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ESAMI DI STATO CONCLUSIVI
DEI CORSI SUPERIORI
DI ISTRUZIONE SUPERIORE
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
***
DOCUMENTO FINALE
DEL CONSIGLIO DI CLASSE
V I.P.S.C.T.
Cavalese, 12 maggio 2014
1
INDICE
Documento del Consiglio di Classe ……………………………………..…………….…………….. 1
Indice ……………………………………………………………………………….………………... 2-3
Composizione del Consiglio di Classe V I.P.S.C.T. …………………………………….…………. 4
1.
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
Presentazione dell’Istituto e dell’indirizzo di studi
Presentazione sintetica dell’Istituto …………………………..………….………………………. 5
Caratteristiche del territorio e dell’utenza ………………………………………………………. 5
Caratteri specifici dell’indirizzo I.P.S.C.T. ………………………………………………..……. 7
Profilo del Tecnico dei Servizi Turistici: competenze in uscita ………….……….………….…. 7
Caratteristiche del piano di studi: piano orario e monte-ore complessivo ………………..….….. 8
2.
2.1
2.2
2.3
La classe V IPSCT
Le studentesse e gli studenti …………………………………………………………………….. 9
Presentazione della classe ……………………………………………………………………….. 9
Casi particolari …………………………………………………………………………………. 10
3. Progettazione collegiale
3.1 Obiettivi trasversali deliberati dal Consiglio di Classe per il corrente a.s. …………………….. 11
3.2 Organizzazione delle attività didattiche rispetto agli obiettivi …………...……………………. 11
3.2.i Programmi svolti e tempi del percorso formativo ………….…………………………….. 11
3.2.ii Modalità di svolgimento delle attività didattiche ……………………………………….. 12
3.2.iii Strumenti ………………………………………………………………………………… 12
3.2.iv Spazi …………………………………………………………………………………….. 12
3.3 Obiettivi trasversali raggiunti ………………………………………………………………….. 13
3.4 Strumenti e criteri di valutazione ……………………………………………………………….. 13
3.4.i Modalità di valutazione ……………….………………………………………………… 13.
3.4.ii Strumenti di verifica prevalentemente utilizzati ……………………………….…….….. 14
3.4.iii Criteri di valutazione delle simulazioni delle prove …………………………………… 14
4. Preparazione agli Esami di Stato
4.1 Proposte di approfondimento ……………………………………………………………………. 15
4.2 Simulazioni delle Prove dell’Esame di Stato ……………………………………………………. 15
4.1.i Simulazione della Seconda Prova dell’Esame di Stato …………………………………… 16
4.1.ii Simulazioni della Terza Prova dell’Esame di Stato ………………………………………. 17
4.2 Griglie utilizzate per la correzione delle Simulazioni delle prove scritte dell’Esame di Stato 27
4.2.i Griglia utilizzata per la correzione della Simulazione della Prima Prova ………………... 27
4.2.ii Griglia utilizzata per la correzione della Simulazione della Seconda Prova ……………… 28
4.2.iii Griglia utilizzata per la correzione della Simulazione della Terza Prova …………………. 29
2
5. Allegati al documento del Consiglio di Classe
Programmi disciplinari e relazioni conclusive
5.1 Letteratura italiana …………………………………………………………………………….. 31
5.2 Storia …………………………………………………………………………………………. 43
5.3 Storia dell’Arte ……………………………………………………………………………….. 54
5.4 Lingua straniera Tedesco ……………………………………………………………………… 57
5.5 Lingua straniera Inglese ……………………………………………………………………….. 62
5.6 Matematica …………………………………………………………………………………….. 68
5.7 Economia e Tecnica d’azienda turistica ……………………………………………………….. 71
5.8 Pratica Operativa ………………………………………………………………………………. 75
5.9 Tecniche di Relazione e Comunicazione ……………………………………………………… 76
5.9 Geografia turistica ……………………………………………………………………………... 78
5.10 Scienze Motorie ………………………………………………………………………………... 81
5.11 IRC …………………………………………………………………………………………….. 84
6. Allegati al documento finale del Consiglio di Classe
6.1 Progetto di area professionalizzante anno scolastico 2012/2013 ……………………………….. 88
6.2 Progetto di area professionalizzante anno scolastico 2013/2014 ……………………………….. 99
3
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTI
DISCIPLINE
___________________________________________________________________________________
Carla Codazzi
Raffaella Finocchiaro
Francesca O. Galante
Nadia Sala
Maria Lionti
Emilio Poli
Marianna Salvatore
Renato Sclaunich
Claudia Segnana
Linda Serafini
Norma Sieff
Mattia Zorzi
Economia e Tecnica d’azienda turistica
Geografia turistica
Lingua straniera: Inglese
Scienze motorie
Matematica con Informatica
Italiano/Storia
Tecniche di comunicazione e relazione
Sostegno
Lingua straniera: Tedesco
I.R.C.
Storia dell’Arte e dei Beni Culturali
Pratica operativa
La Coordinatrice di Classe
………………………………
………………………………
………………………………
………………………………
………………………………
………………………………
………………………………
………………………………
………………………………
………………………………
………………………………
………………………………
Il Dirigente scolastico
___________________________________
prof.ssa Francesca O. Galante
______________________________
prof. Lorenzo Biasiori
4
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO E DELL’INDIRIZZO DI STUDI
1.1 PRESENTAZIONE SINTETICA DELL’ISTITUTO
Il polo scolastico dell’Istituto di Istruzione “La Rosa Bianca – Weisse Rose”, con i suoi diversi percorsi
liceali, tecnici e professionali distribuiti nelle due sedi di Cavalese e Predazzo, rappresenta un centro
formativo fruibile da un’ampia area territoriale comprendente le valli di Fiemme, Fassa, Valfloriana e
Cembra e un riferimento culturale per le comunità valligiane. Fin dalla sua comparsa e con il
progressivo consolidamento nel territorio, l’Istituto ha cercato di soddisfare al meglio i bisogni
formativi di un’utenza in crescita, garantendo in maniera concreta ai suoi diplomati l’accesso diretto al
mondo del lavoro e della formazione universitaria.
L’Istituto, infatti, ha cercato puntualmente di sintonizzarsi con le richieste del mercato del lavoro e, in
conseguenza di tale attenzione, ha aderito ancora nel 1985, tra i primissimi Istituti in provincia, al
Progetto Scuola-Lavoro, poi trasformatosi nel 1992/93 in Progetto Daedalus, che ha consentito le
prime significative esperienze di contatto e di reale inserimento nel lavoro degli studenti attraverso
stages formativi.
Sempre nello spirito di una risposta all’ esigenza e richiesta da parte del territorio di formazione
permanente, con l’anno scolastico 2002/03 nella sede di Predazzo sono stati attivati i corsi serali del
Progetto SIRIO, che dal presente anno scolastico si accompagna da altrettanti corsi integrativi diurni e
serali in seno al centro EDA, mentre risale ad un più recente sforzo l'impegno a sviluppare una rete
territoriale volta a garantire il diritto alla formazione attraverso la sottoscrizione nel 2010 di un
protocollo di intesa tra l'Istituto di Istruzione di Cavalese e il Centro di Formazione Professionale di
Tesero, uno dei primi esempi a livello provinciale di sinergia tra i settori della formazione professionale
e dell'istruzione.
Più recentemente l’offerta formativa, che già consisteva di percorsi liceali, tecnici e professionali come
quello Scientifico, Linguistico, delle Scienze Umane, Tecnologico e Professionale per i Servizi
Commerciali e Turistici presso la sede di Cavalese, e IGEA presso la sede di Predazzo, si è ampliata
con l’attivazione degli indirizzi “Tecnico-Ambientale” e “Amministrazione, Finanza e Marketing” in
cui confluiranno rispettivamente i precedenti Tecnologico e IGEA, mentre l'indirizzo “Tecnico per il
Turismo” della sede di Predazzo rappresenta la risposta da parte dell'Istituto di Istruzione alle esigenze
di formazione di operatori turistici richiesti dalle attività economiche valligiane dal momento che
l'I.P.S.C.T. avrebbe esaurito il suo percorso con la presente classe.
Dal primo settembre 1999 la sede Predazzo è stata aggregata all’Istituto d’Istruzione di Cavalese,
costituendo un unico polo scolastico con un unico Dirigente, e dal marzo 2006 è stata ufficializzata
l’intitolazione unitaria “La Rosa Bianca – Weisse Rose”, introdotta nell’anno scolastico 2003/2004.
5
1.2 CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO E DELL’UTENZA
Il contesto ambientale si presenta con aspetti mediamente paragonabili a quelli di altre zone del
Trentino, con una più forte accentuazione delle peculiarità turistiche e sportive. Tale situazione non è
priva di importanza in ordine all’atteggiamento sia dei giovani che degli adulti nei confronti della realtà
scolastica e sul conseguente investimento in termini di tempo e di energie.
Le numerose società sportive, attive sia per quanto riguarda gli sport invernali che per quanto riguarda
l’attività calcistica, ricoprono, infatti, un ruolo rilevante per la socializzazione degli abitanti di Fiemme
e Fassa. Oltre all’attivazione del Progetto Scuola-Sport nella sede di Predazzo, volto a fornire efficaci
risposte alle attese degli iscritti in tale direzione, va ricordata la collaborazione istituita tra l’Istituto e il
Comitato Organizzatore dei Mondiali di Sci Nordico e la sua struttura operativa Nordik Ski che ha
consentito, sia in occasione della edizione dei campionati del Mondo 2003, sia nei “premondiali” 2012,
sia per l’ultima edizione del 2013, di realizzare occasione di stages formativi che innegabilmente
conducono a stabilire sempre più significativi contatti tra l’Istituto e la realtà circostante .
Purtroppo la dislocazione geografica delle valli comporta un tasso di pendolarismo che, ancorché
diminuito rispetto al passato, si attesta su percentuali inferiori alla media provinciale; ciò è anche
dovuto all’avvio di nuovi indirizzi di studio in valle di Fiemme e alla scelta degli studenti residenti nel
Comprensorio C11 di iscriversi ai corsi di scuola secondaria che hanno negli anni scorsi integrato
l’offerta dell’Istituto ladino di Fassa. Alla maggiore incidenza numerica costituita dalla componente
studentesca della valle di Fiemme fa riscontro il significativo ruolo di cerniera garantito dall’Istituto tra
le due contigue realtà valligiane. Proprio in considerazione della specificità del ruolo ricoperto,
l’Istituto ha modificato l’orario scolastico, attraverso una riduzione dell’orario dei tempi di lezione, per
venire incontro agli studenti esposti agli inevitabili disagi derivanti dalle distanze che devono ricoprire
per raggiungere quotidianamente la loro scuola.
L’evoluzione delle iscrizioni è complessivamente stabile, con alcune oscillazioni, negli ultimi anni,
dovute alla già ricordata apertura di nuovi indirizzi liceali in valle di Fassa, solo in parte rimpiazzata
dalla elevazione dell’obbligo scolastico. Anche in queste valli - e forse in modo più evidente- si segnala
la tendenza ad un trasferimento dell’utenza dagli indirizzi tecnici a quelli liceali, più volte documentata
a livello provinciale e nazionale. I genitori degli iscritti sono in genere diplomati mentre la percentuale
dei genitori laureati è piuttosto ridotta. Complessivamente, il livello socio-culturale risulta allineato alla
media provinciale.
Considerata la perificità geografica dell’Istituto, questo promuove anche molte iniziative di carattere
culturale che servono ad ampliare l’esperienza degli studenti. Viene, in tal modo, dato grande rilievo
alle visite guidate, ai viaggi di istruzione, agli scambi con l'estero, alla partecipazione a manifestazioni
culturali di carattere nazionale (concorsi per la cooperazione, giochi di Archimede, Olimpiadi di Fisica,
Matematica e Chimica, conferenze con docenti universitari) e sportive (gare di atletica, gare provinciali
e nazionali di corsa campestre e sci nordico).
6
Recentemente si sta realizzando una produttiva politica rivolta alla collaborazione ed all’integrazione
delle agenzie educative presenti sul territorio. Per iniziativa degli assessorati alla cultura dei Comuni di
Fiemme e Fassa si sta concretizzando una iniziale aggregazione tra gli operatori, in particolare per la
promozione del benessere dei preadolescenti, con l’attivazione di spazi di incontro e di socializzazione,
e di momenti di riflessione e di dialogo per le famiglie. Per quanto, infatti, riguarda l’emergenza
generale del disagio giovanile, verso la quale si è concentrata di recente l’attenzione degli operatori
scolastici, si evidenziano un'attiva collaborazione con i Servizi dell’ASL e la presenza, all'interno
dell'Istituto di una consulenza psicologica.
1.3 CARATTERI SPECIFICI DELL'ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI
COMMERCIALI E TURISTICI
II curriculo dell'indirizzo Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici, il cui indirizzo è ora
pervenuto all'esaurimento del proprio ruolo formativo, oltre a favorire l'acquisizione di un'adeguata
cultura di base, fornisce delle competenze professionali che consentono l'accesso al mondo del lavoro.
La polivalenza e la flessibilità della preparazione acquisita hanno offerto la garanzia di adeguamento
alle esigenze del mondo del lavoro, anche in un'ottica di long life learning. Oltre alle discipline
professionalizzanti, come l'Economia e Tecnica dell'azienda turistica e le Tecniche di Comunicazione e
di Relazione, viene approfondito lo studio delle lingue e della Storia dell'Arte. Ma l'indirizzo si
caratterizza soprattutto per uno stretto collegamento con il mondo del lavoro e della formazione
professionale, attraverso stages di alternanza presso aziende locali che operano in ambito turistico. In
tale direzione, si è avvalso della collaborazione di tutti i soggetti che operano nel settore
(Amministratori locali, Aziende di promozione turistica, agenzie di viaggio, Associazione albergatori,
operatori alberghieri, ecc.). Proprio in vista della comprensione delle dinamiche del settore turistico, i
percorsi didattici dell'indirizzo e le attività proposte sono caratterizzati nella maggior parte delle
discipline di studio da un andamento modulare, anche per meglio coniugarsi con le esigenze
organizzative dei momenti laboratoriali rappresentati e svolti all'interno dell'Area di Progetto.
1.4 PROFILO DEL TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI
Il TECNICO DELL'IMPRESA TURISTICA è una figura professionale capace di cogliere ed adattarsi
all'evoluzione del prodotto turistico nella sua complessità. Tale profilo si caratterizza per un'ampia
cultura di base, spirito di iniziativa e capacità di recepire il cambiamento e di adattarvisi, oltre che per
una disponibilità ed un interesse a comprendere le richieste e le esigenze della realtà circostante.
Dispone, infatti, delle fondamentali conoscenze geografico-ambientali ed artistiche e delle necessarie
competenze giuridiche ed economico aziendali per svolgere le più diverse mansioni nell'ambito dei
servizi turistici (dall'assistenza alla clientela, all'organizzazione di mostre e convegni, alla gestione
aziendale) sapendo adattarsi anche a ruoli e compiti affini.
7
Durante l'iter scolastico acquisisce conoscenze, competenze e capacità polivalenti e flessibili che gli
consentono di possedere le seguenti competenze:
-
un'ampia cultura di base storico-letteraria
la conoscenza scritta e parlata di due lingue straniere
la conoscenza dei prodotti turistici, delle fasce di utenza, dei modi e delle tecniche
per accrescere l'interesse e la fruibilità del prodotto
la conoscenza delle strutture organizzative delle varie imprese turistiche
la padronanza delle tecniche operative di base e dell'uso degli strumenti informatici
la padronanza dei mezzi espressivi e di comunicazione parlati, scritti e telematici
la flessibilità e la disponibilità al cambiamento, essendo consapevole del proprio ruolo e delle
doti di affidabilità che esso richiede
l'impegno per raggiungere un obiettivo
le doti di precisione, attenzione, concentrazione nello svolgimento del lavoro
comportamenti basati sulla collaborazione, l'autocontrollo e il senso della misura
1.5 CARATTERISTICHE DEL PIANO DI STUDI
STRUTTURA DEL CURRICULUM
Disciplina
AREA COMUNE
Biennio
Triennio
ore
settimanali
tipologia
prove
ore
settimanali
tipologia
prove
Italiano
5
S.O.
3 cl. 3^
4 cl. 4/5^
S.O.
Storia
2
O.
2
O.
Lingua straniera
Tedesco
Diritto ed
Economia
Matematica e
informatica
Scienze della
terra e biologia
3
S.O.
3
S.O.
2
O.
2 cl. 3^
O.
4
S.O.
3
S.O.
3
O.
-----
----
Ed. fisica
2
P.
2
P.
IRC
1
O.
1
O.
Disciplina
AREA d’INDIRIZZO
Biennio
Triennio
ore
settim.
tipologia
prove
ore
settimanali
tipologia
prove
4
S.O.
3
S.O.
5 cl.1^
6 cl. 2^
5 cl.1^
4 cl. 2^
S.O.
7 (1) cl. 3^
S.O.
P.
2 cl. 3^
P.
Economia e Tecnica
d’azienda turistica
Tecniche di Relaz. e
Comunicazione
Pratica
Operativa (**)
Geografia
Econom. e turistica
--
--
6(2)(**)
S.O.
--
--
2(**)
O.
--
--
3
--
--
--
3 cl. 3^
2 cl.4/5^
O.
Storia dell'Arte
--
--
3
O.
Area di
Approfondimento
4
--
cl. 3^
--
Lingua straniera
Inglese
Economia Aziendale
LTT (*)
Area di
professionalizzazione
(*)
Codocenze
(**)
Area di
Approfondimento
Area di
professionalizzazione
4
-------
ore di codocenza di LTT con Economia Aziendale
ore di codocenza di Pratica Operativa con Economia e Tecnica d’azienda turistica
e Tecniche di Relazione e Comunicazione
La frequenza degli insegnamenti dell’area di approfondimento è obbligatoria per tutti gli alunni, raggruppati per mete formative.
Contenuti e metodi formano oggetto di autonoma periodica programmazione delle singole istituzioni scolastiche per il
conseguimento degli obiettivi individuati. La flessibilità di gestione esclude che tali unità concorrano a costituire orario di
cattedra.
Per gli interventi formativi della terza area si utilizzano consulenti esterni alla scuola, esperienze di scuola-lavoro, e in subordine
docenti di ruolo particolarmente esperti, fermo restando che tali ore non concorrono alla costituzione di orario-cattedra.
8
LA CLASSE V I.P.S.C.T.
2.1 LE STUDENTESSE E GLI STUDENTI
OMISSIS
2.2 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
OMISSIS
9
OMISSIS
2.3 CASI PARTICOLARI
OMISSIS
10
PROGETTAZIONE COLLEGIALE DELLA CLASSE E ATTIVITÀ
3.1 OBIETTIVI TRASVERSALI DELIBERATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
PER IL CORRENTE ANNO SCOLASTICO
OMISSIS
3.2 ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICHE RISPETTO AGLI OBIETTIVI
Il lavoro disciplinare e pluridisciplinare svolto dagli insegnanti è stato finalizzato al raggiungimento
degli obiettivi caratterizzanti il profilo di indirizzo in termini di competenze, capacità e conoscenze.
La programmazione interdisciplinare ha visto nel Consiglio di Classe l’ambito in cui si è definito il
piano di lavoro collegiale come risulta dalle singole relazioni.
Il Consiglio di Classe ha cercato di condividere modalità di lavoro più adatte alle studentesse e agli
studenti, cercando di far emergere le competenze spontaneamente da esse/essi possedute e provando a
valorizzare le esperienze umane e culturali di ciascuna/
3.2.i Programmi svolti e tempi del percorso formativo
L’azione didattica è stato svolto secondo la programmazione iniziale, tenendo presenti gli orientamenti
emersi sia nelle riunioni del Consiglio di Classe, sia in quelle di area professionalizzante. Quest’ultima
ha influito sui tempi del percorso formativo che ha risentito, come risulta in alcune relazioni dei
docenti, delle pause “obbligate”, tuttavia, previste, come i momenti di stage occorsi nel mese di
gennaio e l’effettuazione del viaggio legato alle tematiche dell’area disciplinare che ha impegnato gli
studenti tra aprile e maggio.
La partecipazione di una studentessa alle “Univerisiadi Students Staff”, nel periodo 11-21 dicembre
2013 non ha prodotto nessun ritardo sullo svolgimento dei programmi.
11
3.2.ii Modalità di svolgimento delle attività didattiche
La specificità del corso ha richiesto l’introduzione di metodologie di coinvolgimento attivo, come il
brainstorming e la discussione interattiva, attività di laboratorio quali esercitazioni sui testi, produzione
di materiale, lavori di gruppo, riducendo pertanto al minimo, per quanto riguarda alcune discipline,
pertanto al minimo la lezione frontale, durante la quale, qualora adottata, si è ricercato un’apertura
all’interazione e al coinvolgimento più attivo degli studenti mediante il ricorso a materiali
supplementari il libro di testo. Si è cercata la collaborazione degli studenti coinvolgendoli nel dialogo
educativo in modo che nella già prima fase di introduzione a tematiche nuove intervenissero - anche
attraverso un approccio “problemico” - per verificare la prima comprensione del testo/tema/problema,
stimolare l’interesse, attivare preconoscenze.
3.2.iii Strumenti
Ogni docente ha utilizzato nel modo che ha ritenuto più opportuno gli strumenti didattici messi a
disposizione. Nella fattispecie, oltre ai testi in adozione, l’azione didattica si è anche avvalsa di
materiali prodotti dagli insegnanti, della lavagna luminosa, e della rete internet per lo scambio di file e
materiali così come per una comunicazione più diretta tra classe e docenti.
3.2.iv Spazi
Gli studenti hanno fatto largo uso del laboratorio di informatica sia per lo svolgimento delle lezioni di
codocenza di Pratica Operativa sia per la produzione di tesine e di prodotti multimediali. Le lezioni di
Scienze Motorie si sono svolte in maggioranza in palestra.
3.2.iv Attività extra-curriculari
Oltre alla già citata partecipazione alle “Universiadi Students Staff” da parte di una studentessa, la
classe ha preso parte ai progetti “A scuola di libertà” e “Strada amica”, ed ha assistito al musical in
lingua originale “Grease” presso il teatro Santa Chiara di Trento.
12
3.3 OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI
OMISSIS
3.4 STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE
3.4.i Modalità di valutazione
La valutazione si è fondata su diversi parametri per offrire un quadro ampio e completo dell’iter
formativo e dei risultati complessivi raggiunti dai singoli. In particolare, non si è tenuto conto del puro
profitto, ma anche dell’interesse, della partecipazione, dell’impegno e dell’autonomia nello studio.
Ogni insegnante si è attenuto a quanto stabilito nelle riunioni disciplinari soprattutto per quanto
riguarda sia gli strumenti di verifica adeguati alla disciplina impartita, sia alle modalità e criteri di
valutazione adeguati alla propria azione didattica.
13
Più specificatamente l’attività di valutazione si è articolata in tre momenti fondamentali:
1. momento di valutazione iniziale (diagnostica), finalizzato a rilevare il possesso dei pre-requisiti;
2. valutazione dei processi in itinere, al fine di monitorare l’andamento didattico ed eventualmente
effettuare attività integrative di sostegno
3. valutazione finale in relazione a criteri determinati dai singoli docenti e dalle differenti aree
disciplinari.
3.4.ii Strumenti di verifica prevalentemente utilizzati
Gli strumenti di valutazione utilizzati dai docenti per verificare l’apprendimento come articolato dai
programma di attività disciplinari sono stati elaborati scritti, prove strutturate a risposta multipla o
aperta per quanto riguarda le verifiche scritte, interrogazioni brevi e lunghe, relazioni basate su ricerche
personali per quanto riguarda le verifiche orali.
