Anno scolastico 2013/2014 Via Nazionale, 62 - 82030 – Dugenta (BN) Tel e Fax 0824978051 C.F. 92029920623 E-mail [email protected]/ PEC: [email protected]/ SITO WEB: www.icdugenta.it 2 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “L. DA VINCI” – DUGENTA (BN) SCUOLE DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO DUGENTA – LIMATOLA – FRASSO TELESINO Insieme per pensare, agire, crescere PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Le figure strumentali dell’Area 1 Il Dirigente scolastico Ins. Teresa Corsini Dott.ssa Maria Rosaria Icolaro Prof. Pasquale Viola Anno scolastico 2013/2014 3 4 PR E M E S SA Il P.O.F. dell’Istituto Comprensivo di Dugenta parte dalla memoria e dall’esperienza di ciascun docente e considera la diversità, progettuale e meto-dologica, una ricchezza nell’interazione di conoscenze, di esperienze e di comuni-cazione dei processi didattici ed educativi, in un sistema di relazioni interne positi-ve, che si traducano in clima generale sereno e collaborativo nella scuola tutta. Gli elementi che unificano e caratterizzano il nostro Istituto sono: ◙ la centralità dell’alunno; ◙ l’interazione costante con le famiglie; ◙ l’attenzione al territorio per la costruzione di una cittadinanza attiva; ◙ la dinamicità culturale fondata sulla ricerca metodologico-didattica e sull’esperienza. L’Istituto utilizza ■ l’autonomia didattica per rispondere in modo qualificato, unitario e consape-vole al compito istituzionale di educare, istruire e orientare; ■ l’autonomia di ricerca, per sperimentare e monitorare metodologie specifi-che, nell’ottica di un processo di miglioramento continuo, e per elaborare pro-getti interni. Alla base di ogni azione didattica c’è la condivisione di strategie funzio-nali ad una corretta e realistica lettura dei bisogni formativi. La strada trac-ciata è quella della flessibilità e della diversificazione, che consentono di rego-lare i tempi di insegnamento sui ritmi di apprendimento. L’Autonomia comporta la costituzione di un sistema di valutazione efficace i cui fondamenti sono l’affidabilità, l’univocità e la trasparenza. Il Piano dell’Offerta Formativa, quindi, è un progetto attento al rinnovamento del curricolo e della metodologia didattica, al monitoraggio, alla continua riprogettazione del-le attività. Come espressamente richiesto dalle Indicazioni per il Curricolo e dalle successive indicazioni ministeriali, l’I. C. sperimenta attività di ricerca-azione finalizzate alla definizione delle competenze chiave di cittadinanza attraverso l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze disciplinari esplicitate nei curricula d’Istituto. Le Nuove indicazioni Nazionali per il Curricolo del Primo ciclo d’istruzione individuano come competenze chiave quelle riportate nella Raccomandazioni del Parlamento Europeo del 23 aprile 2008: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. La costante ricerca in campo didattico favorisce la diversificazione delle attività formative, anche attraverso l’uso consapevole di strumenti interattivi (PC, LIM), affinché i bisogni formativi si traducano in competenze permanenti (Life Long). 5 6 SEZIONE I IDENTITÀ DELLA SCUOLA 7 8 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO L’Istituto Comprensivo Statale “Pasquale Di Cerbo” di Dugenta – il cui bacino di utenza si identifica con il territorio di Dugenta, Limatola e Frasso Telesino, con una popolazione complessiva di circa 10000 abitanti – com- prende i seguenti plessi: ■ Scuola secondaria di I grado di Dugenta ■ Scuola secondaria di I grado di Limatola ■ Scuola secondaria di I grado di Frasso Telesino ■ Scuola primaria di Limatola Capoluogo ■ Scuola primaria di Limatola “A. G. P.” ■ Scuola primaria di Dugenta Capoluogo ■ Scuola primaria di Dugenta “Tore” ■ Scuola primaria di Frasso Telesino ■ Scuola dell’infanzia di Dugenta Capoluogo ■ Scuola dell’infanzia di Dugenta “San Nicola” ■ Scuola dell’infanzia di Limatola “Toraldo” ■ Scuola dell’infanzia di Frasso Telesino Questi gli altri dati dell’Istituto: Alunni frequentanti Scuola dell’infanzia 150 Scuola primaria 446 Scuola secondaria di I grado 189 Numero totale frequentanti 785 Classi di scuola secondaria di I grado 14 Classi di scuola primaria 26 Sezioni di scuola dell’infanzia 8 Docenti in servizio 102 Docenti amministrati Personale ATA 92 Unità amministrate 23 Sul territorio funzionano anche tre scuole paritarie dell’infanzia. L’unione dei due Istituti in uno solo ha comportato cambiamenti signi-ficativi, che si possono riassumere in: • aumento del numero di docenti ed alunni; • incontro proficuo fra metodologie diverse, che si rivolgono ad alunni di differenti età, con interessi e bisogni specifici; • nuove opportunità per lo sviluppo di strategie didattico-metodologiche, che realizzano una continuità tra i vari ordini di scuola. L’ambiente socioeconomico di riferimento è caratterizzato principalmente da attività legate all’ortofrutticoltura, alla piccola imprenditoria, all’artigianato, al terziario e ai servizi. Le famiglie degli alunni, pur presentando profili socioculturali anche molto diversificati, sono, nel complesso, sensibili e partecipi alle iniziative della scuola, attente alle esigenze e all’andamento scolastico dei propri figli. Da alcuni anni, le scuole di Dugenta, Limatola e Frasso Telesino accol-gono alunni appartenenti a famiglie di provenienza geografica diversa. Questi alunni stranieri continueranno ad essere accompagnati in un percorso forma-tivo rispettoso della cultura di origine ed adeguato ai bisogni individuali, per favorire la costruzione dell’autonomia personale e una reale integrazione nel tessuto sociale. Il nostro istituto, inoltre, favorisce l’inserimento e l’integrazione degli alunni diversamente abili, tradizionalmente supportati dai docenti anche con progetti specifici, proponendo un’interazione educativa positiva con tutte le componenti del gruppo classe e preoccupandosi della costruzione del progetto di vita di tali allievi. CONTESTO SOCIOCULTURALE DEL TERRITORIO Dugenta Il territorio di Dugenta, situato a 48 chilometri dal Capoluogo di pro-vincia, è zona cerniera fra Terra di Lavoro e Valle Telesina e sfrutta i be-nefici influssi del fiume Volturno. È ben collegato agli altri centri per mezzo di un’efficiente rete di comunicazione, pullman e treni. Sull’intero territorio è diffusa la coltivazione del tabacco, con la pre-senza di colture in serre. Molto fiorente è l’attività ortofrutticola, coltivazio-ne della vite, fiore all’occhiello delle colline pedemontane. Negli ultimi anni il Comune è stato coinvolto in una profonda trasformazione. La società prettamente contadina è divenuta imprenditoriale con tendenza a valoriz-zare i prodotti tipici. Molto attivi gli agriturismi e alle-vamenti di bufali. Il territorio di Dugenta mutua la sua dimensione culturale dall’eredità storica dei Gambacorta – Caracciolo. 10 Nel territorio, anche per effetto di protocolli d’intesa stipulati dalla scuola con Pro Loco, Comune, associazioni sportive e di tempo libero, si organizzano di frequente spazi culturali aperti ad un pubblico anche adulto. Tali spazi tendono a coniugare l’Istruzione, con il turismo, per raccogliere e va-lorizzare la cultura locale, le tradizioni, gli usi, i costumi, interventi neces-sari per la ricerca e la costruzione della propria identità. La scuola non esclu-de la ricerca di partecipazione alle proprie attività di altri Enti, quali il servizio di volontariato civile, le associazioni sportive, le parroc-chie. La scuola, con i suoi spazi e modeste strutture, in un territorio avaro di impianti di tempo libero, svolge un ruolo centrale nella vita del paese. La popolazione, costituita per un terzo da anziani, indica come emer-gente il tema della solidarietà e del rispetto. Nel contesto sociale, da alcuni anni, sono presenti famiglie e gruppi di famiglie extracomunitarie di provenienza geografica diversa, portando nella scuola pro -blemi di accoglienza e di integrazione. Sono scarsi i ritrovi ricreativi e sportivi, mancano centri di diffusione della cultura, fatta eccezione della scuola. La parrocchia assolve poco il suo compito educativo, in quanto le associazioni non risultano adeguatamente organizzate. Limatola Il comune di Limatola è posto alla sinistra del Volturno, nella cosiddet-ta media valle del fiume, a 54 Km da Benevento, di cui il paese è provincia. Ha continuità territoriale con il Comune di Sant’Agata dei Goti e affinità con esso di natura culturale e socioeconomica. Costituisce geograficamente un cuneo inserito nella provincia di Caserta, da cui dista soltanto 12 chilometri: di qui diversi tentativi della popolazione, tra l’altro fino ad oggi risultati infruttuosi, di aggregarsi a tale provincia. Il contesto socioeconomico, prevalentemente agricolo fino agli anni ottanta, trova attualmente le sue risorse in vari ambiti lavorativi: artigianato, commercio, piccola imprenditoria, servizi (pubblica istruzione, forze dell’or-dine, sanità…). I nuclei familiari godono generalmente di un discreto tenore di vita, do-vuto soprattutto alle capacità lavorative dei cittadini, alla felice posizione geo-grafica, al bagaglio di esperienze accumulato dagli abitanti nei Paesi esteri. La disoccupazione è al di sotto della media nazionale e campana (8% della popolazione attiva). Il tasso rilevato si riferisce soprattutto alla disoccu-pazione intellettuale e agli operai licenziati da tre fabbriche locali. Negli ultimi anni, a Limatola si è registrato un incremento abitativo e demografico di gran lunga superiore in percentuale a quello provinciale. Si è passati dai 11 3255 abitanti del 1961 ai 3744 del 1999 e ai 4055 del 30 novembre 2013 (dati attinti all’anagrafe municipale), superando il consistente decre-mento degli anni ’70 e ’80. Attualmente, il trend è positivo per un lieve incre-mento delle nascite e per un fenomeno spontaneo di spostamento di abitanti dalle città verso zone tranquille. Si sta rivelando sempre più sensibile l’ingres-so di extracomunitari. Ne sono domiciliati nel Comune circa 200, di pro-venienza per lo più rumena, marocchina, albanese, algerina, tunisina e ucraina. Le abitazioni sono situate maggiormente in pianura, dislocate su un asse stradale di 14 Km, tra i monti Tifatini e il fiume Volturno; solo una minima parte degli abitanti risiede nel centro storico, posto sulla collina a ridosso del castello medioevale. La densità abitativa è superiore a quella media della provincia, in quanto solamente poche zone non sono adatte agli insediamenti umani. I collegamenti con i paesi circostanti sono agevoli: in pochi minuti, sono raggiungibili le autostrade e le vie di comunicazione più importanti. Dall’analisi dei dati sul grado di istruzione media degli abitanti, si evince che l’analfabetismo strumentale è ormai da tempo debellato; il tasso rilevato, l’1% della popolazione (cfr. anagrafe comunale), si riferisce a popolazione anziana con età media di oltre 75 anni. La licenza media, grazie alla scuola media dell’obbligo che opera nel paese da oltre 50 anni, è il titolo di studio prevalente. Negli ultimi anni, si è molto incrementato il numero dei laureati, con prevalenza dell’area tecnicoscientifica. La dispersione scolastica, fino ai quattordici anni, è del tutto assente; si rileva, anche se in misura lieve, nel biennio della scuola secondaria superiore (sul posto non ci sono istituzioni scolastiche di 2° grado e le stesse sono raggiungibili con i pullman di linea o con mezzi privati). Le località di riferimento per il proseguimento degli studi sono nell’or-dine: Caserta, Sant’Agata dei Goti, Maddaloni, Castelvenere,Telese, Caiazzo. Preoccupa un certo analfabetismo di ritorno per i giovani precocemente impiegati nelle fabbriche o nell’artigianato locale. I servizi sociali sono per lo più in via di organizzazione, in quanto solo da pochi anni, con il miglioramento del livello di istruzione, se ne comincia ad avvertire la mancanza. Lo sviluppo di un consistente terziario, che ha seguito l’abbandono dell’agricoltura, ha portato con sé la nascita di associazioni a carattere culturale. Sono scarsi i ritrovi ricreativi e sportivi, mancano centri di diffusione della cultura, fatta eccezione della scuola. La parrocchia assolve poco il suo compito educativo, in quanto le associazioni non risultano adeguatamente organizzate. FRASSO TELESINO Frasso Telesino è situato sul versante occidentale del Taburno Camposauro, tra le cime rocciose del monte Sant’Angelo e le vette di monte Cardito e di Serra del Ceraso. Confina con i comuni di Dugenta, Melizzano, Cautano, Sant’Agata dei 12 Goti, Solopaca, Tocco Caudio, Vitulano. E’ sede della Comunità montana del Taburno e dista 34 chilometri dal capoluogo di provincia. Compreso tra i 65 e i 1220 metri sopra il livello del mare, ha una superficie di 22 Kq. Il comune di Frasso, nel censimento del 1991, ha fatto registrare una popolazione pari a 3203 abitanti. Nel censimento del 2011, invece, gli abitanti sono stati 2404, avendosi quindi nel ventennio1991-2011 una variazione percentuale di abitanti pari al -24,94%. Attualmente la popolazione è di 2382 anime. Il paese è a vocazione prevalentemente agricola; infatti, il terreno, in gran parte collinare, risulta sfruttato soprattutto per la produzione di olio e di vino (Aglianico, Piedirosso, Falanghina). Ma nel centro sannita, da circa un ventennio, nel processo di formazione del reddito, l’agricoltura recita un ruolo marginale, in quanto si sono affermate figure professionali nuove e attività lavorative diversificate, che investono i settori secondario e terziario (artigia-nato di produzione e di servizio, commercio, piccola imprenditoria, sanità, pubblica istruzione). GLI EDIFICI SCOLASTICI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO La scuola seconda-ria di I grado risiede nell’edificio costruito alla fine degli anni ’90 per ri-spondere alle esigenze della popolazione scola-stica. Tale stabile e' costituito da n. 6 aule, una sala adibita a mensa, una sala professori, una sala per i collaboratori scolastici, i servizi igienici. Vi sono, inoltre, un atrio polifunzionale, in cui si svolgono convegni Edificio di Scuola Secondaria di I grado di Dugenta Capoluogo. 13 L’edificio, che ospita la scuola primaria e la scuola secon-daria, si sviluppa su tre livelli. Al piano terra, è situato il locale mensa con i relativi servizi, la bi-blioteca e la palestra. Il primo piano è occupato dalla scuola pri-maria. Sono presenti 5 aule didattiche, un ampio salone, la sala professori, i servizi igienici. Il secondo piano, che ospita la scuola secondaria di I grado, comprende tre aule didattiche, un laboratorio, un ampio salone, la sala professori, i servizi igienici. gni, maniEdificio di scuola primaria e scuola secondaria di I grado di Frasso Telesino. festazioni e mostre, e n. 4 labora-tori (artistico, scientifico, musicale e linguistico). A circondare lo stabile vi è un ampio spazio esterno, dove recen-temente sono stati costruiti campi di calcetto e pallavolo, aiuole e spazi verdi. La scuola secondaria di I grado di Limatola comincia a funzionare, in un edificio parrocchiale, nell’ottobre del 1954 co-me scuola media privata con una sola prima classe di 9 alunni. L’anno successivo, accanto ad una prima di 16 allievi, funziona una seconda di 7 ragazzi. Alla fine degli anni Cinquanta, gli studenti frequentanti sono oltre 70. Il 1° ottobre 1960, diviene sezione staccata dell’allora scuola media di Telese e, dopo alcuni anni, ottiene l’autonomia. Edificio di scuola primaria e secondaria di I grado di Limatola Capoluogo Dopo aver operato per oltre quarant’anni nella predetta struttura parrocchiale, la scuola secondaria, insieme con la primaria di Limatola capo-luogo, è attualmente ospitata in questo stabile, ubicato in posizione baricen-trica rispetto al vasto e segmentato territorio comunale. 14 Edificio di scuola primaria e dell’infanzia di Dugenta Capoluogo Edificio di scuola primaria e dell’infanzia di Dugenta “San Nicola”. Edificio di scuola dell’infanzia di Limatola “Toraldo” . Scuola dell’Infanzia di Frasso Telesino. 15 Edificio di scuola primaria di Limatola “A. G. P.” Situata in prossimità del centro del paese con accesso da Via Portella, si svi-luppa su di un unico piano. MISSION … per una esplicitazione delle finalità Il nostro Istituto riconosce, come proprie, le finalità generali di forma-zione dell’uomo e del cittadino italiano ed europeo in crescita, attraverso lo sviluppo del senso critico e l’assunzione di responsabilità civili, morali e pro-fessionali, che conferiscono significato e dignità alla vita. Pertanto, la nostra istituzione scolastica intende realizzare un progetto didattico-formativo condiviso, che pone lo studente al centro dell'interesse e degli interventi di educa-zione, di istruzione e di formazione. La nostra Scuola vuole promuovere la sua offerta formativa in due precisi ambiti: 1 2 la crescita della persona come cittadino attivo in grado di inserirsi consa-pevolmente nella società, con una propria personalità e un si-stema di valori, acquisiti anche nell'ambito scolastico. la crescita della persona intesa come sviluppo delle personali attitudini, capacità, interessi e abilità, per promuoverne la piena inclusione so-ciale e professionale. A tal fine, cercherà di: ■ accompagnare e aiutare gli allievi nel loro sviluppo cognitivo, motorio, affettivo, emotivo, religioso (IDENTITÁ) ■ trasmettere il patrimonio culturale della comunità in cui sono inseriti, aiutandoli a sviluppare gli atteggiamenti idonei ad una civile convi-venza democratica come il rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente, la tolleranza, la condivisione, l'accettazione delle regole (CITTADI-NANZA ATTIVA) ■ sviluppare i processi cognitivi e metacognitivi di ciascuno, stimolan-done l'interesse e sviluppandone le motivazioni (PERSONALIZZA-ZIONE) 16 ■ fornire conoscenze, sviluppare le abilità e le competenze specifiche (FORMAZIONE) Attraverso il sostegno e la collaborazione delle famiglie, delle reti di scuole, degli enti territoriali e delle Istituzioni nazionali ed europee, ci si propone di raggiun-gere i seguenti obiettivi strategici: ◙ innalzare il livello medio delle competenze logico-linguistiche, lingui-stico-espressive e logicomatematiche degli studenti; ◙ potenziare l’insegnamento delle lingue straniere e dell’informatica e fa-vorirne più in generale l’apprendimento; ◙ impegnarsi con rigore e attenzione pedagogica sia nel lavoro di acco-glienza, integrazione e riorientamento sia in quello di orientamento for-mativo; ◙ valorizzare per quanto possibile le eccellenze; ◙ curare e valorizzare il profilo professionale e l’aggiornamento culturale dei docenti e del personale. Nel perseguire le finalità anzidette, la nostra scuola sarà impegnata a rendere l’alunno protagonista del suo processo di apprendimento, ponendosi come luogo dell’accoglienza e dell’integrazione; organizzazione aperta e sinergica, nell’osmotica relazione con la realtà locale; luogo di sviluppo delle capacità di ciascuno per il raggiungimento di un possibile e diffuso successo formativo. 