Mangiare&Bere

Anno scolastico 2013/2014
Via Nazionale, 62 - 82030 – Dugenta (BN) Tel e Fax 0824978051 C.F. 92029920623
E-mail [email protected]/ PEC: [email protected]/ SITO WEB: www.icdugenta.it
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “L. DA VINCI” – DUGENTA (BN)
SCUOLE DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO
DUGENTA – LIMATOLA – FRASSO TELESINO
Insieme per pensare, agire, crescere
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Le figure strumentali dell’Area 1
Il Dirigente scolastico
Ins. Teresa Corsini
Dott.ssa Maria Rosaria Icolaro
Prof. Pasquale Viola
Anno scolastico 2013/2014
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4
PR E M E S SA
Il P.O.F. dell’Istituto Comprensivo di Dugenta parte dalla memoria e dall’esperienza di ciascun
docente e considera la diversità, progettuale e meto-dologica, una ricchezza nell’interazione di conoscenze, di esperienze e di comuni-cazione dei processi didattici ed educativi, in un sistema di relazioni interne positi-ve, che si traducano in clima generale sereno e collaborativo nella scuola tutta.
Gli elementi che unificano e caratterizzano il nostro Istituto sono:
◙ la centralità dell’alunno;
◙ l’interazione costante con le famiglie;
◙ l’attenzione al territorio per la costruzione di una cittadinanza attiva;
◙ la dinamicità culturale fondata sulla ricerca metodologico-didattica e sull’esperienza.
L’Istituto utilizza
■ l’autonomia didattica per rispondere in modo qualificato, unitario e consape-vole al compito istituzionale di educare, istruire e orientare;
■ l’autonomia di ricerca, per sperimentare e monitorare metodologie specifi-che, nell’ottica di un processo di miglioramento continuo, e per elaborare pro-getti interni.
Alla base di ogni azione didattica c’è la condivisione di strategie funzio-nali ad una corretta e
realistica lettura dei bisogni formativi. La strada trac-ciata è quella della flessibilità e della diversificazione, che consentono di rego-lare i tempi di insegnamento sui ritmi di apprendimento.
L’Autonomia comporta la costituzione di un sistema di valutazione efficace i cui fondamenti
sono l’affidabilità, l’univocità e la trasparenza. Il Piano dell’Offerta Formativa, quindi, è un progetto
attento al rinnovamento del curricolo e della metodologia didattica, al monitoraggio, alla continua riprogettazione del-le attività.
Come espressamente richiesto dalle Indicazioni per il Curricolo e dalle successive indicazioni ministeriali, l’I. C. sperimenta attività di ricerca-azione finalizzate alla definizione delle competenze chiave
di cittadinanza attraverso l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze disciplinari esplicitate nei
curricula d’Istituto. Le Nuove indicazioni Nazionali per il Curricolo del Primo ciclo d’istruzione individuano come competenze chiave quelle riportate nella Raccomandazioni del Parlamento Europeo del 23
aprile 2008:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale.
La costante ricerca in campo didattico favorisce la diversificazione delle attività formative, anche
attraverso l’uso consapevole di strumenti interattivi (PC, LIM), affinché i bisogni formativi si traducano
in competenze permanenti (Life Long).
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SEZIONE I
IDENTITÀ
DELLA SCUOLA
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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L’Istituto Comprensivo Statale “Pasquale Di Cerbo” di Dugenta – il cui
bacino di utenza si identifica con il territorio di Dugenta, Limatola e Frasso Telesino, con una popolazione complessiva di circa 10000 abitanti – com- prende i seguenti plessi:
■ Scuola secondaria di I grado di Dugenta
■ Scuola secondaria di I grado di Limatola
■ Scuola secondaria di I grado di Frasso Telesino
■ Scuola primaria di Limatola Capoluogo
■ Scuola primaria di Limatola “A. G. P.”
■ Scuola primaria di Dugenta Capoluogo
■ Scuola primaria di Dugenta “Tore”
■ Scuola primaria di Frasso Telesino
■ Scuola dell’infanzia di Dugenta Capoluogo
■ Scuola dell’infanzia di Dugenta “San Nicola”
■ Scuola dell’infanzia di Limatola “Toraldo”
■ Scuola dell’infanzia di Frasso Telesino
Questi gli altri dati dell’Istituto:
Alunni frequentanti
Scuola dell’infanzia
150
Scuola primaria
446
Scuola secondaria di I grado
189
Numero totale frequentanti
785
Classi di scuola secondaria di I grado
14
Classi di scuola primaria
26
Sezioni di scuola dell’infanzia
8
Docenti in servizio
102
Docenti amministrati
Personale ATA
92
Unità amministrate
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Sul territorio funzionano anche tre scuole paritarie dell’infanzia.
L’unione dei due Istituti in uno solo ha comportato cambiamenti signi-ficativi,
che si possono riassumere in:
•
aumento del numero di docenti ed alunni;
•
incontro proficuo fra metodologie diverse, che si rivolgono ad alunni di
differenti età, con interessi e bisogni specifici;
•
nuove opportunità per lo sviluppo di strategie didattico-metodologiche, che
realizzano una continuità tra i vari ordini di scuola.
L’ambiente socioeconomico di riferimento è caratterizzato principalmente da attività legate all’ortofrutticoltura, alla piccola imprenditoria, all’artigianato, al terziario e ai servizi.
Le famiglie degli alunni, pur presentando profili socioculturali anche molto
diversificati, sono, nel complesso, sensibili e partecipi alle iniziative della scuola,
attente alle esigenze e all’andamento scolastico dei propri figli.
Da alcuni anni, le scuole di Dugenta, Limatola e Frasso Telesino accol-gono alunni appartenenti a famiglie di provenienza geografica diversa. Questi alunni
stranieri continueranno ad essere accompagnati in un percorso forma-tivo rispettoso della cultura di origine ed adeguato ai bisogni individuali, per favorire la costruzione dell’autonomia personale e una reale integrazione nel tessuto sociale.
Il nostro istituto, inoltre, favorisce l’inserimento e l’integrazione degli alunni
diversamente abili, tradizionalmente supportati dai docenti anche con progetti specifici, proponendo un’interazione educativa positiva con tutte le componenti del
gruppo classe e preoccupandosi della costruzione del progetto di vita di tali allievi.
CONTESTO SOCIOCULTURALE DEL TERRITORIO
Dugenta
Il territorio di Dugenta, situato a 48 chilometri dal Capoluogo di pro-vincia, è
zona cerniera fra Terra di Lavoro e Valle Telesina e sfrutta i be-nefici influssi del
fiume Volturno. È ben collegato agli altri centri per mezzo di un’efficiente rete di
comunicazione, pullman e treni.
Sull’intero territorio è diffusa la coltivazione del tabacco, con la pre-senza di
colture in serre. Molto fiorente è l’attività ortofrutticola, coltivazio-ne della vite, fiore all’occhiello delle colline pedemontane.
Negli ultimi anni il Comune è stato coinvolto in una profonda trasformazione. La società prettamente contadina è divenuta imprenditoriale con tendenza a valoriz-zare i prodotti tipici. Molto attivi gli agriturismi e alle-vamenti di bufali.
Il territorio di Dugenta mutua la sua dimensione culturale dall’eredità storica
dei Gambacorta – Caracciolo.
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Nel territorio, anche per effetto di protocolli d’intesa stipulati dalla scuola
con Pro Loco, Comune, associazioni sportive e di tempo libero, si organizzano di
frequente spazi culturali aperti ad un pubblico anche adulto. Tali spazi tendono a
coniugare l’Istruzione, con il turismo, per raccogliere e va-lorizzare la cultura locale, le tradizioni, gli usi, i costumi, interventi neces-sari per la ricerca e la costruzione della propria identità. La scuola non esclu-de la ricerca di partecipazione alle
proprie attività di altri Enti, quali il servizio di volontariato civile, le associazioni
sportive, le parroc-chie.
La scuola, con i suoi spazi e modeste strutture, in un territorio avaro di impianti di tempo libero, svolge un ruolo centrale nella vita del paese.
La popolazione, costituita per un terzo da anziani, indica come emer-gente il
tema della solidarietà e del rispetto.
Nel contesto sociale, da alcuni anni, sono presenti famiglie e gruppi di famiglie extracomunitarie di provenienza geografica diversa, portando nella scuola pro
-blemi di accoglienza e di integrazione.
Sono scarsi i ritrovi ricreativi e sportivi, mancano centri di diffusione della cultura, fatta eccezione della scuola. La parrocchia assolve poco il suo compito
educativo, in quanto le associazioni non risultano adeguatamente organizzate.
Limatola
Il comune di Limatola è posto alla sinistra del Volturno, nella cosiddet-ta media valle del fiume, a 54 Km da Benevento, di cui il paese è provincia. Ha continuità territoriale con il Comune di Sant’Agata dei Goti e affinità con esso di natura
culturale e socioeconomica. Costituisce geograficamente un cuneo inserito nella
provincia di Caserta, da cui dista soltanto 12 chilometri: di qui diversi tentativi della popolazione, tra l’altro fino ad oggi risultati infruttuosi, di aggregarsi a tale provincia.
Il contesto socioeconomico, prevalentemente agricolo fino agli anni ottanta,
trova attualmente le sue risorse in vari ambiti lavorativi: artigianato, commercio,
piccola imprenditoria, servizi (pubblica istruzione, forze dell’or-dine, sanità…).
I nuclei familiari godono generalmente di un discreto tenore di vita, do-vuto
soprattutto alle capacità lavorative dei cittadini, alla felice posizione geo-grafica, al
bagaglio di esperienze accumulato dagli abitanti nei Paesi esteri.
La disoccupazione è al di sotto della media nazionale e campana (8% della popolazione attiva). Il tasso rilevato si riferisce soprattutto alla disoccu-pazione intellettuale e agli operai licenziati da tre fabbriche locali.
Negli ultimi anni, a Limatola si è registrato un incremento abitativo e demografico di gran lunga superiore in percentuale a quello provinciale. Si è passati dai
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3255 abitanti del 1961 ai 3744 del 1999 e ai 4055 del 30 novembre 2013 (dati attinti
all’anagrafe municipale), superando il consistente decre-mento degli anni ’70 e ’80.
Attualmente, il trend è positivo per un lieve incre-mento delle nascite e per un fenomeno spontaneo di spostamento di abitanti dalle città verso zone tranquille. Si
sta rivelando sempre più sensibile l’ingres-so di extracomunitari. Ne sono domiciliati nel Comune circa 200, di pro-venienza per lo più rumena, marocchina, albanese, algerina, tunisina e ucraina.
Le abitazioni sono situate maggiormente in pianura, dislocate su un asse stradale di 14 Km, tra i monti Tifatini e il fiume Volturno; solo una minima parte degli abitanti risiede nel centro storico, posto sulla collina a ridosso del castello medioevale. La densità abitativa è superiore a quella media della provincia, in quanto
solamente poche zone non sono adatte agli insediamenti umani.
I collegamenti con i paesi circostanti sono agevoli: in pochi minuti, sono raggiungibili le autostrade e le vie di comunicazione più importanti.
Dall’analisi dei dati sul grado di istruzione media degli abitanti, si evince che
l’analfabetismo strumentale è ormai da tempo debellato; il tasso rilevato, l’1% della
popolazione (cfr. anagrafe comunale), si riferisce a popolazione anziana con età
media di oltre 75 anni. La licenza media, grazie alla scuola media dell’obbligo che
opera nel paese da oltre 50 anni, è il titolo di studio prevalente. Negli ultimi anni, si
è molto incrementato il numero dei laureati, con prevalenza dell’area tecnicoscientifica. La dispersione scolastica, fino ai quattordici anni, è del tutto assente; si
rileva, anche se in misura lieve, nel biennio della scuola secondaria superiore (sul
posto non ci sono istituzioni scolastiche di 2° grado e le stesse sono raggiungibili
con i pullman di linea o con mezzi privati).
Le località di riferimento per il proseguimento degli studi sono nell’or-dine:
Caserta, Sant’Agata dei Goti, Maddaloni, Castelvenere,Telese, Caiazzo.
Preoccupa un certo analfabetismo di ritorno per i giovani precocemente impiegati nelle fabbriche o nell’artigianato locale.
I servizi sociali sono per lo più in via di organizzazione, in quanto solo da pochi anni, con il miglioramento del livello di istruzione, se ne comincia ad avvertire
la mancanza. Lo sviluppo di un consistente terziario, che ha seguito l’abbandono
dell’agricoltura, ha portato con sé la nascita di associazioni a carattere culturale.
Sono scarsi i ritrovi ricreativi e sportivi, mancano centri di diffusione della
cultura, fatta eccezione della scuola. La parrocchia assolve poco il suo compito educativo, in quanto le associazioni non risultano adeguatamente organizzate.
FRASSO TELESINO
Frasso Telesino è situato sul versante occidentale del Taburno Camposauro,
tra le cime rocciose del monte Sant’Angelo e le vette di monte Cardito e di Serra
del Ceraso. Confina con i comuni di Dugenta, Melizzano, Cautano, Sant’Agata dei
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Goti, Solopaca, Tocco Caudio, Vitulano.
E’ sede della Comunità montana del Taburno e dista 34 chilometri dal capoluogo di provincia. Compreso tra i 65 e i 1220 metri sopra il livello del mare, ha una superficie di 22 Kq.
Il comune di Frasso, nel censimento del 1991, ha fatto registrare una popolazione pari a 3203 abitanti. Nel censimento del 2011, invece, gli abitanti sono stati
2404, avendosi quindi nel ventennio1991-2011 una variazione percentuale di abitanti pari al -24,94%. Attualmente la popolazione è di 2382 anime.
Il paese è a vocazione prevalentemente agricola; infatti, il terreno, in gran parte
collinare, risulta sfruttato soprattutto per la produzione di olio e di vino (Aglianico,
Piedirosso, Falanghina). Ma nel centro sannita, da circa un ventennio, nel processo di formazione del reddito, l’agricoltura recita un ruolo marginale, in quanto si
sono affermate figure professionali nuove e attività lavorative diversificate, che investono i settori secondario e terziario (artigia-nato di produzione e di servizio,
commercio, piccola imprenditoria, sanità, pubblica istruzione).
GLI EDIFICI SCOLASTICI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
La scuola seconda-ria di I grado
risiede nell’edificio costruito alla fine
degli anni ’90 per ri-spondere alle esigenze della popolazione scola-stica. Tale
stabile e' costituito da n. 6 aule, una sala adibita a mensa, una sala professori,
una sala per i collaboratori scolastici, i
servizi igienici. Vi sono, inoltre, un atrio polifunzionale, in cui si svolgono
convegni
Edificio di Scuola Secondaria di I grado di Dugenta Capoluogo.
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L’edificio, che ospita la scuola primaria e
la scuola secon-daria, si sviluppa su tre
livelli. Al piano terra, è situato il locale
mensa con i relativi servizi, la bi-blioteca
e la palestra. Il primo piano è occupato
dalla scuola pri-maria. Sono presenti 5
aule didattiche, un ampio salone, la sala
professori, i servizi igienici. Il secondo piano, che ospita la scuola secondaria di I
grado, comprende tre aule didattiche, un
laboratorio, un ampio salone, la sala professori, i servizi igienici. gni, maniEdificio di scuola primaria e scuola secondaria di I grado di
Frasso Telesino.
festazioni e mostre, e n. 4 labora-tori
(artistico, scientifico, musicale e linguistico). A circondare lo stabile vi è un ampio spazio esterno, dove recen-temente sono stati
costruiti campi di calcetto e pallavolo, aiuole e spazi verdi.
La scuola secondaria di I grado di Limatola comincia a funzionare, in un edificio parrocchiale, nell’ottobre del 1954 co-me
scuola media privata con una sola prima
classe di 9 alunni. L’anno successivo, accanto ad una prima di 16 allievi, funziona
una seconda di 7 ragazzi. Alla fine degli
anni Cinquanta, gli studenti frequentanti
sono oltre 70. Il 1° ottobre 1960, diviene
sezione staccata dell’allora scuola media
di Telese e, dopo alcuni anni, ottiene
l’autonomia.
Edificio di scuola primaria e secondaria di I grado di Limatola
Capoluogo
Dopo aver operato per oltre quarant’anni nella predetta struttura parrocchiale, la scuola
secondaria, insieme con la primaria di Limatola capo-luogo, è attualmente ospitata in questo stabile, ubicato in posizione baricen-trica rispetto al vasto e segmentato territorio comunale.
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Edificio di scuola primaria e dell’infanzia
di Dugenta Capoluogo
Edificio
di scuola primaria
e dell’infanzia
di Dugenta “San Nicola”.
Edificio
di scuola dell’infanzia
di Limatola “Toraldo”
.
Scuola dell’Infanzia
di Frasso Telesino.
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Edificio
di scuola primaria
di Limatola “A. G. P.”
Situata in prossimità del centro del
paese con accesso da Via Portella, si
svi-luppa su di un unico piano.
MISSION
… per una esplicitazione delle finalità
Il nostro Istituto riconosce, come proprie, le finalità generali di forma-zione dell’uomo e del
cittadino italiano ed europeo in crescita, attraverso lo sviluppo del senso critico e l’assunzione di
responsabilità civili, morali e pro-fessionali, che conferiscono significato e dignità alla vita. Pertanto, la nostra istituzione scolastica intende realizzare un progetto didattico-formativo condiviso, che pone lo studente al centro dell'interesse e degli interventi di educa-zione, di istruzione e
di formazione.
La nostra Scuola vuole promuovere la sua offerta formativa in due precisi ambiti:
1
2
la crescita della persona come cittadino attivo in grado di inserirsi consa-pevolmente
nella società, con una propria personalità e un si-stema di valori, acquisiti anche
nell'ambito scolastico.
la crescita della persona intesa come sviluppo delle personali attitudini, capacità, interessi e abilità, per promuoverne la piena inclusione so-ciale e professionale.
A tal fine, cercherà di:
■ accompagnare e aiutare gli allievi nel loro sviluppo cognitivo, motorio, affettivo, emotivo,
religioso (IDENTITÁ)
■ trasmettere il patrimonio culturale della comunità in cui sono inseriti, aiutandoli a sviluppare gli atteggiamenti idonei ad una civile convi-venza democratica come il rispetto di sé,
degli altri e dell'ambiente, la tolleranza, la condivisione, l'accettazione delle regole
(CITTADI-NANZA ATTIVA)
■ sviluppare i processi cognitivi e metacognitivi di ciascuno, stimolan-done l'interesse e sviluppandone le motivazioni (PERSONALIZZA-ZIONE)
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■ fornire conoscenze, sviluppare le abilità e le competenze specifiche (FORMAZIONE)
Attraverso il sostegno e la collaborazione delle famiglie, delle reti di scuole, degli enti territoriali e delle Istituzioni nazionali ed europee, ci si propone di raggiun-gere i seguenti obiettivi
strategici:
◙ innalzare il livello medio delle competenze logico-linguistiche, lingui-stico-espressive e logicomatematiche degli studenti;
◙ potenziare l’insegnamento delle lingue straniere e dell’informatica e fa-vorirne più in generale
l’apprendimento;
◙ impegnarsi con rigore e attenzione pedagogica sia nel lavoro di acco-glienza, integrazione e riorientamento sia in quello di orientamento for-mativo;
◙ valorizzare per quanto possibile le eccellenze;
◙ curare e valorizzare il profilo professionale e l’aggiornamento culturale dei docenti e del personale.
