6 Viaggiamo nel tempo Grandi condottieri Vita • Avvenimenti • Battaglie • Curiosità Sommario Alessandro il Grande .. .. . ... . .. .. . .. .. 6 I conquistadores . .. . . . . . .. . .. .. . .. . . . . 22 Caio Giulio Cesare .. .. . .. .. . ... . .. .. . .. 8 Saladino . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . .. .. . .. . . . 24 Annibale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 El Cid Campeador . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Gengis Khan .. . .. .. . ... . .. .. . ... . .. .. . 12 Carlo Magno . . .. .. . .. . . . . . . . . . . . . . . . . 28 Napoleone . .. .. . .. .. .. .. . .. .. . ... . .. .. 14 Attila . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 Pietro il Grande .. .. .. . .. .. . ... . .. .. . . 16 Chaka Zulu .. .. . .. . . . . . .. . .. .. . .. . . . . . 32 Horatio Nelson ....................... 18 Geronimo Giuseppe Garibaldi . .. .. . ... . .. .. . ... . 20 e Toro Seduto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 ALESSANDRO IL GRANDE GRANDI CONDOTTIERI Alessandro il Grande Re di Macedonia dal 336 a.C., fu uno dei più celebri conquistatori e strateghi dell’antichità. Denominato Magno, in latino “il Grande”, per i suoi trionfi militari, fu un eroe temerario che entrò da subito nella leggenda. Chi fu il suo precettore? Nel 342 a.C., il filosofo greco Aristotele fu chiamato dal re macedone Filippo II affinché si occupasse dell’istruzione del suo primogenito, il futuro Alessandro Magno. Aristotele fu per lui un prezioso consigliere: su suo suggerimento, per esempio, le ferite dei soldati erano curate con le foglie dell’aloe vera. ó Lo sapevi che? Alessandro Magno tagliò il nodo di Gordio, che era fatto di corteccia di corniolo, con un colpo di spada. a 16 anni guidò le prime truppe in battaglia Secondo il mito, chi avesse sciolto l’intricato nodo del carro di Gordio, re di Frigia, avrebbe ottenuto il dominio dell’Asia. Solo Alessandro Magno, giunto in Frigia nel 333 a.C., riuscì nell’impresa ma il suo Regno fu effimero: forse perché non sciolse il nodo ma lo recise con la spada! Bucefalo era un cavallo nervoso e indomabile che temeva la propria ombra, ma Alessandro con uno stratagemma riuscì ad ammansirlo. Chi era Bucefalo? Era l’inseparabile cavallo di Alessandro Magno. Bucefalo accompagnò il suo padrone in tutte le sue imprese alla conquista di terre lontane. Morì infine nella battaglia dell’Idaspe (326 a.C.) e fu sepolto con gli onori militari. Qual era la sua tattica militare? Egli perfezionò lo schema tattico della falange macedone e introdusse nuove armi nel suo esercito: la balestra e la catapulta. Una torre d’assedio viene trasportata a riva su due imbarcazioni a catamarano verso le mura di una città che Alessandro Magno intende conquistare. I soldati di Alessandro portavano in Grecia dalle loro spedizioni una grande varietà di semi, piante e animali sconosciuti in Occidente, che poi Aristotele analizzava. Quali furono le sue conquiste? In soli 12 anni conquistò, partendo dalla Macedonia e dalla Grecia, l’Impero persiano, l’Egitto e altri territori (Pakistan, l’Afghanistan e l’India del Nord). Grazie al suo Impero si intensificarono gli scambi tra civiltà distanti tra loro e l’influenza della civiltà greca si estese un po’ ovunque. 6 La falange macedone era uno schieramento d’attacco introdotto da Filippo II di Macedonia. Alessandro non fu mai sconfitto sul campo Alessandro il Grande morì a Babilonia il 10 giugno del 323 a.C. a soli 33 anni, forse avvelenato o, secondo altri, per una ricaduta della malaria. In breve tempo il suo gigantesco Impero crollò. uomo d’azione, era sempre in prima linea nelle battaglie più cruente L’esercito di Alessandro era dotato di macchine da guerra di ogni tipo: torri su ruote, arieti, catapulte leggere per il lancio dei giavellotti e pesanti per quello delle pietre. 7 CAIO GIULIO CESARE GRANDI CONDOTTIERI Caio Giulio Cesare Quali vittorie riportò? Condottiero e statista romano (101-44 a.C.), divenne dittatore di Roma nel 45 a.C. Di nobili origini, nella sua carriera politica ricoprì tutte le più importanti cariche. Fu anche scrittore. Il ponte di legno sul fiume Reno fu costruito in soli 10 giorni e consentì il passaggio ai 30 000 soldati dell’esercito di Cesare. La sua imponenza bastò a spaventare i nemici. Un paio di giorni prima del suo assassinio, un indovino predisse la morte di Cesare, ma lui non gli diede ascolto e anzi lo derise. Cesare e l’indovino Cesare esclamò «Alea iacta est» («Il dado è tratto») nel 49 a.C., quando varcò il Rubicone e diede inizio alla guerra contro il rivale Pompeo. il ponte militare fatto costruire nel 55 a.C. da Cesare Risanò le finanze di Roma, dissestate per la Durante la guerra civile romana Cesare corruzione dei senatori, avviò molti lavori vinse a Farsalo nel 48 a.C., a Tapso pubblici e fu clemente verso i popoli vinti. nel 46 a.C. e poi a Munda nel 45 a.C. diventando unico depositario del potere: da quel momento assunse, infatti, Quali famose opere scrisse? la carica di dittatore a vita di Roma. La sua fama letteraria è legata a due opere storiografiche: una sulla spedizione in Gallia Dopo alcuni successi, Vercingetorige fu circondato da Cesare ad Alesia: qui fu (De bello gallico) e l’altra sulla guerra civile costretto alla resa dopo un duro assedio. romana (De bello civile), contro Pompeo. nel corteo trionfale di Cesare Vercingetorige sfilò in