Marcatura CE - Fundación Investigación e Innovación Para el

Marcatura CE
Collaudi e prove
Normative
Novità
• Le verifiche
metrico legali
dei distributori
di benzina
• Test su prodotti
ad uso medicale
• Il nuovo
regolamento 305
che sostituisce la
direttiva prodotti
da costruzione
• Formazione
Istituto Giordano:
nuovi corsi
e nuove
qualifiche
• Acciaio
strutturale
• Prove su vasche
prefabbricate
disoleatrici
n. 1 - Luglio 2013
Rivista di innovazione tecnica e scientifica a cura dell’Istituto Giordano - Bellaria (RN)
Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 no46) art.1 comma 1 - DCB Rimini”. valida dal 22/03/2005
Ente di Certificazione, Laboratorio di Prove multidisciplinare,
Ente di Ricerca ed Ente di Formazione
è in grado di supportare le carpenterie metalliche in tutte le attività richieste per essere in regola.
In qualità di Ente di Certificazione può:
•
•
•
•
Certificare le Aziende del settore 17 (centri di trasformazione) ai sensi della UNI EN ISO 9001
per la gestione della Qualità
Certificare l’azienda in conformità ai requisiti
di qualità per la saldatura definiti dalla norma
Contatti
UNI EN ISO 3834:2006;
Marcare CE (UNI EN 1090) i componenti strutturali
UNI EN ISO 9001 / 3834
Dott.ssa Francesca Ambrosi
in acciaio e alluminio
Tel. 0541-322.285 - [email protected]
Rilasciare i patentini per saldatori e qualificare
MARCATURA CE UNI EN 1090-1
i processi di saldatura
In qualità di Laboratorio autorizzato può:
•
Svolgere tutti i test richiesti quali analisi
macrografiche, prove di durezza Vickers, prove
meccaniche di trazione piegamento e resilienza etc..
In qualità di Ente di Formazione può:
•
Formare tutto il personale tecnico di stabilimento
con corsi di formazione specializzati alla produzione,
direzione e controlli non distruttivi.
Ing. Marco Sarti
Tel. 0541-322.304 - [email protected]
QUALIFICA PATENTINI E PROCEDIMENTI
Ing. Eugenio Berlini
Tel 0541-322.275 - [email protected]
PROVE SU PROVINI DI SALDATURA
Dott. Paolo Orioli
Tel. 0541-322.253 - [email protected]
FORMAZIONE
Maria Piccolo
Tel. 0541 322 328 - [email protected]
Sommario
La marcatura CE
La marcatura CE dell’acciaio (UNI EN 1090)
3
Le verifiche metrico legali dei distributori di benzina
21
Collaudi e prove
n. 1
Test su prodotti ad uso medicale
6
Luglio 2013
Test di impatto con cannone su vetri ad uso ferroviario
10
Rivista quadrimestrale
n. 1/13 - Anno XXIV
Spedizione in A.P.
45% art. 2 comma 20/B
legge 662/96
filiale di Forlì
Reg. Trib. Rimini
n. 7/88 del 17/03/88
Direttore Responsabile:
Sara Lorenza Giordano
Editore e Redazione:
Istituto Giordano Spa
via Rossini, 2
47814 Bellaria (RN)
tel. 0541 343030
www.giordano.it
Coordinamento editoriale:
Sara Lorenza Giordano
Comitato tecnico:
Roberto Baruffa
Eugenio Berlini
Andrea Bruschi
Raffaello Dellamotta
Sara Lorenza Giordano
Floriano Tamanti
Progetto grafico:
Barbara Caselli
Impaginazione:
Supporti Grafici
Stampa:
Pazzini Editore
Via Statale Marecchia, 67
47827 Villa Verucchio (RN)
Composti Organici Volatili (VOC) ; le nuove certificazioni richieste dalla Francia
11
Barriere antirumore ad uso ferroviario
12
Prove su imballaggi in legno
17
Prove su vasche prefabbricate disoleatrici
25
Novità
Frigoristi: le nuove certificazioni obbligatorie
8
Formazione Istituto Giordano: nuovi corsi e nuove qualifiche
20
I nuovi certificati digitali Istituto Giordano
27
Normativa
Nuovo regolamento 305 che sostituisce la direttiva prodotti da costruzione
14
Ricerca e innovazione
Nuovi isolanti termo acustici
23
Tutti i diritti sono riservati
Sommario
1
TNL
arch. Sara Giordano
Direttore
Editoriale
FACCIAMO SPAZIO ALL’INNOVAZIONE.
Cari lettori,
dopo l’ultimo numero monografico dedicato interamente all’acciaio, siamo
tornati a pubblicare una rivista multidisciplinare… proprio come Istituto
Giordano s.p.a.
In questo periodo vi sono stati diversi cambiamenti che meritano una loro
storia. Innanzi tutto dopo venti anni di applicazione della Direttiva Prodotti
da Costruzione, si è giunti alla sua abrogazione con la sostituzione di un
Regolamento Europeo (CPR 305) che apporta alcune significative modifiche e
recepisce numerose prassi applicative all’attuale corpus di regole per marcare
CE i prodotti da costruzione. Tale cambiamento comporterà delle regole nuove
ma anche delle certezze comuni per tutti i prodotti che viaggeranno all’interno
della nostra Comunità Europea. A tali cambiamenti e modifiche abbiamo
dedicato l’articolo di pagina 14. Altre importanti novità riguardano le qualifiche
del personale e nello specifico i nuovi patentini per frigoristi. Istituto Giordano
già presente da oltre 15 anni nella formazione ha colto subito l’occasione per
offrire un servizio completo alle aziende che si occupano di gas serra, potendo
offrire sia i patentini per frigoristi che la certificazione aziendale obbligatoria
dal 12 giugno scorso (vedi articolo pag. 8).
Infine anche all’interno dell’Istituto Giordano abbiamo innovato creando un
nuovo sistema di firme digitali per i documenti (certificati ed attestati di prova)
che ci consentirà di essere più organizzati, veloci e competitivi.
I nuovi certificati digitali saranno così subito disponibili in rete augurandoci
di aver esaudito uno dei desideri più comuni dei nostri clienti; la celerità (vedi
articolo pag. 27).
Le novità normative e legislative non si fermano qui ed all’interno di questo
numero troverete molti spunti.
Buona lettura.
ASSISTENZA CLIENTI
0541 322 350
Un numero dedicato ai Clienti che hanno la necessità di essere guidati attraverso i servizi di certificazione e prove di Istituto Giordano.
Il servizio è disponibile dalle ore 10 alle ore 12 dal
lunedì al venerdì; un tecnico sarà a vostra disposizione dalle 10 alle 12 dal lunedì al venerdì.
Email: [email protected]
ISTITUTO GIORDANO S.P.A.
Ente di Certificazione e Laboratorio notificato all’avanguardia nel testing di prodotto, certificazione,
ricerca, progettazione e formazione dal 1959.
L’intera struttura si compone di circa 300 addetti, 17 laboratori multidisciplinari, 42.500 m2 di
superficie tra laboratori di prova e ricerca, oltre
300.000 certificati emessi, 55.000 contatti/mese
sito www.giordano.it, 4 sedi operative in Italia e 1
Ufficio di rappresentanza in Cina.
Istituto Giordano è un interlocutore unico per tanti servizi avendo riconoscimenti e autorizzazioni
ministeriali che gli consentono di operare in vari
ambiti; tra i riconoscimenti più importanti citiamo
le Notifiche Ministeriali per operare come Ente notificato per le Unità da Diporto (94/25/CE), per l’Equipaggiamento marittimo (96/98/VE), per il controllo del CLS preconfezionato, l’autorizzazione in
base alla legge n. 1086/71 per prove su calcestruzzi, acciai, etc., l’accreditamento ACCREDIA* (SGQ
N° 057 A - SGA N° 046D - PRD N° 0082 B) per
la certificazione sistema di gestione / di prodotto,
gli accreditamenti ACCREDIA* (LAB N° 0021) per
numerose prove di laboratorio, l’accreditamento
ACCREDIA* (LAT n.020) per l’attività di taratura
strumentazione.
*l’elenco completo degli accreditamenti è
disponibile su giordano.it
I nostri numeri
• 17 laboratori
• 150 addetti
• 200 ispettori su tutto il territorio italiano
• 11 milioni di fatturato
• 42.500 m2 di superficie tra laboratori
di prova e ricerca
• 350.000 certificati emessi
• 55.000 contatti/mese sito giordano.it
TNL
2
Editoriale
LA MARCATURA CE DELL’ACCIAIO
(UNI EN 1090-1) Cosa cambia per i centri
di trasformazione dal 1° luglio 2014?
Marco Sarti – Divisione Certificazione Prodotti – [email protected]
A meno di un anno dalla sua entrata in vigore vediamo
quali passaggi saranno obbligatori per essere in regola anche
se si è già un centro di trasformazione.