Nel perseguire le finalità anzidette, la nostra scuola sarà impegnata a rendere l’alunno protagonista del suo processo di apprendimento, ponendosi come
luogo dell’accoglienza e dell’integrazione;
organizzazione aperta e sinergica, nell’osmotica relazione con la realtà locale;
luogo di sviluppo delle capacità di ciascuno per il raggiungimento di un possibile e diffuso
successo formativo.
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18
LE RISORSE UMANE
ORGANIGRAMMA
FUNZIONALE
DIRIGENTE
SCOLASTICO
2 COLLABORATORI
DIRETTORE SERVIZI GENERALI
E AMMINISTRATIVI
COLLEGIO DEI DOCENTI
FUNZIONI STRUMENTALI
COORDINAMENTO
DIDATTICO
COORDINATORI
DIPARTIMENTI
DI PLESSO
Preposto alla direzione, al coordinamento, alla promozione e alla valo-rizzazione delle risorse
umane e professionali con connesse responsabilità in relazione ai ri-sultati, il Capo d’Istituto assicura la gestione unitaria dell’isti-tuzione scolastica e la finalizza all’obiettivo della qualità dei
processi forma-tivi, predisponendo gli strumenti attuativi del Pof.
Il dirigente scolastico valorizza le risorse umane, al fine di garantire la qualità del successo
scolastico degli alunni e la qualità dell’organizzazione del sistema scuola.
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L’ufficio di Dirigenza, composto dallo stesso Dirigente, è supportato, sul piano organizzativo, da
una serie di “figure di sistema”.
Dirigente Scolastico
Dott.ssa Maria Rosaria Icolaro
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
Sig.ra Maria Luigia Rainone
STAFF
Il collaboratore vicario
Ins. Anna Maria Corbo
Collaboratori
II collaboratore
Prof. Carmine Di Cerbo
Ins. Teresa Corsini
Figure Strumentali dell’Area 1 - Gestione del Pof
Prof. Pasquale Viola
Figura Strumentale dell’Area 2 - Sostegno ai docenti
Prof.ssa Maria Teresa Di Palma
Prof.ssa Antonietta Fasulo
Figure Strumentali dell’Area 3 - Sostegno agli alunni
Figura Strumentale Area 4-Gestione nuove tecnologie
Ins. Maria Lucia Lia
Prof. Carmine Iacovella
COORDINATORI DI PLESSO
Scuola dell’infanzia – Dugenta Cap.
Ins. Angelina Garofano
Scuola dell’infanzia – Dugenta “San Nicola”
Ins. Angelina Garofano
Scuola dell’infanzia – Limatola
Inss. Ciavatta e Montesarchio
Scuola dell’infanzia - Frasso Telesino
Ins. Clelia Longo
Scuola primaria - Dugenta
Ins. Elvira Ottin
Scuola primaria – Limatola cap.
Ins. Maria Laura Carrese
Scuola primaria- Limatola A. G. P.
Scuola primaria Frasso T.
Scuola secondaria di I grado - Dugenta
Scuola secondaria di I grado -Limatola
Ins. Gisella Cecere
Ins. Domenica Del Vecchio
Prof. Carmine Di Cerbo
Prof. Giovanni De Rosa
Scuola secondaria di I grado- Frasso T.
Prof.ssa Anna Vassallo
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COORDINATORI DI CLASSE E SEGRETARI
Scuola
Scuola dell’infanzia – Dugenta
Cap. e Dugenta “San Nicola”
Coordinatore di classe
Segretario
Angelina Garofano
Marcasciano Filome(coordina i consigli di intersezio- na
ne)
Fiorenza Ciavatta
Scuola infanzia – Limatola
(coordina i consigli di intersezio- Lidia Montesarchio
ne)
Longo Clelia
Scuola dell’infanzia-Frasso T.
(coordina i consigli di intersezione)
Cl. IA Donato Marilina
Cl. IB Verdicchio Amalia
Cl. IIA Dragone Carmela
Scuola primaria di Limatola ca- Cl. IIB Giovanna Di Cerbo
poluogo
Cl. IIIA Nassi Anna
Dragone Carmela
Cl. III B Laura Gallo
Maria Laura Carrese
(coordina i consigli di Interclasse)
Cl. I Gisella Cecere
Scuola primaria
di Limatola “A . G. P.”
Scuola primaria
di Dugenta “P. Di Cerbo”
(coordina i consigli di Interclasse)
Cl. III Margherita Zarrelli
Cl. Giuliana Di Lorenzo
Cl. V Carmen Silvano
CL. I A Corbo Anna Maria
( coordina i consigli di interclasse)
CL. II A Vetere Anna
CL. III A Corsini Teresa
CL. IV A Di Nuzza Vincenza
CL. IV B Moriello Teresa
Cl.V A Mirra Gerarda
Cl.VB Lia Marialucia
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Lucia Gisondi
Teresa Moriello
COORDINATORI DI CLASSE E SEGRETARI
Scuola
Coordinatore di classe
Segretario
Classi I/V Maria Elvira Ottine
Scuola primaria
(Coordina i consigli di interclasse)
di Dugenta “Tore”
Rosa Macolino
Classi II e III Rosa Macolino
Cl. I Franco Rosa
Cl. II Villari Olga
Scuola primaria
Cl.III Riccio Vincenza M.
di Frasso Telesino
Cl. IV Cesare Palmina
Vincenza Riccio
Cl. V Del Vecchio Domenica
(Coordina i consigli di interclasse)
Cl. I A Lanni Annastella
Cl. Cl. II A Pasqualina De Cicco
Scuola secondaria di I grado
Cl. III A Caterina Mattei
di Dugenta
Cl. I B Gaetano Assuntina
I segretari saranno individuati ad ogni consiglio di classe a rotazione.
Cl. II B Romano Bebora
Cl. IA Viola Pasquale
Pelosi Concettina
Cl. IB Marrone Vincenza
Pelosi Concettina
Scuola secondaria di I grado
Cl. IIA Moretta Francesca
Leone Adriana
di Limatola
Cl. IIB De Rosa Giovanni
Riccio Nicoletta
Cl. IIA Falco Maria Rita
Mastroianni M. Donata
Cl. III B Fasulo Antonietta
De Lucia Anna
CL. IA Lanni Annastella
I segretari saranno individuati ad ogni consiglio di classe a rotazione.
Scuola secondaria di I grado
di Frasso Telesino
CL. IIA Grasso Ersilia
CL. III A Zangrillo Adalgisa
COORDINAMENTO AZIONI CON ASL
GLH
Prof. Adriano Pagnozzi
Coordinamento prevenzione DSA
Ins. Angelina Garofano
VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI
Membri titolari
Membri supplenti
Angelina Garofano, Rosa Macolino, Anna Vetere,
Antonietta Fasulo.
Teresa Moriello e Domenica Del Vecchio
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CONSIGLIO D’ISTITUTO E GIUNTA ESECUTIVA
Funzioni e competenze del Consiglio d’Istituto
I compiti e le funzioni del Consiglio d'Istituto sono definiti dall'art. 10 del D. Lgs.
16/04/1994 n. 297 e dagli artt. 2/3/4/5 del DPR 275/’99, come modificato dai DD.PP.RR.
156/’99 e 105/’01, nonché, per la parte contabile, dal D. I. 44/2001.
Il Consiglio d’Istituto:
□ elabora e adotta gli indirizzi generali del Pof;
□ approva il Programma annuale entro il 15 dicembre;
□ verifica lo stato di attuazione del programma entro il 30 giugno;
□ approva le modifiche al programma annuale;
□ approva, entro il 30 aprile, il Conto Consuntivo;
□ stabilisce l'entità del fondo per le minute spese (art.17, comma 1);
□ ratifica i prelievi dal fondo di riserva effettuati dal D. S. entro 30 giorni;
□ delibera sulle attività negoziali di cui all'art. 33, comma 1 del D. I. 44/2001;
□ determina i criteri e i limiti delle attività negoziali che rientrano nei com-piti
del D. S.
Fatte salve le competenze del Collegio dei docenti e dei Consigli di classe, ha po-tere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della
vita e dell'attività della scuola (Pof) nei limiti delle di-sponibilità di bilancio, nelle seguenti materie:
criteri generali per la programmazione educativa;
criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parasco-lastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recu-pero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione;
promozione di contatti con altre scuole o istituti, al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali inizia-tive di collaborazione;
partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di parti-colare
interesse educativo;
forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che pos-sono essere
assunte dall'Istituto;
esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, dell'Istituto e
sull'espletamento dei servizi amministrativi;
esercita funzioni in materia di sperimentazione
ed aggiornamento pre-viste dagli ar23
ticoli 276 e seguenti del D. Lgs. 297/’94;
esercita competenze in materia d'uso delle attrezzature e degli edifici scola-stici ai
sensi dell'art. 94 del D. Lgs. 297/’94 e degli artt. 2-3-4-5 del DPR 275/’99 come modificato dai DPR 156/’99 e 105/’01;
delibera, sentito per gli aspetti didattici il Collegio Docenti, le iniziative di-rette
all’educazione alla salute e alla prevenzione delle tossicodipen-denze;
delibera sulla riduzione delle ore di lezione per causa di forza maggiore estranee alla
didattica (art. 26, com. 8 CCNL);
delibera sulle modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le fami-glie, su
proposta del Collegio dei Docenti (art. 27, com. 4 CCNL);
si pronuncia su ogni altro argomento attribuito alla sua competenza dal T. U., dalle
leggi e dai re-golamenti;
sulle materie devolute alla sua competenza invia annualmente una rela-zione al Consiglio scolastico provinciale.
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IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
COMPONENTI
QUALIFICA
Maria Rosaria Icolaro
Membro di diritto
(Dirigente Scolastico)
Massimiliano Marotta
Presidente
Katia Iannotti
Vice presidente
Antonio Frese
Genitore
Clementina Donisi
“
Betty Gisondi
“
Mario Caruso
“
Bartolomeo Marotta
“
Cosimo Avilla
“
Anna Maria Corbo
Docente
Anna Di Cerbo
“
Carmine Di Cerbo
“
Maria Teresa Di Palma
“
Carmela Dragone
Segretario
Filomena Marcasciano
Docente
Angela Leonetti
“
Gerarda Mirra
“
Angelo Giaquinto
ATA
Nicola Spagnuolo
“
25
LA GIUNTA ESECUTIVA
COMPONENTI
QUALIFICA
Maria Rosaria Icolaro
Presidente
(Dirigente scolastico)
Maria Luigia Rainone (DSA)
Segretario
Anna Maria Corbo
Docente
Cosimo Avilla
Genitore
Clemente Donisi
Genitore
Nicola Spagnuolo
ATA
Competenze della Giunta esecutiva
La Giunta esecutiva:
predispone la relazione sul Programma annuale;
propone il Programma Annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto;
propone le modifiche al Programma annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto.
Avendo il DPR 275/’99, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche,
abrogato i commi 9, 10, 11 dell'art. 5 del D. Lgs 297/’94, la giunta ese-cutiva non ha più competenze in materia di provve-dimenti disciplinari a carico degli alunni, essendo queste state trasferite all'Or-gano di Garanzia interno all'Isti-tuto.
COLLEGIO DEI DOCENTI
Funzioni e competenze
Le competenze del Collegio dei docenti, fino alla riforma degli Organi collegiali, risultano
da una combinata lettura dell’art. 7 del T.U. 297/’74, di successivi prov-vedimenti normativi e
delle disposizioni del CCNL. Nel ri-spetto della libertà d’insegnamento costituzionalmente ga26
rantita a ciascun do-cente, il Collegio ha po-tere deliberante in ordine alla didattica e particolarmente su:
◙ l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa;
◙ l’adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare;
◙ l’adozione delle iniziative per il sostegno di alunni handicappati e di figli di lavoratori stranieri
e delle innovazioni sperimentali di autonomia rela-tive agli aspetti didattici dell’organizzazione
scolastica;
◙ la redazione del piano annuale delle attività di aggiornamento e forma-zione;
◙ la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri, ai fini della valutazione degli
alunni;
◙ l’adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di interclasse o di classe, e la scelta dei sussidi didattici;
◙ l’approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole;
◙ la valutazione periodica dell’andamento complessivo dell’azione didattica;
◙ lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comporta-mento degli alunni,
su iniziativa dei docenti delle rispettive classi, sentiti, eventualmente, gli esperti;
◙ la valutazione dello stato di attuazione dei progetti per le scuole situate nelle zone a rischio;
◙ l’identificazione e l’attribuzione di funzioni strumentali al Pof, con la defini-zione dei criteri
d’accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la
valutazione dei risultati at-tesi;
◙ la delibera, nel quadro delle compatibilità con il Pof e delle disponibi-lità fi-nanziarie, sulle attività aggiuntive di insegnamento e sulle attività funzionali.
Formula, inoltre, proposte e/o pareri:
► sui criteri per la formazione delle classi, l’assegnazione dei docenti e sull’orario delle lezioni;
► su iniziative per l’educazione alla salute e contro le tossicodipendenze;
► sulla sospensione dal servizio di docenti quando ricorrano particolari mo-tivi di urgenza.
Il collegio elegge, infine, i docenti che fanno parte del comitato di valu-tazione del servizio
del personale docente e, come corpo elettorale, i suoi rap-presentanti nel Consiglio di circolo o
d’Istituto.
SCUOLA INFANZIA
1) BAGNOLI RINA
7) GALLO ROSA
13) MONTESARCHIO LIDIA
2) BARATINI LIDIA
8) GAROFANO ANGELINA
14) NORELLI GIULIA
3) BUZZO ANNA
9) EONETTI ANGELA
15) RICCIARDI IMMACOLATA
4) CARRESE LUIGIA
10) LONGO CLELIA
16) SAIANO ANTONIETTA
5) CAVUOTO MARIA
11) MARCASCIANO FILOMENA
17) SANTORO ANNA
6) CIAVATTA FIORENZA
12) MAROTTA GIOVANNA
27
SCUOLA PRIMARIA
18)ARAGOSA TERESA
33)FERRIGNI ANTONIETTA
48)NAZZARO ADA
19)CAMPANILE M. AGNESE
34)FRANCO ROSA
49)NASSI ANNA
20)CARRESE MARIA LAURA
35)FUSCO PASQUALINA
50)NORELLI ANTONIETTA
21)CECERE GISELLA
36)GALLO LAURA
51)OTTIN ELVIRA MARIA
22)CESARE PALMINA
37)GISONDI LUCIA
52)RICCIO VINCENZA MARIA
23)COLUCCI ROSA
38)GUIDA ROSALBA
53)SALVIONE LOREDANA
24)CORBO ANNA MARIA
39)IANNELLA ANTONELLA
54)SILVANO CARMEN POMPEA
25)CORSINI TERESA
40)LIA MARIA LUCIA
55)TEDESCO M. CONCETTA
26)DEL VECCHIO DOMENICA
41)MACOLINO ROSA
56)VERDICCHIO AMALIA
27)DI CERBO ANNA
42)MASTROCINQUE CONSIGLIA
57)VETERE ANNA
28)DI CERBO GIOVANNA
43)MATERA M. ANTONIETTA
58)VILLARI OLGA
29)DI LORENZO GIULIANA
44)MERRONE MARINA
59)VISCUSI ROSALBA
30)DI NUZZO VINCENZA
45)MIRRA GERARDA
60)ZANDA ROSALBA
31)DONATO MARILINA
46)MONTELLA MIRIAM
61)ZARRELLI MARGHERITA
32)DRAGONE CARMELA
47)MORIELLO TERESA
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
62)CIARLO ANTONIETTA
74)GAETANO ASSUNTINA
86)GRASSO ERSILIA MARIA
63)CIERVO MARZIO
75)LEONE ADRIANA
87)RANAURO RITA
64)CIMMINO EUGENIA
76)MARINELLI LUCIA
88)IACOVELLA CARMINE
65)DE CICCO PASQUALINA
77)MARRONE VINCENZA
89)FALZARANO GIORGIO
66)DE ROSA GIOVANNI
78)MASTROIANNI M. DONATA
90)LANNI ANNASTELLA
67)DELLA PERUTA ROSSELLA
79)MATTEI CATERINA
91)VASSALLO ANNA
68)DELLO IACOVO DOMENICO
80)MORETTA FRANCESCA
92)SANTILLO M. PIA
69)DI CERBO CARMINE
81)PAGNOZZI ADRIANO
93)ROMANO M. DEBORA
70)DI PALMA MARIA TERESA
82)PELOSI CONCETTINA
94)TROIANO VALERIA
71)DI PAOLA MARISA
83)RICCIO NICOLETTA
95)MASOTTA PIERPAOLO
72)FALCO MARIA RITA
84)VIOLA PASQUALE
96)FASULO DANIELA
73)FASULO ANTONIETTA
85)ZANGRILLO ADALGISA
28
DOCENTI DI RELIGIONE
97)CICE CONCETTA
98)DE LUCIA ANNA
99)FUSCO A. MARIA
100)IZZO SANTINA
101)MOSCATO FRANCESCA
102)SQUEGLIA CARMELINA
RISORSE ESTERNE
…con cui interagisce la scuola
I rapporti fra l'Istituzione Scolastica e gli Enti Locali territoriali sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di:
■
promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli
EE. LL. mettono a disposizione delle scuole (personale per assistenza ai
soggetti diversamente abili, operatori in servizio civile, ecc.;
■
promuovere un impiego integrato del personale ausiliario statale (collaboratori scolastici) per una gestione razionale ed efficace in via prioritaria dei
servizi di assistenza agli alunni diversamente abili e in via subordinata dei
servizi di refezione scolastica;
■
realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finan-ziarie che gli
EE. LL. mettono a disposizione delle scuole;
■
promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori
de-gli orari di lezione per attività sportive e culturali di interesse generale.
29
ENTE
AREA INTERVENTO
Provincia di Benevento
Progetti di promozione storica e culturale
Educazione e Formazione Alimentare
STAP- Benevento
Fattorie Didattiche
Comuni di Dugenta, Limatola e Frasso T.
Rapporti istituzionali - Servizi generali e specifici
Pro Loco di Dugenta, Limatola e Frasso T.
Pace e legalità – Celebrazioni, mo-stre, convegni
Associazione Libero teatro
Linguaggio teatrale e musicale-coreutico
Associazione Melagrana
Disagio Giovanile
Ufficio di Piano ambito 5
Integrazione
Asl n° 1 sede di Telese e Montesarchio
Servizio Materno Infantile (UOMCI)
Casa di riposo “Al Prata”
Amorosi
Casa di riposo “Calicantus”
Limatola
Parrocchia San Biagio
Limatola capoluogo
Parrocchia Sant’Eligio
Limatola “Biancano”
Parrocchia Ognissanti
Limatola “A. G. P.”
Parrocchia San Tommaso Apostolo
Limatola “Giardoni”
Parrocchia Sant’Andrea Apostolo
Dugenta
Parrocchia San Nicola ad Orcula
Dugenta – Contrada San Nicola
Parrocchia Santa Giuliana
Frasso Telesino
Stazione Carabinieri
Dugenta e Frasso Telesino
ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA
CALENDARIO SCOLASTICO
Le attività didattiche iniziano 16 settembre. Si conclu-deranno il 7 giugno 2014
per le scuole primarie e secondarie di I grado e il 30 giu-gno per le scuole
 tutte le domeniche
 il giorno di lunedì dell’Angelo dopo
 il 1° novembre, festa di tutti i Santi
Pasqua
 il 25 dicembre, Natale
 il 25 aprile, anniversario della liberazione
 il 26 dicembre, Santo Stefano
 il 1° maggio, festa del lavoro
 il 1° gennaio, Capodanno
 il 2 giugno, festa nazionale
 il 6 gennaio, Epifania
della Repubblica
 il 3 febbraio (lunedì), la festa del Santo Pa-  il 30 novembre (sabato), la festa
trono di Limatola
del Santo Patrono di Dugenta
dell’Infanzia. Il calendario delle festività, in conformità alle disposizioni vigenti, è il
seguente:
Le vacanze natalizie saranno fruite dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014.
