USALO e DIFENDITI

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Le notizie che interessano alla gente
CentoperCento mensile di informazione - via Luigi Einaudi, 61 - 44047 Dosso (Fe) Editore Il Destriero Srl - Tiratura 5.000 copie Anno IX - n. 91 maggio 2014
Direttore Responsabile Mirco Gallerani [email protected] - Autorizzazione del Tribunale di Ferrara, n. 23 del 14/11/2006 Stampa Litografia BARALDI snc Cento - Chiuso in Tipografia il 20 maggio 2014
IL 25 MAGGIO
Ferma l’ EUROtruffa !
I partiti e la politica fanno schifo
Non fare il loro gioco
Ti vogliono assente e deluso
perché temono solo il tuo voto
VOTA e CASTIGA
chi ti ha sempre castigato
Questa volta sarai tu a sorridere
FAGLI VEDERE LE STELLE
Mandiamo a casa ladri, truffatori e banchieri
CHI NON VOTA
diventa l’utile idiota che serve
a loro per conservare il potere
Il voto è la sola arma che ti rimane
USALO e DIFENDITI
Non lasciare che siano altri a decidere il tuo destino !
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CENTOperCento
CENTOperCento
Lezioni di maleducazione del PD
Durante l’incontro tra Fratelli d’Italia e il Partito Democratico di Cento,
avvenuto il 15 Maggio 2014, il PD si è coperto di ridicolo e ha dimostrato
la sua incapacità di confrontarsi.
L’incontro era stato proposto da Greghi, in condizioni quantomeno favorevoli al sindaco: ci è stato imposto di confrontarci nella sede del PD e senza
partecipazione popolare; questo dimostra la loro riluttanza a un confronto
aperto. L’ unica proposta seria del segretario, era la diretta streaming, che
poi stranamente è stata trasmessa in differita il giorno dopo.
Doveva essere una lezione di democrazia, invece si è trasformata in una
lezione di maleducazione, nella quale un nervoso e agitatissimo sindaco
Lodi, prima dichiara di non voler fare l’incontro in presenza del presidente
della consulta, benché era al corrente da giorni della sua presenza su nostro
invito. Messo poi alle strette su questioni come le scuole Pascoli, si è messo
ad urlare e sbraitare come fossi stati allo stadio.
Greghi è servito solo ad aprire la sede, avendo fatto scena muta per tutto
l’incontro e, nascondendosi dietro le spalle di un sindaco senza controllo;
il segretario ha dimostrato di esser inadatto a guidare un partito e di non
conoscere minimamente le problematiche della città e della politica.
Lodi ha detto solo menzogne per giustificare l’ingiustificabile, come ad
esempio la costruzione delle scuole di Corporeno, a suo dire eseguite da
una ONLUS, senza costi per i cittadini, affermazioni false e ridicole. (Ndr.
Vedi scheda sotto riportata)
Abbiamo accettato tutte le condizioni, pur di guardare negli occhi la maggioranza che racconta bugie e irresponsabilmente sta danneggiando la città.
Dovevano darci una lezione di democrazia, ma la lezione l’abbiamo data
noi: Fratelli d’Italia è l’unica vera opposizione, determinata a combattere
il sindaco, a differenza di quella seduta in consiglio. Con noi le loro parole
vuote non contano, contano solo i fatti. Lodi ha dalla sua solo un’inutile
boria, che i centesi non sopportano più. Il sindaco dimostri di essere realmente aperto al confronto, perché noi proporremo un incontro pubblico in
Pandurera, davanti ai cittadini e a giornalisti con possibilità di replica. Ma
sappiamo che Lodi non avrà mai il coraggio di accettare.
Georges Savignac
chI è
CENTRO EMILIA TERREMOTO 2012 S.R.L.
A CUI IL COMUNE DI CENTO PAGA l’AFFITTO di 728.000 euro all’anno
Forma giuridica: Società a responsabilità limitata, con sede legale in Cento
via Statale, 1 frazione Corporeno, su terreno di proprietà della Banca di Credito
Cooperativo ma ceduta in uso ad altri. Capitale sociale euro 10.000,oo
Atto di costituzione del 16/07/2012 ed atto di iscrizione del Registro delle
imprese del 17/07/2012. Il giorno 25 luglio risultava inattiva mentre il 18 luglio
aveva già presentato una manifestazione di interesse, con tanto di progetto per
la realizzazione del polo scolastico di Corporeno.
Oggetto sociale: a- La progettazione, costruzione, realizzazione e vendita; bL’assunzione di appalti per costruzioni edili; c-Compravendita di aree o diritti
edificatori; d-La valorizzazione di aree e di comprensori urbanistici; e-l’acquisto, l’alienazione, la permuta di beni immobili rustici, urbani ed alberghieri;
e-Il commercio all’ingrosso ed al minuto di materiali e macchinari per l’edilizia; g-assunzione e stipula di contratti tra cui finanziamenti ed ipoteche. Ripartizione degli utili: saranno ripartiti tra i soci in proporzione alle quote possedute. Elenco dei soci: ELEKTROSISTEM SRL; ABK GROUP INDUSTRIE
CERAMICHE SPA; PASTIFICIO ANDALINI SRL; CIGAIMPIANTI SRL;
ITL SRL; ogni socio è titolare di una quota nominale di euro 2.000,oo. Elenco
amministratori: Sabatini Claudio, presidente consiglio di amministrazione e
consigliere; Fabbri Roberto, Andalini Massimo, Carletti Enrico, Accorsi Giuseppe, consiglieri. Dunque per fugare ogni dubbio, vista la visura camerale, va
sottolineato che la società in questione non è una onlus e tantomeno noprofit.
CENTOperCento
CENTOperCento
Greghi-Savignac: 0-3
Lodi-Bernardi: 0-5
Era stato annunciato come un “Incontro-confronto” proposto dal PD centese per dare una lezione a quegli impertinenti giovanotti di Fratelli d’Italia
che con alcuni striscioni avevano manifestato il loro dissenso verso il sindaco Piero Lodi … ma si è trasformato in una “batosta” , un boomerang che
ha colpito violentemente chi lo aveva maldestramente lanciato ….
Il responsabile comunale del PD Greghi aveva sfidato il portavoce di Fratelli d’Italia Savignac dicendo che al confronto sarebbe stato “affiancato”
dal sindaco Lodi, Savignac aveva accettato la sfida dicendo che si sarebbe
fatto “affiancare” dal presidente della Consulta di Cento e Penzale Bernardi, nessuna obiezione da parte PD fino al momento in cui si sono seduti
attorno al tavolo. L’incontro doveva essere in streaming ma all’ultimo momento la cosa è saltata, è stato registrato ed è visibile tutto su Youtube al
seguente link https://www.youtube.com/channel/UCv8YnXE1fvnjuby8Zg
MZx9w?app=desktop
La presenza di Bernardi ha alquanto “disturbato” i due esponenti PD i quali
hanno detto che a quelle condizioni non erano più disponibili al confronto
che doveva essere solo fra esponenti PD e F d’Italia, con Bernardi presente
come cittadino indipendente l’incontro non ci sarebbe stato, “arrivederci” … E’ seguito un tira e molla per una ventina di minuti su questioni
procedurali che testimoniano la pretestuosità delle argomentazioni degli
esponenti PD, poi alla fine hanno capito che non fare l’incontro con quelle
argomentazioni avrebbe messo in una pessima luce lo stesso PD e si è deciso di affrontare almeno una o due problematiche del Comune di Cento,
si è scelto quella delle scuole, e delle Pascoli e della scuola di Corporeno
in particolare.
Nonostante il moderatore (il direttore di “la Nuova Ferrara” Stefano Scansani) all’inizio avesse detto che gli interventi di ciascun partecipante avrebbe dovuto essere contenuto in tre minuti per volta alla fine qualcuno ha
cronometrato che Greghi avrebbe parlato per 6 minuti, Bernardi 14, Savignac 16 ed il sindaco Lodi per ben 45 minuti! Quindi non c’è stata una
vera “moderazione”: Scansani – e lo si evince bene anche ascoltando i suoi
interventi – ha favorito indiscutibilmente Lodi lasciandolo parlare per un
tempo superiore a quello degli altri tre intervenuti messi assieme!
Senza contare le continue interruzioni che Lodi ha fatto mentre parlavano
Savignac o Bernardi, cosa per la quale ad un certo punto Bernardi gli ha
fatto notare che non è buona educazione interrompere in continuazione chi
sta parlando. Ma per Lodi questa è una prassi normale!