La normativa
La norma UNI EN 1090-1 specifica i requisiti per
la valutazione della conformità delle caratteristiche
dell’esecuzione di componenti strutturali in acciaio
e alluminio e per prodotti in kits immessi sul mercato come prodotti da costruzione; descrive inoltre i
requisiti e le modalità per l’apposizione della Marcatura CE, secondo la Direttiva 89/106/CEE oggi abrogata dal Regolamento (UE) n. 305/2011.
Quali aziende sono coinvolte?
Tutte le aziende che realizzano strutture in acciaio e
pertanto già soggette ai requisiti previsti per i centri
di trasformazione nell’ambito degli acciai per carpenteria metallica (§11.3.4.10 del DM 14.01.2008),
dovranno prevedere l’implementazione della Marcatura CE secondo UNI EN 1090-1 dei prodotti realizzati, con applicazione volontaria già dal 1 dicembre 2010, ed obbligatoria a partire dal 1 luglio 2014,
data che definisce la fine del periodo di coesistenza
e l’inizio della cogenza della marcatura CE.
La norma si applica ad aziende di qualunque dimensione e struttura ed identifica l’attività di produzione
in 4 diverse classi di esecuzione in modo da implementare controlli e processi sulla base della complessità dei prodotti realizzati ed al loro impiego.
Marcatura
paragrafo
CE
3
TNL
Le classi di esecuzione
Capire e definire in quale classe di esecuzione si
opera è un’informazione fondamentale per poter
realizzare un prodotto e certificarlo. Questa informazione può essere fornita dal progettista, dalle
caratteristiche dell’opera nella quale il prodotto va
inserito o come informazione relativa alla produzione commercializzata.
La norma definisce 4 classi di esecuzione (EXC) che
vanno da EXC1 per strutture non saldate, che non
sono soggette a fatica e con materiale con basse
caratteristiche meccaniche, fino a EXC4, per strutture soggette a fatica e per impieghi in grandi opere
di ingegneria civile.
Lo standard EN 1090-1 non contiene direttamente
norme che disciplinano la progettazione strutturale
e i calcoli relativi alle costruzioni, ma le richiama puntualmente. Le specifiche di progettazione e calcolo
sono stabilite nelle rispettive sezioni degli Eurocodici serie 3, 4 e 9 sebbene sia possibile progettare seguendo input differenti come riferimenti nazionali,
richieste di capitolato ovvero del committente.
La UNI EN 1090-1 si avvale di due norme di supporto: UNI EN 1090-2 e UNI EN 1090-3 per i prodotti
in acciaio ed in alluminio rispettivamente, ed all’interno di queste norme, una volta definita la classe
di esecuzione, vengono riportate le attività ed i controlli da effettuare in produzione.
Per un azienda che oggi
è un centro di trasformazione acciaio
cosa cambia?
La UNI EN 1090-1 è una norma concettualmente
diversa rispetto alla UNI EN ISO 9001 e sposta l’attenzione della certificazione sul mantenimento delle
prestazioni della produzione piuttosto che sulla soddisfazione del cliente, ed in particolare per la produzione di componenti e kits in acciaio si riferisce alla
UNI EN 1090-2.
Questa parte richiama al suo interno le prescrizioni
della UNI EN ISO 3834 in funzione della classe di
esecuzione e possiamo riassumere i requisiti nella
seguente tabella:
EXC1
ISO
3834-4
EXC2
ISO
3834-3
EXC3
ISO
3834-2
EXC4
ISO
3834-2
Il personale addetto alla saldatura e le procedure di
saldatura devono essere qualificati come indicato
al paragrafo 7.4 della UNI EN 1090-2; se l’azienda
TNL
4
Marcatura CE
ha già personale qualificato e le relative WPQR
(Welding Procedure Qualification Record ovvero
certificato di qualifica della procedura di saldatura)
non deve rieffettuare tale attività purchè in corso
di validità.
Il personale di coordinamento della saldatura deve
essere adeguatamente qualificato e competente in
funzione della classe di esecuzione e del tipo di prodotto da realizzare e deve saper gestire procedure
e materiali legati al prodotto da realizzare: la norma
definisce le frequenze dei controlli non distruttivi e
le modalità di esecuzione dei controlli visivi che devono essere effettuati su tutti i componenti saldati.
La UNI EN 1090-2 oltre a dedicare un’ampia parte all’attività di saldatura, definisce procedure e
controlli per l’accettazione del materiale, stabilisce
requisiti sulle tolleranze geometriche, fornisce indicazioni sui procedimenti di taglio, formatura, foratura e fissaggio meccanico infine dedica anche una
parte ai trattamenti superficiali e al grado di preparazione delle superfici per garantire le prestazioni di
durabilità.
Una richiesta specifica della norma UNI EN 1090-1
è definire delle “specifiche di componente” che
altro non sono che documenti nei quali vengono
descritte le attività per realizzare una specifica lavorazione o uno specifico prodotto, indicando procedure, materiali e caratteristiche geometriche e tutte
le indicazione necessarie per la produzione come
la classe di esecuzione o specifiche WPS (Welding
Procedure Specification o specifica di procedura di
saldatura).
La specifica di componente può essere definita dal
produttore o dal suo cliente anche se prevalentemente saranno definite congiuntamente integrando le richieste del cliente con le procedure del produttore.
Una certificazione a dimensione
di azienda
La norma UNI EN 1090-1 oltre a gestire la produzione in 4 classi di esecuzione e quindi imporre requisiti sull’attività produttiva vera e propria introduce
anche 4 diversi metodi di marcatura CE distribuendo compiti e responsabilità tra produttore e cliente
sulla base dell’attività realmente effettuata.
In questo modo un fabbro che realizza i prodotti su
disegno del cliente può gestire comunque un processo di certificazione ai sensi della UNI EN 1090-1
attenendosi esclusivamente ai disegni forniti, alle
specifiche del materiale e di produzione indicate dal
cliente stesso o dal suo progettista senza entrare
nel merito della progettazione.
In questo caso il metodo di marcatura CE è definito come “metodo 3a” ed il produttore dichiarerà di
aver realizzato un prodotto conforme alla specifica
di componente fornitagli dal suo cliente.
Un’azienda strutturata o che vuol fornire un pacchetto completo di progettazione al cliente può farlo
utilizzando il “metodo 2” o il “metodo 3b” fornendo
un il prodotto corredato di progettazione strutturale,
la quale può essere eseguita interna all’azienda o
gestita come attività in out-sourcing; la differenza
tra i due metodi sopra riportati è che nel “metodo
3b” i dati di input alla progettazione possono arrivare dal cliente o da specifici capitolati tecnici.
L’ultimo metodo previsto è il “metodo 1” che si
applica alle produzioni, per esempio tipiche di un’azienda che realizza componenti in acciaio a catalogo, senza entrare nella progettazione della struttura
finale dove le prestazioni principali gestite dal produttore sono le caratteristiche del materiale costituente e le caratteristiche geometriche, anche in
questo caso la progettazione è esclusa dallo scopo
di certificazione.
La certificazione UNI EN 1090-1 prevede, ai fini del
mantenimento della certificazione, l’effettuazione
di audit di mantenimento con cadenza variabile e
definita dalla tabella B.3 della norma UNI EN 1090-1
legati alla classe di esecuzione esercitata pertanto,
dopo un primo periodo transitorio, le visite ispettive
verranno effettuate ogni tre anni purchè coordinatore della saldatura, WPQR, materiali, attrezzature e
strumentazioni principali impiegate per la produzione non abbiano subito variazioni rispetto alla precedente ispezione.
Cosa può offrire Istituto Giordano?
Istituto Giordano, Ente di Certificazione, Laboratorio
di prove ed Ente di Formazione è in grado di supportare tutte le Carpenterie in ogni loro esigenza per
intraprendere assieme un percorso di qualità.
Nello specifico Istituto Giordano è :
• Ente di Certificazione Accreditato Accredia per le
ISO 9001 – ISO 3934
• Ente Notificato CPR (305/2011) per la Marcatura
CE UNI EN 1090
• Ente Notificato PED (97/23/CE) per la qualifica
delle procedure e dei patentini per saldatori
• Ente di Formazione per le qualifiche dei CND ed
altri corsi
• Laboratorio di prova certificato ISO 9001 e Notificato (D.M.1086) per le prove sui campioni di
saldatura.
Inoltre siamo presenti su tutto il territorio italiano
con la nostra rete di ispettori ed auditor offrendo
la nostra esperienza ed assistenza clienti su edilizia, oil and gas, energia, pressione su vari materiali
(acciaio, inox, nickel e leghe, rame e leghe, etc.)
Marcatura
paragrafo
CE
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TNL
TEST SU PRODOTTI MEDICALI:
Istituto Giordano offre un servizio
di testing su prodotti ad uso sanitario.
Eugenio Berlini in collaborazione con Marco Sarti - Paolo Bertini – lab. Security e safety – [email protected]
Grazie alla multidisciplinarietà dei propri laboratori
Istituto Giordano è in grado di offrire un’ampia gamma
di prove su prodotti a uso sanitario.
Premessa
Istituto Giordano S.p.A. effettua presso i propri laboratori, test in coerenza a normative e standard nazionali ed internazionali su prodotti ad uso sanitario.
