PROFILOSALUTE ///////////////// Anno VII / n. 03 - 2014 / Maggio - Giugno / Bimestrale / € 1, 00 / Poste Italiane SpA / Spedizione in abbonamento Postale / 70% LO/BS ///////////////// l a r i v i s t a d i S a l u t e e B e n e s s e r e INTERVISTA CARLO VERDONE COME HO VINTO L'ANSIA TRUCCO DELL'ESTATE PRONTO SOCCORSO SOLE UNGHIE E CAPELLI PUNTURE D'INSETTI LE PIANTE PER CURARSI LaVignetta di Qmino Hyundai raccomanda Nuova Hyundai i10 Inspiration. Engineered. Hyundai raccomanda Nuova Hyundai i10 La città vive nuove emozioni. Nuova Hyundai i10: più spazio, più comfort, Inspiration. Engineered. più sicurezza, meno consumi, a 8.950 euro con 5 porte, clima, ESP. E, con Hyundai i-Plus, i10 è tua a partire da 95 euro al mese (TAN 6,02% TAEG 8,73%) e dopo 3 anni decidi se tenerla, restituirla o sostituirla. Disponibile versione GPL. La città viveanche nuoveinemozioni. Nuova Hyundai i10: più spazio, più comfort, più sicurezza, meno consumi, a 8.950 euro con 5 porte, clima, ESP. 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Grandi 18 25125 Brescia Telefono 030.36.65.611 Fax 030.36.65.680 [email protected] Editore: Punto Farma srl Segreteria di Redazione [email protected] Stampa: Tiber SpA - brescia PROFILOSALUTE Anno VII - numero 3 - 2014 www.profilosalute.it Responsabile commerciale: Federica Peretti Telefono 030.36.65.685 [email protected] AUTORIzzAzIOnE TRIbUnALE DI bRESCIA n. 48/2008 del 24.10.2008 Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento postale - 70% - LO/BS in collaborazione con: 3 numero 3 - maggio/giugno 2014 - www.profilosalute.it PROFILOSALUTE In questo numero COPERTINA 89 CARLO VErDONE COME HO VINTO L'ANSIA 89 TRUCCO DELL'ESTATE Utili consigli per valorizzare l'occhio Come usare matita, mascara e ombretto di Marilisa Rusconi 39 PRONTO SOCCORSO SOLE Bambini al sole, mamme felici Importante proteggere la pelle di Chiara Kron Morelli 39 62 UNGHIE E CAPELLI 61 Unghie, peli e capelli: sono così importanti? Un piccolo vademecum per saperne di più di Antonella Boldini 61 62 PUNTURE D'INSETTI Disguidi pungenti Le attenzioni per non guastare le passeggiate all'aria aperta di Monica Chirico 96 LE PIANTE PER CURARSI La salute sul balcone di casa Erbe e piante benefiche per il nostro organismo di Erica Denti COPIA OMAGGIO OFFERTA DALLA TUA FARMACIA EDITORIALE 7 Verso l’estate tonici e briosi di Luigi Cavalieri FOCUS 9 La salute non va in "crisi" a cura della Redazione CONTENUTI di Roberto Bellucci 47 I meccanismi delle complicanze della malattia aterosclerotica di Luciano Cominacini 49 Osteoporosi: ladra siolenziosa di Luigi Cavalieri 52 La terapia fotodinamica (PDT) 13 Mille bambini salvati dal Buruli 15 Cattive notizie per le nostre arterie di Roberto Mazzoli IL PUNTO 17 Nuova metodica per la diagnosi dei tumori rari a cura della Redazione PERSONAGGI 18 La medicina tra le passioni di Carlo Verdone di Tommaso Revera PSICOLOGIA 22 Amore e Chat di Brian Kristian Vacchini Giampaoli 25 La crisi fa soffrire concretamente ed emotivamente di Romana Caruso di Cristina Agostini e Stefano Capra BELLEZZA 83 Via le occhiaie con l'acido jaluronico di Giovanni Brunelli 84 I nostri piedi dalla A alla Z di Simonetta Elseri 86 Un'abbronzatura perfetta di Roberta Rossi PSICOLOGIA E SESSUOLOGIA per le patologie dermatologiche di Rita Martinelli 91 Far l'amore con problemi 54 Ancora sull'ipertensione ALIMENTAZIONE di Franco Pesciatini 56 La medicina tradizionale cinese e la prevenzione di Sergio Perini di Sara Ziliani 93 Il cibo è un farmaco di Luca Barbieri 99 Integratori per il sole BENESSERE di Antonio Marinelli di Lisa Cesco 100 Gnocchi al cacao e fragole 64 Pillola: più benefici che rischi 67 Mi spieghi dottore come posso curare la cistite di Claudio Paganotti Seguici su Facebook Profilo-Salute LA RICETTA di Laura e Silvia Squizzato NEWS 103 Andar per Mostre di Fiorella Memo L'ODONTOIATRA RISPONDE 69 Farmacista33 105 Il laser in odontoiatria: FARMACIA Tumore del colon retto: Cause, diagnosi, trattamenti la soluzione per i bambini di Belsorriso 26 Le farmacie in continua evoluzione di Clara Mottinelli 71 I funghi medicinali di Davide Colosini INIZIATIVE 28 L'acqua uno dei beni più preziosi in natura 72 Amputazioni dovute all'arteriopatia ANZIANI 75 Diabete e dietoterapia di Francesco Rastrelli 31 L'alimentazione per gli anziani di Marco Belloni MAMMA E BAMBINO di Serena Schiavo 4 43 Estate: tempo di mosche volanti! FATTO IL 33 Il caldo: attenzione ai bambini! 96 PARLA LO SPECIALISTA 36 La varicella di Guido Vertua 40 Trattamento osteopatico in gravidanza di Veronica Lorenzini diabetica: si possono evitare! intervista a cura di Tommaso Revera di Antonella Tanzariello 77 Tè verde! antiossidante di lunga vita di Enrica Zugno 79 Needle shaping per il rimodellamento di viso e corpo di Enrico Filippini MEDICINA NATURALE 80 Il lampone, un frutto per dimagrire di Antonio Schiavo 108 Pillole di salute: lotta alla sedentarietà di Franco Tortorella CURIOSITà 109 La storia di "Maria Dolens" di Luigi Cavalieri AMICI ANIMALI 111 La filariosi cardio-polmonare di Nicola Bertoni 112 Educhiamo il nostro cane di Michele Raffaelli I GIOCHI 114 Cruciverba, Enigma, Rebus CONTENUTI 5 EDITORIALE Verso l’estatE Tonici e briosi di Luigi Cavalieri L Direttore Responsabile La nostra è una “macchina” delicata che abbisogna di costante “manutenzione” REPARTO SPECIALIZZATO PER MASTECTOMIA. Protesi al silicone ultra leggere; Protesi adesive; Protesi al silicone per piscina e sport; Biancheria intima tecnica femminile ed elegante; Costumi da bagno predisposti: bikini - copricostume - ciabattine mare; Copricapo per post chemioterapia; Laboratorio per modifiche estetiche. NOVITà Indumenti predisposti per attività sportiva. a primavera con temperature al Per le signore è arrivata l’ora di prepararsi alla prodi sopra della media stagionale ci va costume: se l’alimentazione invernale vi ha un sta introducendo all’estate. po ‘appesantite, il farmacista é in grado di fornire Già il ritorno all’ora legale, che utili consigli per recuperare la forma, così da poter ci farà compagnia sino al 26 otaffrontare senza patemi una concorrenza sempre più tobre, ci ha regalato giornate di agguerrita. In questo numero della rivista potete legluce più lunghe. gere interessanti suggerimenti in proposito. In tutti noi è scattata, legittimamente, la voglia di Attenzione, però, a zanzare, vespe e pappataci, che Luigi Cavalieri stare all’aria aperta per dare libero sfogo al desidecol caldo vanno alla ricerca delle loro prede preferio, represso d’inverno, di socializzare, ritemprarsi rite. Andiamo, pertanto, a scoprire come difenderci! e rigenerarsi con una passeggiata nel parco o sul La bella stagione è anche invitante per una serata frilungolago. Insomma vogliamo riscoprire quei piaceri e quelle vola in compagnia degli amici e per le signore un buon trucco sensazioni, che gli indumenti più leggeri ci aiutano a percepi- può fare la differenza. Come essere sempre all’altezza? Ci ha re meglio, Così come cogliamo i profumi sparsi nell’aria, che pensato una nostra collaboratrice. ci fanno sentire maggiormente Accanto ad articoli che affronla gioia di vivere e di essere più tano, secondo consuetudine, tonici. alcune patologie ed in particoMa la bella stagione, dopo il lare come curarle, abbiamo volungo inverno, può vederci più luto soffermarci anche su alcuni affaticati e stressati. Per questo aspetti, segnalatici dai lettori, è meglio correre ai ripari, onde per essere al loro fianco con evitare che un piacere possa quelle risposte, che, puntualtramutarsi in qualche problemente, abbiamo affidato ai mino per il nostro organismo. nostri esperti. La nostra è, infatti, una Il nostro obiettivo primario, “macchina” delicata, che abnon ci stancheremo mai di bisogna di costante “manuripeterlo, è, però, sempre lo tenzione”, perché il motore stesso: diffondere il concetto possa sempre funzionare a di prevenzione oggi fondapieno regime! mentale per il nostro orgaAnche il sole, tanto sospirato, nismo ed, in generale, per il da alleato può divenire nostro nostro benessere. nemico, specie per i nostri Alla prossima! bambini, se non si adottano le dovute precauzioni. [email protected] la bella stagione, dopo il lungo inverno, può vederci più affaticati e stressati EDITORIALE 7 La salute non va in “crisi” a cura della Redazione [email protected] Primo valore per l’80% degli italiani, più importante di lavoro, vita di coppia e denaro N egli ultimi 2 anni, nel pieno della crisi economica e sociale, gli italiani si sono aggrappati alla Salute, oggi considerato insieme alla Famiglia il valore più importante nella vita dall’80% della popolazione, in netta crescita rispetto al 61% del 2011. È quanto emerge dai nuovi dati dell’Osservatorio Salute AstraZeneca, che confermano il vecchio adagio “La salute prima di tutto” e svelano come al secondo posto - in questa speciale scala dei valori tricolore - si piazzi l’inedito tandem Lavoro-Vita di Coppia. I due valori, indicati entrambi da 1 italiano su 4 (25%), hanno, però, fatto registrare un calo di considerazione negli ultimi 2 anni, rispettivamente dell’8% per il Lavoro e del 7% per Vita di Coppia. Al contrario, ha scalato molte posizioni nelle priorità nazionali il Denaro, il cui peso nella vita degli italiani è quasi raddoppiato (è passato dal 13 al 24%), sorpassando così l’Amicizia (23%) e la Religione (14%). Trend positivo anche per la Solidarietà (8% vs 5% del 2011), considerata oggi più indispensabile di Cultura (stabile al 7%), Tempo Libero (4% vs 7%), Studio (3% vs 5%) e Potere (1% vs 2%). LA SALUTE, INSIEME ALLA FAMIGLIA, è il valore più importante secondo gli italiani FOCUS 9 Italia insoddisfatta Un quarto della popolazione non è contento della propria situazione economica (il 23%) e l’insoddisfazione è aumentata considerevolmente negli ultimi 2 anni (+ 5%). Tra i problemi più sentiti dagli italiani spunta anche la mancanza di tempo, segnalata dal 21% del campione. Diminuiscono Diminuiscono, com’era forse prevedibile, i connazionali appagati dal proprio lavoro (passati dal 45% al 39%) alla crisi economica e che comporta anche una riduzione del 10% nelle analisi e negli esami di controllo periodici (scesi al 67% rispetto al 77% del 2012). Inoltre il 16% degli italiani ammette di non seguire una dieta equilibrata ed il 13% rinuncia ad uno stile di vita sano. poi, com’era forse prevedibile, i connazionali appagati dal proprio lavoro (passati dal 45% al 39%), mentre per il momento reggono i rapporti familiari (molto positivi per il 69%), amicali (62%) e sentimentali (58%). In generale, negli ultimi 2 anni sono raddoppiati i pessimisti. Oggi infatti quasi 1 italiano su 3 è sfiduciato (il 27% contro il 14% del 2011) e ben il 14% crede che la situazione sia destinata a peggiorare ulteriormente nei prossimi 3 mesi. Resiste, però, uno zoccolo duro di “inguaribili ottimisti”: il 14% (era il 30% un anno fa) ritiene che la situazione non possa peggiorare ulteriormente ed è dunque destinata a migliorare. I più ottimisti sono uomini (70% contro 66% delle donne) e meridionali (71% vivono al Sud contro 68% al Nord e 61% al Centro), soprattutto giovani (nell’81% dei casi hanno meno di 34 anni) e in prevalenza laureati (88%). C’è crisi, che stress! Anche quando lo stress è alle stelle, il 40% della popolazione non riesce a concedersi una pausa e il numero degli italiani, che debbono rinunciare a questo “lusso”, è cresciuto del 12% nell’ultimo anno (28% nel 2012). Che cosa fare, dunque, per contrastare tensione e nervosismo, quando diventano insopportabili? Solo il 29% cerca un conforto medico, mentre 1 su 2 si affida ad amici o familiari e ben 1 italiano su 3 cerca conforto nella fede, nelle preghiere e nelle pratiche religiose in generale. La scala dei valori tricolore “È estremamente interessante osservare come i cittadini italiani attribuiscano sempre più valore alla salute. È un dato che fa riflettere e che deve spingere ancor di più ogni operatore del Sistema Salute a impegnarsi al massimo nella promozione della ricerca e del progresso scientifico per migliorare la qualità di vita delle persone e facilitare la soddisfazione di questo grande bisogno di salute che emerge nella popolazione”, ha dichiarato Gilberto Riggi, Direttore Medico di AstraZeneca Italia . Offerta valida nelle farmacie aderenti all’iniziativa, fino a esaurimento scorte e fino al 31.08.2014. Per maggiori informazioni visita il sito www.farmaciainsieme.it Il paradosso “Toglietemi tutto, ma non la salute”, sembrano pensare gli italiani. Eppure più di 1 connazionale su 3 (il 36%) dichiara di non prestare alcuna attenzione alla prevenzione delle malattie, con una crescita dei “trascurati” del 12% solo nell’ultimo anno. Un trend, che è probabilmente collegato Vai sul sito www.farmaciainsieme.it e scopri qual e la farmacia di FarmaciaINsieme piu vicina a te ie c a m ar f e l l ne e t a st e ’ l : e a t t m u e si N I Per t a i ac m r a di F network Siil Cura didi Te In collaborazione con: 10 FOCUS La Cooperativa dei Farmacisti Offerta valida sui marchi riportati sopra e se disponibili in farmacia Si Cura di Te Mille bambini salvati dal Buruli a cura di LUIGI CAVALIERI Giornalista Soddisfazione per i risultati ottenuti con l’ozonoterapia R iprendiamo il filo, che, però, non si era mai interrotto, con la dott.ssa Antonella Bertolotti, che da 25 anni si dedica a missioni umanitarie in Asia, Africa, Sud America. Questa donna, attualmente psichiatra presso la Casa di cura S. Camillo di Brescia, affascina per l’entusiasmo con cui racconta la sua esperienza, fatta di conquiste quotidiane, di risultati raggiunti a piccoli passi assieme ad alcune colleghe con le quali condivide questa passione. Antonella ci confida di aver voluto laurearsi in medicina proprio per andare a prestare la sua assistenza laddove c’è maggior bisogno. La dott.ssa Bertolotti ha lavorato per diverse Organizzazioni umanitarie (Medicus Mundi - Terre des hommes - Unicef), ma dal 2000 con altri medici ha fondato una Onlus denominata Intermed. I Progetti attualmente in corso interessano il Burkina Faso in Africa con le Suore Camilliane, il Congo con le Suore Canossiane, la Costa d’Avorio con l’Università di Medicina di Abidjan e l’Istituto Pasteur per studiare l’ozonoterapia. IL FATTO 13 L’obiettivo è sconfiggere l’ulcera di Buruli. É simile alla lebbra ed é causata da un mico batterio La dott.ssa Antonella Bertolotti con uno dei suoi piccoli pazienti. “L’obiettivo - evidenzia Antonella - è sconfiggere l’ulcera di Buruli. è simile alla lebbra ed è causata da un mico batterio, inoculato attraverso il morso di un insetto d’acqua, che punge i bambini che fanno il bagno nei fiumi o nelle lagune. Assieme all’Istituto di Anatomia patologica dell’ Università di Brescia siamo riusciti a dimostrare che l’ozono, dopo due settimane di terapia, uccide il mico batterio responsabile della malattia”. Un lavoro, questo, pubblicato addirittura sul British Medical Journal: davvero una bella soddisfazione per la dottoressa Bertolotti ed i suoi più stretti collaboratori! Ma vediamo quali sono le conseguenze del Buruli, che può arrivare a causare anche l’amputazione dell’arto colpito: prima intacca la formazione nodulare, poi si ulcera e va a ledere i tendini, il muscolo ed il tessuto osseo. “ Il nostro lavoro - conclude Antonella - sta dando ottimi risultati, tant’è che sono un migliaio i pazienti salvati negli ultimi tre anni, dopo essere stati trattati”. Una bella soddisfazione certamente sul piano scientifico, ma ancor più su quello umano! E, se pensiamo che la strumentazione necessaria per l’ozonoterapia costa meno di 5.000 euro, ci rendiamo conto NEL 2000 Grazie alla dott.ssa bertolotti NASCE La Onlus denominata Intermed 14 IL FATTO la strumentazione necessaria per l’ozonoterapia costa meno di 5.000 euro come la generosità di quanti collaborano con questi autentici “missionari” scientifici, appassionati del loro lavoro, può produrre benefici sino a soli pochi anni fa insperati. La dott.ssa Bertolotti ci tiene, però, a ricordare che, quando in queste terre di missione si progetta un Centro di Salute, bisogna attivare un dispensario farmaceutico, un ambulatorio ed un laboratorio di analisi, Dopo tanti anni e tante soddisfazioni chiediamo alla dottoressa cosa l’ha più colpita. Lei non ha dubbi: “Aver visto crescere in questi Paesi la Sanità!”. E ciò è stato possibile lavorando in modo capillare sulla sanità decentrata Luigi Cavalieri . Cattive notiziE per le nostre arterie L’ a cura di Roberto Mazzoli Esperto in nutrizione e metodologie naturali per lo sport e il fitness eccesso di colesterolo è sensibile all’ossidazione da parte dei radicali liberi. Una volta ossidato, si accumula nelle pareti delle nostre arterie per formare una placca capace di ostruirle e condurre all’infarto. Che ruolo ha, dunque, il potassio in questo scenario? Il colesterolo è indispensabile Esso è una molecola classificata tra i “corpi grassi”, ma la sua formula è diversa da quella degli “acidi grassi”. Si tratta di uno steroide che possiede una doppia origine. Il nostro fegato ne fabbrica i due terzi, grazie ad una lunga catena di reazioni chimiche orchestrate da numerosi enzimi dei quali il principale si chiama HMC-CoA reduttasi. Il terzo rimanente è fornito dagli alimenti di origine animale. Il colesterolo svolge diverse funzioni nell’organismo. Il corpo lo utilizza per fabbricare delle sostanze indispensabili quali la bile e gli ormoni sessuali. Ma è soprattutto uno dei costituenti della membrana che avvolge tutte le nostre cellule. Possiede un ruolo strutturale. Si insinua nel “doppio strato lipidico”, fra le molecole dei fosfolipidi formando una specie d’armatura della membrana cellulare. Quando le cellule si rigonfiano, in seguito ad un eccesso di sodio intracellulare e ad una carenza di potassio, le proprietà meccaniche delle membrane vengono modificate. Le membrane sono messe sotto tensione e s’irrigidiscono. Il colesterolo non ha più spazio sufficiente per inserirsi fra i fosfolipidi: così torna nella circolazione sanguigna, per “ossidarsi” e favorire la formazione di “placche ateromatose”. Il potassio si prende cura delle nostre arterie Numerosi studi in vitro su animali suggeriscono che integrare elevate quantità di potassio serve a proteggerci dalle malattie cardiovascolari. Ad esempio, è stato evidenziato, su animali ipertesi, che il potassio permette di ridurre i lipidi nel sangue e nei vasi sanguigni. Inoltre impedisce ai macrofagi di aderire alla parete arteriosa. I macrofagi sono delle cellule specializzate, incari- cate di ripulire (o spazzare si tratta di cellule dette anche “spazzine” capaci di distruggere gli “organismi estranei” che invadono il corpo) il colesterolo LDL (il cattivo). Sfortunatamente, quando questo colesterolo si “ossida”, i macrofagi lo depositano sotto forma di grassi nelle pareti arteriose, il che contribuisce alla formazione di “placche ateromatose”. Il potassio potrebbe frenare le malattie cardiovascolari, impedendo ai macrofagi di aderire alle pareti. Altri studi, fatti sempre su animali, hanno mostrato che il potassio potrebbe ridurre i depositi di coleRoberto Mazzoli sterolo nell’aorta . 15 Nuova metodica per la diagnosi dei tumori rari S a cura della Redazione [email protected] Una ricerca messa a punto da Arc-Net dell’Università di Verona equenziare contemporaneamente 50 geni da una piccola porzione di tessuto proveniente dalla biopsia o prelevato durante l’intervento chirurgico. Una rivoluzione nella diagnostica dei tumori rari resa possibile dal lavoro del team del Centro di ricerca sul cancro Arc-Net dell’Università di Verona, guidato da Aldo Scarpa, direttore del Dipartimento di Patologia e Diagnostica di Ateneo. Sino ad oggi era, infatti, possibile ottenere la sequenza di Dna di un solo frammento di gene alla volta, ma era impensabile riuscire a sequenziare un gene per intero. I risultati del lavoro dal titolo “La diagnosi istopatologica di nuova generazione: una lezione dallo studio di un tumore raro (carcinosarcoma del fegato)” sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Oncology il giornale ufficiale della Società Americana di Oncologia Clinica, rivista di riferi- La nuova metodica è stata utilizzata nello studio di un tumore raro del fegato, il carcinosarcoma mento sia per i ricercatori che per gli oncologi medici impegnati nella cura dei tumori. Lo studio è consultabile anche su pubmed.com oppure sul sito jco.ascopubs.org. Lo studio La nuova metodica è stata utilizzata nello studio di un tumore raro del fegato, il carcinosarcoma, di cui si è potuto stabilire con certezza l’assetto molecolare sia della cellula progenitrice che delle diverse sottopopolazioni di cellule variamente differenziate, che compongono il tumore esaminato. Questa caratterizzazione molecolare ha permesso di individuare le mutazioni di geni per i quali esistono già farmaci in grado di bloccarne l’attività. “Il la- voro - spiega Aldo Scarpa - dimostra la potenzialità diagnostica delle nuove metodiche di sequenziamento del Dna nell’identificazione del complesso di mutazioni geniche presenti in un tumore, ai fini della caratterizzazione molecolare di ogni singolo tumore. Un importante passo in avanti che guarda alla personalizzazione delle terapie attraverso l’impiego di farmaci mirati a bloccare le molecole alterate nello specifico cancro di ciascuna persona. Solo leggendo l’insieme delle mutazioni del codice genetico insite nelle cellule tumorali, infatti, potremo sfruttare al meglio i farmaci bersaglio”. E la metodica messa a punto dal gruppo coordinato da Scarpa getta le basi per un passo avanti decisivo proprio in questo senso . IL PUNTO 17 «L’implosione della famiglia ha portato a uno smarrimento in cui il dialogo tra genitori e figli scarseggia». La medicina tra le passioni di Carlo Verdone a cura di Tommaso Revera Intervista a Carlo Verdone, al cinema "Sotto una buona stella" otto una buona stella: una nuova commedia, da lei diretta ed interpretata, molto simpatica che intende dare un altro ritratto di un’Italia sconvolta dalla disoccupazione e dalla perdita dei valori. Quali sono i motivi che l’hanno spinta ad approfondire queste tematiche? “Sotto una Buona Stella nasce come una 18 PERSONAGGI commedia che vuole rappresentare alcune “emergenze” del periodo che stiamo vivendo. C’è la descrizione di un padre assolutamente assente nella crescita dei due figli, il conseguente scontro generazionale, quando questi ultimi si ritrovano a vivere con lui (essendo morta la madre dalla quale era divorziato Federico Picchioni), la perdita del lavoro di Federico, che, avendo 60 anni, non è in grado di riciclarsi in un altro lavoro che prima gli dava benessere. E, non ultimi, i pensie- ri sul futuro dei figli, ai quali il presente non promette un’opportunità lavorativa stabile. Un senso di impotenza avvolge tutti i personaggi di questa commedia, compresa Luisa (Paola Cortellesi) che vive di sensi di colpa per lo spietato lavoro che svolge: la tagliatrice di teste. Tutti i personaggi di questo racconto hanno bisogno di solidarietà. Di qualcuno che si occupi di loro, di qualcuno che voglia loro bene, di qualcuno che li guidi nella vita. È una commedia di quattro personaggi in cerca di una carezza e di certezze. Ad analizzare bene questi temi sembrerebbe un film ben lontano dalla leggerezza della commedia. Ma l’abilità del regista e degli sceneggiatori è anche quella di trovare un grande senso della misura e di equilibrio nel rappresentare queste difficoltà all’interno di un film brillante. Con molti momenti di malinconia e anche di poesia. Non riesco a concepire una commedia che non racconti il momento che viviamo. Se non analizza anche le fragilità che contraddistinguono l’attuale tempo, la commedia non ha più un gran senso e non è un documento di analisi di un momento sociale”. Per questo film ha scelto Paola Cortellesi, per cui ha scritto anche il personaggio di Luisa. È una donna che ha sempre stimato e che considera sciolta e autorevole. Immagino sia stata all’altezza delle sue aspettative? “Paola è un’attrice che sta migliorando film dopo film. Ha un grande senso della misura, è essenziale, non esagera mai e rende i suoi personaggi assolutamente riconoscibili perché veri. Ha una scioltezza invidiabile. E direi anche una grande amabilità particolare. L’ho scritto per lei quel ruolo, dopo la promessa di fare un film insieme. E l’ho adattato al suo carattere, ai suoi lati preponderanti. È l’attrice con la quale ho meno faticato nell’impostare il suo ruolo e i duetti fra noi. Era perfetta. Non avevo quasi mai alcuna perplessità nel vederla provare. Era misurata, efficace e perfetta. Trovare una partner così è assai raro”. Nel film ricorre la relazione tra padre e figli e il tema dell’affettività. Il protagonista, infatti, dopo una brillante carriera professionale, acquista consapevolezza sulla necessità di riscoprire un ruolo paterno fondamentale nell’orientare lo spirito di una generazione confusa di prole e genitori. Un tema certamente d’attualità in una società come la nostra nella quale si è perso il valore delle relazioni e dei rapporti umani... “L’implosione della famiglia, negli ultimi trent’anni, ha portato ad una gran confusione. E ad uno smarrimento in cui il dialogo tra genitori e figli scarseggia. E c’è sempre meno tempo per parlare, condividere riflessioni, osservazioni ironiche, e scambi approfonditi. Genitori e figli, spesso, vivono come estranei dentro casa. E il problema è che si conoscono poco. Questo è uno dei temi principali di questa commedia”. Un altro riferimento del film molto attinente alla realtà in cui