[email protected] www.corrierecomunicazioni.it DELLE 14 n°14. 15 settembre 2014 Sanitàdigitale E-health, ora una svolta strategica ► Telemedicina sempre più affermata nel panorama sanitario italiano. Ma la tecnologia da sola non basta a farla decollare definitivamente: servono azioni di sistema in grado di consentirne adozione e diffusione GregorioCosentino* Di Telemedicina si parla da oltre venti anni, ma subisce un notevole impulso il 30 gennaio 2014, in quanto le linee di indirizzo nazionali emesse dal ministero della Salute vengono approvate in conferenza Stato e Regioni e diventano un riferimento unitario per tutti gli operatori pubblici e privati che operano in tale contesto. Dopo anni di sperimentazioni isolate, avviate spontaneamente e molto spesso esauritesi prima della messa a regime su larga scala, numerose esperienze nazionali ed internazionali hanno mostrato che la Telemedicina moderna, se programmata in modo opportuno in accordo con le più generali strategie di miglioramento della qualità e dell’efficienza del sistema sanitario, è oggi in grado di offrire un supporto significativo alle azioni di cambiamento nei sistemi sanitari e si rivela sostenibile nel medio-lungo termine. È importante segnalare come le linee guida mettano costantemente in evidenza la necessità di implementare servizi di Telemedicina, in contrapposizione alla semplice fornitura di apparati elettromedicali. L’esigenza di razionalizzare e, quindi, ridurre le spese di ospedalizzazione, rende improcrastinabile spostare l’assistenza sul territorio. Va colta l’opportunità di esplorare tutte le opportunità offerte dall’uso delle apparecchiature di Telemedicina a livello domestico, assistita o no da tutor, e ambulatoriale, sia perché l’evoluzione tecnologica che c’è stata in questi ultimi anni le ha rese particolarmente “user friendly”, sia per la diffusa familiarità che il pubblico ha ormai acquisito con gadget elettronici di ogni tipo. Tecnologie e dispositivi sono oggi tutti disponibili, uno sviluppo eccezionale delle tecnologie ha interessato i dispositivi misuratori (per esempio di pressione, del tasso di zucchero nel sangue, della frequenza del battito cardiaco, possibilità di effettuare un elettrocardiogramma) che hanno beneficiato dei recentissimi significativi progressi nel campo dei circuiti, dell’elettronica e della miniaturizzazione. A ciò si aggiungono le possibilità di trasferimento dei dati primari misurati, tramite dispositivi wifi, verso un Centro di Controllo Remoto che deve potere ricevere Alert e interagire con il paziente in audio e in video. Insieme al mercato di smartphone e tablet è anche esploso il mercato delle app e dei sensori (Mobile Health), pur non dovendo sottovalutare il rischio di utilizzo di applicazioni spesso non validate scientificamente, con molti pazienti che rischiano di auto curarsi male. Eppure la strada è tracciata, forse obbligata. Ma è bene sottolineare che le sole tecnologie possono poco se non s’incide anche su altri fattori critici – come lo sviluppo di una cultura del fare e trasformare, la formazione del personale e del cittadino, l’approccio politico e manageriale, lo sviluppo di standard e soluzioni innovative, i finanziamenti per l’innovazione, la rimborsabilità, ecc - che possono permettere l’adozione e la diffusio- gregorio cosentino Vice Presidente Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione CDTI di Roma Le soluzioni devono essere proposte in modo innovativo al Sistema sanitario nazionale ne delle stesse tecnologie. Pertanto è: 1. necessaria l’attivazione di una sanità elettronica che garantisca, su tutto il territorio nazionale, un’equa dignità di accesso, una condivisione delle informazioni e consenta un accesso e una fruizione dei servizi del SSN anche per via telematica; 2.necessaria la messa in atto di un programma che rapidamente: promuova la cultura della sanità elettronica, con programmi di formazione specifici da attuarsi sia nell’ambito del corso di studi universitari sia come master; definisca gli standard riguardanti le apparecchiature, il loro funzionamento e la loro integrazione; favorisca con programmi di livello nazionale e con fondi europei la diffusione della Telemedicina. 