Le vacanze pasquali saranno fruite dal 17 al 22 aprile 2014
30
Le attività didattiche sono interrotte nei giorni:
◙ 2 novembre 2013 - Commemorazione dei defunti
◙ 4 marzo 2014 – Ultimo giorno di carnevale
Giorni di lezione
Sett.
Ott.
Nov.
Dic.
Gen.
Feb.
Mar.
Apr.
Mag.
Giu.
13
27
24
18
22
24
25
20
26
5
23
Dugenta
23
Limatola
Totale giorni di lezione: 204 (totale numero di ore 1224)
Calendario degli scrutini intermedi e finali
INIZIO
DELLE LEZIONI
Infanzia, Primaria,
Secondaria di I grado
TERMINE
DELLE LEZIONI
Primaria e Secondaria di I grado
SCRUTINI
INTERMEDI
Secondaria di I grado e Primaria
SCRUTINI FINALI
Secondaria di I Grado e Primaria
Scuola dell’Infanzia
16 settembre 2013
7 giugno 2014
30 giugno 2014
Entro la I settimana
di febbraio
Lunedì
Dugenta
9 e 10 giugno 2014
Martedì
Limatola
10 e 11 giugno 2014
Mercoledì
Frasso T.
11 giugno 2014
◘ Inizio il 13 giugno
ESAMI
◘ Sessione suppletiva 25
giugno/ 2 settembre 2014
Termine 30 giugno
PROVE INVALSI
In conformità con quanto previsto dalla direttiva MIUR, l’Invalsi provvederà alla rilevazione degli apprendimenti per gli alunni delle classi II e V della scuola primaria e della classe III
della scuola secondaria di I grado. Per la terza classe della scuola secondaria di I grado, si terrà
conto degli apprendimenti cui sono sottoposti gli studenti in occasione della Prova na-zionale
dell’esame di Stato del primo ciclo.
31
Il calendario della somministrazione delle prove INVALSI è il seguente:
6 maggio 2014
Scuola primaria
7 maggio 2014
Scuola primaria
19 giugno 2014
Scuola secondaria di
I grado
Prova preliminare di lettura per la classe II
Prova di italiano per le classi II e V
Prova di matematica per le classi II e V
Questionario studente per la classe V
Prova nazionale Esame di Stato
INCONTRI BIMESTRALI: INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA
•
Inizio dicembre: max due ore per informazione valutazione I periodo
•
Aprile: max due ore per informazione valutazione II periodo
•
Fine anno scolastico: consegna scheda di valutazione finale
Nel corso dell’anno:
•
Ricevimento su richiesta formale e concordata con il docente (non durante le lezioni).
•
Primaria: in coda alla programmazione settimanale o in orario di ricevimento.
•
Secondaria I grado: Quadro ora di ricevimento da pubblicare e rendere disponibile
all’utenza.
•
Fine I quadrimestre: illustrazione valutazioni apprendimenti e comp.
SCUOLE
DUGENTA
FRASSO T.
LIMATOLA
INFANZIA
Capoluogo/San Nicola
Santa Giuliana
Toraldo
dalle 16.30
alle 18.30
dalle 16.30
alle 18.30
dalle 16.30
alle 18.30
PRIMARIA
“P. di Cerbo”
Tore
Capoluogo Lim.
Limatola AGP
Capoluogo Frasso
dalle 15.30
alle 17.30,
dalle 16.45
alle 18.15
dalle 15,30
alle 17.30
SECONDARIA
DI I GRADO
“L. da Vinci”
Limatola
S.Giovanni Bosco
dalle 16.30
alle 18.30
dalle 15,30
alle 17.30
dalle 16.30
alle 18.30
32
CRITERI DIDATTICI GENERALI
E RIPARTO ORARIO DISCIPLINE
SCUOLA DELL’INFANZIA
Nella scuola dell’infanzia, i bambini alternano momenti di lavoro nel-la sezione, con compagni di tutte le età, a momenti di lavoro in gruppi di età.
Le attività e i percorsi educativi, che i bam-bini svolgono, mirano allo sviluppo delle competenze
suggerite dalle “Indicazioni na-zionali per il curricolo “ (Bozza del 4 settem-bre 2012) e sono relativi ai seguenti campi di esperienza:
■ IL SE’ E L’ALTRO
■ IL CORPO E IL MOVIMENTO
■ LA CONOSCENZA DEL MONDO (Oggetti, fenomeni, viventi - Numero e spazi)
■ I DISCORSI E LE PAROLE
■ IMMAGINI, SUONI, COLORI
Ciascuno dei 5 campi di esperienza delinea una prima mappa di lin-guaggi, alfabeti, saperi, in
forma di traguardi di sviluppo, che poi troveranno una loro evoluzione nel passaggio alla scuola
primaria.
Ogni sezione è affidata a due insegnanti contitolari, che condividono le principali decisioni,
e ciò vale ancor più per i momenti in cui due docenti si trovano a lavorare insieme
(compresenza).
Organizzazione. 25 ore d’obbligo, dal lunedì al venerdì/orario giornaliero alternato /
corresponsabilità del gruppo allievi nella fascia 11.00-13.00
Giornata didattica da programmare a cura dell’équipe di sezione.
Programmazione. 15 ottobre-15 gennaio-18 marzo, dalle ore 16.30 alle ore 18.00.
33
SCUOLA PRIMARIA
Giornata libera: da fruire in regime di orario definitivo, a rotazione annuale ove dovessero
coincidere più richieste sulle medesime giornate.
Il Curricolo d’Istituto della Scuola Primaria
di Dugenta e Limatola, considerate le risorse assegnate, al fine di ga-rantire gli orari già garantiti nei
decorsi anni scolastici, è strutturato nel corrente
anno scolastico in 29 ore settimanali curricolari obbligatorie. Sulla base della dotazione organica assegnata, nella volontà di garantire un tempo scuola rispondente alle esigenze delle famiglie espresse
all’atto delle iscrizioni, il Collegio dei docenti delibera la proposta del tempo scuola, ripartisce il monte
ore settimanale ed annuale per le singole discipline,
così come previsto dalla norma-tiva in materia (DPR
275/’99, art 4; DPR 89/’09, art 4, comma 3).
Nelle prime due classi, si potenzia il curricolo d’italiano, per l’attivazione di un percorso di
narrazione e lettura. All’insegnamento della lingua inglese si procede con l’attribuzione oraria
prevista dalla normativa e si pre-vede l’aggregazione anche di due ore consecutive di LS. Stessa
delibera per l’IRC. La disciplina Educazione fisica conserva per tutte le classi il pacchetto di 2 ore
ed è rispondente alla necessità di dar seguito ad un costante processo di crescita fisica armonica.
Il laboratorio verterà su tematiche ambientali, di storia locale e territorio.
34
Scuola primaria di Dugenta e Limatola
DISCIPLINE
ITALIANO
264h/231h
MUSICA
33h
EDUCAZ. FISICA
66h
ARTE
66h/33h
STORIA
66h
GEOGRAFIA
66h
LINGUA INGLESE
33/66/99h
MATEMATICA
165h
SCIENZE
66h
Tecnologia
33h
Lab.
AMBIENTE E
Classi I
Classi II
Classi III
Classi IV
Classi V
8
8
7
7
7
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
2
3
3
3
5
5
5
5
5
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
29
29
29
29
29
1
TERRITORIO
IRC
66h
Totale settimanale
Totale Curricolo Annuo 957 h
35
Scuola primaria di Frasso Telesino
Organizzazione oraria per discipline
Classi I
Classi II
Classi III
Classi IV
Classi V
8
2
8
2
7
1
7
1
7
1
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
2
3
3
3
6
6
6
6
6
2
2
2
2
2
1
1
1
1
5
5
5
5
5
2
2
2
2
2
MENSA
5
5
5
5
5
Totale settimanale
40
40
40
40
40
DISCIPLINE
ITALIANO
MUSICA
EDUCAZ. FISICA
66h
ARTE
STORIA
66h
GEOGRAFIA
66h
LINGUA INGLESE
33/66/99h
MATEMATICA
165h
SCIENZE
66h
TECNOLOGIA
33h
AMBIENTE E
TERRITORIO
IRC
66h
1
Il curricolo è organizzato in 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì. Sabato libero.
36
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Orario settimanale delle classi. L’orario deve prevedere una distribuzione e-quilibrata delle materie nell'arco della settimana, per consentire agli studenti di organizzare al meglio le attività di
studio e lo svolgimento dei compiti a casa. Per le materie con 2 ore curricolari (Francese, Musica,
Educazione fisi-ca, Tecnologia), vengono evitate lezioni in giorni consecutivi.
Orario giornaliero delle classi. L’orario deve consentire una distribuzione e-quilibrata delle lezioni nell'arco della mattinata, evitando concentrazioni ec-cessive di materie svolte dallo stesso
insegnante.
Utilizzo di aule attrezzate, laboratori, palestre. L’orario deve consentire il massimo utilizzo delle strutture scolastiche da parte delle classi nell’arco della settimana, evitando sovrapposizioni di
lezioni, che prevedono l’utilizzo della stessa struttura.
Lezioni di lingue straniere. L’orario deve evitare lezioni di Inglese e Francese in ore consecutive
nella stessa classe per non ingenerare confusione nell’apprendimento delle differenti strutture
linguistiche.
Lezioni di lingue straniere. L’orario deve evitare lezioni di Inglese e Francese in ore consecutive
nella stessa classe per non ingenerare confusione nell’apprendimento delle differenti strutture
linguistiche.
Prove di verifica di italiano e matematica. L’orario deve garantire ad ogni classe almeno un
blocco di 2 ore settimanali di Italiano e Matematica in prima fascia oraria (dalle 8 alle 11), per
consentire le migliori condizioni di svolgimento dei compiti di verifica.
37
Orario settimanale delle classi. L’organizzazione dell’orario scolastico av-viene in funzione
dell’equilibrio delle materie e favorendo un clima e tempi distesi per l’alunno, con alternanza di
campi/discipline.
Orario giornaliero delle classi. Distribuzione delle discipline per ogni classe nella giornata, tenendo conto del tasso di faticabilità e dei tempi di attenzione degli alunni, possibilità di accorpare le due ore di insegnamento di IRC e LS in un unico giorno per consentire agli allievi di lavorare con tempi distesi di apprendimento.
Il Curricolo d’Istituto della Scuola Secondaria di I grado di Dugenta e Frasso è strutturato
nel corrente anno scolastico in 36 ore (34+2) settimanali curricolari obbligatorie Il curricolo della
scuola secondaria di Limatola, invece, è organizzato in 30 ore settimanali.
Sulla base della dotazione organica assegnata, nella volontà di garantire un tempo scuola
rispondente alle esigenze delle famiglie espresse all’atto delle iscrizioni, considerata la opportunità di rendere l’orario di ingresso e di uscita, per tutte le classi, funzionale, il Collegio dei docenti delibera la proposta del tempo scuola, gli approfondimenti delle discipline, il riparto del monte
ore settimanale ed annuale per le singole discipline, così come previsto dalla normativa in materia (DPR 275/99, art 4; DPR 89/09, art 4, comma 3).
In tutte le classi si potenzia il curricolo di matematica (Dugenta e Frasso).
I docenti con disponibilità completeranno il proprio orario di servizio in:
□ sostituzione colleghi assenti;
□ in tutte le classi si potenzia il curricolo di matematica (Dugenta e Frasso Telesino).
I docenti con disponibilità completeranno il proprio orario di servizio in:
□ sostituzione colleghi assenti;
□ attività formative con alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della
religione cattolica;
□ attività di vigilanza e assistenza durante il tempo mensa;
□ attività di recupero e potenziamento.
38
Scuola secondaria di I grado di Dugenta e Frasso
Organizzazione oraria per discipline
DISCIPLINE
ITALIANO
264 h
MUSICA
66 h
EDUCAZ. FISICA
66 h
ARTE
66 h
STORIA
66 h
GEOGRAFIA
66 h
LINGUA INGLESE
99 h
LINGUA FRANCESE
66 h
MATEMATICA
198 h
SCIENZE
66 h
TECNOLOGIA
66 h
IRC
33 h
Totale settimanale
Totale annuale
Classi I
Classi II
Classi III
8
8
7
2
2
2
2
2
2
2
2
1
2
2
2
2
2
2
3
3
3
2
2
2
6
6
6
2
2
2
2
2
2
1
1
1
34h + 2h mensa = 36h
34h + 2h mensa = 36h
34h + 2h mensa = 36h
1122 h + 66 h mensa = 1188h
Monte ore minimo di frequenza = 891h (3/4 delle ore annuali)
39
Tempo scuola: orari provvisori e definitivi. Determinazione monte ore annuo ai
fini della validità dell’anno scolastico.
DUGENTA
SCUOLA DELL’INFANZIA
40 ore settimanali
Capoluogo e San Nicola
Preaccoglienza dalle ore 8.00
Da lunedì 16 a venerdì 20 settembre
(I settimana)
Dal 23 e fino ad inizio di mensa scolastica
Inizio delle attività
Termine delle attività
08.30
12.30
08.30
13.00
08.30
16.30
Lunedì/Venerdì
Dall’inizio della mensa scolastica fino
a sospensione del servizio stesso.
Lunedì/Venerdì
SCUOLA PRIMARIA
29 ore settimanali
Primarie “P. Di Cerbo” e “Tore”
Entrata
Uscita
Da lunedì 16 a sabato 21 settembre
(provvisorio)
08.15
12.15
Da lunedì 23 a 7 giugno
08.15
13.15 (lunedì/venerdì)
(Definitivo)
08.15
12.15 (sabato)
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
36 ore settimanali
Scuola secondaria “L. da Vinci”
Entrata
Uscita
Da lunedì 16 a sabato 21 (provvisorio)
08.20
12.20
Da lunedì 23 fino ad inizio mensa scolastica (provvisorio)
08.20
13.20
Dall’inizio della mensa scolastica
08.20
(definitivo)
08.20
13.20 Lun/merc/
ven/sab.
16.20 Martedì/
giovedì
40
LIMATOLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
40 ore settimanali
Plesso di Limatola “Toraldo”
Preaccoglienza dalle ore 8.00
Da lunedì 16 a venerdì 20 settembre
Inizio delle attività
Termine delle attività
(I settimana)
08.30
12.30
Dal 23 e fino ad inizio di mensa
08.30
13.00
08.30
16.30
scolastica
Lunedì/Venerdì
Dall’inizio della mensa scolastica
fino a sospensione del servizio
stesso.
Lunedì/Venerdì
SCUOLA PRIMARIA
29 ore settimanali
Limatola “Capoluogo”
Entrata
Uscita
Da lunedì 16 a sabato 21 settembre
(provvisorio)
08.20
12.20
08.20
13.20 (lunedì/
venerdì)
Da lunedì 23 a chiusura attività
didattiche
08.20
12.20 (sabato)
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
30 ore settimanali
Scuola secondaria “L. da Vinci”
Entrata
Uscita
Da lunedì 16 a sabato 21
(provvisorio)
08.15
12.15
Da lunedì 23 fino a chiusura
08.15
13.15 (LunedìSabato)
delle attività didattiche (definitivo)
41
FRASSO TELESINO
SCUOLA DELL’INFANZIA
40 ore settimanali
Plesso di Frasso “Capoluogo”
Preaccoglienza dalle ore 8.00
Da lunedì 16 a venerdì 20 settembre
Inizio delle attività
Termine delle attività
(I settimana)
08.30
12.30
Dal 23 e fino ad inizio di mensa scolastica
08.30
13.00
08.30
16.30
Lunedì/Venerdì
Dall’inizio della mensa scolastica fino
a sospensione del servizio stesso.
Lunedì/Venerdì
SCUOLA PRIMARIA
40 ore settimanali
Plesso di Frasso “Capoluogo”
Entrata
Uscita
Da lunedì 16 a sabato 21 settembre
(provvisorio)
08.15
12.15
Da lunedì 23 ad erogazione mensa
08.15
13.15 (lunedì/sabato)
08.15
16.15 (lunedì/sabato)
(provvisorio)
Dall’inizio della mensa scolastica
al termine (definitivo)
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
36 ore settimanali
Scuola secondaria
Entrata
Uscita
Da lunedì 16 a sabato 21 (provvisorio)
08.20
12.20
Da lunedì 23 fino ad inizio mensa scolastica (provvisorio)
08.20
13.20 (Lunedì-sabato)
08.20
13.20 Lun/merc/
ven/sab.
“San Giovanni Bosco”
Dall’inizio della mensa scolastica
(definitivo)
08.20
42
16.20 Martedì/
giovedì
Monte ore annuale di assenze consentito
Ai fini del calcolo del monte ore annuale di assenze consentito, pena la non
ammissione all'anno scolastico successivo, oltre alle assenze giornaliere, si computeranno i ritardi all’ingresso, le uscite anticipate e le assenze relative alla mancata
frequenza dell’attività di mensa scolastica ove attivata.
A tal fine, il Collegio dei docenti ha deliberato le seguenti deroghe:
 gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
 terapie e/o cure programmate adeguatamente documentate;
 attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal
C.O.N.I.
L’articolo 14, comma 7, del Regolamento (DPR 122/2009) prevede che “le istituzioni
scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione,
comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.
Delibera relativa all’attività alternativa per gli alunni non avvalentisi dell’insegnamento della religione cattolica:
Per gli alunni della scuola primaria di Limatola, approfondimento di italiano attraverso un
percorso di lettura creativa.
Per gli alunni di scuola secondaria di I grado di Limatola e secondaria di I grado di Dugenta, approfondimento di italiano attraverso un percorso di lettura specifica avvalendosi della
biblioteca scolastica.
Criteri generali per la partecipazione ai corsi di aggiornamento e individuazione tematiche anno scolastico 2013/2014
Per la formazione in autoaggiornamento, la partecipazione sarà possibile secondo i
seguenti criteri:
formalizzazione dell’istanza
concessione previa verifica della possibilità di sostituzione;
in caso di più richieste, compatibilmente alle esigenze interne, sarà autorizzato il
docente più giovane in servizio;
Considerata la priorità della formazione come diritto/dovere funzionale alla realizzazione e allo sviluppo della professionalità; considerata la formazione in servizio come strumento di miglioramento continuo per aggiornarsi, appro-fondire,
sperimentare ed implementare informazioni e competenze; tenuto conto delle attività inserite nel POF e la necessità di sostenere una piena attuazione del quadro innovativo generale, per l’anno scolastico 2013-2014 il Collegio dei docenti delibera
il seguente piano di formazione:
43
1.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2012. FORMAZIONE IN RETE CON SCUOLE ADERENTI
2.
FORMAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA (T.U.81/’08)
3.
FORMAZIONE PRIMO SOCCORSO
4.
FORMAZIONE REGISTRO ELETTRONICO
5.