viviamo è la scelta di tanti giovani di lasciare l’Ita- PERSONAGGI 19 TU C A M O TA IS www.ideare.eu € 14,00 SCONTO 30% € 9,80 • Con Finocchio PER L’ELIMINAZIONE DEI GAS • Con The Verde PER IL CONTROLLO DEL PESO CORPOREO • Con FERMENTI LATTICI VICINA ALLA TUA SALUTE AL D . OFFERTA LANCIO R 20 PERSONAGGI «Allo stato attuale l’Italia è ancora bloccata da una generazione al potere molto anziana». FA lia per trovare gloria all’estero. È una scelta che condivide e soprattutto considera l’Italia un Paese per “vecchi”? “Allo stato attuale l’Italia è ancora bloccata da una generazione al potere molto anziana. È l’unico Paese al mondo dove un alto dirigente che ha più di settant’anni, una volta decaduto nell’incarico, viene riproposto in un altro incarico importante. Tutto questo provoca un tappo nello scorrere delle generazioni in molti campi. Però stiamo vedendo dei timidi segnali di cambiamento. E questo mi porta a dire ai giovani: andate all’estero per prepararvi, ma tornate qui perché c’è bisogno di voi”. Recentemente è arrivato l’Oscar per “La grande bellezza” - il film di Paolo Sorrentino a cui ha lavorato - premiato come migliore pellicola straniera. Che effetto fa ricevere un premio così importante? Come ha detto, l’Italia aveva bisogno di un attestato internazionale così importante. E il fatto che sia arrivato con la Cultura la dice lunga sulle potenzialità di un Paese che non è solo crolli e/o scandali... “Quasi tutti i governi non hanno mai mostrato un vero interesse sul potenziale che la nostra Cultura può avere a livello internazionale. Spesso abbiamo sentito dire: “Con la Cultura non si mangia”. Ecco che La Grande Bellezza smentisce questa analisi miope e cinica. È stato un film importante per quello che raccontava, ma lo è stato anche come spot pubblicitario per il nostro Paese. Una Roma come quella tutti la vogliono vedere. E, se riflettiamo che il film è stato venduto in tutto il mondo, avremo presto la riprova di una crescita turistica nel nostro Paese, non solo per Roma. L’Italia ha una grande risorsa: l’arte, il turismo, l’ambiente. Lavoriamo affinché la nostra arte non vada nel degrado e sia abbagliante come in quel film. L’emozione che ho provato è stata forte. Ma questo successo deve essere uno stimolo a portarci a fare dei buoni film, possibilmente con temi universali e non solo locali. Un buon film porta visibilità italiana all’estero e riporta il pubblico in sala”. Prima di lasciarla, un paio di curiosità sul suo rapporto con la salute essendo la nostra una testata sensibile a questo tema. Non ha mai nascosto la sua convivenza con l’ansia e con il panico da successo ritenendo che riconoscere la propria fragilità sia, sempre e comunque, una dimostrazione di forza. Che suggerimenti si sente dare a coloro i quali convivono abitualmente con i disagi prodotti dalla mente? “All’inizio della mia carriera ho avuto molti problemi con un’ ansia che spesso sfociava in panico. Non mi sono mai vergognato di dirlo. Ma ne sono uscito fuori in fretta grazie ad un bravo psicoanalista, che vedeva in questa mia instabilità la paura di una vita che andava cambiando grazie al successo. Per me, che ero fondamentalmente timido, mi sembrava impossibile confrontarmi con un grande pubblico e perdere il mio anonimato. L’uso di qualche psicofarmaco mi aiutò all’epoca. Ma la risoluzione del problema fu quella di accettare i consigli del professor Bellanova: quella di sfidare il terrore di non farcela attraverso prove spaventose ed impensabili. Quando compresi, dopo tanto penare, che quelle prove riuscivo, piano piano, a superarle senza morire o svenire, il panico cominciò a perdere la sua potenza negativa. Ma fui molto coraggioso ad uscire di notte con la macchina, raggiungere una località lontana e saper ritornare sano e salvo. Da solo riuscii dopo un po’ di mesi ad avere finalmente più fiducia nel mio corpo e nella mia psiche. Tutte le prove erano stabilite dal professore. Fu un grande”. Come è nata la sua ossessione per la salute e la medicina? Un pensiero fisso che è riuscito, comunque, a sdrammatizzare in maniera molto divertente in tanti dei suoi film... “Allora… Io non ho alcuna ossessione per la medicina. E non sono affatto un ipocondriaco. Quando ho avuto dei problemi, l’ho detto. Ora sono un semplice, ma vero appassionato di medicina e farmacologia. Qualche volta di sera mi soffermo su qualche Convegno medico e lo studio a fondo. È una vera passione. Certamente, avendo solo una laurea “affettuosa” consegnatami dalla Federico II di Napoli, non posso ritenermi un medico. Faccio ipotesi e non diagnosi. Altrimenti sarei un ciarlatano presuntuoso, È vero, però, che tre ipotesi in tre casi erano di una difficoltà spaventosa. E qui anticipai medici luminari. E salvai sul filo di lana due di queste persone. Diagnosticare una Steven Johnson non è facilissimo. Come prevedere il formarsi di un ictus. Ma in casa il nostro medico curante era un immenso diagnostico. Ho imparato più da lui che da qualunque altro testo. Tutto qua. Una passione che mi porta spesso ad azzeccare un’ipotesi, che il vero medico poi valuterà. Avrà capito che ho molte passioni. E questa è una delle tante” • PER FAVORIRE IL SOSTEGNO METABOLICO • 1 COMPRESSA AL GIORNO • RILASCIO PROLUNGATO Amore e chat a cura di Brian Kristian Vacchini GiampaolI - [email protected] O Referente Territoriale dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia Membro del Comitato Etico degli Spedali Civili di Brescia Profondamente cambiati i rapporti, compresi quelli amorosi ggi sono profondamente cambiati i rapporti tra gli esseri umani, compresi quelli amorosi. Accade sempre più frequentemente, infatti, che ciò che un tempo era l’ultima risorsa per qualcuno, oggi sia la regola: conoscersi attraverso internet. Come si sceglie un partner online? Per milioni di anni gli individui hanno selezionato i propri compagni basandosi su una vasta gamma di informazioni reperite tramite il contatto diretto. Il tono di voce, il linguaggio corporeo, l’odore e lo sguardo erano elementi essenziali per far scattare la famigerata scintilla. Viene però da chiedersi cosa succeda oggi quando spesso capita di contattare qualcuno sui social network senza niente di tutto questo, ma unicamente dopo aver visto una fotografia. Su cosa basano le scelte oggi gli esseri umani, quando scelgono, con un click, tra un numero illimitato di possibili partner? Vediamo cosa ci dicono le ricerche sul tema: • La scelta di contattare un potenziale partner si basa per l’85% sulla fotografia del suo profilo personale. Uno studio del 2008 ci rivela che i maschi con un’immagine di copertina, in cui apparivano genuini, estroversi e aggraziati, venivano contattati molto 22 PSICOLOGIA di più rispetto a tutti gli altri. Le femmine, invece, venivano giudicate più attraenti, se, attraverso il loro avatar, erano in grado di trasmettere buona autostima, femminilità e calore umano. • Gli interessi in comu- L’adagio che afferma che i poli opposti si attraggono sembra non valere più ne contano molto! L’adagio che afferma che i poli opposti si attraggono sembra non valere più. Oggi si prediligono partner che condividano gli stessi obiettivi di vita, siano essi avere/ non avere figli, fumare/non fumare e via dicendo (Fiore & Donath, 2005). • Uomini e donne differiscono per il modo di gestire le comunicazioni online. Mentre i maschi sembrano più propensi ad avviare numerosi contatti, ma a ricevere meno risposte, le femmine sembrano rispondere molto meno ai messaggi, che ricevono, ma, quando lo fanno, è a seguito di una decisione “pensata”. Come ci si racconta virtualmente ? Superato lo scoglio della selezione e del contatto del partner, arriva il momento in cui bisogna conoscerlo. Chat, mail, videocall… Attraverso questi strumenti si fa spesso proseguire un rapporto virtuale ed il rischio è di farsi più belli di ciò che si è. Il dr. Toma dell’Università di Cornell ci ha svelato quanto nelle prime conversazioni online i soggetti tendano ad esagerare i propri attributi positivi ed a nascondere quelli negativi. Le bugie, però, sembrano essere presenti in maniera minima e su temi di scarsa rilevanza. Si tende, quindi, ad omettere i dettagli scomodi ed a far risaltare gli aspetti migliori. Questo è, forse, dovuto al rischio di essere smentiti nell’incontro dal vivo. È proprio nell’approccio di persona, infatti, che si scopre, se chi abbiamo immaginato e conosciuto virtualmente corrisponde ad un essere umano reale, di nostro gradimento. Strumenti digitali e rapporti già avviati La tecnologia non caratterizza solo le relazioni allo stadio iniziale, ma influisce molto anche su quelle già avviate. Basta pensare a quanti di noi hanno un cellulare e quanto spesso lo utilizziamo per contattare il partner. Le ricerche ci raccontano come oggi le lettere d’amore siano state sostituite dagli sms, metodo definito “veloce”, “efficiente” ed “affidabile” da tutti i soggetti intervistati. Il 90% delle coppie riferisce di interagire tramite messaggistica istantanea più di 6 volte al giorno, con un picco nei “nuovi amanti”, che contano almeno ben 10 contatti quotidiani nei primi 8 mesi di frequentazione! È nell’approccio di persona che si scopre se chi abbiamo Conosciuto virtualmente corrisponde ad un essere umano di nostro gradimento La tecnologia rende un amore incancellabile? Per rispondere a questa difficile domanda mi vengono in aiuto le parole di un paziente, che, a distanza di alcuni mesi da una rottura affettiva, così mi raccontava: “La più importante relazione, che ho avuto nella mia vita, è finita la scorsa estate senza lasciare alcuna traccia fisica. Non ho scatole di foto, souvenir, vestiti. Tutto ciò che mi resta sono centinaia di messaggi, tag in Facebook ed immagini su Instagram. E tutto questo è molto più difficile da eliminare di qualsiasi oggetto concreto”. Queste parole sofferte ci fanno comprendere quanto oggi sia assai complesso eliminare le tracce di una storia d’amore dal web. È, infatti, molto difficile sciogliere il nodo del legame virtuale: i post degli amici, gli aggiornamenti di stato e le foto pubblicate divengono istantaneamente di dominio pubblico e saranno lì per molto tempo a ricordarci quanto abbiamo perduto. Non tutto è astratto Le numerosissime interazioni virtuali che gli esseri umani portano avanti quotidianamente ci raccontano di quanto la ricerca dell’affetto sincero non sia facile e di come le regole dell’attrazione siano complesse. Dietro una semplice richiesta di amicizia in Facebook si cela spesso un bisogno più profondo: quello di non essere soli. Molti di noi sfruttano tutti gli strumenti a disposizione, compreso internet, per trovare degli occhi in cui rispecchiarsi. Il rischio è, però, di perdersi in un mare di bit, dimenticando il calore e la forza di Brian Giampaoli un abbraccio . PSICOLOGIA 23 QUANDO E’ DIFFICILE PERDERE PESO, SPESSO E’ COLPA DEGLI ORMONI Fai attività fisica regolare, hai eliminato grassi e dolci e cerchi di seguire un’alimentazione sana? Eppure, i rotolini sulla pancia e la cellulite sui fianchi non se ne vanno? La colpa potrebbe essere di alcuni ormoni. La parola ormone deriva dal verbo greco “ormao”, che significa mettere in movimento, questa definizione rispecchia molto bene il ruolo di questi “messaggeri“ chimici, che inviano segnali da una cellula all’altra. Sono gli ormoni a regolare l’appetito, il senso di sazietà, la velocità con cui bruciamo energie. Natrix è il laboratorio di analisi ideale per valutare il livello degli ormoni che possono crearci difficoltà nel perdere peso. PROFILI ORMONALI NATRIX PROFILO DIMAGRIMENTO: permette di determinare il nostro metabolismo, è consigliato quando si inizia, in maniera consapevole, un percorso alimentare finalizzato al dimagrimento. PROFILO STRESS: determina i livelli bioattivi di cortisolo e DHEA. Il livello di cortisolo tende ad aumentare con il passare degli anni o in seguito a stress severo e prolungato. Il livello del DHEA, al contrario, diminuisce progressivamente con l’età e l’aumento dello stress. PROFILO SPORT: permette di valutare l’impatto dell’attività sportiva sull’organismo. Il test è consigliato per perfezionare la performance sportiva ed evitare l’over-training. PROFILO DONNA FERTILE: permette di conoscere i livelli di progesterone ed estradiolo in tre diversi momenti del ciclo. Rappresenta un utile strumento per comprendere eventuali squilibri ormonali. PROFILO DONNA MENOPAUSA: è utile per il controllo dello stato ormonale della donna nel periodo che precede la menopausa e durante la menopausa. Fornisce importanti informazioni sulla necessità di una terapia ormonale. PROFILO UOMO: permette di verificare l’efficienza ormonale e sessuale maschile in età fertile e in andropausa. Il test determina il cortisolo e il DHEA. PROFILO BUONANOTTE: permette di conoscere la concentrazione serale di melatonina, fondamentale neurormone che regola il ciclo sonno-veglia. Il test è consigliato in periodi di elevato stress psico-fisico, durante l’invecchiamento, in menopausa. Utile anche nei bambini che hanno difficoltà a dormire nelle ore notturne. Natrix Lab: il laboratorio certificato (UNIENI-ISO 9001: 2000) di riferimento per le tue analisi personalizzate: • • • • • • • • FOOD INTOLERANCE TEST CELIAC TEST ANTIAGING PROFILE CELLULAR AGING FACTORS LIPIDOMIC PROFILE ZONA PLUS TEST CARDIO WELLNESS TEST HORMONAL PROFILES Tutte le analisi sono eseguibili anche tramite un semplicissimo prelievo capillare e salivare. La crisi fa soffrire Concretamente ed emotivamente C a cura di Romana CARUSO Psichiatra, Psicoterapeuta - Socio fondatore de ilsorrisodeibimbi Non solo sofferenza dei bilanci, dell’occupazione e del denaro risi. Che tutti fa soffrire concretamente e emotivamente. Perché la cronaca, quella dei giornali e quella di cui ciascuno è testimone nella quotidianità, mostra che non esistono solo le sofferenze dei bilanci, dell’occupazione e del denaro. Ma che la precarietà sveglia o risveglia le fragilità emotive più recondite di ciascuno di noi. L’ansia per il futuro. L’angoscia di farcela. La vergogna di non dimostrare. La tristezza di non essere più all’altezza. La paura di essere non produttivi e per questo abbandonati. Il terrore di non bastare a se stessi ed a chi si ama. La disillusione. Lo scoraggiamento. La vittoria delle idolatrie e delle illusioni. Lo stordimento delle droghe e delle compulsioni. Qualcuno con il suicidio arriva al capolinea. Anche se ancora povero non era e nemmeno lo sarebbe mai diventato. Una falce inarrestabile, che sta decimando le famiglie, seminando morti e feriti. E ferite profonde alla coesione familiare. Al senso del futuro dei più piccoli. Alla speranza degli anziani. Alla fiducia dei giovani che stanno diventando adulti. Passerà questa crisi. Speriamo che non passi l’attenzione al disagio interiore che ha portato Qualcuno sta fornendo risposte, in una catena di solidarietà tra terapeuti, pazienti, famiglie. Qualcuno chiude gli occhi e continua a non vedere una delle poche cose, per cui questa crisi nera può essere d’aiuto: ritrovare il vero senso di se stessi e della affettività. Rinsaldare le basi della vita emotiva. Evidenziare ed interrompere meccanismi distorti dell’interiorità. Qualcuno si sorprende di riuscire solo ora a riflettere su quanto non è materia. Di riuscire solo in un inaspettato difficile frangente a realizzare sogni intimi di tranquillità personale. Di trasmettere da dentro molto di più. Passerà questa crisi. Speriamo che non passi l’attenzione al disagio interiore che ha portato. Per continuare ad avere attenzione per i più deboli dentro. Per curare l’instabilità e prevenire il suo formarsi. E per continuare a considerare anche i professionisti della salute interiore come professionisti della salute globale (e non Romana Caruso più della follia) . PSICOLOGIA 25 Le farmacie in continua evoluzione a cura di Clara Mottinelli Presidente dell'Associazione dei Titolari di Farmacia della Provincia di Brescia Risorsa della sanità al servizio del cittadino Q uanto sono cambiate le farmacie negli ultimi anni. Non solo a livello di professionalità di chi sta dietro al bancone, ma anche per l’offerta non solo di medicinali, per il maggior numero di servizi garantiti, per le sempre maggiori richieste dei clienti e, anche, per adeguarsi a un sistema tecnologico 26 FARMACIA Pharmaceutical care è un termine inglese che descrive meglio la trasformazione del ruolo delle farmacie E DEI FARMACISTI che corre e che dietro l’angolo presenta già la ricetta in formato elettronico. "Pharmaceutical care" è un termine inglese che descrive meglio la tra- sformazione del ruolo delle farmacie e dei farmacisti, che non sono ormai più soltanto delle figure che distribuiscono farmaci agli utenti, ma tendo- UN nuovo modello di farmacia che fornisce assistenza di qualità alle persone no sempre più a prendersi in carico il paziente nella complessità dei bisogni e degli stili di vita. “Pharmaceutical care” indica questo nuovo modello di farmacia che fornisce assistenza di qualità alle persone accompagnandole lungo tutto il percorso medico di cui hanno bisogno, per migliorare lo stato di salute del cliente e, in seconda battuta, anche contenere la spesa sanitaria per le malattie croniche. Il tutto, è ovvio, in stretta collaborazione con i medici di base e con la partecipazione delle Asl del territorio. Il concetto di salute oggi si allarga a quello di benessere con la farmacia che non è più soltanto vista come un luogo di cura e controllo dell’aderenza alla terapia da parte dei pazienti, ma anche di prevenzione e di benessere. Anche il Ministero della Salute è impegnato in questo senso ed ha coniato lo slogan “Dare più vita agli anni” perché i cittadini vivano più a lungo ma in salute. Le farmacie, essendo così radicate e capillari sul territorio, sono il punto naturale per diffondere questa cultura di benessere e di salute: per questo il farmacista sarà sempre di più un operatore sanitario del territorio ed è per questo che oggi si parla di “Farmacista di comunità”, perché è un professionista in grado di coniugare il ruolo di educatore sanitario e sociale. lare di quella cronica. Il farmacista, in questo frangente, assume un ruolo attivo al fianco del paziente per assisterlo, nella quotidianità, a una maggiore aderenza alla terapia. L’obiettivo oggi Le farmacie, essendo così radicate Sul territorio, sono il punto naturale per diffondere UNA cultura di benessere e di salute In questi ultimi anni, anche dal punto di vista della formazione, ha puntato molto sugli stili di vita, con il farmacista come “mentore” e guida dei suoi utenti. In questo grande cambiamento la farmacia non dimentica però il suo primo e principale compito, anzi lo potenzia: la cura dell’aderenza alla terapia nel ruolo attivo del “Pharmaceutical care” in partico- è migliorare la gestione della cronicità sul territorio in modo soprattutto da contenere la spesa pubblica. È anche per questo motivo che è attivo un tavolo di lavoro con i medici di base, l’Università e le due Asl bresciane,per condividere insieme il nuovo assetto e gli obiettivi futuri. “Brescia è la prima provincia che si mette in discussione su questo doppio ruolo" Clara Mottinelli . FARMACIA 27 L’acqua, uno dei beni più preziosI in natura a cura di Francesco Rastrelli - [email protected] S Presidente Ordine dei Farmacisti della Provincia di Brescia Il nostro corpo ne è composto per oltre la metà ulla terra l’acqua copre il 70,8% della superficie del pianeta. La presenza di acqua sulla terra è una condizione essenziale per lo sviluppo e il sostentamento della vita come la conosciamo. Tutti gli organismi dipendono dall’ac- 28 FARMACIA L’uomo durante la sua vita beve circa 25.000 litri d’acqua per il mantenimento delle sue funzioni biologiche qua e ne contengono in quantità elevate. Il nostro corpo è composto da acqua, almeno oltre la metà. L’uomo durante la sua vita ne beve circa 25.000 litri per il mantenimento delle sue funzioni biologiche e delle strutture organiche. Tutti i sistemi organici sono in contatto con l’acqua: circolatorio, urogenitale, respiratorio, digestivo, nervoso, sensoriale. Quindi l’acqua, che beviamo, non serve solo per dissetarci e rinfrescarci, ma svolge un grande numero di funzioni insostituibili. L’acqua è rappresentata dalla formula chimica H2O, due ioni di idrogeno e uno di ossigeno. Ma l’acqua dolce, che troviamo sulla terra (pozzi, fiumi, sorgenti, laghi, ecc.), non è composta solamente da queste due sostanze. ma contiene batteri, minerali inorganici, metalli pesanti, idrocarburi ed altri elementi inquinanti. Questo è dovuto al fatto che l’acqua, durante il suo ciclo naturale, viene a contatto con rocce, piante, animali, terreni inquinati, onde elettromagnetiche, sostanze radioattive, energie negative, ecc. Nella ricerca dell’acqua pura si devono considerare tutti questi fattori, tenendo presente che meno componenti indesidera- L’acqua destinata al consumo umano è regolamentata dal Decreto Legislativo del 2 febbraio 2001 n.31 ti vi si trovano, migliore è la qualità dell’acqua. Il concetto di acqua come H2O è, quindi, un’illusione, data la molteplicità di sostanze microbiologiche o chimiche in essa contenute. L’acqua destinata al consumo umano è regolamentata dal Decreto Legislativo del 2 febbraio 2001 n.31 (in vigore dal 25 Dicembre 2003), che recepisce nella legislazione nazionale (DPR 236/88) le prescrizioni della direttiva dell’Unione Europea 98/83/CE relative alla qualità delle acque destinate al consumo umano. La legge regolamenta dal punto di vista sanitario tutti gli aspetti organolettici, microbiologici chimici ed i processi di gestione legati all’erogazione dell’acqua fissando dei limiti di concentrazione massima ammissibile. Questi vengono stabiliti tenendo conto dell’assunzione massima giornaliera su lunghi periodi, della natura del contaminante e della sua eventuale tossicità. Per quanto riguarda i controlli l’acqua erogata viene sottoposta a duplice controllo: interno da parte del gestore, che periodicamente verifica la potabilità dell’acqua ed esterno tramite controlli analitici eseguiti dall’ASL competente. Negli ultimi due anni Brescia è stata al centro di una problematica importante: la presenza di Cromo esavalente nell’acqua. Con il documento degli ecologisti (ottobre 2013) vengono presentate criticità già note sui temi dell’acqua, dell’aria, del suolo, dei rifiuti e della partecipazione, ma che, messe tutte in fila, restituiscono un quadro sempre più da tenere sotto controllo. Ma che cos’è il Cromo? In origine il Cromo [CR], che si estrae sotto forma di Cromite, si presenta come un metallo duro di colore acciaio grigio, è molto resistente alla corrosione con un punto di fusione vicino ai 1900 °C. I composti del Cromo esavalente sono considerati potenzialmente pericolosi, specialmente se assunti per inalazione. È importante tenere presente che, nel caso ci fosse un’ assunzione accidentale nella normale dieta, lo stomaco, tramite un meccanismo fisiologico di regolazione omeostatica, riduce il Cromo esavalente a Cromo trivalente, forma chimica priva totalmente di pericolosità per l’organismo umano. Infatti il Cromo trivalente è un elemento essenziale, necessario per numerosi funzioni, in particolare concorre a regolare i livelli di glicemia nel sangue. Attualmente, nonostante gli allarmi diffusi negli ultimi tempi, i livelli di Cromo rilevati nell’acqua potabile, che sgorga dai rubinetti di Brescia, rientrano in quelli che vengono definiti “parametri a norma di legge”. I risultati di cinque mesi di analisi, effettuate tra novembre 2013 e febbraio 2014, dimostrano che nel 22% dei prelievi il Cromo esavalente è risultato pari a 2 microgrammi/litro, soglia minima accettabile. “L’acqua di Brescia è buona, potabile, si può bere”. Lo garantiscono l’Azienda sanitaria locale, preposta al controllo sulle acque destinate al consumo umano, ed A2A, che tramite «A2A ciclo idrico» la distribuisce col civiFrancesco Rastrelli co acquedotto . FARMACIA 29 wellcare.it Gambe sane e belle come a vent’anni. Corregge Destasi Uniforma Perfect legs Idrata Riattiva Tonifica Alleggerisce Per una pelle sana e bella. Naturalmente. Smagliature, cicatrici, invecchiamento cutaneo? In farmacia nuovi “dermo-trattamenti repair”. Le smagliature, spesso causate da aumenti di peso o gravidanza, sono tra gli inestetismi femminili più frequenti. Le cicatrici sono le conseguenze visibili di un trauma o di un intervento chirurgico. Eliminarle completamente non è possibile, ma si possono rendere meno evidenti. L’invecchiamento cutaneo è un fenomeno biologico ineluttabile: già al termine della crescita la pelle comincia ad invecchiare! 