Grandi condottieri

6 Viaggiamo nel tempo
Grandi
condottieri
Vita • Avvenimenti • Battaglie • Curiosità
Sommario
Alessandro il Grande .. .. . ... . .. .. . .. .. 6
I conquistadores . .. . . . . . .. . .. .. . .. . . . . 22
Caio Giulio Cesare .. .. . .. .. . ... . .. .. . .. 8
Saladino . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . .. .. . .. . . . 24
Annibale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
El Cid Campeador . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
Gengis Khan .. . .. .. . ... . .. .. . ... . .. .. . 12
Carlo Magno . . .. .. . .. . . . . . . . . . . . . . . . . 28
Napoleone . .. .. . .. .. .. .. . .. .. . ... . .. .. 14
Attila . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
Pietro il Grande .. .. .. . .. .. . ... . .. .. . . 16
Chaka Zulu .. .. . .. . . . . . .. . .. .. . .. . . . . . 32
Horatio Nelson ....................... 18
Geronimo
Giuseppe Garibaldi . .. .. . ... . .. .. . ... . 20
e Toro Seduto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
ALESSANDRO IL GRANDE
GRANDI CONDOTTIERI
Alessandro il Grande
Re di Macedonia dal 336 a.C., fu
uno dei più celebri conquistatori e
strateghi dell’antichità. Denominato
Magno, in latino “il Grande”, per i suoi
trionfi militari, fu un eroe temerario
che entrò da subito nella leggenda.
Chi fu il suo precettore?
Nel 342 a.C., il filosofo greco Aristotele
fu chiamato dal re macedone Filippo II
affinché si occupasse dell’istruzione del suo
primogenito, il futuro Alessandro Magno.
Aristotele fu per lui un prezioso consigliere:
su suo suggerimento, per esempio,
le ferite dei soldati erano curate
con le foglie dell’aloe vera.
ó
Lo sapevi che?
Alessandro Magno tagliò
il nodo di Gordio, che era
fatto di corteccia di corniolo,
con un colpo di spada.
a 16 anni guidò le prime
truppe in battaglia
Secondo il mito, chi
avesse sciolto l’intricato
nodo del carro di
Gordio, re di Frigia,
avrebbe ottenuto il
dominio dell’Asia. Solo
Alessandro Magno,
giunto in Frigia nel 333
a.C., riuscì nell’impresa
ma il suo Regno fu
effimero: forse perché non
sciolse il nodo ma lo
recise con la spada!
Bucefalo era un cavallo
nervoso e indomabile che
temeva la propria ombra,
ma Alessandro con uno
stratagemma riuscì ad
ammansirlo.
Chi era Bucefalo?
Era l’inseparabile cavallo di
Alessandro Magno. Bucefalo
accompagnò il suo padrone
in tutte le sue imprese alla
conquista di terre lontane.
Morì infine nella battaglia
dell’Idaspe (326 a.C.) e fu
sepolto con gli onori militari.
Qual era la sua
tattica militare?
Egli perfezionò lo schema
tattico della falange macedone
e introdusse nuove armi nel suo
esercito: la balestra
e la catapulta.
Una torre d’assedio viene
trasportata a riva su due
imbarcazioni a catamarano verso
le mura di una città che Alessandro
Magno intende conquistare.
I soldati di Alessandro
portavano in Grecia dalle loro
spedizioni una grande varietà
di semi, piante e animali
sconosciuti in Occidente, che
poi Aristotele analizzava.
Quali furono
le sue conquiste?
In soli 12 anni conquistò,
partendo dalla Macedonia
e dalla Grecia, l’Impero
persiano, l’Egitto e altri
territori (Pakistan, l’Afghanistan
e l’India del Nord). Grazie al
suo Impero si intensificarono gli
scambi tra civiltà distanti tra loro
e l’influenza della civiltà greca
si estese un po’ ovunque.
6
La falange macedone era uno schieramento
d’attacco introdotto da Filippo II di Macedonia.
Alessandro non fu mai sconfitto sul campo
Alessandro il Grande morì a Babilonia il 10
giugno del 323 a.C. a soli 33 anni, forse avvelenato
o, secondo altri, per una ricaduta della malaria.
In breve tempo il suo gigantesco Impero crollò.
uomo d’azione,
era sempre in
prima linea nelle
battaglie più
cruente
L’esercito di Alessandro
era dotato di macchine da
guerra di ogni tipo: torri
su ruote, arieti, catapulte
leggere per il lancio dei
giavellotti e pesanti per
quello delle pietre.
7
CAIO GIULIO CESARE
GRANDI CONDOTTIERI
Caio Giulio Cesare
Quali vittorie riportò?
Condottiero e statista romano (101-44
a.C.), divenne dittatore di Roma nel
45 a.C. Di nobili origini, nella sua
carriera politica ricoprì tutte le più
importanti cariche. Fu anche scrittore.
Il ponte di legno
sul fiume Reno fu
costruito in soli 10
giorni e consentì il
passaggio ai 30 000
soldati dell’esercito
di Cesare. La sua
imponenza bastò a
spaventare i nemici.
Un paio di giorni
prima del suo
assassinio, un
indovino predisse
la morte di Cesare,
ma lui non gli
diede ascolto e
anzi lo derise.
Cesare e l’indovino
Cesare esclamò
«Alea iacta est» («Il
dado è tratto») nel
49 a.C., quando varcò
il Rubicone e diede
inizio alla guerra
contro il rivale Pompeo.
il ponte militare fatto costruire nel 55 a.C. da Cesare
Risanò le finanze di Roma, dissestate per la
Durante la guerra civile romana Cesare
corruzione dei senatori, avviò molti lavori
vinse a Farsalo nel 48 a.C., a Tapso
pubblici e fu clemente verso i popoli vinti.
nel 46 a.C. e poi a Munda nel 45 a.C.
diventando unico depositario del potere:
da quel momento assunse, infatti,
Quali famose opere scrisse?
la carica di dittatore a vita di Roma.
La sua fama letteraria è legata a due opere
storiografiche: una sulla spedizione in Gallia
Dopo alcuni successi, Vercingetorige
fu circondato da Cesare ad Alesia: qui fu
(De bello gallico) e l’altra sulla guerra civile
costretto alla resa dopo un duro assedio.
romana (De bello civile), contro Pompeo.
nel corteo trionfale di Cesare
Vercingetorige sfilò in catene
Vercingetorige fu rinchiuso
nel carcere mamertino
dopo la Gallia, Cesare
mosse anche due
spedizioni in Britannia
(55 e 54 a.C.)
