di Bari. - Titolatura del corso : “Architettura: Innovazione e Patrimonio”. - Coordinatore del Collegio dei docenti: Prof. Francesco Cellini. - Totale posti disponibili= 15 di cui: 4 borse Roma Tre 6 borse Politecnico di Bari 1 borse finanziate da Enti (CNR-IVALSA) 4 posti senza borsa e senza tassa, riservati a candidati titolari di borse di studio di Stati esteri o dell’Unione Europea o beneficiari di sostegno finanziario nell’ambito di specifici programmi di mobilita - Articolazione in curricula: a) Cultura della costruzione b) Il progetto filologico c) Progettare in un paese antico - Modalità di svolgimento della selezione pubblica per l’ammissione: a) Valutazione titoli b) Prova orale Nel sito web dell’Università degli Studi Roma Tre, nella pagina attraverso la quale si accede all’apposita funzione per la presentazione delle domande (https://europa.uniroma3.it/bando2013/ dott_consortili.aspx), è consultabile una sezione informativa facente parte integrante del presente bando di ammissione e contenente, oltre all’indirizzo, numeri di telefono, recapiti di posta elettronica forniti dal Dipartimento sede del corso: a) le informazioni relative agli aspetti organizzativi: - organi direttivi (Coordinatore e Collegio dei docenti) - articolazione del corso in curricula - relazioni con Atenei ed altri Enti italiani ed esteri b) le informazioni relative agli aspetti didattico-scientifici: - aree scientifico-disciplinari - tematiche dei corsi e dei curricula - caratteristiche dell’offerta formativa c) le informazioni relative alle procedure di selezione: - modalità di svolgimento e contenuti delle prove di ammissione - descrizione dei titoli valutabili da presentare obbligatoriamente per la presentazione della domanda di partecipazione - procedura e modalità di caricamento online dei predetti titoli ai fini della partecipazione al concorso Art. 2 - Requisiti per la partecipazione alla selezione pubblica per l’ammissione • Possono presentare domanda di partecipazione alla selezione pubblica per l’ammissione al corso di dottorato senza limitazioni di età e cittadinanza, coloro che alla data di scadenza dei termini per la presentazione della domanda sono in possesso di: a) Lauree quinquennali VECCHIO ORDINAMENTO in: - Architettura - Ingegneria Civile b) Lauree ex D.M. 509/99 - Classe 4/S Lauree Specialistiche in Architettura e in Ingegneria Edile - Classe 28/S Lauree Specialistiche in Ingegneria Edile c) Lauree ex D.M. 270/04 - Classe LM-4 Lauree Magistrali in Architettura e Ingegneria Edile-Architettura a ciclo unico - Classe LM-4 Lauree Magistrali in Architettura e ingegneria EdileArchitettura, - Classe LM-23 Lauree Magistrali in Ingegneria Civile. • Possono inoltre presentare domanda di partecipazione alla selezione pubblica per l’ammissione coloro che hanno conseguito un titolo accademico ESTERO equivalente alle lauree sopra elencate, a condizione della prescritta dichiarazione di equivalenza con uno dei titoli di studio di cui ai punti a), b), c), che sarà accertata dalla Commissione giudicatrice della selezione nel rispetto della normativa vigente in materia in Italia e nel Paese in cui è stato rilasciato il titolo e dei trattati o accordi internazionali in materia di riconoscimento di titoli per il proseguimento degli studi. I documenti da presentare alla Commissione per la dichiarazione di equivalenza ai soli fini dell’ammissione al concorso (preferibilmente tradotti e legalizzati secondo le norme vigenti) dovranno essere caricati nella procedura web di presentazione della domanda. In caso di mancata o incompleta presentazione di quanto sopra indicato non sarà consentita la partecipazione al concorso. I candidati in possesso di titolo estero che risulteranno vincitori dovranno presentare al momento dell’iscrizione la DICHIARAZIONE DI VALORE IN LOCO del titolo. • I candidati titolari di borse di studio 5 5.2. Dottorato di Ricerca in ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO 5. Post Lauream 5 - circa 6500 volumi (non ancora catalogati e non consultabili) rappresentano la donazione della biblioteca privata del prof. Claudio D’Amato. Tutto il patrimonio della biblioteca è catalogato secondo regole nazionali e internazionali ed è reso accessibile tramite il catalogo unico del Politecnico (OPAC, On-line Public Access Catalogue) all’indirizzo: http://www.biblio.poliba.it. d) Biblioteca Robert HOOKE La Biblioteca di Dipartimento ICAR, denominata Biblioteca “Robert “HOOKE”, è una biblioteca specialistica in grado di assicurare gli strumenti per la continuità della ricerca e dei suoi principi etici fra le generazioni di ricercatori, docenti e dottorandi afferenti al Dipartimento. La Biblioteca Hooke assolve il compito fondamentale di fornire il supporto bibliografico ed informativo necessario allo svolgimento della ricerca negli ambiti scientifici del Dipartimento ICAR con particolare attenzione ai SSD 08/09 e Fisica Tecnica, nonché quello di accumulare e diffondere il sapere prodotto. Pertanto cura l’acquisizione, l’ordinamento e la conservazione di materiale bibliografico e documentario specialistico, garantendone la fruizione da parte degli utenti indirizzati alla ricerca nei settori scientifico-disciplinari attivi nel suddetto plesso ING. Localizzazione e servizi offerti Ubicata al 2° piano del plesso ING, la Biblioteca Hooke è la sede presso 199 di Stati esteri o dell’Unione Europea o beneficiari di sostegno finanziario nell’ambito di specifici programmi di mobilità, devono presentare contestualmente alla domanda, la certificazione di essere in possesso della borsa o del sostegno. 200 un’adeguata conoscenza della lingua italiana. È onere dei candidati comunicare eventuali cambiamenti del recapito di posta elettronica inserito nella procedura online all’atto della registrazione: l’amministrazione universitaria non assume alcuna responsabilità per il caso di dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni di tale recapito o da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dello stesso. L’Ateneo non assume parimenti alcuna responsabilità per eventuali disguidi informatici non imputabili a malfunzionamenti del sistema di ricezione online delle domande. giorni dalla data di scadenza dei termini per la presentazione delle domande prevista dal bando. Essa è composta: - dal Coordinatore o, in caso di sua indisponibilità, da un componente del Collegio designato dal Coordinatore stesso. - da due o quattro componenti del Collegio designati dal Collegio stesso (di cui almeno metà professori di ruolo) afferenti a SSD diversi tra di loro e da quello del componente di cui al precedente punto. - Il Collegio dei docenti può indicare, in aggiunta ai componenti sopra indicati, non più di due esperti, anche stranieri, scelti nell’ambito delle Università e delle strutture pubbliche e private di ricerca. Art. 4 - Commissione giudicatrice La Commissione giudicatrice della procedura selettiva di ammissione al corso di dottorato sarà formata e nominata in conformità alla normativa vigente, e resa nota attraverso la pubblicazione sul sito internet dell’Università dedicato alla formazione dottorale, disponibile al seguente indirizzo: https://europa. uniroma3.it/bando2013/dott_consortili. aspx. La Commissione, nella prima seduta, individuerà e riporterà nel relativo verbale i criteri e le modalità di attribuzione dei punteggi di cui all’art. 5, prima di avviare tutte le restanti procedure di selezione. Il Rettore dell’Ateneo sede