Calendario lavori parlamentari, settimana dal 23

5/2014
ottobre
Numero 5 - Anno 12 - ottobre 2014
on line
RINNOVO DEL CONSIGLIO
3-8 NOVEMBRE 2014
Bimestrale di informazione
del Collegio Geometri
e Geometri Laureati di Padova
2 La passione civile
Pierluigi Capuzzo
4 Attività e obiettivi raggiunti
in quattro difficili anni
Oddone Zecchin
10 Il nuovo Regolamento della formazione
Chiara Cattani
16 Bilancio dell’Osservatorio Geometri
Chiara Cattani
18 Sblocca Italia: semplificazioni edilizie
22 Efficienza energetica: nuove norme
Bimestrale ufficiale di informazione
del Collegio Geometri
e Geometri Laureati di Padova
via Fornace Morandi, 24
35133 Padova
tel. 049 8757788 - fax 049 661124
e-mail: [email protected]
www.geometri.pd.it
Pitagora n. 5/2014
on line
SOMMARIO
Presidente
Geom. Pierluigi Capuzzo
Segretario
Geom. Oddone Zecchin
Tesoriere
Geom. Paolo Pol
Consiglieri
Geom. Giovanna Baldin
Geom. Moreno Benetazzo
Geom. Luca Biadolla
Geom. Samuela Boggian
Geom. Giovanni Dal Zotto
Geom. Maurizio Falasco
Geom. Giuseppe Gazzin
Geom. Michele Levorato
Geom. Marco Mason
Geom. Sandro Merlo
Geom. Michele Rizzo
Geom. Elena Tresoldi
Direttore
Pierluigi Capuzzo
Referente per il Collegio
Chiara Cattani
Direttore responsabile
Barbara Ammanati
Iscrizione al Tribunale di Padova
n. 1852, 11 luglio 2003
Editore
Lettera srl, Galleria Scrovegni 7
tel. 0498805776; fax 8302577
35121 Padova
[email protected] - www.lettera.org
Pubblicità
Lettera srl, Galleria Scrovegni 7
tel. 0498805776; fax 8302577
35121 Padova
[email protected]
In copertina: Francesco Perezzoli detto il Ferrarino, Il convito di Erode
(particolare), mostra “Veronese e Padova. L’artista, la committenza e la
sua fortuna”, Padova, Musei Civici agli Eremitani, fino 11 gennaio 2015.
La passione civile
di Pierluigi Capuzzo
Il rinnovo del Consiglio
Orari e regole delle elezioni
Chiuso in redazione il 7 ottobre 2014
3
Attività e obiettivi raggiunti in quattro difficili anni
Relazione di fine mandato del Segretario
di Oddone Zecchin
4
Luci e ombre del nuovo Regolamento della formazione
Dal 1° gennaio 2015 cambiano le regole
di Chiara Cattani
10
Bilancio di quattro anni di vita dell’Osservatorio Geometri
Ora si lavora sulle politiche di genere
di Chiara Cattani
Semplificazioni edilizie nel decreto Sblocca Italia
Le modifiche al Testo unico sull’edilizia
Copyright
Gli articoli pubblicati sono protetti
dalla legge sulla proprietà intellettuale e del diritto d’autore.
2
Efficienza energetica: nuove norme sull’edilizia
Gli articoli 12 e 14 del Decreto legislativo n. 102/2014
Informazioni
Nuovo sito per Cassa, Consiglio nazionale e Fondazione
Formazione amministratori di condominio
F24 a saldo zero solo sul sito dell’Agenzia delle Entrate
Mediazione
Fisco e casa
Video tutorial per i contratti di locazione
Studi di settore 2013
Pos: modelli semplificati
Cancellazione di ipoteche legate ai mutui immobiliari
Libretto d’impianto Veneto
Pitagora 5/2014
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
16
18
22
23
24
1
EDITORIALE
di Pierluigi Capuzzo
presidente
La passione civile
ncontrando qualche Collega in giro
per uffici, alla classica domanda
“come va?”, la risposta è per lo più
sfavorevole, con un grado di negatività che dipende dall’indole del personaggio. Anche il più ottimista rimane dalla parte del meno. Anche il
più ottimista non vede la luce in fondo al tunnel, nonostante stiano cercando di farci credere che la crisi stia
passando, che ormai stiamo emergendo, entro il 2012, poi 2013, poi
2014, adesso sarà il 2015…
Alla crisi dell’economia globale,
poi, i geometri possono sommare
quella specifica di una professione
che da qualche tempo è in cerca di
una nuova identità, con la scuola che
ha cambiato addirittura il nome
(C.A.T., Costruzioni, Ambiente e Territorio, temi di cui ci siamo sempre
occupati, ma sotto il nome di Geometri), un corso universitario che non
decolla, un Istituto Tecnico Superiore
–ITS- che per fortuna sta dando dei
buoni risultati ma rimane ancora
troppo esiguo per i numeri a cui si
punterebbe.
Fare i dirigenti di categoria non è
mai stato così arduo. Nello scritto del
Segretario del Collegio, che troverete
più avanti nel giornale, è stato fatto
un buon riassunto di quanto s’è cercato di realizzare in questi anni, ma
sappiamo che non basta. Sappiamo
bene che, oggi, in tutte le iniziative
che riguardano il nostro mondo economico, bisogna essere presenti: non
I
Le cose non vanno
bene, ma occorre
perseverare
con coraggio,
avendo una visione
globale che ci mette
vicino agli altri.
Anche sul lavoro,
insieme si vince:
i giovani
ne tengano conto.
2
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
esistono giustificazioni. Mai come
oggi, gli assenti hanno sempre torto.
Enti locali, altri Ordini professionali,
organizzazioni varie, aziende: sappiamo bene come sia importante esserci, perché solo così la nostra figura acquista autorevolezza, nome, visibilità. Tutti elementi che si riflettono poi sull’attività dell’intera categoria, sul lavoro di ognuno di noi.
La competizione oggi è esasperata.
I comuni chiedono sempre maggiori
adempimenti, e le norme piano piano
(ma poi neanche tanto) stanno individuando in noi professionisti le figure
sulle quali concentrare tutte le possibili responsabilità. In pratica, chiamandoci a ovviare alle carenze di una
legislazione a volte surreale e al lassismo dei tempi in cui tutto andava
bene.
I clienti sono sempre più rigorosi,
salvo essere l’opposto quando viene
il tempo di pagare le parcelle. Queste
ultime sempre più ridotte, frutto di
una concorrenza cui il legislatore, abolendo la Tariffa professionale, ci
ha assoggettati, con un malinteso liberalismo a senso unico che non ha
saputo –o voluto- tenere conto della
qualità che il professionista dovrebbe
offrire.
Le contingenze sono tutt’altro che
incoraggianti. Ciò che più conta è
perseverare con coraggio, con la visione globale del campo comune, a
volte ponendolo anche innanzi al proprio orticello, perché se è vero che è
Pitagora 5/2014
Villa del Casale a Piazza Armerina.
Mosaici romani del IV secolo.
L’uomo singolo è sopraffatto dal leone,
ma con l’aiuto degli altri esce vincitore.
questo che ci offre il cibo, è anche vero che senza quello, fertile e produttivo, anche il piccolo inaridisce.
Questa è una visione per tutti,
perché per quanto liberi professionisti non si opera mai da soli. La
nostra diuturna attività si confronta
costantemente con il Collega.
L’invito che rivolgiamo, soprattutto ai più giovani, è di cercare
sempre il punto d’incontro, smussa-
re gli angoli, evitare il contenzioso.
Anche sul lavoro, pur ognuno dalla sua parte, insieme si vince. Alla
passione per il nostro bellissimo mestiere, è opportuno aggiungere anche
un pizzico di Passione Civile, ciò che
ci aiuta ad avere quella visione globale di cui sopra. Siamo convinti che
questo sia un ingrediente essenziale
per la migliore ricetta possibile per il
futuro.
ELEZIONI DEL CONSIGLIO DAL 3 ALL’8 NOVEMBRE 2014
Il rinnovo del Consiglio Direttivo è indetto in prima
convocazione per il giorno mercoledì 29 ottobre 2014
dalle ore 11 alle 12 presso la sede del Collegio. Essendo
prevedebile che non si raggiunga il numero lagale dei votanti, l’elezione è indetta in SECONDA CONVOCAZIONE
Lunedì 3 novembre 2014, dalle ore 8,30 alle ore 18,30,
presso la sala riunioni del Collegio in via Fornace Morandi
n, 24 - Padova.
Le votazioni proseguiranno presso la medesima sala
nei giorni:
Martedì 4 novembre 2014, dalle ore 8,30 alle ore 18,30
Mercoledì 5 novembre 2014, dalle ore 8,30 alle ore 18,30
Giovedì 6 novembre 2014, dalle ore 8,30 alle ore 18,30
Venerdì 7 novembre 2014, dalle ore 8,30 alle ore 18,30
Sabato 8 novembre 2014, dalle ore 8,30 alle ore 11.
Alle ore 11,30 del giorno 8 novembre avrà inizio lo scrutinio, al termine del quale verranno proclamati i risultati.
Nel caso che tutti o parte dei candidati non conseguano la maggioranza assoluta dei voti, l'Assemblea è nuovamente convocata per la votazione di ballottaggio presso la Sala Riunioni del Collegio in Via Fornace Morandi n,
24 - Padova nel giorno:14 novembre 2014 dalle ore 8,30
alle ore 18,30.
Il Consiglio Direttivo del Collegio di Padova, in base al
Pitagora 5/2014
numero degli iscritti, deve essere formato da quindici
Consiglieri. La scheda delle votazioni per essere valida
dovrà contenere quindici preferenze espresse indicando il
cognome ed il nome del candidato ed in caso di omonimia anche il numero di iscrizione all'Albo. L'indicazione di
un numero di preferenze inferiore a 15 comporterà l'annullamento della scheda.
Nell’intento di offrire un servizio agli iscritti, il Collegio
anticipa che ha organizzato in due giorni delle votazioni
due seminari con workshop e attribuzione di crediti. Seguiranno dettagli che saranno pubblicati sul sito.
Lunedì 3 novembre
Al mattino: Casi pratici di certificazione energetica degli
edifici, della durata di circa due ore. Al pomeriggio: Tecniche di riconfinazioni. Entrambi i seminari, a cura di
Tecnobit, saranno ripetuti due volte.
Mercoledì 5 novembre
Estimo e stima immobiliare, durata 3 ore, sia al mattino
che al pomeriggio, a cura dei geometri Antonio Ellero e
Giuseppe Mussolin.
Il seminario si articola in tre parti: 1. informazione su linee guida di valutazioni europee; 2. lista di controllo
per la completa compilazione di una perizia immobiliare; 3. spiegazione di metodi di stima.
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
3
Relazione di fine mandato
del Segretario
Attività e obiettivi raggiunti
in quattro difficili anni
di Oddone Zecchin, segretario
Il Consiglio
del Collegio di Padova
sarà rinnovato
dal 3 all’8 novembre
e resterà in carica
fino al 2018.
Diamo qui conto
della gestione
del quadriennio
2010-2014.
4
ono passati quattro anni da quando l’11 novembre del 2010, rigenerato
dalla riconferma delle elezioni dal 18 al 26 ottobre 2010, si è insediato
questo Consiglio Direttivo per il quadriennio 2010-2014. Eravamo entrati da
appena due mesi nella nostra nuova Sede del Collegio, consapevoli che, finalmente, potevamo dire di essere a casa nostra. Dopo avere pagato per tantissimi anni pigioni per uffici sparsi per la città di Padova, a privati, banche o
società, adesso continuiamo a pagarla, ma la paghiamo alla nostra Cassa di
Previdenza che investe gli utili a favore della categoria.
S
3-8 novembre 2014
Elezioni del Consiglio
Le prossime elezioni per il rinnovo
del Consiglio Direttivo del Collegio
per il quadriennio 2014-2018, che si
svolgeranno in seconda convocazione dal 3 all’8 novembre prossimi, ci
impongono di concludere questo
quadriennio con una “relazione di fine mandato”, per tirare le somme sul
lavoro svolto. Gli argomenti che si
possono rievocare sono tantissimi,
specialmente se mi rifacessi alla mole di lavoro che settimanalmente abbiamo dovuto affrontare per la gestione della segreteria, alle mille domande alle quali abbiamo dovuto rispondere in tema di formazione continua, di aggiornamento dell’albo e
modalità e possibilità di iscrizione al
nostro Albo. Non sono mancate nemmeno le questioni legate alle controversie tra geometri e committenti,
alla cassa di previdenza, alle domande di pensione.
Dovendo semplificare mi farò guidare da una domanda che di per sé è
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
molto semplice, ma la risposta non lo
è altrettanto: cosa abbiamo fatto in
quattro anni? Di riflesso risponderei
tantissimo, ma il mio parere potrebbe
essere viziato dal fatto che sono stato
settimanalmente presente il Collegio
con gli altri componenti del Consiglio per adempiere al mandato che
ci è stato conferito. Di certo c’è che
nel corso degli anni gli adempimenti
a cui i collegi sono stati chiamati a
dare una risposta sono aumentati notevolmente e non nascondo che l’impegno di segretario, come quello di
presidente, di tesoriere o di consigliere, è stato forte e costante perché sostenuto da una buona dose di passione, quella stessa passione che accomuna tutti i geometri quando affrontano una nuova sfida o un nuovo incarico.