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Kute-Fluid repair, nuovo fluido corpo per il trattamento delle superfici estese, contiene Megamoist che potenzia il fattore di idratazione della pelle. Dalla ricerca Hynecos Research Da Pool Pharma in farmacia. L’ alimentazione per gli anziani è a cura di MARCO BELLONI Farmacista e Segretario di Federfarma Brescia Importante variarla e con tutti i gruppi di alimenti noto da tempo il peso che alimentazione e stili di vita hanno sulla nostra salute e questo non cambia con il passare degli anni, anzi l’invecchiamento e le malattie, che ad esso si accompagnano, rendono ancora più importante fare le scelte appropriate. A tutte le età è necessario fornire all’organismo un apporto di energia adeguato all’attività e tutte le sostanze nutrienti necessarie a mantenerlo in buona efficienza. Dal momento che ogni cibo può fornire sostanze diverse, è importante che la propria alimentazione sia varia e comprenda tutti i gruppi di alimenti. Come per le persone più giovani ci sono alimenti che possono, o devono, essere assunti in maggiore quantità ed altri da usare in piccole quantità od occasionalmente: un aiuto nella scelta viene dalle “piramidi alimentari”, che illustrano in modo molto immediato queste indicazioni. Tra gli errori più frequenti: mangiare troppi formaggi e troppi dolci, che portano ad un eccesso di grassi e di carboidrati. Per quanto riguarda i grassi: nei condimenti è utile limitare quelli di origine animale (ad esempio il burro) e privilegiare quelli vegetali (soprattutto l’olio d’oliva) e si deve contenere il consumo di salumi (che, generalmente, contengono anche molto sale). Le indicazioni generali sono comuni per tutte le età, ma si deve tenere conto delle modificazioni, che avvengono con l’età in modo da introdurre gli opportuni adeguamenti: in primo luogo diminuisce la necessità di energia, perché diminuisce il fabbisogno calorico di base ed anche perché si riduce l’attività fisica. Un altro aspetto di cui tenere conto sono le patologie che frequentemente si accompagnano all’invecchiamento: ipertensione, diabete, osteoporosi; ognuna di esse può richiedere un adeguamento dell’alimentazione. Infine è necessario cercare di evitare che problemi fisici (ad esempio le difficoltà di masticazione) e situazioni personali (solitudine, difficoltà economiche) condizionino troppo l’alimentazione. La carne continua ad essere importante nell’alimentazione: se comporta difficoltà di masticazione, si possono adottare diversi metodi di cottura, ma non si deve rinunciare a consumarne. Molto importante introdurre anche il pesce, che può fornire nutrienti preziosi, che non si ottengono da altre fonti. Non dimentichiamo, infine, l’importanza di frutta e verdura (per l’apporto di vitamine, sali minerali e fibre) e di bere molta acqua (invecchiando lo stimolo della sete si fa sentire meno, ma la necessità di idratazioMarco Belloni ne resta) troppi formaggi e troppi dolci portano ad un eccesso di grassi e di carboidrati . ANZIANI 31 Il caldo: attenzione ai bambini! P iù sono piccoli, più i bambini sono esposti al rischio disidratazione. Questo perché sudano di più, non riescono a disperdere efficacemente il calore e, come se non bastasse, non riescono a comunicare alla mamma che hanno sete. Ecco perché è importante offrirgli da bere Visitaci su www.lactogalplus.it SENZA ALCOOL UN AIUTO COMPLETO PER IL TUO BENESSERE E QUELLO DEL TUO BAMBINO. Lactogal Plus è un integratore alimentare studiato per supportarti ortarti a tutto tondo durante il periodo dell’allattamento. Grazie alla presenza enza di Galega officinalis, favorisce la montata lattea e il mantenimento della secrezione di latte; e in più aggiunge il beneficio dei minerali e delle vitamine di cui la mamma e il bambino hanno maggiormente bisogno. LACTOGAL PLUS. ALLATTARE IN SERENITÀ. Consigliato dalle Ostetriche e dai Ginecologi a cura di SERENA SCHIAVO Farmacista Importante farli bere spesso spesso, specie quando ci si trova nei luoghi più caldi dove si suda di più. Spesso la mamma non sa che nei primi mesi di vita il lattante non ha bisogno di bere acqua. Il latte materno, così come quello in formula, è composto per oltre il 95% di acqua. Per questo motivo non solo non c’è nessun bisogno di aggiungere altra acqua, ma è anche opportuno che il lattante non assuma altri liquidi (acqua, tisane, ecc) oltre al latte nei primi quattro-sei mesi di vita. Si rischia, infatti, di riempire inutilmente lo stomaco, che arriverà alla poppata con un falso senso di sazietà, e di instaurare cattive abitudini (in particolare di notte). Solo durante le prime fasi dello svezzamento si può offrire al bambino una piccola quantità di acqua durante i pasti (30-50 ml), ma non è un obbligo. Spesso la mamma non sa che nei primi mesi di vita il lattante non ha bisogno di bere acqua I lattanti e i bambini piccoli si adattano meno facilmente dell’adulto alle temperature elevate, per questo, quando fa molto caldo, bisogna evitare di portarli in locali chiusi surriscaldati e scarsamente ventilati o, peggio ancora, di lasciarli incustoditi nell’automobile parcheggiata al sole: la temperatura all’interno di un’automobile può salire rapidamente e l’ipertermia nel bambino può verificarsi in soli 20 minuti. La maggior parte delle vittime di ipertermia ha un’età compresa tra 0 e 4 anni. Se si portano i bambini all’aperto, bisogna pensare a proteggerli dal caldo e MAMMA E BAMBINO 33 dalle esposizioni dirette alle radiazioni ultraviolette (UV) del sole (che possono danneggiare la loro pelle molto delicata), utilizzando vestitini leggeri, in fibra naturale, copricapi e crema solare. Una protezione ancora più efficace la si ottiene lasciando i bambini all’ombra, soprattutto dalle 11.00 alle 18.00. I danni causati dai raggi solari sono particolarmente pericolosi per i lattanti e i bambini piccoli. Durante le ondate di caldo, inoltre, occorre dedicare particolare attenzione ai bambini, che hanno già qualche problema di salute: malattie cardiache, circolatorie, respiratorie e asma, perché sono particolarmente sensibili alle ondate di caldo ed ai valori elevati di ozono. Di seguito alcuni consigli di carattere generale: - Mantenere freschi i locali dove soggiorna il bambino, aerare soltanto al mattino presto e di notte; durante il giorno oscurare le finestre esposte al sole. - Vestire i bambini in modo molto leggero, lasciando ampie superfici cutanee scoperte. - Controllare regolarmente la temperatura corporea di lattanti e bambini piccoli; se necessario, rinfrescare delicatamente il loro corpo con una doccia tiepida o panni umidi. - Fare bere acqua, non fredda, in piccole quantità, lentamente e molte volte al giorno. - Preferire l’acqua ad altre bevande, specialmente se gassate. - Evitare di far uscire i bambini all’aperto nelle ore più calde della giornata, ossia dalle 11.00 alle 18.00; applicare sempre prodotti solari ad alta protezione sulle parti scoperte del corpo e proteggere il capo con un cappellino. - Nelle piscine all’aperto o in spiaggia proteggere i bambini dal calore e dalle radiazioni solari (vestiti, copricapo, crema solare); evitare l’esposizione diretta dei bambini al sole dalle ore 9.00 alle 18.00. I bambini sotto i sei mesi di vita non devono essere mai esposti al sole 34 MAMMA E BAMBINO diretto. È bene sapere che, anche sotto l’ombrellone, non si è protetti dal caldo, né dai raggi solari. - Evitare che i bambini più grandi svolgano attività fisica all’aperto durante le ore più calde. - Fare bere il bambino prima e durante l’attività fisica, anche quando gioca, per compensare le perdite di liquidi dovute alla sudorazione. - Evitare di lasciare bambini incustoditi in luoghi chiusi poco protetti dal caldo e dall’esposizione ai raggi solari, esempio in tende da campeggio o in auto, specialmente durante le ore calde della giornata. Attenzione: l’ipertermia, in un bambino lasciato in auto, può verificarsi anche nelle giornate fresche, con temperature intorno ai 22 °C. Questo perché l’abitacolo della macchina può surriscaldarsi fino a superare i 40 °C, anche se i valori di temperatura esterna non risultano elevati. - Preparare cibi freschi e leggeri, ricchi di acqua (frutta e verdura fresca). - Fare molta attenzione alla corretta preparazione e conservazione dei cibi. Le temperature elevate favoriscono la contaminazione degli alimenti ed aumentano il rischio di gastroenteriti e intossicazioni alimentari. - Si consiglia di lavare bene frutta e verdura e tutti i cibi consumati crudi, facendo attenzione che non vengano a contatto con altri alimenti o con piani di lavoro sporchi, per evitare il rischio di contaminazione crociata. - Lavarsi le mani prima di procedere alla preparazione dei cibi. - Evitare di lasciare insalate condite, cibi deperibili (es. latte, latticini, dolci a base di crema, carne, pesce, etc.) e cibi cotti o precotti, a temperatura ambiente; vanno conservati in frigorifero. è chiaro che in estate bisogna dare la preferenza ad un’alimentazione ricca di frutta e verdura, che contengono un’alta percentuale di liquidi e sali minerali, che si perdono con la sudorazione. Limitare, invece, i grassi, che servono all’organismo per produrre calore, di cui però adesso proprio non abbiamo bisogno! È molto importante portare sempre con sé una bottiglietta d’acqua o il biberon, per far bere il bambino ogni volta che ha sete. Se è ancora allattato al seno è bene offrirgli il latte più spesso, senza aspettare il solito lasso di tempo fra una poppata e l’altra. Se fa molto caldo, si può fare un bagnetto al bebè anche un paio di volte al giorno. L’importante è usare solo piccole quantità di detergente, per non irritare la pelle. Ottimi i prodotti a base di amido di riso o avena, che hanno un effetto rinfrescante Serena Schiavo e lenitivo . La varicella a cura di Guido Vertua Pediatra, responsabile dei contenuti medici di www.mammaepapa.it è una delle principali malattie esantematiche dei bambini Qual è la causa della varicella? Un virus della famiglia degli Herpes, Virus chiamato Varicella Zoster. Come si contagia la varicella? Attraverso un contatto diretto con la saliva del paziente infetto, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando oppure con il contatto con il liquido contenuto nelle caratteristiche vescicole. Può anche essere trasmessa, ma con minore facilità, da un individuo affetto da Herpes Zoster. Il picco di incidenza si verifica nel tardo inverno ed all’inizio della primavera. In genere colpisce bambini tra i 5 e i 10 anni di vita. È una malattia molto contagiosa per cui la maggior parte della popolazione in età adulta è immune. Dopo quanto tempo dal contagio si manifestano i sintomi della varicella? In genere dopo 14-16 giorni compaiono i primi sintomi ma, si possono anche avere casi da 10 a 21 giorni dal contagio. Come si riconosce la varicella? Inizia con malessere generale e febbre, in genere lieve, ma che può arrivare anche a 39-40 °C. Dopo alcuni giorni compare la tipica eruzione cutanea (in termine medico esantema), molto pruriginosa, che interessa all’inizio il cuoio capelluto, il viso e il tronco e poi si estende all’addome, ai genitali, alle braccia ed agli arti inferiori. Le manifestazioni cutanee hanno dapprima l’aspetto di macule-papule, in altre parole appaiono come macchioline di colore rosso, lievemente rilevate al tatto, del diametro di 2-3 mm, che nel giro di poche ore si trasformano in vescicole (contenenti liquido chiaro). Queste in alcuni giorni diventano torbide tramutandosi in pustole e, quando si seccano, diventano croste che si staccano spontaneamente senza lasciare cicatrici (tranne nelle forme con sovrainfezione batterica). Le lesioni cutanee si risolvono completamente in circa 10-14 giorni. Quali sono le complicazioni della varicella? Sovrainfezione batterica (da stafilococco o da streptococco) delle lesioni cutanee, secondaria a grattamento delle vescicole Raramente epatite, encefalite (infezione del sistema nervoso centrale), polmonite, artrite, glomerulonefrite. La varicella è raramente grave nel bambino sano, ad eccezione dei bambini molto piccoli e in quelli La legge italiana prevede la riammissione a scuola dopo 7 giorni dalla comparsa che presentano una grave immunodepressione. Per quanto tempo il bambino affetto da varicella è contagioso? Da 1-2 giorni prima dell’inizio delle manifestazioni cutanee fino a quando le lesioni sono tutte ricoperte da croste (6-9 giorni). Come si cura la varicella? Nel bambino sano è solitamente una malattia autolimitantesi e la terapia è solo di supporto. Si somministrano antifebbrili (escludendo quelli a base di acido acetilsalicilico come l’aspirina, che possono provocare gravi reazioni nel paziente) e antistaminici per il prurito. È consigliabile tenere corte e pulite le unghie del piccolo per evitare che infetti le vescicole grattandosi. Esiste un farmaco specifico per la varicella, chiamato Aciclovir, che, som- 36 MAMMA E BAMBINO ministrato per bocca entro 24 ore dalla comparsa delle prime manifestazioni cutanee, provoca una diminuzione della durata e dell’entità della febbre, e del numero e della durata degli elementi cutanei. Il suo uso non è raccomandato nel bambino sano, ma può essere preso in conside- LO SAPEVATE CHE? Una volta contratta la varicella, il virus rimane per tutta la vita nel nostro organismo, annidato nei gangli delle radici dei nervi spinali, pur senza dare sintomi (si dice, in questo caso, che rimane latente). Può accadere che, soprattutto negli adulti e negli anziani, in corrispondenza di situazioni stressanti o di immunodepressione transitoria, il virus si riattivi, causando lesioni cutanee che prendono il nome di Herpes Zoster o “fuoco di Sant’Antonio” e che sono costituite da grappoli di vescicole spesso dolorosi, localizzati lungo il decorso di un nervo sensitivo. razione nei bambini maggiormente a rischio di complicazioni come quelli di oltre 12 anni di età, o con malattie respiratorie e cutanee croniche gravi o nei casi secondari che avvengono in famiglia (e che di solito hanno un decorso più grave). Come si previene la varicella? Con il vaccino anti-varicella, che viene somministrato in due somministrazioni. Nei bambini la prima dose si consiglia tra i 12 e i 15 mesi di età con una dose di richiamo a 5-6 anni di età (può anche essere somministrata prima, almeno 3 mesi dopo la prima dose). La vaccinazione è indicata anche nei bambini più grandi, negli adolescenti e negli adulti ancora suscettibili, che non hanno cioè contratto la malattia: in questi casi le due dosi vanno somministrate di seguito, distanziate di almeno quattro settimane l’una dall’altra. Quanto tempo si deve stare assenti da scuola in caso di varicella? La legge italiana prevede la riammissione a scuola dopo 7 giorni dalla comparsa delle prime manifestazioni cutanee Guido Vertua . MAMMA E BAMBINO 37 Bambini al sole, mamme felici! a cura di Chiara Kron Morelli "M Farmacista Importante proteggere la pelle ettiamo la crema?”, “Stai all’ombra!”, “Rimettiamo la crema!”... Mi sembra già di sentire le mamme in spiaggia che rimproverano i loro figli per una scorretta esposizione solare! Ma è noto che con l’arrivo della bella stagione è molto difficile tenere i bimbi lontano dal sole caldo, che invoglia a correre ed a fare giochi divertenti! Se da un lato è molto importante l’attività all’aria aperta per i più piccoli, in modo particolare per la produzione della vitamina D, dall’altro è bene proteggere in maniera adeguata la loro pelle. La scelta del solare con un filtro di protezione 50+ non solo al mare, ma anche durante una passeggiata in montagna o in città, l’esposizione nelle ore meno calde, mai dalle 12 alle 16, l’idratazione continua, sono tra i consigli più frequentemente sentiti. Ma può influire l’alimentazione in tutto questo? Sicuramente i bambini, che già soffrono di dermatiti o intolleranze alimentari, dovrebbero seguire una dieta adeguata tutto l’anno, a maggior ragione d’estate quando i raggi solari più caldi e pericolosi potrebbero accentuare in modo molto evidente il problema pelle, dando origine a fastidiosi eritemi solari, accompagnati da prurito e, talvolta, da febbre. In genere gli alimenti più coinvolti sono latte, salicilati naturali presenti in alcuni ortaggi, conservanti e coloranti. Quindi sì ad una dieta variata con pranzi leggeri a base di cereali e verdura di stagione, merende e spuntini con frutta, yogurt o frullati... senza dimenticare pesce e carne, anch’essi molto importanti. Con un’attenta dieta “antintolleranza”, senza eliminare alcun alimento, ma piuttosto riducendolo, l’intensità dell’eritema può diminuire o non presentarsi del tutto. Un ultimo consiglio da mamma: mettete la crema solare ai vostri figli a casa, con calma, senza tralasciare nessuna parte esposta... eviterete di rincorrere Chiara Kron Morelli i vostri figli ovunque e vi godrete anche voi il sole! l’attività all’aria aperta per i più piccoli è importante per la produzione della vitamina D . MAMMA E BAMBINO 39 Trattamento osteopatico in gravidanza L' a cura di Veronica Lorenzini Osteopata Per rendere confortevole il luogo del nascituro approccio osteopatico per la mamma in attesa ha due scopi: 1) Correggere la postura della donna in modo da evitare dolori articolari (come dorsalgie, lombalgie o sciatalgie…) durante i 9 mesi, dato che il baricentro, spostandosi in avanti, obbliga le articolazioni a cambiare posizione ed a dare dolori nel caso ci siano rigidità che originano da traumi o posture viziate; 2) Preparare da un punto di vista osteotendineo l’elasticità del bacino e del tratto lombare, che, in sinergia con il sistema musco- il baricentro, spostandosi in avanti, obbliga le articolazioni a cambiare posizione lo-fasciale uterino, devono favorire la fioriuscita corretta del bambino: ne deriva un parto eutocico semplice e sen- Un trattamento osteopatico favorisce un parto eutocico semplice e senza complicazioni za complicazioni ed un modellamento cranico del neonato, che evita plagiocefalie e torcicolli miogeni. Un altro vantaggio importante, che deriva dal trattamento osteopatico in gravidanza, è il fatto che sistemare la “casa”, che il neonato deve occupare, significa rendere confortevole il luogo nel quale si deve posizionare. Questo evita parti podalici o facciali ed agevola una presentazione fisiologica del bambino nel bacino della mamma per la corretta fioriuscita dal canale del parto grazie alle contrazioni uterine. La terapia è solo manipolativa e le tecniche non sono invasive né violente. Il protocollo consiste, generalmente, in 2-3 sedute ravvicinate (cadenza settimanale o quindicinale) ed in una seduta al mese per la durata dell’attesa (con la possibilità di saltare il 6° se la paziente sta bene). Il trattamento osteopatico del neonato Nel caso in cui il parto, invece, sia distocico, cioè un parto, che ha avuto una difficile espulsione con la necessità di aiuti esterni come la manovra di Kristeller (le spinte sulla pancia) o l’uso della ventosa od in extremis il taglio cesareo, il modellamento cranico del neonato può risultare asimmetrico. Nel caso del parto cesareo, infatti, mancando il normale passaggio attraverso un canale circolare, non avviene il giusto modellamento, che può eliminare eventuali asimmetrie createsi durante i 9 mesi a causa di posizionamenti particolari del feto nello spazio a disposizione. 40 MAMMA E BAMBINO sistemare la “casa”, che il neonato deve occupare, significa rendere confortevole il luogo nel quale si deve posizionare A volte proprio per questo motivo anche il resto del corpo del bimbo assume delle posture asimmetriche (in genere curvate a “banana”), che si riscontrano anche dopo la nascita e possono essere eliminate con le corrette tecniche osteopatiche. Il cosiddetto torcicollo miogeno congenito è, in realtà, spesso causato da un’asimmetrica cranica (nello specifico occipitale), che obbliga la cervicale del bambino ad assumere una postura asimmetrica in side-bending e rotazione, poiché la struttura sottostante non può sostenere una verticalità corretta. In caso di plagiocefalia i disturbi che il bambino può presentare sono: - disturbi del sonno; - irrequietezza; - rigurgiti e reflusso gastroesofageo; - coliche gassose; - lacrimazione per dotto lacrimale chiuso; - disturbi ORL, otiti frequenti… Il protocollo, in genere, è di 3 sedute a cadenza settimanale o quindicinale più un controllo a distanza di 1 mese o 1 mese e mezzo a seconda dell’età del neonato. L’ideale sarebbe vedere il bimbo prima possibile, ma, comunque, entro i primi 6 mesi di vita: le fontanelle iniziano, poi, ad ossificarsi terminando il processo attorno ai 12 o 15 mesi. Quindi favorire il rimodellamento cranico risulta, poi, più difficile Veronica Lorenzini . MAMMA E BAMBINO 41 C Estate: tempo di mosche volanti! a cura di Roberto Bellucci - [email protected] Fai sorridere i tuoi occhi. GOCCE OCULARI OCCHI ARROSSATI E IRRITATI Corpuscoli scuri di piccole dimensioni i risiamo: ad ogni inizio d’estate aumentano i soggetti che segnalano al medico oculista la visione di “mosche volanti”, cioè di corpuscoli scuri di piccole dimensioni, che sembrano “volare” al davanti dei nostri occhi. Li vediamo soprattutto quando lo sfondo è chiaro (pareti, cielo azzurro, la neve dei ghiacciai…), QUESTI CORPUSCOLI SCURI Li vediamo soprattutto quando lo sfondo è chiaro OCCHI SECCHI E AFFATICATI A volte, gli occhi hanno bisogno di aiuto. Per questo c’è Eumill, una linea di gocce oculari a base di componenti delicati: due diverse formulazioni in pratiche e igieniche confezioni monodose. Eumill può donare sollievo e freschezza agli occhi arrossati e irritati da vento, sole, salsedine, cloro della piscina. Eumill Protection Stress Visivi aiuta a contrastare secchezza e affaticamento oculare provocati da schermi, lenti a contatto, riscaldamento o aria condizionata. Può essere utilizzato nei bambini di età superiore ai 3 anni. Anche per uso frequente e prolungato. www.eumill.it Sono dispositivi medici Direttore di Oculistica Azienda Ospedaliera di Verona 0373. Leggere attentamente le avvertenze o le istruzioni per l’uso. Autorizzazione del 17/12/2013 ma anche contro il libro che stiamo leggendo in spiaggia, sul foglio bianco dove stiamo scrivendo, e persino sul televisore. E questo ci preoccupa, che sta succedendo alla nostra vista? In realtà si tratta di un fenomeno molto comune, che fa parte delle esperienze di “visione endottica”, cioè della visione di elementi, che si trovano all’interno dell’occhio. Ricordiamo che l’occhio vede con la retina e che questa retina è situata sul fondo del bulbo oculare. La luce deve, quindi, attraversare tutto l’occhio per essere percepita e se, trova sulla sua strada elementi non trasparenti, si generano delle ombre che vengono percepite dal soggetto. Le “mosche volanti” non sono altro che addensamenti del corpo vitreo, cioè della gelatina che occupa la grande cavità oculare. Nei giovani Visione con “mosche volanti”. la struttura della gelatina vitreale è regolare, il corpo vitreo è del tutto trasparente e non vi è visione di “mosche volanti”. Con l’età però l’architettura del vitreo cambia, si formano addensamenti e condensazioni che hanno la caratteristica di fluttuare nel gel vitreale. Quando ruotiamo l’occhio, loro seguono con un piccolo ritardo, dando l’impressione di volare. Per lo più appaiono di colore scuro, ma, a volte, hanno l’aspetto di una larva o di un PARLA LO SPECIALISTA 43 Corpi mobili vitreali vermicello. Per ragioni legate a fattori climatici i fenomeni si accentuano in estate, quando caldo e disidratazione sono più presenti. Spesso questi corpi mobili vitreali (l’oculista li chiama così) appaiono abbastanza improvvisamente mettendo in apprensione il soggetto: è successo qualcosa? In realtà quasi mai la comparsa di “mosche volanti” è indice di un problema serio alla retina. Dipende sì dal movimento del fluido interno all’occhio, ma assai raramente questo provoca un danno. In caso di comparsa improvvisa, una visita oculi- Il corpo vitreo ha un metabolismo assai lento, che le riduce nel corso di mesi senza arrivare ad eliminarle del tutto stica dirà se vi è stato coinvolgimento della retina e se serva un qualche tipo di trattamento. Spesso l’oculista farà diagnosi di “distacco posteriore di vitreo”, che non è una malattia, ma una situazione non pericolosa essendo presente nel 30% dei soggetti di 60 anni e che non richiede trattamento. A volte parlerà invece di “piccola lacerazione retinica”, che viene saldata mediante coagulazione laser. In casi eccezionali (1 su 500-1000) si trova, invece, un danno, che richiede un intervento chirurgico. In questi casi la comparsa delle mosche volanti è preceduta dalla visione di lampi insistenti e prolungati anche per giorni, ma anche qui non sempre ai lampi fa seguito un problema da curare. Il destino delle mosche volanti è quello di diminuire pian piano fino a non essere più avvertite. Il corpo vitreo ha un metabolismo assai lento, che le ri- Voluminoso corpo mobile disturbante la visione. C duce nel corso di mesi senza arrivare ad eliminarle del tutto. Altre si possono formare nel frattempo. Per fortuna la visione non è danneggiata, neppure quando “mosconi” si piazzano davanti alla riga, che stiamo leggendo risultando molto fastidiosi. Ricordiamoci, però, di segnalare all’oculista ogni variazione evidente ed improvvisa. Con l’autunno ci esporremo meno al sole, ci disidrateremo meno e il disturbo si attenuerà. Nel frattempo in estate ricordiamoci di bere molto: prevenire è meglio che curare! Ma esiste una cura? Alcuni prodotti in compresse si propongono di aumentare l’idratazione del corpo vitreo e possono essere di qualche utilità, ma più spesso è solo l’intervento chirurgico, che può risolvere il problema, un intervento poco eseguito, perché introduce un seppur piccolo rischio chirurgico in una situazione, che, lasciata a se stessa, non comporta dei Roberto Bellucci rischi M Y CM MY CY CMY K . 