amministrativa del corso di dottorato nomina con proprio decreto la Commissione per l’ammissione al corso di Dottorato di Ricerca entro e non oltre 3 Art. 5 - Svolgimento e valutazione della procedura Le procedure e le prove di selezione consistono in una valutazione dei titoli e in una prova orale. La valutazione dei titoli si svolgerà i giorni 9 e 10 dicembre 2013; la Commissione si riunirà in forma telematica. La pubblicazione degli esiti della valutazione dei titoli e del conseguente elenco dei candidati ammessi a sostenere la prova orale avverrà il 11 dicembre 2013, sul sito internet del Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, al seguente indirizzo http:// architetturahome.blogspot.it/. La prova orale si svolgerà nei giorni 16 e 17 dicembre 2013; il diario con l’indicazione dell’ora e del luogo in cui si svolgerà il colloquio con ciascuno dei candidati ammessi verrà reso pubblico contestualmente alla pubblicazione degli esiti della valutazione dei titoli. Non saranno inviate comunicazioni personali ai candidati per la partecipazione alla prova orale. Per sostenere la prova orale, i candidati dovranno esibire un documento di riconoscimento in corso di validità, munito di fotografia. La procedura di selezione è svolta secondo le seguenti modalità: - Valutazione dei titoli: 60/120 punti; - Valutazione della prova orale: 60/120 punti. L’attribuzione del punteggio (in sessantesimi) a ciascuna prova rappresenta un giudizio motivato, facendo riferimento ai criteri di valutazione predeterminati ed esposti dalla Commissione. La valutazione dei titoli riguarda il percorso formativo universitario, nonché gli eventuali ulteriori percorsi formativi ed esperienze professionali e di ricerca e le eventuali pubblicazioni scientifiche, e comprende anche la valutazione di un testo scritto che illustri, con ampiezza e proprietà, le motivazioni della scelta di uno dei curricula del corso di Dottorato. Essa avrà come oggetto la seguente documentazione (alcuni documenti/ informazioni sono obbligatori, altri opzionali ): a) Curriculum Il candidato deve rendere (in un solo file doc/pdf) alcune informazioni obbligatorie, relative al titolo di laurea di maggior livello (la data ed il voto di laurea / l’elenco degli esami sostenuti e le relative votazioni) ed - eventualmente - altre notizie non obbligatorie. • Documentazione obbligatoria: - Data e voto di laurea - Elenco degli esami sostenuti e relative votazioni • Documentazione non obbligatoria - Elenco cronologico Borse di studio, Assegni di ricerca ( et similia) percepiti - Diplomi/certificati di conoscenza lingue estere - Diplomi/attestati di partecipazione di corsi universitari post-lauream - Attestati di partecipazione a gruppi di ricerca - Attestati di partecipazione a stage - Altri riconoscimenti (es. premiazione in concorsi di progettazione) b) Lettera di motivazione • Documentazione obbligatoria Il candidato deve esporre (in un solo file doc/pdf) le motivazioni (max 6000 battute) per cui intende partecipare a questo Dottorato, e perché sceglie uno dei tre curricula. c) Pubblicazioni scientifiche • Documentazione non obbligatoria Il candidato può allegare alla domanda le eventuali pubblicazioni già al suo attivo, caricando un solo file pdf per ciascuna delle tipologie indicate (se, per esempio, volesse inserire più articoli in rivista, essi devono essere contenuti tutti in un unico file). - Tesi di laurea - Proceedings - Articoli/contributi in rivista - Articoli/contributi in libri - Monografie Procedura e modalità di caricamento online dei predetti documenti La documentazione deve essere inserita nel sistema dal candidato entro la data di scadenza del bando. I file devono essere caricati in formato Word (.doc) o Acrobat(.pdf ). La dimensione massima di ciascun file è 5 Mb. Sono ammessi alla prova orale i candidati che abbiano conseguito nella valutazione dei titoli un punteggio non inferiore a 40/60. Valutazione del colloquio Si svolge in lingua italiana, che è la lingua ufficiale del Dottorato, ed è finalizzato alla verifica degli interessi scientifici del candidato, della sua attitudine alla ricerca ed a garantire una idonea valutazione comparativa. In esso si prevede anche la verifica della conoscenza della lingua inglese, laddove essa non sia già certificata nell’elenco titoli. La prova orale sarà superata dai candidati che abbiano conseguito un punteggio non inferiore a 40/60. Al termine di tutte le prove di selezione la Commissione compila la graduatoria generale di merito, sulla base della somma dei punteggi ottenuti dai candidati nelle singole prove. Art. 6 - Ammissione ai corsi I candidati sono ammessi al corso secondo l’ordine di graduatoria fino alla concorrenza del numero dei posti disponibili, come indicati all’art. 1. A parità di merito, per la fruizione delle borse di studio prevale il candidato che si trova nella situazione economica meno elevata, determinata ai sensi del D.P.C.M. 30.04.1997 e successive modifiche e integrazioni. Art. 6 bis - Obblighi e diritti dei dottorandi Durante il corso il dottorando può essere autorizzato dal collegio dei docenti, per esigenze relative alla ricerca, alla permanenza all’estero per un periodo non superiore alla metà della durata del corso stesso. L’Università Roma Tre provvede alla copertura assicurativa per infortuni di ciascun dottorando per l’intera durata del corso, secondo la normativa prevista e garantisce, per lo stesso periodo, la copertura assicurativa per responsabilità civile dei dottorandi. Per quanto attiene le modalità di passaggio all’anno successivo di corso, obblighi e diritti dei dottorandi sono definiti nel “Regolamento” interno del corso. E’ prevista l’esclusione dal corso di dottorato di ricerca, con decisione motivata del Collegio dei Docenti, in caso di: - giudizio negativo del Collegio dei Docenti alla fine dell’anno di frequenza; - assenze ingiustificate e prolungate. Ai dottorandi di ricerca può essere affidata, con il consenso dell’interessato e il parere positivo del collegio dei docenti, una limitata attività didattica sussidiaria o integrativa che non deve, in ogni caso, compromettere l’attività di formazione alla ricerca. Tale attività non dà luogo a diritti in ordine all’accesso ai ruoli dell’Università. E’ consentita la sospensione della frequenza dei corsi nei casi di maternità o grave documentata malattia. In caso di sospensione di durata superiore 5 5.2. Dottorato di Ricerca in ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO 5. Post Lauream 5 Art. 3 - Domanda di ammissione Per partecipare alla selezione il candidato deve presentare specifica domanda di ammissione trasmettendola unicamente per via telematica tramite il sito web dell’Università alla pagina https://europa. uniroma3.it/bando2013/dott_consortili. aspx rendendo tutte le dichiarazioni richieste nel modulo disponibile e compilabile online e caricando tutti i documenti indicati, secondo le istruzioni illustrate nel modulo stesso. Le dichiarazioni rese dai candidati con la compilazione del modulo ed il caricamento dei documenti hanno valore di autocertificazione. Il termine per la presentazione delle domande di ammissione on line è fissato alle ORE 14.00 del giorno 29 novembre 2013. Non saranno prese in considerazione le domande trasmesse in altra forma e oltre il termine sopraindicato. Nessun contributo economico è richiesto per la partecipazione alle selezioni. Per coloro che ne avessero necessità, presso la piazza telematica