RI” UGGIE R E D . “D I.I.S.S. Giugn o 2014 #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# TUTTA COLPA DEI FOSFO...CHE? “Ma cos’è questo giornalino? E che nome strano..” Un mesetto fa, noi della 2^ D dell’Istituto “De Ruggieri” di Massafra, eravamo pronti per essere torturati con due interminabili ore di storia dell’arte, ma ecco che arriva la prof e ci dice: “Ragazzi io e la professoressa di italiano abbiamo pensato di realizzare un giornalino di classe”. Sulle nostre facce era spuntato un grande punto interrogativo. Le due ore di arte passarono come un fulmine, mentre ne parlavamo. Alla fine si decide che, poiché nel viaggio d’istruzione che ci attendeva avremmo visitato Milano e dintorni, il nostro giornalino avrebbe dovuto parlare proprio di questo. E il nome? Perché non chiamarlo come il nostro peggior incubo?! Quest’anno in biologia abbiamo studiato le molecole organiche e le cellule e ormai l’unica cosa che esce dalla bocca è “fosfolipidi, fosfolipidi, fosfolipidi, nient’altro che fosfolipidi”: sono appunto dei lipidi, grassi che formano il rivestimento di tutte le nostre cellule. Così un giorno ci è venuto il colpo di genio: se siamo così “soggetti” (termine un po’ generale, che può indicare chi è rimasto traumatizzato da uno studio troppo intenso), è tutta colpa dei fosfolipidi. Il passo successivo è stato la creazione del logo del giornalino che, per restare in tema, rappresenta dei fosfolipidi. Una volta pensato al titolo e al logo, dovevamo occuparci di cosa scrivere in questo giornalino. E allora abbiamo deciso di iniziare con una “special edition” riguardante tutto ciò che abbiamo visto a Milano, Lecco e Como durante la visita organizzata nei luoghi manzoniani. Speriamo nel gradimento dell’impaginazione, viste le ore dedicate all’applicazione del programma Publisher!!! Buona lettura! Giorgia Antonicelli Alessandro Manzoni Nato a Milano il 7 marzo 1785, si avvicinò al cattoli cesimo e compose gli Inni Sacri scritti a M ilano tra il 1812 e il 1822. Aderì alle id ee romantiche e na cquero Il Conte di C armagnola e l’ Adelch i. Nel frattempo sc risse il celebre rom anzo dei Promessi Spos i. Morì il 22 maggio 1873. Francesco Hayez “Alessandro Manzoni” 1841 - Pinacoteca di Brera, Milano 2 UNA FORESTA DI GUGLIE: VISITA AL DUOMO DI MILANO Mercoledì 7 Maggio 2014 i ragazzi delle seconde classi, sezioni A-C-D, del liceo scientifico “D. De Ruggieri” di Massafra si sono recati in mattinata presso il centro della città di Milano, più precisamente hanno visitato il tanto noto Duomo. È il monumento simbolo del ca- poluogo lombardo, situato nella piazza al centro della città, ed è dedicato a San- ta Maria Nascente. È la chiesa importante dell’Arcidiocesi di Milano ed è sede della Parrocchia di Santa Tecla nel Duomo di Milano. Costruita in stile romanico-gotico italiano pre- più senta una pianta a croce corpo longitudinale e tre latina con cinque navate nel Il Duomo di Milano nel transetto, un abside poli- gonale. La navata centrale e di doppia altezza rispetto a quella laterale; ci sono cinquantadue enormi piloni a fascio che terminano con capitelli a tabernacolo o a nicchie decorate con statue. La zona absidale mostra tre grandi finestre ogivali. Il Duomo presenta un’eccezionale abbondanza di sculture: tra interne ed esterne sono circa trecento. La Madonnina è il punto più alto della chiesa per un’altezza di 4,16 metri ed è ricoperta di rame dorato. Inutile dire che i ragazzi sono stati affascinati e hanno gradito molto la visita di questi luoghi, in quanto patrimonio della cultura e dell’arte non solo italiana, ma mondiale. Federica Moscariello Braccialetti non solo rossi Durante la nostra visita guidata al Duomo di Milano, siamo stati sorpresi da un’accoglienza “speciale”. Quando siamo usciti dal Duomo, c’erano tante persone di colore che cercavano di rendere ancora più indimenticabile la nostra esperienza. Infatti quando qualcuno era distratto si ritrovava un braccialetto colorato al polso. Nono- stante i nostri tentativi di questo gesto dei venditori Sappiamo che per qualcuno questo gesto dei venditori ambulanti può rappresentare un fastidio, ma noi crediamo che l’accoglienza e la multiculturalità