A titolo di esempio descriviamo alcuni dei test che abbiamo eseguito su prodotti quali cateteri, aghi a farfalla, imballi medicali, sollevatori mobili per disabili etc.
Determinazione della resistenza al
carico di sollevatore mobile per disabili.
Questa tipologia di campione è costituita da un sollevatore mobile per disabili con azionamento elettrico.
TNL
6
Collaudi
I test eseguiti sono per determinare la resistenza
al carico del sollevatore e la resistenza al carico
dell’imbragatura.
Per determinare il primo requisito l’oggetto in prova è stato posizionato alla sua massima altezza e
contemporaneamente sul braccio sollevatore è
stata applicata una forza progressiva crescente ed
in direzione verso il basso fino al cedimento della
struttura.
La determinazione della resistenza dell’imbragatura
è stata eseguita applicando nella medesima condizione sopra citata, fino ad un carico di 1100 kg per
registrare gli eventuali danni.
Prove su cateteri venosi secondo le
norme ISO 594-1 e ISO 594-2.
La prova è stata eseguita secondo le prescrizioni
delle seguenti norme:
• ISO 594 1:1986 “Raccordi conici, con (Luer) 6%
per siringhe, aghi ed altra strumentazione
Medi-Cal - Parte 1: Requisiti generali”, in particolare:
Paragrafo 5.4 “Metodo di prova per la forza di
separazione del gruppo di raccordo conico”.
• ISO 594 2:1998 “Raccordi conici al 6% (Luer)
per siringhe, aghi ed altra strumentazione medica - Parte 2: Raccordi di serraggio”, in particolare:
Paragrafo 5.4 “forza di separazione”;
Paragrafo 5.5 “coppia di svitamento”;
Paragrafo 5.7 “Resistenza di rilevante”;
Gli elementi sottoposti a prova sono cateteri venosi
periferici di sicurezza e le parti in prova sono indicate dalla lettera “A” “B” “C”.
Cateteri venosi periferici di sicurezza.
DEVI QUALIFICARE UN SALDATORE
O UN PROCESSO DI SALDATURA?
ISTITUTO GIORDANO TI OFFRE:
Rete di ispettori di saldatura su tutto il territorio italiano;
ISO 9001 per prove su campioni di saldatura;
Ritiro gratuito dei campioni di prova;
1090;
Laboratorio PED e Saldature
Ing. Berlini Eugenio
[email protected]
www.giordano.it
Ente di formazione per tutto il personale addetto;
Vasta esperienza ed assistenza clienti su oil and gas, energia, pressione su
materiali (inox, nickel, rame ect.)
paragrafo
7
TNL
FRIGORISTI: LE NUOVE CERTIFICAZIONI
OBBLIGATORIE.
La certificazione del personale e delle
aziende che operano nella installazione,
manutenzione o riparazione contenenti
F-GAS (DPR 43/2012)
Redazione Tecnica – [email protected]
È in vigore dal 12 giugno 2013, l’obbligo di certificare
il personale (patentino) e l’azienda (certificazione aziendale)
che opera nei gas fluorurati.
Premessa
Il Protocollo di Kyoto è un trattato internazionale del
1997 ed entrato in vigore nel 2005 con l’obiettivo di
rallentare il riscaldamento globale.
Impegna i paesi sottoscrittori ad una riduzione quantitativa delle proprie emissioni di gas ad effetto serra rispetto ai livelli di emissione del 1990 (anno di
riferimento). L’Unione europea si è prefissata un
impegno di riduzione del 8% tra i gas individuati nel
protocollo ci sono tre gruppi di gas fluorurati (i cosiddetti F-GAS)
TNL
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Novità
• Idrofluorocarburi (HFC)
• Perfluorocarburi (PFC)
• Esafloruro di zolfo (SF6)
Tali gas contribuiscono in maniera significativa all’incremento dell’effetto serra del pianeta.
Per arrivare ad ottenere tale scopo è stato emesso
il Regolamento 842/2006 dal quale derivano i seguenti obblighi:
• Contenimento delle perdite di F-gas
• Recupero degli F-gas
• Certificazione di personale e imprese.
Il Regolamento n. 303/2008
Al fine di consentire all’operatore di adempiere
all’obbligo di avvalersi di personale certificato, il Regolamento 842/2006 assegna agli Stati membri il
compito di istituire un sistema di certificazione per il
personale e per le imprese che si basa sui requisiti
minimi previsti dal Regolamento (CE) n. 303/2008.
L’Italia ha dato attuazione al Regolamento (CE) N.
842/2006 con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 43/2012 entrato in vigore il 5 maggio 2012
che istituisce, in particolare:
• Il Registro Nazionale delle Persone e delle Imprese certificate
• Il sistema di certificazione delle Persone e delle
Imprese
Tale certificazione ha la durata di 5 anni, nell’arco dei
quali verranno effettuate:
• una verifica ispettiva presso la sede dell’impresa
entro il secondo anno di certificazione
• delle verifiche documentali entro il primo, terzo e
quarto anno di certificazione.
Per ulteriori informazioni su entrambe le certificazioni potete contattare la segreteria tecnica di
Istituto Giordano ad [email protected].
Qualifiche del personale Istituto Giordano.
Il nostro Ente di formazione svolge regolarmente corsi di qualifica per:
- Patentino per Frigoristi (cod. 3QP)
- Patentino per Brasatori – UNI EN ISO
13585 (cod. 6QP)
Obblighi delle Imprese
È obbligo delle imprese che operano con gas fluorurati di iscriversi al registro nazionale (f-gas.it) dichiarando il proprio personale certificato e la propria
azienda certificata.
La qualifica del personale
La qualifica del personale addetto alla manutenzione, installazione, riparazione di apparecchi contenenti F-gas si effettua attraverso il superamento di
un esame svolto da un Ente Accreditato*.
Sono previste 4 categorie di operatori che si differenziano sulla base delle attività che possono svolgere, si va dalla qualifica in livello I che da la possibilità di svolgere qualsiasi attività, fino alla IV per la
quale è concesso solo il controllo delle perdite.
La qualifica dell’azienda
Per la certificazione Aziendale si prevedono 2 opzioni. Come integrazione della Certificazione ISO 9001
nel caso in cui un’azienda abbia già un sistema di
certificazione aziendale in essere, oppure una nuova certificazione che prevede un percorso di qualità,
ovvero si deve aver predisposto un PIANO DELLA
QUALITÀ atto a dimostrare i seguenti requisiti:
• impiego di personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume delle attività oggetto
della certificazione.
• disponibilità, per il personale impiegato nelle attività
per cui è richiesta la certificazione, degli strumenti
e delle procedure necessarie al loro svolgimento.
* Istituto Giordano, grazie al riconoscimento di IMQ
è centro esami per qualificare il personale tecnico
per tutte le categorie. Inoltre è in grado di supportare le aziende in tutta la parte certificativa fino all’ottenimento del certificato aziendale richiesto.
paragrafo
Novità
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TNL
VETRI STRATIFICATI
PER PARABREZZA FERROVIARI.
Il test di resistenza all’impatto attraverso lo
sparo di un proiettile da un cannone di prova.
Luca Bonini – resp. Allestimenti Speciali – [email protected]
Le specifiche tecniche delle Ferrovie dello Stato prevedono di testare i vetri
delle cabine di guida con un test che ne garantisca la sicurezza all’impatto.
Premessa
La resistenza all’impatto di vetri stratificati per i parabrezza di rotabili ferroviari è un requisito richiesto
dalle specifiche tecniche delle Ferrovie dello Stato
(FS308474 rev. 7).
Istituto Giordano ha sviluppato negli anni, grazie alla
sua multidisciplinarietà, un insieme di strumentazioni e di competenze tecniche in grado di supportare
le aziende produttrici di componentistica ad uso ferroviario e più in generale in ambito trasporti, in tutte
quelle prove “speciali” che hanno la necessità di
allestimenti ad hoc per norme particolari o per specifiche tecniche della committenza.
Test di resistenza all’impatto di vetri di
sicurezza
Questo test si effettua su campioni di vetro composto da n. 4 strati ed è eseguita secondo le prescrizioni della specifica tecnica FS308074 rev. 7 “vetri
di sicurezza frontali per cabine di guida dei rotabili
ferroviari”, paragrafo 6.2.10 “prova di resistenza
all’impatto”.
Si esegue utilizzando diverse strumentazioni quali: camera climatica, termo igrometro, cannone ad
aria compressa per prove balistiche, n. 4 proiettili
realizzati secondo la specifica tecnica, manometro
digitale, rivelatore di velocità, multimetro, cornice in
acciaio per il sostegno provini ed infine una trincea
di contenimento in c.a.
TNL
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Collaudi
La prova di resistenza all’impatto o prova balistica
ha lo scopo di verificare la resistenza dello stratificato all’azione perforante di un oggetto scagliato
contro di esso ad alta velocità.
Essa deve essere eseguita su 2 campioni a due
temperature diverse (20 °C e 0 °C); contro ciascun
campione viene sparato un proiettile con massa pari
a 1000 g e di dimensioni definite dalla stessa specifica tecnica.