Quale fu la sua più grande impresa?
Fu la conquista della Gallia Transalpina nella quale il
condottiero compì memorabili imprese militari da lui poi
raccontate nel De bello gallico (Resoconto della guerra in Gallia).
Vercingetorige, re degli Arverni, fu costretto a rifugiarsi ad Alesia,
dove Cesare nel 52 a.C. riportò una vittoria decisiva.
Tutta la Gallia ormai era sotto il dominio di Roma.
le idi erano
giorni particolari
del calendario
romano:
cadevano
il 13 o il 15
di ogni mese.
Nel 52 a.C. ad
Alesia, Commio
degli Atrebati,
Viridomaro ed
Eporedorige degli
Edui combatterono
con Vercingetorige.
Che cosa fece poi?
Sembra che un indovino
avesse messo in guardia Cesare:
«Guardati dalle idi di marzo!».
8
Quali riforme fece?
Alesia fu assediata per 50 giorni
ó
Lo sapevi che?
il re degli Arverni gettò
le armi ai piedi di Cesare
quella di Alesia fu la
più grande vittoria
militare di Cesare
Di ritorno dalla Gallia, Cesare scoprì che i suoi nemici
spadroneggiavano in Senato: così decise di marciare in
armi verso Roma e di sfidare il suo rivale Pompeo.
Quando e come morì?
I Galli erano
suddivisi in
tribù spesso in
lotta tra loro.
Cesare era odiato da molti e nel 44 a.C., fu
assassinato in Senato a Roma da un gruppo
di congiurati repubblicani, tra cui anche
suo figlio adottivo Marco Giunio Bruto.
Nel 46 a.C. Cesare
inaugurò, su indicazione
dell’astronomo Sosigene,
un nuovo calendario che
da lui prese il nome di
“calendario giuliano”,
introducendo, ogni quattro
anni, un anno composto
da 366 giorni (bisestile).
9
ANNIBALE
GRANDI CONDOTTIERI
Annibale varcò le Alpi
attraverso il passo del
Monginevro o quello
del Moncenisio
Annibale
Fu un grande generale cartaginese (247183 a.C.) e agguerrito avversario di Roma.
Notevole esempio di dedizione alla patria,
sapeva spiazzare i suoi avversari con
piani e tattiche a dir poco geniali.
l’arma strategica
cartaginese era
la cavalleria
Publio Cornelio
Scipione, inviato
in Gallia a bloccare
i Cartaginesi, fu
respinto in Italia e
poi battuto al Ticino.
Secondo la
tradizione, Surus
fu l’ultimo elefante
superstite nella
battaglia della
Trebbia, epico
scontro tra
Cartaginesi e
Romani nel
218 a.C.
Scipione
era calvo
ó
Lo sapevi che?
Si dice che Annibale fosse
abile nei travestimenti
e che riuscisse, così
facendo, a intrufolarsi negli
accampamenti nemici
per spiarne le mosse.
Il 2 agosto del 216 a.C. vicino a Canne, in
Puglia, Annibale riportò una straordinaria
vittoria sui Romani, guidati dai consoli Gaio
Terenzio Varrone e Lucio Emilio Paolo, e
sui loro alleati italici. I Cartaginesi ebbero
la meglio sui loro avversari, due volte
superiori di numero, grazie alla grande
intelligenza tattica di Annibale.
gli elefanti servivano soprattutto
a impressionare i Romani,
che non li conoscevano
Cartaginesi
Annibale lanciò (184 a.C.), contro le navi
del re di Pergamo Eumene, alleato di Roma,
vasi di terracotta contenenti rettili velenosi!
la lenta avanzata
di uomini
ed elefanti
sulla neve
ó
Lo sapevi che?
Dopo la sconfitta di Zama,
Annibale si rifugiò prima
in Siria e poi in Bitinia;
infine, per non finire
prigioniero dei Romani,
si avvelenò (183 a.C.).
Dove iniziò la sua carriera?
In Spagna, dove suo padre, il generale
Amilcare Barca, lo portò per espandere
l’Impero cartaginese. Morto suo padre,
divenne capo dell’esercito (221 a.C.)
e proseguì nell’opera di conquista della
Spagna. Quando però Annibale sfidò
i Romani assediando Sagunto, città loro
alleata, scatenò la reazione di questi, che
dichiararono guerra (218 a.C.) ai Cartaginesi.
L’Italia
fu teatro
della seconda
guerra punica
(218- 202 a.C.).
Che cosa fece nel 218 a.C.?
Lasciato il fratello Asdrubale in Spagna, nel
218 a.C. Annibale si diresse verso l’Italia con
un esercito composto da 25 000 uomini e 27
elefanti; varcati i Pirenei e la catena delle Alpi,
giunse nella Pianura Padana, dove sconfisse le
truppe romane sul Ticino e poi sulla Trebbia.
10
Che cosa accadde a Canne?
l’esercito
punico,
59 000
soldati
e 9000
cavalli, si
dimezzò
Dove fu definitivamente sconfitto dai Romani?
Nel 202 a.C. fu sconfitto in patria da Scipione nella battaglia di Zama
(combattuta in realtà a Naraggara). La lunga guerra con Roma era finita.
la sua
dura marcia
attraverso
le Alpi durò
circa 15
giorni
11
GENGIS KHAN
GRANDI CONDOTTIERI
ó
Gengis Khan
Lo sapevi che?
Condottiero mongolo diventato
leggenderio per le sue imprese in Oriente,
il suo vero nome era Temujin. Grazie al suo
genio strategico seppe conquistare l’Impero
più vasto del XII secolo: nel 1227 esso si
estendeva dalla Cina al Mar Caspio.
Che infanzia visse?
Quando suo padre nel 1171 fu
avvelenato dai Tartari, Gengis
Khan a soli 9 anni divenne il
capofamiglia. Intanto si preparava
a diventare un forte guerriero
e a vendicare il padre.
la sua grande
tenda (yurta)
su ruote
Il suo vero nome era
Temujin, nome di un
valoroso guerriero
sconfitto da suo padre.
Quando Temujin
sconfisse i Turchi e
conquistò la zona del
lago Bajkal, in Siberia,
ricevette per la sua
impresa il soprannome di
Gengis Khan, un titolo
onorifico che significa
“Sovrano oceanico”.
Quali terre
conquistò?
un pastore
compra
delle pecore
I Mongoli usavano carta moneta
per i loro commerci: sulle banconote
nere era impresso il sigillo imperiale.
