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NEWS
n° 24 - LUGLIO 2014
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ALI VERDI
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ANNUNCIATE LE SCUOLE VINCITRICI DI GROW THE FUTURE
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“Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70 % CB-NO/GENOVA N° 24 / ANNO 2014”
L’IRRIGAZIONE A GOCCIA SU MAIS: L’ESPERIENZA DELL’AZIENDA AGRICOLA DALMASSO
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MASTER IAO 2014 SUI PROBLEMI DELL’IRRIGAZIONE NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO
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SEMINARIO VITICOLO-ENOLOGICO. STRESS IDRICO E QUALITA’ DEL VINO
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Editore, Direzione, Redazione ed Amministrazione
NETAFIM ITALIA S.R.L.
Frazione Monleone,Via Pian degli Alberi 27 C 16044 Cicagna (Ge)
tel. 0185 18720 - fax 0185 1872025 www.netafim.it [email protected]
Direttore responsabile
Stefania De Pirro
Redazione
Gloria Barilari, Stefania De Pirro, Debora Pozzo, Alberto Puggioni.
Stampato da
Grafiche Oneto S.n.c. (Ge)
Autorizzazione del tribunale di Chiavari N° 4/2006
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ALI VERDI
da Netafim e Cascina Pulita la soluzione innovativa che rende sostenibile e vantaggiosa la raccolta delle ali
gocciolanti a fine stagione.
Ali Verdi è il nome dell’iniziativa promossa da Netafim e
Cascina Pulita che non solo solleva gli agricoltori e
l’ambiente dai problemi legati alla raccolta e allo
smaltimento delle ali gocciolanti a fine stagione, ma
propone anche benefici di assoluto rilievo.
Grazie alla collaborazione tra il leader mondiale nello
sviluppo, produzione e commercializzazione di soluzioni
innovative e intelligenti per l’irrigazione a goccia e la microirrigazione e il leader in Italia nella gestione dei rifiuti
agricoli, gli agricoltori che aderiranno ad Ali Verdi potranno
contare sul servizio di raccolta gratuito delle ali gocciolanti
Netafim, curato in situ da Cascina Pulita.
L’Azienda di Borgaro Torinese, infatti, dispone di flotte
mezzi dimensionate per operare in qualsiasi contesto,
dalle piccole aziende agricole a quelle di grandi dimensioni,
nonché di mezzi “multi raccolta” costruiti, omologati e
brevettati
dall’Azienda
stessa
per
raccogliere
contemporaneamente tutti i rifiuti agricoli in un unico
viaggio.
Oltre alla gratuità del servizio di raccolta, garantito ai clienti
Netafim in tutte le aree del Nord e Centro Italia, il vantaggio immediato per l’agricoltore è rappresentato
dall’essere affrancato da tutte le incombenze legate allo smaltimento a norma: dal deposito
temporaneo, all’espletamento delle pratiche amministrative fino al rispetto dei tempi massimi di
stoccaggio dei rifiuti.
Anche le aziende agricole del Nord e del Centro Italia che non sono clienti Netafim potranno accedere
all’iniziativa, a condizioni diverse, ma comunque vantaggiose rispetto alle tariffe per la raccolta e lo
smaltimento dei rifiuti agricoli praticate sul mercato.
La collaborazione tra Netafim e Cascina Pulita nel progetto Ali Verdi non si limita ad alleggerire le
aziende agricole e l’ambiente dal peso delle ali gocciolanti da rimuovere e smaltire, ma trasforma una
voce di costo in un vantaggio concreto.
Al momento della raccolta, infatti, l’agricoltore si vedrà erogato
un premio pari a 15 Euro per tonnellata di peso raccolto per le
ali gocciolanti Netafim che rispondano alle condizioni di corretto
recupero del rifiuto.
Netafim, inoltre, “raddoppia il premio” riconoscendo ai propri
clienti un buono spesa valido per l’acquisto di ala gocciolante
destinata alla stagione 2015, il cui importo sarà equivalente al
contributo effettivamente erogato alla raccolta.
