S.M.S. Saxa Rubra - Istitutobaccano.it

S.M.S. Saxa Rubra
N om e s oc i età
ANNO 2 NUMERO 3
Via Baccano, 38 - 00188 Roma
[email protected]
SI RIPARTE!
SOMMARIO:
Alluvioni
p. 4
Razzismo e Pregiudizio
p. 6
Degrado di Labaro
p. 8
Professore per un
giorno
p. 9
Colpa delle stelle
p. 13
Intervista ai nonni
p. 11
Malala
p.16
Rubriche:
•
Ambiente
•
Cronaca
•
Scuola
•
Recensioni
•
Sport
•
Giochi
•
Fumetto a puntate
Una borsa di studio per iniziare bene l’anno
Lunedì 27 ottobre 2014 alle
ore 11:00, nella palestra
dell’I.C. Via Baccano, affollatissima di alunni e docenti,
è avvenuta la premiazione
della studentessa Giorgia
Gelosia, che ha conseguito
lo scorso anno la licenza
media, con il massimo dei
voti. Giorgia si è distinta,
sia nelle prove d'esame che
nel corso del triennio, attraverso un eccellente percorso
di formazione educativa e
didattica.
Giorgia ha così ricevuto oggi
un attestato di merito ed una
borsa di studio, grazie ai
fondi raccolti dalla vendita
del giornalino “Baccano
News”, prodotto lo scorso
anno dagli alunni delle seconde classi. I due numeri,
pubblicati anche on-line sul
sito dell'istituto, sono il risultato di un progetto svolto
nel corso dell’anno 2013-14
dalle seconde medie del
nostro istituto, guidate dalle
insegnanti di Lettere Blasi,
Pitocchelli e Veneziani.
Stamani le tre classi, oggi
terze medie, hanno ricevuto
anch’esse un attestato di
riconoscimento perché il
lavoro da esse svolto, oltre
che fruttuoso per il risultato
finale della borsa di studio,
ha stimolato l’impegno individuale e collettivo di questi
giovani e ha aperto loro nuovi interessi.
Durante la manifestazione,
svoltasi in un clima festoso,
ci sono stati numerosi interventi. Nel discorso di apertura il Dirigente Scolastico
Cinzia Pecoraro e l’assessore
E quest’anno a chi toccherà? Che vinca il migliore!
all'Istruzione del XV Municipio Alessandro Cozza hanno evidenziato la validità e
l'importanza di tale iniziativa. La prof.ssa Blasi ha poi
sottolineato come la scuola
debba essere un luogo in cui
valorizzare anche le eccellenze, con progetti di potenziamento, oltre alle attività
di inclusione e integrazione
di alunni stranieri in cui la
scuola da anni si distingue.
Sono poi intervenute l'insegnante Salvi, che è stata
maestra dell’alunna premiata, e la prof.ssa Veneziani,
docente di Lettere di Giorgia
in II e III media. Emozionante è stato il discorso dedicato alla brillante studentessa preparato da alcuni alunni
delle terze medie, che sono
successivamente anche intervenuti con domande alla
preside, a Giorgia Gelosia e
ai suoi famigliari, visibilmente commossi e sorpresi
dall’inaspettato
riconoscimento. Una festa insomma,
più che una cerimonia, in cui
ad essere protagonisti sono
stati gli studenti, com’è giusto che sia. Ci auguriamo
che questa diventi una bella
consuetudine per la nostra
scuola e che, grazie anche al
contributo di finanziatori
esterni, quest'anno si riesca
ad assegnare più di un riconoscimento.
L.B.
S.P.
S.V.
P a g i n a 2 A MBI EN T E
A N N O 2 N U MER O 3
Cause e conseguenze di un fenomeno che ci riguarda sempre più da vicino...
L’EFETTO SERRA DISTRUGGE IL MONDO?
Che cos’è l’effetto serra?
Da alcuni decenni gli
scienziati stanno studiando
un fenomeno collegato
all'inquinamento atmosferico.
Questo fenomeno è chia-
Ghiacciai in via di scioglimento
L’inquinamento delle industrie
mato “global warning” o
effetto serra e il termine
deriva dall’analogia con
quanto avviene nelle serre
per la coltivazione. Esso
non ha nulla di negativo in
partenza: è un fenomeno
atmosferico-climatico che
indica la capacità di un
pianeta di trattenere nella
propria atmosfera parte
dell'energia solare; agisce
attraverso la presenza in
atmosfera dei gas serra e ha
come effetto quello di regolare
la
temperatura
dell'atmosfera
terrestre
evitando escursioni termiche e rendendo possibile la
presenza di vita sulla Terra.
In assenza di gas serra, la
temperatura
superficiale
media della Terra sarebbe
di circa -18° C mentre,
grazie alla presenza di essi
e del resto dell'atmosfera, il
valore è di circa +14° C,
consentendo così la vita
come la conosciamo.
Come funziona?
I raggi solari penetrano
facilmente nell'atmosfera
raggiungendo in buona
parte la superficie del pianeta terra, dove vengono in
parte riflessi ed in parte
assorbiti dalla superficie e
convertiti in calore. Il calore viene disperso verso lo
spazio sotto forma di irraggiamento infrarosso. L'azione dei
gas serra, al momento in cui si
sprigiona la radiazione infrarossa
terrestre, comporta l'accumulo di
energia termica in
atmosfera e quindi
anche l’innalzamento della temperatura superficiale (vedi grafico
sotto).
che nei prossimi 35 anni la
temperatura media possa
aumentare di oltre due gradi. Se non si correrà ai ripari le conseguenze saranno: tempeste sempre più
violente con conseguenti
inondazioni (che causeranno spostamenti sempre più
massicci di persone), l'innalzamento del livello dei
mari con seri rischi per le
popolazioni costiere (e con
conseguenti infiltrazioni di
acqua salata nelle coste che
diminuiranno la qualità e
disponibilità di acqua potabile); la desertificazione di
L’effetto serra oggi
L'inquinamento atmosferico, dovuto alla continua e
crescente combustione di
fonti fossili a scopo energetico determina un aumento
dei gas serra in atmosfera,
in particolare dell'anidride
carbonica, del metano, del
protossido di azoto o ossido di azoto e dell'ozono
innalzando così l'effetto
serra naturale e dando origine ai cambiamenti climatici attuali sotto forma di
riscaldamento. Si calcola
Inoltre, come ha riferito la
intere aree, la diminuzione
delle foreste e delle zone umide, l’insorgere di nuove forme
patologiche che si diffondono
a più alte temperature.
glaciologa Augusta Cerutti
qualche anno fa al TG3, se la
temperatura continuerà ad
aumentare come in questo
periodo, nel 2100 la Val d’Aosta non avrà più ghiacciai!
Rimbocchiamoci quindi le
maniche e facciamo in modo
di diminuire nel nostro quotidiano la produzione delle
sostanze inquinanti che aumentano gli effetti del “global
warning”.
Il meccanismo di funzionamento dell’effetto serra
M. Bottigliero
M. Mattioli
III A
B A CCA N O N EW S
P a g i n a 3 A MBI EN T E
Tragedia nel parco nazionale delle Macalube di Agrigento
I VULCANELLI
I vulcanelli sono dei vulcani in miniatura da cui
esce argilla liquida anziché lava, insieme ad acqua bollente, idrocarburi e
varie sostanze saline molto pericolose per la salute.