Il punto più caldo dell’incontro lo si è avuto verso la fine (1h 07 minuti 19
secondi) quando Lodi è andato in escandescenze accusando Bernardi di
aver “diffamato” il consulente del Comune, un prof. universitario, preside
…. Bernardi, per nulla intimorito dai toni esagitati di Lodi, ha sottolineato
che tutto quanto detto veniva registrato e che non aveva diffamato nessuno:
aveva solo riferito quello che risulta dagli atti ufficiali di cui ha ricevuto
copia dagli uffici comunali! Lodi ha cercato di smentire Bernardi ma questi
è stato fermissimo e sicuro nelle proprie posizioni citando documenti e
date, non cadendo nelle provocazioni che Lodi ha tentato di mettere in atto!
Insomma una batosta per Lodi come non si era mai visto! Un vero 5 a 0 !
Se Lodi è stato chiaramente “messo sotto” da Bernardi miglior sorte non
ha avuto Greghi: è stato in grado di intervenire solo marginalmente (lui
che aveva sfidato Savignac!) ha balbettato qualche frase a mò di slogan ma
nessun ragionamento articolato, Savignac lo ha indiscutibilmente superato
dimostrando di conoscere parecchie problematiche e una buona sicurezza
anche nel confronto con Lodi. In conclusione Savignac – Greghi 3 a 0
come minimo! Prima di lanciare nuove sfide ci ripenserà (a meno che Lodi
non gliele imponga!)
La Redazione
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IL DNA DI PIERO LODI
In occasione del 25 aprile scorso, alcuni giovani attivisti del partito “Fratelli d’Italia” ha affisso, per pochi minuti, alla recinzione delle ormai ex
scuole Pascoli, un striscione nel quale si chiedeva la “Liberazione di Cento
da Lodi”. La protesta non è mai arrivata in piazza Guercino, dove si sarebbero tenute le manifestazioni ufficiali per il 25 aprile.
Questo in segno di rispetto per la manifestazione stessa, che non veniva
minimamente posta in discussione, perché l’oggetto della contestazione
era il sindaco Lodi ed il suo operato. La scelta delle scuole Pascoli non
è stata casuale; esse infatti sono chiuse da due anni senza alcun intervento di recupero e vengono lasciate degradare mentre si paga un affitto di
730.000,oo annue ad un privato: il babbo politico di Piero Lodi, già fondatore di ApC. Il Sindaco Lodi non ha esitato a bollare la protesta operata
nei suoi confronti come un’azione posta in atto da individui che hanno un
DNA fascista. Lo ha detto in piazza Guercino, durante la manifestazione
del 25 aprile, ignorando gli autentici motivi della protesta e ponendo in
essere la solita ignobile speculazione secondo la quale chi contesta il suo
operato è un fascista. Ergo, chi applaude e gli bacia il culo è un autentico democratico.
Gli schemi mentali e comunicativi di Piero Lodi sono quanto mai di più
vecchio e falso ci sia in circolazione, prova ne è che gran parte della contestazione che gli viene rivolta parte da persone la cui storia personale e
politica non è certamente fascista, ma neppure di destra, anzi di sinistra.
Poiché Piero Lodi ha scomodato il DNA, andiamo a vedere il suo. Figlio
di Silvano Lodi, già consigliere PSDI nel comune di Cento, ha aderito al
partito del padre per seguirlo in quello del babbo politico Giuseppe Accorsi, anch’egli consigliere comunale del PSDI, che fondò ApC e portò Paolo
Fava a sindaco di Cento. Paolo Fava nominò Piero Lodi suo portavoce,
con stipendio a carico del comune.
La vita di Piero Lodi fu all’ombra di ApC, che servì fedelmente anche
quando divenne sindaco Annalisa Bregoli, che sostenne come direttore responsabile del mensile REALTA’ CENTESE, anch’esso di matrice social-
democratica e che transitò al sevizio della formazione creata da Accorsi.
Ricordiamo agli smemorati ed ai più giovani che il PSDI era un piccolissimo ma voracissimo partito spazzato via da “Mani Pulite”; la sigla
scomparve ma gli uomini rimasero, rigenerati dalla sigla ApC. Quando
Piero Lodi cercò di mettersi in proprio creò la società Seta Comunicazione, ma quando si trattò di camminare candidamente con le proprie gambe
le cose non andarono per il meglio.
Il suo operato finì nel “LIBRO BIANCO sul LAVORO NERO, storie di
violazioni e soprusi nel mondo dell’informazione”, edito dalla Federazione Italiana della Stampa.
Così lo troviamo a pag.50 del volume, sotto il titolo “IL CASO – il trucchetto della cessione del diritto d’autore: il caso Seta Comunicazione”, in
cui si descrivono le modalità con le quali, attraverso una lettera sottoscritta
tra le parti, la società otteneva da parte del collaboratore un lavoro a prezzo
talmente irrisorio, da configurare un vero e proprio sfruttamento del lavoro. Tutto in perfetto stile ApC: furbizie, artifici, raggiri.
Con la stessa tecnica e procedura, scomparso ApC, i suoi uomini sono
rimasti rigenerati nel PD.
Ora è chiaro quale sia il DNA di Lodi, mentre non è chiaro quale sia il
DNA degli aderenti a FdI.
Di loro nessuno ha mai ricevuto stipendi provenienti dal Partito Fascista,
né ha tratto vantaggi dalla militanza in detto partito, mentre “Il Piero” ha
sommamente “goduto” della militanza in ApC, facendo un opportunistico
“salto della quaglia” quando la “mucca morente” non era più in grado
di dare latte. Ora sindaco, intrattiene proficui rapporti con gli amici di
sempre e nulla cambia per la città: tanto sono sempre quelli a comandare
ed a guadagnare.
Lasciamo ai lettori la percezione che vorranno farsene, evidenziando che
le ombre cinesi mostrano la testa di un cane anche se davanti alla lanterna
ci sono solo due dita incrociate.
Il Grillo Sincero
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CENTOperCento
CENTOperCento
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CENTOperCento
I REDDITI DI L
Il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n.33, prevede che le pubbliche
amministrazioni pubblichino i dati relativi al reddito ed alle proprietà
(beni immobili e mobili, azione e quote societarie) dei propri
amministratori entro tre mesi dalla loro elezione.
Il comune di Cento lo effettua in modo completo e definitivo per
l’anno 2012, con ampio ritardo e guarda caso, anche per la tardiva
comunicazione del Sindaco Piero Lodi, che ancora una volta si conferma
scarsamente esemplare nell’adempimento a regole e scadenze.
Il Decreto legislativo prevede anche che possano essere pubblicati i
redditi del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, ma solo se questi
lo consentono; così unicamente la madre ed il fratello del consigliere
comunale e provinciale Marcella Cariani danno il loro assenso.
Va ricordato che, l’assessore Busi e la consigliere Dinelli sono marito
e moglie, quindi questo è l’unico caso, giocoforza, in cui compare il
reddito del coniuge.
Per rendere la lettura più facile e scorrevole, pubblichiamo la cifra del
reddito imponibile annuo del 2012, comprensivo del compenso per
gli incarichi pubblici svolti, ponendola con a fianco, tra parentesi, la
risultanza mensile pari a un dodicesimo.
LODI Piero (PD), sindaco, libero professionista (giornalista), € 37.611
(3.134), proprietà 100%: abitazione principale e autorimessa in Cento,
nessuna autovettura;
MANDERIOLI Massimo, assessore, pensionato ex direttore Onlus
Don Zanandrea, € 48.655 (4.055), proprietà 50%: fabbricato in Pieve
di Cento, due autovetture tra cui il SUV Tuareg;
PEDACI Mario (Unire la Sinistra), vice sindaco, dirigente medico
cardiologo ospedale di Cento, € 118.786 (9.899 ), proprietà 50%:
fabbricato in Milano, autovettura Mercedes, n.1148 Azioni Intesa San
Paolo e n.1006, 796 + 80.909 fondi comuni;
BUSI Pier Paolo (PD), assessore, direttore Onlus Istituto Ramazzini
di Bologna, € 64.970 (5.414), proprietà 1 fabbricato in Cento ed 1
fabbricato in Lizzano in Belvedere, autovettura Fiat Cubo;
ROLFINI Maria (SEL), assessore, coordinatore infermieristico AUSL
Ferrara, € 56.629 (4.719), proprietà 100%: abitazione principale in
Cento, autovetture due Lancia Ypsilon;
TASSINARI Claudia (PD), assessore e presidente Fondazione Teatro,
libera professione (avvocato), € 23.492 (1.958), non possiede immobili,
autovetture due: Ford Focus e Renault Megane.
Riassumendo, in giunta abbiamo: 2 liberi professionisti, 2 dipendenti
pubblici, 2 direttori Onlus.
