&% % Giornale dell’Associazione Milanosud ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 ! VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT " # ! "#' "# !$ "' ' INCONTRIAMOCI SU WWW.FACEBOOK.COM GRUPPO MILANOSUD Lavori per la nuova piazza XXIV Maggio e Darsena: l’assessore Rozza rassicura i cittadini Più forza all’informazione di servizio Un nuovo giornale e un nuovo sito «Sarà tutto pronto per Expo» «S cianti del quartiere), i tre progettisti – Edoardo Guazzoni, Paolo Rizzato, Sandro Rossi – e il direttore dei lavori Pasquale Frezza, hanno spiegato che le opere sulla Darsena entro maggio dovrebbero essere completate per il 50%. L’intervento prevede la realizzazione sul lato di viale D’Annunzio di un percorso su due livelli: uno alla quota dell’acqua e uno al livello della strada, che unirà piazza XXIV Maggio e piazza Cantore. La passeggiata partirà da una nuova zona commerciale, posta a Est, dove si troveranno il nuovo mercato e stalli all’aperto, a cui seguiranno spazi per manifestazioni, un punto di ristoro accessibile da entrambi i percorsi. Giovanni Fontana alverò il centro di Roma dai saccheggi!» esclamava dalle stanze del Viminale Angelino Alfano. «Nessuno può servire a due padroni, a Dio e a Mammona» scandiva quasi contemporaneamente dal pulpito di San Pietro padre Raniero Cantalamessa. Era il 18 aprile, il Venerdì Santo. La simultaneità delle due affermazioni, entrambe forti e caratterizzate, è fortuita, o forse no. L’accostamento è quasi obbligato: ci aiuta a leggere in modo non casuale la nostra contemporaneità. Alfano è un ministro dell’Interno a rigore alternato. Si distrae quando agenti stranieri rapiscono in pieno centro la moglie e la figlia di un profugo politico o quando un ricco pregiudicato, alla vigilia di una sentenza definitiva di probabile condanna, viene lasciato libero di espatriare in Libano, a dispetto delle raccomandazioni della magistratura. Questo è il volto lassista e bonario di Alfano. Che invece serra la mascella e minaccia il pugno duro se si tratta di impedire ad orde di saccheggiatori di mettere la capitale “a ferro e fuoco”. La severità selettiva di Alfano sembra orientata da quello che un tempo non tanto lontano veniva chiamato spirito classista: forti coi deboli e deboli coi forti, per dare al concetto di “legge e ordine” una connotazione non dubbia. Due considerazioni sulla minaccia di Alfano. La prima riguarda la natura di quella manifestazione (il “saccheggio”). Piero Pantucci Continua a pag. 3 Continua a pag. 12 M ilanosud si presenta ai propri affezionati lettori con un nuovo progetto editoriale e giornalistico. Accanto a un rinnovato formato del giornale ed a un nuovo sito internet, cambia il modo stesso in cui sono trattate le notizie e condotte le inchieste. Da questo mese, il nostro storico giornale proporrà sulla carta le principali notizie e inchieste; il sito le seguirà nella loro evoluzione, anche con immagini e video; Facebook le rilancerà sul web, in un’ottica social. Potranno essere inoltre trattate le notizie quando si manifestano e potranno essere ospitati commenti e suggerimenti. Compito a cui il solo giornale, con il suo glorioso passo mensile – esce puntuale tutti i mesi dal ’97 - evidentemente, non poteva svolgere. Uno sforzo giornalistico che sarà coordinato da un’unica redazione, che lavorerà sul materiale grezzo di informazioni e commenti, declinandolo in scritti, immagini e video. In questo modo contiamo di poter rispondere meglio alla community di Milanosud, che si ingrossa sempre più e costantemente ci scrive, sollecitandoci “a parlare di”. Ma soprattutto contiamo di assolvere meglio alla nostra missione per un “giornalismo sociale e no profit”, che è informare per incidere sulla realtà, portando costantemente all’attenzione dei lettori e della politica, le realtà cittadine. Stefano Ferri Continua a pag. 14 Il ministro di Mammona Il cantiere del nuovo mercato comunale alla Darsena. na lunga passeggiata sul Naviglio, dalla porta del Cagnola a piazza Cantore, caratterizzerà l’intervento. Sessanta operai su tre turni, al lavoro dalle 6 del mattino alle 10 di sera, per centrare l’obiettivo di completare i lavori di piazza XXIV Maggio e della Darsena entro la primavera prossima, prima dell’inizio di Expo. Data l’importanza nevralgica per viabilità e commercio, sin dai prossimi mesi il cronoprogramma prevede tappe importanti. Il 18 maggio via Ascanio Sforza tornerà a essere a senso unico, permettendo ai locali di sfruttare la strada. Da settembre il nuovo mercato lungo la Darsena, a livello dell’acqua (lato viale D’Annunzio) sarà operativo, dopo che quello vecchio, pieno di amianto, in ago- U sto sarà abbattuto. Un mese dopo, a ottobre, sarà riaperta la viabilità sul lato sud della piazza, mentre entro novembre saranno ridisegnati i percorsi delle linee tramviarie 3 e 9. «Ci scusiamo con i cittadini e i commercianti per i disagi, ma siamo sicuri che restituiremo ai milanesi una nuova Darsena da vivere e godere, che renderà ancora più bella questa zona», ha affermato l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza. «Uno spazio che dopo decenni sarà finalmente riqualificato, dove sarà possibile passeggiare e che contribuirà a decongestionare l’intero quartiere». Durante il sopralluogo dedicato alla stampa del 23 aprile scorso (ne seguiranno altri per gli abitanti e i commer- ALL’INTERNO Accuse allo Zam: il centro sociale risponde 4 La biciofficina di Casa Jannacci Speciale elezioni europee 4 5 Case Aler, avanti piano 8 Feste di quartiere e politiche Recensioni libri 9 18 Iniziative in biblioteca 19 Concerti, eventi e rubriche 20-23 Regolamento a pag. 2 L’ultimo libro di Riccardo Tammaro Parla il Priore dell’Abbazia di Chiaravalle “Borghi e cascine della Zona 5” «Chi voglia passare anche solo un giorno con noi è il benvenuto» er oltre un anno il giornale Milanosud ha avuto il privilegio di ospitare la rubrica “Le cascine della zona 5”, scritta da Riccardo Tammaro. I suoi articoli erano particolarmente attesi dalla redazione e anche dai nostri lettori. Più di una volta ci sono giunte lettere e mail che si complimentavano con l’autore e il giornale. Il motivo era semplice. Gli scritti di Riccardo, ora raccolti in questo libro, sono di grande qualità, probabilmente unici nel panorama della ricerca e della pubblicistica milanese. L’approccio è storico, ma non semplicemente accademico. Si raccontano le vicende principali che hanno riguardato gli insediamenti rurali che ancora sopravvivono nella zona sud della città, le origini del nome, i resti di arte campestre, la vita contadina. Le fonti sono di primissima mano, risalenti in alcuni casi al Basso Medio Evo, principalmente P ! "$%" " "$ %# " # " ' % # ' && $ attinte da mappe e testi d’epoca e da una conoscenza diretta delle cascine e dei loro abitanti. Niente a che spartire con lo sciapo copia-incolla che ormai imperversa in questa epoca digitale. Il risultato di questo lavoro di indagine vale mille convegni sull’agricoltura a Milano. Dopo aver letto gli scritti di Riccardo non è più possibile passare indifferenti accanto alle cascine e ai resti degli insediamenti rurali. Stefano Ferri Continua a pag. 6 Le gite di Milanosud Grande adesione alla gita in Tuscia (dal 31 maggio al 2 giugno) all’insegna di arte, gastronomia e cultura. Informazioni a pag. 14 uando si sta per arrivare con l’autobus da Milano, la torre dell’Abbazia, detta Ciribiciaccola, si staglia già da lontano: è praticamente impossibile non notarla. Poi, quando si è lì, si rimane colpiti dalla bellezza del luogo, così silenzioso e ancora immerso nel verde. Il traffico, il caos e soprattutto i rumori della città, all’Abbazia, diventano solo un ricordo. Devo ammetterlo, nata e cresciuta a Milano, all’Abbazia di Chiaravalle ero stata una volta sola e molti anni fa. Allora un sabato pomeriggio di fine febbraio ho deciso di tornarci. Un pomeriggio fortunato, perché ho avuto l’occasione non solo di passeggiare nel chiostro e di goderne la tranquillità, ma Q soprattutto di parlare con alcuni dei monaci cistercensi che vivono nel convento. Sono così venuta a conoscenza delle persone che abitano l’Abbazia e in seguito ho potuto assistere ad alcuni dei loro momenti di preghiera, sempre “corale” e in cui non manca mai il canto gregoriano. Chiara Zampagni Continua a pag. 6 2 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 L’IDEA DI UN PARTECIPANTE AL TERZO CONCORSO LETTERARIO Regolamento IV Premio letterario Milanosud Leggiamo i racconti delle edizioni precedenti! 1.Il tema del concorso è: “Una storia nel cassetto”. Ogni autore potrà partecipare con un solo racconto inedito in lingua italiana e non premiato in altri concorsi, di lunghezza compresa tra 5.000 e 10.000 battute (spazi inclusi). 2. Il concorso è aperto a tutti, con esclusione dei parenti di primo e di secondo grado dei membri della giuria. 3. Ogni racconto dovrà pervenire entro e non oltre il 15 luglio 2014, in un plico contenente: a. Cinque copie cartacee, dattiloscritte, anonime e titolate. b. Una copia su cd-rom o dvd, con lo scritto in formato testo (preferibilmente in Word). c. Una busta chiusa riportante i dati dell’autore (nome e cognome, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail, titolo dell’opera). d. Una busta contenente la quota di partecipazione. 4. Le opere partecipanti dovranno essere consegnate o inviate a: a. Milanosud (via S. Teresa 2/A, 20142, Milano, il martedì e il giovedì dalle 16 alle 18). b. Biblioteca Chiesa Rossa (via San Domenico Savio 3, 20142 Milano). c. Libreria del Corso (corso San Gottardo 35, 20136, Milano). 5. Ogni autore potrà partecipare al concorso versando un pagamento di 10 euro per i diritti di segreteria, al momento della consegna degli elaborati o all’interno della busta inviata. 6. I racconti che non rispettano le caratteristiche richieste saranno esclusi dal concorso, senza alcun obbligo di co- municazione da parte dell’organizzazione. 7. L’organizzazione comunicherà i nomi dei classificati, ma non fornirà valutazioni su tutte le opere in concorso. Non saranno prese in considerazione richieste di giudizi o pareri. 8. Gli elaborati pervenuti non saranno restituiti e non verranno riconosciuti i diritti di copyright. 9. L’Associazione Milanosud pubblicherà un libro contenente i primi dieci racconti classificati, che verrà posto in vendita dall’associazione. 10. Tutti i partecipanti al concorso rinunciano, contestualmente all’invio dei racconti, al riconoscimento dei diritti d’autore a qualsiasi titolo. 11. Il giudizio della giuria è insindacabile. Gli organizzatori e la giuria del concorso non si assumono la responsabilità per eventuali, deprecabili plagi. 12. Con la partecipazione al Premio, gli interessati autorizzano il trattamento dei propri dati personali che saranno trattati per l’iniziativa in programma nel rispetto del Dlgs. 196/2003 e successivi aggiornamenti. 13. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento. Premio speciale Biblioteca Chiesa Rossa 1. Partecipando al Premio Milanosud, si acconsente implicitamente a partecipare anche al Premio Biblioteca Chiesa Rossa. 2. I racconti verranno messi a disposizione degli utenti della biblioteca che volontariamente leggeranno e daranno una valutazione dei racconti. 3. La valutazione e la classifica del Premio Biblioteca sono separate dal Premio Milanosud, ma la premiazione avverrà nel corso dello stesso evento. 4. Con la partecipazione al Premio, gli interessati autorizzano il trattamento dei propri dati personali che saranno trattati per l’iniziativa in programma nel rispetto del Dlgs. 196/2003 e successivi aggiornamenti. 5. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento. Secondo premio Abbonamento per 2 persone alla stagione teatrale 2014-2015 da parte del Teatro Ringhiera Terzo premio Abbonamento per 2 persone alla stagione teatrale e cinematografica 20142015 da parte del centro Asteria. Ai primi dieci classificati verrà rilasciato un attestato di partecipazione e una copia della pubblicazione della raccolta di racconti. Premi Biblioteca Ai primi tre classificati sarà consegnata una selezione di libri, oltre alla pubblicazione del libro dei primi 10 racconti classificati. Ai primi dieci classificati verrà rilasciato un attestato di partecipazione e una copia della pubblicazione della raccolta di racconti. Premi Milanosud Primo premio Traduzione in spagnolo del racconto e pubblicazione sul blog “La Mirada del Gato” (Sponsor Tick Translations®) Abbonamento per 2 persone a 5 concerti per la Stagione 2014-2015 presso l’Auditorium (Sponsor LaVerdi) Premiazione La cerimonia della premiazione avverrà alla fine di settembre (data da stabilirsi) presso la Biblioteca Chiesa Rossa. Per ulteriori informazioni, inviare una e-mail al seguente indirizzo: [email protected] Finalmente i pedibus di zona 5 l Pedibus è l’attività di accompagnamento organizzata dai genitori delle scuole primarie (elementari). Il Comune di Milano sostiene convintamente questo strumento di crescita e socialità dei bambini e da due anni ha incaricato l’associazione ABCittà, vincitrice del bando, ad affiancare le iniziative sulla città. In tutte le zone del decentramento i genitori delle scuole hanno avviato percorsi contrad- I distinti dai colori rosso, verde, giallo, blu, lilla e rosa. In Zona 5, dopo la scuola di via Vallarsa, sono in partenza dal 28 aprile a metà maggio i percorsi delle scuole Bognetti, Antonini, Gentilino, Brunacci. È sempre possibile partecipare affidando i bambini al gruppo di riferimento, previa la compilazione del modulo di adesione e la lettura del regolamento. I genitori possono partecipare come ac- Uno dei racconti premiati durante la terza edizione del Concorso Letterario, promosso dall’Associazione Milanosud nel 2013, riportava la vicenda reale della collaborazione generosa e feconda tra la Compagnia il Socco e la Maschera, il loro regista Vincenzo e la loro prima attrice Rosa, con l’oratorio della parrocchia Santa Maria Liberatrice a Milano. Ed ora nella nostra parrocchia ragazzi, giovani e adulti si stanno dedicando ad attività teatrali seguendo le indicazioni e i suggerimenti ricevuti da loro. Il momento della premiazione è stato per noi molto coinvolgente soprattutto perché Rosa e Vincenzo erano presenti solo per accompagnare l’autrice, per amicizia, ma non immaginavano assolutamente di essere diventati, così, dalla sera alla mattina, dei “personaggi letterari”. E’ stato invece molto emozionante ascoltare i primi cinque racconti letti da due attori che hanno incantato il pubblico con le loro voci. Queste letture teatrali hanno fatto nascere una proposta: perché non organizzare nel salone dell’oratorio di Santa Maria Liberatrice delle serate di lettura teatrale? Invitiamo quindi gli autori delle edizioni precedenti del Concorso a partecipare chiedendo loro il consenso perché il gruppo teatrale della parrocchia possa leggere i loro testi. È un’idea semplice, ma ci piace la possibilità di condividere un luogo, di creare relazioni, e, soprattutto, di veicolare passione e cultura valorizzando i talenti di chi ha saputo raccontare storie o attimi di vita in questi tre anni. Per dare la propria disponibilità alla lettura del racconto e partecipare alla serata letteraria: [email protected]. La Commissione G23 della Parrocchia Santa Maria Liberatrice POLIAMBULATORIO VIA BARONI Quando arriva l’urologo? compagnatori su singoli giorni o sui cinque giorni della settimana. Il sito www.pedibus-milano.it propone la descrizione del Pedibus; il suo valore educativo per bambini, genitori e per tutta la città; inoltre si possono scaricare il regolamento e il modulo di adesione; infine sono visionabili tutti i percorsi, con l’indicazione di fermate e orari. Benvenuti a bordo e buon divertimento! Francesco Fontana Da diversi mesi i cittadini residenti al quartiere Gratosoglio stanno attendendo l’arrivo di un urologo nel poliambulatorio di via Baroni. Purtroppo, per problematiche organizzative interne agli Istituti Clinici di Perfezionamento, lo specialista non è ancora arrivato. La Commissione deputata a valutare e scegliere i medici sarà presto attiva e dovrebbe procedere all’individuazione dell’urologo, che si ritiene possa essere attivo entro l’inizio dell’estate. Claudio Muzzana Giornale dell’Associazione socio culturale Reg. 744, 11/1997 Trib. Milan. ROC: 19637 via Santa Teresa 2A, 20142 Milano telefono: 02 84 892 068 sito web; www.milanosud.it Facebook: MilanoSud email: [email protected] Direttore Responsabile Stefano Ferri Vicedirettore Giovanna Tettamanzi Redazione P. Cossu, T. Galvanini, R. Iacono, MT. Mereghetti, L. Miniutti, A. Muzzana, C. Muzzana, P. Piscone. Impaginazione e Art directing F. De Melis, E. Paci, A. Rubagotti. Hanno collaborato C. Biancardi, G. Buda, F. Fontana, G. Fontana, L. Gerosa, P. Grilli, G. Lippoli, R. Lonoce, R. Magnotta, N. Mondi, R. Morini, E. Paci, P. Pantucci, A. Rubagotti, E. Saglia, A. Straniero, R. Tammaro, F. Ternelli, C. Zampagni, M. Zigiotti. Aperti da lunedì a venerdì Dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30 Fotografie E. Paci, N. Mondi. Illustrazioni L. Muzzi, F. Portinari. Raccolta Pubblicità Antonio Alemanno cell. +39 345 333 5413 e-mail: [email protected] Stampa MATANO Tiratura 20.000 copie e oltre 3.800 invii personalizzati tramite e-mail Prossima uscita: 3 giugno 2014 02/36.53.67.30 A SL -INAIL 3 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 Lavori per la nuova piazza XXIV Maggio e Darsena: l’assessore Rozza rassicura i cittadini «Rispetteremo i tempi, tutto pronto per Expo» Una lunga passeggiata sul Naviglio, dalla porta del Cagnola a piazza Cantore, caratterizzerà l’intervento Capitolo verde. Gruppi di querce palustri verranno collocati in prossimità di piazza XXIV Maggio, accanto al Ticinello e in corripondenza degli ingressi all’area da piazza Cantore e da viale Gorizia. Un filare di bagolari verrà disposto sulla sponda di viale Gorizia, fronteggiando il filare esistente di viale D’annunzio. Filari di platani completeranno le sistemazioni neoclassiche di piazza di Porta Ticinese. La vegetazione arbustiva, ovunque presente nel progetto, si intensificherà nei pressi dell’area sistemata a giardino e prossima a piazza Cantore interpretando in modi naturalistici e, per così dire, palustri questo tratto del bacino. Giovanni Fontana L’intervista video all’architetto S ul sito www.milanosud.it l’architetto Paolo Rizzato illustra il progetto di riqualificazione della piazza XXIV Maggio e della Darsena. segue dalla prima L’attacco della Darsena alla Conca di Varenna sarà ripristinato, per permettere un futuro collegamento alle vie d’acqua, che si trovano aldilà di viale D’Annunzio. Prima del giardino che porterà, sa- lendo lievemente, fino a piazza Cantore, sarà posizionato un ponte ciclopedonale di 40 metri, per andare sul lato della Darsena di via Gorizia, e consentire di fare l’intero giro del bacino, che tornerà a essere navigabile, con attracchi per natanti e una zona per l’alaggio delle barche. Le sponde saranno rifatte in pietra e mattoni, a evocazione delle antiche mura spagnole. I graffiti saranno tutti rimossi, eccezione fatta per quello dedicato a Dax, il ragazzo del centro sociale Orso, ucciso nel 2003 nella vicina via Brio- schi. Più indietro, invece, verranno svolti i lavori sulla piazza XXIV Maggio, a causa del tempo dedicati al rifacimento di tutti i sottoservizi, per evitare nei prossimi anni di dover intervenire di nuovo. La piazza diverrà in gran parte pedonale, praticamente fino alla porta del Cagnola. L’area dove ora si trova il mercato comunale sarà resa accessibile. Sarà riportato alla luce l’antico ponte delle Gabelle, così come sarà aperto il canale Ticinello che arriverà quasi fino a porta Ticinese, com’era anticamente. 4 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 Intitolata a Enzo Jannacci la Casa dell’Accoglienza Dopo la festa del 5 aprile, la struttura di viale Ortles promette di aprirsi ancora di più alla città. Con tante nuove attività l 5 aprile scorso la storica Casa dell’Accoglienza di viale Ortles 69, che offre ospitalità e supporto temporaneo a persone in difficoltà, è stata intitolata a Enzo Jannacci. In occasione dell’evento è stata organizzata una grande festa, ricca di attività per bambini e aperta alla cittadinanza, che ha visto la partecipazione di più di 3mila persone, tra artisti, cittadini e ospiti della struttura. La festa, intitolata “Se me lo Dicevi prima” e organizzata dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano con il contributo della direzione artistica di Smemoranda, è stata un’occasione importante per raccontare e mostrare che la Casa di Accoglienza è diventata e diventerà sempre di più: un luogo aperto e integrato nella città e nel quartiere e non più un dormitorio chiuso in sé stesso. «Rompere la barriera di pregiudizi che separa la Casa e Milano è uno dei nostri obiettivi e le iniziative come quella del 5 aprile sono l’occasione per dare prova che I questo posto non è assolutamente un ghetto che raccoglie emarginati da guardare con diffidenza - racconta il Direttore Cesare Prina - ma è anzi un luogo che accoglie persone e storie diverse ed un crocevia di scambi importanti per tutti». La struttura, che in 7 padiglioni da 3 piani nel 2013 ha ospitato 1.485 persone, si è molto evoluta dal 2010 in avanti, abbandonando il vecchio modello di dormitorio pubblico per divenire spazio polifunzionale e luogo di scambi e contatti con l’esterno. In questi anni sono stati allestiti laboratori artigianali e artistici, corsi di italiano per gli stranieri (che sono circa il 65% degli ospiti), progetti di formazione professionale e uno sportello di orientamento al lavoro, per cercare di rendere autonomi gli ospiti e creare le condizioni per prepararli reinserimento nel mondo professionale. A proposito invece delle iniziative volte all’obiettivo di rendere la struttura sempre più integrata nel tessuto cittadino, la kermesse del 5 aprile non è stata la prima. Negli anni scorsi la Casa ha visto svolgersi al suo interno anche concerti e tornei sportivi aperti a tutti, che gli organizzatori promettono di riproporre nei prossimi mesi. Insomma un luogo nuovo, un nome nuovo e un’immagine nuova, quella di una Casa che dà sostegno a chi ne ha più bisogno e che è testimonianza di una Milano che pur collocandosi in periferia è socialmente centrale, sia per gli ospiti che per tutta la cittadinanza. E gli ospiti? Riparano le biciclette a tutti! a festa del 5 aprile ha visto anche la presentazione di Ciclofficina, il nuovo progetto dell’Associazione culturale Miraggio, che ha preso il via il 10 marzo scorso all’interno della Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci. Miraggio è nata nel 2006 e si occupa di promuovere la bicicletta come strumento di mobilità sostenibile attraverso diversi progetti sociali ed educativi e vari corsi di formazione che ruotano attorno al mezzo a due ruote. La sua prima esperienza associativa nasce con la creazione della “Ciclobarona”, un’officina di riparazione di biciclette ma soprattutto un luogo dove si è sviluppata un’attività di educazione e reinserimento sociale e professionale per persone in condizioni di svantaggio, all’interno del “Villaggio Barona”, ormai storica esperienza di housing sociale nell’omonimo quartiere. La collaborazione tra l’associazione Miraggio e la Casa dell’accoglienza è iniziata in occasione del Salone del Mobile nell’aprile del 2013, dove in questi spazi era stata presentata la Mostra” Ottotubi”, realizzata insieme all’officina “La Stazione delle Biciclette”. Un’esposizione di 7 telai artigianali di alta gamma, alcuni dei quali sono poi stati regalati all’Associazione dai telaisti che li avevano creati. Il buon risultato della mostra e la vendita dei telai ha incoraggiato e permesso la creazione di Ciclof- L volgono e che servono a coprire i costi dell’attività, ovvero comprare i pezzi di ricambio per aggiustare e anche ricostruire le biciclette. «Un’attività che tra i suoi punti di forza e di pregio ha proprio quella di far sì che si creino luoghi su cui la gente possa contare per aggiustare il proprio mezzo a costi bassi, combattendo il mercato dell’usato rubato - dice Annibale Osti - perché legalità è una delle parole chiave del nostro progetto». Martina Zigiotti ficina, allestita in uno spazio che la Casa ha concesso in uso gratuito per 3 anni all’Associazione Miraggio. Sono così stati organizzati corsi di formazione gratuiti per ora a 12 degli ospiti della Casa, che hanno appreso le basi per la riparazione, la manutenzione e anche la costruzione delle biciclette, che sono il loro principale mezzo di spostamento in città. Ciclofficina ha anche un accesso indipendente dall’esterno, così che diventi punto di riferimento e servizio per gli abitanti del quartiere, che qui si possono recare per far sistemare la propria bicicletta, procurarsene una “ricostruita da zero” o disfarsi di quella vecchia e inutilizzata, i cui pezzi servono per la sistemazione e messa a nuovo di altre biciclette. Un circuito utile e virtuoso tra volontari, ospiti e utenza della zona, che, secondo il presidente di Miraggio Annibale Osti, «crea le condizioni per la formazione e l’autopromozione delle persone, dando a persone in difficoltà le basi di un mestiere e la fiducia nelle proprie possibilità, per aiutarle a reinserirsi nel circuito sociale». Il progetto Ciclofficoina si basa dunque sul volontariato dei soci dell’Associazione Miraggio, sui 12 operatori e sui proventi delle offerte che fanno i cittadini che qui si ri- Dove portare le bici La Ciclofficina della Casa dell’Accoglienza Jannacci di viale Ortles 69 (ingresso autonomo in Via Calabiana) è aperta e operativa: lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 9 alle 12. Martedì e giovedì, dalle ore 14 alle 17. Email: [email protected] Dopo le polemiche, parlano i ragazzi: «Allo Zam facciamo cultura!» Alle pesanti accuse lanciate dal video del presunto comitato, il Centro sociale risponde con l’elenco delle proprie, seguitissime, iniziative ragazzi del centro sociale Zam (Zona Autonoma di Milano) di via Santa Croce 19, «sono prepotenti punkabbestia che vendono chupiti ai bambini e preparano involtini spazzatura per cena». L’accusa, pesante, è contenuta in un video pubblicato dal blog milanosmarritatv, realizzato da un sedicente “Comitato di mamme del parco