Pitagora 5/2014
Le scelte operate dal Consiglio hanno spaziato tra questioni legate a contingenze - principalmente la crisi economica che era appena iniziata e che
sta mietendo numerose vittime anche
tra i colleghi geometri – e alla programmazione dei servizi da fornire
agli iscritti, piuttosto che alla ricerca
di nuove opportunità per la categoria.
La crisi economica e del lavoro,
che si sperava dovesse durare ancora
poco per non costringerci a cambiare
le nostre abitudini, intaccando il nostro stile o tenore di vita, continua ancora a colpire implacabilmente molti
di noi. La riforma della scuola che ha
modificato ed integrato i percorsi di
studio per l’accesso alla nostra professione non è al momento riuscita a
far breccia nei giovani che si perdono
verso indirizzi di studio generici come i vari Licei, rendendo difficile il
ricambio generazionale con l’ingresso di nuovi geometri nel nostro Albo.
Alla crisi economica molti colleghi
hanno dovuto aggiungere anche l’alluvione dell’1 e 2 novembre 2010,
quando molte zone della provincia di
Padova sono state sommerse dall’acqua del Bacchiglione e del Frassine,
fuoriuscita per l’eccezionale quantità
di pioggia caduta nei giorni precedenti, o forse per negligenza dell’uomo.
Scuola, formazione continua, difesa delle competenze sono e devono
essere argomenti su cui porre l’attenzione non solo per garantire il ricambio generazionale della nostra categoria, ma anche per farla vivere ancora per molti anni. Questi argomenti
sono parte di quelli che giornalmente
ci troviamo ad affrontare e che poi
cerchiamo di tradurre nelle attività a
favore degli iscritti. Nella mia veste
di segretario ogni anno, approfittando
dell’assemblea ordinaria, elenco il
numero degli eventi formativi e dei
servizi erogati agli iscritti, che sarebbe lungo e autocelebrativo ripetere in
questa occasione, per cui mi limiterò
a segnalare in ordine cronologico solamente quelle attività che ritengo essere le più significative in quanto a
tempo profuso e obiettivi raggiunti.
Scuola, formazione,
difesa delle competenze
Questi gli argomenti su cui porre
l’attenzione non solo per garantire
il ricambio generazionale
della nostra categoria, ma anche
per farla vivere ancora per molti anni.
Cosa abbiamo fatto
in quattro anni?
15 novembre 2010 – Sottoscrizione protocollo di intesa con la Provincia di Padova e gli altri Ordini
professionali tecnici per l’assistenza e il supporto alla Protezione Civile nei controlli e valutazione dei
danni derivanti dall’alluvione. Ben
131 geometri hanno dato la disponibilità a collaborare gratuitamente alle
attività dedicando tempo e competenze.
28 gennaio 2011 – Inaugurazione
della nuova Sede del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova. Alla presenza dei Presidenti
della Cassa di Previdenza dei Geometri Fausto Amadasi e del Consiglio Nazionale dei Geometri Fausto
Savoldi e del vice sindaco di Padova
Ivo Rossi si è proceduto all’inaugurazione istituzionale della nostra
nuova prestigiosa sede. Alla cerimonia, hanno partecipato anche, come si
usa in tali occasioni, presidenti e con-
siglieri dei Collegi dei Geometri del
Veneto, alcuni consiglieri di Cassa
Geometri e Consiglio Nazionale, il
presidente della Camera di Commercio di Padova geom. Roberto Furlan,
e altri rappresentanti delle principali
istituzioni e ordini professionali presenti in città.
Marzo 2011 – Firma digitale.
Inizialmente rilasciata dall’Agenzia
del Territorio per la sottoscrizione
della documentazione inviata per via
telematica, la firma digitale comincia
ad essere consegnata agli iscritti che
ne fanno richiesta direttamente dal
Collegio in virtù di un accordo sottoscritto tra il Collegio stesso e Aruba,
che distribuisce a livello nazionale il
kit di firma digitale a seguito di una
convenzione sottoscritta con la Cassa
Pitagora 5/2014
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
5
Ricerca di nuovi
sbocchi professionali
L’Organismo di mediazione,
il corso di emergenza post sismica,
il corso per tecnici certificatori,
la proposta del documento
di regolarità tecnica,
sono iniziative messe in atto
dal Collegio per ampliare
il campo di attività dei geometri.
Geometri. Ad oggi sono state consegnati oltre 850 token per la firma digitale e da qualche mese si stanno
consegnando le nuove SIM contenenti la CNS (Carta Nazionale dei
Servizi) indispensabile per l’accesso
a molti servizi, come ad esempio il
SUAP, forniti dagli Enti Pubblici.
Aprile 2011 – Personal Card. Per
favorire e velocizzare le modalità di
registrazione agli eventi formativi
che il Collegio organizza per consentire agli iscritti di adempiere all’obbligo della formazione continua, è
stata predisposta una tessera professionale multifunzione contenente un
codice a barre, un micro cip per archiviazione dati e il numero di iscrizione all’albo e le generalità del possessore. La tessera ha anche la funzione, accompagnata da un documento di identità, di comprovare l’iscrizione all’albo dei Geometri di Padova per quei professionisti che hanno necessità di essere identificati come liberi professionisti presso gli uffici pubblici o i privati.
Aprile 2011 – Costituzione e adesione in qualità di socio fondatore
all’ITS Red. Tra le varie modalità
per accedere alla professione di geometra libero professionista, la riforma della scuola, cosiddetta Gelmini,
ha introdotto la possibilità di un percorso di studi alternativo al classico
diploma di geometra con un biennio
di praticantato o alla laurea triennale
con un semestre di praticantato, aggiungendo la possibilità di frequentare post diploma un Istituto Tecnico
Superiore (ITS) con un semestre di
pratica. Sulla spinta dell’allora Dirigente dell’Istituto Tenico per Geometri G.B. Belzoni, prof.ssa Cristina
Pollazzi, il Collegio si è fatto parte
attiva per la costituzione – primo nel
Veneto e secondo in Italia – di un ITS
in area tecnologica e dell’efficienza
6
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
energetica. Al Corso, che inizia la sua
prima edizione nel mese di settembre
2011, svolgono attività di docenza
anche alcuni geometri iscritti al Collegio di Padova.
10 Maggio 2011 – Assemblea Ordinaria e inaugurazione della nuova sede con gli iscritti. Doverosamente, dopo l’inaugurazione istituzionale, si è voluto ripetere il “battesimo” della nostra nuova sede che ha
visto, in segno beneaugurale, il taglio
del nastro ad opera di un giovane neo
iscritto.
5 Luglio 2011 – Organismo di
Mediazione. Dopo lo svolgimento
del corso per la formazione di una
quarantina di Mediatori il Collegio si
è dotato di un proprio Organismo di
Mediazione per rispondere alle disposizioni del Decreto Legislativo n.
28 del 4 marzo 2010, che ha previsto
la costituzione di tali istituti con la finalità di alleggerire i tribunali di un
carico di lavoro causato da una miriade di cause in tema di spartizione di
beni, questioni di confini o condominiali. L’operatività dell’Organismo,
riconosciuta dal Ministero con decorrenza 16 gennaio 2012, dopo un primo inizio delle attività, bloccate dai
ricorsi presentati dal Consiglio Forense, sta lentamente aumentando a
vantaggio di un alleggerimento del
carico di lavoro dei tribunali e di alcuni colleghi che con tale attività possono integrare il proprio reddito.
16 Febbraio 2012 – Corso di formazione sull’emergenza post sismica. Tra i tanti corsi organizzati
dal Collegio, vale la pena ricordare
quello in ambito di Protezione Civile,
che ha formato 50 geometri, di cui 21
di Padova e 29 degli altri Collegi del
Veneto. Tale corso, oltre a vedere per
la prima volta una sinergia collaborativa tra i vari Collegi del Veneto mai
vista prima, ha consentito di formare
Pitagora 5/2014
alcuni geometri, primi in Italia dopo
quelli formati in Abruzzo immediatamente dopo il sisma dell’Aquila del
2009, per attività di supporto alla Protezione Civile, che prima era riservata solo agli ingegneri. Il corso di 70
ore è stato concluso con l’esame finale nei giorni 11 e 12 maggio. Il destino ha voluto che questi colleghi siano
stati immediatamente richiesti dalla
Protezione Civile per effettuare i sopralluoghi a seguito del terremoto che
ha colpito l’Emilia Romagna e il Basso Veneto il 20 maggio.
18 Maggio 2012 – Giubileo dei
Geometri. Presso l’aula Magna dell’Università di Padova si è svolta la
cerimonia di consegna dei timbri
d’oro e d’argento ai colleghi che vantavano 40, 50 e 60 anni di iscrizione
all’albo. Il riconoscimento ha visto la
premiazione di ben 129 geometri,
molti dei quali ancora in attività non
per necessità ma per attaccamento alla professione e alla categoria. L’occasione è stata propizia anche per
consegnare sette Timbri d’Onore ad
altrettanti geometri che, seppure non
iscritti all’Albo, hanno saputo dare
lustro alla figura del geometra impegnandosi in attività imprenditoriali o
di insegnamento.
Novembre 2012 – Nuova gestione integrata del Collegio. Riscontrato che l’Albo tenuto dal Collegio
nel corso degli anni è migrato da un
software all’altro con la conseguente
perdita di alcuni dati, per effettuare
una definitiva bonifica dei dati si è
dato avvio ad un nuovo sistema più
efficiente e sicuro che consente l’archiviazione dei dati su un’unica piattaforma con la possibilità di accedervi sia dal Collegio che dallo studio di
ciascun iscritto tramite l’area riservata. Il sistema consente all’iscritto di
aggiornare in autonomia alcuni dati
relativi alla residenza, la sede dello
studio, i recapiti telefonici e di posta
elettronica. Conseguentemente a ciò,
le comunicazioni che prima venivano
inviate in forma cartacea con un notevole costo per il Collegio e quindi
per gli iscritti, possono essere ora inviate solo telematicamente.
18 Febbraio 2013 – La Cassa incontra gli iscritti. In conclusione del
primo mandato in qualità di Delegati
Cassa, il sottoscritto e la collega Chiara Cattani hanno promosso un incontro per illustrare l’andamento della gestione del nostro istituto previdenziale e di tutte le iniziative deliberate a favore della categoria. L’incontro, al quale ha presenziato il geometra Leo Momi, consigliere della
Cassa Geometri, è stato l’occasione
per illustrare anche le ultime disposizioni introdotte a seguito degli obblighi imposti dal legislatore con la riforma Fornero, che ha allungato il termine della sostenibilità da 30 a 50 anni a
beneficio delle nuove generazioni.
La Cassa allarga
il sostegno al welfare
I Delegati hanno informato
costantemente gli iscritti
sulle novità normative e assistenziali
dell’istituto di previdenza,
specie dopo che la riforma
ha allungato la sostenibilità
da 30 a 50 anni.
Aprile 2013 – Congresso Nazionale dei Geometri a Rimini. Una
buona rappresentanza del nostro
Consiglio ha partecipato al congresso
di Rimini durante il quale sono state
gettate le basi per una nuova identità
della nostra professione. Sta cambiando la scuola, il mercato, i servizi
richiesti e la modalità di erogazione, i
clienti sono più esigenti e attenti a
quello che vogliono. Il geometra deve
trovare un nuovo modo di proporsi
senza dimenticare quello che è stato
fino ad oggi. Questo è il messaggio
che proveniva da molti Collegi provinciali e che i vertici della categoria
a livello nazionale non hanno colto.
Le elezioni di maggio nell’insediamento del 30 ottobre, hanno portato
alla elezione di un nuovo presidente,
il geom. Maurizio Savoncelli, al quale spetta l’onere di tracciare la rotta
per traghettare la categoria in un nuovo e più efficiente futuro.
Pitagora 5/2014
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
7
La formazione continua
obbligatoria
In questo quadriennio è entrata
in vigore la formazione continua
obbligatoria, che ha comportato
per il Collegio un significativo
impegno organizzativo.
Maggio 2013 – Pitagora. Il nostro
periodico di informazione pubblica il
50° numero; cambiato nelle dimensioni originali nel 2007, ha saputo
mantenere sempre alto il livello di
qualità che ci viene riconosciuto anche dagli altri Collegi e da persone
esterne alla nostra categoria. A novembre 2013 è stato pubblicato ed
inviato l’ultimo numero cartaceo agli
iscritti, che dal numero successivo
potranno consultarlo solo telematicamente sul PC, sul tablet, sullo smartphone o stamparlo leggerlo nella
classica versione hardware.
25 Giugno 2013 – Consiglio di
Disciplina. Con l’insediamento del
25 giugno, in applicazione delle norme introdotte con l’art. 8 comma 3
del DPR 7 agosto 2012 n. 137, dopo
le comunicazioni del Collegio agli
iscritti per raccogliere le disponibilità
a farne parte, e la delibera di individuazione dei candidati da proporre al
Tribunale, si sono concluse le fasi per
dotare il Collegio di un Organo di
Disciplina autonomo a maggiore tutela del cliente. L’Organismo resta in
carica per la stessa durata del
Consiglio Direttivo del Collegio e
quindi a breve sarà riaperta la procedura per il suo rinnovo.