3.4.iii Criteri di verifica e valutazione
Facendo riferimento a quanto esplicitato dai singoli docenti nei propri piani di lavoro,
• per quanto riguarda la VALUTAZIONE ORALE si sono presi in considerazione i seguenti
parametri:
- grado di acquisizione dei contenuti
- formalizzazione delle conoscenze
- capacità espressive ed uso pertinente dei linguaggi specifici
- capacità di collegamento in riferimento alla stessa disciplina e ad ambiti disciplinari diversi
- autonomia, impegno e studio
•
In merito alla valutazione degli ELABORATI SCRITTI si aggiungono a quelli sopra esposti i
seguenti parametri:
- capacità di produrre testi organici, coerenti e rispondenti alle tracce assegnate
(in particolare per le discipline umanistiche)
- capacità di risolvere problemi e quesiti proposti dimostrando coerenza nel procedimento,
il possesso ed il corretto uso delle necessarie procedure di calcolo
(in particolare per le discipline tecniche)
- capacità di argomentazione e di collegamento logico delle informazioni
Data la specificità dell’indirizzo, poiché l’attività didattica si è anche fondata sul team-work, qualora si è ricorso
al lavoro di gruppo si sono utilizzati i seguenti indicatori:
- il funzionamento del gruppo
- la consapevolezza del ruolo all’interno del gruppo
- il rispetto degli impegni presi
- la qualità del contributo offerto da ogni singolo studente
14
PREPARAZIONE AGLI ESAMI DI STATO
4.1 Approfondimenti proposti
Durante l’anno scolastico sono stati avviati i seguenti lavori di approfondimento, al momento attuale in
fase di completamento, su argomenti scelti dalle studentesse e dagli studenti in base ai loro interessi
personali:
Alessandro Betta
La gestione informatizzata nelle strutture ricettive
Francesca De Villa
Turismo ecosostenibile: realtà o utopia?
Vanessa Degiampietro
L'evoluzione del turismo alberghiero moenese dal dopoguerra a oggi
Marianna Giacomuzzi
Il turismo responsabile
Romina Giacomuzzi
La fotografia e il turismo
Sophia Lazzeri
I flussi turistici nel territorio della Marcialonga
Sara Marocchino
L'importanza del massaggio nell'organizzazione turistica e nei centri benessere
Luca Piazzi
La ferrovia della Val di Fiemme: storie di viaggi, testimonianze e prospettive
Federica Tavernar
Fuga all'estero: giovani in movimento
Nadia Volcan
Il bilinguismo in Alto-Adige
Raphaela Zeni
L'e-commerce e il turismo dei social network
4.2 SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE DELL’ESAME DI STATO
In preparazione all’Esame di Stato sono state svolte simulazioni di tutte le scritte dell’esame di Stato.
È stata effettuata una simulazione della prima prova scritta il 13 dicembre 2013.
Successivamente, in occasione delle verifiche scritte d’Italiano si sono proposte tracce che erano
state assegnate nelle sessioni dell’Esame di Stato di anni precedenti.
È stata effettuata una simulazione della seconda prova scritta il 3 aprile 2014.
Sono state effettuate due simulazioni della terza prova scritta dell’Esame di Stato:
-l’11-12-2013, con le seguenti materie: Inglese, Tedesco, Storia, Matematica
-il 17 marzo 2014 con le seguenti materie: Inglese, Tedesco, Geografia turistica, Storia dell’Arte
In entrambe le simulazioni sono stati posti un quesito per ogni disciplina che prevedeva la
trattazione sintetica degli argomenti con un numero prefissato di 12 righe. Per lo svolgimento delle
simulazioni della terza prova sono state previste TRE ore di 60 minuti. Per quanto riguarda lo
svolgimento delle prove di lingua straniera è stato ammesso l’uso del dizionario monolingue.
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4.2.i Simulazione della SECONDA PROVA SCRITTA dell’Esame di Stato
SIMULAZIONE di seconda prova scritta di:
ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE
CORSO DI ORDINAMENTO
Indirizzo: TECNICO DEI SERVIZI TURIISTICI
Tema di ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDA TURISTICA
Il candidato dopo aver illustrato il principio di competenza indichi quali sono le
principali scritture di assestamento di fine anno necessarie per rispettare tale
principio e per redigere il bilancio.
Sviluppi inoltre almeno due dei temi indicati:
- interessi bancari attivi e passivi . Fornire un esempio di registrazione in partita
doppia sul libro giornale della liquidazione degli stessi a fine anno
- la funzione informativa del bilancio
- il marketing di territorio e la valorizzazione dello stesso
- L'APT della vostra valle (Fiemme o Fassa) ha indetto un bando per la realizzazione
di un piano di comunicazione per promuovere l'offerta turistica estate 2014. Il
budget previsto per l'intera campagna che deve coinvolgere il nord Italia è di 10.000
€. La/il candidata/o forte delle proprie competenze risponda al bando presentando
un piano di comunicazione adeguato. I dati relativi all'offerta turistica e la
metodologia di pianificazione sono a scelta.
Durata massima della prova 6 ore
E’ consentita soltanto la consultazione del Codice civile non commentato e l’uso di
calcolatrici non programmabili
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del
tema
16
4.2.i i Simulazioni della TERZA PROVA SCRITTA dell’Esame di Stato
ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE
Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A"
Mercoledì 11 dicembre 2013
DURATA DELLA PROVA : 3 ORE
STUDENTE/ESSA ___________________________________
Foglio 1/5
MATERIE INTERESSATE ALLA PROVA
•
•
•
•
INGLESE
TEDESCO
MATEMATICA
STORIA
VALUTAZIONI CONSEGUITE
•
INGLESE
/ 15
•
TEDESCO
/ 15
•
MATEMATICA
/ 15
•
STORIA
/ 15
PUNTEGGIO MEDIO CONSEGUITO NELLA PROVA
/ 15
Il punteggio conseguito nelle singole discipline, così come quello finale, sono puramente
orientativi ed hanno l'unica finalità di consentire allo/a studente/essa di valutare la propria
prestazione.
La coordinatrice di classe
________________________________
Cavalese, 11 dicembre 2013
17
ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE
Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A"
Mercoledì 11 dicembre 2013
DURATA DELLA PROVA : 3 ORE
ALUNNO/A _______________________________________
Foglio 2/5
1. INGLESE
Write a 12-exchange dialogue occuring between a receptionist and a perspective hotel guest on the
following topic: taking a reservation by phone. In executing the task, follow the role play instructions
provided.
(R stands for Receptionist - C stands for Client).
È ammesso l’uso del dizionario monolingue.
R: _____________________________________________________________________________________
answers the phone and greets
C: ____________________________________________________________________________________
asks about room availability
R: _____________________________________________________________________________________
looks for availability in the hotel system and asks about dates/time
C: _____________________________________________________________________________________
provides the information requested and asks about room rates
R: _____________________________________________________________________________________
confirms availability for the time/period requested, provides information about room rates and asks about
number of guests
C: _____________________________________________________________________________________
provides information requested and expresses preferences about the accommodation (type of room/beds/etc)
R: _____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
reviews the information provided by the client, provides the total cost of the rooms
and asks if the reservation can be confirmed and under what name
C: _____________________________________________________________________________________
confirms the reservation and provides the name for the reservation, then asks about some special
accommodation
R: ____________________________________________________________________________________
provides the information requested by the client and asks all the information needed about the client
credit card
C: ____________________________________________________________________________________
provides the information required
R: ____________________________________________________________________________________
thanks the client. Closure of the conversation.
Valutazione conseguita
/15
18
Visto la Docente ___________________
"LA ROSA BIANCA" – CAVALESE
Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A"
Martedì 13 dicembre 2011
DURATA DELLA PROVA : 3 ORE
ALUNNO/A _______________________________________
Foglio 3/5
2. TEDESCO
Beschreib das Hotel, seine verschiedene Abteilungen, mit einem Focus über das Frontbüro und seine
Eigenschaften.
Il testo della risposta dovrà avere una lunghezza compresa tra le 10 e le 12 righe di testo.
È ammesso l’uso del dizionario monolingue.
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Valutazione conseguita
/15
Visto la Docente ___________________
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ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE
Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A"
Mercoledì 11 dicembre 2013
DURATA DELLA PROVA : 3 ORE
ALUNNO/A _______________________________________
Foglio 4/5
3. MATEMATICA
Dopo aver chiarito cosa si intenda per elasticità della domanda analizza il “coefficiente di elasticità”
soffermandoti su tutti i casi possibili e valorizza la sua importanza
Il testo della risposta dovrà avere una lunghezza compresa tra le 10 e le 12 righe di testo.
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Valutazione conseguita
/15
Visto la Docente ___________________
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ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE
Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A"
Mercoledì 11 dicembre 2013
DURATA DELLA PROVA : 3 ORE
ALUNNO/A _______________________________________
Foglio 5/5
4. STORIA
Spiega come l’affermazione del sistema di fabbrica ha cambiato la concezione del tempo [cronologico] ed
il suo significato sociale.
Il testo della risposta dovrà avere una lunghezza compresa tra le 10 e le 12 righe di testo.
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Valutazione conseguita
/15
Visto il Docente ___________________
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ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE
Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A"
Lunedì 17 marzo 2014
DURATA DELLA PROVA : 3 ORE
STUDENTE/ESSA ___________________________________
Foglio 1/5
MATERIE INTERESSATE ALLA PROVA
•
•
•
•
INGLESE
STORIA DELL’ARTE
TEDESCO
GEOGRAFIA
VALUTAZIONI CONSEGUITE
•
INGLESE
/ 15
•
STORIA DELL’ARTE
/ 15
•
TEDESCO
/ 15
•
GEOGRAFIA
/ 15
PUNTEGGIO MEDIO CONSEGUITO NELLA PROVA
/ 15
Il punteggio conseguito nelle singole discipline, così come quello finale, sono puramente
orientativi ed hanno l'unica finalità di consentire allo/a studente/essa di valutare la propria
prestazione.
La coordinatrice di classe
________________________________
Cavalese, 17 marzo 2014
22
"LA ROSA BIANCA" – CAVALESE
Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A"
Lunedì 17 marzo 2014
DURATA DELLA PROVA : 3 ORE
ALUNNO/A _______________________________________
Foglio 2/5
1. INGLESE
Why do people travel? Provide a wide range of reasons for travelling.
Il testo della risposta dovrà avere una lunghezza compresa tra le 10 e le 12 righe di testo.
È ammesso l’uso del dizionario monolingue.
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Valutazione conseguita
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ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE
Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A"
Lunedì 17 marzo 2014
DURATA DELLA PROVA : 3 ORE
ALUNNO/A _______________________________________
2.
Foglio 3/5
STORIA DELL’ARTE
La figura rappresenta un celebre dipinto, la si osservi attentamente
e si relazioni con particolare riguardo, ai significati simbolici, alle
valenze psicologiche, e alle caratteristiche tecniche.
Il testo della risposta dovrà avere una lunghezza compresa tra le 10 e le 12 righe di testo.
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Valutazione conseguita
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ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE
Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A"
Lunedì 17 marzo 2014
DURATA DELLA PROVA : 3 ORE
ALUNNO/A _______________________________________
3
Foglio 4/5
TEDESCO
Formen des Tourismus
È ammesso l’uso del dizionario monolingue.
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Valutazione conseguita
/15
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Visto la Docente ___________________
ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE
Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A"
Lunedì 17 marzo 2014
DURATA DELLA PROVA : 3 ORE
ALUNNO/A _______________________________________
Foglio 5/5
4. GEOGRAFIA
Asia: il centro del mondo.
Il candidato scelga un Paese dell'Asia mettendo in risalto tutte le caratteristiche (es. morfologiche,
geopolitiche) con particolare riguardo a quelle turistiche.
Il testo della risposta dovrà avere una lunghezza compresa tra le 10 e le 12 righe di testo.
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Valutazione conseguita
/15
Visto la Docente ___________________
26
4.3 GRIGLIE UTILIZZATE PER LA CORREZIONE DELLE SIMULAZIONI
DELLE PROVA SCRITTE DELL’ESAME DI STATO
4.3.i Griglia utilizzata per la simulazione della Prima Prova Scritta dell’Esame di Stato
27
4.3.ii Griglia utilizzata per la simulazione della Seconda Prova Scritta dell’Esame di Stato
Istituto “La Rosa Bianca-Weisse Rose”
A.S. 2013/2014
Griglia di valutazione della simulazione della Seconda Prova Scritta
ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDA TURISTICA
Candidata/o __________________________________________
INDICATORE
Conoscenza dei
contenuti
Correttezza formale e
proprietà di linguaggio
Capacità di elaborazione
critica e collegamenti
pluridisciplinari
Classe V I.P.S.C.T
PUNTEGGIO
TOTALE
LIVELLI e RELATIVI
PUNTEGGI
8
- Assolutamente scarso …. 1
- Insufficiente ……………. 3
- Sufficiente ……….…….. 6
- Discreto/Buono ….…….. 7
- Ottimo ………………….. 8
5
- Assolutamente scarso …. 1
- Insufficiente ……………. 2
- Sufficiente ……….…….. 3
- Discreto/Buono ….…….. 4
- Ottimo ………………….. 5
2
- Insufficiente ………… 0,5
- Sufficiente ………….…. 1
- Discreto/Buono …...… 1,5
- Ottimo ……………….. 2
PUNTEGGIO
ASSEGNATO
PUNTEGGIO TOTALE
/ 15
N.B. Nell’attribuzione del voto finale si indica l’approssimazione per eccesso del punteggio totale
assegnato.
28
4.3.iiI Griglia utilizzata per la simulazione della Terza Prova Scritta dell’Esame di Stato
Istituto “La Rosa Bianca-Weisse Rose”
A.S. 2013/2014
CLASSE V I.P.S.C.T.
Griglia di valutazione della Simulazione Terza Prova Scritta
CANDIDATO/A
Indicatori
Conoscenze
specifiche della
disciplina
Punteggio
2-6
Padronanza
lessicale e
linguistica
2-6
Capacità di
sintesi, di
rielaborazione
e capacità
logico-deduttive
1-3
Descrizione indicatori
- Nessuna conoscenza
o poche conoscenze frammentarie
- Conoscenze generiche
- Conoscenze fondamentali
- Conoscenze sufficientemente
approfondite
- Conoscenze complete, articolate,
pertinenti e approfondite
- Lessico povero e scarso uso
dei linguaggi specifici con
esposizione frammentaria
- Lessico ordinario ma
sufficientemente chiaro e corretto
e con esposizione essenziale
- Lessico ricco
e uso appropriato dei
linguaggi specifici,
con esposizione completa
ed esauriente
- Scarse capacità di sintesi
e di rielaborazione
e ridotte capacità logico-deduttive
- Più che sufficienti capacità
di sintesi con sufficienti
capacità logico-deduttive
- Buone capacità di sintesi
e solide abilità logico-deduttive
PUNTI
Punti
assegnati
2
3
4
5
6
2
3-4
5-6
1
2
3
/15
VOTO FINALE
29
Allegati al Documento del Consiglio di Classe
PROGRAMMI DISCIPLINARI
E
RELAZIONI CONCLUSIVE
30
Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina
LETTERATURA ITALIANA
Prof. Emilio Poli
RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO
DESCRIZIONE DELLA CLASSE
OMISSIS
L’ITALIANO
Le finalità dei l'insegnamento di italiano nel biennio post-qualifica prevedono un delicato equilibrio tra
esigenze a prima vista divergenti.
Da un lato si tratta di far conseguire agli allievi una competenza letteraria e storico-letteraria
equivalente a quella che si può ottenere al termine di altri indirizzi di studi secondari superiori:
dall'altro una cura particolare deve essere dedicata allo sviluppo della competenza degli usi tecnici
della lingua connessi all'indirizzo professionale.
31
L'apparente contraddizione è superabile ponendo agli allievi il traguardo formativo di una piena
padronanza della variabilità degli usi linguistici, variabilità che sarà sperimentabile sui due estremi
dell'asse che va dal massimo di plurivocità e "opacità" (usi letterari della lingua) al massimo
dell'univocità e della trasparenza (usi tecnici dei linguaggi settoriali).
La divaricazione risulta più apparente che reale se si considera che:
• la frequentazione dei testi letterari tende a sviluppare attitudini al senso della complessità, alla
creatività e alla flessibilità dei pensiero, che appaiono sempre più rilevanti nelle richieste dei
mondo dei lavoro;
• d'altra parte il discorso sui testi letterari (orale e scritto) può e deve avere momenti di precisione
definitoria e di rigore argomentativo non dissimili da quanto si richiede in sede di discorso
tecnico.
Le finalità dell'educazione letteraria nel biennio terminale muovono da quanto l'allievo ha già acquisito.
Nel biennio finale si tratta di:
• promuovere il senso della complessità come consapevolezza che non esistono risposte semplici
ai problemi conoscitivi, che ogni oggetto può assumere aspetti diversi a seconda
dell'angolazione da cui è osservato, che ogni sintesi conoscitiva é una costruzione nell'ambito
dell'educazione letteraria; ciò 'significa sperimentare la molteplicità delle dimensioni di
fruizione e di analisi dei testo letterario e la pluralità dei legami ed intrecci che si possono
stabilire tra i settori della storia letteraria, culturale e sociale, senza che un singolo schema
interpretativo univoco possa mai essere considerato esauriente
• promuovere il senso storico, come apertura a riconoscere le diversità delle esperienze umane e
culturali attraverso il tempo e lo spazio, apprezzamento della loro durata (continuità e.
mutamento), attitudine a riconoscere lo spessore storico dei fenomeni culturali presenti,
sensibilità e rispetto per i beni culturali;
• arricchire la disponibilità ad esperienze di lettura numerose e varie. ~
Le finalità dell'educazione linguistica muovono pure da un insieme di competenze già acquisite e
tendono a sviluppare in particolare la capacità di produzione orale e scritta ne generi testuali della
relazione tecnica, della relazione come sintesi di conoscenze e analisi letterarie e storico-culturaili, dei
saggio argomentativo.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Obiettivi generali di apprendimento dell'educazione letteraria sono:
•
l'invito alla lettura autonoma di testi letterari contemporanei e non;
•
la padronanza di procedimenti di storicizzazione dei testi letterari attraverso
il riconoscimento di caratteristiche formali o tematiche storicamente connotate
e la comprensione dei nessi con il contesto sociale e culturale;
•
la conoscenza di cornici storico-cronologiche per inquadrare sommariamente i maggiori
eventi letterari degli ultimi due secoli.
32
Obiettivi di apprendimento dell'educazione linguistica sono:
•
la capacità di svolgere una relazione orale della durata di alcuni minuti, anche sulla base
di appunti su un argomento culturale o professionale, appositamente preparato;
•
la padronanza procedurale delle diverse fasi di redazione di un testo informativo
o argomentativo, dalla raccolta delle idee e informazioni alla revisione finale;
•
la padronanza delle caratteristiche e tecniche testuali della relazione, intesa come sintesi
di conoscenze acquisite da esperienze o fonti molteplici e dei saggio argomentativo.
CONTENUTI
L'educazione letteraria
I contenuti dell'educazione letteraria hanno come orizzonte di riferimento la storia della letteratura
italiana dall’età dell'illuminismo ai decenni più recenti. Tale asse storico non va inteso come
svolgimento di una storia della letteratura organica e di ambizioni enciclopediche, ma come lo sfondo
su cui articolare moduli di apprendimento che facciano sperimentare agli allievi la possibilità di
percorrere l'universo letterario secondo prospettive diverse e la costruzione di sintesi storiche parziali o
provvisorie.
Nella classe quinta ci si è occupati prevalentemente del Novecento.
Le finalità complesse e lo spazio orario riservato alla disciplina rendono più che mai necessaria per
l'insegnamento dell'italiano un'articolazione modulare, che consiste nella scansione dei piano di lavoro
in blocchi di attività (insieme di unità didattiche) relativamente autonome e variamente componibili in
un sistema coerente, flessibile e adattabile. Assume una notevole valenza formativa in quanto si
propone dì fornire all'allievo elementi dì conoscenza che, senza alcun valore di esaustività, possano in
seguito favorire un autonomo alla disciplina e al sapere in generale.
Ogni modulo è caratterizzato da scelte di contenuti finalizzate a specifici obiettivi didattici, ha una
durata prevista (in linea di massima 20 ore di attività didattica) e si conclude con opportune verifiche
sommative. In considerazione dell'evidente inopportunità di proporre agli alunni un percorso letterario
di tipo cronologico, la scansione modulare dell'insegnamento si presta particolarmente ad affrontare in
maniera organica e coerente il problema di un'efficace educazione letteraria, seria, formativa e
rispondente alle reali esigenze degli studenti dell'istituto professionale. Si presta peraltro anche e
soprattutto come metodologia adeguata ad affrontare il compito, prioritario, di un completamento
soddisfacente dell'educazione linguistica.
Sì sottolinea l'importanza della diversificazione della tipologia dei moduli proposti, cosicché la
pluralità delle tematiche, dei percorsi e degli approcci metodologici possa corrispondere ai diversi
interessi degli allievi.
I moduli proposti saranno dei seguenti tipi:
a) Modulo "per autore"
Il modulo è stato dedicato ad un autore analizzato nel suo divenire, nelle contestualizzazioni operabili
33
con il periodo e la cultura per proporre interpretazioni fondate sulla soggettività dell’artista nella ricerca
di oggettività interpretative.
Obiettivi caratterizzanti:
• Comprendere il rapporto fra l'esperienza personale e storica e la genesi dell'opera.
• Considerare le trasformazioni che avvengono nella produzione di un autore.
b) Modulo "per opera"
Consiste nella lettura di brani tratti da uno o più romanzi scelti insieme agli studenti.
Obiettivi caratterizzanti:
• Esaminare gli aspetti strutturati di un testo.
• Riconoscere i nuclei tematici e gli aspetti stilistici.
• Elaborare ed esprimere giudizi motivati sull'opera.
• Prendere ìn esame il rapporto fra le opere e la "poetica".
c) Modulo "per genere"
Attraverso una scelta di testi di epoche diverse appartenenti allo stesso genere, il modo mira ad offrire
allo studente l'idea della persistenza e del mutamento nel tempo delle forme letterarie. Viene offerta
agli alunni l'occasione di conoscere i "modelli" della tradizione letteraria italiana ed europea e di avere
informazioni sulle trasformazioni avvenute nel costume, nella concezione della vita, nel gusto letterario
e nella lingua.
Obiettivi caratterizzanti.
• Individuare nei testi le caratteristiche dei genere.
• Riconoscere le caratteristiche degli autori esaminati nell'ambito del genere.
• Riconoscere le analogie, le dipendenze e le differenze fra la moderna produzione artistica e i
generi letterari dei passato.
d) Modulo "per tema"
Il modulo è stato dedicato ad un tema analizzato nel suo divenire, nelle contestualizzazioni operabili
con il periodo e la cultura. Proporre interpretazioni fondate sulla soggettività dell’artista nella ricerca di
oggettività interpretative.
Obiettivi caratterizzanti:
• Riconoscere la "peculiarità" nella espressione letteraria (o teatrale, cinematografica ... )
• Esaminare diverse possibilità di approccio al tema.
34
e) Modulo storico-culturale
Punta alla ricostruzione dei quadro culturale di un'epoca attraverso una campionatura di testi e brani
significativi, di carattere letterario, culturale e documentario.
Obiettivi caratterizzanti:
• Conoscere centri ,luoghi e soggetti dell’elaborazione culturale
• comprendere l'intreccio tra fattori materiali e ideali nella storia letteraria e culturale;
comprendere gli elementi di continuità e mutamento nella storia delle idee e lo spessore storico
che sta dietro i dibattiti di idee.
