MANDATO AMMINISTRATIVO 2014 - 2019 Programma della coalizione di centrosinistra Candidato Sindaco Fabrizio Puppo PUPPO Sindaco SEMPLICEMENTE SETTIMO Semplicemente è il filo conduttore della campagna elettorale legata alla mia candidatura a Sindaco della città di Settimo Torinese. Un filo che parte da me, una persona semplice che per passione ha deciso di mettere a disposizione della comunità la propria esperienza umana e professionale dedicandosi alla politica della sua città; un lavoratore che non ha fatto della politica la sua professione, ma, da semplice cittadino, ha scelto di contribuire ad un percorso che ha condotto Settimo a diventare sempre più bella e vivibile, grazie all’azione delle coalizioni di centro-sinistra che l’hanno amministrata negli ultimi 20 anni. Questo risultato ci viene riconosciuto anche dagli avversari delle altre forze politiche e io sono orgoglioso di averne anche solo in minima parte contribuito. In questi anni di superficialità, anti-politica spicciola e sfiducia nelle Istituzioni ritengo doveroso ricordare che noi eletti nel territorio viviamo la politica semplicemente per passione, perché nelle amministrazioni comunali non esistono auto blu, rimborsi spese, benefit o altre indennità di sorta. Per costruire la coalizione e il programma politico che presento ai cittadini, sono partito dall’attuale coalizione che governa la città, aprendo il confronto con Sinistra Ecologia Libertà, il Partito Socialista e il Centro Democratico, forze politiche in grado di condividere la mia visione di sviluppo e amministrazione della città. Semplicemente è quindi la nostra idea di politica per Settimo. Infatti vogliamo da un lato proseguire sulla strada delle trasformazioni e delle riqualificazioni che hanno cambiato in meglio il volto della città, come la Biblioteca Archimede, i canali scolmatori per la sicurezza del territorio, l’Ospedale di Settimo, la creazione di grandi parchi, la riqualificazione di importanti assi stradali e siti dismessi, le nuove piazze centrali, i parcheggi sotterranei, i progetti strategici che hanno confermato la presenza sul territorio di aziende importanti come L’Oréal, Pirelli, Lavazza e Armani. Dall’altro lato il mio mandato, supportato dalla condivisione di intenti degli alleati, sarà caratterizzato da una politica strettamente legata ai piccoli ma importanti problemi di tutti i giorni: i rifiuti e le isole ecologiche, la manutenzione delle strade, del verde pubblico e dei parchi. I temi dello sviluppo economico, della gestione dei servizi in rete, della pianificazione urbanistica e della mobilità non possono essere limitati ai confini del singolo comune: ormai la competizione è tra aree metropolitane e in questo ambito dobbiamo collocare la nostra città. La prossima costituzione della città Metropolitana di Torino conferma l’importanza di aver avviato l’Unione dei Comuni NET con Borgaro, Caselle, San Mauro, Volpiano e San Benigno, che ci permetterà con i suoi 120.000 abitanti di poter partecipare a pieno titolo a questo processo. La Settimo del prossimo decennio dovrà mettere a frutto il lavoro svolto a partire dagli anni ’90, che ha portato la nostra città da grigio comune alle porte di Torino, dormitorio per i lavoratori delle industrie, a località davvero “bella da vivere”: Settimo è il riscatto di un una comunità, che ha saputo sviluppare eccellenze nella cultura, nell’innovazione e nell’industria, Settimo è una città che da periferia all’ombra del capoluogo è ora simbolo di centralità. Nei prossimi 10 anni lavoreremo per unire in rete i “poli” creati sul territorio, per creare sinergie e ottimizzazione dei risultati. Penso al Polo Culturale, concretizzato nella Biblioteca Archimede, nell’Ecomuseo e in Suoneria; al Polo Sanitario con l’Ospedale di Settimo, i Servizi Sociali, i Centri Diurni per disabili, la Fondazione Comunità Solidale; al Polo Commerciale, con la conferma del Centro Commerciale Naturale e la valorizzazione del commercio in periferia; al Polo Industriale, che ha visto grandi brand investire sul nostro territorio, grazie anche al lavoro dell’amministrazione; al Polo dell’Istruzione. Continuità, quindi, ma anche innovazione e semplicità. Non possiamo perdere l’entusiasmo e le capacità di un’intera generazione a causa della crisi economica: abbiamo il dovere di concentrare sui giovani, futuro della nostra società, le nostre azioni. Per questo motivo a loro abbiamo dedicato un’attenzione particolare all’interno del programma del centro-sinistra. Pertanto la coalizione che si presenterà alle Elezioni Amministrative del 25 maggio 2014 sarà formata da Partito Democratico, lista civica Insieme per Settimo, Moderati, Partito Socialista, Sinistra Ecologia Libertà e Centro Democratico. Ai cittadini settimesi chiediamo semplicemente di darci fiducia e di aiutarci con idee e proposte per rendere ancora più bella e vivibile la nostra città. Da parte nostra promettiamo, come sempre, di metterci il massimo della passione e della competenza. SEMPLICEMENTE VERDE Premessa Sul territorio e l’ambiente in questi anni si è lavorato su più fronti in progetti che avevano l’obiettivo di migliorare le infrastrutture, di incrementare il polmone verde della città, di rendere vivibili i siti urbani. In sintesi ci si è preoccupati di realizzare opere, infrastrutture e spazi per il cittadino realizzando nuovi parchi, aree verdi attrezzate e piste ciclabili, costruendo e riqualificando molte vie, recuperando edifici dismessi per creare luoghi di assistenza sociale, di servizi al cittadino e di aggregazione, investendo sul territorio per la costruzione di eventi fieristici ed iniziative ludiche. Nel futuro ci aspettano anni di gestione e di modernizzazione per valorizzare ciò che già c’è. Sarà necessario costruire l’idea di una città in grado, con la tecnologia, di autogestirsi e portare all’idea futuristica di una city intelligente, la SMART CITY. Questo progetto pone al centro di tutto l’idea di una città/territorio autosufficiente, mira a valorizzare il territorio locale analizzandone le reali esigenze, dando a queste delle risposte concrete e nell’ottica della sostenibilità. Vanno in questa direzione la mobilità sostenibile, nuove forme di energia per soddisfare le richieste energetiche, nuova tecnologia negli edifici per renderli ad emissioni 0, sviluppo del commercio locale ed a Km 0, sostenibilità ambientale e sociale. Per realizzare tutto ciò è assolutamente necessario ricordare che siamo inseriti in un contesto metropolitano ed i temi dell’ecosostenibilità, dei rifiuti, dell’acqua e degli spazi verdi devono coinvolgere più soggetti per poter essere concretamente efficaci dal punto di vista ambientale e per avere una maggiore certezza e garanzia di riuscire a muoversi in un contesto europeo di progetti di finanziamento. Le idee Cura degli spazi pubblici ed igiene urbana Mantenere la città pulita, ricontrattare il rapporto con Seta definendo in maniera più precisa i ruoli ed i compiti. Il Comune deve agire da controllore per verificare che entrambe le parti (Seta ed il cittadino) svolgano il loro compito affiancati anche dalle associazioni, che in tale direzione devono essere orientate con progetti specifici. Possono quindi rivelarsi utili le forme di lavoro accessorio per poter costruire una “squadra di soccorso” che possa rispondere ad esigenze immediate e non direttamente previste nel contratto con Seta. Occuparsi della cura della città attraverso una puntuale e costante manutenzione delle strade, dei marciapiedi, degli arredi urbani, non solo nell’area centrale, ma anche nei quartieri periferici. Ristudiare ed aumentare il numero della aree cani valorizzando il regolamento del benessere degli animali. Pensare a nuove tipologie di spazi aperti per cani che abbiano come finalità la libera fruibilità da parte dell’animale e del suo padrone. Maggiore cura degli arredi urbani e riqualificazione dei percorsi che dalla periferia portano in centro. Questa riqualificazione può essere fatta con progetti che coinvolgano il cittadino incentivandolo alla partecipazione; in tal modo si spera anche di creare sensibilità nei confronti della cura delle “cose pubbliche”. Proseguire con la raccolta differenziata dei rifiuti, ampliandone le frazioni di raccolta, estendendole ad esempio agli oli usati in cucina, con l’intento di ottenere una raccolta differenziata di maggior qualità. Cura e fruibilità del verde urbano Prosecuzione dei progetti con le associazioni di categoria degli agricoltori per inserire nel contesto lavorativo agronomico persone disabili o disagiate e per curare così spazi urbani agronomicamente arredati. Ampliamento del progetto Ecomuseo con l’ideazione di percorsi didattici all’aperto che utilizzino gli spazi verdi settimesi anche utilizzando la mobilità sostenibile. Analisi delle criticità dei singoli parchi urbani, loro revisione rispetto alla funzione, in modo che siano tematizzati e riarredati, facendo sì che alcuni parchi poco utilizzati trovino nuova linfa per essere vissuti evitando il degrado. Tutto ciò può contribuire alla sicurezza dei parchi stessi e può essere gestito con il coinvolgimento di associazioni. Maggiore organizzazione di eventi che utilizzino i parchi come ambientazione attraverso il coinvolgimento delle associazioni sportive e culturali del territorio. Aumentare il numero di postazioni picnic nei parchi. Collaborazione e convenzioni con privati per la cura del verde e delle aiuole. In una prospettiva intercomunale e di interconnessione dei territori già prevista con i progetti di Corona verde e Tangenziale verde è importante pensare alla necessità di una nuova gestione e valorizzazione delle aree verdi all’interno dell’Unione dei Comuni e/o Città metropolitana. Creare un “Piano di Manutenzione del Territorio”. Infrastrutture ed investimenti Sviluppo delle infrastrutture SMART CITY: reti, wifi e fibra ottica. Facilitare l’inserimento sul territorio settimese di aziende che lavorino per la green economy e che seguano pratiche per la realizzazione di emissioni 0 della loro attività. Ridurre ulteriormente il carico burocratico che grava sull’edilizia di classe A e incentivare le ristrutturazioni al fine di ridurre le emissioni e creare risparmio energetico. Ottimizzazione energetica con studio dei consumi complessivi degli edifici pubblici e degli spazi comuni per realizzare un piano di efficienza energetica; a tal scopo occorre individuare una figura specifica all’interno delle strutture pubbliche che si occupi di questo tema. Realizzazione di strutture per la sicurezza idrogeologica. Redazione del piano territoriale di unione e promozione delle opportunità territoriali. Poiché la città è disegnata ed i confini sono delimitati, ora bisogna costruire le condizioni per il riuso, la riqualificazione e rigenerazione urbana di siti dismessi. Riteniamo utile accorciare i tempi per i recuperi di siti privati (vedi Lucchini) e ideare progetti intercomunali di recupero di attività produttive di cascine e mulini e di riqualificazione storica degli stessi. La pianificazione di ambito deve essere lo strumento di governo e di gestione delle trasformazioni territoriali sia pubbliche che private. Le varianti al Piano Regolatore Generale Comunale devono essere frequenti per assicurare flessibilità ed interazione con le esigenze del territorio e del mercato. Progetti di sensibilità