5 - 13 Ottobre 2013 - Consulenza
gratuita dei geometri sul risparmio
energetico. Nell’ambito della fiera
“Casa su misura”, una trentina di
professionisti sono stati impegnati,
all’interno di uno stand opportunamente predisposto dal Collegio, a da8
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
re consulenza ai cittadini in materia
di risparmio ed efficienza energetica
degli edifici. È stata una grande opportunità per esporre e pubblicizzare
che anche i geometri sanno operare
in quel campo.
Novembre 2013 – Il sito internet
del Collegio cambia veste. Diventa
graficamente più moderno e operativamente più leggero e veloce e, oltre
a contenere la pubblicazione dei vecchi numeri di Pitagora, consente la
consultazione dei nuovi pubblicati
online.
31 Gennaio 2014 – Convegno sul
“Terzo Piano Casa”. Presso la tradizionale sede della Cassa di Risparmio del Veneto si è tenuto il convegno al quale hanno partecipato in veste di relatori anche esponenti politici della regione: il vice presidente
della Regione Marino Zorzato, che
ricopre anche l’incarico di assessore
all’urbanistica, e il consigliere Bruno
Pigozzo, vice presidente della Commissione Urbanistica. Per la parte
tecnica era presente il dott. Luigi
Rizzolo del settore Urbanistica della
Provincia di Padova. Come al solito
l’auditorium era al completo ed è stato possibile cogliere le novità di questa legge che ha consentito e consentirà ancora per qualche anno di procurare del lavoro anche ai geometri.
17 Febbraio 2014 – Convegno
sulle compravendite. Nella sala conferenze di Sarmeola, dall’idea del nostro presidente Capuzzo, si è discusso
alla presenza del neo presidente del
CNG geom. Maurizio Savoncelli, del
presidente dell’Ordine dei Notai di
Padova dott. Roberto Agostini e del
presidente provinciale degli agenti
Immobiliari aderenti alla Fimaa,
geom. Guerino Polito, della necessità
di redigere un documento di regolarità tecnica degli immobili da allegare
agli atti notarili. L’argomento ha su-
Pitagora 5/2014
scitato molto interesse da parte del
CNG e dei Notai che, per quanto di
loro competenza, proveranno a far sì
che tale documento venga reso obbligatorio. I geometri, ancora una volta
sarebbero i principali interlocutori per
la stesura del documento.
Marzo – Maggio 2014 – Corso
abilitante per tecnici certificatori
richiesta dal D.P.R. 16 aprile 2013 n.
75. Secondo le disposizioni del DPR,
il Collegio ha ottenuto l’accreditamento presso il ministero per potere
svolgere i corsi di 80 ore per la formazione di tecnici certificatori e nel
periodo tra marzo e maggio ne sono
stati portati a termine 2 formando circa 80 colleghi.
16 Maggio 2014 - Assemblea Ordinaria. In occasione dell’annuale
assemblea annuale, nel corso della
quale si provvede all’approvazione
del bilancio consuntivo dell’anno
precedente, ai pochi colleghi presenti il Direttivo ha dato conto dell’attività che si era iniziata per il recupero
delle quote associative per il periodo
2009-2013 e non pagate da poco più
di 200 nostri colleghi per dimenticanza, impossibilità o semplice negligenza. Dell’iniziativa di recupero
di tali crediti, ammontanti a circa
180.000 euro, tramite mail e sul notiziario Pitagora, è stata data comunicazione a tutti gli iscritti, e i più diligenti vi stanno già provvedendo saldando il debito in unica soluzione o
ratealmente. Sul numero di Pitagora
4/2014, il Presidente ha sottolineato
come il senso di appartenenza ad una
categoria deve essere dimostrato anche onorando gli impegni assunti con
l’iscrizione all’Albo. Certamente esistono situazioni critiche, e queste sono state adeguatamente gestite dal
Consiglio, per non infierire ulteriormente sulle situazioni di reale difficoltà. Dal 2006 ad oggi, la quota associativa è stata gradualmente ridotta
da 340 euro agli attuali 300, ed è ovvio che, se tutti pagano regolarmente,
la quota potrebbe venire ulteriormente abbassata.
La quota associativa:
un impegno e un dovere
Con rammarico si è iniziata
un’azione di recupero delle quote
non pagate nel periodo 2009-2013,
pur con riguardo a situazioni
di reale difficoltà.
É da segnalare che dal 2006
la quota è stata progressivamente
ridotta di 40 euro.
Linee vita: una legge regionale toglie l’obbligo per la manutenzione
Con la legge n. 28 del 25 settembre 2014, la Regione
del Veneto ha eliminato l’obbligo di usare i sistemi «salva
vita» durante i lavori di manutenzione in quota. Si tratta
della modifica dell'articolo 79 bis della legge regionale 27
giugno 1985, n. 61 "Norme per l'assetto e l'uso del territorio", la quale impone che i progetti degli interventi edilizi relativi a nuove costruzioni o ad edifici esistenti debbano comprendere tra la documentazione allegata alla
richiesta relativa al titolo abilitativo o alla denuncia d’inizio attività, “idonee misure preventive e protettive che
consentano, anche nella successiva fase di manutenzione, l’accesso, il transito e l’esecuzione dei lavori in quota
in condizioni di sicurezza”.
Ora la legge n. 28/2014, pubblicata nel Bur n. 94 del 30
settembre 2014, sopprime le parole: ", anche nella successiva fase di manutenzione," e dispone che tale disposizione si applichi anche ai procedimenti e ai lavori in
corso alla data della sua entrata in vigore.
Questo è dunque il testo modificato dell’art. 79 bis della legge regionale n. 61/1985,
Art. 79 bis - Misure preventive e protettive da predisporre
negli edifici per l’accesso, il transito e l’esecuzione dei la-
Pitagora 5/2014
vori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza.
1. Ai fini della prevenzione dei rischi d’infortunio, i progetti relativi agli interventi edilizi che riguardano nuove
costruzioni o edifici esistenti devono prevedere, nella documentazione allegata alla richiesta relativa al titolo abilitativo o alla denuncia d’inizio attività, idonee misure
preventive e protettive che consentano, anche nella successiva fase di manutenzione, l’accesso, il transito e l’esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza.
2. Per le finalità del comma 1, la Giunta regionale emana
un proprio provvedimento contenente istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive.
3. La mancata previsione delle misure di cui al comma 1
costituisce causa ostativa al rilascio della concessione o
autorizzazione a costruire ed impedisce, altresì, l’utile decorso del termine per l’efficacia della denuncia di inizio
dell’attività.
4. I comuni adeguano i propri regolamenti edilizi alle
istruzioni tecniche del provvedimento di cui al comma 2
prevedendo altresì adeguati controlli sulla effettiva realizzazione delle misure anche ai fini del rilascio del certificato di abitabilità.
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
9
Adempimenti
professionali
Luci e ombre del nuovo
Regolamento della formazione
di Chiara Cattani, delegata Cassa
Si conclude
il primo quinquennio
di formazione
professionale
obbligatoria.
Dal 1° gennaio 2015
cambiano le regole.
stato approvato e pubblicato nel
Bollettino del Ministero della
Giustizia il nuovo Regolamento per
la formazione professionale che dal
1° gennaio 2015 andrà a sostituire
quello attualmente in vigore che ha
regolato dal 2010 l’attribuzione di
crediti formativi per l’aggiornamento
professionale.
Una stima di come sia stato recepito dai colleghi di Padova questo importante obbligo deontologico (dal
2010 al 2014) si potrà definire tra
qualche mese. Certo è che a fine dei
primi tre anni, i due terzi dei geometri iscritti non aveva fatto alcuna formazione, dimostrando con questo
comportamento che molti iscritti all’Albo non esercitano a tempo pieno
la libera professione e spesso per
questo motivo essi si ritengono esonerati dal dovere di partecipare agli
È
eventi di formazione.
Sul tema anche l’Osservatorio
Geometri Triveneto, che spazia in
tredici Collegi provinciali, ha avuto
un sintomatico scambio di opinioni e
di esperienze che, in questi cinque
anni di applicazione del primo regolamento, ha messo in luce varie criticità, in particolare la molteplicità di
offerte di “corsi formativi” che non
sempre sono stati all’altezza di formare veramente l’iscritto, curando di
più l’immagine e la quantità piuttosto
che la sostanza e la qualità delle offerte formative. È il caso dei contenuti professionalizzanti delle molteplici proposte formative che a volte
sono stati soffocati dalla quantità di
modesti corsi, i quali anche se assegnavano crediti formativi, spesso non
erano il veicolo propedeutico ad un
vero aggiornamento del sapere.
QUALI SONO I PRINCIPALI CAMBIAMENTI RISPETTO A PRIMA?
Nuovi termini. Innanzitutto sono
stati modificati i termini per l’assolvimento dell’obbligo formativo
(art. 5) con l’innalzamento dei crediti minimi dove, se prima un geometra
iscritto dopo il 15° anno doveva impegnarsi a raggiungere 50 cfp in cinque anni con un minimo di 10 cfp per
anno, ora addirittura si raddoppia la
meta, cioè si dovranno conseguire
nel prossimo triennio almeno 60 cfp
senza la previsione di dover conseguire minimi annuali. Inoltre viene a
cadere il requisito dell’anzianità di
iscrizione, per cui gli iscritti, senza
10
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
distinzioni, dovranno raggiungere i
60 cfp nel triennio.
Non è stato riconosciuto alcun credito a coloro che comunque l’aggiornamento professionale l’avrebbero
ottemperato o superato, che come
norma transitoria poteva essere almeno considerata e forse avrebbe reso
merito a chi, in questi anni di trasformazione, ha dato importanza e vitalità a questo “modus operandi” del
Collegio. Ma tant’è, si riparte da zero, per tutti.
Nuovi criteri. Sono stati adottati
dei nuovi criteri per la valutazione
Pitagora 5/2014
Dove si trova
il Regolamento
degli eventi formativi (tabella relativa all’art.7, a pagina 8) e nella fattispecie risaltano più degli altri i corsi
di formazione FAD-Q - formazione a
distanza qualificata - per i quali i crediti assegnati sono 2 per ogni ora
svolta, elevando di fatto questa opportunità del sapere rispetto a quella
tradizionale. Se da un lato è ampiamente condivisibile e favorevole proporre metodi alternativi che l’iscritto
possa poi scegliere e utilizzare dal
proprio ufficio, dall’altra sfugge il
senso di tanta abbondanza nel riconoscimento dei crediti. È come aver
premiato la frequenza ad una lezione
on line piuttosto che ad una lezione
frontale, dove sappiamo che un aspetto positivo sta nella possibilità o meno di interagire con il docente, cosa
non prevista in modalità via internet.
Nuovo tema. C’è inoltre un nuovo
tema, quello del ruolo del geometra
affidatario il cui tirocinante ha effettuato l’intero tirocinio e/o il geometra
affidatario di un contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca.
Infatti fa parte integrante di questo
nuovo regolamento anche un altro regolamento, quello che riguarda le regole per il professionista affidatario di
più di tre tirocinanti con la specifica
sulle modalità dei corsi di formazione
alternativi al tirocinio, argomenti dei
quali la redazione si riserva di analizzare e pubblicare più avanti un apposito articolo.
Le nuove deroghe. Infine le deroghe (art.13), da chiedere su domanda
dell’interessato, sono state meglio descritte e/o ampliate.
Innanzitutto la nascita di un figlio
esonera il/la professionista per un anno dall’obbligo della formazione, in
virtù della pari opportunità che vede
finalmente riconosciuto anche al padre, libero professionista, di avere diritti per la cura dei figli. Forse non ve
ne renderete conto, ma è un grande
passo avanti che l’attenzione alle pari
opportunità nelle dinamiche sociali italiane dell’ultimo decennio, abbia coinvolto anche gli ordini professionali.
Inoltre è stato introdotto nello specifico il caso di esonero per servizio
militare volontario o servizio civile.
Il nuovo Regolamento per
la Formazione professionale
dei geometri è raggiungibile
dal sito del Consiglio nazionale
oppure dal Ministero della Giustizia.
In entrambe le posizioni si trova
anche il Regolamento
sul professionista affidatario
di più di tre tirocinanti
e sui corsi di formazione professionale
alternativi al tirocinio.
Nelle pagine seguenti riportiamo
il Regolamento della formazione.
La vera formazione sta nei corsi professionali
Questi i maggiori punti di interesse che emergono ma il tema è scottante
e certamente quasi un “pane quotidiano” sul quale confrontarsi sul campo,
nessuno escluso.
Il vostro interesse e la vostra curiosità nel leggere il nuovo articolato credo siano indice di responsabilità personale. Tuttavia capirete bene come, a livello istituzionale, la Fondazione del Gattamelata, organismo dedicato all’organizzazione della formazione, sarà impegnata a valutare il giusto rapporto
tra qualità e quantità, anche perché il business commerciale è imperante, al
contrario del nostro bisogno professionale, il quale va invece ben misurato e
ponderato per proporre iniziative volte a far crescere dei professionisti qualificati.