Nel 1215, presa Pechino
dopo un lungo assedio,
si diresse a Occidente
conquistando la città
di Samarcanda, parte
dell’Iran, il Turkestan, il
Khorasan e l’Afghanistan.
l’esercito mongolo era formato
da esperti arcieri a cavallo
Egli reclutava personalmente i suoi generali
che iniziavano dalla gavetta per guadagnarsi
il rispetto delle truppe prima di arrivare alla
guida dei tuman, gli enormi reggimenti
dell’esercito mongolo composti da
10 000 uomini.
Sposò Börte, figlia del khan della
tribù turco-mongola dei Kerait
di cui Gengis era diventato vassallo
e capo dell’esercito, sottomettendo
le varie tribù mongole. Nel 1203
divenne lui stesso capo dei Keirat.
la tenda regale è
trainata da buoi
si chiamava ordu
l’accampamento
mongolo composto
di tende (yurte)
la sua tattica vincente
era quella della finta ritirata
Quando divenne Gran Khan?
12
Mentre i suoi uomini
risiedevano in yurte
pieghevoli molto simili a
quelle moderne, egli viveva
con la sua corte in tende
fisse montate su carri.
Queste tende con le ruote,
o gerlugs, avevano un
diametro di 9 m e venivano
spinte da 22 tori. Erano
rotonde con il tetto rialzato.
Come organizzò l’esercito?
Chi fu sua moglie?
La tomba di Gengis Khan fu
completamente interrata insieme ai suoi
tesori affinché nessuno li saccheggiasse.
ó
Lo sapevi che?
Fu proclamato dai suoi sudditi “Gengis
Khan” (Sovrano universale) nel 1206 e
proclamò la nascita dell’Impero mongolo
stabilendo la sua capitale a Karakorum.
Gengis Khan assiste all’assedio di una città
Anche in battaglia,
Gengis Khan si spostava
con la sua yurta, la
classica tenda mongola
montata però su un
carro trainato da cavalli,
cammelli o buoi.
guerrieri mongoli
sotto le mura
La
Grande
Muraglia
Cinese non
riuscì ad
arginare
le orde
mongole
di Gengis
Khan che
invasero
il Paese.
Era sempre coraggioso?
Gengis Khan era un condottiero formidabile ma,
come tutti, aveva anche lui alcune paure, come
quella per i cani e per gli spiriti maligni evocati
dagli sciamani. Sognava di diventare immortale,
ma morì nel 1227 cadendo da cavallo.
Nel 1211 le
tribù mongole
erano ormai
unificate, così
Gengis Khan
rivolse le sue
mire di conquista
alla grande Cina.
13
NAPOLEONE
GRANDI CONDOTTIERI
ó
erano oltre
600 000
soldati
Napoleone
Lo sapevi che?
Condottiero e statista francese (17691821), divenne imperatore di Francia
nel 1804 e re d’ltalia nel 1805. Con
le sue grandi campagne militari,
dominò l’Europa per vent’anni.
Dove studiò da ragazzo?
La Grande armata napoleonica, benché
numericamente superiore a quella russa,
dovette ritirarsi a causa del gelo (1812).
Entrò giovanissimo (1779) nel collegio militare
di Brienne e poi (1784), a quindici anni, fu
ammesso alla scuola militare di Parigi dove
presto ottenne il grado di sottotenente di
artiglieria. Presto intuì che, nell’instabile quadro
politico, l’esercito poteva dettare le sorti della Francia.
ó
Lo sapevi che?
Napoleone conduceva
una vita molto semplice:
dormiva 3 o 4 ore per
notte e l’unica comodità
che si concedeva era una
vasca da bagno
di rame che portava
sempre con sé.
«Sparereste al
vostro Imperatore?».
Napoleone partecipò
nella sua carriera militare
a ben 635 scontri armati
e a 51 grandi battaglie.
Fu sconfitto soltanto
due volte nella sua vita.
Napoleone
dirige la
battaglia con
un gruppo
di ufficiali
Napoleone non fu solo un
valoroso generale ma
anche un abile uomo
politico: nella primavera
del 1804 promulgò il
Codice Civile Napoleonico
che conteneva poche (36
per l’esattezza) e chiare
leggi, uguali per tutti.
i portaordini, sia a piedi
sia a cavallo, servivano
per comunicare da un
punto all’altro del campo
Che cosa gli
accadde nel 1804?
Napoleone era già Primo
Console di Francia quando
il 18 maggio del 1804 fu
proclamato Imperatore
dei Francesi dal Senato.
La cerimonia si tenne il
2 dicembre del 1804 nella
cattedrale di Notre
Dame a Parigi.
Invase anche la Russia?
grazie ai dispacci
da loro consegnati
Napoleone dirigeva
le manovre militari
Come iniziò la sua
scalata al potere?
Ufficiale di artiglieria durante
la Rivoluzione, nel 1795
ottenne prima il comando
dell’esercito interno, poi quello
dell’artiglieria dell’armata
d’Italia che guidò in una
campagna vittoriosa. Quattro
anni dopo assunse il titolo
di re d’Italia e il 26 maggio
del 1805 si fece incoronare
con la “corona ferrea”.
14
Sì, nel 1812, desideroso di occupare
tutta l’Europa orientale, la Grande
armata di Napoleone invase
la Russia dello zar Alessandro I,
ma la campagna fu disastrosa e
Napoleone fu costretto a ritirarsi.
Napoleone non
addestrava i suoi
soldati, ma li metteva
subito alla prova
sul campo
il suo esercito personale
era la Grande armata
A Grenoble incontrò l’esercito francese
del re: Napoleone, camminando da solo
verso i fucili puntati, spalancò la sua giubba
offrendo il petto ai soldati che però, davanti
a tanto coraggio, abbassarono le armi.
Napoleone chiamò papa Pio VII per
farsi incoronare imperatore (1804),
ma poi indossò la corona da solo!
in Germania, a Lipsia
(1813), e in Belgio,
a Waterloo (1815),
Napoleone subì due
cocenti sconfitte
Nella campagna d’Italia Napoleone
pensò di portarsi in patria i quadri più
famosi e le opere d’arte dei musei italiani
inserendo la clausola della loro consegna
alla Francia all’interno dei trattati di pace.
Come finì la sua vita?
Consegnatosi agli Inglesi, andò in esilio sull’isola
di Sant’Elena dove morì il 5 maggio del 1821.