dell’Ateneo (http://host.uniroma3.it/laboratori/ piazzatelematica/) sarà disponibile una postazione internet per accedere alla procedura, previa esibizione di un documento di identità in corso di validità. Al completamento della procedura online di trasmissione di ciascuna domanda di partecipazione al concorso sarà immediatamente inviata per posta elettronica, all’account personale indicato dal candidato, la conferma dell’acquisizione della domanda di partecipazione alla selezione pubblica per l’ammissione al corso di dottorato. Sarà cura del candidato verificare all’interno di tale ricevuta l’esattezza e la completezza dei dati inseriti, considerato che solo entro il termine di scadenza per la presentazione delle domande potranno essere accolte eventuali richieste di modifica o integrazione, avanzate utilizzando l’apposito servizio di “Help Desk” online, accessibile dalla medesima pagina web utilizzabile per la trasmissione delle domande di partecipazione. La predetta conferma non dovrà essere inviata all’Ateneo, ma dovrà essere conservata dal candidato ed esibita in caso di necessità. I candidati in condizione di disabilità certificate ai sensi della legge 104/92, che abbiamo necessità di ausilio o di tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove di ammissione, dovranno far pervenire entro il 29 Novembre 2013, richiesta in tal senso tramite email inviata all’indirizzo: [email protected] esponendo nel dettaglio le specifiche necessità, utilizzando il modulo scaricabile all’indirizzo: http://portalestudente. uniroma3.it/downloads/MOD.%20A.S.%20 %20AD%20(Ausilio%20Disabili).doc. Per i cittadini stranieri è richiesta 201 ai quattro mesi il dottorando è assegnato d’ufficio al ciclo formativo successivo. 202 “dichiarazione di valore in loco” del titolo di studio dichiarato. In caso di mancata presentazione di tale dichiarazione entro i termini indicati dall’ufficio competente, non si potrà procedere alla formalizzazione dell’iscrizione al corso. Art. 8 - Borse di studio Le borse di studio per la frequenza del corso di dottorato di ricerca, il cui importo annuo, alla data di emanazione del presente provvedimento, è di 13.638,47 euro al lordo della quota dei contributi previdenziali a carico del borsista, sono conferite ai vincitori, ai sensi e con le modalità stabilite dalla normativa vigente, secondo l’ordine della graduatoria. Le borse di studio, erogate mensilmente, hanno durata annuale e sono rinnovate per il secondo e terzo anno di iscrizione a condizione che il dottorando abbia completato il programma delle attività previste per l’anno precedente. A decorrere dal secondo anno, in aggiunta alla borsa, è assicurato un budget per l’attività di ricerca in Italia e all’estero determinato per ciascun corso nella misura del 10% dell’importo annuo lordo ente, salvo integrazioni finanziate sul budget del dipartimento sede amministrativa del corso. In caso di rinuncia alla borsa di studio, da comunicare all’Ufficio Ricerca mediante l’apposito modello, il dottorando non avrà diritto al percepimento del rateo spettante per il mese in cui la rinuncia viene formalizzata. L’attribuzione di borse studio finanziate da Enti esterni, che possono essere legate a specifici progetti di ricerca, sarà determinata dal Collegio dei docenti del corso in favore di uno o più tra i candidati risultati ammessi su posti con borsa, i quali dovranno sottoscrivere una formale accettazione della borsa. Oltre a quelle già indicate nel bando potranno rendersi disponibili altre borse di studio triennali (ad es. borse convenzionate con altri Enti): l’attribuzione di tali eventuali borse sarà deliberata dal Senato Accademico entro la data di avvio dei corsi, su proposta dei Collegi dei docenti interessati, a seguito del perfezionamento degli atti da cui deriva la disponibilità finanziaria. Il dottorando cui sarà attribuita la borsa potrà essere individuato esclusivamente tra i candidati risultati idonei in esito alle selezioni di cui al presente provvedimento. In tutti i casi di borse finanziate da Enti esterni l’Università non procederà all’erogazione della borsa al dottorando assegnatario prima dell’avvenuto trasferimento da parte dell’Ente finanziatore della relativa annualità. Art. 9 - Imposta di bollo e tassa regionale L’importo annuo che dovrà essere corrisposto dai dottorandi iscritti è così definito: - Imposta di bollo: 16,00 euro - Tassa regionale: 140,00 euro - Totale: 156,00 euro  Le modalità di pagamento del predetto importo saranno indicate nella documentazione di cui al precedente art. 7. Art. 10 - Esame finale e rilascio del titolo A conclusione del triennio dei corsi di dottorato di ricerca è previsto, ai sensi della vigente normativa, l’esame finale per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca. Il rilascio della certificazione del conseguimento del titolo è subordinato alla consegna, da parte dell’interessato, della tesi finale, della quale l’Università garantirà la conservazione e la pubblica consultabilità attraverso l’inserimento nell’archivio istituzionale d’Ateneo ad accesso aperto, oltre che mediante il prescritto deposito presso le Biblioteche Nazionali di Roma e di Firenze. Art. 11 - Responsabile del procedimento Ai sensi della Legge 7 agosto 1990, n. 241, il Responsabile del Procedimento è il Dott. Aldo Rocchegiani, Responsabile dell’Ufficio Ricerca (Area Affari Generali). Art. 12 - Informativa ai sensi dell’art. 13 del D.lgs. 196/2003 Ai sensi dell’art.13 del D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, si informa che i dati personali forniti dai candidati saranno trattati dall’Università degli Studi Roma Tre solo ed esclusivamente per le finalità di gestione delle procedure di ammissione ai corsi di dottorato, nel rispetto dei principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della riservatezza. Il conferimento dei dati personali é obbligatorio ai fini della partecipazione alla procedura selettiva e per la valutazione dei requisiti di partecipazione. Pertanto il rifiuto al conferimento dei dati non consentirà l’espletamento della procedura. Il trattamento dei dati personali é effettuato con procedura informatizzata nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di tutela dei dati personali. I dati personali dei candidati saranno trattati dal personale dell’Università degli Studi Roma Tre nella veste di incaricati del trattamento, con le seguenti modalità: - registrazione ed elaborazione su supporto cartaceo e informatico; - organizzazione degli archivi con strumenti automatizzati e/o manuali; - pubblicazione dei risultati con le modalità indicate nel presente bando. I dati potranno essere comunicati al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per gli adempimenti relativi alle Anagrafi Nazionali e per le rilevazioni statistiche periodiche e obbligatorie. Potranno altresì essere comunicati ad altri enti pubblici per fini statistici istituzionali. L’interessato potrà rivolgersi al Responsabile del trattamento dei dati, nella persona del Responsabile del procedimento, al fine di esercitare i diritti di cui all’art. 7 del D.lgs. 196/2003, tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che io riguardano, nonché il diritto a far rettificare, aggiornare, completare o cancellare i dati erronei, incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge, nonché il diritto ad opporsi per motivi legittimi al loro trattamento. Titolare del trattamento dei dati è l’Università degli Studi Roma Tre - Via Ostiense ,159 - 00154 Roma. Art. 13 - Rinvio Per quanto non previsto nel presente bando valgono le disposizioni legislative e regolamentari in materia: - legge 03 luglio 1998 n. 210; - legge 30 dicembre 2010, n. 240; - D.M. 08 febbraio 2013, n. 45; - D.R. n. 1207/2013; - Regolamento didattico e organizzativo del corso. 