I corsi professionalizzanti, e non i convegni o i seminari, devono valere di
più dell’assistenza ad una dimostrazione (commerciale) di prodotti tecnici o
tecnologici; penso che essi devono avere lo scopo bilanciato di guidare il
geometra nell’espandere le proprie conoscenze e nel perfezionare le proprie
capacità professionali. È questo lo spirito con il quale alle giornate di formazione tramite seminari, convegni, giornate di studio, visite tecniche viene assegnato 1 cfp ogni due ore mentre alla formazione tramite corsi veri e propri vengono assegnati 2 cfp ogni ora di corso.
Pitagora 5/2014
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
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REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA
Il nuovo Regolamento entra in funzione il 1° gennaio 2015 e sostituisce quello del 2009
Articolo 1 - (Definizioni)
Ai fini del presente regolamento si applicano le seguenti definizioni:
Professione: attività, o insieme delle attività, riservate
per espressa disposizione di legge o non riservate, il cui
esercizio è consentito solo a seguito d’iscrizione in Ordini
o in Collegi, subordinatamente al possesso di qualifiche
professionali o all’accertamento delle specifiche professionalità (D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, articolo 1, comma
1, lettera a);
Professionista: soggetto iscritto all’Albo del Collegio;
Conoscenza: risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento; le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un
settore di lavoro o di studio;
Competenza: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e attitudini personali, sociali e/o metodologiche, per ottenere risultati misurabili;
Abilità: capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere
problemi;
Professionalità: caratteristica del professionista intesa
come competenza qualificata e riconosciuta quale insieme di apparati teorici e normativi di riferimento, acquisita attraverso un processo di apprendimento prolungato e sistematico; capacità progettuali e pluralità di esperienze che si estrinsecano come pratica organizzativa e
capacità realizzative distintive;
Modalità propedeutica: procedura che consente la
possibilità di accedere al modulo o sezione successiva
mediante superamento di un test auto-valutativo.
Articolo 2 - (Obbligo formativo)
1. In attuazione delle disposizioni di cui al D.P.R. 7
agosto 2012, n. 137, articolo 7, il presente regolamento
disciplina la formazione professionale continua degli
iscritti all’Albo dei Geometri e Geometri Laureati ai fini
dell’assolvimento dell’obbligo di aggiornamento professionale.
2. Sono soggetti all’obbligo formativo tutti gli iscritti
all’Albo, salvo quanto disposto all’articolo 13 del presente regolamento.
3. La violazione dell’obbligo di formazione continua
costituisce illecito disciplinare ai sensi del D.P.R. 7 agosto
2012, n. 137, articolo 7, comma 1.
Articolo 3 - (Attività formativa)
1. Gli eventi formativi sono finalizzati a migliorare, aggiornare e/o trasmettere le conoscenze, le abilità e le
competenze degli iscritti all’Albo, per esercitare l’attività
con la professionalità necessaria a garantire i servizi da
prestare alla committenza.
12
2. Costituiscono eventi formativi le seguenti attività:
a) corsi di formazione e aggiornamento;
b) corsi di formazione previsti da norme specifiche, nei
quali possono essere previsti anche esami finali;
c) corsi o esami universitari (di laurea, di specializzazione, di perfezionamento e di master);
d) seminari, convegni e giornate di studio;
e) visite tecniche e viaggi di studio;
f) partecipazione alle commissioni per gli esami di
Stato per l’esercizio della professione;
g) relazioni o lezioni negli eventi formativi e nell’attività di supporto nell’attività didattica;
h) pubblicazioni, articoli scientifici o tecnico-professionali, pubblicati su riviste a diffusione almeno provinciale;
i) il rivestire il ruolo di professionista affidatario ai fini
di un contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca di cui al Testo Unico, D.Lgs. 14 settembre 2011, n.
167, articolo 5, (apprendistato);
j) frequenza a corsi di alta formazione post secondaria
compresa Istruzione Tecnica Superiore (ITS) nelle discipline tecnico scientifiche, di cui al successivo comma del
presente articolo;
k) il rivestire il ruolo di professionista affidatario ai
sensi del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, articolo 6, comma
3 il cui tirocinante ha effettuato l’intero tirocinio professionale, con rilascio del prescritto certificato;
l) attività di docenza.
3. Gli eventi formativi devono comprendere, anche disgiuntamente:
a) le discipline tecnico-scientifiche inerenti l’attività
professionale del geometra e geometra laureato;
b) le norme di deontologia e ordinamento professionale;
c) le altre discipline comunque funzionali all’esercizio
della professione.
4. Per quanto attiene il comma 3, lettera a) del presente articolo, è possibile fare riferimento allo Standard di
Qualità della professione del Geometra e Geometra Laureato approvato dal Consiglio Nazionale.
5. Il Consiglio Nazionale predispone il Sistema
Informativo Nazionale sulla Formazione Continua (SINF)
al fine di garantire uniformità e trasparenza, nonché la
più ampia pubblicità a livello nazionale degli eventi formativi, compresi quelli organizzati da associazioni professionali e soggetti terzi.
6. Il Consiglio Nazionale può organizzare direttamente
eventi formativi.
Articolo 4 - (Attività formativa a distanza)
1. È ammessa la formazione a distanza (FAD), con modalità approvate dal CNGeGL, per gli eventi di cui all’articolo 3, comma 2, lettere a), b), c) e d) del presente regolamento, a condizione che sia verificabile l’effettiva
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Pitagora 5/2014
partecipazione dell’iscritto e l’acquisizione delle nozioni
impartite.
2. È previsto uno specifico sistema di” Formazione a
Distanza Qualificata” (FAD-Q) nel caso in cui la modalità
di erogazione rispetti tutte le seguenti prescrizioni:
a) la piattaforma formativa deve avere i requisiti minimi secondo le linee guida che saranno emanate dal
Consiglio Nazionale;
b) i moduli formativi che compongono i corsi devono
essere svolti dai discenti in modalità propedeutica, attraverso il superamento di appositi questionari di valutazione intermedi e finali;
c) ogni attività didattica erogata deve essere conservata su un apposito registro dati. Su richiesta del Consiglio Nazionale deve essere fornito il dettaglio delle attività formative condotte da ciascun discente.
Articolo 5 - (Assolvimento obbligo formativo)
1. L’obbligo della formazione continua decorre dal 1
gennaio dell’anno successivo a quello di iscrizione all’Albo.
2. Ogni iscritto sceglie liberamente gli eventi formativi da svolgere, in relazione alle preferenze personali nell’ambito di cui all’articolo 3 del presente regolamento.
3. Ai fini dell’assolvimento dell’obbligo, ogni iscritto
deve conseguire nel triennio almeno 60 (sessanta) CFP.
Articolo 6 - (Credito formativo professionale e adempimento obbligo)
1. L’unità di misura della formazione continua è il credito formativo professionale (CFP).
2. Il CFP è connesso alla tipologia di evento formativo
ed alla durata dello stesso così come previsto nella Tabella
1 di cui all’articolo 7 del presente regolamento.
Articolo 7 - (Valutazione eventi formativi)
1. La valutazione degli eventi formativi di cui all’articolo 3, comma 2, del presente Regolamento è effettuata secondo i criteri riportati nella tabella che segue:
Tabella 1 Valutazione degli eventi formativi
Evento Formativo
CFP
(CFP)
1 Corsi di formazione e aggiornamento (articolo 3, comma 2, lett a) e b) 1 CFP ogni ora
2 Corsi di formazione e aggiornamento FAD (articolo 4, comma 1)
1 CFP ogni ora
3 Esame nei corsi previsti da norme specifiche (articolo 3, comma 2, lett. b) 3 CFP
4 Corsi o esami universitari (articolo 3, comma 2, lett.c)
8 CFP ogni 1 CFU
5 Corsi di formazione post-secondari (articolo 3, comma 2, lett. j)
30 CFP
6 Corsi di formazione e aggiornamento FAD-Q (articolo 4, comma 2)
2 CFP ogni ora
7 Seminari, convegni, giornate di studio (art. 3, c. 2, l. d)
1 CFP ogni due ore
8 Visite tecniche e viaggi di studio (articolo 3, comma 2, lett. e)
1 CFP ogni due ore
9 Commissioni per gli esami di Stato (articolo 3, comma 2, lett. f)
6 CFP
10 Relazioni o lezioni in eventi formativi (articolo 3, comma 2, lett. g)
Fino a 3 CFP
11 Attività di docenza negli eventi formativi (articolo 3, comma 2, lett. l) 2 CFP ogni ora
12 Pubblicazioni, articoli scientifici o tecnico professionali (art. 3, c. 2, l. h) Fino a 6 CFP
13 Attività affidatario (articolo 3, comma 2, lett. k)
10 CFP ogni Prat.
14 Attività affidatario (articolo 3, comma 2, lett. i)
10 CFP ogni Appr.
3. Il riconoscimento dei CFP matura nell’anno solare in cui si è concluso l’evento formativo.
Limiti max triennali
nessuno
nessuno
nessuno
nessuno
nessuno
nessuno
24 CFP
12 CFP
12 CFP
18 CFP
30 CFP
18 CFP
20 CFP
20 CFP
I criteri di valutazione, di cui alla tabella 1, sono aggiornati dal Consiglio Nazionale con apposita deliberazione.
2. Ai fini dell’attribuzione dei CFP, tutti gli eventi devono prevedere una percentuale minima di frequenza
obbligatoria.
3. Il riconoscimento dei CFP matura nell’anno solare in
cui si è concluso l’evento formativo.
Articolo 8 - (Curriculum Professionale Certificato)
1. È istituito il Curriculum Professionale Certificato (CPC)
sulla formazione professionale, consultabile on line, che
può essere oggetto di divulgazione a terzi, in quanto trattasi di pubblicità informativa che risponde al solo interes-
Pitagora 5/2014
se della collettività.
2. Il CPC contiene:
a) gli eventi formativi svolti dal singolo iscritto conformemente al presente regolamento;
b) la formazione e le esperienze maturate prima dell’en-
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13
trata in vigore del presente regolamento;
c) le qualifiche professionali acquisite;
d) i titoli professionali acquisiti.
Articolo 9 - (Commissione nazionale formazione profes sionale continua)
1. La Commissione nazionale sulla formazione continua è nominata dal Consiglio Nazionale ed è composta
da sette membri, compreso il Presidente del Consiglio
Nazionale o suo delegato, che la presiede.
2. La Commissione dura in carica per la durata del
Consiglio Nazionale e rimane in essere fino alla nomina
della nuova Commissione.
3. I compiti della Commissione nazionale formazione
professionale continua, sono i seguenti:
a) supportare il Consiglio Nazionale nelle attività di
promozione, monitoraggio e coordinamento generale;
b) esaminare e istruire le richieste di autorizzazione da
parte delle associazioni professionali e soggetti terzi ed
esprimere motivato parere al Consiglio Nazionale;
c) certificare, su istanza dell’iscritto, la formazione e le
esperienze maturate prima dell’entrata in vigore del presente regolamento;
d) gestire il CPC attraverso il SINF;
e) svolgere, su mandato del Consiglio Nazionale, attività di vigilanza e di ispezione sugli eventi formativi;
f) predisporre e definire, ai fini dell’uniformità su tutto il territorio nazionale, un piano annuale dell’offerta
formativa, individuando i programmi e le caratteristiche
descritte nello standard di qualità, dei corsi di cui all’articolo 3, comma 2, lettera a), che saranno successivamente pubblicizzati sul SINF;
g) riconoscere e attribuire, su richiesta dei Collegi territoriali, i CFP per gli eventi formativi non previsti nell’articolo 3 del presente regolamento, comunque ritenuti
tali per la professionalità dei contenuti;
h) riconoscere e attribuire, su richiesta del Consiglio
Nazionale,i CFP per particolari e specifici eventi formativi, ritenuti tali per la professionalità dei contenuti dell’evento stesso, anche in deroga all’articolo 7, tabella 1, del
presente regolamento;
4. I componenti della Commissione di cui al precedente comma 1 che, senza giustificato motivo, non partecipano a tre riunioni consecutive, decadono automaticamente dalla carica.
Articolo 10 - (Autorizzazione delle associazioni degli
iscritti e altri soggetti)
1. Ai sensi del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, articolo 7,
comma 2, i corsi formativi possono essere organizzati da
associazioni di iscritti e altri soggetti, ivi compresi Enti
Pubblici.
2. La domanda di autorizzazione da parte di associazione di iscritti o di altri soggetti, ivi compresi Enti Pubblici, è
compilata direttamente sul SINF e deve contenere, previa
14
verifica del piano annuale dell’offerta formativa, per ogni
corso:
a) caratteristiche, struttura, certificazione, del soggetto
proponente;
b) titolo;
c) esauriente descrizione dei contenuti, con specifico riferimento agli obiettivi che si intendono raggiungere in
merito alla conoscenza, qualità e abilità;
d) materiale didattico previsto;
e) durata;
f) modalità di svolgimento;
g) qualifica e curriculum dei docenti;
h) numero massimo dei discenti ammessi;
i) eventuali oneri a carico dei partecipanti;
j) modalità di verifica della rilevazione dei presenti;
k) durata minima di partecipazione ai fini del riconoscimento dei crediti;
l) specifiche tecniche per l’ eventuale erogazione nella
modalità FAD di cui all’articolo 4, comma 1 e FAD-Q di cui
all’articolo 4, comma 2;
m) altre informazioni ritenute utili.