ambientale L’ambiente è il primo luogo di insegnamento: incentivare progetti nelle scuole di educazione al verde urbano e favorire gli insegnanti ad utilizzare gli spazi verdi come aule didattiche ed arredare tali spazi realizzando mostre all’aperto in collaborazione con biblioteca ed Ecomuseo. Sono ancora molte in città le coperture di fabbricati in Eternit, contenenti amianto, dimostrato essere altamente cancerogeno. Occorre prevedere un progetto di smaltimento dell’amianto attraverso la cooperazione tra il Comune ed i privati con il fine di eliminare definitivamente i rischi per la salute dei nostri cittadini. SEMPLICEMENTE ATTIVA Commercio Attività Produttive Agricoltura Sicurezza Premessa Negli ultimi cinque anni l’attività politica è stata dedicata sia allo sviluppo del territorio e delle sue attività economiche sia all’attività amministrativa e regolamentare legata al mutare delle normative di settore. Il tessuto economico settimese è costituto da 3.397 imprese registrate alla Camera di Commercio (dati aggiornati al 31/12/13). Commercio l tessuto commerciale settimese è formato da: 477 esercizi di vicinato, ossia piccoli esercizi commerciali alimentari ed extralimentari, da 154 tra bar e ristoranti, da 32 medie strutture, con superficie fino ai 2.500 mq, e da 5 tra grandi strutture e centri commerciali. Alla fine del 2011 è nato Settimo Cielo con ulteriori 36.000 mq di superficie di vendita complessiva, aumentando il numero degli esercizi commerciali sul nostro territorio. A seguito dell’apertura di questo nuovo polo commerciale, non si sono osservati incrementi nelle chiusure di attività commerciali nel centro cittadino. In questi anni l’attività dell’Amministrazione è stata incentrata sulla tutela e promozione del piccolo commercio, soprattutto nel centro storico e delle sue immediate vicinanze, evitando fenomeni di desertificazione o sbilanciamenti eccessivi verso le aree commerciali esterne. Le relazioni con le associazioni di categoria del commercio e con l’Organismo Associato di Impresa (OADI) INCENTRO SETTIMO sono risultate essenziali a tale scopo. Si sono inoltre concluse le iniziative legate al Piano di Qualificazione Urbana, che ha permesso a circa 40 commercianti del Centro Storico e dell’area di via Torino di usufruire di finanziamenti a fondo perduto per il miglioramento dell’immagine esterna dei loro esercizi. Inoltre numerose sono state le iniziative nei vari ambiti cittadini con la realizzazione di mercati festivi ed iniziative volte al rilancio del commercio. Dal punto di vista della regolamentazione del settore sono stati emanati e rivisti alcuni importanti regolamenti, in particolare quello riguardante i dehors dei pubblici esercizi, emanato nel 2010. Questo ha permesso l’utilizzo delle aree esterne agli esercizi sempre più richieste dai gestori e garantito un’ordinata gestione degli spazi pubblici. I piani d’ambito sono stati lo strumento di attuazione del regolamento, stabilendo quali tipi di dehors possano essere allestiti nelle varie aree della città. Sempre nel 2010 gli operatori del commercio ambulante hanno democraticamente eletto una loro delegazione con la quale è stato istituito un rapporto di proficua e continua collaborazione. Nel 2011 sono stati definiti i nuovi criteri comunali per le attività di somministrazione alimenti e bevande bar e ristoranti) a seguito dell’evoluzione della normativa regionale e statale che ha di fatto liberalizzato il comparto. Obiettivo di questo strumento è lo sviluppo armonico della rete dei pubblici esercizi. I criteri per la programmazione commerciale legati al Piano Regolatore Generale sono stati costantemente aggiornati, adeguandoli allo sviluppo programmato del territorio. Nel 2013 i servizi relativi al commercio sono stati trasferiti all’Unione dei comuni NET. Presso la sede del Comune è stato mantenuto l’ufficio dedicato alle attività commerciali, senza variazioni di orario. Attività Produttive Il tessuto produttivo è costituito da 2.860 imprese registrate alla Camera di Commercio. Rispetto al 31/12/2012 si è registrato un saldo negativo di 30 unità. Tuttavia, considerando la profonda crisi economica, la peggiore dal dopoguerra, e la conseguente recessione, è possibile parlare di una sostanziale tenuta del sistema produttivo settimese. Insistono sul nostro territorio grandi industrie e marchi di prestigio internazionali, come Pirelli, L’Oréal, Lavazza, Olon, Armani, Pilkington e molte altre medie e piccole imprese che rappresentano un’eccellenza nelle svariate attività. In questi anni l’Amministrazione Comunale ha costruito relazioni sempre più strette con le imprese industriali, cercando di convincerle ad investire sul nostro territorio. Questo si è puntualmente verificato, con investimenti importanti che hanno salvato numerosi posti di lavoro. Settimo ha un’importante vocazione industriale che va difesa con tutti gli strumenti possibili. Ma l’industria tradizionale da sola non basta a mantenere lo sviluppo e garantire un’economia equilibrata: occorre ricercare sul territorio un valore aggiunto da fornire all’industria. Per questo motivo noi riteniamo fondamentale l’istruzione, la formazione, la cultura, la ricerca e l’investimento in servizi di alta qualità, infrastrutture efficienti, qualità insediativa e ambientale. Il Comune di Settimo ha trasferito, a partire dal 1° aprile 2013, le funzioni relative al Commercio allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) dell’Unione dei Comuni Nord Est Torino, che gestisce questi servizi per i comuni di Settimo, Borgaro e San Mauro. Questo ha significato l’attivazione di sinergie gestionali al fine di garantire un miglior servizio all’utenza utilizzando le risorse umane dei tre comuni interessati, sfruttando e condividendone le esperienze. Lo Sportello Unico per le Attività Produttive si è connotato negli ultimi anni come il principale interlocutore per gli imprenditori che intendono avviare o modificare le proprie attività. A partire dal 1° maggio 2014, al fine di semplificare ulteriormente l’interfaccia con le imprese, per la presentazione di tutte pratiche relative al commercio ed alle attività produttive, si utilizzerà la piattaforma informatica della Camera di Commercio di Torino, condivisa ormai da oltre 100 comuni della Provincia di Torino. . In questo modo l’istanza presentata dall’utente sarà inoltrata sia alle amministrazioni comunali, sia alla Camera di Commercio, con una sola domanda. Agricoltura Nonostante la vocazione industriale e il grande numero di attività produttive ed artigianali presenti sul nostro territorio, l’agricoltura non ha un ruolo marginale nella nostra città. La presenza di 80 imprese agricole tuttora attive, secondo la Camera di Commercio di Torino, testimoniano l’importanza dell’Agricoltura nell’economia della nostra città. Inoltre il settore agricolo, oltre al reddito di impresa per gli addetti del comparto, garantisce la salvaguardia del territorio, in quanto le aziende collaborano al mantenimento dell’ambiente. L’Amministrazione Comunale, collaborando con le associazioni di categoria degli agricoltori e coinvolgendo la Commissione Consultiva per l’Agricoltura del Comune ha seguito con particolare attenzione il settore, rivedendo ad esempio il regolamento di Polizia Rurale per adeguarlo alle nuove normative e alle mutate esigenze del comparto. Nel Maggio 2011 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con la Coldiretti denominato ”Piano di azione per lo sviluppo del territorio e per la promozione di una filiera agricola tutta italiana nonché per la valorizzazione della multifunzionalità in agricoltura” che individua la valorizzazione delle attività agricole come un obiettivo strategico per la Città. Il documento contiene al suo interno una serie di indicazioni come la necessità di incrementare la filiera corta, la commercializzazione dei prodotti a km 0, le potenzialità dell’agricoltura sociale e le iniziative riservate alla vendita diretta al fine di sviluppare la filiera agricola italiana basata sull’esperienza dei Mercati di Campagna Amica. Sicurezza Indubbiamente i cittadini settimesi hanno sempre dimostrato una notevole attenzione al tema della sicurezza, anche se oggettivamente non è possibile ritenere Settimo una città poco sicura. I numerosi episodi di vandalismo, gli abbandoni dei rifiuti, le crescenti truffe a danno degli anziani e i furti nelle abitazioni sono tuttavia segnali da non trascurare, che devono al contrario fare della sicurezza un obiettivo per la prossima Amministrazione Comunale, destinatario di risorse e di investimenti, per rafforzare i rapporti tra cittadini e politica e per affermare valori di solidarietà e di inclusione sociale. I cittadini devono percepire la loro città come un luogo sicuro. Non è possibile pensare alla sicurezza solo come la tutela e la salvaguardia dell’incolumità fisica o dei nostri beni, ma è necessario allargarne la definizione alla tutela dell’ambiente alla sicurezza nei luoghi di lavoro ed alla sicurezza negli edifici scolastici. In particolare per quanto concerne la sicurezza negli edifici scolastici va sottolineato come l’Amministrazione comunale abbia completato negli anni scorsi, con ingenti investimenti, la messa a norma di tutti i plessi scolastici di proprietà. Infine va ribadito il concetto per cui il controllo del territorio deve essere compito delle forze dell’ordine e devono essere quindi evitate formazioni di organismi di “tutela” privata e di autodifesa dei singoli cittadini. Le idee Commercio La promozione commerciale della città sarà nei prossimi anni basata sul consolidamento delle esperienze positive realizzate negli ultimi anni. Al fine di intensificare le relazioni tra l’Amministrazione comunale ed i commercianti, si creerà un tavolo denominato “Osservatorio del Commercio” composto da un rappresentante dell’Amministrazione (Sindaco o Assessore delegato), dalle Associazioni di categoria presenti sul territorio e dal Rappresentante dell’OADI Incentro Settimo. Questo tavolo si riunirà con cadenza trimestrale per consentire sia la discussione continuativa sui problemi del settore, sia un maggiore coordinamento tra le varie attività di promozione del commercio, proposte dagli stessi commercianti, e le numerose iniziative culturali ricreative o musicali da tempo realizzate nella nostra città. L’obiettivo è creare un Centro Commerciale Naturale sempre più attraente con negozi e servizi di qualità e favorire il commercio anche nelle aree più periferiche della città. Si confermano le tre attuali fiere cittadine, da svolgersi nell’area centrale. La Fera d’Arlev, la Fera dla Cuntenta e la Fera dji Coj a cura della Pro Loco così come la Passeggiata del Gusto. Con il fine di coinvolgere le altre aree commerciali della città, in stretta collaborazione con le Associazioni di categoria e la Pro Loco, sarà necessario creare eventi (mercatini tematici e/o fiere) anche negli altri quartieri cittadini. Per quanto riguarda il commercio ambulante si confermano gli attuali mercati del Martedì e del Sabato in Via Castiglione, del Giovedì in Via Einaudi e del Mercoledì in Via Fantina. Occorrerà ricollocare il mercato del Venerdì di Via Levi. L’area mercatale di via Castiglione sarà completamente riqualificata con un investimento rilevante, che permetterà il rifacimento della piastra alimentare e la messa a norma degli impianti