Tutte le condizioni e il regolamento dell’iniziativa Ali Verdi sono
disponibili online sul sito www.aliverdi.net. Inoltre, per
qualsiasi delucidazione o informazione aggiuntiva è a
disposizione anche il numero verde 800910394.
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ANNUNCIATE LE SCUOLE VINCITRICI
L’iniziativa promossa da Netafim e Syngenta negli
istituti tecnici e professionali di tutta Italia, premia
i migliori elaborati dedicati alla corretta gestione
dell’acqua in agricoltura.
Si è conclusa con successo la seconda edizione
di GROW THE FUTURE (www.growthefuture.it),
il progetto didattico rivolto agli studenti italiani
promosso da Netafim e da Syngenta.
Con il sotto titolo SAVE THE WATER, - risparmia
l’acqua - l’edizione 2014 aveva l'obiettivo di
sensibilizzare gli studenti degli istituti tecnici del
settore
tecnologico
(indirizzo
chimica,
biotecnologie ambientali, agraria, agroalimentare
e agroindustriale) e degli istituti professionali per
l'agricoltura rispetto a un utilizzo responsabile di
una risorsa importante come l’acqua, il cui 70%
dei consumi è assorbito proprio dalle attività
agricole.
L’edizione 2013/2014 ha raggiunto oltre 15.000
studenti di 169 istituti dislocati su tutto il territorio nazionale.
Con Grow the Future, Save the Water, le classi hanno potuto approfondire il tema dell'efficienza irrigua
e del risparmio idrico attraverso schede didattiche sull'ACQUA in agricoltura e su due delle coltivazioni
più diffuse in Italia, MAIS e POMODORO. Le classi hanno avuto inoltre la possibilità di sottoporre delle
idee per la gestione dell’acqua a una giuria di esperti Netafim e Syngenta.
Questi i vincitori di quest’anno, scelti tra 47 progetti presentati, che si sono aggiudicati buoni da
spendere per l’acquisto di materiale didattico:
1° classificato: “Grow the humanity, save the water” realizzato dagli alunni delle classi 3ªA e 4ªC
dell’Istituto di Istruzione Superiore «Mattei-Fortunato» sede Fortunato Eboli (Salerno) coordinati dai
professori Vito Marano e Benedetto Reppuccia.
2° classificato: “Stay young, stay hungry, stay foolish: the future is in our hands” realizzato dagli alunni
della 4ªD dell’Istituto di Istruzione Superiore «G. Mendel» di Villa Cortese (Milano) coordinati dai
professori Lorenza Cozzi, Giuseppe Gaudioso, Antonio Mazzarella.
3° classificato: “Open your mind, save the water” realizzato dagli alunni della classe 3ª Periti Agrari
dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale ”G. e M. Montani” di Fermo - sede distaccata di Montegiorgio
coordinati dal Prof. Angelo Cameli.
Una menzione d’onore va all’Istituto Calvi di Finale Emilia per la realizzazione del video “Save a drop”
coordinati dal Prof. Giovanni Accetta.
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CI DI GROW THE FUTURE
“Per il semplice fatto di essere nati in Israele, zona storicamente afflitta dal problema della scarsità
dell’acqua, da sempre siamo attivi nel diffondere la consapevolezza di quanto sia importante utilizzare
in modo accurato questa fondamentale risorsa naturale. Per questo abbiamo promosso con grande
entusiasmo insieme a Syngenta l’edizione 2014 di Grow the Future. Non è stato facile scegliere i
vincitori: tutti i progetti elaborati dai ragazzi si sono infatti rivelati di ottimo livello – ha sottolineato Luca
Olcese, Managing Director di Netafim Italia – e siamo molto soddisfatti di aver contribuito a stimolare
coloro che saranno i futuri produttori agricoli a ideare soluzioni innovative per sviluppare un’agricoltura
produttiva e allo stesso tempo sostenibile”.