3. Il Consiglio Nazionale, acquisito il parere della
Commissione nazionale formazione professionale continua, di cui all’articolo 9 del presente regolamento, esprime
motivata proposta di delibera e la trasmette al Ministero
vigilante, ai sensi del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137,articolo
7, comma 2.
4. Acquisito il parere vincolante del Ministero vigilante,
il Consiglio Nazionale delibera e comunica al richiedente
l’autorizzazione allo svolgimento del corso, o il diniego.
5. Il Consiglio Nazionale può stipulare con associazioni
di iscritti o Enti pubblici specifiche convenzioni, volte a
semplificare le procedure di autorizzazione e programmare gli eventi formativi, promossi dai predetti soggetti, in un
periodo di tempo prestabilito, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 7, comma 5, del D.P.R. n. 137 del 2012.
Articolo 11 - (Compiti e attribuzioni del Consiglio Nazio nale)
1. Il Consiglio Nazionale indirizza e coordina lo svolgimento della formazione continua a livello nazionale, in
particolare:
a) nomina la Commissione formazione professionale
continua di cui all’articolo 9 del presente regolamento;
b) definisce lo standard di qualità della categoria professionale;
c) definisce il sistema di qualificazione delle competenze degli iscritti (articolo 8, comma 2, lettera c);
d) istituisce e gestisce il SINF, di cui all’articolo 3, comma 5 del presente regolamento;
e) autorizza, previo parere vincolante del Ministero vigilante, i soggetti indicati dall’articolo 7, comma 2, del
D.P.R. n. 137 del 2012;
f) pubblica sull’Albo Unico, di cui al D.P.R. 7 agosto
2012, n. 137, articolo 3, i CPC degli iscritti;
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Pitagora 5/2014
g) definisce e stipula convenzioni con le Università, ai
sensi del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, articolo 7, comma
4, ai fini del riconoscimento reciproco dei crediti formativi professionali e universitari;
h) approva regolamenti comuni, previo parere favorevole dei Ministeri vigilanti, per individuare crediti formativi professionali interdisciplinari, stabilendone il loro valore, ai sensi del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, articolo 7,
comma 4;
i) organizza direttamente eventi formativi, anche in
cooperazione o convenzione con altri soggetti;
j) emana le linee guida in merito ai requisiti minimi per
lo svolgimento dei corsi con modalità FAD-Q, come previsto dall’articolo 4, comma 2, lett. a) del presente regolamento;
k) emana delibere di attuazione, coordinamento e indirizzo che definiscono modalità, contenuti e procedure
di svolgimento delle attività di formazione professionale
continua;
l) esamina, ai fini del recepimento, le proposte dei
Collegi territoriali, di cui all’articolo 12, comma 1, lett. b).
Articolo 12 - (Compiti e attribuzioni ai Collegi territoriali)
1. I Collegi territoriali, a norma del D.P.R. 7 agosto
2012, n. 137, articolo 7:
a) organizzano le attività formative di cui all’articolo 3,
comma 2 del presente regolamento, lettere a), b), d), ed e);
b) propongono l’organizzazione, per specifiche e motivate esigenze, al Consiglio Nazionale di corsi di formazione e aggiornamento (articolo 3, comma 2, lettera a e
b) non previsti nel piano annuale di formazione;
c) attribuiscono i CFP sul SINF, per gli eventi previsti
alle lettere a), b), d), e) ed f), dell’articolo 3 del presente
regolamento;
d) attribuiscono i CFP sul SINF, a richiesta dell’iscritto,
per gli eventi previsti alle lettere c), g), h), i), j), k), dell’articolo 3 del presente regolamento;
e) valutano, su richiesta dell’interessato, gli eventi formativi non previsti nell’articolo 3 del presente regolamento, comunque ritenuti tali per la professionalità dei
contenuti, e propongono alla Commissione il riconoscimento ai fini dell’attribuzione dei CFP;
f) attribuiscono, su richiesta dell’interessato, i CFP per
eventi formativi riguardanti corsi previsti da specifiche
normative;
g) verificano e controllano, mediante il SINF, l’assolvimento triennale dell’obbligo formativo dell’iscritto; nell’ipotesi di inadempimento, sentito prima l’iscritto, se del
caso, comunicano l’inosservanza al Consiglio di disciplina;
h) deliberano in ordine alle richieste di cui al successivo articolo 13;
i) certificano, a domanda, l’assolvimento dell’obbligo
formativo dell’iscritto;
j) rendono note le informazioni essenziali relative all’assolvimento dell’obbligo formativo;
Pitagora 5/2014
k) possono istituire forme incentivanti o premianti per
gli iscritti che abbiano svolto la formazione professionale continua oltre i limiti dei crediti formativi professionali stabiliti dal presente regolamento;
l) attribuiscono, su richiesta dell’interessato, i crediti
formativi professionali interdisciplinari ai sensi del D.P.R.
7 agosto 2012 n. 137, articolo 7, comma 4;
m) registrano sul SINF i crediti formativi degli eventi
organizzati sul proprio territorio dai soggetti di cui all’articolo 10 del presente regolamento;
n) svolgono attività di vigilanza e ispezione sugli eventi formativi organizzati da associazioni di iscritti e soggetti terzi.
2. I Collegi territoriali possono istituire commissioni
per lo svolgimento delle attività attribuite agli stessi ,
previste dal presente articolo.
3. I Collegi territoriali sono autorizzati ad accedere al
SINF secondo le procedure previste dal Consiglio Nazionale;
4. Gli eventi formativi, organizzati dai Collegi, territorialmente competenti, possono essere realizzati anche in
cooperazione o convenzione con altri soggetti, ai sensi
del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, articolo 7, comma 5.
Articolo 13 - (Deroghe)
1. Il Consiglio del Collegio territoriale, su domanda
dell’interessato, può esonerare con delibera, anche parzialmente, l’iscritto dallo svolgimento dell’attività formativa nei seguenti casi:
a) maternità/paternità, sino ad un anno;
b) grave malattia o infortunio;
c) servizio militare volontario o servizio civile;
d) altri casi di documentato impedimento, derivante
da accertate cause oggettive e di forza maggiore;
e) comprovato assolvimento dell’obbligo di formazione continua, svolto regolarmente in quanto iscritto anche ad altro Ordine/Collegio;
All’esonero temporaneo, di cui ai precedenti punti a),
b), c), d), consegue la riduzione del totale dei crediti formativi da acquisire nel corso del triennio, proporzionalmente alla durata dell’esonero.
2. Il CNGeGL, su proposta del Collegio territoriale, può
disporre l’esonero temporaneo dell’obbligo formativo per
gli iscritti che ricoprono ruoli di rilevante interesse pubblico e di comprovata valenza formativa e professionale.
Articolo 14 - (Entrata in vigore)
1. Il presente regolamento entra in vigore il 1° gennaio
2015.
2. Il presente regolamento può essere soggetto a revisione secondo quanto previsto dal D.P.R. 7 agosto 2012,
n. 137, articolo 7, comma 3.
3. Con l’entrata in vigore, il presente regolamento sostituisce a tutti gli effetti quello approvato dal Consiglio
Nazionale con delibera in data 10 novembre 2009 e s.m.i.
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
15
Welfare
e professione
Bilancio di quattro anni di vita
dell’Osservatorio Geometri
di Chiara Cattani, coordinatrice
Le ricerche svolte
sulle categorie deboli
della professione
hanno portato qualche
risultato nel welfare,
ma ora si lavora
per attrezzare meglio
le politiche di genere,
ricorrendo anche ai
finanziamenti europei.
Osservatorio Geometri Triveneto è un gruppo di lavoro di
geometre libere professioniste del
Nord-est italiano, composto da tredici
colleghe impegnate nelle istituzioni
provinciali dei propri Collegi oltre alle
altre colleghe anch’esse consigliere.
Nasce alla fine del 2010 e si propone
come laboratorio attivo rivolto alla
Cassa di Previdenza, quale strumento
per individuare percorsi di utilità nazionale. Si forma questa realtà dal territorio e per il territorio, perché le colleghe rappresentanti i tredici Collegi
del Triveneto, credono che il lavoro di
geometra sia da difendere e che le nostre risorse umane, i giovani e le don-
L’
ne, siano il vero fulcro del cambiamento del “sistema lavoro”, dando pari dignità al coinvolgimento del lavoro
autonomo dei liberi professionisti che
di fatto è il motore determinante della
società civile.
La mancanza di attività di ricerca sociale e di iniziative di solidarietà, a livello nazionale, hanno fatto partire questa nostra esperienza dalla base provinciale, ponendoci come interlocutore nel
mitigare il gap che si forma tra l’iscritto e le istituzioni, consapevoli del fatto
che, oggi come oggi, è fondamentale
lavorare sul senso di appartenenza alla
categoria, purché siano diffuse e positive le buone pratiche di aggregazione.
ATTIVITÀ SVOLTA
Le consigliere riunite a Padova all’epoca
dell’atto costitutivo.
16
Siamo partite da una attività di ricerca per analizzare, in un momento
di crisi diffusa, gli orientamenti socioprofessionali della parte di categoria
più svantaggiata, i giovani e le donne.
Il tema della ricerca iniziale è stato
“Tutele e garanzie: cosa si aspettano
i giovani geometri” che ha coinvolto
con un questionario 6.600 iscritti del
Triveneto (fino ai 44 anni). Le risposte di 2.226 geometri sono state elaborate e presentate in un convegno
tenutosi a Padova nel marzo 2012 dal
quale è emersa la richiesta di azioni
concrete per i giovani (con le testimonianze di iscritti giovanissimi) e la
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
difficoltà delle donne non ad iscriversi ma a mantenere l’iscrizione, evidenziando l’abbandono alla libera
professione per la difficile conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro oltre alla mancanza di servizi
e/o azioni di sostegno. Tale ricerca è
stata presentata anche al Comitato
dei Delegati della Cassa nel maggio
2012 e proposta anche al Congresso
nazionale di categoria tenutosi a
Rimini nel maggio 2013.
Successivamente, in ordine al perdurare della crisi del mercato del lavoro, abbiamo proseguito con un successivo studio conoscitivo basato sul-
Pitagora 5/2014
le cancellazioni dei giovani geometri
(fino ai 44 anni) comprese nel triennio 2010-2102, coinvolgendo 5 regioni e 17 collegi provinciali. È emerso
che si sono cancellati 477 colleghi di
cui il 34% è composto da donne, dato
non trascurabile e oggetto di futuro
dibattito e di messa in campo di azioni di contrasto. Non solo, risulta che
la fase critica di cancellazione è tra i
30 e i 36 anni e la maggior parte di
questi colleghi si è cancellata tra il 6°
e il 9° anno di iscrizione.
Gli esiti e le conclusioni sono stati
presentati e illustrati al Comitato dei
Delegati della Cassa nel novembre
2013 rivolgendo un appello ai vertici
del CdA nell’individuare delle azioni
positive per contrastare i futuri abbandoni di tecnici qualificati, dal nostro ordinamento.
L’Osservatorio è stato inoltre coinvolto nella ricerca della Commissione Pari opportunità della Regione
Veneto presentata nel maggio 2014
dal titolo “Progetto libere professioniste: verifica delle pari opportunità
di accesso e di attività”, a testimonianza della presenza attiva nel territorio della nostra categoria.
ALCUNI RISULTATI
In Cassa di Previdenza alcuni risultati si sono avuti, certo anche per
merito di altri geometri che hanno sostenuto il cambiamento. Sono le agevolazioni nel calcolo del reddito medio delle libere professioniste che
maturano la pensione e che hanno
avuto figli, sono il recente sostegno
per i giovani fino ai 30 anni di età
con l’introduzione dei contributi figurativi a carico della Cassa per raggiungere i minimi del contributo soggettivo, sono il riconoscimento di
provvidenza straordinaria al geome-
tra uomo o donna che subisce comportamenti di tipo persecutorio, c.d.
stalking.
La presentazione del nostro gruppo
di lavoro alla Commissione Pari Opportunità della Regione Veneto ci ha
dato modo di far emergere l’intera
categoria come attiva e presente, tanto che è volontà della politica regionale quella di promuovere un coordinamento regionale di libere professioniste nell’area tecnica, economica
e giuridica, impegno al quale l’Osservatorio ha aderito.
PROGRAMMAZIONE 2014
A livello provinciale stiamo lavorando per fare un’indagine sulla presenza o meno di Comitati Pari Opportunità all’interno dei singoli ordini professionali quali ingegneri, architetti, periti, geologi, avvocati, consulenti del lavoro e commercialisti.
Partiremo da questi dati per organizzare questo coordinamento inter professionale, dove la categoria dei geometri porterà la propria esperienza.
A livello nazionale ci siamo presentati all’attuale presidente del Con-
siglio Nazionale, che ha apprezzato
l’iniziativa del tutto inedita nel panorama italiano.