Quando si trovano vicino
ai classici vulcani, i vulcanelli producono CO2,
per via di una reazione del
metano con l’ossigeno
nell’aria. Perché parlarne
oggi? La nostra curiosità
è stata suscitata dall’eruzione avvenuta di recente
nella riserva naturale di
Macalube ad Aragona, in
provincia di Agrigento.
L’area della riserva è caratterizzata da terreni prevalentemente
argillosi,
attraversati da corsi d’acqua, alimentati da precipitazioni stagionali. La zona
di maggiore interesse è la
collina dei Vulcanelli, un
terreno di colore grigio
scuro, popolato da una
serie di vulcanelli di fango, alti circa un metro.
Nella riserva, Laura e
Carmelo Raimondo, due
bambini di 7 e 9 anni,
hanno perso la vita duran-
te una gita con il padre
Rosario Carmelo. Era
circa
mezzogiorno
quando un pezzo di
terra grande quanto un
campo da calcio, si è
ribaltato. La terra ha
tremato e il pezzo di
terra ha seppellito i due
bambini con il loro
padre. Rosario si era
recato lì con i suoi figli
perché aveva una passione per le Macalube,
alimentata anche dalle
leggende raccontate in
paese su quel luogo misterioso.
Quando è successa la catastrofe, altri due turisti
erano poco distanti da
loro. I tre hanno provato a
scappare, ma il fango non
glielo ha permesso. Quando sono arrivati, la protezione civile e i pompieri
hanno tirato fuori dal fango Rosario che era seppellito fino al petto. Era
disperato, e chiedeva in
continuazione dei figli.
Laura è stata individuata
dal cane pastore del nucleo operativo cinofilo,
purtroppo sotto mezzo
Il Fumetto: la copertina
Macalube di Agrigento
dal sito www.lastampa.it
metro di fango, già senza
vita. Stessa sorte è toccata
al fratellino, il cui corpo
esangue è pervenuto solo
alle 19:00. Insomma, una
tragedia che ha fatto riflettere noi sulla pericolosità dei fenomeni naturali,
ma anche sull’incoscienza
degli uomini che, pur conoscendo i rischi cui vanno incontro, mettono a
repentaglio la propria vita
e quella dei propri figli.
S. Padovani, A. Deiana,
L. Cervo, A. Calì
II B
Prima vignetta
Vi presentiamo la
novità di quest’anno:
Il fumetto a puntate
di Amore e Psiche
realizzato dagli
alunni delle classi III
da un idea del
prof. A. Punturo
P a g i n a 4 A MBI EN T E
A N N O 2 N U MER O 3
Sempre più spesso intere zone sono sommerse dall’acqua
EMERGENZA ALLUVIONI
Cause e conseguenze dell’erosione dei suoli
Se guardiamo gli ultimi
fatti di cronaca, ci rendiamo conto che le alluvioni hanno effetti sempre più disastrosi. In Liguria, ad esempio, un
Via della Giustiniana (Prima Porta) nei
dell’alluvione (31 gennaio 2014)
Alluvione di Genova (ottobre 2014)
copione si ripete uguale
da 50 anni: dal 1966 ad
oggi sarebbero 131 le
alluvioni che hanno colpito la regione. L’ultima
di cui si è parlato sui
giornali ha colpito Genova tra i giorni 9 e 11
dello scorso mese di ottobre, 43 comuni della
sua provincia e 4 in provincia di La Spezia.
Hanno straripato diversi
corsi d’acqua, portando
in città e paesi detriti di
ogni genere, allagando
abitazioni, mettendo in
seria difficoltà le famiglie coinvolte, tantissimi
negozianti e aziende e
causando anche una vittima. In questo caso i
cambiamenti climatici
non sarebbero i primi
responsabili dell’accaduto: si è parlato molto di
erosione del suolo, dovuta a una scarsa manutenzione del territorio,
in quanto molto raramente vengono puliti i
corsi d’acqua e si continua a costruire e cemen-
tificare il suolo che risulta così impreparato a
reggere dopo forti precipitazioni. Anche a Labaro, zona a nord di Roma,
nella quale abito, l’anno
scorso, in particolare il 31 gennaio
2014, si è verificata
un’ alluvione, durata in alcune zone 1
giorno e in altre
anche 2 o 3. Essa è
stata causata dallo
straripamento di un
corso d’acqua che
passa tra Labaro e
giorni
Prima Porta, la così
detta Marana, che
sfocia poi nel Tevere; la
mancata manutenzione
dell’uomo e le idrovore
predisposte per evitare
tutto ciò, non sono state
efficienti, in quanto il
loro funzionamento non
era stato collaudato, causando l’allagamento del
quartiere, con gravi disagi e danni per la cittadinanza. In particolare durante l’alluvione vedevo
gente disperata con le
case allagate, uomini e
donne che col piccone
cercavano di far funzionare le fognature ostruite. I danni subiti sono
stati clamorosi, diverse
famiglie hanno dovuto
abbandonate le proprie
abitazioni e essere
ospitati da vicini e
parenti. Per aiutare la
cittadinanza
sono
intervenuti Vigili del
Fuoco,
Protezione
civile, Carabinieri e
Polizia municipale.
Malgrado il supporto, questi organi di
vigilanza non si sono
rivelati abbastanza preparati per evitare conseguenze così gravi alla
popolazione.
Le soluzioni più efficaci
per risolvere i problemi
dell’erosione del suolo e
delle inondazioni, consistono nell’interruzione
delle cementificazioni e
in una massiccia reintroduzione di alberi. Infatti
quando essi diminuiscono a causa del diboscamento, le radici non
“contengono” più il suolo che quindi, in caso di
piogge abbondanti, cede.
Il nostro paese è tra
quelli più colpiti da questo tipo di catastrofi (con
ben il 70% dei comuni
ad alto rischio) perché
l’atteggiamento sconsiderato dell’uomo si è
verificato in aree già
geologicamente fragili.
Per concludere, non va
dimenticato che in tutto
il mondo le precipitazioni sono sempre più frequenti e violente. Questo
cambiamento climatico è
dovuto soprattutto all’effetto serra, come spieghiamo nell’altro articolo del nostro giornale
(leggere articolo a pag.
2).
F. Moroni (III A)
B A CCA N O N EW S
P a g i n a 5 C R O NA CA
Un’organizzazione che vuole sostituirsi allo Stato
ISIS
Perché tanta sofferenza?
Ne sentiamo parlare spesso
al telegiornale. Ma cos’è
l’ISIS? No, non è la sigla
(le iniziali stanno per Stato
Islamico dell’Iraq e del
Levante) di una scuola ma
un’organizzazione che da
più di due anni combatte
nella guerra civile siriana
definendosi come “Stato” e
non come “gruppo”, grazie
anche ai soldi che la mantengono in vita ricavati dal
territorio controllato tra
Iraq e Siria.
Nell’ultimo anno ha iniziato a combattere anche contro i ribelli, ma lo fa solo
con metodi molto violenti e
sono le scene che più ci
sconvolgono se guardiamo
il telegiornale o facciamo
una ricerca sul web.
L’obiettivo dell’ISIS è
quello di occupare il territorio di Baghdad, capitale
dell’Iraq. Con le conquiste
dell’ultimo periodo si è
avvicinato davvero tanto,
ormai li dividono solo 100
km.
La storia dell’ISIS è legata
a tre nomi noti a molti per
le loro tristi azioni. Il primo, conosciuto da tutto il
mondo per gli attacchi terroristici dell’11 settembre
2001, è Osama Bin Laden,
uomo di origine saudita. Il
secondo è un medico egiziano, Ayman al-Zawahiri,
che ha preso il posto di Bin
Laden dopo la sua uccisione. Il terzo è Zarqawi.