15
PIETRO IL GRANDE
GRANDI CONDOTTIERI
La vittoria dell'esercito russo
nella battaglia di Poltava,
nel luglio del 1709, ribaltò le
sorti della lunga guerra con la
Svezia, inizialmente favorevoli
agli svedesi. Il conflitto si
concluse nel 1718 con la
disfatta definitiva della Svezia.
Pietro il Grande
Nato nel 1672 a Mosca, divenne zar di
Russia nel 1689. Viaggiò a lungo in Europa
e al suo ritorno trasformò la Russia in un
efficiente Stato moderno. Morì nel 1725.
Che riforme fece nel suo Paese?
Egli riorganizzò l’esercito, introducendo la leva obbligatoria,
e istituì una marina da guerra ispirata al modello britannico;
rese più efficiente l’amministrazione dello Stato, diede
impulso all’industria estrattiva e metallurgica, fece
pubblicare il primo giornale russo ecc.
Pietro il Grande,
fondatore dell’Impero
russo, era un omone alto
due metri. A Mosca la
statua commemorativa
in bronzo che lo ritrae
rende giustizia alla sua
statura: essa misura,
infatti, ben 94 m!
ó
Lo sapevi che?
I passatempi preferiti
da Pietro il Grande erano
la costruzione di
modelli di navi e le
regate. Le navi costruite
venivano poi usate
per finte battaglie.
per la progettazione
della capitale, Pietro
si avvalse dell’opera
di molti architetti italiani
prima di costruire
la città si dovette
bonificare le paludi
che circondavano
l’area
esercito svedese
contro esercito russo
Che cos’è il Palazzo d’Inverno?
È l’edificio imperiale fatto costruire da Pietro il
Grande e poi ampliato dagli zar successivi. Il Palazzo
d’Inverno (Zimnij dvorec) è stato la residenza invernale
di tutti gli zar e le zarine da Pietro il Grande in poi. Oggi
ospita le sale del museo più grande al mondo, l’Ermitage.
la costruzione
del palazzo
dell’Ermitage
Come modificò
l’esercito russo?
Egli rafforzò l’esercito obbligando
ogni nobile al servizio militare e
curando il reclutamento delle truppe:
riuscì così a disporre di 200 000 uomini
arruolati per le sue continue guerre.
ó
Lo sapevi che?
Nel 1695 tentò di conquistare Azov in mano
ai Turchi inviando navi lungo il Don e il Volga.
Che mire aveva
in politica estera?
Pietro discute
con gli architetti
In politica estera, Pietro I si propose
la lotta contro il predominio svedese
nell’Europa centrorientale e l’eliminazione
della minaccia turca. Con la Turchia
ebbe scarsa fortuna; contro la Svezia subì
dure sconfitte, ma risultò infine vincitore
sul rivale Carlo XII a Poltava nel 1709.
16
Pietro il Grande era appassionato di navi
navigazione. Si recò in Europa per studiare
queste materie, prima nei cantieri olandesi
e poi in Inghilterra, dove seguì
un corso di costruzione navale.
Quale fu la sua
ultima spedizione?
La sua ultima iniziativa militare
fu la spedizione in Persia (17211724) in seguito alla quale occupò
le rive occidentali del Mar Caspio.
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ORATIO NELSON
GRANDI CONDOTTIERI
Horatio Nelson
Che tipo di carattere aveva?
Nato nel 1758, è stato l’ammiraglio
della Royal Navy, la flotta britannica,
più famoso di tutti i tempi. Considerato
uno dei più grandi eroi nazionali inglesi,
si distinse particolarmente nelle guerre
Nella battaglia di Trafalgar
fu ferito a morte da
antinapoleoniche. invece di indossare un’uniforme Nelson
un colpo di moschetto sparato
ó
Lo sapevi che?
Nelson, strano a dirsi,
soffriva il mal di mare!
In un diario di bordo del
1801 scriveva così:
«Mare grosso, nausea,
non riuscirò mai
ad abituarmi».
normale, vestì l’alta uniforme con le
mostrine e le decorazioni: fu così
riconosciuto e colpito al petto
da un fuciliere dalla coffa
del vascello Redoutable.
Il 21 ottobre
del 1805 al largo
di Capo Trafalgar
la Victory guidò
la flotta inglese
alla vittoria
contro la flotta
franco-spagnola.
ammiragli
al funerale
Nelson ebbe a Londra un funerale di
stato contutti gli onori: il suo carro funebre
riproduceva le sembianze della Victory.
18
la HMS Victory
era lunga 69 m
Chi era Lady Hamilton?
Era una giovane e bellissima donna
(1764-1815), moglie dell’ambasciatore
inglese a Napoli. Nelson, che allora era
ammiraglio della flotta anglo-borbonica,
si innamorò perdutamente di lei,
ricambiato. I due ebbero una figlia,
Horatia, nata nel 1801.
le navi inglesi
erano 27 contro le
33 franco-spagnole
A quale nave è
legata la sua fama?
Al vascello HMSVictory che nel 1803
divenne la nave ammiraglia della Flotta
del Mediterraneo, vincitrice a Trafalgar.
Era dotata di tre ponti con 104 cannoni.
Era valoroso e audace ma spesso era protagonista di atti
di insubordinazione verso i suoi superiori: nella battaglia
di Copenhagen (1801), per esempio, disse di non aver ricevuto
un segnale perché aveva osservato dal binocolo con l’occhio cieco!
Il suo caratteraccio era tollerato solo perché era un fuoriclasse.
è uno dei
personaggi più
amati in Inghilterra
Nelson è sepolto
nella cattedrale di
Saint Paul a Londra
Si scontrò con Napoleone?
Sì, negli anni tra il 1794 e il 1805, sotto il
comando di Nelson, la marina inglese vinse
quella francese comandata da Napoleone, che
era imbattibile sulla terraferma ma meno abile
in mare. La celebre battaglia di Trafalgar, il 21
ottobre 1805, scongiurò la minaccia di invasione
dell’esercito napoleonico in Gran Bretagna. Nelson
trionfò, ma perse la vita al termine dello scontro.
ó
Lo sapevi che?
È passata alla storia
la frase di incitamento,
rivolta ai membri del suo
equipaggio, che
l’ammiraglio Nelson,
prima della della
battaglia di Trafalgar,
volle far issare in cima
all’albero maestro
della nave ammiraglia
Victory. Nelson fece
scrivere su un telo
bianco il motto:
«England expects
that every man will
do his duty» e cioè
«L’Inghilterra si aspetta
che ognuno faccia il suo
dovere fino in fondo».
