In qualità di Assessore alla cultura, ho l’onore e il piacere di presentare la stagione teatrale 2014/2015 del Teatro Verdi di Castel San Giovanni. Una stagione prestigiosa, con nomi importanti del panorama artistico nazionale, ricca e variegata, adatta a soddisfare tutti i gusti. Gli spettacoli da me scelti, prevedono commedie brillanti senza rinunciare ai classici che hanno fatto la storia del teatro, coinvolgendo anche artisti locali i quali rappresentano un importante valore aggiunto. L’intera stagione è stata realizzata senza la presenza di un direttore artistico, ciò ha permesso di ridurre notevolmente i costi, scelta direi più che adeguata, visto il momento di difficoltà che stanno attraversando gli enti locali. Tengo a sottolineare che anche il costo di biglietti e abbonamenti è rimasto invariato. Vorrei in questa sede rivolgere un sentito ringraziamento agli sponsor che hanno creduto nella nostra stagione. Inoltre, concedetemi di ringraziare le persone che lavorano “dietro alle quinte”, ma senza le quali sarebbe impossibile realizzare tutto questo, le dipendenti dell’assessorato alla cultura, i tecnici esterni e i volontari che per pura passione, prestano la loro opera a favore del nostro teatro. Sperando di incontrarVi personalmente nel nostro bellissimo Teatro Verdi, auguro a tutti Voi buon divertimento. Valentina Stragliati Assessore alla Cultura Comune di Castel San GIovanni Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21 Uomo e Galantuomo mercoledì 26 novembre 2014 di Eduardo De Filippo CON GIANFELICE IMPARATO, GIOVANNI ESPOSITO VALERIO SANTORO, ANTONIA TRUPPO regia Alessandro D’Alatri COPRODUZIONE DIANA OR.I.S. E ASS. CULT. LA PIRANDELLIANA E L’INCREDIBILE SRL “Un testo giovanile (1922) classificato spesso come farsa. Una definizione che ho sempre sentito stretta. Infatti, seppure caratterizzata da una ricca serie di battute ed episodi irresistibilmente comici, nella commedia emergono una gran quantità di contraddizioni tra l’apparire e l’essere della borghesia contro il dramma proletario di chi ogni giorno affronta la sopravvivenza. Falso perbenismo contro tragedia. Onore da salvare contro fame. E in tutto questo dov’è l’uomo e dove il galantuomo? Ecco perché considero Uomo e galantuomo una commedia di altissimo livello, forse la più divertente, ma che sicuramente segnò per Eduardo il passaggio dalla farsa al teatro di prosa. E guarda caso al centro della commedia c’è proprio il teatro: una scalcagnata compagnia, nominatasi “L’eclettica”, porta in scena in una località turistica balneare “Malanova” di Libero Bovio. Attraverso il classico meccanismo della commedia degli equivoci, si scatena così il teatro nel teatro, la follia tra farsa e dramma evocando sapori pirandelliani. Ma si respirano anche profumi di Goldoni, di Skakespeare, e forse anche un po’ di quel teatro dell’assurdo che va da Osborne a Beckett a Jonesco. L’assenza di talento e l’improvvisazione della compagnia fanno infatti da contrappasso ai drammi borghesi interpretati invece con talento e una vena di follia. Sullo stesso palcoscenico della vita saranno più attori i benestanti, i cui sforzi mirano ad interpretare ruoli d’apparenza che i veri commedianti protesi, senza alcuna esigenza interpretativa, soltanto a sopravvivere al quotidiano.” Alessandro D’Alatri IL PAESE DEL SORRISO giovedì 18 dicembre 2014 operetta di L. Herzer e F. Löhner-Beda musica di Franz Lehár adattamento e regia di Corrado Abbati PRODUZIONE COMPAGNIA CORRADO ABBATI Vienna 1910. La giovane e bella Lisa è corteggiata un po’ da tutti i migliori partiti di Vienna, compreso il conte Gusti, suo grande amico e confidente. Lisa però è attratta da tutto ciò che è esotico e quindi rimane affascinata quando alla sua festa di compleanno conosce un giovane principe cinese, il principe Sou-Chong. Fra i due il sentimento vero non