catene Vercingetorige fu rinchiuso nel carcere mamertino dopo la Gallia, Cesare mosse anche due spedizioni in Britannia (55 e 54 a.C.) Quale fu la sua più grande impresa? Fu la conquista della Gallia Transalpina nella quale il condottiero compì memorabili imprese militari da lui poi raccontate nel De bello gallico (Resoconto della guerra in Gallia). Vercingetorige, re degli Arverni, fu costretto a rifugiarsi ad Alesia, dove Cesare nel 52 a.C. riportò una vittoria decisiva. Tutta la Gallia ormai era sotto il dominio di Roma. le idi erano giorni particolari del calendario romano: cadevano il 13 o il 15 di ogni mese. Nel 52 a.C. ad Alesia, Commio degli Atrebati, Viridomaro ed Eporedorige degli Edui combatterono con Vercingetorige. Che cosa fece poi? Sembra che un indovino avesse messo in guardia Cesare: «Guardati dalle idi di marzo!». 8 Quali riforme fece? Alesia fu assediata per 50 giorni ó Lo sapevi che? il re degli Arverni gettò le armi ai piedi di Cesare quella di Alesia fu la più grande vittoria militare di Cesare Di ritorno dalla Gallia, Cesare scoprì che i suoi nemici spadroneggiavano in Senato: così decise di marciare in armi verso Roma e di sfidare il suo rivale Pompeo. Quando e come morì? I Galli erano suddivisi in tribù spesso in lotta tra loro. Cesare era odiato da molti e nel 44 a.C., fu assassinato in Senato a Roma da un gruppo di congiurati repubblicani, tra cui anche suo figlio adottivo Marco Giunio Bruto. Nel 46 a.C. Cesare inaugurò, su indicazione dell’astronomo Sosigene, un nuovo calendario che da lui prese il nome di “calendario giuliano”, introducendo, ogni quattro anni, un anno composto da 366 giorni (bisestile). 9 ANNIBALE GRANDI CONDOTTIERI Annibale varcò le Alpi attraverso il passo del Monginevro o quello del Moncenisio Annibale Fu un grande generale cartaginese (247183 a.C.) e agguerrito avversario di Roma. Notevole esempio di dedizione alla patria, sapeva spiazzare i suoi avversari con piani e tattiche a dir poco geniali. l’arma strategica cartaginese era la cavalleria Publio Cornelio Scipione, inviato in Gallia a bloccare i Cartaginesi, fu respinto in Italia e poi battuto al Ticino. Secondo la tradizione, Surus fu l’ultimo elefante superstite nella battaglia della Trebbia, epico scontro tra Cartaginesi e Romani nel 218 a.C. Scipione era calvo ó Lo sapevi che? Si dice che Annibale fosse abile nei travestimenti e che riuscisse, così facendo, a intrufolarsi negli accampamenti nemici per spiarne le mosse. Il 2 agosto del 216 a.C. vicino a Canne, in Puglia, Annibale riportò una straordinaria vittoria sui Romani, guidati dai consoli Gaio Terenzio Varrone e Lucio Emilio Paolo, e sui loro alleati italici. I Cartaginesi ebbero la meglio sui loro avversari, due volte superiori di numero, grazie alla grande intelligenza tattica di Annibale. gli elefanti servivano soprattutto a impressionare i Romani, che non li conoscevano Cartaginesi Annibale lanciò (184 a.C.), contro le navi del re di Pergamo Eumene, alleato di Roma, vasi di terracotta contenenti rettili velenosi! la lenta avanzata di uomini ed elefanti sulla neve ó Lo sapevi che? Dopo la sconfitta di Zama, Annibale si rifugiò prima in Siria e poi in Bitinia; infine, per non finire prigioniero dei Romani, si avvelenò (183 a.C.). Dove iniziò la sua carriera? In Spagna, dove suo padre, il generale Amilcare Barca, lo portò per espandere l’Impero cartaginese. Morto suo padre, divenne capo dell’esercito (221 a.C.) e proseguì nell’opera di conquista della Spagna. Quando però Annibale sfidò i Romani assediando Sagunto, città loro alleata, scatenò la reazione di questi, che dichiararono guerra (218 a.C.) ai Cartaginesi. L’Italia fu teatro della seconda guerra punica (218- 202 a.C.). Che cosa fece nel 218 a.C.? Lasciato il fratello Asdrubale in Spagna, nel 218 a.C. Annibale si diresse verso l’Italia con un esercito composto da 25 000 uomini e 27 elefanti; varcati i Pirenei e la catena delle Alpi, giunse nella Pianura Padana, dove sconfisse le truppe romane sul Ticino e poi sulla Trebbia. 10 Che cosa accadde a Canne? l’esercito punico, 59 000 soldati e 9000 cavalli, si dimezzò Dove fu definitivamente sconfitto dai Romani? Nel 202 a.C. fu sconfitto in patria da Scipione nella battaglia di Zama (combattuta in realtà a Naraggara). La lunga guerra con Roma era finita. la sua dura marcia attraverso le Alpi durò circa 15 giorni 11 GENGIS KHAN GRANDI CONDOTTIERI ó Gengis Khan Lo sapevi che? Condottiero mongolo diventato leggenderio per le sue imprese in Oriente, il suo vero nome era Temujin. Grazie al suo genio strategico seppe conquistare l’Impero più vasto del XII secolo: nel 1227 esso si estendeva dalla Cina al Mar Caspio. Che infanzia visse? Quando suo padre nel 1171 fu avvelenato dai Tartari, Gengis Khan a soli 9 anni divenne il capofamiglia. Intanto si preparava a diventare un forte guerriero e a vendicare il padre. la sua grande tenda (yurta) su ruote Il suo vero nome era Temujin, nome di un valoroso guerriero sconfitto da suo padre. Quando Temujin sconfisse i Turchi e conquistò la zona del lago Bajkal, in Siberia, ricevette per la sua impresa il soprannome di Gengis Khan, un titolo onorifico che significa “Sovrano oceanico”. Quali terre conquistò? un pastore compra delle pecore I Mongoli usavano carta moneta per i loro commerci: sulle banconote nere era impresso il sigillo imperiale. Nel 1215, presa Pechino dopo un lungo assedio, si