passino anche attraverso un braccialetto colorato. evitare la situazione, i venditori di colore ci tenevano comunque a farci avere un braccialetto, lasciando a noi la scelta di “premiarli” con una moneta oppure no. ambulanti può rappresentare un fastidio, ma noi crediamo che l’accoglienza e la multiculturalità passino anche attraverso un braccialetto colorato. Sappiamo che per qualcuno Maria Stella Gisonna #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# 3 Il salotto dei milanesi Milano, 7 maggio ’14 Giuseppe Mengoni, è un vanto per i Finalmente dopo una lunghissima milanesi e l’Italia stessa dato che attesa, nel terzo giorno di gita ci fu un’ispirazione per Goustav Eifsiamo diretti verso il centro di Mi- fel che dopo qualche anno progetlano, capitale dello shopping e della tò la ben nota Tour Eiffel. Per moda. Giunti alla meta tanto ambi- tutti noi è stato di sicuro un onore ta, dopo essere entrati nel Duomo, entrare nel cosiddetto “salotto dei noi, la 2^D e altre due seconde milanesi”. classi del liceo De. Ruggieri, siamo entrati in Galleria Vittorio Emanue- Annarita Pastella Galleria Vittorio Emanuele le: un’enorme galleria commerciale che raggiunge la sua massima altezza con la cupola in vetro e ferro che copre l’incrocio dei quattro bracci. Insieme a via Montenapoleone e via della Spiga è considera- Stem ma di To rino Foto di An narita Pa s tella ta una delle strade del lussuoso shopping milanese. Infatti i negozi presenti all’interno sono tra i più costosi e famosi del mondo e le loro insegne sono tutte di colore oro e nero. Una delle altre curiosità della galleria è l’ottagono centrale dove è rappresentato il simbolo dei Savoia intorno al quale ci sono gli stemmi delle città di Firenze, Roma, Milano e Torino. In quest’ultimo è rappresentato un toro sui quali bisogna mettere il tallone destro e ruotare tre volte per avere fortuna. La galleria ha avuto una lunga storia: prima è stata un centro di ritrovo, poi una sede di comizi e manifestazioni tra interventisti e pacifisti ma anche luogo di attentati e bombardamenti. Costruita da Galleria Vittorio Emanuele #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# Foto di Lorena Notaritefano 4 Con il naso all’insù: il Castello Sforzesco Grande gioia per gli alunni della tratta del massimo monumento civile classe 2D del liceo scientifico “De del periodo rinascimentale a Milano e Ruggieri” di Massafra per il viag- il suo interesse sta nella compresen- gio di istruzione effettuato nei za delle tracce che ciascuna epoca vi giorni 5-6-7-8 Maggio con desti- ha lasciato. Con i suoi 800 metri di nazione Milano. Il giorno dopo perimetro, interamente costruito in l’arrivo nella grande città inizia il laterizi, il fossato che lo circonda, i tour per i monumenti principali torrioni angolari, i tre cortili, le mer- dell’imponente meraviglia che è late, i sotterranei e i preziosi capola- Milano. La prima di tante altre vori che contiene, il castello di Milano è tappe del viaggio è il Castello una tappa fondamentale negli itinerari Sforzesco, situato nell’antichissi- turistici del capoluogo lombardo. In- mo centro di Milano. Stupore e fatti l’entusiasmo per quella costruzio- meraviglia sono le prime due emo- ne era palpabile tra i ragazzi che par- zioni suscitate dalla grandiosità tecipavano alla gita. Ma l’opera che in del castello. Rocca difensiva, reg- assoluto ha colpito più di tutte è stata gia ducale, caserma militare e la “Pietà Rondanini” dell’ artista Miche- infine sede di musei e istituzioni langelo Buonarroti. Il Castello Sforzesco culturali, il Castello Sforzesco è uno dei monumenti più curiosi e Odile Resta Castello Sforzesco ricchi di fascino della città. Si Il “non finito di Michelangelo” La “Pietà Rondanini” di Michelangelo Buonarroti è una delle tante meravigliose opere contenute nel Castello Sforzesco. Con un significato tormentato, questa è stata l’ultima scultura di Michelangelo. È una scultura marmorea alta 195 cm. Michelangelo si dedicò a questa scultura solo occasionalmente perché era suo desiderio avere sulla sua tomba una scultura da lui creata. Venne scolpita in due fasi: la prima dal 1552 al 1553 e la seconda dal 1555 al 1564. Nella prima