tarda ad arrivare ma sarà un amore non facile: non sarà semplice fondere le tradizioni e la cultura occidentali di lei e quelle orientali di lui. Tutto il mondo conosce, e canta, Tu che m’hai preso il cuor la celebre romanza di questa famosissima operetta nel cui titolo, Il Paese del Sorriso, si legge già il filo conduttore dell’intera operetta: un mondo dove tutto è allegro e sorridente, dove ogni cosa è deliziosa, dove tutto è tenuto insieme dal piacere: il piacere della mu- sica, il piacere della danza, il piacere dell’amore e dei sentimenti. Così ai sentimenti veri dei due romantici protagonisti si alternano le allegre e sorridenti amenità degli altri buffi personaggi. Lehár nello spartito de Il Paese del Sorriso ha scritto alcune fra le sue pagine migliori che, come ne La Vedova Allegra, hanno sempre un afflato molto suggestivo e accattivante per arrivare a Tu che m’hai preso il cuor in cui si avverte la consapevolezza di portare il pubblico all’entusiasmo. IL PRESTITO domenica 18 gennaio 2015 di Jordi Galceran con Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti versione italiana di Pino Tierno regìa di Giampiero Solari COPRODUZIONE LA CONTEMPORANEA E ARTÙ Costruita con il compasso, perfetta nella sua architettura drammatica, la commedia ‘Il prestito’ è Jordi Galceran allo stato puro: frasi e battute agili, scrittura colloquiale, situazioni divertentissime e cambiamenti imprevisti. Nella sua nuova opera, l’autore ci porta in una banca dove un tipo chiede un prestito. Quando il direttore glielo rifiuta, verrà minacciato dal cliente con una strategia che va oltre qualsiasi morale e che farà traballare la sua perfetta vita familiare. In tempi di crisi, lo spettatore sorride quando la banca, che fa la parte del cattivo, ha la peggio. E’ la teoria della torta in faccia del cinema muto applicata con certo opportunismo congiunturale. Però qui arriva il meglio: il ricatto si sviluppa in maniera inattesa. Gli errori e i dubbi faranno il resto: questa, in definitiva, più che sulla crisi o sulla banca, è una commedia sulla paura. Tanto che si finisce per provare empatia e finanche pena per il guaio in cui il bancario si va a cacciare. La nuova attualissima commedia di Jordi Galceran, attualmente in scena con uno strepitoso successo contemporaneamente a Madrid e Barcellona, è stata già tradotta in quattro paesi a pochi mesi dal suo debutto mondiale. Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti si incontrano nuovamente sui nostri palcoscenici per dare vita ad un duo esplosivo in un susseguirsi di risate e colpi di scena su di un tema, quello della crisi mondiale, in cui Galceran ci fa sorridere ma anche riflettere sul valore che diamo ai soldi e agli esseri umani in un momento difficile come quello che tutto il mondo sta attraversando. MOZART E SALIERI mercoledì 11 febbraio 2015 da Aleksandr Puskin con Mino Manni e Davide Lorenzo Palla adattamento Alberto Oliva e Mino Manni regia Alberto Oliva musiche originali di Ivan Bert e Marco Gentile PRODUZIONE I DEMONI A partire dal breve, ma potentissimo testo di Aleksandr Puskin, da cui Peter Shaffer e Milos Forman hanno tratto un grande film, proponiamo una discesa negli inferi della mediocrità, dell’ambizione artistica tarpata dal senso di inferiorità. Antonio Salieri è una figura straordinaria, musicista di fama mondiale in vita, avrebbe potuto godersi gli onori e la fama che certo non mancavano al compositore ufficiale di corte. Capita, però, che negli stessi anni della sua maturità, compaia nel mondo l’astro nascente di Wolfgang Amadeus Mozart, il più grande di tutti i tempi. Il dramma di Salieri è quello di avere avuto abbastanza talento per riconoscere la genialità assoluta e inarrivabile di Mozart, ma non abbastanza talento per saperla superare. Il suo non è il destino degli “stupidi di successo”, che si godono la