elettrici ed idrici. Attivitò produttive Occorre proseguire in continuità con le azioni intraprese sino ad oggi, in particolare sarà necessario mantenere le relazioni con le Aziende. A tale proposito, a partire dal 2010, la Camera di Commercio ha finanziato il progetto IES (Innovazione e Sviluppo) che prevede la promozione integrata di imprese ed economia del territorio. IES è stato finanziato per quattro edizioni: l’ultima si concluderà a settembre 2014. Questo progetto ha dato negli ultimi anni visibilità alle imprese più innovative del territorio, con la diffusione delle buone prassi a mezzo stampa, internet e attraverso incontri in Biblioteca Archimede. Nelle ultime due edizioni l’ambito di intervento del progetto IES è stato ampliato all’area dei Comuni dell’Unione Net, conglobando anche il progetto Smart City Club Net volto a premiare ed incentivare l’innovazione imprenditoriale. Questo progetto dovrà essere potenziato ed esteso anche agli altri Comuni dell’Unione Net. Agricoltura Le nostre imprese agricole devono essere improntate su un forte dinamismo e una grande capacità di costruire sistemi integrati di successo. Bisogna pensare a Settimo come “città del gusto”, valorizzandone i prodotti dell’agricoltura come i prodotti unici. La nostra città deve offrire cibi “salutari, buoni e di qualità elevata”. Questo consentirebbe il rafforzamento delle economie locali, delle piccole produzioni e delle attività imprenditoriali dei giovani. Bisogna tornare a produrre meno e meglio, con più attenzione alle risorse e all’ambiente; consumare meno e meglio, senza sprecare e imparando a educarci in scelte sempre più consapevoli; ritornare a modelli di comunità contadina nella quale i prodotti della terra non sono solo ortaggi o frutta da vendere, ma hanno il valore di alimento. Si deve puntare a riconoscere e far riconoscere le “eccellenze culinarie” nei menù delle nostre trattorie, ristoranti, agriturismi, in vendita nelle fiere annuali e nei mercati a km zero. Una determinante importante è l’avvalersi di marchi di qualità per offrire informazioni aggiuntive al consumatore, per identificare meglio il produttore e certificare condizioni climatiche e vegetative. L’altra determinante è il potenziamento dei GAS (Gruppi di Acquisto Solidali) e la focalizzazione sulla consapevolezza del consumo di alimenti che gli italiani, e i piemontesi in particolare, denotano nelle loro abitudini. Si deve inoltre pensare a questo settore come “Agricoltura Sociale” che lega le politiche agricole, sociali, del lavoro, formative, sanitarie, della giustizia, per dare risposte ai bisogni delle persone vulnerabili. Gli ambiti di attività dell’“Agricoltura Sociale” comprendono: - la riabilitazione e cura delle persone con disabilità, - la formazione e inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, - il miglioramento della qualità della vita per persone con bisogni speciali, - l’avvicinamento alle tematiche ambientali di giovani, minori con difficoltà di apprendimento e in condizioni di disagio, ad esempio legate a casi di affidi familiari, grazie a rapporti con istituti scolastici e di giustizia minorile. Considerate le crescenti difficoltà economiche di molte famiglie settimesi ed i continui rincari dei generi alimentari di prima necessità si incoraggia la sperimentazione da parte di Associazioni e Organizzazioni no profit di punti vendita territoriali di prodotti di filiera (invenduto o sovrapproduzioni) di buona qualità a prezzi bassi, a tutela delle fasce economicamente più deboli. Infine gli orti urbani, potrebbero rappresentare un valido mezzo per riqualificare e far vivere il territorio settimese. Questa proposta consiste nel recuperare spazi della città attualmente in disuso o incolti per destinarli alla creazione di piccoli appezzamenti di terreno, coltivabili dai cittadini settimesi, in collaborazione con la Associazioni agricole di categoria. La crescente volontà delle persone di cercare un rapporto più diretto con la natura è senza dubbio la principale motivazione che ha portato alla nascita e alla diffusione degli orti urbani in molte altre città. A questa passione per la terra, si aggiungono altri importanti motivi: la possibilità di vivere e usare in maniera diversa da quella puramente abitativa e/o lavorativa alcune porzioni del proprio territorio. Con questa proposta si contribuirà a migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini, o per lo meno la percezione che essi hanno della vivibilità di Settimo. Infatti, ricevere l’orto in concessione significa ricevere un servizio per rispondere ad una propria esigenza e passione, ma anche partecipare indirettamente è positivo: osservare aree del quartiere prima incolte e degradate diventare zone curate e partecipate è sicuramente un’esperienza positiva. La partecipazione può assumere un’importanza rilevante: questa iniziativa infatti può rappresentare una forte occasione di aggregazione e socialità, anche tra cittadini di età diverse. Sicurezza Controllo del territorio Nel corso dell’ultimo mandato amministrativo sono state sperimentate attività di prevenzione e di controllo del territorio che hanno dato risultati soddisfacenti, in collaborazione con associazioni di volontariato. In particolare l’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo ha svolto attività di controllo nei mercati e nella Biblioteca Archimede oltre al tradizionale supporto alla Polizia Municipale nella gestione della viabilità durante le fiere cittadine, il gruppo EnalCaccia con la vigilanza dei parchi ed il prezioso contributo dei Nonni Vigili nel controllo all’esterno dei plessi scolastici all’ingresso ed all’uscita degli studenti. Occorre nel prossimo mandato amministrativo intensificare queste attività destinando maggiori risorse economiche, aumentando la presenza di uomini e quindi la capacità preventiva di controllo sulle eventuali situazioni critiche, non solo nel centro città ma anche negli altri quartieri e nei parchi. È necessario aumentare la collaborazione fra le forze dell’ordine presenti sul nostro territorio: un maggiore coordinamento delle attività della Polizia Municipale e della Tenenza dei Carabinieri garantisce indubbiamente un migliore controllo del territorio ed eleva gli standard di sicurezza offerti ai cittadini. Come detto in premessa negli anni scorsi l’Amministrazione Comunale ha provveduto a mettere norma i plessi scolastici di proprietà. Ritenendo prioritaria la sicurezza dei bambini e dei ragazzi che frequentano le nostre scuole è comunque necessario prevedere un costante monitoraggio dei livelli di sicurezza raggiunti. A tal fine è stato costituito un tavolo composto dall’Amministrazione Comunale e dai genitori degli alunni, tavolo che verrà mantenuto anche nel corso del prossimo mandato. Videosorveglianza Nella nostra città sono oggi attive un centinaio di telecamere, collegate con le forze dell’ordine. Il loro limite, in alcuni casi, è la vetustà e la qualità non eccellente. L’impegno è di sostituire progressivamente le apparecchiature non idonee con quelle di ultima generazione digitali e ad alta definizione e pensare di controllare gli ingressi della città con portali dotati di telecamere. Occorre anche estendere la videosorveglianza ai plessi scolastici di proprietà del Comune in risposta ai recenti atti di vandalismo e ai tentativi di furto perpetrati nei confronti degli stessi e per contrastare il deplorevole e purtroppo crescente fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nel territorio comunale. Sicurezza sui luoghi di lavoro Pur non avendo l’Amministrazione Comunale competenze specifiche, è necessario, come già accaduto in passato, proporre iniziative coinvolgendo le Aziende, le Imprese, le Associazioni di categoria, l’ASL e i Sindacati per avviare un confronto costruttivo con l’obiettivo di ridurre al massimo gli infortuni sui luoghi di lavoro, che, purtroppo, sono ancora moltissimi. SEMPLICEMENTE SOLIDALE Premessa In questi anni difficili la soglia di povertà si è drammaticamente abbassata: anche le fasce di popolazione che fino ad oggi sembravano in sicurezza economica hanno visto diminuire le risorse a causa della crisi, aumentando i bisogni e le nuove richieste di risposte concrete sul tema dell’assistenza. Il 2013 ha visto la riorganizzazione dei servizi sociali ed il superamento del CISSP concentrando l’organizzazione socio-assistenziale nell’ambito dell’Unione NET. A fronte dei numerosi tagli e delle difficoltà del sistema nazionale, la delocalizzazione all’Unione dei Comuni ha permesso, risparmiando, di mantenere lo stesso livello di servizi, aumentandone in alcuni casi la qualità. Razionalizzando le diverse aree di intervento si è potuto riorganizzare l’offerta senza tagliare i servizi, apportando innovazioni in grado di meglio rispondere ai bisogni dei cittadini. Minori Sono stati potenziati gli interventi alternativi alla struttura come gli affidi familiari residenziali, il progetto “Famiglia Comunità” e l’apertura in Via A. Volta di un nuovo Centro diurno Educativo per Minori rivolto agli adolescenti di età 13-17 anni. Si è lavorato molto per rafforzare il sostegno alla famiglia con progetti di sostegno educativo domiciliare e nel corso del 2013 sono state attivate due sperimentazioni relative al coinvolgimento delle famiglie in disagio, quale parte attiva del processo di decisione volto a sostenere percorsi alternativi alla residenzialità. Anziani e Disabili In questo ambito sono nati i progetti HEPPY, “Con tutte le mie forze - Special Olympics” e “Agricoltura sociale”, con la collaborazione dell’azienda agricola Settimo Miglio ed il progetto AFA con la partecipazione della UISP. Settimo Torinese ha partecipato inoltre al progetto nazionale “Home Care Premium” e strutturato il Centro diurno per disabili, la cui apertura è imminente, presso il centro Bosio in via Galileo Ferraris, per 20 ospiti. Inoltre è prevista l’apertura entro fine anno della Residenza Assistenziale Flessibile (comunità alloggio per 12 ospiti e un Gruppo Appartamento per 7 ospiti). Il progetto “Ospedale”, avviato nella primavera 2013, prevede che il servizio sociale territoriale si attivi per conoscere, valutare e prendere in carico il paziente anziano ricoverato presso l’Ospedale Civico di Settimo insieme ai suoi familiari, per costruire con loro, con i medici e con il Distretto dell’ASL un percorso di sostegno coerente con la complessità della situazione e con le risorse esistenti ancora prima delle dimissioni. Adulti Nell’area ADULTI IN DIFFICOLTÀ bisogna ricordare l’esperienza innovativa di sostituire l’assegno sociale alle persone in difficoltà economica con il lavoro accessorio, secondo l’idea che a fronte di un contributo economico ricevuto le persone assistite in grado di lavorare restituiscano alla comunità ore per mansioni socialmente utili. Le idee Il futuro sarà sempre più caratterizzato dalla riduzione delle risorse a disposizione. In questo senso bisognerà interrogarsi sul significato dell’offerta dei servizi erogati. A causa della sicura riduzione futura delle risorse a disposizione, nei prossimi anni ci si dovrà interrogare sul significato dei servizi erogati in ambito socio-assistenziale. Tuttavia è nostro obiettivo mantenere la qualità dei servizi offerti, dal momento che in tempo di crisi bisogna rispondere con un’offerta sociale adeguata e bisogna far