fase l’artista scolpì una statua raffigurante il Cristo sorretto dalla Madonna all’altezza delle ascelle. Nella seconda fase la struttura della statua viene completamente stravolta: infatti Michelangelo dal corpo della Vergine ricavò un nuovo corpo del Cristo, mentre dalla spalla sinistra e dal petto del vecchio corpo di Cristo trovò lo spazio per ricavare un nuovo corpo per Maria. Nel gruppo si alternano parti condotte a termine, riferibili alla prima stesura, e parti non finite, legate ai ripensamenti della seconda versione mai compiuta. Si percepisce tuttavia, nonostante l’incompiutezza e i visibili ripensamenti, quello che era l’intento primario nell’intenzione dell’artista: l'attenzione rivolta essenzialmente al rapporto tra madre e figlio morto. Il Salvatore è schiacciato contro il corpo della Vergine quasi a formare un toccante tutt'uno che provoca grande tensione emoti- La Pietà Rondanini,marmo,1552–1564 #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# 5 Arte contemporanea al Castello nella materiali corso del movimento Cracking Art, inau- (plastica riciclata) e quindi gurato nell’ottobre 2012 fra le guglie nell'impegno sociale e ambien- del Duomo di Milano, per sostenere con tale del movimento. L’iniziati- fondi nuovi il restauro della guglia mag- va, che ha preso avvio il 10 giore, che sorregge la Madonnina. Nella aprile, in concomitanza con il primavera successiva (aprile 2013), una Salone del Mobile 2014, è spettacolare invasione di migliaia di rane realizzata collaborazione colorate di varie dimensioni ha invaso le con Italia Nostra e avrà luogo acque del Naviglio milanese, fino alla sul fino al 30 giugno 2014. Giardini, Darsena, con l’obbiettivo di contribuire Duomo? E le rane nei Navigli? Beh, cortili, fossati saranno osservati al recupero delle chiuse leonardesche adesso tocca agli uccelli sopra i luoghi dall’alto da questi super bipedi colo- alla Conca dell’Incoronata, in San Marco simbolo di Milano, e non sono i soliti rati e realizzati in plastica rigene- a Milano. piccioni, a dare un tocco di colore alla rabile. Una bella iniziativa tra arte e nostra metropoli #incontemporanea. design che ha anche una finalità Sopra il Castello Sforzesco il Comune charity: servirà a supportare la rac- ospita un’installazione di Craking Art. colta fondi per il restauro del monu- Il termine Cracking deriva dal verbo mento in marmo di Bernabò Visconti di lingua inglese to crack, traducibile realizzato da Bonino da Campione con “schioccare, spaccarsi, cedere”. La nel 1363, simbolo del museo di arte Cracking Art si propone di modificare antica del Castello Sforzesco e po- le regole dell'arte, con un continuo sto all’ingresso delle sale espositive. riferimento alla contemporaneità, non Il pubblico dei visitatori, infatti, nel solo artistica ma anche storica e cultu- periodo dell’installazione potrà ac- rale. Nodo importante è la natura, da quistare i multipli di uova messi a difendere e salvare anche attraverso disposizione per l’iniziativa dal grup- l'uso del linguaggio artistico. La scelta po Cracking Art: versando a “Italia di questo nome indica sia le intenzioni Nostra” venti euro si potrà avere in di proporsi come innovazione e rottura cambio una scultura multipla di ron- all'interno della storia dell'arte, sia il dine piccola e depositare poi un uovo divario di fondo tra la materia naturale di rondine nel fossato, firmando il e quella artificiale, tra materiale orga- proprio gesto rigenerativo insieme nico e sintetico. Quest'ultima con- agli artisti Cracking. “È l’Arte che trapposizione in particolare si riflette rigenera l’arte”, invece, è il nuovo Ricordate le chiocciole azzurre #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# scelta in dei Maria Stella Gisonna Le opere esposte nel Castello Sforzesco Foto di Annarita Pastella 6 Il Teatro più imitato in Europa nell’800 Milano è sicuramente una delle capitali internazionali della moda, dell’alta finanza, metropoli futuristica con i suoi modernissimi edifici, sedi di società ed organizzazioni sempre più all’avanguardia nel mondo, importantissimo crocevia di scambio con i paesi del Nord Europa, ma è anche e soprattutto città ricca di storia