La prova balistica si ritiene superata se i provini con
vetro stratificato senza pellicola, pur lesionandosi,
non sono stati perforati dal proiettile.
Altresì sui provini di stratificato con pellicola si intende superata la prova se non sono stati perforati dal
proiettile e se la pellicola antischeggia non presenta
nessuna rottura che possa essere associata ad una
possibile proiezione di schegge del vetro interno.
1.
4.
2.
1) proiettile: fotografia del proiettile realizzato secondo
la specifica tecnica FS308474_allegato D
2) cannone: allineamento del cannone ad aria compressa
3) vetroarticolare del punto di impatto sul provino
4) vetroparticolare del provino sul lato opposto alla
superficie d’impatto.
COMPOSTI ORGANICI VOLATILI
(COV o VOC): l’analisi secondo
la UNI EN ISO 16000-9
Giombattista Traina – Laboratorio Chimica – [email protected]
L’analisi è obbligatoria per il commercio con la Francia di prodotti edili quali
vernici, controsoffitti, adesivi, pannelli legno etc…
Premessa
Tutti i prodotti che vengono commercializzati in Francia dal 1° gennaio del 2012 hanno l’obbligo di riportare un’etichetta che identifichi il loro livello di emissione dei composti organici volatili.
Dopo il 1° settembre 2013 anche i prodotti immessi
sul mercato prima del 1° gennaio del 2012 dovranno
rispettare le stesse prescrizioni.
Cosa sono i Composti Organici Volatili
Sono una serie di sostanze (tutte contenenti carabonio) in miscele complesse che evaporano con facilità
già a temperatura ambiente.
Vi è una lunga lista ma i più noti sono gli idrocarburi
alifatici, gli idrocarburi aromatici (benzene e derivati)
gli idrocarburi clorurati (cloroformio, cloro benzeni) gli
alcoli (etanolo, butanolo) e la formaldeide.
In quali prodotti si trovano?
Molti prodotti e materiali presenti nelle abitazioni
domestiche contengono VOC che possono essere
rilasciati col tempo come ad esempio:
• pitture e prodotti associati
• pavimenti vinilici
• materiali in legno
• multistrato (MDF)
• moquette
• controsoffitti
• isolanti
• porte e finestre
• adesivi, mastici, colle, sigillanti…
Determinazione delle VOC e Formaldeide
attraverso prove di laboratorio.
Il nostro Istituto è in grado di testare i vari materiali per determinarne i livelli di emissione di sostanze
organiche volatili secondo la UNI EN ISO 16000-9 in
camera di prova.
l campione, oggetto dell’analisi, viene inserito in
una camera di prova in condizioni di temperatura e
umidità controllata per 28 giorni, successivamente le
analisi vengono fatte sull’aria in uscita dalla camera
dopo 3 e 28 giorni. Il laboratorio esegue anche i test
di emissione di Formaldeide secondo la UNI EN 7171, UNI EN 717-2 e UNI EN 717-3.
Quali effetti ha sulla salute l’esposizione
al VOC?
L’esposizione ai VOC può provocare effetti sia acuti che cronici sulla salute. Dall’irritazione agli occhi,
naso e gola, al mal di testa fino a danni ai reni, fegato
ed al sistema nervoso.
Esempio di etichetta - le categorie A+ hanno emissioni
basse, C hanno emissioni alte.
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11
TNL
BARRIERE FERROVIARIE ANTIRUMORE:
Prove acustiche eseguite sotto
accreditamento Accredia
Andrea Bruschi – resp. Test barriere antirumore – [email protected]
Da marzo 2013 il laboratorio di Acustica è accreditato
per eseguire i test relativi alle normative di settore.
Presentazione
Istituto Giordano, si occupa da anni di testing di
prodotto, certificazione, ricerca, progettazione e
formazione ed è diventato, sempre di più un Ente
di riferimento per i test su prodotti di contenimento
acustico ferroviario ed autostradale.
Nell’ambito delle prove proposte dai nostri laboratori multidisciplinari vi sono i test di acustica ma anche
l’omologazione meccanica e a fatica per le barriere
acustiche per uso ferroviario.
Cos’è l’interoperabilità ferroviaria?
Con questo termine si intende la capacità dei sistemi ferroviari di consentire la circolazione sicura
e senza soluzione di continuità dei treni su tutta la
rete, garantendo il livello di prestazioni richiesto per
le linee; tale capacità si fonda sull’insieme delle prescrizioni regolamentari, tecniche ed operative che
debbono essere soddisfatte per ottemperare ai requisiti essenziali.
TNL
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Collaudi
Da qualche anno, in Europa, sono state deliberate
due importanti Direttive Comunitarie 2008/57/CE e
2009/131/CE relative alla INTEROPERARABILITA’
DEL SISTEMA FERROVIARIO COMUNITARIO.
L’Istituto Giordano, già presente nella certificazione
del settore viabilità autostradale e ferroviaria, ha intenzione di incrementare e valorizzare ulteriormente la sua presenza nel settore ferroviario, ritenuto
importante nel presente e forse strategico negli
anni a venire.
Nell’ambito generale della interoperabilità ferroviaria, si stanno pubblicando numerose normative armonizzate a livello comunitario, per valutare la conformità dei dispositivi ferroviari.
In particolare, nell’ambito della protezione dal rumore, grande importanza è stata data e verrà ulteriormente data ai sistemi passivi di riduzione del rumore, le così dette barriere antirumore.
• UNI EN 16272-2:2012 Applicazioni ferroviarie - Binario - Barriere antirumore e dispositivi correlati
che agiscono sulla propagazione del suono per
via aerea - Metodo di prova per determinare la
prestazione acustica - Parte 2: Caratteristiche intrinseche - Isolamento acustico per via aerea in
laboratorio in condizioni di campo diffuso.
• UNI EN 16272-3:2012 Applicazioni ferroviarie - Binario - Barriere antirumore e dispositivi correlati
che agiscono sulla propagazione del suono per via
aerea - Metodo di prova per determinare la prestazione acustica - Parte 3-1: Spettro normalizzato
del rumore ferroviario e indice di valutazione per
applicazioni in campo diffuso.
Nel 2012 sono state pubblicate tre norme di una
serie di normative armonizzate CE , che riguardano
la loro caratterizzazione acustica in laboratorio di isolamento ed assorbimento acustico:
• UNI EN 16272-1:2012 Applicazioni ferroviarie - Binario - Barriere antirumore e dispositivi correlati
che agiscono sulla propagazione del suono per
via aerea - Metodo di prova per determinare la
prestazione acustica - Parte 1: Caratteristiche intrinseche - Assorbimento acustico in laboratorio
in condizioni di campo diffuso
Cosa può fare Istituto Giordano?
Il laboratorio di acustica e vibrazioni dell’Istituto
Giordano nel marzo di questo anno ha conseguito
l’accreditamento da parte di Accredia, l’ente di accreditamento nazionale, che attesta ufficialmente la
competenza tecnica del laboratorio relativamente
alle prove descritte dalle norme UNI EN 16272 in
conformità alle prescrizioni della norma internazionale UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 “Requisiti
generali per la competenza dei laboratori di prova e
di taratura”.
paragrafo
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TNL
Il NUOVO REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
che sostituisce la direttiva
prodotti da costruzione (89/106/CE).
Redazione tecnica – [email protected]
Entrato in vigore il 1° luglio 2013, fissa condizioni armonizzate per la
commercializzazione dei prodotti da costruzione in Europa.
Premessa
Dopo venti anni di applicazione della Direttiva Prodotti da Costruzione, si è giunti alla sua abrogazione con la sostituzione di un Regolamento Europeo
(CPR 305) che apporta alcune significative modifiche e recepisce numerose prassi applicative all’attuale corpus di regole per marcare CE i prodotti da
costruzione.
Di seguito una sintesi dei passaggi principali del
nuovo Regolamento.
Cosa cambia
nel significato di Marcatura CE?
La prima novità è che con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento tale significato passa da:
Da Attestazione della Conformità (89/106/CEE) Inteso nel senso espresso dal Reg. (UE) 765/2008
Art.1 comma 2 (Salute, sicurezza e protezione per
persone, animali e ambiente) a:
A Dichiarazione di Prestazione
A Costanza della Prestazione
Chiarendo in questo modo che la marcatura CE
di un prodotto da costruzione non costituisce una
marcatura che assicura la sicurezza del prodotto in
senso stretto, ma ne comunica le prestazioni al fine
di poterlo impiegare in sicurezza in un’opera sicura.
TNL
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Normative
Definizione: «prestazione di un prodotto
da costruzione»
La prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali pertinenti, espressa in termini di livello, classe o mediante descrizione;
Innovazioni maggiormente rilevanti.
Di seguito si riporta un riassunto delle differenze riportate nel regolamento.
Significato di Marcatura CE
Dichiarazione di Prestazione
Informazioni sulle sostanze Pericolose in base agli
artt. 31 e/o 33 del Reg.(UE) 1907/2006 - REACH)
Istruzioni ed Informazioni sulla sicurezza.