Grafico reddito mensile di Sindaco e Assessori
commissione Patrimonio Studi, dipendente bancario, € 44.427 (3.702),
proprietà 100%: 1 fabbricato in Cento; proprietà 33%: terreno con
fabbricati in S. Agostino, autovettura Toyota Yaris:
GARUTI Giangabriele, consigliere (PD), libero professionista (medico
veterinario), € 20.388 (1.699), proprietà 100%: 1 fabbricato in Cento;
proprietà 50%: 1 fabbricato in Caval San Bovo (TN), autovettura
Peugeot 3008;
MAGAGNA Lorenzo, consigliere (LN), operaio, € 20.578 (1.715),
nessuna proprietà immobiliare, autovettura Citroen C3, n.6.300 azioni
di Enel Green Power;
CARIANI Marcella, consigliere comunale e provinciale (PD),
impiegata, € 22.582 (1.882), nessuna proprietà immobiliare, autovetture
due: Fiat 600 e Multipla, n. 890,553 + 664,001 quote fondo comune di
investimento Arca;
DINELLI Anna, consigliere (PD), dipendente comune di Castelfranco
E. (Mo), € 35.604 (2.967), proprietà 100%: 1 fabbricato in Cento,
autovettura Lancia Y 10;
FORTINI Vasco, consigliere (PD), presidente del consiglio comunale,
vicepresidente Partecipanza Agraria di Cento, pensionato, € 44.652
(3.721), proprietà 100%: abitazione principale + autorimessa in Cento;
proprietà 50%: 6 negozi+2 autorimesse in Cento, autovettura Alfa 147;
TASSINARI Cosma, consigliere (PD), attività non definita (Partner
and Sales Manager: di chi ? di che cosa ?), € 18.959 (1.580), proprietà
100%: 3 appartamenti + 2 autorimesse in S. Agata e S. Pietro in
Casale, autovettura BMW serie 5;
ZAPPATERRA Denis, consigliere (PD), insegnante, € 4.190 (349),
nessuna proprietà immobiliare, autovettura Lancia Musa;
CONTI Roberto, consigliere PD), responsabile servizi e controllo impianti
industriali, € 42.205 (3.517), proprietà 50%: abitazione principale ed
altro fabbricato in Cento; proprietà 25%: 1 fabbricato e terreno in Massa
Carrara, autovettura Ford Focus C Max e motociclo Piaggio;
TOSELLI Stefano, consigliere (FI), responsabile vendite presso
Sansormatic Srl, € 49726 (4.144), nessuna proprietà immobiliare, nessuna
autovettura, n.199,101+630,989+6152,927 fondi comuni Mediolanum
Best/Dinamismo/Intraprendend e 1537,34 Buoni postali fruttiferi;
MATTIOLI Massimo, consigliere (PD), impiegato AUSL Ferrara, €
27.646 (2.304), proprietà 50%: abitazione in Finale Emilia, autovettura
Ford C Max;
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx PEDACI €. 9.899
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
BUSI €. 5.414
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
ROLFINI €. 4.719
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx MANDERIOLI €. 4.055
xxxxxxxxxxxxxxxx
LODI €. 3.134
xxxxxxxxxx TASSINARI €. 1.958
MATTARELLI Marco, consigliere (Noi Che), quadro direttivo
CRCento, presidente Associazione Piccoli Azionisti, € 62.673 (5.223),
proprietà 66%: 1 fabbricato in Cento; proprietà 100%: 1 fabbricato
in Vigarano Mainarda e 1 fabbricato in Lido degli Estensi, autovetture
due tra cui BMW 330, n.48 azioni della CRCento;
CORVINI Luigi, consigliere comunale e provinciale (FI), membro
TESTONI Michele, consigliere
(PD), insegnante di educazione fisica
c/o UISP Ferrata, € 6.480 (540),
nessuna proprietà immobiliare,
autovettura Toyta Yaris;
CARLOTTI Cinzia, consigliere
(Unire la Sinistra), parrucchiera (artigiana titolare), € 4.703 (392), proprietà 100%: abitazione principale
in Argelato, autovettura Citroen C1;
GALUPPI Gianpaolo, consigliere (FI), pensionato, € 20.997 (1.750),
proprietà 50%: abitazione principale ed autorimessa in Cento,
autovettura BMW 320DX;
FERRARINI Cinzia, consigliere (Per le Frazioni), insegnante
educazione artistica, € 16.359 (1.364), proprietà immobiliare in
Bologna, quote Società Bagnoli Sas 1%.
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OR SIGNORI
più ricca del consiglio; così come il reddito dei
consiglieri Testoni, Carlotti e Zappaterra
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX MATTARELLI € 5.223
è veramente sotto la soglia di povertà, mentre
quello di Pedaci stacca ogni altro reddito al
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX TOSELLI € 4.144
quale si dovrebbe accostare quello della moglie
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX FORTINI € 3.721
che svolge attività immobiliare.
Certamente risulta una famiglia benestante la
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX CORVINI €.3702
coppia Busi/Dinelli che raggiunge il reddito
XXXXXXXXXXXXXXXXXX CONTI € 3.517
annuo di 100mila euro ed è proprietaria di tre
immobili.
XXXXXXXXXXXXXX DINELLI € 2.967
Dai dati va sottolineata una grave carenza di
XXXXXXXXXXX MATTIOLI € 2.304
rappresentatività da parte di diverse categorie:
non ci sono agricoltori, commercianti, industriali
XXXXXXXXX CARIANI € 1.882
e solamente un artigiano (che se la passa
XXXXXXXX GALUPPI
€ 1.750
veramente molto male), mentre abbondano i
lavoratori dipendenti e soprattutto del pubblico
XXXXXXXX MAGAGNA € 1.715
impiego.
C’è la conferma di un’Italia dove il “bengodi”
XXXXXXXX GARUTI
€ 1.699
appare il pubblico impiego e quello bancario, o
XXXXXXX TASSINARI € 1.580
dove le Onlus fanno del bene a chi ci lavora o
lavorava.
XXXXXX FERRARINI € 1.364
Ma ripetiamo, la fotografia proposta ha molte
XXX
TESTONI € 540
carenze: cose importanti potrebbero non apparire,
perché come si suol dire: “fatta la legge, fatto
XX
CARLOTTI € 392
l’inganno”. Così viene da chiedersi come possa
X ZAPPATERRA € 349
il giovane Cosma Tassinari, con un reddito
mensile di 1.580 euro, girare in BMW ed essere
Questi i dati resi pubblici sul sito del Comune di Cento, non
proprietario di tre appartamenti + due autorimesse, anche se il mistero
dimenticando che il reddito riportato si riferisce esclusivamente alla
potrebbe chiamarsi “babbo e mamma” oppure “genitore 1 e genitore 2”.
persona che svolge l’incarico, ed esclude coniuge e familiari.
Infine, segnaliamo che tra i redditi manca quello dell’ex sindaco ed
Inoltre, le proprietà immobiliari richiamate non sono sottoposte ad
ex consigliere Paolo Fava, che avendo rassegnato le dimissioni a fine
alcun estimo, quindi la portata patrimoniale non è valutabile; così
2013, sarebbe stato tenuto a rendere pubblica la sua posizione.
come non lo sono i beni finanziari : le azioni, i fondi e le quote.
Si può affermare che quanto descritto si possa intendere come “il
minimo appannaggio di ciascuno” in termini di reddito, perché di
proprietà e beni non si conoscono i valori.
Ecco perché diventa difficile affermare chi sia il “più ricco” od il “più
povero” tra gli amministratori centesi; sicuramente la giunta appare
Grafico reddito mensile dei Consiglieri Comunali
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CENTOperCento
CENTOperCento
CENTOperCento
CENTOperCento
COSA TACE LA BANCA
COME 8 MILIONI DI PERDITE SONO DIVENTATI 7 MILIONI DI UTILI
LA NOTA DELL’ASSOCIAZIONE DEI PICCOLI AZIONISTI DELLA CASSA
Con la presente continua la rubrica a cura dell’Ass.ne dei piccoli azionisti finalizzata, attraverso alcune note monografiche, a cercare di chiarire il più
possibile, ai propri iscritti e a tutti coloro che posseggono azioni della CrCento SPA nonché a chi altro possa stare a cuore il destino della Cassa, vari
aspetti del complesso scenario politico, economico e finanziario in cui si sta muovendo la banca più antica della città. Ovviamente la scrivente Ass.ne
non si arrocca la presunzione di essere esaustiva in argomento ma, nel limite del possibile, si prefigge almeno di aiutare chi legge nella comprensione
di regole, regolamenti, comportamenti, scenari, meccanismi ecc. che influenzano positivamente o meno la salute dell’Istituto di Credito di cui, anche
se in minima parte, possediamo il capitale.