fronte ad una sempre crescente domanda di assistenza. Bisognerà rispondere con più efficacia, tempestività e appropriatezza ai bisogni sociali: è quindi necessario innovare e migliorare l’esistente. In quest’ottica la comunità locale dell’Unione NET con la sua organizzazione multifunzionale è in grado di dare prospettive nuove. Si propone quindi la presa in carico globale delle situazioni di bisogno, essendo non solo in una fase di revisione della spesa ma anche di innovazione sociale. L’evoluzione è verso forme efficaci di integrazione e rinnovamento nell’erogazione dei servizi socio-assistenziali, modelli economicamente sostenibili e duraturi che vedono nel rapporto pubblico-privato e nel coinvolgimento della cooperazione sociale la sfida della proposta di cambiamento. Particolare attenzione deve essere posta a garantire la mobilità ai cittadini diversamente abili proseguendo nell’attività di rimozione delle barriere architettoniche con l’obiettivo di eliminarle completamente. Occorrerà operare, in continuità a quanto intrapreso e realizzato dalle precedenti amministrazioni, con l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini il rispetto dei loro diritti soggettivi, sanciti dalla Costituzione ed in particolare dai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza socio sanitaria) considerando che gli interventi da realizzare e finanziare tutelano tutta la cittadinanza e non solo gli utenti non autosufficienti che li usufruiscono (anziani, portatori di handicap grave o di rilevanti disturbi psichiatrici). Con l’offerta di una rete efficace ed efficiente di servizi socio-sanitari si arricchirà il territorio, in quanto i cittadini potranno contare su delle certezze; e nello stesso tempo, con il rispetto dei loro diritti, si eviterà alle famiglie, che già volontariamente assistono i loro congiunti non autosufficienti con dignità e sofferenza, di incorrere in una nuova sacca di povertà in aggiunta a quelle già esistenti (povertà croniche o causate da reddito insufficiente per mancanza o perdita di lavoro, disoccupazione giovanile ed altro) in questa fase di congiuntura economica negativa. Per quanto riguarda i bisogni degli anziani non autosufficienti, l’allungamento del corso della vita ed i continui progressi della medicina li rendono sempre più crescenti. Occorre quindi arricchire il territorio delle risposte necessarie nel rispetto dei diritti di questi cittadini in modo da abbattere il “sistema” delle liste d’attesa. Nello specifico occorre impegnarsi per rendere le prestazioni residenziali territoriali sufficienti a soddisfare i bisogni e nello stesso tempo privilegiare le prestazioni domiciliari, quando vi sono le condizioni, in quanto sono più terapeutiche e dignitose per l’ammalato, e nello stesso tempo si rivelano più sostenibili economicamente per il sistema sanitario in quanto permettono un utilizzo più razionale delle risorse. Casa Negli ultimi anni la richiesta di interventi nel campo delle politiche abitative è diventata sempre più pressante: l’instabilità economica ha riportato all’attenzione una tematica che per lungo tempo è rimasta ai margini delle agende politiche, nella convinzione che l’alta percentuale di famiglie proprietarie fosse una garanzia sufficiente a soddisfare il bisogno di casa. L’area del disagio abitativo è cresciuta in modo esponenziale e riguarda in misura sempre maggiore chi ha un casa e non riesce più a pagare l’affitto o la rata del mutuo. Inoltre si è assistito ad un aumento delle spese per l’abitazione in cui si vive, in affitto o di proprietà, a cui non è corrisposta una crescita altrettanto significativa dei redditi. Accedere ad abitazioni a costi accessibili rappresenta per una città un fattore di fondamentale importanza. I comuni sono l’istituzione più vicina al cittadino, chiamati in prima persona ad intervenire per far fronte all’emergenza abitativa che si presenta, in alcuni casi, come vera e propria emergenza sociale e fonte di profondo degrado urbano. Di fronte ad un tale problema è necessario dunque mettere in campo una pluralità di interventi, con il coinvolgimento di tutti gli attori, anche in considerazione dei diversi target da raggiungere. La nostra risposta al disagio abitativo sarà articolata lungo una strategia multilivello: - Definire strumenti regolamentari e fiscali finalizzati a facilitare l’affitto, promuovendo il pieno utilizzo del patrimonio sfitto e l’emersione dell’affitto in nero. - Potenziare il sostegno alle famiglie in condizione di difficoltà economica e prevenire gli sfratti per morosità attraverso contributi e sostegno alla locazione. - Promuovere interventi di riqualificazione e di rigenerazione urbana. - Cercare patrimonio immobiliare da rendere disponibile anche attraverso il coinvolgimento di enti pubblici/privati superiori (ASL, Regione e Curia). - Rilanciare l’offerta abitativa per le fasce deboli più fragili con l’edilizia sociale pubblica (donne sole e giovani coppie, immigrati, anziani soli). - Facilitare l’accesso al mercato dell’affitto per famiglie in grado di pagare un affitto moderato attraverso il “Social Housing”, rivolto in modo particolare ad un’utenza giovane, per agevolare la loro uscita dal nucleo familiare, ma anche per altre persone che intraprendono una strada verso l’autonomia, la crescita e il consolidamento di nuove famiglie. Quindi le nostre proposte sono: - Dare risposte rapide all’emergenza abitativa con l’acquisto di immobili oggi invenduti dal privato a prezzi calmierati, utilizzando le risorse stanziate per il “Piano casa” regionale. - Intervenire a sostegno delle donne senza fissa dimora, sfrattate e/o in fase di reinserimento lavorativo o sociale, vittime di violenza, donne sole con minori a carico e donne con gravi problemi di salute. - Favorire residenze temporanee per sfrattati sottoposti a procedure esecutiva di rilascio, separati/divorziati, persone coinvolte in fallimenti immobiliari, disoccupati che a seguito della perdita del lavoro non sono più in grado di pagare l’affitto, nuclei monogenitoriali, lavoratori atipici e in cassa integrazione. - Incentivare la coabitazione solidale tra nuclei di persone singole e tra giovani adulti con grado di autonomia finanziaria modesta, collocati in contesti urbani marginali all’interno di immobili ERP. I giovani in coabitazione accettano in questo progetto un patto di collaborazione con il Comune per lo sviluppo delle relazioni tra inquilini, la mediazione dei conflitti tra gli abitanti, l’accompagnamento ai servizi sociali o sanitari dei più deboli, al sostegno delle persone fragili ed allo sviluppo della comunità insediata in ambiti di edilizia sociale pubblica, anche con funzione di stimolare il mix sociale. Il particolare si può prevedere da parte del Comune lo sconto del 90% sul costo dell’affitto degli alloggi messi a disposizione, in cambio ogni giovane coabitante offre dieci ore di lavoro volontario a settimana per l’attuazione del progetto. - Promuovere la coabitazione tra giovani lavoratori e studenti universitari, determinando le condizioni per l’autonomia di persone in condizione di temporanea fragilità, sostenibili sia sul piano economico sia sul piano culturale e sociale. L’obiettivo è promuovere la formazione di gruppi di coabitazione tra giovani in alloggi di grandi dimensioni, reperibili sul libero mercato. Ai proprietari giungeranno incentivi a fondo perduto e un fondo di garanzia in caso di morosità. I giovani dovranno essere coinvolti direttamente nell’attuazione del progetto, che punta alla formazione di legami di solidarietà tra i coabitanti, creando o potenziando reti sociali utili al vivere comune. Sanità Il nostro intento è continuare la strada iniziata negli ultimi anni che sta portando Settimo Torinese a trasformarsi da una delle tante città della periferia di Torino in un centro urbano con una sua precisa identità, ovvero una città bella da vivere e a misura d’uomo. Il servizio sanitario negli ultimi anni ha fatto molto e bene sia a livello nazionale sia a livello locale, portando tra l’altro ad un aumento della popolazione anziana, comportando una sempre maggiore richiesta di servizi sanitari per il cittadino. Con il contributo decisivo della precedente Amministrazione abbiamo avuto l’apertura di una moderna struttura ospedaliera utilizzata per persone che necessitano di un periodo di riabilitazione fisioterapica, di dimissioni protette post-acuzie o di ricovero in lungo-degenza, specializzazioni oggi particolarmente necessarie e apprezzate dalla popolazione. È possibile affermare che l’Ospedale di Settimo ha notevoli potenzialità che possono essere ulteriormente sfruttate: è di questi giorni lo spostamento degli ambulatori di Medicina Legale e della Radiologia dalla sede di via Leinì all’Ospedale stesso. Queste sono le nostre idee: - Inserire, all’interno dell’Ospedale di Settimo Torinese, un servizio di Oncologia con la possibilità di effettuare cicli di Radioterapia e Chemioterapia, evitando così a pazienti già provati da patologie debilitanti di doversi sottoporre a lunghi trasferimenti verso Torino, Ivrea o Candiolo, con notevole dispendio di tempo e di denaro. - Approfondire la possibilità di creare un Punto di Primo Soccorso all’interno dell’Ospedale, operativo 12 o 24 ore al giorno a seconda delle esigenze organizzative e sanitarie, che saranno valutate e studiate. Secondo la Delibera della Giunta Regionale 7 aprile 2011, n. 18-1831 per questa funzione sono necessari unicamente ambienti e dotazioni tecnologiche atti al trattamento delle urgenze minori ed a una prima stabilizzazione del paziente ad alta complessità, al fine di consentirne il trasporto nel Pronto Soccorso appropriato. Sempre secondo la Delibera la gestione del Punto di Primo Soccorso può essere garantita dagli organici delle Strutture Aziendali (PS) oppure assegnati al “Servizio di Emergenza Sanitaria Territoriale 118”. Nel Punto di Primo Intervento è sempre prioritaria la garanzia del trasferimento protetto del paziente stabilizzato al centro più idoneo. - Studiare progetti di educazione alla prevenzione ed ai corretti stili di vita che utilizzino gli studi dell’Osservatorio Socio Sanitario costituito dal Comune di Settimo Torinese, attraverso cui vengano pensate attività ed iniziative di promozione della salute pubblica in ambito sia scolastico sia territoriale. In sintesi il nostro programma punta alla valorizzazione dell’Ospedale di Settimo Torinese, affiancando il ruolo fondamentale del Medico di famiglia, oggi quasi esclusivamente organizzato in aggregazioni di più medici, alla struttura ospedaliera, creando una rete e una collaborazione da cui il cittadino di Settimo non potrà che trarre giovamento. In riferimento ai bisogni delle persone anziane proponiamo altri due progetti: - Grazie alle tecnologie di telemedicina e teleassistenza, proponiamo di strutturare un servizio di telemonitoraggio e assistenza per utenti con bisogni cronici o stabilizzati che si trovano al di fuori dell’ospedale. Per i pazienti che si trovano al loro domicilio, presso una struttura socio-sanitaria di ricovero o assistenza temporanea, la telemedicina consente la connessione a distanza fra specialisti, medici di medicina generale e personale infermieristico. Si tratta di un servizio supplementare e non semplicemente sostitutivo dei servizi specialistici e del ricovero, che mira a rafforzare