diresse a Occidente conquistando la città di Samarcanda, parte dell’Iran, il Turkestan, il Khorasan e l’Afghanistan. l’esercito mongolo era formato da esperti arcieri a cavallo Egli reclutava personalmente i suoi generali che iniziavano dalla gavetta per guadagnarsi il rispetto delle truppe prima di arrivare alla guida dei tuman, gli enormi reggimenti dell’esercito mongolo composti da 10 000 uomini. Sposò Börte, figlia del khan della tribù turco-mongola dei Kerait di cui Gengis era diventato vassallo e capo dell’esercito, sottomettendo le varie tribù mongole. Nel 1203 divenne lui stesso capo dei Keirat. la tenda regale è trainata da buoi si chiamava ordu l’accampamento mongolo composto di tende (yurte) la sua tattica vincente era quella della finta ritirata Quando divenne Gran Khan? 12 Mentre i suoi uomini risiedevano in yurte pieghevoli molto simili a quelle moderne, egli viveva con la sua corte in tende fisse montate su carri. Queste tende con le ruote, o gerlugs, avevano un diametro di 9 m e venivano spinte da 22 tori. Erano rotonde con il tetto rialzato. Come organizzò l’esercito? Chi fu sua moglie? La tomba di Gengis Khan fu completamente interrata insieme ai suoi tesori affinché nessuno li saccheggiasse. ó Lo sapevi che? Fu proclamato dai suoi sudditi “Gengis Khan” (Sovrano universale) nel 1206 e proclamò la nascita dell’Impero mongolo stabilendo la sua capitale a Karakorum. Gengis Khan assiste all’assedio di una città Anche in battaglia, Gengis Khan si spostava con la sua yurta, la classica tenda mongola montata però su un carro trainato da cavalli, cammelli o buoi. guerrieri mongoli sotto le mura La Grande Muraglia Cinese non riuscì ad arginare le orde mongole di Gengis Khan che invasero il Paese. Era sempre coraggioso? Gengis Khan era un condottiero formidabile ma, come tutti, aveva anche lui alcune paure, come quella per i cani e per gli spiriti maligni evocati dagli sciamani. Sognava di diventare immortale, ma morì nel 1227 cadendo da cavallo. Nel 1211 le tribù mongole erano ormai unificate, così Gengis Khan rivolse le sue mire di conquista alla grande Cina. 13 NAPOLEONE GRANDI CONDOTTIERI ó erano oltre 600 000 soldati Napoleone Lo sapevi che? Condottiero e statista francese (17691821), divenne imperatore di Francia nel 1804 e re d’ltalia nel 1805. Con le sue grandi campagne militari, dominò l’Europa per vent’anni. Dove studiò da ragazzo? La Grande armata napoleonica, benché numericamente superiore a quella russa, dovette ritirarsi a causa del gelo (1812). Entrò giovanissimo (1779) nel collegio militare di Brienne e poi (1784), a quindici anni, fu ammesso alla scuola militare di Parigi dove presto ottenne il grado di sottotenente di artiglieria. Presto intuì che, nell’instabile quadro politico, l’esercito poteva dettare le sorti della Francia. ó Lo sapevi che? Napoleone conduceva una vita molto semplice: dormiva 3 o 4 ore per notte e l’unica comodità che si concedeva era una vasca da bagno di rame che portava sempre con sé. «Sparereste al vostro Imperatore?». Napoleone partecipò nella sua carriera militare a ben 635 scontri armati e a 51 grandi battaglie. Fu sconfitto soltanto due volte nella sua vita. Napoleone dirige la battaglia con un gruppo di ufficiali Napoleone non fu solo un valoroso generale ma anche un abile uomo politico: nella primavera del 1804 promulgò il Codice Civile Napoleonico che conteneva poche (36 per l’esattezza) e chiare leggi, uguali per tutti. i portaordini, sia a piedi sia a cavallo, servivano per comunicare da un punto all’altro del campo Che cosa gli accadde nel 1804? Napoleone era già Primo Console di Francia quando il 18 maggio del 1804 fu proclamato Imperatore dei Francesi dal Senato. La cerimonia si tenne il 2 dicembre del 1804 nella cattedrale di Notre Dame a Parigi. Invase anche la Russia? grazie ai dispacci da loro consegnati Napoleone dirigeva le manovre militari Come iniziò la sua scalata al potere? Ufficiale di artiglieria durante la Rivoluzione, nel 1795 ottenne prima il comando dell’esercito interno, poi quello dell’artiglieria dell’armata d’Italia che guidò in una campagna vittoriosa. Quattro anni dopo assunse il titolo di re d’Italia e il 26 maggio del 1805 si fece incoronare con la “corona ferrea”. 14 Sì, nel 1812, desideroso di occupare tutta l’Europa orientale, la Grande armata di Napoleone invase la Russia dello zar Alessandro I, ma la campagna fu disastrosa e Napoleone fu costretto a ritirarsi. Napoleone non addestrava i suoi soldati, ma li metteva subito alla prova sul campo il suo esercito personale era la Grande armata A Grenoble incontrò l’esercito francese del re: Napoleone, camminando da solo verso i fucili puntati, spalancò la sua giubba offrendo il petto ai soldati che però, davanti a tanto coraggio, abbassarono le armi. Napoleone chiamò papa Pio VII per farsi incoronare imperatore (1804), ma poi indossò la corona da solo! in Germania, a Lipsia (1813), e in Belgio, a Waterloo (1815), Napoleone subì due cocenti sconfitte Nella campagna d’Italia Napoleone pensò di portarsi in patria i quadri più famosi e le opere d’arte dei musei italiani inserendo la clausola della loro consegna alla Francia all’interno dei trattati di pace. Come finì la sua vita? Consegnatosi agli Inglesi, andò in esilio sull’isola di Sant’Elena dove morì il 5 maggio del 1821. 