COMUNE DI REGGIO EMILIA DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2014 -2016 2 INDICE INTRODUZIONE pag. 5 LA SEZIONE STRATEGICA (SeS) Gli indirizzi strategici del mandato dell’ente pag. 7 Analisi delle condizioni esterne Gli obiettivi individuati dal Governo La situazione socio-economica del territorio pag. 9 Analisi delle condizioni interne La gestione dei servizi pubblici locali e il modello di governance degli enti partecipati Gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche I tributi e le tariffe dei servizi pubblici L’indebitamento La disponibilità e la gestione delle risorse umane pag. 41 LA SEZIONE OPERATIVA (SeO): PARTE PRIMA I programmi dell’ente: obiettivi e azioni Gli obiettivi e la situazione economica degli enti partecipati Le risorse Le entrate: tributi e tariffe L’indebitamento Il Patto di stabilità pag. 63 LA SEZIONE OPERATIVA (SeO): PARTE SECONDA La Programmazione degli Investimenti e dei lavori pubblici 2014-2016 Il piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali I Piani di razionalizzazione pag. 273 Appendice Programma triennale investimenti 2014-2016 e relative fonti di finanziamento pag 279 3 4 Introduzione Il Comune di Reggio Emilia in qualità di ente sperimentatore (come previsto dalla delibera di Giunta Comunale PG. n. 22830 del 23/12/2011) deve attenersi al principio contabile della programmazione (allegato n.12 al DPCM 28/12/2011). Tale principio definisce la programmazione come il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento. Il processo di programmazione si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie e tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni ente, si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente. I documenti nei quali si formalizza il processo di programmazione devono essere predisposti in modo tale da consentire ai portatori di interesse non solo di conoscere i risultati che l’ente si propone di conseguire, ma anche di valutare il grado di effettivo conseguimento dei risultati al momento della rendicontazione. Il Documento Unico di Programmazione (DUP) è uno degli strumenti principali della programmazione, sostituisce la Relazione Previsionale e Programmatica e costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione (Bilancio, PEG, Piano delle Performances, Piano degli Indicatori, Rendiconto). Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La Sezione Strategica (SeS): sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente. La Sezione Operativa (SeO): ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella SeS del DUP. In particolare, la SeO contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale. Il Principio contabile della programmazione prevede che la SeO individui, per ogni singola Missione, i programmi che l’Ente intende realizzare per conseguire i propri obiettivi strategici. 5 6 LA SEZIONE STRATEGICA 7 8 Gli indirizzi strategici del mandato dell’ente Le linee di mandato per la realizzazione del Bilancio per il triennio 2014-2016, se da un lato ottemperano ad una serie di normative limitative e vincolanti, dall’altro rispondono a precise domande che l’amministrazione si pone per il raggiungimento delle proprie finalità: come aiutare il lavoro, come mantenere la qualità dei servizi, come rafforzare la comunità e come investire sul futuro. L’affermazione del principio di equità nelle politiche fiscali, il mantenimento dei conti in ordine attraverso misure di razionalizzazione della spesa (riduzione dello stock di debito, contenimento della spesa di personale, riduzione delle spese generali dell’amministrazione, ecc…), l’attenzione alla qualità dei servizi e il sostegno al mondo delle imprese rappresentano le principali azioni che hanno guidato la stesura del bilancio per il triennio 2014-2016. Il bilancio 2014-2017 è articolato per programmi. Gli indirizzi strategici di mandato sono sviluppati per ogni programma dell’ente, le cui azioni sono evidenziate nella Sezione operativa (SeO). Programma 1: vivere una vita serena Programma 2: avere una buona cultura e una buona educazione Programma 3: avere un lavoro Programma 4: vivere una città che guarda al futuro Programma 5: vivere in un ambiente sano e funzionale Programma 6: spostarsi meglio e bene Programma 7: avere una pubblica amministrazione efficace, efficiente e trasparente 9 10 ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE 11 12 Gli obiettivi individuati dal Governo In attesa del DEF per il 2014 che verrà delineato nel corso del mese di Aprile 2014 ,il quadro strategico e normativo di riferimento del presente bilancio triennale è delineato nei provvedimenti che hanno contrassegnato la finanza locale nel corso del 2013 e nei primi mesi del 2014 , nonché nel quadro delineato dal Governo Italiano nella Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2013 presentato alle Camere dal Governo il 20 settembre 2013. A fronte di una dinamica recessiva del PIL 2013 per il paese, pari al -1,7% su base annuale, proseguendo il trend negativo dal 2009, per il 2014 si prevede un’inversione di tendenza pari all’1,0%, con livelli superiori per il 2015 e anni seguenti. La Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Pubblica 2013 prende innanzitutto atto della chiusura della procedura di infrazione per deficit eccessivo a seguito dei risultati delle manovre di bilancio 2012 e attesi 2013, con effetti importanti che tuttavia richiedono la prosecuzione dell’azione di rigoroso controllo della dinamica finanziaria. Le azioni di controllo della dinamica della spesa pubblica dovranno fare riferimento ad azioni di spending review già a partire dal 2014, per poi incrementare dal 2015 in poi la loro efficacia ed azione, con ciò rispettando le nuove regole stabilite in sede UE circa la dinamica del debito pubblico. La Nota stima conseguentemente un indebitamento netto rispetto al PIL negli anni dal 2014 al 2017 rispettivamente pari al -2,5% e al -0,1%, a fronte di un rapporto nel 2013 pari a -3,0%, con una evidente e progressiva azione di miglioramento strutturale dei conti pubblici. Il miglioramento conseguente dell’avanzo primario determinerà un miglioramento del rapporto debito/Pil che si ridurrà dal 132,9% nel 2013 già a partire dal 2014, con un valore del 132,8%, scendendo nel 2017 al valore di 120,1%. Restano fermi gli obiettivi di una ulteriore riduzione dello spread BTP-BUND e quindi del costo del debito, di un alleggerimento della pressione fiscale sul lavoro, il superamento della tassazione sulla prima casa, il pagamento di parte dei debiti della PA, la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, l’allentamento del patto di stabilità interno. Il quadro delineato dalla Legge di Stabilità per il 2014 e le modifiche apportate dal D.L. Enti Locali: al fine di perseguire gli obbiettivi sopra delineati è stato predisposta dal Governo e approvata dal Parlamento la legge di stabilità 2014 (L. n.147 del 27.12.2013), la quale interviene profondamente rispetto agli enti locali principalmente ridefinendo il sistema della tassazione locale, i trasferimenti dallo Stato agli Enti locali, il patto di stabilità interno, le spese di personale, le norme in materia di società, istituzioni e aziende speciali partecipate. Il quadro sulla finanza locale che emerge al fine della predisposizione del bilancio 2014-2016, tenendo conto anche delle norme preesistenti e in vigore, è descritto sinteticamente nella parte seguente di questo paragrafo. Nella materia dei tributi locali è istituita la IUC (imposta unica comunale), basata su due presupposti impositivi, il possesso di immobili e l’erogazione e fruizione dei servizi comunali. La IUC si compone dell’IMU, di natura patrimoniale, della TASI, diretta alla copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili, ovvero le attività dei Comuni che non vengono offerte a domanda individuale, e della TARI, diretta alla copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti. Soggetto attivo della IUC è il comune nel cui territorio insiste, interamente o prevalentemente, la superficie degli immobili; per quanto riguarda i nuovi tributi il Consiglio Comunale dovrà approvare le tariffe della TARI e le aliquote TASI entro il termine fissato per l'approvazione del bilancio di previsione. IMU: il Governo ha apportato significative modifiche del tributo in esame, in ordine all’applicazione del medesimo all’abitazione principale e in ordine ad una revisione complessiva del prelievo fiscale tanto che nel corso del 2013 abbiamo assistito ad una evoluzione giuridica assolutamente senza precedenti. Il primo passo è stato la sospensione della prima rata di acconto Imu per l’abitazione principale (ad esclusione delle categorie A1, A8 e A9) e terreni agricoli, decisa con il D.L. 54/2013, poi convertito nella Legge 85 del 2013, sospensione confermata con l’abolizione della stessa rata avvenuta con il D.L. 102/2013 convertito nella Legge 124/2013, e rimborso della stessa da parte dello Stato. 13 Successivamente, con il D.L. 133 del 30/11/2013 convertito nella Legge 5 del 2014, il Governo ha decretato l’abolizione della seconda rata di saldo istituendo, “una-tantum”, il versamento della cosiddetta mini-Imu nei Comuni che avevano deliberato un’aliquota per abitazione principale superiore a quella di base, cioè il 4 per mille. Per la seconda rata il DL 133/2013 ha riconosciuto ai comuni per le fattispecie che lo stesso ha esentato, in aggiunta al gettito derivante dall’applicazione dell’aliquota base, il 60% delle maggiorazioni di aliquota deliberate fino al 2013, mentre il restante 40% è stato versato dai contribuenti (la cd. mini rata IMU). La normativa attuale esplicherà i suoi effetti fino a tutto il 2014 in via sperimentale ai sensi dell’art. 13 D.L. n. 201/2011 convertito in L. n. 214/2011. L’applicazione dell’IMU a regime, di cui al D.Lgs. n. 23/2011, è pertanto rimandata al 2015. La Legge 228/2012 (legge di Stabilità 2013) ha modificato, a valere dal 2013, la ripartizione del gettito tra Stato e Comuni, sopprimendo la riserva allo Stato di cui al comma 11 del citato articolo 13 del DL n. 201 del 2011 (50% dell’aliquota base di tutti gli immobili, ad eccezione di abitazione principale e relative pertinenze e di immobili rurali ad uso strumentale) e riservando allo Stato l’intero gettito derivante dai soli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D, calcolato ad aliquota base; i Comuni potranno intervenire solo aumentando detta aliquota sino a 0,3 punti percentuali e in questo caso, il maggior gettito IMU è destinato al comune stesso. L’IMU resta in vigore per tutte le seconde case, i fabbricati produttivi, e i terreni, mentre per le abitazioni principali riguarderà solo gli immobili considerati di lusso, ovvero categorie A/1, A/8 e A/9. È basata sui valori catastali e resta in autoliquidazione. L’IMU non si applica alle unità immobiliari di proprietà delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, ai fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali, alla casa coniugale assegnata al coniuge con provvedimento di separazione legale, all’unico immobile di proprietà del personale in servizio nelle diverse Forze di sicurezza pubblica ancorché non residenti, nonché agli immobili strumentali all’attività agricola e agli alloggi sociali ai sensi del Decreto Min. Infrastrutture 22/04/2008. Per i terreni agricoli è stato previsto l’abbattimento del moltiplicatore da 110 a 75. A fronte delle riduzioni ed esenzioni nel settore agricolo è previsto un contributo per i Comuni di 110 mln, da erogare ai Comuni entro 30 gg. dall’approvazione della legge di stabilità sentita la Conferenza Stato-città. Con il DL 133/2013 è stata prevista l’esclusione dall’IMU per i fabbricati costruiti per la vendita e rimasti invenduti. TASI: è introdotta la TASI, una nuova imposizione diretta alla copertura dei costi dei servizi indivisibili dei Comuni, che ha come base imponibile e sistema di calcolo quelli dell’IMU. La TASI si applicherà sia alle prime case (ora esentate dall’IMU) che agli altri immobili, ad eccezione dei terreni agricoli. L’aliquota di base della TASI è pari all’1 per mille e per il 2014, l’aliquota massima non può eccedere il 2,5 per mille (1‰ per gli immobili rurali uso strumentale). Il comune può ridurre l’aliquota fino all’azzeramento, mentre è disposto un ulteriore vincolo alla tassazione massima sul singolo immobile, data dalla somma di TASI e IMU, che non può superare il 10,6‰. In deroga il D.L. 16/2014 consente nel 2014 di superare i limiti stabiliti per TASI e IMU, per un ammontare complessivamente non superiore allo 0,8 per mille, a condizione che siano finanziate nei confronti dell’abitazione principale detrazioni di imposta o altre misure tali da generare effetti sul carico d’imposta TASI equivalenti a quelli determinatesi con riferimento all’ IMU relativi alla stessa tipologia di immobili . Nel caso di immobili affittati la TASI viene pagata, in percentuali diverse sia dal proprietario che dall’inquilino, percentuali che il Comune, entro limiti definiti (all’inquilino una percentuale dal 10 al 30%) dovrà definire con proprio regolamento. A seguito delle modifiche apportate dal Decreto Enti Locali 2014 alla normativa previgente la TASI sarà versata dai contribuenti tramite modello F24 o bollettino di conto corrente postale . TARI : la legge di stabilità 2014 infine abroga la TARES e istituisce la TARI, predisponendo un quadro normativo sostanzialmente assimilabile a quello preesistente, considerando la possibilità di tenere conto dei criteri di cui al DPR 158/1999. Sparisce nel 2014 la maggiorazione statale di 0,30 Euro/mq. Le tariffe della TARI devono essere approvate dal Consiglio Comunale entro la data di approvazione del bilancio, tenendo conto del piano finanziario di gestione del servizio raccolta rifiuti. I Comuni possono affidare ai soggetti che gestivano al 31.12.2013 il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti il servizio di accertamento e riscossione dell’imposta. Il comune stabilisce le scadenze di pagamento della TARI e della TASI, prevedendo di norma almeno due rate a scadenza semestrale e in modo anche differenziato con riferimento 14 alla TARI e alla TASI. E' consentito il pagamento in unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno. Altre disposizioni in materia tributaria regolamentano le modalità di rimborso dell’IMU nel caso di versamento da parte di contribuenti a Comuni diversi da quello destinatario, ovvero di importo superiore a quello dovuto o sia stato versato allo Stato anziché al Comune o viceversa al Comune anziché allo Stato. E’ prevista l’attivazione di una procedura di comunicazione al MEF delle istanze di rimborso, con procedura di compensazione finanziaria tra enti locali e Stato. Resta ferma la facoltà di istituire l’imposta di scopo per finanziare la realizzazione di specifici investimenti e opere pubbliche. Si prevede inoltre la proroga fino al 31.12.2014 sulla operatività di Equitalia in materia di gestione e riscossione delle entrate degli Enti Locali. Fondo di Solidarietà Comunale: rispetto ai trasferimenti tra Stato e Comuni, il Fondo di Solidarietà Comunale, che ha sostituito nel 2013 il Fondo Sperimentale di Riequilibrio, soppresso dal Comma 380 della Legge 228/2012, si riduce nel 2014 di 368 milioni di € per effetto dei tagli disposti dal DL 92/2012 (Spending Review), pari a 250 milioni, e del taglio ai costi della politica ex art.2, comma 183 del DL 191/2009, pari a 118 milioni di €. È previsto che il riparto del Fondo tra i singoli Comuni avvenga con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri previo accordo da sancire in sede di Conferenza Stato-citta' e autonomie locali, entro il 30 aprile 2014 (in caso di mancato accordo, il decreto è comunque emanato entro i quindici giorni successivi) tenendo conto del gettito complessivo dell’IMU, così come riformulata dai recenti provvedimenti, dell'istituzione della TASI e del relativo gettito teorico, dell’Ammontare del Fondo di Solidarietà Comunale 2013, al netto dei tagli previsti dal DL 95/2012, ed infine dell'esigenza di limitare le variazioni, in aumento e in diminuzione, delle risorse disponibili ad aliquota base, attraverso l'introduzione di un'appropriata clausola di salvaguardia. È inoltre previsto, con riferimento ai comuni delle regioni a statuto ordinario, che il 10 per cento delle risorse sia accantonato per essere ridistribuito tra i comuni sulla base delle capacità fiscali nonché dei fabbisogni standard approvati dalla Commissione tecnica paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale. Peraltro nel 2014 le modalità e i criteri di ridistribuzione del fondo in base ai fabbisogni standard avrebbero dovuto essere stabiliti mediante intesa in Conferenza Stato Città e autonomie locali entro il 15 marzo 2014. Essendo trascorsa tale data senza che l’intesa sia stata raggiunta, la norma stessa prevede che le risorse corrispondenti siano distribuite per l'anno 2014 con la medesima metodologia applicata per la restante quota del FSC. L’utilizzo dei parametri relativi ai fabbisogni standard per la ripartizione del FSC slitta pertanto al 2015, e a decorrere da quest’anno i termini per il riparto del fondo, compresa la quota pari al 10% dello stesso distribuita in base ai “fabbisogni standard”, sono fissati al 31 dicembre dell’anno precedente. Ad integrazione delle risorse costituenti il FSC la legge di stabilità 2014 prevedeva l’assegnazione di un contributo di ulteriori 500 milioni di € finalizzati a finanziare la previsione, da parte dei Comuni, di detrazioni della TASI a favore dell’abitazione principale. Il Decreto Legge Enti Locali n° 16 del 6 marzo 2014 ha modificato la norma in oggetto prevedendo l’eliminazione del vincolo di finalizzazione a detrazione, ed aumentando a 625 milioni le risorse disponibili. Il contributo, che riguarda il solo anno 2014, sarà ripartito tenendo conto dei gettiti standard ed effettivi dell’IMU e della TASI attraverso un Decreto Ministeriale, sulla base di una metodologia da adottare sentita la Conferenza Stato – Città. Indebitamento e Strumenti Finanziari Derivati: viene reso definitivo il divieto di far riscorso a nuovi strumenti derivati, consentendo però estinzioni anticipate ed alcune ristrutturazioni di contratti esistenti. Infine il limite per l’indebitamento nei termini degli interessi passivi sui primi tre titoli delle entrate correnti per gli anni 2012 e seguenti è stato ridefinito nella misura dell’8%. Sempre la legge di stabilità 2012 stabilisce che a partire dal 2013 gli enti locali debbano concorrere alla riduzione del debito pubblico (art. 8 comma 3), con modalità attuative da definirsi con apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Si prevede in ogni caso che il trasferimento di immobili equivalga alla riduzione dell’indebitamento. Risulta confermata la norma (art. 35 del DL 1/2012) che prevede inoltre il ritorno alla disciplina della tesoreria unica prevista dalla legge 720/1984, sospendendo fino al 31.12.2014 le disposizioni di cui all’art. 7 del d.lgs. 279/97. 15 Patto di Stabilità: Il patto di stabilità interno per il triennio 2014-2016 è disciplinato dall’artico 31 della Legge di Stabilità per l’anno 2012 (Legge 183 del 12 novembre 2011), come modificato dalla Legge di Stabilità per l’anno 2013 (Legge 228 del 24 dicembre 2012), che disciplina il patto di stabilità interno per il triennio 2014-2016, volto ad assicurare il concorso degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica. Con riferimento alla metodologia di calcolo degli obiettivi di patto per il triennio 2014-2016, le novità più significative rispetto al 2013 sono le seguenti: - la modifica della base di calcolo su cui calcolare gli obiettivi di patto, che da quest’anno è rappresentata dalla spesa corrente media del triennio 2009-2011 (in luogo del triennio 2007-2009); - la sospensione, per l’anno 2014, del meccanismo di ripartizione degli obiettivi in base a criteri di virtuosità, introdotto dall’art. 20, co. 2, 2-bis e 3, del decreto-legge n. 98/2011, la cui applicazione è invece confermata per gli anni 2015 e 2016; - l’ampliamento, per il solo anno 2014, del sistema premiale previsto per gli enti sperimentatori del nuovo sistema contabile di cui al D.Lgs. n. 118/2011 (fra cui il Comune di Reggio Emilia), prevedendo in favore degli stessi una riduzione significativa del saldo obiettivo del patto di stabilità interno; - l’introduzione di una clausola di salvaguardia che, per il solo anno 2014, prevede che l’obiettivo di saldo dei comuni sia rideterminato, fermo restando l’obiettivo complessivo del comparto, in modo da garantire che per nessun comune si realizzi un peggioramento superiore al 15% rispetto all’obiettivo 2014 calcolato sulla spesa corrente media 2007-2009 con le modalità previste dalla normativa previgente. Per i comuni aderenti alla sperimentazione della nuova contabilità, fra cui il Comune di Reggio Emilia, l’obiettivo di patto 2014 si calcola mediante i seguenti passaggi: - la spesa corrente media 2009-2011 si moltiplica per una percentuale pari al 14,07% (per gli altri comuni la percentuale è del 15,07%); - al valore ottenuto si sottrae la riduzione dei trasferimenti erariali di cui al comma 2 dell’art. 14 del decreto-legge n. 78/2010; - l’obiettivo così determinato si riduce quindi del 52,80%, come previsto dal decreto MEF n. 13397 del 14 febbraio 2014 (bonus sperimentazione); - si procede successivamente quindi alla rideterminazione dell’obiettivo ai sensi del decreto MEF n. 11390 del 10 febbraio 2014, applicando la clausola di salvaguardia di cui all’art. 31, co. 2-quinquies, della legge n. 183/2011; - il valore così calcolato va infine corretto tenendo conto delle compensazioni positive o negative derivanti dal patto regionale orizzontale 2013 e dal patto nazionale orizzontale 2012 (gli enti che hanno ricevuto spazi finanziari rispettivamente nel 2013 e nel 2012 li devono infatti recuperare peggiorando il proprio obiettivo di patto 2014, mentre per gli enti che hanno ceduto spazi è prevista una riduzione dell’obiettivo) e degli spazi assegnati dalla Regione nel 2014 in attuazione del patto regionale verticale (art. 1, comma 138, della legge n. 220/2010) ed incentivato (art. 1, commi 122 e segg., della legge n. 228/2012). Tale obiettivo potrà poi, nel corso del 2014, subire ulteriori variazioni per effetto degli spazi assegnati agli enti locali in attuazione del patto regionale orizzontale (art. 1, comma 141, della legge n. 220/2010) e del patto orizzontale nazionale (art. 4-ter, commi 1-7, del decreto-legge n. 16/2012). Nel saldo di competenza mista 2014 non sono inoltre conteggiati i pagamenti di spese di investimento esclusi ai sensi dell’art. 1, comma 535, della legge n. 147/2013, pari complessivamente per i comuni ad 850 milioni di euro. Per il biennio 2015-2016 il saldo obiettivo, in base alla vigente normativa, si calcola invece semplicemente moltiplicando la spesa corrente media impegnata nel triennio 2009-2010 per una percentuale pari prudenzialmente al 15,07% per il 2015 ed al 15,62% per il 2016 (percentuali massime valide per gli enti non virtuosi) e diminuendo il risultato ottenuto di un importo pari alla riduzione dei trasferimenti erariali di cui all’art. 14, comma 2, del decretolegge n. 78/2010. In caso di mancato rispetto del patto di stabilità l’art. 31, comma 26, della legge n. 183/2011, come sostituito dall’art. 1, comma 439, della legge n. 228/2012, prevede per l’anno successivo a quello dell’inadempienza le seguenti sanzioni: - la riduzione del fondo di solidarietà comunale e del fondo sperimentale di riequilibrio in misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l’obiettivo programmatico predeterminato; 16 - il limite agli impegni per spese correnti, che non possono essere assunti in misura superiore all’importo annuale medio dei corrispondenti impegni effettuati nell’ultimo triennio; - il divieto di ricorrere all’indebitamento per finanziare gli investimenti; - il divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo; - la riduzione delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza indicati nell’articolo 82 del decreto legislativo n. 267 del 2000, che vengono rideterminati con una riduzione del 30 per cento rispetto all’ammontare risultante alla data del 30 giugno 2010. Per quanto riguarda gli effetti della normativa sul patto sul Comune di Reggio Emilia si rimanda alla sezione operativa del presente documento. Personale: In materia di personale degli EELL la legge di stabilità prevede l’estensione del blocco dei rinnovi contrattuali fino al 2014 senza possibilità di recupero, mentre per gli anni 2015-2017 l’indennità di vacanza contrattuale è quella in godimento al 31.12.2013. Inoltre non risulta ancora emanato alla data odierna il decreto da emanare, ai sensi del Dl 95/2012 entro il 31.12.2012, con la definizione di un rapporto dipendenti/residenti standard per classe dimensionale, nel quale caso a fronte di un rapporto superiore al 20% gli enti non possono fare assunzioni e oltre il 40% si applicano le misure di gestione soprannumerarie di cui all’art 2 della legge. Gli enti locali possono assumere personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato nella misura del 40% delle economie di spesa realizzate, prevedendosi che ai soli fini del calcolo il personale destinato alle funzioni di polizia locale, istruzione pubblica e settore sociale è calcolato al 50%. Tale limite, per gli enti in sperimentazione del nuovo sistema di contabilità, è elevato dal Dl 102/2013 al 50%. La medesima norma eleva il limite per gli enti in sperimentazione relativo all’assunzione di personale dipendente a tempo determinato di cui al Dl 78/2010, dal 50% al 60% della spesa del 2009. Si conferma a questo proposito per gli altri enti locali il limite del 50% delle spese 2009 per le assunzioni di co.co.co., personale a tempo determinato e lavoro interinale e altre forme di lavoro flessibile, introdotto dalla legge di stabilità 2013, con la modifica apportata dalla legge di conversione del DL 16/2012 la quale ha previsto che a partire dal 2013 gli enti locali possano superare il predetto limite per le assunzioni strettamente necessarie per garantire le funzioni di polizia locale, istruzione pubblica e settore sociale nei limiti della spesa sostenuta per le stesse finalità nel 2009. La legge di stabilità 2014 prevede inoltre che nel calcolo del limite di cui all’art. 76 del Dl 112/2008, attualmente pari al massimo al 50%( rapporto tra spese di personale e spesa corrente), si debba tenere conto anche delle spese di personale delle aziende speciali e delle istituzioni, integrando quanto previsto dal DL 98/2011, secondo cui si calcolano anche le spese sostenute dalle società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo che siano titolari di affidamenti diretti di servizi pubblici locali senza gara, ovvero che svolgono funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale, né commerciale, ovvero che svolgono attività a supporto di funzioni amministrative pubblicistiche, ad esclusione delle società quotate in borsa. Patrimonio degli enti locali: In materia patrimoniale, la legge di stabilità 2014 prevede l’obbligo di richiesta di autorizzazione da parte delle pubbliche amministrazioni all’Agenzia del Demanio nel caso di rinnovo di contratti di locazione passiva, la quale rilascia l’autorizzazione nel caso non disponga della possibilità di assegnazione di beni demaniali non utilizzati. Il Dl 151/2013 inoltre prevede la possibilità di recesso dei contratti di locazione di immobili locati, fino al 30 giugno 2014, anche in contrasto con le previsioni contrattuali, e con effetto 180 gg. dopo l’esercizio della facoltà. Resta vigente la previsione del Dl 95/2012 di non applicazione dell’aggiornamento ISTAT sui contratti di locazione passiva per finalità istituzionali per gli anni 2012, 2013 e 2014, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legge. Resta in vigore quanto previsto dalla legge di stabilità 2013 (L. 228/2012) in materia di acquisizioni patrimoniali: dal 1.1.2014 gli enti territoriali effettuano acquisti di immobili solo ove ne sia comprovata l’indispensabilità e indilazionabilità dal responsabile del procedimento, il prezzo sottostante sia attestato congruo dall’Agenzia del Demanio e ne sia data indicazione sul sito internet. 17 Limiti di spesa: La legge di stabilità 2014 non interviene direttamente sui limiti di spesa. In materia di riduzione della spesa delle Pubbliche Amministrazioni è peraltro intervenuto poco prima della legge di stabilità il dl 101/2013 che ha previsto diverse nuove misure in questo ambito. In primo luogo il decreto ha prorogato fino al 31.12.2015 il divieto di acquistare vetture o stipulare contratti di locazione finanziaria finalizzati all’acquisto di autovetture fino al 31.12.2015. Inoltre - fermo restando il vincolo di cui al dl 95/2012 di riduzione della spesa per autoveicoli, esclusi la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, del 50% rispetto al 2011 – si stabilisce che fino al 2014 il vincolo si calcola al netto delle spese sostenute per l’acquisto di autovetture. Gli enti che non hanno certificato al Dipartimento Funzione Pubblica il rispetto di quanto previsto dal Dl 95/2012 non possono superare il 50% delle spese sostenute nel 2012 per queste tipologie di fornitura. In secondo luogo, ai sensi del Dl 101 richiamato, la spesa annua per studi ed incarichi di consulenza non può superare nel 2014 l’80% del limite di spesa determinato nel 2013 dal dl 78/2010 e nel 2015 il 75% di detto limite. Le Pubbliche Amministrazioni trasmettono entro il 31.12.2013 i dati disaggregati degli incarichi di studio e consulenza alla Funzione Pubblica. Per il 2014 si deve prevedere nel bilancio previsionale un unico capitolo su cui confluire le spese per incarichi e consulenze. Gli atti di spesa in violazione del limite sono nulli. Con riferimento alle funzioni fondamentali dei Comuni, sono ridefinite le funzioni fondamentali, con una descrizione più precisa delle funzioni stesse, mantenendo comunque l’esclusione per le funzioni culturali, sportive e dello sviluppo economico. Vi sono norme dettagliate che modificano il quadro normativo precedente sulle unioni, si prevede un incentivo del 20% dal 2013 per le fusioni dei comuni, infine si prevede la abrogazione della normativa ISEE dopo 30 gg. dalla approvazione dei nuovi modelli ISEE. Resta inoltre in vigore quanto prevede la legge di stabilità 2013 (l. 228/2012) relativamente a: - Acquisti mobili e arredi: per l’ anno 2014 le PA comprese nell’elenco ISTAT, compresi i comuni, non possono effettuare spese di importo superiore al 20% della media 2010-2011 per acquisto mobili e arredi, salvo che l’acquisto sia funzionale ad una minor spesa di gestione immobiliare da certificare preventivamente da parte dei revisori dei conti. - Autovetture: dalla data di entrata in vigore della legge e fino al 31.12.2014 le PA, compresi i comuni, non possono acquistare autovetture né stipulare contratti di leasing su autovetture, revocando le procedure attivate dal 9.10.2012, fatti salvi gli acquisti per i servizi istituzionali di ordine e sicurezza pubblica e i servizi sociali e sanitari nell’ambito dei lea. - Incarichi di consulenza informatica: le amministrazioni pubbliche, compresi i comuni, non possono conferire incarichi di consulenza informatica, salvo casi eccezionali adeguatamente motivati. - Co.co.co.: non è più ammesso il rinnovo di incarichi di co.co.co. Le proroghe devono avvenire solo a parità di spesa. Restano inoltre in vigore i limiti di cui all’art.6 del DL 78 con riferimento alla spesa 2009, relativamente a spese per pubblicità, convegni, rappresentanza (20%), formazione e missioni (50%), mentre i limiti per le spese per incarichi di studi e ricerche, autovetture e per acquisti di arredi sono stati modificati dalle leggi di stabilità 2013 e 2014 come sopra evidenziato. Controlli interni ed esterni sull’attività degli enti locali: per l’anno 2014 restano ferme le disposizioni di cui al DL n. 174/2012 “Disposizioni urgenti in materia di Enti Locali“ convertito nella legge n. 213 del 7 /12/2012, che relativamente agli Enti Locali e ai Comuni ha profondamente modificato il Testo Unico 267/2000, in particolare rispetto al regime dei controlli interni e dei controlli esterni esercitati dalla Corte dei Conti. Il decreto prevede in particolare di adeguare in ogni ente l’organizzazione di un sistema di controllo interno, finalizzato a realizzare: - Il controllo di gestione sulla efficacia, efficienza e regolarità dell’azione amministrativa - La verifica dell’adeguatezza delle scelte compiute in attuazione di piani e programmi - Il costante controllo del mantenimento degli equilibri finanziari e del patto di stabilità mediante azione di coordinamento e del responsabile finanziario - La vigilanza nella redazione del bilancio consolidato a partire dal consuntivo dell’anno 2013 per verificare gli equilibri degli enti partecipati - Il controllo di qualità dei servizi erogati 18 Si prevede inoltre un referto semestrale da inviarsi da parte dei sindaci dei comuni con oltre 15 mila abitanti, avvalendosi dei direttori generali ove presenti, sulla regolarità delle gestioni, sull’efficacia e l’adeguatezza dei sistemi di controllo interno, sulla base di linee guida che sono state deliberate dalla sezione autonomie della corte dei conti. Il referto sarà inoltre inviato al Presidente del Consiglio Comunale. In attuazione del decreto legge richiamato, con apposito decreto del Ministero dell’interno del 26 aprile 2013 è stato approvato lo schema di relazione di fine mandato, che dovrà essere sottoscritta dal Sindaco entro 90 giorni dalla fine del mandato. La quale, asseverata dai revisori dell’ente, dovrà essere inviata alla COPAF (Conferenza Permanente Coordinamento Finanza Pubblica) e pubblicata sul sito istituzionale dell’ente. Società partecipate, Aziende Speciali, Istituzioni: la legge di stabilità 2014 interviene inoltre innovando profondamente il quadro normativo relativo alle società, aziende speciali e istituzioni degli enti locali. Nel caso in cui i soggetti di cui sopra presentino un risultato di esercizio negativo, le pubbliche amministrazioni locali partecipanti accantonano nell’anno successivo un apposito fondo vincolato di un importo pari al risultato negativo non immediatamente ripianato, in misura proporzionale alla quota di partecipazione. A partire dall’esercizio 2015, le società a partecipazione di maggioranza diretta o indiretta delle PA locali titolari di affidamento diretto da parte dei soggetti pubblici per una quota superiore all’80% del valore della produzione, che nei tre esercizi precedenti abbiano conseguito un risultato economico negativo, procedono alla riduzione del 30% compenso dei componenti del CdA, fatta salva la circostanza di coerenza con il piano di risanamento approvato dall’ente controllante. Le disposizioni in tema di divieti e limiti alle assunzioni di personale per gli enti locali, si applicano anche alle aziende speciali, alle istituzioni o alle società a partecipazione pubblica di controllo affidatarie di affidamenti diretti senza gara. Sono poi abrogate le norme del DL 78/2010, che obbligavano alla dismissione delle società di riferimento e del dl 95/2012 che obbligavano a sciogliere le società entro il 31.112.2013, ponevano limiti alle spese di personale e prevedevano il divieto di costituire nuovi soggetti esterni. Armonizzazione dei sistemi contabili: con l’approvazione del D.lgs 23.6.2011 n. 118 è stata attuata la delega per l’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni e degli Enti Locali contenuta nell’art. 2 della legge 5 maggio 2009 n. 42. Il DL 102/2013 proroga il regime della sperimentazione, originariamente stabilito in due anni, 2013 e 2014, per un ulteriore terzo anno, dedicato alla sperimentazione del nuovo principio della programmazione finanziaria. Conseguentemente l’applicazione del Dl 118 è differita al 1.1.2015. Sono poi aperti i termini per la richiesta di adesione di nuovi enti locali al progetto di sperimentazione, entro il 30 settembre 2013. Agli Enti in sperimentazione si applica il DPCM 28.12.2011, che ha definito una disciplina provvisoria per gli enti nella sperimentazione, determinando una sperimentazione provvisoria e anche in deroga alle norme vigenti, per gli enti sperimentatori, prevedendo inoltre decreti integrativi e correttivi a seguito della sperimentazione per l’entrata in vigore della nuova disciplina. Il Comune di Reggio Emilia è a questo proposito stato inserito nella sperimentazione sin dal suo primo anno iniziale con DPCM 5.6.2012, avendovi aderito con la delibera di Giunta n.311 del 23.12.2011 (PG 22830). 19 20 La situazione socio-economica del territorio IL COMUNE DI REGGIO EMILIA (31.12.2013) Abitanti: 172.525 Superficie: 231,55 km² Densità: 745,08 ab./ km² FAMIGLIE 78.747 Principali tipologie familiari monopersonali coppie con figli coppie senza figli monogenitori altro tipo di famiglia 32.992 22.393 13.087 7.235 3.040 ANZIANI (65 e +) 34.001 19,7% sulla popolazione MINORI (0 - 18) 32.542 18,9% sulla popolazione GIOVANI (19-34) 30.558 17,7% sulla popolazione STRANIERI 31.429 18,2% sulla popolazione 21 41,9% 28,4% 16,6% 9,2% 3,9% LA POPOLAZIONE RESIDENTE Al 31.12.2013 gli abitanti sono 172.525. Dal 2003 al 2013 la popolazione è aumentata di circa 20.00 unità Dal 2012 al 2013 la popolazione è diminuita di 308 unità Dal 2012 al 2013 si registrano variazioni significative nelle varie classi di età. È da segnalare: - una diminuzione dei bambini di età inferiore ai 5 anni (-244); - una diminuzione dei giovani 25 – 39 anni (-1527); - una diminuzione nella classe di età 60 – 64 (-273); - una diminuzione nella classe di età 70 – 74 (-165); Popolazione residente dal 2003 al 2013 2003 152.235 155.191 2004 2005 157.388 2006 159.809 162.290 2007 2008 165.503 2009 167.678 2010 170.086 2011 171.688 2012 172.833 2013 172.525 22 LA NATALITA’ E LA FECONDITA’ Il tasso di crescita naturale (tasso di natalità - tasso di mortalità) dopo un saldo negativo nel 2003 (i decessi hanno superato le nascite), registrano dal 2004 un saldo positivo (le nascite superano i decessi). Nel 2013 il tasso di natalità è 9,8 (numero annuo di nascite ogni mille abitanti). Sul numero dei nati influisce anche l’indice di fecondità (numero di bambini nati ogni mille donne in età feconda). Negli ultimi due anni questo indice si è notevolmente abbassato. Nel 2013 è 42,2. Rimane molto più elevata la prolificità delle donne straniere, anche se dal 2002 al 2012 l’indice di fecondità di queste ultime è sceso da 82,0 a 56,7. La presenza straniera incide notevolmente sulla presenza di bambini piccoli: nel 2013 i bambini stranieri inferiori a 1 anno di età rappresentano il 33,4% sui bambini della stessa classe di età. 12,0 11,0 10,0 9,0 8,0 7,0 6,0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Tasso di natalità 2009 2010 2011 2012 2013 Tasso di mortalità Indice di fecondità popolazione fem m inile (2002 - 2013) 60,0 55,0 50,0 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 45,7 2002 46,4 2004 44,6 2006 47,6 2008 23 47,0 2010 41,1 42,2 2012 2013 I MINORI (0-18) - I GIOVANI (19-34) I minori (0-18) sono 32.542 (18,9% sulla popolazione complessiva). I minori stranieri sono 7.655. I minori in età prescolare (0-5) sono 10.782; quelli in età scolare (6-18) 21.760. Dal 2003 al 2013 i minori sono aumentati in tutte le classi di età (+6.553); l’aumento più consistente si registra nei bambini più piccoli). Dal 2012 al 2013 si registra un’inversione di tendenza: la classe di età dei bambini piccoli (0-5) registra una diminuzione nei valori assoluti e in quelli percentuali. Al 31.12.2013 i giovani (19-34 anni) sono 30.558 (17,7% della popolazione). Nel 2013 a fronte di 30.558 giovani, 9.366 sono stranieri (30,7%). Minori (0-18): variazioni % 2012-2013 4% 14 - 18 11 - 13 3% 2% 6 - 10 1% 0% -1% -2% 0-5 -3% Giovani (19-34 anni) per singole età 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 19 20 21 22 23 24 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 GLI ANZIANI Al 31.12.2013 gli anziani (65 e +) sono 34.001 e rappresentano il 19,7% della popolazione. L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno in crescita: dal 2003 al 2013 l’indice di vecchiaia è passato da 142,4 a 129,5 (gli anziani sono circa il 30% in più dei giovani). Se questo indice fosse pari a 100 indicherebbe una situazione di equilibrio tra anziani e giovani. Significativa è la presenza di “grandi anziani” (85 e +): dal 2003 al 2013 sono passati da 3.788 a 5.760 e rappresentano il 16,9% di tutta la popolazione anziana Le famiglie con componenti anziani sono 24.712 (31,4% di tutte le famiglie residenti). L’incidenza maggiore delle famiglie con componenti anziani (65,3%) si registra nelle coppie coniugate senza figli. Le famiglie composte da un solo componente sono 32.992: di queste, 4.935 sono composte da un solo anziano di età superiore agli 80 anni. Sono prevalentemente le donne con più di 80 anni a vivere sole (su 4.935 anziani soli 4.033 sono donne). Indice di vecchiaia dal 2003 al 2013 145,0 140,0 135,0 130,0 125,0 120,0 115,0 2003 2004 2005 2006 2007 25 2008 2009 2010 2011 2012 2013 LE FAMIGLIE Al 31.12.2013 le famiglie sono 78.747. Dal 2003 al 2013 la dimensione media familiare (numero residenti/numero famiglie) è passata da 2,3 a 2,2. Più famiglie, ma sempre più piccole. La principale tipologia familiare è quella monopersonale (42%) costituta da un solo nucleo senza la presenza di ascendenti o parenti. Seguono le coppie coniugate con figli (22,7%) e le coppie coniugate senza figli (14,4%). Queste tre tipologie costituiscono il 79,0% dell'intero universo familiare. Tipologia delle fam iglie residenti 2003 - 2013 32.992 19.331 17.882 Coppie coniugate con figli 11.551 11.369 Coppie coniugate senza figli 1.100 2.366 Coppie di fatto senza figli 847 989 Coppie con altri membri 477 729 Coppie con figli e altri membri 1.328 2.145 4.563 6.086 Madre con figli Padre con figli 810 1.149 Genitori con figli e altri membri 1.006 1.116 Altre tipologie familiari 2013 24.237 Monopersonali Coppie di fatto con figli 2003 1.994 1.924 26 LE COPPIE CON FIGLI E SENZA FIGLI Al 31.12.2013 risiedono 22.393 coppie con figli (63,1%) e 13.087 coppie senza figli (36,9%). La grande maggioranza delle coppie con figli è costituita da coppie con un solo figlio (48,3% nel 2013), seguono le coppie con 2 figli (40,6%). Tra le coppie con figli: il 55,6% ha tutti i figli minori di 18 anni; il 33,5% ha tutti i figli maggiori di 18 anni; il 10,9% ha contemporaneamente figli minori e maggiori di 18 anni. Le famiglie straniere hanno un numero più elevato di figli. Al 31.12.2013, su un totale complessivo di 2.499 coppie con tre e più figli, 947 sono straniere (37,9%). Coppie per numero di figli. Valori % ( 2013) 48,3% 40,6% 9,1% 2,1% Con 1 figlio Con 2 figli Con 3 figli Con 4 e + figli Età dei figli Tutti > 18 anni 33,5% Tutti < 18 anni 55,6% Uno o + < e > 18 10,9% 27 LE FAMIGLIE CON UN SOLO GENITORE Le famiglie monogenitoriali sono 7.235. Nel 2013 queste famiglie costituiscono il 9,2% di tutti i nuclei familiari. Nella maggioranza dei nuclei monogenitoriali il genitore solo è la madre (84,1%). I padri soli rappresentano il 15,9%. Le madri sole si concentrano nella classe di età 40-49 anni; i padri soli nella classe 50-59 anni. Fam iglie m onogenitoriali 7000 5.975 6.086 2012 6000 2013 5000 4000 3000 2000 1.108 1.149 1000 0 Madre con figli Padre con figli Fam iglie m onogenitoriali al 31.12.2013 M adri 70 - 79 60 - 69 50 - 59 30 - 39 20 - 29 15 - 19 40 - 49 28 80 e + P adri 2.000 1.800 1.600 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0 LE FAMIGLIE MONOPERSONALI Al 31.12.2013 le famiglie monopersonali sono 32.992. Il gruppo più consistente delle persone sole è costituito dalle persone di età compresa tra 30 e 39 anni (20,5%). Consistente è anche la percentuale di persone sole di età compresa tra 40 49 anni (19%) e gli anziani con più di 80 anni (15%). Mentre i monopersonali con cittadinanza italiana si concentrano nelle classi di età superiori ai 65 anni, gli stranieri si concentrano nelle classi di età giovanili. Per quanto riguarda lo stato civile delle persone sole, il 45,5% è celibe o nubile (non ha mai sperimentato o legalizzato la convivenza matrimoniale), il 22,5% è in una condizione di vedovanza. Monopersonali per principali classi di età (2013) 25,0% 20,5% 19,0% 20,0% 15,0% 14,4% 15,0% 9,5% 10,0% 10,7% 10,7% 60-69 70-79 5,0% 0,2% 0,0% <19 20-29 30-39 40-49 50-59 Stato civile dei monopersonali. Valori % ( 2013) 45,5% 22,5% 13,7% 10,6% Celibi/ Nubili Vedovi/e Coniugati/e 29 ND 7,7% Divorziati/e 80 e + LA POPOLAZIONE STRANIERA Al 31.12.2013 sono presenti 31.429 cittadini stranieri. Di questi, il 55% risiede nel Comune di Reggio Emilia da almeno cinque anni. La popolazione straniera risulta maggiormente distribuita nella classe di età 30-34 anni e nella classe 35-39 anni. Dal 2003 al 2013 la percentuale di stranieri (comunitari ed extracomunitari) sulla popolazione è passata dall’8,1%, al 18,4%. Dal 2012 al 2013 la presenza straniera registra una lieve diminuzione in termini assoluti (-367 presenze) e intermini percentuali (da 18,4% a 18,2%). Il 24,1% degli stranieri vive solo: mentre i monopersonali con cittadinanza italiana si concentrano nelle classi di età superiori ai 65 anni, gli stranieri si concentrano nelle classi di età giovanili. Le famiglie con almeno 1 componente straniero sono 15.763 e rappresentano il 20% di tutte le famiglie residenti. La prima tipologia familiare è quella monopersonale (50,5%), seguono le coppie coniugate con figli (16,3%) e le coppie con figli e altri membri (7,2%). Popolazione complessiva e straniera a confronto (2013) Popolazione complessiva % 0-14 Popolazione straniera 15,2% % 0-14 % 15-39 29,6% % 15-39 46,1% % 40-64 35,5% % 40-64 30,3% % 65 anni e + 19,7% 20,6% % 65 anni e + 3,0% Indice di dipendenza totale 53,7 Indice di dipendenza totale 30,9 Indice di struttura 119,8 Indice di struttura 65,6 Indice di vecchiaia 129,5 Indice di vecchiaia % donne in età feconda 45,0% % donne in età feconda Età media 42,4 Età media 30 14,6 62,0% 31,6 LA DIFFERENZA DI GENERE A Reggio Emilia su un totale di 172.525 abitanti, 88.666 sono donne (51,4% della popolazione). Dal 2002 al 2013 la popolazione ha avuto un incremento di 22.681 unità (+15,1%). In questo arco di tempo la popolazione femminile è aumentata di oltre 11.000 unità. L’aumento più consistente ha riguardato la classe di età 45-49 che ha registrato una variazione assoluta di 2.403 unità (+ 50,9%). Non trascurabile è anche la presenza di donne con più di 65 anni: al 31.12.2013 sono 19.762 (22,3% delle donne residenti). Particolrmente significativa è la presenza di donne con più di 85 anni. Dal 2002 al 2013 sono aumentate di 1.132 unità e rappresentano il 20,5% delle donne in età anziana. I matrimoni e lo stato civile Un primo elemento significativo è l’andamento dei matrimoni. Nel 2013 i matrimoni celebrati sono stati 458 e il tasso di nuzialità è 2,7 (nel 1983 era 3,4). Profonde modificazioni riguardano però il rito di celebrazione: dal 1983 sono diminuiti i matrimoni religiosi (passati da 312 a 178), mentre la percentuale dei matrimoni con rito civile è passata dal 30,89% al 61,1%. I nuovi comportamenti nuziali assumono un rilievo particolare se associati ai cambiamenti dello stato civile. Dal 2002 al 2013: sono aumentate le nubili (+ 7.158); sono aumentate le divorziate (+ 1.223): sono aumentate di sole 249 unità le donne coniugate; sono diminuite le vedove (- 1.036). Le famiglie Nel 2013 la tipologia familiare prevalente è costituita dalle famiglie monopersonali (41,9%); seguono le coppie coniugate con figli (22,7%) e le coppie coniugate senza figli (14,4%). Queste tre tipologie costituiscono il 79,0% dell'intero universo familiare. Oltre alle tipologie sopra indicate, è da rilevare dal 2002, l’aumento delle coppie conviventi con figlie e senza figli (passate dal 2,0% al 4,3%); e quello delle famiglie monogenitoriali (passate dal 6,6% al 9,2%). In questa tipologia il dato di maggior rilievo è la netta preponderanza di madri sole (84,3%) rispetto ai padri soli. La percentuale più alta di madri sole (29,3%) si colloca nella classe di età 40-49 anni. Se si esaminano poi le coppie in base al numero dei figli emerge che la frequenza maggiore è rappresentata dalle coppie con un solo figlio (48,3%) e solo una esigua minoranza ha tre o più figli (11,2%). Inoltre le coppie che hanno tutti i figli minori di 18 anni sono la maggioranza delle coppie con figli (55,6%). Le donne sole Le donne sole sono 17.521 (19,8% di tutte le donne residenti): le donne anziane (75 e +) rappresentano il 30,4% di tutte le donne sole, mentre le donne “single” (35-54 anni) sono il 29,2%. Le donne straniere Nello scenario appena delineato è opportuno considerare anche la presenza straniera femminile. Nel 2013 le donne straniere residenti sono 15.991 (18,0% di tutte le donne residenti) e rappresentano il 50,8% di tutti gli stranieri. Nel 2010 la presenza femminile straniera ha superato quella maschile. Il 35,1% delle donne straniere è concentrato nella classe di età 2529 anni; il 30,3% nella classe 0-4 anni. Per quanto riguarda lo stato civile, il 43,2% delle donne straniere è nubile, mentre le donne coniugate sono il 29,8%. Nel 2013 sono stati celebrati 114 matrimoni con almeno 1 straniero (il 24,9% di tutti i matrimoni). Nei matrimoni misti, il 48,4% delle mogli proviene da paesi europei. 31 Donne straniere: l’indice di fecondità e le famiglie Dal 2002 al 2013 l’indice di fecondità si è ridotto notevolmente (da 45,7 a 42,2). La fecondità delle donne straniere incide fortemente su questo indice mantenendosi a livelli più alti anche se dal 2002 si è progressivamente abbassato (da 82,0 a 56,7). Le famiglie straniere continuano ad avere un numero più elevato di figli. Nel 2013 su un totale complessivo di 2.499 coppie con tre e più figli, 947 sono straniere (37,9%). Nelle famiglie straniere la tipologia prevalente è quella monopersonale (50,5%), seguono le coppie coniugate con figli (16,3%) e le coppie coniugate senza figli (3,5%). Oltre alle tipologie sopra indicate, è da rilevare la percentuale delle coppie con figli e altri membri (7,2%) e delle madri sole con figli (6,2%). L’istruzione Nella scuola secondaria di secondo grado, nell’a.s. 2013/2014, l’area con la più alta incidenza di studentesse è quella liceale con il 64,4% di presenze, segue l’area professionale con il 45,5%. L’area tecnica, infine, vede un 37,4% di presenze femminili, concentrate soprattutto negli indirizzi del settore economico. Nell’anno scolastico 2012/13 è diminuito il tasso di insuccesso riscontrato negli ultimi due anni scolastici scuola secondaria di secondo grado. La diminuzione delle bocciature ha riguardato più i maschi (-1,4%) che le femmine (-0,7%), le quali tuttavia continuano a mostrare performance decisamente migliori, con uno scarto di ben sette punti rispetto ai loro compagni. Le donne iscritte nella sede universitaria di Reggio Emilia (a.a. 2013/2014) sono 3.914 (64,5% degli iscritti). Il 93,3% delle donne frequenta la facoltà di “Educazione e scienze umane”. Il lavoro Nel 2013 le imprese femminili rappresentano il 18,2% delle ditte presenti nel reggiano. Pur se in aumento, il tasso di femminilizzazione mostra un valore ancora inferiore sia a quello regionale (21%) che a quello nazionale (23,6%). Le imprese femminili della provincia di Reggio Emilia adottano ancora, in massima parte, forme giuridiche semplici, come l’impresa individuale (60,4%) o la società di persone (23,8%). A Reggio Emilia nel 2013 il tasso di occupazione femminile è pari al 59,5, mentre quello maschile è 73,9%. Le donne negli Ordini e Collegi professionali di Reggio Emilia Nel 2013, su un totale di 12.635 iscritti nei vari Ordini e Collegi professionali di Reggio Emilia, la rappresentanza delle donne è pari al 45,3%. La maggiore rappresentanza femminile si riscontra: - nell’area sanitaria (67,8%) - nell’area economico-giuridica (44,7%) - nell’area tecnica (15,4%) La componente femminile nei Servizi Territoriali Nel 2013, le donne (85 e +) in carico ai Servizi Sociali sono 1.057 (26,1% sulle donne della stessa classe di età) Le donne che accedono ai servizi sono prevalentemente sole, vedove con un reddito inferiore ai 15.000 euro. Il contrasto alla violenza Dal 1997 ad oggi sono più di 3.000 sono le donne vittime di violenza e maltrattamento che sono passate dalla Casa delle Donne (nel 2013 gli accessi sono stati 340, mentre le consulenze gratuite sono state 83). 32 IL CONTESTO ECONOMICO (31.12.2013) IMPRESE REGISTRATE 56.460 di cui attive 89,5% IMPRESE INDIVIDUALI 30.407 IMPRESE FEMMINILI 10.286 IMPRENDITORI ITALIANI 86.778 IMPRENDITORI STRANIERI 9.206 Tassi di occupazione e disoccupazione Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione M 73,9 5,2 REDDITO MEDIO PRO CAPITE (2012) 26.474,83 33 F 59,5 6,8 LE IMPRESE La crisi economica di questi ultimi anni ha avuto un impatto pesante sui dati relativi alla crescita, al volume di affari e al mondo del lavoro. Per quanto riguarda le imprese registrate nella provincia di Reggio Emilia, dal 2010 si registra un calo nella consistenza complessiva delle imprese (da 57.995 a 56.460). Dal 2012 al 2013 le imprese sono diminuite di 757 unità. Si registra un calo delle attività legate all’agricoltura (-6,0%), alle costruzioni (-2,5%) e all’industria manifatturiera (-1,8%). Le imprese individuali rappresentano la forma giuridica prevalente (53,7%). Il settore in cui si registra la più alta concentrazione di imprese individuali è quello delle costruzioni (30,0%). Imprese registrate in Italia e a Reggio Emilia dal 2010 al 2013 2010 2011 2012 2013 Imprese registrate in Italia 6.109.217 6.110.074 6.093.158 6.061.960 Imprese registrate in Italia di cui attive 5.281.934 5.275.515 5.239.924 5.186.124 Imprese registrate a Reggio Emilia 57.955 57.861 47.217 56.460 Imprese registrate a Reggio Emilia di cui attive 52.403 52.131 51.423 50.545 Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Reggio Emilia su dati Infocamere Forma societaria delle imprese reggiane SOCIETA' DI CAPITALE 21,7% SOCIETA' DI PERSONE 21,1% IMPRESE INDIVIDUALI 53,9% ALTRE FORME 3,3% 34 LE IMPRESE FEMMINILI Il 2013 si è chiuso, anche per le imprese femminili della provincia di Reggio Emilia, con un saldo negativo pari a 95 unità. Le imprese in cui la partecipazione femminile risulta complessivamente superiore al 50% sono scese, in un anno, da 10.381 a 10.286, con una variazione negativa pari allo 0,9%. il tasso di femminilizzazione mostra un valore ancora inferiore sia a quello regionale (21%) che a quello nazionale (23,6%). le imprese femminili della provincia di Reggio Emilia adottano in massima parte, forme giuridiche semplici, come l’impresa individuale (60,4%) o la società di persone (23,8%). Imprese femminili registrate per attività economica in provincia di RE n. imprese femminili Variaz. % 2013 su 2012 Tasso di femminilizzazione Agricoltura e attività connesse 1.368 -7,6 21,1 Attività manifatturiere, energia, minerarie 1.463 -1,8 17,4 Costruzioni 566 1,6 4,4 Commercio 2.671 -2,3 23,7 Alloggio e ristorazione 882 3,3 28,3 Trasporti e spedizioni 133 4,7 7,8 Informazione e comunicazione 242 6,6 24,7 Assicurazione e credito 190 0,5 21,7 Attività immobiliari 726 3 21,7 Servizi alle imprese 681 1,5 22,7 Servizi alle persone 1.099 1,9 37,8 265 -1,5 16,3 10.286 -0,9 18,2 n.c. Reggio Emilia Fonte: elaborazione Ufficio Studi CCIAA Reggio Emilia su dati Infocamere 35 GLI IMPRENDITORI Le persone iscritte al registro delle imprese sono 96.129 (72.592 maschi e 23.537 femmine). Dal 2009 al 2013 le persone italiane iscritte al Registro delle imprese sono diminuite (da 91.718 a 86.778), mentre sono aumentate quelle straniere (da 7.974 a 9.206). Anche negli ultimi due anni le persone straniere, rispetto a quelle italiane, registrano valori positivi. Persone italiane e straniere iscritte al Registro delle imprese in provincia di RE Anni Italiani Stranieri N.C. Totale 2009 91.718 7.974 218 99.910 2010 91.449 8.080 217 99.746 2011 90.770 8.630 203 99.603 2012 88.915 8.931 162 98.008 2013 86.778 9.206 145 96.129 Persone italiane e straniere iscritte al Registro delle imprese in provincia di RE (var.% 2013/2012) Nazionalità 2012 % 2013 % Italiani 88.915 90,9% 86.778 Stranieri 8.931 9,1% 9.206 Totale 97.846 100,0% 95.984 36 Variazioni 2013/2012 assolute % 90,4% -2.137 -2,4% 9,6% 275 3,1% 100,0% -1.862 -1,9% LE ESPORTAZIONI Aumenta dell’1,8% l’export della provincia di Reggio Emilia nel corso del 2013. Una variazione inferiore a quella registrata dalla regione nel suo insieme (+2,6%), ma che ha portato il valore dell’esportato a 8,6 miliardi di euro. Oltre la metà dell’export reggiano continua ad essere rappresentato dai prodotti metalmeccanici con 4,4 miliardi di euro fatturati. In aumento l’export dei prodotti elettrici/elettronici (+5,1%) e dei prodotti ceramici (+8,4%). Quasi stazionario (con una crescita che si limita ad un +0,3%) l’esportato dei prodotti alimentari e delle bevande. Si osserva invece un calo del 5,1% per il fatturato estero del comparto abbigliamento che però continua a rappresentare il 16% delle esportazioni. Esportazioni in provincia di RE. Anni 2012 e 2013 (valori in euro) Merci 2012 2013 Variazione % 13.446.356 11.581.572 -13,9 8.414.646.241 8.573.072.406 1,9 - Alimentari e bevande 604.537.782 606.082.553 0,3 - Tessile-abbigliamento 1.443.500.673 1.370.215.032 -5,1 828.780.130 898.630.166 8,4 4.273.641.487 4.399.325.465 2,9 Prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca Prodotti delle attività manifatturiere di cui: - Ceramica - Metalmeccanica - Elettrica-elettronica 618.484.636 650.174.958 5,1 - Altre Manifatturiere 645.701.533 648.644.232 0,5 Altri prodotti e attività – Merci varie 22.530.060 15.490.006 -31,2 8.450.622.657 8.600.143.984 1,8 Totale Fonte: elaborazioni ufficio Studi Camera di commercio Reggio Emilia su dati Istat 37 IL REDDITO Dal 2007 al 2012 Il reddito medio pro capite reggiano è sceso da 32.299,80 a 26.474,83. Dal 2007 al 2012 il reddito medio pro capite è diminuito di 5.825 euro (18,0%). Reddito medio pro capite in provincia di Reggio Emilia dal 2007 al 2012 REDDITO MEDIO 2007 2008 2009 2010 2011 2012 32.299,80 33.518,20 30.052,38 28.726,86 26.815,25 26.474,83 Fonte: Istituto Tagliacarne Reddito m edio pro capite in provincia di Reggio Em ilia 40.000,00 35.000,00 30.000,00 25.000,00 20.000,00 15.000,00 10.000,00 5.000,00 0,00 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Reddito medio pro capite (variazioni 2007/2012) 2007 Reddito 32.299,80 2012 26.474,83 38 Variazioni 2007/2012 assolute % -5.825 -18,0% IL LAVORO Nel 2013 si registra per Reggio Emilia, un tasso di occupazione del 66,8% e un tasso di disoccupazione del 5,9%. Dal 2010 al 2013 il tasso di disoccupazione in Italia è cresciuto da 8,4 a 12,9, mentre la crescita a Reggio Emilia è stata più contenuta (da 5,3 a 5,9). A Reggio Emilia nel 2013 il tasso di occupazione femminile è pari al 59,5, mentre quello maschile è 73,9%. Per quanto riguarda le donne, l’obiettivo di Europa 2020 è il raggiungimento di un tasso di occupazione femminile al 75%. Dai livelli massimi del 2009 il numero di dipendenti in cassa integrazione è diminuito di circa 4 volte. Tasso di disoccupazione: % 2010 2011 2012 2013 Tasso di disoccupazione Italia 8,4 8,4 10,7 12,9 Tasso di disoccupazione Reggio Emilia 5,3 4,7 4,5 5,9 2.102.389 2.107.782 2.743.625 3.112.609 Disoccupati a Reggio Emilia 13.412 12.276 12.018 14.824 Rapporto disoccupati RE/Italia 0,64% 0,58% 0,44% 0,48% Disoccupati in Italia Fonte: Istat Ore di cassa integrazione a Reggio Emilia Ore di cassa integrazione ordinaria a RE Industria Ore di cassa integrazione ordinaria a RE Edilizia Totale N° dipendenti equivalente (circa 1.650 ore/anno) 2010 2010 2011 2012 2013 4.385.393 4.385.393 1.002.271 1.607.791 1.426.792 352.869 352.869 237.869 376.809 319.373 4.738.262 4.738.262 1.240.140 1.984.600 1.746.165 4. 046 2.872 752 1.203 1.058 Fonte: Inps 39 LA QUALITA’ DELLA VITA Dallo studio elaborato annualmente dal Sole 24 Ore sulle 107 province italiane emerge come la qualità della vita sia notevolmente migliorata negli ultimi anni. Nel 2013 Reggio Emilia si colloca al 14° posto. L’area Affari e Lavoro è quella in cui ci sono stati maggiori miglioramenti proiettando Reggio Emilia dalla 34° posizione nel 2010 alla 5° posizione nel 2013. Si segnala un miglioramento anche nell’area Tenore di vita (dal 43° al 13° posto). Si registra invece un peggioramento nell’ area Popolazione (24° posto nel 2013) e nell’area Ordine pubblico (63° posto nel 2013). Posizione di Reggio Emilia nella calssifica sulla qualità della vita 29 21 31 15 2008 2009 2010 2011 11 2012 14 2013 Aree di analisi: le eccellenze 2010 2011 2012 2013 AFFARI E LAVORO 34 2 2 5 SERVIZI E AMBIENTE 18 15 7 12 TENORE DI VITA 43 29 34 13 Aree di analisi: le criticità 2010 2011 2012 2013 POPOLAZIONE 14 6 9 24 TEMPO LIBERO 54 51 63 40 ORDINE PUBBLICO 49 31 36 63 40 ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE 41 42 La gestione dei servizi pubblici locali e il modello di governance degli enti partecipati Servizi pubblici locali Il panorama normativo in materia di servizi pubblici locali a rilevanza economica è improntato all’ordinamento europeo. Infatti, l’art. 4 del decreto legge n. 138/2011 che aveva riproposto la disciplina previgente, cancellata dal referendum del 12 giugno 2011 (con riferimento, si ricorda, non solo al servizio idrico), è stato soppresso dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 199/2012). Dopo tale soppressione il Legislatore si è limitato a disporre l’obbligo di conformare gli affidamenti rispetto all’ordinamento europeo, con particolare riferimento alla parità tra gli operatori, alla economicità della gestione e ad una adeguata informazione alla collettività di riferimento (art. 34, comma 20, D.L. 179/2012, modificato recentemente dal DL “Milleproroghe” che interviene sui termini di scadenza degli affidamenti non conformi, prorogandoli al 31/12/2014 ). Attualmente l’Ente locale può scegliere tra le seguenti modalità di gestione del servizio: - l’affidamento (o concessione) ad un soggetto selezionato mediante una procedura ad evidenza pubblica; - l’affidamento ad una società mista con socio privato industriale (cioè un partenariato pubblico-privato, PPP) scelto anch’esso per il tramite di una gara a doppio oggetto; - l’affidamento diretto ad una società o azienda al 100% pubblica (in-house). La normativa europea non obbliga gli Stati membri ad esternalizzare o privatizzare il servizio, ma individua un quadro di riferimento in tutti quei casi in cui si opti per tale soluzione. Secondo l'articolo 345 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, "i trattati non devono in alcun modo pregiudicare la possibilità degli Stati membri di disciplinare il regime proprietario". Le autorità pubbliche restano dunque libere di definire gli obblighi di servizio pubblico e, quindi, le condizioni del servizio e le caratteristiche qualitative. Il Comune di Reggio Emilia nel 2013 ha intrapreso, in ottemperanza delle disposizioni previste dal D.L. 179/2012 la mappatura dei servizi pubblici locali a rilevanza economica gestiti in maniera esternalizzata e, all’esito della fase di verifica sulla natura economica dei servizi, è stata redatta apposita relazione di dettaglio deliberata il 30/12/2013 dalla Giunta comunale e pubblicata sul sito web dell’Amministrazione. La Legge n. 147/2013 (legge di stabilità per il 2014) è intervenuta sulla disciplina precedente relativa alla privatizzazione delle società a partecipazione pubblica, alle dismissioni societarie e alla razionalizzazione degli organismi partecipati, introducendo e dando vigore alla disciplina dei controlli, introdotta dal DL 174/2012, con più accentuate responsabilità di vigilanza e programmazione da parte degli Enti soci. Sono introdotte infatti norme tese a contrastare gli organismi in perdita (accantonamenti da parte dell’Ente locale, riduzione compensi CDA, messa in liquidazione); vengono disposte misure restrittive in materia di personale, retribuzioni e consulenze. I divieti e le limitazioni all'assunzione del personale previsti per gli enti locali sono stati confermati nei confronti di aziende, istituzioni e società controllate dagli enti locali. Il legislatore risulta più attento ad assicurare che siano gli Enti Locali i garanti di una gestione dei servizi pubblici locali improntata ad efficienza ed economicità rilevando nel contempo più spiccati profili di specialità nella disciplina dei diversi servizi pubblici locali quali: servizi di rilevanza economica e non; servizi a rete; servizi da tempo soggetti a discipline speciali, quali gas, elettricità, trasporti, rifiuti, farmacie. Servizio di distribuzione del gas naturale: sono in corso le attività propedeutiche e istruttorie allo svolgimento della gara d’ ambito del servizio di distribuzione del gas naturale. Il Comune di Reggio Emilia è individuato ai sensi del D.M. 12/11/2011 n. 226 come Stazione Appaltante dell’Ambito – A.TE.M. di Reggio nell’Emilia per l’espletamento della procedura di gara. In data 30/7/2012 è stato costituito l’ATEM e i Sindaci dei vari Comuni hanno delegato la Stazione Appaltante, così individuata, ad avviare tutti gli adempimenti indicati nel D.M. 43 226/2011. Rinviano nel contempo la sottoscrizione di apposita successiva convenzione, approvata e sottoscritta ai sensi dell’art. 30 TUEL, che regolerà i rapporti tra Stazione Appaltante - Comune di Reggio nell’Emilia e i Comuni dell’ambito ATEM di Reggio nell’Emilia. IREN Emilia S.p.A. è la società affidataria del pubblico servizio di distribuzione del gas metano sul territorio comunale e titolare dei beni e delle opere costituenti gli impianti di distribuzione del gas esistenti sul territorio comunale, ad eccezione dei tratti di rete di proprietà comunale compresi nelle opere di urbanizzazione primaria all’interno di piani particolareggiati, nonché di progetti planivolumetrici convenzionati di iniziativa privata acquisiti unitamente alle aree dopo il 2000. Con atto di Consiglio Comunale n. 75/6207 del 23/4/2012 si è confermata la continuità della gestione in capo ad Iren Emilia spa sino all’indizione della gara, secondo la normativa vigente ed è stata istituita una Commissione Tecnica fornita di necessarie competenze per interagire col gestore e giungere ad una definizione, nel rispetto dei criteri definiti nell’atto di consiglio e nei suoi allegati, dell’indennità spettante al gestore uscente il cui importo deve necessariamente essere indicato nel bando di gara . In seguito ad interventi normativi successivi al DM 226/2011 il termine per lo svolgimento della gara d’ambito per l’ATEM di Reggio Emilia è slittato al novembre 2015. Servizio Idrico Integrato: il Servizio idrico integrato è gestito dal gruppo Iren- Iren Acqua Gas e Iren Emilia spa come anche indicato nella delibera dell’Agenzia ATESIR (Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti) n. 23 del 23/11/2013 di conferma delle gestioni salvaguardate del SII nei territori provinciali di Rimini, Reggio Emilia e Piacenza per l’anno 2014 ovvero per il periodo dell’anno necessario ad Atersir per addivenire ad un nuovo affidamento del servizio. Il Consiglio Locale di Reggio Emilia, composto da tutti i Sindaci della provincia, ha deliberato nella seduta del 21/12/2012 l’indirizzo che la concessione del servizio idrico del territorio della provincia di Reggio Emilia ( ad esclusione del comune di Toano) sia affidato ad un soggetto pubblico posseduto dai comuni e ha chiesto all’Agenzia ATERSIR di attivare tutti gli atti necessari per il conseguimento dell’obiettivo. Sono state svolte analisi di fattibilità giuridica ed economica nel 2013 e sono in corso ulteriori approfondimenti (due diligence, piano industriale, schemi di atti, ecc..) per giungere alla costituzione di un soggetto giuridico interamente pubblico a cui affidare in house il servizio. Il Consiglio locale nella seduta 13/3/2014 ha scandito i tempi delle attività di redazione della “due diligence” e del piano industriale del nuovo soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato, e in ottemperanza a quanto deliberato, un gruppo di lavoro dedicato, composto da tecnici /funzionari di ATERSIR, Comitato Acqua bene comune, delegati del Consiglio Locale, tecnici della società Iren ecc, supporterà l’intero percorso che dovrebbe concludersi a fine 2014. Trasporto pubblico locale: Il settore del trasporto pubblico locale (TPL) è disciplinato dal D.lgs. n. 422 del 18 novembre 1997 e s.m.i., emanato in attuazione della legge delega n. 59 del 15 marzo 1997 e dal Regolamento UE n. 1370/2007, entrato in vigore il 3 dicembre 2009. In seguito alla sentenza della Corte Costituzionale n. 199 del 2012, che ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 4 del D.L. 138/2011, e con l’emanazione del D.L. 95/2012 convertito con modifiche nella Legge n. 135/2012, il quadro normativo risulta ulteriormente modificato. Restano in vigore la normativa comunitaria in tema di affidamenti e le normative di settore. In particolare, resta in vigore sia l’articolo 3-bis del D.L. 138/2011, contenente disposizioni sull’individuazione degli ambiti minimi, sia alcune norme di rilievo per il settore, tra cui l’art. 36 del D.L. 1/2012, che prevede l’istituzione dell’Autorità indipendente di regolazione dei trasporti. L’Autorità è chiamata, tra l’altro, all’individuazione dei criteri idonei a garantire il perseguimento dell’obiettivo della gestione efficiente dei servizi nonché dei criteri per la determinazione delle relative tariffe. La gestione del trasporto pubblico nel nostro bacino territoriale è affidato a Seta spa (Società Emiliana Trasporti Autofiloviari)che nasce il 1° gennaio 2012 ed è il frutto di una complessa operazione societaria che ha unificato le aziende di trasporto pubblico locale di Modena (ATCM), di Piacenza (Tempi Servizi SPA) e di Reggio Emilia (AE e Ramo Gomma ACT). Il Comune di Reggio Emilia non detiene direttamente la partecipazione in Seta, ma indirettamente tramite l’Azienda consorziale ACT. Seta spa gestisce i servizi dei tre bacini provinciali con tre Contratti di Servizio tutti in scadenza alla fine del 2014. Pertanto nel corso dell’anno 2014 saranno bandite le gare per 44 l’affidamento dei servizi per i due ambiti ottimali serviti attualmente da SETA. La compagine sociale è composta dal Socio Privato HERM srl, che attualmente detiene il 42,38% del capitale sociale e dai soci pubblici, la cui quota è attualmente scesa al 51,28% a seguito della vendita da parte della Provincia di Piacenza della propria quota del 6,34% attraverso una procedura ad evidenza pubblica. La quota ceduta è ora di proprietà di TPER SPA, società che gestisce i servizi di trasporto pubblico automobilistico delle province di Bologna e Ferrara ed i servizi ferroviari locali delle ferrovie. I principali azionisti di TPER sono la Regione Emilia Romagna, il Comune di Bologna, la Provincia di Bologna. L’Agenzia per la Mobilità di Reggio Emilia ha per oggetto la programmazione e la progettazione integrata dei servizi pubblici di trasporto, coordinati con tutti gli altri servizi relativi alla mobilità nel bacino provinciale. E’ attivo dal 2013 accordo di collaborazione con l’Agenzia per la Mobilità di Modena per la gestione integrata della manutenzione delle fermate bus e la gestione coordinata dell’indagine di customer satisfaction nei due bacini. La regione Emilia Romagna nel luglio 2013 con LR 9 art.23, modificando la disciplina di settore in vigore ( LR 30/1998) al fine di semplificare la governance del sistema, razionalizzare le funzioni, ha introdotto il tema del riordino territoriale in ambiti sovra-bacinali prevedendo di attuare la fusione delle Agenzie locali per la mobilità. Servizio Gestione Rifiuti Urbani e Assimilati: il servizio di gestione del ciclo rifiuti urbani e assimilati per le utenze domestiche e non domestiche è gestito da IREN Emilia S.p.A., gestore salvaguardato ex LRER 25/99, in virtù della Convenzione di prima attivazione del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati stipulata tra l’allora ATO3 e Agac Spa nell’anno 2004, che continuerà ad esercitarlo per assicurare l'integrale e regolare prosecuzione delle attività ed in particolare il rispetto degli obblighi di servizio pubblico locale, alle condizioni di cui alla citata Convenzione, fino al subentro del nuovo gestore, che sarà individuato dalla competente Autorità di settore. Il costo dl servizio, è coperto da entrata tributaria- TARI 2014, secondo il PEF approvato. Controlli Le disposizioni normative introdotte a fine 2012 con il DL 174/2012 prevedono che l’Ente locale definisca, secondo la propria autonomia organizzativa, un sistema di controlli sulle società partecipate, stabilisca preventivamente gli obiettivi gestionali a cui deve tendere la società partecipata ed effettui il monitoraggio periodico sulla gestione attraverso un idoneo sistema informativo. I risultati complessivi della gestione dell'ente locale e delle aziende partecipate sono rilevati mediante bilancio consolidato, secondo la competenza economica. L’ente locale deve organizzare un idoneo sistema informativo finalizzato a rilevare i rapporti finanziari tra l'ente proprietario e la società, la situazione contabile, gestionale e organizzativa delle società, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica. In ottemperanza alle disposizioni di legge il Comune di Reggio Emilia ha approvato il Regolamento generale sui controlli interni dell’Ente. Il regolamento si articola in sei tipologie di controllo: - controllo strategico; - controllo di gestione; - controllo di regolarità amministrativa e contabile; - controllo degli equilibri finanziari; - controllo degli organismi gestionali partecipati non quotati; - controllo di qualità. Per ogni forma di controllo sono individuati strumenti e metodologie per garantire la legittimità, la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa. Il controllo degli organismi gestionali partecipati non quotati riguarda la verifica dell’economicità, dell’efficacia e dell’efficienza. Sulla base delle risultanze del monitoraggio, inoltre, vengono analizzati gli scostamenti rispetto agli obiettivi. Attraverso l’analisi e l’armonizzazione dei bilanci degli organismi partecipati individuati e inclusi nell’area di consolidamento secondo i nuovi principi contabili di cui all’allegato 4 del DPCM sperimentazione del 28/12/2011, il Comune di Reggio Emilia predispone il bilancio consolidato per l’esercizio 2013, come già avvenuto per il 2012. 45 Il Comune di Reggio Emilia, anticipando di un anno l’obbligo previsto dalla normativa sulla sperimentazione, è stato tra le prime amministrazioni a predisporre il Bilancio Consolidato relativo all’esercizio 2012 utilizzando i principi previsti per gli enti locali. Le relative risultanze sono state approvate con delibera consiliare il 24 febbraio 2014. Il Bilancio consolidato rappresenta la situazione patrimoniale e il risultato economico della complessiva attività svolta dall’Ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società controllate e partecipate. I risultati che sono stati evidenziati dal Bilancio consolidato 2012 sono molto soddisfacenti dal punto di vista della solidità patrimoniale del “gruppo consolidato”, vale a dire la holding Comune di Reggio Emilia che comprende anche le società partecipate dall'ente stesso. Il Comune di Reggio Emilia, al fine di coordinare meglio il Gruppo Comune e per disciplinare i rapporti con le società e gli organismi partecipati di cui si avvale per perseguire le proprie finalità istituzionali, ha definito un organico sistema di programmazione e controllo in grado di supportare le politiche dell’Ente. Il “Modello di governance”, approvato dalla Giunta Comunale in data 28/11/2012, nasce dall’esigenza di realizzare un dinamico sistema di informazioni attraverso regole precise e per fornire indirizzi agli organismi partecipati, tenuto conto della loro natura giuridica e competenza specifica. In esso sono definiti i processi che consentono al Comune di Reggio Emilia di fornire indirizzi alle partecipate, tenuto conto della natura giuridica e competenza specifica di ognuna di esse e supportare, attraverso adeguati strumenti di controllo e di analisi, la definizione di strategie e obiettivi di efficienza al fine di creare economie di scala e razionalizzazione dei costi. Mediante l’impostazione di un sistema periodico di flussi informativi viene monitorato periodicamente l’andamento gestionale/economico degli organismi partecipati consentendo di intervenire tempestivamente sulla gestione. Non sono compresi nel Modello di governance le società/enti nei quali il Comune di Reggio Emilia detiene una percentuale di partecipazione non rilevante. L’intensità del presidio di governance, che si caratterizza con diverse modalità di controllo, varia a seconda delle diverse tipologie societarie individuate in base ai nuovi principi contabili. Le tipologie di controllo sono: 1. Controllo societario (clausole statutarie, eventuali patti parasociali, nomina amministratori); 2. Controllo economico /finanziario ( monitoraggio piani industriali, bilanci di previsione e consuntivo, reports periodici di controllo ) e controllo analitico dei dati (es: spese personale, costi generali); 3. Controllo di efficienza /efficacia per la verifica del raggiungimento degli obiettivi (verifica contratti di servizio, delle carte dei servizi, indagini di customer); 4. Controllo analogo: attività di vigilanza e controllo analoga a quella svolta istituzionalmente dall’ente riguardo all’attività dei propri servizi. Con la locuzione “controllo analogo” si fa riferimento ad un rapporto che determina, da parte dell’Amministrazione controllante, un potere di direzione, coordinamento e supervisione dell’attività del soggetto partecipato e che riguarda l’insieme dei più importanti atti di gestione del medesimo. Nell’ambito del Regolamento dei controlli, è stabilito di richiedere alle società/enti partecipati la verifica dell’andamento degli obiettivi almeno una volta l’anno. A settembre 2014 si provvederà ad effettuare il monitoraggio degli organismi partecipati che dovranno inviare la documentazione necessaria entro i termini richiesti. Nel corso dell’anno si prevede di effettuare un’analisi al fine di verificare la fattibilità di adottare un sistema informativo integrato tra Comune e organismi partecipati che consenta un flusso di informazioni più veloce e attendibile. Ricognizione partecipazioni La legge di stabilità 2014, in particolare il comma 569 dell’art.1, ha prorogato di ulteriori quattro mesi il termine per cedere le partecipazioni vietate ai sensi dell’art. 3 c. 27 della L. 244 del 24/12/2007, decorsi i quali la partecipazione non alienata, mediante procedura ad evidenza pubblica, cessa ad ogni effetto. 46 Con delibera di C.C. PG n. 256/22400 del 22/12/2010 e con delibera di C.C. PG n. 21634/241 del 26/11/2010 l’Amministrazione comunale ha effettuato la ricognizione delle società partecipate esistenti e ha deliberato in ordine al mantenimento e/o alla dismissione delle quote societarie detenute ai sensi dell’art. 3 c. 28 L. 244 del 24/12/2007. Si è deliberato di cedere, nel rispetto delle procedure ad evidenza pubblica, le partecipazioni possedute nella società CEPIM SPA (n. 729.474 azioni, pari all’1,317% capitale sociale). Le procedure di dismissione sono state attivate nel corso del 2011: è stata predisposta una perizia di stima giurata e con delibera della Giunta Comunale n. 22480/318 del 23/12/2011 legalmente esecutiva, sono stati approvati i criteri per l'attivazione della procedura di vendita ed il valore, determinato a seguito di perizia, da porre a base d’asta (€ 480.000,00) approvandone la congruità. L’avviso di vendita è stato pubblicato dal 30/1/2012 al 28/02/2012, previa comunicazione a tutti i soci sia pubblici che privati; a seguito di tale procedura l’asta è andata deserta. Si ritiene opportuno confermare quanto deliberato con i sopraccitati atti del 22/12/2010 e n. 21634/241 del 26/11/2010 e cioè: − di mantenere tutte le partecipazioni del Comune, essendo le società partecipate finalizzate alla produzione di beni e servizi strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’Ente e che rientrano nell'ambito dei parametri di ammissibilità definiti ai sensi dell'articolo 3 comma 27 della legge 244/2007; − che non sussistono i presupposti per il mantenimento della partecipazione societaria in CEPIM spa dal momento che tale società, che peraltro ha sempre realizzato consistenti utili netti di esercizio e perseguito una sana gestione, non svolge attività di produzione di beni e/o di servizi di interesse generale e strettamente necessarie per la realizzazione delle finalità istituzionali dell’Ente, perseguendo interessi maggiormente legati ad altre realtà territoriali diverse dal Comune di Reggio. Normativa in materia di legalità, trasparenza ed anticorruzione Con l’entrata in vigore del D. Lgs. 159/2011, le pubbliche amministrazioni, gli enti pubblici enti e aziende vigilati dallo Stato o da altri Enti pubblici, le società o le imprese comunque controllate dallo stato o da altro ente pubblico ecc.., acquisiscono d’ufficio tramite le Prefetture, la documentazione antimafia (comunicazioni e informazioni). Il Comune di Reggio ha aderito al Protocollo d’Intesa con la Prefettura per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici in data 17/5/2011, con delibera di Giunta n. 7742/154/2011. Il Protocollo ha lo scopo di contrastare la criminalità organizzata nell’ambito degli appalti pubblici, attraverso un capillare controllo prefettizio sulle imprese coinvolte nel piano di affidamento. Tale Protocollo ripercorre le linee adottate in data 15/11/2010 dalla Regione Emilia Romagna e dalle Prefetture del territorio regionale. Conseguentemente si pone l’obiettivo alle società partecipate del rispetto delle norme regionali e statali in materia di legalità e l’invito a sottoscrivere i protocolli antimafia con Regione e Prefettura. La trasparenza è intesa come accessibilità alle informazioni concernenti l’organizzazione e le attività delle amministrazioni pubbliche, per favorire il controllo sull’utilizzo delle risorse pubbliche per fini istituzionali. Concorre all’attuazione del principio democratico, di eguaglianza, buon andamento, responsabilità e buona amministrazione. La legge 06/11/2012, n. 190 all’articolo 1, comma 34 e il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, agli articoli 11 e 22, nonché le circolari 1/2013 e 2 /2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica, la delibera CIVIT n. 65 del 2013, la Circolare n. 1/2014 del Ministro per la Pubblica Amministrazione e semplificazione D’Alia, stabiliscono l’ambito soggettivo di applicazione della normativa sulla trasparenza. Conseguentemente, alle società partecipate ed in generale agli enti pubblici e agli enti di diritto privato in controllo pubblico, si pone l’obiettivo del rispetto degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni. A prescindere quindi dalla forma giuridica e dall’assetto organizzativo, tra i soggetti tenuti al rispetto degli obblighi di trasparenza sono da ricomprendere non solo le società controllate, ma anche le fondazioni e le associazioni in controllo pubblico, nonché gli enti pubblici economici destinati a svolgere la propria attività nel mercato o nell’erogazione di servizi pubblici, sia per quanto riguarda la loro organizzazione pubblicistica, sia per quanto riguarda lo svolgimento della loro attività ogniqualvolta possa rientrare nella nozione di attività di pubblico interesse. 