Quest’ultimo gestisce l’organizzazione anche oggi e
persegue con la violenza il
suo obiettivo di creare un
califfato islamico esclusivamente sunnita. Ogni
giorno siamo costretti a
vedere senza poter fare
nulla scene senza senso:
violenti conflitti, morte di
civili abitanti non coinvolti
nello scontro (peggio ancora se bambini), donne Kamikaze che si fanno esplo-
I terroristi pronti a fucilare l’enne-
dere per diffondere il loro
messaggio…ma che poi
quale sarebbe? A noi tutto
questo sfugge. Non devono
esistere guerre di religione,
politiche o economiche che
siano. Dovremmo tutti vivere in una società dove
non esistono censura e privazione dei diritti civili.
Noi ci crediamo e siamo
convinte che il nostro ruolo
può aiutare la società a
migliorare.
G. Di Muri, G. Santoro
(III B)
Il fumetto a puntate … seconda vignetta
I terroristi schierati durante
una delle loro manifestazioni
Pagina 6
C R ON A CA
Anno 2 Numero 3
Riflettiamo su una delle cause di odio e di violenza tra gli uomini
RAZZISMO E PREGIUDIZIO
Nelson Mandela e il lavoro a scuola come antidoti
Nelson Mandela
All'inizio dell'anno scolastico abbiamo affrontato i
temi del "razzismo" e del
"pregiudizio" e siamo giunti alla conclusione che,
anche se sono due cose
differenti, sono strettamente collegate tra loro. I pregiudizi sono i primi
“giudizi” e opinioni che ci
facciamo su una persona la
prima volta che la vediamo. È un'idea che col tempo si può rafforzare o cambiare completamente, ma è
con questa che iniziamo la
conoscenza delle persone.
Il problema è quando ci
fermiamo a questa prima
impressione, pensando che
descriva
completamente
una persona. Il razzismo,
invece, si ha quando, si
disprezza qualcuno che
appartiene a un gruppo
etnico che ha colore, usanze,
religione,
cultura,
ecc..diverse dalla nostra.
Esso, come il pregiudizio, è
dovuto all'ignoranza della
gente nei confronti degli
altri.
Basta pensare alle notizie
di cronaca recenti per capire che l'ideale di tolleranza
e integrazione, tanto pubblicizzato, è ancora lontano.
In Nigeria e in altri luoghi
dell'Africa avvengono molte stragi di cristiani e in
Italia ci sono manifestazioni razziste, di ogni genere,
e c'è chi addirittura, dimenticando l'Olocausto, incoraggia azioni violente contro gli ebrei.
Nonostante viviamo nel
ventunesimo secolo, molti
Italiani si credono superiori
ad altri uomini.
Si è intolleranti verso rumeni, africani, immigrati
perché si pensa che vengano in Italia solo con lo scopo di far del male.
"Sono delinquenti", "Sono
peggio delle bestie", "Sono
stufo di tutti questi negri
davanti ai supermercati"…
ma la frase che sento più
spesso è: "Sono venuti in
Italia per portarci via il
lavoro". Quante volte abbiamo sentito queste affermazioni?
Purtroppo è difficile far
ragionare chi le dice! Eppure basterebbe ricordare
come venivano derisi i
nostri bisnonni che, in passato, andarono all'estero
per guadagnare quel poco
di denaro necessario a
mantenere la famiglia e per
costruirsi un futuro proprio
come gli immigrati dei
nostri giorni.
Molti associano alla nazionalità un' etichetta specifica; anche noi italiani, popolo di poeti e artisti, all'estero veniamo collegati a
delle pietanze "pasta e pizza" ma anche a un'organizzazione criminale "la mafia".
Ma se questi abbinamenti
ci feriscono, allora perché
dobbiamo essere anche noi
razzisti nei confronti degli
stranieri?
È ora di dire basta! Per far
capire gli errori, e gli orrori, che ancora facciamo,
non esistono parole migliori se non quelle dette da
Mandela:" Tutti gli uomini
sono stati creati uguali".
Lui che per 27 anni è stato
rinchiuso in una prigione
per affermare i suoi ideali
di libertà, giustizia, uguaglianza. Il suo maggior
successo, che gli valse il
Nobel per la pace nel 1994,
fu la capacità di democratizzare il Sudafrica, senza
scatenare una temutissima
guerra civile tra bianchi e
neri che oggi, pur tra molte
difficoltà, convivono paci-
ficamente.
Ora, che è morto all’età di
95 anni, il Sudafrica ed il
mondo lo ricordano come
colui che ha combattuto e
sconfitto l’apartheid e che è
riuscito a rendere il suo
Paese più democratico e
libero dalla separazione
razziale.
Sicuramente una soluzione
veloce a questo problema
così complesso non esiste.
Ma una cosa è certa: l'unica
razza che esiste è quella
umana e poi, razzisti non si
nasce, ma si diventa. Forse
se fin da piccoli ci venisse
insegnato che non esistono
persone "diverse" e che
siamo stati creati tutti
uguali, un passo avanti lo
faremo e potremo sognare
un mondo di pace: " Un
vincitore è semplicemente
un sognatore che non si è
arreso" (Nelson Mandela).
Fortunatamente nella mia
scuola non ho mai visto
atteggiamenti d'intolleranza. Sicuramente è per il
fatto che abbiamo affrontato insieme agli insegnanti il
problema che riusciamo a
guardare il prossimo con
curiosità e abbiamo capito
che è la cultura l'unica cosa
utile che può farci comprendere i vari aspetti del
fenomeno e può aiutarci a
eliminare i sentimenti che
lo accompagnano.
R. Renga (III A)
Nelson Mandela
B a c c a n o N e ws
Pagina 7
C R ON A CA
Economico corrisponde a sicuro?
MADE IN CHINA
Riflessioni sui prodotti d’importazione
Vi siete mai domandati
cosa avete nell'astuccio e
da dove proviene? Abbiamo fatto un sondaggio analizzando la provenienza di
penne, gomme, matite e
altro materiale a nostra
disposizione. La maggior
parte degli oggetti è cinese,
al secondo posto c'è la Germania, solo al terzo l'Italia,
al quarto la Francia, seguono Giappone e Corea. Come avete potuto notare i
cinesi sono al primo posto
e la domanda che ci siamo
posti è stata: sono prodotti
sicuri? Il costo é proporzionato alla qualità? Dalla
Cina arrivano ogni anno
materiali di ogni tipo: cellulari, computer, vestiti,
ferro, acciaio, prodotti medici e ottici. Alcuni prodotti sono usati dai bambini e i
loro genitori si devono
preoccupare perchè le materie di cui sono fatti sono
spesso tossiche e nocive.
Le industrie cinesi fondono
le sostanze chimiche con la
plastica e con queste pro-
ducono giocattoli. Bisogna stare molto attenti,
poiché spesso dietro alla
sigla CE (che dovrebbe
stare ad indicare gli oggetti prodotti all’interno
della Comunità Europea)
si nascondono le produzione China Export. Soprattutto quando acquistate elastici per fare i
braccialetti state attenti Il marcio China Export
perchè potrebbero essere
tossici. Sono stati scoperrispetto al lavoro che svolti 20 milioni di elastici dangono. Insomma, un nostro
nosi per la salute. I piccoli
elastici colorati venduti con
divertimento
purtroppo
il marchio CE contenevano
corrisponde al sacrificio di
del materiale cancerogeno
qualcun altro. Speriamo
che, a contatto con il sudotanto che da questo more, emanava una sostanza
mento tutti voi prestiate più
chimica.
attenzione ai prodotti che
Il prezzo di questi elastici,
acquistate: attenzione al
acquistati spesso ai mercaMade in China!
tini è di soli 0,80 centesimi.