FORMAZIONE IN METODOLOGIA DELLA DIDATTICA DELLA STORIA
ORARIO FUNZIONAMENTO UFFICI
Dirigenza scolastica e Segreteria
Apertura al pubblico
Utenza interna ed esterna
Dal lunedì al sabato
07.45 -13.45
Lunedì, mercoledì e venerdì
11.00 - 13.00
Martedì
15.00 - 17.00
SEZIONE II
LA PROGETTAZIONE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
nella logica della continuità verticale
verso traguardi di competenze
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Premessa
Nell’ambito della progettazione dell’offerta formativa, il nostro Istituto ritiene
fondamentale il coordinamento dei curricoli, sia sul piano teorico che su quello metodologico-operativo.
L’esigenza della continuità nasce dal garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo arti-colato e
multidi-mensionale del soggetto, il quale, pur nei cambiamenti evolu-tivi e nelle
diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità. Si tratta di individuare linee culturali comuni tra l’oggetto delle attività delle di-verse scuole per giungere
alla definizione di veri e propri percorsi su cui lavorare in modo coordinato, rispettando, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascun or-dine di scuola.
Lo sguardo verso i Traguardi di competenze garantisce la dimensione della
conti-nuità e dell’organicità del percorso formativo mentre la definizione di Obiettivi di apprendimento (in parte o completamente “diversi”) assicura la necessaria
di-scontinuità e specificità del percorso dei singoli ordini di scuola.
Emerge anche la necessità di una messa a punto di forme di omogeneizzazione il più elevate possibile tra gli “atteggiamenti” educativi dei diversi servizi
scolastici coinvolti: metodologia e strumenti della programmazione educativa e didattica, strategie e tecniche dell’osservazione e della valuta-zione.
Per quanto concerne la tematica della valutazione, che rientra strutturalmente
in un coerente progetto di continuità tra i diversi ordini scola-stici, si ritiene che occorrerà concordare comuni punti di vista sui seguenti aspetti:
● gli strumenti della misurazione/verifica
● i criteri della valutazione
● la messa a punto di forme adeguate di certificazione dei risultati scola-stici
Il curricolo verticale vuole esprimere l’impegno dell’Istituto, nella pie-na
condivi-sione di quanto sopra riportato, e nella realizzazione delle attività e dei
progetti in-seriti nel Piano dell’Offerta Formativa, in quanto si propone di adottare
sempre più consapevolmente questo modo di fare scuola, sia nelle normali attività
curri-colari, sia negli interventi di recupero e sostegno degli alunni con difficoltà di
ap-prendimento.
Il metodo consente di non separare rigidamente gli interventi individua-lizzati
dalla di-dattica normale e di applicare all’insegnamento l’attività di ri-cerca, che
comprende queste fasi:
46
■
fase introduttiva in cui vengono fornite le informazioni base
■
presentazione del compito
■
individuazione delle risorse occorrenti
■
valutazione delle attività
■
momento conclusivo per fare il punto su quanto appreso
Percorsi formativi
Il Pof acquista maggiore efficacia e validità quando riesce a fondare le sue scelte ed i suoi percorsi formativi su di un’attenta rilevazione e interpre-tazione:
◙ dei bisogni formativi degli alunni;
◙ delle aspettative delle famiglie, dei docenti e della comunità sociale nei
confronti della scuola;
◙ delle aspettative e competenze professionali degli operatori scolastici.
Bisogni formativi degli alunni
Dalle rilevazioni effettuate negli anni precedenti tra gli alunni del no-stro Istituto, emergono come prioritari i seguenti bisogni formativi:
■ importanza delle relazioni (con i compagni, insegnanti, personale ATA, operatori) per poter star bene a scuola;
■ maggior coinvolgimento nella scelta e nell’organizzazione delle attività didattiche;
■ esigenza di vivere esperienze interessanti e significative di apprendimento
nell’ambito scolastico (uscite didattiche, viaggi d’istruzione, visite gui-date) ed extrascolastico (corso per il patentino per gli alunni della scuola secondaria di I grado, attività corali per la scuola primaria e secondaria);
■ possibilità di affrontare gli apprendimenti in spazi diversificati;
■ utilizzo di metodi e strumenti differenziati per poter imparare in modo effi47
cace;
■ potenziamento di attività e modalità di lavoro che contribuiscono alla cre-scita integrale degli alunni;
■ essere informati sulle regole della scuola.
Aspettative delle famiglie
Le aspettative e le richieste prioritarie, che i genitori evidenziano nei confronti
della scuola, risultano essere le seguenti:
► trasmettere valori sociali e morali
► tener conto dei bisogni e degli interessi degli alunni
► fornire una preparazione adeguata
► motivare ad apprendere
► valorizzare le potenzialità e capacità di tutti
► sviluppare le capacità di stare/lavorare in gruppo
► incentivare il dialogo con gli alunni
Aspettative dei docenti
Una condizione indispensabile per un’efficace realizzazione del Pof è rappresentata dalla collaborazione tra docenti, dirigente, personale ammini-strativo e ausiliario. Le attese professionali sono le seguenti:
▓ riconoscimento sociale ed economico della figura dell’insegnante
▓ valorizzazione delle competenze professionali
▓ svolgimento del lavoro in un clima relazionale positivo centrato sul rispetto
e la collaborazione tra tutti coloro che operano nella scuola
▓ atteggiamento di fiducia da parte degli alunni e delle famiglie
▓ partecipazione costante delle famiglie al processo educativo nel rispetto dei
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ruoli specifici
▓ coinvolgimento delle agenzie formative del territorio
▓ maggior attenzione da parte degli Enti locali
Attese della comunità locale
L’Istituto Comprensivo istituisce un rapporto privilegiato con il proprio ter-
ritorio e con la sua comunità, che dalla scuola si attende:
□ un’offerta formativa qualificata
□ un contesto positivo di aggregazione e integrazione degli alunni
□ l’acquisizione di competenze e valori per gli alunni
□ l’opportunità di concrete collaborazioni
□ la valorizzazione del patrimonio culturale locale
□ la maturazione del senso di appartenenza alla comunità
Pertanto, la Scuola dell’Infanzia porrà come prioritaria:
♦ l’attenzione al clima, allo spazio accogliente, caldo e curato;
♦ ai tempi distesi, alla documentazione come processo che rende visibili le modalità e i percorsi di formazione e permette nel contempo di valutare i progressi
dell'apprendimento individuale e di gruppo;
♦ allo stile educativo improntato all'osservazione, all'ascolto e alla progettua-lità,
alla partecipazione, che sviluppa corresponsabilità e cooperazione.
La Scuola del primo ciclo porrà attenzione in particolare alla:
♦ dimensione comunitaria dell'apprendimento, "aiuto reciproco", "apprendi-men-to
nel gruppo cooperativo", di "apprendimento tra pari”. Porre l'ac-cento sui processi
di osservazione, di ricerca e scoperta, sull'esperienza di-retta e l'esplorazione indispensabili per produrre atteggiamenti di curiosità e flessi-bilità e per costruire forme di pensiero sempre più evolute.
♦ creazione di una didattica di tipo laboratoriale improntata all'operatività e ad una
migliore interattività tra docente e allievi, con un uso di materiali che sti-molino il
"fare", realizzazione di tempi più distesi;
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♦ creazione di situazioni variegate e motivanti per gli allievi, in cui i vari lin-guaggi
possano integrarsi.
♦ uso di didattiche innovative adottate per rafforzare la personalizzazione
dell’insegnamento. Si esplicita attraverso una diversa e flessibile organizza-zione
della classe ed una mobilità guidata degli alunni negli spazi opportu-namente predisposti, con il superamento della rigidità programmatica ed oraria delle varie discipline.
L’organizzazione del curricolo
Sulla base delle nuove disposizioni di legge, le scuole dell’infanzia e del primo ciclo sono chiamate alla costruzione del Curricolo, che è il processo attraverso il
quale si sviluppano e si organizzano la ricerca e l’innovazione educativa.
Il curricolo presenta una duplice articola-zione. La prima, di competenza dello Stato, è costituita dalle finalità, dagli obiettivi di apprendimento e dai traguardi per lo sviluppo delle com-petenze.
La seconda, affidata alle scelte specifiche delle singole scuole, è costituita dai contenuti, dai metodi, dall’organizzazione e dalla valutazione. Con una breve chiosa, si
potrebbe dire: allo Stato spetta di indicare dove andare, ossia
il sistema delle mete; alle scuole il come arrivarci, ossia il percorso.
Nell’elaborare il Curricolo, i docenti della nostra scuola
hanno proget-tato per i tre ordini d’istruzione un percorso
formativo che:
● mira a consolidare negli allievi un patrimonio di abilità, conoscenze e competenze stabili nel tempo, e dunque tale da permettere sempre ulteriori approfondimenti;
● risulta adeguato al patrimonio culturale, agli interessi e alle dimensioni di sviluppo degli stili cognitivi degli alunni;
● tiene conto delle aspettative delle famiglie e delle specifiche esigenze ter-ritoriali;
● garantisce la continuità trasversale fra i tre gradi di scuola e la continuità orizzontale come ponte tra scuola e ambiente;
● offre opportunità didattico-educative differenziate (recupero, consolidamen-to,
approfondimento);
● si arricchisce di attività progettuali interconnesse con le attività curricolari.
Scuola dell’infanzia
50
La Scuola dell’Infanzia si propone come contesto educativo, dove
l’apprendimento significativo avviene attraverso il gioco, la ricerca, la vita di relazione, l’esperienza diretta e l’osservazione.
L’esperienza didattica vissuta consente la rielaborazione a livello gra-fico, verbale e logico e la sistematizzazione dei vari linguaggi. Le linee pro-grammatiche di
tipo curricolare assumono il senso di una articolazione della scuola come ambiente
educativo intenzionalmente e professionalmente strut-turato pur mantenendo le
specifiche caratteristiche relazionali e didattiche.
La predisciplinarietà è la visione globale della cultura con particolare riferimento alle esperienze che il bambino compie nella gestione della sua quotidianità
scola-stica. Non esiste una pre-storia, una pre-matematica e così via: il curricolo è
un itinerario significante delle esperienze che l’alunno ha compiuto e compie nei
vari momenti indicativi della sua esistenza. La scelta dello sfondo integratore vuole
es-sere una trama che dà senso alle esperienze di gioco-apprendimento, che la
scuola realizza per traguardare le competenze negli alunni.
La Scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini:
lo sviluppo dell’identità
lo sviluppo dell’autonomia
lo sviluppo delle competenze
lo sviluppo della cittadinanza
Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e sentirsi sicuri nell’affrontare
nuove esperienze in un ambiente sociale allargato; imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica ed irripetibile, speri-mentare nuovi ruoli e
nuove forme di identità.
Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di inter-pretare
e governare il proprio corpo, partecipare alle attività in contesti di-versi, avere fidu
-cia in sé e fidarsi degli altri, realizzare le proprie attività, fare da sé sapendo chiedere aiuto, saper esprimere sentimenti ed emozioni, esplo-rare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana, saper motivare le proprie opinioni e le proprie
scelte, assumere atteggiamenti responsabili.
Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto, descrivere la propria
esperienza, narrando e rappresentando fatti significativi, sviluppare l’attitudine a
fare domande, riflettere.
Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e
la necessità di condividere regole per gestire i contrasti; significa porre le fondamenta di un atteggiamento democratico, eticamente orientato, a-perto al futuro e ri
51
-spettoso del rapporto uomo-natura.
Per la Scuola dell’infanzia la programmazione annuale ha il suo punto di riferi
-mento nei campi di esperienza, che si configurano come attività pro-pedeutiche
nei vari settori disciplinari:
■ Il sé e l’altro
■ Il corpo e il movimento
■ I discorsi e le parole
■ La conoscenza del mondo (oggetti, fenomeni, viventi – Numero e spazi)
■ Immagini, suoni, colori
Scuola Primaria
La scuola primaria è per eccellenza la scuola dell’alfabetizzazione di base che,
at-traverso l’incontro con le discipline, pone le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Le discipline, che inizialmente si presentano attraverso un
ap-proccio globale, arrivando poi via via ad una differenziazione, costituiscono il
“cuore” del curricolo e hanno lo scopo di sviluppare le competenze indispensabili
per continuare ad apprendere.
La scuola primaria intende privilegiare le competenze di base
● il potenziamento della lingua italiana parlata e scritta, anche tramite la promozione del piacere della lettura;
● l’ampliamento e il potenziamento della lingua straniera attraverso l’incontro con la
lingua parlata;
● lo sviluppo delle conoscenze matematiche e scientifiche che contribui-scono a mettere in stretto rapporto il “pensare” e il “fare”, offrendo stru-menti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro i fenomeni natu-rali, concetti e artefatti costruiti
dall’uomo;
● lo sviluppo e il potenziamento del linguaggio multimediale che proietta l’alunno
verso l’uso e il controllo delle nuove tecnologie;
● lo sviluppo della sensibilità ritmico–musicale e la padronanza del corpo co-me strumento di comunicazione, che mirano alla formazione completa dell’in-dividuo e
alla sua promozione culturale, come veicolo di dialogo tra generazioni.
Scuola secondaria di I grado
È la scuola che fa emergere le discipline come diversi modi di cono-scere il
mondo, come chiavi interpretative per affrontare la complessità del reale.
L’interazione e il dialogo tra le discipline mirano allo sviluppo di com-petenze ampie e trasversali, che rappresentano la condizione essenziale per la piena realiz52
zazione della persona e la capacità di esercitare una cittadinanza attiva.
Importante è la capacità di superare la settorialità delle discipline e usa-re gli
speci-fici linguaggi per pervenire ad un sapere integrato.
Altro obiettivo fondamentale è quello di rimuovere l’insuccesso scola-stico ed
in-nalzare il livello di apprendimento attraverso una padronanza delle discipline
ed una articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dello sviluppo
di competenze più ampie e trasversali.
Un apprendimento significativo si avvale di:
● un metodo di studio attivo e fortemente motivante. Insegnare a studiare in modo esplicito e diretto significa programmare interventi razionali finaliz-zati al controllo del modo e degli obiettivi dello studio delle diverse disci-pline in un misto
tra regolazione e autoregolazione nell’apprendimento. Si propone la ricerca di un
metodo dentro una pratica didattica caratterizzata da flessibilità, trasparenza, creatività, collegialità.
● una didattica di tipo laboratoriale. La sua peculiarità sta nella realizza-zione di una strategia che concretizza, attraverso azioni organizzate o af-frontando situazioni
problematiche, un processo dinamico e costruttivo in cui l’alunno, sostenuto dal
docente, si appropria di conoscenze e compe-tenze.
● un uso consapevole delle nuove tecnologie didattiche come supporto alle attività didattiche, in un ambiente di apprendimento più stimolante e for-mativo.
Progettazione curricolare
Le recenti Indicazioni nazionali per il Curricolo costituiscono la trama entro la
quale si artico-leranno le progettazioni annuali, che guarderanno con speciale attenzione alle otto competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal
Parlamento europeo con Raccomandazione del 23 aprile 2008.
Nella progettazione del lavoro curricolare, si prevedono in linea di massima
tre-quattro unità di apprendimento, articolate secondo obiettivi di ap-prendimento
(conoscenze e abilità), competenze attese, strategie metodologi-che, verifica e valutazione. Prima della stesura della progettazione, i Consigli di classe elaborano una
progettazione coordinata fondata sul principio della unitarietà e della trasversalità. L’insieme delle unità di apprendimento, incen-trate sui traguardi di competenza, costituisce il Piano personalizzato.
La struttura del modello progettuale adottato dalla scuola primaria e da quella
secondaria di I grado è la seguente:
Scuola primaria
53
□ UDA n.
□ Titolo
□ Periodo di svolgimento
□ Competenze specifiche
□ Abilità
□ Conoscenze
□ Compiti significativi
□ Evidenze
□ Metodologia
□ Strumenti di verifica
Scuola secondaria di I grado
□ Numero dell’Uda
□ Titolo
□ Periodo di svolgimento
□ Finalità
□ Obiettivi di apprendimento (conoscenze e abilità)
□ Evidenze
□ Compiti significativi
□ Verifiche
□ Valutazione
□ Strategie metodologiche
□ Materiale e strumenti
Scelte metodologiche
Per garantire concretamente non solo il diritto allo studio, ma anche e soprattutto il diritto all’apprendimento, la Scuola è impegnata nella ricerca,
nell’elaborazione e nella realizzazione di situazioni d’insegnamento-apprendimento rispondenti agli stili cognitivi degli alunni.
Le strategie didattico-educative finalizzate alla formazione, cioè alla matura54
zione delle facoltà psichiche ed intellettuali dell’alunno, sono, pertanto, improntate a criteri di flessibilità metodologica, tengono conto della motiva-zione e del
ruolo del docente animatore come fattori fondamentali dei pro-cessi cognitivi, prevedono l’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e l’attuazione di interventi
compen-sativi per gli alunni in difficoltà.
Scuola dell’Infanzia
Creare un ambiente accogliente e stimolante
Allestire salone e aule
Predisporre materiali motivanti: colori, carta, musicassette, pennarelli, pennelli, palle
Dialogare individualmente, stabilire rapporti personali e di piccolo gruppo
Osservare, registrare dati, verificare e valutare
Sottolineare l’importanza della vita di relazione, che diventa uno stru-mento
tramite il quale è facilitata la soluzione dei problemi
Considerare i bisogni e le caratteristiche proprie di ciascun bambino
Privilegiare il momento dell’ascolto
Strutturare in modo duttile e funzionale gli ambienti scolastici
Non separare gli aspetti cognitivi da quelli socio-affettivi o corporei
Considerare il gioco come risorsa privilegiata per apprendere
Dare spazio all’esplorazione e alla ricerca per soddisfare la curiosità
Valorizzare l’individualità
Utilizzare l’oggetto fantastico “mediatore”
Favorire la partecipazione a giochi particolarmente significativi
Scuola Primaria e Secondaria di I grado
Favorire la lezione dialogata
Promuovere l’uso del metodo della ricerca
Stimolare costantemente all’operatività
Educare allo studio individuale ed alla memoria
Abituare al confronto tra alunni e tra alunni ed insegnanti
Attuare verifiche puntuali e frequenti
Rendere flessibile la programmazione
55
Attuare progetti in funzione delle esigenze individuali
Utilizzare in maniera funzionale le compresenze nei laboratori per attività di
recupero o potenziamento
Mettere in atto la cooperazione e l'interscambio anche con il supporto di alunni
tutor
Incentivare il lavoro di gruppo
I metodi che vengono utilizzati per il raggiungimento delle conoscenze, abilità
e competenze sono i seguenti:
■ Metodo deduttivo ed induttivo
■ Metodo scientifico
■ Brain Storming
■ Problem Solving
■ Cooperative Learning
■ Circle time
Strategie per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Le strategie individuate, come necessarie per favorire l’apprendimento, acquistano maggiore rilevanza pedagogica nei confronti degli alunni con particolari bisogni educativi, per i quali si ritiene opportuno promuovere ul-teriori interventi:
Adattamento dei tempi e dei metodi ai contenuti della programmazione
Lavori di gruppo o in coppia all’interno delle ore curricolari e labora-toriali
Attenzione alle difficoltà
Esercitazioni guidate e differenziate a livello crescente di difficoltà
Esercitazioni guidate per migliorare il metodo di studio
Comunicazione con la famiglia per individuare percorsi comuni
Strategie per l’integrazione degli alunni stranieri
Nella nostra scuola c’è la presenza di alcuni alunni stranieri. Tale feno-meno ri
-chiede l’impegno, da parte degli insegnanti, a ricercare e individuare strategie didattiche e modalità organizzative che consentano di facilitare e di rendere effettiva
l’integrazione. I percorsi formativi per l’integrazione scola-stica e sociale di questi
56
alunni sono ca-ratterizzati da:
◊
◊
◊
◊
un’analisi approfondita della situazione comportamentale e cognitiva
degli alunni al momento del loro inserimento
una definizione di percorsi didattici personalizzati, per consentire il
supera-mento di difficoltà individuali
collegamenti con enti, associazioni, istituti, comunità etniche e religiose
una valorizzazione di usi e costumi del paese di origine, per favorire gli
scambi interculturali
Strategie per gli alunni diversamente abili
Per quanto riguarda l’integrazione degli alunni in situazioni di handicap, occorre considerare che per ciascuno, in base al profilo dinamico funzionale, sono
previsti obiettivi didattici, strategie e contenuti disciplinari diversificati rispetto al
gruppo classe con relative prove di verifica iniziali, intermedie e finali. Gli alunni
dispon-gono di materiali strutturati, sussidi e schede adeguati ai livelli cognitivi e
ai tempi di apprendimento: operano sia in classe che per piccoli gruppi. Nei mesi
di ottobre e maggio, incontri “dedicati” sono svolti a cura del GLHO, che contempla al suo interno docenti curricolari e docenti di sostegno, genitori degli alunni
certificati ed équipe multidisciplinare dell’ASL, il referente H e il Dirigente Scolastico, per la socializzazione del Profilo Dinamico Funzionale e, di seguito, del PEI,
nonché la verifica (a maggio) dei successi conseguiti dagli alunni. La scuola privilegerà sempre la strada del dialogo con le Istituzioni del territorio, ponen-do al centro della sua azione lo sforzo continuo di garantire a tutti, nessuno escluso, la piena
cittadinanza nel mondo.
