Dispensa 1 - Fondazione Università Popolare di Torino

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MANUALE DI ALFABETIZZAZIONE
INFORMATICA
LIVELLO 1°
FONDAZIONE UNIVERSITA’ POPOLARE
DI TORINO
ANNO 2014/2015
Docente: Paola Laguzzi
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Sommario
REVISIONI
RIFERIMENTI
LEGENDA
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE
1.1 BREVE STORIA DELL’INFORMATICA
1.2 INTRODUZIONE AI TERMINI INFORMATICI
1.3 COMPUTER E DISPOSITIVI HARDWARE
1.4 IL SOFTWARE
1.5 L’ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI IN UN COMPUTER
1.6 LE UNITA’ DI MISURA
CAPITOLO 2 – IL SISTEMA OPERATIVO WINDOWS
2.1 AVVIO DEL COMPUTER E DESKTOP
2.2 LE ICONE
2.2.1 LE ICONE: COSA SONO E COSA RAPPRESENTANO
2.2.2 LAVORARE CON LE ICONE
2.3 LE FINESTRE
2.4 MODIFICARE LE CONFIGURAZIONE DEL DESKTOP
2.4.1 COME MODIFICARE LA DATA E L’ORA
2.4.2 COME MODIFICARE IL VOLUME AUDIO
2.4.3 COME MODIFICARE LE IMPOSTAZIONI DI VISUALIZZAZIONE DEL DESKTOP
2.4.4 CHIUDERE UN’APPLICAZIONE CHE NON RISPONDE
2.4.5 INSTALLARE E DISISTALLARE UN’APPLICAZIONE
2.4.6 COLLEGARE E SCOLLEGARE DISPOSITIVI ESTERNI
2.5 I FILES
2.5.1 LE PROPRIETA’ DI UN FILE
2.6 CREARE CARTELLE E SOTTOCARTELLE
2.7 RINOMINARE UN FILE O UNA CARTELLA
2.8 CERCARE FILE E CARTELLE
2.9 LA SELEZIONE DI FILE E CARTELLE
2.10 COPIARE E SPOSTARE FILE E CARTELLE
2.11 ELIMINARE FILE E CARTELLE
CAPITOLO 3 - INTERNET
3.1 BREVE STORIA DI INTERNET
3.2 INTERNET E LA RETE
3.3 IL BROWSER WEB
3.3.1 APRIRE E CHIUDERE IL BROWSER
3.3.2 UTILIZZARE LE SCHEDE E LE FINESTRE
3.3.3 LA CRONOLOGIA
3.3.4 I POPUP
3.3.5 UTILIZZARE I SEGNALIBRI
3.3.6 IL DOWNLOAD
3.4 I MOTORI DI RICERCA
3.5 LA SICUREZZA SUL WEB
CAPITOLO 4 – LA POSTA ELETTRONICA
4.1 INTRODUZIONE
4.2 I PRIMI PASSI CON L’EMAIL: ESEMPIO DI COME USARE GMAIL
4.2.1 CREARE UN MESSAGGIO DI POSTA ELETTRONICA
4.2.2 GESTIRE GLI ALLEGATI
4.3 RISPONDERE, INOLTRARE UN MESSAGGIO
4.4 I FILTRI
4.5 I PERICOLI DELLA POSTA
4.6 LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (pec)
4.6.1 COME SI ATTIVA UNA PEC
4.6.2 IN CHE MODO SI HA LA CERTEZZA DELL’AVVENUTO RECAPITO DEL MESSAGGIO DI PEC?
CAPITOLO 5 – ELABORAZIONE TESTI (WORD)
5.1 INTRODUZIONE ALL’ELABORAZIONE TESTI
5.2 I PRIMI PASSI CON WORD
5.3 CREARE UN NUOVO DOCUMENTO
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5.4 SALVARE UN DOCUMENTO
5.5 INIZIAMO A SCRIVERE UN DOCUMENTO
5.6 CERCARE UNA FRASE O UNA PAROLA NEL DOCUMENTO
5.7 IL COMANDO TROVA E SOSTITUISCI
5.8 I COMANDI COPIA/TAGLIA E INCOLLA
5.9 PER CANCELLARE UNA PAROLA, UN LETTERA O UNA FRASE
5.10 I COMANDI ANNULLA E RIPETI
5.11 LA FORMATTAZIONE
5.11.1 MODIFICARE TIPO E DIMENSIONE DEL CARATTERE
5.11.2 MODIFICARE LO STILE DEI CARATTERI
5.11.3 CAMBIARE IL COLORE DEL TESTO
5.11.4 CAMBIARE IN MAIUSCOLE/MINUSCOLE
5.11.5 I PARAGRAFI: CREAZIONE E UNIONE
5.11.6 ALLINEAMENTO DEL TESTO
5.11.7 INTERLINEA E SPAZIATURA TRA I PARAGRAFI
5.11.8 GLI ELENCHI
5.11.9 SOMMARIO E TITOLI
5.11.10 BIBLIOGRAFIA
5.12 USARE LE FUNZIONI DI ZOOM
5.13 GLI OGGETTI
5.13.1 LE TABELLE
5.13.2 INSERIRE OGGETTI GRAFICI IN UN DOCUMENTO
CAPITOLO 6 – PREPARAZIONE DELLA STAMPA E STAMPA DOCUMENTO
6.1 PRINCIPI GENERALI
6.2 MODIFICARE ORIENTAMENTO E DIMENSIONI DELLA PAGINA
6.3 MODIFICARE I MARGINI DELLA PAGINA
6.4 INTESTAZIONE E PIE’ DI PAGINA
6.5 IL CONTROLLO ORTOGRAFICO
6.6 L’ANTEPRIMA DI STAMPA
6.7 LA STAMPA DEI DOCUMENTI
ESERCITAZIONI
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
APPENDICE A – LA TASTIERA
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REVISIONI
Data
15/09/2014
Vers.
Documento
1.0
RIFERIMENTI
-
LEGENDA
-
Descrizione Modifica
Autore
Versione Iniziale
P. Laguzzi
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CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE
1.1 BREVE STORIA DELL’INFORMATICA
La storia dell'informatica è strettamente legata allo sviluppo di strumenti e dispositivi di
calcolo, elaborazione, memorizzazione e trasmissione dell'informazione sempre più sofisticati.
Di seguito le principali tappe di tale sviluppo.
Il primo strumento per il calcolo manuale ideato dall'uomo fu l'abaco: un oggetto che permette
di eseguire manualmente addizioni e sottrazioni aritmetiche tra numeri con diverse cifre
decimali sia prima che dopo la virgola.
Si ritiene che esso sia stato inventato in Cina attorno al 2000 a.c. e che si sia quindi diffuso in
tutto il mondo antico, evolvendosi in moltissime forme fino ai giorni nostri.
Nel 1642 il francese Blaise Pascal realizzò un dispositivo meccanico in grado di eseguire
addizioni e sottrazioni aritmetiche: la pascalina.
Trent'anni più tardi, nel 1672, il tedesco Gottfried Wilhelm von Leibniz, basandosi sulla
pascalina, ideò la prima macchina calcolatrice meccanica in grado di eseguire anche
moltiplicazioni e divisioni. Da questa macchina derivano tutte le calcolatrici realizzate dall'uomo
fino ai giorni nostri.
Nel 1822 l'inglese Charles Babbage ideò una macchina per calcolare meccanicamente tavole
matematiche di grandi dimensioni: la macchina differenziale. Purtroppo, a causa della
complessità del progetto e dell'insufficienza dei fondi a disposizione, la realizzazione di
quest'opera non venne mai completata. Nondimeno essa può essere considerata l'antenata di
tutti gli odierni calcolatori elettronici.
Nel 1890 l'americano Herman Hollerith, sfruttando alcune delle idee di Babbage, realizzò un
dispositivo elettromeccanico che venne usato per l'elaborazione dei dati del censimento della
popolazione degli Stati Uniti: la macchina tabulatrice. Da questa macchina derivarono molti
altri dispositivi elettromeccanici utilizzati nei centri meccanografici di tutto il mondo prima della
diffusione commerciale dei calcolatori elettronici.
Il primo vero calcolatore elettronico digitale venne realizzato negli USA tra il 1937 ed il 1942
da John Atanasoff e Clifford Berry che lo chiamarono Atanasoff-Berry Computer o, più
semplicemente, ABC. Durante il secondo conflitto mondiale ne vennero realizzati degli altri
come, ad esempio, il Colossus (Inghilterra, 1943) e l'ENIAC (USA, 1945). Questi computer
vennero realizzati ed impiegati per scopi militari e, dopo la fine del conflitto, vennero dismessi.
Dopo la fine della guerra, nei centri di ricerca delle più importanti università di tutto il mondo
vennero realizzati calcolatori elettronici sempre più potenti e sofisticati. Erano macchine molto
costose e ingombranti ma poco affidabili perchè impiegavano un gran numero di valvole
termoioniche e non erano adatte per usi commerciali: la prima generazione di calcolatori
elettronici realizzati e commercializzati anche per scopi civili comparve sul mercato nel 1951.
A partire dal 1959 comparve sul mercato una seconda generazione di calcolatori elettronici più
economici, affidabili, veloci e meno ingombranti perchè utilizzavano, al posto delle valvole, un
nuovo tipo di componente elettronico: il transistor.
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A partire dal 1965 comparve sul mercato una terza generazione di computer ancora più
economici, affidabili, veloci e meno ingombranti perchè facevano largo uso, al proprio interno,
dei circuiti integrati.
Nel 1971 venne realizzato il primo microprocessore; un circuito integrato in grado di svolgere
tutte le funzioni dell'unità centrale di un computer. Poco dopo, verso la metà degli anni
settanta, comparvero sul mercato i primi calcolatori elettronici che utilizzavano il
microprocessore come unità centrale d'elaborazione: i microcomputer. A causa del loro basso
costo e delle ridotte dimensioni, questi computer poterono essere acquistati anche da singole
persone. Nacque così la quarta ed ultima generazione di calcolatori elettronici, quella a cui
appartengono anche gli odierni Personal Computer.
1.2 INTRODUZIONE AI TERMINI INFORMATICI
Spesso i due termini maggiormente diffusi in informatica sono:
- Hardware
- Software
Il termine Hardware nasce dalla fusione di due parole inglesi:
- hard che significa duro
- ware che significa oggetto, manufatto
Da queste due parole si evince che con hardware (spesso abbreviato in HW o hw) si intende
l’insieme delle componenti fisiche del computer cioè il case, il monitor, il processore, i cavi di
collegamento, ecc.
Nel paragrafo 1.3 approfondiremo i tipi di hardware.
Il termine Software invece nasce dalla fusione di due parole inglesi:
- soft che significa soffice
- ware che significa oggetto, manufatto
cioè è l’insieme dei programmi che servono a far funzionare un computer. Il software (spesso
abbreviato in SW o sw) permette, in pratica, all’hardware di funzionare.
Più avanti approfondiremo il concetto di Sofware.
Altri termini molto utilizzati in informatica sono:
-
input
output
Input significa inserire, immettere dei dati, dei comandi, ecc.
Output significa ottenere informazioni, dati, ecc….
Input
Computer o
Elaboratore
output
In maniera molto elementare possiamo dire che l’utente immette dei dati nell’elaboratore (dati
di input), l’elaboratore li elabora e restituisce all’utente dei dati di output.
Per questo si dice che il computer gestisce le informazioni in maniera automatica e di qui il
concetto di informatica ovvero: info=informazione e matica=automatica.
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1.3 COMPUTER E DISPOSITIVI HARDWARE
Esistono molti tipi di computer, ognuno realizzato per soddisfare esigenze diverse e quindi
rivolto a utenti diversi.
Di seguito vediamo i principali:
a) Personal Computer da tavolo o Desktop PC:
è il più utilizzato in ambito domestico e nei piccoli uffici
b) Il laptop o computer portatile:
Fornisce le stesse prestazioni di un desktop PC ma ha un peso e dimensioni molto più
contenute. Il prezzo però è più elevato rispetto al precedente. I computer portatili sono
molto utilizzati in ambito professionale in quanto sono pratici e comodi da trasportare.
Sono dotati di batterie che li rendono utilizzabili anche se non si ha a disposizione una
rete elettrica.
c) Tablet PC:
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Fanno parte della famiglia dei computer portatili e il loro nome letteralmente significa PC
tavoletta. Si tratta di modelli che negli ultimi anni stanno riscuotendo notevole successo. La
loro caratteristica è quello di essere dotati di touch screen ovvero il dialogo tra macchina e
utente avviene tramite pressione delle dita sullo schermo e non tramite il mouse e tastiera
come nei PC “tradizionali”. Per le loro dimensioni ridotte e per il fatto che possono essere usati
senza mouse e tastiera i tablet hanno un notevole successo tra i professionisti del settore che
possono utilizzare un computer in riunione o in viaggio trasportandolo molto facilmente.
All’interno di un qualunque computer (sia esso da tavolo, tablet o portatile) abbiamo una
serie di componenti indispensabili per il loro funzionamento. Essi sono:
1. Il processore o Central Processing Unit o microprocessore o CPU: è il vero e
proprio cervello del computer dove avvengono tutti i passaggi dell’elaborazione e
vengono eseguite le singole operazioni. La velocità del processore è data dal numero di
cicli di istruzione al secondo che esso compie ed è detto clock. Il clock è praticamente
un orologio che scandisce i tempi del processore. Viene misurato in MegaHertz (Mhz) o
Gigahertz (Ghz). Per capire meglio cosa si intende per cicli di istruzioni si consideri che
un ciclo di istruzione è formato dalle seguenti operazioni:
i. Prelevare l’istruzione
ii. Interpretarla
iii. Eseguirla
iv. Passare all’istruzione successiva
Un elemento importante del processore è la memoria cache: è una memoria molto
veloce, che immagazzina i dati in maniera da renderli immediatamente disponibili al
processore appena li richiede.
2. La memoria. Nel computer esistono 2 tipi di memorie:
i. La memoria fisica o di sistema
ii. La memoria di massa
La memoria fisica si suddivide a sua volta in:
-
ROM (Read Only Memory) ovvero memoria di sola lettura. Nella ROM sono
contenuti i programmi che servono per far funzionare il computer al momento
dell’accensione. Questa memoria non può essere cancellata o manomessa
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-
dall’utente in quanto la perdita delle informazioni in essa contenute porterebbe
all’impossibilità di accendere il pc.
RAM (Random Access Memory) ovvero memoria ad accesso casuale. E’ la
memoria utilizzata per contenere i dati in corso di elaborazione e le istruzioni del
programma in esecuzione. Se, per esempio, si sta scrivendo una lettera con
Word, il documento sul quale si sta lavorando è collocato all’interno della RAM ed
è trasferito su disco solo quando l’utente ne richiede il salvataggio. La RAM è una
memoria volatile, cioè il suo contenuto viene cancellato quando di spegne il pc.
La quantità di RAM installata influenza la velocità del computer.
La memoria di massa è invece la memoria sulla quale viene salvato il modo permanente
il dato. Le memorie di massa possono essere di diverso tipo: Hard Disk, chiavetta USB,
DVD, ecc. In particolare l’hard Disk (abbreviato spesso in HD) è un elemento essenziale per
il funzionamento di un computer. Un elemento essenziale degli hard disk è la loro velocità
di rotazione: maggiore è la velocità e più veloce sarà l’accesso ai dati e quindi migliori
saranno le prestazioni del computer.
Con il termine periferica si intendono quei componenti che vengono utilizzati per inserire i
dati e impartire comandi al computer oppure ottenere dati e risposte dal computer stesso.
Le periferiche si suddividono in:
-
Periferiche di input sono quegli strumenti che utilizziamo per immettere dati e
impartire comandi al computer come: la testiera o il mouse
Periferiche di output: una volta immessi i dati in un computer tramite le
periferiche di input, essi vengono elaborati e restituiti all’utente mediante le
periferiche di output. Le principali sono il monitor e la stampante.
Di seguito vediamo in dettaglio le periferiche di input:
a) La tastiera
Essa presenta diversi gruppi di tasti che svolgono diverse funzioni.
Tasti funzionali
Tasti di editing
Tastierino numerico
Tasti cursore
Tastiera alfanumerica
La parte principale della tastiera è detta Tastiera alfanumerica e serve per l’immissione di
numeri e lettere.
Poi abbiamo i tasti funzionali identificati con le lettere “F” seguite da un numero (da 1 a 12).
Questi tasti servono per svolgere funzioni particolari (ad esempio quasi in tutti i programmi la
pressione del tasto F1 corrisponde all’apertura della guida in linea del programma).
I Tasti di editing corrispondono ai tasti PagSu, PagGiu che permettono di scorrere il
documento per pagine, ai tasti Home e End che permettono di spostarsi ad inizio e fine riga,
ecc..
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Il Tastierino numerico è utilizzato per compiere le 4 operazioni fondamentali ed è
organizzato come una calcolatrice.
Infine i tasti cursore sono le 4 frecce usate per muovere il cursore nell’area dello schermo.
b) Il mouse:
Le operazioni che si possono compiere con il mouse sono le seguenti:
-
Spostamento: cioè muovere il mouse su una superficie
Trascinamento: è utilizzato per spostare gli oggetti;
Clic: è la pressione di un tasto del mouse che avviene mentre il mouse è fermo.
Di solito viene utilizzato il tasto sinistro del mouse per selezionare un oggetto,
mentre il tasto destro spesso viene utilizzato per aprire i menu contestuali;
Doppio clic: è la rapida successione di due clic, e serve per attivare determinate
funzioni come ad esempio aprire un documento.
c) Lo Scanner:
E’ un dispositivo che serve per la digitalizzazione di immagini e per l’acquisizione di testi.
d) Webcam:
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E’ una telecamera che, a differenza di una telecamera tradizionale, non permette di registrare
video ma trasmette solo immagini in forma digitale. Le webcam spesso vengono utilizzate per
videoconferenze.
e) Il microfono:
Serve per trasmettere la propria voce. Spesso usato insieme alla webcam per le
videoconferenze. Il microfono e la webcam spesso sono incorporati nel computer.
Una volta immessi i dati in un computer tramite le periferiche di input essi vengono elaborati e
restituiti all’utente tramite le periferiche di output.