Valutazione della Costanza della Prestazione
Procedure semplificate
Documentazione tecnica specifica e metodi
alternativi
Operatori Economici
Ruolo dei Technical Assessment Body (TAB)
Il documento principale, attorno al quale ruota tutto il
processo di Marcatura CE dei prodotti da costruzione
in base alle disposizioni del Reg. (UE) 305/2011 è la
Dichiarazione di Prestazione (DoP).
Questo documento che deve essere messo a disposizione del cliente nelle modalità stabilite dal Regolamento stesso deve contenere le seguenti informazioni:
Il numero identificativo della D.o.P.
Il codice identificativo unico del prodotto-tipo
L’identificazione del prodotto da costruzione effettivamente immesso sul mercato
Il nome e Indirizzo del Fabbricante
Il sistema o i sistemi di valutazione della costanza
della prestazione
La norma armonizzata o Documento di valutazione
tecnico di riferimento
Identificazione dell’Organismo di Certificazione (se
appropriato)
La descrizione dell’attività svolta dall’Organismo di
certificazione
La documentazione rilasciata dall’Organismo di
certificazione
Il numero di riferimento della documentazione tecnica specifica (se utilizzata)
L’uso o gli usi previsti
La prestazione delle caratteristiche essenziali del
prodotto da costruzione concernenti
l’uso o gli
usi previsti tenendo conto delle disposizioni del
luogo ove il prodotto è immesso sul mercato
L’elenco delle caratteristiche essenziali
La prestazione di almeno una delle caratteristiche
essenziali
Per le caratteristiche essenziali elencate, per le
quali non sia dichiarata la prestazione, le lettere
«NPD»
La prestazione, espressa in livelli o classi, o in una
descrizione, del prodotto da
costruzione in relazione a tutte le caratteristiche essenziali contenute
nella corrispondente valutazione tecnica europea
L’identificazione del Soggetto che rilascia la Dichiarazione di Prestazione
Requisiti di base delle opere (ALL. I)
Si evidenzia che i requisiti di base si riferiscono più
chiaramente alle opere e passano da 6 a 7 con l’aggiunta di un’attenzione alle risorse naturali ed al pianeta.
1. Resistenza meccanica e stabilità
2. Sicurezza in caso di incendio
3. Igiene, salute e ambiente
4. Sicurezza e accessibilità nell’uso
5. Protezione contro il rumore
6. Risparmio energetico e ritenzione del calore
7. Uso sostenibile delle risorse naturali
Sulla base di specifici Mandati, i prodotti da costruzione saranno portatori di caratteristiche coerenti con
i requisiti di base delle opere.
Definizione di Prodotto da Costruzione,
l’introduzione del concetto di KIT.
Si specificano due definizioni di seguito riportate:
«prodotto da costruzione», qualsiasi prodotto o
kit fabbricato e immesso sul mercato per essere incorporato in modo permanente …
«kit», un prodotto da costruzione immesso sul
mercato da un singolo fabbricante come insieme di almeno due componenti.
Documentazione a corredo del prodotto da costruzione.
Il produttore deve accertarsi di preparare e presentare l’elenco dei documenti sotto allegato;
Dichiarazione di prestazione
Marcatura CE
Informazioni sulle Sostanze pericolose –
REACH se necessario
Istruzioni e Informazioni sulla sicurezza
Documentazione tecnica se applicabile
(Da conservare)
Come già annunciato precedentemente, la ricerca
di sostanze pericolose (REACH) all’interno dei prodotti da costruzione è una novità che va controllata
e dichiarata assieme alla dichiarazione di prestazione:
Articolo 31; Prescrizioni relative alle schede di
dati di sicurezza
Articolo 33; Obbligo di comunicare informazioni
sulle sostanze presenti negli articoli
I soggetti coinvolti dalle disposizioni del Reg. (UE)
305/2011 si moltiplicano.
Oltre ai fabbricati il Regolamento definisce e coinvolge con specifici obblighi anche Mandatari, Importatori e Distributori.
Riepilogo obblighi del fabbricante:
Redigere la dichiarazione di prestazione
Apporre la marcatura CE
Conservare la documentazione tecnica e la dichiarazione di prestazione 10 anni
Assicurare delle procedure adeguate per garantire la costanza della prestazione (FPC)
Identificare il prodotto (marchio e lotto)
Comunicare il loro nome e indirizzo
Comunicare le informazioni sulla sicurezza
Correggere e richiamare i prodotti non conformi
Dimostrare la conformità alle autorità.
Riepilogo obblighi del Mandatario:
Ottiene un mandato scritto da un fabbricante
Mantenere a disposizione la dichiarazione di prestazione e la documentazione tecnica specifica
Normative
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TNL
Fornisce le evidenze di conformità del prodotto
Coopera con le autorità
Il mandatario non è coinvolto nella redazione della
documentazione tecnica.
Riepilogo obblighi degli Importatori:
Immettono sul mercato solo prodotti conformi al
Reg. (CE) 305/2011
Si assicurano della verifica della costanza della prestazione
Assicurano la produzione della documentazione
tecnica
Assicurano che il prodotto sia marcato e documentato (Marcatura CE Dichiarazione di prestazione,
Informazioni sulle sostanze pericolose)
Non immette sul mercato i non conformi alla dichiarazione di prestazione e al CPR
Nel caso in cui l’importatore si avveda di un rischio
informa il Fabbricante e le autorità
Assicurarono la presenza delle informazioni di sicurezza
Indicano sul prodotto o sull’imballo il loro nome e
indirizzo
Garantiscono le condizioni di conservazione e trasporto
Se appropriato: eseguono prove, esaminano e registrano i reclami, i non conformi e i richiami e informano i distributori (FPC)
In caso di consegna di non conforme gestiscono le
correzioni e il richiamo
Conservano una copia della dichiarazione di prestazione 10 anni
Garantiscono la disponibilità della documentazione
tecnica per le autorità
Forniscono le evidenze di conformità alle autorità e
cooperano con esse.
Riepilogo obblighi dei Distributori:
Esercitano la dovuta diligenza per rispettare il CPR
Assicurano la documentazione del prodotto (marcatura, dichiarazione di prestazione, Informazioni sulle
sostanze pericolose e informazioni sulla sicurezza)
Assicurano i comportamenti conformi del fabbricante e dell’importatore
Non immette sul mercato prodotti non conformi
Garantisce le condizioni di conservazione e
trasporto (magazzini)
Assicurano le misure correttive di non conformi
consegnati e applica procedure di richiamo
Cooperano con le autorità e forniscono documentazione
PROCEDURE SEMPLIFICATE
Nel determinare il prodotto-tipo, un fabbricante può
sostituire la prova di tipo o il calcolo di tipo producendo una appropriata documentazione tecnica specifi-
TNL
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Normative
ca di validazione la quale dimostri che il prodotto da
costruzione:
raggiunge una certa prestazione senza prove
o calcoli, conformemente alle condizioni precisate nella pertinente specifica tecnica armonizzata o
in una decisione della Commissione;
corrisponde al prodotto-tipo di un altro prodotto da costruzione, fabbricato da un altro fabbricante è già sottoposto a prove. Il fabbricante
può usare i risultati di prova ottenuti da un altro
fabbricante solo con l’autorizzazione di quest’ultimo;
è un insieme di componenti, che il fabbricante
stesso assembla in base a precise istruzioni del
fornitore dell’insieme o di un suo componente, i l
quale ha già sottoposto a prove l’insieme o il componente. Il fabbricante può usare i risultati di prova
ottenuti da un altro fabbricante o fornitore di sistemi solo con l’autorizzazione di tale fabbricante
PROCEDURE SEMPLIFICATE
PER MICROIMPRESE
Le microimprese che fabbricano prodotti da costruzione che rientrano nell’ambito di applicazione di una norma armonizzata possono sostituire la determinazione del prodotto-tipo in base a
prove di tipo per i sistemi applicabili 3 e 4 di cui
all’allegato V mediante l’uso di metodi diversi da
quelli previsti dalla norma armonizzata applicabile
(documentazione tecnica).
Tali fabbricanti possono inoltre trattare i prodotti
da costruzione cui si applica il sistema 3 conformemente alle disposizioni relative al sistema 4.
Il fabbricante deve dimostrare la conformità del
prodotto da costruzione ai requisiti applicabili
mediante una documentazione tecnica specifica
nonché dimostrare l’equivalenza delle procedure
utilizzate con le procedure fissate nelle norme armonizzate.
Per approfondimenti tecnici
Istituto Giordano propone il nuovo corso:
“Il nuovo Regolamento (UE) 305/2011
su Prodotti da Costruzione.
Cosa cambia rispetto alla Direttiva;
iter certificativo e responsabilità”.
Prossime date 27/09 – 22/11
IMBALLAGGI IN LEGNO. Assoimballaggi
e il progetto di qualificazione del settore
degli imballaggi industriali.
Domenico Corradetti – Federlegno Arredo – [email protected]
Un progetto per la qualificazione del settore degli imballaggi industriali
attraverso una nuova qualifica professionale.
