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A quasi quattro anni dalla nascita di
IMT Grinding Group, il suo Presidente
traccia un primo bilancio delle
varie attività che hanno portato
a un’efficace riorganizzazione
produttiva e commerciale, basata
sulla condivisione delle competenze
specialistiche dei quattro marchi
proprietari. La qualità del prodotto
e del servizio è la leva competitiva
principale del Gruppo bolognese.
108 tecnologie meccaniche
Marzo 2014
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In Copertina
RETTIFICATURA
Coro
a più voci
di Ernesto Imperio
P
roprio dalle pagine di Tecnologie Meccaniche, circa quattro
anni fa, si dava notizia dell’avvio del progetto Italian Machine Tools con l’aggregazione delle società Tacchella Macchine e Morara-De.
Ci.Ma. e la loro incorporazione nella
holding controllata da Paritel Finanziaria. Nasceva così un primo nucleo di
aziende con la mission dichiarata di realizzare il principale gruppo industriale
italiano nel settore della rettificatura;
mission portata avanti con la successiva
acquisizione della società Meccanodora
Favretto, nello stesso anno 2010, e con
la prospettiva di valutare ulteriori allargamenti della compagine dei costruttori italiani.
La creazione di IMT Grinding Group ha
dato il via a una serie di iniziative finalizzate all’integrazione delle gamme
prodotto, al coordinamento delle organizzazioni commerciali, alla razionalizzazione delle strutture produttive e
degli investimenti industriali, salvaguardando l’identità tecnologica dei marchi
storici che compongono il Gruppo e che
tanto lustro hanno dato al Made in Italy
nel mondo.
A fronte di questi obiettivi, da subito
fissati dal management di IMT con il
preciso scopo di creare un polo italiano della rettificatura in grado di posizionarsi tra i principali player mondiali,
la redazione di Tecnologie Meccaniche
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ha incontrato il Presidente di IMT, l’ing.
Luca Peli, per conoscere i traguardi raggiunti e quelli da raggiungere in un
contesto di mercato, a livello mondiale,
che presenta luci e ombre ma che finalmente lascia intravedere segnali generalizzati di ripresa, sebbene in alcuni
casi ancora flebili.
«I primi tre trimestri del 2013 - esordisce Peli - hanno visto un andamento
negativo dei mercati, in continuità con
l’anno precedente, mentre nell’ultimo
trimestre c’è stato un inizio di ripresa
che si sta confermando in questo primo
scorcio del 2014: la rinnovata volontà
degli utilizzatori di fare investimenti
in nuovi macchinari è stata espressa
dall’aumento di richieste di offerta,
anche se non si sono direttamente
tutte trasformate in ordini. Questa
leggera ripresa sembra confermata anche dai dati di settore, ma non siamo
ancora in grado di capirne l’entità e la
durata. In particolare: la Cina ricomincia a muoversi dopo la pesante frenata dell’anno scorso causata, con ogni
probabilità, da alcuni cambiamenti ai
vertici politici; gli Stati Uniti d’America sono stati il mercato trainante per il
2013 e chi opera in quei Paesi ha avuto
e continuerà ad avere discreti vantaggi; l’Europa è il territorio che soffre un
po’ di più, non vediamo crescite importanti ma qualche segnale c’è, anche in
Italia».
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L’ambizioso progetto di IMT ha posto le sue solide
radici nella nuova organizzazione aziendale, resa
più efficiente grazie alla razionalizzazione
di tutte le attività del Gruppo a livello produttivo
e commerciale
L’ingegner Luca Peli, Presidente di IMT Grinding
Group
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Coro a più voci
Vista completa della Elektra, una delle soluzioni proposte al mercato
da IMT Grinding Group
Il personale
altamente
qualificato è uno
dei punti di forza
di IMT Grinding
Group
IMT, player globale
col cuore locale
L’ambizioso progetto di IMT ha posto
le sue solide radici nella nuova organizzazione aziendale resa più efficiente
grazie alla razionalizzazione di tutte le
attività del gruppo, a livello produttivo e commerciale, e alla definizione di
un unico centro decisionale. Si tratta di
cambiamenti profondi sui quali il management di IMT sta lavorando, ma che il
Presidente Peli ritiene di avere attuato
in misura predominante rispetto a ciò
che resta da fare per rafforzare e consolidare la propria presenza sui principali
mercati mondiali.
«La nostra politica - dichiara Peli - è
quella di essere presenti in modo diretto con la nostra organizzazione
commerciale di service in tutte le aree
dove c’è un mercato in movimento,
lo abbiamo affermato più volte. Oggi
abbiamo filiali dirette in Cina, India,
Russia e Germania e ci stiamo impegnando nella creazione di un nuovo
sito per coprire gli USA e, in generale, le Americhe. Possiamo dire, quindi,
che ci stiamo muovendo a grandi passi
per affermare a livello globale la nostra politica commerciale.
Le difficoltà iniziali del progetto IMT
Grinding Group ci erano ben note: si
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Una lavorazione di rettificatura realizzata sulla
Multitech
dovevano mettere assieme aziende
con culture diverse sia a livello aziendale che geografico, aziende con prodotti diversi, con un passato tipicamente padronale; in soli quattro anni
abbiamo fatto tantissimo e direi che
oggi siamo oltre la metà del percorso,
come dimostrano i grandi cambiamenti realizzati. Per esempio, per tutti gli
stabilimenti abbiamo creato un sistema informativo unico, stessi mezzi di
progettazione elettronica, abbiamo
fatto un progetto di armonizzazione
tecnica per fare sì che la componenti-
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La Easy Quick in fase di lavorazione
stica sia uniforme, abbiamo lavorato
sul service e abbiamo un’amministrazione centralizzata. La prossima fase
sarà certamente in discesa: quando
si arriva al punto di non distinguere
più le aziende originarie, ma si parla
di siti produttivi distinti di una stessa
realtà industriale, questo è un grande
segnale di svolta societaria e di immagine, pur salvaguardando le singole
competenze che rimangono caratterizzanti della nostra offerta. Il nostro
motto è “Le competenze condivise”,
a indicare che c’è un continuo processo di cross fertilization finalizzato al
reciproco travaso di competenze e al
rafforzamento delle relazioni tra le
persone dei vari stabilimenti».