notorietà che riescono a ottenere. Purtroppo per lui, Salieri sapeva di non essere Mozart. Purtroppo per Mozart, non è riuscito a resistere alla tentazione di eliminarlo, almeno secondo la versione che della storia ci propone Puskin. Un duello a colpi di musica, mentre il fuoco della passione brucia insieme al fuoco dell’invidia. L’inevitabile conseguenza di un dialogo fatto di “non detti”, parole schivate e sguardi incrociati, è il delitto, consumato subdolamente, senza il coraggio del gesto plateale, al punto che resterà per sempre il dubbio che non sia stato veramente Salieri a uccidere Mozart. E’ il mito della creazione al negativo, raggiungere la fama non per aver creato una grande opera d’arte, ma per avere distrutto un’opera d’arte vivente, il più grande genio della storia della musica. IL BELL’ANTONIO sabato 21 febbraio 2015 di Vitaliano Brancati con Andrea Giordana, Giancarlo Zanetti Luchino Giordana, Elena Callegari, Simona Celi, Michele Dè Marchi, Natale Russo, Alessandro Romano, Giorgia Visani adattamento teatrale di Antonia Brancati e Simona Celi regia Giancarlo Sepe PRODUZIONE LUX TEATRO Sessant’anni fa, giovanissimo, moriva un grande scrittore italiano, Vitaliano Brancati. Nel mondo, il secondo romanzo italiano più letto e amato, dopo il Gattopardo, risulta essere il Bell’Antonio. Un lucido e meraviglioso affresco dell’Italia fatto attraverso un meccanismo concentrico che, dal sistema nazione, dalla storia di un Paese in grande difficoltà durante il periodo fascista, fotografa una microstoria in Sicilia di una famiglia e del suo Bell’Antonio. Un personaggio reso celebre dall’interpretazione di Mastroianni e dalla regia di Bolognini, pieno di fascino, quasi enigmatico, chiuso in un destino contrario alla propria natura. Una storia iperbolica in una Sicilia che viene raccontata con grande amore, lontana dagli stereotipi e dai facili ammiccamenti. La sensualità, la carnalità, le cose taciute e quelle che non si possono dire, i segreti del talamo, l’impotenza o il peso di un ruolo non voluto, sono solo una chiave di lettura che invece di risolvere il romanzo apre la mente del lettore, e in questo caso dello spettatore, alla ricerca di variabili in cui la fine potrebbe non essere nota. In questa riduzione curata dalla figlia di Brancati, Antonia, e da Simona Celi si è voluto fortemente riportare in palcoscenico la scrittura brancatiana senza fare operazioni di interpretazione. Un progetto importante che riporta in teatro una grande coppia Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti, due meravigliosi attori, che per anni hanno messo in scena insieme grandissimi allestimenti. Un cast di ottimi attori per uno spettacolo che nel 2015 rappresenterà l’Italia all’estero. TUTTO SHAKESPEARE IN 90 MINUTI domenica 8 marzo 2015 di Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield con Alessandro Benvenuti, Nino Formicola, Francesco Gabbrielli ideazione e progetto Paolo Valerio regia Alessandro Benvenuti PRODUZIONE A.ARTISTIASSOCIATI E FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE VERONA “Un folle riassunto che crea infinite risate. Costruito con un ritmo vorticoso e con grande diletto, sicuramente conquisterà anche il più scettico. E non ci sono dubbi, anche lo stesso William Shakespeare ... approverà” - Daily Variety “Se ti piace Shakespeare, ti piacerà questo spettacolo. Se odi Shakespeare, amerai questo Spettacolo!” - The Today Show Dopo un interminabile successo a Londra, prima nei teatri off e in seguito per quasi un decennio da record al Teatro Criterion di Piccadilly Circus ed ancora in tour da più di vent’anni, per la prima volta in Italia, lo spettacolo che ha divertito fino alle lacrime decine di migliaia di spettatori di tutto il mondo. Una sfida teatrale ai limiti dell’incredibile: come condensare l’opera omnia del Bardo, 37 opere, in 90 