L'educazione linguistica
I contenuti dell'educazione linguistica sono le attività direttamente connesse agli obiettivi di
apprendimento sopra indicati. in ogni modulo troveranno spazio indicazioni tecnico-pratiche sulle
procedure di redazione di un testo informativo o argomentativo.
Per quanto riguarda le prove scritte previste dal nuovo esame di maturità il biennio post-qualifica può
essere considerato sufficiente per un addestramento adeguato, che metta a frutto le varie pratiche di
scrittura coltivate nell'arco dei quinquennio. Sono da considerarsi esercizi preparatori alla prova di
maturità le pratiche di scrittura attivate: questionari scritti, redazione di appunti da lezioni, relazioni,
analisi strutturate.
SCANSIONE TEMPORALE
Modulo
Storico culturale
Autore
Autore
Opera
Tema
Autore
Genere
Genere
Titolo
Il Novecento classico: 1900
1945
Le Avanguardie: cenni su
Futurismo,
Espressionismo,
Dadaismo,
Surrealismo,
Patafisica
I Crepuscolari
Gabriele D’Annunzio
Giovanni Pascoli
La Coscienza di Zeno
Le nuove frontiere della
poesia: Ungaretti, Montale,
l’Ermetismo
Umberto Saba
Luigi Pirandello
Cenni sul Romanzo italiano del
‘900
35
Periodo
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre/Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile Maggio
Maggio/Giugno
I METODI
Il materiale per ogni modulo comprende:
• una serie di testi opportunamente "montati" in funzione delle scoperte da compiere-,
• suggerimenti sulle operazioni da compiere sui testi, includenti tracce per la discussione,
questionari e griglie d'analisi da usare anche per una valutazione formativa di processo;
• suggerimenti- sulla forma da dare alle schematizzazioni e alle sintesi finali,• indicazioni per una prova di verifica sommativa.
Le unità tematiche sono state raggruppate secondo un'organizzazione modulare. I moduli sono da
intendersi come sequenze di unità tematiche trasformate in sequenze di unità didattiche nella loro
programmazione e in sequenze di unità di apprendimento per gli studenti.
Il metodo di lavoro ha come punto di partenza la lettura e interpretazione di testi. La lettura va intesa
come occasione di discussione e confronto di ipotesi interpretative. I concetti generali sono il prodotto
di un percorso di sintesi guidata.
Le attività didattiche sono variate in funzione delle fasi di lavoro e delle opportunità offerte da ogni
singolo argomento: lettura e discussione in classe, lettura individuale eventualmente guidata da
questionari o griglie, lavori di gruppo, lezione frontale (intesa quest'ultima soprattutto come
introduzione ed invito alla lettura, integrazione e raccordo formativo, aiuto a costruire una sintesi
conclusiva dei modulo).
I libri di testo adottati sono i seguenti:
Paolo Di Sacco
Mappe di letteratura –Novecento - vol. 2
Bruno Mondatori
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche sono state inserite in maniera programmata e puntuale nello svolgimento dei moduli, ,
omogenee alle attività svolte, con particolare riferimento alle competenze di comprensione e analisi
testuale.
La valutazione ha costantemente e in maniera congiunta considerato sia l'acquisizione di contenuti
disciplinari che la correttezza dell'espressione, sul piano lessicale e linguistico, sulla base di criteri
univoci, espliciti e condivisi.
Per la valutazione delle prove scritte, e delle performances orali si fa riferimento agli strumenti già
indicati alle pagine in allegato ed ai quali rimanda.
In allegato si propongono le griglie che sono state utilizzate per la valutazione
36
37
38
IL PROGRAMMA DI ITALIANO SVOLTO
La scelta effettuata dal docente ha puntato soprattutto sul testo poetico, inteso come esempio di testo
performativo e pertanto maggiormente utile alla comprensione della comunicazione turistica, oltre che
vicina alla comunicazione pubblicitaria in generale, che fa largo uso di figure retoriche, analogie e che
persegue nella sinteticità obiettivi parimenti coinvolgenti e pertanto persuasivi. La difficoltà di
motivare gli studenti e di coinvolgerli in una lettura in prosa impegnativa, come quella di un romanzo,
difficoltà non è estranea alla decisione, pochi infatti sono i lettori e perlopiù attratti da sottogeneri che a
scuola, a torto o a ragione, non vengono trattati.
a)
Modulo sul contesto storico culturale
La storia (in sintesi fino al 1945)
Il panorama culturale
La crisi delle certezze scientifiche
Società e cultura di massa
Le avanguardie
Futurismo
Dadaismo
Surrealismo
Patafisica
Il disagio della poesia:
Aldo Palazzeschi
Sergio Corazzini
Marino Moretti
Lasciatemi divertire
Desolazione del povero poeta sentimentale
Io non ho nulla da dire
Guido Gozzano
Marino Moretti
L’amica di nonna Speranza
A Cesena
I Poeti Crepuscolari:
b)
Modulo "per autore": Gabriele D'Annunzio
Introduzione all’autore in una poesia di G. Gozzano
La vita e le opere
da Alcyone
La sera fiesolana
La pioggia nel pineto
da Il Piacere
La trama dell'opera
Ritratto d’esteta
39
L’altro
da Notturno
c)
Imparo un’arte nuova
Modulo "per autore": Giovanni Pascoli
La vita e le opere
da Il fanciullino
Il fanciullino che è in noi
Il poeta è poeta, non oratore o predicatore
da Myricae
Arano
Lavandare
L'assiuolo
Novembre
Il lampo
Il tuono
X Agosto
Il gelsomino notturno
d)
Modulo "per opera": lettura integrale di “La coscienza di Zeno”.
La vita e le opere di Italo Svevo
e)
Modulo “per tema”: Le nuove frontiere della poesia
G Ungaretti La vita e le opere
Porto sepolto
In memoria
Veglia
Fratelli
San Martino del Carso
I fiumi
Sono una creatura
Soldati
Allegria di naufragi
Mattinata
La madre
E. Montale
La vita e le opere
I limoni
Non chiederci la parola
Meriggiare pallido e assorto
Spesso il male di vivere ho...
40
Non recidere, forbice, quel volto
Avevamo studiato per l’aldilà
Pregava? Si pregava S. Antonio
Ho sceso dandoti il braccio …
S. Quasimodo
La vita e le opere
Ed è subito sera
Alle fronde dei salici
M. Luzi
f)
Oscillano le fronde
Modulo "per autore": U. Saba
Il ritratto dell’autore in una poesia di Vittorio Sereni
Saba
U. Saba La vita e le opere
da il Canzoniere
g)
A mia moglie
La capra
Città vecchia
Nuvoletta
Ritratto della mia bambina
Goal
Donna
A Lina
Ed amai nuovamente
Ulisse
Modulo "per genere": Luigi Pirandello
La vita e le opere
da L'umorismo
Esempi di umorismo
L’arte umoristica scompone, non riconosce eroi e sa cogliere la
vita nuda
da Novelle per un anno
Il treno ha fischiato
La tragedia di un personaggio
L’uomo dal fiore in bocca
Visione integrale dell’atto unico
41
Successivamente al 15 maggio il modulo verrà completato con:
Da Uno, Nessuno e Centomila
Il naso di Moscarda
Trama de Il fu Mattia Pascal
Successivamente al 15 maggio potrà essere affrontato in maniera speditiva il modulo “Cenni sul
Romanzo italiano del ‘900.
12 maggio 2014
Il docente
Prof. EMILIO POLI
Gli studenti
42
Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina
STORIA
Prof. Emilio Poli
RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO
DESCRIZIONE DELLA CLASSE
OMISSIS
1.
LA STORIA
ll biennio terminale dell'istruzione professionale si conclude con il diploma di maturità d'indirizzo e un
attestato di professionalità che certificano il possesso di un sapere unitario dei fondamenti scientifici e
metodologici e adattabile sia ad ogni situazione produttiva, sia ad inserimento di nuovi saperi. Il
biennio post-qualifica é frequentato é frequentato da soggetti che sono nella fase finale dell'adolescenza
e sono proiettati verso l'ingresso nella piena cittadinanza politica e verso il mondo professionale oppure
verso gli studi universitari. In tale contesto lo studio della storia deve contribuire alla definizione del
43
profilo professionale, alla crescita del sapere e allo sviluppo della maturità intellettuale. Gli studenti che
affrontano il corso di specializzazione professionale hanno seguito un corso di storia generale nella
scuola secondaria obbligatoria, nel triennio di qualifica hanno proseguito un corso indirizzato, nel
primo anno, all'approfondimento di grandi tematiche di storia antica, medievale e moderna e
concentrato, negli anni seguenti, sull'età contemporanea. Hanno quindi conseguito una conoscenza a
grandi linee della storia generale, delle sue periodizzazioni, di alcuni dei fatti storiografici più rilevanti
per il divenire dell'umanità europea. Il corso di studi precedente dovrebbe poi aver prodotto le
competenze e le abilità di base raccomandate come obiettivi nel programma triennale. Conviene
dunque differenziare il corso di storia del biennio terminale in ordine al conseguimento dei due fini: a)
dare alla storia l'opportunità di contribuire alla riflessione sul campo professionale; b) approfondire la
riflessione metodologica e l'uso della conoscenza storica. Alle esigenze di caratterizzare l'ultimo ciclo
di studi storici si può dare risposta adeguata a condizione che la tematizzazione storica sia riferita ai
campi professionali e che la storia divenga storia settoriale pertinente all'indirizzo professionale e che
l'insegnamento ponga particolare cura allo studio della problematizzazione e della spiegazione dei fatti
storiografici.
LA POTENZIALITA' FORMATIVA DELLA STORIA SETTORIALE
La formazione professionale si realizza nei tre grandi settori "agricoltura, artigianato e industria,
servizi": i tre settori si suddividono a loro volta in vari indirizzi.
L'individuazione della storia settoriale come asse di organizzazione dell'insegnamento-apprendimento
della storia nel biennio terminale può avere i seguenti vantaggi:
a)
rinnova le motivazioni allo studio della storia, in quanto i contenuti non appaiono ripetitivi
dei contenuti dei cicli precedenti;
b)
permette di riconoscere l'utilità delle conoscenze storiche già acquisite per costituire lo
sfondo di contestualizzazione generale per i fatti della storia generale tematizzati;
c)
permette di riconoscere l'attinenza della conoscenza storica al campo professionale nel quale
può svolgersi il destino biografico dello studente;
d)
permette di stabilire relazioni concettuali tra i campi di studio professionalizzanti e la storia
in modo che le mappe concettuali apprese in quei campi possano essere utilizzate nella comprensione
delle conoscenze storiche;
e)
permette di utilizzare la conoscenza storica allo scopo di dare più senso all'attività
professionale;
f)
permette di dare spessore temporale e concettuale allo sviluppo del campo professionale e
di porlo in prospettiva.
Per tali ragioni la conoscenza della storia dell'attività pertinente al settore e all'indirizzo contribuisce
alla formazione professionale in quanto fornisce un punto di prospettiva, argomenti, concetti,
informazioni, modelli di conoscenza che possono essere utilizzati dal tecnico specializzato nelle sue
comunicazioni sociali e professionali.
44
PROBLEMATIZZAZIONE E SPIEGAZIONE STORICA COME ELEMENTI
CARATTERIZZANTI
L'insegnamento della storia nel biennio terminale si caratterizza, anche in quanto è teso a organizzare le
conoscenze in modo da formare negli studenti le competenze alla problematizzazione e alla
spiegazione dei fatti storici, all'analisi e alle interpretazioni, al metodo comparativo, al lavoro analitico
sui testi storiografici.
Molta importanza assume il confronto delle interpretazioni differenti allo scopo di cogliere la logica di
funzionamento, la struttura, il rapporto tra teorie, ricostruzioni e spiegazioni.
In relazione con tali orientamenti un obiettivo linguistico a cui l'insegnamento storico del biennio
terminale può dare contributi specifici é quello della padronanza procedurale della produzione di testi
argomentativi.
FINALITÀ
Finalità proprie dell'insegnamento saranno:
1)
sviluppare la consapevolezza che la crescita delle conoscenze cognitive e delle abilità
operative specifiche della storia é in funzione delle procedure e delle operazioni di studio e di
apprendimento che lo studente mette in atto;
2)
sviluppare la consapevolezza che ogni conoscenza storica é una costruzione alla cui origine
ci sono processi di produzione nei quali lo storico vaglia e seleziona le fonti, interpreta,
seleziona e ordina le informazioni secondo riferimenti ideologici e secondo la propria attrezzatura di
strumenti intellettuali;
3)
consolidare l'attitudine a problematizzare e spiegare tenendo conto delle dimensioni e delle
relazioni temporali e spaziali dei fatti;
4)
affinare la capacità di individuare le differenze e le analogie, nel tempo e nello spazio, tra
storie del medesimo settore di attività umane;
5)
sviluppare la consapevolezza dei nessi molteplici tra storia settoriale e storia generale;
6)
analizzare i rapporti tra conoscenze del presente e conoscenze del passato e viceversa e
sviluppare le capacità di applicazione delle conoscenze del passato per la comprensione del presente;
7)
sviluppare la consapevolezza che l'efficacia delle azioni e delle decisioni nel presente é
connessa con la capacità di problematizzare il passato e di metterlo in rapporto con il presente;
8)
sviluppare la consapevolezza che le decisioni e le scelte relative al campo professionale
sono in relazione con la storia del settore;
9)
riconoscere, analizzare e valutare gli usi sociali e politici delle conoscenze storiche e della
memoria collettiva;
10)
analizzare la complessità delle ricostruzioni dei fatti storici e delle interpretazioni attraverso
l'individuazione: a) delle connessioni tra le serie informative; b) dei rapporti tra fatti e contesti; c) dei
rapporti tra particolare e generale; d) dei rapporti tra teorie e organizzazioni dei fatti e spiegazioni.
45
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Tutti gli obiettivi del precedente ciclo di studi storici restano validi e dovranno essere consolidati nel
biennio terminale. Se ne accentuano alcuni in rapporto con i nuovi contenuti e con la fase di sviluppo
cognitivo adolescenziale:
1) usare alcuni strumenti del lavoro storico: cronologie, tavole sinottiche, atlanti;
2) produrre e leggere le trasposizioni grafiche dei testi quali sono i diagrammi temporali, gli schemi ad
albero, gli schemi a stella, le mappe di contemporaneità;
3) produrre, leggere e comprendere i diagrammi di flusso dotati di struttura temporale oppure quelli
non temporalizzati per schematizzare problemi e spiegazioni;
4) adoperare concetti interpretativi e termini storici in rapporto con gli specifici contesti storici;
5) padroneggiare gli strumenti concettuali che servono per organizzare temporalmente le conoscenze
storiche più complesse: congiuntura, ciclo, periodizzazione, lunga durata, breve periodo, lungo periodo;
6) padroneggiare gli strumenti concettuali interpretativi che servono per individuare e descrivere
persistenze e mutamenti, quali, ad esempio, continuità/discontinuità, innovazione, cesura, rivoluzione,
restaurazione, trasformazione, decadenza, crisi, progresso, struttura, evento, conflitto, transizione,
stagnazione, recessione, tendenza, dinamica…;
7) saper formulare problemi rispetto a fenomeni storici;
8) utilizzare procedimenti di spiegazione di fatti storiografici complessi;
9) usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare fenomeni storici locali, regionali,
continentali, planetari connessi con la storia settoriale;
10) individuare le molteplici modalità con le quali i fatti storici del settore si collegano con i fatti della
storia politica, culturale, mentale;
11) utilizzare conoscenze e competenze acquisite nel corso degli studi per tematizzare e strutturare la
molteplicità delle informazioni sul presente dimostrando di conoscere le procedure che riguardano
l'interrogazione, l'interpretazione e la valutazione delle fonti;
12) distinguere le diverse funzioni sociali delle rievocazioni del passato in ambito civile, in ambito
ideologico, in ambito storiografico, in ambito artistico;
13) costruire testi argomentativi a sostegno della formulazione di problemi e spiegazioni relativi a fatti
storici;
14) costruire testi argomentativi a sostegno o contro le analogie storiche usate nei discorsi di
interpretazione di fenomeni del presente.
LA MEDIAZIONE DIDATTICA
La mediazione didattica, la scelta dei materiali che comporranno i moduli e la loro organizzazione
saranno tali da favorire lo sviluppo delle attività di studio adatte all'apprendimento storico e la presa di
coscienza metacognitiva degli studenti. L'insegnante si impegna a curare l'interazione verbale con gli
studenti in modo da stimolare la manifestazione delle preconoscenze, delle preconcezioni, del senso
comune storico, delle capacità cognitive degli studenti e in modo da favorire la costituzione della classe
come comunità di apprendimento.
46
In ogni modulo sarà reso evidente il rapporto tra bisogni cognitivi rispetto al presente e possibilità di
trovare nella conoscenza del passato alcuni elementi di risposta: ciò al fine di dimostrare l'utilità
cognitiva della storia.
Ogni modulo sarà strutturato in modo da costituire una sorta di "palestra" per l'esercizio delle
operazioni cognitive degli studenti. Saranno in particolare curati:
la definizione del nodo problematico;
la spiegazione;
la formazione dei concetti;
l'argomentazione;
i caratteri della struttura temporale;
l'organizzazione temporale delle informazioni.
Sarà infine fatto frequentemente ricorso alla comparazione al fine della formazione di capacità
analitiche e critiche e della coscienza della peculiarità del metodo storico.
IL PROGRAMMA DI STORIA SVOLTO
CONTENUTI
I seguenti moduli sono attinenti all'ambito della storia moderna e contemporanea, che negli Istituti
professionali viene affrontata, necessariamente in maniera sintetica e poco problematizzata nel secondo
e terzo anno di corso
Si ribadisce pertanto che l'insegnamento della storia nel biennio terminale è teso a organizzare le
conoscenze in modo da formare negli studenti le competenze alla problematizzazione e alla
spiegazione dei fatti storici, all'analisi e alle interpretazioni, al metodo comparativo, al lavoro analitico
sui testi storiografici.
Molta importanza assume il confronto delle interpretazioni differenti allo scopo di cogliere la logica di
funzionamento, la struttura, il rapporto tra teorie, ricostruzioni e spiegazioni.
La parte di ogni modulo indicata come Dibattito storiografico situata al termine di ognuno dei moduli,
ed indicata in grassetto ha avuto appunto il compito di favorire i processi di problematizzazione ed
acquisizione del senso, mentre le parti precedenti forniscono i necessari elementi informativi e di
contestualizzazione.
METODI E STRUMENTI
L'organizzazione modulare
Le unità tematiche sono state raggruppate secondo un'organizzazione modulare. I moduli sono da
intendersi come sequenze di unità tematiche trasformate in sequenze di unità didattiche nella loro
programmazione e in sequenze di unità di apprendimento per gli studenti.
Una unità tematica potrebbe essere trattata modularmente con una sequenza in 6 fasi:
a) tematizzazione;
47
b) formazione di pre-conoscenze sul presente;
c) sommario dei mutamenti nel passato;
d) grafico temporale con la cronologia dei fatti essenziali;
e) sviluppo di uno o più sottotemi come casi di studio;
f) nesso fra conoscenza del passato e conoscenza del presente.
I libri di testo adottati sono i seguenti:
G. De Vecchi, M. Dell’Acqua, G. Giovannetti, E. Zanette
Progetto modulare di storia settoriale – Mercurio – vol. 1
Bruno Mondatori
G. De Vecchi, M. Dell’Acqua, G. Giovannetti, E. Zanette
Progetto modulare di storia settoriale – Cerere vol. 1
Bruno Mondatori – Milano, 2003
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche hanno riguardato quasi esclusivamente la parte di ogni modulo indicata come Dibattito
storiografico situata al termine di ognuno dei moduli, anche nella preparazione e nello svolgimento
degli esercizi proposti. La valutazione ha riguardato costantemente e in maniera congiunta sia
l'acquisizione di contenuti disciplinari che la correttezza dell'espressione, sul piano lessicale e
linguistico, sulla base di criteri univoci, espliciti e condivisi.
In allegato si propongono le griglie che verranno utilizzate per la valutazione
IL GRANDE SALTO DELL'EUROPA : LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
•
•
•
Scenari di storia - Rivoluzione agricola e rivoluzione industriale
• La rivoluzione agricola
• La rivoluzione industriale
• La rivoluzione dei mezzi di trasporto e le politiche economiche
• Studi di caso - Storia e territori : La diffusione del mais in Lombardia
Analisi delle fonti - Le chiavi del cambiamento: il sistema capitalistico: borghesia e proletariato
• Il catasto delle proprietà immobiliari (il catasto di Milano)
• Un'azione di una società mineraria (la società mineraria di Aix la Chapelle)
• La vita dei lavoratori (testo di F. Engels)
• Il lavoro si trasforma in merce (testo di F. M. Eden)
• Le drammatiche condizioni dei giovani apprendisti (testo di Sir R. Peel)
• La lotta contro le macchine (dal Journal of the House of Commons)
Dibattito storiografico - Come vissero i protagonisti della rivoluzione industriale ?
• R.M. Hartwell, testo tratto da"La rivoluzione industriale inglese"
• F. Harkort, testo tratto da "Sugli ostacoli della civilizzazione e sull'emancipazione delle classi
inferiori"
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•
•
E.J. Hobsbawm, testo tratto da "La rivoluzione industriale e l'impero"
D.S. Landes, testo tratto da "La ricchezza e la povertà delle nazioni"
INDUSTRIALIZZAZIONE E CONQUISTA DEL MONDO
•
•
•
Scenari di storia - Lo sviluppo economico delle grandi potenze
• Le conseguenze della "grande depressione economica"
• La seconda rivoluzione industriale
• La diffusione del sistema industriale
• Il turismo nella società di massa
• Studi di caso - Storia e territori : La guerra commerciale con la Francia e le sue conseguenze
sullo sviluppo delle regioni italiane
Analisi delle fonti - Le chiavi del cambiamento: fabbrica tayloristica e produzione di massa
• Gli obiettivi dell'organizzazione scientifica del lavoro (testo di F.W. Taylor)
• La catena di montaggio (testo di H. Ford)
• Tempi moderni - il film di C. Chaplin
• L'ideologia tayloristica: convinzioni e dubbi (testo di A. Gramsci)
Dibattito storiografico - L'imperialismo ebbe cause economiche ?
• J.A. Hobson, testo tratto da "L'imperialismo"
• V.L. Lenin, testo tratto da "L'imperialismo, fase suprema del capitalismo"
• R. Cameron, testo tratto da "Storia economica del mondo"
• S.B. Clought - R.T. Rapp, testo tratto da "Storia economica d'Europa"
L'ECONOMIA FRA CRISI E RISTRUTTURAZIONI
•
•
•
Scenari di storia - Dalla grande crisi all'età dell'oro dell'economia mondiale
• I difficili anni Trenta
• Lo stato sociale e il sostegno alla domanda interna
• Il boom del secondo dopoguerra
• Benessere economico, tempo libero e diritto alle vacanze
• Studi di caso - Storia e territori : la siderurgia e lo sviluppo del Mezzogiorno
Analisi delle fonti - Le chiavi del cambiamento: il consumismo e la pubblicità
• Le cifre del miracolo dei consumi in Italia (testo di G. Crainz)
• I messaggi della pubblicità: felicità e agiatezza (pubblicità Lambretta e Fiat 600)
• La legge psicologica del consumo secondo Keynes (analisi grafico)
• La crescita della spesa pubblicitaria negli Stati Uniti (analisi grafico)
• Gli imprevedibili capricci dei consumatori (testo di V. Packard)
• Carosello (analisi di due spot pubblicitari)
Dibattito storiografico - Perché la rivoluzione verde non ha sconfitto la fame nel mondo ?