47 Gli Enti pubblici, le società e gli altri enti di diritto privato in controllo pubblico che svolgono attività di pubblico interesse (esercizio di funzioni amministrative, produzione di beni e servizi a favore dell’Amministrazione, gestione di servizi pubblici o di concessione di beni pubblici) devono nominare un responsabile della trasparenza, redigere il Piano triennale per la trasparenza e l’integrità e prevedere nel proprio sito web apposito link “Amministrazione trasparente”. I dati da pubblicare si possono elencare sinteticamente in: - Regolamenti Amministrativi; - Statuto; - Organigramma della società, Eventuali partecipazioni detenute; - Bilanci preventivi e consuntivi; - Costi unitari di produzione dei servizi, carta dei servizi, indagini di customer; - Procedimenti amministrativi quali bandi di gara, incarichi, concessioni, sussidi, contributi, assunzioni; - Organigramma dirigenti con atto di conferimento, compensi e CV; - Componenti gli organi sociali/ indirizzo con atto di incarico, CV, compensi, dati relativi ad altre cariche/incarichi, dichiarazione dei redditi e patrimoniale/( vedi L. 441 5/7/82 art. 2). Il Comune di Reggio Emilia in qualità di Amministrazione controllante intende provvedere ad emanare una circolare informativa che illustri gli obblighi previsti a carico di tutti gli enti coinvolti precisando che nel caso di mancata pubblicazione dei dati non si potrà procedere all’erogazione di qualsiasi somma da parte dell’Amministrazione. La Giunta Comunale ha approvato nel febbraio 2014 il “Piano per la prevenzione e la repressione della corruzione e della illegalità" di cui costituisce allegato il "Codice di Comportamento Integrativo dei dipendenti del Comune di Reggio Emilia" che contiene, oltre agli obblighi normativi, tutte quelle prassi ed indicazioni che ispirano i comportamenti dei lavoratori per una maggiore efficacia ed efficienza dell'azione dell'Ente. Fatto salvo quanto previsto espressamente dai rispettivi CCNL, le disposizioni del suddetto Codice possono costituire principi di comportamento anche per le società partecipate e/o controllate dal Comune di Reggio Emilia. Razionalizzazione dei costi Si sostanzia nell’obiettivo di efficienza e riduzione delle spese generali degli enti e società partecipate, nell’ottica, più generale, condivisa anche dal Comune, di contenimento dei costi della struttura che non devono incidere su ridimensionamenti dei servizi al cittadino. In particolare si pone l’attenzione sui recenti adempimenti (Legge finanziaria 2014, articolo 1, commi da 551 a 562) in materia di costi del personale e di risultanze economiche degli organismi partecipati. - Obiettivo contenimento spese di personale: per le aziende speciali, le istituzioni e le società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo che siano titolari di affidamenti diretti senza gara, ovvero che svolgano funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale né commerciale, ovvero che svolgano attività nei confronti della pubblica amministrazione a supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, si applicano come per l’ente locale obblighi di contenimento delle spese di personale. Si richiede agli enti suddetti un controllo rigoroso dei costi di personale affinché i dati di preventivo 2014 siano inferiori a quelli consuntivi dell’anno precedente. Tale indirizzo è rivolto anche ad enti /fondazioni in controllo pubblico. - Obiettivo equilibrio economico: per le aziende speciali, le istituzioni e le società partecipate dalle pubbliche amministrazioni che presentano un risultato d’esercizio o saldo finanziario negativo l’ente partecipante deve accantonare una quota pari al risultato negativo non ripianato, in proporzione alla quota di partecipazione. L’accantonamento opera dall’esercizio 2015 per cui si sollecitano gli enti suddetti (e le fondazioni) ad un controllo rigoroso dei costi e ricavi al fine di perseguire per l’esercizio 2014 e per i successivi un equilibrio economico. 48 - Definizione di un modello per l’accentramento delle gare al fine di ridurre i costi di struttura e aumentare il valore a base d’asta al fine di ottenere condizioni più favorevoli. Realizzazione sinergie tramite operazioni di fusione anche in ottemperanza alla normativa di riferimento: Fusione ASP: In data 10/02/2014 è stato approvato in Consiglio Comunale il programma di riordino delle forme di gestione ai sensi dell’art. 8 della legge regionale 26 luglio 2013, n. 12 “Disposizioni ordinamentali e di riordino delle forme pubbliche di gestione del sistema dei servizi sociali e socio-sanitari. Misure di sviluppo e norme di interpretazione autentica in materia di aziende pubbliche di servizi alla persona”. Contestualmente sono stati approvati strumenti, tempi, fasi e modalità progressive di realizzazione del programma come di seguito specificato: OGGETTO: unificazione ASP SS. Pietro e Matteo ed ASP OSEA nella realizzazione di una nuova ASP OSEA, adeguando lo statuto alle norme contenute nella L.R. 12/2013 e identificando un assetto proprietario (con una quota detenuta dalla Provincia di Reggio Emilia) e un ambito territoriale corrispondente al Comune capoluogo. TEMPISTICA: immediatamente successiva all’approvazione del programma di riordino. STRUMENTI: approvazione proposta di Statuto e Piano di trasformazione da parte dei CdA di ASP OSEA e ASP SS. PIETRO E MATTEO, approvazione piano di riordino nel Consiglio Comunale del Comune di Reggio Emilia e nei Consigli delle Unioni Terra di Mezzo e Unione Colline Matildiche. Approvazione indirizzo politico, approvazione proposta di Statuto e Piano di trasformazione, approvazione convenzione tra gli enti pubblici territoriali soci nel Consiglio Comunale di Reggio Emilia e nel Consiglio Provinciale, approvazione Statuto e da parte delle Assemblee dei Soci, richiesta da parte del Sindaco di Reggio Emilia di istituzione nuova ASP, DGR per l’istituzione della nuova ASP. OGGETTO: revisione statutaria e stipula nuova convenzione per ASP OPUS CIVIUM , adeguando lo statuto alle norme contenute nella L.R. 12/2013 e identificando un assetto proprietario e un ambito territoriale corrispondente all’ATO Unione Terra di Mezzo TEMPISTICA: entro il 31/12/2014 STRUMENTI; basandosi sul piano di riordino approvato dai vari Consigli, approvazione proposta di Statuto, approvazione convenzione tra gli enti pubblici territoriali soci nel Consiglio dell’Unione Terra di Mezzo, approvazione Statuto e piano di riordino da parte dell’Assemblea dei Soci, richiesta da parte del Sindaco dell’Unione Terra di Mezzo di istituzione alla Regione Emilia-Romagna dell’approvazione dello statuto dell’ASP, DGR per l’approvazione del nuovo Statuto dell’ASP, coerente con il programma di riordino e con la legge 12/2013. OGGETTO: unificazione di ASP OSEA con ASP RETE per la realizzazione di una nuova ASP adeguando lo statuto alle norme contenute nella L.R. 12/2013 e identificando un assetto proprietario e un ambito territoriale corrispondente al Comune capoluogo. TEMPISTICA: data la complessità delle due strutture da fondere, afferenti ad aree di competenza molto diversificate, detentrici di una miriade di servizi, di un patrimonio di grande consistenza (circa 75 milioni di euro) e di un valore della produzione di grande consistenza ( circa 33 milioni di euro) si ritiene di fissare la scadenza per questo step di unificazione entro il termine della prossima amministrazione del Comune di Reggio Emilia (2019). STRUMENTI: basandosi sul piano di riordino approvato dai vari Consigli, presa d’atto di Statuto e Piano di trasformazione, approvazione convenzione tra gli enti pubblici territoriali soci nel Consiglio del Comune di Reggio Emilia (e nel Consiglio Provinciale se ancora esistente e titolare della funzione), approvazione Statuto e piano di trasformazione e da parte delle Assemblee dei Soci, richiesta da parte del Sindaco del Comune di Reggio Emilia di istituzione nuova ASP, DGR per l’istituzione della nuova ASP. Si prevede a regime un’unica forma di gestione tramite due step di unificazione: nell’immediato l’unificazione tra ASP “OSEA – Opere di Servizi Educativi Assistenziali” e ASP “SS. Pietro e Matteo” ed entro la fine della prossima legislatura amministrativa l’ulteriore unificazione con ASP “RETE”. 49 Operazioni societarie straordinarie - Nella prospettiva di operare fattivamente insieme agli altri Soci pubblici al sostegno dell’attività della società C.R.P.A. è intenzione dell’Amministrazione, previo esperimento delle procedure necessarie, di acquistare parte delle azioni inoptate della società stessa che la Camera di Commercio ha sottoscritto nel 2013 per un importo pari a circa 50.000,00 euro, vista la strategicità della società per il Comune di Reggio; - Si prevede di sostenere le attività e gli interventi relativi alla riqualificazione del Padiglione Vittorio Marchi tramite la patrimonializzazione della società Campus per un importo stimato in circa 400.000 euro; - Nel febbraio 2014 è stata costituita la società Fieremilia s.r.l., avente ad oggetto l'organizzazione e la gestione di eventi dimostrativi, informativi e divulgativi, di manifestazioni fieristiche e di esposizioni permanenti, il tutto finalizzato alla diffusione della conoscenza tecnica, scientifica, merceologica, in particolare per il settore agroalimentare ambientale ed industriale ed all'interscambio di beni e servizi. Attualmente socio unico è la Provincia di Reggio Emilia. Il capitale sociale da un valore iniziale di € 20.000 (ventimila) risulterà aumentato di un importo pari alle sottoscrizioni raccolte alla data del 30 giugno 2017, fino a € 20.000.000 (ventimilioni). L'aumento di capitale è offerto in sottoscrizione al socio, con la precisazione che in caso di mancato esercizio totale o parziale dei diritti di sottoscrizione da parte del socio e del suo diritto di prelazione sulle quote non sottoscritte, l'Organo amministrativo potrà offrire a terzi le quote rimaste non sottoscritte. L’obbligo di versamento contestuale alla relativa sottoscrizione potrà essere liberato anche mediante apporto di beni immobili posti in Provincia di Reggio Emilia o di partecipazioni a società di capitali di proprietà del conferente. Il Comune, previa adozione di ulteriore atto consiliare al fine di motivare la partecipazione nella società e la ricognizione dell’interesse generale e delle finalità istituzionali, intende aderire alla sottoscrizione di capitale sociale impiegando parte degli introiti da alienazione di beni immobili previsti nell’annualità 2015 per un importo stimato in euro 1.700.000; Ricapitalizzazione Consorzio ACT: con provvedimento di Giunta Comunale PG n.265/26172 del 28/12/2012 l’Amministrazione ha deliberato di procedere al conferimento del bene di proprietà comunale denominato “Torre B” posto all’interno del complesso “ I Petali del Giglio”, espunto dal piano delle dismissioni e valorizzazioni immobiliari per il 2012 , per un valore pari ad € 3.000.000,00 (valore posto a base d’asta nel 2010, asta deserta), all’Azienda Consorziale ACT, in quanto strumentale all’attività del consorzio e strategico dal punto di vista logistico. Nel percorso del conferimento, in ottemperanza alle disposizioni dell’art. 2343 ter del c.c., si è ritenuto di richiedere una nuova perizia all’Agenzia del territorio, in modo da rispettare il principio della terzietà essendo redatta da Ente estraneo al conferente. Il Consorzio, per il rispetto di questo principio, ha dichiarato che avrebbe ritenuto valida la valutazione. In data 8/1/2014 è stata redatta la perizia per un valore di € 2.834.000,00. Si è avviata, nel gennaio 2014, un’ulteriore procedura di vendita che non ha avuto esito positivo, conseguentemente è opportuno provvedere al conferimento del bene all’Azienda consorziale ACT al valore sopraindicato entro sei mesi dalla data di redazione della perizia. A seguito di ulteriori valutazioni si procederà a definire le modalità di sottoscrizione della differenza rispetto all’originario valore della ricapitalizzazione di € 3.000.000,00. - Qualità per le società/enti che gestiscono servizi pubblici Entro il 31/12/2014 è prevista: - la definizione della Carta dei servizi laddove non presente e monitoraggio di quella esistente; - la rilevazione della qualità dei servizi. La Carta dei Servizi: è un documento che contiene gli impegni programmatici che l’Ente assume relativamente alle performance/risultati rispetto ai servizi offerti. La Carta dei Servizi rappresenta una sorta di “patto” tra l’Ente ed i cittadini al fine di: - Migliorare la qualità delle prestazioni 50 - Tutelare i diritti dei cittadini (risposte adeguate al diritto di informazione, trasparenza, qualità e partecipazione) - Valutare la qualità dei servizi (standard e soddisfazione dell’utente) - Assicurare la partecipazione (istituzioni, cittadini, associazioni privato sociale) Gli standard di qualità e i relativi indicatori sono il punto centrale più innovativo e più impegnativo della Carta dei servizi. Gli standard della Carta dei servizi sono obiettivi dichiarati dall’ente e costituiscono forme di garanzia all’utente, un impegno da rispettare nei confronti dei cittadini sul tema del servizio. Di fondamentale importanza risultano anche i fattori di qualità ed i relativi indicatori: il fattore di qualità rappresenta una caratteristica del servizio collegata ai bisogni e alle aspettative degli utenti, mentre l’indicatore è un elemento che fornisce informazioni sintetiche in merito ad uno specifico fenomeno, ritenuto indicativo di efficienza. La rilevazione della qualità dei servizi: le indagini e somministrazione di questionari agli utenti permettono di giungere alla definizione del livello di soddisfazione dei servizi resi, con l’obiettivo di migliorare, ove necessario, la qualità dei servizi erogati alla cittadinanza, rilevando quindi il grado di soddisfazione dell’utenza relativamente ai servizi offerti (analisi di customer satisfaction). 51 52 Gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche Per quanto riguarda i nuovi investimenti si rimanda alla sezione operativa e all’allegata appendice riguardante il nuovo Programma degli investimenti 2014- 2016 dove è evidenziato il fabbisogno complessivo di nuovi investimenti e relative entrate previste di 33,7 milioni nel 2014, 18,3 milioni nel 2015 e 16,0 milioni nel 2016. Per quanto riguarda i riflessi sulla spesa corrente dei nuovi investimenti si evidenzia come si tratta principalmente di investimenti per manutenzioni straordinarie o ristrutturazioni che non comportano maggiori oneri gestionali. In ogni caso per i nuovi investimenti diversi da manutenzioni e/o ristrutturazioni, i maggiori oneri gestionali trovano copertura nel bilancio pluriennale grazie alle politiche di razionalizzazioni e riduzione complessiva della spesa corrente prevista per il prossimo triennio. Per quanto riguarda gli investimenti in corso di realizzazione in applicazione dei nuovi principi contabili sono stati reimputati, tramite il meccanismo del fondo pluriennale vincolato, nei bilanci 2014-2016 investimenti per circa 40 milioni relativi ad obbligazioni e progetti attivati negli anni precedenti, ma che verranno a scadenza nel triennio 2014-2016. Per esigenze di semplificazione espositiva di seguito si fornisce solo la situazione delle opere in corso di esecuzione relative ai progetti di lavori pubblici superiori a 100 mila euro non ancora conclusi(a questi si aggiungono i lavori di manutenzione straordinaria e gli altri investimenti diversi da lavori pubblici per ottenere i 40 milioni). Codice Interno Amministrazione Anno Bilancio Descrizione NC2006/0026 - 1 Parcheggio Reggia Ducale di Rivalta 2006 TOTALE 2006 PRU Compagnoni. 2° stralcio (contratti 2007_PG_A320 - 1 di quartiere) Intersezione a rotatoria tra la S.S.467, Via Fermi e Via Casello Veneri in Località Fogliano.(Piano Naz.le NC2006/0010 - 1 Sicurezza Stradale) 2007 2007 TOTALE 2007 PRU Compagnoni. 2° stralcio. Opere di 2007_PG_A320 - 4 demolizione H/TOR/280 - 1 Cimitero Rivalta. Ampliamento 2008 2008 I/671 - 1 Residenze per anziani in località Villa Ospizio Riparazione e miglioramento antisismico Scuola Media "A.Manzoni" e Elementare "A.Negri" 2009 TOTALE 2009 € 450.000,00 € 269.539,52 € 180.460,48 € 450.000,00 € 269.539,52 € 180.460,48 € 17.614.219,77 € 9.567.061,93 € 8.047.157,84 € 150.000,00 € 150.000,00 € 814,65 € 149.185,35 € 123.753,00 26.247,00 € 4.000.000,00 € 2.215.389,05 € 1.784.610,95 € 3.650.000,00 € 2.607.053,99 € 1.042.946,01 € 400.000,00 € 360.068,37 € 39.931,63 € 4.050.000,00 € 2.967.122,36 € 1.082.877,64 L/632 - 1 Intervento di riparazione e miglioramento sismico del complesso ex Stalloni 2010 € 100.000,00 L/729 - 1 Palazzo San Francesco. Restauro - 1° stralcio 2010 € 1.675.000,00 L/734 - 1 Pista ciclopedonale Massenzatico Progetto " Safe Home to School" 2010 € 200.000,00 53 Impegni residui al 31/12/2013 € 4.150.000,00 € 2.339.142,05 € 1.810.857,95 2009 TOTALE 2010 Liquidazioni al 31/12/2013 € 17.764.219,77 € 9.567.876,58 € 8.196.343,19 TOTALE 2008 H/CHI/270 - 2 Importo iniziale di progetto € 1.975.000,00 € 3.830,00 € 96.170,00 € 177.594,95 € 1.497.405,05 € 2.495,05 € 197.504,95 € 183.920,00 € 1.791.080,00 M/755 - 1 M/756 - 1 M/757 - 1 M/758 - 1 Scuola Primaria "Carducci". Interventi urgenti finalizzati alla messa in sicurezza Scuola Primaria "Zibordi". Interventi urgenti finalizzati alla messa in sicurezza Scuola Primaria "Matilde di Canossa". Interventi urgenti finalizzati alla messa in sicurezza Scuola Primaria"Elsa Morante". Interventi urgenti finalizzati alla messa in sicurezza 2011 € 130.000,00 € 0,00 € 130.000,00 2011 € 260.000,00 € 0,00 € 260.000,00 2011 € 130.000,00 € 0,00 € 130.000,00 2011 TOTALE 2011 L/742 - 3 Progetto integrato di sicurezza: Riqualificazione del "Parco Le Paulonie" e "Parco Santa Maria" - 3° stralcio 2012 M/777 - 1 Programma integrato di promozione di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione urbana - Recupero del V-VI stralcio del PRU CompagnoniFenulli. AZIONE A.3+B 2012 TOTALE 2012 Adeguamento antincendio Palazzo di AMP2002/0016 - 4 Giustizia € 150.000,00 € 0,00 € 150.000,00 € 670.000,00 € 0,00 € 670.000,00 € 100.000,00 € 31.771,10 € 68.228,90 € 3.670.493,22 € 595.611,55 € 3.074.881,67 € 3.770.493,22 € 627.382,65 € 3.143.110,57 2013 € 250.000,00 € 0,00 € 250.000,00 H/639 - 1 Ciclabili e riqualificazione Pratofontana 2013 € 300.000,00 € 0,00 € 300.000,00 H/CHI/442 - 5 Nuovo accesso carrabile dell’Azienda Sanitaria e riqualificazione dell’accesso storico PRU complesso S.Lazzaro 2013 € 180.000,00 € 90.000,00 € 90.000,00 H/TOR/029 - 1 Ampliamento Scuola Primaria San Prospero 2013 € 1.135.573,32 N/787 - 1 Centro culturale e biblioteca Casino dell'Orologio. 1° Stralcio 2013 € 170.000,00 € 2.516,80 € 167.483,20 O/796 - 1 Riqualificazione di via Rinaldi tra Roncocesi e Cavazzoli 2013 € 320.000,00 € 0,00 € 320.000,00 O/800 - 1 Nuovo Centro sociale a Pieve 2013 € 450.000,00 € 0,00 € 450.000,00 2013 € 1.058.305,80 € 138.946,94 € 919.358,86 2013 € 230.000,00 € 0,00 € 230.000,00 O/811 - 1 O/812 - 1 Sede Municipale. Miglioramento sismico e completamento recupero Frumentaria e Blocco Nord. 1° stralcio Programma Regionale di interventi per il miglioramento delle condizioni abitative € 68.954,78 € 1.066.618,54 O/814 - 1 Nuovo forno crematorio a Coviolo 2013 € 995.000,00 € 0,00 € 995.000,00 O/818 - 1 Cintura verde. Programma di rigenerazione paesaggistica dei Parchi fluviali Crostolo, Rodano e Modolena. 1° Stralcio. Lotto 1A Parco del Rodano (da via Parisoli a via Monti) 2013 € 184.806,80 € 88.984,06 € 95.822,74 O/818 - 2 Cintura verde. Programma di rigenerazione paesaggistica dei Parchi fluviali Crostolo, Rodano e Modolena. 1° Stralcio. Lotto 1B Parco del Rodano (da via Monti a via Martiri di Cervarolo) 2013 € 131.761,00 € 0,00 € 131.761,00 54 O/838 - 1 Progetto integrato della ciclovia 7 (Reggio Emilia - Codemondo) e della Greenway del torrente Modolena Lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza Scuola Primaria statale "D. Alighieri" Opere di urbanizzazione presso stazione Reggio Emilia AV Mediopadana O/839 - 1 Sistemazione aree esterne stazione Reggio Emilia AV Mediopadana 2013 € 200.000,00 € 16.823,80 € 183.176,20 O/847 - 1 Piano annuale Edilizia scolastica e Università eventi sismici maggio 2012. 2013 € 998.000,00 € 0,00 € 998.000,00 O/849 - 1 Pista ciclopedonale Masone-Bagno Ciclovia 1 3° stralcio. 1° Lotto € 0,00 € 200.000,00 O/855 - 1 Ciclovia Fogliano - dalla Chiesa a Via Montanara lungo Via Fermi € 0,00 € 135.500,00 O/819 - 1 O/835 - 1 2013 € 850.000,00 € 22.748,03 € 827.251,97 2013 € 120.000,00 € 0,00 € 120.000,00 2013 € 3.093.784,67 2013 € 200.000,00 2013 TOTALE 2013 € 135.500,00 € 11.002.731,59 Sintesi Anno Bilancio Importo iniziale di progetto Liquidazioni al 31/12/2013 Impegni residui al 31/12/2013 2006 € 450.000,00 € 269.539,52 € 180.460,48 2007 € 17.764.219,77 € 9.567.876,58 € 8.196.343,19 2008 € 4.150.000,00 € 2.339.142,05 € 1.810.857,95 2009 € 4.050.000,00 € 2.967.122,36 € 1.082.877,64 2010 € 1.975.000,00 € 183.920,00 € 1.791.080,00 2011 € 670.000,00 € 0,00 € 670.000,00 2012 € 3.770.493,22 € 627.382,65 € 3.143.110,57 2013 € 11.244.731,59 € 428.974,41 € 10.815.757,18 TOTALE € 44.074.444,58 € 16.383.957,57 € 27.690.487,01 55 € 0,00 € 3.093.784,67 € 428.974,41 € 10.573.757,18 56 I tributi e le tariffe dei servizi pubblici Nella situazione di incertezza normativa che ha purtroppo caratterizzato la fine del 2013 ed i primi mesi del 2014, e che ha visto il susseguirsi di norme non chiare o contraddittorie, le scelte del Comune hanno cercato di ridurre il più possibile o almeno di non appesantire troppo il carico fiscale dei cittadini. Purtroppo non si è potuto evitare l’introduzione del Tasi poiché la definitiva abolizione dell’Imu sull’abitazione principale e su altre importanti categorie come i beni merce delle imprese di costruzione, avrebbe reso impossibile la quadratura del bilancio. Si è però deciso di applicare il nuovo tributo solamente alle fattispecie non colpite da Imu, in modo da evitare un carico eccessivo su ogni cespite, e di mantenere le aliquote e le agevolazioni previste in relazione all’IMU nel 2013. Si è inoltre prevista un’ulteriore agevolazione a beneficio dei proprietari di terreni agricoli. L’indebitamento del Comune di Reggio Emilia Gli oneri finanziari legati al debito risultano sostenibili anche alla luce delle strategie di riduzione dell’indebitamento e di contenimento degli oneri finanziari messe in atto negli ultimi anni: il debito residuo, pari al 31/12/2013 a 108,36 milioni di Euro, si è ridotto sensibilmente negli ultimi anni (- 40% rispetto al 2005), in considerazione del contenimento del nuovo debito e di operazioni di estinzione anticipata delle posizioni più onerose (31 mln di € circa dal 2007 al 2012). La sostenibilità degli oneri finanziari sul bilancio del Comune è testimoniata dal notevole margine tra il limite previsto dall’art. 204 del TUEL per poter contrarre nuovo debito, interessi passivi / entrate correnti inferiore all’8%, e il dato iniziale 2014 del Comune di Reggio, pari a 2,08%. Proseguendo nell’obbiettivo di contenimento degli oneri finanziari l’amministrazione non ha previsto, nel periodo di mandato interessato dal presente bilancio pluriennale, nuovo indebitamento, mentre si rimborseranno circa 11 milioni annui per quota capitale ordinaria. Per una analisi più approfondita si rimanda alla parte corrispondente della Sezione Operativa. 57 58 La disponibilità e la gestione delle risorse umane L’impegno che l’amministrazione ha assunto è di cercare di mantenere lo stesso livello di efficienza e di qualità, rivedendo laddove possibile l’organizzazione interna, escludendo una riduzione dei servizi, ed adottando le scelte in un’ottica di sistema “città” che includa non solo le parti sociali, ma tutti gli attori (partecipate ecc.). In particolare si stanno facendo i conti con una importante e condizionante contrazione delle risorse, con vincoli legati alla capacità di spesa per il rispetto del patto di stabilità ed, infine, con un complesso ed articolato sistema normativo che ha escluso ogni possibile autonomia nelle scelte strategiche di gestione delle risorse umane del Comune di Reggio Emilia. Lo sforzo che l’amministrazione si è imposta, quindi, è quello di cercare di mantenere lo stesso livello di efficienza e di qualità, rivedendo l’organizzazione interna ed escludendo una riduzione dei servizi. 59 60 61 Certamente il quadro normativo ha condizionato le politiche assuntive e con esse compromesso la costruzione di politiche di sviluppo, ma per questa ragione diventa importante riflettere su quali strategie di crescita e su quali competenze destinare le risorse limitate . Le politiche del personale degli ultimi anni sono state incentrate sulla flessibilità dell’ organizzazione. Avere organizzazioni flessibili tuttavia non significa avere amministrazioni “povere” di personale, ma avere organici “ricchi” di figure professionali (competenze) rispetto ai bisogni ed ai programmi. Il processo di stabilizzazione degli organici, pertanto, è un elemento fondamentale per gestire limitate politiche di sviluppo del personale finalizzate al mantenimento della qualità e quantità dei servizi: la precarietà ed il turn over non consentono piani di crescita compatibili con la richiesta di qualità ed efficacia dell’agire amministrativo. La certezza dell’impiego non è un valore solo per le singole persone, ma lo è anche per le organizzazioni e per i piani di investimento e di sviluppo che vedono le risorse umane come attore principale. Il percorso di stabilizzazione avviato negli anni 2007/2009 si basava su due riflessioni principali: - il superamento delle forme di lavoro a tempo determinato per quelle esigenze che hanno natura continuativa; - il superamento graduale delle forme di lavoro di collaborazione coordinata e continuativa per le esigenze di tipo quantitativo. Questo ha consentito di dare stabilità agli organici assorbendo personale già formato e portatore, spesso, di competenze esclusive. Le scelte di sviluppo sono state intese non tanto in termini numerici, ma in termini di consolidamento delle competenze. Il piano occupazionale 2014/2016 si inserisce in continuità con le indicazioni programmatiche degli anni precedenti di mantenimento dei servizi e riqualificazione della spesa di personale da un lato e governo e riduzione del costi dall’altro. L’elemento di novità rispetto ai programmi assunzionali è introdotto dal DL 101 del 2013 che prevede la possibilità per gli enti con i “conti a posto” di chiudere, nel corso del quadriennio 2013/2016 il processo di stabilizzazioni avviato con la finanziaria 2007 e bruscamente interrotto dalla manovra finanziaria 2010. La novità assoluta è l’introduzione, in via transitoria, di forme di reclutamento “speciale” per alcune categorie di lavoratori precari. In sostanza il provvedimento normativo cerca di portare a sintesi le legittime istanze del personale precario di avere stabilità e delle amministrazioni pubbliche di inserire stabilmente negli organici personale giovane e già formato. Un investimento per il futuro delle risorse umane soprattutto per quelle attività e quei servizi che sono direttamente presidiati dall’amministrazione. Il programma di stabilizzazioni si deve tuttavia inserire nelle linee già tracciate: gli obblighi normativi di riduzione delle spese di personale si devono accompagnare, ancora una volta, all’esigenza di una riqualificazione della spesa stessa. Tale riqualificazione si attua anche attraverso il passaggio da forme flessibili a forme stabili di lavoro, soprattutto per il presidio delle attività che potrebbero essere definite di “core” o irrinunciabili dell’Amministrazione, all’assorbimento di competenze spesso indispensabili per il governo delle politiche dell’ente. 62 SEZIONE OPERATIVA: PARTE PRIMA 63 64 I programmi dell’ente: obiettivi e azioni Per questo primo anno di stesura del DUP è stata mantenuta la medesima impostazione della RPP per Programmi, avendo cura di raccordare gli Obiettivi strategici e i Programmi dell’Amministrazione con Missioni e Programmi previsti dal D.Lgs. 118/2011. Le Missioni previste dal decreto sono le seguenti: MISSIONE 1 - Servizi istituzionali, generali e di gestione MISSIONE 3 - Ordine pubblico e sicurezza MISSIONE 4 - Istruzione e diritto allo studio MISSIONE 5 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali MISSIONE 6 - Politiche giovanili, sport e tempo libero MISSIONE 7 - Turismo MISSIONE 8 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa MISSIONE 9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità MISSIONE 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia MISSIONE 14 – Sviluppo economico e competitività MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche MISSIONE 19 - Relazioni internazionali MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti MISSIONE 50 - Debito pubblico MISSIONE 60 - Anticipazioni finanziarie MISSIONE 99 - Servizi per conto di terzi 65 MISSIONI E PROGRAMMI DEL DECRETO E RACCORDO CON I PROGRAMMI DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA MISSIONI/PROGRAMMI PROGRAMMA 1: vivere una vita serena 1 RAFFORZARE LA DOMICILIARITA‘ 2 TUTELARE LE FRAGILITA' 3 CONSOLIDARE IL GRADO DI INTEGRAZIONE DELLA COMUNITA' MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Interventi per l’infanzia e per i minori Interventi per la disabilità Interventi per gli anziani Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale Interventi per le famiglie Interventi per il diritto alla casa Cooperazione e associazionismo MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Cooperazione e associazionismo MISSIONE 8 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare MISSIONE 3 ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA Sistema integrato di sicurezza urbana Polizia locale e amministrativa MISSIONI/PROGRAMMI PROGRAMMA 2: avere una buona cultura e una buona educazione 4 CONSOLIDARE UN SISTEMA CULTURALE COMPLETO, DI ALTO LIVELLO E ATTRATTIVO DI NUOVE PRESENZE 5 MANTENERE LA DIFFUSIONE DELLA PRATICA SPORTIVA 6 MANTENERE L'ATTUALE LIVELLO DI EDUCAZIONE NELL'ETA' PRESCOLARE E SCOLARE MISSIONE 5 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E ATTIVITÀ CULTURALI Valorizzazione dei beni di interesse storico Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale MISSIONE 6 POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO Sport e tempo libero MISSIONE 4 ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO Istruzione prescolastica Altri ordini di istruzione Istruzione universitaria Istruzione tecnica superiore Servizi ausiliari all’istruzione Diritto allo studio MISSIONE 6 - POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO Giovani MISSIONE 12 – DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Interventi per l’infanzia e per i minori e per asili nido 66 PROGRAMMA 3: avere un lavoro MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVO Industria, PMI e artigianato Ricerca e innovazione Reti e altri servizi di pubblica utilità 8 RENDERE IL TERRITORIO MAGGIORMENTE ATTRATTIVO DI TALENTI CREATIVI E INVESTIMENTI MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO COMPETITIVO Ricerca e innovazione E 9 MIGLIORARE LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO VALORIZZANDO LE ECCELLENZE MISSIONE 7 TURISMO Sviluppo e valorizzazione del turismo MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro Formazione professionale Sostegno all'occupazione PROGRAMMA 4: vivere una città che guarda la futuro 10 SVILUPPARE LA RIGENERAZIONE URBANA E DEL PAESAGGIO MISSIONI/PROGRAMMI MISSIONI/PROGRAMMI 7 INVESTIRE SULL'AREA NORD COME RISORSA TERRITORIALE AL SERVIZIO DELLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE MISSIONE 9 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione MISSIONE 8 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA Urbanistica e assetto del territorio 67 PROGRAMMA 5: vivere in un ambiente sano e funzionale MISSIONI/PROGRAMMI 11 MIGLIORARE LA CURA DELLA CITTA' MISSIONE 9 SVILUPPO SOSTENIBILE TUTELA DEL TERRITORIO DELL'AMBIENTE Difesa del suolo Tutela, valorizzazione e recupero ambientale (cave) Tutela del verde e arredo urbano E E 12 INCREMENTARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI MISSIONE 9 SVILUPPO SOSTENIBILE TUTELA DEL TERRITORIO DELL'AMBIENTE Rifiuti 13 AUMENTARE L'EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI E MIGLIORARE LA QUALITA' DELL'ARIA E E MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Ufficio tecnico MISSIONE 9 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE Servizio idrico integrato Tutela e valorizzazione delle risorse idriche Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento MISSIONE 17 ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE Fonti energetiche PROGRAMMA 6: spostarsi meglio e bene MISSIONI/PROGRAMMI 14 MIGLIORARE LA FLUDIFICAZIONE DEL TRAFFICO MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ Viabilità e infrastrutture stradali 15 SVILUPPARE IL TRASPORTO PUBBLICO MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ Trasporto ferroviario Trasporto pubblico locale 68 16 INCREMENTARE LA SICUREZZA, LA QUALITA' URBANA E LA SOSTENIBILITA' DELLA MOBILITA' MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ Altre modalità di trasporto PROGRAMMA 7: avere una pubblica amministrazione efficace, efficiente e trasparente 17 CONTENERE LA SPESA DI PERSONALE E LE DINAMICHE OCCUPAZIONALI 19 AVVICINARE L’AMMINISTRAZIONE ALLE IMPRESE E AL CITTADINO MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Risorse umane MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Elezioni e consultazioni popolare – anagrafe e stato civile Statistica e sistemi informativi Altri servizi generali MISSIONI/PROGRAMMI MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Risorse umane 18 MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL LAVORO E LA CHIAREZZA ORGANIZZATIVA MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Servizio necroscopico e cimiteriale MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’ Commercio – reti distributive – tutela dei consumatori 69 PROGRAMMA 7: avere una pubblica amministrazione efficace, efficiente e trasparente 21 MIGLIORARE LA CAPACITA’ DI ATTRAZIONE DELLE RISORSE 20 SPENDERE MEGLIO MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Statistica e sistemi informativi Altri servizi generali MISSIONE 20 FONDI E ACCANTONAMENTI Fondo di riserva Fondo svalutazione crediti Altri Fondi 23 POLITICHE ISTITUZIONALI DI SUPPORTO MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Organi istituzionali Segreteria generale MISSIONE 19 RELAZIONI INTERNAZIONALI Relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo MISSIONE 50 DEBITO PUBBLICO Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari MISSIONE 60 ANTICIPAZIONI FINANZIARIE Restituzione anticipazioni di tesoreria MISSIONE 99 SERVIZI PER CONTO TERZI Servizi per conto terzi – Partite di giro 24 ACCRESCERE IL SENSO DI RESPONSABILITA’ CIVICA E PROTAGONISMO DEI CITTADINI MISSIONI/ PROGRAMMI MISSIONI/PROGRAMMI MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato 22 COMUNICARE LE OPPORTUNITA’ IN TERMINI DI OBIETTIVI DELL’AMMINISTRAZIONE E DI PROFILO DI CITTADINANZA MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Cooperazione e associazionismo 70 PROGRAMMA 1: VIVERE UNA VITA SERENA AZIONI 1 RAFFORZARE DOMICILIARITA‘ LA 2 TUTELARE LE FRAGILITA' 1.1 SERVIZI PER LA DOMICILIARITA‘ 2.1 GOVERNANCE DELLE POLITICHE SOCIALI 1.2 SERVIZI PER LA RESIDENZIALITA‘ 2.2 ACCESSO AI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI 1.3 CONTRASTO ALLA MARGINALITA' ED ESCLUSIONE SOCIALE 2.3 PREVENZIONE DEL DISAGIO SOCIALE 3 CONSOLIDARE IL GRADO DI INTEGRAZIONE DELLA COMUNITA' 3.1 GOVERNANCE DELLE POLITICHE PER LA COESIONE SOCIALE 3.2 PATTI PER LA CONVIVENZA 3.3 PRESIDIO DEL TERRITORIO 2.4 EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE MISSIONI/PROGRAMMI 1 RAFFORZARE DOMICILIARITA‘ LA MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Interventi per l’infanzia e per i minori Interventi per la disabilità Interventi per gli anziani Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale 2 TUTELARE LE FRAGILITA' MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale Interventi per le famiglie Interventi per il diritto alla casa Cooperazione e associazionismo MISSIONE 8 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare 71 3 CONSOLIDARE IL GRADO DI INTEGRAZIONE DELLA COMUNITA' MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Cooperazione e associazionismo MISSIONE 3 ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA Sistema integrato di sicurezza urbana Polizia locale e amministrativa PROGRAMMA 1: VIVERE UNA VITA SERENA Mantenere a 7 giorni i tempi di attesa per l'attivazione del servizio di assistenza domiciliare anziani in almeno il 50% delle situazioni Mantenere a 0 la lista di attesa per i servizi territoriali anziani INDICATORI Consolidare il numero di anziani intercettati dai progetti dei tavoli di quartiere rispetto al 2013 (valore 2013: 2.100) Mantenere la spesa per assegni di cura anziani e disabili ad un livello non inferiore a 1.300.000,00 euro Mantenere una % di occupazione dei Centri Diurni non inferiore all’80% Consolidare il numero di progetti educativi alternativi alla comunità a livello 2013 (valore 2013: 45) Consolidare l’offerta per l’accoglienza in emergenza a livello 2013 (valore 2013: 162) Mantenere il tempo di attesa per la presa in carico a massimo 20 giorni dal colloquio sportello sociale Favorire una maggior connessione dello Sportello Assistenti Familiari nella rete dei servizi (consolidare al 50% l’incrocio domanda/offerta) Mantenere le funzioni dei servizi di prossimità relative alle situazioni cogestite con CPS-CEIS- Papa Giovanni a livello 2013 (valore 2013: 134) Aumentare del 5,5% l'offerta di alloggi di ERS (edilizia residenziale pubblica e convenzionata) rispetto al 2013 (valore 2013: 3.028) Raggiungere la percentuale del 93,5% di alloggi di edilizia residenziale pubblica effettivamente occupati sul totale degli alloggi (valore complessivo: 2.500) 72 Mantenere la percentuale di percorsi di mediazione con presa in carico con esito positivo a livello 2013 (valore 2013: 63%) Mantenere la percentuale di stranieri che risiedono a Reggio da almeno 5 anni a livello 2013 (valore 2013: 55,0%) Mantenere la percentuale di iscritti stranieri alla Camera di Commercio a livello 2013 (valore 2013: 13,1%) Mantenere la percentuale di iscritti stranieri nelle scuole 0-6 anni a livello 2013 (valore 2013: 19,1%) Aumentare del 10% il numero degli studenti coinvolti nei progetti di Mondinsieme a livello 2013 (valore 2013: 700) Mantenere il numero di persone iscritte ai corsi di lingua italiana promossi dal Comune tramite la Rete “Diritto di Parola” a livello 2013 (valore 2013: 3.000) PROGRAMMA 1 VIVERE UNA VITA SERENA Rafforzare la dimensione di comunità: questo vuol dire per noi vivere una vita serena. Una comunità forte consente alle persone di non sentirsi sole e avere desiderio di stare con gli altri, ma anche di sapere che, se si è in condizione di bisogno, c’è qualcuno che può prendersi cura di noi, così come noi ci prenderemo cura di qualcuno il giorno in cui ne avrà bisogno. La comunità è, dunque, una grande famiglia il cui totale è superiore alla somma degli individui che ne fanno parte perché solo nella dimensione della comunità è possibile che le risorse si moltiplichino e consentano di occuparsi in primo luogo di coloro che sono più fragili. Resta prioritario continuare a investire in un sistema di welfare e protezione sociale già oggi fortemente sviluppato e in grado di prendersi cura, sostenere e proteggere le persone più fragili e bisognose anche valorizzandone le capacità e potenzialità. Per questa ragione molti soggetti, pubblici, privati e no profit, collaborano a questo sistema e ne garantiscono il quotidiano funzionamento. Rispondere alle complesse e crescenti esigenze non è facile e soprattutto non è possibile quando le risorse economiche scarseggiano: per questo abbiamo scelto di occuparci principalmente di tre grandi obiettivi. In primo luogo ci pare fondamentale garantire l’autosufficienza e la permanenza degli anziani e dei disabili al proprio domicilio il più a lungo possibile, anche attraverso il sostegno e l’aiuto alla famiglia nella cura dei propri cari. In secondo luogo abbiamo il compito di tutelare altre forme di fragilità come quelle delle famiglie con minori a rischio, le donne che subiscono violenza, i carcerati e gli ex carcerati, coloro che sono a rischio di devianze e la popolazione nomade che, pur conservando le proprie tradizioni e abitudini, deve essere integrata al meglio nella nostra comunità. In terzo luogo vivere una vita serena significa anche vivere bene insieme agli altri, in una comunità integrata che valorizza le diversità, il multiculturalismo, la conoscenza e l’incontro tra le diverse culture nel rispetto reciproco e nell’osservanza delle regole e dei valori condivisi, una comunità in cui è possibile instaurare relazioni di convivenza civili, pacifiche e rispettose. Le politiche per l’integrazione e la coesione sociale sono fondamentali per l’equilibrio e la tenuta della comunità: Reggio Emilia vuole essere una città multiculturale con al centro un progetto di società diversificata e complessa, dinamica e flessibile, capace di progredire tenendo sotto controllo le forme di razzismo e di discriminazione. È poi fondamentale per la serenità delle persone il tema strategico della sicurezza: vivere una vita serena significa anche poter vivere la città e il territorio in modo sicuro e protetto, frequentare spazi e luoghi presidiati e vigilati dalle forze dell’ordine, ma anche da un controllo sociale diffuso che è quello che più e meglio emargina coloro che delinquono e non rispettano le regole. Un città vivibile è una città necessariamente sicura: per questo abbiamo investito molto in tema di sicurezza urbana e sociale, per consegnare ai cittadini una città in cui sentirsi più tutelati e salvaguardati. 73 PROGRAMMA 1 VIVERE UNA VITA SERENA Obiettivo 1 RAFFORZARE LA DOMICILIARITÀ Mantenere a 7 giorni i tempi di attesa per l'attivazione del servizio di assistenza domiciliare anziani in almeno il 50% delle situazioni Mantenere a 0 la lista di attesa per i servizi territoriali anziani Indicatori Target 2014 Consolidare il numero di anziani intercettati dai progetti dei tavoli di quartiere rispetto al 2013 (valore 2013: 2.100) Mantenere la spesa per assegni di cura anziani e disabili ad un livello non inferiore a 1.300.000,00 euro Mantenere una % di occupazione dei Centri Diurni non inferiore all’80% Consolidare il numero di progetti educativi alternativi alla comunità a livello 2013 (valore 2013: 45) Consolidare l’offerta per l’accoglienza in emergenza a livello 2013 (valore 2013: 162) AZIONI E RISORSE 2014 Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese Correnti Spese Investimenti 1.1 Servizi per la domiciliarità 408.000,00 1.407.520,00 6.896,53 1.2 Servizi per la residenzialità 107.968,00 1.914.000,00 812.325,26 1.3 Contrasto alla marginalità ed esclusione sociale 277.926,00 1.000.111,06 793.894,00 4.321.631,06 TOTALE 74 819.221,79 DESCRIZIONE OBIETTIVO Il lavoro per la domiciliarità da tempo rappresenta il mandato principale dei servizi e si traduce concretamente nelle prassi di lavoro e negli interventi messi in campo in relazione al contesto sociale in cui i servizi stessi si trovano ad operare. Da tempo ormai, la pratica di lavoro di comunità costituisce la prospettiva nella quale collocare azioni, strumenti e risorse che favoriscano la domiciliarità intesa come sostegno ai percorsi di vita nei propri contesti, favorendo l’autonomia delle persone e le loro responsabilità nel prendersi cura. Si tratta sia di curare le reti famigliari per aumentare le capacità genitoriali, sia di sostenere l’accudimento a domicilio di anziani e disabili. Più in generale ancora, i servizi si trovano oggi a declinare concretamente la domiciliarità anche in una funzione volta alla costruzione (o ri-costruzione) di legami sociali e di reti in cui cittadini e risorse del privato sociale possano insieme riprogettare servizi di welfare. In questa azione si collocano dunque anche tutte le progettazioni avviate nella direzione dello sviluppo di comunità e potenziate dal percorso Patto per il Welfare e dal nuovo percorso di costruzione del Piano sociale di zona, contesto imprescindibile in cui collocare l’azione dei servizi sociali. Il lavoro di territorio con i diversi progetti di comunità, i tavoli di quartiere - che oggi sono attivi sugli ambiti anziani, minori e disabili - rappresentano strumenti di lavoro e di innovazione dei servizi, in quanto in grado di offrire progettualità su fasce di popolazione a rischio di disagio nei loro contesti di vita e con l’apporto delle diverse risorse formali ed informali che il territorio esprime, rinsaldando dunque la corresponsabilità della comunità locale. Anche per il 2014, obiettivo prioritario delle azioni sarà quello di sviluppare questo ambito di lavoro in una logica di sistema all’interno del quale collocare con maggiore coordinamento le diverse iniziative che il Comune in questi anni ha promosso e sostenuto nel territorio. E’ in questo mix di servizi più consistenti (assistenza domiciliare, centri diurni, comunità…) e più leggeri (iniziative di gruppo, progettualità diverse nella comunità ecc.), di partenariato con i diversi soggetti formali ed informali presenti nel territorio, di riprogettazione dei servizi con l’apporto dei cittadini, di maggiore vicinanza ed ascolto dei problemi dei territori, che si costruiscono le condizioni per favorire la domiciliarità, in un contesto sociale ed economico che oggi richiede queste riformulazioni e anche per poter generare nuove risorse. Il tema delle risorse finanziarie a disposizione è certamente di rilevanza assoluta: il progressivo calo (talvolta azzeramento) di Fondi Statali e Regionali e, d’altra parte, le trasformazioni sociali in atto collegabili all’aumento costante delle domande di aiuto sia in termini quantitativi che di complessità, rischia di minare profondamente l’assetto locale dei servizi e comporta la necessità di azioni che aiutino a tenere i livelli sinora garantiti ma al contempo amplino la rete dei soggetti oggi in campo, favorendo maggiori spazi di integrazione e co-progettazione. Nel corso del 2012 hanno dispiegato i propri effetti alcune scelte di razionalizzazione e contenimento delle spese effettuate contestualmente a processi di innovazione dei servizi; il 2014 si presenta con un impatto incerto per cui le azioni ipotizzate tendono prevalentemente al consolidamento/ mantenimento dei servizi, senza escludere, in corso d’anno, la necessità di procedere ad ulteriori contenimenti rispetto al 2013. 75 AZIONI 1.1 – SERVIZI PER LA DOMICILIARITÀ (anziani, disabili, minori) Servizi per la domiciliarità rivolta ad anziani: compatibilmente con le risorse che verranno stanziate in corrispondenza del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, le azioni che si metteranno in campo mireranno a mantenere e consolidare gli standard di servizio sui quali ci si è attestati nell’anno 2013 e precisamente: - assenza di lista di attesa per l’accesso ai servizi territoriali; - erogazione del servizio di assistenza domiciliare entro 7 giorni dalla data di domanda del cittadino in almeno il 50% delle situazioni; - utilizzo effettivo dei centri diurni da parte degli anziani non inferiore all’80%; - livello di spesa per l’erogazione di assegni di cura. Verrà inoltre confermata nel suo dimensionamento attuale l’offerta per l’accoglienza residenziale temporanea, di supporto alla domiciliarità, offrendo alle famiglie che si prendono cura di anziani periodi di “sollievo”. Verrà, inoltre, proposta un’offerta di sollievo programmato dedicata alle famiglie che accudiscono un congiunto affetto da demenza senile con disturbi del comportamento. Per connettere più opportunamente la filiera dei servizi che interagiscono sulla tenuta domiciliare (Sportello Badanti, Punto Unico di Accesso alle Cure Domiciliari), continuerà ad essere garantita l’integrazione di operatori dell’ASP RETE con le 5 équipe dei Poli Territoriali e la funzione di tutoring alle famiglie che accudiscono al domicilio anziani in condizioni di non autosufficienza, in particolare nel momento delle dimissioni ospedaliere protette e rivalutando le situazioni di anziani in lista di attesa per l’ingresso in casa residenza a tempo indeterminato. La programmazione riferita ai tavoli di quartiere prevede l’incremento delle diverse progettualità al fine di consolidare il numero dei destinatari delle diverse iniziative (nel 2013 gli anziani coinvolti nei tavoli di quartiere sono stati circa 2.100). Inoltre è in atto una generale ricomposizione dei molteplici interventi del Comune che rientrano nell’area dei progetti di territorio per potenziare complessivamente questo ambito di lavoro, coordinandone meglio finalità e attività. A fine 2013 è iniziato il lavoro di territorio che accompagnerà l’avvio nel 2014 dei 20 minialloggi per anziani ubicati in Via Emilia Ospizio: attraverso il coinvolgimento attivo dei tavoli di quartiere e dei diversi operatori implicati nei servizi si lavorerà affinché la popolazione ultrasessantacinquenne venga sensibilizzata ed accompagnata a compiere scelte in ordine alla propria vecchiaia, in situazioni abitative maggiormente protette e che possano consentire il mantenimento a domicilio il più a lungo possibile. Nel corso del 2014 verrà monitorata la realizzazione dei progetti dei gruppi di lavoro ( dimissioni difficili e anziani e territori) avviati sperimentalmente in relazione al prossimo Piano di Zona, e attivati sulle dimissioni difficili e su alcune progettazioni di territorio. Servizi per la domiciliarità rivolta a disabili: anche per i servizi a favore dei disabili verranno garantiti gli attuali standard di servizio in riferimento alle giornate di apertura dei centri diurni, alle ore di assistenza domiciliare, ai ricoveri di sollievo e agli assegni di cura. Nel 2013 è entrato a pieno regime il nuovo servizio per la realizzazione di un innovativo servizio in ambito sociooccupazionale, frutto di una co-progettazione con la Coop.va l’Ovile che ha consentito – fra l’altro - di definire nuovi progetti per le persone inserite in cooperative sociali che hanno esaurito la loro attività e di rilanciare nuovi ambiti progettuali. La convenzione vede anche un consistente investimento da parte della Cooperativa stessa. Si prevede un ulteriore sviluppo dell’attività, nella direzione sia di mettere in campo nuove progettualità a favore di giovani in uscita dal mondo della scuola che di prevedere opportunità di inclusione sociale (socializzazione e integrazione). Strettamente connessi con i lavori del gruppo “Giovani ed Inclusione Sociale” – avviato, fra gli altri, sperimentalmente nell’ambito della programmazione sociosanitaria - saranno attivati 2 progetti innovativi (Progetti di socializzazione e Progetti per l’autismo), che hanno l’obiettivo di fornire opportunità inedite a bisogni che oggi non possono (né devono) trovare risposte nell’attuale sistema dei servizi. 76 Nel 2013 è giunto a compimento il percorso di costituzione della Fondazione Durante e Dopo di Noi: è stato raccolto dalle famiglie il capitale di dotazione iniziale, è stata redatta una bozza di statuto sociale, si sono avviate concrete sperimentazioni di possibili oggetti sociali. In particolare, sono stati avviati percorsi dedicati al potenziamento delle autonomie possibili per gruppi di persone disabili, ospitate in week end presso il Centro Diurno Odoardina, e con la grande collaborazione e co-finanziamento del Parco del Gigante, presso diverse strutture dell’Appennino. I progetti sono stati messi a punto da un gruppo di lavoro che ha visto la partecipazione attiva di alcune famiglie. Nel corso del 2014, compatibilmente con le risorse in campo, proseguiranno le iniziative programmate, allargandosi anche a persone in carico ai servizi di salute mentale del Distretto di Reggio Emilia. E’ stato avviato un lavoro di rivisitazione, che continuerà nel 2014, degli interventi che afferiscono all’ambito del tempo libero, così come si stanno mettendo a punto innovative progettualità per giovani disabili con problematiche psichiatriche e per persone per le quali mobilitare il territorio nel fornire progetti che tengano in massima considerazione le esigenze di socializzazione e inclusione sociale. Servizi per la domiciliarità minori: nel 2014 si consoliderà l’uscita dalla sperimentazione dei progetti innovativi avviati, in particolare quelli riferiti al potenziamento delle risposte alternative alla comunità educativa e ai nuovi servizi di semiresidenza. I 55 progetti educativi intensivi e di semiresidenza hanno fatto da supporto alle situazioni a rischio di allontanamento dalla famiglia. Il lavoro educativo ha consentito: di aumentare le competenze genitoriali e contemporaneamente di ridurre il disagio del minore; di intervenire nei contesti di vita dei minori, in primis la famiglia, laddove si ravvisano possibilità evolutive positive per le dinamiche familiari; di evitare che la comunità risulti l’unica risposta alle situazioni complesse di difficoltà genitoriale. Continua ad essere sollecitato il coinvolgimento delle risorse presenti sul territorio, da quelle più informali a quelle più strutturate, al fine di generare disponibilità di aiuto su problemi specifici e più quotidiani e con l’intento di prevenire l’aggravarsi del disagio e di sostenere l’autonomia delle famiglie. Nel 2014 si conferma l’opportunità di realizzare progetti di semiresidenza in comunità educativa, finalizzati a fornire supporto educativo intensivo ma non allontanando il minore dal proprio contesto di riferimento. Si prefigura quindi un’ulteriore articolazione del sistema di offerta in questo ambito che tenta di affrontare le differenti esigenze di tutela e protezione dei minori a rischio. Nella stessa direzione di implementazione del supporto alle famiglie naturali continuerà il lavoro del gruppo affido, che ha incluso nei corsi informativi rivolti alle famiglie affidatarie un approfondimento che valorizza maggiormente l’affido sostegno. Proseguiranno le azioni nei territori volte a una maggiore connessione con scuole e realtà informali finalizzate a migliorare le sinergie e le strategie nel supporto alle famiglie. Verranno mantenuti gli interventi erogati con FRNA in via sperimentale che, attraverso assegni di cura e interventi educativi domiciliari rivolti a famiglie con minori con disabilità gravi e con complessità familiari, integrano i supporti finalizzati alla domiciliarità dei minori. Continuerà la gestione, in via sperimentale, di alcuni progetti alternativi alla comunità rivolti ai Minori Stranieri Non Accompagnati. Il gruppo di lavoro attivato nell’ambito del processo di costruzione del Piano Sociale di Zona ha elaborato alcune progettualità incentrate sulla costruzione di reti fra famiglie che verranno avviate nel 2014. Nel corso del 2014 verrà realizzato il progetto P.I.P.P.I – Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione – promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero per le Politiche Sociali, realizzato in alcune città italiane, e che ha come obiettivo quello di sperimentare un innovativo programma di intervento multidisciplinare integrato a favore di nuclei famigliari con figli di età fino a 16 anni, a grave rischio di allontanamento. Il programma, governato dal Comune, vedrà la partecipazione di diverse agenzie del territorio implicate nelle politiche e nei servizi rivolti ai minori. Gli esiti del lavoro saranno utilizzati per fornire indicazioni, a livello nazionale, su nuove metodologie di lavoro in questo ambito. 77 1.2 – SERVIZI PER LA RESIDENZIALITÀ (anziani, disabili, minori) Servizi per la residenzialità anziani: il fabbisogno di posti di struttura residenziale protetta è tema assai complesso e che, nonostante il massiccio investimento effettuato (quasi il 65% di utilizzo del Fondo Regionale per la non autosufficienza anziani, pari a 666 posti distrettuali), vede il permanere di significative liste di attesa per l’accesso, in virtù di una complessiva crescita della domanda di residenzialità per una popolazione in continuo aumento (soprattutto i grandi anziani). Per l’anno 2014, in relazione all’effettivo stanziamento del FRNA – non ancora noto - verrà confermata almeno l’attuale dotazione complessiva. Servizi per la residenzialità disabili: anche per i servizi residenziali per disabili la tendenza – dettata dalla compatibilità economica offerta del FRNA - è quella di confermare l’attuale dotazione. Il 2013 ha visto l’avvio di alcune analisi progettuali circa la praticabilità di nuove forme di residenzialità leggera per persone disabili con discreti livelli di autonomia: la possibilità di sviluppare le necessarie relazioni con i contesti comunitari locali è lo snodo su cui andare ad operare. Servizi per la residenzialità minori: l’inserimento di minori in comunità educative rappresenta per i servizi la scelta estrema per la tutela del minore o la necessità di assolvere a decisioni della Magistratura. Già a partire dall’anno in corso – come riferito al paragrafo “servizi domiciliari per minori” – si è dato avvio alla sperimentazione di forme di sostegno alternative alla comunità: gli interventi educativi intensivi nascono dall’ipotesi che in alcune situazioni, la comunità educativa sia un servizio non congruente, eccessivamente protettivo, che attiva e talvolta mantiene logiche e dinamiche di separazione, che non facilita il riavvicinamento con le famiglie di origine e il cui onere economico potrebbe essere diversamente utilizzato. Quest’ambito pertanto non rappresenta un investimento progettuale specifico per i servizi e verrà gestito prevalentemente in relazione all’obbligatorietà disposta dalla Magistratura. Per quanto riguarda il progetto “Tutore volontario”, sono stati formalizzati 6 abbinamenti con minori in tutela al Comune di Reggio Emilia (di cui 2 sono minori stranieri non accompagnati). Il giudice tutelare del tribunale di Reggio Emilia ha accolto le istanze presentate e ha fissato nel mese di febbraio 2014 l’udienza per il giuramento. 1.3 - CONTRASTO ALLA MARGINALITÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE La rete di accoglienza che strutturata per l’inverno 2013/2014 (dicembre–marzo) ha visto un sistema ancora più articolato rispetto al passato che, non solo amplia le possibilità di ospitalità per i senzatetto presenti nella nostra città, ma realizza - a partire dalla condivisione degli orientamenti di fondo - una rete di risorse estremamente coordinate tra possibilità e competenze messe in campo dai servizi pubblici e risorse/competenze messe in campo dal privato sociale impegnato su fronte della marginalità e dai cittadini. Si sono allestiti 13 posti letto per l’accoglienza invernale di uomini e donne con problematiche correlate all’uso di alcol e/o sostanze all’interno delle comunità terapeutiche per tossicodipendenti e del Centro di accoglienza notturno gestito dalla Associazione Papa Giovanni, condividendo la necessità di offrire strutture molto più protette e in grado di garantire interventi assistenziali più elevati ad una fascia di popolazione in grande difficoltà. Le azioni per il 2014 verranno comunque programmate all’interno del Gruppo di Direzione dell’Accordo di programma dipendenze. Nel corso del 2014 continuerà anche la programmazione e monitoraggio degli interventi a favore di persone in carico ai servizi di salute mentale: in particolare, e nell’ambito dell’attività del Gruppo di Direzione del relativo Accordo di Programma, si metterà a punto un’ipotesi sperimentale di avvio del Budget di Salute, che rappresenta un nuovo modello organizzativo-gestionale di integrazione sociosanitaria per promuovere e sostenere la domiciliarità di persone affette da disturbi psichiatrici. Da ultimo, il gruppo di lavoro attivato nell’ambito del processo di costruzione del nuovo Piano Sociale ha elaborato un progetto sperimentale per la costruzione di innovative dinamiche di rete a favore dell’inserimento lavorativo di persone fragili. 78 PROGRAMMA 1 VIVERE UNA VITA SERENA Obiettivo 2 TUTELARE LE FRAGILITÀ Mantenere il tempo di attesa per la presa in carico a massimo 20 giorni dal colloquio sportello sociale Favorire una maggior connessione dello Sportello Assistenti Familiari nella rete dei servizi (consolidare al 50% l’incrocio domanda/offerta) Indicatori Target 2014 Mantenere le funzioni dei servizi di prossimità relative alle situazioni cogestite con CPS-CEIS- Papa Giovanni a livello 2013 (valore 2013: 134) Aumentare del 5,5% l'offerta di alloggi di ERS (edilizia residenziale pubblica e convenzionata) rispetto al 2013 (valore 2013: 3.028) Raggiungere la percentuale del 93,5% di alloggi di edilizia residenziale pubblica effettivamente occupati sul totale degli alloggi (valore complessivo: 2.500) AZIONI E RISORSE 2014 Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese Correnti Spese Investimenti 2.1 Governance delle politiche sociali 165.000,00 24.501,94 2.2 Accesso ai servizi sociali e sociosanitari 2.143.450,00 1.959.290,32 2.3 Prevenzione del disagio sociale 124.403,00 571.403,00 2.4 Edilizia residenziale sociale 350.000,00 31.300,00 12.800.542,44 TOTALE 2.782.853,00 2.586.495,26 12.800.542,44 79 DESCRIZIONE OBIETTIVO Al raggiungimento dell’obiettivo di tutelare le fragilità concorre quel complesso di azioni ed interventi messi in campo per qualificare ulteriormente l’organizzazione dei servizi e coinvolgere attivamente interlocutori diversi (pubblici e privati) interessati a sperimentare, accanto ai livelli di servizi finora garantiti, nuove modalità d’accoglienza, di ascolto, di accompagnamento, di motivazione al cambiamento, di sostegno nelle difficoltà, di scambi d’aiuto fra singoli, gruppi di cittadini e famiglie con cui aprire un dialogo, costruire alleanze, rafforzare orientamenti condivisi. La declinazione concreta di questo obiettivo si muove quindi principalmente su due assi: - il costante lavoro di miglioramento e qualificazione dell’organizzazione dei servizi sociali, realizzato mediante processi innovativi avviati nella direzione di intercettare e trattare i nuovi problemi che la società manifesta e che necessitano di nuovi contesti di ascolto e nuove metodologie di lavoro; - il miglioramento della funzione di governance: funzione esercitata a livello macro nella costruzione e manutenzione di partnership congruenti con le linee strategiche del Comune e nell’avvio di processi tesi alla definizione di accordi in cui collocare non solo ruoli e funzioni dei diversi soggetti del sistema dei servizi ma anche orientamenti e prassi di lavoro comuni; a livello micro, nel quotidiano lavoro degli operatori con i soggetti del territorio, nel promuovere legami, connessioni e sinergie intorno anche alle situazioni singole o di gruppo, nel rendere maggiormente responsabili e protagonisti anche i singoli cittadini. Per quanto riguarda le politiche abitative promosse dall’amministrazione, si prevede per il 2014, un aumento complessivo del patrimonio di edilizia residenziale sociale pubblico e privato a disposizione dei richiedenti. Più in generale poi, nel lungo periodo, il Piano Strutturale Comunale prevede di destinare all’edilizia residenziale sociale circa il 20% degli alloggi derivanti dalla nuova costruzione o da interventi di riqualificazione del patrimonio. In particolare il POC prevede la potenziale realizzazione di circa 200 alloggi destinati all’ERS, da attuare con diverse modalità (cessione al Comune delle aree destinate a ERS, realizzazione di alloggi per l’affitto convenzionato, monetizzazione nel caso meno di 500 mq di Su di ERS da attuare, delocalizzazione sulla base di accordi con l’Amministrazione). 80 AZIONI 2.1 - GOVERNANCE DELLE POLITICHE SOCIALI - Nel mese di marzo è stato organizzato un importante convegno, di rilievo nazionale, nel corso del quale è stata presentata l’esperienza di rivisitazione dei nostri Servizi Sociali, in particolare per il nuovo ruolo nell’ambito del welfare di comunità: è stata un’occasione di riflessione sui cambiamenti a cui sono chiamati oggi i servizi sociali e di condivisione dell’esperienza intrapresa a livello locale. Si è trattato di un evento significativo anche per la possibilità di ri-condividere e riflettere con i numerosi partner che da tempo collaborano con il Comune in ambiti programmatori e progettuali. - E’ in fase di avanzata istruttoria l’unificazione delle ASP OSEA e SS. Pietro e Matte. Dopo la deliberazione del Consiglio Comunale che ha approvato la trasformazione, e con il programma di riordino delle gestioni pubbliche nel Distretto di Reggio Emilia, si è in attesa del provvedimento autorizzatorio da parte della Regione. L’unificazione delle ASP richiederà l’implementazione della nuova organizzazione e un riposizionamento in luoghi di programmazione, progettazione e rapporti gestionali con i diversi interlocutori (in primis, FCR e AUSL). - Nel corso del 2014, in esecuzione della delibera G.C. n. 23085 del 28/11/2012 relativa a “controllo partecipate” si conferma la funzione di governance con le società partecipate. L’intento è quello di condividere e di raggiungere alcuni obiettivi prioritari. In questo processo di governance sono coinvolte le seguenti società partecipate. - In relazione alle indicazioni che la Regione fornirà in materia, si avvierà il percorso per la costruzione del nuovo Piano di Zona per la salute e il benessere sociale. Nel corso del 2013 si sono allestiti gruppi di lavoro a composizione mista pubblica/privata con l’obiettivo di sperimentare una modalità più allargata di concorrere alla progettazione sociale in grado di fornire indicazioni utili ad orientare la programmazione sociale e sociosanitaria, su alcune priorità individuate. Gli esiti della sperimentazione verranno condivisi con tutti i partecipanti al processo, per poi condividere le prospettive stesse dell’esperienza avviata. - La conoscenza del territorio e la lettura dei dati che lo caratterizzano sono, ovviamente, strumenti fondamentali non solo per la programmazione, ma anche per consentire una migliore e più radicata funzione di governance. In questo senso si conferma l’importanza di lavorare e implementare un sistema informativo georeferenziato (GDHW) oltre che sugli anziani anche sui disabili proseguendo l’esperienza condotta in questi ultimi due anni, in stretta relazione con l’Osservatorio Politiche del Comune. I vincoli posti dalla difficile situazione finanziaria condizioneranno lo sviluppo: in ogni caso proseguirà la metodologia di lavoro per gli ambiti già attivi. 2.2. - ACCESSO AI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI Si conferma l’importanza di garantire ai cittadini un ascolto alle loro istanze in tempi rapidi e processi di valutazione e presa in carico differenziati e multiprofessionali. In questo senso, il parametro atteso per la presa in carico e l’attivazione di nuove prassi di lavoro da un lato e, dall’altro, la piena funzionalità delle équipe di valutazione integrata con professionisti dell’AUSL saranno aree di lavoro prioritarie per i servizi. Verranno quindi migliorate le prassi di lavoro, con una ulteriore qualificazione del lavoro sociale che in particolare, si snoderà su alcune aree ritenute oggi di specifico investimento, in relazione ai bisogni emergenti nella comunità: - Area della Presa in carico leggera: favorire percorsi di accompagnamento differenziato per gli utenti, supportando il lavoro di rete con le risorse informali, agendo in una logica di prevenzione del disagio conclamato e di mobilitazione dell’utente stesso, attraverso una promozione delle risorse presenti (personali, familiari, relazionali e di contesto); in tal senso il servizio si riarticolerà nelle prassi e negli strumenti operativi più funzionali, con un coinvolgimento diretto dell’intera équipe in forte connessione con gli operatori della progettazione territoriale e della presa in carico tradizionale; - Area dei percorsi sul sovraindebitamento: fra le ragioni dell’accesso ai servizi formali e informali c’è un indebitamento che ha radici remote e concause complesse: il coinvolgimento di alcuni di questi interlocutori del territorio che, a vario titolo ne 81 impattano le conseguenze e problematicità, sta consentendo un’analisi della situazione locale e la messa a punto di interventi differenziati, promuovendo canali di dialogo e interazione fra agenzie territoriali che favoriscano la trattabilità di situazioni apparentemente imprendibili secondo i riferimenti operativi più tradizionali e al contempo aprono a sperimentazioni inusuali; - Area dell’accompagnamento alla ricerca attiva del lavoro: sempre più a fronte di un mercato del lavoro passato drammaticamente dalla piena occupazione ai livelli del 12-14% di disoccupazione per alcune categorie (donne e giovani in particolare o professioni meno qualificate) e in tempi rapidissimi, c’è la necessità per i servizi sociali di favorire azioni di stretta connessione e interazione progettuale fra agenzie specializzate del territorio per raffinare competenze di trattamento e accompagnamento dei cittadini verso la ricerca attiva del lavoro, operando sia sulla dimensione singola, sia su quella gruppale (gruppi di profilazione, gruppi di auto-aiuto,…) Per quanto riguarda lo Sportello Assistenti Familiari, l’offerta di sportello sarà maggiormente collegata ai servizi già oggi presenti sul territorio, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente i percorsi degli anziani a domicilio, in particolare qualificando le dimissioni ospedaliere protette. 2.3 - PREVENZIONE DEL DISAGIO SOCIALE In questo ambito, collochiamo tutte le iniziative allestite per prevenire e contrastare il disagio sociale e, in particolare, quello derivante dal consumo di sostanze, soprattutto da parte dei giovani. Da tempo e in attuazione di quanto previsto dalla normativa regionale e dai documenti di programmazione sociosanitaria che identificano nella comunità il luogo privilegiato in cui agire il mandato dei propri servizi in relazione alla messa in campo di iniziative di prevenzione al disagio sociale, si sono assunte come priorità strategiche irrinunciabili per il sistema dei servizi: - lo sviluppo di funzioni di prossimità, quale prima porta d’accesso ai servizi; - la ridefinizione dei processi di interazione tra i servizi attraverso l’implementazione delle Unità di Valutazione e la sperimentazione di forme di consulenze reciproche fra servizi; - la costanze ricerca di integrazione fra professionisti diversi nei percorsi di presa in carico, con l’obiettivo di stimolare la domanda d’aiuto, supportare la motivazione e attivare l’accompagnamento ai servizi del territorio. L’obiettivo, perseguito da tempo, è quello di mettere a sistema i molteplici interventi in campo nella nostra comunità, armonizzando le azioni di prevenzione del disagio e di promozione del benessere comunitario in una logica di progettazione sociale sul territorio che permette la progressiva attenuazione degli interventi riparatori in favore di una logica di conoscenza, prevenzione, integrazione. Le azioni e gli interventi di prevenzione e contrasto al consumo/abuso di sostanze in grado di produrre dipendenza vengono programmati, progettati e gestiti in stretta integrazione tra soggetti istituzionali (Comune e Ausl) e del privato sociale, portatori di specifiche competenze e cooperanti, pur con diverso ruolo e da punti di vista diversi, alla realizzazione di un sistema unitario e coerente; infatti, la compresenza, fortemente intrecciata, delle tre componenti basilari che connotano tutti gli interventi al riguardo (la dimensione sociale, sanitaria ed educativa) è la garanzia della maggior efficacia raggiungibile. Questo paradigma connota tutte le diverse azioni oggi in campo: dall’orientamento motivazionale all’aggancio per uno sviluppo progettuale che tenga in massima considerazione anche le famiglie. Queste attività sono gestite in collaborazione con Ce.I.S. e Centro di Prevenzione Sociale. Un altro filone di intervento che verrà presidiato è l’interazione progettuale con i referenti dell’Ente che operano a favore della Sicurezza sociale e del contrasto al disordine urbano: diverse sono le aree cittadine interessate da fenomeni ad elevato rischio sociale che necessitano di un presidio e laddove sia possibile di un accompagnamento ai Servizi dedicati per le tipologie di utenti maggiormente coinvolti in situazioni di abuso di sostanze e di alcol. Il progetto Unità di Prossimità, gestito in convenzione con il Centro Papa Giovanni XXIII ha, tra le sue funzioni, quella di mantenere uno sguardo sulla città e sulle sue differenti realtà e contesti, cercando di rilevare e dare visibilità a quelle situazioni che rientrano nel suo mandato istituzionale e nella convezione con il Comune di Reggio Emilia. Da tempo il progetto cerca di mantenere alta l'attenzione sulle scene cittadine di consumo di sostanze psicoattive e prova a rilevare le situazioni di marginalità (collegate a tali consumi e/o ad altre cause) 82 presenti sul territorio di sua competenza. Il gruppo di lavoro avviato nell’ambito del processo di costruzione del nuovo Piano Sociale di Zona avvierà la sperimentazione di un progetto che prevede nuove modalità di accoglienza e cohousing, in stretta interazione con il territorio, per persone in situazione di forte disagio sociale. 2.4 – EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE Attualmente gli alloggi destinati ad edilizia residenziale sociale1 compresi nelle politiche abitative del Comune sono 3.028 di cui: - 2.685 di proprietà del Comune di Reggio Emilia (2.484 assegnati o in corso di assegnazione, 201 vuoti, in corso di ripristino o da ripristinare). La maggior parte di questi alloggi sono gestiti da ACER in virtù della convenzione approvata con delibera di Consiglio Comunale PG n. 20032 del 25/10/2010. A questi si aggiungono strutture pubbliche con posti letto da destinare all’emergenza abitativa per assegnazioni temporanee; - 42 di proprietà di Campus Reggio Emilia srl (ex proprietà Fincasa); - 301 di proprietà privata, ma convenzionati col Comune e quindi affittati o venduti a prezzi agevolati. La richiesta di alloggi a canoni sociali o agevolati è molto ingente, in particolare a dicembre 2013 i nuclei iscritti nelle diverse graduatorie per accedere ad alloggi sociali erano indicativamente: - 1.030 per accedere ad alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP); - 40 per accedere ad un alloggio di emergenza abitativa; - oltre 500 nuclei per accedere ad alloggi a canone concordato o calmierato (stima fra nuclei richiedenti un alloggio in Locazione Permanente, dell’Agenzia per l’Affitto e dello 0,05). Interventi sul patrimonio pubblico di proprietà del Comune per alloggi a canone sociale Recupero alloggi pubblici: nonostante le difficoltà a reperire risorse, il ripristino deI patrimonio pubblico sfitto e la sua valorizzazione sono obiettivi prioritari. Bisogna tenere in considerazione che gli oltre 100 alloggi che ogni anno vengono rilasciati dagli inquilini richiedono lavori di manutenzione per essere nuovamente assegnati. Per il 2014, grazie alla conclusione di alcuni dei programmi di ripristino in corso, la rimodulazione di loro eventuali economie e all’utilizzo di una parte delle risorse derivanti dai canoni d’affitto, è previsto il ripristino di circa 100 alloggi. L’attuale criticità è la mancanza di risorse per gli interventi di vera e propria ristrutturazione degli alloggi sfitti non compresi in nessun programma di recupero: sono oltre 110, di cui 8 lasciati liberi dagli inquilini nel 2011, 20 riconsegnati nel 2012, 80 nel 2013. Per il ripristino di questi alloggi sono necessari oltre 1.500.000 di euro. Dettaglio dei programmi di recupero degli alloggi pubblici: lo sforzo per ripristinare alloggi esistenti sfitti da destinare a nuove assegnazioni è stato supportato dal programma “Nessun alloggio pubblico sfitto” (I° e II° stralcio) avviato nel 2008 da Stato e Regione e che ha destinato al Comune di Reggio Emilia 5.713.000 euro per il recupero di circa 230 alloggi vuoti. È in corso la conclusione del suddetto programma e si sta programmando l’utilizzo delle economie maturate. Oltre a questo è in conclusione il programma straordinario di ripristino alloggi finanziato tramite anticipazione di ACER, avviato nel 2011 (delibera di Giunta comunale pg. n. 4163 del 15.03.2011) e proseguito nel 2013, che prevede la manutenzione di 180 alloggi per un investimento di oltre 1.600.000 euro. Tramite finanziamento regionale tra 2013 e 2014 è possibile destinare circa 70.000 € al ripristino di alloggi destinati all’emergenza abitativa. Nuova costruzione: nell’ambito del PRU Compagnoni II-III-IV stralcio è in corso la conclusione delle prime due palazzine destinate a ERP; l’assegnazione dei 40 alloggi è prevista per la primavera 2014. Entro la fine dell’anno si dovrebbero concludere i lavori per la realizzazione 1 Con ERS si intendono gli alloggi pubblici o privati affittati a canoni agevolati o venduti a prezzi inferiori rispetto a quelli del libero mercato, destinati a nuclei con determinate caratteristiche di reddito. A Reggio Emilia questi alloggi comprendono: alloggi pubblici a canone sociale, a canone agevolato, per l’emergenza abitativa, per studenti; alloggi privati affittati a canoni agevolati, anche tramite l’Agenzia per l’Affitto, o venduti a prezzi convenzionati. 83 di 10 alloggi destinati a studenti (per oltre 40 posti letto) nel Padiglione Vittorio Marchi, all’interno del Campus universitario San Lazzaro. Acquisto alloggi derivanti dal bando “3.000 case in affitto e la prima casa in proprietà”: è prevista per metà anno la cessione al Comune di 10 alloggi realizzati in via Ruini da Unieco in esecuzione della convenzione stipulata col Comune di Reggio Emilia. Alloggi di società partecipate – Campus Reggio s.r.l. (ex Finacasa): nel corso del 2014 è avvenuta la fusione di tra Fincasa, Campus Reggio s.r.l. e il ramo patrimoniale di Mapre, costituendo la Società Campus Reggio s.r.l. Nel corso del 2014 è previsto il ripristino di alcuni degli alloggi attualmente sfitti. Interventi privati convenzionati Affitto agevolato e convenzionato: con riferimento al Prg del 1999, nel 2005 l’Amministrazione comunale, insieme alle associazioni coinvolte nel tema della casa, ha elaborato uno strumento che prevede, per determinate aree, un aumento della capacità edificatoria di 0,05 mq/mq per realizzare alloggi privati da concedere in affitto per 15 anni a nuclei con particolari requisiti di reddito. In applicazione degli “Accordi territoriali”, il canone è ridotto del 20%, rispetto al valore medio di mercato. Con questo strumento sono stati realizzati ed affittati circa 100 alloggi. Con Delibera di Consiglio Comunale PG n. 19419 del 22.10.2012 è stata approvata la modifica del testo della convenzione per l’attuazione dell’indice aggiuntivo di 0,05, così da favorire la realizzazione di ulteriori alloggi da affittare e vendere ad una quota inferiore a quella di mercato. La realizzazione di questi alloggi è quindi connessa allo stato di attuazione dei piani e degli interventi privati che ne prevedono al realizzazione. Bando “3.000 case in affitto e la prima casa in proprietà”: oltre agli alloggi che andranno ad aumentare il patrimonio pubblico di cui ai punti precedenti, grazie alla partecipazione al bando regionale “3.000 case in affitto e la prima casa in proprietà” Unieco prevede di terminare entro metà anno la realizzazione di 41 alloggi in via Ruini da destinare alla vendita a prezzo ridotto di circa il 15% rispetto a quella del libero mercato. Bando regionale “Edlizia Residenziale Sociale 2010”: un finanziamento regionale di circa 5.600.000 di euro assegnato ad attuatori privati consentirà la realizzazione di circa 42 alloggi in via Compagnoni ed a Canali da destinare alla locazione agevolata a lungo e medio termine. I lavori relativi a Canali sono iniziati nel 2013; quelli di via Compagnoni partiranno nel 2014 e la fine è prevista nel 2015. Bando per contribuiti a privati del centro storico: a giovani con meno di 35 anni sono destinati circa una ventina di alloggi con i medesimi canoni d’affitto, grazie al ripristino di alloggi privati nella città storica individuati tramite bando pubblico indetto dal Comune di Reggio. Per questo intervento è stato assegnato dalla Regione ER un contributo pari a circa 530.000€. Un alloggio è già stato assegnato; si sono avviati i lavori dei restanti i restanti 20 la cui fine è prevista per metà 2015. Agenzia per l’affitto: con questo strumento di livello provinciale si promuove l’affitto di alloggi privati a canone ridotto, prestando garanzie nel caso di danni all’alloggio o morosità da parte dell’inquilino. La media è di 80 alloggi all’anno affittati con questo strumento nel solo Comune di Reggio Emilia. Dati di riepilogo: - Aumento del patrimonio complessivo di ERS: grazie ai programmi descritti di nuova costruzione, acquisto, convenzionamento di alloggi privati, il patrimonio ERS dal 2013 al 2014 aumenterà del 5,5% (da 3.028 alloggi complessivi a circa 3200 alloggi). - Conferma del trend per il numero di alloggi pubblici affittati: raggiungere il trend di 93,5% di alloggi di edilizia residenziale pubblica effettivamente abitata (circa 2.500) sul totale degli alloggi. 84 PROGRAMMA 1 VIVERE UNA VITA SERENA Obiettivo 3 INCREMENTARE IL GRADO DI INTEGRAZIONE DELLA COMUNITÀ Mantenere la percentuale di percorsi di mediazione con presa in carico con esito positivo a livello 2013 (valore 2013: 63%) Indicatori Target 2014 Mantenere la percentuale di stranieri che risiedono a Reggio da almeno 5 anni a livello 2013 (valore 2013: 55,0%) Mantenere la percentuale di iscritti stranieri alla Camera di Commercio a livello 2013 (valore 2013: 13,1%) Mantenere la percentuale di iscritti stranieri nelle scuole 0-6 anni a livello 2013 (valore 2013: 19,1%) Aumentare del 10% il numero degli studenti coinvolti nei progetti di Mondinsieme a livello 2013 (valore 2013: 700) Mantenere il numero di persone iscritte ai corsi di lingua italiana promossi dal Comune tramite la Rete “Diritto di Parola” a livello 2013 (valore 2013: 3.000) AZIONI E RISORSE 2014 Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese Correnti Spese Investimenti 350.000,00 984.684,36 445.048,41 3.1 Governance delle politiche di coesione sociale 755.399,92 3.2 Patti per la convivenza 50.500,00 3.3 Presidio del territorio 44.000,00 49.000,00 183.739,02 115.210,28 849.899,92 399.000,00 1.318.950,88 560.258,69 TOTALE 150.527,50 85 DESCRIZIONE OBIETTIVO Il forte cambiamento sociale e culturale che sta vivendo la città di Reggio Emilia sta mettendo a dura prova la tenuta della città nei suoi aspetti di civile convivenza e serena vivibilità. Al 31.12.2013 gli abitanti nel Comune di Reggio Emilia sono 172.525. Gli stranieri sono 31.429 (18,2% sulla popolazione). In questi ultimi anni la popolazione ha subito importanti trasformazioni: da una parte si assiste ad un invecchiamento dei cittadini storicamente residenti (il 19,7% della popolazione residente ha più di 65 anni), dall’altra, la popolazione giovanile (19-34 anni) rappresenta il 17,7% della popolazione. Dal 2002 al 2013 la popolazione di Reggio Emilia è aumentata di 22.681 unità: la componente italiana è cresciuta di 1.489 unità; quella straniera di 21.192 unità. Notevoli differenze si riscontrano nella provenienza degli stranieri: al 31.12.2013 i cittadini provenienti dai paesi extraeuropei sono 28.201, quelli provenienti dai paesi europei 3.228. Per quanto concerne il sistema scolastico appare evidente la forte disparità tra italiani e stranieri a seconda della tipologia di scuola. I dati dell’anno scolastico 2013/14 ci dicono che gli stranieri frequentanti i Nidi Comunali sono il 12,2% che diventa il 21% per i Nidi Convenzionati mentre alle scuole dell’infanzia comunali la percentuale è del 16, 2% per arrivare nelle scuole di infanzia statali al 52,2%. La maggior parte poi dei ragazzi stranieri è iscritta ad un Istituto professionale o tecnico con una percentuale trascurabile per quanto riguarda i licei. Si rileva nel primo anno delle scuole superiori il preoccupante fenomeno di insuccesso scolastico che per i ragazzi stranieri è del 39% contro il 23,5% della media provinciale (dato 2012). La crisi economica odierna, le cui prime avvisaglie si sono manifestate già a partire dal 2009, ha affievolito il flusso di nuovi cittadini contenendo le dinamiche di tipo espansive, ma allo stesso tempo ha introdotto nuovi motivi di contraddizione e difficoltà. Aumenta il tasso di disoccupazione, aumentano i prezzi, diminuisce il reddito pro capite con l’evidente perdita del potere d’acquisto. Nonostante la crisi e le difficoltà economiche, al 30 settembre 2013 su un totale di 36.530 persone registrate alla camera di commercio, 4.734 sono straniere. La prevalenza delle persone iscritte alla camera di commercio si concentra nella fascia di età 30-49 anni (67,8%). La prevalenza delle persone iscritte alla camera di commercio si concentra nel settore delle costruzioni. La necessaria ri-progettazione del nostro sistema di welfare ha quindi recepito l’esigenza di promuovere e valorizzare le differenze culturali affidando al dialogo interculturale una rilevante posizione strategica. Reggio ha saputo mettere a punto un programma incardinato sul dialogo interculturale, divenuto una eccellenza europea; è l’unica città italiana presente nel progetto “Intercultural Cities” dedicato al tema: “Vivere insieme. Combinare diversità e libertà nell’Europa del 21 esimo secolo”. Il modello Reggio Emilia è stato assunto come paradigmatico nell’affrontare costruttivamente la sfida rappresentata dall’integrazione nel tessuto sociale degli immigrati e più in generale delle minoranze. Coniugare il rispetto dei diritti economici, civili e sociali dei cittadini stranieri insieme a quelli delle diverse comunità che abitano la città è divenuto il tratto distintivo della nostra “tecnologia sociale”. Le Politiche e i programmi reggiani che hanno visto la luce nella nostra realtà, sono divenuti elementi di confronto e riferimento all’interno del “Network Nazionale delle Città Interculturali” che è stato fortemente voluto dalla nostra Amministrazione e di cui Reggio detiene il coordinamento e la presidenza. Ogni città che nei processi di sviluppo e crescita si è trovata a gestire importanti flussi di migrazione interna ed esterna senza riuscirne a garantirne una gestione armonica e una governance adeguata, ha poi dovuto scontare un notevole ritardo culturale nell’affrontare il fenomeno riguardante la implementazione e gestione di efficaci politiche di sicurezza. La gestione dei “patti” da quello in zona stazione a quello in via Roma si sono rilevati uno strumento efficace per avviare un processo di “sicurezza partecipata” capaci di coinvolgere i cittadini, le forze economiche e l’associazionismo, diventando così un ulteriore presidio di coesione sociale. Reggio non è stata da meno ma alcuni fattori peculiari come una sostanziale tenuta dei legami comunitari, la presenza di forte tessuto associativo, politiche scolastiche inclusive e di 86 qualità e un sistema impresa meglio capace di ammortizzare le ultime e recenti difficoltà dei mercati, le hanno permesso di mantenere, anzi accrescere la fiducia dei cittadini e l’apprezzamento sull’offerta dei servizi ed in particolare anche sulla percezione della sicurezza personale. Riguardo alla sicurezza personale, uno degli obiettivi per il 2014 è quello di continuare l’attività di mediazione dei conflitti attestandosi sui livelli di successo del 2013, anno in cui su 40 percorsi con presa in carico effettuati dagli operatori, ben 25 hanno avuto esito positivo. Il “sistema Reggio” le innovazioni delle politiche, una recuperata azione di programmazione e regia con i soggetti pubblici e privati sono sicuramente una delle ragioni, insieme ovviamente al prezioso lavoro delle forze di polizia locale di Stato, che vedono la nostra città contrastare i fenomeni criminosi. Collaborazioni e alleanze che hanno visto come concreta ricaduta l’apertura di un nuovo presidio della polizia di Stato proprio in zona stazione. Il tema della sicurezza è stato doppiato da una forte azione sulla legalità che ha visto la realizzazione di una vera e propria “scuola di antimafia” alla quale hanno partecipato oltre mille studenti delle scuole secondarie superiori della città, insieme alla implementazione di un “Centro di documentazione ed Iniziativa sulla criminalità organizzata “. Il Centro di Documentazione, elemento distintivo nel panorama nazionale, ci ha permesso di rafforzare il patto contro la criminalità organizzata principiando un lavoro di analisi e di approfondimento delle evoluzione delle dinamiche criminali locali offrendo così alla comunità locale una occasione di comprensione del fenomeno e parimenti di sviluppo di anticorpi di legalità. In questo scenario di veloci trasformazioni e di affioramento di inediti fenomeni che tendono a rendere più vulnerabile la vita delle persone, la presenza dei “Centri Sociali”, ben 26 a cui si aggiungerà nel 2014 l’erigendo centro sociale di Pieve, con dirigenti appassionati e centinaia di volontari, rappresenta un baluardo a difesa del benessere comunitario, una vera e propria “rete” quotidianamente al servizio dei cittadini. Per meglio supportare il lavoro della rete dei Centri Sociali, e per rinforzare le relazioni ed i progetti, insieme alla cura del patrimonio immobiliare e come conclusione di un processo di ascolto, è stata istituita la “Consulta Comunale dei Centri Sociali Convenzionati con il Comune”. Strumento inedito per una nuova governace e manutenzione di una delle politiche distintive della città. Reggio si conferma una città capace di conservare una visione di crescita e di sviluppo comunitario, anche in presenza delle note e citate criticità ed emergenze. Capacità dimostrate anche nell’affrontare il tema “Emergenza Nord Africa”, predisponendo un programma di accoglienza dei rifugiati adeguato a supportarne i percorsi di autonomia a cominciare dall’apprendimento dell’italiano. A tale proposito sono circa 3.000 le persone straniere che ogni anno imparano l’italiano anche e grazie alle attività organizzate dalla Rete “Diritto di Parola” coordinamento per l’insegnamento della lingua italiana, voluto dall’Amministrazione, che da quattro anni lavora per ottimizzare le varie offerte formative sul nostro territorio. L’obiettivo da raggiungere parte dall’idea che l’integrazione è un processo bilaterale che utilizza la strategia del dialogo interculturale: da un lato vi sono le persone sia italiane che di altra provenienza, i comitati di cittadini/associazioni straniere e dall’altro la Pubblica Amministrazione. I temi correlati alle politiche descritte sono frequentemente posti sotto osservazione dai media locali e dai cittadini: questo comporta sollecitazioni a diversi livelli che consentono di analizzare con sguardi multipli il tema della coesione sociale e individuare le opportunità e le risorse attivabili. Risulta essere una strategia molto efficace soprattutto in tempo di crisi economica: infatti la scelta di lavorare in modo più integrato/vicino e complementare ad gli altri servizi dell’Ente va nella direzione sia di rafforzare le politiche settoriali che quelle di governance complessiva; va anche nella direzione di favorire l’ascolto e la partecipazione dal basso, anche se tale attività a volte risulta faticosa. 