ed arte, con monumenti in grado di atti- rare migliaia di turisti ogni giorno. Ed infatti, durante il nostro giro turistico tra le bellezze di Milano, abbiamo avuto la possibilità di dirigerci verso Piazza alla Scala ed osservare dall’esterno uno dei monumenti che maggiormente caratterizza la città dal punto di vista storico e culturale: il Teatro alla Scala. Esso è situato nel centro storico, di fronte a rappresentazioni e spettacoli che lo Palazzo Marino, sede del comune, poco hanno reso uno dei luoghi più prestidistante dal Duomo e dalla galleria Vitto- giosi e rinomati. rio Emanuele. La sua facciata è abbastan- Questo sarà sicuramente uno dei za semplice, simile a quella di molti altri tanti motivi per ritornare a Milano, palazzi di foggia neoclassica presenti a soprattutto per rivivere i momenti Milano, senza particolari eccessi e sfarzi di spensieratezza ed allegria vissuti nella decorazione. E’ infatti costituita da in quattro giorni all’insegna della una galleria anteposta agli accessi del cultura, e perché no, anche del diTeatro formata da sette fornici ospitanti vertimento! ciascuno un portone, al di sopra dei quali Francesca Martucci si trova un parapetto decorato con colonne corinzie. La sua struttura riprende quella della Reggia di Caserta alla quale l’architetto Piermarini lavorò prima di realizzare l’opera che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di ammirare l’interno fatto di preziosi lampadari di cristallo, stoffe pregiate, labirinti di scale e corridoi, foyer e ridotti e poi Interno e facciata del Teatro Shopping a Milano Pur seguendo le orme di Manzoni agli alunni della gita non è stato comunque vietato di distrarsi tra le vie principali della città, facendo l’attività più comune nella capitale della moda: lo shopping. Il secondo giorno, ritornati prima dalla gita a Lecco, si sono recati su Corso Buenos Aires, nel cuore di Milano, per ammirare le meravigliose vetrine e per comprare qualche souvenir. Il giorno seguente la scolaresca è andata nella Galleria Vittorio Emanuele II. Qui gli alunni si sono sparpagliati per recarsi nei posti che gli interessavano maggiormente: da un lato gli sfarzosi e costosissimi negozi all’interno della Galleria, come Louis Vouitton o Prada; dall’altro, i negozi distanti qualche isolato , come Louis Vouitton o Prada; dall’altro, i negozi distanti qualche isolato , come il Milan o l’Inter Store per gli amanti del calcio. Alla fine della gita, tutti gli alunni avevano in mano almeno un pacchetto, un pensiero per sé o per qualcuno di caro a casa. Simona Rubino Corso Buenos Aires Foto di Lorena Notaristefano #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# 7 Premiazione concorso : “più bella cosa … per me” Il giorno 9 maggio presso l’università “La Cattolica” di Milano, si è tenuta la premiazione del concorso: “ Più bella cosa…per me”, al quale io ho partecipato, classificandomi al secondo posto. L’ Italia dispone di un patrimonio inestimabile ed ineguagliato in termini storici, artistici e culturali. Il concorso, si pone come obbiettivo la valorizzazione della bellezza del paesaggio e del patrimonio artistico e culturale della nostra nazione, un patrimonio da curare e consegnare al futuro. L’evento, che è arrivato alla XVII edizione, come tutti gli anni ha avuto molta partecipazione e successo. Alla premiazione erano presenti vari vincitori provenienti dalle scuole di tutt’Italia. La nota presentatrice televisiva Francesca Fialdini ha condotto l’evento con grande maestria e professionalità. Gli ospiti erano i giudici del suddetto concorso e i professori dell’ Università; ospite d’onore è stata l’attrice Nadir Caselli, che ultimamente ha partecipato alla serie televisiva “Don Matteo”. Ognu- Foto vincitrice del concorso “ Più bella cosa...per me” no ha espresso il proprio parere in merito Foto di Francesca Giovinazzi al concetto della bellezza. E da questo dibattito è emerso che la bellezza è un valore primario che non re e quindi bella. La cerimonia si è conclusa con la prepuò essere subordinato ad altri valori, anche economici. È un miazione attraverso oggetti tecnologici. L’incontro era valore che dobbiamo coltivare in noi, amando la vita e