la presa in carico continua e integrata dei bisogni del paziente, in funzione della patologia specifica, attraverso le tecnologie ICT e dispositivi medici. - Dare risposte alla non autosufficienza con cui si vuole rispondere ai bisogni di assistenza, di sostegno ed aiuto ai familiari dell’anziano o degli anziani. Occorre formare personale qualificato per la cura della persona, aiutare le famiglie a sostenere il carico di lavoro, ipotizzare la costruzione di strutture di accoglienza per anziani autosufficienti e soli. Città cardio-protetta Migliaia di persone sono colpite ogni anno da arresto cardiaco. La maggior parte degli arresti cardiaci avvengono in presenza di persone, che nell’attesa dei soccorsi potrebbero mettere in atto manovre salvavita in grado di aumentare le probabilità di sopravvivenza della vittima: la comunità scientifica ritiene che il massaggio cardiaco, attuabile da chiunque, senza alcuna formazione medica, sia essenziale per garantire la sopravvivenza della vittima fino all’arrivo del soccorso qualificato. In una società industrializzata è quindi fondamentale incrementare la diffusione delle nozioni di Basic Life Support, ovvero le manovre di supporto di base alle funzioni vitali e questo scopo è fondamentale la collaborazione con le Associazioni del territorio. In caso di arresto cardiaco è inoltre fondamentale la defibrillazione precoce. I Defibrillatori Automatici Esterni (DAE) sono ormai ampiamente diffusi nella maggior parte dei Paesi europei. Questi presidi, una volta attivati, guidano in piena sicurezza il testimone dell’evento attraverso le manovre corrette in attesa del soccorso qualificato, tramite comandi vocali; eseguono autonomamente una diagnosi del ritmo cardiaco dell’infortunato e se necessario chiedono all’operatore di erogare la scarica tramite un pulsante. Attualmente il progetto “Settimo Viva”, avviato nel 2013, ha permesso la distribuzione di questi strumenti alle associazioni sportive e culturali della Città, alle scuole del territorio, alla Polizia Locale e ai Carabinieri della Tenenza di Settimo. I DAE sono inoltre presenti anche presso la sede dell’Unione dei Comuni NET, il Palazzo Municipale e la Biblioteca Archimede. Nei prossimi anni si cercherà di aumentare il numero di DAE sul nostro territorio, attivando un collegamento tra le pattuglie di Polizia Locale e Carabinieri (con a bordo strumento e personale addestrato) e il “Servizio di Emergenza Sanitaria Territoriale 118”, che in caso di arresto cardiaco potrà inviare la pattuglia di zona sull’evento prima ancora dell’ambulanza, garantendo le migliori cure possibili in attesa del mezzo di soccorso. L’obiettivo è fare di Settimo una città cardio-protetta, sulla linea di altre località italiane come Monza e Piacenza. Lavoro e occupazione La crisi nasce dalla prevaricazione del sistema finanziario e monetario supportata da scelte politiche che a livello globale hanno permesso lo sviluppo di tali attività senza limiti e regole, a discapito dell’economia reale, del lavoro e dell’occupazione. A livello europeo sono state adottate politiche liberiste e di austerità, in Italia la risposta è risultata inadeguata per una mancanza di governance del cambiamento e delle riforme strutturali che ha causato la lentezza della reazione delle imprese. A ciò si deve aggiungere l’assenza di efficaci politiche anti evasione. A livello locale la Settimo industriale che c’era 50 anni fa non c’è più: la grande fabbrica manifatturiera capace di garantire lavoro a decine di migliaia di dipendenti e ad alimentare un indotto ramificato sul territorio, è tramontata con il finire degli anni duemila, così come è tramontato il modello sociale che essa determinava. La crisi attuale morde ferocemente e colpisce il nostro territorio come altrove anche perché non si è compiuto il passaggio da un modello economico ad un altro: da industriale a terziario avanzato e dei servizi. In questo sistema i margini di azione ad opera dei Comuni e delle Amministrazioni locali sono limitati ma ci siamo adoperati per dare risposte concrete ed innovative al tema del lavoro. Il problema lavoro non tocca solo l’aspetto economico di una persona ma ne influenza l’aspetto sociale, relazionale e di dignità umana. Occorre quindi ideare e concretizzare strategie e progetti per dare risposta alle difficoltà economiche e sociali delle persone che, non a causa loro, perdono un posto di lavoro. In questi anni si sono avvicendati progetti quali: CANTIERI LAVORO Strumento ricorrente cofinanziato dalla Provincia di Torino che annualmente vede occupate tra le 12 e le 18 persone per un periodo di 6 mesi in lavori di pubblica utilità. SERVIZIO DI RICOLLOCAZIONE PROFESSIONALE DI PERSONE NON OCCUPATE Il servizio di ricollocazione professionale è iniziato con una sperimentazione nel 2010 che ha prodotto ottimi risultati con una percentuale di ricollocazione del 65% dei soggetti inviati (40). Nel 2011 è stato bandito un bando di gara che si è concluso con la stipula di un contratto finito nel 2013. Le persone contattate sono state complessivamente 290, quelle prese in carico per il servizio di ricollocazione sono state 74. Nel periodo di presa in carico, 31 persone – ossia il 42% delle prese in carico, hanno attivato rapporti di lavoro: 5 contratti a TI, 13 contratti a TD superiore a 6 mesi, 8 contratti a TD tra i 2 e i 6 mesi, 5 contratti brevi o altre forme atipiche. LAVORO ACCESSORIO A partire dal 2010 la Compagnia S. Paolo ha stanziato nell’ambito dell’iniziativa Reciproca Solidarietà e Lavoro Accessorio, un’iniziativa che si avvicinava all’idea dell’Amministrazione di offrire ai cittadini in difficoltà economica l’opportunità di ricevere un sostegno al reddito non in forma esclusivamente assistenziale ma offrendo la possibilità di restituire quanto ricevuto attraverso lavori di cura alla comunità. Il lavoro accessorio è una forma di lavoro disciplinato da norme nazionali precise che pone molteplici adempimenti a carico dei soggetti committenti. Nel corso del 2011 il CISSP aveva modificato il Regolamento relativo all’Assistenza economica prevedendo che i cittadini beneficiari di contributo economico si impegnino a dare la disponibilità a partecipare ad attività che abbiano come riferimento la cura della comunità. Dal 2010 al 2013 le persone inserite sono state 168 con un contributo della Compagnia S. Paolo di 380.000 € e fondi comunali di 310.000 €. Nel 2013 per quanto riguarda l’erogativa è stato confermato lo stanziamento necessario a garantire il contributo ad integrazione al minimo per quanti percepiscono assegno mensile di assistenza o assegno ordinario di invalidità lavorativa oppure pensione di inabilità. Sono stati individuati interventi alternativi all’erogazione dei contributi per i possibili beneficiari del lavoro accessorio che prevedono l’inserimento in progetti con un numero di ore di inserimento dalle 170 (1.275 €) alle 270 (2.025 €) per un totale di oltre 50 soggetti. AZIONI DI CONTRASTO ALLA CRISI In collaborazione con il CPI, la Provincia di Torino, e i comuni del comparto del CPI. Il progetto prevede la realizzazione di azioni di sistema, attraverso la creazione degli sportelli delle opportunità che hanno lavorato in rete per scambiare e diffondere le informazioni, interfacciandosi con l’utenza e la realizzazione di progetti/interventi, supportati da specifiche figure professionali, miranti alla realizzazione di servizi di assistenza/consulenza all’utenza. Sono stati realizzati, inoltre, una serie di interventi finalizzati al sostegno alla ricerca di una nuova occupazione dei lavoratori in un progetto di partnership con l’aiuto di esperti in materia, che hanno seguito i partecipanti in tutto il percorso del progetto stesso, con lo scopo di valutare la spendibilità delle varie professionalità sul Mercato del Lavoro, supportare la scelta del percorso da intraprendere, erogare il percorso individuale e monitorare l’andamento e le attività di ognuno. Le idee Oggi è il momento di guardare avanti per comprendere cosa il nostro sistema economico può diventare. Un modello articolato e nuovo, capace di mettere in campo nuove sperimentazioni e di far emergere le energie migliori per convogliarle verso la capacità di fare impresa, la valorizzazione dei talenti e la multifunzionalità dei servizi. Puntiamo su due concetti chiave: merito e bisogno. Il merito di chi produce crea occupazione, l’occupazione crea reddito, il reddito soddisfa il bisogno. Valorizzare il merito di chi innova, di chi sperimenta, di chi investe. Occorre un impegno straordinario alla risoluzione delle problematiche della crisi del lavoro e bisogna attribuire priorità alla tutela dell’impresa ma anche alla tutela dei lavoratori attualmente occupati. In termini politici bisogna individuare i nuovi deboli del mercato del lavoro, a partire dai giovani esclusi da questo mercato ed espropriati del diritto al futuro per arrivare agli ultra quarantenni che hanno perso ol posto di lavoro. Le idee programmatiche in tal senso sono: - Proseguire le azioni di sostegno alle famiglie in difficoltà attraverso la ricollocazione, il lavoro accessorio e le azioni di contrasto alla crisi. - Ampliare il ruolo del Comune di interfaccia privilegiata per le imprese ponendosi in un’ottica di ascolto attivo dei bisogni delle imprese e leggendo anticipatamente i bisogni formativi (attraverso dati disponibili grazie all’Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro della Regione Piemonte e grazie ai dati Centro per l’Impiego) al fine di favorire la formazione continua dei lavoratori. - Con tutte le parti sociali è indispensabile costruire un rapporto continuativo con tavoli frequenti nei quali le parti seguano passo a passo l’evolversi della situazione economica ed occupazionale e insieme ricerchino soluzioni e strategie comuni. - Sostenere chi garantisce occupazione alle fasce a rischio. - Monitorare e coadiuvare le opportunità di crescita offerte dai fondi europei. - Sostenere la piccola imprenditoria, in particolare quella legata all’innovazione, alla cultura ed all’artigianato favorendo azioni di microcredito, utilizzando esperienze già in corso in ambito provinciale attraverso la Banca Etica. - Creare punti ed eventi di attrazione che possano iniziare ad incentivare lo sviluppo turistico di Settimo Torinese, approfittando della vicinanza al territorio torinese, dell’Expo di Milano 2015, dell’importante numero di persone che soggiornano nella nostra città per ragioni di lavoro, in modo da aprire ad una nuova offerta lavorativa sul territorio. SEMPLICEMENTE COLTA Premessa Cultura Negli ultimi vent’anni la nostra città ha investito nelle Istituzioni e nelle attività culturali come pochissime altre realtà delle sue dimensioni. Archimede, la più grande biblioteca del Piemonte con oltre 4.000 metri quadrati di superficie a disposizione degli utenti, è solo la punta di diamante di un sistema a rete costituito da strutture e progetti che rendono Settimo una Città con profonda vocazione culturale. Il numero di prestiti supera i 150.000 annui, il numero di presenze quotidiane sfiora le 1.000 unità e quasi il 50% degli studenti non è settimese. Archimede è però diventata anche centro di aggregazione per tutte le fasce d’età e accoglie servizi molto diversi. La Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana è stata lo strumento innovativo privilegiato