15 PIETRO IL GRANDE GRANDI CONDOTTIERI La vittoria dell'esercito russo nella battaglia di Poltava, nel luglio del 1709, ribaltò le sorti della lunga guerra con la Svezia, inizialmente favorevoli agli svedesi. Il conflitto si concluse nel 1718 con la disfatta definitiva della Svezia. Pietro il Grande Nato nel 1672 a Mosca, divenne zar di Russia nel 1689. Viaggiò a lungo in Europa e al suo ritorno trasformò la Russia in un efficiente Stato moderno. Morì nel 1725. Che riforme fece nel suo Paese? Egli riorganizzò l’esercito, introducendo la leva obbligatoria, e istituì una marina da guerra ispirata al modello britannico; rese più efficiente l’amministrazione dello Stato, diede impulso all’industria estrattiva e metallurgica, fece pubblicare il primo giornale russo ecc. Pietro il Grande, fondatore dell’Impero russo, era un omone alto due metri. A Mosca la statua commemorativa in bronzo che lo ritrae rende giustizia alla sua statura: essa misura, infatti, ben 94 m! ó Lo sapevi che? I passatempi preferiti da Pietro il Grande erano la costruzione di modelli di navi e le regate. Le navi costruite venivano poi usate per finte battaglie. per la progettazione della capitale, Pietro si avvalse dell’opera di molti architetti italiani prima di costruire la città si dovette bonificare le paludi che circondavano l’area esercito svedese contro esercito russo Che cos’è il Palazzo d’Inverno? È l’edificio imperiale fatto costruire da Pietro il Grande e poi ampliato dagli zar successivi. Il Palazzo d’Inverno (Zimnij dvorec) è stato la residenza invernale di tutti gli zar e le zarine da Pietro il Grande in poi. Oggi ospita le sale del museo più grande al mondo, l’Ermitage. la costruzione del palazzo dell’Ermitage Come modificò l’esercito russo? Egli rafforzò l’esercito obbligando ogni nobile al servizio militare e curando il reclutamento delle truppe: riuscì così a disporre di 200 000 uomini arruolati per le sue continue guerre. ó Lo sapevi che? Nel 1695 tentò di conquistare Azov in mano ai Turchi inviando navi lungo il Don e il Volga. Che mire aveva in politica estera? Pietro discute con gli architetti In politica estera, Pietro I si propose la lotta contro il predominio svedese nell’Europa centrorientale e l’eliminazione della minaccia turca. Con la Turchia ebbe scarsa fortuna; contro la Svezia subì dure sconfitte, ma risultò infine vincitore sul rivale Carlo XII a Poltava nel 1709. 16 Pietro il Grande era appassionato di navi navigazione. Si recò in Europa per studiare queste materie, prima nei cantieri olandesi e poi in Inghilterra, dove seguì un corso di costruzione navale. Quale fu la sua ultima spedizione? La sua ultima iniziativa militare fu la spedizione in Persia (17211724) in seguito alla quale occupò le rive occidentali del Mar Caspio. 17 ORATIO NELSON GRANDI CONDOTTIERI Horatio Nelson Che tipo di carattere aveva? Nato nel 1758, è stato l’ammiraglio della Royal Navy, la flotta britannica, più famoso di tutti i tempi. Considerato uno dei più grandi eroi nazionali inglesi, si distinse particolarmente nelle guerre Nella battaglia di Trafalgar fu ferito a morte da antinapoleoniche. invece di indossare un’uniforme Nelson un colpo di moschetto sparato ó Lo sapevi che? Nelson, strano a dirsi, soffriva il mal di mare! In un diario di bordo del 1801 scriveva così: «Mare grosso, nausea, non riuscirò mai ad abituarmi». normale, vestì l’alta uniforme con le mostrine e le decorazioni: fu così riconosciuto e colpito al petto da un fuciliere dalla coffa del vascello Redoutable. Il 21 ottobre del 1805 al largo di Capo Trafalgar la Victory guidò la flotta inglese alla vittoria contro la flotta franco-spagnola. ammiragli al funerale Nelson ebbe a Londra un funerale di stato contutti gli onori: il suo carro funebre riproduceva le sembianze della Victory. 18 la HMS Victory era lunga 69 m Chi era Lady Hamilton? Era una giovane e bellissima donna (1764-1815), moglie dell’ambasciatore inglese a Napoli. Nelson, che allora era ammiraglio della flotta anglo-borbonica, si innamorò perdutamente di lei, ricambiato. I due ebbero una figlia, Horatia, nata nel 1801. le navi inglesi erano 27 contro le 33 franco-spagnole A quale nave è legata la sua fama? Al vascello HMSVictory che nel 1803 divenne la nave ammiraglia della Flotta del Mediterraneo, vincitrice a Trafalgar. Era dotata di tre ponti con 104 cannoni. Era valoroso e audace ma spesso era protagonista di atti di insubordinazione verso i suoi superiori: nella battaglia di Copenhagen (1801), per esempio, disse di non aver ricevuto un segnale perché aveva osservato dal binocolo con l’occhio cieco! Il suo caratteraccio era tollerato solo perché era un fuoriclasse. è uno dei personaggi più amati in Inghilterra Nelson è sepolto nella cattedrale di Saint Paul a Londra Si scontrò con Napoleone? Sì, negli anni tra il 1794 e il 1805, sotto il comando di Nelson, la marina inglese vinse quella francese comandata da Napoleone, che era imbattibile sulla terraferma ma meno abile in mare. La celebre battaglia di Trafalgar, il 21 ottobre 1805, scongiurò la minaccia di invasione dell’esercito napoleonico in Gran Bretagna. Nelson trionfò, ma perse la vita al termine dello scontro. ó Lo sapevi che? È passata alla storia la frase di incitamento, rivolta ai membri del suo equipaggio, che l’ammiraglio Nelson, prima della della battaglia di Trafalgar, volle far issare in cima all’albero maestro della nave ammiraglia Victory. Nelson fece scrivere su un telo bianco il motto: «England expects that every man will do his duty» e cioè «L’Inghilterra si aspetta che ognuno faccia il suo dovere fino in fondo». La statua di Horatio Nelson, alta 5,5 m e posta su una colonna di granito di 46 m, oggi domina la piazza considerata il cuore della città di Londra, Trafalgar Square. nell'assedio di Calvi (1794) in Corsica, Nelson perse l’occhio destro per una cannonata Nella battaglia di Santa Cruz di Tenerife (1797) nelle Canarie, Nelson perse anche il braccio destro Delle 33 navi della flotta franco-spagnola, Nelson sbaragliò la flotta francese anche in Egitto solo dieci scamparono alla cattura. (battaglia del Nilo o di Abukir) il 1° agosto del 1798. 