ANALISI DEL BILANCIO 2013 DELLA CASSA DI RISPARMIO DI CENTO 31.12.2011 ed è costitutivo quasi interamente da titoli di stato italiani. Ora
a Pagina 23 della relazione si legge “in misura tale da non
Prima di tutto ci preme chiarire due cose.
compromettere, neppure nei momenti di maggior tensione sui
PRIMO In assemblea di bilancio, che si
“Il
totale
dei
crediti
titoli del debito pubblico italiano, la solidità patrimoniale della
è tenuta il 29 aprile scorso, siamo stati
banca”. Come? Se lo stato italiano tornasse in Crisi di crediinterrotti più volte e quindi non siamo riai clienti è calato”
bilità, come è successo nel 2011 e i titoli di stato diventassero
usciti a presentare con chiarezza i nostri
indesiderati sui mercati o peggio subissero un haircut sul loro
dubbi sul bilancio, per il quale abbiamo espresso un voto di ASTENSIONE.
valore
nominale
come e’ successo alla Grecia, con 700 milioni di titoli di
SECONDO le nostre preoccupazioni sono dovute alla straordinarietà del bilancio 2013 e quindi la nostra apprensione, non fugata dagli amministratori stato in portafoglio e un patrimonio di 190 milioni come faremmo?? Si pene dal direttore generale, è che la banca, la nostra Cassa, venendo a mancare si che una ipotesi anche solo teorica di svalutazione del valore nominale dei
nel 2014 gli effetti straordinari della rivalutazione quote Banca d’Italia, del- titoli di stato del 20% (accaduta perché nel 2011 i btp trentennali valevano
la vendita della partecipazione Cedacri e del riallineamento dei titoli di stato 66, oggi 104, i decennali valevano meno di 90 oggi 108, e i triennali emessi
(comprati grazie al prestito chiamato LTRO della BCE) non sia in grado di al novembre 2011 al tasso facciale del 6% valevano 95 oggi 103 e i BOT
produrre utili da attività caratteristica ovvero dalla classica intermediazione a 12 mesi rendevano il 9% oggi lo 0,61%) sarebbero circa 150 milioni di
bancaria. Ciò premesso, considerato che non ci sentiamo e non siamo op- valore. Fortunatamente non è successo, ma il “sentiment” dei mercati campositori e basta come ci definiscono in modo superficiale gli amministratori biano in fretta, nel 2011 lo spread e’ esploso in pochi mesi fino a raggiungeed il direttore, ma piuttosto attenti e scrupolosi osservatori interessati alla re il livello di quasi 600 punti a novembre. Ricordiamocelo. Infine nei 700
nostra banca, che abbiamo contribuito a portare fino ad oggi in condizione milioni di titoli in portafoglio, troviamo due importanti componenti che in
di indipendenza e autonomia, passiamo alla analisi dello stato patrimoniale via del tutto straordinaria, nel 2013 hanno contribuito in modo decisivo al
utile di 7,6 milioni, ovvero la quota di partecipazione in Banca d’Italia e la
e del conto economico.
quota della nostra società consortile di elaborazione dati, la Cedacri. Infatti
STATO PATRIMONIALE.
la rivalutazione per legge della quota Banca d’Italia ha dato un effetto netto
ATTIVO.
sul l’utile di 4 milioni di € e la vendita di parte della partecipazione Cedacri
Il totale dell’attivo patrimoniale e’ di 2,7 miliardi di €, come nel 2012.
quasi 2 milioni.
Si evidenziano due dati significativi:
Il totale dei crediti a clienti (i prestiti fatti a famiglie e imprese) è cala- PASSIVO.
to mentre il totale delle attività finanziarie, ovvero i titoli in portafoglio Il totale del passivo e’ ovviamente di 2,7 miliardi, come l’attivo e le componenti che lo caratterizzano sono sostandi investimento della banca, sono ulteriormente auzialmente 3:
mentati a quasi 700 milioni di €. Il totale delle due
A) i debiti verso banche
“I titoli in portafoglio
voci e’ di 2,6 miliardi, il 93% dell’attivo. Abbiamo
B) i debiti verso clienti
poi 45 milioni di attività materiali (principalmente
nel
2011
erano
180
mln
C) il patrimonio netto
immobili e terreni). E’ importante evidenziare che i
A) I Debiti verso banche sono 463,4 milioquasi 700 milioni di € di titoli in portafoglio erano
nel
2013
sono
700
mln”
ni di €, quasi tutti verso la BCE, questa poappena 180 milioni al 31.12.2011, ovvero, prima
sta di debito e’ leggermente calata rispetto
della crisi dello spread e dell’intervento della BCE a sostegno delle banche.
al
2012
ma
è
circa
3
volte
il
valore
del 2011 quando era 163,4 milioni di €
Inoltre i 180 milioni di titoli del 2011 erano il 10% dei prestiti a clienti.
Nel 2013 i 700 milioni di titoli, principalmente titoli di stato, rappresentano (prima del prestito LTRO fatto dalla BCE alle banche). Perciò questo fido
il 37% dei prestiti a clienti. La banca ha cambiato DNA. Preoccupante la che ci ha fatto la BCE è servito a comprare titoli di stato che come abbiamo
quantità di crediti dubbi, ovvero la somma di sofferenze, incagli, scaduti e visto nella sezione dedicata all’attivo hanno contribuito in modo determinaristrutturati, cioè tutti quei prestiti a clienti difficilmente recuperabili che te alla costruzione dell’utile di 7,6 milioni. Infatti i 700 milioni di titoli di
sono cresciuti del 19,7% sul 2012 e sono in totale 250,9 milioni di €. Abbia- stato in portafoglio della banca, comprati con il fido della BCE hanno reso
mo chiesto espressamente al direttore Damiano in quale percentuale fossero una plusvalenza di 21,6 milioni grazie alla riduzione dello spread avvenuta
le sofferenza per provincia , ovvero quale era il rapporto sofferenze lorde nel corso del 2013 in modo sostanziale.
/ crediti lordi per provincia (FE, BO, MO). Infatti, tale rapporto a livello B) i debiti verso clienti, ovvero la raccolta è calata di quasi 69 milioni
banca e’ del 5,7% sarebbe utile far sapere ai soci come si compone per pro- e questo calo si aggiunge al calo, se pur più modesto del 2012 quando la
vincia al fine di sapere se l’espansione in provincia di MO e di BO è più o raccolta da clienti calò di circa 6 milioni. Perciò nel biennio 2011-2013
meno rischiosa della nostra storica provincia di Ferrara. Damiano ha fornito la raccolta da clienti è calata di 75 milioni. Inoltre la raccolta indiretta
solo la percentuale delle sofferenze totali: 30% Ferrara, 30% Modena, 40% (amministrata, gestita, gestioni patrimoniali) cala anch’essa di 20 milioni
Bologna. Questa risposta non chiarisce NULLA. in quanto non sappiamo e di 35 milioni dal 2011. In sintesi la raccolta globale da clienti cala nel
come sono ripartiti i prestiti a clienti. Ovvero se le sofferenze sono 111 biennio 2011-2013 di circa 110 MILIONI DI EURO. Da qui le nostre
milioni di € e il 40%, cioè 44,4 milioni sono in provincia di Bologna e 33,3 preoccupazioni sulla capacità di sviluppo commerciale della banca. Infatti è
milioni sono in provincia di Modena, quanti sono i prestiti in queste due pur vero che la raccolta gestita è aumentata del 6% nel 2013 a cui va aggiunprovincie ? La ritrosia a fornire tale dato, già chiesto anche lo scorso anno, to l’11% del 2012 ma ciò è avvenuto travasando da raccolta amministrata
già presente che è calata di oltre 177 milioni dal 2011. Sembra
ci fa supporre che l’espansione nella
che la capacità di attrarre nuova clientela di raccolta sia attenuata.
due provincie predilette dal direttore
il patrimonio netto dopo l’approvazione del bilancio è di
Damiano e dal vice Turci, in quanto
“Totale perdite per C)
189,978 milioni di €. Nel 2012 era di 188,527 milioni di €. Ora
provenienti rispettivamente da Bologna e Modena siano deludenti, a dire sofferenze 30,5 mln” la domanda che abbiamo, posto in assemblea e’ la seguente: dato
che gli amministratori hanno proposto di pagare un dividendo
poco. Per finire in tema di sofferenze
di 0,12 € per azione che significa 1,793 milioni di euro su 7,631
a pagina 137 della relazione di bilancio si segnala che le cancellazioni, ovdi
utile,
quindi
restano da mettere da parte 5,8 milioni di € che sommati
vero il passaggio a perdite delle sofferenze e’ stato di 16,3 milioni e di 14,2
ai
188,527
milioni
del 2012 dovrebbero fare 194,3 milioni di €, perché il
milioni nel 2012 per un totale di 30,5 milioni di perdite !