• V. Shiva, testo tratto da "Monocolture della mente"
• Società Monsanto, comunicato stampa
• Corriere della Sera, articolo del 9 giugno 2002, pag. 2
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LA GLOBALIZZAZIONE ECONOMICA
•
•
•
Scenari di storia - Ristrutturazione produttiva ed integrazione economica
• Crisi e riorganizzazione produttiva
• La globalizzazione dell'economia
• Sviluppo e sottosviluppo
• Il turismo, la più grande industria del mondo
• Studi di caso - Storia e territori : la Silicon Valley italiana alle pendici dell'Etna
Analisi delle fonti - Le chiavi del cambiamento: le telecomunicazioni: il motore della
globalizzazione
• Il primo collegamento Ucla-Stanford (testo di D. Nora)
• Il futuro della telematica (testo di N. Negroponte)
• Un esempio di ciclo produttivo transnazionale (testo di M. Revelli)
• I collegamenti Internet nel mondo (rappresentazione grafica)
Dibattito storiografico - Quali regole per il commercio globale ?
• R. Ruggiero, discorso del 1998 come Presidente del WTO
• L. Gallino, testo tratto da "Globalizzazione e diseguaglianze"
• S. George, testo tratto da "Fermiamo il WTO"
L’ALIMENTAZIONE NELL’OTTOCENTO:
LA NASCITA DELLE CUCINE NAZIONALI
•
•
•
•
Fame, crescita demografica, ricerca delle tradizioni gastronomiche
• Aumento della popolazione e carenza di cibo
• L’Ottocento e i consumi delle popolazioni povere
• Mangiare da borghesi: la nascita delle tradizioni gastronomiche
Viaggiare: un privilegio per pochi
La Cucina italiana
• Testo "L’alimentazione contadina"
• Testo "Esempio di menù borghese di Fine Ottocento"
• Testo "Lo stile artusiano"
Dibattito storiografico – Le tradizioni gastronomiche italiane sono un’invenzione ?
• P. Meldini, “come vennero costruite le tradizioni alimentari italiane
• P. Camporesi, “Tradizioni popolari e cucina borghese"
• A. Capatti – M. Montanari, "La tradizione alimentare nasce dallo scambio"
ETA’ DELLA INDUSTRIA ALIMENTARE
•
Industria alimentare e ristorazione collettiva
• Fine della fame?
• L’industria alimentare
• I ristoranti e la cucina casalinga
50
•
•
•
Verso il turismo di massa
Il cibo in scatola
• L’evoluzione delle tecniche di conservazione
• Nicolas Appert: l’arte di conservare
• Un cibo quasi uguale a quello fresco
• Un cibo per tutti
• Delocalizzazione fine della stagionalità
Dibattito storiografico – Il cuoco e la casalinga. Alimentazione e condizione femminile tra
Ottocento e Novecento
• L’invenzione della casalinga nel XIX secolo
• Le donne nelle famiglie contadine
• Il ruolo delle donne nelle famiglie operaie
• Mestiere o arte? Il ruolo della donna in cucina
• Il ruolo predominante delle cuoche nelle osterie e nelle case
• Le casalinghe e l’eredità della cucina popolare
SVILUPPO ECONOMICO E CONSUMISMO ALIMENTARE
•
•
•
•
Scenari di storia - Alimentazione di guerra e fine della fame in Europa
• L'ultima fame: guerra e dopoguerra
• Il "miracolo" alimentare in Occidente
• Il consumismo alimentare e il ruolo delle casalinghe
• Studi di caso - Storia e territori : il formaggio italiano: da conserva a preparazione gastronomica
Turismo popolare e turismo organizzato
Il frigorifero, la cucina e il miracolo economico
• L’evoluzione della tecnologia in cucina
• Il problema del freddo e il fascino del modello americano
• La cucina razionale
• La cucina simbolo del consumismo
Dibattito storiografico – Il cibo e la pubblicità
• Testo, V. Packard “La potenza della pubblicità”
• Testo, G. Anceschi “ La scatola di conserva e la nascita del Packaging”
• Testo, V. Bucchetti “Il marchio e la commercializzazione degli alimenti
L'ALIMENTAZIONE NELL'ETA' DELLA GLOBALIZZAZIONE
•
Scenari di storia - L'alimentazione nell'età della globalizzazione
• Gli squilibri nell'alimentazione mondiale
• La globalizzazione della produzione alimentare
• Cibo e salute alla fine del XX secolo
• Globalizzazione e alimentazione quotidiana
• Ospitalità e turismo: viaggi e turismo, la più grande industria del mondo
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•
•
• Studi di caso - Storia e territori : le tradizioni alimentari inventate dalla pubblicità
Analisi delle fonti - Pizza e hamburger: cibi senza confini
• Il fast food, il cibo per tutte le classi sociali (analisi di un'immagine)
• Quando la pizza negli stati Uniti era ancora un cibo etnico (testo di F. La Ceda)
• Il "big mac" come parametro economico (articolo di "The Economist")
• Gli additivi di McDonald's e il successo delle patatine (testo di E. Schlosser)
Dibattito storiografico - Che cosa mangeremo ?
• P. Camporesi, testo tratto da "La terra e la luna"
• C. Fischler, testo tratto da " La macdonaldizzazione dei costumi"
• M. Montanari, testo tratto da "La fame e l'abbondanza"
• J. L. Flandrin, testo "Oggi e domani" in "Storia dell'alimentazione" di M. Montanari
12 maggio 2014
Il docente
Prof. EMILIO POLI
Gli studenti
52
53
Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina
STORIA DELL'ARTE
Prof.ssa Norma Sieff
RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO
Tempi previsti dal progetto di Istituto
•
•
•
n. lezioni settimanali: 2
n. lezioni complessive (A. S. 2013/14): 61
Ore effettive di lezione svolte (fino al 15 maggio): 44
Obiettivi disciplinari conseguiti
OMISSIS
Quadro del profitto della classe
OMISSIS
Contenuti disciplinari
1. Il Neoclassicismo: Scultura e pittura.
A. Canova (o.o.p.a. opere che sono state oggetto di particolare attenzione) : Amore e Psiche,
Monumento Funebre a Maria Cristina d’Austria).
J. L. David. (o.o.p.a.: Il giuramento degli Orazi , La morte di Marat).
54
2. Il Romanticismo: Pittura.
T. Gericault. (o.o.p.a.: La zattera della Medusa).
E. Delacroix. (o.o.p.a.: La libertà che guida il popolo).
3. L’Impressionismo: Pittura e fotografia.
E. Manet . (o.o.p.a. : Colazione sull’erba ).
C. Monet. (o.o.p.a. : La cattedrale di Rouen).
E. Degas. (o.o.p.a. : La lezione di ballo, Le Stiratrici).
P. A. Renoir. (o.o.p.a. : Ballo al Moulin de la Galette ).
4. Il Post – Impressionismo: Pittura.
P. Cezanne. (o.o.p.a. : La casa dell’impiccato a Auvers, La montagna Sainte-Victorie).
P. Gauguin. (o.o.p.a. : La orana Maria, Ave Maria)
V. V. Gogh. (o.o.p.a.: I mangiatori di patate, Campo di grano con volo di corvi).
5. L’Espressionismo: La pittura, il gruppo dei Fauves e il gruppo die Brùcke.
H. Matisse. (o.o.p.a. : La danza, La stanza rossa ).
E. L.Kirchner (o.o.p.a. : Cinque donne per la strada).
E. Munch. (o.o.p.a. :La fanciulla malata, Il grido).
6. Il Cubismo: Pittura e scultura.
P. Picasso. (o.o.p.a. : Famiglia di acrobati con scimmia, Les demoiselles d’Avignon, Guernica).
7. Il Futurismo: pittura, scultura, scenografia e architettura.
F. T. Marinetti. L’estetica futurista.
U. Boccioni. (o.o.p.a. : La città che sale, Forme uniche della continuità nello spazio).
F. Depero. La casa del Mago a Rovereto.
Scelte Metodologico – didattiche
Ognuno degli argomenti sopra elencati è stato trattato generalmente in due ore .
Dei vari autori più che le vicende legate alla loro vita si è evidenziata la poetica e lo stile che
caratterizzano la produzione artistica.
Gli studenti hanno utilizzato per lo studio il testo: La geografia dell’Arte (Volume 3° Età moderna e
contemporanea) Ed. Hoepli, Nicoletta Frapiccini, Nunzio Giustozzi.
Criteri e strumenti di valutazione
Nel corso dell’anno per una migliore spendibilità del tempo e per raggiungere una maggiore confidenza
per simulare una eventuale terza prova del Esame di Stato si è adottata la verifica a risposta breve (max
quindici righe ) per quanto riguarda lo scritto.
Nell’orale si è valutato: La conoscenza adeguata dell’argomento, la capacità espressiva, il linguaggio
55
tecnico specifico della disciplina, l’interesse e la partecipazione, nonché la capacità di rielaborare i
contenuti.
Cavalese, 12 maggio 2014
La docente
Prof.ssa Norma Sieff
Gli studenti
56
Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina
LINGUA STRANIERA TEDESCO
Prof.ssa Claudia Segnana
RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO
ATTIVITA’ DIDATTICA
Ore curricolari previste: 3 a settimana
Ore effettivamente svolte dal 12 settembre 2013 al 30 aprile 2014: 62, di cui
59 per l’attività curricolare (lezioni curricolari: 44; verifiche scritte e orali: 13; e
3 per altre attività: Assemblee di classe/istituto.
Ore previste dal 2 maggio all’11 giugno 2014: 16 ore, di cui
1 per verifica scritta
4 per interrogazioni orali
PROFILO DELLA CLASSE
OMISSIS
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SCELTE METODOLOGICHE-DIDATTICHE
Vista la scarsa partecipazione si è cercato di privilegiare argomenti e tematiche e di utilizzare
metodologie di lavoro che favorissero l’interesse e il coinvolgimento degli studenti. Gli studenti sono
stati chiamati a simulazioni di dialoghi o situazioni-tipo, a interagire tra loro e con l’insegnante, a
letture e traduzioni al fine di migliorare la pronuncia e accrescere il bagaglio lessicale.
Grande rilievo è stato dato all’oralità, in modo che gli studenti riuscissero ad esprimersi il più
correttamente possibile, anche in vista dei possibili sbocchi lavorativi conseguenti al corso di studi.
Infine si è provveduto ad assegnare compiti e attività che portassero gli studenti a utilizzare conoscenze
maturate in altre discipline o attraverso altre esperienze in modo da valorizzare il loro bagaglio
culturale e portarli ad effettuare collegamenti interdisciplinari e a favorire il ragionamento critico.
Questi compiti non sono stati svolti con l’interesse e l’entusiasmo attesi.
OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE
Nel corso dell’anno si è lavorato al fine di conseguire le seguenti conoscenze, competenze e
capacità:
COMPETENZE
comprendere testi orali e precisamente:
- seguire lezioni e relazioni nella lingua straniera;
- comprendere il significato globale di testi orali di varia natura, sia a carattere generale che
economico-aziendale;
- inferire dagli elementi linguistici ed extralinguistici le intenzioni dei parlanti;
comprendere testi scritti e precisamente:
- cogliere il senso globale di testi di carattere generale;
- cogliere il senso globale di testi di ambito turistico;
- individuare all’interno di un testo le informazioni specifiche;
produrre testi orali e precisamente:
- partecipare a discussioni su avvenimenti di interesse generale o tecnico;
- relazionare su argomenti di carattere generale e tecnico-turistico precedentemente trattati
con adeguata proprietà lessicale, con o senza supporto visivo;
- riassumere, in modo globalmente efficace, brevi testi;
produrre testi scritti e precisamente:
- redigere con sufficiente correttezza formale brevi componimenti e relazioni su argomenti
precedentemente trattati sia di carattere generale che turistico;
CAPACITÀ
saper cogliere gli elementi fondanti dei testi proposti (sia orali che scritti)
saper effettuare semplici riflessioni comparative tra tedesco e italiano
saper rielaborare i contenuti appresi in maniera personale
58
saper cogliere alcuni elementi della cultura italiana in comparazione a quella tedesca
MATERIALI E STRUMENTI
Il libro di testo in adozione (Tourismus. Italien und die deutschsprachigen Länder, Clitt) si è rivelato
non sempre adatto alle necessità della disciplina. Pertanto è stato integrato abbondantemente con
schede o fotocopie fornite dall’insegnante.
In aula ci si è avvalsi del supporto della Lim, anche al fine di rendere più varia e coinvolgente la
lezione. Inoltre sono stati eseguiti spesso esercizi di ascolto e comprensione.
Grande importanza è stata data alla simulazione (di dialoghi o lettere) e all’oralità: consapevole
dell’importanza di un linguaggio fluido nel mondo del lavoro, l’insegnante ha cercato di fare
partecipare quanto più possibile gli studenti alle lezioni, attraverso simulazioni di svariate situazioni o
discussioni su argomenti mirati.
Talvolta si è ricorsi al libro di testo solo dopo aver preso visione di altri schede e fotocopie e dopo la
spiegazione, al fine di utilizzarlo soprattutto per esercizi anche individuali.
VALUTAZIONE
La valutazione sia orale che scritta è avvenuta sulla base della griglia deliberata dal Collegio dei
Docenti. Le prove di verifica sommative sia a carattere orale che scritto si sono svolte prevalentemente
sotto forma di quesiti a risposta sintetica sugli argomenti di natura turistica o grammaticale affrontati in
classe. Si è inoltre valutato anche l’apporto personale e gli approfondimenti presentati, la
partecipazione e l’atteggiamento durante le lezioni.
59
Programma svolto (al 30 aprile 2013):
Modulo di turismo
1.
Ore
Das Hotel
Das Hotel (fotocopia)
Hotelbeschreibung: ein Prospekt, eine E-mail(fotocopia)
Hotels am Meer (fotocopia)
Hotels im Gebirge (fotocopia)
Verschiedene Hotelarten (fotocopia)
Hotelarten (fotocopia)
Kontakt mit den Gästen (p.84-89)
Reservierung (p.89-95)
Ankunft (p.95-100)
43
Aufenthalt im Hotel (p. 101-103)
Beschwerdebrief (schede)
Frontbüro (schede)
Rezeptionist (schede)
Die Abteilungen im Hotel,Personalwesen, Reservierung (fotocopie)
Anfrage und Geschäftsbrief (schede)
Hoteldienst (fotocopia)
Verschiedene Urlaubstypen (fotocopia)
Formen des Tourismus (fotocopia)
2.
Das Reisebüro
Im Reisebüro (p.31)
Reiseverantstalters und Reisebüro (p. 32-33,36-38)
Die Bahn im Griff (p.42-49)
10
Flugreisen (p.50-52,54-56)
Der Schiffverkehr (p. 56-60)
3.
Die APT
Durch eine rosarote Brille gesehen (p.119-124)
Der Alltag in einer Informations-und Servicestelle(p.125-127, 132-133)
Agriturismo, dem Trend folgend (p.135-136)
60
3
Argomenti in previsione per il mese di Maggio
4.
Ore
Deutsche Landschaften (p.256-261)
Reiserouten in Deutschland: die deutsche Märchenstraße, die Hanse (p.262-263)
11
Schweiz und Osterreich (p.265-268)
Ore
5.
Nel
corso dell'anno sono stati ripresi e approfonditi alcuni elementi grammaticali, sia
apartire da esercizi presenti nel libro, sia fornendo delle fotocopie di
approfondimento. Nel dettaglio:
utilizzo delle seguenti forme verbali o nominali: Verfügen über/ zur Verfügung
stellen- mit etw ausgestattet – einrichten/ die Einrichtung -sich beschweren –
zufrieden sein mit
Verbi di posizione
Declinazione aggettivi I,II e III classe
Gradi dell'aggettivo
Nebensätze
Verben mit präpositionen
Preposizioni con dativo e accusativo
Cavalese, 30 aprile 2014
La docente
prof.ssa Claudia Segnana
Gli studenti
61
Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina
LINGUA STRANIERA INGLESE
Prof.ssa Francesca O. Galante
RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO
Tempi previsti dai programmi ministeriali:
- tempi settimanali: 3
- tempi effettivi di lezione (al 12-05-2014): 73
- tempi da svolgere: 16
PROFILO DELLA CLASSE E OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
OMISSIS
STRATEGIE METODOLOGICHE-DIDATTICHE
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, poggiandosi su motivazioni pratico-strumentali, si è
cercato di attivare negli allievi una competenza sia linguistica che comunicativa al fine di usare la
lingua straniera concretamente piuttosto che descriverla astrattamente. Si è, quindi, ricorso soprattutto
ad attività di carattere comunicativo condotte il più possibile in lingua straniera. Le situazioni
comunicative sono state adeguate alla realtà degli studenti e sono state scelte in base agli interessi
evidenziati nel corso delle lezioni. I primi moduli sono stati dedicati all'insegnamento e alla pratica
delle funzioni principali che permettono di esprimere gli scopi per cui si parla (ad es. dare un
suggerimento, informarsi, offrire, accettare, rifiutare, ecc.) così da stimolare gradualmente gli studenti
ad adattare il codice linguistico appreso alle diverse situazioni e ai vari contesti. Quanto al vocabolario,
esso è stato presentato per aree di significato cercando di indicare e distinguere i diversi registri
La produzione orale è stata favorita dando alla classe la possibilità di usare la lingua straniera in attività
62
comunicative in coppia o in gruppo attraverso attività di simulazione e role-play. Durante tali attività si
è privilegiata l’efficacia della comunicazione e si sono quindi tollerati errori di carattere formale,
intervenendo in un secondo momento per una eventuale correzione. Si sono anche utilizzate
memorizzazioni di dialoghi.
Nelle attività di lettura, (per lo più in funzione di attività orali) la comprensione è stata dapprima
facilitata dalle conoscenze extra linguistiche, ad esempio foto o disegni. La lettura è stata preceduta da
attività volte a stimolare la curiosità degli studenti cosi da far loro sviluppare delle aspettative nei
confronti del testo.
Sono state utilizzate varie tecniche di lettura:
- la lettura globale, per la comprensione dell’argomento generale;
- la lettura esplorativa, per la ricerca di informazioni specifiche;
- la lettura analitica, per la comprensione più dettagliata del testo.
Per la produzione scritta si è partiti dalla riflessione su un testo e utilizzato come modello. Si sono
quindi proposte composizioni guidate, riformulazioni di testi con modifica di alcune variabili della
situazione per arrivare alla composizione libera vera e propria.
La riflessione sulla lingua si è attuata sempre su base comparativa con l’italiano. Le strutture
grammaticali, anche se non si è svolto un vero e proprio programma strutturale (che infatti non viene
presentato nel programma svolto), sono state presentate e/o richiamate partendo da contesti
comunicativi e non, quindi, estrapolati dalla lingua, ma quasi come degli elementi lessicali.
M ATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI
Oltre al testo in adozione, Gateway To Tourism, sono impiegati materiali didattici elaborati
dall’insegnante per rispondere appropriatamente ai bisogni specifici della classe. Ci si è avvalsi dei
sussidi tecnologici disponibili di cui è dotata l’aula, ovvero la lavagna luminosa e la connessione alla
rete internet.
VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI
Gli interventi valutativi sono stati effettuati in conformità alle tipologie delle attività svolte e agli
obiettivi delineati. Per la verifica delle abilità orali si è ricorso sia all’osservazione sistematica durante
l’attività didattica in classe (correzione dei compiti, esercitazioni), sia a momenti di verifica più
prettamente formale.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Nella valutazione degli studenti si considereranno i seguenti fattori:
conoscenza dei contenuti disciplinari
competenza e abilità comunicativa
correttezza linguistica
63
interesse
attenzione e partecipazione attiva alle attività didattiche
progressione nell’apprendimento
rispetto della consegna dei compiti assegnati
Si fa riferimento agli indicatori e descrittori deliberati in sede di Dipartimento di Lingue Straniere
dell’Istituto e presentati in allegato al presente documento.
PROGRAMMA SVOLTO AL 12 MAGGIO 2014
• Introductory section – THE WORLD OF TOURISM
o Why travel?
o Asking for directions
• Module 1 – GENERAL FEATURES OF ACCOMODATION
o Classification and grading of accommodation:
o Hotel classification
o Guest houses, Bed & Breakfast, Youth Hostels
o Hotel vocabulary (teacher’s handouts)
o Professional figures in the hospitality business (teacher’s handouts)
o Common items in the hospitality business (teacher’s handouts)
o Facilities, services and amenities
o Location
o Luxurious hotel research (web quest)
o Room rates
(settembre)
(ottobre)
• Module 2 – HOTELS
(novembre/dicembre)
o Promoting Hotels:
Advertisements
o Checking availability and booking
o Correspondence about room availability: Inquiry letters
o Hotel dialogues (teacher’s handouts):
Before a Guest Checks In: 1. Taking a reservation by phone – 2. Revising a
reservation – 3. Suggesting alternative accommodation
• Module 3 – TRANSPORT
o Air Travel
- Airport and aircraft vocabulary
- Plane fares
- Plane tickets
64
(gennaio/febbraio)
- Booking a flight
- Steps of a flight:
- At the departure
- In the aircraft
- At the arrival
• Module 4 – TIME OUT in DUBLIN
(aprile/maggio)
o Dublins history, geography, Cultural divide, Climate (teachers handouts)
o Dublin’s landmarks and attractions: Dublin Castle, Christchurch Cathedral, Trinity College,
Book of Kells, St Patrick’s Cathedral, O’Connell St, Custom House, National Gallery
o Itineraries in Dublin (non svolto al 12 maggio 2014)
• Module 5 – TIME OUT in NEW YORK
(maggio/giugno)
o New York’s historical background
o New York’s landmarks and attractions: Statue of Liberty, Ellis Island, Wall Street and
downtown, the Empire State Bldg, Crysler Bldg, UN, Grand Central Terminal, Rockfeller
Center, Radio City Hall, Lincoln Center, Metropolitan Opera, MOMA, Guggenhein
Museum, Times Square.
o Itineraries in New York
o Appendix: Modern arts and architecture (20th century)
• Module 6 - ITINERARIES
o Itineraries in Dublin
o Itineraries in New York
o Itineraries in Rome
o Itineraries in London
(maggio/giugno)
Al termine delle lezioni verrà depositato in segreteria il programma svolto aggiornato.
Cavalese, 12 maggio 2014
La docente
Prof.ssa Francesca O. Galante
Gli studenti
65
TRIENNIO
Valutazione
4
5
6
7
8
910
Nettamente
insufficiente
– valutazione verifiche scritte
Aderenza al
tema proposto
Articolazione
del discorso
Struttura e
organizzaz.
del testo
Correttezza
grammat.