17 18 LE RISORSE UMANE ORGANIGRAMMA FUNZIONALE DIRIGENTE SCOLASTICO 2 COLLABORATORI DIRETTORE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI COLLEGIO DEI DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI COORDINAMENTO DIDATTICO COORDINATORI DIPARTIMENTI DI PLESSO Preposto alla direzione, al coordinamento, alla promozione e alla valo-rizzazione delle risorse umane e professionali con connesse responsabilità in relazione ai ri-sultati, il Capo d’Istituto assicura la gestione unitaria dell’isti-tuzione scolastica e la finalizza all’obiettivo della qualità dei processi forma-tivi, predisponendo gli strumenti attuativi del Pof. Il dirigente scolastico valorizza le risorse umane, al fine di garantire la qualità del successo scolastico degli alunni e la qualità dell’organizzazione del sistema scuola. 19 L’ufficio di Dirigenza, composto dallo stesso Dirigente, è supportato, sul piano organizzativo, da una serie di “figure di sistema”. Dirigente Scolastico Dott.ssa Maria Rosaria Icolaro Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Sig.ra Maria Luigia Rainone STAFF Il collaboratore vicario Ins. Anna Maria Corbo Collaboratori II collaboratore Prof. Carmine Di Cerbo Ins. Teresa Corsini Figure Strumentali dell’Area 1 - Gestione del Pof Prof. Pasquale Viola Figura Strumentale dell’Area 2 - Sostegno ai docenti Prof.ssa Maria Teresa Di Palma Prof.ssa Antonietta Fasulo Figure Strumentali dell’Area 3 - Sostegno agli alunni Figura Strumentale Area 4-Gestione nuove tecnologie Ins. Maria Lucia Lia Prof. Carmine Iacovella COORDINATORI DI PLESSO Scuola dell’infanzia – Dugenta Cap. Ins. Angelina Garofano Scuola dell’infanzia – Dugenta “San Nicola” Ins. Angelina Garofano Scuola dell’infanzia – Limatola Inss. Ciavatta e Montesarchio Scuola dell’infanzia - Frasso Telesino Ins. Clelia Longo Scuola primaria - Dugenta Ins. Elvira Ottin Scuola primaria – Limatola cap. Ins. Maria Laura Carrese Scuola primaria- Limatola A. G. P. Scuola primaria Frasso T. Scuola secondaria di I grado - Dugenta Scuola secondaria di I grado -Limatola Ins. Gisella Cecere Ins. Domenica Del Vecchio Prof. Carmine Di Cerbo Prof. Giovanni De Rosa Scuola secondaria di I grado- Frasso T. Prof.ssa Anna Vassallo 20 COORDINATORI DI CLASSE E SEGRETARI Scuola Scuola dell’infanzia – Dugenta Cap. e Dugenta “San Nicola” Coordinatore di classe Segretario Angelina Garofano Marcasciano Filome(coordina i consigli di intersezio- na ne) Fiorenza Ciavatta Scuola infanzia – Limatola (coordina i consigli di intersezio- Lidia Montesarchio ne) Longo Clelia Scuola dell’infanzia-Frasso T. (coordina i consigli di intersezione) Cl. IA Donato Marilina Cl. IB Verdicchio Amalia Cl. IIA Dragone Carmela Scuola primaria di Limatola ca- Cl. IIB Giovanna Di Cerbo poluogo Cl. IIIA Nassi Anna Dragone Carmela Cl. III B Laura Gallo Maria Laura Carrese (coordina i consigli di Interclasse) Cl. I Gisella Cecere Scuola primaria di Limatola “A . G. P.” Scuola primaria di Dugenta “P. Di Cerbo” (coordina i consigli di Interclasse) Cl. III Margherita Zarrelli Cl. Giuliana Di Lorenzo Cl. V Carmen Silvano CL. I A Corbo Anna Maria ( coordina i consigli di interclasse) CL. II A Vetere Anna CL. III A Corsini Teresa CL. IV A Di Nuzza Vincenza CL. IV B Moriello Teresa Cl.V A Mirra Gerarda Cl.VB Lia Marialucia 21 Lucia Gisondi Teresa Moriello COORDINATORI DI CLASSE E SEGRETARI Scuola Coordinatore di classe Segretario Classi I/V Maria Elvira Ottine Scuola primaria (Coordina i consigli di interclasse) di Dugenta “Tore” Rosa Macolino Classi II e III Rosa Macolino Cl. I Franco Rosa Cl. II Villari Olga Scuola primaria Cl.III Riccio Vincenza M. di Frasso Telesino Cl. IV Cesare Palmina Vincenza Riccio Cl. V Del Vecchio Domenica (Coordina i consigli di interclasse) Cl. I A Lanni Annastella Cl. Cl. II A Pasqualina De Cicco Scuola secondaria di I grado Cl. III A Caterina Mattei di Dugenta Cl. I B Gaetano Assuntina I segretari saranno individuati ad ogni consiglio di classe a rotazione. Cl. II B Romano Bebora Cl. IA Viola Pasquale Pelosi Concettina Cl. IB Marrone Vincenza Pelosi Concettina Scuola secondaria di I grado Cl. IIA Moretta Francesca Leone Adriana di Limatola Cl. IIB De Rosa Giovanni Riccio Nicoletta Cl. IIA Falco Maria Rita Mastroianni M. Donata Cl. III B Fasulo Antonietta De Lucia Anna CL. IA Lanni Annastella I segretari saranno individuati ad ogni consiglio di classe a rotazione. Scuola secondaria di I grado di Frasso Telesino CL. IIA Grasso Ersilia CL. III A Zangrillo Adalgisa COORDINAMENTO AZIONI CON ASL GLH Prof. Adriano Pagnozzi Coordinamento prevenzione DSA Ins. Angelina Garofano VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI Membri titolari Membri supplenti Angelina Garofano, Rosa Macolino, Anna Vetere, Antonietta Fasulo. Teresa Moriello e Domenica Del Vecchio 22 CONSIGLIO D’ISTITUTO E GIUNTA ESECUTIVA Funzioni e competenze del Consiglio d’Istituto I compiti e le funzioni del Consiglio d'Istituto sono definiti dall'art. 10 del D. Lgs. 16/04/1994 n. 297 e dagli artt. 2/3/4/5 del DPR 275/’99, come modificato dai DD.PP.RR. 156/’99 e 105/’01, nonché, per la parte contabile, dal D. I. 44/2001. Il Consiglio d’Istituto: □ elabora e adotta gli indirizzi generali del Pof; □ approva il Programma annuale entro il 15 dicembre; □ verifica lo stato di attuazione del programma entro il 30 giugno; □ approva le modifiche al programma annuale; □ approva, entro il 30 aprile, il Conto Consuntivo; □ stabilisce l'entità del fondo per le minute spese (art.17, comma 1); □ ratifica i prelievi dal fondo di riserva effettuati dal D. S. entro 30 giorni; □ delibera sulle attività negoziali di cui all'art. 33, comma 1 del D. I. 44/2001; □ determina i criteri e i limiti delle attività negoziali che rientrano nei com-piti del D. S. Fatte salve le competenze del Collegio dei docenti e dei Consigli di classe, ha po-tere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola (Pof) nei limiti delle di-sponibilità di bilancio, nelle seguenti materie: criteri generali per la programmazione educativa; criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parasco-lastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recu-pero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione; promozione di contatti con altre scuole o istituti, al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali inizia-tive di collaborazione; partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di parti-colare interesse educativo; forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che pos-sono essere assunte dall'Istituto; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, dell'Istituto e sull'espletamento dei servizi amministrativi; esercita funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento pre-viste dagli ar23 ticoli 276 e seguenti del D. Lgs. 297/’94; esercita competenze in materia d'uso delle attrezzature e degli edifici scola-stici ai sensi dell'art. 94 del D. Lgs. 297/’94 e degli artt. 2-3-4-5 del DPR 275/’99 come modificato dai DPR 156/’99 e 105/’01; delibera, sentito per gli aspetti didattici il Collegio Docenti, le iniziative di-rette all’educazione alla salute e alla prevenzione delle tossicodipen-denze; delibera sulla riduzione delle ore di lezione per causa di forza maggiore estranee alla didattica (art. 26, com. 8 CCNL); delibera sulle modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le fami-glie, su proposta del Collegio dei Docenti (art. 27, com. 4 CCNL); si pronuncia su ogni altro argomento attribuito alla sua competenza dal T. U., dalle leggi e dai re-golamenti; sulle materie devolute alla sua competenza invia annualmente una rela-zione al Consiglio scolastico provinciale. 24 IL CONSIGLIO D’ISTITUTO COMPONENTI QUALIFICA Maria Rosaria Icolaro Membro di diritto (Dirigente Scolastico) Massimiliano Marotta Presidente Katia Iannotti Vice presidente Antonio Frese Genitore Clementina Donisi “ Betty Gisondi “ Mario Caruso “ Bartolomeo Marotta “ Cosimo Avilla “ Anna Maria Corbo Docente Anna Di Cerbo “ Carmine Di Cerbo “ Maria Teresa Di Palma “ Carmela Dragone Segretario Filomena Marcasciano Docente Angela Leonetti “ Gerarda Mirra “ Angelo Giaquinto ATA Nicola Spagnuolo “ 25 LA GIUNTA ESECUTIVA COMPONENTI QUALIFICA Maria Rosaria Icolaro Presidente (Dirigente scolastico) Maria Luigia Rainone (DSA) Segretario Anna Maria Corbo Docente Cosimo Avilla Genitore Clemente Donisi Genitore Nicola Spagnuolo ATA Competenze della Giunta esecutiva La Giunta esecutiva: predispone la relazione sul Programma annuale; propone il Programma Annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto; propone le modifiche al Programma annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto. Avendo il DPR 275/’99, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, abrogato i commi 9, 10, 11 dell'art. 5 del D. Lgs 297/’94, la giunta ese-cutiva non ha più competenze in materia di provve-dimenti disciplinari a carico degli alunni, essendo queste state trasferite all'Or-gano di Garanzia interno all'Isti-tuto. COLLEGIO DEI DOCENTI Funzioni e competenze Le competenze del Collegio dei docenti, fino alla riforma degli Organi collegiali, risultano da una combinata lettura dell’art. 7 del T.U. 297/’74, di successivi prov-vedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL. Nel ri-spetto della libertà d’insegnamento costituzionalmente ga26 rantita a ciascun do-cente, il Collegio ha po-tere deliberante in ordine alla didattica e particolarmente su: ◙ l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa; ◙ l’adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare; ◙ l’adozione delle iniziative per il sostegno di alunni handicappati e di figli di lavoratori stranieri e delle innovazioni sperimentali di autonomia rela-tive agli aspetti didattici dell’organizzazione scolastica; ◙ la redazione del piano annuale delle attività di aggiornamento e forma-zione; ◙ la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri, ai fini della valutazione degli alunni; ◙ l’adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di interclasse o di classe, e la scelta dei sussidi didattici; ◙ l’approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole; ◙ la valutazione periodica dell’andamento complessivo dell’azione didattica; ◙ lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comporta-mento degli alunni, su iniziativa dei docenti delle rispettive classi, sentiti, eventualmente, gli esperti; ◙ la valutazione dello stato di attuazione dei progetti per le scuole situate nelle zone a rischio; ◙ l’identificazione e l’attribuzione di funzioni strumentali al Pof, con la defini-zione dei criteri d’accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la valutazione dei risultati at-tesi; ◙ la delibera, nel quadro delle compatibilità con il Pof e delle disponibi-lità fi-nanziarie, sulle attività aggiuntive di insegnamento e sulle attività funzionali. Formula, inoltre, proposte e/o pareri: ► sui criteri per la formazione delle classi, l’assegnazione dei docenti e sull’orario delle lezioni; ► su iniziative per l’educazione alla salute e contro le tossicodipendenze; ► sulla sospensione dal servizio di docenti quando ricorrano particolari mo-tivi di urgenza. Il collegio elegge, infine, i docenti che fanno parte del comitato di valu-tazione del servizio del personale docente e, come corpo elettorale, i suoi rap-presentanti nel Consiglio di circolo o d’Istituto. SCUOLA INFANZIA 1) BAGNOLI RINA 7) GALLO ROSA 13) MONTESARCHIO LIDIA 2) BARATINI LIDIA 8) GAROFANO ANGELINA 14) NORELLI GIULIA 3) BUZZO ANNA 9) EONETTI ANGELA 15) RICCIARDI IMMACOLATA 4) CARRESE LUIGIA 10) LONGO CLELIA 16) SAIANO ANTONIETTA 5) CAVUOTO MARIA 11) MARCASCIANO FILOMENA 17) SANTORO ANNA 6) CIAVATTA FIORENZA 12) MAROTTA GIOVANNA 27 SCUOLA PRIMARIA 18)ARAGOSA TERESA 33)FERRIGNI ANTONIETTA 48)NAZZARO ADA 19)CAMPANILE M. AGNESE 34)FRANCO ROSA 49)NASSI ANNA 20)CARRESE MARIA LAURA 35)FUSCO PASQUALINA 50)NORELLI ANTONIETTA 21)CECERE GISELLA 36)GALLO LAURA 51)OTTIN ELVIRA MARIA 22)CESARE PALMINA 37)GISONDI LUCIA 52)RICCIO VINCENZA MARIA 23)COLUCCI ROSA 38)GUIDA ROSALBA 53)SALVIONE LOREDANA 24)CORBO ANNA MARIA 39)IANNELLA ANTONELLA 54)SILVANO CARMEN POMPEA 25)CORSINI TERESA 40)LIA MARIA LUCIA 55)TEDESCO M. CONCETTA 26)DEL VECCHIO DOMENICA 41)MACOLINO ROSA 56)VERDICCHIO AMALIA 27)DI CERBO ANNA 42)MASTROCINQUE CONSIGLIA 57)VETERE ANNA 28)DI CERBO GIOVANNA 43)MATERA M. ANTONIETTA 58)VILLARI OLGA 29)DI LORENZO GIULIANA 44)MERRONE MARINA 59)VISCUSI ROSALBA 30)DI NUZZO VINCENZA 45)MIRRA GERARDA 60)ZANDA ROSALBA 31)DONATO MARILINA 46)MONTELLA MIRIAM 61)ZARRELLI MARGHERITA 32)DRAGONE CARMELA 47)MORIELLO TERESA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 62)CIARLO ANTONIETTA 74)GAETANO ASSUNTINA 86)GRASSO ERSILIA MARIA 63)CIERVO MARZIO 75)LEONE ADRIANA 87)RANAURO RITA 64)CIMMINO EUGENIA 76)MARINELLI LUCIA 88)IACOVELLA CARMINE 65)DE CICCO PASQUALINA 77)MARRONE VINCENZA 89)FALZARANO GIORGIO 66)DE ROSA GIOVANNI 78)MASTROIANNI M. DONATA 90)LANNI ANNASTELLA 67)DELLA PERUTA ROSSELLA 79)MATTEI CATERINA 91)VASSALLO ANNA 68)DELLO IACOVO DOMENICO 80)MORETTA FRANCESCA 92)SANTILLO M. PIA 69)DI CERBO CARMINE 81)PAGNOZZI ADRIANO 93)ROMANO M. DEBORA 70)DI PALMA MARIA TERESA 82)PELOSI CONCETTINA 94)TROIANO VALERIA 71)DI PAOLA MARISA 83)RICCIO NICOLETTA 95)MASOTTA PIERPAOLO 72)FALCO MARIA RITA 84)VIOLA PASQUALE 96)FASULO DANIELA 73)FASULO ANTONIETTA 85)ZANGRILLO ADALGISA 28 DOCENTI DI RELIGIONE 97)CICE CONCETTA 98)DE LUCIA ANNA 99)FUSCO A. MARIA 100)IZZO SANTINA 101)MOSCATO FRANCESCA 102)SQUEGLIA CARMELINA RISORSE ESTERNE …con cui interagisce la scuola I rapporti fra l'Istituzione Scolastica e gli Enti Locali territoriali sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di: ■ promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli EE. LL. mettono a disposizione delle scuole (personale per assistenza ai soggetti diversamente abili, operatori in servizio civile, ecc.; ■ promuovere un impiego integrato del personale ausiliario statale (collaboratori scolastici) per una gestione razionale ed efficace in via prioritaria dei servizi di assistenza agli alunni diversamente abili e in via subordinata dei servizi di refezione scolastica; ■ realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finan-ziarie che gli EE. LL. mettono a disposizione delle scuole; ■ promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori de-gli orari di lezione per attività sportive e culturali di interesse generale. 29 ENTE AREA INTERVENTO Provincia di Benevento Progetti di promozione storica e culturale Educazione e Formazione Alimentare STAP- Benevento Fattorie Didattiche Comuni di Dugenta, Limatola e Frasso T. Rapporti istituzionali - Servizi generali e specifici Pro Loco di Dugenta, Limatola e Frasso T. Pace e legalità – Celebrazioni, mo-stre, convegni Associazione Libero teatro Linguaggio teatrale e musicale-coreutico Associazione Melagrana Disagio Giovanile Ufficio di Piano ambito 5 Integrazione Asl n° 1 sede di Telese e Montesarchio Servizio Materno Infantile (UOMCI) Casa di riposo “Al Prata” Amorosi Casa di riposo “Calicantus” Limatola Parrocchia San Biagio Limatola capoluogo Parrocchia Sant’Eligio Limatola “Biancano” Parrocchia Ognissanti Limatola “A. G. P.” Parrocchia San Tommaso Apostolo Limatola “Giardoni” Parrocchia Sant’Andrea Apostolo Dugenta Parrocchia San Nicola ad Orcula Dugenta – Contrada San Nicola Parrocchia Santa Giuliana Frasso Telesino Stazione Carabinieri Dugenta e Frasso Telesino ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA CALENDARIO SCOLASTICO Le attività didattiche iniziano 16 settembre. Si conclu-deranno il 7 giugno 2014 per le scuole primarie e secondarie di I grado e il 30 giu-gno per le scuole tutte le domeniche il giorno di lunedì dell’Angelo dopo il 1° novembre, festa di tutti i Santi Pasqua il 25 dicembre, Natale il 25 aprile, anniversario della liberazione il 26 dicembre, Santo Stefano il 1° maggio, festa del lavoro il 1° gennaio, Capodanno il 2 giugno, festa nazionale il 6 gennaio, Epifania della Repubblica il 3 febbraio (lunedì), la festa del Santo Pa- il 30 novembre (sabato), la festa trono di Limatola del Santo Patrono di Dugenta dell’Infanzia. Il calendario delle festività, in conformità alle disposizioni vigenti, è il seguente: Le vacanze natalizie saranno fruite dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014. Le vacanze pasquali saranno fruite dal 17 al 22 aprile 2014 30 Le attività didattiche sono interrotte nei giorni: ◙ 2 novembre 2013 - Commemorazione dei defunti ◙ 4 marzo 2014 – Ultimo giorno di carnevale Giorni di lezione Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. 13 27 24 18 22 24 25 20 26 5 23 Dugenta 23 Limatola Totale giorni di lezione: 204 (totale numero di ore 1224) Calendario degli scrutini intermedi e finali INIZIO DELLE LEZIONI Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado TERMINE DELLE LEZIONI Primaria e Secondaria di I grado SCRUTINI INTERMEDI Secondaria di I grado e Primaria SCRUTINI FINALI Secondaria di I Grado e Primaria Scuola dell’Infanzia 16 settembre 2013 7 giugno 2014 30 giugno 2014 Entro la I settimana di febbraio Lunedì Dugenta 9 e 10 giugno 2014 Martedì Limatola 10 e 11 giugno 2014 Mercoledì Frasso T. 11 giugno 2014 ◘ Inizio il 13 giugno ESAMI ◘ Sessione suppletiva 25 giugno/ 2 settembre 2014 Termine 30 giugno PROVE INVALSI In conformità con quanto previsto dalla direttiva MIUR, l’Invalsi provvederà alla rilevazione degli apprendimenti per gli alunni delle classi II e V della scuola primaria e della classe III della scuola secondaria di I grado. Per la terza classe della scuola secondaria di I grado, si terrà conto degli apprendimenti cui sono sottoposti gli studenti in occasione della Prova na-zionale dell’esame di Stato del primo ciclo. 