delle basiliche”. Ma, a quanto pare, il comitato non esiste e così come non si ha notizia di proteste delle mamme della zona, che continuano a portare i propri bambini tra le aiuole dei giardini del parco delle Basiliche, vicino a via Santa Croce. A svelare il “falso” comitato sono gli stessi ragazzi di Zam: «L’ideatore della trovata – spiega Matteo Colò, giovane attivista del centro sociale – si chiama Claudio Bernieri e da alcuni mesi si serve del blog per delegittimare Zam definendolo come il “nemico pubblico numero uno”. Noi sapevamo che Bernieri già da tempo – continua Matteo – mandava ai consiglieri di zona delle e-mail citando questo gruppo di mamme che chiedeva lo sgombero I senza mai portare delle firme. È capitato nella storia milanese dei centri sociali che veri comitati di cittadini presentassero firme all’amministrazione, in questo caso non c’è stato nulla di tutto questo». C’è stato invece un “corto circuito mediatico”, come lo definisce Matteo, perché il video è stato rilanciato da Repubblica tv come vero, fino alla richiesta di rettifica di Zam. La risposta, prontamente realizzata dai ragazzi e indirizzata “alla cittadinanza ed ai lettori di Repubblica”, è stata un video prodotto dall’Hip hop lab (un laboratorio creativo) che racconta le tante attività e iniziative promosse dal centro sociale di Zona 1 (Zam 3.0-Zamthem, il titolo del filmato). Per Matteo la polemica con Bernieri si chiude senza neppure essere stata aperta, l’importante è che i cittadini sappiano cos’è Zam per davvero e che lo frequentino senza pregiudizi. Sì, perché se siete alla ricerca di una realtà sociale aperta indiscriminatamente ai cittadini di ogni età, etnia e genere dovreste fare un salto in via Santa Croce 19, purché siate disponibili a porre in discussione i molti pregiudizi ideologici sui centri sociali. Spesso bollati sbrigativamente come roc- caforti delle nuove forze eversive dell’estrema sinistra, i centri sociali sono in realtà tutt’altra cosa: veri luoghi di aggregazione collettiva alla portata di tutti. Rappresentano per Milano una risorsa culturale capace di accogliere e rispondere a un’esigenza condivisa dai molti giovani studenti, medi e universitari: avere spazi dove potersi confrontare liberamente, sottraendosi al giogo stringente delle regole burocratiche e dei canoni di locazione spesso insostenibili, per la generazione che più di tutte subisce le privazioni della crisi economica e sociale italiana. Un’esperienza, quella di Zam, importata in via Santa Croce nella primavera dello scorso anno, quando una cordata di collettivi studenteschi, sgomberati poche setti- mane prima dalla ex fabbrica di via Olgiati 12 – dove risiedevano dal 2011 – ha deciso di installarvi la “impropria” nuova casa. Con l’occupazione del già dismesso edificio pubblico di proprietà del Comune di Milano (fino al 2006 ospitava la scuola media “Giulio Cesare”), gli attivisti di Zam hanno restituito alla città uno spazio pubblico dove condividere la solidarietà sociale. Ma come è percepito Zam dagli abitanti della zona? La risposta è nella grande affluenza di persone che quotidianamente partecipa alle tante attività ricreative organizzate dai ragazzi: dalla palestra, dov’è possibile prendere lezioni di kickboxing, alla biblioteca dove poter studiare, passando per la mensa dove dal lunedì al venerdì si può partecipare al pranzo sociale, che attira sempre più gente. Il record di coperti serviti dai ragazzi, che hanno installato la cucina nell’ex segreteria della scuola, è di 45! Non male per un posto che distribuisce “involtini spazzatura”. Per informazioni sullo Zam: http://zam-milano.org/ Guglielmo Buda Le attività del Centro sociale L e attività svolte dallo Zam sono di tre tipi. Quelle svolte dall’Acciaieria Zam, che fa arrampicata in un locale attrezzato dal lunedì a giovedì, dalle 18,30 alle 22,30. Le attività dello Zam Hip hop lab, tutti i martedì dalle ore 17 alle 19 e il primo e terzo giovedì di ogni mese, con serata microfono aperto. E infine le molte proposte della Polisportiva Zam, che prevedono: Yoga (ogni lunedì dalle 19 alle 20,30); Capoeira (lunedì e mercoledì dalle 20,30 alle 22); Kick Boxing (martedì e venerdì dalle 20,30 alle 22); Kali Filippino (giovedì dalle 19,30 alle 21); Danza del ventre (giovedì dalle 21 alle 22); Arrampicata (lunedì, martedì, mercoledì e giovedì, dalle 18,30 alle 22,30). A queste attività si aggiungono: l’Osteria aperta a pranzo da lunedì a venerdì; l’aula studio, aperta tutti i pomeriggi e Laboratorio fotografico. STUDIO DI FISIOTERAPIA ! # "# $ " " " ! !! " " " $ 5 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 25 maggio 2014 La parola all’eurodeputata Pd Patrizia Toia Si vota per il rinnovo del Parlamento Europeo «Con la prossima legislatura l’Europa “nascerà veramente”» issione semplice e al contempo complicatissima. Il voto per le europee ha modalità di svolgimento relativamente semplici (schede non chilometriche, discreta riconoscibilità dei simboli, urne aperte una sola giornata), ma è caricato di tali e tanti significati politici da renderlo complicato quasi come il rinnovo del parlamento italiano. Al centro di questa consultazione elettorale c’è la drammatica crisi economica che il nostro paese (e l’Europa intera) sta vivendo da oltre un quinquennio. La crisi ha messo a nudo la fragilità dell’impianto politico europeo, la sua debolezza rispetto al controllo finanziario e allo squilibrio fra paesi forti e paesi deboli. Mai come quest’anno le elezioni europee risultano decisive per il futuro dell’Europa e, al limite, della sopravvivenza dell’integrazione europea. Tutti i partiti si presentano all’appuntamento elettorale con un atteggiamento critico verso l’Unione europea. In alcuni (Lega, Cinque Stelle) l’atteggiamento critico si traduce in una sostanziale dichiarazione di fallimento e nell’appello a sciogliere i vincoli: sicuramente a ritornare alle monete nazionali. In altri l’atteggiamento non è così radicale, ma la criticità sfiora il negazionismo (Forza Italia) ovvero propone una visione alternativa, che liquidi la bancocrazia e rimetta la politica (in termini di uguaglianza e di primato della società sulla finanza) al centro dell’iniziativa (l’Altra Europa, il raggruppamento che fa capo al greco Tsi- M pras). Più difficile è il compito dei “lealisti”, sui quali (Partito Democratico, Nuovo Centrodestra, centristi) si vuol far ricadere l’intera responsabilità dello sfascio. La partita soprattutto per Renzi è particolarmente difficile, perché, da capo di governo, non può permettersi la facile demagogia dei negazionisti; ma non può nel contempo sottrarsi all’obbligo di rivendicare un’Europa che non sia prigioniera di parametri economicistici e di una logica liberistica per la quale il “rigore” ha un volto troppo spesso inumano. È qui l’inestricabile intreccio fra le elezioni europee e le vicende italiane. Matteo Renzi cerca in questa consultazione una sostanziale legittimazione politica al suo anomalo insediamento a Palazzo Chigi. La sua vigorosa, frenetica azione politica è stata caratterizzata in questi pochi mesi dal preciso intento di ottenere (anche con qualche iniziativa non priva di demagogia) un vasto consenso popolare. La sua sfida è soprattutto questa: vincere alle elezioni europee per consolidarsi in Italia. In questo anche il tanto decantato “semestre europeo” ha una funzione non trascurabile. Che cosa è il semestre europeo? È un periodo nel quale a turno tutti i paesi della UE esercitano la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, da non confondere con la Presidenza del Consiglio (il belga Van Rompuy) né con la Presidenza della Commissione Europea (il portoghese Barroso). Questi ultimi sono due ruoli che pesano. Il “semestre” ha senso solo se chi lo presiede ha capacità di spettacolo, di comunicazione, di presenzialismo. Renzi ha sicuramente queste caratteristiche e può essere in grado di dare contenuti politici a un ruolo in sé poco significativo. Un Presidente del Consiglio dell’Unione, se sa stare sul proscenio, può conquistare un potere contrattuale decisivo nel portare l’Italia e l’Europa verso un patto continentale che non subordini al rigore lo sviluppo e il benessere dei popoli. Piero Pantucci Elezioni europee: istruzioni per l’uso I l 25 maggio 500 milioni di cittadini sono chiamati a rinnovare il Parlamento europeo. In Italia si eleggono 73 deputati, con un sistema proporzionale basato su 5 collegi e uno sbarramento del 4%. I collegi sono: Nord-Ovest (20 deputati eletti tra Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta), Nord-Est (14 deputati eletti tra Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna), Centro (14 deputati eletti tra Toscana, Umbria, Marche e Lazio), Sud (17 deputati eletti tra Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria), Isole (8 deputati eletti tra Sicilia e Sardegna). Si vota solo domenica 25 maggio, dalle ore 7 alle 23. Per votare bisogna presentarsi al seggio con documento d’identità valido e tessera elettorale. Le preferenze L’elezione avviene tramite un sistema di voto proporzionale a “tripla preferenza di genere”. Ogni elettore può esprimere fino a tre preferenze, purché una sia di un candidato di sesso diverso dagli altri due. Pena l’annullamento del voto. Come funziona la “macchina”, tra Strasburgo e Bruxelles Il Parlamento europeo è composto da 766 deputati, eletti nei 28 Stati membri dell’Unione europea allargata (ma con il voto di maggio 2014 se ne eleggeranno 751). Dal 1979 i deputati sono eletti a suffragio universale diretto per un periodo di 5 anni. Ogni paese stabilisce le proprie modalità elettorali ma deve garantire l’uguaglianza di genere e la segretezza del voto. Per le elezioni europee vige il sistema proporzionale. L’età del voto è fissata a 18 anni, salvo in Austria dove si vota a 16 anni. I seggi sono ripartiti in base alla popolazione di ciascuno Stato membro. Le donne rappresentano un po’ più di un terzo dei deputati europei, che sono raggruppati per affinità politiche e non per nazionalità. I deputati europei dividono il loro tempo tra le proprie circoscrizioni elettorali, Strasburgo (foto in alto a destra) – dove il Parlamento europeo si riunisce in seduta plenaria 12 volte l’anno – e Bruxelles, dove partecipano a ulteriori tornate, nonché a riunioni di commissione e dei gruppi politici. Si elegge il presidente della Commissione europea Per la prima volta il voto serve anche a eleggere il presidente della Commissione europea (che succederà nell’autunno 2014 all’attuale presidente, Manuel Barroso), carica per la quale ogni partito indica un proprio nome. La Commissione europea è l’organismo che propone e applica le leggi UE, in pratica è la custode dei trattati e il ramo esecutivo dell’UE. Su 13 partiti politici europei, cinque hanno nominato un candidato per sostituire l’attuale presidente della commissione. L’EPP (Partito Popolare) ha nominato Jean-Claude Juncker, ex primo ministro del Lussemburgo ed ex presidente dell’Eurogruppo, il PES (Partito Socialistta) ha candidato Martin Schulz, attuale presidente del Parlamento Europeo, i Liberali e i Democratici hanno optato per Guy Verhofstadt, ex primo ministro del Belgio e attuale leader del gruppo dei Liberali al PE, i Verdi hanno nominato una coppia di deputati, il francese José Bové e il tedesco Ska Keller, mentre la Sinistra Europea ha proposto Alexis Tsipras, leader del partito greco SYRIZA. La nuova maggioranza politica che emergerà dalle elezioni, contribuirà a formulare la legislazione europea per i prossimi cinque anni, in settori che spaziano dal mercato unico alle libertà civili. Il Parlamento, unica istituzione europea eletta a suffragio diretto, è oggi uno dei cardini del sistema decisionale europeo e contribuisce all’elaborazione di quasi tutte le leggi dell’UE in parità con i governi nazionali. Per maggiori informazioni: www.europarlamento24.eu; www.interno.gov.it/mininterno/site/it/.../europee_amministrative_2014 G.T. letta al Senato nel 1996, nei cinque anni di governo del centrosinistra l’onorevole Toia è stata ministro per le Politiche comunitarie e ministro per i Rapporti con il Parlamento. Eurodeputato dal 2004, è vicepresidente della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia. Per conoscere il suo programma e lo spirito con cui si ricandida al Parlamento europeo, le abbiamo rivolto qualche domanda. Ecco le sue risposte, dalle quali traspare ottimismo, fiducia e molto realismo. Perché «...se non siamo presenti con costanza e impegno», commenta, «rischiamo di perdere molti treni». E Onorevole Toia, dopo due mandati al Parlamento Europeo, qual è il suo bilancio? «Innanzitutto vorrei sinceramente dire che è il bilancio di chi non si è risparmiata e ha lavorato con impegno per gli interessi del proprio paese e del proprio territorio. In Europa c’è molto da lavorare per tutti, perché stiamo parlando di una grande e complessa realtà che ha ancora molte potenzialità da sviluppare e nella quale ognuno deve dare il proprio contributo per riuscire a cogliere le opportunità. Ovviamente il bilancio più sincero spetta agli elettori, ma posso solo dire che ciò di cui abbiamo bisogno, per farci valere, è di persone che credono nell’Europa e che siano a loro volta credibili. Non ci occorrono opportunisti che a fini elettorali sanno solo lamentarsi, fare spettacolo o mostrare muscoli. La concorrenza fra paesi è molto forte e la mia esperienza mi dice che se non siamo presenti con molta costanza e impegno rischiamo di perdere molti treni, di lamentarci a posteriori e, alla fine, di non fare il bene del nostro Paese. Occorre dunque “tirarci su le maniche” e investire il nostri impegno e la nostra fiducia nel progetto europeo». Può dirci tre obiettivi per i quali nelle precedenti legislature si è battuta ottenendo un risultato positivo? «I dossier che segue un parlamentare Europeo che ha voglia di lavorare sono molti, ma ci sono tre temi particolarmente importanti alla cui approvazione ho contribuito direttamente. Il primo riguarda la tutela dell’origine dei prodotti, il cosiddetto “Made in”: la nostra manifattura, soprattutto quella di qualità, può trovare in questa “indicazione di origine” un valido supporto. In questo caso abbiamo avuto la capacità di farci valere nonostante le resistenze di alcuni paesi nordici, molto più interessati agli aspetti finanziari e commerciali che non alla produzione. In questo pacchetto infatti sono previste regole stringenti per la valutazione della provenienza dei prodotti permettendo al consumatore di essere maggiormente consapevole e più sicuro e tutelando la qualità delle nostre aziende. Il secondo risultato importante è il programma di ricerche “Horizon 2020”, che supporta non solo la ricerca di base ma anche lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, perché rivolto anche alle imprese per favorire la competitività delle PMI (piccole e medie imprese) e quindi la loro capacità di stare sul mercato. Questo pacchetto ha avuto lo stanziamento più ingente, circa 80 miliardi di euro, perché convinti che la ricerca e l’innovazione siano il volano per rilanciare l’economia dei paesi. Il terzo riguarda proprio il lavoro. Con il programma “Cosme” per le piccole e medie imprese e interventi per le cooperative, compresa l’attenzione nella direttiva appalti, abbiamo voluto creare strumenti utili a superare questa crisi. Non posso però non fare almeno un accenno all’agenda digitale e a tutti i fondi (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e Fondo Sociale Europeo) che porteranno molte risorse alle regioni per lo sviluppo dei territori e l’occupazione». Quali sono le sfide che si troverà di fronte la prossima legislatura e su quali temi si impegnerà in particolare? «Io sono ottimista di natura e sono convinta che la prossima sarà la legislatura in cui l’Europa, come istituzione politica, “nascerà veramente” e, io spero, in un’ottica federalista. Ci sarà una prevedibile avanzata degli euroscettici che ci obbligherà a far finalmente maturare politicamente questo colosso che a molti appare troppo burocratico. Accanto alla sfida politica c’è la sfida economica: la nuova Europa dovrà porre al primo punto lo sviluppo, la crescita economica e il lavoro e solo così potrà fare anche la politica del rigore. Sicuramente, se verrò rieletta, porterò avanti progetti iniziati già durante questo mandato. Innanzitutto farò in modo che le ingenti risorse messe a disposizione da Bruxelles vengano sfruttate appieno nel nostro Paese incentivando le istituzioni, a tutti i livelli, a ricoprire un ruolo più attivo nella fase ascendente di programmazione dei fondi europei e in quella di spesa. E poi mi batterò con ancora più forza su alcuni dei temi a me cari: il mondo dell’economia sociale, il mondo della disabilità, la realtà delle PMI e le opportunità dell’innovazione. Chiederò anche una direttiva europea per la tutela delle donne dalla violenza e chiederò all’Europa che diventi un campione, al suo interno e nel mondo, della tutela dei bambini, cosa che oggi non si fa abbastanza». Pensa che nel semestre europeo a guida italiana il Presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi possa svolgere un ruolo di stimolo, soprattutto per quanto riguarda le politiche di sviluppo e contro la disoccupazione? «Tutta l’Europa ha un problema molto serio con il lavoro e con il rilancio del proprio sistema produttivo. La crisi ci ha piegati, anche se alcuni segnali blandi di ripresa iniziano a vedersi. Il tema del lavoro e della politica industriale sono priorità del Semestre. Certamente il presidente Renzi ha una grande energia, ottime idee e grande voglia di fare e di fare in fretta. Insomma è il nuovo volto dinamico dell’Europa che vogliamo, per cui sarà sicuramente uno stimolo e otterrà sicuramente buoni risultati nel Semestre». Giovanna Tettamanzi 6 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 Milanosud incontra il Priore dell’Abbazia di Chiaravalle «Chi voglia passare anche solo un giorno con noi è il benvenuto» Padre Stefano ci racconta come si svolge la giornata dei monaci cistercensi che vivono nel gioiello medievale alle porte della nostra zona Il monastero e il Borgo L Segue dalla prima Solo la presenza dei monaci, la loro fede e il loro incessante impegno fanno sì che un luogo tanto splendido e ricco di storia non cada in rovina. E la nostra intervista con il Priore Padre Stefano ha proprio lo scopo di stimolare tutti quei milanesi che conoscono l’Abbazia solo “per sentito dire”: li invitiamo caldamente ad andarla a visitare. Si troveranno in un mondo “fuori dal mondo”? No, potranno invece scoprire un universo straordinario immerso nella contemporaneità, fatto di bellezza, preghiera e lavoro. Padre, voi professate la regola benedettina: come si adatta questa regola alla vita del ventunesimo secolo? «La regola di San Benedetto che noi professiamo ha attraversato molti secoli ed è arrivata fino al ventunesimo. Questo vuol dire che ha una grande capacità di adattamento, di mettersi dentro la vita perché quello che propone è vivere». Come vive un monaco cistercense? Quali sono i suoi doveri verso il Priore e verso gli altri monaci? «I rapporti all’interno di una comunità monastica, sia benedettina che cistercense, sono ispirati al Vangelo e alla regola benedettina. Il Santo dice: “Si venerino gli anziani e si amino i più giovani”, due criteri fondamentali per la nostra esistenza. Una venerazione che è un rispetto per l’anziano, per la sua età, per la sua esperienza e per la sua vita e un amore per il giovane. Il giovane ha bisogno di essere amato e custodito. La regola stabilisce la modalità di questo rapporto che si basa su una stima reciproca, che noi più onestamente chiamiamo obbedienza ed è sia verso l’abate sia verso i confratelli». noi è un altro, è la ricerca di Dio». Com’è scandita la vostra giornata? «Possiamo dividere la nostra giornata in tre parti, di otto ore ciascuna. Otto ore di sonno – forse sono un po’ di meno – poi otto ore di preghiera, mentre le altre otto sono dedicate al lavoro. Ogni monaco ha una propria mansione e una propria responsabilità, e in queste otto ore trovano spazio anche il tempo per mangiare e un po’ di riposo durante la giornata». Qual è l’importanza del canto gregoriano durante la Liturgia delle Ore? «Il canto gregoriano è nato basandosi sulla parola di Dio ed è quindi mettere in musica quella parola. La custodia di un patrimonio non è assolutamente nostalgia del passato, ma è accogliere invece una tradizione che fa cantare la parola di Dio. Quando una persona canta è più facilmente coinvolta nei concetti che esprime cantando». Può parlarci dei momenti di preghiera? «E’ suddivisa in due grandi blocchi, al mattino dalle 4,20 per circa un’ora e alla sera dalle 17,30 fino alle 20,30. La preghiera può essere corale, quindi assieme e in chiesa, e può essere preghiera personale, ovvero lectio e meditazione individuali. Il tempo non è scandito dall’orologio che portiamo al posto: l’orologio del monastero è la preghiera. La giornata di un monaco inizia come S. Benedetto vuole, con la preghiera delle 4,20 del mattino che, come ho detto, dura quasi un’ora. Il canto delle Lodi è alle 6 ed è quello che apre praticamente la giornata. “Terza” è alle 8 [I Cistercensi si riuniscono in preghiera durante la giornata a ore prestabilite secondo la Liturgia delle Ore, NdR]; “sesta” a mezzogiorno; “nona” alle 14,45. Questi momenti di preghiera collettivi, in cui eseguiamo sempre dei canti gregoriani, richiamano a quello che per noi è l’essenziale: siamo qui unicamente per cercare Dio. La preghiera del Vespro, alle 18,30 chiude la giornata, e per ultima c’è la preghiera di compieta, alle 20,15. Al mattino le forze si sono ristorate grazie al sonno quindi la preghiera è lunga, alla sera si è un po’ stanchi quindi è più breve. L’andare a pregare tutti assieme in coro ovviamente interrompe il lavoro di ciascuno di noi e libera dalla dipendenza di finire ad ogni costo quello che si sta facendo. Il vero lavoro per # $ % "&' Durante i pasti si sta in silenzio ascoltando un monaco che legge brani, tratti dai Vangeli o dalle Sacre Scritture: anche questo è uno dei precetti della regola benedettina? «Quando San Benedetto parla del silenzio usa una parola latina che è “taciturnitas”. Per noi il silenzio è fondamentale perché se si vuole imparare a parlare necessariamente si deve imparare ad ascoltare. All’interno della giornata il clima è quello di silenzio e durante i pasti il silenzio è finalizzato a indurre il monaco a ricordare che non deve nutrire solo il corpo ma soprattutto lo spirito. La lettura dei brani fa parte di una serie di impegni chiamati conventuali, che durano una settimana. Il monaco di turno legge per sette giorni durante i pasti, per edificare i propri confratelli. E’ una rotazione che applichiamo sia per leggere sia per servire a tavola come per altre mansioni: ad esempio, lavare i piatti». Si sente parlare spesso di crisi delle vocazioni, ne subite gli effetti anche voi? «La crisi si sente e non da oggi. Posso dire però che questo monastero è un’eccezione, su 19 monaci più della metà ha meno di quarant’anni. Solo il Signore può dire il perché, io non sono andato a cercarli, sono venuti loro». ( )& & , * + "&' !"!! &' , - .. / 0( PHQWL DUUHGDP VD OD O z z z1 d u u h g d p h q w l v d o d 1 f r p DUUHGDPHQWL H PRELOL VX PLVXUD R IIHU WD GHO PHV H PDWHUDVVL PHPRU\/ PROOH LQVDFFKHW WW WDWH/ RUWRSHGLFL WUDGL]LRQDOL VFRQWDWL GHO= 83 53( 63( 73( YLD YROY OYLQLR 9 P PLODQR OD W1 35;<84;955 hpdlo= lqirCduuhgdphqwlvdod1frp ( Alcuni dei suoi confratelli vengono dall’estero: che collegamenti ha l’Abbazia con gli altri monasteri cistercensi nel mondo? «Ogni monastero è autonomo ma questo non impedisce uno scambio con gli altri monasteri cistercensi sparsi nel mondo. Ogni anno i giovani professi monaci e monache si trovano per un mese in casa generalizia per un corso di formazione. Questo corso diventa un’occasione di scambio tra un monastero e un altro. Presso di noi abbiamo attualmente un fratello sudamericano e uno africano – c’è anche un cileno, ma è solo in transito – la loro presenza è dovuta alla chiusura del monastero di cui facevano parte: invece di tornare nei loro paesi sono venuti qui». Chi sono gli oblati e che ruolo hanno in quest’Abbazia? «L’oblato è una persona che ha il desiderio di vivere in monastero ma che per un qualsiasi motivo non si sente o non può assumere l’impegno dei voti. Oblato significa letteralmente “donato”, ed è una persona che si dona al monastero. La persona che sente questo desiderio, che valutiamo caso per caso, fa un suo cammino di formazione e si impegna a vivere regolarmente all’interno senza però essere tenuto, come il monaco, a osservarne tutta la disciplina. Stabilisce con il priore i propri ambiti e i propri doveri come, ad esempio, venire in coro in certi momenti oppure fare un certo tipo di lavoro. Ci sono poi gli oblati che noi chiamiamo secolari, o esterni, persone che nel loro cammino di crescita spirituale sentono un particolare “feeling” con questo monastero e scelgono la regola di San Benedetto come elemento ispiratore della loro esistenza, pur vivendo a casa loro con le proprie famiglie». A differenza di altri monasteri, l’Abbazia ha una foresteria, per laici e religiosi: com’è organizzata? «San Benedetto ha voluto che ogni monastero avesse una foresteria e c’è un capitolo ben preciso in cui si parla dell’ospite e del modo di accoglierlo. I monaci vivono dentro al monastero ma le sue porte devono essere aperte, con senso di accoglienza e disponibilità verso tutti. Chi arriva, chiunque esso sia, può condividere l’esperienza della nostra vita, anche solo parzialmente. Noi abbiamo solo otto stanze e chi vuole venire deve prendere prima contatti con il monaco incaricato di gestire la foresteria. Poi può passare qui da noi tutto il tempo che desidera, secondo la sua necessità. L’ospite non ha l’obbligo di seguire tutta la liturgia, è libero di pregare per conto proprio o di meditare, oppure passare un tempo di riflessione. Noi non andiamo in giro a predicare ed è il benvenuto chiunque voglia passare anche solo un giorno con noi». Un giovane può venire da voi a fare un percorso spirituale per capire se quella che sta vivendo è vera vocazione? «Sì, è possibile e di solito i primi contatti sono proprio con la foresteria. Alcuni ospiti sentono il bisogno di tornare o di parlare con qualcuno e chi lo desidera può essere accompagnato in un percorso di discernimento. Se una persona viene qui con questo spirito, anche il suo stare in foresteria avrà un senso diverso, il suo occhio avrà un’attenzione particolare e la comunità avrà per lui un’attenzione speciale. Insomma potrà condividere qualcosa in più rispetto a tutti gli altri ospiti. Diamo a chi ce lo chiede gli strumenti per comprendere se la propria è vera vocazione e soprattutto se in lui c’è la forza per vivere questa vita». Chiara Zampagni a chiesa costituisce uno dei primi esempi di architettura gotica in Italia, e grazie alle bonifiche dei terreni e alle opere idrauliche dei monaci che la abitavano, fu fondamentale per lo sviluppo economico della bassa milanese nei secoli successivi alla sua fondazione (XII secolo). Il Cardinale Martini amava definire l’Abbazia di Chiaravalle “una comunità monastica come un baluardo spirituale alle porte della grande città”. Ed è effettivamente così, perché i cistercensi cercano di aiutare Milano e le comunità che li circondano a non perdere il senso profondo della vita, però senza alcuna propaganda. Inoltre, riprendendo le parole di un altro cardinale, Schuster, che diceva: “a Milano si lavora tanto ma si prega poco…”, si può certamente sostenere che i monaci rappresentano un elemento di “bilanciamento”: pregano tanto, ma non solo. Il monastero si mantiene con un’attività propria: secondo la regola di San Benedetto, i monaci devono guadagnarsi il pane. «Il Santo ha voluto che ogni monaco lavorasse, come qualsiasi altra persona», commenta il Priore. Attualmente, per i 19 monaci che abitano l’Abbazia, il sostentamento viene da un’azienda agricola: hanno un po’ di animali che procurano uova e carne; hanno anche un orto e poi c’è la foresteria. Sono questi i due grossi cespiti che consentono ai monaci di mantenersi. «Poi la Provvidenza trova le sue strade”, spiega padre Stefano, “e il suo aiuto non manca mai!». C. Z. La curiosità L a torre viene chiamata nel dialetto milanese “Ciribiciaccola”. I “ciribiciaccolini” sono forse i frati dell’abbazia o le colonnine lavorate minuziosamente della torre o, ancora, i piccoli della cicogna che in passato nidificava sulla torre, dal verso dei cicognini (“ciri”) e lo sbattere del becco della cicogna contro le colonnine. ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 7 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 8 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 Le cascine Monluè e San Bernardo rinascono per Expo Partono le prime convocazioni di Aler (molto a rilento) agli sfrattati per le assegnazioni degli alloggi. I lavori a Gratosoglio Sud slittano a fine mese Case popolari Stadera e Gratosoglio, ancora promesse Consigliere regionale Onorio Rosati. ncora emergenza casa. Ormai ne parliamo praticamente tutti i mesi, perché non riusciamo a concepire come si possa in Italia, in una città come Milano, tollerare situazioni al limite della convivenza civile. L’evidenza dell’incapacità di Aler – e quindi di Regione Lombardia che ne è proprietaria al 100% - è palese. L’avvio dei lavori (tre annunci di inizio lavori solo negli ultimi due anni) su tetti e facciate dei palazzi di Gratosoglio sud è ancora slittata. Si era detto fine aprile, ora l’assessore alla Casa della Regione Paola Bulbarelli parla di fine maggio per i primi 4 palazzi di via Saponaro e via Baroni. Rimane fissato per ottobre l’inizio dei lavori sugli altri 6 palazzi, ma i dubbi sul rispetto delle date, aumentano. «Finché non vediamo l’inizio dei lavori non ci crediamo» ci conferma scettico Livio Manera, storico coordinatore del Comitato di quartiere. Notizie più contrastanti invece sull’interrogazione del consigliere regionale Onorio Rosati (Pd), in cui chiedeva di provvedere alle assegnazioni dei 150 al- A loggi vuoti ma in buono stato del Gratosoglio, a famiglie in grado di provvedere alla piccola manutenzione, scalando poi le spese dagli affitti. Nella risposta fatta pervenire al consigliere Rosati, l’assessore Bulbarelli ha dichiarato che Aler intende procedere con bandi proprio di questo tipo. Aggiungendo, nel merito dei 150 alloggi segnalati nell’interrogazione, che per questi sono state stanziate le risorse per la loro sistemazione e «L’avvio dei lavori di ristrutturazione di tali alloggi [i 150 di Gratosoglio. NdR] è previsto entro il corrente mese e il loro completamento dovrebbe avvenire entro il mese di novembre di quest’anno». Purtroppo, però, anche in questo caso, da Gratosoglio non arrivano notizie di lavori negli appartamenti sfitti, e il rischio di ulteriori ritardi è dietro l’angolo. Inoltre non si capisce perché queste risorse non siano state dirottate su alloggi che necessitano di lavori straordinari, mentre sui 150 alloggi in migliori condizioni non si sia proceduto subito con bandi che coinvolgono le famiglie affittuarie nelle spese di manutenzione. Riguardo il problema delle 250 famiglie sfrattate assegnatarie, segnaliamo che nei giorni scorsi sono avvenute le prime convocazioni da parte di Aler. Si tratta di un primo importante passo, certo la cadenza è troppo lenta per soddisfare le esigenze di chi è senza casa. Intanto segnaliamo che Il Sunia ha chiesto un incontro con Aler per istituire un tavolo di confronto sui criteri di assegnazione. Nessuna notizia invece né sul fronte della richiesta al Governo di nominare il sindaco Giuliano Pisapia commissario Uno degli appartartamenti chiusi di via Barrili 9, che il Sunia indica come assegnabili da subito. L’associazione no profit si trova in via Marco d’Agrate 11 Primavera con la Casa per la Pace: le attività che fanno fiorire la città ultura, convivenza, pace, educazione. Sono alcune parole chiave che possono essere utilizzate per descrivere l’impegno sociale della Casa per la Pace di via Marco d’Agrate 11, una delle associazioni no-profit che con le sue svariate attività, volte a promuovere la convivenza tra i popoli, l’integrazione e l’intercultura, contribuisce a garantire la ricchezza culturale che caratterizza la zona sud della nostra città. Per capire come agisce e qual è la filosofia di questa associazione, iniziamo a dare uno sguardo agli appuntamenti più importanti previsti per questo mese. Una delle interessanti iniziative che la Casa per la Pace ha organizzato per il mese di maggio è “Non solo vacanze”, in collaborazione con l’associazione Joint e con Informagiovani del Comune di Milano. A questo evento parteciperanno 15 associazioni con l’obiettivo di presentare diverse alternative per trascorrere le vacanze estive in modo diverso dal solito: dagli scambi internazionali ai campi di lavoro, alle alternative di viaggio a piedi o in bicicletta. L’appuntamento è mercoledì 7 maggio alla Fabbrica del Vapore, in via Giulio Procaccini 4, dalle 17.30 alle 20. Rimanendo nell’ambito delle vacanze alternative, venerdì 9 maggio alle ore 21, presso la Casa per la Pace, avrà luogo l’imperdibile presentazione del viaggio di conoscenza in Palestina, che viene organizzato ogni anno per garantire ai partecipanti una maggiore consapevolezza delle cause e degli esiti del conflitto che vede protagonisti Israele e Palestina. Il viaggio, che prevede l’incontro con le associazioni locali e i civili, che vivono ogni giorno a stretto contatto con il conflitto, ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini italiani su questa importante pagina della storia contemporanea, e di avvicinarli al mondo della resistenza non violenta e dei diritti umani, temi che la Casa per la Pace si impegna a promuovere in tutte le sue attività. Ma l’impegno nell’educare alla cittadinanza attiva e consapevole non finisce qui: la Casa per la Pace par- C teciperà domenica 18 maggio in piazza Gabriele Rosa, dalle 14.30 alle 19.30, alla seconda edizione del progetto “5Rper5quartieri” - eventi e iniziative per l’ambiente, pratiche di uso e riuso nella città pubblica, promosso dal Comune di Milano in collaborazione con Amsa. Attenendosi ai temi delle 5 R (Raccolgo, Riciclo, Riduco, Riuso, Rispetto), le 15 realtà che parteciperanno all’evento organizzeranno svariati laboratori che saranno aperti a tutti i cittadini, grandi e piccini. Inoltre, per dare spazio ai giovani laureati che desiderino coinvolgere il pubblico con gli argomenti delle proprie tesi, è stato creato il progetto “Fuori di Tesi”. Nell’ambito di questo progetto, mercoledì 21 maggio alle ore 20.30, presso il Consiglio di Zona 4 in via Oglio 18, due giovani donne esporranno i loro elaborati: Zaira Mezzadra con “Diego Rivera, pittore della rivoluzione sociale nel Messico degli anni Venti”, e Giulia Brusati con “Lingue migranti e identità: interviste a immigrati ispanofoni”. In ultimo, parliamo di cibo. Quale mezzo migliore per promuovere cultura e condivisione? Questo mese è stato organizzato un aperitivo palestinese di autofinanziamento per sostenere il viaggio in Palestina di quest’estate e l’appuntamento per conoscere più da vicino la cultura di questo paese, per vivere una serata diversa dal solito e sostenere l’associazione, è sabato 24 maggio, presso Aps Colore in via Moncucco 29, dalle 19.30 alle 23.30. Insomma, tante iniziative che contribuiscono a dare vitalità continua alla nostra città e a rendere partecipi e consapevoli i suoi cittadini. Partecipate numerosi! Per conoscere tutte le altre attività della Casa per la pace potete consultare il sito www.casaperlapacemilano.it e per info potete scrivere una e-mail a [email protected] Elisa Paci straordinario per l’emergenza casa, in modo da accelerare tutte le procedure, né sull’ipotesi di togliere ad Aler la gestione degli circa 33mila alloggi. Si sarebbe dovuto decidere entro marzo se costituire un’azienda dedicata, ma anche in questo caso agli annunci non hanno corrisposto i fatti. Stefano Ferri Intervista video a chi è senza casa S ul sito www.milanosud.it Lucia, Maria e Sabrina parlano della loro esperienza di sfrattate, costrette a vivere presso amici o parenti. Vita da sfrattati T re famiglie, a rappresentarle tre signore italiane, come quelle che si incontrano al mercato a fare la spesa. Dignitosamente ci dicono una verità terribile: «Siamo senza casa». È successo il 4 aprile scorso al quartiere Stadera, nel tour organizzato dal Sunia, per mostrare a tutti che le case ci sono, ma sono vuote. E sono un terribile spreco, ma soprattutto un atto di indifferenza insopportabile, per chi è costretto a vivere situazioni limite. Come Lucia, 70 anni, assegnataria numero 13, dopo che è stata sfrattata per morosità incolpevole, una anno fa da una casa vicino a via Meda, ora vive a casa di un amica, in un palazzo senza ascensore, che costringe il marito disabile a stare sempre in casa. «Non so come faccio ad andare avanti», ci racconta, nonostante tutto con un’aria serena. Poi c’è Sabrina, 45 anni, occhi bassi, assegnataria numero 91, sfrattata per morosità incolpevole due mesi fa. Lei vive con la figlia più piccola da amici, il maschio grande vive da altri amici, il marito nel furgone del cognato. Si vedono per pranzo «una volta qua e una volta là e la vita si fa sempre più dura: cominciamo ad avere crisi d’ansia». Infine Maria, vedova, assegnataria numero 53, pensione minima. Ha vissuto per 43 anni allo Stadera, in una casa di un ente previdenziale, che per finita locazione ha dovuto lasciare nel novembre scorso. Ora vive a casa di amici, fuori Milano. Domani chissà. Questa situazione le ha provocato la gastrite. «Queste tre coraggiose signore – ci spiega Viviana De Filippis del Sunia – sono disposte a entrare da subito negli alloggi sfitti e in buono stato di questo quartiere, che sono almeno una ventina, facendosi carico delle spese di messa a norma o di piccola ristrutturazione, da scalare dagli affitti futuri. Non vediamo altre soluzioni a breve termine per risolvere almeno in parte il problema di chi è assegnatario ormai da mesi, ma è costretto a vivere in condizioni di emergenza, senza una casa propria. A Milano – conclude Viviana – di famiglie assegnatarie nelle condizioni delle tre signore ce ne sono 250, mentre gli alloggi vuoti sono oltre 5mila: è il momento di agire, non si può aspettare oltre». È passato un mese dall’intervista, ma per Lucia, Sabrina e Maria la situazione non è cambiata (in meglio). S. F. Il Comune di Milano ha assegnato la Cascina Monluè a una rete del terzo settore, con realtà di diversa entità e provenienza: ne fanno parte il consorzio Farsi Prossimo, la cooperativa La Cordata Onlus, la cooperativa Lo Specchio Onlus, l’associazione La Grangia di Monluè Onlus, l’associazione La Nostra Comunità Onlus, l’associazione Famiglie Ancora Onlus e l’impresa individuale Delle Donne Emilio. Questa cascina diventerà un luogo polifunzionale che ospiterà attività socio-culturali e strutture di accoglienza e ristoro, in modo da favorire l’aggregazione multiculturale e valorizzare il tessuto sociale e d’impresa esistente sul territorio. Vi saranno anche laboratori di artigianato, arte e cultura. Una parte del terreno circostante verrà destinato a orti, alla cura dei quali potranno dedicarsi anche cittadini del quartiere e gli ospiti della struttura. La cascina sarà sistemata anche per accogliere famiglie con bambini. La Cascina San Bernardo, in via Sant’Arialdo a Chiaravalle, è stata assegnata, sempre dal Comune, alla Società Umanitaria. Il progetto prevede una fattoria e un luogo di formazione culturale, con attenzione all’agricoltura e alla ricettività. Vi saranno presenti attività per avvicinare i bambini e i ragazzi milanesi alla vita agricola. Sono previsti laboratori artigianali e corsi di formazione. La Società Umanitaria provvederà, inoltre, alla realizzazione e alla gestione del “Giardino dei Frutti Antichi”, all’interno del Parco della Vettabbia. Entrambe le cascine inizieranno ad avviare le prime attività in occasione di Expo 2015. Claudio Muzzana 5Rper5quartieri al Gratosoglio Raccolgo, Riciclo, Riduco, Riuso, Rispetto. Una settimana per l’ambiente, le pratiche d’uso e riuso nella città pubblica al 18 al 25 maggio i cinque Laboratori dei Quartieri Gratosoglio, Mazzini, Molise, Calvairate, Ponte Lambro e San Siro, facenti capo al Servizio Contratti di Quartiere dell’Assessorato alla Casa del Comune di Milano, presenteranno la seconda edizione di “5Rper5quartieri. Una settimana per l’ambiente, le pratiche d’uso e riuso nella città pubblica”. Ogni quartiere sarà animato da iniziative ed eventi, alcuni specifici ed altri comuni a tutti e cinque i contesti. Tra questi vi saranno i “Laboratori informativi” sulla raccolta differenziata; l’azione “Sgomberiamo” una raccolta straordinaria di rifiuti ingombranti con la collaborazione di Amsa; iniziative di riuso e scambio di D oggetti (mercatini del baratto). Non mancheranno gli scambi di esperienze tra i vari quartieri. Per esempio gli inquilini delle Autogestioni di Gratosoglio andranno nei quartieri Ponte Lambro e Mazzini a raccontare la loro esperienza; lo spettacolo teatrale “Storia di una città” di Mazzini andrà a esibirsi a Gratosoglio; il laboratorio artistico “Sulle foglie del Lambro” di Ponte Lambro andrà alle scuole elementari di Gratosoglio; così come ci saranno scambi tra laboratori di riciclo di Molise e San Siro. Il 21 maggio, dalle 9,30 alle 13,30 al Cam di via Parea a Ponte Lambro, i laboratori di quartiere si confronteranno con rappresentanti dei Comuni di Milano, di Torino e Bologna, professori universitari e ricercatori tema “Pratiche d’uso e interventi di riuso nella città pubblica”. Il programma, ancora in via di definizione, prevede per il quartiere Gratosoglio diversi appuntamenti. Venerdì 23 maggio si parte con la raccolta di rifiuti ingombranti “Sgomberiamo”. Si prosegue sabato mattina 24, con la pulizia di una zona verde del quartiere, mentre nel pomeriggio l’istituto Oikos e l’Università dell’Insubria spiegheranno con consumare meno energia in casa. Seguiranno, sempre sabato, una serie di iniziative, come “Il mercato del baratto” a cura di Ornella, Maria Rita e Ama; “e “Lo sport ci unisce!” Torneo di calcio a 5 a cura di “Gratosoglio TVB. Attiva le tue risorse”. Per informazioni: www.laboratoriogratosoglio.it CORMET DI VIA CASCINA BELCASULE Progetto acque pulite, la burocrazia si mette di traverso La Commissione Mobilità incontra i cittadini tenta a ripartire il progetto acque pulite, volute dal CdZ5, dalle guardie ecologiche, con la collaborazione degli agricoltori. Dopo i primi due prelievi, fatti gratuitamente dalla Cormet, presso le cascine degli agricoltori Villa e Meroni, conduttori di aree agricole lungo la via Pescara e Manduria, il progetto ha subito uno stop. La macchina burocratica ha infatti imposto che il prelievo dei rifiuti raccolti dai corsi d’acqua venga fatto da un’azienda vincitrice di bando. E questo nonostante ce ne sia una disposta a farlo gratuitamente. «Stiamo attendendo che il settore Ambiente del Comune ci fornisca le linee guida per fare una gara per cercare un’azienda specializzata che raccolga gratuitamente i rifiuti dai corsi d’acqua – afferma allargando le braccia il presidente del Consiglio di Zona 5 Aldo Ugliano – ma questa è l’Italia, purtroppo». Intanto, grazie alla disponibilità del signor Villa, sollecitata dalla Gev Paolo Forti, nelle settimane scorse gli ortisti di via Pescara hanno potuto lasciare nell’aia dell’agricoltore le lastre di eternit, provenienti dai loro insediamenti, che Amsa ha poi raccolto. Gli ortisti che devono ancora smaltire eternit dovranno ora contattare direttamente Amsa per il ritiro. Stefano Ferri L’11 aprile presso il Cam di via Verro la presidente della Commissione Mobilità Emanuela Duina ha incontrato i cittadini della via Verro e delle vie limitrofe, che da anni protestano per il passaggio dei camion colmi di detriti diretti alla Cormet di via Belcasule. La presidente Duina ha informato i cittadini, che recentemente hanno presentato una petizione in CdZ5, della volontà della Cormet di trovare al più presto un’altra localizzazione per la sede di via Belcasule. Attualmente sono in corso trattative da parte dell’azienda per potersi trasferire in via Campazzino, aldilà della via Ferrrari, verso Ovest, o nella zona industriale di Quintosole. Il CdZ5 insieme al Comune stanno seguendo da vicino la vicenda, per favorire il trasferimento. I cittadini presenti, oltre a chiedere di essere informati periodicamente sull’evoluzione della trattiva, hanno chiesto alle istituzioni di controllare più frequentemente che i camion che si dirigono verso la Cormet procedano a velocità ridotta, anche studiando una segnaletica o altri strumenti più incisivi. È stato chiesto che i mezzi abbiano il cassone coperto, per evitare la dispersione di polveri, e per lo stesso motivo, che i camion in uscita dalla Cormet siano sottoposti a lavaggio delle gomme e che la pulizia della strada da parte di Amsa avvenga più frequentemente. Richiesto infine che sia valutata la messa in sicurezza dell’incrocio tra via Belcasule, via Verro e via Alamanni. S 9 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 10 e 11 maggio al Parco Chiesa Rossa L’11 maggio, partenza dalla scuola di via Bognetti IL 5 APRILE RIMOSSI 400 GRAFFITI Festa Democratica, per discutere e divertirsi usica, giochi, salamelle, cultura e dibattiti. E una lotteria con premi super (un tablet Acer, un ebook reader e un Samsung Galaxy Young). Torna la Festa Democratica al Parco Chiesa Rossa, sabato 10 e domenica 11 maggio, sotto il Portico del Circolo dei Talenti. Lo spirito è quello delle mai dimenticate Feste dell’Unità, che hanno fatto la storia del nostro Paese, in cui si discuteva del futuro e si stava insieme, divertendosi con gli amici e compagni. Ma i temi non possono che essere quelli dei nostri tempi. E gli organizzatori dei circoli Pd Gratosoglio e Clapitz, e dei Giovani Democratici hanno fatto le cose in grande, allestendo un programma molto interessante, con relatori di valore, che ha come tema centrale il ruolo dell’Europa. Durante i due giorni di festa la cucina sarà sempre funzionante e, in caso di pioggia, gli eventi si terranno comunque, sfruttando l’ampia tettoia del Portico del Circolo dei Talenti. Info su: www.pdclapiz.it e www.pdgratosoglio.it M Il programma Sabato 10 maggio Ore 12,30, Pranzo popolare in Cascina Ore 15,30, Torneo di Biliardino (iscrizioni al momento) Ore 17, “L’Italia in Europa”, dibattito sul ruolo politico dell’Italia in Europa. Intervengono: Eleonora Cimbro, Deputato Pd, Membro della Commissione Esteri della Camera; Lia Quartapelle, Deputato Pd, Membro della Commissione Esteri della Camera. Introduce Mattia Cugini, Segretario Circolo Pd Clapiz; modera: Federico Ricca, Segretario Gd zona 5. Ore 21, 2a Edizione del “Naviglio del Jazz” Concerto con i Lumiba Trio. Domenica 11 Maggio Ore 10, “L’Europa in Bicicletta: un viaggio nel tempo con la Si- Secondo Cleaning Day alle Terrazze ella mattinata di sabato 5 aprile, alle Terrazze, c’è stato un importante No Graffiti Day organizzato dal Comitato del quartiere e dall’Associazione Nazionale Antigraffiti. Con gli organizzatori, un gruppo di residenti sono scesi in strada per contrastare il degrado delle scritte vandaliche, sempre più diffuse in molte parti della città. Più di 400 scritte sono state rimosse da una trentina di volontari su un lato del Residence Arcobaleno in via Fraschini 3, da 26 serrande e da 6 cancelli. L’appello lanciato dal Comitato Le Terrazze, che denunciava la situazione di degrado legato alle scritte nel quartiere, è stato raccolto dall’Associazione Nazionale Antigraffiti che, per la seconda volta, è tornata per aggiungere una nuova via alla porzione di quartiere già ripulita nell’aprile del 2013. L’area adottata dal Comitato Le Terrazze un anno fa, è stata continuamente monitorata e tempestivamente ripulita dai nuovi imbrattamenti. L’obiettivo di questi eventi di clean-up è creare esempi virtuosi, attraverso un’azione dal basso, per rcoinvolgere i cittadini nella lotta contro il degrado. Le vernici e i materiali sono stati acquistati con una colletta tra i residenti e gli esercenti del quartiere e il contributo di UnipolSai. Un grazie particolare a: Ecospurghi, la ditta che ha gratuitamente messo a disposizione le proprie idropulitrici per rimuovere le scritte e Milano Color, il colorificio che ha fornito le vernici a prezzo scontato. N gnora Europa”, percorso a tappe nel Parco Agricolo Sud Milano con letture sulla storia dell’UE (si parte dal Parco delle Cascine. Solo in caso di pioggia l’evento si terrà in loco) Ore 11, “Il genere è un diritto?”, dibattito sul ruolo della donna e sulle politiche di genere. Intervengono: Rosaria Iardino Consigliere comunale Pd; Laura Specchio, Responsabile formazione segreteria metropolitana Pd; Natascia Tosoni, Coordinatrice Circolo Pd Vigentino e Presidente commissione Pari Opportunità CdZ5; Maryan Ismail, Responsabile forum diritti del Pd metropolitano. Modera: Enkeleda Koshaj, Pd Gratosoglio Ore 12,30, Pranzo popolare in Cascina Dalle ore 15, Il giro d’Europa in 10 Giochi Dalle ore 17, “Ma quante ne sai?” Quiz interattivo sull’Europa per i Giovani Ore 17, “Il futuro dell’Europa”, confronto fra candidati del Pd alla carica di parlamentari europei. Ne parliamo con: Alessia Mosca, Deputato Pd, capolista per il collegio Nord-Ovest; Antonio Panzeri Deputato uscente e ricandidato al Parlamento Europeo; Patrizia Toia, Deputata uscente e ricandidata al Parlamento Europeo; Brando Benifei, Presidente dell’associazione nazionale EuLab; Paolo Sinigaglia, Presidente Regionale dell’Associazione Italia Nostra. Introduce: Natale Carapellese, Coordinatore Pd zona 5. Modera: Mattia Cugini, Segretario Circolo Pd Clapiz Ore 19.15, Aperitivo di presentazione del libro “La città metropolitana nell’Unione Europea”, con Carmine Pacente, Autore del libro e Responsabile del Servizio Europa della Provincia; e Pierfrancesco Maran, Assessore Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica. Si avvicina la Quattro Passi tutti insieme! a data per quest’anno è quella dell’11 maggio, domenica come sempre. Il ritrovo e lo striscione della partenza sono nel cortile della scuola di via dei Bognetti. Il fischio del via alle ore 9,15 precise lo darà il direttore di gara Massimo Sonzini. In pole position ragazze e ragazzi delle classi quinte che salutano in questo modo la scuola primaria. Poi via di corsa o a passo di marcia, scolari e famiglie lungo il percorso della marcia più bella del Parco Sud, tra prati e fiori di robinie e sambuco. Percorso lungo le vie Campazzino, Verro, Ghini, Fontanili e l’arrivo alla scuola secondaria di via Heine. L Il giardino della scuola ospiterà una kermesse di giochi, dimostrazioni, lotterie fino al momento magico dell’estrazione dei palloni. Eh sì perché quest’anno a nonno Giuliano è riuscita una vera magia: tre palloni originali di AC Milan, FC Internazionale e FC Juventus tutti autenticamente autografati verranno estratti a sorte tra i biglietti in vendita. La marcia è aperta a tutti, i pettorali si vendono tutti i giorni all’ingresso e all’uscita delle scuole dell’Istituto Elsa Morante. Informazioni sul sito dell’Associazione Genitori www.genitorimorante.org Francesco Fontana Renato Iacono Video servizio sul Cleaning Day S ul sitowww.milanosud.itil servizio video della giornata alle Terrazze. Una bella iniziativa al quartiere Basmetto 24 maggio, presso il campo di pallacanestro “Adotta un albero” che successo! 