minuti? O raccontare l’‘Amleto’ in 43’’? L’idea di Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield, nella traduzione di Paolo Valerio e con l’adattamento di Alessandro Benvenuti, anche regista, è stata affidata, in questa ripresa, a due grandi attori, Alessandro Benvenuti e Nino Formicola, che con la loro ironia e il loro stile unico e divertente, assieme al talentuoso Francesco Gabrielli, hanno raccolto la sfida e ci faranno rivivere tutte le opere del grande Shakespeare in una versione ‘concentrata’ esilarante e assolutamente unica. È RICCA, LA SPOSO, L’AMMAZZO giovedì 9 Aprile 2015 di Mario Scaletta con Gianfranco Jannuzzo, Debora Caprioglio Antonella Piccolo, Claudia Bazzano regia Patrick Rossi Gastaldi PRODUZIONE COMPAGNIA MOLIÈRE E CENTO TEATRI Divertente commedia liberamente ispirata al celebre film del 1971 di Elaine May con Walter Matthau e al racconto di Jack Richtie. Un ricco scapolo ha scialacquato tutti i soldi lasciatigli in eredità dal padre. Arrivato alla bancarotta, è costretto a farsi prestare del denaro da un mafioso, a condizioni decisamente svantaggiose, per riuscire a far innamorare di sé una donna che sia però ricca e sola. Piuttosto che passare il resto della sua vita in miseria, Henry è disposto a rinunciare alla sua vita di scapolo, ma solo temporaneamente. Il suo piano infatti è quello di sposarla, ucciderla, ereditare e ricominciare a godersi la vita come aveva fatto sino a quel momento. Nasce così una anomala e divertente storia d’amore tra l’ex milionario spiantato ed una ricca ma goffa ereditiera appassionata di insetti, che si potrà uccidere o amare… È una metafora sul “farsi carico” e sull’”attivarsi”. Un incapace che detesta nella moglie tutto quello che lui non è in grado di fare. Il rapporto d’amore si genera quando “l’imbranato” aspirante uxoricida si fa carico della più goffa e distratta fidanzata e poi moglie riconoscendole meriti e risorse non comuni. La morale, sì buonista ma anche realista, è che è difficile non imparare dagli altri. Una inedita coppia di attori in scena per regalare al pubblico novanta minuti all’insegna del buonumore! PICCOLO DIARIO DELLA GRANDE STORIA venerdì 24 aprile 2015 Liberamente tratto dal “Diario di Federico - la vita e la guerra” di Fausto e Federico Chiesa Compagnia Teatro San Giovanni regia Francesco Summo PRODUZIONE TEATRO SAN GIOVANNI Ignoranza e morte sono gli ingredienti che alimentano ogni guerra. Popoli suggestionati da promesse ingannevoli e menzogne di supremazie razziali, e quindi mantenuti nell’ignoranza, vanno in armi Incontro al loro destino di morte. nostro personaggio che è tornato a piedi e con mezzi di fortuna dalla disastrosa campagna di Russia nel 1943 scrivendo un piccolo diario, per scandire il tempo, per non perdere l’orientamento e quindi alimentare la fiducia di un ritorno a casa. Ed ha avuto ragione. Non è una bella prospettiva, ammettiamolo, bisogna che si trovi una via di uscita a questa sorte catastrofica, professata dagli dei per noi umani che siamo di questo mondo, pieno di contraddizioni e paradossi e che grazie alla tecnologia è diventato, sì più piccolo, ma proprio per questo molto complesso. E alla complessità, si sa, è saggio anteporre la dialettica, optare per il ragionamento e il confronto. Arrivare al compromesso, nella speranza di evitare così, ogni possibile conflitto. Il nostro spettacolo vuole proprio evidenziare come, attraverso il recupero della memoria, di cui i diari sono un prezioso scrigno, un nostro eroe locale sia passato attraverso la grande storia del secolo XX, un secolo terribile per certi aspetti e lo abbia fatto alimentando la volontà di guidare, per quanto è possibile, il destino, che, se pure è ignoto e crudele, non può impedirci di sperare, sempre. La speranza, appunto, quella che ha mantenuto in vita Federico, il campagna abbonamenti