Di seguito vediamo in dettaglio le periferiche di output:
a) Il monitor:
Serve sia a visualizzare i dati che vengono immessi nel PC che i dati elaborati dallo stesso. I
monitor, esattamente come i televisori, si differenziano in base alla dimensione espressa in
pollici (ovvero la diagonale dello schermo), alla nitidezza delle immagini e al numero di colori
che è possibile visualizzare. Per far colloquiare il PC con il monitor è necessario utilizzare la
scheda video.
b) La stampante:
Serve per stampare su carta i risultati di una elaborazione. Esistono diversi tipi di
stampante:
-
A getto di inchiostro: hanno all’interno un inchiostro che viene spruzzato su
carta;
Laser: si basano su tecnologia laser, sono costose ma molto veloci
c) Cuffie e autoparlanti:
restituiscono il risultato in forma di suoni. Per far colloquiare il PC con le cuffie e gli
autoparlanti è necessario disporre di una scheda audio.
1.4 IL SOFTWARE
Il software è un insieme di programmi che servono per far funzionare un computer. In pratica
grazie al software, l’hardware funziona ed è in grado di elaborare le informazioni.
Il software si suddivide in due grandi categorie:
-
Software di sistema: ovvero quel sw necessario per il funzionamento del
computer. Tra questi ritroviamo il sistema operativo;
Software applicativo: ovvero quel sw installato dall’utente secondo le proprie
esigenze
1.4.1
I sistemi operativi
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Il sistema operativo è un insieme di programmi che permettono di gestire l’elaborazione dei
dati e coordinare il funzionamento del computer. Inoltre il sistema operativo permette anche
all’utente di interagire con il computer e impartire i comandi. Quindi il sistema operativo è
essenziali per far funzionare il computer. Senza di esso il computer non funziona.
Esistono diversi tipi di sistemi operativi. Il più diffuso è Windows seguito da Linux, Unix, ecc.
1.4.2
I software applicativi
Sono comunemente chiamati programmi e vengono utilizzati dall’utente per effettuare alcune
operazioni e per soddisfare le sue esigenze. Ad esempio uno scrittore utilizzerà il programma
Word, un contabile Excel, ecc…
Di seguito vediamo i principali:
-
Programmi di videoscrittura: chiamati anche word processor, permettono di
utilizzare il computer come una macchina da scrivere avanzata. Il programma di
videoscrittura più diffuso è Microsoft Word;
Programmi di foglio elettronico: permettono di effettuare calcoli anche molto
complessi. Il più utilizzato è Microsoft Excel;
Programmi di archiviazione dati o database: utili per la gestione di archivi.
Tra i database più semplici e utilizzati ricordiamo Microsoft Access;
Browser web: cioè sono tutti quei programmi che permettono di visualizzare
pagine web durante la navigazione Internet. Tra i browser ad oggi più diffusi
troviamo: Internet Explore (IE), Firefox, Chrome Google;
Software di presentazione: ovvero programmi utilizzati per creare delle
presentazioni composte da diapositive (dette anche slide). Il più utilizzato è
Microsoft Power Point;
I client di posta elettronica: sono programmi che permettono di leggere e
scrivere i messaggi di posta elettronica. Essi permettono altresì di gestirsi tutta
la corrispondenza elettronica, creando rubrica di indirizzi, liste di contatti, ecc. I
programmi di posta elettronica più famosi sono Thunderbird, Microsoft Outlook,
ecc.
In commercio, attualmente, esistono dei pacchetti o suite, ovvero dei gruppi di
programmi che vengono venduti tutti insieme. Ad esempio il pacchetto Microsoft Office
comprende Word, Excel, Access, Power Point.
1.5 L’ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI IN UN COMPUTER
Quando noi vogliamo scrivere una lettera abbiamo detto che apriamo un programma tipo
Microsoft Word, scriviamo il nostro documento e poi se non vogliamo perdere il contenuto
dobbiamo salvare il documento. Il documento salvato servirà per rileggerlo in un secondo
momento oppure per modificarlo. Quando salviamo un qualsiasi oggetto (o documento) sul
computer esso verrà memorizzato su esso come file. Un file quindi è un contenitore, un
archivio di dati memorizzati sul disco (fisso) del computer. Il file è memorizzato in una
determinata posizione all’interno del computer e cioè in una determinata cartella.
Per capire come un computer struttura i dati presenti al suo interno pensiamo ad un albero:
esso avrà le radici, il tronco, i rami e le foglie. Anche il pc ha le sue radici (che è l’hard disk); i
rami che sono le cartelle (e sottocartelle) e le foglie e i frutti che sono i file.
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File (frutto e
foglia)
Cartella (ramo)
Disco fisso
(radice)
Per questo si dice che i dati all’interno del computer sono organizzati in maniera gerarchica.
Facciamo un esempio: supponiamo di partire dal disco fisso del computer che è sempre
identificato con la lettera C: Al suo interno supponiamo di avere una cartella chiamata esercizi.
All’interno abbiamo tre sottocartelle chiamate italiano, matematica e informatica. All’interno di
italiano abbiamo i file: dante.txt, petrarca.txt e boccaccio.txt.
Graficamente avremo la seguente situazione:
C:
esercizi
italiano
Dante.txt
Petrarca.txt
Boccaccio.txt
Matematica
Informatica
I file abbiamo visto che possono essere immaginati come dei contenitori di dati. I dati possono
essere visualizzati, manipolati, modificati. Perché ciò sia possibile, ad ogni file è associato
un’applicazione o programma. Facciamo un esempio: quando scriviamo un documento
apriremo prima il programma Microsoft Word e poi scriveremo il nostro documento. Il nostro
documento verrà memorizzato in un file. Il contenuto del file potrà essere letto ed
ulteriormente modificato con il programma Word. Nel capitolo successivo approfondiremo il
concetto di file e cartella.
1.6 LE UNITA’ DI MISURA
Sicuramente sarà chiaro il concetto di unità di misura: se si pensa al centimetro, al grammo, al
litro essi servono per misurare la lunghezza, il peso, ecc. Anche il computer ha una sua unità di
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misura che permette di calcolare quanti dati possono essere memorizzati su un disco o per
misurare la grandezza di un file.
Per misurare l’informazione si usa l’unità di misura detta BIT (contrazione dei termini BInary
digiT). Una sequenza di 8 bit viene chiamata byte.
Il Byte è una unità di misura molto piccola quindi generalmente si usano dei suoi multipli come
il Kilo Byte o il MegaByte.
La seguente tabella rappresenta i multipli del byte:
Multiplo
Kilobyte
Megabyte
Gigabyte
Terabyte
Sigla
Kb
Mb
Gb
Tb
Valore
1024 byte
1024x1024 byte
1024x1024x1024 byte
1024x1024x1024x1024 byte
Solo a titolo indicativo diamo alcune dimensioni delle informazioni:
-
Una foto generalmente ha una dimensione di 5-7 Mb
Un video può essere di circa 700 Mb
Una canzone può avere una dimensione di 2-7 Mb
Un testo senza immagini di circa 50 pag. può avere una dimensione di qualche
Kb fino ad arrivare a 3-4 Mb
Visto che in un computer vi sono diversi tipi di memorie si può senz’altro capire che ci
saranno diverse grandezze di capacità, in questo caso ne elenchiamo qualcuna:
-
Memorie RAM attualmente sono di circa 4 Gb
CD Rom hanno una capacità di 650 ÷ 800 Mb
DVD hanno una capacità di circa 4 Gb
Chiavetta USB attualmente vanno dai 4 ai 32 Gb
Hard disk interni al computer vanno dai 40 Gb ai 2 Tb
Hard esterni attualmente vanno dai 60 ai 250 Gb
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CAPITOLO 2 – IL SISTEMA OPERATIVO WINDOWS
2.1 AVVIO DEL COMPUTER E DESKTOP
In questo manuale si farà riferimento al sistema operativo Windows7.
Per accendere il pc sarà necessario cliccare sul pulsante di accensione e la procedura di
accensione avviene in modo automatico senza che l’utente debba fare nulla.
In realtà all’interno del computer avvengono una serie di operazioni importanti e cruciali. In
questa fase viene controllata la configurazione del sistema e l’hw installato, dopodiche viene
caricato il sistema operativo. Al termine di questa fase viene visualizzata la scrivania, detto
anche desktop e l’utente può finalmente iniziare ad utilizzare il proprio computer.
Icone di
programmi e file
Barra delle
applicazioni
Cestino
Pulsante di Avvio o
Start
Sul Desktop troviamo degli oggetti che vengono chiamate Icone. Esse rappresentano diversi
oggetti:
- le applicazioni: sono i programmi che utilizziamo durante la nostra attività come ad esempio
Word. Le icone delle applicazioni variano a seconda del tipo di applicazione: ogni programma
infatti ha una sua icona che lo caratterizza.
- i file: un file è un archivio di dati
- i collegamenti: è una scorciatoia per raggiungere un file presente in una determinata cartella.
Le icone di collegamento sono facilmente riconoscibili perché sono identificabili da una freccia
blu nell’angolo in basso a sinistra:
- le cartelle: può essere immaginata come un raccoglitore nel quale possono essere inseriti
degli oggetti file o sottocartelle.
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L’immagine di una cartella è la seguente:
Ed è appunto una immagina a raccoglitore o a cartella.
Inoltre sul desktop generalmente troviamo:
-
Il pulsante di Start o Avvio: cliccando su di esso possiamo, dal menu che si
apre, avviare i programmi, aprire documenti, navigare all’interno delle risorse
del computer
La barra delle applicazioni: su di essa sono presenti le icone dei programmi
che possono essere aperti rapidamente con un clic del mouse senza passare per
il menu Start. Se si desidera aggiungere un programma alla Barra delle
applicazioni è sufficiente cliccare su di esso con il tasto destro del mouse nel
menu Start e dal menu contestuale che si apre selezionare la voce Aggiungi alla
barra delle applicazioni. Avere i programmi sulla barra delle applicazioni è
particolarmente utile se si utilizza spesso quella applicazione.
Per rimuovere un programma dalla Barra delle applicazioni bisogna cliccare su di
esso con il tasto destro del mouse e selezionare la voce Rimuovi questo
programma dalla barra delle applicazioni.
Quando un programma è aperto, questo viene visualizzato come un pulsante
sulla Barra delle applicazioni. Cliccando su un pulsante, il programma associato
viene portato in primo piano; cliccando nuovamente sul pulsante, la finestra
dell’applicazione viene nascosta (tecnicamente si dice che viene ridotta a icona).
A destra della Barra della applicazioni generalmente c’è la Barra di notifica:
In essa troviamo diverse icone e informazioni utili: data e ora, stato della rete, ecc.
2.2 LE ICONE
2.2.1 LE ICONE: COSA SONO E COSA RAPPRESENTANO
Come abbiamo già detto sul desktop troviamo degli oggetti, chiamate icone, ovvero piccole
immagini che rappresentano cartelle, file, programmi e collegamenti.
Tramite il mouse possiamo agire su di esse: un clic del tasto sinistro del mouse seleziona
l’icone, un doppio clic con il tasto sinistro del mouse apre il file corrispondente all’icona, mentre
un clic con il tasto destro del mouse apre un menu contestuale che permette di scegliere tra
diverse opzioni.
Le icone possono essere di vario genere, cioè rappresentare oggetti di tipo diverso.
Vediamo di seguito le varie tipologie:
-
Icone che rappresentano un file
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Un file è un archivio di dati che necessita di un programma per essere aperto. L’icona che
rappresenta un file varia a secondo del programma necessario per aprirlo. Ad esempio, l’icone
di un file di testo che necessita del Blocco Note per essere letto sarà:
-
Icone che rappresentano una cartella
Abbiamo già detto che una cartella può essere immaginata come un raccoglitore nel quale
possono essere inseriti degli oggetti (file o sottocartelle). L’icona che rappresenta una cartella
è la seguente:
Cioè appunto ha la forma di una cartella o raccoglitore.
-
Icone che rappresentano una applicazione
Le applicazioni sono dei programmi che utilizzeremo per le nostre attività. Queste icone
variano a seconda del tipo di applicazione: ogni programma, infatti, ha una propria icona che
lo caratterizza.
-
Icone che rappresentano un collegamento
Abbiamo visto che un collegamento è una scorciatoia per raggiungere un file presente in una
determinata cartella. Un’icona di collegamento a un file, permette di aprire rapidamente il file
con doppio clic, senza dover raggiungere il file originale all’interno della cartella in cui risiede.
L’icona di cui parliamo quindi è un collegamento al file, non il file stesso. Se eliminiamo il
collegamento non avremo eliminato il file ma semplicemente la scorciatoia che ci porta ad
esso.
-
Altre icone
Sul desktop troviamo alcuni tipi di icone che hanno un particolare significato in quanto sono
associate a determinati elementi del sistema operativo.
In generale troveremo:
-
L’icona Computer: facendo doppio clic su di essa si accede alla console Computer
nella quale sono riportate, tra le altre, le icone delle unità (hard disk, DVD,
ecc…) e altri elementi utili per la gestione del sistema;
L’icona Rete che permette l’accesso ad altri computer qualora il nostro PC sia
connesso ad una rete;
L’icona cestino dove vengono spostati i dati che si vogliono eliminare. Di questo
ce ne occuperemo più avanti;
2.2.2 LAVORARE CON LE ICONE
Vediamo adesso come possiamo lavorare con le icone. Prima di compiere qualsiasi azione su
un’icona dobbiamo selezionarla. Per selezionarla basta un clic con il tasto sinistro del mouse e
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l’icona cambierà il suo coloro di sfondo; questo cambiamento ci indica che l’icona è stata
selezionata:
Una volta selezionata l’icona, essa potrà essere spostata: per fare ciò bisogna tenere premuto
il tasto sinistro del mouse e trascinare l’icona. Una volta raggiunto il punto di destinazione,
rilasciare il tasto del mouse. L’icona verrà sganciata dal puntatore e resterà dove è stata
spostata. Questa tecnica viene detta drag&drop ovvero trascina e lascia.
Può capitare che l’icona si rifiuti di spostarsi ovvero che nonostante noi la trasciniamo essa
ritorna alla sua posizione originale. Questo capita se abbiamo attivato la disposizione
automatica delle icone del desktop. E’ possibile verificarlo cliccando con il tasto destro del
mouse sul desktop, quindi selezionando la voce Visualizza. Si aprirà la seguente finestra:
nella quale è possibile attivare/disattivare la disposizione automatica con un clic.
Un altro comando molto usato per le icone è il doppio clic. A questa azione corrisponde
generalmente l’apertura di qualcosa: facendo doppio clic su una cartella essa di aprirà,
facendolo sull’icona di un programma esso si avvierà, ecc…
Le icone possono essere rinominate. Per farlo possiamo:
-
Selezionare l’icona, cliccare sul suo nome e digitare il nuovo nome. Dopo di che
battere Invio per confermare la scelta;
Cliccare sull’icona con il tasto destro del mouse. Scegliere la voce Rinomina.
Digitare il nuovo nome e confermarlo battendo invio.
Precedentemente abbiamo parlato del concetto di icone di collegamento. Un collegamento
abbiamo detto che è un’icona collegata ad un oggetto presente nel computer in una posizione
diversa rispetto al collegamento stesso. Creare un collegamento è molto semplice e anche qui
esistono diversi modi per farlo:
-
Raggiungere il file all’interno del disco. Cliccare su di esso con il tasto destro del
mouse. Scegliere la voce Crea Collegamento
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A questo punto verrà creato un collegamento nella cartella corrente: è sufficiente
trascinarlo sul desktop o ricorrere al consueto taglia e incolla.
-
Creare un collegamento direttamente sul desktop: in questo caso bisogna
raggiungere il file nella sua posizione originale, quindi cliccare con il tasto destro
del mouse su di esso. Scegliere la voce Invia a quindi dal sottomenu che
compare selezionare Desktop:
2.3 LE FINESTRE
Windows è un sistema operativo a finestre (window in inglese significa finestra). Ciò perché
ogni operazione è riconducibile all’apertura di una finestra. Se facciamo doppio clic sull’icona di
un programma, si aprirà la finestra del programma, ecc…
Ogni finestra presenta, nella parta alta, un elemento chiamato barra del titolo. Ad esempio la
barra del titolo del Blocco Note è indicata qui di seguito dove possiamo trovare alcuni elementi:
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Icona
del
menu
di
controllo
Pulsante di
controllo
Titolo della
finestra
Le icone del menu di controllo variano a seconda della finestra. Per il blocco note se clicchiamo
sull’icona del menu di controllo compariranno i seguenti comandi:
-
Sposta
Ridimensione
Riduci ad icona
Ingrandisci
Chiudi
Il comando Sposta permette di spostare la finestra sullo schermo.
Il comando Ridimensiona permette di modificare le dimensioni della finestra, allargandola,
restringendola, allungandola o accorciandola.
Il comando Riduci ad icona minimizza la finestra
Il comando Ingrandisci aumenta la dimensione della finestra
Il comando Chiudi chiude la finestra.
Il titolo della finestra ci serve proprio per capire dove ci troviamo, quale finestra è aperta
ovvero il nome del file.
I pulsanti di controllo sono tre e sono:
-
-
: ha la stessa funzione del suo omonimo del
Il pulsante di riduci a icona
menu di controllo;
Il pulsante centrale può assumere due significati e quindi due aspetti: Se la
. Se
finestra è ingrandita al massimo allora il pulsante avrà questo aspetto:
lo selezioniamo, esso avrà la stessa funzione del comando Ripristina del menu di
controllo. Se la finestra non è a tutto schermo, il pulsante centrale avrà questo
. Selezionandolo la finestra verrà ingrandita al massimo
aspetto:
(esattamente analogalmente al punsante Ingrandisci del menu di controllo).
Il pulsante
corrisponde al chiudi finestra.
Infine per spostare una finestra non necessariamente dobbiamo andare sul comando Sposta
del menu di controllo ma è sufficiente agganciare con il mouse la barra del titolo e trascinare
per spostare la finestra nella posizione desiderata.
Sotto la barra del titolo troviamo la Barra del menu:
Nei menu sono riuniti, per categorie, tutti i comandi relativi ad una determinata finestra:
cliccando su una voce di menu, questo si aprirà mostrando tutti i comandi disponibili. A
prescindere dai singoli comandi quello che è importante sottolineare a questo livello è che
all’interno di ciascun menu troviamo tutte le voci per la gestione della finestra o del
programma.
Alcune applicazioni hanno nella parte inferiore la barra di stato che fornisce ulteriori
informazioni:
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Inoltre nelle finestre troviamo anche sempre le Barre di scorrimento:
Barra
di
scorrimento
verticale
Indicatore
Freccia
di
scorrimento
Esse possono essere orizzontali o verticali.
Per scorrere il contenuto di una finestra è possibile agire in due
modi:
-
Barra
di
scorrimento
orizzontale
Cliccare sulle freccette alle estremità;
Cliccare sull’indicatore della barra e trascinare il mouse nella direzione
desiderata.