“Siamo rimasti impressionati dall’alto numero dei partecipanti e dalla qualità dei progetti presentati.
Questi ragazzi rappresentano la prossima generazione di agricoltori e consumatori e hanno dimostrato
un alto livello di maturità nel riflettere sull’utilizzo responsabile dell’acqua. Grow the Future si inserisce
pienamente nel The Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura, l’ambizioso
piano con cui Syngenta si è impegnata per rispondere alla sfida alimentare del futuro producendo più
cibo, con meno spreco di risorse, che ha proprio in Netafim uno dei suoi principali partner”, ha
dichiarato Luigi Radaelli, amministratore delegato di Syngenta Italia. “Riteniamo che liberare l’energia
e la passione dei giovani sia fondamentale per trovare le soluzioni alle sfide che stiamo affrontando
oggi, ed è per questo che continueremo ad impegnarci in questo tipo di progetti”.
Grow the Future, Save the Water non si ferma qui. All’inizio dell’anno scolastico 2014/2015, sarà
possibile invitare in classe un tecnico Syngenta e un tecnico Netafim che organizzeranno una lezione
su un tema o una coltura a richiesta secondo la modalità della “formazione on demand”. I ragazzi
potranno così interagire attivamente con gli esperti aziendali discutendo degli argomenti di loro
interesse.
STUDENTI DELLE CLASSI VINCITRICI AL LAVORO
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L’IRRIGAZIONE A GOCCIA SU MAIS
DELL’AZIENDA AGRICOLA DALMAS
L’irrigazione a goccia come
pratica irrigua è nata più di 50
anni fa e si è affermata
storicamente come metodo
vincente e di grande efficienza
per molte colture annuali da
reddito quali il pomodoro, la
patata o il carciofo. Data
l’evidente redditività del metodo,
è stata adottata in seguito anche
per colture estensive come
grano, frumento e soprattutto
mais.
In questo articolo racconteremo
l’esperienza
dell’azienda
Dalmasso, situata in Piemonte a
SIG. DINO DALMASSO
Castellazzo Bormida, in provincia
di Alessandria, che da generazioni coltiva mais, grano, frumento e colture foraggere per l’allevamento.
Prima di affrontarel’evoluzione tecnica che l’azienda Dalmasso ha affrontato ci sembra opportuno
soffermarsi a delineare il quadro della realtà produttiva esistente in precedenza.
L’area in cui è situata l’Azienda è sviluppata in un’area vocata alla coltivazione del mais, il suolo argillosolimoso ha sempre necessitato di arature intorno ai 35 cm di profondità propedeutiche ad accogliere la
coltura. A questo si aggiunge la concimazione di fondo ancora oggi importante nella gestione aziendale.
L’uso di sementi selezionate
adatte alla gestione tradizionale,
obiettivo produttivo la granella di
mais, ha valorizzato l’impegno di
questa azienda a gestione
familiare
vocata
inoltre
all’allevamento di bovini da
carne.
La tecnica irrigua precedente alla
goccia, lo scorrimento, ha
spesso invalidato l’assorbimento
corretto dell’acqua da parte del
terreno che tende a creare croste
superficiali
e
successivo
ruscellamento.
Il contenimento delle infestanti è
PARTICOLARE DELLA PARTENZA DELLE ALI GOCCIOLANTI
rimasto pressoché immutato con
DAL POLYNET
un intervento presemina e uno in
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IS: L’ESPERIENZA
ASSO
L’AZIENDA AGRICOLA DALMASSO
post emergenza.
Quindi l’abitudine ad una gestione di tipo classico per le aziende maidicole dell’area in oggetto, dove la
disponibilità idrica a basso costo, legata allo scorrimento, era la consuetudine è stata in principio una
barriera d’ingresso all’innovazione irrigua della goccia.