44 PARLA LO SPECIALISTA Essere in FORMA L’iniziativa dedicata al benessere Nei mesi di aprile e maggio GRATIS nelle farmacie di FarmaciaINsieme: il COFANETTO con centinaia di EURO di sconti l’OPUSCOLO informativo Vuoi conoscere il tuo indice di massa corporea? Chiedilo in farmacia: è GRATIS! IN COLLABORAZIONE CON: network Siil Cura didi Te 46 La Cooperativa dei Farmacisti SiCura Cura di Si diTe Te Offerta valida nelle farmacie aderenti all’iniziativa, fino a esaurimento scorte e fino al 31.05.2014. Per maggiori informazioni visita il sito www.farmaciainsieme.it Vai sul sito www.farmaciainsieme.it e scopri qual è la farmacia di FarmaciaINsieme più vicina a te I meccanismi delle complicanze della malattia aterosclerotica I a cura di Luciano Cominacini Ordinario di Medicina Interna dell’Ospedale di Verona Infarto del miocardio e ictus ischemico. Il lavoro di un team scaligero l lavoro dal titolo “I derivati ossidati degli acidi grassi polinsaturi agiscono sull’ apoptosi mediata dallo stress del reticolo endoplasmatico nelle placche carotidee umane?” è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista americana Antioxidants & Redox Signaling. Lo studio è stato condotto dal Gruppo di ricerca diretto da Luciano Cominacini, Ordinario di Medicina Interna, da Ulisse Garbin, responsabile del Laboratorio Aterosclerosi del Lurm (Laboratorio Universitario di Ricerca Medica dell’Università) e dalla ricercatrice Anna Fratta Pasini del Dipartimento di Medicina dell’Università di Verona, in collaborazione con Elda Baggio e Giovanni Lipari del Dipartimento di Chirurgia di ateneo. Lo studio, condotto su placche aterosclerotiche umane provenienti da pazienti sottoposti ad intervento chirurgico, dimostra che a causare la complicanza più grave della malattia aterosclerotica e cioè l’occlusione trombotica del vaso arterioso e la conseguente ischemia acuta (infarto del miocardio, ictus ischemico) potrebbero essere alcuni derivati ossidati di acidi grassi polinsaturi, che sono presenti nella placca stessa e che, le- Lo studio dimostra che a causare l’Ischemia acuta potrebbero essere alcuni derivati ossidati di acidi grassi polinsaturi gandosi a due specifici recettori, ne determinano l’instabilità. Si è visto, inoltre, che il fenomeno, riprodotto in laboratorio, poteva essere bloccato da farmaci antagonisti dei due recettori, indicando che tali recettori potrebbero costituire un importante target terapeutico nella prevenzione delle complicanze acute della malattia aterosclerotica . Il team di lavoro guidato da Luciano Cominacini. PARLA LO SPECIALISTA 47 wellcare.it NOVITÀ Osteoporosi: ladra silenziosa Gambe sane e belle come a vent’anni! Kute-Oil Kute-Cream Kute-Fluid Pesantezza, gonfiore e inestetismi delle gambe? Da oggi in Farmacia un prodotto unico, innovativo e completo. Pelle riparata. Naturalmente. Trattamento specifico per migliorare l’aspetto della pelle in presenza di: • Smagliature • Cicatrici • Disidratazione • Invecchiamento cutaneo G li inestetismi e il gonfiore delle gambe diventano per molte donne un chiodo fisso nei mesi che precedono l’arrivo dell’estate e della fatidica prova bikini. Purtroppo con l’arrivo dei mesi caldi questi disturbi (smagliature, cellulite, capillari dilatati, colorito pallido e opaco) tendono ad essere più visibili. Avere gambe belle e sane è il desiderio di tutte le donne poichè sono il simbolo della sensualità e della bellezza femminile. novità a cura di Cristina Agostini e Stefano Capra - [email protected] P Fondazione Richiedei Gussago (Bs) Malattia sistemica causata da un impoverimento della massa ossea ensiamo comunemente all’osso come impalcatura rigida con funzione di sostegno e protezione, ma si tratta di un prezioso deposito di minerali disponibili per le richieste metaboliche. L’osteoporosi è una malattia sistemica caratterizzata da impoverimento della massa ossea e da alterazioni qualitative del tessuto osseo: lo scheletro diventa fragile e poroso. L’impoverimento dell’osso, accumulato durante la crescita, avviene lentamente e silenziosamente fino a quando si manifesta drammaticamente nella frattura tipicamente localizzata in corrispondenza di polso, femore, vertebre. È possibile conoscere il grado la den- sità minerale ossea attraverso la Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC).Il risultato della rilevazione MOC è un numero chiamato T-score. Uno score inferiore a -2, 5 è indicativo di osteoporosi, ma questo dato è necessario e non sufficiente per individuare la fragilità ossea. È compito del medico effettuare l’inquadramento anamnestico, farmacologico e valutare il metabolismo mine- HYNECOS RESEARCH, Divisione dermocosmetica di Pool Pharma, ha realizzato DESTASI BB CREAM GAMBE, l’unica BB Cream studiata per le gambe: con un solo trattamento restituisce leggerezza, tonicità e sollievo alle gambe, corregge gli inestetismi di smagliature, cicatrici e capillari evidenti, idrata la pelle donandole un colorito naturale, stimola il microcircolo. Grazie all’innovativo ingrediente PHYTOCEL TECH, preparazione liposomiale di cellule staminali vegetali, contribuisce a proteggere e a rivitalizzare i tessuti. Dalla ricerca Resistente all’acqua, dermatologicamente testata, integrata da un fattore di protezione SPF 15, DESTASI BB CREAM GAMBE non contiene Oli Minerali e Paraffina Liquida. Dermatologicamente Testati - Senza Paraffina Liquida - Senza Parabeni - Senza Alcool - Nickel Tested In tubo da 100 ml è disponibile in due tonalità di colore. Solo oli naturali per una pelle sana e bella. Dalla ricerca Hynecos Research Da Pool Pharma in farmacia. PARLA LO SPECIALISTA 49 Molti farmaci contribuiscono all’indebolimento dell’osso e sarà il medico a valutare il rapporto rischio-beneficio Il riassorbimento dell’osso è particolarmente evidente nelle donne subito dopo la menopausa, perché viene meno la stimolazione estrogenica, ma l’osteoporosi si sviluppa con maggiore probabilità ed intensità, quando il picco di massa ossea, raggiunto entro i primi 20-25 anni di vita, non è ottimale. La capitalizzazione ed il mantenimento delle riserve minerali è un processo che riguarda tutta la vita. Esiste una predisposizione genetica, Nel cerchio blu, osso sano. Nel cerchio rosso, osso affetto da osteoporosi. apporto di calcio e vitamine (D-C-K). L’esposizione al sole permette di sintetizzare la vitamina D, indispensabile per l’assorbimento intestinale di calcio. In tutte le fasi della vita è importante muoversi, camminare, rinforzare la muscolatura. I generi voluttuari (fumo di sigaretta, eccessivo consumo di caffè, droghe) dovrebbero essere limitati. Molti farmaci contribuiscono all’indebolimento dell’osso e sarà il medico a valutare il rapporto rischio- beneficio. Particolare attenzione a preservare la salute dell'osso va posta quando si iniziano terapie cortisoniche. Sono disponibili farmaci antiriassorbitivi, che riducono i processi di degradazione dell’osso, limitando l’attività dei “Picconatori dell’osso”, gli osteoclasti. Nei casi di osteoporosi severa possono essere utilizzati analoghi del paratormone, che hanno la capacità di rallentare gli osteoclasti e soprattutto di attivare i “Costruttori di osso”, gli osteoblasti. Esistono farmaci capaci di legarsi ai recettori estrogenici. Sono ora disponibili farmaci biologici che interferiscono con la produzione di osteoclasti. In ogni caso le terapie devono essere valutate e prescritte dal medico di fiducia, dopo aver attentamente valutato il rischio di frattura. Il miglioramento dello stile di vita, l’attività fisica e la corretta introduzione di calcio e vitamina D rimangono difesa efficace in ogni fase della vita . www.pierluigibruno.com ma anche stili di vita che permettono di contrastare la “Ladra silenziosa”. È importante l’alimentazione, che deve essere varia, ricca di frutta, verdura, latte e derivati per garantire giusto pierluigi bruno visual design rale osseo, completando il dato della MOC con esami ematici, che misurano la disponibilità di calcio e fosforo ed escludono la presenza di osteoporosi secondaria ad altre patologie. Il benessere è in circolazione Una buona circolazione assicura l’equilibrio dell’intero organismo. Per preservarla VegeVen omeostat Capsule e Cremagel aiutano a mantenere l’efficienza di vene, arterie e capillari. VegeVen ® Circolazione in equilibrio 50 PARLA LO SPECIALISTA FITOMEDICAL star bene è naturale Fitomedical Via Copernico, 5/7 20082 Binasco (MI) [email protected] www.fitomedical.com La terapia fotodinamica (PDT) Per patologie dermatologiche a cura di Rita Martinelli - [email protected] Dermatologa Una soluzione moderna, non invasiva, non chirurgica La PDT è una terapia moderna, non invasiva, non chirurgica, indicata per il trattamento di numerose patologie dermatologiche quali: - LESIONI PRECANCEROSE CUTANEE (SONO LESIONI CHE POSSONO GENERARE UN TUMORE) - CARCINOMI - CHERATOSI ATTINICA - BASALIOMI - VERRUCHE VOLGARI - VERRUCHE PIANE - FOTORINGIOVANIMENTO / FOTOINVECCHIAMENTO - ACNE IN FASE ATTIVA La PDT prevede l’utilizzo di una sostanza fotosensibilizzante (cioè capace di reagire con la luce), somministrata per via topica o, in casi selezionati, per via sistemica e successiva irradiazione con una luce a specifica lunghezza d’onda. La combinazione di questi 2 fattori (sostanza fotosensibilizzante e luce) innesca un processo chimico (reazione fotodinamica), che provoca il danneggiamento e la distruzione selettiva delle cellule malate. Acne: prima e dopo. Per gentile concessione del Dott. Marco Fumagalli 52 PARLA LO SPECIALISTA Procedura del trattamento Il trattamento è ambulatoriale, talora prevede una preparazione domiciliare. Nella modalità di somministrazione per uso topico: - si applica sull’area da curare una sostanza (è un profarmaco chiamato 5/ALA ed è un metabolita del nostro corpo), che viene assorbita dalle cellule malate (non penetra nelle cellule sane) e trasformata in un prodotto fotoattivo, la Protoporfirina IX (sostanza fotosensibilizzante). - si copre la parte trattata con un bendaggio occlusivo, che favorisce la penetrazione del prodotto e impedisce la penetrazione della luce. - dopo un tempo variabile (da 1 ora a tutta la notte), a seconda del tipo di patologia da trattare, la medicazione viene rimossa e l’area interessata viene esposta, per alcuni minuti, ad una sorgente luminosa che emette luce rossa di lunghezza d’onda intorno a 630 nm. Nei giorni successivi al trattamento il paziente deve evitare l’esposizione alla luce solare e lampade UV Nei giorni successivi al trattamento il paziente deve evitare l’esposizione alla luce solare e lampade UV. Gli effetti collaterali, che si manifestano durante l’illuminazione (sensazione di calore, bruciore) e nei giorni successivi al trattamento (eritema, gonfiore e talora croste), sono gestibili dal medico. Il costo è di euro 150/200 a seduta. La PDT topica è una terapia naturale (non utilizza farmaci), sicura ed efficace; offre indiscussi vantaggi rispetto alle terapie convenzionali, considerate più invasive (crioterapia, laserterapia, diatermocoagulazione, chirurgia): tra i più evidenti e importanti la selettività (agisce solo sulle cellule malate e non causa danni alle cellule sane della cute), possibilità di trattamento di più lesioni contemporaneamente, si può ripetere più volte, rapidità di trattamento, non lascia cicatrici ed i risultati estetici sono ottimali. Si propone come valida alternativa terapeutica nel trattamento dell’acne in fase attiva , spegne l’infiammazione senza ricorrere all’uso di antibiotici. I risultati clinici sono immediati (sono necessarie 1–2 sedute a intervalli di 15–20 giorni). Cheratosi attinica: prima e dopo. Per gentile concessione del dott. Giuseppe Solari. La PDT è considerata la terapia di prima scelta nel trattamento della Cheratosi attinica, una condizione premaligna molto comune: è la forma precoce del carcinoma squamocellulare. rappresenta l’unico approccio terapeutico attualmente possibile. Agisce anche sulle lesioni subcliniche e svolge un importante ruolo di bonifica e prevenzione dell’evoluzione in tumore. La PDT è considerata la terapia di prima scelta nel trattamento della Cheratosi attinica La lesione insorge su un’ area di cute danneggiata dal sole. Si manifesta come una chiazza brunastra, ruvida al tatto, talora ricoperta da squamocroste. Le lesioni sono isolate o multiple; spesso nell’area circostante sono presenti lesioni subcliniche difficili da riconoscere. Compaiono in media e tarda età nelle zone scoperte: viso, cuoio cappelluto, tronco e mani. L’esposizione prolungata al sole è la causa principale. Se le lesioni sono estese o multiple, la PDT Una recente applicazione della terapia fotodinamica è il trattamento del Fotoinvecchiamento, che è il danno cutaneo causato dall’esposizione cronica ai raggi ultravioletti del sole e delle lampade UV . Rita Martinelli PARLA LO SPECIALISTA 53 La regola di abbassare la pressione sempre al di sotto di 140/90 NON VALE PER TUTTI Ancora sull’ipertensione a cura di Franco Pesciatini I Specialista in Cardiologia, Dietologia, Fisiatria Principale responsabile di ictus e infarto l tema nasce da una domanda recentemente postami da un paziente: “La terapia, che mi ha prescritto, mi abbassa troppo la pressione ed io non sto bene; quanto devo abbassare la pressione per non incorrere nel rischio di ictus?”. È necessario dare una risposta ad una domanda così importante, che scaturisce dall’ ormai diffusa consapevolezza che l’ipertensione è la principale responsabile di ictus ed infarto. Molti ipertesi in terapia, 54 PARLA LO SPECIALISTA hanno difficoltà a rientrare nei parametri consigliati, inferiori a 140/90, anche perché la pressione non è mai uguale nel corso della giornata, presentando notevoli variazioni durante l’attività fisica, durante il lavoro, durante condizioni di stress; subisce oscillazioni con rialzi anche importanti specialmente in soggetti anziani, ansiosi, obesi e diabetici. Rientrare, allora, nei parametri consigliati vale per tutte le età e per tutti i soggetti? Chi scrive sostiene che non dobbiamo farci condizionare solo da un dato numerico ed accanirci ad abbassare i valori di pressione in ogni caso; ritengo, invece, che ogni paziente necessita, prima di tutto, di una precisa valutazione e, poi, di un trattamento personalizzato, individuale. La regola di abbassare la pressione sempre al di sotto di 140/90, a mio parere, non vale per tutti, perché in alcuni pazienti, soprattutto anziani, potrebbe essere persino dannoso e pericoloso ridurla eccessivamente. Inoltre, se è vero che è meglio iniziare a trattare l’ipertensione prima che intervengano danni a carico degli organi bersaglio (cuore, cervello, reni) senza aspettare l’insorgenza di sintomi, in quanto l’ipertensione agisce come un “ killer silenzioso”, i cambiamenti dello stile di vita, come abbandonare il fumo, ridurre il peso corporeo, evitare la sedentarietà, sono misure spesso sufficienti ad abbassare la pressione, anche se non sempre al di sotto dei parametri suggeriti. La presenza di fattori di rischio non eliminabili come il diabete, l’eccesso di colesterolo, la familiarità e la stessa età devono influire sulle decisioni terapeutiche. Gli stessi farmaci vanno prescritti in base alle caratteristiche del paziente dopo accurata valutazione clinica e strumentale, tenendo anche conto dei possibili effetti collaterali, che tutti i medicamenti possono dare, senza dimenticare che la terapia deve essere continuata regolarmente ed ininterrottamente anche dopo la normalizzazione dei valori pressori. Una completa valutazione strumentale per diagnosticare correttamente corso delle varie attività della giornata consentono di ricavare valori medi sia di pressione sistolica (mas- Le ripetute misurazioni nel corso delle varie attività della giornata consentono di ricavare valori medi molto più utili del singolo valore e precocemente uno stato ipertensivo, ma anche per valutare l’efficacia della terapia prescritta, non può prescindere dalla monitorizzazione della pressione, oggi facilmente eseguibile mediante l’Holter pressorio, unico modo, che consente di valutare l’andamento della pressione arteriosa nell’arco della giornata, prescindendo dallo stato emozionale che la presenza del medico comporta in alcuni (la famosa “ipertensione da camice bianco”). Le ripetute misurazioni nel sima) che diastolica (minima), che sono più utili del singolo valore. Per concludere: il trattamento dell’ipertensione non è sempre facile, ma occorre evitare di porre esclusiva attenzione ad un numero piuttosto che “curare” il paziente! . Franco Pesciatini PARLA LO SPECIALISTA 55 La medicina tradizionale cinese e la prevenzione a cura di Sergio Perini - [email protected] prof. a c. Corso di Perfezionamento in Agopuntura Facoltà di Medicina Università di Brescia Direttore Scuola Superiore di Agopuntura UMAB (Unione Medici Agopuntori Bresciani) L’agopuntura parte importante L' attuale sviluppo in Occidente della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), di cui l’agopuntura è parte importante, sembra andare di pari passo con una maggiore attenzione da parte della nostra popolazione al proprio stato di salute, avvalorata da una cultura della prevenzione, a cui segue la ricerca di un medico con una formazione culturale più olistica. Dopo l’agopuntura, vera testa di ponte 56 PARLA LO SPECIALISTA della medicina cinese, sono state introdotte gradualmente in questi anni le altre branche della Medicina Tradizionale Cinese (MTC) quali: massaggio (tuina), moxibustione, coppettazione, ginnastiche mediche (Tai Qi Quan, Qi Gong), dietetica e fito-farmacologia cinese. La Medicina Cinese è strettamente connessa alla Cultura Cinese, che affonda le proprie radici nella filosofia Taoista con elementi di Confucianesimo e di Buddismo. Nel Dao Te Ching il libro della via e della virtù di 91 capitoli , Lao Zi scrive: “L’uomo che raggiunge il Dao non è nient’altro che l’uomo vero, l’uomo che vive la verità di sé, che agisce conformemente al Cielo/Terra. Quando l’Uomo vero raggiunge l’unità originale, non Dopo l’agopuntura sono state introdotte le altre branche della Medicina Tradizionale Cinese agisce più direttamente, ma lascia che la natura segua il suo corso, perché la volontà del saggio si identifica completamente con l’ordine del Dao”. Ed ancora: “Quando l’uomo sa mantenere l’equilibrio della componente yin e della componente yang nel suo organismo, quando sa difendersi e nutrirsi, quando sa adattarsi alle 4 stagioni, quando sa mantenere il suo animo tranquillo, si riscopre sano e autentico nel seguire il Dao, la Via”. I testi di Medicina Cinese più antichi sono due: Su Wen (Libro delle domande semplici) e Ling Shu (Perno spirituale). I temi trattati sono: - anatomia, fisiologia, cause di malattia, evoluzione della patologia, prevenzione e trattamento soprattutto tramite agopuntura e moxibustione; – fisiologia governata da 5 oragni pieni Zang e 6 visceri vuoti Fu attraverso i canali principali Jing luo; – definizione delle varie forme di Energia e le energie psichiche dell’individuo; - 4 fasi diagnostica: ispezione, auscultazione, interrogazione e presa dei polsi; - teorie fondamentali dello yin e dello yang e dei 5 movimenti. Molti altri libri di Medicina sono stati scritti nei secoli successivi fino alle ricerche moderne in questo settore pubblicate anche in inglese e che si possono leggere sui vari motori di ricerca medico-scientifica. Alla base della MTC stanno alcune teorie e paradigmi quali: - Teoria dei 5 elementi o movimenti (Fuoco, Terra, Metallo, Acqua, Legno); - Teoria del Sangue (Xue), dei Fluidi (Jin Ye) e dell’Energia (Qi), espressioni diverse della Energia che permette la vita. Questi elementi trovano la loro applicazione pratica su conoscenze ben precise di anatomia e fisiologia, che studiano le strutture e le funzioni principali dell’organismo. In questa costruzione teorica l’Uomo è considerato una centrale energetica in cui gli apporti esterni forniti da una L’eziopatogenesi permette di comprendere i fattori che alterano la circolazione dell’Energia e del Sangue corretta alimentazione e respirazione vengono assimilati e trasformati dagli organi e dai visceri, quindi, trasportati e distribuiti in tutto l’organismo dai vasi sanguigni e dai meridiani, sorta di network formata da 12 Meridiani Principali e Secondari e 8 Meridiani Meravigliosi. L’equilibrio del Qi o Energia può, dunque, essere mantenuto con una corretta alimentazione e respirazione , fattori essenziali per ridurre al minimo la dispersione del Qi originario o ancestrale dato dai genitori nel momento del concepimento. Quanto maggiore è questo Qi originario e quanto minore ne è la sua dispersione, tanto migliore sarà lo stato di equilibrio psico-fisico e, quindi, lo stato di salute. Sui Meridiani sono stati individuati numerosi punti o aree con caratteristiche neurofisiologiche specifiche, che possono essere stimolate dal terapeuta con diverse modalità. L’eziopatogenesi o causa di malattia permette di comprendere i fattori che agiscono, attraverso meccanismi complessi, alterando la circolazione dell’Energia e del Sangue, dando degli squilibri che provocano la malattia. La semeiologia o studio dei segni e la diagnostica si avvalgono dello studio particolareggiato della lingua (glossoscopia) e della palpazione dei polsi radiali (sfigmologia), che permettono di comprendere le caratteristiche “ambientali” ed energetiche dell’organismo che predispongono a determinati squilibri e, quindi, alle malattie. Una volta messi a fuoco i segni ed i sintomi del paziente, si giunge alla clinica con quadri sindromici diversi dalle sindromi della mediSergio Perini cina occidentale . PARLA LO SPECIALISTA 57 soluzione orale 550 g € 5,15 € 5,90 20% € 7,40* 25% € 6,90* Prezzo sfigmomanometro digitale da braccio 60 perle piccole 15% € 18,00 € 6,80 Buscofen % 200 mg 12 capsule molli 20 0,5% crema 15 g % % € 6,80 € 8,50* Foille Insetti 20 crema 15 g 20 Cicatrene € 15,30 € 7,80 € 9,75 € 8,50* € 79,90 Igiene e cu r Eucerin pH5 Bio-Oil con PurCellin Oil 60 ml gel doccia dermoprotettivo 200 ml 500ml € 5,10 trattamento urto zone ribelli 100 ml € 30,80 20% € 38,50 P re z zo Offerte valide dal 01/05/2014 al 30/06/2014 e fino ad esaurimento scorte - € 5,08 € 6,35* *prezzo al pubblico consigliato 20% € 11,95 snellente drenante gambe 200 ml € 29,70 15% € 35,00 Aspettando estate estate estate l’estate... € 6,40 € 8,00* € 9,55 del corpo 25% € 15,75 fer ta Fish Factor Articolazioni Omron M3W sapone liquido di Marsiglia 500 ml € 11,80 of emulsione gel ad azione protettiva 50 ml % % 1% gel 50 g Ematonil 15% € 18,50* 20 20 Fastum Antidolorifico € 15,70 € 9,46* € 7,80 Triderm fer ta € 7,55 € 10,90* 30 compresse effervescenti € 5,85 25% € 11,40 € 15,20 Prezzo € 2,90 Supradyn € 8,70 20% € 10,90 1 mg/ml soluzione cutanea 300 ml € 16,70 Crema per Talloni Screpolati € 8,70 Bialcol Med 20% € 20,90 € 5,90€ 7,50 21% Active Repair K+ 60 ml of 25 mg 20 compresse integratore di fermenti lattici vivi 12 flaconcini da 10 ml a Enantyum Intensive Formula 22 bustine % % 1% crema 2 g € 7,80 20 20 Vectavir € 6,24 Sustenium Plus € 11,30 Enterolactis cuscinetto accumulatore di caldo e di freddo riutilizzabile ta 20% € 14,30 Gel Caldo-Freddo cerotti per vesciche 6 cerotti piccoli o 5 cerotti medi fe r 10 bustine Compeed € 6,60* % Polase Sport € 5,60 25 collirio 10 flaconcini monodose 0,5 ml collirio 10 flaconcini monodose 0,5 ml I nte g to r i ra collirio flacone 10 ml % Iridil € 8,50* 20 Imidazyl i € 7,80* 25% € 11,30 of € 6,35 € 19,90 € 24,20€ 28,50* 15% € 6,24 € 8,45 € 14,90 trattamento per micosi delle unghie 28% soluzione cutanea 12 ml piede 30 compresse Cura d Trosyd el gusto agrumi 20 bustine Soluzione Schoum % Maalox Plus 20 Magnesio Potassio % 15 c.m. 1% + 0,8% 40 g % % 30 compresse Essaven Gel 25 25 Antistax Disguidi pungenti a cura di Monica Chirico Farmacista Le attenzioni per non guastare le passeggiate all’aria aperta Si avvicina la bella stagione... e con queste le nostre libere uscite a goderci sole, vento, fiori, profumi. Non per fare la guastafeste, ma oltre ai fiorellini, al cielo azzurro e alle farfalle... ahimè... vi sono plotoni di agguerritissimi esseri volanti, ma soprattutto pungenti… api, zanzare, calabroni, pappataci. Tra i fili d’erba così verdi ed invitanti si annidano zecche e pulci. Dimorano tra le crepe dei muri i ragni. Alcuni di questi insetti pungono per poter sopravvivere (il nostro sangue costituisce il loro pasto): sono i cosiddetti insetti ematofagi. Altri, invece, pungono per legittima difesa (ad esempio le api), per difendere i loro nidi o se provocati da intrusioni improvvise, come, ad esempio, api, calabroni e vespe. A nostra difesa ci sono presidi di varia natura: dagli spray propellenti agli unguenti a base di geranio, citronella, essenza di lavanda, dai granuli omeopatici (apis 7 ch cantharis 9 ch, ledum palustre 7 ch) alle lampade iridiscenti . Ma conosciamo davvero zanzare, zecche, api e company? È importante conoscere la natura dei più comuni insetti allo scopo di garantire la corretta gestione della reazione locale. Nei casi più sfortunati si può avere una reazione eccessiva del nostro sistema immunitario (reazione allergica), che può portare anche alla morte, se non affrontata tempestivamen- te. Attenzione, quindi, al veleno degli insetti appartenenti alla famiglia degli imenotteri ovvero api, vespe e calabroni. Il loro veleno, infatti, contiene sostanze tossiche e componenti ad attività allergeniche. Le sostanze tossiche producono un effetto vasodilatatore e sono responsabili di lievi reazioni cutanee, che compaiono nella maggior parte delle persone. Negli individui predisposti all’allergia una puntura di ape può risultare pericolosa, in quanto il veleno iniettato veicola alcuni allergeni (esempio le proteine presenti in esso) che possono scatenare entro pochi minuti diversi sintomi, che vanno dal turgore e marcato edema, a reazioni esagerate (reazioni anafilattiche) con dispnea, difficoltà respiratorie, brusche variazioni di pressione, vertigini e sensazione di svenimento, confusione, ansia, agitazione, per le quali è consigliabile richiedere un intervento medico. Per questo motivo gli allergici in estate o nei periodi a rischio è meglio siano equipaggiati con kit di