Quando si lavora capita molto spesso di avere più finestre aperte: ad esempio capita di avere
aperti contemporaneamente il browser per fare una ricerca, il blocco note per prendere
appunti, il programma di posta, ecc.
Per spostarsi da una finestra all’altra esistono diversi modi:
- Il modo più comodo è sicuramente quello di utilizzare i pulsanti presenti sulla
barra delle applicazioni. Un clic sul pulsante porta la finestra in primo piano; un
altro clic la minimizza
- Possiamo battere il tasto ALT e senza rilasciarlo battere il pulsante TAB
(rilasciandolo). Comparirà una finestra con le anteprime di tutte le finestre
aperte. Continuando a battere sul TAB senza rilasciare il ALT si scorrono tutte le
icone o anteprime fino a raggiungere quella desiderata. A questo punto si dovrà
rilasciare il tasto ALT e la finestra selezionata diventerà quella attiva.
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2.4 MODIFICARE LE CONFIGURAZIONE DEL DESKTOP
Come abbiamo già detto in precedenza il desktop può essere considerato una scrivania
virtuale. Esattamente come su una scrivania noi possiamo decidere dove mettere le penne, la
lampada, i fogli, il telefono, ecc…anche sul desktop noi possiamo decidere dove mettere i nostri
oggetti ovvero come personalizzarla.
Di seguito vediamo come personalizzarla.
2.4.1 COME MODIFICARE LA DATA E L’ORA
Se osserviamo il desktop noteremo che in basso a destra viene visualizzata la data e l’ora.
Facendo clic sulla data e ora compare la seguente figura:
Come si vede è possibile modificare la data e l’ora cliccando su Modifica impostazioni data e
ora….Cliccando su di esso compare la seguente finestra:
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Cliccando su Modifica data e ora viene aperta un’altra finestra che ci permetterà di modificare
proprio la data e l’ora. Per modificare la data bisogna scorrere con le freccette per selezionare
il mese e l’anno desiderati; una volta che mese e anno sono impostati, il giorno si seleziona
con un clic. Per modificare l’ora invece bisogna cliccare con il mouse sulle ore, sui minuti o sui
secondi (a seconda di cosa si vuole modificare) dell’orologio quindi agire sulle frecce presenti a
destra dell’orologio. In alternativa, è possibile fare doppio clic nel campo che si vuole
modificare e digitare direttamente da tastiera l’ora, i minuti o i secondi a seconda del campo
selezionato.
2.4.2 COME MODIFICARE IL VOLUME AUDIO
Ormai tutti i computer sono dotati di scheda audio per la riproduzione dei suoni. Quindi sarà
anche possibile regolare il volume dell’audio. Per fare questo notiamo che vicino all’ora c’è una
icona che raffigura un piccolo autoparlante. Cliccando su di esso viene visualizzato un cursore
che permette, cliccando e trascinando il puntatore del mouse di alzare e abbassare il volume.
Sotto il cursore c’è un pulsante che permette di attivare/disattivare l’audio:
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Cursore per alzare
e
abbassare
il
volume
Pulsante
per
attivare/disattivare
il volume
Cliccando invece su Mixer è possibile gestire in maniera avanzata l’audio.
2.4.3 COME MODIFICARE LE IMPOSTAZIONI DI VISUALIZZAZIONE DEL DESKTOP
Vediamo adesso come personalizzare il desktop. Portiamo il mouse su un qualsiasi punto del
desktop e clicchiamo il tasto destro del mouse. Nel menu compare la voce Personalizza.
Selezioniamola e comparirà la seguente finestra:
Cliccando su Cambia tema si apre una finestra nella quale con un semplice clic possiamo
cambiare il tema di Windows scegliendo tra quelli installati sul computer. Un tema non è altro
che una combinazione predefinita di immagini di sfondo, colori delle finestre, icone del desktop
e suoni di sistema. Da questa finestra possiamo anche personalizzare altri aspetti. Ad esempio
in basso troviamo le voci Sfondo del desktop, colore finestre,suoni e screen saver.
Cliccando su Sfondo del desktop si apre la seguente finestra:
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Il modo più semplice di operare è scegliere tra le anteprime proposte. In alternativa si può
cliccare sul menu Percorso immagini per accedere ad altre raccolte, oppure cliccare su Sfoglia
per cercare un’immagine specifica sul nostro pc.
Cliccando invece sulla voce Colore finestra si apre una nuova finestra nella quale possiamo
decidere quale colore assegnare alle finestre, al menu di avvio e alla Barra delle applicazioni.
Possiamo selezionare uno dei colori predefiniti oppure, cliccando sull’apposita voce, accedere al
Miscelatore colori per creare nuovi colori agendo sugli slider.
La funzionalità Desktop Aero permette di attivare e disattivare la trasparenza delle finestre. Un
altro parametro sul quale possiamo agire è la risoluzione dello schermo (Pannello di controllo
 Aspetto e personalizzazione  Modifica risoluzione dello schermo). Per risoluzione si intende
il numero di pixel che compongono lo schermo. Una risoluzione di 800x600 significa che il
nostro schermo è un rettangolo che ha la base di 800 pixel e l’altezza di 600 pixel. A risoluzioni
maggiori avremo un’immagine più definita, in quanto i pixel sono più piccoli.
2.4.4 CHIUDERE UN’APPLICAZIONE CHE NON RISPONDE
Può capitare che un programma, per diversi motivi, non risponda più ai nostri comandi
(tecnicamente si dice che “va in crash”). Windows in questo caso tenta di individuare
automaticamente il problema e correggerlo. L’utente però anziché attendere la risoluzione di
Windows può scegliere di terminare manualmente il programma. In questi casi viene in aiuto la
Gestione attività. Per accedere a questa funzionalità cliccare con il pulsante destro del mouse
sulla Barra delle applicazioni e dal menu contestuale selezionare la voce Avvia Gestione
attività. In alternativa premere contemporaneamente i tasti CTRL, ALT e CANC. Verrà a
questo punto visualizzata una finestra con varie opzioni. Cliccare su Avvia gestione attività.
Nella scheda Applicazioni della finestra che comparirà troviamo l’elenco delle applicazioni
attualmente attive. Se un programma è andato in crash nella colonna Stato sarà presente la
voce Non risponde. Dobbiamo a questo punto selezionare la voce relativa al programma
bloccato e cliccare sul pulsante Termina attività.
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2.4.5 INSTALLARE E DISISTALLARE UN’APPLICAZIONE
Qualsiasi software, prima di essere utilizzato, deve essere installato sul computer.
L’installazione è una procedura automatica che comporta la copia dei file per il funzionamento
del software sul pc e l’inserimento delle informazioni necessarie all’interno del sistema
operativo in maniera tale che quest’ultimo sappia come far funzionare il software.
La disinstallazione è il processo inverso: consiste nella cancellazione dei file e nell’eliminazione
delle informazioni relative nel sistema operativo.
Per quanto riguarda l’installazione generalmente nei PC è attivo il cosiddetto autorun per CD e
DVD ovvero all’inserimento del supporto contenente il programma da installare questo si avvia
automaticamente. Se ciò non dovesse accadere, si dovrà avviare manualmente la procedura.
In linea di massima bisogna cercare un file denominato “install.exe” o “setup.exe” sul CD o
DVD, fare doppio clic su di esso e la procedura di installazione viene avviata. Di solito in fase di
installazione l’utente deve accettare il contratto di licenza cliccando sull’apposita opzione.
Per quanto riguarda invece la disinstallazione il procedimento è un po’ diverso. Alcuni
programmi inseriscono, nel menu Avvio, una voce dedicata alla disinstallazione. In questi casi
è sufficiente cliccare su di essa per avviare il processo.
In alternativa ci viene in aiuto il Pannello di Controllo  Programmi  Disinstalla un
programma. Si aprirà una finestra Programmi e Funzionalità. Selezionare il programma che
desideriamo disinstallare, quindi cliccare sul pulsante Disinstalla.
2.4.6 COLLEGARE E SCOLLEGARE DISPOSITIVI ESTERNI
Se abbiamo a nostra disposizione una chiavetta USB o un hard Disk esterno o un altro
dispositivo USB sarà necessario inserire il dispositivo nel connettore apposito. Questi dispositivi
verranno collegati “a caldo”, cioè senza necessità di spegnere il pc o riavviarlo.
In alcuni casi il pc necessità di driver affinchè la periferica possa funzionare. L’installazione del
driver generalmente avviane automaticamente senza la necessità dell’intervento da parte
dell’utente. A volte, tuttavia potrebbe essere necessario inserire un disco fornito insieme alla
periferica, affinchè il sistema operativo possa copiare i file necessari.
Per rimuovere la periferica USB è necessario seguita una specifica procedura per evitare danni
al sistema con conseguente perdita di dati. Quando si inserisce un dispositivo USB compare
un’icona nella Barra di notifica. Per rimuovere correttamente la periferica cliccare sull’icona e
seleziona la voce Espelli seguita dal nome della periferica. In alternativa aprire la consolle
Computer, cliccare con il tasto destro del mouse sull’icone della periferica e selezionare il
comando Espelli. In entrambi i casi compare un messaggio di notifica che ci avvertirà che è
possibile rimuovere l’hardware in maniera sicura.
Attenzione che se l’hardware è in uso (ad esempio abbiamo aperto un file che risiede sulla
chiavetta USB) quando proviamo ad Espellere il dispositivo ci comparirà un messaggio di
errore che ci avvisa che se vogliamo procedere all rimozione dell’hardware dobbiamo prima
chiudere i programmi o le finestre che lo stanno utilizzando.
2.5 I FILES
Riprendiamo quanto abbiamo già detto sull’organizzazione dei dati.
Abbiamo visto che i dati in un computer vengono salvati su degli oggetti detti file. Il file è
salvato in una determinata posizione all’interno del computer detta cartella. Una cartella a sua
volta è contenuta sotto una radice detta unità.
Riprendiamo l’esempio già visto in precedenza:
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supponiamo di partire dal disco fisso del computer che è sempre identificato con la lettera C:
Al suo interno supponiamo di avere una cartella chiamata esercizi. All’interno abbiamo tre
sottocartelle chiamate italiano, matematica e informatica. All’interno di italiano abbiamo i file:
dante.txt, petrarca.txt e boccaccio.txt.
Graficamente avremo la seguente situazione:
C:
esercizi
italiano
Dante.txt
Petrarca.txt
Boccaccio.txt
Matematica
Informatica
Il percorso del file dante.txt sarà:
c:\esercizi\italiano\dante.txt
ovvero:
Abbiamo visto quindi che le cartelle e i file sono organizzati in maniera gerarchica mediante
una struttura ad albero. Ora dobbiamo capire come fare per creare e raggiungere una
determinata cartella e/o file.
Il primo passo da fare è aprire la console Computer dal desktop o dal menu Avvio. Così
facendo verrà mostrata una finestra simile alla seguente:
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Da questa finestra si evincono:
- Quante unità sono presenti sul nostro elaboratore;
- Quali sono i dischi fissi(nel nostro esempio abbiamo 2 dischi fissi c: e d;
- Quali sono i lettori DVD, ecc (nel nostro esempio abbiamo un lettore DVD) e
- Quali sono i dispositivi rimovibili (nel nostro esempio sono 2 cioè g: e h)
Da questa finestra bisogna fare doppio clic sull’unità all’interno della quale ci sono i dati che
cerchiamo.
Una volta fatto doppio clic sull’icona dell’unità che ci interessa verrà aperta una finestra che
mostra il contenuto simile alla seguente:
Facendo doppio clic su una cartella questa si aprirà e sarà possibile visualizzare i file e/o le
sottocartelle in essa contenute.
2.5.1 LE PROPRIETA’ DI UN FILE
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Abbiamo visto che i file possono essere immaginati come dei contenitori di dati. I dati possono
essere visualizzati, manipolati e modificati. Perché ciò sia possibile ad ogni file è associata
un’applicazione o programma. Abbiamo a questo punto bisogno di sapere quali applicazioni
sono associate ai vari file. I metodi per riconoscere i tipi di file sono diversi. Vediamone alcuni:
-
-
Analizzare l’icona che rappresenta il file;
Analizzare l’estensione del file. Quest’ultima è composta da tre o più lettere ed è
separata dal nome del file da un punto (es: paola.txt); l’estensione serve al
sistema operativo per capire di che tipo di file si tratta per associargli
l’applicazione giusta.
Selezionare il file e cliccare il tasto destro del mouse Proprietà. A questo punto si
apre una finestra dove verranno indicate varie informazioni tra cui anche
l’estensione
Vediamo le principali estensioni dei file:
-
I file del Blocco note hanno estensione .txt
I file WordPad hanno estensione .rtf
I file di Word hanno estensione .doc o .docx
I file di Excel hanno estensione .xls o .xlsx
I file di Access hanno estensione .accdb o .mdb
I file di Power Point hanno estensioine .ppt o ,pps o .pptx o ,ppsx
I file PDF hanno estensione .pdf
Le immagini possono essere di vario tipo: .gif, .bmp, . jpg
I file audio possono avere estensione .wav, . mp3
I file video possono avere estensione . avi, .mpg
I file compressi sono particolari tipi di file che occupano meno spazio. Possono
avere estensione .rar, .zip
I file eseguibili ovvero quelli generalmente associati ad un applicazioni hanno
generalmente estensione .exe
Si osservi che non sempre è visibile l’estensione dei file. Questa è un’impostazione di default
del sistema operativo che può risultare scomoda quando non si è in grado di riconoscere il tipo
di file solamente dall’icona. Per mostrare l’estensione del file cliccare, nella finestra della
cartella, sulla voce di menu Organizza  Opzioni cartella e ricerca. Da qui si apre una
finestra cioè si apre la scheda Visualizzazione:
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Tra le impostazioni avanzate vi è la voce Nascondi le estensioni per i tipi di file conosciuti e con
un clic nella casella a sinistra della voce, togliere il segno di spunta e quindi confermare la
scelta selezionando OK. A questo punto la finestra verrà chiusa e saranno mostrate le
estensioni dei file.
2.6 CREARE CARTELLE E SOTTOCARTELLE
Per organizzare i propri dati Windows permette all’utente di creare cartelle e sottocartelle. Per
creare delle cartelle si usa in comando Nuova Cartella.
Facciamo un esempio. Supponiamo di voler creare una struttura di cartelle e sottocartelle
all’interno di C: Per far questo dovremo aprire la console Computer (dal menu Avvio o dal
desktop) e fare doppio clic su c:
A questo punto si deve cliccare sulla Barra dei menu sul pulsante Nuova Cartella.
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Pulsante
Nuova
Cartella
Appena selezioniamo il comando, nella finestra vedremo comparire la nuova cartella con un
nome assegnato automaticamente che è Nuova Cartella: a questo punto è sufficiente digitare il
nome che si vuole assegnare alla cartella e premere invio.
2.7 RINOMINARE UN FILE O UNA CARTELLA
Per rinominare un file o una cartella cliccare con il tasto destro del mouse sull’icona del file o
cartella che si vuole rinominare e selezionare, dal menu contestuale la voce Rinomina.
Attenzione: quando si rinomina un file è importante fare attenzione a non modificare mai la
sua estensione. Modificando l’estensione infatti si alterano delle informazioni importanti e il
sistema non è più in grado di comprendere quale programma è associato al file, con la
conseguenza che esso non potrà essere correttamente aperto.
Inoltre in una cartella non possono coesistere due o più file con uno stesso nome. Se
cerchiamo di nominare un file con il nome di un file già presente in quella posizione il sistema
ci avvertirà dell’errore.
Se invece cerchiamo di nominare una cartella con il nome di una cartella già presente in un
determinato percorso, il sistema ci proporrà di unire le due cartelle in un’unica cartella
contenente i file di entrambe.
2.8 CERCARE FILE E CARTELLE
Se non si ricorda dove è posizionato un file o una cartella all’interno del pc è possibile cercarlo
attraverso la funzione di ricerca di Windows. Ipotizziamo innanzitutto di conoscere la posizione
di cui cercare ma che risulti difficile individuare un file specifico tra molti altri file. In questi casi
torna utile utilizzare la casella di ricerca presente a destra della barra degli indirizzi nella
finestra di una qualsiasi cartella.
Per cercare un file o una cartella utilizzando la casella di ricerca, digitare una parola all’interno
di essa. Durante la digitazione, la visualizzazione del contenuto della cartella verrà filtrata in
base a quanto digitato. La ricerca, a differenza di quanto accadeva nelle precedenti versioni di
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Windows, avviene in base al testo presente nel nome del file e nel file stesso, ai tag e alle
proprietà dei file.
Quando invece non conosciamo la posizione del file o della cartella che vogliamo trovare,
possiamo utilizzare la casella di ricerca presente nel menu Start:
Casella
ricerca
di
Digitando una parola all’interno della casella, verranno mostrati i risultati in tempo reale
organizzati in categoria.
2.9 LA SELEZIONE DI FILE E CARTELLE
I file e le cartelle possono essere spostati o copiati in altre posizione, su altri supporti, ecc.
Prima di compiere però le operazioni di spostamento e copiatura dobbiamo imparare a
selezionare i file e/o le cartelle sui quali vogliamo operare. La selezione di un singolo file
avviene facendo un clic sull’icona che lo rappresenta (l’icona cambia di colore). Se dobbiamo
selezionare due o più icone dobbiamo prima di tutto capire se intendiamo selezionare icone
adiacenti o non adiacenti.
Facciamo un esempio pratico per capire cosa si intende per icone adiacenti e non adiacenti:
File adiacenti
File non adiacenti
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Consideriamo prima come selezionare icone adiacenti. La selezione può avvenire in diversi
modi:
-
Selezionare la prima icona e poi tenendo premuto il tasto MAIUSC spostarsi con
le frecce direzionali della tastiera;
Selezionare la prima icona e poi, tenendo premuto il tasto MAIUSC cliccare
sull’ultima icona del gruppo che si vuole selezionare;
Tenere premuto il tasto sinistro del mouse e trascinare fino a creare un
rettangolo che ricomprenda tutte le icone che si intende selezionare, quindi
rilasciare il tasto del mouse;
Se si desidera selezionare tutte le icone presenti in una cartella, battere la
combinazione di tasti CTRL + A o selezionare la voce di menu Organizza 
Seleziona tutto.
Se invece si vogliono selezionare elementi (file o cartelle) non adiacenti selezionare la prima
icona e poi tenendo premuto il tasto CTRL cliccare sulle altre icone da ricomprendere nella
selezione.
Se si è selezionata un’icona per sbaglio e la si vuole deselezionare è sufficiente, sempre senza
rilasciare il tasto CTRL cliccare nuovamente sull’icona stessa.