Il GLH ha il compito di:
►organizzare e coordinare l’attività di integrazione
►predisporre le procedure di continuità
►osservare ed analizzare le difficoltà “in itinere”
►attivare strategie organizzative capaci di rispondere alle difficoltà eviden-ziate
►attivare raccordi con gli Enti corresponsabili del processo di integrazione
Nel rispetto della vigente legislazione scolastica, l’attività di sostegno realizzata nella nostra scuola intende favorire lo sviluppo delle abilità socio-relazionali, fi57
nalizzate al raggiungimento di un’adeguata comunicazione fra tutti gli alunni, prerequisito indispensabile per impostare una corretta attività educativo-didattica nel
contesto classe. Al tempo stesso si propone di recupe-rare le abilità di base di ogni
singolo alunno e di svilupparne al meglio le potenzialità. Pertanto, considerate le
diversificazioni delle disabilità degli alunni, riferite sia alla sfera cognitiva che a
quelle emotivo-relazionale e psicomotoria, le modalità di intervento sugli alunni
saranno individuate singolarmente ed esplicitate nel P.E.I.
Ogni docente si avvarrà di mezzi e strumenti più adeguati, per rendere il più
effi-cace possibile l’intervento didattico-educativo.
Laboratori
Si attiveranno tre diversi laboratori nella “Ludo-aula Integrazione”: "Il laboratorio del fare", e “Il laboratorio di psicomotricità”. Nel "laboratorio del fare", il bambino potrà concretamente manipolare materiali di diverso tipo, da quello di facile
consumo a quello strutturato. Attraverso attività concrete, centrate sul vissuto quotidiano dell’alunno, si svilupperanno le sue po-tenzialità a partire dal livello sensoriale e percettivo fino alle prime elementari astrazioni.
Gli alunni saranno impegnati in attività manuali con cui, in modo operativo, potranno
condurre ed interiorizzare esperienze sulle coordinate spazio-temporali e sulla consapevolezza del proprio sé.
Il laboratorio sarà ricco di programmi dedicati all’apprendimento della lettura
e della scrittura, che, attraverso attività accattivanti, guidano all’esplo-razione dei
numeri e delle forme geometriche.
Inoltre, software scelti dovranno stimolare la creatività, il pensiero critico, la
solu-zione dei problemi, lo sviluppo della memoria visiva e uditiva e la capacità di
analisi.
Il laboratorio di psicomotricità mirerà invece ad aumentare i livelli di
concentra-zione in termini di qualità e tempo con compiti motori o attività ludicosportive e a migliorare la capacità dell’allievo di relazionarsi in modo congruo col
contesto in cui opera.
Articolazione delle attività
Le attività si articoleranno per piccoli gruppi di lavoro sia per classi parallele, sia per
gruppi di livello, valorizzando l’esigua parte del monte ore di contemporaneità. In tale modo, ogni alunno troverà uno spazio più tranquillo ed un’attenzione indi-viduale da parte
degli insegnanti che di volta in volta ruoteranno nei gruppi. Si cercherà di sfruttare le risorse di tutto il gruppo la cui composizione sarà preventi-vamente concordata dagli insegnanti.
Un ruolo significativo viene rappresentato dalla qualità della comuni-cazione
58
con la famiglia. Spesso i genitori con un figlio disabile presentano fragilità emotive
e reazioni ansiogene, che ostacolano un proficuo scambio di informazioni con le istituzioni educative per una serena crescita dell’alunno. Per questo motivo si ritiene necessario attivare e programmare azioni di so-stegno alle famiglie, non solo
per impostare un’efficace collaborazione, ma anche per fornire un reale supporto
psicologico e comunicativo all’arduo e spesso sofferto ruolo di genitore con figlio
con handicap. A tale riguardo l’istituzione scolastica proporrà alle famiglie anche
spazi di rifles-sione ed opportunità di scambio con esperti.
Tutti gli insegnanti saranno annualmente impegnati ad aggiornare la propria
pro-fessionalità con corsi di aggiornamento e di formazione su una molteplicità di
metodologie e tematiche riguardanti il proprio servizio pedagogico e didattico.
Monitoraggio
Si predisporranno delle Check-list per fasce di gravità allo scopo di raccogliere
in-formazioni dettagliate sulle abilità di ingresso, in itinere e finali.
Saranno somministrate prove di verifica per attestare l’andamento degli
appren-dimenti acquisiti. Saranno rilevati il grado e il livello delle acquisizioni inerenti a: conoscenze, abilità, atteggiamenti. Per ogni singola rilevazione, in base alle
unità didattiche svolte, saranno elaborati test e verifiche diversi-ficate, per attestare
il processo di apprendimento in atto ed eventuali cor-rettivi.
Nel processo di inserimento/integrazione dell’handicap nel contesto scolastico, particolare importanza assume la formazione del Gruppo Lavoro Handicap. Esso è inteso come collettivo di specialisti, che si assume la responsabilità di governare, non soltanto il singolo caso, ma l’integrazione nel suo complesso con un impegno costante rispetto al rischio di emarginazione.
Materiali e sussidi privilegiati
Anche i materiali rivestono un’importante valenza nel processo di insegnamento-apprendimento. Il ricorso ai materiali, sia informali, sia struttu-rati da manipolare, esplorare, ordi-nare, innescano specifici procedimenti di natura logica progettuale, creativa, so-ciale.
La Scuola dell’Infanzia utilizza gli strumenti messi a disposizione dall’Istituto
e materiali di facile consumo.
I criteri utilizzati per la ricerca dei materiali sono i seguenti:
● Scoprire le diverse “possibilità” d’uso dei materiali (materiali a valenza simbolica, strutturata, poveri e di consumo, plastici, pittorici, manipolativi, audiovisivi…)
● Scegliere consapevolmente mediatori attivi, iconici, simbolici in relazione ai pro59
cessi (dall’esperienza alla rappresentazione).
● Osservare “l’approccio dei bambini ai materiali” per verificare le modalità di utilizzo.
La Scuola primaria e la Scuola secondaria di I grado utilizzano i seguenti mezzi e stru-menti:
► Libro di testo
► Volumi della biblioteca d’istituto
► Riviste
► Audiocassette e videocassette
► CD, penne usb, DVD
► Videoproiettore
► Videoregistratore
► Fotocopiatrice
► Personal computer con stampante
► Lavagna interattiva multimediale
► Materiale laboratoriale: scientifico, artistico, musicale, informatico.
PROGETTUALITA’ D’ISTITUTO
L’Istituto comprensivo di Limatola promuove l’attivazione di vari progetti,
che rappresentano un arricchimento e un ampliamento dell’Offerta formativa.
I diversi percorsi progettuali sono coerenti con le finalità del POF, si inseriscono pienamente nella programmazione didattico-educativa, coinvolgo-no gli alunni
dei diversi ordini di scuola, approfondiscono alcune attività disciplinari dei diversi
ordini di scuola.
60
60
Finalità
◙
Favorire un ruolo attivo della scuola nei confronti delle famiglie e della realtà sociale, in modo da consentire lo sviluppo di una più ampia reciprocità formativa e
di una inter-relazione positiva tra scuola-famiglia-territorio.
◙
Rendere gli alunni protagonisti attivi della loro crescita umana e culturale, attraverso il ricorso ad una didattica laboratoriale fondata sui processi interattivi
di ricerca e scoperta.
◙
Rendere attuabile la personalizzazione dei processi educativi e didat-tici, per garantire a ciascuno, sulla base di specifici bisogni formativi, un effettivo diritto
allo studio ed una formazione di qualità.
Tener conto del bisogno formativo che emerge dal nuovo contesto so-ciale multi◙
etnico e multiculturale.
◙
Potenziare l’apprendimento delle lingue comunitarie.
61
AMBITO: PROGETTI ISTITUZIONALI
Accoglienza
Continuità
Orientamento
Salute-Benessere
Cittadinanza e partecipazione attiva
Espressività- Teatro- Musica- Lettura
Memoria
Lingua inglese
Sport: GSS- Miniolimpiadi
Crescere Felix
Settimana del benessere psicologico
Spazio adolescenti (secondaria di I° grado)
64
ESPRESSIVITA’
TEATRO MUSICA LETTURA
n°01
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto extracurriculare
Denominazione progetto
Destinatari del progetto
Finalità
“Insegnami a volare”
Responsabili del
progetto
Alunni della classe II/III Scuola Primaria Dugenta Cap.
Suscitare l’amore per la natura, la generosità disinteressata, la solidarietà,
l’accettazione del diverso da sé.
Corsini, Ferrigni, Vetere, Izzo
n°02
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto extracurriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
Il principe felice
Responsabili del
progetto
Alunni delle classi I/II/IV/V Scuola Primaria Dugenta Tore Tutti gli alunni Scuola
Infanzia S. Nicola
Conoscenze del bene e del male: davanti a chi ci inginocchiamo; cosa ci può rendere
felici.
Ottin, Macolino, Izzo, Campanile, Iannella
n°03
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto extracurriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
La scuola fa teatro: Arezzo 29 in tre minuti
Responsabili del
progetto
Alunni della classe V Scuola Primaria Limatola cap.
Valorizzare l’ambiente educativo trasformandolo in un’officina dei saperi che offre
agli alunni l’opportunità di mettersi i gioco, crescere e sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e capacità tecnico-espressive.
Di Cerbo A., Aragosa, Sgueglia, Dragone
65
CITTADINANZA E PARTECIPAZIONE ATTIVA
n°04
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto extracurriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
La democrazia si impara
Responsabili del
progetto
Alunni delle classi V A/B Scuola primaria Dugenta cap.
Educare persone criticamente capaci di autonomia e corresponsabili verso il bene
comune, refrattarie all’omologazione e liberi da pregiudizi.
Mirra
n°05
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto extracurriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
“Ho il diritto , ho il dovere”
Responsabili
Tutti gli alunni del plesso Scuola Primaria A.G.P.
Promuovere e favorire nei bambini lo sviluppo di comportamenti pro-sociali e modalità relazionali basate su collaborazione ed empatia, nel rispetto dei diritti e dei doveri.
Cecere, Di Lorenzo, Gisondi, Silvano, Zarrelli
INGLESE
66
n°06
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto extracurriculare
Denominazione del progetto
Destinatari del progetto
“English for everyone”
Finalità
Offrire agli alunni un’esperienza di apprendimento linguistico e di contatto naturale e po
inglese, avviandoli alla scoperta di un sistema linguistico che appartiene a bambini come
Tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia dell’I.C. di Dugenta
Responsabili del progetto
SPORT A SCUOLA: G.S.S. e MINIOLIMPIADI
n°07
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto extracurriculare
Denominazione del
progetto
Giochi sportivi studenteschi
Destinatari del progetto
Finalità
Alunni Scuola Secondaria di I° grado I.C. Dugenta
Responsabili del progetto
Favorire il movimento come fonte di benessere totale, prevenzione dal sedentarismo e dall’obesità, tutela dalle nuove dipendenze.
Cimmino
n°08
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto extracurriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
Miniolimpiadi
Responsabili del progetto
Classi V Scuola Primaria, tuttele classi Scuola Secondaria di I° gradi I.C. Dugenta
Promuovere iniziative intese a suscitare e consolidare negli alunni la consuetudine alle
attività sportive e al movimento, considerati fattori di formazione umana e di crescita
civile e sociale, finalizzati, anche, all’acquisizione di valori e stili di vita positivi, nonché per la preparazione delle Miniolimpiadi
Cimmino, Di Cerbo C.
67
AMPLIAMENTO DEL CURRICOLO
AMBIENTE E SALUTE
N° 01
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
“Mangio bene per essere in forma”
Responsabili del progetto
Garofano, Marotta, Buzzo, Ricciardi
Alunni Scuola dell’Infanzia Dugenta cap. Sez.A/B
Acquisire corrette abitudini alimentari fin dalla prima infanzia.
AMBIENTE E SALUTE: CRESCERE FELIX
N° 02
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
Crescere Felix
Responsabili del progetto
Alunni classi III Scuola Primaria I.C. Dugenta
Promuovere e consolidare stili di vita e di alimentazione salutari in tutta la fascia
dell’infanzia e dell ‘adolescenza.
Corsini
68
AMBIENTE E TERRITORIO
N° 03
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
Viaggio tra le bellezze artistiche e paesaggistiche del nostro territorio
Responsabili del progetto
Motivazione ed eccellenze cl. I/II/III Scuola secondaria di I° grado Dugenta cap.
Sensibilizzare e catalizzare l’interesse dei discenti alle bellezze artistiche e paesaggistiche presenti sul territorio
Marinelli
N° 04
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
Profumi,sapori, e colori della nostra terra
Responsabili del progetto
Alunni classi V Scuola Primaria Frasso T.
Promuovere il rispetto per la natura. Favorire la conoscenza della cultura contadina.
Del Vecchio, Tedesco, Salvione
N° 05
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
Carnevale
Responsabili del progetto
Tutte le classi Scuola Primaria Limatola cap.
Suscitare negli alunni l’interesse per le maschere come espressione delle tradizioni
locali e nazionali.
Carrese
69
ESPRESSIVITA’
N° 06
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
Una maschera a scuola
Responsabili del progetto
Alunni cl. I/III/IV/V Scuola Primaria Limatola A.G.P.
Educare alla creatività e al pensiero divergente, valorizzare le potenzialità e le competenze di ogni bambino, nell’ottica dell’operatività, della progettazione e della libera iniziativa.
Cecere, Di Lorenzo, Gisondi, Silvano, Zarrelli
CITTADINANZA E PARTECIPAZIONE ATTIVA
N° 07
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
Educare al bene e alla speranza
Responsabili del progetto
Cl. V A/B Scuola Primaria Dugenta cap.
Educare al bene e alla speranza, ai valori e all’etica della responsabilità attraverso
l’amore per la poesia.
Mirra, Lia
70
N° 08
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del progetto
Destinatari del progetto
Io con gli altri nel mondo
Finalità
Creare un ambiente sereno che contribuisca ad accrescere i processi di relazione del bambino con l’ambiente e con le persone adulte.
Montesarchio
Responsabili del progetto
Alunni III sez. Scuola dell’Infanzia Limatola Cap.
N° 09
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
Democrazia in erba
Responsabili del progetto
Alunni Scuola secondaria di I° grado I.C. Dugenta
Istituire il Consiglio Comunale dei ragazzi al fine di accrescere nei giovani la partecipazione democratica alla vita collettiva e richiamare l’attenzione degli adulti verso il mondo giovanile e i diritti dei minori.
Gaetano
N° 10
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
Responsabili del progetto
Educare alla memoria
N° 11
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
Verso la scuola amica
Responsabili del progetto
Alunni cl. V A/B Scuola primaria Dugenta cap.
La scuola come luogo privilegiato per educare al diritto/dovere della memoria.
Mirra
Tutte le classi Scuola Secondaria di I° grado Dugenta cap.
Sollecitare processi in cui si realizzi la cultura della diversità e in cui si promuova la
formazione di una coscienza rispettosa delle differenze e attenta ai diritti
dell’infanzia.
Gaetano, Della Peruta
71
ESPRESSIVITA’ TEATRO MUSICA LETTURA
N° 12
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
Canti sotto l’albero
Responsabili del progetto
Classi I/IIA I/IIB III/IVA VA Scuola Primaria Limatola cap.
Condividere la gioia del Natale facendo propri i valori della solidarietà-paceuguaglianza.
Carrese
N° 13
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
Note di Natale
Responsabili del progetto
Tutte le classi Scuola Primaria Dugenta Tore
Comprendere il vero significato del Natale, educare ai valori dell’amicizia, della solidarietà, dell’amore per poter stare bene con se stessi e con gli altrui.
Ottin, Macolino, Izzo,Campanile; Iannella, Marcasciano.
N° 14
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
“The WonderfulWizard of Oz” Il magico mondo di Oz
Responsabili del progetto
Santillo
Classi IA/B Scuola Secondaria di I° grado Dugenta cap.
Migliorare le competenze orali in lingua straniera attraverso il canale della teatralità.
72
N° 15
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del
progetto
Destinatari del progetto
Finalità
Natale in casa Cupiello
Responsabili del progetto
Gruppi di alunni delle classi di Scuola Secondaria di I° grado Dugenta cap.
Promuovere nei ragazzi una crescita armoniosa e uno sviluppo completo delle capacità cognitive attraverso la conoscenza dell’opera di Eduardo De Filippo.
Gaetano
APPROFONDIMENTO STORICO
N° 16
P.O.F. a.s. 2013/2014 SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO
Ambito del progetto:
Progetto curriculare
Denominazione del progetto
Destinatari del progetto
Approfondimento storico sulle tematiche del XX secolo
Finalità
Promuovere nei ragazzi una crescita armoniosa e uno sviluppo completo delle capacità cogn
verso la conoscenza dell’opera di Eduardo De Filippo.
Gaetano
Responsabili del progetto
Gruppi di alunni
73
ACCOGLIENZA
La fase di accoglienza coinvolge tutte le classi, è collocata nella prima settimana di
lezione di ciascun anno scolastico
ed è fondamentale per un miglior inserimento nella scuola e per una migliore motivazione allo studio.
Particolarmente importante nelle situazioni di primo/nuovo inserimento e di passaggio di ordine scolastico.
Gli indirizzi
1. Avvio o ripresa delle relazioni fra i ragazzi
2. Per le classi iniziali: conoscenza ambiente scolastico
3.Organizzazione personale dell’alunno (diario, zaino, assenze...)
4.Organizzazione della giornata scolastica (orari, flessibilità, laboratori...)