La statua di
Horatio Nelson, alta
5,5 m e posta su una
colonna di granito di
46 m, oggi domina
la piazza considerata
il cuore della città
di Londra, Trafalgar
Square.
nell'assedio di Calvi
(1794) in Corsica,
Nelson perse l’occhio
destro per una
cannonata
Nella battaglia di
Santa Cruz di Tenerife
(1797) nelle Canarie,
Nelson perse anche
il braccio destro
Delle 33 navi della flotta franco-spagnola, Nelson sbaragliò la flotta francese anche in Egitto
solo dieci scamparono alla cattura.
(battaglia del Nilo o di Abukir) il 1° agosto del 1798.
19
GIUSEPPE GARIBALDI
GRANDI CONDOTTIERI
ó
Giuseppe Garibaldi
Lo sapevi che?
Garibaldi amava molto
gli animali e nel 1871
fondò la Società reale
per la protezione
degli animali, divenuta
poi l’attuale ENPA. Il suo
amato cavallo si
chiamava Marsala.
Fu generale, condottiero, patriota italiano
(1807-1882) e uno dei protagonisti del
Risorgimento italiano. Dopo aver aderito
alla “Giovine Italia” e preso parte a moti
insurrezionali in Italia, visse alcuni anni
(1835-48) in America Latina, battendosi
per l’indipendenza
Garibaldi è considerato uno dei
fautori dell’Unità d’Italia, insieme a
di diversi Stati.
Giuseppe Mazzini, Camillo Benso conte
era detto “l’Eroe
dei due mondi”,
Europa e America
Che cosa accadde a Teano?
A Teano, in Campania, Garibaldi incontrò
Vittorio Emanuele II il 26 ottobre del 1860:
qui consegnò simbolicamente il meridione
d’Italia liberato dai Borboni al futuro re d’Italia.
Chi fu Anita?
Fu la prima moglie di Garibaldi dalla quale
ebbe 6 figli. Il suo vero era nome Anna Maria
Ribeiro da Silva (1821-1849) ed era brasiliana.
Combatté sempre al fianco del marito.
Inseguita dai
soldati austriaci
e pontifici,
dopo aver
combattuto per
la difesa della
Repubblica
romana a
fianco del
marito, Anita
Garibaldi morì
(1849) nella
tragica ritirata
a soli 28 anni,
stremata
dalle fatiche.
i garibaldini erano
pochi e mal armati,
ma coraggiosi
di Cavour e re Vittorio Emanuele II.
Come iniziò la sua storia?
Nacque 1807 a Nizza e fu subito attratto
dalla vita di mare, tanto che a 26 anni già
era comandante di una nave. Sempre in una
città di mare, Marsiglia, Garibaldi conobbe
Giuseppe Mazzini e la sua “Giovine Italia”,
assorbendo le idee rivoluzionarie dell’epoca.
In Brasile
e in Uruguay
Garibaldi aveva
appreso alcune
tattiche tipiche
della guerriglia
quali le azioni
a sorpresa
e la guerriglia.
Quale fu la sua
maggiore impresa?
Fu la famosa Spedizione dei Mille (1860)
grazie alla quale il Regno borbonico cadde e
l’Italia del Sud poté essere annessa al nuovo
Stato italiano (1861) sotto la guida dei Savoia.
Garibaldi
bloccò l’ordine
di ritirata dato
da Nino Bixio
pronunciando
la frase: «Qui
si fa l’Italia,
o si muore!».
Nino Bixio era
luogotenente di
Garibaldi
20
Garibaldi morì a Caprera il 2 giugno del 1882
Quando partì la Spedizione?
Il 5 maggio del 1860 Garibaldi e mille
volontari salpano da Genova-Quarto. Sbarcano
a Marsala l’11 maggio e, tra agosto e settembre,
sostenuti dalla gente del Sud, liberano la Sicilia, la
Calabria, la Basilicata, la Puglia e Campania.
Dove combatté in America?
L’Eroe dei due
Mondi comprò a un
prezzo scontato un
gran numero di
tuniche destinate agli
operai dei saladeros,
gli stabilimenti di
carne salata del
mercato di Buenos
Aires: divenne la
divisa dei garibaldini,
simbolo di ardore
e grande coraggio.
Garibaldi guida
un assalto
alla baionetta
Garibaldi diede un grande contributo per la
liberazione e l’indipendenza di molti Stati
sudamericani. Combatté contro il
governo imperiale brasiliano e lottò
per l’indipendenza dell’Uruguay
dall’Argentina.
Garibaldi scelse la camicia rossa nel
1843 a Montevideo come uniforme per la
Legione italiana, lì schierata per liberare
l’Uruguay dalla dominazione argentina.
21
I CONQUISTADORES
GRANDI CONDOTTIERI
I conquistadores
Erano avventurieri spagnoli che nella
prima metà del XVI secolo esplorarono
e conquistarono gran parte dell’America
Centrale e Meridionale. Di umili
origini o appartenenti alla piccola nobiltà,
andavano alla ricerca di fama e ricchezza.
ó
Lo sapevi che?
Le loro spedizioni
erano finanziate dai
sovrani spagnoli
o da ricchi privati.
la grandiosa Tenochtitlán fu fondata nel
1325 dal mitico re Tenoch sul lago Texcoco
Il conquistador spagnolo Hernán Cortés
arrivò a Tenochtitlán l'8 novembre del 1519.
gli indigeni si difendevano
con archi e frecce
Di cosa si impadronirono?
Alla testa di minuscoli eserciti si
impadronirono di enormi territori,
sottraendoli ai popoli indigeni
impreparati a tanta violenza.
Incapaci di stabilire relazioni
di convivenza pacifica e di
scambio con le genti del posto,
pensarono solo a sfruttare
le risorse umane e materiali
che trovarono.
la città fu
rasa al
suolo
Il 13 agosto
del 1521 Cortés
e i suoi uomini
conquistarono
la capitale azteca,
Tenochtitlán,
dopo una dura
battaglia che
sterminò gli abitanti
e distrusse la città.
22
ó
Quali furono i più famosi?
Lo sapevi che?
Tra gli avventurieri passati alla storia si ricordano
Hernán Cortés, conquistatore del Messico,
(1518-1522); Francisco Pizarro, conquistatore
del Perù (1509-1535); Francisco
Vázquez de Coronado,
che esplorò gli Stati Uniti
(1540-1542) così come
anche Hernando de Soto
(1539-1542).
I conquistadores
depredarono le Americhe
di oro e argento che
spedivano in Europa.