salvataggio, costituito da cortisone per via orale e da adrenalina intramuscolo come salvavita . Nel caso dei calabroni e delle vespe, che pungono a ripetizione, o se si è attaccati da sciami è possibile che le punture siano molteplici. Se queste superano la dozzina, l’accumulo di veleno può indurre una reazione tossica, che si manifesta con nausea, vomito, vertigini, febbre e perdita di coscienza. Di solito le punture delle zanzare sono innocue… Tutt’al più compaiono ponfi dolenti, rossore localizzato, prurito, fenomeni che tendono a risolversi spontaneamente nel giro di pochi giorni. Questo effetto è tipico anche delle pulci, dei pappataci e dei pidocchi. Sono insetti ripugnanti, ma soprattutto un po’ diabolici: Quando pungono, iniettano una sostanza anestetica, in modo che possono procedere al loro pasto indisturbati. Le loro punture danno, quindi, fastidio risolvibile con poco, un’impomatata di antistaminico o calendula e via. La zanzara tigre, specie Aedes, può trasmettere malattie gravi come febbre gialla, encefalite, mentre la specie Anopheles può indurre la malaria e la filariosi. Anche le zecche sono vettori di molte malattie, sia dell’uomo che degli animali. Possono portare, ad esempio, l’agente eziologico, che causa una malattia pericolosissima, il morbo di Lyme. Un’altra occasione di pericolo post-puntura è rappresentato dalle nostre stesse mani. Raramente sono sterili, quindi grattandoci non otteniamo altro che estendere l’infiammazione, danneggiare la pelle e aprire la strada ai batteri. La presenza dei seguenti segni, a livello locale, può indicare un’ infezione: - presenza di pus dentro e intorno al ponfo; - aumento di arrossamento, gonfiore, dolore; - comparsa di vescicole e bolle. Comunque mai trascurare segni sospetti o reazioni anomale, evitare il fai da te e rivolgersi, senza indugio, alla valutazione di personale sanitario. A volte, ritardare significa mettere in pericolo la propria vita. Ad esempio la zecca provoca una sola puntura, che si riconosce dalla presenza di un puntino rosso all’interno della papula. In genere rimane attaccata all’ospite e bisogna rimuoverla il più possibile afferrandola con una pinzetta e facendola ruotare delicatamente senza utilizzare oli, alcool, che possono danneggiare la cute e favorire sovrainfezioni. Un discorso a parte vale per i tafani: provocano lesioni molto dolorose, poiché tagliano la pelle con le loro fauci, mentre mordono, anziché Monica Chirico pungere . BENESSERE 61 Unghie, peli e capelli: sono così importanti? a cura di Antonella Boldini Farmacista Un piccolo Vademecum per saperne di più L e due parole “annessi cutanei” corrispondono semplicemente alle unghie, ai peli ed ai capelli, ed, ultimamente, sento svariate informazioni, più o meno corrette, sulla loro cura e trattamento in caso di malattie. Così ho pensato di scrivere un Vademecum degli annessi cutanei, una sorta di “bigino”, dalla consultazione veloce, per chiarire certe cosucce anche su queste parti del nostro organismo, che sembrano poco utili, ma che, in realtà, hanno alle spalle una lunga evoluzione. Che cosa è un’unghia? È una lamina di sostanza cornea, costituita per il 98% da cheratina, una proteina plastificata dell’acqua, e da aminoacidi, acqua, vitamine e minerali. In genere è una struttura semitrasparente con cui finisce l’estremità delle dita di molti animali, con lo scopo di facilitare la presa, contribuire alla stabilità 62 BENESSERE strutturale delle dita e limitare l’usura delle estremità. Quanto cresce un’unghia? È una crescita continua, circa 0, 1-1mm al giorno e varia a seconda di vari fattori, quali l’età e la stagione. A seconda di quale carenza si hanno problemi alle unghie? La mancanza di vitamina A porta ad unghie poco elastiche e deboli, quella di vitamina B comporta la formazione di tipiche striature verticali, quella di proteine, ferro e calcio porta alle comuni macchie bianche con striature longitudinali; e ancora, se ci sono problemi al fegato, le unghie sono bombate e tendono a schiacciare i polpastrelli e, infine, se ci sono affezioni dermatologiche o psoriasi, le unghie mostrano macchie rosse in superficie o lungo i bordi. L’UNGHIA È una lamina di sostanza cornea, costituita per il 98% da cheRATINA Riassumendo? Le unghie diventano fragili per carenze di A, B e B12, zinco, proteine e ferro, per disfunzioni a livello tiroideo o ormonale, che possono compromettere la normale produzione di cheratina e per allergie alimentari. Quali comportamenti le indeboliscono? L’onicofagia è sicuramente tra i primi comportamenti non adeguati, manicure e pedicure fatte da persone inesperte e smalti e trattamenti (tipo colata di gel!), che soffocano l’unghia, seguono a ruota. Farmaci? Il primo rimedio è, senza dubbio, il cibo: alimenti ricchi di biotina, che è la vitamina H, quali latte e legumi freschi, e di zinco, come le germe di grano, il pesce e il formaggio, favoriscono la crescita della cheratina. Dall’omeopatia, poi, possiamo utilizzare Graphites 5CH quando si sbriciolano, Silicea 5CH quando si spezzano facilmente e sono di diversa lunghezza, Thuja 5CH quando si sfaldano come se fossero a strati e Antimonium crudum 5CH quando sono molli. Il lievito di birra è, inoltre, un ottimo rimedio, così come i tantissimi integratori, che contengono sostanze per il benessere dell’unghia. Quando, invece, il problema è l’onicofagia, cioè la mania di mangiarsi le unghie, si possono usare questi rimedi omeopatici: Cuprum metallicum 9CH e Baryta carbonica 7CH, 5 granuli ogni dieci giorni in alternanza. Che cosa è un pelo e quale è la sua funzione? I peli sono piccole formazioni sottili e filiformi, che crescono nella maggior parte dei mammiferi; chimicamente sono una serie di filamenti di cherati- na ed insieme al follicolo pilifero ed alla ghiandola sebacea costituiscono il complesso pilo sebaceo. Grazie proprio a questa struttura i peli permettono di secernere il sebo, che ha la funzione di ammorbidire la pelle e possono provocare il fenomeno dell’orripilazione, comunemente chiamata “pelle d’oca”. I peli crescono sempre? La produzione di peli non è un continuo, ma segue un ciclo secondo il quale il follicolo pilifero entra in una fase quiescente con espulsione del pelo, una fase di riposo ed una di ricrescita; tale ciclo è indipendente per ogni follicolo e, quindi, il numero di quelli a riposo non è costante. Anche il capello è un pelo? Sotto un certo punto di vista direi di sì, ma con qualche complicanza in più soprattutto a livello del follicolo, il quale contiene enzimi recettori di ormoni androgeni, che convertono, ad esempio, il testosterone in estrone, cioè da un ormone che causa alopecia ad uno, che, al contrario, stimola la crescita del capello. Che cosa è l’alopecia? Si definisce alopecia quel processo attraverso il quale si ha una costante diminuzione della qualità e della quantità di capelli o addirittura la loro scomparsa in alcune zone del cuoio capelluto; la sua eziologia è di tipo genetico, immunologico, dovuto ad un abbassamento delle difese immunitarie, nutrizionale e psicologico, causato da stress ed eventi traumatici. Come posso curarla? I rimedi omeopatici più efficaci sono Lachesis 5CH e Aurum metallicum 5CH, 2 granuli al mattino in alternanza, con l’aggiunta di Betula pubescens macerato glicerico, 50 gocce in poca acqua prima dei pasti. E l’incanutimento prematuro è la stessa cosa? È sempre una perdita di capelli, ma non dovuta alla vecchiaia e, inoltre, è una diminuzione in diverse parti del cuoio capelluto: non si formano le chiazze come nell’alopecia. I rimedi in questo caso? Lycopodium 5CH, 5 granuli ogni 15 giorni e il BioMag, 1 capsula al risveglio; in aggiunta, poi, è sempre il caso di integrare con la Biotina, una compressa durante il pranzo per almeno Antonella Boldini due mesi . BENESSERE 63 Pillola: più benefici che rischi ITALIANE DIFFIDENTI Solo il 16% delle donne in Italia sceglie la pillola anticoncezionale, contro una media europea del 21, 4%, con punte che superano il 50% in Portogallo e Germania. a cura di LISA CESCO Giornalista La pillola anticoncezionale ha conosciuto alterne fortune nei suoi primi 50 anni di vita D a strumento di liberazione della donna a metodo guardato con sospetto per i possibili effetti collaterali, la pillola anticoncezionale ha conosciuto alterne fortune nei suoi primi 50 anni di vita (fu lanciata negli Usa nel 1960). Ora però a sgombrare il campo 64 BENESSERE da timori arriva la pronuncia dell’EmaEuropean Medicines Agency, realtà europea di riferimento per la sicurezza dei farmaci, che, dopo una attenta rivalutazione dei contraccettivi ormonali combinati, ha dichiarato che la pillola offre benefici maggiori per la salute rispetto ai possibili rischi, in particolare quello di tromboembolia venosa. «Se scelta con cura, la pillola è un grande alleato delle donne, e assicu- ra anche un effetto protettivo contro il tumore all’ovaio ed endometrio», LA PILLOLA è l’arma numero uno per curare diverse patologie delle donne chiarisce Rossella Nappi, ginecologa, professore associato della Sezione di Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Pavia e membro del Comitato scientifico della Società Italiana di Endocrinologia Ginecologica. «Se è vero che alcuni progestinici in determinate combinazioni comportano un piccolo rischio in più di tromboembolia venosa, è tuttavia necessario fare una distinzione fra l’esigenza di contraccezione tout court, in cui in prima battuta è opportuno scegliere sempre la tipologia di pillola (o cerotto o anello) al minimo rischio possibile, e la necessità di trattare, invece, specifici disturbi femminili», spiega la ginecologa. La pillola, infatti, non è solo efficace a livello contraccettivo, «ma è l’arma numero uno per curare diverse patologie delle donne, come l’ovaio policistico, l’endometriosi, la sindrome premestruale, l’anemia». In questi casi, grazie alla disponibilità di varie tipologie di pillola, comprese quelle di terza e quarta generazione, va costruita una terapia personalizzata, «che offre benefici in termini di qualità di vita e prevenzione molto maggiori rispetto a un minuscolo rischio in più di tromboembo- Se Scelta con cura la pillola è un grande alleato delle donne. lia», spiega la Nappi, ricordando che un passaggio fondamentale è l’analisi accurata della storia clinica della paziente, che aiuta ad individuare i fattori di rischio ed a calibrare la terapia. L’attenzione si sta ora concentrando sulle nuove pillole a base di ormoni naturali indicate per le over 35 e sulla futura mini spirale con progesterone, adatta anche alle Lisa Cesco più giovani . BENESSERE 65 Mi spieghi dottore Come posso curare la cistite L' a cura di CLAUDIO PAGANOTTI - www.paganotti.it Specialista in Ostetricia e Ginecologia. Consulente in Sessuologia Clinica. Istituto Clinico “Città di Brescia” Un’infiammazione della vescica che colpisce il 50-60% delle donne adulte almeno una volta nella vita 80% delle cistiti sono causate dai batteri intestinali: il più comune è l’Escherichia Coli. Le donne sono più a rischio rispetto agli uomini per due motivi: 1. la brevità dell’uretra, condotto che porta l’urina all’esterno (3 cm contro i 1213 dell’uomo e, pertanto, maggior facilità di risalita dei germi); 2. la vicinanza con la vagina rende la vescica più sensibile ai microtraumi meccanici, causati da un rapporto sessuale. I comuni disturbi della cistite sono lo stimolo urgente e frequente a urinare, il bruciore quando la vescica si svuota, il senso di pesantezza al basso ventre e la presenza di sangue nell’urina. Quando la cistite si presenta più di tre volte nello stesso anno, si parla di cistite ricorrente. È presente nel 20-30% delle donne ed è dovuta a reinfezioni da batteri diversi o a recidive dello stesso batterio. BENESSERE 67 LE cistiti sono causate COMUNEMENTE DA un BATTERIO INTESTINALE: l’Escherichia Coli Come curare la cistite L’esame strategico per la cistite è l’esame delle urine con l’urinocoltura: una volta identificato il germe, si sceglie l’antibiotico più efficace. Nella fase acuta della cistite è importante bere molti liquidi, almeno 1, 5-2 litri al giorno per diluire la concentrazione di batteri presenti nelle vie urinarie; preferire alimenti in grado di acidificare l’urina (l’acidità protegge dalle infezioni urinarie) come mirtilli, prugne, cereali e proteine di origine animale; sospendere alimenti irritanti per le vie urinarie come alcol, bevande a base di caffeina, peperoncino e cibi speziati in genere. Che cos’è la “cistite da passione” Alcune cistiti sono chiamate “da passione”, perché compaiono 24-48 ore dopo i rapporti sessuali: sono infiammazioni meccaniche, spesso senza la presenza di batteri. Spesso coesiste un ipertono del muscolo che circonda la vagina e l’uretra (muscolo elevatore dell’ano), il cui stato di tensione aumenta la probabilità di microtraumi meccanici durante la penetrazione, 68 BENESSERE ma soprattutto è possibile che non sia raggiunta un’adeguata lubrificazione vaginale. Quando la cistite è legata ai rapporti sessuali, oltre a porre attenzione all’i- per non contaminare con i batteri intestinali) e con l’uso di detergenti intimi delicati (pH intorno a 5); scegliere un corretto abbigliamento intimo di cotone rispetto alle fibre sintetiche per favorire la traspirazione ed evitare quello particolarmente stretto. Per evitare future cistiti è opportuno l’uso di integratori rappresentati da sostanze di origine vegetale o da nutrienti. Il mirtillo rosso e la berberina, alcaloide presente in molte piante, per esempio, impediscono l’adesione dei batteri, incluso l’Escherichia Coli, alla mucosa vescicale il primo rendendola antiadesiva ai batteri, il secondo distruggendo le fimbrie e i flagelli dei batteri stessi. L’uva ursina, invece, SE LA CISTITE è LEGATA AI RAPPORTI SESSUALI è necessario intervenire sui muscoli perivaginali con la ginnastica perineale giene intima prima e dopo i rapporti sessuali, è importante urinare prima e dopo i rapporti e spesso è necessario intervenire anche sui muscoli perivaginali con la ginnastica perineale, che aiuta a distendere in modo corretto tali muscoli. È anche possibile una profilassi antibiotica dopo il rapporto. Come evitare la cistite ricorrente Norme igienico-comportamentali efficaci per combattere le cistiti ricorrenti sono le seguenti: eseguire un’accurata igiene intima con l’attenzione alla direzione in cui ci si lava (sempre dal davanti all’indietro, mai viceversa, svolge un’azione antimicrobica contro numerosi ceppi batterici e la betulla, un’azione diuretica che favorisce il lavaggio delle vie urinarie e diluisce la carica batterica presente in vescica. Il mannosio, un carboidrato semplice, infine, previene l’aderenza di certi ceppi batterici, soprattutto l’Escherichia Coli, alla mucosa vescicale mediante un’azione antibatterica Claudio Paganotti . Farmacista33 Tumore del colon retto: cause, diagnosi, trattamenti Il tumore del colon retto è una neoplasia maligna dovuta alla proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa del grosso intestino. Comprende le neoplasie del colon, quelle del retto, quelle della giunzione-sigomoidea e quelle dell'ano. La malattia può derivare dalla trasformazione in senso maligno di piccole masse di tessuto benigne che originano dalle pareti intestinali chiamate polipi. Uno dei fattori chiave per stabilire la probabilità che un polipo evolva in tumore è la sua grandezza: • rischio basso (<2%): dimensioni inferiore a 1,5 cm; • rischio intermedio (2-10%): compresa tra 1,5-2,5 cm • rischio significativo (>10%), se supera i 2,5 cm. I segnali, a cui porre attenzione in un pazientem, sono: l'alterazione della funzionalità dell'alvo, il dolore addominale, la presenza di sangue e muco nelle feci, un dimagrimento inspiegabile e l'anemia sideropenica. In una persona di età superiore ai 50 anni il sanguinamento rettale non va mai sottovalutato, tenuto conto, però, che i sintomi tipici del tumore si manifestano solo nella metà dei pazienti e che quasi un terzo arriva alla diagnosi già con metastasi e in stadio avanzato per un'occlusione o una perforazione intestinale. Cause e incidenza I fattori, che predispongono all'insorgenza del tumore del colon retto, sono una storia di cancro e adenoma, la poliposi adenomatosa familiare, le malattie infiammatorie intestinali (colite ulcerosa, morbo di Crohn), le neoplasie dell'endometrio, le mutazioni genetiche e l'età. La maggior parte delle neoplasie colo rettali, però, è di tipo sporadico. Diversi studi clinici hanno dimostrato anche un'associazione significativa con una dieta ricca di carne rossa. Nei Paesi sviluppati il carcinoma colo rettale è il secondo tumore più diffuso nelle donne e il terzo negli uomini. L'incidenza comincia ad aumentare intorno ai 40 anni per raggiungere un picco tra i 60 e 75 anni di età. In Italia si stimano ogni anno circa 19.500 casi nelle donne e 29.000 negli uomini. Prevenzione Alcuni studi hanno suggerito un effetto protettivo delle fibre alimentari e del pesce il cui consumo elevato è associato con una riduzione del rischio per i tumori intestinali significativo. L'a- dozione di comportamenti protettivi, per esempio l'abolizione di sigarette e alcol, la diminuzione del consumo di carne rossa, il controllo del peso, può abbassare fino al 70% il rischio di ammalarsi. Diagnosi In presenza di sintomi che possono far supporre la presenza di un tumore del colon retto, va eseguita un'anamnesi accurata, la ricerca di un'eventuale familiarità, la palpazione dell'addome e un'esplorazione rettale. Completano l'iter la ricerca di sangue occulto nelle feci e, in caso di positività, l'esecuzione di una colonscopia per l'identificazione e la stadiazione delle lesioni. In base alle prove disponibili, i programmi di screening per il carcinoma del colon retto prevedono, dall'età di 50 anni fino ai 70 anni, la rilevazione del sangue occulto nelle feci ogni 24 mesi. Una piccola parte dei programmi di screening attivi in Italia utilizza al posto della ricerca del sangue occulto un altro esame di screening, la rettosigmoidoscopia eseguita una sola volta all’età di 58-60 anni. Lo screening si è dimostrato efficace nel ridurre la mortalità, ma nei pazienti con storia familiare la sorveglianza deve essere precoce e più aggressiva. La stima italiana indica una quota di sopravvivenza per il tumore al colon del 66% a un anno, del 52% a tre anni e del 47% a cinque anni (per il retto sono rispettivamente del 72%, del 51% e del 43%). Terapie Dopo la diagnosi, nell'80% dei casi si procede con l'asportazione parziale o totale del tratto di colon o retto dove è presente la neoplasia. Oltre a prevenire l'occlusione o la perforazione dell'intestino ed evitare di ricorrere a una stomia permanente, l'intervento chirurgico ha anche l'obiettivo di minimizzare il rischio di metastasi. La scelta del tipo di intervento varia in base alla sede del tumore e allo stadio, ma in circa la metà dei pazienti c'è il rischio di recidiva. In casi selezionati si utilizza la radioterapia pre-operatoria (Iort) per ridurre la massa. Sia la chemioterapia sia la radioterapia (pre e post intervento in ottica adiuvante) si sono dimostrate utili per aumentare la sopravvivenza. In casi selezionati possono essere utili gli anticorpi monoclonali come il bevacizumab, il cetuximab e l'erlotinib. BENESSERE 69 Publish03.com - vr I FUNGHI MEDICINALI a cura di Davide Colosini LA MICOTERAPIA E’ NEL NOSTRO DNA w w w. f r e e l a n d t i m e . c o m • Freeland è l’unica piattaforma specializzata in funghi medicinali a 360°. • Piantagioni biologiche controllate su tronchi secolari Spagnole e Tedesche. • Esperienza trentennale in campo terapeutico e nella ricerca scientifica in collaborazione con i nostri partner Europei. • Micoterapia secondo Freeland: supporti individualizzati tra ceppi fungini diversi e parti differenti di fungo, dagli alimenti agli integratori per l’umana e la veterinaria, dai prodotti per l’estetica a quelli per il wellness. • A seconda delle esigenze si possono utilizzare: frutto in toto, estratti standardizzati e titolati, sinergici di frutto intero ed estratto o miscele di più funghi. FREELAND s.r.l. - Via A. Dall’Oca Bianca, 1 - 37012 Bussolengo (VR) - Tel. +39 045 6702707 - Fax +39 045 6753771 L' Farmacista Sempre più diffusi come alimenti e integratori uso dei funghi medicinali come alimento o come integratore sta, negli ultimi decenni, diventando sempre più diffuso. Del resto centinaia di anni di loro uso terapeutico e solide ed inconfutabili ricerche scientifiche moderne hanno suscitato l’interesse dei mass media sulle possibilità terapeutiche offerte dai funghi medicinali. Da queste ricerche emergono dei dati univoci, ovvero che i funghi medicinali in toto, parti di essi od i loro estratti, hanno vari effetti benefici a livello organico. Ogni fungo ha un effetto terapeutico specifico, ma tutti, in generale, agiscono su: - metabolismo glucidico e lipidico; - chelazione dei metalli pesanti; - riequilibrio del sistema immuntario; - contrasto delle spinte di crescita cellulare anomale. è, quindi, ormai chiaro che i funghi non velenosi, pur essendo spesso semplici alimenti, possono, sostanzialmente, aiutare i pazienti in patologie per le quali la medicina ufficiale non ha proposte terapeutiche semplici o prive di effetti collaterali. Tra queste patologie possiamo includere: diabete, ipercolesterolemia, aterosclerosi, virosi di vario tipo (epatite C, HPV, Herpes virus, Epstein virus…), asma, allergie, ecc. Tuttavia, mentre sono noti i benefici dell’alimentazione a base di funghi medicinali, non tutti i funghi sul mercato hanno chiari effetti terapeutici. In effetti solo un numero ristretto di fun- ghi, usati in un certo modo ed a certi dosaggi, ha un effetto terapeutico chiaro, come è dimostrato da moltissimi lavori scientifici sulle patologie croniche, in particolare se correlate ad un deficit immunologico. Oggi la ricerca scientifica ha permesso di isolare con sicurezza centinaia di molecole con effetto terapeutico interessante nei funghi, le estrazioni e standardizzazioni devono avvenire da tutto il frutto e nelle confezioni deve essere segnalata la titolazione in polisaccaridi, in particolare la percentuale di betaglucani e triterpeni. Ma la moderna Micoterapia su basi scientifiche non vuole nemmeno ignorare i principi della MTC (Medicina Tradizionale Cinese) e tende a raccomandare l’uso dei funghi terapeutici anche in toto così come si trovano in natura, come alimento o in capsule di frutto in toto essiccato a freddo per mantenere tutto il corredo enzimatico. Ciò che conta nella scelta del fungo giusto è dove e come è stato coltivato e lavorato ,quindi scegliere sempre prodotti biologici, certificati Gmp e da piantagioni europee con esperienza decennale. I funghi più noti e presenti in Italia come integratori alimentari sono: l’ABM (il fungo della prevenzione totale, chelante); l’AURICULARIA (il fungo del cuore e della circolazione); il COPRINUS (il fungo antiglicemia); il CORDYCEPS (il fungo della forza e ATTENZIONE: non tutti i funghi sul mercato hanno chiari effetti terapeutici dell’efficienza psico –fisica); il CORIOLUS (il fungo delle difese a 360°, azione antivirale); l’HERICIUM (il fungo di protezione delle strutture nervose, gastrite e reflusso); il MAITAKE (il fungo per la sindrome metabolica); il POLYPORUS (il fungo per drenare i liquidi del corpo); il REISHI (il fungo dell’immortalità, ossigenante, immunomodulante); lo SHIITAKE ( il fungo anticolesterolo). Le controindicazioni all’utilizzo dei Funghi Medicinali sono sostanzialmente una: utilizzare immunonutrizione in pazienti trapiantati, onde non promuovere possibili sintomi di rigetto Davide Colosini . BENESSERE 71 Amputazioni dovute all’arteriopatia diabetica: si possono evitare! intervista a cura di TOMMASO REVERA Intervista al Dott. Lanfroi Graziani - Responsabile del Laboratorio Endovascolare presso l’Istituto Clinico Città di Brescia Patologia e statistiche: Malattia in continuo aumento, il diabete comporta di frequente problemi alla circolazione arteriosa, con ulcere ai piedi e complicanze agli arti inferiori che col tempo possono rendere necessaria l’amputazione invalidante della gamba. Negli ultimi vent’anni la mortalità per malattia coronarica nei diabetici non solo non è diminuita, ma è addirittura aumentata. L’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica il diabete (e le e dializzati, nei quali è comune la coesistenza di patologia cardiovascolare, vascolare e cerebrovascolare, spesso accompagnate da insufficienza renale. Siamo specializzati nelle tecniche di rivascolarizzazione non chirurgica degli arti inferiori dei pazienti diabetici per contrastare le conseguenze dell’arteriopatia diabetica. Dal 1998 ad oggi, abbiamo trattato più di 15.000 Nate a Brescia le tecniche di rivascolarizzazione non chirurgica degli arti inferiori che contrastano le conseguenze dell’arteriopatia diabetica. Brescia fa scuola. Trent’anni fa è iniziata l’esperienza del Dott. Lanfroi Graziani nel trattamento non chirurgico dell’arteriopatia periferica nei diabetici, da sempre causa delle loro amputazioni agli arti inferiori. Ebbene oggi, nonostante numerose difficoltà e un’iniziale diffidenza della cultura me- 72 BENESSERE dica, Brescia può vantare il perfezionamento di alcune tecniche divenute realtà in tutto il mondo che hanno prodotto una notevole riduzione dell’incidenza delle maggiori amputazioni in Italia. Dott. Graziani quando ha intuito le potenzialità di queste procedure innovative? “Il diabete è una delle principali fonti di spesa sociale ed è la causa di gravi e diffuse invalidità. Per questo motivo, già dagli anni ’80, ho iniziato ad interessarmi al problema sperimentando la possibilità di riaprire le piccole arterie periferiche per rivascolarizzare le gambe dei pazienti”. Presso l’Istituto Clinico Città di Brescia è attivo un Centro di Alta Specialità, di cui è il Responsabile, dedicato a questi interventi.Di cosa si occupa? “L’attività del Centro è rivolta principalmente alla popolazione di diabetici complicanze cardio-cerebro-vascolari che ne derivano) tra le tre priorità più urgenti su cui intervenire, insieme al cancro e alle malattie respiratorie croniche. 