Costo abbonament per tutti gli 8 spettacoli: PLATEA € 140,00 (intero) GALLERIA € 100,00 (intero) SPECIALE STUDENTI € 65,00 € 130,00 (ridotto) € 90,00 (ridotto) (con posto in galleria) Gli abbonamenti saranno in vendita esclusivamente presso la Biglietteria del Teatro Verdi Piazza Cardinal Casaroli – Castel San Giovanni (PC) a partire da giovedì 16 Ottobre e sino a domenica 9 Novembre nei seguenti giorni e orari: giovedì, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 Costo biglietto per ogni singolo spettacolo: PLATEA € 23,00 (intero) € 21,00 (ridotto) GALLERIA € 18,00 (intero) € 16,00 (ridotto) SPECIALE STUDENTI € 11,00 (con posto in galleria) Costo biglietti spettacolo del 24 aprile 2015: PLATEA GALLERIA € 15,00 € 10,00 I biglietti del primo spettacolo saranno in vendita esclusivamente presso la Biglietteria del Teatro Verdi Piazza Cardinal Casaroli – Castel San Giovanni (PC) a partire da giovedì 13 Novembre nei seguenti giorni e orari: giovedì, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 ed il giorno dello spettacolo dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 18.00  Il giorno dello spettacolo la biglietteria sarà effettuata presso ilTeatro G. Verdi a partire dalle ore 18.00. I biglietti dei successivi spettacoli in cartellone saranno in vendita a partire da Lunedì 1 Dicembre e sino al giorno antecedente la data di ciascun singolo spettacolo esclusivamente presso tutti gli sportelli della Banca di Piacenza nei giorni e negli orari di apertura degli stessi. Per consultare l’elenco delle filiali e per avere maggiori informazioni si può accedere al sito: www.bancadipiacenza.it. Si precisa che nelle giornate di sabato la biglietteria è attiva presso i seguenti sportelli della Banca di Piacenza: in Piacenza città: Agenzia 5 (Via Perfetti n. 1 – zona Besurica) Agenzia 6 (Galleria del Sole 1/3, Farnesiana), Agenzia 8 (Via Emilia Pavese, 40), Sportello Centro Commerciale Gotico - Montale con orario continuato (Via Emilia Parmense, 153/A); in provincia di Piacenza: Filiali di Bobbio (Piazza S.Francesco, 9); Caorso (Via Roma 19/A); Farini (Via Genova, 42) e Fiorenzuola Cappuccini (Via J.F.Kennedy, 2); fuori provincia di Piacenza: Filiali di Rezzoaglio (Via Roma, 51) e Zavattarello (Piazza Dal Verme, 1) CONTATTI E INFORMAZIONI: Per qualsiasi informazione sulla stagione teatrale contattare l’Ufficio Cultura del Comune di Castel San Giovanni presso la Biblioteca Villa Braghieri tel. 0523/889613 - referente Mariangela Chiesa . E-mail: [email protected] o consultare il sito internet www.comune.castelsangiovanni.pc.it INFORMAZIONI UTILI: Possono usufruire della riduzione sull’acquisto di abbonamenti e biglietti: i militari, gli spettatori di età superiore ai 60 anni ed inferiore ai 25 anni. Possono usufruire dell’opzione “speciale studenti” - con posto in galleria - tutti gli studenti che non abbiano compiuto i 25 anni. Gli interessati dovranno presentare, al momento dell’acquisto del biglietto, un certificato di iscrizione (o tessera, libretto universitario, libretto giustificazioni....) che dovrà essere esibito anche al momento dell’ingresso a teatro. In caso contrario, per usufruire dello speciale studenti dovrà essere sottoscritta un’apposita autocertificazione. Gli abbonamenti non sono personali e possono quindi essere utilizzati da persone diverse dall’intestatario, purchè abbiano le stesse caratteristiche (ad esempio, un abbonamento speciale studenti può essere utilizzato solamente da altri studenti e così via). Come certo ricorderete, nel corso della stagione 2013 – 2014 ricorreva il 40° di fondazione dell’Associazione musicale G.P. da Palestrina e, per commemorare degnamente tale evento, mi ero strenuamente impegnato per riuscire ad offrirvi un concerto straordinario (11 gennaio 2014) che ha ottenuto grande successo di pubblico. Tengo però a precisare