Un costo così basso deve
farci riflettere: vuol dire
che i materiali utilizzati
non sono sicuri e che gli
operai vengono sottopagati
Diversamente uguali
Ciò che ho visto mi fa male..
Ciò che ho udito mi fa tremare...
Ciò che penso mi fa sperare....
Tu che vedi solo il colore
perché non senti anche il dolore?
Una diversa politica, religione o nazione
non giustifica la tua discriminazione.
Ascolta bene il tuo cuore
Ti sembra questo il modo migliore?
Per affrontare le tue insicurezze
vuoi davvero fare tante sciocchezze?
Apri gli occhi nessuno è diverso,
siamo tutti puntini nell'universo.
Cerca un modo migliore
per non sentirti inferiore.
Questo tuo rancore
è frutto di una fragilità interiore.
Non sono bastati gli orrori del passato
a farti capire che nulla hanno insegnato?
C. Caddeu, L. Bene,
N. Pischedda, E. Marmotta
(II B)
Vergognose persecuzioni
hanno generato solo afflizioni!
Domani mi voglio svegliare,
dove la pace mi può contagiare ,
dove il bianco con il nero può stare.
E tu che finora hai sbagliato,
resterai nel ricordo di un incubo passato!
Roberto Renga (III A)
I braccialetti sequestrati
Pagina 8
S CU OL A
A N N O 2 N U MER O 3
Viviamo il territorio
LABARO
Il degrado del nostro quartiere
Nel quartiere Labaro possiamo trovare luoghi in stato
di abbandono.
Purtroppo non ci sono
molti posti in cui i ragazzi
possono incontrarsi e dove
possono esprimere la loro
creatività. Spesso lo fanno
utilizzando muri abbandonati in posizioni non controllate come quella che noi
ragazzi chiamiamo "Labaro
Street".
benissimo vedere i vari
"writer" all'opera. Questo
posto viene utilizzato dai
ragazzi per esprimere se
stessi.
Altro luogo simbolo della
situazione di degrado in cui
versa il quartiere è la fontana costruita da Paolo Angeletti e Gaia Remiddi. I lavori sono iniziati nel 1983
e sono durati fino al 1999.
La fontana ha funzionato
per solo un anno. Dopo 15
anni, il 21 Giugno 2014, gli
operatori dell'Ama e i cittadini armati di pennelli e
tanta buona volontà hanno
ripulito la fontana e i din-
Labaro Street
Labaro Street è il muro di
contenimento del parcheggio dove vari ragazzi vanno
per fare graffiti. Questa
zona è sotto a delle palazzine (vicino a Via Clauzetto)
i cui abitanti potrebbero
La fontana abbandonata
Dal La biblioteca Galline Bianche
Il fumetto a puntate… vignetta 3-4
torni. Ma dal 21 Giugno ad
oggi la situazione è tornata
uguale. I muri della fontana
sono ritornati ad essere
sporcati dai graffiti, non
manca di certo la spazzatura nei dintorni e di acqua
non c'è traccia.
Infine, guardate la foto a
sinistra della Biblioteca
Galline Bianche. La parte
esterna è stata completamente ricoperta dai graffiti.
La cosa strana è che la biblioteca è in funzione e non
ci sono stati interventi da
parte della 15° Circoscrizione per rendere più vivibile
questa zona. Ci sono erbacce fuori e anche l'accesso
non è agevole.
In conclusione, il Comune
di Roma dovrebbe intervenire in seguito ai reclami
che sono stati fatti. Dovrebbe ascoltare di più i cittadini che vivono in quartieri
periferici dove non sempre
gli spazi e le strutture sono
fruibili.
L. Galanti, P. Geana
G. Andrisani (III C)
B A CCA N O N EW S
P a g i n a 9 S CU O L A
5 ottobre 2014
DALL’ALTRA PARTE DELLA CATTEDRA
Riflessioni delle classi III A, III B e II B in occasione della
giornata mondiale dell’insegnante
“...Una cosa molto difficile
sarebbe rispondere alle
domande che mi fanno gli
alunni a cui non so rispondere e non posso rispondere perché sono cose che si
fanno in classi superiori...invece mi piacerebbe
non andare sempre
a
scuola tutti i giorni alle
8.00, ma anche un po’ più
tardi e, a volte, uscire prima e non sempre alle
14.00…”
M. Bottigliero (III A)
“...Okay, ovviamente insegnerei grammatica, geografia, storia, ma invece di
spiegare ad esempio il fantasy, lascerei almeno un’ora a settimana per parlare
dell’attualità, dei problemi
degli adolescenti, perché la
vita non è tra quattro mura
di un’aula, ma fuori, dove
se ci sono dei problemi,
sapere come è strutturato
il fantasy, come si fa l’analisi logica, non aiuta molto....Poi magari arriva un
alunno all’interrogazione,
le sue conoscenze sono da
cinque, magari aveva passato il pomeriggio sui libri
per essere preparato, ma
non riesce ad esprimersi
anche se le cose le sa. Un
professore come fa a sapere certe cose? Come fa a
capire se uno ha delle difficoltà?...”
M. Currao (III A)
“...Penso che sarebbe difficile il tempo “extrascolastico", quando dovrei
preparare i compiti in classe e correggere le loro
verifiche perché è noioso
correggere tanti compiti
che dicono quasi tutti la
stessa cosa…”
A.Erhan (III A) Giornata mondiale dell’insegnante
“...Beh, per prima cosa
pretenderei rispetto dagli
alunni. Anche se vorrei
essere una professoressa
gentile e divertente pretenderei rispetto, perché al
giorno d'oggi se non sei
severo nessuno ti rispetta...”
E. Gharbi (III A)
“...Per me essere insegnante comporta delle difficoltà,
perché sento sempre dire
dai miei professori: “Oggi
c’è il consiglio di classe
fino alle 17:00” “Domani
devo rimanere a scuola
fino a tardi” e tante altre
frasi così e io non resisterei a stare così tanto tempo
“rinchiusa” in un edificio
che non sopporto (cioè la
scuola)...”
L. Ghetea (III A)
“...Una cosa che penso che
sia pesante sono i colloqui
con i genitori; infatti spesso bisogna far capire determinate cose alle mamme
che vogliono avere ragione
pur non avendola, cercando di rimanere sempre
educati…”
M. Mattioli (III A)
“...Troverei complicato ciò
che viene definito insegnare, perché una cosa è spiegare, senza dare senso a
ciò che si dice, mentre
un’altra, è spiegare dando
significato e motivazione a
ciò che si narra…”
F. Moroni (III A)
“...Se un ragazzo non capisce e quindi non fa un
esercizio, non gli metterei
un brutto voto, massimo
dei meno. Ad un interrogazione se uno degli alunni
va male, non gli metterei
un voto più basso di cinque, però se non sa proprio
niente lo manderei a posto
e gli programmerei un’altra interrogazione...”
