DIOCESI di ANDRIA UFFICIO LITURGICO DIOCESANO VIA CRUCIS Gesù,pietra di scarto pietra di riscatto , INTRODUZIONE “Nella nostra epoca, così ricca di tante conquiste e speranze, non mancano poteri e forze che finiscono per produrre una cultura dello scarto; e questa tende a divenire mentalità comune. Le vittime di tale cultura sono proprio gli esseri umani più deboli e fragili – i nascituri, i più poveri, i vecchi malati, i disabili gravi… –, che rischiano di essere “scartati”, espulsi da un ingranaggio che dev'essere efficiente a tutti i costi Ma noi cristiani, se ci lasciamo interrogare dal volto sofferente di Cristo, se lasciamo che la sua passione interpelli la nostra coscienza personale e sociale, se lasciamo che metta in discussione i nostri modi di pensare e di agire, i criteri, le priorità e le scelte, allora le cose possono cambiare. La forza della Passione di Cristo pone dei limiti a chiunque voglia rendersi egemone prevaricando i diritti e la dignità altrui. Nel medesimo tempo, dona speranza e consolazione a chi non è in grado di difendersi, a chi non dispone di mezzi intellettuali e pratici per affermare il valore della propria sofferenza, dei propri diritti, della propria vita”. (Papa Francesco) Canto: Cel. Tutti. Cel. Tutti. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo Amen Dio che con la croce di Cristo ha redento il mondo, sia con tutti voi E con il tuo spirito Preghiamo: Signore Gesù, pietra scartata dai costruttori, ma divenuto testata d’angolo nella costruzione dell’edificio spirituale, volgi il tuo sguardo compassionevole su tutti gli scarti della terra, perché, stringendosi a Te, pietra viva, possano essere impiegati per l’edificazione della civiltà dell’amore. Amen 1 PRIMA STAZIONE Gesù è condannato a morte Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo Dal Vangelo secondo Marco. 15, 10-19 Pilato sapeva che i sommi sacerdoti gli avevano consegnato Gesù per invidia. Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba. Pilato replicò:"Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?". Ed essi di nuovo gridarono:"Crocifiggilo!". Ma Pilato diceva loro:"Che male ha fatto?". Allora essi gridarono più forte:"Crocifiggilo!". E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. Commento Gesù è condannato a morte. Può l’uomo arrivare a tanto? Può la creatura condannare a morte il Creatore? Ciò avviene quando l’uomo accecato dal potere e dal denaro inverte l’ordine dei valori e si fa artefice del suo destino e carnefice di Dio. Giuda ha tradito Cristo per trenta denari consegnandolo nelle grinfie del potenti, da sempre e per sempre intimoriti dal quel Figlio dell’uomo la cui presenza fa tremare i palazzi del potere e scardina l’economia come sistema di solo profitto. E per paura lo hanno condannato, riducendolo ad uno scarto … Si può vendere Dio per trenta denari? “L’uomo nella prosperità non comprende, è come un animale …” (Salmo 49). Tutti: Perdonaci, Signore, per tutte quelle volte che in nome del potere, del denaro e della cupidigia, scartiamo Te dalla nostra vita e calpestiamo la dignità di ogni uomo. Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) 2 SECONDA STAZIONE Gesù è caricato della Croce Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo Dal Vangelo secondo Giovanni 19, 12-16 Pilato cercava di liberare [Gesù]; ma i Giudei gridarono:"Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque infatti si fa re si mette contro Cesare".. Pilato disse ai Giudei: "Ecco il vostro re!". Ma quelli gridarono:"Via, via, crocifiggilo!". Disse loro Pilato:"Metterò in croce il vostro re?". Risposero i sommi sacerdoti:"Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare". Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Commento Gesù è caricato della Croce. Ha inizio il suo cammino che lo porterà sempre più fuori dalla Città, ai margini di una umanità che, condannando Dio, condanna se stessa … E come uno scarto viene calciato da tutti fino a quando, come un frutto caduto da un carretto, sarà sfracellato ai bordi di un marciapiede … E’ insopportabile la croce dello scarto. Lo fu per Cristo, lo è ancora oggi per quanti sono vittime della cultura dello scarto, espulsi da un ingranaggio che dev'essere efficiente a tutti i costi, come il nascituro che non serve ancora, il disabile che non serve a niente, l’anziano che non serve più. Cel.: Per tutti gli scarti della terra, per quanti sono vittime dell’indifferenza, per tutti coloro che vivono ai margini della considerazione sociale ed ecclesiale, Tutti. Ascoltaci Signore e dona loro forza perché non si lascino rubare la speranza. Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) 3 TERZA STAZIONE Gesù cade per la prima volta Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo Dal libro del profeta Isaia. 