1ª Festa del quartiere Basmetto, con balli, gare e un concorso fotografico on l’arrivo della primavera il quartiere Basmetto è stato rallegrato dall’arrivo di nuovi alberi, che sono stati piantati lungo la strada e nei giardinetti. Il 29 marzo il quartiere già sfoggiava il suo nuovo look: tanti piccoli arbusti, dalle foglie delicate, dal tronco sottile, protetti da una struttura fatta di pali di legno per evitare che si piegassero, erano pronti a partire per una nuova stagione di fioritura e di verde. Sì, una nuova stagione, ma fino a quando? Fino all’arrivo dell’estate torrida e secca, al sole cocente che avrebbe inevitabilmente bruciato i nuovi virgulti e inaridito la terra e le radici. Per evitare una così breve vita stagionale, il comitato Basmetto ha coinvolto tutti gli abitanti del quartiere, con un’iniziativa che avuto un successo strepitoso! C Il 12 e il 13 aprile sono stati invitati ai giardinetti tutti coloro che hanno a cuore l’ambiente e la natura. All’iniziativa “Adotta un albero” hanno aderito in tantissimi, soprattutto bambini, ma anche adulti; ognuno ha scelto un albero di cui prendersi cura, che è stato dovutamente “etichettato” dal nome della persona che lo accudirà e non solo, qualcuno ha addirittura battezzato il proprio albero chiamandolo per nome. Il compito di ciascun neo-giardiniere sarà soprattutto quello di bagnarlo nei mesi estivi per aiutarlo a sopravvivere alla calura estiva. Essendo assente un sistema di irrigazione automatica, questa è parsa ai consiglieri del comitato Basmetto un’ottima occasione non solo per curare il proprio verde, ma anche per sensibilizzare gli abitanti ad una maggiore attenzione dell’ambiente che li circonda. Come detto il successo è stato incredibile! In due giorni tutta la popolazione si è mobilitata e sono stati adottati ben 74 alberi! Ma non è tutto. L’entusiasmo suscitato da questa iniziativa è andato molto oltre: nel quartiere sono comparse decorazioni e fiocchi appesi ai pali di sostegno e addirittura qualcuno ha creato una piccola aiuola di fiori colorati nella rotonda all’ingresso del quartiere (nella foto). Già si vedono ogni giorno persone uscire di casa con secchielli, bottiglie e annaffiatoi e siamo sicuri che così sarà per tutta l’estate perché ognuno vorrà vedere il proprio albero germogliare e crescere. E insieme agli alberi si è risvegliata una popolazione che attendeva solo uno stimolo per fare qualcosa di utile e necessario, al tempo stesso divertente che le infondesse un senso di appartenenza a una comunità. Nadia Mondi l comitato Basmetto per la prima volta dalla sua costituzione, si è lanciato in una nuova sfida, l’organizzazione di una vera e propria festa di quartiere. Dopo tanti anni di lotte e denunce per ripulire il quartiere, correggere gli errori, intervenire nelle situazioni di pericolo o nei problemi ambientali, è giunto il momento del relax e della spensieratezza. Perché anche giocare e divertirsi fa bene alla salute e alla convivenza di quartiere e migliora la qualità di vita. Il 24 maggio 2014, presso il campo di pallacanestro, si terrà la prima edizione della “Festa del Quartiere Basmetto”, una giornata dedicata a grandi e piccini, con giochi, gare, balli, musica e divertimento e salamelle come alla maniera tradizionale delle feste di paese. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Consiglio di Zona 5 nel corso della commissione che si è tenuta il 28 I aprile. Ma andiamo con ordine cominciando a raccontare l’antefatto. Nei giorni scorsi gli abitanti del quartiere si sono visti recapitare nelle caselle di posta un modulo di iscrizione per la partecipazione alla mostra fotografica. Sì, perché ci sarà una mostra fotografica, con tanto di riconoscimento finale, che avrà lo scopo di valorizzare e far conoscere il quartiere attraverso immagini del presente e del passato. Tutti sono invitati a partecipare, la consegna ultima è prevista per il 20 maggio presso un’urna posta al bar Charleston all’ingresso del quartiere e l’esposizione delle fotografie avrà inizio alle ore 11 del giorno della festa. Dal primo pomeriggio inizieranno le attività, introdotte da un breve discorso sul quartiere e sul comitato, per partire poi a tutto gas con giochi dedicati ai ragazzi, tornei di minibasket, basket con A partire dalle 18,30 si darà inizio alle danze organizzate dalla scuola Aisha con balli per i più giovani, seguiti da musica anni 7080, ballo liscio e latinoamericano, il tutto condito con cena a base di salamelle, menù pugliese e dolci. La festa si concluderà con l’estrazione di gli allenatori sportivi della squadra Olympic Team, pallavolo volano, bowling, soft e palla matta. E dopo tanto movimento è previsto il meritato riposo con pane e nutella e la premiazione dei giochi. premi verso le 22,30. È un’occasione ideale per incontrarsi, conoscersi, divertirsi, sentirsi parte di una realtà comunitaria che speriamo abbia il meritato successo di partecipazione e coinvolgimento per tutti. @CHIA CELI HIA A -.celiachia-food.com FOOD www.celiachiafoodmilano.it www.celiachia-food.com www .celiachiafoodmilano.it - www ® Ampia gamma di di PRODOTTI SENZA A GLUTINE, CER RTIFICAT T TI PER CELIACI. CERTIFICATI PRODOTTI BIOLOGICI. 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Circa 4mila posti a disposizione, dal 16 giugno al 5 settembre, in cinque strutture: due sulla riviera ligure (Andora e Pietra Ligure); le altre sulle prealpi: una a Zambla Alta (in Provincia di Bergamo), una a Ghiffa in provincia di Verbania e una a Vacciago in provincia di Novara. Nonostante la crisi e i dolorosi tagli ai bilanci, Milano conserva uno dei simboli del proprio welfare municipale: i servizi estivi per l’infanzia e con una delibera dei giorni scorsi la Giunta ha confermato l’offerta degli scorsi anni e la gratuità di tutte le iniziative per le famiglie con reddito ISEE inferiore ai 6500 euro. In totale sul complesso delle iniziative che rientrano nel programma di quest’anno di “Milano amica dei C bambini” saranno circa 15mila i posti a disposizione. I servizi estivi per l’infanzia non si limitano ai soli soggiorni nelle case vacanza. Per tutto il mese di luglio saranno disponibili 5mila posti per i bambini, dai 3 ai 6 anni, nei centri estivi comunali. I centri estivi per i bambini dai 6 agli 11 anni saranno aperti dal 12 giugno al 25 luglio (in questo caso saranno previsti quattro periodi di frequenza nell’arco delle sei settimane di apertura e sarà possibile frequentare più periodi, anche non consecutivi). Dal 30 giugno al 25 luglio e dal 26 agosto al 5 settembre saranno attivi anche i campus settimanali –articolati su attività tematiche dedicate allo sport, all’arte e alla natura – che potranno essere usufruiti per un massimo di tre settimane a luglio per i ragazzi dai 12 ai 14 anni e fino a due settimane tra agosto e settembre per la fascia dai 6 ai 14 anni. (fonte:ChiAmaMilano.it) Una delibera di Consiglio inserisce l’obbligo nello statuto del Comune Parità di genere a Milano l 29 aprile, il Consiglio comunale di Milano ha approvato con 35 voti favorevoli e nessun contrario, la delibera di modifica dello Statuto che garantisce la presenza di entrambi i generi nella Giunta, negli organi non elettivi del Comune e negli enti, nelle aziende e nelle istituzioni da esso dipendenti. La delibera era stata presentata da 16 consiglieri di vari gruppi di maggioranza e di opposizione. L’amministrazione si adegua così anche formalmente alla Legge 215/2012, che promuove il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli, nelle giunte e negli enti I locali. «La modifica – ha detto l’assessore Chiara Bisconti – formalizza una situazione già in atto: il sindaco Giuliano Pisapia ha composto la Giunta scegliendo un numero pari di donne e di uomini, ha nominato la prima donna nel ruolo di segretario generale del Comune e, per quanto riguarda gli organismi di gestione dipendenti dall’amministrazione, su 123 nomine 64 persone sono di sesso femminile. D’ora in avanti la rappresentanza femminile all’interno del Comune di Milano sarà sempre garantita». (fonte: Ansa) Maec Art Expo 2014 Franco Natalini al concorso di arte contemporanea pochi passi dal Duomo, il nuovo Maec Milan Art & Events Center ha organizzato il primo concorso internazionale d’arte contemporanea. Nella Milano dell’Expo 2015, si è voluto dare visibilità anche all’espressione artistica, creando questo nuovo centro d’arte e dando agli artisti la possibilità di esprimere la propria creatività e farla conoscere al pubblico, promuovere se stessi e mantenere la città di Milano viva e al passo con i tempi anche dal punto di vista artistico. Si tratta di un’iniziativa interessante per favorire la diffusione della cultura e dell’arte e la modernizzazione dell’espressività artistica. Noi di Milanosud già ne sappiamo qualcosa perché abbiamo sempre davanti agli occhi l’esempio del nostro collaboratore e amico Franco Natalini, di cui abbiamo già parlato in passato in merito alle sue creazioni e alla filosofia di vita che egli trasmette nelle sue opere d’arte; una concezione del mondo e del cosmo in continua trasformazione che lo ha portato, negli anni, a sperimentare tecniche e materiali sempre diversi in un’evoluzione continua come lo sono la materia e l’energia. E proprio Franco Natalini ha voluto rendersi partecipe di questa iniziativa del MAEC pro- A " ! Una consulenza gratuita per conoscere il metodo “Cranio-Sacrale Upledger” & 7*(1.(& 5&1.2 &(5&/* 0*72)2 "3/*),*5 38? *66*5* 81& 9&/.)& &/ 7*51&7.9& (21752 . )2/25. (521.(. ,/. 67&7. ). 7*16.21* * . 3.((2/. ).6785'. )*. '&0'.1. D 81 0*72)2 )2/(* (203/*0*17&5* &//& 7*5&3.& 0*).(& (-* /&925& 68 78772 ./ (2532 75&0.7* 81 72((2 /*,,*52 * 5.63*77262 5.92/72 &//* +&6(* (211*77.9&/. * &/ 6.67*0& (5&1.2 6&(5&/* 5./&6(.&1)2 7*16.21. +. 6.(-* *) *027.9* 8*67& 7*(1.(& 0&18&/* (-* 1&6(* .172512 &,/. &11. ,5&;.* &,/. 678). )*/ 27725 "3/*),*5 6. &99.(.1& &/ (2532 1*/ 682 (203/*662 & 3&57.5* )&,/. 648./.'5. 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(*5277. .1*6.2 7&3* (-* (2&).89&12 /D*++*772 )*/ 75&77&0*172 5.)8(*1)2 /D.1+.&00&;.21* * ./ )2/25* 21 -&112 35.1(.3.2 &77.92 &,.6(212 &8 0*17&1)2 /2 63&;.2 75& /& 3*//* * ./ 08 AMBULATORIO MEDICO DENTISTICO S.A.S via F. Lassalle n. 5 - citofono 542 (angolo via Medeghino MM2 Abbiategrasso) 20142 MILANO tel. 0289502680 - cell. 339 56 44 710 [email protected] ponendo una delle sue opere per il concorso. La premiazione si terrà a giugno, noi teniamo le dita incrociate e facciamo il tifo per l’amico Franco, consapevoli che con la sua partecipazione ha dato una spinta qualitativa al concorso stesso. E già voci nell’aria sussurrano che… avremo delle belle sorprese! Restiamo quindi in attesa del responso della giuria, tutti col fiato sospeso in attesa di aggiornamenti che arriveranno puntuali in uno dei prossimi numeri del giornale. Nadia Mondi Direttore Sanitario Dott. Giovanni Pio Grampa si riceve tutti i giorni su appuntamento igiene orale e sbiancamento conservativa - endodonzia - parodontologia odontoiatria infantile ortodonzia pediatrica e adulta anche con tecnica di allineatori sequenziali invisibili protesi fissa e mobile con nuovo materiale biocompatibile senza ganci metallici chirurgia - implantologia agopuntura - riabilitazione neuromotoria fisioterapia - osteopatia medico chirurgo specializzato in estetica e problematiche della pelle 6(2/2 (2035*662 3*5 0.,/.25&5* /& (.5(2 /&;.21* )*/ +/8.)2 /.1+&7.(2 * 1*(*66&5.2 &//& 3*5621& 9*1,212 (216.,/.&7. *6*5(.;. $2,& )& +&5* & (&6& 3*5 &.87&5* ./ +.6.(2 & 5.7529&5* * 0&17*1*5* 81& 326.;.21* (25 5*77& & !*(1.(& 5&1.2 &(5&/* "3/*),*5 = 87./* .1 7877. .1 (&6. ). )2/25* (521.(2 267*2086(2/&5* 675*66 352/81,&72 *0. 21 -& (5&1.* .3*57*16.21* 67.7.(-*;;& *++*77. 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La casa non è un bene voluttuario. Si può dissentire dalle modalità con cui si cerca di procurarsela (molti se la sono fatta abusivamente con la complice latitanza dello Stato), ma è difficile condannare l’umanissimo diritto ad essere insofferenti e disperati se la propria famiglia è priva di un tetto. Il saccheggio di Roma. Gli ultimi a mettere a sacco la nostra capitale furono nel 1527 i Lanzichenecchi, gente un po’ irsuta, che una casa, in Germania, ce l’aveva: la loro preoccupazione non era quella di procurarsene una nuova, ma di distruggere quelle che c’erano. E lo fecero. E fecero ben altro. Molto più modesto il bottino dei moderni Lanzichenecchi. Deplorevole ogni gesto vandalico, ogni vetrina rotta, ogni inconsulta aggressione. Ma è anche profondamente ipocrita pensare che una manifestazione abbia legittimità solo se non arreca alcun genere di fastidio, se passa col verde, se sfila in silenzio, se non urla la rabbia di chi non ha, se trascorre inosservata per non turbare lo shopping nelle gioiellerie. Tanto vale non farle le manifestazioni, se si crede che debbano essere sfilate di ombre cinesi, innocue nelle premesse e nelle conclusioni (il che, sia chiaro, non significa legittimare atteggiamenti aggressivi, da guerriglia urbana). Capisco assai di più il divieto assoluto a scendere in piazza che la farisaica tolleranza verso il nulla rappresentativo. Ma questo è solo un aspetto della vicenda denunciata da Alfano. «Chiuderò il centro storico di Roma alle manifestazioni, per preservarlo dai saccheggi» ha precisato perentoriamente il ministro. Non un divieto generico alle manifestazioni perturbatrici, ma un divieto circostanziato: il centro storico. La minaccia di Alfano è rivelatrice di una mentalità classista (si può chiamarla diversamente?): dell’idea che esiste una fascia della popolazione che, per censo, merita quel rispetto e quella tutela che per una assai più ampia fascia non sono affatto necessari. E dunque: vietare il centro ai manifestanti, indirizzandone la vandalica attività verso le aree periferiche e subperiferiche. Cosa sono le periferie secondo una certa cultura di governo? Aree di disagio, di precaria urbanistica, viabilità sommaria, governabilità disattenta, abitabilità trascurabile. Idea ottusa, ma ancora oggi largamente diffusa. Se il problema fosse quello di proteggere i beni artisticocultural-archeologici, Alfano dovrebbe sapere che in poche città come Roma questo patrimonio è distribuito in modo assai poco classista su tutta l’area urbana e suburbana: chiese, monumenti e musei non sono affatto concentrati unicamente nella zona centrale. Ma poi, qualcuno ha notizia di marmi asportati dalle chiese, di quadri rubati ai musei, di bronzi prelevati dal Pantheon (a quelli ci aveva già pensato un papa, Urbano VIII, per farne dei cannoni)? No i “saccheggi” non hanno mai investito i tesori d’arte della capitale. I “saccheggi” hanno colpito le banche, i gioiellieri, i negozi di alta moda, i ristoranti di lusso, i mercanti di Rolex... Si chiama “centro storico”. Ci siamo capiti? E soprattutto, hanno capito i “saccheggiatori”? Lascino perdere la city, l’alta finanza, i menu da 200 euro, gli orafi esclusivi. Vadano a rompere le scatole (se proprio vogliono) alle trattorie di Traste- vere, agli artigiani, ai discount, alle bigiotterie, ai mercatini di borgata... Quasi contemporaneamente ad Alfano, in un altro – e ben più solenne – luogo romano, si levava una voce dai toni e dagli accenti ben diversi: «È scandaloso che alcuni percepiscano stipendi e pensioni cento volte superiori a quelli di chi lavora alle loro dipendenze e che alzino la voce appena si profila l’eventualità di dover rinunciare a qualcosa, in vista di una maggiore giustizia sociale». Era la voce del predicatore pontificio Raniero Cantalamessa, incaricato dell’omelia prepasquale da papa Francesco. Ed è proprio questo aspetto a rendere ragguardevoli quelle parole. Raniero Cantalemessa non usava espressioni soavi: «Quid non mortalia pectora cogis, auri sacra fames?». A cosa non spingi i cuori degli uomini, o esecranda fame dell’oro? Esecranda fame dell’oro! La celebre invettiva virgiliana, spesso evocata a sproposito o per moralismo di maniera, costituiva il nerbo di una omelia di rara efficacia. «Chi è, nei fatti, l’altro padrone, l’anti-Dio, ce lo dice chiaramente Gesù: ‘Nessuno può servire a due padroni: non potete servire a Dio e a Mammona”». Sentire sotto la volta di San Pietro esecrare “il dio danaro” è singolare. Davvero, questo pontificato di Francesco ha qualche segno di grossa novità, se il predicatore pontificio conclude la omelia del Venerdì Santo con una condanna dell’adorazione del danaro (Mammona, all’uso biblico) che ha qualche suggestivo richiamo alla predicazione pauperistica dei “fraticelli”. Gli argomenti non sono nuovi (“denaro idolo falso e bugiardo, radice di tutti i mali...”), ma l’autorevolezza della sede in cui sono stati esposti e il tono della denuncia ne rendono impossibile una lettura non politica, quasi un intervento diretto nel dibattito, attualissimo, sul prezzo da pagare per uscire dalla crisi. Il ministro dell’Interno e il predicatore pontificio: due voci distanti, ma convergenti. Il tema della ricchezza (Mammona) lega in contraddizione i due interventi. Una ricchezza da proteggere e una ricchezza mal distribuita; una ricchezza simbolo di un potere che si vuole autoconservare e una ricchezza che frena, nella sua spietata disuguaglianza, le aspirazioni ad una società più giusta. Le parole del predicatore pontificio suonano più convincenti e anche più rassicuranti delle parole del ministro di Mammona. Piero Pantucci Scopriilnuovomodopervendereoacquistarecasa. Professionalitàetecnologiaaltuoservizio. Contattaciescopriladifferenza [email protected] [email protected] www.regamma.com ' !"$& #& % !"$& % a quest’anno, con l’abolizione del finanziamento diretto ai partiti, è possibile destinare il 2 per mille della propria Irpef a favore di un partito politico attraverso un atto di contribuzione volontaria. Il partito deve essere iscritto nella seconda sezione del Registro dei partiti politici, che possono accedere ai benefici previsti dal Dl 149/2013 (Abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore). Sul sito dell’Agenzia delle Entrate si trovano tutte le informazioni necessarie e la scheda da compilare. Per scegliere di destinare il due per mille della propria Irpef occorre infatti utilizzare la scheda, pubblicata – insieme alle relative istruzioni – nella pagina “Modello e istruzioni”. Possono effettuare la scelta della destinazione sia i contribuenti che presentano il D modello 730 (o Unico persone fisiche 2014) sia i contribuenti che, pur essendo titolari di redditi, sono esonerati dall’obbligo di dichiarazione. La scheda può essere: consegnata in formato cartaceo, in una normale busta di corrispondenza, al sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, agli intermediari abilitati (Caf e altri intermediari) o presso gli uffici postali; sulla busta, sigillata e contrassegnata sui lembi di chiusura dal contribuente, va apposta la dicitura “Scelta per la destinazione volontaria del due per mille dell’Irpef”, il proprio codice fiscale, il cognome e il nome; trasmessa telematicamente dallo stesso contribuente (mediante l’utilizzo dei servizi telematici dell’Agenzia a cui si accede tramite pin code). I contribuenti che presentano la dichiarazione in forma congiunta devono inserire le schede per destinare il due per mille dell’Irpef in due buste distinte. G.T. 13 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 Un parco a misura di bambino: Il Salone del mobile sbarca al Castellazzo Presentato Tsun, la stazione che ricarica cellullari e tablet con la la luce solare dal sogno alla realtà Il Consiglio di Zona dei Ragazzi presenterà le proporste il 5 giugno nel giardino delle vie Aicardo – Boeri Di Luisa Gerosa presidente Commissione Cultura CdZ 5 I giovani consiglieri del CdZ5 dei ragazzi e delle ragazze stanno lavorando con grande impegno nella progettazione di un modello di parco a misura di bambino: dopo la mappatura e l’analisi dell’esistente, dopo le interviste e le fotografie, sono emersi dal confronto fra i consiglieri e i loro compagni idee, proposte e suggerimenti. Tutto questo verrà presentato ai compagni, agli amici, ai genitori, ai cittadini, agli amministratori durante una grande festa, che si terrà nel giardino AicardoBoeri il 5 giugno, dalle 17 in poi. Ogni scuola sarà responsabile dell’attività, del gioco, della mostra che ha proposto e realizzato; una mappa e una segnaletica guideranno i partecipanti a scoprire quante cose si possono fare in un parco, rispettando le esigenze, i desideri e le passioni di tutti, bambini piccoli, ragazzi e anche adolescenti e adulti. Verrà anche rivelato il risultato del sondaggio che si sta svolgendo fra i ragazzi per dare un nome al parco: al nome individuato fra una rosa di proposte, verrà aggiunto quello di Mauro Capponi, il cofondatore dell’Opera Cardinal Ferrrari, che proprio sul parco si affaccia e che sarà coinvolta nella festa assieme ai Consiglieri di Zona, ai cittadini e a tutti coloro che saranno espressamente invitati a partecipare per recepire i suggerimenti e le idee dei bambini e dei ragazzi: dal modello alla realizzazione, dal sogno alla realtà. Le novità dal Comune in tema di verde, viabilità e sicurezza S ono appena entrate in vigore alcune nuove regole per l’utilizzo dei parchi cittadini: dal divieto di fumare nelle aree gioco destinate ai bambini all’obbligo di raccogliere i bisogni dei cani – anche all’interno delle aree a loro dedicate – fino all’introduzione di un risarcimento economico. Questo va ad aggiungersi alle sanzioni amministrative già previ- ste, a carico di chi si rende responsabile di gravi lesioni agli alberi in città, durante attività edilizie o infrastrutturali. C.M. D esign e storia, eco-compatibilità e periferie. Sono questi gli ingredienti di una serata di inizio aprile, tenutasi al ristorante 4 Cento Garden di via Campazzino, in occasione del Salone del mobile, giunto inaspettatamente nella periferia del sud Milano. Nel giardino quattrocentesco del locale, di quella che fu la foresteria del convento dei Girolamini, di cui il nostro redattore Riccardo Tammaro ha raccontato la storia che ora pubblica nel libro le Cascine della Zona 5 (editore Milanosud), è stato presentato Tsun, la stazione ecocompatibile che ricarica cellulari e tablet. Realizzato in alluminio anodizzato o in ferro zincato su disegno di Stefano Russo, Tsun ha la forma di una pianta, con in cima tre “foglie” che raccolgono l’energia del sole, che poi distribuiscono attraverso prese multifunzionali per ogni tipo di device. L’energia elettrica così prodotta è utilizzata anche per illuminare con lampade led e, all’occorrenza, alimentare un router in grado di fornire un collegamento wireless. «Abbiamo realizzato Tsun – ci spiega Stefania Gatti della coop Eta Beta (nella foto con Tessa Gelisio, conduttrice di Cotto e Mangiato) – su sollecitazione dei bagnini romagnoli, che ci avevano chiesto un ombrellone per ricaricare i cellulari, La “Fabbrica del Domm” della via Gaber A quasi due anni dall’inizio dei lavori e un progetto che risale al millenio scorso, il cantiere della via Gaber (poco più di 100 metri), sembra riprendere vita. Da Palazzo Marino fanno sapere che la vertenza con l’impresa è risolta. Il Comune ha annunciato che finalmente ha superato ogni problema e, con il mese di maggio, dovrebbero riprendere le attività. La fine dei lavori? Si parla di giugno, ma per chi, come gli abitanti della via Gaber che “vivono in cantiere”, il timore che la Fabbrica del Domm riservi altre sorprese è forte. La via Gaber sarà a senso unico, entrando da via S.Abbondio, mentre la via De Andrè sarà a senso unico verso via Dei Missaglia, salvo un tratto a doppio senso dal parcheggio sino a via Dei Missaglia. Il senso unico è stato deciso per dare la possibilità di sostare su un lato della carreggiata. C. M. da mettere in spiaggia. Lavorando su questa richiesta è nato Tsun, che ora proponiamo, oltre che per spiagge, per giardini, parchi pubblici e locali, ovunque non sia disponibile una rete elettrica nelle vicinanze». Visti i possibili utilizzi del Tsun, proprio nei giorni dell’esposizione, la Protezione civile ha chiesto a Eta Beta di progettarne uno un po’ più piccolo, smontabile e facilmente trasportabile, per utilizzarlo in situazioni di emergenza. Bello sarebbe se una di queste stazioni, tecnologiche ed ecocompatibili, potessero essere posizionate sulla via Campazzino. Magari nell’antico borgo quattrocentesco del Castellazzo, tra la foresteria del convento, la cappella Mater dolorosa, che si trova aldilà del ponticello, sopra il Cavo Ticinello, che in questo tratto assume l’antica bellezza, e fa scorgere come sarebbe se tutti lo trattassero meglio. Stefano Ferri Il 10 maggio al Cam di via Saponaro Festa della mamma C anti e balli latino americani sabato 10 maggio, dalle ore 15,30, al Cam di via Saponaro, 30. La festa, organizzata da Fiori del Bangladesh, Milanosud, Fdc Fiori del Cricket ed Equagruppo eventi, ospiterà per la prima volta in Zona 5: AleXandra La Letra, Jc Feat El Takuba, Ak El Metra, El Moxkytoh, Jorge El Sikosis e tanti altri artisti. Il pomeriggio è sponsorizzato da Lycamobile. Ingresso libero. I Ttyrant alle “Scimmie” di Milano Annullata la festa di via Ripamonti La rock band milanese dei Tyrant approda finalmente, con grande onore, al tempio della musica jazz! Lunedi 19 maggio 2014 alle “Scimmie”, in via Ascanio Sforza 49, alle 21.30, i nostri rocker proporranno l’anteprima del loro fortunato cd “blues booze and nothin to lose”, un concentrato di energia all’insegna del rock underground made in Milano. Il Presidente della Commissione Commercio, Raffaele Magnotta, nella Commissione del 28 aprile scorso ha comunicato che la Festa di Via Ripamonti, prevista per il 18 maggio, non si effettuerà per la rinuncia della Asco Vigentino, promotrice dell’evento. Claudio Muzzana 14 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 La pagina dell’Associazione a cura del GRUPPO CULTURA E TEMPO LIBERO Dal 31 maggio al 2 giugno, ponte di primavera con Milanosud Più forza all’informazione di servizio Un nuovo giornale un nuovo sito segue dalla prima Ci incamminiamo su questa strada certamente non facile, perché siamo convinti che ogni evento, situazione o problema, quando diventa oggetto di notizia, può rivendicare con più forza i propri diritti e le proprie aspirazioni. Quando questo accade – lo abbiamo sperimentato con le nostre inchieste sull’ambiente, sulle emergenze abitative, sulla condizione femminile o sulla mafia – il ruolo sociale di un progetto come il nostro assume una concretezza rilevante, per tutti. Qualsiasi sia il livello dell’impatto dell’inchiesta condotta. Sia esso massimo, come quando provoca cambiamenti nelle politiche attive; medio, se diventa oggetto di un dibattito pubblico; o micro, quando determina cambiamenti nelle conoscenze, nelle credenze o nei comportamenti degli individui. Impatti sociali che hanno in comune un ulteriore fondamentale vantaggio: consentono la partecipazione e la formazione di opinioni politiche (nel senso più ampio possibile, cioè riguardanti la cosa pubblica), vere cartine tornasole delle società avanzate e realmente democratiche. Non abbiamo difficoltà ad ammettere che quello che abbiamo intrapreso è un progetto titanico, sul quale, per questo, vogliamo coinvolgere più persone possibile. Abbiamo bisogno di costruire una redazione, sempre più giovane e motivata, aperta a nuove suggestioni e collaborazioni. Dobbiamo trovare nuove forme di sostegno economico. Accanto all’iscrizione all’associazione, agli sponsor – che sollecitiamo a sostenerci, non solo per il ritorno pubblicitario – stiamo studiando nuove strade di finanziamento dal basso, che riconoscano il ruolo sociale del nostro lavoro. Progetti ambiziosi che presto renderemo pubblici. Intanto invitiamo a leggere il nostro giornale (da questo numero distribuito in 20mila copie), visitare www.milanosud.it e la pagina Facebook, interagendo attivamente. Stefano Ferri Arte, storia e gastronomia... i tesori della Tuscia ome precedentemente annunciato, eccoci pronti a presentare il programma del consueto week-end di fine primavera: sarà un vero e proprio ponte di 2 notti / 3 giorni, dal 31 maggio al 2 giugno. La destinazione: la città dei Papi e le terre della potenza etrusca, Viterbo e la Tuscia. Sarà un viaggio impegnativo ma ricco di sorprese in una terra ingiustamente dimenticata dal turismo nostrano. C 31 maggio La città dei Papi: Viterbo e Villa Lante Partenza di prima mattina per il Viterbese. All’arrivo, pranzo di benvenuto a base di prodotti tipici. Pomeriggio dedicato a Viterbo e Villa Lante. Visita guidata di Villa Lante, pregiatissimo esempio di architettura cinquecentesca, costruita su progetto del Vignola. La villa è arricchita da leggiadre fontane, vasche decorate, cascate e giochi d'acqua che nascono da un trionfo di geometrie disegnate da siepi sempreverdi e statue in peperino. Trasferimento a Viterbo. Il centro storico della città, San Pellegrino, è il quartiere medievale più caratteristico e conservato d’Italia, un vero gioiello di contrada duecentesca. La visita proseguirà per i suggestivi vicoli fino ad arrivare al Palazzo dei Papi; eretto in stile gotico medievale e caratterizzato da una loggia a sette archi ogivali, fu per un secolo residenza Pontificia. Al termine della visita spostamento per la struttura hotel 4 stelle affac- ciato sul lago di Bolsena e sistemazione nelle camere riservate, cena e pernottamento. 