che tale sforzo organizzativo non rappresenta per me un traguardo definitivo, ma solo uno splendido evento che non ha minimamente fiaccato il mio impegno nell’ideare e realizzare la nuova stagione musicale 2014 -2015. Come potete vedere leggendo il programma, l’elemento ispiratore resta quello di offrirvi un ampio panorama musicale che spazia dalla musica europea del settecento ed ottocento (la sonata a tre, il recital pianistico, la malinconia di Mozart, il Gran Duo Concertante) alla musica sudamericana del novecento (Angeli e Demoni, Tango per tre); infine “Il salotto dell’800: i bis del violinista”, concerto particola- rissimo e geniale che attinge a musiche di ogni epoca e continente, tutte eseguite con il violino, strumento, in mani esperte, di una incredibile versatilità espressiva: lo “strumento del diavolo”! Rileggendo l’intero programma, mi accorgo di aver dato al violino uno spazio notevole, a scapito di altri strumenti: ma, tant’è, io sono violinista e spero che il pubblico comprenda questa mia “debolezza”. Spero che l’ascolto di questa musica vi regali gioia e serenità. Il Direttore M° Giuseppe Albanesi ASSOCIAZIONE MUSICALE P. L. DA PALESTRINA AMICI DELLA MUSICA E DELL’ARTE DI SANTA CRISTINA E BISSONE I concerti avranno inizio alle ore 21 ABBONAMENTI E BIGLIETTI Costo abbonamento intera stagione: €55,00 Costo biglietti: Platea Galleria Platea ridotta Galleria ridotta €11,00 €8,00 €6,00* €5,00* * La riduzione è prevista per i genitori degli allievi dell’ Istituto Musicale Palestrina e gli allievi del Conservatorio. Biglietti Omaggio: Insegnanti e allievi dell’Istituto Musicale Palestrina – Ingresso gratuito Gli abbonamenti si effettueranno: a partire da Lunedì 20 ottobre fino a Sabato 22 novembre dal lunedì al Sabato dalle 15 alle 17 presso: Segreteria dell‘ Istituto Musicale Palestrina C.so Matteotti, 56 – Castel San Giovanni (PC) Per informazioni rivolgersi a: Istituto Musicale Palestrina tel.0523/881166 dalle 15 alle 17 e-mail: [email protected] LE SONATE A TRE venerdì 5 dicembre 2014 musiche di: A. Vivaldi, G. Tartini, G. F. Handel , L. Mozart, W. A. Mozart Marco Fornaciari Jacopo Bigi Leonardo Colonna Guido Andreolli Per due violini, contrabbasso e organo positivo La sonata a tre, già presente nel 17° secolo, diviene la forma musicale più popolare e significativa dell’epoca barocca ed il suo uso resta fortemente presente anche in epoca classica e romantica ed arriva persino ai primi decenni del ‘900 (Shostackovich). Si compone solitamente di tre movimenti (Tartini), ma anche di quattro o più (Bach e Biber), oppure anche di uno solo (Mozart). Questa forma musicale consente al compositore, pur con l’uso di tre soli strumenti, di creare partiture compiute, di ampio respiro e contenuto e di grande raffinatezza esecutiva. Riguardo al programma di questa sera, vorrei precisare che “Follia” o “Folia” non è il titolo dell’opera di Vivaldi, bensì un termine che sta I° violino II° violino contrabbasso organo positivo ad indicare una forma musicale ispirata ad un’antica danza di origine portoghese, particolarmente sensuale ed intrigante. Molti altri musicisti composero “Folie”, ad esempio Marais, Corelli, Falconieri, Piccinini. Le Sonate da Chiesa di Mozart, opere giovanili del periodo salisburghese, sono in realtà di gusto nettamente “profano”, brevi, intensamente gioiose e “spumeggianti”. Questa sera inoltre potrete ascoltare uno strumento particolare: l’organo positivo, dotato di un’unica tastiera, il cui nome deriva dal latino “ponere” cioè collocare; deriva dall’organo portativo (trasportabile con una tracolla) con l’aggiunta di alcune canne e conseguente aumento di peso che lo rese non più facilmente trasportabile. Era usato come strumento di accompagnamento. LA MALINCONIA DI MOZART mercoledì 21 gennaio 2015 Bepi de Marzi canta, suona e racconta Anche quando sembra