5 5.2. Dottorato di Ricerca in ARCHITETTURA: INNOVAZIONE E PATRIMONIO 5. Post Lauream 5 Art. 7 Documentazione da presentare per l’iscrizione I candidati risultati vincitori secondo la graduatoria saranno ammessi al corso a seguito della formalizzazione dell’iscrizione secondo le modalità che saranno comunicate loro dall’Ufficio Ricerca dell’Ateneo: in caso di mancata, incompleta o tardiva formalizzazione dell’iscrizione subentrerà il candidato collocato nella posizione immediatamente successiva secondo l’ordine della graduatoria. I candidati risultati idonei secondo la stessa graduatoria dovranno formalizzare la loro disponibilità all’eventuale subentro in caso di rinunce dei vincitori entro il termine e con le modalità prescritte nella documentazione che sarà loro fornita dall’Ufficio Ricerca. Ai fini del perfezionamento dell’iscrizione i candidati dovranno sottoscrivere un atto con il quale, assumendosene la responsabilità, dichiarino di rispettare le seguenti prescrizioni: • L’ammissione ad un corso di dottorato comporta un impegno esclusivo e a tempo pieno, ferma restando la possibilità di una disciplina specifica in relazione a quanto previsto dagli artt. 7, 11 e 12, comma 4 del D.M. 45/2013. • L’iscrizione ai corsi di dottorato è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorative di qualsiasi natura, fatta salva la possibilità che tali attività prevedano un impegno orario limitato e che siano preventivamente autorizzate dal Collegio dei docenti. • L’iscrizione ai corsi di dottorato di ricerca è incompatibile con la contemporanea iscrizione, per il medesimo anno accademico, a corsi di laurea, di laurea magistrale, a corsi di specializzazione e master, di cui all’art. 3 del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270. È consentita la contemporanea iscrizione con i soli corsi universitari che prevedano un impegno didattico annuale inferiore a 1500 ore o con altri corsi universitari al termine dei quali non sia previsto il conseguimento di titoli di studio (ad es. l’iscrizione al dottorato è compatibile con la contemporanea iscrizione al corso di specializzazione per le professioni legali) • Le borse di studio per la frequenza di corsi di dottorato non possono essere cumulate con altre borse di studio a qualsiasi titolo conferite, fatta eccezione per quelle concesse da istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare, con soggiorni all’estero, l’attività di formazione o di ricerca dei titolari delle borse di studio. I candidati risultati vincitori secondo la graduatoria devono impegnarsi per iscritto a frequentare a tempo pieno il corso di dottorato secondo le modalità che saranno fissate dal Collegio dei Docenti; infatti i dottorandi hanno l’obbligo di frequentare i corsi di dottorato e di compiere continuativamente attività di studio e di ricerca nell’ambito delle strutture destinate a tal fine, secondo i programmi e le modalità fissati dal Collegio dei Docenti. Ai possessori di titolo di studio conseguito all’estero ammessi ai corsi sarà richiesta la presentazione della 203 5.3 Esami di Stato a) 204 Per i candidati che hanno conseguito la Laurea specialistica (4/S)/magistrale (LM-4) in Architettura : iscrizione nel settore “Architettura”. L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove: 1. una prova pratica avente ad oggetto la progettazione di un’opera di edilizia civile o di un intervento a scala urbana; 2. una prova scritta relativa alla giustificazione del dimensionamento strutturale o insediativo della prova pratica; 3. una seconda prova scritta vertente sulle problematiche culturali e conoscitive dell’architettura; 4. una prova orale consistente nel commento dell’elaborato progettuale e nell’approfondimento delle materie oggetto delle prove scritte, nonché sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale. La prova orale può essere sostenuta solo dai candidati che hanno superato la prova pratica e le prove scritte. b) Per i candidati che hanno conseguito la Laurea in Architettura (Architetto junior). L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove: 1. una prova pratica consistente nello sviluppo grafico di un progetto esistente o nel rilievo a vista, e nella stesura grafica di un particolare architettonico; 2. una prova scritta avente ad oggetto la valutazione economico-quantitativa della prova pratica; 3. una seconda prova scritta consistente in un tema o prova grafica nelle materie caratterizzanti il percorso formativo; 4. una prova orale nelle materie oggetto delle prove scritte, e in legislazione e deontologia professionale. La prova orale può essere sostenuta solo dai candidati che hanno superato la prova pratica e le prove scritte. c) Per i candidati che hanno conseguito la Laurea in Architettura secondo l’ordinamento previgente alla riforma di cui al DM 3 novembre 1999, n.509, (per l’iscrizione nel settore “Architettura”). L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove: 1. una prova pratica avente ad oggetto la progettazione di un’opera di edilizia civile o di un intervento a scala urbana; 2. una prova orale consistente nel commento dell’elaborato progettuale e nell’approfondimento delle materie oggetto delle prove scritte, nonché sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale. La prova orale può essere sostenuta solo dai candidati che hanno superato la prova pratica. 5 5.3 Esame di Stato 5. Post Lauream 5 Dopo il superamento dell’esame di laurea specialistica, la Facoltà conferisce al laureato il titolo di Dottore in Architettura. Il diploma di laurea costituisce qualifica esclusivamente accademica: esso consente l’ammissione all’esame di stato, che sostenuto con successo è certificato da un altro diploma (Dott. Architetto). Questo diploma, rilasciato dal MIUR, abilita all’esercizio indipendente della professione di architetto, che potrà essere effettivamente praticata solo dopo l’iscrizione all’albo professionale. Nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari, così come in tutte le Facoltà di Architettura italiane, si possono sostenere ogni anno, in due distinte sessioni, gli esami di Stato per l’esercizio della professione di Architetto così come definiti dal DPR del 5 giugno 2001, n. 328, indipendentemente dalla facoltà di Architettura dove si è conseguito il titolo. A seconda del titolo conseguito - architetto junior (tre anni), o architetto specialista (cinque anni) - le prove sono diversamente articolate. 