19 GIUSEPPE GARIBALDI GRANDI CONDOTTIERI ó Giuseppe Garibaldi Lo sapevi che? Garibaldi amava molto gli animali e nel 1871 fondò la Società reale per la protezione degli animali, divenuta poi l’attuale ENPA. Il suo amato cavallo si chiamava Marsala. Fu generale, condottiero, patriota italiano (1807-1882) e uno dei protagonisti del Risorgimento italiano. Dopo aver aderito alla “Giovine Italia” e preso parte a moti insurrezionali in Italia, visse alcuni anni (1835-48) in America Latina, battendosi per l’indipendenza Garibaldi è considerato uno dei fautori dell’Unità d’Italia, insieme a di diversi Stati. Giuseppe Mazzini, Camillo Benso conte era detto “l’Eroe dei due mondi”, Europa e America Che cosa accadde a Teano? A Teano, in Campania, Garibaldi incontrò Vittorio Emanuele II il 26 ottobre del 1860: qui consegnò simbolicamente il meridione d’Italia liberato dai Borboni al futuro re d’Italia. Chi fu Anita? Fu la prima moglie di Garibaldi dalla quale ebbe 6 figli. Il suo vero era nome Anna Maria Ribeiro da Silva (1821-1849) ed era brasiliana. Combatté sempre al fianco del marito. Inseguita dai soldati austriaci e pontifici, dopo aver combattuto per la difesa della Repubblica romana a fianco del marito, Anita Garibaldi morì (1849) nella tragica ritirata a soli 28 anni, stremata dalle fatiche. i garibaldini erano pochi e mal armati, ma coraggiosi di Cavour e re Vittorio Emanuele II. Come iniziò la sua storia? Nacque 1807 a Nizza e fu subito attratto dalla vita di mare, tanto che a 26 anni già era comandante di una nave. Sempre in una città di mare, Marsiglia, Garibaldi conobbe Giuseppe Mazzini e la sua “Giovine Italia”, assorbendo le idee rivoluzionarie dell’epoca. In Brasile e in Uruguay Garibaldi aveva appreso alcune tattiche tipiche della guerriglia quali le azioni a sorpresa e la guerriglia. Quale fu la sua maggiore impresa? Fu la famosa Spedizione dei Mille (1860) grazie alla quale il Regno borbonico cadde e l’Italia del Sud poté essere annessa al nuovo Stato italiano (1861) sotto la guida dei Savoia. Garibaldi bloccò l’ordine di ritirata dato da Nino Bixio pronunciando la frase: «Qui si fa l’Italia, o si muore!». Nino Bixio era luogotenente di Garibaldi 20 Garibaldi morì a Caprera il 2 giugno del 1882 Quando partì la Spedizione? Il 5 maggio del 1860 Garibaldi e mille volontari salpano da Genova-Quarto. Sbarcano a Marsala l’11 maggio e, tra agosto e settembre, sostenuti dalla gente del Sud, liberano la Sicilia, la Calabria, la Basilicata, la Puglia e Campania. Dove combatté in America? L’Eroe dei due Mondi comprò a un prezzo scontato un gran numero di tuniche destinate agli operai dei saladeros, gli stabilimenti di carne salata del mercato di Buenos Aires: divenne la divisa dei garibaldini, simbolo di ardore e grande coraggio. Garibaldi guida un assalto alla baionetta Garibaldi diede un grande contributo per la liberazione e l’indipendenza di molti Stati sudamericani. Combatté contro il governo imperiale brasiliano e lottò per l’indipendenza dell’Uruguay dall’Argentina. Garibaldi scelse la camicia rossa nel 1843 a Montevideo come uniforme per la Legione italiana, lì schierata per liberare l’Uruguay dalla dominazione argentina. 21 I CONQUISTADORES GRANDI CONDOTTIERI I conquistadores Erano avventurieri spagnoli che nella prima metà del XVI secolo esplorarono e conquistarono gran parte dell’America Centrale e Meridionale. Di umili origini o appartenenti alla piccola nobiltà, andavano alla ricerca di fama e ricchezza. ó Lo sapevi che? Le loro spedizioni erano finanziate dai sovrani spagnoli o da ricchi privati. la grandiosa Tenochtitlán fu fondata nel 1325 dal mitico re Tenoch sul lago Texcoco Il conquistador spagnolo Hernán Cortés arrivò a Tenochtitlán l'8 novembre del 1519. gli indigeni si difendevano con archi e frecce Di cosa si impadronirono? Alla testa di minuscoli eserciti si impadronirono di enormi territori, sottraendoli ai popoli indigeni impreparati a tanta violenza. Incapaci di stabilire relazioni di convivenza pacifica e di scambio con le genti del posto, pensarono solo a sfruttare le risorse umane e materiali che trovarono. la città fu rasa al suolo Il 13 agosto del 1521 Cortés e i suoi uomini conquistarono la capitale azteca, Tenochtitlán, dopo una dura battaglia che sterminò gli abitanti e distrusse la città. 