perseanimato con gioia e vivacità dall’orchestra “Dei Popoli”, guendo i nostri obbiettivi con tenacia e ottimismo; di consecosì chiamata perché costituita da musicisti provenienti guenza intorno a noi contribuiremo a creare una società miglioda varie parti del mondo, ognuno dei quali suonava uno strumento tipico della propria terra. Quest’esperienza è stata molto emozionante, non tanto per la premiazione dei vincitori, quanto per l’approfondimento delle molteplici sfaccettature della bellezza, affinché l’arte e la bellezza trovino posto nel modello produttivistico della nostra società, non solo nella forma del consumo e del divertimento. Francesca Giovinazzi Francesca Fialdini durante la premiazione #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# 8 Sul lago di Como... “Quel ramo del Lago di Como proprie vacanze in una villa sulle go, tanto da renderlo scenario privile- che volge a mezzogiorno…”, cele- rive del lago. Ville decorate in giato del suo capolavoro. bre frase d’apertura del roman- tutti gli stili, di ogni forma e zo altrettanto famoso de “I dimensione lo circondano, diven- Promessi Sposi” dello scrittore tando un’ ulteriore attrazione Alessandro Manzoni, ci porta con per i tanti curiosi alla ricerca di la mente ad immergerci nel me- una storia da raccontare a casa. raviglioso panorama del Lago di Ed anch’ io con i miei amici in Como, incastonato tra eleganti e gita scolastica in questi luoghi maestose vette in una vista quasi abbiamo avuto la possibilità di idilliaca. L’acqua limpida, le cime apprezzarne la bellezza. Salen- boscose, un panorama mozzafia- do su un’imbarcazione , cullati to, offrono la perfetta condizio- dolcemente sul limpido specchio ne per far sì che Como sia, ormai d’acqua abbiamo potuto ammira- da secoli, una delle mete turisti- re l’incanto e l’originalità del che più ambite, ed in particolare, paesaggio, con le splendide ville numerosi personaggi dello spet- che completano questo sugge- tacolo, arte e politica hanno stivo e colorato panorama come scelto questa località per tra- nella tela di un pittore. Soltanto scorrere in pace e tranquillità le visitandolo dal vivo, abbiamo Le mura Mercoledì 7 Maggio durante la nostra visita guidata a Milano abbiamo avuto l’opportunità di visitare la città di Como. Le mura di questa città sono un capolavoro dell’arte romanica e sono sorte nel XII° secolo per sostituire le mura romane andate distrutte in seguito alla guerra decennale con Milano (1119-1127). Furono rinforzate da tre grandi torri sul lato sud: Torre di Porta Nuova, Porta torre, Torre di San Vitale. Porta Torre o Porta Vittoria è la più antica delle torri medievali rimaste, è anche quella centrale e fu eretta nel 1192. Ha pianta quadrata ed è alta circa 40 metri, nel lato esterno presenta due fornici mentre nel lato settentrionale un unico fornice, formato da un grande arco a tutto sesto con sopra quattro ordini di doppi finestroni. Torre di Porta Nuova o Porta Gattoni è situata tra Viale Varese e Viale Cattaneo e fu utilizzata da Alessandro Volta per numerosi esperimenti scientifici. Ha pianta pentagonale e risalta il suo stile romanico. Torre di San Vitale invece si trova al termine di Via Serafino Balestra e il suo nome ha origine da un’antica chiesa demolita per la costruzione della vicina ferrovia. Anch’essa ha pianta pentagonale e presenta due grandi passaggi nelle mura che furono aperti per Francesca Martucci Lago di Como Mura della città di Como il tram. Tuttavia se siete alla ricerca di arte e cultura sicuramente la città di Como offre moltissime altre opere artistiche. Stella Gisonna #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# 9 Santa Maria Maggiore Una prima cattedrale dedicata a Santa Maria Maggiore venne costruita nel cuore di Como nel IX secolo. Alla fine del XI secolo, il capitolo dei canonici decise di ricostruirla ex-novo. La costruzione ebbe inizio nel 1396. In una prima fase, rimasero in piedi sia la cattedrale vecchia sia quella erigenda; poi, a partire dalla metà del XV secolo, l'antico complesso venne demolito per lasciare spazio a quello nuovo. La facciata venne realizzata tra il1447 e il 1489; essa, nel primo progetto, si sarebbe venuta