Ma i galeoni portavano
anche molte piante allora
sconosciute in Occidente,
come il mais, il
pomodoro, la vaniglia, la
patata, il cacao, la zucca
e i frutti tropicali.
sulle ceneri di
Tenochtitlán fu poi
costruita Città
del Messico
usavano anche
mazze e fionde
di pietra
cavaliere
spagnolo
Le guardie del re inca
Atahualpa fuggirono
terrorizzate dai cavalli e
dallo strano aspetto dei
conquistadores, coperti
dagli elmi e dalle
armature, abbandonando
il sovrano. Questo
rimase solo e
impassibile
davanti alla
banda che
lo avrebbe
catturato.
re Atahualpa
I conquistadores, anche se in inferiorità
numerica, ebbero la meglio sugli indigeni
grazie alle armi da fuoco e ai cavalli.
Che cosa li avvantaggiò
nella loro opera di conquista?
la battaglia navale
attorno alla città
di Tenochtitlán
L’ingenuità dei popoli indigeni: il re azteco,
Montezuma II e i suoi sudditi, per esempio,
scambiando Cortés per il dio Quetzalcoàtl, che
come lui era barbuto, dalla pelle bianca e vestito
d’argento, lo accolsero con tutti gli onori.
gli Spagnoli erano
dotati di fucili
e spade d’acciaio
Per scovare e catturare gli indigeni
nascosti nelle foreste furono usati i cani.
Cosa furono usati
contro gli Indigeni?
I conquistadores portarono con
sé dall’Europa germi di malattie
contro le quali i nativi non
avevano difese immunitarie:
un banale raffreddore, quindi,
uccideva gli indigeni più
delle armi da fuoco!
23
SALADINO
GRANDI CONDOTTIERI
Saladino
Era sempre feroce con i nemici?
beduino in fuga
Il Saladino (1138-1193), di origine
curda e musulmano fervente, fu
un potente sultano dell’Egitto
e un grande stratega. Sconfisse Il Saladino, oppositore dei cristiani, lottò
anche contro la setta dei musulmani sciiti.
i cristiani nella terza crociata.
Dove regnò?
In Egitto, dove divenne capo
assoluto nel 1171 abbattendo
il regime dei Fatimidi e
fondando la dinastia degli
Ayyubidi. Nel 1174 il Saladino
estese il proprio dominio
anche alla Siria
e all’Arabia
occidentale.
Saladino, conquistatore di
Gerusalemme nel 1187, osserva
i cristiani uscire dalla città.
No, anzi spesso si dimostrò mite e trattò con
umanità i vinti. Quando nel 1187 riconquistò
la Città Santa di Gerusalemme, risparmiò la vita
ai cristiani (lasciandoli andare via con i loro averi
in cambio di un riscatto), ristabilì la libertà di culto,
fece tornare gli Ebrei in città e strinse alleanze con
altre città della Terrasanta in mano ai crociati.
Saladino firmò
la pace (1192) con
Riccardo Cuor di Leone:
ai crociati fu concesso
di ricostituire il loro
regno lungo le coste
di Siria e Palestina,
ma fu loro sottratta
la Città Santa di
Gerusalemme.
Che cosa significa
il suo nome?
Saladino in arabo significa “potente,
armato”. Il suo nome completo
era Salah al-Din Yussef ibn Ayyub.
i crociati sono sconfitti
Il Saladino si
dimostrò leale
con il nemico:
fece portare frutta
fresca e neve
a Riccardo Cuor
di Leone colpito
dalla febbre.
terza crociata (1189-1192)
Lottò contro i cristiani?
Sì, nel 1187 invase il Regno di Gerusalemme,
sconfisse i cristiani a Hittin e conquistò
Gerusalemme. Per reazione fu indetta
dal papa la terza crociata (1189) per
riconquistare la Città Santa.
ó
Lo sapevi che?
Fisicamente non era
molto prestante:
magro, di statura media,
aveva la pelle olivastra
e la barba corta. Amava
la caccia al falcone
e il gioco degli scacchi.
Era un uomo religioso,
saggio e giusto.
24
Gregorio VII
bandì
la terza
crociata
circa 16 000
cristiani abitanti
di Gerusalemme
furono fatti
schiavi
ó
Lo sapevi che?
è considerato tra i più grandi strateghi di tutti i tempi
Chi fu il suo rivale nella terza crociata?
Fu il re d’Inghilterra Riccardo Cuor di Leone. Questo nel
1191 sconfisse Saladino, ma non riuscì a prendere Gerusalemme.
Il Saladino non compiva
stragi nelle città vinte ai
cristiani: questi anzi erano
liberi di andarsene versando
un riscatto in oro (10 denari
per l’uomo, 5 per la donna).
Quando morì il Saladino?
2 ottobre 1187:
la presa di
Gerusalemme
Spirò nel marzo del 1193, due anni dopo la partenza del suo
grande rivale, il re d’Inghilterra Riccardo Cuor di Leone.
Gli Assassini, o Nazariti,
erano una setta
musulmana sciita.
Nel 1175 tentarono di
uccidere Saladino che era
musulmano sunnita. Il
termine “assassino” entrò
poi nella nostra lingua per
indicare la persona che
commette un omicidio.
25
EL CID CAMPEADOR
GRANDI CONDOTTIERI
El Cid Campeador
Di chi fu al servizio?
Condottiero castigliano, Rodrigo
Diaz de Vivar (1043-1099),
passato alla storia come
“El Cid Campeador”, fu l’eroe
della Reconquista spagnola. Le
sue gesta vennero narrate nel poema
epico che porta il suo nome.
Nacque verso il 1040 a Vivar, un piccolo
borgo vicino a Burgos, in Castiglia.
Deciso a liberare Valencia dagli Arabi
Rimase presto orfano e fu educato alla corte
almoravidi, El Cid l’assediò e il 15 giugno
del 1094 entrò trionfante a Valencia.
di Castiglia e León assieme al principe
Sancho, figlio di re Ferdinando I. Investito
Quando ottenne
cavaliere nel 1060, tra il 1063 e il 1072
l’appellativo “Campeador”?
condusse, con il principe Sancho, tante
Nel 1066, dopo aver battuto in duello
battaglie contro gli Arabi.