Padronanza
linguistica
Correttezza
ortografica
Articolazione
insufficiente e
lacunosa
Errori ripetuti
e diffusi
Incapacità di
un uso corretto
del lessico e
del registro
linguistico
Gravi e ripetuti
errori
Incertezza
nell’uso del
lessico e del
registro ling
Errori
occasionali e
ripetuti anche
se non gravi
Uso corretto
del lessico e
del registro
linguistico
Sostanziale
correttezza
ortografica
Informazione nel
complesso adeguata
all’argomento
proposto
Uso corretto
del lessico e
del registro
linguistico
Correttezza
ortografica
Informazione
corretta e capacità
di operare inferenze
Corretta
Capacità di
rielaborazione
critica
Corretta
Informazione
specialistica
Riferimenti
inadeguati
Incoerenza logica e
mancanza di
coesione
Insufficiente
Riferimenti
lacunosi
Scarsa e difficoltosa
articolazione
Incongruenze
logiche, scarsa
linearità
ripetizioni
Uso incerto e
lacunoso della
lingua standard
Sufficiente
Riferimenti nel
complesso
adeguati
Complessa
chiarezza, presenza
di errori tali da
compromettere la
comunicazione
Non auto-contrarietà e
sostanziale
coerenza
logica
Sostanziale
correttezza
morfosintattica
Discreto
Individuazione
corretta e adeguata
Esposizione lineare
Trattazione
coerente e
lineare
Uso del
registro ling.
pur in presenza
di calchi dalla
lingua materna
Buono
Individuazione
articolata
Esposizione
coerente, articolata
e logicamente
costruita
Trattazione
rigorosa e
articolata
Uso corretto
del registro
linguistico
standard
Ottimo
Analisi
approfondita
Esposizione
originale e creativa
Trattazione
originale e
creativa, uso di
un registro
linguistico
specializzato
66
Uso corretto di
un registro
linguistico
specializzato
Varietà e
proprietà
lessicale ed
uso
appropriato del
registro
linguistico
Ricchezza
lessicale ed
uso del registro
linguistico
specializzato
Accuratezza,
varietà e
ricchezza delle
informazioni
Informazione
assente o
assolutamente
inadeguata e
scorretta
Informazione
imprecisa e molto
lacunosa
TRIENNIO
– valutazione verifiche orali
VOTO
4
Gravemente
insufficiente
5
Insufficiente
6
CONOSCENZE
Non manifesta alcuna
conoscenza dei
contenuti proposti.
Ha una conoscenza
frammentaria,
lacunosa e non sempre
corretta dei contenuti.
Ha conoscenze poco
approfondite. Presenta
un numero limitato di
idee e/o commette un
certo numero di errori.
Conosce e comprende i
contenuti essenziali.
Ha una conoscenza
completa e abbastanza
approfondita e precisa
dei contenuti.
Ha conoscenze
complete e approfondite
dei contenuti, ricco di
idee e preciso.
COMPETENZE
Stenta a riconoscere le
istruzioni.
Evidenzia scarsa o
nulla capacità di
organizzare un
discorso logico.
Limitato rispetto delle
consegne. Esposizione
dei contenuti piuttosto
confusa e poco
elaborata.
Sufficientemente
rispettoso delle consegne,
ordinato e chiaro. Poche
incoerenze o ripetizioni
di concetti.
Sufficienti capacità di
analisi e di sintesi.
Pertinente e ordinato.
Esposizione dei
contenuti logica e
coerente.
Buone capacità di
analisi e di sintesi.
Pertinenza assoluta,
ordine nell’esposizione.
Sicurezza nell’analisi
dei contenuti e ottime
capacità di sintesi.
CAPACITA’
Evidenzia scarse o
inconsistenti capacità
di rielaborazione
critica personale.
Evidenzia limitate
capacità di
rielaborazione delle
conoscenze.
Evidenzia sufficienti
capacità critiche e di
rielaborazione personale
Evidenzia capacità di
approfondimento
personale, originalità e
spunti critici
adeguatamente
motivati.
Capacità di
collegamento e
applicazione dei
contenuti a contesti
diversi.
Evidenzia capacità di
approfondimento
personale, originalità
espositiva e spunti
critici acuti e pertinenti.
Capacità di
collegamento in
opposizione o in
analogia con altre
conoscenze (anche
interdisciplinari);
capacità di applicare i
contenuti,
autonomamente e
correttamente, a contesti
diversi.
ABILITA’
LINGUISTICHE
ED ESPRESSIVE
Estrema povertà
lessicale; uso
improprio o scorretto
dei vocaboli.
Incapacità di adattare
il registro alla
situazione.
Bagaglio lessicale
limitato; improprietà
lessicali ed errori che
non compromettono la
comprensione del
significato.
Lessico corretto, ma non
specifico. Presenza di
qualche imprecisione
espositiva, ma
correttezza sostanziale.
Il lessico è
generalmente corretto e
appropriato, il registro
adeguato. Correttezza
espositiva
Lessico corretto,
appropriato e ricco di
sfumature. Registro
adeguato. Scioltezza
espositiva.
67
7-8
9-10
Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina
MATEMATICA
Prof.ssa Maria Lionti
RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO
PROFILO DELLA CLASSE
OMISSIS
OBIETTIVI
•
Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo già acquisite.
•
Maturare processi di astrazione e formazione dei concetti.
•
Potenziare le capacità logiche, mediante la corretta applicazione del metodo ipotetico deduttivo.
CRITERI DIDATTICI-STRUMENTI
Introduzione degli argomenti in maniera diversificata, in base all’argomento proposto: per alcuni
temi ho utilizzato la lezione frontale in modo tale da impartire loro delle informazioni precise,
rispettando la loro sequenza, i tempi e il grado di apprendimento; per altri temi ho utilizzato la
lezione interattiva, nel tentativo di stimolare interventi, con domande e quesiti.
68
Esercizi con difficoltà crescenti.
Verifiche scritte ed orali.
Approfondimento teorico.
METODOLOGIE
Per quanto riguarda le metodologie, sono stati scoraggiati gli atteggiamenti di apprendimento passivo
e, durante le classiche interrogazioni, sono state poste domande anche ad i restanti alunni, per
evitare un rilassamento pericoloso nell’ intera classe.
Gli errori non sono stati valutati come casi di insuccessi, bensì come mezzo per favorire
l’apprendimento del << sapere>> e del <<saper fare>>.
Non sono stati affrontati nuovi argomenti, senza prima aver accertato la reale comprensione, oltre che
dalle verifiche, anche attraverso i loro interventi e correzione degli esercizi svolti.
VERIFICHE
In riferimento agli obiettivi da raggiungere sono state svolte per ogni U. D. verifiche scritte e orali
seguendo le seguenti modalità.
Verifiche scritte, per avere una situazione chiara del livello raggiunto dagli allievi.
Verifiche orali, per le quali non è stata accettata una semplice risposta, ma è stata sostenuta da una
maggiore chiarezza e motivazione della stessa, con uso corretto del linguaggio specifico.
PERCORSO MODULARE DEL PROGRAMMA SVOLTO
PERIODO
PERCORSO MODULARE
SETTEMBRE - DICEMBRE
FUNZIONI ECONOMICHE
FEBBRAIO - MAGGIO
STATISTICA DESCRITTIVA
CONTENUTI
MODULO 1: FUNZIONI ECONOMICHE
Unità 1: DOMANDA E OFFERTA DI UN BENE
Domanda di un bene ( modello lineare e quadratico)
Elasticità della domanda:
- Coefficiente di elasticità
- Domanda anelastica elastica e domanda rigida
69
Offerta di un bene
Equilibrio fra domanda e offerta:
- Legge di non indifferenza del prezzo
- Il prezzo di equilibrio
Unità 2: COSTI, RICAVI E PROFITTI
L’impresa e il costo totale di produzione ( modello lineare e quadratico)
Il costo medio di produzione
Ricavi
Profitto
MODULO 2: STATISTICA DESCRITTIVA
L’indagine statistica e le sue fasi : Raccolta, spoglio , trascrizione ed elaborazione dei dati.
Le tabelle statistiche.
La ponderazione dei dati
Trascrizione dei dati per classi
Frequenze assolute e frequenze relative.
Le rappresentazioni grafiche:
- Rappresentazioni in coordinate cartesiane
- Istogrammi
- Diagrammi di composizione.
Elaborazione dei dati e rapporti statistici:
- Rapporti di composizione
- Rapporti di coesistenza
- Rapporti di derivazione
- Rapporti di frequenza.
L’elaborazione dei dati e la medie:
- Media aritmetica semplice
- Aritmetica ponderata
- Calcolo della media aritmetica ponderata nel caso di una distribuzione per classi
- Scarti della media aritmetica.
L’elaborazione dei dati e la varianza:
- Cos’è la variabilità di un fenomeno statistico
- Diagrammi di dispersione
- Varianza
- Scarto quadratico medio.
L’elaborazione dei dati, la moda e la mediana.
Cavalese, 15 maggio 2014
La docente
Prof.ssa Maria Lionti
Gli studenti
70
Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina
ECONOMIA E TECNICA DELL'AZIENDA TURISTICA
Prof.ssa Carla Codazzi
RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO
1. SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE E SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA
OMISSIS
71
2. FINALITÁ
In relazione alle finalità previste nel programma iniziale sono stati raggiunti i principali obiettivi
riguardo allo sviluppo e all’approfondimento delle conoscenze e competenze professionali grazie anche
alla positiva esperienza dello stage di tre settimane che gli allievi hanno svolto in aziende turistiche
locali e dove hanno avuto modo di mettere in pratica metodologie di analisi e tecniche di conduzione
aziendale nei diversi contesti spazio temporali e di confrontarsi con la realtà lavorativa inerente al titolo
di studio che andranno ad acquisire dopo l’esame di maturità (tecnico di servizi turistici) .Ho seguito
personalmente in qualità di tutor scolastico lo stage previsto dal progetto FSE per la classe ed ho avuto
modo di raccogliere personalmente i giudizi dei tutor aziendali sui singoli studenti che sono risultati nel
complesso soddisfacenti.
3. OBIETTIVI FORMATIVI
Gli obiettivi formativi previsti sono stati complessivamente raggiunti e si traducono nei seguenti:
a. Comprendere ed applicare le tecniche di programmazione e controllo budgetario
b. Comprendere e utilizzare le tecniche di marketing e di comunicazione
c. Comprendere e saper applicare le tecniche di gestione economica e finanziaria delle
aziende turistiche ed alberghiere
d. Conoscere le principali normative che regolano la vita delle imprese turistiche ed
alberghiere
e. Comprendere le principali esigenze operative delle imprese e saper utilizzare i principali
pacchetti applicativi per la gestione del front e back office.
4. CONCLUSIONI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO
Il programma in linea di massima è stato completato e sia le finalità che gli obbiettivi di apprendimento
sono stati raggiunti nonostante l’atteggiamento ostico della classe verso alcuni argomenti, nello
specifico sulla parte prettamente contabile. Gli studenti hanno acquisito un metodo di studio più
responsabile ma soprattutto più autonomo e sono ora in grado di procedere ad approfondimenti
personali utilizzando libri di testo e materiale reperito via internet.
Rimane ancora qualche difficoltà nello sviluppo e nella rielaborazione personale degli argomenti teorici
che è ancora schematica e scarna, soprattutto nelle verifiche scritte.
Nel complesso gli allievi dimostrano più sicurezza nell’esprimere i concetti che sono riusciti a fare
propri e sono entrati a far parte del loro patrimonio cognitivo.
5. METODI DI INSEGNAMENTO
Lezione frontale tradizionale, discussione in classe sulle varie tematiche affrontate e lavori di gruppo.
72
Esercizi applicativi alla lavagna
Elaborazione in collaborazione con gli studenti di schemi riassuntivi per ripasso finale
6. STRUMENTI DIDATTICI
Utilizzo del libro di testo, schede di lavoro per esercitazioni, uso del laboratorio di informatica e di
programmi applicativi specifici delle imprese turistiche e alberghiere, uso del codice civile per gli
aspetti giuridici, ricerche in internet.
Libro di testo utilizzato:
- L’OPERATORE TURISTICO 5 - Mario Flores - edizioni Scuola e azienda
- Codice civile
7.
CONTENUTI E ARTICOLAZIONE MODULI
Modulo 1 – Programmazione e controllo budgetario
Business idea e progetto imprenditoriale
Il business plan
L’analisi economico finanziaria: piano di start-up, preventivo finanziario ,preventivo economico
La pianificazione di una attività turistica
Il budget.
Il controllo di budget
Analisi di alcuni budget di settore nelle imprese di viaggi intermediarie e tour operator e nelle imprese
ricettive
Modulo 2 – Il marketing e il mercato turistico
Concetto di marketing e di marketing management, la domanda turistica e la sua segmentazione,le
ricerche di mercato.
Le strategie di marketing: targeting e posizionamento di mercato.
La politica di prodotto: il marketing mix , la marca.
La politica dei prezzi dei servizi alberghieri e turistici.
La politica di distribuzione nelle imprese turistiche
La politica di promozione: il mix promozionale, gli strumenti della comunicazione promozionale
Il web marketing
Modulo 3 – La gestione economica
Le rilevazioni contabili. Ripetizioni delle principali scritture di completamento, rettifica e chiusura
73
I libri contabili obbligatori:cenni alla normativa civilistica e fiscale
Il bilancio di esercizio: stato patrimoniale , conto economico, nota integrativa
Le imposte
L’analisi di bilancio
L’analisi patrimoniale ed economica
Indici di struttura e di redditività
Modulo 4 – La gestione finanziaria
Fonti di finanziamento interne ed esterne
L’analisi finanziaria
Indici di copertura,di solvibilità e di indebitamento (leverage)
Modulo 5 – La legislazione turistica ed alberghiera
L’organizzazione turistica pubblica
La legge quadro sul turismo n. 135 del 29 marzo 2001
Cenni sulla normativa comunitaria in materia turistica
Cavalese, 8 maggio 2014
La docente
Prof.ssa Carla Codazzi
Gli studenti
74
Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina
LA PRATICA OPERATIVA (ATTIVITÀ IN CODOCENZA)
Prof. Mattia Zorzi
RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO
Le lezioni teoriche e le esercitazioni pratiche si sono tenute presso i laboratori informatici dell'istituto al
fine di migliorare le conoscenze degli studenti relativamente le tecnologie informatiche nello specifico
il pacchetto Office di Microsoft.
PROGRAMMA SVOLTO
Strumenti didattici: Testo di riferimento: L'operatore turistico 5
-
Dalla business idea al business plan;
Budget di settore e budget economico generale di un Tour Organizer;
Ricerche di marketing;
Strumenti didattici: materiale proposto dal docente
-
Le operazioni di back office nelle imprese turistiche;
Le operazioni di back office nelle strutture alberghiere;
Complici la semplicità dei contenuti ed il nucleo classe ridotto Il programma previsto ad inizio anno
scolastico è stato regolarmente svolto, per quanto riguarda le esercitazioni si sono svolte come previsto
simulando dei casi aziendali.
Nello specifico i discenti sono stati chiamati a svolgere esercitazioni relativamente:
-
Predisposizione di un'idea imprenditoriale di carattere turistico.
Definizione di un budget.
Analisi del territorio.
Definizione piano di comunicazione.
Modulistica utilizzata nelle operazioni di back office.
Il docente
prof. Mattia Zorzi
Gli studenti
75
Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina
TECNICHE DI RELAZIONE E COMUNICAZIONE
Prof.ssa Marianna Salvatore
RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO
OMISSIS
Programma effettivamente svolto
Modulo 1: Comunicazione e relazioni interpersonali. L’efficacia comunicativa
• Assertività e comunicazione
• L’ascolto attivo
• La Programmazione neuro-linguistica e la pragmatica della comunicazione umana
Modulo2: La comunicazione sociale
• Caratteristiche della comunicazione di massa
• I giornali, Internet
Modulo 3: La comunicazione aziendale
• Il fattore umano in azienda
• I flussi di comunicazione
• Il marketing
• L’immagine aziendale
• La comunicazione d’impresa, la pubblicità
76
Programma in codocenza (Pratica operativa)
• Elaborazione digitale delle immagini (The Gimp)
• Il Portfolio digitale
• Il montaggio video
• Multimedialità, comunicazione web, elementi di informatica di base
La docente
prof.ssa Marianna Salvatore
Gli studenti
77
Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina
GEOGRAFIA TURISTICA
Prof.ssa Raffaella Finocchiaro
RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO
Tempi previsti dai programmi ministeriali:
- tempi settimanali: 2
- tempi effettivi di lezione (al 14-05-2014): 50
- tempi da svolgere: 8
RELAZIONE SULLA CLASSE
OMISSIS
78
PROGRAMMA SVOLTO
Al 14 Maggio 2014
-
I movimenti turistici internazionali
Le strutture ricettive e i trasporti
Flussi e spazi turistici
Turismo sostenibile e responsabile
Africa:
- mediterranea
- sub sahariana
Asia:
- occidentale
- meridionale e sub-orientale
- l’estremo oriente
America:
- settentrionale
- centro-meridionale
Per ogni singolo continente:
- Conoscenza delle caratteristiche fisiche, culturali,socio-politiche ed economiche
- Lingue dominanti
- Le religioni del mondo
- I conflitti etnici e religiosi
- Lo sviluppo delle società multietniche
- Flussi migratori
- Approfondimenti del patrimonio turistico
PROGRAMMA DA SVOLGERE
DAL 21/05/14 AL 11/06/14
Oceania:
- caratteristiche generali ( fisiche, culturali, socio-politiche ed economiche)
- approfondimenti del patrimonio turistico
Strumenti utilizzati:
-
testo scolastico: Bianchi, Kohler, Moroni, Vigolini Passaporto per il mondo De Agostini
79
Griglia di valutazione
Indicatori
Conoscenze
specifiche della
disciplina
Punteggio
2-6
Descrizione indicatori
-Nessuna o poche conoscenze
-Conoscenze generiche
-Conoscenze fondamentali
-Conoscenze suff. Approfondite
-Conoscenze complete, articolate,
pertinenti e approfondite
Punti
2
3
4
5
6
Padronanza
lessicale e
linguistica
2-6
-Lessico povero e scarso
-lessico ordinario ma suff. chiaro e
corretto
-lessico ricco e uso appropriato dei
linguaggi specifici
-Scarse capacità di sintesi e di
rielaborazione
-Più che suff.capacità di sintesi
-Buone capacità di sintesi e solide
abilità logico-deduttive
2
3-4
Capacità di
sintesi, di
rielaborazione e
capacità logicodeduttive
1-3
5-6
1
2
3
Cavalese, 12 Maggio 2014
La docente
Prof.ssa Raffaella Finocchiaro
Gli studenti
80
Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina
SCIENZE MOTORIE
Prof.ssa Nadia Sala
RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO
ore di lezione settimanali : 2
ore di lezione effettivamente svolte (fino al 15 maggio) : 37
OMISSIS
PROFITTO E OBIETTIVI RAGGIUNTI
La partecipazione al dialogo educativo degli alunni di questa classe è aumentata gradualmente dalla
terza classe alla quinta , fino a raggiungere un buon interesse nei confronti della disciplina. Più che
buono il livello di miglioramento delle capacità motorie e coordinative raggiunte.
Conoscenze
Gli studenti hanno acquisito una conoscenza schematica degli argomenti trattati , mentre dal punto di
vista pratico , la maggior parte degli alunni ha acquisito una buona conoscenza di regole, metodologie e
tecniche proprie della disciplina. Buona anche la conoscenza della terminologia tecnica.
81
Competenze
La maggior parte degli alunni possiede buone competenze pratico-operative ed organizzative. Inoltre,
gli studenti migliori sono in grado di applicare e trasferire abilità e conoscenze apprese.
Capacità
Mediamente, gli alunni hanno buone capacità sia coordinative che condizionali, eseguono in maniera
fluida ed armonica le esercitazioni richieste , affrontano esercizi complessi anche in situazioni nuove .
Gli alunni migliori sono in grado di sviluppare eccellenti capacità tecniche.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Argomenti
Potenziamento muscolare
Mobilità articolare
Allungamento muscolare
Giochi sportivi
Coordinazione muscolare
Ore 10
Ore 4
Ore 4
Ore15
Ore 4
Strumenti utilizzati
•
•
attrezzatura palestra
ambiente naturale
CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICHE
Premesso che all’interno di ogni singolo obiettivo , va valutato il significativo miglioramento di ogni
alunno e l’impegno individuale profuso, la valutazione finale tiene conto principalmente di :
• Livello di comprensione degli elementi tecnici o tattici delle attività proposte
• Applicazione e rielaborazione delle proprie conoscenze motorie
• Pratica di una disciplina sportiva extrascolastica e trasferimento dei valori che da tale pratica
derivano, al gruppo classe.
La verifica è il risultato ottenuto dall’alunno mentre, sotto costante osservazione dell’insegnante , mette
in pratica le conoscenze apprese (circuito, salto, gioco sportivo, lancio)
82
PROGRAMMA SVOLTO
POTENZIAMENTO MUSCOLARE : uso di grandi attrezzi (spalliera , quadro svedese) , uso di
macchine di muscolazione , uso di manubri ,elastici e piccoli sovraccarichi. Esercizi a corpo libero.
Circuiti a stazioni e a tempo. Esercizi con la funicella e con palle mediche.
MOBILITA’ ARTICOLARE : attività a coppie per lo sviluppo della mobilità articolare in modo
passivo, effettuazione di esercizi alla spalliera e a corpo libero , esercizi di allungamento muscolare.
Uso di bacchette .
COORDINAZIONE MUSCOLARE : esercizi con la palla , combinazione di passi su ritmo musicale,
uso dello step.
ALLUNGAMENTO MUSCOLARE : a terra , esercizi passivi ed attivi. Esercizi alla spalliera .
GIOCHI SPORTIVI : Pallavolo: partecipazione al torneo di Istituto tra classi . Calcetto , Basket,
Tennis tavolo , Badminton .
L’attività pratica del mese di maggio sarà svolta principalmente all’aperto , causa la concessione della
palestra a soggetti esterni.
Cavalese, il 7 maggio 2014
La docente
Prof.ssa Nadia Sala
Gli studenti
83
Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina
IRC
Prof.ssa Linda Serafini
RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO
NATURA E FINALITÀ DELLA DISCIPLINA
L’insegnamento della religione cattolica (RC) risponde all’esigenza di riconoscere, nei percorsi
scolastici, il valore della cultura religiosa ed il contributo che i principi del cattolicesimo hanno offerto
e continuano a offrire al patrimonio storico del popolo italiano. Nel rispetto di tali indicazioni, derivanti
dalla legislazione concordataria e dell’autonomia scolastica provinciale, l’insegnamento di Religione
cattolica è assicurato nel quadro degli ordinamenti, fa parte integrante della programmazione educativa
e si colloca nel quadro delle finalità della scuola del Trentino con una proposta formativa originale e
oggettivamente fondata, offerta a tutti coloro che intendano liberamente avvalersene. Il confronto con
la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo fondamentale sia in rapporto alla piena
formazione della personalità (in riferimento alle domande di senso che ciascuno si pone e che possono
essere aperte ad una risposta religiosa) sia a livello della costruttiva convivenza sociale (rapporto tra
persone appartenenti a culture e religioni diverse). In un progetto educativo scolastico il ruolo della
religione (e delle competenze che le corrispondono) è principalmente quello di sollecitare l'attenzione
alla persona, alla sua complessità, alla sua libertà e alla sua responsabilità. Agganciandosi al processo
di crescita della persona, la proposta educativa del Profilo per competenze di Religione cattolica
consiste nell’offrire, con modalità diversificate secondo la specifica fascia d’età, l’opportunità di uno
studio critico dei fenomeni religiosi evidenziando la caratteristica risposta cristiana-cattolica in
relazione alla ricerca identitaria, alla vita relazionale, alle scelte valoriali, alla complessità del reale e
alle più radicali domande di senso, consentendo uno specchio di confronto rispetto al quale la persona
può liberamente orientarsi e definirsi. Sul piano culturale la RC scolastica intende far conoscere la
specificità del fatto cristiano offrendo al ragazzo in formazione la possibilità di conoscere la tradizione
culturale-spirituale che caratterizza fortemente l’ambiente in cui vive, consentendogli di comprendere e
interpretare aspetti socio-culturali, artistici, valoriali, che trovano il loro significato alla luce della
tradizione cristiana-cattolica, che ha segnato la storia e ancora vive e opera nella società di oggi.
In altri termini si tratta di:
favorire la conoscenza e la comprensione del dato religioso a partire da come si esprime nell’ambiente
circostante (segni, espressioni artistiche, strutture, eventi …);
favorire la conoscenza e la comprensione del dato religioso che si esprime nella vita di molte persone
(le conseguenze personali dell’avere una fede religiosa, il riferimento ai valori che orientano la vita …);
favorire la conoscenza e la comprensione della specifico della religione cattolica all’interno
dell’esperienza religiosa in generale e in riferimento alle principali confessioni cristiane;
favorire la conoscenza e la comprensione delle somiglianze e delle differenze fra le religioni;
84
favorire l’apertura ad un dialogo costruttivo;
favorire l’acquisizione di maggiore consapevolezza delle proprie scelte anche in ambito religioso.