Continuando la nostra breve analisi dello stato patrimoniale attivo, faccia- patrimonio netto al 31.12.2013 risulta solo di 189,978??. La risposta poco
mo notare che il totale del portafoglio titoli della banca al 31.12.2013, che convincente ma tecnicamente perfetta l’ha data il direttore Damiano evidenabbiamo detto essere di quasi 700 milioni, e’ di 520 milioni superiore al ziando, ciò che noi avevamo voluto sottoporre all’attenzione della assem-
7
blea: ovvero il patrimonio aumenta meno perché la voce “riserve da valuta- proventi la “commissioni istruttoria veloce” ben 1,3 milioni di € che viene
zione” derivante dalle plusvalenze implicite nei titoli di stato posseduti dalla applicata ai conti dei clienti che sconfinano anche senza fido. La domanda
spontanea e’: il calo della voce più sopra segnalata, ovbanca si è ridotta da 9,950 milioni a 5,563
vero la “tenuta e gestione dei conti correnti” e’ in qualche
milioni. Perciò sostenere che si è accan“Il personale si stà
modo collegata alla commissione di istruttoria veloce?
tonato interamente a patrimonio l’effetto
se da un lato preoccupa il calo della voce di introipositivo della rivalutazione delle quote
riducendo mentre il D.G. Perché
to da tenuta dei conti dall’altro preoccupa ancora di più
Banca d’Italia è una forzatura. Infine secosì importante balzello applicato ai clienti in un
gnaliamo che il tanto osannato TIER1
e 4 dirigenti costano un
momento di grande difficoltà, non sembra essere una
pari all’11% è ottenuto grazie soprattutto
politica commerciale coerente con una banca che si autoal CALO delle attività di rischio ponde1 milione di euro”
definisce territoriale.
rato, dove osserviamo un consistente calo
del rischio di credito, (dovuto al calo degli impieghi), a una stabilità della Concludiamo l’analisi del conto economico con una valutazione di fondo:
componente rischio di mercato e ad un AUMENTO del rischio operativo, Nel 2013 sono diminuite anche le tasse (4.300 su 11.931 di utile lordo sono
ciò ha degli effetti sul conto economico che vedremo fra breve. Ricordiamo molto meno di 5.985 su 8.308 nel 2012) e il risultato finale di 7,631 milioni
ai lettori che la banca franco belga DEXIA-CREDIOP aveva un TIER1 del di € è molto alto rispetto al 2012 anche per questo motivo.
Ma proviamo per un attimo a fare questa ricomposizione, tenuto conto delle
13 % e fallì in due settimane nel 2012.
considerazioni fin qui esposte sullo stato patrimoniale sul conto economico
CONTO ECONOMICO.
Le tre principali voci del conto economico sono:
e ragionando netto su netto (cifre in milioni)
UTILE NETTO:
+7.631
A) margine interesse
componente straordinaria banca Italia -4.000 (come da relazione)
B) margine intermediazione
componente straordinaria Cedacri
-1,700 (tassazione teorica al 27,5%)
C) risultato della gestione finanziaria
A) il margine interesse è generato dalla differenza fra gli interessi attivi, componente straordinaria effetto LTRO-15.700 (tassazione teorica al 27,5%)
+5.000
incassati dai clienti e dai titoli posseduti dalla banca - gli interessi passivi costo straordinario fondo esuberi
-8.769
pagati ai clienti e alla BCE. Si evidenzia il calo del 11,87% di questa voce. Risultato rettificato
Calano di più gli interessi attivi (-11,25%), degli interessi passivi (-10,60%), CONSIDERAZIONI FINALI.
ovvero lo spread applicato dalla banca sui rapporti attivi e’ peggiorato e la In sede di dibattito assembleare abbiamo chiesto MORIGERATEZZA nei
relazione di bilancio attribuisce tale fatto alla componente rilevante di im- compensi dei dirigenti D.G. e quanto fosse il compenso del solo Direttore
pieghi a medio lungo termine, al calo dell’euribor e al calo dello spread Generale Ivan Damiano. Infatti la tabella di bilancio a pagina 174 riporta
sulle nuove operazioni. Ora noi ci chiediamo, ma se la banca ha in porta- il compenso globale (direttore e dirigenti , in totale 5 persone e mezzo in
foglio tanti impieghi a medio lungo termine, ovvero mutui, chi ha stabilito quanto il dirigente del personale si è licenziato a agosto) per un importo
di averne così tanti se non la politica commerciale attuata dalla direzione di 990.000 € e di 431.000 € per il consiglio e i sindaci revisori. In una banca
che RIDUCE Il personale , pur in presenza di un utile, formatosi nel modo
generale??
Secondo ma chi stabilisce lo spread sulle nuove operazioni se non la dire- che abbiamo descritto, in un contesto di grande crisi economica epocale, ci
sembra GIUSTO chiedere quello che anche il Governo Renzi sta chiedendo,
zione commerciale??
ovvero una riduzione dei mega stipendi dei dirigenti apicali. Purtroppo il PreB) il margine di intermediazione si ottiene sommando al
sidente ci ha risposto con una battuta e
margine interesse, come più sopra descritto, le commissionon ci ha fornito alcunché, tantomeno
ni nette, l’utile da titoli e i dividendi da partecipazioni. Si “Un importante balzello in merito ai benefit di cui gode sia il
evidenzia a pag. 117 nell’elenco delle commissioni attive il
Damiano che i suoi Due vice direttodeciso calo della voce “tenuta e gestione dei conti correnti”,
applicato ai clienti
ri (il vicario Turci e Aldrovandi). In
che passa da 4,330 milioni di € a 3,831 milioni di € con un
tema di conflitti di interesse abbiamo
calo di oltre 500mila € che in percentuale risulta un MENO
in un momento di
poi sollevato il problema dei fidi degli
11,52%. Domanda che non abbiamo potuto porre in quanto
amministratori o delle società ad essi
grande difficoltà”
interrotti: ma se cala questa voce di ricavo è perché calano
collegate. A pagina 176 del bilancio si
il numero dei conto correnti o abbiamo calato i costi applievidenzia un totale di fidi accordati per
cati alla clientela ?? E se calano i conti correnti non è forse un altro segnale 38,5 milioni di € è utilizzati per 22 milioni di € abbiamo ribadito che non sadi difficoltà di sviluppo commerciale ? Risulta poi abnorme ai nostri occhi remo tranquilli finché quella tabella che riassume i fidi agli amministratori o
il contributo della voce 100b “utile da attività finanziarie disponibili per la ai soggetti collegati non sarà a zero virgola zero zero. Abbiamo anche chiesto
vendita” ovvero, come più sopra riportato nella analisi dello stato patrimo- delucidazioni in merito a 5 immobili acquistati dalla banca nel 2013 (pag. 92)
niale attivo, dove abbiamo visto registrato ben 700 milioni di titoli il cui “ con l’intento di “rivenderli al più presto sul mercato alle migliori condizioni.
riallineamento” ovvero la vendita di una parte di questi titoli, (comprati con “La cifra spesa è di 3,263 milioni di € cioè oltre 600mila € l’uno, speriamo
il prestito della BCE) ha generato ben 21,617 milioni di € di plusvalenze, che non Siano stati acquistati da un cliente in sofferenza e speriamo che il
gli altri utili per arrivare a 27,6 milioni sono ottenuti dal rivalutazione delle mercato immobiliare si riprenda , ma anche in questo caso non ci è stata forniquote Banca d’Italia e dalla vendita di una parte delle quote della nostra par- ta nessuna spiegazione. Non era forse meglio ristrutturare il NOSTRO immotecipata CEDACRI. I 21,617 milioni sembrano essere derivati dalla rivalu- bile di Casumaro, in evidente stato di abbandono e motivo di contestazione
tazione spontanea dei titoli di stato a 3 anni comprati nel 2011 e coincidono anche della comunità casumarese anziché pagare l’affitto (dal 1997) ad un ex
con la volatilità implicita di un btp a 3 anni su un portafoglio medio di 750 notabile del paese per la attuale filiale che era considerata sede temporanea in
milioni di € detenuto nel 2013 dalla banca. Considerazione che volevamo attesa della ristrutturazione del nostro fabbricato?
fare in assemblea, che facciamo qui in quanto interrotti. La Banca d’Italia e’ Per finire il valore delle azioni della banca.
un aiuto di stato, la Cedacri lo abbiamo suggerito noi anche lo scorso anno. L’assemblea ha deliberato il fondo di riacquisto azioni che il consiglio può
Ma ciò che ci preme sottolineare e’ che questa voce di bilancio, ovvero la utilizzare per un massimo di 150.000 azioni e con prezzo compreso fra i 18
100b era, nel 2011 prima della crisi dello spread e della operazione LTRO e i 26 € per azione. Se prima dell’assemblea il prezzo che si otteneva (dopo
della BCE 2,7 milioni! Ovvero 25 MILONI IN MENO. Tuttavia la voce mesi e mesi di attesa) era di 22,5€ per azione e l’utile conosciuto era di 2,3
margine di intermediazione aumenta rispetto al 2012 del 10,26%. Il risultato milioni di € relativo al bilancio 2012, ora che l’utile è schizzato a 7,6 milioni
ci aspettiamo che le azioni valgano di più, se è vero come dicono il presidendella gestione finanziaria si ottiene principalmente sottraendo dal margine
te e il direttore che gran parte dell’utile realizzato è stato patrimonializzato.