con il quale si sono coordinate le attività del territorio in una logica di relazione con Enti e Amministrazioni diverse. Uno strumento dinamico e flessibile che ha permesso di mantenere collegate le progettualità dalle diverse istituzioni culturali e di valorizzare le ricchezze che il sistema è stato in grado di esprimere. Suoneria resta una delle più importanti strutture musicali a livello regionale, unica nel suo genere per la ricchezza della struttura in termini di opportunità, anche a seguito della recente apertura della nuova sala “Combo” che ne aumenta la fruibilità e la fruizione. Suoneria è la prima multisala culturale della regione. Il Teatro, in tutte le sue forme ed espressioni, è nel DNA della Città di Settimo. Il Teatro Garybaldi è stato, in questi anni, costantemente tra i primi teatri a livello nazionale in termini di numero di spettatori raffrontato a teatri con pari numero di posti e sul territorio continuano a nascere e crescere con continuità artisti e compagnie di pregevole fattura. L’Ecomuseo del Freidano custodisce, all’interno del Museo Etnografico, una componente importante della storia e delle tradizioni locali con particolare riferimento alla conservazione della memoria tramite la custodia dell’oggetto e rappresenta, più in generale, un simbolo dell’attenzione della Città alla politiche ambientali. Il tessuto associativo locale, infine, rappresenta una delle principali ricchezze della città sia in relazione alla qualità delle iniziative artistiche proposte che fanno emergere una realtà locale fortemente desiderosa di vivere e proporre momenti culturali di qualità sia in relazione alla funzione sociale e partecipativa di queste realtà. Istruzione La scuola non è solo un edificio, sul quale operare scelte in materia di efficienza energetica, ma è anche un insieme di attività, progetti educativi e formativi che devono fornire un importante contributo nel processo di costruzione di un nuovo modello di sviluppo di un’area più vasta afferente all’area metropolitana. Le scuole settimesi rappresentano meglio di qualsiasi altro elemento urbano il cambiamento della nostra città: dopo anni di nuove costruzioni che fossero utili ad accogliere i molti iscritti, i numeri delle iscrizioni si sono stabilizzati e in molti quartieri stanno diminuendo. Le nostre scuole hanno bisogno di essere ripensate nelle strutture, nell’organizzazione territoriale e nella progettualità rispetto alla collaborazione con le occasioni che il territorio può dare (parchi, Biblioteca Archimede, Suoneria, Teatro, Ecomuseo). Le idee La vocazione culturale della Città di Settimo resta un caposaldo del programma di mandato 2014-2019. La cultura non è un fattore accessorio nella vita di una comunità ma elemento essenziale sia per la crescita sia per lo sviluppo dell’identità cittadina. In un momento di particolare difficoltà per gli effetti della crisi economica la cultura può essere uno strumento a sostegno di iniziative che generano valore sociale ed economico. Inoltre il pubblico può sostenere le iniziative della creatività imprenditoriale di base, da cui originano innovazione e fermenti di partecipazione giovanile, promettenti e interessanti progetti teatrali, musicali, artistici, scenografici e letterali. Cultura La Fondazione ECM resta il principale soggetto gestore della progettazione culturale della Città aumentando la sua capacità di relazionarsi con soggetti esterni, prioritariamente altre Fondazioni di rilievo nazionale, al fine di costruire un sistema a rete che agevoli l’acquisizione di fondi e finanziamenti esterni. Nel prossimo mandato saranno aumentate le potenzialità di Archimede, rendendola eccellenza europea. Si dovrà lavorare migliorando sempre più il servizio bibliotecario, ma anche raccogliendo servizi al cittadino nuovi, in particolare quelli rivolti alla famiglia. Archimede può diventare nel tempo auto-sostenibile, inserendo esperienze innovative che possano produrre un’economia utile (proponendo attività-laboratori per i bambini e per le famiglie, corsi di perfezionamento). Si favorirà il Festival dell’Innovazione, intorno al quale è possibile creare un circuito positivo, un momento fisso che permetta di dare un fine alle diverse collaborazioni, ma anche una premialità per le eccellenze scolastiche, migliorando i rapporti tra le scuole e le aziende. Sarà necessario potenziare i rapporti con le biblioteche extra-nazionali e con le eccellenze culturali europee e internazionali, in particolare con le realtà che hanno potenziato il linguaggio visuale e, in ogni caso, rapporti con esperienze che garantiscano eccellenza e qualità (che porta utenti del territorio extra-settimese). Archimede è anche il laboratorio dell’innovazione cittadina: è uno spazio che si presta a testare le nuove sperimentazioni. Occorre insistere sugli aspetti più innovativi, anche rispetto alla tecnologia (a partire dal libro, ma anche rispetto ad altri temi quali le diverse disabilità legate al vedere), ad esempio deve essere possibile entrare in biblioteca sia fisicamente sia da remoto, così come occorre continuare a mantenere lo spazio il più aperto possibile. La valorizzazione del sistema teatrale continuerà ad essere un architrave delle politiche culturali della Città sia attraverso il sostegno al ruolo di coordinamento complessivo della compagnia Santibriganti sia attraverso il sostegno diretto alle attività di produzione delle compagnie e degli artisti del territorio. Suoneria continuerà ad essere il centro delle iniziative di spettacolo della città sia all’interno della struttura sia sul territorio cittadino aumentando ed amplificando la sua vocazione di punto di riferimento per i giovani fruitori e produttori di musica. L’Ecomuseo del Freidano rafforzerà sia la progettualità in essere che lo vede quale elemento di riferimento nel panorama provinciale per i progetti a favore del sistema scolastico sia il ruolo di custode della memoria collettiva cittadina sia, ancora, attraverso una più spiccata propensione alla realizzazione di progetti a carattere ambientale. L’associazionismo culturale resta una delle principali ricchezze del territorio e, in questo senso, si tornerà alla costruzione di un sistema di sostegno economico di queste realtà, basato prioritariamente sul valore delle proposte progettuali realizzate e sul ritorno di tali proposte sul territorio cittadino. Scuola e città La città è il luogo dove il sapere diventa problema e ciò è fondamentale se si vuole costruire conoscenza reale. La città è anche un libro aperto dove si può studiare e fare scuola anche al di fuori di essa. È fondamentale immergere il sapere nel luogo in cui questo sapere esiste e questo luogo è la città dove si vive e dove bisogna collegare il tempo della storia e lo spazio geografico del mondo. A scuola si costruisce la città, gli insegnanti costruiscono il sapere futuro su cui verrà costruita la città: per questo la responsabilità di formare i ragazzi non è solo limitata a trasferire saperi formali, ma piuttosto a trasferire saperi che si rinnovano e si attualizzano. Ragionando sul processo di collegamento tra città e scuola si possono individuare tre temi: - L’inclusione territoriale: se una scuola fa veramente parte di un territorio, la città deve contare non solo sull’edificio ma anche sulle persone lo vivono. - Il confronto culturale, attraverso cui mettere in relazione i saperi della città e quelli propri della scuola. - Il raccordo con i tempi della vita: la scuola finisce ad una certa ora, dopo i ragazzi hanno bisogno di un’esperienza diversa ma ugualmente socializzante. Tuttavia a volte la scuola commette l’errore di pensare alla città, ai temi dell’energia, dell’ecologia, dell’ambiente, della cittadinanza attiva facendo riferimento all’idea di educazione ambientale e di educazione civica, aggiungendo altre discipline. La vera educazione ambientale e civica deve procedere attraverso un impianto curricolare trasversale e deve prevedere una formazione culturale centrata su diversi elementi: l’assunzione di responsabilità verso tutto ciò che circonda l’individuo, il vivere esperienze forti per i giovani studenti, dare un senso alle cose che si fanno, fornire alternative dentro la scuola stessa. Infatti, la qualità e l’esperienza scolastica è proprio quella che può garantire un percorso serio di educazione all’ambiente, alla sostenibilità, al vivere civile all’interno di una comunità. Servizi all’infanzia Gli ultimi anni raccontano una trasformazione nella richiesta dei servizi educativi della prima infanzia, soprattutto del servizio nidi: da alcuni anni la nostra città non conosce il fenomeno della lista d’attesa. Occorre incentivare l’iscrizione al nido intervenendo sui criteri adottati fino ad oggi e introducendo criteri nuovi di flessibilità che sappiano essere risposta alla trasformazione del sistema lavorativo e garantire pertanto a tutti i bimbi l’accesso al servizio. Verso l’istituto comprensivo Occorre organizzare la città e le nostre scuole creando istituti comprensivi che mettano in relazione le scuole d’infanzia con le primarie e le scuole secondarie di primo grado, così come da tempo auspicano i dirigenti scolastici e gli insegnanti. Immaginare un istituto comprensivo significa pensare all’organizzazione dei servizi della città, ma anche alla riorganizzazione interna degli istituti scolastici: l’amministrazione deve favorire tale processo di trasformazione. Dobbiamo pensare a un piano continuativo di manutenzione scolastica che faccia delle nostre scuole il luogo più bello dove i nostri bambini trascorrono gran parte della loro giornata. Polo scolastico dell’Unione NET e dell’area metropolitana Favoriremo la creazione di un polo scolastico delle scuole superiori dell’Unione NET. Il polo settimese potrà prevedere la presenza di tutti i più importanti indirizzi scolastici, da quelli tecnici e professionali a quelli umanistici e scientifici. Sarà necessario migliorare la mobilità tra i comuni dell’Unione, in modo da garantire ai cittadini dei comuni limitrofi di arrivare con facilità a Settimo. Particolare attenzione occorre dedicare al CTP e alla formazione permanente. Sebbene il tema non rientri direttamente tra le competenze dell’Ente, sarà necessario garantire con una sede idonea e i servizi necessari alla tutela della formazione in età adulta. Allo stesso modo, investiremo in progetti che permettano di evitare dispersione scolastica e abbandono della scuola. Ci impegniamo a garantire una rete di collaborazioni tra le strutture che permettano alla scuola di relazionarsi con il territorio e con la città. Amplieremo e renderemo continuativo il rapporto tra le associazioni e la Biblioteca Archimede rispetto al progetto Dislessia. Favoriremo le occasioni di scoperta dello spazio verde della città, come i parchi e gli orti scolastici, invogliando il sistema educativo a svolgere queste attività in virtù della estesa diffusione sul territorio, sia per documentare l’esistente e la propria storia sia per la diffusione di una cultura della sostenibilità. SEMPLICEMENTE SMART Premessa L’innovazione è un tema trasversale che coinvolge e può coinvolgere tutti i settori della città: dal lavoro alla cultura, dai servizi ai cittadini alla scuola fino a interessare le tematiche ambientali ed energetiche. Quando si parla di SMART CITY l’obiettivo è quello di rendere la