a trovare o arretrata rispetto a quella del Broletto, oppure nel mezzo dell'antistante piazzetta; si decise perciò di allineare la facciata della Chiesa al che rischiava di cupola, che sormonta il transetto. La la porta principale e il rosone e due finestre allungate, mentre le due parti laterali hanno porte più piccole e sono sormontate da bifore. Le varie sculture sono in stile gotico e rappresentano Santi e scene bibliche. Le tre navate sono suddivise da due file di pilastri e numerosi dipinti, opera di pittori locali. L’abside è interamente occupato dapresbiterio, al centro dell’abside è presente l’altare maggiore in stile barocco, opera del 1728 costruita usando marmo, onice e bronzo. pianta è a croce latina ed ha tre navate. Odile Resta crollare sulla piazzetta antistante. Uno degli ultimi interventi riguarda le due statue, raffiguranti Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, poste ai lati della porta. Poiché, a causa dello smog, le opere erano a rischio di corrosione, oggi entrambe sono riparate all’interno di due teche di vetro. STRUTTURA La chiesa è lunga 87 metri, larga 36-56 metri e alta 75 metri al culmine della Al suo interno sono conservati numerosi arazzi e quadri di artisti locali. La facciata esterna è gotica, decorata da Broletto Quattro giorni a Milano, dal 5 all’ 8 maggio 2014. È questa la nuova esperienza fatta dalla classe 2^D, che ha potuto osservare i principali luoghi dove si è svolta la vicenda de “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. Gli alunni hanno potuto passeggiare nelle vie principali di una delle più importanti città italiane e anche in altri luoghi che hanno fatto da sfondo alla storia. E proprio in uno di questi vi è un monumento considerato fondamentale in ambito politico-sociale nel XI secolo, ovvero il Broletto a Como. La storia di questo gioiello architettonico ha a che fare con le vicende della società del tempo, che doveva risolvere un grosso problema, cioè il continuo annullamento delle riunioni comunali a causa del maltempo. Infatti queste riunioni avevano luogo #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# in posti all’ aperto e alcune di queste “saltavano” per la pioggia. Per porre fine a questo inconveniente si decise di realizzare un edificio adibito all’uso. Inizialmente, a Como, le riunioni si svolgevano nella Chiesa di San Giacomo. Il Broletto nel corso Duomo di Como del tempo ha subito numerose rivisitazioni a causa dei numerosi attacchi subiti: l’ultimo durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Broletto è oggi una struttura molto importante a Como, dove si può riscontrare un contrasto fra stili: il Corinzio nelle volte e il Romanico nelle colonne e nei pilastri. Era dunque qui che venivano emanate le famose “gride” più volte citate da Manzoni nel suo romanzo. Damiano Salvi Broletto e il Duomo di Como 10 Sezione fotografica del fiume Adda #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# 11 Villa Manzoni La 2^D, a Milano, ha visitato molti monumenti ed edifici importanti collegati alla storia narrata da Alessandro Manzoni ne “I Promessi Sposi”. In seguito i liceali sono entrati in una stanza in cui era posta una miniatura dei principali luoghi manzoniani situati a Lecco e successivamente hanno Tra questi monumenti gli studenti visitato altre sale in cui erano conhanno visitato la villa Manzoni a Lecservati degli articoli o dei manufatti co. Prima hanno visitato la maggior che appartenevano al noto scrittore. parte delle stanze dove si possono Interessante la culla del poeta e il notare i vestiti tipici del tempo, debusto situato in una stanza che dava scritti nell’opera del famoso scrittosul cortile che rappresentava lo re e che probabilmente ricalcano gli scrittore in età avanzata. Infine è abiti realmente indossati da alcuni stata visitata la cantina in cui erano personaggi del romanzo. situati un macchinario per fare il vino e alcuni torchi da vino originali del Settecento. All’esterno è stato infine possibile ammirare il giarFoto Villa Manzoni dino posto al centro della villa. Marco Palese e Roberto Mastronuzzi #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# 12 Una trama rivisitata... La