205 a.Appendici a.1 Planimetria del campus e edifici del Dipartimento ICAR a.2 Status accademico dei docenti del Dipartimento ICAR a.3 Indice dei nomi 5. Post Lauream 5 206 a.4 Calendario annuale delle attività didattiche a.5 Architettura didattica del Dipartimento ICAR per l’Anno Accademico 2013/2014 A.1 Planimetria del campus e edifici del Dipartimento ICAR INGRESSO DA VIA CELSO ULPIANI Ingresso via Re David Pianta dei percorsi Percorso pedonale Percorso carrabile A. Plesso ARC. B. Plesso ING. C. Plesso Celso Ulpiani AULE CELSO ULPIANI a a Appendici DEE dICAR PLESSO ING. INGRESSO DA VIA RE DAVID dICAR PLESSO ARC. DIMEG DEE Ingresso via Orabona EX PRESIDENZA E BIBLIOTECA CENTRALE INGEGNERIA 208 209 A. Plesso ARC. Pianta piano interrato A. Plesso ARC. Pianta piano terra 0.13 Aula A G. L. Bernini Aula B F. Borromini Aula C Donato Bramante Aula F2 Aula F1 a a Appendici 0.25 0.17 0.28 0.20 0.18 0.26 Parcheggio riservato ai docenti 210 0.13 Biblioteca centrale archivio 0.17 Biblioteca centrale direttore 0.18 Biblioteca centrale personale 0.20 Biblioteca centrale esercitazioni bibliografiche 0.25 Centro stampa 0.26 Centro stampa 0.28 Bookshop Aula Magna Domus Sapientiae Biblioteca centrale Marcus Vitruvius Pollio 211 A. Plesso ARC. Pianta piano primo Aula E Leon Battista Alberti Aula D Andrea Palladio 2.36 2.34 2.33 Servizi Generali 2.32 2.11 2.01-2.02 2.31 2.10 2.37 2°DX 1.27 1.23 1.10 1.22 1.09 Aula F4 Aula F6 R. J. Koldewey Aula F3 Aula F5 W. Dorpfeld Galleria P. Delorme 1.26 Galleria F. Brunelleschi 1.24 1.11 2.40 1.12 2.41 1.13 2.42 1.14 2.12 2.13 Area Comunicazione 2.09 Galleria K. F. Schinkel 1.25 212 2.35 1.01 Appendici a 1.01 Rappresentanti degli studenti 1.09 Laboratori di Laurea 1.10 Laboratori di Laurea 1.11 Laboratori di Laurea 1.12 Laboratori di Laurea 1.13 Laboratori di Laurea 1.14 Laboratori di Laurea 1.22 Laboratori di Laurea 1.23 Laboratori di Laurea 1.24 Laboratori di Laurea 1.25 Laboratori di Laurea 1.26 Laboratori di Laurea 1.27 Laboratori di Laurea 2.43 2°SX 2.50 2.27 2.49 2.26 2.48 2.25 2.47 2.24 2.46 2.23 2.45 2.22 A. Plesso ARC. Pianta piano secondo 2.17 2.18 2.19 2.20 2.14 2.01-2.02 Laboratorio di fotogrammetria 2.09 Sala server Archinauti 2.10 Archivio 2.11 Area comunicazione Archinauti 2.12 Cusano 2.13 Archivio amministrazione 2.14 Consiglio di CdS 2.17 De Simone 2.18 Rossi - Netti 2.19 Consoli - Belli 2.20 Livadiotti - Rocco 2.22 Laboratorio di restauro e storia dell’architettura 2.23 Martines 2.24 De Cadilach 2.25 Carabellese 2.26 Perfido 2.27 Laboratorio di disegno 2.31 Archivio 2.32 Direttore del dipartimento 2.33 Devito 2.34 Cucci 2.35 Segreteria dipartimento Martiradonna 2.36 Biancofiore 2.37 Mariani - Valido 2.40 Martielli - Balena 2.41 Rignanese - Calace 2.42 Calderazzi - Torre 2.43 Chiarantoni - Scionti 2.45 Selicato 2.46 Costantino 2.47 Guzzardo 2.48 2.49 Bisciglia 2.50 Laboratorio di urbanistica a 213 A. Plesso ARC. Pianta piano terzo Appendici a 214 3.01 DR Archivio 3.02 Biblioteca M. Sinan archivio 3.09 Biblioteca M. Sinan sala lettura 3.10 De Benedictis - Ranieri 3.11 Aula DR G.Giovannoni 3.14 Ficarelli - Menghini 3.15 Beccu 3.16 Milella - Cascione 3.17 D’Amato 3.19 Parisi - Fallacara 3.20 Archivio 3.21 Professori a contratto 3.22 Riondino - Montalbano 3.23 Ieva 3.24 Defilippis - Montemurro 3.25 Moccia - Neglia 3.29 Archivio 3.30 Monno 3.31 3.32 De Santis - Romano 3.33 Anzivino - Aloisio - Cattedra 3.34 Archivio 3.35 Alviti 3.38 Petruccioli 3.39 Ruggiero - Morano 3.40 Ardito - Paris 3.41 Di Roma - Carullo 3.43 Professori a contratto 3.44 Pagliarulo 3.45 Scarcelli 3.46 DR Progettazione architettonica 3.47 DR Progettazione architettonica 3.48 DR Progettazione architettonica 3.49 DR Progettazione architettonica 3.33 3.32 3.31 3.34 Amministrazione 3.30 3.02 3.01 B. Plesso ING. Pianta piano interrato 3.10 3.09 3.29 Biblioteca Mimar Sinan 3.11 3.35 3° DX 3.49 3° SX 3.38 3.14 3.48 3.24 3.47 3.23 3.46 3.22 3.45 3.21 3.44 3.20 3.43 3.19 3.39 a 3.15 3.40 3.41 Laboratorio Salvati 3.25 3.16 3.17 215 B. Plesso ING. Pianta piano terra B. Plesso ING. Pianta piano primo 0.01 Segreteria accettazione prove 0.02 Professori a contratto 0.03 Giannelli 0.04 Mineccia 0.05 Paparella 0.06 Ufficio Stampa 0.07 Pimpinelli Laboratorio Salvati a Appendici a 0.07 0.06 0.05 0.04 0.03 0.01 Aula I1 216 0.02 Aula I2 217 B. Plesso ING. Pianta piano secondo B. Plesso ING. Pianta piano terzo 2.01 Aula DR 2.02 Sala lettura biblioteca 2.03 Distribuzione libri 2.04 Uffici amministrativi 2.05 Uffici amministrativi 2.36 Aula L2 a a Appendici Aula L1 2.05 2.04 218 Biblioteca Robert Hook 2.03 2.02 2.01 219 C. Plesso CELSO ULPIANI Pianta piano terra Aula G3 Aula G2 a Appendici a Aula G1 Aula G4 220 221 a.2 Dipartimento ICAR a.a. 2013-2014: status accademico dei docenti Docente Status accademico Dal Appendici Professore 01.10.2005 Ordinario icar/02, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia 2 Orazio Giustolisi Professore 20.12.2003 Ordinario 3 Daniele Biagio Laucelli Ricercatore 10.12.2008 Confermato icar/06, Topografia e cartografia 4 Domenica Costantino Ricercatore 03.01.2005 Confermato icar/08, Scienza delle costruzioni 5 Domenico De Tommasi Professore 20.12.2003 Ordinario 6 Salvatore Marzano Professore 01.11.1990 Ordinario 7 Mario Daniele Piccioni Professore 27.04.2012 Straordinario 8 Francesco Trentadue Professore Associato Confermato 9 Pilade Foti Ricercatore Confermato 10 Aguinaldo Fraddosio Ricercatore Confermato 11 Luigi La Ragione Ricercatore Confermato 12 Giuseppe Puglisi Ricercatore Confermato icar/09, Tecnica delle costruzioni 13 Pietro Monaco Professore Ordinario 14 Dora Foti Professore Associato Confermato 15 Giuseppe Carlo Marano 222 Laurea in Data laurea Altri titoli accademici 05.10.1995 Bari 26.08.1960 Ingegneria Civile-sezione idraulica, Università degli Studi di Bari 12.12.1985 DR in Ingegneria Geotecnica presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1991 14.12.1995 Matera 08.07.1963 Modugno (Ba) 28.07.1973 Ingegneria Civile- sezione idraulica, Università degli Studi di Bari Ingegneria Civile, sezione idraulica, Politecnico di Bari 1989 03.01.2005 Bari 18.10.1966 Ingegneria Civile, Politecnico di Bari 01.06.1992 Bari 17.03.1960 Bari 12.09.1945 Firenze 12.02.1965 Ingegneria - sezione edile, Università degli Studi di Bari Ingegneria meccanica - indirizzo aeronautico- 18.07.1991 propulsivo, Università degli Studi di Bari Status accademico Dal In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Ricercatore Confermato 01.06.2002 01.06.2002 Canosa di Puglia (Ba) Ingegneria Civile, 02.09.1972 Politecnico di Bari Ricercatore 30.03.2011 Universitario icar/12, Tecnologia dell’architettura 18 Vitangelo Ardito Ricercatore 29.12.2004 Universitario Confermato icar/13, Disegno industriale 19 Annalisa Di Roma Ricercatore 30.12.2008 confermato icar/14, Composizione architettonica e urbana 20 Claudio D’Amato Guerrieri Professore 22.10.1987 Ordinario 30.03.2011 Bari 04.11.1972 29.12.2004 Docente 16 Mariella Diaferio geo/05, Geologia applicata 1 Vincenzo Simeone a a.2 Dipartimento ICAR a.a. 2013-2014: status accademico dei docenti In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Professore Associato 10.12.2008 01.11.1991 01.07.1999 2000 1995 22.02.1984 01.03.2005 01.09.1995 Bari 27.07.1963 Ingegneria Civile, Università degli Studi di Bari 15.02.1989 01.12.1999 01.12.1999 30.03.2011 Ingegneria Civile, Politecnico di Bari Ingegneria Civile-sezione edile-indirizzo strutture, Politecnico di Bari 14.04.1994 30.03.2011 01.12.2002 01.12.2002 31.12.2002 31.12.2002 Bari 25.03.1970 Bari 28.11.1971 Gravina in Puglia (Ba) 24.01.1970 Carbonara di Bari (Ba) 09.03.1969 Ingegneria Civile, Politecnico di Bari Colledara (Te) 18.04.1945 Bari 13.11.1962 Ingegneria Civile, Università degli Studi di Bari 01.03.2001 01.11.1991 01.03.2004 01.11.1990 27.04.2012 01.06.2002 Bari 12.03.1967 2004 DR in Ingegneria Idraulica presso l’Università Federico II di Napoli nel 1995 DR in Ingegneria Ambientale presso la Facoltà di Ingegneria di Taranto-Politecnico di Bari, 2002 DR in Scienze Geodetiche e Topografiche presso l’Istituto Universitarioi Navale di Napoli, 1999 DR in Ingegneria delle Strutture