volare nella felicità più travolgente, “il ragazzo di Salisburgo”, come lo chiamava Beethoven, ci avvolge di mistero e di malinconia. Le sue melodie perfette, quasi tutte im- postate sulla “triade”, nascondono una profonda sofferenza. Che viene dall’impossibilità di essere libero. IL SALOTTO DELL’800 venerdì 27 febbraio 2015 musiche di: M. Moszkowski, A. Ginastera, E. Elgar, H. Wieniawski, A. Dvorak, J. S. Bach-Kodaly, F. Kreisler, A. Wilhelmj, C. Cui, I. Albeniz, A. Rubinstein, F. Drdla, C. Bohm Glauco Bertagnin Simone Pagani I bis del Violinista Secondo l’Enciclopedia Treccani “ Bis” è un’esclamazione con cui in spettacoli, concerti e sim. si chiede la ripetizione di un numero, di un’esecuzione, o anche di una nuova esibizione dell’artista”. Per un musicista solista, violinista nel nostro concerto, si tratta di una ripetizione di una performance musicale concessa al pubblico. L’Artista solitamente attinge ad una enorme raccolta di celebri violino pianoforte “perle musicali”, composizioni famosissime, quasi tutte, ma non solo, di carattere brillante e virtuosistico. Grazie alla internazionale esperienza musicale dei due interpreti , nel concerto di questa sera ascolteremo una strabiliante sequenza di bis violinistici, tratti da musiche europee, sudamericane, asiatiche che spaziano dal 17° al 19° secolo. GRAN DUO CONCERTANTE... venerdì 20 marzo 2015 musiche di: N. Paganini, G. B. Viotti, W. A. Mozart, F. Tarrega, M. Giuliani Marco Fornaciari Giampaolo Bandini Un duo di violino e chitarra rappresenta un’idea di concerto estremamente originale, con un fascinoso impasto musicale e certamente di non comune ascolto. Marco Fornaciari e Giampaolo Bandini hanno scelto partiture scritte in origine per violino e pianoforte (N. Paganini e M. Giuliani) e trascrizioni (W.A. Mozart). Paganini fu autore di varie opere per violino e chitarra: tutte sono caratterizzate da una particolare inventiva melodica e da una genialità presente anche in strutture melodiche apparentemente semplici; Paganini dedica attenzione minuziosa alla chitarra, ricercando tutti gli equilibri sonori che mettano in evidenza la chitarra rispetto al violino, offrendoci un fulgido esempio della bellezza di questo strumento, intimo e confidenziale, definito da alcuni musi- violino chitarra cologi il suo “amore segreto”. M. Fornaciari esegue un brano per violino solo di G.B. Viotti celebre violinista del ‘700, dotato di enorme talento, di grande agilità virtuosistica e di grande esperienza di vita (fra l’altro lavorò in Germania, Inghilterra e Francia). G. Bandini presenta due celeberrimi brani per chitarra solista, fra i quali spicca “Recuerdos de la Alhambra” scritto nel 1896 da F. Tarrega; il brano fu inizialmente concepito come studio avanzato del “tremolo”: si sviluppa con una ininterrotta esecuzione del tremolo a quartine ma esprime una intensissima liricità ed un assoluto valore musicale: richiede grande capacità tecnica esecutiva ed è nel repertorio di tutti i più grandi concertisti. TRE EPOCHE, TRE MAESTRI venerdì 27 marzo 2015 musiche di: J. S. Bach, L. V. Beethoven, F. Chopin Giuseppe Merli Nel recital pianistico di questa sera Giuseppe Merli ha scelto di eseguire tre partiture scritte da tre “Maestri” estremamente rappresentativi di tre distinte epoche musicali: epoca Barocca (J.S.Bach), epoca Classica (L.V.Beethoven), epoca Romantica (F.Chopin). La Partita n° 2 in do min. di J.S. Bach nei movimenti: 1. SINFONIA-2. ALLEMANDA-3. CORRENTE-4. SARABANDA-5. RONDO’-6. CAPRICCIO fa parte di una raccolta di 6 composizioni pubblicate e vendute alla Fiera di Lipsia del 1731, è titolata con estrema modestia: ”Composta per dilettare l’animo degli amatori”. In questa partitura Bach si allontana dalle precedenti Suites Inglesi e Francesi, creando un nuovo impianto musicale molto prossimo, in alcuni movimenti, alla futura