1 giugno Tarquinia: le Necropoli e il Museo nazionale etrusco - il Borgo di Tuscania Prima colazione e partenza per Tarquinia. La giornata, dedicata agli Etruschi, comincia con la visita guidata della Necropoli, che nel IX e VIII sec. a.C. era sede di tre nuclei abitativi; gli insediamenti sui Monterozzi vengono successivamente abbandonati e il colle diventa sede del principale sepolcreto cittadino. Oggi, quasi tremila anni dopo, è possibile visitare 14 splendide tombe ricche di affreschi. La visita guidata prosegue nel centro storico di Tarquinia e all’interno del Palazzo Vitelleschi per chi lo desidera, è possibile visitare il Museo Archeologico Nazionale Etrusco, famoso nel mondo per la ricchezza e la varietà dei reperti vascolari unici per le forme e le decorazioni figurative. Il pranzo a base di prodotti tipici sarà organizzato in una caratteristica fattoria del luogo. Nel pomeriggio partenza e visita guidata del suggestivo borgo di Tuscania e del suo belvedere. Il popolamento di questa cittadina risale all’età del bronzo, qui ogni epoca ha lasciato le sue tracce, che oggi ci sono restituite come le pennellate di un artista in un quadro. Tra le chiese più belle vi è quella di San Pietro, preferita da Zeffirelli in “Romeo e Giulietta”. Al termine della visita rientro in struttura, cena e pernottamento. 2 giugno Civita di Bagnoregio: “la città che muore” Prima colazione e partenza per Bagnoregio; arrivati al paese trasferimento con bus navetta verso la cittadina di Civita. Visita guidata di questo suggestivo borgo che per secoli è stato chiamato dai poeti “La città che muore” per via dei lenti franamenti delle pareti di tufo del “cucuzzolo” su cui poggia. La cittadina, oggi immersa nella favolosa cornice dei calanchi, custodisce gelosamente, come uno scrigno, culture, tradizioni secolari e magici scorci di un antico panorama. Ore 12.30 Pranzo conclusivo a base di prodotti tipici all’interno di un agriturismo del luogo; partenza per Milano (510 km). Per iscriversi Quota di partecipazione individuale: 380 euro per persona in camera doppia (440 euro per persona in singola). Quota soci: 350 euro per persona in camera doppia (410 euro per persona in singola). Modalità di pagamento: anticipo 100 euro all’atto dell’iscrizione. Il saldo dovrà poi essere effettuato entro il 29 aprile 2014. La quota comprende: Bus GT Deluxe a disposizione per 3 giorni. 2 Pernottamenti in Hotel Relais 4 stelle, località MARTA, inclusa prima colazione 2 Cene in ristorante all’interno dell’hotel (Menù: primo, secondo, contorno, dolce - bevande incluse) 2 Pranzi tipici in Agriturismo 1 Pranzo di benvenuto 2 Servizi di guida turistica di mezza giornata per il primo e il terzo giorno 1 Servizio di guida turistica intera giornata per il secondo giorno. Ticket d’ingresso Villa Lante Ticket d’ingresso Museo Nazionale Etrusco + Necropoli Ticket navetta per trasferimento a Civita di Bagnoregio Accompagnatore Milanosud Assicurazione base di viaggio. La quota non comprende: Mance e tutto ciò non espressamente indicato alla voce “la quota comprende”. Per prenotarvi venite alla nostra sede di Milanosud, in via Santa Teresa 2/A, il martedì e il giovedì dalle ore16 alle 18. Il viaggio verrà effettuato al raggiungimento di un minimo di 25 partecipanti. Rossella&Emilia Il ritrovo sarà, come di consueto, davanti all’associazione Milanosud ALLE ORE 6!!! Avvisiamo i partecipanti alla gita di NON parcheggiare in via Santa Teresa, poiché nella giornata di lunedì, prevista per il ritorno, ci sarà il mercato. Consigliamo pertanto di parcheggiare le automobili in via Domenico Savio. Sostieni e aderisci a Milanosud I libri di Milanosud Per contattare la redazione di Milanosud scrivere a: [email protected]. Per le inserzioni pubblicitarie: [email protected]. Per diventare socio di Milanosud (iscrizione annua 22 euro – circa due caffè al mese) ci si può recare presso la sede dell’associazione in via S. Teresa 2/A, il martedì e il giovedì, dalle ore 16 alle 18 (Tel. 02/84892068). Possibile anche l’iscrizione via internet, con bonifico bancario ad: Associazione Milanosud, Iban IT76D0558401643000000001365 specificando nome cognome, recapito telefonico o mail e motivo del bonifico. Via internet sono possibili anche donazioni al giornale. Sono in vendita presso la sede dell’Associazione (via S. Teresa 2/A - apertura martedì e giovedì dalle 16,30 alle 18,30) le quattro pubblicazioni edite da Milanosud: “Milano è un Viaggio” e “Quella volta che...”, raccolte dei racconti vincitori del 2° e del 3° Concorso Letterario Milanosud; la trilogia “Raccontare Milano. Storie della nostra città” (12 euro) di Clara Monesi Saibene, con le bellissime illustrazioni di Sergio Toppi; e infine “Appunti di Legalità”, che raccoglie gli scritti dei ragazzi partecipanti alla omonima iniativa. Le convenzioni di Milanosud Ambulatorio Medico Dentistico Via Lassalle, 5 (Citof. 542) - Milano sconto 10% Arredamenti Sala Via Volvinio 8 - Milano Carrozzeria Moro Via Lodovico il Moro 59/61 - Milano sconto 10% su manodopera Celi@chia - Food Prodotti dietetici Via Brioschi, 33 - Milano Sconto del 10% Centro Asteria Ass. Polisp. Dilettantistica P.zza F. Carrara 17.1 - Milano sconto 5% Centro benessere Surya Via Antonelli, 6 - Milano sconto 20% Centro Euroacustic Via Lagrange, 13 - Milano sconto 25% Centro studi Yoga Via Confalonieri, 26- Milano Centro ottico Mirarchi Via Medeghino, 39 ang. piazza Abbiategrasso MM2 - Milano omaggio presentando il coupon giornale Clinica del Sale Via Val di sole, 10 - Milano sconti su pacchetti stanza del sale Dental - LUC Via Bertacchi, 2 - Milano sconto 10% agevolazione nei pagamenti Erboristeria naturalmente Via Medeghino, 15 - Milano sconto 10% ÈSPERO srl - (www.espero.it) Via Cadolini 30, sconto del 25% sui corsi per i lettori che metteranno like sulla pagina facebook/esperosrl La Carrozzineria S.r.l Via F.Tosi, 11/A - Milano sconto 8% Oreficeria Jandelli Via Brioschi, 52 - Milano sconto 20-30-40% Ottica Martinelli Viale Isonzo, 67 - Rozzano sconto 30% su occhiali da vista e da sole, lenti a contatto e prodotti per manutenzione Studio estetica Brioschi Via Brioschi 52 - Milano sconto 10% parcheggio gratuito. Virgola viaggi Corso Colombo, 4 - Milano agevolazioni fino al 31-12-14 #, ! & # '% #( # (& Le convenzioni saranno applicate all’atto del pagamento, ai soci con la tessera in corso di validità e ai lettori di Milanosud presentando l’ultima edizione del giornale. $& ($& $ $#($( # $ &$* ' &$( ' '' % & , $# # $&# ( &#$ ( ! $& & "$ ! #( & + ) #($ - ( "% $,, #$ 15 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 NC Milano: quando lo Sport fa bene fino in fondo La salute vien correndo e aiutando Unicef Il 17 maggio uno “Zumba Party” per Croce Viola Rozzano e il 18 maggio una gara di nuoto per il Comitato Maria Letizia Verga onlus assione, dedizione e lavoro di squadra sono le armi che ogni uomo di sport usa per raggiungere il proprio traguardo. Su questi stessi valori si fondano anche le azioni delle associazioni no-profit, come Croce Viola Rozzano, con il servizio volontario di ambulanze e soccorso, e il Comitato Maria Letizia Verga onlus con progetti di ricerca, cura e prevenzione della leucemia del bambino. In loro favore, NC Milano (www.targhettisportingclub.it) organizza a maggio due eventi di promozione e raccolta fondi che coinvolgeranno adulti e bambini in attività divertenti, ricche di emozioni e di sorprese. Il primo evento sarà lo Zumba por la Vida, che si terrà sabato 17 maggio dalle ore 15 alle 19, presso la Cascina Grande di Rozzano con un’iniziativa a sostegno P di Croce Viola. Musica, colori e ritmi caraibici inonderanno la cascina. Seguiranno: Zumba party per bambini, esibizione di Boxe per adulti, esibizione di Kick Boxing per ragazzi. A chiusura della manifestazione si procederà all’estrazione di alcuni simpatici premi messi a disposizione da NC Milano e altri sponsor a ulteriore sostegno dell’iniziativa benefica. Tra i tanti premi in palio, abbonamenti e ingressi a solarium, piscine estive e corsi presso le strutture Targetti Sporting Club, Centro Sportivo Motta Visconti, Piscina di Rosate, Centro Sportivo Lodi Vecchio gestiti da NC Milano. Il secondo evento sarà “Bracciate di Solidarietà”, domenica 18 maggio dalle ore 16 presso Targetti Sporting Club, una staffetta di nuoto che mira a sensibiliz- zare le famiglie sulle malattie oncologiche infantili e sostenere i progetti del Comitato Maria Letizia Verga Onlus e della Clinica Pediatrica dell’Ospedale San Gerardo di Monza. La raccolta fondi è finalizzata ai servizi di assistenza medica psico-sociale che mirano a garantire ai bambini ricoverati le più elevate possibilità di guarigione e la miglior qualità di vita. La staffetta è aperta alla partecipazione in coppia di adulti e bambini, atleti e nuotatori amatoriali, genitori e figli. Gli atleti di NC Milano, delle squadre agonistiche di Nuoto, Nuoto Sincronizzato, Nuoto Master e Pallanuoto femminile come anche gli istruttori della Scuola Nuoto di Targetti Sporting Club - sono a disposizione di tutti gli eventuali partecipanti singoli per creare con loro le coppie di staffetta. Maratona Manzoni l 21 e 22 maggio, in piazza S. Fedele, si terrà la prima Maratona Manzoni: ai piedi della statua di Don Lisander, decine e decine di milanesi – e non solo – si alterneranno al leggio per declamare al pubblico “I Promessi Sposi”. Sarà una lettura integrale, che avrà inizio a mezzogiorno di mercoledì 21, proseguirà ininterrottamente per tutta la notte e si concluderà nel tardo pomeriggio di giovedì 22. Chiunque può partecipare: adulti, studenti, pensionati. Alle voci della gente comune si aggiungerà, di tanto in tanto, la presenza prestigiosa di attori e scrittori, per trasformare la Maratona in una festa della bella scrittura e del teatro. Sarà l’occasione per riscoprire le vicende di Renzo e Lucia, i “nostri” Romeo e Giulietta, per gustare la prosa elegante di uno dei padri della lingua e della letteratura italiana, e magari anche per abbandonare qualche A Il 13 maggio presso il Cam di via Tibaldi “Al tuo fianco”, incontri con le Forze dell’Ordine di Raffaele Magnotta Presidente Commissione Sicurezza e Commercio Zona 5 ià realizzata presso i Cam tra il 2012 e il 2013, con l’apprezzamento dei cittadini che vi hanno preso parte, anche quest’anno il Consiglio di Zona 5 ripropone l’iniziativa “Al tuo fianco”, di confronto con le Forze dell’Ordine sulle tematiche della sicurezza. Prossimo appuntamento il 13 maggio alle ore 16, con il Commissariato “Ticinese”, presso il Centro Civico di via Tibaldi 41. Nel primo incontro tenutosi il 20 marzo scorso, sempre presso la sede Cam di via Tibaldi, i numerosi cittadini intervenuti hanno potuto chiedere agli agenti del Commissariato “Ticinese” come cautelarsi nei confronti di ladri e truffatori, contro furti in appartamento, G I cattivo ricordo dai tempi della scuola. Gli aspiranti lettori possono scrivere a: [email protected], non prima di aver visitato il sito www.maratonamanzoni.it e la divertente pagina di Facebook www.facebook.com/MaratonaManzoni Morgano ppiù iù scuola e nche quest’anno, in giugno, Milano sarà illuminata dal fiume di luci della notturna ideata da Energizer. lavoro in Europa con Renzi nz zi Un appuntamento immancabile per tutti, appassionati runner o neofiti, vecchi e giovani che, correndo assieme, potranno vivere un’esperienza unica, accomunati dalla passione per lo sport e per la solidarietà. Il ricavato di Energizer Nightrun 2014, che da sempre sostiene l’Unicef, sarà devoluto al progetto “100% vacciniamoli tutti”. Vaccinare i bambini nel mondo clonazioni di carte di credito, stalking. Nei prossimi mesi il CdZ cercherà di realizzare iniziative analoghe presso gli altri Cam della circoscrizione, avvalendosi della collaborazione del Commissariato “Scalo Romana”. Gli incontri si fondano sulla convinzione che un confronto diretto con gli organi di Polizia sulle criticità presenti sul territorio e sulle modalità con cui approcciarsi alle stesse, possa costituire un valido sostegno per chi le subisce, soprattutto per le persone più deboli ed indifese. Non solo. La vicinanza delle Forze dell’Ordine contribuisce a una più convinta percezione della sicurezza, della coesione sociale, di fiducia nelle Istituzioni. Colgo l’occasione per esprimere il ringraziamento del CdZ5 alla Polizia di Stato, per la sua efficace presenza sul territorio e per la disponibilità sempre concessa. è uno dei principali obiettivi dell’Unicef. Ma nonostante i progressi fatti, il 20% rischia ancora di morire per malattie da noi curabilissime. Uno su 5 non è ancora vaccinato, ma correndo tutti assieme sabato 14 giugno, da piazza Castello a piazza del Cannone passando per le vie cittadine, potremmo aiutarne molti. Pronti? Via, sono solo 5 km. Illuminati dalle migliaia di torce da fronte Energizer, a creare quella magia fatta di luce, voglia di solidarietà, possiamo salvare ancora un bambino. Le iscrizioni sono già aperte: www.nightrun.it; www.facebook.com/NightRunItalia Clara Biancardi RACCOLTA DELL’UMIDO Il quadro è completo È partita lunedì 7 aprile l’ultima fase preparatoria per l’estensione a tutta la città della raccolta differenziata dell’umido. In questi giorni Amsa sta consegnando a 180mila famiglie del quadrante nord-ovest il kit che gli abitanti delle altre zone hanno già imparato a utilizzare. Così dal 30 giugno, dopo che saranno stati consegnati gratuitamente a ogni famiglia un cestello aerato da 10 litri, le istruzioni per la raccolta, una fornitura gratuita di sacchetti realizzati in Mater-Bi, bioplastica biodegradabile e computabile, anche l’ultimo quarto di territorio milanese sarà interessato dalla raccolta differenziata del rifiuto umido. Il completamento del percorso iniziato a fine 2012, consentirà di aumentare ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata a Milano. Infatti l’introduzione della parte umida ha permesso di superare il 50% di differenziata facendo di Milano la seconda metropoli europea (dopo Vienna) in questa classifica. (Fonte: ChiAmaMilano) Gentile Signora, Egregio Signore ho accettato una nuova sfida, quella delle elezioni europee nelle fila del Partito Democratico, Collegio Nord Ovest (Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta). Consapevole che l’investimento in cultura, istruzione e formazione è impegno decisivo per assicurare alle nuove generazioni piena cittadinanza nell’Unione europea e possibilità di svolgervi un ruolo protagonista, vorrei portare in Europa il bagaglio di conoscenze che ho avuto l’opportunità di maturare sia nel corso della mia attività professionale, prima come dirigente dell’Editrice “La Scuola” ed ora come Direttore della sede bresciana dell’Università Cattolica; sia a livello di impegno civile nell’ambito del no profit, in qualità di Segretario nazionale della FISM (la Federazione a cui aderiscono circa ottomila scuole dell’infanzia cattoliche); sia a livello di impegno politico nelle Istituzioni, anche come Vice Sindaco di Brescia. Una scelta che deriva pure dalla consapevolezza del ruolo sempre più ampio che l’Unione europea assume, a partire dal dato che il 60% della legislazione nazionale ha, oggi, la sua matrice nelle normative europee e che le decisioni di Bruxelles sono sempre più rilevanti per la vita quotidiana di ciascuno di noi. Come pure che l’Europa riveste un ruolo significativo per lo sviluppo e la crescita del mercato del lavoro sul versante dell’occupazione, anche attraverso la riqualificazione professionale, e su quello delle imprese, in particolare tramite reti e consorzi. Per questi motivi ritengo importante che possano far parte del Parlamento europeo persone che abbiano a cuore un’Europa che cresce dal basso, riconoscendo che sono prima di tutto i cittadini e le famiglie a costruire quella società europea che crede nelle proprie possibilità e nel proprio patrimonio intellettuale. In questa prospettiva, Vi chiedo di voler considerare la mia candidatura in occasione delle elezioni del prossimo 25 maggio. Un cordiale saluto. LUIGI MORGANO public/Luigi-Morgano [email protected] [email protected] O heda: MORGAN sc a ll su i v ri sc e l simbolo > Fai una croce su SCRIVI VOTA MORGANO 16 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 Figure Imagiste di Giuseppe Viola in un’antologica a Mantova A quasi quattro anni dalla scomparsa, adesso, una rassegna antologica a Mantova rende omaggio al maestro milanese, caposcuola dell’Imagismo. Nella suggestiva cornice, nell’ala “Le Fruttiere” di Palazzo Te, viene ospitata una grande rassegna intitolata: “Giuseppe Viola. Nell’Energia della Pittura – Imagismo”, a cura di Carlo Micheli. L’evento è ideato e realizzato da Centro Diffusione Arte in collaborazione con Enciclopedia d’Arte Italiana. Oggi Viola, che ebbe lo studio allo Stadera per anni, espose a Gratosoglio e al Centro Civico di via Boifava, dove furono esposte 12 grandi tele sulla Resistenza, è considerato uno dei maggiori Maestri dell’Arte Contemporanea: pittore, scultore, ceramista e grafico. La mostra, patrocinata dall’Assessorato Cultura del Comune di Mantova, prevede un ampio percorso espositivo finalizzato a chiarire le motivazioni che hanno condotto l’artista Viola e lo scrittore artista Buzzati alla ideazione e al successivo raggiungimento della stesura del Manifesto della pittura Imagista, i cui principi fondamentali sono stati ispirati dall’Imagismo poetico di Ezra Pound (Hailey, 30 ottobre 1885 – Venezia, 1° novembre 1972). Le tipiche forme geometrizzanti che caratterizzano l’Imagismo sono state riprese per la realizzazione di design d’arredo della prestigiosa firma del gruppo Habitare, ed esposte nel percorso espositivo. Fino al 25 maggio 2014, in rassegna oltre 60 opere, alcune inedite ed esposte per la prima volta, diverse ceramiche imagiste e alcune sculture. Un’opera video in 3D realizzata da Andrea Tarroni, porterà i visitatori alla scoperta e alla divulgazione della conoscenza di questa importante corrente pittorica come nuova forma espressiva della seconda metà del Novecento. Oggi, nello scenario dell’arte contemporanea, l’opera di Viola si pone come un unicum per qualità e ragioni poetiche, riproponendoci quegli eterni valori della pittura, che qui vediamo incontrare, fecondamente, le magie del suo percorso. Per la mostra sono stati selezionati pezzi significativi, dagli inizi degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, alla produzione sperimentale fino all’ultimo ciclo di opere denominato “Collezione del ‘900”. Tra le opere esposte sono da segnalare: Figura con maglia, 1950; Composizione materica, 1950-51; Uomo che fuma, 1959, Nudo sdraiato, 1961; Pensieri al Bar, 1963; Ritratto di Ezra Pound, 1967; La lotta della vita, 1970 (Manifesto); Donne al mercato di Rimini, 1972. Amanti Imagista, 1974; Personaggio con pipa, 1983; Paesaggio Imagista, 1997. Altri dipinti importanti: L’Attentato – S.O.S., realizzato nel 2001: Tsunami, 2009. Al pari di Pablo Picasso, Henri Matisse, Viola si è ispirato al più antico dei temi artistici, quello della figura. In visione due dipinti straordinari come Contadina con gallina, realizzato nel 1978 e Ritratto di Giuseppe Lippoli eseguito nel 1982, nello studio milanese di via Cosseria. In occasione della mostra verrà presentato il 1° volume del Catalogo Generale delle opere di Giuseppe Viola (pagg.360 Ed. Publ. Paolini). La mostra nell’autunno 2014 sarà a Milano presso lo spazio espositivo di Palazzo Pirelli. Per informazioni: Centro Diffusione Arte snc 333 8073108 – 347 1658194 - Comune di Mantova, Palazzo Te: 0376/32326. Giuseppe Lippoli Diamo spazio all’energia giovane! % #%*1 )% 1- ))* '>*++*-/0)%/5 % %) /- +-!) !-! 0)>!.+!-%!)4 "*-( /%1 / /- 1!-.* #'% ./-0(!)/% !' /%-* %)%* ! !''* ./ #! ,0!./* '>* %!//%1* !' +-* #!//* < % (* .+ 4%* ''> #%*1 )!= +-*(*..* ! .*./!)0/* ' -0++* "*-( 4%*)! !''! )0*1! #!)!- 4%*)% 6 *).% !- / 0) !'!(!)/* %(+-!. %) % %'! +!- ' -!. %/ !'' .* %!/5 )!' .0* *(+'!..* ! +!- ,0!./* %' -0++* *(+*./* ''! 4%!) ! *' %)# .+ ! (% ,0! .-' +-*+*)! 0) +-* #!//* $! *).!)/%-5 #'% ./0 !)/% % 1% 1!-! 0)>!.+!-%!)4 % -!. %/ "*-( /%1 0/%'! +!- ++-*"*) %-! '> -#*(!)/* % -% !% +-*+-%* %)/!-!..! *(+-!) !) * "*) * '! '*#% $! %) 0./-% '% % "0)4%*) (!)/* 4%!) '! 9 0!./ %(+*-/ )/! !.+!-%!)4 ; *.7 *((!)/ %' -!.% !)/! % *' %)# '!.. ) -* ( 44*//% 6 0)>* .%*)! +!- 11% %) -! ! 1!-%"% -! (* !''% ! . $!(% *) !//0 '% ++-!.% 0- )/! % 1 -% *-.% % ./0 %* ! ++'% -'% '' )*./- -! 