87 AZIONI 3.1 GOVERNANCE DELLE POLITICHE PER LA COESIONE SOCIALE L’obiettivo di fondo che l’Ammistrazione si è propone anche per il 2014 è quello di confermare la Governance sul complesso dei temi, ampio, articolato, in continua trasformazione, che connota la presenza dei migranti in città, insieme alla scelta del dialogo interculturale come strategia di incontro/scambio capace di produrre nuovo tessuto sociale e nuova comunità. L’ascolto, la messa in rete delle politiche e delle azioni promosse dall’Ente ha prodotto un approccio non solo di coordinamento ma di promozione, di orientamento e snodo, costruendo una nuova cornice di senso nella quale collocare le diverse attività, capace di connettersi con le più avanzate pratiche prodotte nel panorama nazionale e nello scenario europeo. Per inquadrare e capire meglio il fenomeno migratorio anche per il 2014 verrà calcolato l’indice di stabilizzazione. Tramite questo indice è possibile stabilire quanti stranieri decidono di stabilire la propria residenza a Reggio Emilia per un periodo di almeno 5 anni. Nel 2013 il 55% dei cittadini stranieri presenti nel Comune di Reggio Emilia vi risiede da almeno cinque anni. Inoltre, in accordo con le linee guida regionali, recependo le raccomandazioni del Consiglio d’Europa,si svilupperanno tre assi portanti su cui incardinare le azioni di mandato: la conoscenza della lingua italiana, la mediazione socio–culturale e le pratiche antidiscriminazione. Apprendimento della lingua italiana/ Rete Diritto di Parola: si consoliderà la rete di associazioni – FILEF, PassaParola, Accademia della Vita Quotidiana, Città Migrante, Ceis a cui va aggiunto il CTP (Centro Territoriale Permanente) - che si occupano di insegnamento linguistico e culturale verso i cittadini adulti e di origine straniera. Grazie a questa azione si fortificheranno competenze, risorse umane ed economiche per migliorare l’offerta quantitativa ma soprattutto qualitativa dei corsi di lingua italiana. Il nostro Ente coordina, sostiene e verifica il lavoro di associazioni e realtà diverse tra loro, ma che insieme rilasciano un catalogo di opportunità capace di intercettare i diversi bisogni di apprendimento, conciliare i tempi dello stesso per poi accompagnare i cittadini stranieri alla scoperta delle opportunità e servizi della città. Da questa esperienza poi si è originata e si conferma anche l’azione “Tra i banchi d’Estate” corsi di lingua dedicata ai giovani adolescenti neo congiunti dal paese d’origine per facilitarne l’inserimento scolastico e quindi come determinante strategia di contrasto alla dispersione scolastica. Gli iscritti alle attività della rete in questi ultimi tre anni sono cresciuti per attestarsi a ben 3.000 “studenti”, dato che si conferma anche per il 2014. 3.2 - PATTI PER LA CONVIVENZA Le politiche di sicurezza che la città di Reggio Emilia ha definito, sono state fondate sui bisogni individuali e collettivi dei cittadini. Per fare questo,abbiamo promosso la partecipazione dei cittadini come strumento di intervento trasversale, dal momento che permette il coinvolgimento della società civile in tutte le fasi: la definizione, l’implementazione e la valutazione delle politiche pubbliche. La prevenzione del tempo presente non può che essere pensata e realizzata attraverso la piena partecipazione dei giovani, troppo spesso oggetto di stigma e di violenza. Abbiamo, quindi modellato un intervento di cittadinanza attiva capace di organizzare il coinvolgimento diretto dei cittadini nelle politiche di sicurezza, in particolare attraverso l’educazione alla legalità e la condivisione dei valori di giustizia e di democrazia. Anche per le politiche di sicurezza abbiamo seguito le linee guida della regione e delle agenzie europee in primis l’EFUS (European Forum for Urban Security), concentrando attenzione e azioni sugli spazi pubblici, la mediazione e la partecipazione dei cittadini. Contratti con i cittadini: i patti zona stazione e via Roma: i territori prossimi agli snodi ferroviari, alle stazioni sono diventati nelle nostre città, zone ad alta densità di problemi. Prossime al centro storico, non ancora periferia, hanno subito profonde trasformazione demografiche. A Reggio nelle vie che incorniciano la vecchia stazione si sono insediati nuovi abitanti provenienti dal mondo (70% degli abitanti è di origine straniera) ponendo 88 all'attenzione della comunità un inedito catalogo di problemi. Degrado urbano, aumento del numero di reati, fenomeni di razzismo, una forte percezione di insicurezza. Anche “quadranti”, del centro storico, nel tempo si sono manifestati come potenziali luoghi a rischio di degrado. Il potenziamento delle azioni di polizia, l’installazione di sofisticati dispositivi di video sorveglianza sono stati una parte della risposta che l’Amministrazione ha prontamente messo in campo. L’originalità del modello reggiano, ha aggiunto alla tradizionale tecnologia delle politiche di sicurezza, l’ascolto delle proposte e la partecipazione dei cittadini. Una sorta di consultazione permanente, di mobilitazione dal basso, degli abitanti, delle associazioni locali, delle organizzazioni del volontariato chiamate tutte insieme alla coproduzione della sicurezza nei territori ritenuti fragili. Per garantire questa forma di partecipazione, per un dialogo definito ed organizzato sono stati elaborati i “patti” come strumento in grado di coinvolgere i cittadini, le presenze economiche, gli animatori dei quartieri, con il compito di elaborare e mantenere una strategia comune in materia di sicurezza e senza sostituirsi al necessario lavoro delle forze dell’ordine. Implementando questa filosofia e modalità operativa nel 2009 in zona stazione, nel 2010 in Via Roma il Sindaco ha sottoscritto con i cittadini i Patti che poi hanno cambiato radicalmente i quartieri di riferimento. Il sistema “pattizio” prosegue con continui aggiustamenti basati sull’ascolto continuo degli attori attivi sui diversi teatri territoriali. Con questa filosofia si gestiranno le azioni e i progetti per il 2014. Uno spazio pubblico per tutti, Piazza Domenica Secchi per esempio: lo spazio pubblico è il luogo per eccellenza del vivere insieme, elemento essenziale per il funzionamento e la qualità della vita di una città. Patrimonio collettivo, luogo di incontri. dialogo e convivialità in cui si mescolano usi pubblici diversi, nonché di arricchimento culturale, dove insiste una correlazione diretta tra la sua progettazione e la sua sicurezza. Le riflessioni dei cittadini riuniti all’interno del patto locale, organizzate nell’ambito di un percorso condiviso di analisi dei bisogni del territorio, individuarono nell’area compresa tra le vie Sani, Turri e Vecchi -il vecchio parcheggio coperto “lucchetto” - come elemento di maggiore criticità e portatore di insicurezza e degrado (spazi chiusi, scarsa illuminazione). Dalle proposte dei cittadini, in dialogo con quelle dei progettisti, iniziò un percorso di riqualificazione urbana che ha restituito - 2010 - al quartiere della stazione una nuova area dedicata alla socialità e al tempo libero intitolata a Domenica Secchi – giovane vittima dell’eccidio delle Officine Reggiane del 1943 – L’intervento - per un investimento di 780.000 euro di cui 180.000 finanziati dalla Regione – è stato in seguito perfezionato dalla costruzione di posti auto, di una nuova illuminazione e tanti micro interventi destinati al buon decoro della zona. In zona stazione, poi sono stati aperti presidi di servizio: Polizia Municipale, punto informativo, Centro di Mediazione dei Conflitti e nel 2013 una sede della Polizia di Stato. A tutt’oggi la Piazza ospita manifestazioni culturali e di spettacolo – la più nota “1 6 7 Contatto” – ed è diventata il luogo identitario e di incontro del quartiere anche grazie all’apertura del “Bar Reggio” – bar analcolico – gestito dalla cooperativa sociale Koinè. Anche per il 2014 si confermano i momenti di presidio e di animazione conosciuti in questi anni e fortificati da un nuovo “Accordo di Programma” sottoscritto tra Ente e Regione Emilia Romagna. Nodo Antidiscriminine: il Comune di Reggio Emilia è il punto di riferimento per il territorio del distretto per le tematiche concernenti la discriminazione. Il servizio opera attraverso la raccolta di segnalazioni di atti discriminatori nei confronti dei cittadini, mettendo poi a disposizione percorsi di riconciliazione, mediazione e consulenza giuridica. Allo stesso tempo si assolve al compito di informare, promuovere e sensibilizzare la cittadinanza sulle tematiche riguardanti la discriminazione, le sue cause, i fattori di origine, agendo come vettore di prevenzione. Il nodo antidiscriminazione è attivo dal 2009 ed è il punto di riferimento e raccordo di una rete distrettuale composta dalla CGIL, l’associazione Non da Sola, l’associazione Città Migrante, il Centro Servizi per l’Integrazione delle Persone Disabili, la Fondazione Mondinsieme, il Comitato Territoriale dell’UISP e la CISL. 89 Giovani e Cittadinanza: il lavoro con i giovani è stata una costante delle azioni del mandato. Attraverso i laboratori che la Fondazione Mondinsieme organizza nelle scuole superiori, con le associazioni di stranieri e in particolare modo con i giovani di seconda generazione, attraversa eventi e produzioni di materiali. Il sostegno attivo alla campagna nazionale “L’Italia sono anch’io” per la riforma normativa sulla cittadinanza dei bambini di origine straniera nati e cresciuti in Italia insieme alla proposta che riconosca ai migranti regolari il diritto di voto nelle consultazioni elettorali locali, ha dato contestualmente l’avvio ad una campagna di sensibilizzazione e a una stagione di protagonismo giovanile. A partire da questa azione si è avviata anche una la pratica informativa rivolta ai ragazzi stranieri che al compimento del diciottesimo anno di età entrano in possesso del diritto di richiedere la cittadinanza italiana. Fondazione Centro Interculturale Mondinsieme: il centro Mondinsieme è un progetto dell’Amministrazione attivo dal 2001 con lo scopo di fare della tematica dell’integrazione un processo culturale partecipato e condiviso da tutti i cittadini reggiani, sia italiani che stranieri. La sua trasformazione in Fondazione, avvenuta nel 2011, ne conferma l’unicità nel panorama nazionale, rafforzandone la competenze di promotrice di confronto interculturale e palestra di educazione alla diversità. La Fondazione mette a disposizione diverse attività e servizi. In primo luogo per le associazioni di cittadini stranieri (41 quelle censite) che trovano nella Fondazione il luogo di incontro dove principiare percorsi assistiti di formazione e di promozione. La Fondazione focalizza la propria offerta alle nuove generazioni attraverso la realizzazione di “laboratori” di educazione interculturale (23, che intercettano 700 studenti) realizzati grazie al coinvolgimento degli insegnanti delle scuole secondarie della città. La Fondazione si pone come interlocutore attivo delle “seconde generazioni” affiancando i giovani di origine straniera, promuovendone il protagonismo, auspicandone il “metissage” con i giovani italiani. Per il 2014 si intendono mantenere e consolidare gli obiettivi traguardati nel precedente anno Network delle città del dialogo interculturale: il Comune di Reggio Emilia si è fatto promotore di un luogo dove è possibile definire concrete buone pratiche di governance locali per migliorare il dialogo interculturale e la partecipazione dei migranti alla vita delle comunità. Nasce cosi nel 2010 il Network delle Città italiane per la diffusione del dialogo interculturale facendo propria la strategia che vede le città non solo impegnate a gestire le diversità, ma anche attente a promuovere ed accompagnare e mettere in valore il contributo di imprenditorialità e innovazione rilasciato dagli immigrati sul territorio. Il programma delle città interculturali, promosso dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea, ha messo in grado le città partecipanti (dalle 10 del 2010 si è passati alle attuali 25 adesioni) a gestire con maggior successo i temi delle differenze di culture, individuandole come luoghi di sperimentazione di buone prassi e interlocutori attendibili del Governo. Il network ha supportato le città a capitalizzare il vantaggio derivante dalla diversità culturale elaborando strategie trasversali tra gli ambienti istituzionali, mobilitando leader politici, funzionari comunali, esperti del settore privato e società civile verso un modello basato sulla convivenza e sull’interazione tra persone con diverso retroterra etnico, religioso e linguistico. Allo stesso tempo favorisce la diffusione delle esperienze positive di convivenza, rispetto delle regole e senso di responsabilità istituzionale nell’accompagnare la presenza di cittadini di origine non italiana. Progetto SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati): progetto finanziato dal Ministero dell’Interno, ha visto dal 2009 il Comune di Reggio come ente capofila del programma di accoglienza riservato a 15 beneficiari. Il progetto, della durata di tre anni, ha previsto un percorso di accoglienza - alloggio - e un contributo economico. La parte più rilevante dell’intervento si è però concentrata sulla messa a disposizione di percorsi di inserimento che hanno previsto corsi di apprendimento della lingua italiana, la frequenza a corsi di formazione professionale e l’inserimento lavorativo. È stata inoltre garantita la tutela legale e il supporto nella preparazione della memoria e del colloquio per affrontare il riconoscimento dello status di rifugiato presso la Commissione Territoriale. Altre attività si sono rivolte alla tutela della salute - iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale e individuazione del medico di base. In alcuni casi si è anche attivato un percorso di supporto psicologico. 90 Alla fine del 2013 il Comune ha presentato un nuovo progetto, aggiudicandosi nella graduatoria nazionale l’ottavo posto, che consentirà di ampliare ed assicurare sino al 2016 accoglienza per 30 persone richiedenti asilo. Centri Sociali Comunali: il pacifico esercito dei nonni: il primo Centro Sociale del nostro territorio – Catomes Tot - nasce nel 1973. L’anno scorso ha festeggiato i quarant’anni ristrutturando i locali e licenziando un programma operativo che senza rinunciare alla funzione di servizio per gli anziani, intercetta e rende protagonisti i giovani. La storia di questa politica pubblica affonda le radici nelle politiche di decentramento attivate dalla giunta Bonazzi sul finire degli anni ’60 quando nascono i consigli di quartiere. I centri sociali originano dal “basso”, dalla volontà di partecipare dei cittadini, espressione di cooperazione politica, non partitica, forma inedita di cittadinanza attiva che nel tempo si è rafforzata andando a costituire un vero e proprio patrimonio civico cittadino. Dal primo centro sociale siamo oggi arrivati a contarne 26 e saranno 27 entro la fine del 2014 essendo stato terminato il percorso amministrativo e progettuale per la costruzione del nuovo Centro Sociale di Pieve. Contano circa diecimila iscritti, centinaia di volontari che ne rendono disponibili le attività a favore della comunità. In tutti questi anni l’Amministrazione è stata al fianco ai centri sociali, rispettandone l’autonomia cercando di favorire snodi di collaborazione. A tale scopo nel 2012 è stata istituita la Consulta dei Centri Sociali. Ciò nonostante siamo oramai arrivati ad un punto in cui è necessaria un’innovazione, sia per garantirne un buon funzionamento, sia perché la città, il contesto, sono cambiati. Il rischio è quello di vedere i centri sociali che da magazzini di vita sociale della città, da serbatoi di occupazione del territorio, diventino luoghi che si offrono solo ai pensionati. Andrà sviluppato un dibattito che è rimasto ancora solo sotto traccia. I centri sociali devono incrociare meglio le sfide della città, aprirsi alle nuove culture e ai giovani per diventare luoghi di integrazione e di dialogo tra le generazioni. L’obiettivo è quello di immaginare – nei prossimi tempi - i centri sociali come luoghi di tutti, motori della discussione, una piazza capace di stimolare una riflessione sulla città, presidio determinante dello sviluppo e della manutenzione del territorio e delle comunità. 3.3 - PRESIDIO DEL TERRITORIO Le azioni di questo ambito permangono - anche per il 2014 - diverse ma allo stesso tempo integrate fra loro. Bisognerà recuperare operatività rispetto alla collaborazione tra le diverse forze di polizia (tavolo interforze), mentre il sistema di video sorveglianza insieme alla emanazione di ordinanze sindacali, in modo specifico rivolte al contrasto di fenomeni di degrado e ubriachezza sono doppiate da una rete di servizi. Operatori di strada, educatori e sentinelle di quartiere, Centro Mediazione Sociale e dei conflitti, permettono un primo intervento ed un successivo accompagnamento alla rete di risorse del territorio. Dal 2013 anche un presidio locale della Polizia di Stato è ubicato in zona stazione. A parte, ma determinante soprattutto in ottica educativa e preventiva, il nuovo accordo di programma biennale con la Regione Emilia Romagna (2014/2015) dedicato al tema della “legalità” ed al contrasto delle mafie che vede come punti qualificanti attività di ricerca ma anche di sensibilizzazione delle nuove generazioni incardinate sul “Centro di Documentazione sulle Mafie”. 91 PROGRAMMA 2: AVERE UNA BUONA CULTURA ED UNA BUONA EDUCAZIONE 4 CONSOLIDARE UN SISTEMA CULTURALE COMPLETO, DI ALTO LIVELLO E ATTRATTIVO DI NUOVE PRESENZE 4.1 GOVERNANCE POLITICHE CULTURALI DELLE 4.2 BIBLIOTECHE 5 MANTENERE LA DIFFUSIONE DELLA PRATICA SPORTIVA 5.1 GOVERNANCE POLITICHE SPORTIVE DELLE 5.2 FONDAZIONE PER LO SPORT AZIONI 4.3 MUSEI 6 MANTENERE L'ATTUALE LIVELLO DI EDUCAZIONE NELL'ETA' PRESCOLARE E SCOLARE 6.1 PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO 0-6 ANNI 6.2 PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO 6-18 ANNI E PARTECIPAZIONE GIOVANILE 4.4 ALTRE ISTITUZIONI CULTURALI 6.3 SVILUPPO DI UN SISTEMA CITTA'-UNIVERSITA' 4.5 FONDAZIONE I TEATRI 6.4 INFRASTRUTTURE E SERVIZI PER IL SISTEMA EDUCATIVO 4.6 FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA MISSIONI/PROGRAMMAI 6.5 ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI MUSICALI “A. PERI” MISSIONE 5 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E ATTIVITÀ CULTURALI Valorizzazione dei beni di interesse storico Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale MISSIONE 6 POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO Sport e tempo libero MISSIONE 4 ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO Istruzione prescolastica Altri ordini di istruzione Istruzione universitaria Istruzione tecnica superiore Servizi ausiliari all’istruzione Diritto allo studio MISSIONE 6 - POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO Giovani MISSIONE 12 – DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Interventi per l’infanzia e per i minori e per asili nido 92 PROGRAMMA 2: AVERE UNA BUONA CULTURA ED UNA BUONA EDUCAZIONE Mantenere il livello di soddisfazione degli Utenti delle Biblioteche superiore all’80% Mantenere il livello di soddisfazione dei visitatori di Fotografia Europea superiore all’80% Mantenere al 50% le presenze fuori provincia di Fotografia Europea rispetto al 2013 (presenze totali 2013:128.260) Mantenere il numero delle presenze per abitante negli impianti sportivi a livello 2013 (7,25/abitante, presenze totali 2013: 1.251.371) Consolidare il n. di interventi (cantieri sportivi e campus) nell’ambito del Progetto Sport e Comunità in collaborazione con Officina Educativa ed i Servizi Sociali del Comune (valore 2013: 15 interventi) INDICATORI Mantenere il numero degli utenti attivi delle biblioteche a livello 2013 (valore target: 38.000) Mantenere il n. dei posti nei servizi per l'infanzia a livello 2013 (valore 2013: 6.627) Mantenere il tasso di scolarizzazione nei Nidi e nelle Scuole dell’infanzia a livello 2013 (valore 2013: 41,8% e 86,1%) Aumentare del 2% il livello di accoglimento del servizio 0-6 (n. posti disponibili alla prima assegnazione/n. domande presentate) rispetto al 2013 (valore 2013: 65,5%) Mantenere a livelli minimi il tasso di dispersione scolastica nella scuola primaria e secondaria di 1° grado non superiore a 0,19% Mantenere il numero delle presenze nelle biblioteche a livello 2013 (valore target: 850.000) Mantenere a livelli minimi il tasso di insuccesso scolastico nella scuola secondaria statale di 1° grado (n° respinti/n° frequentanti) non superiore a 2,85% Mantenere il numero dei prestiti nelle biblioteche a livello 2013 (valore target: 730.000) Mantenere il numero degli utenti dei servizi museali rispetto al 2013 (valore 2013: 95.359) Consolidare le collaborazioni con le scuole e col territorio (ragazzi coinvolti nel 2013: 1.500 mattino, 1.650 pomeriggio tra scuole aperte e collaborazioni territoriali) Mantenere un numero di spettatori paganti della Fondazione I Teatri non inferiore a 65.000 (valore 2013: 82.258) Mantenere il n. di iscritti fuori sede di UNIMORE sede di RE (escluse province di RE e MO) a livello 2013 (valore 2013: 2.117) Mantenere un numero di attività organizzate in collaborazione con altre città nell’ambito dei progetti sulla creatività giovanile rispetto al 2013 (valore 2013: 10) Mantenere il n. di iscritti all'Istituto Musicale Peri a livello 2013 (valore 2013: 779) 93 PROGRAMMA 2 AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE Reggio Emilia si è fortemente distinta in questi anni sia a livello di proposte culturali che di iniziative per la diffusione delle pratiche sportive, consolidandosi come una città vivace ed attrattiva, che offre ai suoi cittadini molte opportunità per vivere il proprio tempo libero, riuscendo a soddisfare esigenze e richieste culturali differenti anche in rapporto alle varie fasce d’età. La cultura e lo sport sono strumenti fondamentali per formare le persone, promuovere benessere, educazione e integrazione, valorizzare le persone e il capitale umano e rappresentino pertanto una risorsa strategica e un fattore decisivo per lo sviluppo e la crescita della comunità dal punto di vista sociale, economico e civile. Per questo motivo abbiamo investito e intendiamo continuare ad investire in questo settore, perché i cittadini possano godere di una buona cultura e offerta sportiva: ciò per noi significa da un lato offrire un sistema culturale completo, di alto livello, costituito da molteplici iniziative e manifestazioni dedicate alla musica, alla danza, alla filosofia, al cinema, alla fotografia, all’arte contemporanea, all’architettura per tutti i cittadini reggiani ma attrattivo di presenze anche di livello internazionale; dall’altro dare la possibilità di usufruire di servizi gratuiti e di qualità e di accedere a svariati luoghi culturali ed espositivi che offrano prodotti interessanti e stimolanti. La formazione e l’educazione passano anche attraverso la pratica sportiva: per questo è importante, per tutte le fasce di età, poter accedere a tante e diverse opportunità sportive grazie ad un settore vivace, dinamico, ricco di iniziative per ogni persona, rispondente ad ogni esigenza e abilità e con una diffusa dotazione di spazi e impianti sportivi. Una città che si prende cura dei propri cittadini investe molto anche sull’istruzione. Oggi viviamo nella società della conoscenza ed è fondamentale e strategica l’attenzione ai temi del sapere, dell’istruzione e della formazione, dell’apprendimento lungo l’intero arco della vita, perché è su questi fronti che si gioca sempre più la capacità di una società di costruire il proprio futuro. Avere una buona istruzione significa in primo luogo avere la possibilità, senza esclusioni di alcun genere, di accedere alle istituzioni dedicate alla formazione, istituzioni che sostengano, aiutino e valorizzino tutte le persone e tutte le culture, comprese le persone più fragili, contrastando e prevenendo così la marginalità e la devianza. In secondo luogo significa poter frequentare scuole, università o istituti adeguati e di qualità. A Reggio Emilia si è affermata un’esperienza pedagogica d’eccellenza, riconosciuta a livello mondiale, nella fascia di età 0-6 anni grazie all’Istituzione Nidi e Scuole dell’Infanzia e al Centro Internazionale Loris Malaguzzi, già sede di Reggio Children e del Centro di Documentazione e Ricerca, polo d’attrazione del sistema educativo reggiano e luogo di innumerevoli eventi culturali e formativi legati al tema dell’educazione e della ricerca. 94 PROGRAMMA 2 AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE Obiettivo 4 CONSOLIDARE UN SISTEMA CULTURALE COMPLETO, DI ALTO LIVELLO E ATTRATTIVO DI NUOVE PRESENZE Mantenere il livello di soddisfazione degli Utenti delle Biblioteche superiore all’80% Mantenere il livello di soddisfazione dei visitatori di Fotografia Europea superiore all’80% Indicatori Target 2014 Mantenere al 50% le presenze fuori provincia di Fotografia Europea rispetto al 2013 (presenze totali 2013:128.260) Mantenere il numero degli utenti attivi delle biblioteche a livello 2013 (valore target: 38.000) Mantenere il numero delle presenze nelle biblioteche a livello 2013 (valore target: 850.000) Mantenere il numero dei prestiti nelle biblioteche a livello 2013 (valore target: 730.000) Mantenere il numero degli utenti dei servizi museali rispetto al 2013 (valore 2013: 95.359) Mantenere un numero di spettatori paganti della Fondazione I Teatri non inferiore a 65.000 (valore 2013: 82.258) Mantenere un numero di attività organizzate in collaborazione con altre città nell’ambito dei progetti sulla creatività giovanile rispetto al 2013 (valore 2013: 10) AZIONI E RISORSE 2014 Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese Correnti Spese Investimenti 4.1 Governance delle politiche culturali 498.700,00 4.2 Biblioteche 133.820,00 52.934,02 637.239,21 438.278,94 4.3 Musei 68.720,00 1.100.000,00 300.220,00 2.226.327,27 4.4 Altre istituzioni culturali 208.700,00 0,00 288.740,04 0,00 4.5 Fondazione i Teatri 1.129.200,00 2.125.250,00 1.129.200,00 4.6 Fondazione Nazionale della Danza TOTALE 982.092,60 323.216,00 909.940,00 2.282.134,02 4.656.757,85 3.793.806,21 DESCRIZIONE OBIETTIVO L’obiettivo di consolidare un sistema culturale diffuso, di qualità ed attrattivo, propone di valorizzare la ricchezza culturale di un territorio quale fattore decisivo per lo sviluppo e il benessere della comunità in tutti i campi della vita sociale, economica e civile. La società contemporanea ha restituito valore alla cultura, non solo come diritto del cittadino di accedere alla conoscenza e dunque opportunità essenziale per la formazione e la partecipazione, ma ne ha rivelato anche il ruolo strategico come risorsa economica per lo sviluppo locale. La cultura è diventata un settore chiave nell’orizzonte dell’economia globale dove la capacità di competere si misura sempre più sulla possibilità di eccellere in termini di conoscenza, creatività e innovazione. Tanto è vero che l’economia della creatività sta assumendo un peso crescente, paragonabile a quello di importanti settori industriali e di servizi, e rappresenta un elemento strategico che va oltre lo specifico settoriale della cultura per includere differenti priorità delle politiche connesse allo sviluppo territoriale e alla rigenerazione urbana, al turismo e all’innovazione tecnologica, alla coesione e all’inclusione sociale. In questa direzione si è investito e s’intende investire per assicurare ai cittadini la possibilità di avere una buona cultura ma anche per sostenere un settore cruciale per il futuro della città. Ciò significa consolidare un sistema culturale completo e di alto rilievo, in grado di garantire un’offerta ampia e differenziata, accessibile e di qualità, diffusa nel territorio e mirata a diversi interlocutori, attrattiva di nuove presenze anche di livello internazionale. Lo scopo è quello di fornire ai cittadini e alle imprese opportunità concrete di migliorare la qualità della vita, generare benessere, valore economico e sviluppo locale. Il sistema culturale di Reggio Emilia è una realtà di eccellenza nel panorama nazionale, sia per le importanti istituzioni culturali presenti che per la ricchezza di attività promosse da soggetti pubblici e privati. Innanzitutto un sistema bibliotecario ai primi posti in Italia per qualità dei servizi, costituito dalla Biblioteca Panizzi e dalle quattro biblioteche decentrate, da una ventina di biblioteche speciali, universitarie e scolastiche cittadine, inserite nella rete provinciale dei servizi bibliotecari. Il complesso dei Musei civici che comprende, oltre alla principale sede di Palazzo San Francesco, il Museo del Tricolore, la Galleria Parmeggiani, il Mauriziano, la Sinagoga, il Museo della Basilica della Ghiara, il Museo della psichiatria nel padiglione Lombroso del S. Lazzaro e, dedicati alla creatività contemporanea, Officina delle Arti e Spazio Gerra. Sul fronte dello spettacolo, la città dispone di uno dei sistemi teatrali più significativi in Italia, costituito dalla Fondazione I Teatri, che gestisce in sinergia i tre maggiori teatri della città (Teatro Valli, Teatro Ariosto, Teatro Cavallerizza) e la Fondazione nazionale della danza - Compagnia Aterballetto. Altri spazi teatrali sono distribuiti nel territorio e gestiti dall’associazionismo locale: Teatro comunale Piccolo Orologio, Teatro Regiò, Teatro San Prospero. Nel settore del cinema si distingue l’attività del Rosebud, che nel 2014 celebra il 30° anniversario della sua apertura, da sempre impegnato nella promozione del cinema di qualità e che insieme alla sala storica Al Corso (riaperta nel 2008), all’Arena estiva Stalloni e a numerose attività collaterali, registra una notevole presenza di spettatori in controtendenza rispetto alle medie nazionali. Per completare il contesto delle istituzioni culturali, sono da considerare il Polo Archivistico, Istoreco e l’Istituto Cervi nel campo della documentazione storica, l’Istituto Antonio Banfi di studi filosofici, oltre alla Fondazione Palazzo Magnani della Provincia di Reggio Emilia, alla Fondazione Pietro Manodori, alla prestigiosa Collezione Marmotti d’arte contemporanea e a una decina di gallerie d’arte. Significativa è la presenza di un attivissimo tessuto di associazioni no profit e particolarmente dinamico il settore dell’economia creativa, con più di 300 imprese che si occupano di arte, cultura e prodotti o servizi high-symbolic nel territorio, tra cui tre case editrici di livello nazionale, diverse testate giornalistiche, emittenti televisive e radiofoniche. Negli ultimi anni l’offerta culturale è stata inoltre arricchita da alcuni grandi eventi per la promozione della città: il festival Fotografia europea, Invito a, il Festival Architettura, le iniziative estive di Restate, il Festival Aperto, la rassegna musicale Soli Deo Gloria, il Reggio Film Festival dedicato al cortometraggio. Recenti investimenti di riqualificazione hanno interessato le sedi museali e bibliotecarie: il recupero della Sinagoga, della Galleria Parmeggiani e della Biblioteca delle Arti, la realizzazione dello Spazio Gerra, la ristrutturazione di Palazzo San Giorgio, sede della 96 Biblioteca Panizzi, e l’ampliamento della Biblioteca decentrata di San Pellegrino, l’inaugurazione del Museo della psichiatria nel padiglione Lombroso del S. Lazzaro e, in corso di attuazione nel 2014, il progetto di recupero architettonico e funzionale di palazzo San Francesco sede dei Musei civici, e il nuovo centro culturale dell’Orologio con annessa biblioteca. Anche il 2014, come l’anno precedente, si caratterizza per una serie di vincoli normativi e finanziari che comprimono in modo pesante le risorse e impongono di ripensare le politiche culturali. La difficile congiuntura economica e gli interventi finanziari del governo che introducono drastici limiti di spesa pongono seri interrogativi all’intero settore culturale, rischiando di compromettere il mantenimento dei servizi essenziali e lo sviluppo di un comparto che pure ha enormi possibilità, tanto che potrebbe essere uno dei fattori decisivi per contrastare la crisi e recuperare competitività. La convinzione è che, proprio tenendo conto di questa situazione estremamente critica, sia fondamentale continuare a sostenere la cultura e l’economia della creatività come fattori strategici e imprescindibili elementi identitari del nostro territorio. I punti di forza saranno da cercare soprattutto nelle potenzialità ancora inespresse di “fare sistema” da parte di un tessuto culturale dinamico, come quello reggiano, capace di rigenerare risorse e opportunità concrete. Riuscire a garantire politiche culturali integrate, sostenibili e inclusive, costituisce oggi una necessità ma anche una sfida. L’obiettivo che intendiamo porci è quello di mantenere comunque elevata la qualità e l’attrattività di un sistema culturale consolidato nel tempo ma messo a dura prova in questo periodo. Si intende concentrare nelle istituzioni culturali la gestione degli eventi e dei servizi, e animare la città incentivando il protagonismo della comunità e dei cittadini. Per garantire la compatibilità di bilancio si farà leva su 3 criteri guida: - Razionalizzare e accorpare le azioni rilevanti per evitare la dispersione delle risorse: ciò consentirà di generare economie, evitando sovrapposizioni e riducendo i costi, e renderà gli interventi più efficaci e di maggiore impatto. - Contenere la spesa attraverso un ripensamento delle forme di gestione delle attività, secondo un modello centrato su una più incisiva capacità di “fare governance”. In particolare, si intende, da un lato, influenzare le azioni delle Partecipate per allinearle ad obiettivi prioritari comuni; dall’altro, creare un più solido sistema di attori (Partecipate, altre pubbliche amministrazioni, il mondo delle imprese e delle attività produttive, il mondo del no profit e del volontariato) da coinvolgere in progetti comuni. In ambito cittadino particolare attenzione sarà dedicata al rapporto con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con l’intento di sviluppare le linee guida della convenzione stipulata con il Comune di Reggio Emilia. - Stimolare il protagonismo delle associazioni che operano sul territorio in progetti finalizzati ad animare la città. Il Bando “I reggiani per esempio” rappresenta una nuova modalità in tal senso che mette in campo risorse private per realizzare progetti rivolti alla comunità. Lavorando in questa direzione, pur in presenza di vincoli normativi che limitano le risorse disponibili, negli ultimi anni le attività hanno avuto un forte impulso, sostenuto dalla volontà di rilanciare la vita culturale cittadina e di coinvolgere le diverse componenti della città, nel farsi parte attiva di progetti mirati ad allargare il pubblico e rispondere ad una crescente domanda di vivibilità urbana. Sono stati pienamente raggiunti gli obiettivi principali, nonostante il forte contenimento della spesa, con risultati superiori ai valori attesi. Nel 2013 si è confermato l’obiettivo di mantenere superiore al 67,2% (media regionale) il livello di soddisfazione dei cittadini relativamente ai servizi culturali e dello spettacolo che ha raggiunto nel 2013 il valore del 74,9% (dato Monitorcittà). Esiti ancora più importanti si sono avuti nelle attività oggetto d’indagini mirate: Fotografia europea ha superato la percentuale di gradimento del 2012 (passando dal 96% al 97% secondo l’indagine dell’Università di Modena e Reggio). Anche l’obiettivo di rendere più attrattiva la città ha raggiunto risultati importanti, con una presenza di pubblico proveniente da fuori provincia pari al 50% (con un incremento del 17% rispetto al 2012) dell’affluenza complessiva di Fotografia europea stimata in 128.260 presenze. Inoltre, dall’analisi dell’impatto economico emerge che Fotografia Europea riesce a generare nel territorio un valore complessivo di circa 3 mln. di euro, che corrisponde a più di 4 euro per ogni euro speso nella organizzazione (superiore al valore atteso di 2 euro). L’indagine 97 condotta dall’Università di Modena e Reggio Emilia, per la prima volta sull’edizione 2013, ha studiato i cambiamenti in ambito locale dovuti alla presenza del festival e il valore che l’investimento culturale ha creato in termini d’incremento della spesa generata dalla manifestazione e dall’indotto. L’analisi dimostra che investire in cultura produce ricadute positive anche per lo sviluppo economico e che Fotografia Europea è in linea con i parametri e i risultati dei più importanti festival ed eventi culturali. Positivi anche i dati degli indicatori per quanto riguarda il sistema bibliotecario e museale. Confermata la capacità di tenuta dei Musei Civici rispetto al coinvolgimento del suo pubblico. La lieve flessione delle presenze 2013 nelle tre principali sedi museali (50.418 visitatori rispetto ai 53.419 del 2012) viene compensata dall’aumento di visitatori nelle altre sedi del sistema fino a raggiungere il dato significativo di 95.359 presenze complessive nel 2013 rispetto alle 88.842 dell’anno precedente. L’obiettivo di mantenere gli utenti attivi della Biblioteca Panizzi e delle sedi decentrate è stato raggiunto (oltre 38.000). In relazione al sistema biblioteche si deve anche sottolineare l’aumento dei bambini e ragazzi (ca. 26.000) coinvolti in oltre 1.000 (+33% rispetto al 2012) attività didattiche e di promozione della lettura (dato questo non scontato a causa della sempre più crescente difficoltà delle scuole di ogni ordine e grado a programmare uscite didattiche) e un pubblico di oltre 14.000 adulti che ha partecipato ad un ricco programma di attività culturali di vario genere con apertura anche domenicale del servizio. Infine non dobbiamo dimenticare gli oltre 730.000 prestiti e 850.000 presenze (di cui oltre 12.000 nelle aperture domenicali) che nel corso dell’anno hanno affollato le biblioteche, ribadendone il ruolo di imprescindibili contenitori culturali e di aggregazione sociale. A questo proposito occorre ricordare che le indagini di customer satisfaction condotte presso le Biblioteche decentrate Santa Croce e San Pellegrino nel mese di giugno hanno rilevato un livello di soddisfazione degli utenti che si attestano rispettivamente al 92% e 95% (la media regionale 2012 è inferiore all’80%). L’implementazione/sviluppo dei servizi tecnologici si è concretizzata in oltre 400 consulenze bibliografiche complesse online, ha permesso a 320.393 persone 1.104.503 accessi al rinnovato sito web della Panizzi, ha reso possibile il servizio via mail di avviso scadenza del prestito a più di 20.000 utenti attivi e il rinnovo online dei prestiti agli utenti federati: si è così potenziato il dialogo anche a distanza con gli utenti nell’ottica di una sempre maggiore e rinnovata interattività con i cittadini della città e del mondo. Questi risultati rappresentano una risposta importante all’offerta culturale della nostra città e incoraggiano a proseguire secondo le linee guida tracciate, confermando gli obiettivi prioritari e i relativi tartget. Il sistema culturale deve riuscire a mantenere il livello di soddisfazione dei cittadini, nonché a mantenere e consolidare l’afflusso degli utenti di biblioteche e musei. Inoltre vogliamo che l’offerta culturale continui ad essere attrattiva non solo per i cittadini reggiani ma anche per chi proviene da altre città, mantenendo costanti le presenze di chi arriva da fuori provincia per seguire i grandi eventi quali Fotografia Europea. Altro importante obiettivo da raggiungere è quello di mantenere costante il numero degli spettatori paganti della Fondazione I Teatri. La vitalità culturale del nostro territorio è elemento imprescindibile per una città sempre più vivibile, con una comunità aperta e socialmente ricca, riconosciuta da tutti come prezioso bene comune. 98 AZIONI 4.1 - GOVERNANCE DELLE POLITICHE CULTURALI Fotografia Europea: tra i grandi eventi messi in campo per la promozione della città e delle sue relazioni internazionali, sarà riconfermato il festival Fotografia Europea, giunto alla sua 9^ edizione e ormai affermatosi tra le manifestazioni di riferimento nel panorama dell’offerta culturale registrando un crescente successo nel corso degli anni (oltre 128.000 le presenze di pubblico e più di 2.000 partner nel 2013). Esso avrà come tema conduttore “Vedere. Uno sguardo infinito” e si svolgerà dal 2 maggio al 15 giugno con un articolato programma di eventi – mostre, conferenze, spettacoli, educational e iniziative collaterali - incentrato sul coinvolgimento dell’intera città e delle sue istituzioni culturali, oltre che sulle partnership con soggetti pubblici e privati, locali, nazionali e internazionali, con l’intento di attrarre visitatori e turisti a livello nazionale ed europeo. L’obiettivo è di assicurare la qualità e la sostenibilità del festival valorizzando i progetti capaci di mobilitare risorse private, materiali e immateriali, puntando così sulla cooperazione culturale e sull’attività di fundraising. Si intende mantenere il forte sostegno da parte dei privati che ha caratterizzato le edizioni precedenti, sia in termini di copertura dei costi derivante da sponsorizzazioni e finanziamenti privati ( 53% nel 2013), sia grazie al circuito off (con circa 300 iniziative indipendenti autogestite nel 2013) e al contributo del volontariato soprattutto giovanile (Leva Giovani, Anche Tu per esempio, Servizio Civile volontario), sia attraverso l’incremento delle entrate da biglietteria (prevedendo un aumento dell’affluenza e del costo del biglietto di ingresso alle esposizioni, confermando invece l’accesso libero e gratuito a tutti gli eventi e alle iniziative collaterali in programma). Customer satisfaction. Indagini sul pubblico e sull’impatto economico di Fotografia Europea: si intende continuare nel 2014 l’indagine sul pubblico di Fotografa europea e sull’impatto economico del festival, in collaborazione con il Centro Giuno dell’Università di Modena e Reggio Emilia per monitorare in particolare i due obiettivi prioritari relativi al gradimento del pubblico (valore atteso superiore all’80%) e alla capacità della città di essere attrattiva (pubblico proveniente da fuori provincia atteso superiore al 50% dell’affluenza complessiva) Attraverso queste indagini si vuole consolidare e migliorare il rapporto col pubblico (in prevalenza cittadini e comunità locale, fruitori di eventi culturali in Italia e all’estero, giovani, donne e under40, operatori del settore culturale), attrarre visitatori nuovi (nel 2013 il 50% è venuto a Reggio Emilia per la prima volta) e frequentatori “fedeli”. Proseguirà anche lo studio dell’impatto economico del festival puntando a confermare i risultati dell’edizione precedente (valore complessivo di circa 3 mln. di euro in termini d’incremento della spesa generata dalla manifestazione e dall’indotto, che corrisponde a più di 4 euro per ogni euro speso). Restate: tra i progetti mirati a rinnovare la percezione della città e del suo patrimonio culturale, favorendo la vivibilità urbana, sarà confermata nel 2014 la rassegna Restate con un programma di attività da giugno a settembre che si inserisce nel cartellone complessivo dell’offerta di cultura, spettacolo e intrattenimento della città per estate coordinato dal Servizio Comunicazione/Area strategica e promosso dagli assessorati Cultura e Cura della Città in collaborazione con il mondo del commercio e con associazioni e soggetti pubblici e privali locali. Promozione Culturale: nel corso dell’anno si svolge una costante attività di collaborazione e patrocinio a sostegno di enti e associazioni per finalità culturali, anche in occasione di ricorrenze storiche e civili della città queste ultime organizzate in raccordo con il Gabinetto del Sindaco e con Istoreco per l’apporto di contenuti scientifici e progettuali al programma delle celebrazioni come previsto dalla vigente convenzione. Nell’ambito delle collaborazioni con associazioni locali si inserisce la gestione del Teatro comunale Piccolo Orologio affidata all’Associazione MaMiMo che ha registrato negli ultimi anni un notevole impulso con incremento dell’offerta di spettacolo e di formazione nonché della partecipazione da parte del 99 pubblico. L’obiettivo per il 2014 è di mantenere i risultati dell’anno precedente (150 spettacoli, oltre 8.800 presenze, 50 i partner coinvolti nella programmazione). Soli Deo Gloria: prosegue la rassegna concertistica "Soli Deo Gloria" dedicata alla musica sacra e giunta alla 10.a edizione, che proporrà una serie appuntamenti nel corso dell’anno coinvolgendo autorevoli artisti e giovani talenti del panorama musicale nazionale e internazionale. Ospitata nelle principali chiese della città, con l’intento di valorizzare il patrimonio storico, artistico e religioso reggiano, sarà promossa in collaborazione con l’Associazione Cappella Musicale San Francesco da Paola, con la Diocesi di Reggio EmiliaGuastalla, l'Istituto Musicale "Peri", la Provincia di Reggio Emilia e diversi comuni del territorio reggiano, con il patrocinio di Associazione Insieme per il Teatro, Associazione Italiana Organisti di Chiesa, Associazione Italiana Santa Cecilia e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia. Baobab: il progetto Baobab/Spazio Giovani Scritture, giunto alla sua 15a edizione, prosegue il percorso mirato a promuovere la pratica della lettura e la scrittura creativa, rivolto in particolare ai giovani e agli studenti delle scuole reggiane. Anche l’edizione 2014 promossa con la Biblioteca Panizzi e Officina Educativa si caratterizza per un ampio programma di attività - incontri con autori, laboratori e concorsi letterari, pubblicazioni ed eventi – che punta sulla cooperazione tra istituzioni culturali e scolastiche per arricchire l’offerta formativa e sollecitare la creatività giovanile. Sono confermate le collaborazioni con la Provincia di Reggio Emilia, l’Università di Modena e Reggio, Telereggio, Cir Food e con undici comuni della provincia, che ospiteranno nelle biblioteche diverse iniziative per moltiplicare le opportunità. L’edizione 2014 ha come filo conduttore il cibo nella letteratura per ragazzi aderendo così all’anno europeo contro gli sprechi alimentari indetto dall’Unione Europea. Contributi per finalità culturali: nel corso dell'anno si svolgerà anche l'attività di concessione dei contributi a sostegno di progetti culturali promossi da enti e associazioni ritenuti di interesse pubblico e rilievo culturale (tra questi: il Laboratorio dei nuovi diritti, l’Associazione Primo Tricolore, le attività incluse nel programma “I Reggiani per esempio”, collaborando con il Servizio Partecipazione e Decentramento responsabile del progetto nel monitoraggio di un programma d’iniziative estremamente diversificate e diffuse nel territorio, selezionate attraverso Bando pubblico. Quote associative istituzioni culturali: nel quadro complessivo di contenimento delle risorse finanziarie pubbliche, sarà assicurata l’erogazione delle quote associative a enti culturali partecipati del Comune di Reggio Emilia. Soggetti destinatari: Istoreco, Istituto Banfi, ATER Associazione Teatri Emilia Romagna, Istituto Cervi, Associazione per la storia e le memorie della Repubblica, Associazione Reggio Parma Festival, Associazione GAI Giovani Artisti Italiani. 4.2 – BIBLIOTECHE Il profilo culturale e le caratteristiche del servizio bibliotecario devono essere definite tenendo conto del modello di riferimento che emerge dall’esperienza e dalla letteratura specializzata: quello della moderna biblioteca pubblica intesa come centro di informazione della comunità e servizio prioritario per garantire a tutti un accesso libero e facilitato al sapere, incoraggiando l’esperienza della lettura e promuovendo lo sviluppo dei servizi informatici. Il tutto in orari di apertura ampi e in spazi confortevoli, con una attenzione forte alle utenze potenziali, nella considerazione che le biblioteche oltre a contenitori culturali e di informazione sono sempre più luoghi di incontro, di aggregazione sociale e di integrazione interrazziale. Prestito e references services/rispondere all’esigenza/diritto del cittadino all’informazione: significa mantenere e sviluppare i servizi di prestito e consultazione del patrimonio bibliografico e multimediale, favorendo fra l’altro il libero accesso alle biblioteche attraverso ampi orari di apertura dei servizi, nonché attivare adeguati servizi di consulenza, presso le singole sedi delle Biblioteche e online, idonei a favorire l'accessibilità delle informazioni bibliografiche e in generale la visibilità del ricchissimo patrimonio documentario. 100 Gestione del patrimonio documentario: la gestione del patrimonio riguarda i servizi di acquisizione, inventariazione, catalogazione, conservazione, tutela e valorizzazione dei materiali bibliografici, documentari e multimediali. Il servizio bibliotecario comunale, nell’ottica del mantenimento dei propri standard qualitativi sanciti nella Carta dei servizi, incrementa il proprio patrimonio documentario nei diversi ambiti disciplinari per un’utenza diversificata per età ed esperienza socio-professionale con una attenzione all’interculturalità e al multilinguismo. Parimenti conserva secondo criteri riconosciuti e valorizza il patrimonio documentario della Sezione di conservazione, procedendo all’incremento dello stesso attraverso donazioni di importanti archivi di persona ed acquisti in linea con il proprio posseduto. Servizi esternalizzati: al fine di abbattere il digital divide attraverso corsi ad hoc ad utenze in svantaggio e favorire l’accesso gratuito alla navigazione in rete la biblioteca mantiene aperta la Sala telematica. Nell’ambito di una razionalizzazione degli orari di apertura, favorisce però la continuazione dell’apertura serale e domenicale per permettere al massimo grado la fruizione dei servizi ad una utenza variegata. Attività didattica e culturale: la Biblioteca promuove attività di animazione e di promozione della lettura, nel rispetto della diversità e della interculturalità, rivolte a bambini e ragazzi nelle fasce d’età 0 - 16 anni. Le iniziative vengono realizzate sia in collaborazione con le scuole e gli insegnanti del territorio, sia nell’ambito di un rapporto diretto con le famiglie in orario extrascolastico. La Biblioteca è un centro di produzione culturale, luogo di incontro e di scambio di esperienze e conoscenze. La Biblioteca organizza incontri culturali, conferenze, dibattiti, mostre e altre iniziative volte a promuovere la conoscenza delle proprie collezioni e l’utilizzo dei suoi servizi nonché la lettura, l’informazione, l’educazione permanente nel rispetto della diversità e della interculturalità. La Biblioteca promuove attività di studio e allestisce mostre finalizzate alla valorizzazione e alla conoscenza delle proprie raccolte documentarie e di aspetti della storia e della cultura locale. Produce pubblicazioni, guide, manuali, opuscoli sull’uso dei servizi, bibliografie ed altre iniziative editoriali, implementa la Biblioteca digitale reggiana. Sviluppo Biblioteche e territorio: la Biblioteca elabora progetti di miglioramento delle condizioni di accessibilità, accoglienza e confort, nonchè di riqualificazione degli spazi al fine dell'implementazione/potenziamento dei servizi offerti al pubblico della Panizzi sede centrale e sue Decentrate. Sviluppa e gestisce progetti di fundraising culturale. Sviluppo tecnologie informatiche: la Biblioteca progetta costantemente e realizza lo sviluppo tecnologico del sistema, con particolare riferimento e attenzione al catalogo informatizzato, al sito web, ai servizi federati, al sistema di prestito al fine di rendere disponibili agli utenti servizi online mutuati da interfacce amichevoli. Customer satisfaction: il sistema bibliotecario, nell’ottica dell’orientamento all’utente e della sua centralità, promuove annualmente ricerche per rilevare il grado di soddisfazione degli utenti circa la qualità dei propri servizi al fine di formulare piani di miglioramento dei servizi stessi e di razionalizzazione delle processi di lavoro. Si impegna inoltre a elaborare un progetto di riavvicinamento degli utenti iscritti che da almeno tre anni non accedono più ai servizi. Casino dell’orologio: contribuisce allo sviluppo del sistema bibliotecario l’inaugurazione entro l’anno del nuovo centro culturale polivalente del casino dell’orologio con annessa biblioteca. 4.3 - MUSEI A fronte degli ulteriori tagli di bilancio, continua lo sforzo di verifica puntuale di ogni possibilità di economia e razionalizzazione per consentire la continuità del servizio. Per quanto riguarda l’apertura al pubblico continua l’impegno nell’integrare il servizio di sorveglianza affidato alla cooperativa con diverse modalità di collaborazione : lavoratori con 101 handicap nell’ambito di convenzione con la Provincia di Reggio Emilia, persone in pena sostitutiva nell’ambito di convenzione col Tribunale, volontari. Saranno valorizzate le potenzialità interne dell’istituzione sia attraverso la promozione di iniziative low cost di promozione e messa in valore del patrimonio, sia attraverso la valorizzazione delle professionalità presenti tra il personale, che saranno in larga parte protagoniste delle attività culturali e promozionali organizzate, indispensabili per garantire il consolidamento dell’afflusso di pubblico. Saranno inoltre rafforzate le collaborazioni di partenariato con soggetti esterni tese a stimolare il protagonismo degli interlocutori e loro assunzioni di responsabilità. In particolare con la ditta affidataria dei servizi di sorveglianza si continuerà la promozione di appuntamenti serali per i giovani, con altra associazione l’organizzazione di proposte per bambini e ragazzi Le attività rivolte al mondo della scuola continueranno a caratterizzare il ruolo del Museo orientandosi in modo sempre più preciso verso proposte di più forte ricerca progettuale. Ai primi di maggio saranno inaugurati i nuovi servizi e le nuove sale espositive rese disponibili dalla realizzazione del primo stralcio del progetto di ristrutturazione di Palazzo San Francesco. Obiettivi principali per quanto riguarda la promozione del patrimonio sono : la nuova didascalizzazione delle collezioni storiche, la creazione di una immagine coordinata per tutti gli strumenti di informazione e orientamento del museo, l’esposizione di materiali dai depositi (in particolare l’ antica collezione di arti industriali) attraverso nuove modalità che evidenzino il rapporto tra memoria del passato e ispirazione attraverso tutti i tempi e i luoghi arrivando alle più avanzate sperimentazioni della contemporaneità, l’esposizione tematica di opere d’arte del secolo XX, nuovi spazi di incontro e laboratorio. L’inaugurazione del nuovo museo in occasione delle giornate di Fotografia Europea 2014 sarà accompagnata da un nutrito cartellone di eventi che caratterizzeranno tutto il mese di maggio con aperture straordinarie, in rapporto costante con altre manifestazione promosse dal Comune di Reggio Emilia. 4.4 - ALTRE ISTITUZIONI CULTURALI Servizio Cinema: il Cinema Rosebud propone un’offerta continuativa mirata ai diversi pubblici e articolata in rassegne, incontri e attività collaterali, che poggia su un sistema di collaborazioni con soggetti pubblici e privati, università, cineteche e associazioni a livello nazionale. Alle proiezioni serali si affianca la programmazione rivolta al mondo della scuola e l’ormai consolidata apertura pomeridiana dedicata agli over 65. Nel corso del 2014 si svolgerà un programma di iniziative dedicato a celebrare il 30esimo anniversario della apertura del Rosebud. Nel periodo di chiusura estiva l’attività continua da giugno a settembre presso l’Arena estiva ex Stalloni, che sarà affidata in gestione a soggetto esterno, scorporata ma integrata nel progetto di riqualificazione dell’intero complesso architettonico denominato “ex Stalloni” di proprietà comunale concesso alla Fondazione dello Sport che rappresenta uno degli obiettivi culturali prioritari del 2014. Durante l’estate è prevista la rassegna “Cinema in Piazza” ad ingresso libero che ha registrato oltre 6.000 spettatori in media nelle precedenti edizioni. Completa l’offerta cinematografica la sala AlCorso, gestita da soggetto privato (Garbi snc) tramite una convenzione che vincola la programmazione agli obiettivi fissati dall’Amministrazione. La notevole partecipazione del pubblico alle attività gestite dal servizio (oltre 91.000 le presenze complessive nel 2013), obiettivo che si che si intende mantenere nel 2014, conferma il ruolo imprescindibile che il cinema ricopre nel sistema culturale cittadino. Il Cinema Rosebud ha realizzato il passaggio alla tecnologia digitale a partire da gennaio 2014 usufruendo di contributi regionali ed europei finalizzati al necessario adeguamento delle sale al nuovo sistema di proiezione. Anche il Cinema AlCorso si è dotato da quest’anno delle tecnologie digitali assicurate dall’investimento del gestore privato Garbi snc supportato da contributi regionali dedicati. Spazio Gerra: lo Spazio Gerra, dedicato alla creatività contemporanea, si è caratterizzato come un luogo attrattivo capace di intercettare un pubblico prevalentemente giovane con una proposta di eventi ed esposizioni, produzioni e workshop che ha riscosso un progressivo successo di pubblico (oltre 22.000 presenze nel 2013). Spazio Gerra è un luogo e laboratorio dedicato alla creatività contemporanea che promuove e ospita progetti, eventi, formazione, ateliers e start up d’imprese creative, archivi e servizi di informazione. La struttura ospita e 102 collabora con il FAB LAB, il laboratorio di fabbricazione digitale gestito da Reggio Emilia Innovazione con potenzialità applicative ai più svariati ambiti di interesse (didattico, culturale, produttivo). Lo Spazio Gerra si conferma come obiettivo prioritario dell’Amministrazione in campo cultuale con la duplice vocazione di promuovere la produzione contemporanea e la creatività giovanile in particolare, in stretta relazione con Officina delle Arti e il progetto AntWork di cooperazione con Modena e Parma, con il circuito GAI e GAER delle città impegnate nella promozione dei giovani artisti. Per migliorare l’offerta, ottimizzare le risorse e contenere le spese di gestione, a partire da febbraio 2014 i servizi culturali dello Spazio Gerra sono stati affidati a soggetto privato (Associazione ICS tramite procedura negoziata) per un periodo di due anni 2014- 2015 e per un programma di attività che comprende almeno 100 giornate annuali riservando al Comune la promozione di iniziative gestite in forma diretta. Tale modalità gestionale è mirata ad assicurare un’offerta integrata nel sistema culturale cittadino in continuità e coerenza con il percorso sviluppato negli anni passati, a connotare lo Spazio Gerra come snodo essenziale della sperimentazione culturale reggiana, luogo di incontro e di scambio tra generazioni e culture diverse, per la costruzione di interventi innovativi nel campo culturale artistico, volti a sostenere l’economia della conoscenza come leva dello sviluppo locale e del benessere sociale. Creatività Giovanile: orientato all’obiettivo prioritario di promuovere e sostenere la creatività giovanile e le nuove professionalità e imprese dell’economia della conoscenza, si conferma il progetto progetto “AntWork - Giovani produzioni in rete”, avviato nel 2010 e realizzato in base all’Accordo di programma tra i Comuni di Reggio Emilia, Modena e Parma (in scadenza al 31/12/2013 che si prevede di rinnovare nel 2014) sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, che ha ottenuto un contributo nell’ambito del programma “Creatività Giovanile” della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e un contributo da parte della regione Emilia Romagna. Il progetto Ant Work ha coinvolto oltre 200 giovani creativi in un programma di attività – formazione, produzione ed eventi - svoltosi nelle tre città anche in forma di festival per mettere in rete e valorizzare i giovani talenti e le nuove professioni incentivando anche le relazioni con il mondo del lavoro e con il mercato. Con l’adesione nel 2011 all’Associazione nazionale “GAI - Giovani Artisti Italiani”, è stato attivato l’archivio “Tu Young?”: raccoglie 229 giovani artisti e critici (con un notevole incremento rispetto agli 80 del 2012) che risiedono, lavorano e studiano in città e provincia, operanti nei diversi campi e linguaggi espressivi. La partecipazione al GAI è preziosa per creare nuove opportunità, valorizzare il protagonismo, sostenere le professionalità, incrementare la circolazione di informazioni e lo scambio di esperienze tra artisti e tra produzione e mercato, a livello nazionale e internazionale, ma anche per le attività di fundraising potenziate da azioni di rete. Nell’ambito del circuito regionale “GA/ER Associazione Giovani Artisti dell’Emilia-Romagna”, con il Servizio comunale politiche giovanili, prosegue la realizzazione del progetto “Il prodotto della creatività” in collaborazione con i Comuni e le Province di Forlì, Rimini e Bologna per il sostegno alle professioni creative attingendo a contributi regionali dedicati. Si tratta di azioni di start-up o sviluppo d’impresa ospitate a Reggio Emilia presso Officina delle Arti che intendono mettere a sistema le principali realtà che sul territorio regionale offrono servizi per le industrie creative e opportunità ai giovani. 4.5 – FONDAZIONE I TEATRI La Fondazione I Teatri rappresenta una istituzione di eccellenza inserita nel sistema culturale cittadino quale punto di riferimento fondamentale per la produzione e l’offerta culturale, in grado di assicurare una programmazione di alta qualità artistica e rilievo internazionale mirata ai diversi interlocutori. L’attività della Fondazione investe pressoché tutti i settori dello spettacolo dal vivo: organizza le stagioni di prosa, musical-operetta, danza, opera, concerti e teatro ragazzi, promuove il Festival Aperto e il Festival internazionale del Quartetto d’Archi con il relativo concorso internazionale "Premio Paolo Borciani", fra i più importanti del settore. Promuove inoltre spettacoli e attività didattiche rivolte ai nidi e alle scuole dell’infanzia , alla scuola primaria e secondaria. A partire dal 2014, essendo pervenuto a scadenza il contratto di affidamento alla Fondazione del servizio pubblico teatrale, si è ritenuto opportuno disciplinare i rapporti attraverso la 103 modalità della concessione a titolo gratuito di beni immobili e mobili (Teatri Valli, Ariosto e Cavallerizza) nel periodo 01/01/2014-31/12/2019 per il perseguimento dei fini istituzionali della Fondazione stessa che corrispondono ad un interesse generale e agli obiettivi di governance delle politiche locali. La nuova regolamentazione dei rapporti con la Fondazione I Teatri prevede utilizzi gratuiti delle strutture teatrali riservate al Comune e tiene conto della recente normativa in materia di servizi pubblici locali (L. n. 221 del 17/12/2012), e del modello di governance per la disciplina dei rapporti tra Comune di Reggio Emilia e le società/enti partecipati, in una logica di cooperazione volta a ricondurre la policentralità dell’offerta culturale ad un sistema integrato e più efficace di promozione della città attraverso la valorizzazione delle sue eccellenze. 4.6 – FONDAZIONE DELLA DANZA Altra eccellenza culturale di Reggio Emilia è rappresentata dalla Fondazione Nazionale della Danza. La sua attività principale consiste nella produzione e distribuzione di spettacoli di Aterballetto, la prima compagnia di danza in Italia dove confluiscono alcune fra le più significative esperienze maturate nel campo della danza sia in ambito nazionale che internazionale. Altre importanti attività collaterali sono i Corsi di Alta Formazione Professionale per Giovani Danzatori ed Insegnanti, nonché l’organizzazione di manifestazioni, rassegne e di iniziative di promozione e diffusione della danza, volte ad approfondire e stimolare l'interesse e la conoscenza del verso questo linguaggio, anche aprendo al pubblico in modo continuativo gli spazi della Fonderia con un intenso programma di esibizioni e incontri. Nel corso del 2014 si prevede una nuova regolamentazione dei rapporti tra Comune e Fondazione che disciplini anche la concessione dei beni immobili e mobili per le finalità istituzionali della Fondazione. 104 PROGRAMMA 2 AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE Obiettivo 5 MANTENERE LA DIFFUSIONE DELLA PRATICA SPORTIVA Indicatori Target 2014 Mantenere il numero delle presenze per abitante negli impianti sportivi a livello 2013 (7,25/abitante, presenze totali 2013: 1.251.371) Consolidare il n. di interventi (cantieri sportivi e campus) nell’ambito del Progetto Sport e Comunità in collaborazione con Officina Educativa ed i Servizi Sociali del Comune (valore 2013: 15 interventi) AZIONI E RISORSE 2014 Entrate Correnti Spese Correnti 5.1 Governance delle politiche sportive 4.131,66 5.2 Fondazione per lo sport 60.000,00 1.696.500,00 64.131,66 1.696.500,00 TOTALE 105 DESCRIZIONE OBIETTIVO L’obiettivo di aumentare la diffusione della pratica sportiva si pone su una direttrice di fondo che vede nel sostegno al modello fo welfare di comunità, oggi più che mai in corso di trasformazione, il fine principale. Questa concezione di pratica sportiva si incardina da un lato su un’idea di sport come integrazione, salute, socialità, benessere e dall’altra sull’idea che per muovere verso tali esiti occorra valorizzare il coinvolgimento, la coprogettazione, il protagonismo sociale e quel valore aggiunto che il mondo dell’associazionismo e del privato sociale, in una corretta logica di sussidiarietà, possono mettere in campo. Sussidiarietà e democrazia sono i concetti che lo sport deve esprimere. Sport pertanto non come messaggio di competizione esasperata, che diviene competizione sociale, ma messaggio di partecipazione e prassi di democrazia. Nelle politiche di inclusione, di sano stile di vita, di socialità, lo sport diventa una risposta perché, correttamente praticato, e qualità di vita per tutti. Lo sport quindi trova cittadinanza nel progetto di educazione diffusa e promozione del benessere: bambini, adolescenti, giovani praticanti, famiglie, diventano poste fondamentali per una alleanza educativa comunitaria. Lo sport per migliorare la vita, lo sport per tenere insieme diversi temi: disabilità, solidarietà, integrazione, coesione sociale, mutualità, sostenibilità, responsabilità, dialogo, scuola, famiglia; lo sport delle persone. Sotto questo profilo si intende dare continuità, pur nella limitatezza delle risorse, al progetto “Sport e Comunità” lanciato dalla Fondazione per lo sport in collaborazione con i Servizi comunali interessati: infatti il progetto ha già dato importanti risultati sia per contrastare l’abbandono sportivo da parte di adolescenti e giovani sia per lo stretto collegamento tra educazione e sport. Pur in una condizione di crisi economica generalizzata, che si ripercuote pesantemente sulle risorse pubbliche e private messe in campo per la diffusione della pratica sportiva, la realtà locale si pone in un contesto avvalorato dai significativi investimenti che l’Amministrazione ha precedentemente posto in essere per la diffusione della pratica sportiva su tutto il territorio. Nel 2014 si valuterà la fattibilità di importanti collaborazioni anche rispetto agli impianti sportivi maggiori. Attraverso l’attivazione nel 2008 della partecipata Fondazione per lo Sport, l’Amministrazione ha inteso mettere a sistema e valorizzare il contributi che società sportive, Enti e privato sociale possono esplicare all’interno di un comune disegno di qualificazione dello sport quale strumento educativo per l’intera comunità. I principi che guidano il raggiungimento dell’obiettivo sono rivolti: - alla possibilità per il mondo dello sport reggiano di un utilizzo equo e diffuso dell’impiantistica, che ribadisca il diritto di ogni residente all’attività sportiva; - allo sviluppo e sostegno dello sport di base, con particolare riguardo al settore giovanile e dilettantistico, attraverso eventi sportivi finalizzati al perseguimento dei predetti obiettivi; - alla valorizzazione del rapporto tra sport professionistico e sport dilettantistico. Le azioni continueranno ad essere rivolte al mantenimento degli alti indici quali-quantitativi in cui si sostanzia la pratica sportiva cittadina, che dimostrano la rilevanza sociale che ha assunto lo sport nella nostra comunità. 106 AZIONI 5.1 - GOVERNANCE DELLE POLITICHE SPORTIVE E’ necessario dare significatività alle interazioni che intercorrono tra il sistema educativo/formativo e quello del mondo dello sport, all’interno di un paradigma che riconosca i valori educativi e sociali promossi attraverso l’attività sportiva e motoria. In questa ottica si intende continuare nel percorso iniziato lo scorso anno che ci orienta a sviluppare un dialogo e una coprogettazione sempre più marcata con gli attori del mondo sportivo, a partire dalla stretta collaborazione con la Fondazione dello Sport sia in fase di individuazione delle politiche sportive per i cittadini sia nella progettazione e gestione delle iniziative. Le principali iniziative del 2014 si inseriscono, in continuità con il 2013, dentro la cornice del progetto Sport e Comunità. Il progetto Sport e Comunità riunisce intorno ad un comune progetto educativo, diversi attori del mondo sportivo (Fondazione dello Sport, enti di promozione, società sportive), delle istituzioni (servizio Offici9na Educativa, servizi sociali) e del privato sociale (associazioni e cooperative sociali, centri sociali, ecc). Lo sport si pone così al centro di “una rete di comunità” in cui è chiamato a giocare un ruolo importantissimo in cui s’impegna a mostrare di avere la capacità di arricchire il proprio tradizionale profilo legato alla competitività, con nuove dimensioni educative, culturali e relazionali che gli permettono di diventare anche “sport delle competenze”. Le iniziative 2014 intendono dunque proseguire l’esperienza iniziata con i Cantieri Sportivi al fine di realizzare azioni che vogliono incidere sul fenomeno della “dispersione sportiva” dei giovani, costruendo opportunità di partecipazione ad attività motorie, multisport e sportive tradizionali connotate da un basso tasso di selezione incentrato sulle doti atletiche, privilegiando invece gli aspetti relazionali, di inclusione sociale, di educazione al movimento ed all’acquisizione di sani stili di vita, in grado di veicolare i valori della partecipazione, della convivenza civile e dell’interculturalità. Queste attività sono proposte sul territorio in diverse zone della città in modo da offrire ai ragazzi e ai giovani l’opportunità di partecipare riducendo gli spostamenti e i tempi di percorrenza necessari a raggiungere i luoghi dove vengono proposte le attività stesse. Esse trovano la loro collocazione sia all’interno di impianti gestiti dalla Fondazione (palestre, piscine, spazi di società sportive), sia in parchi pubblici, al fine di contribuire alla loro valorizzazione e al fine di offrire ai ragazzi che già svolgono attività sportive (ma anche ai ragazzi che abitando nelle vicinanze volessero fruirne), ulteriori opportunità di socializzazione e di sperimentarsi in attività fisiche e di gioco di movimento spesso costruito dagli stessi partecipanti. I Cantieri Sportivi, rivolti in particolare alla fascia dei ragazzi dai 14 ai 18 anni, hanno l’ambizione di concorrere a migliorare l’educazione al benessere delle giovani generazioni, a partire dall’educazione motoria e da una pratica sportiva non selettiva. Oltre a ciò l’attenzione è posta sull’educazione ad assumere stili di vita più sani, attraverso per esempio, un’alimentazione più attenta e consapevole, un’informazione puntuale e mirata a prevenire i rischi legati alla sedentarietà e al consumo di alcol e sostanze. Nell’ambito di Sport e Comunità si inseriscono anche i Campus (spazi in cui i bambini e ragazzi hanno la possibilità di accedere a proposte educative che coniugano lo studio e gli apprendimenti scolastici con attività motorie e sportive); anch’essi sono per la maggior parte decentrati sul territorio allo scopo di offrire maggiori opportunità anche alle giovani generazioni che abitano la periferia della città (Massenzatico, Villa Sesso, Gavassa, Foscato, ecc.). 107 5.2 – FONDAZIONE PER LO SPORT Per il raggiungimento di tali obiettivi l’Amministrazione Comunale ha attivato dal 2008 la partecipata Fondazione per lo Sport, strumento per la definizione delle politiche sportiva, la gestione impiantistica, la promozione ed organizzazione di progetti ed eventi sportivi, la definizione dei calendari d’uso degli impianti e delle tariffe. Attraverso la Fondazione per lo Sport le politiche sportiva intendono così sviluppare la pratica di un coinvolgimento elle Società Sportiva e dell’Associazionismo negli interventi di qualificazione ed adeguamento delle strutture esistenti e/o nuove per consentire di ottimizzare le risorse dell’Ente in questo ambito. La Fondazione, quale strumento complementare e strutturale all’azione di programmazione e gestione della pratica sportiva dell’Ente, assume il compito di porre in essere gli interventi rivolti al raggiungimento degli obiettivi individuati dall’Amministrazione in un’ottica di: - innalzamento del livello di conoscenza della struttura del nostro sistema sportivo e dei temi dell’approccio alla pratica sportiva di tanti giovani nuovi cittadini: - censimento e caratteristiche strutturali e gestionali dell’impiantistica sportiva; - conoscenza e promozione del sistema sportivo locale: monitoraggio raccolta dati sulle società sportive operanti nel nostro territorio con specifico riferimento a: presenze nei diversi impianti conferiti (suddivise anche per presenze che attengono l’avviamento allo sporto e lo sport giovanile da un lato e lo sport agonistico/amatoriale); numero e tipo degli impianti sportivi conferiti; registro delle società che gestiscono o che fruiscono degli impianti; - consolidamento degli alti indici quali-quantitativi delle presenze sugli impianti raggiunti che costituisce obiettivo prioritario di tenuta del sistema sportivo locale, a fronte del perdurare di una crisi economica globale che si riflette anche nella pratica sportiva. In questi anni l’attività della Fondazione ha consentito forti razionalizzazioni dei costi, reinvestiti nel miglioramento di impianti e nel sostegno alle società sportive e al loro ruolo di presidio e promozione sociale. Inoltre si è proceduto al rinnovo condiviso delle concessioni di numerosi impianti sportivi, con accordi pubblico-privato che hanno consentito risultati molto positivi in termini di investimenti, manutenzioni, sinergie gestionali. Per il 2014 gli obiettivi prioritari della Fondazione, oltre al proseguimento del progetto “Sport e Comunità” di cui si è parlato sopra e a quelli consolidati che caratterizzano la sua funzione, saranno relativi alla riqualificazione dell’area e degli edifici ex Stalloni (lungo Via Samarotto) e alla collaborazione nella riqualificazione dei grandi impianti sportivi storici se vi saranno le condizioni di fattibilità. 