NUTRIRE IL PIANETA ENERGIA PER LA VITA LA TOSCANA VERSO EXPO 2015 Viaggio in Toscana: alla scoperta del Buon Vivere www.expotuscany.com | www.facebook.com/ToscanaExpo | [email protected] Le Tecnologie applicate ai Beni Culturali Cultura, arte e genialità creativa rappresentano il nutrimento fisico e spirituale della terra di Toscana, considerata da sempre un laboratorio del Buon Vivere anche per i suoi prodotti, il suo stile di vita e le sue tradizioni eccelse. A questo si aggiunge un forte spirito di innovazione e uno sguardo sempre rivolto al futuro. PANORAMICA DEL SETTORE La Toscana, con il suo immenso e quotato patrimo- e metalli, nio culturale, è particolarmente attenta al tema della - l’indagine riflettografica per i dipinti, cultura. Vi si trovano 7 dei 50 siti UNESCO presenti - la documentazione digitale 3D per scansione ottica in Italia, oltre 600 (di cui 72 statali) dei quasi 4.800 e laser, musei italiani, più di 20 mila beni culturali censiti e ol- - il monitoraggio dell’ambiente museale, tre 6 milioni e mezzo di volumi ospitati in circa 1.000 - l’indagine con tecniche radar di siti archeologici, biblioteche. La Toscana è inoltre la prima regione - la diagnostica per le strutture architettoniche e li- italiana per numero di beni immobili archeologici o gnee architettonici vincolati (6.451) e la Galleria degli Uffizi - sviluppo di dispositivi optoelettronici per la diagno- e la Galleria dell’Accademia rappresentano rispettiva- stica ed il monitoraggio mente il terzo e il quarto sito statale a pagamento più - tecnologie LASER per la conservazione visitato in Italia, dopo il complesso dei Fori Imperiali - metodologie integrate per la modellizzazione mul- a Roma e Pompei. tidimensionale, l’analisi strutturale e materica e il In questo contesto, al fine di valorizzare specifici e in- monitoraggio del patrimonio architettonico e monu- novativi percorsi nel mondo delle imprese, la Tosca- mentale na ha individuato, tra gli altri, un asse di valorizzazio- - metodiche applicative per la conoscenza e materiali ne peculiare: sostenere le attività ad alto contenuto innovativi per la conservazione tecnologico legate al mondo del patrimonio culturale u tecnologie innovative di documentazione e fruizio- attraverso la costituzione di un Distretto regionale ne delle tecnologie dei beni culturali e delle città sosteni- - soluzioni e applicazioni ICT ai beni culturali. bili – DiT-BeCs - associato al Polo di innovazione delle tecnologie delle città sostenibili, progetto POLIS. Il distretto Il Distretto regionale delle tecnologie dei beni culturali e delle città sostenibili riunisce realtà consolidate e storiche nel campo del restauro e start-up innovative sulle quali investire. Le principali tecnologie sviluppate dagli attori del territorio: - le applicazioni laser al restauro di materiali lapidei In un certo senso, le origini delle moderne competenze scientifiche toscane nel campo delle tecnologie per i beni culturali risalgono al 1966, quando per porre rimedio ai danni provocati dall’alluvione di Firenze, Umberto Baldini (direttore del gabinetto di Restauro della Soprintendenza di Firenze) coinvolgendo Enzo Ferroni (Direttore dell’Istituto di chimica Fisica dell’Università di Firenze) portò la chimica dei materiali a rifornire di idee per decenni la cultura scientifica del restauro, oltre alle scienze dell’architettura e a quelle storico-artistiche. Poco dopo nel 1971 Franco Piacenti fondò a Firenze il Centro di Studio per le Opere d’Arte del Consiglio Nazionale delle Ricerche, insieme ad altri analoghi a Milano e Roma. L’ Istituto Centrale del Restauro e l’Opificio delle Pietre Dure crearono in quel periodo laboratori scientifici al loro interno, con gli esperti e gli strumenti diagnostici necessari . Fonte: R. Salimbeni, Lo stato dell’arte della ricerca applicata al sistema di restauro: criticità e prospettive ALLA SCOPERTA DELLA TOSCANA A new Florentine Renaissance era Firenze si presenta come una città moderna che guarda al futuro senza negare il proprio passato straordinario. La culla del Rinascimento continua a rinnovarsi e a esprimere i propri valori di innovazione e crede nel progresso della conoscenza. La