345 milioni di persone nel mondo, più del 5,7% della popolazione mondiale adulta, soffre di diabete. Un dato che nel 2030 si stima possa arrivare a 480 milioni, il 7,1% della popolazione, complice la condizione genetica nello sviluppo di questa patologia. In tutto il mondo, il 70% delle amputazioni delle gambe in- teressa persone affette da diabete; in pratica, ogni 20 secondi una gamba viene amputata a causa degli effetti terribili prodotti da questa patologia. Ne consegue una mortalità a distanza di due anni del 50% dei casi. Conseguenze devastanti se consideriamo anche il costo sanitario per arginare questo fenomeno: il costo del piede diabetico, per esempio, assorbe il 15-25% di tutte le risorse sanitarie disponibili per la cura della malattia diabetica in generale. Circa il 95% di tutte le amputazioni correlate al diabete può essere prevenuta con l’educazione della popolazione diabetica pazienti a rischio di amputazione grazie alle speciali tecniche di angioplastica messe a punto in questi anni”. zione delle popolazione diabetica, ma soprattutto con queste nuove metodiche di rivascolarizzazione non chirurgica. Non a caso qui a Brescia, riceviamo da sempre pazienti da tutta Italia”. Oggi è quindi realistico pensare che una delle conseguenze più temute del diabete possa essere scongiurata? “Circa il 95% di tutte le amputazioni correlate al diabete può essere prevenuta con l’educa- Difficili da eseguire, queste tecniche richiedono una grande preparazione e un lungo percorso formativo. Non a caso è nata la Fondazione PAD (Prevenzione delle Amputazioni nei Diabetici) di cui è presidente... “La fondazione, che non ha fini di lucro ed è riconosciuta anche dalla Regione, ha l’obiettivo di favorire la riduzione delle amputazioni nei diabetici attraverso la ricerca e il sostegno ai medici specialisti per l’apprendimento delle nuove tecniche di rivascolarizzazione. Fra le finalità della fondazione, c’è quella di formare gli operatori in maniera corretta con appositi corsi e certificazione finale, e finanziare borse di studio e grant per giovani medici che vogliano dedicarsi a questo settore” Grazie al contributo del Dott. Lanfroi Graziani, Responsabile del Laboratorio Endovascolare presso l’Istituto Clinico Città di Brescia, è stato possibile raggiungere un primato d’assoluto rilievo a livello internazionale . BENESSERE 73 Diabete e dietoterapia I a cura di Antonella Tanzariello - www.studiotanzariello.it Biologa Nutrizionista Il glucosio principale fonte di energia del nostro organismo l glucosio rappresenta la più importante fonte di energia per le cellule del nostro organismo; il Diabete Mellito comprende un gruppo di disturbi metabolici accomunati dal fatto di presentare una persistente instabilità del livello glicemico del sangue, passando da condizioni di iperglicemia, più frequente, a condizioni di ipoglicemia. L’ingresso del glucosio dal sangue nel- FISH FACTOR le cellule viene regolato da un ormone chiamato insulina, il deficit di secrezione insulinica o l’insensibilità alla sua azione sono proprio i due meccanismi principali attraverso cui si espleta il diabete. Esistono diversi tipi di terapie e farmaci (orali o tramite iniezioni sottocutanee), che, sotto un controllo continuo del paziente e del medico, somministrano questo ormone, ma è bene sapere che un controllo della propria alimentazione e del proprio stile di vita può limitare il trattamento farmacologico o l’insorgenza futura di forme più acute. Molti studi hanno evidenziato l’importanza del cambiamento dello stile di vita L’INSULINA REGOLA L’INGRESSO DEL GLUCOSIO DAL SANGUE NELLE CELLULE Æ NATURALMENTE EFFICACE BENESSERE 75 Tè verde antiossidante di lunga vita nelle persone affette da diabete mellito. Un regime dietetico, in cui i rapporti tra carboidrati, proteine, acidi grassi saturi e insaturi siano ben controllati, è fondamentale, affinché la terapia farmacologica riesca a controllare efficacemente la glicemia. Contrariamente a quanto avveniva in passato, non si prescrivono più regimi nutrizionali ipoglucidici, ma si ritiene che l’apporto di carboidrati debba costituire il 50-55% del totale giornaliero di calorie, l’apporto di grassi circa il 30% (cercando di ridurre i grassi saturi a meno del 10%) e l’apporto proteico intorno al 10-20% (non più di 0, 8-1 gr/kg/die). Ecco i consigli per una efficace “dietoterapia”: • Consumare 5 porzioni al giorno tra ortaggi e frutta, variando i colori: verde (verdura), rosso (pomodori), arancione (carote, arance); • Le fibre, in quantità di 20-30 gr/die, sono utilissime nel controllo glicemico, dei trigliceridi e del peso corporeo (attraverso un aumento del senso di 76 BENESSERE si ritiene che l’apporto di carboidrati debba costituire il 50-55% del totale giornaliero di calorie sazietà); • Preferire pane e pasta integrale; • Mangiare almeno tre volte a settimana i legumi (fagioli, lenticchie, ceci, piselli, ecc.); • Consumare almeno due porzioni di pesce a settimana; • Preferire carni magre e bianche; • Bere una tazza di latte parzialmente scremato o scremato al giorno oppure uno yogurt magro; • Assumere formaggi e latticini non più di 2 volte a settimana; • Usare solo olio di oliva crudo come condimento eliminando i grassi “satu- ri” come burro, strutto, panna, etc; • Ridurre al massimo anche i cosiddetti grassi “trans”, presenti in crackers, biscotti, merendine; • Tra le bibite preferire quelle “diet” senza zucchero; • Limitare l’alcool o eliminarlo completamente nei pazienti in sovrappeso. Lo stile di vita non è solo alimentazione, ma anche esercizio fisico: è dimostrato che un modesto esercizio fisico della durata di 30 minuti circa per 5 giorni alla settimana possa produrre effetti positivi sia a livello di prevenzione che per quanto riguarda il ritardarsi dei possibili effetti. A meno che non sia controindicato per la coesistenza di altre patologie, l’esercizio riduce l’intolleranza al glucosio (migliorando la sensibilità all’insulina) e diminuisce i fattori di rischio cardiovascolari. Contrariamente a quanto si può pensare (l’esercizio fisico consuma le riserve di glucosio), capita che durante lo sforzo fisico la glicemia aumenti. Basandosi sulle indicazioni del proprio medico curante ed, eventualmente, sui riscontri glicemici, può essere, quindi, necessario prima e/o dopo l’attività sportiva apportare i dovuti cambiamenti alla terapia insulinica tenendo conto di tali inforAntonella Tanzariello mazioni . I a cura di ENRICA ZUGNO Farmacista Carburante essenziale per mantenere il corpo efficiente nel tempo l tè verde si ricava dai germogli delle foglie e dalle foglie giovani della pianta conosciuta come Camelia Sinensis, arbusto sempreverde della famiglia delle theaceae. Le sue origini si perdono nel tempo; in Cina si narra che l’Imperatore Shen Nung fu il primo bevitore di tè verso il 2700 a.C., mettendo le foglie della pianta dentro una brocca di acqua bollente e dando così inizio a questa usanza. Durante la preparazione del tè verde viene evitato il processo di fermentazione per mantenere nel prodotto la maggior parte delle sue proprietà benefiche legate al polifenolo più importante, cioè l’epigallocatechingallato (catechina). È questa la sostanza, che contiene le proprietà antiossidanti in grado di diminuire il danno cellulare con effetti salutari su tutti i tessuti. Una volta introdotte nell’organismo, le catechine agiscono bloccando quei frammenti noti come radicali liberi. Quali sono i danni provocati dai radicali liberi? I pericoli derivanti dal contatto delle cellule con i radicali liberi sono, in primo luogo, il danneggiamento delle stesse con conseguente rischio per il mantenimento dello stato di salute. In secondo luogo, uno degli imputati certi del processo d’invecchiamento del corpo sono proprio i radicali liberi. Perciò, oltre a rappresentare un rischio per la salute, i radicali liberi producono anche un’azione negativa costante, che velocizza i processi d’invecchiamento cellulare e, quindi, di tutto il corpo. Va ricordato che la prevalenza dei sistemi ossidativi su quelli di difesa antiossidante naturale si associano a in Cina si narra che l’Imperatore Shen Nung fu il primo bevitore di tè verso il 2700 a.C. comuni malattie dovute all’invecchiamento quali l’aterosclerosi, il morbo di Alzheimer e di Parkinson. In realtà il nostro corpo ha i suoi sistemi di ammortamento, ma, quando la produzione di radicali diventa prevalente, si determina uno stress ossidativo, che, nel tempo, produce usura e, di conseguenza, incrementa l’effetto d’invecchiamento. Il tè verde, con l’elevata attività antiossidante, può essere di grande beneficio per proteggere BENESSERE 77 Le catechine del tè verde sembrano avere attività terapeutica nella sindrome metabolica il nostro corpo dai problemi di salute causati dai radicali liberi. Il tè verde presenta ulteriori effetti benefici quali l’aumento della resistenza alle malattie, un miglioramento della salute del sistema cardiovascolare, la riduzione del colesterolo, l’eliminazione delle tossine e proprietà dimagranti. Le catechine del tè verde sembrano avere attività terapeutica nella sindrome metabolica. Il tè verde diminuisce, infatti, l’assorbimento dei lipidi tramite legame diretto con i grassi alimentari ed aumenta il metabolismo, in particolare aumenta la capacità di utilizzare i grassi per la produzione di energia. Il tè verde è da considerarsi una bevanda salutare, che si può bere regolarmente, in quantità non esagerata ed in armonia con il nostro modo di alimentarci ed il nostro stile di vita . Needle shaping per il rimodellamento di viso e corpo a cura del Prof. ENRICO FILIPPINI, endocrinologo (Brescia) M Professore a contratto in “Nutrizione Clinica” - Roma Effetto liftato con autotrapianto di fibre di collagene entre mi appresto a raccontarvi la nuova tecnica, che, in un certo senso, rivoluziona la medicina estetica soprattutto del viso, mi trovo in difficoltà riguardo al nome. Senza dubbio figlia della medicina e chirurgia non ablativa, la posso chiamare con il nome inglese di Needle shaping (modellare solo con l’utilizzo di un piccolo ago), o con l’apparecchio che viene utilizzato per imprigionare le fibre di collagene, cioè il vibrance. Oppure la nuova tecnica la possiamo denominare con quello che sottende in realtà, cioè lo spostamento di fibre di collagene proprie in uno spazio che deve essere riempito,e quindi: autotrapianto autologo di fibre elastiche di collagene! Needle shaping, preferito da chi vi scrive, perché, alla fine, quello che conta è il risultato, cioè il rimodellamento del viso, è la nuova tecnica, che permette riempimento e lifting nella stessa seduta di tutti i tessuti del corpo, senza dover fare impianti di filler, di botulino, chirurgia o tutte le soluzioni tanto odiose e contestate da un folto gruppo di pazienti. Sono tantissime, infatti, le persone che vogliono migliorare un poco il volume del proprio viso,o stirare leggermente, senza troppa enfasi, il collo o l’interno braccia; con il Needle shaping, attraverso il vibrance, con un piccolo ago, grande come un capello, posso ottenere risultati realmente sorprendenti. Inserito il piccolo ago, di quelli usati in agopuntura, attraverso il vibrance e le sue impercettibili multi correnti, imprigiono le fibre di collagene e con molta delicatezza le sposto dove voglio, per riempire spazi vuoti. Diversi lavori scientifici dimostrano che questi microscopici spostamenti di fibre determinano la messa in opera dei fibroblasti dermici, che, in poco tempo, sintetizzano nuovo collagene e fibre elastiche, donando tono e rinnovando la consistenza ed elasticità di tutta la zona trattata; semplice, efficace, indolore, appagante! La seduta di Needle shaping viene effettuata dal medico esperto nella metodica in circa mezz’ora per trattare zone limitate, in un’ora l’intervento su tutto il viso e collo. Le zone da modellare o da liftare, da sollevare possono essere tutte quelle desiderate; viso,collo (grande soddisfazione), ma anche glutei, braccia, cosce e ginocchia possono essere selettivamente trattate. Dopo una leggera detersione della pelle, il paziente, comodamente sdraiato, si rilassa, mentre il medico esperto della metodica inserisce il minuscolo aghetto (un capello) nel punto da sollevare o da modellare e, con un lieve movimento, aggancia le fibre e le sposta, meccanicamente, e le mette in leggera trazione. Non sostanze estranee, non filler, non botulino, non il chirurgo o l’anestetico, non sangue, ovviamente, assenza di dolore. Alla fine della seduta già una sensazione di tessuto in “trazione” lieve dà una piacevole sensazione, insieme allo specchio che rimanda una parte più modellata e stirata. Due, tre sedute a distanza di un mese normalmente bastano per ottimi risultati nel tempo. Pochissime le controindicazioni e minimi i possibili effetti collaterali, che vengono spiegati e fatti leggere al paziente al momento della visita necessaria preliminare. Il trattamento è assolutamente di pertinenza del medico estetico esperto nella metodica, che potrà illustrarvi il metodo in tech più indicato da abbinare al Needle Enrico Filippini shaping . BENESSERE 79 Il lampone, un frutto per dimagrire I a cura di Antonio Schiavo Farmacista Una dieta assai facile da seguire, senza particolari sacrifici l lampone, questo delizioso frutto, è balzato agli onori della cronaca, quando recenti studi hanno evidenziato che in esso è presente una sostanza naturale: Rasberry chetone, un polifenolo, che può aiutare a dimagrire in modo tutto naturale e senza alcun rischio per la salute, in particolare quando viene associato ad una dieta sana ed al regolare esercizio fisico. 80 MEDICINA NATURALE I chetoni del lampone hanno gli stessi effetti delle medicine prescritte ed utilizzate per la perdita di peso, ma non Il Rasberry chetone è stato riconosciuto come integratore dimagrante dalla FDA americana presentano gli stessi spiacevoli effetti collaterali. Il Rasberry chetone è stato riconosciuto come integratore dimagrante dalla FDA americana (Ministero della Salute americano) e funziona regolando un ormone noto come Adiponectina, che determina la velocità del metabolismo corporeo. Quando si assumono integratori a base di chetoni di lampone, il metabolismo si velocizza, permettendo al corpo di bruciare grassi più velocemente. Il risultato, come ci si può aspettare, è una perdita di peso. Naturalmente i migliori risultati si ottengono abbinando l’assunzione di questi integratori con un corretto regime alimentare e con l’esercizio fisico, in modo da favorire la perdita di peso su più fronti. L’assunzione costante di chetoni di lampone è un'ottima “polizza assicurativa” in grado di mantenere il proprio corpo in modalità brucia grassi, anche quando si interrompe momentaneamente la dieta alimentare. Il dosaggio ottimale quotidiano è di 100 mmg di chetoni di lampone, che corrispondono a circa 40 chili di lamponi freschi, per cui è chiaro che risulta impossibile effettuare una dieta di chetoni di lampone utilizzando il frutto fresco, ma è necessario assumere integratori predisposti con questi dosaggi. La dieta con integratori di chetoni di lampone è assai facile da seguire, perché non richiede particolari sacrifici ed inoltre è totalmente priva di sgradevoli effetti collaterali. Chi si è già sottoposto a diete dima- La dieta con integratori di chetoni di lampone è totalmente priva di sgradevoli effetti collaterali granti con pillole, prescritte dal dietologo, si è di certo reso conto quanto queste diete possano essere frustranti. Molti ingredienti, contenuti nelle pillole dimagranti reperibili sul mercato ed anche in quelle ritirate dal com- mercio, in quanto dannose, sono responsabili di gravi effetti collaterali come la nausea, la pressione alta e le palpitazioni. Tutto il contrario della vita sana, cui ciascuno, ragionevolmente, ambisce nel momento in cui decide di perdere peso. Per tale ragione la dieta a base di chetoni del lampone è senz’altro un metodo dimagrante da preferire ed utilizzare, perché la sua assunzione ci porta fisiologicamente verso una perdita di peso in maniera sana e naturale, senza effetti collaterali che possono compromettere la qualità della vita. Al contrario la dieta con i chetoni del lampone ci accompagna nella nostra sfida con tutta la naturalità e la bontà della frutta! Antonio Schiavo . MEDICINA NATURALE 81 Via le occhiaie con l’acido jaluronico U a cura di Giovanni Brunelli- www.giovannibrunelli.it Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica La costante ricerca permette ora di curare questo fastidioso inestetismo no dei trattamenti più richiesti negli ultimi tempi riguarda le occhiaie, quei solchi brunastri che si trovano frequentemente sotto l’occhio e rendono lo sguardo stanco e triste. Di solito compaiono prima nell’angolo dell’occhio, per poi diffondersi al contorno, e hanno diverse origini: affaticamento, microcircolazione insufficiente, vita stressante, oppure possono essere costituzionali. Fino a poco tempo fa la correzione delle occhiaie poteva essere eseguita solo con interventi chirurgici di non facile esecuzione o con l’innesto di grasso, poiché non esistevano altre possibilità affidabili nel campo della medicina estetica. La zona periorbitaria è una regione difficile da trattare per motivi anatomici e, purtroppo, non esisteva un prodotto di riferimento specificatamente dedicato. La costante ricerca di novità in medicina estetica ha permesso di formulare un acido jaluronico studiato appositamente per curare questo fastidioso inestetismo, che è stato immesso sul mercato recentemente. Questo prodotto, di lunga durata, è formato da un gel di acido jaluronico morbidissimo, che consente al medico di avere un controllo completo sulla qualità del risultato ed ha un effetto riempitivo ed idratante, da un complesso di aminoacidi, antiossidanti, minerali e vitamine ad effetto ristrutturante, associato alla lidocaina, il più sicuro fra gli anestetici locali. Ciò consente di correggere le occhiaie in sicurezza e nel totale comfort del paziente, soprattutto se il trattamento La zona periorbitaria è una regione difficile da trattare per motivi anatomici viene eseguito con microcannula, ciò che rende l’esperienza praticamente indolore e, quasi sempre, non lascia segni visibili sulla pelle. Questo prodotto ha dimostrato di essere molto sicuro; in circa dieci anni di ricerca nessuna segnalazione è stata fatta al comitato di vigilanza ed ha una delle percentuali di effetti collaterali più basse fra i vari prodotti presenti Giovanni Brunelli sul mercato . BELLEZZA 83 I nostri piedi dalla A alla Z a cura di SIMONETTA ELSERI Farmacista Un piccolo vocabolario utile prima dell’estate Per non mancare all'appuntamento con l'estate, che richiede piedi sani e belli , ecco un piccolo vocabolario dedicato alle nostre importantissime estremità. A come alluce valgo: non è solo un problema estetico; a lungo andare compromette il modo di camminare e causa dolore, anche intenso. Oltre ad una certa predisposizione familiare, il rischio di incappare in questa patologia è legato alla scelta delle scarpe. Non a caso maggiormente colpite sono le donne, soprattutto se cedono al fascino del tacco 12! Il piede si trova in una posizione innaturale e, come conseguenza, tende a deformarsi per compensare il peso del corpo, che si sposta in avanti. Le cosiddette "calzine", consigliate per ridurre l'attrito con la scarpa, sono utili, ma non curative. Il consiglio è di consultare il medico alla pri- 84 BELLEZZA ma comparsa della "cipolla" senza aspettare che il dolore vi blocchi. B come bellezza: il piede è un grande strumento di seduzione; non a caso le donne destinano una buona parte della loro scarpiera a sandali, infradito e décolleté super sexy. Uguale investimento va fatto per mantenere i nostri piedi sani, e, quindi, belli. C come calli: si tratta di indurimenti della pelle che si formano in risposta ad uno stimolo meccanico, come l'eccessiva costrizione delle scarpe. Si può intervenire eliminandoli o proteggendoli. Nel primo caso si usano cerotti, liquidi o creme a base di acido salicilico. Per la protezione esiste un'ampia gamma di dispositivi in feltro, lattice o gel D come duroni: questi inspessimenti cutanei si formano sui bordi esterni delle dita, sul cuscinetto del piede e sotto il tallone. Sono più estesi dei calli e di colore giallognolo. Provocano una sensazione di bruciore diffuso anziché il dolore acuto associato ai calli. Il metodo per trattarli è analogo a quello delle callosità. E come esfoliazione: la rimozione della pelle morta regala piedi morbidi e setosi; esistono creme per il peeling, appositi dispositivi con rulli abrasivi, o la curiosa alternativa proposta da alcune beauty-farm: piccoli pesciolini esotici che provvedono ad asportare la pelle secca dai piedi immersi nella vasca/acquario! F come funghi: i piedi sono particolarmente sensibili allo sviluppo di micosi; possono colpire la pelle (es. il piede d'atleta) o le unghie (onicomicosi). Il trattamento di queste patologie richiede normalmente applicazioni quotidiane dei farmaci e molta costanza. Soprattutto nel caso delle unghie occorre attendere la ricrescita della lamina sana per dichiarare risolto il problema. G come gel: il gel è un materiale molto usato per cuscinetti plantari, separa-dita, protezioni antisfregamento. Si può senz'altro considerarlo un utile alleato per il comfort. H come hamamelis: come altri principi attivi di origine vegetale può dare sollievo a piedi screpolati o gonfi. I come idratazione: i piedi sono particolarmente soggetti alla secchezza, che può portare inconvenienti dolorosi, come le ragadi; una crema specifica, applicata dopo la detersione, è una buona pratica quotidiana. L come lamette: il loro uso andrebbe limitato a calliste esperte; la scarsa manualità e la difficoltà di maneggiarle possono causare danni e dolori superiori al peggiore dei calli. Particolarmente rischiose per persone anziane e diabetiche. M come massaggio plantare: chi non ne ha mai desiderato uno dopo una lunga giornata in piedi? Fare scorrere la pianta del piede sopra una pallina da tennis rappresenta un'alternativa economica e accessibile. N come nodosità: per l'alluce valgo, ogni parte del piede che soffre per una compressione o sfregamento può produrre sporgenze ossee che diventano con l'andar del tempo dolorose. O come occhio di pernice: sono, a tutti gli effetti, dei calli, in genere piccoli e localizzati sulle dita dei piedi. Per il loro trattamento vedere alla voce calli. P come pellicine: come per le mani, le pellicine delle dita dei piedi non andrebbero mai tagliate, ma solo scostate delicatamente con un bastoncino. Q come qualità delle calzature: anche se la moda detta le sue regole, non è detto che i nostri piedi abbiano voglia di seguirla. R come ragadi: i tagli, che si formano in genere sul tallone, sono dovuti a fessurazioni della pelle secca e inspessita. Molto dolorosi e altrettanto antiestetici. Prevenzione con creme nutrienti con costanza e lieve massaggio. S come sudorazione: può diventare un vero problema, se causa la macerazione degli spazi tra le dita, aprendo la porta ad infezioni fungine e/o batteriche. Massima igiene, scelta di calzature con materiali naturali (no plastica) e uso di deodoranti mirati. T come talloni: cattive posture o scarpe non adatte possono causare una fastidiosa infiammazione, la tallonite. Si consiglia, oltre a terapie a base di farmaci proposti dal medico, l'utilizzo di plantari per ammortizzare il carico sul tallone e rendere la camminata più confortevole. U come ustioni: camminare a piedi nudi sul cemento esposto al sole estivo può trasformare in braciole le piante dei piedi! Se siete incappati in un simile inconveniente, basterà applicare una crema lenitiva apposita. V come vesciche: basta mezz'ora di convivenza con una scarpa stretta per regalarci una dolorosa vescica. Mai bucarle, ma proteggerle con cerotti tipo seconda pelle che assorbono anche il liquido, evitando che si sviluppi un'infezione. E si può ripartire. Z come zanzare: mai dimenticare di applicare il repellente sui piedi. Le zanzare preferiscono le zone vicino al malleolo e alle dita perché il sangue scorre vicino alla superficie cutanea. Se vi è rimasta qualche curiosità da soddisfare, fate quattro passi fino alla vostra farmacia di fiducia. Per sapere proprio tutto dalla A alla Z . Simonetta Elseri BELLEZZA 85 F a cura di Roberta Rossi Farmacista è bene prepararsi per non rovinarsi le vacanze inalmente è arrivato il momento per sfoggiare una abbronzatura invidiabile. Un pò di tintarella fa sicuramente bene, perchè, oltre a donarci un colore ambrato, l’esposizione solare previene l’osteoporosi, aiuta a combattere alcune malattie della pelle (psoriasi, eczemi e dermatiti) e migliora le nostre difese immunitarie. Ma, per non rovinarsi le vacanze, è bene prepararsi utilizzando prodotti appropriati per evitare eritemi e scottature. È importante scegliere il prodotto solare adeguato al nostro tipo di pelle, perchè proteggerci non è un optional o