53, 4-8 … Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo. Commento Gesù cade per la prima volta. E’ schiacciante il peso della croce, ma forse di più è insopportabile il peso della solitudine. C’è tanta gente attorno a lui, ma che assiste come si assiste all’esibizione di un artista di strada che mette in scena il suo dramma. Questo è il destino degli scarti della terra: il loro dramma a volte diventa occasione di divertimento o pretesto per mettere su convegni e congressi … Si parla sempre di loro, ma nessuno ha il coraggio di parlare con loro. E la solitudine diventa la loro unica compagna di viaggio. Cel. Per chi è costretto a nutrirsi del pane delle sue lacrime e soffre il freddo della solitudine e dell’abbandono, Tutti: Ascoltaci, Signore e spalanca il nostro cuore alla sollecitudine verso tutti. Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) 4 QUARTA STAZIONE Gesù incontra sua Madre Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo Dal Vangelo secondo Luca. 2, 34-35. 51 Simeone parlò a Maria, sua madre: "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima" ... Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. Commento Gesù incontra sua madre. Quanta consolazione avrà sperimentato Cristo quando, nel chiasso assordante della folla ha sentito qualcuno che pronunciava il suo nome … Quanta serenità avrà poi provato quando ha capito che questo qualcuno era sua madre. Il dolore passa, la solitudine è vinta dall’incontro e il peso della croce diventa più leggero. Quante madri ancora oggi, sfidando gli steccati del perbenismo si mettono alla ricerca dei propri figli scartati dalle proprie famiglie perché drogati, alcolizzati, inquieti … Le chiamano madri coraggio … No! Sono semplicemente madri. Cel. Per tutte le madri coraggio che non si stancano mai di cercare i propri figli vittime dei piaceri del mondo Tutti: Ascoltaci, Signore e dona loro forza e perseveranza. Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) 5 QUINTA STAZIONE Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la Croce Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo Dal Vangelo secondo Marco. 15, 21-22 Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. Condussero dunque Gesù al luogo del Golgota, che significa luogo del cranio. Commento Gesù è aiutato a portare la Croce da Simone di Cirene. Solo chi sperimenta l’amarezza di essere scartato può comprendere il dolore insopportabile di chi, pur circondato da una grande folla, subisce lo stesso destino. Simone veniva dalla campagna, la sua dimora era fuori della Città e la sua condizione era paragonata a quella dei pastori, relegati cioè fuori dalle mura. E non può restare inerme dinanzi a tanta crudeltà. Prende coraggio, sfida la folla, si china e abbraccia il destino del figlio dell’uomo … Dalla quiete dell’indifferenza egli passa all’inquietudine della solidarietà. E la solidarietà tra gli scarti provoca un cammino di riscatto che ora vede soltanto la sua aurora … Per tutti coloro che si impegnano per alleviare le sofferenze dell’uomo del nostro tempo Tutti: Ascoltaci, Signore, e fa che non si stanchino mai di costruire la civiltà della solidarietà. Cel. Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) 6 SESTA STAZIONE La Veronica asciuga il volto di Gesù Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo Dal libro del profeta Isaia. 53, 2-3 Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per potercene compiacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia. Commento La Veronica asciuga il volto di Gesù. Forse per istinto materno o perché contagiata dal gesto del Cireneo, Veronica si affretta verso Gesù e, con delicatezza tutta femminile, gli asciuga il volto grondante di sangue e di sudore. E’ vero: la solidarietà contagia, coinvolge a tal punto da farti sentire colpevole se non ti prendi cura di chi, incappato nei briganti, è abbandonato mezzo morto ai margini di un marciapiede. In un mondo contrassegnato da odio ed egoismi c’è ancora chi sa prendersi cura degli scarti umani e con il cuore compassionevole del buon samaritano, sa versare sulle loro ferite l’olio della consolazione e il vino della speranza. Cel. Per quanti vivono il ministero della consolazione: i Ministri straordinari della Comunione, gli Operatori sanitari e i tanti volontari anonimi Tutti: Ascoltaci, Signore, e dona loro la carità del buon samaritano Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) 7 SETTIMA STAZIONE Gesù cade per la seconda volta Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo Dal libro delle Lamentazioni. 3, 1-2. 9. 16 Io sono l'uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira. Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce... Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra, ha ostruito i miei sentieri... Mi ha spezzato con la sabbia i denti, mi ha steso nella polvere. Commento Gesù cade per la seconda volta. Per quanto si può essere forti a volte si soccombe sotto il peso di una esistenza fortemente segnata dal rifiuto e si cade … Soprattutto poi quando si è oggetto continuo di scherno e di disprezzo. Hanno schernito Gesù, lo hanno insultato, sputato, disprezzato e reietto … Come lui tanti uomini, donne, bambini, giovani e anziani, sono disprezzati perché non importanti agli occhi di una mentalità che esalta l’immagine a discapito della dignità di ogni uomo. Ma mentre l’uomo si ferma all’apparenza, Dio scruta i cuori … E il suo giudizio sarà severo nei confronti di chi ha disprezzato uno dei suoi piccoli. Cel. Per i disprezzati, i reietti, i perseguitati, per coloro che non contano nulla agli occhi degli uomini Tutti: Ascoltaci, Signore, e prepara per loro sentieri di liberazione e di libertà. Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) 8 OTTAVA STAZIONE Gesù incontra le donne di Gerusalemme Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo Dal Vangelo secondo Luca. 23, 28-31 Gesù, voltandosi verso le donne, disse: Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?". Commento Gesù incontra le donne di Gerusalemme. Pur tra tormenti e dolori disumani, Gesù non cessa di portare a compimento la volontà del Padre, che è quella di recuperare ciò che si era perduto, e, come sulla via dolorosa, anche oggi và incontro alle donne, soprattutto a quante sono vittime della cultura dell’edonismo, cioè di un piacere sfrenato e smodato che non conosce limiti morali. Noi le chiamiamo donne da marciapiede, ma prima di tutto sono cuori che rotolano sui marciapiedi, sono mendicanti di amore… Danno piacere, ma poi sono scartate perché possibili giudici spietate dell’ immoralità mascherata di uomini perbene. E il loro pianto è lavacro di liberazione. Cel. Per tutte le donne violate nella loro dignità, sfruttate nel loro corpo e vittime della violenza dell’uomo Tutti. Ascoltaci, Signore, e liberale dalle mani dei violenti Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) 9 NONA STAZIONE Gesù cade per la terza volta Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo Dal libro delle Lamentazioni. 3, 27-32 È bene per l'uomo portare il giogo fin dalla giovinezza. Sieda costui solitario e resti in silenzio, poiché egli glielo ha imposto; cacci nella polvere la bocca, forse c'è ancora speranza; porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni. Poiché il Signore non rigetta mai... Ma, se affligge, avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia. Commento Gesù cade per la terza volta. Il cammino del dolore è interminabile, i passi sono stanchi, le ginocchia vacillano e si cade ancora. Ma l’impatto con la terra offre a Cristo la possibilità di vedere più da vicino i volti della disperazione: disoccupati che non vedono via d’uscita, malati terminali che hanno il loro destino segnato, i senza tetto che hanno la terra per letto, donne sole e abbandonate, bambini che muoiono di fame … E anche se non può più parlare, perché sfinito dal dolore, è dal cuore di cristo che si leva un grido: Non temete: io, pietra di scarto, sarò per voi pietra di riscatto. Cel. Per tutti coloro che cadono sotto il pesante fardello della disperazione Tutti: Ascoltaci, Signore, e dona loro una rinnovata fiducia nella vita e una incrollabile speranza in Te. Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) 10 DECIMA STAZIONE Gesù è spogliato delle vesti Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo Dal Vangelo secondo Marco. 15, 24 I soldati si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. Commento Gesù è spogliato delle vesti. Quando si viene calpestati non c’è limite allo spogliamento della propria dignità. Cristo non ha più apparenza di uomo né bellezza di dignità e tutto di lui viene frantumato; ma una cosa non hanno potuto rubargliela e dividersela: la tunica irresistibile della fedeltà. Egli è fedele al Padre e a quell’uomo che ora lo uccide, ma per il quale ha dato e continua a dare tutto di sé. La forza della fedeltà ti fa camminare anche tra mille difficoltà. E la famiglia, crogiuolo di fedeltà, non può farsi spogliare della sua dignità e grandezza da chi vende amore falso e illusorio e, soprattutto da chi non la tutela nei suoi diritti inalienabili: una casa, il lavoro… Cel. Per tutti coloro che, pur vivendo situazioni di grande sofferenza, restano fedeli a Dio e agli impegni assunti al suo cospetto Tutti: Ascoltaci, Signore, e rafforza l’unità nelle nostre famiglie. Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) 11 UNDICESIMA STAZIONE Gesù è inchiodato sulla Croce Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo Dal Vangelo secondo Marco. 15, 25-27 Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva: "Il re dei Giudei". Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. Commento Gesù è inchiodato sulla croce. La croce per Cristo non ha i tempi di un contratto di locazione a tempo indeterminato: è una collocazione provvisoria che ha le ore contate. Come collocazione provvisoria è il letto di ospedale per l’ammalato, la sedia a rotelle per un disabile, la cella di isolamento per un carcerato, la solitudine di un divorziato, la mancanza di cibo per l’affamato, il vagare dell’emigrato, l’incertezza dell’esiliato: ci sarà chi, capace di oltrepassare le ferite del dolore, non passerà oltre, ma con coraggio saprà schiodare tutti coloro che noi, con la nostra cattiveria, abbiamo conficcato sul legno della croce. Cel. Per quanti vivono situazioni di precarietà e piangono per l’incertezza del futuro Tutti: Ascoltaci, Signore, e spiana per loro la strada della speranza. Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) 12 DODICESIMA STAZIONE Gesù muore sulla Croce Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo Dal Vangelo secondo Marco. 15, 33-34. 37. 39 Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì , Eloì , lema sabactà ni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?... Ed egli, dando un forte grido, spirò ... Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: "Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!". Commento Gesù muore in croce. E’ l’ora del buio totale: in Cristo muore Dio che si è fatto uomo, ma soprattutto muore l’uomo, che si è voluto fare dio. Laddove l’uomo ha voluto cantare la sua vittoria, celebra la sua inesorabile sconfitta: Dio Amore non muore mai: è l’uomo che odia, che calpesta, che distrugge che muore; l’Amore invece è più forte di ogni cattiveria umana. E’ l’ora del silenzio, tacciono le parole e parla un corpo sfinito dall’amore. Cel. Per quanti hanno il cuore indurito dall’odio, dall’orgoglio e dall’egoismo Tutti: Ascoltaci, Signore, e converti il loro cuore Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) 13 TREDICESIMA STAZIONE Gesù è deposto dalla Croce Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo Dal Vangelo secondo Marco. 15, 42-43. 46 Sopraggiunta ormai la sera, Giuseppe d'Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il Regno di Dio, comprato un lenzuolo, calò il corpo di Gesù giù dalla croce. Commento Gesù è deposto dalla croce. La compassione ha spinto il cuore di un uomo, Giuseppe d’Arimatea, a deporre il corpo di Cristo dalla croce e ciò che ai nostri occhi ora sembra volgere al termine, agli occhi di Dio diventa l’inizio di un nuovo giorno. Come per Cristo anche pere tutti gli scarti della terra giunge l’ora della deposizione, perché anche per loro c’è e ci sarà sempre un cuore compassionevole pronto a schiodarli dalla croce del proprio crudele destino. E’ l’ora della speranza. Cel. Per quanti si impegnano a seminare germi di speranza tra le spine della vita Tutti: Ascoltaci, Signore, e sostienili nel loro silenzioso servizio. Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) 14 QUATTORDICESIMA STAZIONE Gesù è deposto nel Sepolcro Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo Dal Vangelo secondo Marco. 15, 46-47 Giuseppe d'Arimatea, avvolto il corpo di Gesù in un lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro. Intanto Maria di Magdala e Maria madre di Joses stavano ad osservare dove veniva deposto. Commento Gesù è deposto nel sepolcro. Come per la costruzione di un grande edificio c’è bisogno di andare in profondità perché le sue fondamenta siano stabili e sicure, così Cristo, deposto nel sepolcro, è il fondamento nella costruzione di una nuova umanità. La pietra che i costruttori hanno scartato, ora è pietra angolare e da ora tutti gli scarti umani, stringendosi a Cristo, saranno impiegati per la costruzione dell’edificio dell’amore, della solidarietà, della giustizia e della fraternità che nessuna tempesta potrà mai fare crollare. Cristo, pietra di scarto, da ora e per sempre sarà pietra di riscatto. Cel. Per tutti noi che abbiamo celebrato la passione del Signore Tutti. Ascoltaci, Signore e fa che con la tua stessa passione possiamo servire, amare e promuovere la dignità di ogni uomo. Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) Riflessione del Celebrante 15 Preghiera finale Signore, per ogni uomo hai fissato un appuntamento d’amore. Rendimi capace di non perderlo, di non rimandarlo, di non arrivare in ritardo, di non renderlo vano. Che io sia giovane o adulto, uomo o donna, laico o consacrato, poco importa. Donami di amare senza misura. Fa’ che io sappia mettermi in ascolto della tua parola e della voce dei poveri, perché possa uscire dal mio piccolo mondo e farmi dono per tutti. Sono solo un filo d’erba tremante, ma soffia sulla mia vita e strappami alla terra. Non metterò radici, ma porterò frutti: come te, come i martiri, come l’amore. Amen. Benedizione Canto finale 16
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