Firenze di Michelangelo e Brunelleschi, simboli di innovazione del passato e del presente, sono oggetto di visita nel presente pacchetto. La cupola del Brunelleschi La celebre cupola di Brunelleschi costituisce la copertura della crociera del Duomo di Firenze. Era la maggiore del mondo e rimane tuttora la più grande cupola in muratura mai costruita (diagonale maggiore della cupola interna: 45 metri; di quella esterna: 54).La sua grandezza impedì il tradizionale metodo costruttivo mediante l’ausilio di céntine, facendo sì che venissero formulate molte ipotesi sulla tecnica costruttiva impiegata. « Structura si grande, erta sopra è cieli, ampla da coprire chon sua ombra tutti e popoli toscani. » (Leon Battista Alberti, De pictura) Gli Uffizi adesso sono “touch” E’ uno dei musei più famosi del mondo: la visita guidata si estende anche ai cantieri di restauro aperti più vendute nella categoria viaggi in Italia. Con Uffizi Touch® è possibile visitare la Galleria degli Uffizi liberamente e portare i suoi capolavori sempre in tasca: l’Annunciazione di Leonardo, la Primavera di Botticelli, la Venere di Urbino di Tiziano, così come il Corridoio Vasariano e 100 opere dei Depositi. Questa App è stata sviluppata da Centrica, start-up toscana, insieme al Polo Museale Fiorentino, ed è l’unica applicazione al mondo per iPhone e iPad che contiene tutte le opere esposte in un museo di importanza mondiale. Rappresenta quindi un insostituibile compagno anche per la visita guidata alla Galleria degli Uffizi, a Firenze. Le immagini sono su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Il David di Michelangelo E’ da sempre considerato l’ideale perfetto di bellezza maschile nell’arte, così come la Venere del Botticelli per quella femminile: artisti ed esperti d’arte ritengono che il David sia l’oggetto artistico più bello mai creato dall’uomo. A partire dal 2003 è stato sottoposto a un lavaggio e a un restauro accuratissimi, sotto la responsabilità del laboratorio di restauro dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, per celebrare nel 2004 il quinto centenario dalla realizzazione dell’opera. Durante la visita verrà raccontata la storia del David e del suo restauro. al momento, in collaborazione con Uffizi Touch®, la terza applicazione scaricabile su App Store e fra le Opificio delle Pietre Dure Noto anche con la sigla OPD, è un Istituto autonomo dell’Antico Testamento. In ogni formella il Ghiberti ri- del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del unì più scene, cosicché arrivano a essere rappresen- Turismo e la sua attività operativa e di ricerca si espli- tati più di cinquanta episodi. Inoltre sono presenti 24 ca nel campo del restauro delle opere d’arte. L’Istitu- piccoli busti, rappresentanti uomini illustri fiorentini, to ha origini composite, frutto di una antica e illustre tra cui anche un autoritratto dello stesso Ghiberti. Le tradizione e di una moderna e articolata attività, già formelle originali della Porta del Paradiso sono oggi evidenti nella sua insolita denominazione. Nato per conservate al Museo dell’Opera del Duomo, oggi fi- volere di Ferdinando I de’ Medici come manifattura nalmente del tutto restaurate. per la lavorazione di arredi in pietre dure, negli ultimi decenni del secolo XIX ha trasformato la sua attività La Piazza del Duomo nel restauro, prima dei materiali prodotti durante la Si tratta di un unico grande museo composto dal- sua plurisecolare storia, per poi ampliare la propria la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, la Cupola di competenza verso materiali affini. In seguito alla Brunelleschi, il Campanile di Giotto, il Battistero di grande catastrofe dell’alluvione del Novembre 1966 San Giovanni, la Cripta di Santa Reparata e il Museo e alla legge istitutiva del Ministero per i Beni Culturali dell’Opera del Duomo. ed Ambientali del 1975, vennero fusi in unica entità l’antico Opificio mediceo e il Laboratorio Restauri della Soprintendenza, tra l’altro il vero protagonista dei restauri post alluvione. A questo nucleo furono annessi i laboratori minori sorti in seguito a quell’e- La Toscana del restauro Le competenze nel campo della conservazione e del restauro