31 Il calendario della somministrazione delle prove INVALSI è il seguente: 6 maggio 2014 Scuola primaria 7 maggio 2014 Scuola primaria 19 giugno 2014 Scuola secondaria di I grado Prova preliminare di lettura per la classe II Prova di italiano per le classi II e V Prova di matematica per le classi II e V Questionario studente per la classe V Prova nazionale Esame di Stato INCONTRI BIMESTRALI: INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA • Inizio dicembre: max due ore per informazione valutazione I periodo • Aprile: max due ore per informazione valutazione II periodo • Fine anno scolastico: consegna scheda di valutazione finale Nel corso dell’anno: • Ricevimento su richiesta formale e concordata con il docente (non durante le lezioni). • Primaria: in coda alla programmazione settimanale o in orario di ricevimento. • Secondaria I grado: Quadro ora di ricevimento da pubblicare e rendere disponibile all’utenza. • Fine I quadrimestre: illustrazione valutazioni apprendimenti e comp. SCUOLE DUGENTA FRASSO T. LIMATOLA INFANZIA Capoluogo/San Nicola Santa Giuliana Toraldo dalle 16.30 alle 18.30 dalle 16.30 alle 18.30 dalle 16.30 alle 18.30 PRIMARIA “P. di Cerbo” Tore Capoluogo Lim. Limatola AGP Capoluogo Frasso dalle 15.30 alle 17.30, dalle 16.45 alle 18.15 dalle 15,30 alle 17.30 SECONDARIA DI I GRADO “L. da Vinci” Limatola S.Giovanni Bosco dalle 16.30 alle 18.30 dalle 15,30 alle 17.30 dalle 16.30 alle 18.30 32 CRITERI DIDATTICI GENERALI E RIPARTO ORARIO DISCIPLINE SCUOLA DELL’INFANZIA Nella scuola dell’infanzia, i bambini alternano momenti di lavoro nel-la sezione, con compagni di tutte le età, a momenti di lavoro in gruppi di età. Le attività e i percorsi educativi, che i bam-bini svolgono, mirano allo sviluppo delle competenze suggerite dalle “Indicazioni na-zionali per il curricolo “ (Bozza del 4 settem-bre 2012) e sono relativi ai seguenti campi di esperienza: ■ IL SE’ E L’ALTRO ■ IL CORPO E IL MOVIMENTO ■ LA CONOSCENZA DEL MONDO (Oggetti, fenomeni, viventi - Numero e spazi) ■ I DISCORSI E LE PAROLE ■ IMMAGINI, SUONI, COLORI Ciascuno dei 5 campi di esperienza delinea una prima mappa di lin-guaggi, alfabeti, saperi, in forma di traguardi di sviluppo, che poi troveranno una loro evoluzione nel passaggio alla scuola primaria. Ogni sezione è affidata a due insegnanti contitolari, che condividono le principali decisioni, e ciò vale ancor più per i momenti in cui due docenti si trovano a lavorare insieme (compresenza). Organizzazione. 25 ore d’obbligo, dal lunedì al venerdì/orario giornaliero alternato / corresponsabilità del gruppo allievi nella fascia 11.00-13.00 Giornata didattica da programmare a cura dell’équipe di sezione. Programmazione. 15 ottobre-15 gennaio-18 marzo, dalle ore 16.30 alle ore 18.00. 33 SCUOLA PRIMARIA Giornata libera: da fruire in regime di orario definitivo, a rotazione annuale ove dovessero coincidere più richieste sulle medesime giornate. Il Curricolo d’Istituto della Scuola Primaria di Dugenta e Limatola, considerate le risorse assegnate, al fine di ga-rantire gli orari già garantiti nei decorsi anni scolastici, è strutturato nel corrente anno scolastico in 29 ore settimanali curricolari obbligatorie. Sulla base della dotazione organica assegnata, nella volontà di garantire un tempo scuola rispondente alle esigenze delle famiglie espresse all’atto delle iscrizioni, il Collegio dei docenti delibera la proposta del tempo scuola, ripartisce il monte ore settimanale ed annuale per le singole discipline, così come previsto dalla norma-tiva in materia (DPR 275/’99, art 4; DPR 89/’09, art 4, comma 3). Nelle prime due classi, si potenzia il curricolo d’italiano, per l’attivazione di un percorso di narrazione e lettura. All’insegnamento della lingua inglese si procede con l’attribuzione oraria prevista dalla normativa e si pre-vede l’aggregazione anche di due ore consecutive di LS. Stessa delibera per l’IRC. La disciplina Educazione fisica conserva per tutte le classi il pacchetto di 2 ore ed è rispondente alla necessità di dar seguito ad un costante processo di crescita fisica armonica. Il laboratorio verterà su tematiche ambientali, di storia locale e territorio. 34 Scuola primaria di Dugenta e Limatola DISCIPLINE ITALIANO 264h/231h MUSICA 33h EDUCAZ. FISICA 66h ARTE 66h/33h STORIA 66h GEOGRAFIA 66h LINGUA INGLESE 33/66/99h MATEMATICA 165h SCIENZE 66h Tecnologia 33h Lab. AMBIENTE E Classi I Classi II Classi III Classi IV Classi V 8 8 7 7 7 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 2 3 3 3 5 5 5 5 5 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 29 29 29 29 29 1 TERRITORIO IRC 66h Totale settimanale Totale Curricolo Annuo 957 h 35 Scuola primaria di Frasso Telesino Organizzazione oraria per discipline Classi I Classi II Classi III Classi IV Classi V 8 2 8 2 7 1 7 1 7 1 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 2 3 3 3 6 6 6 6 6 2 2 2 2 2 1 1 1 1 5 5 5 5 5 2 2 2 2 2 MENSA 5 5 5 5 5 Totale settimanale 40 40 40 40 40 DISCIPLINE ITALIANO MUSICA EDUCAZ. FISICA 66h ARTE STORIA 66h GEOGRAFIA 66h LINGUA INGLESE 33/66/99h MATEMATICA 165h SCIENZE 66h TECNOLOGIA 33h AMBIENTE E TERRITORIO IRC 66h 1 Il curricolo è organizzato in 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì. Sabato libero. 36 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Orario settimanale delle classi. L’orario deve prevedere una distribuzione e-quilibrata delle materie nell'arco della settimana, per consentire agli studenti di organizzare al meglio le attività di studio e lo svolgimento dei compiti a casa. Per le materie con 2 ore curricolari (Francese, Musica, Educazione fisi-ca, Tecnologia), vengono evitate lezioni in giorni consecutivi. Orario giornaliero delle classi. L’orario deve consentire una distribuzione e-quilibrata delle lezioni nell'arco della mattinata, evitando concentrazioni ec-cessive di materie svolte dallo stesso insegnante. Utilizzo di aule attrezzate, laboratori, palestre. L’orario deve consentire il massimo utilizzo delle strutture scolastiche da parte delle classi nell’arco della settimana, evitando sovrapposizioni di lezioni, che prevedono l’utilizzo della stessa struttura. Lezioni di lingue straniere. L’orario deve evitare lezioni di Inglese e Francese in ore consecutive nella stessa classe per non ingenerare confusione nell’apprendimento delle differenti strutture linguistiche. Lezioni di lingue straniere. L’orario deve evitare lezioni di Inglese e Francese in ore consecutive nella stessa classe per non ingenerare confusione nell’apprendimento delle differenti strutture linguistiche. Prove di verifica di italiano e matematica. L’orario deve garantire ad ogni classe almeno un blocco di 2 ore settimanali di Italiano e Matematica in prima fascia oraria (dalle 8 alle 11), per consentire le migliori condizioni di svolgimento dei compiti di verifica. 37 Orario settimanale delle classi. L’organizzazione dell’orario scolastico av-viene in funzione dell’equilibrio delle materie e favorendo un clima e tempi distesi per l’alunno, con alternanza di campi/discipline. Orario giornaliero delle classi. Distribuzione delle discipline per ogni classe nella giornata, tenendo conto del tasso di faticabilità e dei tempi di attenzione degli alunni, possibilità di accorpare le due ore di insegnamento di IRC e LS in un unico giorno per consentire agli allievi di lavorare con tempi distesi di apprendimento. Il Curricolo d’Istituto della Scuola Secondaria di I grado di Dugenta e Frasso è strutturato nel corrente anno scolastico in 36 ore (34+2) settimanali curricolari obbligatorie Il curricolo della scuola secondaria di Limatola, invece, è organizzato in 30 ore settimanali. Sulla base della dotazione organica assegnata, nella volontà di garantire un tempo scuola rispondente alle esigenze delle famiglie espresse all’atto delle iscrizioni, considerata la opportunità di rendere l’orario di ingresso e di uscita, per tutte le classi, funzionale, il Collegio dei docenti delibera la proposta del tempo scuola, gli approfondimenti delle discipline, il riparto del monte ore settimanale ed annuale per le singole discipline, così come previsto dalla normativa in materia (DPR 275/99, art 4; DPR 89/09, art 4, comma 3). In tutte le classi si potenzia il curricolo di matematica (Dugenta e Frasso). I docenti con disponibilità completeranno il proprio orario di servizio in: □ sostituzione colleghi assenti; □ in tutte le classi si potenzia il curricolo di matematica (Dugenta e Frasso Telesino). I docenti con disponibilità completeranno il proprio orario di servizio in: □ sostituzione colleghi assenti; □ attività formative con alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica; □ attività di vigilanza e assistenza durante il tempo mensa; □ attività di recupero e potenziamento. 38 Scuola secondaria di I grado di Dugenta e Frasso Organizzazione oraria per discipline DISCIPLINE ITALIANO 264 h MUSICA 66 h EDUCAZ. FISICA 66 h ARTE 66 h STORIA 66 h GEOGRAFIA 66 h LINGUA INGLESE 99 h LINGUA FRANCESE 66 h MATEMATICA 198 h SCIENZE 66 h TECNOLOGIA 66 h IRC 33 h Totale settimanale Totale annuale Classi I Classi II Classi III 8 8 7 2 2 2 2 2 2 2 2 1 2 2 2 2 2 2 3 3 3 2 2 2 6 6 6 2 2 2 2 2 2 1 1 1 34h + 2h mensa = 36h 34h + 2h mensa = 36h 34h + 2h mensa = 36h 1122 h + 66 h mensa = 1188h Monte ore minimo di frequenza = 891h (3/4 delle ore annuali) 39 Tempo scuola: orari provvisori e definitivi. Determinazione monte ore annuo ai fini della validità dell’anno scolastico. DUGENTA SCUOLA DELL’INFANZIA 40 ore settimanali Capoluogo e San Nicola Preaccoglienza dalle ore 8.00 Da lunedì 16 a venerdì 20 settembre (I settimana) Dal 23 e fino ad inizio di mensa scolastica Inizio delle attività Termine delle attività 08.30 12.30 08.30 13.00 08.30 16.30 Lunedì/Venerdì Dall’inizio della mensa scolastica fino a sospensione del servizio stesso. Lunedì/Venerdì SCUOLA PRIMARIA 29 ore settimanali Primarie “P. Di Cerbo” e “Tore” Entrata Uscita Da lunedì 16 a sabato 21 settembre (provvisorio) 08.15 12.15 Da lunedì 23 a 7 giugno 08.15 13.15 (lunedì/venerdì) (Definitivo) 08.15 12.15 (sabato) SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 36 ore settimanali Scuola secondaria “L. da Vinci” Entrata Uscita Da lunedì 16 a sabato 21 (provvisorio) 08.20 12.20 Da lunedì 23 fino ad inizio mensa scolastica (provvisorio) 08.20 13.20 Dall’inizio della mensa scolastica 08.20 (definitivo) 08.20 13.20 Lun/merc/ ven/sab. 16.20 Martedì/ giovedì 40 LIMATOLA SCUOLA DELL’INFANZIA 40 ore settimanali Plesso di Limatola “Toraldo” Preaccoglienza dalle ore 8.00 Da lunedì 16 a venerdì 20 settembre Inizio delle attività Termine delle attività (I settimana) 08.30 12.30 Dal 23 e fino ad inizio di mensa 08.30 13.00 08.30 16.30 scolastica Lunedì/Venerdì Dall’inizio della mensa scolastica fino a sospensione del servizio stesso. Lunedì/Venerdì SCUOLA PRIMARIA 29 ore settimanali Limatola “Capoluogo” Entrata Uscita Da lunedì 16 a sabato 21 settembre (provvisorio) 08.20 12.20 08.20 13.20 (lunedì/ venerdì) Da lunedì 23 a chiusura attività didattiche 08.20 12.20 (sabato) SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 30 ore settimanali Scuola secondaria “L. da Vinci” Entrata Uscita Da lunedì 16 a sabato 21 (provvisorio) 08.15 12.15 Da lunedì 23 fino a chiusura 08.15 13.15 (LunedìSabato) delle attività didattiche (definitivo) 41 FRASSO TELESINO SCUOLA DELL’INFANZIA 40 ore settimanali Plesso di Frasso “Capoluogo” Preaccoglienza dalle ore 8.00 Da lunedì 16 a venerdì 20 settembre Inizio delle attività Termine delle attività (I settimana) 08.30 12.30 Dal 23 e fino ad inizio di mensa scolastica 08.30 13.00 08.30 16.30 Lunedì/Venerdì Dall’inizio della mensa scolastica fino a sospensione del servizio stesso. Lunedì/Venerdì SCUOLA PRIMARIA 40 ore settimanali Plesso di Frasso “Capoluogo” Entrata Uscita Da lunedì 16 a sabato 21 settembre (provvisorio) 08.15 12.15 Da lunedì 23 ad erogazione mensa 08.15 13.15 (lunedì/sabato) 08.15 16.15 (lunedì/sabato) (provvisorio) Dall’inizio della mensa scolastica al termine (definitivo) SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 36 ore settimanali Scuola secondaria Entrata Uscita Da lunedì 16 a sabato 21 (provvisorio) 08.20 12.20 Da lunedì 23 fino ad inizio mensa scolastica (provvisorio) 08.20 13.20 (Lunedì-sabato) 08.20 13.20 Lun/merc/ ven/sab. “San Giovanni Bosco” Dall’inizio della mensa scolastica (definitivo) 08.20 42 16.20 Martedì/ giovedì Monte ore annuale di assenze consentito Ai fini del calcolo del monte ore annuale di assenze consentito, pena la non ammissione all'anno scolastico successivo, oltre alle assenze giornaliere, si computeranno i ritardi all’ingresso, le uscite anticipate e le assenze relative alla mancata frequenza dell’attività di mensa scolastica ove attivata. A tal fine, il Collegio dei docenti ha deliberato le seguenti deroghe: gravi motivi di salute adeguatamente documentati; terapie e/o cure programmate adeguatamente documentate; attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I. L’articolo 14, comma 7, del Regolamento (DPR 122/2009) prevede che “le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Delibera relativa all’attività alternativa per gli alunni non avvalentisi dell’insegnamento della religione cattolica: Per gli alunni della scuola primaria di Limatola, approfondimento di italiano attraverso un percorso di lettura creativa. Per gli alunni di scuola secondaria di I grado di Limatola e secondaria di I grado di Dugenta, approfondimento di italiano attraverso un percorso di lettura specifica avvalendosi della biblioteca scolastica. Criteri generali per la partecipazione ai corsi di aggiornamento e individuazione tematiche anno scolastico 2013/2014 Per la formazione in autoaggiornamento, la partecipazione sarà possibile secondo i seguenti criteri: formalizzazione dell’istanza concessione previa verifica della possibilità di sostituzione; in caso di più richieste, compatibilmente alle esigenze interne, sarà autorizzato il docente più giovane in servizio; Considerata la priorità della formazione come diritto/dovere funzionale alla realizzazione e allo sviluppo della professionalità; considerata la formazione in servizio come strumento di miglioramento continuo per aggiornarsi, appro-fondire, sperimentare ed implementare informazioni e competenze; tenuto conto delle attività inserite nel POF e la necessità di sostenere una piena attuazione del quadro innovativo generale, per l’anno scolastico 2013-2014 il Collegio dei docenti delibera il seguente piano di formazione: 43 1. INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2012. FORMAZIONE IN RETE CON SCUOLE ADERENTI 2. FORMAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA (T.U.81/’08) 3. FORMAZIONE PRIMO SOCCORSO 4. FORMAZIONE REGISTRO ELETTRONICO 5. FORMAZIONE IN METODOLOGIA DELLA DIDATTICA DELLA STORIA ORARIO FUNZIONAMENTO UFFICI Dirigenza scolastica e Segreteria Apertura al pubblico Utenza interna ed esterna Dal lunedì al sabato 07.45 -13.45 Lunedì, mercoledì e venerdì 11.00 - 13.00 Martedì 15.00 - 17.00 SEZIONE II LA PROGETTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA nella logica della continuità verticale verso traguardi di competenze 45 Premessa Nell’ambito della progettazione dell’offerta formativa, il nostro Istituto ritiene fondamentale il coordinamento dei curricoli, sia sul piano teorico che su quello metodologico-operativo. L’esigenza della continuità nasce dal garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo arti-colato e multidi-mensionale del soggetto, il quale, pur nei cambiamenti evolu-tivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità. Si tratta di individuare linee culturali comuni tra l’oggetto delle attività delle di-verse scuole per giungere alla definizione di veri e propri percorsi su cui lavorare in modo coordinato, rispettando, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascun or-dine di scuola. Lo sguardo verso i Traguardi di competenze garantisce la dimensione della conti-nuità e dell’organicità del percorso formativo mentre la definizione di Obiettivi di apprendimento (in parte o completamente “diversi”) assicura la necessaria di-scontinuità e specificità del percorso dei singoli ordini di scuola. Emerge anche la necessità di una messa a punto di forme di omogeneizzazione il più elevate possibile tra gli “atteggiamenti” educativi dei diversi servizi scolastici coinvolti: metodologia e strumenti della programmazione educativa e didattica, strategie e tecniche dell’osservazione e della valuta-zione. Per quanto concerne la tematica della valutazione, che rientra strutturalmente in un coerente progetto di continuità tra i diversi ordini scola-stici, si ritiene che occorrerà concordare comuni punti di vista sui seguenti aspetti: ● gli strumenti della misurazione/verifica ● i criteri della valutazione ● la messa a punto di forme adeguate di certificazione dei risultati scola-stici Il curricolo verticale vuole esprimere l’impegno dell’Istituto, nella pie-na condivi-sione di quanto sopra riportato, e nella realizzazione delle attività e dei progetti in-seriti nel Piano dell’Offerta Formativa, in quanto si propone di adottare sempre più consapevolmente questo modo di fare scuola, sia nelle normali attività curri-colari, sia negli interventi di recupero e sostegno degli alunni con difficoltà di ap-prendimento. Il metodo consente di non separare rigidamente gli interventi individua-lizzati dalla di-dattica normale e di applicare all’insegnamento l’attività di ri-cerca, che comprende queste fasi: 46 ■ fase introduttiva in cui vengono fornite le informazioni base ■ presentazione del compito ■ individuazione delle risorse occorrenti ■ valutazione delle attività ■ momento conclusivo per fare il punto su quanto appreso Percorsi formativi Il Pof acquista maggiore efficacia e validità quando riesce a fondare le sue scelte ed i suoi percorsi formativi su di un’attenta rilevazione e interpre-tazione: ◙ dei bisogni formativi degli alunni; ◙ delle aspettative delle famiglie, dei docenti