Al Sig. Dino Dalmasso, proprietario e titolare dell’azienda abbiamo chiesto:
CI PARLI DELLA SUA AZIENDA, CHE COSA PRODUCE E CHE
METODI DI IRRIGAZIONE UTILIZZA?
La nostra è un’azienda a conduzione famigliare che ha
un’estensione di circa 100 ettari, dove il mais ricopre
una superficie di 40 Ha, il frumento 50 Ha ed i restanti
10 li usiamo per il foraggio.
Prima di provare l’irrigazione a goccia, i campi venivano
irrigati per aspersione con i rotoloni, o a scorrimento.
Dal 2007 invece utilizziamo l’ala gocciolante NETAFIM e
da allora non abbiamo mai cambiato.
BOVINI DELL’AZIENDA AGRICOLA
QUALI SONO STATE LE MOTIVAZIONI PRINCIPALI DEL
PASSAGGIO ALL’IRRIGAZIONE A GOCCIA?
Ci siamo avvicinati all’irrigazione a goccia attraverso un
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rivenditore NETAFIM di zona, che ci aveva indicato questo metodo irriguo come soluzione delle
problematiche legate al vento e al terreno argilloso.
Quando irrigavamo per aspersione, il vento forte era solito spostare i getti d’acqua impedendo di fatto
l’irrigazione di alcune parti del campo e sovraesponendone altre.
Nemmeno lo scorrimento rappresentava per noi la soluzione ideale, dato che il terreno argilloso e
limoso del nostro campo limitava comunque l’assorbimento della maggior parte dell’acqua impiegata,
causando così dispendiosi sprechi idrici.
QUALI SONO STATI I RISULTATI RISCONTRATI “SUL CAMPO” DOPO L’UTILIZZO DELL’ALA GOCCIOLANTE
NETAFIM?
Il primo risultato che ci colpì e ci sorprese fu la notevole differenza riscontrata nelle rese, con
incrementi della produzione fino al 35-40%.
Il secondo riscontro positivo, sul quale invece contavamo molto e che non deluse le nostre aspettative,
fu la diminuzione di energia necessaria e, di conseguenza, il minor consumo di carburante.
Il motivo per il quale ci eravamo fatti convincere ad investire nell’irrigazione a goccia, infatti, era la
promessa di un grande risparmio idrico ed energetico.
Avvalendosi della caratteristica bassa pressione di lavoro del sistema irriguo Netafim, infatti, con
l’impiego di poca energia e utilizzando gli impianti e le tubature già presenti in azienda senza apportare
ulteriori modifiche, abbiamo ottenuto maggiori rese con minor consumo di energia.
Non solo l’irrigazione come pratica in sé è notevolmente migliorata, grazie alla sua maggior efficienza,
ma le piante ne hanno tratto grande
giovamento, così come il risparmio
energetico e quello idrico, per non
parlare della lavorazione del terreno,
anch’essa facilitata dall’utilizzo
dell’ala gocciolante.
VEDUTA DELLA PARTENZA DELLE ALI GOCCIOLANTI
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QUALI SONO LE MOTIVAZIONI CHE
HANNO SPINTO LA SUA AZIENDA
NELLA SCELTA DI UN PARTNER COME
NETAFIM?
Sicuramente la qualità dei prodotti.
Quelli
da
noi
utilizzati,
la
STREAMLINE 22080 spaziatura 50
con 1l/h di portata e il POLYNETTM,
sono ottimi prodotti dalla lunga
durata - il POLYNETTM è sempre lo
stesso dal 2007 e continua a
funzionare egregiamente - e dalla
notevole efficienza.
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Non solo: consideriamo Netafim un’azienda seria e su cui possiamo fare davvero affidamento, perché
durante questi sette anni di rapporto lavorativo, abbiamo riscontrato non solo prodotti eccellenti, ma un
servizio di assistenza degno di questo nome, sempre pronto a supportarci e a indicare con
professionalità le soluzioni più adatte alle nostre esigenze.