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Professionalità richieste Q ueste le figure richieste per stage e tirocini da parte del gruppo CAP Holding: Assistente di Direzione(titolo di studio richiesto: Laurea Triennale o Magistrale in Giurisprudenza o Scienze Politiche); Addetto Ufficio Legale (Laurea Magistrale in Giurisprudenza); Addetto Ufficio Gestione Fornitori (Laurea Magistrale in Giurisprudenza); Addetto Affari Societari (Laurea Magistrale in Giurisprudenza); Addetto Affari Regolatori (Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale); Addetto Ricerca e Sviluppo tecnologico (Laurea Triennale o Magistrale in: Ingegneria, Chimica o Chimica industriale); Addetto Contabilità energetica (Laurea Triennale o Magistrale in Ingegneria); Ingegnere junior (Laurea Triennale in Ingegneria); Addetto Rilievi(Diploma di Geometra); Geologo junior (Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie Geologiche, Scienze e Tecnologie per l’Ambiente o Ingegneria Civile Ambientale e Territoriale); Assistente Direzione tecnica Area Acquedotti (Laurea Triennale o Magistrale in Ingegneria Civile indirizzo idraulica o Ingegneria Ambientale); Assistente Tecnico Reti idriche (Laurea Triennale o Magistrale in Ingegneria Civile indirizzo idraulica - Ingegneria Ambientale); Addetto Tecnico impianti depurazione (Diploma di scuola media superiore ad indirizzo meccanico e/o elettrotecnico); Tecnico Sistemi Gestione (Laurea Triennale o Magistrale in Ingegneria Ambientale o Ingegneria Gestionale); Operatore servizio clienti (Diploma scuola media superiore ad indirizzo umanistico e/o scientifico). Tutte le informazioni sui tirocini e gli stage sono su www.capholding.it/lavora con noi. 17 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 L’ultimo libro di Riccardo Tammaro “Borghi e cascine della Zona 5” L’anima rurale della nostra città raccontata con maestria Segue dalla prima Ognuno di essi appare sotto una nuova luce. Come uno degli snodi di un reticolato sociale ed economico, su cui si è sviluppata la nostra società, con i suoi valori e tradizioni. Un patrimonio culturale che va ben oltre la cifra edilizia e urbanistica, che deve essere valorizzato in toto, per non essere disperso. Perché se così fosse perderemmo una parte fondamentale di ciò che siamo e ci precluderemmo la strada a un nuovo e più proficuo sviluppo. Stefano Ferri Pubblichiamo in questa pagina il decimo capitolo La cascina Annone al Basmetto scendo da Cascina Basmetto per mezzo del sentiero che conduce al quartiere omonimo, se ci si dirige verso l’altra sponda del Naviglio Pavese, passato un ponte pedonale (su cui tornerò più avanti), ci si trova davanti alla Cascina Annone. Si tratta di una antica realtà rurale, che probabilmente prende il nome dalla famiglia Annoni (quella del palazzo di corso di Porta Romana 6), e che già compariva, con il nome di “Anone”, sulla mappa del Claricio del 1600. Oggi purtroppo il suo aspetto non è più florido come un tempo, ma fino a un paio di anni fa essa era ancora abitata; il terreno invece è tuttora coltivato da nu contadino foraneo. Mi è stato possibile ricostruire un tipico spaccato di vita contadina grazie ai fratelli Stefanini, il cui padre fu fattore nel secondo dopoguerra. Anzitutto va detto che la cascina sorge in un terreno ricco di acqua, tanto che ancora trent’anni fa alcuni vasti appezzamenti erano coltivati a marcita, il cui foraggio dava da mangiare al centinanio di mucche che alloggiavano nella stalla, ancora perfettamente funzionante. In seguito le coltivazioni si concentrarono su mais, frumento e riso, che a tutt’oggi risulta la specie più diffusa, seguita dal granoturco. La proprietà di terreni pertinenti all’Annone è di vaste dimensioni: a sud infatti essa si estende fino a Cascina Venina, in comune di Assago, e raggiunge quindi il confine còmunale; altrettanto accade verso ovest, dove le cascine confinanti sonò la Bassana e la Bassanella, sempre di Assago; verso nord la proprietà arriva fino ai terreni pertinenti cascina Cantalupa, ove ora sorge un insediamento abitativo, mentre ad est è il Naviglio Pavese a fare da confine invalicabile per le colture. Il Naviglio non è però l’unico corso d’acqua presente nell’area dei fabbricati: a nord degli stessi si trova infatti il cavo Paimbro (noto anche come roggia Palmera), che poi finisce la sua corsa gettandosi nel Lambro Meridionale, e ad ovest scorre la roggia Carlesca, proveniente dalla città, al cui fianco in parallelo scorreva fino agli anni ’70 del XX secolo il Naviglietto, poi interrato e fatto confluire nella roggia. Mentre però la roggia raccoglieva gli scarichi della zona, il Naviglietto aveva le acque pulitissime, e i bambini andavano a farvi il bagno ancora nel dopoguerra. In quell’epoca infatti la cascina era in piena attività: nella palazzina e nelle abitazioini dei salariati abitavano in totale 12 famiglie con più di 40 bambini, molti dei quali frequentavano la scuola “Duca degli Abruzzi”, sita un paio di chilometri (che venivano percorsi tutti i giorni rigorosamente a piedi) a nord lungo l’alzaia del Naviglio Pavese, nelle cui scuole medie si trovava anche una sezione di Avviamento Professionale Agrario: al suo posto ora sorge la scuola di via Pescarenico, ma i platani sono ancora quelli della vecchia scuola. Nella cascina vigeva una gerarchia molto chiara: il proprietario delegava un fattore a guidare la cascina, e questi era responsabile di far svolgere le attività lavorative potendo contare su U Cosa contiene “Borghi e cascine della Zona 5” contiene in 120 pagine, corredate da 113 foto e una piantina dettagliata, le storie di Nosedo, Chiaravalle, Vaiano Valle e dintorni, Quintosole, Macconago borgo fortificato, Selvanesco e Vigentino, Castellazzo, Cascine del Parco Ticinello, Tre Ronchetti, Gratosoglio e Fonteggio, Cascina Basmetto e Cascina Annone, Morivione e le cascine inurbate. alcuni referenti: il cavalllante, che poi comandava i lavoranti addetti ai cavalli, il beolco, che guidava gli addetti ai buoi, il famiglio, che era responsabile delle stalle e della mungitura; un’altra figura fondamentale era poi il camparo, che era responsabile delle acque, le cui competenze includevano la verifica della pulizia dell’acqua e fabbricati dedicati a residenza per i salariati. Al di fuori della corte si estendeva l’aia, posta a sud-ovest rispetto agli edifici; una parte di essa è stata in seguito trasformata in giardino, mentre è ancora visibile, pochi metri a sud della palazzina, l’edificio un tempo adibito ad essiccatoio. della presenza di eventuali piante cadute nei corsi d’acqua. Fino alla seconda guerra mondiale il fattore godeva di grande ricchezza: aveva infatti carrozza con cavalli ed abitava tutta la palazzina nobile con la sua famiglia e la servitù; in seguito però alle lotte contadine degli anni ’50, che avrebbero anche portato ad un incendio, presto domato, che causò la ricostruzione (in legno e coppi) del tetto della stalla, i salari dei contadini vennero un poco adeguati; i salariati infatti percepivano un tempo cifre molto Tra la corte e l’aia si trova un passaggio porticato, detto “La Rosa”, in cui è tuttora visibile un affresco della Vergine, di fattura rurale. Sulla cima della palazzina si trova inoltre una colombaia di gradevole fattura, che per diverso tempo ha ospitato piccioni ed altri uccelli; su di essa a un certo punto venne piazzata la sirena che sostituì la campanella che segnalava i tempi di lavoro ai salariati, e gli uccelli ebbero qualche problema, ma poi si abituarono. Per attraversare il naviglio verso ca- basse, anche se ricevevano in cambio della loro opera anche vitto ed alloggio. Per quanto riguarda la disposizione dei fabbricati, la proprietà dell’Annone comprende una cascina, un edificio rurale posto a sud e due edifici posti a nord, oltre la via Gattinara. Questi ultimi erano adibiti ad abitazione dei salariati (quello più vicino al naviglio) e a magazzino (quello più ad ovest, oltre la roggia Carlesca). La cascina si presenta a corte chiusa: è infatti delimitata a sud da una palazzina per abitazioni, con tre piani incluso il pianterreno, costruita all’inizio del Novecento, mentre ad ovest si trovano le stalle, ormai in rovina, ad est magazzino e fienile e a nord altri scina Basmetto ci si avvale di un ponte, detto Ponte o Passerella “dell’Annone”, che ha una storia significativa: esso fu infatti fatto costruire nel 1865 (come attestava una incisione presente su un suo gradino) per consentire agli abitanti della cascina Basmetto di raggiungere il Mulino della Follazza, tuttora visibile sulla via Gattinara poche centinaia di metri oltre la cascina Annone. L’inaugurazione del ponte dunque avvenne appena dopo l’Unità d’Italia, ma probabilmente la decisione di costruirlo fu presa dagli austriaci, come attesterebbe la scritta “Fonderia Bauer” che compariva sullo stesso gradino ove era incisa la data. Erano tra l’altro quelli gli anni in cui ci si stava orientando all’uso nelle costruzioni del metallo e delle leghe metalliche, e in Italia ne mancava ancora la produzione industriale. Dopo 120 anni di onorato servizio, il ponte dell’Annone fu sostituito nel 1985 in quanto non era più possibile intervenire per restaurarlo, e così quello attualmente in loco ha meno di trent’anni, ma è stato costruito assolutamente identico al precedente dalla fonderia di Ghise Speciali Lamperti di Limbiate, indi dipinto dall’azienda “La Metallotecnica” di Caponago. Le uniche due differenze sono che la cosiddetta “anima” del ponte è stata sostituita (quella vecchia è stata portata all’epoca nei magazzini del Comune di Milano) e che la ghisa è differente: il nuovo ponte infatti è stato realizzato in ghisa ematite con bassa percentuale di cromo, che l’ha reso più resistente alla corrosione. Concludo dicendo due parole su alcune cascine site a poca distanza. Inizio col mulino della Follazza, che veniva alimentato dalle acque della roggia Palmera e che nel XX secolo ospitava anche una fabbrica di colle; esso non va confuso con l’omonima cascina presente a Rozzano, nè con altre con lo stesso nome; questo termine era infatti un tempo molto diffuso in quanto faceva riferimento alla “folla”: vediamo che cos’è. La maggior parte dei mulini ad acqua aveva una ruota idraulica verticale; il movimento della ruota attorno ad un asse orizzontale poteva, allora, essere utilizzato per la follatura. Questa è un’operazione che fa parte del processo di finissaggio dei tessuti di lana, e che consiste nel compattare il tessuto attraverso l’infeltrimento, per renderlo impermeabile; i primi mulini per follatura fecero la loro comparsa nel 1080 in Francia. In questa maniera l’energia dell’acqua veniva sfruttata per più compiti; lo strumento che realizzava questa operazione era appunto detto “follone” o “folla”. Non molto a sud, circa a fronte della citata Cascina Venina, al confine della città di Milano, si trova un Mulino “Le Folle”, insieme alle cascine Cascinetta e Casanova; per accedervi occorre infilarsi tra i condomini di via Baroni, oppure, a piedi, arrivarvi da via Rozzano; sul Lambro Meridionale si trova anche un bel ponte in ferro. Infine, meritano una citazione la cascina Caimera, la cui fornace trasformava la buona terra della zona in mattoni, sita a nord dell’Annone lungo il naviglio, vicino a dove ora sorge il quartiere omonimo, e il Mulino della Polvere, poco più ad ovest, ove probabilmente si fabbricava la polvere da sparo: qui cadde durante la seconda guerra mondiale un velivolo americano, e il suo motore venne ritrovato nel 1990 durante gli scavi per il deposito della Metropolitana. Riccardo Tammaro Borghi e Cascine della Zona 5 Editore La vita felice Pp 120 prezzo 13,50 euro Il libro è in vendita presso la sede di Milanosud (via S. teresa 2/A, martedì e giovedì dalle 16 alle 18,30) Venite a provare LA NUOVA CUCINA! VETRERIA GALATI Vetri - Specchi - Cristalli - Vetrate incise e decorate Oggettistica - Arredamento - Box doccia Serramenti in alluminio Posa in opera anche grandi volumi Lun - Ven: 8.00 - 12.30, 14.00 - 18.30 Sab: 8.00 - 12.30 Via Isonzo 40/6 - Quinto Stampi - Rozzano (MI) Tel/fax: 028255309 email: [email protected] 18 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 Emily Dickinson Intervista a Eleonora Mazzola, autrice del libro “I bimbi sono una bomba” «La maternità? Non è una questione che riguarda solo le donne» “I bimbi sono una bomba” è un libro che irrompe senza remore in un luogo comune un po’ ipocrita, ovvero che i figli siano sempre e comunque un “dono del Signore”. Come se non si sapesse che, nella loro piena innocenza, il loro venire al mondo è spesso all’origine di una spirale di incombenze pesanti, a volte drammatiche, cui la società non provvede, alle quali deve far fronte soprattutto la parte femminile della coppia. Il dolore del parto, in questo senso, appare all’autrice quasi come un elemento simbolico, per quanto soggettivo: non è che l’inizio! Attraverso una testimonianza autobiografica in cui molte donne si specchieranno, Eleonora Mazzola racconta non senza ironia il bello di avere una figlia, senza tacere la “prigione” della nuova vita, rivoluzionata con latitanze inaspettate e con un finale a sorpresa in cui si disegnano nuovi scenari per i genitori. L’autrice E leonora, classe 1976, è una c o p y w r i te r pubblicitaria, speaker radiofonica (ha lavorato nella redazione di Caterpillar a Radio2Rai, è stata autrice di diversi programmi di successo su LifeGate Radio (“La Stanza dello Scirocco, il radio romanzo”, “Passenger”, “Destinazioni d’autore”). Scrittrice e interprete, ha pubblicato gli ebook “Le madri sono bugiarde” (presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino 2012), “Nuvole” (2012), “Una montagna in mezzo al mare”, Edizioni FreeMedia (2013), e gli audiolibri “Finestre” (2010), “E poi il mare” (2011), “Doppioclick” (2012). Ha dato la voce alle “Favole di Rosanna Benzi” (ebook, coedizione FreeMedia – Aba Libri, 2013). Molto attiva sui social network, ha un suo blog personale (www.eleonoramazzola.com). Ha accettato volentieri di rispondere alle domande di Milanosud, nell’intervista che pubblichiamo qui. Tra i libri che hai pubblicato ce n’è uno, “Le madri sono bugiarde” che sembra avere una stretta colleganza con “I bimbi sono una bomba”. Cosa puoi dirci a riguardo? «“Le madri sono bugiarde” è stato il primo vagito, il cordone ombelicale tagliato tra l’idea della gravidanza, della maternità e la realtà. “I bimbi sono una bomba” è, come dicevo prima, un racconto sul campo, dato dall’esperienza e dall’ascolto di tante madri. Idealmente è il seguito ed è anche una promessa mantenuta. Passaggio chiave ne “Le madri sono bugiarde” era l’aver dichiarato che tra le donne esistesse una sorta di omertà, di silenzio nei riguardi del parto. In questo nuovo libro ho provato a fare io il primo passo, a raccontare il mio, senza che questo diventi in nessun caso un “modello”, ma col solo obiettivo di aggiungere una voce, chissà se stonata o intonata, al coro intorno alla gravidanza, per le future madri». Il libro è impreziosito dalle prefazioni dello psicologo Luca Mazzucchelli e di Marina Cosi, vicepresidente di GIULIA (associazione di giornaliste impegnate sulle tematiche di genere nel mondo dell’informazione, e non solo). In particolare Marina Cosi afferma : “…quel che occorre davvero non è ‘tutelare’ lei (orrido termine paternalistico) nella coppia, né concedere l’attuale micragnosa giornata di congedo obbligatorio di paternità o il voucher condizionato, ma accompagnare con norme identiche e cogenti, per lei e per lui, il dovere di genitorialità. In Italia, subito”. Mazzucchelli, invece, osserva che “I bambini sono una bomba, ed esplodono più volte riuscendo sempre a sorprendere. Talvolta ci si fa male, talvolta si impara a migliorarsi, talvolta ci si pongono domande alle quali non è semplice dare risposta, come molte di quelle sollevate da questo libro”. Fra i molti stimoli che la lettura di questo libro può dare, qual è il messaggio più importante che intendi lanciare? «Mi piacerebbe che si riuscisse a spostare l’attenzione sociale, mediatica e anche culturale dalle madri ai padri, portandoli al centro della questione figli con tutto quello che comporta, onori e oneri. Una sorta di bilanciamento o, in questo Paese, di rivoluzione. In una parola mettere la genitorialità al centro del dibattito». Certamente, nella storia che racconti, una grossa rilevanza ha il tema del dolore, proprio il dolore fisico. Se tu avessi avuto un parto più semplice e meno doloroso avresti scritto ugualmente questo libro? E nel caso, sarebbe stato molto diverso? «Partorire è sempre sinonimo di dolore ma l’intensità è assolutamente soggettiva. Partirei da questo, per evitare di parlare a vuoto di soglie del dolore. Il mio non è certamente un trattato medico! Ci sono diversi motivi per cui ho deciso di iniziare da lì, da quella giornata epocale. Uno tra questi è stato il desiderio di ricercare il punto di distanza più estremo tra un uomo e una donna, nel sentire fisico e psichico ovviamente, per iniziare a raccontare Non c’è due senza tre…: diventerà una trilogia? «Sì, diventerà una trilogia ma ci sarà una grande sorpresa. Ci sto lavorando. Come dicevo prima la maternità è una fonte di ispirazione continua, in ogni senso!» tutto il resto. Perché questo libro parla anche di distanze, le osserva, le mette a fuoco e poi tenta di trovare un cammino comune. Avrei scritto questo libro in ogni caso, indipendentemente dalla quantità di epidurale». Verrebbe da pensare che, dopo un’esperienza del genere, tu non vorrai mai più ripeterla… o che potendo tornare indietro come in una macchina del tempo non metteresti al mondo una figlia o un figlio. È così? «Lasciamelo dire in simpatia: questa è una domanda da uomo. Metterei al mondo mia figliaalmeno un migliaio di volte. E poi ricomincerei. Separiamo le questioni però: l’esperienza maternità è stata ed è tuttora una tappa fondamentale senza la quale non sarei la donna che sono. Nutro una sorta di riconoscenza per quello che ho vissuto e sto vivendo. Mentirei però se dicessi che mettere al mondo e crescere un figlio non sia faticoso. Se dovessi trovare due parole chiave per descrivere questo libro direi che è un libro che racconta la distanza, come detto, e la fatica. Con un pizzico di ironia». Sembra che tu, come autrice, ti senta particolarmente a tuo agio in una misura narrativa che sta fra il lungo racconto e il romanzo breve (citiamo ad ulteriore esempio “Una montagna in mezzo al mare”, con prefazione di Oreste Pivetta, sempre Edizioni FreeMedia e “Le nuvole” ). Capita per caso o c’è una scelta di qualche tipo? Dobbiamo aspettarci prima o poi un cambio di passo? «Credo che sia una formula magica la questione della brevità o della lunghezza. C’è il respiro che si vuole dare a ciò che si ha da dire, il tempo che si ha per dirlo (ricordo che sono una madre) e un certo ritmo. Elementi che si mescolano ogni volta con l’argomento e creano una certa lunghezza. Un cambio di passo? Non credo». “I bimbi sono una bomba” esce in formato digitale. Come autrice cosa pensi degli ebook? Preferiresti essere letta “su carta” o non fa differenza? «Amo gli ebook e stimo la carta. Il mio è un ottimo rapporto con entrambe le forme». Cosa ti aspetti che possa capire un uomo leggendo il tuo libro? «Mi aspetto che capisca la donna che gli sta accanto, quella che è diventata madre. Molto semplice e molto complesso al tempo stesso ma ho molta fiducia negli uomini. Specie in quelli intelligenti. Una rarità, me ne rendo conto, ma anche una realtà vivente, da qualche parte in mezzo a noi. E’ il “dove” che non saprei indicare con certezza... ». I bimbi sono una bomba - ebook Prezzo vendita: 4,49 € Distribuzione Stealth - disponibile su tutti gli store online Link: http://www.ultimabooks.it/i-bimbi-sono-unabomba-124054 Editore: Edizioni FreeMedia Foto copertina: © Yarruta - Istockphoto.com Giovanni Fontana Presentazione al Circolo della Stampa “I bimbi sono una bomba” sarà presentato per la prima volta ai giornalisti e agli amici venerdì 9 maggio alle 17,30 nella sede del Circolo della Stampa, in corso Venezia 48. L’iniziativa, aperta a tutti, è organizzata sotto l’egida di Nuova Informazione, corrente storica della sinistra democratica del sindacato dei giornalisti, particolarmente sensibile alla cosiddetta “questione femminile” e “alle cose che forse sembrano estranee al sindacato, ma c’entrano molto con la vita (…). A fronte della Grande Crisi, che come giornalisti siamo impegnati a raccontare quotidianamente, ci sono ogni giorno centinaia di piccole crisi che fanno esplodere coppie, rapporti sociali, impegni di lavoro”. Venerdì 9 maggio ore 17.30 “Raccontare la crisi con ironia. Se i bimbi sono una bomba” Circolo della Stampa - corso Venezia 48, Milano Democrazia, Lavoro, Uguaglianza Un affascinante saggio sull’impegno, il pensiero Una nuova frontiera per l’Europa e i ricordi del teologo che ama gli animali Tempo di elezioni: rinnovo di molti Comuni in Italia e rinnovo del Parlamento Europeo. Dunque tempi di confusione e di incertezza per molti elettori, in particolare per quanto riguarda l’Europa. Il distacco tra cittadini e istituzioni europee (e non solo) è palpabile e forse non è possibile, nel poco tempo che ci separa dalle urne, una corretta e approfondita informazione sull’attuale situazione e sull’importanza dell’Unione sullo scenario internazionale. La lettura di un breve saggio “Non solo euro” tanto agile quanto stimolante, può fornire qualche utile risposta. «L’Europa ha bisogno di un cambiamento radicale e coraggioso scrive Massimo D’Alema in prima pagina, e articola il suo “manifesto” politico in tre capitoli - Un’Europa democratica; Oltre l’austerità; Contare nel mondo». La distanza che si è venuta a creare tra cittadini e istituzioni appare dirompente e – scrive l’autore – «Solo una risposta politica coraggiosa e radicale può essere all’altezza di una sfida drammatica da cui dipende il destino stesso dell’Europa». Negli ultimi anni molti segnali sono stati ignorati. Incapacità, indifferenza e poca lungimiranza politica hanno portato la situazione a un bivio, da cui ora bisogna ripartire imboccando la direzione giusta. E per restare in Italia, che è tra i Paesi sofferenti dell’Ue, D’Alema si augura che si trovi la forza sufficiente per arginare spinte eurodistruttive ed euroscettiche, per respingere egoismi e localismi ingiustificati e, soprattutto, è pericoloso prendere a pretesto l’uscita dall’euro per scrollarsi di dosso le responsabilità dei problemi annosi e irrisolti che vive il nostro Paese. «L’Europa ha ancora un ruolo da giocare», e sarebbe grave non gettare lo sguardo sullo scenario che si estende oltre i propri confini. E che ci riguarda. Qui l’autore mette in evidenza il cambiamento in atto con l’affermarsi dei Paesi detti Mint: Messico, Indonesia, Nigeria e Turchia, che tra non molti anni saranno anch’essi in primo piano sullo scenario mondiale. Senza dimenticare che India, Cina, Brasile, Russia, Sudafrica, che non sono solo economicamente sempre più importanti, ma stanno crescendo come protagonisti politici di primo piano a livello mondiale. Ricorda inoltre i drammatici conflitti in atto nei paesi arabi, e che l’Unione non può ignorare. «La più grande sfida dell’Europa nel prossimo decennio è proprio quella di affrontare questa straordinaria trasformazione. Una sfida che richiede innanzitutto unità politica se il nostro continente vuole continuare a contare qualcosa nel mondo». D’Alema non risparmia critiche, nessuna forza politica esclusa, ma confida e indica nelle forze democratiche europee della sinistra la guida verso il cambiamento. Lea Miniutti Massimo D’Alema Non solo euro Rubbettino, 12 euro, pagg. 135 «Se l’uomo ha un’anima, e se questa lo caratterizza e lo distingue, possiamo interrogarci sull’anima degli animali?» Parte da questa domanda la conversazione fra Paolo De Benedetti filosofo, teologo, biblista e Maurizio Scordino, non credente, sociologo, anch’esso impegnato nel campo dei diritti degli animali. Nel lungo dialogo, raccolto in un piccolo stimolante saggio, “In paradiso ad attenderci”, il teologo ci restituisce, attraverso ricordi e riflessioni, l’articolato percorso della sua elaborazione e ricerca sulla sensibilità degli animali. De Benedetti parte dalle memorie antiche, racconta della sua infanzia in campagna, degli animali che gli sono stati compagni di giochi e coi quali ha intrecciato un dialogo: gatti, cani, uccelli, gazze, galline e altri ancora… ricorda le suppliche, assieme alla sorella Maria, che facevano alla nonna affinché risparmiasse di cucinare conigli e polli. E rievoca come, già da bambino, sperasse che le bestiole salissero in cielo dopo la loro morte, per poterle ritrovare quando anch’egli fosse salito lassù. «Il mio convincimento maturato negli ultimi anni – confida De Benedetti – è che tutti gli animali risorgessero dopo la morte, al pari degli uomini. Io credo che l’animale, compagno di tante solitudini, di tante tristezze, in misura varia secondo la sua coscienza, affermo e ripeto – secondo la sua coscienza – ci accompagnerà anche nell’altra vita, e non ci si chieda di spiegare il perché». Il racconto non perde mai di intensità: tanti i temi toccati in questa lunga conversazione fra un credente e un non credente, sempre nel rispetto delle reciproche convinzioni. Non manca il confronto tra Cristianesimo ed Ebraismo. Un esempio è l’antropocentrismo che, forse, è mag- giore nella religione cristiana che in altre fedi: «infatti – spiega il teologo – ha quasi sempre impedito non soltanto una lettura biblica attenta ai segnali di rispetto e solidarietà verso gli animali, ma ha incoraggiato quel pregiudizio, purtroppo frequentissimo, secondo cui occuparsi di animali significherebbe trascurare gli uomini, come se l’amore verso le creature fosse una coperta troppo corta per coprirle tutte». E la risposta suscita una riflessione sull’antropomorfismo, ma sia la domanda del non credente, sia la risposta del teologo sanno essere esaurienti. Riflettono poi sulle condi- zioni e sulle sofferenze degli animali negli allevamenti intensivi, qui si giunge a pensare che non sarebbe necessario uccidere per mangiare se fossimo stati creati tutti vegetariani. Ma i tempi non sono maturi, ce lo fanno capire i comportamenti distruttivi degli umani, i quali sfruttano non solo gli animali, ma ogni risorsa della natura credendo che la Terra sia stata creata a loro uso e consumo. Marilena Bogazzi, nella sua articolata postfazione al saggio, riassume bene il pensiero del teologo: «Paolo De Benedetti, in questo testo, ha messo bene in luce la vocazione originaria dell’uomo che traspare nella Bibbia: il compito di coltivare e custodire, il compito di dominare cui non bisogna attribuire il significato negativo di “tiranneggiare” ma un significato divino di Dominus: Gesù Cristo è l’esempio centrale di Dominus che non schiavizza ma serve, non opprime ma libera, non uccide ma dà vita: un dominio, quello nel senso originale, che porta alla salvezza e alla comunione. La terra e le creature, è bene ricordarlo, non sono proprietà indiscussa dell’uomo ma all’Uomo e alla Donna è stata consegnata solo la custodia con il compito di rendere “fruttuoso” il suolo e “dominati” (nel senso poc’anzi chiarito) gli animali». Oltre a Marilena Bogazzi, sociologa e ricercatrice, hanno scritto significativi commenti Massimo Giuliani, docente di Pensiero ebraico, Luigi Lorenzetti, sacerdote dehoniano e Vito Mancuso, teologo, editorialista del quotidiano “La Repubblica”. Lea Miniutti Paolo De Benedetti con Maurizio Scordino In paradiso ad attenderci Edizioni Sonda; 14 euro, pgg. 144 19 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 Le iniziative della zona 5 Biblioteche: “Avvocato offresi” e un calendario ricchissimo di iniziative D opo gli insoliti appuntamenti di “Architetto offresi”, che il pubblico ha dimostrato di gradire molto, la Fra Cristoforo propone un’iniziativa simile, cambiando però argomento. Questa volta sarà un legale a ricevere gli utenti offrendo consulenze in materia giuridica. Sabato 10 maggio, dalle ore 10 in poi, ci si potrà rivolgere gratuitamente all’avvocato Enrica Caon per ricevere risposte orientative su questioni inerenti alle seguenti problematiche: diritto immobiliare, diritto condominiale, responsabilità contrattuale ed extracontrattuale, contratti, diritto e tutela del consumatore, diritto del lavoro, diritto di famiglia, successioni, recupero del credito, infortunistica stradale. «Chiunque fosse interessato - dice l’avvocato Caon, a cui abbiamo chiesto maggiori informazioni - può inviare direttamente al mio indirizzo di posta elettronica ([email protected]) il quesito che lo interessa ed eventuali documenti utili prima della consulenza di sabato, oppure può presentarsi direttamente in biblioteca, dopo aver chiesto un appuntamento ai bibliotecari. Con questa iniziativa intendo rispondere concretamente alla forte richiesta di informazione da parte dei cittadini, offrendo un primo parere sulle vie da percorrere nei diversi ambiti legali». Gli incontri avranno una durata media di circa venti minuti. Il 9 maggio, alle 18, verrà inaugurata la mostra “Vista – I dodici riflessi”, che proseguirà fino al 20. Giovani fotografi emergenti presenteranno le loro immagini dedicate a Palazzo Serbelloni e a una Milano intima e personale. Nella stessa data e alla medesima ora, Marilena Salvarezza proporrà il primo dei tre incontri sul senso della poesia, “Passioni nel silenzio”. L’appuntamento iniziale sarà dedicato a Emily Dickinson; il secondo - il 16 maggio, ore 18 - a Wislawa Szymborska; il terzo - il 28, ore 18 – a “Smarrimenti”, della stessa curatrice e poetessa Marilena Salvarezza. Il 14, ore 18, Carlo Marchesi proporrà “Fenoglio e Pavese, infanzia e amori” con una breve introduzione ai due autori e la recitazione di alcuni loro brani con accompagnamento di musica e immagini. Il 21, alle 17.30, si riunirà il gruppo di lettura “Se un pomeriggio di mercoledì un lettore… ”, a cura di Rita Castronovo. Potrà partecipare liberamente chiunque desideri condividere le emozioni suscitate dai libri. Il 23 maggio, ore 18, l’incontro “Trappole d’amore: dal sogno