Auspicando una collaborazione in
sinergia con i nostri vertici istituzionali, ora stiamo lavorando sui temi
delle politiche di genere e dei finanziamenti europei, con due progetti
che si stanno delineando proprio in
questi giorni e dei quali mi riservo di
dare conto piu compiutamente quando saranno conclusi e presentati ufficialmente.
Che cosa emerge
dalle ricerche
La sempre crescente presenza
femminile nella libera professione
di geometra, con percentuali
del 20-25 per cento
al momento dell’iscrizione;
la cancellazione media
dei geometri fino ai 44 anni
è del 3,5 per cento sul totale
di tutti gli iscritti mentre l’età critica
di abbandono avviene
tra i 30 e i 36 anni di età;
come posizione previdenziale,
i geometri che abbandonano
la professione sono
per il 61 per cento iscritti obbligatori
e per il 39 per cento iscritti solo albo;
il numero delle donne geometra
che si cancellano (34 per cento)
è di fatto molto superiore alla media
di quelle che si iscrivono
(circa il 20 per cento nel Nord Italia);
le motivazioni sono molteplici,
tuttavia la maggioranza rimane
a lavorare nell’ambito tecnico;
nei confronti del proprio Collegio,
il 91 per cento dei giovani geometri
ritiene importante che all'interno
dei Consigli Direttivi siano presenti
giovani e donne;
nelle aspettative dei giovani
emerge la solidarietà tra le generazioni
e la presa d’atto della assenza
di forme di sostegno alla famiglia,
maggiormente segnalate
da colleghi maschi;
nei confronti degli organi
istituzionali nazionali (Cng e Cipag)
la maggioranza degli intervistati
denuncia una importante distanza
tra la politica e la realtà
professionale di tutti i giorni..
CONCLUSIONE
Gli aspetti sociali della categoria,
con aspettative ed esigenze della
base dei nostri iscritti, sono temi dai
quali possono emergere nuove idee
o proposte per cercare di diminuire
la distanza dalle istituzioni e percepire che dall’altra parte c’è uno spazio di riflessione che coinvolge il
professionista sempre di più, so-
prattutto in questi anni di crisi che
hanno determinato un clima di sfiducia molto pesante.
Da parte mia spero di aver svolto
il mio ruolo di coordinatrice di questo gruppo con coscienza e passione, quella passione che spesso fa la
differenza nei progetti di vita ma
anche nei progetti di categoria.
Pitagora 5/2014
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
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SEMPLIFICAZIONI EDILIZIE NEL DECRETO SBLOCCA ITALIA
Il decreto legge “Sblocca Italia” è stato pubblicato
con il n. 133 sulla Gazzetta Ufficiale del 12 settembre
2014. Gli articoli di interesse sono il n. 17 e il n. 21. Ne
diamo una sintesi e poi riportiamo gli articoli modificati del Dpr n. 380/2001.
L’ articolo 17 contiene “semplificazioni ed altre misure in materia edilizia”.
La novità più importante è quella che riguarda il frazionamento o l’accorpamento di unità immobiliari
eseguibili con una comunicazione al Comune e non più
con il permesso di costruire. Infatti queste operazioni
ora sono considerate manutenzione straordinaria e richiedono solo la comunicazione di inizio lavori, al posto del precedente permesso di costruire; pagano solo
gli oneri di urbanizzazione e non anche il contributo di
costruzione. La condizione è che non sia variata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.
Un’altra semplificazione è quella che esclude dalle
opere di manutenzione straordinaria quelle che alterano la volumetria complessiva degli edifici, mentre rientrano quelle che alterano i volumi e le superfici delle
singole unità immobiliari.
Una facilitazione del riuso degli immobili è data dalle individuazione di quattro categorie funzionali di
destinazione urbanistica: (a) residenziale e turisticorecettiva, (b) produttiva e direzionale, (c) commerciale,
(d) rurale. All’interno di queste si può intervenire con
procedure semplificate, soprattutto se non vi sono opere edilizie, e con oneri ridotti. Ad esempio, gli uffici
privati possono essere assimilati alle residenze. La destinazione d’uso sarà poi quella “prevalente” in termini di superficie utile. È rilevante solo la modifica che
comporta l’assegnazione dell’immobile o dell’unità a
una differente categoria funzionale.
Si amplia inoltre la platea degli interventi di edilizia
libera. Per quelli di manutenzione straordinaria e per le
modifiche interne degli edifici di impresa l’asseverazione del tecnico è resa direttamente nell’ambito della
Comunicazione di inizio lavori, purché non riguardino
ALTRE DISPOSIZIONI IN SINTESI
Interventi di conservazione. Il Comune può favorire, in
alternativa all’espropriazione, la riqualificazione, con
forme di compensazione, degli edifici non più compatibili con la pianificazione.
Permesso di costruire in deroga per la ristrutturazione edilizia e urbanistica, anche in aree industriali dismesse. Occore deliberazione del Consiglio comunale.
Proroga dei termini dei termini di inizio e fine lavori.
Se i lavori non possano essere iniziati o conclusi per ini18
le parti strutturali dell’edificio. Possono invece comportare aumento del numero delle unità immobiliari e
implicare incremento dei parametri urbanistici. Inoltre
i proprietari sono esonerati dagli adempimenti catastali, perché vi provvederà il Comune in base alla Comunicazione di inizio lavori.
La Dia viene praticamente sostituita ovunque dalla
Scia, con la quale è ora possibile anche presentare varianti ai permessi di costruire, purché non comportino
variazioni essenziali. Rimane solo la Super Dia
Infine viene introdotto il permesso di costruire
convenzionato, che potrà sostituire con modalità semplificata, gli strumenti di pianificazione attuativa. Il
permesso convenzionato varrà quando le esigenze di
urbanizzazione di una determinata area potranno essere soddisfatte mediante modalità semplificate. Quanto
ai termini per il rilascio, ora tutti i comuni devono rispettare i termini “ordinari” (60 giorni per l’istruttoria,
l’acquisizione dei pareri e la formulazione del provvedimento con possibilità di interruzione nei primi 30
giorni per richiesta di integrazioni). La possibilità di
raddoppio sussiste solo per i progetti particolarmente
complessi.
L’articolo 21 contiene “Misure per l’incentivazione
degli investimenti in abitazioni in locazione”.
La novità più importante è che nel quadriennio 1°
gennaio 2014 - 31 dicembre 2017, per l’acquisto di una
o più unità immobiliari a destinazione residenziale, di
nuova costruzione o ristrutturata in senso stretto (art. 3,
comma 1, lettera d), del D.P.R. 380/2001), di classe A o
B, è riconosciuta all’acquirente, persona fisica non esercente attività commerciale, una deduzione dal reddito
complessivo pari al 20 per cento del prezzo di acquisto
dell’immobile risultante dall’atto di compravendita, nel
limite massimo complessivo di spesa di 300.000 euro.
Ciò vale anche se il privato costruisce un edificio su un
terreno di sua proprietà. Le condizioni sono che l’immobile venga destinato alla locazione a canone convezionato per almeno otto anni. Le modalità attuative dovranno essere definite con successivo decreto.
ziative dell’amministrazione o dell’autorità giudiziaria
rivelatesi infondate, sono ammesse proroghe.
Contributo di costruzione e interventi di trasformazione complessi. Per gli interventi di trasformazione urbana
complessi, è dovuto solo il costo di costruzione.
Contributo di costruzione e ristrutturazione edilizia. I
comuni possono disporre riduzioni del contributo (non meno del 20% per il recupero di immobili dismessi).
Autorizzazione paesaggistica. Non c’è più la Conferenza di servizi.
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
Pitagora 5/2014
IL DPR N. 380 MODIFICATO DAL DECRETO SBLOCCA ITALIA
Riportiamo le modifiche apportate ad alcuni articoli del Dpr
n. 380. Il testo barrato è stato soppresso. Il testo in corsivo
è quello nuovo o aggiunto.
Articolo 3. Definizioni degli interventi edilizi
comma 1, lettera b).
"interventi di manutenzione straordinaria", le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche
strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i
servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari la
volumetria complessiva degli edifici e non comportino modifiche delle destinazioni di uso. Nell'ambito degli interventi
di manutenzione straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità
immobiliari con esecuzione di opere anche se comportanti
la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari
nonché del carico urbanistico purché non sia modificata la
volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l'originaria destinazione d'uso;
Art. 3-bis. Interventi di conservazione (nuovo)
1. Lo strumento urbanistico individua gli edifici esistenti
non più compatibili con gli indirizzi della pianificazione. In
tal caso l'amministrazione comunale può favorire, in alternativa all'espropriazione, la riqualificazione delle aree attraverso forme di compensazione rispondenti al pubblico interesse e comunque rispettose dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa. Nelle more dell'attuazione del piano, resta salva la facoltà del proprietario di eseguire tutti gli interventi conservativi, ad eccezione della demolizione e successiva ricostruzione non giustificata da
obiettive ed improrogabili ragioni di ordine statico od igienico sanitario.
Articolo 6. Attività edilizia libera
comma 2, lettera a), e-bis)
a) gli interventi di manutenzione straordinaria di cui all’articolo 3, comma 1, lettera b), ivi compresa l’apertura di porte
interne o lo spostamento di pareti interne, sempre che non
riguardino le parti strutturali dell’edificio. non comportino
aumento del numero delle unità immobiliari e non implichino incremento dei parametri urbanistici;
[...]
e-bis) le modifiche interne di carattere edilizio sulla superficie
coperta dei fabbricati adibiti ad esercizio d’impresa, sempre
che non riguardino le parti strutturali, ovvero le modifiche della destinazione d’uso dei locali adibiti ad esercizio d’impresa.
comma 4
4. Limitatamente agli interventi di cui al comma 2, lettere a)
ed e-bis), l'interessato, unitamente alla comunicazione di
inizio dei lavori, trasmette all'amministrazione comunale i
dati identificativi dell'impresa alla quale intende affidare la
realizzazione dei lavori e una relazione tecnica provvista di
data certa e corredata degli opportuni elaborati progettuali,
Pitagora 5/2014
a firma di un tecnico abilitato, il quale assevera, sotto la propria responsabilità, che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici approvati e ai
regolamenti edilizi vigenti e che per essi la normativa statale e regionale non prevede il rilascio di un titolo abilitativo. Limitatamente agli interventi di cui al comma 2, lettera e-bis), sono trasmesse le dichiarazioni di conformità da
parte dell'Agenzia per le imprese di cui all'articolo 38, comma 3, lettera c), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.
133, relative alla sussistenza dei requisiti e dei presupposti di
cui al presente comma.
Limitatamente agli interventi di cui al comma 2, lettere a)
ed e-bis), l'interessato trasmette all'amministrazione comunale la comunicazione di inizio dei lavori asseverata da un
tecnico abilitato, il quale attesta, sotto la propria responsabilità, che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici
approvati e ai regolamenti edilizi vigenti, nonché che non vi
è interessamento delle parti strutturali dell'edificio; la comunicazione contiene, altresì, i dati identificativi dell'impresa alla quale si intende affidare la realizzazione dei lavori.
comma 5
Riguardo agli interventi di cui al presente articolo, l’interessato provvede, nei casi previsti dalle vigenti disposizioni, alla
presentazione degli atti di aggiornamento catastale nel termine di cui all’articolo 34-quinquies, comma 2, lettera b), del
decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 marzo 2006, n. 80. Riguardo agli interventi di cui al comma 2, la comunicazione di inizio dei lavori
è valida anche ai fini di cui all'articolo 17, primo comma, lettera b), del regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 1939, n. 1249,
ed è tempestivamente inoltrata da parte dell'amministrazione comunale ai competenti uffici dell'Agenzia delle entrate.
comma 6, lettere b), c)
b) possono individuare ulteriori interventi edilizi, tra quelli
indicati nel comma 2, per i quali è fatto obbligo all’interessato di trasmettere la relazione tecnica di cui al comma 4;
b) disciplinano con legge le modalità per l'effettuazione dei
controlli.
c) possono stabilire ulteriori contenuti per la relazione tecnica di cui al comma 4, nel rispetto di quello minimo fissato
dal medesimo comma.
comma 7
La mancata comunicazione dell’inizio dei lavori ovvero la
mancata trasmissione della relazione tecnica, di cui ai commi 2 e 4 del presente articolo, di cui al comma 2, ovvero la
mancata comunicazione asseverata dell'inizio dei lavori di
cui al comma 4, comportano la sanzione pecuniaria pari a
258 euro. Tale sanzione è ridotta di due terzi se la comunicazione è effettuata spontaneamente quando l’intervento è
in corso di esecuzione.
Articolo 10. Interventi subordinati a permesso di costruire
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
19
comma 1, lettera c)
gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un
organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente
e che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche
del volume, dei prospetti o delle superfici, modifiche della
volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, ovvero
che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso,
nonché gli interventi che comportino modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i.