mattina del 7 novembre 1628, in un paesino che chiameremo "Paesino dei Promessi Sposi", Don Abbondio, un giovane prete noto per il suo coraggio, passeggiando sulle rive voi penserete e invece no. Sapendo di Milano viene un attacco di generosi- che il Piano B è fallito Agnese esco- t à gita il Piano C, ovvero un matrimonio Lucia e Agnese sono rinchiuse nel ca- segreto! Purtroppo anche il Piano C stello di Nessuno, e la giuovine donzella donna due loschi figuri, i Bravi, meglio noti che fra Cristoforo gli ordina di tornare non la dà a nessuno, perché al loro in paese e sposare Lucia, prende le capo Don Rodrigo gli si rizza solo con valigie Lucia. Don Abbondio, dopo aver chie- vare un rimedio. Renzo, quindi, prima di andare dal dottore Comesichiama, pensa bene di travestirsi da Bravo per fargli una burla, dimostrando il suo umorismo degno di lode. Il dottor Comesichiama lo caccia subito via senza neanche fargli dire "sei su Scherzi a Parte!". Siccome il Piano A è andato male, Agnese (che è sempre una donna di mondo, non ve lo scordate) decide di far uccidere Don Rodrigo, con l'immediato consenso di Renzo; ma Lucia invece pensa bene di chiamare Padre Cristoforo, che sicuramente può trovare una soluzione (in fondo è Dio no?). Il frate allora va a parlare con Don Rodrigo, grande idea corre da lei. re che sono passati 23 anni e in tutta nome perpetuo, decide di non cele- avvocato delle cause perse, per tro- e Dopo questo capitolo l'autore fa vede- sto consiglio alla sua cameriera dal dal Dottor Acchiappalamazza, noto scappare una vita a Bergamo col cugino ma, dopo cio, e Lucia, una suora mancata che una donna di mondo, gli dice di andare a temporaneamente, Renzo si è rifatto lustra-scarpini sinistri del Como Cal- dire ad Agnese e Lucia; Agnese, che è aiutarla subito liberata insieme alla madre. Con- celebrare il matrimonio tra Renzo, viene a sapere del fattaccio e lo va a per qualcuno) e, non si sa perché, viene d'India. Questi lo ammoniscono di non zione alla faccenda. Intanto Renzo l i b e r a . da Nessuno (come se prima la desse a come il Gatto e la Volpe o i Fichi sua casa per paura trovare una solu- l o impaurita fa un voto di castità alla Ma- del lago di Giulianello di Cori incontra brare il matrimonio e si rifugia nella e Italia e scoppiata la peste e, per farci va male perché Lucia ci mette 27 passare il tempo, ci narra la storia di minuti netti per dire "lo voglio". Fra una famiglia che muore (ma a nessuno Cristoforo, ormai privo di idee, si importa). Don Rodrigo è morto da 6 rintana in convento e manda Lucia anni, ma questo gli sposi non lo sanno dalla sua amica Monaca Di Monza ancora; ah, già... Renzo e Lucia strana- (Monaca di nome e Di Monza di co- mente si sono salvati tutti e due da gnome), e invece Renzo lo manda a questa famigerata malattia (strano, Milano a prendergli qualche baguet- no?). Anche fra Cristoforo, che ha 97 te e mezzo chilo di casereccio. La anni, si è salvato dalla malattia e scio- Monaca Di Monza, antica amante di glie il voto di castità di Lucia (che inve- Don Rodrigo, se ne infischia di Padre ce manterrà per sempre a discapito di Cristoforo e vende Lucia e Agnese Renzo). Finalmente i due amati si pos- (la solita donna di mondo di prima) a sono sposare, e vissero tutti felici e Nessuno , perché L'Innominato era contenti. in vacanza non esiste. Intanto Renzo è andato a Milano durante la carestia e, senza pensare che era già incasinato fino al collo, guida un gruppo di milanesi alla sommossa contro il governo e le tasse. Viene arrestato, ma al sindaco Trio Solenghi #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# 13 Ora ci si diverte...! 