un vezzo, ma una esigenza vitale. Per l’acquisto del solare è importante recarsi in farmacia, perchè il solare è sì un cosmetico, ma deve offrire il massimo del beneficio, minimizzando gli effetti negativi delle radiazioni solari.Esistono una serie di regole per un’ esposizione intelligente. Infatti l’obiettivo principale, dopo la prova costume, è un’ abbronzatura uniforme e duratura. L’importante è non esagerare e seguire alcune semplici indicazioni. È necessario scegliere una protezione solare adatta al proprio fototipo (legato al colore della pelle e dei capelli, dalla predisposizione agli eritemi e all’attitudine all’abbronzatura). Ri-applicare la protezione solare ogni 2/3 ore anche se il prodotto è dichiarato waterproof. Mettere la protezione anche prima di fare il bagno: ci si abbronza anche in acqua. Mettere la protezione anche se è una giornata nuvolosa. Evitare l’esposizione nelle ore più calde (dalle 11, 30 alle 16, 00). Attenzione ai farmaci: se si stanno usando antibiotici, antistaminici o cortisonici, è meglio non esporsi. Dopo aver trascorso la giornata sotto i raggi del sole, è indispensabile restituire alla pelle la giusta quantità di acqua persa durante l’esposizione . La sera dopo la doccia è indispensabile utilizzare un prodotto doposole in grado di reidratare, rinfrescare ed ammorbidire la pelle. Va applicato in modo abbondante su tutto il corpo e massaggiato con delicatezza. Vuoi mantenere l’abbronzatura perfetta per tutta l’estate? Esegui uno scrub su tutto il corpo una volta alla settimana e ogni sera alla crema idratante per il corpo aggiungi un pò di crema autoabbronzante e massaggia con cura. Il colore del mare durerà a lungo . Roberta Rossi se si stanno usando antibiotici, antistaminici o cortisonici, è meglio non esporsi al sole 86 BELLEZZA realizzata con il contributo medico-scientifico di *Non contiene glutine o i suoi derivati. L’indicazione consente una decisione informata ai soggetti con “Sensibilità al glutine non-celiaca (Gluten Sensitivity)”. **Anche contenuti residuali di nickel possono creare, in particolare nei soggetti predisposti, reazioni allergiche o sensibilizzazioni. Quindi ogni lotto è analizzato per garantire un contenuto di nickel inferiore a 0,00001%. Un’abbronzatura perfetta “Estate della Prevenzione BioNike 2014” senza Conservanti - Profumo - Glutine*. Nickel Tested** defence sun Al sole senza paura Linea solare per adulti e bambini. Protegge ogni tipo di pelle, anche la più sensibile. “Estate della Prevenzione BioNike 2014” arriva nella tua città. Campagna info-educativa in collaborazione con ADOI per una corretta esposizione al sole. Per maggiori informazioni collegati al sito www.bionike.it - Utili consigli per valorizzare l’occhio M a cura di Marilisa Rusconi Farmacista Come usare matita, mascara, ombretto atita, mascara, ombretto…solo questo è necessario per valorizzare l’occhio. Talvolta, infatti, una delineatura dell’occhio, un colore ben applicato, un tocco di mascara valorizzano il nostro sguardo, lo rendono più intenso. Ecco alcuni semplici consigli. Innanzitutto effettuiamo la bordatura che evidenzia il contorno occhi. Con una matita scura, nera o marrone, temperata ogni volta prima dell’utilizzo, bordiamo la palpebra inferiore partendo da circa un terzo dell’angolo interno dell’occhio, seguiamo l’attaccatura delle ciglia e sfumiamo con un pennellino verso la parte esterna. Non sempre è necessaria questa bordatura, lo diventa quando la palpebra è priva, o scarsa, di ciglia. Bordiamo la palpebra superiore iniziando dall’angolo esterno, proseguendo verso l’interno contornando la rima cigliare sfumando le linee. Stendiamo una base fissante sulla palpebra mobile controllando bene gli angoli dell’occhio. La base permetterà una maggiore tenuta del trucco ed anche una maggiore scorrevolezza della polvere. Scegliamo ora l’ombretto del colore preferito, evitando i perlati, se ci sono piccole rughe. Applichiamo con un pennellone un poco di cipria sotto l’occhio in modo che eventuale polvere di ombretto caduta durante l’applicazione non vada a sporcare la zona delle occhiaie (con lo stesso pennellone spolvereremo via la cipria a fine trucco). Almeno due devono essere le tonalità dell’ombretto: chiara per illuminare, scura per contornare e scolpire. Stendiamo con un pennellino per occhi il tono più scuro partendo dall’angolo esterno dell’occhio verso il centro nella piega palpebrale sfumando verso l’alto ed aggiungere colore a seconda del risultato che si desidera raggiungere. Ricordiamo che ogni aggiunta di colore modifica i volumi. Controlliamo che il trucco applicato sia simmetrico! Un tocco di ombretto, più chiaro nella parte centrale dell’occhio e sull’arcata sopraccigliare (solo esterna), darà allo sguardo un aspetto più aperto. Stendiamo ora il mascara, applicandolo a più riprese con movimenti a zig zag per separare i peli fra loro e spalmando verso l’esterno le ciglia esterne. Alziamo con l’indice l’arcata sopraccigliare per allargare la frangia delle ciglia ed evitare di sporcare la palpebra durante l’applicazione. Non dimentichiamo di curare le sopracciglia, che da sole possono determinare l’espressione del viso, ridisegnamole pulendo i peli superflui e scegliendo una forma più adatta al nostro viso o al nostro gusto, separandole e pettinandole con lo spazzolino per ciglia Marilisa Rusconi Un tocco di ombretto NELLA parte centrale dell’occhio darà allo sguardo un aspetto più aperto . BELLEZZA 89 PSICOLOGIA E SESSUOLOGIA a cura di SARA ZILIANI - [email protected] Psicologa e Consulente Sessuale Questa rubrica si occupa di fornire una risposta ai Vostri dubbi o a semplici curiosità in tema di Sessualità e di Psicologia. Potete inviare le vostre domande a: [email protected] Sara Ziliani Farl’amoreconproblemi L’eiaculazione precoce può avere natura psicologica Gentile Dottoressa, soffro da sempre di eiaculazione precoce. Non mi sono mai sottoposto ad esami medici specifici, perchè credo sia di natura psicologica in quanto sono una persona molto ansiosa. Vorrei capire come posso risolvere il mio problema. Grazie, Andrea Caro Andrea, l’eiaculazione precoce è la più frequente disfunzione sessuale maschile. Viene definita come condizione in cui un uomo non riesce ad attuare volontariamente un controllo sul suo riflesso orgasmico. È parere condiviso dalla comunità scientifica che il criterio per rientrare nella diagnosi di eiaculazione precoce sia la durata inferiore ai 60 secondi dei rapporti sessuali dal momento della penetrazione. Tale disfunzione si trascina gravi complicazioni emotive a livello di coppia: l’uomo, che ne soffre, vivrà, infatti, sentimenti di insicurezza e di angoscia rispetto all’attività sessuale sviluppando anche senso di colpa nei confronti della partner, mentre la partner si sentirà frustrata per l’impossibilità di raggiungere adeguati livelli di soddisfazione sessuale e tutto ciò potrebbe anche sfociare nell’evitare o nel rifiutare i rapporti sessuali, andando a compromettere una sana vita di coppia. Nella tua lettera non mi scrivi quan- ti anni hai, se hai sempre sofferto di questo problema e se, eventualmente, ti è capitato con tutte le partner che hai avuto. Fattori che mi permetterebbero di capire, se si tratta di eiaculazione precoce primaria o secondaria. Anche se tu pensi che il problema sia di natura psicologica, la prima cosa da fare è, comunque, quella di escludere la possibilità di una causa di natura organica, attraverso una visita dall’andrologo, che ti sottoporrà ad adeguati accertamenti. Se non vi sono problemi organici, allora l’ intervento indicato per la risoluzione della disfunzione è una terapia di tipo psicosessuologico, che si pone come obiettivo, con una metodologia specifica, l’apprendimento di un migliore controllo del riflesso eiaculatorio, indagando, allo stesso tempo, l’origine della disfunzione. L’uomo può, infatti, imparare a riconoscere ed a gestire il momento dell’imminenza orgasmica, così come i bambini apprendono a controllare gli sfinteri . 91 molluscobalena.it Liberiamo l’energia Il cibo è un farmaco a cura di Luca Barbieri Supervisor Chef, Direttore area ricerca e sviluppo “cucinalinearemetabolica”: prevenzione, cura e salute Abusarne o privarsene può causare effetti devastanti "I powerenergia.eu seguici su facebook l cibo è un farmaco, l’abusarne o il privarsene può causare effetti devastanti”: in ogni introduzione dei miei libri e delle ricerche tecnico/scientifiche sperimentali, che conduco, appare sempre questo slogan. Non solo la “Cucinalinearemetabolica” sposa questa fondamentale teoria, tutto il mondo scientifico e della Nutrizione imperna le proprie iniziative, anche a livello congressuale, su questo principio. Basti pensare che proprio il cibo sarà l’argomento principale di Expo 2015 dove sicuramente si avrà l’occasione di toccare con mano le evoluzioni del- il cibo sarà l’argomento principale di Expo 2015 la Nutrizione confrontandosi con gli altri Paesi. Noi addetti ai lavori, cuochi in primis, siamo obbligati a conoscere tutte le corrette prassi imposte dall’HACCP, non siamo più dei semplici manipolatori, ma attenti studiosi in grado di produrre e trasformare i cibi senza alterarne i fondamentali valori nutrizionali, esaltandone gusti, sapori ed aromi, rendendoli in gergo “buoni e che facciano bene”. Trasmettere le nozioni tecnico-scientifiche a tutti coloro che cucinano tra le mura domestiche è un dovere, oltre che un piacere, è l’unico modo per far fronte a diverse dinamiche relative al benessere, ma anche alla prevenzione ed alla cura tutelando la salute. Per essere più concreto ho ritenuto opportuno, in questa mia collaborazione con la Redazione di ProfiloSalute, tra- ALIMENTAZIONE 93 smettervi dei consigli importanti neutralizzandosi, formando così INFO ricavati da alcuni miei libri. l’ abbassamento del ph e creando Spero che la dinamica vi faccia www.cucinalinearemetabolica.it un ambiente critico per la prolifepiacere e possa tornarvi utile. razione batterica. Sul sito È consigliabile utilizzare una www.cucinalinearemetabolica. marca di acqua minerale gasata tura, per esempio di ortaggi, prima di it, dove con il dott. Macca forniamo con ph inferiore a 7, ce ne sono in comeffettuare altre operazioni. molte indicazioni, potrete approfondimercio diverse. Raccogliete gli scarti di lavorazione re altri aspetti. Adottando questa tecnica, anche nella in una terrina evitando di spargerli. pratica della cucina domestica, riusciaQueste operazioni garantiranno agli suggerimenti operativi mo a garantire degli standard igienici alimenti di mantenere la loro salubrità La manipolazione degli alimenti molto elevati, sicuri di consumare proevitando spiacevoli danni che potremÈ fondamentale lavorare gli alimenti in dotti sani. mo arrecare alla nostra salute. ambienti sanificati, dopo aver provveduto a lavarsi le mani con i giusti deIl pesce crudo, attenzione! tergenti. Una circolare del Ministero della SaLavorate, man mano, piccole nità del 1992 (Ordinanza Ministeriale quantità di prodotto che dovrà del 12/05/1992 Misure urgenti poi necessariamente essere per la prevenzione delle posto nel frigorifero. parassitosi da Anisakis), Utilizzate i contenitori e ancora in vigore, obbliga gli involucri più consochi somministra pesce ni alla conservazione crudo o in salamoia (il degli alimenti, conlimone e l’aceto non trollate che siano in hanno alcun effetto sul materiale conforparassita) ad utilizzare me, ultimamente ne pesce congelato o a sottoesistono in commercio porre a congelamento predi ogni tipologia. ventivo il pesce fresco da Utilizzate coltelli ed atsomministrare crudo. Infatti trezzi vari ben lavati, ciol’anisakis simplex e le sue larve La corretta tole e terrine anch’esse perfettamente muoiono se sottoposti a +60 °C di tempulizia dei pesci e dei sanificate. peratura per almeno 10 minuti, oppure molluschi Non effettuate lavorazioni promiscue dopo 96 ore a -15 °C, 60 ore a -20 °C, Come al solito raccomando di seguire ovvero, carni e pesci sullo stesso taglie12 ore a –30 °C, 9 ore a -40 °C. le procedure di pulizia riguardanti il re, non utilizzate coltelli senza averli Acquistate, quindi, il pesce da consupesce ed i molluschi scritte nelle ricetsanificati, non lavorate mai prodotti mare crudo nella pescheria di vostra te, consiglio di procedere al lavaggio cotti su basi dove sono state effettuate fiducia, che vi garantisca di aver apdegli stessi con acqua minerale gasata lavorazioni di materia prima cruda. plicato la corretta prassi igienica sopra poiché, essendo l’ammoniaca presente Sanificate perfettamente lavandino e descritta. nella loro composizione chimica e ricopostazione di lavoro dove sono avveQuesta informanosciuta come sostanza basica, crea un nute le operazioni di lavaggio, mondazione è fondacontramentale per sconsto con giurare fastidiose l’anidriconseguenze alla de carvostra salute, che, bonica in alcune circopresente stanze, possono nell’acrecare danni deciLuca Barbieri qua misamente gravi nerale IN CUCINA BISOGNA SEGUIRE SEMPLICI operazioni che evitanO spiacevoli danni ALLA SALUTE 94 ALIMENTAZIONE . Per le gambe stanche e pesanti NormoVen a base di estratto di foglie di vite rossa Libera il benessere in due passi Compresse Speciale promozione in Farmacia Compresse € 17,00 € 26,50 Freeze Gel € 9,50 € 19,50 Vendita abbinata Sconto di € 7 pari al 26,42% Ti aiuta a migliorare la circolazione, a ridurre il gonfiore e ad attenuare la sensazione di pesantezza. Freeze Gel Il gel rinfrescante che ti dà subito un effetto “ghiaccio”, riporta rapidamente sollievo e freschezza alle tue gambe. La salute sul balcone di casa P a cura di ERICA DENTI Farmacista Erbe e piante benefiche per il nostro organismo erché non trovare un posticino tra i fiori del nostro balcone ad erbe e piante con un'azione benefica e curativa per il nostro organismo? Potrebbe sembrare difficile o impegnativo, ma nella pratica non è così: non sono infatti necessarie capacità specifiche, il risultato supererà ogni aspettativa e sicuramente ci appassionerà regalando un effetto benefico sulla salute a 360 gradi. Molti studi hanno dimostrato quanto questa pratica possa diminuire stress e giovare al nostro umore. Inoltre avremo sempre disponibile la materia prima fresca in cucina per i nostri piatti e per tisane o infusi. Servirà solo un po’ di attenzione per imparare a conoscere i bisogni delle singole piante, che decideremo di coltivare. L'ideale sarebbe avere un balcone esposto a sud, in quanto garantirebbe alle piante la luce necessaria ogni giorno. Non servono attrezzi o contenitori particolari, diversi da quelli che usiamo per le nostre piante fiorite, così come terriccio e concime di facile reperibilità presso i vivai o supermercati. Potremmo iniziare con le più semplici, da coltivare già in 96 ALIMENTAZIONE questa stagione. La pianta di rosmarino, ad esempio, può essere piantata in zone anche fredde, ma esposte al sole, è utilizzato in cucina per insaporire i piatti, ma è utile anche per farne degli infusi dalle proprietà stimolanti, digestive dei grassi e depurative e trova impiego nell'uso esterno come purificante della pelle acneica e rinforzante dei capelli. La salvia è la pianta da balcone per eccellenza con le sue caratteristiche foglie grigio-verdastre e fiori lilla. Dobbiamo ricordarci che ogni inverno andrà potata regolarmente per garantire un vaso sempre più rigoglioso durante la stagione calda. È una pianta officinale perenne, di cui si usano sia foglie che fiori per preparare svariati rimedi erboristici: protegge dai bruciori di stomaco e toglie le infezioni intestinali in virtù delle sue mucillagini. Utile in caso di eccessiva sudorazione anche per uso esterno, è, però, sconsigliata durante l'allattamento, perché blocca la secrezione del latte. Il timo p u ò essere piantato sia partendo dal seme che dalla pianticella, ama il sole e va innaffiato regolarmente, perché le sue radici sono abbastanza superficiali. E' spesso utilizzato in cucina per insaporire e rendere più digeribili le carni, ma è anche benefico per le vie respiratorie: è un ottimo antisettico ed espettorante in caso di tosse e raffreddore, usato spesso per fare i L'ideale è avere un balcone esposto a sud, che garantirsce alle piante la luce necessaria ogni giorno suffumigi. L'idea di avere del buon prezzemolo sempre fresco e profumato sulle nostre tavole è allettante: i nostri piatti saranno gustosissimi. Basterà trapiantare una piantina in un vaso profondo almeno 30 centimetri in un punto semi-ombreggiato e ricordarsi di innaffiarlo frequentemente. Il prezzemolo è un ottimo digestivo e depurativo, stimola l'appetito. É il profumo delicato di limone che caratterizza le foglie fresche di melissa. Utilizzata per tisane rilassanti sulla muscolatura intestinale, è, infatti, la prima scelta per chi soffre di colon irritabile. Il fiore della passiflora, detto anche “fiore della passione”, è bellissimo e particolare, cresce su una pianta ram- picante solitamente apprezzata come ornamentale, ma se ne dimenticano le proprietà erboristiche: si raccolgono e poi si lasciano seccare steli, fiori, foglie e frutto per ricavarne tisane rilassanti contro ansia, agitazione ed insonnia. Le foglie di menta sono di un bel verde brillante dal profumo fresco e piacevole, spesso se ne vedono sui banconi dei bar, perché diventano la materia prima per bevande rinfrescanti, ma, allo stesso tempo, digestive e tonificanti e sono facilissime da coltivare. Infine il peperoncino, i cui frutti durante lo sviluppo regalano una serie La pianta di rosmarino è utile per fare degli infusi dalle proprietà stimolanti di colori sorprendenti che vanno dal violaceo al verde, giallo, arancio fino ad accendersi in un rosso brillante. È una pianta originaria del Messico, ma cresce anche nelle nostre zone. Si comprano facilmente i semi che andranno piantati in primavera, messi in un punto ben soleggiato ed innaffiati frequentemente. Ottimo condimento per pasta e mille altri piatti, è ricco di vitamina C ed è un ottimo battericida, pertanto un ottimo alleato nella stagione fredda contro raffreddori ed influenza oltre ad aiutare la digestione. Ora non resta che scegliere la nostra piantina ed iniziare. Buon lavoro a tutti . Erica Denti ALIMENTAZIONE 97 INTEGRATORI PER IL SOLE a cura di ANTONIO MARINELLI - [email protected] VITAMINA B2 Nuova FORMULA POTENZIATA Contribuisce a proteggere le cellule dallo stress ossidativo SELENIO Contribuisce al regolare funzionamento del sistema immunitario RAME Contribuisce alla normale pigmentazione cutanea INTEGRATORE ALIMENTARE UTILE PRIMA E DURANTE L'ESPOSIZIONE SOLARE www.carovit.it N Farmacista Come proteggersi dall’interno coi nutraceutici onostante gli esperti forniscano raccomandazioni su “Come prendere il sole” senza danneggiare la pelle, ogni anno si registra un aumento dei casi di malattie e tumori della pelle, causati dall’esposizione. La degenerazione della pelle a causa di una lunga ed errata esposizione ai raggi solari porta con sé conseguenze maggiormente marcate rispetto all’invecchiamento naturale dovuto all’età. Si spazia dai primi sintomi come il cambio del colore originale della pelle, rughe e piccole cicatrici, sino ad arrivare, purtroppo, a gravi alterazioni vascolari, morfologiche o addirittura al melanoma. La pelle trascurata e danneggiata cerca di proteggersi da sola dall’azione degenerativa dei raggi solari, inspessendosi, tentando così di creare una barriera ai raggi UVA, ma perdendo di elasticità e riducendo la capacità di rinnovarsi. La nostra epidermide, infatti, quando viene esposta al sole per periodi troppo lunghi o senza le dovute protezioni, si trova a dover affrontare uno stress ossidativo, che ne accelera l’invecchiamento soprattutto a causa della presenza dei radicali liberi. L’utilizzo dei prodotti solari dermocosmetici è il primo passo per evitare i danni da raggi ultravioletti: pochi però sanno che la protezione può essere raddoppiata con l’uso di specifici nutraceutici ed integratori. Oltre a salvaguardare la salute della pelle, che risulterà più giovane rispetto a quella di chi non si protegge, anche aspetto e durata dell’abbronzatura ne risentiranno positivamente. Si tratta di sinergie di effetto tra sostanze funzionali applicate localmente ed altre che, agendo dall’interno, sono finalizzate alla correzione di una carenza all’origine o per ripristinare funzioni o condizioni alterate dallo stress causato dalle radiazioni. Antiossidanti Luteina, betacarotene, licopene, vitamine (C, E), selenio, acido lipoico ed altri combattono gli effetti dei radicali liberi. I raggi UV sono in grado di aumentare la normale presenza di radicali liberi già dopo 15 minuti di esposizione solare. Inoltre i raggi UV risultano particolarmente dannosi per la pelle, perché innescano tutta una serie di processi degenerativi. Vanno assunti preferibilmente in associazione: in farmacia si possono trovare quelli più adatti ai vari tipi di esposizione. Nutraceutici fitoterapici Molte piante, come il tè verde, hanno un’azione antiossidante, ma ce n’è una che ha anche una capacità fotoprotettrice specifica in grado di ridurre gli eritemi solari persino in assenza di un filtro dermatologico. Si tratta del Polypodium leucotomos, una felce originaria del Centro America oggi molto studiata per queste sue proprietà. Gli studi confermano la sua capacità di attivare i geni “oncosoppressori” ovvero che sopprimono l’attività tumorale (riferita al derma), di ridurre l’infiammazione ed il danno ossidativo. Il consiglio è di utilizzarla, sempre e comunque, associata al filtro Antonio Marinelli solare . ALIMENTAZIONE 99 GNOCCHI AL CACAO E FRAGOLE Ingredienti per 4 persone • • • • • • 800 gr di patate 160 gr di farina bianca (più due cucchiai per la preparazione) 1 tuorlo d’uovo 40 gr di cacao amaro (più due cucchiaini per la lavorazione) Tempo di preparazione 40 minuti RICETTA Gnocchi al cacao e fragole a cura di Laura e Silvia Squizzato www.gemellesquizzato.it Un accostamento insolito per un piatto dedicato alla bella stagione Giornaliste, conduttrici e attrici da 5 anni sono inviate del programma “Mezzogiorno in famiglia” su Rai Due e sono autrici del libro di cucina “I nostri dolci light” (Gribaudo Editore) Per questo numero abbiamo scelto un piatto che saluta l’inverno e accoglie la bella stagione. Infatti usiamo il cacao, che ci allieta il palato nei mesi freddi, e le fragole, frutto primaverile molto dolce e gustoso. Con questi due ingredienti base ed un 100 RICETTA minimo di manualità possiamo realizzare un piatto divertente, sicuramente insolito, con cui stupire gli ospiti, che inviterete a casa. Un primo piatto con la frutta potrebbe stonare per molti, ma l’accostamento è gustoso e in molti paesi fuori dall’Italia c’è l’abitudine di usare la frutta abbinata sia ai primi piatti che ai secondi. L’effetto dolce-salato di questo piatto, credeteci, sarà in grado di soddisfare i palati curiosi di nuovi gusti e nuovi accostamenti! Lavate le patate in acqua fredda, mettetele in una pentola senza sbucciarle e copritele con abbondante acqua fredda. Portate a bollore e lessatele per circa 30 minuti (o comunque finché una forchetta entra con facilità nella polpa) a fuoco lento e aggiungete due cucchiai di sale grosso quasi a fine cottura. Scolatele, fatele riposare per 3 minuti e poi sbucciatele con un coltello. Schiacciate accuratamente con una forchetta la polpa delle patate o passatela in uno schiacciapatate, lasciate cadere la purea in una ciotola precedentemente infarinata. Formate una conchetta e versatevi il tuorlo e il sale fino. Setacciate la farina con il cacao in una ciotola a parte. Impastate la purea con il tuorlo e unite il composto di farina e cacao, poco alla volta e lavorando velocemente con le dita. Dividete l’impasto a pezzetti e rotolateli uno alla volta sul piano di lavoro precedentemente spolverizzato con il cacao formando dei cilindri di 3 centimetri circa di diametro. Tagliate poi i cilindri in pezzetti lunghi circa 3 centimetri l’uno. Farcite poi i pezzetti di pasta con le fragole • • • • • • • • • 600 gr di fragole mature 4 bastoncini di cannella 1 pizzico di cannella in polvere 1 cucchiaino di zucchero (o fruttosio) 2 pizzichi di sale fino 2 cucchiai di sale grosso 80 gr di burrO PEPE nel seguente modo: dopo aver lavato le fragole, tagliatele a pezzetti, asciugatele un po ‘con carta da cucina, posate un pezzetto di pasta sulla mano, schiacciatelo leggermente con il pollice dell’altra mano, formando una conchetta. Appoggiate un pezzo di fragola dentro la conchetta. Avvicinate poi il bordo della conchetta con le dita per chiudere all’interno la fragola. Poi rotolate leggermente ogni gnocco senza premerlo. Appoggiate gli gnocchi farciti su un pezzo di carta da forno precedentemente spolverizzato con poco cacao. Sciogliete il burro in una padella antiaderente e rosolate per qualche minuto i bastoncini di cannella e il resto delle fragole sempre tagliate a pezzetti. Lessate intanto gli gnocchi in acqua salata, pochi alla volta e scolateli quando vengono a galla. Versateli nel tegame del condimento e fateli rosolare per circa un minuto, mischiandoli a fuoco dolce. Trasferiteli poi nei piatti di portata, aggiungendo un pizzico di zucchero, cannella e abbondate con tre pizzichi di pepe. Guarnite ogni piatto con un bastoncino di cannella e servite ben caldi. VARIANTI Potete rendere ancora più voglioso d’estate questo piatto usando delle ciliegie al posto delle fragole. La procedura è identica, però ricordate che le ciliegie non sono da tagliare in pezzetti, ma mantenute intere e quelle che vanno inserite negli gnocchi devono essere denocciolate con l’apposito attrezzo. Questo piatto può essere abbellito guarnendolo oltre che con il bastoncino di cannella anche con qualche foglia di ciliegia. Andarpermostre. a cura di FIORELLA MEMO - [email protected] Fiorella Memo Milano Fino al 13 luglio raccolta, stoccaggio, classificazione e smaltimento di farmaci e prodotti farmaceutici non più vendibili. Palazzo Reale propone, per la prima volta nella sua città, un’esposizione monografica dedicata a Gustav Klimt, dal titolo “Klimt. Alle origini del mito”. Il celebre artista viennese, nato nel 1862, è considerato uno dei massimi esponenti dell’Art Nuveau. Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo divenne uno dei promotori della cosiddetta Secessione Viennese: assieme ad altri artisti austriaci, tra cui Egon Schiele, diede vita a un Movimento antiaccademico ed indipendente, con una propria sede nel Palazzo della Secessione di Vienna. La Mostra, organizzata in collaborazione con il Comune di Milano, 24 ORE Cultura e Arthemisia Group e con il Museo Belvedere di Vienna, è curata da Alfred Weidinger, affermato studioso di Klimt e vicedirettore del Belvedere. Nelle intenzioni di Weidinger il desiderio di raccogliere oltre 100 opere dell’artista e dei pittori a lui vicini, esplorando i motivi più influenti nel corso della sua carriera: il teatro, la musica e soprattutto l’arte totale, dove l’osservatore si può letteralmente immergere. Non a caso è la ricostruzione originale del “Fregio di Beethoven”, esposto nel 1902 a Palazzo della Secessione a Vienna, a chiudere il suggestivo percorso espositivo. FERRARA Fino al 15 GIUGNO Prosegue fino al 15 giugno, nel Palazzo dei Diamanti di Ferrara, la Mostra “Matisse, la figura. La forza della linea, l’emozione del colore”, organizzata da Fondazione Ferrara Arte. Un titolo che racchiude l’essenza della pittura così come era pensata dall’artista francese. Nella prospettiva del Fauvismo, cui Matisse appartiene, le linee e i colori sono il solo mezzo di espressione per tratteggiare la “figura”. E in Matisse la figura è soprattutto la donna, fonte di energia, vera ispirazione. La curatrice della Mostra Isabelle Monod-Fontaine trova nelle parole del pittore la vera sintesi della sua opera: “La figura mi permette ben più degli altri temi di esprimere il sentimento, diciamo religioso, che ho della vita”. Rovigo Fino al 22 GIUGNO Strada Comunale della Fonticella – 65016 Montesilvano (PE) tel: 085 4681525 - web site: farmecoservice.it - e-mail: [email protected] Fu Vittorio Pica, uno dei fondatori della Biennale di Venezia (nata nel 1895), a parlare di “ossessione nordica”. Quando gli artisti italiani videro per la prima volta le opere dei pittori provenienti dalla Scandinavia, dalla Norvegia, dalla Germania, non poterono rimanere indifferenti, e, anzi, furono affascinati e sedotti dai paesaggi e dai soggetti rappresentati, dalle sfumature e dal linguaggio “nordico” d’espressione. Fu un incontro che determinò profondamente le scelte artistiche italiane del primo Novecento. Per questo Rovigo ospita la Mostra “L’ossessione nordica. Böcklin, Klimt, Munch e la pittura italiana”, fino al 22 giugno a Palazzo Roverella. Curata da Giandomenico Romanelli, l’esposizione offre l’opportunità di rivivere quel confronto, di capire come gli artisti italiani acquisirono e re-interpretarono i simboli, le sfaccettature, la sensibilità di quei mondi, un tempo, lontani. NEWS 103 Il laser in odontoiatria La soluzione per i bambini a cura di Ho sentito parlare del laser per curare le carie... Il laser in odontoiatria esiste da più di 10 anni, ma, solo di recente se ne producono di veramente efficaci con piena soddisfazione del paziente e del professionista che lo deve usare. I moderni laser dentali sono un’alternativa confortevole, semplice, veloce per molte terapie, come, ad esempio, il trattamento delle carie e la piccola chirurgia muco-gengivale. Questa tecnologia, infatti, consente di intervenire in modo molto mirato e so- prattutto in modo poco invasivo. Il raggio laser, infatti, permette una grande precisione consentendo di intervenire solo dove è necessario, senza produrre rumore e vibrazioni, che sono spesso la causa delle ansie e paure nei bambini, ma anche negli adulti. La possibilità, poi, di effettuare piccoli interventi di chirurgia sulle mucose senza produrre sanguinamento e consentendo, nel contempo, un ‘azione asettica, riduce anche in modo significativo tempi e postumi post-operatori. Potete inviare le vostre domande a: L’applicazione del laser oggi è molto ampia: si [email protected] sono curare carie, gengive L’utilizzo del laser consente di non effettuare anestesie locali, perciò risulta particolarmente indicato per i bambini malate, effettuare piccoli interventi di chirurgia sui tessuti molli (gengive), oppure devitalizzare denti doloranti. L’utilizzo del laser consente in molti casi di non effettuare anestesie locali, perciò risulta particolarmente indicato per i bambini e per le donne in stato interessante. Nei piccoli pazienti il laser trova una speciale applicazione. Infatti il suo utilizzo consente, ad esempio, di incidere in modo non doloroso la gengiva per facilitare la fuoriuscita di un dente. Oppure, nel caso delle carie, esso si utilizza in sostituzione degli strumenti tradizionali, che spesso inducono ansia e paure. Il laser, invece, consente di effettuarne la rimozione in modo delicato, poiché viene effettuata una “vaporizzazione” della carie, rendendo la cura efficace anche sotto il profilo psicologico. Il bambino infine non riceverà una immagine traumatica del lavoro del dentista . L’ODONTOIATRA RISPONDE 105 OFFRI UN'ESTATE NUOVA SPECIALE DONNA30+ IL CONSIGLIO: RE-CODE PLATINUM PERCHÉ: A PARTIRE DAI 30 ANNI è PIù DIFFICILE RITROVARE E MANTENERE LA LINEA NOTIZIE DALLE AZIENDE www.zuccari.com Un'estate in linea per tutti, un'estate come non c'è mai stata Super Ananas® Slimma® a fine pasto con la delizia di un fresco succo. fisiodiur® fisiodiur® START UP ZERO/CENTO START UP MAN Buonumore ed energia per tutte le consumatrici a dieta. Drena e definisce l’addome maschile. re-code Platinum Detoxase® 10 DAYS TOTAL BODY RESET Per rimodellare la silhouette femminile a partire dai 30 anni. Il primo percorso di purificazione profonda in 10 giorni, facile e veloce. Consigliare i prodotti delle linee a marchio ZUCCARI significa proporre certezze. Ogni consumatore ha abitudini ed esigenze diverse: per questa ragione è impossibile pensare che un prodotto per la linea possa soddisfare tutti. Ciascun prodotto, proposto nell’ambito di un corretto regime alimentare e di una moderata attività fisica, ha una sua precisa identità in grado di sposarsi con diverse aspettative e diversi stili di vita. Una base accomuna tutti: dall’assenza di glutine a quella di OGM, perché ritrovare la linea non può prescindere da una scelta di salute. La donna che vuole arrivare all’estate in perfetta forma avrà sicuramente un regime alimentare più o meno preciso. In questo caso, indipendentemente dalla dieta quotidiana, potrà contare su fisiodiur® START UP ZERO/CENTO, il drenante che non contiene coloranti, conservanti, alcool o zuccheri aggiunti. Pensato per tutte le sfumature della femminilità durante una dieta, contiene il pacchetto HappyEnergy (Matè, Fosforo, Cromo, Rhodiola rosea ed Eleuterococco) per contrastare stanchezza fisica e mentale. 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I consumatori potranno dire addio alle tossine e ritrovare un corpo leggero. E chi non ama gli integratori alimentari? ZUCCARI ha pensato anche a loro con la Linea Functional Food: il piacere puro della nutrizione incontra l’efficacia dell’integrazione. Super Ananas® è il succo potenziato con Bromelina, che si beve a fine pasto e aiuta a drenare e definire con sole 13kcal al giorno. SPECIALE DONNA A DIETA IL CONSIGLIO: FISIODIUR® START UP ZERO/CENTO PERCHÉ: LA DONNA CHE SEGUE UN REGIME ALIMENTARE HA BISOGNO (ANCHE) DI BUONUMORE ED ENERGIA PER MANTENERE LA LINEA SPECIALE UOMO IL CONSIGLIO: FISIODIUR® START UP MAN PERCHÉ: IDEALE PER RIPRENDERE LA LINEA PARTENDO DAL DRENAGGIO SPECIALE CURIOSI E DISILLUSI IL CONSIGLIO: DETOXASE® 10 DAYS TOTAL BODY RESET PERCHÉ: CHI NON HA MAI PROVATO UN INTEGRATORE ALIMENTARE RESTERà COLPITO DALLA PURIFICAZIONE PROFONDA IN 10 GIORNI SPECIALE GOLOSI IL CONSIGLIO: SUPER ANANAS® PERCHÉ: SI BEVE ESATTAMENTE COME UN OTTIMO SUCCO A FINE PASTO, MA IN PIù DRENA E DEFINISCE a cura del Dr. Franco Tortorella - Responsabile Servizio Medicina di Comunità ASL Lecco LA STORIA DI "MARIA DOLENS" A Lecco 1.500 persone ne hanno usufruito Giornalista I Pillole di Salute: lotta alla sedentarietà! l progetto Pillole di Salute nasce dall’alleanza tra diverse forze della provincia di Lecco, sia del Volontariato che delle Istituzioni per il contrasto alla sedentarietà . Ideato dall’Associazione Giretto e dall’ASL di Lecco, si è strutturato attraverso l’alleanza con Coni e Provincia per la ricognizione di tutte le Società sportive, Associazioni, Amministrazioni in grado di offrire “Prove gratuite di movimento” ai cittadini, creando così il “Salvadanaio” d’offerta. Fondamentale è stata, poi, l’alleanza con Federfarma, che ha subito apprezzato l’idea e le potenzialità, che ne derivano per il ruolo educativo dei Farmacisti. Partendo dalla ricognizione di esperienze esistenti e mettendo intorno al tavolo progettuale i principali stakeholders: Assessorato Provinciale allo Sport, CONI, Associazioni di promozione sportiva (Giretto), Federfarma, coinvolgendo in ogni fase anche lo sponsor (ACEL Service), si sono colte alcune opportunità già presenti sul territorio, ore gratuite di attività fisica o sportiva offerte da Associazioni sportive e ricreative, e studiato uno strumento che comunicasse in modo efficace e provocatorio tali opportunità al target delle famiglie. Secondo tecniche di marketing sociale si è lancia- 108 INIZIATIVE ta sul mercato una scatoletta similfarmaco in distribuzione gratuita nelle farmacie che offriva quello che farmaco non può essere, il principio attivo “attività fisica” descritto per tutte le sue positive indicazioGianluigi Maggioni, GIRETTO Associazione di Promozione ni preventive e Sociale - Antonio Rossi, Assessore Sport e Politiche per terapeutiche nel i giovani Regione Lombardia - Enzo Lucchini, Direttore bugiardino e of- Generale Asl Lecco ferto attraverso lità delle offerte sportive. 35 coupon di attività fisica gratuita da La parallela attivazione di un sito inriscuotere presso la rete delle strutture ternet dedicato www.pilloledisalute. aderenti al progetto. giretto.it ha consentito il costante agIl lancio a settembre 2012 del prodotgiornamento dell’offerta e informazioto è stato frutto della collaborazione di ni sui corretti stili di vita. tre uffici stampa (Asl, Provincia, Acel) Oltre 1500 persone hanno usufruito e dell’impegno delle Amministrazioni di tale esperienza; il target familiare è locali. Una sinergia, che ha portato ad stato raggiunto con fasce d’età prevauna vera e propria ricerca attiva dellenti di utenti sotto i 10 anni (32,6%) e le Pillole e il suo conseguente utilizdai 20 ai 60 (53%); il 17% degli utilizzo per tutto l’arco dell’anno, anche in zatori sono risultati residenti in altre 5 base alla province, segno di gradimento dell’istagionaniziativa. I risultati ottenuti hanno stimolato uno sviluppo su scala regionale del progetto. La sua proposizione per una sperimentazione interregionale come “Buona pratica” ha trovato l’approvazione del Ministero della Salute per l’attuazione del Programma CCM 2013 . a cura di LUIGI CAVALIERI A Rovereto ogni sera i suoi cento rintocchi invitano alla pace e alla fratellanza Nel girovagare lungo la nostra bella Italia sono capitato spesso a Rovereto, dove il mio nipotino Jacopo, ogni volta che avevo occasione di incontrarlo, mi parlava, non senza una certa emozione, di una Campana, che ogni sera, puntualmente, scandendo i suoi cento solenni rintocchi, onora i Caduti di tutte le guerre ed invoca pace e fratellanza fra i popoli del mondo intero. E così finalmente mi sono deciso a scrivere per i lettori della nostra rivista la storia della Campana più grande del mondo. Non senza, però, aver prima voluto recarmi sul posto per rendermi conto quali potessero essere i sentimenti che questa Campana mi ispirasse. Ed in effetti tutto il contesto trasuda pensieri che rifuggono da ogni guerra tanta è la pace che sul Colle di Miravalle si assapora. Fatte le debite ricerche, ho scoperto che è stata ideata dal sacerdote roveretano don Antonio Rossano e che venne fusa a Trento il 30 ottobre 1924 col bronzo dei cannoni offerto dalle Nazioni partecipanti al primo grande conflitto mondiale. Fu battezzata il 24 maggio 1925 col nome di "Maria Dolens". La Campana, però, non rispondeva al suono voluto, per cui venne rifusa a Verona il 13 giugno 1939 per far ritorno a Rovereto il 26 maggio 1940 per riprendere così la sua alta missione di pace e fratellanza universale. Il 31agosto del 1960, per una grave, irreparabile incrinatura, la Campana cessava di suonare ed il 1 ottobre 1964, grazie all'apporto finanziario dei Lions Club d'Italia, veniva rifusa presso le Fonderie Capanni a Castelnuovo nè Monti (Reggio Emilia). La Campana è stata benedetta a Roma in piazza San Pietro dal Santo Padre Paolo VI il 31 ottobre 1965 ed il 4 novembre ritornava trionfalmente a Rovereto e veniva collocata sul Colle di Miravalle. Sul manto di "Maria Dolens" sono incisi gli augusti autografi dettati dai Sommi Pontefici Pio XII: "Nulla è perduto con la pace. Tutto può essere perduto con la guerra"; Giovanni XXIII: "In pace hominum ordinata concordia et tranquilla libertas". Un'annotazione: a coloro che davanti alla monumentale Campana reciteranno un Requiem per i caduti i Sommi Pontefici Pio XI e Pio XII hanno concesso una particolare indulgenza. In conclusione: può essere una buona occasione per una gita fuori porta in compagnia della famiglia. Assaporare la pace, in tempi come quelli che viviamo, dove in qualche parte del mondo non mancano fermenti di guerra, aiuta a riflettere come questa sia davvero un bene prezioso . CURIOSITà 109 La filariosi cardio-polmonare a cura di Nicola Bertoni - Medico Veterinario - www.veterinariobertoni.it Ruolo fondamentale della zanzara in questa malattia Travel Sia S.r.l. - Viale Stazione 14/A - 25122 BRESCIA TEL 030 2400 408 r.a. - Fax 030 41117 www.travelsia.it - [email protected] DA OLTRE 25 ANNI CON VOI... + Viaggi individuali e di gruppo del mondo + Tour in Italia ed in Europa + Viaggi personalizzati, anniversari ed ogni altra ricorrenza + Viaggi di Nozze + Pacchetti Benessere + Speciale Crociere + Biglietteria marittima + Biglietteria aerea per tutte le destinazioni nel mondo www.facebook.com/TravelSiaSrl La Dirofilaria immitis è un nematode (verme) sottile e filiforme, le cui dimensioni variano da 12-17 cm di lunghezza nel maschio e 25-32 cm nella femmina. La zanzara svolge un ruolo fondamentale in questa malattia, infatti funge da vettore: quando una zanzara punge un cane infestato dalla filariosi insieme al suo sangue succhia anche alcune microfilarie (larve), che, alla puntura successiva, saranno inoculate nel sangue di un altro cane. Nel nuovo ospite le microfilarie iniziano a crescere ed a spostarsi verso il cuore, dove, divenute ormai vermi adulti, possono cominciare il loro ciclo riproduttivo producendo altre microfilarie. L’invasione colpisce solitamente l’arteria polmonare, la vena cava inferiore e l’atrio destro del cuore: un singolo animale ammalato può ospitare da 3 a 50 parassiti adulti, che vivono fino a 7 anni, sempre che non ne provochino prima la morte. La malattia si manifesta con sintomi aspecifici: i principali sono la tosse ed una spiccata affaticabilità, alla quale si associano poi i sintomi tipici dell’insufficienza cardiaca destra (ascite: raccolta di liquido in addome). La filariosi può colpire anche il gatto, nel quale la sintomatologia è acuta e respiratoria (eventualmente associata a vomito); anche un solo parassita può comportare grave sintomatologia e morte improvvisa; e il furetto in cui infesta cuori e vasi sanguigni, molto più piccoli di quelli del cane. La filariosi può colpire anche il gatto, nel quale la sintomatologia è acuta e respiratoria Controllare questa malattia risulta difficile, in quanto bisogna controllare soprattutto il vettore zanzara, risultano, però, efficaci gli Spot-on o i collari repellenti per il cane (attenzione: la Permetrina è tossica per il gatto), effettuare trattamenti profilattici nel cane o con l’iniezione annuale, metodo più immediato che consiste in un unico trattamento da fare una volta all’anno, somministrato direttamente dal veterinario; o con le compresse mensili che bloccano lo sviluppo delle larve inoculate dalle zanzare nel cane ed hanno due caratteristiche fondamentali: vanno somministrate ogni 30 giorni e posseggono effetto retroattivo. Pertanto è totalmente inutile anticipare eccessivamente la prima somministrazione, mentre è fondamentale proseguire la profilassi fino al mese successivo alla scomparsa delle zanzare. La profilassi con compresse, se non seguita correttamente per l’intera stagione di rischio, risulta inefficace a prevenire il rischio filaria. La diagnosi si effettua mediante test sierologici e sulla valutazione di sintomi, la terapia per la cura degli animali infetti è lunga e complicata ed espone i nostri amici a notevoli rischi cardiopolmonari, che vanno dall’embolia a pericolose infezioni. Una volta uccisi i vermi con farmaci specifici a base di sostanze tossiche, occorre far stare l’animale a riposo assoluto per diverse settimane per permettergli di liberarsi dei vermi morti, che possono, comunque, ostruire arterie ed altri vasi Nicola Bertoni sanguigni . AMICI ANIMALI 111 Educhiamo IL NOSTRO CANE a cura di Michele Raffaelli Dottore in Scienze del comportamento animale - Educatore cinofilo e consulente comportamentale PARTE SECONDA - Altri comandi per educare il nostro cane Proseguiamo il nostro percorso con l’educazione del cane per fargli apprendere comportamenti che risulteranno utili, corretti e adatti alla realizzazione ottimale della sua vita sociale. In questo modo sarà soddisfatto il suo bisogno di organizzazione e collocazione all’interno del branco/famiglia. Dal Seduto al Resta! Ottenuto il Seduto, potremo iniziare il logico proseguimento dell’esercizio il Resta! - che, grazie all’introduzione dei parametri distanza-tempo, insegnerà al cane a rimanere in attesa in uno stato di quiete e rilassamento, prima di un evento gradito e gratificante. 112 AMICI ANIMALI Poiché il cane, sociale per definizione, mal sopporta anche il solo presagio dell’abbandono, sarà fondamentale fargli capire che, comunque, a ogni allontanamento noi torneremo sempre. Per questo è importante osservare una rigorosa progressione nei tempi di attesa e nella distanza di allontanamenti. Inoltre sarà importante gratificare sempre il cane al rientro. Secondo la tipologia caratteriale del cane dovremo interrompere le sessioni di esercizio con una certa frequenza, dando al cane il comando liberatorio (Ok! – Vai!) e farlo giocare in libertà. Come insegnare il Resta! Inizialmente, dopo aver premiato il cane per il Seduto, faremo un mezzo passo indietro per poi riavvicinarci e premiare il cane che, probabilmente, non si sarà mosso. Ripetiamo per un certo numero di volte e, se il cane continuerà a mantenere la posizione di seduto, aumentiamo progressivamente il numero di passi indietro. In questo esercizio è molto utile l’utilizzo della mimica: palmo della mano rivolto verso di lui a significare Alt! Possiamo procedere con l’aumento del tempo di attesa prima del rientro nella posizione di partenza (all’inizio qualche secondo), avendo cura di an- Ottenuto il seduto, potremo iniziare il logico proseguimento dell’esercizio - il resta! ticipare con un No! - Resta! accompagnato dalla mimica della mano e immediato ritorno, l’eventuale intenzione del cane di alzarsi. Inizialmente il comando Resta! dovrà essere pronunciato immediatamente prima del nostro riavvicinamento al nostro amico, poiché, non conoscendolo ancora, potrebbe interpretarlo come un invito. Distanza e tempo Come detto, possiamo aumentare l’impegno e la difficoltà dell’esercizio giocando sui due parametri distanza e tempo: il consiglio è di non esagerare con il primo, la distanza, magari può essere più utile diversificare la nostra traiettoria di allontanamento e, al limite, interrompere il contatto visivo girando le spalle al cane, fino a scomparire per qualche secondo dalla sua vista. Viceversa è più utile giocare sul parametro tempo, anche perché potrebbe capitare che il cane spontaneamente decida di sdraiarsi ottenendo così spontaneamente il Terra! (che immediatamente assoceremo al comando vocale con una solenne gratificazione). Poiché il nostro vero scopo non è quello di far mantenere al cane una posizione precisa, questo - perché indicativo del fatto che lui ha raggiunto un maggior grado di rilassamento durante la fase di attesa - sarà sicuramente auspicabile! Nel caso ciò non avvenga, per ottenere il Terra! sarà possibile ricorrere nuovamente allo stimolo attivatore rappresentato dal bocconcino (e a un piccolo aiuto “meccanico”). Partiamo dal Se- duto! e lentamente accovacciamoci di fronte a lui. La mano destra stringerà il bocconcino all’altezza del muso del cane, la sinistra, partendo dal contatto con la spalla destra del cane, arretrerà posizionandosi qualche centimetro sopra la groppa del cane per creare un impedimento, che, però, mai dovrà risolversi in una spinta verso il basso. A questo punto con la mano che stringe il bocconcino, descriveremo piuttosto rapidamente un movimento a L, prima verso il basso poi leggermente in avanti. Sulla carta il cane, per seguire il movimento della mano, abbasserà il treno anteriore (cosa cui immediatamente noi assoceremo il comando Terra!). In realtà molti cani inizialmente tenderanno ad alzare il posteriore mentre abbassano la testa. Per una buona riuscita è importante il movimento della mano destra e capire quale sia la distanza giusta dal corpo. Potrebbero essere necessari più tentativi durante i quali saremo aiutati dall’ostacolo rappresentato dalla mano sinistra (ripeto mai premere: otterreste la risposta uguale e contraria). Non Inizialmente il comando Resta! dovrà essere pronunciato immediatamente appena il cane abbozzerà l’abbassamento del posteriore, connoteremo la cosa con un bravo e, volendo, in termini di “modellamento” potremo già aprire la mano e concedere il premio. Successivamente la mano si aprirà solo al raggiungimento della posizione completa e, nel giro di un paio di lezioni, anche la mano sopra il posteriore non sarà più necessaria e il cane eseguirà il Terra! in maniera spontanea Michele Raffaelli . AMICI ANIMALI 113 iGiochi. #1 cruciverba ORIZZONTALI: 1. Astinenza più o meno prolungata dal cibo - 6. Desiderio intenso - 11. Piccolo foro dell’ago in cui passa il filo - 13. Liquori digestivi - 15. Aree scoperte dietro gli edifici - 17. Schiere di barbari - 18. Uno a Londra - 19. Insieme di persone che vivono di attività illecite - 21. Sinonimo di grandi mezzi di trasporto merci 22. Targa di Taranto - 23. Insetti come il pidocchio e la pulce - 25. Una bevanda tonica ricca di caffeina - 26. Insenatura della costa - 27. Un comunissimo mezzo di trasporto - 28. Incontro di due o più vocali che non formano dittongo - 30. Convenienza, utilità - 32. La terza nota - 33. Starnazza nell’aia - 34. Il dio greco dell’amore - 35. Un fiume che scorre in Svizzera - 36. Gradazioni di voce o di colore - 38. Velivolo privo di motore - 40. Grotta, spelonca - 42. Corregge il caffè - 43. Uno era figlio di Telamonio - 44. Si consultano in stazione VERTICALI: 2. Immagine sacra dipinta su legno - 3. Una consonante bifronte - 4. Tariffa urbana a tempo (sigla) - 5. Intrattiene gli ospiti nei villaggi turistici - 7. Fine della bufera - 8. Insidia per i pesci - 9. Il santo che coprì un povero mendicante nudo - 10. Coraggioso, audace - 12. Portare in secco un’imbarcazione - 14. Il giorno appena trascorso - 15. Attrezzo usato per affilare - 16. Piccola rana - 20. Omicida, criminale - 23. Pasticcio a base di fegato d’oca - 24. Desiderio di bere - 25. Individui il cui corredo genetico ha subìto un’alterazione - 27. Capoluogo delle Marche - 28. È circondata dalle acque - 29. Maestà, sovrano - 30. Una vocale greca - 31. C’è quella paleozoica - 32. La... madre di Nerone - 35. Parte del fianco corrispondente al bacino - 37. Collera, furore - 39. Un massiccio montuoso nel nord del Niger - 41. Il sì dei Provenzali SOLUZIONI boa TO asso R dante: BOATO ASSORDANTE #3 ENIGMA La lampadina nella stanza chiusa In una stanza chiusa è contenuta una lampadina, in un’altra stanza tre interruttori, ma solo uno di questi accende la lampadina. Potendo azionare i tre interruttori a proprio piacimento e potendo andare nella stanza chiusa solo una volta per verificare lo stato della lampadina, come si può fare per risalire all’interruttore giusto per accenderla? All’inizio dell’esperimento la lampadina spenta e tutti gli interruttori sono in posizione OFF. SOLUZIONE: Si mettono due interruttori (che chiameremo 1 e 2) su ON, si attende qualche minuto e se ne spenge uno (diciamo il numero 1). Si va quindi a controllare la lampadina. Se la lampadina è accesa, l’interruttore giusto è il numero 2. Se la lampadina è spenta ma calda, l’interruttore giusto è l’1. Se la lampadina è spenta e fredda, l’interruttore giusto è il numero 3. ENIGMA REBUS #2 REBUS (FRASE: 5,10) cruciverba 114 GIOCHI
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