QUALI SONO I PROGETTI FUTURI DELLA SUA AZIENDA IN MERITO ALL’IRRIGAZIONE?
Negli ultimi anni abbiamo irrigato a goccia il 90% delle nostre produzioni, limitando l’aspersione alle
colture di secondo raccolto, come il mais da trinciato per bovini.
Da quando abbiamo iniziato a lavorare con NETAFIM nel 2007, nonostante fosse la nostra prima
esperienza con il sistema a goccia, abbiamo riscontrato solo aspetti positivi dati dal cambiamento di
metodo irriguo, perciò nei nostri progetti presenti e futuri è centrale l’irrigazione a goccia e l’utilizzo
delle ali gocciolanti NETAFIM.
Desideriamo continuare un processo di lavoro iniziato insieme con i tecnici Netafim, aggiornandoci e
confrontandoci con loro in merito alle novità riguardanti le soluzioni innovative dell’irrigazione a goccia,
sfruttando a nostro vantaggio la competenza e l’esperienza del supporto tecnico e agronomico
Netafim, che è sempre stato a nostra disposizione.
L’Azienda Dalmasso è oggi una delle aziende che hanno ruolo di ambasciatore nella divulgazione della
tecnica irrigua a goccia su mais. Spesso meta di visite da parte di delegazioni straniere e italiane mostra
in maniera limpida come la qualità della vita dei produttori di mais possa cambiare modificando la
tecnica agronomica correlata
alla goccia. nei progetti futuri
c’è l’applicazione di nutrienti
attraverso il flusso irriguo,
l’utilizzo della pratica della
fertirrigazione può infatti
ulteriormente incrementare i
già buoni risultati ottenuti.
Ringraziamo
l’Azienda
Dalmasso
e
l’Azienda
Perfumo Pierpio che ha
effettuato l’installazione e la
fornitura del materiale per la
grande
disponibilità,
la
manifesta professionalità, la
gentile
e
collaborativa
partecipazione in questi 7
anni di lavoro in campo.
VEDUTA TRASVERSALE DEL SISTEMA DI IRRIGAZIONE A GOCCIA
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MASTER IAO 2014 SUI
PROBLEMI DELL’IRRIGAZIONE
NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO
Per la terza edizione consecutiva, Netafim Italia ha curato una
giornata di lavori, in forma di seminario tecnico agronomico, per gli
studenti del Master internazionale organizzato dall’Istituto
Agronomico per l’Oltremare in collaborazione con l’università di
Firenze (Dipartimento delle politiche agricole alimentari e dei sistemi
forestali - DGCS ).
L'Istituto Agronomico per l'Oltremare (IAO) rappresenta una branca a
carattere tecnico-scientifico del Ministero degli Affari Esteri italiano,
che opera per combattere la povertà e la fame nel mondo. L'Istituto è coinvolto in iniziative di
cooperazione volte allo sviluppo rurale integrato, alla gestione delle risorse ambientali e naturali, alla
lotta contro la desertificazione e per la sicurezza alimentare. IAO, in stretta consultazione con la
Cooperazione Italiana allo Sviluppo (DGCS), ha sviluppato una vasta rete di contatti e collaborazioni con
organizzazioni e le istituzioni dei Paesi in via di sviluppo, le organizzazioni governative e non governative
nazionali e internazionali, organizzazioni di ricerca in Italia e all'estero. Il suo staff ha maturato una vasta
esperienza tecnica, scientifica e culturale nel campo della cooperazione internazionale e sta
aggiornando costantemente il proprio lavoro in base alle esigenze emergenti e cambiamenti globali.