romantico al maltrattamento” sarà un’occasione per riflettere sulle dinamiche della vita di coppia, spesso pericolosamente in bilico fra romanticismo e violenza. In conclusione, il 24 maggio, alle 11, nella tavola rotonda “La musica fin da piccoli” si parlerà dell’importanza dell’apprendimento musicale nei bambini da 0 a 6 anni come fonte di benessere e opportunità per favorire la crescita e le relazioni. A Chiesa Rossa per affrontare le fobie sociali A chi non è mai successo di sentirsi a disagio in qualche situazione sociale e di temere il giudizio negativo degli altri? Quasi tutti, almeno qualche volta, hanno provato sensazioni simili. Ma se uno sgradevole senso di inadeguatezza e la paura delle critiche dovessero persistere, potrebbero svelare un vero e proprio disturbo psicologico. Ci riferiamo alla “fobia sociale”, una condizione che induce a evitare le occasioni di incontro, a chiudersi in se stessi, cercando l’isolamento e arrivando persino a rifiutare il lavoro. Tutto ciò vale anche per i giovani che, spesso, coinvolti esageratamente da Internet e da altre realtà virtuali, si allontanano dalla vita reale. È utilissimo, quindi, saper riconoscere questo fenomeno per poter intervenire, se necessario, con una giusta terapia. Il 12 maggio, alle 21, le psicologhe Barbara Bortolini, Erica dell’Acqua e Claudia Giangregorio - dell’ “Associazione Legami Onlus” - affronteranno l’argomento nel corso dell’iniziativa “Barricati in casa”. Il 10 maggio, alle 14.30, la rete di associazioni locali “Un Film Mai Visto”, presenterà “Affabulazioni”, letture animate, laboratori creativi, pratiche filosofiche e merende per tutte le età. Lo stesso giorno, alle 18.30, verrà presentato il libro di Marcelo Caracoche (Rayuela Edizioni) “La cucina della Memoria – Piccolo manuale d’Internazionalismo Culi- nario”, un testo che intreccia in modo singolare gastronomia, storie, viaggi nel mondo e nel tempo. Il 16, ore 17.30, sarà inaugurata la mostra “L’orto d’artista. Dalla semina al raccolto”, dell’Associazione culturale “Arte da mangiare”, dedicata al “Silenzio” e ispirata all’alimentazione. Nella rassegna, che proseguirà fino al 31 maggio, saranno esibite opere diverse da quelle presenti nell’omonima esposizione alla Biblioteca Sant’Ambrogio (paragrafo seguente). Sempre il 16 maggio, alle 18, Renato Gabrielli, autore teatrale e sceneggiatore, concluderà il ciclo di incontri sui diversi tipi di scrittura parlando della drammaturgia per il teatro. Il 20, ore 16.30, ci sarà un laboratorio sul cibo rivolto ai piccoli, “Favole di gusto”. Il 23, alle 21, Cecilia Zaini proporrà “Gli arti fantasma – per una ri-lettura dell’opera di Michel Tournier”, presentando brani dell’eclettico scrittore francese, accompagnata dall’arpista Stella Monestier. Per i bambini ci sarà un altro appuntamento il 24 maggio, alle 16: “I mangiafavole”, letture con note musicali. Cineforum e mostra sulla Resistenza alla Sant’Ambrogio La biblioteca ricorda la lotta di Liberazione con un cineforum di notevole interesse, “I sentieri della memoria: la Resistenza”, e una mostra originale, “La Resistenza sui muri”. Al Castello Sforzesco in mostra fino a giugno Le due iniziative sono dedicate a tutti coloro - uomini, donne, anziani, giovani - che hanno sfidato coraggiosamente la morte, affrontando bombe, rappresaglie, torture e rastrellamenti per combattere l’oppressione e conquistare la libertà. Le proiezioni sono cominciate in aprile e si concluderanno il 13 maggio col film di Giuliano Montaldo “L’Agnese va a morire”, interpretato, fra gli altri, da Ingrid Thulin e Michele Placido (ore 17.30). È la drammatica storia di una lavandaia analfabeta che, dopo la deportazione del marito da parte tedeschi, si unisce come staffetta a un gruppo di partigiani. Sullo sfondo, il paesaggio delle Valli di Comacchio. «I film che abbiamo programmato - dice il curatore della rassegna, Andrea Montagner, dell’‘Associazione Art&Sol’ - sono storie di donne che escono forzatamente dal loro ruolo di madri, mogli e mamme per partecipare alla lotta di Liberazione non solo come supporto, ma come protagoniste di una nuova storia d’Italia. La nostra intenzione è quella di vivificare la memoria e di trovare spunti di riflessione per il presente». Fino al 13 maggio, il tema al centro del cineforum viene proposto anche nell’esposizione “La Resistenza sui muri”. “Preparata dalla sezione Barona dell’ANPI”, come ci spiega il vicepresidente dell’Associazione Ivano Casati, «la rassegna è formata da nove pannelli dove sono visibili le lapidi dei partigiani del quartiere Barona con le case sulle quali sono collocate. Anche con questa mostra facciamo conoscere alla popolazione del nostro quartiere le vicende di quanti hanno dato la vita per rendere l’Italia libera e democratica». Durante tutto il mese di maggio, l’Associazione culturale “Arte da mangiare”, con la mostra “L’orto d’artista. Dalla semina al raccolto” espone i lavori che artisti innovativi hanno elaborato sul “Silenzio”, usando anche il cibo come materia. La manifestazione verrà animata con diverse performance. Il 10 maggio, alle 16.30, si riunirà il gruppo di lettura per bambini dai 3 agli 8 anni,“Croccanti coccodrilli”, a cura di Gabriella Marinaccio. Il 22, alle 17.30, si ritroverà, invece, il gruppo di lettura per adulti, condotto da Emanuela Semenzato ed Elena Sommariva. Infine, il 24, alle 16.30, nell’ambito dell’iniziativa “Il Maggio dei Libri”, Fabiola Marchet terrà una lettura - con laboratorio – della sua opera “I dispetti di Nadin”, per ragazzi dagli 8 ai 10 anni. Crisi di coppia e problemi dell’adolescenza alla Tibaldi In occasione del MIP, il “Maggio di Informazione Piscologica”, organizzato da Psycommunity (la comunità on-line degli psicologi italiani) mercoledì 14 maggio, alle 21, l’équipe dell’“Associazione Legami Onlus” terrà in biblioteca l’incontro “In amore come in guerra? La crisi della coppia e la separazione”. Le psicologhe Chiara Grassi e Chiara Gallini illustreranno le strategie da seguire per affrontare meglio i conflitti all’interno della coppia e le eventuali separazioni, allo scopo di alleviarne le conseguenze, che hanno quasi sempre ripercussioni molto negative anche per i figli. Mercoledì 28, sempre alle 21, le dottoresse Chiara Grassi e Alice Seta, presenteranno invece “Adolescenza: istruzioni per l’uso”. I cambiamenti a cui i giovani vanno incontro in questo periodo della loro vita, con la scoperta della sessualità e il mutare delle relazioni sociali e familiari, richiedono infatti attenzioni specifiche. 2° convegno “Latte & linguaggio” P er due giorni la biblioteca riscopre il suo passato. Negli spazi che oggi accolgono gli utenti, rivivrà il ricordo dei tempi in cui questa sede era una grande stalla per l’allevamento dei bovini. Si terrà infatti in questa sede - sabato 17 e domenica 18 maggio, dalle 14 in poi - la seconda edizione del convegno “Latte & linguaggio”, una singolare opportunità per parlare di latte, cibo e… alimentazione culturale. L’accostamento potrebbe apparire strano, ma i collegamenti sono invece reali. Il tema è di grande attualità. Anche in seguito ad alcune direttive europee, l’industria casearia e più in generale quella alimentare ci propongono spesso cibi che vogliono imitare i nostri tipici prodotti, ma che non hanno quasi niente in comune con la migliore e genuina tradizione italiana. Si tratta spesso di surrogati industriali che dei nostri cibi autentici, come alcuni pregiati formaggi di malga, hanno solo il nome e qualche vaga somiglianza. Un fenomeno analogo, almeno per certi aspetti, sta accadendo anche nel campo culturale, dove la lingua viene costantemente aggredita, maltrattata e impoverita dagli odierni media. «Siamo arrivati al secondo appuntamento con questo convegno - puntualizza il responsabile della biblioteca, Pasquale La Torre -. Ancora per resistere e combattere la sofisticazione, la corruzione del linguaggio utilizzato al fine di promuovere un cibo altrettanto corrotto. Alla riscoperta del significato vero delle parole e del latte: cibi primari per la mente e per il corpo e necessari, in questa forma, per una sana evoluzione». Il programma delle due giornate, che prevede interventi di vari esperti, si può consultare su www.lattelinguaggio.it . In occasione della manifestazione verrà esposta l’opera “Vive 2014”, di William Xerra. Saranno inoltre possibili piacevoli degustazioni e si potranno assaporare formaggi veramente rari e prelibati. F. T. Fabrizio Ternelli L’appello dell’assessore Majorino a Governo e Regione La riscoperta di Luca Beltrami Emergenza Siria, in Centrale I l Castello Sforzesco presenta la mostra intitolata: “Luca Beltrami (1854 – 1933). Storia, Arte e Architettura a Milano”. In visione fino al 29 giugno 2014, l’esposizione si articola in tre sale della storica fortezza – la Sala Viscontea, la Sala dei Pilastri e la Sala del Tesoro, e ripercorre i momenti salienti della vita e della carriera di Beltrami. Architetto, storico dell’arte, incisore, ma anche museologo e collezionista attento al linguaggio della fotografia, oltre che uomo politico, giornalista e saggista. In mostra importanti opere d’arte di Bramante, Bergognone e Luini – di cui Beltrami fu attento studioso - incisioni, disegni, fotografie e oggetti di epoca medioevale e rinasci- mentale. Inoltre, proiezioni multimediali che narrano la storia del Castello Sforzesco e dei suoi musei a partire da materiali fotografici storici, e filmati d’epoca sul Castello e sulla città di Milano, presentati a cura della Fondazione Cineteca Italiana. L’esposizione, curata da Silvia Paoli, storica dell’arte e conservatore del Civico, è coordinata da Claudio Salsi, Direttore del Settore Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici. Catalogo edito da Silvana Editoriale. Sede: Milano, Castello Sforzesco. Telefono: 02 88463664. Orario: da martedì a domenica ore 9 – 17.30. Lunedì chiuso. Ingresso libero. I Il Comune riesce ad accoglierne oltre 400, nei centri di via Aldini e di viale Toscana. E in due strutture della Caritas. Il resto è costretto a dormire in stazione o per strada Giuseppe Lippoli Open Day alla Scuola Paolo Grassi! l prossimo venerdì 16 maggio sarà una giornata di spettacoli e orientamento alla formazione teatrale, con l’obiettivo di divulgare la conoscenza dei mestieri del teatro alle future generazioni, dedicata a quanti vorranno visitare (interagendovi) una delle realtà educative di eccellenza sul territorio: Milano Teatro Scuola Paolo Grassi. Massimo Navone, direttore di questa prestigiosa istituzione, ospiterà gli studenti delle scuole superiori e delle università: in occasione dell’Open Day, dalle 9,30 alle 13 (e in replica dalle 14.30 alle 17.30), la Sala Teatro sarà animata dalle performance di attori, registi, danzatori di Tea- arrivano 500 profughi trodanza, autori e organizzatori. La chiusura dell’Open Day consisterà nella rappresentazione di alcuni estratti da “Hopper Variations”, una performance degli allievi del secondo corso Danzatore per la coreografia di Emanuela Tagliavia, e di alcuni estratti da “Variazioni Cromatiche”, prestazione degli allievi del primo corso Danzatore per la coreografia di Julie Ann Anzilotti. Per informazioni e prenotazioni (obbligatorie) è sufficiente scrivere una e-mail all’utenza [email protected] specificando l’orario di partecipazione scelto (mattino o pomeriggio). La notte del 1° maggio un centinaio di persone hanno dormito in strada o in Stazione Centrale e oltre 400 sono state accolte nei centri del Comune di via Aldini e di viale Toscana, gestiti da Fondazione Progetto Arca e in due strutture della Caritas. Dalla metà dello scorso ottobre fino a oggi la città ha accolto e assistito circa 5mila persone, di cui un terzo sono bambini, alcuni molto piccoli o addirittura appena nati. Ma l’emergenza si ripete sistematicamente. I recenti sbarchi sulle coste della Sicilia hanno generato un flusso di persone verso Milano composto da numerose famiglie con bambini, ma anche giovani donne sole e ragazzi. L’Unità di crisi, che comprende molte realtà del Terzo settore e volontari, non è riuscita ad accoglierli tutti: troppe le persone arrivate a Milano per gli spazi disponibili in assenza di altre strutture non comunali. Per chi non ha trovato posto nei centri è stata allestita una primissima accoglienza in Stazione Centrale, con gli operatori di Fondazione Progetto Arca e i Giovani Musulmani che hanno portato pasti caldi, coperte e vestiti. «La nostra città – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – da mesi sta accogliendo migliaia di Siriani in fuga dalla guerra senza la benché minima collaborazione delle altre istituzioni a livello sia nazionale sia locale e con il solo sostegno di una convenzione per 240 posti letto sottoscritta con la Prefettura. L’emergenza in queste ultime ore ha raggiunto livelli drammatici costringendoci, proprio per la mancanza di aiuti, a lasciare per strada un centinaio di persone. Stiamo cercando di accogliere tutte le mamme con bambini, ma anche questo è per noi assai difficile. Rilanciamo ancora una volta l’appello al Governo affinché smetta di ignorare cosa sta succedendo sulle coste del Sud, lungo la Penisola e a Milano e si attivi presto per far forte a una tragedia umanitaria che coinvolge persone da mesi sfruttate, che al nostro Paese non chiedono nulla e che, dopo un viaggio disumano hanno bisogno di aiuto e assistenza degne di un Paese civile». La Prefettura contribuisce con 30 euro di rimborso, per giorno e per persona (240 posti al giorno) alle Associazioni che gestiscono l’accoglienza. Il Comune di Milano partecipa esclusivamente mettendo a disposizione le strutture. 20 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 All’Auditorium di corso San Gottardo nel mese di maggio Il 16 e il 17 maggio alla Sala Verdi del Conservatorio Da Beethoven al “Piccolo spazzacamino” 45 orchestre giovanili, 2mila musicisti in concerto uesto maggio il cartellone de laVerdi si preannuncia di sicuro interesse. Per la Stagione Sinfonica sono in programma ben tre concerti per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven. Si inizia il 1° maggio (repliche il 2 e il 4) con 2° Concerto in si bemolle maggiore op. 19 per pianoforte e orchestra, seguita dalla Sinfonia n. 5 in Do minore, sempre di Beethoven, e Fiori di fiori del compositore italiano contemporaneo Francesco Filidei. Al pianoforte Orazio Sciortino al pianoforte e la direzione di Paul Daniel, in cui verrà eseguito il. Il 16 e il 18 maggio Gabriele Carcano al pianoforte e Jader Bignamini eseguiranno il 3° concerto in Do minore op. 37 per pianoforte e orchestra di Beethoven, cui seguirà la stupenda Sinfonia n. 4 in Sol maggiore di Gustav Mahler (soprano solista Karina Gauvin), per finire, il 22, 23 e 25 maggio, Roberto Cominati al pianoforte per la direzione di Aziz Shokhakimov suoneranno il 4° concerto in Sol maggiore op. 58 sempre del genio di Bonn, a cui seguiranno L’amore delle tre melarance e la Suite Scita op. 20 di Sergej Prokof’ev. Q Sempre per la Stagione Sinfonica il 9 e l’11 maggio verrà eseguito Rosenkavalier di Richard Strauss (direttore Giuseppe Grazioli), con la proiezione dell’omonimo film del 1925 del regista tedesco Robert Wiene. Richard Strauss sarà protagonista indiscusso anche del concerto del 29 maggio (replica il 1° giugno) con Burlesque, brano per pianoforte e orchestra, il poema sinfonico Don Juan op. 20 e il poema per viola e violoncello concertanti e orchestra Don Quixote op. 35 con la direzione di Jader Bignamini, Lilya Zolberstein al pianoforte, Gabriele Mugnai alla viola e Mario Shirai Grigolato al violoncello. Per la rassegna laBarocca Ruben Jais il 17 maggio dirigerà in forma di concerto l’opera Orfeo ed Euridice (versione originale del 1762) di Christoph Willibald Gluck. Mentre per la rassegna “Made in Italy”, dedicata alla musica sinfonica moderna e contemporanea, vede tre appuntamenti, tutti diretti da Giuseppe Grazioli: il primo il 4 maggio con musiche di Vittorio Rieti, Francis Poulenc e Jacques Ibert; il 18 maggio con musiche di Nino Rota, Samuel Barber e Giancarlo Menotti; e per ultimo, il 25 maggio con musiche di Gian Francesco Malipiero, Claude Debussy e Benjamin Britten. Si segnala infine Crescendo in musica, la rassegna di concerti dedicata ai più piccoli: il 10 maggio con l’esecuzione de “Il piccolo spazzacamino” di Benjamin Britten per la direzione di Maria Teresa Tramontin e il 7 maggio il concerto dell’Orchestra di Fiati della Svizzera Italiana con musiche di Ron Nelson, Friedrich Gulda e David Maslanka. C. Z. Dire Straits Legends in concerto Il Tour 2014 vedrà il gruppo esibirsi ad Assago il 22 maggio alle ore 21, al Teatro della Luna ornano a Milano dopo il sold out della tournée 2013 i “Dire Straits Legends”. Il tour, prodotto e distribuito da We 4 show, farà tappa a Milano al Teatro della Luna il 22 maggio 2014, alle ore 21. I Dire Straits Legends nascono nel 2004 dalla passione di Marco Caviglia per il noto gruppo britannico, che ha visto, negli anni, riunire intorno a sè artisti che hanno fatto la storia dei Dire Straits stessi, sia come componenti ufficiali del gruppo sia come musicisti di supporto. La band è composta oltre che da Marco Caviglia, talentuoso chitarrista e voce del gruppo, dal chitarrista Phil Palmer (Dire Straits 1990/92 oltre ad aver suonato con Bob Dylan, Frank Zappa, George Michael ed altri artisti di fama mondiale), dal percussionista Danny Cummings (1990/92, ha collaborato con star del calibro di Paul McCartney, Tina Turner, Elton John, per citarne alcuni), dal sassofonista Mel Collins (Dire Straits nel 1983, con il suo sassofano ha suonato anche con i The Rolling Stone e Joe Cocker), dal batterista Steve Fer- T di Roberto Lonoce Presidente dell’associazione “ICM Insieme Con la Musica” ’Associazione Musicale ICM - Insieme Con la Musica della Zona 5 presenta il Quinto Festival Musicale “Giovani & Giovanissimi in Concerto”, venerdì 16 e sabato 17 maggio 2014, presso la Sala Verdi del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Saranno presenti 45 formazioni orchestrali, per un totale di circa 2mila bambini e ragazzi delle scuole di Milano e hinterland. Al Festival, patrocinato dal CdZ5, parteciperanno tutte le Scuole Medie a Indirizzo Musicale della Zona 5 (Arcadia, Confalonieri, Pertini e Tabacchi), l’Istituto superiore S. Allende e la scuola d’Infanzia Giambologna, che con l’orchestra Biribimbi, composta da musicisti di 4 anni, si esibirà il 17 maggio. Dal 2011 il Festival si avvale del patrocinio del “Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili e Infantili in Italia Onlus”, ideato su ispirazione di “El Sistema”, modello educativo venezuelano fondato nel 1975 dal Maestro José Antonio Abreu, che L offre a bambini e giovani la possibilità di accedere gratuitamente a una formazione musicale collettiva di esemplare portata sociale. Il progetto è stato promosso dal Maestro Claudio Abbado ed è presente in tutte le regioni italiane. Il Quinto Festival ha riservato una sezione dedicata al Sistema della Lombardia. Durante il Festival si esibiranno anche alcuni ospiti della Casa di Riposo per Musicisti “Fondazione Giuseppe Verdi” in un ideale “passaggio del testimone” alle giovani generazioni, incoraggiamento per tutti i ragazzi a rendere la musica una presenza importante nella loro vita. Auspichiamo con questa iniziativa di incentivare e sostenere fra i giovani e i giovanissimi il desiderio di suonare e cantare insieme, per scoprire la Bellezza che racchiude la musica, per permettere l’integrazione con la diversità, per creare occasioni di aggregazione. Vi aspettiamo ad ascoltarli, l’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Gli orari e tutti i dettagli si possono trovare sul sito: www.giovaninconcerto.eu PRIMO APPUNTAMENTO L’11 MAGGIO ALLA CHIESETTA DI NOSEDO Concerti in Periferia, sesta edizione rone (considerato tra i migliori batteristi al mondo, ha suonato tra gli altri con i Duran Duran, Bob Dylan, Eric Clapton e i Bee Gees), dal tastierista Primiano DeBiase. A questo appuntamento sarà inoltre presente, in qualità di “special guest”, John Illsey, che al fianco di Mark Knopfler (voce, chitarra e autore dei brani), di David Knopfler (chitarrista) e del batterista Pick Withers, fondò il gruppo nel 1977, nonchè unica presenza stabile, assieme al noto frontman, dalle origini fino allo scioglimento del gruppo nel 1995. Potremo cosi riascoltare la musica dei Dire Straits direttamente dagli artisti che ne hanno fatto la storia. I protagonisti di una delle band più famose al mondo si riuniranno per farci rivivere i suoni e le magie di canzoni storiche come “Sultan of swing”, “Money for nothing”, “Brothers in arms” e molte altre. Chiunque fosse interessato, può acquistare i biglietti sul sito www.ticketone.it A.R. Partirà l’11 maggio la sesta edizione della rassegna musicale “Concerti in Periferia”, promossa dalla Consulta Periferie Milano, organizzata dalla Fondazione Milano Policroma e realizzata dall’associazione musicale “Il Clavicembalo Verde”. Si tratta di una manifestazione che riunisce in un unico cartellone (dall’11 maggio al 22 giugno) oltre 50 concerti a ingresso gratuito, accorpando quelli organizzati direttamente e quelli già programmati nelle periferie milanesi, a dimostrazione della vivacità culturale delle realtà che vi operano. L’iniziativa sarà svolta in collaborazione con numerose istituzioni, parecchie associazioni culturali ed alcuni sponsor privati; i luoghi scelti vanno dalle ville storiche alle antiche chiesette, dai borghi alle cascine e agli spazi tra le Case Popolari; sono inoltre in programma, come d’abitudine, concerti eseguiti presso le comunità di nuovi italiani presenti a Milano, riunendo tutti i punti cardinali della città in uno spaccato di periferia declinato in tutte le sue accezioni. Contestualmente ai concerti verranno anche allestite mostre estemporanee di pittura a cura di un gruppo di studenti coreani dell’Accademia di Brera. Il concerto inaugurale avrà luogo l’11 maggio alle ore 17.30 nella chiesetta di Nosedo, luogo di recenti ritrovamenti di reperti bimillenari; altri concerti organizzati ad hoc nella nostra zona si terranno nella chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa (1 giugno ore 17 e 13 giugno ore 21) e nello spazio antistante la chiesa di Maria Madre della Chiesa a Gratosoglio (il 31 maggio e il 14 giugno, entrambi alle ore 20:30); il programma completo della rassegna è scaricabile dai siti internet www.periferiemilano.it e www.milanopolicroma.it. Gruppo Immobiliare Po s.r.l. -. )( &; ''%(%-., .),! % )( )'%(%) $! -% &%'%. 8 ''%(%-., ,! *,!-) ., &! - ,.)""%! ! ')(. #(! % ) /'!(.% & -/--!#/%,-% % (/)0! (),' .%0! &! (! !--%.3 % )("),. ! -% /,!22 &! !-%#!(2! % ., (+/%&&%.3 ! )' *!.!(2 !% )( 6'%(% ,% $%! )() /( **,) %) -!'*,! ' ( #!,% &! && #!-.%)(! !% )( )'%(% )-5 )'! (!& -!..),! !&&;%(.!,'! % 2%)(! % %'') %&% ! ""%..% )0! & #%/-. -%(.!-% ., )' ( ! )""!,. ()( */6 !--!,! & - % . (!&&! 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Ronchi) $$& "#" ( & )(# . $$"%")*( *&( %" & ! ** +"& "%!"*&( " # ($ % * "# %& # $ "# "% & "$$& "#" ( '& "* )"*& ,,, "$$& "#" ( '& "* PISCINA VISMARA VIA DEI MISSAGLIA 117 I CORSI Acquaticità Neonatale Acquaticità Prescolare Nuoto Individuale o in Coppia Acquaticità per Diversamente Abili Acquagym Sweet Gym (ginnastica dolce in acqua) 02 8938932 1 [email protected] ALL’INTERNO DEL CENTRO SPORTIVO VISMARA 21 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 % # " Primavera: in arrivo matrimoni, cresime e comunioni! & +&''6.(& ). 36*+.(*6.& * ,.3.*00*6.& &2)*00. 760 3++6* 0& 4377.'.0.8= ). 6. 74&61.&6* 6*&01*28* 79 92& :&78.7 7.1& ,&11& ). 463)388. 36*+.(*6.& * /8 &6,*28*6.& '.,.388*6.& 36303,. 6;2,*47A & 7(*08& > )&::*63 &14.& * 4*61*88* ). 863:&6* .0 6*,&03 ,.9783 4*6 3,2. 3((&7.32* *6 92 &8 8*7.13 (. 7. 49? 36.*28&6* 79 92& (0&7 7.(& (&8*2& (32 (.32)303 3 1*)&,0.& &88.2,*2)3 )& 92 (&14.32&6.3 7*146* 293:3 * &889&0* * 4*6 6.74&61.&6* 90 8*6.361*28* 4928&2)3 790 /8 B &0 43783 )*0 (0&77.(3 /8 B (-* &''&88* ). 59&7. 0& 1*8= . 