2.10 COPIARE E SPOSTARE FILE E CARTELLE
I file e le cartelle una volta selezionati possono essere copiati e/o spostati in altre cartelle o in
altre unità o supporti.
Quando si parla di copiare un file o una cartella significa che i file o cartelle originarie restano
al loro posto e vengono copiate anche da un’altra parte.
Quando di parla di spostare un file o una cartella vuol dire che i file o cartelle originarie
vengono rimossi dalla loro posizione originale e spostati in una nuova posizione.
Per copiare i file si utilizzano i comandi Copia e Incolla. Per utilizzare questi comandi,
selezionare l’icone del file o della cartella che si vuole copiare poi selezionare dalla barra dei
menu la voce Organizza Copia. Quindi spostarsi nella cartella nella quale si vuole copiare
l’elemento e selezionare la voce di menu Organizza  Incolla. Un altro modo più rapido per
copiare e incollare un elemento è battere contemporaneamente da tastiera CTRL + C per
copiare e CTRL + V per incollare.
Nel caso in cui, invece si voglia operare uno spostamento i comandi da utilizzare saranno
Taglia (oppure CTRL + X) e Incolla. E’ anche possibile utilizzare il menu contestuale che si
apre cliccando con il tasto destro del mouse sull’oggetto da gestire. In questo caso
compariranno le voci di Copia, Taglia e Incolla.
2.11 ELIMINARE FILE E CARTELLE
Sul desktop esiste una icona chiamata Cestino. Il cestino può essere paragonato al normale
cestino della carta. Quando un file non ci serve più, lo spostiamo nel Cestino, così come
gettiamo nel cestino un pezzo di carta che non ci serve più. Così come i fogli restano nel
cestino finchè non lo svuotiamo anche i file spostati nel Cestino di Windows restano in
memoria finchè non vengono eliminati definitivamente (o recuperati).
Quando nel Cestino ci sono dei file l’icona sarà quella del cestino pieno. Se invece esso è
vuoto, l’icona sarà un cestino vuoto.
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Per eliminare un file e metterlo nel cestino basterà cliccare sulla sua icona con il tasto destro
del mouse quindi selezionare la voce Elimina. Un altro modo è selezionare il file è battere sul
tasto CANC. In entrambi i casi il sistema chiederà se si vuole spostare il file nel cestino.
L’ultimo metodo consiste nell’utilizzare la tecnica drag & drop cioè trascinare il file nel cestino.
In quest’ultimo caso però non verrà richiesta la conferma dell’eliminazione.
Facendo doppio clic sull’icona del Cestino si apre la finestra che mostra il contenuto del
Cestino. In altri termini possiamo vedere i file e le cartelle che abbiamo eliminato.
Se siamo certi che i file non ci servano più possiamo eliminarli definitivamente svuotanto il
Cestino attraverso la voce Svuota Cestino dalla barra del menu.
Se invece abbiamo eliminato un file per errore, possiamo recuperarlo selezionandolo e poi
scegliendo la voce di menu Ripristina elemento.
Se vogliamo eliminare non tutti gli elementi del Cestino ma solo alcuni di essi, non possiamo
Svuotare il Cestino ma dobbiamo selezionare con il mouse i file che vogliamo eliminare
definitivamente e scegliere la voce di menu Organizza  Elimina (o battere CANC). Il sistema
chiederà conferma circa la nostra intenzione di voler eliminare definitivamente i file.
Infine se vogliamo svuotare il cestino senza aprire la finestra possiamo cliccare sull’icona del
Cestino e con il tasto destro del mouse selezionare la voce Svuota cestino.
Si ricorda che è bene svuotare periodicamente il Cestino proprio perché i file occupano spazio
sul disco fisso.
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CAPITOLO 3 - INTERNET
3.1 BREVE STORIA DI INTERNET
Internet nacque nei tardi anni sessanta da un progetto del Dipartimento della Difesa degli Stati
Uniti. Tale progetto, che prese il nome di ARPAnet, aveva come finalità principale quella di
collegare tra loro computer utilizzati per scopi militari: l'obiettivo era quello di costruire una
rete che potesse sopravvivere anche quando una parte di esso non era funzionante. Per capire
appieno la filosofia del progetto, basti ricordare che si era in piena guerra fredda e che, quindi,
gli enti governativi statunitensi erano particolarmente interessati a sviluppare delle tecnologie
che
potessero
funzionare
anche
dopo
un
disastro
nucleare.
Ciò che doveva rendere possibile l'utilizzo della rete anche in presenza di una simile eventualità
risiedeva nell'idea che un computer, per poter comunicare con un altro, poteva seguire diverse
strade. Quando una di queste era ostacolata, era sempre possibile utilizzarne un'altra per
raggiungere
il
destinatario.
Si iniziarono, quindi, a studiare e sviluppare metodi di trasmissione dati e strutture adatte allo
scopo, per il quale vennero "reclutati" alcuni tra i migliori esperti in campo informatico
dell'epoca,
molti
dei
quali
provenienti
dall'ambiente
accademico.
Il progetto era ambizioso e già il fatto che fosse il Dipartimento della Difesa americano a
"sponsorizzarlo", ci può far rendere conto dei mezzi e delle risorse impiegate.
Siccome la comunicazione nella rete avveniva sempre tra un computer chiamato "sorgente" e
uno chiamato "destinazione", non è difficile convincersi della necessità di pensare al modo in
cui i computer potessero comunicare. Nacque così il protocollo internet (IP), un oggetto che
garantiva la comunicazione all'interno della rete. Questo protocollo era particolarmente
interessante visto che non richiedeva che i computer collegati dovessero essere tutti dello
stesso tipo, il che significava che ogni persona nella rete poteva acquistare un qualsiasi tipo di
computer ed avere la possibilità di comunicare con calcolatori di tipo diverso.
Già da qui si vede la potenza della rete: non si hanno limitazioni dettate dal tipo di hardware
da utilizzare, si ha infatti un metodo di comunicazione molto pratico ed efficace.
3.2 INTERNET E LA RETE
Internet è sostanzialmente la "rete delle reti", cioè un insieme di reti di computer sparse in
tutto il mondo e collegate tra loro, a cui possono accedere migliaia di utenti per scambiare tra
loro informazioni di vario tipo.
Prima di andare avanti vediamo di capire il concetto di rete. Per rete si intende due o più
computer collegati tra di loro al fine di condividere risorse hardware e software. Con il termine
rete però si intende anche la possibilità di collegare tra loro pc anche molto distanti tra loro
sfruttando il collegamento di tipo telefonico. Per questo Internet è una rete, ovvero una “rete
delle rete”, cioè un’enorme rete di computer sparsi in tutto il mondo e collegati tra loro.
In linea generale le reti possono essere classificate in:
-
LAN (Local Area Network): è una rete che collega un numero limitato di
computer in un’area ristretta. Generalmente è la rete che si trova negli uffici;
WAN (Wide Area Network): è rete geografica, è in grado di collegare computer
molto distanti mediante collegamenti telefonici;
WLAN (Wireless LAN): è una LAN ovvero una rete in cui il collegamento tra
computer avviene tramite onde radio e non tramite cavo.
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In questa sede non entreremo nel dettaglio delle singole reti.
Inoltre vedremo Internet da un punto di vista utente senza entrare nel merito del suo
funzionamento.
Per descrivere Internet sono state usate varie analogie; la più frequente è quella delle reti
telefoniche locali o nazionali che nel loro insieme formano una immensa rete internazionale,
della quale molti possiedono una parte, senza che nessuno possa possederla tutta; infatti si
dice che Internet non è di nessuno, anche se - perché il tutto funzioni - tutti devono tenere in
efficienza la parte di loro proprietà.
In generale per collegarsi ad Internet è necessario che un computer sia connesso, mediante
linea telefonica con un apparecchio che si chiama modem o router ADSL.
Il termine modem deriva dalla contrazione di due parole inglesi (MODular e DEModulator), che
servono ad indicare due tipi di operazioni:

MODulate, trasformazione degli impulsi digitali del computer in segnali analogici, cioè
suoni trasmissibili da una normale linea telefonica;

DEModulate, cioè, all’arrivo, l’operazione contraria di trasformazione di suoni (o segnali
analogici) in impulsi digitali leggibili da un computer.
Il modem permette al computer di collegarsi ad un provider cioè ad un ente che fornisce
l’accesso vero e proprio ad Internet.
Da un punto di vista pratico Internet ci dà due cose essenziali:

Informazioni

Posta elettronica
Le informazioni di solito andiamo a prendercele in edicola sotto forma di riviste e giornali,
oppure le riceviamo dalla televisione.
Internet è la più grande edicola del mondo, in tutte le lingue ed aperta 24 ore al
giorno.
Fin dal secolo passato si utilizza la posta per scambiarsi informazioni, anche se poi, con
l'avvento del telefono, il traffico è diminuito.
In ogni caso, la posta è entrata nel costume della nostra società; c’è chi manda biglietti di
auguri e cartoline dalle vacanze con una cadenza rituale.
Ormai moltissime persone hanno una o più caselle di posta elettronica.
Internet è una rete mondiale di migliaia di computer collegati tra loro per scambiare
informazioni (testi, immagini, musica, posta elettronica, tantissimi dati ecc.). Internet collega
così tanti computer i collegamenti possono sembrare una ragnatela. Per questo Internet si
chiama anche “il web” (web vuol dire “ragnatela” in inglese). La sigla www (world wide web)
tradotto vuol dire rete espansa per tutto il mondo.
Per navigare sul web abbiamo innanzitutto bisogno di usare un particolare programma:
Browser Web.
3.3 IL BROWSER WEB
Il browser è un programma essenziale per poter accedere alle informazioni presenti su
Internet.
Questo programma permette di visualizzare i dati presenti nella rete Internet: immagini, testi,
audio e video.
Più precisamente il browser è un visualizzatore di pagine che consente:
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•
•
•
di individuare la pagina su Internet
di visualizzare in maniera ordinata le informazioni
di passare in modo rapido da una pagina all’altra secondo le nostre preferenze.
Internet è una rete costituita da un altissimo numero di computer: i computer possono essere
PC (computer normali, come quello che stai usando) oppure Server (computer particolari che
consentono di unire più computer e che contengono le banche dati delle informazioni di
Internet).
Ogni server può contenere numerosi siti e tantissime pagine web che qui rappresentiamo
simbolicamente con tanti rettangoli colorati.
Ogni sito e ogni pagina web ha un proprio indirizzo che consente di identificarla come unica.
Se conosciamo un indirizzo Internet il browser consente di visitare esattamente quell’indirizzo.
Ogni browser ha infatti una barra degli indirizzi.
In questa casella possiamo scrivere l’indirizzo della pagina che vogliamo visitare. Premendo il
tasto “invio” il browser dopo pochi istanti ci permetterà di visualizzare la pagina che stavamo
cercando.
Ogni indirizzo Internet è composto da più pezzi:
http://www.google.com
Prefisso del protocollo
Prefisso
Nome della pagina
Dominio
Partendo da sinistra:
•
gli indirizzi sono preceduti dai caratteri http://, questi indicano il tipo di protocollo, cioè
il modo in cui i computer si scambiano i dati.
•
il WWW. È un prefisso che è quasi sempre presente, indica il tipo di informazioni
contenute nel sito.
•
poi vi è il nome del sito: google in questo caso
•
.com indica il dominio: cioè il contesto di appartenenza del sito. A esempio: .it che
significa Italia, .com sta per commerciale .org sta per organizzazione.
Tra i browser più usati ci sono: Microsoft Internet Explorer, Firefox Mozilla, Crome di Google,
Safari per i computer Apple.
Tutti questi browser consentono anche di visualizzare contemporaneamente più pagine web.
3.3.1 APRIRE E CHIUDERE IL BROWSER
Abbiamo già detto che per navigare nel Web abbiamo bisogno di un programma che interpreti
il linguaggio con il quale sono costruite le pagine che visualizziamo e lo “traduca” in modo da
renderle leggibili. Questo programma è detto Browser. Vediamo come utilizzare uno dei
browser più conosciuti ovvero Microsoft Internet Explorer. Quello che però verrà detto di
seguito vale in generale per tutti i browser.
Per avviare Microsoft Internet Explorer il primo passo è quello di cliccare sul menu Avvio –
Tutti i programmi – e infine Internet Explorer. In genere è anche presente un collegamento
direttamente da desktop.
Una volta aperto il browser siamo pronti a navigare. Nella barra degli indirizzi dovremo digitare
l’URL ovvero l’indirizzo della risorsa che vogliamo cercare e premere Invio. Una volta
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visualizzata la pagina potremmo iniziare a navigare tra i link. Riconoscere un link in una pagina
è molto semplice: passando il puntatore del mouse su di esso la freccia diventa una manina.
Per chiudere un browser basterà cliccare sulla X in alto a destra oppure selezionare da voce di
menu File  Esci.
3.3.2 UTILIZZARE LE SCHEDE E LE FINESTRE
In genere un qualunque browser ci permette di aprire più pagine e siti Web in un’unica finestra
del browser. Questa modalità viene detta esplorazione a schede. Per passare da una scheda
all’altra è sufficiente cliccare sulla linguetta che identifica la scheda.
Durante la navigazione di una pagina se vogliamo aprire un link potremmo avere due
possibilità:
-
-
Aprire una nuova scheda: questo avviene passando il mouse sopra il link e
cliccando il tasto destro del mouse. Nel menu sceglieremo Apri Link in un’altra
scheda. Per chiudere una scheda bisogna cliccare sulla X presente nella parte
destra della scheda stessa;
Aprire una nuova finestra: questo avviene passando il mouse sopra il link e
cliccando il tasto destro del mouse. Nel menu sceglieremo Apri Link in un’altra
finestra. In questo caso viene aperta un’altra finestra e potremo passare da una
finestra all’altra mediante i tasti ALT+TAB. Per chiudere una finestra bisogna
cliccare il pulsante Chiudi in alto a destra o selezionare la voce di menu File 
Esci.
3.3.3 LA CRONOLOGIA
Gli indirizzi da noi visitati vengono di solito memorizzati dai browser in una cartella detta
Cronologia. Il contenuto della cronologia può essere visualizzato cliccando sul pulsante
in alto a destra. All’interno di questa scheda è possibile organizzare i siti in base a diversi
criteri: data, sito, ecc. Volendo la cronologia può essere cancellata selezionando dal menu
Strumenti  Opzioni Internet. Nella finestra che apparirà sarà presente la scheda Generale
sotto la quale troveremo l’opzione Cronologia Esplorazioni ed il relativo pulsante Elimina.
Cliccando sul pulsante Elimina si aprirà una finestra dove possiamo scegliere gli elementi che
vogliamo cancellare dalla cronologia.
Per cancellare parte della cronologia è sufficiente aprire la finestra Cronologia quindi cliccare
con il tasto destro del mouse sull’elemento da cancellare e selezionare la voce di menu Elimina.
3.3.4 I POPUP
Molti siti utilizzano, generalmente per scopi pubblicitari, i popup. Si tratta di finestre del
browser che si aprono automaticamente quando si caricano determinati siti. Visto che questa
modalità può dare a volte fastidio, è possibile bloccare l’apertura di queste finestre
disattivando/attivando il blocco dei popup. Attivare il blocco dei popup è semplice: selezionare
dalla Barra dei menu la voce Strumenti, spostare il mouse su Blocco popup e cliccare su Attiva
blocco popup. Una volta bloccati i popup il browser ci avvertirà ogni qualvolta un sito tenterà di
aprirne uno.
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3.3.5 UTILIZZARE I SEGNALIBRI
Quando navighiamo in Internet capita spesso di trovare un sito che ci interessa
particolarmente e sul quale vorremmo ritornarci in futuro. Per ritornarci dovremmo ricordarci a
memoria l’URL o scrivercelo su un pezzo di carta. La funzione Preferiti del browser ci
permette di memorizzare e catalogare gli URL dei siti che ci interessano maggiormente.
Per utilizzare la funzione Preferiti basterà andare sul sito che vogliamo memorizzare e cliccare
su Preferiti nel menu. A questo punto si aprirà la finestra Aggiunta di una pagina ai Preferiti.
Cliccando direttamente su Aggiungi, il segnalibro verrà creato con il nome assegnato
automaticamente e nella cartella generale preferiti. Per visitarlo in seguito bisognerà aprire il
menu Preferiti e selezionarlo dalla lista.
Se invece vogliamo memorizzare l’indirizzo in una specifica cartella, dovremo cliccare sulla
voce Crea in quindi selezionare la cartella di destinazione. Si suggerisce, quando i segnalibri
diventano tanti, di organizzarli in cartelle/categorie per facilitare il loro ritrovamento. Possiamo
anche utilizzare l’opzione Preferiti  Organizza preferiti per aprire una finestra omonima e
organizzarli come meglio ci piace.
3.3.6 IL DOWNLOAD
Oltre a navigare tra le pagine Internet il browser mette a disposizione anche la possibilità di
scaricare dei file sul nostro pc e di consultarli una volta che non siamo connessi alla rete. L’atto
di trasferire un file da Internet al nostro pc viene detto “download” (ovvero “scaricare” in
inglese).
Il collegamento ad un file da scaricare è rappresentato da un link: cliccando su quest’ultimo
verrà visualizzato un messaggio che ci avverte che stiamo scaricando un file e chiede conferma
dell’azione che stiamo per compiere. Le opzioni a questo punto a nostra disposizione sono tre:
Esegui, Salva e Annulla. Cliccando su Salva il file verrà trasferito in una cartella del nostro pc.
Una volta scaricato potremo decidere tra le seguenti opzioni:
-
Esegui: visualizza il file sul nostro pc;
Apri cartella: aprire la cartella nella quale è stato salvato il file;
Visualizza download: Aprire la finestra che tiene traccia di tutti i download
effettuati;
Chiudi: cliccando sulla X il messaggio di download verrà chiuso
3.4 I MOTORI DI RICERCA
I motori di ricerca sono dei particolari programmi che permettono di ricercare
pagine/documenti, in generale oggetti su Internet partendo da uno o più parole chiavi.
Facciamo un esempio: utilizziamo come motore di ricerca Google (www.google.it). Apriamo
Google e come possiamo vedere sarà presente un campo nel quale possiamo inserire del testo.
Supponiamo di voler trovare oggetti inerenti alla parola “Parigi”. Scriveremo allora Parigi nel
campo di testo e Google ci visualizzerà un elenco di siti dove parlano di Parigi. Come si vede la
ricerca che abbiamo fatto è molto generica: i risultati sono troppi. Cerchiamo di raffinare la
ricerca mettendo più parole chiavi. Ad esempio se ci interessa conoscere solo il meteo di Parigi
scriveremo meteo Parigi.