e della comunità sociale nei confronti della scuola; ◙ delle aspettative e competenze professionali degli operatori scolastici. Bisogni formativi degli alunni Dalle rilevazioni effettuate negli anni precedenti tra gli alunni del no-stro Istituto, emergono come prioritari i seguenti bisogni formativi: ■ importanza delle relazioni (con i compagni, insegnanti, personale ATA, operatori) per poter star bene a scuola; ■ maggior coinvolgimento nella scelta e nell’organizzazione delle attività didattiche; ■ esigenza di vivere esperienze interessanti e significative di apprendimento nell’ambito scolastico (uscite didattiche, viaggi d’istruzione, visite gui-date) ed extrascolastico (corso per il patentino per gli alunni della scuola secondaria di I grado, attività corali per la scuola primaria e secondaria); ■ possibilità di affrontare gli apprendimenti in spazi diversificati; ■ utilizzo di metodi e strumenti differenziati per poter imparare in modo effi47 cace; ■ potenziamento di attività e modalità di lavoro che contribuiscono alla cre-scita integrale degli alunni; ■ essere informati sulle regole della scuola. Aspettative delle famiglie Le aspettative e le richieste prioritarie, che i genitori evidenziano nei confronti della scuola, risultano essere le seguenti: ► trasmettere valori sociali e morali ► tener conto dei bisogni e degli interessi degli alunni ► fornire una preparazione adeguata ► motivare ad apprendere ► valorizzare le potenzialità e capacità di tutti ► sviluppare le capacità di stare/lavorare in gruppo ► incentivare il dialogo con gli alunni Aspettative dei docenti Una condizione indispensabile per un’efficace realizzazione del Pof è rappresentata dalla collaborazione tra docenti, dirigente, personale ammini-strativo e ausiliario. Le attese professionali sono le seguenti: ▓ riconoscimento sociale ed economico della figura dell’insegnante ▓ valorizzazione delle competenze professionali ▓ svolgimento del lavoro in un clima relazionale positivo centrato sul rispetto e la collaborazione tra tutti coloro che operano nella scuola ▓ atteggiamento di fiducia da parte degli alunni e delle famiglie ▓ partecipazione costante delle famiglie al processo educativo nel rispetto dei 48 ruoli specifici ▓ coinvolgimento delle agenzie formative del territorio ▓ maggior attenzione da parte degli Enti locali Attese della comunità locale L’Istituto Comprensivo istituisce un rapporto privilegiato con il proprio ter- ritorio e con la sua comunità, che dalla scuola si attende: □ un’offerta formativa qualificata □ un contesto positivo di aggregazione e integrazione degli alunni □ l’acquisizione di competenze e valori per gli alunni □ l’opportunità di concrete collaborazioni □ la valorizzazione del patrimonio culturale locale □ la maturazione del senso di appartenenza alla comunità Pertanto, la Scuola dell’Infanzia porrà come prioritaria: ♦ l’attenzione al clima, allo spazio accogliente, caldo e curato; ♦ ai tempi distesi, alla documentazione come processo che rende visibili le modalità e i percorsi di formazione e permette nel contempo di valutare i progressi dell'apprendimento individuale e di gruppo; ♦ allo stile educativo improntato all'osservazione, all'ascolto e alla progettua-lità, alla partecipazione, che sviluppa corresponsabilità e cooperazione. La Scuola del primo ciclo porrà attenzione in particolare alla: ♦ dimensione comunitaria dell'apprendimento, "aiuto reciproco", "apprendi-men-to nel gruppo cooperativo", di "apprendimento tra pari”. Porre l'ac-cento sui processi di osservazione, di ricerca e scoperta, sull'esperienza di-retta e l'esplorazione indispensabili per produrre atteggiamenti di curiosità e flessi-bilità e per costruire forme di pensiero sempre più evolute. ♦ creazione di una didattica di tipo laboratoriale improntata all'operatività e ad una migliore interattività tra docente e allievi, con un uso di materiali che sti-molino il "fare", realizzazione di tempi più distesi; 49 ♦ creazione di situazioni variegate e motivanti per gli allievi, in cui i vari lin-guaggi possano integrarsi. ♦ uso di didattiche innovative adottate per rafforzare la personalizzazione dell’insegnamento. Si esplicita attraverso una diversa e flessibile organizza-zione della classe ed una mobilità guidata degli alunni negli spazi opportu-namente predisposti, con il superamento della rigidità programmatica ed oraria delle varie discipline. L’organizzazione del curricolo Sulla base delle nuove disposizioni di legge, le scuole dell’infanzia e del primo ciclo sono chiamate alla costruzione del Curricolo, che è il processo attraverso il quale si sviluppano e si organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Il curricolo presenta una duplice articola-zione. La prima, di competenza dello Stato, è costituita dalle finalità, dagli obiettivi di apprendimento e dai traguardi per lo sviluppo delle com-petenze. La seconda, affidata alle scelte specifiche delle singole scuole, è costituita dai contenuti, dai metodi, dall’organizzazione e dalla valutazione. Con una breve chiosa, si potrebbe dire: allo Stato spetta di indicare dove andare, ossia il sistema delle mete; alle scuole il come arrivarci, ossia il percorso. Nell’elaborare il Curricolo, i docenti della nostra scuola hanno proget-tato per i tre ordini d’istruzione un percorso formativo che: ● mira a consolidare negli allievi un patrimonio di abilità, conoscenze e competenze stabili nel tempo, e dunque tale da permettere sempre ulteriori approfondimenti; ● risulta adeguato al patrimonio culturale, agli interessi e alle dimensioni di sviluppo degli stili cognitivi degli alunni; ● tiene conto delle aspettative delle famiglie e delle specifiche esigenze ter-ritoriali; ● garantisce la continuità trasversale fra i tre gradi di scuola e la continuità orizzontale come ponte tra scuola e ambiente; ● offre opportunità didattico-educative differenziate (recupero, consolidamen-to, approfondimento); ● si arricchisce di attività progettuali interconnesse con le attività curricolari. Scuola dell’infanzia 50 La Scuola dell’Infanzia si propone come contesto educativo, dove l’apprendimento significativo avviene attraverso il gioco, la ricerca, la vita di relazione, l’esperienza diretta e l’osservazione. L’esperienza didattica vissuta consente la rielaborazione a livello gra-fico, verbale e logico e la sistematizzazione dei vari linguaggi. Le linee pro-grammatiche di tipo curricolare assumono il senso di una articolazione della scuola come ambiente educativo intenzionalmente e professionalmente strut-turato pur mantenendo le specifiche caratteristiche relazionali e didattiche. La predisciplinarietà è la visione globale della cultura con particolare riferimento alle esperienze che il bambino compie nella gestione della sua quotidianità scola-stica. Non esiste una pre-storia, una pre-matematica e così via: il curricolo è un itinerario significante delle esperienze che l’alunno ha compiuto e compie nei vari momenti indicativi della sua esistenza. La scelta dello sfondo integratore vuole es-sere una trama che dà senso alle esperienze di gioco-apprendimento, che la scuola realizza per traguardare le competenze negli alunni. La Scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini: lo sviluppo dell’identità lo sviluppo dell’autonomia lo sviluppo delle competenze lo sviluppo della cittadinanza Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato; imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica ed irripetibile, speri-mentare nuovi ruoli e nuove forme di identità. Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di inter-pretare e governare il proprio corpo, partecipare alle attività in contesti di-versi, avere fidu -cia in sé e fidarsi degli altri, realizzare le proprie attività, fare da sé sapendo chiedere aiuto, saper esprimere sentimenti ed emozioni, esplo-rare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana, saper motivare le proprie opinioni e le proprie scelte, assumere atteggiamenti responsabili. Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto, descrivere la propria esperienza, narrando e rappresentando fatti significativi, sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere. Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di condividere regole per gestire i contrasti; significa porre le fondamenta di un atteggiamento democratico, eticamente orientato, a-perto al futuro e ri 51 -spettoso del rapporto uomo-natura. Per la Scuola dell’infanzia la programmazione annuale ha il suo punto di riferi -mento nei campi di esperienza, che si configurano come attività pro-pedeutiche nei vari settori disciplinari: ■ Il sé e l’altro ■ Il corpo e il movimento ■ I discorsi e le parole ■ La conoscenza del mondo (oggetti, fenomeni, viventi – Numero e spazi) ■ Immagini, suoni, colori Scuola Primaria La scuola primaria è per eccellenza la scuola dell’alfabetizzazione di base che, at-traverso l’incontro con le discipline, pone le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Le discipline, che inizialmente si presentano attraverso un ap-proccio globale, arrivando poi via via ad una differenziazione, costituiscono il “cuore” del curricolo e hanno lo scopo di sviluppare le competenze indispensabili per continuare ad apprendere. La scuola primaria intende privilegiare le competenze di base ● il potenziamento della lingua italiana parlata e scritta, anche tramite la promozione del piacere della lettura; ● l’ampliamento e il potenziamento della lingua straniera attraverso l’incontro con la lingua parlata; ● lo sviluppo delle conoscenze matematiche e scientifiche che contribui-scono a mettere in stretto rapporto il “pensare” e il “fare”, offrendo stru-menti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro i fenomeni natu-rali, concetti e artefatti costruiti dall’uomo; ● lo sviluppo e il potenziamento del linguaggio multimediale che proietta l’alunno verso l’uso e il controllo delle nuove tecnologie; ● lo sviluppo della sensibilità ritmico–musicale e la padronanza del corpo co-me strumento di comunicazione, che mirano alla formazione completa dell’in-dividuo e alla sua promozione culturale, come veicolo di dialogo tra generazioni. Scuola secondaria di I grado È la scuola che fa emergere le discipline come diversi modi di cono-scere il mondo, come chiavi interpretative per affrontare la complessità del reale. L’interazione e il dialogo tra le discipline mirano allo sviluppo di com-petenze ampie e trasversali, che rappresentano la condizione essenziale per la piena realiz52 zazione della persona e la capacità di esercitare una cittadinanza attiva. Importante è la capacità di superare la settorialità delle discipline e usa-re gli speci-fici linguaggi per pervenire ad un sapere integrato. Altro obiettivo fondamentale è quello di rimuovere l’insuccesso scola-stico ed in-nalzare il livello di apprendimento attraverso una padronanza delle discipline ed una articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dello sviluppo di competenze più ampie e trasversali. Un apprendimento significativo si avvale di: ● un metodo di studio attivo e fortemente motivante. Insegnare a studiare in modo esplicito e diretto significa programmare interventi razionali finaliz-zati al controllo del modo e degli obiettivi dello studio delle diverse disci-pline in un misto tra regolazione e autoregolazione nell’apprendimento. Si propone la ricerca di un metodo dentro una pratica didattica caratterizzata da flessibilità, trasparenza, creatività, collegialità. ● una didattica di tipo laboratoriale. La sua peculiarità sta nella realizza-zione di una strategia che concretizza, attraverso azioni organizzate o af-frontando situazioni problematiche, un processo dinamico e costruttivo in cui l’alunno, sostenuto dal docente, si appropria di conoscenze e compe-tenze. ● un uso consapevole delle nuove tecnologie didattiche come supporto alle attività didattiche, in un ambiente di apprendimento più stimolante e for-mativo. Progettazione curricolare Le recenti Indicazioni nazionali per il Curricolo costituiscono la trama entro la quale si artico-leranno le progettazioni annuali, che guarderanno con speciale attenzione alle otto competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo con Raccomandazione del 23 aprile 2008. Nella progettazione del lavoro curricolare, si prevedono in linea di massima tre-quattro unità di apprendimento, articolate secondo obiettivi di ap-prendimento (conoscenze e abilità), competenze attese, strategie metodologi-che, verifica e valutazione. Prima della stesura della progettazione, i Consigli di classe elaborano una progettazione coordinata fondata sul principio della unitarietà e della trasversalità. L’insieme delle unità di apprendimento, incen-trate sui traguardi di competenza, costituisce il Piano personalizzato. La struttura del modello progettuale adottato dalla scuola primaria e da quella secondaria di I grado è la seguente: Scuola primaria 53 □ UDA n. □ Titolo □ Periodo di svolgimento □ Competenze specifiche □ Abilità □ Conoscenze □ Compiti significativi □ Evidenze □ Metodologia □ Strumenti di verifica Scuola secondaria di I grado □ Numero dell’Uda □ Titolo □ Periodo di svolgimento □ Finalità □ Obiettivi di apprendimento (conoscenze e abilità) □ Evidenze □ Compiti significativi □ Verifiche □ Valutazione □ Strategie metodologiche □ Materiale e strumenti Scelte metodologiche Per garantire concretamente non solo il diritto allo studio, ma anche e soprattutto il diritto all’apprendimento, la Scuola è impegnata nella ricerca, nell’elaborazione e nella realizzazione di situazioni d’insegnamento-apprendimento rispondenti agli stili cognitivi degli alunni. Le strategie didattico-educative finalizzate alla formazione, cioè alla matura54 zione delle facoltà psichiche ed intellettuali dell’alunno, sono, pertanto, improntate a criteri di flessibilità metodologica, tengono conto della motiva-zione e del ruolo del docente animatore come fattori fondamentali dei pro-cessi cognitivi, prevedono l’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e l’attuazione di interventi compen-sativi per gli alunni in difficoltà. Scuola dell’Infanzia Creare un ambiente accogliente e stimolante Allestire salone e aule Predisporre materiali motivanti: colori, carta, musicassette, pennarelli, pennelli, palle Dialogare individualmente, stabilire rapporti personali e di piccolo gruppo Osservare, registrare dati, verificare e valutare Sottolineare l’importanza della vita di relazione, che diventa uno stru-mento tramite il quale è facilitata la soluzione dei problemi Considerare i bisogni e le caratteristiche proprie di ciascun bambino Privilegiare il momento dell’ascolto Strutturare in modo duttile e funzionale gli ambienti scolastici Non separare gli aspetti cognitivi da quelli socio-affettivi o corporei Considerare il gioco come risorsa privilegiata per apprendere Dare spazio all’esplorazione e alla ricerca per soddisfare la curiosità Valorizzare l’individualità Utilizzare l’oggetto fantastico “mediatore” Favorire la partecipazione a giochi particolarmente significativi Scuola Primaria e Secondaria di I grado Favorire la lezione dialogata Promuovere l’uso del metodo della ricerca Stimolare costantemente all’operatività Educare allo studio individuale ed alla memoria Abituare al confronto tra alunni e tra alunni ed insegnanti Attuare verifiche puntuali e frequenti Rendere flessibile la programmazione 55 Attuare progetti in funzione delle esigenze individuali Utilizzare in maniera funzionale le compresenze nei laboratori per attività di recupero o potenziamento Mettere in atto la cooperazione e l'interscambio anche con il supporto di alunni tutor Incentivare il lavoro di gruppo I metodi che vengono utilizzati per il raggiungimento delle conoscenze, abilità e competenze sono i seguenti: ■ Metodo deduttivo ed induttivo ■ Metodo scientifico ■ Brain Storming ■ Problem Solving ■ Cooperative Learning ■ Circle time Strategie per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali Le strategie individuate, come necessarie per favorire l’apprendimento, acquistano maggiore rilevanza pedagogica nei confronti degli alunni con particolari bisogni educativi, per i quali si ritiene opportuno promuovere ul-teriori interventi: Adattamento dei tempi e dei metodi ai contenuti della programmazione Lavori di gruppo o in coppia all’interno delle ore curricolari e labora-toriali Attenzione alle difficoltà Esercitazioni guidate e differenziate a livello crescente di difficoltà Esercitazioni guidate per migliorare il metodo di studio Comunicazione con la famiglia per individuare percorsi comuni Strategie per l’integrazione degli alunni stranieri Nella nostra scuola c’è la presenza di alcuni alunni stranieri. Tale feno-meno ri -chiede l’impegno, da parte degli insegnanti, a ricercare e individuare strategie didattiche e modalità organizzative che consentano di facilitare e di rendere effettiva l’integrazione. I percorsi formativi per l’integrazione scola-stica e sociale di questi 56 alunni sono ca-ratterizzati da: ◊ ◊ ◊ ◊ un’analisi approfondita della situazione comportamentale e cognitiva degli alunni al momento del loro inserimento una definizione di percorsi didattici personalizzati, per consentire il supera-mento di difficoltà individuali collegamenti con enti, associazioni, istituti, comunità etniche e religiose una valorizzazione di usi e costumi del paese di origine, per favorire gli scambi interculturali Strategie per gli alunni diversamente abili Per quanto riguarda l’integrazione degli alunni in situazioni di handicap, occorre considerare che per ciascuno, in base al profilo dinamico funzionale, sono previsti obiettivi didattici, strategie e contenuti disciplinari diversificati rispetto al gruppo classe con relative prove di verifica iniziali, intermedie e finali. Gli alunni dispon-gono di materiali strutturati, sussidi e schede adeguati ai livelli cognitivi e ai tempi di apprendimento: operano sia in classe che per piccoli gruppi. Nei mesi di ottobre e maggio, incontri “dedicati” sono svolti a cura del GLHO, che contempla al suo interno docenti curricolari e docenti di sostegno, genitori degli alunni certificati ed équipe multidisciplinare dell’ASL, il referente H e il Dirigente