1 Possibili usi dopo la lettura Il tomo de "I Promessi Sposi" può, una volta terminata la sua lettura forzata, essere utilizzato in vari modi assai più utili: 3 2 -Piano d'appoggio per gare di biglie sulla spiaggia; -Arma da tirare a chiunque si introduca in casa senza invito; -Simpatico ravvivante per il fuoco nel camino; -Munizioni per le cerbottane fatte con le bic vuote; -Fermaporta, fermacarte, ferma oggetti, ferma breve, ferma lunga, fermata, fermacia; -Fogli come spessore da mettere sotto le gambe dei banchi in classe per non farli ballare. Indovina i personaggi: 1___________________ 2 ____________________ 3 ___________________________ Tipici lettori del libro Curiosità -PROFESSORE:il professore è uno dei tipici lettori dei promessi sposi. Si legge e rilegge tutti gli anni il tomo pur di trovare dei dettagli da chiedere al povero studente, che invece ha buttato il libro da un dirupo. -Don Abbondio sta ancora nascosto nella sua casa perché nessuno l'ha avvertito che è finita la storia. -STUDENTE: la tipologia dello studente è la più triste di tutte. Il povero ragazzo è costretto a leggere il libro, sia alle medie che alle superiori; cosicché, sapendo già come va a finire la storia, il libro diventa ancora più noioso, ma il povero studente non ci può fare niente e continua a girare per la scuola con questo libro in mano in attesa della snervante interrogazione. . -FAN DI MANZONI: questa tipologia è la più strana. Il Fan di Manzoni gode proprio nel leggere il libro, e il più delle volte si vanta con i suoi amici di averlo letto più volte! #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# -L'Innominato si è pentito dei reati commessi e ha rivelato il suo vero nome: . . Speravi di trovarcelo, eh? -Fra Galdino va ancora in giro a cercare noci insieme a Cip e Ciop. 14 Giochi S B S W H A Q Z N U Q L A E R E I Q X L E A D D J M C A S T L E O K U U U Z O A I Z U R N I Q U N U F U T P N U N O F M O N Z A N H X E Q Z E T L E A Q R T E G G T X P M H W M I E A D S I P T M Q E E E O W I R J A Z I I L M K D B E N A R E O E L F T G V R L S L U C I A A Y O C B A L P R W U R E N Z O G N V Z A T I L L S M C L B G O A H F G B A M X P L A K E E A G D X Z N G W Y M A S R L -CATHEDRAL ( Duomo ) - CASTLE ( castello ) - NUN OF MONZA ( Monaca di Monza )-UNNAMED ( Innominato ) - BETROTHED ( I Promessi Sposi ) - MOUNTAINS ( monti )-FAREWELL ( addio ) BRAVOES ( Bravi ) - LAKE ( lago ) - PETTIFOGGER (Azzeccagarbugli ) –LUCIA – RENZO - MILAN ( Milano ) #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# 15 L’inizio del romanzo (4, 4, 3, 4, 2, 4) Rebus Realizzati da Pietro Torelli Due luoghi che abbiamo visitato (8,1,5) Broletto e duomo Quel ramo del lago di Como Un intruso della 4^C La prof.ssa Mirella Mazzarone ci ha accompagnati con il professor Angelo Nasuto e la prof.ssa Rosa Favale durante il viaggio d’istruzione a Milano. Grazie alla loro disponibilità ci siamo divertiti molto e abbiamo visto posti spettacolari. Ringraziamo la prof.ssa per averci aiutato nella realizzazione di questo giornalino di classe con pazienza e costanza. La classe 2^D Caricatura della prof.ssa Mirella Mazzarone ad opera di Giusepppe Pucci #TUTTACOLPADEIFOSFOLIPIDI# 16 Classi 2^D, 2^ C e 2^A I.I.S.S. “D. DE RUGGIERI” -Tutta colpa dei fosfo...che? 1 -Una foresta di guglie: visita al Duomo di Milano -Braccialetti non solo rossi 2 - Il salotto dei milanesi 3 -Con il naso all’’insù: il Castello Sforzesco -Il “non finito di Michelan- 4 glo” - Arte contemporanea al Castello 5 - Il Teatro più imitato in Europa nell’’ 800 -Shopping a Milano 6 - Premiazione concorso: “Più bella cosa...per me” 7 - Sul Lago di Como… - Le mura - Santa Maria Maggiore - Broletto - Sezione fotografica del 8 • Direttori responsabili: prof.esse Mirella Mazzaronee Annamaria Amandonico • Realizzazione editoriale: Liceo De Ruggieri Via per Crispiano s.n., 74016 Massafra– Ta • Coordinamento editoriale: Gisonna Stella • Redazione: Federica Moscariello, Annarita Pastella, Lorena Notaristefano, Dania Fasano. • Fotografi: Lorena Notaristefano, Odile Resta, Annarita Pastella. • Grafica (logo): Gisonna Stella, Federica Pollio • Impaginazione: Federica Moscariello, Francesca Giovi- 9 10 fiume Adda nazzi, Annarita Pastella Villa Manzoni 11 Una trama rivisitata... Ora ci si diverte …! 12 Giochi 14 15 16 Sommario LA REDAZIONE • Giornalisti: Giorgia Antonicelli, , Maria Stella Gisonna, Odile Resta, Francesca Martucci, Simona Rubino, Francesca Giovinazzi, Damiano Salvi, Marco Palese, Roberto Mastronuzzi, Pietro Torelli. • Si ringrazia: GiuC 13 OSSIM ’ANNO PR L L A O T MEN APPUNTA anze!!! Buone Vac O!!! seppe Pucci della 4^ www.lic e Siamo s u Intern et!! oderugg ieri.gov .it
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