108 PROGRAMMA 2 AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE Obiettivo 6 MANTENERE L’ATTUALE LIVELLO DI EDUCAZIONE NELL’ETÀ PRE-SCOLARE E SCOLARE Mantenere il n. dei posti nei servizi per l'infanzia a livello 2013 (valore 2013: 6.627) Mantenere il tasso di scolarizzazione nei Nidi e nelle Scuole dell’infanzia a livello 2013 (valore 2013: 41,8% e 86,1%) Indicatori Target 2014 Aumentare del 2% il livello di accoglimento del servizio 0-6 (n. posti disponibili alla prima assegnazione/n. domande presentate) rispetto al 2013 (valore 2013: 65,5%) Mantenere a livelli minimi il tasso di dispersione scolastica nella scuola primaria e secondaria di 1° grado non superiore a 0,19% Mantenere a livelli minimi il tasso di insuccesso scolastico nella scuola secondaria statale di 1° grado (n° respinti/n° frequentanti) non superiore a 2,85% Consolidare le collaborazioni con le scuole e col territorio (ragazzi coinvolti nel 2013: 1.500 mattino, 1.650 pomeriggio tra scuole aperte e collaborazioni territoriali) Mantenere il n. di iscritti fuori sede di UNIMORE sede di RE (escluse province di RE e MO) a livello 2013 (valore 2013: 2.117) Mantenere il n. di iscritti all'Istituto Musicale Peri a livello 2013 (valore 2013: 779) AZIONI E RISORSE 2014 Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese Correnti Spese Investimenti 180.000,00 6.1 Programmazione e gestione del sistema educativo 0-6 anni (Istituzione Nidi e Scuole dell'infanzia) 1.176.745,00 21.280.941,18 6.2 Programmazione e gestione del sistema educativo 6-18 anni e partecipazione giovanile (Officina Educativa) 2.920.847,36 4.760.456,75 6.3 Sviluppo di un sistema CittàUniversità 6.000,00 6.4 Infrastrutture e servizi per il sistema educativo 143.000,00 6.5 Istituto Superiore di studi musicali “Achille Peri” 30.000,00 TOTALE 4.276.592,36 1.351.341,18 2.321.553,34 267.154,07 4.320.029,97 1.159.425,00 2.321.553,34 27.467.977,00 5.851.371,15 109 DESCRIZIONE OBIETTIVO L'obiettivo di mantenere l'attuale livello di educazione nell'età pre-scolare e scolare origina dalla straordinaria esperienza pedagogica reggiana, eccellenza nella fascia d'età 0-6 anni, riconosciuta a livello internazionale e rappresentata dall'Istituzione Scuole e Nidi d'Infanzia e dal Centro Internazionale Loris Malaguzzi. L'attenzione ai temi del sapere, dell'istruzione e della formazione e l'attivazione di politiche di promozione dell'apprendimento continuo costituiscono finalità strategiche per l'Amministrazione poiché è su di essi che si gioca la capacità di una società di costruire il proprio futuro economico e sociale. Dal 2009 l'Amministrazione ha scelto l'educazione come competenza strategica della città e chiave per lo sviluppo economico. Una scelta che si sostanzia nelle seguenti scelte strategiche e di investimento: - la costruzione a partire dagli anni '90 di un sistema pubblico integrato, composto da strutture di collettività che offrono un servizio inclusivo, aperto alle differenze e al dialogo, dove la molteplicità e compresenza delle professionalità degli adulti offre qualità di esperienze e controllo sociale; dove la presenza di gruppi numericamente significativi di bambini offre modelli articolati di imitazione e possibilità interessanti di relazione; dove i genitori possono viversi come soggetti interlocutori delle politiche della città. Un sistema pubblico integrato in cui è elemento qualificante una quota significativa di servizi a diretta gestione comunale; - la scelta, nel 2003 dell'Istituzione come strumento gestionale unitario del sistema 0/6 della città: - la costituzione nel 2010 di Officina educativa, impegno strategico dell’Amministrazione per dare concretezza alla centralità dell’educazione nella fascia 6-29 anni, nata per raccogliere in una unica progettazione e responsabilità l’ offerta formativa per la scuola, per l'extrascuola, per i giovani, promuovendo contesti educativi di qualità e valorizzando le relazioni con scuola e territorio, interlocutori fondamentali della proposta educativa; - il Progetto Centro Internazionale Loris Malaguzzi che ha nei nidi e nelle scuole i suoi primi e primari laboratori di ricerca. Un progetto che è un contributo alla elaborazione delle politiche pubbliche attraverso la promozione di internazionalità e ricerca. Oggi è quanto mai importante avere cura dei Nidi e delle Scuole dell'infanzia che significa mantenere ed elevare la qualità, cioè la capacità di rispondere in modo competente, aggiornato, e coerente con l'impianto culturale, al diritto all'educazione dei singoli e della collettività attraverso: - il mantenimento di condizioni organizzative (compresenza, atelierista, cuoca, tempi per la formazione e la partecipazione…); - la possibilità di accedere a risorse umane, culturali e strumentali per la formazione e la ricerca; - la sostenibilità dei costi; - la partecipazione al dibattito pubblico. Il sistema pubblico integrato ha di fronte a sé la sfida di mantenere la rete esistente, ottimizzarne la fruizione facendo incontrare domanda e offerta, adottare misure di contribuzione, organizzazione e distribuzione delle iscrizioni atte a comporre situazioni educative il più possibile plurali ed equieterogenee. Contemporaneamente il sistema dei Nidi e delle Scuole dell'infanzia ha il compito di mantenere una elevata qualità dei propri contesti educativi attraverso la formazione e la ricerca e di produrre innovazione sia sul piano dei contenuti educativi e pedagogici, sia sul piano gestionale. Il mantenimento, la qualificazione e se possibile l'ampliamento del sistema dei Nidi e delle Scuole è parte essenziale del progetto Centro Internazionale, interamente completato sul piano architettonico. La rete di relazioni nazionali e internazionali che la nostra città ha sviluppato nel tempo, sono particolarmente forti e ampie in campo educativo. Il nuovo dimensionamento degli Istituti comprensivi, con l’incorporazione delle scuole dell’infanzia statali in 9 di essi, incrementa la riflessione intorno al tema della continuità educativa, dei suoi significati e delle sue realizzazioni, ma rende dall'altra parte più complessa la gestione delle operazioni relative alle iscrizioni, alle assegnazioni dei posti e al raccordo interistituzionale necessario per procedere con efficacia alla copertura di tutti i posti offerti in città dal sistema pubblico integrato. In questa sfida si inserisce Officina Educativa, che dalla sua costituzione ha progressivamente messo a punto e consolidato un approccio stabile e strutturato di sostegno alla funzione istituzionale di agenzia formativa 110 della scuola statale e di integrazione della scuola stessa con il territorio e con le opportunità relazionali ed educative nel tempo extrascolastico. Anche in tempi particolarmente difficili, che hanno comportato tagli di risorse per il servizio, l'Amministrazione ha accentuato gli sforzi per qualificare la spesa relativa alla scuola dell'obbligo in modo da non venir meno a un impegno strategico e prioritario. Gli Istituti comprensivi che dalla scuola dell'infanzia statale arrivano alla scuola secondaria di primo grado sono una scelta che favorisce il raggiungimento di obiettivi importanti che sono alla base dell'impegno del Comune nei confronti della scuola: continuità educativa, superamento delle fratture tra i vari ordini di scuole, perseguimento del successo formativo e progressiva riduzione della dispersione scolastica. Il successo formativo e il contrasto alla dispersione fanno i conti con le modifiche legislative che negli ultimi anni hanno messo la scuola in difficoltà riducendo il personale insegnante a fronte dell'aumento della popolazione scolastica e della complessità dei suoi bisogni. Oltre al forte impegno costantemente confermato - e aumentato anche in un panorama di tagli - per l'integrazione degli alunni con disabilità, il Comune ha progressivamente trovato un'alleanza con le scuole per sostenere e favorire una modalità diversa di lavoro nelle classi e coi territori, nella quale - anche grazie alla riprogettazione dei servizi pomeridiani - si può leggere una cornice comune e una continuità tra mattina e pomeriggio tesa al miglioramento complessivo del successo formativo. Il Patto per una città educante, lanciato nel 2012 mettendo a sistema la rete di collaborazioni in essere e proponendo a tutti gli interlocutori, oltre alla condivisione di elementi valoriali e culturali comuni, un forte impegno sulla partecipazione e sulla corresponsabilità degli investimenti educativi da parte di tutta la comunità, si è sviluppato nel 2013 in 5 Patti territoriali, che potranno definire in relazione alle specificità dei quartieri le priorità di azione. Nel 2014, anche grazie ai risultati raggiunti nel rapporto con la scuola e con gli interlocutori territoriali, si consoliderà l’impegno per un patto di corresponsabilità scuola/città a sostegno del diritto all’educazione. Patto che impegna la città, nelle sue articolazioni, ad affiancarsi alla scuola in un dialogo generativo di opportunità educative per adulti e ragazzi, in una dimensione di ricerca verso nuove strategie didattiche e la qualificazione dell’offerta formativa. Patto che impegna la scuola a valorizzare le relazioni territoriali, gli attori e gli spazi educativi della città come una grande e articolato ambiente di apprendimento capace di arricchire e qualificare i processi formativi. In questo patto per la città educante si cercherà di promuovere il protagonismo dei giovani, per ascoltare le loro proposte e offrire loro maggiori opportunità di partecipare alla vita della comunità e insieme alla loro crescita. Nel corso del 2012 l'UNIMORE ha attivato il processo di riorganizzazione delle strutture didattiche e di ricerca previsto dalla Legge 240/2010 secondo la quale le strutture organizzative universitarie vertono sulla istituzione dei Dipartimenti e sulla progressiva dismissione delle Facoltà. Nella sede di Reggio Emilia, a seguito della riorganizzazione, sono sorti i Dipartimenti di Comunicazione ed Economia, Educazione e Scienze Umane, Scienze e Metodi dell'Ingegneria ai quali fanno capo i Corsi di Laurea precedentemente inseriti, rispettivamente, nelle Facoltà di Scienze della Comunicazione e dell'Economia, Scienze della Formazione e Ingegneria. I Corsi di Laurea della ex Facoltà di Agraria sono stati inseriti nel Dipartimento di Scienze della Vita con sede a Modena, pur mantenendo le sedi didattiche a Reggio Emilia. Nella nostra città hanno inoltre sede alcuni Corsi di Laurea della ex Facoltà di Medicina per un totale complessivo di 20 corsi. Parte del sistema universitario è l'Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) Achille Peri che fa capo al Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca e che dal novembre 2010 ha incorporato l'Istituto Superiore di Studi Musicali" C. Merulo. Gli iscritti sono ormai 770 nei diversi livelli di corso dalla propedeutica a quelli di livello universitario. In questi anni l’Istituto ha dato grande rilievo ad una sempre maggiore qualificazione del corpo docente, e nel contempo ad un rapporto più intenso col territorio. E' prevista tra le finalità dell'Istituto la possibilità di corrispondere, anche mediante intese con altre istituzioni, pubbliche o private, alle necessità di promozione e di sviluppo territoriale della educazione e della formazione musicale in quanto ritenute fondamentali risorse di arricchimento culturale dei cittadini (oltre 1100 ragazzi coinvolti). Negli ultimi due anni molto importanti sono state le esperienze di Summer School e il consolidamento delle Orchestre giovanili. La Biblioteca "Armando Gentilucci" rientra a pieno titolo nell'area dei servizi bibliotecari speciali e specializzati, (una delle più importanti in Italia per il patrimonio del Novecento) garantendo la valorizzazione e fruibilità del proprio patrimonio sia per le attività didattiche e di ricerca dei propri docenti e studenti, sia per il pubblico. Su questi assi portanti di sviluppo si fonderà anche per il 2014 l’attività dell’Istituto, che dovrebbe finalmente poter usufruire di un finanziamento statale a riconoscimento del ruolo non solo locale svolto per l’alta formazione musicale. 111 AZIONI 6.1 - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO 0 – 6 ANNI (ISTITUZIONE SCI E AN) Rispondere al diritto all'educazione richiede un investimento di risorse culturali ed umane per mantenere l'alto livello di formazione-qualificazione delle strutture esistenti sul territorio ed il raccordo sul piano politico e tecnico. La città di Reggio ha costruito un sistema pubblico integrato di servizi (comunali, cooperativi, FISM e statali); nel 2013 il livello di scolarizzazione dei bambini 0/3 anni ha raggiunto il 41, 8%, quello dei bambini 3/6 anni l'86,1%. Nella fascia 0/3 il livello di scolarizzazione registra una percentuale fra le più alte in Italia e di gran lunga superiore all'obiettivo di Lisbona (33%). Nella fascia 3/6 la percentuale di scolarizzazione dal 2012 al 2013 è passata da 86,04% a 86,1% . L'attuale crisi economica, incide profondamente sul sistema educativo e richiede nuove progettazioni per rendere i servizi capaci di conciliare risposte adeguate con minori risorse disponibili. Le progettualità avviate e su cui si intende proseguire, hanno l'obiettivo di rispondere alla duplice necessità di mantenere il livello qualitativo e quantitativo raggiunto dai servizi educativi della nostra città tutelando e garantendo nel contempo il diritto all'educazione per tutti i bambini in servizi di collettività. E' solo infatti con una risposta pubblica al diritto all'educazione che offra spazi pubblici ai bambini, alle famiglie e agli educatori, che si riconosce il diritto di cittadinanza all'infanzia. Per obiettivi e tematiche gli interventi messi in campo riguardano: Ottimizzare la rete dei servizi per rispondere alla variabilità della domanda: dal 2011, con la sottoscrizione del Patto per la qualità e la sostenibilità della educazione in città e a livello internazionale, sono state intraprese diverse azioni di riorganizzazione e ottimizzazione della rete comunale e convenzionata, per produrre una diminuzione dei costi, mantenendo il numero di strutture esistenti. A settembre 2013, si è completata la razionalizzazione dei servizi di tempo lungo, avviata con il nido Rodari, con la conclusione del servizio per gli aventi diritto presso la scuola al Centro Internazionale; sempre nel settembre 2013 si è completata la trasformazione della scuola comunale dell'infanzia a tempo pieno Belvedere in una scuola part time. Con queste azioni si è completato il piano di riorganizzazione ed ottimizzazione della rete dei servizi comunale e convenzionata avviata nel settembre 2011. A fronte del leggero calo della domanda nel nido (meno 7%) a giugno 2013, di concerto con le cooperative Panta Rei e Totem, si è proceduto a trasformare una sezione del nido Sarzi in scuola dell'infanzia (18 posti di nido trasformati in 27 posti di scuola). Si è inoltre provveduto ad accorpare nello stesso stabile della scuola Belvedere il nido convenzionato Girasole (cooperativa Coopselios), che è passato da 2 sezioni (con 37 bambini) ad una sezione con 25 bambini. Questa operazione ha consentito un risparmio sui costi d'affitto e d'utenze e una ottimizzazione dei servizi trasversali. Si ritiene di proseguire il processo di estensione del servizio di nido -scuola, più flessibile nella risposta alla domanda, proponendo dal settembre 2014 un'ulteriore esperienza, presso il nido Haiku. In tale struttura, una delle 3 sezioni di nido verrà trasformata in sezione di scuola dell'infanzia. ampliando così l'offerta nella fascia 3-6, nella quale la percentuale di scolarizzazione è andata decrementando negli ultimi anni. Ottimizzare le procedure di assegnazione dei posti nel sistema pubblico integrato: per consentire un pieno utilizzo della rete e una più ampia risposta alle famiglie, si è ritenuto di sperimentare, in novembre, l'apertura all'iscrizione al nido, attraverso uno specifico bando, per i bambini piccolissimi (nati da giugno a ottobre 2013) che ha permesso la scolarizzazione, in alcuni servizi convenzionati, di ulteriori 14 bambini. Si ritiene di proseguire l'esperienza del bando straordinario, nel prossimo autunno, in relazione alla situazione eventualmente disponibili. 112 Il 2014 è l'ultimo anno di vigenza del Protocollo quadriennale e della successiva convenzione con la FISM per "un sistema educativo di qualità zero-sei". Nel 2013 sono state attivate azioni di supporto alla riorganizzazione e ottimizzazione dell'offerta educativa della scuola S.Giuseppe e della scuola Campi Soncini. Per quest'ultima, in considerazione della particolarità e difficoltà del contesto socio-economico di riferimento, si ritiene di collaborare con la Fism ad un'azione di monitoraggio sulla nuova organizzazione avviata. Infine, l'ultimazione del nuovo nido/scuola di Cavazzoli, costruito dall'Istituzione, consentirà il potenziamento dell'offerta nella fascia 2-5 anni, in una zona del forese non dotata di servizi per l'infanzia. In applicazione delle intese firmate a livello regionale al fine di raffinare le procedure adottate per anticipare e rendere più efficace l'assegnazione dei posti nelle scuole dell'infanzia nelle differenti gestioni, si ritiene di rafforzare il monitoraggio delle iscrizioni, attraverso il sistema informatico attivato da alcuni anni, per consentire un quadro aggiornato della situazione dei posti nella rete e una ricognizione in tempo reale delle disponibilità, che dovranno essere comunicate alle famiglie in lista d'attesa. In particolare dovrà essere proseguito il piano di incontri con i dirigenti degli Istituti scolastici cittadini, istituiti con il piano di dimensionamento attuato a partire da settembre 2012, per strutturare regole finalizzate a garantire, nel nuovo contesto istituzionale, efficienti procedure per l'accesso ai posti disponibili, incrementare lo scambio di esperienze e mantenere l'identità educativa e pedagogica della rete delle scuole dell'infanzia statali. Ridisegno del sistema contributivo con attenzione alle famiglie con redditi medi e in relazione alla modifica della normativa ISEE: con un'analisi effettuata in collaborazione con il servizio comunale Programmazione e Controllo sulla domanda al nido e alla scuola dell'infanzia, si è cercato, fra l'altro, di capire, pur in presenza di dati parziali, l'andamento delle rinunce al posto al nido, tema particolarmente rilevante nell'attuale condizione economica in cui versano le famiglie. La percentuale dei ritiri delle famiglie con redditi medi è un po' più elevata, rispetto alla percentuale delle domande di questa fascia di famiglie. Si ritiene di approfondire con la Commissione Criteri e Rette, composta dalla Presidente, dai dirigenti dell'istituzione, da genitori dei Consigli Infanzia Città e insegnanti, la valutazione sulla base dell'analisi dei ritiri - circa l'opportunità di modificare in via sperimentale il sistema contributivo, per venire incontro a questa tipologia di famiglie, che è la più toccata dalla crisi. Tale operazione "andrà fatta tenendo anche conto della recente modifica normativa dello strumento dell'Isee, che, pur orientata ad una maggiore equità del sistema, inserisce forti elementi di novità . Sarà necessario approfondire lo strumento, attraverso simulazioni e comparazioni per non creare squilibri nella collocazione delle fasce contributive" (secondo gli Indirizzi dati dal Consiglio Comunale). Con l'obiettivo di una politica contributiva di equità, si collaborerà con il servizio comunale apposito, al controllo sulle dichiarazioni ISEE in base alle quali le famiglie accedono alle fasce di pagamento agevolato; anche questo aspetto andrà riconsiderato alla luce delle modifiche che il decreto sul "nuovo Isee" ha apportato. Continuerà il percorso di contrasto alla morosità, attivato in modo particolare dal 2010. Proseguire l'adozione delle misure anticrisi per le famiglie in difficoltà lavorativa: sulla base degli Indirizzi all'Istituzione e attraverso un percorso partecipato che ha coinvolto genitori, insegnanti, pedagogiste, sindacati e cooperative, l'intero sistema tariffario si è orientato, in questi ultimi anni, ad una sempre maggiore equità e progressività, con un'attenzione particolare alle famiglie numerose o in difficoltà. Nei primi mesi del 2009, in coincidenza con la crisi economica che ha interessato anche la nostra città, si sono assunti tempestivi provvedimenti a favore delle famiglie in cui uno o entrambi i genitori siano stati colpiti da licenziamento, cassa integrazione o riduzione del fatturato, se artigiano o lavoratore autonomo, rivedendo in tempo reale le fasce ISEE e le rette. L'azione dell'Istituzione proseguirà nel 2014 .La Fondazione Manodori ha sostenuto il progetto nel 2009, nel 2010, nel 2011 e nel 2012. Proseguire l'adesione al progetto dei Voucher Conciliativi della Regione Emilia Romagna per estendere l'offerta formativa ai nidi privati autorizzati: per il quinto anno la Regione Emilia Romagna, in collaborazione con i Comuni, attribuisce assegni economici (anche detti voucher) a parziale copertura della retta d'iscrizione a nidi d'infanzia privati autorizzati. Il progetto - cofinanziato dal Fondo sociale europeo - si pone come obiettivo quello di aiutare le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano (o quelle con un solo genitore) nel difficile 113 equilibrio tra esigenze lavorative ed esigenze di cura dei figli più piccoli. Facilitare l'accesso di bambini e bambine fino a tre anni ai servizi educativi, rimuovendo ostacoli e discriminazioni cui sono soggette in particolar modo le madri che lavorano, è infatti un modo per evitare che la difficoltà ad organizzarsi rispetto ai carichi familiari sia la causa della rinuncia o della perdita dell'occupazione per il genitore. I nidi che hanno accesso a tale progetto sono il nido intercooperativo "Aguas Claras" e il nido privato "Totem". Sviluppare il progetto di ampliamento del Centro Internazionale Loris Malaguzzi: con l'anno 2013 si è ultimato il completamento del Centro Internazionale Loris Malaguzzi, completamento che ha contribuito all'incremento della sua azione culturale e progettuale. In questa cornice, la collaborazione tra Istituzione Scuole e Nidi d'infanzia, Reggio Children e Fondazione Reggio Children - Centro Loris Malaguzzi ha consentito di produrre maggiori sinergie sia organizzative che culturali in grado di incrementare le qualità di ogni soggetto indispensabili al mantenimento e all'incremento delle relazioni locali, nazionali ed internazionali che costituiscono l'attività ed il patrimonio del Centro stesso. Il processo di ampliamento della scuola al Centro Internazionale, in cui si sta sperimentando l'elaborazione di un curricolo unitario 3-11 anni, innovativo sul piano dei contenuti e delle metodologie, si è avviato nel 2013 a seguito della donazione da parte della Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi del progetto definitivo, realizzato dal gruppo di progettazione Ecosistema Urbano di Madrid, vincitore di una consultazione internazionale ad invito, promossa dalla Fondazione stessa. L'Istituzione ha conferito, nel 2013, gli incarichi tecnici di progettazione esecutiva e direzione lavori. Nel 2014 saranno completate le procedure di gara per la realizzazione dell'intervento. Mantenere gli attuali livelli di formazione del personale. di particolare importanza, per la qualità della formazione, è la presenza di un sistema pedagogico articolato, composto da figure professionali differenti, dell'Istituzione (Centro Documentazione Ricerca Educativa, Laboratorio Teatrale Rodari, Centro Video ed Equipe pedagogica) e di Reggio Children, in grado di potenziare la progettualità, la condivisione, la supervisione e rafforzare lo scambio tra i differenti livelli del sistema. Il progetto di formazione costruito e gestito dal coordinamento pedagogico insieme alle risorse di sistema dei servizi di qualificazione verrà offerto ai differenti profili professionali, alle strutture cooperative e, in alcune occasioni, a tutto il sistema pubblico integrato. Anche quest'anno il progetto di formazione si sviluppa intorno al tema del curricolo, con approfondimenti di specifici contenuti tematici. A fine anno scolastico ogni approfondimento costruirà in città o al Centro Internazionale un momento di visibilità pubblica delle ricerche realizzate. Di particolare importanza il progetto "atelier cittadini" che anche quest'anno continuerà ad alimentare l'innovazione nei servizi educativi e nei saperi pedagogici, dando contemporaneamente qualità alle attività del Centro Internazionale. In applicazione dell'accordo Stato Regione si continuerà a realizzare il piano di formazione sulla sicurezza nei posti di lavoro, definito lo scorso anno e approvato dall'Asl. Realizzare progetti di ricerca: la ricerca è la strategia privilegiata attraverso cui gli esseri umani producono conoscenza. Per questo parliamo di ricerca nel quotidiano, cioè di una dimensione che dà forma alla convivenza e alla didattica che tutti i giorni bambini e adulti realizzano insieme. La dimensione quotidiana viene alimentata da possibilità di scambio e ricerca con partner a livello locale, nazionale ed internazionale che portano elementi di innovazione nel sistema. Sono in corso in questo anno le seguenti ricerche che sono in continuità con l'anno precedente: − Atelier cittadini presso il Centro Internazionale con l'aggiornamento degli atelier: Tra matericità e digitale, Organismi viventi e la progettazione di un nuovo atelier cittadino sulla grafica. − Risonanze - Ricerche intorno ai linguaggi musicali e alla danza, all'interno del Protocollo d'intesa tra Fondazione I Teatri, Fondazione della Danza, Fondazione Reggio Children, Istituto Peri, Istituzione Scuole e Nidi d'infanzia. − Approfondimenti intorno ai linguaggi teatrali. − Accademia di Strada di Nairobi in collaborazione con Amref e Fondazione SOLARES delle Arti. Il progetto si realizza nell'ambito del Children in Need Programme. Il progetto è teso a individuare le competenze dei bambini/ragazzi e le potenzialità e le risorse presenti nei contesti di marginalità. 114 − Educa (Partner le amministrazioni locali di Pemba, Belo Horizonte e Reggio Emilia). − Atelier del gusto: continua la ricerca intorno all'alimentazione nei suoi aspetti nutrizionali, percettivi, cognitivi e relazionali, in stretta relazione con il Centro Internazionale. La direttiva regionale 418 del 2012 ha introdotto da settembre la necessità di un approfondimento intorno al tema della assunzione di zucchero nella dieta dei bambini, con interessanti risvolti intorno al tema di come sostituire il rituale delle torte di compleanno, che ha coinvolto e continuerà a coinvolgere bambini, insegnanti e genitori. − Partecipazione al gruppo di lavoro interdisciplinare ed interistituzionale che affianca la progettazione del nuovo ospedale MIRE, Maternità Infanzia Reggio Emilia. − Pedagogia ed architettura. L'ampliamento della scuola al Centro Internazionale ed il consolidamento della Scuole Diana e XXV Aprile, danneggiate dal terremoto del 2012, continuano ad offrire la possibilità di investire in ricerche sulla qualità dell'ambiente, in un dialogo tra pedagogia e architettura che è peculiarità dell'esperienza 0/6 reggiana. Tali percorsi vedono come partner la Fondazione Reggio Children - Centro Loris Malaguzzi. − Continua la progettazione del "Children Park" all'interno di Expo 2015 "Nutrire il pianeta. Energia per la vita", nell'ambito dell'Accordo di Collaborazione tra la Società Expo 2015 S.p.a. e l'Istituzione, avente ad oggetto la definizione dei contenuti e della strategia espositiva complessiva concernente la trattazione dei temi connessi all'educazione e alle famiglie. − Altro progetto di particolare importanza, che continuerà in questo anno, è la ricerca che si inserisce nell'ambito della collaborazione tra il Centro Internazionale Loris Malaguzzi ed il prof. J. Heckman del Center for Economic Research (Centro per la ricerca economica) dell'Università di Chicago. Il progetto di ricerca è volto ad indagare quanto l'investimento precoce sull'infanzia nella città di Reggio Emilia abbia avuto un riscontro in termini economici e di benessere per adulti e bambini. I partner del progetto sono: Reggio Children, University of Chicago (USA), Jacobs Foundation (Zurigo, CH), Istituzione Scuole e Nidi d'infanzia, CHILD (Centre for Household, Income, Labour, Demographic Economic) Università di Torino. − Continuerà la collaborazione di personale dell'Istituzione alla ricerca di Officina Educativa intorno ai nuovi Servizi Educativi Interdisciplinari (SEI). “La città educante”: processi di insegnamento e apprendimento in ecosistemi cross mediali: il progetto avviato nel 2014 e finanziato dal Miur avrà durata triennale e vede la partecipazione di: - Almaviva - the italian innovation company s.p.a.(capofila); - Vitociset spa; - Rai; - Ati citta educante; - Cnr - consiglio nazionale delle ricerche; - Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - Università degli studi di Trento - Fondazione Reggio Children - centro Loris Malaguzzi Il progetto ha come obiettivo quello di colmare il gap esistente nelle istituzioni formalmente, o per legge, deputate, all'istruzione e all'educazione nella comprensione dell'evoluzione del rapporto strutturale società e tecnologie, per offrire ad ogni persona occasioni di espressione delle potenzialità di cui è portatore e sviluppo di competenze. Sono coinvolte in questo progetto di ricerca 2 scuole dell'infanzia e 2 scuola primarie. Mantenere gli scambi internazionali (in collaborazione con Reggio Children): in particolare mantenere il numero attuale di study group. I programmi coinvolgono nelle visite e nelle presentazioni in aula personale dei nidi e delle scuole, con il coordinamento delle pedagogiste dell'Istituzione. Migliorare la continuità tra scuola dell'infanzia e scuola primaria : oltre all'esperienza in corso di realizzazione nella scuola al centro Internazionale verrà sviluppato e consolidato il progetto di accoglienza dei bambini nel passaggio tra la scuola dell'infanzia e la scuola primaria, che ha l'intento di produrre nel 2014 una documentazione utilizzabile in diversi contesti . 115 Continuità orizzontale tra scuole dell'infanzia a livello provinciale sulla disabilità: in relazione con il punto precedente, verrà avviato in questo anno un percorso per definire a livello provinciale il PEI (progetto educativo individualizzato) per la scuola dell'infanzia. Il PEI è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l'alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione, di cui ai primi quattro commi dell'art. 12 della legge n. 104 del 1992. Il progetto sollecitato dal Glip (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale di Reggio Emilia) ha l'intento di colmare l'assenza di un modello di riferimento adeguato al livello della scuola dell'infanzia. Riqualificazione e miglioramento sismico di edifici: continuerà l'opera di valorizzazione del patrimonio immobiliare attraverso interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria, di ristrutturazione edilizia, di miglioramento ambientale e di riqualificazione degli spazi e degli arredi. In particolare sono previsti: - L'intervento di miglioramento sismico della scuola dell'infanzia comunale XXV aprile, resa inagibile in seguito al sisma del maggio 2012. L'intervento è stato finanziato con i fondi per il terremoto assegnati dalla Regione Emilia Romagna e, per una piccola parte, con i risarcimenti riconosciuti dall'assicurazione del Comune. - L'avvio delle procedure per il miglioramento antisismico delle scuole comunali dell'infanzia Diana e Villetta, anch'esse oggetto di contributo regionale per il terremoto. - Il perfezionamento delle procedure di gara per ampliamento della scuola al Centro Internazionale, più sopra riportato - il completamento della ristrutturazione della scuola dell'infanzia comunale S.Allende. 6.2 - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO 6 –18 ANNI E PARTECIPAZIONE GIOVANILE (OFFICINA EDUCATIVA) Fascia 6-14 anni Officina Educativa promuove, da oltre tre anni, percorsi educativi come opportunità di crescita e di sviluppo armonico della persona umana in forte alleanza con la scuola e con le altre agenzie pubbliche e private del territorio. Officina Educativa sostiene un sistema di educazione diffusa capace di mettere in valore non solo l’offerta educativa comunale ma anche percorsi, esperienze ed iniziative dei soggetti pubblici e privati dei vari territori della città. Dopo la fase di avvio e organizzazione del servizio (maggio 2010 – giugno 2012) e la fase di sperimentazione dei nuovi servizi educativi territoriali (giugno 2012 – giugno 2014) il servizio si pone l’obiettivo di consolidare la propria attività rafforzando le relazioni, la presenza sui territori e la comunicazione a livello cittadino. Particolare rilievo assumeranno alcune progettualità trasversali ai servizi e ai territori. L’obiettivo di queste attività è quello di incentivare percorsi di lavoro in collaborazione fra scuole, territori e più servizi, promuovere confronti e formazioni cittadine, rafforzare una comunicazione complessiva alla città da parte del servizio, che vada oltre comunicazioni ed eventi legati ad un particolare progetto o iniziativa. Mantenendo l’impegno e la cura nella qualità delle relazioni con Istituti scolastici e realtà territoriali, Officina Educativa intende in quest’anno concentrare i propri sforzi per intensificare e qualificare le relazioni con le famiglie, vero perno dell’alleanza educativa, per favorirne una piena e reale partecipazione ai processi educativi dei loro figli, alla vita della scuola e dei servizi educativi. Gli eventi e le comunicazione pubbliche del servizio (mostra “A testa in su” – idee e progetti di bambini e ragazzi che volano in alto, “Il valore del Cibo”, “Reggionarra”, “La notte del lavoro narrato”, percorsi scientifici all’aperto”) hanno, tra le loro finalità, quella peculiare di garantire una partecipazione qualificata di genitori e famiglie, non solo nella loro parte conclusiva ma, soprattutto, nel processo di costruzione di questi appuntamenti. Consolidamento progettualità della rete territoriale e promozione di azioni di supporto al successo formativo Come già lo scorso anno, Officina Educativa intende continuare a consolidare le proprie collaborazioni con le 12 istituzioni scolastiche della città e con le agenzie educative locali. Si 116 conferma, a tal fine, la rete delle “scuole aperte” e saranno incentivate progettualità di qualificazione dell’offerta formativa scolastica sia in orario mattutino che pomeridiano. Obiettivo trasversale di queste progettualità sarà la promozione di opportunità per il successo formativo nei vari ordini di scuola. Queste progettualità si affiancheranno ed integreranno con percorsi propri di molte Istituzioni Scolastiche per il contrasto alla dispersione scolastica, recentemente finanziato dal MIUR. Durante il 2014, insieme al Servizio Affari Istituzionali, si provvederà aI nuovo affidamento dei Servizi Territoriali (GET, SEI e CENTRO DI RICERCA PER I LINGUAGGI ESPRESSIVI APPLICATI ALLA DIDATTICA). Il buon esito della sperimentazione di questi servizi rinnovati ci spinge a confermare visioni, strategie e modalità di attuazione di questi servizi. Gli obiettivi di miglioramento per i prossimi anni, oltre a quelli già ricordati in precedenza, riguarderanno maggiori forme di integrazione, coesione e coprogettazione con il servizio educativo per l’integrazione della disabilità e con i progetti per la prima alfabetizzazione degli studenti stranieri (con i quali, peraltro, già in questi anni si è sviluppata una buona relazione progettuale con gli altri servizi territoriali) Durante l’estate i SEI (spazi educativi interdisciplinari) completeranno la loro sistemazione logistica che, per quasi tutti, prevede il trasferimento in locali scolastici, con l’intento di sottolineare e rafforzare, anche a livello simbolico e spaziale, la forte alleanza e la profonda integrazione con il mondo della scuola. Anche il Centro di Ricerca per i Linguaggi Espressivi applicati alla didattica, confermando mission e contenuti di lavoro, si collocherà in una strategia d’azione integrata con la nuova Biblioteca presso il quartiere Orologio. Questa integrazione darà vita ad un nuovo spazio culturale cittadino capace di rivolgersi ad un pubblico molto ampio (0-99 anni) e, attraverso esplorazioni tra più linguaggi, di valorizzare accessi plurimi alla conoscenza, in una dimensione di ricerca, di innovazione e di sviluppo culturale. Tale dimensione di ricerca, peraltro, proseguirà anche tramite i progetti “di sistema”, trasversali tra più équipe territoriali, scuole, altri partner, così come tramite la partecipazione a progetti nazionali (La città educante) e internazionali (Educa) Sviluppo del piano di formazione Al fine di qualificare la propria progettualità e la propria capacità di interlocuzione con tanti partner scolastici e territoriali le èquipe educative continuano a promuovere con le cooperative sociali un percorso di formazione e auto-formazione che accompagni il consolidamento dei saperi e della progettualità dell’intera rete dei servizi. Conferma del forte investimento sui servizi di integrazione scolastica ed extrascolastica dei ragazzi disabili Si conferma l’impegno economico per garantire una forte copertura della domanda in questa area dei servizi educativi. A tal fine si conferma il lavoro (già sperimentato con successo lo scorso anno) di un tavolo interistituzionale (Comune di Reggio Emilia – Comuni capoluogo della provincia – Azienda sanitaria – Ufficio scolastico territoriale) per un’analisi della domanda e l’individuazione delle priorità di risposta dei servizi. L’investimento economico dovrà garantire, oltre ad un alto tasso di copertura della domanda di servizio, anche il rilancio di alcuni spazi di non frontalità, necessari da un lato per presidiare meglio i tanti luoghi di concertazione e dialogo con le altre Istituzioni e tra Istituzioni e famiglie, dall’altro per rendere possibile una vera integrazione professionale e formativa tra gli educatori per gli studenti disabili e gli educatori impegnati nella scuola e nei servizi territoriali. Proseguirà anche l’impegno per l’inserimento dei ragazzi disabili nei campi gioco estivi, opportunità tanto più importante perché durante l’estate restano l’unica offerta formativa, di socializzazione, di sostegno alle famiglie. Contrasto alle morosità Il Servizio intende proseguire l’attività di contrasto alle morosità nel servizio di ristorazione scolastica sia attraverso una forte riduzione dei tempi che intercorrono tra l’accertamento della morosità e l’invio delle posizioni alla ditta incaricata per la riscossione, sia attraverso la prosecuzione dei colloqui individuali con le famiglie con insoluti per valutare meglio le effettive difficoltà e concordare ove possibile piani di rientro sostenibili. 117 Regolamentazione di alcuni servizi per l’accesso e la frequenza scolastica Alcuni sei servizi a domanda individuale legati all’accesso e alla frequenza a scuola (ristorazione scolastica, trasporto scolastico individuale per studenti disabili, servizio di pre e post scuola) necessitano sia di una revisione e di un aggiornamento riguardante i criteri e le modalità di accesso, sia di una nuova comunicazione agli utenti relativa ai contenuti e al funzionamento. In tal senso il Servizio si impegna a produrre, entro la fine del 2014, nuove linee guida per i servizi sopra elencati. Fascia 14-29 anni Mettere le proprie risorse al servizio della comunità La città esprime benessere anche in relazione alla ricchezza dei contesti che i suoi cittadini vivono, alle opportunità di incontro, di scambio, di dialogo, di collaborazione, di partecipazione, di apprendimento. I contesti si arricchiscono nella misura in cui sono partecipati e possono quindi godere delle competenze e dell’apporto delle persone che li abitano. In questa ottica è importante promuovere opportunità di partecipazione con i giovani nei più diversi contesti di vita della città, ma a loro volta i giovani diventano il canale per attivare altre risorse importanti che in dialogo con loro prestano energie, intelligenze, lavoro alla città. Il Progetto “Giovani protagonisti” (questo la nuova denominazione della “Leva Giovani” da quando è diventato un progetto a valenza regionale con Reggio Emilia città capofila) propone progetti di cittadinanza attiva ai giovani delle scuole superiori ed università presso enti, associazioni, ecc che operano in ambiti solidali, culturali, sportivi, ambientalisti. Le leve sono sia individuali che di classe: i nostri investimenti vanno sempre più in quest’ultima direzione perché l’esperienza di cittadinanza diventa così patrimonio di gruppi/classe e da esperienza individuale si trasforma in cultura condivisa dalla classe e dalla scuola stessa. Sull’altro versante, questo progetto ci permette di costruire collaborazioni con il mondo dell’associazionismo che accoglie i giovani protagonisti, affianca loro un tutor e li impiega in azioni di pubblica utilità. Da un lato dunque le associazioni collaborano attivamente nell’offrire opportunità di fare esperienze di cittadinanza attiva ai giovani, dall’altro questi ultimi contribuiscono a sostenere le attività proprie delle associazioni che li ospitano per periodi di tempo variabili in relazione agli obiettivi che ogni progetto di volontariato si pone. Nel 2014 si attuerà su tutto il territorio anche il progetto regionale con la formazione degli operatori dei comuni aderenti al progetto Youngercard (ex Carta Giovani), la distribuzione della youngercard ai giovani della regione o che nella regione studiano o lavorano e la formazione delle prime leve regionali di cittadinanza attiva (Azioni di Protagonismo Giovanile). Fino ad oggi (ma le adesioni stanno ancora arrivando) hanno aderito al progetto tutte le Province, tutti i Comuni capoluogo, 70 Comuni o Unioni di Comuni dell’Emilia e 20 Comuni o Unioni di Comuni della Romagna. Officina Educativa poi ha sostenuto in questi anni e sostiene il progetto Gancio Originale che ogni anno nel periodo scolastico organizza e gestisce workshop pomeridiani all’interno delle scuole rivolti a bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di 1° e 2° grado, coinvolgendo formando e responsabilizzando giovani volontari, studenti della scuola secondaria di 2° grado che in un’ottica di educazione peer to peer prestano la loro opera un pomeriggio alla settimana per tutto l’anno scolastico in veste di “conduttori” dei workshop, sotto il coordinamento di una educatrice o di una psicologa dell’ ”Associazione Amici di Gancio” Anche il Consiglio dei Ragazzi, nel realizzare progetti nelle scuole in cui è presente o nei quartieri e nei contesti di vita dei ragazzi stessi, è un moltiplicatore di partecipazione e attivatore di risorse che gli adulti sono chiamati a mettere a disposizione a vario titolo: dai genitori che collaborano attivamente, agli insegnanti che in classe lavorano con gli alunni alla realizzazione dei progetti mettendo a disposizione tempo, impegno e competenze; ai tecnici e professionisti che prestano gratuitamente la propria consulenza. Infine il Progetto Polo, nella sua mission di contrasto alla dispersione scolastica attraverso l’organizzazione di tirocini educativi, ha attivato in questi anni oltre 200 artigiani e piccoli imprenditori che tuttora collaborano gratuitamente col progetto accogliendo e formando durante i tirocini un numero considerevole di ragazzi, che avevano smesso di frequentare la scuola pur essendo spesso ancora nell’età dell’obbligo formativo. 118 Diventare cittadini responsabili e consapevoli Il progetto del Consiglio dei Ragazzi mira a coinvolgere e responsabilizzare i bambini e i ragazzi a partire dalla quarta elementare sui temi della responsabilità connessa all’essere cittadini e quindi alla partecipazione alla vita della città, all’impegno civile, all’importanza di acquisire competenze che da adulti potranno essere spese per il proprio futuro ma anche per contribuire a quello della propria città. I Consigli dei Ragazzi sono presenti nelle Circoscrizioni Nord-Est e Sud, coinvolgendo diverse classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado in progetti pensati e realizzati dai ragazzi stessi a favore della scuola o della comunità. Il premio Samuela Solfitti che ogni anno si tiene in primavera è l’occasione per lavorare con molte classi della città e della provincia su temi sensibili ogni anno differenti, che riguardano l’ambiente, la legalità, i diritti. L’educazione e la sensibilizzazione su questi temi passa attraverso una proposta tematica che viene poi sviluppata nelle classi che aderiscono al progetto. Il premio nel 2014 avrà per tema il “Riciclo” e come gli anni passati si rivolge a tutte le scuole dalle primarie all’Università, dove si terrà la giornata finale, ulteriore opportunità di sensibilizzazione e informazione sul tema prescelto. Ancora nel campo della formazione di cittadini consapevoli, nel 2014 prosegue la Palestra di educazione civile, sperimentazione avviata nel 2013 al BUS e che prosegue con il coinvolgimento di un centinaio di studenti che un pomeriggio a settimana s’impegnano, al di fuori dell’orario scolastico, in un percorso formativo nel quale apprendere e “allenare” il senso civico nelle sue diverse declinazioni e le abilità per agire una cittadinanza propositiva. Proprio come nello sport, l’ educazione civile ha in sé un forte valore motivazionale: il fare alimenta la voglia di capire e spinge ancora all’agire. Contrastare la dispersione scolastica, l’abbandono della pratica sportiva e promuovere la creatività e l’impegno. Il Progetto Polo opera per contrastare la dispersione scolastica con i ragazzi che hanno compiuto 15 anni, agganciando sul territorio e accompagnando attraverso tirocini educativi ogni anno un centinaio di ragazzi che hanno abbandonato la scuola o sono a rischio di farlo, con lo scopo di facilitare un loro reinserimento nei percorsi formativi. I Cantieri Sportivi rappresentano opportunità disseminate sul territorio per aggregare giovani dai 14 ai 18 anni, che hanno abbandonato o mai praticato discipline sportive, in attività sportive a basso livello competitivo e in attività motorie in un’ottica di educazione a stili di vita sani, toccando anche i temi dell’alimentazione, della cura del proprio corpo, della prevenzione rispetto all’uso di alcol e sostanze. .NET (Nuovi educatori territoriali) è un progetto cittadino per la promozione di interventi e attività educative di territorio, che vede l’impegno degli educatori nella costruzione di connessioni tra i luoghi formali (scuole, università, oratori,centri sociali, società sportive ecc.) e quelli informali frequentati dai giovani, al fine di promuovere la costruzione di legami di comunità attraverso percorsi di promozione di responsabilità educativa diffusa sul territorio, favorire la messa in rete delle risorse, valorizzare le competenze giovanili, collaborare con gli adulti significativi presenti sui vari territori e con gruppi di giovani. Oltre al lavoro di strada classico, i NET operano con i giovani attraverso la proposta di laboratori creativi (dal teatro alla street art; dal parkour alle arti espressive) che si svolgono sia presso la sede dell’Incrocio dei Venti, sia presso gli altri Spazi di Aggregazione della città. In questo modo essi costituiscono il collante ed un filo trasversale che tiene in connessione gli spazi di aggregazione e i Cantieri Sportivi di cui sono i principali operatori insieme agli allenatori delle società sportive che nelle diverse sedi collaborano attivamente alle iniziative con i ragazzi. Costruzioni di reti (formali ed informali) per potenziare le opportunità per i giovani In questo ambito l’attività di promozione di reti collaborative di soggetti, associazioni formali e gruppi informali è molto vasta. Queste attività di connessione e costruzione di alleanze su obiettivi più generali o specifici consentono di condividere idee, obiettivi e risorse e di mettere a disposizione della città un panorama di opportunità meno frammentato e di più facile lettura e fruizione. Ecco allora il lavoro con le associazioni e i gruppi giovanili chiamati a collaborare con iniziative definite insieme e che proseguiranno nel 2014 con attività volte ad animare sia sotto il profilo culturale che quello del tempo libero spazi come il Catomes Tot e la Gabella; a partecipare attivamente all’organizzazione di un convegno che chiama a riflettere sulle 119 politiche giovanili del domani; all’organizzazione di un gioco urbano che coinvolgerà circa 300 studenti delle scuole superiori della città. Nella stessa ottica va il lavoro di governance nei confronti degli Spazi di Aggregazione Giovanile che nella loro forma di rete dialogante chiamiamo Cantieri Giovani. Cantieri giovani è la cornice culturale all’interno della quale rileggiamo gli Spazi di Aggregazione Giovanile come nodi cruciali di una rete cittadina connessa anche attraverso i Nuovi Educatori Territoriali (.NET). Gli Spazi di Aggregazione Giovanile sono luoghi - diffusi sul territorio dedicati all’aggregazione, alla relazione, alla creatività giovanile, al progettare insieme. Connetterli permette di dare incisività alla comunicazione, valorizzare le risorse, rendere più visibile e fruibile la gamma di progetti che nascono e s’intrecciano, generare nuove progettualità. Tra essi citiamo la Gabella, rivitalizzata in seguito ad un nuovo progetto ed una nuova concessione a un’ associazione di giovani operatrici; il Catomes Tot, centro sociale vocato a coniugare generazioni differenti diventando uno spazio intergenerazionale; Studio Seltz che pur in carenza di risorse, rimane uno spazio per fare musica di riferimento per i gruppi giovanili; Spazio Raga che si pone come presidio e luogo educativo in zona stazione. Educazione e salute costituiscono un binomio inscindibile; l’educazione svolge un ruolo determinante per il successo nella realizzazione di politiche, principi, strategie per la promozione del benessere. Abbiamo molti soggetti che operano in questo campo, ma una scarsa collaborazione ed ancor minor coordinamento. Pur non essendo il soggetto che ha competenze specifiche in proposito, ritenendo fondamentale questo ambito nel lavoro con i giovani, il nostro servizio intende continuare a promuovere una cultura della salute tra i giovani attraverso iniziative di sensibilizzazione e informazione organizzate in collaborazione con Provincia, AUSL, altri assessorati del Comune, associazioni del terzo settore e tutti gli enti competenti in materia e disponibili a collaborare. Comunicare e dialogare con i giovani Più che mai oggi è necessaria una comunicazione efficace con i giovani e questo richiede un costante aggiornamento degli strumenti di comunicazione e delle modalità con cui si veicolano informazioni, messaggi e si costruiscono dialoghi su temi importanti che possono poi sfociare nella formazione di gruppi che assumono impegni e responsabilità rispetto a nuove iniziative. Il nostro servizio è quindi impegnato nel rinnovamento del “Portale Giovani” , strumento che ci permette di comunicare eventi, iniziative, opportunità (es. bandi di lavoro riservati ai giovani, laboratori aperti, iniziative promosse dagli Spazi di Aggregazione, iscrizioni per le azioni di Protagonismo Giovanile, ecc.) e del profilo facebook ad esso collegato. Rinnovamento che non riguarda solo la grafica con la quale il sito si presenta ai suoi interlocutori, ma anche modalità di gestione che richiedono un maggior investimento di tempo e di pensieri per offrire davvero un servizio efficiente ed all’altezza delle esigenze dei giovani. 6.3 - SVILUPPO DI UN SISTEMA CITTA’- UNIVERSITA’ L’essere sede universitaria rappresenta per la nostra città occasione di riflessione sul ruolo della cultura e del sapere, sulla necessità di creare reti che favoriscano l’integrazione, la partecipazione e la crescita civile della comunità basate sulla conoscenza. L’attenzione ai temi del sapere, dell’istruzione e della formazione e l’attivazione di politiche di promozione dell’apprendimento continuo costituiscono obiettivi strategici per il Comune poiché è su di essi che si gioca la capacità di una società di costruire il proprio futuro economico e sociale. Il costante impegno dell’Ateneo per qualificare la propria attività di ricerca scientifica e il costante sforzo del Comune per erogare, nelle proprie aree di competenza, prestazioni e servizi di elevata qualità ai cittadini rendono la collaborazione tra gli Enti capace di generare sinergie di potenziamento del sistema città/università, con significative ricadute sul tessuto produttivo del territorio. Occorre perseguire nell'obiettivo di finalizzare le eccellenze interne a Unimore alla crescita sociale ed economica della città e perseguire nell’azione di rafforzamento delle sinergie con il mondo produttivo. In questo senso l'operazione che ha portato alla nascita del Tecnopolo nell'Area Nord della città, centro di ricerca e innovazione tecnologica, ha rappresentato un salto di qualità per rendere Reggio Emilia fortemente competitiva a livello nazionale e internazionale. 120 D'altra parte l’Amministrazione Comunale già dalla fine degli anni 90 ha profuso un forte impegno per trasformare Reggio Emilia in una vera e propria città universitaria, valorizzando i suoi servizi e il suo territorio nell'intento di attrarre e consolidare la presenza di talenti e convogliare risorse. Dopo la riqualificazione del complesso della Caserma Zucchi l’impegno dell’Amministrazione è ora indirizzato sull’area ex S. Lazzaro dove si stanno riqualificando immobili da destinare a sede didattica e dei laboratori delle ex Facoltà di Agraria ed Ingegneria. Riguardo le politiche abitative va evidenziato che presso il padiglione Marchi, anch'esso situato nell'area dell'ex S. Lazzaro, saranno disponibili, dal prossimo anno accademico (ottobre 2014), 10 alloggi per un totale di 46 posti letto che si aggiungeranno agli attuali 165 già disponibili nelle residenze universitarie della città. Nel corso del 2012 l’Università di Modena e Reggio Emilia ha attivato il processo di riorganizzazione della didattica e della ricerca previsto dalla Legge 240/2010 attraverso il superamento delle Facoltà e la sua strutturazione per Dipartimenti. Nella nostra città hanno sede complessivamente 20 Corsi di Laurea (11 Triennali, 8 Magistrali e 1 Magistrale a ciclo unico) che fanno capo ai Dipartimenti di Comunicazione ed Economia, Educazione e Scienze Umane, Scienze e Metodi dell’Ingegneria, Scienze della Vita e alla Facoltà di Medicina e Chirurgia. Sul fronte delle iscrizioni la sede di RE continua a registrare dati incoraggianti: sono 6.064 gli iscritti del corrente anno accademico a fronte dei 5.597 dell'a.a. 2012/13. I fuori sede sono 2.117 (erano 2005 lo scorso anno accademico). Significativo l'aumento del numero dei laureati che sono passati dai 995 del 2012 ai 1.112 del 2013. L’andamento della mobilità internazionale in entrata e in uscita (Erasmus ed altre convenzioni) presenta dati che dimostrano l’attrattività dei Corsi di Laurea presenti a Reggio Emilia: nell’a.a. 2012/13 sono stati rispettivamente 66 e 99, un dato sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno ma destinato ad incrementarsi grazie ad una efficace politica volta all'internazionalizzazione dell'Ateneo. Nell'ambito di un disegno di sviluppo del sistema città-Università che mira a qualificare le eccellenze, occorre sviluppare e consolidare la presenza dell’Ateneo nel sistema culturale cittadino. Importanti in questo senso le sinergie realizzate negli anni con la partecipazione di Unimore ai maggiori eventi culturali cittadini (Fotografia Europea, Reggionarra, ecc) che dovranno proseguire anche nell'anno in corso. In un contesto caratterizzato dal costante aumento del numero degli studenti a Reggio Emilia occorre riflettere sull'opportunità rappresentata dalla presenza di tanti giovani in città e continuare a lavorare per mettere a valore questa presenza attraverso la relazione e il coinvolgimento delle associazioni studentesche universitarie nella vita sociale e culturale della città. Sul fronte dell'internazionalizzazione l'Ateneo sta sviluppando relazioni rispetto alle quali ritiene importante il coinvolgimento delle istituzioni cittadine (Comune, Reggio Children, ecc). A breve infatti la sede reggiana di UNIMORE stipulerà un accordo con USAC-University Study Abroad Consortium, che si occupa di programmi di studio all'estero per gli studenti di 33 università americane consorziate, e diventerà la terza sede di USAC in Italia dopo Torino e Viterbo. La scelta di Reggio Emilia deriva dall'interesse per i programmi di studio nelle materie di competenza dei Dipartimenti di Comunicazione ed Economia ed Educazione e Scienze umane. Il programma si articolerà in quattro sessioni (autunnale, primaverile, due estive) per max 40/50 studenti a sessione che frequenteranno, oltre ai corsi curriculari, anche corsi di lingua e cultura italiana. La prima sessione avrà inizio a maggio 2014. Il valore aggiunto dell'accordo deriva dall'apertura di questi corsi a 10 studenti Unimore e a 10 Erasmus, da 4 borse di studio che USAC mette a disposizione di altrettanti studenti dell'Ateneo per periodi di studio nelle università consorziate e dalle opportunità di scambi didattici offerti ai docenti di Unimore. La relazione e la partecipazione degli studenti americani alla vita della comunità costituisce un obiettivo dell'accordo che deve essere fatto proprio dall'Amministrazione: essi dovranno essere coinvolti in iniziative culturali ed incoraggiati a svolgere attività di volontariato in un'ottica di scambio reciproco di esperienze. 6.4 - INFRASTRUTTURE E SERVIZI PER IL SISTEMA EDUCATIVO 121 Officina Educativa intende sostenere la scuola anche nella qualificazione dei suoi spazi, dei suoi ambienti come parte essenziale e non secondaria della qualità complessiva della loro offerta . Progettare, ripensare e riqualificare le scuole è anche occasione per la costituzione di un luogo di dibattito sugli spazi educativi intesi come ambientamenti complessi, capaci di accogliere e generare nuove relazioni tra architettura e pedagogia. Tra gli interventi previsti per il 2014 si segnalano: - Completamento ampliamento scuola Madre Teresa di Calcutta di Massenzatico - Completamento ampliamento scuola primaria Vasco Agosti di San Prospero - Ampliamento scuola primaria al Centro Internazionale Loris Malaguzzi. - Completamento dei lavori presso il nuovo Spazio Culturale “Orologio” - Manutenzione Straordinaria scuola primaria Collodi - Manutenzione Straordinaria scuola primaria Pascoli - Manutenzione Straordinaria scuola primaria Dante Alighieri - Manutenzione Straordinaria scuola primaria Ferrari - Manutenzione Straordinaria scuola primaria Tassoni - Manutenzione Straordinaria scuola primaria Canossini - Manutenzione Straordinaria scuola primaria Balletti - Manutenzione Straordinaria scuola primaria Ca Bianca - Manutenzione Straordinaria scuola primaria Morante - Ma Manutenzione Straordinaria scuola primaria Canossa - Manutenzione Straordinaria scuola primaria Zibordi - Manutenzione Straordinaria scuola primaria Carducci - Adeguamento scuola primaria Don Milani per nuova sala da pranzo - Adeguamento edificio ex scuola primaria Boiardo per trasferimento 4 classi di scuola secondaria di primo grado. - Rimozione amianto palestra scuola primaria Agosti - Rimozione amianto palestra scuola secondaria di primo grado Galilei Centrale e Galilei succursale - Rimozione amianto palestra scuola secondaria Leonardo da Vinci - Trasferimento servizio SEI Impastato presso scuola primaria Morante - Trasferimento servizio SEI Freire presso scuola primaria Zibordi - Trasferimento Centro di Ricerca per i linguaggi espressivi applicati alla didattica presso i locali rinnovati del Casino dell’Orologio - Adeguamento locali ex SEI Impastato per creazione uffici di segreteria nuovo CPIA - Potenziamento della rete di distribuzione della linea dati in alcune scuole primarie In accompagnamento alla realizzazione di alcune fra queste opere (in particolare gli ampliamenti delle scuole primarie) Officina Educativa proporrà percorsi partecipati con bambini, genitori e famiglie dei territori interessati circa gli immaginari, le rilevanze e la cultura della scuola come “bene comune” di un territorio. 6.5 - ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI MUSICALI “ACHILLE PERI” Negli ultimi anni l’Istituto sta contribuendo al valore che la città ha da sempre attribuito all’istruzione e alla formazione, affermando un’esperienza pedagogica prima in Italia nelle fasce d’età 6–10 e 11-19 anni con l’istituzione dei corsi propedeutici e preaccademici e con la partecipazione al Sistema delle Orchestre giovanili. Tali attività hanno contribuito a raddoppiare il numero degli iscritti nell’ultimo decennio e far raggiungere attraverso convenzioni con Comuni e scuole del territorio reggiano una capillarità che non ha paragoni a livello nazionale. Le politiche rivolte alla fascia preaccademica e accademica sono sempre più influenzate dalle modifiche legislative e sociali che stanno interessando, soprattutto negli ultimi anni, il sistema scolastico, con una graduale diminuzione dei docenti di ruolo e una modifica nell’impianto generale nazionale dell’offerta formativa in materia. Per questo è necessario attivare più raffinate competenze didattiche e relazionali e l’Istituto si sta rivolgendo verso forme di altissima specializzazione annoverando tra i suoi docenti musicisti di fama internazionale. La musica, in particolare in relazione ai fenomeni migratori, si pone come linguaggio comune che taglia trasversalmente le differenze dovute alla comprensione della lingua o a una 122 differente cultura di base: per questo sempre più le scuole primarie e secondarie attivano collaborazioni con l’Istituto. Nell’ambito delle attività formative rivolte agli allievi dell’Istituto, ma anche a studenti e professionisti di altra provenienza vengono periodicamente realizzati master e seminari per uno studio più approfondito dell'interpretazione musicale e per una ricerca delle tecniche più efficaci per l'insegnamento degli strumenti. Nei mesi di agosto e settembre si realizzano dei “Summer camp” con docenti di fama internazionale e prime parti delle orchestre più importanti a livello nazionale presso la sede di Castelnovo Monti, mentre durante il periodo scolastico si svolgono analoghe attività di altissimo livello presso la sede Achille Peri. L’Istituto organizza numerosi concerti e saggi che hanno dato l’opportunità agli allievi di esibirsi spesso in pubblico su tutto il territorio provinciale e anche in esibizioni a livello nazionale. Le attività d’insieme costituiscono un importante momento per la crescita formativa degli allievi e al tempo stesso sono occasioni di coinvolgimento e gratificazione. Le criticità principali attengono alle risorse finanziarie. L’Istituto, oltre al contributo del Comune di Reggio Emilia e a quello di Castelnovo ne’ Monti, ha innalzato le tariffe richieste alle famiglie nell’ultimo anno. Altri finanziatori pubblici e privati contribuiscono con le loro risorse, ma in modo più discontinuo e meno rilevante, a promuovere le attività dell’Istituto: in particolare Provincia e Fondazione Manodori. Finalmente però nel 2014 l’Istituto dovrebbe poter contare su un finanziamento da parte del MIUR (5 milioni stanziati a livello nazionale), che – nell’ambito della complessiva riforma del settore AFAM – si spera possa avere continuità. Al momento tuttavia non sono ancora noti i criteri di distribuzione dei finanziamenti e il momento di effettiva erogazione. 123 PROGRAMMA 3: AVERE UN LAVORO 7 INVESTIRE SULL'AREA NORD COME RISORSA TERRITORIALE AL SERVIZIO DELLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ECONOMICHE DISTINTIVE AZIONI 7.1 PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA TERRITORIALE AREA NORD 7.2 INFRASTRUTTURE 8 RENDERE IL TERRITORIO MAGGIORMENTE ATTRATTIVO DI TALENTI CREATIVI E INVESTIMENTI 9 MIGLIORARE LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO VALORIZZANDO LE ECCELLENZE 8.1 GOVERNANCE DELLE POLITICHE ECONOMICHE 9.1 GOVERNANCE DELLE POLITICHE DI VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA COMMERCIALE CENTRO STORICO 8.2 ECONOMIA CONOSCENZA APPROACH) DELLA (REGGIO 9.2 MARKETING URBANO TERRITORIALE 7.3 PROGETTI URBANI 8.3 GREEN ECONOMY (REGGIO GREEN) 7.4 GRANDI PROGETTI 8.4 ECONOMIA DEI SERVIZI (REGGIO HI-TECH) MISSIONI/pROGRAMMI 8.5 SMARTCITY (REGGIO SMART) MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVO Industria, PMI e artigianato Reti e altri servizi di pubblica utilità MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO COMPETITIVO Ricerca e innovazione E MISSIONE 7 TURISMO Sviluppo e valorizzazione del turismo MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro Formazione professionale Sostegno all'occupazione 124 PROGRAMMA 3: AVERE UN LAVORO INDICATORI Riqualificare il 3% della superficie di territorio urbano (437 ha) dell'Area Nord individuata dal PSC come Ambiti di Riqualificazione (AR) e Poli Funzionali (PF) (superficie riqualificata al 31.12.2013: 16 ha) Raggiungere nel triennio 2013 2015 il 20% di superficie riqualificata nell'ambito area ex Reggiane (valore da riqualificare entro il 2015: mq 409.336- valore al 31.12.2013: 0) Consolidare il fatturato di Reggio Children (3,9 milioni di euro) Raggiungere 30 mln di euro di investimenti in ricerca e sviluppo da parte di IREN Rinnovabili a Reggio Emilia nel 2014 (territorio provinciale) (valore 2013: 24,04 mln di euro) Sviluppare almeno 5 progetti tra imprese/talenti con il Fab Lab Coinvolgere almeno 150 operatori commerciali su 970 nelle azioni collaterali di Fotografia Europea (circuito OFF e menù) Sviluppare Reggio Narra con il coinvolgimento di almeno 5 soggetti istituzionali Realizzare sinergie con almeno 10 istituzioni cittadine in occasione di Expo 2015 Raggiungere la copertura fisica totale del territorio con connessione veloce rispetto al 2013 (valore target: 98,5% Adsl – 1,5% altre tecnologie) Raggiungere il 10% dei cittadini con residenza e identità digitale rispetto al 2013 (valore 2013: 13.424 cittadini - 8,4%) Diminuire del 5% il numero di certificati anagrafici richiesti allo sportello rispetto al 2013 (valore 2013: 100.895) 125 PROGRAMMA 3 AVERE UN LAVORO Per consentire alla città di mantenere gli elevati livelli di qualità della vita che ne hanno contraddistinto la sua storia recente, è necessario gestire gli effetti della crisi e, nello stesso tempo, impostare nuove politiche di sviluppo economico e territoriale, poiché soltanto un tessuto produttivo che funziona può attrarre lavoro e investimenti e attraverso questi riuscire a mantenere quell’alto livello di welfare, di coesione sociale, di dinamismo culturale e di qualità ambientale e urbana che ha contraddistinto la Reggio Emilia degli ultimi decenni. Vi sono elementi strutturali presenti nel nostro attuale modello di sviluppo economico che hanno mostrato con chiarezza i loro limiti e la loro inadeguatezza a reggere l’urto di una competizione globale sempre più rapida ed escludente. Occorre dunque dare nuovo impulso nell’azione e nel ruolo dei soggetti tradizionalmente protagonisti dei processi economici riallineando il sistema locale al progressivo caratterizzarsi dell’economia contemporanea quale economia basata fortemente sulla “conoscenza” spingendo sempre più a considerare i processi di innovazione che procedono per interazioni e interdipendenze multiple tra ricerca, invenzione, sviluppo, produzione a divenire i veri fattori determinanti su cui fondare la capacità competitiva del nostro territorio. La chiave di volta di questo processo è il Progetto Area Nord, una vasta porzione di territorio che nasce a ridosso del centro storico e si estende oltre la nuova Stazione Mediopadana dell’Alta velocità individuata come la principale risorsa su cui impostare l’infrastrutturazione a servizio del nuovo modello di sviluppo economico e sostenibile. Iniziato nel 2010 con gli Stati Generali, questo percorso condiviso di pianificazione strategico territoriale sul futuro di Reggio Emilia, che si basa su un’idea ben precisa: l’economia della conoscenza è il fattore di successo per lo sviluppo economico locale, il che in concreto significa puntare e investire sull’innovazione, attraverso i processi di internazionalizzazione, la condivisione della conoscenza, e la valorizzazione dei talenti creativi. In questa direzione è stata fatta una scelta strategica, quella di puntare e mettere a sistema le nostre competenze distintive in un unico luogo fisico: il Parco Innovazione, Conoscenza e Creatività nell’Area Reggiane. Qui, laboratori di ricerca, servizi avanzati e imprese, favorite anche dalle nuove infrastrutture di mobilità, avranno la possibilità di contaminarsi, lavorare insieme e sviluppare nuovi progetti. Il progetto del Parco da concretezza al sistema dell’innovazione che nasce dall’interazione tra pubblica amministrazione, imprese e ricerca, e che diventerà, di conseguenza, più organico ed efficace, sistema che a Reggio Emilia ha scelto di includere anche gli attori informali – professionisti e talenti creativi - per renderli parte attiva del nuovo modello di sviluppo. L’apertura del Tecnopolo di Reggio Emilia per la Ricerca Industriale e il Trasferimento Tecnologico nell’ottobre 2013, insieme al potenziamento del Centro Internazionale Loris Malaguzzi, laboratorio di ricerca del sistema educativo reggiano, sono i primi tasselli del Parco Innovazione, Conoscenza e Creatività, che si dovrà sviluppare con la riqualificazione di altri capannoni delle ex Officine Meccaniche Reggiane e che sarà connesso alla Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna. Qui potranno trovare collocazione centri di ricerca, start-up e spin-off d’impresa, nuove realtà produttive provenienti dal territorio provinciale e dall’area vasta, e, inoltre, un’ampia sfera di attività legate al terziario avanzato, alla cultura e ai servizi. Per il raggiungimento di questo nuovo traguardo un ruolo determinante è giocato, oltre che dal Comune di Reggio Emilia, da Iren Rinnovabili, società specializzata del Gruppo Iren nell’ambito della green economy e dell’innovazione, che si è configurata partner insieme al Comune di Reggio Emilia nell’operazione di partenariato pubblico privato che mira alla riqualificazione e trasformazione funzionale complessiva dell’Area Reggiane finalizzata a 126 ricreare una relazione stretta relazione tra la ridefinizione del modello economico e il progetto di città. A livello economico le tre traiettorie individuate dall’Amministrazione sui cui basare la crescita della città sono l’educazione (Reggio Children), la green economy (Iren Rinnovabili) e l’economia dei servizi (REI). L’economia della conoscenza vede nell’educazione e dunque in Reggio Children uno dei suoi motori principali. Il lavoro dell’Amministrazione, unitamente a quello di Reggio Children si concentrerà sul potenziamento dei servizi offerti dal Centro Internazionale Loris Malaguzzi, puntando sullo sviluppo degli Atelier esistenti (Pause/Atelier dei Sapori e ReggioNarra) e nella realizzandone di nuovi Atelier. La green economy è un settore in grande espansione è ha già raggiunto nel nostro territorio importanti numeri per fatturato e occupati. La scelta di Reggio Emilia come sede per Iren Rinnovabili testimonia la volontà della multiutility di investire nelle energie alternative sul nostro territorio. L’Amministrazione Comunale lavorerà direttamente sul green building, con interventi di riqualificazione energetica del patrimonio pubblico, mentre Iren oltre a perseguire le proprie politiche industriali in chiave ambientale e d energetica lavorerà con CRPA nello sviluppo di un progetto di ricerca applicata sull’utilizzo del Biometano. Per quanto riguarda l’economia dei servizi - che in questo contesto significa garantire forme di trasferimento tecnologico in favore delle piccole e medie imprese, sostenere e incentivare aziende innovative attraverso spin-off e start up, promuovere l’attivazione di reti di imprese e talenti – è stata individuata in Reggio Emilia Innovazione la struttura che si mette a servizio come perno e hub dell’innovazione. Ruolo che è stato sancito anche formalmente attraverso la sottoscrizione da parte di tutti gli stakeholders locali del “Protocollo d’intesa per il sostegno e la governance dell'innovazione in provincia di Reggio Emilia”. Trasversalmente a questi tre ambiti di azione, si collocano le azioni volte a fare sempre più di Reggio Emilia una città smart: una città “intelligente” in cui le tecnologie più avanzate vengono utilizzate allo scopo di aumentare la qualità della vita, l’attrattività e la competitività del territorio, semplificare il lavoro delle imprese e creare nuove opportunità di sviluppo economico e sociale. A completare questo quadro introduttivo delle politiche volte allo sviluppo economico della città, assume una forte rilevanza strategica l’adozione di una visione organica del “sistema città” e della sistematizzazione coordinata dell’offerta. Fra gli obiettivi prioritari dell’Amministrazione comunale vi è quello del rafforzamento nella promozione del territorio, anche in chiave di promozione turistica. A questo scopo verrà utilizzata la leva del marketing urbano-territoriale in concomitanza di eventi di rilievo nazionale e internazionale tra cui Fotografia Europea e soprattutto Expo 2015, che rappresenta un evento il cui tema si intreccia con molte delle eccellenze del nostro territorio e diventa quindi un’occasione irripetibile per valorizzare, su un palcoscenico internazionale, le buone pratiche e le identità produttive, scientifiche, economiche e culturali della nostra città. Un’altra priorità, perseguita insieme alle associazioni di categoria e alle associazioni di via, è rappresentata dalle politiche volte a fare del centro storico un “centro commerciale naturale”, attraverso la predisposizione di progetti di valorizzazione commerciale dell’area storica della città finalizzati a fare del centro un punto di polarità d’eccellenza in grado di generare e attrarre valore. 127 PROGRAMMA 3 AVERE UN LAVORO Obiettivo 7 INVESTIRE SULL'AREA NORD COME RISORSA TERRITORIALE AL SERVIZIO DELLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ECONOMICHE DISTINTIVE DELLA CITTÀ Indicatori Target 2014 Riqualificare il 3% della superficie di territorio urbano (437 ha) dell'Area Nord individuata dal PSC come Ambiti di Riqualificazione (AR) e Poli Funzionali (PF) (superficie riqualificata al 31.12.2013: 16 ha) Raggiungere nel triennio 2013 - 2015 il 20% di superficie riqualificata nell'ambito area ex Reggiane (valore da riqualificare entro il 2015: mq 409.336- valore al 31.12.2013: 0) AZIONI E RISORSE 2014 Entrate Correnti 7.1 Processo di pianificazione strategica territoriale Area Nord 7.2 Infrastrutture 7.3 Progetti Urbani 7.4 GRANDI PROGETTI TOTALE Entrate Investimenti 487.516,54 Spese Correnti Spese Investimenti 850.506,49 6.980.594,57 1.066.357,72 12.950.000,00 487.516,54 12.950.000,00 12.950.000,00 850.506,49 20.996.952,29 128 DESCRIZIONE OBIETTIVO L’obiettivo è la crescita della qualità della vita partendo dallo sviluppo del lavoro e puntando sull’economia della conoscenza. Fulcro del progetto sono le principali competenze strategiche distintive della città (Educazione, Meccatronica ed Energia/Edilizia Sostenibile) e la loro capacità di fungere da fattori trainanti per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo locale sostenibile, intelligente e inclusivo. Nell’ambito di questa Idea di Città che - a seguito di un processo di pianificazione strategico territoriale (iniziato nel 2010) costruito con la cittadinanza, le istituzioni e le associazioni di categoria - ha via via approfondito, riallineato, condiviso e sviluppato un progetto per il futuro di Reggio Emilia, l’Area Nord assume il ruolo di dimensione territoriale e risorsa infrastrutturale su cui impostare e sviluppare un progetto di territorio basato su scenari di area vasta e politiche integrate in grado di accompagnare e sostenere una forte innovazione nel modello economico, sociale e culturale di Reggio Emilia e del suo territorio attraverso la crescita delle competenze strategiche distintive della città, la diffusione dell’effetto comunità in termini di nuova e maggiore qualità urbana e della vita, l’attrazione di saperi, ricerca e innovazione e lo scambio internazionale di talenti, esperienze e relazioni. In qualità di risorsa infrastrutturale al servizio di un progetto strategico condiviso per il futuro della città l’Area Nord a partire dal 2010 e per i prossimi anni sarà al centro di un importante programma unitario e integrato di ri-generazione e ri-significazione impostato su quattro grandi aree tematiche: - la rigenerazione dell’Area Reggiane all’interno della quale si svilupperà il Parco Conoscenza_ Innovazione_Creatività, che rappresenterà la scintilla per fare partire il motore del nuovo sviluppo competitivo del nostro territorio. Il primo nucleo del parco è costituito da centri di ricerca già esistenti: il Centro Internazionale Loris Malaguzzi, per l’educazione e il Tecnopolo della Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia Romagna che comprende i laboratori universitarie e centri di ricerca per il trasferimento tecnologico. La crescita e la sinergia di queste strutture incentiverà altre aziende a collocarsi in quest’area per sviluppare filiere innovative e nuove imprese. Il parco diventerà il motore di un nuovo approccio all’economia della conoscenza, basato sul lavoro comune di sapere industriale e conoscenze umanistiche, con l’obiettivo di generare e implementare nuove idee, per aumentare l’attrattività e la competitività di Reggio Emilia. L’obiettivo nel triennio 20132015 è raggiungere il 20% di superficie riqualificata nell'ambito area ex Reggiane (valore di superficie da riqualificare: mq 409.336). - la trasformazione della Stazione dell’Alta Velocità in Nodo Mediopadano: infrastruttura di interscambio tra differenti sistemi ferroviari (locali, nazionali e internazionali) e di collegamento intermodale fra autostrada e alta velocità in grado di consentire uno scambio diretto e veloce treno/auto e auto/treno. Con la trasformazione della Stazione in Nodo la popolazione dell’area servita da questa nuova infrastruttura potrebbe raggiungere i due milioni di abitanti interessando un territorio formato dalle aree urbane di Reggio Emilia, Modena e Parma e da una corona esterna che interessa le province di Cremona, Piacenza e Mantova, fino a lambire le aree metropolitane di Milano e Bologna. Grazie al Nodo Mediopadano, per la popolazione di quest’area sarà più facile e veloce raggiungere le principali città italiane e le grandi capitali europee. Questo nuovo ed efficiente sistema di mobilità rappresenterà dunque un fattore chiave per lo sviluppo competitivo dell’intero sistema territoriale. - la riqualificazione e valorizzazione della “città pubblica” quale elemento cardine su cui assestare processi e strategie che individuano nella creazione dell’”effetto città”, cioè in un’operazione di deperiferizzazione, il punto di svolta per superare la crisi di identità e il decremento della qualità; per trasformare l’Area Nord da semplice propaggine della “città sparpagliata e generica” a vera e propria realtà territoriale, con marchi di nuova qualità urbana fondati su codici morfologici riconoscibili su nuovi concetti di competitività e sostenibilità e su un radicato senso di comunità. - l’introduzione di nuovi mezzi e sistemi tecnologici in chiave smart city volti a sviluppare l’utilizzo pervasivo di sistemi e servizi nell’ambito delle Information and Communication Technologies (ICT) per la gestione del territorio, il controllo delle infrastrutture, il monitoraggio ambientale, l’erogazione di servizi. 129 AZIONI 1.1 – PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA TERRITORIALE AREA NORD DIMENSIONE TERRITORIALE – STRUMENTO DI GOVERNANCE E DI PROGETTAZIONE STRATEGICO-OPERATIVA Il progetto di ri-generazione e ri-significazione infrastrutturale dell’Area Nord è dunque componente fondamentale del più vasto ed articolato processo di pianificazione strategico territoriale che punta, facendo perno sull’economia della conoscenza, sull’innovazione, favorendo così processi di internazionalizzazione, di condivisione della conoscenza, e di valorizzazione dei talenti creativi. Per il suo raggiungimento l’Amministrazione Comunale ha messo in campo, un Piano d’Azione che, con i suoi 12 indirizzi operativi e i suoi 47 progetti, si è qualificato a tutti gli effetti come strumento capace di creare condivisione, mettendo in rete programmi e progetti nonché attori del territorio, di favorire la partecipazione di capitali pubblici e privati attraverso interventi diretti oppure tramite forme di partenariato pubblico privato, ma soprattutto come strumento in grado di definire: - il contesto territoriale: l’Area Mediopadana - la cornice strategica di riferimento all’interno dei quali operare secondo tre precise direttici: la rete infrastrutturale, la riqualificazione e risegnificazione urbana e del paesaggio, la trasformazione e rigenerazione dell’Area Reggiane; - gli indirizzi e i progetti operativi che dovranno guidare gli interventi pubblici e privati di rigenerazione e trasformazione dell’Area Nord che danno conto: del quadro delle opere infrastrutturali di collegamento, dei grandi progetti di trasformazione fisica e funzionale delle principali polarità, degli interventi di riqualificazione e valorizzazione della città pubblica e privata e della rete di paesaggio, delle opere di miglioramento e salvaguardia ambientale, della qualificazione potenziamento del sistema dei servizi. Per l’anno 2014, al fine dell’ulteriore sviluppo del programma di ri-generazione e risignificazione infrastrutturale dell’Area Nord, sono stati individuati come prioritari i seguenti strumenti di governance e di progettazione operativa. - Sottoscrizione e sviluppo procedurale della Convenzione con il Ministero delle Infrastrutture per la Rigenerazione dell’Area Nord con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nell’ambito del Piano Nazionale per le Città, piano che ha visto selezionata la proposta di Reggio Emilia per un importo di 10.950.000 euro su tre interventi: 1. riapertura, riqualificazione morfologica e riorganizzazione funzionale del braccio storico di viale Ramazzini; 2. riqualificazione e trasformazione di piazzale Europa nel centro fisico del Parco Conoscenza_ Innovazione_Creatività; 3. riqualificazione architettonica e funzionale del Capannone 18 nell’area delle ex Officine Meccaniche Reggiane. - Sviluppo dell’Accordo di Programma con la Regione Emilia Romagna nell’ambito del Documento Unico di Programmazione della Politica Regionale unitaria DUP 2007 – 2013 obiettivo 10 “Promuovere competitività, qualità e attrattività della rete delle città” per quanto riguarda interventi infrastrutturali nell’ambito dell’Aerea Reggiane e nello specifico la riqualificazione del primo stralcio di Piazzale Europa per un importo di 2.000.000 di euro. - Sviluppo delle procedure Urbanistiche e di Partenariato Pubblico Privato avviate con il pater Iren Rinnovabili relativamente alla trasformazione e riqualificazione urbana dell’Area ex Officine Meccaniche Reggiane. - La riorganizzazione delle connessioni dirette tra la Stazione Medio padana, la stazione FFSS storica, l’implementazione del sistema dei parcheggi privati gratuiti e il marketing territoriale della stessa con il coinvolgimento attivo della città capoluogo e delle province limitrofe (Modena, Parma e Mantova). - Lo studio di fattibilità e il protocollo d’intesa con Autostrade e Rfi per la realizzazione, nell’ambito della 4° corsia autostradale del Nodo Mediopadano quale connessione diretta tra Stazione Mediopadana e Autostrada A1. 130 7.2 – INFRASTRUTTURE ASSE 1: realizzare il Nodo Mediopadano per mettere in rete la città con l’Area vasta e l’Europa E’ un’azione specifica finalizzata al completamento e ammodernamento infrastrutturale in termini di mobilità pubblica e privata sia su gomma che su ferro dell’Area Nord. Il Piano d’Azione al fine di perseguire l’obiettivo di realizzare il Nodo Mediopadano per mettere in rete la città con l’area vasta e l’Europa individua 4 Indirizzi Operativi: - COLLEGAMENTI CON L'AREA VASTA: trasformare la Stazione Mediopadana in nodo intermodale e di interscambio attraverso il potenziamento dei collegamenti alla rete portante nazionale; - COLLEGAMENTI CON IL TERRITORIO INTERPROVINCIALE: aumentare l’efficienza del sistema infrastrutturale viario attraverso il rafforzamento e completamento della rete d’area vasta esistente (tangenziale e assi di scorrimento); - COLLEGAMENTI CON LA CITTA' E IL CENTRO STORICO: riorganizzare e specializzare gli assi viari principali di collegamento nord/sud attraverso la riqualificazione morfologica e funzionale della rete principale esistente e attivazione del Servizio Ferroviario Metropolitano; - COLLEGAMENTI INTERNI: migliorare la viabilità di distribuzione alla scala di quartiere attraverso la riorganizzazione della mobilità interna pubblica e privata. Per l’anno 2014 sarà data la priorità ai seguenti progetti: 1. Riorganizzazione delle connessioni dirette tra la Stazione Medio padana, la stazione FFSS storica e la città tramite il ridisegno delle linee e degli orari del servizio ferroviario metropolitana e del trasporto pubblico su gomma. 2. L’implementazione del sistema dei parcheggi privati gratuiti con altri 200 posti circa per portare la dotazione a circa 750 stalli. 3. Sistema integrato di servizi per la mobilità sostenibile: auto elettriche e bike-sharing. 4. La comunicazione e marketing territoriale con il coinvolgimento attivo della città capoluogo e delle province limitrofe (Modena, Parma e Mantova) che porterà nel 2014 alla stipula di un protocollo d’intesa finalizzato alla valorizzazione dell’infrastruttura nell’ambito di politiche sinergiche d’area vasta. 5. La ricerca di nuovi strumenti per il miglioramento funzionale e lo sviluppo dell’infrastruttura attraverso il progetto europeo Enter-Hub finalizzato all’analisi e sperimentazione di buone pratiche europee da replicare. 6. Studio di fattibilità per la realizzazione, nell’ambito della 4° corsia autostradale, del Nodo Mediopadano quale connessione diretta tra Stazione Mediopadana e Autostrada A1. 7.3 - PROGETTI URBANI ASSE 2: generare “effetto città” per produrre qualità urbana E’ un’azione specifica finalizzata da un lato alla rigenerazione e trasformazione urbana dei quartieri e delle ville storiche esistenti (Ambiti di Riqualificazione residenziali e produttivi del PSC), dall’altro alla salvaguardia, rigenerazione e valorizzazione del sistema paesaggistico che fa perno sulla Cintura Verde (Ambiti di Paesaggio del PSC). Il Piano d’Azione al fine di perseguire l’obiettivo di generare “effetto città” per potenziare la qualità urbana individua 4 Indirizzi Operativi: - QUALITA' URBANA: trasformare e riqualificare la città esistente attraverso la risegnificazione dei “vuoti urbani”; - AMBIENTE: prevenire e curare le problematiche ambientali attraverso la minimizzazione dell’impatto ambientale prodotto dalle trasformazioni urbane - PAESAGGIO: ricostruire l’identità del territorio attraverso la modellazione del paesaggio come infrastruttura connettiva e relazionale; - SERVIZI: rafforzare e innovare il sistema dei servizi in relazione sinergica con la città attraverso l’ampliamento, la qualificazione e la specializzazione dell’offerta. Per l’anno 2014 sarà data la priorità allo sviluppo di nuovi servizi di quartiere e in particolare ai seguenti progetti: 1. Potenziamento del plesso scolastico del quartiere di San prospero con l’apertura dell’ampliamento della scuola primaria. 131 2. Potenziamento del plesso scolastico del quartiere SantaCroce con l’avvio del cantiere, a seguito di concorso internazionale bandito dalla Fondazione Reggio Children, dell’ampliamento della scuola dell’infanzia e scuola primaria presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi e l’attivazione di un percorso di ricerca volto alla sperimentazione di nuovi spazi dell’apprendimento. 3. Sviluppo delle procedure urbanistiche per l’attuazione dei Piani Urbanistici Attuativi (PUA) dell’Area Nord. 4 - GRANDI PROGETTI Potenziare le competenze distintive per sviluppare il nuovo modello economico della città E’ un’azione specifica finalizzata a potenziare il sistema infrastrutturale a servizio e supporto delle competenze strategiche della città che interviene su due precisi ambiti territoriali a cui corrispondono altrettanti Grandi Progetti. Il primo riguarda la trasformazione dell’area che fa perno sulle ex Officine Meccaniche Reggiane nel Parco Conoscenza_Innovazione_Creatività (Polo Funzionale 4 del PSC), Parco che trova i suoi caposaldi strutturali e funzionali nella riqualificazione e trasformazione urbana di Piazzale Europa (CIM), nel completamento e potenziamento del Centro Internazionale Loris Malaguzzi (ex Locatelli) e nella realizzazione del Tecnopolo per il trasferimento tecnologico tra centri di ricerca e imprese. Si tratta in sostanza di costruire percorsi procedurali e progettuali per dare concreta attuazione alle linee strategiche e ai singoli progetti individuati dal Documento Programmatico per la Qualità Urbana (DPQU) per la rigenerazione urbana dell’Area Reggiane, redatto a partire dal settembre 2011 e approvato dalla Giunta Comunale nel novembre dello stesso anno. Il Piano d’Azione al fine di perseguire l’obiettivo di potenziare le competenze distintive per sviluppare il nuovo modello economico della città individua 3 Indirizzi Operativi: - AREA REGGIANE: realizzare il Parco Innovazione Conoscenza Creatività attraverso l’insediamento, lo sviluppo e la messa a sistema delle competenze strategiche della città: - AREA REGGIANE: collegare l’area alla città e al centro storico attraverso il potenziamento dell'accessibilità pubblica e privata; - AREA REGGIANE: trasformare l’area in polarità urbana a servizio della città e del quartiere Santa Croce attraverso la riqualificazione e la valorizzazione della “città pubblica”. Per l’anno 2014 sarà data importanza alla rigenerazione urbana dell’Area Reggiane e al suo sviluppo e trasformazione nel Parco Conoscenza, Innovazione e Creatività. Particolare rilievo è stato attribuito alla sua accessibilità, al suo collegamento con la città e in particolare con il centro storico, alla sua configurazione di nuova città pubblica e alla sua attitudine ad essere il luogo all’interno del quale insediare nuove attività di ricerca e di produzione nel campo della economia/società della conoscenza. Progetto prioritario risulta il Primo stralcio del Programma di Riqualificazione Urbana Area Reggiane, denominato PRU Area Reggiane. Il PRU costituisce la base normativa per arrivare alla riqualificazione di una prima porzione dell’Area Reggiane in grado di avviare definitivamente il processo di rigenerazione complessivo. In questo primo stralcio si prevede la riapertura del braccio storico di viale Ramazzini che da via dell’Aeronautica porta a piazzale Europa, la riorganizzazione formale e funzionale dello stesso piazzale Europa e la riqualificazione dei capannoni 18 e 17 delle ex Officine Meccaniche Reggiane, da destinare a sede di laboratori, imprese e terziario avanzato. Gli strumenti su cui fa perno il PRU sono: - il “Documento Unico di Programmazione della politica regionale unitaria - DUP 2007 – 2013” - obiettivo 10: “Promuovere competitività, qualità e attrattività della rete delle città” pari a 2.000.000 di euro per la realizzazione del primo stralcio della riqualificazione e trasformazione di piazzale Europa. - il “Piano Nazionale delle città” per la Rigenerazione dell’Area Nord sottoscritto con il Ministero delle Infrastrutture con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per un importo di 10.950.000. - Il processo di partenariato pubblico privato che vede coinvolto in prima persona Iren Rinnovabili e, tramite essa, un consistente numero di imprenditori che vogliono insediarsi presso il capannone 18 e 17 nelle ex Officine Meccaniche Reggiane. Complessivamente nel Piano triennale di innovazione nell’ambito del Programma di Rigenerazione Urbana dell’Area Reggiane è previsto un importo pari ad € 23.950.000 finanziato per € 12.950.000 da contributi e per € 11.000.000 mediante partenariato pubblico privato. 