(Tratto dai Piani di Studio Provinciali della disciplina di Religione Cattolica, 2012)
QUADRO DELLE COMPETENZE
Competenze disciplinari del TRIENNIO Definite dalle linee guida dei Piani di studio Provinciali per l’IRC.
Individuare, in dialogo e confronto con le diverse posizioni delle religioni su temi dell’esistenza e sulle domande
di senso, la specificità del messaggio cristiano contenuto nel Nuovo Testamento e nella tradizione della Chiesa,
in rapporto anche con il pensiero scientifico e la riflessione culturale;
Riconoscere l’immagine di Dio e dell’uomo negli spazi e nei tempi sacri del cristianesimo e di altre religioni e le
relative espressioni artistiche a livello locale e universale in varie epoche storiche;
Riconoscere caratteristiche, metodo di lettura, e messaggi fondamentali della Bibbia ed elementi essenziali di
altri testi sacri;
Identificare, in diverse visioni antropologiche, valori e norme etiche che le caratterizzano e, alla luce del
messaggio evangelico, l’originalità della proposta cristiana.
COMPOSIZIONE E SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE
OMISSIS
PERCORSI OPERATIVI
Unità di Lavoro
Giustizia sociale
e pace: politica,
bene comune ed
economia
solidale
Conoscenze
- Forme d'impegno
contemporaneo a favore
della pace, giustizia,
solidarietà e rispetto del
creato.
- Il concetto di “bene
comune”.
- Le responsabilità morali
in ordine alla cura delle
Abilità
Competenza provinciale
di riferimento
- Individuare i principali
4-Identificare, in
fondamenti della proposta
diverse visioni
cristiana riguardo ai
antropologiche, valori e
rapporti sociali ed
norme etiche che le
economici, alle relazioni
caratterizzano e, alla
internazionali, espressi nella luce del messaggio
dottrina sociale della Chiesa evangelico, l’originalità
-Comprendere l’importanza della proposta
del bene comune e della
cristiana.
85
L’Etica della
vita: le sfide
e il concetto di
persona
La relazione
uomo-donna
in un cammino
condiviso
relazioni, della giustizia e
della solidarietà sulla base
del messaggio evangelico
e della dottrina sociale
della Chiesa
responsabilità a cui ogni
singolo è chiamato nella
costruzione di una società
giusta, solidale e in
realizzazione
- La terminologia e i
concetti di base della
riflessione etica confrontando i valori su cui si
fondano le possibili etiche
(liberalismo,utilitarismo,
naturalismo, personalismo)
- Il concetto di persona
nelle sue dimensioni.
-Bioetica e approfondimenti circa le implicazioni
antropologiche sociali e
religiose.
- Problemi etici riguardanti
la vita prenatale,
l'ingegneria genetica e il
fine-vita
- Riflettere sul dono della
vita, sul dolore, la
sofferenza e la morte.
- Riuscire a comprendere le
varie problematiche che
sottendono al concetto e
all’esperienza della vita,
apprezzandone la ricchezza
di relazioni che nascono in
un ambito di accoglienza
fattiva della vita in
generale.
-Riconoscere l’importanza
di una concezione etica
della vita, del suo rispetto e
della sua difesa e saper
individuare l’importanza di
scelte responsabili.
- Riconoscere, a confronto
con prospettive di altre
culture e religioni,
motivazioni e orientamenti
del pensiero cristiano e del
magistero rispetto a
questioni di bioetica.
4-Identificare, in
diverse visioni
antropologiche, valori e
norme etiche che le
caratterizzano e, alla
luce del messaggio
evangelico, l’originalità
della proposta
cristiana.
-Diversità e ricchezza
dell’universo maschile e
femminile.
-I presupposti psicologici,
filosofici e religiosi relativi
all’importanza della
relazione nell’esistenza
dell’uomo.
-La famiglia oggi.
-Il matrimonio cristiano
come sacramento.
-Saper individuare nella
parità di condizioni l’unica
possibilità per una piena
realizzazione alla relazione
uomo-donna.
-Cogliere la diversità di
genere come ricchezza per
la fondamentale realizzazione dell'uomo nella
relazione.
-Riconoscere i fondamenti
del matrimonio cristiano
quali il dono reciproco,
unione e comunione anche
con il mondo.
1- Individuare, in
dialogo e confronto con
le diverse posizioni
delle religioni su temi
dell’esistenza e sulle
domande di senso, la
specificità del
messaggio cristiano
contenuto nel Nuovo
Testamento e nella
tradizione della Chiesa,
in rapporto anche con
il pensiero scientifico e
la riflessione culturale;
La Docente
Prof.ssa Linda Serafini
Gli Studenti
86
ALLEGATI AL DOCUMENTO FINALE
del Consiglio
della CLASSE V I.P.S.C.T.
87
PROGETTO DI AREA PROFESSIONALIZZANTE
CLASSE IV I.P.S.C.T
Anno scolastico 2012/2013
Formulario - Provincia Autonoma di Trento
Analisi del contesto e dei bisogni che motivano la proposta di azione
Il presente progetto è frutto della considerazione attenta:
delle effettive esigenze di formazione legate alla promozione dell’attività turistica nelle Valli di
Fiemme e Fassa in particolare per quanto attiene agli ambiti delle attività ricreative e di cura del
corpo
delle caratteristiche del gruppo-classe cui sarà rivolta l’azione formativa. In particolare si osserva
come nel gruppo classe siano presenti: una alunno certificato e alcuni alunni con difficoltà di
comunicazione e/o di relazione persona
Le valli di Fiemme e Fassa si caratterizzano nel panorama socio-economico trentino come quelle più
fortemente connotate da un’economia basata sull’attività turistica. I dati disponibili su arrivi e presenze
negli ultimi anni confermano questa affermazione
Gli studi di settore differenziano il target turistico rispetto a diverse domande di fruizione del tempo
destinato al soggiorno montano. In relazione a ciò è sempre più necessario saper offrire interventi che
non vanno considerati “di contorno”, ma che costituiscono dei veri e propri goal da riferire a microtarget ben individuati.
L’utilizzo del tempo libero da parte dell’ospite si situa in una posizione di mediazione tra le esigenze
connaturate a modelli e tempi urbani del vivere e le aspirazioni definite da un’immagine della
montagna che risponde ad un’ideologia costruita su stereotipi consolidati nel tempo.
L’offerta destinata a soddisfare i bisogni di carattere ludico e culturale non può limitarsi quindi ad una
proposta in termini stereotipi e/o folklorici di alcune dimensioni del vivere in montagna (ad esempio
attraverso feste campestri, concerti di cori della montagna, tornei di bocce etc.) ma deve considerare
adeguatamente l’esigenza di mediazione sopra richiamata in termini di diversificazione e qualità
dell’offerta.
In questo contesto pare opportuno segnalare l’ottimo consenso registrato da manifestazioni quali “Se in
Trentino d’estate un castello”, “I suoni delle Dolomiti”, “Fiemme Ski Jazz”e “Danza Estate” nelle quali
performances artistiche di livello professionistico vengono collocate in uno scenario altamente
evocativo dell’immagine della montagna come sfondo. Si può richiamare altresì la proposta culturale
della rassegna “Oriente-Occidente” e del Filmfestival della montagna “Città di Trento” che, pur
essendo collocata in un contesto urbano rimanda ad un sistema di riferimenti e di referenti che sono
propri di un territorio montano.
88
Il successo di manifestazioni articolate come quelle sopra menzionate dipende anche dalla
professionalità messa in campo dagli operatori culturali che le promuovono. Tale professionalità si
rende sempre più necessaria anche in contesti meno ambiziosi. E’ appena il caso di ricordare che
competenze specifiche e settoriali non possono che essere legate in una struttura di rete per produrre
effetti positivi nella gestione di operazioni complesse. Il riferimento ad un sistema non può tuttavia
essere estemporaneo, ma va costruito e praticato in modo non spontaneo o casuale e deve essere frutto
di un’attenzione mirata e di competenze di tipo specialistico e dunque professionali.
Sulla scorta dei ragionamenti condotti appare evidente come sia strategico proporre percorsi
professionalizzanti che possano formare figure capaci di interpretare il bisogno di coniugare le
aspettative del turista per quanto attiene l’utilizzo del tempo libero con un’offerta di qualità che sappia
contemperare abitudini e stili di consumo urbani con quelle fondate su un immaginario della montagna
adeguato al tempo e alla elaborazione culturale di oggi. E’ altresì necessario che queste figure
possiedano le capacità tecniche e le operatività necessarie per sostanziare questa sensibilità. Capacità
tecniche e operatività non possono però maturare se non sono adeguatamente stimolate da processi
motivanti che trovano nel percorso formativo occasione per radicarsi e crescere.
Dato che il corso viene strutturato su un biennio nel primo anno sarà dato ampio spazio al momento
della motivazione al fare, considerato anche il fatto che la classe alla quale viene proposto il percorso
ha una debole propensione alla riflessione teorica e che pertanto questo momento dovrà essere
necessariamente differito.
Gli scopi del percorso formativo che viene proposto agli studenti della classe quarta dell’I.P.S.C.T. di
Cavalese possono essere così sintetizzati:
6.
Consapevolezza delle dinamiche che sottendono l’organizzazione di eventi e attività di carattere
ricreativo e culturale
7.
Acquisizione delle tecniche di base per l’attività di animazione nel contesto di un turismo di
tipo montano
8.
Acquisizione delle procedure di organizzazione di eventi culturali e ricreativi
9.
Pratica della gestione di manifestazioni da destinare ad un pubblico di ospiti
10.
Acquisizione dell’operatività su strumenti informatici per la gestione di eventi nel settore dello
spettacolo
Partenariato
Azienda di Promozione Turistica della Valle di Fiemme
Azienda di Promozione Turistica della Valle di Fassa
Periodico “L’Avisio”
Azienda Municipalizzata Cinema-Teatro di Cavalese
Associazione culturale “Non solo danza”
Centro Danza Tesero
Filmfestival della montagna “Città di Trento”
Fiemme Ski Jazz
Società Cooperativa “Marcialonga”
Comitato Organizzatore Campionati del Mondo di Sci Nordico – Val di Fiemme
Teatro Stabile di Innovazione “L’Uovo” – L’Aquila
Associazione per il Coordinamento Teatrale Trentino
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Descrizione degli obiettivi
Il corsista alla fine dell’intervento dovrà dimostrare di conoscere:
• Le tecniche di espressione proprie della comunicazione teatrale nelle sue diverse articolazioni (di
parola, gestuale, mimica ) ;
• il linguaggio del corpo utilizzato dall’ “altro” nella comunicazione interpersonale ;
• le forme organizzative di manifestazioni culturali e ricreative
•
Il corsista alla fine dell’intervento dovrà essere capace di:
•
♣ Scegliere ed usare con proprietà le risorse disponibili nell’organizzare eventi di carattere
culturale
•
♣ Identificare ed interloquire con gli interlocutori istituzionali e gli operatori di settore
nell’organizzazione di eventi di carattere sportivo e culturale;
•
♣ Utilizzare la lingua ed il corpo per comunicare efficacemente sensazioni, stati d’animo;
•
♣ Ordinare ed eseguire le procedure nell’ organizzazione di un evento culturale o ricretivo;
•
♣ Lavorare in gruppo.
Destinatari dell’intervento
OMISSIS
Articolazione dell’intervento
200 ore di formazione delle quali
100 in aula/laboratorio
100 in stage
Il momento iniziale del corso sarà destinato alla definizione degli obiettivi di apprendimento e
all’illustrazione del calendario delle attività.
Il primo modulo consisterà nella realizzazione di un laboratorio mimico nel quale gli studenti saranno
protagonisti di un work in progress per l’acquisizione di modalità espressive non verbali.
Il secondo modulo sarà dedicato ad un percorso di formazione teatrale nel quale gli studenti
privilegeranno gli strumenti della voce, della postura e della mimica facciale per esprimere stati
d’animo e per comunicare efficacemente in pubblico. Entrambi i moduli saranno utili anche per
rafforzare la coscienza di sé e l’autostima negli studenti.
Lo stage sarà per gli studenti un’occasione per relazionarsi concretamente con contesti in cui
90
professionalmente sono organizzati e realizzati eventi culturali e ricreativi di particolare rilevanza.
La visita guidata alternerà esperienze e riflessioni sull’organizzazione di eventi di carattere culturale e
ricreativo di particolare qualità. Centrale sarà l’alternanza tra esperienza diretta dell’offerta turistica e
riflessione sulle modalità organizzative e di promozione della stessa
Obiettivo del modulo é la conoscenza delle modalità organizzative e promozionali di strutture ed
attività nel settore turistico con particolare riferimento agli eventi culturali e ricreativi di respiro
nazionale.
Resta inteso che, qualora gli esperti si rendessero disponibili solo in particolari momenti dell’anno
scolastico, il programma del corso potrà essere rimodulato, senza peraltro perdere la struttura
organizzativa complessiva illustrata.
Stimolante pare la previsione di incontri con testimonial che da diverso tempo agiscono, con successo,
nel campo specifico di intervento oggetto del percorso formativo.
Contenuti dell’intervento
Illustrazione del percorso
2 h.
Definizione e pattuizione degli obiettivi di apprendimento e delle attività
Obiettivo della presentazione sarà la motivazione dei corsisti ad una partecipazione attiva e
consapevole.
Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio:
Aver partecipato alla stesura del progetto e condividerne fasi, obiettivi e finalità
Laboratorio teatrale
20 h.
L’animazione teatrale – L’attività teatrale come esperienza formativa e ricreativa – Realizzazione di
una performance come forma di animazione per un pubblico di ospiti – Documentazione dell’attività
laboratoriale
Obiettivo specifico del modulo é l’acquisizione di metodi di espressione, attraverso il corpo ed il
linguaggio, di esperienze, stati d’animo in funzione comunicativa
Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio:
Esperto nella gestione e realizzazione di laboratori teatrali (Estraneo all’Amministrazione )
Visita guidata a strutture ed eventi di carattere ricreativo e culturale nel Nord-Est 46 h.
La visita guidata alternerà esperienze e riflessioni sull’organizzazione di eventi di carattere culturale e
ricreativo di particolare qualità. Centrale nella visita sarà l’alternanza tra esperienza diretta dell’offerta
turistica e riflessione sulle modalità organizzative e di promozione della stessa
Obiettivo del modulo é la conoscenza delle modalità organizzative e promozionali di strutture ed
attività nel settore turistico con particolare riferimento agli eventi culturali e ricreativi di respiro
nazionale
Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio:
Esperti nelle modalità organizzative e promozionali di strutture ed attività nel settore turistico con
particolare riferimento agli eventi culturali e ricreativi di respiro nazionale
La mimica: relax e benessere
20 h.
Conoscenza delle tecniche di animazioni per un pubblico di adolescenti o anziani basate sulla
conoscenza e gestione del corpo – Esercitazioni pratiche
Obiettivi specifici del modulo sono: l’acquisizione di metodi di espressione, attraverso il corpo, di
91
esperienze, stati d’animo in funzione comunicativa; l’utilizzo di tecniche di rilassamento.
Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio:
Esperto nella gestione e realizzazione di laboratori di danza (Estraneo all’Amministrazione)
Incontri con testimonial
10 h.
Incontro con testimonial operanti nel settore dell’organizzazione e gestione di attività ricreative ,
culturali e di cura del corpo ( Fiemme Ski Jazz – Danza estate – Coordinamento Teatrale Trentino Pinacoteca della Magnifica Comunità di Fiemme - Acropark e rafting sull’Avisio)
Obiettivo specifico degli incontri é porre gli studenti a confronto con personalità che hanno avuto
esperienze significative nell’organizzazione di manifestazioni culturali e ricreative di rilievo nazionale
Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio:
Esperti nell’organizzazione di manifestazioni culturali di rilievo nazionale (Estranei
all’Amministrazione)
Stage
100 h.
Tirocinio in aziende, enti ed istituzioni che promuovono ed organizzano attività di animazione ed
eventi di carattere ricreativo e culturale
Presentazione pubblica dei risultati del percorso formativo
2 h.
Obiettivo generale del modulo è la verifica della capacità di presentare in pubblico il lavoro svolto.
Obiettivi specifici saranno la capacità di sintetizzare con efficacia e di costruire percorsi logici
strutturati.
Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio:
Aver partecipato alla stesura del progetto e condividerne fasi, obiettivi e finalità.
Elementi legati alla promozione di attività innovative
Il corso prevede al suo interno alcuni moduli nei quali saranno affrontati temi legati all’espressività
corporea, sia attraverso le tecniche dell’animazione teatrale che quelle mimiche e di gestualità legata
alla danza. Si tratta di importanti elementi del comunicare che troppo spesso sono trascurati nei
percorsi curriculari di istruzione e formazione nel settore turistico. Sono invece elementi basilari per
facilitare l’iterazione e la comunicazione interpersonale – come ricordano recenti ricerche di tecniche
della comunicazione – fattori che assumono particolare rilievo nel momento in cui un operatore del
turismo si trova ad interagire con l’ospite. I moduli programmati sono indirizzati alla costruzione di una
professionalità in grado di strutturare in modo articolato anche momenti di animazione, sempre più
importanti nel contesto dell’offerta turistica.
Elementi legati alla tutela delle parità di genere e alle pari opportunità per tutti
Le pari opportunità sono garantite dai seguenti elementi:
Il corso viene fruito da una classe mista di scuola secondaria superiore ed è stato studiato per fornire
una preparazione, al fine dell’inserimento nel mondo del lavoro, che tenga conto in primis della
componente femminile della classe ( 11 alunne su 13 in totale). La preparazione che il corso fornirà nel
biennio consentirà ai frequentanti di proporsi come collaboratori all’organizzazione di eventi culturali e
ricreativi, professione questa in grado di assorbire un’alta percentuale di professionalità femminile.
Il corso è strutturato in maniera di far emergere diversi tipi di intelligenza (riflessiva, pratico-operativa,
analogica) ed è quindi in grado di intercettare trasversalmente il gruppo-classe senza provocare
92
disomogeneità di partecipazione o demotivazione.
Nella progettazione del corso si è tenuto presente il fatto che uno studente della classe è certificato e
che un altro proviene da un paese straniero e conosce in modo superficiale la lingua italiana. Alcuni
moduli valorizzeranno le sue conoscenze e capacità in modo particolare, rafforzando la sua
partecipazione al gruppo classe.
Elementi legati allo sviluppo sostenibile
La conoscenza del settore delle attività culturali e ricreative comporta la tensione ad un miglioramento
della qualità delle relazioni interpersonali che sono elementi che concorrono a creare un profilo di
operatore nel settore del turismo più attento alle problematiche legate alla necessità di riconsiderare
l’offerta turistica in un’ottica nuova, attenta alla qualità dello sviluppo più che alla mera dimensione
quantitativa dello stesso. Il concetto di sviluppo sostenibile non può infatti essere separato da un più
armonioso ed intenso rapporto con l’altro e con la natura, al fine di far maturare la consapevolezza che,
nell’utilizzo delle risorse naturali, esistono settori nei quali tali risorse possono rinnovarsi ed altri in cui
le stesse sono limitate ed il loro utilizzo non può prescindere da un peggioramento complessivo della
qualità della vita. Gli elementi di riflessione legati al problema dello sviluppo sostenibile saranno anche
oggetto di una parte non trascurabile dell’esperienza legata al periodo di stage.
Risorse organizzative e professionali impiegate
Direttore: responsabile del progetto; cura i rapporti con le famiglie degli utenti; firma i contratti;
firma gli ordini di acquisto; verifica gli scostamenti del "budget" e valuta la possibilità di azioni
correttive; si rapporta costantemente, per il suo lavoro con le altre figure di sistema. Referente del
progetto: contatta i fornitori selezionati dal Direttore del corso per l'organizzazione degli interventi
programmati. E' presente durante i giorni di attività corsuale per monitorare le iniziative attivate.
Acquisisce e trasmette all'Ufficio progetti le verifiche intermedie e finali (ove previste) e i giudizi dei
docenti sui moduli attivati. E' presente agli incontri di monitoraggio eventualmente richiesti dal nucleo
provinciale di controllo delle attività F. S. E. Predispone le valutazioni sintetiche finali per ogni
singolo studente. Predispone la relazione finale sul percorso formativo da allegare al consuntivo
finanziario. Direttore amministrativo: cura il pagamento dei fornitori secondo le procedure dell'ente;
attua il controllo di gestione; cura la tenuta dei libri obbligatori; cura tutti gli aspetti fiscali relativi alle
imposte dirette e indirette. Responsabile controllo di gestione: segue la preparazione del budget; cura i
rendiconti mensili, trimestrali e annuali; controlla la situazione finanziaria; controlla le fatture e gli
aspetti fiscali ad esse connessi; segue la procedura di assunzione del personale con la documentazione
e la comunicazione agli uffici; cura la preparazione dei documenti progettuali; cura la trasmissione dei
documenti e la loro archiviazione; verifica e controlla l'emissione dei documenti progettuali
rispondenti alle normative vigenti; annota nell'apposito database le presenze dei corsisti. Responsabile
delle risorse umane: gestisce la selezione del personale in coordinamento con il Direttore e il referente
del progetto. "Tutor" d'aula e di "stage": è responsabile della preparazione dell'aula, mantiene le
relazioni tra utenti ed esperto e tra esperto e staff di direzione e progettazione. Mantiene i contatti con
gli enti e le aziende presso i quali gli studenti saranno impegnati negli "stages" professionali. Docenti:
sono responsabili dei singoli percorsi formativi o di parte di essi. Curano la preparazione delle lezioni
e/o delle attività in diretto collegamento con il referente di progetto al quale rispondono. Seguono le
procedure previste per quanto attiene le modalità di verifica e valutazione dell'intervento. Effettuano e
valutano le prove di verifica del raggiungimento degli obiettivi formativi. Compilano debitamente i
registri.
93
Collegamento con le priorità previste nella specifica azione
Integrazione "curricola" scolastici, terza area Istituti Professionali di Stato. Nuove tecnologie applicate
a servizi specifici di settore .
Considerazione nella progettazione degli elementi contenuti nel programma operativo per
l'identificazione degli obiettivi specifici ed operativi relativi all'asse di intervento 4I. 02
Considerazione, nella progettazione, dei seguenti punti di debolezza espressi nell'analisi S.W.O.T. :
1. tasso di attività femminile che continua a registrare un livello ancora lontano da quello maschile
e dagli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona;
2. il permanere di vincoli che frenano il raggiungimento di una completa parità tra uomini e donne;
3. persistente difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro da parte dei giovani ed in questo ambito
particolare di quella componente con titolo di studio medio-basso;
4. crescente presenza di giovani occupati in posizioni contrattuali di tipo para subordinato con una
modesta prospettiva di sviluppo professionale e di stabilità
5. segnali, sebbene ancora iniziali, di difficoltà nel contributo al ricambio occupazionale da parte dei
giovani residenti sul territorio trentino come effetto del declino demografico e dell'orientamento diffuso
al proseguimento degli studi;
6.
tendenza alla polarizzazione nell'offerta di lavoro tra qualificazioni "high skills" (laureati) e "low
skills" (immigrati) e "strozzature" nell'offerta di figure professionali intermedie di tipo tecnico.