L'Istituto dispone di un Centro di Formazione, una biblioteca, un laboratorio e di un Ufficio per la
pubblicazione della sua rivista scientifica, Journal of Agriculture and Environment for International
Development (Giornale di Agricoltura e Ambiente per lo sviluppo internazionale). Il giardino tropicale,
la Fototeca, il piccolo museo e la collezione entomologica, sono testimoni delle attività di cooperazione
allo sviluppo svolte dall'Istituto dal 1904. La mission definisce lo scopo per il quale esiste
l'organizzazione e che persegue nel suo lavoro quotidiano: "Concepire e attuare, a nome della
Cooperazione Italiana allo Sviluppo, in collaborazione con le popolazioni locali, ricerche, studi,
assistenza tecnica e iniziative di formazione con l'obiettivo di ridurre la fame e la povertà, lo sviluppo e
la gestione delle risorse agricole e ambientali in modo sostenibile". La vision dell'Istituto è: "Creare
insieme con i paesi in via di sviluppo un futuro comune e sostenibile in un mondo senza fame e
rispettoso dell'ambiente". Il Master è alla sesta edizione ed ha durata di 8 mesi, da novembre 2013 al
Giugno 2014. Lezioni, seminari, casi di studio, sessioni di formazione e visite sul campo copriranno i
primi 6 mesi, mentre gli ultimi due mesi saranno dedicati alla preparazione della tesi di Master .
L'inglese è la lingua di lavoro. Undici sono i candidati provenienti dai seguenti paesi: Etiopia, Kenya,
Uganda, Mozambico, Iraq e Senegal.
Il seminario tenuto da Netafim Italia ha avuto per oggetto l’irrigazione a goccia applicata alle colture di
interesse dei medesimi candidati quali: pomodoro, cipolla, canna da zucchero e caffè. Qualche cenno
su altre colture quali patate, mais e riso sempre gestite con la tecnica a goccia. Molto buona la
partecipazione e alto l’interesse da parte dei candidati nell’approfondire i temi trattati attraverso
pubblicazioni e casi di studio. Particolare interesse ha destato la soluzione modulare di irrigazione in kit
che ben si sposa con le dimensioni medie delle azienda agricole nelle aree coinvolte.
Netafim è onorata di poter contribuire a un’attività formativa con fini filantropici e di profondo spirito
umanistico come il Master in oggetto.
Un ringraziamento particolare alla dott.ssa Elisa Masi che ha coordinato la giornata e messo tutti nelle
migliori condizioni per operare al fine di raggiungere gli obiettivi prefissi dalla giornata di studio.
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SEMINARIO VITICOLO - ENOLOGICO.
STRESS IDRICO E QUALITA’ DEL VINO
Il succedersi sempre più frequente di annate secche e siccitose rappresenta
un pericolo per i vigneti e impone la necessità di studiare nuovi approcci per
compensare lo stress idrico che le colture sono costrette a subire.
Netafim, leader mondiale in soluzioni irrigue innovative e intelligenti per
l’agricoltura, è da anni attiva nella ricerca in ambito viticolo ed enologico per
poter fornire ai suoi clienti una sempre maggiore e più accurata consulenza
professionale sull’uso e sul ruolo che l’acqua espleta sulla qualità delle
produzioni vitivinicole. Proprio in quest’ottica, l’azienda ha sostenuto in
qualità di sponsor il seminario viticolo-enologico organizzato da Millevigne
ad Alba venerdì 13 giugno 2014, nel corso del quale è intervenuto come
relatore Alberto Puggioni, responsabile agronomico Netafim, che ha parlato
degli effetti dello stress idrico sulla qualità del vino e delle modalità migliori
per ridurre gli effetti negativi della carenza d’acqua sui vigneti.
Cosa si intende con “stress idrico” e quali sono i suoi effetti sui vigneti?
Lo "stress idrico" della vite si determina quando la disponibilità di acqua della
riserva idrica del suolo si rivela inferiore alle necessità della pianta. Una situazione di questo tipo porta ad
alterazioni morfologiche, fisiologiche e biochimiche. Esiste una convinzione comune che sostiene che la vite
tragga giovamento, dal punto di vista della qualità dei frutti, da forme prolungate di stress idrico. Tuttavia non
sempre è così: determinate soglie di stress idrico possono compromettere la produzione e influire
negativamente sulla qualità complessiva del mosto e quindi del vino.