Pur in questa visione di globalizzazione dei mercati, l’interesse di IMT per il
mercato italiano rimane sempre alto.
Il Gruppo gli dedica una forza vendite
significativa, sebbene sia consapevole
che è necessario guardare oltre confine per giustificare gli sforzi fin qui fatti per favorire lo sviluppo di IMT. Ciò
spiega la quota di fatturato di oltre il
10% derivante dal mercato italiano
a fronte, per esempio, di un 35% del
fatturato derivante da quello cinese.
L’Italia quindi continua a essere per il
Gruppo un’area strategica sulla qua-
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IMT Grinding Group ha sviluppato una nuova generazione di rettificatrici, le Morara MT
2500 HD, con elevate prestazioni macchina ed efficienza di lavorazione
le si stanno investendo ingenti risorse
tecnologiche e umane, oltre a un forte impegno economico.
L’offerta di macchine e impianti di
IMT è ampia e diversificata e contempla alcune linee di prodotto dedicate
specificatamente al mercato italiano,
e a quello europeo più in generale,
cioè a quella fetta di manifatturiero
composto da officine di piccola e media dimensione che hanno necessità di
rettifiche con un rapporto prestazione/prezzo ottimale, con configurazioni spesso altamente personalizzate e
per le quali vengano garantiti tempi
rapidi di consegna.
Tecnologia e service:
direzioni di sviluppo
«In questa ottica per così dire italiana
e/o europea - conferma Peli - si inquadrano le rettificatrici della linea Modulo della Favretto, le Elektra della
Tacchella, oggi aggiornate e arricchite, e le Easy Quick della Morara; queste ultime, nate prima che nascesse il
gruppo IMT con il nome Quick e posizionate sul mercato in alternativa alle
rettificatrici Elektra, sono state ripensate per allargare la copertura di gamma della proposta IMT, evitando così
sovrapposizioni tecnologiche e fun-
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IMT, da circa un anno, ha avviato un’attività
denominata “Service Proattivo” che agisce
d’anticipo, proprio per evitare che si arrivi a
situazioni di emergenza con conseguenti criticità
sui tempi di intervento e sulla disponibilità di
ricambi, senza aspettare il guasto
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Coro a più voci
La Easy Quick della Morara, modello ripensato per allargare
la copertura di gamma della proposta IMT
Modulo, una delle soluzioni proposte da IMT
Grinding Group, in fase di lavorazione
zionali. In generale, verso tutte le nostre linee di prodotto rivolgiamo grande attenzione al continuo innalzamento
del livello tecnologico. Faccio un esempio per tutti: nell’ultimo lustro abbiamo,
anno dopo anno, guadagnato posizioni
sempre più importanti sul mercato ferroviario nell’ambito della rettificatura
di assali con la nostra Morara MH3000
e, se da un lato con questa rettificatrice
continuiamo a raccogliere grandi soddisfazioni e proseguiamo in un miglioramento incrementale delle prestazioni,
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parallelamente abbiamo sviluppato una
nuova generazione di rettifiche, le Morara MT 2500 HD, davvero eccezionali in
termini di prestazioni macchina ed efficienza di lavorazione, in grado di soddisfare ogni nuova esigenza di quel segmento di mercato. Similmente, potrei
parlare del nostro forte impegno verso
l’utilizzo di mole speciali, come pure
verso l’ulteriore sviluppo delle macchine
combinate, cioè dove alla rettificatura vengono associate altre tipologie di
lavorazione. Pari attenzione la stiamo
dedicando alle dentatrici dove abbiamo
sviluppato una nuova macchina per il
settore auto che si distingue per l’elevatissima velocità di lavorazione, fino
a 1.000 battute al minuto, e per la possibilità di lavorare a secco. È questo un
esempio di innovazione tecnologica che
guarda all’ecosostenibilità, come pure le
nuove vasche per il ricircolo dell’acqua di
rettificatura e gli avanzati sistemi per la
pulizia dei fanghi».
Novità arrivano anche dal fronte service. IMT, da circa un anno, ha avviato
un’attività denominata “Service Proattivo” che agisce d’anticipo, proprio
per evitare che si arrivi a situazioni di
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emergenza con conseguenti criticità
sui tempi di intervento e sulla disponibilità di ricambi, senza aspettare il guasto. Il Service Proattivo è una manutenzione preventiva innovativa, offerta
gratuitamente e affidata a un team
dedicato di specialisti che eseguono
presso il cliente una sorta di fast check
per l’analisi dello stato della macchina,
con il rilascio di una scheda che identifica gli eventuali aspetti critici e suggerisce possibili azioni di miglioramento:
è il cliente poi che decide che priorità assegnare agli interventi. In questa
maniera si generano benefici sia per
l’utilizzatore che per il costruttore in
quanto la macchina può essere tenuta
in costante efficienza con interventi
preventivi, ma qualora questi non venissero effettuati il service è in grado
di prevedere e pianificare più efficacemente gli interventi di emergenza.
«Riteniamo di avere messo in piedi - conclude Peli - qualcosa di nuovo
che sarà molto apprezzato dai nostri
clienti. Per ora, il Service Proattivo sta
lavorando sul parco macchine installato in Italia, ma contiamo ben presto di
estenderlo ai mercati esteri».
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