5. Illustrazione delle linee disciplinari e progettuali di a.s.
6. Attività di promozione delle relazioni e della socializzazione
9. Rilevazione delle situazioni didattiche di partenza o di ripresa
Alla luce del Regolamento di Istituto e di Disciplina, concertazione dei comportamenti scolastici e
delle regole di comportamento:
a) socializzazione (accettazione dell’altro e di se stesso, collaborazione)
b) comportamento (rispetto delle regole e delle relazioni civiche)
c) apprendimento (partecipazione, impegno, autonomia)
L’accoglienza è una modalità permanente dell’Istituzione ed è una parola che assume diversi significati e si concretizza, nella Scuola sell’Infanzia in particolari ed eterogenee manifestazioni ed azioni, proprie di ciascuna scuola. Accoglienza signifi74
ca apertura all’altro, disponibilità, ascolto, confronto, cura, condivisione.
L’accoglienza riguarda tutti i soggetti coinvolti nella comunità educativa: gli insegnanti, i bambini, i genitori, i collaboratori scolastici e gli educatori. Non è, infatti,
un processo a senso unico, dalla scuola alla famiglia, ma anche la famiglia è tenuta
ad essere accogliente nei confronti delle regole e delle proposte educative della
scuola. Accoglienza non è soltanto una serie di eventi, in genere preliminare
all’inizio della frequentazione scolastica,ma è l’attuazione di uno stile educativo
che pervade ogni momento dell’azione scolastica quotidiana ed informa di sé ogni
situazione di vita della scuola e della sezione. L’ingresso nella Scuola dell’Infanzia
rappresenta ancor oggi, un passaggio cruciale nella loro crescita sociale, perché
coincide con l’uscita dal “guscio” della famiglia verso una condizione di vita collettiva. Quindi accogliere in quest’ottica equivale a predisporre tutte quelle condizioni che aiutano a familiarizzare con il nuovo ambiente, attraverso la mediazione degli adulti di riferimento, che sottolineano e valorizzano, con la loro presenza, i nuovi spazi, le nuove norme e routine dell’ambiente educativo. Significa appunto dare
valore a quello che è il curricolo implicito: lo spazio accogliente, il tempo disteso, lo
stile educativo, la partecipazione, la documentazione. L’accoglienza, infatti, non si
realizza solo grazie alle persone, ma anche attraverso gli spazi e l’organizzazione
scolastica e in base a come essi comunicano accoglienza. L’inizio del nuovo anno
scolastico, in particolare, è caratterizzato dall’esperienza del conoscersi, del costruire e ricostruire rapporti ed amicizie; è quindi dedicato in modo specifico
all’inserimento, cioè a tutte quelle “buone pratiche” che gli insegnanti adoperano
per accompagnare il bambino nella conoscenza del nuovo ambiente, per ridurre la
distanza fra il suo ambiente familiare e la scuola. Nelle prime settimane di scuola i
bambini più grandi hanno la necessità di: ritrovare i compagni e gli adulti già conosciuti, i tempi e i ritmi che l’ambiente scuola propone, riscoprire i luoghi già frequentati e le possibilità di gioco in essi, riallacciare il filo del discorso interrotto, ricostruirne la trama intergrandolo con le nuove esperienze vissute durante le vacanze estive; i bambini più piccoli invece sono alle prese con un compito difficile
che è quello di separarsi dai genitori per iniziare a frequentare e a conoscere un
ambiente nuovo.
Per un inserimento positivo è pertanto indispensabile:
- gettare le basi, tra scuola e famiglia, per la costruzione di un rapporto di reciproco
rispetto e fiducia;
- creare un ambiente che parla di accoglienza anche con l’aiuto dei compagni più
75
grandi;
- favorire l’esplorazione dell’ambiente, la conoscenza delle persone che lo
“abitano” e delle norme che lo regolan
- gestire la separazione dai genitori in maniera graduale e personalizzata.
Gli obiettivi generali che vogliamo perseguire sono:
− migliorare la comunicazione scuola-famiglia;
− stimolare una partecipazione più attiva e consapevole delle famiglie alla vita della scuola;
− sostenere la separazione dei bambini dalle figure familiari di riferimento e il conseguente ambientamento a scuola.
Ogni esperienza riceve qualcosa da quelle che l'hanno preceduta e modifica in
qualche modo la qualità di quelle che
seguiranno" (Dewey)
ORIENTAMENTO
La continuità tra i diversi gradi di scuola si colloca tra le linee guida del nostro Istituto poiché riteniamo fondamentale che l'alunno, pur percorrendo in continua evoluzione i diversi gradi dell'istruzione, costituisce un “unicum" individuale ed irripetibile. I progetti inseriti nell'ambito della continuità si prefiggono pertanto di agevolare il passaggio dell'alunno da un grado scolastico all'altro attraverso i seguenti obiettivi.
76
OBIETTIVI
•
Promuovere iniziative per qualificare e gestire il passaggio tra i diversi
ordini di scuola.
•
Disporre di elementi di conoscenza sulla situazione degli alunni "in entrata" in vista della formazione delle classi.
•
Identificare percorsi relativi ad aree di intervento educativo comune.
•
Promuovere momenti di incontro e attività in comune tra gli alunni degli anni "ponte" insieme ai loro insegnanti.
•
“Orientare significa porre l’individuo in grado di prendere coscienza di
sé e di progredire, con i suoi studi e la sua professione, in relazione alle
mutevoli esigenze della vita, con il duplice scopo di contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della persona umana.”
(Congresso UNESCO Bratislava, 1970)
Finalità formative
Conoscere e controllare le ragioni del successo e dell’insuccesso scolastico e alcuni fattori di rischio emotivo e motivazionale che possono compromettere il percorso scolastico;
Imparare ad individuare e valorizzare le proprie predisposizioni e competenze, al fine di rafforzare la motivazione personale, in vista non solo
del rendimento scolastico, ma del successo nella vita;
Affrontare e rielaborare eventuali paure e timori legati al “diventare
grandi”;
Condividere e affrontare i vissuti emotivi legati alla chiusura di un processo e alle scelte per il futuro;
Sviluppare abilità che consentano adeguati processi decisionali, che prevedono l’assunzione di responsabilità;
Esplorare le risorse personali in funzione della scelta;
77
Sviluppare la consapevolezza del rapporto esistente tra scelte scolastiche e professionali e progetto di vita;
Approfondire la capacità di riflettere sulle difficoltà, sull’impegno, sui
sacrifici e sulle possibili gratificazioni proprie di un corso di studi, di una professione o di un mestiere.
Obiettivi didattici
Conoscere le proprie possibilità fisiche ed intellettuali (presa di coscienza della propria situazione nelle varie discipline in ordine a conoscenze
e abilità);
Conoscere l’offerta formativa e di lavoro del proprio territorio;
Saper scegliere con consapevolezza il proprio futuro percorso scolastico,
anche in funzione degli sbocchi professionali.
Le Scuole Secondarie di Secondo grado della provincia di Benevento.
78
80
Città sommersa di
Baia (NA)
Scuola Primaria Limatola
Telese Terme
■ Dugenta Cap. e Tore
■ Scuola primaria Frasso
Cineforum
■ Limatola Cap. e A.G.P.
Scuole primarie:
Benevento e Pietrelcina
S. Salvatore telesino
(BN)
10/12/2013
29/04/2014
09/04/2014
19/05/20
14
gli alunni
Tutti
Alunni (87)
IV e V
IIIA, IIIB
Classi
(66 alunni)
III, IV e V
Classi
Alunni 29
I e II
Classi
Fattoria didattica
Contrada Arenella
gli alunni
Tutti
(30)
gli alunni
Tutti
(46)
Tutti gli alunni
partecipanti
di alunni
Numero
(54)
29/04/2014
23/05/2014
30/04/2014
Data
S. Salvatore (BN
“Di Palma”
Fattoria didattica
S.Salvatore (BN)
“Di Palma”
Fattoria didattica
S. Salvatore (BN)
“Di Palma”
Fattoria didattica
Meta
Scuola primaria Frasso T.
Frasso Telesino
Scuola Primaria
Scuola dell’Infanzia Limatola Cap.
Scuola dell’Infanzia Frasso
Telesino.
Dugenta San Nicola
Dugenta Cap. e
Scuola dell’Infanzia
Ordine di scuola
Docenti in servizio
Nassi, Guida, Gallo,
Aragosa,
Colucci,
Carrese, Sgueglia, Di
Cerbo.
Fusco,
Riccio,Norelli, Cesare, Matera, Tedesco, Salvione,
Del Vecchio, Moscato
Franco, Viscusi, Matera, Villari.
vatta, Leonetti, Montesarchio, Saiano.
Bagnoli,Carrese, Cia-
Longo, Norelli, Valle,
Santoro.
Dugenta S. Nicola:
Marcasciano,Cavuoto
(sostegno).
Dugenta cap.: Garofano, A. Buzzo, I. Buzzo,
G. Marotta,
accompagnatori
Docenti
Stimolare a riflettere sui valori di diversità, acco-glienza ed
inclusione.
Apprezzare il valore dell’area marina “Parco sommer-so di
Baia” per valorizzarne l’importanza ambientale ed archeologica.
Ripercorrere luoghi del passato tra arte e storia; comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale della
storia nel proprio ambiente.
Promuovere il rispetto per l’ambiente e la cultura contadina.
La fattoria come luogo privilegiato per incontrare gli animali dal vero, e realtà accessibile dal punto di vista emotivo
che conoscitivo.
La fattoria come luogo privilegiato per incontrare gli animali dal vero, e realtà accessibile dal punto di vista emotivo
che conoscitivo.
La fattoria come luogo privilegiato per incontrare gli animali dal vero, e realtà accessibile dal punto di vista emotivo
che conoscitivo.
Finalità
Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione
81
Limatola e Frasso T.
Scuola secondaria Dugenta,
e Frasso Telesino
Scuola secondaria Dugenta,
Limatola
Primaria Dugenta Cap.
e Dugenta Tore
Dugenta Capoluogo
Scuola primaria
Limatola A.G. P.
Annullata
Cerveteri
Benevento
Pietraroja/ San Lorenzello (BN)
Napoli
Oasi WWF Bosco San
Silvestro
Scuola Primaria
Limatola Cap.
Teatro comunale di
Caserta
Meta
Scuopla Primaria
Ordine di scuola
10/04/14
Da concordare
13/05/2014
29/04/2014
29/04/2014
18/03/2014
Data
Alunni n. 80
Classi I
Alunni 78
Classi I
Alunni n. 49
II e III
Classi
Mastroianni,
Falzarano,Grasso, Masot-ta,
Di Paola, Pa-gnozzi,
Falco, Mo-retta, Ciervo.
Ciervo, Cice, Pelosi,
Marrone, Zangrillo, Mastroianni, Fasulo.
Di Paola, Pagnozzi,
Corsini, Izzo, Va-tere,
Ferrigni.
Macolino, Ottin, Campanile, Iannella.
Tore =I, II, III,
IV.
Alunni n.81
Di Nuzzo, Moriello,
Mirra, Lia, Corsini
Cecere, Gisondi, Di Lorenzo, Silvano, Zarrelli.
Cap. = IV A e
IV B.
58
Alunni
Alunni (62)
I B, II A, IIB
Classi I A,
Verdicchio,
Donato,
Dragone, Di Cerbo, Gallo, Aragosa.
accompagnatori
di alunni
partecipanti
Docenti
Numero
Conoscere una delle zone archeologiche italiane più ricche di
storia, patrimonio dell’UNESCO.
Acquisire una più ampia maturità, un’educazione civile che
stimola ad una considerazione più pro-fonda dei valori della
vita nei suoi aspetti culturali, naturali e storici.
Scoprire il patrimonio naturale ed artistico della propria regione, vivendo esperienze e trovando riscontri tangibili di quanto
appreso attraverso per-corsi didattici.
Conoscere direttamente i beni culturali ed ambientali per comprendere l’importanza di valorizzarli e conservarli.
Sensibilizzare ed educare gli alunni alla conser-vazione della
natura attraverso l’osservazione diretta.
Trasmettere, attraverso l’opera teatrale, un messag-gio di speranza e di fiducia.
Finalità
82
e Limatola
Scuola secondaria Dugenta,
Frasso
Scuola secondaria Dugenta,
Frasso e Limatola
Scuola secondaria Dugenta,
Frasso, Limatola
Ordine di scuola
Toscana
Roma
Museo di Capodimonte
Napoli (Teatro)
Meta
aprile 2014
10/11/12
24/04/201
4
20/02/201
4
Data
(Alunni 80)
Classi III
(Alunni 80)
Classi II
(Alunni 120)
II e III
Classi
Moretta, De Rosa, Di
Cerbo, Ciervo.
Di Cerebo, Ciervo,
Ranauro, De Rosa,
Fasulo, Falco, Marinelli, Masotta.
Di Cerbo, Marinelli,
De Rosa, Mattei, Ciervo,Vassallo, Ra-nauro,
Fasulo, Pelo-si, Marrone,
Ma-stroianni,
Falco.
accompagnatori
di alunni
partecipanti
Docenti
Numero
Promuovere la conoscenza di realtà diverse. Sensibi-lizzare gli
alunni alla salvaguardia del patrimonio ambientale, artistico e
storico. Favorire l’autocontrollo e l’autodisciplina.
Contribuire in modo significativo alla crescita culturale degli
alunni e alla conoscenza sul campo di opere di particolare importanza storico-artistica.
Sperimentare la propria capacità d’autonomia nel rispetto delle
regole in una dimensione di vita diversa dalla normale routine
scolastica.Valorizzare il patri-monio artistico e culturale italiano.
Finalità
PROGETTO FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Finalità
♦ Migliorare la qualità del servizio scolastico
♦ Aumentare il grado di soddisfazione dei docenti, del personale ATA e di quanti
operano nella Scuola e per essa nel loro lavoro.
Le attività saranno orientate a:
Fornire occasioni di riflessione sui vissuti e sulle pratiche didattiche
Fornire occasioni di acquisizione di conoscenze utili al miglioramento
del rapporto educativo e alla facilitazione degli apprendimenti
Favorire il rinforzo della motivazione personale e della co-scienza/responsabilità professionale
Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti
delle discipline in vista della loro utilizzazione didattica
Progettare curricoli verticali dalla scuola dell’infanzia alla scuola
seconda-ria di 1° grado
Arricchire le competenze informatiche multimediali
Mantenere una costante attenzione alla formazione in campo sicurezza e
primo soccorso.
PROGETTO SICUREZZA
A seguito dell’entrata in vigore del T.U. 81/2008, la scuola viene equi-parata
ad un ambiente di lavoro che, come tale, deve a tutti gli effetti di legge garantire
requi-siti strutturali, impiantistici e gestionali previsti dalle varie nor-me di igiene e
85
sicu-rezza attualmente in vigore. Con la locuzione “Sicurezza nella scuola”, si intende un insieme di disposizioni, misure preventive e procedure con cui il dirigente
scolastico, i docenti, il personale ausiliario e gli alunni svolgono le varie attività
scolastiche e gestionali nel rispetto della salu-te, dell’igiene e della protezione
dell’individuo.
L’attenzione e gli sforzi per garantire una Scuola sicura perseguono le seguenti
finalità:
◙ difendere la salute dei lavoratori della scuola e degli alunni;
◙ migliorare le condizioni di igiene e di sicurezza, mediante la prevenzione
dei rischi;
◙ sviluppare un’educazione al benessere, alla salute e alla sicurezza.
Obiettivi
◙ Favorire una conoscenza precisa e diffusa delle norme che regolano la sicu-rezza
nei luoghi di lavoro.
◙ Svolgere le apposite attività di formazione generale e di formazione speci-fica
(figure sensibili).
◙ Individuare i compiti e le responsabilità delle persone.
◙ Realizzare le attività dell’emergenza anche attraverso la simulazione degli accadimenti pericolosi (mediante prove di evacuazione).
◙ Realizzare le successive intese e sinergie con le altre scuole, con l’Ente Lo-cale, gli
esperti esterni e gli organismi addetti al controllo.
86
Azioni
A
Individuazione e designazione dei Responsabili e delle figure sensibili
nell’Istituzione scolastica: Dirigente, Responsabile S. P. P., Respon-sabile
L. S., Addetti all’osservanza del divieto di fumo, Addetti all’Emergenza.
B
Manutenzione e adeguamento di attrezzature ed arredi, segnalazione di situazioni rischiose.
C
Implementazione di percorsi didattici sul tema della sicurezza “Scuole Sicure”.
D
Definizioni di attività specifiche nelle progettazioni di classe.
87
ORGANIGRAMMA
DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA
Anno scolastico 2013/2014
DATORE DI LAVORO
Dirigente scolastico
Dott.ssa Maria Rosaria Icolaro
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Responsabile
Dr. Pasquale Mongillo
Addetto SPP
Mario Marotta
Preposti
Maria Luigia Raione, Giovanni De Rosa, Maria Laura
Carrese, Giselle Cecere, Fio-renza Ciavatta, Anna
Maria Corbo, Ange-lina Garofano, Carmine Di Cerbo,
Elvira Ottin, Clelia Longo, Domenica Del Vec-chio,
Anna Vassallo.
Angelo Giaquinto
Rappresentante lavoratori della scuola
ADDETTI AL PRMO SOCCORSO
Scuola secondaria m di I grado - Dugenta
Pasquale Cievo e Adriano Pagnozzi
Scuola secondaria di I grado - Limatola
Eugenia Cimino
Scuola secondaria di I grado – Frasso T.
Adalgisa Zancrillo
Scuola primaria - Limatola Capoluogo
Maria Laura Carrese e Anna Di Cerbo
Scuola primaria – Limatola A.G.P.
Gisella Cecere e Giuliana Di Lorenzo
Scuola primaria – Frasso Telesino
Domenica Del Vecchio
Scuola infanzia e primaria –Dugenta Cap..
Gerarda Mirra e Angelina Garofano
Scuola infanzia e primaria – Dugenta Tore
Rosa Macolino e Filomena Marcasciano
Scuola dell’infanzia – Limatola Toraldo
Lidia Montesarchio e Fiorenza Ciavatta
Scuola dell’infanzia – Frasso Telesino
Giulia Norelli
Uffici di Segreteria
Giuseppe Cenerazzo
88
ADDETTTI ALL’ANTINCENDO
Scuola secondaria di I grado - Dugenta
Pasquale Cervo e Domenico Dello Iacovo
Scuola secondaria di I grado - Limatola
Michele Amorosi e Giuseppe Di Lorenzo
Scuola secondaria di I grado – Frasso T.
Ersilia Grasso e Nicola Spagnuolo
Scuola primaria – Limatola Capoluogo
Luigi De Francesco
Scuola primaria – Limatola A.G.P.
Domenico Sparaco
Scuola primaria – Frasso Telesino
Olga Villari e Giovanni Amore
Scuola infanzia e primaria –Dugenta Cap..
Anna Buzzo e Maria Antonietta Ferrigni
Scuola infanzia e primaria – Dugenta Tore
Elvira Ottin e Filomena Marcasciano
Scuola dell’infanzia – Limatola Toraldo
Antonio Di Donato e Antonietta Maddaloni
Scuola dell’infanzia – Frasso Telesino
Antonio Avventurato
Uffici di Dirigenza e Segreteria
Crisostomo Di Lorenzo
ELENCO DELLE SEDI
Uffici di Dirigenza scolastica e Segreteria
Via Taverna, 2 - 82030 Limatola (Bn)
Scuola secondaria di I grado - Dugenta
Via Nazionale, 62 – 82030 Dugenta (Bn)
Scuola secondaria di I grado - Limatola
Rione Kennedy, 12 – 82030 Limatola (Bn)
Scuola secondaria di I grado – Frasso T.
Corso A. Calandra _ Frasso T. (BN)
Scuola primaria - Limatola Capoluogo
Rione Kennedy, 12 – 82030 Limatola (BN)
Scuola primaria – Limatola A.G.P.