22 ó Quali furono i più famosi? Lo sapevi che? Tra gli avventurieri passati alla storia si ricordano Hernán Cortés, conquistatore del Messico, (1518-1522); Francisco Pizarro, conquistatore del Perù (1509-1535); Francisco Vázquez de Coronado, che esplorò gli Stati Uniti (1540-1542) così come anche Hernando de Soto (1539-1542). I conquistadores depredarono le Americhe di oro e argento che spedivano in Europa. Ma i galeoni portavano anche molte piante allora sconosciute in Occidente, come il mais, il pomodoro, la vaniglia, la patata, il cacao, la zucca e i frutti tropicali. sulle ceneri di Tenochtitlán fu poi costruita Città del Messico usavano anche mazze e fionde di pietra cavaliere spagnolo Le guardie del re inca Atahualpa fuggirono terrorizzate dai cavalli e dallo strano aspetto dei conquistadores, coperti dagli elmi e dalle armature, abbandonando il sovrano. Questo rimase solo e impassibile davanti alla banda che lo avrebbe catturato. re Atahualpa I conquistadores, anche se in inferiorità numerica, ebbero la meglio sugli indigeni grazie alle armi da fuoco e ai cavalli. Che cosa li avvantaggiò nella loro opera di conquista? la battaglia navale attorno alla città di Tenochtitlán L’ingenuità dei popoli indigeni: il re azteco, Montezuma II e i suoi sudditi, per esempio, scambiando Cortés per il dio Quetzalcoàtl, che come lui era barbuto, dalla pelle bianca e vestito d’argento, lo accolsero con tutti gli onori. gli Spagnoli erano dotati di fucili e spade d’acciaio Per scovare e catturare gli indigeni nascosti nelle foreste furono usati i cani. Cosa furono usati contro gli Indigeni? I conquistadores portarono con sé dall’Europa germi di malattie contro le quali i nativi non avevano difese immunitarie: un banale raffreddore, quindi, uccideva gli indigeni più delle armi da fuoco! 23 SALADINO GRANDI CONDOTTIERI Saladino Era sempre feroce con i nemici? beduino in fuga Il Saladino (1138-1193), di origine curda e musulmano fervente, fu un potente sultano dell’Egitto e un grande stratega. Sconfisse Il Saladino, oppositore dei cristiani, lottò anche contro la setta dei musulmani sciiti. i cristiani nella terza crociata. Dove regnò? In Egitto, dove divenne capo assoluto nel 1171 abbattendo il regime dei Fatimidi e fondando la dinastia degli Ayyubidi. Nel 1174 il Saladino estese il proprio dominio anche alla Siria e all’Arabia occidentale. Saladino, conquistatore di Gerusalemme nel 1187, osserva i cristiani uscire dalla città. No, anzi spesso si dimostrò mite e trattò con umanità i vinti. Quando nel 1187 riconquistò la Città Santa di Gerusalemme, risparmiò la vita ai cristiani (lasciandoli andare via con i loro averi in cambio di un riscatto), ristabilì la libertà di culto, fece tornare gli Ebrei in città e strinse alleanze con altre città della Terrasanta in mano ai crociati. Saladino firmò la pace (1192) con Riccardo Cuor di Leone: ai crociati fu concesso di ricostituire il loro regno lungo le coste di Siria e Palestina, ma fu loro sottratta la Città Santa di Gerusalemme. Che cosa significa il suo nome? Saladino in arabo significa “potente, armato”. Il suo nome completo era Salah al-Din Yussef ibn Ayyub. i crociati sono sconfitti Il Saladino si dimostrò leale con il nemico: fece portare frutta fresca e neve a Riccardo Cuor di Leone colpito dalla febbre. terza crociata (1189-1192) Lottò contro i cristiani? Sì, nel 1187 invase il Regno di Gerusalemme, sconfisse i cristiani a Hittin e conquistò Gerusalemme. Per reazione fu indetta dal papa la terza crociata (1189) per riconquistare la Città Santa. ó Lo sapevi che? Fisicamente non era molto prestante: magro, di statura media, aveva la pelle olivastra e la barba corta. Amava la caccia al falcone e il gioco degli scacchi. Era un uomo religioso, saggio e giusto. 24 Gregorio VII bandì la terza crociata circa 16 000 cristiani abitanti di Gerusalemme furono fatti schiavi ó Lo sapevi che? è considerato tra i più grandi strateghi di tutti i tempi Chi fu il suo rivale nella terza crociata? Fu il re d’Inghilterra Riccardo Cuor di Leone. Questo nel 1191 sconfisse Saladino, ma non riuscì a prendere Gerusalemme. Il Saladino non compiva stragi nelle città vinte ai cristiani: questi anzi erano liberi di andarsene versando un riscatto in oro (10 denari per l’uomo, 5 per la donna). Quando morì il Saladino? 2 ottobre 1187: la presa di Gerusalemme Spirò nel marzo del 1193, due anni dopo la partenza del suo grande rivale, il re d’Inghilterra Riccardo Cuor di Leone. Gli Assassini, o Nazariti, erano una setta musulmana sciita. Nel 1175 tentarono di uccidere Saladino che era musulmano sunnita. Il termine “assassino” entrò poi nella nostra lingua per indicare la persona che commette un omicidio. 25 EL CID CAMPEADOR GRANDI CONDOTTIERI El Cid Campeador Di chi fu al servizio? Condottiero castigliano, Rodrigo Diaz de Vivar (1043-1099), passato alla storia come “El Cid Campeador”, fu l’eroe della Reconquista spagnola. Le sue gesta vennero narrate nel poema epico che porta il suo nome. Nacque verso il 1040 a Vivar, un piccolo borgo vicino a Burgos, in Castiglia. Deciso a liberare Valencia dagli Arabi Rimase presto orfano e fu educato alla corte almoravidi, El Cid l’assediò e il 15 giugno del 1094 entrò trionfante a Valencia. di Castiglia e León assieme al principe Sancho, figlio di re Ferdinando I. Investito Quando ottenne cavaliere nel 1060, tra il 1063 e il 1072 l’appellativo “Campeador”? condusse, con il principe Sancho, tante Nel 1066, dopo aver battuto in duello battaglie contro gli Arabi. “el Cid” il cavaliere navarrese Jimeno Garcés significa “il Con la sua mitica capo”, in e avergli sottratto un castello conteso tra spada, la Tizona, arabo El Cid compì i re di Castiglia e di Navarra: si guadagnò grandi imprese. l’epiteto di “Campeador”, nome che deriva oggi è dal latino campiductor, e cioè conservata “vincitore in battaglia”. nel Museo El Cid ebbe anche un’altra spada, la Colada fucina araba 26 All’inizio della sua carriera militare (1063-1072), fu al servizio di Sancho II di Castiglia contro i musulmani; in seguito fu esiliato dal successore di Sancho, Alfonso VI, perché spesso infrangeva gli ordini del re. Che cosa fece dopo l’esilio dalla Castiglia? Come fu la sua infanzia? dell’Esercito di Madrid Nel 1081, dopo aver nascosto la moglie Ximena e i figli Diego, Cristina e Maria nel monastero di Cardeña, El Cid andò in esilio. El Cid entra a Valencia Dopo aver battuto il re di Lérida (1084), El Cid entrò in posseso della sua famosa spada, la Tizona. La lama era stata forgiata a Cordova da valenti fabbri arabi ed era appartenuta a un generale musulmano. El Cid continuò a combattere come mercenario contro gli Arabi, compiendo grandi imprese e conquistando Valencia (1094), dove fondò un Regno cristiano da lui governato. era un esperto spadaccino e cavallerizzo il cavallo bianco del Cid si chiamava Babieca Il duello del 1066 con Jimeno Garcés, alfiere del re di Navarra, per risolvere una disputa relativa a un castello frontiera, lo rese celebre. Garcés cade a terra ó Lo sapevi che? Durante le spedizioni militari, El Cid voleva che venissero letti ad alta voce libri di autori classici greci e latini dedicati alle imprese di celebri e valorosi guerrieri dell’antichità, per infondere coraggio nei suoi soldati prima della battaglia. El Cid vince il duello Quale poema lo riguarda? Alla sua figura è ispirato il poema epico Cantar de mio Cid, pubblicato nel 1779 da T.A. Sánchez. Scritto attorno al 1140, è il solo esempio giunto fino a noi dell’antica poesia epica spagnola. L’opera unisce con grande maestria elementi della vera vita del Cid ed elementi di fantasia. i due rivali indossano la cotta di ferro El Cid poté rientrare in patria solo dopo morto: spirò il 10 luglio del 1099; giace sepolto accanto all’amata moglie nella cattedrale di Burgos. 27 CARLO MAGNO GRANDI CONDOTTIERI ó Carlo Magno Lo sapevi che? Re dei Franchi dal 771, Carlo Magno fu certamente il più grande sovrano di tutto il Medioevo. Aveva trentuno anni quando partì alla conquista dell’Europa dando vita al Sacro Romano Impero. Carlo Magno difendeva gli interessi di papa Leone III, il quale, per ringraziarlo di aver scacciato i Longobardi dai territori della Chiesa (774), la notte di Natale dell’800 lo incoronò imperatore. Carlo Magno era vestito alla romana con tunica e calzari Orlando morì mentre cercava di avvisare Carlo Magno dell’arrivo dei Saraceni, suonando il suo possente corno Olifante con tutta la forza che aveva nei polmoni. la cerimonia dell’incoronazione di Carlo Magno si svolse nella basilica di San Pietro a Roma Per tre anni Carlo invase la Sassonia con ben 14 spedizioni militari, finché ogni resistenza cessò (803): lo stesso re Vitichindo si arrese e si fece battezzare. Che confini aveva il suo vasto Impero? Esso si estendeva dai Pirenei, in Spagna, fino alla Polonia e all’Italia centro-settentrionale. la sua spada si chiamava Altachiara Dove viveva? Nella capitale del suo immenso Impero, Aquisgrana, nella Renania settentrionale. Egli risiedeva nel palazzo reale insieme ai suoi fidati compagni d’armi, i paladini. Dormiva tenendo a fianco la sua inseparabile spada. 28 Carlo Magno voleva convertire i Sassoni al cristianesimo Durante il Regno di Carlo Magno ci fu una vera e propria rinascita della cultura grazie alla Schola Palatina dove si studiavano i testi classici. L’economia, invece, era ancora molto arretrata, basata sul lavoro dei campi, e i commerci molto difficoltosi e limitati. la vera forza dell’esercito di Carlo Magno erano i cavalieri franchi Che tipo di società fondò? Per governare un Impero così vasto Carlo Magno lo divise in feudi amministrati da marchesi, conti e baroni, suoi rappresentanti. Il feudatario nel castello era considerato come un sovrano. Erano pochi i contadini ad avere piccole proprietà, la maggior parte erano servi della gleba (della terra). i Sassoni erano un popolo pagano del nord della Germania Il santuario pagano di Irminsul, la sacra quercia ai cui piedi i Sassoni seppellivano i loro tesori e facevano sacrifici, fu abbattuta dalle asce dei Franchi. Quale ideale politico intendeva realizzare? Il grande sogno di Carlo Magno era quello di organizzare secondo il sistema feudale tutti i Paesi da lui conquistati e, quindi, di imporre ai vari popoli assoggettati le medesime leggi, la stessa moneta e la stessa religione di stato (quella cattolica). L’Impero di Carlo Magno fu l’opera di un uomo ambizioso, che provò a mettere un po’ di ordine nel caos dell’Europa medievale. il papa era alleato di Carlo Magno ó Lo sapevi che? I cronisti dell’epoca lo descrivono come un uomo molto alto, dai folti capelli biondi, gli occhi grandi e vivaci e la voce possente, ma in fondo dotato di un animo estremamente delicato e sensibile, capace di gesti di pietà anche in battaglia. 