Articolo 14. Permesso di costruire in deroga agli strumenti
urbanistici
comma 1-bis)
Per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di ristrutturazione urbanistica, attuati anche in aree industriali dismesse, è ammessa la richiesta di permesso di costruire anche in
deroga alle destinazioni d'uso, previa deliberazione del Consiglio comunale che ne attesta l'interesse pubblico.
comma 3)
La deroga, nel rispetto delle norme igieniche, sanitarie e di
sicurezza, può riguardare esclusivamente i limiti di densità
edilizia, di altezza e di distanza tra i fabbricati di cui alle norme di attuazione degli strumenti urbanistici generali ed esecutivi nonché, nei casi di cui al comma 1-bis, le destinazioni d'uso,, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni di cui agli articoli 7, 8 e 9 del decreto ministeriale 2
aprile 1968, n. 1444.
Articolo 15. Efficacia temporale e decadenza del permesso di
costruire
comma 2)
Il termine per l’inizio dei lavori non può essere superiore ad
un anno dal rilascio del titolo; quello di ultimazione, entro il
quale l’opera deve essere completata non può superare i tre
anni dall'inizio dei lavori. Entrambi i termini possono essere
prorogati, con provvedimento motivato, per fatti sopravvenuti estranei alla volontà del titolare del permesso. Decorsi
tali termini il permesso decade di diritto per la parte non
eseguita, tranne che, anteriormente alla scadenza venga richiesta una proroga. La proroga può essere accordata, con
provvedimento motivato, esclusivamente in considerazione
della mole dell'opera da realizzare o delle sue particolari caratteristiche tecnico-costruttive, ovvero quando si tratti di
opere pubbliche il cui finanziamento sia previsto in più esercizi finanziari.
comma 2-bis)
La proroga dei termini per l'inizio e l'ultimazione dei lavori è
comunque accordata qualora i lavori non possano essere
iniziati o conclusi per iniziative dell'amministrazione o dell'autorità giudiziaria rivelatesi poi infondate.
Articolo 16. Contributo per il rilascio del permesso di costruire
comma 1)
Salvo quanto disposto all'articolo 17, comma 3, il rilascio del
permesso di costruire comporta la corresponsione di un
contributo commisurato all'incidenza degli oneri di urbanizzazione nonché al costo di costruzione, secondo le modalità
indicate nel presente articolo e fatte salve le disposizioni
20
concernenti gli interventi di trasformazione urbana complessi di cui al comma 2-bis.
comma 2-bis)
Nell'ambito degli strumenti attuativi e degli atti equivalenti
comunque denominati nonché degli interventi in diretta attuazione dello strumento urbanistico generale, l'esecuzione
diretta delle opere di urbanizzazione primaria di cui al comma 7, di importo inferiore alla soglia di cui all'articolo 28,
comma 1, lettera c), del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.
163, funzionali all'intervento di trasformazione urbanistica
del territorio, è a carico del titolare del permesso di costruire e non trova applicazione il decreto legislativo 12 aprile
2006, n. 163. Fermo restando quanto previsto dall'articolo
32, comma 1, lettera g), del decreto legislativo 12 aprile
2006, n. 163, per gli interventi di trasformazione urbana
complessi, come definiti dall'allegato IV alla Parte Seconda,
numeri 7 e 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, lo
strumento attuativo prevede una modalità alternativa in
base alla quale il contributo di cui al comma 1 è dovuto solo relativamente al costo di costruzione, da computarsi secondo le modalità di cui al presente articolo e le opere di urbanizzazione, tenendo comunque conto dei parametri definiti ai sensi del comma 4, sono direttamente messe in carico all'operatore privato che ne resta proprietario, assicurando che, nella fase negoziale, vengano definite modalità atte a garantire la corretta urbanizzazione, infrastrutturazione ed insediabilità degli interventi, la loro sostenibilità economico finanziaria, le finalità di interesse generale delle
opere realizzate e dei relativi usi.
comma 4), lettera d-bis)
alla differenziazione tra gli interventi al fine di incentivare,
in modo particolare nelle aree a maggiore densità del costruito, quelli di ristrutturazione edilizia di cui all'articolo 3,
comma 1, lettera d), anziché quelli di nuova costruzione.
comma 5)
Nel caso di mancata definizione delle tabelle parametriche
da parte della regione e fino alla definizione delle tabelle
stesse, i comuni provvedono, in via provvisoria, con deliberazione del consiglio comunale, secondo i parametri di cui
al comma 4.
comma 10)
Nel caso di interventi su edifici esistenti il costo di costruzione è determinato in relazione al costo degli interventi stessi, così come individuati dal comune in base ai progetti presentati per ottenere il permesso di costruire. Al fine di incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente, per gli
interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'articolo 3,
comma 1, lettera d), i comuni hanno comunque la facoltà di
deliberare che i costi di costruzione ad essi relativi non superino i valori determinati per le nuove costruzioni ai sensi
del comma 6. Al fine di incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente, per gli interventi di ristrutturazione
edilizia di cui all'articolo 3, comma 1, lettera d), i comuni
hanno comunque la facoltà di deliberare che i costi di costruzione ad essi relativi siano inferiori ai valori determinati per le nuove costruzioni.
Articolo 17. Riduzione o esonero dal contributo di costruzione
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Pitagora 5/2014
comma 4)
Per gli interventi da realizzare su immobili di proprietà dello
Stato, nonché per gli interventi di manutenzione straordinaria di cui all'articolo 6, comma 2, lettera a), il contributo
di costruzione è commisurato alla incidenza delle sole opere
di urbanizzazione.
comma 4-bis)
Al fine di agevolare gli interventi di densificazione edilizia,
per la ristrutturazione, il recupero e il riuso degli immobili
dismessi o in via di dismissione, il contributo di costruzione
è ridotto in misura non inferiore al venti per cento rispetto
a quello previsto per le nuove costruzioni. I comuni definiscono, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente disposizione, i criteri e le modalità applicative per l'applicazione della relativa riduzione.
Articolo 20. Procedimento per il rilascio del permesso di co struire
comma 7)
I termini di cui ai commi 3 e 5 sono raddoppiati per i comuni con più di 100.000 abitanti, nonché per i progetti particolarmente complessi secondo la motivata risoluzione del responsabile del procedimento. I termini di cui ai commi 3 e 5
sono raddoppiati nei soli casi di progetti particolarmente
complessi secondo la motivata risoluzione del responsabile
del procedimento.
Articolo 22. Interventi subordinati a denuncia di inizio attività
comma 1)
Sono realizzabili mediante denuncia di inizio attività segnalazione certificata di inizio attività gli interventi non riconducibili all'elenco di cui all'articolo 10 e all'articolo 6, che siano conformi alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente.
comma 2)
Sono, altresì, realizzabili mediante denuncia di inizio attività segnalazione certificata di inizio attività le varianti a
permessi di costruire che non incidono sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non modificano la destinazione d'uso e la categoria edilizia, non alterano la sagoma dell'edificio qualora sottoposto a vincolo ai sensi del decreto
legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni e non violano le eventuali prescrizioni contenute nel permesso di costruire. Ai fini dell'attività di vigilanza urbanistica ed edilizia, nonché ai fini del rilascio del certificato di agibilità, tali denunce di inizio attività segnalazioni certificate
di inizio attività costituiscono parte integrante del procedimento relativo al permesso di costruzione dell'intervento
principale e possono essere presentate prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori.
comma 2-bis)
Sono realizzabili mediante segnalazione certificata d'inizio
attività e comunicate a fine lavori con attestazione del professionista, le varianti a permessi di costruire che non configurano una variazione essenziale, a condizione che siano
conformi alle prescrizioni urbanistico-edilizie e siano attuate dopo l'acquisizione degli eventuali atti di assenso prescritti dalla normativa sui vincoli paesaggistici, idrogeologici, ambientali, di tutela del patrimonio storico, artistico ed
archeologico e dalle altre normative di settore.
Pitagora 5/2014
Articolo 23-ter. Mutamento d'uso urbanisticamente rilevante
1. Salva diversa previsione da parte delle leggi regionali, costituisce mutamento rilevante della destinazione d'uso ogni forma di utilizzo dell'immobile o della singola unità immobiliare
diversa da quella originaria, ancorché non accompagnata dall'esecuzione di opere edilizie, purché tale da comportare l'assegnazione dell'immobile o dell'unità immobiliare considerati ad
una diversa categoria funzionale tra quelle sotto elencate:
a) residenziale e turistico-ricettiva;
b) produttiva e direzionale;
c) commerciale; d) rurale.
2. La destinazione d'uso di un fabbricato o di una unità immobiliare è quella prevalente in termini di superficie utile.
3. Salva diversa previsione da parte delle leggi regionali e
degli strumenti urbanistici comunali, il mutamento della destinazione d'uso all'interno della stessa categoria funzionale è sempre consentito.
Articolo 24. Certificato di agibilità
comma 3)
Con riferimento agli interventi di cui al comma 2, il soggetto
titolare del permesso di costruire o il soggetto che ha presentato la segnalazione certificata di inizio attività o la denuncia di inizio attività, o i loro successori o aventi causa, sono
tenuti a chiedere il rilascio del certificato di agibilità. La mancata presentazione della domanda comporta l’applicazione
della sanzione amministrativa pecuniaria da 77 a 464 euro.
Articolo 25. Procedimento di rilascio del certificato di agibilità
comma 5-ter)
Le Regioni a statuto ordinario disciplinano con legge le modalità per l'attuazione delle disposizioni di cui al comma 5bis e per l'effettuazione dei controlli.
Articolo 28-bis. Permesso di costruire convenzionato
1. Qualora le esigenze di urbanizzazione possano essere
soddisfatte, sotto il controllo del Comune, con una modalità semplificata, è possibile il rilascio di un permesso di costruire convenzionato.
2. La convenzione specifica gli obblighi, funzionali al soddisfacimento di un interesse pubblico, che il soggetto attuatore si assume ai fini di poter conseguire il rilascio del titolo
edilizio, il quale resta la fonte di regolamento degli interessi.
3. Sono, in particolare, soggetti alla stipula di convenzione:
a) la cessione di aree anche al fine dell'utilizzo di diritti edificatori;
b) la realizzazione di opere di urbanizzazione fermo restando quanto previsto dall'articolo 32, comma 1, lettera g), del
decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163;
c) le caratteristiche morfologiche degli interventi;
d) la realizzazione di interventi di edilizia residenziale sociale.
4. La convenzione può prevedere modalità di attuazione per
stralci funzionali, cui si collegano gli oneri e le opere di urbanizzazione da eseguire e le relative garanzie.
5. Il termine di validità del permesso di costruire convenzionato può essere modulato in relazione agli stralci funzionali
previsti dalla convenzione.
6. Il procedimento di formazione del permesso di costruire
convenzionato è quello previsto dal Capo II del Titolo II del
presente decreto. Alla convenzione si applica altresì la disciplina dell'articolo 11 della legge 7 agosto 1990, n. 241.
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
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EFFICIENZA ENERGETICA: NUOVE NORME SULL’EDILIZIA
Come segnalato da una circolare del Consiglio Nazionale,
è in vigore dal 19 luglio 2014 il Decreto legislativo 4 luglio
2014, n. 102, Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/
125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e
2006/32/CE, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 165 del
18 luglio 2014, con una rettifica sulla G.U. n. 170 del 24 luglio (mancavano gli allegati). Su Normattiva (a cui rimanda
il nostro link) c’è il testo completo. Lo stesso Consiglio nazionale segnala l’importanza degli articoli 12 e 14.
Articolo 12 - Disponibilità di regimi di qualificazione, ac creditamento e certificazione
1. ACCREDIA, sentito il CTI per il necessario collegamento con la normativa tecnica di settore, entro il 31 dicembre 2014, sottopone al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'approvazione gli schemi di certificazione e accreditamento per la conformità alle norme tecniche in materia di ESCO, esperti in gestione dell'energia,
sistemi di gestione dell'energia, diagnosi energetiche e alle disposizioni del presente decreto.
2. Al fine di favorire la diffusione dell'utilizzo di diagnosi
energetiche fruibili da tutti i clienti finali, UNI-CEI, in collaborazione con CTI ed ENEA, entro 180 giorni dalla pubblicazione del presente decreto, elabora norme tecniche
in materia di diagnosi energetiche rivolte ai settori residenziale, industriale, terziario e trasporti, in conformità ai
dettati di cui all'allegato 2 al presente decreto.
3. UNI-CEI, in collaborazione con CTI ed ENEA, entro 180
giorni dalla pubblicazione del presente decreto, elabora
norme tecniche per la certificazione volontaria degli auditor energetici nei settori dell'industria, del terziario e dei
trasporti e degli installatori di elementi edilizi connessi al
miglioramento della prestazione energetica degli edifici.
4. Nelle more dell'emanazione delle norme di cui ai commi 2 e 3, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, in collaborazione con ENEA, le Associazioni imprenditoriali e professionali e sentito il CTI, definisce e
rende disponibili programmi di formazione finalizzati alla qualificazione degli auditor energetici nei settori residenziale, industriale, terziario e trasporti e degli installatori di elementi edilizi connessi al miglioramento della
prestazione energetica degli edifici.
5. I soggetti di cui all'articolo 7, comma 1, lettere c), d) ed
e) del decreto ministeriale 28 dicembre 2012, decorsi
ventiquattro mesi dall'entrata in vigore del presente decreto, possono partecipare al meccanismo dei certificati
bianchi solo se in possesso di certificazione, rispettivamente, secondo le norma UNI CEI 11352 e UNI CEI 11339.