di intermediazione le rettifiche di valore per deterioramento crediti che per- Per quanto riguarda la liquidità del titolo, riteniamo che solo ATTIVANDO
centualmente si attesta ad un valore rilevante di 1,617% definito “costo del CONCRETAMENTE il fondo di riacquisto deliberato dall’assemblea si otcredito”. Si segnala che tale voce era, prima della ispezione Banca d’Italia, terrà una significativa riduzione dei tempi di vendita che ci risultano essere
ovvero nel 2011 lo 0,783%. Domanda che volevamo fare, ma tale rilevante ancora nell’ordine di mesi e mesi.
aumento del costo del credito e’ avvenuto per scelta prudenziale spontanea In ogni caso all’ultimo prezzo noto di 22,5 € significa valutare la banca
o per stimolo della Banca d’Italia? Comunque tale voce di costo è di 30,4 336,352 milioni contro un patrimonio di 189,978 milioni di €, un capitale
milioni di euro contro i 14,6 del 2011.
sociale di 77,141 milioni e 44 volte gli gli utili per azione.
Fra i costi operativi la voce principale è costituita dal personale che nel 2013 Infine una nota di stile, ringraziare un singolo dipendente per il contributo
è aumentato perché la CASSA ha pre pensionato ben 23 dipendenti soppor- al rinnovo del logo aziendale ci è sembrato inelegante nei confronti di 400
tandone il costo tutto nel 2013. Quindi il, personale si sta riducendo.
colleghi che tutti i giorni per pochi spiccioli, spesso lontano da casa, con indiSi segnala anche che la voce 190 “altri oneri / proventi di gestione” contiene cazioni a volte contraddittorie, mettono il loro logo, ovvero la loro faccia, di
fra gli oneri un cifra di OLTRE UN MILIONE di € per cause e reclami. fronte alla clientela. E’ per loro, grazie alla loro fantasia ed alla loro tenacia
Questa voce era meno di 800 Mila € nel 2011 e l’incremento sembra coin- che la cassa resiste ancora.
cidere con quanto segnalato più sopra sulla analisi del tier1 che evidenzia- RICORDIAMO IL NOSTRO INDIRIZZO MAIL:
va un AUMENTO DEL RISCHIO OPERATIVO. interessante anche fra i [email protected]
Elezioni Europee: Pubblicità Elettorale - Committente Alberto Balboni
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CENTOperCento
CENTOperCento
CENTOperCento
CENTOperCento
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Quanto PIACE A DIO e a PIERNOCCHIO
SCUOLE di RENO CENTESE
Due lettere dimostrano come tutto fu combinato
Cento è in prima fila nell’Italia che fa schifo.
E’ l’Italia dei politici, dei burocrati e degli imprenditori che con loro
vogliono avere rapporti e fare affari, mentre altri devono chinare la testa
ed andarsene.
Se qualcuno risponde ad una procedura di gara e se la aggiudica, ma
non è il soggetto voluto, allora la “premiata sartoria comunale”, riconfeziona l’abito in modo che il cliente indesiderato dica “no grazie,
non è della mia misura e rinuncio”.
E’ esattamente quanto accaduto per le scuole di Reno Centese, che avevano seguito il percorso di quelle di Corporeno, realizzate (uniche) in
un battibaleno da un soggetto privato e non dal Comune come impropriamente sostenuto, quando si vogliono mettere medaglie al petto, anche da soggetti che fanno parte dell’amministrazione comunale.
Cosa ha consentito alle scuole di Corporeno di essere realizzate in 80
giorni, mentre quelle di Reno Centese non hanno ancora visto l’inizio
reale dei lavori ?.
La burocrazia, ovviamente, ma essa non è uno strumento neutro ed imparziale e neppure un mostro senza testa; anzi ha (in questo caso) due
teste: una politica ed una tecnica.
La testa politica dà a quella tecnica un “imput” e a quel punto inizia il
palleggio, che consiste in determine dirigenziali che attivano delibere
di giunta, che a loro volta attivano altre determine dirigenziali, che giustificano delibere di giunta, e così via andare, fino al raggiungimento
dell’obiettivo. Il tecnocrate compiace il politico e si piega l’interesse
pubblico a quello “particolare e privato”.
Ormai, sono storie quotidiane che non fanno più neppure scandalo, se
non quando uno zelante Magistrato ci mette il naso e ferma “la giostra”.
Basta, appunto vedere, il caso Corporeno dove si paga l’affitto al privato e non si recuperano le scuole Pascoli, che si lasciano marcire
sommando costi a danno.
Torniamo a Reno Centese e alla storia di quelle scuole i cui lavori di
esecuzione erano stati affidati alla CO.GE.FER SpA .
Il sindaco Piero Lodi liquida brevemente l’accaduto con l’affermazione
che l’azienda incaricata ha rinunciato all’esecuzione dei lavori, lasciando credere ad una responsabilità del costruttore e celando in questa breve
sintesi le reali cause che hanno indotto la CO.GE.FER a questo passo.
Metodo a dir poco istrionico per scaricare su altri proprie responsabilità.
La verità che Lodi non racconta è contenuta nella lettera inviata da
CO.GE.FER al Comune di Cento, prot.n.21642 del 16/05/2013, data
sulla quale ritorneremo in quanto significativa di un certo operato.
In questa lettera, l’azienda fa tutta la storia della procedura per la realizzazione delle scuole e dichiara che fin dal 10 agosto 2012 era pronta
ad eseguire i lavori, ma “A conclusione del percorso amministrativo, veniva sottoposta all’attenzione di Co.Ge.Fer Spa una bozza di
contratto sensibilmente differente dall’originaria, anche in ragione
della mancata approvazione da parte del Consiglio (comunale) della
modifica di Progetto richiesta dal Comune”.
La lettera prosegue affermando che si trattava di “una differenziazione
sostanziale di tale rilievo da rendere assolutamente incompatibile
l’originaria previsione contrattuale con quella ora risultante”.
Da qui, la rinuncia formale alla realizzazione .
Il fatto gravissimo che emerge sta nel rilevare la mancata esecuzione
della volontà del Consiglio comunale espressa con deliberazione n.84
del 09/08/2012, nella quale era inserita anche la realizzazione di una
scuola materna in via dei Tigli a Cento ma questa è un’altra storia ancora, sulla quale per il momento non ci soffermeremo.
Va sottolineato che alla mancata esecuzione dell’atto deliberativo, si
deve aggiungere l’esclusione del Consiglio comunale dalle nuove e
diverse scelte operate.
Il tutto nel silenzio più assoluto, con l’uso strumentale dei regolamenti
finalizzati non a disciplinare l’accesso agli atti, bensì a ritardarne od
impedirne la visione, cosa di cui come giornalisti siamo stati testimoni
diretti.
ATTENZIONE ALLE DATE ed ai
NUMERI DI PROTOCOLLO
La CO.GE.FER scriveva la suddetta lettera in data 13 maggio 2013,
giunta in Comune con prot.n.21642 del 16 maggio 2013 ed indirizzata
all’ing. Piacquadio ed al sindaco Lodi; pertanto fino al 16 maggio non
vi era alcuna rinuncia.
Eppure, TA.SCA, studio architetti associati di Bologna, scriveva una
lettere avente come oggetto “una proposta di incarico professionale per
l’elaborazione del progetto preliminare della nuova scuola primaria
alla frazione di Reno Centese a Cento (Fe)” in data 8 maggio 2013,
giunta in Comune con prot.n.21067 del 13 maggio 2013 ed indirizzata
all’ing. Carlo Piacquadio.
Tale lettera di proposta, si apre dicendo: “Come da Vs. gentile richiesta, sono ad inoltrare Ns. migliore offerta per le attività di cui
all’oggetto”.
Dunque, lo studio TA.SCA si era mosso su richiesta dell’ing. Piacquadio, il quale si era attivato ben prima che la CO.GE.FER avesse
effettuato la rinuncia. Perché ?
Ed ancora, perché il Comune si rivolse proprio allo studio TA.SCA e
non attivò una procedura pubblica e trasparente per l’elaborazione del
progetto preliminare ?.
Se vi era stato un errore di programmazione nella richiesta originale
sulle scuole di Reno Centese, per quale motivo non si è intervenuti
modificando il progetto, già approvato ed autorizzato all’edificazione,
dell’ing. Fagioli ?
Il dubbio, il forte dubbio è che tale progetto avesse un enorme problema
nel fatto che prevedeva una edificazione in cemento armato.