F. Ponzi (III A)
“...Se fossi professore vorrei far apprendere ai miei
alunni in modo facile ma
divertente. Vorrei essere
obiettiva nelle valutazioni
ma di fronte ad un compito
sbagliato non esiterei a
mettere brutti voti. Vorrei
essere un modello per i
miei alunni e dare loro
amore e regole in un rapporto di rispetto reciproco...” G. Ciaccarini (II B)
“...Quel giorno entrai in
aula e feci l’appello: Di
Pinto, Pavone, Di Tullio,
ecc. tutti presenti. Oggi
non stiamo su questo libro
polveroso ma andiamo
fuori e lasciamo cadere
questa anguria dalle scale
per studiare la forza di
gravità. Tutti furono contenti, era un compito istruttivo ma divertente. Non
durò molto...Caterina e
Gianfranco si misero a
litigare sulle scale e tornammo immediatamente in
aula!...” C. Caddeu (II B)
Domenica 5 ottobre è
stata “la giornata mondiale degli insegnanti”. Il
lunedì seguente, nelle
classi III A, II B e III B,
i ragazzi hanno riflettuto
sul ruolo del docente,
con le rispettive insegnanti di lettere. Dopo
una breve discussione,
hanno scritto individualmente i propri elaborati.
Il risultato è stato quello
di leggere riflessioni mature, originali e sentite,
anche molto lunghe. Per
motivi di spazio, abbiamo
deciso di riportarne
qualche passo più significativo.
Pagina 10
S CU OL A
A N N O 2 N U MER O 3
“...È abbastanza difficile
mantenere la calma in situazione difficili, essere
severo e comprensivo nello
stesso tempo e saper riconoscere i propri sbagli,
perché se si è troppo duri
c'è il rischio che gli alunni
odino la materia.. Mi demoralizzerebbe molto non
riuscire ad entrare nel cuore dei ragazzi, lavorare
con chi non ti segue e non
ti apprezza....Essere professore non vuol dire solo
spiegare dietro una cattedra, ma significa riuscire a
vedere oltre...a non giudicare le persone in base
all'apparenza, cioè a non
avere pregiudizi...”
R. Renga (III A)
“...La cosa bella del mestiere è per me quella di
incontrare delle persone
che negli anni conoscerò e
nel tempo per me non saranno solo persone a cui
devo insegnare, ma anche
qualcuno di più caro e vicino...” A. Tenea (III A)
“...Gli insegnanti sono
essenziali per chiunque,
anche per chi è un genio.
Senza di loro non sapremmo parlare correttamente,
non avremmo la capacità
di viaggiare, scrivere, parlare liberamente di fronte
alla gente. Insomma, servono a tutti e a tutto!...”
E. Baris (III B)
“...Secondo me nella scuola ci sono due tipi di insegnanti: quelli a cui piace il
proprio lavoro e quelli che
invece non sono convinti e
in quel caso questo lavoro
non diventa per niente facile. L’insegnante deve mantenere costantemente il
controllo ed avere a che
fare con diverse capacità
di ascolto e voglia di fare...”
G. Di Muri (III B)
“...I professori in questi
anni mi hanno insegnato
molto, non solo le proprie
materie ma anche ad essere gentili ed educati con gli
altri...”
M. Pinci (II B)
“...Se fossi una professoressa vorrei insegnare più
materie, come matematica,
italiano, storia. Non vorrei
mai dare quaranta pagine
da studiare per casa senza
spiegarle o verifiche a
sorpresa da un giorno
all’altro. Piuttosto vorrei
far imparare con cartelloni, powerpoint, film e ricerche...”
A. Deiana (II B)
“...Per me la prof. è come
una seconda mamma che
perfeziona gli insegnamenti
dati dai genitori. Mi piacerebbe capire cosa si prova
dall’altra parte della cattedra...ma preferisco essere
alunna, perché non devo
preparare verifiche e mappe concettuali a casa...”
L. Bene (II B)
ALLA MIA MAESTRA
A te che per me sei stata come una seconda mamma
A te che mi hai messo in riga e viziato come una nonna
A te che mi hai preparato per il futuro
A te che sei stata la cosa più bella che mi sia capitata
A te questi verso voglio dedicare
Perché per niente al mondo ti voglio dimenticare
C. Caddeu (II B)
IL FUMETTO A PUNTATE… VIGNETTE QUINTA E SESTA
B A CCA N O N EW S
P a g i n a 1 1 S CU O L A
INTERCULTURA
Sondaggio sugli studenti stranieri della nostra scuola
Il termine Intercultura viene utilizzato per descrivere
un insieme di persone di
culture diverse in uno stesso gruppo. È proprio il caso
della nostra scuola. Ecco i
dati che abbiamo rilevato:
Classi prime: 22 alunni
provenienti da Romania, Moldavia, Costarica, Sudan, Ungheria,
Sri Lanka.
Classi seconde: 19 alunni
provenienti da Marocco, Tunisia, Romania,
Costarica, Camerun,
Ucraina, Libia, Germania, Ungheria, Egitto, Filippine, Sierra
Leone, Cina, Ecuador.
Classi terze: 18 alunni provenienti da Romania,
Sri Lanka, Camerun,
Marocco,
Tunisia,
Moldavia, Capoverde,
Francia, Bosnia, Scozia.
Dal nostro sondaggio risulta che gli studenti stra-
nieri in ogni classe sono
in media sette. La classe
con il numero più alto è
la 1A con 9 studenti e la
classe con meno studenti
stranieri è la 3C con soli
due alunni. Inoltre, la
Romania è il paese dal
quale proviene il maggior numero di alunni.
La ricchezza della nostra
scuola è che possiamo La tradizione rumena delle uova dipinte
imparare tante cose attraverso l’Intercultura.
Parlando con i nostri comLa cucina egiziana, infine,
pagni, abbiamo imparato,
ha molte caratteristiche in
per esempio, che una festicomune con quella medività importante in Libia e
terranea. Ci sono i felafel
l’Eid durante la quale si
(polpettine fritte di pasta di
digiuna dalla mattina fino
fave e spezie) e il kebab,
alle otto di sera, il venerdì
una carne d’agnello tagliata
si va in Moschea a mezzoa fettine sottili e speziata
giorno ed è vietato mangiacon prezzemolo grigliata su
re carne di maiale. Piatto
uno spiedo verticale…
tipico è il couscous.
spesso il nostro pranzo
Della Romania ci affascina
all’uscita da scuola!
la tradizione pasquale delle
G. Ciaccarini
uova colorate, delle vere e
M. Benomran, N. Tanasie
proprie opere d’arte.
II B
INTERVISTA A MIO NONNO
Storia di un ebreo scampato alla Shoah
D. Quando avevi la mia età, dato che non
c'erano console, a cosa giocavi?
R. Giocavo con la penna e il quaderno.
D. I tuoi insegnanti erano severi?
R. Sì, mettevano brutti voti.
D. Com'era la tua casa, ti piaceva?
R. Sì.
D. Gli insegnanti davano tanti compiti?
R. Certo.
D. Tu, da architetto hai fatto amicizia con
i colleghi?
R. Sì.
D. Tu prendevi voti alti in arte?
R. Sì, in italiano anche.
D. A te quali sport interessavano alla mia
età?
R. Alla tua età c'erano le leggi razziali,
non mi era permesso frequentare molti
posti, allo sport pensavo poco, però seguivo la Roma.
D. Quando ti hanno deportato al campo militare, poi per fortuna ti hanno liberato, ti sentivi
già morto?
R. Bè sì, perché sapevamo la storia dei tanti
ebrei deportati al campo di sterminio.
D. Come avete fatto a non farvi trovare?
R. I nostri genitori hanno nascosto mio fratello e me in un collegio di sacerdoti e mia
sorella dalle suore.
D. Come hai capito che nel collegio c'erano le
spie?
RAP ALLA LUNA
Hey, luna!
Che cosa fai
tutta sola nel cielo,
non ti annoi mai?