Premessa
Una novità nel settore degli imballaggi industriali di
Assoimballaggi (Associazione Nazionale delle industrie di imballaggi di legno, pallet, sughero e servizi
logistici) aderente a FederlegnoArredo (Federazione
italiana delle industrie del legno, del sughero, del
mobile e dell’arredamento) viene dal lavoro svolto
per portare avanti un progetto di qualificazione concretizzato finora attraverso tre importanti iniziative:
1. Corsi di qualificazione in due tipologie: una per
“Imballatori” e l’altra per le figure di “Tecnico pro-
gettista dell’imballo di legno/Tecnico dell’imballo
di legno/Valutatore (Auditor) dell’imballo di legno”;
2. Attiva partecipazione ai lavori di revisione delle
principali norme UNI relative all’imballaggio industriale nell’ambito del GL 6 “Imballaggi di legno”;
3. Istituzione di una nuova categoria merceologica
dedicata al settore degli imballaggi industriali di
legno, all’interno del “Registro dei Consulenti Tecnici del legno” di FederlegnoArredo.
paragrafo
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TNL
Corsi di qualificazione
La caratteristica peculiare degli “Imballaggi Industriali“, nel contesto degli “imballaggi di legno in
genere”, è relativa all’attitudine di questo tipo d’imballaggio a contenere prodotti industriali, soprattutto macchinari ed impianti destinati all’esportazione:
I corsi, organizzati a Milano nel 2012 e del 2013 e
presso Istituto Giordano dall’autunno 2013, sono finalizzati alla formazione e qualificazione delle figure
professionali:
• dell’IMBALLATORE, (UNI 9151, UNI 10858 e UNI
10920);
• del TECNICO PROGETTISTA dell’imballo di legno*, (UNI 9151, UNI 10858 e UNI 10920);
• del TECNICO dell’imballo di legno* (UNI 9151,
UNI 10858 e UNI 10920);
• del VALUTATORE (AUDITOR) di imballaggi di legno (UNI 10986),
(*) Nuove figure introdotte nel corso della revisione
della norma UNI 10920
I corsi per Imballatore hanno la durata di 36 ore per
un totale di 6 giorni di lezione di 6 ore ciascuno.
I corsi per Tecnici e Valutatori hanno invece la durata
di 54 ore per un totale di 9 giorni di lezione di 6 ore
ciascuno.
Al termine dei due corsi sono previsti un esame e il
rilascio di un attestato per il partecipante.
L’intero progetto dei corsi è organizzato da Assoimballaggi in partnership con Conlegno, e con il patrocinio e il supporto scientifico di Rilegno, Istituto
Italiano Imballaggio, CNR – IVALSA, Università di
Trento, Università di Torino, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Tali corsi sono il primo passo di un progetto di qualificazione e forniscono le competenze relazionali,
metodologiche, normative e tecniche necessarie
allo scopo e, nelle sue finalità, mirano altresì a fare
acquisire strumenti di base che, integrati con interventi di aggiornamento continui nel tempo, possano
supportare lo sviluppo professionale.
I contenuti formativi del progetto tengono conto,
oltre alle competenze professionali da traguardare,
anche di quelle capacità ritenute trasversali in una
visione europea della formazione.
L’obiettivo successivo è l’assegnazione di un marchio volontario qualità prodotto IWP (che sarà gestito da Conlegno – Consorzio Servizi Legno Sughero)
TNL
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Collaudi
alle aziende che avranno i requisiti previsti dal regolamento in fase di definizione.
IWPG è l’acronimo delle “Industrial Wood Packaging Guidelines” (Linee Guida per l’Imballaggio Industriale di Legno), il documento base che oggi regola gli imballaggi industriali, visti nel loro insieme.
Nelle prime sessioni dei corsi è stata grande l’adesione degli addetti ai lavori che hanno seguito gli
interventi di importanti relatori sugli argomenti più
legati ai passaggi “tecnico-normativi” che hanno
portato alla ridefinizione dei calcoli strutturali: introduzione al calcolo, elementi di collegamento, realizzazione dell’imballaggio di legno, ipotesi progettuali,
accelerazioni, ancoraggio, verifica al ribaltamento,
accatastamento, selle e relativo calcolo, movimentazione con funi eccetera. Un momento di formazione nato da un’esigenza ben precisa, quella di
promuovere la qualificazione. Perché se è vero che
l’acuita concorrenza del mercato crea situazioni difficili, è puntando in alto che ci si può rilanciare, abbinando l’esperienza alle conoscenze scientifiche.
Revisione norme UNI
sull’imballaggio industriale
Il Gruppo di lavoro “imballaggi di legno” - a cui partecipa anche l’Istituto Giordano – sta lavorando alla
revisione delle seguenti norme tecniche:
• UNI 10920;
• UNI 9151 – parti 1,2 e 3;
• UNI 10858 – parti 1,2,3,4;
• UNI 10986
In particolare nella revisione della parte 3 della norma UNI 9151 (“Imballaggi di legno per contenuto
maggiore di 300 kg – Dimensionamento e realizzazione”), si evidenzia la possibilità di impiegare
prodotti di legno «per uso strutturale» per la costruzione dei contenitori, e la facoltà di scegliere fra
il metodo di calcolo alle “tensioni ammissibili” e il
metodo di calcolo agli “stati limite”.
Per quanto riguarda la revisione della norma UNI
10858, il GL6 sta lavorando per arricchire le parti
dedicate alle casse pieghevoli di legno e sta valutando la possibilità di produrre un documento normativo ad hoc per tale tipologia di imballaggio di legno.
A tal proposito si segnala, per i produttori di casse
pieghevoli di legno, il progetto di certificazione della
portata attraverso il marchio IWP – Box intrapreso
negli ultimi due anni da Conlegno e che prevede
l’effettuazione di specifici test in laboratorio (per
ulteriori informazioni è possibile visitare il portale
di Assoimballaggi – www.assoimballaggi.it – e di
Conlegno – www.conlegno.eu).
Sezione “imballaggi industriali”
nel “Registro dei Consulenti Tecnici
del legno” di FederlegnoArredo
Il progetto di qualificazione dell’imballaggio industriale passa anche attraverso il “Registro dei Consulenti Tecnici del legno” di FederlegnoArredo, uno
dei “fiori all’occhiello” della stessa federazione: di
recente infatti, il Comitato Operativo del Registro ha
accettato la richiesta di Assoimballaggi per l’apertura di una specifica sezione merceologica relativa agli
esperti di imballaggio industriale di legno. In questo
modo anche gli esperti di imballaggio industriale di
legno potranno, se interessati, fare richiesta di iscrizione al Registro previa superamento di una esame
scritto e orale (per ulteriori informazioni è possibile
visitare la seguente pagina del sito web di FederlegnoArredo – http://www.federlegnoarredo.it/it/servizi/registro-consulenti-tecnici-del-legno).
Istituto Giordano, Ente di
Certificazione e Laboratorio
di prova multidisciplinare è in
grado di effettuare tutti i test
necessari ai fini di qualificare
gli imballaggi in legno:
• STACKING TEST Compressione dinamica
fino a rottura secondo la normativa UNI EN
ISO 12048 pto 7.1
• CARICO NOMINALE FONDO
PALLETTIZZATO Determinazione del carico
nominale del pallet utilizzato in scaffalatura
secondo il test n. 1 della normativa UNI EN
ISO 8611-1
Info: dott. Alessandro Trevisani
0541 322 373 – [email protected]
paragrafo
Collaudi
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TNL
AREA FORMAZIONE
I nuovi corsi per la qualifica del personale
(patentini) e per le aziende.
Redazione Tecnica – [email protected]
Nel calendario 2013 sono stati inseriti diversi corsi di formazione
per ottemperare al bisogno di qualifiche e di informazioni tecniche
sempre più importante nel panorama produttivo.
Area Qualifica del Personale:
• PATENTINO PER FRIGORISTA* (cod. 5QP)
Un corso di qualifica della durata di 12 ore sia teoriche che di laboratorio, per poter sostenere l’esame
di qualifica necessario ai fini del Reg. n. 303/2008.
• PATENTINO PER BRASATORI - UNI EN ISO
13585 (cod. 6QP)
Questo corso di qualifica è condizione necessaria
per poter adempiere agli obblighi della Direttiva PED
(97/23/CE). Il corso prevede tre tipologie di qualifica:
Rame / Rame - Rame / Ottone e Rame / Acciaio.
• PATENTINO PER SALDATORE DI TUBAZIONI
IN POLIETILENE – UNI 9737:2007 (cod. 2 QP)
Questo corso di abilitazione al Patentino di saldatura
su materiale polietilene è un requisito indispensa-
TNL
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Novità
bile per redigere una completa e regolare Dichiarazione di Conformità secondo l’obbligo indicato agli
installatori nel Decreto 37/08.
• PIPING STRESS ANALYSIS - LIVELLO I / II / III
(cod. 7A-8A-9A)
Lo stress analysis è una scienza fondamentale nella
progettazione del piping, attraverso la quale vengono dettati i parametri necessari per la sicurezza
del piping e delle apparecchiature a pressione. Lo
scopo dello stress analysis è evitare cedimenti del
piping ed analizzare la flessibilità del routing progettato, al fine di mantenere le tensioni al di sotto dei
limiti ammissibili dettati dai codici di calcolo di riferimento e dalle normative vigenti.