Scolastico, per la socializzazione del Profilo Dinamico Funzionale e, di seguito, del PEI, nonché la verifica (a maggio) dei successi conseguiti dagli alunni. La scuola privilegerà sempre la strada del dialogo con le Istituzioni del territorio, ponen-do al centro della sua azione lo sforzo continuo di garantire a tutti, nessuno escluso, la piena cittadinanza nel mondo. Il GLH ha il compito di: ►organizzare e coordinare l’attività di integrazione ►predisporre le procedure di continuità ►osservare ed analizzare le difficoltà “in itinere” ►attivare strategie organizzative capaci di rispondere alle difficoltà eviden-ziate ►attivare raccordi con gli Enti corresponsabili del processo di integrazione Nel rispetto della vigente legislazione scolastica, l’attività di sostegno realizzata nella nostra scuola intende favorire lo sviluppo delle abilità socio-relazionali, fi57 nalizzate al raggiungimento di un’adeguata comunicazione fra tutti gli alunni, prerequisito indispensabile per impostare una corretta attività educativo-didattica nel contesto classe. Al tempo stesso si propone di recupe-rare le abilità di base di ogni singolo alunno e di svilupparne al meglio le potenzialità. Pertanto, considerate le diversificazioni delle disabilità degli alunni, riferite sia alla sfera cognitiva che a quelle emotivo-relazionale e psicomotoria, le modalità di intervento sugli alunni saranno individuate singolarmente ed esplicitate nel P.E.I. Ogni docente si avvarrà di mezzi e strumenti più adeguati, per rendere il più effi-cace possibile l’intervento didattico-educativo. Laboratori Si attiveranno tre diversi laboratori nella “Ludo-aula Integrazione”: "Il laboratorio del fare", e “Il laboratorio di psicomotricità”. Nel "laboratorio del fare", il bambino potrà concretamente manipolare materiali di diverso tipo, da quello di facile consumo a quello strutturato. Attraverso attività concrete, centrate sul vissuto quotidiano dell’alunno, si svilupperanno le sue po-tenzialità a partire dal livello sensoriale e percettivo fino alle prime elementari astrazioni. Gli alunni saranno impegnati in attività manuali con cui, in modo operativo, potranno condurre ed interiorizzare esperienze sulle coordinate spazio-temporali e sulla consapevolezza del proprio sé. Il laboratorio sarà ricco di programmi dedicati all’apprendimento della lettura e della scrittura, che, attraverso attività accattivanti, guidano all’esplo-razione dei numeri e delle forme geometriche. Inoltre, software scelti dovranno stimolare la creatività, il pensiero critico, la solu-zione dei problemi, lo sviluppo della memoria visiva e uditiva e la capacità di analisi. Il laboratorio di psicomotricità mirerà invece ad aumentare i livelli di concentra-zione in termini di qualità e tempo con compiti motori o attività ludicosportive e a migliorare la capacità dell’allievo di relazionarsi in modo congruo col contesto in cui opera. Articolazione delle attività Le attività si articoleranno per piccoli gruppi di lavoro sia per classi parallele, sia per gruppi di livello, valorizzando l’esigua parte del monte ore di contemporaneità. In tale modo, ogni alunno troverà uno spazio più tranquillo ed un’attenzione indi-viduale da parte degli insegnanti che di volta in volta ruoteranno nei gruppi. Si cercherà di sfruttare le risorse di tutto il gruppo la cui composizione sarà preventi-vamente concordata dagli insegnanti. Un ruolo significativo viene rappresentato dalla qualità della comuni-cazione 58 con la famiglia. Spesso i genitori con un figlio disabile presentano fragilità emotive e reazioni ansiogene, che ostacolano un proficuo scambio di informazioni con le istituzioni educative per una serena crescita dell’alunno. Per questo motivo si ritiene necessario attivare e programmare azioni di so-stegno alle famiglie, non solo per impostare un’efficace collaborazione, ma anche per fornire un reale supporto psicologico e comunicativo all’arduo e spesso sofferto ruolo di genitore con figlio con handicap. A tale riguardo l’istituzione scolastica proporrà alle famiglie anche spazi di rifles-sione ed opportunità di scambio con esperti. Tutti gli insegnanti saranno annualmente impegnati ad aggiornare la propria pro-fessionalità con corsi di aggiornamento e di formazione su una molteplicità di metodologie e tematiche riguardanti il proprio servizio pedagogico e didattico. Monitoraggio Si predisporranno delle Check-list per fasce di gravità allo scopo di raccogliere in-formazioni dettagliate sulle abilità di ingresso, in itinere e finali. Saranno somministrate prove di verifica per attestare l’andamento degli appren-dimenti acquisiti. Saranno rilevati il grado e il livello delle acquisizioni inerenti a: conoscenze, abilità, atteggiamenti. Per ogni singola rilevazione, in base alle unità didattiche svolte, saranno elaborati test e verifiche diversi-ficate, per attestare il processo di apprendimento in atto ed eventuali cor-rettivi. Nel processo di inserimento/integrazione dell’handicap nel contesto scolastico, particolare importanza assume la formazione del Gruppo Lavoro Handicap. Esso è inteso come collettivo di specialisti, che si assume la responsabilità di governare, non soltanto il singolo caso, ma l’integrazione nel suo complesso con un impegno costante rispetto al rischio di emarginazione. Materiali e sussidi privilegiati Anche i materiali rivestono un’importante valenza nel processo di insegnamento-apprendimento. Il ricorso ai materiali, sia informali, sia struttu-rati da manipolare, esplorare, ordi-nare, innescano specifici procedimenti di natura logica progettuale, creativa, so-ciale. La Scuola dell’Infanzia utilizza gli strumenti messi a disposizione dall’Istituto e materiali di facile consumo. I criteri utilizzati per la ricerca dei materiali sono i seguenti: ● Scoprire le diverse “possibilità” d’uso dei materiali (materiali a valenza simbolica, strutturata, poveri e di consumo, plastici, pittorici, manipolativi, audiovisivi…) ● Scegliere consapevolmente mediatori attivi, iconici, simbolici in relazione ai pro59 cessi (dall’esperienza alla rappresentazione). ● Osservare “l’approccio dei bambini ai materiali” per verificare le modalità di utilizzo. La Scuola primaria e la Scuola secondaria di I grado utilizzano i seguenti mezzi e stru-menti: ► Libro di testo ► Volumi della biblioteca d’istituto ► Riviste ► Audiocassette e videocassette ► CD, penne usb, DVD ► Videoproiettore ► Videoregistratore ► Fotocopiatrice ► Personal computer con stampante ► Lavagna interattiva multimediale ► Materiale laboratoriale: scientifico, artistico, musicale, informatico. PROGETTUALITA’ D’ISTITUTO L’Istituto comprensivo di Limatola promuove l’attivazione di vari progetti, che rappresentano un arricchimento e un ampliamento dell’Offerta formativa. I diversi percorsi progettuali sono coerenti con le finalità del POF, si inseriscono pienamente nella programmazione didattico-educativa, coinvolgo-no gli alunni dei diversi ordini di scuola, approfondiscono alcune attività disciplinari dei diversi ordini di scuola. 60 60 Finalità ◙ Favorire un ruolo attivo della scuola nei confronti delle famiglie e della realtà sociale, in modo da consentire lo sviluppo di una più ampia reciprocità formativa e di una inter-relazione positiva tra scuola-famiglia-territorio. ◙ Rendere gli alunni protagonisti attivi della loro crescita umana e culturale, attraverso il ricorso ad una didattica laboratoriale fondata sui processi interattivi di ricerca e scoperta. ◙ Rendere attuabile la personalizzazione dei processi educativi e didat-tici, per garantire a ciascuno, sulla base di specifici bisogni formativi, un effettivo diritto allo studio ed una formazione di qualità. Tener conto del bisogno formativo che emerge dal nuovo contesto so-ciale multi◙ etnico e multiculturale. ◙ Potenziare l’apprendimento delle lingue comunitarie. 61 AMBITO: PROGETTI ISTITUZIONALI Accoglienza Continuità Orientamento Salute-Benessere Cittadinanza e partecipazione attiva Espressività- Teatro- Musica- Lettura Memoria Lingua inglese Sport: GSS- Miniolimpiadi Crescere Felix Settimana del benessere psicologico Spazio adolescenti (secondaria di I° grado) 64 ESPRESSIVITA’ TEATRO MUSICA LETTURA n°01 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto extracurriculare Denominazione progetto Destinatari del progetto Finalità “Insegnami a volare” Responsabili del progetto Alunni della classe II/III Scuola Primaria Dugenta Cap. Suscitare l’amore per la natura, la generosità disinteressata, la solidarietà, l’accettazione del diverso da sé. Corsini, Ferrigni, Vetere, Izzo n°02 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto extracurriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità Il principe felice Responsabili del progetto Alunni delle classi I/II/IV/V Scuola Primaria Dugenta Tore Tutti gli alunni Scuola Infanzia S. Nicola Conoscenze del bene e del male: davanti a chi ci inginocchiamo; cosa ci può rendere felici. Ottin, Macolino, Izzo, Campanile, Iannella n°03 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto extracurriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità La scuola fa teatro: Arezzo 29 in tre minuti Responsabili del progetto Alunni della classe V Scuola Primaria Limatola cap. Valorizzare l’ambiente educativo trasformandolo in un’officina dei saperi che offre agli alunni l’opportunità di mettersi i gioco, crescere e sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e capacità tecnico-espressive. Di Cerbo A., Aragosa, Sgueglia, Dragone 65 CITTADINANZA E PARTECIPAZIONE ATTIVA n°04 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto extracurriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità La democrazia si impara Responsabili del progetto Alunni delle classi V A/B Scuola primaria Dugenta cap. Educare persone criticamente capaci di autonomia e corresponsabili verso il bene comune, refrattarie all’omologazione e liberi da pregiudizi. Mirra n°05 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto extracurriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità “Ho il diritto , ho il dovere” Responsabili Tutti gli alunni del plesso Scuola Primaria A.G.P. Promuovere e favorire nei bambini lo sviluppo di comportamenti pro-sociali e modalità relazionali basate su collaborazione ed empatia, nel rispetto dei diritti e dei doveri. Cecere, Di Lorenzo, Gisondi, Silvano, Zarrelli INGLESE 66 n°06 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto extracurriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto “English for everyone” Finalità Offrire agli alunni un’esperienza di apprendimento linguistico e di contatto naturale e po inglese, avviandoli alla scoperta di un sistema linguistico che appartiene a bambini come Tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia dell’I.C. di Dugenta Responsabili del progetto SPORT A SCUOLA: G.S.S. e MINIOLIMPIADI n°07 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto extracurriculare Denominazione del progetto Giochi sportivi studenteschi Destinatari del progetto Finalità Alunni Scuola Secondaria di I° grado I.C. Dugenta Responsabili del progetto Favorire il movimento come fonte di benessere totale, prevenzione dal sedentarismo e dall’obesità, tutela dalle nuove dipendenze. Cimmino n°08 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto extracurriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità Miniolimpiadi Responsabili del progetto Classi V Scuola Primaria, tuttele classi Scuola Secondaria di I° gradi I.C. Dugenta Promuovere iniziative intese a suscitare e consolidare negli alunni la consuetudine alle attività sportive e al movimento, considerati fattori di formazione umana e di crescita civile e sociale, finalizzati, anche, all’acquisizione di valori e stili di vita positivi, nonché per la preparazione delle Miniolimpiadi Cimmino, Di Cerbo C. 67 AMPLIAMENTO DEL CURRICOLO AMBIENTE E SALUTE N° 01 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità “Mangio bene per essere in forma” Responsabili del progetto Garofano, Marotta, Buzzo, Ricciardi Alunni Scuola dell’Infanzia Dugenta cap. Sez.A/B Acquisire corrette abitudini alimentari fin dalla prima infanzia. AMBIENTE E SALUTE: CRESCERE FELIX N° 02 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità Crescere Felix Responsabili del progetto Alunni classi III Scuola Primaria I.C. Dugenta Promuovere e consolidare stili di vita e di alimentazione salutari in tutta la fascia dell’infanzia e dell ‘adolescenza. Corsini 68 AMBIENTE E TERRITORIO N° 03 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità Viaggio tra le bellezze artistiche e paesaggistiche del nostro territorio Responsabili del progetto Motivazione ed eccellenze cl. I/II/III Scuola secondaria di I° grado Dugenta cap. Sensibilizzare e catalizzare l’interesse dei discenti alle bellezze artistiche e paesaggistiche presenti sul territorio Marinelli N° 04 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità Profumi,sapori, e colori della nostra terra Responsabili del progetto Alunni classi V Scuola Primaria Frasso T. Promuovere il rispetto per la natura. Favorire la conoscenza della cultura contadina. Del Vecchio, Tedesco, Salvione N° 05 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità Carnevale Responsabili del progetto Tutte le classi Scuola Primaria Limatola cap. Suscitare negli alunni l’interesse per le maschere come espressione delle tradizioni locali e nazionali. Carrese 69 ESPRESSIVITA’ N° 06 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità Una maschera a scuola Responsabili del progetto Alunni cl. I/III/IV/V Scuola Primaria Limatola A.G.P. Educare alla creatività e al pensiero divergente, valorizzare le potenzialità e le competenze di ogni bambino, nell’ottica dell’operatività, della progettazione e della libera iniziativa. Cecere, Di Lorenzo, Gisondi, Silvano, Zarrelli CITTADINANZA E PARTECIPAZIONE ATTIVA N° 07 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità Educare al bene e alla speranza Responsabili del progetto Cl. V A/B Scuola Primaria Dugenta cap. Educare al bene e alla speranza, ai valori e all’etica della responsabilità attraverso l’amore per la poesia. Mirra, Lia 70 N° 08 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Io con gli altri nel mondo Finalità Creare un ambiente sereno che contribuisca ad accrescere i processi di relazione del bambino con l’ambiente e con le persone adulte. Montesarchio Responsabili del progetto Alunni III sez. Scuola dell’Infanzia Limatola Cap. N° 09 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità Democrazia in erba Responsabili del progetto Alunni Scuola secondaria di I° grado I.C. Dugenta Istituire il Consiglio Comunale dei ragazzi al fine di accrescere nei giovani la partecipazione democratica alla vita collettiva e richiamare l’attenzione degli adulti verso il mondo giovanile e i diritti dei minori. Gaetano N° 10 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità Responsabili del progetto Educare alla memoria N° 11 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità Verso la scuola amica Responsabili del progetto Alunni cl. V A/B Scuola primaria Dugenta cap. La scuola come luogo privilegiato per educare al diritto/dovere della memoria. Mirra Tutte le classi Scuola Secondaria di I° grado Dugenta cap. Sollecitare processi in cui si realizzi la cultura della diversità e in cui si promuova la formazione di una coscienza rispettosa delle differenze e attenta ai diritti dell’infanzia. Gaetano, Della Peruta 71 ESPRESSIVITA’ TEATRO MUSICA LETTURA N° 12 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità Canti sotto l’albero Responsabili del progetto Classi I/IIA I/IIB III/IVA VA Scuola Primaria Limatola cap. Condividere la gioia del Natale facendo propri i valori della solidarietà-paceuguaglianza. Carrese N° 13 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità Note di Natale Responsabili del progetto Tutte le classi Scuola Primaria Dugenta Tore Comprendere il vero significato del Natale, educare ai valori dell’amicizia, della solidarietà, dell’amore per poter stare bene con se stessi e con gli altrui. Ottin, Macolino, Izzo,Campanile; Iannella, Marcasciano. N° 14 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità “The WonderfulWizard of Oz” Il magico mondo di Oz Responsabili del progetto Santillo Classi IA/B Scuola Secondaria di I° grado Dugenta cap. Migliorare le competenze orali in lingua straniera attraverso il canale della teatralità. 72 N° 15 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Finalità Natale in casa Cupiello Responsabili del progetto Gruppi di alunni delle classi di Scuola Secondaria di I° grado Dugenta cap. Promuovere nei ragazzi una crescita armoniosa e uno sviluppo completo delle capacità cognitive attraverso la conoscenza dell’opera di Eduardo De Filippo. Gaetano APPROFONDIMENTO STORICO N° 16 P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO Ambito del progetto: Progetto curriculare Denominazione del progetto Destinatari del progetto Approfondimento storico sulle tematiche del XX secolo Finalità Promuovere nei ragazzi una crescita armoniosa e uno sviluppo completo delle capacità cogn verso la conoscenza dell’opera di Eduardo De Filippo. Gaetano Responsabili del progetto Gruppi di alunni 73 ACCOGLIENZA La fase di accoglienza coinvolge tutte le classi, è collocata nella prima settimana di lezione di ciascun anno scolastico ed è fondamentale per un miglior inserimento nella scuola e per una migliore motivazione allo studio. Particolarmente importante nelle situazioni di primo/nuovo inserimento e di passaggio di ordine scolastico. Gli indirizzi 1. Avvio o ripresa delle relazioni fra i ragazzi 2. Per le classi iniziali: conoscenza ambiente scolastico 3.Organizzazione personale dell’alunno (diario, zaino, assenze...) 4.Organizzazione della giornata scolastica (orari, flessibilità, laboratori...) 