132 PROGRAMMA 3 AVERE UN LAVORO Obiettivo 8 RENDERE IL TERRITORIO MAGGIORMENTE ATTRATTIVO DI TALENTI CREATIVI E INVESTIMENTI Consolidare il fatturato di Reggio Children (3,9 milioni di euro) Raggiungere 30 mln di euro di investimenti in ricerca e sviluppo da parte di IREN Rinnovabili a Reggio Emilia nel 2014 (territorio provinciale) (valore 2013: 24,04 mln di euro) Indicatori Target 2014 Sviluppare almeno 5 progetti tra imprese/talenti con il Fab Lab Raggiungere la copertura fisica totale del territorio con connessione veloce rispetto al 2013 (valore target: 98,5% Adsl – 1,5% altre tecnologie) Raggiungere il 10% dei cittadini con residenza e identità digitale rispetto al 2013 (valore 2013: 13.424 cittadini - 8,4%) Diminuire del 5% il numero di certificati anagrafici richiesti allo sportello rispetto al 2013 (valore 2013: 100.895) AZIONI E RISORSE 2014 Spese Correnti Spese Investimenti 5.824.366,37 223.500,00 1.263.000,00 59.500,00 284.399,03 316.985,54 Entrate Correnti 8.1 Governance delle politiche economiche 8.2 Economia della conoscenza (REGGIO APPROACH) Entrate Investimenti 8.3 Green Economy (REGGIO GREEN) 8.5 Smart City (REGGIO SMART) TOTALE 22.000,00 33.945,00 1.238,87 39.057,58 120.250,87 5.917.811,37 1.238,87 568.956,61 1.700.236,41 133 DESCRIZIONE OBIETTIVO Il progressivo caratterizzarsi dell’economia contemporanea quale economia basata fortemente sulla “conoscenza” unitamente alle dinamiche del mercato globale e della competizione tecnologica, spingono sempre più a considerare i processi di innovazione che procedono per interazioni e interdipendenze multiple tra ricerca, invenzione, sviluppo, produzione come i veri fattori determinanti su cui fondare la capacità competitiva di un sistema economico. Questo nuovo modello di innovazione comporta un profondo cambiamento nell’azione e nel ruolo dei soggetti tradizionalmente protagonisti dei processi innovativi: la chiave di volta per garantire la crescita competitiva di un sistema in una economia basata sulla conoscenza diventa l’interazione costante e profonda tra istituzioni di governo, università e imprese. Una messa a sistema degli attori formali portatori di conoscenze inquadrate dentro contenitori riconoscibili quali la PA, il mondo della ricerca e le Imprese rappresenta però solo il primo step nella strategia di innovazione di un territorio. C’è infatti un ulteriore livello di complessità emerso nelle riflessioni degli ultimi anni su modelli di innovazione e efficacia del trasferimento tecnologico: in una società dove vi è conoscenza diffusa (si veda il fortissimo sviluppo delle tecnologie e dei social network) è fondamentale per un territorio riuscire ad intercettare e immettere nel processo anche i talenti della società civile come ad esempio startupper creativi, liberi professionisti, artisti. Questo obiettivo si raggiunge attraverso la creazione di spazi dell’innovazione, intesi in senso fisico e infrastrutturale ma anche come nuovi modelli organizzativi, che raccolgano le energie dei diversi attori e ne sviluppino le sinergie. Negli ultimi anni a Reggio Emilia si sono costruite le condizioni per poter applicare questa strategia dell’innovazione anche a livello locale. Infatti, oltre al rafforzamento del settore pubblico, delle imprese, della ricerca e dell’alta formazione (UNIMORE, Reggio Children, CRPA) negli ultimissimi anni si è assistito all’emergere di reti e luoghi che chiedono con forza di poter dare il loro contributo dentro il sistema di sviluppo e trasferimento della conoscenza, fra tutti il Fab Lab, lo Spazio Gerra, Restart, Italiacamp, solo per citarne alcuni. Con il percorso Area Nord il Comune di Reggio Emilia ha cercato di mettere a sistema luoghi fisici e player territoriali dell’innovazione tradizionalmente distanti, ponendosi come facilitatore per la costruzione di network e partnership progettuali che consentano di aumentare l’attrattività e la competitività di Reggio Emilia. Ora ogni soggetto deve assumere un ruolo preciso all’interno del sistema territoriale, con Reggio Emilia Innovazione (REI) che deve diventare la struttura di coordinamento in grado di evitare dispersione nei processi decisionali e frammentazione delle iniziative e fare da regia in maniera integrata per le decisioni lungo tutta la filiera che va dalla ricerca al trasferimento tecnologico. L’occasione fisica del Tecnopolo e del suo sviluppo in Parco della Conoscenza, unitamente a Expo 2015 sono le due sfide imminenti sulle quali testare il modello, misurarsi e provare a vincere la sfida della competizione globale. Tenendo presente queste condizioni territoriali, infrastrutturali, tecnologiche e di governance, l’attività del Comune di Reggio Emilia per il 2013 in materia di sviluppo economico e innovazione si concentra sulle seguenti azioni di: - Governance delle politiche economiche (8.1) - Economia della conoscenza (8.2) - Green Economy (8.3) - Economia dei servizi (8.4) - Smart City (8.5) 134 AZIONI 8.1 – GOVERNANCE DELLE POLITICHE ECONOMICHE Seconda fase del progetto Area Nord: verso il Parco dell’Innovazione. 1. Il Tecnopolo di Reggio Emilia: Il 26 ottobre 2013 è stata inaugurata la struttura che ospiterà il Tecnopolo di Reggio Emilia, che entrerà in funzione nel corso del 2014. Nato per produrre e diffondere conoscenza, attrarre imprese hi-tech e ad alto valore aggiunto, fungere da incubatore di start up e spin-off, il Tecnopolo di Reggio Emilia ha come funzioni principali: - mettere in contatto i laboratori di ricerca pubblici e privati con le imprese - trasferire know-how - diffondere informazioni tecnologiche sul territorio - creare il network delle relazioni che stanno alla base della diffusione e della creazione della conoscenza Il Tecnopolo di Reggio Emilia riunisce quattro centri, ora attivati in sedi diverse, per la ricerca avanzata e il trasferimento tecnologico alle imprese: - Intermech-Mectron per la ricerca applicata e i servizi nel settore della meccanica avanzata, della meccatronica e della motoristica - En&Tech per la ricerca industriale e il trasferimento tecnologico nel settore delle tecnologie integrate per la sostenibilità in edilizia, la conversione efficiente dell’energia, l’efficienza energetica degli edifici, l’illuminazione e la domotica; - Biogest Siteia per la ricerca per il miglioramento e la valorizzazione delle risorse biologiche agro-alimentari; - CRPA Lab per la ricerca industriale nei settori dell’agroalimentare e dell’ambiente ed energia. REI Reggio Emilia Innovazione è la struttura che gestirà il punto di accesso al Tecnopolo, il Portale della Rete Alta Tecnologia, che ha il compito di favorire la visibilità e l’accessibilità del Tecnopolo stesso e della Rete nel suo insieme, affiancando alle attività di ricerca industriale e sviluppo tecnologico un’offerta integrata e coordinata di servizi per l’innovazione alle imprese. Inoltre REI sarà presente all’interno del Tecnopolo con il Fab Lab di Reggio Emilia, un laboratorio di fabbricazione digitale in piccola scala che, attraverso l’uso di stampanti in 3D, laser cutter di precisione, frese e plotter vinilico, offre servizi di prototipazione rapida e a basso costo, consentendo anche alle piccole imprese di entrare agilmente nel circuito della ricerca e dell’innovazione. Il Fab Lab diventerà anche l’animatore della comunità del Tecnopolo, gestendo uno spazio di coworking, un luogo per la contaminazione delle idee in relazione privilegiata con i centri di ricerca e le imprese più innovative. 2. Progetto per la riqualificazione dei Capannoni 18 e 17 delle ex Officine Reggiane: Il 30 novembre 2013 è stato presentato alla città il progetto di riqualificazione dei Capannoni 18 e 17 delle ex Officine Reggiane, un tempo utilizzati per la produzione industriale, da destinarsi a nuove attività produttive e servizi di terziario avanzato. Gli edifici sono limitrofi al Capannone 19, sede del Tecnopolo. La nuova operazione è resa possibile grazie a un’efficace sinergia tra pubblico e privato: l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia, vincitrice del bando ministeriale relativo al Piano nazionale Città, ha ottenuto finanziamenti per 10.950.000 euro, di cui 8.450.000 destinati alla riqualificazione degli stessi Capannoni; Iren Rinnovabili spa, società specializzata del Gruppo Iren nell’ambito della green economy e dell’innovazione, che a sua volta ha aderito al Piano nazionale Città, si propone di fatto quale capofila dell’operazione di parternariato pubblico privato, che vede coinvolte anche diverse imprese manifestanti interesse al progetto, per l’acquisizione la ristrutturazione e la riorganizzazione funzionale dei Capannoni. Il Parco dell’innovazione, dunque, si va rafforzando su impulso del Comune e di società ed imprese che hanno compreso la rilevanza strategica e l’opportunità di sviluppo del progetto. 135 8.2 – ECONOMIA DELLA CONOSCENZA - Valorizzazione del Reggio Approach: costruzione nuova governance di Reggio Children L’Educazione è uno dei concetti cardine per lo sviluppo di una comunità in quanto veicolo di accrescimento del capitale sociale, che crea competenze cognitive e relazionali, partecipazione e senso democratico e pluralista. L’Educazione per Reggio Emilia è anche un settore che - grazie alla lunga e straordinaria esperienza maturata dalla rete di nidi e scuole d’infanzia, patrimonio inestimabile della comunità riconosciuto in sempre più numerosi Paesi del mondo - genera anche un indotto economico (3,9 milioni di euro nel 2012) e di relazioni di portata internazionale. Questo settore costituisce uno degli ambiti di punta per lo sviluppo sociale, culturale ed economico della città. Valorizzazione del Centro Internazionale “Loris Malaguzzi”: il Centro, come accennato in precedenza, è un nodo fondamentale del Parco Conoscenza_ Innovazione_Creatività. Il completamento della struttura attraverso la riqualificazione delle aree cortilive, il potenziamento dell’offerta dei servizi (ristorante, auditorium, accoglienza, mostre ecc.) sono tutte attività tese a potenziarne il ruolo e la visibilità. Inoltre, il completamento del progetto culturale della scuola comunale d’infanzia e primaria all’interno del Centro Internazionale Loris Malaguzzi attraverso la realizzazione di un ampliamento della struttura, diventerà l’occasione per trasformare un semplice intervento infrastrutturale in un vero e proprio progetto pilota per lo sviluppo della competenza distintiva. Per la prima volta nell’esperienza del Reggio Approach si vuole realizzare una nuova modalità di insegnamento e apprendimento, un percorso ispirato al socio-costruttivismo, teso a progettare un circuito coerente ed evolutivo che rielabori forme culturali, didattiche, partecipative e architettoniche. Attraverso una Consultazione Privata sono stati invitati a predisporre una prima proposta progettuale 7 progettisti di rilievo internazionale. Fra questi la Fondazione Reggio Children - Centro Loris Malaguzzi, committente delle attività di progettazione, ha selezionato lo studio “Ecosistema Urbano” di Madrid al quale ha affidato l’incarico per la progettazione dell’intervento. Nel 2013 è stato redatto il progetto definitivo che è stato approvato dalla Fondazione. Nel corso del 2014 verranno appaltati i lavori. 8.3 – GREEN ECONOMY (REGGIO GREEN) Il sistema produttivo basato sullo sfruttamento intensivo delle risorse fossili a costi contenuti è entrato in crisi. La Green Economy è una possibile via di sviluppo alternativa e sostenibile. Si tratta di un settore in grande espansione e dai contorni non ancora del tutto definiti. C’è il settore delle energie rinnovabili, quello dell’efficientamento energetico, la mobilità sostenibile, la gestione e il recycling dei rifiuti. Sono centinaia le imprese che si riconoscono in questi ambiti sul nostro territorio, con ricadute occupazionali importanti e in costante crescita. Tutti gli studi concordano che la crescita del settore Green continuerà impetuosa nei prossimi anni e sarà importante essere pronti a raccogliere la sfida. L’Amministrazione comunale ha individuato qui uno dei pilastri per lo sviluppo economico della città, innanzitutto partendo dalla ricerca e dagli investimenti in ricerca e sviluppo. I progetti dell’Amministrazione comunale nell’ambito della Green economy si possono suddividere in due macroaree: lo sviluppo delle energie rinnovabili e l’efficientamento energetico. 136 Lo sviluppo delle energie rinnovabili e l’efficientamento energetico: nell’ambito dello sviluppo delle energie rinnovabili, prosegue il suo sviluppo sia il progetto volto alla realizzazione del Centro nazionale per la ricerca Industriale sul Biometano promosso da CRPA sia l’attività di Iren Rinnovabili spa mirata allo sviluppo integrato di tecnologie per il risparmio energetico, che ha per oggetto un progetto sperimentale di integrazione e valorizzazione della struttura produttiva del comparto edile, mediante la selezione e organizzazione di un gruppo di lavoro coordinato costituito da imprese del settore di elevato livello tecnico e qualitativo, dotate di elevato specifico know-how, in grado di gestire in maniera qualificata adeguati protocolli di intervento. I primi indirizzi operativi di questo progetto, chiamato RE-build, riguardano la definizione e l’integrazione degli operatori, per formare e coordinare la squadra in relazione a obiettivi di consumo consapevole, favorire l’adeguamento prestazionale, la riqualificazione e l’integrazione delle energie rinnovabili negli edifici. Il progetto Fotovoltaico: in piena sintonia con il Piano Energetico Comunale (PEC), a Dicembre 2013 è stato sottoscritto il Contratto di Servizio tra Agac Infrastrutture e Comune di Reggio Emilia per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici di proprietà del Comune stesso. Dopo un lavoro di analisi della fattibilità dell’operazione in cui sono stati individuati i luoghi che, per caratteristiche e dimensioni risultano i più profittevoli sia da un punto di vista energetico che economico, è stato elaborato un piano di lavori triennale che interessa complessivamente 17 edifici, fra cui il Palazzo di Giustizia, palestre, scuole elementari e medie, centri diurni per una potenza nominale complessiva pari a 895kWp e un’energia prodotta di 1.013.655,41 kWhe. Notevoli sono i benefici ambientali dell’operazione che comporterà un risparmio complessivo di 218 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) e di quasi 400 tonnellate di CO2 all’anno. Nel corso del 2014 si completeranno i lavori. 8.4 – ECONOMIA DEI SERVIZI (REGGIO HI-TECH) Sottoscritto il protocollo per l’Innovazione a Reggio Emilia: il 30 novembre 2013 al Centro Internazionale Loris Malaguzzi è stato firmato il Protocollo d’intesa per il sostegno e la governance dell'innovazione in provincia di Reggio Emilia da parte del sindaco vicario del Comune di Reggio Emilia Ugo Ferrari, della presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini, del rettore dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Angelo Oreste Andrisano, del presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia Enrico Bini, del presidente della Fondazione Pietro Manodori Gianni Borghi, del presidente di Unindustria Stefano Landi, della presidente di Legacoop Simona Caselli, del consigliere di Confcooperative Francesco Gregori, del presidente di CNA Nunzio Dallari, del presidente di Confartigianato Imprese Modena-Reggio Emilia Erio Luigi Munari, del presidente di Iren Rinnovabili Ettore Rocchi e del presidente di REI Reggio Emilia Innovazione Aimone Storchi. Si tratta di un ulteriore atto di impegno per lo sviluppo virtuoso e condiviso dell'economia della conoscenza - base del progetto Area Nord - che inquadra REI Reggio Emilia Innovazione, gestore del Portale Rete Alta Tecnologia del Tecnopolo, come il soggetto che facilita il percorso per la costruzione e la governance del sistema dell'innovazione a Reggio Emilia. Con il Protocollo d’intesa i sottoscrittori s'impegnano a partire dal 2014 per sostenere l'innovazione presso le imprese della provincia di Reggio Emilia, attraverso il perseguimento di alcuni obiettivi: - Affermare la cultura dell'innovazione: promuovere la cultura del miglioramento continuo e dell'innovazione in ogni sua forma come migliore assicurazione di sviluppo, competitività e longevità per le imprese. - Innescare il circolo virtuoso dell'innovazione: avvicinare le imprese al mondo della ricerca e sostenerle nell'implementazione di progetti innovativi attraverso logiche di partnership, di integrazioni di sistemi e di tecnologie, di rete e di filiera, puntando, nello stesso tempo, a una qualificazione dell'offerta e delle infrastrutture di servizio presenti localmente. - Realizzare compiutamente un centro reggiano per il trasferimento tecnologico: costruire nel tempo un soggetto locale deputato al presidio dei temi dell'innovazione e del trasferimento tecnologico in favore delle imprese di ogni dimensione e appartenenti ai principali settori produttivi presenti localmente. 137 - Innalzare le competenze e le professionalità: supportare e incentivare l'inserimento in azienda di figure giovani ad alta professionalità ed estendere la preparazione di docenti e studenti su tematiche tecnico-scientifiche d'avanguardia. Fab Lab Reggio Emilia: dal Novembre 2012 a Reggio Emilia è presente un FAB LAB, (laboratorio di fabbricazione digitale) ovvero un laboratorio in piccola scala che utilizza una serie di macchine controllate dal computer e gestite attraverso software Open Source facilmente accessibili, verso nuove forme di creatività da condividere in rete e con un notevole potenziale per l’industria e l’artigianato. Nato all’ M.I.T. di Boston, Fab Lab Reggio Emilia è il primo esempio di questo genere in Emilia Romagna e il secondo in Italia dopo Torino Il cuore pulsante del Fab Lab è costituito da una moderna tecnologia che consente la fabbricazione digitale artigianale attraverso l’uso di stampanti in 3D. In pochi minuti e a partire da un file digitale è possibile creare un oggetto a costi molto contenuti rispetto al passato. Oltre alla stampante in 3D il Fab Lab Reggio Emilia dispone di attrezzature come laser cutter di precisione, frese e plotter vinilico, che consentono ampie possibilità di fabbricazione. Il FabLab è così già divenuto per la città un luogo di aggregazione e accelerazione di relazioni, un luogo di formazione e diffusione della cultura digitale, offrendo supporto nelle fasi di progettazione e prototipazione di un’ idea, fungendo da incubatore per potenziali start up innovative. I primi mesi di attività hanno evidenziato come anche le piccole imprese possano trovare nel FAB LAB uno strumento agile e duttile per trovare servizi di prototipazione rapida e a basso costo ed entrare quindi agilmente nel circuito della ricerca e dell’innovazione. IL 2014 vedrà il Fab Lab espandere ulteriormente la propria attività: avrà infatti un ruolo chiave all’interno del Tecnopolo, divenendo animatore della comunità che si andrà a formare, attraverso la gestione di uno spazio di coworking che consentirà ai talenti creativi e a coloro i quali vogliano sviluppare un progetto d’impresa di avere a disposizione un luogo al alta contaminazione di idee, in relazione privilegiata con i centri di ricerca e le imprese più innovative. Progetto TRAIN-ER: il progetto è stato candidato in risposta alla manifestazione di interesse nell'ambito dell'attività' 5.1 del programma triennale attività produttive 2012-2015 "sostegno allo sviluppo delle infrastrutture per la competitività del territorio" lanciata dalla Regione Emilia Romagna. La partnership iniziale ha visto una rete di 17 soggetti, tra cui: Il Comune di Reggio Emilia in qualità di soggetto proponente, Reggio Emilia Innovazione in veste di soggetto attuatore (delegato dal Comune per la realizzazione del progetto), Sinergie Soc. Cons. a R.L. (ideatore ed autore del progetto presentato alla Regione Emilia Romagna), UNIMORE, Unindustria, Camera di Commercio, Reggio Children e altri partners (aziende private ed associazioni). Il progetto TRAIN-er si articola in 3 iniziative principali: - La creazione di un Hub, denominato Next Stop, che si propone di ottenere lo status di incubatore certificato, rivolto in particolare all’industria culturale e creativa e a settori, manifatturieri e terziari, ad alto contenuto tecnologico per lo sviluppo di nuove imprese innovative e creative (Start Up). L’HUB realizzerà, come prima iniziativa, il Festival dell’Industria culturale e creativa, all’interno del quale, con un contest pubblico, saranno selezionate le prime start up da incubare; - La creazione di un portale a servizio dell’Hub e delle start-up; - La costituzione di start-up innovative di cui una che si propone per la promozione di un turismo differente e slow, in grado di valorizzare le eccellenze del territorio. Il progetto prevede un budget di realizzazione di 1.000.000 euro, ed è previsto il 50% di contributo regionale a fondo perduto. Nel corso dei primi mesi del 2014 sarà reso noto l’esito dell’istruttoria e, conseguentemente, se sarà erogato il cofinanziamento regionale indispensabile per la realizzazione del progetto. 8.5 – SMARTCITY (REGGIO SMART) Fare di Reggio Emilia una città smart: una città “intelligente”, un luogo in cui i processi vitali e nevralgici vengono riletti e messi in sinergia fra loro, utilizzando anche le tecnologie più 138 avanzate, per avere una visione strategica per lo sviluppo del territorio. Una città smart aumenta la qualità della vita, l’attrattività e la competitività del territorio, semplifica il lavoro delle imprese e crea nuove opportunità di sviluppo economico e sociale. I progetti attivati e messi in campo dall’Amministrazione sono i seguenti: Copertura fisica del territorio con connessione veloce: il Comune di Reggio Emilia, pur in assenza di competenze e deleghe attribuite agli Enti Locali per realizzare l’estensione della copertura fisica del territorio con connessione veloce, è impegnato nel promuovere l’estensione delle reti di comunicazione a banda larga e allo sviluppo della banda ultra larga, soprattutto attraverso la diffusione della fibra ottica. L’Amministrazione sta pertanto lavorando a tutte quelle attività che favoriscono l’accrescimento e lo sviluppo della connessione telematica del territorio, organizzando tavoli di confronto, accordi di programma, attività di promozione, ecc., con i soggetti competenti e delegati ad operare in questo ambito. Nel corso del 2012 è stato stipulato uno specifico accordo con Telecom Italia, attraverso il quale è stata ultimata la stesura della fibra ottica nell’area del centro storico e delle zone limitrofe, utilizzando i cavidotti dell’illuminazione pubblica di proprietà comunale e la stesura della fibra ottica nell’area nord che sarà ultimata entro il 2014. Inoltre è stato sottoscritto nel 2013 un accordo con Fastweb per la realizzazione sul territorio comunale di una rete di nuova generazione con architettura Ftts (fiber to the street ovvero la fibra fino agli armadi di strada). Fastweb sfrutterà gli oltre 190km di propria infrastruttura, con cui collegano in fibra ottica oltre 60 aziende del territorio. La realizzazione della rete di nuova generazione è già ultimata nelle zone di S.Pellegrino, S.Stefano e dello Stadio, mentre sarà ultimato nel 2014 il centro storico. Il Comune continuerà anche nel prossimo triennio il proprio impegno su questo fronte, stimolando alla competizione infrastrutturale gli altri operatori di telecomunicazioni e generando investimenti sul territorio. Progetto “Sono io” e Sportello del Cittadino: il progetto “Sono Io”, ideato dal Comune di Reggio Emilia e approvato nel Piano Telematico Regionale 2012, promuove lo sviluppo e l’utilizzo dei servizi on line da parte di cittadini e imprese che potranno accedere a detti servizi on line, sia pubblici che privati, attraverso un unico e univoco sistema di riconoscimento dell’identità digitale certificata. Come il 2013, anche il 2014 sarà dedicato allo sviluppo di nuovi servizi on line e al perfezionamento di quelli già rilasciati, al fine di diminuire l’afflusso agli sportelli di cittadini e imprese, che potranno ottenere le certificazioni e i documenti loro necessari, senza muoversi da casa o dal posto di lavoro. Nel 2014 si inizieranno le attività propedeutiche alla costruzione di uno sportello del cittadino, ovvero una cartella “digitale” in cui potrà consultare le informazioni che lo riguardano (consultazione verbali, iscrizione a servizi, tasse e contributi ecc.). Il Comune continuerà il proprio impegno nello sviluppare e rilasciare nuovi servizi on line per cittadini ed imprese. In particolare: - saranno attivate le funzionalità di fatturazione e di pagamento telematico del servizio di refezione scolastica; - si inizierà la sperimentazione dello sportello telematico dell'Edilizia per il quale è già disponibile la consultazione on line dell'iter procedurale. Inoltre si proseguirà nella definizione di una “residenza digitale” per ogni cittadino e nelle iniziative di promozione dell'identità digitale, attraverso il coinvolgimento dell'ordine degli avvocati, del provveditorato agli studi e di altri soggetti portatori d'interesse. Catasto delle infrastrutture: la presenza delle reti di comunicazione in fibra ottica, che consentono a cittadini e imprese di sfruttare le potenzialità della rete fruendo di servizi e contenuti innovativi, è un fondamentale fattore di sviluppo economico e sociale. E’ quindi interesse del Comune promuovere il censimento delle infrastrutture del sottosuolo, al fine di facilitare i propri compiti di governo del territorio e di ottimizzare gli interventi nelle strade e nel sottosuolo limitando l’impatto ambientale e riducendo i disagi per i cittadini. Il Comune ha aderito al progetto regionale per la realizzazione di un catasto unico e informatizzato di tutte le infrastrutture di reti del sottosuolo (fognature, cavidotti ecc.) e prosegue nella collaborazione con Lepida, Regione Emilia- Romagna e Ministero dello Sviluppo economico, ad iniziative di sperimentazione nazionale al fine di definire e condividere: - un modello descrittivo informatizzato delle reti esistenti sul territorio; - un protocollo per l’impianto e per l’aggiornamento continuo, per la consultazione e per la diffusione di questo patrimonio informativo. 139 Agenda digitale locale (Open Urbe): lo sviluppo di un’agenda digitale locale è un progetto ambizioso, fondamentale e prioritario per il rilancio del territorio. Lo sviluppo tecnologico di una città è un obiettivo che una Pubblica Amministrazione non può affrontare da sola. Può svolgere un lavoro di governance e di messa a sistema dei bisogni e dei talenti presenti sul territorio. Un percorso partecipativo sull’agenda digitale locale a Reggio Emilia può essere l’occasione di aggiungere quell’ottica di innovazione tecnologica che manca alla nostra idea di Smart City. Verrà quindi chiesto alla città di esprimere i propri bisogni; bisogni che nella tecnologia possono trovare risposta. Per cercare di indirizzare e canalizzare in maniera costruttiva i bisogni dei cittadini, sarà proposto loro di collocare le proprie esigenze all’interno di asset che definiscono, secondo il paradigma europeo, i criteri di valutazione di una Smart City. Attraverso un percorso partecipativo strutturato, verrà presentata alla città l'agenda digitale locale e saranno raccolti i bisogni dei cittadini in termini di innovazione tecnologica, legati ai sei asset che definiscono il paradigma Smart City (Smart Governance; Smart Mobility; Smart Economy; Smart People; Smart Environment; Smart Living). Il percorso si realizzerà con la metodologia dell’OST (Open Space Tecnology), che permetterà ai partecipanti di lavorare in un’unica giornata, su tutti gli asset presentanti. Verranno infatti formati tavoli di lavoro paralleli, coordinati da dirigenti comunali competenti in materia, che raccoglieranno i bisogni. Alla fine del percorso, verranno votati i bisogni che l’assemblea ritiene. Successivamente, attraverso un percorso via web, sarà chiesto di indicare una priorità di investimento, scegliendo fra gli asset di lavoro. Alla fine del percorso, la Giunta esaminerà quanto emerso dal percorso e approverà un documento sull’agenda digitale locale che comprenda le priorità espresse dai cittadini ed indichi in che modo dare risposta a questi bisogni. Digitalizzazione scuole: l’inserimento delle nuove tecnologie a scuola diventa sempre più importante. Il collegamento internet tra scuola ed mondo esterno deve prevedere una serie di peculiarità: - banda sufficiente a garantire connettività a laboratori didattici, uffici, sistemi ed eventualmente il wifi, - navigazione filtrata (con livelli di controllo diversi tra didattica, segreteria), - navigazione non filtrata per collegamento server e altri sistemi, - sistemi di autenticazione e monitoraggio (con livelli di controllo diversi tra didattica, segreteria e wifi), - una diffusione capillare negli spazi scolastici Fino al 2013 tutte le scuole del Comune di Reggio Emilia erano collegate tra loro tramite una VPN privata (basata su ADSL Telecom) collegata al CED del Comune stesso. La connettività passa attraverso un sistema centrale che filtra e gestisce le richieste. Ciò si traduce in costo delle singole ADSL e ridotte capacità prestazionali. Nel corso del 2014, nell’ambito di un progetto condiviso con altri soggetti del territorio, ai fini di sostenere e ed incentivare le “innovazione tecnologica” in ambito scolastico, saranno collegati in fibra ottica (o radiofrequenza ove tecnicamente difficile) tutte le scuole secondarie di primo grado. Ai fini di valorizzare le sperimentazioni attivate negli anni precedenti su alcune scuole di Reggio Emilia e del territorio regionale e di armonizzare e fondere le varie progettualità, Comune, in comune accordo con i soggetti coinvolti definiscono un modello condiviso: collegamento dell'edificio scolastico (tramite fibra o radiofrequenza) ad un punto della rete regionale di Lepida, a sua volta collegata alla rete nazionale del GARR unito ad sistema di filtro ed autenticazione. All'interno di questo progetto il Comune si farà carico di coordinarne la progettualità, di fornire supporto e competenze alle scuole coinvolte, di realizzare i cablaggi necessari, di installare gli apparati wi-fi. Progetto CITTA' EDUCANTE/processi di insegnamento e apprendimento in ecosistemi cross mediali: in risposta all'avviso MIUR prot.n.257/Ric. del 30 maggio 2012 per lo sviluppo e il potenziamento di cluster tecnologici nazionali, il Comune ha portato avanti l'attività di progettazione a supporto della fondazione Reggio Children del progetto Città Educante (cluster dedicato alle smart communities). Obiettivo generale del progetto è quello di colmare il gap esistente nelle istituzioni deputate all’istruzione e all’educazione per 140 comprendere l’evoluzione del rapporto strutturale società e tecnologie, offrendo ad ogni persona occasione di espressione delle potenzialità di cui è portatore e sviluppo di competenze. Il progetto attiva un ripensamento radicale del tradizionale ambiente di apprendimento e del ruolo degli educatori, sviluppando l’esperienza in APPROCCI EDUCATIVI NUOVI ispirati al sociocostruttivismo, basati sull’uso sistematico delle nuove tecnologie informatiche, la rete ed i social network, che permettano a tutti gli attori coinvolti di implementare ulteriori metodologie educative innovative; attraverso lo sfruttamento delle potenzialità delle nuove tecnologie IT, i modelli didattici sperimentali diventano quindi ecosistemi di insegnamento e apprendimento rinnovati, continui nel tempo (life-long learning) e nello spazio (scuola, ambienti esterni, tempo libero). Nel 2014 proseguiranno le attività propedeutiche alla sperimentazione delle attività di sviluppo e ricerca industriale ed educativa che vedranno il coinvolgimento dell'Ente e delle Scuole comunali. Ciò porterà l'Ente a sviluppare relazioni dirette e strategiche con partner nazionali e porterà ulteriore risonanza nazionale per Reggio Children. Open data e trasparenza; i dati posseduti dalle Pubbliche Amministrazioni rappresentano un enorme patrimonio e stanno acquisendo un'importanza sempre crescente; grazie all'uso delle tecnologie info-telematiche, è oggi possibile: - utilizzarli per rendere l'Amministrazione più trasparente - renderli pubblici per consentirne il loro riutilizzo in ambiti differenti da quelli per i quali sono stati raccolti. Nel corso del 2014 sarà ultimata l'analisi tecnico/giuridica dei dataset da rilasciare e inizierà l'implementazione di un portale per la pubblicazione di tali dataset interconnesso al sistema regionale e/o nazionale. Nel 2013 l'Ente ha aderito al progetto in ambito europeo GEOSMARTCITY relativo ai dati ambientali. L'obiettivo che il progetto porta avanti è quello di aumentare il grado di partecipazione ed il senso civico dei cittadini e incentivare un modello economico che si basi sulla capacità di raccogliere e distribuire dati. Il ruolo del Comune è quello di partner del progetto ed in particolare di “city Pilot” sul tema Green Energy, insieme ad altre città, per la sperimentazione della piattaforma che dovrà essere utilizzabile a livello europeo. L'attività del Comune sarà principalmente quella di fornitore di dati e di supporto alla loro definizione ed alla definizione dei contenuti. Semplificazione e diffusione del wifi: il progetto di diffusione del servizio di wi-fi sul territorio cittadino si è consolidato ed oggi i punti di attivazione del servizio sono ben 56 fra parchi, piazze, luoghi di aggregazione, edifici pubblici e centri socali, con ca 100.000 connessioni nel 2013. - Nel 2014 proseguirà l'attività di sviluppo del servizio attraverso: - l'identificazione di nuovi punti del territorio da attivare: - convenzioni con altri soggetti del territorio per il rilascio delle credenziali di accesso al servizio, soprattutto temporanee per l'utilizzo da parte, ad esempio, di turisti o visitatori per lavoro, in trasferta ecc.); - maggiore comunicazione (flyer da distribuire durante eventi cittadini) e migliore segnalazione dei punti coperti dal servizio wifi; - modalità di autenticazione semplificata in linea con il “decreto del fare”, per la quale è in corso l'analisi di fattibilità. 141 PROGRAMMA 3 AVERE UN LAVORO Obiettivo 9 MIGLIORARE LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO VALORIZZANDO LE ECCELLENZE Coinvolgere almeno 150 operatori commerciali su 970 nelle azioni collaterali di Fotografia Europea (circuito OFF e menù) Indicatori Target 2014 Sviluppare Reggio Narra con il coinvolgimento di almeno 5 soggetti istituzionali Realizzare sinergie con almeno 10 istituzioni cittadine in occasione di Expo 2015 AZIONI E RISORSE 2014 Entrate Correnti 9.1 Governance delle politiche turistiche e di valorizzazione del sistema commerciale centro storico 9.2 Marketing urbano territoriale TOTALE Spese Correnti 200.303,29 40.666,66 40.666,66 42.897,48 243.200,77 142 DESCRIZIONE OBIETTIVO L’obiettivo di migliorare e rendere coordinata la promozione del sistema città attraverso la valorizzazione delle competenze distintive di Reggio Emilia – il Reggio Approach in campo educativo, Reggio Città del Tricolore, la tradizione agroalimentare, i Ponti di Calatrava e l’arte contemporanea, la meccatronica - continua ad essere per l’Amministrazione Comunale una leva strategica per creare nuovi impulsi economici. Oggi le stesse competenze affiancate da nuove infrastrutture come la stazione Mediopadana, il Tecnopolo possono ampliare le traiettorie di sviluppo economico per il territorio se supportate da efficaci politiche di marketing territoriale. L'obiettivo di migliorare e coordinare la promozione del sistema città intende focalizzarsi: - da un lato sul centro storico in quanto luogo fortemente identitario, fulcro della vita istituzionale e culturale, il centro commerciale per eccellenza, affinché il centro stesso continui ad essere un driver di innovazione sociale ed economica; - dall'altro vuole promuovere l'offerta urbano-territoriale in una prospettiva turistica potenziale generatrice di ricadute economiche. Il contesto del centro storico: come ogni centro storico che assolve a diverse funzioni – politico-istituzionale, residenziale, commerciale, sociale e culturale – il centro di Reggio Emilia, è un sistema complesso in quanto spazio urbano dove convergono vari fruitori e portatori di interessi talvolta molto diversi fra loro (residenti, lavoratori, proprietari di immobili, di attività imprenditoriali e/o professionali, turisti, investitori, lavoratori e studenti pendolari, visitatori per shopping affari, cultura). In centro abitano 10.648 persone, di queste il 30% è di origine straniera in particolare di provenienza marocchina (10%) e ucraina (8,8%). La città storica è anche un centro economico di valore: sono più di 950 le imprese che hanno sede in questa area tra attività di commercio in sede fissa, pubblici esercizi e attività artigianali. Il comparto alimentare, che annovera 148 negozi (18%) della rete commerciale del centro, ha una marcata caratterizzazione di tipo tradizionale e gli esercizi di vicinato di piccola dimensione hanno un ruolo predominante. Gli esercizi non alimentari, che hanno registrato una certa flessione nel corso del 2013, rappresentano l’83.49%, con una dominanza di negozi di abbigliamento, prodotti per la persona, oggetti preziosi. Il settore della ristorazione ha invece registrato nell'ultimo triennio una certa dinamicità, complici i nuovi criteri per il rilascio delle autorizzazioni approvati nel novembre 2010. Questi ultimi hanno eliminato il contingente numerico, previsto criteri di qualità per migliorare l’offerta, sia sotto il profilo professionale che della diversificazione della proposta, cercando di incentivare le aperture festive e l’offerta alle famiglie. Questo settore annovera oggi 155 imprese attive. L'avvio del Progetto di valorizzazione del centro storico ha consentito di realizzare una prima mappatura che, alla fine del primo semestre del 2013, ha individuato 147 locali commerciali sfitti, alcuni di queste da diverso tempo. Sebbene i dati relativi alle imprese in attività abbiano letto nell'ultimo biennio un sostanziale pareggio e solo nel 2013 un calo significativo, la chiusura di diverse imprese che facevano parte della tradizione del centro storico connota un fenomeno di crisi reale. La situazione sottolinea la necessità di consolidare il lavoro congiunto avviato nei precedenti anni tra i vari soggetti pubblici e privati sul tema del marketing e della gestione condivisa di un piano di attività per il centro. Il cuore cittadino è sede di una fervida attività di animazione e mercati su aree pubbliche organizzate sia dalle associazioni di via, sia da associazioni del settore agricolo e dell'artigianato, sia da soggetti esterni che ne fanno richiesta: nel 2013 sono state realizzati 40 appuntamenti per 97 giorni, ai quali si aggiungono la Festa del Patrono che porta in un solo giorno 358 banchi e la Sagra della Giareda 65. Nell’ambito delle politiche di sostegno al commercio del centro storico, il Comune ha rinnovato anche nel 2013 l'abbattimento del 40% sulla Cosap per le distese, misura adottata da alcuni anni in coerenza con il piano strategico di valorizzazione della città storica. Nel corso del 2013 sono state realizzate due indagini rivolte sia a frequentatori che a operatori commerciali del centro. La prima ha messo in confermato che il centro non è solo vissuto come luogo di shopping ma soprattutto luogo privilegiato di incontro e passeggio; il grado di notorietà degli eventi è piuttosto elevato, in particolare i Mercoledì Rosa e Fotografia Europea ed alto è il livello di partecipazione degli intervistati che supera 143 abbondantemente il 60% (68% per i Mercoledì Rosa, 63% per Fotografia Europea). Si nota che il giudizio sulle tre iniziative testate risulta ampiamente positivo anche fra gli operatori (buono o ottimo: 66% Mercoledì Rosa, 70% per Fotografia Europea, 53% per Reggio Narra). Dai dati di Monitor Città relativi a dicembre 2013 si desume invece che la soddisfazione dei cittadini rispetto alla qualità e varietà degli esercizi commerciali rimane elevata, anche se si registra una flessione rispetto al 2012: il 66% degli intervistati si dichiara soddisfatto, contro il 70% dell'anno precedente, mentre più elevato è il dato di soddisfazione rispetto all’accoglienza (orari dei negozi, bar ristoranti, adeguatezza dei servizi offerti, professionalità degli operatori) che si assesta intorno all’85%. L’installazione di due apparecchi conta flussi indicano una media settimanale di circa 90.000 passaggi in Via Farini e 86.000 in Via Emilia Santo Stefano. Il giorno più frequentato risulta essere il sabato con circa 17.600 passaggi in via Farini (20%) e 14.300 in vai Emilia Santo Stefano (16%). Per entrambe le vie il secondo giorno con maggior frequentazione è il venerdì. Gli altri giorni registrano circa lo stesso peso percentuale dal 12% al 15%. Riflessione sui centri storici: il dibattito sul fenomeno della crisi dei centri storici, dettata anche dalla perdita di attrattività commerciale è stato affrontato in Europa dalla metà degli anni '80. E’ da allora che sono stati intrapresi percorsi innovativi di gestione coordinata del commercio per dare nuovo impulso ai centri storici e ricostruire, attraverso strumenti di network e di governance pubblico-privata, una loro immagine positiva. Queste esperienze sono nate dalla collaborazione tra una pluralità di soggetti portatori di vari interessi: operatori commerciali, proprietari immobiliari, pubblico e privato che hanno finanziato insieme attività coordinate per rendere il centro delle città un luogo sempre più piacevole da frequentare e dove fare acquisti. Gli studi del settore enfatizzano l'importanza di una pianificazione strategico-operativa che legga il centro città come un grande “contenitore” di distribuzione, di entertainment, d'artigianato, di shopping, di leisure e di residenza, di fatto uno spazio sociale di esperienze; allo stesso tempo sottolineano l'importanza di un approccio manageriale e di marketing alla sua gestione, al fine di leggerne anche gli aspetti legati alla sicurezza e all'accessibilità per vari target. La metodologia in uso si sostanzia nel Town Centre Management (TCM) che ha evidenziato importanti risultati. Con tale espressione si fa riferimento alla creazione di un soggetto unico pubblico-privato cui affidare la gestione del processo di riqualificazione e rivitalizzazione di un centro urbano. Alla criticità spesso incontrata del sottrarsi da parte degli operatori al co-finanziamento delle iniziative (freeridership) in alcuni paesi si è introdotto il pagamento di un contributo a copertura dei costi delle iniziative stesse: è il caso dei Bid americani e inglesi. Anche in Italia analoghe esperienze hanno trovato accoglimento nelle singole normative regionali (Distretti del Commercio, Centri Commerciali Naturali, ecc.) e si sono sviluppate sostenute da una forte regia e investimenti pubblici. Alcune di queste, con le quali Reggio Emilia si sta confrontando (ne sono esempi alcuni casi lombardi) sono vincenti grazie ad una forte convinzione del privato e collaborazione da parte del mondo associativo. La Regione Emilia Romagna sta lavorando per sostenere quei progetti che sono in grado di realizzare esperienze efficaci di gestione condivisa. In questo contesto nasce la convinzione della necessità da un lato di una sempre più efficace azione di governance pubblico-privata delle politiche di valorizzazione del centro storico e del commercio in connessione con gli eventi culturali e le infrastrutture che hanno segnato forti cambiamenti del territorio (la Stazione Mediopadana, il Tecnopolo, i Ponti di Calatrava) dall'altro dell'importanza di consolidare progetti, in parte già avviati, connessi al marketing urbano a partire dalle eccellenze distintive sopra citate. In un ottica di valorizzazione del centro storico acquista sempre più valore anche la promozione turistica. Le strutture ricettive della città sono 73 (alberghiere ed extra alberghiere), così suddivise: Hotel 4 stelle Hotel 4 stelle S Hotel 3 stelle Hotel 2 stelle Hotel 1 stella Residence Agriturismi B&B Affittacamere Ostello 7 1 12 5 3 1 4 30 9 1 144 Il trend negativo è continuato anche nell’anno 2013 in tutto il comparto regionale città d’arte. A Reggio i primi dati, anche se ancora non ufficiali, danno una diminuzione delle presenze (n. notti negli alberghi) di circa il 20% . Anche l’ufficio di informazione ed accoglienza turistica del capoluogo ha avuto una flessione:le presenze di visitatori nel 2013 sono state 15.187. I contatti globali, comprensivi cioè delle telefonate, sono stati 16.981, (17,43%). AZIONI 9.1 – GOVERNANCE DELLE POLITICHE TURISTICHE E DI VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA COMMERCIALE CENTRO STORICO Negli ultimi anni l’Amministrazione Comunale si è impegnata in un intenso lavoro di confronto con le realtà Associative di Categoria, di supporto e di facilitazione verso le Associazioni di Via, varie aggregazioni di impresa del commercio e dell’artigianato di servizio, e commercianti indipendenti per la promozione e valorizzazione del Centro Commerciale Naturale Centro Storico. E' intenzione dell'Amministrazione facilitare la costruzione di sinergie ed alleanze del TUC con operatori intorno ad un idea di governance pubblico-privata dove anche gli operatori possano essere maggiormente coinvolti, rappresentati e responsabilizzati. Il Tavolo Unico di Coordinamento dovrà sempre più intensificare la sua funzione di organo di indirizzo, coordinamento e monitoraggio. 9.2 – MARKETING URBANO TERRITORIALE L’Amministrazione Comunale intende rendere ancora più incisiva l’azione di marketing affinché il centro divenga un contesto di qualità per lo svolgimento dei momenti di vita della città e delle relazioni sociali rivolgendosi ai vari target: adulti, famiglie con bambini, giovani, terza eta, studenti, visitatori/turisti. Nel corso del 2014 si è provvederà a dare compiutezza alle azioni del Progetto di valorizzazione commerciale e gestione condivisa del centro storico avviato nel biennio precedente, in connessione al il più generale piano di sviluppo della città. In particolare le linee di azioni che si intendono sviluppare sono: Attrattività degli eventi: si continuerà ad operare per raggiungere sempre maggior efficacia nelle iniziative di animazione contrassegnate dal marchio C'entro Reggio Emilia, attraverso la realizzazione di un calendario unico di appuntamenti che possa sempre più attrarre pubblico verso il centro storico durante tutto l'anno e non solo in occasione del periodo estivo e natalizio. Tra i progetti che si vuole realizzare in questo ambito alcuni riprenderanno precedenti positive esperienze, I Mercoledì Rosa del periodo estivo -giugno-luglio- e gli appuntamento connessi al periodo Natalizio. In aggiunta nel periodo primaverile e autunnale si vogliono sperimentare iniziative che coinvolgano gli operatori nella apertura serale prolungata collegate ad eventi di animazione e promozione commerciale. Un particolare impegno sarà rivolto alla organizzazione dell'ottava edizione di Reggionarra in quanto esperienza che ha dimostrato negli anni di rappresentare un valore ed una opportunità per la città. Anche per il 2014 vuole rimanere una priorità su cui l'Amministrazione intende investire legandolo fin da ora alla prospettiva dell'Expo 2015. Si continuerà a lavorare per leggere l’evento secondo una ottica che tenga insieme Reggionarra come progetto culturale-educativo permanente e come progetto di marketing territoriale, che mette a valore l’educazione e la partecipazione in quanto competenze distintive della città. Il tavolo di lavoro voluto dall’Amministrazione Comunale insieme all’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia, Reggio Children con la collaborazione della Biblioteca Panizzi, Officina Educativa, il Teatro Valli, l'Istituto Musicale Peri, si è dato come obiettivo quello di mantenere la durata di due giorni (il week end del 10 e 11 maggio), la pubblicazione del secondo bando per giovani narratori, la produzione dello spettacolo L'Alveare delle Storie (Teatro Valli), una maggiore qualificazione degli spettacoli, un piano mezzi che potenzi le capacità attrattive. 145 Azioni di comunicazione d'immagine coordinata e azioni di promozione commerciale: saranno realizzate campagne di comunicazione online e offline in occasione degli eventi all'insegna del marchio C'entro Reggio Emilia per aumentarne la visibilità e riconoscibilità da parte dei frequentatori del centro e potenziali acquirenti. In occasione degli eventi si intende supportare la realizzazione di azioni coordinate di promozione commerciale al fine di favorire l'afflusso di pubblico in centro storico e all'interno dei negozi. Azioni per migliorare l’accoglienza e l’attrattività dell’offerta commerciale: si intende sperimentare la fattibilità di progetti per migliorare la qualità urbana attraverso il recupero dei locali sfitti in occasione di alcuni eventi cittadini come Fotografia Europea e Reggionarra, in continuità con l'esperienze natalizia di Fab City. Rispetto alla promozione dell'accoglienza l’accoglienza dei pubblici esercizi continueranno due iniziative, una dedicata agli operatori in generale (Menu di Fotografia Europea) ed una per un target più famigliare in occasione di Reggionarra con l'offerta di gratuità per famiglie con bambini. Continueranno anche nell'anno del 2014 incontri di formazione e approfondimento rivolti agli operatori commerciali finalizzati allo scambio o di buone pratiche concernenti l'evoluzione del commercio nei centri storici, le nuove strategie, l'innovazione e la promozione. Realizzare un sistema di monitoraggio e diffusione dei risultati: le prime indagini di mercato sono state realizzate tra maggio e giugno del 2013 attraverso i CAT Confesercenti e Confcommercio, la prima sui frequentatori del centro e la seconda sugli operatori. Nel 2014 sono previsti ulteriori momenti di indagini di mercato al termine del progetto. I tre dispositivi conta flussi attivi da novembre continueranno le rilevazioni per tutto l'anno 2014 consentendo di monitorare l'andamento delle frequentazione del centro e valutare l'efficacia delle azioni. 9.3 – AZIONI DI MIGLIORAMENTO DELL'OFFERTA E PROMOZIONE TURISTICA Nella nostra città il turismo è legato alle potenzialità di alcuni “prodotti” distintivi: da Reggio Città del Tricolore, ma anche città di AterBalletto e di Reggio Children, alla Reggio che guarda al futuro e alla modernità, sede di eventi di portata nazionale e internazionale quali Fotografia Europea. Il turismo rappresenta per Reggio Emilia una valida opportunità di integrazione con altre leve di sviluppo economico. Un filone di lavoro importante riguarderà il tema del buon vivere, rispetto ai quali si intende sviluppare una riflessione per elaborare progetti ed iniziative che migliorino la promozione del territorio, la sua immagine ed il suo ricordo. Il Comune di Reggio Emilia intende promuovere un flusso turistico costante e di qualità puntando ad uno dei suoi principali tratti distintivi e qualificanti: la sua contemporaneità. Questo elemento può spendersi in un contesto turistico indirizzato a persone che non cercano i grandi monumenti e le grandi città d'arte ma che amano viaggiare fuori dalle rotte tradizionali per trovare posti in cui poter stare bene, passare qualche giorno piacevole, godere delle bellezze naturali, storiche ed architettoniche immersi nello stile di vita e nell'accoglienza che ci caratterizza. Sul fronte promozionale continuerà la collaborazione con il Circuito delle Città d’Arte della Pianura Padana, con l’Unione di Prodotto delle Città d’Arte dell’Emilia Romana, cercando sinergie con la Provincia, la Camera di Commercio e l’Apt a livello regionale. Prenderà avvio nell'anno il nuovo sito di informazione turistica, completamente rinnovato e con numerose notizie aggiuntive rispetto al precedente. In previsione di EXPO 2015 si sono già avviati i contatti con APT servizi e EXPO spa per valorizzare il sistema dell'incoming nel territorio reggiano. Ostello della Ghiara (una struttura per l'ospitalità e gli eventi): il progetto di valorizzazione dell’Ostello della Ghiara Nell'anno 2011 ha preso avvio con una nuova gestione affidata alla Coop. Ballarò, con sede a Palermo. L’esperienza di questi anni ha rivelato tutte le potenzialità della struttura come luogo non solo vocato all’ospitalità (con un significativo aumento delle presenze passate dalle 7.500 del 2010 alle 12.000 dell'anno 2013) ma capace di diversificare le sue funzioni aprendosi alla vita sociale e culturale cittadina. Nel corso degli anni si sono succeduti eventi culturali e si sono aperti nuovi spazi e creati servizi ad uso non esclusivo degli ospiti; particolarmente significativa l'iniziativa rivolta a famiglie con bambini organizzata in collaborazione con associazioni culturali cittadine. In particolare dal 2012 è attivo un piccolo ristorante che rappresenta un importante punto di incontro per la cittadinanza con una apertura settimanale su tre giorni ed una presenza media superiore alle 146 350 unità. Anche nel 2014 l'Ostello della Ghiara sarà uno dei luoghi del circuito Off di Fotogtrafia Europea e ospiterà importanti eventi organizzati nell'ambito di Reggionarra e dei Mercoledì Rosa. Si intende proseguire anche nell'anno in corso l’esperienza di accompagnamento e sostegno alla struttura in particolar modo per consentire di intensificare le sinergie con enti, istituzioni e associazioni cittadine e non e rafforzarne la presenza sul territorio. Reggio Emilia in un contesto internazionale (Expo 2015): dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 a Milano avrà luogo Expo 2015 - “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Secondo le stime degli organizzatori i visitatori di Expo supereranno i 20 milioni (dei quali circa il 60% provenienti dall’Italia, della restante parte la metà saranno europei): una media di 160.000 visitatori al giorno, con punte fino a 250.000. In questo contesto la nostra città – grazie alla stazione Mediopadana che assicura il collegamento Reggio Emilia/Milano in poco più di 40 minuti – può rappresentare per l’intera Area Mediopadana una delle porte di accesso privilegiate all’Esposizione Universale. Expo 2015 è un’occasione irripetibile per valorizzare, su un palcoscenico internazionale, le buone pratiche e le identità produttive, scientifiche, economiche e culturali della nostra città. Occorre caratterizzare la progettualità verso Expo 2015 mettendo a valore il percorso che negli ultimi anni la città ha intrapreso per portare Reggio Emilia verso una crescita sostenibile, intelligente e inclusiva; un percorso costruito con la cittadinanza, le istituzioni, l'Ateneo, le imprese e le associazioni di categoria che vede l’economia della conoscenza come il fattore di successo per lo sviluppo e la competitività di un territorio. Negli ultimi anni a Reggio Emilia si sono costruite le condizioni per dare nuovo impulso al sistema locale dell’innovazione, della ricerca e dell’alta formazione: accanto a UNIMORE, Reggio Children, REI, CRPA si è sviluppata una rete di attori informali quali Fab Lab, Spazio Gerra, Restart, Italiacamp, ecc. Il Centro L. Malaguzzi e il Tecnopolo sono i luoghi dove queste realtà si intrecciano e contaminano; essi costituiscono il “centro” dove si coniugano educazione e nuove tecnologie per lo sviluppo di una comunità basata sull'economia della conoscenza. Reggio Emilia si distingue inoltre per una tradizione secolare nel campo agroalimentare con una produzione locale di elevato livello qualitativo: il Parmigiano Reggiano, l’Aceto Balsamico Tradizionale, il Lambrusco, i salumi, l’erbazzone sono i prodotti più conosciuti e apprezzati. Il sistema culturale di Reggio Emilia è una realtà di livello nazionale, sia per le importanti istituzioni presenti (Fondazione I Teatri, Fondazione della Danza, Fondazione Palazzo Magnani, i Musei Civici) che per la ricchezza di eventi e iniziative culturali di rilievo anche internazionali come Fotografia Europea. Il Comune di Reggio Emilia e Expo spa hanno sottoscritto, nel novembre 2012, un protocollo d’intesa finalizzato alla condivisione di un programma pluriennale di progetti e attività nell'intento di portare pubblico da Reggio Emilia a Milano e viceversa. Nel 2013 il Comune ha promosso un “Invito a presentare proposte per la creazione di un programma di iniziative collegate all’esposizione Universale di Milano 2015” indicando 4 ambiti tematici: Turismo e Accoglienza, Cultura, Agri-Food, Ricerca e Innovazione. Sono state presentate 67 proposte. Il Protocollo d'intesa prevedeva inoltre la costituzione di un Comitato Promotore formato dai principali attori istituzionali locali con l’obiettivo di costruire una piattaforma di interscambio economico, culturale e sociale legata ai temi di Expo 2015 favorendo l’integrazione delle attività e delle iniziative che saranno realizzate a Reggio Emilia nel palinsesto di eventi dell’Esposizione Universale. In particolare il Comitato avrà il compito di: - coordinare e dare organicità alle azioni ed ai progetti del territorio collegati ad Expo 2015, in sinergia tra i diversi soggetti pubblici e privati; - predisporre un programma di avvicinamento e di presenza all’Esposizione Universale del 2015, per favorire la partecipazione delle Istituzioni e della cittadinanza all’evento; - definire un palinsesto 2015 di eventi/attività a Reggio Emilia in concomitanza con l’Expo 2015 di Milano; - studiare come il sistema dei trasporti, della logistica e della ricettività di Reggio Emilia possa contribuire a gestire in modo ottimale il flusso dei visitatori dell'Expo 2015 e come Reggio Emilia possa essere proposta in modo opzionale come meta aggiuntiva dei visitatori; - veicolare attraverso i network e le reti internazionali collegati al sistema di Reggio Emilia la promozione delle iniziative locali collegate a Expo 2015; - garantire la visibilità delle iniziative realizzate. 147 Il Comitato sarà costituito da Comune e Provincia di Reggio Emilia, CCIAA, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi, Reggio Emilia Innovazione, Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA), Fondazione i Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto, Fondazione Palazzo Magnani e opererà per Tavoli di lavoro tematici su quattro ambiti: - Reggio Emilia a EXPO - Incoming - Relazioni Internazionali - Programma Eventi 148 PROGRAMMA 4: VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO 10 SVILUPPARE LA RIGENERAZIONE URBANA E DEL PAESAGGIO AZIONI 10.1 GOVERNANCE DELLE POLITICHE TERRITORIALI 10.2 RIGENERAZIONE E TRASFORMAZIONE URBANA DELL'ESISTENTE MISSIONI/PROGRAMMI 10.3 RIGENERAZIONE, SALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO MISSIONE 9 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione MISSIONE 8 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA Urbanistica e assetto del territorio 149 PROGRAMMA 4: VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO INDICATORI Contenere entro il 2% l'aumento di territorio urbanizzato (4.920 ha) attraverso l'attuazione di Piani Urbanistici Attuativi (PUA) Riqualificare, salvaguardare e valorizzare il 7% di territorio agricolo e naturale relativo al sistema Cintura Verde (parco del Rodano, del Crostolo e del Modolena e cunei verdi) rispetto al 2013 (superficie Cintura Verde: 5.000 ha) Attirare n. 37.000 partecipanti ad eventi di valorizzazione della Cintura Verde nel 2014 150 PROGRAMMA 4 VIVERE UNA CITTA’ CHE GUARDA AL FUTURO Una città che guarda al futuro è una città che rigenera il proprio territorio secondo criteri di equilibrio e sostenibilità, è una città che incoraggia innovazione e sviluppo al servizio della propria identità, ed è una città che pone le relazioni tra le persone e con i luoghi dove vivono come obiettivo prioritario ed indispensabile per la coesione sociale e la qualità del vivere. Guardare al futuro significa anche e soprattutto guardare al territorio, al paesaggio, alle infrastrutture e ai beni culturali con uno sguardo da città europea con una forte capacità di fare governance sulle scelte che determinano le sue strategie di sviluppo e di competizione all’interno di una più ampia rete di città e territori; scelte che se da un lato identificano lo stretto legame con la memoria e le tradizioni, dall’altro devono essere una importante occasione di produzione di saperi e di sviluppo economico. Reggio città europea è uno spazio urbano intriso di memoria storica, capace di stare in equilibrio con il paesaggio circostante all’interno di processi che promuovono il patrimonio urbano non solo come bene culturale, ma anche come potenzialità di funzioni per lo sviluppo della città inserendolo nelle strategie socio economiche, mettendolo a sistema con i principali fattori produttivi e di crescita della città in un qualificato rapporto pubblico/privato in grado di sviluppare la qualità della fruizione, le prospettive di valorizzazione compatibile, la partecipazione imprenditoriale e la cooperazione delle istituzioni sovracomunali. In questa città le scelte urbanistiche non sono il fine, ma il mezzo per perseguire efficaci politiche di welfare, di sviluppo economico e di sostenibilità ambientale. Per questo, attraverso il Piano Strutturale Comunale, abbiamo incrementato la trasformazione urbana nella direzione di una rigenerazione della città storica, dei quartieri, delle ville del forese e più in generale del paesaggio agrario e naturalistico; abbiamo individuato sette poli di eccellenza, luoghi strategici per il futuro della nostra economia, della nostra società e della nostra identità in Italia e in Europa; abbiamo investito su un’elevata qualità degli spazi pubblici urbani determinata attraverso azioni e progetti pensati per rinnovare, riqualificare e migliorare la vivibilità della città e assicurare ai cittadini un elevato livello di accesso ai servizi, ai luoghi fisici e alle risorse immateriali offerti dalla città stessa. Obiettivi di tipo infrastrutturale riguardano la rigenerazione della città esistente, la mobilità ecologica, la cura e manutenzione dello spazio pubblico, il paesaggio nella sua dimensione urbana e naturale, la qualità del costruire, la tutela del patrimonio storico naturalistico. Questi sono gli obiettivi che il piano intende perseguire e risolvere attraverso i progetti di rigenerazione urbana. Questi progetti dovranno costituire i riferimenti essenziali del piano definendo forme e contenuti di parti rilevanti di città (dall’inquadramento urbanistico, allo spazio pubblico fino all’architettura) e rappresentare la premessa e il cardine per i percorsi di confronto con la cittadinanza. 151 PROGRAMMA 4 VIVERE UNA CITTA’ CHE GUARDA AL FUTURO Obiettivo 10 SVILUPPARE LA RIGENERAZIONE URBANA E DEL PAESAGGIO Contenere entro il 2% l'aumento di territorio urbanizzato (4.920 ha) attraverso l'attuazione di Piani Urbanistici Attuativi (PUA) Indicatori Target 2014 Riqualificare, salvaguardare e valorizzare il 7% di territorio agricolo e naturale relativo al sistema Cintura Verde (parco del Rodano, del Crostolo e del Modolena e cunei verdi) rispetto al 2013 (superficie Cintura Verde: 5.000 ha) Attirare n°37.000 partecipanti ad eventi di valorizzazione della Cintura Verde nel 2014 AZIONI E RISORSE 2014 Entrate Correnti 10.1 Governance delle politiche territoriali 10.2 Rigenerazione e trasformazione urbana dell'esistente 10.3 Rigenerazione salvaguardia e valorizzazione del paesaggio TOTALE Entrate Investimenti 60.000,00 Spese Correnti Spese Investimenti 275.029,29 365.062,40 500,00 406.444,50 149.500,00 2.361.100,83 46.390,00 21.575,00 51.690,90 1.047.141,21 476.220,19 3.773.304,44 106.890,00 428.019,50 152 DESCRIZIONE OBIETTIVO L’obiettivo di sviluppare la rigenerazione urbana e del paesaggio è finalizzato a creare strategie di governo e gestione del territorio per uno sviluppo qualitativo della città incentrato su politiche di rigenerazione dell’esistente volte al contenimento dell’espansione urbana, a ridare significato a ampie parti di città che nel corso degli ultimi decenni hanno perso identità e qualità della vita e a favorire precisi obiettivi di sviluppo economico locale in risposta ai fenomeni di globalizzazione e di conseguente innalzamento della competizione tra i territori. Il Piano Strutturale Comunale incardina le scelte strategiche di assetto del territorio su questo obiettivo strategico di sostenibilità dello sviluppo urbano anche in riferimento a politiche integrate e a scenari d’area vasta. Sostenibilità intesa, non solo come assunzione di responsabilità nei confronti della cultura del limite orientata alla ricerca di equilibrio tra consumi e risorse, ma anche come punto di riferimento per interventi infrastrutturali in funzione della strategia di sviluppo della città. In questo particolare momento storico dove l’economia locale è attraversata da continui processi di crisi e dove i vincoli imposti dal patto di stabilità e la diminuzione delle entrate pubbliche limitano fortemente la capacità di spesa dell’Amministrazione comunale, la scelta di investire sulla riqualificazione e trasformazione urbana della città esistente da rinnovare attraverso progetti urbani che ri-disegnano concretamente la riqualificazione e il rinnovamento dello spazio fisico della città e sulla salvaguardia e valorizzazione del paesaggio quale tessuto connettivo del sistema territoriale si concentra sullo sviluppo di Programmi di Rigenerazione Urbana; programmi mirati su specifici ambiti territoriali che si qualificano a tutti gli effetti come strumenti operativi in grado di coordinare gli scenari e le strategie d’intervento con la pianificazione urbanistica, in particolare con la sua componente attuativa, il POC (Piano Operativo Comunale). Costruendo un processo di governance che sulla base di una cornice territoriale e un quadro d’indirizzo strategico di riferimento crea condivisione sulle scelte e, conseguentemente, mette in rete gli attori, definendo compiti e responsabilità di ognuno, favorendo la partecipazione di capitali pubblici e privati attraverso interventi diretti, contributi e forme di parternariato. Per il raggiungimento dell’obiettivo volto a sviluppare la trasformazione e la riqualificazione urbana e del paesaggio sono state individuate tre linee d’azione: - Governance delle politiche territoriali - Rigenerazione e trasformazione urbana dell’esistente - Rigenerazione, salvaguardia e valorizzazione del paesaggio 153 AZIONI 10.1 - GOVERNANCE DELLE POLITICHE TERRITORIALI La governance delle politiche territoriali è un’azione di carattere strategico di management pubblico delle trasformazioni rivolta all’intero territorio comunale e finalizzata a mettere in campo politiche d’indirizzo e di governo concertate e condivise con gli attori territoriali pubblici e privati attraverso strumenti di pianificazione generale e operativa riferiti a politiche integrate in grado di relazionarsi anche con le dimensioni economiche e sociali e scenari d’area vasta. L’azione si concretizza per il 2014 in cinque linee prioritarie: - Approvazione del Piano Operativo Comunale (POC), strumento di programmazione attuativa degli interventi pubblici e privati del prossimo quinquennio che congiuntamente a PSC e a RUE sostituisce il precedente PRG. Il documento di indirizzi per l’elaborazione del POC, approvato conformemente al PSC, ha esplicitato le priorità dell’Amministrazione per interventi di riqualificazione dell’esistente piuttosto che di consumo di suolo ancora non edificato, il potenziamento e qualificazione della città pubblica, incrementando anche l’offerta di edilizia residenziale sociale, la promozione di un nuovo modello di sviluppo economico e della mobilità sostenibile, il completamento la cintura verde quale sistema ecologico- ambientale che circonda la città. Il POC è stato approvato e a seguito dell’istrutturia a seguito delle osservazioni pervenute si giungerà alla predisposizione definitiva degli accordi pubblico-privati (art. 18 L.R. 20/2000) che confluiranno nell’approvazione del nuovo strumento attuativo. Proseguiranno le fasi di istruttoria e verifica di fattibilità delle proposte che non sono state approvate con il primo Piano Operativo per giungere alla definizione di progetti urbani da programmare in fasi successive. - Sviluppo delle procedure e metodologie per l'interazione tra SIT e GDWH attraverso l’elaborazione di uno strumento/processo di organizzazione, gestione e programmazione delle dotazioni territoriali pubbliche (viabilità, verde, servizi generali e di quartiere…. informazioni amministrative di gestione del territorio ..). Creazione di un sistema integrato di condivisione e di accesso alle informazioni, ai dati territoriali e cartografici dei diversi settori dell’Amministrazione in modo da fornire anche alla comunità servizi integrati di territorio. Il processo di integrazione prende l’avvio dall’integrazione delle informazioni presenti nei diversi servizi interni sperimentando un progetto di riorganizzazione di raccolta e gestione delle informazioni stesse, attraverso una struttura informatizzata che permetta l’esplicitazione delle potenzialità del patrimonio informativo esistente componendo un monitor territoriale dei fenomeni insediativi, produttivi, sociali di fondamentale importanza per la pianificazione, programmazione e gestione degli interventi nell’ottica di prevenzione e tutela ambientale e miglioramento della qualità della vita. - Sviluppo delle procedure per l'adozione e approvazione della estensione/variante al PRU centro storico. Il programma di mandato del Sindaco ha assunto tra le priorità da perseguire il processo di salvaguardia, riqualificazione e valorizzazione della Città storica attraverso la ricostituzione dell’effetto città, da intendersi come la capacità di questa specifica porzione dell’intero sistema urbano di assicurare ai suoi cittadini un elevato livello d’accesso al sistema di funzioni e servizi (il lavoro, l’abitare, lo studiare), di “luoghi” fisici (la piazza, i portici, la strada) e di “luoghi” metafisici (la socializzazione, la comunicazione, la cultura, l’esperienza, la scoperta) che la compongono. A tal fine è stato approvato il PRU del centro storico, all’interno del quale, tra i diversi interventi previsti è la riqualificazione di Palazzo Bussetti. A seguito delle verifiche intercorse e a fronte della manifestazione presentata per l’inserimento in POC relativa all’ex-Palazzo delle Poste sul fronte nord dello stesso isolato di palazzo Bussetti, si sta procedendo ad ampliare il perimetro del PRU del Centro storico al fine di incentivare e completare la rigenerazione di un un’importante parte di città. - Revisione delle finalità e modalità di progettazione e gestione urbana della città. Il “decreto Sviluppo” (D.L. 70/2011, convertito nella legge 106/2011) il successivo D.L. 22/06/2012 n. 83 “Misure urgenti per la crescita del paese”, e la recente L.R. 15/2013 sulla 154 semplificazione della disciplina edilizia, ha ulteriormente modificato i meccanismi procedimentali per l’ottenimento degli assensi edilizi. La gestione del territorio deve essere portata avanti attraverso misure finalizzate a semplificare e snellire le procedure amministrative relative l’attività edilizia ed urbanistica mantenendo inalterati gli obiettivi di qualità e i controlli necessari. Si rende quindi necessario rivedere in termini di semplificazione procedurale e amministrativa le pratiche edilizie e gli strumenti normativi attraverso la revisione normativa del RUE e dei suoi allegati; revisionare la convenzione urbanistica tipo, e le modalità di istruttoria tecnica e gestionale delle procedure amministrative di PUA e PRU d’iniziativa pubblica e privata, pareri e conformità urbanistiche. - Sviluppo delle procedure di approvazione del progetto definitivo per la realizzazione del TMB all’interno dell’APEA di Prato Gavassa. A seguito del protocollo d’intesa sul Polo Ambientale Integrato e per la realizzazione del TMB (approvato dalla Giunta Comunale e Provinciale nell’agosto 2011) è stato avviato l’iter del procedimento unico per l'approvazione dei progetti di opere pubbliche e di interesse pubblico secondo gli articoli da 36 ter a 36 septies LR 24 marzo 2000 n. 20 e smi percorso procedimentale che consente l'adeguamento degli strumenti di pianificazione urbanistica e la contestuale approvazione della progettazione necessaria per la realizzazione dell'impianto TMB. E’ stata approvato il progetto preliminare e la contestuale variante urbanistica, ed è in corso il procedimento di approvazione del progetto definitivo e del rilascio dei permessi di costruire per la fase attuativa dell’intervento. Nell’ambito del procedimento proseguirà l’istruttoria pubblica, già avviata con il tavolo di Gavassa, che verrà ampliata ai sensi dell'articolo 36 sexies, comma 10, della legge regionale 20/2000 e smi con i rappresentanti di amministrazioni, associazioni, e gruppi di cittadini. 10.2 - RIGENERAZIONE E TRASFORMAZIONE URBANA DELL'ESISTENTE E’ l’azione finalizzata a dare concreta realizzazione al disegno di città predisposto dal PSC e dal RUE. Disegno che prevede di intervenire su tre nuove grandezze territoriali che rappresentano fisicamente altrettante dimensioni identitarie della città: la città dei nuovi significati (le eccellenze territoriali), la città dai significati da ricostruire (le ville suburbane) e la città dai significati da rigenerare (la città diffusa fatta dai quartieri periferici), mettendo in campo strategie d’intervento focalizzate alla riqualificazione e trasformazione della città esistente grazie alla predisposizione dei nuovi strumenti urbanistici introdotti dal PSC: i Poli Funzionali e gli Ambiti di Riqualificazione. L’azione si concretizza per il 2014 in tre linee prioritarie: Sviluppare le procedure e monitorare la realizzazione del PF parcheggi centro storico: attuazione del Programma di Rigenerazione Urbana della Città Storica – delineato e strutturato in specifiche linee d’azione dal Piano Strategico di Valorizzazione della Città storica 2005/2014 - attraverso il completamento delle opere in fase di progettazione e in corso. Con particolare riferimento ai lavori da eseguire tramite progetti di partenariato pubblico privato (Project Financing e Programmi di Riqualificazione Urbana) avviati negli anni precedenti, nello specifico la realizzazione del sistema dei Parcheggi dei servizio del centro storico (riqualificazione funzionale del parcheggio Zucchi e costruzione del parcheggio interrato in piazza della Vittoria) e la conseguente riqualificazione di piazza della Vittoria, la riqualificazione dell’isolato san Rocco, di palazzo Busetti. E’ in corso la realizzazione del parcheggio interrato di piazza della vittoria che prevede una struttura interrata su tre piani per 420 posti auto (garage e box); un progetto che comprende, quale onere del privato, la riqualificazione di piazza della Vittoria, che verrà interamente pedonalizzata. Coordinare lo sviluppo delle procedure per la Rigenerazione Urbana del Quartiere Mirabello nell'ambito del POC: attuazione del Programma di Rigenerazione Urbana del Quartiere Mirabello – avviato nel 2010 con la manifestazione d’interesse e la successiva costruzione degli accordi di parternariato pubblico privato – attraverso due differenti percorsi. Il primo percorso riguarda l’avvio della procedura per la redazione, adozione e approvazione del più vasto ed articolato progetto di riqualificazione urbana dell’intero quartiere che si focalizza in particolare sull’area dello stadio Mirabello e del parco Matteotti 155 da un lato e sulle aree sportive di via Melato dall’altro. In sede di presentazione di manifestazione di interesse per l’inserimento in POC, è stata presentata la proposta progettuale a conferma dell’interesse dei soggetti attuatori a portare avanti il percorso intrapreso. Coordinare lo sviluppo della riqualificazione dei capannoni della ex Polveriera in concessione al consorzio Oscar Romero, nell'ambito del Programma di Rigenerazione Urbana del quartiere Mirabello: attuazione del Programma di Rigenerazione Urbana del Quartiere Mirabello – avviato nel 2010 con la manifestazione d’interesse e la successiva costruzione degli accordi di parternariato pubblico privato – attraverso la realizzazione degli interventi di restauro e riqualificazione funzionale dei capannoni della ex Polveriera posti rispettivamente su viale Olimpia e via Terracchini con attuazione diretta. 10.3 - RIGENERAZIONE SALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO E’ l’azione finalizzata alla realizzazione della Cintura Verde della città: il sistema infrastrutturale verde individuato dal PSC come il complesso unitario d’elementi naturali riconducibili ai “cunei verdi” e al “sistema delle acque” che gravita sui parchi lineari fluviali del Crostolo, del Rodano e del Modolena e che si pone l’obiettivo generale dell’innalzamento della qualità paesaggistica del territorio comunale in termini di tutela, identità e valorizzazione delle componenti storico-culturali, naturalistiche e agricole. L’azione, che interessa in questa prima fase lo stralcio sud-est della cintura verde, si sviluppa attraverso tre azioni prioritarie. Intervento “Cintura verde. Programma di rigenerazione paesaggistica dei Parchi fluviali Crostolo, Rodano e Modolena. 1° Stralcio”: composto da 4 lotti, che completano 4 diversi tratti dei percorsi della Cintura Verde: - Completamento dei percorsi all’interno del Parco del Rodano e collegamento con il Crostolo,verrà realizzato un collegamento tra via Cugini e via Martiri di Cervarolo e verrà migliorata la percorribilità dei percorsi esistenti all’interno del Parco del Rodano (progetto esecutivo approvato nel 2013). Il percorso si svilupperà su terreni agricoli e sfrutterà un breve tratto di via Monti; - Realizzazione del percorso ciclo-pedonale tra via Settembrini e via Rosa Luxemburg, per garantire la continuità nel collegamento tra Rodano e Crostolo. Il percorso si svilupperà all’interno delle aree verdi di cessione allineate lungo la tangenziale sud-est; - Manutenzione straordinaria della Strada della Cavalla (già aperta al pubblico con un primo intervento nel 2013), necessaria per migliorare la percorribilità della strada; - Greenway del Modolena tra la via Emilia e via Teggi, sistemazione della sommità arginale per consentire un utilizzo escursionistico; nel tratto centrale, l’itinerario utilizza in parte via Dorso, mediante interventi di moderazione del traffico. Intervento “Progetto integrato della Ciclovia 7 (Reggio Emilia - Codemondo) e della Greenway del torrente Modolena”: co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, prevede la realizzazione di un tratto della Greenway del Modolena tra via Teggi e via Bartolo da Sassoferrato, mediante sistemazione della sommità arginale. Con l’ultimazione di questa opera, la Greenway del Modolena sarà continua dalla via Emilia a Villa Levi e, mediante la Strada della Cavalla, fino al Parco del Crostolo. Apertura del sottopasso ciclabile della ferrovia Milano-Bologna: tale collegamento darà continuità al percorso del Crostolo da villa d’Este fino al confine con Cadelbosco, portando a 16 i km di percorsi ciclo-pedonali protetti che si sviluppano in affiancamento al torrente. Darà accesso all’ambito nord del Crostolo, in prossimità dell’abitato di Cavazzoli, che si sviluppa all’interno del paesaggio delle bonifiche benedettine, di notevole valore storico-culturale. In tal modo il Parco del Crostolo raddoppierà e sarà accessibile direttamente da un’ampia porzione dei cittadini dei quartieri situati a nord-ovest del Centro Storico. Si darà seguito all’esperienza del 2013 sviluppata con il gruppo di lavoro coordinato per la programmazione degli eventi della Cintura Verde che circonda la città, con i bacini del Rodano, Crostolo e Modolena. L’obiettivo è di raggiungere il risultato del 2013 considerato 156 soddisfacente, infatti sono infatti oltre 37mila le presenze registrate in occasione degli appuntamenti del periodo maggio-settembre. Inoltre si procederà con il Programma di Rigenerazione del “Parco del Modolena e del Quaresimo” attraverso la predisposizione di incontri di aggiornamento sullo stato di avanzamento dei temi progettuali in corso. Infine, è previsto un incontro di aggiornamento aperto a tutta la cittadinanza sui temi della Cintura verde e sulle Politiche del verde. L’evento viene pensato come una tavola rotonda volta a creare un momento di scambio virtuoso tra l’Amministrazione e la cittadinanza. Nel 2014 proseguirà l'installazione della segnaletica uniformata della Cintura Verde nei Parchi di Crostolo, Rodano e Modolena. Per i tre parchi sono state attivate sponsorizzazioni con le tre principali catene della grande distribuzione. Si riassume la situazione della segnaletica nello schema che segue: PARCO CARTELLI POSATI CARTELLI PREVISTI CARTELLI AGGIUNTI CARTELLI AGGIUNTI 2012-2013 2014 2014 CROSTOLO 34 1 10 RODANO 35 12 9 4 (2013) 32 (2014-2015) 7 x x 21 MODOLENA CROSTOLO NORD 2015 13 Inoltre: - continua la collaborazione tramite la convenzione in essere con l’associazione il Gabbiano per la gestione della casa vecchia del Mauriziano e dalla circostante area verde (orti e attività didattiche, in base ad una progettazione concordata con il CEAS multicentro); - è stata avviata la quarta edizione del premio di studio "Elettra Reverberi Rocchi" per l’aggiudicazione di 2 borse di studio, in collaborazione con UNIMORE per la tutela dell'area di San Bartolomeo; - verrà effettuata la promozione del nuovo regolamento del verde pubblico e privato con materiale specifico sia cartaceo che in versione web, in collaborazione con i servizi Manutenzione, Comunicazione e Pianificazione; - prosegue la collaborazione con il WWF per la gestione dell’oasi di Marmirolo, ormai un punto di riferimento per tutti i progetti educazione ambientale promossi congiuntamente al CEAS multicentro. L’Oasi è destinata alla conservazione degli habitat naturali, al rifugio, alla riproduzione, alla sosta di fauna selvatica e delle specie protette. Ospita ogni anno uccelli sia stanziali che migratori, anfibi e rettili e piccoli mammiferi in un habitat ideale formato da stagni d’acqua, siepi, prati e alberi di varie dimensioni, tra cui un olmo centenario. Nel 2014 verrà realizzato il terzo invaso di ridotte dimensioni per ospitare piccoli anatidi con la collaborazione del SAP (Servizio di Aiuto alla Persona con disabilità) del comune di Reggio Emilia. Si consolidano i campi estivi svolti all’interno dell’Oasi di Marmirolo e nell’area di San Bartolomeo presso la scuola primaria. Il WWF collaborerà anche per il 2014 alla realizzazione degli eventi durante la stagione estiva nella cintura verde in particolare con la realizzazione di una carta di Orienteering del parco del Crostolo che verrà utilizzata per corsi formativi rivolti ai docenti degli istituti scolastici del comune e per un evento specifico nel mese di giugno rivolto alle scuole e alla cittadinanza. 