I motori di ricerca ad oggi più diffusi sono:
- Google (www.google.it)
- Yahoo! (www.yahoo.it)
- Bing (it.bing.com)
- Ask (www.ask.it)
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-
Virgilio (www.virgilio.it)
Attenzione che ogni motore di ricerca effettua le proprie ricerche. Questo significa che facendo
la stessa ricerca su più motori, possiamo ottenere risultati diversi. Inoltre i motori di ricerca
sono soggetti a frequenti aggiornamenti. Quindi facendo la stessa ricerca sullo stesso motore a
distanza di alcuni giorni possiamo ottenere risultati diversi.
3.5 LA SICUREZZA SUL WEB
Quando navighiamo in Internet, pur senza farlo volontariamente e/o consapevolmente,
comunichiamo delle informazioni: i siti che visitiamo, le attività che compiamo ecc. Ma spesso
ci troviamo a comunicare informazioni più sensibili quali: dati personali, numeri di carte di
credito, ecc. In questi casi è opportuno adottare delle cautele per evitare che questi dati
possano essere intercettati da truffatori. Ad esempio se stiamo acquistando qualcosa, prima di
procedere con l’acquisto è bene informarsi sulla reputazione del sito sul quale si intende
mettere i nostri dati.
Un’altra norma di prudenza consiste nel fare il cosiddetto logout dopo aver finito di utilizzare
un servizio che richiede l’autenticazione mediante username e password. I browser infatti
possono memorizzare i dati inseriti e tenere aperto l’accesso: se una terza persona che ha
accesso al pc si collega ad un sito precedentemente utilizzato senza che si sia fatto il logout,
potrà accedere alle nostre pagine personali e controllare le nostre attività o addirittura agire
con la nostra identità.
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CAPITOLO 4 – LA POSTA ELETTRONICA
4.1 INTRODUZIONE
La posta elettronica (detta anche e-mail, elettronic email) è diventata uno dei servizi più
utilizzati tra quelli che Internet ci offre. La posta elettronica fornisce numerosi vantaggi:
-
È veloce ed economica;
Permette di allegare dei file ai messaggi;
Permette di metterci in contatto con persone che si trovano anche molto
distanti.
La posta elettronica viene gestita mediante:
- o determinati programmi detti Client di posta, ovvero applicativi dedicati ad
utilizzare la posta
- oppure via Web
Per scrivere una email, esattamente come per scrivere una lettera tradizionale, è necessario
conoscere l’indirizzo del destinatario. L’indirizzo di posta elettronica è generalmente strutturato
nel seguente modo:
[email protected]
dove:
nome: è il nome utente associato ad una determinata casella di posta
@: è il simbolo detto “chiocciola” oppure “at” e significa “presso”;
xxxx.it: è il dominio, ovvero dove la casella di posta elettronica risiede.
In pratica quando inviamo un messaggio email lo inviamo a un determinato utente (nome)
registrato presso (@) quel determinato provider (xxxx.it).
Possiamo distinguere tre tipologie di destinatari: quello “diretto”, quello per conoscenza e
quello “nascoto”.
Ciascun tipo di destinatario è identificato da un campo:
-
campo “A”: contiene il destinatario diretto del messaggio. E’ praticamente colui
al quale voglio inviare il messaggio
campo “Cc”: contiene il destinatario a cui inviamo il messaggio per conoscenza
campo “Ccn”: contiene il destinatario per conoscenza, ma a differenza del campo
“Cc” questo destinatario è nascosto cioè i destinatari ricevono una copia del
messaggio inviato ma il loro indirizzo viene nascosto agli altri destinatari.
4.2 I PRIMI PASSI CON L’EMAIL: ESEMPIO DI COME USARE GMAIL
Per poter utilizzare la posta elettronica è necessario prima di tutto avere un client installato sul
proprio pc oppure utilizzare un applicazione tramite Web. In questa sede utilizzeremo
un’applicazione tramite Web e descriveremo Gmail ovvero il servizio email offerto da Google.
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Prima di tutto bisogna collegarsi con un browser al servizio di posta elettronica Gmail e crearsi
un account ovvero uno spazio dove riceveremo e invieremo email. Per fare questo:
- collegarsi all’indirizzo www.gmail.com
- cliccare su Crea un account
A questo punto Google ci chiederà una serie di informazioni. Una volta inserite tutte le
informazoni richieste, ci verrà creato l’account.
A questo punto sempre dall’indirizzo www.gmail.com potremmo immettere i nostri dati
(username e password) e accedere alla nostra casella di posta.
4.2.1 CREARE UN MESSAGGIO DI POSTA ELETTRONICA
Per creare un nuovo messaggio su Gmail è sufficiente cliccare su Scrivi. Si aprirà una finestra
che consentirà di comporre il messaggio. Nella finestra infatti compaiono diverse voci, come:
-
campo A: destinatario della email
campo Cc e Ccn: ulteriori destinatari
Oggetto
Testo
Allega file
Invia
Partiamo dal campo “A”: se nella nostra rubrica sono presenti dei contatti è possibile
selezionare i destinatari cliccando su A. Stesso discorso vale per i campi Ccn e CC.
Un campo molto importate è l’oggetto. L’oggetto è un brevissimo testo coerente con il
contenuto del messaggio per dare l’idea ai destinatari dell’argomento di cui trattata la email.
A questo punto possiamo passare a scrivere il nostro messaggio.
Nella parte inferiore troviamo i pulsanti che ci permettono di formattare il testo:
Pulsante allega file
Barra di formattazione
Ulteriori opzioni
Cancella
messaggio
La Barra di formattazione permette di formattare il testo ovvero di mettere alcune parole/testo
in grassetto, in corsivo, ecc..
Il pulsante ‘+’ permette di inserire foto, link, ecc
Cliccando sulla freccia in basso a destra si può accedere al controllo ortografico che ci consente
di controllare l’ortografia del messaggio. Per terminare il controllo ortografico cliccare sulla ‘X’.
Man mano che digitiamo il nostro messaggio questo viene salvato automaticamente come
bozza nell’apposita casella. Anche se abbandoniamo la finestra di composizione del messaggio
potremo recuperarlo cliccando sulla cartella Bozza e poi cliccando sull’intestazione del
messaggio.
Per allegare un file ad un messaggio bisogna cliccare su Allega file. Si aprirà una finestra nella
quale si deve individuare il file, selezionarlo, e cliccare su Apri. E’ possibile allegare ulteriori file
cliccando nuovamente su Allega file. Una volta allegato il file il messaggio è pronto per essere
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inviato. Per rimuovere l’allegato è sufficiente cliccare sulla ‘X’ a destra del file allegato e il file
verrà rimosso dal messaggio.
A questo punto se siamo pronti ad inviare il messaggio potremmo cliccare sul pulsante INVIA.
Possiamo anche inviare il messaggio cliccando su CTRL+INVIO
4.2.2 GESTIRE GLI ALLEGATI
Come dobbiamo comportarci se riceviamo noi un messaggio con un allegato?
Innanzitutto la presenza di un allegato ci viene segnalata nell’intestazione del messaggio, che
riporta il simbolo di una graffetta.
Aprendo il messaggio, possiamo vedere il nome del file,la sua dimensione, e due link che ci
permettono di aprire direttamente l’allegato o di scaricarlo sul pc.
4.3 RISPONDERE, INOLTRARE UN MESSAGGIO
Le operazioni più frequenti che vengono effettuate quando riceviamo una email sono:
-
Rispondere alla email
Inoltrare la email ad un altro destinatario
Per rispondere alla email si usa di solito il pulsante Rispondi o Rispondi a tutti. La differenza è
che con il primo si risponde solo al destinatario della email ovvero al destinatario che
compariva originariamente nel campo “A”. Con Rispondi a tutti si risponde a tutti i destinatari
originari cioè sia a quelli presenti nel campo “A” che a quelli presenti nel campo “Cc”.
E’ buona norma quando si vuole rispondere ad una email utilizzare il pulsante Rispondi e/o
Rispondi a tutti e non creare una nuova email. Questo perché utilizzando questi pulsanti
l’oggetto rimane sempre lo stesso e spesso rimane anche la storia delle vecchie email inviate.
In questo modo è più semplice ricostruire la storia delle email.
Con il pulsante Inoltra invece si invia il messaggio ad un altro destinatario. Questo è
particolarmente utile quando ci accorgiamo di aver dimenticato un destinatario oppure quando
vogliamo informare un’altra persona della nostra comunicazione.
4.4 I FILTRI
Per ottimizzare l'utilizzo del programma di posta, è possibile impostare dei FILTRI che dirottino
i messaggi in una sottocartella specifica.
I filtri possono essere un valido aiuto nell'organizzazione della propria casella di posta, poiché
gestiscono le nostre mail in base alle condizioni da noi impostate. La configurazione di filtri può
essere utile, pertanto, per smistare i nostri messaggi.
È possibile decidere se il filtro deve operare sulle mail in arrivo, se il controllo deve operare sul
soggetto o sul contenuto del messaggio, specificando i criteri da soddisfare.
In base alle condizioni impostate il programma di posta elettronica utilizzato intraprende delle
azioni sui messaggi: li sposta in una determinata cartella o nel cestino, risponde con un
messaggio predefinito, inoltra ad un determinato indirizzo, stampa il messaggio, ne fa una
copia, ecc.
Vediamo come impostare alcuni filtri con GMail.
in alto a
La prima cosa da fare è andare sulle Impostazioni cliccando il pulsante
destra  Impostazioni. Da qui scegliere Filtri. Cliccando su Crea Nuovo Filtro si apre la
seguente finestra:
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Da qui possiamo iniziare a creare il nostro filtro. Supponiamo ad esempio di voler mettere tutte
le email che arrivano dall’indirizzo [email protected] nella cartella Personale (cartella predefinita
in GMail). Per fare questo dovremo nella finestra sopra indicare di filtrare tutti i messaggi che
arrivano da [email protected] quindi nella casella Da metteremo [email protected] . Poi
clicchiamo su ‘Crea filtro con questa ricerca’ (in basso a destra) e si aprirà la seguente finestra:
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dove ci vengono date diverse possibilità. Se vogliamo spostare la email nella cartella Personale
dovremo selezionare ‘Applica l’etichetta’ e scegliere l’etichetta Personale e inoltre selezionare
‘Ignora Posta in Arrivo’ così da togliere l’email dalla cartella posta in arrivo e averla solo nella
cartella Personale.
Attraverso queste opzioni è possibile creare diverse condizioni e applicare diversi filtri alle
email.
4.5 I PERICOLI DELLA POSTA
Avere un indirizzo di posta elettronica ci espone ad alcuni “pericoli” più o meno gravi. Il primo
inconveniente consiste nell’essere vittime del cosiddetto Spamming, cioè destinatari di
messaggi non richiesti, spesso a carattere pubblicitario. Ciò accade in quanto alcune società
riescono a procurarsi gli indirizzi email e li utilizzano a scopi pubblicitari. Un buon programma
di posta riesce comunque a filtrare questi messaggi, in maniera da ignorarli.
Un secondo pericolo ben più grave è quello di essere i destinatari di messaggi contenente
virus. I virus vengono inviati come file allegati ai messaggi di posta. Quando si ricevono
messaggi con file allegati di dubbia provenienza (es. mittenti sconosciuti, ecc..) è bene
cancellarli immediatamente senza aprire gli allegati.
Un altro pericolo è nell’incorrere in tentativi di phishing. Si tratta di attività illegale volta ad
ottenere l’accesso a informazioni personali o riservate mediante l’utilizzo di messaggi di posta
elettronica fasulli. Il phisher, cioè il truffatore, invia un messaggio che imita grafica e logo di
un ente ufficiale (ad esempio di una banca) richiedendo informazioni quali numeri di carta di
credito, di conto corrente, username e password, ecc…e l’utente, ingannato dall’aspetto
ufficiale della email può essere indotto alla trappola.
In generale il meccanismo di phishing è il seguente:
- Il truffatore invia alla vittima un messaggio di posta richiedendo, a causa ad
esempio di particolari problemi verificatisi col proprio conto corrente, di cliccare
su un link per regolarizzare la propria posizione;
- Cliccando sul link, la vittima ha l’illusione di andare sul sito ufficiale dell’ente ma
in realtà viene indirizzato su un sito copia controllato dal truffatore. Tutti i dati
che verranno immessi da quel momento in poi saranno a completa disposizione
del truffatore.
Per difendersi da questo tipo di truffe basta:
- Non fornire mai dati personali via email;
- Ricordarsi che aziende e banche non contattano mai i propri utenti in questo
modo e soprattutto non chiedono mai dati personali via email;
- Nel dubbio chiedere informazioni all’ente ufficiale.
4.6 LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC)
La Posta Elettronica Certificata (PEC) è un sistema di posta elettronica (che utilizza i protocolli
standard della posta elettronica tradizionale) nel quale al mittente viene fornita, in formato
elettronico, la prova legale dell'invio, della consegna e dell’integrità della email nonchè dei
documenti informatici (eventuali allegati).
La PEC è nata per sostituire, dal punto di vista tecnico e legale, la Raccomandata postale con
ricevuta di ritorno, o raccomandata AR. Così come avviene per la raccomandata AR, al
mittente viene inviata una ricevuta che attesta la consegna del proprio messaggio al
destinatario. Ha quindi lo stesso valore legale della tradizionale raccomandata con avviso di
ricevimento; consente pertanto l'opponibilità a terzi dell'avvenuta consegna.
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Attenzione: si possono inviare messaggi PEC ad un destinatario che abbia una casella
tradizionale. In questo caso però il mittente riceverà indietro la sola ricevuta di Accettazione.
L’invio avrà pertanto il valore di una raccomandata semplice e quindi non si potrà avere la
certezza dell'avvenuto recapito né dell’integrità del contenuto.
L'invio e la ricezione di messaggi di PEC hanno pieno valore legale solo nel caso in cui sia il
mittente che il destinatario siano provvisti di una casella di Posta Elettronica Certificata (si noti
che i gestori di PEC del mittente e del destinatario potrebbero anche essere differenti).
4.6.1 COME SI ATTIVA UNA PEC
Per l'attivazione di una casella di posta elettronica certificata si devono compiere i seguenti
passi:
1. Richiesta di attivazione
Generalmente si deve compilare un form di registrazione o il modulo di attivazione (richiesta di
attivazione) presenti su un sito che rilascia posta certificata (es. Poste Italiane, Aruba, ecc).
Nel form e nel modulo devono essere indicati i propri dati anagrafici (nel caso il cliente sia un
privato) e quelli relativi alla persona giuridica (ente, azienda) di cui il richiedente sia
rappresentante.
2. Pagamento
Il cliente effettua il pagamento di quanto richiesto secondo le modalità inidicate sul sito del
gestore.
3. Invio conferma di attivazione ed informazioni aggiuntive
Il cliente, dopo aver compilato e firmato il modulo di attivazione con le condizioni di
fornitura, lo invia al gestore insieme alla fotocopia di un documento di identità valido e
alla ricevuta di pagamento
4. Attivazione
Il gestore, dopo aver verificato la correttezza delle informazioni inviate dal cliente, attiva la
casella e gli eventuali domini richiesti.
Dal punto di vista dell’impiego, la casella di PEC non si differenzia da una normale casella di
posta che può essere utilizzata sia attraverso un sistema di webmail che tramite i più diffusi
client di posta.
4.6.2 IN CHE MODO SI HA LA CERTEZZA DELL’AVVENUTO RECAPITO DEL MESSAGGIO DI PEC?
Nel momento in cui l'utente invia il messaggio riceve, da parte del proprio gestore di PEC, una
ricevuta di accettazione con relativa attestazione temporale (data e ora) dell’invio. Tale
ricevuta costituisce prova legale dell'avvenuta spedizione del messaggio.
Allo stesso modo, quando il messaggio perviene nella casella del destinatario, il suo gestore di
PEC invia al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata, nel caso di errata compitazione della
denominazione della casella del destinatario) consegna, con l'indicazione della relativa data ed
ora e questo a prescindere dalla visualizzazione del messaggio da parte del destinatario. Tale
ricevuta di consegna fornisce la certezza tecnica e legale dell’avvenuto recapito al destinatario
della email PEC (viceversa, la mancata consegna fornisce la certezza tecnica e legale del
mancato recapito).
Attenzione: ai fini della determinazione dei dati di certificazione fanno fede gli elementi
utilizzati per l'effettivo instradamento del messaggio verso i destinatari (campi "a" e "cc"). I
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dati di indirizzamento presenti nel campo "ccn" o "bcc" non sono considerati validi dal sistema
in quanto nascondono l'indirizzo del destinatario.
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CAPITOLO 5 – ELABORAZIONE TESTI (WORD)
5.1 INTRODUZIONE ALL’ELABORAZIONE TESTI
La maggior parte dei computer sono dotati di software di base di elaborazione testi , e molti
utenti di computer hanno un certo livello di familiarità con questo compito. I software di
elaborazione testi viene utilizzato per creare documenti dattiloscritti. I risultati possono essere
semplici come una lettera commerciale o ambiziosi come scrivere un intero romanzo.
La funzione più basilare di software di elaborazione testi è la creazione di documenti, e tutti i
programmi di elaborazione testi vi danno la possibilità di creare un documento dattiloscritto e
salvarlo sul computer o stamparlo su carta . La maggior parte dei programmi di elaborazione
testi vi fornisce anche la possibilità di utilizzare diversi tipi di carattere per cambiare lo stile, la
dimensione o il colore del testo in un documento. È possibile utilizzare il software di
elaborazione testi per creare lettere, schemi, relazioni scolastiche, libri e qualsiasi altro tipo di
documenti scritti.
In questa sede verrà studiato e approfondito il software per elaborazione testi Microsoft Word.
5.2 I PRIMI PASSI CON WORD
Per aprire Microsoft Word (o semplicemente Word) possiamo utilizzare diverse strade.
Possiamo innanzitutto fare doppio clic sull’icona che generalmente è presente sul desktop. Se
questa non dovesse esserci, possiamo cliccare sul pulsante Start  Tutti i Programmi 
Microsoft Office e fare click su Microsoft Word. In questa sede facciamo riferimento alle
funzionalità presenti in Microsoft Word 2010.
Una volta aperta l’applicazione comparirà la seguente interfaccia di Word:
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Per chiudere l’applicazione bisognerà cliccare sulla voce FileEsci oppure sul pulsante
in alto a destra. Se vi sono documenti modificati e non ancora salvati, verrà visualizzata una
finestra di avviso con la richiesta di salvataggio del documento.