5. Illustrazione delle linee disciplinari e progettuali di a.s. 6. Attività di promozione delle relazioni e della socializzazione 9. Rilevazione delle situazioni didattiche di partenza o di ripresa Alla luce del Regolamento di Istituto e di Disciplina, concertazione dei comportamenti scolastici e delle regole di comportamento: a) socializzazione (accettazione dell’altro e di se stesso, collaborazione) b) comportamento (rispetto delle regole e delle relazioni civiche) c) apprendimento (partecipazione, impegno, autonomia) L’accoglienza è una modalità permanente dell’Istituzione ed è una parola che assume diversi significati e si concretizza, nella Scuola sell’Infanzia in particolari ed eterogenee manifestazioni ed azioni, proprie di ciascuna scuola. Accoglienza signifi74 ca apertura all’altro, disponibilità, ascolto, confronto, cura, condivisione. L’accoglienza riguarda tutti i soggetti coinvolti nella comunità educativa: gli insegnanti, i bambini, i genitori, i collaboratori scolastici e gli educatori. Non è, infatti, un processo a senso unico, dalla scuola alla famiglia, ma anche la famiglia è tenuta ad essere accogliente nei confronti delle regole e delle proposte educative della scuola. Accoglienza non è soltanto una serie di eventi, in genere preliminare all’inizio della frequentazione scolastica,ma è l’attuazione di uno stile educativo che pervade ogni momento dell’azione scolastica quotidiana ed informa di sé ogni situazione di vita della scuola e della sezione. L’ingresso nella Scuola dell’Infanzia rappresenta ancor oggi, un passaggio cruciale nella loro crescita sociale, perché coincide con l’uscita dal “guscio” della famiglia verso una condizione di vita collettiva. Quindi accogliere in quest’ottica equivale a predisporre tutte quelle condizioni che aiutano a familiarizzare con il nuovo ambiente, attraverso la mediazione degli adulti di riferimento, che sottolineano e valorizzano, con la loro presenza, i nuovi spazi, le nuove norme e routine dell’ambiente educativo. Significa appunto dare valore a quello che è il curricolo implicito: lo spazio accogliente, il tempo disteso, lo stile educativo, la partecipazione, la documentazione. L’accoglienza, infatti, non si realizza solo grazie alle persone, ma anche attraverso gli spazi e l’organizzazione scolastica e in base a come essi comunicano accoglienza. L’inizio del nuovo anno scolastico, in particolare, è caratterizzato dall’esperienza del conoscersi, del costruire e ricostruire rapporti ed amicizie; è quindi dedicato in modo specifico all’inserimento, cioè a tutte quelle “buone pratiche” che gli insegnanti adoperano per accompagnare il bambino nella conoscenza del nuovo ambiente, per ridurre la distanza fra il suo ambiente familiare e la scuola. Nelle prime settimane di scuola i bambini più grandi hanno la necessità di: ritrovare i compagni e gli adulti già conosciuti, i tempi e i ritmi che l’ambiente scuola propone, riscoprire i luoghi già frequentati e le possibilità di gioco in essi, riallacciare il filo del discorso interrotto, ricostruirne la trama intergrandolo con le nuove esperienze vissute durante le vacanze estive; i bambini più piccoli invece sono alle prese con un compito difficile che è quello di separarsi dai genitori per iniziare a frequentare e a conoscere un ambiente nuovo. Per un inserimento positivo è pertanto indispensabile: - gettare le basi, tra scuola e famiglia, per la costruzione di un rapporto di reciproco rispetto e fiducia; - creare un ambiente che parla di accoglienza anche con l’aiuto dei compagni più 75 grandi; - favorire l’esplorazione dell’ambiente, la conoscenza delle persone che lo “abitano” e delle norme che lo regolan - gestire la separazione dai genitori in maniera graduale e personalizzata. Gli obiettivi generali che vogliamo perseguire sono: − migliorare la comunicazione scuola-famiglia; − stimolare una partecipazione più attiva e consapevole delle famiglie alla vita della scuola; − sostenere la separazione dei bambini dalle figure familiari di riferimento e il conseguente ambientamento a scuola. Ogni esperienza riceve qualcosa da quelle che l'hanno preceduta e modifica in qualche modo la qualità di quelle che seguiranno" (Dewey) ORIENTAMENTO La continuità tra i diversi gradi di scuola si colloca tra le linee guida del nostro Istituto poiché riteniamo fondamentale che l'alunno, pur percorrendo in continua evoluzione i diversi gradi dell'istruzione, costituisce un “unicum" individuale ed irripetibile. I progetti inseriti nell'ambito della continuità si prefiggono pertanto di agevolare il passaggio dell'alunno da un grado scolastico all'altro attraverso i seguenti obiettivi. 76 OBIETTIVI • Promuovere iniziative per qualificare e gestire il passaggio tra i diversi ordini di scuola. • Disporre di elementi di conoscenza sulla situazione degli alunni "in entrata" in vista della formazione delle classi. • Identificare percorsi relativi ad aree di intervento educativo comune. • Promuovere momenti di incontro e attività in comune tra gli alunni degli anni "ponte" insieme ai loro insegnanti. • “Orientare significa porre l’individuo in grado di prendere coscienza di sé e di progredire, con i suoi studi e la sua professione, in relazione alle mutevoli esigenze della vita, con il duplice scopo di contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della persona umana.” (Congresso UNESCO Bratislava, 1970) Finalità formative Conoscere e controllare le ragioni del successo e dell’insuccesso scolastico e alcuni fattori di rischio emotivo e motivazionale che possono compromettere il percorso scolastico; Imparare ad individuare e valorizzare le proprie predisposizioni e competenze, al fine di rafforzare la motivazione personale, in vista non solo del rendimento scolastico, ma del successo nella vita; Affrontare e rielaborare eventuali paure e timori legati al “diventare grandi”; Condividere e affrontare i vissuti emotivi legati alla chiusura di un processo e alle scelte per il futuro; Sviluppare abilità che consentano adeguati processi decisionali, che prevedono l’assunzione di responsabilità; Esplorare le risorse personali in funzione della scelta; 77 Sviluppare la consapevolezza del rapporto esistente tra scelte scolastiche e professionali e progetto di vita; Approfondire la capacità di riflettere sulle difficoltà, sull’impegno, sui sacrifici e sulle possibili gratificazioni proprie di un corso di studi, di una professione o di un mestiere. Obiettivi didattici Conoscere le proprie possibilità fisiche ed intellettuali (presa di coscienza della propria situazione nelle varie discipline in ordine a conoscenze e abilità); Conoscere l’offerta formativa e di lavoro del proprio territorio; Saper scegliere con consapevolezza il proprio futuro percorso scolastico, anche in funzione degli sbocchi professionali. Le Scuole Secondarie di Secondo grado della provincia di Benevento. 78 80 Città sommersa di Baia (NA) Scuola Primaria Limatola Telese Terme ■ Dugenta Cap. e Tore ■ Scuola primaria Frasso Cineforum ■ Limatola Cap. e A.G.P. Scuole primarie: Benevento e Pietrelcina S. Salvatore telesino (BN) 10/12/2013 29/04/2014 09/04/2014 19/05/20 14 gli alunni Tutti Alunni (87) IV e V IIIA, IIIB Classi (66 alunni) III, IV e V Classi Alunni 29 I e II Classi Fattoria didattica Contrada Arenella gli alunni Tutti (30) gli alunni Tutti (46) Tutti gli alunni partecipanti di alunni Numero (54) 29/04/2014 23/05/2014 30/04/2014 Data S. Salvatore (BN “Di Palma” Fattoria didattica S.Salvatore (BN) “Di Palma” Fattoria didattica S. Salvatore (BN) “Di Palma” Fattoria didattica Meta Scuola primaria Frasso T. Frasso Telesino Scuola Primaria Scuola dell’Infanzia Limatola Cap. Scuola dell’Infanzia Frasso Telesino. Dugenta San Nicola Dugenta Cap. e Scuola dell’Infanzia Ordine di scuola Docenti in servizio Nassi, Guida, Gallo, Aragosa, Colucci, Carrese, Sgueglia, Di Cerbo. Fusco, Riccio,Norelli, Cesare, Matera, Tedesco, Salvione, Del Vecchio, Moscato Franco, Viscusi, Matera, Villari. vatta, Leonetti, Montesarchio, Saiano. Bagnoli,Carrese, Cia- Longo, Norelli, Valle, Santoro. Dugenta S. Nicola: Marcasciano,Cavuoto (sostegno). Dugenta cap.: Garofano, A. Buzzo, I. Buzzo, G. Marotta, accompagnatori Docenti Stimolare a riflettere sui valori di diversità, acco-glienza ed inclusione. Apprezzare il valore dell’area marina “Parco sommer-so di Baia” per valorizzarne l’importanza ambientale ed archeologica. Ripercorrere luoghi del passato tra arte e storia; comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale della storia nel proprio ambiente. Promuovere il rispetto per l’ambiente e la cultura contadina. La fattoria come luogo privilegiato per incontrare gli animali dal vero, e realtà accessibile dal punto di vista emotivo che conoscitivo. La fattoria come luogo privilegiato per incontrare gli animali dal vero, e realtà accessibile dal punto di vista emotivo che conoscitivo. La fattoria come luogo privilegiato per incontrare gli animali dal vero, e realtà accessibile dal punto di vista emotivo che conoscitivo. Finalità Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione 81 Limatola e Frasso T. Scuola secondaria Dugenta, e Frasso Telesino Scuola secondaria Dugenta, Limatola Primaria Dugenta Cap. e Dugenta Tore Dugenta Capoluogo Scuola primaria Limatola A.G. P. Annullata Cerveteri Benevento Pietraroja/ San Lorenzello (BN) Napoli Oasi WWF Bosco San Silvestro Scuola Primaria Limatola Cap. Teatro comunale di Caserta Meta Scuopla Primaria Ordine di scuola 10/04/14 Da concordare 13/05/2014 29/04/2014 29/04/2014 18/03/2014 Data Alunni n. 80 Classi I Alunni 78 Classi I Alunni n. 49 II e III Classi Mastroianni, Falzarano,Grasso, Masot-ta, Di Paola, Pa-gnozzi, Falco, Mo-retta, Ciervo. Ciervo, Cice, Pelosi, Marrone, Zangrillo, Mastroianni, Fasulo. Di Paola, Pagnozzi, Corsini, Izzo, Va-tere, Ferrigni. Macolino, Ottin, Campanile, Iannella. Tore =I, II, III, IV. Alunni n.81 Di Nuzzo, Moriello, Mirra, Lia, Corsini Cecere, Gisondi, Di Lorenzo, Silvano, Zarrelli. Cap. = IV A e IV B. 58 Alunni Alunni (62) I B, II A, IIB Classi I A, Verdicchio, Donato, Dragone, Di Cerbo, Gallo, Aragosa. accompagnatori di alunni partecipanti Docenti Numero Conoscere una delle zone archeologiche italiane più ricche di storia, patrimonio dell’UNESCO. Acquisire una più ampia maturità, un’educazione civile che stimola ad una considerazione più pro-fonda dei valori della vita nei suoi aspetti culturali, naturali e storici. Scoprire il patrimonio naturale ed artistico della propria regione, vivendo esperienze e trovando riscontri tangibili di quanto appreso attraverso per-corsi didattici. Conoscere direttamente i beni culturali ed ambientali per comprendere l’importanza di valorizzarli e conservarli. Sensibilizzare ed educare gli alunni alla conser-vazione della natura attraverso l’osservazione diretta. Trasmettere, attraverso l’opera teatrale, un messag-gio di speranza e di fiducia. Finalità 82 e Limatola Scuola secondaria Dugenta, Frasso Scuola secondaria Dugenta, Frasso e Limatola Scuola secondaria Dugenta, Frasso, Limatola Ordine di scuola Toscana Roma Museo di Capodimonte Napoli (Teatro) Meta aprile 2014 10/11/12 24/04/201 4 20/02/201 4 Data (Alunni 80) Classi III (Alunni 80) Classi II (Alunni 120) II e III Classi Moretta, De Rosa, Di Cerbo, Ciervo. Di Cerebo, Ciervo, Ranauro, De Rosa, Fasulo, Falco, Marinelli, Masotta. Di Cerbo, Marinelli, De Rosa, Mattei, Ciervo,Vassallo, Ra-nauro, Fasulo, Pelo-si, Marrone, Ma-stroianni, Falco. accompagnatori di alunni partecipanti Docenti Numero Promuovere la conoscenza di realtà diverse. Sensibi-lizzare gli alunni alla salvaguardia del patrimonio ambientale, artistico e storico. Favorire l’autocontrollo e l’autodisciplina. Contribuire in modo significativo alla crescita culturale degli alunni e alla conoscenza sul campo di opere di particolare importanza storico-artistica. Sperimentare la propria capacità d’autonomia nel rispetto delle regole in una dimensione di vita diversa dalla normale routine scolastica.Valorizzare il patri-monio artistico e culturale italiano. Finalità PROGETTO FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO Finalità ♦ Migliorare la qualità del servizio scolastico ♦ Aumentare il grado di soddisfazione dei docenti, del personale ATA e di quanti operano nella Scuola e per essa nel loro lavoro. Le attività saranno orientate a: Fornire occasioni di riflessione sui vissuti e sulle pratiche didattiche Fornire occasioni di acquisizione di conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli apprendimenti Favorire il rinforzo della motivazione personale e della co-scienza/responsabilità professionale Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della loro utilizzazione didattica Progettare curricoli verticali dalla scuola dell’infanzia alla scuola seconda-ria di 1° grado Arricchire le competenze informatiche multimediali Mantenere una costante attenzione alla formazione in campo sicurezza e primo soccorso. PROGETTO SICUREZZA A seguito dell’entrata in vigore del T.U. 81/2008, la scuola viene equi-parata ad un ambiente di lavoro che, come tale, deve a tutti gli effetti di legge garantire requi-siti strutturali, impiantistici e gestionali previsti dalle varie nor-me di igiene e 85 sicu-rezza attualmente in vigore. Con la locuzione “Sicurezza nella scuola”, si intende un insieme di disposizioni, misure preventive e procedure con cui il dirigente scolastico, i docenti, il personale ausiliario e gli alunni svolgono le varie attività scolastiche e gestionali nel rispetto della salu-te, dell’igiene e della protezione dell’individuo. L’attenzione e gli sforzi per garantire una Scuola sicura perseguono le seguenti finalità: ◙ difendere la salute dei lavoratori della scuola e degli alunni; ◙ migliorare le condizioni di igiene e di sicurezza, mediante la prevenzione dei rischi; ◙ sviluppare un’educazione al benessere, alla salute e alla sicurezza. Obiettivi ◙ Favorire una conoscenza precisa e diffusa delle norme che regolano la sicu-rezza nei luoghi di lavoro. ◙ Svolgere le apposite attività di formazione generale e di formazione speci-fica (figure sensibili). ◙ Individuare i compiti e le responsabilità delle persone. ◙ Realizzare le attività dell’emergenza anche attraverso la simulazione degli accadimenti pericolosi (mediante prove di evacuazione). ◙ Realizzare le successive intese e sinergie con le altre scuole, con l’Ente Lo-cale, gli esperti esterni e gli organismi addetti al controllo. 86 Azioni A Individuazione e designazione dei Responsabili e delle figure sensibili nell’Istituzione scolastica: Dirigente, Responsabile S. P. P., Respon-sabile L. S., Addetti all’osservanza del divieto di fumo, Addetti all’Emergenza. B Manutenzione e adeguamento di attrezzature ed arredi, segnalazione di situazioni rischiose. C Implementazione di percorsi didattici sul tema della sicurezza “Scuole Sicure”. D Definizioni di attività specifiche nelle progettazioni di classe. 87 ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA Anno scolastico 2013/2014 DATORE DI LAVORO Dirigente scolastico Dott.ssa Maria Rosaria Icolaro SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Responsabile Dr. Pasquale Mongillo Addetto SPP Mario Marotta Preposti Maria Luigia Raione, Giovanni De Rosa, Maria Laura Carrese, Giselle Cecere, Fio-renza Ciavatta, Anna Maria Corbo, Ange-lina Garofano, Carmine Di Cerbo, Elvira Ottin, Clelia Longo, Domenica Del Vec-chio, Anna Vassallo. Angelo Giaquinto Rappresentante lavoratori della scuola ADDETTI AL PRMO SOCCORSO Scuola secondaria m di I grado - Dugenta Pasquale Cievo e Adriano Pagnozzi Scuola secondaria di I grado - Limatola Eugenia Cimino Scuola secondaria di I grado – Frasso T. Adalgisa Zancrillo Scuola primaria - Limatola Capoluogo Maria Laura Carrese e Anna Di Cerbo Scuola primaria – Limatola A.G.P. Gisella Cecere e Giuliana Di Lorenzo Scuola primaria – Frasso Telesino Domenica Del Vecchio Scuola infanzia e primaria –Dugenta Cap.. Gerarda Mirra e Angelina Garofano Scuola infanzia e primaria – Dugenta Tore Rosa Macolino e Filomena Marcasciano Scuola dell’infanzia – Limatola Toraldo Lidia Montesarchio e Fiorenza Ciavatta Scuola dell’infanzia – Frasso Telesino Giulia Norelli Uffici di Segreteria Giuseppe Cenerazzo 88 ADDETTTI ALL’ANTINCENDO Scuola secondaria di I grado - Dugenta Pasquale Cervo e Domenico Dello Iacovo Scuola secondaria di I grado - Limatola Michele Amorosi e Giuseppe Di Lorenzo Scuola secondaria di I grado – Frasso T. Ersilia Grasso e Nicola Spagnuolo Scuola primaria – Limatola Capoluogo Luigi De Francesco Scuola primaria – Limatola A.G.P. Domenico Sparaco Scuola primaria – Frasso Telesino Olga Villari e Giovanni Amore Scuola infanzia e primaria –Dugenta Cap.. Anna Buzzo e Maria Antonietta Ferrigni Scuola infanzia e primaria – Dugenta Tore Elvira Ottin e Filomena Marcasciano Scuola dell’infanzia – Limatola Toraldo Antonio Di Donato e Antonietta Maddaloni Scuola dell’infanzia – Frasso Telesino Antonio Avventurato Uffici di Dirigenza e Segreteria Crisostomo Di Lorenzo ELENCO DELLE SEDI Uffici di Dirigenza scolastica e Segreteria Via Taverna, 2 - 82030 Limatola (Bn) Scuola secondaria di I grado - Dugenta Via Nazionale, 62 – 82030 Dugenta (Bn) Scuola secondaria di I grado - Limatola Rione Kennedy, 12 – 82030 Limatola (Bn) Scuola secondaria di I grado – Frasso T. Corso A. Calandra _ Frasso T. (BN) Scuola primaria - Limatola Capoluogo Rione Kennedy, 12 – 82030 Limatola (BN) Scuola primaria – Limatola A.G.P. Via Annunziata, 4 – 82030 Limatola (BN) Scuola primaria– Frasso Telesino Corso A. Calandra - Frasso Telesino (BN) Scuola infanzia e primaria – Dugenta Cap. Via Nazionale, 62 – 82030 Dugenta (BN) Scuola infanzia e primaria – Dugenta Tore Via San Nicola, 23 - 82030 Dugenta (BN) Scuola dell’infanzia – Limatola Toraldo Via Toraldo, 42 – 82030 Limatola (BN) Scuola dell’infanzia – Frasso Telesino Piazza Mercato - Frasso Telesino (BN) 89 SEZIONE III LA VALUTAZIONE 91 92 LA VALUTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA La valutazione, il cui obiettivo è il miglioramento della qualità dell’intervento educativo, risulta funzionale ai processi decisionali, sia a livello di sistema educativo e scolastico nel suo complesso, sia di singola scuola o di singola classe. Si fonda sulla raccolta sistematica e organizzata di informazioni, sia di tipo qualitativo che quantitativo. Può riguardare vari livelli: la valutazione dei sistemi scolastici, quella delle scuole, quella del rendimento scolastico degli studenti. La valutazione riveste una funzione prevalentemente formativa, che si esplica con una duplice valenza, di regolazione dell’azione didattica e di for-mazione e orientamento