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Ore 21:00 2° Edizione del Naviglio del Jazz concerto dei Lumiba Trio Dibattito sul ruolo della donna e sulle politiche di genere 2 per mille dell’Irpef ai partiti politici Dalle Ore 15.00 Da quest’anno è possibile, destinare il 2 per mille dell’Irpef ai partiti politici, e dunque, anche al PD. Con l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, sono state introdotte nuove modalità di contribuzione volontaria. non si tratta di una nuova tassa, ma di una forma di contribuzione volontaria che potrà concretamente aiutare a sostenere tutte le iniziative del nostro partito a ogni livello. Per dare il tuo sostegno concreto al PD è sufficiente consegnare il modulo (che trovi sul sito: www.agenziaentrate.gov.it) in busta chiusa, con la presentazione del 730 o del Mod. Unico. Per scegliere, basta una firma: il contribuente deve compilare la parte superiore del modulo inserendo i propri dati anagrafici e poi firmare in corrispondenza del riquadro indicante - Partito Democratico Circolo PD Clapiz-Chiesa Rossa www.pdclapiz.it www.facebook.com/pdclapiz Ore 12:30 Pranzo popolare in Cascina Il giro d’Europa in 10 Giochi (proposta per bambini e ragazzi dai 4 ai 10 anni) L’Europa per i Giovani quiz interattivo autogestito “Ma quante ne sai?” con premi a sorpresa. Ore 17:00 “Il futuro dell’Europa” Confronto fra i candidati del Pd alle elezioni europee: MOSCA, PANZERI, TOIA, BENIFEI e SINIGAGLIA Ore 19.15 Aperitivo Letterario Presentazione libro di Carmine Pacente “La città metropolitana nell’Unione Europea” Con P. MARAN e C. PACENTE L’EVENTO SI TERRA’ ANCHE CON LA PIOGGIA PERCHE’ SAREMO SOTTO IL PORTICO E LA CUCINA SARA’ SEMPRE FUNZIONANTE Circolo PD Gratosoglio www.pdgratosoglio.it Richiesta di aiuto online da un amico, attenzione è una truffa Nel precedente numero è stata trattata una tra le più note e insidiose truffe su internet, il phishing, o fishing, volta a captare i dati bancari o di carte di credito degli utilizzatori della rete. Un tipo di truffa simile al phishing, ma attuata con modalità molto più insidiose, che fa moltissime vittime, non soltanto tra i novelli utilizzatori di internet, oltre che tra le persone meno giovani, sono quelle che partono con un messaggio mail contenente una richiesta di aiuto. I truffatori dopo essere riusciti ad entrare nella rubrica del computer del mal capitato, ne copiano tutto l’indirizzario, in modo da reindirizzare a tutti i suoi contatti, un messaggio di posta elettronica contenente una richiesta di aiuto economico, in situazione di emergenza del tutto verosimile. Il messaggio risulta in tutto e per tutto inviato dallo stesso indirizzo mail rubato, con tanto di carta intestata in calce alla mail stessa e di solito inizia con la frase «spero ciò ti arrivi in tempo utile» e prosegue con una breve storia, in cui viene raccontato che, durante un viaggio all’estero, solitamente nel Regno Unito, sono stati rubati i documenti, il passaporto e la carta di credito. Il messaggio prosegue con una richiesta di invio denaro tramite, ad esempio, Western Union o carta ricaricabile, con la promessa che verranno rimborsati il prima possibile, se non addirittura il giorno dopo l’invio. Il messaggio, che di solito non contiene subito l’esplicitazione della richiesta economica e/o le coordinate a cui inviare il denaro, si conclude con la frase «posso mandarti i dettagli su come trasferire la somma, spero di ricevere a breve la tua risposta». Coloro che cadono nella truffa rispondono all’indirizzo mail falso e ricevono così le indicazioni sul come e sul dove inviare i soldi. Spesso, tramite la mail di risposta del malcapitato che, anziché cestinare la mail, vi ha risposto comunicando la propria disponibilità di aiuto, i truffatori riescono a captare anche l’indirizzario della vittima e utilizzarlo per altre truffe in serie. Inoltre, chi effettua anche il trasferimento di denaro, è oggetto di ulteriori attività truffaldine perpetrate tramite l’utilizzo delle credenziali bancarie captate nel momento della disposizione di pagamento. Il messaggio di richiesta di aiuto del conoscente o amico, è scritto in un italiano apparentemente corretto, che induce facilmente in errore. Il nostro consiglio, una volta ricevuta una mail con tale contenuto, è quello di cestinarla immediatamente per evitare che a sua volta il proprio indirizzario venga sottratto dai cyber truffatori e poi utilizzato nello stesso modo truffaldino con i propri contatti e, soprattutto, di non rispondere mai a queste o simili richieste, avvisando, mai tramite risposta diretta alla mail ricevuta, ma semmai telefonando direttamente al proprio conoscente, che appare aver inviato il pericoloso messaggio, per avvertirlo della truffa in corso, affinché possa subito inviare una mail (vera) di allerta ai propri contatti e presentare immediatamente denunzia alla Polizia Postale. Avvocato Alessio Straniero Il 18 maggio, al Parco Chiesa Rossa La campagna nutre la città La Cia Lombardia (Confederazione Italiana Agricoltura), con il patrocinio del Consiglio di Zona 5, dopo il grande successo e il favore espresso dai consumatori, ripropone a Milano il mercato contadino, con prodotti tipici di qualità, tradizione, cultura e didattica. Il mercato si terrà il 18 maggio, dalle ore 9 alle 18, al Parco Chiesa Rossa e sarà un’occasione per gustare prodotti a km zero e di qualità, aiutando concretamente l’affermarsi della vocazione agricola della nostra città, anche in prospettiva di Expo. Per maggiori informazioni: Cia Lombardia [email protected] - [email protected] 22 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 La condanna di Galileo Galilei Quello di Galileo Galilei è forse il caso più emblematico del conflitto fra fede e scienza. Lo scienziato pisano (1564-1642) visse nell’epoca immediatamente successiva alla Controriforma. Il contrasto dottrinale che era seguito alla “ribellione” di Martin Lutero (l’affissione delle 95 tesi a Wittenberg, il 31 ottobre 1517) non era ancora risolto. Era stato caratterizzato per vari decenni da uno stretto intreccio fra religione e politica. La Chiesa, con il Concilio di Trento, dal lungo e tormentato cammino (1542-1564), aveva tentato di arginare gli effetti dello scisma, riuscendovi solo in parte. Sul terreno squisitamente teologico il Concilio aveva indubbiamente fornito delle risposte e fissato i cardini della dottrina cattolica. Ma non aveva arrestato il dilagare dello scisma. L’Inquisizione poteva operare con successo nei territori in cui il potere politico continuava a riconoscersi nella Chiesa romana. Altrove – come in Francia – il conflitto, dai connotati del tutto politici, fra cattolici e ugonotti aveva investito in pieno anche la corte, con lacerazioni che avrebbero raggiunto il culmine nella terribile notte di San Bartolomeo (24 agosto 1572). Essere liberi pensatori in quei tempi comportava un rischio mortale. Ma anche agli spiriti religiosi che intendevano mettere in discussione aspetti dottrinali e filosofici, pur restando all’interno della comunità ecclesiastica, erano negate libertà di indagine e di speculazione. La fase più acuta della restaurazione si manifestò fra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII. La dogmatica tridentina non ammetteva deviazioni e soprattutto era implacabile nella difesa di un principio assoluto: l’autorità indiscutibile delle Sacre Scritture. La scienza era legittimata solo fino al punto in cui non entrava in rotta di collisione con le Scritture. Un grande scienziato polacco, Niccolò Copernico (Mikolaj Kopernik) aveva elaborato molti anni prima la rivoluzionaria teoria dell’eliocentrismo, che - capovolgendo i principi della teoria geocentrica di Tolomeo, consacrata dall’autorità di Aristotele - nessuno aveva ancora osato mettere in discussione. Col suo “De revolutionibus coelestium”, in reltà Copernico aveva dato fondamento scientifico ad una ipotesi che già nel III se- colo avanti Cristo Aristarco di Samo aveva avanzato, senza riuscire a dimostrarla. Il libro di Copernico fu pubblicato nel 1543 il giorno della morte dell’autore. Fu naturalmente avversato dalla Chiesa, ma per alcuni decenni non diede eccessivamente fastidio. Il dibattito sull’astrofisica era oscurato da conflitti geopolitici di ben più vaste dimensioni. Galileo Galilei venne a contatto con le teorie copernicane nell’ultimo decennio del sedicesimo secolo e vi aderì. Galileo ero un uomo di scienze dalla mente poliedrica, curioso, osservatore, indagatore, si impose con importanti trattati in matematica, fisica, architettura, meccanica... Amava la scienza, ma amava anche il vino e la buona tavola, aveva uno spiccato senso degli affari (fece propria, perfezionandola, la scoperta del cannocchiale, riuscendo a ricavarne quei benefici economici che i magri emolumenti come docente universitario a Pisa e a Padova gli negavano): era nutrito di sincera fede cattolica, ma aveva anche una fede smisurata nel cervello umano. Un po’ troppo, secondo la Chiesa. La quale, pur governata agli inizi del XVII secolo da uomini (Barberini, Bellarmino) assai più illuminati dei primi controriformatori, non poteva accettare che l’autorità della Bibbia potesse essere messa in discussione. Nel Sacro Collegio c’era un astronomo di valore, Cristoforo Clavio, che non aveva difficoltà ad ammettere che il sole stava fermo e la terra vi girava intorno. Ma questa verità non poteva diventare una verità alternativa alla Bibbia, come stava avvenendo con il crescente prestigio di Galileo, ormai divenuto un’autorità assoluta in campo scientifico. Questa autorità scientifica non poteva competere con quella delle Sacre scritture. In realtà, Galileo “era convinto della possibilità di dimostrare che i testi sacri non contengono – se bene interpretati – alcuna affermazione in reale antitesi con la verità copernicana” (Ludovico Geymonat). Bertolt Brecht, nella memorabile “Vita di Galilei” gli fa dire: “Scopo della scienza non è tanto quello di aprire una porta all’infinito sapere quanto quello di porre una barriera all’infinita ignoranza”. Ma la Chiesa non voleva ammettere che il principio della mobilità del sole (celebrato dalla famosa invocazione di Giosuè) potesse essere ridotto a favoletta. Un primo processo a Galileo (1616) si concluse con la condanna delle proposizioni chiave (Sol est centrum mundi e Terra non est centrum mundi), ma senza conseguenze personali per Galilei, che pensò di aver così ottenuto una sorta di salvacondotto permanente. Ma così non era. Sotto il pontificato di Maffeo Barberini (Urbano VIII), anche per ragioni politiche (dalla corte pontificia erano stati allontanati tutti i soggetti spagnoli o spagnoleggianti, che appoggiavano lo scienziato pisano) il caso Galileo riesplose. Lo scienziato fu convocato a Roma (febbraio 1633), ormai anziano e già con la vista compromessa (era avviato alla cecità), e “fu fatto inginocchiare durante la lettura della sentenza che lo condannava all’incarcerazione. Mentre era ancora inginocchiato G. ritrattò formalmente il suo errore” (William Shea). Abiurando, Galileo salvò la vita, ma fu condannato alla residenza coatta per il resto della sua vita (una sorta di “arresti domiciliari”). Nei suoi ultimi anni, anche dopo essere diventato completamente cieco (1638), Galileo continuò a studiare e ad approfondire le sue scoperte, fornendo ulteriori contributi all’avanzamento delle scienze matematiche e meccaniche. Molti dei suoi discepoli deplorarono allora la sua abiura. Viltà? Prudenza? Calcolo? L’eroismo della fermezza (come in Giordano Bruno, arso vivo nel 1600) e la sicura condanna a morte avrebbero meglio servito la causa della scienza e del progresso? Il dibattito è ancora aperto. Ma forse vale ricordare quello che Brecht fa pronunciare a Galileo ormai vicino alla morte: “Sventurata la terra che ha bisogno di eroi”. Ingredienti per 4 persone: 320 g di lasagne già pronte o fatte in casa; 100 g di speck in due o tre fette spesse; 100 g di provola affumicata; 4 zucchine; parmigiano grattugiato a piacere; olio extravergine di oliva; sale. Per la besciamella: 40 g di burro; 40 g di farina 00; 0,5 litri di latte; noce moscata; sale. Preparazione: lavate le zucchine, spuntatele e rimuovete la parte centrale ricca di semi, quindi grattugiatele. Scaldate un generoso giro d’olio extravergine d’oliva in una padella capiente, unite le zucchine grattugiate e fatele saltare per circa 5 minuti, regolate di sale e tenetele da parte. Portate a ebollizione una pentola colma d’acqua, salatela, aggiungete un giro d’olio e tuffatevi le lasagne. Scottatele per 10 minuti, quindi adagiatele su teli di stoffa a raffreddare. Nel frattempo tagliate lo speck e la provola a strisce. Prendete una teglia rettangolare a bordi alti, sporcate leggermente il fondo con poca be- Che meraviglia la primavera, non è vero? Con i suoi scorci luminosi e tersi e l’aria fresca… Eppure sono in molti a vivere con terrore i momenti in cui iniziano a svolazzare quei ciuffettini bianchi che portano a reazioni allergiche, insopportabili a chi ne soffre. Per loro la primavera non è un momento spensierato ma un incubo. Del resto è dimostrato che le persone allergiche sono in aumento (colpa dell’inquinamento? dell’aria che respiriamo? di quel che mangiamo?), mentre scende l’età dei primi attacchi. I bambini infatti sono sempre più colpiti. Che fare quindi? Prima di tutto ricordiamo di applicare, anche in questo caso, la parola “prevenzione”: quando ormai gli attacchi allergici sono iniziati, diventa più difficile fermarli o ridurli. Prevenire significa iniziare per tempo, almeno un mese prima, a curarsi con fitoterapici adatti alla situazione. L’Aloe è un formidabile antinfiammatorio, che aiuta a ripulire tutto l’organismo da tossine e residui ossidati, i tanto temuti radicali liberi che fanno parte dello scarto del lavoro del nostro metabolismo. Pur essendo inevitabile la loro presenza, si rende necessaria la loro eliminazione. L’Aloe, infatti, fa proprio questo lavoro fondamentale: se ne beve un misurino di succo puro al mattino a digiuno per alcuni mesi. Potrebbe provocare un po’ di movimento all’intestino, ma è un fenomeno che passa presto. Anche per le persone anziane si è rivelato molto utile, sciamella, realizzate un primo strato di pasta all’uovo e cospargetelo con abbondante besciamella. Distribuitevi sopra le zucchine saltate e le striscioline di speck. Chiudete ogni strato con un po’ di provola. Proseguite in questo modo fino a esaurimento degli ingredienti, terminando con abbondante besciamella su cui distribuirete una quantità generosa di parmigiano grattugiato così da ottenere una gratinatura perfetta. Cuocete le lasagne in forno caldo a 200° C per 25 minuti, sfornate e lasciate riposare 5 minuti prima di servirle in tavola. Anna Muzzana nel loro caso poi l’accumulo di tossine e il bisogno di eliminarle si rende ovviamente ancora più necessario. Poi, quando iniziano gli attacchi, possiamo servirci del Ribes Nigrum sotto forma di gocce e/o di pastiglie: fatevi consigliare da un bravo erborista ben fornito. Vi aggiungo una pianta molto comune: il basilico, considerato un vero e proprio antistaminico naturale. Le sue proprietà possono essere sfruttate preparando una tisana, facendo bollire l’acqua e versandola sopra quattro foglie per tazza. Lasciare in infusione 10 minuti. Poi filtrare e bere una o due tazze al giorno. Oltre che per uso interno, l’infuso di basilico potrà essere applicato sulle eruzioni cutanee dovute alle allergie, al fine di alleviarle. Potrete usare naturalmente anche le foglie di basilico essiccate da lasciare in immersione in acqua bollente fino a quando non si saranno raffreddate. Dosi: 30 grammi di foglie di basilico essiccate per ogni litro d’acqua. E come sempre sottolineo nei miei articoli, può essere molto utile permettere al nostro organismo di disintossicarsi da solo, tenendo una dieta solo di cereali, verdura e frutta per una settimana al mese. A proposito di alimentazione, ricordiamo, come accennavo nell’articolo di aprile, che tutti i latticini sono allergizzanti: latte e formaggi aumentano il livello delle forme allergiche in generale. Quindi se non riusciamo a tenere una dieta così rigorosa, perlomeno asteniamoci dal mangiare latticini. È’ molto importante che queste sane regole siano insegnate ai bambini da subito, ne vedo molti che non assaggiano neanche una verdura, un filo di insalata o un frutto. Questo non va assolutamente bene, ricordatevi che è più intossicante e pericoloso alimentarsi male che… fumare! Questo sono arrivate ad affermare le ultime ricerche. Come vedete, il mio accanimento contro il cibo spazzatura e le troppe proteine animali è molto valido. Spero che mi perdonerete. Sarei felice, con i miei consigli sulla dieta, di essere riuscita a farvi cambiare anche solo per il 20% le vostre (cattive) abitudini. E poi in primavera non facciamoci mancare le passeggiate, le corse in bicicletta, la vita all’aria aperta in tutte le sue forme, proprio per far respirare la pelle, i polmoni, lo spirito. E noterete che i vostri bambini saranno veramente felici delle nuove abitudini della famiglia! Paola Grilli, Naturopata www.paolagrilli.it di Anna Muzzana Ragazzine terribili Piero Pantucci Lasagne con zucchine, speck e provola affumicata Un tripudio di sapori: dal dolce delle zucchine al sapido e affumicato dello speck e della provola. Queste lasagne sono per gli amanti dei sapori forti e decisi, quindi preparatele per i vostri amici più golosi. Aloe e basilico, alleati anti allergie di primavera Studentesse delle medie e delle superiori offrono prestazioni sessuali in cambio di cellulari, iPod, accessori firmati. Le adolescenti abusano anche di alcolici e stupefacenti; su 70 giovani con problemi di alcol, le donne rappresentano il 66% dei casi. Fanno uso di droghe, formano bande, sfoggiano muscoli e cattivo gusto. In famiglia, ma soprattutto a scuola. Il bullismo, fenomeno che al femminile ha sempre avuto a che fare con insulti ed esclusione, ora tra ragazze si declina con calci e pugni. Adottano le stesse strategie dei maschi, le giovani hanno acquisito la leadership nel gruppo, picchiano le loro rivali e hanno importato le tecniche del branco maschile. Giovani bulle in carriera, ora l’emergenza riguarda loro. Denunciano gli educatori: “Sono i soggetti più a rischio e visto che quando ci si mettono, sono tenaci e caparbie, hanno superato i loro coe- tanei. Bevono più degli uomini e sono più violente”. Minacce, aggressioni, quattordicenni al pronto soccorso in coma etilico. Seminude sulle chat, strafatte il sabato pomeriggio, in discoteca. Buttate su un divano, con il trucco colato sulla faccia. O chiuse in bagno a vomitare. Abbiamo una gioventù senza guida e che ha un unico modello: la televisione. Veline, troniste, ballerine. Successo e soldi facili. Le arti classiche di seduzione femminile e i muscoli. Le giovani si sono omologate ai maschi, non vogliono fare di meno. Sembra che stiano cercando di raggiungere così la parità dei sessi. Finché non si studierà il disagio adolescenziale in tutti i suoi aspetti, sarà difficile conoscere a fondo il fenomeno. Mancano per le ragazze progetti da condividere. Assorbono tutto dal branco, dalla Tv, da internet. Vivono per l’apparire, non per l’essere. L’unica che può mantenere aperto un canale di comunicazione con i giovani è forse la scuola, anche se parlare con gli adolescenti è la sfida più difficile. I presidi lo sanno. Per questo, in alcuni istituti mi- lanesi, hanno aperto sportelli anti-disagio, incontri con esperti e psicologi, colloqui con le famiglie, avviato collaborazioni con le associazioni di volontariato. E anche se non sempre le ragazze si picchiano, se non sempre arrivano a casi estremi, anche se la scuola non diventa un ring, ora i docenti stanno più attenti. Per quanto riguarda il disagio adolescenziale, le ragazze non possono assolutamente dirsi inferiori ai maschi; la precocità, che declinata al femminile diventa ultra precocità, mette le ragazze a contatto con tutti i comportamenti deviati che, fino a qualche anno fa, erano un’esclusiva dei maschi. Si può ben dire che le femmine hanno raggiunto a pieno titolo le pari opportunità. Usano la sessualità come strumento di potere. E’ l’ennesimo tentativo, rischioso e deviante, di affermare il loro primato. E pensare che potrebbero essere meravigliosi gli anni dell’adolescenza, ma a volte sono terribili. Soprattutto per le ragazze, già quasi in fiore ma non del tutto sbocciate. Ci fissano con quegli occhi al tempo stesso sfuggenti e interlocutori, sembra che sappiano tutto loro. Il mondo lo adorano, il mondo fa loro schifo. Un giorno in vetta, il giorno dopo sotto terra. Che fatica, le adolescenti. Che siano nostre figlie o nostre nipoti. Ma le amiamo così come sono. Anna Muzzana 23 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 di zona 5 Agenda maggio 2014 Teatro ( ingresso a pagamento) Nei giorni 9, 10, 17 ore 21, e il 18 alle ore 15.30 al Teatro Sant’ Andrea va in scena “Attento alla cioccolata, Callaghan” di Quattrocchi e Cattivelli, regia di Gianantonio Caldana, Compagnia Sant’Andrea. Dal 12 al 14 ore 20.45 al Teatro Pim Off “Homo ridens”. Nel riso è l’intrattenimento del potere ma anche la rivalsa popolare… Ma cosa c’è da ridere? A cura di Teatro Sotterraneo. Il 12 incontro con il pubblico dopo lo spettacolo Dal 22 al 25, ore 20.45 feriali, domenica ore 16 al Teatro Ringhiera (S)LEGATI di e con Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris, musiche Sandra Zoccolan: tratto da la storia di Joe Simpson e Simon Yates che nel 1985 furono i primi a scalare il Siula Grande dalla parete ovest. Dal 26 al 28 ore 20.45 al Pim Off prima nazionale di “Lowland” danza con Roser Lòpez Espinosa (E), lo spettacolo è un sovrumano tentativo di spiccare il volo. Venerdì 30, sabato 31 ore 20.45 al Teatro Ringhiera va in scena “Il Grande Inquisitore” di Serena Sinigaglia, con Fausto Russo Alesi. Nel corso delle due serate si alterneranno ospiti intellettuali che proveranno a rispondere alla provocazione forte e potente del grande inquisitore. Venerdì 30 ore 21 presso la cooperativa sociale La Cordata “Concerto tra gli orti” a cura della Compagnia Alma Rosè con Elena Lolli e Manuel Ferriera (ingresso libero). Corsi/ Incontri / Libri (Ingresso libero salvo diversa indicazione) Venerdì 9 ore 20.45 allo Spazio del Sole e della Luna incontro su “La figura storica e letteraria di Sibilla Aleramo” a cura del Centro Puecher con Giuseppe Deiana e Andrea Marino. Sabato 10 ore 15.30 presso la Chiesetta di S. Protaso presentazione del libro “Arte e fatiche nei lavatoi di pianura e di montagna” di Gabriele Pagani. Sabato 10 dalle 14.30 alle 18 presso Cam Verro scambio di libri usati. Giovedì 15 ore 17.30 incontro su “Il Grand Tour”, giovedì 22 ore 18 “Affamato come una tigre: a tavola con Sandokan” a cura del Gruppo Archeologico Milanese. Venerdì 23 ore 20.45 presso Spazio del Sole e della Luna presentazione del libro di Guido Viale “Virtù che cambiano il mondo. Partecipazione e conflitto per i beni comuni”, con l’autore: Giuseppe Deiana, Ottaviano Nienti e altri. Venerdì 30 ore 17.45 presso Istituto Europeo di Oncologia (IEO) per il ciclo “Alimentazione e prevenzione delle malattie oncologiche” incontro a cura di Samart Food e Fondazione IEO. Concerti (ingresso libero salvo diversa indicazione) Domenica 11 ore 15.30 nella Chiesa di S. Maria alla Fonte “Il violino e altri racconti” a cura dell’associazione Canone Inverso. Ingresso a pagamento. Sabato 17 nell’ambito di Piano City presso lo Spazio Griffa concerti di musica classica: ore 11 Piano Talents Concert; ore 15 Clelia Cafiero; ore 18 Trio Monet in collaborazione con Piano Friends; prenotazione obbligatoria. Lunedì 19 ore 21, nella Chiesa Sant’Andrea “Maria donna eucaristica” concerto del Coro S. Andrea e Coro SS. Pietro e Paolo di Rovello Porro diretti da don Maurizio Corbetta. Martedì 20 ore 21 nella chiesa dell’Assunta in Vigentino Concerto di chiusura a cura del M° Paolo Volta. Domenica 25 ore 17 nella chiesa di S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa “Cantantibus Organis” ciclo di concerti per organo con il M° Edoardo Bellotti. Mostre ed esposizioni Dal 7 al 28 presso Quintocortile “Trasgressioni di ferro” venticinque sculture dell’artista Mavi Ferrando estratte da due lastre rettangolari di ferro in un continuum senza scarti. Prosegue fino al 10 presso la Costantini Art Gallery la mostra “Oltre la superficie” un percorso dallo Spazialismo alla Disseminazione: opere di Lucio Fontana, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Pino Pinelli. Dal 17 al 31 presso la Chiesetta di S. Protaso mostra fotografica “Come cambiano le periferie” a cura di Photofestival Milano Dal 22/5 al 4/6 presso Spazio Seicentro “Luci nella città” immagini di Milano da Antonio Paoletti a Gabriele Basilico a cura di Fondazione AEM Continua fino al 27 giugno presso Fondazione Arnaldo Pomodoro la mostra “Loris Cecchini modulo e modello” a cura di Marco Meneguzzo. Fino al 30 presso Grand Visconti Palace mostra d’arte di Benedetto Virno. Prosegue fino al 31 presso Circle “Fiuto presenta finto” dell’artista Fabio Rama, organizzata da Action Art a cura di Fabrizio Gilardi. Mostra Bernardino Luini e i suoi figli (Palazzo Reale dal 10/4 al 13/7) Importante artista di cui si trovano opere in diverse chiese milanesi, nell’abbazia di Chiaravalle e in località limitrofe. Durante il mese di maggio nelle sedi dei Consigli di zona gli studenti e i dottorandi di Scienze dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Milano spiegheranno gratuitamente la mostra ai visitatori interessati. Per motivi di spazio mettiamo solo alcune sedi vicine a noi: Lunedì 5/5 ore 21.15 (zona 5) presso CdZ 5, via Tibaldi 41 Mercoledì 7/5 (zona 4) ore 18.15 alla Biblioteca Calvairate, via Ciceri Visconti, 1 Venerdì 16/5 (zona 6) ore 18.15 presso Spazio Seicentro ore 18.15, via Savona 99. altre info, su www.mostraluini.it Mostre / Mercati Tutti i sabati dalle 9 alle 18 presso Serra Lorenzini Agri- Cultura in Serra: mercato degli agricoltori, degustazioni, mercatino delle associazioni, iniziative culturali e benessere, cucina regionale, incontri sulla valorizzazione dell’agricoltura. Domenica 18 dalle 9 alle 18, sotto il portico della Cascina Chiesa Rossa (Circolo dei Talenti) “La campagna nutre la città” mercato agricolo a cura della Confederazione agricoltori lombardi. Domenica 18 e 1/6 dalle 9 alle 18 al Parco Ravizza mostra mercato per collezionisti, hobbisti, attività creative amatoriali; a cura dell’Associazione culturale Milano Musica. Didattica (a pagamento) Famiglie in Fattoria per bambini da 3 a 10 anni (con genitori) incontri/laboratori guidati attraverso esperienze sensoriali, conoscitive ed emozionali: domenica 25 dalle ore 15 alle 17.30, presso Cascina Battitacco, via Barona 111; info: 333.5294516. Riferimenti logistici Teatro Pim Off, via Selvanesco 75, tram 3, 15, info: 02.54102612, www.pimoff.it Teatro Ringhiera, via Boifava 17 (piazza Fabio Chiesa) [email protected] , 02.87390039, biglietteria 02.84892195, www.atirteatro.it Teatro Sant’Andrea, via Crema 22, info: 02.58306894 Cascina Chiesa Rossa (Circolo Talenti) via S. Domenico Savio 3; MM2 (Abbiategrasso Chiesa Rossa) tram: 3, 15, 79. info: 02.6705544 Cam Verro, via Verro 87, info: 02.8845.5329 Circle, via Stehdhal 36, info: 02.42293745 Costantini Art Gallery via Crema 8, info: 02. 87391434 Chiesa Assunta in Vigentino, piazza Assunta 1, info: 02.5391750 Chiesa S. Andrea, via Crema 22, 02.58306894 Chiesa S. Maria Annunciata, via Neera 24; info: 02.89500817 Chiesa S. Maria alla Fonte, via della Chiesa Rossa 55. info: 02.47997251 Chiesetta di S. Protaso, via Lorenteggio 31, info: 331.3875.299 Compagnia Alma Rosè presso La Cordata , via Zumbini 6 info: 02.36577560. infoalmarose.it Fondazione Arnaldo Pomodoro via Vigevano 9, info: 02.89075394 Gran Visconti Palace, viale Isonzo 14, info: 02.54069517 Gruppo Archeologico Milanese, Corso Lodi 8/C, info: 02.796372. Istituto Europeo di Oncologia (IEO) via Ripamonti 435, info: 02.6572627 Parco Ravizza, viale Bach 2 , info: 393.2124576 Quintocortile, viale Bligny 42, info: 338.8007617 Serra Lorenzini, via dei Missaglia 44, angolo via De Andrè Spazio Griffa, via S. Rocco 5, prenotazioni: 02.799731. www.pianocitymilano.it Spazio del Sole e della Luna, via Ulisse Dini 7; Info: 02.8266379, [email protected] Spazio Seicentro via Savona 99, info: 02.8844.6330. A cura di Lea Miniutti e Riccardo Tammaro di Fondazione Milano Policroma 24 ANNO XVIII NUMERO 05 MAGGIO 2014 TA PRON NA EG CONS $! &((&"'# &))!%& CLASSE ENERGETICA 58.69 Kwh/mq * *
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