Sonata classica. pianoforte La sonata op.31 n°1 di L.V. Beethoven, si compone classicamente di tre movimenti: ALLEGRO VIVACE che inizia con un grande moto animato che enuncia il tema principale, pieno di vivaci passaggi di semicrome; ADAGIO GRAZIOSO con lunghi trilli e pause di riflessione, ricco di melodie sentimentali, graziose e ornate; RONDO’ pieno di luce, di entusiasmo giovanile: molti critici lo indicano come un Rondò tra i più espressivi scritti da Beethoven. La Ballata per pianoforte rappresenta l’evoluzione di una forma musicale nata nel medioevo, che già nel ‘500 si staccò dal canto e dal ballo: in epoca romantica Chopin la sviluppa come una forma che si svincola dalla Sonata introducendo una libertà compositiva tutta romantica, sentimentale ed espressiva, dedita anche ad una funzione narrativa e descrittiva. TANGO PER TRE venerdì 17 aprile 2015 musiche di: J. Plaza, A. Piazzolla, A. Trolio, S. Possetti, M. Mores con il violinista argentino: Alejandro Drago Luca Schieppati (Italia) Alexander Zyumbrovskiy (Russia - Italia) Il Tango è un genere musicale originario della regione del Rio de la Plata tra Argentina e Uruguay che si affermò nel tumultuoso e rapidissimo sviluppo di Buenos Aires come espressione popolare e artistica comprendente musica, testo, canzone e danza, caratterizzato da eleganza e passionalità. A. Piazzolla, di gran lunga il più celebre autore e musicista di questo genere, è stato l’iniziatore del “Nuevo Tango”, che differisce dal Tango tradizionale in quanto introduce elementi della musica jazz, fa uso di dissonanze e di strumenti non utilizzati nel Tango pianoforte violoncello tradizionale quali il basso elettrico, la batteria, l’organo Hammond, la chitarra elettrica, il flauto e altri. Possiamo senz’altro definire “cosmopolita” il trio di Musicisti che questa sera ci presenta un’ampia varietà di musica Tango: infatti il violoncellista è russo di nascita, il pianista italiano ed il violinista è argentino, a dimostrazione che questo genere musicale ha assunto un carattere universale (“Nuevo Tango”) non più strettamente legato ad esecutori e strumenti rigorosamente tipici. ANGELI E DEMONI sabato 9 Maggio 2015 musiche di: G. Tartini, N. Paganini, L. Boccherini, A. Piazzolla Francesco Cerrato Stefano Cerrato Giampaolo Bandini Cesare Chiacchiaretta Dedicato alla Associazione “Amici della Musica e dell’Arte” di S. Cristina e Bissone Angeli e demoni sono sempre stati fonte di ispirazione per scrittori, pittori e, naturalmente per musicisti. In questo concerto il gruppo Bandini & Company ci offre un significativo esempio di questa fonte di ispirazione per musicisti con una “contaminatio” fra musiche del ‘700 e del ‘900. Oltre al famosissimo ” Trillo del diavolo” di Tartini, ascolteremo la composizione per violino e orchestra di Paganini “Le streghe” ispirato all’autore dall’ascolto di una melodia di un balletto (Le nozze di Benevento con musiche di F.X. Sussmayr) che annuncia l’ingresso delle streghe. Di L. Boccherini violino violoncello chitarra fisarmonica-bandoneon ascolteremo, dalla sinfonia n°4 op. 12 “La casa del diavolo” il quarto movimento, titolato “Ciaccona che rappresenta l’Inferno”: l’opera è caratterizzata da un tema ricorrente del violoncello con un frenetico susseguirsi di scale e di pizzicati. Sarà poi la volta di A. Piazzolla, musicista argentino di educazione cattolica, iniziatore del “Nuevo Tango” che ha scritto cinque pezzi-tango, in epoche differenti, divenuti noti come la “Serie del Angel” ed un ciclo di tanghi dedicati al diavolo, ”Tango del diablo”, tutti brani pregni di paura, mistero e superstizione. Da sottolineare che tra gli strumenti del gruppo appare il bandoneon, in assoluto la strumento popolare più caratteristico del tango tradizionale . Partner Istituzionali Sponsor
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