157 PROGRAMMA 5: VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE MISSIONI/PROGRAMMI AZIONI 11 MIGLIORARE LA CURA DELLA CITTA' 11.1 CURA DELLO SPAZIO PUBBLICO DELLA SOCIALITA' 12 INCREMENTARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI 12.1 GOVERNANCE DEL SISTEMA INTEGRATO RIFIUTI 11.2 CURA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO MISSIONE 9 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE Difesa del suolo Tutela, valorizzazione e recupero ambientale (cave) Tutela del verde e arredo urbano MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Ufficio tecnico 13 AUMENTARE L'EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI E MIGLIORARE LA QUALITA' DELL'ARIA 13.1 GOVERNANCE SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE. ENERGIA 13.2 GOVERNANCE SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE. ACQUA E ARIA MISSIONE 9 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE Rifiuti MISSIONE 9 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE Servizio idrico integrato Tutela e valorizzazione delle risorse idriche Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento MISSIONE 17 ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE Fonti energetiche 158 PROGRAMMA 5: VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE INDICATORI Mantenere la dotazione di verde fruibile pro capite a livello 2013 (valore 2013: 27 mq/ab.) Mantenere 3 giorni di attesa per esecuzione lavori di manutenzione per l’illuminazione pubblica richiesti dai cittadini Mantenere il consumo energetico dei fabbricati comunali entro i 47.500 Mwh/anno (destagionalizzati) Consolidare al 60% la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani Incrementare del 2% la produzione di energia da fotovoltaico rispetto al 2013 (valore 2013: 24.656.253 kwh) Consolidare a 7,53 t l'emissione in atmosfera di CO2/abitante Ridurre la media del numero di giorni di superamento del valore limite del PM10 nelle due centraline attive rispetto al 2013 (valore 2013: 82 giorni) 159 PROGRAMMA 5 VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE Il tema della sostenibilità ambientale e della cura degli spazi pubblici è diventato un obiettivo centrale delle azioni messe in campo dall’Amministrazione comunale. I cambiamenti climatici e gli elevati tassi di inquinamento registrati negli ultimi anni hanno avuto ripercussioni sulla qualità della vita non solo a livello nazionale, ma anche a livello locale. La qualità della nostra vita dipende direttamente e strettamente dall’ambiente che ci circonda. Un ambiente di qualità deve necessariamente rispondere ad alcune esigenze e possedere le seguenti caratteristiche: essere sano, funzionale, curato e ordinato. È per questo che l’Amministrazione comunale ha deciso di mettere in campo importanti azioni e progetti, anche innovativi, volti a disegnare da un lato un ambiente sostenibile (promuovendo e incentivando il risparmio delle risorse), e dall’altro una città più vivibile (valorizzando l’accessibilità e la fruibilità degli spazi pubblici). Queste azioni e progetti si ripercuotono sugli stili di vita e sui comportamenti dei cittadini. Vogliamo infatti che i nostri cittadini possano vivere in un ambiente protetto, dove le risorse naturali siano costantemente monitorate e tutelate e dove ognuno abbia la possibilità di mettere in atto interventi, azioni e comportamenti virtuosi, volti al risparmio delle risorse e al contenimento dell’inquinamento, grazie a sistemi, mezzi e strumenti di gestione innovativi e funzionali. La città a cui tendiamo è una città dove gli spazi e i luoghi pubblici urbani quali piazze, giardini, strade, vie e palazzi, siano vivibili e fruibili perché curati e puliti e soddisfino così le aspettative di chi abita e vive la città e dove gli spazi verdi a disposizione siano numerosi, godibili e attrattivi. Essi sono e devono essere considerati beni collettivi, luoghi per eccellenza dello scambio, delle relazioni sociali, del vivere comune e per la loro funzione e per il loro ruolo strategico, devono essere tutelati e rispettati. Una città in grado di favorire il benessere di chi la vive mettendo a valore una cultura ambientale coerente con i principi di sostenibilità e con lo sviluppo e il riequilibrio dell’ecosistema cittadino. 160 PROGRAMMA 5 VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE Obiettivo 11 MIGLIORARE LA CURA DELLA CITTÀ Mantenere la dotazione di verde fruibile pro capite a livello 2013 (valore 2013: 27 mq/ab.) Indicatori Target 2014 Mantenere 3 giorni di attesa per esecuzione lavori di manutenzione per l’illuminazione pubblica richiesti dai cittadini Mantenere il consumo energetico dei fabbricati comunali entro i 47.500 Mwh/anno (destagionalizzati) AZIONI E RISORSE 2014 Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese Correnti Spese Investimenti 11.1 Cura dello spazio pubblico della socialità 234.736,45 198.300,00 2.846.178,94 851.923,89 11.2 Cura del patrimonio immobiliare pubblico 2.152.902,50 6.337.651,40 12.066.231,02 8.676.236,07 2.387.638,95 6.535.951,40 14.912.409,96 9.528.159,96 TOTALE 161 DESCRIZIONE OBIETTIVO L’obiettivo di migliorare la cura della città in un contesto di crisi economica globale, in cui si ravvisano ancora fragili segnali di ripresa, inducono a pensare che la crescita non tornerà ai livelli precedenti per molto tempo. Le fasi di crescita e i modelli economici che stavano alla loro base non erano sostenibili a livello ambientale ed economico. Questi due aspetti strettamente correlati, potranno trovare soluzioni solo con trasformazioni tecnologiche e nuovi modelli di vita. Nel frattempo gli Stati e a ricaduta le Pubbliche Amministrazioni, devono continuare a gestire le risorse sempre più esigue salvaguardando il benessere dei cittadini, promovendo nuovi quadri di riferimento senza danneggiare la ripresa. L’obiettivo “Cura della nostra città", viste le pesanti restrizioni economiche, deve in primo luogo essere volto ad interventi che puntino alla sicurezza delle persone. Il consolidamento dell’attività di manutenzione e cura della città deve pertanto essere finalizzato a mettere in cantiere le opere strettamente necessarie per la sicurezza fisica e l’incolumità delle persone. Questa nuova situazione ci deve indurre a studiare e perseguire una nuova metodologia di lavoro, già iniziata negli anni scorsi, in grado di definire indicatori di cura, in particolare dello spazio pubblico della socialità (per esempio il verde) contestualizzati nella specifica fase economica. Tra gli indicatori di cura è stato scelto di monitorare la dotazione di verde fruibile cercando di mantenere gli ottimi risultati raggiunti nel 2013. Un buon sistema informativo tarato sugli obiettivi sopra descritti, può aiutare a governare la città in modo migliore e a costi più bassi. Le politiche per la sostenibilità ambientale devono incrociarsi strettamente con questa logica: tutti i recenti studi sui cambiamenti climatici rilevano oltre ad un problema ambientale, anche un pericolo per la crescita economica. In quest’ottica si individuano in una gestione diversa del territorio anche nuove opportunità per lo sviluppo economico: in particolare la governance delle politiche del verde deve fungere da volano per un nuovo modello di gestione della cosa pubblica, tramite una innovativa modalità informatizzata (Geodatawarehouse), con completamenti infrastrutturali del verde pubblico, inteso come cintura verde, con un corretto rapporto indotto da percorsi di educazione ambientale e applicazione del regolamento del verde. 162 AZIONI 11.1 - CURA DELLO SPAZIO PUBBLICO DELLA SOCIALITA' Verde pubblico: per una corretta gestione del verde pubblico abbiamo messo a punto strumenti adeguati allo sviluppo tecnologico della società. Continua anche nel 2014 il processo di georeferenziazione dei parchi terminando la ricognizione degli stessi sul territorio e inserendoli nel GDWHV (banca dati informatica nella quale sono raccolte numerose informazioni e dati georeferenziati sulle aree verdi comunali a Reggio Emilia). Allo stesso tempo il GDWHV viene utilizzato per fornire servizi informativi ai cittadini, tra cui un sito web interattivo (http://www.sicaps.it/reggioemilia/carto/map.aspx) ed una applicazione web per la ricerca dei parchi e delle attrezzature presenti (www.comune. re.it/parchi). Tale attività è funzionale alle procedure delle strutture comunali che si occupano di verde pubblico. Le informazioni raccolte dal censimento sul campo dei parchi sono già utilizzate dai servizi Manutenzione per una gestione digitale delle problematiche inerenti il verde pubblico. Nel 2013 è stata realizzata un’indagine di soddisfazione sui 19 principali parchi cittadini tramite questionari on line, questionari cartacei e interviste dirette. La maggior parte degli intervistati ritiene che i parchi di Reggio siano in quantità sufficiente e ben dislocati sul territorio. Le richieste più frequenti sono quelle di una maggiore manutenzione dei giochi e del verde, un maggior presidio per la sicurezza e l’installazione di più fontanelle d’acqua e di cestini per i rifiuti. I parchi su cui si è incentrata l’analisi risultano frequentati più di una volta alla settimana da gli intervistati. Il 2014 sarà dedicato alla progettazione di una piattaforma informatica unica per il verde pubblico in collaborazione con gli altri servizi coinvolti. Si procederà alla denominazione ufficiale di 65 parchi congiuntamente al servizio toponomastica. Illuminazione pubblica: in un contesto economico caratterizzato da significative contrazioni di risorse da destinare agli obiettivi posti, l'Amministrazione intende continuare le azioni messe in campo per il 2013, nell'ambito della gestione della pubblica illuminazione, azioni volte al contenimento dei costi e al miglioramento dell'efficienza, cercando al contempo di salvaguardare la sicurezza della cittadinanza: - spegnimento di corpi illuminanti nelle aree ritenute sovrailluminate ove siano presenti "pali" multipli; - spegnimento totale di illuminazione su marciapiedi o piste ciclopedonali ove sia presente l'illuminazione della sede stradale; - spegnimento parziale dell'illuminazione su marciapiedi o piste ciclopedonali dopo le ore 24,00. 11.2 CURA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO Prendersi cura di strutture ed edifici pubblici significa garantire a chi li frequenta di fruire di ambienti accoglienti e sicuri. Per questo occorre investire, oltre che sulla manutenzione ordinaria, su interventi straordinari legati alla messa a norma di edifici scolastici che ospitano istituti primari di primo e secondo grado, delle istituzioni culturali, degli impianti sportivi e degli alloggi e delle strutture assistenziali e residenziali. Prendersi cura del patrimonio immobiliare pubblico significa inoltre lavorare sul contenimento dei consumi energetici dei fabbricati comunali. Le azioni saranno mirate a mantenere i consumi energetici dei fabbricati comunali entro i 47.500 Mwh/anno. Continua infatti il programma di affinamento degli orari di riscaldamento degli edifici comunali e di riduzione/ottimizzazione dei punti luce dell'illuminazione pubblica. Nell’ambito dell’elenco degli investimenti non ricompresi nel P.T.LL.PP 2014-2016 sono previsti circa € 4.000.000 per la cura e la manutenzione del patrimonio pubblico. 163 PROGRAMMA 5 VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE Obiettivo 12 INCREMENTARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI Indicatori Target 2014 Consolidare al 60% la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani AZIONI E RISORSE 2014 Entrate Correnti Spese Correnti 12.1 Governance del sistema integrato rifiuti 46.854.239,20 34.887.514,18 TOTALE 46.854.239,20 34.887.514,18 164 DESCRIZIONE OBIETTIVO L’obiettivo di incrementare la raccolta differenziata rifiuti è un ambito di intervento degli enti locali definito nell’ex decreto Ronchi, ora Dlgs 152/2006. Ai fini di una corretta gestione dei rifiuti le pubbliche amministrazioni favoriscono la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso: a) la riduzione, il riutilizzo ed il riciclaggio; b) le altre forme di recupero per ottenere materia prima secondaria dai rifiuti. La gestione dei rifiuti sul territorio comunale deve essere effettuata secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità e trasparenza, così come il raggiungimento degli obiettivi sopra citati. Nel Comune di Reggio sul fronte della raccolta differenziata si registra un incremento che prosegue ormai da numerosi anni: Incremento % di RD dal 2000 al 2013 2000 33,0% 2008 51,8% 2010 56,4% 2011 58,4% 2012 58,9% 2013 60,0% Il forte senso civico dei cittadini è un punto di forza per il raggiungimento degli obiettivi di RD previsti dalla legislazione, che deve però trovare riscontro ed equilibrio in ambito economico e sociale. Per perseguire l’altro obiettivo primario di riduzione alla fonte dei rifiuti il percorso risulta più complesso, poiché i protagonisti dell’intero ciclo di vita dei prodotti sono numerosi e diversificati (attività produttive, commerciali, artigianali). A tal proposito i due obiettivi principali (aumento RD e diminuzione della produzione di rifiuti) continuano ad essere perseguiti nel 2014, il primo grazie al consolidamento del Modello Reggio di raccolta rifiuti (64.000 persone con sistema di raccolta domiciliare e 107.000 con sistema capillare) ed il secondo tramite lo sviluppo di progetti insieme alle attività commerciali e produttive, con piani di sensibilizzazione della popolazione e con il proseguimento di un progetto triennale (NO. WA.), finanziato dalla Commissione Europea, il cui obiettivo è la stesura di piano d’azione per prevenire la produzione dei rifiuti, oltre che per ridurli, all’interno della Grande Distribuzione Organizzata. Di primaria importanza sarà, nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti urbani, la messa a punto definitiva delle procedure per la realizzazione dell’impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) dei rifiuti, che dai prossimi anni dovrà sostituire l’attuale inceneritore disattivato nel 2012. La gestione dell'iter della tassa rifiuti rientra tra le modalità di governo della città. In particolare la tariffa viene calcolata a seguito di approfondimento svolto in ambito ATO, Comune ed IREN tenendo conto non solo dei costi connessi alla produzione dei rifiuti prodotti dalle utenze, ma anche dei costi generali per l’igiene ed il decoro pubblico (spazzamento, svuotamento cestini, gestione centri di raccolta, raccolta rifiuti ingombranti, ecc.) alla cui copertura sono chiamate a contribuire tutte le utenze, domestiche e non domestiche. Su questo versante numerose sono le novità: - tramite il Piano d’ambito definito da ATO sulle modalità di raccolta rifiuti a livello provinciale per il raggiungimento dei valori definiti dalla Commissione Europea di raccolta differenziata pari al 67% nel 2015, si applica il nuovo schema tariffario che si basa su criteri di equità e sussidiarietà; - nel campo della fiscalità la normativa è in evoluzione e si procederà alla revisione del regolamento per la TARI e del contratto di servizio con il gestore del servizio rifiuti. Si consoliderà, inoltre, l’attività di informazione e training rivolta ad altri territori nazionali e di cooperazione internazionale. In sintesi, il comune di Reggio Emilia garantisce alla propria cittadinanza importanti servizi di gestione del territorio, in particolare di igiene ambientale, tramite azioni di governance con utilities presenti sul territorio comunale. Gli indicatori individuati sono quelli previsti dalla normativa, in particolare quello della % di RD. 165 AZIONI 12.1 - GOVERNANCE DEL SISTEMA INTEGRATO RIFIUTI La normativa è in evoluzione tant’è che dopo il passaggio nel 2013 dalla tariffa/corrispettivo TIA alla TARES, nel 2014 è stata istituita la IUC – Imposta Unica Comunale (con decreto 133/2013) che comprende anche la TARI (per il servizio di gestione dei rifiuti) e la TASI (diretta alla copertura dei costi dei servizi indivisibili). Si sta quindi procedendo alla revisione del regolamento per la TARI e il contratto di servizio con il gestore del servizio rifiuti. Si prevede però che la normativa si possa evolvere ulteriormente nel corso dell’anno e questo comporterà di un’ulteriore adeguamento delle procedure in essere. Nel 2014 si continuerà a collaborare per la stesura e l’approvazione del nuovo piano regionale rifiuti. Si consolida per l’anno 2014 la modalità di gestione del comune di Reggio definita “modello Reggio” (64.000 persone con sistema di raccolta “porta a porta” e 113.000 con modalità capillare). Si continua a perseguire l’obiettivo di risolvere le problematiche delle varie zone della città in collaborazione con IREN, polizia municipale e GGEV. Prosegue l’attività per individuare un’appropriata collocazione dei cassonetti in base all'esigenze della popolazione e della gestione del servizio. La percentuale dei rifiuti raccolti in modo differenziato nel Comune è progressivamente aumentata sia nelle zone in cui si attua la raccolta domiciliare che capillare (stradale). La percentuale di raccolta differenziata complessiva è passata dal 33% del 2000 al 60% del 2013 (dato allo stato attuale da confermarsi entro maggio) e per il 2014 si prevede un consolidamento del 2013. Il valore della raccolta domiciliare (porta a porta più giro verde su tutto il territorio) è al 67%, dato che presumibilmente verrà confermato nel 2014. Si è messa a punto tutta la procedura amministrativa e sono iniziate le fasi di costruzione nel nuovo Centro di Raccolta di Via Mazzacurati che termineranno entro il mese di giugno con la contestuale dismissione di quello di viale Olimpia (ex Polveriera). Il nuovo CDR sarà realizzato con una parte di spazio dedicato ad ospitare il futuro Centro del Riuso che si sta studiando all’interno del Progetto europeo “Life NOWA”. Procede il percorso per la realizzazione dell'impianto di trattamento meccanico biologico (TMB), curato in primo luogo dal servizio Pianificazione territoriale. Il progetto di cooperazione internazionale per supportare Betlemme in azioni di capacity building nel settore di raccolta rifiuti ha subito uno slittamento della data di fine progetto (giugno 2014) per la precaria situazione finanziaria in cui è venuto a trovarsi il JSCSWM (soggetto attuatore del progetto) a causa degli elevati costi di gestione e soprattutto per la difficoltà di riscuotere i compensi dovuti per il servizio integrato di raccolta rifiuti urbani. La situazione sembra tuttavia migliorata grazie alla nomina di un nuovo direttore esecutivo del JSCSWM e soprattutto all'interesse dimostrato dal sindaco di Betlemme Vera Baboun e del Ministero del Local Government Palestinese, che sono riusciti a ottenere il pagamento del servizio tramite trattenute a monte alle municipalità morose, affinchè il progetto possa arrivare a compimento entro il termine del 30/06/2014. Si è aderito a un nuovo progetto di cooperazione internazionale con la Palestina (Hebron e Betlemme) di cui è capofila una ONG di Spilamberto denominata “Oversesas” per attività di formazione e sensibilizzazione sul tema della gestione rifiuti rivolta a tecnici locali, associazioni e scuole; l’attività del Comune si concretizzerà nella formazione di chi opererà sul campo e nell’ospitalità di autorità locali palestinesi in visita a Reggio Emilia. Si è in attesa di una conferma dell’accettazione del progetto da parte del Ministero degli Affari Esteri. 166 Si consolidano e verranno monitorati i servizi messi a punto sul territorio di raccolta differenziata diretti a target specifici: centri sociali, sportivi, grande distribuzione, Università UNIMORE. Promossa da Iren, si svolgerà una campagna di informazione e sensibilizzazione, della durata di 4 mesi, sul conferimento dei RAEE. La campagna avrà luogo nei principali mercati della città e presso alcuni plessi scolastici. Si concluderà a dicembre 2014 il progetto triennale 2012-2014 LIFE NO WASTE finanziato dall'unione europea. Le tappe principali del progetto realizzate finora sono: - redazione del piano di azione per la riduzione dei rifiuti nella GDO locale con firma del protocollo d'intesa tra il comune, COOP Nordest, CONAD e SIGMA, coinvolgendo in totale 6 punti vendita; - progettazione e avvio della campagna di comunicazione denominata "Spesa netta - solo l'utile della spesa" legata al piano medesimo (folder, espositori, vetrofanie, calpestabili, cartoline, affissioni, spot audio e video); - redazione dello studio di fattibilità del centro del riuso che verrà collocato accanto al nuovo centro di raccolta di via Mazzacurati; - organizzazione e partecipazione a numerosi incontri con gli altri partner e i rappresentanti della GDO a livello nazionale per costruire il progetto in particolar modo cercando di creare una rete di networking tra gli enti che operano nel campo della riduzione dei rifiuti. Nel 2014 in particolare continuerà la sperimentazione del piano di riduzione dei rifiuti nei 6 punti vendita aderenti, integrata con la raccolta dei dati di vendita finalizzata al monitoraggio dell’efficacia delle azioni del piano. Verrà svolta un’indagine rivolta ai consumatori per una valutazione della validità della campagna di comunicazione realizzata. Relativamente al centro del riuso è prevista la predisposizione di una documentazione standard inerente il funzionamento del centro (aspetti amministrativi e gestionali) utili per la replicabilità del progetto; il tutto sarà contenuto all’interno di linee guida previste da progetto. Una specifica campagna informativa e comunicativa del progetto sarà realizzata con alcune scuole del territorio comunale. All’interno del sito del progetto verrà inoltre realizzata una piattaforma web per raccogliere le buone pratiche di riduzione dei rifiuti e per fornire informazioni su eventi o iniziative relative al tema specifico. Sono in corso di organizzazione altri incontri di networking sia a livello nazionale che europeo per diffondere ulteriormente i risultati del progetto che culmineranno nell’evento finale che si terrà a Reggio Emilia nel mese di novembre in concomitanza con la settimana europea di riduzione dei rifiuti a cui il Comune di Reggio Emilia aderisce. 167 PROGRAMMA 5 Obiettivo 13 VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE AUMENTARE L’EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI E MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL’ARIA Incrementare del 2% la produzione di energia da fotovoltaico rispetto al 2013 (valore 2013: 24.656.253 kwh) Indicatori Target 2014 Consolidare a 7,53 t l'emissione in atmosfera di CO2/abitante Ridurre la media del numero di giorni di superamento del valore limite del PM10 nelle due centraline attive rispetto al 2013 (valore 2013: 82 giorni) AZIONI E RISORSE 2014 Entrate Correnti Spese Correnti 13.1 Governance sostenibilità ambientale. Energia 13.2 Governance sostenibilità ambientale. Acqua e aria 36.468,21 28.248,20 TOTALE 36.468,21 32.348,20 4.100,00 168 DESCRIZIONE OBIETTIVO L’obiettivo di aumentare l’efficienza energetica degli edifici e migliorare la qualità dell’aria si pone nel contesto del documento internazionale “Energia per un mondo che cambia”, adottato nel 2007 dall’Unione Europea, quale impegno unilaterale a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 aumentando nel contempo del 20% sia il livello di efficienza energetica che la quota di utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. Con la promozione del “Patto dei Sindaci”, l’Unione Europea ha coinvolto le comunità locali ad impegnarsi in iniziative per ridurre nelle città le emissioni di CO2 del 20% attraverso l’attuazione di un Piano d’Azione che preveda tempi di realizzazione, risorse umane dedicate, monitoraggio, informazione ed educazione. Il Comune di Reggio Emilia ha aderito al Patto nell’autunno 2009 e nel 2011 ha prodotto un piano di azione per l’energia sostenibile (SEAP) integrandolo con gli strumenti già in essere quali Piano energetico comunale, Bilancio Ambientale, progetto europeo Life Laks e Piano Clima cofinanziato dalla Regione. Il Piano d’Azione ha richiesto non solo politiche istituzionali, ma anche un forte coinvolgimento del territorio (industria, agricoltura, commercio, artigianato, altri enti, cittadini, ecc) per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Patto dei Sindaci. Questo passaggio è senza dubbio fondamentale ma anche il più complesso da raggiungere per il numero elevato degli stakeholder e per le difficoltà economiche che derivano dal rapporto tra efficienza energetica/nuovi investimenti in fonti alternative e costi economici. La crisi economica ha comunque posto in evidenza il rapporto diretto tra risparmio/efficienza energetica e minori costi economici. A livello comunale Il Piano d’Azione è stato discusso trasversalmente dai servizi per la mobilità, pianificazione territoriale, sviluppo economico e ambiente al fine di condividere un documento tra tutte le politiche con scenari fino al 2020: con riferimento alla riduzione del 20% di CO2 entro il 2020, si stima che con la realizzazione delle diverse azioni concordate le emissioni dovranno essere abbattute di un ulteriore 3% (dato positivo, perché significa che il 17% è già in fase di raggiungimento). A livello delle strutture comunali si conferma il trend di risparmio energetico in termini sia di TEP (tonnellate equivalenti petrolio) che di CO2, grazie all’appalto Gestione Calore, che permette elasticità nella gestione dei servizi energetici comunali, ovvero razionalizzazione degli orari di funzionamento degli impianti di climatizzazione. L’obiettivo consisterà nell’ottimizzare la gestione energetica del patrimonio comunale con il risparmio dell’1% dei consumi minimizzando i possibili effetti negativi sul benessere ambientale dei lavoratori. Per raggiungere gli obiettivi strategici nell’ambito delle politiche energetiche sarà importante consolidare il gruppo di lavoro trasversale all’interno dell’Ente e la collaborazione con gli enti del territorio che operano in questo settore. L’obiettivo di abbattimento entro il 2020 della CO2 del 20% (ossia la riduzione di immissione per abitante a 7,93 t) è stato raggiunto nel nostro territorio già nel 2012 a causa della crisi economica che ha colpito tutti, ma in termini di consumi energetici soprattutto le imprese. La crisi, infatti ha fatto crollare le immissioni di gas serra nell’atmosfera; ora si tratta di consolidare il dato anche nel caso di ripresa economica (dato 2011: 8,03 tCO2/abitante; dato 2013 7,53 tCO2/abitante; obiettivo 2020 7,93 tCO2/abitante). A tale fine rivestono importanza anche gli strumenti di accountability ambientale, già messi a sistema da diversi anni dall’ente, al fine di monitorare e rendicontare le ricadute sull’ambiente delle politiche e attività dell’ente. Si sta approfondendo anche il tema degli OPEN DATA ambientali, in particolare con il progetto "Geo smart city" che prevede una piattaforma di raccolta/condivisione di dati che dovrà essere utilizzabile a livello europeo. Per perseguire la sostenibilità ambientale numerose sono le attività di informazione e comunicazione rivolte a tutta la cittadinanza nei settori risparmio energetico, inquinamento elettromagnetico, edilizia naturalistica, campagne di sensibilizzazione, risparmio idrico, diminuzione dei rifiuti, qualità dell'aria, cura del verde e percorsi naturalistici, promozione di attività di informazione ed educazione sulla corretta convivenza uomo animale in città, realizzate in gran parte all’interno delle attività del Multicentro (centro educazione ambientale e alla sostenibilità del Comune di Reggio Emilia), in collaborazione con enti ed associazioni. 169 AZIONI 13.1 – GOVERNANCE DELLA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE. ENERGIA, ACCOUTABILITY, OPEN DATA Il Comune di Reggio Emilia ha terminato nel 2013 il proprio Piano Clima locale, integrando lo stesso con gli strumenti già predisposti e cogliendo l’occasione per puntualizzare meglio gli impegni assunti precedentemente nel PAES (redatto nel 2011 nell’ambito del Patto dei Sindaci). In particolare con il Piano Clima gli impegni del PAES sono stati inseriti in un quadro di analisi e politiche regionali e provinciali e sono stati rivisti (a due anni della redazione del PAES) l’elenco degli interventi sulla base dei risultati di un primo monitoraggio qualitativo degli stessi. Alla luce della nuova metodologia proposta dalla Regione Emilia Romagna verrà rivista l’impostazione del PAES 2011 sia come inventario delle emissioni sia come azioni considerando l’intervallo 2007-2020. Verrà effettuato anche un inventario delle emissioni 2013 e un monitoraggio delle azioni al 2013 (in attesa dell’uscita delle linee guida ufficiali del monitoraggio del PAES). Prosegue anche nel 2014 la redazione di Bilanci Ambientali “Integrati” con il PAES: Bilancio Ambientale di Previsione 2014 e Conto Consuntivo Ambientale 2013; in particolare il Conto Consuntivo Ambientale 2013 conterrà nella parte finale schede di monitoraggiorendicontazione di carattere descrittivo delle principali azioni per l’energia e il clima contenute nel Piano Clima-PAES. Continuerà come negli anni precedenti la rilevazione di tutti i dati ambientali richiesti da enti ed associazioni nazionali, utili anche per la redazione del Bilancio Ambientale, e il loro inserimento in uno apposito Data Base in excel. E’ in programma con il Servizio Sistemi informativi la costruzioni di un nuovo data base più strutturato, in grado di meglio gestire le ingenti moli di dati e di fare reportistica. E' andata a buon fine nel 2013 la richiesta di co-finanziamento del progetto OPEN DATA "Geo smart city" che inizierà nel 2014. Tale progetto prevede una piattaforma di raccolta/condivisione di dati (in particolare Green-Energy ed Underground). Il nostro comune ha il ruolo di partner del progetto ed in particolare di siti pilot sul tema Green-Energy, assieme ad altre città per la sperimentazione della piattaforma che dovrà essere utilizzabile a livello europeo. La nostra attività sarà principalmente quella di fornire i dati e di supporto alla definizione di essi e dei contenuti. Il progetto, della durata triennale, sarà svolto in stretta collaborazione con i Servizi Sistemi Informativi. Proseguirà la stretta collaborazione con l’Associazione Coordinamento Agende 21 Locali, di cui il comune di Reggio Emilia è attualmente nel consiglio direttivo. La collaborazione riguarderà in particolar modo il prosieguo delle sperimentazioni di open data ambientali, già avviata nel 2013. Nel 2014 verrà implementata la sezione “Informazioni ambientali” nel sito della trasparenza in ottemperanza del D.Lgs. 33 del 14/03/2013 con informazioni in formato open data . 13.2 – GOVERNANCE PER LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE. ACQUA E ARIA Progetti ambientali di sostenibilità rivolti alla città (risparmio energetico, inquinamento elettromagnetico, ed. naturalistica; campagne sensibilizz. risparmio idrico); l'attività svolta è rivolta a tutta la cittadinanza, per indurre mutamenti di stili di vita più virtuosi improntati alla sostenibilità ambientale rivolti alla diminuzione dei rifiuti, alla qualità dell'aria, alla cura del verde e percorsi naturalistici, al risparmio idrico, elettromagnetismo. I progetti e le attività sono le seguenti: 170 - - - Adesione all’iniziativa nazionale promossa da Radio2 Caterpillar “Mi illumino di meno”; promozione di attività di informazione ed educazione sulla corretta convivenza uomo animale in città; campagna informativa nelle scuole sulla prevenzione della diffusione della zanzara tigre (finanziamento regionale che arriverà tramite l'AUSL); incontri nella scuola Collodi sulla raccolta differenziata; attività di educazione ambientale nelle scuole e promozione delle iniziative del CEAS multicentro; collaborazione con il Comitato “Pulito è bello” alla realizzazione dell'edizione 2013 della Bicicrostolata; collaborazione con il gruppo micologico "G. Bresadola" per la realizzazione dell'annuale mostra del fungo e delle erbe aromatiche; collaborazione con Legambiente nazionale per la realizzazione dell'iniziativa "Puliamo il mondo"; collaborazione con il servizio Politiche per la mobilità nella realizzazione dell'evento "Siamo nati per camminare"; mostra fotografica sul fiume Secchia “La Gente e il territorio” allestita presso la scuola Dalla Chiesa e laboratori nelle classi in 14 scuole; settimana Unesco DESS “I paesaggi della bellezza”: pulizia da parte delle associazioni ambientaliste Legambiente, ProNatura e WWF in collaborazione con il Comune di un’area tra il Secchia e il Rodano a Fogliano; promozione e co-partecipazione con Iren alle spese di gestione delle tre fontane pubbliche di via Belgio, via Gabelli e Via Fontana; rapporti con associazioni ambientaliste: supporto alle iniziative promosse dalle varie rappresentanze della città. gestione convenzione con GGEV e GEL per vigilanza e controlli sul territorio per problematiche sui rifiuti, spazi verdi ed animali; a seguito dell’istituzione del nuovo Ceas Multicentro per la sostenibilità urbana (costituito da Comune di RE, Legambiente RE, WWF RE) e successivo accreditamento da parte della Regione Emilia Romagna si attuerà il programma comune d’intervento, seguendo le linee programmatiche definite dalla Regione ER, calandole nella realtà del territorio reggiano; gestione con la Provincia delle due centraline di monitoraggio per la qualità dell'aria (Viale Timavo e S.Lazzaro). 171 PROGRAMMA 6 : SPOSTARSI MEGLIO E BENE AZIONI 14 MIGLIORARE LA FLUDIFICAZIONE DEL TRAFFICO 14.1 PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLA MOBILITA' 15 SVILUPPARE IL TRASPORTO PUBBLICO 15.1 TRASPORTO PUBBLICO 14.2 INFRASTRUTTURAZIONE DEL TERRITORIO 16 INCREMENTARE LA SICUREZZA, LA QUALITA' URBANA E LA SOSTENIBILITA' DELLA MOBILITA' 16.1 SICUREZZA STRADALE E MODERAZIONE DEL TRAFFICO 16.2 SVILUPPO DELLA MOBILITA' CICLABILE MISSIONI/PROGRAMMI 16.3 PROMOZIONE DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ Viabilità e infrastrutture stradali MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ Trasporto ferroviario Trasporto pubblico locale MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ Altre modalità di trasporto 172 INDICATORI PROGRAMMA 6 : SPOSTARSI MEGLIO E BENE Miglioramento dell’indice complessivo di qualità delle strade del 3% (punteggio estratto dalla APP delle strade); (indice di ammaloramento 2013: 22.500, target 2014: 21.900) Mantenere la velocità commerciale negli spostamenti di attraversamento della città rispetto al 2013 (valore 2013: 28,67 km/h) Garantire l’efficienza del Trasporto Pubblico Locale assicurando i livelli minimi di servizio pubblico stabiliti a livello regionale (target 9.000.000 di Km sul bacino) Mantenere la velocità commerciale media dei mezzi pubblici urbani sulle direttrici nord/sud ed est-ovest a livello 2013 (valore 2013: 21,98 Km/h) Ridurre del 5% il numero dei morti sulle strade ordinarie del territorio comunale rispetto al triennio 2010-2012 (triennio 2010-2012: 41morti) Ridurre del 5% i feriti in incidenti stradali (valore rilevato nel 2012: 1.173) Incrementare del 2% i mq di zone 30 per abitante/residente rispetto al 2013 (valore 2013: 3,39 mq/abitante) Mantenere il numero di ingressi in centro storico in bicicletta rispetto al 2013 (valore target: 1.600.000) 173 SPOSTARSI MEGLIO E BENE PROGRAMMA 6 La mobilità è un diritto fondamentale di ogni cittadino e avere la possibilità di raggiungere altre persone, posti di lavoro, luoghi di svago o servizi rappresenta una misura del grado di libertà raggiunto; per queste ragioni il numero e la distanza degli spostamenti pro capite aumenta col crescere del benessere. La mobilità influenza direttamente le condizioni e la qualità di vita e salute delle persone. Disegnare una mobilità moderna e sostenibile è pertanto un obiettivo importante e strategico per una società che ha a cura le persone e il loro benessere ed è un compito delle istituzioni. Praticarla invece è un compito e una responsabilità di tutti. La mobilità è oggi uno dei principali fattori di crisi del sistema territoriale, a livello locale, regionale e nazionale: il sistema dei trasporti si è sviluppato negli ultimi decenni in modo insostenibile, incidendo in modo profondo in un contesto costituito da risorse limitate, dal territorio, all’aria, al consumo di energia. La città condivide con gli altri capoluoghi del sistema urbano allineato lungo la via Emilia l’intensa crescita della domanda di trasporto che ha accompagnato la crescita economica dell’area, il cambiamento degli stili di vita, la dispersione territoriale delle residenze e dei posti di lavoro, l’ampliamento delle opportunità derivanti da un territorio ricco ed accessibile. Tutti fattori che hanno moltiplicato le occasioni di mobilità e gli scambi tra aree sempre più estese. La crescita della domanda, proseguita senza interruzione negli ultimi decenni, ha trovato risposta nella crescita della motorizzazione privata e del traffico nonché nella creazione, sempre assai difficoltosa, di nuova capacità infrastrutturale. Il fenomeno è ben rappresentato dall’evoluzione del tasso di motorizzazione, indicatore rappresentativo del livello di propensione all’uso dell’auto: a fronte di una generale stabilizzazione, negli ultimi 5 anni, a livello regionale e del nord Italia, il tasso medio a Reggio Emilia è aumentato. Tale incremento va visto anche in relazione ad un aumento di popolazione. La crescita della domanda, proseguita senza interruzione negli ultimi decenni, ha trovato risposta nella crescita della motorizzazione privata e del traffico nonché nella creazione, sempre assai difficoltosa, di nuova capacità infrastrutturale. Tratti congestionati interessano i grandi accessi urbani (la via Emilia est e ovest, la SS 63, ecc.) e i grandi assi interni (l’anello dei viali, gli assi che raccordano le aree di generazione a sud con le aree di attrazione al nord). La congestione penalizza il trasporto privato ma anche quello pubblico, che solo in breve tratte dispone di percorsi protetti. Nonostante la difficoltà di muoversi in automobile ed il fatto che circa l’85% della popolazione urbana abiti a meno di 300 metri da una fermata l’uso del trasporto pubblico resta modesto (10-11%). Nella mobilità interna alla città il 65% degli spostamenti avviene su distanze pari o inferiori a 5 km. Il 35% degli spostamenti avviene su distanze oltre 5 km. Distribuzione degli spostam enti generati per distanza (PUM) fino a 2 km 19% oltre 5 km 35% fino a 3 km 18% fino a 5 km 28% La brevità dei percorsi non corrisponde all’uso di mezzi alternativi all’auto, che anche su percorsi più brevi resta il mezzo prevalente (41%). 174 Una diversa ripartizione modale, con una decisa riduzione del ruolo dell’automobile, si rende necessaria non solo per far fronte alla insufficiente capacità della rete viaria, ma soprattutto per far fronte ai superamenti dei limiti in materia di inquinamento dell’aria dovuti alle attività di trasporto. In questo quadro l’Amministrazione ha sviluppato in modo integrato la pianificazione della mobilità con la pianificazione del territorio, condividendone le dinamiche nel quadro conoscitivo e le strategie progettuali. Affrontare in modo congiunto la dimensione urbana della mobilità e quella territoriale, l’insieme delle componenti del sistema, i problemi infrastrutturali e quelli organizzativi consente infatti di confrontare e valutare ipotesi di trasformazione urbana e di localizzazione delle attività tali da minimizzare l’uso dell’auto. 175 PROGRAMMA 6 SPOSTARSI MEGLIO E BENE Obiettivo 14 MIGLIORARE LA FLUIDIFICAZIONE DEL TRAFFICO Miglioramento dell’indice complessivo di qualità delle strade del 3% (punteggio estratto dalla APP delle strade); (indice di ammaloramento 2013: 22.500, target 2014: 21.900) Indicatori Target 2014 Mantenere la velocità commerciale negli spostamenti di attraversamento della città rispetto al 2013 (valore 2013: 28,67 km/h) AZIONI E RISORSE 2014 Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese Correnti Spese Investimenti 14.1 Programmazione e gestione della mobilità 176.000,00 14.2 Infrastrutturazione del territorio 23.500,00 750.000,00 2.216.343,99 5.964.984,98 199.500,00 750.000,00 2.869.343,99 5.964.984,98 TOTALE 653.000,00 176 DESCRIZIONE OBIETTIVO L’obiettivo di migliorare la fluidificazione del traffico intende affrontare e risolvere le criticità attuali che da una parte caratterizzano il sistema della viabilità primaria, tangenziali e gli assi di penerazione, dall’altra sono presenti in alcuni ambiti interni all’abitato principale. Nel primo caso sono riconducibili alla presenza di alcuni “colli di bottiglia” e soluzioni di continuità nel sistema delle tangenziali urbane, in particolare: - la tangenziale nord sul quadrante nord-ovest; - l’asse attrezzato via Chopin Hiroshima, che svolge il ruolo di tangenziale sul versante ovest della città ed è caratterizzato da interferenze che ne limitano la capaicità, quali ad esempio gli attraversamenti pedonali a nord della via Emilia; - la presenza e la consistenza dei centri abitati lungo la via Emilia; - la presenza di centri abitati ormai di dimensioni significative (Rivalta e Fogliano in primis), sulle radiali di accesso alla città; - La necessità di una connessione diretta tra la tangenziale sud-est e la tangenziale nord, e la realizzazione di un accesso con l’autostrada ad est del territorio comunale All’interno del nucleo urbano le principali criticità possono essere così riassunte: - un eccessivo carico veicolare lungo i viali di circonvallazione, in particolare sul versante occidentale e lungo l’”onda Rossa”; - l’itinerario P.le Lepanto – Lungocrostolo, via Cecati - Guido da Baiso, in direzione ovest che interessa un tratto fortemente residenziale; - l’itinerario via Costituzione – G. Ferrari; - l’asse via del Partigiano – viale dell’aeronautica. Il raggiungimento dell’obiettivo trova alcune difficoltà nella riduzione significativa degli investimenti dovuta all’assetto finanziario degli enti locali nel futuro prossimo. Il miglioramento delle condizioni di deflusso della rete stradale urbana è una delle condizioni necessarie a mitigare l’impatto negativo del traffico sia per quanto gli effetti ambientali – migliorando il rendimento dei veicoli attraverso un più ottimale regime di marcia -, sia l’impatto sul tessuto urbano – deviando i flussi dalle aree più sensibili -, sia in termini economici, attraverso una riduzione dei tempi di viaggio. La velocità commerciale sui principali assi di attraversamento della città (nord-sud ed estovest)è aumentata, dal 2010 al 2013 del 14%, da una parte grazie ad alcuni interventi sulla viabilità principale (intersezione via Gorizia-Inghilterra, via Emilia Ospizio), dall’altra per il fatto che negli ultimi anni la crescita fisiologica del traffico si è arrestata per via della crisi economica. L’obiettivo da perseguire nei prossimi anni sarà mantenere la velocità commerciale degli spostamenti di attraversamento della città. La soluzione delle criticità che caratterizzano l’attuale sistema viario non va ricercata solo attraverso un aumento della capacità, ma soprattutto attraverso una ottimizzazione del sistema stesso: si tratta quindi da una parte di intervenire risolvendo i cosiddetti “colli di bottiglia” del traffico con opportuni e puntuali investimenti, dall’altra di governare la domanda di trasporto con provvedimenti di incentivo e disincentivo, come per esempio la gestione della Zona a Traffico limitato o la regolazione della sosta. Il ricorso a questa doppia strategia è fondamentale per riuscire a massimizzare il rendimento degli investimenti, aspetto particolarmente cruciale nell’attuale momento storico, caratterizzato da una forte riduzione della capacità di spesa da parte degli enti locali. Il cambiamento culturale che caratterizza le politiche per la mobilità a livello urbano, passando da una risposta prevalente alle criticità attraverso investimenti infrastrutturali, all’ottimizzazione dell’uso dello stock esistente attraverso provvedimenti di regolazione e con il ricorso a nuove tecnologie – deve necessariamente comportare una modifica delle strutture comunali di gestione della mobilità, tradizionalmente marginali rispetto agli investimenti. 177 AZIONI 14.1 - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLA MOBILITA’ Nel corso del 2013 si è conclusa la fase di allargamento dell’area di sosta tariffata, come previsto dal piano della sosta del 2010. La misura consente di alleggerire dalla pressione del traffico le aree centrali più congestionate, migliorandone, oltre alla sicurezza e alla qualità urbanistica, gli standard di funzionamento. Nel 2014 il sistema, in fase di consolidamento, sarà caratterizzato da modifiche che non riguarderanno ulteriori estensioni, ma una sostanziale modifica delle procedure di accesso e pagamento, sia per gli abbonamenti che per la sosta a consumo. Nell’anno saranno a regime infatti sia il sistema di pagamento mediante smartphone, lanciato alla fine del 2013, sia la completa informatizzazione e materializzazione degli abbonamenti per la sosta. Questa operazione sarà estesa anche alle autorizzazioni per il transito e la sosta alla ZTL, in particolare sarà possibile verificare direttamente il possesso dei requisiti per i residenti, eliminando parzialmente la necessità di rinnovo dei titoli stessi, caratterizzato da alcune problematiche legate al sanzianamento multiplo dei residenti con titolo scaduto. La gestione dei servizi di abbonamenti gratuiti o onerosi sarà caratterizzata da un alto grado di semplificazione delle procedure e materializzazione dei titoli. L’autocertificazione dei diritti e un sistema di controllo basato sulla lettura delle targhe consente ai cittadini di ottenere e gestire i permessi di sosta in tempo reale e completamente via web. 14.2 - INFRASTRUTTURAZIONE DEL TERRITORIO Nel 2014 procedono le progettazioni delle tre opere viarie più importanti: - la tangenziale nord, di cui è n corso la procedura di VIA sul progetto definitivo; - la variante di Rivalta, in fase avanzata di progettazione; - la tangenziale di Fogliano, sulla quale sono iniziate le procedure partecipate pr l’individuazione dei tracciati. Sarà progettata e realizzata la prima parte di un piano di riordino dell’asse del Lungo Crostoso, che consiste nell’inserimento di una rotatoria sul nodo V.le Umberto I, via Magati, LungoCrostolo. Tale rotatoria consentirà uno snellimento del traffico attualmente regolato da semaforo, e il ridisegno dei circuiti che insistono intorno all’ospedale. Nel corso del 2013 si è implementato una sistema di monitoraggio della qualità delle strade: ad ogni via viene periodicamente attribuito un valore secondo un indice sintetico che contempla diversi parametri di qualità (densità delle buche, stato generale dell’asfalto, etc.). Questo sistema consente di migliorare l’efficienza della manutenzione, mirando gli interventi secondo un indice di priorità e programmando le azioni. Tale indice, che ad inizio 2013 aveva un valore complessivo pari a 25.000, alla fine dello stesso anno, dopo gli interventi di manutenzione, è sceso a 22.500. Si prevede, nel corso del 2014, di migliorarlo di un ulteriore 3%, portandolo a 21.900. 178 PROGRAMMA 6 SPOSTARSI MEGLIO E BENE Obiettivo 15 SVILUPPARE IL TRASPORTO PUBBLICO Indicatori Target 2014 Garantire l’efficienza del Trasporto Pubblico Locale assicurando i livelli minimi di servizio pubblico stabiliti a livello regionale (target 9.000.000 di Km sul bacino) Mantenere la velocità commerciale media dei mezzi pubblici urbani sulle direttrici nord/sud ed est-ovest a livello 2013 (valore 2013: 21,98 Km/h) AZIONI E RISORSE 2014 15.2 Trasporto pubblico TOTALE Spese Correnti Spese Investimenti 745.455,00 42.364,94 745.455,00 42.364,94 179 DESCRIZIONE OBIETTIVO L’obiettivo di sviluppare il trasporto pubblico costituisce un elemento fondamentale per tutte le politiche di sviluppo della mobilità sostenibile. Un efficiente ed efficace sistema di trasporto pubblico, in grado di intercettare ampie quote di domanda di mobilità contribuisce in modo significativo a garantire libertà di movimento con adeguati standard di accessibilità, e alla sostenibilità ambientale ed economica dell’intero sistema dei trasporti. Il sistema di trasporto pubblico urbano a Reggio Emilia presenta criticità comuni a tutte le città di analoghe dimensioni: Si tratta di un sistema che serve quote marginali di domanda di trasporto, in quanto non riesce a garantire una adeguata competitività rispetto al mezzo privato. Parallelamente l’erogazione del servizio è caratterizzata da alti costi di esercizio e un basso tasso di copertura dei costi con le tariffe. Rendere competitivo il trasporto pubblico può avere degli effetti anche nella riduzione dei costi, liberando risorse che dovranno essere reinvestite per migliorare il servizio, innescando così un circolo virtuoso. L’incremento dell’efficienza economica e della competitività va inoltre ricercato attraverso la ristrutturazione dei soggetti erogatori del servizio, ottenendo le opportune economie di scala. Le riduzioni della contribuzione pubblica sul servizio di trasporto pubblico ha portato ad operare riduzioni mirate di percorrenze, in particolare in termini di riduzione delle frequenze. Ciò è avvenuto principalmente sulle linee più deboli, ma ha comportato qualche riflesso anche sulle linee più importanti, che nelle ore di punta soffrono l’aumento di carico dovuto alla diminuzione di posti*km. Ciò si è tradotto in un aumento dei livelli di saturazione dei mezzi, con le inevitabili ricadute sul comfort e sulla sicurezza del viaggio, in particolare nelle ore di punta, ovvero gli orari di entrata e uscita delle scuole superiori. In particolare a Reggio Emilia il trasporto pubblico deve esprimere le sue potenzialità nel garantire l’accessibilità a luoghi dove l’auto non arriva, come nel centro storico: un servizio efficiente deve garantire quindi un collegamento rapido tra tutti i quartieri e il centro storico, che costituirà lo snodo principale dell’intero sistema. Oltre al trasporto pubblico urbano, un tema centrale è costituito dal potenziamento della rete delle ferrovie minori – di cui Reggio Emilia dispone in modo eccellente-, la loro integrazione con i servizi di trasporto automobilistico e con la rete ferroviaria nazionale (linea storica e linea AV/AC) e la loro utilizzazione come linee metropolitane di area sulle direttrici forti dell’accesso urbano. Emerge in particolare la rilevanza strategica del nodo di Mancasale dove convergono sia la nuova rete AV/AC sia la linea Reggio-Bagnolo potenziata in termini metropolitani. Mancasale è il punto di accesso alla rete AV/AC attraverso la nuova fermata Mediopadana, ma è anche il nodo di interscambio tra rete ferroviaria nazionale e rete locale e può divenire contemporaneamente la nuova porta da nord per la città di Reggio. È necessario provvedere inoltre ad incrementare l’offerta di collegamenti flessibili tra la stazione, la città e l’area vasta, incrementando l’accessibilità ai servizi di taxi e noleggio con conducente. Nella gestione del sistema ferroviario, in relazione alle città medie e piccole, le principali criticità sono legate alla mancanza di soglie di domanda adeguate alla capacità del sistema. Parallelamente il sistema di trasporto pubblico da solo sempre meno riesce a soddisfare le esigenze di mobilità su un contesto territoriale sempre più complesso e disperso. Diviene quindi cruciale il tema dell’integrazione con la mobilità privata nell’area metropolitana. Gli obiettivi principali che devono guidare la politica di programmazione e gestione del trasporto pubblico consistono fondamentalmente in un aumento della competitività rispetto alla mobilità privata e in un incremento dell’efficienza economica. La competitività del trasporto pubblico rispetto all’automobile si traduce principalmente in aumento della velocità commerciale del sistema, ovvero nella riduzione dei tempi medi di spostamento. 180 AZIONI 15.1 TRASPORTO PUBBLICO La normativa regionale individua nelle Agenzie per la Mobilità i soggetti deputati alla programmazione e gestione del servizio di trasporto pubblico, urbano ed extraurbano, a livello di bacino provinciale. L’Amministrazione comunale quindi deve intervenire assumendo un ruolo di indirizzo soprattutto per quanto riguarda il sistema di trasporto urbano, e coordinando i propri interventi infrastrutturali secondo una logica di coerenza di obiettivo, ad esempio anche intervenendo sul sistema delle regolazioni semaforiche per preferenziare le corse di trasporto pubblico e aumentarne la velocità commerciale. Il contesto economico attuale inoltre rende necessario rivedere anche dal punto di vista organizzativo e gestionale l’assetto dei soggetti erogatori del servizio, al fine di ottenere tutte le possibili economie di scala nella gestione del servizio stesso. In questo contesto l’agenzia per la mobilità svolge attività di gestione del contratto di servizio per il TPL; dei servizi di trasporto non di linea (taxi; NCC, …), infine delle infrastrutture necessarie all’esercizio del TPL. Le principali attività in capo al soggetto regolatore quindi si possono così descrivere: - controllo dell’efficienza del Servizio di trasporto pubblico per i nodi e tratte di interscambio gomma-ferro, finalizzato alla maggiore integrazione ed efficienza del servizio complessivo; - definizione di strategie di sviluppo dei Servizi di TPL sul territorio (incremento utenza, incremento qualità del servizio, ecc..), anche in allineamento con l’evoluzione della normativa nazionale e regionale; - verifica periodica dell’attività di controlleria svolte sulle linee TPL urbane ed extraurbane sul territorio provinciale da parte dell’affidatario del Servizio e indirizzi al medesimo al fine di incrementare e diffondere l’utilizzo civico del mezzo pubblico; - monitoraggio degli interventi e investimenti infrastrutturali relativi a trasporto su gomma ed al trasporto su ferro effettuati sul territorio provinciale in base agli accordi con la regione Emilia Romagna e le aziende del trasporto ferroviario e periodico aggiornamento agli enti soci maggioritari e in ambito dell’assemblea dei soci. Nel corso del 2014 entrerà a regime il sistema di Infomobilità AVM – la cui realizzazione si è di fatto conclusa nel 2013 - che si avvale, mediante il progetto denominato GIM, di contributi regionali/statali. Il sistema garantirà un costante monitoraggio dei mezzi in corsa e di passeggeri consentendo da una parte di fornire dati in tempo reale sui tempi di attesa alle fermate, dall’altra di ottenere le necessarie basi informative necessarie a massimizzare l’efficienza e l’efficacia del sistema. Nel 2014 sarà effettuata una mappatura delle fermate del servizio urbano con particolare riferimento a quelle dei poli scolastici degli istituti superiori cittadini e predisposizione piano degli interventi migliorativi. Ciò consentirà di individuare le priorità di intervento e programmare i relativi investimenti. Nel corso del 2014 inizierà, con il ruolo centrale dell’Agenzia per la Mobilità, il processo di redazione del piano del trasporto pubblico, sia a livello urbano che di bacino. La valorizzazione del patrimonio di infrastrutture ferroviarie presenti a Reggio Emilia assume un duplice aspetto: - a livello metropolitano costituisce la base per un sistema di trasporto pubblico integrato con le città limitrofe. In particolare sulla direttrice est-ovest, la più importante, ciò è reso possibile dal recupero di capacità ferroviaria sulla linea storica dovuto alla realizzazione della linea AV. - a livello urbano alcuni tratti di infrastruttura possono essere occasione per la creazione di un sistema urbano in sede propria, lungo le principali direttrici di traffico, che possano consentire un salto di qualità dall’attuale ruolo marginale del TPL in termini di cattura di utenza. La fattibilità di un tale sistema va quindi valutata sia in termini trasportistici che di impatto urbanistico, ricercando le soluzioni tecnologiche e di tracciato più idonee. 181 PROGRAMMA 6 SPOSTARSI MEGLIO E BENE Obiettivo 16 INCREMENTARE LA SICUREZZA, LA QUALITA’ URBANA E LA SOSTENIBILITA’ DELLA MOBILITA’ Indicatori Target 2014 Ridurre del 5% il numero dei morti sulle strade ordinarie del territorio comunale rispetto al triennio 2010-2012 (triennio 2010-2012: 41morti) Ridurre del 5% i feriti in incidenti stradali (valore rilevato nel 2012: 1.173) Incrementare del 2% i mq di zone 30 per abitante/residente rispetto al 2013 (valore 2013: 3,39 mq/abitante) Mantenere il numero di ingressi in centro storico in bicicletta rispetto al 2013 (valore target: 1.600.000) AZIONI E RISORSE 2014 16.2 Sicurezza stradale e moderazione del traffico 16.3 Sviluppo della mobilità ciclabile 16.4 Promozione della mobilità sostenibile TOTALE Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese Correnti Spese Investimenti 211.838,20 532.881,50 239.425,20 1.104.801,35 2.000,00 500.000,00 51.000,00 1.210.363,45 7.431.352,67 9.000,00 420.657,56 209.000,00 7.645.190,87 1.041.881,50 711.082,76 2.524.164,80 182 DESCRIZIONE OBIETTIVO L’obiettivo di incrementare la sicurezza, la qualità urbana e la sostenibilità della mobilità è strettamente connesso alla riduzione dei costi sociali relativi agli incidenti stradali che da almeno un decennio costituisce un obiettivo prioritario a livello europeo, nazionale e locale. Il Comune di Reggio Emilia presenta tassi di incidentalità e di mortalità superiori alla media nazionale, anche se negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo miglioramento, anche in termini di gravità (morti/incidenti). Feriti e morti in cindenti stradali sulle strade ordinarie 2.000 1.500 1.000 500 - 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 FERITI 1.898 1.684 1.774 1.632 1.574 1.515 1.452 1.173 MORTI 24 9 20 17 5 11 11 19 FERITI MORTI Lineare (FERITI) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 - Lineare (MORTI) Feriti per anno per tipo utente (esclusa A1) 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 Feriti Auto 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 1282 1053 1098 996 919 875 773 644 Feriti Pedoni 81 84 107 83 117 111 126 95 Feriti Moto 353 358 351 312 311 273 294 199 Feriti Bici 182 189 218 241 227 256 259 235 In particolare è opportuno notare che: la riduzione dell’incidentalità è più accentuata per gli utenti in auto; l’andamento di incidenti e feriti in incidenti che coinvolgono ciclisti e pedoni, in controtendenza fino al 2011, (ovvero in leggero aumento, come sta accadendo nell’intero territorio nazionale), vede una riduzione nel 2012 di quasi il 10%. 183 La riduzione dei livelli di incidentalità in ambito urbano, in particolare per quanto riguarda ciclisti e pedoni, non può prescindere da una progettazione dello spazio pubblico, soprattutto nelle aree residenziali, finalizzata alla riduzione delle velocità. Numerose ricerche, condotte nei paesi che hanno adottato da molti anni gli indirizzi di intervento caratteristici delle zone residenziali, evidenziano che esse comportano benefici non soltanto per gli utenti deboli della strada, ma anche per gli stessi automobilisti: l’introduzione del limite di 30 km/h si traduce infatti in una riduzione delle velocità di punta, ma anche in una migliore e più sicura negoziazione dei conflitti tra veicoli agli incroci, con omogeneizzazione delle velocità intorno a valori medi e conseguente aumento della sicurezza a fronte di tempi di percorrenza effettivi che, di norma, si mantengono costanti. La realizzazione delle Zone a Traffico Residenziale significa sottrarre alle normali regole della circolazione automobilistica strade e piazze non inserite nella rete destinata alla distribuzione urbana del traffico. Esito di tale operazione è quello di diminuire la pervasività della presenza dell’automobile negli spazi pubblici urbani, ricavando nel contempo un ambiente più favorevole alla circolazione pedonale e ciclistica. Gli effetti di una corretta pianificazione e progettazione degli interventi consistono, oltre che nell’aumento della qualità urbana e della sicurezza per le utenze deboli, in una corretta distribuzione dei flussi veicolari sulla rete. Il PUM, nella classificazione della rete stradale, individua gli ambiti su cui poter operare sulla spazio urbano con tecniche di traffic calming, con l’obiettivo di abbassare a 30 Km/h la velocità massima nelle strade minori di tutto il centro abitato. Le politiche di moderazione dei traffico perseguite negli ultimi anni con l’allargamento delle zone 30 cominciano a dare i primi risultati misurabili: come si vede dall’immagine che segue, gli utenti in bicicletta misurati dal 2009-2010, anno di installazione delle postazioni fisse per il conteggio delle bici e il 2012, ultimo anno in cui sono disponibili dati completi sull’incidentalità, rivelano come ad un aumento dell’utenza non motorizzata corrisponda una diminuzione dell’incidentalità che la riguarda. 2009-10 2010-11 2011-12 biciclette in ingresso al C.S passaggi var.% annua 1.388.687 1.499.491 8,0% 1.522.105 1,5% 9,6% n. feriti con ciclisti e pedoni var.% annua 256 259 1,2% 239 -7,7% -6,6% Una riprogettazione dello spazio urbano dedicato alla mobilità che aumenti la sicurezza per le utenze deboli contribuisce a trasferire quote di mobilità sulla bicicletta, modalità di trasporto ad impatto zero: la componente ciclabile nel sistema della mobilità di Reggio Emilia riveste un peso significativo. In termini di ripartizione modale interessa oltre il 15% degli spostamenti complessivi, e presenta ancora ampi margini di aumento. Infine, il cambiamento dei comportamenti dei cittadini verso una maggiore sostenibilità non può avvenire senza un adeguato supporto comunicativo ed educativo: in particolare l’attenzione va rivolta alle fasce più giovani, attraverso un continuo e strutturato rapporto di collaborazione con il mondo della scuola. Gli obiettivi da raggiungere entro il 2014 sono i seguenti: - aumentare la sicurezza e il grado di fruibilità degli spazi urbani nei quartieri, attraverso interventi di traffic calming sulle strade residenziali. - modificare i comportamenti dei cittadini, promuovendo modalità di trasporto sostenibili, o un utilizzo più efficiente dell’automobile. - nel lungo periodo, modificare strutturalmente la domanda di mobilità, coordinando la pianificazione della mobilità con la pianificazione urbanistica. In particolare questi obiettivi si tradurranno nel 2014: - nella diminuzione del 5% dei morti in incidenti stradali; - nel mantenimento del numero di ingressi in centro storico in bicicletta; - nell’aumento del 2% dei mq di zone 30 per abitante. 184 AZIONI 16.1 – SICUREZZA STRADALE E MODERAZIONE DEL TRAFFICO La progettazione dell’ambiente stradale urbano molto spesso avviene secondo una logica additiva, secondo la quale ad ogni componente presente viene assegnato uno spazio ben preciso: i marciapiedi ai pedoni, le piste ciclabili alle biciclette, infine le strade alla automobili e al trasporto pubblico: ciò è finalizzato a garantire la necessaria sicurezza, separando soggetti caratterizzati da velocità diverse. Questa impostazione trova dei limiti nella soluzione dei punti di conflitto tra le varie componenti e molto spesso è causa di decadimento della qualità urbana, per la limitatezza intrinseca dello spazio urbano, soprattutto in zone residenziali: molto spesso lo spazio disponibile viene “specializzato” ad uso dell’automobile, componente predominante, trascurando tutti gli altri usi e componenti. Questi limiti possono venir superati da un’impostazione che porti ad un uso condiviso dello spazio urbano, nei contesti in cui sia rilevante la presenza di utenti non motorizzati. La condivisione dello spazio implica tuttavia una omogeneità di comportamenti tra i differenti soggetti, che si traduce nella riduzione della velocità veicolare fino ad un massimo di 20-30 Km/ora: una simile impostazione trova ragion d’essere generalmente nelle strade residenziali o nelle zone ad alto pregio quali i centri storici. Nel corso del 2012 l’approvazione della Classificazione funzionale delle strade e del Regolamento viario ha posto le basi per una politica di riduzione generalizzata delle velocità in tutto il centro urbano principale e nelle frazioni: si sono definite infatti le vie su cui è opportuno mantenere i limiti attuali di velocità, in quanto strade principali necessarie alla viabilità interquartiere, e le strade che, essendo funzionali solo a spostamenti locali, possono essere sistematicamente regolate con velocità massima di 30 Km/h. All’approvazione della Classificazione stradale è seguito un atto di indirizzo a provvedere, nel futuro prossimo, alla riduzione generalizzata del limite di velocità in ambito urbano. Al fine di massimizzare l’efficacia di una politica volta a diminuire i tassi di incidentalità è necessario disporre di una base conoscitiva aggiornata ed esaustiva. Nel corso del 2013 si è provveduto a realizzare il centro di monitoraggio della sicurezza, dotando gli uffici del Servizio Mobilità di un apposito strumento informatico volto ad individuare le maggiori criticità in termini di sicurezza stradale; nel 2014 è necessario procedere affinando gli strumenti conoscitivi in particolare per quanto riguarda le modalità di rilevazione dei dati, e redigere il Piano Comunale della Sicurezza, ovvero uno strumento che possa fornire informazioni sulle priorità e criteri progettuali per l’intervento sullo spazio pubblico. Una configurazione dello spazio pubblico che sia attenta alle componenti non motorizzate, oltre ad aumentare la sicurezza e la vivibilità dei quartieri, contribuisce anche a trasferire quote di mobilità dall’automobile alla ciclabilità e alla pedonalità. Gran parte della buona riuscita degli interventi di moderazione del traffico dipende da una corretta contestualizzazione: strade con ruoli, funzioni e geometrie differenti richiedono interventi di tipo diverso. Un approccio corretto richiede di passare dall’inserimento sulle strade di dispositivi di moderazione del traffico, ad una progettazione completa dello spazio urbano: in questo senso i criteri della moderazione del traffico dovrebbero indirizzare la progettazione già a livello di piano attuativo. A tal fine è importante definire una corretta gerarchizzazione della rete stradale, definendo il ruolo che ciascuna strada deve assumere all’interno del sistema , e di conseguenza gli interventi ammissibili. In ambito urbano la progettazione dello spazio pubblico incide quindi sui livelli di vivibilità e di qualità urbana: in questa logica si inseriscono interventi quali la modifica delle geometrie e della circolazioni su via Makallé e sull’intero itinerario via Cecati- Lungocrostolo. È importante una corretta definizione delle priorità di intervento, ad esempio privilegiando gli interventi di messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola, accompagnati da un processo di coinvolgimento degli alunni, degli insegnanti e dei genitori: si ottiene così il duplice risultato di proteggere le fasce più vulnerabili e aumentare la visibilità e l’accettabilità degli interventi. La realizzazione di una politica di moderazione del traffico va inoltre inserita in un quadro organico, attraverso la realizzazione di un piano comunale della sicurezza stradale, di un sistema di monitoraggio specifico dei risultati, e mettendo in rete le iniziative di promozione della sicurezza stradale di tutti i soggetti che operano nella città. 185 16.2 – SVILUPPO DELLA MOBILITA’ CICLABILE L’assetto orografico di pianura, la dotazione di oltre 196 Km di percorsi ciclabili,le dimensioni e lo sviluppo urbanistico della città rendono la bicicletta un mezzo competitivo e flessibile per gran parte degli spostamenti urbani: i viaggi inferiori a 3 Km, soglia entro cui l’utilizzo della bicicletta è agevole per gran parte della popolazione, interessano circa un terzo degli spostamenti interni al comune di Reggio Emilia. Lo sviluppo della mobilità ciclabile si concretizza nell’attuazione del Biciplan, attraverso la realizzazione dei percorsi previsti nel Piano stesso, l’adeguamento del sistema esistente agli standard europei, e la gestione di servizi intermodali, quali il bike sharing e i punti di noleggio-deposito. Parallelamente l’uso quotidiano della bicicletta deve diventare patrimonio anche delle fasce più giovani, promuovendo il bicibus ed inserendo strutturalmente l’uso della bicicletta e la mobilità sostenibile nel quadro educativo. I principali interventi del prossimo triennio sono concentrati principalmente nel collegamento con le frazioni a nord della città (Roncocesi, Cavazzoli e Pratofontana) e a sud (nel collegamento tra la città e la frazione di Codemondo). In particolare gli interventi previsti sono: 1. Coordinamento progetti di realizzazione di percorsi ciclabili e moderazione del traffico: - ciclabili Pratofontana - riqualificazione via Rinaldi Roncocesi-Cavazzoli - Masone-Bagno ciclovia 1 - Guittone d'Arezzo - via Settembrini da via Reggiani a via Rota - Fogliano" 2. Realizzazione interventi per la ciclabilità e la moderazione del traffico: - intersezione via Fermi/Casello Veneri - moderazione del traffico in via Asseverati - riqualificaizone via Emilia all'Angelo - moderazione del traffico a Calvetro - progetti finanziati safe home to school" 16.3 – PROMOZIONE DELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE Si tratta di incentivare, nei comportamenti dei cittadini, l’utilizzo di modalità a basso impatto ambientale (bicicletta e TPL), l’uso efficiente dell’automobile (car-pooling e car sharing), o di permettere una differente organizzazione dei tempi e degli orari della città. Le principali azioni che interessano l’attività dell’ente si possono così riassumere: - il Mobility management: in questo contesto il ruolo dei mobility mangement presso le aziende e gli insediamenti con il maggior numero di addetti va promosso e supportato nelle attività, anche in un’ottica di coordinamento, al fine di innescare le opportune sinergie. Si inserisce anche il servizio di matching per il car pooling promosso col del Comune; - la promozione di buone pratiche: l’attività culturale/promozionale continua nel corso dell’anno o in occasione di particolari eventi (ad es. Settimana Europea della Mobilità) costituisce un continuo stimolo ai cittadini verso comportamenti virtuosi; - riduzione delle emissioni inquinanti del veicoli circolanti: attraverso la promozione di motori ecologici, l’incentivazione di forme di mobilità sostenibile e l’uso collettivo delle automobili. Rientrano in queste azioni l’accordo regionale per la qualità dell’aria, e i relativi finanziamenti, tra cui gli incentivi per la conversione a gas di veicoli alimentati a benzina. Nel 2013 è iniziata, e si svolgerà per la prima metà del 2014, la sperimentazione di una politica innovativa di mobility management aziendale, che possa superare i limiti delle esperienze finora svolte che non sempre hanno dato risposte adeguate ad un contesto socio economico basato sulla piccola e media impresa. La normativa italiana infatti, basa le politiche di mobility management sull’iniziativa delle singole aziende, con il presupposto che possano trovare al loro interno i margini di razionalizzazione della domanda di mobilità casa-lavoro, e affida ai mobility manager d’area un ruolo di facilitazione e coordinamento. Il ruolo di coordinamento del Comune diventa quindi fondamentale nella redazione di piani integrati. Una particolare attenzione va posta infine sul tema della pedonalità: le dimensioni contenute della città compatta consentono di sostituire il muoversi a piedi all’auto per molte attività quotidiane, con notevoli benefici ambientali, economici e anche sanitari. 186 PROGRAMMA 7: AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE 17 CONTENERE LA SPESA DI PERSONALE E LE DINAMICHE OCCUPAZIONALI MISSIONI/PROGRAMMI MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Risorse umane 18 MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL LAVORO E LA CHIAREZZA ORGANIZZATIVA MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Risorse umane 19 AVVICINARE L’AMMINISTRAZIONE ALLE IMPRESE E AL CITTADINO MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Elezioni e consultazioni popolare – anagrafe e stato civile Statistica e sistemi informativi Altri servizi generali MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Servizio necroscopico e cimiteriale MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’ Commercio – reti distributive – tutela dei consumatori MISSIONE 16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA Caccia 187 PROGRAMMA 7: AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE 20 SPENDERE MEGLIO MISSIONI/PROGRAMMI MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato MISSIONE 20 FONDI E ACCANTONAMENTI Fondo di riserva Fondo svalutazione crediti Altri Fondi 21 MIGLIORARE LA CAPACITA’ DI ATTRAZIONE DELLE RISORSE 22 COMUNICARE LE OPPORTUNITA’ IN TERMINI DI OBIETTIVI DELL’AMMINISTRAZIONE E DI PROFILO DI CITTADINANZA MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Statistica e sistemi informativi Altri servizi generali 23 POLITICHE ISTITUZIONALI DI SUPPORTO MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Organi istituzionali Segreteria generale MISSIONE 19 RELAZIONI INTERNAZIONALI Relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo MISSIONE 50 DEBITO PUBBLICO Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari MISSIONE 60 ANTICIPAZIONI FINANZIARIE Restituzione anticipazioni di tesoreria MISSIONE 99 SERVIZI PER CONTO TERZI Servizi per conto terzi – Partite di giro 188 PROGRAMMA 7: AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE 24 ACCRESCERE IL SENSO DI RESPONSABILITA’ CIVICA E PROTAGONISMO DEI CITTADINI AZIONI 24.1 CURA DELLA COMUNITA’ 24.2 SVILUPPO DEI PROCESSI PARTECIPATIVI INDICATORI MISSIONI/PROGRAMMI 24.3 INCENTIVI AL PROTAGONISMO MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Cooperazione e associazionismo Mantenere stabile il numero di organizzazioni del Terzo Settore coinvolte nel progetto "I Reggiani per esempio" rispetto al 2013 (valore 2013: 275) Mantenere stabile il numero di aderenti ad “Anche tu per esempio” (valore 2013: 903) 189 PROGRAMMA 7 AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE Per realizzare un ambizioso programma di mandato che renda concrete per i cittadini le opportunità indicate è necessaria una Pubblica Amministrazione all’altezza della sfida: efficace, efficiente, trasparente. Per questo il Comune deve darsi obiettivi propri: si tratta, sostanzialmente, di obiettivi che si perseguono parallelamente ai programmi delle singole politiche e che sono, al contempo, obiettivi di efficienza ed efficacia per l’Ente e prerequisiti fondamentali affinché i cittadini possano “toccare con mano” i risultati conseguiti dall’azione amministrativa, non solo in termini di numeri ma come impatto concreto e tangibile nella propria vita quotidiana intesa anche come relazione con l’Ente. Lavorare nella direzione dell’efficacia, dell’efficienza e della trasparenza significa, per noi, metter mano alle risorse e all’organizzazione dell’amministrazione rendendola una struttura snella e performante, capace di affrontare le sfide che provengono dall’esterno, risolvere le criticità e i problemi e raccogliere le professionalità, le competenze e le opportunità per trasformarle in risorse a favore dei progetti e dei programmi presentati in questo Documento di Programmazione. Per fare questo è fondamentale agire “all’interno” dell’Ente ma anche “verso l’esterno”, generando un circuito virtuoso di sinergie e relazioni che facilitino il passaggio di informazioni, competenze e knowhow tra interno ed esterno dell’organizzazione. C’è bisogno di un’amministrazione capace di osservare e ascoltare i bisogni della collettività per essere in grado di dare risposte tempestive e coerenti; di proporre opportunità e di cogliere occasioni secondo una visione che guarda al sistema città come obiettivo di lungo periodo; di guardare avanti attraverso sperimentazioni e scambi con altre realtà e altri territori; di essere al servizio del cittadino mantenendo e consolidando la propria autorevolezza. Un’amministrazione, quindi, che guarda la realtà con i cittadini, con le imprese, con le associazioni di rappresentanza e con il volontariato diffuso, affrontando le sfide e la complessità in modo propositivo e con la capacità di essere regista di risorse anche diverse. 190 PROGRAMMA 7 AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE Obiettivo 17 CONTENERE LA SPESA DI PERSONALE E LE DINAMICHE OCCUPAZIONALI DESCRIZIONE OBIETTIVO Il Programma di mandato “Avere una P.A. efficace, efficiente e trasparente” prevede di “metter mano alle risorse” e all’organizzazione dell’amministrazione rendendola una struttura snella e performante, capace di affrontare le sfide che provengono dall’esterno, risolvere le criticità e i problemi e “raccogliere le professionalità, le competenze e le opportunità per trasformarle in risorse a favore dei progetti e dei programmi.” Per raggiungere tali obiettivi strategici l’Amministrazione deve poter contare su una struttura organizzativa efficace ed efficiente, su una Dotazione Organica di risorse umane da utilizzare in modo flessibile, quantitativamente e qualitativamente coerente coi programmi e gli obiettivi dati, poiché come noto, i concetti di efficacia, efficienza e qualità del lavoro passano obbligatoriamente attraverso la qualità delle risorse umane, patrimonio principale dell’Amministrazione, composta dalle competenze e dalle capacità delle persone, che costituiscono l’essenza dell’organizzazione e sono le principali protagoniste dei processi di lavoro. Occorrono cioè le risorse umane qualitativamente e quantitativamente “giuste” in capo ai singoli Servizi, per raggiungere gli obiettivi ed i programmi di mandato. Le priorità dell’Amministrazione individuate per il 2014 e relative al “Programma 7 – Avere una P.A. efficace, efficiente e trasparente” confermano obiettivi e interventi a lungo termine, già tracciati negli anni precedenti (riorganizzazione ed adeguamento delle tecnologie, dematerializzazione documentale, firma digitale, PEC, decentramento del protocollo, lotta all’evasione, maggiore recupero delle entrate, ecc.) e introducono nuovi progetti (qualità dei servizi e rilevazione tempi di erogazione, attuazione del programma per razionalizzare le spese dei servizi, adempimenti per la trasparenza e l’anticorruzione, ecc.). A ciò si affiancano le priorità dell’Amministrazione per il 2014 relative agli altri Programmi delle singole politiche, la cui realizzazione necessita in diversi casi (cfr. interventi di apertura di nuovi servizi quali la Biblioteca dell’Orologio, realizzazione di interventi culturali, sviluppo del Protocollo d’intesa Expo 2015, ecc.) di investimenti maggiori di risorse umane, e comunque di una loro miglior “riallocazione” funzionale, nell’ottica dell’efficacia, dell’efficienza e della minor spesa possibile. L’obiettivo 17 “Contenere la spesa di personale e le dinamiche occupazionali” è una meta di fondo, sempre costante ed attuale dell’organizzazione, ma ulteriormente imposta ed oltremodo inasprita dalle disposizioni finanziarie e di stabilità. Infatti le disposizioni normative in materia finanziaria e di stabilità vigenti già a decorrere dall’anno 2011 - che hanno introdotto pesanti tagli alla spesa pubblica in generale ed in specifico agli Enti Locali ed alla spesa di personale, riducendo in modo significativo i trasferimenti agli Enti e privandoli di risorse fondamentali per gli equilibri di Bilancio e la gestione dei servizi - hanno imposto agli Enti Locali una prospettiva di lungo periodo di pesante riduzione delle assunzioni a tempo indeterminato e di sostituzione del turn-over, di fortissima limitazione di tutte le spese relative al personale, ivi comprese le spese per le assunzioni a tempo determinato e contratti di lavoro flessibile quali co.co.co, ecc. Le leggi di stabilità poi intervenute per gli anni 2012 e 2013 e la spending review, hanno ulteriormente inasprito i già pesanti tagli ai trasferimenti a favore degli Enti Locali, rendendo oltremodo complessa la quadratura dei Bilanci degli Enti e la possibilità effettiva di destinare risorse a favore di nuove assunzioni, pur all’interno dei limiti legislativi vigenti. 191 Queste disposizioni normative, rendendo estremamente difficoltoso l’approvvigionamento e l’ordinaria sostituzione delle risorse umane, impoveriscono le dotazioni organiche che si sono già ridotte in modo consistente rispetto al 2010 e progressivamente nel tempo sono destinate a ridursi ancora, incidendo sulla qualità e sulla sostenibilità dei servizi erogati. Conseguentemente - non potendo contare né sulla sostituzione integrale del turn-over, se non in misura limitata (per il 2014, 50% del risparmio di spesa dell’anno precedente e solo compatibilmente con le disponibilità di Bilancio), né sulla possibilità di effettuare assunzioni a tempo determinato se non entro il tetto del 60% della spesa 2009 (% fissata per il 2014 per gli Enti sperimentatori del sistema di contabilità) – i limitati nuovi investimenti e gli interventi sul personale (assunzione di nuovo personale/riallocazione di risorse umane /flessibilità della Dotazione Organica) verranno finalizzati, in linea ed in coerenza con quanto già fatto nel triennio 2011-2013, in modo strategico alla realizzazione delle priorità e dei diversi obiettivi dell’Amministrazione ed a risposta delle esigenze organizzative e gestionali connesse alla necessità di osservazione ed ascolto dei bisogni della collettività, per essere in grado di dare loro soddisfazione e risposte tempestive e coerenti, al bisogno di “governance” pubblica e di costruzione di politiche pubbliche. AZIONI Anche per il triennio 2014-2016, dovendosi da un lato ridurre la spesa di personale e contenere le dinamiche occupazionali, dall’altro investire risorse verso strutture, progetti ed attività considerati prioritari ed emergenti rispetto ai nuovi obiettivi dell’Ente ed in relazione ai tagli imposti dalle leggi di stabilità e dalla Spending Review, si metteranno in campo le seguenti azioni: - Costruzione del Bilancio di previsione relativamente alla spesa di personale 2014 in riduzione rispetto all’ “assestato 2013”. - Periodico monitoraggio sull’andamento della spesa di personale in corso d’anno. - Contenimento delle dinamiche assunzionali nei limiti della riduzione della spesa di personale come sopraindicata. Finalizzazione delle assunzioni a tempo indeterminato verso gli obiettivi strategici e le priorità individuate dall’Amministrazione nell’ambito dei Programmi della R.P.P. (DUP). - Adozione di coerente Piano Occupazionale triennale 2014-2016 Annuale 2014 che tenga conto delle facoltà introdotte dal D.L. 101/2013 (reclutamento speciale transitorio 20132016 e nuovo piano di “stabilizzazione” a fronte di stabili fabbisogni di professionalità in Dotazione Organica). - Assunzioni a tempo determinato necessarie a fini sostitutivi o per esigenze straordinarie unicamente connesse ai servizi sociali, educativi, al cittadino e di “governance”, o previste da leggi speciali (TUEL 267/2000), nei limiti delle somme stanziate nei corrispondenti capitoli di Bilancio, ai fini del mantenimento dei servizi erogati alla cittadinanza e secondo le indicazioni di contenimento della spesa indicate da ultimo nel Piano Occupazionale Deliberazione G.C. 04.09.2013 P.G. 25637/170. - Messa “a valore” come evidenziato nel contesto, di tutte le precedenti azioni occupazionali, mediante la pianificazione di percorsi di mobilità interna e di riallocazione delle risorse umane verso gli obiettivi strategici e le priorità individuate dall’Amministrazione nell’ambito dei Programmi della R.P.P. (DUP) ed utilizzando la mobilità interna, se compatibile, in modo “integrato” rispetto al reclutamento dall’esterno anche a risposta delle esigenze di fabbisogno di personale manifestate di volta in volta, dai Dirigenti delle diverse strutture dell’Ente. 192 PROGRAMMA 7 AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE Obiettivo 18 MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL LAVORO E LA CHIAREZZA ORGANIZZATIVA DESCRIZIONE OBIETTIVO l Programma di mandato “Avere una P.A. efficace, efficiente e trasparente” prevede di metter mano alle risorse e all’organizzazione dell’amministrazione rendendola una struttura snella e performante, capace di affrontare le sfide che provengono dall’esterno, risolvere le criticità e i problemi e raccogliere le professionalità, le competenze e le opportunità per trasformarle in risorse a favore dei progetti e dei programmi. L’obiettivo “Migliorare la qualità del lavoro e la chiarezza organizzativa” è una meta di fondo, sempre costante ed attuale, dell’organizzazione; ciò che cambia sono i mezzi con cui si persegue, che dipendono dai mutamenti del contesto e dagli obiettivi strategici ed operativi dell’Amministrazione, il cui raggiungimento deve essere supportato da una struttura organizzativa efficace ed efficiente. Efficacia, efficienza e qualità del lavoro passano obbligatoriamente attraverso la qualità delle risorse umane, patrimonio principale dell’Amministrazione, composta dalle competenze e dalle capacità delle persone, che costituiscono l’essenza dell’organizzazione e sono le principali protagoniste dei processi di lavoro. Le priorità dell’Amministrazione individuate per il 2014 e relative al “Programma 7 – Avere una P.A. efficace, efficiente e trasparente” confermano obiettivi e interventi a lungo termine, già tracciati negli anni precedenti (riorganizzazione ed adeguamento delle tecnologie, dematerializzazione documentale, firma digitale, PEC, decentramento del protocollo, lotta all’evasione, maggiore recupero delle entrate, ecc.) e introducono nuovi progetti (qualità dei servizi e rilevazione tempi di erogazione, attuazione del programma per razionalizzare le spese dei servizi, adempimenti per la trasparenza e l’anticorruzione, ecc.). I cambiamenti delle procedure e dell’organizzazione del lavoro richiedono, da parte del personale, flessibilità e adattamento a nuovi contesti; questo significa operare per semplificare i processi di lavoro, adeguare e sviluppare le competenze del personale, supportare i gruppi di progetto, favorire la capacità di integrazione tra i diversi ambiti funzionali, lavorare sulla cultura della valenza etica del servizio pubblico, aumentare la trasparenza e la chiarezza organizzativa, avendo presente che l’efficacia dell’organizzazione è strettamente connessa alle capacità e alla motivazione dei lavoratori. Nel miglioramento della qualità del lavoro anche la formazione professionale rappresenta una leva strategica, nonché uno dei principali strumenti per lo sviluppo del personale, che andrà utilizzato tenendo conto del contesto sopra richiamato, ma anche delle normative che impongono la riduzione del 50% delle spese per attività di formazione del personale rispetto al 2009. AZIONI − Supporto organizzativo e formativo nei percorsi di revisione di processi di lavoro e degli assetti organizzativi, all’interno di progetti dell’Ente finalizzati alla trasparenza e correttezza amministrativa, all’ottimizzazione dei processi di gestione della spesa e delle entrate, alla semplificazione e dematerializzazione documentale, che non rappresenteranno obiettivi diretti del Servizio, bensì delle singole strutture di riferimento, ma che orienteranno e condizioneranno le azioni complessive dell’Amministrazione. − Attuazione del Piano di Formazione, dando priorità alla formazione obbligatoria (anticorruzione, trasparenza, sicurezza sul lavoro e altri interventi formativi previsti per 193 legge), alla formazione di supporto all’introduzione di nuovi strumenti informatici, ai percorsi formativi di sostegno ai progetti organizzativi. PROGRAMMA 7 AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE Obiettivo 19 AVVICINARE L’AMMINISTRAZIONE ALLE IMPRESE E AL CITTADINO DESCRIZIONE OBIETTIVO Già da diversi anni avvicinare l’Amministrazione ai cittadini e alle imprese è una sfida che si fa sempre più complessa e in cui gli strumenti di comunicazione, soprattutto quelli digitali, assumono sempre più una rilevanza straordinaria. Per favorire la trasparenza dell’Amministrazione risultano dunque vincenti sia i modelli organizzativi che favoriscono il coordinamento delle fonti e degli strumenti, modello percorso solo parzialmente nella nostra Amministrazione, sia lo spostamento verso i canali digitali il cui livello di penetrazione nella cittadinanza cresce in modo esponenziale. In continuità con lo scorso anno si confermano infatti alcuni dati che illustrano i comportamenti adottati dai cittadini e dagli utenti dei servizi per accedere alle informazioni detenute dalle amministrazioni e che confermano quindi il successo di strategie di comunicazione centrate sul potenziamento dei canali digitali. Sintesi dei dati sulla diffusione dell’online in Italia – Audiweb Trends dicembre 2013: in base al nuovo report trimestrale sulla diffusione dell’online in Italia, Audiweb Trends, sui dati di sintesi della Ricerca di Base realizzata in collaborazione con DOXA, nel 2013 risultano 39 milioni gli italiani che possono accedere a internet da location fisse (computer da casa, ufficio o da un luogo di studio) o da mobile (cellulare / smartphone o tablet), l’82% della popolazione residente tra gli 11 e i 74 anni. La disponibilità di accesso a internet da casa attraverso un computer risulta la più elevata tra le differenti modalità disponibili, con 35 milioni di individui tra gli 11 e i 74 anni (il 75% dei casi). Sono, infatti, 15 milioni le famiglie che dispongono di un accesso a internet da casa attraverso computer di proprietà (il 69% delle famiglie con almeno un componente fino a 74 anni), con un tasso di penetrazione che supera l’86% tra le famiglie con quattro o cinque componenti. Il 72% delle famiglie con accesso a internet da casa tramite computer (10,8 milioni) dichiara di disporre di una connessione ADSL/Fibra ottica e quasi la totalità ha un abbonamento flat (10,2 milioni di famiglie). L’accesso a internet dai nuovi device connessi presenta un tasso di penetrazione rilevante principalmente tra i possessori di cellulari e smartphone, con 22 milioni di individui (il 47% degli italiani tra gli 11 e i 74 anni) che dichiarano di poter accedere a internet dal proprio device, mentre l’accesso da tablet è disponibile per circa 7 milioni (il 15% dei casi). In generale, la disponibilità di accesso alla rete da qualsiasi device si estende su oltre i due terzi del territorio: l’86% del Centro Italia, l’85% del Nord Est, l’84% del Nord Ovest e il 78% dell’area Sud e Isole. L’accesso a internet è diffuso su tutti i livelli sociali, raggiungendo una concentrazione quasi totale tra i giovani (oltre il 96% degli individui tra gli 11 e 34 anni) e tra i profili più qualificati in termini di istruzione e condizione professionale, in particolare tra gli studenti universitari (100% dei casi), i dirigenti, quadri e docenti universitari (99%), tra i laureati (98%), tra gli imprenditori e i liberi professionisti (98%), ma anche tra gli impiegati e gli insegnanti (98%). Si registrano tassi molto elevati anche tra gli studenti di scuole medie e superiori (98%) e tra chi è in cerca di una prima occupazione (91%). 