“el Cid”
il cavaliere navarrese Jimeno Garcés
significa “il
Con la sua mitica
capo”, in
e avergli sottratto un castello conteso tra
spada, la Tizona,
arabo
El Cid compì
i re di Castiglia e di Navarra: si guadagnò
grandi imprese.
l’epiteto di “Campeador”, nome che deriva
oggi è
dal latino campiductor, e cioè
conservata
“vincitore in battaglia”.
nel Museo
El Cid ebbe anche
un’altra spada, la Colada
fucina araba
26
All’inizio della sua carriera militare
(1063-1072), fu al servizio di Sancho II di
Castiglia contro i musulmani; in seguito fu
esiliato dal successore di Sancho, Alfonso VI,
perché spesso infrangeva gli ordini del re.
Che cosa fece dopo
l’esilio dalla Castiglia?
Come fu la sua infanzia?
dell’Esercito
di Madrid
Nel 1081, dopo aver nascosto la moglie
Ximena e i figli Diego, Cristina e Maria nel
monastero di Cardeña, El Cid andò in esilio.
El Cid entra a Valencia
Dopo aver battuto
il re di Lérida (1084),
El Cid entrò in posseso
della sua famosa
spada, la Tizona. La
lama era stata forgiata
a Cordova da valenti
fabbri arabi ed era
appartenuta a un
generale musulmano.
El Cid continuò a combattere come
mercenario contro gli Arabi, compiendo
grandi imprese e conquistando Valencia
(1094), dove fondò
un Regno cristiano
da lui governato.
era un esperto
spadaccino e
cavallerizzo
il cavallo bianco del Cid
si chiamava Babieca
Il duello del 1066
con Jimeno Garcés,
alfiere del re
di Navarra, per
risolvere una
disputa relativa
a un castello
frontiera, lo
rese celebre.
Garcés cade a terra
ó
Lo sapevi che?
Durante le spedizioni
militari, El Cid voleva che
venissero letti ad alta
voce libri di autori
classici greci e latini
dedicati alle imprese
di celebri e valorosi
guerrieri dell’antichità,
per infondere coraggio
nei suoi soldati prima
della battaglia.
El Cid vince il duello
Quale poema lo riguarda?
Alla sua figura è ispirato il poema epico
Cantar de mio Cid, pubblicato nel 1779
da T.A. Sánchez. Scritto attorno al 1140,
è il solo esempio giunto fino a noi dell’antica
poesia epica spagnola. L’opera unisce con
grande maestria elementi della vera vita
del Cid ed elementi di fantasia.
i due rivali
indossano la
cotta di ferro
El Cid poté
rientrare in patria
solo dopo morto:
spirò il 10 luglio
del 1099; giace
sepolto accanto
all’amata moglie
nella cattedrale
di Burgos.
27
CARLO MAGNO
GRANDI CONDOTTIERI
ó
Carlo Magno
Lo sapevi che?
Re dei Franchi dal 771,
Carlo Magno fu certamente
il più grande sovrano di tutto il Medioevo.
Aveva trentuno anni quando partì alla conquista
dell’Europa dando vita al Sacro Romano Impero.
Carlo Magno difendeva gli interessi di
papa Leone III, il quale, per ringraziarlo
di aver scacciato i Longobardi dai
territori della Chiesa (774),
la notte di Natale dell’800
lo incoronò imperatore.
Carlo Magno era vestito alla
romana con tunica e calzari
Orlando morì mentre
cercava di avvisare
Carlo Magno dell’arrivo
dei Saraceni, suonando
il suo possente corno
Olifante con tutta
la forza che aveva
nei polmoni.
la cerimonia
dell’incoronazione
di Carlo Magno
si svolse nella
basilica di San
Pietro a Roma
Per tre anni Carlo invase la Sassonia con ben 14 spedizioni militari, finché ogni
resistenza cessò (803): lo stesso re Vitichindo si arrese e si fece battezzare.
Che confini aveva
il suo vasto Impero?
Esso si estendeva dai Pirenei,
in Spagna, fino alla Polonia e
all’Italia centro-settentrionale.
la sua spada
si chiamava
Altachiara
Dove viveva?
Nella capitale del suo immenso Impero,
Aquisgrana, nella Renania settentrionale.
Egli risiedeva nel palazzo reale
insieme ai suoi fidati compagni
d’armi, i paladini. Dormiva tenendo
a fianco la sua inseparabile spada.
28
Carlo Magno voleva convertire
i Sassoni al cristianesimo
Durante il Regno di Carlo
Magno ci fu una vera
e propria rinascita della
cultura grazie alla Schola
Palatina dove si
studiavano i testi classici.
L’economia, invece, era
ancora molto arretrata,
basata sul lavoro dei
campi, e i commerci
molto difficoltosi
e limitati.
la vera forza
dell’esercito di Carlo
Magno erano
i cavalieri franchi
Che tipo di
società fondò?
Per governare un Impero
così vasto Carlo Magno
lo divise in feudi amministrati
da marchesi, conti e baroni,
suoi rappresentanti. Il feudatario
nel castello era considerato come
un sovrano. Erano pochi i contadini
ad avere piccole proprietà,
la maggior parte erano servi
della gleba (della terra).
i Sassoni erano un popolo
pagano del nord della Germania
Il santuario pagano
di Irminsul, la sacra
quercia ai cui piedi i
Sassoni seppellivano i
loro tesori e facevano
sacrifici, fu abbattuta
dalle asce dei Franchi.
Quale ideale politico
intendeva realizzare?
Il grande sogno di Carlo Magno era quello
di organizzare secondo il sistema feudale
tutti i Paesi da lui conquistati e, quindi, di
imporre ai vari popoli assoggettati le
medesime leggi, la stessa moneta e la stessa
religione di stato (quella cattolica). L’Impero
di Carlo Magno fu l’opera di un uomo
ambizioso, che provò a mettere un po’ di
ordine nel caos dell’Europa medievale.
il papa era alleato
di Carlo Magno
ó
Lo sapevi che?
I cronisti dell’epoca
lo descrivono come un
uomo molto alto, dai folti
capelli biondi, gli occhi
grandi e vivaci e la voce
possente, ma in fondo
dotato di un animo
estremamente delicato e
sensibile, capace di gesti
di pietà anche in battaglia.
29
ATTILA
GRANDI CONDOTTIERI
ó
Attila
Lo sapevi che?
Fu l’ultimo e più potente re degli Unni,
dove, dal 434 fino alla sua morte, governò
un enorme Impero che si estendeva
dall’Europa centrale al Mar Nero, e dal
Danubio al Baltico; riuscì a unificare
la maggior parte delle tribù barbariche.