Per aprire un documento esistente dobbiamo selezionare il comando Apri della scheda File. Per
aprire un documento possiamo anche utilizzare la Barra di accesso rapido, posta in alto a
sinistra nella finestra dell’applicazione:
Se il pulsante Apri non è presente, è sufficiente cliccare sul pulsante per personalizzare la
Barra e selezionare Apri tra le voci che vogliamo mostrare:
Aggiungere il comando Apri
alla Barra di accesso rapido
Un segno di spunta comparirà a sinistra della voce e il relativo pulsante verrà mostrato in
Barra.
Qualunque sia il metodo utilizzato comparirà a video la finestra Apri:
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All’interno di questa finestra possiamo navigare tra le unità e tra le cartelle fino a raggiungere
il documento che ci interessa aprire. Una volta raggiunto basterà fare doppio clic per
visualizzarlo.
E’ importante sottolineare che Word ci permette di tenere aperti più documenti
contemporaneamente.
Per chiudere un documento è sufficiente selezionare la voce File Chiudi
5.3 CREARE UN NUOVO DOCUMENTO
Se vogliamo creare un nuovo documento possiamo seguire diverse strade:
1. Possiamo cliccare su File  Nuovo
2. Possiamo utilizzare la Barra di accesso rapido
3. Possiamo utilizzare la combinazione di tasti CTRL+N
A seconda della strada utilizzata il comportamento di Word è diverso. Se seguiamo la strada 2
e 3 verrà visualizzato direttamente un foglio bianco sul quale possiamo iniziare a scrivere. Se
invece scegliamo la strada 1 ci verranno presentati i vari modelli disponibili. Nella parte alta
troveremo i modelli presenti sul nostro PC. Nella parte bassa invece troveremo i modelli che
possono essere scaricati dal sito Office.com
Una volta scelto il modello dobbiamo fare clic sul pulsante Crea e il documento verrà creato.
5.4 SALVARE UN DOCUMENTO
Una volta creato o modificato un documento questa va memorizzato e quindi salvato sul
computer. Per salvare un documento possiamo seguire diverse strade:
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1. Cliccare su File  Salva o Salva con nome
2. Cliccare su Salva dalla Barra di accesso rapido
3. Utilizzare la combinazione di tasti MAIUSC + F12
Se abbiamo aperto un nuovo documento, qualunque sia il metodo utilizzato per salvare il
documento si aprirà la finestra Salva con nome. All’interno di questa finestra possiamo
decidere la posizione in cui salvare il file ed assegnare il nome al documento (da digitare nella
casella Nome file). Una volta decisi posizione e nome possiamo cliccare sul pulsante Salva per
completare l’operazione.
Facciamo ora un caso diverso: supponiamo di lavorare su un documento già esistente (cioè a
cui sono stati già assegnati in precedenza una posizione e un nome) e di volerlo salvare dopo
averlo modificato. In questo caso abbiamo due possibilità:
1. Salvare il file con lo stesso nome e nella stessa posizione
2. Salvare il file con un nome e/o in una posizione diversa
Nel caso 1 possiamo semplicemente utilizzare il comando File Salva, oppure cliccare sul
pulsante Salva della Barra di accesso rapido o cliccare sulla sequenza MAIUSC+F12.
Nel caso 2 invece dobbiamo necessariamente utilizzare il comando File Salva con nome.
Nella finestra che si aprirà possiamo modificare nome e posizione del documento.
Attenzione: quando si sta lavorando su un documento ricordarsi di salvare sovente altrimenti
se si spegne il pc rischiamo di perdere il nostro lavoro.
5.5 INIZIAMO A SCRIVERE UN DOCUMENTO
Abbiamo già visto come creare un nuovo documento.
Quando apriamo un nuovo documento possiamo vedere sulla pagina bianca un cursore
lampeggiante: si tratta del punto di inserimento testo. Se digitiamo del testo, esso verrà
inserito a partire da quel punto.
Man mano che scriviamo, il punto di inserimento si sposterà da destra verso sinistra.
E’ possibile spostare il punto di inserimento mediante le frecce direzionali della tastiera o
attraverso il mouse.
Per digitare le lettere maiuscole bisogna tenere premuto il tasto MAIUSC (o SHIFT) e poi
cliccare sulla lettera.
Dopo che si è digitato un testo, su di esso si possono compiere svariate operazioni: copia,
spostamento, formattazione, ecc. Prima di compiere queste operazioni è però sempre
necessario selezionare il testo sul quale si vuole agire. Il testo selezionato appare evidenziato
nel seguente modo:
I metodi per selezionare del testo sono molti e prevedono l’utilizzo del mouse, della tastiera o il
loro uso combinato. La tabella qui sotto riassume i principali:
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Tipo di testo da selezionare
Singolo carattere
Singola parola
Gruppo di parole
Intero documento
Metodo di selezione
3. Cliccare e trascinare il mouse oppure
4. Posizionarsi con il cursore a destra (o
a sinistra) del carattere da
selezionare e battere da tastiera
MAIUSC+FRECCIA di spostamento a
sinistra (o destra)
 Fare doppio clic sulla parola oppure
 Posizionarsi con il cursore all’inizio
della parola e battere da tastiera
CTRL+MAIUSC+FRECCIA di
spostamento a destra oppure
 Posizionarsi con il cursore all’inizio
della parola e tenendo premuto
MAIUSC fare clic con il tasto sinistro
del mouse alla fine della parola
 Posizionare il cursore davanti alla
prima parola da selezionare e battere
insieme i tasti
CTRL+MAIUSC+FRECCIA a destra
fino alla fine del gruppo oppure
 Posizionarsi con il cursore all’inizio
del gruppo di parole e tenendo
premuto il tasto MAIUSC fare clic con
il tasto sinistro del mouse alla fine del
gruppo da selezionare
 Tenendo premuto il tasto CTRL
cliccare sulla barra di selezione
oppure
 Cliccare tre volte in rapida
successione sulla barra di selezione
oppure
 Scegliere
HomeModificaSelezionaSelezion
a tutto
 Battere CTRL+5
5.6 CERCARE UNA FRASE O UNA PAROLA NEL DOCUMENTO
Nei documenti può essere particolarmente utile cercare una parola o una frase. Il comando
HomeTrova serve proprio a questo scopo.
In alternativa si può cliccare su CTRL+MAIUSC+T
In entrambi i casi si aprirà il Riquadro di spostamento nel quale possiamo inserire la nostra
parola o la nostra frase da ricercare.
5.7 IL COMANDO TROVA E SOSTITUISCI
Per sostituire una parola o parte di una frase con un’altra si può utilizzare il comando
Sostituisci nel gruppo Modifica sotto Home.
In questa scheda compariranno due campi di testo denominati Trova e Sostituisci. Nel campo
Trova va digitata la parola o la frase da trovare, nel campo Sostituisci va inserita la parola o la
frase che sostituirà il testo trovato. Cliccando sul pulsante Sostituisci verrà sostituita solo la
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prima occorrenza; per sostituire le successive occorrenze bisogna cliccare più volte su questo
pulsante. Cliccando invece sul pulsante Sostituisci tutto, il programma sostituirà
automaticamente tutte le occorrenze del testo cercato ed alla fine ci informerà sul numero di
sostituzioni effettuate.
La sostituzione automatica di testo è comodo ma può rivelarsi pericolosa e va utilizzata con
estrema cautela.
5.8 I COMANDI COPIA/TAGLIA E INCOLLA
Duplicare e/o spostare blocchi di testo all’interno di un documento o di diversi documenti è una
delle funzioni più utilizzate in Word. Vediamo prima di tutto la differenza tra copiare e
spostare. Quando copiamo un blocco di testo selezionato, esso rimane al proprio posto e ne
viene fatta una copia, una duplicazione. Quando invece spostiamo un blocco di testo esso
viene eliminato dalla sua posizione originale e spostato in un’altra posizione.
In Word l’operazione di copia è detta Copia e l’operazione di spostamento è detta Taglia.
Vediamo adesso come fare ad effettuare praticamente le operazioni di copia e taglia su Word:
-
-
Copiare un testo: dobbiamo prima di tutto selezionare il testo da copiare. Una
volta selezionato il testo possiamo cliccare sul pulsante HomeCopia oppure
cliccare su CTRL+C oppure cliccare con il tasto destro del mouse sulla selezione
e scegliere il comando Copia
Tagliare un testo: dobbiamo sempre selezionare il testo da spostare. Poi
dobbiamo cliccare sul pulsante HomeTaglia oppure cliccare su CTRL+X oppure
cliccare con il tasto destro del mouse sulla selezione e scegliere il comando
Taglia
Una volta che abbiamo copiato o tagliato il testo dobbiamo incollarlo. Per fare
questo possiamo cliccare su Home-Incolla, oppure battere CTRL+V oppure
cliccare con il tasto destro del mouse sulla selezione e scegliere il comando
Incolla.
E’ importante notare che è possibile incollare il testo copiato o tagliato sia
all’interno dello stesso documento che su documenti diversi.
Il comando Copia Formato permette di applicare rapidamente la formattazione di una parte di
testo ad un altro testo.
5.9 PER CANCELLARE UNA PAROLA, UN LETTERA O UNA FRASE
Per cancellare il testo digitato in precedenza possiamo utilizzare diversi modi a seconda se
vogliamo cancellare una parola, una lettera o un’intera frase.
Per cancellare una singola lettera, si possono utilizzare i tasti CANC o BACKSPACE. Il primo
cancella la lettera posta a destra del cursore; il secondo cancella la lettera posta a sinistra del
cursore.
Per cancellare una parola si può utilizzare la combinazione di tasti CTRL+CANC (per cancellare
la parola posta a destra del cursore) oppure CTRL+BACKSPACE (per cancellare la parola posta
a sinistra del cursore).
Per cancellare una intera frase conviene prima selezionare il testo da cancellare e poi battere
su CANC oppure BACKSPACE.
5.10 I COMANDI ANNULLA E RIPETI
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Un altro comando molto utilizzato in Word è il comando Annulla. Se ad esempio ci sbagliamo e
cancelliamo un intero blocco di testo e vogliamo annullare l’ultima azione compiuta (ovvero
quella di cancellazione blocco nel nostro esempio) possiamo utilizzare il comando Annulla.
Per utilizzare il comando Annulla abbiamo due strade:


Cliccare sul pulsante Annulla
Cliccare CTRL+Z
sulla Barra di accesso rapido
In realtà questa operazione non annulla solo l’ultima operazione effettuata. Può annullare
anche più azioni contemporaneamente. Se infatti guardiamo il pulsante Annulla vediamo alla
sua destra una piccola freccia verso il basso. Cliccando su di essa si apre l’elenco delle ultime
azioni effettuate. Selezionandole è possibile annullare un determinato numero di azioni con un
solo comando.
Complementare al comando Annulla è il comando Ripeti digitazione. In pratica esso ci viene in
soccorso quando per errore abbiamo annullato uno o più azioni. Attivando il comando in
esame è possibile appunto ripristinare le azioni annullate. Per fare ciò è possibile:


Cliccare sul pulsante Ripeti digitazione
Battere CTRL+Y
sulla barra di accesso rapido
Ricorda che per ripristinare più azioni si deve cliccare più volte sul pulsante o battere più volte
CTRL+Y.
5.11 LA FORMATTAZIONE
Formattare un testo significa “dargli forma” ovvero modificarne l’aspetto per renderlo più
gradevole, più professionale a seconda delle esigenze.
La formattazione di un testo può essere suddivisa in due categorie:
-
Formattazione del carattere
Formattazione del paragrafo
La prima riguarda l’aspetto, la grandezza, lo stile dei caratteri che compongono il testo. La
seconda riguarda l’aspetto del testo nel suo insieme: interlinea, i rientri, l’allineamento.
5.11.1 MODIFICARE TIPO E DIMENSIONE DEL CARATTERE
In un documento in Word possiamo sempre definire il tipo di carattere. Per far ciò bisogna
andare nella scheda Home, gruppo Carattere. In particolare se clicchiamo sul menu a tendina
Tipo di carattere possiamo scegliere il tipo da un vasto elenco. Il menu mostra un’anteprima
del tipo di carattere.
Quando si vuole cambiare il tipo di carattere di un testo già digitato bisogna sempre prima
selezionarlo altrimenti le modifiche avranno effetto solo per il testo digitato dal punto di
inserimento in poi.
Un altro elemento sul quale possiamo intervenire è la grandezza del carattere sempre nel
gruppo Carattere.
5.11.2 MODIFICARE LO STILE DEI CARATTERI
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Un metodo molto utilizzato per enfatizzare parti o parole in un testo è quello di ricorrere allo
stile grassetto piuttosto che al corsivo o al sottolineato.
Per applicare un determinato stile dobbiamo selezionare prima il testo quindi utilizzare i tre
pulsanti nel gruppo Carattere della scheda Home:
In alternativa è possibile utilizzare i tasti:
-
CTRL+G per il grassetto;
CTRL+I per il corsivo;
CTRL+S per il sottolineato
E’ possibile assegnare contemporaneamente più di uno stile al testo. Ad esempio una parola
può essere in grassetto e sottolineata.
Si noti che vicino al pulsante S di sottolineato è presente una piccola freccia. Cliccando su di
essa è possibile scegliere tra diversi tipi di sottolineatura e impostarne il colore.
5.11.3 CAMBIARE IL COLORE DEL TESTO
Un altro modo per caratterizzare parte di un testo è assegnargli un colore diverso rispetto al
resto. Per modificare il colore, selezionare il testo, quindi cliccare sulla freccia posta a destra
del pulsante
e scegliere il colore desiderato.
5.11.4 CAMBIARE IN MAIUSCOLE/MINUSCOLE
Un altro comando che abbiamo a disposizione e che può essere molto utile e convertire una
parola o una frase che è scritta tutto in minuscolo in minuscolo o viceversa. Per far questo è
necessario andare nel gruppo Carattere sotto Home e cliccare su
opzioni:
- Convertire tutto in maiuscolo
- Convertire tutto in minuscolo
- Convertire le iniziali di parola in maiuscolo
- Invertire il maiuscolo con il minuscolo e viceversa
. Si apriranno diverse
5.11.5 I PARAGRAFI: CREAZIONE E UNIONE
Un paragrafo è un blocco di testo racchiuso tra due invii, uno superiore e l’altro inferiore.
Per creare un nuovo paragrafo bisogna battere INVIO mentre per creare una semplice
interruzione di riga bisogna battere la combinazione MAIUSC+INVIO oppure visualizzare la
scheda Layout di pagina e selezionare il comando InterruzioneDisposizione testo.
Per visualizzare i segni di paragrafo basta cliccare sul pulsante
nella scheda Home.
Per eliminare un’interruzione di riga o di paragrafo basta battere su BACKSPACE o CANC.
5.11.6 ALLINEAMENTO DEL TESTO
Word consente di allineare il testo in differenti posizioni:
-
A sinistra
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-
Centrato
A destra
Giustificato
Questa operazione si esegue attraverso i comandi:
posti nella scheda Home.
I rientri dei paragrafi invece si effettuano attraverso questi tasti:
5.11.7 INTERLINEA E SPAZIATURA TRA I PARAGRAFI
L’interlinea è lo spazio bianco tra una riga e l’altra. Per modificare l’interlinea di paragrafo
occorre cliccare sulla freccia posta a destra del pulsante Interlinea nel gruppo Paragrafo della
scheda Home e selezionare il valore desiderato.
5.11.8 GLI ELENCHI
Gli elenchi possono essere di due tipi:
- puntati o
- numerati.
Per realizzare gli elenchi è possibile utilizzare i pulsanti Elenco numerato
puntato
o Elenco
presenti nel gruppo Paragrafo della scheda Home. Si può procedere in due modi:
-
Su una riga vuota, cliccare su uno dei due pulsanti per creare un nuovo elenco
quindi iniziare a scrivere. Ad ogni INVIO verrà inserito un nuovo punto o un
nuovo numero di elenco;
Digitare il testo, selezionarlo e cliccare su uno dei punti di elenco.
Per eliminare un punto o un numero di elenco portare il cursore all’interno del paragrafo
puntato o numerato e cliccare sul pulsante di elenco. Per eliminare più punti selezionare tutti i
paragrafi per i quali si vuole eliminare l’elencazione e cliccare sul relativo pulsante di elenco.
Da notare che in fondo alle opzioni disponibili degli elenchi ci sono le seguenti scelte:
- cambia livello elenco: per modificare i livelli degli elenchi
- definisci nuovo formato: per definire un nuovo tipo di elenco
- Imposta valore numerazione: per definire il valore iniziale della numerazione
5.11.9 SOMMARIO E TITOLI
Abbiamo detto che Word spesso viene utilizzato per scrivere documenti e relazioni. Spesso
scrivendo delle relazioni è indispensabile suddividere il testo in capitoli, paragrafi e avere un
sommario.
Per indicare i capitoli e i paragrafi spesso vengono utilizzati le voci Titoli, Titoli1, ecc. presenti
nel gruppo Stili scheda Home.
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Una volta indicati nel documento i titoli è possibile andare sulla scheda Riferimenti gruppo
Sommario e cliccare su Sommario. Dopo aver selezionato il tipo di sommario Word organizzerà
automaticamente il sommario in base ai titoli impostati.
5.11.10 BIBLIOGRAFIA
Per bibliografia s’intende l’elenco di pubblicazioni, articoli, libri, fonti utilizzate e citate durante
la stesura di un testo.
Generalmente nel momento in cui in un documento si utilizzano o si citano delle pubblicazioni è
buona norma inserire un numero che rimanda alle note bibliografiche dove compare per esteso
il nome dell’autore, il testo, l’editore e le eventuali pagine utilizzate.
Word consente di creare e gestire la bibliografia e le citazioni in automatico.
Per prima cosa bisognerà inserire le fonti che stiamo utilizzando o che utilizzeremo nel nostro
documento. Per fare questo basta andare nella scheda Riferimenti gruppo Citazioni e
bibliografia e cliccare su Gestisci Fonti. A questo punto si aprirà una finestra. Cliccando su
Nuovo comparirà una finestra che ci permette di inserire i campi di interesse come autore,
titolo, ecc.. Una volta compilata la scheda cliccando su Ok la fonte comparirà nella finestra di
sinistra tra le fonti disponibili. E’ importante notare lo stile. Generalmente le fonti vengono
citate in un testo con un riferimento numerico. Per fare questo lo stile deve essere ISO 690 –
Riferimento Numerico.