6. ENEA in collaborazione con ACCREDIA, il GSE, la FIRE e
il CTI, entro il 31 dicembre 2014 definisce un protocollo
per l'iscrizione agli elenchi riportati di seguito. Tali elenchi sono pubblicati sul sito web istituzionale dell'ENEA.
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a) ESCO certificate UNI CEI 11352;
b) esperti in Gestione dell'Energia certificati secondo la
UNI CEI 11339;
c) organizzazioni certificate ISO 50001;
d) auditor energetici certificati ai sensi delle norme di cui
al comma 3 del presente articolo.
Articolo 14 - Servizi energetici ed altre misure per pro muovere l'efficienza energetica
[omissis]
6. Nel caso di edifici di nuova costruzione, con una riduzione minima del 20 per cento dell'indice di prestazione
energetica previsto dal decreto legislativo 19 agosto 2005,
n. 192, e successive modificazioni, certificata con le modalità di cui al medesimo decreto legislativo, lo spessore delle murature esterne, delle tamponature o dei muri portanti, dei solai intermedi e di chiusura superiori ed inferiori,
eccedente ai 30 centimetri, fino ad un massimo di ulteriori 30 centimetri per tutte le strutture che racchiudono il
volume riscaldato, e fino ad un massimo di 15 centimetri
per quelli orizzontali intermedi, non sono considerati nei
computi per la determinazione dei volumi, delle altezze,
delle superfici e nei rapporti di copertura. Nel rispetto dei
predetti limiti è permesso derogare, nell'ambito delle pertinenti procedure di rilascio dei titoli abitativi di cui al titolo II del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno
2001, n. 380, a quanto previsto dalle normative nazionali,
regionali o dai regolamenti edilizi comunali, in merito alle
distanze minime tra edifici, alle distanze minime dai confini di proprietà, alle distanze minime di protezione del nastro stradale e ferroviario, nonché alle altezze massime degli edifici. Le deroghe vanno esercitate nel rispetto delle
distanze minime riportate nel codice civile.
7. Nel caso di interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti che comportino maggiori spessori delle murature esterne e degli elementi di chiusura superiori ed inferiori necessari ad ottenere una riduzione minima del 10 per
cento dei limiti di trasmittanza previsti dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni, certificata con le modalità di cui al medesimo decreto legislativo, è permesso derogare, nell'ambito delle pertinenti procedure di rilascio dei titoli abitativi di cui al titolo II del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380,
a quanto previsto dalle normative nazionali, regionali o dai
regolamenti edilizi comunali, in merito alle distanze minime
tra edifici, alle distanze minime dai confini di proprietà e alle distanze minime di protezione del nastro stradale, nella
misura massima di 25 centimetri per il maggiore spessore
delle pareti verticali esterne, nonché alle altezze massime
degli edifici, nella misura massima di 30 centimetri, per il
maggior spessore degli elementi di copertura. La deroga può
essere esercitata nella misura massima da entrambi gli edifici confinanti. Le deroghe vanno esercitate nel rispetto delle distanze minime riportate nel codice civile.
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Pitagora 5/2014
Informazioni
Nuovo sito per Cassa, Consiglio nazionale e Fondazione
Si chiama GEOMETRI IN RETE
(www.geometrinrete.it) il nuovo sito che riunisce i vecchi siti della
Cassa e del Consiglio Nazionale, a
cui si aggiunge quello della Fondazione Geometri. I tre organi di categoria sono raggiungibili della home
attraverso ampie icone. In comune
sono le news, una rassegna stampa
quotidiana, una nuova newsletter
mensile ‘geometrinrete NEWS’, una
sezione contenente tutte le convenzioni per gli iscritti ed un calendario
con gli appuntamenti più importanti
sul territorio nazionale e locale. Geometrinrete è anche presente sui principali social network Cambia pelle
anche Geocentro, che diventa una
rivista sfogliabile online, interattiva
e multimediale. Sarà prevista, una
volta l’anno, un edizione cartacea, in
cui verranno raccolte le iniziative e i
progetti più importanti per la categoria.
Un vademecum guida all’accesso
all’area riservata del sito Cipag
Formazione amministratori di condominio
Sul sito del Ministero della Giustizia è pubblicato il Decreto 13 agosto 2014 n. 140 - Regolamento recante la determinazione dei criteri e
delle modalità per la formazione degli amministratori di condominio
nonché dei corsi di formazione per
gli amministratori condominiali
(G.U. 13 agosto 2014 del 24 settembre 2014). Entra in vigore il 9 ottobre
2014. I soggetti formatori devono
possedere, oltre a una specifica competenza in materia condominiale,
laurea o abilitazione alla libera professione o docenza universitaria in
materie economiche o giuridiche.
Viene inoltre istituita la figura del
“responsabile formativo”, il cui compito è quello di verificare e attestare
la regolarità dell’intero percorso. Per
quanto riguarda il percorso formativo, il Decreto delinea i contenuti minimi delle materie che devono obbligatoriamente essere trattate, e fissa a
72 il numero di ore di formazione necessarie ad accedere all’esame finale
da sostenere in presenza. Occorrono
invece 15 ore di formazione per adempiere all’obbligo di aggiornamento, che ha cadenza annuale. Entrambi i percorsi formativi possono
essere svolti in modalità on line.
F24 a saldo zero solo sul sito dell’Agenzia delle Entrate
Dall’1 ottobre 2014 i modelli F24
a saldo zero possono essere presentati esclusivamente attraverso i servizi
online dell’Agenzia delle entrate
(“F24web”, “F24online” o tramite un
intermediario abilitato). Dalla stessa
data i modelli F24 con crediti utilizzati in compensazione con saldo finale maggiore di zero e quelli con
saldo superiore a 1000 euro devono
essere eseguiti esclusivamente o con
i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate o mediante internet banking.
Lo dispone il d.l. n. 66/2014. Il 19
settembre scorso è uscita la circolare
n. 27 dell’Agenzia delle Entrate che
illustra come presentare online la delega di pagamento e illustra i casi in
cui è ancora possibile utilizzare il
modello F24 cartaceo. Il documento
precisa, inoltre, che l’obbligo di utilizzare i sistemi telematici non si applica ai pagamenti effettuati con strumenti diversi dall’F24 (per esempio
bonifici e versamenti diretti in Tesoreria).
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate,
sotto “Servizi on line” ci sono le
istruzioni per spedire (e pagare) l’F24
web. Naturalmente occorre essere registrati e possedere il pin.
Pitagora 5/2014
Mediazione
Sul sito del Ministero della Giustizia è pubblicato il Decreto 4 agosto 2014 n. 139 - Regolamento recante modifica al decreto giustizia
18 ottobre 2010 n. 180, sulla determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del registro
degli organismi di mediazione e dell’elenco dei formatori per la mediazione nonchè sull’approvazione delle
indennità spettanti agli organismi
(G.U. del 23 settembre 2014).
Il decreto, che è entrato in vigore
il 24 settembre, introduce modifiche
in materia di determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e
tenuta del registro degli organismi di
mediazione e dell’elenco dei formatori per la mediazione.
In particolare, ai fini della dimostrazione della capacità finanziaria, il
richiedente, dovrà possedere un capitale non inferiore a 10.000 euro.
Inoltre i criteri di determinazione dell’indennità sono modificati nel senso
che per le spese di avvio, a valere
sull’indennità complessiva, è dovuto
da ciascuna parte per lo svolgimento
del primo incontro un importo di euro 40,00 per le liti di valore fino a
250.000,00 euro e di euro 80,00 per
quelle di valore superiore, oltre alle
spese vive documentate, che è versato dall’istante al momento del deposito della domanda di mediazione e
dalla parte chiamata alla mediazione
al momento della sua adesione al
procedimento. L’importo è dovuto
anche in caso di mancato accordo.
Infine è specificatamente contemplata l’incompatibilità e il conflitto di
interesse.
Fisco e casa
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate,
nella nuova sezione “L’Agenzia informa”, sono state pubblicate tre nuove guide sul tema “Fisco e casa”: riguardano l’acquisto e la vendita, le locazioni, le successioni e le donazioni.
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
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Informazioni
Video tutorial per i contratti di locazione
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un video tutorial su come registrare il contratto di locazione direttamente dal proprio computer. Il filmato spiega in pochi minuti come utilizzare il software Registrazione Locazioni Immobili (RLI) per registrare: i
contratti di locazione ad uso abitativo,
i contratti di locazione ad uso non abitativo, i contratti di locazione ad uso
commerciale, i contratti di affitto dei
terreni. Il video è dotato di sottotitoli
attivabili con l’apposita funzione.
Tutti i contratti di locazione e affit-
Studi di settore 2013
La circolare n. 20/E delle Entrate
illustra le novità che riguardano gli
studi di settore, soffermandosi in particolare sui 69 approvati col decreto
del Ministro dell’Economia e delle
Finanze del 23 dicembre 2013, derivanti dall’aggiornamento delle analisi di territorialità ai correttivi per la
congiuntura economica. Sono stati
sviluppati gli indicatori che tengono
conto della territorialità del livello dei
canoni di locazione degli immobili e
delle quotazioni immobiliari. Gli studi di settore sono stati resi, inoltre,
sempre più aderenti alla realtà economica territoriale con l’applicazione di
indicatori specifici relativi al “livello
dei canoni di affitto dei locali commerciali”, al “reddito medio imponibile ai fini dell’addizionale Irpef” e al
“livello delle retribuzioni”.
L’applicazione degli studi di settore al periodo d’imposta 2013 tiene
conto della congiuntura economica
negativa introducono correttivi di settore e individuali.
to di beni immobili (compresi quelli
relativi a fondi rustici e quelli stipulati dai soggetti passivi Iva, con la sola
esclusione di quelli che non superano
i 30 giorni complessivi nell’anno) devono essere obbligatoriamente registrati entro 30 giorni dall’affittuario o
dal proprietario, qualunque sia l’ammontare del canone pattuito. Sul sito
dell’Agenzia delle Entrate nella sezione Guide fiscali, c’è una Guida su fisco e locazioni, con tutte le regole aggiornate sui contratti di affitto, comprese le detrazioni per gli inquilini.
Pos: modelli semplificati
Con il decreto interministeriale 9
settembre 2014 sono stati individuati i modelli semplificati per la redazione del piano operativo di sicurezza, del piano di sicurezza e di coordinamento e del fascicolo dell'opera
nonché del piano di sicurezza sostitutivo. Ne dà notizia il sito del Ministero del Lavoro.
Il decreto, emesso ex articolo 104bis del Dlgs n. 81 ed ex articolo 131,
comma 2-bis del codice dei contratti
pubblici Dlgs. n. 163, è pubblicato sulla G. U. n. 212 del 12 settembre 2014.
Cancellazione di ipoteche legate ai mutui immobiliari
Al via le nuove procedure online
per il procedimento semplificato di
cancellazione delle ipoteche. Dal 1°
gennaio 2015, infatti, banche, enti
previdenziali e intermediari finanziari “concedenti” dovranno utilizzare
obbligatoriamente le nuove modalità
per inviare la comunicazione telematica attestante l’avvenuta estinzione
del mutuo ai fini della cancellazione
delle ipoteche.
Termini e modalità della nuova
procedura sono contenuti nel Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 29 luglio
scorso, Procedimento di cancellazione delle ipoteche di cui agli articoli
40-bis e 161 del decreto legislativo 1°
settembre 1993, n. 385. Approvazione
delle specifiche tecniche relative alla
forma ed alla trasmissione telematica
delle comunicazioni.
La nuova normativa prevede che
la cancellazione d’ipoteca sia rimossa d’ufficio e senza alcun onere aggiuntivo a carico del debitore, con
una semplice comunicazione del creditore alla conservatoria dei registri
immobiliari. La nuova procedura può
essere utilizzata dal 1° settembre
2014 in via facoltativa, mentre diverrà obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2015.
Libretto d’impianto Veneto
Nel Bur del Veneto n. 75 del 1 agosto 2014 è stata pubblicata la delibera
della Giunta regionale n. 1363 del 28
luglio 2014, che approva il nuovo libretto di impianto, integrato e modificato rispetto a quello ministeriale, e le
disposizioni attuative del Dpr 74/2013.
Ciò per “rimediare ad alcuni refusi di
stampa e precisare meglio le istruzioni
per la compilazione, per renderlo compatibile con la compilazione on-line,
utilizzabile dall’attivazione del Catasto
telematico”. Con la stessa delibera, è
stata recepita la proroga del termine
per il nuovo Libretto di impianto e il
Rapporto di efficienza energetica al
15 ottobre 2014.
Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova
via Fornace Morandi 24 - 35133 Padova - Tel. 049 8757788 - Fax 049 661124 - e-mail: [email protected]
ORARIO DI RICEVIMENTO: dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.30
COMMISSIONE PARCELLE: riceve ogni primo e terzo lunedì del mese, su appuntamento.
Ufficio staccato di FONTANIVA
presso Centro Padre Odone Nicolini - via Umberto I, 27 - tel. 0495942943, fax 049 5941749
Lunedì ore 9-12.30
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