Attila era basso di
statura, ma aveva spalle
e petto grandi, gli occhi
incavati e una barba fine
e brizzolata; il viso largo,
il naso piatto e la
carnagione scura
rivelavano la sua
origine caucasica.
nacque intorno al
400 e morì nel 453
Tra il 441 e il 448 Attila vessò
con continue richieste di tributi
e razzie l’Impero bizantino.
Dalla Pannonia, dove era dovuto rientrare dopo
la sconfitta ai Campi Catalaunici, ripartì nel 452
alla volta dell’Italia. Nella sua avanzata mise a ferro e
fuoco Aquileia, Milano, Pavia ma poi, secondo la
tradizione, papa Leone I lo convinse a ritirarsi.
lo scontro tra
Ezio e Attila
Per un affronto subito nel
451, quando l’imperatore
Valentiniano III gli rifiutò la
mano della sorella maggiore,
Onoria, obbligata poi a sposare
un vecchio senatore.
Teodorico, il
re dei Visigoti,
morì nella
mischia
30
Messo a mal partito, Attila ripiegò
verso il Reno. Essendo falliti i suoi
piani di saccheggio in Gallia,
l’anno dopo Attila attaccò l’Italia.
Riuscì a invadere l’Italia?
Perché odiava
così tanto i Romani?
L’incontro
(451) tra Attila
e papa Leone I
sulle sponde
del Mincio durante
il quale il pontefice
convise il capo
degli Unni a non
invadere Roma.
Nella battaglia dei Campi
Catalaunici, combattuta
(451) vicino a Chalons, in
Gallia: qui Attila fu sconfitto
dall’esercito romano, alla
testa del generale Ezio, e
dai suoi alleati, i Visigoti.
Unni e Romani sul
campo di battaglia
Com’era chiamato?
Passò alla storia con il terribile
soprannome di “Flagello di Dio”:
secondo la leggenda, dopo il
passaggio di Attila a cavallo e delle
sue orde barbariche non cresceva
più neanche un filo d’erba.
Dove subì una
grave sconfitta?
ó
Lo sapevi che?
l’Impero
conquistato
da Attila si
sgretolò con
la sua morte
Attila fu sepolto in un
triplo sarcofago d’oro,
argento e ferro con i suoi
tesori. I membri del
corteo funebre furono
poi uccisi per tenere
nascosto il luogo
della sua tomba.
Attila imparò a cavalcare da
piccolo, si dice ancora prima di
saper camminare! A 5 anni
sapeva già usare arco e frecce.
Che cosa fece allora per ripicca?
Invase l’Impero romano d’Occidente seminandovi, con le sue
orde di guerrieri barbari, innumerevoli stragi e devastanti razzie.
gli Unni di Attila
erano alleati con
gli Ostrogoti
31
CHAKA ZULU
GRANDI CONDOTTIERI
Chaka Zulu
Lo sapevi che?
Fu il leader africano (1787-1828)
che trasformò una piccola tribù,
nella parte sudorientale dell’Africa
australe, in un popolo unito
alla testa di un potente Impero,
corrispondente all’odierno Sudafrica.
ó
Lo sapevi che?
Chaka modificò
l’armamento dei guerrieri
introducendo, oltre alla
lancia lunga (ipapa)
utile da scagliare a lunga
distanza, la iklwa, una
lancia più corta e dalla
lama così affilata che
i soldati la usavano
anche per radersi il viso,
e lo iwisa, una mazza da
guerra in legno con una
palla posta nella parte
terminale dell’arma.
ó
scudo in pelle e lancia
guerrieri zulu in azione
Come fu la sua infanzia?
A soli sei anni Chaka fu allontanato dal
suo kraal (il podere di famiglia) per aver
causato la morte di una pecora del gregge che
gli era stato affidato. Lui e sua madre Nandi
così iniziarono a condurre una vita nomade.
dominò su larga parte
dell’Africa sudorientale
Lo isihlangu era
il particolare scudo
ovale degli Zulu.
L’addestramento
militare degli Zulu
comprendeva la
danza: ballare per
ore su terreni aridi
e spinosi serviva a
indurire le piante
dei piedi.
villaggio zulu
I guerrieri indossavano
un’uniforme costituita
da un gonnellino corto,
un copricapo ornato
di piume e gambali
e bracciali di code
di bovino. Lo scudo
in pelle bovina era dato
in dotazione dal re
a ciascun soldato.
Chaka Zulu uccise
un feroce leopardo che
minacciava il bestiame
di una tribù e così il
capotribù lo ringraziò
donandogli
una mucca.
mucca
in dono
a Chaka
Zulu
Come addestrava
i suoi guerrieri?
Li addestrava facendoli correre anche
per 50 km in un giorno su terreni aridi
e spinosi. Inoltre, essi non potevano
sposarsi come avveniva
anche nell’antica
città di Sparta.
Era vasto il suo Impero?
Sì, si estendeva per circa 500 000 km2,
comprendendo lo Zululand, il Natal, parte del Basutoland, dello
Swaziland e del Mozambico. Spingendosi sempre più verso il Sudafrica,
nel 1825 entrò in contatto con i coloni inglesi. I suoi successori lo estesero
ulteriormente ma poi, nel 1872, gli Inglesi posero fine al Regno zulu.
La dotazione
di uno zulu era
lo scudo, una
lancia lunga e
una corta, una
mazza da guerra
e l’uniforme.
fu ucciso in una congiura
dai suoi fratellastri
danza di
guerra
lo scudo
ovale e la
lancia
erano le
armi più
comuni tra
i guerrieri
zulu
il suo scudo era
bianco con un punto
nero al centro
con i coloni inglesi strinse
rapporti amichevoli
Quando diventò un guerriero?
Lo scudo (isiHlangu) era fatto
per agganciare quello del nemico,
esponendolo così ai colpi della lancia.
Già a sedici anni Chaka era un bravo
guerriero; a ventitré anni entrò a far parte
dell’IziCwe (corpo dell’esercito) distinguendosi
per il coraggio. Fu presto acclamato re, nel 1783.
Era crudele coi nemici?
Qual è il suo soprannome?
Chaka Zulu è stato detto il “Napoleone dei
Bantu” o il “Napoleone africano” per le sue
abilità come stratega militare da lui dimostrate.
32
la danza era ritmata dal rullo
dei tamburi e dai canti guerreschi
No, anzi, quando vinceva, dava ai
nemici sopravvissuti la possibilità
di entrare a far parte del suo esercito
zulu; i nuovi soldati stranieri così
arruolati venivano da quel momento in
poi considerati zulu in tutto e per tutto.
33