A questo punto portarsi all’interno del documento dove compare la citazione della fonte e
premere Inserisci Citazione (sempre nel gruppo Citazioni e bibliografia – scheda
Riferimenti). Comparirà un numero. A questo punto dobbiamo creare la bibliografia vera e
propria ovvero l’elenco delle fonti citati con il riferimento numerico. Generalmente la
bibliografia si trova in fondo ad un documento. Quindi portarsi nell’ultima pagina del
documento e cliccare su Bibliografia (gruppo Citazioni e bibliografia – scheda Riferimenti). La
bibliografia verrà creata automaticamente.
5.12 USARE LE FUNZIONI DI ZOOM
Una delle cose più importanti quando si lavoro al computer è poter disporre di una versione
confortevole che non affatichi la vista e che ci permetta di stare davanti al monitor per
parecchie ore. Word mette a disposizione la funzione Zoom cioè una funzione che permette di
modificare la grandezza del testo visualizzata.
Per raggiungere lo Zoom basta andare sulla scheda Visualizza della Barra multifunzione.
Il comando Zoom apre la seguente finestra:
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Dove possiamo:



Scegliere uno degli ingrandimenti predefiniti (200%, 100%, 75%, ecc…)
Definire esattamente lo zoom desiderato, digitandolo nella casella Percentuale o agendo
sulle frecce poste a destra della casella medesima
Cliccare sul pulsante Più pagine per definire il numero di pagine da mostrare
contemporaneamente a video
Nella parte inferiore della finestra possiamo vedere l’anteprima del tipo di zoom prescelto. Una
volta scelto il fattore di zoom, cliccare su OK per completare l’operazione.
Proseguendo nell’analisi del gruppo Zoom troviamo il pulsante 100%: esso serve a ritornare
alla visualizzazione di default (alla visualizzazione di partenza, cioè alla dimensione normale).
Infine troviamo tre pulsanti:



Una pagina modifica le dimensioni di visualizzazione del documento in modo che
un’intera pagina rientri nella finestra
Due pagine modifica le dimensioni di visualizzazione del documento in modo da far
rientrare due pagine nella finestra
Larghezza pagina modifica le dimensioni di visualizzazione del documento in modo che
la larghezza della pagina corrisponda alla larghezza della finestra.
Inoltre, notate che nella Barra di stato della finestra di Word, vi è un cursore che ci permette di
modificare lo zoom rapidamente:
5.13 GLI OGGETTI
Word permette di gestire, oltre al semplice testo anche oggetti come immagini, grafici e
tabelle.
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5.13.1 LE TABELLE
Una tabella è un oggetto che consente di organizzare i dati in righe e colonne. Il primo passo
da fare quando si crea una tabella in Word è decidere quante colonne e quante righe dovrà
contenere. Ovviamente è sempre possibile modificare la struttura di una tabella in un secondo
momento, ma è comunque importante avere le idee chiare fin da subito: cià eviterà perdite di
tempo in futuro. Per creare una tabella possiamo seguire diverse vie:
-
Cliccare sul menu Tabella presente nella scheda Inserisci gruppo Tabelle.
Aprendolo troviamo la voce Inserisci Tabella e subito sotto una serie di
quadratini. Spostando il mouse sui quadratini possiamo rapidamente creare una
tabella decidendo tramite lo spostamento del puntatore le sue dimensioni.
- Cliccare sul menu Tabella e la voce Inserisci Tabella. Si aprirà la finestra dove
possiamo decidere il numero delle righe e delle colonne.
- Un altro modo è usare il menu Tabelle veloci presenti nel menu Tabelle
Una volta creata la tabella possiamo inserire i dati nelle singole celle e trattare le celle come
dei testi normali. Per spostarsi da una cella all’altra si possono usare le frecce oppure il tasto
TAB.
Il tasto TAB può essere utilizzato per aggiungere nuove righe ad una tabella: portarsi
sull’ultima cella della tabella e battere TAB. Verrà così inserita una nuova riga.
In generale:
- Per aggiungere una riga al di sopra della prima: portare il cursore all’interno
della prima riga e nella scheda Layout gruppo Righe e colonne cliccare sul
pulsante Inserisci sopra
- Per aggiungere una riga al di sotto di quella selezionata: portare il cursore
all’interno della riga selezionata e nella scheda Layout gruppo Righe e colonne
cliccare sul pulsante Inserisci sotto
- Per inserire una nuova colonna il procedimento è lo stesso ma dobbiamo
scegliere la voce Inserisci a destra o Inserisci a sinistra.
Il comando Unisci celle sotto la scheda Layout gruppo Unione permette di unire due o più celle.
Per eliminare elementi della tabella bisogna portare il mouse nella riga o nella colonna che si
desidera eliminare, quindi cliccare nel gruppo Righe e colonne della scheda Layout, sul
pulsante Elimina, quindi selezionare l’elemento che si intende eliminare. In alternativa
selezionare gli elementi che si intende eliminare quindi cliccare la voce Elimina.
5.13.2 INSERIRE OGGETTI GRAFICI IN UN DOCUMENTO
E’ possibile inserire disegni, immagini e grafici all’interno di un documento. Per fare questo
bisogna selezionare la scheda Inserisci dove possiamo trovare il gruppo Illustrazioni. Il primo
comando è Immagine. Cliccando su di esso si aprirà la finestra Inserisci immagine e ci darà la
possibilità di inserire una immagine. Di fianco alla casella Nome File troviamo un menu tramite
il quale possiamo decidere il formato dei file da visualizzare all’interno della finestra. Una volta
selezionata l’immagine basterà cliccare su Inserisci e l’immagine verrà aggiunta al testo.
Il secondo comando che troviamo nel gruppo Illustrazione è ClipArt. Cliccando su di esso si
aprirà la finestra ClipArt tramite la quale possiamo cercare il soggetto che ci interessa.
L’ultimo comando che analizziamo è Grafico. Cliccando su di esso si aprirà la finestra Inserisci
grafico e potremo scegliere la tipologia di grafico da usare. Una volta scelta la tipologia, nella
parte destra della finestra possiamo selezionare lo specifico grafico che fa al caso nostro quindi
cliccare su OK. Quando clicchiamo su OK accadono due cose: il grafico viene inserito nel
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documento e si apre un foglio Excel all’interno del quale possiamo agire per modificare i valori
del grafico. Ovviamente si rimanda alle lezioni di Excel per informazioni specifiche su come
gestire i grafici.
Una volta apportate le modifiche sul foglio Excel è possibile chiudere quest’ultimo: le modifiche
apportate saranno memorizzate nel grafico presente nel documento Word.
Vediamo adesso come selezionare, copiare e spostare gli oggetti (grafici, immagini, ClipArt o
tabelle). Per selezionare un oggetto è sufficiente cliccare con il mouse su di esso. L’avvenuta
selezione è segnalata dal fatto che l’oggetto appare circondato da un bordo. Una volta
selezionato l’oggetto possiamo:
-
Copiarlo (scheda Home, comando Copia oppure CTRL+C);
Tagliarlo (scheda Home, comando Taglia oppure CTRL+X);
Incollarlo in un’altra parte del documento o su altri documenti (scheda Home,
comando Incolla oppure CTRL+V);
Gli oggetti possono anche essere ridimensionati agendo sui bordi.
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CAPITOLO 6 – PREPARAZIONE DELLA STAMPA E STAMPA
DOCUMENTO
6.1 PRINCIPI GENERALI
Dopo aver finito di redigere un documento è necessario passare ad una fase di controllo prima
di stamparlo.
Infatti prima di stampare un documento è bene sempre fare attenzione a diversi aspetti:
-
-
Impostazione della pagina: controllare che i margini superiori, inferiori, destro e
sinistro siano corretti e che ci sia abbastanza spazio per un’eventuale rilegatura;
Coerenza della formattazione del documento: assicurarsi che la formattazione di
carattere e di paragrafo corrisponda alle aspettative e che essa sia omogenea.
Ad esempio, utilizzare sempre lo stesso tipo di carattere in tutto il documento,
nonché la stessa formattazione di paragrafo, ecc;
Correttezza formale e sostanziale del documento: controllare sempre, che non ci
siano errori di battitura nel testo e che la grammatica sia corretta.
Word ci mette a disposizione alcuni strumenti che ci permettono di facilitare il controllo. Di
seguito ne vedremo alcuni.
6.2 MODIFICARE ORIENTAMENTO E DIMENSIONI DELLA PAGINA
In Word è possibile modificare l’orientamento della pagina. L’orientamento della pagina
potrebbe essere in orizzontale oppure in verticale.
Per modificare l’orientamento del foglio selezionare la scheda Layout di pagina sulla Barra
multifunzionale e nel gruppo Imposta pagina, cliccare sul comando Orientamento: a questo
punto possiamo scegliere l’orientamento che intendiamo dare al nostro foglio.
Oltre a modificare l’orientamento della pagina, possiamo anche modificarne le dimensioni, che
possono variare a seconda del supporto sul quale dovremo stampare. Selezioniamo quindi, nel
gruppo Imposta pagina, il comando Dimensioni. Si aprirà un menu tramite il quale potremo
scegliere tra i vari formati disponibili (di default è selezionato il formato A4). Cliccando su Altre
dimensioni foglio verrà aperta la finestra Imposta pagina, tramite la quale è possibile definire il
formato di stampa e l’alimentazione della carta per la stampante.
Poter modificare le dimensioni della carta è molto utile, ad esempio, per stampare l’indirizzo su
una busta o un’etichetta.
Attenzione che il formato di carta scelto per il documento deve corrispondere al formato della
carta utilizzato per la stampa, altrimenti riceveremo un messaggio di errore e il documento
non verrà stampato.
6.3 MODIFICARE I MARGINI DELLA PAGINA
Tramite il gruppo Imposta pagina è possibile anche modificare i margini della pagina. Per
modificare i margini, cliccare sul comando Margini nel gruppo Imposta pagina (scheda Layout
di pagina) e scegliere il layout che fa al caso nostro tra quelli proposti.
Se nessun layout ci soddisfa, possiamo cliccare sul comando Margini personalizzati per aprire
la finestra Imposta Pagina, che ci permette di personalizzare i margini di pagina agendo
nell’apposita sezione. Le modifiche sono intuitive: le caselle Superiore, Inferiore, Sinistro e
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Destro modificano i relativi margini. La casella Rilegatura permette di impostare un margine
fisso per la rilegatura dei fogli che compongono il documento, a sinistra del foglio o sul suo lato
superiore. E’ possibile digitare i valori direttamente nelle caselle, oppure utilizzare le freccette
poste a destra di ciascuna casella: la freccia verso l’alto aumenta il margine, quella verso il
basso lo diminuisce. La sezione Anteprima ci mostra un esempio di come apparirà il documento
una volta che avremo confermato le nostre scelte.
6.4 INTESTAZIONE E PIE’ DI PAGINA
La possibilità di inserire intestazioni e piè di pagina ci permette di dare ai nostri documenti un
aspetto molto elegante e professionale. Per inserire un’intestazione o un piè di pagina, il primo
passo da compiere è selezionare la scheda Inserisci. Qui troviamo il gruppo Intestazione e piè
di pagina nel quale sono presenti i comandi che ci servono.
Iniziamo dall’intestazione: selezioniamo l’apposito comando. Si aprirà un menu tramite il quale
possiamo scegliere uno tra i layout proposti. Nel momento in cui scegliamo il layout accadono
due cose: nella parte superiore viene visualizzata l’intestazione, e sulla Barra multifunzione
viene attivata la scheda Progettazione.
Come sarà possibile vedere ci saranno dei segnaposto per il contenuto dell’intestazione: non
dobbiamo fare altro che compilarlo con i dati necessari.
Una volta completata la personalizzazione del layout fare doppio clic all’interno del foglio. Il
riquadro dell’intestazione diverrà inattivo e sarà possibile scrivere sul foglio come in un
qualsiasi documento. Se in un secondo momento si vuole modificare l’intestazione, è
sufficiente fare doppio clic nella parte del foglio a questa riservata, quindi apportare le
modifiche desiderate. In alternativa, aprire il menu Intestazione e selezionare il comando
Modifica intestazione. Per eliminare l’intestazione, fare clic sul comando Rimuovi intestazione
nel medesimo menu.
Se invece vogliamo creare la nostra intestazione da zero, abbiamo due alternative:
- Selezionare il layout Vuoto dal menu Intestazione oppure;
- Fare doppio clic nel riquadro dell’intestazione
A questo punto il riquadro dell’intestazione si attiverà e potremo digitare e formattare il testo a
piacimento.
Ricorda che quando inseriamo l’intestazione questa viene ripetuta per tutte le pagine del
documento, dunque l’operazione va fatta una sola volta e non ripetuta pagina per pagina.
Quanto detto fino ad ora per l’intestazione può essere applicato anche al piè di pagina.
Cliccando infatti sul menu Piè di pagina possiamo scegliere un layout tra quelli proposti, oppure
possiamo attivare il riquadro del piè di pagina e realizzarlo da zero.
6.5 IL CONTROLLO ORTOGRAFICO
Word dispone di due modalità per controllare l’ortografia di un documento: è infatti possibile
impostare il controllo ortografico in modo che esso intervenga automaticamente, oppure far si
che questo venga attivato su comando specifico dell’utente. Iniziamo dalla correzione
automatica. Clicchiamo sulla scheda File e apriamo la finestra delle opzioni di Word,
selezionando la categoria Strumenti di correzione. In questa finestra, nella sezione
Impostazioni perla correzione dell’ortografia e della grammatica in Word troviamo l’opzione
Controlla ortografia durante la digitazione. Se l’opzione è attivata allora gli errori di ortografia
(o meglio le parole non presenti nei dizionari di Word) saranno segnalati come errori (ovvero
saranno segnalati in rosso). Inoltre, cliccando sul pulsante Opzioni correzione automatica sarà
possibile impostare determinate regole per la correzione automatica. Abbiamo detto che
quando Word incontra una parola non presente nei suoi dizionari ce la segnala sottolineandola
in rosso. A questo punto abbiamo tre possibilità:
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-
Ignorare la segnalazione
Correggere l’errore manualmente
Utilizzare gli strumenti di correzione di Word
Per quest’ultima opzione sarà necessario cliccare con il tasto destro del mouse sulla parola. A
questo punto apparirà un menu contestuale con una serie di possibili soluzioni. In questo menu
sono disponibili le seguenti opzioni:
-
Scegliere una delle parole proposte come correzioni
Scegliere Ignora per ignorare la segnalazione
Scegliere Ignora tutto per evitare che la stessa parola venga segnalata anche in
seguito come errata
Scegliere Aggiungi per aggiungere la parola al dizionario, in modo che Word la
interpreti sempre come corretta
Si noti che la presenta di errori ortografici nel documento è anche segnalata da un’icona sulla
Barra di stato. Cliccando su di essa è possibile controllare l’ortografia del documento:
Icona che mostra la presenza di errori
Word permette anche di controllare manualmente l’ortografia di un documento. Selezionare la
scheda Revisione sulla Barra multifunzione e cliccare nel gruppo Strumenti di correzione sul
pulsante Controllo ortografia e grammatica per aprire la finestra Ortografia e grammatica. In
alternativa battere il tasto F7 da tastiera.
Ogni volta che il controllo incontra una parola non presente nel dizionario, essa viene
visualizzata in rosso nel riquadro Non nel dizionario:
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Nel riquadro Suggerimenti vengono mostrate una o più possibili correzioni della parola. A
questo punto abbiamo le seguenti possibilità:
-
-
-
Per correggere la parola, selezionare quella corretta nel riquadro Suggerimenti e
cliccare su Cambia o Cambia tutto. Scegliendo Cambia sarà corretta solo la
parola corrente. Scegliendo Cambia tutto saranno corrette tutte le occorrenze
della medesima parola nel testo. Inoltre, è possibile modificare manualmente la
parola direttamente all’interno del riquadro Non ne dizionario, portandoci il
cursore e digitando le correzioni;
Per non correggere la parola, e quindi cercare il prossimo errore, cliccare su
Ignora questa volta o Ignora tutto. Nel primo caso il controllo segnalerà le
successive occorrenze della stessa parola; nel secondo caso la stessa parola non
sarà più segnalata;
Per aggiungere un termine non riconosciuto al dizionario, in modo da farlo
segnalare più come errore, cliccare sul pulsante Aggiungi al dizionario.
Oltre al controllo ortografico Word mette a disposizione anche un controllo grammaticale che
può fornire suggerimenti molti utili ma che spesso e volentieri rende segnalazioni sul contenuto
stilistico del documento non troppo puntali. E’ opportuno utilizzare questo tipo di controllo
senza prendere le sue segnalazioni “come oro colato”. Per disattivare il controllo grammaticale,
togliere il segno di spunta all’apposita casella nella finestra Ortografia e grammatica.
6.6 L’ANTEPRIMA DI STAMPA
Dopo aver ricontrollato il documento, prima di stamparlo è opportuno ricontrollare
l’impaginazione globale servendosi di un ulteriore strumento che è l’anteprima di stampa. Per
attivarla selezionare la scheda File e cliccare nel menu a sinistra su Stampa. Nella parte destra
della finestra verrà visualizzata l’anteprima di stampa.
6.7 LA STAMPA DEI DOCUMENTI
Terminata la fase di controllo, possiamo finalmente stampare il nostro documento. La prima
opzione che abbiamo è quella di mandare direttamente in stampa il documento utilizzando le
opzioni predefinite. Per fare ciò, è sufficiente cliccare sulla scheda File e selezionare nel menu
di sinistra la voce Stampa e cliccare sul pulsante Stampa.
Se vogliamo invece modificare alcune impostazione dobbiamo agire nella sezione della finestra
di stampa. Qui possiamo innanzitutto modificare la stampare sulla quale stampare. Di default è
proposta la stampante predefinita ma se nel sistema è installata più di una stampante è
possibile cliccare e modificare la stampante di destinazione.
Cliccando su Proprietà stampante, si aprirà la finestra di gestione della stampante che varia a
seconda del modello. Nella sezione Impostazioni possiamo innanzitutto decidere quali pagine
stampare. Di default è proposta la stampa dell’intero documento ma possiamo indicare
l’intervallo di stampa digitandolo nell’apposita casella o aprire il menu per personalizzare
ulteriormente le impostazioni.
Nella sezione Impostazioni possiamo poi scegliere se stampare su un lato solo della pagina o
su entrambi i lati e se fascicolare o meno le copie in caso di stampa di più copie. Inoltre
possiamo modificare l’orientamento del foglio, il formato del foglio e i margini.