della persona dell’alunno. Questo principio è affer-mato sia nelle recenti Indicazioni per il curricolo che nel Regolamento sulla valutazione (DPR n. 122/2009 ). Nelle Indicazioni, la valutazione accompagna l’intero processo di apprendimento, dall’inizio alla fine, in un circolo virtuoso di progressivo svi-luppo e adeguamento: □ precede, accompagna e segue i percorsi curricolari; □ attiva le azioni da intraprendere (valutazione diagnostica o iniziale); □ regola quelle avviate (valutazione in itinere ); □ promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine (valutazione som-mativa ); □ assume una preminente funzione formativa, accompagnando i processi di apprendimento e promuovendo il loro continuo miglioramento. Nel Regolamento si evidenzia che “la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico com-plessivo degli alunni: concorre, con la sua finalità anche formativa e attra-verso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei pro-cessi di conoscenza e al successo formativo…” Soggetti responsabili I soggetti responsabili della valutazione sono i docenti e l’INVALSI. ▓ Ai docenti si riconosce la responsabilità della valutazione - periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli allievi, la certifica-zione delle competenze da essi acquisite, la valutazione ai fini dell’ammis-sione alla classe successiva. ▓ All’INVALSI viene demandata la verifica periodica e sistematica degli apprendi93 menti degli studenti, la qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, al fine di promuovere il progressivo migliora-mento del sistema di istruzione e di formazione. L’idea di una valutazione di sistema, emersa negli ultimi anni, è caratterizzata da un lato da una struttura di valutazione esterna, funzionale a tenere sotto controllo la produttività complessiva dell’istruzione; dall’altro da una struttura di verifica interna all’istituzione scolastica a cui affidare il compito di effettuare valutazioni più mirate e attente alle proprie specificità pro-gettuali (autovalutazione) Oggetti della valutazione Sono oggetti della valutazione periodica e finale: • gli apprendimenti, ossia i livelli raggiunti dagli alunni nelle conoscenze e nelle abilità, che costituiscono gli obiettivi di apprendimento stabiliti dai docenti; • il comportamento, ossia il grado di interesse e di partecipazione alla vita scolastica, la capacità di relazione, il grado di impegno, la disponibilità ad apprendere; • le competenze, ossia l’agire personale di ciascuno, basato sulle cono-scenze e sulle abilità acquisite al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. La valutazione nella Scuola dell’infanzia Nella scuola dell’infanzia, il processo di verifica-valutazione è presente in tutte le fasi dell’azione educativa in rapporto alle diversità individuali e alla promozione di tutte le opportunità educative. La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo per il controllo del raggiungimento degli obiettivi e degli apprendimenti da parte degli alunni, ma, soprattutto, come verifica dell’intervento metodologico-didattico, al fine di operare con flessi-bilità sul progetto educativo. Essa si basa essenzialmente sull’osservazione, sia occasionale che sistematica, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento dei bambini e avviene: ► a livello iniziale (livelli di sviluppo) ► in itinere (sequenze didattiche) ► a livello finale (esiti formativi). Le competenze, maturate da ciascun bambino nell’ambito della rela-zionalità, della partecipazione e nei vari campi di esperienza, vengono regi-strate, al termine del quadrimestre, in una scheda di valutazione, diversa per fasce di età. Per i bam94 bini in uscita, tale scheda viene consegnata ai docenti di scuola primaria per socializzare conoscenze e informazioni utili per l’inseri-mento nel nuovo ordine di scuola. La valutazione del primo ciclo d’istruzione Nella scuola primaria e in quella secondaria di I grado, le diverse fun-zioni della valutazione accompagnano e sostengono l’intero processo di ap-prendimento e l’efficacia dell’azione didattica programmata viene costante-mente verificata dai docenti, sia collegialmente sia individualmente. La veri-fica si basa su criteri di oggettività, gradualità, sistematicità, trasparenza e par-tecipazione degli allievi. Strumenti di verifica dell’apprendimento ■ test di profitto ■ prove soggettive e oggettive ■ elaborati scritti (relazioni, componimenti, sintesi, decodificazioni) del comportamento ■ osservazione attenta e mirata dei comportamenti relazionali in situazione di apprendimento, for-male o informale. In particolare, si deliberano i seguenti criteri: ■ rispetto degli impegni scolastici ■ questionari aperti, a scelta multipla, di tipo vero o falso ■ frequenza e puntualità alle lezioni ■ prove orali (interrogazioni, conversazioni, colloqui…) ■ rispetto del Regolamento d’Istituto e di disciplina ■ prove pratiche, intuitive ■ risoluzione di situazioni problematiche elaborati grafici ■ rispetto verso cose e persone ■ infrazioni 95 Tempi ♦ prove di ingresso ♦ prove di verifica bimestrale ♦ prove di verifica quadrimestrale Le prove saranno proposte, rispettando il seguente meccanismo di veri-fica, che si articola in quattro fasi collegate: □ l’individuazione di obiettivi di apprendimento definiti in sede di programmazione annuale che sono stati perseguiti durante il lavoro scolastico; □ la chiarificazione degli apprendimenti oggetto di verifica; □ la proposta esemplificativa di una prova in situazione; □ la griglia per registrare gli esiti e per procedere alla verifica articolata sui vari livelli. Nel valutare i risultati conseguiti, si tiene conto: □ delle prove soggettive e oggettive delle verifiche; □ dei livelli di partenza di ciascun alunno; □ dei progressi ottenuti in funzione delle capacità; □ dell’assiduità nello studio; □ dell’interesse e della partecipazione; □ del grado di partecipazione globale dell’allievo. In particolare, la valutazione iniziale ed in itinere tende ad accertare: □ le conoscenze acquisite dall’alunno □ le abilità maturate La valutazione finale si basa su: □ acquisizione delle abilità e conoscenze, verificate anche attraverso le attività progettuali trasversali e laboratoriali □ attività di recupero e/o approfondimento □ attività di laboratorio Un’attenzione specifica va riservata alla valutazione degli alunni con bisogni educativi speciali: alunni in situazione di disabilità, con diagnosi di dislessia, di 96 nazionalità non italiana neoimmigrati, con svantaggio. Modalità di trasmissione della valutazione alle famiglie □ Colloqui individuali calendarizzati □ Colloqui individuali su richiesta □ Comunicazioni sul diario □ Documento di valutazione quadrimestrale Cronoprogramma incontri con le famiglie degli alunni Criteri di valutazione DATA 06.12.2013 10.02.2014 11.04.2014 20.06.2014 ORA 15.30-17.30 SEDE 16.00-18.00 SEDE 15.30-17.00 SEDE 16.00-18.00 SEDE IMPEGNI Visione Scheda di rilevazione intermedia bimestrale Visione Scheda valutazione I quadrimestre Visione Scheda di rilevazione intermedia bimestrale Consegna Schede valutazione finale La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni, a partire dalla classe prima della scuola primaria, va effettuata mediante l’attribuzione di voti espressi in decimi e riportati nel Documento di valuta-zione non solo in cifre, ma anche in lettere (art.2 del DPR n.122/2009). Solo nella scuola primaria la valutazione sarà integrata da un “giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno”. La valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica è espressa con giudizio sintetico riportato in una speciale nota allegata al documento di valutazione. La valutazione del comportamento degli studenti è espressa, nella scuo-la 97 primaria, attraverso un giudizio, mentre nella scuola secondaria di primo grado in decimi. Per la certificazione delle competenze, il Regolamento afferma che “le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi”. I criteri utilizzati per l’elaborazione dei giudizi globali nella scuola primaria sono i seguenti: INDICATORI PER DEFINIRE LA “VOCE”… DESCRITTORI SI OSSERVERA’… L’ALUNNO ● Rispetta le regole della convivenza. SOCIALIZZAZIONE Se e in che modo ● E’ disponibile con i com-pagni. ● Collabora con compagni e insegnanti. ● Presta attenzione alle le-zioni PARTECIPAZIONE Se e in che modo ● Chiede opportuni chiari-menti ● Interviene con contributi propri ● Esegue i compiti assegnati IMPEGNO Se e in che modo ● Si applica nello studio ● Affronta le difficoltà ● Sa organizzare il proprio lavoro ed il proprio tempo AUTONOMIA E PRODUZIONE Se e in che modo ● Sa esprimere le proprie esperienze ● Produce elaborati coerenti ● Conosce contenuti, procedimenti, tecniche LIVELLO Se e in che modo DI APPRENDIMENTO ● Organizza le proprie conoscenze ● Schematizza, classifica, utilizza dati 98 Descrittori corrispondenti al giudizio utilizzato per la valutazione del comportamento degli alunni nella scuola primaria OTTIMO L’alunno riflette sul proprio percorso di apprendimento. Partecipa in modo costruttivo a tutte le attività didattiche. Interagisce e collabora con compagni e docenti. Assume un ruolo positivo all’interno del gruppo. Sa assumersi la responsabilità dei propri doveri. Comprende l’importanza delle regole e le rispetta pienamente. DISTINTO Si impegna costantemente. Partecipa con interesse costante a tutte le attività didattiche. Collabora con compagni e docenti. Comprende l’importanza delle regole e le rispetta. BUONO Mostra buoni ritmi di apprendimento. Generalmente partecipa con interesse alle attività didattiche. Conosce e rispetta le regole con-venute. SUFFICIENTE Mostra un discreto interesse per le attività didattiche. Interagisce e collabora con adulti e compagni in modo discontinuo. Non sempre rispetta le regole convenute. NON SUFFICIENTE Alunno poco motivato, partecipa alle attività con interesse superficiale e scarso impegno. Non riconosce e rispetta i ruoli di adulti e compagni. Interagisce con il gruppo in modo inadeguato e scorretto. Non rispetta le regole convenute. Indicatori e descrittori per la valutazione del comportamento nella scuola secondaria di I grado Voto in IMPEGNO COMPORTAMENTO PARTECIPAZIONE deci mi E RESPONSABILITA’ 10 Stabilisce sempre rapporti corretti e di collaborazione con compagni, docenti e personale. Rispetta in modo consa-pevole e spontaneo le regole. Assume un ruolo responsabile e attivo all’in-terno del gruppo. Partecipa con attenzio-ne, impegno e in modo costruttivo a tutte le at-tività didattiche. Rispetta in modo consapevole e puntuale le consegne. 9 Stabilisce rapporti sempre corretti con i compagni, docenti e personale. Ri-spetta in modo spontaneo le regole. Assume un ruolo responsabile all’in-terno del gruppo. Partecipa con attenzio-ne, impegno e interes-se costanti a tutte le attività didattiche. Porta a termine in modo responsabile gli impegni assunti. 8 Stabilisce rapporti corretti con com-pagni, docenti e personale. Rispetta le regole. Interagisce con il gruppo in modo efficace. Partecipa con atten-zione e impegno as-sidui. Si dimostra costante nel rispettare le re-gole. 7 Stabilisce rapporti abbastanza corret-ti con compagni, docenti e personale. Conosce le regole, ma non sempre le rispetta spontaneamente. Interagisce con il gruppo in modo positivo. Generalmente parteci-pa in modo attento e con interventi perti-nenti. Porta quasi sempre a termine gli impegni assunti. 6 Generalmente stabilisce rapporti cor-retti con compagni, docenti e per-sonale. Conosce solo parzialmente le regole e le rispetta con difficoltà. In-teragisce con il gruppo solo se gli vie-ne richiesto. Presta attenzione solo in alcune situazioni e partecipa alle attività con interesse ed impe-gno settoriali. Talvolta non è puntuale nel rispettare le consegne. 5 Non riesce a stabilire rapporti cor-retti con compagni docenti e per-sonale. Non comprende l’importanza delle regole e non le rispetta. Interagisce con il gruppo solo in modo inadeguato e scorretto. Si distrae con facilità e partecipa alle attività con interesse superfi-ciale e scarso impegno. Si dimostra alterno nell’impegno e stenta a rispettare le conse-gne. 99 Il voto del comportamento indica il progresso comportamentale, culturale e la partecipazione attiva e consapevole alla vita scolastica, con ripercussioni sulla valutazione globale degli alunni e, quindi, anche sulla promozione. Descrittori per la valutazione quadrimestrale Voti in decimi DESCRITTORI DESCRITTORI SCUOLA SCUOLA SECONDARIA PRIMARIA DI I GRADO Completo e consapevole raggiungimento degli obiettivi. 10 Ascolta, mantenendo concentrazione e interes-se. Riferisce verbalmente con chiarezza. Usa un linguaggio appropriato e ben articolato. Sa uti-lizzare autonomamente gli apprendimenti in situazioni diverse, apportando contributi perso-nali. Si esprime con un lessico ricco e appro-priato. Si impegna e partecipa in modo costante, attivo e autonomo. Organizza il lavoro con ordi-ne e precisione, rispettando i tempi assegnati. Completo raggiungimento degli obiettivi. 9 Ascolta con buon interesse e concentrazione. Riferisce verbalmente con proprietà lessicale. Usa un linguaggio appropriato e ben articolato. Ha capacità di sintesi e rielaborazione perso-nale. Sa utilizzare autonomamente gli apprendi-menti in situazioni diverse. Approfondito e consapevole raggiungimen-to di tutti gli obiettivi. Competenze consoli-date. Piena acquisizione di capacità cri-tiche. Conosce in modo approfondito e coordinato i contenuti disciplinari, arricchiti da collega-menti interdisciplinari. Utilizza con padro-nanza gli strumenti anche in situazioni nuove. Possiede un metodo di studio personale e ben strutturato. Coglie con sicurezza i nessi logici ed esprime giudizi motivati. Riorganizza dati e concetti da cui sa trarre deduzioni logiche. Si esprime sia oralmente che per iscritto in modo fluido, utilizzando un lessico ricco ed appropriato. Ha acquisito ottime competenze di analisi e sintesi e una piena autonomia di rielaborazione e valuta-zione critica. Partecipa al dialogo educativo in modo costruttivo. Ha lavorato con costan-za e senso di responsabilità. Completo raggiungimento degli obiettivi. Acquisizione di competenze sicure ed e-sperte. Conosce in modo approfondito i contenuti disciplinari, arricchiti da collegamenti interdi-sciplinari. Possiede un organico metodo di studio e una significativa padronanza dei lin-guaggi specifici. Coglie con sicurezza i nessi logici. Riorganizza con agilità e originalità dati e concetti. Sia oralmente che per iscritto, si esprime in modo fluido. Partecipa in modo costruttivo. Ha lavorato in modo costante e responsabile. Pieno raggiungimento degli obiettivi. Pieno raggiungimento degli obiettivi. Com-petenze acquisite in modo stabile. Sa utilizzare gli apprendimenti in situazioni di-verse. Si esprime con un lessico corretto. S’im-pegna e partecipa in modo costante. Organizza il lavoro con ordine, rispettando i tempi asse-gnati. Ha capacità di sintesi e di rielaborazione personale. Ha acquisito una conoscenza ampia dei vari contenuti curricolari. Sa operare collegamen-ti tra i contenuti medesimi con discreta auto-nomia. Comunica il suo pensiero con ordine, chiarezza espositiva e proprietà lessicali. Coglie in modo coerente i nessi logici. Evidenzia un proficuo metodo di studio. Sa rico-noscere analogie e differenze, stabilire rela-zione tra varie problematiche, formulare giu-dizi. Ha raggiunto un soddisfacente livello di competenze di analisi, sintesi e rielabora-zione personale. Ha partecipato in modo attivo e costante. 8 100 Raggiungimento complessivo degli obiettivi. Adeguato raggiungimento degli obiettivi. Competenze complessivamente acquisite. Ascolta con buon interesse e concentrazione. Riferisce verbalmente, rispettando le sequenze temporali. Sa applicare gli apprendimenti in si-tuazioni analoghe. Organizza il lavoro in modo abbastanza ordinato, rispettando i tempi asse-gnati. Le sue conoscenze, pur non essendo appro-fondite, risultano sostanzialmente corrette ed ordinate. Sa operare i collegamenti tra i con-tenuti con coerenza, ma senza un’organica rielaborazione. Sa cogliere e stabilire relazio-ni in problematiche semplici. Evidenzia un metodo di studio abbastanza autonomo, ma non sempre efficace. Ha raggiunto un buon livello di abiti operativi in ogni area discipli-nare. La sua partecipazione al lavoro scola-stico è stata nel complesso assidua. Raggiungimento degli obiettivi minimi. Ac-quisizione delle competenze fondamentali. 7 Raggiungimento degli obiettivi minimi. Se indirizzato, sa applicare le conoscenze in si-tuazioni analoghe. Si esprime con un lessico ab-bastanza corretto. Si impegna e partecipa in mo-do sufficientemente adeguato. Generalmente organizza il suo lavoro in modo sufficientemen-te ordinato. 6 Raggiungimento parziale degli obiettivi minimi. Sa applicare con poca autonomia gli apprendi-menti. Utilizza un lessico poco preciso. Si im-pegna e partecipa in modo discontinuo. Ascolta con difficoltà di concentrazione. Ha un metodo di lavoro disorganizzato e frammentario. 5 Non raggiungimento degli obiettivi minimi. 4 Anche se guidato, dimostra difficoltà nell’appli-care gli apprendimenti. Utilizza un lessico limitato e impreciso. Impegno non adeguato. Ha un metodo di lavoro disorganizzato e frammen-tario. 