Via Annunziata, 4 – 82030 Limatola (BN)
Scuola primaria– Frasso Telesino
Corso A. Calandra - Frasso Telesino (BN)
Scuola infanzia e primaria – Dugenta Cap.
Via Nazionale, 62 – 82030 Dugenta (BN)
Scuola infanzia e primaria – Dugenta Tore
Via San Nicola, 23 - 82030 Dugenta (BN)
Scuola dell’infanzia – Limatola Toraldo
Via Toraldo, 42 – 82030 Limatola (BN)
Scuola dell’infanzia – Frasso Telesino
Piazza Mercato - Frasso Telesino (BN)
89
SEZIONE III
LA VALUTAZIONE
91
92
LA VALUTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
La valutazione, il cui
obiettivo è il miglioramento della qualità
dell’intervento educativo, risulta funzionale ai processi decisionali, sia a livello di
sistema educativo e scolastico nel suo complesso, sia di singola scuola o di singola
classe. Si fonda sulla raccolta sistematica e organizzata di informazioni, sia di tipo
qualitativo che quantitativo.
Può riguardare vari livelli: la valutazione dei sistemi scolastici, quella delle
scuole, quella del rendimento scolastico degli studenti.
La valutazione riveste una funzione prevalentemente formativa, che si esplica con una duplice valenza, di regolazione dell’azione didattica e di for-mazione e
orientamento della persona dell’alunno. Questo principio è affer-mato sia nelle recenti Indicazioni per il curricolo che nel Regolamento sulla valutazione (DPR n.
122/2009 ).
Nelle Indicazioni, la valutazione accompagna l’intero processo di apprendimento, dall’inizio alla fine, in un circolo virtuoso di progressivo svi-luppo e
adeguamento:
□ precede, accompagna e segue i percorsi curricolari;
□ attiva le azioni da intraprendere (valutazione diagnostica o iniziale);
□ regola quelle avviate (valutazione in itinere );
□ promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine (valutazione som-mativa );
□ assume una preminente funzione formativa, accompagnando i processi di apprendimento
e promuovendo il loro continuo miglioramento.
Nel Regolamento si evidenzia che “la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico com-plessivo degli alunni: concorre, con la sua finalità anche formativa e attra-verso l’individuazione delle potenzialità e
delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al
miglioramento dei pro-cessi di conoscenza e al successo formativo…”
Soggetti responsabili
I soggetti responsabili della valutazione sono i docenti e l’INVALSI.
▓ Ai docenti si riconosce la responsabilità della valutazione - periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli allievi, la certifica-zione delle competenze da essi acquisite, la valutazione ai fini dell’ammis-sione alla classe successiva.
▓ All’INVALSI viene demandata la verifica periodica e sistematica degli apprendi93
menti degli studenti, la qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni
scolastiche, al fine di promuovere il progressivo migliora-mento del sistema di istruzione e di formazione.
L’idea di una valutazione di sistema, emersa negli ultimi anni, è caratterizzata da un lato da una struttura di valutazione esterna, funzionale a tenere sotto controllo la produttività complessiva dell’istruzione; dall’altro da una struttura
di verifica interna all’istituzione scolastica a cui affidare il compito di effettuare
valutazioni più mirate e attente alle proprie specificità pro-gettuali
(autovalutazione)
Oggetti della valutazione
Sono oggetti della valutazione periodica e finale:
•
gli apprendimenti, ossia i livelli raggiunti dagli alunni nelle conoscenze e nelle
abilità, che costituiscono gli obiettivi di apprendimento stabiliti dai docenti;
•
il comportamento, ossia il grado di interesse e di partecipazione alla vita scolastica, la capacità di relazione, il grado di impegno, la disponibilità ad apprendere;
•
le competenze, ossia l’agire personale di ciascuno, basato sulle cono-scenze e
sulle abilità acquisite al termine della scuola primaria e della scuola secondaria
di primo grado.
La valutazione nella Scuola dell’infanzia
Nella scuola dell’infanzia, il processo di verifica-valutazione è presente in
tutte le fasi dell’azione educativa in rapporto alle diversità individuali e alla promozione di tutte le opportunità educative. La valutazione è parte integrante della
programmazione, non solo per il controllo del raggiungimento degli obiettivi e degli apprendimenti da parte degli alunni, ma, soprattutto, come verifica
dell’intervento metodologico-didattico, al fine di operare con flessi-bilità sul progetto educativo.
Essa si basa essenzialmente sull’osservazione, sia occasionale che sistematica, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento dei bambini e avviene:
► a livello iniziale (livelli di sviluppo)
► in itinere (sequenze didattiche)
► a livello finale (esiti formativi).
Le competenze, maturate da ciascun bambino nell’ambito della rela-zionalità,
della partecipazione e nei vari campi di esperienza, vengono regi-strate, al termine
del quadrimestre, in una scheda di valutazione, diversa per fasce di età. Per i bam94
bini in uscita, tale scheda viene consegnata ai docenti di scuola primaria per socializzare conoscenze e informazioni utili per l’inseri-mento nel nuovo ordine di scuola.
La valutazione del primo ciclo d’istruzione
Nella scuola primaria e in quella secondaria di I grado, le diverse fun-zioni
della valutazione accompagnano e sostengono l’intero processo di ap-prendimento
e l’efficacia dell’azione didattica programmata viene costante-mente verificata dai
docenti, sia collegialmente sia individualmente. La veri-fica si basa su criteri di oggettività, gradualità, sistematicità, trasparenza e par-tecipazione degli allievi.
Strumenti di verifica
dell’apprendimento
■ test di profitto
■ prove soggettive e oggettive
■ elaborati scritti (relazioni, componimenti, sintesi, decodificazioni)
del comportamento
■ osservazione attenta e mirata dei comportamenti relazionali in situazione di apprendimento, for-male o informale.
In particolare, si deliberano i seguenti criteri:
■ rispetto degli impegni scolastici
■ questionari aperti, a scelta multipla, di tipo vero o falso
■ frequenza e puntualità alle lezioni
■ prove orali (interrogazioni, conversazioni, colloqui…)
■ rispetto del Regolamento d’Istituto e di disciplina
■ prove pratiche, intuitive
■ risoluzione di situazioni problematiche elaborati grafici
■ rispetto verso cose e persone
■ infrazioni
95
Tempi
♦ prove di ingresso
♦ prove di verifica bimestrale
♦ prove di verifica quadrimestrale
Le prove saranno proposte, rispettando il seguente meccanismo di veri-fica,
che si articola in quattro fasi collegate:
□ l’individuazione di obiettivi di apprendimento definiti in sede di programmazione annuale che sono stati perseguiti durante il lavoro scolastico;
□ la chiarificazione degli apprendimenti oggetto di verifica;
□ la proposta esemplificativa di una prova in situazione;
□ la griglia per registrare gli esiti e per procedere alla verifica articolata sui vari livelli.
Nel valutare i risultati conseguiti, si tiene conto:
□ delle prove soggettive e oggettive delle verifiche;
□ dei livelli di partenza di ciascun alunno;
□ dei progressi ottenuti in funzione delle capacità;
□ dell’assiduità nello studio;
□ dell’interesse e della partecipazione;
□ del grado di partecipazione globale dell’allievo.
In particolare, la valutazione iniziale ed in itinere tende ad accertare:
□ le conoscenze acquisite dall’alunno
□ le abilità maturate
La valutazione finale si basa su:
□ acquisizione delle abilità e conoscenze, verificate anche attraverso le attività progettuali trasversali e laboratoriali
□ attività di recupero e/o approfondimento
□ attività di laboratorio
Un’attenzione specifica va riservata alla valutazione degli alunni con bisogni
educativi speciali: alunni in situazione di disabilità, con diagnosi di dislessia, di
96
nazionalità non italiana neoimmigrati, con svantaggio.
Modalità di trasmissione della valutazione alle famiglie
□ Colloqui individuali calendarizzati
□ Colloqui individuali su richiesta
□ Comunicazioni sul diario
□ Documento di valutazione quadrimestrale
Cronoprogramma incontri con le famiglie degli alunni
Criteri di valutazione
DATA
06.12.2013
10.02.2014
11.04.2014
20.06.2014
ORA
15.30-17.30
SEDE
16.00-18.00
SEDE
15.30-17.00
SEDE
16.00-18.00
SEDE
IMPEGNI
Visione
Scheda di rilevazione
intermedia bimestrale
Visione Scheda
valutazione
I quadrimestre
Visione
Scheda di rilevazione
intermedia bimestrale
Consegna Schede
valutazione finale
La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni, a partire dalla classe prima della scuola primaria, va effettuata mediante l’attribuzione
di voti espressi in decimi e riportati nel Documento di valuta-zione non solo in cifre, ma anche in lettere (art.2 del DPR n.122/2009).
Solo nella scuola primaria la valutazione sarà integrata da un “giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno”.
La valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica è espressa con
giudizio sintetico riportato in una speciale nota allegata al documento di valutazione.
La valutazione del comportamento degli studenti è espressa, nella scuo-la
97
primaria, attraverso un giudizio, mentre nella scuola secondaria di primo grado in
decimi.
Per la certificazione delle competenze, il Regolamento afferma che “le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi”. I criteri utilizzati per l’elaborazione dei
giudizi globali nella scuola primaria sono i seguenti:
INDICATORI
PER DEFINIRE
LA “VOCE”…
DESCRITTORI
SI OSSERVERA’…
L’ALUNNO
● Rispetta le regole della convivenza.
SOCIALIZZAZIONE
Se e in che modo
● E’ disponibile con i com-pagni.
● Collabora con compagni e insegnanti.
● Presta attenzione alle le-zioni
PARTECIPAZIONE
Se e in che modo
● Chiede opportuni chiari-menti
● Interviene con contributi propri
● Esegue i compiti assegnati
IMPEGNO
Se e in che modo
● Si applica nello studio
● Affronta le difficoltà
● Sa organizzare il proprio lavoro ed il proprio tempo
AUTONOMIA E PRODUZIONE
Se e in che modo
● Sa esprimere le proprie esperienze
● Produce elaborati coerenti
● Conosce contenuti, procedimenti, tecniche
LIVELLO
Se e in che modo
DI APPRENDIMENTO
● Organizza le proprie conoscenze
● Schematizza, classifica, utilizza dati
98
Descrittori corrispondenti al giudizio utilizzato per la valutazione del comportamento degli alunni nella scuola primaria
OTTIMO
L’alunno riflette sul proprio percorso di apprendimento. Partecipa in modo costruttivo a tutte
le attività didattiche. Interagisce e collabora con compagni e docenti. Assume un ruolo positivo all’interno del gruppo. Sa assumersi la responsabilità dei propri doveri. Comprende
l’importanza delle regole e le rispetta pienamente.
DISTINTO
Si impegna costantemente. Partecipa con interesse costante a tutte le attività didattiche. Collabora con compagni e docenti. Comprende l’importanza delle regole e le rispetta.
BUONO
Mostra buoni ritmi di apprendimento. Generalmente partecipa con interesse alle attività didattiche. Conosce e rispetta le regole con-venute.
SUFFICIENTE
Mostra un discreto interesse per le attività didattiche. Interagisce e collabora con adulti e
compagni in modo discontinuo. Non sempre rispetta le regole convenute.
NON SUFFICIENTE
Alunno poco motivato, partecipa alle attività con interesse superficiale e scarso impegno. Non
riconosce e rispetta i ruoli di adulti e compagni. Interagisce con il gruppo in modo inadeguato
e scorretto. Non rispetta le regole convenute.
Indicatori e descrittori per la valutazione del comportamento nella scuola secondaria di I grado
Voto
in
IMPEGNO
COMPORTAMENTO
PARTECIPAZIONE
deci
mi
E RESPONSABILITA’
10
Stabilisce sempre rapporti corretti e di collaborazione con compagni, docenti e personale. Rispetta in modo consa-pevole e spontaneo le regole. Assume un ruolo responsabile e attivo
all’in-terno del gruppo.
Partecipa con attenzio-ne,
impegno e in modo costruttivo a tutte le at-tività didattiche.
Rispetta in modo consapevole e puntuale le
consegne.
9
Stabilisce rapporti sempre corretti con i compagni, docenti e personale. Ri-spetta in modo
spontaneo le regole. Assume un ruolo responsabile all’in-terno del gruppo.
Partecipa con attenzio-ne,
impegno e interes-se costanti a tutte le attività didattiche.
Porta a termine in modo responsabile gli impegni assunti.
8
Stabilisce rapporti corretti con com-pagni, docenti e personale. Rispetta le regole. Interagisce
con il gruppo in modo efficace.
Partecipa con atten-zione e
impegno as-sidui.
Si dimostra costante nel
rispettare le re-gole.
7
Stabilisce rapporti abbastanza corret-ti con
compagni, docenti e personale. Conosce le regole, ma non sempre le rispetta spontaneamente.
Interagisce con il gruppo in modo positivo.
Generalmente parteci-pa in
modo attento e con interventi perti-nenti.
Porta quasi sempre a
termine gli impegni
assunti.
6
Generalmente stabilisce rapporti cor-retti con
compagni, docenti e per-sonale. Conosce solo
parzialmente le regole e le rispetta con difficoltà. In-teragisce con il gruppo solo se gli vie-ne
richiesto.
Presta attenzione solo in
alcune situazioni e partecipa alle attività con interesse
ed impe-gno settoriali.
Talvolta non è puntuale nel rispettare le
consegne.
5
Non riesce a stabilire rapporti cor-retti con
compagni docenti e per-sonale. Non comprende
l’importanza delle regole e non le rispetta. Interagisce con il gruppo solo in modo inadeguato
e scorretto.
Si distrae con facilità e partecipa alle attività con interesse superfi-ciale e scarso
impegno.
Si dimostra alterno
nell’impegno e stenta a
rispettare le conse-gne.
99
Il voto del comportamento indica il progresso comportamentale, culturale e la partecipazione attiva e consapevole alla vita scolastica, con ripercussioni sulla valutazione globale
degli alunni e, quindi, anche sulla promozione.
Descrittori per la valutazione quadrimestrale
Voti
in
decimi
DESCRITTORI
DESCRITTORI
SCUOLA
SCUOLA SECONDARIA
PRIMARIA
DI I GRADO
Completo e consapevole raggiungimento degli obiettivi.
10
Ascolta, mantenendo concentrazione e interes-se. Riferisce
verbalmente con chiarezza. Usa un linguaggio appropriato e ben articolato. Sa uti-lizzare autonomamente gli apprendimenti in situazioni diverse, apportando contributi
perso-nali. Si esprime con un lessico ricco e appro-priato.
Si impegna e partecipa in modo costante, attivo e autonomo. Organizza il lavoro con ordi-ne e precisione, rispettando i tempi assegnati.
Completo raggiungimento degli obiettivi.
9
Ascolta con buon interesse e concentrazione. Riferisce
verbalmente con proprietà lessicale. Usa un linguaggio
appropriato e ben articolato. Ha capacità di sintesi e rielaborazione perso-nale. Sa utilizzare autonomamente gli
apprendi-menti in situazioni diverse.
Approfondito e consapevole raggiungimen-to di tutti
gli obiettivi. Competenze consoli-date. Piena acquisizione di capacità cri-tiche.
Conosce in modo approfondito e coordinato i contenuti disciplinari, arricchiti da collega-menti interdisciplinari. Utilizza con padro-nanza gli strumenti anche in
situazioni nuove. Possiede un metodo di studio personale e ben strutturato. Coglie con sicurezza i nessi
logici ed esprime giudizi motivati. Riorganizza dati e
concetti da cui sa trarre deduzioni logiche. Si esprime
sia oralmente che per iscritto in modo fluido, utilizzando un lessico ricco ed appropriato. Ha acquisito ottime
competenze di analisi e sintesi e una piena autonomia
di rielaborazione e valuta-zione critica. Partecipa al
dialogo educativo in modo costruttivo. Ha lavorato
con costan-za e senso di responsabilità.
Completo raggiungimento degli obiettivi. Acquisizione
di competenze sicure ed e-sperte.
Conosce in modo approfondito i contenuti disciplinari, arricchiti da collegamenti interdi-sciplinari.
Possiede un organico metodo di studio e una significativa padronanza dei lin-guaggi specifici. Coglie con
sicurezza i nessi logici. Riorganizza con agilità e originalità dati e concetti. Sia oralmente che per iscritto, si
esprime in modo fluido. Partecipa in modo costruttivo.
Ha lavorato in modo costante e responsabile.
Pieno raggiungimento degli obiettivi.
Pieno raggiungimento degli obiettivi. Com-petenze
acquisite in modo stabile.
Sa utilizzare gli apprendimenti in situazioni di-verse. Si
esprime con un lessico corretto. S’im-pegna e partecipa in
modo costante. Organizza il lavoro con ordine, rispettando i tempi asse-gnati. Ha capacità di sintesi e di rielaborazione personale.
Ha acquisito una conoscenza ampia dei vari contenuti
curricolari. Sa operare collegamen-ti tra i contenuti
medesimi con discreta auto-nomia. Comunica il suo
pensiero con ordine, chiarezza espositiva e proprietà
lessicali. Coglie in modo coerente i nessi logici. Evidenzia un proficuo metodo di studio. Sa rico-noscere
analogie e differenze, stabilire rela-zione tra varie problematiche, formulare giu-dizi. Ha raggiunto un soddisfacente livello di competenze di analisi, sintesi e
rielabora-zione personale. Ha partecipato in modo attivo e costante.
8
100
Raggiungimento complessivo degli obiettivi.
Adeguato raggiungimento degli obiettivi. Competenze
complessivamente acquisite.
Ascolta con buon interesse e concentrazione. Riferisce
verbalmente, rispettando le sequenze temporali. Sa applicare gli apprendimenti in si-tuazioni analoghe. Organizza
il lavoro in modo abbastanza ordinato, rispettando i tempi
asse-gnati.
Le sue conoscenze, pur non essendo appro-fondite,
risultano sostanzialmente corrette ed ordinate. Sa operare i collegamenti tra i con-tenuti con coerenza, ma
senza un’organica rielaborazione. Sa cogliere e stabilire
relazio-ni in problematiche semplici. Evidenzia un
metodo di studio abbastanza autonomo, ma non sempre efficace. Ha raggiunto un buon livello di abiti operativi in ogni area discipli-nare. La sua partecipazione
al lavoro scola-stico è stata nel complesso assidua.
Raggiungimento degli obiettivi minimi. Ac-quisizione
delle competenze fondamentali.
7
Raggiungimento degli obiettivi minimi.
Se indirizzato, sa applicare le conoscenze in si-tuazioni
analoghe. Si esprime con un lessico ab-bastanza corretto.
Si impegna e partecipa in mo-do sufficientemente adeguato. Generalmente organizza il suo lavoro in modo sufficientemen-te ordinato.
6
Raggiungimento parziale degli obiettivi minimi.
Sa applicare con poca autonomia gli apprendi-menti.
Utilizza un lessico poco preciso. Si im-pegna e partecipa in
modo discontinuo. Ascolta con difficoltà di concentrazione. Ha un metodo di lavoro disorganizzato e frammentario.
5
Non raggiungimento degli obiettivi minimi.
4
Anche se guidato, dimostra difficoltà nell’appli-care gli
apprendimenti. Utilizza un lessico limitato e impreciso.
Impegno non adeguato. Ha un metodo di lavoro disorganizzato e frammen-tario.
101
Conosce le linee essenziali dei contenuti di-sciplinari,
che riesce ad applicare in modo a-deguato soltanto in
situazioni note. Si espri-me con un lessico abbastanza
corretto sia o-ralmente che nella produzione scritta.