Quale può essere il ruolo dell’irrigazione nella corretta gestione di una situazione di questo tipo?
Se nel periodo primaverile è raro che si verifichino situazioni di stress idrico, nel periodo che va dall'inizio
dell'ingrossamento dell'acino fino all'invaiatura assistiamo sempre più di frequente a situazioni
potenzialmente pericolose per le colture, che se sottoposte a uno stress prolungato possono subire una
riduzione di produzione e qualità a causa di un’insufficiente elaborazione fotosintetica. In tali situazioni,
l’irrigazione può risultare fondamentale per ridurre al minimo questi effetti negativi e apportare effetti
positivi sulla qualità delle uve.
Quali sono le regole da seguire per agire correttamente?
La risposta della vite al deficit idrico consente di applicare l’irrigazione in RDI (Regulated Deficit Irrigation),
ovvero Irrigazione in Deficit Controllato. Questa tecnica prevede che il reintegro dei volumi irrigui avvenga
a un livello al di sotto di quello ottimale: in generale, infatti, uno stress idrico moderato che limiti lo sviluppo
vegetativo appare favorevole per la maturazione delle uve e per le qualità organolettiche del frutto.
Con quali strumenti è possibile mettere in atto l’irrigazione in deficit controllato?
Lo sviluppo di soluzioni pratiche in RDI applicate alla viticoltura è stato possibile grazie alla microirrigazione
a goccia, che rappresenta il sistema più efficiente per gestire questo tipo di irrigazione. La microirrigazione
a goccia garantisce infatti un’elevata efficienza irrigua, una ridotta evaporazione superficiale, l’assenza di
crosta superficiale sul terreno, la continua transitabilità del vigneto, un limitato sviluppo di infestanti e la
possibilità di operare anche con scarsa disponibilità idrica. Non da ultimo, la possibilità di automazione
garantisce anche un risparmio in termini di manodopera. Netafim, grazie alle competenze acquisite nel
corso degli anni e all’ampia gamma dedicata di soluzioni, è il partner ideale per una gestione razionale
dell’irrigazione finalizzata ad ottimizzare l’uso dell’acqua in termini d’efficienza e costi. Con strategie irrigue
mirate al controllo dello stress idrico e alla preservazione delle ottimali condizioni d’umidità del terreno,
Netafim offre soluzioni su misura che assicurano la qualità desiderata e il mantenimento delle attese
produttive.
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NOTIZIE DA NETAFIM
Dal 1 Aprile 2014 Giovanna Figliuzzi è entrata a far parte
della nostra organizzazione nel ruolo di HR Assistant.
Giovanna ha conseguito una Laurea in Psicologia e
maturato la sua esperienza in ambito Risorse Umane
presso una realtà genovese, gestendo al 100% l’aspetto
Selezione ed Orientamento. In Netafim Italia si occuperà
non soltanto di selezione, ma di tutti gli aspetti correlati al
personale quali formazione, sviluppo organizzativo e quanto
le permetta di mettere in pratica le sue capacità relazionali,
di ascolto, comunicazione ed empatia, lavorando in
collaborazione con le varie funzioni aziendali per supportare
il raggiungimento degli obiettivi di business. Quando non è
al lavoro è altrettanto attiva e, tra una passeggiata nel verde
ed il coordinamento di un campo scout, le piace andare a
teatro, praticare ju-jitsu e suonare la chitarra.
Con il coupon sottostante segnalateci gli argomenti che vorreste fossero trattati nei prossimi numeri e, se non lo
avete ancora fatto, usate lo stesso per darci l’autorizzazione per continuare ad inviarvi il NETAFIM NEWS.
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al fine dello svolgimento dei rapporti commerciali con Voi intercorrenti; d) potranno essere scattate immagini o fatte riprese
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