presso l’Università degli Studi di Firenze DR in Storia delle Scienze e delle Tecniche Costruttive presso l’Università degli Studi di Firenze, VII ciclo, 1995 DR in Ingegneria delle Strutture presso Università degli Studi di Firenze DR in Ingegneria delle Strutture presso Università degli Studi di Firenze DR in Scienze dell’Ingegneria Civile e Ambientale, Politecnico di Bari, 2008 06.11.1995 Ingegneria Civile-sezione edile, Politecnico di Bari 11.1994 08.04.1987 1993 22 Michele Beccu 23 Antonella Calderazzi 24 Anna Bruna Menghini 25 Carlo Moccia DR in Ingegneria dei Materiali e delle Strutture presso l’Università di Trento DR in Ingenier de Caminos, Canales y Puertos presso la Universitat Politecnica de Catalunya de Barcelona (Equipollenza con il titolo di Dottore di Ricerca Italiano, C.U.N. nella seduta del 07.10.1999) DR in ingegneria delle strutture presso l’Università di Firenze, 2000 26 Mauro Scionti 27 Francesco Defilippis 28 Giuseppe Fallacara 29 Matteo Ieva 30 Calogero Montalbano Professore Straordinario Professore Associato confermato Professore Associato confermato Professore Associato confermato Professore Associato confermato Professore Associato confermato Ricercatore Confermato Ricercatore Confermato Ricercatore Confermato Ricercatore Confermato Data laurea Altri titoli accademici 07.1997 DR in Ingegneria delle Stutture presso l’Università degli Studi di Firenze Ingegneria Edile, Politecnico di Bari 23.07.2001 DR in Ingegneria Edile presso il Politecnico di Bari, XVII ciclo Casamassima (Ba) 15.04.1960 Architettura, Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” 11.07.1985 30.12.2008 Gioia Colle (Ba) 28.07.1973 Architettura, Politecnico di Bari 25.02.2000 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XVI ciclo, 2004 01.11.1991 Bari, 22.12.1944 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 04.03.1971 Diploma di Specializzazione per lo Studio e il Restauro dei Monumenti, Roma “La Sapienza”, 28.11.1978 27.04.2012 06.07.1999 01.10.2001 03.03.1994 Foggia 20.03.1957 Cagliari 27.12.1952 Architettura, 24.04.1992 Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Architettura, 14.02.1980 Università di Roma “La Sapienza” 20.12.2003 01.11.1991 Gioia del Colle (Ba) 22.03.1948 Architettura, Università di Napoli 30.03.1973 29.12.2004 08.07.1999 Canino (Vt) 25.07.1960 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 24.07.1990 20.12.2003 25.02.1994 Rutigliano (Ba) 12.01.1956 Architettura, 20.04.1983 Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” 01.11.1998 01.11.1991 Como 20.01.1948 Architettura, Università “La Sapienza” di Roma 08.01.2004 09.01.2004 03.01.2005 03.01.2005 03.01.2005 03.01.2005 03.01.2005 03.01.2005 Rutigliano (Bari), 09.03.1966 Bitonto (Ba) 17.12.1973 Canosa di P. (Ba) 20.07.1961 Taranto 03.07.1971 Architettura, Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Architettura, Politecnico di Bari Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Politecnico di Bari icar/10, Architettura tecnica 17 Carla Chiarantoni 21 Loredana Ficarelli Laurea in a DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, VII ciclo, 1996 1972 21.04.1993 23.02.2000 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, XI ciclo, 2000 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XVI ciclo, 2004 30.11.1989 28.06.1998 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, XIV ciclo, 2003 223 a.2 Dipartimento ICAR a.a. 2013-2014: status accademico dei docenti Docente Status accademico Dal 31 Michele Montemurro Appendici a Ricercatore 08.01.2004 Confermato 32 Nicola Parisi Ricercatore 30.03.2011 Universitario 33 Antonio Riondino Ricercatore 03.01.2005 Confermato icar/15, Architettura del paesaggio 34 Giulia Annalinda Neglia Ricercatore 30.03.2011 Universitario icar/16, Architettura degli interni e allestimento 35 Rossana Carullo Ricercatore 03.01.2005 Confermato 36 Rosa Pagliarulo Ricercatore 07.09.2011 Universitario icar/17, Disegno 37 Vincenzo De Simone Ricercatore 01.01.2002 Confermato 38 Lorenzo Netti Ricercatore 16.06.1995 Confermato 39 Paolo Perfido Ricercatore 01.07.2001 Confermato 40 Gabriele Rossi Ricercatore 01.10.2002 Confermato 41 Valentina Castagnolo Ricercatore Universitario icar/18, Storia dell’architettura 42 Giorgio Rocco Professore Ordinario 43 Gian Paolo Consoli Professore Associato 44 Monica Livadiotti Ricercatore Universitario 224 16.09.2013 a.2 Dipartimento ICAR a.a. 2013-2014: status accademico dei docenti In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Laurea in Data laurea Altri titoli accademici 09.01.2004 Bari, 19.05.1962 Bitonto (Ba) 19.11.1977 Margherita di S. (Fg) 01.01.1961 Architettura, Venezia, iuav Architettura, Politecnico di Bari Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 21.07.1989 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, X ciclo, 2001 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XV ciclo, 2006 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, IX ciclo, 1998 30.03.2011 Putignano (Ba) 11.09.1973 Architettura, Politecnico di Bari 27.07.1999 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XV ciclo, 2003 03.01.2005 Bassano del G. (Vi) 29.05.1965 Bari 27.04.1971 Architettura, Venezia, iuav Architettura, Politecnico di Bari 05.04.1993 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, VIII ciclo, 1998 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XV ciclo, 2003 Molfetta (Ba) 11.04.1956 Sammichele di B. (Ba) 27.01.1957 Bari 04.04.1957 Lecce 12.06.1968 Architettura, Università degli Studi di Firenze Architettura, Università degli Studi di Firenze Architettura, Venezia, iuav Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Bari 16.09.1974 Architettura, Politecnico di Bari Taranto 13.07.1953 Napoli 08.06.1958 Roma 04.05.1957 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 30.03.2011 03.01.2005 23.07.2002 30.10.1986 Docente icar/19, Restauro 45 Rossella De Cadilhac 46 Ignazio Carabellese Status accademico Dal In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Laurea in Professore Associato Ricercatore Confermato 27.04.2012 16.09.1999 16.09.2002 16.09.1999 Amandola (FM) 08.10.1960 Bari 28.07.1956 Architettura, 23.07.1990 Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Architettura, 21.03.1980 Venezia, iuav 30.12.2008 30.12.2008 Roma 13.10.1975 Architettura, Università di Roma “La Sapienza“ 01.10.2006 01.11.1991 Monopoli (Ba) 17.05.1948 29.12.2004 18.10.1994 Bari 12.12.1957 Architettura, Università di Napoli “Federico II” Bari 22.06.1961 Manfredonia (Fg) 13.08.1955 Architettura, 15.07.1987 Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Architettura, 13.07.1983 Università degli Studi di Firenze DR in Pianificazione territoriale e urbana, Università di Roma “La Sapienza”, IV ciclo, 1993 DR in Valtuazione economica dei progetti, Università Mediterranea di Reggio C., X ciclo, 1998 Master europeo in Pianificazione territoriale e mercato immobiliare, COREP-Politecnico di Torino, 1998 DR in Metodi di valutazione per la conservazione integrata del patrimonio architettonico, urbano e ambientale, Università Federico II di Napoli, 2000 Master in European construction engineering, sede amministrativa Università di Coventry/ Università di Cantabria, 1994 47 Giacomo Martines 07.09.2011 01.01.2002 01.11.1991 01.07.1996 01.10.2002 16.09.2013 30.12.2002 30.12.2002 29.12.2004 01.12.1999 29.12.2004 29.12.2004 27.07.1999 09.11.1982 DR in Rilievo e rappresentazione del costruito, Università di Firenze, XI ciclo, 1998 09.07.1981 14.07.1988 25.03.1993 DR in Rilievo e rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente presso la Facoltà di Architettura, Università “Federico II” di Napoli, 1997 Ricercatore confermato icar/20, Tecnica e pianificazione urbanistica 48 Francesco Selicato Professore Ordinario icar/21, Urbanistica 49 Nicola Martinelli Professore Associato confermato 50 Francesca Calace Ricercatore Confermato 51 Leonardo Rignanese Ricercatore Confermato icar/22, Estimo 52 Pierluigi Morano Data laurea 02.1981 02.1985 26.11.1981 Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA), 1985-1987, 1988-1992 DR presso l’Università di Roma “La Sapienza” DR in Scuola dell’Architettura, Università di Roma “La Sapienza”, III ciclo, 1991. Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA), 1985-1987,1988-1992, 1998-2000. Master in Didattica dell’Antico, Univ. Ferrara, Facoltà di Lettere, 2000-2001 a 08.11.1983 01.11.2003 01.11.2000 18.10.1997 18.10.1994 Professore Straordinario 27.04.2012 29.12.2004 Napoli 31.07.1968 Ingegneria civile-sezione trasporti, Università di Napoli “Federico II” 31.03.1994 Ricercatore Confermato 01.07.2002 01.07.2005 Barcellona-Pozzo di Gotto (Me) 15.05.1966 Ingegneria civile- sezione edile, Politecnico di Bari 22.12.1992 01.03.2002 01.08.1996 Bari 08.03.1958 Ingegneria meccanica, Università degli Studi di Bari 07.04.1984 27.04.2012 01.11.2002 01.11.1991 Ingegneria Edile, Politecnico di Bari Ingegneria 28.10.1998 01.11.1998 Gioia del Colle 14.11.1972 Molfetta (Ba) 28.09.1951 ing-ind/10, Fisica tecnica industriale 54 Ubaldo Ayr Professore Associato Confermato ing-ind/11, Fisica tecnica ambientale 55 Francesco Martellotta Professore Associato 56 Francesco Piccininni Professore Associato Confermato DR in Conservazione dei Beni Architettonici, Università di Napoli “Federico II”, VIII ciclo 1996 DR in Conservazione dei Beni Architettonici, Università di Napoli “Federico II”, VII ciclo 1995 2001 2000 53 Carmelo Maria Torre Altri titoli accademici DR in Fisica Tecnica preso l’Università di Ancona, XIV Ciclo, 2001 225 a.2 Dipartimento ICAR a.a. 2013-2014: status accademico dei docenti Status accademico Dal In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Laurea in Data laurea Professore Associato Confermato Professore Associato Confermato 29.12.2004 01.07.1996 Bari 17.08.1964 Ingegneria meccanica, Università degli Studi di Bari 05.04.1990 01.11.1998 01.11.1991 Galatina (Le) 14.08.1955 Ingegneria meccanica, Università degli Studi di Bari 10.04.1981 03.01.2005 03.01.2005 Bari 23.01.1969 Giurisprudenza, Università degli Studi di Bari 11.04.1994 DR in Diritto pubblico dell’Economia, Università di Bari 01.10.2006 01.10.2006 Roma 03.04.1958 Lettere, indirizzo archeologico Università di Roma “La Sapienza” 07.07.1983 DR in “Antichità classiche”, Università di Roma “Tor Vergata”, 1993 Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA), 1985 Ricercatore a 16.10.2013 tempo definito sps/10, Sociologia dell’ambiente e territorio 62 Sergio Bisciglia Ricercatore 28.12.2000 Confermato 16.10.2013 Roma 02.03.1966 28.12.1995 Bari 18.03.1961 Docente 57 Francesco Ruggiero 58 Pietro Stefanizzi Appendici a 226 A.3 Indice dei nomi ius/10, Diritto amministrativo 59 Giovanni Guzzardo Ricercatore Confermato l-ant/07, Archeologia classica 60 Roberta Belli Professore Associato Confermato 61 Luigi Maria Caliò Filosofia, Università degli Studi di Bari 23.03.1988 Altri titoli accademici DR in “Sociologia”, Università di Catania, V ciclo, 1993 A Alicino, Giovanni, 11; Aloisio, Annamaria, 9, 11, 214; Alviti, Andrea, 9, 11, 12, 214; Anzivino, Angiolina, 9, 214; Arborea, Alessandra, 11; Ardito, Vitangelo, 8, 11, 67, 70, 89, 193, 214, 223; Ayr, Ubaldo, 9, 11, 225; B Baggio, Carlo, 193; Bagnato, Vincenzo, 67, 70, 89; Balena, Pasquale, 213; Baratta, Adolfo, 193; Beccu, Michele, 8, 10, 66, 71, 98, 193, 214, 223; Belli, Roberta, 9, 11, 68, 70, 82, 93, 194, 213, 226; Biancofiore Rita, 9, 213; Bisciglia, Sergio, 9, 11, 37, 53, 68, 72, 124, 205, 213, 226; C Calace, Francesca, 9, 11, 12, 68, 71, 101, 213, 225; Caldarola, Giuseppe, 9; Calderazzi, Antonella, 8, 10, 14, 144, 163, 213, 223; Caliò, Luigi, 9, 11, 68, 71, 105, 226; Canciani, Marco, 193; Capoccia, Paolo, 67, 70, 76; Carabellese, Ignazio, 9, 11, 67, 72, 113, 117, 205, 213, 225; Carullo, Rossana, 9, 11, 35, 36, 38, 39, 214, 224; Cascione, Vito, 9, 12; Castagnolo, Valentina, 9, 11, 68, 70, 78, 224; Castellana, Assunta, 18; Cellie, Diego, 67, 72, 124; Cellini, Francesco, 193; Chiarantoni, Carla Antonia, 8, 11, 12, 213, 223; Cingolani, Silvia, 141, 144, 146; Colonna, Francesco, 9; Colonna, Michele, 35, 36, 43, 46; Consoli, Gian Paolo, 9, 11, 66, 69, 70, 84, 141, 144, 148, 194, 213, 224; Costantino, Domenica, 8, 11, 141, 144, 149, 222; Cucci, Giovanni, 9, 11, 12, 213; Cusano, Ennio, 9, 213; D D’Alba Michele, 9, 11; Dalfino, Giuseppe, 14; D’Amato Guerrieri, Claudio, 4, 5, 8, 10, 12, 66, 70, 71, 83, 98, 99, 121, 123, 193, 197, 198, 214, 223; De Cadilhac, Rossella, 9, 11, 67, 72, 113, 114, 194, 225; Defilippis, Francesco, 9, 11, 66, 70, 83, 194, 214, 223; De Mattia, Daniela, 66, 71, 99, 110, 113; De Simone, Vincenzo, 9, 11, 68, 70, 79, 213, 224; De Tommasi, Giambattista, 141, 145, 165; De Tommasi, Domenico, 8, 10, 222; Devillanova, Giuseppe, 68, 70, 141, 144, 146; Devito, Rosanna, 9, 11, 213; Diaferio, Mariella, 8, 11, 12, 67, 72, 113, 117, 119, 223; Di Roma, Annalisa, 8, 11, 35, 36, 37, 44, 49, 223; F Fallacara, Giuseppe, 9, 11, 66, 70, 74, 110, 112, 194, 214, 223; Farroni, Laura, 194; Fato, Ida, 156; Ficarelli, Loredana, 8, 10, 12, 66, 72, 107, 193, 214, 223; Fiore, Alessandra, 11; Fiore, Daniele, 11; Fiore, Francesca, 11; Fittipaldi, Francesco, 35, 37, 49; Foti, Dora, 8, 10, 67, 72, 121, 222; Foti, Pilade, 8, 11, 35, 36, 40, 67, 70, 85, 193, 222; Fraddosio, Aguinaldo, 8, 11, 193, 222; Franciosini, Luigi, 193; G Gargano, Maurizio, 194; Giannelli, Vito, 9, 216; Giustolisi, Orazio, 8, 10, 142, 144, 161, 222; Gorgoglione, Michele, 35, 37, 50; Grandolfo, Federica, 11; Guzzardo, Giovanni, 9, 11, 142, 144, 159, 213, 226; I Iacovuzzi, Alessandro, 68, 70, 78; Ieva, Matteo, 9, 11, 66, 70, 95, 97, 194, 214, 223; Imbimbo, Antonio, 9; L Lapedota, Davide, 11; La Ragione, Luigi 8, 11, 222; Latorre, Cosimo, 9; Laucelli, Daniele Biagio, 8, 11, 222; Leonardis, Enrica, 35, 37, 51; Livadiotti, Monica, 9, 11, 66, 70, 75, 194, 213, 224; Longobardi, Giovanni, 193; Lovino, Giuseppe, 35, 36, 45; Luisi, Giannangelo, 68, 70, 78; Lusardi, Richard, 37, 49, 70; M Maggi, Giorgio Pietro, 141, 144, 147; Mangone, Annarosa, 68, 71, 104; Marano, Giuseppe Carlo, 8, 10, 67, 71, 72, 98, 121, 193, 222; Mariani, Tiziana, 9, 23, 213; Maringiò, Chiara, 11; Marrone, Paolo, 193; Martellotta, Francesco, 9, 11, 35, 36, 43, 225; Martinelli, Nicola, 9, 11, 67, 68, 70, 91, 225; Martines, Giacomo, 9, 11, 67, 72, 113, 119, 194, 213, 225; Martiradonna, Maria, 9, 213; Marvulli, Annarita, 68, 71, 101; Marzano, Salvatore, 8, 10, 67, 71, 107, 193, 222; Mastrogiacomo, Francesco, 14; Mele, Rocco, 35, 36, 45; Menghini, Anna Bruna, 8, 10, 12, 66, 72, 107, 168, 193, 214, 223; Messa, Beatrice, 11; Milella, Alessandro, 11; Milella, Silvana, 9, 214; Mineccia, Giuseppe, 9, 216; Minenna, Vincenzo, 66, 72, 121, 123; Moccia, Carlo, 8, 11, 12, 66, 68, 72, 107, 193, 214, 223; Monaco, Pietro, 8, 10, 141, 144, 162, 222; Monno, Mariapia, 9, 214; Montalbano, Calogero, 9, 11, 71, 98, 194, 214, 223; Montemurro, Michele, 9, 11, 66, 70, 83, 194, 214, 