Evi-denzia un metodo di studio sufficientemente autonomo. L’utilizzo dei linguaggi specifici è appena appropriato. Ha seguito le varie atti-vità didatticoeducative con impegno rego-lare.
Parziale raggiungimento degli obiettivi mi-nimi. Limitata acquisizione delle compe-tenze fondamentali.
Conosce in modo approssimativo e superfi-ciale i contenuti e non sa collegarli tra loro. Si esprime con un
linguaggio impreciso sia nella forma verbale che nella
produzione scritta. Evidenzia un metodo di studio non
del tutto adeguato. Ha acquisito limitate competenze
di analisi, di sintesi e di auto-nomia operativa. Ha
partecipato in modo po-co attivo al lavoro scolastico,
mostrandosi al-terno nell’impegno.
Mancato raggiungimento degli obiettivi mi-nimi. Acquisizione di competenze assolu-tamente inadeguate
alla classe frequentata dall’alunno.
Le sue conoscenze sono molto frammentarie, alcune
volte prive di significato. Anche se opportunamente
guidato, utilizza in modo la-cunoso gli strumenti e i
metodi. Non coglie i nessi logici. Si esprime con un
linguaggio povero, impreciso e ripetitivo. Le sue competenze di analisi e di sintesi sono assoluta-mente carenti, inadeguate alla classe frequen-tata dall’alunno.
Ha lavorato con scarsa ap-plicazione e non è stato quasi mai puntuale nel rispettare le consegne.
Descrittori per la valutazione del colloquio pluridisciplinare dell’esame di
Stato della scuola secondaria di I grado
Voti
in
DESCRITTORI
decimi
10
9
8
7
6
5
4
Il candidato ha condotto il colloquio secondo il piano ideativo proposto dalla traccia, operando scelte strutturali e
lessicali efficaci logicamente ed appropriate linguisticamente al contesto. L’esposizione è stata ricca e fluida. I contenuti pluridisciplinari sono stati comunicati in modo sicuro, completo e rigoroso. Sono state evidenziate elevate capacità di analisi, sintesi, riflessione e valutazione critica.
Il candidato ha impostato il colloquio con precisione e creatività, evidenziando conoscenze ap-profondite degli argomenti trattati, ottime competenze di elaborazione personale, sicurezza ed autonomia nell’organizzazione dei
concetti e nei collegamenti pluridisciplinari. Ha saputo sce-gliere espressioni appropriate linguisticamente al contesto.
Il candidato ha individuato con chiarezza le diverse componenti del colloquio pluridisciplinare e ha organizzato il
discorso in modo preciso e coerente. Più che soddisfacente è stata la cono-scenza degli argomenti proposti, comunicati con scorrevolezza espressiva e organicità di pen-siero. Il lessico adoperato è risultato appropriato e specifico.
L’alunno ha dato prova di saper effettuare opportuni collegamenti logici e di essere in possesso di valide capacità di
osser-vazione e analisi.
Il candidato ha organizzato con ordine logico il proprio pensiero e le proprie informazioni. Ha saputo scegliere semplici espressioni e vocaboli sostanzialmente adeguati linguisticamente al contesto. Buoni i livelli dei suoi abiti conoscitivi e di acquisizione dei linguaggi specifici disciplinari.
Il candidato, in sede di colloquio, ha dimostrato di conoscere in maniera essenziale i temi trat-tati, esprimendosi con
un linguaggio semplice, ma corretto. Nel fare i collegamenti tra i vari contenuti culturali, si è mostrato piuttosto
impacciato e ha evidenziato interessi personali limita-ti. Il livello degli abiti operativi risulta accettabile in tutte le
aree disciplinari.
Sebbene opportunamente guidato, il candidato non è riuscito a coordinare i vari argomenti, esprimendosi in modo
confuso, slegato e approssimativo. Il lessico adoperato, molto spesso, non è stato utilizzato secondo il giusto significato. Le conoscenze dell’alunno sono frammentarie, l’acquisizione dei linguaggi specifici disciplinari risulta lacunosa.
Il candidato ha evidenziato conoscenze fortemente lacunose, anche in presenza di un percorso proposto dal ragazzo
stesso. Si è espresso con un linguaggio stentato, impreciso e ripetitivo. Sebbene opportunamente sollecitato con domande guida formulate in forma semplice, l’alunno non è riuscito a focalizzare nessun argomento o problema.
102
Descrittori per la valutazione finale dell’esame di Stato conclusivo del Primo ciclo d’istruzione
Voti
DESCRITTORI
in
decimi
10(*)
Conosce i contenuti culturali in modo puntuale, rigoroso e con spunti di originalità. Sa individuare con molta facilità i problemi proposti ed operare analisi approfondite. Il processo dialogico è sempre estremamente chiaro e corretto, sia oralmente che per iscritto. Sa collegare argomenti diversi, cogliendo analogie e differenze in modo logico e
sistematico anche in ambiti disciplinari diversi. Sa trasferire le conoscenze acquisite da un modello all’altro, apportando valutazioni e contributi personali significativi. Ha acquisito un metodo di lavoro autonomo, ben strutturato,
efficace.
9
Il candidato comprende e conosce tutti i contenuti curricolari svolti. Li sa applicare e con-testualizzare, rielaborare,
analizzare e sintetizzare. Usa il lessico e la terminologia specifica in modo preciso e personalizzato. Per l’esecuzione
delle prove disciplinari, organizza con disin-voltura conoscenze e competenze, scegliendo in modo consapevole
strategie più adeguate allo scopo. Ha acquisito un metodo di studio produttivo ed efficace.
8
Il candidato conosce i contenuti culturali in modo completo ed abbastanza approfondito. Sa individuare i concetti, i
procedimenti, i problemi proposti; riesce ad analizzarli efficacemente, stabilendo relazioni e collegamenti appropriati. Esprime con correttezza e organizzazione logica adeguate valutazioni personali, riuscendo a muoversi anche in
ambiti disciplinari diversi. Ha acquisito un metodo di studio organico e sicuro.
7
L’alunno sa utilizzare le proprie conoscenze in modo adeguato allorché affronta situazioni di apprendimento simili
tra loro o solo parzialmente variate. E’ capace di spiegare e rivedere il proprio percorso di studio, comunicandone i
risultati con un linguaggio generalmente corretto. Procede con sufficiente autonomia nell’organizzazione del lavoro.
6
L’allievo possiede conoscenze e competenze indispensabili a raggiungere gli obiettivi minimi stabiliti. Si muove solo
in contesti noti, ovvero riproduce situazioni che già conosce, ma ne-cessita di indicazioni per affrontare situazioni
parzialmente variate. Comunica i risultati dell’apprendimento in modo semplice, con un linguaggio sufficientemente corretto. General-mente organizza il lavoro in modo poco preciso, ma accettabile.
5
Il candidato conosce in maniera frammentaria e superficiale le informazioni, le regole e la terminologia di base. E’
impreciso rispetto a quanto sa fare, per cui necessita di sollecitazioni e di indicazioni dell’insegnante per perseguire
gli obiettivi disciplinari. Non è in grado di organiz-zare le competenze acquisite, né di ricostruire il percorso del
proprio lavoro. Comunica i risultati dell’apprendimento con poca proprietà lessicale. Avendo un metodo di studio
disordinato, com-mette errori anche nell’esecuzione di lavori semplici.
4
L’alunno evidenzia gravi lacune nella conoscenza dei vari contenuti. Non sa individuare se non solo superficialmente le informazioni essenziali contenute nel messaggio orale e scritto, né sa distinguere gli elementi fondamentali di
un problema. Non sa esporre e né strutturare il discorso in modo logico. Non riesce a comprendere le richieste e a
rispondere in modo pertinente. Non ha ancora acquisito un accettabile metodo di lavoro.
(*)
La C. M. n. 49 del 20 maggio 2010, confermata dalla C. M. n. 46 del 26.05.2011 e dalla C. M. n. 48 del 31.05.2012, prevede che, “a coloro
che conseguono un punteggio di dieci decimi, può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta
all’unanimità”.
Certificazione delle competenze disciplinari
La legge n. 169 del 30 ottobre 2088 stabilisce che, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado, i docenti elaborino, per ogni singolo alunno, una Certificazione delle competenze. Anche il Regola-mento sulla valutazione
(DPR n. 122/2009) prevede tale certificazione, con valutazione in decimi, alla fine
della Scuola primaria e del primo ciclo di istruzione.
103
I docenti del nostri Istituto hanno adottato per la scuola primaria e per quella
secondaria di I grado, per l’anno scolastico 2013/2014, i due modelli di certificazione delle competenze qui di seguito riportati. Su questi modelli, i docenti, durante
gli scrutini di fine anno scolastico (scuola primaria) o d’esa-me (scuola secondaria)
certificano le competenze degli alunni. La certifica-zione, firmata dal Dirigente e
dal Presidente della commissione d’esame (scuola secondaria), viene distribuita alle famiglie.
Nell’elaborazione dei predetti modelli, i docenti hanno avuto come cornice di
riferimento le recenti Indicazioni nazionali per il curricolo, che tracciano la strada
in materia di competenze. In tale documento ministeriale, difatti, le competenze sono chiaramente esplicitate come traguardi di sviluppo alla fine della primaria e
della secondaria di I grado.
Il testo e la struttura delle Indicazioni valorizza la verticalità del curri-colo,
consente scelte graduali e progressive, costituisce un‘occasione impor-tante per superare la separatezza culturale e pedagogica fra scuola dell’infan-zia, primaria e
secondaria di i grado.
La lettura, in continuità verticale, dei traguardi di competenza proposti dalle
Indicazioni, risulta assai utile, perché dà senso alla scelta e all’imposta-zione dei
contenuti. Questi ultimi, non intesi come acquisizioni a se stanti, indicano la pista
da seguire e finalizzano l’azione didattica in termini forma-tivi, fornendo un’idea
concreta del percorso di sviluppo della persona.
104
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI
Discipline
Italiano
1a lingua
comunitaria:
Inglese
2a lingua
comunitaria:
Francese
Competenze
Ascolta, comprende e comunica oralmente. Legge, com-prende e rielabora
testi di tipo diverso. Produce testi scrit-ti adeguati alle situazioni comunicative. Riconosce le strutture della lingua. Arricchisce il lessico. Analizza e
interpreta generi letterari.
Comprende messaggi orali brevi, per interagire con i compagni e con il
docente. Legge semplici testi scritti per estrarre informazioni essenziali.
Produce messaggi orali per impostare scambi comunicativi sugli aspetti del
pro-prio vissuto. Produce in forma scritta un breve testo su un modello
dato.
Comprende semplici testi. Svolge compiti secondo le in-dicazioni date in
lingua francese. Produce testi corretti, coerenti e coesi. Descrive aspetti del
proprio vissuto e del proprio ambiente. Interagisce in una conversazione su
argomenti quotidiani e noti. Confronta culture e civiltà diverse.
Storia
Individua relazioni causali tra fatti storici. Ricava infor-mazioni da testi
vari, mappe, tabelle e strumenti carto-grafici. Utilizza il lessico fondamentale della disciplina. Comprende i fondamenti e le istituzioni della vita sociale, civile de politica.
Geografia
Si orienta e colloca nello spazio fatti e fenomeni. Osser-va e descrive paesaggi geografici, utilizzando linguaggi e strumenti adeguati. Comprende la
relazione tra uomo e ambiente. Comprende le caratteristiche della nostra
civil-tà e quelle delle altre civiltà del mondo.
Matematica
Esegue calcoli e misurazioni. Applica procedimenti e re-gole. Riconosce e
risolve situazioni problematiche. Leg-ge, interpreta e utilizza informazioni
di provenienza stati-stica. Comprende e usa in modo appropriato il linguag
-gio specifico.
Scienze
Conosce e osserva fatti e fenomeni. Interpreta e spiega fenomeni diversi
attraverso relazioni e inferenze. Rap-presenta e interpreta dati raccolti, anche da prove speri-mentali. Individua e analizza strutture, sistemi e problematiche. Comprende e usa il linguaggio specifico.
Tecnologia
Analizza la realtà circostante con approccio problema-tico. Spiega i fenomeni e i procedimenti tecnologici. Ha sviluppato abilità grafiche. Riconosce
ed analizza il set-tore produttivo di provenienza di oggetti presi in esame.
Comprende e usa la tecnologia specifica.
Musica
Ascolta e riconosce alcuni generi musicati. Scrive sem-plici elementi di teoria musicale. Sa analizzare le fonda-mentali strutture del linguaggio espressiva. Possiede una terminologia sufficiente a definire i fenomeni sonori incontrati nelle proprie esperienze musicali.
Arte
e immagine
Educazione
fisica
Comportamento
Legge e interpreta i contenuti di messaggi visivi, rap-portandoli ai contesti
in cui sono stati prodotti. Produce messaggi visivi con l’uso di tecniche e
materiali diversi. Riconosce e legge le tipologie principali dei beni artisticoculturali.
Utilizza efficacemente le proprie capacità in condizioni normali di esecuzione. Usa consapevolmente il linguag-gio del corpo, utilizzando vari codici espressivi. Rispetta le regole delle discipline sportive praticate. Combina
la componente comunicativa e quella estetica.
Rispetta le norme disciplinari d’istituto. Cura la propria persona. Stabilisce
sempre rapporti corretti e collaborati-vi con compagni, docenti e personale.
Partecipa con co-stante interesse alle attività didattiche. E’ puntuale
nell’adempimento dei suoi doversi scolastici. Riflette cri-ticamente sul proprio percorso di apprendimento.
105
Livello di
Valutazione
competenza
espressa in
(*)
decimi (*)
SCUOLA PRIMARIA
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI
Livello di
Discipline
Competenze
competenza
(*)
Italiano
Lingua
comunitaria:
Inglese
Padroneggia gli strumenti espressivi e argomentativi indi-spensabili per
gestire l’interazione comunicativa verbale e non in vari contesti. Comprende
i contenuti di semplici testi. Produce testi in forme adeguate a scopo e a destina-tario. Legge testi letterari di vario genere appartenenti al-la letteratura
dell’infanzia sia a voce alta con tono espre-sivo, sia con lettura silenziosa e
autonoma.
Riconosce messaggi verbali orali e semplici testi scritti. Svolge compiti secondo le indicazioni date in lingua stra-niera. Comprende frasi ed espressioni di uso frequente. Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e
del proprio ambiente.
Storia
Ricava informazioni da fonti di diverso tipo. Colloca gli eventi storici nello
spazio e nel tempo. Individua le rela-zioni tra gruppi umani e aree territoriali di appartenenza. Riferisce le conoscenze acquisite con una terminologia
specifica.
Geografia
Si orienta nello spazio e sulle carte geografiche. Rico-nosce gli elementi naturali che caratterizzano gli am-bienti. Coglie e descrive le relazioni tra elementi fisici ed antropici. Conosce i vari aspetti delle regioni geografiche italiane.
Matematica
Raccoglie, organizza e interpreta dati. Individua le stra-tegie appropriate per
la soluzione di problemi. Utilizza le tecniche e le procedure di calcolo aritmetico anche sotto forma grafica. Padroneggia i concetti elementari della
matematica.
Scienze
Osserva, esplora, descrive e analizza i fenomeni dell’am-biente naturale e
antropico. Riconosce relazioni, modifi-cazioni, rapporti causali, sviluppando
atteggiamenti di cu-riosità, di rispetto e salvaguardia. Individua problemi
significativi da indagare a partire dalla propria espe-rienza, dai discorsi degli altri, dai testi letti.
Tecnologia
Usa correttamente gli attrezzi di lavoro. Applica con sicu-rezza le regole del
disegno. Esegue correttamente le pro-cedure richieste e lavora nei tempi
stabiliti. Esplora ed in-terpreta il mondo fatto dall’uomo. Esamina oggetti e
pro-cessi in relazione all’impatto con l’ambiente.
Musica
Usa con espressività, sia collettivamente sia individual-mente, vocalità e
strumentalità di diverso genere. Utilizza alcune strutture fondamentali del
linguaggio musicale, mediante l’ascolto di brani di epoche e generi diversi.
Arte
e immagine
Educazione
fisica
Comportamento
Descrive, rappresenta e ricostruisce la realtà e le esperienze attraverso semplici linguaggi espressivi. Riconosce intuitivamente il patrimonio artisticoculturale nel territorio e adotta pratiche di rispetto e salvaguardia.
Impiega schemi motori e posturali, interagendo in situa-zioni combinate e
simultanee. Rispetta le regole dei gio-chi sportivi praticati, utilizzando le
proprie abilità e assu-mendo un ruolo attivo nel gruppo.
Rispetta le norme disciplinari della scuola. Cura la pro-pria persona. Si comporta sempre in modo corretto con docenti e compagni. Partecipa con interesse alle attività didattiche, apportandovi proficui contributi. Nell’esecuzione del lavoro assegnato è sempre puntuale e ordinato.
106
Valutazione
espressa in
decimi (*)
(*) DESCRIZIONE DEI LIVELLI
Livelli generali di competenza
Livello
Valutazione
di
espressa
competenza
in decimi
Le competenze sono manifestate in modo eccellente con:
● Completa autonomia, originalità, responsabilità.
dieci/10
● Ottima consapevolezza e padronanza di conoscenze e relative
abilità.
III
● Ottima integrazione dei diversi saperi.
Livello
Le competenze sono manifestate in modo sicuro con:
avanzato
● Completa autonomia, originalità, responsabilità.
nove/10
● Piena consapevolezza e padronanza di conoscenze relative
abilità.
● Efficace integrazione dei diversi saperi.
Le competenze sono state manifestate in modo soddisfacente con:
● Buona autonomia, originalità, responsabilità.
otto/10
● Buona consapevolezza e padronanza di conoscenze e relative
II
abilità.
Livello
● Buona integrazione dei diversi saperi.
Le competenze sono state manifestate in modo positivo con:
medio
● Discreta autonomia.
sette/10
● Discreta consapevolezza di conoscenze e relative abilità.
● Discreta integrazione dei diversi saperi.
Le competenze sono state manifestate in modo essenziale con:
I
● Relativa autonomia.
Livello
● Basilare consapevolezza di conoscenze e relative abilità.
sei/10
di base
● Parziale integrazione dei diversi saperi.
L’autovalutazione d’istituto
La Scuola dell’Autonomia, che si pone come obiettivi l’efficacia e l’ef-ficienza,
chiede agli operatori scolastici di valutare non solo le competenze acquisite dagli
alunni, ma anche se stessi.
Autovalutare significa monitorare, verificare per individuare i punti di forza e
di debolezza delle scelte, al fine di apportare modifiche, se necessario, per migliorare l’Offerta formativa ed elaborare una progettualità più idonea e mirata. Saranno oggetto di autovalutazione:
■ le scelte educative
■ le scelte culturali
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■ le scelte didattiche
■ le scelte organizzative
MEZZI
Questionari mirati
DESTINATARI
■ Alunni
■ Famiglie
■ Docenti
■ Personale ATA
TEMPI
Annualmente l’istituzione scolastica organizza momenti di autovaluta-zione,
per verificare la qualità del servizio scolastico. I dati ricavati dalle indagini dei vari
monitoraggi, effettuati dalle due Figure strumentali dell’Area 1, divengono oggetto
di studio e riflessione da parte dello staff di dirigenza e del Collegio docenti. Tali
dati saranno utilizzati nella revisione delle linee programmatiche in relazione alla
definizione del Pof del prossimo anno scolastico.
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