101 Conosce le linee essenziali dei contenuti di-sciplinari, che riesce ad applicare in modo a-deguato soltanto in situazioni note. Si espri-me con un lessico abbastanza corretto sia o-ralmente che nella produzione scritta. Evi-denzia un metodo di studio sufficientemente autonomo. L’utilizzo dei linguaggi specifici è appena appropriato. Ha seguito le varie atti-vità didatticoeducative con impegno rego-lare. Parziale raggiungimento degli obiettivi mi-nimi. Limitata acquisizione delle compe-tenze fondamentali. Conosce in modo approssimativo e superfi-ciale i contenuti e non sa collegarli tra loro. Si esprime con un linguaggio impreciso sia nella forma verbale che nella produzione scritta. Evidenzia un metodo di studio non del tutto adeguato. Ha acquisito limitate competenze di analisi, di sintesi e di auto-nomia operativa. Ha partecipato in modo po-co attivo al lavoro scolastico, mostrandosi al-terno nell’impegno. Mancato raggiungimento degli obiettivi mi-nimi. Acquisizione di competenze assolu-tamente inadeguate alla classe frequentata dall’alunno. Le sue conoscenze sono molto frammentarie, alcune volte prive di significato. Anche se opportunamente guidato, utilizza in modo la-cunoso gli strumenti e i metodi. Non coglie i nessi logici. Si esprime con un linguaggio povero, impreciso e ripetitivo. Le sue competenze di analisi e di sintesi sono assoluta-mente carenti, inadeguate alla classe frequen-tata dall’alunno. Ha lavorato con scarsa ap-plicazione e non è stato quasi mai puntuale nel rispettare le consegne. Descrittori per la valutazione del colloquio pluridisciplinare dell’esame di Stato della scuola secondaria di I grado Voti in DESCRITTORI decimi 10 9 8 7 6 5 4 Il candidato ha condotto il colloquio secondo il piano ideativo proposto dalla traccia, operando scelte strutturali e lessicali efficaci logicamente ed appropriate linguisticamente al contesto. L’esposizione è stata ricca e fluida. I contenuti pluridisciplinari sono stati comunicati in modo sicuro, completo e rigoroso. Sono state evidenziate elevate capacità di analisi, sintesi, riflessione e valutazione critica. Il candidato ha impostato il colloquio con precisione e creatività, evidenziando conoscenze ap-profondite degli argomenti trattati, ottime competenze di elaborazione personale, sicurezza ed autonomia nell’organizzazione dei concetti e nei collegamenti pluridisciplinari. Ha saputo sce-gliere espressioni appropriate linguisticamente al contesto. Il candidato ha individuato con chiarezza le diverse componenti del colloquio pluridisciplinare e ha organizzato il discorso in modo preciso e coerente. Più che soddisfacente è stata la cono-scenza degli argomenti proposti, comunicati con scorrevolezza espressiva e organicità di pen-siero. Il lessico adoperato è risultato appropriato e specifico. L’alunno ha dato prova di saper effettuare opportuni collegamenti logici e di essere in possesso di valide capacità di osser-vazione e analisi. Il candidato ha organizzato con ordine logico il proprio pensiero e le proprie informazioni. Ha saputo scegliere semplici espressioni e vocaboli sostanzialmente adeguati linguisticamente al contesto. Buoni i livelli dei suoi abiti conoscitivi e di acquisizione dei linguaggi specifici disciplinari. Il candidato, in sede di colloquio, ha dimostrato di conoscere in maniera essenziale i temi trat-tati, esprimendosi con un linguaggio semplice, ma corretto. Nel fare i collegamenti tra i vari contenuti culturali, si è mostrato piuttosto impacciato e ha evidenziato interessi personali limita-ti. Il livello degli abiti operativi risulta accettabile in tutte le aree disciplinari. Sebbene opportunamente guidato, il candidato non è riuscito a coordinare i vari argomenti, esprimendosi in modo confuso, slegato e approssimativo. Il lessico adoperato, molto spesso, non è stato utilizzato secondo il giusto significato. Le conoscenze dell’alunno sono frammentarie, l’acquisizione dei linguaggi specifici disciplinari risulta lacunosa. Il candidato ha evidenziato conoscenze fortemente lacunose, anche in presenza di un percorso proposto dal ragazzo stesso. Si è espresso con un linguaggio stentato, impreciso e ripetitivo. Sebbene opportunamente sollecitato con domande guida formulate in forma semplice, l’alunno non è riuscito a focalizzare nessun argomento o problema. 102 Descrittori per la valutazione finale dell’esame di Stato conclusivo del Primo ciclo d’istruzione Voti DESCRITTORI in decimi 10(*) Conosce i contenuti culturali in modo puntuale, rigoroso e con spunti di originalità. Sa individuare con molta facilità i problemi proposti ed operare analisi approfondite. Il processo dialogico è sempre estremamente chiaro e corretto, sia oralmente che per iscritto. Sa collegare argomenti diversi, cogliendo analogie e differenze in modo logico e sistematico anche in ambiti disciplinari diversi. Sa trasferire le conoscenze acquisite da un modello all’altro, apportando valutazioni e contributi personali significativi. Ha acquisito un metodo di lavoro autonomo, ben strutturato, efficace. 9 Il candidato comprende e conosce tutti i contenuti curricolari svolti. Li sa applicare e con-testualizzare, rielaborare, analizzare e sintetizzare. Usa il lessico e la terminologia specifica in modo preciso e personalizzato. Per l’esecuzione delle prove disciplinari, organizza con disin-voltura conoscenze e competenze, scegliendo in modo consapevole strategie più adeguate allo scopo. Ha acquisito un metodo di studio produttivo ed efficace. 8 Il candidato conosce i contenuti culturali in modo completo ed abbastanza approfondito. Sa individuare i concetti, i procedimenti, i problemi proposti; riesce ad analizzarli efficacemente, stabilendo relazioni e collegamenti appropriati. Esprime con correttezza e organizzazione logica adeguate valutazioni personali, riuscendo a muoversi anche in ambiti disciplinari diversi. Ha acquisito un metodo di studio organico e sicuro. 7 L’alunno sa utilizzare le proprie conoscenze in modo adeguato allorché affronta situazioni di apprendimento simili tra loro o solo parzialmente variate. E’ capace di spiegare e rivedere il proprio percorso di studio, comunicandone i risultati con un linguaggio generalmente corretto. Procede con sufficiente autonomia nell’organizzazione del lavoro. 6 L’allievo possiede conoscenze e competenze indispensabili a raggiungere gli obiettivi minimi stabiliti. Si muove solo in contesti noti, ovvero riproduce situazioni che già conosce, ma ne-cessita di indicazioni per affrontare situazioni parzialmente variate. Comunica i risultati dell’apprendimento in modo semplice, con un linguaggio sufficientemente corretto. General-mente organizza il lavoro in modo poco preciso, ma accettabile. 5 Il candidato conosce in maniera frammentaria e superficiale le informazioni, le regole e la terminologia di base. E’ impreciso rispetto a quanto sa fare, per cui necessita di sollecitazioni e di indicazioni dell’insegnante per perseguire gli obiettivi disciplinari. Non è in grado di organiz-zare le competenze acquisite, né di ricostruire il percorso del proprio lavoro. Comunica i risultati dell’apprendimento con poca proprietà lessicale. Avendo un metodo di studio disordinato, com-mette errori anche nell’esecuzione di lavori semplici. 4 L’alunno evidenzia gravi lacune nella conoscenza dei vari contenuti. Non sa individuare se non solo superficialmente le informazioni essenziali contenute nel messaggio orale e scritto, né sa distinguere gli elementi fondamentali di un problema. Non sa esporre e né strutturare il discorso in modo logico. Non riesce a comprendere le richieste e a rispondere in modo pertinente. Non ha ancora acquisito un accettabile metodo di lavoro. (*) La C. M. n. 49 del 20 maggio 2010, confermata dalla C. M. n. 46 del 26.05.2011 e dalla C. M. n. 48 del 31.05.2012, prevede che, “a coloro che conseguono un punteggio di dieci decimi, può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità”. Certificazione delle competenze disciplinari La legge n. 169 del 30 ottobre 2088 stabilisce che, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado, i docenti elaborino, per ogni singolo alunno, una Certificazione delle competenze. Anche il Regola-mento sulla valutazione (DPR n. 122/2009) prevede tale certificazione, con valutazione in decimi, alla fine della Scuola primaria e del primo ciclo di istruzione. 103 I docenti del nostri Istituto hanno adottato per la scuola primaria e per quella secondaria di I grado, per l’anno scolastico 2013/2014, i due modelli di certificazione delle competenze qui di seguito riportati. Su questi modelli, i docenti, durante gli scrutini di fine anno scolastico (scuola primaria) o d’esa-me (scuola secondaria) certificano le competenze degli alunni. La certifica-zione, firmata dal Dirigente e dal Presidente della commissione d’esame (scuola secondaria), viene distribuita alle famiglie. Nell’elaborazione dei predetti modelli, i docenti hanno avuto come cornice di riferimento le recenti Indicazioni nazionali per il curricolo, che tracciano la strada in materia di competenze. In tale documento ministeriale, difatti, le competenze sono chiaramente esplicitate come traguardi di sviluppo alla fine della primaria e della secondaria di I grado. Il testo e la struttura delle Indicazioni valorizza la verticalità del curri-colo, consente scelte graduali e progressive, costituisce un‘occasione impor-tante per superare la separatezza culturale e pedagogica fra scuola dell’infan-zia, primaria e secondaria di i grado. La lettura, in continuità verticale, dei traguardi di competenza proposti dalle Indicazioni, risulta assai utile, perché dà senso alla scelta e all’imposta-zione dei contenuti. Questi ultimi, non intesi come acquisizioni a se stanti, indicano la pista da seguire e finalizzano l’azione didattica in termini forma-tivi, fornendo un’idea concreta del percorso di sviluppo della persona. 104 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI Discipline Italiano 1a lingua comunitaria: Inglese 2a lingua comunitaria: Francese Competenze Ascolta, comprende e comunica oralmente. Legge, com-prende e rielabora testi di tipo diverso. Produce testi scrit-ti adeguati alle situazioni comunicative. Riconosce le strutture della lingua. Arricchisce il lessico. Analizza e interpreta generi letterari. Comprende messaggi orali brevi, per interagire con i compagni e con il docente. Legge semplici testi scritti per estrarre informazioni essenziali. Produce messaggi orali per impostare scambi comunicativi sugli aspetti del pro-prio vissuto. Produce in forma scritta un breve testo su un modello dato. Comprende semplici testi. Svolge compiti secondo le in-dicazioni date in lingua francese. Produce testi corretti, coerenti e coesi. Descrive aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Interagisce in una conversazione su argomenti quotidiani e noti. Confronta culture e civiltà diverse. Storia Individua relazioni causali tra fatti storici. Ricava infor-mazioni da testi vari, mappe, tabelle e strumenti carto-grafici. Utilizza il lessico fondamentale della disciplina. Comprende i fondamenti e le istituzioni della vita sociale, civile de politica. Geografia Si orienta e colloca nello spazio fatti e fenomeni. Osser-va e descrive paesaggi geografici, utilizzando linguaggi e strumenti adeguati. Comprende la relazione tra uomo e ambiente. Comprende le caratteristiche della nostra civil-tà e quelle delle altre civiltà del mondo. Matematica Esegue calcoli e misurazioni. Applica procedimenti e re-gole. Riconosce e risolve situazioni problematiche. Leg-ge, interpreta e utilizza informazioni di provenienza stati-stica. Comprende e usa in modo appropriato il linguag -gio specifico. Scienze Conosce e osserva fatti e fenomeni. Interpreta e spiega fenomeni diversi attraverso relazioni e inferenze. Rap-presenta e interpreta dati raccolti, anche da prove speri-mentali. Individua e analizza strutture, sistemi e problematiche. Comprende e usa il linguaggio specifico. Tecnologia Analizza la realtà circostante con approccio problema-tico. Spiega i fenomeni e i procedimenti tecnologici. Ha sviluppato abilità grafiche. Riconosce ed analizza il set-tore produttivo di provenienza di oggetti presi in esame. Comprende e usa la tecnologia specifica. Musica Ascolta e riconosce alcuni generi musicati. Scrive sem-plici elementi di teoria musicale. Sa analizzare le fonda-mentali strutture del linguaggio espressiva. Possiede una terminologia sufficiente a definire i fenomeni sonori incontrati nelle proprie esperienze musicali. Arte e immagine Educazione fisica Comportamento Legge e interpreta i contenuti di messaggi visivi, rap-portandoli ai contesti in cui sono stati prodotti. Produce messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi. Riconosce e legge le tipologie principali dei beni artisticoculturali. Utilizza efficacemente le proprie capacità in condizioni normali di esecuzione. Usa consapevolmente il linguag-gio del corpo, utilizzando vari codici espressivi. Rispetta le regole delle discipline sportive praticate. Combina la componente comunicativa e quella estetica. Rispetta le norme disciplinari d’istituto. Cura la propria persona. Stabilisce sempre rapporti corretti e collaborati-vi con compagni, docenti e personale. Partecipa con co-stante interesse alle attività didattiche. E’ puntuale nell’adempimento dei suoi doversi scolastici. Riflette cri-ticamente sul proprio percorso di apprendimento. 105 Livello di Valutazione competenza espressa in (*) decimi (*) SCUOLA PRIMARIA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI Livello di Discipline Competenze competenza (*) Italiano Lingua comunitaria: Inglese Padroneggia gli strumenti espressivi e argomentativi indi-spensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale e non in vari contesti. Comprende i contenuti di semplici testi. Produce testi in forme adeguate a scopo e a destina-tario. Legge testi letterari di vario genere appartenenti al-la letteratura dell’infanzia sia a voce alta con tono espre-sivo, sia con lettura silenziosa e autonoma. Riconosce messaggi verbali orali e semplici testi scritti. Svolge compiti secondo le indicazioni date in lingua stra-niera. Comprende frasi ed espressioni di uso frequente. Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Storia Ricava informazioni da fonti di diverso tipo. Colloca gli eventi storici nello spazio e nel tempo. Individua le rela-zioni tra gruppi umani e aree territoriali di appartenenza. Riferisce le conoscenze acquisite con una terminologia specifica. Geografia Si orienta nello spazio e sulle carte geografiche. Rico-nosce gli elementi naturali che caratterizzano gli am-bienti. Coglie e descrive le relazioni tra elementi fisici ed antropici. Conosce i vari aspetti delle regioni geografiche italiane. Matematica Raccoglie, organizza e interpreta dati. Individua le stra-tegie appropriate per la soluzione di problemi. Utilizza le tecniche e le procedure di calcolo aritmetico anche sotto forma grafica. Padroneggia i concetti elementari della matematica. Scienze Osserva, esplora, descrive e analizza i fenomeni dell’am-biente naturale e antropico. Riconosce relazioni, modifi-cazioni, rapporti causali, sviluppando atteggiamenti di cu-riosità, di rispetto e salvaguardia. Individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria espe-rienza, dai discorsi degli altri, dai testi letti. Tecnologia Usa correttamente gli attrezzi di lavoro. Applica con sicu-rezza le regole del disegno. Esegue correttamente le pro-cedure richieste e lavora nei tempi stabiliti. Esplora ed in-terpreta il mondo fatto dall’uomo. Esamina oggetti e pro-cessi in relazione all’impatto con l’ambiente. Musica Usa con espressività, sia collettivamente sia individual-mente, vocalità e strumentalità di diverso genere. Utilizza alcune strutture fondamentali del linguaggio musicale, mediante l’ascolto di brani di epoche e generi diversi. Arte e immagine Educazione fisica Comportamento Descrive, rappresenta e ricostruisce la realtà e le esperienze attraverso semplici linguaggi espressivi. Riconosce intuitivamente il patrimonio artisticoculturale nel territorio e adotta pratiche di rispetto e salvaguardia. Impiega schemi motori e posturali, interagendo in situa-zioni combinate e simultanee. Rispetta le regole dei gio-chi sportivi praticati, utilizzando le proprie abilità e assu-mendo un ruolo attivo nel gruppo. Rispetta le norme disciplinari della scuola. Cura la pro-pria persona. Si comporta sempre in modo corretto con docenti e compagni. Partecipa con interesse alle attività didattiche, apportandovi proficui contributi. Nell’esecuzione del lavoro assegnato è sempre puntuale e ordinato. 106 Valutazione espressa in decimi (*) (*) DESCRIZIONE DEI LIVELLI Livelli generali di competenza Livello Valutazione di espressa competenza in decimi Le competenze sono manifestate in modo eccellente con: ● Completa autonomia, originalità, responsabilità. dieci/10 ● Ottima consapevolezza e padronanza di conoscenze e relative abilità. III ● Ottima integrazione dei diversi saperi. Livello Le competenze sono manifestate in modo sicuro con: avanzato ● Completa autonomia, originalità, responsabilità. nove/10 ● Piena consapevolezza e padronanza di conoscenze relative abilità. ● Efficace integrazione dei diversi saperi. Le competenze sono state manifestate in modo soddisfacente con: ● Buona autonomia, originalità, responsabilità. otto/10 ● Buona consapevolezza e padronanza di conoscenze e relative II abilità. Livello ● Buona integrazione dei diversi saperi. Le competenze sono state manifestate in modo positivo con: medio ● Discreta autonomia. sette/10 ● Discreta consapevolezza di conoscenze e relative abilità. ● Discreta integrazione dei diversi saperi. Le competenze sono state manifestate in modo essenziale con: I ● Relativa autonomia. Livello ● Basilare consapevolezza di conoscenze e relative abilità. sei/10 di base ● Parziale integrazione dei diversi saperi. L’autovalutazione d’istituto La Scuola dell’Autonomia, che si pone come obiettivi l’efficacia e l’ef-ficienza, chiede agli operatori scolastici di valutare non solo le competenze acquisite dagli alunni, ma anche se stessi. Autovalutare significa monitorare, verificare per individuare i punti di forza e di debolezza delle scelte, al fine di apportare modifiche, se necessario, per migliorare l’Offerta formativa ed elaborare una progettualità più idonea e mirata. Saranno oggetto di autovalutazione: ■ le scelte educative ■ le scelte culturali 107 ■ le scelte didattiche ■ le scelte organizzative MEZZI Questionari mirati DESTINATARI ■ Alunni ■ Famiglie ■ Docenti ■ Personale ATA TEMPI Annualmente l’istituzione scolastica organizza momenti di autovaluta-zione, per verificare la qualità del servizio scolastico. I dati ricavati dalle indagini dei vari monitoraggi, effettuati dalle due Figure strumentali dell’Area 1, divengono oggetto di studio e riflessione da parte dello staff di dirigenza e del Collegio docenti. Tali dati saranno utilizzati nella revisione delle linee programmatiche in relazione alla definizione del Pof del prossimo anno scolastico. 108 109 110
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