29 ATTILA GRANDI CONDOTTIERI ó Attila Lo sapevi che? Fu l’ultimo e più potente re degli Unni, dove, dal 434 fino alla sua morte, governò un enorme Impero che si estendeva dall’Europa centrale al Mar Nero, e dal Danubio al Baltico; riuscì a unificare la maggior parte delle tribù barbariche. Attila era basso di statura, ma aveva spalle e petto grandi, gli occhi incavati e una barba fine e brizzolata; il viso largo, il naso piatto e la carnagione scura rivelavano la sua origine caucasica. nacque intorno al 400 e morì nel 453 Tra il 441 e il 448 Attila vessò con continue richieste di tributi e razzie l’Impero bizantino. Dalla Pannonia, dove era dovuto rientrare dopo la sconfitta ai Campi Catalaunici, ripartì nel 452 alla volta dell’Italia. Nella sua avanzata mise a ferro e fuoco Aquileia, Milano, Pavia ma poi, secondo la tradizione, papa Leone I lo convinse a ritirarsi. lo scontro tra Ezio e Attila Per un affronto subito nel 451, quando l’imperatore Valentiniano III gli rifiutò la mano della sorella maggiore, Onoria, obbligata poi a sposare un vecchio senatore. Teodorico, il re dei Visigoti, morì nella mischia 30 Messo a mal partito, Attila ripiegò verso il Reno. Essendo falliti i suoi piani di saccheggio in Gallia, l’anno dopo Attila attaccò l’Italia. Riuscì a invadere l’Italia? Perché odiava così tanto i Romani? L’incontro (451) tra Attila e papa Leone I sulle sponde del Mincio durante il quale il pontefice convise il capo degli Unni a non invadere Roma. Nella battaglia dei Campi Catalaunici, combattuta (451) vicino a Chalons, in Gallia: qui Attila fu sconfitto dall’esercito romano, alla testa del generale Ezio, e dai suoi alleati, i Visigoti. Unni e Romani sul campo di battaglia Com’era chiamato? Passò alla storia con il terribile soprannome di “Flagello di Dio”: secondo la leggenda, dopo il passaggio di Attila a cavallo e delle sue orde barbariche non cresceva più neanche un filo d’erba. Dove subì una grave sconfitta? ó Lo sapevi che? l’Impero conquistato da Attila si sgretolò con la sua morte Attila fu sepolto in un triplo sarcofago d’oro, argento e ferro con i suoi tesori. I membri del corteo funebre furono poi uccisi per tenere nascosto il luogo della sua tomba. Attila imparò a cavalcare da piccolo, si dice ancora prima di saper camminare! A 5 anni sapeva già usare arco e frecce. Che cosa fece allora per ripicca? Invase l’Impero romano d’Occidente seminandovi, con le sue orde di guerrieri barbari, innumerevoli stragi e devastanti razzie. gli Unni di Attila erano alleati con gli Ostrogoti 31 CHAKA ZULU GRANDI CONDOTTIERI Chaka Zulu Lo sapevi che? Fu il leader africano (1787-1828) che trasformò una piccola tribù, nella parte sudorientale dell’Africa australe, in un popolo unito alla testa di un potente Impero, corrispondente all’odierno Sudafrica. ó Lo sapevi che? Chaka modificò l’armamento dei guerrieri introducendo, oltre alla lancia lunga (ipapa) utile da scagliare a lunga distanza, la iklwa, una lancia più corta e dalla lama così affilata che i soldati la usavano anche per radersi il viso, e lo iwisa, una mazza da guerra in legno con una palla posta nella parte terminale dell’arma. ó scudo in pelle e lancia guerrieri zulu in azione Come fu la sua infanzia? A soli sei anni Chaka fu allontanato dal suo kraal (il podere di famiglia) per aver causato la morte di una pecora del gregge che gli era stato affidato. Lui e sua madre Nandi così iniziarono a condurre una vita nomade. dominò su larga parte dell’Africa sudorientale Lo isihlangu era il particolare scudo ovale degli Zulu. L’addestramento militare degli Zulu comprendeva la danza: ballare per ore su terreni aridi e spinosi serviva a indurire le piante dei piedi. villaggio zulu I guerrieri indossavano un’uniforme costituita da un gonnellino corto, un copricapo ornato di piume e gambali e bracciali di code di bovino. Lo scudo in pelle bovina era dato in dotazione dal re a ciascun soldato. Chaka Zulu uccise un feroce leopardo che minacciava il bestiame di una tribù e così il capotribù lo ringraziò donandogli una mucca. mucca in dono a Chaka Zulu Come addestrava i suoi guerrieri? Li addestrava facendoli correre anche per 50 km in un giorno su terreni aridi e spinosi. Inoltre, essi non potevano sposarsi come avveniva anche nell’antica città di Sparta. Era vasto il suo Impero? Sì, si estendeva per circa 500 000 km2, comprendendo lo Zululand, il Natal, parte del Basutoland, dello Swaziland e del Mozambico. Spingendosi sempre più verso il Sudafrica, nel 1825 entrò in contatto con i coloni inglesi. I suoi successori lo estesero ulteriormente ma poi, nel 1872, gli Inglesi posero fine al Regno zulu. La dotazione di uno zulu era lo scudo, una lancia lunga e una corta, una mazza da guerra e l’uniforme. fu ucciso in una congiura dai suoi fratellastri danza di guerra lo scudo ovale e la lancia erano le armi più comuni tra i guerrieri zulu il suo scudo era bianco con un punto nero al centro con i coloni inglesi strinse rapporti amichevoli Quando diventò un guerriero? Lo scudo (isiHlangu) era fatto per agganciare quello del nemico, esponendolo così ai colpi della lancia. Già a sedici anni Chaka era un bravo guerriero; a ventitré anni entrò a far parte dell’IziCwe (corpo dell’esercito) distinguendosi per il coraggio. Fu presto acclamato re, nel 1783. Era crudele coi nemici? Qual è il suo soprannome? Chaka Zulu è stato detto il “Napoleone dei Bantu” o il “Napoleone africano” per le sue abilità come stratega militare da lui dimostrate. 32 la danza era ritmata dal rullo dei tamburi e dai canti guerreschi No, anzi, quando vinceva, dava ai nemici sopravvissuti la possibilità di entrare a far parte del suo esercito zulu; i nuovi soldati stranieri così arruolati venivano da quel momento in poi considerati zulu in tutto e per tutto. 33
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