A parlarti sono io,
pallida compagna,
la mia vita ti assomiglia,
ma quest'uomo non si lagna.
La mattina mi alzo
e comincio a vagare,
sempre gli stessi posti
devo attraversare.
Col caldo o col freddo,
con la pioggia o col sole,
se voglio mangiare
sempre devo andare.
La strada è la mia casa,
il cielo il mio tetto,
ma se guardo le stelle
tutto sembra perfetto.
-Rit. La vera ricchezza
è trovare nelle cose
La loro bellezza,
scoprire che ti basta
una sola carezza
perché la felicità
sia una certezza.
La libertà
mi scorre sotto pelle,
le giornate non mi sono
mai sembrate più belle.
Non ho padroni,
non ho costrizioni,
nessuno controlla
le mie opinioni.
Non conosco il senso
del mio camminare,
la mia vita è questa,
questo voglio fare!
Incontro tanta gente,
buoni e cattivi,
ma l'importante
è sentirsi vivi.
La diversità
è solo un'opinione,
se riesci a guardare
dentro alle persone.
-Ritornello
Vedo il mondo che ha fatto
del profitto il suo dio,
ma io ne sto fuori
e mi sento più io.
Non partecipo
a questa folle corsa,
non mi interessano
i titoli di Borsa.
Non mi riguardano
i giochi di potere,
non è la gloria
che aspiro ad avere.
A me basta placare
la fame di un giorno
e al mio giaciglio
fare ritorno.
Basta un ponte, un fuoco,
un po' di compagnia,
per sentirmi ovunque
a casa mia.
-Ritornello
Chiara Marsico
III C
R. Erano un po' di giorni che si vedevano
troppe facce nuove per questo chiesi ai miei
genitori di portarci via, infatti dopo pochi
giorni i tedeschi portarono via alcuni ragazzi
ebrei.
D. Hai perso qualche parente con la deportazione?
R. Sì mia nonna e mia zia che vivevano con
noi furono deportate ad Auschwitz, mia nonna fu uccisa al suo arrivo, di mia zia non
abbiamo avuto più notizie.
Bambini durante la deportazione
Pagina 12
R ECEN SI O NI
A N N O 2 N U MER O 3
STEP UP ALL IN
“Step Up All In” è una
delle saghe dance più famose della storia del cinema.
E’ un film sulla danza ambientato a Las Vegas, ricco
di danze acrobatiche, musiche assordanti e scenari
spettacolari. È diretto dalla
coreografa e regista Trish
Sie.
Sean, il protagonista, è un
ragazzo bello, combattuto
tra l’angoscia di una vita
instabile, lavori precari e
tanti pagamenti da fare e
l’amore assoluto che accomuna tutti i personaggi per
il ballo da strada.
Scoraggiati dai sacrifici
che fanno per vivere, i
Mobs gettano la spugna e
decidono con dispiacere di
lasciare Los Angeles e tornare a Miami da dove provengono. Sean, invece, non
vuole rinunciare al suo
sogno, rimane a Los Angeles e quando sente parlare
di un imminente gara di
ballo di strada che si tiene a
Las Vegas, contatta Muso,
ora ingegnere, per mettere
in piedi una nuova Crew.
I ruolo principale femminile è di nuovo quello di Andie. Una tra le maggiori
sfide per lei è stata la coreografia con l’utilizzo del
fuoco.
Il quinto episodio si propone fin dal titolo di riunire i
membri del cast di tutti i
film precedenti con l’imprevedibile aspirazione di
trovare un lavoro.
Una scena del film
Non mancano le storie d’amore e l’elemento del film
che più colpisce è quello
umano, in cui si mostra che
questa faticosa passione è
sentita non solo per vincere
ed essere famosi, ma anche
per trovare un vero lavoro.
A. Di Natale
E. Perna
A. Paganin
II C
Markus Zukak ci regala uno dei suoi libri più belli
STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI
Storia della bambina che rubò più libri al mondo
Storia di una ladra di libri
Liesel Meminger è una
dodicenne che viene portata in Germania con il fratellino Werner dalla madre
per essere adottata da Hans
e Rosa Hubermann.
Durante il viaggio Werner
muore nelle braccia della
piccola Liesel. Il giorno del
funerale del fratellino Liesel raccoglie nella neve un
libricino abbandonato lì,
forse, o dimenticato dai
custodi del minuscolo cimitero, il suo nome era: ”Il
Manuale del necroforo”
Liesel non ci pensò due
volte: lo rubò e lo portò
con sé.
Così inizia la storia di una
piccola ladra di libri.
Arrivata nella Himmelstrasse Liesel conosce un
ragazzo buffo e maldestro
di nome Rudy Steiner innamorato di lei dal primo
momento in cui l’ha vista.
Il ragazzo più volte fece
delle scommesse con Liesel, perdere per la ragazza
significava dovergli dare
un bacio!
Grazie al padre adottivo
Hans, Liesel impara a leggere e ben presto si fa più
esperta e temeraria: prima
ruba i libri destinati ai roghi nazisti e poi li sottrae
dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n'è
uno in pericolo.
Ma i tempi si fanno sempre
più difficili. La famiglia
adottiva di Liesel decide di
nascondere in cantina un
ebreo di nome Max, figlio
di un vecchio amico di
Hans che gli salvò la vita.
Il mondo della ragazzina
all'improvviso diventa più
piccolo e, allo stesso tempo, più vasto.
Una storia avvincente, che
ci fa capire quanto è stato
difficile vivere in un periodo storico in cui c’erano la
censura e la guerra. Dovrebbe farci riflettere sulle
fortune che abbiamo noi
oggi.
F. Ielapi (III B)
B A CCA N O N EW S
P a g i n a 1 3 R ECEN S I ON I
“Okay?...Okay..!”
COLPA DELLE STELLE
Il film che ha emozionato e sbalordito tutti gli adolescenti del mondo
Questo film è tratto dal romanzo “Colpa delle stelle” di
J. Green.
Hazel Grace (la protagonista)
ha sedici anni, ma ha già alle
spalle un vero miracolo: grazie ad un farmaco sperimentale, la grave malattia che le era
stata diagnosticata è ora in
regressione. La madre decide
di farla partecipare ad un
gruppo di supporto dove sono
presenti, vari ragazzi malati di
cancro, ovvero "le stelle".
Un giorno il destino la fa incontrare con Augustus che le
dimostra che il mondo non si è
fermato! Il loro per sempre è
racchiuso in un -Okay?...Okay..
A metà della storia Augustus
dice ad Hazel di avere anche
lui un cancro, però lei non si
spaventa, non si arrende e
cerca di stargli sempre più
vicino.
Sul web circolano molto in
questo periodo alcune frasi
celebri del libro. Tra queste
troviamo:
"Alcuni infiniti sono più grandi di altri"
"Ti metti in bocca ciò che ti
uccide, ma non le dai il potere
di farlo"
"Mi sono innamorata di lui
come ci si addormenta, prima
piano e poi tutto in una volta"
Ed infine lo scambio di battute
tra i protagonisti che ha
fatto innamorare milioni di
adolescenti:
-OKAY? -OKAY..!
Il “TIME Magazine” scrive: "Una delle storie d'amore più autentiche e commuoventi degli ultimi anni,
ma anche un dramma esistenziale di grande intelligenza, coraggio e profondiI protagonisti della storia
tà."
Anche nel quotidiano “La
Repubblica” A. Finos scrive:
riesce più difficile provare
“Siedono sui banchi con gli
emozioni leggendo, piuttosto
occhi gonfi, ma non perché la
che guardando uno schermo
scuola è iniziata. La commo(ciò che succede alla maggior
zione viene da Colpa delle
parte dei ragazzi della nostra
stelle, bestseller diventato
generazione).