Giova ricordare che il preliminare dello studio TA.SCA costato oltre
45.000 euro, servirà come guida ad un progetto definitivo che vedrà
la costruzione delle scuole in legno e con la stessa tecnica di quelle di
Corporeno: pannelli prefabbricati Xlam che poggiano su di una piattaforma in cemento.
La gara di aggiudicazione, vinta da una Associazione Temporanea di
Imprese (le stesse che hanno realizzato per Accorsi le scuole di Corporeno), ha visto una sola offerta che si è aggiudicata la gara con un
ribasso dello 0,05%.
Tutto perfetto: un solo concorrente, ribasso d’asta pressoché inesistente.
Mirco Gallerani
G.T. COMIS
S.p.A.
IDROTERMOSANITARI e ARREDO BAGNO
44042 CENTO (Fe) - Via Nino Bixio, 12
Tel. 051 904583 ric. aut. - Fax 051 904243
E-mail: [email protected] - Web: www.gtcomis.it
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CENTOperCento
CENTOperCento
CENTOperCento
CENTOperCento
INVA SIONE fa rima con DISTRUZIONE
2.000 / 4.000 al giorno che arrivano, 600.000 / 800.000 / 1.000.000 pronti ad arrivare... ci bastano per saziare la nostra fame di bontà??? E dietro
alle migliaia alle decine alle centinaia di migliaia ci sono le altre migliaia
e decine e centinaia di migliaia e i milioni dell’ Africa che aspirano a vita
migliore qui da noi... Quante operazioni Mare Nostrum ci toccherà di allestire??? E quante imprese di accoglienza istituire??? Davvero il nostro
è un appetito insaziabile, pari solo all’appettito di quelli che accorrono
a mangiare il loro pasto gratuito qui da noi...In nome di quale principio
si potrà mai infatti accendere il semaforo rosso e dire: basta, qui non si
passa oltre? Se quelli e questi perché non tutti gli altri a seguire? La fame
è la stessa, le guerre sono le stesse, le angherie in casa loro sono le stesse,
quindi non perché di tutti (e sono... miliardi) il diritto alla stessa mensa
della nostra bontà???
Questa mania compulsiva di accolgienza noi la etichettiamo con le parole pompose di solidarietà e FRATERNITÀ... Già, fraternità. E la prima a
farlo è naturalmente la grande e gloriosa e romana chiesa cattolica VATICANA SECONDA , che ogni suo intervento e promozione di accoglienza li battezza con le parole di Cristo: ERO STRANIERO E MI AVETE
ACCOLTO, AVEVO FAME E MI AVETE DATO DA MANGIARE.
Dimenticando e dando da intendere che anche altri sappiano leggere ed
ella sola sappia farlo. Che basta solo scorrere con l’occhio alcune righe sotto quelle citate per conoscere l’inganno del cattivo uso di quello
slogan. Dove si evince che il soggetto di quelle condizioni nulla ha che
fare col dato nudo e crudo dello straniero e dell’affamato che andiamo a
soccorrere con l’ operazione roboante di Mare Nostrum! Perché lo straniero e l’affamato di cui si parla è Cristo stesso nella persona di quelli
che credono in Lui (questi sono i ‘fratelli suoi”) e in quanto tali fanno la
volontà del Padre suo celeste, che è quella che tutti creadano nel Figlio
suo (cfr Mt 25, Mc3 e Gv 6): la qual cosa non può certo essere applicata
alla gente oggetto del nostro pronto soccorso e della nostra accoglienza.
Che altri possano fare uso delle più pietose nomenclature per giustificare
le loro azioni, che ben altro scopo hanno da quello dichiarato - sono gli
stessi che son giunti a dare anche alle guerre loro la qualifica di UMANITARIE, per nascondere, per mimetizzazione, le loro sporche vere intenzioni - pazienza, ma che quella che si proclama la santa chiesa cattolica
romana faccia passare Cristo come un fratello della consorteria massonica - quella che ha nella sua bandiera la patetica triade umanitaria di
Liberté Égalité e FRATERNITÉ - questo no, questo scempio delle parole
di Cristo ce lo possono risparmiare, che è troppo! E che se la bevano gli
allocchi , che ben si meritano di scomparire sotto lil peso della valanga
della loro dissennata ACCOGLIENZA!
E un’altra osservazione.
Mai nessuno, tra un pianto e l’altro, tra un salvataggio e l’altro, tra un
impegno assistenziale e l’altro, tra una solenne proclamazione del DOVERE dell’ ACCOGLIENZA dalle più alte sedi istituzionali di ogni
giorno...... mai nessuno che si chieda - da QUELLO gloriosamente INFRANCESCATO, che piange per tutti e getta fiori in mare, e benedice
maledicendo il ‘nostro’ egoismo, all’ultimo che si sfila il borsellino e dà
il suo compassionevole obolo al povero straniero - nessuno che si chieda:
ma perché tutti questi disgraziati fuggono da casa loro? Non abbiamo
dato ai lor paesi la loro indipendenza e sovranità, non abbiamo dato loro
la libertà come chiedevano e che loro spettava, e per che cosa? Per questo risultato? Di una fuga in massa nelle braccia di quelli che loro hanno
scacciato dalle loro terre come stranieri abusivi occupanti di esse??? E
non abbiamo fatto l’ ONU perché presiedesse e promovesse in universo
mundo e nei singoli paesi il rispetto dei diritti umani, in primis quello di
avere di che mangiare e di che bere e di che vestire nella propia casa?
Non c’è la grande Chiesa Cattolica Romana VATICANA SECONDA che
predica il rispetto di ogni persona, e perché no il rispetto del diritto che
ognuno possa stare in pace e a suo agio nel suo paese nella sua terra nella
sua cultura???
E infine. Quando noi li avremo presi tutti - CINESI e VIETNAMITI e
INDIANI e PAKISTANI e BENGALESI e CINGALESI e IRANIANI
e IRAQUENI e AFGANI e TURCHI e PALESTINESI e GIORDANI
e SIRIANI ed EGIZIANI e LIBICI e ALGERINI e TUNISINI e MAROCCHINI e ALBANESI e BOSNIACI e UCRAINI e POLACCHI e
MORAVI e MOLDAVI e BULGARI e RUMENI e ROM E ZINGARI
.... e NIGERIANI e GHANESI e CENTRAL AFRICANI e MALESI
e BURHKINI FASO e CONGOLESI e SENEGALESI ed ERITREI e
SOMALI ed ETIOPICI e PERUVIANI e COLOMBIANI e CUBANI e
MESSICANI ... et tutti quelli qui non citati- e noi italioti saremo scomparsi dalla scena di questa terra chiamata Italia, inghiottiti come acqua
nello scarico del lavandino della storia, per nostra incapacità autogenerativa - e tutti loro rimasti soli faccia contro faccia, cultura contro cultura e
religione contro religione e lingua contro lingua - che sorte toccherà loro,
stretti accatastati dentro lo stesso serraglio, senza che più nessuno possa
pretendere di governare gli altri, senza più una lingua che possa esere
condivisa da tutti???
Sarà quello il loro turno di pagarla a loro volta???
Davvero una bella OPERAZIONE UMANITARIA!
B.B.
Interrogazione su immigrati
arrivati a Cento
Preso atto
Della comunicazione avvenuta nel consiglio comunale del 30/04/2014
dove il sindaco Lodi riferiva in aula, che a Cento erano arrivati 12 immigrati provenienti dal Mali e nella stessa serata ne sarebbero arrivati
altri 10, tutte persone arrivate con l’operazione “mare nostrum”
Considerato che
L’assistenza di queste persone ha un costo, e richiedono disponibilità
d’alloggi dove farli vivere.
Verificato che
L’amministrazione ha affermato più volte di avere limitate risorse economiche e quelle a disposizione già impegnate.
Considerato che
Il nostro territorio continua a subire le conseguenze dei terremoti del
maggio 2012, infatti, abbiamo ancora centinaia di persone fuori delle
proprie case e molte altre ancora nei MAP.
Constatato che
In altri comuni del cratere, ad esempio Bondeno, Poggio Renatico e
Mirabello non sono arrivati quest’immigrati, sembrerebbe, perché finché tutti i cittadini fuori di casa per il terremoto, non rientrino in case
di mattoni, le amministrazioni non ritengono opportuno il loro arrivo.
Premesso tutto ciò
S’interroga l’assessore preposto per sapere
Chi paga il costo di sostentamento e gli alloggi per gl’immigrati giunti
nel nostro territorio, il comune la regione, lo stato o altro ente. Se hanno già lo status di rifugiati politici, o sono ancora in attesa di verifiche,
costatato che oltre i perseguitati politici, persone che scappano dalla
povertà, di solito dai propri stati scappano anche delinquenti che non
vogliono affrontare le proprie patrie galere.