3. opportuno inserire nella fase di sviluppo del processo e nella progettazione dei servizi gli operatori del SSN (medici, infermieri, farmacisti, tecnici, …), le aziende di riferimento, e i cittadini, in particolare quelli cosiddetti “fragili” (anziani, disabili, residenti in territori svantaggiati, ammalati con patologie croniche), attraverso le organizzazioni di rappresentanza e le società scientifiche. 4. infine, ma indispensabile, la Telemedicina deve proporsi in modo innovativo al Ssn anche rispetto al modello di rimborsabilità, al fine di consentire alle amministrazioni una corretta e dinamica pianificazione ed allocazione dei costi nonché una diretta correlazione degli stessi ad evidenze dei benefici apportati al Sistema. La Telemedicina è una modalità di cura che migliora efficacia, efficienza ed appropriatezza del sistema e non includerla nelle prestazioni del Ssn riduce l’efficienza ed aumenta gli sprechi. Come proposta per il breve termine, si suggerisce di definire una rimborsabilità delle prestazioni per analogia, univoca su tutto il territorio nazionale. In prospettiva, bisognerà definire nuovi modelli di rimborso legati alle patologie croniche. * Vice Presidente Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione CDTI di Roma Tavola rotonda - Telemedicina: dal dire al fare Il Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione CDTI di Roma, coinvolgendo professionalità multidisciplinari, ha sviluppato un libro bianco sulla tematica della Telemedicina che consente di trattare e sostenere posizioni su quasi tutto lo spettro delle problematiche attualmente presenti nel settore eHealth. 09.00 09.30 09.45 10.15 12.00 Registrazione dei partecipanti e welcome coffee Saluto di benvenuto Giovanni Bisogni, Presidente Consiglio di Amministrazione UNINT Alessandro Musumeci, Presidente CDTI Rita Visini, Assessore alle Politiche Sociali, Regione Lazio Presentazione del Gruppo di Lavoro e illustrazione del Libro Bianco Gregorio Cosentino, Vice Presidente CDTI Roma La Telemedicina per assecondare i processi di cambiamento in atto nei sistemi sanitari e sociali Roberto Bernabei, Presidente, Italia Longeva Massimo Casciello, Direttore Gen. Sistema Informativo, Ministero della Salute Gianfranco Gensini, Presidente, Società Italiana Telemedicina SIT Mauro Grigioni, Dir. Dipartimento Tecnologie e Salute, Istituto Superiore Sanità ISS Massimo Mangia, Responsabile Area E-Health, Federsanità Anci Angelo Rossi Mori, Ricercatore, eHealth Unit, Istituto Tecnologie Biomediche, CNR Integrazione tra i protagonisti della filiera socio sanitaria Massimo Arcà, Dirigente Sistemi Informativi per la Sanità di Regione, Regione Lazio Pierluigi Bartoletti, Segretario Lazio, Fed. It. Medici Medicina Generale FIMMG Major Sponsor Sponsor 13.15 14.30 15.15 16.15 Walter Biscotti, Fondatore, RX TEAM Mario Costa, Responsabile E-Health, Società Italiana Sistema SIS 118 Sergio Pillon, Direttore UOD Telemedicina, Az. Ospedaliera San Camillo-Forlanini Lunch Gli aspetti economico finanziari Egisto Bianconi, Direttore Generale, Ospedale Sant’Andrea di Roma Stefano Cuzzilla, Presidente, FASI Angelo Tanese, Direttore Generale, ASL Roma E Promuovere la formazione come supporto decisivo all’innovazione Francesco Amenta, Direttore master di II livello in eHealth, Università di Camerino Nicola Barbato, Consigliere, Fed. Naz. Collegi Infermieri Professionali IPASVI Carmela Pierri – UNINT Università degli Studi Internazionali di Roma Fulvia Sala, Segretario Generale, AICA Rossana Ugenti, Direttore Gen. Professioni Sanitarie, Ministero della Salute Conclusioni Gregorio Cosentino, Vice Presidente, CDTI Roma Roma, 16 Settembre 2014 UNINT Università degli Studi Internazionali di Roma - Aula Magna
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