224; Morano, Pierluigi, 9, 10, 12, 67, 72, 126, 214, 225; Moschini, Francesco, 35, 36, 48, 141, 144, 157; N Neglia, Annalinda Giulia, 9, 11, 106, 110, 111, 194, 214, 224; Netti, Lorenzo, 9, 11, 35, 36, 43, 141, 144, 152, 213, 224; Nuti, Camillo, 193; O Occhinegro, Ubaldo, 141, 144, 149; Ortolani, Giorgio, 194; P Pagliarulo, Rosa, 9, 11, 35, 36, 39, 214, 224; Palmisano, Leonardo 142, 144, 162; Pallottino, Elisabetta, 194; Paparella, Francesco, 9, 216; Parisi, Nicola, 9, 11, 66, 70, 74, 194, 214, 224; Passalacqua, Michele, 14; Pastore, Emanuele, 11; Perfido, Paolo, 9, 11, 68, 71, 103, 213, 224; Perrini, Anna, 11; Perrone, Nunzio, 35, 36, 46; Perugini, Rainaldo, 194; Petruccioli, Attilio, 214; Piccininni, Francesco, 9, 11, 67, 71, 72, 101, 123, 225; Piccioni, Mario Daniele, 8, 10, 12, 141, 144, 151, 154, 193, 222; Politi, Tiziano, 35, 36, 40; Pontrelli, Luca, 11; Pugliano, Antonio, 194; Puglisi, Giuseppe, 8, 11, 222; a R Ranieri, Giulia, 9; Ranieri, Vittorio, 142, 144, 162, 214; Resta, Fiore, 67, 72, 124; Restucci, Amerigo, 194; Ricciuti, Umberto, 67, 70, 85; Rignanese, Leonardo, 9, 11, 68, 71, 101, 213, 225; Riondino, Antonio, 9, 11, 66, 70, 83, 194, 214, 224; Rizzi, Nicola, 193; Rociola, Giuseppe, 97; Rocco, Giorgio, 9, 10, 12, 66, 70, 72, 75, 110, 194, 213, 224; Romanazzi, Giuseppe, 35, 36, 41; Romanazzi, Hilde Grazia Teresita, 68, 70, 79; Romano, Enza, 11; Romeo, Antonio, 18; Rossi, Gabriele, 9, 11, 68, 71, 103, 213, 224; Rotondo, Francesco, 141, 144, 150; Rubini, Claudio, 11, 12; Ruggiero, Francesco, 9, 11, 67, 71, 72, 101, 123, 214, 226; Russo, Lucio, 193; S Salerno, Ginevra, 193; Santini, Silvia, 193; 227 Scarcelli, Alessandra, 35, 36, 37, 44, 49, 214; Scionti, Mauro, 8, 11, 141, 145, 164, 193, 213, 223; Scricco, Francesco, 66, 70, 74; Segarra, Lagunes, Maya, 194; Selicato, Francesco, 9, 10, 141, 144, 160, 194, 213, 225; Simeone, Vincenzo, 8, 10, 222; Sinisi, Nicola, 11; Spadafora, Giovanni, 193; Stabile, Francesca, 194; Stea, Giuseppina, 14; Stefanizzi, Pietro, 9, 11, 12, 141, 144, 156, 226; Stigliano, Marco, 66, 70, 74; Sturm, Saverio, 194; Appendici a T Talamona, Marida, 194; Tangorra, Michela, 9; Tataranni, Assunta, 141, 144, 151; Tedeschini, Lalli, Laura, 193; Torre, Carmelo Maria, 9, 11, 142, 144, 157, 213, 225; Tortorici, Giovanni, 144, 153; Trentadue, Francesco, 8, 67, 71, 107, 222; a U Ubbriaco, Pietro, 142, 144, 153; V Valenzano, Roberta, 11; Valido, Nicoletta, 9, 213; Visaggi, Rosanna, 9; Z Zampilli, Michele, 194; Zito, Gabriele, 35, 37, 51. 228 229 a.4 Calendario annuale delle attività didattiche del Dipartimento Icar - a.a. 2013/2014 I semestre 36 Settembre 2013 2 l Ottobre 2013 1 m 3 m 2 m Lezioni 2 s 3 g 1^ settimana 3 d 4 m 1° appello sessione autunnale 49 Dicembre 2013 1 d Gennaio 2014 1 m 2 l 2 g 3 m 3 v 4 l 4 m Lezioni 4 s 4 m 5 s 5 m 5 g 10^ settimana 5 d 5 m 7 s 6 d 6 m Lezioni 6 v 7 l 7 g 6^ settimana 7 s 41 9 l 8 m 10 m 9 m Lezioni 10 g 2^ settimana 50 7 l 7 m Lezioni 8 g 23^ settimana 7 v 7 v 7 s 28 21^ settimana 10 s 10 m 11 d 11 m Lezioni 11 v 28^ settimana 12 s 12 g 11^ settimana 14 g 7^ settimana 14 s 3 10 l 11 8 d 8 m 9 m 11 m 12 d 12 m 12 m Lezioni 12 s 12 l 12 g 13 l 13 g 13 g 17^ settimana 13 d 13 m 13 v 14 m 14 v 14 v 14 l 14 m Lezioni 15 g 24^ settimana 1° appello sessione invernale 16 20 15 d 15 m Lezioni 15 s 15 s 15 m 16 l 16 g 14^ settimana 16 d 16 d 16 m Lezioni 16 v 17 l 17 g 22^ settimana 17 s 17 m 18 m 18 v 18 d 18 m 17 d 17 m 18 l 18 m Lezioni 17 v 19 g 12^ settimana 8 17 l 18 s 18 m 19 d 19 m 20 l 20 g 12 25 29 15 d 15 m 16 m 17 g 19 s 19 m 20 d 20 m Lezioni 20 v 8^ settimana 21 s 21 m 21 v 21 v 21 m Lezioni 21 s 22 d 22 m Lezioni 22 s 22 s 22 m 22 g 25^ settimana 22 d 22 m 23 l 23 g 15^ settimana 23 d 23 d 23 m 23 v 23 l 23 m 24 l 24 g 25 m 25 v 22 d 21 l 21 g 23 l 22 m 22 v 24 m 23 m Lezioni 24 g 4^ settimana 25 m 43 2° appello sessione autunnale 23 s 52 24 d 24 m 25 l 25 m Natale 26 g Santo Stefano 26 g 25 v 27 v 26 s 26 m 28 s 27 d 27 m Lezioni 27 v 28 l 28 g 9^ settimana 28 s 29 d 30 l 44 48 29 m Lezioni 29 v 30 m 31 g 5^ settimana 30 s 1 24 v 5 9 24 l 13 Lezioni 19 s 20 g 18^ settimana 20 d 17 21 l 21 Pasqua di Resurrezione Lunedì dell’Angelo 19 g 19 s 19 m 20 v 20 d 20 m 21 l 21 g 26 24 s 24 m 25 m 26 l 26 g 26 s 27 m 27 v 27 d 27 m 28 l 28 g 26 d 26 m 26 m Lezioni 26 s 27 l 27 g 27 g 19^ settimana 27 d 28 m 28 v 28 v 28 l 28 m Lezioni 29 g 26^ settimana 29 d 29 m 30 l 31 m 30 g 31 v Lauree sessione invernale 14 18 29 s 29 m 30 d 31 l 30 m 22 Appello straordinario invernale 22 v 23 s Esame di ammissione al XXX ciclo 25 d 25 m 2° appello sessione invernale 18 l 19 l 30 30 v 31 s 24 g 28 s 27 25 v Esami 1° appello 31 Ferragosto 17 d 34 20 m 25 s Liberazione d’Italia 15 v a 16 s Esami 2° appello 18 v 21 s 19 m 12 m 13 m 16 l Lauree sessione estiva 11 l 14 g 20 v 2° appello sessione invernale 10 d 33 14 l 18 v 4 8 v 9 s Esami 2° appello 13 d 19 g 47 5 m 10 g 14 s 4 l 6 m 11 v 7 32 7 g 9 l 11 s 2 s 3 d Esami 1° appello 7 l 10 g 10 v 24 Agosto 2014 1 v 6 d 11 m Lezioni 14 l 40 6 v 16^ settimana 10 l 11 m 15 d 3^ settimana 6 m 6 g 9 v 13 v 17 g 6 d 6 g Lezioni Lezioni 2° appello sessione autunnale 4 v 5 s 9 m 13 m 18 m Lezioni 27^ settimana 8 m 10 m 51 4 m 5 g 19 9 d 11 l 15 v 4 d 5 s 8 s 10 d 16 s 3 g 9 d 12 m Lezioni 2 m Festa della Repubblica 3 m 5 l 4 v Lezioni 15 2 l 8 s 13 d 15 m 4 m 23 Lezioni 12 s 16 m 2 v 3 s 13^ settimana 14 s 16 l 7 m Lezioni 20^ settimana Luglio 2014 1 m 8 m 13 v 17 m Epifania 2 m 3 g Giugno 2014 1 d 9 g a 42 6 l 2 d 3 l 5 m 1° appello sessione invernale Maggio 2014 Festa dei Lavoratori 1 g 8 d 11 v 46 2 10 Aprile 2014 1 m 9 l Appendici 1° appello sessione autunnale 8 v 9 s 12 g 39 3 l 4 v 45 Marzo 2014 1 s 2 d 6 6 v 11 m 38 Febbraio 2014 1 s Capodanno 5 g 8 d 37 Novembre 2013 1 v Tutti i Santi a.4 Calendario annuale delle attività didattiche del Dipartimento Icar- a.a. 2013/2014 II semestre 24 d 35 25 l 26 m 29 d 29 m 29 v 30 l 30 m 31 g 30 s 31 d Legenda Attività didattiche (lezioni, revisioni...) Esami 230 Festività e vacanze Sistema di misurazione delle attività didattiche in “crediti”: 1 credito (CR) è l’unità di misura dell’attività complessivamente svolta dagli allievi. 1 credito = 25 ore 5 anni 300 crediti = 7.500 ore 1 anno 60 crediti = 1.500 ore (pari a 42 settimane di 36 ore circa) 1 settimana 1,5 crediti = 36 ore (pari a 5 giorni ciascuno di 4+3 ore) • Le attività didattiche complessivamente si estendono su un arco temporale di 44 settimane. • Le attività didattiche propriamente dette sono articolate in due periodi (A e B), di cui uno da 15 settimane e l’altro da 13 e in tre sessioni di esami ciascuna di 4 settimane. 231 a.5 Architettura didattica del Dipartimento ICAR per l’Anno Accademico 2013/2014 anni Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura 1° anno 1° CdLM 2° anno 2° 3° anno 3° Corso di Laurea in Disegno industriale CdL Appendici anni Corso di Laurea Magistrale in Architettura CdLM 1° ciclo di base 1° anno 1° 2° anno 2° 3° anno 3° 4° anno 4° 3° ciclo specialistico 5° anno 5° 2° ciclo applicativo Laurea a 1° ciclo di base 1° anno 1° 2° anno 2° 3° anno 3° 4° anno 4° anni a Laurea Specialistica Dottorato di Ricerca 2° ciclo applicativo 3° ciclo specialistico 5° anno Post lauream 1° anno (60 cr) 6° 2° anno (60 cr) 7° 3° anno (60 cr) 8° 5° < Laurea Specialistica Dottorato di Ricerca Post lauream 232 1° anno (60 cr) 6° 2° anno (60 cr) 7° 3° anno (60 cr) 8° 233 Appendici a 234 a 235
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