città rispettosa dell’ambiente e delle risorse in modo che possa diventare vivibile dal cittadino. Una città smart infatti si pone come focus: una mobilità pulita e sostenibile,, un’amministrazione efficiente ed inclusiva un ambiente sano ed un’ elevata qualità di vita e di offerta culturale, una riduzione dei consumi energetici ed un migliore utilizzo delle risorse. Le idee Rispetto all’innovazione tecnologica per la città bisogna continuare a investire sulle reti: occorre ampliare i punti wifi liberi della città e portare la fibra ottica in tutte le case che devono essere nativamente predisposte alla fibra. Innovazione per una scuola digitale e una scuola inclusiva Tutte le nostre scuole devono essere cablate per permettere di utilizzare le nuove tecnologie in tutte le classi. L’amministrazione deve collaborare concretamente con la scuola, in anni difficili di tagli statali come questi, per favorire e sostenere l’innovazione tecnologica nelle nostre scuole, intervenendo direttamente e fattivamente, ad esempio, occorre che l’amministrazione si faccia carico della sicurezza dei dati elettronici detenuti dalle scuole, backappando e conservando presso la server farm del Comune i dati. L’innovazione tecnologica a scuola può favorire la rete tra le strutture culturali della città (ad esempio immaginando una collaborazione in tempo reale con Biblioteca Archimede o altri centri culturali nazionali, attraverso le LIM presenti nelle scuole). L’innovazione tecnologica coinvolge anche direttamente il tema della disabilità e delle attività che la scuola e i centri della città possono fare rispetto alla disabilità: sarà necessario garantire investimenti nelle strumentazioni che possono agevolare e diminuire le difficoltà connesse con le varie forme di disabilità. Innovazione e servizi sempre connessi per il cittadino Dovremo dare ai settimesi la possibilità di rapportarsi con tutti i servizi dell’Ente anche tramite il computer, da casa, a qualsiasi ora ritenga utile sottoscrivere un documento da mandare all’Ente. Tutti i procedimenti devono poter essere compilati presso il Comune, ma anche da casa, per via elettronica, per non obbligare i cittadini a presentarsi di persona in Comune, ma permettendo di risparmiare tempo. Immaginiamo postazioni assistite nelle quali il cittadino possa essere aiutato nella compilazione dei documenti e un’attività per cui l’utente possa lavorare, attraverso documenti condivisi, in tempo reale, da casa e contemporaneamente, con l’Ente. Offrire un servizio di teleassistenza e di telemedicina: progetti che potranno sostenere i pazienti dimessi dal nostro Ospedale. Favorire l’ottimizzazione energetica con studio dei consumi complessivi degli edifici pubblici e degli spazi comuni per realizzare un piano di efficientamento energetico; a tal scopo è possibile individuare una figura specifica all’interno delle strutture pubbliche che si occupi di questo tema. Incentivare l’efficientamento energetico privato. SEMPLICEMENTE IN MOVIMENTO Premessa Movimento è energia, è flusso dinamico, è caos…. “semplicemente in movimento” sono le possibilità con cui i cittadini settimesi hanno occasione di muoversi e di creare flussi dinamici all’interno del tessuto urbano: si considerano quindi qui gli aspetti legati al trasporto pubblico e ferroviario, al traffico, alla mobilità sostenibile e alla viabilità che con le nostre iniziative programmatiche dobbiamo rendere da caotiche ad ordinate. Una premessa al tema dei trasporti che è necessario fare è che le politiche e le decisioni su alcune problematiche non sono esclusivamente a carico del comune di Settimo ma anche a carico di altri soggetti quali GTT, ferrovie dello stato, Regione. Oggi abbiamo le linee interne comunali 1, 2, 3, la linea GTT 49 e le circolari SE1 e SE2. Questo è il risultato di alcune trattative e modifiche nei trasporti avvenuti in questi 10 anni di amministrazione. Nel 2005 c’è stata una prima riorganizzazione delle linee extracomunali sul territorio di Settimo Torinese con cui viene mantenuto il percorso del 51, viene inserita la corsa 51barrato che serviva il Borgo Nuovo, il percorso del 49 venne modificato realizzando una fermata di interscambio in via Torino, punto di connessione tra le tre linee 49, 51 e 51 barrato. Così vengono anche riorganizzate le linee interne allungando i percorsi verso Via Provana, Via Gioberti e le frazioni ed aggiungendo la linea 3. Il percorso sulle frazioni poi, a causa della bassa fruizione da parte dei cittadini, è stato sostituito da un servizio a chiamata molto funzionale, il MeBus. Gli ultimi 5 anni di amministrazione hanno voluto valorizzare il servizio interno considerandolo un mezzo privilegiato di spostamento nella città sia da un punto di vista ambientale ma anche sotto l’aspetto economico. Il mezzo pubblico deve essere alla portata di tutti e per rendere la città vivibile è bene facilitare ed incrementare lo spostamento senza auto. Per questa filosofia di pensiero le linee interne sono state rese gratuite per i cittadini settimesi e ci sono state delle tariffe agevolate per chi era possessore di abbonamenti GTT o ferroviari. Si è ottenuto il biglietto integrato metropolitano, BIM, che consente al cittadino settimese di pagare il percorso come un biglietto chilometrico senza differenziazioni tra la rete urbana e rete extraurbana. A causa dei tagli ai trasporti pubblici (meno 30%) anche Settimo si è trovata a gestire ed a subire le riorganizzazioni delle linee GTT che hanno visto l’eliminazione del 51 e l’inserimento di due circolari per arrivare a Stura. Settimo risulta la città più sicura della Provincia come numero di incidenti e questo grazie agli interventi strutturali (rotonde, organizzazione del traffico), all’inibizione del traffico pesante, alla creazione di zone 30. Importante è stata la realizzazione di posti auto attraverso la costruzione di nuovi parcheggi in punti strategici e la disponibilità di trasformare in parcheggio l’area mercatale nei giorni liberi dal mercato. Le idee Trasporto Si dovrà lavorare per aumentare le frequenze delle circolari SE1 e SE2 e per allungare il loro percorso fino a Rebaudengo, in previsione, come da progetto GTT, di una nuova stazione della metropolitana in zona Rebaudengo. Visti i nuovi insediamenti aziendali di Strada Cebrosa sarà necessario renderla più servita dai mezzi pubblici riorganizzando nuovamente le linee interne ed avvicinandosi così alla zona del Fornacino. Si può tentare di inserire nel servizio a chiamata MeBus un servizio verso Caselle ed uno verso Borgaro e Venaria che servirà la Reggia. Sul fronte delle tariffe il prossimo step sarà il BIP, biglietto integrato piemontese, che comprenderà anche il trasporto ferroviario. In previsione dell’ insediamento di Laguna verde e per rispondere alle evidenti nuove esigenze che si creeranno si può pensare di realizzare una seconda stazione vicino al villaggio Olimpia. Ciò porterebbe due vantaggi: un maggior servizio e un miglior collegamento per i cittadini della frazione e una distribuzione dei pendolari su due stazioni, in modo da decongestionare dal traffico la zona del centro storico e di via Roma. - Tentare di portare a termine il progetto d’interramento della ferrovia con relativa revisione della viabilità dell’area interessata. Modalità sostenibile Realizzazione di box in punti strategici della città, in primis la stazione, dove depositare la propria bici. Estensione e connessione delle piste ciclabili in modo da collegare zone periferiche ancora difficilmente raggiungibili e da migliorare il transito nel centro storico attraverso le piste ciclabili. Sviluppo di una mobilità sostenibile informando il cittadino sulle possibilità che il territorio permette attraverso la realizzazione della mappa dei percorsi ciclabili e l’organizzazione di eventi che possano educare alla mobilità sostenibile. La valorizzazione dei percorsi pedonali deve essere presente in particolar modo vicino alle scuole ed a punti strategici, organizzando un trasporto scolastico con pulmini o con il Piedibus. Studio e revisione dei percorsi per disabili per permettere una maggiore mobilità anche a persone con disabilità fisiche. Incentivare l’acquisto di auto ecologiche con vantaggi sulle tariffe dei parcheggi. Viabilità Si renderà necessario realizzare la nuova viabilità degli insediamenti che si verranno a creare (Laguna verde ed ex Siva). Quindi si punterà a incentivare ed aumentare le zone 30. Per il resto, le grosse arterie sono già costruite ed un importante lavoro sarà quello di eseguire una buona manutenzione delle strade e realizzare, anche con progetti di partecipazione del cittadino, degli arredi o dei decori artistici su zone “grigie” della città. SEMPLICEMENTE SPORTIVA Premessa Una ricerca condotta da un quotidiano sportivo nazionale, a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, aveva individuato Settimo Torinese come una delle cittadine con il peggior rapporto tra il numero di impianti sportivi presenti ed il numero di abitanti. Negli anni seguenti si è dato avvio ad un’intensa attività di progettazione e realizzazione di impiantistica sportiva che oggi rende Settimo Torinese una delle città, tra quelle con dimensioni analoghe, più ricche dal punto di vista della presenza di impianti sportivi di diverse discipline. E proprio la logica della multidisciplinarietà è stata la linea guida che negli ultimi dieci anni ha consentito di migliorare la disponibilità di impiantistica presente sul nostro territorio, valorizzando prioritariamente i cosiddetti sport minori con la realizzazione e l’ammodernamento di impianti a loro dedicati. Calcio, rugby, basket, volley, atletica leggera, baseball, pattinaggio, calcetto, tiro con l’arco, tennis, bocce, nuoto, arti marziali sono un esempio esauriente di quanto Settimo Torinese sia nelle condizioni di offrire ai suoi cittadini un complesso di impianti sportivi per la pratica di un notevole numero di differenti discipline. L’offerta particolarmente ricca oggi disponibile promuove concretamente lo “sport per tutti” sia come forma di tutela del benessere fisico e della salute dei cittadini sia come forma di educazione e formazione per le giovani generazioni. L’associazionismo sportivo è cresciuto, in termini di quantità e di qualità, con lo stesso passo dello sviluppo dell’impiantistica ed oggi sono presenti sul territorio associazioni sportive di primissimo piano che competono per il raggiungimento di risultati sportivi ai massimi livelli nazionali e regionali e coltivano settori giovanili numerosi e di qualità. È dalla base dell’associazionismo sportivo e dalla loro promozione e sostegno che è necessario ripartire per continuare a garantire lo sviluppo del sistema sportivo per i prossimi anni. Le idee A completamento dell’impiantistica realizzata in questi anni si ipotizza la nuova realizzazione e l’ammodernamento di alcuni impianti sportivi che completano l’offerta sportiva complessiva della Città. In primo luogo la realizzazione del nuovo Palazzetto dello Sport che dia risposte ad una doppia carenza: la mancanza sul territorio di una struttura omologata ad ospitare le partite ufficiali delle società sportive locali, che stanno raggiungendo risultati sportivi importanti, e soprattutto la necessità di aumentare la disponibilità di campi di allenamento multidisciplinari che si affianchino alle palestre