(*) Istituto Giordano si avvale del riconoscimento
IMQ per erogare il servizio.
DISTRIBUTORI DI BENZINA.
La verifica periodica degli impianti
di distribuzione del carburante secondo
la Direttiva MID 2004/22/CE (Measuring
Instruments Directive) – allegato MI-005.
Gilberto Serafini – resp. Lab. Metrologia – [email protected]
Istituto Giordano è stato uno dei primi Enti riconosciuti per la verifica
periodica dei distributori di benzina (dicembre 2012 per gli impianti a decreto
Nazionale e marzo 2013 per gli impianti certificati secondo Direttiva MID)
Cosa dice il Decreto
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3
maggio 2013, n. 102, il decreto del Ministro dello
Sviluppo economico 14 marzo 2013 che ha adottato
una direttiva per uniformare su tutto il territorio nazionale, le procedure da seguire per le operazioni di
verificazione di distributori di carburanti a:
• normativa comunitaria
• normativa nazionale apparecchiature ausiliarie
(self service) dotate di un certificato di valutazione/prova rilasciato da un organismo notificato
• La verificazione ha l’obiettivo di garantire la corret-
Marcatura CE
21
TNL
tezza della misurazione delle quantità di carburanti erogate a tutela dei consumatori.Il testo della
nuova direttiva, tenendo conto delle indicazioni
fornite dalla Commissione europea, completa il
quadro delle indicazioni ministeriali sull’associazione di apparecchiature ausiliari con distributori
di carburanti iniziato con la direttiva 14 ottobre
2011.
Quali attività si devono svolgere sugli
impianti
I gestori di impianti di distribuzione del carburante
hanno l’obbligo di verifica periodica e rilegalizzazione con certificazione Nazionali e secondo la Direttiva MID – Allegato MI-005.
Cosa può fare Istituto Giordano
Istituto Giordano, Ente riconosciuto per le verifiche
periodiche e rilegalizzazione di impianti di distribuzione carburante per autotrazione da:
• C.C.I.A.A. ai sensi del Decreto 10 dicembre 2001
n.182 del Ministero delle attività produttive (Impianti Nazionali)
• Unioncamere ai sensi del Decreto 18 gennaio
2011 n.32 del Ministero dello Sviluppo Economico (Impianti MID)
TNL
22
Marcatura CE
In particolare, grazie alla sua rete di ispettori distribuita su tutto il territorio italiano, Istituto Giordano si
propone per per operare sugli impianti appartenenti
alle seguenti famiglie:
• Impianti di distribuzione carburanti con Decreto
Ministeriale di ammissione a verificazione prima
nazionale, eccetto i gas liquefatti, in applicazione del RD 12 giugno 1902, n.226 e successive
modificazioni e aggiunte (con portata massima
effettiva fino a 100 litri/minuto*) dislocati su rete
stradale/autostradale.
• Complessi di misurazione di carburante per autotrazione con Certificato di approvazione CEE
del modello, eccetto i gas liquefatti, in applicazione del DPR 12 agosto 1982, n.798 (con
portata massima effettiva fino a 100 litri/minuto*) dislocati su rete stradale/autostradale.
• Complessi di misurazione di carburante per autotrazione, eccetto i gas liquefatti, omologati secondo la Direttiva 2004/22/CE, allegato MI-005,
capitolo II (con portata massima effettiva fino a
100 litri/minuto*) dislocati su rete stradale/autostradale.
(*) Il limite di 100 l/min effettivi si ottiene, conformemente a quanto indicato nella Direttiva 4 aprile
2003, procedendo con la determinazione della portata massima effettiva direttamente sull’impianto in
verifica.
NUOVI ISOLANTI TERMO ACUSTICI
REALIZZATI SENZA L’UTILIZZO
DI COMBUSTIBILI FOSSILI.
Un progetto di ricerca in partnership
con Istituto Giordano.
Giuseppe Persano Adorno – responsabile Ricerca – [email protected]
Istituto Giordano, Ente di ricerca che assieme a partner europei
partecipa all’innovazione di nuovi prodotti.
Premessa
Istituto Giordano partecipa, in qualità di esecutore della ricerca, ad un progetto europeo chiamato
AT-insulate (www.atinsulate.eu) “Sviluppo di un
materiale isolante innovativo a basso costo e non
derivante da combustibili fossili, che sia conforme
ai requisiti europei circa l’isolamento termico ed
acustico degli edifici e delle costruzioni navali” (Rif.
to FP7-SME-2012, 314272).
Cos’è il progetto AT-Insulate.
AT-Insulate è un progetto proposto da diverse PMI
europee per sviluppare un nuovo materiale, in grado di soddisfare i requisiti termici ed acustici dalla
normativa nazionale ed internazionale sempre più
esigente in campo edilizio, assicurando una migliore efficienza energetica ed una migliore qualità
dell’ambiente interno. Inoltre, si prevede che il materiale AT-Insulate trovi applicazione come isolante
anche nel settore delle costruzioni navali, offrendo proprietà avanzate e competitive: leggerezza,
assenza di amianto, incombustibilità e isolamento
acustico a basse frequenze, che consentono un risparmio nei costi e minori rischi per la salute nella
manutenzione, nella riparazione e nella costruzione
delle navi.
L’approccio tecnologico consisterà nell’ottenere
una formulazione ad elevata porosità basata su un
Ricerca e innovazione
paragrafo
23
TNL
materiale inorganico come alternativa ai materiali
derivati dai combustibili fossili, in grado di ridurre
i costi di produzione nonché l’impatto ambientale,
insieme a buone proprietà isolanti. Esso assicura
anche una maneggevolezza superiore per l’installazione a causa delle sue caratteristiche, rendendo
più facile la sua introduzione sul mercato e la sua
applicazione non solo nelle nuove costruzioni, ma
anche nel campo delle ristrutturazioni edilizie.
• Eliminazione del ponte termico ed acustico nella
matrice mediante aggiunta di tensioattivi idrosolubili estratti da olii vegetali come il sodio-laurilsolfato (SLS).
• Miglioramento della resistenza meccanica mediante aggiunta di filler inorganici a superficie
modificata, in particolare perlite, vermiculite e caolino, utilizzando tecniche di modificazione chimico-fisica come sol-gel, precipitazione e “etching”.
• Formulazioni specifiche per varie applicazioni a
parete. Dimostrazioni di applicazione su quattro
sistemi di facciata.
Scopo della ricerca
L’obiettivo del progetto AT-Insulate è quello di sviluppare un materiale in possesso delle proprietà
isolanti richieste per applicazioni in edilizia. Inoltre
il materiale sarà non tossico, ignifugo ed acusticamente efficace a basse frequenze, per soddisfare
anche le necessità di isolamento nel settore navale.
• Formulazione di una matrice di gesso poroso con
le caratteristiche necessarie per soddisfare i requisiti legislativi dell’UE in edilizia e nel settore
navale.
Il Consorzio
Oltre all’Istituto Giordano partecipano al progetto i seguenti partner:
NUEVA TECNOLOGÍA REHABILITACIÓN Y REFORMAS S.L. (NUTEC)
46004 Valencia (Spain) - www.nutecsl.es
Stauss-Perlite GmbH
3100 St. Pölten (Austria) - www.europerl.com
QUIMIPUR SLU
28510 Campo Real (Spain) - www.quimipur.com
Coopérative Métropolitaine d’Entreprise Générale (CMEG)
www.cmeg.fr
Unger Fabrikker A.S
1601 Fredrikstad Norway - www.unger.no
SACSA NAVAL
35008 Las Palmas de Gran Canaria (Spain)
www.sacsanaval.com
FUNDACION INVESTIGACIÓN E INNOVACIÓN PARA EL DESARROLLO
SOCIAL (FIIDS)
46980 Paterna ( Spain) - www.fundacioninvestigacion.org
TTY-säätiö (TUT)
33720 Tampere (Finland) - www.tut.fi/fi/tietoa-yliopistosta
TNL
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Ricerca e innovazione
PROVE SU VASCHE
PREFABBRICATE DISOLEATRICI
La verifica della classe di impianti
di separazione per liquidi leggeri.
Antonietta Serra – laboratorio Termotecnica – [email protected]
Un impianto speciale realizzato presso i laboratori di Istituto Giordano
è in grado di analizzare impianti disoleatori di notevoli dimensioni.
Premessa
Modalità della prova
I laboratori di Allestimenti speciali e di Termotecnica di
Istituto Giordano hanno progettato e realizzato un apposito sistema di prova composto da un circuito idraulico con misurazione della portata mediante diaframma ed un circuito del liquido leggero con misuratore di
portata volumetrico a palette comandato da un PLC.
Le vasche in prova di dimensioni 2.50 m di larghezza x 5.50 m di lunghezza e di altezza 2.45 m e di
portata massima trattabile di 50 l/s sono state testate calcolando il periodo di entrata del liquido in
funzione del volume dell’acqua del separatore per
un tempo necessario e sufficiente a cambiare il volume dell’acqua 4 volte.