Dove sono alloggiati, e dove andranno ad abitare queste persone e per
quanto tempo?
Se tutti e 22 sono ancora nel territorio comunale e se sono previsti
nuovi arrivi.
Se si è attivato un protocollo sanitario di controllo viste le numerose
notizie di problemi sanitari dalle zone di loro provenienza.
Perché questi appartamenti /alloggi, non sono stati impegnati fino ad
oggi per dare sollievo hai nostri terremotati che alloggiano nei moduli
temporanei e necessitano dopo tanti mesi di un ritorno alla normalità
in una casa vera.
Se non era opportuno ,essendo Cento un comune Terremotato, fino alla
sistemazione dei nostri cittadini alloggiati nei MAP in case, declinare
la richiesta di assistenza per quest’immigrati essendo più che giustificati visto i disagi in cui versano i nostri concittadini causa terremoto.
Magagna Lorenzo
Nel prossimo numero pubblicheremo la risposta del Sindaco Lodi
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Valutazioni storiche sul 25 Aprile
Tutti gli anni al 25 Aprile vi è una tiritela di inni alla libertà, ai Partigiani,
agli Alleati intesi come “LIBERATORI”.
Non c’è nulla di storico, ma tanta faziosità.
Tanto per cominciare 25 Aprile è una data ben scarsa di significato, la II
Guerra mondiale, in Europa è finita l’8 Maggio, all’estero più tardi. Fino
a quel giorno, ed ancora per alcuni anni, è stato un macello dopo l’altro.
Non vi è nulla da festeggiare, a livello nazionale, a Finale Emilia, poco
prima, vi fu una carneficina di Tedeschi che cercavano di passare il Panaro, poi un’altra a Ponte Lagoscuro nell’attraversamento del Po. Poco
prima, sempre per bombardamenti e cannoneggiamenti dei nostri “Liberatori” americani, era stata rasa al suolo Argenta, con relativa ecatombe
di civili Ignavi. Per puro caso non fece la stessa fine anche Cento.
Nel frattempo, nei campi di concentramento russi, (Gulag) morivano in
continuazione, per denutrizione e violenze, soldati italiani presi prigionieri.
Essi furono trattenuti fino al ‘52, di 87.000 tornarono a casa solo in
12.000. Pure in quel periodo risalgono decine di migliaia di morti infoibati, in Iugoslavia, ma quando gli assassini sono comunisti, per gli
“intellettuali è d’obbligo negare o dimenticare.
Se vogliamo ragionare in termini storici, sarebbe giusto dire che non c’era
nessuna guerra di liberazione in atto, ma ricalcavamo un tempo vecchio
di secoli, quando l’Italia non era una Nazione ma un campo di battaglia
fra Francia e Spagna e gli Italiani parteggiavano per l’uno o per l’altro.
Così ora, per due anni, prima la linea “Gustav”, poi la “Gotica”, separavano due Eserciti: quello Anglo americano da quello “Tedesco”.
Chi fosse l’invasore è fatica stabilirlo perché l’Italia, con atto costituzionale (firmato dal RE) aveva dichiarato guerra prima all’Inghilterra, poi
all’America chiamando in casa propria i Tedeschi con la segreta speranza
che la Vittoria gliela regalassero loro.
Visto che in tre anni non c’erano riusciti, il RE, cioè il legale rappresentante del Popolo italiano, fece il “voltafaccia”, cioè si alleò con il nemico
e dichiarò guerra all’alleato. Niente di nuovo: i Savoia per secoli, nel
Rinascimento, erano famosi per non avere mai finito una guerra con l’alleato con cui l’avevano iniziata. Di nuovo e per due anni l’Italia diventò
il campo di battaglia di due eserciti invasori ed entrambi alleati di una
fazione d’Italiani. I due schieramenti in lotta non facevano tante distinzioni fra simpatizzanti o no, mentre continuavano la loro guerra si comportavano con gli indigeni (che eravamo noi) senza tanti complimenti.
La propaganda poi ha preteso che i Tedeschi fossero i “cattivi”, i sanguinari, al contrario gli Alleati i “buoni”, i “liberatori”, che assieme ai loro “Partigiani” si facevano ammazzare per donare agli Italiani Democrazia e Libertà. La realtà è ben diversa: i Tedeschi nella mezza Italia settentrionale
si comportarono nè meglio nè peggio degli Alleati in quella meridionale.
Da settant’anni siamo informati da giornali e TV dei misfatti dei Tedeschi, di ciò che avvenne contemporaneamente al Sud, nessuno ha mai
fatto parola. Molte amnesie riguardano i bombardamenti fatti dagli Americani, a volte assurdi e militarmente inutili come sull’Abbazia di Montecassino, o in città non obbiettivi militari come Roma o tante altre, fatti
che sono ancora materia di diatribe negli alti comandi militari all’estero;
ma di cui nei nostri giornali non si fa parola.
Pure sulla popolazione italiana al Sud non vi fu la mano leggera, eppure
mai che si sia riportata qualche vicenda, ad esempio i volgarmente chiamati “fatti di Esperia” che sono di una ripugnanza alla quale i Tedeschi
non sono mai giunti.
Narriamola sinteticamente:
Dall’autunno ’43 al maggio ‘44 gli Alleati erano inchiodati sulla linea
“Gustav”, e non riuscivano ad avanzare.
Sopratutto attorno a Montecassino, perno dello schieramento, contro i
paracadutisti tedeschi (i famosi “diavoli verdi) non c’era niente da fare,
per quante risorse in uomini e materiali s’impegnassero, cresceva solo
l’elenco delle perdite (54.000 UOMINI).
In montagna la preponderanza di forze non è sufficiente, è troppo favorito il difensore, carri armati e cannoni servono ben a poco;
Bisognava cambiare strategia, si tornò al vecchio concetto della I Guerra
Mondiale degli “Arditi”, piccoli gruppi di soldati specializzati nel corpo
a corpo e nella sorpresa. Per la bisogna furono selezionati, da una divisione indiana, specialisti del pugnale, (GURKA) e marocchini dal corpo
d’armata del gen. Juin. Questo, (40.000 uomini) composto di soldati tratti dalle colonie, era un rimasuglio dello sconfitto Esercito Francese che,
aderendo al movimento di DE GAULLE combatteva inquadrato negli
Angloamericani.
Evidentemente l’idea era giusta, e quelli erano fenomeni col pugnale,
perchè, con un assalto di sorpresa, in una notte crearono una falla che
provocò il crollo del fronte, i tedeschi batterono in ritirata fino alla linea
“Gotica” centinaia di Km più addietro.
Per premio i vincitori furono messi temporaneamente a riposo in Ciociaria, ma qui nacque un problema: i marocchini mussulmani, Corano alla
mano come supporto alle loro usanze, pretesero, per la battaglia vinta,
le canoniche 48 ore di diritto al saccheggio e di stupro sulla popolazione
conquistata. Dai livelli più bassi della Gerarchia militare, fino al comando
supremo del gruppo di armate (gen Alexander) vi fu un dibattuto carteggio, alcuni ufficiali erano favorevoli, altri indignati e furibondi, alla fine fu
trovato un compromesso: concedere l’autorizzazione ma solo per 24 ore.
Migliaia di marocchini sciamarono per i paesi di ESPERIA, PASTENA,
LENOLA, POFI ,CAMPO DI MELE, CASTRO DI VOLSCI, AUSONIA, ITRI, PONTECORVO e dintorni.
Fu una violenza inaudita: fu rubata la totalità dei gioielli e denaro, rovinate gran parte delle case per vandalismi, macellato gran parte del bestiame (non i maiali) ma la cosa più ripugnante fu l’orgia di stupri che seguì
e dalla quale quasi nessuna donna sfuggì.
I documenti ufficiali riportano un elenco di 2000 donne dai 13 agli 84
anni, ma, data la reticenza e la vergogna che impedivano a molte di denunciare il fatto, una stima più reale porta il numero fra le 5 e le 6.000
A queste va aggiunto un centinaio di ragazzini (fra cui molti bambini)
ed un prete, questo forse per odio religioso, le sevizie furono tali che poi
morì. Più grave ancora il fatto che tutti i padri, fratelli ecc; che correvano
in soccorso delle vittime, venivano massacrati barbaramente o fucilati
come ribelli. Alla fine il bilancio delle vittime fra questi e quelle donne
morte in seguito alla violenza subita, o poi suicidatesi per il trauma psicologico, o addirittura per la sifilide contratta, supera i 900 morti.
Non dimentichiamo che di una tale tragedia c’era l’autorizzazione del
Comando di quell’esercito che oggi ancora festeggiamo come “Liberatore”. No, per il 25 Aprile non c’è nulla da festeggiare, cambiare padrone
non è un motivo di gioia. Poi si festeggiano con la banda le vittorie proprie, non quelle degli altri.
Antonio Baroni
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