7. Segnali di disaffezione dei giovani ad intraprendere studi a contenuto tecnico-scientifico.
8. Domanda di lavoro dove sono poco rappresentate le posizioni lavorative a maggiore qualificazione
tecnico scientifica in quanto espressione di un sistema produttivo con un livello di innovazione
tecnologica medio-basso, caratterizzato da un approccio all'innovazione di tipo "trial-and-error" e da
una scarsa apertura al colloquio con soggetti esterni all' impresa.
9. Insufficiente collegamento tra sistema formativo e politiche di sviluppo.
Considerazione, nella progettazione, dei seguenti punti di forza espressi nell'analisi S.W.O.T. :
1.
Gli indicatori del mercato del lavoro esprimono perlopiù performance migliori rispetto alla media
nazionale;
2.Un tasso di occupazione totale che con continuità da oltre un decennio si caratterizza per u
trend crescente anche per effetto del ricorso diffuso a contratti part-time in particolare per le donne
(specialmente nel settore dei servizi);
3. Un trend decrescente nel numero delle persone in cerca di occupazione anche per quanto attiene la
componente femminile;
4. Una tendenza all'aumento nelle forze di lavoro;
5. Un saldo tra assunzioni e cessazioni di rapporti di lavoro positivo che si presenta relativamente
stabile nel tempo. sebbene a partire dal 2003 si registrino i primi segni di"sofferenza" nel settore
industriale e in quello delle "altre attività";
6. Tendenza alla crescita nella scolarizzazione e nella qualificazione della forza lavoro.
7. Rilevante presenza di un diffuso capitale sociale (anche se frammentato a livello territoriale) in grado
di sostenere la produzione di beni collettivi orientati alla qualità.
8. Presenza di un sistema di offerta formativa di qualità, oggetto di monitoraggio continuo e di
validazione periodica da parte dell' Amministrazione provinciale (accreditamento ).
9. Peso relativamente maggiore rispetto all'andamento nazionale dell'occupazione in settori meno
direttamente esposti alla concorrenza internazionale.
10. Abitudine e impegno ad una pratica concertativa nelle decisioni pubbliche che vede un ampio
94
continuativo coinvolgimento del partenariato istituzionale e sociale locale.
11. Esistenza di un sistema consolidato di orientamento. formazione e inserimento professionale
con particolare riferimento ai giovani e alle fasce deboli del mercato del lavoro.
12. Presenza di una efficiente ed efficace amministrazione delle politiche attive del lavoro.
Considerazione, nella progettazione, dei seguenti rischi espressi nell'analisi S. W. O. T.:
1. Il permanere di condizioni macroeconomiche che a fronte di scenari incerti sul fronte dei costi
delle materie prime e dell' energia e del rischio di inflazione si rilevano non in grado di mantenere la
recente ripresa del ciclo economico europeo e nazionale con conseguenti effetti negativi anche in
Trentino sulla domanda di lavoro.
2. Consolidamento della contrazione della domanda di lavoro da parte del settore pubblico come
effetto delle politiche di contenimento della spesa e del debito pubblico.
3. "Fuga di talenti" per scarsa domanda da parte del settore privato per i lavoratori "high-skills".
4. Ridimensionamento del sistema di incentivazione economica (fiscale, contributiva, ecc. )che
potrebbero rendere meno conveniente per le imprese la localizzazione ed il mantenimento di attività
produttive in Trentino.
5. Deprivazione delle competenze professionali connesse alla precarizzazione dei rapporti di lavoro.
6. Difficoltà nell'integrazione tra le politiche settoriali.
Considerazione, nella progettazione, delle seguenti opportunità espresse nell'analisi S. W. O. T.
1. Consuetudine e capacità consolidate presso l'Amministrazione provinciale a monitorare e
valutare le politiche attive del lavoro ed il sistema formativo attraverso criteri idonei a misurare gli
effetti in termini di efficienza ed efficacia.
2. Apprezzabile incremento degli investimenti nello sviluppo del capitale umano e sociale nella
prospettiva del "lifelong learning" sia da parte del sistema pubblico sia da parte degli operatori privati.
3. Significativa capacità dei servizi dell' Amministrazione provinciale all'accesso e all'utilizzo dei
finanziamenti collegati ai fondi strutturali e, più in generale, al bilancio dell'UE.
4. Capacità del sistema produttivo di introdurre rilevanti azioni di innovazione di processo e di
prodotto.
5. Capacità di attivare reti di partenariato,
6. Importanti processi di riforma del lavoro, dell'educazione e del "welfare" locale
Sussidi e strumenti didattici che si prevede di utilizzare
Dispense, anche prodotte "ad hoc", libri, fotocamere digitali,
laboratorio informatico, editor di testo, di immagini, web e html.
videocamere,
videoproiettore,
Metodologie adottate
Al fine di ottenere che l'apprendimento risulti significativo, rispondente ai diversi stili cognitivi ed
efficace, si punterà ad organizzare le lezioni in maniera da superare la sola acquisizione di conoscenza
a favore di una capacità di recupero ed elaborazione in modi differenti (analitico, creativo e pratico)
della stessa. (Sternberg)
Obiettivo: facilitare la comprensione dell'argomento
Metodo: verranno trattati gli argomenti procedendo con gradualità, usando un linguaggio chiaro e di
facile comprensione, ricorrendo spesso ad esempi, esercizi e applicazioni.
Obiettivo: mettere i corsisti nelle condizioni di poter dedurre gli aspetti secondari come se stessero
risolvendo semplici esercizi.
95
Metodo: verranno trattati gli argomenti fornendo le conoscenze essenziali, i chiarimenti, i
procedimenti applicativi, ma anche chiavi di interpretazione delle diverse problematiche e sollecitate
autonome risposte.
Obiettivo: sollecitare il confronto delle interpretazioni e la ricerca di una soluzione; sollecitare il
confronto di posizioni e di opinioni diverse. Metodo: discussioni guidate per la risoluzione di problemi.
Obiettivo: sviluppare capacità di osservazione, analisi e autonomia
Metodo: verranno sollecitate ricerche di gruppo; verranno offerte griglie e schemi per l'osservazione e
l'analisi. Verranno proposti situazioni complesse per la risoluzione delle quali sarà richiesto l'utilizzo
di metodologie che valorizzano la creatività e l'interesse perla ricerca.
Obiettivo: insegnare il pensiero analitico
Metodo: verranno incoraggiati gli studenti a: analizzare l'argomento, confrontare e contrastare,
valutare, spiegare. (Sternberg)
Obiettivo: insegnare il pensiero creativo
Metodo: verranno incoraggiati gli studenti a: creare una situazione nuova in un contesto conosciuto,
ideare, immaginare, supporre nuovi o diversi scenari rispetto ad un contesto dato. (Sternberg)
Obiettivo: insegnare a lavorare in gruppo
Metodo: saranno valorizzati i contributi alle discussioni e nelle fasi progettuali, sottolineando le
indicazioni pertinenti come strategiche per il positivo andamento del lavoro
Obiettivo: facilitare l'operatività (stage)
Metodo: verranno incoraggiati gli studenti a: usare una strategia o una modalità di lavoro, applicare
principi a situazioni concrete.
Per i moduli che avranno un carattere fortemente applicativo e di produzione di materiali, si dovrà
necessariamente rivolgersi alle indicazioni di Berge:
definendo gli obiettivi dell'apprendimento e gli argomenti (goal setter);
discriminando ciò che è utile da ciò che potrebbe non esserlo (discriminator);
stimolando la partecipazione dei corsisti creando un clima di fiducia e di distensione(host); affrontando
eventuali problemi di comunicazione promuovendo la cooperazione tra pari (pace setter);
arricchendo il dibattito mediante approfondimenti e chiarimenti (explainer);
mantenendo a livelli alti la motivazione, creando una comunità dialogante e rispettosa degli altri
(entertainer).
Modalità di verifica e valutazione dell'intervento
Per moduli di durata superiore alle 20 ore il docente nel corso della prima lezione provvederà a
somministrare un test o effettuare una prova pratica per valutare il livello di conoscenze e competenze
degli allievi: Il docente fornirà indicazioni al "tutor" (se previsto) che provvederà prima della lezione
successiva, a valutare e a stilare una relazione che in copia consegnerà al referente. In assenza del
"tutor" le operazioni saranno condotte direttamente dal docente. In relazione ai risultati del test di
entrata e con chiaro riferimento a questi, al fine di rendere consapevole l'allievo del processo, il
docente nella seconda lezione presenterà il proprio intervento, gli obiettivi da raggiungere e le
metodologie che intende usare al fine del raggiungimento degli stessi. E' cosa caldamente
raccomandata esplicitare quando detto anche attraverso una traccia scritta che in copia verrà consegnata
agli allievi. A metà dell'intervento il docente con l'ausilio del "tutor" (se presente) preparerà la verifica
intermedia, anche di carattere operativo, che dovrà evidenziare lo stato dell'opera e i passi da
compiere in funzione del raggiungimento dello scopo. Nel corso dell'ultima lezione il docente
provvederà a somministrare una prova tesa a verificare il profitto complessivo. La prova dovrà essere
scritta o pratica. I criteri di valutazione dovranno essere preventivamente espressi. Alla fine
dell'intervento in classe e dopo la correzione della prova finale di profitto il docente stilerà una
96
relazione sull'esperienza ed esprimerà una valutazione del singolo allievo che verrà consegnata al
referente e in copia al "tutor". Il referente provvederà a valutare gli esiti in relazione agli standard
minimi attesi. A verificare gli apprendimenti verrà invitato anche un rappresentante dell'Ente gestore.
Certificabilità degli apprendimenti
Di particolare rilevo, ai fini della certificabilità sociale degli apprendimenti saranno le schede di
valutazione che renderanno conto delle performances degli studenti ottenute durante il periodo di stage
e redatte dai tutor aziendali.
A conclusione dell’esperienza sarà rilasciata agli studenti un’attestazione con riportati i giudizi ottenuti
nei singoli moduli ed un giudizio complessivo sull’attività svolta. Tale attestazione, pur non avendo
nessun valore legale, è stata particolarmente apprezzata nel recente passato dagli operatori economici
del settore turistico delle valli di Fiemme e Fassa e ritenuta positiva al fine di poter selezionare il
personale, soprattutto dei quadri intermedi.
Cavalese, 11 settembre 2012
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott. Lorenzo Biasiori
97
98
PROGETTO DI AREA PROFESSIONALIZZANTE
CLASSE V I.P.S.C.T
Anno scolastico 2013/2014
OPERATORE ESPERTO NELLA PROMOZIONE DI ATTIVITA’ RICREATIVE, SPORTIVE E
CULTURALI DESTINATE A TARGET SPECIFICI
Analisi del contesto e dei bisogni che motivano la proposta di azione
Il presente progetto è frutto della considerazione attenta:
delle caratteristiche del gruppo-classe cui sarà rivolta l’azione formativa. In particolare si osserva come
nel gruppo classe siano presenti: una alunno certificato e alcuni alunni con difficoltà di
comunicazione e/o di relazione persona
dell’esito e delle risposte ottenute dal corso Codice 2012_4I.02.10 realizzato per gli stessi allievi nello
scorso anno: si ricorda come la riflessione teorica fosse stata posticipata di un anno in
considerazione delle caratteristiche del gruppo dei corsisti
delle effettive esigenze di formazione legate alla promozione dell’attività turistica nelle Valli di
Fiemme e Fassa in particolare per quanto attiene alla interpretazione della domanda piuttosto che alla
esplorazione dell’offerta.
11. Le valli di Fiemme e Fassa si caratterizzano nel panorama socio-economico trentino come quelle
più fortemente connotate da un’economia basata sull’attività turistica. I dati disponibili su arrivi e
presenze negli ultimi anni confermano questa affermazione
A questi dati oggettivi vanno riferite le riflessioni, le suggestioni ed i suggerimenti che si sono raccolti
a partire dalle collaborazioni, partnership ed elaborazioni che costituiscono il patrimonio di esperienza
delle azioni formative ideate e realizzate dall’Istituto negli anni precedenti: la Rosa Bianca – Weiβe
Rose ha partecipato al Progetto Turismo realizzato dall’ente comprensoriale in occasione dei
Campionati mondiali di sci nordico, contribuendo alla elaborazione degli obiettivi formativi ed alla
formazione del personale, ha sottoscritto il Progetto d’Ambito che riguarda il futuro della Valle, ha
partecipato con i propri docenti e studenti alle iniziative formative sul Distretto della Vivibilità.
Gli studi più aggiornati sul turismo differenziano i target con categorie sempre meno sociologiche, ed
in coerenza con l’economia dell’immateriale, li caratterizzano rispetto a diverse domande di fruizione
del tempo destinato al soggiorno montano. In relazione a ciò è sempre più necessario saper offrire
interventi che non vanno considerati “di contorno”, ma che costituiscono dei veri e propri goal da
riferire a micro-target ben individuati.
L’utilizzo del tempo libero da parte dell’ospite si situa in una posizione di mediazione tra le esigenze
connaturate a modelli e tempi urbani del vivere e le aspirazioni definite da un’immagine della
montagna che risponde ad un’ideologia costruita su stereotipi consolidati nel tempo.
D’altra parte il turismo di valle che è da considerarsi “maturo” nella accezione meno positiva del
termine: si evidenziano una domanda di lavoro con un basso livello di innovazione tecnologica, scarsa
apertura all'esterno dell'impresa, ricorso a posizioni contrattuali con modeste prospettive di sviluppo e
di continuità _ spesso appetite da figure con basso livello di qualificazione _ segnali di disaffezione dei
99
giovani ad intraprendere studi a contenuto tecnico o a formarsi professionalmente, difficoltà nel
ricambio generazionale e nella parità di genere. Senza richiamare il concetto salutistico di
"villeggiatura", basti ricordare come negli anni Sessanta era sufficiente proporre ad un mercato non
ancora caratterizzato da una domanda consapevole, un'immagine stereotipata della montagna, ancorata
ad un'idea di natura incontaminata e di paesaggio non urbano.
Si propone, anche con questa proposta di attività corsuale un’ipotesi di sviluppo della Valle di Fiemme
legata all’idea di ripensare al turismo non in termini di consumo delle risorse a beneficio dei soli ospiti,
ma piuttosto come occasione di valorizzazione del patrimonio naturale e culturale di cui si dispone,
proponendolo come in grado di soddisfare i bisogni “immateriali” di ospiti e residenti. Da queste
premesse, sono discese, negli anni passati, pratiche formative che hanno cercato di rispondere ai
bisogni formativi suggeriti dai diversi partner, così da legare la riconoscibilità e la specificità
dell’offerta locale alla sua valorizzazione, all’utilizzo ragionato delle risorse, alla qualità della vita, al
rispetto dell’ambiente, alle nuove sfide della competizione globale.
Né l’offerta destinata a soddisfare i bisogni di carattere ludico e culturale può limitarsi ad una offerta
definita in termini ormai esausti perché semplicemente stereotipi e/o folklorici di alcune dimensioni del
vivere in montagna (ad esempio attraverso feste campestri, concerti di cori della montagna, tornei di
bocce etc.) ma deve considerare adeguatamente le caratteristiche della domanda di target turistici
definiti in maniera più sofisticata. Lo scenario finora descritto, appare complesso e, nonostante sia
condiviso dagli “opinion leader” turistici più avvertiti, dagli “stackholder” e dalla APT di valle, risulta
innovativo per la realtà locale e richiede di forzare e superare la difficoltà di immaginare la promozione
turistica come indipendente dal vissuto, dai bisogni immateriali, come non “personalizzata”.
Sulla scorta dei ragionamenti condotti appare evidente come sia strategico proporre percorsi
professionalizzanti che possano formare figure capaci di interpretare il bisogno di coniugare le
aspettative del turista per quanto attiene l’utilizzo del tempo libero con un’offerta di qualità che sappia
contemperare abitudini e stili di consumo urbani con quelle fondate su un immaginario della montagna
adeguato al tempo e alla elaborazione culturale di oggi. E’ altresì necessario che queste figure
possiedano le capacità tecniche e le operatività necessarie per sostanziare questa sensibilità. Capacità
tecniche e operatività non possono però maturare se non sono adeguatamente stimolate da processi
motivanti che trovano nel percorso formativo occasione per radicarsi e crescere.
Gli scopi del percorso corsuale che viene proposto agli studenti della classe quinta dell'I.P.S.C.T. di
Cavalese possono essere così sintetizzati:
Consapevolezza delle implicazioni, riscontrabili anche pratica quotidiana degli operatori del settore,
che sottendono la personalizzazione dell'offerta turistica e del servizio,
Acquisizione di strumenti informativi ed operativi sull’ambiente di valle che possano essere inseriti e
“rimontati” in una proposta turistica aggiornata e riferita a segmenti di mercato individuati con una
sensibilità ed una professionalità adeguata ai tempi.
Metodologicamente si intende, dopo una doverosa pattuizione degli obiettivi ed una altrettanto
necessaria informazione sulle risorse, sostituire le percezioni ingenue indotte da una esperienza limitata
e sostanziarle, su base esperienziale _in coerenza con le enunciazioni esposte _ con una concreta, anche
se limitata, ipotesi di offerta che tenga in considerazione la complessità dinamica del mercato.
La visita di studio compresa nel percorso di formazione è stata pensata in modo da permettere agli
allievi di sperimentare _ coerentemente agli assunti antropologici studiati _ la concezione di vacanza o
di viaggio, intesi come significato riferibile alla dimensione della identità. Su questa base l’intero
viaggio, fortemente diverso dalle esperienze già vissute, assume il significato di metafora
dell’apprendimento, rinforzata dalla necessità di acquisire i saperi necessari alla sua effettuazione.
•
100
Partenariato
Azienda Per il Turismo " Val di Fiemme" - Cavalese
Associazione albergatori della Valle di Fiemme
Periodico "L'Avisio" - Cavalese
Comitato Organizzatore Campionati del Mondo di Sci Nordico 2013 - Val di Fiemme
Magnifica Comunità di Fiemme - Cavalese
Descrizione degli obiettivi
Il corsista alla fine dell'intervento dovrà dimostrare di conoscere:
Le implicazioni in ambito turistico delle teorie di "Economia dell’esperienza"
Le domande di personalizzazione dei servizi ad esse collegate;
Le risorse culturali ed artistiche di Valle
Le caratteristiche naturalistiche di Valle
Il corsista alla fine dell'intervento dovrà essere capace di:
Scegliere ed indirizzare con proprietà le risorse disponibili per rivolgere una propria proposta ad uno
dei "target" presenti nel complesso della domanda turistica,
Lavorare in gruppo,
Capitalizzare le proprie esperienze riferendole in maniera esplicita e consapevole alla propria
professionalità.
Il percorso cognitivo intende portare i ragazzi a:
Acquisire nozioni e conoscenze di base su un tema ed ipotizzare modalità di risposta a problemi
sottoposti dal docente
Confrontarsi con condizioni di realtà e rileggere le posizioni assunte, confermandole o modificandole
sulla base dell'esperienza
Formalizzare in sintesi e documentare con efficacia il percorso cognitivo svolto
Proporre concreti comportamenti in situazioni di realtà, diverse da quelle solitamente esperite
Esprimere elementi di forza e di debolezza sulle prime ipotesi operative espresse e motivare la
conferma o la modifica delle stesse a seguito del confronto con le condizioni di realtà
Migliorare la qualità delle relazioni interpersonali.
•
Destinatari dell’intervento
OMISSIS
101
Articolazione dell’intervento
200 ore di formazione delle quali:
44 in aula/laboratorio
56 in visita guidata
100 in stage
In coerenza con le caratteristiche del gruppo dei corsisti, i moduli sono pensati come percorsi strutturati
di breve durata, variati nelle modalità formative ed esperienziali.
Il momento iniziale dell'intervento sarà destinato alla definizione e pattuizione degli obiettivi di
apprendimento, alla licitazione dei livelli di impegno, alla illustrazione del calendario delle attività;
l'obiettivo della presentazione sarà la motivazione dei corsisti aduna partecipazione attiva e
consapevole. Si svolgerà, auspicabilmente, in modo da coinvolgere partner, enti e famiglie dei corsisti.
Il primo modulo consisterà nella analisi delle metafore che sono contenute nella idea e negli stereotipi
del modello turistico montano; se ne cercherà il riscontro nelle caratteristiche naturalistiche territoriali e
nelle modalità con le quali sono enfatizzate nella comunicazione.
Si proseguirà con percorso di indagine sulla domanda turistica giovanile, a partire dall’esperienza di
alcune Start-up e di alcuni operatori di settore, superando ogni tentazione dei corsisti di sentirsi
interpreti di tutto il target indagato.
Con modalità di lezione frontale e di ricerca online si approfondiranno le tematiche del consumo postmoderno e le teorie riconducibili all’Economia dell’esperienza.
Si proporrà poi una scoperta di risorse artistiche e culturali di valle, integrando il panorama acquisito
nel corso dell’anno precedente.
Infine, anche attraverso l’incontro con testimonial, si verificheranno quali target siano destinatari delle
iniziative promozionali di valle.
Lo stage sarà per gli studenti un’occasione per relazionarsi concretamente con contesti in cui
professionalmente sono organizzati e realizzati eventi culturali e ricreativi di particolare rilevanza.
La visita guidata, particolarmente importante all’interno del progetto, dovrà avere caratteristiche di un
viaggio tale indurre uno spiazzamento cognitivo sufficienti per costituire un significato esperienziale
che confermi le implicazioni teoriche del corso e costituisca una interiorizzazione significativa.
A conclusione del percorso annuale è previsto un incontro pubblico, pubblicizzato, concertato con
partner, enti, famiglie e scuola, per la presentazione la restituzione dei risultati ottenuti.
Resta inteso che, qualora gli esperti si rendessero disponibili solo in particolari momenti dell’anno
scolastico, il programma del corso potrà essere rimodulato, senza peraltro perdere la struttura
organizzativa complessiva illustrata.
Contenuti dell’intervento
Illustrazione del percorso
2 h.
Definizione e pattuizione degli obiettivi di apprendimento e delle attività e licitazione dei livelli di
impegno attesi. Obiettivo della presentazione sarà la motivazione dei corsisti ad una partecipazione
attiva e consapevole, che si concretizzerà nella distribuzione dei compiti e nell’accorpamento in gruppi
diversi per le attività richieste. A questa fase sono invitai i partner, le famiglie, i riferimenti esterni di
settore.
Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio:
Aver partecipato alla stesura del progetto e condividerne fasi, obiettivi e finalità
102
La Montagna massa
8 h.
Analisi di documentazioni sulle diverse percezioni del consumo del prodotto montagna con ricerca ed
utilizzo di riviste e magazine destinati a target diversificati ; tecniche di schedatura di documenti. E’
previsto il lavoro per coppie o gruppi.
Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: conoscenza specifica delle ipotesi di
rappresentazione metaforica dell’ambiente - Esperienza di tecniche di comunicazione di massa
La Montagna giovane
8 h.
La domanda turistica giovanile, a partire dall’esperienza di alcune Start-up e di alcuni operatori di
settore, mode stereotipi ed identità. E’ possibile il lavoro per coppie o gruppi.
Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: conoscenza specifica settore e del target Esperienza di tecniche di comunicazione di massa
La Montagna esperienziale
8h
La teoria dell’ “Economia dell’esperienza " riferita ai mercati globali e telematici e alla sua
applicabilità al settore turistico; conoscenza delle teorie sulla "economia del simbolico" e
"surmodernità". E’ previsto il lavoro per coppie o gruppi.
Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: esperienza nei campi sopra descritti con
capacità ed esperienza nella mediazione didattica, titolo preferenziale sarà l'aver partecipato ai lavori
della Commissione Formazione del Progetto d'Ambito promosso dalla APT di Cavalese.