Normativa di riferimento
La determinazione delle dimensioni nominali e della
classe di impianti di separazione per liquidi leggeri è
stata eseguita secondo la norma UNI EN 858-1:2005
“impianti di separazione per liquidi leggeri (benzina e
petrolio) – parte 1: principi di progettazione, prestazione e prove sul prodotto, marcatura e controllo qualità”.
Al termine di questo periodo dallo scarico del separatore sono stati effettuati 5 prelievi a distanza di un
minuto l’uno dall’altro. Tali prelievi campione sono
stati analizzati per individuarne il contenuto di olio
residuo utilizzando la spettroscopia ad infrarossi in
conformità al punto A.2 della norma in oggetto.
paragrafo
Collaudi
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TNL
Esiti della prova
La vasca può essere classificabile come separatore
in classe I in accordo alla norma se nessuna delle
concentrazioni di liquido leggero nei campioni singoli supera il 10 mg/l.
Norma UNI EN 858-1:2005 Impianti di separazione per liquidi leggeri.
Particolare di prova con vasca a regime, portata dell’acqua di 50 litri/secondo ed immissione costante di gasolio, a flusso continuo.
Norma UNI EN 858-1:2005 Impianti di separazione per liquidi leggeri.
Prova con vasca a regime, portata dell’acqua di 50 litri/secondo ed immissione costante di gasolio, a flusso continuo, particolare
della separazione dei liquidi nella zona di uscita della vasca.
TNL
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Collaudi
I NUOVI CERTIFICATI DIGITALI
DI ISTITUTO GIORDANO.
Dopo 50 anni di firme autografe
la tecnologia digitale ha rivoluzionato
il sistema rendendolo molto più snello
ed efficace.
Redazione tecnica – [email protected]
Istituto Giordano ha adottato da poco il sistema per l’emissione
di certificati e firme digitali permettendo così un notevole risparmio
di tempi e di costi a favore dell’utente finale.
Requisiti di legge
In riferimento alla Deliberazione CNIPA n. 4/2005,
il formato Adobe PDF è stato riconosciuto valido ai
fini della firma digitale ai sensi dell’Art. 12, comma
9, mediante la stipula di un Protocollo d’Intesa sottoscritto il 16 Febbraio 2006 dal CNIPA e da Adobe
Systems Inc. Le specifiche del formato PDF sono
disponibili gratuitamente e con libero accesso.
Quali caratteristiche ha la firma digitale?
Le firme digitali consentono di definire le garanzie
seguenti:
• Autenticità: la presenza di una firma digitale garantisce che il firmatario corrisponde effettivamente
all’utente che dichiara di essere.
• Integrità: la presenza di una firma digitale garantisce che il contenuto non è stato modificato o manomesso da quando è stato firmato digitalmente.
• Non ripudio: la presenza di una firma digitale contribuisce a provare a tutte le parti l’origine del contenuto firmato. Il termine “ripudio” si riferisce al
mancato riconoscimento del contenuto firmato da
parte di un firmatario.
Per definire queste garanzie, il contenuto deve essere firmato digitalmente dal rispettivo editore utilizzando una firma conforme ai criteri seguenti:
• La firma digitale deve essere valida.
• Il certificato associato alla firma digitale deve essere corrente, ovvero non scaduto.
La firma digitale è l’equivalente elettronico di una
tradizionale firma autografa apposta su carta e il
documento in formato elettronico così sottoscritto
assume piena efficacia.
Infatti la firma digitale ha valore legale in base a
quanto stabilito dall’art. 15 della legge 59/97, per il
quale “gli atti, dati e documenti formati dalla Pubblica amministrazione e dai privati con strumenti
informatici o telematici, i contratti stipulati nelle
medesime forme, nonché la loro archiviazione e trasmissione con strumenti informatici, sono validi e
rilevanti a tutti gli effetti di legge”. Inoltre, l’attuale
Codice delle Amministrazioni digitali stabilisce che
“Il documento informatico, sottoscritto con firma
digitale o con un altro tipo di firma elettronica qualificata, ha l’efficacia prevista dall’articolo 2702 del
codice civile. L’utilizzo del dispositivo di firma si presume riconducibile al titolare, salvo che questi dia
prova contraria.”
Per ulteriori informazioni potete consultare l’area
del sito giordano dedicata alla firma digitale: Azienda / Area clienti / firma digitale.
paragrafo
Novità
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TNL
Contributi a cura di:
PAOLO BERTINI
Ingegnere Biomedico in qualità di “Responsabile
Tecnico di Prova” nella sezione Safety & Security
esperto in prove di caratterizzazione fisico meccanica per prodotti da costruzione. Ha partecipato a
diversi meeting per gruppi di lavoro normativi.
LUCA BONINI
Ingegnere meccanico ricopre il ruolo di responsabile del laboratorio di Engineering.
Si occupa di prove che non costituiscono attività
usuale dell’Istituto nonchè di allestimenti di apparecchiature per test per gli altri laboratori dell’Istituto Giordano.
Ha partecipato a gruppi di lavoro normativi su prodotti per costruzioni civili nonchè a gruppi di coordinamento tra organismi notificati in seno alla direttiva CPD.
ANDREA BRUSCHI
È nato a Rimini nel 1960, laureato in fisica, dal 1990
è responsabile tecnico del Laboratorio di Acustica
e Vibrazioni dell’Istituto Giordano S.p.A.; è autore
di numerose pubblicazioni nell’ambito dell’acustica
applicata, partecipa come esperto a diversi gruppi
di lavoro della commissione acustica dell’UNI e dal
2006 è ispettore tecnico del SINAL.
TNL
GILBERTO SERAFINI
Laurea in Ingegneria elettronica, lavora in Istituto Giordano per il quale si è occupato per circa 10 anni delle
problematiche inerenti la riferibilità metrologica, assumendo il ruolo di Responsabile del centro SIT multisede n. 20. Docente in vari corsi di metrologia organizzati
da noti Enti di Formazione (ALPI, Emit-Las, ecc...), è
responsabile di tutte le attività, per Istituto Giordano,
afferenti la metrologia legale.
Dal 2004 ha assunto, in seno all’Istituto Giordano, il
ruolo di responsabile della Direzione Tecnica Centrale
e la funzione di Project Manager. Da circa un anno ricopre anche la funzione di Responsabile del Sottocomitato Elettrico Nazionale (SCT1) SIT.”
ANTONIETTA SERRA
Ingegnere meccanico, collabora con il laboratorio di Trasmissione del Calore dell’Istituto Giordano, dove si occupa principalmente del calcolo della trasmittanza termica dei componenti per edilizia con metodi numerici.
Autrice di articoli tecnici per varie riviste.
Nell’ultimo periodo, in vista dell’ormai prossimo obbligo
di marcatura CE, si occupa principalmente di serramenti, argomento sul quale ha avuto occasione di intervenire come relatrice presso alcuni seminari e convegni.
DOMENICO CORRADETTI
Laureato in Scienze Forestali e Ambientali con abilitazione alla professione di Dott. Agronomo e Forestale.
Attualmente impiegato in Federlegnoarredo, svolge la
mansione di consulenza presso le aziende associate in
merito alla certifi cazione di prodotto e di sistema.
Ha scritto diverse pubblicazioni nell’ambito della classificazione del legname e svolge sistematicamente attività di formazione sull’argomento “legno strutturale”.
GIOMBATTISTA TRAINA
Ingegnere Ambientale, si è specializzato nei settori
rifiuti e bonifiche dopo aver frequentato il Master in
Gestione Rifiuti della Facoltà di Chimica Industriale,
Università di Bologna. Svolge attività di ricerca tecnologica per l’innovazione nei sistemi di bonifica
ambientale, oltre ad attività di consulenza e testing
per la Sezione Chimica Ambientale di Istituto Giordano. Ha maturato una solida esperienza nei sistemi
di decontaminazione elettrochimica ed è autore
di diversi articoli scientifici in materia di rifiuti.
MARCO SARTI
Laureato in ingegneria meccanica ha svolto attività
sperimentale nella Sezione di Safety & Security. Autore di articoli e documenti riguardanti test meccanici su
serramenti e prove Aria, acqua e vento; ha partecipato
a gruppi di lavoro UNI e a gruppi europei di laboratori
notificati. Si è occupato di progettazione meccanica e
gestione risorse. Grazie all’esperienza maturata attualmente si occupa dell’esecuzione di audit per il controllo di produzione dei prodotti da costruzione facendo
parte della divisione CPD di Istituto Giordano.
GIUSEPPE PERSANO ADORNO
Ingegnere nucleare abilitato all’esercizio professionale, iscritto nell’elenco degli esperti qualificati in
radioprotezione ed iscritto all’albo degli esperti in
innovazione tecnologica presso l’MSE. Dopo diverse esperienze in Ansaldo S.p.A. , ricopre il ruolo di
Direttore Ricerca e Sviluppo per Istituto Giordano
S.p.A. dal 1993. Inoltre ricopre il ruolo di Direttore
Tecnico in ambito Direttive Europee ed è Esperto
Tecnico nel comitato di certificazione dei sistemi di
gestione della qualità IG.
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Contributi