scolastiche ormai diventate insufficienti per dare una adeguata risposta a tutte le realtà locali. È necessario ampliare o riqualificare le aree sportive di Via Cascina Nuova a completamento e rafforzamento dell’impiantistica già presente e di Via Amendola attraverso l’ammodernamento di un’area sportiva ormai fatiscente. Per la realizzazione delle nuove strutture saranno cercate tutte le possibili forme di contribuzione esterna soprattutto in una logica di collaborazione tra le associazioni sportive locali utilizzatrici delle strutture e la Pubblica Amministrazione Locale. Potranno essere valutate anche forme innovative di collaborazione tra Associazioni Sportive e Comune tali da facilitare l’accesso a contribuzioni esterne (Credito Sportivo, Legge Regionale sullo Sport, ecc.). Si programmeranno costanti interventi di manutenzione straordinaria finalizzate a migliorare l’efficienza e l’efficacia di tutti gli impianti sportivi presenti sul territorio individuando, laddove necessario, le necessarie migliorie per rendere gli impianti maggiormente fruibili agli atleti ed al pubblico. Si individueranno e, ove possibile, si attueranno le soluzioni per dare risposta ad alcune discipline quali l’atletica leggera ed il pattinaggio che oggi necessitano di una maggiore stabilità e alla realizzazione di una piastra dotata di rampe per rispondere alla crescente domanda di spazi per lo skateboard, bmx, street e freeride. Si intende proseguire la collaborazione con la Sisport Fiat per mettere a disposizione della Città l’impiantistica sportiva in essa presente. SEMPLICEMENTE GIOVANE Premessa Le amministrazioni della nostra città sono sempre state attente alla tutela dei giovani e alla formazione dei giovani, considerandoli come il futuro della nostra comunità. Lo sportello Informagiovani, ubicato nella Biblioteca Archimede (aperto dal Lunedì al Giovedì 16:30–18:30) è un servizio gratuito di accoglienza, informazione e orientamento per i giovani, che offre informazioni riguardanti tempo libero, mobilità all’estero, lavoro, volontariato, sport, formazione e istruzione; organizza workshop e momenti informativi su argomenti di interesse giovanile, promuove attività e iniziative del Comune di Settimo, dei servizi e delle associazioni del territorio. L’amministrazione ha attuato il Piano Locale Giovani, consistente in progetti e iniziative sul territorio organizzate grazie a fondi ministeriali e Provinciali. Il Comune di Settimo Torinesi ha il ruolo di capofila nella progettazione sul territorio, insieme ai comuni di Leinì, San Benigno Canavese e Volpiano, in collaborazione con i territori di Moncalieri e Venaria. Negli ultimi anni sono state trattate le seguenti principali tematiche: - Cittadinanza / partecipazione attiva. - Talenti. - Orientamento e lavoro. - Avvicinamento dei giovani ad arti e mestieri della tradizione culturale locale. Alcuni dei progetti che sono stati attivati sul territorio: - Bando per la selezione dei volontari per il servizio civile nazionale, con la selezione per l’anno 2014 di 11 ragazzi e ragazze per un anno di servizio civile. - Integrazioni possibili: Assistenza Minori. - Social Biblio: Promozione culturale sul territorio. - Giovani o-peer–attivi : Animazione culturale verso i giovani. - Progetto SoS–Street On Stage: Raccoglie le capacità di gruppi di giovani che per passione danzano, cantano, disegnano, fanno sport e che hanno voglia di condividere e promuovere la propria passione con altri. Sono attività indirizzate al tempo libero dei giovani nella fascia d’età tra i 14 e i 19 anni residenti sul territorio, con il fine di coinvolgerli per dare vita ad attività di animazione e per innescare (a partire da loro) attività “virtuose” anche nei confronti di altri gruppi di giovani. Il fine ultimo è raccogliere le capacità e le passioni di questi gruppi, metterle insieme e trasformarle in uno spettacolo. - Il progetto The Job – lavoro e giovani: Intende sviluppare le azioni legate al lavoro e alle competenze dei giovani, attraverso un ciclo di incontri in Biblioteca Archimede svolti quest’anno nel periodo compreso tra il 20/03 e il 10/04 su vari temi: - Lavoro stagionale e all’estero – Istruzioni per l’uso. - Orientamento Universitario. - Meeting Lavoro: giovani e innovazione. - Lavoro dipendente: contratti di lavoro. - Laboratorio mestieri del teatro (Lab 4 Theatre): ha come destinatari i giovani tra i 18 e i 29 anni. Con questo progetto si vogliono coinvolgere soprattutto i giovani momentaneamente esclusi dall’educazione formale e dal lavoro, per offrire loro uno spaccato di mestieri potenzialmente alla loro portata, attraverso un percorso attraverso tutte le professionalità necessarie alla realizzazione di uno spettacolo teatrale e alla gestione tecnico-artigianale di una sala teatrale. In particolare sono stati affrontati temi quali: illuminotecnica, macchinistica e scenotecnica, promozione e comunicazione, costruzione maschere. Il laboratorio è gratuito e prevede l’affiancamento a professionisti del settore per acquisire alcune competenze di base nello svolgimento delle attività sopra elencate. Questa progetto si svolge all’interno degli spazi del Teatro Civico Garybaldi e Biblioteca Archimede. - Lab 4 App: Percorso formativo gratuito rivolto ai giovani, finalizzato a far conoscere cos’è un Arduino, come si utilizza, cosa si può produrre e quali sviluppi può avere sul mercato. Con l’uso di stampanti 3d si producono oggetti utili in diversi campi: ambiente, hobby personali, interaction-design, digital fabrication, robotica ecc. - Progetto PE(e)R TE: ha come obiettivo la rimotivazione di ragazzi e ragazze in età compresa tra i 15/17 anni che non hanno ancora raggiunto la licenza media inferiore - Progetto Uno PE(e)R TUTTI : ha come obiettivo la rimotivazione verso lo studio dei ragazzi a rischio dispersione nel primo biennio della scuola superiore. Il percorso di rimotivazione prevede il coinvolgimento di ragazzi e ragazze più grandi (18/22 anni, studenti universitari o neolaureati) in qualità di peer educator, selezionati per capacità e attitudine alle lezioni. Sono stati coinvolti diversi comuni del territorio e, attraverso una mappatura realizzata dagli insegnanti delle scuole medie inferiori, individuate/i una serie di ragazze/i che necessitano di questo supporto. L’attività con i soggetti a rischio dispersione verrà avviata nel mese di settembre. L’Informagiovani si è occupato di selezionare e formare i peer educator. Le idee I due assi principali dei progetti proposti e finanziati dalla Provincia nel Piano Locale Giovani 2014 sono: - Azioni per realizzare centri o forme di aggregazione giovanile. - Promozione della cultura e della legalità. Il tema del Lavoro Giovanile è, a causa della crisi, centrale: sono necessarie politiche dedicate ad un inserimento efficace dei giovani nel mondo del lavoro. Avendo in mente il ruolo essenziale dei giovani come futuro e motore della nostra società, proponiamo quindi di mantenere e rafforzare le attività a loro dedicate già poste in essere, cercando di aumentarne la qualità, il numero e gli obiettivi: - Continuare l’esperienza dello sportello Informagiovani come tramite ottimale per far conoscere e promuovere tra i giovani le opportunità presenti sul territorio e le diverse forme di partecipazione, fruizione e protagonismo possibili. - Riorganizzazione dello spazio fisico dedicato all’Informagiovani prevedendo una sede maggiormente individuabile con sale riunioni e spazi di incontro su tematiche dedicate a stimolare i giovani e la loro partecipazione verso una cittadinanza attiva. - Creare un maggiore legame tra l’orientamento, la formazione professionale e il lavoro, grazie ad una collaborazione con le aziende del territorio. - Sinergizzare le attività sul territorio tra i vari Comuni della Città metropolitana e gli altri soggetti presenti sul territorio al fine di ottenere finanziamenti dai bandi pubblici. - Favorire l’istituzione di un Forum Giovani per rendere i giovani settimesi protagonisti attivi e partecipi della vita della loro città anche in collaborazione con le associazioni già esistenti. Educare alla Politica può contribuire a ridurre le distanze che di sono create negli anni tra i giovani e le istituzioni. L’obiettivo della Pubblica Amministrazione dovrà essere quello di lavorare per dare ai giovani la possibilità di essere formati e informati per cogliere le migliori opportunità che il territorio mette a disposizione. SEMPLICEMENTE PUBBLICA Per il corretto funzionamento di servizi, controlli, sicurezza, azioni della pubblica amministrazione occorrono persone che ogni giorno operino nell’interesse della comunità. Circa duecento persone ogni giorno provvedono alla sicurezza, all’apertura degli asili nido, dell’anagrafe e dello stato civile; si occupano delle decine di competenze dei Comuni: dalle autorizzazioni commerciali al controllo e governo del territorio, dalle opere pubbliche all’ambiente, alla scuola, alla formazione. Ovviamente assicurano anche il funzionamento interno: dal bilancio alla gestione del personale, dagli appalti alla stipula dei contratti. A questo si aggiunge il fondamentale compito di assicurare il funzionamento degli organi democratici dalla Giunta al Consiglio Comunale e di garantire l’informazione e l’accoglienza di cittadini e imprese che si rivolgono al Comune. La politica ha il compito di tracciare gli indirizzi, assegnare le risorse e le responsabilità. Ai tecnici compete, in totale autonomia, la gestione e l’organizzazione delle risorse per raggiungere efficacemente gli obiettivi. Noi cerchiamo di attenerci a questi principi di responsabilità ed è per questo che da molti anni a Settimo Torinese non esiste più la figura dell’assessore coincidente con la struttura organizzativa degli uffici. Da noi la giunta è organizzata per progetti e questo aiuta a non confondere i ruoli. Intendiamo riproporre questo modello di gestione anche per il prossimo mandato con l’obiettivo di garantire ai nostri concittadini un Comune snello ed efficace con la parte politica capace di ascoltare e di proporre soluzioni e la parte tecnica in grado di aumentare la propria capacità professionali affinché si affermino gli obiettivi proposti dalla parte politica. Parte integrante della struttura pubblica settimese è a partire dagli anni ‘60 la partecipazione in forme associative e in società partecipate; questa esperienza ha consentito alla nostra città di poter realizzare un sistema di erogazione dei servizi pubblici di qualità e con innovazione costante. Ne costituiscono esempi importanti edifici come la biblioteca e l’ospedale, piuttosto che opere infrastrutturali quali le reti del gas, del teleriscaldamento e dei cavidotti per il cablaggio della città. Il nuovo contesto normativo e i mutati standard di scala per l’efficiente gestione dei servizi pubblici hanno comportato negli ultimi anni il progressivo ridimensionamento delle società partecipate e la loro parziale privatizzazione; il mandato amministrativo 2014 – 2019 ha tra i suoi obiettivi il completamento di questo processo, nell’ottica di conservare il valore delle società pubbliche per l’erogazione di servizi qualitativi ai cittadini e procedendo invece ove questi standard non possano essere garantiti ad eventuali dismissioni. Il candidato Sindaco Fabrizio PUPPO
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