La Montagna colta
8h
Individuazione delle risorse della cultura popolare: le immagini e le sculture della devozione popolare,
i costumi. Individuazione delle risorse della cultura alta: le scuole pittoriche, le architetture, la scrittura
– I giacimenti culturali del territorio. Sarà privilegiata la conoscenza diretta del territorio. Per questo
motivo alcune delle ore previste saranno effettuate sul campo, visitando luoghi di rilevante significato
sotto il profilo artistico e culturale.
Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: esperienza nel settore
Titolo preferenziale: diploma di laurea in materie umanistiche o in architettura.
La Montagna scelta
8h
Con incontri con i "testimonial" dovranno essere raccolte le informazioni, non sempre omogenee
necessarie a definire nella prassi il concetti di "esperienza" e le sue implicazioni antropologiche, le
caratteristiche soggettive della domanda e le percezioni che guidano l'offerta. E’ previsto il lavoro per
coppie o gruppi.
Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: esperienza nella attività di rilevazione,
nella mediazione di gruppi di lavoro, esperienza di laboratorio.
Viaggio esperienziale
56 h
Particolarmente importante all’interno del progetto, dovrà avere caratteristiche di esperienza cognitiva
sufficienti per costituire un significato esperienziale che confermi le implicazioni teoriche del corso e
costituisca una interiorizzazione significativa. Per questo la destinazione è prevista al di fuori dei
103
confini nazionali. Gli studenti saranno chiamati a realizzare una documentazione visiva e scritta
dell’esperienza vissuta, utilizzando modalità compatibili alla valutazione prevista al metodo
“Student Behavior Observation”. E’ previsto il lavoro per coppie o gruppi.
Requisiti professionali richiesti per i fornitori del servizio: conoscenza dei territori oggetto della visita
guidata – conoscenza delle implicazioni culturali e simboliche della visita guidata – Esperienza in
strategie di promozione turistica.
Stage
100 h.
Tirocinio in aziende, enti ed istituzioni che informano la lora attività turistica alla ricerca di target
definiti a priori.
Presentazione pubblica dei risultati del percorso formativo
2 h.
Obiettivo generale del modulo è la verifica della capacità di presentare in pubblico il lavoro svolto.
Obiettivi specifici saranno la capacità di sintetizzare con efficacia e di costruire percorsi logici
strutturati.
Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio:
Aver partecipato alla stesura del progetto e condividerne fasi, obiettivi e finalità.
Elementi legati alla promozione di attività innovative
Gli elementi innovativi sono riscontrabili:
•
nella teoria in una concezione di domanda turistica come interno ad una "Economia
dell’esperienza" riferita alla "economia del simbolico", alla "surmodernità" per ridefinire
antropologicamente domande identitarie o legate a bisogni immateriali
•
nella metodologia che ricorre sia ad attività diversificate, sia all'esperienza diretta, che verranno
utilizzate, induttivamente, quali sineddoche dei concetti che si vogliono veicolare.
•
nelle metodiche di autovalutazione che fanno uso di strumenti derivati dalla
“Student Behavior Observation” e dalla pratica di una documentazione che ricorre alla pratica degli
schemi S.W.O.T.
•
nell’orientamento all’utilizzo ragionato del territorio e delle risorse contenendone il consumo.
L'uso delle tecnologie è strumentale e funzionale alle discipline e ai compiti da svolgere ed è elemento
caratterizzante di attività innovative legate alla promozione turistica.
Analisi S.W.O.T. dell’ipotesi progettuale
Strenghts
l’analisi dall’interno della realtà turistica locale,
la partecipazione dei progettisti al dibattito sulle linee evolutive della progettualità turistica,
l’aver scelto come focus la domanda turistica e non l’offerta,
la conoscenza approfondita dei destinatari,
l’apertura esperienziale alle novità,
le metodologie consapevolmente scelte.
Weakness
la scarsità del tempo destinato alle attività di approfondimento e di assimilazione degli input teorici,
la motivazione dei destinatari da conquistare ad ogni passo,
l’aver scelto come focus la domanda turistica e non l’offerta,
l’episodicità metodologica.
Opportunities
104
offrire ai partners un contributo alla riflessione sulle strategie turistiche in valle,
aggiornare partner,esperti e corsisti sul dibattito e sulla ricerca turistica
contribuire alla crescita professionale di esperti e corsisti,
Offrire ai corsisti delle linee-guida aggiornate e utili in ogni professione legata al turismo
far sperimentare ambienti e ipotesi di mercato diverse.
Threads
offrire stimoli incompatibili colle condizioni del mercato o con un suo arroccamento difensivo indotto
dalla crisi,
offrire argomenti divergenti rispetto alle attese delle famigli dei corsisti, talvolta più attente alla
operatività tecnica specifica che alla comprensione dei cambiamenti.
Elementi legati alla tutela delle parità di genere e alle pari opportunità per tutti
Le pari opportunità sono garantite dai seguenti elementi:
Il corso viene fruito da una classe mista di scuola secondaria superiore ed è stato studiato per fornire
una preparazione, al fine dell’inserimento nel mondo del lavoro, che tenga conto in primis della
componente femminile della classe (10 alunne su 12 in totale). La preparazione che il corso fornirà nel
biennio consentirà ai frequentanti di proporsi come collaboratori all’organizzazione di eventi culturali e
ricreativi, professione questa in grado di assorbire un’alta percentuale di professionalità femminile.
Il corso è strutturato in maniera di far emergere diversi tipi di intelligenza (riflessiva, pratico-operativa,
analogica) ed è quindi in grado di intercettare trasversalmente il gruppo-classe senza provocare
disomogeneità di partecipazione o demotivazione.
Nella progettazione del corso si è tenuto presente il fatto che uno studente della classe è certificato .
Alcuni moduli valorizzeranno le sue capacità in modo particolare, rafforzando la sua partecipazione al
gruppo classe.
Elementi legati allo sviluppo sostenibile
Nei presupposti richiamati nell’Analisi di contesto vi è il riferimento esplicito è al Distretto della
vivibilità, ed a questa ipotesi di sviluppo della Valle di Fiemme viene legata l’idea di ripensare al
turismo non in termini di consumo delle risorse a beneficio dei soli ospiti, ma piuttosto come occasione
di valorizzazione del patrimonio naturale e culturale di cui si dispone, proponendolo come in grado di
soddisfare i bisogni “immateriali” di ospiti e residenti. Da qui il riferimento alla "Economia
dell’esperienza", perché il futuro dell'economia è anche vendere una minor quantità di un maggior
numero di beni perseguendo una perequazione sociale di costi e benefici. Indagare i bisogni
immateriali comporta una più attenta personalizzazione della offerta e dei servizi e cercando di unire la
qualità, lo sviluppo del settore turistico, la valorizzazione delle risorse locali e la sostenibilità
ambientale. Il percorso consentirà agli studenti di individuare e conoscere nuove possibilità di impiego
nel settore turistico in ruoli che sono stati identificati all'interno del piano comprensoriale di sviluppo
economico e che tendono a distribuire la ricchezza derivante dall'economia turistica su un largo strato
di popolazione.
La tensione ad un miglioramento della qualità delle relazioni interpersonali, evidenziato tra gli obiettivi
già nello scorso anno, concorre a creare un profilo di operatore nel settore del turismo più attento alle
problematiche legate alla necessità di riconsiderare l’offerta turistica attenta alla qualità dello sviluppo
più che alla mera dimensione quantitativa dello stesso. Il concetto di sviluppo sostenibile non può
infatti essere separato da un più armonioso ed intenso rapporto con l’altro e con la natura, al fine di far
maturare la consapevolezza che, nell’utilizzo delle risorse naturali, esistono settori nei quali tali risorse
105
possono rinnovarsi ed altri in cui le stesse sono limitate ed il loro utilizzo non può prescindere da un
peggioramento complessivo della qualità della vita. Gli elementi di riflessione legati al problema dello
sviluppo sostenibile saranno anche oggetto di una parte non trascurabile dell’esperienza legata al
periodo di stage.
Risorse organizzative e professionali impiegate
Direttore: responsabile del progetto; cura i rapporti con le famiglie degli utenti; firma i contratti;
firma gli ordini di acquisto; verifica gli scostamenti del "budget" e valuta la possibilità di azioni
correttive; si rapporta costantemente, per il suo lavoro con le altre figure di sistema. Referente del
progetto: contatta i fornitori selezionati dal Direttore del corso per l'organizzazione degli interventi
programmati. E' presente durante i giorni di attività corsuale per monitorare le iniziative attivate.
Acquisisce e trasmette all'Ufficio progetti le verifiche intermedie e finali (ove previste) e i giudizi dei
docenti sui moduli attivati. E' presente agli incontri di monitoraggio eventualmente richiesti dal nucleo
provinciale di controllo delle attività F. S. E. Predispone le valutazioni sintetiche finali per ogni
singolo studente. Predispone la relazione finale sul percorso formativo da allegare al consuntivo
finanziario. Direttore amministrativo: cura il pagamento dei fornitori secondo le procedure dell'ente;
attua il controllo di gestione; cura la tenuta dei libri obbligatori; cura tutti gli aspetti fiscali relativi alle
imposte dirette e indirette. Responsabile controllo di gestione: segue la preparazione del budget; cura i
rendiconti mensili, trimestrali e annuali; controlla la situazione finanziaria; controlla le fatture e gli
aspetti fiscali ad esse connessi; segue la procedura di assunzione del personale con la documentazione
e la comunicazione agli uffici; cura la preparazione dei documenti progettuali; cura la trasmissione dei
documenti e la loro archiviazione; verifica e controlla l'emissione dei documenti progettuali
rispondenti alle normative vigenti; annota nell'apposito database le presenze dei corsisti. Responsabile
delle risorse umane: gestisce la selezione del personale in coordinamento con il Direttore e il referente
del progetto. "Tutor" d'aula e di "stage": è responsabile della preparazione dell'aula, mantiene le
relazioni tra utenti ed esperto e tra esperto e staff di direzione e progettazione. Mantiene i contatti con
gli enti e le aziende presso i quali gli studenti saranno impegnati negli "stages" professionali. Docenti:
sono responsabili dei singoli percorsi formativi o di parte di essi. Curano la preparazione delle lezioni
e/o delle attività in diretto collegamento con il referente di progetto al quale rispondono. Seguono le
procedure previste per quanto attiene le modalità di verifica e valutazione dell'intervento. Effettuano e
valutano le prove di verifica del raggiungimento degli obiettivi formativi. Compilano debitamente i
registri.
Collegamento con le priorità previste nella specifica azione
Considerazione nella progettazione degli elementi contenuti nel programma operativo per
l'identificazione degli obiettivi specifici ed operativi relativi all'asse di intervento 4I. 02
Considerazione, nella progettazione, dei seguenti punti di debolezza espressi nell'analisi S.W.O.T.
delle condizioni esterne al progetto:
1. tasso di attività femminile che continua a registrare un livello ancora lontano da quello maschile
e dagli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona;
2. il permanere di vincoli che frenano il raggiungimento di una completa parità tra uomini e donne;
3. persistente difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro da parte dei giovani ed in questo ambito
particolare di quella componente con titolo di studio medio-basso;
4. crescente presenza di giovani occupati in posizioni contrattuali di tipo para subordinato con una
modesta prospettiva di sviluppo professionale e di stabilità
5. segnali, sebbene ancora iniziali, di difficoltà nel contributo al ricambio occupazionale da parte dei
giovani residenti sul territorio trentino come effetto del declino demografico e dell'orientamento diffuso
106
al proseguimento degli studi;
6.
tendenza alla polarizzazione nell'offerta di lavoro tra qualificazioni "high skills" (laureati) e "low
skills" (immigrati) e "strozzature" nell'offerta di figure professionali intermedie di tipo tecnico.
7. Segnali di disaffezione dei giovani ad intraprendere studi a contenuto tecnico-scientifico.
8. Domanda di lavoro dove sono poco rappresentate le posizioni lavorative a maggiore qualificazione
tecnico scientifica in quanto espressione di un sistema produttivo con un livello di innovazione
tecnologica medio-basso, caratterizzato da un approccio all'innovazione di tipo "trial-and-error" e da
una scarsa apertura al colloquio con soggetti esterni all' impresa.
9. Insufficiente collegamento tra sistema formativo e politiche di sviluppo.
Considerazione, nella progettazione, dei seguenti punti di forza espressi nell'analisi S.W.O.T. delle
condizioni esterne al progetto:
1.
Gli indicatori del mercato del lavoro esprimono perlopiù performance migliori rispetto alla media
nazionale;
2.Un tasso di occupazione totale che con continuità da oltre un decennio si caratterizza per u
trend crescente anche per effetto del ricorso diffuso a contratti part-time in particolare per le donne
(specialmente nel settore dei servizi);
3. Un trend decrescente nel numero delle persone in cerca di occupazione anche per quanto attiene la
componente femminile;
4. Una tendenza all'aumento nelle forze di lavoro;
5. Un saldo tra assunzioni e cessazioni di rapporti di lavoro positivo che si presenta relativamente
stabile nel tempo. sebbene a partire dal 2003 si registrino i primi segni di"sofferenza" nel settore
industriale e in quello delle "altre attività";
6. Tendenza alla crescita nella scolarizzazione e nella qualificazione della forza lavoro.
7. Rilevante presenza di un diffuso capitale sociale (anche se frammentato a livello territoriale) in grado
di sostenere la produzione di beni collettivi orientati alla qualità.
8. Presenza di un sistema di offerta formativa di qualità, oggetto di monitoraggio continuo e di
validazione periodica da parte dell' Amministrazione provinciale (accreditamento ).
9. Peso relativamente maggiore rispetto all'andamento nazionale dell'occupazione in settori meno
direttamente esposti alla concorrenza internazionale.
10. Abitudine e impegno ad una pratica concertativa nelle decisioni pubbliche che vede un ampio
continuativo coinvolgimento del partenariato istituzionale e sociale locale.
11. Esistenza di un sistema consolidato di orientamento. formazione e inserimento professionale
con particolare riferimento ai giovani e alle fasce deboli del mercato del lavoro.
12. Presenza di una efficiente ed efficace amministrazione delle politiche attive del lavoro.
Considerazione, nella progettazione, dei seguenti rischi espressi nell'analisi S. W. O. T. delle
condizioni esterne al progetto:
1. Il permanere di condizioni macroeconomiche che a fronte di scenari incerti sul fronte dei costi
delle materie prime e dell' energia e del rischio di inflazione si rilevano non in grado di mantenere la
recente ripresa del ciclo economico europeo e nazionale con conseguenti effetti negativi anche in
Trentino sulla domanda di lavoro.
2. Consolidamento della contrazione della domanda di lavoro da parte del settore pubblico come
effetto delle politiche di contenimento della spesa e del debito pubblico.
3. "Fuga di talenti" per scarsa domanda da parte del settore privato per i lavoratori "high-skills".
4. Ridimensionamento del sistema di incentivazione economica (fiscale, contributiva, ecc. )che
potrebbero rendere meno conveniente per le imprese la localizzazione ed il mantenimento di attività
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produttive in Trentino.
5. Deprivazione delle competenze professionali connesse alla precarizzazione dei rapporti di lavoro.
6. Difficoltà nell'integrazione tra le politiche settoriali.
Considerazione, nella progettazione, delle seguenti opportunità espresse nell'analisi S. W. O. T. delle
condizioni esterne al progetto:
1. Consuetudine e capacità consolidate presso l'Amministrazione provinciale a monitorare e
valutare le politiche attive del lavoro ed il sistema formativo attraverso criteri idonei a misurare gli
effetti in termini di efficienza ed efficacia.
2. Apprezzabile incremento degli investimenti nello sviluppo del capitale umano e sociale nella
prospettiva del "lifelong learning" sia da parte del sistema pubblico sia da parte degli operatori privati.
3. Significativa capacità dei servizi dell' Amministrazione provinciale all'accesso e all'utilizzo dei
finanziamenti collegati ai fondi strutturali e, più in generale, al bilancio dell'UE.
4. Capacità del sistema produttivo di introdurre rilevanti azioni di innovazione di processo e di
prodotto.
5. Capacità di attivare reti di partenariato,
6. Importanti processi di riforma del lavoro, dell'educazione e del "welfare" locale
Sussidi e strumenti didattici che si prevede di utilizzare
Dispense, anche prodotte "ad hoc", libri, fotocamere digitali,
laboratorio informatico, editor di testo, di immagini, web e html.
videocamere,
videoproiettore,
Metodologie adottate
La metodologia di formazione, simile a quelle che vengono realizzate in ambito aziendale e nella
formazione manageriale, risulta essere fondata sulla esperienza di ruoli che hanno valore analogico e
metaforico rispetto alle competenze professionali cercate.Nello svolgimento del percorso dell’anno
passato si è affrontato il concetto di Autenticità, identificata come i componenti soggettivi ed
oggettivi di una esperienza memorabile Poiché le proposte formative fondate sull’esperienza
coinvolgono comportamenti profondamente radicati nella identità, nella positiva considerazione
dell’interesse e della serietà dimostrata dai corsisti, occasione formativa offerta va schematizzata
come :
1.
N
uova, in modo che essi siano liberi, nel formulare un giudizio di merito, anche da precedenti
analoghe esperienze personali alle quali riferire, in funzione di misura e confronto, sia le aspettative,
sia la soddisfazione;
2.
A
ttraente nei suoi aspetti intrinseci, in modo da rendere evidente e coinvolgente l’apprendimento
3.
E
sperienziale, cioè centrata sulla Esperienza diretta ed attiva, e non sulla fruizione passiva;
4.
M
etaforica, cioè analizzabile, nei ruoli che i corsisti sono tenuti ad interpretare durante il percorso
formativo e di studio;
5.
M
emorabile, cioè istitutiva della Memoria in riferimento agli aspetti emotivi, ancor più che a quelli
cognitivi (assunzione di consapevolezza del percorso formativo), ed a quelli documentali (le
occasioni offerte dal percorso medesimo).
6.
I
108
nnovativa nello squilibrio che privilegia i momenti esperienziali, pur non rinunciando a momenti di
preparazione intesa come informazione necessaria e a una produzione che riassuma concretamente
le esperienze vissute.
Al fine di ottenere che l'apprendimento risulti significativo, rispondente ai diversi stili cognitivi ed
efficace, si punterà ad organizzare le lezioni in maniera da superare la sola acquisizione di conoscenza
a favore di una capacità di recupero ed elaborazione in modi differenti (analitico, creativo e pratico)
della stessa.
Obiettivo: facilitare la comprensione dell'argomento
Metodo: verranno trattati gli argomenti procedendo con gradualità, usando un linguaggio chiaro e di
facile comprensione, ricorrendo spesso ad esempi, esercizi e applicazioni.
Obiettivo: mettere i corsisti nelle condizioni di poter dedurre gli aspetti secondari come se stessero
risolvendo semplici esercizi.
Metodo: verranno trattati gli argomenti fornendo le conoscenze essenziali, i chiarimenti, i
procedimenti applicativi, ma anche chiavi di interpretazione delle diverse problematiche e sollecitate
autonome risposte.
Obiettivo: sollecitare il confronto delle interpretazioni e la ricerca di una soluzione; sollecitare il
confronto di posizioni e di opinioni diverse. Metodo: discussioni guidate per la risoluzione di problemi.
Obiettivo: sviluppare capacità di osservazione, analisi e autonomia
Metodo: verranno sollecitate ricerche di gruppo; verranno offerte griglie e schemi per l'osservazione e
l'analisi. Verranno proposti situazioni complesse per la risoluzione delle quali sarà richiesto l'utilizzo
di metodologie che valorizzano la creatività e l'interesse perla ricerca.
Obiettivo: insegnare il pensiero analitico
Metodo: verranno incoraggiati gli studenti a: analizzare l'argomento, confrontare e contrastare,
valutare, spiegare.
Obiettivo: insegnare il pensiero creativo
Metodo: verranno incoraggiati gli studenti a: creare una situazione nuova in un contesto conosciuto,
ideare, immaginare, supporre nuovi o diversi scenari rispetto ad un contesto dato. (Sternberg)
Obiettivo: insegnare a lavorare in gruppo
Metodo: saranno valorizzati i contributi alle discussioni e nelle fasi progettuali, sottolineando le
indicazioni pertinenti come strategiche per il positivo andamento del lavoro
Obiettivo: facilitare l'operatività (stage)
Metodo: verranno incoraggiati gli studenti a: usare una strategia o una modalità di lavoro, applicare
principi a situazioni concrete.
Per i moduli che avranno un carattere fortemente applicativo e di produzione di materiali, si dovrà
necessariamente rivolgersi alle indicazioni di Berge:
definendo gli obiettivi dell'apprendimento e gli argomenti (goal setter);
discriminando ciò che è utile da ciò che potrebbe non esserlo (discriminator);
stimolando la partecipazione dei corsisti creando un clima di fiducia e di distensione(host); affrontando
eventuali problemi di comunicazione promuovendo la cooperazione tra pari (pace setter);
arricchendo il dibattito mediante approfondimenti e chiarimenti (explainer);
mantenendo a livelli alti la motivazione, creando una comunità dialogante e rispettosa degli altri
(entertainer).
Modalità di verifica e valutazione dell'intervento
Si confermano quelle già definite in analoghe tipologie progettuali, aggiornate, per quanto riguarda il
viaggio a quanto precedentemente dichiarato.
Nei moduli di durata superiore alle 20 ore (se previsti) il docente nel corso della prima lezione
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provvederà a somministrare un test o effettuare una prova pratica per valutare il livello di conoscenze e
competenze degli allievi: Il docente fornirà indicazioni al "tutor" (se previsto) che provvederà prima
della lezione successiva, a valutare e a stilare una relazione che in copia consegnerà al referente. In
assenza del "tutor" le operazioni saranno condotte direttamente dal docente. In relazione ai risultati del
test di entrata e con chiaro riferimento a questi, al fine di rendere consapevole l'allievo del processo, il
docente nella seconda lezione presenterà il proprio intervento, gli obiettivi da raggiungere e le
metodologie che intende usare al fine del raggiungimento degli stessi. E' cosa caldamente
raccomandata esplicitare quando detto anche attraverso una traccia scritta che in copia verrà consegnata
agli allievi. Nei moduli di durata superiore alle 20 ore (se previsti) a metà dell'intervento il docente con
l'ausilio del "tutor" (se presente) preparerà la verifica intermedia, anche di carattere operativo, che
dovrà evidenziare lo stato dell'opera e i passi da compiere in funzione del raggiungimento dello scopo.
Qualora non sia prevista la raccolta di materiali od esercitazioni, nel corso dell'ultima lezione il docente
provvederà a somministrare una prova tesa a verificare il profitto complessivo. La prova dovrà essere
scritta o pratica. I criteri di valutazione dovranno essere preventivamente espressi. Alla fine
dell'intervento in classe e dopo la correzione della prova finale di profitto il docente stilerà una
relazione sull'esperienza ed esprimerà una valutazione del singolo allievo che verrà consegnata al
referente e in copia al "tutor". Il referente provvederà a valutare gli esiti in relazione agli standard
minimi attesi. A verificare gli apprendimenti verrà invitato anche un rappresentante dell'Ente gestore.
Certificabilità degli apprendimenti
Di particolare rilevo, ai fini della certificabilità sociale degli apprendimenti saranno le schede di
valutazione che renderanno conto delle performances degli studenti ottenute durante il periodo di stage
e redatte dai tutor aziendali.
A conclusione dell’esperienza sarà rilasciata agli studenti un’attestazione con riportati i giudizi ottenuti
nei singoli moduli ed un giudizio complessivo sull’attività svolta. Tale attestazione, pur non avendo
nessun valore legale, è stata particolarmente apprezzata nel recente passato dagli operatori economici
del settore turistico delle valli di Fiemme e Fassa e ritenuta positiva al fine di poter selezionare il
personale, soprattutto dei quadri intermedi.
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