"caso" al cinema in Usa e ora
Essendo anche noi adolescenanche da noi. Il Love story di
ti, questo film ci ha molto
questa generazione di adoleemozionato, forse proprio
scenti...”
perché parla di un amore sinNon ha avuto parecchio succero, vero, che non conosce
cesso solo il film (in Italia ha
limiti e di questi tempi non se
incassato già 4 milioni di eune sente parlare di storie simiro), ma anche il libro che è
li…
stato molto venduto e richiesto
Insieme ad Augustus e Hazel
in tutte le librerie. Basti pensaabbiamo sognato, ci siamo
re che ne sono Come solitainnamorate e ci hanno fatto
mente accade, tra film e libro
provare emozioni che nemmeci sono delle differenze, sia di
no noi pensavamo di poter
contenuti, ma anche di emoprovare…è uno di quei film
zioni. In questo caso non abche ci rimarrà impresso nella
biamo trovato grandi cambiatesta e nel cuore!
menti, ma il film ci ha emoM. Currao
zionato di più, probabilmente
F. Ponzi
perché siamo più abituate a
III A
vedere film che a leggere e ci
AVANTI UN ALTRO
Avanti un altro è una trasmissione molto divertente, condotta da Paolo Bonolis con
l'aiuto di Luca Laurenti, in
onda tutte le sere su Canale 5.
Paolo Bonolis è un conduttore
molto simpatico e professionale. Luca Laurenti, invece, è
un comico bravissimo e un
cantante niente male. Nel
programma Bonolis fa quattro
domande su un particolare
argomento al concorrente. Se
il concorrente ne sbaglia due
viene eliminato e si passa al
concorrente successivo, se
invece risponde correttamente
a tre domande va avanti e
pesca un "pidigozzo", cioè un
foglio dove c'è scritta una
cifra.
Se pesca una grande quantità
di soldi può decidere se continuare o fermarsi. Se invece
pesca una piccola quantità di
soldi, deve continuare e cercare di superare il vincitore che
occupa il trono. Durante il
gioco a volte compaiono alcuni personaggi: Bonas, una
ragazza che con la sua bellezza distrae i concorrenti e con
la sua presenza il pidigozzo
raddoppia. Bonus, un ragazzo
che ha lo stesso compito della
Bonas. Poi c'è l’alieno che fa
domande nella sua lingua e
Bonolis le traduce. C'è anche
il mimo che mima una piccola
storia e il concorrente deve
dire quello che ha capito; la
dottoressa che fa domande di
medicina; la supplente che fa
domande scolastiche; lo scienziato pazzo che fa domande di
chimica, fisica e scienze; lo
iettatore che compare solo se
si pesca nel pidigozzaro e fa
anche lui una domanda. Colui
che alla fine ha la quantità
maggiore di soldi va in finale.
La finale consiste nel rispondere in modo errato a venti
domande che fa Bonolis. Se il
concorrente ce la fa in 150
secondi vince il premio in
gettoni d'oro, se invece non ce
la fa viene eliminato.
G. Bruno, S. Papa (II C)
Il conduttore di Avanti un altro
Pagina 14
SPORT
A N N O 2 N U MER O 3
FRANCESCO TOTTI
Una leggenda del calcio italiano
Francesco Totti è un calciatore italiano, per molti uno
dei più forti del calcio.
Attaccante nonché capitano
della Roma dal 1998, è
stato anche, campione del
mondo con la nazionale
italiana nel 2006. Oltre a
essere un grande calciatore
è anche un grande esempio
di fedeltà, per non aver mai
tradito la propria squadra,
anche se le migliori squadre del mondo gli hanno
offerto
un
contratto
(Barcellona, Real Madrid,
Chelsea, Manchester United, ecc...).Uno dei calciatori più dotati, basta guardare la sua data di nascita,
il 27 settembre 1976 (età
38) e il fatto che riesca
ancora a giocare nel pieno
delle sue forze, anche se la
vecchiaia comincia a farsi
sentire.
Per la Roma, è il miglior
realizzatore della storia con
più presenze, sia in campionato che nelle coppe
europee. Attualmente è al
secondo posto nei arcatori
della SERIE A ed è il giocatore che ha segnato di
più con la stessa squadra.
Detiene inoltre, anche il
record per aver vinto 11
oscar del calcio, di cui 5
come miglior calciatore
italiano, 2 come miglior
calciatore in assoluto, 2 per
il goal più bello, 1 come
capocannoniere del campionato e infine 1 come
miglior calciatore giovane.
Nel 2004, invece, è stato
incluso nella FIFA TOP
100, lista dei 100 più grandi giocatori viventi, selezionati da Pelé in persona e
dalla FIFA.
Nel 2010, poi, ha vinto
l'ottava edizione del Goolden Foot. Nel 2012 è risul-
Francesco Totti
tato il calciatore più popolare d'Europa. Infine lo
scorso anno e stato premiato come "Capitano dei Capitani". Qualsiasi persona
che ama il calcio può capire come questo atleta sia il
simbolo e il cuore della sua
squadra.
Lo sport ti permette di sognare, ed è grazie a grandi
atleti come Francesco Totti
che te lo fanno amare ancora di più!
M. Cellini (III A)
L’ADDIO AL BASEBALL DI DEREK JETER
Raccontiamo la carriera di un grandissimo giocatore di baseball americano
Derek Jeter
Derek Jeter, ex giocatore di
baseball in interbase, ha
giocato 20 stagioni nella
MLB per i New York Yankees. Jeter è considerato
uno dei più grandi giocatori
di baseball degli ultimi
vent’anni, vincitore di 14
premi All Star, 5 Guanti
d’Oro, 5 d’Argento Sluguer
Awards, 2 premi Hank
Aaron e Roberto Clemente
Award.
La squadra degli Yankees
lo ha acquistato nel 1992 e,
dopo aver giocato nelle
leghe minori, Jeter ha esordito nella MLB il 29 maggio 1995. Da lì è diventato
un membro fondamentale
della sua squadra e tifoseria, contribuendo fortemente alla conquista dei successivi campionati. Negli
anni successivi è diventato
capitano degli Yankees e
gli è stato attribuito il soprannome di “Captain
Clutch”.
Passano gli anni e arriviamo nell’ultima stagione
della sua carriera, nel 2011,
in cui rinnova il contratto
con gli Yankees per 12
milioni di dollari netti
all’anno. Jeter manda un
post su Facebook in cui
preannuncia che si sarebbe
ritirato a fine stagione.
Durante il finale di stagione ogni squadra avversaria
che gli Yankees hanno
incontrato ha onorato Jeter
con un regalo per la sua
ultima visita alla loro città.
Arriviamo dunque all’ultima partita della sua carriera, domenica 28 settembre
2014, allo stadio di base-
ball di Boston, nella partita
contro i Boston Red Sox,
rivali storici degli Yankees.
E’ partita a dir poco una
spettacolare “standing ovation” per Jeter, sia dai giocatori e tifosi della sua
squadra che dagli avversari. Lo speaker ha detto: “Ti
ringraziamo di averci regalato vent’anni di sport ed
emozioni.”. Questo gesto è
avvenuto perché Jeter per
gli americani è un simbolo
di sportività e rispetto che
rappresenta il baseball.