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ESERCITAZIONI
CAPITOLO 1
1. Cosa significa informatica?
(a) Informazione + automatica
(b) Informazione + matematica
(c) Informa + automatica
2. Quali tra le seguenti coppie rappresenta due periferiche di input?
(a) Monitor e stampante
(b) Scanner e microfono
(c) Mouse e altoparlanti
3. Quali tra le seguenti coppie rappresenta due periferiche di output?
(a) Monitor e stampante
(b) Scanner e microfono
(c) Mouse e altoparlanti
4. Il processore è:
(a) Un elemento hardware
(b) Un software
(c) Una periferica di input
5. Il software si suddivide in:
(a) sistemistico e asistemistico
(b) di sistema e applicativo
(c ) applicativo e disapplicativo
6. Quali delle seguenti affermazioni è vera?
(a) I termini hardware e software sono sinonimi
(b) Un computer può funzionare senza sistema operativo
(c) La tastiera è una periferica di input
(d) Il mouse è una periferica di output
7. Per ciascuna domanda fornire una risposta sintetica:
7.1 Cosa sono hardware e software e quali correlazioni esistono tra i due?
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7.2 Cosa sono le periferiche di input e di output e in cosa differiscono?
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7.3 Quali tipi di computer conosci e quali sono gli impieghi tipici di ciascuno?
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7.4 Quale è la differenza tra sistema operativo e software applicativo?
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7.5 Spiega cosa si intende per file?
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CAPITOLO 2
1. Per richiamare la
(a) CTRL +
(b) CTRL +
(c) CTRL +
Gestione attività quali tasti bisogna battere contemporaneamente?
ALT + MAIUSC
ALT + INVIO
ALT + CANC
2. Sul desktop l’ora è visualizzata:
(a) A destra sulla Barra delle applicazioni
(b) Nelle risorse del computer
(c) Nella barra del titolo
3. Per chiudere un’applicazione che non risponde bisogna:
(a) Aprire Gestione attività
(b) Fare doppio clic sull’icona dell’applicazione
(c) Disinstallare l’applicazione
4. Per modificare l’ora del computer si deve:
(a) Aprire la finestra Data e Ora
(b) Aprire il menu Avvio e selezionare Modifica Ora
(c) Non è possibile modificare l’ora del computer
5. Prima di rimuovere una chiavetta USB si deve
(a) Espellerla
(b) Formattarla
(c) Disinstallarla
6. Un’icona sul desktop può essere spostata:
(a) Sempre
(b) Mai
(c) Si, a meno che non sia attiva la disposizione automatica
7. La Barra del titolo è:
(a) Un elemento della finestra
(b) Un elemento del desktop
(c) Un elemento del menu di Avvio
8. Lo sfondo del desktop:
(a) Può essere modificato
(b) Non può essere modificato
(c) Può essere modificato da un tecnico specializzato
8. Quali delle seguenti affermazioni è vera?
(a) In un computer non è possibile disattivare l’audio
(b) Un software prima di poter essere utilizzato deve essere sottoposto ad una
procedura detta di installazione
(c) Una chiave USB può essere collegata solo a PC spento
9.
Per selezionare un file dobbiamo:
(a) Cliccare su di esso
(b) Fare doppio clic su di esso
(c) Cliccare su di esso e digitare seleziona
10. Se facciamo doppio clic sull’icona di un file, esso:
(a) Viene aperto
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(b) Viene eliminato
(c) Viene selezionato
11. Il Cestino:
(a) Si svuota automaticamente ogni mese
(b) Deve essere svuotato manualmente
(c) Non può essere svuotato
12. Per selezionare icone non adiacenti dovremo far ricorso al tasto:
(a) ALT
(b) TAB
(c) CTRL
13. Un file spostato nel cestino:
(a) Non può essere recuperato
(b) Può essere recuperato con il comando Ripristina
(c) Può essere recuperato con il comando Rimuovi dal cestino
14. E’ possibile rinominare una cartella:
(a) Si
(b) No, mai
(c) A volte si e a volte no
15. Per ciascuna domanda fornire una risposta sintetica:
15.1 Come si rimuove una chiavetta USB?
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15.2 Come si chiude un’applicazione che non risponde?
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15.3 Come si modificano la data e l’ora del PC?
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15.4 Spiega il significato e cosa rappresentano le icone?
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15.5 Che cosa è una cartella?
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16. Supponiamo di avere la seguente rappresentazione:
c:
livello1
lezione1
dispense1.ppt
audio1.mp3
lezione2
dispense2.ppt
quale è il percorso per raggiungere il file audio1.mp3:
(a)
(b)
(c)
c:\livello1\lezione1
c:\livello1\lezione1\audio1.mp3
c:\lezione1\audio1.mp3
17. Sempre facendo riferimento alla rappresentazione dell’es. 16 quale è il percorso
corretto per raggiungere il file dispense2.ppt:
(a)
(b)
(c)
c:\livello1\lezione2\dispense2.ppt
c:\livello1\lezione2
c:\lezione2\dispense2.ppt
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(d)
CAPITOLO 3
1. Lo scopo principale di una rete è:
(a) Proteggere dati e risorse
(b) Condividere dati e risorse
(c) Mantenere segreti dati e risorse
2. Per visitare un sito Web è necessario:
(a) Disporre di un browser
(b) Disporre di un programma Word
(c) Disporre di Excel
3. Tramite il download:
(a) Si trasferiscono file dalla rete al proprio computer
(b) Si trasferiscono file dal proprio computer alla rete
(c) Si aprono pagine Web
4. Il browser serve a:
(a) Navigare in internet
(b) Digitare documenti
(c) Tenere la contabilità
5. Un indirizzo web viene anche detto:
(a) URL
(b) RUL
(c) ARL
6. Cosa servono i segnalibri:
(a) A trovare un file sul pc
(b) A memorizzare una URL
(c) A cancellare un indirizzo web
7. Per ciascuna domanda fornire una risposta sintetica:
7.1 Che cosa è un motore di ricerca?
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7.2 Che cosa è la Cronologia?
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7.3 Che cosa sono i popup?
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CAPITOLO 4
1. I campi dei destinatari del messaggio di posta sono?
(a) A, CC, Ccv
(b) A, Cp, Ccv
(c) A, Cc, Ccn
2. Per inviare un messaggio scritto con Gmail è possibile:
(a) Cliccare su CTRL+INVIO
(b) Cliccare su ALT+ INVIO
(c) Cliccare su MAIUSC + INVIO
3. E’ possibile allegare uno o più file in una email:
(a) Si
(b) No
(c) Dipende dal contenuto della email
4. E’ possibile formattare il testo di una email:
(a) Si
(b) No
(c) Dipende dal contenuto della email
5. Quali delle seguenti affermazioni è vera:
(a) L’oggetto di una email deve sempre esserci
(b) E’ buona norma inserire sempre l’oggetto di una email
(c) In una email possiamo allegare al massimo un file
(d) Quando si ricevono file di dubbia provenienza è bene aprirli e verificare il
contenuto
6. Per ciascuna domanda fornire una risposta sintetica:
6.1 Illustra le tre tipologie di destinatari dei messaggi?
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6.2 Come è strutturato un indirizzo di posta elettronica?
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6.3 Descrivi brevemente il concetto di spam
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6.4 Descrivi brevemente il concetto di phishing
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6.5 Che differenza c’è tra posta elettronica e posta elettronica certificata?
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CAPITOLO 5
1. Formattare un testo vuol dire:
(a) Modificarne l’aspetto
(b) Cancellarlo
(c) Modificarne il contenuto
2. Per assegnare lo stile Grassetto ad un testo bisogna utilizzare i seguenti comandi:
(a) CTRL+G
(b) CTRL+S
(c) CTRL+I
3. Quando il cursore si trova all’interno di una tabella, battendo il tasto TAB:
(a) Il cursore si sposta alla cella successiva
(b) Il cursore si sposta alla cella precedente
(c) La cella corrente viene selezionata
4. Per aggiungere un’immagine ad un documento Word bisogna selezionare la scheda:
(a) Home
(b) Immagine
(c) Inserisci
5. Per aggiungere un comando sulla Barra di accesso rapido di Word bisogna:
(a) Cliccare il pulsante per personalizzare la barra di accesso rapido e
selezionare la voce desiderata
(b) Non è possibile aggiungere comandi alla barra di accesso rapido
(c) Cliccare Home  File  Nuovo
6. Per creare un nuovo documento è necessario digitare la seguente sequenza di tasti:
(a) CTRL + N
(b) CTRL + V
(c) ALTR + N
7. Per cercare una frase/parola all’interno di un documento:
(a) Non è possibile effettuare questa operazione
(b) E’ necessario digitare CTRL + MAIUSC + T
(c) E’ necessario utilizzare il pulsante Trova
8. Se voglio copiare una frase da un documento su un altro documento:
(a) Non posso farlo e devo riscriverla
(b) Devo selezionare la frase e poi cliccare su CTRL + C. A questo punto devo
spostarmi sul documento di destinazione e cliccare CTRL + V
(c) Devo selezionare la frase e poi cliccare su CTRL + X. A questo punto devo
spostarmi sul documento di destinazione e cliccare CTRL + V
9. Per cancellare una parola da un testo:
(a) Uso il tasto CANC o BACKSPACE
(b) Uso il tasto CTRL + X
(c) Uso il tasto ALT
10. Il comando Annulla serve:
(a) Per cancellare un documento
(b) Per cancellare una parola
(c) Per annullare l’ultima azione compiuta
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11. Per ciascuna domanda fornire una risposta sintetica:
11.1 Che cosa si intende per interlinea?
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11.2 Descrivere la procedura per chiudere un documento?
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11.3 Elenca i diversi oggetti che è possibile inserire in un documento Word
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11.4 Spiega brevemente il procedimento per inserire una tabella in un
documento Word
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12. Esercitazioni pratiche:
12.1 Svolgi la seguente procedura:
1. Apri un documento Word nuovo
2. digita il seguente testo: “La Costa Concordia è stata una nave da
crociera della compagnia di navigazione Costa Crociere, naufragata il
13 gennaio 2012 all'Isola del Giglio.
Costruita dai cantieri navali della Fincantieri di Genova Sestri Ponente,
è stata varata il 2 settembre 2005. È stata battezzata il 7 luglio 2006
dalla modella Eva Herzigova nel porto di Civitavecchia e la crociera
inaugurale è avvenuta il 9 luglio 2006.”
3.
Seleziona la parola Concordia e assegna uno stile grassetto
4.
Seleziona la data 13 gennaio 2012 e assegna uno stile corsivo
5.
Seleziona tutto il brano e formatta il carattere nel seguente modo:
tipo di carattere Arial , dimensione 14 pt
6.
Salva il documento con il nome Concordia.docx
12.2 Svolgi la seguente procedura:
1. Apri un Nuovo documento e digita il seguente testo:
“ Il siamese è un gatto di origine asiatica probabilmente del Siam (attuale
Thailandia) dal corpo elegante e longilineo e la particolare testa triangolare. Il
balinese è la sua versione a pelo semi-lungo.Il siamese sbarcò in Europa per la
prima volta nel 1871 al Cat Show di Londra, nel 1880 il re del Siam regalò due
coppie di siamesi a Owen Gould, console inglese a Bangkok, che ne fece mostra a
Londra. Nel 1890 raggiunsero anche l'America dove ebbero enorme successo tanto
che agli inizi del novecento la razza era tra le più amate. Inghilterra e Thailandia
sono rimaste però per tanto tempo le due patrie di maggior selezione e diffusione
del siamese, con il tempo utilizzato per ibridare moltissime altre razze.”
2. Seleziona tutto il paragrafo e formatta il carattere con tipo carattere
Courier dimensione 10 pt;
3. Copia la prima frase (fino al primo punto) e fai un copia e incolla in
fondo al documento;
4. Seleziona la frase appena copiata e assegna a questo testo il colore
blu;
5. Salva il documento con il nome GattoSiamese.docx
12.3 Svolgi la seguente procedura:
1. Apri il documento Concordia.docx (oppure crea un documento che si chiama
Concordia.docx)
2. crea una tabella con 5 righe e 3 colonne;
3. per ciascuna riga, digita nella prima colonna il nome di un tuo amico, nella
seconda il suo cognome, nella terza il suo numero di telefono;
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4. allunga la tua rubrica inserendo ulteriori nominativi e numeri di telefono
(almeno altri 3 nominativi);
5. salva il documento con nome rubrica.docx
12.4 Svolgi la seguente procedura:
1. Crea un documento nuovo
2. scrivi il tuo nome, il tuo cognome e la tua data di nascita
3. inserisci una immagine qualunque nel testo
4. Salva il documento con il nome DocImmagine.docx
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CAPITOLO 6
1. Il controllo ortografico di Word può essere:
(a) Solo automatico
(b) Solo manuale
(c) Automatico o manuale
2. Per stampare pagine non consecutive all’interno della finestra di stampa da quale simbolo
dovranno essere separati i numeri delle pagine?
(a) (b) ;
(c) .
3. Nell’intestazione o nel piè di pagina:
(a) Non è possibile inserire la numerazione delle pagine
(b) E’ possibile inserire la numerazione progressiva automatica delle pagine
(c) E possibile inserire la numerazione delle pagine, ma il comando va ripetuto
pagina per pagina
4. Una parola considerata come errore ortografico da Word:
(a) Viene segnalata da una sottolineatura in blu
(b) Viene segnalata da una sottolineatura in rosso
(c) Viene colorata in rosso
5. Per avviare il controllo ortografico manuale è possibile battere da tastiera:
(a) F7
(b) F8
(c) F9
6. Per ciascuna domanda fornire una risposta sintetica:
6.1 Spiegare la differenza tra controllo ortografico e controllo grammaticale di un
documento
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6.2 Spiegare l’utilità dell’anteprima di stampa
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6.3 Spiegare la differenza tra Ignora questa volta e Ignora tutto
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APPENDICE A – LA TASTIERA
La tastiera è il dispositivo principale di input e serve per digitare dati ed inviare comandi
direttamente al
computer. Il termine tastiera viene spesso scambiato con il termine keyboard, che è la sua
traduzione in
lingua inglese.
Esistono differenti tipologie di tastiera, anche in funzione della nazione nella quale questa viene
venduta/utilizzata: ad esempio in Russia saranno presenti tastiere che hanno caratteri cirillici,
in America la
tastiera non avrà le lettere accentate, in Marocco i simboli sui tasti saranno differenti, però le
funzioni
rimangono invariate, questa è solo una forma di adattamento.
Questo documento si riferisce ad una tastiera normalmente utilizzata in Italia, con le
caratteristiche
comunemente legate alla nostra lingua.
STRUTTURA DELLA TASTIERA:
I) ALFANUMERICA:
Lettere, numeri e caratteri propri della punteggiatura sono presenti nella zona evidenziata.
II) TASTI DIREZIONALI:
I tasti di direzione dono ripostati nella piccola “piramide” presente tra le due tastiere principali.
Questi permettono di spostare il cursore nella direzione indicata dalla freccia riportata sopra il
tasto.
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III) BARRA SPAZIATRICE ED IL TAB:
La barra spaziatrice (spacebar) serve per inserire uno (o più) spazi tra le lettere digitate.
Il pulsante tab (tabulatore) consente di inserire un certo numero di spazi, sempre uguali in
modo dapermettere l’incolonnamento o la spaziatura sempre precisa dei dati.
IV) INVIO:
I tasti invio (Enter o Return) che cono presenti nella tastiera, sono utilizzati per molteplici
funzioni, tra le quali:
- Conferma di un comando;
- Conferma dell’inserimento di dati;
- Comando “a capo”, nell’ambito della videoscrittura;
- Conferme nel browser.
V) CANC E BACKSPACE:
Canc e backspace sono due tasti che hanno la funzione di eliminare del testo.
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VI) SHIFT ( o MAIUSC ) E CAPS LOCK ( o BLOC MAIUSC ):
I tasti shift (nella tastiera ce ne sono due) servono per scrivere le lettere in maiuscolo oppure
per digitare i simboli posti nella parte superiore dei tasti.
Il tasto bloc maiusc, generalmente contrassegnato da un lucchetto, consente di scrivere tutte
le lettere (e solamente le lettere) maiuscole, senza dover tenere premuto il tasto shift. Un
aiuto viene dato, in questo secondo caso, perchè nella tastiera è presente una “lucetta” (in alto
a destra) conetichetta CAPS LOCK, se accesa vuol dire che il tasto caps lock, o meglio la
funzione da esso consentita, risulta essere attivo.
VII) CONTROL E ALT:
I tasti Ctrl (control) e Alt (alternate) servono per attivare specifiche opzioni e vengono utilizzati
solamente in combinazione con altri tasti, infatti se premuti da soli “non danno risultato”.
VIII) ALT GR:
Alt gr (Alternate graphic) serve per digitare il terzo simbolo presente in alcuni tasti ( [, ], @, #
). Lo stesso risultato si può ottenere combinando i tasti Ctrl e Alt contemporaneamente al tasto
contenente il simbolo da digitare.
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IX)TASTI DI CONTROLLO
Insert (Ins): questo permette di scegliere se scrivere in modalità inserimento od in modalità
sovrascrittura (ciò che si digita va a sovrascrivere quanto presente dopo il cursore).
Canc: già visto in precedenza.
Home: in un editor di testo il cursore viene posizionato all’inizio della riga corrente.
Fine: in un editor di testo il cursore viene posizionato alla fine della riga corrente.
Pag seguito da un a freccia verso l’alto: scorre il documento attivo di una pagina verso l’alto.
Pag seguito da un a freccia verso il basso: scorre il documento attivo di una pagina verso il
basso.
X) STAMP, BLOC SCORR E PAUSA INTERR:
Il tasto Stamp invia agli Appunti di Windows l’immagine che si vede a monitor, consentendo di
incollarla in un documento e di stamparla.
Alt + Stamp, invece, invia agli Appunti solamente l’immagine della finestra attiva.
Bloc Scorr: con questo tasto si ha l’effetto di bloccare il cursore durante lo scorrimento della
pagina quando si utilizzano tasti di direzione, invece di far spostare il solo il cursore come di
norma succede.
Pausa Interr: se viene premuto, interrompe temporaneamente il funzionamento di un
programma o di un comando.
XI) LED LUMINOSI:
Bloc Num: se acceso, il tastierino numerico risulta attivo.
Bloc Maiusc: se acceso, indica che il tasto Bloc Maiusc è attivo e quindi tutti i caratteri
alfabetici saranno maiuscoli.
Bloc Scorr: se acceso, indica che il blocco dello scorrimento della pagina è attivo, ed il cursore
rimane fisso nella stessa posizione.
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