194 Per quanto riguarda il profilo socio-demografico degli individui connessi a internet da cellulare/smartphone, risultano esposti soprattutto i giovani (oltre il 70% degli individui di età compresa tra gli 11 e 34 anni) e i profili più qualificati in termini di istruzione e condizione professionale, in particolare, tra i dirigenti, quadri e docenti universitari (79%), gli imprenditori e liberi professionisti (74%), i laureati (69%) e gli studenti universitari (77%). Gli individui con accesso a internet da tablet presentano un profilo socio-demografico decisamente più qualificato in termini di istruzione e condizione professionale. Infatti, a fronte di una penetrazione media del 14,6% sull’intera popolazione dagli 11 ai 74 anni, si registra un tasso concentrazione del 36% per i dirigenti, quadri e docenti universitari, del 35% per gli imprenditori e liberi professionisti e del 28% per i laureati. Si segnalano, inoltre, tassi di penetrazione più elevati tra coloro che vivono nei centri più popolosi (con più di 100.000 abitanti) e nelle fasce di popolazione più giovani, in particolare tra gli studenti, universitari e non. A livello locale non disponiamo di dati così dettagliati. Tuttavia alcune tendenze locali confermano il trend illustrato a livello nazionale. Internet rappresenta un canale di accesso alle informazioni per il 32% della popolazione di Reggio Emilia, con un incremento di 6 punti percentuali rispetto allo scorso anno e del 100% rispetto al 2009, primo anno di rilevazione dell’indagine Monitor città. Quasi il 13% della popolazione consulta in particolare il sito istituzionale del Comune www.comune.re.it, come canale di accesso alle informazioni legate alle attività e ai servizi del nostro Comune, con un incremento percentuale che si allinea all'incremento percentuale dell'accesso a Internet come risorsa informativa tout court. Di questo 13% della popolazione, la quasi totalità: 92% ne da un giudizio positivo. I dati relativi agli accessi al sito indicano per il 2012 una media di circa 7.500 visite/giorno. Prosegue l'incremento anche per quanto riguarda l'uso dei social network da parte dei cittadini come canali di accesso alle informazioni ma anche di condivisioni di contenuti e di pratiche. Si conferma cioè che la comunità in rete è una comunità informativa globale, orizzontale e in grado di svolgere un ruolo attivo nei processi di produzione delle notizie: anche per queste ragioni l'utilizzo dei social network appare strategico anche per le amministrazioni pubbliche. I canali social generalisti gestiti dal Servizio Comunicazione sono usciti dalla fase sperimentale dell’avvio di queste nuove esperienze e stanno consolidando il proprio posizionamento nell’arena digitale. Infatti i dati di outcome dei canali social dell’Amministrazione sono confortanti. Per quanto riguarda l’attività Facebook del Comune, i fan della pagina del Comune sono passati dai 12.000 di inizio anno ai 13.200 di fine 2013; per quanto riguarda il canale twitter del Comune i follower sono passati dai 2.300 di inizio 2013 ai 3.570 di fine anno; le visualizzazioni sul canale Youtube sono passate dalle 143.000 di inizio anno alle oltre 209.000 rilevate al 31.12. Anche su Instagram registriamo un incremento di followers che in soli sei mesi aumentano di più del 50%. Anche il livello di gradimento è rilevante considerando che sono sempre in crescita i principali indicatori di soddisfazione/interazione con i cittadini nell’ambito dell’attività sui social network: gli ‘I like’, le nuove registrazioni e la portata di diffusione dei contenuti di servizio, per quanto riguarda Facebook, e le menzioni o i retwett per quanto riguarda Twitter, come dimostrano gli indicatori di risultato nel caso delle campagne di comunicazione previste anche sui social network. Inoltre, proprio in ragione dell'uscita dalla fase sperimentale della vita dei canali social, abbiamo avviato politiche di gestione dei profili mirati a conseguire risultati specifici in rapporto agli utilizzatori dei canali, alle nostre strategie di comunicazione e alle politiche di gestione dei social stessi: dalla implementazione di campagne, alla realizzazione di linee editoriali coerenti con le caratteristiche degli strumenti (come ad esempio il buongiorno fotografico del mattino), alle liste su twitter. Alla luce di questi dati, sia di contesto generale che relativi al nostro specifico territoriale, l’obiettivo di avvicinare l’Amministrazione alle imprese e ai cittadini continuerà a misurarsi sempre di più con la crescente e pervasiva digitalizzazione dell’informazione e dei nuovi e più complessi bisogni informativi che emergono dai diversi strati della società ma anche delle nuove modalità di relazione che gli stessi media digitali impongono e comportano. Per questo nel corso del 2014 si proseguirà con 195 i programmi e le attività di potenziamento dei canali digitali (web e social media) iniziati già lo scorso anno. Per quanto riguarda il sito istituzionale nel corso del 2013 si è provveduto a pubblicare la nuova versione del sito istituzionale (www.comune.re.it), riorganizzato nell'architettura dei contenuti e nel segno grafico del layout. Lo scorso anno il sito istituzionale è stato visitato da quasi 250.000 persone. Abbiamo provveduto a verificare la validità del nuovo servizio delle newsletter del Comune e attraverso un'indagine di customer satisfaction abbiamo riorganizzato la spedizione dello strumento, accorpando le diverse tematiche in un'unica newsletter per un unico invio settimanale. Così abbiamo ottenuto un significativo ampliamento dei servizi on line e un miglioramento delle relazioni one to one. Gli iscritti alla newsletter del Comune sono oltre 32.000. Abbiamo mantenuto i servizi di risposta e di accesso alle opportunità del Comune anche attraverso i canali tradizionali. Gli strumenti tradizionali e attualmente in uso per l’accesso alle informazioni sono: i servizi di informazione di front office, in particolare Urp-ComuneInforma, affiancato parzialmente dall’attività informativa erogata dagli Spazi dei cittadini di Ospizio e Pieve, e il canale telefonico, attraverso l’attività del Centralino del Comune. Secondo le indicazioni emerse dall’indagine di Monitor Città, nella rilevazione del dicembre 2013, il 45,3% della popolazione conosce l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, (con un 2% in più circa rispetto al primo anno dell’indagine, ovvero il 2008). Il livello di soddisfazione per URP-ComuneInforma è del 54,6% con un leggero calo rispetto allo scorso anno ma un + 3% di gradimento rispetto al primo anno di indagine, il 2008. Si tenga in considerazione che ogni anno circa 60.000 persone si servono dei servizi informativi presenti presso l'Ufficio per le Relazioni con il Pubblico di Via Farini. Nel 2013 12.000 persone hanno scelto, invece, il canale telefonico per contattare l'ufficio e altrettante la posta elettronica. Oltre alle informazioni l'Urp ha gestito anche diverse migliaia di procedure, confermando lo spostamento della propria missione di servizio verso una maggiore polifunzionalità della prima accoglienza. Anche l'Urp ha collaborato al potenziamento dei canali digitali e insieme alla redazione web oggi gestisce la bacheca del profilo Facebook del Comune di Reggio Emilia, contribuendo così al potenziamento delle relazioni attraverso il canale social e alla tempestività/competenza della risposta pubblica alle richieste avanzate dai cittadini. L'obiettivo prioritario per l'Urp del Comune di Reggio Emilia relativamente all'anno 2014 sarà la realizzazione della carta dei servizi e l'avvio della contestuale indagine di customer satisfaction. Sarà inoltre garantita la rilevazione dei tempi dei procedimenti di reclamo e richiesta di accesso agli atti avanzati dagli utenti dell'Urp di Via Farini. Per quanto riguarda gli Spazi dei cittadini di Ospizio e Pieve nel corso del 2013 nei servizi decentrati sono state erogate circa 40.000 procedure d'anagrafe e contemporaneamente, grazie a un graduale ritorno al pieno organico, è stato possibile cominciare a riavviare alcuni servizi informativi (prima dismessi) che verranno progressivamente implementati anche nel corso del 2014. Il punto di accoglienza presso l'anagrafe centrale di Via Toschi, in cui è presente sia personale dedicato sia personale in rotazione dagli Spazi dei Cittadini, ha continuato a garantire la piena funzionalità del servizio di primo orientamento degli utenti dell'anagrafe centrale sia in termini di orientamento verso gli sportelli interni sia in termini di informazione e aiuto alla compilazione della modulistica. Per quanto riguarda l’attività del centralino occorre ribadire che la polverizzazione della risposta telefonica continua a creare problemi di razionalizzazione delle risorse e di miglioramento della qualità del servizio. I servizi telefonici garantiti dal centralino attuale sono quelli passanti (ricerca di numeri e personale dell’organizzazione) con standard di risposta su questi servizi che sfiora il 100%. Margini di miglioramento della risposta telefonica dipendono essenzialmente da un ridisegno complessivo del servizio che possa progressivamente portare, compatibilmente con le risorse disponibili, all’organizzazione di un contact center multicanale come progettato a suo tempo. Nel corso del 2013 sono state avviate azioni di miglioramento della risposta telefonica 196 soprattutto per quanto dell'organizzazione. riguarda un migliore coordinamento all'interno Si è mantenuta la produzione di materiale video da distribuire sia nel sistema video del Comune che sui canali digitali (sito istituzionale e canale del Comune di Reggio Emilia su Youtube). I dati di Monitor Città confermano percentuali intorno al 40% di popolazione che ha accesso alle informazioni sull’attività e i servizi del Comune attraverso gli organi di informazione: questi dati confermano dunque l'importanza dell’attività dell’Ufficio Stampa per mantenere l'informazione sull'attività, i servizi e i progetti del Comune anche attraverso le relazioni con gli organi di informazione locale. L’impossibilità di rafforzare l’organico dell’ufficio limita invece le possibili azioni di sviluppo. Servizi on line ai cittadini e alle imprese: per quanto riguarda i Servizi Demografici, l’attività sarà anzitutto fortemente centrata sulle operazioni relative alla tornata elettorale amministrativa ed europea, che per la sua complessità occupa uno spazio molto rilevante negli obiettivi del servizio. Unitamente a questa, sarà sviluppata, anche attraverso un apposito progetto in corso d’anno, un’attività di analisi rivolta a progettare un nuovo assetto dei servizi demografici, centrato su tutte le nuove tecnologie che possono consentire innovazioni nell’accesso dell’utenza e riduzioni della spesa per singolo prodotto erogato. In particolare si lavorerà su questi fronti: − sviluppo delle azioni legate all’agenda digitale, in vista della sua piena applicazione secondo il calendario definito dal Governo; − sviluppo delle forme di accesso non fisico, attraverso portali o altri sistemi che consentano l’invio di ogni tipo di istanza in via telematica; − sviluppo di forme alternative alla certificazione per la fornitura dei dati anagrafici a soggetti istituzionali e professionali; − trattamento e archiviazione digitale di tutta la documentazione cartacea presentata dai cittadini. In relazione alle attività Polizia mortuaria, nel corso dell’anno giungerà a completamento l’operazione di digitalizzazione dei servizi amministrativi, che consentirà l’accesso on line delle imprese funebri per la gestione delle pratiche amministrative, nonché la possibilità per imprese e cittadini di effettuare tutti i pagamenti dei servizi in forma telematica. Il progetto si inserisce nel più generale obiettivo di consentire alle famiglie il disbrigo di ogni tipo di pratica funebre senza doversi recare in ufficio ed usufruendo in pieno del mandato conferito ad un’impresa funebre. Nell’ambito della gestione dei cimiteri, nel 2014 sarà effettuato l’acquisto del nuovo forno crematorio che potrà garantire tempi di servizio decisamente ridotti rispetto agli standard attuali. Agevolazioni alle imprese: nel 2014 l’Amministrazione metterà in campo azioni mirate al mantenimento dei tempi di pagamento alle imprese al di sotto della media nazionale, garantendo pagamento a 60 giorni. Sono inoltre previste agevolazioni con la proroga fino a fine 2015 delle misure straordinarie anticrisi legate ai settori dell’edilizia e del commercio già proposte nel 2010. Inoltre per la riqualificazione del patrimonio immobiliare si procederà alla riduzione degli oneri di urbanizzazione (-10% sull’urbanizzazione primaria, –30% sulla secondaria), alla riduzione del 70% della monetizzazione dei parcheggi ed infine alla rateizzazione del contributo di costruzione. Infine verrà ridotto il canone per l’occupazione di spazi e aree pubblici (COSAP) del 30% per canieri edili finalizzati a ristrutturazioni e del 40% per distese dei servizi di ristorazione, vendita di piante e fiori e mostre. 197 AZIONI Strumenti di comunicazione - Mantenimento dei servizi di front desk (URP centrale e periferici, centralino) in rapporto alle missioni di servizio, agli organici e alle interdipendenze con altri servizi e funzioni, anche attraverso l'utilizzo e ove possibile il potenziamento, dei canali digitali; - Realizzazione della carta dei servizi dell'Urp Comune Informa e realizzazione dell'indagine di customer satisfaction; - Rilevazione dei tempi dei procedimenti di reclamo e richiesta di accesso agli atti avanzati dagli utenti dell'Urp di Via Farini; - Mantenimento dell’attività dell’ufficio stampa per garantire gli standard di rapporto con gli organi di informazione, anche attraverso i nuovi strumenti digitali; - Potenziamento ulteriore della comunicazione digitale con integrazione fra i diversi canali già attivi e quelli che si attiveranno; - Gestione e mantenimento del sito istituzionale e dell'applicazione del decreto sulla trasparenza (D.lsvo n. 33/2013). Servizi - ai cittadini e alle imprese Informatizzazione Accesso non fisico ai servizi demografici Digitalizzazione servizi amministrativi della Polizia mortuaria 198 PROGRAMMA 7 AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE Obiettivo 20 SPENDERE MEGLIO DESCRIZIONE OBIETTIVO Negli ultimi anni gli enti locali hanno subito pesanti tagli dei trasferimenti statali imposti dalle leggi di stabilità annuali e dal decreto Spendig Review (DL 95/2012) che, in particolare, oltre al taglio delle risorse, ha imposto ai Comuni di mettere in campo azioni di razionalizzazione ed efficientamento delle spese. La tabella seguente evidenzia l’impatto della riduzione dei trasferimenti sul Comune. Riduzione trasferimenti ex art. 14, comma 2, DL 78/2010 (milioni di €) Impatto riduzione trasferimenti su tutti i Comuni Italiani 2011 2012 1.500 1.000 Riduzione trasferimenti ex art. 28, c. 7, DL 201/2011 2013 2014 2.250 250 1.450 Riduzione DL 95/2012 Spending Review e Legge di Stabilità (per estinzione debito nel 2012, taglio nel 2013 e 2014) 500 118 Riduzione FSC per taglio costi della politica Totale per Anno Riduzione trasferimenti ex art. 14, comma 2, DL 78/2010 (manovra Tremonti) Impatto riduzione trasferimenti sul Comune di Reggio Emilia 1.500 2.950 5,01 3,31 Riduzione trasferimenti ex art. 28, c. 7, DL 201/2011 e senza effetto art. 13, comma 17 extra gettito Manovra Monti 2.250 368 7.068 4,94 21,65* Riduzione Spending Review , legge di Stabilità e costi politica al netto stima integrazione trasferimenti per quota 625 milioni 0,91 Sovrastima Gettito IMU/TASI 2,6 Totale per Anno Totale a Regime 5,01 11,76 4,38 4,38 0,5* 0,5* *Valore stimato non ancora definitivo Dal 2011 al 2014, il Comune di Reggio Emilia, ha visto una riduzione dei trasferimenti complessivi pari a più di 21 milioni di euro. L’impegno dell’Amministrazione è da sempre quello di ridurre significativamente le spese preservando l’alto livello della qualità dei servizi. Questo importante obiettivo sarà perseguito anche nel 2014, monitorando puntualmente l’impiego delle risorse tramite gli strumenti che già da tempo il Comune di Reggio Emilia utilizza al fine di efficientare i processi di erogazione dei servizi. I principali strumenti sono: il Piano delle Razionalizzazioni (lg 244/2007), il Piano Esecutivo di gestione e la gestione dei budget, l’analisi dei costi analitici e l’analisi dei processi di spesa. Parallelamente si procederà all’analisi degli impatti delle politiche dell’Ente tramite le analisi condotte dall’Osservatorio Politiche per garantire il mantenimento degli output prodotti. 199 AZIONI In continuità con gli anni precedenti, al fine di razionalizzare gli acquisti, si procederà all’adesione alle convenzioni Consip e Intercent-ER che consentono di ottenere prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato. Nel 2014 si prevede un ulteriore abbattimento delle spese per acquisti rispetto al 2013, ottenendo una riduzione complessiva del 61% rispetto al 2009. Confronto spese per acquisti 2009-2014 ( cancelleria, vestiario, acquisti vari) 2009 2014 1.161.400,00 452.385,00 Anche sulle forniture di servizi si prevede una riduzione delle spese generali di supporto alla “macchina comunale”. Nel 2014 ci sarà un abbattimento di questa tipologia di spesa con un calo del 47% rispetto all’anno 2009. Confronto spese per forniture di servizi generali 2009-2014 (facchinaggio, pulizie, ecc..) 2009 2014 4.570.401,00 2.378.695,00 Sulle utenze idriche ed elettriche si prosegue l’adesione alle convenzioni Intercent-ER al fine di ottenere prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli di mercato. Per quanto riguarda la telefonia fissa e mobile, oltre all’implementazione della tecnologia VoIP, sono previste riduzioni di spesa grazie alla nuova Convenzione Intercent-ER che riunisce in un unico affidamento tutti i servizi di tipo telefonico, indifferentemente che gli stessi siano generati da apparato fisso o mobile. La maggiore innovazione della Convenzione,relativamente alla fonia mobile, oltre alla tipologia di tariffazione, è sicuramente l’apertura al bundle dati per le ricaricabili che permette nuove valutazioni, in merito a possibili risparmi. Nel 2014 si proseguirà nello spegnimento di punti luce laddove si valuti vi sia una eccessiva illuminazione. Questo intervento presumibilmente porterà ad un ulteriore risparmio economico di circa 28.000€ che dalla stagione termica 2014-2015 comporterà un risparmio annuale di circa 44.000 €. Prosegue, nel 2014, sul versante tecnologico, il passaggio all’utilizzo di applicativi server e client open surce al fine di ridurre i costi di licenza. La previsione di risparmio è del 24% rispetto alla spesa 2013. La politica di razionalizzazione delle spese di personale continua nel 2014, secondo quanto disposto dalla normativa in materia. Il Comune di Reggio, anche tramite il nuovo Piano occupazionale, attuerà azioni di stabilizzazione dei lavoratori precari e al contempo di riduzione degli incarichi professionali e co.co.co. (cfr. Obiettivo 17) Trend spese incarichi 4.000.000,00 3.000.000,00 2.000.000,00 1.000.000,00 2009 2010 2011 2012 2013 200 Unità di personale 2009 2010 2011 2012 2013 Tempo indeterminato 1.460 1.492 1.450 1.426 1.425 Co.co.co 48 15 12 15 13 tempo determinato 195 173 69 163 164 1.703 1.680 1.531 1.604 1.602 Totale dipendenti ruoli, tempo determinato e co.co.co. Altra importante azione è la riduzione progressiva dell’indebitamento. Nel 2014 si prevede di portare l’indebitamento pro-capite dai 628€ del 2013 a 565 euro. Andamento Debito Residuo effettivo ed atteso dal 2005 al 2016 (valori in milioni di €) Consistenza a fine esercizio 175 160 145 130 115 100 85 70 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Sul tema della riduzione delle spese rientra il progetto di razionalizzazione della tipografia che avrà come obiettivi principali quelli di rispettare le previsioni di budget predeterminati, realizzare risparmi di spesa (ipotizzabili fino al 10% su base annua) e realizzare nuove entrate. Per quanto la governance delle società partecipate si applicherà una ulteriore riduzione ai trasferimenti di circa un milione di euro pur garantendo il mantenimento di elevati standard qualitativi per l’erogazione dei servizi. A fronte di forti tagli e riduzioni della spesa, anche nel 2014 proseguirà la fondamentale attività di valutazione e controllo dell’Osservatorio delle Politiche. L’Osservatorio, tramite il monitoraggio di indicatori di impatto e la produzione di analisi sulle politiche, verifica lo stato di erogazione dei servizi in relazione ai bisogni dell’utenza e alle risorse utilizzate per la produzione degli output. I report dell’Osservatorio sono utili alla comprensione dei fenomeni e dei bisogni a cui le politiche e i servizi dell’ente rispondono; per tanto, in un periodo di razionalizzazione delle risorse a disposizione, tale attività diventa fondamentale per garantire il livello e qualità degli stessi. 201 PROGRAMMA 7 AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE Obiettivo 21 MIGLIORARE LA CAPACITÀ DI ATTRAZIONE DELLE RISORSE Di fronte al drastico calo dei trasferimenti statali e ai vincoli sempre più stringenti del Patto di stabilità, l’Amministrazione Comunale, rispetto alle entrate, ha agito e continua ad agire su tre leve: 1)fiscalità locale; 2)lotta all’evasione; 3)found raising. Nella situazione di incertezza normativa che ha purtroppo caratterizzato questi ultimi mesi e che ha visto il susseguirsi di norme non chiare o contraddittorie, le scelte del Comune si sono concentrate sul mantenimento dell’equità per i cittadini e le imprese con particolare attenzione alle fasce più deboli. AZIONI Fiscalità locale ed il principio di equità: la definitiva abolizione dell’Imu sull’abitazione principale e su altre importanti categorie come i beni merce delle imprese di costruzione ha comportato l’introduzione della Tasi, senza la quale si sarebbero verificate difficoltà nella approvazione del bilancio dell’Ente. Si è conseguentemente deciso di applicare il nuovo tributo solamente alle fattispecie non colpite da Imu al fine di evitare un carico eccessivo su ogni cespite. Si è scelto di applicare l’aliquota per l’abitazione principale al 3,3 per mille, in modo da poter destinare la differenza tra questa e il 2,5 (aliquota massima di legge) all’introduzione di detrazioni variabili da 165 a 30 euro per particolari fasce di rendita catastale, utilizzando così una facoltà concessa dal legislatore con il D. Legge 16/2014 per il solo anno in corso. Un’ulteriore detrazione di 20 euro viene assegnata a coloro che hanno figli, nel proprio nucleo familiare, di età inferiore a 25 anni, che diventano 30€ per i nuclei famigliari con 4 o più figli, agevolando così le famiglie con figli (*). Analogamente viene chiesto un contributo alle imprese di costruzione per i beni merce che, a partire dalla seconda rata 2013, hanno ottenuto l’esenzione per sempre dall’Imu ed anche per gli immobili strumentali dell’agricoltura cui viene richiesta un’aliquota dell’1 per mille. La contribuzione dei beni ora esenti Imu alla copertura di parte dei servizi indivisibili del Comune permetterà a tutti i cittadini di contribuire al pagamento dei servizi tramite l’Imu, il Tasi e l’addizionale comunale all’Irpef. Per quanto riguarda l’Imu si è deciso di mantenere invariate le aliquote, comprese quelle agevolate di comodati e concordati. Si è scelto di ridurre dal 10,6 al 10,1 per mille l’aliquota applicabile ai terreni agricoli (che hanno visto, tra l’altro, la riduzione del coefficiente di moltiplicazione del valore degli stessi da 110 a 75). Anche l’addizionale Irpef è rimasta invariata rispetto all’anno 2013 con un meccanismo proporzionale con fascia di esenzione fissata ad € 15.000, tra le più favorevoli per i contribuenti di tutta la Regione. Per quanto riguarda la tariffa rifiuti è stata introdotta la Tari che sostituisce e ricalca la Tares con l’esclusione del pagamento dei 0,30€/mq che comporterà un risparmio ipotizzato per il contribuente pari a circa 30-40€. Lotta all’evasione: anche nel 2014 prosegue l’importante obiettivo della lotta all’evasione fiscale, azione svolta con l’intento di garantire maggiore equità per i contribuenti. Il Comune di Reggio nell’Emilia ha aderito al Protocollo d’intesa tra Agenzia delle Entrate, Direzione Emilia Romagna e ANCI Emilia Romagna ai fini della collaborazione nell’attività di contrasto all’evasione fiscale. L’attività si può considerare trasversale ai servizi del Comune ed è svolta in modo coordinato da un gruppo di lavoro, che opera in staff alla direzione dell’area Servizi alla Città. Le segnalazioni qualificate comportano l’incrocio di banche dati in possesso dei vari uffici e servizi del Comune: l’obiettivo infatti è quello di mettere a disposizione dell’Agenzia delle entrate le informazioni utili in possesso del Comune per effettuare accertamenti fiscali. (* )Paragrafo aggiornato a seguito ememdamenti approvati con delibera di PG 11491/82 del 14/4/2014 IN MATERIA DI REGOLAMENTO E ALIQUOTE TASI 202 Il Comune di Reggio nell’Emilia, dagli ultimi dati pubblicati dall’Agenzia Regionale delle Entrate, risulta al primo posto tra i comuni della Regione Emilia Romagna per il volume di accertamenti effettuati a seguito delle segnalazioni fatte dai Comuni. L’Agenzia delle Entrate punta sempre di più agli obiettivi di qualità, le segnalazioni dei comuni e della Guardia di finanza vengono scelte con una valutazione comparata, sono privilegiati gli importi elevati e la probabilità che l’accertamento possa andare a buon fine con il pagamento da parte del contribuente. Possono comunque essere segnalate tutte le situazioni di evasione – elusione fiscale, anche per l’anno 2014 è previsto il riconoscimento ai comuni del 100 % delle somme riscosse da accertamenti fatti sulla base delle segnalazioni. La tabella seguente illustra l’attività svolta al 31/12/2013 attraverso i dati pubblicati dall’Agenzia Regionale delle Entrate. DATA Dal Dal Dal Dal 01/10/2009 01/10/2009 01/10/2009 01/10/2009 al al al al 31/12/2011 31/05/2012 31/12/2012 31/12/2013 IMPORTO ACCERTATO 1.220.000 2.189.548 5.524.232 7.485.884 IMPORTO RISCOSSO 379.000 390.536 643.329 872.000* NUMERO SEGNALAZIONI INVIATE 432 540 888 1.227** * Importo riscosso di 872.000 è un’ importo stimato sulla base della riscossione di complessivi € 2.960.793 per tutti i comuni della Provincia di Reggio Emilia. ** Il dato pubblicato dall’Agenzia Regionale è 1.346 , si presume che sia riferito ad una data successiva Un’ulteriore azione di contrasto all’evasione è il progetto relativo ai controlli Isee. Il 24 Gennaio 2014 è stato pubblicato il DPCM 159/2013 “Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell'Indicatore della situazione economica equivalente”, in vigore dall'8 febbraio e operativa da Giugno 2014, che modifica il processo ed in particolare il modo di lavorare e di controllare degli Enti Erogatori. Il Decreto prevede che si eseguano controlli incrociati tra Inps e Agenzia delle Entrate con le informazioni presenti nella Banca Dati che si andrà formando sulle prestazioni Sociali agevolate, su cui il garante privacy ha dato parere favorevole (art. 13, comma 4, D.L. 78/2010). Anche gli Enti locali dovranno mettere a disposizione del database le informazioni che sono di loro competenza. Gli Enti erogatori potranno eseguire tutti i controlli necessari, con un supplemento di istruttoria, sulle informazioni auto-dichiarate e provvederanno ad ogni adempimento conseguente alla non veridicità dei dati dichiarati. Pertanto anche alla luce del nuovo DPCM, rimangono validi gli obiettivi di : − incrementare il comune patrimonio informativo, indispensabile per conoscere i beneficiari sul territorio comunale; − costruire un sistema informatico complessivo, a supporto del controllo ISEE; − integrare le procedure, gli strumenti di lavoro e le banche dati; − avere un costante aggiornamento delle posizioni economiche/sociali; − cercare di combattere l’evasione fiscale tramite un programma informatico comune tra i servizi su cui effettuare le interrogazioni (allineamento BD e Strumento informatico unico). Sponsorizzazioni: altra importante azione di intervento è quella della ricerca di sponsorizzazioni e bandi di finanziamento per sostenere e promuovere le iniziative e i progetti realizzati dall’Ente, anche in collaborazione con partner pubblici e privati. Negli ultimi 5 anni il Comune di Reggio Emilia è riuscito ad ottenere finanziamenti europei per progetti nell’ambito dell’ambiente, della mobilità, della coesione sociale, della cultura e di altri settori per un totale superiore a 4 milioni e mezzo di euro. Considerando solo l’anno 2013 l’attività di found raising ha avuto l’importate risultato di portare nelle casse comunali più di 800.000 euro di sponsorizzazioni volte al finanziamento di progetti come Restate, Fotografia Europea, Patto di Zona Stazione, Cintura Verde e altri. Nel 2014 l’attività di ricerca fondi e monitoraggio dei bandi sarà portata avanti al fine di implementare la qualità dei progetti finanziati tramite questi canali. Si prevede di introitare sponsorizzazioni per un totale di 1.122.230,00 euro, mentre la previsione di entrata per contributi da enti pubblici e privati finalizzati a progetti specifici è pari a 5.061.827,73 euro. 203 PROGRAMMA 7 AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE Obiettivo 22 COMUNICARE LE OPPORTUNITÀ IN TERMINI DI OBIETTIVI DELL’AMMINISTRAZIONE E DI PROFILO DI CITTADINANZA DESCRIZIONE OBIETTIVO Il compito della comunicazione è far conoscere il sistema delle opportunità garantite dalle politiche pubbliche attuate dall’Amministrazione. Si tratta di una condizione necessaria per una dialettica pubblica che dia legittimità agli obiettivi del Comune e crei consapevolezza nella cittadinanza sulle scelte, i progetti e i servizi erogati. Tuttavia la forte contrazione delle risorse disponibili e il conseguente calo delle attività sono fattori che possono pregiudicare il raggiungimento di questi obiettivi. I dati rilevati a fine 2013 dimostrano questi rischi. I cittadini di Reggio Emilia si ritengono sufficientemente informati sull’organizzazione, la gestione, l’utilizzo delle risorse e gli obiettivi dell’Amministrazione nel 45,3% dei casi, oltre 6 punti percentuali in meno rispetto al 2012 (51,8%) e quasi il livello di quattro anni fa. Anche il livello di condivisione degli obiettivi cala: passa del’83,1% del 2012 al 75,8% di fine 2013. Anche il livello di soddisfazione della comunicazione cala passando dal 70,7% del 2012 al 67,5% del 2013. Anche per il 2014 si conferma l’esigenza di concentrare le risorse, umane, finanziarie e strumentali, di comunicazione sui principali obiettivi indicati dal Sindaco e dalla Direzione generale: su questi obiettivi saranno progettate azioni di comunicazione dedicate e si cercherà di mantenere alta l’attenzione per tutta la durata dell’anno. Nel corso del 2014 in particolare il Servizio sarà impegnato sull'attività di comunicazione legata al rendiconto di mandato amministrativo in scadenza con le elezioni di primavera 2014. Su tutto il complesso delle attività, iniziative e progetti messi in campo dall’Amministrazione nel corso dell’anno sarà garantito il diritto all’informazione e il dovere della trasparenza, secondo standard minimi di pubblicazione e gestione della comunicazione. Le azioni di coordinamento saranno limitate alla sola applicazione del manuale dell’immagine coordinata. Per quanto riguarda le strategie di comunicazione dei principali obiettivi assegnati, si confermano le due principali scelte progettate già lo scorso anno: l’attenzione alle strategie di relazione con gli stakeholder, ovvero alla condivisione con i principali interlocutori delle politiche pubbliche rispetto alle scelte e ai processi messi in campo dall’Amministrazione, e la comunicazione su larga scala, nei confronti dei cittadini, nei confronti dei quali si cercherà di potenziare e promuovere l’uso delle opportunità digitali, senza abbandonare completamente anche gli strumenti tradizionali. Resta tuttavia da segnalare che le risorse assegnate appaiono largamente insufficienti a garantire trasparenza e visibilità degli obiettivi assegnati sia in senso assoluto sia relativamente all’importanza, complessità e raggio d’azione che gli stessi obiettivi includono e prevedono. Anche la forte centratura e caratterizzazione sull’utilizzo degli strumenti digitali non potrà coprire tutte le esigenze di comunicazione che gli obiettivi assegnati prevedono. Si potrà agire, pertanto, solo nell’ambito delle risorse assegnate e sempre a condizione che decisioni e processi operativi seguano percorsi corretti. Per quanto riguarda la produzione degli stampati, la realizzazione di un ufficio di grafica e il potenziamento delle attività interna di produzione tipografica ha già confermato la possibilità di internalizzare quote significative di produzione di stampati, diminuendo così il ricorso a fornitori esterni e quindi i budget di spesa per i passaggi di creatività e per la realizzazione degli output di tipografia. Naturalmente si tratta di un processo incrementale se rapportato con la progressiva riduzione delle risorse di spesa corrente ma che potrebbe trovare un prossimo punto di caduta sia nelle attuali attrezzature di stampa sia nel numero di persone in grado di fare fronte alla domanda interna. Anche per questo 204 nel corso del 2014 sarà perseguito un progetto prioritario legato alla razionalizzazione dell'accesso e della produzione di stampati interna all'ente. Se possibile e compatibilmente con i programmi di fundraising perseguiti in autonomia dalle diverse strutture e progetti dell'organizzazione, si cercherà di incrociare in modo strategico gli obiettivi prioritari dell’Amministrazione (i suoi principali progetti e iniziative) con le risorse economiche del mondo produttivo locale. I piani di lavoro saranno perciò integrati, ove possibile, con piani sulle entrate, sia per quanto riguarda le risorse pubbliche extra ente sia per quanto riguarda le sponsorizzazioni e le risorse private in generale. AZIONI - Azioni di mantenimento della comunicazione interna circa i processi di lavoro condivisi (regolazione dell’utilizzo del manuale dell’immagine coordinata, ingaggio dei gruppi di lavoro necessari a soddisfare la domanda interna, principali regole di comunicazione e relazione con il pubblico, strumenti e procedure di comunicazione per garantire la massima omogeneità e coordinamento). - Piani di comunicazione sugli obiettivi prioritari indicati da programma annuale di lavoro delle diverse policies e servizi, indicati dal Sindaco e dalla Direzione generale in particolare riferiti a: - il rendiconto di mandato, per la condivisione con la città e gli stakeholder dei programmi di lavoro e dei risultati conseguiti nel corso degli ultimi cinque anni; - i tavoli di quartiere e il welfare di comunità, sia sulla dimensione dei cittadini e degli utenti dei servizi ma soprattutto per quanto riguarda la peculiarità della nostra esperienza anche a livello nazionale; - la cintura verde e il cartellone di restate, in particolare nell’ambito di un più complessivo e razionale piano di comunicazione legato agli eventi estivi che si svolgeranno in tutto il territorio comunale - i servizi on line e la smart city in particolare per quanto riguarda la costruzione dell'agenda digitale locale. Mantenimento delle attività di comunicazione sulle policies e i progetti seguiti nel corso della Legislatura con particolare riferimento a: - I reggiani, per esempio - la mobilità sostenibile - l'Area Nord, per quanto riguarda la Stazione, il Parco Innovazione e la tappa di Expo 2015 - le politiche per la casa - l'educazione e i giovani - i programmi di rigenerazione urbana - l'ambiente - - Gestione standard della domanda interna per quanto concerne l’attività di consulenza sui programmi e le azioni di comunicazione, anche riferiti ai progetti europei, gli standard minimi di pubblicazione e produzione di materiale e informazioni, compatibilmente con le risorse assegnate e con le esigenze degli obiettivi prioritari. - Gestione delle esigenze di impaginazione, grafica e creatività sia per la produzione web che per la produzione tipografica, compatibilmente con le risorse assegnate e con le esigenze degli obiettivi prioritari. - Gestione delle esigenze di produzione video, compatibilmente con le risorse assegnate e con le esigenze degli obiettivi prioritari. - Gestione delle esigenze di produzione degli stampati dell’organizzazione sia per quanto riguarda le esigenze della modulistica allegata ai procedimenti amministrativi sia per quanto riguarda le esigenze di informazione e comunicazione, compatibilmente con le risorse assegnate, le capacità di produzione delle macchine e delle risorse umane e con le esigenze degli obiettivi prioritari, anche grazie a un progetto di razionalizzazione dell'accesso al centro stampa soprattutto in riferimento ai clienti esterni all'organizzazione. 205 PROGRAMMA 7 AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE Obiettivo 23 POLITICHE ISTITUZIONALI DI SUPPORTO DESCRIZIONE OBIETTIVO La vivace attività normativa dell’anno passato ha introdotto importanti novità che hanno influenzato in modo rilevante le dinamiche organizzative e gestionali, in particolare riguardo ad alcuni aspetti particolarmente strategici dell’attività dell’ente. Il nuovo sistema delineatosi in tema di trasparenza, controlli e semplificazione, ha posto l’Ente in una nuova prospettiva di governo delle azioni amministrative trasversali legate all’ottemperanza di questi obblighi. Nel corso del 2014 il sistema così implementato troverà assestamento e nuovi ed ulteriori sviluppi, attraverso la previsione di alcune azioni di potenziamento. Gli strumenti utilizzati in modo integrato per raggiungere tale scopo saranno la misurazione della performance, il piano per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità, il piano della trasparenza e attività amministrative. Nel 2014 verranno concretizzate azioni precise volte al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’attività di realizzazione degli obiettivi programmati, alla valorizzazione di competenze e potenzialità, alla sempre maggiore condivisione degli obiettivi dell’Amministrazione in un’ottica partecipativa di ampio raggio, nonché alla promozione di processi di miglioramento delle prestazioni in termini di qualità. Verrà data pieno compimento al sistema dei controlli interni attraverso la puntuale attuazione di tutte le tipologie di controllo previste dalla norma e disciplinate nel Regolamento (Controllo strategico, Controllo di gestione, Controllo di regolarità amministrativa e contabile, Controllo degli equilibri finanziari, Controllo degli organismi gestionali partecipati non quotati, Controllo di qualità). Verranno proposti interventi che facilitino il coordinamento interfunzionale interno e interistituzionale, che promuovano la valorizzazione e l’incentivazione della comunicazione tra le strutture, nonché l’attivazione di progetti intersettoriali, mirando ad una semplificazione delle procedure e ad una riduzione dei tempi d’intervento. AZIONI Nel 2014 si procederà all’implementazione e sviluppo del Sistema Qualità già esistente attraverso: - Revisione delle Carte dei Servizi in essere e redazione delle Carte dei Servizi per gli ambiti in cui non siano ancora previste; - Definizione di un sistema di rilevazione della Customer Satisfaction; - Definizione di un sistema per gestione e analisi dei reclami. Nell’ambito del controllo strategico, nel 2014, tramite l’Osservatorio delle Politiche, Reggio Emilia parteciperà al progetto UrBes, un progetto a rilevanza nazionale per la misurazione del benessere nelle città, guidato da CNEL e Istat. UrBes è la trasposizione a livello urbano del più ampio progetto BES che costituisce il primo tentativo italiano di sviluppare attraverso una prospettiva multidimensionale un sistema di misurazione del benessere basato sulla rilevazione di una batteria di indicatori suddivisi in 12 dimensioni. Tramite questo progetto sarà possibile avere una misura del benessere dei cittadini reggiani a confronto con altre realtà e tale valutazione sarà utile al fine di migliorare e potenziare le politiche dell’ente. 206 Al fine di intensificare i controlli amministrativi si procederà a controlli a campione su almeno 60 atti e procedimenti. Per quanto riguarda gli adempimenti in materia di trasparenza, si procederà all’implementazione e sviluppo del Sistema Anticorruzione e Trasparenza, con previsione sistemica delle azioni necessarie a provvedere a quanto previsto dalla vigente normativa nazionale ed in particolare nel “Piano per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità del Comune di Reggio Emilia” e nell’Allegato “Piano della Trasparenza”. Nel 2014 al fine di semplificare l’azione amministrativa si porterà avanti il progetto di digitalizzazione documentale che comprende diversi ambiti di azione: − Firma digitale con l’acquisizione del ruolo di “registration authority office (rao) da parte del comune di Reggio Emilia, per lo svolgimento di attività di ufficio di registrazione e rilascio di servizi di certificazione digitale. Si prevede lo svolgimento del corso di formazione agli operatori coinvolti, l’accreditamento delle firme digitali e la dotazione di firme digitali in qualità di RAO a tutti i dirigenti. − Protocollo informatico/PEC: approvazione del manuale di gestione del Protocollo e installazione di sportelli di protocollazione generale decentrata. − Gestione informatizzata dei processi che prevede la modifica gestionale di contabilità per l'attribuzione del numero di protocollo agli atti relativi al processo di liquidazione e per l'attribuzione della firma digitale agli atti di liquidazione e ai buoni d'ordine. − Conservazione sostitutiva dei documenti che implica il rinnovo della convenzione regionale per l'adesione a PARER, il sistema di conservazione sostitutiva fornito dalla Regione; sarà necessario condurre un’analisi e predisporre il collegamento tra la procedura di gestione atti e protocollo per la connessione con PARER al fine di archiviare i documenti informatici dell'ente. − Dematerializzazione documentale e in particolare della posta in arrivo e delle validazioni. A tal fine occorrerà dotare almeno uno sportello delle tecnologie informatiche necessarie alla dematerializzazione degli atti in entrata. 207 PROGRAMMA 7 AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE Obiettivo 24 ACCRESCERE IL SENSO DI RESPONSABILITA’ CIVICA E PROTAGONISMO DEI CITTADINI Indicatori Target 2014 Mantenere stabile il numero di organizzazioni del Terzo Settore coinvolte nel progetto "I Reggiani per esempio" rispetto al 2013 (valore 2013: 275) Mantenere stabile il numero di aderenti ad “Anche tu per esempio” (valore 2013: 903) AZIONI E RISORSE 2014 24.1 Cura della comunità 24.2 Sviluppo dei processi partecipativi 24.3 Incentivi al protagonismo TOTALE Entrate Correnti Spese Correnti 10.000,00 50.583,35 0,00 10.000,00 11.000,00 341.866,33 21.000,00 402.449,68 208 DESCRIZIONE OBIETTIVO L’obiettivo di accrescere il senso di responsabilità civica e protagonismo dei cittadini opera in un contesto territoriale che ha visto, negli ultimi due decenni, una forte trasformazione demografica, urbanistica e infrastrutturale che ha modificato sostanzialmente non solo il territorio e l’ambiente urbano, ma anche le reti sociali di appartenenza civile e politica. Pur in un quadro generale di tenuta della qualità della vita, dell’ambiente e della struttura sociale, sono presenti segnali di disagio e problematiche tipiche delle società sviluppate contemporanee. Sono un esempio il diffondersi, anche nella nostra realtà, di pratiche di mobilitazione della comunità locale (o addirittura micro-locale) che si pongono in maniera a volte corporativa verso progetti di interesse generale, in nome di rivendicazioni particolaristiche che non vanno oltre al “perché proprio qui” (sindrome Nimby). In tale contesto gli enti locali sono sempre più chiamati ad affrontare problemi ambientali e sociali complessi (spesso in un quadro di elevata conflittualità accompagnato da una crisi progressiva della democrazia rappresentativa), ad aprire nuovi spazi di democrazia, a ricercare nuove modalità di attenuazione dei conflitti sociali al fine, in ultima analisi, di ricomporre gli interessi collettivi delle comunità in un’ottica di qualità del vivere e sostenibilità dello sviluppo. Di fronte a tali sfide, per affrontare problemi così complessi e di carattere fortemente trasversali, gli enti locali si trovano spesso privi di adeguati strumenti, utili ad orientare la propria azione di governo in modo efficace. La maggior criticità che incontra l’amministrazione locale nell’operare in un campo delicato e sensibile qual’è il senso di responsabilità civica dei cittadini risiede proprio nel senso di sfiducia nelle istituzioni della democrazia rappresentativa che è diffuso nell’opinione pubblica. Non si tratta di un fenomeno locale ma al contrario è un fenomeno di portata globale con particolare diffusione nelle democrazie mature europee. L’abrogazione delle Circoscrizioni comunali dal 2014, operata dalla Legge finanziaria 2010 nel segno della riduzione dei “costi della politica”, comporta da subito un effetto di indebolimento del decentramento politico-amministrativo in termini di credibilità ed impone una riflessione sul suo futuro. Se il senso di crisi nelle istituzioni della democrazia rappresentativa è riscontrabile a livello europeo, il contesto reggiano offre ancora degli elementi di pregio e valore. In primo luogo in questo ambito va considerato il forte senso civico della comunità reggiana. Questa senso civico si è tradotto negli anni nella presenza di una forte vitalità associativa sul territorio (Associazioni di promozione sociale, Organizzazioni di volontariato, Cooperative sociali). L’operatività di una struttura di coordinamento di tali realtà quale il Forum del Terzo settore con il quale si è già costruita un’importante alleanza strategica e partnership operativa per l’Avviso pubblico “I Reggiani per esempio” e per il progetto “Anche tu per esempio” è quindi una risorsa preziosa per la governance di queste politiche. Dal monitoraggio degli indicatori target individuati per l’obiettivo “Accrescere il senso di responsabilità civica e protagonismo dei cittadini” si evince che dal 2011 al 2013 il numero di organizzazioni del Terzo Settore (progetto "I Reggiani per esempio” e “Anche tu per esempio”) è passato da 264 organizzazioni nel 2011 a 275 nel 2013 con un aumento dell'attività di volontariato dei cittadini dal 28,8% nel 2011 a 30,01% nel 2013. Nello specifico, le azioni dell’obiettivo “Accrescere il senso di responsabilità civica e il protagonismo dei cittadini” fanno riferimento ad un complesso di interventi tesi al mantenimento delle reti di coesione sociale e di responsabilità civica esistenti tradizionalmente nel tessuto sociale reggiano. In tale ambito sono ricomprese le seguenti azioni: - Cura della Comunità relativa al decentramento politico amministrativo (Circoscrizioni) in quanto luogo della promozione della coesione sociale e della partecipazione ai processi decisionali; - Processi partecipativi decisionali inclusivi per lo sviluppo dei patti di civicness; - Incentivi al protagonismo per la promozione della cittadinanza attiva in forma associata (Avviso pubblico “I Reggiani per esempio”); del volontariato nelle organizzazioni di terzo settore (Progetto “Anche tu per esempio”); delle pari opportunità e della conciliazione tra tempi ed orari. 209 AZIONI 24.1 - CURA DELLA COMUNITA’ Le Circoscrizioni di decentramento comunale operano sulla base del Regolamento dei Consigli di Circoscrizione approvato dal Consiglio comunale nel 2007 relativamente a: “Iniziative in campo culturale, sportivo, ricreativo, educativo e formativo extrascolastico, delle politiche sociali e socio assistenziali, delle politiche giovanili, di promozione della comunicazione pubblica e del diritto all’informazione.” La gestione di tali iniziative avviene sulla base dei Programmi di lavoro approvati dai rispettivi Consigli di Circoscrizione. Le Circoscrizioni hanno svolto nell’arco di questi anni un importante ruolo in termini di integrazione e coesione sociale e di partecipazione della cittadinanza alle scelte dell'amministrazione. Hanno realizzato iniziative in campo culturale, sportivo, ricreativo, educativo e formativo extrascolastico, delle politiche sociali e socio assistenziali, delle politiche giovanili, di promozione della comunicazione pubblica e del diritto all’informazione assieme a diversi attori del territorio: le scuole (istituti scolastici, asili nido, scuole dell’infanzia), le strutture assistenziali (centri diurni, R.S.A. case protette, case di carità), le associazioni del territorio (culturali, sociali, ambientali, sportive), le polisportive, i centri sociali, i circoli ARCI, ANSPI mettendo in campo oltre 2.500 iniziative dal 2009 al 2013. Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 20.076 24.613 35.990 42.247 Numero iniziative delle circoscrizioni rivolte alle scuole 101 111 83 13 Numero iniziative delle circoscrizioni di carattere sociale 159 147 114 237 Numero iniziative delle circoscrizioni di carattere culturale 103 92 124 80 Numero iniziative delle circoscrizioni per lo sport ed il tempo libero 140 83 72 46 Numero di cittadini nelle commissioni di lavoro - 639 455 488 Numero contatti ricevuti dalla cittadinanza A seguito dell’abrogazione delle Circoscrizioni disposta con L. 23.12.2009 n. 191 art. 2 e s.m. e i. è stato predisposto un nuovo progetto per la creazione di nuovi strumenti/organismi di partecipazione e consultazione decentrata su base territoriale che prenderanno il posto delle circoscrizioni. Tale documento è attualmente all'attenzione dei decisori politici. Anche nel 2014 si proseguirà con la messa a sistema del sistema informativo relativo alla “Cura della comunità” nell’ambito del progetto Geodatawarehouse dell’Amministrazione comunale. Con tale strumento si renderanno leggibili per diversi livelli territoriali (ambito di PSC, Circoscrizione/Polo e Comune): - dati e indicatori socio demografici - servizi pubblici a gestione diretta e/o convenzionata - progetti di cura della comunità svolti da soggetti del terzo settore. 24.2 – SVILUPPO DEI PROCESSI PARTECIPATIVI I processi partecipativi vengono condotti sulla base della Direttiva in materia approvata con deliberazione G.C. n. 21664/242 del 15.10.2008. I processi partecipativi previsti per l’anno 2014 sono i seguenti: - Progetto regionale MADLER relativo ad “Agenda digitale partecipata”; - Processo partecipativo per la definizione del miglior tracciato per la tangenziale di Fogliano - Due Maestà; 210 - Processo partecipativo Centro Polivalente Canali; - Progetto DECIDE (Democratic Compact in ambito UE); - Ciclo di seminari su “Educazione alla cittadinanza attiva” rivolto a studenti Università di Modena e Reggio Emilia, sede di Reggio Emilia; - Monitoraggio processi partecipativi realizzati negli anni precedenti. 24.3 - INCENTIVI AL PROTAGONISMO Il Comune di Reggio Emilia ha deciso di avviare già nel 2008 un progetto denominato “I Reggiani per esempio”, finalizzato a valorizzare il capitale sociale di soggetti organizzati e non,nell’ambito di una strategia di governance del territorio volta alla programmazione dell’azione sociale sia pubblica che privata. Il primo passo di tale progetto è stata, nel 2008, la raccolta delle buone pratiche. In questa fase di documentazione sono state raccolte più di 300 storie di cittadinanza attiva, da oltre 250 soggetti. Il progetto ‘I Reggiani, per esempio 2010’ ha rappresentato la seconda fase dell’iniziativa avviata nel 2008, attraverso la quale si è voluto passare dalla fase di raccolta delle buone pratiche alla promozione concreta di attività di cittadinanza attiva. In particolare l’amministrazione comunale ha voluto incentivare la promozione di idee, competenze e progetti da parte di realtà collettive che ha finanziato attraverso un bando pubblico, che ha stanziato 800 mila euro per il finanziamento di progetti promossi da soggetti del Terzo settore. Il bando è stato proposto nel 2012 con un budget di 400.000 euro e sarà riproposto anche nel 2014 con un budget di 250.000 euro. Per il bando del 2014 le fasi operative sono le seguenti: - predisposizione del bando: entro 13 gennaio 2014 - pubblicazione bando: dal 20 gennaio al 19 febbraio 2014 - istruttoria istanze: entro 5 aprile 2014 - assegnazione contributi: entro 15 aprile 2014 Avviso pubblico: confronto dati edizione 2010/2011 – 2012 - 2014 2010/2011 2012 2014 €800.000 €400.000 €250.000 Associazioni partecipanti 219 189 da rilevare Progetti presentati 364 242 137 Progetti finanziati 102 86 da rilevare Budget Nel 2013 il bando non è stato pubblicato Nel 2011 l’Ente ha attivato anche il progetto “Anche tu per esempio”, nato per favorire la partecipazione dei singoli cittadini alla vita pubblica, promuovere la socialità e generare nuove possibilità di inclusione sociale promuovendo il volontariato dei singoli cittadini. Il progetto ha riscosso un notevole successo: ad oggi sono pervenute oltre 900 richieste di volontariato da parte dei cittadini ed oltre 370 soggetti sono stati avviati alle attività. La Commissione Europea ha riconosciuto il grande valore de I reggiani, per esempio, finanziando per il periodo ottobre 2011-settembre 2013 il progetto Europeans, for example (euforex) che mira al trasferimento di tale buona pratica in altri 4 paesi europei (Spagna, Romania, Turchia, Austria). Anche tu per esempio: dati dal 2011al 31/12/2013 Dal 2011 al 31/12/2013 Cittadini che hanno risposto alla chiamata 903 Cittadini che hanno fatto il colloquio 725 Cittadini che hanno iniziato l' attività 377 211 Infine rientrano in questa azione le politiche volte a diffondere e valorizzare la cultura di genere; promuovere le pari opportunità uomo donna. Tali politiche contemplano le seguenti attività: sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche di genere e delle Pari opportunità con informazioni e orientamento in merito, gestione sportello consulenza legale, gestione calendario iniziative “Primavera Donna”, attività di segreteria e supporto alla “Consulta tempi e orari” e gestione sito web “Conciliare”, partecipazione al tavolo interistituzionale sulla violenza alle donne, supporto al Comitato unico di Garanzia curando l’implementazione del Piano delle Azioni Positive. Le principali attività previste per il 2014 sono: - pubblicazione e promozione del Bando "I reggiani per esempio" 2014, in collaborazione con il Forum del Terzo Settore (PRIORITA' 2014); - prosieguo delle attività di promozione del volontariato dei singoli cittadini attraverso l'iniziativa “Anche tu per esempio” in collaborazione con il centro servizi del volontariato DAR VOCE e Forum del Terzo Settore. 212 Gli obiettivi e la situazione economica degli enti partecipati Di seguito vengono elencati gli enti/società inclusi nel modello di governance con la descrizione dell’oggetto sociale, della composizione societaria, della situazione delle risultanze contabili degli ultimi esercizi unitamente agli obiettivi gestionali specifici attribuiti per il 2014, oltre a quelli già esposti nella sezione strategica (SES). PROGRAMMA 1 VIVERE UNA VITA SERENA AZIENDA SPECIALE FCR Descrizione: L'Azienda Speciale nasce nel 1993 (deliberazione consiliare del 5.11.1993, P.G. n. 31161/324 ai sensi degli artt. 22 e 23 della L. 142/1990) per effetto della trasformazione da Azienda Municipalizzata Fcr in Azienda Speciali pluriservizi predisponendola così all'assolvimento di funzioni complementari a quelle di distribuzione del farmaco. L’Azienda è interamente partecipata dal Comune di Reggio Emilia. Attualmente i servizi gestiti per il Comune di Reggio Emilia sono: gestione delle Farmacie Comunali, distribuzione del farmaco, attività di commercio per strutture sanitarie, per il consumatore ed informazione scientifica per gli operatori sanitari, gestione dei servizi socio educativi e socio assistenziali. Questi ultimi, regolati da contratto di servizio, approvato con Atto n. 310/24602 del 28/12/2010, riguardano in particolare i servizi a favore della popolazione disabile, anziana, a favore di famiglie e donne sole con figli minorenni; ed iniziative rivolte alla popolazione giovanile. Sede legale : Via Doberdò, 9, Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re: 100% Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € -900.620 Risultato esercizio 2011 € -2.366.142 Risultato esercizio 2012 € 347.433 Limite spesa di personale (esercizio 2014): non superiore alla voce B9 del Conto Economico da consuntivo 2013. Obiettivi e indicatori FCR Consolidare il gruppo di lavoro creato per l’ottimizzazione dei costi relativi ai servizi socio assistenziali: Analisi dei costi e delle convenzioni dei servizi in gestione a FCR, rivolti ad anziani, minori e disabili Indicatori: n. servizi analizzati tot. 6 (2 anziani, 2 disabili, 2 minori) Trasmissione mensile dei report contabili relativi ai centri di costo Anziani: rilevazione di indagini di customer su pasti e trasporti Indicatori: entro il 31/12/2014 Disabili: gara pubblica unica per tutti i servizi oggi relativi alle attività socio-occupazionali; rivisitazione dei servizi non accreditati (es. residenziali) Indicatori: entro il 31/12/2014 213 Educativi: sostenere in sinergia con il Comune, tramite revisione e monitoraggio dei capitolati, il raccordo progettuale e l'integrazione tra servizi di sostegno agli studenti disabili e servizi territoriali Indicatori: entro 30/6 revisione - entro 31/12 monitoraggio Obiettivi Commerciali Vendita delle quote della società partecipata TIL (5%) Indicatori: entro il 31/12/2014 Mantenimento della certificazione di qualità delle attività di magazzino farmaci – superamento della visita ispettiva annuale Indicatori: entro il 31/12/2014 Piena implementazione ed operatività della Legge 231, con ODV e formazione ai dipendenti Indicatori: entro il 31/12/2014 Unificazione dei due magazzini in via Doberdò, con contestuale ristrutturazione logistica delle attività Indicatori: entro il 31/12/2014 Consolidamento antisismico del magazzino di Via Doberdò 9 Indicatori: entro il 31/12/2014 Apertura di una nuova farmacia contestualmente esito positivo della sentenza TAR/Cassazione Indicatori: entro il 31/12/2014 Definizione di piani di fattibilità per l’apertura di una ulteriore sede farmaceutica con apertura ad orario continuato Indicatori: entro il 31/12/2014 Ristrutturazione della farmacia Pappagnocca Indicatori: entro il 31/12/2014 Eventuali ricollocazioni di sedi farmaceutiche in sofferenza Indicatori: entro il 31/12/2014 Rifacimento dei siti web e-commerce Futurfarma.it e Saninforma.it – implementazione ed operatività Indicatori: entro il 31/12/2014 214 PROGRAMMA 1 VIVERE UNA VITA SERENA ASP RETE Descrizione: RETE Reggio Emilia Terza Età nasce come Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza (IPAB) il 1° Gennaio 2001 dalla fusione fra l'O.P. Ospedale Invalidi Omozzoli Parisetti ed il Centro Servizi Anziani di Reggio Emilia. Il 1 gennaio 2008 si trasforma in ASP (Azienda di Servizi alla Persona). L’ASP ha come finalità l’organizzazione ed erogazione di servizi socio-assistenziali e socio-sanitari rivolti a persone anziane, ed in particolare a quelle in stato di non autosufficienza fisica e/o psichica, ed a persone disabili in età adulta. In ottemperanza alla normativa regionale relativa al riordino delle ASP si provvederà, entro la fine del 2014, all’unificazione dell’ASP Rete con quella già unificata formata da Osea e SS. Pietro e Matteo. Sede legale : Via P.Marani,9/1 Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re: 97 % % Altri soci: Comuni della provincia di Re 3% Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € -1.007.371 Risultato esercizio 2011 € 13.471 Risultato esercizio 2012 € 16.205 Limite spesa di personale (esercizio 2014): non superiore alla spesa 2013 come da conto annuale Obiettivi e indicatori ASP RETE Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione della verifica gestionale relativa al primo quadrimestre entro il 30/06 e preconsuntivo al 31/12 Sviluppare la funzione di tutoring domiciliare e sportello badanti, in stretta interazione con la rete dei servizi sociosanitari allestiti per sostenere la domiciliarità Indicatori: tutoring 2014 Sportelli x RE 50%degli incroci effettuati Poli 100 Servizi di RETE 150 Garantire la partecipazione ai luoghi della progettazione territoriale (es. tavoli di quartiere, tavoli tematici e di partecipazione in genere) Indicatori: Tavoli di Quartiere = minimo 80 partecipazioni tra Coordinatori e RAAI Gruppi di lavoro a tema = 2 partecipazioni per gruppo Verifica e programmazione attività Poli = 6 partecipanti (1 coord. e 5 RAAI) Equipe Poli = minimo 1 partecipazione per equipe Incontri di Circoscrizione = 2 partecipazioni per Polo Cabine di Regia Sportello Af e Progetto Poli = minimo 2 partecipazioni 215 Incontri di sportello: minimo 100 partecipazioni Impegno di RETE a migliorare i tempi di recupero dei propri crediti verso gli utenti: Indicatori: garantire almeno il 20% della riscossione dei crediti maturati nel corso del 2013 Impegno a studiare soluzioni tecniche condivise con il Comune di Reggio E. per contrastare e ridurre il tasso di morosità degli utenti dei servizi, nell’ambito della revisione del contratto di servizio (accreditamento). Indicatori: entro il 30/6/2014 Qualità dei servizi (parametri regionali) Indicatori: Mantenere la consegna Carta dei Servizi a tutti gli utenti dei servizi residenziali e semiresidenziali: 100% PAI per ogni utente elaborato da equipe multidisciplinare e condiviso con il care giver : 100% Parametri di tutti i professionisti sempre aderenti agli standard dell’accreditamento : 100% sulle figure dipendenti di RETE Assemblee Parenti nei servizi per condividere scelte e risultati = almeno 1 all’anno per ciascuna CRA Case Protette: rispetto minuti giornalieri procapite assistenza come da Case mix: Rispetto parametro standard bagni gg 10 Casa di riposo : rispetto minuti giornalieri pro capite di assistenza n. 30 : Centri Diurni e strutture residenziali: n. attività con e nel territorio per favorire interazioni e socialità oltre la vita nel servizio agli anziani assistiti = minimo 4 all’anno per servizio 216 PROGRAMMA 1 VIVERE UNA VITA SERENA NUOVA ASP OSEA (FUSIONE CON ASP SS PIETRO E MATTEO) Descrizione: Istituzione di pubblica assistenza e beneficenza (Ipab) è diventata nell’Aprile 2008 Azienda pubblica di servizi alla persona (Asp), come previsto dalla legge regionale numero 2 del 2003. L’ASP ha come finalità l’erogazione di servizi rivolti ai minori della Zona Sociale di Reggio Emilia, secondo le esigenze indicate dalla pianificazione locale definita dal Piano di Zona e nel rispetto degli indirizzi definiti dall’Assemblea dei soci. In data 10/02/2014 è stato approvato in Consiglio Comunale il programma di riordino delle forme di gestione delle ASP, ai sensi dell’art. 8 della legge regionale 26 luglio 2013, n. 12, in ottemperanza del quale si è proceduto alla unificazione dell’ASP Osea con l’ASP di SS.Pietro e Matteo. Sede legale : Via Martiri Della Bettola, 51 Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re: 73 % % Altri soci: Comuni della provincia di Re 27% Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € 26.278 Risultato esercizio 2011 € 105.051 Risultato esercizio 2012 € -37.538 Limite spesa di personale (esercizio 2014): non superiore alla spesa 2013 come da conto annuale Obiettivi e indicatori NUOVA ASP OSEA (FUSIONE CON ASP SS PIETRO E MATTEO) Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e entro il 31/12 Implementare la nuova organizzazione derivante dalla unificazione nella nuova ASP OSEA Indicatori: Entro il 31/12/2014 Collaborare alla realizzazione del Progetto PIPPI – Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero per le Politiche Sociali Indicatori: Partecipazione alla cabina di regia strategica: 3 partecipazioni Si conferma la prosecuzione dell’attuazione di progetti di semi-residenza privilegiando le dimissioni dalle comunità educative e collaborando alla realizzazione di forme di accoglienza flessibili Indicatori: N. 3 progetti di semi-residenza realizzati in dimissione da comunità educativa Garantire la partecipazione ai luoghi della progettazione territoriale (es. tavoli di quartiere, tavoli tematici e di partecipazione in genere) Indicatori: Tavoli di Quartiere = minimo 6 partecipazioni Gruppi di lavoro a tema = 1-2 partecipazioni per gruppo 217 PROGRAMMA 1 VIVERE UNA VITA SERENA FONDAZIONE MONDINSIEME Descrizione: la Fondazione è stata costituita con atto di consiglio 128/10205 del 30/05/2010 sull'esperienza del Centro Interculturale Mondinsieme, operativo nella nostra città dal 2001. Le finalità istituzionali della Fondazione, che si svolgono in rapporto prevalente ed essenziale con il territorio del Comune di Reggio Emilia, in linea con le politiche d’integrazione dell’Amministrazione, sono costituite principalmente dall’elaborazione e lo sviluppo di progetti ed attività finalizzati al perseguimento di politiche per l’integrazione sociale, la coesione, il dialogo interculturale e la costruzione di una rete interculturale con i diversi soggetti pubblici e privati che operano nel campo dell’immigrazione, nell’ambito sociale, culturale e nel campo dell’educazione. Sede legale : Via Marzabotto,3 Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re: 100 % Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € 22.304 Risultato esercizio 2011 € 37.082 Risultato esercizio 2012 € -6.490 Limite spesa di personale (esercizio 2014): non superiore alla voce B9 del Conto Economico da consuntivo 2013. Obiettivi e indicatori FONDAZIONE MONDINSIEME Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e il 31/12 Aumentare le risorse anche con attività di ricerca di finanziamenti europei Indicatori: Concorsi e bandi italiani e europei attivi: gestione dei 4 già approvati e partecipazione ad almeno 1 nuovo bando Entrate commerciali: almeno 2 nuovi contatti con privati Progetti con le istituzioni: almeno 1 e massimo 3 progetti con le istituzioni Quota soci partecipanti: almeno 10 nuovi soci partecipanti Consolidare la partecipazione delle associazioni nelle attività di Mondinsieme e con i servizi della città Indicatori: Mantenere le associazioni partecipanti del 2013: (Valore 2013 8 associazioni) Mantenere il N. partecipanti del 2013 (valore 57 partecipanti) N. iniziative con i servizi dell’ente: almeno 2 nuove iniziative N. attività e iniziative da parte delle associazioni : almeno 2 nuove attività e/o iniziative da parte delle associazioni Aumentare e consolidare la rete di relazioni e di partnership a livello locale, regionale, nazionale e internazionale Indicatori: Servizi dell’Ente: almeno 2 Servizi Soggetti istituzionali e del volontariato a livello locale: almeno 2 nuovi soggetti coinvolti Soggetti istituzionali regionali e nazionali: almeno 1 nuovo soggetti coinvolti Soggetti internazionali e di rappresentanza: almeno 1 nuovo soggetti coinvolti 218 Partecipazione a network: almeno 1 nuovo n. convenzioni e accordi siglati: almeno 1 convenzione o accordo (convenzione con la Fondazione Danza) Aumentare la partecipazione dei giovani di seconda generazione e dei giovani italiani Indicatori: Progetti dedicati: almeno 1 nuovo progetto Attività nel centro: almeno 2 nuove attività Attività editoriali e video: almeno 1 nuova attività editoriale Aumentare l’educazione interculturale, dialogo discriminazioni ( studenti) Indicatori: Aumentare del 10% il numero degli studenti coinvolti Almeno 1 iniziativa pubblica interculturale e contrasto alle Aumentare e garantire la visibilità di Mondinsieme e la comunicazione interculturale Indicatori: Social media e web contatti: Almeno 600 nuovi contatti Partecipazione ad almeno N 3 convegni seminari 219 220 PROGRAMMA 1 VIVERE UNA VITA SERENA ACER REGGIO EMILIA Descrizione: L’Azienda Casa Emilia-Romagna (ACER) di Reggio Emilia, istituita per trasformazione con la legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 è un ente pubblico economico. L’Azienda costituisce lo strumento del quale i Comuni e la Provincia di Reggio Emilia si avvalgono per la gestione unitaria del patrimonio di ERP e per l’esercizio delle proprie funzioni nel campo delle politiche abitative. L’ attività di gestione di patrimoni immobiliari, ivi compresi gli alloggi di ERP, prestata per conto di Comuni, Province ed altri Enti pubblici, compreso lo Stato, avviene attraverso la stipula di apposita convenzione che stabilisce i servizi prestati, i tempi e le modalità di erogazione degli stessi gli oneri ed i proventi derivanti dall’attività. Sede legale : Via Costituzione, 6 Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re : 25,5% % Altri soci:Provincia Re 20%, altri comuni della Provincia di Re 54,5%. Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € 9.688 Risultato esercizio 2011 € 2.184 Risultato esercizio 2012 € 3.593 Obiettivi e indicatori ACER Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e il 31/12 Realizzare un programma di manutenzione ordinaria e straordinaria del nostro patrimonio immobiliare, al fine di migliorare la condizione abitativa degli alloggi, della qualità dei fabbricati, della sicurezza degli impianti e del risparmio energetico e innovazione tecnologica con l’obiettivo di riduzione delle spese di gestione dei servizi sostenute dall’utenza. Indicatori: N. interventi di manutenzione ordinaria sugli immobili superiore a 400 (quattrocento) N. interventi di manutenzione straordinaria sugli immobili superiore a 50 (cinquanta) Diminuzione del numero degli alloggi vuoti Indicatori: N. alloggi sfitti su totale degli alloggi massimo 200 (duecento) N. alloggi recuperati nell’anno di riferimento almeno 120 (centoventi) Contratti in corso al 31.12 dell’anno di riferimento: almeno 2.300 (duemilatrecento) Controllo delle morosità dell’utenza nel pagamento del canone e delle quote accessorie Indicatori: Diminuzione dello 0,50% (zero virgola cinquanta percento) degli insoluti, calcolati al 30.04 dell’anno successivo a quello di riferimento; Controlli ISEE Indicatori: N. controlli ISEE su assegnatari: almeno 600 (seicento) 221 PROGRAMMA 2 AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE ISTITUZIONE SCI E AN Descrizione: L’Istituzione è una forma di gestione, prevista dalla legge, per i servizi pubblici che non abbiano rilevanza economica. È una forma organizzativa che garantisce autonomia e responsabilità nella gestione. Il Comune di Reggio Emilia con deliberazione consiliare n. 19199/135 del 10.7.1998 ha approvato la costituzione dell’Istituzione dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali ed il relativo Regolamento. L’Istituzione ha tra le sue finalità quella di programmare, gestire e potenziare tutte le attività necessarie al funzionamento e alla qualificazione dei nidi e delle scuole dell’infanzia del Comune di Reggio di Emilia. Il Comune mantiene le funzioni di indirizzo e controllo e l’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia ha autonomia gestionale, amministrativa, culturale-pedagogica. Sede legale : Via Guido da Castello 12, Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re: 100% Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € 30.466 Risultato esercizio 2011 € 17.060 Risultato esercizio 2012 € 44.410 Obiettivi e indicatori ISTITUZIONE SCI E AN Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e il 31/12 Sviluppare il progetto di ampliamento della scuola al Centro internazionale Indicatori: progetto esecutivo e procedura di gara entro 31/12/2014 Ottimizzare la rete dei servizi per rispondere alla variabilità della domanda Indicatori: Estensione nidi-scuole: entro 1/9/2014 Bandi straordinari di iscrizione: entro 31/12/2014 Ottimizzare le procedure di assegnazione dei posti nel sistema pubblico integrato Indicatori: Monitoraggio dei posti nel sistema pubblico integrato: 2 fasi entro 30/6 ed entro 15/10 Tempestiva cancellazione delle doppie assegnazioni e tempestiva informazione alle famiglie per favorire l’accesso ai servizi: 2 fasi entro 30/6 ed entro 31/10 Continuità orizzontale tra scuole dell’infanzia a livello provinciale sulla disabilità Indicatori: Progettazione comune e avvio del percorso (verso un PEI per il passaggio alla scuola primaria) entro 31/12 Migliorare la continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria Sviluppo e consolidamento di un progetto condiviso sull’accoglienza Indicatori: n° sperimentazioni almeno 3 Ridisegno del sistema contributivo con attenzione alle famiglie con redditi medi e in relazione alla modifica normativa dell’ISE Indicatori: Entro 30/6 primo intervento sulle rette 222 Sperimentazione nel prossimo a.s.: entro 31/12, in relazione al perfezionamento della normativa Riqualificazione e miglioramento sismico di edifici XXV Aprile Villetta Diana Indicatori: Avvio delle procedure entro 31/12/2014 Contratto di servizio tra Comune e Istituzione Indicatori: Entro il 31/12/2014 Sviluppare l'evento Reggio Narra in coordinamento con l’Istituzione Indicatori: Entro il 31/12/2014 Predisposizione del Piano Industriale del “Sistema Reggio Children” per l’annualità 20142016 sulla base del documento guida predisposto dall’Amministrazione comunale Indicatori: Entro il 31/12/2014 223 224 PROGRAMMA 2 AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE FONDAZIONE I TEATRI Descrizione: la Fondazione persegue, senza scopo di lucro e con finalità di promozione della cultura e dell’arte con utilità sociale, la diffusione dell’arte musicale, del teatro e della cultura in genere. Sede legale : Piazza Martiri del 7 luglio 7 Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re: 90 % % Altri soci:CCIAA 10% Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € 2.924 Risultato esercizio 2011 € 4.552 Risultato esercizio 2012 € 9.340 Limite spesa di personale: non superiore alla voce B9 del Conto Economico da consuntivo 2013 Obiettivi e indicatori FONDAZIONE I TEATRI Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e il 31/12 Mantenere un numero di spettatori/recite a pagamento non inferiore a 65.000 Indicatori: N. di spettatori paganti ≥ a 65.000 Mantenere il numero di rappresentazioni di danza non inferiore a 6 Indicatori: N. di rappresentazioni di danza ≥ a 6 Mantenere il numero di rappresentazioni di opera non inferiore a 10 Indicatori: N. di rappresentazioni di opera ≥ a 10 Mantenere il numero di rappresentazioni di concertistica non inferiore a 10 Indicatori: N. di rappresentazioni di concertistica ≥ a 10 Revisionare la carta dei servizi esistente Indicatori: entro il 30/09/2014 225 PROGRAMMA 2 AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE FONDAZIONE DANZA ATERBALLETTO Descrizione: La Fondazione ha soci fondatori la Regione Emilia-Romagna ed il Comune di Reggio Emilia. La Fondazione non ha fini di lucro e ha come scopo quello di promuovere e realizzare iniziative culturali di rilevante interesse generale tese a favorire la valorizzazione, la diffusione, la promozione e la divulgazione della danza. Sede legale : Via della Costituzione, 39 Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re: 14,1% % Altri soci: Regione Emilia Romagna 85,9% Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € -141.203 Risultato esercizio 2011 € 10.459 Risultato esercizio 2012 € 7.357 Limite spesa di personale: non superiore alla voce B9 del Conto Economico da consuntivo 2013 Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e il 31/12 Mantenere un numero di spettatori non inferiore a 25.000 Indicatori: numero di spettatori ≥ a 25.000 Mantenere un numero di recite non inferiore a 90 Indicatori: numero di recite ≥ a 90 Avvio di analisi di rilevazione della qualità per l’utenza della Fonderia Indicatori: entro il 31/12/2014 Approvazione convenzione per la concessione dell’immobile ex Fonderia Lombardini Indicatori: entro il 30/04/2014 226 PROGRAMMA 2 AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE FONDAZIONE DELLO SPORT Descrizione: la Fondazione è stata costituita con atto notarile il 29/10/2007 a seguito di deliberazione di Consiglio Comunale. Le finalità istituzionali della Fondazione, che si svolgeranno in rapporto prevalente ed essenziale con il territorio del Comune di Reggio Emilia, sono costituite dallo svolgimento di funzioni collegate con il perseguimento di politiche sportive e di attività del tempo libero aventi rilevanza sociale. Sede legale: Via A Secchi, 9 Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re: 100 % Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € 298.345 Risultato esercizio 2011 € 85.644 Risultato esercizio 2012 € 56.517 Obiettivi e indicatori FONDAZIONE DELLO SPORT Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e il 31/12 Mantenere il numero di presenze per abitante negli impianti sportivi a livello 2013 Indicatori: N. presenze su impianti sportivi (valore 2013: 7,25 per abitante) Piano Strategico dello Sport (rendicontazione e rilancio) Indicatori: Redazione del Bilancio Sociale entro il 30 aprile 2014 Riqualificare l’area e gli edifici ex Stalloni lungo Via Samarotto Indicatore: Costituzione del gruppo di lavoro tra Fondazione e Amministrazione per il recupero dell’area entro 30 giorni dalla assegnazione con Determinazione Dirigenziale da parte del Comune di tutti gli uffici da adibirsi a nuova sede della Fondazione così come individuati con deliberazione di G.C. N. 20862/218 del 6/11/2012. Prosecuzione del Progetto Sport e Comunità in collaborazione con Officina Educativa ed i Servizi Sociali del Comune Indicatori: n° interventi realizzati: 15 (cantieri sportivi e campus) verifica dei termini di prosecuzione del Progetto per il periodo settembre 2014 / agosto 2015: Entro 31 agosto 2014 Realizzazione del terreno di gioco in sintetico presso il Campo Calcio Cimurri in collaborazione con la società sportiva concessionaria Indicatori: Entro il 30/09 Proroga/rinnovo delle concessioni del Complesso natatorio di Via Melato e degli impianti maggiori Palasport Bigi e Stadio Mirabello subordinatamente a valutazioni 227 tecnico/gestionali e a progetti di intervento strutturale Indicatori: Proroga Via Melato entro il 30/09 Proroga impianti maggiori entro il 31/08 Redazione del piano di manutenzione della piscina di Via Melato Indicatori: Entro il 30/04 228 PROGRAMMA 3 AVERE UN LAVORO REGGIO CHILDREN SRL Descrizione: Reggio Children s.r.l. Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine è una società a capitale misto pubblico-privato, nata nel 1994. La società ispira le proprie ragioni e finalità ai contenuti e ai valori propri dell’esperienza educativa delle Scuole e dei Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia e opera per sperimentare, promuovere e diffondere nel mondo educazione di qualità. Sede legale : VIA BLIGNY 1/A Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re: 51% % Altri soci: Fondazione Reggio Children 46%, altri soci 3%. Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € 7.325 Risultato esercizio 2011 € - 89.558 Risultato esercizio 2012 € 1.682 Limite spesa di personale: non superiore alla voce B9 del Conto Economico da consuntivo 2013 Obiettivi e indicatori REGGIO CHILDREN SRL 229 Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e il 31/12 Consolidare il fatturato Indicatori: Consolidamento fatturato anno precedente (3.940.000 dati di preconsuntivo) Diversificare l’offerta con aperture a nuovi mercati Indicatori: N. 4 contatti in nuove aree (geografiche e tematiche) N. 2 progetti in nuove aree (geografiche e tematiche) N. 3 consulenze in nuove aree Consolidare l’offerta sulle aree storiche Indicatori: N. 5 consulenze su aree storiche N. 60 manifestazioni in aree già consolidate Sviluppare nuovi progetti Indicatori: N. 2 nuovi progetti Progetto per lo sviluppo e il potenziamento del Centro Internazionale Loris Malaguzzi Indicatori: Entro il 31/12/2014 Predisposizione del Piano Industriale del “Sistema Reggio Children” per l’annualità 2014-2016 sulla base del documento guida predisposto dall’Amministrazione comunale Indicatori: Entro il 31/12/2014 230 PROGRAMMA 3 AVERE UN LAVORO FONDAZIONE REGGIO CHILDREN Descrizione: La Fondazione che nasce nel 2012 dalla trasformazione dell’associazione Amici di Reggio Children trae origine dal progetto educativo elaborato e praticato nelle Scuole e Nidi d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia. Ispira le proprie ragioni e finalità ai contenuti e valori di questa esperienza conosciuta a livello internazionale anche come Reggio Emilia Approach ed assume come riferimenti prioritari l’infanzia intesa come qualità dell’identità umana, la continuità educativa, la contaminazione dei saperi, la transculturalità e l’internazionalizzazione della ricerca. Sede legale: VIA BLIGNY 1/A Reggio Emilia Soci Fondatori: Comune di Reggio Emilia ed altri membri della rete internazionale di Reggio Children tra cui Narea (North America Reggio Emilia Alliance), Reggio Emilia Institutet (Svezia) e Red Solare Argentina. Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2012 Obiettivi e indicatori € 14.854 FONDAZIONE REGGIO CHILDREN Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e il 31/12 Sostenere e sviluppare la ricerca in ambito educativo attraverso progetti Indicatori: N. 2 nuovi progetti nel corso dell’anno Acquisizione di nuovi soci/nuove partecipazioni Indicatori: N. da 20 a 100 nuovi soci nel corso dell’anno Supporto del Centro Internazionale Malaguzzi Indicatori: N. 7 nuove sponsorizzazioni/donazioni/contributi Predisposizione del Piano Industriale del “Sistema Reggio Children” per l’annualità 20142016 sulla base del documento guida predisposto dall’Amministrazione comunale Indicatori: Entro il 31/12/2014 231 PROGRAMMA 3 AVERE UN LAVORO MAPRE SRL Descrizione: la società ha per oggetto l'attività di gestione del mercato all'ingrosso dei prodotti ortofrutticoli di Reggio Emilia e l'attuazione di iniziative tese a migliorare il consumo e la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ed annonari. Nel corso del 2013 stato definito il progetto di scissione e fusione tra le società patrimoniali dell’Ente, Mapre Srl, Campus Srl e Fin Casa srl con Mapre che ha mantenuto i propri servizi diventando società totalmente pubblica con socio unico. Sede legale : VIA CISALPINA 9 Reggio Emilia Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € -2.862 Risultato esercizio 2011 € 9.439 Risultato esercizio 2012 € 13.309 Limite spesa di personale: non superiore alla voce B9 del Conto Economico da consuntivo 2013 Obiettivi e indicatori MAPRE Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e il 31/12 Eseguire le attività di ripristino del manto stradale in diverse zone dell’area mercato (in particolare in prossimità dell’isola ecologica) e rifacimento della segnaletica all’interno del mercato con specifica identificazione delle aree pedonali e delle corsia per i muletti; Indicatori: Entro il 31/12/2014 Monitoraggio degli adempimenti previsti nel contratto di servizio Trasmissione Report extracontabili e contabili sull’attività entro il 30/06 Rispetto degli adempimenti sulla trasparenza entro il 30/06 Definizione degli standard di qualità e redazione della carta della qualità dei servizi entro il 30/09 232 PROGRAMMA 3 AVERE UN LAVORO CRPA SPA Descrizione: Attivo dal 1972, il CRPA, Centro Ricerche Produzioni Animali, mette la propria esperienza al servizio di privati ed enti pubblici nei settori agroalimentare ed ambientale. CRPA è una Società per azioni a maggioranza di capitale pubblico dal 1996. La Società ha per oggetto la conduzione di ricerche, la realizzazione e la gestione di servizi per i produttori agricoli, l'industria agro-alimentare e gli Enti pubblici competenti, con lo scopo di promuovere il progresso tecnico, economico e sociale del settore primario e di conseguire una generalizzata diffusione delle forme più avanzate di agricoltura ecocompatibile. In data 22/07/2013 l’Assemblea straordinaria dei soci ha deliberato l’aumento del capitale sociale pari ad € 350.000. Sede legale : VIALE TIMAVO 43/2 Reggio Emilia % Partecipazione: Comune Re 23,4 % % Altri soci: CCIAA 33,9%, Provincia di Re 20,8%, altri soci 21,8%. Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € 17.896 Risultato esercizio 2011 € 20.290 Risultato esercizio 2012 € 60.254 Obiettivi e indicatori CRPA Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e il 31/12 Attivazione del macro-progetto BIOMETANO Indicatori: Avvio di un primo progetto di R&S sul Biometano entro il 31/12/2014 Sviluppo di progetti comunitari e nazionali di alto livello in rete con altri centri di ricerca e con il sistema delle imprese Indicatori: Avvio nell'esercizio di almeno 3 progetti comunitari o nazionali in rete con altri centri di ricerca 233 PROGRAMMA 3 AVERE UN LAVORO REGGIO EMILIA INNOVAZIONE SCRL Descrizione: L'obiettivo che la società persegue è la realizzazione di una struttura per promuovere e coadiuvare la ricerca applicata, il trasferimento tecnologico e i servizi di sviluppo e certificazione del prodotto in collaborazione con aziende private ed enti pubblici. Sede legale: VIA SICILIA 31 Reggio Emilia % Partecipazione: Comune Re 18,6 % % Altri soci: CCIAA 30,3%, Provincia di Re 18,6%, altri soci 32,5%. Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € 5.892 Risultato esercizio 2011 € 1.930 Risultato esercizio 2012 € 13.506 Obiettivi e indicatori REGGIO EMILIA INNOVAZIONE Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e entro il 31/12 Insediamento nuovi laboratori di ricerca presso il Tecnopolo Indicatori: Attivazione Fab Lab e Coworking (settembre 2014) Gestione del Portale della Rete con ASTER presso il Tecnopolo Indicatori: Implementazione del sito web entro giugno 2014 con coinvolgimento di altri Enti in fase di insediamento presso il Tecnopolo Sviluppo del PROGETTO TRAiN-er Progetto per la valorizzazione del Territorio e lo sviluppo della sua Reputazione attraverso l’Analisi delle Identità locali e il Network delle filiere innovative dell’Emilia-Romagna. creazione di un Hub denominato Next Stop (incubatore di nuove imprese creative) creazione di un portale al servizio dell’HUB e delle start-up costituzione di start-up innovative di cui una per il marketing territoriale e la promozione di un turismo slow in grado di valorizzare le eccellenze del territorio Indicatori Avvio dell’Hub Next Stop (giugno 2014) Istituzione di un Festival dell’Industria creativa (luglio 2014) Contest per la selezione di 9 progetti legati all’impresa creativa e la conseguente attivazione di 4 start-up (ottobre 2014) Sviluppo progetto start-up per il marketing territoriale (ottobre 2014) Sviluppo attività di animazione del tecnopolo Indicatori Almeno 5 eventi su innovazione e creatività nel corso del 2014 condivisi da imprese e centri di ricerca Sviluppo operativo del “Protocollo dell’Innovazione” Indicatori Nomina di un rappresentante per ciascun ente firmatario del protocollo e istituzione del 234 Tavolo di Lavoro congiunto entro il 30/04/2014 Presentazione dei primi progetti operativi entro ottobre 2014 Presentazione Piano Industriale 2015-2017 Fondazione REI entro il 31/12/2014 PROGRAMMA 4 AVERE UN LAVORO CAMPUS REGGIO EMILIA SRL Descrizione: Con atto di CC P.G. N. 21634 del 15/11/2010 è stata costituita la società strumentale a responsabilità limitata unipersonale per la produzione di beni e servizi strumentali in favore del Comune "Campus Reggio SRL". L’oggetto sociale della società è ampio e tale da consentire lo svolgimento nel tempo di una pluralità di attività strumentali inerenti sia il comparto del "San Lazzaro" sia ad altri ambiti di intervento. Tramite Contratto di Servizio il Comune si impegna a fornire a Campus Reggio SRL i servizi relativi allo svolgimento delle attività gestionali generali e delle attività tecniche, giuridico/amministrative e finanziarie in relazione all’attuazione degli interventi affidati alla Società in modo continuativo secondo le normali esigenze della Società. Nel corso del 2013 stato definito il progetto di scissione e fusione tra le società patrimoniali dell’Ente, Mapre Srl, Campus Srl e Fin Casa srl. Sede legale : Via dell’ Abbadessa 8, Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re: 100% Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 Risultato esercizio 2011 € -3.644 Risultato esercizio 2012 € -1.369.482 Obiettivi e indicatori CAMPUS SRL Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e il 31/12 Avanzamento dei progetti di competenza nel rispetto dei cronoprogrammi previsti e delle modalità concordate con le imprese per: - Recupero Padiglione V.Marchi (realizzazione intervento) e consegna dell’immobile ad ER-GO per attivazione studentato. - Opere di urbanizzazione all'interno del Complesso S. Lazzaro (sola gestione economica dell'intervento-pagamento imprese esecutrici mediante la disponibilità derivante dai trasferimenti del Comune) in relazione agli stati di avanzamento maturati nel periodo in esame. Indicatori: Rispetto dei tempi previsti dai relativi cronoprogrammi Predisposizione del nuovo piano economico finanziario Indicatori: entro i termini previsti per l’approvazione del bilancio del Comune Stipula del rogito dei 13 alloggi a Pieve a parziale corrispettivo della vendita dell’area Ex Gallinari. Indicatori: entro aprile 2014 235 Avvio della procedura di assegnazione dei 13 alloggi a Pieve Indicatori: entro settembre 2014 Stipula nuova convenzione per la concessione del patrimonio abitativo Ex Fincasa Indicatori: entro giugno 2014 Avvio programma di manutenzione di alloggi sfitti ex Fincasa Indicatori: entro maggio 2014 PROGRAMMA 4 AVERE UN LAVORO AGAC INFRASTRUTTURE SPA Descrizione: La Società, interamente pubblica, gestisce le reti idriche. Dal 2010, con modifica statutaria, la Società è diventata strumentale per gli enti locali che la partecipano. Nel rispetto della natura strumentale la Società potrà svolgere attività strettamente connesse con il perseguimento delle finalità degli enti controllanti. In particolare: - ideazione, progettazione, realizzazione diretta e gestione di servizi del patrimonio dei Soci Pubblici, con particolare riguardo ad aspetti innovativi nei settori delle tecnologie e dell'energia e riguardo alla gestione di impianti, anche a rete, di infrastrutture, immobili e, più in generale, di dotazioni patrimoniali e territoriali dei Soci Pubblici, funzionali alla erogazione di servizi esclusivamente in favore dei Soci pubblici stessi; - gestione di impianti per la produzione di energia, con prevalente riferimento all’utilizzo di fonti rinnovabili, approvvigionamento e cessione di energia in favore dei Soci pubblici. La Società, nel perseguimento dell'oggetto sociale e nel rispetto della sua natura strumentale, si prefigge di operare anche in veste di (Energy Service Company) ovvero di società di servizi energetici. 236 Sede legale : VIA NUBI DI MAGELLANO 30 Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re: 55,3% % Altri soci: altri Comuni della Provincia di Re 44,7% Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 Risultato esercizio 2011 Risultato esercizio 2012 € 2.254.715 € 2.047.717 € 1.804.189 Obiettivi e indicatori AGAC INFRASTRUTTURE Progetto fotovoltaico: conclusione dell’installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici di proprietà dei comuni della provincia. Indicatori: Conclusione dell’installazione e allacciamento del 70% dei cantieri Creazione di una struttura autonoma e implementazione funzioni proprie amministrative – contabili, anche per il tramite di enti partecipati dai Comuni Indicatori: stipula contratto/i entro il 30/04/2014; individuazione contatti e riferimenti per la società entro il 30/04/2014 Sistema idrico integrato: costituzione e partecipazione al gruppo di lavoro per la verifica di fattibilità progetto “Acqua Pubblica”. Indicatori: costituzione gruppo di lavoro entro il 30/04/2014. 237 PROGRAMMA 6 SPOSTARSI MEGLIO E BENE AGENZIA LOCALE PER LA MOBILITÀ ED IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SRL Descrizione: L’Agenzia della mobilità nasce dalla scissione del Consorzio ACT. La Società assume le funzioni di agenzia per la mobilità ed il trasporto pubblico locale come già disciplinato dalla L.R. 30 del 1998 e L.R. 10 del 2008. La Società promuove l’utilizzo del trasporto pubblico locale al fine di migliorare la mobilità, coniugando l’esigenza dei cittadini con il rispetto dell’ambiente. La società ha iniziato la sua attività nel 2013. Sede legale : Viale Trento Trieste, 11 Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re: 38,6% % Altri soci: Provincia di Re 28,6% altri Comuni della Provincia di Re 32,9% Limite spesa di personale (esercizio 2014): non superiore alla voce B9 del Conto Economico da consuntivo 2013 Obiettivi e indicatori AGENZIA DELLA MOBILITA’ Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e il 31/12 Definizione dei contenuti del bando di gara interprovinciale Modena - Reggio Emilia per l’assegnazione dei servizi di TPL dal 2015, in collaborazione con l’Amo di Modena nell’attesa di realizzare il processo di razionalizzazione del sistema del TPL, ai sensi della delibera di Giunta Regionale n. 908/2012 Indicatori: entro il 31/12/2014 Mappatura delle fermate del servizio urbano con particolare riferimento a quelle dei poli scolastici degli istituti superiori cittadini e predisposizione piano degli interventi migliorativi. Indicatori: Realizzazione mappatura entro aprile 2014 Studio mobilità per Stazione Mediopadana (servizi adduttivi e collegamenti con i principali centri attrattivi) Indicatori: entro settembre 2014 Mantenere la velocità commerciale media dei mezzi pubblici urbani sulle direttrici nord/sud ed est-ovest rispetto al 2012 Indicatori: Mantenere 21,98 km/h – valore di riferimento (l’indicatore non comprende i cuscinetti corsetempi in cui il mezzo è fermo al capolinea) Garantire l’efficienza del Trasporto Pubblico Locale assicurando i livelli minimi di servizio pubblico stabiliti a livello regionale Indicatori: Mantenere 9.000.000 km annui Ridurre del 2% il costo medio del trasporto pubblico (valore di riferimento 2€/passeggero) Ridurre del 2% il costo passeggero al chilometro (valore di riferimento 0,04€/passeggero per Km) Mantenere i passeggeri per chilometro percorso urbano – load factor (valore di riferimento 2,33 pass/Km ) Mantenere il numero dei posti chilometro offerti (valore di riferimento 326.000.000) 238 PROGRAMMA 6 SPOSTARSI MEGLIO E BENE CONSORZIO ACT Descrizione: Il Consorzio Act fino al 31/12/2011 ha svolto le funzioni di servizio pubblico di trasporto locale, passati a Seta Spa nel 2012. In data 08/10/2012 il Consiglio Comunale ha deliberato la scissione dell’azienda consorziale trasporti, come già deliberato dall’assemblea dei soci di ACT, con la costituzione di due organismi strumentali: Azienda Consorziale ACT ed Agenzia per La Mobilita’ srl. L’azienda è un consorzio di servizi, strumentale agli enti che lo partecipano con lo scopo di detenere e gestire le partecipazioni nelle società operanti nei settori e nelle attività legate alla mobilità. Il consorzio organizza, promuove e gestisce i servizi complementari alla mobilità integrata ad esclusione della gestione diretta del servizio di Trasporto Pubblico Locale. Sede legale : Viale Trento Trieste, 11 Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re: 38,6% % Altri soci: Provincia di Re 28,6% altri Comuni della Provincia di Re 32,9% Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € -2.784.435 Risultato esercizio 2011 € -1.683.391 Risultato esercizio 2012 € -154.970 Limite spesa di personale: non superiore alla voce B9 del Conto Economico da consuntivo 2013 Obiettivi e indicatori CONSORZIO ACT Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e il 31/12 Identificazione di possibili progetti strategici a supporto dell’attività degli Enti in materia di Mobilità. Indicatori: Entro il 31/12/2014 attività di monitoraggio e coordinamento delle società partecipate operanti nel TPL anche in vista della partecipazione della gara di futura indizione sul trasporto pubblico locale nel bacino di Reggio Emilia e/o di Modena. Definizione delle procedure per esercitare il controllo delle società/enti partecipati entro il 31/12/2014. Progressivo miglioramento delle condizioni economico-finanziarie, da realizzarsi anche attraverso la razionalizzazione e la gestione delle partecipate in ambito mobilità al fine di ridurne il disavanzo, la progressiva dismissione delle partecipazioni non strategiche di minor rilievo Indicatori: Dismettere almeno una società partecipata nel triennio 2013-2015, ovvero concludere la procedura di liquidazione di Autolinee dell’Emilia. Valore 2014: Azioni volte al miglioramento del risultato delle partecipate nel triennio 2013-2015. Ricognizione e valutazione strategica delle partecipazioni dirette e indirette entro il 31/12/2014. Garantire l’efficienza, razionalizzare i costi e incrementare i ricavi dei servizi svolti a favore di enti e società partecipate. Indicatori: prosecuzione e estensione dell’attività di fornitura di servizi per enti e società partecipate da questi. Indicatori e Valore 2014: stipula contratto entro il 30/04/14 per la fornitura di servizi amministrativi/contabili ad enti partecipati dai Comuni. 239 240 241 PROGRAMMA 6 SPOSTARSI MEGLIO E BENE AEROPORTO DI REGGIO EMILIA SRL Descrizione: La società è costituita in applicazione al Regolamento sulle Società di gestione dei servizi e infrastrutture aeroportuali, approvato il 12 novembre 1997 n° 521 e pubblicato in G.U. n. 83 del 9 aprile 1998. L’oggetto principale della Società consiste nello sviluppo, progettazione, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione ed uso degli impianti e delle infrastrutture per l’esercizio dell’attività aeroportuale, per l'esercizio del traffico civile, commerciale e turistico, nonché nelle attività connesse e collegate. La Società si incarica, nel rispetto delle norme amministrative vigenti, della migliore gestione dell’area non strettamente vincolata al volo, secondo i programmi dell’Aviazione civile e degli Enti Locali. I proventi sono acquisiti alla Società stessa, per le finalità istituzionali. Sede legale : Via dell’Aeronautica 15 Reggio Emilia % Partecipazione Comune Re: 42,0% % Altri soci: CCIAA RE 32,0%, Provincia Re 17%, altri soci 9,1%. Trend Risultati d’esercizio Risultato esercizio 2010 € -175.676 Risultato esercizio 2011 € -130.884 Risultato esercizio 2012 € 16.701 Obiettivi e indicatori AEROPORTO Garantire l’equilibrio economico di gestione Trasmissione dei dati di preconsuntivo entro il 30/06 e il 31/12 Consolidare l’autonomia finanziaria della società escludendo ipotesi di sostegno finanziario da parte dei Soci Pubblici Indicatori: Incrementare i ricavi mediante la concessione in subconcessione della totalità degli spazi non occupati entro il 31/12/2014 Proseguire nell’azione di contenimento dei costi generali entro il 31/12/2014 Eseguire le opere di manutenzione necessaria sia ai fabbricati che alle infrastrutture aeroportuali entro il 31/12/2014 N.B.: non sono stati definiti gli obiettivi per la società REGGIO EMILIA FIERE srl, essendo ammessa a procedura di concordato e per IREN SPA in quanto società quotata. 242 243 Le risorse Programma 1: VIVERE UNA VITA SERENA Obiettivo 1: Rafforzare la domiciliarità Spese correnti Spese Investimenti 408.000,00 1.407.520,00 6.896,53 107.968,00 1.914.000,00 812.325,26 277.926,00 1.000.111,06 793.894,00 4.321.631,06 819.221,79 Spese correnti Spese Investimenti Entrate Correnti Rafforzare la domiciliarità Servizi per la domiciliarità Entrate Investimenti Servizi per la residenzialità Contrasto alla marginalità ed esclusione sociale Totale Obiettivo 2: Tutelare le fragilità Tutelare le fragilità Entrate Correnti Entrate Investimenti Governance delle politiche sociali 165.000,00 24.501,94 Accesso ai servizi sociali e sociosanitari 2.143.450,00 1.959.290,32 124.403,00 571.403,00 350.000,00 31.300,00 12.800.542,44 2.782.853,00 2.586.495,26 12.800.542,44 Prevenzione del disagio sociale Edilizia residenziale sociale Totale Incrementare il grado di integrazione della comunità Obiettivo 3: Incrementare il grado di integrazione della comunità Governance delle politiche di coesione sociale Patti per la convivenza Presidio del territorio Totale Totale Programma 1 Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese correnti Spese Investimenti 755.399,92 350.000,00 984.684,36 445.048,41 50.500,00 150.527,50 44.000,00 49.000,00 183.739,02 115.210,28 849.899,92 399.000,00 1.318.950,88 560.258,69 4.426.646,92 399.000,00 8.227.077,20 14.180.022,92 244 Programma 2: AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE Obiettivo 4: Consolidare un sistema culturale completo, di alto livello e attrattivo di nuove presenze Consolidare un sistema culturale completo, di alto livello e attrattivo di nuove presenze Entrate Correnti Governance delle politiche culturali Biblioteche Musei Altre istituzioni culturali Entrate Investimenti 498.700,00 Spese Investimenti 982.092,60 133.820,00 52.934,02 637.239,21 438.278,94 68.720,00 1.100.000,00 300.220,00 2.226.327,27 208.700,00 0,00 288.740,04 0,00 1.129.200,00 2.125.250,00 1.129.200,00 Fondazione i Teatri Fondazione Nazionale della Danza Totale Spese correnti 323.216,00 909.940,00 2.282.134,02 4.656.757,85 3.793.806,21 Entrate Investimenti Spese correnti Spese Investimenti Obiettivo 5: Aumentare la diffusione della pratica sportiva Aumentare la diffusione della pratica sportiva Entrate Correnti Governance delle politiche sportive 4.131,66 Fondazione per lo sport 60.000,00 1.696.500,00 Totale 64.131,66 1.696.500,00 Obiettivo 6: Mantenere l'attuale livello di educazione nell'età prescolare e scolare Spese correnti Spese Investimenti 1.176.745,00 21.280.941,18 180.000,00 2.920.847,36 4.760.456,75 Mantenere l'attuale livello di educazione nell'età prescolare e scolare Entrate Correnti Entrate Investimenti Programmazione e gestione del sistema educativo 0-6 anni Programmazione e gestione del sistema educativo 6-18 anni e partecipazione giovanile Sviluppo di un sistema CittàUniversità Infrastrutture e servizi per il sistema educativo Istituto Musicale Peri Totale Totale Programma 2 6.000,00 143.000,00 1.351.341,18 2.321.553,34 30.000,00 267.154,07 4.320.029,97 1.159.425,00 4.276.592,36 2.321.553,34 27.467.977,00 5.851.371,15 5.250.664,02 4.603.687,36 33.821.234,85 9.645.177,36 245 Programma 3: AVERE UN LAVORO Obiettivo 7: Investire sull'area nord come risorsa territoriale al servizio dello sviluppo delle competenze economiche distintive della città Investire sull'area nord come risorsa territoriale al servizio dello sviluppo delle competenze economiche distintive della città Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese correnti Spese Investimenti 850.506,49 6.980.594,57 Infrastrutture 487.516,54 Progetti Urbani 1.066.357,72 Grandi progetti 12.950.000,00 12.950.000,00 Totale 487.516,54 12.950.000,00 850.506,49 20.996.952,29 Obiettivo 8: Rendere il territorio maggiormente attrattivo di talenti creativi e investimenti Spese correnti Spese Investimenti 5.824.366,37 223.500,00 1.263.000,00 59.500,00 284.399,03 316.985,54 Rendere il territorio maggiormente attrattivo di talenti creativi e investimenti Entrate Correnti Governance delle politiche economiche Economia della conoscenza (REGGIO APPROACH) Entrate Investimenti Green Economy (REGGIO GREEN) Smartcity (REGGIO SMART) Totale 22.000,00 33.945,00 1.238,87 39.057,58 120.250,87 5.917.811,37 1.238,87 568.956,61 1.700.236,41 Spese correnti Spese Investimenti Obiettivo 9: Migliorare la promozione del territorio valorizzando le eccellenze Migliorare la promozione del territorio valorizzando le eccellenze Entrate Correnti Entrate Investimenti Governance delle politiche turistiche e di valorizzazione del sistema commerciale centro storico 200.303,29 Marketing urbano territoriale 40.666,66 42.897,48 Totale 40.666,66 243.200,77 Totale Programma 3 6.445.994,57 12.951.238,87 1.662.663,87 22.697.188,70 246 Programma 4: VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO Obiettivo 10: Sviluppare la rigenerazione urbana e del paesaggio Sviluppare la rigenerazione urbana e del paesaggio Entrate Correnti Governance delle politiche territoriali Rigenerazione e trasformazione urbana dell'esistente Entrate Investimenti 60.000,00 Spese correnti Spese Investimenti 275.029,29 365.062,40 500,00 406.444,50 149.500,00 2.361.100,83 46.390,00 21.575,00 51.690,90 1.047.141,21 476.220,19 3.773.304,44 476.220,19 3.773.304,44 Rigenerazione salvaguardia e valorizzazione del paesaggio Totale Totale Programma 4 106.890,00 106.890,00 428.019,50 428.019,50 Programma 5: VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE Migliorare la cura della città Obiettivo 11: Migliorare la cura della città Cura dello spazio pubblico della socialità Cura del patrimonio immobiliare pubblico Totale Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese correnti Spese Investimenti 234.736,45 198.300,00 2.846.178,94 851.923,89 2.152.902,50 6.337.651,40 12.066.231,02 8.676.236,07 2.387.638,95 6.535.951,40 14.912.409,96 9.528.159,96 Entrate Investimenti Spese correnti Spese Investimenti Obiettivo 12: Incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti Incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti Entrate Correnti Governance del sistema integrato rifiuti 46.854.239,20 34.887.514,18 Totale 46.854.239,20 34.887.514,18 247 Obiettivo 13: Aumentare l’efficienza energetica degli edifici e migliorare la qualità dell’aria Aumentare l’efficienza energetica degli edifici e migliorare la qualità dell’aria Entrate Correnti Entrate Investimenti Governance sostenibilità ambientale energia Spese correnti 4.100,00 Governance sostenibilità ambientale acqua e aria 36.468,21 28.248,20 Totale 36.468,21 32.348,20 Totale Programma 5 Spese Investimenti 49.278.346,36 6.535.951,40 49.832.272,34 9.528.159,96 Spese correnti Spese Investimenti Programma 6: SPOSTARSI MEGLIO E BENE Obiettivo 14: Migliorare la fluidificazione del traffico Migliorare la fluidificazione del traffico Entrate Correnti Entrate Investimenti Programmazione e gestione della mobilità 176.000,00 Infrastrutturazione del territorio 23.500,00 750.000,00 2.216.343,99 5.964.984,98 199.500,00 750.000,00 2.869.343,99 5.964.984,98 Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese correnti Spese Investimenti Trasporto pubblico 745.455,00 42.364,94 Totale 745.455,00 42.364,94 Totale 653.000,00 Sviluppare il trasporto pubblico Obiettivo 15: Sviluppare il trasporto pubblico Incrementare la sicurezza, la qualità urbana e la sostenibilità della mobilità Obiettivo 16: Incrementare la sicurezza, la qualità urbana e la sostenibilità della mobilità Sicurezza stradale e moderazione del traffico Sviluppo della mobilità ciclabile Promozione della mobilità sostenibile Totale Totale Programma 6 Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese correnti Spese Investimenti 211.838,20 532.881,50 239.425,20 1.104.801,35 2.000,00 500.000,00 51.000,00 1.210.363,45 7.431.352,67 9.000,00 420.657,56 209.000,00 7.645.190,87 1.041.881,50 711.082,76 2.524.164,80 7.844.690,87 1.791.881,50 4.325.881,75 8.531.514,72 248 Programma 7: AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE Obiettivo 17: Contenere la spesa di personale e le dinamiche occupazionali Contenere la spesa di personale e le dinamiche occupazionali Entrate Correnti Contenere la spesa di personale e le dinamiche occupazionali Entrate Investimenti 424.507,63 Spese correnti Spese Investimenti 39.271.846,54 Obiettivo 18: Migliorare la qualità del lavoro e la chiarezza organizzativa Migliorare la qualità del lavoro e la chiarezza organizzativa Entrate Correnti Entrate Investimenti Migliorare la qualità del lavoro e la chiarezza organizzativa Spese correnti Spese Investimenti 870.687,56 643.778,00 Spese correnti Spese Investimenti Obiettivo 19: Avvicinare l’amministrazione alle imprese e al cittadino Avvicinare l’amministrazi one alle imprese e al cittadino Entrate Correnti Avvicinare l'amministrazione alle imprese e al cittadino Entrate Investimenti 461.380,00 686.194,37 Spendere meglio Obiettivo 20: Spendere meglio Spendere meglio Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese correnti Spese Investimenti 428.000,00 9.000,00 13.669.458,83 299.214,93 Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese correnti Spese Investimenti 59.848.069,07 7.100.000,00 654.940,00 1.638.000,00 Migliorare la capacità di attrazione delle risorse Obiettivo 21: Migliorare la capacità di attrazione delle risorse Migliorare la capacità di attrazione delle risorse 249 Obiettivo 22: Comunicare le opportunità in termini di obiettivi dell’amministrazione e di profilo di cittadinanza Comunicare le opportunità in termini di obiettivi dell’amministrazione e di profilo di cittadinanza Entrate Correnti Comunicare le opportunità in termini di obiettivi dell'Amministrazione e di profilo di cittadinanza Entrate Investimenti 0,00 Spese correnti Spese Investimenti 110.948,50 Politiche istituzionali di supporto Obiettivo 23: Politiche istituzionali di supporto Politiche istituzionali di supporto Entrate Correnti Entrate Investimenti Spese correnti Spese Investimenti 34.688.300,00 1.556.300,00 5.314.458,73 3.067.401,89 Obiettivo 24: Accrescere il senso di responsabilità civica e protagonismo dei cittadini Accrescere il senso di responsabilità civica e protagonismo dei cittadini Entrate Correnti Cura della comunità Entrate Investimenti 10.000,00 Spese correnti Spese Investimenti 50.583,35 Sviluppo dei processi partecipativi 10.000,00 Incentivi al protagonismo 11.000,00 341.866,33 Totale 21.000,00 402.449,68 Totale Programma 7 95.871.256,70 8.665.300,00 60.980.984,21 5.648.394,82 Totale Generale 169.224.489,44 35.375.078,63 159.326.334,41 74.003.762,92 250 251 252 253 254 255 256 PARTE AGGIORNATA A SEGUITO EMENDAMENTI APPROVATI CON DELIBERA DI PG 11491/82 DEL 14/4/2014 IN MATERIA DI REGOLAMENTO E ALIQUOTE TASI Le entrate: tributi e tariffe Le entrate tributarie Le entrate tributarie varranno, per l’esercizio 2014, il 77,44% delle entrate correnti ricomprese nei primi tre titoli del bilancio. Dal 2013 il trasferimento erariale prima denominato “Fondo Sperimentale di riequilibrio” allocato al Tit. I delle Entrate e rientrante fra i tributi speciali, è stato rinominato “Fondo di solidarietà comunale”. Si sostanzia nella ripartizione di un fondo statale di tributi propri, nella compartecipazioni al gettito (o quote di gettito) di tributi erariali e nelle addizionali a tali tributi. Il DL n. 16 del 6/3/2014 ha fornito indicazioni riguardo la contabilizzazione della quota del Fondo di Solidarietà Comunale alimentata attraverso l’IMU, prescrivendo che i Comuni iscrivano in entrata la quota dell’IMU al netto dell’importo versato al bilancio statale e possano provvedere alle conseguenti rettifiche contabili anche in sede di approvazione del rendiconto; pertanto anche per il 2014 si è seguito lo stesso sistema per stimare il gettito IMU da inserire a bilancio. Nel 2013 è stata istituita la TARES (ora sostituita dalla TARI) con conseguente iscrizione a bilancio, mentre negli anni passati la gestione trovava evidenza nel bilancio del gestore (Tia 2). IUC (Imposta Unica Comunale) Imu - Tasi -Tari La legge 27 dicembre 2013, n. 147 e successive modificazioni e integrazioni, ha istituito l’Imposta Unica Comunale (IUC) che si articola in tre componenti: IMU, TASI e TARI. IMU: sulla base della normativa citata in precedenza nella Sezione Strategica, le aliquote IMU sperimentale confermate dalla Giunta per il 2014 e sottoposte all’approvazione del Consiglio Comunale, sono le seguenti, cui si aggiunge, rispetto al 2013, un’agevolazione di 0,5 per mille per i terreni agricoli. 0,5 per cento, abitazione principale e relative pertinenze per gli immobili di categoria A/1, A/8 e A/9. Si intende per effettiva abitazione principale l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente. 1,06 per cento ,aliquota ordinaria altri immobili abitativi; si applica a tutte le tipologie abitative comprese nelle categorie da A/1 ad A/9 affittate con regolare contratto registrato a canone libero, quelle che rimangono vuote e quelle a disposizione del proprietario. L’aliquota si applica anche alle pertinenze delle abitazioni (C/6, C/7 e C/2). Altri immobili Tale aliquota si applica anche alle aree edificabili, ed alle seguenti categorie catastali: A/10 Uffici e studi privati C/1 Negozi e botteghe se non utilizzati dal proprietario C/2 Magazzini e locali di deposito C/4 Fabbricati e locali per esercizi sportivi D/2 Alberghi e pensioni D/5 Istituti di credito, cambio e assicurazione D/8 Fabbricati costruiti o adattati per le esigenze di un’attività commerciale. Aliquote agevolate-fabbricati abitativi. 0,76 per cento, Immobili abitativi locati a canone concertato o concordato e scambio reciproco tra parenti. Si applica agli immobili locati a canone concertato ( L. 431 del 9/12/1998 ) o concordato dal Comune con i soggetti appositamente individuati ed agli immobili concessi in comodato gratuito fra parenti entro il primo grado limitatamente al caso di scambio reciproco degli stessi e solo se entrambi i soggetti possiedono quest’unica unità immobiliare, nel territorio comunale, eventualmente corredata dalle relative pertinenze. La 257 sussistenza dei predetti requisiti dovrà essere autocertificata da ognuno dei richiedenti, a pena di decadenza del beneficio, entro il 31 dicembre; 0,86 per cento, aliquota agevolate - fabbricati abitativi di tipologia da A/1 ad A/9 e relative pertinenze concessi a titolo di comodato gratuito a parenti maggiorenni entro il 1° grado a condizione che l’utilizzatore vi dimori abitualmente, vi abbia la propria residenza anagrafica e che non abbia una percentuale di proprietà, usufrutto, o altro diritto reale sull’immobile stesso. La sussistenza dei predetti requisiti dovrà essere autocertificata da ognuno dei richiedenti, a pena di decadenza del beneficio, entro il 31 dicembre; 0,96 per cento , aliquota agevolata per altri immobili produttivi; Si applica alle seguenti categorie catastali: C/1 Negozi e botteghe se gestiti direttamente dal proprietario C/3 Laboratori per arti e mestieri D/1 Opifici D/3 Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili D/4 Case di cura ed ospedali D/6 Fabbricati e locali per esercizi sportivi D/7 Fabbricati costruiti o adattati per le esigenze di un’attività industriale 1,01 per cento, aliquota agevolata terreni agricoli L’importo previsto a bilancio 2014 è pari ad € 38.136.869,88. TASI: La legge di stabilità ha introdotto una nuova tassa diretta alla copertura dei costi dei servizi indivisibili dei Comuni, la TASI, per la quale il presupposto impositivo è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, ivi compresa l’abitazione principale, e di aree edificabili, come definiti ai sensi dell’imposta municipale propria, ad eccezione, in ogni caso, dei terreni agricoli. Si è deciso di applicare il nuovo tributo solamente alle fattispecie non colpite da Imu, in modo da evitare un carico eccessivo su ogni cespite. Si è scelto, inoltre, di applicare l’aliquota per l’abitazione principale al 3,3 per mille, in modo da poter destinare la differenza tra questa e il 2,5 (aliquota massima di legge) all’introduzione di detrazioni variabili da 165 a 30 euro per particolari fasce di rendita catastale, utilizzando così una facoltà concessa dal legislatore con il D. Legge 16/2014 per il solo anno in corso. Un’ulteriore detrazione di 20 euro viene assegnata a coloro che hanno figli, nel proprio nucleo familiare, di età inferiore a 25 anni, che diventano 30 € per i nuclei famigliari con 4 o più figli, agevolando così le famiglie con figli. In questo modo si è cercato di creare un sistema di agevolazioni tale per cui a nessun contribuente venga chiesto più di quanto avrebbe pagato per l’Imu sull’abitazione principale, anzi la maggior parte dei cittadini pagheranno meno rispetto all’Imu. Analogamente viene chiesto un contributo alle imprese di costruzione per i beni merce che, a partire dalla seconda rata 2013, hanno ottenuto l’esenzione per sempre dall’imu. Analogamente, per gli immobili strumentali dell’agricoltura viene richiesta un’aliquota dell’1 per mille. E’ corretto che i beni ora esenti Imu vengano chiamati a contribuire alla copertura di parte dei servizi indivisibili del Comune tramite il Tasi : in questo modo tutti i cittadini potranno contribuire al pagamento dei servizi indivisibili del Comune tramite l’Imu, il Tasi e l’addizionale comunale all’Irpef. Tabella Aliquote TASI 2014 FATTISPECIE ALIQUOTA Abitazione principale ed equiparate, categorie da A2 ad A7, e relative pertinenze 0,33% Fabbricati rurali ad uso strumentale dell’agricoltura 0,10% Alloggi sociali (decreto Min. Infrastrutture 22/04/2008) 0,10% Fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (fintanto che permanga tale destinazione e che non siano, in ogni caso, locati) 0,25% Altre Fattispecie 0% 258 Detrazioni Tasi su Abitazione Principale: 1) Detrazione parametrata alla rendita catastale Importo complessivo rendita catastale unità abitativa + pertinenze: Detrazione applicabile (€) ≤300 >300 e ≤350 >350- ≤400 >400-≤450 >450-≤500 >500-≤550 >550-≤600 >600-≤700 Oltre 700 165 140 130 120 110 75 65 30 0 2) Detrazione per Figli: - Detrazione pari a 20 euro per ogni figlio di età non superiore a 25 anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo, nel caso di nuclei famigliari con un massimo di 3 figli - Detrazione pari a 30 euro per ogni figlio di età non superiore a 25 anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo, nel caso di nucleo famigliare con un numero di figli pari o superiore a 4 TARI (sostitutiva della Tares): La legge di stabilità abroga la TARES e istituisce la TARI, con un quadro normativo sostanzialmente assimilabile a quello preesistente che prevedeva la possibilità di tenere conto dei criteri di cui al DPR 158/1999. I Comuni possono affidare ai soggetti che gestivano al 31.12.2013 il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti il servizio di accertamento e riscossione dell’imposta, stabilendo inoltre scadenze di pagamento di norma semestrali e comunque consentendo il pagamento in unica soluzione entro il 16 giugno. L’importo previsto a bilancio 2014 è pari ad € 32.591.100. ADDIZIONALE COMUNALE ALL'I.R.P.E.F.: I cespiti imponibili del tributo in esame, applicato dal 2001, sono i redditi dichiarati ai fini Irpef. I dati sono messi a disposizione dal sistema informativo del Ministero dell’Economia e Finanze; ultimi disponibili quelli relativi ai redditi dichiarati nel 2012 per l’anno d’imposta 2011 (€ 2.488.215.598 per il Comune di Reggio Emilia). La possibilità per i comuni di applicare o modificare l’ addizionale IRPEF nel rispetto di un’aliquota complessivamente non superiore allo 0,8% era stata sospesa dal D.L. n. 93 del 2008 nonché dall’art. 1, c. 7, della L. 220/2010. Con il D.L. n. 138 del 2011, art. 1, c. 11 tale sospensione è venuta meno a partire dal 2012. Il Comune, rientrato in possesso dei poteri deliberativi disciplinati dal D.Lgs. 360/1998 istitutivo del tributo, a fronte della possibilità di utilizzare il metodo progressivo applicando aliquote differenziate, ha rimodulato l’applicazione del tributo nel 2013, mantenendo la stessa soglia di esenzione e utilizzando un metodo progressivo che garantisce l’invarianza o la diminuzione del prelevamento fino ad un reddito di € 28.000,00. Per il 2014 si mantiene la stessa proporzionalità e la stessa aliquota. Il gettito d’imposta, previsto per complessivi euro 12.720.000,00, viene ottenuto attraverso l’ applicazione di aliquote differenziate per fasce di reddito e di fatto non grava sulle fasce di popolazione meno abbienti. E’ stato previsto apposito stanziamento anche per arretrati/conguagli di anni precedenti pari a euro 130.000,00. Scaglioni di reddito (da, a) ALIQUOTA 0 15.000 0,49% 15.001 28.000 0,51% 28.001 55.001 75.001 55.000 75.000 0,78% 0,79% 0,80% Imposta comunale sulla pubblicita’: il presupposto dell’imposta è la sussistenza del mezzo pubblicitario come stabilito dal D.Lgls. 507/93 e successivamente, come previsto dalla L. 259 Finanziaria (L.28/12/01 n. 448) e dalle circolari successive, che hanno specificato le modalità di applicazione. Dal 2002 sono tassabili le insegne d’esercizio al di sopra dei 5 mq. (raggiunti sia singolarmente che cumulativamente). Questa previsione normativa ha fatto sì che a decorrere dal 2002 molte aziende e attività commerciali riducessero le insegne per rientrare nel limite previsto dall’ esenzione, ne sono una conferma il numero delle denunce di cessazione presentate. Nel 2002 è stato introdotto l’aumento della tariffa della pubblicità ordinaria come da DPCM 16/2/01 e fino al 2006 compreso le tariffe sono rimaste invariate. Per il 2007 era stato previsto l’aumento della tariffe dell’imposta sui mezzi pubblicitari con superficie maggiore di un metro quadrato. Tale aumento costituiva il 10% di incremento sulla tariffa base (quella prevista dal D.lgs. 15.11.1993, n. 507 e successive modificazioni). Le altre maggiorazioni tariffarie previste dal D.lgs. 15.11.1993, n. 507 (luminosità, superfici eccedenti mq. 5,50, ecc..) sono applicate alle rispettive tariffe base nelle misure stabilite dal Decreto stesso. Nessun aumento di aliquota è previsto per il 2014, pertanto l’imposta è invariata dal 2007. Dall’inizio della crisi economica che ha investito il paese si é arrivati ad una significativa flessione del gettito che fa ipotizzare una verosimile entrata nel 2014 di 2.200.000,00 euro cui potranno aggiungersi circa 50.000 euro derivanti dall’incasso dei tributi arretrati. Diritti sulle pubbliche affissioni:I diritti sulle pubbliche affissioni, regolamentati dal D.Lgs. 507/93, sono un servizio obbligatorio di competenza comunale e il loro andamento è legato alla richiesta di spazi da parte dell’utenza. Come per la pubblicità, é prevedibile che gli introiti delle tariffe per le pubbliche affissioni, invariate dal 2007, a causa del perdurare della crisi economica in atto che colpisce le imprese, confermeranno il loro trend in ribasso per una previsione di € 600.000,00. Arretrati imposta comunale sugli immobili (ici ) e imposta municipale propria (imu) : In materia di ICI/IMU (arretrati) gli introiti che si prevedono di incamerare, come è già avvenuto negli ultimi due esercizi, sono quelli risultanti dall’attività di recupero dell’evasione per gli anni d’imposta non ancora andati in prescrizione, la gestione del contenzioso e la riscossione coattiva. Dal 2012 infatti l’imposta comunale sugli immobili è stata sostituita dall’imposta municipale propria, secondo quanto disposto dall’art. 13 del D.L. n. 201/2011, convertito dalla legge. n. 214/2011. E’ stata quantificata, in linea con gli anni precedenti, una posta di € 2.200.000,00 comprensiva di idoneo Fondo Svalutazione Crediti onde far fronte all’eventuale rischio di insolvenza secondo quanto disposto dall’art.36 D.Lgs. 118/2011 e con le modalità già adottate dal Comune nell’esercizio 2012. Fondo di solidarietà comunale : Il Comma 380 della Legge 228/2012 ha soppresso il Fondo Sperimentale di Riequilibrio ed Istituito il Fondo di Solidarietà Comunale stabilendo che le quote di alimentazione e riparto del Fondo saranno stabilite da un Decreto a firma del Presidente del Consiglio dei Ministri che terrà conto per i singoli comuni dei trasferimenti soppressi, dei tagli previsti ai sensi dell’art. 16, comma 6, del DL 95/2012, del nuovo gettito IMU ad aliquota base di spettanza comunale (tenuto conto della riserva statale del gettito ad aliquota base degli immobili di categoria D), del gettito TASI, nonché dell'esigenza di limitare le variazioni, in aumento ed in diminuzione, delle risorse disponibili ad aliquota base, attraverso l'introduzione di un'appropriata clausola di salvaguardia. Non essendo ad oggi stato emanato il DPCM di cui sopra, le previsioni riguardanti la consistenza del Fondo di Solidarietà Comunale saranno tempestivamente adeguate successivamente all’approvazione del decreto di riparto del Fondo di Solidarietà Comunale anche alla luce delle possibili modifiche normative da parte del nuovo Governo in sede di conversione in Legge del DL del 6/3/2014. A tale proposito si evidenzia che con l’art. 1, comma 444, la Legge di Stabilità 2013 ha modificato l’art. 193 del Testo Unico degli Enti Locali, prevedendo che al fine di ripristinare gli equilibri di bilancio l’ente possa modificare le tariffe e le aliquote relative ai tributi di propria competenza fino alla data del 30 settembre. L’importo previsto nel bilancio 2014, suscettibile delle rideterminazioni di cui sopra, è pari ad € 27.300.000,00. Si è prevista inoltre una quota pari ad € 1.300.000,00 correlata al Contributo di cui all’art. 1, comma 731 della Legge 147/2013, come modificato dal DL n.16/2014 (650 ml. di euro a livello nazionale). 260 Contributi e trasferimenti correnti Trasferimenti erariali: con l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 23 del 14/03/2011 si sono avute, per i comuni delle regioni a statuto ordinario, le prime conseguenze dell’introduzione del federalismo fiscale di cui alla legge 5 maggio 2009 n. 42, in base al quale sono soppressi i trasferimenti statali diretti al finanziamento delle spese riconducibili alle funzioni fondamentali, ai sensi dell’art. 117, c. 2, lett. p) della Costituzione, come individuate dalla legislazione statale e le spese relative ad altra funzione, ad eccezione dei contributi in essere sulle rate di ammortamento dei mutui contratti per investimento, dei rimborsi delle spese sostenute per gli uffici giudiziari e di quelli inerenti il personale in aspettativa sindacale. Le risorse derivanti dai soppressi trasferimenti erariali hanno alimentato quelle delle nuove attribuzioni, infatti le risorse che in precedenza si trovavano allocate al Tit. II del Bilancio sono ora classificate al Tit. I, cioè tra le entrate tributarie. Rimangono trasferiti: Il Contributo per gli interventi dei comuni e delle province (ex fondo per lo sviluppo degli investimenti) per € 759.000,00; Il contributo del MIUR ai sensi della Legge 31/2008 a copertura dell’esclusione dell’imponibile TARES degli edifici scolastici: € 142.000,00; Altre voci per particolari contribuzioni statali a fronte di progetti rivolti alla prevenzione, l’inclusione e la sicurezza sociale quali la continuazione del finanziamento già concesso dal Ministero dell’Interno per la prosecuzione del progetto di accoglienza e sostegno di richiedenti asilo e rifugiati nell’ambito del Sistema nazionale di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR). Il rimborso per le spese sostenute per gli uffici giudiziari, la cui effettiva erogazione da parte dello Stato ha negli anni scorsi coperto una media dell’80% dei costi sostenuti e rendicontati è stimato prudenzialmente in € 700.000,00. Nel merito si rileva che nel 2013 non é stato erogato, nonostante le previsioni normative, a fronte di un rendiconto di circa 1,6 milioni di spesa, né il saldo dovuto per le attività 2012, né alcun acconto per le attività 2013. Contrasto all’evasione fiscale e contributiva: Con successivi provvedimenti della Direzione dell’Agenzia delle Entrate é stata data concreta attuazione a quanto già disposto dall’art. 1, comma 1, del D.L. n.203/205, conv. in l. n. 248/2005, in materia di partecipazione dei comuni all’attività di accertamento dei tributi erariali e relative modalità tecniche per la trasmissione telematica delle segnalazioni con il sistema Siatel. La Direzione Regionale delle Entrate dell’Emilia-Romagna ha siglato un protocollo d’intesa con l’ANCI Emilia-Romagna (16/10/2008) cui il Comune di Reggio Emilia ha dato la propria adesione ed in seguito messo a punto una Guida e delle Check Lists per la formazione di “segnalazioni qualificate” da parte dei comuni. La quota spettante ai comuni per l’attività di collaborazione con l’Agenzia delle Entrate nella lotta all’evasione, prevista in origine in misura pari al 30% è stata prima elevata al 33% dal D.L. n. 78/2010 che ha ampliato il campo di recupero alle evasioni contributive (es. lavoro nero), poi ulteriormente incrementata al 50% dal D.Lgs. n. 23/2011 (Norme sul Federalismo Fiscale Municipale) ed infine fissata al 100% con il D.L. n. 138/2011 limitatamente al triennio 2012-2014. Negli anni 2010-2013 l’Ufficio comunale preposto ha svolto una notevole mole di segnalazioni all’Agenzia delle Entrate che ha portato ad introiti tra i più alti in Italia (€ 311.164,43 nel 2013). Per il 2014 la previsione non si discosta dal risultato ottenuto nell’ultimo anno concluso. Trasferimenti regionali in rapporto a funzioni delegate o trasferite, piani o programmi di settore: i contributi per funzioni delegate dalla Regione sono previsti in € 292.482,02 e sono specificatamente destinati per uguale importo nella spesa secondo le disposizioni in materia di funzioni delegate dalla regione di cui all’art. 165, punto 12 D.Lgs. 267/2000; gli altri trasferimenti regionali per progetti ad hoc sono quantificati in € 3.325.380,47. Si registra un leggero incremento rispetto al 2013. Fondo Sociale Regionale 261 Le risorse derivanti dal Fondo Sociale Regionale rappresentano da tempo risorse significative per il funzionamento dei servizi e delle attività in ambito sociale. Dopo le riduzioni operate negli anni 2012 e 2013, per il 2014 si registra una conferma del Fondo Sociale Locale con un potenziamento del 20% circa, rispetto all’annualità 2013 del Programma attuativo biennale 2013 – 2014 del Piano di Zona per la salute e il benessere sociale 2009-2011, prorogato per il biennio 2013 - 2014. Tale incremento, che non ha caratteristiche strutturali, rappresenta lo sforzo della Regione di integrare il Fondo nazionale per le politiche sociali per dare continuità ai servizi ai cittadini, sostenendo i territori nell’affrontare le emergenze derivanti dalla crisi economica. Poiché il Comune di Reggio Emilia è ente capofila per i Comuni della Zona Distrettuale e, in questa veste, è destinatario intermedio delle risorse di loro pertinenza, sono in corso di definizione da parte dell’Ufficio di Piano i riparti nell’ambito del Distretto di Reggio Emilia. Si stimano complessivamente invariate le risorse destinate al finanziamento di specifici progetti in ambito sociale (Centro per le Famiglie, CRIBA, ecc.), mentre per il Progetto Detenuti si dovrebbe registrare un leggero incremento per il potenziamento delle azioni di miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti e per lo Sportello informativo. Altri finanziamenti regionali: i finanziamenti della Regione sono caratterizzati da specifiche finalità che si esprimono in campo sociale in determinate aree di intervento come il diritto all’istruzione, alla casa, le barriere architettoniche. Si concretizzano pertanto nei seguenti interventi: la Regione sopperiva, in modo discontinuo e incompleto, alla ormai pluriennale mancanza di finanziamento statale della L.13/89) al parziale finanziamento delle graduatorie per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche nelle abitazioni private (L. 13/89; LR 24/01) progressivamente aggiornate. Con L.R. n. 24 del 13/12/2013 la Regione Emilia-Romagna ha modificato le modalità di finanziamento: la Regione EmiliaRomagna infatti non parteciperà più al cofinanziamento del Fondo Statale ma finanzia con proprio specifico fondo (non definito per 2014) le domande presentate dal 2/3/2014, con la conseguente separazione della gestione delle graduatorie (Fondo statale e Fondo Regionale). Finanziamenti regionali per funzioni delegate in materia di diritto allo studio (L.R. 26/01): Anche per l’esercizio 2014 la Regione Emilia Romagna non prevede l’erogazione dei fondi per borse di studio nelle scuole primarie e secondarie di 1° grado. Sono invece confermati i fondi per i buoni libro, seppure in misura inferiore rispetto all’esercizio 2013 e i trasferimenti per il servizio di trasporto individuale per alunni disabili; La L.R. 12/03 “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’Istruzione e della Formazione Professionale anche in integrazione tra loro” nel 2014 non sarà finanziata, né per la parziale copertura del costo per il personale aggiuntivo a sostegno degli alunni disabili, né per i progetti di qualificazione dell’offerta formativa nelle scuole. Anche per l’annualità 2014 il Comune di Reggio Emilia concorrerà alle azioni del progetto provinciale che sarà presentato in Regione per il finanziamento nell’ambito della L.R. 14/08 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”. In coerenza con quanto avvenuto negli anni scorsi si è stimato un finanziamento di € 15.000,00. I contributi dell’Unione Europea: i contributi da parte di organismi comunitari ed internazionali sono specificatamente destinati per uguale importo alle spese finanziate con fondi comunitari e internazionali; ammontano, per il 2014, ad € 1.574.881,45 e sono raggruppati in prevalenza in tre aree di intervento facenti capo rispettivamente: a progetti volti alla prevenzione, alla sicurezza sociale e alla convivenza (€ 21.634,65); a tematiche educative, ambientali e informatiche come i progetti ”Educa” , “No Waste” ed “E-Government”, “Rifiuti a Betlemme” (€ 901.054,00); a interventi per la mobilità quali i progetti “Involve” ,“Enter Hub” e “Railhuc” (€ 652.192,80). Le previsioni di bilancio saranno eventualmente modificate in corso d’anno nell’auspicato caso in cui l’Unione Europea, lo Stato, la Regione possano incrementare la corresponsione di altri fondi o accordare quote di finanziamenti a progetti e a iniziative una-tantum presentate dal Comune (nel settore educativo, culturale e dell’ambiente). 262 Proventi extratributari I servizi a domanda individuale: La definizione delle tariffe e dei relativi criteri di applicazione riguarda i servizi a domanda individuale, ossia tutte quelle prestazioni erogate dall’ente a fronte di richieste dei singoli cittadini, che rientrano nella categoria dei servizi necessari il cui finanziamento dev’essere garantito con entrate dirette di natura tributaria ed extra-tributaria. Il gettito previsto derivante dai proventi dei servizi e beni comunali diversi non si discosterà nella sostanza da quello del 2013, come illustrato dettagliatamente nel testo della Delibera delle tariffe per l’anno 2014 (G.C. n. 9232 del 19/03/2014 e relativo “Prontuario”) cui si rinvia. Si è scelto infatti di riproporre, sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno, il piano tariffario dei servizi rivolti alla cittadinanza, apportandovi soltanto gli adeguamenti necessari a mantenerne invariato il tasso di copertura del costo e ad omogeneizzare le tariffe quando nella sostanza si vada ad usufruire di prestazioni analoghe, salvaguardando sempre le categorie più deboli con una tariffazione graduata su fasce ISEE. Gli obiettivi da raggiungere con la politica tariffaria sono infatti quelli di: recuperare quote di aumento dei costi sui servizi per le famiglie, per i gruppi con redditi equivalenti medio-alti, nonché ridurre le aree di mancati pagamenti da parte degli utenti; il grado di copertura dei costi non sarà determinato dalla previsione del solo tasso d’inflazione, ma anche da una valutazione sul sistema di tariffario che incida maggiormente sui redditi non colpiti dalla crisi. Il pagamento di un prezzo da parte degli utenti favorisce la loro responsabilizzazione nell’uso del servizio in quanto disincentiva fenomeni di abuso e ne aumenta la percezione di utilità; migliorare l’equità, ossia la capacità di commisurare la contribuzione degli utenti alle loro effettive condizioni economiche in ragione della numerosità della famiglia (ad uguale ricchezza deve corrispondere uguale contribuzione) attraverso meccanismi di valutazione dei mezzi anche alla luce della nuova normativa in materia di Isee. I servizi a domanda individuale sono quelli elencati dal D.M. 31.12.1983 per i quali il Comune ha, in tutto o in parte, la titolarità della gestione e percepisce una tariffa dagli utenti; assumono connotazioni diverse a seconda che si tratti di servizi di welfare, servizi culturali e sportivi, o servizi produttivi. Si evidenzia come nel Comune di Reggio Emilia la maggior parte di detti servizi non venga più gestita in forma diretta ma in appalto o tramite partecipate dell’Ente. Nel corso degli anni i servizi precedentemente gestiti dal Comune ed ora progressivamente esternalizzati sono: o Soggiorni anziani o Asili nido e scuole materne o Istituto Peri o Impianti sportivi e piscine o pertanto la percentuale di copertura tariffaria ha perso progressivamente significato. Rimangono gestiti direttamente dal Comune i seguenti servizi a domanda individuale: - Refezione scolastica - Attività espositive editoriali e didattiche dei Musei - Settimana della fotografia europea - Cinema Rosebud - Spazio Gerra - Illuminazione votiva 263 Per questi servizi la percentuale di copertura tariffaria, che indica in quale misura i costi di gestione sono coperti dalle entrate, risulta essere del 77,52 % come previsione per l’esercizio 2014, contro una percentuale minima, prevista a livello ministeriale, del 36% . I dati in dettaglio e le comparazioni con gli anni precedenti sono illustrati nella tabella inserita nella delibera di approvazione G.C. n. 9197del 19/03/2013. TABELLA COMPARATIVA SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE 2012-2014 SERVIZI TOTALE ENTRATE PREV.2012 TOTALE ENTRATE PREV.2013 TOTALE ENTRATE PREV.2014 valori in euro TOTALE SPESE PREV.2012 TOTALE SPESE PREV.2013 TOTALE SPESE PREV.2014 rapporto % rapporto % rapporto % ENTRATA ENTRATA ENTRATA /SPESA 2012 /SPESA 2013 /SPESA 2014 350.000,00 430.000,00 450.000,00 809.458,00 824.088,70 811.825,00 43,24% 52,18% 55,43% 2.165.000,00 2.235.000,00 2.245.000,00 2.703.996,00 2.689.407,56 2.687.191,19 80,07% 83,10% 83,54% 71.000,00 58.000,00 63.720,00 182.723,90 277.688,01 262.843,40 38,86% 20,89% 24,24% CINEMA 155.000,00 155.000,00 169.500,00 322.790,00 335.126,33 332.607,67 48,02% 46,25% 50,96% ILLUMINAZIONE VOTIVA 391.000,00 380.000,00 340.000,00 117.343,10 129.966,75 121.758,34 333,21% 292,38% 279,24% 3.132.000,00 3.258.000,00 3.268.220,00 4.136.311,00 4.256.277,35 4.216.225,60 75,72% 76,55% 77,52% SETTIMANA DELLA FOTOGRAFIA REFEZIONE SCOLASTICA MUSEI (att.espositive, didattiche e edit.) TOTALE Proventi dei beni dell’ente Gestione Affitti Attivi e Passivi ad uso diverso dall’abitativo: a seguito della reinternalizzazione della gestione degli affitti, delle concessioni attive e passive, e di parte delle utenze comunali avvenuta nel maggio del 2011 l’Ente ha ripreso la completa gestione non solo decisionale ma anche contrattuale e contabile affidando al Servizio Patrimonio l’obiettivo di perseguire la massima razionalizzazione ed il massimo risparmio nello svolgimento dell’attività medesima. Il gettito previsto per proventi derivanti dalla gestione di beni immobili del patrimonio comunale è pari ad € 1.855.542,50 oltre a € 350.000,00 derivante dalla locazione delle abitazioni a canone sociale. Cosap (Canone Occupazione Spazi e Aree Pubbliche – concessione dei Passi Carrai): la tariffa Cosap di base applicata a carico dei concessionari di suolo pubblico per il 2014 rimane invariata a 0,40. Vengono riconfermate le riduzioni previste per i cantieri edili adottate all’interno delle misure anticrisi del 2010, e le agevolazione per le distese di sedie e tavoli in centro storico (abbattimento del 40%). Il gettito previsto viene stimato in € 1.450.000,00 costante rispetto al 2013 per la prevedibile mancanza di una anche modesta ripresa economica. Il gettito proveniente dalla concessione dei Passi Carrai è previsto per € 1.510.000,00 sul bilancio 2014. Altre considerazioni e vincoli: il Titolo III oltre alle entrate derivanti dalle tariffe a carico degli utenti dei servizi a domanda e ai proventi dei beni dell’Ente, comprende i proventi diversi, i rimborsi e gli utili netti delle aziende partecipate e gli interessi attivi. In merito agli utili delle società partecipate, si è provveduto ad iscrivere la previsione di € 5.184.366,37 per Iren S.p.a. e quella di € 440.000,00 per F.C.R. Gli interessi attivi su giacenze di liquidità registrano una notevole riduzione rispetto agli anni 2010 e precedenti ed ammontano ad € 30.000,00. Ciò dipende dalle modifiche normative succedutesi che hanno disposto dapprima l’applicazione a tutti i Comuni delle disposizioni relative alla c.d. “tesoreria mista” (art. 7 D. Lgs. 279/97), con l’obbligo di depositare in Tesoreria Unica le somme rinvenienti da contributi dello Stato, poi, con le ultime modifiche del decreto liberalizzazioni D.L. n. 1/2012, il ritorno per tutti gli enti alla Tesoreria Unica con riversamento in Banca d’Italia anche delle risorse proprie (ad eccezione delle somme derivanti da indebitamento prive di contributi a carico dello stato) e l’obbligo per i tesorieri degli enti di versare, entro il 16 aprile 2012, le disponibilità liquide esigibili depositate presso gli stessi alla data di entrata in vigore del decreto sulle rispettive contabilità speciali, sottoconto fruttifero, aperte presso la tesoreria statale. I diritti di segreteria per gli atti del Servizio Edilizia di cui alla L. 19/3/1993 n. 68 sono dovuti quale corrispettivo dell’attività istruttoria svolta dagli uffici comunali. La “Disciplina generale dell’Edilizia” (L.R. n.3/2002) aveva ricondotto gli interventi edilizi a due titoli abilitativi : Permesso di Costruire e Denuncia d’Inizio Attività. A seguito dell’emanazione della L. 122/2010 di conversione del D.L. 78/2010 nel 2013 è stato introdotto un nuovo istituto: la 264 Segnalazione Certificata di inizio attività (SCIA), che sostituisce ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o nulla osta comunque denominato a cui si applicano gli stessi diritti di segreteria stabiliti per la DIA. Il gettito stimato per il 2014 dovrebbe attestarsi in € 356.000,00. Proventi da ammende per violazioni del codice della strada: la previsione di entrata per il 2014 è stata quantificata in € 7.210.000,00; il dato, in ossequio ai nuovi criteri contabili di cui all’art. 36 D.Lgs. n. 118/2011, tiene conto anche di una quota di entrate di dubbia esazione da assegnare al fondo svalutazione crediti per un importo pari ad € 2.050.000,00 (valutazione svolta sulla base dell’andamento del fenomeno dell’insolvenza evidenziato negli ultimi cinque esercizi, utilizzando la media del rapporto fra incassi e verbali non riscossi). Tale accantonamento al fondo svalutazione crediti non sarà oggetto d’impegno ma genererà un’economia di bilancio che confluirà nell’avanzo d’amministrazione come quota vincolata. In osservanza dell’art. 208, comma 4^ e comma 4^ bis aggiunto dalla l. finanziaria 2007, comma 564, una quota pari al 50% di tali proventi viene devoluta ai fini della sicurezza della circolazione stradale, alla redazione dei piani urbani del traffico, alla fornitura dei mezzi tecnici necessari per i servizi di polizia stradale di competenza, al potenziamento ed al miglioramento della segnaletica stradale, alla realizzazione di interventi volti a favorire la mobilità ciclistica, alla tenuta di corsi per gli alunni delle scuole dell’obbligo in materia di sicurezza stradale, alla tutela degli utenti deboli (bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti) nonché ad assunzioni stagionali a progetto nelle forme di contratti a tempo determinato e a forme flessibili di lavoro. L’Amministrazione ha determinato, con deliberazione di Giunta Comunale n. 9877 del 19/03/2014, le quote da destinare a tali finalità e ne dà comunicazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. 265 266 L’indebitamento Indirizzi su ricorso indebitamento: il debito residuo al 31/12/2013 è pari a 108,36 milioni di Euro, ed è così suddiviso: Situazione debitoria dell’ente al 31/12/2013 MUTUI E APERTURE DI CREDITO BOC TOT. ISTITUTO T.F. DEXIA CREDIOP T.V. T.F. T.V. T.F. 13.400.784 26.450.108 GRUPPO INTESA S.PAOLO 564.300 T.V. DEBITO COMPLESS. 13.400.784 26.450.108 39.850.892 20.128.969 564.300 20.128.969 20.693.269 CASSA DD.PP. 18.879.705 1.854.400 18.879.705 1.854.400 20.734.105 BEI 25.011.882 MONTE PASCHI SIENA 25.011.882 0 25.011.882 0 2.074.686 2.074.686 2.074.686 13.965.08446.579.077 43.891.587 3.929.086 57.856.671 50.508.162 TOT. 60.544.160 47.820.673 108.364.833 53,4% 56% 46,6% 44% Composizione Indebitamento al 31/12/2013 36,8% 40.000.000 30.000.000 23,1% 19,1% 19,1% 20.000.000 10.000.000 1,9% 0 DEXIA CREDIOP GRUPPO INTESA S.PAOLO CASSA DD.PP. BEI MONTE PASCHI SIENA Gli oneri finanziari legati al debito risultano sostenibili anche alla luce delle strategie di riduzione dell’indebitamento e di contenimento degli oneri finanziari messe in atto negli ultimi anni. In particolare a metà 2007 si è perfezionata l’estinzione anticipata senza penali di mutui CDP con tassi elevati (da 6,5% a 5,5%) per 25 milioni di €, in attuazione del piano di riduzione quinquennale del rapporto debito/pil di almeno il 10%, approvato dal Consiglio Comunale a inizio 2006. Il 2010 ha rappresentato l’ultimo anno di tale piano quinquennale, e il dato finale di riduzione del rapporto è stato pari al 36%, ben superiore quindi all’obiettivo minimo del 10% assunto nei confronti del Ministero dell’Economia. A fine 2007 si è inoltre estinto anticipatamente un mutuo di quasi 3 milioni di € di debito residuo con Dexia Crediop. 267 Nel 2011 l’amministrazione ha destinato il ricavato dell’alienazione dell’immobile sede Croce Verde, in parte finanziato con mutuo, all’estinzione anticipata di quota parte di 2 finanziamenti a tasso fisso e variabile contratti con Banca Europea per gli Investimenti, per complessivi 2.100.000 €. L’operazione, realizzata contabilmente nel 2011, si è perfezionata finanziariamente nel 2012 (ad inizio 2012 si è riscosso il ricavato della vendita rogitata nel dicembre 2011), e sempre nel 2012 si è perfezionata una ulteriore operazione di estinzione anticipata per 1.035.000 € circa, in ottemperanza delle disposizioni di cui all’art. 16, comma 6 bis, del DL 95/2012. Nel 2012 e nel 2013 non sono stati contratti nuovi finanziamenti, ed allo stesso modo non è previsto nuovo indebitamento nel triennio 2014 – 2016. In considerazione di questo, e del rimborso di quote capitali previste al Titolo 4° del nuovo bilancio sperimentale per circa 33,4 milioni di € nei prossimi 3 anni, lo stock in essere passa dai 108,36 milioni di fine 2013, ai 74,96 milioni previsti per fine 2016, con una riduzione di circa il 31%. Rispetto alla consistenza dell’indebitamento a fine 2005, pari a 181 milioni di €, la riduzione prevista al termine del triennio è di oltre il 58%, con un dato ancora più positivo per quanto riguarda il debito pro-capite, che passa da 1.150 euro a 434 euro2 (- 62%). Le tabelle e i grafici seguenti consentono di apprezzare come l’Amministrazione comunale abbia operato dal 2005 ad oggi in una logica di lungo periodo, non rinegoziando o allungando la durata del debito in essere, ma al contrario estinguendo anticipatamente parte del debito con tassi più alti e con durate elevate (l’indebitamento a lungo termine si è già ridotto di quasi 73 milioni di € e si prevede una riduzione di circa 106 milioni a fine 2016). Si sono quindi ridotti gli oneri finanziari per le Amministrazioni future. Consistenza a fine esercizio Andamento Debito Residuo effettivo ed atteso dal 2005 al 2016 (valori in milioni di €) 175 160 145 130 115 100 85 16 20 15 20 14 20 12 13 20 11 20 20 09 10 20 08 20 20 07 20 06 20 20 05 70 Debito residuo a fine esercizio 2 Anno € pro - capite 2005 181.067.385 1.150 2006 175.346.433 1.097 2007 144.489.385 890 2008 154.192.006 932 2009 149.493.051 892 2010 140.083.747 824 2011 132.207.759 770 2012 118.779.091 687 2013 108.364.833 628 2014 97.552.833 565 2015 86.308.833 500 2016 74.961.633 434 Per il calcolo si è utilizzato il dato della popolazione comunale al 31/12/2013 268 2005-2012 dati da bilanci consuntivi, 2013 dato in fase di consuntivazione, 2014 - 2016 stime in base alle attuali previsioni di restituzione del capitale. Nel calcolo del Debito Residuo Pro-capite 2014 - 16 si è mantenuto invariato il dato della popolazione al 31/12/2013 Valutazioni sull’impatto degli oneri di ammortamento sulle spese correnti comprese nella programmazione triennale e dimostrazione del rispetto del tasso di delegabilità dei cespiti di entrata: le politiche di contenimento del debito attuate dall’amministrazione portano ad una progressiva riduzione della rata: il dato atteso 2014 è inferiore di circa 2,6 milioni di € rispetto alla rata pagata nel 2006, e questo nonostante la quota capitale rimborsata sia in realtà notevolmente aumentata (la maggior parte dei finanziamenti prevede una quota capitale crescente, e pertanto anche se il debito si riduce, in assenza di finanziamenti in scadenza, all’aumentare dell’”anzianità” dei finanziamenti in portafoglio, la quota capitale tende a crescere). Nel 2012 la rata si è ridotta rispetto al 2011 per l’effetto combinato del perfezionamento dell’operazione di estinzione anticipata con i proventi dell’alienazione patrimoniale di cui si è parlato, (2.100.000 il debito estinto, con effetto a partire dal 2° semestre), e del livello estremamente basso dei tassi variabili. Nell’anno 2013 la rata si è ridotta in modo consistente, in ragione del beneficio pieno apportato dalle operazioni di estinzione effettuata nel 2012 (a fine 2012 è stato estinto anticipatamente un altro finanziamento per € 1.035.000 € circa, con effetto sulla rate pagate dal comune a decorrere dal 2013), nonché per l’ulteriore decremento dei tassi variabili. Le stime sugli anni 2014 2016 evidenziano infine oneri finanziari in leggera crescita, sempre in conseguenza dell’aumento della quota capitale. Anno (*) 2006 2007 (**) 2008 2009 2010 2011 (**) 2012 (**) 2013 2014 2015 2016 Quota capitale Quota Interessi Rata Complessiva 9.037.665 8.950.622 8.472.379 9.448.955 9.409.309 9.875.988 10.156.504 10.414.258 10.812.000 11.244.000 11.347.200 7.357.216 7.367.987 6.645.530 6.450.272 5.102.697 4.781.219 3.989.840 3.074.315 2.935.400 2.753.992 2.624.555 16.394.881 16.318.609 15.117.909 15.899.227 14.512.006 14.657.207 14.146.343 13.488.572 13.747.400 13.997.992 13.971.755 (*) I dati dal 2006 al 2012 sono consuntivi. Per il 2013 il dato è in fase di consuntivazione, mente per il periodo 2014-16 si tratta di dati stimati sulla base dell’attuale curva dei tassi attesi e delle previsioni di nuovo indebitamento e di operazioni di estinzione anticipata (**) Al netto della quota per estinzione anticipata mutui e prestiti obbligazionari, pari a 27.950.000,00 € nel 2007, 2,1 mln nel 2011 (impegno di competenza 2011 con pagamento avvenuto nel 2012) e 1.034.943,82 nel 2012 Analizzando l’evoluzione del tasso medio a partire dal 2001, questo si riduce progressivamente in modo sensibile passando dal 5,42% iniziale al 2,59% del 2013, dato atteso in lieve aumento in base ai valori previsionali 2014 in ragione di tassi variabili utilizzati per le previsioni in leggera crescita, e della progressiva riduzione della componente variabile (attualmente più conveniente) del debito, che passa dal 48,1% di inizio 2013 al 46,6% di inizio 2014. TASSO MEDIO PAGATO SUL DEBITO IN ESSERE FINO AL 2013 E PREVISTO NEL 2014 ANNO DEBITO RESIDUO INIZIALE ONERI FINANZIARI TASSO MEDIO LORDO 2001 161.657.977 8.762.277 5,42% 2002 159.813.523 7.851.794 4,91% 2003 163.427.428 7.407.161 4,53% 2004 161.670.865 6.628.166 4,10% 2005 168.270.781 6.710.058 3,99% 2006 181.067.385 7.357.216 4,06% 269 ANNO DEBITO RESIDUO INIZIALE ONERI FINANZIARI TASSO MEDIO LORDO 2007 175.346.433 7.367.987 4,20% 2008 144.489.385 6.645.530 4,60% 2009 154.192.006 6.450.272 4,18% 2010 149.493.051 5.102.697 3,41% 2011 140.083.742 4.781.219 3,41% 2012 132.207.759 3.989.840 3,02% 2013 118.779.091 3.074.315 2,59% 2014 108.364.833 2.935.400 2,71% Fino al 2012 sono dati a consuntivo. Per il 2013 il dato è in fase di consuntivazione, mentre per il 2014 si tratta di previsioni formulate tenendo conto dell’attuale andamento della curva dei tassi forward per l’euribor 6m. Gli indicatori sulla capacità di indebitamento mostrano infine un livello assolutamente sostenibile per il bilancio dell’ente: Il tasso di delegabilità dei cespiti di entrata previsto dall’art. 204 del Dlgs. 267/2000 viene abbondantemente rispettato, con un dato iniziale 2014 calcolato al 2,08%, contro un limite previsto dal citato art. 204 del TUEL per poter contrarre nell’anno nuovo debito dell’8%. CAPACITÀ INDEBITAMENTO CALCOLATA AI SENSI ART. 204 DEL D.LGS. 267/2000 (TUEL) Anno Interessi relativi a Entrate Correnti finanziamento garantito accertate/previste 2° Capacità indebitamento Interessi (valori in ai sensi art. 207 del migliaia di €) anno precedente (in ex art. 204 TUEL (valori in migliaia migliaia di €) di €) 2007 7.368 120.899 6,09% 2008 6.646 117.879 5,64% 2009 6.450 126.396 5,10% 2010 5.103 6,6 130.864 3,90% 2011 4.781 12,5 133.651 3,59% 2012 3.990 11,3 141.919 2,82% 2013 3.074 10,1 142.671 2,16% 2014 2.935 8,9 141.686 2,08% 2015 2.754 7,6 168.482 1,64% 2016 2.625 6,2 169.161 1,56% Altre considerazioni e vincoli – Politiche di Innovazione nella gestione Finanziaria Una parte sicuramente importante dello sviluppo economico di un territorio dipende dalle politiche di sostegno finanziario agli investimenti. Il Comune di Reggio Emilia nelle politiche di finanza e di finanziamento con forme PPP (partenariato pubblico privato) ha sviluppato in passato forme di collaborazione e convenzioni tra enti in grado di ottenere notevoli risparmi sul costo del debito e condizioni particolarmente interessanti nelle operazioni finanziarie poste in essere. Il Comune proseguirà anche nel 2014 nella gestione delle forme di collaborazione tra enti e nell’individuazione di forme di collaborazione pubblico private, allo scopo di minimizzare i costi derivanti dall’indebitamento e trovare forme di finanziamento alternative degli investimenti. In tale ottica si perseguiranno i seguenti obiettivi: Gestione del Centro Servizi Finanza e Investimenti Locali Emilia Romagna (Ce.S.F.E.L.) di cui il Comune di Reggio è ente capofila e referente organizzativo e che ha realizzato in dieci 270 anni di attività importanti risultati, permettendo agli enti di gestire in modo ottimale il proprio indebitamento e di ottenere così risparmi di gestione. Centrale in questa esperienza di gestione associata è il ruolo dell’Amministrazione comunale di Reggio Emilia; l’Ufficio del Ce.S.F.E.L. è infatti funzionalmente inserito presso il Comune di Reggio, che è stato individuato quale ente ospitante, e ad esso fa capo dal punto di vista amministrativo e contabile. È opportuno ricordare che la Convenzione del Ce.S.F.E.L. è scaduta il 31 dicembre 2013. Pur nel confermare un giudizio ampiamente positivo sui risultati raggiunti dal Ce.S.F.E.L., gli enti associati hanno condiviso, in sede di approvazione dei consuntivi 2012 e 2013, alcune considerazioni sul futuro di tale forma associativa. Nella consapevolezza che il contesto finanziario e normativo è fortemente variato rispetto agli anni in cui è iniziata l’attività del Ce.S.F.E.L., si è ritenuto di proseguire fino alla scadenza elettorale del 2014, senza oneri aggiuntivi a carico degli enti ma applicando al bilancio 2014 del Comune l’avanzo di amministrazione accantonato negli esercizi precedenti vincolato Ce.S.F.E.L., unicamente le principali attività di supporto agli associati, demandando decisioni più definitive sul futuro alle prossime amministrazioni. Non vi è pertanto la certezza che la convenzione del Ce.S.F.E.L. venga nuovamente rinnovata, come già avvenuto una volta in passato. Proseguire nell’Analisi delle diverse alternative di finanziamento degli investimenti, individuando le possibili forme di collaborazione pubblico-privato e i nuovi strumenti disponibili, al fine di sopperire ai crescenti vincoli del patto di stabilità che limitano la capacità di investimento diretto da parte degli enti. Si segnala in particolare che nel 2013 si sono conclusi i lavori di realizzazione di una scuola elementare (nella frazione di Bagno) finanziata tramite Leasing in costruendo ex. Art. 160 bis del D.Lgs.vo. 163/2006, ed il relativo contratto di locazione finanziaria è entrato in decorrenza al termine dell’anno. Analoga procedura è stata seguita per l’ampliamento di una struttura scolastica in località Massenzatico, la cui gara è stata aggiudicata a fine 2011, e il cui intervento risulta ancora in fase di realizzazione. Riguardo a queste opere è stato posto ad Arconet, struttura facente capo alla Ragioneria Generale dello Stato e deputata a gestire il processo di Armonizzazione Contabile degli enti territoriali avviato con il D.Lgs. 118/2011, specifico quesito con PS 44 DEL 14/3/012 in merito alle modalità di contabilizzazione e alle corrette codifiche per risclassificare le corrispondenti poste di bilancio secondo il nuovo Piano dei Conti Finanziario per gli enti in sperimentazione. In seguito alla risposta ricevuta via mai in data 14/3/2012, trattandosi di operazioni di leasing finanziario già in essere nella contabilità dell’ ente al momento dell’inizio della sperimentazione, gli stanziamenti per i relativi canoni, stimati complessivamente per i due interventi in 135.000 € per il 2013, 270.000 € per il 2014 e 278.000 per il 2015, sono stati inseriti in apposito capitolo di uscita avente la seguente codifica: U.1.03.03.08.999 (1° Livello: Spese Correnti, 2° Livello: Acquisto di Beni e Servizi, 3° Livello: Acquisto di Servizi non Sanitari, 4° Livello: Leasing Operativo, 5° Livello: Leasing operativo di altri beni). 271 272 Il Patto di stabilità Per il Comune di Reggio Emilia il meccanismo illustrato nella sezione strategica si traduce, per l’anno 2014, nei seguenti calcoli: spesa corrente media 2009-2011 138.004.648 (x) percentuale da applicare alla media della spesa corrente 14,07% (=) saldo obiettivo determinato come percentuale della spesa media 19.417.254 (-) riduzione trasferimenti art. 14 co. 2 D.L. 78/2010 - (=) saldo obiettivo al netto dei trasferimenti 8.318.988 11.098.266 (-) riduzione sperimentazione 52,80% (=) saldo obiettivo rideterminato per enti in sperimentazione 5.238.382 saldo obiettivo rideterminato con clausola di salvaguardia (DM 11390-2014) 5.396.611 (+) recupero patto orizzontale nazionale 2012 197.000 (+) recupero patto orizzontale regionale 2013 3.518.288 (-) patto regionale verticale 2014 (DGR 303/2014) - 1.595.285 (-) patto verticale incentivato 2014 (DGR 303/2014) - 1.923.003 (=) saldo obiettivo 2014 rideterminato con patti territoriali 5.593.611 Ai fini di un confronto con gli anni precedenti, si riportano nella seguente tabella gli obiettivi di patto del Comune di Reggio Emilia dal 2011 al 2014; si riportano inoltre gli obiettivi per il biennio 2015-2016, calcolati, in base alla normativa vigente, moltiplicando la spesa corrente media 2009-2011 per le percentuali di cui all’art. 31, co. 6, della legge 183/2011 (15,07% per il 2015 e 15,62% per il 2016), al netto della riduzione dei trasferimenti erariali di cui all’art. 14, comma 2, del D.L. 78/2010. Saldo Saldo 2011 2012 4.921.526 6.783.045 Saldo iniziale 2013 12.574.669 Saldo 2013 con PST Saldo iniziale Stima saldo Stima saldo 2014 2015 2016 regionale ed altri adeguamenti 7.113.813 5.593.611 12.478.312 13.237.338 Si ricorda inoltre che l’art. 1, comma 535, della legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014) esclude dal saldo finanziario rilevante ai fini del patto per l’anno 2014 pagamenti in conto capitale, da effettuarsi nel primo semestre 2011, per un importo complessivo pari a 850 milioni di euro per i comuni e 150 per le province. 273 La ripartizione, effettuata fra gli enti in proporzione ai singoli obiettivi di patto per l’anno 2014, comporta per il Comune di Reggio Emilia l’esclusione dal saldo finanziario 2014 di pagamenti in conto capitale per un importo pari a 955.362 euro. Al netto di questa ulteriore esclusione l’obiettivo 2014 si abbasserebbe pertanto a 4.638.249 euro. Il Comune di Reggio Emilia metterà in atto, nel corso del 2014 ed analogamente agli anni precedenti, tutte le misure necessarie per garantire il rispetto del patto di stabilità, anche in considerazione della severità delle sanzioni previste in caso di mancato rispetto del patto, richiamate nel paragrafo precedente (saldo di parte corrente elevato, anche grazie alla destinazione di tutti gli oneri di urbanizzazione ad investimenti; contenimento dei nuovi investimenti, finalizzati principalmente alle manutenzioni straordinarie, agli investimenti urgenti, ai lavori già previsti nei precedenti piani dei lavori pubblici, ma non ancora realizzati ed alle opere per cui sono stati ottenuti contributi finalizzati; azzeramento delle previsioni di nuovo debito; puntuale attività di rendicontazione e monitoraggio delle opere finanziate con contributi finalizzati, ai fini della riscossione degli stessi; ecc.) 274 Tabella previsionale Patto di stabilità 2014 - 2016 Parte corrente Entrate correnti (tit. 1-2-3) Prev 2014 Prev 2015 Prev 2016 Competenza Competenza Competenza 169.224.489,44 166.728.633,15 166.197.367,15 A sommare, FPV parte corrente 1.315.459,45 0,00 0,00 A detrarre, rimborso IMU immobili comunali 1.500.966,21 0,00 0,00 Entrate correnti nette 169.038.982,68 166.728.633,15 166.197.367,15 Spese correnti (tit. 1) 159.326.334,41 155.484.633,15 154.850.167,15 5.000.000,00 5.000.000,00 5.000.000,00 154.326.334,41 150.484.633,15 149.850.167,15 14.712.648,27 16.244.000,00 16.347.200,00 Cassa Cassa 30.874.082,43 28.584.082,43 Fondo svalutazione crediti Spese correnti nette SALDO CORRENTE COMPETENZA Parte in c/capitale Entrate in c/capitale (tit. 4) A detrarre riscossioni di crediti Cassa 44.713.794,27 38.055,00 0,00 0,00 640.377,70 0,00 0,00 Entrate in c/capitale nette 44.035.361,57 30.874.082,43 28.584.082,43 Spese in c/capitale (tit. 2) 54.129.760,84 34.639.770,43 31.693.944,43 0,00 0,00 0,00 20.000,00 0,00 0,00 955.362,00 0,00 0,00 Spese in c/capitale nette 53.154.398,84 34.639.770,43 31.693.944,43 SALDO C/CAPITALE CASSA -9.119.037,27 -3.765.688,00 -3.109.862,00 SALDO FINALE 5.593.611,00 12.478.312,00 13.237.338,00 SALDO OBIETTIVO 5.593.611,00 12.478.312,00 13.237.338,00 A detrarre contributi UE A detrarre concessioni di crediti A detrarre spese finanziate da UE A detrarre debiti esclusi art. 1 co. 535 legge 147/2013 275 276 SEZIONE OPERATIVA: PARTE SECONDA 277 278 La programmazione degli Investimenti e dei Lavori Pubblici 2014-2016 Per gli interventi contenuti nell’elenco annuale di importo superiore a 1.000.000,00 di EURO, ad eccezione degli interventi di manutenzione, la Giunta ha provveduto o provvederà all’approvazione dei progetti preliminari entro la data di approvazione o bilancio di previsione 2013,mentre per quelli inferiori sarà sufficiente lo studio di fattibilità. Per gli investimenti relativi a manutenzioni straordinarie e altri investimenti di lavori pubblici di singolo importo inferiori ai 100 mila euro nonché per alcuni interventi previsti nel Elenco annuale dei lavori 2014 immediatamente attivabili(ad es. quelli legati al piano eventi sismici) si è proceduto alla definizione del cronoprogramma di spesa nel 2014 .Viceversa per parte delle opere previste nel P.TT.LL.PP, anno 2014(si veda elenco apposito nell' allegata appendice del piano investimenti) e per tutte quelle previste nel 2015 e 2016, si sono previsti tutti i relativi lavori o investimenti nei fondi vincolati delle rispettive missioni e programmi nei soli esercizi di programmazione dei bilanci, avvalendosi della facoltà, prevista al punto 5.4 dei nuovi Principi Contabili applicato alla contabilità finanziaria, non essendo ad oggi motivatamente possibile individuare il momento di esigibilità della spesa, non avendo ancora definito i tempi di esecuzione delle opere anche in relazione alla loro complessità e i tempi di perfezionamento dei relativi finanziamenti. Inoltre la quota parte di opere da realizzare con modalità di P.P.P. (partnerariato pubblico/privato), contenute nella scheda 2 del Programma Triennale e specificati nella colonna apporto di capitale privato non trovano riferimento negli stanziamenti del bilancio di previsione annuale e pluriennale. Si rimanda ai documenti in appendice allegato “PROGRAMMA TRIENNALE INVESTIMENTI 20142016 e relative fonti di finanziamento ” che contiene: -Sintesi entrate e spese programma nuovi investimenti - Raccordo con dati finanziari iscritti nel Bilancio contenenti anche gli investimenti per opere in corso -Riepilogo entrate in conto capitale finanziamento nuovi I investimenti - Piano triennale Dismissioni Immobiliari e Acquisizioni patrimoniali -Informatica,beni durevoli e Altri Investimenti - Lavori Pubblici non ricompresi nel Programma triennale LL.PP 2014/2016 - Schema di Piano Triennale dei LLPP 2014/2016 ed Elenco Annuale dei Lavori 2014 adottati con delibera 30207/244 del 13/11/2013 e modificati in sede di approvazione dello schema di Bilancio con delibera di PG 9730 del 19/3/2014 - Elenco degli investimenti iscritti a fondo nel triennio 2014/2016 per i quali non si è definita la Programmazione in quanto in corso di definizione Il Piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali Si rimanda allo schema di Piano dismissioni e valorizzazioni Patrimoniali di cui all’ art. 58 Legge 133/2008 approvata con delibera G.C 9389 del 19/3/2014 279 280 I Piani di Razionalizzazione Ogni anno viene definito in sede di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione, il “Piano triennale per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo delle dotazioni strumentali delle autovetture di servizio, dei beni immobili” previsto dalla legge 24 dicembre 2007, n. 244. Il Piano delle Razionalizzazioni 2014-2016 dovrà definire specifici obiettivi di risparmio in termini di contenimento di spesa, di risorse umane e strumentali e dovrà essere articolato secondo i seguenti ambiti: − − − − − − − − − − − − − − − dotazioni informatiche, trasmissione dati telefonia fissa telefonia mobile forniture elettriche e idriche illuminazione pubblica attrezzature varie (fotocopiatrici, fax, ecc) spese pulizie spese postali – servizio di fattorinaggio interno spese per pubblicazioni o abbonamenti spese per trasporto di rappresentanza parco autovetture in uso all’amministrazione comunale spese per vestiario vigilanza arredi spese immobili ad uso abitativo affitti 281 282 APPENDICE 283
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