R. Antonietti
M. Poggi
III C
B A CCA N O N EW S
P a g i n a 1 5 G I O CH I
L’ANGOLO DEI GIOCHI
Metagramma
Il metagramma è il passaggio da una parola ad un’altra di eguale lunghezza
attraverso una serie di cambi di lettera. Risolvi cambiando una lettera per
volta.
1
2
3
4
ROSA
ROMA
SALTO
LAMA
BARO
DIVA
VENTI
RESE
Il Bersaglio
Partendo dalla parola indicata, raggiungete
quella contenuta nel centro del bersaglio,
eliminando progressivamente tutte le altre
secondo queste regole:
 la parola può essere un anagramma della
parola precedente;
 può essere un sinonimo o un contrario;
 si può ottenere aggiungendo, togliendo o
cambiando una lettera;
 può essere unita alla precedente in un
detto o per associazione di
 Idee; può formare il nome di una persona famosa o di un luogo reale o immaginario;
 può essere associata alla parola precedente nel titolo o nella trama
 di un libro o in una canzone.
1
2
3
4
9
5
6
7
8
Orizzontali
12
14
13
15
16
17
18
21
22
M. Cracana, C. Marsico,
M. Scrupoli
(IIIC)
DEFINIZIONI
10
11
La pagina dei giochi è
stata curata dagli alunni:
19
23
20
24
1. Accrescitivo di cartello - 9. Pappagallo variopinto - 10. Paese della provincia di Roma - 11.
Sigla di Latina - 12. Tipo di cappello - 14. Materiale con cui si fabbricano le candele - 16. Iniziali di Anna, Carla, Maria - 17. Provincia dell'Emilia - 19. Incontro di vocali - 21. Noi senza
enne - 22. Sigla di un esplosivo - 24. Pronome personale - 25. Abitavano l'Olimpo - 27. Prefisso che indica uguaglianza - 30. Albero da frutto - 32. Su in inglese - 33. Quello gelato si mangia - 35. Voce che risponde - 36. Nome di donna - 37. Nel calcio può essere destra.
Verticali
25
26
30
31
33
36
27
28
29
32
34
37
35
1. Lo sport più amato in Italia - 2. La dea greca della caccia - 3. Il dio Sole degli Egizi - 4. C'è
quella geologica - 5. Nome di donna - 6. Si allacciano nelle scarpe - 7. Parola che richiama un
suono - 8. Contrario di sì - 12. Bagna la Polonia - 13. Il fratello di papà - 15. Sigla di Rovigo 18. Targa di Ancona - 20. Pronome personale - 23. Particella pronominale - 26. Fa abboccare i
pesci - 28. Si usa per incitare - 29. Il contrario di Roma - 30. Prodotto interno lordo - 31. Contrario di off - 34. Le vocali di rosa
S.M.S. SAXA RUBRA
Via Baccano, 38
00188 Roma
[email protected]
Tel. 06-33611605
[email protected]
Dirigente Scolastico
Cinzia Pecoraro
Insegnanti
Catia Angelini
Sara Ciampi
Lucia Blasi
Sara Pitocchelli
Antonio Punturo
Serena Veneziani
Siamo su internet
www.istitutobaccano.it
L'edificante storia di una ragazza coraggiosa
MALALA YOUSAFZAI VINCE IL PREMIO NOBEL PER LA PACE
La diciassettenne pakistana che ha sfidato i talebani è la più giovane ad aver ricevuto
questo premio
La diciassettenne pakistana
Malala Yousafzai ha ricevuto,
insieme all'attivista indiano
Kailash Satuarthi, il premio
Nobel per la pace, diventando
la più giovane premiata.
Ella, infatti, porta avanti, fin
da ragazzina, la sua personale
battaglia per garantire il diritto
allo studio a tutti i bambini, in
particolare alle giovani musulmane.
Tutto ha inizio qualche anno
fa, quando Malala, appena
undicenne, comincia a scrivere un blog per la BBC nel
quale racconta, in forma di
diario, le devastanti conseguenze portate nella sua vita e
in quella delle sue coetanee
dall'arrivo dei talebani a Mingora, sua città natale, situata al
confine con l'Afganistan.
Figlia di un uomo illuminato
che l'ha educata alla libertà e
alla istruzione, Malala non
tollera il tentativo dei terroristi
di dissuadere le donne dall'andare a scuola usando le minacce e la forza. Cosi', sebbene
tanto giovane, porta avanti la
sua lotta pacifica, sia descrivendo la sua vita e quella delle
altre ragazzine, sia rilasciando
interviste ad emittenti televisive pakistane e straniere.
La sua coraggiosa sfida, però,
non rimane senza conseguenze e, nell'ottobre del 2012,
mentre si trova sull'autobus
che la sta portando a scuola,
viene aggredita da un uomo
che le esplode contro tre colpi
di pistola (di cui uno in pieno
volto) e ferisce anche due sue
compagne.
La sua storia diviene allora
nota all'opinione pubblica internazionale e per lei si mobilitano in molti. Soccorsa e curata, prima in Pakistan e poi a
Birmingham, Malala, dopo un
lungo percorso di guarigione, si
stabilisce in Inghilterra con la
sua famiglia.
Qui' sta proseguendo gli studi,
non dimenticando il suo impegno civile, ed è diventata un'attivista globale per l'istruzione,
battendosi contro analfabetismo, la povertà ed il terrorismo che tolgono ai bambini, in
particolare a quelli di sesso
femminile, il diritto al futuro e
all'autodeterminazione.
Famoso ed efficacissimo nella
sua semplicità rimane il discorso da lei tenuto su questo tema
alle Nazioni Unite nel luglio
del 2013 dove, rivolgendosi ai
leader
mondiali,
afferma:
"Cari fratelli e sorelle, non
dobbiamo dimenticare che
milioni di persone soffrono la
povertà l'ingiustizia e l'ignoranza. Non dobbiamo dimenticare
che milioni di bambini sono
fuori dalle loro scuole. Non
dobbiamo dimenticare che i
nostri fratelli e sorelle sono in
attesa di un luminoso futuro di
pace. [......] Dobbiamo, perciò,
imbracciare i libri e le penne
che sono le armi più potenti.
Un bambino, un insegnante, un
libro ed una penna possono
cambiare il mondo. L'istruzione è l'unica soluzione. L'istruzione è la prima cosa."
Ora, a questa nostra intrepida
coetanea è stato riconosciuto il
merito per il generoso impegno
CALCOLI ENIGMISTICI
A disegno uguale corrisponde un numero uguale
3
´
¥
+
n
=
12
v
+
v
+
¥
=
12
v
+
n
´
¥
=
22
Malala Yousafzai
profuso per la difesa dei diritti
delle donne e dei bambini,
ovunque la parte più vulnerabile della società.
La sua vita può certamente
rappresentare un modello positivo al quale ispirarsi, per il
coraggio e la determinazione
dimostrati nel portare avanti le
sue convinzioni ed i suoi obiettivi, non solo per se, ma per
tanti altri ragazzi e ragazze.
Troppo spesso, inoltre, considerandolo un diritto ormai
acquisito e scontato, siamo
portati a vedere la possibilità di
ricevere un'istruzione come un
dovere penoso, senza appeazzarne il valore. Dovremmo
invece ricordare che, come
insegna la storia passata, le
dittature, le discriminazioni
razziali e di genere, i fanatismi
religiosi, sono alimentati dall'
ignoranza e prosperano su di
essa. Solo attraverso lo studio e
la conoscenza, quindi, noi ragazzi possiamo imparare a
pensare con la nostra testa,
formandoci una coscienza individuale che ci permetta di difendere noi stessi e gli altri da
dottrine e visioni distorte.
C. Marsico
III C