risiedono nei prestigiosi centri di restauro presenti in Toscana, quali l’Opificio delle Pietre Dure, mergenza. il Centro di Restauro della Soprintendenza Archeolo- La Porta del Paradiso tutela dei beni artistici, architettonici e archeologici, La Porta Est del Battistero fu denominata “Porta del Paradiso” da Michelangelo che, si racconta, osservando le formelle esclamò: “elle sono tanto benne che elle starebbono bene alle porte del Paradiso”. La Porta è divisa in 10 ampi riquadri rettangolari, disposti su due file su entrambi i battenti da sinistra a destra e dall’alto in basso e che rappresentano scene gica della Toscana, le Soprintendenze delegate alla nonché nelle organizzazioni legate al patrimonio di città d’arte come Firenze, Pisa e Siena. Un percorso alla scoperta dei più bei siti archeologici e artistico-culturali della Toscana in corso di restauro - o da poco riaperti al pubblico - al momento della visita: - Pisa. la torre pendente e le antiche navi romane - Lucca: visita guidata alle mura recentemente re- staurate - Siena: pittura in restauro Gli eventi in Toscana - Firenze e dintorni: le ville medicee recentemente re- Il Salone del Restauro di Firenze dal 13 al 15 novem- staurate. bre 2015. La IV edizione del Salone vedrà la sinergia di oltre 300 realtà tra enti istituzionali, imprese, scuo- Università e ai Centri di Ricerca le di formazione e associazioni - attive nel restauro, Le antiche Università e i laboratori di ricerca della nella tutela e nella valorizzazione del Patrimonio Cul- Toscana lavorano allo sviluppo di nuove tecnologie turale - impegnate durante il Salone in attività espo- applicabili alla valorizzazione del suo prestigioso pa- sitive e culturali. trimonio culturale. Si tratta di un programma di for- Il Salone apre le porte all’edizione del 2015 con la mazione universitaria e post universitaria altamente consapevolezza di offrire al pubblico un’opportuni- qualificato, un’attività di ricerca di livello internazio- tà di confronto commerciale, scientifico e culturale nale che coinvolge i nostri tecnici nei siti di tutto il nonché di porsi come piattaforma per lo sviluppo mondo. dell’economia del settore, della ricerca e delle nuove Tra i diversi Laboratori e Università toscane che svol- iniziative progettuali in materia. gono ricerche e formazione universitaria o post-uni- LuBeC, Lucca (ottobre 2015). LuBeC - Lucca Beni versitaria nel campo dei beni culturali, ci sono: Culturali - è il Convegno internazionale sulla valoriz- • Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali (ICVBC-CNR) – Firenze • Istituto di Fisica Applicata “N.Carrara” (IFAC-CNR) - Firenze •Istituto Nazionale di Ottica Applicata (INOA CNR) – Firenze • LABEC – INFN – FI •Opificio delle Pietre dure e Laboratori di Restauro - FI • Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Informazione “A.Faedo” (ISTI-CNR) – PI •IAPP, Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazione (Università di Firenze) zazione dei Beni Culturali per il marketing turistico territoriale integrato. LuBeC Digital Technology è la contestuale rassegna espositiva delle soluzioni ICT applicate alla valorizzazione dei Beni Culturali per la promozione del territorio. Quella del 2015 sarà la XI edizione. Per maggiori informazioni contattare: Patrizia Bellofiore Referente settore Tecnologie applicate ai Beni culturali e-mail: [email protected] Telefono: 0039 055 4628045 Toscana Promozione Via Vittorio Emanuele II, 62- 64, Firenze e-mail: [email protected] www.toscanapromozione.it Toscana Promozione offre un servizio per creare itinerari personalizzati con possibilità di visite aziendali. Visita www.businessintuscany.com lo strumento dove poter ricercare le aziende toscane suddivise per settore produttivo, consultando foto e descrizioni, prodotti e dati. Potrai anche creare una lista di aziende preferite, suddivisa per categorie, a cui accedere in modo semplice e veloce. Tutto quanto descritto nella presente scheda rappresenta parte delle eccellenze toscane. Pertanto la citazione di luoghi, realtà e prodotti non può in alcun modo ritenersi esaustiva dell’offerta del territorio.
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